Festival Barocco 2008. Guida agli spettacoli - Provincia di Viterbo
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TARQUINIA - Chiesa <strong>di</strong> Santa Maria in Castello<br />
La Chiesa <strong>di</strong> Santa Maria in Castello, l'e<strong>di</strong>ficio<br />
religioso più importante del borgo<br />
me<strong>di</strong>oevale, fu iniziata nel 1121 e consacrata<br />
nel 1208. Nel 1566 venne affidata ai<br />
Carmelitani ma già nel 1569 risulta sconsacrata.<br />
Nel 1875 il Reale Governo Italiano<br />
riconobbe Santa Maria in Castello come<br />
monumento nazionale.<br />
La facciata a coronamento orizzontale, sormontata<br />
da un campaniletto a vela, è tripartita<br />
in basso da lesene. Il portale centrale e la<br />
gran<strong>di</strong>osa bifora sovrastante sono ornate da<br />
decorazioni cosmatesche, opera <strong>di</strong> Pietro <strong>di</strong><br />
Ranuccio romano (1143).<br />
Di schietta impronta romanica, l'interno è<br />
sud<strong>di</strong>viso in tre navate, coperte da volte e<br />
coronate da tre absi<strong>di</strong>. Degli otto altari <strong>di</strong> cui<br />
si è a conoscenza è oggi sopravvissuto solamente<br />
quello maggiore con ciborio sorretto<br />
da quattro colonne e risalente al 1168 ad<br />
opera dei romani Giovanni e Guittone figli <strong>di</strong><br />
Nicola Ranucci. Il pavimento della chiesa è<br />
costituito da preziosi mosaici eseguiti da<br />
maestri marmorari romani ed è ricco <strong>di</strong> iscrizioni<br />
pagane e cristiane incise su materiale <strong>di</strong><br />
reimpiego. La cupola, a pianta ellittica sormontata<br />
da un cupolino <strong>di</strong> influenza araba, è<br />
oggi sostituita da un semplice tiburio. A metà<br />
della quarta campata maggiore <strong>di</strong> sinistra è un<br />
ambone del 1209 eseguito dalla mano <strong>di</strong><br />
Giovanni <strong>di</strong> Guittone. Nella terza campata<br />
della navata destra è, infine, il fonte battesimale<br />
ad immersione <strong>di</strong> forma ottagonale,<br />
rivestito <strong>di</strong> marmi policromi.<br />
Museo Archeologico. Cavalli alati (arch. fot. APT)<br />
Santa Maria in Castello (foto E. Valerioti)<br />
Museo archeologico<br />
Il Museo Archeologico Nazionale, tra i più<br />
importanti d'Italia per la ricchezza e la varietà<br />
dei reperti esposti, è ospitato nel Palazzo<br />
Vitelleschi, autentico capolavoro architettonico<br />
rinascimentale con elementi in stile<br />
gotico e catalano. Conserva al suo interno un<br />
repertorio vascolare unico per forme e decorazioni<br />
figurative, sarcofagi notevolissimi <strong>di</strong><br />
famiglie tra le più importanti d’Etruria, terrecotte<br />
architettoniche <strong>di</strong> finissima esecuzione<br />
come l'elegante scultura fittile dei cavalli<br />
alati, famosa in tutto il mondo.<br />
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