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uone pratiche di dialogo<br />

circa quindici ch<strong>il</strong>ometri dalla città di Tamana<br />

(provincia di Kumamoto), dove si trova <strong>il</strong><br />

Tempio del Ven. Furukawa. Il Centro prese allora<br />

<strong>il</strong> nome di Seimeizan Katorikku Betsu In,<br />

ossia Ramo Cattolico del tempio Seimeizan.<br />

Con altre due sorelle saveriane mi trasferii a<br />

Seimeizan <strong>il</strong> 13 agosto 1987. I lavori di costruzione<br />

non erano ancora terminati ma <strong>il</strong> 15 agosto,<br />

giorno anniversario dello sbarco di S. Francesco<br />

Saverio in Giappone, potemmo celebrare<br />

la prima S. Messa. L’ 8 dicembre successivo, l’allora<br />

vescovo di Fukuoka, mons. Pietro Hirata,<br />

inaugurò ufficialmente <strong>il</strong> Centro alla presenza<br />

di numerosi fedeli cattolici e buddhisti.<br />

LE PRIME ATTIVITÀ<br />

L’anno che P. Sottocornola trascorse presso <strong>il</strong><br />

Tempio Seimeizan Schweitzer fu, per sua<br />

esplicita dichiarazione, un secondo noviziato<br />

che lo introdusse progressivamente nel mondo<br />

buddhista. Tra le varie iniziative dei primissimi<br />

anni vorrei ricordare in modo particolare<br />

due seminari di studio su Buddhismo e<br />

Cristianesimo che P. Sottocornola organizzò,<br />

rispettivamente a Kyoto e a Miyazaki, nel<br />

maggio 1987 quando ancora viveva al Tempio<br />

Seimeizan, i cui protagonisti principali furono<br />

Mons. Piero Rossano e <strong>il</strong> Ven. Furukawa.<br />

Mons. Rossano, che aveva accompagnato <strong>il</strong><br />

cammino di Seimeizan con la sua guida e la<br />

sua fraterna amicizia fin dall’inizio, aveva<br />

accettato volentieri di guidare questi seminari<br />

che risultarono determinanti, sia per mettere<br />

a fuoco punti chiave del dialogo cristiano-buddhista,<br />

sia per presentare e far conoscere<br />

la vera natura del rapporto tra <strong>il</strong> Tempio<br />

Seimeizan Schweitzer e <strong>il</strong> suo ramo cattolico<br />

che fin dall’inizio intesero priv<strong>il</strong>egiare <strong>il</strong><br />

dialogo della vita e dell’esperienza religiosa.<br />

Quando nel 1989 accompagnammo per la prima<br />

volta in Italia <strong>il</strong> Ven. Furukawa per una serie<br />

di conferenze e di incontri, fu ancora Mons. Rossano<br />

che ci accolse all’Università Lateranense<br />

dandoci la possib<strong>il</strong>ità di presentare <strong>il</strong> nostro<br />

cammino di dialogo. In quell’occasione furono<br />

pubblicati anche due volumetti: una breve storia<br />

delle origini del Seimeizan (M. DE GIORGI – C.<br />

MOLARI, Seimeizan. Frammento di un dialogo tra<br />

cristiani e buddhisti, EMI, Bologna, 1989) che mi<br />

era stato chiesto di stendere, e la prima traduzione<br />

italiana, curata da P. Sottocornola e dalla<br />

sottoscritta, del Tannisho (F. SOTTOCORNOLA, a cura,<br />

Tannisho. Incontro con <strong>il</strong> buddhismo della<br />

Terra Pura, EMI, Bologna, 1989), uno degli scritti<br />

più importanti del Buddhismo della Terra Pura,<br />

importante Scuola del Buddhismo giapponese,<br />

con <strong>il</strong> commento del Ven. Furukawa.<br />

Mons. Rossano fu anche <strong>il</strong> tramite che ci mise<br />

in contatto con alcuni membri della Comunità<br />

di S. Egidio. Fu così che dal 1989 in poi cominciammo<br />

a partecipare regolarmente agli<br />

incontri interreligiosi di preghiera per la pace<br />

organizzati da S. Egidio in ideale continuità<br />

con lo storico incontro di Assisi del 1986 voluto<br />

da Giovanni Paolo II. Questi incontri ebbero<br />

un profondo impatto sul Ven. Furukawa e sul<br />

nostro cammino di dialogo. Attraverso di essi,<br />

infatti, <strong>il</strong> Ven. Furukawa scoprì più da vicino<br />

<strong>il</strong> volto della Chiesa cattolica, prese coscienza<br />

della sua universalità e acquistò fam<strong>il</strong>iarità<br />

con i suoi insegnamenti. Tutto ciò favorì una<br />

migliore comprensione reciproca e una più<br />

stretta collaborazione. In quei primi anni numerosi<br />

furono gli incontri, le conferenze, i ritiri<br />

mens<strong>il</strong>i, le tre giorni di studio durante i<br />

quali <strong>il</strong> Ven. Furukawa presentava <strong>il</strong> pensiero<br />

