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<strong>il</strong> fatto e <strong>il</strong> commento<br />

MO<br />

Una gigantesca<br />

macchina elettorale<br />

714 m<strong>il</strong>ioni di aventi diritto di voto esprimono la<br />

loro preferenza in 828.804 seggi elettorali con<br />

l’aus<strong>il</strong>io di 1.368.430 apparecchiature automatiche;<br />

decine di migliaia di candidati proposti da 7<br />

partiti a livello nazionale e 36 a livello locale: nei<br />

numeri, una democrazia senza compromessi e<br />

senza confronti, quella indiana. Contemporaneamente<br />

al voto per <strong>il</strong> rinnovo della Lok Sabha,<br />

la Camera bassa del Parlamento, si vota negli<br />

Stati o nei distretti degli Stati non ancora interessati<br />

dalla fitta serie di scadenze elettorali iniziata<br />

lo scorso autunno. La consultazione elettorale<br />

per la Lok Sabha avviene in questa occasione<br />

in cinque diverse giornate (16, 23 e 30 apr<strong>il</strong>e;<br />

7 e 13 maggio), anche <strong>il</strong> voto negli Stati e Territori<br />

è variab<strong>il</strong>e e prevede fino a cinque fasi. Il<br />

Partiti maggiori e coalizioni si trovano tutti di<br />

fronte alla crescente frammentazione della vita<br />

politica. Il moltiplicarsi dei partiti e dei<br />

movimenti, un pregio della democrazia<br />

partecipativa, nel contesto indiano è sovente<br />

preludio all’ingovernab<strong>il</strong>ità.<br />

Sono oltre m<strong>il</strong>le i partiti politici registrati in India.<br />

Di questi, solo una trentina hanno dimensioni e<br />

velleità per influire sulla politica nazionale a<br />

fianco di sette partiti panindiani<br />

Campagna<br />

elettorale in India,<br />

apr<strong>il</strong>e 2009.<br />

un’elezione l’altra) tra uno schieramento laicista<br />

guidato dal Partito del Congresso, portabandiera<br />

(per la verità un po’ in affanno) degli ideali<br />

della lotta d’indipendenza, di nonviolenza e<br />

di sv<strong>il</strong>uppo condiviso per decenni fatti propri<br />

dalla dinastia Gandhi-Nehru oggi sotto la presidenza<br />

di Sonia Gandhi, e tra una compagine nazionalista<br />

con al centro <strong>il</strong> Bharatiya Janata<br />

Party (Bjp, “Partito del popolo indiano”) in cui<br />

maturano – insieme a istanze di conservazione<br />

di identità e valori – anche aspetti discriminatori<br />

e xenofobi dell’induismo.<br />

LA FRAMMENTAZIONE DELLA VITA<br />

POLITICA<br />

Partiti maggiori e coalizioni si trovano tutti<br />

di fronte alla crescente frammentazione della<br />

vita politica. Il moltiplicarsi dei partiti e dei<br />

movimenti, un pregio della democrazia partecipativa,<br />

nel contesto indiano è sovente preludio<br />

all’ingovernab<strong>il</strong>ità. Sono oltre m<strong>il</strong>le i partiti politici<br />

registrati in India. Di questi, solo una trentina<br />

hanno dimensioni e velleità per influire sulla<br />

politica nazionale a fianco di sette partiti panindiani.<br />

Ci sono Stati nella “più grande democrazia<br />

del mondo” governati da partiti che hanno<br />

raccolto solo <strong>il</strong> 15% dei voti. Tutto questo<br />

rende diffic<strong>il</strong>e governare da soli, problematiche<br />

le alleanze, quasi impossib<strong>il</strong>e la governab<strong>il</strong>ità<br />

sul lungo periodo.<br />

Il Congresso ha una vocazione unitaria e laicista,<br />

ma è un partito elefantiaco, inf<strong>il</strong>trato dalla<br />

corruzione e dai personalismi. A livello centrale,<br />

nell’ultimo quinquennio si è posto alla<br />

guida dell’Alleanza progressista unita (218 seggi<br />

nella Camera uscente, di cui 145 del partito<br />

della Gandhi), affiancata dal Fronte delle sinistre<br />

(59 seggi). Quest’ultimo ha abbandonato la<br />

maggioranza nel 2008, alla firma dell’accordo<br />

sulla condivisione di tecnologia nucleare a sco-<br />

8 Missione Oggi | maggio 2009

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