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EMACO® SFR - Dekint.it

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EMACO ® <strong>SFR</strong><br />

Malta cementizia, premiscelata, a r<strong>it</strong>iro<br />

compensato, fibrorinforzata con fibre metalliche<br />

rigide, ad elevatissima duttil<strong>it</strong>à, indicata per il<br />

ripristino ed il consolidamento<br />

di elementi in calcestruzzo soggetti a<br />

sollec<strong>it</strong>azioni dinamiche, mediante applicazione<br />

per colaggio per spessori da 1 a 5 cm.<br />

Descrizione e campi di applicazione<br />

EMACO <strong>SFR</strong> è stato progettato con il preciso obiettivo di<br />

assicurare la massima durabil<strong>it</strong>à agli interventi di ripristino<br />

(e/o consolidamento) di strutture degradate, garantendo:<br />

• compatibil<strong>it</strong>à e monolic<strong>it</strong>à con il supporto;<br />

• resistenza all’azione aggressiva dell’ambiente<br />

d’esercizio;<br />

• rapid<strong>it</strong>à e semplic<strong>it</strong>à di applicazione.<br />

EMACO <strong>SFR</strong> è una malta a r<strong>it</strong>iro compensato e, essendo<br />

una fibrorinforzata con fibre metalliche, non richiede<br />

l’applicazione di alcuna rete elettrosaldata per contrastare<br />

la propria espansione iniziale.<br />

EMACO <strong>SFR</strong>, grazie alle sue specifiche prestazioni<br />

consente di intervenire, con applicazioni per colaggio<br />

anche entro un cassero, in spessore da 1 a 5 cm in unico<br />

strato, per il restauro e/o il consolidamento di qualsiasi<br />

struttura in calcestruzzo sia essa di tipo civile, industriale o<br />

infrastrutturale.<br />

Il suo uso diviene fondamentale quando si interviene su<br />

strutture soggette a sollec<strong>it</strong>azioni dinamiche e/o che<br />

presentino variabil<strong>it</strong>à degli spessori di applicazione (diverse<br />

profond<strong>it</strong>à di danno) e della geometria delle sezioni. In<br />

questi casi l’utilizzazione di una malta non fibrorinforzata,<br />

richiedente (per gli spessori >2 cm) l’applicazione della rete<br />

di contrasto all’espansione, risulterebbe difficoltosa e<br />

potrebbe pregiudicare la durabil<strong>it</strong>à dell’intervento.<br />

EMACO <strong>SFR</strong> è privo di cloruri e di polveri metalliche<br />

reattive.<br />

Le caratteristiche peculiari di EMACO <strong>SFR</strong> sono:<br />

R<strong>it</strong>iro compensato<br />

Una delle caratteristiche di EMACO <strong>SFR</strong> è la capac<strong>it</strong>à<br />

espansiva nello stato indur<strong>it</strong>o che viene vantaggiosamente<br />

utilizzata per compensare il successivo r<strong>it</strong>iro igrometrico.<br />

Il meccanismo che si realizza è quello di una vera e propria<br />

precompressione chimica.<br />

L’espansione iniziale della malta, contrastata dalla ruvid<strong>it</strong>à<br />

del supporto, asper<strong>it</strong>à di 0,5 cm, e dalla presenza delle<br />

fibre metalliche, viene utilizzata per compensare il<br />

successivo r<strong>it</strong>iro igrometrico, che altrimenti causerebbe il<br />

distacco all'interfaccia tra vecchio calcestruzzo e malta da<br />

ripristino, vanificando la valid<strong>it</strong>à dell’intervento.<br />

Resistenza alla fessurabil<strong>it</strong>à a lungo termine<br />

(O Ring test)<br />

L’O Ring test, o test ad anello, consente di evidenziare la<br />

tendenza alla fessurazione di una malta da ripristino<br />

mediante una prova accelerata. Il test prevede il getto entro<br />

un cassero toroidale le cui facce (interna ed esterna)<br />

realizzano il contrasto.<br />

Dopo 24 ore viene rimosso solamente il supporto esterno<br />

lasciando all’anello interno il comp<strong>it</strong>o di contrastare la<br />

contrazione che avranno le malte caratterizzate da r<strong>it</strong>iro<br />

igrometrico.<br />

Tale contrazione volumetrica provoca tensioni di trazione<br />

che possono portare alla fessurazione della malta.<br />

EMACO <strong>SFR</strong> non evidenzia alcuna fessurazione neanche<br />

alle lunghe stagionature, tale comportamento è indice di<br />

elevata durabil<strong>it</strong>à.<br />

Resistenza alla cavillatura in fase plastica<br />

Per minimizzare gli effetti del r<strong>it</strong>iro in fase plastica, possibile<br />

