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La Conduzione del Calore 2D e 3D

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<strong>La</strong> <strong>Conduzione</strong> <strong>del</strong> <strong>Calore</strong> <strong>2D</strong> e <strong>3D</strong><br />

• <strong>La</strong> <strong>Conduzione</strong> <strong>del</strong> <strong>Calore</strong> Lineare (problema stazionario)<br />

– Forma forte e forma debole<br />

– Formulazione di Galerkin<br />

– Matrice di rigidezza <strong>del</strong>l’elemento e vettore <strong>del</strong>le forze nodali<br />

Anna Pandolfi Analisi Strutturale e Termica 14.1


Definizione <strong>del</strong>le Variabili<br />

• Si indica con u la temperatura (campo scalare incognito, una sola<br />

componente per ogni nodo), con f(x) la sorgente di calore per<br />

unita’ di volume, e con q i (x) il flusso di calore (campo vettoriale).<br />

• Ipotesi sulla natura <strong>del</strong> flusso: funzione <strong>del</strong> gradiente <strong>del</strong>la<br />

temperatura mediante la legge di Fourier generalizzata:<br />

• Ipotesi sulla natura <strong>del</strong> materiale:<br />

– la matrice di conduttivita’ e’ simmetrica e definita positiva;<br />

– il comportamento e’ uguale in tutte le direzioni (isotropia);<br />

– i coefficienti di conduttivita’ ij sono costanti (indipendenti da<br />

x) in tutto il dominio (omogeneita’ ):<br />

Anna Pandolfi Analisi Strutturale e Termica 14.2<br />

Milano, A.A. 2010/2011


Equazione <strong>del</strong> <strong>Calore</strong> in Forma Forte<br />

• Le funzioni rappresentano: g(x) la temperatura assegnata<br />

(condizione al contorno essenziale, o di Dirichelet); h(x) il flusso<br />

assegnato al contorno (condizione al contorno naturale, o di<br />

Neumann).<br />

• Il problema (equazione di Poisson generalizzata) e’ ben posto, ed<br />

ammette una ed una sola soluzione.<br />

• Per costruire la forma debole, si introducono gli spazi funzionali S<br />

(soluzione di tentativo) e V (funzioni peso o test), che contengono<br />

le funzioni a valori reali, regolari e differenziabili, definite nel<br />

dominio , rispettivamente u e w.<br />

• Le funzioni w in V sono omogenee sul contorno essenziale g :<br />

Anna Pandolfi Analisi Strutturale e Termica 14.3<br />

Milano, A.A. 2010/2011


<strong>Conduzione</strong> <strong>del</strong> <strong>Calore</strong> in Forma Debole<br />

• Nell’ipotesi di regolarita’ <strong>del</strong>le funzioni che compaiono nelle<br />

equazioni, la forma debole e’ equivalente alla forma forte, nel<br />

senso che se una funzione u e’ soluzione <strong>del</strong>la forma forte, lo e’<br />

anche <strong>del</strong>la forma debole (e viceversa).<br />

• Usando l’integrazione per parti ed il teorema <strong>del</strong>la divergenza, si<br />

ottiene:<br />

Anna Pandolfi Analisi Strutturale e Termica 14.4<br />

Milano, A.A. 2010/2011


Formulazioni Compatte<br />

• Usando la notazione <strong>del</strong>le forme bilineari, si scrive:<br />

• Usando invece la notazione matriciale, si introduce l’operatore<br />

gradiente “ e si scrive:<br />

• Le notazioni compatte servono ad evitare la scrittura degli indici<br />

che in situazioni complesse possono rendere la formulazione<br />

difficile da leggere.<br />

Anna Pandolfi Analisi Strutturale e Termica 14.5<br />

Milano, A.A. 2010/2011


Formulazione alla Galerkin<br />

• Si introducono le due famiglie di funzioni approssimanti, V h e S h ; la<br />

prima con funzioni w h omogenee sul contorno; la seconda ottenuta<br />

dalla prima con l’aggiunta di una funzione g h rispettosa <strong>del</strong>le<br />

condizioni al contorno essenziali:<br />

• Attenzione: in spazi con nsd > 1 (nsd = dimensioni <strong>del</strong>lo spazio<br />

fisico), non esiste piu’ un ordine predefinito per la numerazione dei<br />

nodi. <strong>La</strong> numerazione e’ svincolata dalla geometria e dettata da<br />

criteri di comodita’. I nodi su cui sono imposte le condizioni al<br />

contorno non sono in genere il primo e l’ultimo.<br />

Anna Pandolfi Analisi Strutturale e Termica 14.6<br />

Milano, A.A. 2010/2011


I Gruppi di Funzioni<br />

• Si adotta uno schema piu’ flessibile:<br />

– Tutti gli n np nodi <strong>del</strong>la mesh definiscono l’insieme .<br />

– I nodi su cui sono imposte condizioni al contorno sulla variabile<br />

u h sono detti g-nodi e raccolti nel sottoinsieme g .<br />

– Il complemento ad di g e’ l’insieme dei nodi in cui si deve<br />

determinare la u h .<br />

– Per la conduzione, - g indica il numero di equazioni da<br />

risolvere.<br />

• Le funzioni di forma <strong>del</strong> nodo A sono indicate con N A .<br />

Una funzione w h che appartiene a V h ha questo aspetto:<br />

• Una funzione u h che appartiene a S h e’ somma di v h e g h :<br />

Anna Pandolfi Analisi Strutturale e Termica 14.7<br />

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<strong>La</strong> Forma Matriciale (1)<br />

