19.01.2015 Views

Mostra/Apri - Facoltà di Architettura - Repository - Sapienza

Mostra/Apri - Facoltà di Architettura - Repository - Sapienza

Mostra/Apri - Facoltà di Architettura - Repository - Sapienza

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Fig. 2 - Il settore occidentale del Campo Marzio con la zona <strong>di</strong> ponte Sant’Angelo<br />

nella Forma Urbis Romae <strong>di</strong> Rodolfo Lanciani, 1893-1901.<br />

Fig. 3 - Il settore occidentale del Campo Marzio nell’età antica<br />

secondo la ricostruzione <strong>di</strong> La Rocca, da E. La Rocca, La riva a mezzaluna. Culti, agoni,<br />

monumenti funerari presso il Tevere nel Campo Marzio occidentale, Roma 1984.<br />

tre dorsali della Roma me<strong>di</strong>evale (figg. 6, 9)<br />

che, riutilizzando in parte tracciati romani,<br />

solcavano il tessuto urbano dell’ansa<br />

del Tevere: la via Recta, la via Papalis, la via<br />

Mercatoria 7 .<br />

Al mutare dunque degli equilibri politici,<br />

sociali e urbani il ponte Sant’Angelo non<br />

<strong>di</strong>minuì d’importanza 8 . Nel primo Rinascimento<br />

sono stati condotti lavori notevoli,<br />

fra i quali quelli per la sua fortificazione lo<br />

hanno maggiormente integrato al contiguo<br />

castello.<br />

A Niccolò V è dovuto, nel 1451, il primo<br />

intervento massiccio, in seguito al noto incidente<br />

che si verificò sull’unico attraversamento<br />

del fiume dall’area centrale verso<br />

San Pietro in occasione del giubileo del<br />

1450, quando il sovraffollamento <strong>di</strong> uomini<br />

e <strong>di</strong> animali causò il crollo dei parapetti<br />

e numerosi casi <strong>di</strong> morte 9 : la ristrutturazione<br />

dei tre gran<strong>di</strong> archi centrali, l’e<strong>di</strong>ficazione<br />

<strong>di</strong> due cappelle 10 votive all’ingresso del<br />

ponte dalla parte del Campo Marzio (dove<br />

fu ampliata l’esistente piazza <strong>di</strong> San Celso<br />

11 ) e, verso Castel Sant’Angelo, <strong>di</strong> due<br />

torri quadrangolari i cui basamenti ostruivano<br />

i due archi minori, ostacolando il corso<br />

del fiume.<br />

Alessandro VI a partire dal 1493 realizzò<br />

davanti agli archi chiusi ambienti ad uso<br />

residenziale e <strong>di</strong> rappresentanza con giar<strong>di</strong>no<br />

pensile e sostituì alle due torri un unico<br />

torrione circolare, come un rivellino a<br />

protezione avanzata della fortezza in asse<br />

con il ponte 12 . Riferimento iconografico<br />

per questo pontificato sono due medaglie<br />

(fig. 10) che raffigurano il ponte e le strutture<br />

<strong>di</strong>fensive con alcune <strong>di</strong>fferenze e sono<br />

state perciò riferite alla fase iniziale (risalente<br />

con ogni probabilità all’intervento niccolino)<br />

e a quella finale dei lavori 13 .<br />

Clemente VII fece demolire le cappelle<br />

quattrocentesche danneggiate durante il<br />

Sacco del 1527 e pose in loro vece le statue<br />

<strong>di</strong> San Pietro (<strong>di</strong> Lorenzo Lotti) e <strong>di</strong> San<br />

Paolo (<strong>di</strong> Paolo Romano), mentre a Clemente<br />

VIII (1592-1605) è dovuto il ripristino<br />

dei parapetti 14 .<br />

Nel 1628 Giulio Buratti, ingegnere militare<br />

<strong>di</strong> Urbano VIII, demolì le strutture<br />

volute da Alessandro VI liberando così le<br />

arcate minori <strong>di</strong> destra. L’ultima <strong>di</strong> queste<br />

fu <strong>di</strong> nuovo ostruita da terra <strong>di</strong> riporto per<br />

la realizzazione dei pilastri, a gradoni come<br />

i preesistenti, che Bernini pre<strong>di</strong>spose per i<br />

primi due angeli verso il castello 15 . Il progetto<br />

<strong>di</strong> Bernini (1667-1669), comprendente<br />

anche gli eleganti parapetti con grate metalliche,<br />

si estendeva al riassetto delle sponde<br />

del Tevere, fino ad allora rimaste allo stato<br />

provvisorio. Questo anche perché la curva<br />

dell’alveo del fiume favoriva, allora<br />

quanto oggi, il deposito <strong>di</strong> abbondanti detriti<br />

lungo le sponda <strong>di</strong> Castel Sant’Angelo<br />

ostruendo gli archi minori, così come sul lato<br />

opposto i fornici erano occlusi dalle sostruzioni<br />

della piazza <strong>di</strong> Ponte. Davanti alla<br />

fortezza fu costruito l’argine, si sostituì la<br />

passerella <strong>di</strong> accesso e si ampliò la strada,<br />

mentre la piazza <strong>di</strong> Ponte fu sgomberata<br />

dagli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> golena e dai banchi <strong>di</strong> mercato<br />

e, anche su questo lato, fu prolungato<br />

il parapetto traforato del ponte 16 .<br />

Non si conoscono altri lavori fino a quelli<br />

promossi da Benedetto XIII (1724) per la<br />

riparazione delle pile estreme; <strong>di</strong> minore<br />

entità furono i restauri eseguiti da Pio VI<br />

nel 1792 e da Leone XII e Gregorio XVI<br />

nella prima metà dell’Ottocento.<br />

L’importanza simbolica e culturale assunta<br />

dall’antico percorso rispetto al tracciato<br />

viario citta<strong>di</strong>no spiega il valore del<br />

contributo che ponte Sant’Angelo, esempio<br />

da sempre <strong>di</strong> vivo e in<strong>di</strong>scusso interesse,<br />