in ambiente molto secco e ventilato EMACO <strong>SFR</strong> è<br />

arricch<strong>it</strong>o di fibre PAN a base di poliacrilon<strong>it</strong>rile, che<br />

consentono l’efficace distribuzione delle tensioni. Questa<br />

caratteristica, associata ad una corretta frattazzatura<br />

combatte efficacemente la formazione di fessure da r<strong>it</strong>iro<br />

plastico.<br />

Resistenza agli agenti aggressivi<br />

dell’ambiente<br />

EMACO <strong>SFR</strong>, grazie alla particolarissima chimica e natura<br />

dei suoi componenti (cementi solfato resistenti, bassissimo<br />

rapporto acqua/legante, microreattivi pozzolanici ad elevata<br />

finezza ed aggregati estremamente selezionati), risulta<br />

essere assolutamente impermeabile all’acqua, agli<br />

aggressivi ambientali quali cloruri e solfati e non è soggetto<br />

a fenomeni di carbonatazione né tantomeno ad alcun<br />

degrado dovuto all’azione ciclica del gelo e disgelo.


Tenac<strong>it</strong>à<br />

EMACO <strong>SFR</strong>, grazie alla presenza in quant<strong>it</strong>à elevata di<br />

fibre metalliche rigide, garantisce un comportamento duttile<br />

particolarmente utile per resistere a ripetute sollec<strong>it</strong>azioni<br />

dinamiche ed urti.<br />

Stagionatura e protezione con un’unica<br />

operazione<br />

Per prevenire l’eccessiva evaporazione d’acqua in ambienti<br />

molto secchi e ventilati, che impedisce la maturazione<br />

ottimale della malta, si deve usare l’antievaporante<br />

MASTERSEAL FORMULA CURE, un prodotto dalle<br />

caratteristiche uniche, che, oltre a svolgere un’efficace<br />

funzione di stagionante per il sistema EMACO FORMULA,<br />

svolge anche la funzione di primer specifico qualora fosse<br />

richiesta una protezione mediante elastomeri poliuretanici<br />

(MASTERSEAL FORMULA PU) o su elastomeri acrilici in<br />

dispersione acquosa (MASTERSEAL FORMULA AC) coi<br />

quali è perfettamente compatibile.<br />

Requis<strong>it</strong>i caratteristici<br />

(Consistenza: 100% UNI 7044, Contenuto d’acqua: 15%,<br />

Dens<strong>it</strong>à: 2290 kg.m -3 , T = 20°C, Ur>90%).<br />

Bleeding, UNI 8998<br />

Assente<br />

Espansione contrastata UNI 8147, %1 g > 0.04<br />

Indice di tenac<strong>it</strong>à, ASTM C1018<br />

I 5 > 5<br />

I 10 > 10<br />

I 20 > 20<br />

Resistenza a compressione, UNI EN 196/1 MPa<br />

1g > 30<br />

7g > 50<br />

28g > 70<br />

Resistenza a flessione, UNI EN 196/1, MPa<br />

1g > 10<br />

7g > 13<br />

28g > 16<br />

Modulo elastico, UNI 6556, (± 2.000 MPa) 27.000<br />

Adesione calcestruzzo, pr EN 12615,<br />

(comp. Tangenziale), MPa > 6<br />

Aderenza acciaio, RILEM-CEB-FIP RC6-78, MPa > 25<br />

Prova di fessurabil<strong>it</strong>à (O Ring test), 180 g Nessuna<br />

Fessura<br />

Profond<strong>it</strong>à media penetrazione dell’acqua,<br />

ISO EN 7031-94, mm < 5<br />

Profond<strong>it</strong>à di carbonatazione, UNI 9944,<br />

Non<br />

a 10 anni<br />

Rilevabile<br />

Coefficiente di diffusione cloruri, TEL, m 2 •s -1 < 10 -12<br />

Compatibil<strong>it</strong>à termica dopo 50 cicli,<br />

draft EN 104-840-3<br />

Pos<strong>it</strong>iva<br />

Resistenza ai solfati (15 cicli), ASTM C88 Nessun<br />

Degrado<br />

Caratteristiche fibre acciaio a basso tenore di carbonio<br />

• L = 30 mm, D = 0,6 mm, forma a “catino”<br />

• resistenza a trazione > 1200 MPa<br />

• contenuto > 7.5% in peso sulla malta secca<br />

Resa e confezione<br />

2000 kg/m 3 ; sacchi da 30 kg.