• Nella definizione <strong>del</strong>la funzione g h si assume l’interpolazione con le<br />

funzioni di forma dei valori <strong>del</strong>la condizione al contorno assegnata<br />

g(x) nei nodi. Quindi non si usa la vera g(x) ma una sua<br />

approssimazione. <strong>La</strong> costante g A vale g(x A ) nei nodi dove sono<br />

assegnate condizioni al contorno e 0 negli altri.<br />

• Introducendo le definzioni precedenti nella<br />

formulazione di Galerkin si ottiene:<br />

• Si introduce infine un puntatore ID che fa corrispondere ad ogni<br />

nodo il numero di un’equazione <strong>del</strong> sistema:<br />

Anna Pandolfi Analisi Strutturale e Termica 14.8<br />

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<strong>La</strong> Forma Matriciale (2)<br />

• Si costruiscono le matrici e i vettori:<br />

• E si scrive:<br />

• Si dimostra che K e’ simmetrica e definita positiva, come<br />

conseguenza <strong>del</strong>la definizione positiva <strong>del</strong>la matrice di conduttivita’<br />

e <strong>del</strong>le condizioni incorporate nella definizione di V h .<br />

• <strong>La</strong> struttura <strong>del</strong>le funzioni di forma <strong>del</strong>l’elemento, che coinvolgono<br />

solo i nodi <strong>del</strong>l’elemento stesso, e’ responsabile <strong>del</strong>la struttura a<br />

banda <strong>del</strong>la matrice K .<br />

Anna Pandolfi Analisi Strutturale e Termica 14.9<br />

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Le Matrici <strong>del</strong>l’Elemento (1)<br />

• Operativamente, la matrice di rigidezza globale e’ ottenuta come<br />

somma dei contributi individuali degli elementi.<br />

Nella notazione globale si scrive:<br />

Anna Pandolfi Analisi Strutturale e Termica 14.10<br />

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Le Matrici <strong>del</strong>l’Elemento (2)<br />

• Nella notazione locale le matrici <strong>del</strong>l’elemento sono:<br />

• Per arrivare ad una forma matriciale compatta, si introducono la<br />

matrice D = di dimensioni n sd x n sd e il vettore B a di dimensioni n sd<br />

che contiene le derivate <strong>del</strong>le funzioni di forma. Si scrive:<br />

Anna Pandolfi Analisi Strutturale e Termica 14.11<br />

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Le Matrici <strong>del</strong>l’Elemento (3)<br />

• Definendo la matrice B (n sd x n ne ) come insieme dei contributi <strong>del</strong>le<br />

funzioni di forma dei nodi <strong>del</strong>l’elemento:<br />

• si ottiene in modo formale l’espressione <strong>del</strong>la matrice di rigidezza<br />

<strong>del</strong>l’elemento:<br />

• L’operazione di assemblaggio e’ governata dall’uso di due matrici:<br />

– <strong>La</strong> matrice ID che fa corrispondere alla numerazione globale dei<br />

nodi la numerazione effettiva <strong>del</strong>le equazioni <strong>del</strong> sistema<br />

risolvente;<br />

– <strong>La</strong> matrice <strong>del</strong>le incidenze completa INCID, che fa corrispondere<br />

alla numerazione locale <strong>del</strong>l’elemento la numerazione globale<br />

dei nodi.<br />

• A volte l’assemblaggio puo’ essere agevolato dalla definizione di<br />

una matrice <strong>del</strong>le incidenze effettiva (matrice LM), che si ottiene<br />

combinando le altre due.<br />

Anna Pandolfi Analisi Strutturale e Termica 14.12<br />

Milano, A.A. 2010/2011


Esempio di Assemblaggio <strong>2D</strong><br />

ID = Definizione dei gradi di liberta’<br />

0 1 2 0 3 4 0 5 6 0 7 8<br />

INCID = Matrice <strong>del</strong>le incidenze globale<br />

1 2 4 5 7 8<br />

2 3 5 6 8 9<br />

5 6 8 9 11 12<br />

4 5 7 8 10 11<br />

Matrice <strong>del</strong>le incidenze effettiva<br />

0 1 0 3 0 5<br />

1 2 3 4 5 6<br />

3 4 5 6 7 8<br />

0 3 0 5 0 7<br />

Anna Pandolfi Analisi Strutturale e Termica 14.13<br />

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