Bur N 057 Del 09 Luglio 2013 - Associazione Realtà Veneta
Bur N 057 Del 09 Luglio 2013 - Associazione Realtà Veneta
Bur N 057 Del 09 Luglio 2013 - Associazione Realtà Veneta
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
REPUBBLICA ITALIANA<br />
Bollettino Ufficiale<br />
Regione del Veneto<br />
Venezia, martedì 9 luglio <strong>2013</strong><br />
Anno XLIV - N. 57<br />
La Tofana di Ròzes (Bl), Parete ovest.<br />
Le Tofane si affacciano sulla conca ampezzana formando un’immensa parete rocciosa costituita da tre rilievi principali (Tofana di Fuori,<br />
Tofana di Mezzo, Tofana di Ròzes) e da una serie di vette satelliti. La Tofana di Ròzes si eleva isolata con l’impressionante parete ovest che<br />
domina la strada per il Passo Falzarego. Come tutte le Dolomiti anche le Tofane sono caratterizzate dal fenomeno dell’enrosadira: termine che<br />
deriva dal ladino e che letteralmente significa “diventare di color rosa”. Questo fenomeno, dovuto alla composizione rocciosa delle Dolomiti,<br />
è maggiormente visibile nelle sere d’estate quando l’aria è particolarmente limpida e il sole cala a occidente. Nella foto: la parete ovest vista<br />
dalla sommità della Cima Falzarego.<br />
(Archivio fotografico Parco Naturale Dolomiti d’Ampezzo - Regole d’Ampezzo)<br />
Direzione - Redazione<br />
Dorsoduro 3901, 30123 Venezia - Tel. 041 279 2862 - 2900 - Fax. 041 279 2905<br />
Sito internet: http://bur.regione.veneto.it e-mail: uff.bur@regione.veneto.it<br />
Direttore Responsabile avv. Mario Caramel
DECRETODEL<br />
DECRETODEL<br />
DECRETODEL<br />
DECRETODEL<br />
DECRETODEL<br />
DECRETODEL<br />
DECRETODEL<br />
DECRETODEL<br />
PRESIDENTEDEL DECRETODEL<br />
PATRIMONIOEDECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONEDEMANIOE<br />
<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
SOMMARIO<br />
PARTE SECONDA<br />
Sezione prima<br />
DECRETI DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE<br />
PRESIDENTEDELAGIUNTAREGIONALEn. 84 del 14 giugno <strong>2013</strong><br />
Azienda regionale per i settori agricolo, forestale e agroalimentare “Veneto Agricoltura”. Nomina Commissario Straordinario..... 13<br />
[Designazioni, elezioni e nomine]<br />
PRESIDENTEDELAGIUNTAREGIONALEn. 85 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Autorizzazione a costituirsi nel giudizio, con istanza cautelare, promosso avanti il Tar Veneto da Piazza Francesco Giuseppe e<br />
Bordignon Maria contro Regione Veneto ed altri.............................................................................................................................. 15<br />
[Affari legali e contenzioso]<br />
PRESIDENTEDELAGIUNTAREGIONALEn. 86 del 25 giugno <strong>2013</strong><br />
Autorizzazione a costituirsi in giudizio in numero 3 ricorsi e/o citazioni proposti avanti gli organi di Giustizia Amministrativa,<br />
Ordinaria e Tributaria..........................................................................................................................................................................16<br />
[Affari legali e contenzioso]<br />
PRESIDENTEDELAGIUNTAREGIONALEn. 87 del 25 giugno <strong>2013</strong><br />
Autorizzazione a costituirsi nel giudizio, con istanza cautelare, promosso avanti il Tar Veneto da C.C.C. - Cantieri Costruzioni<br />
Cemento s.p.a. contro Regione Veneto ed altri....................................................................................................................................17<br />
[Affari legali e contenzioso]<br />
PRESIDENTEDELAGIUNTAREGIONALEn. 88 del 25 giugno <strong>2013</strong><br />
Assemblea ordinaria dell’<strong>Associazione</strong> Informest del 27 giugno <strong>2013</strong> alle ore 12.00..................................................................18<br />
[Enti regionali o a partecipazione regionale]<br />
PRESIDENTEDELAGIUNTAREGIONALEn. 89 del 25 giugno <strong>2013</strong><br />
Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale della Provincia di Padova. <strong>Del</strong>iberazione del Consiglio di Amministrazione n.<br />
1312-433 del 23.05.<strong>2013</strong> “Approvazione Regolamento condomini ed autogestioni nell’edilizia residenziale pubblica”.................. 20<br />
[Enti regionali o a partecipazione regionale]<br />
PRESIDENTEDELAGIUNTAREGIONALEn. 90 del 26 giugno <strong>2013</strong><br />
Patto verticale incentivato <strong>2013</strong> - Riparto dell’ulteriore plafond a disposizione a seguito delle modifiche introdotte, con la legge 6<br />
giugno <strong>2013</strong>, n. 64 di conversione del D.L. 35/<strong>2013</strong>, ai commi da 122 a 125, dell’articolo 1 della legge 24 dicembre 2012, n. 228...... 21<br />
[Bilancio e contabilità regionale]<br />
PRESIDENTEDELAGIUNTAREGIONALEn. 91 del 26 giugno <strong>2013</strong><br />
Esclusione delle spese finanziate con erogazioni liberali e donazioni dal Patto di stabilità interno per i comuni colpiti dal sisma<br />
del maggio 2012 ai sensi dell’art. 7, comma 1-ter del D.L. 6 giugno 2012, n. 74 (cnv. L. 122/2012). - Riparto plafond assegnato alla<br />
Regione del Veneto.............................................................................................................................................................................. 30<br />
[Bilancio e contabilità regionale]<br />
DECRETI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE<br />
CONSIGLIOREGIONALEn. 13 del 20 giugno <strong>2013</strong><br />
Modifica della composizione delle Commissioni consiliari permanenti..................................................................................... 32<br />
[Consiglio regionale]<br />
DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE DEMANIO E PATRIMONIO E SEDI<br />
SEDIn. 67 del 14 maggio <strong>2013</strong><br />
Affidamento alla Soc. Sicurtecno S.r.l. con sede in Biancade di Roncade (TV) del “service” per lo svolgimento di attività tecniche<br />
specialistiche in materia di prevenzione incendi, per le sedi della Giunta Regionale in Venezia, Mestre e Marghera. Impegno<br />
della spesa di Euro 22.651,20. CIG Z90<strong>09</strong>D3BC2. D.Lgs. 163/06 e s.m. e i. - art. 125, co. 11.......................................................... 38<br />
[Consulenze e incarichi professionali]
REGIONALEDELADIREZIONEDEMANIOPATRIMONIOE DECRETODELDIRIGENTE<br />
PATRIMONIOEDECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONEDEMANIO,<br />
DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONEDEMANIOPATRIMONIOE<br />
EPERSONEGIURIDICHE,<br />
LOCALI ENTIDECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />
DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />
DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />
DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />
DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />
DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
<br />
SEDIn. 92<br />
del 4 giugno <strong>2013</strong><br />
Impegno di € 67.380,41 IVA 21% compresa, per l’affidamento alla ditta Bincoletto Mario Srl. con sede in San Dona’ di Piave<br />
(Ve), dei lavori urgenti di verifica della copertura e di bonifica e sostituzione di una tettoia realizzata in presunto materiale contenente<br />
cemento amianto, presso la proprietà regionale sita in Venezia - Mestre, Calle Due Portoni civ. 10, porzione del complesso<br />
denominato Villa Settembrini. CIG 51668034B7............................................................................................................................... 39<br />
[Consulenze e incarichi professionali]<br />
SEDIn. 102 del 12 giugno <strong>2013</strong><br />
Affidamento all’arch. Federico Candian con studio in Anguillara <strong>Veneta</strong> (Pd) dei servizi tecnici finalizzati alla esecuzione<br />
degli interventi di ristrutturazione e adeguamento igienico funzionale dello chalet (CUP C33J08001280002), nonché alla realizzazione<br />
dei nuovi servizi igienici (CUP C39G08000050002), presso il parco di pertinenza del “Complesso Monumentale di Villa<br />
Contarini” in Piazzola sul Brenta (Pd). Impegno della spesa di Euro 47.574,08. Art. 125 co. 11, e 91 co. 2, del D.Lgs. 163/06. CIG<br />
51<strong>09</strong>7223FC......................................................................................................................................................................................41<br />
[Consulenze e incarichi professionali]<br />
SEDIn. 116 del 27 giugno <strong>2013</strong><br />
Affidamento alla ditta Dielettric S.r.l. con sede in Verona, di un intervento di manutenzione straordinaria presso l’immobile in<br />
Verona via delle Franceschine civ. 10 piano primo, in concessione dalla Provincia di Verona. Liquidazione di spesa di € 452,83 IVA<br />
21% compresa D.Lgs. 163/2006 art. 125 comma 8. CIG ZE80A7603A............................................................................................. 43<br />
[Consulenze e incarichi professionali]<br />
DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE ENTI LOCALI, PERSONE GIURIDICHE E CONTROLLO ATTI<br />
CONTROLOATIn. 101<br />
del 21 giugno <strong>2013</strong><br />
Conferenza Permanente Regione - Autonomie Locali (L.R. 3 giugno 1997, n. 20 e successive modificazioni e integrazioni).<br />
Legislatura 2010-2015. Corresponsione ai componenti dell’indennità e del rimborso delle spese sostenute per la partecipazione alle<br />
sedute del secondo semestre 2012. Liquidazione della spesa............................................................................................................. 44<br />
[Enti locali o a partecipazione regionale]<br />
DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE FORMAZIONE<br />
FORMAZIONEn. 436 del 6 giugno <strong>2013</strong><br />
L.R. 19/2002 e s.m.i. Elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati - D.G.R. N. 3289 del 21/12/2010. Iscrizione<br />
nuovo Organismo di Formazione: IIS SCARPA-MATTEI - codice Ente n. 4361 - per le sedi operative di SAN STINO DI LIVENZA<br />
(VE) e di SAN DONÀ DI PIAVE (VE) per gli ambiti della Formazione Superiore e dell’Orientamento........................................ 46<br />
[Formazione professionale e lavoro]<br />
FORMAZIONEn. 437 del 6 giugno <strong>2013</strong><br />
L.R. 19/2002 e s.m.i. Elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati - D.G.R. N. 3289 del 21/12/2010. Iscrizione<br />
nuovo Organismo di Formazione: ANTHEA SAS DI DONÀ FRANCESCO & C. - codice Ente n. 4267 - per la sede operativa di<br />
CREAZZO (VI) per l’ambito dell’Orientamento............................................................................................................................... 47<br />
[Formazione professionale e lavoro]<br />
FORMAZIONEn. 446 del 6 giugno <strong>2013</strong><br />
Approvazione cessione del credito relativa a contributi ai sensi DGR 2649 del 18/12/2012 su note di debito del soggetto Enaip<br />
Veneto di cui alla DGR 1013 del 5/06/2012........................................................................................................................................ 48<br />
[Formazione professionale e lavoro]<br />
FORMAZIONEn. 447 del 6 giugno <strong>2013</strong><br />
Approvazione cessione del credito relativa a contributi ai sensi DGR 2649 del 18/12/2012 su note di debito del soggetto Segra<br />
- Scuola Professionale di Estetica di cui alla DGR 1013 del 5/06/2012.............................................................................................. 49<br />
[Formazione professionale e lavoro]<br />
FORMAZIONEn. 520 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
L.R. 19/2002 e s.m.i.- Elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati - e D.G.R. n. 3289 del 21/12/2010. Cancellazione<br />
dall’elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati dell’Ente ARCEDI - COMMERCIALISTI ED ESPERTI<br />
CONTABILI VENEZIA - codice ente n. 1627................................................................................................................................... 50<br />
[Formazione professionale e lavoro]
DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />
DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />
DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />
DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />
DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />
DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />
DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />
DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />
DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />
DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />
<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
FORMAZIONEn. 538 del 19 giugno <strong>2013</strong><br />
L.R. 19/2002 e s.m.i.- Elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati - e D.G.R. n. 3289 del 21/12/2010. Cancellazione<br />
dall’elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati dell’Ente IPSIA G. MARCONI - codice ente n. 2704.......51<br />
[Formazione professionale e lavoro]<br />
FORMAZIONEn. 563 del 21 giugno <strong>2013</strong><br />
Formazione Iniziale 2011/2012 - DGR 888 del 21/06/2011 - Progetto 2726/1/1/888/2011 - SMUPR 15708 - DGR 887 del 21/06/2011<br />
- Progetto 2726/1/1/887/2011 - Aggiornamento dello stato di liquidazione delle note di debito n. 11 del 24/07/2012 e 12 del 25/10/2012<br />
a seguito comunicazione dell’Avvocatura Regionale per atti di pignoramento, di ricorso e di sequestro conservativo a carico dell’Ente<br />
Centro di Formazione Professionale IPEA - Cod. 2726 - C.F.: 93024<strong>09</strong>0271 - Sospensione pagamenti per difetto di pratiche<br />
erogabili............................................................................................................................................................................................... 52<br />
[Formazione professionale e lavoro]<br />
FORMAZIONEn. 564 del 21 giugno <strong>2013</strong><br />
Piano regionale dell'offerta sussidiaria di percorsi triennali di istruzione e formazione negli istituti Professionali, riferito al<br />
triennio <strong>2013</strong>-2016 e approvato con DDR n. 268 del 17.4.<strong>2013</strong>. Integrazione.................................................................................... 54<br />
[Formazione professionale e lavoro]<br />
DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE INFRASTRUTTURE<br />
INFRASTRUTUREn. 124 del 21 giugno <strong>2013</strong><br />
Programma di eliminazione dei passaggi a livello su linee ferroviarie in Comune di Venezia. Eliminazione dei passaggi a livello<br />
alla progressiva Km. 2+508 della linea ferroviaria Mestre-Trieste ed alla progressiva Km. 2+545 della linea ferroviaria Mestre-<br />
Udine a servizio della Via Castellana, in Comune di Venezia. Svincolo dell’indennità di esproprio ex art. 28 del D.P.R. 327/2001.<br />
Ditta Semenzato Marilena.................................................................................................................................................................. 63<br />
[Espropriazioni, occupazioni d’urgenza e servitù]<br />
DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE ISTRUZIONE<br />
ISTRUZIONEn. 194 del 7 giugno <strong>2013</strong><br />
Approvazione del rendiconto FRI/50082/1123/2011 presentato dall’<strong>Associazione</strong> “L’Albero delle Mele” Onlus con sede a Verona<br />
(VR) per la realizzazione di interventi a sostegno degli allievi con difficoltà di frequenza scolastica e di apprendimento (Art.<br />
7, L.R. 27/02/2008, n. 1). DGR 1123 del 26/07/2011........................................................................................................................... 64<br />
[Istruzione scolastica]<br />
ISTRUZIONEn. 195 del 7 giugno <strong>2013</strong><br />
Programma Operativo FSE 2007-<strong>2013</strong> - Asse Occupabilità - 2B2I1 Dgr n. 1103 del 23-03-2010, progetti “Borse di ricerca”.<br />
Anno 2010. Approvazione del rendiconto 1695/1/7/1103/2010 presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA. (codice<br />
ente 1695). (Codice Smupr 12332)....................................................................................................................................................... 65<br />
[Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)]<br />
ISTRUZIONEn. 196 del 7 giugno <strong>2013</strong><br />
Programma Operativo FSE 2007-<strong>2013</strong> - Asse Occupabilità - 2B2I1 Dgr n. 1103 del 23-03-2010, progetti “Borse di ricerca”.<br />
Anno 2010. Approvazione del rendiconto 1695/1/9/1103/2010 presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA. (codice<br />
ente 1695). (Codice Smupr 12334)...................................................................................................................................................... 67<br />
[Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)]<br />
ISTRUZIONEn. 197 del 7 giugno <strong>2013</strong><br />
Programma Operativo FSE 2007-<strong>2013</strong> - Asse Occupabilità - 2B2I1 Dgr n. 1103 del 23-03-2010, progetti “Borse di ricerca”.<br />
Anno 2010. Approvazione del rendiconto 1695/1/3/1103/2010 presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA. (codice<br />
ente 1695). (Codice Smupr 12329)..................................................................................................................................................... 69<br />
[Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)]<br />
ISTRUZIONEn. 198 del 7 giugno <strong>2013</strong><br />
Programma Operativo FSE 2007-<strong>2013</strong> - asse Occupabilità - 2B2I1 Dgr n. 1103 del 23-03-2010, progetti “Borse di ricerca”. Anno<br />
2010. Approvazione del rendiconto 1695/1/10/1103/2010 presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA. (codice ente<br />
1695). (Codice Smupr 12327).............................................................................................................................................................. 71<br />
[Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)]<br />
ISTRUZIONEn. 199<br />
del 7 giugno <strong>2013</strong><br />
Programma Operativo FSE 2007-<strong>2013</strong> - Asse Occupabilità - 2B2I1 Dgr n. 1103 del 23-03-2010, progetti “Borse di ricerca”.
DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />
DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />
DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />
REGIONALEDELADIREZIONE DECRETODELDIRIGENTE<br />
SERVIZIDECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />
PROGETOGENIOCIVILEDI DECRETODELDIRIGENTEDELAUNITÀDI<br />
DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />
DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
<br />
Anno 2010. Approvazione del rendiconto 1695/1/8/1103/2010 presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA. (codice<br />
ente 1695). (Codice Smupr 12333)....................................................................................................................................................... 73<br />
[Programmi e Progetti (comunitari, nazionali e regionali)]<br />
ISTRUZIONEn. 200 del 7 giugno <strong>2013</strong><br />
Programma Operativo FSE 2007-<strong>2013</strong> - asse Occupabilità - 2B2I1 Dgr n. 1103 del 23-03-2010, progetti “Borse di ricerca”. Anno<br />
2010. Approvazione del rendiconto 1695/1/4/1103/2010 presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA. (codice ente<br />
1695). (Codice Smupr 12330).............................................................................................................................................................. 75<br />
[Programmi e Progetti (comunitari, nazionali e regionali)]<br />
ISTRUZIONEn. 203 del 27 giugno <strong>2013</strong><br />
“DGR n. 1124 del 26 luglio 2011 Progetto Valorizzazione della cultura alpina nelle scuole Statali e Paritarie del Veneto (L. R.<br />
n. 1/2004, art. 57)”. Proroga termine per la conclusione delle attività............................................................................................... 77<br />
[Istruzione scolastica]<br />
ISTRUZIONEn. 205 del 27 giugno <strong>2013</strong><br />
Approvazione del rendiconto FRI/50053/1320/2011 presentato da “Fondazione Studi Universatari di Vicenza” con sede a Vicenza<br />
per attivazione e sostegno dei corsi di “Laurea Magistrale in Ingegneria dell’Innovazione del prodotto” e “Laurea in Ingegneria<br />
Meccatronica”. - Anno Accademico 2011-2012. DGR 1320 del 3/08/2011........................................................................................ 78<br />
[Istruzione scolastica]<br />
ISTRUZIONEn. 206<br />
del 27 giugno <strong>2013</strong><br />
Approvazione del rendiconto FRI50006/1122/2011 presentato da “Fondazione per l’Universita’ e l’Alta Cultura in Provincia di<br />
Belluno” con sede a Feltre (BL) per l'avvio e lo svolgimento di corsi universitari nell’anno accademico 2011-2012. DGR 1122 del<br />
26/<strong>09</strong>/2011............................................................................................................................................................................................ 79<br />
[Istruzione scolastica]<br />
DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE SERVIZI SOCIALI<br />
SOCIALIn. 238 del 24 giugno <strong>2013</strong><br />
Conferma di iscrizione all’Albo regionale delle Cooperative sociali. L.R. 3 novembre 2006, n. 23 e D.G.R. 3 aprile 2007, n. 897.....81<br />
[Servizi sociali]<br />
DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE TUTELA AMBIENTE<br />
TUTELAMBIENTEn. 129 del 1 18 giugno <strong>2013</strong><br />
MITENI S.p.A. (con sede legale in Trissino (VI) - Località Colombara n. 91- CAP 36070 -P.I. 10129460159) - Conversione di<br />
alcune dotazioni impiantistiche finalizzate alla realizzazione di un sistema di purificazione e captazione del tensioattivo dal risultante<br />
in soluzione acquosa dal processo produttivo di plastiche fluorurate - Comune di localizzazione: Trissino (VI) - Procedura di<br />
verifica di assoggettabilità (D. Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.). Esclusione dalla Procedura di V.I.A con prescrizioni.......................... 83<br />
[Ambiente e beni ambientali]<br />
TUTELAMBIENTEn. 131 del 19 giugno <strong>2013</strong><br />
ECOSANITAS di GIRONDA PAMELA (sede legale in Legnago, in via Nicolò da Legnago -VR - P.I. 03133730238) Realizzazione<br />
di uno stoccaggio provvisorio per rifiuti pericolosi (D15) provenienti da attività sanitarie - Comune di localizzazione: Legnago<br />
(VR) - Verifica di assoggettabilità ai sensi dell’art. 20 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. Esclusione dalla Procedura di V.I.A.<br />
con prescrizioni e una raccomandazione............................................................................................................................................ 85<br />
[Ambiente e beni ambientali]<br />
DECRETI DEL DIRIGENTE DELL’UNITÀ DI PROGETTO GENIO CIVILE DI PADOVA<br />
PADOVAn. 136<br />
del 19 giugno <strong>2013</strong><br />
Lavori di somma urgenza per la messa in sicurezza della parete rocciosa dalla quale si sono verificati distacchi di materiale su<br />
proprietà private di via San Martino, versante sud del Colle della Rocca a Monselice. Prosecuzione dell’incarico per l’esecuzione<br />
dei lavori di messa in sicurezza del versante nord - est del Colle”. CIG 51397965D5 - CUP H42J13000020002. Importo complessivo<br />
€ 553.000,00. Cod. SIOPE 2108. Impegno di spesa............................................................................................................................ 87<br />
[Consulenze e incarichi professionali]
PROGETOGENIOCIVILEDI DECRETODELDIRIGENTEDEL’UNITÀDI<br />
PROGETOGENIOCIVILEDI DECRETODELDIRIGENTEDEL’UNITÀDI<br />
PRESIDENZADEL DELIBERAZIONEDEL’UFICIODI<br />
PRESIDENZADEL DELIBERAZIONEDEL’UFICIODI<br />
PRESIDENZADEL DELIBERAZIONEDEL’UFICIODI<br />
PRESIDENZADEL DELIBERAZIONEDEL’UFICIODI<br />
PRESIDENZADEL DELIBERAZIONEDEL’UFICIODI<br />
PRESIDENZADEL DELIBERAZIONEDEL’UFICIODI<br />
<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DECRETI DEL DIRIGENTE DELL’UNITÀ DI PROGETTO GENIO CIVILE DI ROVIGO<br />
ROVIGOn. 248<br />
del 21 giugno <strong>2013</strong><br />
CONSORZIO DI BONIFICA ADIGE PO - rinnovo/sanatoria derivazione di mod. 1.00 di acqua pubblica dalla sponda dx del<br />
fiume Canalbianco in loc. Ca’ Rizza "Derivazione Zelo Destro" nel Comune di GIACCIANO CON BARUCHELLA per l'irrigazione<br />
di una superficie di Ha 235 - Pos. N. 475,........................................................................................................................................... 88<br />
[Acque]<br />
ROVIGOn. 250<br />
del 24.06.<strong>2013</strong><br />
R.D. 1775/193 -T.U. sulle acque pubbliche. D.Lgs 387/2003 - Impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili: impianti<br />
idroelettrici. Richieste di concessione di derivazione d'acqua ad uso idroelettrico dal fiume Fissero Tartaro Canalbianco, in corrispondenza<br />
del sostegno della "Conca di Canda" in Comune di Bagnolo di Po (RO). Presa d'atto del parere n. 12 del 23/04/<strong>2013</strong> della<br />
Commissione Tecnica per il parere su opposizioni, osservazioni e domande in concorrenza, istituita ai sensi dell'ex art. 9 del R.D.<br />
1775/1933 e di cui alla D.G.R. 3493/2010............................................................................................................................................ 89<br />
[Acque]<br />
DELIBERAZIONI DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO REGIONALE<br />
CONSIGLIOREGIONALEn. 53<br />
del 23 maggio <strong>2013</strong><br />
Attribuzione delle retribuzioni di risultato per l’anno 2012: a) Segretario generale; b) Segretario regionale per gli affari generali,<br />
giuridici e legislativi; c) Responsabile dell’Ufficio Stampa; d) giornalisti in servizio presso l’Ufficio Stampa.” ........................... 90<br />
[Consiglio regionale]<br />
CONSIGLIOREGIONALEn. 54 del 30 maggio <strong>2013</strong><br />
Nomina dei componenti della commissione d'inchiesta sui lavori pubblici regionali..................................................................91<br />
[Designazioni, elezioni e nomine]<br />
CONSIGLIOREGIONALEn. 55<br />
del 10 giugno <strong>2013</strong><br />
Costituzione del Collegio dei revisori dei conti della Regione del Veneto. Sostituzione di un revisore ineleggibile e aggiornamento<br />
dell’elenco dei candidati idonei................................................................................................................................................ 92<br />
[Designazioni, elezioni e nomine]<br />
CONSIGLIOREGIONALEn. 56 del 10 giugno <strong>2013</strong><br />
Difensore civico della Regione del Veneto. Autorizzazione convenzione con la Provincia di Verona....................................... 93<br />
[Consiglio regionale]<br />
CONSIGLIOREGIONALEn. 57<br />
del 10 giugno <strong>2013</strong><br />
Patrocinio legale per i consiglieri regionali - articolo 9 bis L.R. 30 gennaio 1997 n. 5. Disposizioni per il pagamento delle spese<br />
legali.................................................................................................................................................................................................... 94<br />
[Consiglio regionale]<br />
CONSIGLIOREGIONALEn. 58<br />
del 19 giugno <strong>2013</strong><br />
Modifica della determinazione del numero dei componenti delle Commissioni consiliari permanenti, a norma degli articoli 16<br />
e 17 del Regolamento del Consiglio regionale.................................................................................................................................... 96<br />
[Consiglio regionale]<br />
Sezione seconda<br />
DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA REGIONALE<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 832 del 4 giugno <strong>2013</strong><br />
Riconoscimento di debito a favore della Regione Piemonte per l’esecuzione di servizi a supporto della gestione della tassa automobilistica<br />
regionale. ...................................................................................................................................................................... 97<br />
[Bilancio e contabilità regionale]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 907 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Legge regionale 18 marzo 2011, n. 7 “Legge finanziaria regionale per l’esercizio 2011”, art. 10. Razionalizzazione e riordino<br />
degli Enti strumentali della Regione del Veneto. DGR 1841 del 8 novembre 2011, DGR 769 del 2 maggio 2012 e DGR 2563 del 11<br />
dicembre 2012. Determinazioni.........................................................................................................................................................103<br />
[Enti regionali o a partecipazione regionale]
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 911 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Riduzione degli oneri finanziari degli enti, aziende e agenzie regionali, in applicazione di quanto previsto dall’art. 20 della Legge<br />
Regionale n. 47 del 21 dicembre 2012. Definizione delle modalità di erogazione delle risorse finanziarie per l’anno <strong>2013</strong>.............105<br />
[Enti regionali o a partecipazione regionale]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 948 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Autorizzazione all’Azienda Ulss 12 Veneziana alla sottoscrizione dell’accordo il cui preliminare è stato sottoscritto, in data<br />
6 febbraio <strong>2013</strong>, dall’Azienda Ulss medesima e dalla Casa di Cura privata accreditata “Policlinico San Marco” - DGR n. 12 del 9<br />
gennaio <strong>2013</strong>...................................................................................................................................................................................... 108<br />
[Sanità e igiene pubblica]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 949 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Casa di Cura privata accreditata “Policlinico San Marco”: attivazione di n. 25 posti letto di hospice. Parziale modifica della<br />
DGR n. 2339 del 29 dicembre 2011....................................................................................................................................................116<br />
[Sanità e igiene pubblica]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 950 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
D.G.R. n. 2332 del 29.12.2011 “Accordo tra il Governo, le Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano sulla proposta del<br />
