Mar. 2012 - Area Studenti - Collegio Universitario Don Nicola Mazza
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Nadir, <strong>Mar</strong>. <strong>2012</strong> 5<br />
nessun aspetto dell’umanità – intesa<br />
come natura umana – che in “1984” non<br />
sia in definitiva colpito dalla sfiducia.<br />
Del resto, pur non avendo ancora dato<br />
l’esame di Logica, posso dirvi che un<br />
rigorosissimo procedimento logico in<br />
una teoria che ammetta anche una sola<br />
contraddizione permette di dimostrare<br />
qualsiasi cosa, dall’onniscienza del<br />
moscerino della frutta fino al fatto che<br />
il Monte Everest è stato costruito l’altro<br />
ieri con carta igienica e colla vinilica per<br />
difendere la vallata sottostante dal vento<br />
freddo che aveva causato un’epidemia di<br />
torcicollo 1 . Perciò neanche la logica è un<br />
antidoto sicuro a tutti i veleni, a meno<br />
che voi non siate l’onnisciente moscerino<br />
della frutta, capaci quindi di valutare<br />
con certezza se le premesse del vostro<br />
ragionamento sono corrette e coerenti.<br />
A questo punto io sono molto allegro,<br />
potete immaginare, perché mi sembra<br />
che l’unica risposta concreta, sensata filosoficamente<br />
e che non rischia di cadere<br />
in posizioni assurde sia un’allargata di<br />
braccia e un grosso “mah”. Detto questo,<br />
posso arrendermi al fatto di non saper<br />
esplorare l’argomento in modo intelligente<br />
e sistematico e dedicarmi a ciò che<br />
preferisco: dire qualche sciocchezza delle<br />
mie – e c’è sempre il rischio che a voi<br />
passi almeno uno stimolo interessante.<br />
L’avevo detto fin dall’inizio, decidere<br />
cosa sia spreco probabilmente è il problema<br />
più scottante, eppure è innegabile<br />
che se sentiamo qualcosa come spreco un<br />
minimo di remora morale, se non proprio<br />
di rabbia, lo sentiamo. Difatti l’appello<br />
al risparmio è una tattica efficace<br />
per vari scopi: son passati pochi anni da<br />
quando un noto esponente politico ha invitato<br />
i cittadini a non sprecare il proprio<br />
voto dandolo a partiti che avevano poca<br />
speranza di vincere le elezioni. Senza che<br />
pensiate che io voglia accostare le due<br />
cose, un altro esempio un po’ più forte:<br />
qualche decennio fa, Stati lungimiranti e<br />
attenti allo spreco avevano fra le proprie<br />
priorità l’eliminazione fisica dei cittadini<br />
che, per l’illuminato giudizio dei loro governanti,<br />
non contribuivano al progresso<br />
1 Per gli appassionati di matematica,<br />
questo è un semplice risultato che si trova in<br />
Metodo Assiomatico: “a e non-a implica b” è una<br />
tautologia, e ogni teoria assiomatica dimostra<br />
ogni tautologia. Ma se “a e non-a” è verificata,<br />
perché la prima proposizione sia vera b deve essere<br />
vera a sua volta. Dall’arbitrarietà di b segue<br />
la tesi.<br />
materiale e spirituale del loro Paese. Bisogna<br />
stare molto attenti a quali valori<br />
si hanno in mente, parlando di un argomento<br />
simile. Un esempio chiaro di come<br />
l’idea di spreco sia opinabile è il classico<br />
scambio di battute madre-figlio: “Non<br />
puoi lasciare là tutta quella roba, non ti<br />
vergogni? Pensa ai bambini in Africa che<br />
muoiono di fame!” “Perché la minestra<br />
non la dai a loro allora, visto che io non<br />
ho fame?”. Posso ammettere che se un<br />
bambino rispondesse in questo modo la<br />
reazione della madre sarebbe pelargli il<br />
sedere a scapaccioni. Eppure non avrebbe<br />
anche lui la sua fetta di ragione? Pensando<br />
a figli un po’ più cresciuti, quello che<br />
si paga per mantenere un figlio a studiare<br />
all’università, magari in collegio, vestirebbe<br />
e sfamerebbe parecchia gente, in<br />