buddhista dando a P. Sottocornola, a me a ad<br />

altri la possib<strong>il</strong>ità di presentare l’insegnamento<br />

cristiano sullo stesso tema. E questo<br />

nella massima trasparenza, in piena fedeltà<br />

alla propria identità cristiana e buddhista.<br />

Nei primi mesi del 2000 <strong>il</strong> Ven. Furukawa si<br />

ammalò gravemente e morì nell’agosto dello<br />

stesso anno proprio quando si stava maturando<br />

un passo importante. Negli ormai tredici<br />

anni di cammino e di attività <strong>il</strong> Centro<br />

Seimeizan aveva raggiunto una sua maturità<br />

che non poteva più essere contenuta nell’identità<br />

di “ramo cattolico” del Tempio Seimeizan<br />

Schweitzer, soprattutto nel contatto<br />

con altre realtà religiose. L’improvvisa malattia<br />

e la morte del Ven. Furukawa rallentarono<br />

<strong>il</strong> processo che, in pieno accordo con la famiglia<br />

Furukawa, trovò la sua realizzazione nel<br />

2003 quando <strong>il</strong> Centro Seimeizan venne assunto<br />

come opera propria dai <strong>Missionari</strong> <strong>Saveriani</strong><br />

con <strong>il</strong> nome di Centro di spiritualità e<br />

dialogo interreligioso Shinmeizan.<br />

Shinmeizan<br />

appartiene alla<br />

diocesi di<br />

Fukuoka che fin<br />

dall’inizio ci ha<br />

accolti con<br />

grande<br />

benevolenza<br />

nella persona<br />

dei suoi vescovi,<br />

mons. Pietro<br />

Hirata prima,<br />

mons. Giuseppe<br />

Matsunaga e<br />

mons. Domenico<br />

Miyahara poi<br />

2003 del gruppo Kakehashi (Il Ponte) che riunisce<br />

i Superiori provinciali e/o i loro delegati di<br />

12 Congregazioni e Ordini religiosi impegnati a<br />

promuovere <strong>il</strong> dialogo interreligioso in Giappone<br />

in sintonia con le direttive della Chiesa.<br />

Un altro importante servizio alla Chiesa locale<br />

è quello della Commissione per <strong>il</strong> Dialogo<br />

interreligioso della Conferenza Episcopale<br />

giapponese tra i cui membri, accanto a P. Sottocornola,<br />

vi sono P. Pietro Yoshiaki Sonoda,<br />

francescano conventuale, collaboratore di Shinmeizan<br />

e la sottoscritta. P. Sottocornola e P. Sonoda<br />

sono anche consultori del Pontificio Consiglio<br />

per <strong>il</strong> Dialogo Interreligioso. Accanto a<br />

questi compiti più istituzionali, vi è poi un’animazione<br />

al dialogo fatta attraverso conferenze e<br />

seminari, articoli su riviste giapponesi e straniere,<br />

studi scientifici e traduzioni, organizzazione<br />

di convegni. Di questi ultimi, i più impegnativi<br />

sono stati i quattro convegni di teologi cattolici<br />

sul tema “Il dialogo interreligioso e la teologia<br />

delle religioni ad esso sottesa”, che abbiamo organizzato<br />

in Giappone nel 2003, in Indonesia<br />

nel 2004, in India nel 2005, nelle F<strong>il</strong>ippine nel<br />

2007, e che hanno visto la partecipazione di noti<br />

teologi capiscuola come Paul Knitter e Gavin<br />

D’Costa, per rispondere a problemi molto concreti.<br />

Non si può, infatti, negare che nella teologia<br />

cattolica delle religioni vi siano tendenze<br />

teologiche contrastanti che hanno un’inevitab<strong>il</strong>e<br />

ricaduta sulla missione e sul dialogo stesso.<br />

Per questo abbiamo sentito <strong>il</strong> bisogno di incontrarci<br />

e far incontrare teologi cattolici di diverse<br />

tendenze per un confronto franco ma amichevole<br />

su temi e problemi che toccano da vicino<br />

la Chiesa e la missione. MARIA A. DE GIORGI<br />

8 Missione Oggi | agosto-settembre 2009

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