Ministro della Salute di ripartizione delle risorse destinate al finanziamento del progetto ridenominato “Ospedale-Territorio senza<br />
dolore” di cui all’articolo 6, comma 1, della legge 15 marzo 2010, n. 38 (Rep. Atti n. 188/CSR del 28.10.2010). Progetto sperimentale<br />
“Ospedale-Territorio senza dolore”. Approvazione modalità di attuazione e impegno di spesa.....................................................118<br />
[Sanità e igiene pubblica]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 952 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Nuova disciplina di riordino della rete regionale delle Commissioni Terapeutiche preposte al controllo dell’appropriatezza prescrittiva,<br />
al governo della spesa farmaceutica e alla definizione dei Prontuari Terapeutici Aziendali (PTA).Abrogazione DGR n.<br />
1024/1976 e s.m.i............................................................................................................................................................................... 120<br />
[Sanità e igiene pubblica]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 953 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Progetto assistenza primaria: approvazione Verbale d’Intesa sottoscritto in data 31 maggio <strong>2013</strong> dalla Regione Veneto - Assessore<br />
alla Sanità e dalle OOSS della medicina convenzionata.......................................................................................................... 130<br />
[Sanità e igiene pubblica]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 955 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
“Modello di gestione diretta dei sinistri di responsabilità civile verso terzi in ambito sanitario ed ospedaliera approvato con<br />
DGRV n. 573/2011, modificata con DGRV n. 1020/2011”. Adempimenti diversi per l’implementazione, su scala regionale, del modello<br />
gestionale, all’esito della sperimentazione in atto nelle Aziende ed Enti del S.S.R. delle province di Padova e Rovigo, disposta<br />
con DGRV n. 1906/2012....................................................................................................................................................................141<br />
[Sanità e igiene pubblica]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 956 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Autorizzazioni ad Aziende ULSS ed Aziende Ospedaliere delle richieste sottoposte a parere di congruità della Commissione<br />
Regionale per l’Investimento in Tecnologia ed Edilizia (CRITE) nelle sedute del 21 gennaio <strong>2013</strong>, 11 febbraio <strong>2013</strong> e 4 marzo <strong>2013</strong>.<br />
Art. 26, L.R. 56/1994, DGR n. 1455/2008, DGR n. 125/2011 e DGR n. 2353/2011......................................................................... 144<br />
[Unità locali socio sanitarie e aziende ospedaliere]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 957 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Commissione Regionale per l’Investimento in Tecnologia ed Edilizia - CRITE (DGR n. 2353 del 29/12/2011): modifica della<br />
composizione e supporto istruttoria..................................................................................................................................................147<br />
[Sanità e igiene pubblica]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 958 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Autorizzazione all’Azienda ULSS n. 9 Treviso alla contrazione di un mutuo, ai sensi dell’art. 5, comma 2, della Legge Regionale<br />
n. 55/94, finalizzato al finanziamento dei lavori della “Cittadella Sanitaria” dell’Ospedale di Treviso (DGR n. 2054/2007 e DGR n.<br />
343/2010).............................................................................................................................................................................................149<br />
[Unità locali socio sanitarie e aziende ospedaliere]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 959 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Azienda Ulss n. 13 di Mirano. Consistenza patrimoniale. DGR n. 922 del 28/02/1995.............................................................151<br />
[Unità locali socio sanitarie e aziende ospedaliere]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 960 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Azienda ULSS n. 6 di Vicenza. Autorizzazione al trasferimento di diritti reali su beni immobili ai sensi dell’art. 5 del D. Lgs.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
229/99 nell’ambito dell’Accordo di Programma tra Regione del Veneto, Comune di Vicenza, Azienda U.L.S.S. n. 6 di Vicenza di<br />
cui al DPGR n. 92 del 18/05/2012. DGR n. 20/CR del 19/03/<strong>2013</strong> (art. 13, comma 1 della L.R. 23/2007)......................................152<br />
[Unità locali socio sanitarie e aziende ospedaliere]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 961 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Progetto europeo HEALTH OPTIMUM (HEALTH OPTIMization throUgh teleMedicine) C046273. Chiusura progetto e sviluppi.<br />
..................................................................................................................................................................................................156<br />
[Unità locali socio sanitarie e aziende ospedaliere]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 962 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Recepimento delle “Linee Guida nazionali per la dematerializzazione della documentazione clinica in diagnostica per immagini”<br />
di cui all’Intesa Stato-Regioni del 4 aprile 2012......................................................................................................................162<br />
[Sanità e igiene pubblica]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 963 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Contratti di formazione specialistica aggiuntivi per medici specializzandi delle Scuole di specializzazione e borse di studio per<br />
la Scuola di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera, afferenti alla Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi<br />
di PADOVA - Anno Accademico 2012/<strong>2013</strong>. Decreto Legislativo n. 368/99 - Legge 401/2000. Ratifica DPGR n. 81 del 12 giugno<br />
<strong>2013</strong>. Impegno di spesa..................................................................................................................................................................... 245<br />
[Sanità e igiene pubblica]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 964 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Azioni di sorveglianza sanitaria degli ex esposti ad amianto (art. 21 L.R. 9/2005). Finanziamento attività <strong>2013</strong>. Impegno di<br />
spesa. ................................................................................................................................................................................................ 253<br />
[Sanità e igiene pubblica]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 965 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Collaborazione con INAIL per la realizzazione di iniziative di implementazione dei Sistemi di Gestione della Sicurezza nelle<br />
Strutture Sanitarie pubbliche. Approvazione del modello di accordo..............................................................................................255<br />
[Sanità e igiene pubblica]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 966 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Recepimento dell’Intesa ai sensi dell’articolo 115, comma 1, lettera a) del Decreto Legislativo 31 marzo 1998 n. 112, sulla proposta<br />
del Ministero della salute di deliberazione CIPE di assegnazione alle Regioni delle risorse relative all’anno 2010 da destinare<br />
alla copertura degli oneri connessi agli accertamenti medico-legali disposti dalle pubbliche amministrazioni per i propri dipendenti<br />
assenti dal servizio per malattia....................................................................................................................................................... 259<br />
[Sanità e igiene pubblica]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 967 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
DGR n. 2208 del 6/11/2012: erogazione all’Azienda Ospedaliera di Verona di somme a titolo di acconto per il finanziamento<br />
del disavanzo sanitario pregresso..................................................................................................................................................... 266<br />
[[Unità locali socio sanitarie e aziende ospedaliere]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 968 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Erogazione di somme a titolo di acconto per il finanziamento del disavanzo sanitario pregresso........................................... 268<br />
[Unità locali socio sanitarie e aziende ospedaliere]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 969 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Albo Regionale delle Associazioni Protezionistiche ai sensi dell’art. 9, della L. R. 60/1993. Conferma di iscrizione dell’<strong>Associazione</strong><br />
“E.N.P.A.-Ente Nazionale Protezione Animali- Sezione di Treviso” per il triennio <strong>2013</strong>-2016....................................... 270<br />
[Associazioni, fondazioni e istituzioni varie]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 970 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Aggiornamento del registro regionale di cui all’art. 18 comma 2 lettera a) legge regionale 9 gennaio 2003, n. 2 “Nuove norme<br />
a favore dei veneti nel mondo e agevolazioni per il loro rientro”. Unione dei Triveneti nel Mondo (U.T.R.I.M.)...........................271<br />
[Emigrazione e immigrazione]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 971 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Assegnazione termine per la presentazione dei bilanci consuntivi da parte di Comitati e Federazioni di circoli veneti all’estero<br />
iscritti al registro regionale di cui all’art. 18 della L.R. n. 2/2003 per il sostegno all’associazionismo all’estero............................274<br />
[Emigrazione e immigrazione]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 972 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Partecipazione al Progetto “Agentes Pro Empleo” (numero 2012-1ES1 - LEO03 - 47449). Programma di Apprendimento per-
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
<br />
manente Leonardo da Vinci, azione Mobilità. Approvazione dello schema di Convenzione fra la Regione del Veneto e La Regione<br />
di Madrid............................................................................................................................................................................................275<br />
[Emigrazione e immigrazione]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 973 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Autorizzazione di un budget operativo ai sensi dell’art. 49, L.R. 29.11.2001, n. 39, a favore del Dirigente dell’Unità di Progetto<br />
Protezione Civile per acquisto di beni di consumo e forniture di servizi per attività di Protezione Civile e Antincendio Boschivo.<br />
Anno <strong>2013</strong>......................................................................................................................................................................................... 282<br />
[Bilancio e contabilità regionale]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 974 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Protezione Civile. <strong>Associazione</strong> Interregionale di Coordinamento e Documentazione per i problemi inerenti alla neve e alle<br />
valanghe: AINEVA. Quota associativa <strong>2013</strong>.................................................................................................................................... 285<br />
[Protezione civile e calamità naturali]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Organizzazione delle aziende UU.LL.SS.SS. e Ospedaliere. Linee guida per la predisposizione del nuovo atto aziendale, per<br />
l’organizzazione del Dipartimento di Prevenzione e per l’organizzazione del Distretto socio sanitario. Articoli 3, comma 1 bis e<br />
articolo 7 bis, comma 1 del D.Lgs. 502/1992 e s.m.e i.. L.R. 29 giugno 2012, n. 23....................................................................... 287<br />
[Sanità e igiene pubblica]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1004 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Attività di formazione iniziale finanziate dalla Regione Veneto. Approvazione studio per la rivalutazione delle Unità di Costo<br />
Standard per l’annualità <strong>2013</strong>/2014. (Regolamento CE n. 1081/2006)..............................................................................................318<br />
[Formazione professionale e lavoro]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1008 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
ESU-Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario di Venezia. Autorizzazione di atti relativi al personale. (DD.<br />
G.R. n. 1841 dell’08/11/2011 - n. 769 del 2/05/2012 - n. 2536 del 11/12/2012).................................................................................. 320<br />
[Enti regionali o a partecipazione regionale]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 10<strong>09</strong> del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
ESU-Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario di Venezia. Autorizzazione di atti relativi al personale (Dott.<br />
ssa Guzzo Chiara). (DD.G.R. n. 1841 dell’08/11/2011 - n. 769 del 2/05/2012 - n. 2536 del 11/12/2012).......................................... 324<br />
[Enti regionali o a partecipazione regionale]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1012 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa. Anno Scolastico 2014-2015. Linee guida. (D. Lgs. 112/1998, art.<br />
138).................................................................................................................................................................................................... 327<br />
[Istruzione scolastica]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1014 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Progetto di eccellenza turistica “Dolomiti Patrimonio Mondiale dell’Umanità”. Linea di intervento 3 “Fattore umano e competitività<br />
imprese” - Attività “Informazione e formazione”. Approvazione e finanziamento iniziative. Legge 27 dicembre 2006, n.<br />
296. <strong>Del</strong>iberazioni n. 1826/2011 e n. 1358 /2012............................................................................................................................... 343<br />
[Turismo]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1015 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Progetto “Buy Veneto” <strong>2013</strong>. Dodicesimo workshop Internazionale del Turismo nel Veneto. Venezia, 10 ottobre - 12 ottobre<br />
<strong>2013</strong>.................................................................................................................................................................................................... 347<br />
[Mostre, manifestazioni e convegni]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1016 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Iniziative di promozione turistico-culturale del Veneto nel mercato nazionale e internazionale in collaborazione con la Fondazione<br />
Arena di Verona. Piano esecutivo annuale di promozione turistica <strong>2013</strong>. Legge regionale 4 novembre 2002, n. 33............357<br />
[Turismo]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1017 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Progetto di eccellenza turistica a carattere autonomo regionale: “Valorizzazione e promozione integrata della Pedemontana<br />
<strong>Veneta</strong>”. Legge 27 dicembre 2006 n. 296, articolo 1, comma 1228 e legge 18 giugno 20<strong>09</strong> n. 69, articolo 18. Adozione del marchio<br />
turistico: ”Pedemontana <strong>Veneta</strong> - Itinerario di sorprese”..................................................................................................................359<br />
[Turismo]
10<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1018 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Programma U.E. di Cooperazione territoriale europea “Interreg IVC 2007-<strong>2013</strong>. Progetto CHARTS “Culture and Heritage<br />
Added value to Regional policies for Tourism Sustainability”. Codice Unico di Progetto H19I12000020007. Collaborazione con<br />
Veneto Lavoro per n. 495 del 3 aprile 2012...................................................................................................................................... 363<br />
[Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1019 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Programma Promozionale del Settore Secondario anno 2012. L.R. 24 dicembre 2004, n. 33. Riallocazione risorse. Progetto<br />
“Azioni di sostegno alla presenza veneta all’Expo 2015 di Milano”................................................................................................ 369<br />
[Secondario, settore]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1020 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
“Società agricola Alzo s.n. c. di Benedetti Pietro & C.”. Ratifica, ai sensi dell’articolo 6, comma 1, lettera d) della legge regionale<br />
10 dicembre 1973, n. 27, del decreto del Presidente della Giunta regionale del 7 giugno <strong>2013</strong>, n. 75, concernente il rilascio<br />
dell’autorizzazione unica alla costruzione e all’esercizio di un impianto di produzione di energia alimentato da biogas in Comune<br />
di Mozzecane (VR). Enel - Divisione Infrastrutture e Reti. Autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di un impianto di rete<br />
per la distribuzione dell’energia elettrica.......................................................................................................................................... 372<br />
[Energia e industria]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1021 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale - ATER di Belluno. Autorizzazione alla proroga dell’incarico di direttore fino<br />
alla naturale scadenza prevista dall’art. 11, comma 2, della Legge Regionale 9 marzo 1995, n. 10 (deliberazioni di Giunta regionale<br />
n. 3322 del 21 dicembre 2010, n. 1841 del 8 novembre 2011, n. 769 del 2 maggio 2012 e n. 2563 del 11 dicembre 2012).............. 382<br />
[Designazioni, elezioni e nomine]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1022 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale - ATER di Belluno. Contrattazione aziendale di secondo livello con le Organizzazioni<br />
Sindacali volta alla sottoscrizione del Piano Triennale <strong>2013</strong> - 2015 della produttività da riconoscere al personale dipendente<br />
(deliberazioni di Giunta regionale n. 3322 del 21/12/2010, n. 1841 del 8/11/2011, n. 769 del 2/5/2012 e n. 2563 del 11/12/2012)... 383<br />
[Enti regionali o a partecipazione regionale]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1023 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Piano nazionale di edilizia abitativa (D.P.C.M. 16 luglio 20<strong>09</strong>). Rimodulazione/rilocalizzazione degli interventi - nuova individuazione<br />
dei programmi finanziati................................................................................................................................................... 384<br />
[Edilizia abitativa]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1024 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Intervento finanziario della Regione in materia di Lavori Pubblici - Aggiornamento criteri e modalità di attuazione e gestione<br />
delle linee di spesa. (L.R. n. 27/03, artt. da 50 e 54)..........................................................................................................................391<br />
[Opere e lavori pubblici]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1025 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Sostegno finanziario ai lavori pubblici di interesse locale di importo fino a 200.000 euro - Anno <strong>2013</strong>. Terzo programma di<br />
riparto. (L.R. n. 27/2003, art. 50)...................................................................................................................................................... 393<br />
[Opere e lavori pubblici]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1026 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Disposizioni di prima attuazione della Lr 28 dicembre 2012, n. 48 recante “Misure per l’attuazione coordinata delle politiche<br />
regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, della corruzione nonché per la promozione della cultura<br />
della legalità e della cittadinanza responsabile”................................................................................................................................435<br />
[Sicurezza pubblica e polizia locale]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1027 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Ditta Costa Sviluppo SpA. Proroga termine di inizio lavori per la costruzione e l’esercizio di un impianto fotovoltaico della<br />
potenza di 27.398,880 kWp nel comune di Costa di Rovigo (RO). DPR 380/2001. .........................................................................438<br />
[Energia e industria]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1028 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Concessione di un contributo all’UNPLI - Comitato Provinciale di Padova per la realizzazione della manifestazione “Dal Mare<br />
alla Piazza”. Autorizzazione (art. 82, c.1 L.R. 11/2010)....................................................................................................................439<br />
[Mostre, manifestazioni e convegni]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1029 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Legge regionale 10 agosto 2012, n. 28 “Disciplina dell’agriturismo, ittiturismo e pescaturismo.” Disposizioni applicative tem-
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 11<br />
poranee per lo svolgimento dell’attività di pescaturismo nel corso dell’estate <strong>2013</strong>. Integrazione della DGR n. 604 del 3 maggio<br />
<strong>2013</strong>.................................................................................................................................................................................................... 441<br />
[Turismo]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1030 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Ratifica, ai sensi dell’articolo 6, comma 1, lettera d) della LR 10 dicembre 1973, n. 27, del decreto del Presidente della Giunta<br />
regionale n. 83 del 13 giugno <strong>2013</strong> avente per oggetto: ........................................................................................................................................................................................... 443<br />
[Agricoltura]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1031 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Autorizzazione all’affidamento di incarichi professionali per la formulazione di pareri sull’adeguamento degli strumenti urbanistici<br />
al Piano Ambientale del Parco Naturale Regionale del Fiume Sile. Disposizioni relative alla razionalizzazione, riordino<br />
e contenimento della spesa per il personale degli Enti strumentali della Regione del Veneto. D.G.R. n. 1841 del 8.11.2011; L.R.<br />
18.3.2011, n. 7, art. 10; D.G.R. n. 769 del 2.5.2012; D.G.R. n. 2563 del 11.12.2012.......................................................................... 446<br />
[Consulenze e incarichi professionali]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1032 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Autorizzazione all’affidamento di incarichi professionali per la realizzazione di filmati e DVD tematico, nonché spot e filmati<br />
televisivi del Parco Naturale Regionale del <strong>Del</strong>ta del Po. Disposizioni relative alla razionalizzazione, riordino e contenimento della<br />
spesa per il personale degli Enti strumentali della Regione del Veneto. D.G.R. n. 1841 del 8.11.2011; L.R. 18.3.2011, n. 7, art. 10;<br />
D.G.R. n. 769 del 2.5.2012; D.G.R. n. 2563 del 11.12.2012............................................................................................................... 448<br />
[Consulenze e incarichi professionali]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1036 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
D.G.R.V. n° 666 del 9/03/2010 riparto per l’esercizio 2010 del contributo ex art. 25 L.R. n. 9/2005. Cooperativa Sociale Self Help<br />
a r.l. ONLUS di Verona. Determinazioni......................................................................................................................................... 450<br />
[Edilizia ospedaliera]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1037 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
“Autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, socio sanitarie e sociali”. Rilascio del rinnovo dell’accreditamento<br />
istituzionale - con incremento della capacità ricettiva - al Centro di Servizi per persone anziane non autosufficienti “San Martino”<br />
con sede in Castelmassa RO Viale Fattori 2 (L.R. n. 22/2002) e parziale revoca della DGR n. 383 del 17febbraio 20<strong>09</strong>...............452<br />
[Servizi sociali]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1038 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
“Autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, socio sanitarie e sociali”. Rilascio del rinnovo dell’accreditamento<br />
istituzionale del Centro Diurno per persone con disabilità “Artè 1” e del Centro Diurno per persone con disabilità “Artè 2” entrambi<br />
con sede in Padova Via Due Palazzi 41 (L.R. n. 22/2002)............................................................................................................... 454<br />
[Servizi sociali]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1039 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
“Autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, socio sanitarie e sociali”. Rilascio dell’accreditamento istituzionale<br />
dei seguenti Centri di Servizi per persone con disabilità:<br />
• Centro Diurno per persone con disabilità Don Gnocchi con sede in Cosniga di San Vendemiano TV Via Dante 45;<br />
• Centro Diurno per persone con disabilità Al Colle con sede in Colle Umberto TV P.zza Don Vendrame 8;<br />
• Centro Diurno per persone con disabilità Città di Conegliano con sede in Conegliano TV Via Maggior Piovesana 13/L;<br />
• Centro Diurno per persone con disabilità Il Germoglio con sede in Ponte della Priula Susegana TV Via Munizioni 1;<br />
• Centro Diurno per persone con disabilità Codognè con sede in Codognè TV Via Crispi 34<br />
(L.R. n. 22/2002)......................................................................................................................................................................... 456<br />
[Servizi sociali]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1040 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
“Autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, socio sanitarie e sociali”. Rilascio dell’accreditamento istituzionale<br />
del Centro Diurno per persone con disabilità “Nuovo Sant’Alberto Magno” e della Comunità Alloggio per persone con disabilità<br />
“Nuova Cipressina” entrambi con sede in Mestre VE Via Sant’Alberto Magno 1 (L.R. n. 22/2002)..............................................458<br />
[Servizi sociali]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1041 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
“Autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, socio sanitarie e sociali”. Rilascio dell’accreditamento istituzionale<br />
della Comunità Alloggio per persone con disabilità “Abitare il Tempo” con sede in Padova Via del Bigolo 100 (L.R. n. 22/2002)........460<br />
[Servizi sociali]
12<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1042 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
“Autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, socio sanitarie e sociali”. Rilascio dell’accreditamento istituzionale della<br />
Comunità Alloggio per persone con disabilità “Nico Frigo” con sede in Cesuna di Roana VI Via Brunialti 37 (L.R. n. 22/2002)......... 462<br />
[Servizi sociali]<br />
DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1043 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
“Autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, socio sanitarie e sociali”. Rilascio dell’accreditamento istituzionale<br />
della Comunità Alloggio per persone con disabilità Sant’Alvise con sede in Cannaregio 3144 Venezia (L.R. n. 22/2002).......... 464<br />
[Servizi sociali]
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 13<br />
PARTE SECONDA<br />
CIRCOLARI, DECRETI, ORDINANZE E DELIBERAZIONI<br />
Sezione prima<br />
DECRETI DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE<br />
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 84 del 14 giugno <strong>2013</strong><br />
Azienda regionale per i settori agricolo, forestale e agroalimentare “Veneto Agricoltura”. Nomina Commissario Straordinario.<br />
[Designazioni, elezioni e nomine]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Il provvedimento nomina il Commissario Straordinario dell’Azienda regionale per i settori agricolo, forestale e agroalimentare<br />
“Veneto Agricoltura”.<br />
Il Presidente<br />
Visto l’art. 3 della legge regionale 5 settembre 1997 n. 35 “Istituzione dell’Azienda regionale per i settori agricolo, forestale e<br />
agroalimentare “Veneto Agricoltura”” che individua quali Organi dell’Azienda, l’Amministratore unico e il Collegio dei revisori<br />
dei conti;<br />
Visto il comma 1 dell’art. 4, della medesima L.R. n. 35/1997, che dispone che l’Amministratore unico sia nominato dal Consiglio<br />
regionale, su proposta della Giunta, per la durata di tre anni e che alla scadenza possa essere confermato nella carica fino alla<br />
fine della legislatura;<br />