una zona con un costo della vita più ragionevole.<br />
Come la mettiamo? Molte cose<br />
che appaiono deprecabili si possono considerare<br />
da altri punti di vista: il consumismo<br />
è una cosa pericolosa, eppure a tutti<br />
è chiaro che è meglio avere più del necessario<br />
che meno, se si produce più del necessario<br />
bisogna pur vendere il frutto del<br />
proprio lavoro, e se qualcosa non è strettamente<br />
necessario o la si butta via o si<br />
convince la gente che è utile. Le borse e le<br />
banche ci appaiono a volte covi di arrivisti<br />
e profittatori; lunedì sera se ne è parlato<br />
in termini poco amorevoli, ma c’è poco<br />
da stupirsi se le banche fanno il proprio<br />
interesse prima di quello della gente. Perfino<br />
nell’antica Grecia la gente faceva fallimento,<br />
mercanti arrivavano ad affondare<br />
la propria nave pur di frodare banche e<br />
assicurazioni. Del resto, la gente si rivolge<br />
alle banche nel proprio interesse o nel<br />
loro? E per quanto piaccia poco pensare ai<br />
giochi di prestigio che fa la finanza, essa<br />
è nata con lo scopo di permettere a molta<br />
gente di investire qualcosa in un’attività<br />
senza rischiare di perdere tutti i risparmi<br />
per un rovescio. Se il tutto prende a<br />
volte la forma di una spaventosa bisca è<br />
perché si ricerca un profitto, e non sono<br />
certo solo i broker ad amare il gioco d’azzardo.<br />
Peraltro se la nostra specie amasse<br />
accontentarsi avrebbe potuto continuare<br />
a raccogliere le fragole invece di darsi<br />
all’agricoltura, e rispettare la sacralità<br />
della vita delle fiere invece che passare<br />
da preda a predatrice. Per quanto certamente<br />
non siamo noi figli dell’Occidente<br />
i padroni della Terra, siamo sicuri di<br />
non essere la classe “di mezzo” che, come<br />
suggeriva Orwell, più o meno inconsapevolmente<br />
deve servirsi per i suoi scopi<br />
della miseria di chi sta più in basso? <br />
My Shelter Island<br />
Drunk and weird with curiosity<br />
I departed my beloved Island<br />
To firmly grip this World<br />
Unknowingly pervaded with pervesity.<br />
I was hopped and flung like an eland<br />
From this to that grassland<br />
By a consuming hunger for pleasure,<br />
The making of the imagined reality:<br />
A servitude to hedonism without measure.<br />
All to let the then silky young pious<br />
Feel the breeze and heat of life’s nimbus.<br />
I saw nothing but my hideous<br />
Aspirations, desires: scourging finn<br />
Intruded secretly in my sweet cup of life.<br />
Now, hear them day and night strife<br />
Against the good and incorruptible<br />
Man left who unwearily wars for a win.<br />
Though vain hopes seem inexorable<br />
There exists hope even for a tree:<br />
Cut it down and yet it sprouts a lee<br />
And its own twig will not cease to be;<br />
If its root grows old and its stump dies<br />
At the scent of water it will certainly rise<br />
And produce a bough like a new gland.<br />
Take me, Captain, back to my Shelter<br />
Island.<br />
(JAGS)<br />
Melissa<br />
La dolcezza del miele è nel tuo nome<br />
E insieme la durezza<br />
Di una punta avvelenata.<br />
Pallida e fredda<br />
Statua antica di Dea, di volta in volta<br />
Pauroso idolo senza pietà<br />
Volto di beatitudine celeste<br />
Insondabile nella sua profondità<br />
Al mio occhio profano.<br />
Vergine dall’occhio cerulo<br />
Il braccio bianco tuo e il capo biondo<br />
Ricordano oro e avorio<br />
Che con mano d’artista<br />
Foggiò Fidia su quella rocca eterna<br />
Che soltanto poterono piegare<br />
I Laconi per sempre bellicosi<br />
E gli strali di Febo.<br />
Se tu potessi mai cedere a quelli<br />
Più micidiali ancora che saetta<br />
Il cieco demone che partorì<br />
La Povertà all’Ingegno!<br />
(Francesco Nuvolo)