La stocc< La risposta S., Bel --1 Scongelatevi, mescolatevi Altrimenti i citta<strong>di</strong>ni se la prendono con tutti noi Sulle riforme costituzionali bisogna mescolare i voti nostri e vostri Enrico Letta Nell'incontro coni portavoce del Movimento 5 Stelle II faccia a faccia fra Enrico Letta e i portavoce dei Movimento Cinque Stelle Mescolarsi! Questo terminesembra la cifra espressa da Enrico Letta (Capitan Findus, lo stoccafisso del Pd-Ll Ma noi con questi non ci mescoleremo mai Seppe Grillo In un post non finato apparso ieri sera sul suo blog Politica Nazionale Pagina 41
Letta prova a me<strong>di</strong>are col Pd! 11 premier incaricato mostra cautela: " I no<strong>di</strong> restano". Alfano: <strong>di</strong>fficoltà ma spirito costruttivo CARLO BERTINI ROMA «Sì ho parlato trenta secon<strong>di</strong> con Berlusconi...Mi ha incoraggiato, ma un conto sono gli incoraggiamenti e un conto sono i no<strong>di</strong> che restano e vanno sciolti, ma ci vuole tempo». Per questo, dopo una giornata <strong>di</strong> incontri con le delegazioni <strong>di</strong> tutti i partiti, dopo un ping pong in streaming con i grillini, ma soprattutto dopo due ore <strong>di</strong> testa a testa con Alfano, Ver<strong>di</strong>ni e il Pdl, Enrico Letta si prenderà la giornata <strong>di</strong> oggi per arrivare a comporre un puzzle <strong>di</strong>fficilissimo. «Vedremo», sfodera cautela quando gli chiedono se sabato scioglierà la riserva, «molte ore ci vorranno ancora. Le <strong>di</strong>fferenze ancora permangono, ma sono state due ore animate da spirito costruttivo». Ma in una giornata addolcita dalle parole <strong>di</strong> Berlusconi dall'America, che fa capire <strong>di</strong> essere <strong>di</strong>sposto a trattare su tutto in cambio <strong>di</strong> segnali precisi sull'Imu, Letta va avanti più fiducioso, incassa il sostegno dei maggiorenti del suo partito - Bersani, D'Alema, Franceschini e Renzi lo spronano ad andare avanti - e attende il Cavaliere per chiudere la partita. Il nodo, anzi il braccio <strong>di</strong> ferro con il Pdl, in attesa che torni Berlusconi, è la composizione del governo: da quanto trapela c'è un pressing del Pdl che vorrebbe un esecutivo con il profilo più politico possibile: «Noi non possiamo dare la nostra rappresentanza in outsourcing», <strong>di</strong>ce Alfano facendo drizzare le orecchie ai Democratici. Che colgono subito il segnale: il Pdl non si accontenta <strong>di</strong> essere rappresentato da tecnici <strong>di</strong> area volendo bilanciare politicamente la premiership in capo al Pd. Viceversa, il partito <strong>di</strong> Letta si attesta su una posizione opposta, anche per le <strong>di</strong>fficoltà interne e i mal<strong>di</strong>pancia che nella giornata <strong>di</strong> ieri sono stati tenuti a bada, a parte la polemica sulle eventuali espulsioni a chi non voterà la fiducia. E se si arriva allo schema gra<strong>di</strong>to ad Alfano, è evidente che i nomi sul tappeto del Pdl sono tanti, oltre al leader, Gelmini, Sacconi, Brunetta, Quaglieriello, la lista sarebbe lunga; ma alla fine anche nel Pd si stanno rassegnando all'ineluttabilità che almeno il 50% <strong>di</strong> questo governo sarà composto da politici, magari <strong>di</strong> nuova generazione come Lupi, Lorenzin o Del Rio e Boccia. Letta con i grillini <strong>di</strong>segna il profilo <strong>di</strong> «un governo snello e sobrio con personalità che non abbiano bisogno <strong>di</strong> fare scuola guida ma che prendano le chiavi e facciano partire subito la macchina», insomma gente competente, «che sappia affrontare le questioni». E per spiegare quale saranno le priorità della sua azione <strong>di</strong> governo, fissa tre obiettivi: primo, «dare subito una risposta all' emergenza economico e sociale». Secondo, la riforma della politica e terzo quella che chiama «la nuova Europa». Sul primo punto, l'intenzione è affrontare il problema dei debiti della pubblica amministrazio- Si torna a parlare anche <strong>di</strong> quella che Bersani chiamava Convenzione per le riforme ne e il tema del mezzogiorno, mettere mano ad una riforma degli ammortizzatori sociali, perché «non si può solo rifinanziare, ma estendere strumenti universali troppo parziali». La riforma della politica sarà intrecciata con quella che Bersani chiamava la Convenzione per le riforme e che Letta definisce «uno strumento <strong>di</strong> riforma costituzionale che non si traduca nel solito appello o impegno ad aprire un percorso che si impantana: chiederò tempi certi e legherò la vita del mio governo al successo <strong>di</strong> questo strumento». Cosa dovrà fare: riduzione del numero parlamentari, nascita del Senato delle regioni al posto del bicameralismo paritario, riforma delle provincie e accanto a ciò la legge elettorale, uno dei problemi per cui siamo in questa situazione. Su questo - assicura ai grillini per coinvolgerli - proporrò un metodo <strong>di</strong> lavoro che coinvolgerà il parlamento, vedrete la determi<strong>nazione</strong> che ci metteremo». - ---------- 1 atlü pi-n ti mc<strong>di</strong>m Enrico Letta «Sì ho parlato trenta secon<strong>di</strong> al telefono con Berlusconi... Mi ha incoraggiato» Politica Nazionale Pagina 42