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L'INDICATORE MIRANDOLESE - Comune di Mirandola

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n. 23 - <strong>di</strong>cembre 2011 · 21<br />

Diverse opere e pezzi originali ma anche una visita virtuale<br />

TRE CENTENARI<br />

In mostra 400 anni della famiglia Pico<br />

Inaugura il 16 <strong>di</strong>cembre al Castello <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> una grande esposizione<br />

Stemma <strong>di</strong> Alessandro II Pico e Anna Beatrice d'Este, tratto dal libro "Mosse Giove<br />

coll'aquila" (collezione privata)<br />

Sarà inaugurata venerdì 16 <strong>di</strong>cembre<br />

alle ore 18, presso il Castello<br />

Pico <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, la mostra “Cronaca<br />

della nobilissima famiglia Pico. Quattrocento<br />

anni <strong>di</strong> Signoria e <strong>di</strong> storia a<br />

<strong>Mirandola</strong>”. L’esposizione, che potrà<br />

essere visitata fino al 15 aprile 2012,<br />

occupa <strong>di</strong>verse aree del Castello: piano<br />

terra-Sala Mostre e Sala delle Prigioni;<br />

Galleria della Duchessa e Loggia Nord;<br />

Galleria al terzo piano, Fondazione<br />

Cassa <strong>di</strong> Risparmio. L’iniziativa rientra<br />

nelle celebrazioni per ricordare tre date<br />

salienti della storia della famiglia Pico e<br />

<strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>. L’anno 1311 segna infatti<br />

il momento dell’investitura imperiale a<br />

favore della famiglia Pico quali signori<br />

del territorio mirandolese. Nell’anno<br />

1511 si concluse il celebre asse<strong>di</strong>o alla<br />

città <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> condotto dalle truppe<br />

pontificie guidate da Papa Giulio<br />

II. L’entrata della famiglia Este a<br />

<strong>Mirandola</strong> avvenuta nel 1711 determina<br />

la fine della Signoria dei Pico durata<br />

esattamente quattro secoli. Questa<br />

mostra intende seguire un percorso<br />

attraverso il quale ricostruire essenziali<br />

aspetti <strong>di</strong> quattrocento anni <strong>di</strong> storia<br />

incentrata sulle vicende <strong>di</strong> una famiglia<br />

il cui nome è in<strong>di</strong>ssolubilmente legato<br />

a quello <strong>di</strong> una città. L’esposizione<br />

è allestita negli spazi del Castello dei<br />

Pico, e<strong>di</strong>ficio ristrutturato e riaperto<br />

al pubblico nel 2006. Si tratta <strong>di</strong> una<br />

piccola parte dell’enorme complesso<br />

che costituiva la reggia della famiglia<br />

signora <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>. I lavori <strong>di</strong> restauro<br />

hanno consentito <strong>di</strong> recuperare alcuni<br />

degli spazi sopravvissuti al processo<br />

<strong>di</strong> progressiva <strong>di</strong>struzione ed obsolescenza<br />

a cui il Castello mirandolese è<br />

stato sottoposto negli anni. Oggi questo<br />

e<strong>di</strong>ficio è caratterizzato da ampi locali<br />

attrezzati per ospitare mostre temporanee,<br />

dotati <strong>di</strong> <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> sicurezza e<br />

<strong>di</strong> quanto altro necessario per garantire<br />

Caterina Lucrezia e le altre:<br />

donne e abiti al tempo dei Pico<br />

“Caterina, Lucrezia e le altre.<br />

Donne e abiti al tempo dei Pico” è il<br />

titolo della mostra, a cura <strong>di</strong> Annarita<br />

Battaglioli, che sarà inaugurata<br />

sabato 17 <strong>di</strong>cembre, alle 17 presso la<br />

Sala della Fondazione Cassa <strong>di</strong> Risparmio<br />

(IV piano) presso il Castello<br />

Pico <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>. L’esposizione,<br />