Visto l’art. 6 della legge regionale 1 settembre 1972, n. 12, come modificato/integrato dall’art. 6 della legge regionale 10 dicembre<br />
1973, n. 27;<br />
Vista la legge 15 luglio 1994, n. 444 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 16 maggio 1994, n. 293, recante<br />
disciplina della proroga degli organi amministrativi”;<br />
Vista la legge regionale statutaria 17 aprile 2012, n. 1;<br />
Rilevato che con deliberazione del Consiglio Regionale del Veneto n. 55 del 14 maggio 20<strong>09</strong> il signor Paolo Pizzolato è stato<br />
nominato Amministratore Unico dell’Azienda regionale Veneto Agricoltura e che l’insediamento di tale Amministratore è avvenuto<br />
in data 20 maggio 20<strong>09</strong>;<br />
Considerato che la Giunta regionale in data 17 aprile 2012 ha approvato la deliberazione n. 24/CR “Proposta al Consiglio regionale<br />
per la conferma fino al termine della 9^ legislatura dell'Amministratore unico dell'Azienda regionale per i settori agricolo,<br />
forestale e agro alimentare ''Veneto Agricoltura'' (lr n. 35/1997 art. 4, comma 1).”;<br />
Richiamato il decreto del Presidente del Consiglio Regionale del Veneto n. 1 del 3 luglio 2012 col quale il suddetto Amministratore<br />
Unico è stato confermato in via sostitutiva, ai sensi dell’articolo 4, comma 2 della legge 15 luglio 1994 n. 444, fino a tutto<br />
il 31 ottobre 2012;<br />
Considerato che, ai sensi dell’articolo 3 della medesima L. n. 444/1994, gli organi amministrativi non ricostituiti nel termine<br />
previsto sono prorogati per non più di quarantacinque giorni, decorrenti dal giorno della scadenza del termine medesimo;<br />
STANTE che entro il 15 dicembre 2012, quarantacinquesimo giorno decorrente dal 31 ottobre 2012, non è intervenuto alcun<br />
provvedimento del Consiglio Regionale;<br />
Visto il decreto del Presidente della Giunta regionale del Veneto n. 217 del 16 dicembre 2012 con cui veniva nominato il Commissario<br />
Straordinario dell’Azienda regionale per i settori agricolo, forestale e agroalimentare “Veneto Agricoltura”, con attribuzione<br />
dei poteri conferiti dalla L. R. n. 35/1997 all’Amministratore unico di tale Azienda per la durata di sei mesi, salvo anticipata cessazione<br />
a seguito della nomina del nuovo Amministratore unico, deliberata da parte del Consiglio regionale, e/o dell’approvazione del<br />
PDL n. 275/2012 di riorganizzazione dell’Azienda tramite Istituzione dell’Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario;<br />
Vista la nota prot. n. 232867 del 31 maggio <strong>2013</strong> con cui il Presidente della Giunta regionale chiedeva al Presidente del Consiglio<br />
regionale, in considerazione della prossima scadenza del Commissario straordinario di Veneto Agricoltura (16 giugno <strong>2013</strong>), se il<br />
Consiglio regionale era intenzionato ad esercitare il potere di nomina previsto dal primo comma dell’art.4 della L.R. 5 settembre<br />
1997, n. 35;<br />
Considerato che alla data odierna non è pervenuta alcuna comunicazione in tal senso da parte del Consiglio regionale;<br />
Ravvisata la necessità, per ragioni di pubblico interesse, di assicurare il funzionamento dell’Azienda regionale Veneto Agricoltura<br />
e di garantire il legittimo esercizio dei poteri di amministrazione e legale rappresentanza del medesimo Ente, come previsti<br />
dall’art. 5 della L. R. n. 35/1997, nelle more della nomina del nuovo Amministratore unico da deliberarsi da parte del Consiglio<br />
regionale e/o dell’approvazione del PDL n. 275/2012 di riorganizzazione dell’Azienda tramite Istituzione dell’Agenzia veneta per<br />
l’innovazione nel settore primario;
14<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
Considerato che, per analoga fattispecie, l’art. 4, comma 2, della legge regionale n. 35/1997 dispone che i poteri dell’Amministratore<br />
unico sono attribuiti ad un commissario straordinario nominato dalla Giunta regionale per un periodo di sei mesi entro i<br />
quali deve essere nominato un nuovo Amministratore;<br />
Ritenuto, pertanto, di nominare un commissario straordinario per un periodo di dodici mesi, salvo anticipata cessazione a seguito<br />
della nomina del nuovo Amministratore unico, deliberata da parte del Consiglio regionale, e/o dell’approvazione del PDL n.<br />
275/2012 di riorganizzazione dell’Azienda tramite Istituzione dell’Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario;<br />
Effettuate le opportune verifiche ed in considerazione dei necessari requisiti di professionalità ed esperienza richiesti per lo<br />
svolgimento dell’incarico di Commissario Straordinario dell’Ente regionale in argomento nonché della opportunità di garantire<br />
continuità all’azione di conduzione dell’Azienda;<br />
Visto il D.Lgs. 8 aprile <strong>2013</strong>, n. 39, recante “Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso<br />
le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell'articolo 1, commi 49 e 50, della legge 6<br />
novembre 2012, n. 190”;<br />
Considerata l’urgenza che non consente di provvedere con deliberazione della Giunta regionale, per cui è necessario adottare<br />
il presente decreto da ratificare nella prima seduta di Giunta,<br />
decreta<br />
1. il sig. Giuseppe Nezzo, nato a Badia Polesine il 4 ottobre 1950, è nominato Commissario Straordinario dell’Azienda regionale<br />
per i settori agricolo, forestale e agroalimentare “Veneto Agricoltura”, con attribuzione dei poteri conferiti dalla L.R. n. 35/1997<br />
all’Amministratore unico di tale Azienda, dando atto che il medesimo è in possesso dei requisiti di professionalità ed esperienza<br />
richiesti per lo svolgimento dell'incarico, come da curriculum vitae pubblicato nel sito istituzionale della Giunta regionale;<br />
2. la nomina di cui al punto 1, previa acquisizione di specifica attestazione da cui risulti l’insussistenza delle ipotesi di inconferibilità<br />
e incompatibilità di cui al D.Lgs. n. 39/<strong>2013</strong>, ha decorrenza dal 17 giugno <strong>2013</strong> e durata di dodici mesi, salvo anticipata<br />
cessazione a seguito della nomina del nuovo Amministratore unico, deliberata da parte del Consiglio regionale, e/o dell’approvazione<br />
del PDL n. 275/2012 di riorganizzazione dell’Azienda tramite Istituzione dell’Agenzia veneta per l’innovazione nel settore<br />
primario;<br />
3. al suddetto Commissario Straordinario è riconosciuto esclusivamente il rimborso delle spese eventualmente sostenute, con<br />
onere a carico dell’Azienda regionale Veneto Agricoltura;<br />
4. il presente decreto sarà comunicato all’interessato, all’Azienda regionale Veneto Agricoltura e al Consiglio regionale;<br />
5. il presente decreto sarà sottoposto alla Giunta regionale, per la ratifica, nella prima seduta utile;<br />
6. la Direzione regionale Agroambiente è incaricata dell’esecuzione del presente decreto;<br />
7. il presente decreto sarà pubblicato nel Bollettino ufficiale della Regione del Veneto.<br />
Luca Zaia
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 15<br />
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 85 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Autorizzazione a costituirsi nel giudizio, con istanza cautelare, promosso avanti il Tar Veneto da Piazza Francesco Giuseppe<br />
e Bordignon Maria contro Regione Veneto ed altri.<br />
[Affari legali e contenzioso]<br />
Luca Zaia
16<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 86 del 25 giugno <strong>2013</strong><br />
Autorizzazione a costituirsi in giudizio in numero 3 ricorsi e/o citazioni proposti avanti gli organi di Giustizia Amministrativa,<br />
Ordinaria e Tributaria.<br />
[Affari legali e contenzioso]<br />
Luca Zaia
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 17<br />
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 87 del 25 giugno <strong>2013</strong><br />
Autorizzazione a costituirsi nel giudizio, con istanza cautelare, promosso avanti il Tar Veneto da C.C.C. - Cantieri Costruzioni<br />
Cemento s.p.a. contro Regione Veneto ed altri.<br />
[Affari legali e contenzioso]<br />
Luca Zaia
18<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 88 del 25 giugno <strong>2013</strong><br />
Assemblea ordinaria dell’<strong>Associazione</strong> Informest del 27 giugno <strong>2013</strong> alle ore 12.00.<br />
[Enti regionali o a partecipazione regionale]<br />
Il Presidente<br />
Vista la legge 19/1991;<br />
Vista la L.R. 38/1991;<br />
Vista la nota n. 208 del 20 maggio <strong>2013</strong> con cui è stata comunicata la convocazione dell'assemblea ordinaria dell’<strong>Associazione</strong><br />
Informest, partecipata dalla Regione del Veneto per il 16,8851 % del capitale sociale, che si terrà presso la sede dell’<strong>Associazione</strong><br />
in Gorizia, Via Cadorna n. 36, il giorno 25 giugno <strong>2013</strong>, ore 20.00 in prima convocazione e, occorrendo, in seconda convocazione<br />
presso la CCIAA di Gorizia, per il giorno 27 giugno <strong>2013</strong>, alle ore 12.00, per discutere e deliberare sul seguente:<br />
ORDINE DEL GIORNO<br />
1. Approvazione Bilancio al 31 dicembre 2012 ai sensi dell’art. 7 dello Statuto dell’<strong>Associazione</strong>;<br />
2. Varie ed eventuali;<br />
Ritenuto necessario partecipare all’assemblea ordinaria dell’<strong>Associazione</strong> Informest, dando specifiche direttive al rappresentante<br />
regionale;<br />
Vista la documentazione trasmessa dall’<strong>Associazione</strong>, composta di bilancio al 31 dicembre 2012, nota integrativa, relazione<br />
sulla gestione e relazione del Collegio dei Revisori;<br />
Preso atto che l’<strong>Associazione</strong> ha chiuso l’esercizio con un risultato d’esercizio pari a € 0,00, utilizzando il fondo di dotazione<br />
per la copertura dei costi per un importo di € 960.214,71, già autorizzato in fase di approvazione del bilancio preventivo 2012 per<br />
€ 1.3<strong>09</strong>.278,63 che quindi a consuntivo registra un miglioramento di € 349.063,92;<br />
Considerato che per l’anno 2011 l’utilizzo del fondo di dotazione era stato pari ad € 1.137.768,49;<br />
Preso atto che il “Valore della produzione” pari ad € 3.640.632,79, è in crescita rispetto al 2011 del 4,01 %; tale variazione<br />
positiva va individuata principalmente nell’aumento della posta contabile “Valore delle vendite e delle prestazioni”, il cui valore è<br />
passato da € 2.354.575,22 ad € 2.663.658,08 (con una variazione del 13,13 %);<br />
Rilevato che dalla documentazione trasmessa risulta che gli “Altri ricavi e proventi - contributi - trasferimento fondo L. 19/91”<br />
registrano un decremento del 14,72 % e si attestano su un valore complessivo pari a € 976.974,71; tale posta contabile comprende anche<br />
l’ammontare del fondo di dotazione utilizzato nel 2012, il cui utilizzo complessivo, come già rappresentato, è pari ad € 960.214,71;<br />
Rilevato che i “Costi della produzione” sono stati complessivamente in crescita rispetto al 2011 registrando una variazione del<br />
4,74 %, attestandosi su un totale di € 3.818.054,38; nello specifico sono aumentati i “Costi per servizi” (variazione del 6,49 %) attestandosi<br />
su un valore di € 2.125.<strong>09</strong>4,56 e i “Costi per il personale” (variazione del 3,77 %) per complessivi € 1.595.612,97;<br />
Rilevato che, per quanto riguarda i costi per servizi, vi è la diminuzione rispetto al precedente esercizio dei costi per gli organi<br />
sociali che sono passati da € 215.443,53 ad € 135.074,14;<br />
Rilevato che sono diminuiti gli “Ammortamenti e svalutazioni” (variazione -20,<strong>09</strong> %) con un valore di bilancio di € 61.051,23<br />
e i “Costi per godimento di beni di terzi” (variazione -5,36 %) con un valore a bilancio di € 5.808,00;<br />
Preso atto che la “Differenza tra Valore e Costi della produzione” registra un saldo negativo pari a € -177.421,59, con un decremento<br />
rispetto all’esercizio precedente quando tale valore era pari a € -144.902,92;<br />
Rilevato che, con riferimento alla gestione finanziaria, vi è un saldo positivo di € 286.538,80, determinato da un incremento<br />
degli “Altri proventi finanziari” (15,84 % rispetto al 2011), con un valore a bilancio di € 287.075,19;<br />
Rilevato che la voce ”Utile ante imposte” riporta un valore pari ad € 1<strong>09</strong>.117,21 e le “Imposte di esercizio” incidono sullo stesso<br />
per egual misura;<br />
Rilevato che, per quanto concerne, invece, l’analisi delle voci dello Stato Patrimoniale, si registra un decremento delle “Immobilizzazioni”<br />
del 29,04 % con un valore di bilancio di € 6.115.460,98, determinato dalla riduzione delle “Immobilizzazioni finanziarie”,<br />
il cui importo è passato da € 8.034.614,31 del 2011 a € 5.519.826,32 del 2012 (-31,30 %) e delle “Immobilizzazioni immateriali” il<br />
cui valore è passato da € 28.036,49 ad € 19.030,24. Contrariamente, le “Immobilizzazioni materiali” hanno subito una crescita del<br />
3,88 % attestandosi su un importo complessivo di € 576.604,42;<br />
Rilevato che la voce “Attivo circolante” evidenzia un incremento del 41,88 % attestandosi su un importo di € 8.807.964,10 e che<br />
tale variazione è attribuibile ad una crescita di € 629.024,46 della voce “Crediti” per un importo complessivo a valere sul bilancio<br />
2012 di € 1.933.918,02, e che registrano altresì un incremento le “Disponibilità liquide” passate da € 3.701.439,72 a € 4.616.792,74;<br />
Rilevato che, relativamente alla parte passiva dello Stato Patrimoniale, vi è una crescita dei “Debiti” del 38,83 %, il cui ammontare<br />
passa da € 2.459.608,05 a € 3.414.554,71, e che tale variazione è riconducibile principalmente ad un incremento della posta<br />
contabile “Anticipi ricevuti” con un valore totale di bilancio di € 2.676.617,89 (61,02 % rispetto al 2011), rappresentati da anticipazioni<br />
ricevute su progetti in corso di svolgimento;<br />
Considerato che, per quanto riguarda la società Informest Consulting srl, interamente partecipata da Informest, essa ha chiuso<br />
l’esercizio 2012 con un utile di € 1.841,00;<br />
Rilevato che, con riferimento all’attività posta in essere dall’<strong>Associazione</strong> nel corso del 2012, si sono rafforzati i rapporti con i<br />
propri Soci fondatori, in particolare, con le regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto, e che l’<strong>Associazione</strong> ha consolidato un costante<br />
e strutturato rapporto nell’ambito dello sviluppo di attività di internazionalizzazione delle Regioni stesse, sia nella acquisizione di<br />
un costante volume di nuove progettualità, che nella gestione di progetti già esistenti;
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 19<br />
Rilevato che Informest, in tali attività, ha coinvolto molteplici istituzioni presenti sul territorio del Nordest da cui sono scaturite,<br />
in un’ottica di sistema, nuove opportunità bilaterali, con un forte incremento della loro presenza nei paesi di riferimento<br />
dell’<strong>Associazione</strong>;<br />
Rilevato che nel 2012 Informest ha gestito n. 38 progetti finanziati dall’Unione Europea, dallo Stato Italiano attraverso la Legge<br />
84/2001 e dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia; tali progetti si possono raggruppare in diverse categorie settoriali, in particolare:<br />
settore trasporti, settore produttivo, sviluppo locale, turismo, energia - ambiente, cultura e cooperazione istituzionale;<br />
Considerato che la relazione del Collegio dei Revisori esprime parere favorevole all’approvazione del bilancio e nel contempo<br />
“raccomanda la più puntuale attenzione in tema di contenimento della spesa con particolare riferimento al costo del personale,<br />
anche in ottemperanza alle linee guida di cui al DL 78/2010 e succ. modifiche”;<br />
Visto l’articolo 6 della legge regionale 1 settembre 1972, n. 12, come modificato dall’articolo 6 della legge regionale 10 dicembre<br />
1973, n. 27;<br />
Considerato che ricorrono i presupposti di cui al primo comma, lett. d) del citato articolo 6 della legge regionale n. 27/1973;<br />
Tenuto conto che il presente atto sarà sottoposto alla ratifica della Giunta regionale nella prima seduta utile;<br />
decreta<br />
1. in relazione al primo punto all’ordine del giorno, di approvare il bilancio di esercizio 2012 dell’<strong>Associazione</strong> Informest e di<br />
prendere atto che il Fondo di Dotazione è stato utilizzato a copertura dei costi per l’importo di € 960.214,71, e che, pertanto, dopo<br />
tale operazione lo stesso risulterà essere pari a € 10.556.158,99;<br />
2. sempre in relazione al primo punto all’ordine del giorno, di invitare l’<strong>Associazione</strong> ad adottare misure idonee volte a contenere<br />
i costi, anche in ottemperanza ai principi di cui al DL 78/2010;<br />
3. di incaricare il Dott. Massimo Picciolato o, in caso di sua assenza o impedimento, il Dott. Corrado Casagrande, con procura<br />
speciale del Presidente della Giunta Regionale, di rappresentare la Regione del Veneto in sede di partecipazione all’Assemblea<br />
ordinaria di Informest secondo quanto indicato nel presente provvedimento;<br />
4. di incaricare la Direzione Regionale Attività Ispettiva e Partecipazioni Societarie dell’esecuzione del presente atto;<br />
5. di dare atto che il presente decreto non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />
6. di pubblicare il presente decreto nel Bollettino Ufficiale della Regione.<br />
Luca Zaia
20<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 89 del 25 giugno <strong>2013</strong><br />
Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale della Provincia di Padova. <strong>Del</strong>iberazione del Consiglio di Amministrazione<br />
n. 1312-433 del 23.05.<strong>2013</strong> “Approvazione Regolamento condomini ed autogestioni nell’edilizia residenziale pubblica”.<br />
[Enti regionali o a partecipazione regionale]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Con il presente decreto si provvede con i poteri della Giunta Regionale alla richiesta di chiarimenti sul provvedimento inviato<br />
al controllo, in relazione alla scadenza dei termini di cui alla L.R. 53/93.<br />
Il Presidente<br />
Vista la L.R. 18 dicembre 1993, n. 53.<br />
Vista la L.R. 9 marzo 1995, n. 10.<br />
Premesso che l’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale (ATER) di Padova ha trasmesso alla Giunta Regionale la deliberazione<br />
del Consiglio di Amministrazione n. 1312-433 del 23.05.<strong>2013</strong> “Approvazione Regolamento condomini ed autogestioni<br />
nell’edilizia residenziale pubblica” ai fini del controllo sotto il profilo della legittimità e del merito ai sensi dell’art. 3 della L.R.<br />
53/1993 e successive modificazioni.<br />
Premesso, inoltre, che è stata svolta la regolare istruttoria della pratica e che è stato acquisito il parere della Struttura regionale<br />
competente in materia.<br />
Ritenuto necessario acquisire elementi in ordine ai seguenti rilievi:<br />
- al sottoparagrafo “Condomini costituiti”, l’Ufficio Inquilinato dell’ATER di Padova è tenuto a partecipare sempre alle assemblee,<br />
non solamente laddove vi sia necessità di controlli afferenti alla legittimità o ne ravvisi l’importanza circa eventuali esposizioni<br />
giudiziali, sia che sia in maggioranza, sia che sia in minoranza, al fine di:<br />
1. verificare i bilanci preventivi e consuntivi e procedere alla loro conservazione;<br />
2. proporre impugnazioni e/o modifiche alle situazioni condominiali in base alle proprie esigenze, tenendo conto delle istanze<br />
degli altri proprietari;<br />
3. procedere alla liquidazione delle quote di competenza nei 6 mesi successivi all’approvazione dei bilanci;<br />
4. verificare e controllare i verbali procedendo alla loro archiviazione;<br />
- al paragrafo “AUTOGESTIONI”, queste devono essere sempre costituite. Si precisa tuttavia, a margine, che non è chiaro quali<br />
siano le situazioni semplici citate nel sottoparagrafo autogestioni non costituite in cui la gestione delle forniture viene lasciata<br />
alla conduzione diretta degli inquilini.<br />
Come in caso di condominio, anche per le autogestioni, sarebbe opportuno che l’Azienda partecipasse sempre alle assemblee<br />
come sopra.<br />
- al paragrafo “AMMINISTRATORI”, l’incarico di amministratore ha la durata di un anno, salvo esplicito e formale rinnovo<br />
deliberato dall’assemblea. L’assemblea tuttavia è tenuta a deliberare in merito alla revoca motivata o alle dimissioni dell’attuale<br />
amministratore o alla nomina di un nuovo amministratore, come stabilito dall’art. 1129 c.c. recentemente modificato dalla Legge<br />
220/2012.<br />
- al sottoparagrafo “servizi di manutenzione”, l’Ufficio Manutenzione dell’Azienda partecipa sempre alle assemblee laddove<br />
debba essere deliberato l’affidamento di servizi di manutenzione e non solamente in caso di lavori di rilevanza concernenti la<br />
sicurezza e l’onerosità dei medesimi.<br />
Ravvisata la necessità, indifferibile e urgente, di provvedere tempestivamente con i poteri della Giunta Regionale alla richiesta<br />
di chiarimenti sul provvedimento inviato al controllo, in relazione alla scadenza dei termini di cui alla L.R. n. 53/93 per l’esercizio<br />
della funzione, fatta salva la successiva ratifica della Giunta Regionale nella prima seduta utile.<br />
Visto il parere dell’Unità di Progetto Edilizia Abitativa, prot. n. 259883 del 18.06.<strong>2013</strong>.<br />
Visto l’art. 52 dello Statuto della Regione del Veneto, nonché l’art. 6 della L.R. 1.<strong>09</strong>.1972, n. 12 e l’art. 6 della L.R. 10.12.1973,<br />
n. 27.<br />
Decreta<br />
1. di chiedere chiarimenti sulla deliberazione del Consiglio di Amministrazione dell’ATER di Padova n. 1312-433 del 23.05.<strong>2013</strong><br />
“Approvazione Regolamento condomini ed autogestioni nell’edilizia residenziale pubblica”;<br />
2. di sottoporre il presente provvedimento alla ratifica della Giunta Regionale, ex art. 6 L.R. 10.12.1973, n. 27 nella prima<br />
seduta utile;<br />
3. di incaricare la Direzione Regionale Enti Locali, Persone Giuridiche e Controllo Atti dell’esecuzione del presente atto;<br />
4. di pubblicare il presente decreto nel Bollettino Ufficiale della Regione.<br />
Luca Zaia
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 21<br />
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 90 del 26 giugno <strong>2013</strong><br />
Patto verticale incentivato <strong>2013</strong> - Riparto dell’ulteriore plafond a disposizione a seguito delle modifiche introdotte, con<br />
la legge 6 giugno <strong>2013</strong>, n. 64 di conversione del D.L. 35/<strong>2013</strong>, ai commi da 122 a 125, dell’articolo 1 della legge 24 dicembre<br />
2012, n. 228.<br />
[Bilancio e contabilità regionale]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Approvazione del riparto dell’ulteriore plafond a disposizione per il Patto verticale incentivato <strong>2013</strong> a seguito delle modifiche<br />
introdotte, con la legge 6 giugno <strong>2013</strong>, n. 64 di conversione del D.L. 35/<strong>2013</strong>, ai commi da 122 a 125, dell’articolo 1 della legge 24<br />
dicembre 2012, n. 228.<br />
Il Presidente<br />
Premesso che, previa condivisione in sede di Conferenza permanente Regione-Autonomie Locali nella seduta dell’ 11 giugno<br />
<strong>2013</strong>, la Regione del Veneto, con D.P.G.R n. 82 del 13 giugno <strong>2013</strong>, ha avviato una nuova procedura operativa attuativa del Patto<br />
verticale incentivato <strong>2013</strong> a seguito delle modifiche introdotte con la legge 6 giugno <strong>2013</strong>, n. 64 di conversione del D.L. 35/<strong>2013</strong> ai<br />
commi da 122 a 125, dell’articolo 1 della legge 24 dicembre 2012, n. 228, individuando ed approvando altresì le modalità applicative<br />
per ogni tipologia di Ente locale interessato;<br />
Considerato che, al fine di usufruire dell’intero contributo concesso con Legge 6 giugno <strong>2013</strong>, n. 64, la Regione del Veneto ha<br />
messo a disposizione, con l’istituto del patto verticale incentivato, un ulteriore plafond di complessivi euro 30.000.000,00, di cui<br />
euro 22.500.000,00 a favore dei Comuni ed euro 7.500.000,00 a favore delle Province;<br />
Considerato che, ai sensi dell’articolo 1, comma 138 della Legge n. 220/2010, la Regione del Veneto ridetermina i propri obiettivi<br />
programmatici in termini di competenza eurocompatibile e di competenza finanziaria, riducendoli dello stesso importo;<br />
Richiamate le modalità applicative per ogni tipologia di Ente locale interessato, così come stabilite con il D.P.G.R n. 82 del 13<br />
giugno <strong>2013</strong> già richiamato;<br />
Considerato che la Direzione Enti Locali, Persone Giuridiche e Controllo Atti, incaricata dal D.P.G.R n. 82/<strong>2013</strong> della verifica<br />
delle domande pervenute e dell’inoltro dell’elenco delle sole domande pervenute correttamente e dichiarate ammissibili, con note<br />
prot. n. 269713 e prot. n. 27<strong>09</strong>35 del 25 giugno <strong>2013</strong> ha trasmesso alla Direzione Bilancio l’elenco delle domande regolarmente<br />
pervenute nonché quelle da escludere per le motivazioni specificate e che di seguito si riportano:<br />
• con riferimento alle province n. 6 richieste/attestazioni validamente pervenute;<br />
• con riferimento ai Comuni, n. 216 richieste/attestazioni validamente pervenute nei termini e n. 3 richieste/attestazioni trasmesse<br />
oltre il termine perentorio del 21/06/<strong>2013</strong> (Comune di Enego, Comune di Pozzoleone e Comune di Monastier di Treviso);<br />
Constatata la necessità di escludere dalla ripartizione dei plafond le richieste/attestazioni del Comune di Enego, del Comune di<br />
Pozzoleone e del Comune di Monastier di Treviso in quanto pervenute fuori termine;<br />
Preso atto che come condiviso all’unanimità in sede di Conferenza permanente Regione Autonomie Locali nella seduta del 11<br />
giugno <strong>2013</strong>, è necessario riservare, a valere sul plafond a disposizione dei comuni, una quota di euro 34.000,00 a favore del Comune<br />
di La Valle Agordina e una di euro 32.000,00 a favore del Comune di San Stino di Livenza, che con il riparto di cui al D.P.G.R. n. 71<br />
del 30 maggio <strong>2013</strong> hanno beneficiato di un importo inferiore rispetto a quello loro spettante a seguito di alcuni errori materiali;<br />
Preso atto che in applicazione dei criteri di riparto di cui al D.P.G.R n. 82/<strong>2013</strong>, sulla base delle domande pervenute, al netto<br />
dei 66.000,00 euro da riservare ai comuni La Valle Agordina e di San Stino di Livenza, si individuano n. 2 distinti plafond come<br />
di seguito specificati:<br />
• Plafond A, a favore delle Province, di importo pari a euro 7.500.000,00;<br />
• Plafond B, a favore dei Comuni tra 1.000 e 5.000 abitanti, di importo pari a euro 22.434.000,00;<br />
Considerato che le domande utili pervenute, suddivise con riferimento a ciascun specifico plafond di riferimento, sono le seguenti:<br />
• Plafond A: n. 6 domande utili pervenute dalle Province;<br />
• Plafond B: n. 216 domande utili pervenuta dai Comuni tra 1.000 e 5.000 abitanti;<br />
Si propone pertanto di approvare la ripartizione dei plafond anzidetti indicando l’entità degli spazi finanziari attribuibili ad ogni<br />
Ente Locale avente diritto come dagli Allegati A), e B), al presente provvedimento quali parti integranti il medesimo;<br />
Preso atto che, nei limiti della quota indicata negli Allegati A), e B), ciascun Ente avente diritto è autorizzato con il presente provvedimento<br />
a peggiorare il proprio saldo programmatico relativo al Patto di stabilità interno <strong>2013</strong> al fine di favorire il pagamento di obbligazioni<br />
di parte capitale assunte, secondo quanto previsto dall’art.1, comma 124, della Legge n. 228/2012 e successive modifiche;<br />
Preso atto che, con la nuova normativa introdotta dalla Legge 64/<strong>2013</strong>, anche gli Enti locali già beneficiari del riparto di cui al<br />
D.P.G.R. n. 71 del 30 maggio <strong>2013</strong> sono autorizzati a peggiorare l’obiettivo relativo al proprio Patto di stabilità interno <strong>2013</strong> per effettuare<br />
sia pagamenti di residui passivi in conto capitale in favore dei creditori, sia pagamenti di obbligazioni di parte capitale assunte;<br />
Dato atto CHE, come stabilito dal D.P.G.R n. 82/<strong>2013</strong>, gli Enti Locali destinatari degli spazi finanziari indicati negli Allegati<br />
A), e B), qualora utilizzino il plafond loro concesso nel <strong>2013</strong> per una quota inferiore al 100%, saranno esclusi dai benefici derivanti<br />
dall’eventuale applicazione del Patto verticale incentivato per l’anno 2014;<br />
Ritenuto opportuno che, venga consentito all’ANCI e all’UPI regionali di effettuare, con il coordinamento della Direzione Enti<br />
locali, Persone Giuridiche e controllo Atti, il monitoraggio relativo all’effettivo utilizzo del plafond concesso agli Enti locali del<br />
territorio trasmettendo alla medesima Direzione, entro il 31.03.2014, un apposito prospetto dimostrativo della posizione di ogni<br />
Ente beneficiario;
22<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
Ritenuto di incaricare la Direzione regionale Enti Locali, Persone Giuridiche e Controllo Atti di comunicare, entro il termine<br />
del 30 giugno <strong>2013</strong>, agli Enti Locali interessati dall’intervento regionale la quota di plafond loro attribuita entro la quale sono<br />
autorizzati dal presente provvedimento a peggiorare il proprio saldo programmatico, nonché la Direzione regionale Bilancio di<br />
comunicare entro il 30.06.<strong>2013</strong> al Ministero dell’Economia e delle Finanze gli elementi informativi occorrenti per la verifica del<br />
mantenimento dei saldi di finanza pubblica;<br />
considerati i tempi ristretti per la conclusione della procedura;<br />
Ritenuto pertanto di dover necessariamente agire in via d’urgenza ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 6 della L.R. 27/1973,<br />
alla ripartizione dei plafond come sopra individuati tra tutti gli Enti locali che hanno fatto utilmente richiesta ai sensi del D.P.G.R.<br />
già richiamato;<br />
Vista la Legge 6 giugno <strong>2013</strong>, n. 64;<br />
Visto il Decreto legge 8 aprile <strong>2013</strong>, n. 35;<br />
Visto l’art. 1, commi 122-125, della Legge 24 dicembre 2012, n. 228;<br />
Vista la Legge 13 dicembre 2010, n. 220;<br />
Vista la Circolare della Ragioneria dello Stato n. 5 del 7 febbraio <strong>2013</strong>;<br />
Visto il D.P.G.R n. 82 del 13 giugno <strong>2013</strong>;<br />
decreta<br />
1. di approvare le premesse quali parte integrante del presente provvedimento;<br />