EMACO <strong>SFR</strong><br />

Scheda applicativa<br />

Stoccaggio<br />

Conservare il prodotto in luogo asciutto e protetto.<br />

PREPARAZIONE DEL SUPPORTO<br />

Asportazione del calcestruzzo degradato<br />

Lo spessore da asportare verrà determinato dal progettista<br />

sulla base delle indagini preliminari volte ad individuare lo<br />

stato di conservazione della struttura.<br />

L’asportazione del calcestruzzo incoerente o contaminato<br />

dovrà avvenire preferibilmente mediante idrodemolizione o,<br />

in alternativa, con scalpellatura meccanica esegu<strong>it</strong>a<br />

mediante demol<strong>it</strong>ori leggeri alimentati ad aria compressa,<br />

adottando tutte le precauzioni necessarie per ev<strong>it</strong>are il<br />

danneggiamento delle strutture.<br />

La superficie del calcestruzzo di supporto dovrà risultare<br />

macroscopicamente ruvida (asper<strong>it</strong>à di circa 5 mm di<br />

profond<strong>it</strong>à) allo scopo di ottenere la massima aderenza tra il<br />

supporto ed il materiale di ripristino.<br />

La suddetta macro ruvid<strong>it</strong>à è indispensabile affinché si<br />

realizzi il meccanismo dell’espansione contrastata.<br />

Pulizia delle barre d’armatura<br />

Il calcestruzzo incoerente o contaminato che avvolge i ferri<br />

di armatura dovrà essere rimosso.<br />

I ferri d’armatura eventualmente scoperti dovranno essere<br />

pul<strong>it</strong>i dalla ruggine mediante spazzolatura meccanica o<br />

sabbiatura; qualora l’asportazione del calcestruzzo<br />

degradato o contaminato sia stata esegu<strong>it</strong>a con<br />

idrodemolizione questa generalmente garantisce anche una<br />

idonea pulizia delle barre d’armatura.<br />

Posizionamento<br />

di armature strutturali aggiuntive<br />

Quando è necessario, per ragioni strutturali, aggiungere<br />

delle armature, queste verrano poste in opera prima delle<br />

eventuali chiodature.<br />

Dovrà essere garant<strong>it</strong>o un copriferro di 2 cm.<br />

Posizionamento di eventuali chiodature<br />

Per superfici particolarmente estese, e/o in presenza di<br />

calcestruzzo di supporto di modesta qual<strong>it</strong>à, si provvederà<br />

al posizionamento di collegamenti meccanici (tasselli,<br />

chiodature, ecc.) inser<strong>it</strong>i in fori di diamentro almeno doppio<br />

del diametro della barra e sigillati con EMACO.<br />

La dens<strong>it</strong>à e il diametro di tali collegamenti saranno stabil<strong>it</strong>i,<br />

di volta in volta, dal Progettista e/o dalla D.L.<br />

Pulizia e saturazione del calcestruzzo<br />

La pulizia e la saturazione del calcestruzzo di supporto si<br />

dovrà effettuare preferibilmente mediante acqua in<br />

pressione (80-100 atm e acqua calda nel periodo<br />

invernale).Tale operazione è indispensabile per ev<strong>it</strong>are che il<br />

