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Linee guida 'Progettare l'agricoltura sociale' [Pdf - 930 KB] - Cesvot

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_______________Progettare l’agricoltura sociale. <strong>Linee</strong> <strong>guida</strong> per le associazioni di volontariato__________________<br />

politiche che possono assicurare supporto alle iniziative di AS e all’interno delle quali è possibile trovare<br />

fonti di finanziamento attraverso l’apertura di specifici bandi.<br />

Box b: Politiche interessate all’AS<br />

- politiche agricole comunitarie (piano di sviluppo rurale): (mis. 311) oggi intervengono in prevalenza per migliorare strutture di accoglienza in<br />

realtà agricole gestite, a seconda delle regioni, da imprenditori agricoli definiti ai sensi del codice civile o di imprenditori agricoli professionali. In<br />

alcuni casi, variabili a seconda degli intendimenti regionali, è prevista la possibilità di accedere alla misura 321 che finanzia aiuti all’avviamento<br />

della gestione dei servizi;<br />

-politiche agricole regionali: possono prevedere finanziamenti per gestire particolari iniziative di AS con borse lavoro, sebbene con modalità<br />

non sempre lineari dal punto di vista normativo;<br />

- politiche di sviluppo (regionali e di coesione), possono facilitare l’avvio di imprese e di iniziative per nuovi imprenditori in campo,<br />

normalmente non agricolo;<br />

- politiche sociali (comunitarie) finanziate dal fondo sociale europeo (Fse), possono assicurare supporto e start-up di imprese realizzate da<br />

soggetti a bassa contrattualità, spesso mediante progetti della cooperazione sociale o comunque gestiti da enti pubblici o del terzo settore. Il Fse<br />

finanzia anche iniziative di formazione professionale, borse lavoro, progetti di cooperazione nazionale e internazionale, che possono dare supporto<br />

ad iniziative complesse di AS sul territorio (vedi iniziativa Sofarex);<br />

- politiche socio-sanitarie (percorsi terapeutici, riconoscimento): possono assicurare supporti a progetti ritenuti di valenza per il proprio campo<br />

di azione e/o riconoscere iniziative e servizi realizzati dal mondo della cooperazione sociale o del volontariato. In alcuni casi, proprio per gestire<br />

interventi di questa natura – ipoterapia o onoterapia – le aziende agricole interessate costruiscono una ragione sociale non profit per facilitare<br />

l’interazione con i soggetti pubblici all’interno di imprese agricole gestite da parte di membri dell’associazione stessa. Le stesse strutture delle Asl<br />

possono prevedere accordi per la realizzazione di pratiche di terapia occupazionale, mediante la stesura di una convenzione con un’impresa e la<br />

corresponsione di una somma contenuta da assegnare mensilmente alle persone inviate dai servizi;<br />

- politiche del lavoro (inserimento lavorativo; sgravi contributivi): riguardano un complesso di forme di aiuto che vanno dalla formazione di<br />

persone a bassa contrattualità di diverso tipo, all’avviamento al lavoro, al tutoraggio nelle imprese, fino al supporto alla creazione di impresa<br />

(solitamente con il concorso delle politiche del Fse). Accanto all’inserimento obbligatorio previsto per le imprese di medie grandi dimensioni nei<br />

confronti delle cosiddette categorie protette, le politiche del lavoro possono fare leva su strumenti di defiscalizzazione per le imprese che<br />

volontariamente si impegnano nell’assunzione di persone riconosciute a bassa contrattualità;<br />

- politiche dell’istruzione (integrazione scolastica): mediante la realizzazione di accordi educativi per la gestione di rapporti in alternanza<br />

scuola lavoro, visite di formazione per le scolaresche, co-gestione di orti scolastici, valorizzazione dei rapporti contrattuali con la refezione<br />

scolastica per l’acquisto di prodotti di qualità specifica;<br />

- politiche della sicurezza (aziende carcerarie – terreni confiscati): solitamente si realizzano attraverso l’Uepe per facilitare il progressivo<br />

inserimento di detenuti che sono chiamati a sconto di pene limitate o a fine pena, per l’inserimento progressivo nella società. Si realizzano<br />

attraverso progetti mirati o l’organizzazione di percorsi di formazione e progressivo inserimento lavorativo, solitamente mediante la corresponsione<br />

di importi ai detenuti per il tirocinio formativo e per il lavoro prestato nelle aziende;<br />

- altre politiche (ambientali, turismo, cooperazione internazionale etc.).<br />

Oltre alle fonti di finanziamento pubbliche, esistono fonti private nell’ambito del sociale alle quali<br />

poter attingere. In particolare, Camere di commercio, Fondazioni, e Organizzazioni Professionali<br />

possono destinare parte delle proprie risorse a linee di attività collegate all’AS. Solitamente queste fonti<br />

operano attraverso bandi e la predisposizione di progettualità mirate da parte delle associazioni (meno<br />

da parte delle singole imprese). In aggiunta esistono delle fonti di finanziamento specifiche per l’AS.<br />

La possibilità di rispondere a un bando presentando il progetto dipende da vari fattori ed è<br />

collegata al rispetto di determinati parametri di accesso. In particolare è rilevante in alcuni casi la forma<br />

giuridica dell’associazione, l’importo dell’investimento, lo stato di realizzazione delle attività<br />

(cantierabilità), etc.<br />

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