Festival Barocco 2008. Guida agli spettacoli - Provincia di Viterbo
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VITERBO - Cattedrale <strong>di</strong> San Lorenzo<br />
La chiesa sorge sul colle del Duomo, già abitato<br />
fin dal tempo degli Etruschi, dove sembra<br />
fosse un tempio pagano de<strong>di</strong>cato ad Ercole il<br />
cui ricordo è oggi emblematicamente presente<br />
nel leone nemeo da lui ucciso che, insieme<br />
alla palma (conquistata a Ferento nel 1172), è<br />
lo stemma della città. I primi dati sulla chiesa<br />
risalgono all’anno 805 in un documento del<br />
Regesto <strong>di</strong> Farfa. Il 1192 è l’anno della consacrazione.<br />
Di originario impianto romanico, ha pianta<br />
basilicale <strong>di</strong>visa in tre navate da due file <strong>di</strong><br />
colonne che sostengono archi a tutto sesto;<br />
nella navata centrale si conserva ancora l’originale<br />
pavimento cosmatesco.<br />
Alla seconda metà del XIV sec. si fa risalire la<br />
ricostruzione del campanile in forme gotiche,<br />
scan<strong>di</strong>to da quattro livelli <strong>di</strong> bifore e vivacizzato<br />
dalla bicromia bianca e grigia <strong>di</strong> ascendenza<br />
toscana. I lavori <strong>di</strong> ristrutturazione eseguiti<br />
nel XV-XVI sec. vedono il rifacimento<br />
dell’antica facciata romanica mentre, nella<br />
seconda metà del Seicento, verranno occultate<br />
le ultime testimonianze della chiesa<br />
me<strong>di</strong>oevale. Danneggiata dalle incursioni<br />
aeree del 1944, la cattedrale è stata restaurata<br />
ripristinando le antiche forme romaniche, e<br />
conserva numerose testimonianze artistiche<br />
come un pregevole ciclo affrescato attribuibile<br />
ad Antonio del Massaro detto “Il Pastura”;<br />
la Cappella Bonaparte; il monumentale fonte<br />
battesimale in marmo realizzato da Francesco<br />
d’Ancona (1470); una tela con la raffigurazione<br />
della “Decollazione <strong>di</strong> S. Giovanni<br />
Battista”, opera <strong>di</strong> Anton Angelo Bonifazi; la<br />
“Sacra Famiglia e S. Bernar<strong>di</strong>no” <strong>di</strong> Giovan<br />
Francesco Romanelli (1612-1662); la cappella<br />
dei SS. Ilario e Valentino, progettata nel<br />
1696 dall’architetto Giovan Battista Contini e<br />
decorata da Ludovico Mazzanti; una tela <strong>di</strong><br />
Marco Benefial raffigurante S. Lorenzo.<br />
Cattedrale <strong>di</strong> San Lorenzo. Esterno e interno<br />
(foto G. Cerica)<br />
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