2. di destinare, per le motivazioni già esposte in premessa, a valere sul plafond a disposizione dei Comuni, una quota di euro<br />
34.000,00 a favore del Comune di La Valle Agordina e una quota di euro 32.000,00 a favore del Comune di San Stino di Livenza,<br />
come da Allegato B) al presente provvedimento quale parte integrante il medesimo;<br />
3. di individuare, in applicazione dei criteri di riparto di cui al D.P.G.R n. 82 del 13 giugno <strong>2013</strong> e sulla base delle domande<br />
pervenute, n. 2 distinti plafond come di seguito specificati:<br />
• Plafond A, a favore delle Province, di importo pari a euro 7.500.000,00;<br />
• Plafond B, a favore dei Comuni tra 1.000 e 5.000 abitanti, di importo pari a euro 22.434.000,00;<br />
4. di escludere dalla ripartizione dei plafond le richieste/attestazioni del Comune di Enego, del Comune di Pozzoleone e del<br />
Comune di Monastier di Treviso in quanto pervenuti fuori termine;<br />
5. di prendere atto che le domande utili pervenute ai fini del riparto, suddivise con riferimento a ciascuno specifico plafond di<br />
riferimento, sono le seguenti:<br />
• Plafond A: n. 6 domande utili pervenute dalle Province,<br />
• Plafond B: n. 216 domande utili pervenute dai Comuni tra 1.000 e 5.000 abitanti;<br />
6. di approvare conseguentemente, in applicazione dei criteri di riparto di cui al D.P.G.R n. 82 del 13 giugno <strong>2013</strong>, la ripartizione<br />
dei plafond di cui al punto 3, tutto arrotondato alle migliaia di Euro, e come risultante dagli Allegati A), e B) al presente<br />
provvedimento quali parti integranti il medesimo;<br />
7. di autorizzare gli Enti locali indicati negli Allegati A), e B) a peggiorare il proprio obiettivo relativo al Patto di stabilità<br />
interno <strong>2013</strong> nei limiti degli importi ivi indicati ed esclusivamente al fine di favorire il pagamento di obbligazioni di parte capitale<br />
assunte, secondo quanto previsto dall’art.1, comma 124, della Legge n. 228/2012 e successive modifiche;<br />
8. di dare atto che, con la nuova normativa introdotta dalla Legge 64/<strong>2013</strong>, anche gli Enti locali già beneficiari del riparto di<br />
cui al D.P.G.R. n. 71 del 30 maggio <strong>2013</strong> sono autorizzati a peggiorare l’obiettivo relativo al proprio Patto di stabilità interno <strong>2013</strong><br />
per effettuare sia pagamenti di residui passivi in conto capitale in favore dei creditori, sia pagamenti di obbligazioni di parte capitale<br />
assunte;<br />
9. di rideterminare, ai sensi dell’articolo 1, comma 138 della Legge n. 220/2010, gli obiettivi programmatici della Regione del<br />
Veneto sia in termini di competenza eurocompatibile che di competenza finanziaria, riducendoli di euro 30.000.000,00;<br />
10. di escludere dai benefici derivanti dall’eventuale applicazione del Patto verticale incentivato per l’anno 2014, gli Enti Locali<br />
destinatari degli spazi finanziari indicati negli Allegati A), e B), qualora utilizzassero il plafond loro concesso nel <strong>2013</strong> per una<br />
quota inferiore al 100%;<br />
11. di incaricare la Direzione regionale Enti Locali, Persone Giuridiche e Controllo Atti di comunicare entro il termine del 30<br />
giugno <strong>2013</strong> agli Enti locali interessati la quota di plafond loro attribuita;<br />
12. di incaricare la Direzione regionale Bilancio di comunicare, entro il termine perentorio del 30 giugno <strong>2013</strong> al Ministero<br />
dell’Economia e delle Finanze, con riguardo a ciascuno degli Enti locali interessati, gli elementi informativi occorrenti per la verifica<br />
del mantenimento dell’equilibrio dei saldi di finanza pubblica;<br />
13. di consentire che l’ANCI e l’UPI regionali effettuino, con il coordinamento della Direzione Enti locali, Persone Giuridiche<br />
e controllo Atti il monitoraggio relativo all’effettivo utilizzo del plafond concesso agli Enti locali del territorio trasmettendo alla<br />
medesima Direzione, entro il 31 marzo 2014, un apposito prospetto dimostrativo della posizione di ogni Ente beneficiario;<br />
14. di dare atto che il presente decreto non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />
15. di sottoporre il presente provvedimento alla ratifica della Giunta regionale, ex art. 6 Legge Regionale 10.12.1973, n. 27, nella<br />
prima seduta utile;<br />
16. di disporre la pubblicazione integrale del presente provvedimento nel Bollettino ufficiale della Regione.<br />
Luca Zaia
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 23<br />
giunta regionale<br />
Allegato A al Dpgr n. 90 del 26 giugno <strong>2013</strong> pag. 1/1
24<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
giunta regionale<br />
Allegato B al Dpgr n. 90 del 26 giugno <strong>2013</strong> pag. 1/6
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 25<br />
Allegato al Dpgr n. 90 del 26 giugno <strong>2013</strong> pag. 2/6
26<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
Allegato al Dpgr n. 90 del 26 giugno <strong>2013</strong> pag. 3/6
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 27<br />
Allegato al Dpgr n. 90 del 26 giugno <strong>2013</strong> pag. 4/6
28<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
Allegato al Dpgr n. 90 del 26 giugno <strong>2013</strong> pag. 5/6
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 29<br />
Allegato al Dpgr n. 90 del 26 giugno <strong>2013</strong> pag. 6/6
30<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 91 del 26 giugno <strong>2013</strong><br />
Esclusione delle spese finanziate con erogazioni liberali e donazioni dal Patto di stabilità interno per i comuni colpiti<br />
dal sisma del maggio 2012 ai sensi dell’art. 7, comma 1-ter del D.L. 6 giugno 2012, n. 74 (cnv. L. 122/2012). - Riparto plafond<br />
assegnato alla Regione del Veneto.<br />
[Bilancio e contabilità regionale]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Riparto del plafond di esclusione, dal Patto di stabilità interno dei comuni del Veneto colpiti dal sisma del maggio 2012, delle<br />
spese finanziate con risorse provenienti da erogazioni liberali e donazioni e puntualmente finalizzate a fronteggiare gli eccezionali<br />
eventi sismici e la ricostruzione, ai sensi dell’art. 7, comma 1-ter del D.L. 6 giugno 2012, n. 74 e secondo le modalità previste dalla<br />
circolare n. 5 del 7 febbraio <strong>2013</strong> del Ministero dell’Economia e delle Finanze.<br />
Il Presidente<br />
Visto il decreto-legge 6 giugno 2012, n. 74 (cnv. L. 122/2012), che disciplina gli interventi per la ricostruzione, l'assistenza alle<br />
popolazioni e la ripresa economica nei territori dei comuni delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia<br />
e Rovigo, interessate dagli eventi sismici dei giorni 20 e 29 maggio 2012;<br />
Visto, in particolare il comma 1-ter dell’articolo 7 del D.L. 74/2012, il quale dispone l'esclusione dal Patto di stabilità interno,<br />
per gli anni <strong>2013</strong> e 2014, delle spese sostenute dai Comuni coinvolti dal sisma, finanziate con risorse proprie provenienti da erogazioni<br />
liberali e donazioni da parte di cittadini privati ed imprese e puntualmente finalizzate a fronteggiare gli eccezionali eventi<br />
sismici e la ricostruzione, per un importo massimo complessivo, per ciascun anno, di 10 milioni di euro e che il medesimo comma,<br />
inoltre, determina la ripartizione delle esclusioni tra le regioni coinvolte dal sisma del maggio 2012, assegnando ai Comuni della<br />
Regione Emilia Romagna spese da escludere dal patto di stabilità interno nei limiti di 9 milioni di euro e ai Comuni delle Regioni<br />
Lombardia e Veneto nei limiti di 0,5 milioni di euro per ciascuna regione per ciascun anno;<br />
Dato atto CHE con D.P.G.R. n. 79 del 11 giugno <strong>2013</strong>, successivamente ratificato con D.G.R. n. 940 del 18 giugno <strong>2013</strong>, la Regione<br />
del Veneto ha avviato la procedura per determinare, nel limite complessivo di 0,5 milioni di euro, l'ammontare delle spese che<br />
ciascun Ente Locale interessato può escludere dal Patto di stabilità interno ai sensi comma 1-ter dell’articolo 7 del D.L. 74/2012;<br />
Rilevato CHE la normativa già citata prevede che la Regione comunichi l’ammontare delle esclusioni al Ministero dell'economia<br />
e delle finanze e ai comuni interessati, entro il 30 giugno di ciascun anno;<br />
Richiamate le modalità di riparto del plafond tra gli Enti locali interessati, così come stabilite con il citato D.P.G.R. n. 79 del<br />
11 giugno <strong>2013</strong>;<br />
Dato atto CHE la Direzione Enti Locali, Persone Giuridiche e Controllo Atti, incaricata con D.P.G.R. n. 79/<strong>2013</strong> della verifica<br />
delle domande pervenute e dell’inoltro dell’elenco delle sole domande pervenute correttamente e dichiarate ammissibili, con nota<br />
prot. n. 268225 del 24 giugno <strong>2013</strong>, ha trasmesso alla Direzione Bilancio l’elenco delle domande regolarmente pervenute;<br />
Rilevato CHE le richieste/attestazioni validamente pervenute nei termini sono n. 7, di cui n. 6 non richiedono di usufruire del<br />
plafond (Comune di Canda, Comune di Gaiba, Comune di Bagnolo di Po, Comune di Canaro, Comune di Stienta e Comune di Occhiobello)<br />
e n. 1 richiesta/attestazione (Comune di Ficarolo) chiede spazi finanziari pari ad euro 5.000,00;<br />
Considerato che il plafond di 0,5 milioni di euro fissato dalla normativa statale risulta capiente a soddisfare completamente<br />
l’unica richiesta di spazi finanziari utilmente pervenuta, si propone pertanto di autorizzare, il Comune di Ficarolo, nei limiti della<br />
quota di 5.000,00 euro, a peggiorare il proprio saldo programmatico relativo al Patto di stabilità interno <strong>2013</strong> al fine di fronteggiare<br />
gli eccezionali eventi sismici e la ricostruzione, secondo quanto previsto dal comma 1-ter dell’articolo 7 del D.L. 74/2012;<br />
Ritenuto di incaricare la Direzione regionale Enti Locali, Persone Giuridiche e Controllo Atti di comunicare, entro il termine<br />
del 30 giugno <strong>2013</strong>, al Comune di Ficarolo la quota di plafond attribuita entro la quale è autorizzato dal presente provvedimento a<br />
peggiorare il proprio saldo programmatico, nonché la Direzione regionale Bilancio di comunicare entro il 30.06.<strong>2013</strong> al Ministero<br />
dell’Economia e delle Finanze gli elementi informativi occorrenti per la verifica del mantenimento dei saldi di finanza pubblica;<br />
CONSIDERATI i tempi ristretti per la conclusione della procedura che impongono di provvedere in via d’urgenza, ai sensi e<br />
per gli effetti di cui all’art. 6 della L.R. 27/1973, alla ripartizione del plafond tra gli Enti locali che hanno fatto utilmente richiesta<br />
ai sensi del citato D.P.G.R. n. 79/<strong>2013</strong>;<br />
Vista la Legge 12 novembre 2011, n. 183;<br />
Visto il Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 1 giugno 2012;<br />
Visto il Decreto legge n. 74 del 6 giugno 2012;<br />
Visto il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 agosto 2012;<br />
Visto l’articolo 67-septies del D.L. 22 giugno 2012, n. 83;<br />
Vista la Legge 24 dicembre 2012, n. 228;<br />
Vista la Circolare della Ragioneria dello Stato n. 5 del 7 febbraio <strong>2013</strong>;<br />
Visto il D.P.G.R. n. 79 del 11 giugno <strong>2013</strong>;<br />
decreta<br />
1. di approvare le premesse quali parte integrante del presente atto;<br />
2. di prendere atto che le richieste/attestazioni validamente pervenute nei termini sono n. 7, di cui n. 6 non richiedono di
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 31<br />
usufruire del plafond (Comune di Canda, Comune di Gaiba, Comune di Bagnolo di Po, Comune di Canaro, Comune di Stienta e<br />
Comune di Occhiobello) e n. 1 richiesta/attestazione (Comune di Ficarolo) chiede spazi finanziari pari ad euro 5.000,00;<br />
3. di autorizzare il Comune di Ficarolo a peggiorare il proprio obiettivo relativo al Patto di stabilità interno <strong>2013</strong> nei limiti di<br />
euro 5.000,00 ed esclusivamente al fine di fronteggiare gli eccezionali eventi sismici e la ricostruzione, secondo quanto previsto<br />
dal comma 1-ter dell’articolo 7 del D.L. 74/2012;<br />
4. di prendere atto che la Regione del Veneto, nel ridurre l’obiettivo del Comune di Ficarolo, non peggiora contestualmente i<br />
propri obiettivi;<br />
5. di incaricare la Direzione regionale Enti Locali, Persone Giuridiche e Controllo Atti di comunicare, entro il termine del 30<br />
giugno <strong>2013</strong>, al Comune di Ficarolo la quota di plafond attribuita entro la quale risulta autorizzato dal presente provvedimento a<br />
peggiorare il proprio saldo programmatico, nonché la Direzione regionale Bilancio di comunicare entro il 30.06.<strong>2013</strong> al Ministero<br />
dell’Economia e delle Finanze gli elementi informativi occorrenti per la verifica del mantenimento dei saldi di finanza pubblica;<br />
6. di dare atto che il presente decreto non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />
7. di sottoporre il presente provvedimento alla ratifica della Giunta regionale, ex art. 6 Legge Regionale 10.12.1973, n. 27, nella<br />
prima seduta utile;<br />
8. di disporre la pubblicazione integrale del presente provvedimento nel Bollettino ufficiale della Regione.<br />
Luca Zaia
32<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DECRETI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE<br />
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE n. 13 del 20 giugno <strong>2013</strong><br />
Modifica della composizione delle Commissioni consiliari permanenti.<br />
[Consiglio regionale]<br />
Il Presidente<br />
A modifica del proprio precedente decreto n. 12 del 7 maggio <strong>2013</strong>, relativo alla modifica della composizione delle commissioni<br />
consiliari permanenti;<br />
Viste le note del 3 giugno <strong>2013</strong> e del 10 giugno <strong>2013</strong> con le quali il Presidente del Gruppo consiliare Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord<br />
Padania ha comunicato le nuove designazioni dei rappresentanti del gruppo medesimo nelle commissioni consiliari permanenti<br />
Prima e Terza;<br />
Vista la deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 58 del 19 giugno <strong>2013</strong>, con la quale si è provveduto a rideterminare il numero<br />
dei componenti delle Commissioni consiliari, come stabilito dall’art. 17, comma 1, del Regolamento;<br />
Visto l’articolo 43 dello statuto regionale;<br />
decreta<br />
1) di modificare come segue, con decorrenza dal 21 giugno <strong>2013</strong>, la composizione delle commissioni consiliari permanenti<br />
Prima e Terza dando atto che ogni consigliere esprime nella commissione i voti a lui attribuiti nella designazione di cui ai commi<br />
1, 3, 4 e 6 dell’art. 16 del regolamento:<br />
a) nella Prima Commissione consiliare permanente:<br />
N. comp. Gruppo consiliare Componente Voti Tipologia assegnazione<br />
1 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania CANER Federico 9 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
2 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania CANER Federico -<br />
art. 16, c. 3<br />
sostituisce Presidente GR Zaia<br />
3 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania CENCI Vittorino 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
4 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania CORAZZARI Cristiano 9 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
totale voti espressi dal gruppo 19<br />
5 Popolo della Libertà BOND Dario 1 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
6 Popolo della Libertà CONTA Giancarlo 1 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
7 Popolo della Libertà CORTELAZZO Piergiorgio 5 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
8 Popolo della Libertà LARONI Nereo 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
9 Popolo della Libertà PADRIN Leonardo 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
10 Popolo della Libertà TONIOLO Costantino 8 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
totale voti espressi dal gruppo 17<br />
11 Partito Democratico Veneto BONFANTE Franco 3 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
12 Partito Democratico Veneto TIOZZO Lucio 4 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
13 Partito Democratico Veneto RUZZANTE Piero 6 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
totale voti espressi dal gruppo 13<br />
14 Futuro popolare VALDEGAMBERI Stefano 3 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
15 Italia dei Valori MAROTTA Gennaro 2 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
16 Bortolussi Presidente BORTOLUSSI Giuseppe 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
17 Unione Nord Est FOGGIATO Mariangelo 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
18<br />
Federazione della Sinistra <strong>Veneta</strong><br />
- PRC Sinistra Europea<br />
PETTENÒ Pietrangelo 1 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 33<br />
b) nella Terza Commissione consiliare permanente:<br />
N. comp. Gruppo consiliare Componente Voti Tipologia assegnazione<br />
1 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania BAGGIO Luca 10 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
2 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania BAGGIO Luca -<br />
art. 16, c. 3<br />
sostituisce Assessore Ciambetti<br />
3 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania CAPPON Bruno 8 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
4 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania TOSATO Paolo 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
totale voti espressi dal gruppo 19<br />
5 Popolo della Libertà BOND Dario 7<br />
art. 16, c. 3<br />
sostituisce Assessore Sernagiotto<br />
6 Popolo della Libertà MAINARDI Mauro 10 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
totale voti espressi dal gruppo 17<br />
7 Partito Democratico Veneto BORTOLI Mauro 4 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
8 Partito Democratico Veneto FASOLI Roberto 6 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
9 Partito Democratico Veneto NIERO Claudio 3 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
totale voti espressi dal gruppo 13<br />
10 Futuro popolare VALDEGAMBERI Stefano 3 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
11 Misto SANDRI Sandro 2 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
2) di dare atto che a seguito di quanto disposto nel precedente punto 1), la composizione delle commissioni consiliari permanenti<br />
risulta nel complesso determinata come segue:<br />
a) nella Prima Commissione consiliare permanente:<br />
N. comp. Gruppo consiliare Componente Voti Tipologia assegnazione<br />
1 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania CANER Federico 9 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
2 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania CANER Federico -<br />
art. 16, c. 3<br />
sostituisce Presidente GR Zaia<br />
3 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania CENCI Vittorino 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
4 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania CORAZZARI Cristiano 9 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
totale voti espressi dal gruppo 19<br />
5 Popolo della Libertà BOND Dario 1 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
6 Popolo della Libertà CONTA Giancarlo 1 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
7 Popolo della Libertà CORTELAZZO Piergiorgio 5 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
8 Popolo della Libertà LARONI Nereo 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
9 Popolo della Libertà PADRIN Leonardo 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
10 Popolo della Libertà TONIOLO Costantino 8 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
totale voti espressi dal gruppo 17<br />
11 Partito Democratico Veneto BONFANTE Franco 3 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
12 Partito Democratico Veneto TIOZZO Lucio 4 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
13 Partito Democratico Veneto RUZZANTE Piero 6 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
totale voti espressi dal gruppo 13<br />
14 Futuro popolare VALDEGAMBERI Stefano 3 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
15 Italia dei Valori MAROTTA Gennaro 2 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
16 Bortolussi Presidente BORTOLUSSI Giuseppe 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)
34<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
17 Unione Nord Est FOGGIATO Mariangelo 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
18<br />
Federazione della Sinistra <strong>Veneta</strong><br />
- PRC Sinistra Europea<br />
PETTENÒ Pietrangelo 1 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
b) nella Seconda Commissione consiliare permanente:<br />
N. comp. Gruppo consiliare Componente Voti Tipologia assegnazione<br />
1 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania BASSI Andrea 9 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
2 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania BASSI Andrea -<br />
art. 16, c. 3<br />
sostituisce Assessore Conte<br />
3 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania BOZZA Santino 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
4 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania FINCO Nicola Ignazio 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
5 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania FURLANETTO Giovanni 8 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
totale voti espressi dal gruppo 19<br />
6 Popolo della Libertà CORTELAZZO Piergiorgio 4 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
7 Popolo della Libertà TESSERIN Carlo Alberto 7 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
8 Popolo della Libertà TONIOLO Costantino 6 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
totale voti espressi dal gruppo 17<br />
9 Partito Democratico Veneto BONFANTE Franco 4 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
10 Partito Democratico Veneto PIGOZZO Bruno 6 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
11 Partito Democratico Veneto TIOZZO Lucio 3 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
totale voti espressi dal gruppo 13<br />
12 Unione di Centro PERARO Stefano 1 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
13 Italia dei Valori PIPITONE Antonino 2 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
14 Bortolussi Presidente BORTOLUSSI Giuseppe 1 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
15 Misto BOTTACIN Diego 2 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
c) nella Terza Commissione consiliare permanente:<br />
N. comp. Gruppo consiliare Componente Voti Tipologia assegnazione<br />
1 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania BAGGIO Luca 10 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
2 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania BAGGIO Luca -<br />
art. 16, c. 3<br />
sostituisce Assessore Ciambetti<br />
3 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania CAPPON Bruno 8 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
4 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania TOSATO Paolo 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
totale voti espressi dal gruppo 19<br />
5 Popolo della Libertà BOND Dario 7<br />
art. 16, c. 3<br />
sostituisce Assessore Sernagiotto<br />
6 Popolo della Libertà MAINARDI Mauro 10 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
totale voti espressi dal gruppo 17<br />
7 Partito Democratico Veneto BORTOLI Mauro 4 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
8 Partito Democratico Veneto FASOLI Roberto 6 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
9 Partito Democratico Veneto NIERO Claudio 3 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
totale voti espressi dal gruppo 13<br />
10 Futuro popolare VALDEGAMBERI Stefano 3 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
11 Misto SANDRI Sandro 2 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 35<br />
d) nella Quarta Commissione consiliare permanente:<br />
N. comp. Gruppo consiliare Componente Voti Tipologia assegnazione<br />
1 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania BASSI Andrea 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
2 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania FURLANETTO Giovanni 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
3 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania LAZZARINI Arianna 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
4 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania POSSAMAI Gianpietro 8 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
5 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania POSSAMAI Gianpietro -<br />
art. 16, c. 3<br />
sostituisce Assessore Manzato<br />
6 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania TOSATO Paolo 8 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
totale voti espressi dal gruppo 19<br />
7 Popolo della Libertà BENDINELLI Davide 17 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
totale voti espressi dal gruppo 17<br />
8 Partito Democratico Veneto AZZALIN Graziano 6 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
9 Partito Democratico Veneto BORTOLI Mauro 3 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
10 Partito Democratico Veneto REOLON Sergio 4 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
totale voti espressi dal gruppo 13<br />
11 Unione di Centro PERARO Stefano 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
12 Italia dei Valori MAROTTA Gennaro 2 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
13 Futuro popolare FRANCHETTO Gustavo 3 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
e) nella Quinta Commissione consiliare permanente:<br />
N. comp. Gruppo consiliare Componente Voti Tipologia assegnazione<br />
1 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania Caner Federico 9 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
2 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania CORAZZARI Cristiano 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione<br />
3 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania LAZZARINI Arianna 8 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
4 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania TOSCANI Matteo 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
totale voti espressi dal gruppo 19<br />
5 Popolo della Libertà BOND Dario 5 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
6 Popolo della Libertà MAINARDI Mauro 2 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
7 Popolo della Libertà PADRIN Leonardo 9 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
8 Popolo della Libertà TESSERIN Carlo Alberto 1<br />
totale voti espressi dal gruppo 17<br />
art. 16, c. 3<br />
sostituisce Assessore Giorgetti<br />
9 Partito Democratico Veneto FRACASSO Stefano 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
10 Partito Democratico Veneto MARCHESE Giampietro 4 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
11 Partito Democratico Veneto PIGOZZO Bruno 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
12 Partito Democratico Veneto REOLON Sergio 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
13 Partito Democratico Veneto SINIGAGLIA Claudio 6 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
totale voti espressi dal gruppo 13<br />
14 Futuro popolare GRAZIA Raffaele 3 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
15 Italia dei Valori PIPITONE Antonino 2 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)
36<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
16<br />
Federazione della Sinistra <strong>Veneta</strong><br />
- PRC Sinistra Europea<br />
PETTENÒ Pietrangelo 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
17 Misto BOTTACIN Diego 1 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
18 Misto SANDRI Sandro 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
totale voti espressi dal gruppo 2<br />
19 Unione nord est FOGGIATO Mariangelo 1 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
f) nella Sesta Commissione consiliare permanente:<br />
N. comp. Gruppo consiliare Componente Voti Tipologia assegnazione<br />
1 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania BAGGIO Luca 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
2 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania CENCI Vittorino 9 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
3 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania CENCI Vittorino -<br />
art. 16, c. 3<br />
sostituisce Assessore Finozzi<br />
4 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania POSSAMAI Gianpietro 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
5 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania TOSCANI Matteo 8 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
totale voti espressi dal gruppo 19<br />
6 Popolo della Libertà BENDINELLI Davide 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
7 Popolo della Libertà LARONI Nereo 7 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
8 Popolo della Libertà TESO Moreno 1 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
9 Popolo della Libertà TESSERIN Carlo Alberto 8 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
totale voti espressi dal gruppo 17<br />
10 Partito Democratico Veneto BERLATO SELLA Giuseppe 4 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
11 Partito Democratico Veneto FASOLI Roberto 3 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
12 Partito Democratico Veneto MARCHESE Giampietro 3 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
13 Partito Democratico Veneto SINIGAGLIA Claudio 3 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
totale voti espressi dal gruppo 13<br />
14 Futuro popolare FRANCHETTO Gustavo 3 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
g) nella Settima Commissione consiliare permanente:<br />
N. comp. Gruppo consiliare Componente Voti Tipologia assegnazione<br />
1 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania BOZZA Santino 1 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
2 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania CAPPON Bruno 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
3 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania FINCO Nicola Ignazio 17 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
4 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania FINCO Nicola Ignazio -<br />