che rientra nell’ambito delle iniziative<br />

per i tre centenari pichiani, potrà<br />

essere visitata fino al 19 febbraio<br />

2012. La moda è un fenomeno che<br />

nasce tra il XIII e il XIV secolo e<br />

nel corso del tempo ha subito molte<br />

trasformazioni avvalendosi <strong>di</strong> co<strong>di</strong>ci<br />

basati sui colori, i tessuti e le fogge<br />

degli abiti.<br />

Dietro le vesti presenti presso le<br />

corti rinascimentali, c’erano figure<br />

femminili spesso avvolte nell’oblio<br />

ma delle quali possiamo trovare traccia<br />

negli inventari dotali e nei libri<br />

<strong>di</strong> guardaroba dove sono annotati<br />

con cura tutti gli acquisti <strong>di</strong> stoffe,<br />

passamanerie e accessori. In queste<br />

carte polverose è rimasto nascosto<br />

per secoli un universo esclusivamente<br />

femminile fatto <strong>di</strong> vesti <strong>di</strong> raso<br />

alessandrino, <strong>di</strong> pellande foderate<br />

<strong>di</strong> vaio, <strong>di</strong> robe e guarnello cremisi<br />

MOSTRA<br />

o morello. L’inventario dotale <strong>di</strong><br />

Caterina Pico, giovane sposa nel<br />

1474 <strong>di</strong> Leonello Pio signore <strong>di</strong><br />

Carpi e futura madre <strong>di</strong> Alberto III,<br />

carismatico principe rinascimentale,<br />

custo<strong>di</strong>to presso l’Archivio Storico<br />

<strong>di</strong> Carpi, ci introduce e ci guida alla<br />

conoscenza del mondo della moda<br />

e delle sue evoluzioni nei secoli.<br />

In questo viaggio, che ci porta fino<br />

alla fine della Signoria pichense<br />

nel XVIII secolo, ci accompagnano<br />

molte figure femminili legate alla<br />

storia <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, attraverso la<br />

ricostruzione <strong>di</strong> abiti e accessori su<br />

bambole/manichino alte circa 70<br />

centimetri. Prima <strong>di</strong> schizzi e modelli,<br />

le bambole sono state infatti<br />

il primo mezzo <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione della<br />

moda presso le corti rinascimentali<br />

e il loro uso è documentato proprio<br />

negli inventari <strong>di</strong> guardaroba. Abiti<br />

e vesti <strong>di</strong> una dama del XV secolo<br />

ci rivelano il suo mondo quoti<strong>di</strong>ano,<br />

un mondo reale ma ancora oggi<br />

inesplorato e punto <strong>di</strong> partenza per<br />

ulteriori stu<strong>di</strong> e ricerche. La mostra<br />

è organizzata dal <strong>Comune</strong> con il<br />

contributo della Fondazione Cassa<br />

<strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>.<br />

un’ adeguata fruizione<br />

delle opere. Il Castello<br />

dei Pico ospita anche<br />

il Museo Civico <strong>di</strong><br />

<strong>Mirandola</strong>. Strutturata<br />

in sezioni con una<br />

propria coerenza tematica,<br />

la mostra ha per<br />

veri e centrali attori<br />

protagonisti i membri<br />

della famiglia Pico<br />

e sono questi ultimi<br />

che <strong>di</strong> fatto in qualche<br />

modo si propongono<br />

<strong>di</strong> condurre il visitatore<br />

lungo un itinerario<br />

storico e cronologico.<br />

L’esposizione intende<br />

ospitare al suo interno<br />

<strong>di</strong>verse opere<br />

e pezzi originali, ma<br />

avrà anche un carattere<br />

virtuale, grazie<br />

alla riproduzione in<br />

formato cartaceo e <strong>di</strong>gitale<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>pinti, medaglie, documenti,<br />

libri ed altre immagini che consentano<br />

una ricostruzione ideale e ipotetica,<br />

e se vogliamo anche materialmente<br />

impossibile oggi, della corte dei Pico<br />

a <strong>Mirandola</strong>. Ciò presuppone anche un<br />

MIRANDOLA<br />

Oltre 200 stampe<br />

per raccontare la città<br />

La Fondazione Cassa <strong>di</strong> Risparmio<br />

<strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, agli inizi degli<br />

anni 2000, ottenne tramite lascito<br />

testamentario una importantissima<br />

raccolta <strong>di</strong> stampe del noto collezionista<br />

mirandolese Giulio (Cesare)<br />

Costantini. Questa raccolta <strong>di</strong> 126<br />

documenti contiene, in prevalenza,<br />

incisioni storiche a stampa del territorio<br />

e della città <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, carte<br />

