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RELAZIONE ILLUSTRATIVA - Comune di Savignano sul Panaro

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PREMESSA_Obiettivi della variante<br />

Il PSC/RUE in fase <strong>di</strong> elaborazione fornirà un nuovo assetto pianificatorio dell’intero ambito territoriale<br />

dell’Unione Terre <strong>di</strong> Castelli, in linea e coerenza con i principi e gli obiettivi dettati dalla legislazione<br />

vigente. Tuttavia, come logico attendersi, occorrerà tempo per l’approvazione e la messa a regime<br />

dell’operatività <strong>di</strong> tale strumentazione urbanistica. In questo quadro pare opportuno intervenire attraverso<br />

una Variante al PRG vigente, per rendere conforme, o anche semplicemente migliorare, lo strumento<br />

urbanistico vigente, in merito al tema degli interventi e<strong>di</strong>lizi in zona agricola.<br />

Per chiarezza organizzeremo la Variante in quattro parti:<br />

La prima parte affronta il tema principale ovvero la revisione della <strong>di</strong>sciplina del recupero degli e<strong>di</strong>fici in<br />

zona agricola. Secondo le vigenti norme, infatti è possibile attuare interventi equiparabili, <strong>di</strong> fatto,<br />

alla nuova costruzione non connessi all’attività agricola, in contrasto quin<strong>di</strong> con i principi della<br />

legge <strong>sul</strong>la tutela e l’uso del territorio (L.R. 20/2000, art. A-21). Tale possibilità è stata introdotta<br />

dalla Variante al PRG approvata con DGP N°425/02, che ha esteso il concetto <strong>di</strong> recupero degli<br />

e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong>smessi in zona agricola (dalla demolizione e ricostruzione <strong>sul</strong>l’area <strong>di</strong> se<strong>di</strong>me dell’e<strong>di</strong>ficio<br />

originario, alla demolizione e ricostruzione nel “ristretto ambito pertinenziale” dell’e<strong>di</strong>ficio<br />

originario), attraverso lo strumento del Piano Particolareggiato. Nel proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> approvazione<br />

<strong>di</strong> suddetta Variante erano state sollevate riserve da parte della Provincia, ma in sede <strong>di</strong><br />

controdeduzioni non sono state adeguatamente recepite. La stessa Provincia anche recentemente,<br />

chiamata ad esprimersi in merito a un Piano Particolareggiato redatto <strong>sul</strong>la base della normativa<br />

sopra menzionata, ha dato parere negativo, in linea con gli obiettivi della Pianificazione nel<br />

territorio rurale previsti dalla L.R. 20/00.<br />

L’intenzione pertanto è <strong>di</strong> rendere conforme il PRG alla normativa vigente, attraverso la revisione della<br />

<strong>di</strong>sciplina del recupero dei fabbricati in zona agricola.<br />

La seconda parte riguarda l’in<strong>di</strong>viduazione cartografica e la regolamentazione <strong>di</strong> tre interventi <strong>di</strong><br />

recupero <strong>di</strong> aree parzialmente e<strong>di</strong>ficate attualmente in <strong>di</strong>suso, da riqualificare tramite la sostituzione<br />

degli e<strong>di</strong>fici esistenti con fabbricati residenziali <strong>di</strong> minor superficie. Contestualmente, infatti, alla<br />

definitiva abrogazione delle norme che consentono <strong>di</strong> intervenire tramite piani particolareggiati <strong>di</strong><br />

recupero in zona agricola, l’Amministrazione intende portare avanti, i suddetti interventi <strong>di</strong><br />

riqualificazione che, per effetto delle norme che si intende abrogare, sono ormai giunti ad un livello<br />

<strong>di</strong> definizione avanzato; I suddetti interventi, a compensazione degli svantaggi derivanti dalla<br />

<strong>di</strong>spersione inse<strong>di</strong>ativa generata, dovranno garantire una serie <strong>di</strong> dotazioni territoriali, ecologicoambientali<br />

e sociali, aggiuntive rispetto agli standards <strong>di</strong> legge<br />

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