totale voti espressi dal gruppo 19<br />
5 Popolo della Libertà BOND Dario 8<br />
art. 16, c. 3<br />
sostituisce Assessore Stival<br />
art. 16, c. 3<br />
sostituisce Presidente CR Ruffato<br />
6 Popolo della Libertà CONTA Giancarlo 3 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
7 Popolo della Libertà CORTELAZZO Piergiorgio 5<br />
art. 16, c. 3<br />
sostituisce Assessore Coppola<br />
8 Popolo della Libertà TESO Moreno 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
totale voti espressi dal gruppo 17<br />
9 Partito Democratico Veneto AZZALIN Graziano 2 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 37<br />
10 Partito Democratico Veneto FRACASSO Stefano 4 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
11 Partito Democratico Veneto NIERO Claudio 5 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />
12 Partito Democratico Veneto RUZZANTE Piero 2 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />
totale voti espressi dal gruppo 13<br />
3) di disporre la pubblicazione del presente decreto nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.<br />
Clodovaldo Ruffato
38<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE DEMANIO E PATRIMONIO E SEDI<br />
DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE DEMANIO E PATRIMONIO E SEDI n. 67 del 14 maggio <strong>2013</strong><br />
Affidamento alla Soc. Sicurtecno S.r.l. con sede in Biancade di Roncade (TV) del “service” per lo svolgimento di attività<br />
tecniche specialistiche in materia di prevenzione incendi, per le sedi della Giunta Regionale in Venezia, Mestre e Marghera.<br />
Impegno della spesa di Euro 22.651,20. CIG Z90<strong>09</strong>D3BC2. D.Lgs. 163/06 e s.m. e i. - art. 125, co. 11.<br />
[Consulenze e incarichi professionali]<br />
Il Dirigente<br />
(omissis)<br />
decreta<br />
1. di affidare alla Soc. Sicurtecno S.r.l., con sede in via Paris Bordone, 81 - 31056 - Biancade di Roncade (TV) - P. IVA<br />
04314740269, il “service” per lo svolgimento di attività tecniche specialistiche in materia di prevenzione incendi, per le sedi della<br />
Giunta Regionale in Venezia, Mestre e Marghera di competenza della Direzione Regionale Demanio, Patrimonio e Sedi, richiamato<br />
al riguardo quanto espresso in premessa;<br />
2. di impegnare sul capitolo di spesa 100482 del bilancio di previsione del corrente esercizio, avente ad oggetto "Spese per la<br />
manutenzione ordinaria dei locali ed impianti, nonché dei beni mobili ed apparecchiature", codice SIOPE 1351, la spesa di Euro<br />
18.000,00 oltre oneri contributivi (4%) e fiscali (IVA 21%) = Euro 22.651,20;<br />
3. di dare atto che la spesa di cui si dispone l’impegno con il presente atto non rientra nella tipologie soggette a limitazioni ai<br />
sensi della L.R. 1/2011;<br />
4. di provvedere alla liquidazione ed al pagamento delle prestazioni che saranno effettivamente rese, su presentazione di regolare<br />
fattura, ai sensi dell’art. 44 della L.R. 39/2001, secondo quanto previsto dallo schema di disciplinare d’incarico sottoscritto<br />
in segno di preventiva approvazione;<br />
5. di pubblicare il presente provvedimento sul sito web istituzionale dell’Amministrazione Regionale, ai sensi del comma 54<br />
dell’art. 3 della Legge 24.12.2007 n. 244;<br />
6. di pubblicare il solo dispositivo del presente decreto nel Bollettino ufficiale della Regione.<br />
Gian Luigi Carrucciu
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 39<br />
DECRETO DEL DIRIGENTE REGIONALE DELLA DIREZIONE DEMANIO PATRIMONIO E SEDI n. 92 del 4 giugno <strong>2013</strong><br />
Impegno di € 67.380,41 IVA 21% compresa, per l’affidamento alla ditta Bincoletto Mario Srl. con sede in San Dona’<br />
di Piave (Ve), dei lavori urgenti di verifica della copertura e di bonifica e sostituzione di una tettoia realizzata in presunto<br />
materiale contenente cemento amianto, presso la proprietà regionale sita in Venezia - Mestre, Calle Due Portoni civ. 10,<br />
porzione del complesso denominato Villa Settembrini. CIG 51668034B7<br />
[Consulenze e incarichi professionali]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Con il presente atto, in relazione al complesso immobiliare di proprietà regionale denominato “Villa Settembrini” sito in Venezia<br />
Mestre, vengono affidati i lavori di bonifica delle coperture, mediante rimozione delle lastre,di posa in opera di una nuova copertura<br />
e rimozione delle situazioni di grave degrado di uno dei fabbricati costituenti il complesso immobiliare stesso<br />
Il Dirigente<br />
Premesso che:<br />
- la Regione del Veneto, è proprietaria del complesso immobiliare denominato “Villa Settembrini” sito in Venezia - Mestre, costituito<br />
da un fabbricato principale “Villa” con relative pertinenze, pervenuto nella disponibilità dell’Ente con testamento olografo<br />
in data 03.03.1987 e da un fabbricato denominato “il circolo sportivo” con accesso da Calle Due Portoni civ. 10, sopraggiunto in<br />
data 08.<strong>09</strong>.2004 in piena titolarità a seguito della riunione dell’usufrutto alla nuda proprietà regionale;<br />
- è presente nella porzione del complesso denominata “il circolo sportivo”, una tettoia/magazzino con copertura in presunto<br />
materiale contenente cemento amianto, sulla quale la scrivente Direzione aveva già commissionato e svolto una indagine conoscitiva,<br />
al fine di verificare lo stato di degrado per poter programmare gli interventi di messa in sicurezza, indagine realizzata dalla<br />
ditta Consulab Srl corrente in Ponzano Veneto;<br />
- il Comune di Venezia ha richiesto all’ARPAV Dipartimento provinciale di Venezia l’espressione di un parere tecnico circa<br />
l’indagine realizzata dalla ditta Consulab;<br />
- l’ARPAV ha sostenuto, diversamente da quanto indagato dalla suindicata ditta, la necessità di una urgente bonifica delle lastre<br />
costituenti la copertura della tettoia del fabbricato, da effettuarsi entro il mese di giugno <strong>2013</strong> attesa l’elevata densità abitativa del<br />
contesto urbanistico;<br />
- il Comune di Venezia - Settore Tutela dell’Aria, pertanto, con nota del 11 Marzo <strong>2013</strong>, ha intimato l’Amministrazione regionale<br />
alla effettuazione degli interventi di bonifica entro il mese di giugno <strong>2013</strong>;<br />
- si tratta, quindi, non solo di procedere urgentemente alla bonifica delle coperture, mediante rimozione delle lastre, ma altresì<br />
alla posa in opera di una nuova copertura del fabbricato che risulti in linea con le prescrizioni urbanistiche adottate dal Comune<br />
di Venezia e vigenti nel centro storico della terraferma veneziana, unitamente ad una sistemazione della copertura della parte di<br />
fabbricato ospitante la sede del Circolo stesso, che presenta in alcuni punti una situazione di grave degrado;<br />
- per l’esecuzione dei due interventi e’ stata interpellata la Ditta Bincoletto Mario srl, con sede in via Armellina 5 San Donà di<br />
Piave (Ve), aggiudicataria del contratto di appalto per i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, di pronto intervento presso<br />
le sedi della Giunta Regionale in Venezia, Mestre e Marghera, afferenti alla categoria delle “opere edili ed affini”, approvato con<br />
Decreto dello scrivente n. 264 del 25.11.2011, la quale ha predisposto una relazione sullo stato di degrado dell’edificio principale;<br />
- in tal senso, è stato redatto, in data 21 maggio <strong>2013</strong>, congiuntamente un verbale di somma urgenza ai sensi dell’art.176 del<br />
DPR 207/2010 ed è stato dato ordine alla ditta così intervenuta di dare immediato avviso ai lavori<br />
- la ditta ha presentato un preventivo di spesa per l’esecuzione dei lavori richiesti, acquisito al protocollo della Direzione Demanio,<br />
Patrimonio e Sedi in data 27 Maggio <strong>2013</strong>, che risulta conforme ai prezzi previsti dal summenzionato contratto di appalto,<br />
per un importo a corpo di € 60.042,94 oltre ad IVA al 21%;<br />
- che la ditta medesima ha offerto, in data 29 Maggio <strong>2013</strong>, sull’importo assoggettabile a ribasso, una percentuale di ribasso del<br />
10 % maggiore rispetto a quella offerta in sede di aggiudicazione dell’appalto sopra citato e pari all’8%, per un importo complessivo<br />
rideterminato pertanto in €.55.686,29 oltre IVA 21%<br />
- sono stati redatti i verbali di definizione consensuale del prezzo e la perizia giustificativa della spesa<br />
Visto il D.Lgs. n. 163/2006;<br />
Vista la DGR 354/2012.<br />
Visto il proprio precedente decreto n. 264/2011.<br />
Vista la L.R. n. 39/2001<br />
Visto il verbale di somma urgenza del 21 Maggio <strong>2013</strong><br />
Viste le note della ditta Bincoletto Mario srl in data 27 Maggio <strong>2013</strong> e in data 29 Maggio <strong>2013</strong><br />
Vista la perizia giustificativa della spesa e la documentazione agli atti.<br />
decreta<br />
1. di affidare alla ditta Bincoletto Mario srl con sede in via Armellina 5, San Donà di Piave P.I. e C.F. 04003210277, aggiudicataria<br />
del contratto di appalto per i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, di pronto intervento presso le sedi della Giunta<br />
Regionale in Venezia, Mestre e Marghera, afferenti alla categoria delle “opere edili ed affini”, approvato con Decreto dello scrivente
40<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
n. 264 del 25.11.2011, i lavori di somma urgenza di rimozione e realizzazione di una nuova copertura della tettoia, presente presso<br />
la proprietà regionale sita in Venezia - Mestre, Calle Due Portoni civ. 10, porzione del complesso immobiliare denominato Villa<br />
Settembrini, nonchè di sistemazione della copertura del fabbricato ospitante la sede del Circolo sportivo, CIG 51668034B7, per un<br />
importo complessivo pari ad € 67.380,41 IVA 21% compresa;<br />
2. di impegnare a tal fine l’importo complessivo di € 67380,41 sul capitolo 100482 “ Spese per la manutenzione ordinaria dei<br />
locali ed impianti, nonché dei beni mobili ed apparecchiature”del bilancio regionale <strong>2013</strong> che offre sufficiente disponibilità Cod.<br />
Siope n. 1351;<br />
3. di provvedere alla liquidazione ed al pagamento su presentazione di regolare fattura a saldo al termine dei lavori, previo<br />
accertamento e verifica della regolarità di quanto eseguito da parte dell’U.C. Demanio e Patrimonio;<br />
4. di dare atto che la spesa di cui si dispone l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai<br />
sensi della L.R. 1/2011;<br />
5. di nominare responsabile del procedimento per l’esecuzione dei lavori in argomento l’avv. Enrico Specchio, Dirigente della<br />
U.C. Demanio e Patrimonio della Direzione Demanio, Patrimonio e Sedi;<br />
6. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art.23 del D.lgs 33/<strong>2013</strong>;<br />
7. di pubblicare integralmente il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto<br />
Gian Luigi Carrucciu
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 41<br />
DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE DEMANIO, PATRIMONIO E SEDI n. 102 del 12 giugno <strong>2013</strong><br />
Affidamento all’arch. Federico Candian con studio in Anguillara <strong>Veneta</strong> (Pd) dei servizi tecnici finalizzati alla esecuzione<br />
degli interventi di ristrutturazione e adeguamento igienico funzionale dello chalet (CUP C33J08001280002), nonché<br />
alla realizzazione dei nuovi servizi igienici (CUP C39G08000050002), presso il parco di pertinenza del “Complesso Monumentale<br />
di Villa Contarini” in Piazzola sul Brenta (Pd). Impegno della spesa di Euro 47.574,08. Art. 125 co. 11, e 91 co. 2,<br />
del D.Lgs. 163/06. CIG 51<strong>09</strong>7223FC.<br />
[Consulenze e incarichi professionali]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Con il presente provvedimento si affidano a professionista esterno i servizi tecnici di architettura finalizzati alla esecuzione<br />
degli interventi di ristrutturazione e adeguamento igienico funzionale dello chalet, nonché alla realizzazione dei nuovi servizi igienici,<br />
presso il parco di pertinenza del “Complesso Monumentale di Villa Contarini” in Piazzola sul Brenta (Pd), di proprietà della<br />
Regione del Veneto ed in gestione alla Società Immobiliare Marco Polo S.r.l. a socio unico.<br />
Il Dirigente<br />
Premesso che con Decreto n. 65 del 10.5.<strong>2013</strong>:<br />
- si è preso atto della necessità di individuare un professionista esterno a cui affidare i servizi tecnici finalizzati alla esecuzione<br />
degli interventi di ristrutturazione e adeguamento igienico funzionale dello chalet (CUP C33J08001280002), nonché alla realizzazione<br />
dei nuovi servizi igienici (CUP C39G08000050002), presso il parco di pertinenza del “Complesso Monumentale di Villa<br />
Contarini” in Piazzola sul Brenta (Pd), e della relativa carenza di organico interno per svolgere tali prestazioni così come accertato<br />
dal responsabile del procedimento nella dichiarazione resa in data 12.12.2012;<br />
- si è approvata la distinta delle prestazioni oggetto dell’incarico e dei corrispettivi predisposta dal responsabile del procedimento,<br />
stimati in Euro 38.774,58 al netto degli oneri fiscali;<br />
- si è stabilito di procedere all’affidamento dei servizi tecnici di che trattasi mediante procedura negoziata con gara informale,<br />
da esperirsi ai sensi dell’art. 125, co. 11 del D.Lgs. 163/06 e s.m. e i., con criterio di aggiudicazione del prezzo più basso da determinare<br />
mediante ribasso sull’importo di cui sopra, ai sensi del co. 2 lett. a) dell’art. 82 del D.Lgs. 163/06 e s.m. e i., selezionando<br />
idoneo professionista inserito nell’Elenco Regionale dei Consulenti e Prestatori di Servizi attinenti l’architettura e l’ingegneria per<br />
l’affidamento di incarichi per un corrispettivo stimato di importo inferiore a Euro 100.000,00;<br />
- si è approvata la documentazione prodotta da trasmettere al professionista che sarà selezionato, depositata in data 4.4.<strong>2013</strong>,<br />
agli atti d’ufficio, costituita rispettivamente dalla lettera di invito, dalla distinta delle prestazioni oggetto dell’incarico e dei corrispettivi<br />
a base di gara, dalla distinta dei requisiti di natura professionale richiesti, dallo schema di disciplinare di incarico, dalla<br />
dichiarazione per i concorrenti liberi professionisti singoli o associati, e dall’offerta economica.<br />
Visto l’Elenco dei Consulenti e Prestatori di Servizi attinenti l’architettura e l’ingegneria per l’affidamento di incarichi per un<br />
corrispettivo stimato di importo inferiore a Euro 100.000,00 (iva esclusa), approvato con Decreto Dirigenziale n. 330 del 5 Marzo<br />
2012 della Direzione Lavori Pubblici, aggiornato con il successivo Decreto Dirigenziale n. 1508 del 7 Dicembre 2012, in conformità<br />
a quanto stabilito dalla Giunta Regionale del Veneto con <strong>Del</strong>iberazione n. 1576 in data 31/07/2012.<br />
Vista la nota del 19.3.<strong>2013</strong> prot. 120401, con la quale si è richiesto alla Direzione Lavori Pubblici di verificare nell’Elenco di cui<br />
sopra la possibilità di avvalersi, per l’incarico di cui in premessa, dell’arch. Federico Candian (rif.to n. 179 dell’elenco), e la successiva<br />
nota del 25.3.<strong>2013</strong> prot. 127798 della medesima Direzione, dalla quale si è rilevato che detto professionista non risulta essere<br />
stato utilizzato per l’anno in corso ai fini dell’espletamento di servizi inerenti l’architettura e l’ingegneria.<br />
Vista la nota prot. n. 199108 del 10.5.<strong>2013</strong>, con la quale è stato invitato a presentare la propria migliore offerta in ribasso per<br />
l’espletamento dei servizi tecnici di cui in premessa, fissando quale termine di scadenza di presentazione dell’offerta il giorno<br />
24.5.<strong>2013</strong>, il professionista esterno arch. Federico Candian con studio in Anguillara <strong>Veneta</strong> (Pd), Via Roma n. 28, P.IVA 03729630289,<br />
iscritto all’ordine degli Architetti della provincia di Padova con n. 1764 e presente nell’Elenco dei Consulenti e Prestatori di Servizi<br />
attinenti l’architettura e l’ingegneria di cui sopra.<br />
Vista la nota assunta con prot. n. 22<strong>09</strong>37 in data 24.5.<strong>2013</strong>, ovvero entro il termine posto, depositata agli atti d’ufficio, con la<br />
quale l’arch. Federico Candian ha formulato la propria adesione all’espletamento dei servizi tecnici di che trattasi, offrendo un ribasso<br />
pari al 2,50% sull’importo del corrispettivo posto a base di offerta.<br />
Preso atto che per effetto del ribasso offerto, l’importo dei servizi tecnici da attuarsi comporta una spesa complessiva pari ad<br />
Euro 47.574,08 Iva inclusa, ripartita secondo il seguente quadro economico così rideterminato:<br />
Quadro economico finale<br />
Servizi tecnici:<br />
Servizi tecnici a corpo, al netto del ribasso offerto, inerenti la realizzazione dei nuovi servizi igienici<br />
presso il parco (aggiornamento del progetto definitivo finalizzato all’espletamento di appalto<br />
integrato per l’esecuzione dei lavori, coordinamento per la sicurezza nei cantieri in fase di progetto,<br />
direzione dei lavori e accertamento della regolare esecuzione, coordinamento per la sicurezza<br />
nei cantieri in fase esecutiva degli interventi)<br />
A<br />
a.1<br />
€. 25.195,83
42<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
A a.2 di ristrutturazione e adeguamento igienico funzionale dello chalet presso il parco (progettazione<br />
esecutiva, coordinamento per la sicurezza nei cantieri in fase di progetto e di esecuzione, direzione<br />
Servizi tecnici a corpo, al netto del ribasso offerto, finalizzati alla realizzazione degli interventi<br />
dei lavori e accertamento della regolare esecuzione).<br />
B<br />
Somme a disposizione:<br />
€. 12.6<strong>09</strong>,39<br />
Totale oneri per servizi tecnici (a.1+a.2) €. 37.805,21<br />
b.1 Contributo integrativo 4% INARCASSA su A €. 1.512,21<br />
b.2 IVA 21% su A+b.1 €. 8.256,66<br />
C Totale Generale da corrispondere (A + B) €. 47.574,08<br />
Considerato che l’aggiudicazione definitiva dei servizi di che trattasi è condizionata alla verifica/accertamento dei requisiti<br />
soggettivi dell’aggiudicatario così come disposto dall’art. 11, co. 8 del D. Lgs. 163/06 e s.m. e i.<br />
Vista la D.G.R.V. n. 1803/20<strong>09</strong> di conferimento dell’incarico di Responsabile del Procedimento del Servizio Sedi Regionali e<br />
Manutenzione.<br />
Ritenuto, pertanto, con il presente provvedimento, di procedere all’affidamento in via definitiva dei servizi tecnici in questione<br />
all’arch. Federico Candian con studio in Anguillara <strong>Veneta</strong> (Pd), Via Roma n. 28, P.IVA 03729630289, per la spesa complessiva di<br />
Euro 47.574,08, contributo integrativo ed Iva inclusa.<br />
Dato atto che alla suindicata spesa complessiva di Euro 47.574,08 si farà fronte con i fondi già impegnati sul capitolo 100630<br />
del bilancio di previsione anno 2008 a favore della Immobiliare Marco Polo s.r.l. a socio unico (C.F./P.IVA 03298360268) con precedente<br />
DGRV 4224/2008.<br />
- Vista la L.R. 1/97;<br />
- Vista la L.R. 39/01;<br />
- Visto il D.Lgs. n. 163/06 e s.m. e i.;<br />
- Visto il D.P.R. n. 207/10;<br />
- Visto il D.Lgs. n. 81/08 e s.m. e i.;<br />
decreta<br />
1. di approvare l’offerta formulata dal professionista esterno arch. Federico Candian con studio in Anguillara <strong>Veneta</strong> (Pd), Via<br />
Roma n. 28, per l’espletamento dei servizi tecnici finalizzati alla esecuzione degli interventi di ristrutturazione e adeguamento igienico<br />
funzionale dello chalet (CUP C33J08001280002), nonché alla realizzazione dei nuovi servizi igienici (CUP C39G08000050002),<br />
presso il parco di pertinenza del “Complesso Monumentale di Villa Contarini” in Piazzola sul Brenta (Pd), assunta agli atti in data<br />
24.5.<strong>2013</strong>;<br />
2. di approvare il quadro economico rideterminatosi a seguito dell’offerta in ribasso pari al 2,50% sull’importo del corrispettivo<br />
posto a base di offerta, così come riportato in narrativa;<br />
3. di aggiudicare in via definitiva i servizi di cui al punto 1. all’arch. Federico Candian con studio in Anguillara <strong>Veneta</strong> (Pd),<br />
Via Roma n. 28, P.IVA 03729630289, per la spesa complessiva di Euro 37.805,21per servizi tecnici, Euro 1.512,21 per contributo<br />
integrativo 4% Inarcassa ed Euro 8.256,66 per IVA;<br />
4. di prendere atto che alla spesa complessiva di Euro 47.574,08 - contributo integrativo ed Iva inclusa, si farà fronte utilizzando<br />
le risorse di cui al capitolo 100630 impegnate a favore della Immobiliare Marco Polo S.r.l. a socio unico (C.F./P.IVA 03298360268)<br />
con precedente DGRV 4224/2008;<br />
5. di prendere atto che l’aggiudicazione definitiva è condizionata alla verifica/accertamento dei requisiti soggettivi dell’aggiudicatario<br />
così come disposto dall’art. 11, co. 8 del D. Lgs 163/06 e s.m. e i.;<br />
6. di trasmettere copia del presente provvedimento e della documentazione facente parte del procedimento, alla Immobiliare<br />
Marco Polo S.r.l. a socio unico, per il seguito di competenza;<br />
7. di dare atto che alla stipula del relativo disciplinare di incarico, nonché alla liquidazione ed al pagamento dei suddetti servizi<br />
tecnici all’arch. Federico Candian, vi provvederà la Immobiliare Marco Polo S.r.l. a socio unico, sulla base della vigente normativa<br />
in materia;<br />
8. di dare atto che alle successive fasi di cui al dispositivo del presente provvedimento, vi provvederanno la Immobiliare<br />
Marco Polo S.r.l. a socio unico e la Direzione Demanio Patrimonio e Sedi, secondo quanto stabilito nella corrispondenza all’uopo<br />
intercorsa;<br />
9. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 23 del D.Lgs. 14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33;<br />
10. di pubblicare integralmente il presente decreto nel Bollettino ufficiale della Regione.<br />
Gian Luigi Carrucciu
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 43<br />
DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE DEMANIO PATRIMONIO E SEDI n. 116 del 27 giugno <strong>2013</strong><br />
Affidamento alla ditta Dielettric S.r.l. con sede in Verona, di un intervento di manutenzione straordinaria presso l’immobile<br />
in Verona via delle Franceschine civ. 10 piano primo, in concessione dalla Provincia di Verona. Liquidazione di spesa<br />
di € 452,83 IVA 21% compresa D.Lgs. 163/2006 art. 125 comma 8. CIG ZE80A7603A.<br />
[Consulenze e incarichi professionali]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Con il presente provvedimento si provvede ad eseguire un intervento di manutenzione all’impianto elettrico della porzione d’immobile<br />
in concessione dalla Provincia di Verona al fine di ampliare la dotazione di prese elettriche, ad uso degli uffici regionali. I<br />
lavori sono affidati alla ditta Dielettric S.r.l. con sede in Verona, che esegue per conto della Provincia la manutenzione degli impianti<br />
sugli edifici scolastici e patrimoniali in base al contratto in essere rep. 40722 del 22.11.2011, alle medesime condizioni contrattuali.<br />
Il Dirigente<br />
Premesso che:<br />
- la Regione del Veneto, ha in concessione dalla Provincia di Verona una porzione al piano primo dell’immobile sito a Verona<br />
in via delle Franceschine, 10, giusto atto di concessione rep. 41126 in data 8 gennaio <strong>2013</strong>, registrato all’Agenzia delle Entrate di<br />
Verona in data 16.01.<strong>2013</strong> vol. 3 n. 365;<br />
- con nota della Direzione Affari Generali prot. 0178961 del 29.4.<strong>2013</strong> veniva inoltrata alla Provincia di Verona una richiesta di<br />
attivazione di nuovi punti prese e rete al fine di ampliare la dotazione impiantistica a servizio degli uffici regionali;<br />
- in base a quanto specificato dall’art. 8 della concessione, le manutenzioni ordinarie e straordinarie dell’immobile in concessione<br />
sono in capo al concessionario Regione del Veneto, con obbligo di acquisire preventivamente l’autorizzazione da parte della<br />
Provincia di Verona;<br />
- con nota prot. 170858 del 22.04.<strong>2013</strong>, la Direzione Demanio Patrimonio e Sedi manifestava alla Provincia di Verona la necessità<br />
di dare operatività all’esecuzione delle manutenzioni dei locali in concessione, proponendo di eseguire gli interventi avvalendosi<br />
delle ditte che attualmente svolgono le manutenzioni per conto della Provincia, al fine di poter mantenere il bene concesso in perfetto<br />
stato di conservazione e rendere efficace ed efficiente l’azione amministrativa;<br />
- in attesa di dare operatività alla procedura suindicata, con nota prot. 251207 del 12.06.<strong>2013</strong> la Direzione Demanio Patrimonio<br />
e Sedi ha trasmesso alla Provincia di Verona la documentazione utile per l’esecuzione dell’intervento in argomento, al fine di acquisire<br />
la relativa autorizzazione;<br />
- con note prot. 240735 in data 6.06.<strong>2013</strong> e prot. 248869 del 11.06.<strong>2013</strong> la ditta Dielettric S.r.l., ha fatto pervenire, su richiesta<br />
dell’U.C. Demanio e Patrimonio, il preventivo di spesa per l’esecuzione delle lavorazioni necessarie, per l’installazione di due<br />
prese elettriche, quantificando il costo totale delle lavorazioni in € 485,50, sulla base dell’elenco prezzi della Provincia di Verona<br />
provinciale allegato al contratto rep. 40722 in data 22.<strong>09</strong>.2011 con la Provincia di Verona, a cui va scontato il ribasso d’asta offerto<br />
del 22,917%, che determina l’importo complessivo delle lavorazioni in € 374,24 iva esclusa.<br />
Considerato che alla copertura finanziaria dell’intervento si provvederà mediante l’utilizzo dei fondi di cui al budget operativo<br />
n. ° 122 del 7.3.<strong>2013</strong> assegnato con D.R.G.V. del 26.2.<strong>2013</strong> al Dirigente della Direzione Demanio, Patrimonio e Sedi per l’attuazione<br />
di interventi di lavori, forniture e servizi di modesta entità, finalizzati a garantire il corretto funzionamento delle sedi regionali.<br />
Ritenuto di procedere con il presente provvedimento all’affidamento diretto dei lavori in economia alla ditta Dielettric S.r.l. con<br />
sede in Verona C.F. e P.I. 02204000232, secondo quanto disposto dall’art. 125 del D.Lgs. 163/2006 (Codice dei contratti) trattandosi di<br />
spesa di modesta entità che rientra nelle categorie specificate al punto 6 del predetto articolo e all’art. 17 punto 1a dell’allegato A) alla<br />
deliberazione della Giunta Regionale n. 2401 del 27.11.2012, che disciplina l’acquisizione di servizi, forniture e lavori in economia.<br />
Visto il D.Lgs. n. 163/2006.<br />
Visto il D.P.R. 207/2010.<br />
Vista la D.G.R.V. n. 2401 del 27.11.2012.<br />
Vista la L.R. 39/2001.<br />
Viste le note prot. 240735 in data 6.06.<strong>2013</strong> e prot. 248869 del 11.06.<strong>2013</strong> la ditta Dielettric S.r.l.<br />
decreta<br />
1. di affidare alla ditta Dielettric S.r.l. con sede in Strada delle Trincee, 15/D - Verona i lavori di manutenzione per l’installazione<br />
di prese elettriche nell’immobile in concessione dalla Provincia di Verona sito in via delle Franceschine, 10 - Verona, piano primo<br />
per l’importo al netto del ribasso d’asta pari ad € 374,24 oltre ad € 78,59 per iva al 10%, per un totale complessivo di € 452,83;<br />
2. di disporre la conferma d’ordine alla ditta Dielettric S.r.l. mediante lettera d’ordinazione secondo l’uso del commercio;<br />
3. di liquidare e provvedere al relativo pagamento dell’intervento alla ditta Dielettric S.r.l. con sede in Verona C.F. e P.I.<br />
02204000232, con imputazione della spesa sul budget operativo n. 122 in data 7.03.<strong>2013</strong> di cui alla D.G.R.V. n. 194 del 26.2.<strong>2013</strong>,<br />
per l’importo complessivo di € 452,83 (IVA 21% compresa), su presentazione di regolare fattura a lavori eseguiti ed accertati, dall’U.<br />
C. Demanio e Patrimonio;<br />
4. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 23 del decreto legislativo 14<br />
marzo <strong>2013</strong>, n. 33;<br />
5. di pubblicare integralmente il presente decreto nel bollettino ufficiale della Regione del Veneto.<br />
Gian Luigi Carrucciu
44<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE ENTI LOCALI, PERSONE GIURIDICHE E CONTROLLO ATTI<br />
DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE ENTI LOCALI, PERSONE GIURIDICHE E CONTROLLO ATTI n. 101 del<br />
21 giugno <strong>2013</strong><br />
Conferenza Permanente Regione - Autonomie Locali (L.R. 3 giugno 1997, n. 20 e successive modificazioni e integrazioni).<br />
Legislatura 2010-2015. Corresponsione ai componenti dell’indennità e del rimborso delle spese sostenute per la partecipazione<br />
alle sedute del secondo semestre 2012. Liquidazione della spesa.<br />
[Enti locali o a partecipazione regionale]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Il provvedimento dispone, per il secondo semestre 2012, la liquidazione della spesa riferita alle indennità di presenza e ai rimborsi<br />
delle spese sostenute e documentate per i componenti esterni della Conferenza Permanente Regione Autonomie Locali.<br />
Il Dirigente<br />
Premesso che:<br />
- con D.G.R. n. 1279 del 3 agosto 2011, in esecuzione dei criteri stabili dalla D.G.R. n. 742 del 7 giugno 2011, l’indennità a favore<br />
dei componenti della Conferenza Permanente Regione-Autonomie Locali, di cui alla L.R. n. 20/1997, e successive modifiche, a far<br />
data dal 1° gennaio 2011, è stata fissata in euro 67,50, per la partecipazione ad ogni seduta della Conferenza;<br />
- con D.G.R. n. 1279 del 3 agosto 2011 è stato, inoltre, riconosciuto che spetta ai suddetti componenti della Conferenza il rimborso<br />
delle spese sostenute per la effettiva partecipazione alle sedute della medesima, in virtù di quanto previsto dall’art.10 comma<br />
2 della L.R. n. 20/1997;<br />
- con decreto n. 217 del 24 ottobre 2012 è stata impegnata, limitatamente al periodo luglio-dicembre 2012, la somma complessiva<br />
di € 7.522,50 di cui Euro 4.522,50 per l’indennità di presenza giornaliera ed Euro 3.000,00 per rimborsi spese, sul capitolo n. 3002,<br />
denominato “Spese per il funzionamento di consigli, comitati, collegi, commissioni, compresi i gettoni di presenza, le indennità di<br />
missione ed i rimborsi spese” del Bilancio di previsione 2012, demandando a successivo decreto la liquidazione ai componenti della<br />
Conferenza in oggetto degli importi dell’indennità e del rimborso delle spese sostenute, sulla base della effettiva partecipazione<br />
alle sedute e della presentazione di idonea documentazione comprovante le spese stesse;<br />