geografiche, in quantità minore, del<br />

territorio padano e della penisola<br />

italiana, altre stampe rievocative<br />

e celebrative <strong>di</strong> immagini sacre <strong>di</strong><br />

devozione e dei personaggi illustri<br />

mirandolesi, infine, sono presenti<br />

alcune riproduzioni fotografiche <strong>di</strong><br />

documenti, <strong>di</strong> architetture o monumenti<br />

tutti riconducibili alla storia<br />

Venerdì 16 <strong>di</strong>cembre 2011<br />

sarà anche presentata<br />

presso l’Au<strong>di</strong>torium del<br />

Castello dei Pico, alle ore<br />

17.30, prima dell’inaugurazione<br />

della Mostra, la<br />

ristampa anastatica dei<br />

primi due volumi delle<br />

“Memorie Storiche della<br />

città e dell’antico Ducato<br />

della <strong>Mirandola</strong>”.<br />

Il cofanetto dei due libri è<br />

stato pubblicato dalla Fondazione<br />

Cassa <strong>di</strong> Risparmio<br />

<strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> e costituisce<br />

l’interessantissima rie<strong>di</strong>zione<br />

<strong>di</strong> due fra le più antiche<br />

e fondamentali cronache<br />

storiche su <strong>Mirandola</strong> e sulla<br />

famiglia Pico scritte da<br />

Ingrano Bratti (continuata<br />

da Battista Papazzoni) e da<br />

un anonimo.<br />

allestimento dell’esposizione<br />

che faciliti la<br />

suggestione <strong>di</strong> evocazioni<br />

e che consenta<br />

una ricostruzione storicamente<br />

puntuale e<br />

nel contempo adeguatamente<br />

accattivante.<br />

Il filo conduttore è costituito<br />

da un leggero<br />

apparato <strong>di</strong>dascalico,<br />

un’esplicazione e una<br />

sorta <strong>di</strong> voce fuori<br />

campo, che guiderà<br />

sempre il visitatore.<br />

Di fatto questa mostra<br />

intende essere un importante<br />

omaggio alla<br />

città <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> e<br />

alla sua storia, all’interno<br />

della quale ebbe<br />

un ruolo <strong>di</strong> enorme<br />

importanza e rilievo la<br />

famiglia Pico. Si tratta<br />

<strong>di</strong> fatto della prima<br />

mostra de<strong>di</strong>cata alla famiglia Pico,<br />

modello esemplare <strong>di</strong> piccola signoria<br />

in ambito locale e in questo senso essa<br />

costituisce un evento <strong>di</strong> particolare<br />

interesse anche in ambito regionale e<br />

nazionale.<br />

mirandolese e dei Comuni limitrofi.<br />

I documenti appartengono ai secoli<br />

XVI-XIX e sono stati catalogati e<br />

descritti da Vilmo Cappi nella pubblicazione<br />

“Stampe e <strong>di</strong>segni della<br />

<strong>Mirandola</strong> dal secolo XVI al secolo<br />

XX-Legato Giulio Cesare Costantini”,<br />

e<strong>di</strong>to dalla Fondazione Cassa<br />

<strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> e dalla<br />

Cassa si Risparmio <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />

SpA nel 2005.<br />

A seguito della nuova organizzazione<br />

del Museo all’interno del<br />

Castello dei Pico, inaugurato nel<br />

2006, è stata proposta alla Fondazione<br />

una <strong>di</strong>versa sistemazione<br />

delle stampe. In primo luogo sono<br />

state unite le incisioni originali a<br />

stampa del territorio e della città <strong>di</strong><br />

L’ESPOSIZIONE<br />

Grazie agli sponsor<br />

e al Gruppo<br />

<strong>di</strong> lavoro<br />

La mostra è organizzata da<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, Fondazione<br />

Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong><br />

e Centro Internazionale <strong>di</strong> Cultura<br />

“Giovanni Pico della <strong>Mirandola</strong>”,<br />

sotto l’Alto Patronato del Presidente<br />

della Repubblica, con il patrocinio<br />

della Regione Emilia Romagna, della<br />

Provincia <strong>di</strong> Modena, dell’Istituto<br />

per i Beni Culturali, Artistici e Naturali<br />

della Regione Emilia Romagna.<br />

Main Sponsor: Budri srl-<strong>Mirandola</strong>;<br />

Acea Costruzioni Spa; Contest srl.<br />

Hanno contribuito con la propria<br />

sponsorizzazione: Società Cattolica<br />

<strong>di</strong> Assicurazione- Agenzia <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>;<br />

