16.01.2015 Views

SUONO n° 476

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

GRANT-LEE PHILLIPS<br />

di Pierluigi Lucadei<br />

Io e Springsteen, la stessa<br />

collezione di dischi<br />

Dopo lo scioglimento dei Grant Lee Buffalo, Grant-Lee Phillips ha intrapreso un’ispirata<br />

e coerente carriera solista che ne fa oggi un autorevole sopravvissuto alla follia collettiva che investì<br />

la musica americana negli anni Novanta.<br />

Benché ormai fuori dai circuiti che contano, costretto ad autoprodursi<br />

il nuovo album Walking In The Green Corn con il<br />

contributo dei fan, Phillips non ha mai fatto mancare, a chiunque<br />

abbia avuto l’ardire di continuare a seguirlo a dispetto delle mode, cuore<br />

e sudore, melodie cristalline e una voce calda e seducente come poche<br />

(miglior voce dell’anno nel 1995 per Rolling Stone). In Walking In The<br />

Green Corn il suo viaggio in solitario tocca per la prima volta in modo<br />

profondo le sue origini indiane, i temi della tradizione, dell’eredità, del<br />

sangue. Grant-Lee Phillips oggi è un autore di culto, che non rinnega<br />

il successo ma nemmeno si ostina a cercarlo, un cantore di scenari<br />

disadorni, poveri, selvaggi che sarebbe piaciuto a Thoreau. L’abbiamo<br />

incontrato per farci spiegare l’ultimo lavoro e per ricordare i tempi di<br />

gloria in cui non era raro sentire parlare dei Grant Lee Buffalo come la<br />

migliore rockband del pianeta.<br />

Quando hai scritto le canzoni di Walking In The Green Corn<br />

Le canzoni sono state scritte tra novembre 2011 e gennaio o febbraio<br />

2012. Quasi tutto il disco è fatto soltanto di voce e chitarra, con piccoli<br />

<br />

In effetti le tue canzoni non sono mai sembrate così nude.<br />

Quasi tutte le canzoni che scrivo nascono in questo stato “nudo”. Alcune<br />

poi diventano più “vestite” durante il processo di registrazione che, a<br />

seconda dei casi, può migliorare o peggiorare una canzone.<br />

Ci sono dei legami emotivi tra i dieci brani del disco<br />

I sogni, i legami ancestrali, la mitologia e la storia degli Indiani d’America.<br />

Buffalo Hearts, per esempio, è un vero e proprio omaggio alle<br />

<br />

58 <strong>SUONO</strong> maggio 2013

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!