Considerato che, sulla base dell’istruttoria effettuata dai competenti uffici, in ragione delle presenze attestate dai verbali delle<br />
sedute della Conferenza Permanente Regione - Autonomie Locali, nonché della documentazione prodotta al fine di dimostrare le<br />
spese sostenute al fine della partecipazione alle sedute stesse, ai componenti della Conferenza citata spettano gli importi riportati,<br />
in dettaglio, nella tabella seguente, per un importo totale complessivo di euro 4.394,28, di cui € 3.510,00 per indennità e € 884,28<br />
per rimborsi spese effettivamente sostenute e debitamente documentate:<br />
Nominativo Anagrafica Codice Fiscale Sedute Indennità<br />
Rimborsi<br />
spese<br />
Totale<br />
BERTONCELLO AN-<br />
TONIO<br />
44846 BRTNTN47S17B642M 9 607,50 235,50 843,00<br />
DEGANI BARBARA 153075 DGNBBR66M51L219D 8 540,00 540,00<br />
MURARO LEONARDO 142830 MRRLRD55M08F269B 7 472,50 91,43 563,93<br />
PIETROBON FRAN-<br />
CESCO<br />
150047 PTRFNC56H08L407T 5 337,50 230,72 568,22<br />
RAMPIN SABRINA 129560 RMPSRN71M46G693Y 6 405,00 307,93 712,93<br />
SINIGAGLIA MARIA<br />
ELENA<br />
150505 SNGMLN79B66G224I 4 270,00 18,70 288,70<br />
VARIATI ACHILLE 150185 VRTCLL53A19L840C 3 202,50 202,50<br />
VIGNE ENNIO 143232 VGNNNE61D<strong>09</strong>D530H 10 675,00 675,00<br />
3.510,00 884,28 4.394,28<br />
Tutto ciò premesso e considerato:<br />
- Vista la L.R. 3 giugno 1997, n. 20 e successive modificazioni e integrazioni;<br />
- Visto l’art. 187 della L.R. 10 giugno 1991, n. 12 e successive modificazioni e integrazioni;<br />
- Vista la L.R. 10 gennaio 1997 n. 1;<br />
- Visti gli articoli 42 e 44 della L.R. n. 39/2001;<br />
- Vista la L.R. 07 gennaio 2011 n. 1;<br />
- Vista la D.G.R. n. 742 del 7 giugno 2011;<br />
- Vista la D.G.R. n. 1279 del 3 agosto 2011;<br />
- Visto il Decreto n. 127 del 24 ottobre 2012;
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 45<br />
- Visti i DPGR n. 144 del 6.07.2010, n. 156 del 27.07.2010, n. 221 del 12.10.2010, n. 1<strong>09</strong> del 22.06.2011 e n. 31 del 31.01.2012;<br />
- Viste Le L. R. n. 3/<strong>2013</strong> e n. 4/<strong>2013</strong> e la DGR n. 631 del 7.05.<strong>2013</strong>;<br />
- Vista la documentazione giustificativa delle spese sostenute, agli atti della scrivente Direzione Regionale;<br />
decreta<br />
1. di liquidare ai componenti della Conferenza Permanente Regione-Autonomie Locali, di cui alla L.R. n. 20/1997 e s.m.i.,<br />
l’indennità ed il rimborso delle spese sostenute per la effettiva partecipazione alle sedute della Conferenza medesima nel periodo<br />
luglio - dicembre 2012, negli importi risultanti nella Tabella riportata in premessa;<br />
2. di dare atto che la spesa complessiva di euro 4.394,28 di cui euro 3.510,00 per indennità, ed euro 884,28 per rimborsi spese<br />
effettivamente sostenute e debitamente documentate, rientra nell’importo di cui all’impegno assunto con decreto n. 127 del 24 ottobre<br />
2012 sul capitolo n. 3002 del bilancio di previsione 2012 (impegno n. 3076/2012);<br />
3. di stabilire che avverso il presente decreto gli interessati possono presentare ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale<br />
del Veneto entro 60 giorni, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni, decorrenti dalla comunicazione o dalla<br />
pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto;<br />
4. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art.26 del decreto legislativo 14 marzo<br />
<strong>2013</strong>, n. 33;<br />
5. di pubblicare integralmente il presente decreto nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.<br />
Il Dirigente Vicario<br />
Paolo Donato
46<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE FORMAZIONE<br />
DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE FORMAZIONE n. 436 del 6 giugno <strong>2013</strong><br />
L.R. 19/2002 e s.m.i. Elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati - D.G.R. N. 3289 del 21/12/2010. Iscrizione<br />
nuovo Organismo di Formazione: IIS SCARPA-MATTEI - codice Ente n. 4361 - per le sedi operative di SAN STINO<br />
DI LIVENZA (VE) e di SAN DONÀ DI PIAVE (VE) per gli ambiti della Formazione Superiore e dell’Orientamento.<br />
[Formazione professionale e lavoro]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Approvazione dell’istanza di accreditamento da parte di un nuovo Organismo di Formazione ed iscrizione nell’elenco regionale<br />
di cui alla L.R. 19/2002 e s.m.i.<br />
Il Dirigente<br />
• Vista la L.R. 19/2002 e s.m.i.: "Istituzione dell'elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati";<br />
• Visto l'elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati, istituito ai sensi della L.R. 19/2002 e s.m.i. con Decreto<br />
del Dirigente Regionale della Formazione n. 1242 del 30 ottobre 2003 e s.m.i.;<br />
• Vista la richiesta di accreditamento per gli ambiti della Formazione Superiore e dell’Orientamento presentata dall'Organismo<br />
di Formazione IIS SCARPA-MATTEI (codice fiscale 93040810272, codice ente n. 4361) avente sede legale in VIA PERUGIA, 7<br />
- SAN DONÀ DI PIAVE (VE) e tre sedi operative: sede 1 in VIA LEOPARDI, 15 - SAN STINO DI LIVENZA (VE); sede 2 in<br />
VIA PERUGIA, 7 - SAN DONÀ DI PIAVE (VE) e sede 3 in via cesaro, 4 - fossalta di piave (ve);<br />
• Verificata, ai sensi della DGR n. 359/2004 e s.m.i., la conformità della documentazione presentata ai requisiti previsti dal<br />
modello regionale di accreditamento e ritenuto, di conseguenza, che nulla osti all'accoglimento della domanda;<br />
• Visto, in particolare, il resoconto delle verifiche audit, ai sensi della D.G.R. n. 3289/2010, effettuate in data 15 maggio <strong>2013</strong><br />
dai funzionari incaricati dalla Regione Veneto, ex DGR 687/2008;<br />
• Vista la nota, acquisita al Protocollo Regionale n. 231385/61.02.01.14 il 31/05/<strong>2013</strong>, relativa alla rinuncia alla domanda di accreditamento<br />
per la sede operativa 3 in VIA CESARO, 4 a FOSSALTA DI PIAVE (VE);<br />
• Viste le LL.RR. n. 1/97, 19/02 e s.m.i.;<br />
• Viste le DDGR n. 359/2004, n. 687/2008 e n. 3289/2010;<br />
• Visto il DDR n. 1242/2003 e s.m.i.;<br />
decreta<br />
1. di iscrivere nell'elenco degli Organismi di Formazione accreditati, al numero A0587, l'Organismo di Formazione IIS SCARPA-<br />
MATTEI (codice fiscale 93040810272, codice ente n. 4361) avente sede legale in VIA PERUGIA, 7 - SAN DONÀ DI PIAVE (VE)<br />
e due sedi operative: sede 1 in VIA LEOPARDI, 15 - SAN STINO DI LIVENZA (VE) e sede 2 in VIA PERUGIA, 7 - SAN DONÀ<br />
DI PIAVE (VE), accreditate per l’ambito della Formazione Superiore e dell’Orientamento;<br />
2. di fare obbligo al nuovo Organismo di Formazione di comunicare alla Direzione Regionale Formazione ogni e qualsiasi<br />
variazione rispetto ai dati esposti nell'elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati;<br />
3. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 23 del D.Lgs n. 33/<strong>2013</strong>.<br />
4. di pubblicare per intero il presente decreto nel Bollettino ufficiale della Regione.<br />
Santo Romano
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 47<br />
DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE FORMAZIONE n. 437 del 6 giugno <strong>2013</strong><br />
L.R. 19/2002 e s.m.i. Elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati - D.G.R. N. 3289 del 21/12/2010. Iscrizione<br />
nuovo Organismo di Formazione: ANTHEA SAS DI DONÀ FRANCESCO & C. - codice Ente n. 4267 - per la sede<br />
operativa di CREAZZO (VI) per l’ambito dell’Orientamento.<br />
[Formazione professionale e lavoro]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Approvazione dell’istanza di accreditamento di un nuovo Organismo di Formazione ed iscrizione nell’elenco regionale di cui<br />
alla L.R. 19/2002 e s.m.i.<br />
Il Dirigente<br />
• Vista la L.R. 19/2002 e s.m.i.: "Istituzione dell'elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati";<br />
• Visto l'elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati, istituito ai sensi della L.R. 19/2002 e s.m.i. con Decreto<br />
del Dirigente Regionale della Formazione n. 1242 del 30 ottobre 2003 e s.m.i.;<br />
• Vista la richiesta di accreditamento per l’ambito dell’Orientamento presentata dall'Organismo di Formazione ANTHEA SAS<br />
DI DONÀ FRANCESCO & C. (codice fiscale 03012520247, codice ente n. 4267) avente sede legale e sede operativa in PIAZZA<br />
DEL COMUNE, 14 - CREAZZO (VI);<br />
• Verificata, ai sensi della DGR n. 359/2004 e s.m.i., la conformità della documentazione presentata ai requisiti previsti dal<br />
modello regionale di accreditamento e ritenuto, di conseguenza, che nulla osti all'accoglimento della domanda;<br />
• Visto, in particolare, il resoconto delle verifiche audit, ai sensi della D.G.R. n. 3289/2010, effettuate in data 10 aprile <strong>2013</strong> dai<br />
funzionari incaricati dalla Regione Veneto, ex DGR 687/2008;<br />
• Viste le LL.RR. n. 1/97, 19/02 e s.m.i.;<br />
• Viste le DDGR n. 359/2004, n. 687/2008 e n. 3289/2010;<br />
• Visto il DDR n. 1242/2003 e s.m.i.;<br />
decreta<br />
1. di iscrivere nell'elenco degli Organismi di Formazione accreditati, al numero A0586, l'Organismo di Formazione ANTHEA<br />
SAS DI DONÀ FRANCESCO & C. (codice fiscale 03012520247, codice ente n. 4267) avente sede legale e sede operativa in PIAZZA<br />
DEL COMUNE, 14 - CREAZZO (VI), accreditata per l’ambito dell’Orientamento;<br />
2. di fare obbligo al nuovo Organismo di Formazione di comunicare alla Direzione Regionale Formazione ogni e qualsiasi<br />
variazione rispetto ai dati esposti nell'elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati;<br />
3. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 23 del D.Lgs n. 33/<strong>2013</strong>.<br />
4. di pubblicare per intero il presente decreto nel Bollettino ufficiale della Regione.<br />
Santo Romano
48<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE FORMAZIONE n. 446 del 6 giugno <strong>2013</strong><br />
Approvazione cessione del credito relativa a contributi ai sensi DGR 2649 del 18/12/2012 su note di debito del soggetto<br />
Enaip Veneto di cui alla DGR 1013 del 5/06/2012.<br />
[Formazione professionale e lavoro]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Il Dirigente Regionale della Direzione Formazione, preso atto dell’atto di cessione del credito relativo a contributi, stipulato<br />
da parte del soggetto Enaip Veneto con Unicredit Factoring S.p.A., in relazione a richieste di pagamento pertinenti alla DGR 1013<br />
del 5/06/<strong>2013</strong>, per complessivi € 3.496.584,00, autorizza la cessione ai sensi art. 45 L.R. 39/2001, esperite le formalità di cui alla<br />
DGR 2649/2012.<br />
Il Dirigente<br />
(omissis)<br />
decreta<br />
1. di procedere, per i motivi espressi in premessa, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento e per i percorsi<br />
formativi ivi indicati, all’accettazione dell’atto di cessione di credito, per un valore di € 3.496.584,00, secondo le modalità previste<br />
dalla DGR 2649 del 18/12/2012 e dal DDR 1 del 2/01/<strong>2013</strong>;<br />
2. di disporre l’emissione delle liquidazioni di spesa, ai sensi art. 44 L.R. 39/2001, a favore del soggetto cessionario, subordinata<br />
nella fase di versamento all’effettiva disponibilità di cassa presente sul correlato capitolo di uscita;<br />
3. di dare atto che al cessionario non potrà essere in nessun caso richiesta la restituzione di quanto versato in esecuzione del<br />
contratto di cessione intervenuto tra cedente e cessionario;<br />
4. di inoltrare il presente provvedimento alla Direzione Regionale Ragioneria per le operazioni contabili di competenza;<br />
5. di comunicare il presente provvedimento ai soggetti cedente e cessionario;<br />
6. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 e 27 del decreto legislativo<br />
14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33;<br />
7. di pubblicare il presente provvedimento per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.<br />
Santo Romano
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 49<br />
DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE FORMAZIONE n. 447 del 6 giugno <strong>2013</strong><br />
Approvazione cessione del credito relativa a contributi ai sensi DGR 2649 del 18/12/2012 su note di debito del soggetto<br />
Segra - Scuola Professionale di Estetica di cui alla DGR 1013 del 5/06/2012.<br />
[Formazione professionale e lavoro]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Il Dirigente Regionale della Direzione Formazione, preso atto dell’atto di cessione del credito relativo a contributi, stipulato da<br />
parte del soggetto “Segra - Scuola Professionale di Estetica” con Claris Factor S.p.A., in relazione a richieste di pagamento pertinenti<br />
alla DGR 1013 del 5/06/<strong>2013</strong>, per complessivi € 137.214,00, autorizza la cessione ai sensi art. 45 L.R. 39/2001, esperite le<br />
formalità di cui alla DGR 2649/2012.<br />
Il Dirigente<br />
(omissis)<br />
decreta<br />
1. di procedere, per i motivi espressi in premessa, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento e per i percorsi<br />
formativi ivi indicati, all’accettazione dell’atto di cessione di credito, per un valore di € 137.214,00, secondo le modalità previste<br />
dalla DGR 2649 del 18/12/2012 e dal DDR 1 del 2/01/<strong>2013</strong>;<br />
2. di disporre l’emissione delle liquidazioni di spesa, ai sensi art. 44 L.R. 39/2001, a favore del soggetto cessionario, subordinata<br />
nella fase di versamento all’effettiva disponibilità di cassa presente sul correlato capitolo di uscita;<br />
3. di dare atto che al cessionario non potrà essere in nessun caso richiesta la restituzione di quanto versato in esecuzione del<br />
contratto di cessione intervenuto tra cedente e cessionario;<br />
4. di inoltrare il presente provvedimento alla Direzione Regionale Ragioneria per le operazioni contabili di competenza;<br />
5. di comunicare il presente provvedimento ai soggetti cedente e cessionario;<br />
6. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 e 27 del decreto legislativo<br />
14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33;<br />
7. di pubblicare il presente provvedimento per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.<br />
Santo Romano
50<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE FORMAZIONE n. 520 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
L.R. 19/2002 e s.m.i.- Elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati - e D.G.R. n. 3289 del 21/12/2010.<br />
Cancellazione dall’elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati dell’Ente ARCEDI - COMMERCIALISTI<br />
ED ESPERTI CONTABILI VENEZIA - codice ente n. 1627.<br />
[Formazione professionale e lavoro]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Cancellazione di un Organismo di Formazione accreditato dall’elenco regionale di cui alla L.R. 19/2002 e s.m.i.<br />
Il Dirigente<br />
• Vista la L.R. 19/2002 e s.m.i.: 'Istituzione dell'elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati';<br />
• Visto l'elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati, istituito ai sensi della L.R. 19/2002 e s.m.i. con Decreto<br />
del Dirigente Regionale della Formazione n. 1242 del 30 ottobre 2003 e s.m.i.;<br />
• Accertato che risulta attualmente iscritto nell'elenco regionale, al numero A0044, l'Organismo di Formazione ARCEDI -<br />
COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI VENEZIA (codice fiscale 94043310278, codice Ente n. 1627), con sede legale e<br />
sede operativa, accreditata per l’ambito della FORMAZIONE CONTINUA, VIA J. SALAMONIO, 3 a VENEZIA-MARGHERA<br />
(VE);<br />
• Vista la nota pervenuta presso questa Direzione in data 14/06/<strong>2013</strong> nostro protocollo n. 254478/61.02.01.14, con la quale l'Organismo<br />
di Formazione comunicava la vendita della Società;<br />
• Ritenuto di dover prendere atto della cessazione dell’Organismo di Formazione ARCEDI - COMMERCIALISTI ED ESPERTI<br />
CONTABILI VENEZIA e, di dover procedere, pertanto, alla modifica dell'elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati;<br />
• Viste le LL.RR. nn. 1/97, 19/02 e s.m.i.;<br />
• Vista la DGR n. 3289/2010;<br />
• Visto il DDR n. 1242/2003 e s.m.i.;<br />
decreta<br />
1. di cancellare dall'elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati l'Ente ARCEDI - COMMERCIALISTI ED<br />
ESPERTI CONTABILI VENEZIA (codice fiscale 94043310278, codice Ente n. 1627), già iscritto nell'elenco al numero A0044, con<br />
sede operativa, accreditata per l’ambito della FORMAZIONE CONTINUA, in VIA J. SALAMONIO, 3 a VENEZIA-MARGHERA<br />
(VE).<br />
2. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 23 del D.Lgs n. 33/<strong>2013</strong>.<br />
3. di pubblicare per intero il presente decreto nel Bollettino ufficiale della Regione.<br />
Santo Romano
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 51<br />
DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE FORMAZIONE n. 538 del 19 giugno <strong>2013</strong><br />
L.R. 19/2002 e s.m.i.- Elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati - e D.G.R. n. 3289 del 21/12/2010.<br />
Cancellazione dall’elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati dell’Ente IPSIA G. MARCONI - codice<br />
ente n. 2704.<br />
[Formazione professionale e lavoro]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Cancellazione di un Organismo di Formazione accreditato dall’elenco regionale di cui alla L.R. 19/2002 e s.m.i.<br />
Il Dirigente<br />
• Vista la L.R. 19/2002 e s.m.i.: 'Istituzione dell'elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati';<br />
• Visto l'elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati, istituito ai sensi della L.R. 19/2002 e s.m.i. con Decreto<br />
del Dirigente Regionale della Formazione n. 1242 del 30 ottobre 2003 e s.m.i.;<br />
• Accertato che risulta attualmente iscritto nell'elenco regionale, al numero A0189, l'Organismo di Formazione IPSIA G. MARCONI<br />
(codice fiscale 91002250271, codice Ente n. 2704), con sede legale e sede operativa, accreditata per gli ambiti della FORMAZIONE<br />
SUPERIORE, della FORMAZIONE CONTINUA e dell’ORIENTAMENTO, in VIA T. SERAFIN, 15 a CAVARZERE (VE);<br />
• Vista la nota pervenuta presso questa Direzione in data 14/06/<strong>2013</strong> nostro protocollo n. 254692/61.02.01.14, con la quale l'Organismo<br />
di Formazione comunicava la rinuncia all’accreditamento;<br />
• Ritenuto di dover prendere atto della cessazione dell’Organismo di Formazione IPSIA G. MARCONI e di dover procedere,<br />
pertanto, alla modifica dell'elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati;<br />
• Viste le LL.RR. nn. 1/97, 19/02 e s.m.i.;<br />
• Vista la DGR n. 3289/2010;<br />
• Visto il DDR n. 1242/2003 e s.m.i.;<br />
decreta<br />
1. di cancellare dall'elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati l'Ente IPSIA G. MARCONI (codice fiscale<br />
91002250271, codice Ente n. 2704), già iscritto nell'elenco al numero A0189, con sede legale e sede operativa, accreditata per gli<br />
ambiti della FORMAZIONE SUPERIORE, della FORMAZIONE CONTINUA e dell’ORIENTAMENTO, in VIA T. SERAFIN,<br />
15 a CAVARZERE (VE).<br />
2. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 23 del D.Lgs n. 33/<strong>2013</strong>.<br />
3. di pubblicare per intero il presente decreto nel Bollettino ufficiale della Regione.<br />
Santo Romano
52<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE FORMAZIONE n. 563 del 21 giugno <strong>2013</strong><br />
Formazione Iniziale 2011/2012 - DGR 888 del 21/06/2011 - Progetto 2726/1/1/888/2011 - SMUPR 15708 - DGR 887 del<br />
21/06/2011 - Progetto 2726/1/1/887/2011 - Aggiornamento dello stato di liquidazione delle note di debito n. 11 del 24/07/2012<br />
e 12 del 25/10/2012 a seguito comunicazione dell’Avvocatura Regionale per atti di pignoramento, di ricorso e di sequestro<br />
conservativo a carico dell’Ente Centro di Formazione Professionale IPEA - Cod. 2726 - C.F.: 93024<strong>09</strong>0271 - Sospensione<br />
pagamenti per difetto di pratiche erogabili.<br />
[Formazione professionale e lavoro]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Con il presente Atto, vista la corrispondenza intercorsa con l’Avvocatura Regionale, si dispone di non procedere ad alcun pagamento<br />
a favore del beneficiario “Centro di Formazione Professionale IPEA”, constatata l’insussistenza di importi dovuti ancora<br />
liquidabili come calcolati al netto delle sospensioni disposte per effetto degli atti conservativi pervenuti.<br />
Il Dirigente<br />
Premesso che<br />
- Con DGR n. 887 del 21 giugno 2011 la Giunta Regionale ha approvato l’apertura dei termini per la presentazione di progetti<br />
formativi di percorsi triennali di istruzione e formazione relativi a interventi di primo e di secondo anno;<br />
- Con DGR n. 888 del 21 giugno 2011 la Giunta Regionale ha approvato l’apertura dei termini per la presentazione di progetti<br />
formativi di percorsi triennali di istruzione e formazione relativi a interventi di terzo anno;<br />
- Il DDR n. 464 del 5 agosto 2011 ha approvato le risultanze dell’istruttoria e del procedimento di valutazione delle suddette<br />
attività formative, concedendo all’Ente Centro di Formazione Professionale IPEA - Cod. 2726 - C.F.: 93024<strong>09</strong>0271, relativamente<br />
al progetto 2726/1/1/887/2011, un contributo pubblico complessivo di € 657.440,00;<br />
- Il beneficiario ha inviato la nota di debito n. 11 del 24/07/2012, come da prot. reg.le 343312 del 26/07/2012 di € 264.600,00,<br />
relativa alla richiesta di pagamento del primo rimborso intermedio previsto per le modalità di erogazione di cui all’allegato C alla<br />
citata DGR 887/2011;<br />
- Il DDR n. 465 del 5 agosto 2011 ha approvato le risultanze dell’istruttoria e del procedimento di valutazione delle suddette<br />
attività formative, concedendo all’Ente Centro di Formazione Professionale IPEA - Cod. 2726 - C.F.: 93024<strong>09</strong>0271, relativamente<br />
al progetto 2726/1/1/888/2011, un contributo pubblico complessivo di € 713.636,00;<br />
- Il beneficiario ha inviato la nota di debito n. 12 del 25/10/2012, come da prot. reg.le 489304 del 29/10/2012 di € 315.315,00,<br />
relativa alla richiesta di pagamento del primo rimborso intermedio previsto per le modalità di erogazione di cui all’allegato C alla<br />
citata DGR 888/2011;<br />
- Con nota prot. 557486 del 7/12/2012, l’Avvocatura Regionale ha trasmesso alla Direzione Regionale Formazione copia dell’atto<br />
di pignoramento di Trebeurden S.A. C.F. 94127790262 a carico del Centro di Formazione Professionale Ipea, C.F. 93024<strong>09</strong>0271,<br />
raccomandando, nelle more del procedimento, la sospensione di ogni pagamento fino alla somma di € 148.996,17;<br />
- Con nota prot. reg.le 557510 del 7/12/2012, l’Avvocatura Regionale ha trasmesso alla Direzione Regionale Formazione anche<br />
copia dell’atto conservativo a favore di Ferrazzo Giuliana C.F. FRRGLN63L69F826V, ex art. 2906 c.c e 669 bis e ss. c.p.c., a carico<br />
del Centro di Formazione Professionale Ipea, raccomandando, nelle more del procedimento, la sospensione di ogni pagamento fino<br />
alla somma di € 25.000,00;<br />
- Con nota prot. reg.le 4322 del 7/01/<strong>2013</strong>, l’Avvocatura Regionale ha trasmesso alla Direzione Regionale Formazione copia del<br />
ricorso al Tribunale di Venezia - Sez. - Lavoro, proposto da Sabatino Maria Luisa C.F. SBTMLS62L62H823Y avente ad oggetto:<br />
impugnazione licenziamento disciplinare, qualificazione rapporto di subordinazione, omesse retribuzioni e/o contribuzioni, risarcimento<br />
danni per un valore complessivo di € 17.150,00, ritenendo opportuno il trattenimento di tale somma, aumentata della metà,<br />
cioè fino ad € 25.725,00;<br />
- Con il Decreto n. 1101 del 12/12/2012, il Dirigente Regionale della Direzione Formazione, preso atto delle note prot. 557486<br />
del 7/12/2012 e prot. 557510 del 7/12/2012, sopra indicate, ha disposto conseguentemente la sospensione del pagamento della corrispondente<br />
quota parte della nota di debito n. 12 del 25/10/2012, pari ad € 173.996,17 totali, nonché il versamento al beneficiario<br />
della somma residua liquidabile risultante pari ad € 141.318,83;<br />
- Con il Decreto n. 290 del 26/04/<strong>2013</strong>, il Dirigente Regionale della Direzione Formazione ha dato poi seguito all’ordinanza di<br />
assegnazione di credito emessa dal Tribunale di Venezia, registro esecuzioni n. 2450/12 - CR 715 - Rep. 126, del 27/03/<strong>2013</strong>, con<br />
la quale il Giudice dell’Esecuzione, ha ordinato alla Regione del Veneto, per effetto di procedimento esecutivo di pignoramento<br />
presso terzi, di pagare a favore del creditore Trebeurden S.A., come sopra definito, la somma complessiva di € 99.952,02, a titolo<br />
di capitale pignorato, oltre spese aggiuntive;<br />
- Con nota prot. reg.le 187429 del 3/05/<strong>2013</strong>, l’Avvocatura Regionale ha quindi trasmesso alla Direzione Regionale Formazione<br />
copia dell’atto di pignoramento di Camouflage S.r.l., C.F. 03063010270, a carico del Centro di Formazione Professionale Ipea, C.F.<br />
93024<strong>09</strong>0271, raccomandando, nelle more del procedimento, la sospensione di ogni pagamento fino alla somma di € 261.782,70;<br />
- Con nota prot. reg.le 226185 del 28/05/<strong>2013</strong>, l’Avvocatura Regionale, ha trasmesso alla Direzione Regionale Formazione copia<br />
di un ulteriore atto di pignoramento di Zonin Consuelo C.F. ZNNCLS78D59B296N, a carico del Centro di Formazione Professionale<br />
Ipea, C.F. 93024<strong>09</strong>0271, raccomandando, nelle more del procedimento, la sospensione di ogni pagamento fino alla somma di<br />
€ 10.906,53;<br />
- Con nota prot. reg.le 246497 del 10/06/<strong>2013</strong>, l’Avvocatura Regionale, ha trasmesso alla Direzione Regionale Formazione copia
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 53<br />
del nuovo atto di pignoramento di Trebeurden S.A. C.F. 94127790262 a carico del Centro di Formazione Professionale Ipea, C.F.<br />
93024<strong>09</strong>0271, raccomandando, nelle more del procedimento, la sospensione di ogni pagamento fino alla somma di € 114.735,31;<br />
- Per gli effetti degli atti sin qui esposti, la situazione complessiva dell’Ente Centro di Formazione Professionale Ipea, è più<br />
facilmente rappresentabile tramite la seguente tabella:<br />
Descrizione<br />
Importo<br />
Nota di debito 12 del 25/10/2012 315.315,00<br />
Erogazioni effettute a Ipea su n. add. 12/12 come da DDR 1101/12 - 141.318,83<br />
Sospensione su n. add. 12/12 con nota prot. reg.le 557486 del 7/12/2012 e DDR<br />
290/<strong>2013</strong> - 99.952,02<br />
Sospensione su n. add. 12/12 con nota prot. reg.le 557510 del 7/12/2012 - 25.000,00<br />
Sospensione su n. add. 12/12 con nota prot. reg.le 4322 del 7/01/<strong>2013</strong> - 25.725,00<br />
Nota di debito 11 del 24/07/2012 264.600,00<br />
Sospensione su n. add. 11/12 con nota prot. reg.le 187429 del 3/05/<strong>2013</strong> - 261.782,70<br />
Sospensione su n. add. 12/12 con nota prot. reg.le 226185 del 28/05/<strong>2013</strong> - 10.906,53<br />
Sospensione su n. add. 11/12 e 12/12 con nota prot. reg.le 246497 del 10/06/<strong>2013</strong> - 114.735,31<br />
Totale liquidabile<br />
- 99.505,39<br />
Precisato che<br />
- dalle evidenze contabili di cui sopra, discende inequivocabilmente che, sulla base delle richieste di pagamenti pervenute, non<br />
residuano somme positive liquidabili a favore di “Centro di Formazione Professionale Ipea”;<br />
Ritenuto pertanto<br />
- Di non procedere ad alcun pagamento nei confronti dell’ Ente “Centro di Formazione Professionale Ipea”, C.F. 93024<strong>09</strong>0271,<br />
sino a quando la situazione creditoria del soggetto non presenterà un residuo liquidabile positivo;<br />
- Di dare atto che il totale delle sospensioni addebitate al soggetto “Centro di Formazione Professionale Ipea”, associate alle<br />
note di debito 11 del 24/07/2012 e 12 del 25/10/2012 ammonta ad € 538.101,56;<br />
decreta<br />
1. di dare atto che la premessa al presente provvedimento ne costituisce parte integrante e sostanziale;<br />
2. Di non procedere ad alcun pagamento nei confronti dell’ Ente “Centro di Formazione Professionale Ipea”, C.F. 93024<strong>09</strong>0271,<br />
sino a quando la situazione creditoria del soggetto non presenterà un residuo liquidabile positivo;<br />
3. di dare atto che il totale delle sospensioni addebitate al soggetto “Centro di Formazione Professionale Ipea”, associate alle<br />
note di debito 11 del 24/07/2012 e 12 del 25/10/2012 ammonta ad € 538.101,56;<br />
4. di comunicare il presente provvedimento all’Ente “Centro di Formazione Professionale Ipea”;<br />
5. di comunicare il presente provvedimento alla Direzione Regionale Ragioneria per il seguito di competenza;<br />
6. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 e 27 del decreto legislativo<br />
14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33;<br />
7. di pubblicare il presente provvedimento per intero sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.<br />
Santo Romano
54<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE FORMAZIONE n. 564 del 21 giugno <strong>2013</strong><br />
Piano regionale dell'offerta sussidiaria di percorsi triennali di istruzione e formazione negli istituti Professionali, riferito<br />
al triennio <strong>2013</strong>-2016 e approvato con DDR n. 268 del 17.4.<strong>2013</strong>. Integrazione.<br />
[Formazione professionale e lavoro]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Il provvedimento approva altri sette percorsi triennali di istruzione e formazione da realizzare in via sussidiaria nel triennio<br />
<strong>2013</strong>-2016, richiesti dall’IPSIA Galilei di Castelfranco Veneto e dall’IIS Scarpa Mattei di San Donà di Piave, che costituiscono<br />
riproposizione di progetti già approvati per il triennio 2012-2015.<br />
Il Dirigente<br />
(omissis)<br />
decreta<br />
1. di integrare il Piano regionale dell'offerta sussidiaria di percorsi triennali di istruzione e formazione negli istituti Professionali,<br />
riferito al triennio <strong>2013</strong>-2016 e approvato con DD. n. 268 del 17.4.<strong>2013</strong> con gli interventi richiesti dall’IPSIA “Galilei” di<br />
Castelfranco Veneto e dall’IIS “Scarpa Mattei” di San Donà di Piave di seguito indicati:<br />
CODICE<br />
ENTE<br />
ENTE<br />
PROPONENTE<br />
CODICE PROGETTO DI<br />
RIFERIMENTO TRIENNIO<br />
2012/2015<br />
CODICE PROGETTO<br />
TRIENNIO <strong>2013</strong>/2016<br />
QUALIFICA<br />
PROFESSIONALE<br />
2685 IPSIA G. GALILEI 2685/1/1/335/2012 2685/1/1/14/<strong>2013</strong> Operatore meccanico<br />
