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RECENSIONI&REPORTS recensione<br />
natura e scienze dell’uomo: «Per vari motivi, di natura<br />
filosofica, religiosa, culturale, gli esseri umani hanno<br />
difficoltà a considerare se stessi come parte della natura, e<br />
questo “separatismo” dell’uomo, almeno fino ad oggi, è stato fatto<br />
proprio anche dalla scienza» (p. 39). In effetti si tratta proprio<br />
di quell’antropocentrismo di matrice umanistica, che, considerando<br />
l’uomo come centro dell’universo, sostanzialmente separato dalla<br />
muta cosalità del resto dell’ente, lungi dal permetterne la<br />
comprensione, l’ha storicamente spesso ostacolata. Secondo<br />
l’autore i rimedi a questi problemi consistono per un verso<br />
nell’introdurre il metodo delle simulazioni in psicologia e in<br />
generale nelle scienze dell’uomo e nel tentare di andare oltre le<br />
divisioni disciplinari. Una simulazione, che è una cosa nuova e<br />
per molti aspetti misteriosa, non è la realtà, tuttavia tende a<br />
riprodurre la realtà delle cose: «questo con le teorie espresse a<br />
parole o con i simboli della matematica non è possibile. Nelle<br />
teorie espresse a parole o mediante i simboli della matematica,<br />
una cosa è la teoria e una cosa è la realtà. Non c’è via di mezzo.<br />
Le simulazioni sono una via di mezzo» (pp. 41‐42). Il bello di<br />
questi strumenti è che «tutto si può simulare, i fenomeni che<br />
riguardano il singolo individuo ma anche i fenomeni sociali,<br />
economici, geografici, storici» (p. 43). Ovviamente la simulazione<br />
può avvenire attraverso programmi al computer oppure mediante<br />
artefatti come robot; e allora emergono subito una serie di<br />
quesiti di natura ontologica ed etica: si tratta di esperimenti,<br />
della formulazione di teorie, di scienza, di tecnica E qual è il<br />
confine che separa naturalità e artificio La tecnica delle<br />
simulazioni ovviamente deve poggiare su modelli teorici adeguati e<br />
a questo proposito l’autore fa riferimento a tre modelli: quello<br />
dei sistemi complessi «che sono composti da un grande numero di<br />
elementi che interagiscono tra loro in modo tale che dalle loro<br />
interazioni emergano proprietà globali dell’intero sistema che non<br />
si possono prevedere, o dedurre, anche se si conoscono alla<br />
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