supporto in calcestruzzo sottragga acqua all’impasto.<br />

Una saturazione non accurata determinerebbe perd<strong>it</strong>e di<br />

aderenza e fessurazione del materiale di apporto.<br />

L’uso dell’acqua in pressione garantisce anche una efficace<br />

pulizia delle superfici per asportare polvere e piccole parti<br />

incoerenti, eventualmente ancora presenti dopo la scarifica<br />

del calcestruzzo.<br />

Pulizia e saturazione delle superfici sono fondamentali per<br />

ottenere elevati valori di aderenza tra supporto e materiale<br />

di apporto.<br />

APPLICAZIONE<br />

Temperatura di applicazione<br />

EMACO <strong>SFR</strong> può essere applicato quando la temperatura<br />

dell’ambiente è compresa tra +5°C e 50°C.<br />

Quando la temperatura è di 5 - 10°C lo sviluppo delle<br />

resistenze meccaniche è più lento, si consiglia comunque<br />

di conservare i sacchi di EMACO in un ambiente riscaldato,<br />

di utilizzare acqua d’impasto riscaldata (30 - 50°C), di<br />

saturare il supporto con acqua calda, di applicare la malta<br />

nelle ore centrali della mattina.<br />

Si raccomanda di non applicare a temperatura inferiore a<br />

+5°C, come d’altronde dovrebbe avvenire per qualsiasi<br />

conglomerato cementizio quando non si adottino<br />

accorgimenti speciali.<br />

Quando la temperatura è di 40 - 50°C si consiglia di<br />

conservare i sacchi di EMACO in luogo fresco, di utilizzare<br />

acqua d’impasto a bassa temperatura, di applicare la malta<br />

nelle ore meno calde.<br />

Preparazione dell’impasto<br />

La miscelazione dovrà essere esegu<strong>it</strong>a in betoniera o nel<br />

miscelatore dell’intonacatrice e protrarsi per circa 5 minuti<br />

fino ad ottenere un impasto plastico, omogeneo e privo di<br />

grumi.<br />

Per miscelare piccoli quant<strong>it</strong>ativi si potrà usare un trapano<br />

con frusta, è invece sconsigliata la miscelazione a mano. È<br />

sempre necessario impastare l’intero contenuto di ciascun<br />

sacco.<br />

Ogni sacco da 30 Kg di EMACO <strong>SFR</strong> dovrà essere<br />

impastato con 4,2 - 4,8 (15 ±1%) l<strong>it</strong>ri di acqua.<br />

Applicazione<br />

EMACO <strong>SFR</strong> verrà posto in opera mediante colaggio,<br />

anche entro cassero, a consistenza fluida o superfluida.<br />

Stagionatura<br />

Per ottenere in opera il massimo delle prestazioni EMACO


FORMULA SYSTEM S1 può fornire è necessaria una<br />

corretta stagionatura, operazione efficace e semplice con<br />

l’uso del prodotto stagionante MASTERSEAL FORMULA<br />

CURE, che viene applicato, con rullo o con airless, appena<br />

terminata la frattazzatura della malta. MASTERSEAL<br />

FORMULA CURE è stato progettato per svolgere, oltre che<br />

la funzione di stagionante di EMACO, anche quella di<br />

primer dei sistemi protettivi MASTERSEAL FORMULA.<br />

Protezione<br />

Per aumentare la durabil<strong>it</strong>à complessiva degli interventi di<br />

ripristino è sempre consigliato applicare su tutta la struttura<br />

un sistema protettivo elastico che sia in grado di realizzare<br />

la continu<strong>it</strong>à delle superfici esterne.<br />

La protezione di EMACO <strong>SFR</strong> è realizzata con<br />

l’applicazione di MASTERSEAL FORMULA PU (a base di<br />

elastomeri poliuretanici) o con MASTERSEAL FORMULA<br />

AC (a base di elastomeri acrilici in dispersione acquosa).<br />

MASTERSEAL, EMACO sono marchi registrati del gruppo.<br />

MAC spa Modern Advanced Concrete<br />

Via Vicinale delle Corti, 21<br />

I - 31100 Treviso<br />

T +39 0422 304251<br />

F +39 0422 421802<br />

www.macspa.<strong>it</strong><br />

info@macspa.<strong>it</strong><br />

Dal 16/12/1992 la MAC spa opera in regime di Sistema Qual<strong>it</strong>à Certificato<br />

conforme alla Norma UNI-EN ISO 9001.<br />

Per maggiori informazioni si consulti il tecnico<br />

di zona della MAC spa.<br />

I consigli tecnici eventualmente forn<strong>it</strong>i, verbalmente o per iscr<strong>it</strong>to, circa le<br />

modal<strong>it</strong>à d'uso o di impiego dei nostri prodotti, corrispondono allo stato<br />

attuale delle nostre conoscenze scientifiche e pratiche e non comportano<br />

l'assunzione di alcuna nostra garanzia e/o responsabil<strong>it</strong>à sul risultato finale<br />

delle lavorazioni con impiego dei nostri prodotti.<br />

Non dispensano, quindi, il cliente dall'onere e responsabil<strong>it</strong>à esclusivi di<br />

verificare l'idone<strong>it</strong>à dei nostri prodotti per l'uso e gli scopi che si prefigge.<br />

La presente edizione annulla e sost<strong>it</strong>uisce ogni altra precedente<br />

sileagrafiche Silea (TV) / marzo 2002 / 113581 / 500

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