Documento PDF - OPAR L'Orientale Open Archive - Università degli ...
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Capitolo I 23<br />
elemento differenziale non superabile, rappresentato dal fatto che<br />
il fenomeno comunale nel Regno di Sicilia e di Napoli convive<br />
con il potere centrale, ed anzi si forma potremmo dire legittimamente<br />
al suo interno.<br />
Quel che segna profondamente lo statuto di epoca angioina<br />
rispetto a quello dell’età comunale sta proprio in ciò: il comune<br />
meridionale per la prima volta nella storia d’Italia si presenta<br />
come ente chiamato a svolgere un’attività amministrativa coordinata<br />
con quella di un ordinamento più vasto, che su di esso<br />
svolge una istituzionale attività di controllo. È evidente, allora,<br />
che questa struttura amministrativa elementare, che è riconosciuta<br />
da un ordinamento superiore, rappresenta la figura del comune<br />
moderno 14 .<br />
L’ universitas civium - così viene indicato l’ordinamento cittadino<br />
nel mezzogiorno, in quanto comune è termine riferito alle<br />
zone del centro-nord - accresce la sua forza nel XIV secolo, ma<br />
in modo disordinato, e perciò in maniera più o meno ampia a<br />
seconda dell’intensità con cui si impongono in quest’azione di<br />
erosione del potere centrale (ancora su base feudale) le diverse<br />
classi cittadine. Questo produce importanti conseguenze: in primo<br />
luogo, la trasformazione delle città avviene nella legalità, in<br />
quanto ogni intervento riformatore viene “chiesto” al re, e da<br />
questi concesso, ma nella realtà era ben evidente che la concessione<br />
regia era puramente formale, in quanto ogni comune proponeva<br />
riforme che aveva lungamente discusso in seno al parlamento<br />
locale (all’universitas civium, appunto) in quanto aveva in<br />
sé la forza di ottenere quella rivendicazione. Inoltre, l’unica verifica<br />
che il re operava prima di prestare l’assenso all’istanza si<br />
riferiva alla sussistenza di una effettiva deliberazione in ambito<br />
parlamentare o consiliare, creando così un embrione di quel che<br />
attualmente chiameremmo “controllo di legittimità”.<br />
Se, perciò, è possibile individuare una sorta di antecedente<br />
del comune moderno in questo tipo di organismo municipale, e<br />
dunque intravedere un legame di tipo politico (ma non giuridi-<br />
14<br />
Calasso, voce “Comune” cit. p. 172 ss.