METODO - Technogym
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FLEXability Method Manual<br />
1.0 La flessibilità<br />
1.1 I benefici della flessibilità<br />
1.2 Migliorare la flessibilità<br />
1.3 I riflessi in gioco nell’allungamento muscolare<br />
1.4 Le diverse tecniche per migliorare la flessibilità<br />
La flessibilità può essere definita come l’abilità di un’articolazione di<br />
muoversi liberamente per tutta la sua fisiologica escursione articolare o<br />
Range Of Motion (ROM).<br />
Ogni articolazione ha il suo ROM massimo possibile, limitato da fattori<br />
anatomici e funzionali, che può essere fortemente condizionato dal tipo di<br />
attività, o di inattività, a cui le articolazioni stesse vengono sottoposte.<br />
La mobilità articolare dipende da una serie di fattori: l’elasticità<br />
dei tessuti (muscoli, tendini, legamenti); l’elasticità del connettivo<br />
intramuscolare o di quello che costituisce fasce e aponeurosi; da cause<br />
genetiche come la morfologia stessa dell’articolazione; dalla tensione<br />
della muscolatura antagonista e dalla coordinazione neuromuscolare.<br />
La flessibilità può essere mantenuta, e in alcuni casi migliorata,<br />
mediante una serie di esercitazioni che consentono di agire sulle<br />
strutture, passive e attive, che compongono l’articolazione.<br />
Tipicamente si distinguono due tipologie distinte di flessibilità: statica<br />
e dinamica.<br />
La flessibilità statica concerne il mantenimento di una determinata<br />
posizione entro il ROM, senza interessamento della velocità di<br />
movimento. La flessibilità dinamica invece, prevede anche il movimento<br />
dell’articolazione stessa; entrano quindi in gioco altri fattori quali, ad<br />
esempio, la forza (per muovere il segmento scheletrico), la potenza, la<br />
coordinazione neuromuscolare e la viscosità dei tessuti.