15.01.2015 Views

Visualizza... - Ordine Provinciale di Roma dei Medici-chirurghi e ...

Visualizza... - Ordine Provinciale di Roma dei Medici-chirurghi e ...

Visualizza... - Ordine Provinciale di Roma dei Medici-chirurghi e ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

aA T T U A L I T À<br />

<strong>di</strong> Valter Masci*<br />

Microdosing<br />

e Omeopatia<br />

Una delle accuse più frequenti<br />

rivolte all’omeopatia è <strong>di</strong><br />

somministrare “acqua fresca”,<br />

cioè niente. Tale affermazione<br />

scaturisce dalla constatazione<br />

che l’omeopatia utilizza me<strong>di</strong>cinali<br />

a concentrazioni talmente<br />

basse (chiamate “infinitesimali”)<br />

che “non” possono essere<br />

quantificate con le attuali<br />

tecniche <strong>di</strong> indagine <strong>di</strong> tipo<br />

“chimico” (come ad esempio<br />

con la cromatografia o altre).<br />

Quin<strong>di</strong>, logicamente, dal momento<br />

che i me<strong>di</strong>cinali omeopatici<br />

non possono essere “quantificati”, ne scaturisce<br />

la convinzione che non possono funzionare.<br />

Vedremo ora che recenti ricerche scientifiche<br />

giustificano, almeno teoricamente, la possibilità<br />

che i me<strong>di</strong>cinali omeopatici possano agire.<br />

La premessa è che attualmente la Me<strong>di</strong>cina<br />

Ufficiale sta volgendo la sua attenzione alla Fisica<br />

per stu<strong>di</strong>are i farmaci “ufficiali”. I risultati<br />

sono sorprendenti: utilizzando moderne tecniche<br />

<strong>di</strong> laboratorio, che ricorrono alla fisica nucleare<br />

(e non alla chimica), è ora possibile quantificare<br />

anche concentrazioni estremamente basse<br />

<strong>di</strong> farmaci somministrati. Quali sono queste<br />

indagini <strong>di</strong> laboratorio che permettono <strong>di</strong> quantificare<br />

sostanze a concentrazioni minime Esse<br />

sono la PET (positron emission tomography) ma<br />

soprattutto l’AMS (Accelerator mass spectrometry).<br />

Tramite queste tecniche nucleari è possibile<br />

quantificare e seguire il percorso <strong>di</strong> farmaci<br />

somministrati, ad animali o uomini, in quantità<br />

dell’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> microgrammi, nanogrammi e picogrammi.<br />

Ricor<strong>di</strong>amo che per microgrammo<br />

si intende una concentrazione <strong>di</strong> 10 alla meno<br />

6; per nanogrammo si intende una concentrazione<br />

<strong>di</strong> sostanza <strong>di</strong> 10 alla meno 9 e per picogrammo<br />

si intende una concentrazione <strong>di</strong> sostanza<br />

<strong>di</strong> 10 alla meno 12. Ma come è possibile<br />

“quantificare” quantità così basse <strong>di</strong> farmaci In<br />

pratica i farmaci da stu<strong>di</strong>are vengono dapprima<br />

marcati ra<strong>di</strong>oattivamente con Carbonio ra<strong>di</strong>oattivo<br />

C 14, e dopo la somministrazione vengono<br />

monitorati tramite la PET (positron emission<br />

tomography) o tramite l’AMS (Accelerator mass<br />

spectrometry). La metodologia che utilizza que-<br />

bollettino o.m.c.eo. <strong>di</strong> roma - n. 2/2011<br />

28

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!