Eulero e il problema dei 36 ufficiali (Maurizio Garrione)
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= t · (j 2 − j 1 ) = s, per cui Q r = Q s . Ne deduciamo allora che se r ≠ s i<br />
quadrati corrispondenti sono ortogonali, perciò, poiché |K ∗ | = m−1, esistono<br />
m − 1 elementi diversi (ovviamente non nulli) in K ∗ , quindi m − 1 quadrati<br />
latini mutuamente ortogonali di ordine m.<br />
Corollario 3.1. Dato p primo e n ∈ N, esistono p n − 1 quadrati latini<br />
mutamente ortogonali di ordine p n .<br />
Dimostrazione. Segue dall’esistenza di un campo con p n elementi.<br />
Osserviamo però che <strong>il</strong> teorema non esaurisce tutta la casistica possib<strong>il</strong>e:<br />
resta infatti aperto <strong>il</strong> <strong>problema</strong> di determinare quanti quadrati latini n × n<br />
mutuamente ortogonali possono esistere nel caso in cui n non sia la potenza<br />
di un primo. Come detto, per n = 6, <strong>il</strong> minimo n non potenza di un primo,<br />
Tarry provò l’impossib<strong>il</strong>ità di trovare due quadrati mutuamente ortogonali.<br />
Tuttavia, quanto detto nell’introduzione circa gli altri n = 4k + 2 ci fa capire<br />
che possono essere possib<strong>il</strong>i comportamenti diversi per numeri che non sono<br />
potenze di primi. Nell’ultimo paragrafo esamineremo un’applicazione <strong>dei</strong><br />
quadrati latini a problemi pratici di importanza non secondaria.<br />
4 Applicazioni e considerazioni finali<br />
Sir Ronald Fisher, uno <strong>dei</strong> maggiori statistici del mondo, fu <strong>il</strong> primo a<br />
mostrare (verso i primi del 1920) come i quadrati latini potessero essere usati<br />
nella ricerca agricola. Supponiamo di avere a disposizione un appezzamento<br />
di terreno coltivab<strong>il</strong>e di forma rettangolare e che si voglia provare la resa<br />
della coltura di cinque varietà di grano su di esso. I fattori che entrano in<br />
gioco nel determinare la varietà di grano più produttiva sono molteplici: per<br />
esempio, la fert<strong>il</strong>ità del suolo, che può variare da zona a zona dell’appezzamento,<br />
oppure la maggiore o minore esposizione ai raggi solari, o molti altri.<br />
Supponiamo che <strong>il</strong> lato nord del campo sia casualmente più fert<strong>il</strong>e del lato<br />
sud. Se si sceglie di piantare le cinque varietà di grano (numerate da 1 a 5)<br />
come segue<br />
varietà 1<br />
varietà 2<br />
varietà 3<br />
varietà 4<br />
varietà 5<br />
e la resa della varietà 1 risulta superiore rispetto alle altre, resta da<br />
chiedersi se <strong>il</strong> risultato sia dovuto effettivamente alla miglior qualità del grano<br />
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