ha dato all’evoluzione del tipo da semplice<br />

elemento <strong>di</strong> collegamento a protagonista<br />

della scena urbana. Leon Battista Alberti,<br />

il quale nel De re ae<strong>di</strong>ficatoria affronta<br />

il tema dei ponti in modo puntuale, ricorda<br />

che è «quello più splen<strong>di</strong>do <strong>di</strong> Roma, il<br />

ponte <strong>di</strong> Adriano, opera invero memorabile,<br />

tanto che perfino le sue spoglie mortali –<br />

Fig. 4 - Schema ricostruttivo della struttura originaria del ponte Elio,<br />

da G. Ioppolo, Ponte Elio, cit.<br />

Fig. 5 - Medaglioni dell’imperatore Adriano con il ponte Elio,<br />

da D. Velestino, Mausoleo <strong>di</strong> Adriano e ponte Elio, cit.<br />

se così posso esprimermi – hanno suscitato<br />

in me un senso <strong>di</strong> riverenza. Lo sormontava<br />

un tetto poggiante su quarantadue colonne<br />

<strong>di</strong> marmo, costituito <strong>di</strong> travature, rivestito<br />

<strong>di</strong> rame e magnificamente ornato»<br />

17 . Vasari affermò <strong>di</strong> possedere un <strong>di</strong>segno<br />

<strong>di</strong> Alberti in cui compariva questa copertura<br />

18 , mentre Filarete e Palla<strong>di</strong>o ritennero<br />

che essa fosse parte integrante del<br />

ponte nel suo stato originario 19 . Ulteriore<br />

segno d’interesse, forse più importante dei<br />

giu<strong>di</strong>zi estetici, sono le considerazioni tecniche<br />

<strong>di</strong> Alberti e <strong>di</strong> Filarete, rispettivamente<br />

sui danni causati ai piloni dalla corrente<br />

del fiume e sulle <strong>di</strong>mensioni del manufatto<br />

20 .<br />

Lo stesso tipo <strong>di</strong> attenzione caratterizza<br />

le osservazioni svolte da Vala<strong>di</strong>er nel trattato<br />

21 . Il fatto che queste fossero sostenute<br />

dalla conoscenza <strong>di</strong>retta del ponte è attestato<br />

da una perizia del 1805 22 . Se da un lato<br />

il documento descrive piuttosto sinteticamente<br />

lo stato <strong>di</strong> conservazione e certo<br />

non affronta il problema <strong>di</strong> un consolidamento<br />

strutturale o <strong>di</strong> un restauro vero e<br />

proprio del ponte, dall’altro il suo interesse<br />

è nella testimonianza <strong>di</strong> un atteggiamento<br />

culturale che, <strong>di</strong>versamente da quello<br />

o<strong>di</strong>erno, ritiene fondamentale una perio<strong>di</strong>ca<br />

ed attenta manutenzione 23 . Si deve<br />

considerare infatti che l’importanza, il costo<br />

e la destinazione utilitaria del manufatto<br />

imponeva, secondo la prassi usuale, perio<strong>di</strong>ci<br />

controlli e la puntuale sostituzione<br />

degli elementi deteriorati 24 .<br />

Nel caso in esame Vala<strong>di</strong>er afferma che<br />

il «second’arco <strong>di</strong> peperino, ho rinvenuto<br />

trovarsi assai corroso, scoprendo in alcuni<br />

luoghi il masso ch’è sotto il selciato del<br />

Ponte, la qual corrosione caggionar potrebbe<br />

una irreparabile rovina, per evitare<br />

questa e per assicurare il medesimo arco,<br />

sarà necessario, necessarissimo farvi un sottarco<br />

<strong>di</strong> mattoni grossi (come si osserva che<br />

hanno pratticato negl’altri archi contigui)<br />

ben incassati nei peperini; con tal mezzo sarà<br />

assicurato il medesimo, e si renderà stabile<br />

nel tempo avvenire. Nel primo, secondo,<br />

e terzo pilone, precisamente verso la<br />

corrente, si trovano mancanti nell’imposta<br />

degl’archi, al pelo delle acque magre molti<br />

pezzi <strong>di</strong> travertino, quali formano l’imposta<br />

alli detti archi. Nell’altri piloni contigui<br />

si scorgono delle gran masse <strong>di</strong> travertino<br />

ove mancano molte spranche, e perni <strong>di</strong><br />

ferro, <strong>di</strong>modoché trovansi scollegate, e minaccianti<br />

staccarsi dal masso; per evitare<br />

questo staccamento, sono necessarie le<br />

spranche, e perni <strong>di</strong> ferro, per così assicurare<br />

le medesime, e renderle sicure. Nelli<br />

due tagliacqua poi verso Castel Sant’Angelo,<br />

vi sono vari pezzi <strong>di</strong> travertino mancanti,<br />

e corrosi, onde sarà d’uopo porvi i pezzi<br />

nuovi in luogo <strong>di</strong> essi, e dei mancanti. [...]<br />

Con li surrescritti lavori si renderà sicuro il<br />

medesimo Ponte, e saranno allontanati<br />

50 Flavia Cantatore . PONTE ELIO - SANT’ANGELO. NOTE TRA ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARCHITETTURA<br />

QUADERNI DELL’ISTITUTO DI STORIA DELL’ARCHITETTURA . 55-56/2010-2011<br />

51

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!