2685 IPSIA G. GALILEI 2685/1/1/335/2012 2685/1/2/14/<strong>2013</strong> Operatore meccanico<br />
2685 IPSIA G. GALILEI 2685/1/2/335/2012 2685/1/3/14/<strong>2013</strong><br />
Operatore di impianti termoidraulici<br />
2685 IPSIA G. GALILEI 2685/1/3/335/2012 2685/1/4/14/<strong>2013</strong> Operatore elettrico<br />
2685 IPSIA G. GALILEI 2685/1/4/335/2012 2685/1/5/14/<strong>2013</strong> Operatore elettronico<br />
2151 IPSIA E. MATTEI 2151/1/1/335/2012 2151/1/1/14/<strong>2013</strong> Operatore meccanico<br />
2151 IPSIA E. MATTEI 2151/1/2/335/2012 2151/1/2/14/<strong>2013</strong><br />
Operatore delle produzioni<br />
chimiche<br />
2. di approvare come parte integrante e sostanziale del presente provvedimento i prospetti allegati, descritti di seguito:<br />
- Dati di sintesi - Allegato A<br />
- Riepilogo completo degli interventi ammessi per il triennio <strong>2013</strong>/2016 - Allegato B<br />
3. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 23 del D. Lgs. n. 33 del 14 marzo<br />
<strong>2013</strong>;<br />
4. di disporre che il presente provvedimento venga pubblicato per estratto nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.<br />
Santo Romano
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 55<br />
Allegato A al Decreto n. 564 del 21/06/<strong>2013</strong> pag. 1 di 1<br />
giunta regionale<br />
PIANO REGIONALE OFFERTA SUSSIDIARIA PERCORSI TRIENNALI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE<br />
NEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI - TRIENNIO <strong>2013</strong>/2016<br />
DATI DI SINTESI<br />
N. PROGETTI PRESENTATI<br />
10<br />
N. PROGETTI AMMESSI<br />
10<br />
N. DOMANDE DI ATTIVAZIONE DI INTERVENTI GIA' APPROVATI<br />
16<br />
N. TOTALE INTERVENTI APPROVATI<br />
144<br />
MONTE ORE APPROVATO<br />
152.064
56<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
Allegato B al Decreto n. 564 del 21/06/<strong>2013</strong> pag. 1 di 7<br />
PIANO REGIONALE OFFERTA SUSSIDIARIA PERCORSI TRIENNALI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE<br />
NEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI - TRIENNIO <strong>2013</strong>/2016<br />
RIEPILOGO DEGLI INTERVENTI AMMESSI<br />
CODICE<br />
ENTE<br />
ENTE PROPONENTE<br />
CODICE PROGETTO<br />
DI RIFERIMENTO<br />
TRIENNIO 2012/2015<br />
CODICE PROGETTO<br />
TRIENNIO <strong>2013</strong>/2016<br />
NUOVA<br />
NUMERAZIONE<br />
INTERVENTO<br />
TIPO<br />
INTERVENT<br />
O<br />
QUALIFICA PROFESSIONALE<br />
CODICE<br />
QUALIFICA<br />
AROF<br />
MONTE<br />
ORE<br />
TOT.<br />
COMUNE SEDE<br />
INTERVENTO<br />
160 IPSIA F. LAMPERTICO - 160/1/1/14/<strong>2013</strong> 1 FI/Q1T Operatore elettrico FPN05010 1056 Vicenza VI<br />
160 IPSIA F. LAMPERTICO - 160/1/1/14/<strong>2013</strong> 2 FI/Q2T Operatore elettrico FPN05010 1056 Vicenza VI<br />
160 IPSIA F. LAMPERTICO - 160/1/1/14/<strong>2013</strong> 3 FI/Q3T Operatore elettrico FPN05010 1056 Vicenza VI<br />
2142 ISISS FABIO BESTA 2142/1/1/335/2012 2142/1/1/14/<strong>2013</strong> 4 FI/Q1T Operatore amministrativo - segretariale FPN17010 1056 Treviso TV<br />
2142 ISISS FABIO BESTA 2142/1/1/335/2012 2142/1/1/14/<strong>2013</strong> 5 FI/Q2T Operatore amministrativo - segretariale FPN17010 1056 Treviso TV<br />
2142 ISISS FABIO BESTA 2142/1/1/335/2012 2142/1/1/14/<strong>2013</strong> 6 FI/Q3T Operatore amministrativo - segretariale FPN17010 1056 Treviso TV<br />
2142 ISISS FABIO BESTA 2142/1/2/335/2012 2142/1/2/14/<strong>2013</strong> 7 FI/Q1T Operatore ai servizi di promozione ed accoglienza: FPN16030 1056 Treviso TV<br />
indirizzo servizi del turismo<br />
2142 ISISS FABIO BESTA 2142/1/2/335/2012 2142/1/2/14/<strong>2013</strong> 8 FI/Q2T Operatore ai servizi di promozione ed accoglienza: indirizzo servizi del turismo<br />
FPN16030 1056 Treviso TV<br />
2142 ISISS FABIO BESTA 2142/1/2/335/2012 2142/1/2/14/<strong>2013</strong> 9 FI/Q3T Operatore ai servizi di promozione ed accoglienza:<br />
indirizzo servizi del turismo<br />
2156 IPSAR LUIGI CARNACINA 2156/1/1/335/2012 2156/1/1/14/<strong>2013</strong> 10 FI/Q1T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />
pasti / Operatore della ristorazione: indirizzo servizi<br />
di sala e bar<br />
2156 IPSAR LUIGI CARNACINA 2156/1/1/335/2012 2156/1/1/14/<strong>2013</strong> 11 FI/Q2T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />
pasti / Operatore della ristorazione: indirizzo servizi<br />
di sala e bar<br />
2156 IPSAR LUIGI CARNACINA 2156/1/1/335/2012 2156/1/1/14/<strong>2013</strong> 12 FI/Q3T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />
pasti<br />
2156 IPSAR LUIGI CARNACINA 2156/1/1/335/2012 2156/1/1/14/<strong>2013</strong> 13 FI/Q3T Operatore della ristorazione: indirizzo servizi di sala e<br />
bar<br />
2156 IPSAR LUIGI CARNACINA 2156/1/2/335/2012 2156/1/2/14/<strong>2013</strong> 14 FI/Q1T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />
pasti / Operatore della ristorazione: indirizzo servizi<br />
di sala e bar<br />
2156 IPSAR LUIGI CARNACINA 2156/1/2/335/2012 2156/1/2/14/<strong>2013</strong> 15 FI/Q2T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />
pasti / Operatore della ristorazione: indirizzo servizi<br />
di sala e bar<br />
2156 IPSAR LUIGI CARNACINA 2156/1/2/335/2012 2156/1/2/14/<strong>2013</strong> 16 FI/Q3T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />
pasti<br />
2156 IPSAR LUIGI CARNACINA 2156/1/2/335/2012 2156/1/2/14/<strong>2013</strong> 17 FI/Q3T Operatore della ristorazione: indirizzo servizi di sala e<br />
bar<br />
2156 IPSAR LUIGI CARNACINA 2156/1/3/335/2012 2156/1/3/14/<strong>2013</strong> 18 FI/Q1T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />
pasti / Operatore della ristorazione: indirizzo servizi<br />
di sala e bar<br />
2156 IPSAR LUIGI CARNACINA 2156/1/3/335/2012 2156/1/3/14/<strong>2013</strong> 19 FI/Q2T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />
pasti / Operatore della ristorazione: indirizzo servizi<br />
di sala e bar<br />
FPN16030 1056 Treviso TV<br />
FPN15010 1056 Bardolino VR<br />
FPN15010 1056 Bardolino VR<br />
FPN15020 1056 Bardolino VR<br />
FPN15030 1056 Bardolino VR<br />
FPN15010 1056 Bardolino VR<br />
FPN15010 1056 Bardolino VR<br />
FPN15020 1056 Bardolino VR<br />
FPN15030 1056 Bardolino VR<br />
FPN15010 1056 Valeggio sul Mincio VR<br />
FPN15010 1056 Valeggio sul Mincio VR<br />
PROV NOTE
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 57<br />
Allegato B al Decreto n. 564 del 21/06/<strong>2013</strong> pag. 2 di 7<br />
CODICE<br />
ENTE<br />
ENTE PROPONENTE<br />
CODICE PROGETTO<br />
DI RIFERIMENTO<br />
TRIENNIO 2012/2015<br />
CODICE PROGETTO<br />
TRIENNIO <strong>2013</strong>/2016<br />
NUOVA<br />
NUMERAZIONE<br />
INTERVENTO<br />
TIPO<br />
INTERVENT<br />
O<br />
QUALIFICA PROFESSIONALE<br />
2156 IPSAR LUIGI CARNACINA 2156/1/3/335/2012 2156/1/3/14/<strong>2013</strong> 20 FI/Q3T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />
pasti<br />
2156 IPSAR LUIGI CARNACINA 2156/1/3/335/2012 2156/1/3/14/<strong>2013</strong> 21 FI/Q3T Operatore della ristorazione: indirizzo servizi di sala e<br />
bar<br />
2662 IIS A. DELLA LUCIA 2662/1/1/335/2012 2662/1/1/14/<strong>2013</strong> 22 FI/Q1T Operatore agricolo: indirizzo silvicoltura,<br />
salvaguardia dell'ambiente<br />
2662 IIS A. DELLA LUCIA 2662/1/1/335/2012 2662/1/1/14/<strong>2013</strong> 23 FI/Q2T Operatore agricolo: indirizzo silvicoltura,<br />
salvaguardia dell'ambiente<br />
2662 IIS A. DELLA LUCIA 2662/1/1/335/2012 2662/1/1/14/<strong>2013</strong> 24 FI/Q3T Operatore agricolo: indirizzo silvicoltura,<br />
salvaguardia dell'ambiente<br />
2676 ISI DUCA DEGLI ABRUZZI - 2676/1/1/14/<strong>2013</strong> 25 FI/Q1T Operatore agricolo: indirizzo coltivazioni arboree<br />
erbacee ortifloricole<br />
2676 ISI DUCA DEGLI ABRUZZI - 2676/1/1/14/<strong>2013</strong> 26 FI/Q2T Operatore agricolo: indirizzo coltivazioni arboree<br />
erbacee ortifloricole<br />
2676 ISI DUCA DEGLI ABRUZZI - 2676/1/1/14/<strong>2013</strong> 27 FI/Q3T Operatore agricolo: indirizzo coltivazioni arboree<br />
erbacee ortifloricole<br />
2684 ISISS D. SARTOR - 2684/1/1/14/<strong>2013</strong> 28 FI/Q1T Operatore agricolo: indirizzo coltivazioni arboree<br />
erbacee ortifloricole<br />
2684 ISISS D. SARTOR - 2684/1/1/14/<strong>2013</strong> 29 FI/Q2T Operatore agricolo: indirizzo coltivazioni arboree<br />
erbacee ortifloricole<br />
2684 ISISS D. SARTOR - 2684/1/1/14/<strong>2013</strong> 30 FI/Q3T Operatore agricolo: indirizzo coltivazioni arboree<br />
erbacee ortifloricole<br />
2686 IPSIA G. GIORGI 2686/1/1/335/2012 2686/1/1/14/<strong>2013</strong> 31 FI/Q1T Operatore alla riparazione dei veicoli a motore:<br />
indirizzo riparazioni parti e sistemi meccanici ed<br />
elettromeccanici del veicolo a motore<br />
CODICE<br />
QUALIFICA<br />
AROF<br />
MONTE<br />
ORE<br />
TOT.<br />
COMUNE SEDE<br />
INTERVENTO<br />
FPN15020 1056 Valeggio sul Mincio VR<br />
FPN15030 1056 Valeggio sul Mincio VR<br />
FPN21040 1056 Feltre BL<br />
FPN21040 1056 Feltre BL<br />
FPN21040 1056 Feltre BL<br />
FPN21030 1056 Padova PD<br />
FPN21030 1056 Padova PD<br />
FPN21030 1056 Padova PD<br />
FPN21030 1056 Castelfranco Veneto TV<br />
FPN21030 1056 Castelfranco Veneto TV<br />
FPN21030 1056 Castelfranco Veneto TV<br />
FPN12020 1056 Treviso TV<br />
PROV NOTE<br />
2686 IPSIA G. GIORGI 2686/1/1/335/2012 2686/1/1/14/<strong>2013</strong> 32 FI/Q2T Operatore alla riparazione dei veicoli a motore:<br />
indirizzo riparazioni parti e sistemi meccanici ed<br />
elettromeccanici del veicolo a motore<br />
FPN12020 1056 Treviso TV<br />
2686 IPSIA G. GIORGI 2686/1/1/335/2012 2686/1/1/14/<strong>2013</strong> 33 FI/Q3T Operatore alla riparazione dei veicoli a motore:<br />
indirizzo riparazioni parti e sistemi meccanici ed<br />
elettromeccanici del veicolo a motore<br />
FPN12020 1056 Treviso TV<br />
2686 IPSIA G. GIORGI 2686/1/1/335/2012 2686/1/2/14/<strong>2013</strong> 34 FI/Q1T Operatore alla riparazione dei veicoli a motore:<br />
indirizzo riparazioni parti e sistemi meccanici ed<br />
elettromeccanici del veicolo a motore<br />
FPN12020 1056 Treviso TV<br />
2686 IPSIA G. GIORGI 2686/1/1/335/2012 2686/1/2/14/<strong>2013</strong> 35 FI/Q2T Operatore alla riparazione dei veicoli a motore:<br />
indirizzo riparazioni parti e sistemi meccanici ed<br />
elettromeccanici del veicolo a motore<br />
FPN12020 1056 Treviso TV<br />
2686 IPSIA G. GIORGI 2686/1/1/335/2012 2686/1/2/14/<strong>2013</strong> 36 FI/Q3T Operatore alla riparazione dei veicoli a motore:<br />
indirizzo riparazioni parti e sistemi meccanici ed<br />
elettromeccanici del veicolo a motore<br />
FPN12020 1056 Treviso TV
58<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
Allegato B al Decreto n. 564 del 21/06/<strong>2013</strong> pag. 3 di 7<br />
CODICE<br />
ENTE<br />
ENTE PROPONENTE<br />
CODICE PROGETTO<br />
DI RIFERIMENTO<br />
TRIENNIO 2012/2015<br />
CODICE PROGETTO<br />
TRIENNIO <strong>2013</strong>/2016<br />
NUOVA<br />
NUMERAZIONE<br />
INTERVENTO<br />
TIPO<br />
INTERVENT<br />
O<br />
QUALIFICA PROFESSIONALE<br />
2686 IPSIA G. GIORGI 2686/1/1/335/2012 2686/1/3/14/<strong>2013</strong> 37 FI/Q1T Operatore alla riparazione dei veicoli a motore:<br />
indirizzo riparazioni parti e sistemi meccanici ed<br />
elettromeccanici del veicolo a motore<br />
CODICE<br />
QUALIFICA<br />
AROF<br />
MONTE<br />
ORE<br />
TOT.<br />
COMUNE SEDE<br />
INTERVENTO<br />
FPN12020 1056 Treviso TV<br />
PROV NOTE<br />
2686 IPSIA G. GIORGI 2686/1/1/335/2012 2686/1/3/14/<strong>2013</strong> 38 FI/Q2T Operatore alla riparazione dei veicoli a motore:<br />
indirizzo riparazioni parti e sistemi meccanici ed<br />
elettromeccanici del veicolo a motore<br />
FPN12020 1056 Treviso TV<br />
2686 IPSIA G. GIORGI 2686/1/1/335/2012 2686/1/3/14/<strong>2013</strong> 39 FI/Q3T Operatore alla riparazione dei veicoli a motore:<br />
indirizzo riparazioni parti e sistemi meccanici ed<br />
elettromeccanici del veicolo a motore<br />
FPN12020 1056 Treviso TV<br />
2686 IPSIA G. GIORGI 2686/1/2/335/2012 2686/1/4/14/<strong>2013</strong> 40 FI/Q1T Operatore meccanico FPN13010 1056 Treviso TV<br />
2686 IPSIA G. GIORGI 2686/1/2/335/2012 2686/1/4/14/<strong>2013</strong> 41 FI/Q2T Operatore meccanico FPN13010 1056 Treviso TV<br />
2686 IPSIA G. GIORGI 2686/1/2/335/2012 2686/1/4/14/<strong>2013</strong> 42 FI/Q3T Operatore meccanico FPN13010 1056 Treviso TV<br />
2686 IPSIA G. GIORGI 2686/1/3/335/2012 2686/1/5/14/<strong>2013</strong> 43 FI/Q1T Operatore di impianti termoidraulici FPN08010 1056 Treviso TV<br />
2686 IPSIA G. GIORGI 2686/1/3/335/2012 2686/1/5/14/<strong>2013</strong> 44 FI/Q2T Operatore di impianti termoidraulici FPN08010 1056 Treviso TV<br />
2686 IPSIA G. GIORGI 2686/1/3/335/2012 2686/1/5/14/<strong>2013</strong> 45 FI/Q3T Operatore di impianti termoidraulici FPN08010 1056 Treviso TV<br />
2686 IPSIA G. GIORGI 2686/1/5/335/2012 2686/1/6/14/<strong>2013</strong> 46 FI/Q1T Operatore elettronico FPN06010 1056 Treviso TV<br />
2686 IPSIA G. GIORGI 2686/1/5/335/2012 2686/1/6/14/<strong>2013</strong> 47 FI/Q2T Operatore elettronico FPN06010 1056 Treviso TV<br />
2686 IPSIA G. GIORGI 2686/1/5/335/2012 2686/1/6/14/<strong>2013</strong> 48 FI/Q3T Operatore elettronico FPN06010 1056 Treviso TV<br />
2687 IPSIA I. PITTONI 2687/1/1/335/2012 2687/1/1/14/<strong>2013</strong> 49 FI/Q1T Operatore alla riparazione dei veicoli a motore: indirizzo riparazioni parti e sistemi meccanici ed<br />
elettromeccanici del veicolo a motore<br />
FPN12020 1056 Conegliano TV<br />
2687 IPSIA I. PITTONI 2687/1/1/335/2012 2687/1/1/14/<strong>2013</strong> 50 FI/Q2T Operatore alla riparazione dei veicoli a motore:<br />
indirizzo riparazioni parti e sistemi meccanici ed<br />
elettromeccanici del veicolo a motore<br />
FPN12020 1056 Conegliano TV<br />
2687 IPSIA I. PITTONI 2687/1/1/335/2012 2687/1/1/14/<strong>2013</strong> 51 FI/Q3T Operatore alla riparazione dei veicoli a motore:<br />
indirizzo riparazioni parti e sistemi meccanici ed<br />
elettromeccanici del veicolo a motore<br />
FPN12020 1056 Conegliano TV<br />
2689 IIS DI VITTORIO VENETO CITTA'<br />
DELLA VITTORIA<br />
2689 IIS DI VITTORIO VENETO CITTA'<br />
DELLA VITTORIA<br />
2689 IIS DI VITTORIO VENETO CITTA'<br />
DELLA VITTORIA<br />
- 2689/1/1/14/<strong>2013</strong> 52 FI/Q1T Operatore meccanico FPN13010 1056 Vittorio Veneto TV<br />
- 2689/1/1/14/<strong>2013</strong> 53 FI/Q2T Operatore meccanico FPN13010 1056 Vittorio Veneto TV<br />
- 2689/1/1/14/<strong>2013</strong> 54 FI/Q3T Operatore meccanico FPN13010 1056 Vittorio Veneto TV<br />
2693 ISISS CARLO ROSSELLI - 2693/1/1/14/<strong>2013</strong> 55 FI/Q1T Operatore amministrativo - segretariale FPN17010 1056 Castelfranco Veneto TV<br />
2693 ISISS CARLO ROSSELLI - 2693/1/1/14/<strong>2013</strong> 56 FI/Q2T Operatore amministrativo - segretariale FPN17010 1056 Castelfranco Veneto TV<br />
2693 ISISS CARLO ROSSELLI - 2693/1/1/14/<strong>2013</strong> 57 FI/Q3T Operatore amministrativo - segretariale FPN17010 1056 Castelfranco Veneto TV<br />
2693 ISISS CARLO ROSSELLI - 2693/1/2/14/<strong>2013</strong> 58 FI/Q1T Operatore ai servizi di promozione ed accoglienza:<br />
indirizzo servizi del turismo<br />
2693 ISISS CARLO ROSSELLI - 2693/1/2/14/<strong>2013</strong> 59 FI/Q2T Operatore ai servizi di promozione ed accoglienza:<br />
indirizzo servizi del turismo<br />
FPN16030 1056 Castelfranco Veneto TV<br />
FPN16030 1056 Castelfranco Veneto TV
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 59<br />
Allegato B al Decreto n. 564 del 21/06/<strong>2013</strong> pag. 4 di 7<br />
CODICE<br />
ENTE<br />
ENTE PROPONENTE<br />
CODICE PROGETTO<br />
DI RIFERIMENTO<br />
TRIENNIO 2012/2015<br />
CODICE PROGETTO<br />
TRIENNIO <strong>2013</strong>/2016<br />
NUOVA<br />
NUMERAZIONE<br />
INTERVENTO<br />
TIPO<br />
INTERVENT<br />
O<br />
QUALIFICA PROFESSIONALE<br />
2693 ISISS CARLO ROSSELLI - 2693/1/2/14/<strong>2013</strong> 60 FI/Q3T Operatore ai servizi di promozione ed accoglienza:<br />
indirizzo servizi del turismo<br />
CODICE<br />
QUALIFICA<br />
AROF<br />
MONTE<br />
ORE<br />
TOT.<br />
COMUNE SEDE<br />
INTERVENTO<br />
FPN16030 1056 Castelfranco Veneto TV<br />
2696 ISIS A.V. OBICI 2696/1/1/335/2012 2696/1/1/14/<strong>2013</strong> 61 FI/Q1T Operatore meccanico FPN13010 1056 Oderzo TV<br />
2696 ISIS A.V. OBICI 2696/1/1/335/2012 2696/1/1/14/<strong>2013</strong> 62 FI/Q2T Operatore meccanico FPN13010 1056 Oderzo TV<br />
2696 ISIS A.V. OBICI 2696/1/1/335/2012 2696/1/1/14/<strong>2013</strong> 63 FI/Q3T Operatore meccanico FPN13010 1056 Oderzo TV<br />
2707 IPSSARCT E. CORNARO 2707/1/1/335/2012 2707/1/114/<strong>2013</strong> 64 FI/Q1T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />
pasti / Operatore della ristorazione: indirizzo servizi<br />
di sala e bar<br />
2707 IPSSARCT E. CORNARO 2707/1/1/335/2012 2707/1/114/<strong>2013</strong> 65 FI/Q2T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />
pasti / Operatore della ristorazione: indirizzo servizi<br />
di sala e bar<br />
2707 IPSSARCT E. CORNARO 2707/1/1/335/2012 2707/1/114/<strong>2013</strong> 66 FI/Q3T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />
pasti<br />
2707 IPSSARCT E. CORNARO 2707/1/1/335/2012 2707/1/114/<strong>2013</strong> 67 FI/Q3T Operatore della ristorazione: indirizzo servizi di sala e<br />
bar<br />
2707 IPSSARCT E. CORNARO 2707/1/2/335/2012 2707/1/2/14/1013 68 FI/Q1T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />
pasti / Operatore della ristorazione: indirizzo servizi<br />
di sala e bar<br />
2707 IPSSARCT E. CORNARO 2707/1/2/335/2012 2707/1/2/14/1013 69 FI/Q2T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />
pasti / Operatore della ristorazione: indirizzo servizi<br />
di sala e bar<br />
2707 IPSSARCT E. CORNARO 2707/1/2/335/2012 2707/1/2/14/1013 70 FI/Q3T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />
pasti<br />
2707 IPSSARCT E. CORNARO 2707/1/2/335/2012 2707/1/2/14/1013 71 FI/Q3T Operatore della ristorazione: indirizzo servizi di sala e<br />
bar<br />
27<strong>09</strong> IIS L. LUZZATTI 27<strong>09</strong>/1/1/335/2012 27<strong>09</strong>/1/1/14/<strong>2013</strong> 72 FI/Q1T Operatore alla riparazione dei veicoli a motore:<br />
indirizzo riparazioni parti e sistemi meccanici ed<br />
elettromeccanici del veicolo a motore<br />
FPN15010 1056 Jesolo VE<br />
FPN15010 1056 Jesolo VE<br />
FPN15020 1056 Jesolo VE<br />
FPN15030 1056 Jesolo VE<br />
FPN15010 1056 Jesolo VE<br />
FPN15010 1056 Jesolo VE<br />
FPN15020 1056 Jesolo VE<br />
FPN15030 1056 Jesolo VE<br />
PROV NOTE<br />
FPN12020 1056 Venezia VE sede del corso: Venezia-Mestre<br />
27<strong>09</strong> IIS L. LUZZATTI 27<strong>09</strong>/1/1/335/2012 27<strong>09</strong>/1/1/14/<strong>2013</strong> 73 FI/Q2T Operatore alla riparazione dei veicoli a motore:<br />
indirizzo riparazioni parti e sistemi meccanici ed<br />
elettromeccanici del veicolo a motore<br />
FPN12020 1056 Venezia VE sede del corso: Venezia-Mestre<br />
27<strong>09</strong> IIS L. LUZZATTI 27<strong>09</strong>/1/1/335/2012 27<strong>09</strong>/1/1/14/<strong>2013</strong> 74 FI/Q3T Operatore alla riparazione dei veicoli a motore:<br />
indirizzo riparazioni parti e sistemi meccanici ed<br />
elettromeccanici del veicolo a motore<br />
FPN12020 1056 Venezia VE sede del corso: Venezia-Mestre<br />
2714 IIS VENDRAMIN CORNER 2714/0/1/335/2012 2714/0/1/14/<strong>2013</strong> 75 FI/Q1T Operatore del montaggio e della manutenzione di<br />
imbarcazioni da diporto<br />
2714 IIS VENDRAMIN CORNER 2714/0/1/335/2012 2714/0/1/14/<strong>2013</strong> 76 FI/Q2T Operatore del montaggio e della manutenzione di<br />
imbarcazioni da diporto<br />
2714 IIS VENDRAMIN CORNER 2714/0/1/335/2012 2714/0/1/14/<strong>2013</strong> 77 FI/Q3T Operatore del montaggio e della manutenzione di<br />
imbarcazioni da diporto<br />
2715 IPSSAR P. ARTUSI - 2715/1/1/14/<strong>2013</strong> 78 FI/Q1T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />
pasti / Operatore della ristorazione: indirizzo servizi<br />
di sala e bar<br />
2715 IPSSAR P. ARTUSI - 2715/1/1/14/<strong>2013</strong> 79 FI/Q2T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />
pasti / Operatore della ristorazione: indirizzo servizi<br />
di sala e bar<br />
FPN11010 1056 Venezia VE<br />
FPN11010 1056 Venezia VE<br />
FPN11010 1056 Venezia VE<br />
FPN15010 1056 Recoaro Terme VI<br />
FPN15010 1056 Recoaro Terme VI
60<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
Allegato B al Decreto n. 564 del 21/06/<strong>2013</strong> pag. 5 di 7<br />
CODICE<br />
ENTE<br />
ENTE PROPONENTE<br />
CODICE PROGETTO<br />
DI RIFERIMENTO<br />
TRIENNIO 2012/2015<br />
CODICE PROGETTO<br />
TRIENNIO <strong>2013</strong>/2016<br />
NUOVA<br />
NUMERAZIONE<br />
INTERVENTO<br />
TIPO<br />
INTERVENT<br />
O<br />
QUALIFICA PROFESSIONALE<br />
2715 IPSSAR P. ARTUSI - 2715/1/1/14/<strong>2013</strong> 80 FI/Q3T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />
pasti<br />
2715 IPSSAR P. ARTUSI - 2715/1/1/14/<strong>2013</strong> 81 FI/Q3T Operatore della ristorazione: indirizzo servizi di sala e<br />
bar<br />
2716 IIS A. PAROLINI 2716/1/1/335/2012 2716/1/1/14/<strong>2013</strong> 82 FI/Q1T Operatore agricolo: indirizzo allevamento animali<br />
domestici / Operatore agricolo: indirizzo coltivazioni<br />
arboree erbacee ortifloricole<br />
CODICE<br />
QUALIFICA<br />
AROF<br />
MONTE<br />
ORE<br />
TOT.<br />
COMUNE SEDE<br />
INTERVENTO<br />
FPN15020 1056 Recoaro Terme VI<br />
FPN15030 1056 Recoaro Terme VI<br />
FPN21021 1056 Bassano del Grappa VI<br />
PROV NOTE<br />
2716 IIS A. PAROLINI 2716/1/1/335/2012 2716/1/1/14/<strong>2013</strong> 83 FI/Q2T Operatore agricolo: indirizzo coltivazioni arboree<br />
erbacee ortifloricole<br />
2716 IIS A. PAROLINI 2716/1/1/335/2012 2716/1/1/14/<strong>2013</strong> 84 FI/Q3T Operatore agricolo: indirizzo coltivazioni arboree<br />
erbacee ortifloricole<br />
2716 IIS A. PAROLINI 2716/1/1/335/2012 2716/1/1/14/<strong>2013</strong> 85 FI/Q2T Operatore agricolo: indirizzo allevamento animali<br />
domestici<br />
2716 IIS A. PAROLINI 2716/1/1/335/2012 2716/1/1/14/<strong>2013</strong> 86 FI/Q3T Operatore agricolo: indirizzo allevamento animali<br />
domestici<br />
2730 IPSIA G. GIORGI - 2730/1/1/14/<strong>2013</strong> 87 FI/Q1T Operatore alla riparazione dei veicoli a motore:<br />
indirizzo riparazioni parti e sistemi meccanici ed<br />
elettromeccanici del veicolo a motore<br />
FPN21030 1056 Bassano del Grappa VI<br />
FPN21030 1056 Bassano del Grappa VI<br />
FPN21020 1056 Bassano del Grappa VI<br />
FPN21020 1056 Bassano del Grappa VI<br />
FPN12020 1056 VERONA VR<br />
2730 IPSIA G. GIORGI - 2730/1/1/14/<strong>2013</strong> 88 FI/Q2T Operatore alla riparazione dei veicoli a motore:<br />
indirizzo riparazioni parti e sistemi meccanici ed<br />
elettromeccanici del veicolo a motore<br />
FPN12020 1056 VERONA VR<br />
2730 IPSIA G. GIORGI - 2730/1/1/14/<strong>2013</strong> 89 FI/Q3T Operatore alla riparazione dei veicoli a motore:<br />
indirizzo riparazioni parti e sistemi meccanici ed<br />
elettromeccanici del veicolo a motore<br />
FPN12020 1056 VERONA VR<br />
2730 IPSIA G. GIORGI - 2730/1/2/14/<strong>2013</strong> 90 FI/Q1T Operatore elettrico FPN05010 1056 VERONA VR<br />
2730 IPSIA G. GIORGI - 2730/1/2/14/<strong>2013</strong> 91 FI/Q2T Operatore elettrico FPN05010 1056 VERONA VR<br />
2730 IPSIA G. GIORGI - 2730/1/2/14/<strong>2013</strong> 92 FI/Q3T Operatore elettrico FPN05010 1056 VERONA VR<br />
2730 IPSIA G. GIORGI 2730/1/3/335/2012 2730/1/3/14/<strong>2013</strong> 93 FI/Q1T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione pasti / Operatore della ristorazione: indirizzo servizi<br />
di sala e bar<br />
FPN15010 1056 Verona VR Intervento realizzato c/o la sede del<br />
partner IPSSAR BERTI di Verona<br />
2730 IPSIA G. GIORGI 2730/1/3/335/2012 2730/1/3/14/<strong>2013</strong> 94 FI/Q2T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />
pasti / Operatore della ristorazione: indirizzo servizi<br />
di sala e bar<br />
2730 IPSIA G. GIORGI 2730/1/3/335/2012 2730/1/3/14/<strong>2013</strong> 95 FI/Q3T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />
pasti<br />
FPN15010 1056 Verona VR Intervento realizzato c/o la sede del<br />
partner IPSSAR BERTI di Verona<br />
FPN15020 1056 Verona VR Intervento realizzato c/o la sede del<br />
partner IPSSAR BERTI di Verona<br />
2730 IPSIA G. GIORGI 2730/1/4/335/2012 2730/1/4/14/<strong>2013</strong> 96 FI/Q1T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />
pasti / Operatore della ristorazione: indirizzo servizi<br />
di sala e bar<br />
2730 IPSIA G. GIORGI 2730/1/4/335/2012 2730/1/4/14/<strong>2013</strong> 97 FI/Q2T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />
pasti / Operatore della ristorazione: indirizzo servizi<br />
di sala e bar<br />
2730 IPSIA G. GIORGI 2730/1/4/335/2012 2730/1/4/14/<strong>2013</strong> 98 FI/Q3T Operatore della ristorazione: indirizzo servizi di sala e<br />
bar<br />
FPN15010 1056 Verona VR Intervento realizzato c/o la sede del<br />
partner IPSSAR BERTI di Verona<br />
FPN15010 1056 Verona VR Intervento realizzato c/o la sede del<br />
partner IPSSAR BERTI di Verona<br />
FPN15030 1056 Verona VR Intervento realizzato c/o la sede del<br />
partner IPSSAR BERTI di Verona
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 61<br />
Allegato B al Decreto n. 564 del 21/06/<strong>2013</strong> pag. 6 di 7<br />
CODICE<br />
ENTE<br />
ENTE PROPONENTE<br />
CODICE PROGETTO<br />
DI RIFERIMENTO<br />
TRIENNIO 2012/2015<br />
CODICE PROGETTO<br />
TRIENNIO <strong>2013</strong>/2016<br />
NUOVA<br />
NUMERAZIONE<br />
INTERVENTO<br />
TIPO<br />
INTERVENT<br />
O<br />
QUALIFICA PROFESSIONALE<br />
2730 IPSIA G. GIORGI 2730/1/5/335/2012 2730/1/5/14/<strong>2013</strong> 99 FI/Q1T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />
pasti / Operatore della ristorazione: indirizzo servizi<br />
di sala e bar<br />
2730 IPSIA G. GIORGI 2730/1/5/335/2012 2730/1/5/14/<strong>2013</strong> 100 FI/Q2T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />
pasti / Operatore della ristorazione: indirizzo servizi<br />
di sala e bar<br />
2730 IPSIA G. GIORGI 2730/1/5/335/2012 2730/1/5/14/<strong>2013</strong> 101 FI/Q3T Operatore della ristorazione: indirizzo servizi di sala e<br />
bar<br />
CODICE<br />
QUALIFICA<br />
AROF<br />
MONTE<br />
ORE<br />
TOT.<br />
COMUNE SEDE<br />
INTERVENTO<br />
PROV NOTE<br />
FPN15010 1056 Soave VR Intervento realizzato c/o la sede del<br />
partner IPSSAR BERTI di Soave<br />
FPN15010 1056 Soave VR Intervento realizzato c/o la sede del<br />
partner IPSSAR BERTI di Soave<br />
FPN15030 1056 Soave VR Intervento realizzato c/o la sede del<br />
partner IPSSAR BERTI di Soave<br />
2730 IPSIA G. GIORGI 2730/1/5/335/2012 2730/1/5/14/<strong>2013</strong> 102 FI/Q3T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />
pasti<br />
FPN15020 1056 Soave VR Intervento realizzato c/o la sede del<br />
partner IPSSAR BERTI di Soave<br />
2732 IPSSCT M. SANMICHELI 2732/1/1/335/2012 2732/1/1/14/<strong>2013</strong> 103 FI/Q1T Operatore dell'abbigliamento FPN01010 1056 Verona VR<br />
2732 IPSSCT M. SANMICHELI 2732/1/1/335/2012 2732/1/1/14/<strong>2013</strong> 104 FI/Q2T Operatore dell'abbigliamento FPN01010 1056 Verona VR<br />
2732 IPSSCT M. SANMICHELI 2732/1/1/335/2012 2732/1/1/14/<strong>2013</strong> 105 FI/Q3T Operatore dell'abbigliamento FPN01010 1056 Verona VR<br />
2732 IPSSCT M. SANMICHELI 2732/1/1/335/2012 2732/1/1/14/<strong>2013</strong> 106 FI/Q1T Operatore ai servizi di promozione ed accoglienza:<br />
indirizzo strutture recettive<br />
2732 IPSSCT M. SANMICHELI 2732/1/1/335/2012 2732/1/1/14/<strong>2013</strong> 107 FI/Q2T Operatore ai servizi di promozione ed accoglienza:<br />
indirizzo strutture recettive<br />
2732 IPSSCT M. SANMICHELI 2732/1/1/335/2012 2732/1/1/14/<strong>2013</strong> 108 FI/Q3T Operatore ai servizi di promozione ed accoglienza:<br />
indirizzo strutture recettive<br />
FPN16020 1056 Verona VR<br />
FPN16020 1056 Verona VR<br />
FPN16020 1056 Verona VR<br />
3687 IIS DI LONIGO 3687/1/1/335/2012 3687/1/1/14/<strong>2013</strong> 1<strong>09</strong> FI/Q1T Operatore meccanico FPN13010 1056 Lonigo VI<br />
3687 IIS DI LONIGO 3687/1/1/335/2012 3687/1/1/14/<strong>2013</strong> 110 FI/Q2T Operatore meccanico FPN13010 1056 Lonigo VI<br />
3687 IIS DI LONIGO 3687/1/1/335/2012 3687/1/1/14/<strong>2013</strong> 111 FI/Q3T Operatore meccanico FPN13010 1056 Lonigo VI<br />
3687 IIS DI LONIGO 3687/1/2/335/2012 3687/1/2/14/<strong>2013</strong> 112 FI/Q1T Operatore elettrico FPN05010 1056 Lonigo VI<br />
3687 IIS DI LONIGO 3687/1/2/335/2012 3687/1/2/14/<strong>2013</strong> 113 FI/Q2T Operatore elettrico FPN05010 1056 Lonigo VI<br />
3687 IIS DI LONIGO 3687/1/2/335/2012 3687/1/2/14/<strong>2013</strong> 114 FI/Q3T Operatore elettrico FPN05010 1056 Lonigo VI<br />
3713 IPAAATA GIUSEPPE MEDICI 3713/1/1/335/2012 3713/1/1/14/<strong>2013</strong> 115 FI/Q1T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione FPN15020 1056 Legnago VR<br />
pasti<br />
3713 IPAAATA GIUSEPPE MEDICI 3713/1/1/335/2012 3713/1/1/14/<strong>2013</strong> 116 FI/Q2T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione FPN15020 1056 Legnago VR<br />
pasti<br />
3713 IPAAATA GIUSEPPE MEDICI 3713/1/1/335/2012 3713/1/1/14/<strong>2013</strong> 117 FI/Q3T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione FPN15020 1056 Legnago VR<br />
pasti<br />
3713 IPAAATA GIUSEPPE MEDICI 3713/1/2/335/2012 3713/1/2/14/<strong>2013</strong> 118 FI/Q1T Operatore ai servizi di promozione ed accoglienza: FPN16030 1056 Legnago VR<br />
indirizzo servizi del turismo<br />
3713 IPAAATA GIUSEPPE MEDICI 3713/1/2/335/2012 3713/1/2/14/<strong>2013</strong> 119 FI/Q2T Operatore ai servizi di promozione ed accoglienza: FPN16030 1056 Legnago VR<br />
indirizzo servizi del turismo<br />
3713 IPAAATA GIUSEPPE MEDICI 3713/1/2/335/2012 3713/1/2/14/<strong>2013</strong> 120 FI/Q3T Operatore ai servizi di promozione ed accoglienza: FPN16030 1056 Legnago VR<br />
indirizzo servizi del turismo<br />
3901 ISIS LEONARDO DA VINCI - 3901/1/1/14/<strong>2013</strong> 121 FI/Q1T Operatore elettrico / Operatore di impianti FPN30010 1056 Portogruaro VE<br />
termoidraulici<br />
3901 ISIS LEONARDO DA VINCI - 3901/1/1/14/<strong>2013</strong> 122 FI/Q2T Operatore elettrico / Operatore di impianti FPN30010 1056 Portogruaro VE<br />
termoidraulici<br />
3901 ISIS LEONARDO DA VINCI - 3901/1/1/14/<strong>2013</strong> 123 FI/Q3T Operatore elettrico / Operatore di impianti FPN30010 1056 Portogruaro VE<br />
termoidraulici<br />
2685 IPSIA G. GALILEI 2685/1/1/335/2012 2685/1/1/14/<strong>2013</strong> 124 FI/Q1T Operatore meccanico FPN13010 1056 Castelfranco Veneto TV<br />
