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uone pratiche di dialogo<br />
Ruggero Cavani, sposato con Luisa, ha quattro figlie. Impiegato ai Servizi<br />
Sociali del Comune di Fiorano (Mo), dal 1978 al 1984 ha svolto, insieme ad<br />
un gruppo denominato “Il Senape”, un lavoro di educazione di strada in<br />
un quartiere nel quale vivevano nuclei famigliari con problemi sociali. È<br />
impegnato, insieme alla moglie, sia all’interno della comunità parrocchiale<br />
di Fiorano, dove svolge un’azione di formazione nei confronti di un gruppo<br />
di sposi, sia nell’associazione “Piccola Famiglia delle Figlie e dei Figli di<br />
Maria”, legata alla comunità di Don Giuseppe Dossetti di Monteveglio, che<br />
svolge attività di accoglienza di ragazze madri che hanno subito violenza.<br />
Collabora con l’associazione “Terra, Pace e Libertà” ad un progetto nello<br />
Swaz<strong>il</strong>and a favore di bambini e ragazzi orfani. Insieme alla moglie porta<br />
avanti progetti nel campo degli affidi e delle adozioni. È co-fondatore<br />
dell’esperienza di dialogo interreligioso “Camminare Insieme”. Ha<br />
contribuito alla nascita del Forum Giovani-Korova, movimento che nel<br />
“distretto della ceramica” modenese elabora progetti culturali,<br />
educativi e di carattere sociale. Dal 2005 è presente al<br />
“Tavolo diocesano cattolico-islamico” di Modena.<br />
Camminare<br />
insieme<br />
Cristiani e musulmani<br />
a Fiorano e Sassuolo<br />
Per preparare questo intervento abbiamo ripercorso<br />
<strong>il</strong> cammino fatto insieme, come<br />
gruppo “Camminare insieme”, ripensando le<br />
ragioni del nostro incontrarci e i motivi che ci<br />
fanno continuare insieme. Dobbiamo ringraziare<br />
<strong>il</strong> Signore per i tanti doni che ci ha fatto. In<br />
questi quasi dieci anni di vita possiamo dire che<br />
<strong>il</strong> Signore ci ha tenuti per mano e ci ha fatto fare<br />
cose che nel 2000 sembravano impensab<strong>il</strong>i.<br />
Già nell’apr<strong>il</strong>e del 1997 Papa Giovanni Paolo<br />
II diceva: “La Chiesa guarda con stima ai<br />
musulmani che, lo ricorda anche <strong>il</strong> Conc<strong>il</strong>io Vaticano<br />
II, adorano l’unico Dio, vivente e sussistente,<br />
misericordioso ed onnipotente, creatore<br />
del cielo e della terra che ha parlato agli uomini”.<br />
E continuava: “A questo si deve aggiungere<br />
<strong>il</strong> rispetto che la tradizione islamica ha per<br />
Gesù, che considera un grande profeta, e per<br />
Maria, sua Madre Vergine. Possa tale vicinanza<br />
consentire sempre più una reciproca intesa a livello<br />
umano e spirituale… Dio è unico, e nella<br />
sua giustizia ci chiede di vivere in maniera conforme<br />
alla sua volontà santa, di sentirci fratelli<br />
gli uni gli altri, di impegnarci ad operare affinché<br />
la pace sia garantita nei rapporti umani, ad<br />
ogni livello”. Abbiamo sperimentato nel nostro<br />
24 Missione Oggi | agosto-settembre 2009