12.01.2015 Views

Untitled - scienzaefilosofia.it

Untitled - scienzaefilosofia.it

Untitled - scienzaefilosofia.it

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

S&F_n. 9_2013<br />

contingenza dei fatti. Il punctum è in fondo il punto di fuga<br />

dell’oggetto dalla sua condizione di oggetto, dalla fiss<strong>it</strong>à<br />

mortifera cui di sol<strong>it</strong>o è consegnato attraverso lo scatto; esso fa<br />

uscire la foto dalla sua consustanziale immobil<strong>it</strong>à, crea una sorta<br />

di campo cieco: «a causa della sua collana, la negra vest<strong>it</strong>a con<br />

l’ab<strong>it</strong>o della domenica ha avuto, per me, tutta una v<strong>it</strong>a non legata<br />

al suo r<strong>it</strong>ratto» (p. 58).<br />

Il punctum allora è una specie di fuori‐campo «come se l’immagine<br />

proiettasse il desiderio al di là di ciò che essa dà a vedere» (p.<br />

60).<br />

L’analisi di Barthes si fa sempre più personale: in una sorta di<br />

ricognizione proustiana della madre e della sua amata effigie,<br />

l’autore cerca di r<strong>it</strong>rovare la sostanza del volto amato<br />

all’interno di alcune vecchie foto. Il tentativo pare essere<br />

destinato a fallire: «mi dibattevo fra immagini parzialmente vere,<br />

e perciò totalmente false» (p. 68). Finché la “ver<strong>it</strong>à” del volto<br />

amato fa capolino tra le pieghe ingiall<strong>it</strong>e di una vecchia foto che<br />

r<strong>it</strong>rae la madre bambina in un giardino d’inverno. Quella foto<br />

secondo l’autore realizzava utopisticamente la scienza impossibile<br />

dell’essere unico.<br />

«Avevo cap<strong>it</strong>o che bisognava ormai interrogare l’evidenza della<br />

Fotografia, non già dal punto di vista del piacere, bensì rispetto<br />

a ciò che si potrebbe chiamare romanticamente l’amore e la morte»<br />

(p. 75). Il noema della fotografia è infatti l’ “è stato”, a<br />

differenza di altri canali comunicativi la foto attesta senza<br />

ombra di dubbio la presenza della cosa, che non è mai metaforica:<br />

«la Fotografia non rimemora il passato […] L’effetto che essa<br />

produce su di me non è quello di rest<strong>it</strong>uire ciò che è abol<strong>it</strong>o (dal<br />

tempo, dalla distanza), ma di attestare che ciò che vedo è<br />

effettivamente stato» (p. 83).<br />

Certezza insindacabile che non ci è data dal linguaggio, che è<br />

invece traccia, a ogni momento simulante e dissimulante. Il<br />

linguaggio crea e inventa, la foto non può: «ogni fotografia è un<br />

261

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!