nazione firenze - Comune di Fiesole
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Letta prova a me<strong>di</strong>are col Pd!<br />
11 premier incaricato mostra cautela: " I no<strong>di</strong> restano". Alfano: <strong>di</strong>fficoltà ma spirito costruttivo<br />
CARLO BERTINI<br />
ROMA<br />
«Sì ho parlato trenta secon<strong>di</strong><br />
con Berlusconi...Mi ha incoraggiato,<br />
ma un conto sono gli<br />
incoraggiamenti e un conto<br />
sono i no<strong>di</strong> che restano e vanno<br />
sciolti, ma ci vuole tempo».<br />
Per questo, dopo una giornata<br />
<strong>di</strong> incontri con le delegazioni<br />
<strong>di</strong> tutti i partiti, dopo un ping<br />
pong in streaming con i grillini,<br />
ma soprattutto dopo due<br />
ore <strong>di</strong> testa a testa con Alfano,<br />
Ver<strong>di</strong>ni e il Pdl, Enrico Letta<br />
si prenderà la giornata <strong>di</strong> oggi<br />
per arrivare a comporre un<br />
puzzle <strong>di</strong>fficilissimo. «Vedremo»,<br />
sfodera cautela quando<br />
gli chiedono se sabato scioglierà<br />
la riserva, «molte ore ci<br />
vorranno ancora. Le <strong>di</strong>fferenze<br />
ancora permangono, ma<br />
sono state due ore animate da<br />
spirito costruttivo». Ma in<br />
una giornata addolcita dalle<br />
parole <strong>di</strong> Berlusconi dall'America,<br />
che fa capire <strong>di</strong> essere<br />
<strong>di</strong>sposto a trattare su<br />
tutto in cambio <strong>di</strong> segnali precisi<br />
sull'Imu, Letta va avanti<br />
più fiducioso, incassa il sostegno<br />
dei maggiorenti del suo<br />
partito - Bersani, D'Alema,<br />
Franceschini e Renzi lo spronano<br />
ad andare avanti - e attende<br />
il Cavaliere per chiudere<br />
la partita.<br />
Il nodo, anzi il braccio <strong>di</strong><br />
ferro con il Pdl, in attesa che<br />
torni Berlusconi, è la composizione<br />
del governo: da quanto<br />
trapela c'è un pressing del<br />
Pdl che vorrebbe un esecutivo<br />
con il profilo più politico possibile:<br />
«Noi non possiamo dare<br />
la nostra rappresentanza<br />
in outsourcing», <strong>di</strong>ce Alfano<br />
facendo drizzare le orecchie<br />
ai Democratici. Che colgono<br />
subito il segnale: il Pdl non si<br />
accontenta <strong>di</strong> essere rappresentato<br />
da tecnici <strong>di</strong> area volendo<br />
bilanciare politicamente<br />
la premiership in capo al<br />
Pd. Viceversa, il partito <strong>di</strong><br />
Letta si attesta su una posizione<br />
opposta, anche per le <strong>di</strong>fficoltà<br />
interne e i mal<strong>di</strong>pancia<br />
che nella giornata <strong>di</strong> ieri sono<br />
stati tenuti a bada, a parte la<br />
polemica sulle eventuali espulsioni<br />
a chi non voterà la fiducia.<br />
E se si arriva allo schema gra<strong>di</strong>to<br />
ad Alfano, è evidente che i<br />
nomi sul tappeto del Pdl sono<br />
tanti, oltre al leader, Gelmini,<br />
Sacconi, Brunetta, Quaglieriello,<br />
la lista sarebbe lunga; ma alla<br />
fine anche nel Pd si stanno<br />
rassegnando all'ineluttabilità<br />
che almeno il 50% <strong>di</strong> questo governo<br />
sarà composto da politici,<br />
magari <strong>di</strong> nuova generazione<br />
come Lupi, Lorenzin o Del Rio e<br />
Boccia. Letta con i grillini <strong>di</strong>segna<br />
il profilo <strong>di</strong> «un governo<br />
snello e sobrio con personalità<br />
che non abbiano bisogno <strong>di</strong> fare<br />
scuola guida ma che prendano<br />
le chiavi e facciano partire subito<br />
la macchina», insomma gente<br />
competente, «che sappia affrontare<br />
le questioni».<br />
E per spiegare quale saranno<br />
le priorità della sua azione <strong>di</strong><br />
governo, fissa tre obiettivi: primo,<br />
«dare subito una risposta<br />
all' emergenza economico e sociale».<br />
Secondo, la riforma della<br />
politica e terzo quella che<br />
chiama «la nuova Europa». Sul<br />
primo punto, l'intenzione è affrontare<br />
il problema dei debiti<br />
della pubblica amministrazio-<br />
Si torna a parlare anche<br />
<strong>di</strong> quella che Bersani<br />
chiamava Convenzione<br />
per le riforme<br />
ne e il tema del mezzogiorno,<br />
mettere mano ad una riforma<br />
degli ammortizzatori sociali,<br />
perché «non si può solo rifinanziare,<br />
ma estendere strumenti<br />
universali troppo parziali». La<br />
riforma della politica sarà intrecciata<br />
con quella che Bersani<br />
chiamava la Convenzione per<br />
le riforme e che Letta definisce<br />
«uno strumento <strong>di</strong> riforma costituzionale<br />
che non si traduca<br />
nel solito appello o impegno ad<br />
aprire un percorso che si impantana:<br />
chiederò tempi certi e<br />
legherò la vita del mio governo<br />
al successo <strong>di</strong> questo strumento».<br />
Cosa dovrà fare: riduzione<br />
del numero parlamentari, nascita<br />
del Senato delle regioni al<br />
posto del bicameralismo paritario,<br />
riforma delle provincie e<br />
accanto a ciò la legge elettorale,<br />
uno dei problemi per cui siamo<br />
in questa situazione. Su questo<br />
- assicura ai grillini per coinvolgerli<br />
- proporrò un metodo <strong>di</strong><br />
lavoro che coinvolgerà il parlamento,<br />
vedrete la determi<strong>nazione</strong><br />
che ci metteremo».<br />
- ----------<br />
1 atlü pi-n ti mc<strong>di</strong>m<br />
Enrico Letta<br />
«Sì ho parlato<br />
trenta secon<strong>di</strong><br />
al telefono<br />
con Berlusconi...<br />
Mi ha incoraggiato»<br />
Politica Nazionale Pagina 42