Linee guida 'Progettare l'agricoltura sociale' [Pdf - 930 KB] - Cesvot
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_______________Progettare l’agricoltura sociale. <strong>Linee</strong> <strong>guida</strong> per le associazioni di volontariato__________________<br />
L’associazione resta se stessa e opera in autonomia: la raccolta fondi<br />
La gestione delle attività di AS richiede il ricorso a risorse finanziarie. A seconda della dimensione<br />
dell’associazione e conseguentemente del tipo di attività da realizzare, il reperimento e la gestione delle<br />
risorse finanziarie rappresenta un elemento importante. Le associazioni più piccole che sviluppano<br />
progettualità più ristrette, si finanziano prevalentemente tramite le proprie quote sociali, le somme<br />
corrisposte dai soci per partecipare a determinate attività, eventuali attività commerciali svolte nei<br />
confronti dei non soci (vendita di prodotti per la raccolta fondi o corrispettivi per l’erogazione di servizi).<br />
Tramite questo patrimonio, che è vincolato allo scopo sociale e non può essere diviso tra i soci,<br />
l'ente finanzia percorsi/progetti di AS e persegue i suoi scopi. Ovviamente si tratta di iniziative la cui<br />
ampiezza è spesso strettamente legata all’entità dei fondi raccolti e alla capacità di mobilizzare le<br />
risorse umane del volontariato, dal punto di vista quantitativo e organizzativo.<br />
Quando l’associazione cresce e ha quindi la potenzialità di realizzare percorsi/progetti di AS di più<br />
ampio respiro, può promuovere azioni progettuali e piani di intervento mirati efficaci per la raccolta di<br />
ulteriori fondi sia pubblici che privati.<br />
La diminuita presenza di finanziamenti pubblici/privati generici che garantivano una maggiore<br />
autonomia di azione alle associazioni, attribuisce, infatti, un peso maggiore alla fase di progettazione e<br />
alle relative capacità disponibili in questo senso, per poter trasmettere in maniera chiara, realistica ed<br />
efficace, ciò si intende realizzare di fronte ad un potenziale finanziatore.<br />
L’associazione resta se stessa e collabora con il profit agricolo responsabile: la raccolta fondi<br />
L’Associazione che collabora con le imprese agricole, co-progetta le attività di AS puntando alla<br />
creazione sia di valore sociale che economico, in armonia e collaborazione con il mondo del privato di<br />
impresa responsabile.<br />
Come abbiamo avuto modo di precisare, per certi versi, questo tipo di iniziative è anche quello che<br />
richiede un minore importo di risorse finanziarie e un elevato impegno in termini di capacità di<br />
collaborazione. Ovviamente per la quota di risorse rese disponibili dall’associazione, accanto a quella<br />
relativa al lavoro dei propri volontari, sarà necessario immaginare una quota di risorse finanziarie<br />
correlato al tipo di attività e accordo che si intende realizzare. A tale scopo, l’associazione potrà<br />
autofinanziare il progetto oppure ricorrere a finanziamenti esterni.<br />
Nel primo caso il progetto dovrà potenziare e valorizzare le capacità e l’inclusione attiva delle<br />
persone coinvolte, pur assicurando il rispetto del vincolo di bilancio e di sostenibilità economica<br />
dell’iniziativa, oltre ogni contribuzione di natura pubblica/privata. Questo obiettivo potrà essere<br />
realizzato anche valorizzando la vendita dei prodotti aziendali e concordando il trasferimento di una<br />
quota del maggiore valore creato a sostegno della componente sociale del progetto. In particolare<br />
attraverso la vendita dei prodotti di AS, si dovranno coprire i costi di gestione tecnico-produttiva; l’utile<br />
rimasto dovrà coprire i costi del sociale (es. il lavoro dell’operatore che accompagna l’utente).<br />
Nel secondo caso il contributo pubblico/privato servirà a coprire oltre ai costi di gestione dell’attività<br />
tecnico-produttiva (sostenuti dall’impresa agricola) anche i costi di alcune azioni di natura sociale. Ad<br />
esempio: l’allestimento di un locale per trascorrere parte del tempo in azienda; l’acquisto di attrezzature<br />
specifiche e consone alle persone coinvolte; l’avvio di una micro-attività produttiva autonoma all’interno<br />
dei confini dell’azienda ospitante etc.<br />
In entrambi i casi, il progetto deve prevedere un continuo processo di negoziazione interno tra i<br />
singoli partecipanti al progetto stesso, volto a far meglio compenetrare gli aspetti tecnico-produttivi con<br />
quelli socio-educativi, le finalità economiche di impresa con quelle inclusive dell’associazione.<br />
Da segnalare che la presenza dell’impresa agricola nella progettazione, consente all’associazione<br />
di poter partecipare a bandi pubblici/privati riservati al mondo agricolo.<br />
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