Armeria Lugli Giancarlo<br />

srl; Infissi Goldoni srl <strong>Mirandola</strong>; Il<br />

Chiodo Fisso S.a.s.; Stu<strong>di</strong>o Grafico<br />

Kina snc; SanFelice 1893 Banca<br />

Popolare Soc. Coop. p.a.; Al Meglio<br />

Tessuti-<strong>Mirandola</strong>. Hanno contribuito<br />

all’organizzazione ed all’allestimento:<br />

Polistu<strong>di</strong>o Stu<strong>di</strong>o Tecnico Associato-<br />

<strong>Mirandola</strong>; Alchimia snc Cavezzo;<br />

Vanni Calanca. L’organizzazione<br />

della mostra è stata curata da un Gruppo<br />

<strong>di</strong> lavoro composto da Cristina<br />

Arbizzani, Elena Benatti, Giovanni<br />

Benatti, Gabriella Buoli, Matteo<br />

Carletti, Luisa Franciosi, Benedetta<br />

Lugli, Clau<strong>di</strong>o Sgarbanti, Gian<br />

Luca Tusini e Giampaolo Zirol<strong>di</strong>.<br />

<strong>Mirandola</strong>, le carte geografiche del<br />

territorio padano e della penisola<br />

italiana e si è deciso <strong>di</strong> esporle per<br />

perio<strong>di</strong> storici avendo come filo<br />

conduttore l'evoluzione del territorio<br />

visto attraverso la cartografia<br />

antica, con il parallelo storico degli<br />

avvenimenti che coinvolsero<br />

gli Stati italiani, l’Impero e il<br />

nostro territorio mirandolese<br />

(dalla Signoria al Ducato).<br />

Ogni carta geografica o<br />

stampa rappresenta la sintesi<br />

<strong>di</strong> un percorso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> e la<br />

conoscenza scientifica <strong>di</strong> un<br />

preciso momento storico, <strong>di</strong><br />

un determinato luogo o del<br />

territorio, e quin<strong>di</strong>, <strong>di</strong> per sè<br />

è un insieme <strong>di</strong> informazioni,<br />

mai complete, dettate dalle<br />

conoscenze scientifiche del<br />

momento, dalla volontà del<br />

committente o dell’incisore<br />

a far conoscere per ragioni<br />

militari o per <strong>di</strong>vulgazione ed<br />

informazione un particolare<br />

evento storico. Quin<strong>di</strong> l’unione<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>verse carte, messe in successione<br />

o a confronto, può ben<br />

rievocare un fatto storico, gli<br />

interessi e la situazione politica<br />

<strong>di</strong> quel momento. Questi sono<br />

stati i principi ispiratori della<br />

nuova sistemazione della raccolta<br />

Costantini e per la scelta<br />

dei nuovi acquisti provenienti<br />

da aste nazionali e da collezionisti<br />

privati, fra cui anche<br />

citta<strong>di</strong>ni mirandolesi, come<br />

Clau<strong>di</strong>o Sgarbanti. Ora la raccolta<br />

supera i 200 documenti.<br />

Si è voluto inserire <strong>Mirandola</strong><br />

e il suo territorio (fino al 1708<br />

Ducato autonomo) nel quadro<br />

più ampio dell’Italia, della<br />

pianura padana e dei Ducati<br />

limitrofi, collocando storicamente<br />

le mappe locali. Lo<br />

spirito espositivo della mostra<br />

si basa su una esposizione facile,<br />

chiara e semplice con un<br />

evidente intento <strong>di</strong>vulgativo <strong>di</strong> una<br />

materia complessa perché intricata<br />

con elementi fisici, politici, filosofici<br />

e religiosi che si mo<strong>di</strong>ficano con<br />

l’evoluzione dello sviluppo economico,<br />

delle conoscenze e delle tecnologie.<br />

Questa esposizione (a cura<br />

dell’architetto Giovanni Benatti,<br />

dal 16 <strong>di</strong>cembre 2011 al 15 aprile<br />

2012) costituisce una delle sezione<br />

<strong>di</strong> cui sarà composta la mostra “Cronaca<br />

della nobilissima famiglia Pico.<br />

Quattrocento anni <strong>di</strong> signoria e <strong>di</strong><br />

storia a <strong>Mirandola</strong>”, un evento che<br />

si propone <strong>di</strong> soffermarsi su quattro<br />

secoli <strong>di</strong> storia citta<strong>di</strong>na.<br />

EDMONDO TRIONFINI<br />

PRESIDENTE FONDAZIONE<br />

CASSA DI RISPARMIO DI MIRANDOLA

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