Documento PDF - OPAR L'Orientale Open Archive - Università degli ...
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Capitolo I 19<br />
primo a Cavour - di essere ideologicamente contrari al riconoscimento<br />
delle libertà locali, pur non esistendo una ragione oggettiva<br />
che rendesse impercorribile la strada dell’autonomia, occorre<br />
risolvere un interrogativo di fondo, e cioè stabilire se e<br />
perché non potesse essere costruito lo Stato moderno proprio incardinandolo<br />
su quella “palestra di democrazia” che avevano rappresentato<br />
le istituzioni comunali in epoche passate.A questo riguardo<br />
si osserva che il dato più significativo emerso dal dibattito<br />
sul centralismo consiste nella affermazione del valore dell’uniformità<br />
dello Stato, valore questo del tutto in antitesi con quello di<br />
autonomia locale, che implica libere scelte e dunque differenziazione,<br />
caratterizzazione della realtà locale, adattamento delle strutture<br />
ad esigenze particolari. È la storia meno recente d’altra parte<br />
a confermare che lo sviluppo delle libertà comunali si accompagna<br />
ad una più accentuata caratterizzazione dei Comuni, nonostante<br />
permanga pur sempre – almeno in una certa misura – la<br />
tendenza <strong>degli</strong> ordinamenti locali ad articolarsi seguendo dei modelli<br />
relativamente uniformi. Avendo l’Italia conosciuto l’esperienza<br />
comunale, era dunque impossibile non fondare la scelta tra<br />
autonomia ed accentramento sulla valutazione della sussistenza<br />
attuale dei presupposti per tornare a quel modello nello Stato<br />
unitario, e sulla considerazione della capacità di tale Stato di sopportare<br />
le conseguenze che l’autonomia in genere comporta. Quando,<br />
allora, all’esito di queste valutazioni si professò il valore della<br />
centralità - o meglio dell’uniformità - piuttosto che quello della<br />
autonomia, ciò stava a significare che si giudicò l’Italia unita incapace<br />
di sopportare il sistema di decentramento politico-amministrativo,<br />
in quanto impreparata ad esso.<br />
In effetti, un simile giudizio maturò proprio in chi aveva<br />
sempre professato l’ideale dell’autonomia, come Cavour, il quale<br />
aveva guardato con ammirazione al modello inglese, nel quale si<br />
era per secoli praticato il cd. self-government. Anzi, è opinione<br />
difficilmente contestabile che sia stata proprio l’abitudine delle<br />
popolazioni dei municipi inglesi alla pratica di darsi un proprio<br />
diritto nel contesto della realtà ad esse più vicina, ossia quella<br />
locale, che ha reso estremamente solida l’esperienza democratica<br />
in quel paese. Il rispetto delle consuetudini e delle usanze<br />
dei diversi luoghi non venne mai posto in discussione: i cittadini