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Liberazione, Remi attacca i grillini
Polemica sui viaggi della Memoria: `Devonovergognarsi R corteo in centro
MASSIMO VANNI
«LA Resistenza non si resetta». Il
sindaco Matteo Renzi la dice così,
prendendo a prestito il lessico
informatico. «La storia non si
cancella, il ricordo non si annulla,
la Resistenza è un patrimonio
condiviso», spiega durante le celebrazioni
della Liberazione a
Palazzo Vecchio, davanti ad un
salone dei Cinquecento affollato
più dello scorso anno. E quello
che c'è da ricordare, per Renzi, è
cheinqueltragicopassaggio della
nostra storia le parti in causa
non era eguali: «Per tutti i morti
c'è sempre rispetto e `pietas', ma
si moriva per una parte giusta e
una sbagliata e la parte giusta ha
salvato l'Italia», dice il sindaco.
Tra le parti sbagliate Renzi include
però anche un tassello
d'attualità: «Qualcuno ha messo
tra gli sprechi i viaggi della memoria»,
dice evocando ilvolantino
del Movimento 5 Stelle dell'empolese-valdelsa
di venti
giorni fa. «Questi devono vergognarsi
di quello che hanno fatto,
sono orgoglioso di appartenere
ad una terra dove le amministrazioni
s'impegnano a far diventare
le nuove generazioni dei cittadini
consapevoli», attacca il sindaco.
Mentre il presidente Anpi
Silvano Sarti si rivolge ai giovani:
«Questo è un mondo in disordine,
vorrei essere voi che potete
fare qualcosaper cambiarlo».
Le celebrazioni della Liberazione
sono cominciate in piazza
dell'Unità italiana, davanti alle
autorità civili, militari e religiose.
Subito dopo il corteo diretto a
Palazzo Vecchio, che per il sindaco
si trasforma una sorta di
show.
Arrivato con mezz' ora di ritardo,
in piazza dell'Unità il sindaco
avvicinai rappresentanti Pdl,
Massimo Parisi, Marco Stella e
Gabriele Toccafondi: «Fatemi
salutare l'opposizione». Poi si
corregge: «Oddio, opposizione
non si sa più». Parte il corteo e in
viade' CerretaniRenzisivoltaindietro:
«Questa la rifacciamo il
prossimo anno». All'angolo con
piazzaDuomo torreggiaun banco
di ambulanti: «Questo è il capolavoro
di Nardella». E in via
Calzaiuoli davanti ai lavori di via
delle Oche: «Questo invece è
quello di Mattei», dice tra un saluto
e l'altro allafolla che lo chiama
dai bordi della strada. Davanti
al bar Cotronas: «C'è gente»
La titolare fa il segno dell'okay.
E alle spalle, l'assessore
Massimo Mattei e le consigliere
Tea Albini e Susanna Agostini,
ironizzano: «Perché se c'è gente
è certo merito suo, manca solo
che faccia un miracolo». Renzi
entra infine nel salone dei Cinquecento
mente la filarmonica
Rossini suona `Bella ciao' e per
qualche attimo anche lui si mette
a cantare.
Nel giorno della Liberazione
appaiono scritte antifasciste sui
muri di Villa Triste, sulla Bolognese,
cheilmaggiore Caritàdella
Rsi trasformò in un luogo di
tortura. «In piazzale Loreto c'è
ancora posto», è stato scritto ricordando
il luogo dove fu esposto
il cadavere diMussolini.AValibona,
sulla Calvana, un fienile
deipartigiani è stato trasformato
in memoriale e inaugurato dai
sindaci di Campi e Calenzano. Al
solito, il Pdl celebra il25 aprile al
cimitero americano deiFalciani.
E Toccafondi: «La sinistra apra
gli occhi, la Liberazione sia riconciliazione».
La sinistra antagonista
manifesta per le vie del
centro: 200 persone hanno gridato
slogan contro il fascismo e a
favore della Resistenza.
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Panorama Regionale Pagina 16