2685 IPSIA G. GALILEI 2685/1/1/335/2012 2685/1/1/14/<strong>2013</strong> 125 FI/Q2T Operatore meccanico FPN13010 1056 Castelfranco Veneto TV<br />
2685 IPSIA G. GALILEI 2685/1/1/335/2012 2685/1/1/14/<strong>2013</strong> 126 FI/Q3T Operatore meccanico FPN13010 1056 Castelfranco Veneto TV<br />
2685 IPSIA G. GALILEI 2685/1/1/335/2012 2685/1/2/14/<strong>2013</strong> 127 FI/Q1T Operatore meccanico FPN13010 1056 Castelfranco Veneto TV
62<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
Allegato B al Decreto n. 564 del 21/06/<strong>2013</strong> pag. 7 di 7<br />
CODICE<br />
ENTE<br />
ENTE PROPONENTE<br />
CODICE PROGETTO<br />
DI RIFERIMENTO<br />
TRIENNIO 2012/2015<br />
CODICE PROGETTO<br />
TRIENNIO <strong>2013</strong>/2016<br />
NUOVA<br />
NUMERAZIONE<br />
INTERVENTO<br />
TIPO<br />
INTERVENT<br />
O<br />
QUALIFICA PROFESSIONALE<br />
CODICE<br />
QUALIFICA<br />
AROF<br />
MONTE<br />
ORE<br />
TOT.<br />
COMUNE SEDE<br />
INTERVENTO<br />
2685 IPSIA G. GALILEI 2685/1/1/335/2012 2685/1/2/14/<strong>2013</strong> 128 FI/Q2T Operatore meccanico FPN13010 1056 Castelfranco Veneto TV<br />
2685 IPSIA G. GALILEI 2685/1/1/335/2012 2685/1/2/14/<strong>2013</strong> 129 FI/Q3T Operatore meccanico FPN13010 1056 Castelfranco Veneto TV<br />
2685 IPSIA G. GALILEI 2685/1/2/335/2012 2685/1/3/14/<strong>2013</strong> 130 FI/Q1T Operatore di impianti termoidraulici FPN08010 1056 Castelfranco Veneto TV<br />
2685 IPSIA G. GALILEI 2685/1/2/335/2012 2685/1/3/14/<strong>2013</strong> 131 FI/Q2T Operatore di impianti termoidraulici FPN08010 1056 Castelfranco Veneto TV<br />
2685 IPSIA G. GALILEI 2685/1/2/335/2012 2685/1/3/14/<strong>2013</strong> 132 FI/Q3T Operatore di impianti termoidraulici FPN08010 1056 Castelfranco Veneto TV<br />
2685 IPSIA G. GALILEI 2685/1/3/335/2012 2685/1/4/14/<strong>2013</strong> 133 FI/Q1T Operatore elettrico FPN05010 1056 Castelfranco Veneto TV<br />
2685 IPSIA G. GALILEI 2685/1/3/335/2012 2685/1/4/14/<strong>2013</strong> 134 FI/Q2T Operatore elettrico FPN05010 1056 Castelfranco Veneto TV<br />
2685 IPSIA G. GALILEI 2685/1/3/335/2012 2685/1/4/14/<strong>2013</strong> 135 FI/Q3T Operatore elettrico FPN05010 1056 Castelfranco Veneto TV<br />
2685 IPSIA G. GALILEI 2685/1/4/335/2012 2685/1/5/14/<strong>2013</strong> 136 FI/Q1T Operatore elettronico FPN06010 1056 Castelfranco Veneto TV<br />
2685 IPSIA G. GALILEI 2685/1/4/335/2012 2685/1/5/14/<strong>2013</strong> 137 FI/Q2T Operatore elettronico FPN06010 1056 Castelfranco Veneto TV<br />
2685 IPSIA G. GALILEI 2685/1/4/335/2012 2685/1/5/14/<strong>2013</strong> 138 FI/Q3T Operatore elettronico FPN06010 1056 Castelfranco Veneto TV<br />
2151 IPSIA E. MATTEI 2151/1/1/335/2012 2151/1/1/14/<strong>2013</strong> 139 FI/Q1T Operatore meccanico FPN13010 1056 Santo Stino di Livenza VE<br />
2151 IPSIA E. MATTEI 2151/1/1/335/2012 2151/1/1/14/<strong>2013</strong> 140 FI/Q2T Operatore meccanico FPN13010 1056 Santo Stino di Livenza VE<br />
2151 IPSIA E. MATTEI 2151/1/1/335/2012 2151/1/1/14/<strong>2013</strong> 141 FI/Q3T Operatore meccanico FPN13010 1056 Santo Stino di Livenza VE<br />
2151 IPSIA E. MATTEI 2151/1/2/335/2012 2151/1/2/14/<strong>2013</strong> 142 FI/Q1T Operatore delle produzioni chimiche FPN03010 1056 Santo Stino di Livenza VE<br />
2151 IPSIA E. MATTEI 2151/1/2/335/2012 2151/1/2/14/<strong>2013</strong> 143 FI/Q2T Operatore delle produzioni chimiche FPN03010 1056 Santo Stino di Livenza VE<br />
2151 IPSIA E. MATTEI 2151/1/2/335/2012 2151/1/2/14/<strong>2013</strong> 144 FI/Q3T Operatore delle produzioni chimiche FPN03010 1056 Santo Stino di Livenza VE<br />
PROV NOTE<br />
TOTALE INTERVENTI AMMESSI = 144<br />
152.064<br />
Legenda: FI/Q1T - Primo anno attivabile nell'A.F. <strong>2013</strong>/14<br />
FI/Q2T - Secondo anno attivabile nell'A.F. 2014/15<br />
FI/Q3T - Terzo anno attivabile nell'A.F. 2015/16
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 63<br />
DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE INFRASTRUTTURE<br />
DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE INFRASTRUTTURE n. 124 del 21 giugno <strong>2013</strong><br />
Programma di eliminazione dei passaggi a livello su linee ferroviarie in Comune di Venezia. Eliminazione dei passaggi<br />
a livello alla progressiva Km. 2+508 della linea ferroviaria Mestre-Trieste ed alla progressiva Km. 2+545 della linea ferroviaria<br />
Mestre-Udine a servizio della Via Castellana, in Comune di Venezia. Svincolo dell’indennità di esproprio ex art. 28<br />
del D.P.R. 327/2001. Ditta Semenzato Marilena.<br />
[Espropriazioni, occupazioni d’urgenza e servitù]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Decreto di svincolo dell’indennità di esproprio depositata al MEF a favore di Semenzato Marilena.<br />
Il Dirigente<br />
(omissis)<br />
decreta<br />
Art. 1) che nulla osta, per quanto in premessa indicato, allo svincolo della somma depositata per l’espropriazione degli immobili<br />
necessari alla realizzazione delle opere viarie di eliminazione dei passaggi a livello alla progressiva Km. 2+508 della linea<br />
ferroviaria Mestre-Trieste ed alla progressiva Km. 2+545 della linea ferroviaria Mestre-Udine a servizio della Via Castellana, in<br />
Comune di Venezia, secondo le quote di seguito descritte:<br />
• Somma da svincolare a titolo d’indennità di esproprio per un importo pari all’80% di € 233.311,06 dicasi € 186.648,85 (centottantaseimilaseicentoquarantotto/85),<br />
oltre agli eventuali interessi maturati, in favore della Sig.ra Semenzato Marilena, nata Mirano<br />
il 11/10/1943, C.F.SMNMLN43R51F241I, proprietaria per 1/1 dei beni immobili espropriati censiti catastalmente in Comune di<br />
Venezia:CT: sez ZE fgl 13 part. 1275 di mq. 395; CT: sez ZE fgl 13 part. 1274 di mq. 23; CT: sez ZE fgl 13 part. 1273 di mq. 2.<br />
• Somma da trattenere a titolo di ritenuta d’imposta, di cui all’art. 11 della L. n. 413/1991, pari al 20% di € 233.311,06 dicasi €<br />
46.662,21 (quarantaseimilaseicentosessantadue/21) che verrà versata direttamente dal MEF, Ragioneria Territoriale dello Stato di<br />
Venezia, Servizio depositi definitivi, al capo VI-capitolo 1174- del Bilancio dello Stato. La stessa Direzione Territoriale dell’Economia<br />
e Finanze, provvederà a fornire alla ditta che ha riscosso l’indennità, adeguata documentazione dell’avvenuto versamento<br />
della ritenuta d’acconto;<br />
Art. 2) di autorizzare il MEF, Ragioneria Territoriale dello Stato di Venezia, Servizio depositi definitivi, a dare seguito a quanto<br />
disposto con il presente provvedimento erogando le somme ricevute in deposito, Nr. naz. 1215145, Nr. prov. 906806 del 5/04/<strong>2013</strong><br />
cod. di rif. VE01215145Y, secondo le quote descritte all’Art. 1;<br />
Art. 3) un estratto del presente decreto verrà pubblicato nel B.U.R. del Veneto, dando atto che l’opposizione da parte di eventuali<br />
terzi dovrà essere presentata alla Regione del Veneto, Direzione Infrastrutture, Via Baseggio 5, 30174 Mestre (VE), entro 30<br />
giorni successivi alla pubblicazione;<br />
Art. 4) che il presente provvedimento verrà trasmesso al MEF, Ragioneria Territoriale dello Stato di Venezia, Servizio depositi<br />
definitivi, ed altresì comunicato all’avente diritto.<br />
Stefano Angelini
64<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE ISTRUZIONE<br />
DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE ISTRUZIONE n. 194 del 7 giugno <strong>2013</strong><br />
Approvazione del rendiconto FRI/50082/1123/2011 presentato dall’<strong>Associazione</strong> “L’Albero delle Mele” Onlus con sede<br />
a Verona (VR) per la realizzazione di interventi a sostegno degli allievi con difficoltà di frequenza scolastica e di apprendimento<br />
(Art. 7, L.R. 27/02/2008, n. 1). DGR 1123 del 26/07/2011.<br />
[Istruzione scolastica]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Il provvedimento approva il rendiconto delle attività effettivamente svolte per la realizzazione di interventi a sostegno di allievi<br />
con difficoltà di apprendimento e/o cognitive in età evolutiva.<br />
Il Dirigente<br />
Premesso che:<br />
- La L.R. n. 1 del 27/02/2008, ha stabilito che la Regione del Veneto, al fine di facilitare l’integrazione scolastica e sociale di<br />
bambini e ragazzi con difficoltà cognitive e di apprendimento, sostenga l’attività di enti pubblici, privati e di associazioni senza<br />
scopo di lucro per fornire adeguato supporto psicologico a famiglie e minori in tali condizioni;<br />
- La Dgr 1016 del 6/05/2008 ha dato attuazione a quanto previsto dalla citata L.R. 1/2008, individuando indirizzi e criteri per<br />
la presentazione dei progetti;<br />
- La Dgr n. 1123 del 26/07/2011 ha approvato l’apertura dei termini per la presentazione di progetti formativi destinati al sostegno<br />
di allievi con difficoltà di frequenza scolastica e apprendimento attuando quanto previsto dalla L.R. 1/2008;<br />
- Il DDR n. 290 del 10/08/2011 ha approvato la modulistica per la presentazione dei progetti di cui la Dgr n. 1123 del 26/07/2011;<br />
- Il DDR n. 353 del 10/10/2011 ha nominato il nucleo di valutazione incaricato di esaminare le proposte progettuali;<br />
- Il DDR n. 396 del 9/11/2011, ha approvato le risultanze istruttorie concedendo all’<strong>Associazione</strong> “l’Albero delle mele” ONLUS<br />
un contributo pubblico di Euro 41.864,01;<br />
- Il medesimo DDR n. 396 del 9/11/201 ha disposto di impegnare la spesa di Euro 300.00,00 a carico del capitolo 101075 del<br />
Bilancio regionale 2011;<br />
Considerato che:<br />
- È stato sottoscritto il previsto Atto di Adesione;<br />
- L’<strong>Associazione</strong> “l’Albero delle mele” ONLUS, con lettera del 14/02/2012, pervenuta alla Direzione Istruzione in data 14/02/2012,<br />
prot. n. 72128, ha presentato comunicazione di avvio del progetto;<br />
- All’<strong>Associazione</strong> “l’Albero delle mele” ONLUS sono stati corrisposti anticipi per Euro 20.932,00;<br />
- L’<strong>Associazione</strong> “l’Albero delle mele” ONLUS con nota del 27/03/<strong>2013</strong> (prot. regionale n. 147614 del 8/04/<strong>2013</strong>) ha presentato<br />
il rendiconto delle spese sostenute pari a Euro 42.605,50;<br />
- In data 22/05/<strong>2013</strong>, il competente ufficio regionale ha provveduto alla verifica amministrativo contabile dei giustificativi di<br />
spesa attestando un importo ammissibile di Euro 41.864,01;<br />
- Il soggetto beneficiario ha accettato le risultanze contabili di cui alla predetta relazione, apponendo la propria sottoscrizione<br />
in calce alla copia della relazione stessa, per accettazione;<br />
Vista la relazione della Commissione di valutazione dei progetti del 29/05/<strong>2013</strong>, che oltre ad aver valutato il merito progettuale<br />
ha confermato la correttezza del procedimento amministrativo;<br />
Vista la L.R. n. 1 del 10/1/1997 e successive modificazioni ed integrazioni, in ordine alle modalità delle procedure amministrative<br />
e attribuzioni dei dirigenti;<br />
decreta<br />
1. di approvare il rendiconto presentato dall’<strong>Associazione</strong> “l’Albero delle mele” ONLUS con sede a Verona (VR) per un importo<br />
ammissibile di Euro 41.864,01, secondo le risultanze della relazione di verifica, per l’avvio e lo svolgimento, del progetto a<br />
sostegno di allievi con difficoltà dell’apprendimento e/o cognitive in età evolutiva. Dgr 1123/2011 e DDR 396/2011;<br />
2. di dare atto che al beneficiario sono stati corrisposti anticipi per Euro 20.932,00;<br />
3. di liquidare, secondo le disponibilità di cassa, all’<strong>Associazione</strong> “l’Albero delle mele” ONLUS l’importo di Euro 20.932,01;<br />
4. di comunicare all’<strong>Associazione</strong> “l’Albero delle mele” ONLUS il presente decreto;<br />
5. di inviare copia del presente decreto alla Direzione per la Ragioneria e i Tributi per le operazioni contabili di competenza.<br />
6. di provvedere allo svincolo della polizza fideiussoria, per il corso in oggetto del presente decreto;<br />
7. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 e 27 del decreto legislativo<br />
14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33;<br />
8. di pubblicare il presente decreto per intero nel Bollettino ufficiale della Regione.<br />
Avverso i vizi del presente decreto è ammesso ricorso avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dell’avvenuta<br />
conoscenza ovvero, alternativamente, avanti il Capo dello Stato entro 120 giorni, salva rimanendo la competenza del Giudice Ordinario,<br />
entro i limiti prescrizionali, per l’impugnazione del provvedimento.<br />
Enzo Bacchiega
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 65<br />
DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE ISTRUZIONE n. 195 del 7 giugno <strong>2013</strong><br />
Programma Operativo FSE 2007-<strong>2013</strong> - Asse Occupabilità - 2B2I1 Dgr n. 1103 del 23-03-2010, progetti “Borse di ricerca”.<br />
Anno 2010. Approvazione del rendiconto 1695/1/7/1103/2010 presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA.<br />
(codice ente 1695). (Codice Smupr 12332).<br />
[Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Il provvedimento approva il rendiconto delle attività effettivamente svolte nell’ambito della tipologia progettuale “Borse di ricerca<br />
connesse all’implementazione di Reti di Conoscenza contro la Crisi Economica” del Programma Operativo FSE 2007-<strong>2013</strong>.<br />
Il Dirigente<br />
Premesso che:<br />
- La Dgr n. 1103 del 23-03-2010 ha approvato il bando per la presentazione di progetti a valere sull’Asse “Occupabilità” - politiche<br />
attive per il contrasto alla crisi. Tipologia progettuale “Borse di ricerca connesse all’implementazione di Reti di Conoscenza<br />
contro la Crisi Economica” del P.O.R. nonchè la domanda di ammissione al F.S.E;<br />
- Con la medesima DGR n. 1103 del 23-03-2010 sono state approvate le disposizioni in ordine alla gestione e rendicontazione<br />
delle attività relative alla tipologia progettuale;<br />
- Il DDR n. 314 del 8/07/2010 ha designato i componenti della commissione di valutazione;<br />
- Il DDR n. 411 del 18/10/2012 e n. 515 del 24/11/2010 hanno modificato la composizione della Commissione di valutazione<br />
istituita con il DDR n. 314 del 8/07/2010;<br />
- Il DDR n. 520 del 07-12-2010 ha approvato le risultanze dell’istruttoria svolta sui progetti presentati in adesione al bando e ha<br />
deliberato il finanziamento degli interventi approvati, concedendo all’ente UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA un contributo<br />
per un importo pubblico complessivo di Euro 28.000,00 per la realizzazione del progetto 1695/1/7/1103/2010;<br />
- Il medesimo DDR ha assunto un impegno di spesa di Euro 1.318.135,60 a carico dei capitoli n. 101326 e n. 101327 del Bilancio<br />
Regionale 2010 secondo la seguente ripartizione:<br />
capitolo 101327 per la quota FSE (48,70%) di Euro 641.9<strong>09</strong>,36<br />
capitolo 101326 per la quota FDR (51,30%) di Euro 676.226,24<br />
- Il DDR n. 15 del 21/02/2011 ha individuato una proroga dei termini per l'avvio e la conclusione dei progetti;<br />
- Con Dgr n. 206 del 1/03/2011 sono stati forniti dei chiarimenti circa alcune modalità di gestione dei progetti finanziati sulla<br />
scorta dei bandi approvati con le Dgr n. 1102 e n. 1103 del 2010;<br />
- Con DDR n. 88 del 9/03/2012, si è deciso di sottoporre a controllo tutte le dichiarazioni sostitutive di certificazioni rese dai<br />
rappresentanti degli Enti Università degli Studi di Padova, Università Ca’ Foscari di Venezia, Università degli Studi di Verona,<br />
Università IUAV di Venezia, Umana Forma s.r.l. di Spinea (VE), Federazione CNOS FAP Veneto di Mestre (VE), CNR area ricerca<br />
di Padova, ai sensi degli artt. 38 e 46 del D.P.R. n. 445/2000, in riferimento ai progetti approvati con D.D.R. n. 521 del 7/12/2010 e<br />
n. 520 del 7/12/2010;<br />
- Ai sensi dell’art. 11, comma 4 bis della L.R. 10/90 e successive modificazioni ed integrazione, nonchè ai sensi del D.Lgs 163<br />
del 12/04/06 e s.m.i., con DDR n. 2082 del 12/12/2008 il Dirigente della Direzione Lavoro ha affidato alla società ITER AUDIT S.r.l,<br />
mediante regolare gara d’appalto, il servizio di controllo della documentazione contabile e certificazione dei rendiconti di spesa<br />
relativi alle attività imputabili al FSE OB - CRO POR Regione Veneto - programmazione 2007/<strong>2013</strong>, Regione Veneto e a valere su<br />
risorse regionali; conseguentemente, è compito e responsabilità della predetta Società eseguire le verifiche della documentazione<br />
di spesa del soggetto beneficiario, certificandone alla Regione del Veneto gli esiti, in conformità a quanto previsto dagli artt. 1, 3,<br />
6 del richiamato contratto d’appalto;<br />
- Con DGR 589 del 10/05/2011 la Giunta Regionale ha approvato la ripetizione del servizio in capo ad ITER AUDIT S.r.l. ai<br />
sensi dell’art. 57, comma 5, lettera b) del D.lgs n. 163/2006 e della DGR n. 1269 del 26/05/2008;<br />
Considerato che:<br />
- È stato sottoscritto il previsto Atto di Adesione;<br />
- il soggetto beneficiario ha presentato alla Regione del Veneto polizza fidejussoria a garanzia del regolare svolgimento dell’attività<br />
e in particolare della restituzione delle anticipazioni e rimborsi;<br />
- in relazione al progetto di che trattasi, dopo le verifiche amministrative e alle domande di rimborso presentate, sono stati corrisposti<br />
al soggetto beneficiario in questione rimborsi per complessivi Euro 23.579,99;<br />
- È stato visto il rendiconto presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA;<br />
- La Società incaricata sopra menzionata ha consegnato alla Regione del Veneto, la relazione di certificazione in ordine alle<br />
risultanze finali della rendicontazione relativa al corso in esame, presentata dal beneficiario in questione attestando un importo<br />
ammissibile di complessivi Euro 28.000,00;<br />
- Il soggetto beneficiario ha accettato le risultanze contabili di cui alla predetta relazione, apponendo la propria sottoscrizione<br />
in calce alla copia della relazione stessa, per accettazione;<br />
- Verificata la regolarità della predetta relazione di certificazione della Società, sotto l’aspetto della correttezza formale;<br />
Ritenuto, quindi, di approvare il rendiconto di spesa presentato dal soggetto beneficiario in questione per il progetto in esame<br />
secondo le risultanze della citata relazione della Società incaricata;<br />
Preso atto che con lettera prot. n. 307105 del 3/07/2012, questa Direzione ha chiesto all’ente beneficiario, entro il 31/12/2012, la<br />
verifica dei requisiti di ordine generale dei propri fornitori, ex art. 38 del D.lgs. n. 163 del 12/04/2006;
66<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
Preso atto che con lettera prot. n. 45271/Tit./Cl. V/8 del 12/10/2012 (prot. regionale n. 476823 del 22/10/2012) l’UNIVERSITÀ<br />
DEGLI STUDI DI VERONA ha concluso gli accertamenti richiesti ai sensi dell’art. 38 D.lgs. 163/2006 sui fornitori coinvolti nella<br />
realizzazione delle attività formative e di ricerca dei progetti FSE POR CRO 2007-<strong>2013</strong>;<br />
Vista la L.R. 1/97 e successive modificazioni ed integrazioni, in ordine alle modalità delle procedure amministrative e attribuzioni<br />
dei dirigenti;<br />
decreta<br />
1. di approvare il rendiconto presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA (codice ente 1695) per un importo<br />
ammissibile di Euro 28.000,00 a carico della Regione del Veneto secondo le risultanze della relazione di certificazione trasmessa<br />
dalla Società incaricata, relativa al progetto 1695/1/7/1103/2010, DGR n. 1103 del 23-03-2010;<br />
2. di dare atto che sono stati corrisposti al beneficiario rimborsi e anticipazioni per complessivi Euro 23.579,99;<br />
3. di liquidare a UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA l'importo a saldo di Euro 4.420,01 a carico dei capitoli n. 101327<br />
e n. 101326 del DDR n. 520 del 7-12-2012;<br />
4. di provvedere allo svincolo della polizza fidejussoria, per il corso in oggetto del presente decreto;<br />
5. di comunicare a UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA il presente decreto;<br />
6. di inviare copia del presente decreto alla Direzione per la Ragioneria e i Tributi per le operazioni contabili di competenza;<br />
7. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 e 27 del decreto legislativo<br />
14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33;<br />
8. di pubblicare il presente decreto per intero nel Bollettino ufficiale della Regione.<br />
Avverso i vizi del presente decreto è ammesso ricorso avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dell’avvenuta<br />
conoscenza ovvero, alternativamente, avanti il Capo dello Stato entro 120 giorni, salva rimanendo la competenza del Giudice<br />
Ordinario, entro i limiti prescrizionali, per l’impugnazione del provvedimento.<br />
Enzo Bacchiega
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 67<br />
DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE ISTRUZIONE n. 196 del 7 giugno <strong>2013</strong><br />
Programma Operativo FSE 2007-<strong>2013</strong> - Asse Occupabilità - 2B2I1 Dgr n. 1103 del 23-03-2010, progetti “Borse di ricerca”.<br />
Anno 2010. Approvazione del rendiconto 1695/1/9/1103/2010 presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA.<br />
(codice ente 1695). (Codice Smupr 12334).<br />
[Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Il provvedimento approva il rendiconto delle attività effettivamente svolte nell’ambito della tipologia progettuale “Borse di ricerca<br />
connesse all’implementazione di Reti di Conoscenza contro la Crisi Economica” del Programma Operativo FSE 2007- <strong>2013</strong>.<br />
Il Dirigente<br />
Premesso che:<br />
- La Dgr n. 1103 del 23-03-2010 ha approvato il bando per la presentazione di progetti a valere sull’Asse “Occupabilità” - politiche<br />
attive per il contrasto alla crisi. Tipologia progettuale “Borse di ricerca connesse all’implementazione di Reti di Conoscenza<br />
contro la Crisi Economica” del P.O.R. nonchè la domanda di ammissione al F.S.E;<br />
- Con la medesima DGR n. 1103 del 23-03-2010 sono state approvate le disposizioni in ordine alla gestione e rendicontazione<br />
delle attività relative alla tipologia progettuale;<br />
- Il DDR n. 314 del 8/07/2010 ha designato i componenti della commissione di valutazione;<br />
-Il DDR n. 411 del 18/10/2012 e n. 515 del 24/11/2010 hanno modificato la composizione della Commissione di valutazione istituita<br />
con il DDR n. 314 del 8/07/2010;<br />
- Il DDR n. 520 del 07-12-2010 ha approvato le risultanze dell’istruttoria svolta sui progetti presentati in adesione al bando e ha<br />
deliberato il finanziamento degli interventi approvati, concedendo all’ente UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA un contributo<br />
per un importo pubblico complessivo di Euro 28.000,00 per la realizzazione del progetto 1695/1/9/1103/2010;<br />
- Il medesimo DDR ha assunto un impegno di spesa di Euro 1.318.135,60 a carico dei capitoli n. 101326 e n. 101327 del Bilancio<br />
Regionale 2010 secondo la seguente ripartizione:<br />
capitolo 101327 per la quota FSE (48,70%) di Euro 641.9<strong>09</strong>,36<br />
capitolo 101326 per la quota FDR (51,30%) di Euro 676.226,24<br />
- Il DDR n. 15 del 21/02/2011 ha individuato una proroga dei termini per l'avvio e la conclusione dei progetti;<br />
- Con Dgr n. 206 del 1/03/2011 sono stati forniti dei chiarimenti circa alcune modalità di gestione dei progetti finanziati sulla<br />
scorta dei bandi approvati con le Dgr n. 1102 e n. 1103 del 2010;<br />
- Con DDR n. 88 del 9/03/2012, si è deciso di sottoporre a controllo tutte le dichiarazioni sostitutive di certificazioni rese dai<br />
rappresentanti degli Enti Università degli Studi di Padova, Università Ca’ Foscari di Venezia, Università degli Studi di Verona,<br />
Università IUAV di Venezia, Umana Forma s.r.l. di Spinea (VE), Federazione CNOS FAP Veneto di Mestre (VE), CNR area ricerca<br />
di Padova, ai sensi degli artt. 38 e 46 del D.P.R. n. 445/2000, in riferimento ai progetti approvati con D.D.R. n. 521 del 7/12/2010 e<br />
n. 520 del 7/12/2010;<br />
- Ai sensi dell’art. 11, comma 4 bis della L.R. 10/90 e successive modificazioni ed integrazione, nonchè ai sensi del D.Lgs 163<br />
del 12/04/06 e s.m.i., con DDR n. 2082 del 12/12/2008 il Dirigente della Direzione Lavoro ha affidato alla società ITER AUDIT S.r.l,<br />
mediante regolare gara d’appalto, il servizio di controllo della documentazione contabile e certificazione dei rendiconti di spesa<br />
relativi alle attività imputabili al FSE OB - CRO POR Regione Veneto - programmazione 2007/<strong>2013</strong>, Regione Veneto e a valere su<br />
risorse regionali; conseguentemente, è compito e responsabilità della predetta Società eseguire le verifiche della documentazione<br />
di spesa del soggetto beneficiario, certificandone alla Regione del Veneto gli esiti, in conformità a quanto previsto dagli artt. 1, 3,<br />
6 del richiamato contratto d’appalto;<br />
- Con DGR 589 del 10/05/2011 la Giunta Regionale ha approvato la ripetizione del servizio in capo ad ITER AUDIT S.r.l. ai<br />
sensi dell’art. 57, comma 5, lettera b) del D.lgs n. 163/2006 e della DGR n. 1269 del 26/05/2008;<br />
Considerato che:<br />
- È stato sottoscritto il previsto Atto di Adesione;<br />
- il soggetto beneficiario ha presentato alla Regione del Veneto polizza fidejussoria a garanzia del regolare svolgimento dell’attività<br />
e in particolare della restituzione delle anticipazioni e rimborsi;<br />
- in relazione al progetto di che trattasi, dopo le verifiche amministrative e alle domande di rimborso presentate, sono stati corrisposti<br />
al soggetto beneficiario in questione rimborsi per complessivi Euro 23.579,99;<br />
- È stato visto il rendiconto presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA;<br />
- La Società incaricata sopra menzionata ha consegnato alla Regione del Veneto, la relazione di certificazione in ordine alle<br />
risultanze finali della rendicontazione relativa al corso in esame, presentata dal beneficiario in questione attestando un importo<br />
ammissibile di complessivi Euro 28.000,00;<br />
- Il soggetto beneficiario ha accettato le risultanze contabili di cui alla predetta relazione, apponendo la propria sottoscrizione<br />
in calce alla copia della relazione stessa, per accettazione;<br />
- Verificata la regolarità della predetta relazione di certificazione della Società, sotto l’aspetto della correttezza formale;<br />
Ritenuto, quindi, di approvare il rendiconto di spesa presentato dal soggetto beneficiario in questione per il progetto in esame<br />
secondo le risultanze della citata relazione della Società incaricata;<br />
Preso atto che con lettera prot. n. 307105 del 3/07/2012, questa Direzione ha chiesto all’ente beneficiario, entro il 31/12/2012, la
68<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
verifica dei requisiti di ordine generale dei propri fornitori, ex art. 38 del D.lgs. n. 163 del 12/04/2006;<br />
Preso atto che con lettera prot. n. 45271/Tit./Cl. V/8 del 12/10/2012 (prot. regionale n. 476823 del 22/10/2012) l’UNIVERSITÀ<br />
DEGLI STUDI DI VERONA ha concluso gli accertamenti richiesti ai sensi dell’art. 38 D.lgs. 163/2006 sui fornitori coinvolti nella<br />
realizzazione delle attività formative e di ricerca dei progetti FSE POR CRO 2007-<strong>2013</strong>;<br />
Vista la L.R. 1/97 e successive modificazioni ed integrazioni, in ordine alle modalità delle procedure amministrative e attribuzioni<br />
dei dirigenti;<br />
decreta<br />
1. di approvare il rendiconto presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA (codice ente 1695) per un importo<br />
ammissibile di Euro 28.000,00 a carico della Regione del Veneto secondo le risultanze della relazione di certificazione trasmessa<br />
dalla Società incaricata, relativa al progetto 1695/1/9/1103/2010, DGR n. 1103 del 23-03-2010;<br />
2. di dare atto che sono stati corrisposti al beneficiario rimborsi e anticipazioni per complessivi Euro 23.579,99;<br />
3. di liquidare a UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA l'importo a saldo di Euro 4.420,01 a carico dei capitoli n. 101327<br />
e n. 101326 del DDR n. 520 del 7-12-2012;<br />
4. di provvedere allo svincolo della polizza fidejussoria, per il corso in oggetto del presente decreto;<br />
5. di comunicare a UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA il presente decreto;<br />
6. di inviare copia del presente decreto alla Direzione per la Ragioneria e i Tributi per le operazioni contabili di competenza;<br />
7. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 e 27 del decreto legislativo<br />
14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33;<br />
8. di pubblicare il presente decreto per intero nel Bollettino ufficiale della Regione.<br />
Avverso i vizi del presente decreto è ammesso ricorso avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dell’avvenuta<br />
conoscenza ovvero, alternativamente, avanti il Capo dello Stato entro 120 giorni, salva rimanendo la competenza del Giudice<br />
Ordinario, entro i limiti prescrizionali, per l’impugnazione del provvedimento.<br />
Enzo Bacchiega
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 69<br />
DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE ISTRUZIONE n. 197 del 7 giugno <strong>2013</strong><br />
Programma Operativo FSE 2007-<strong>2013</strong> - Asse Occupabilità - 2B2I1 Dgr n. 1103 del 23-03-2010, progetti “Borse di ricerca”.<br />
Anno 2010. Approvazione del rendiconto 1695/1/3/1103/2010 presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA.<br />
(codice ente 1695). (Codice Smupr 12329).<br />
[Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Il provvedimento approva il rendiconto delle attività effettivamente svolte nell’ambito della tipologia progettuale “Borse di ricerca<br />
connesse all’implementazione di Reti di Conoscenza contro la Crisi Economica” del Programma Operativo FSE 2007-<strong>2013</strong>.<br />
Il Dirigente<br />
Premesso che:<br />
- La Dgr n. 1103 del 23-03-2010 ha approvato il bando per la presentazione di progetti a valere sull’Asse “Occupabilità” - politiche<br />
attive per il contrasto alla crisi. Tipologia progettuale “Borse di ricerca connesse all’implementazione di Reti di Conoscenza<br />
contro la Crisi Economica” del P.O.R. nonchè la domanda di ammissione al F.S.E;<br />
- Con la medesima DGR n. 1103 del 23-03-2010 sono state approvate le disposizioni in ordine alla gestione e rendicontazione<br />
delle attività relative alla tipologia progettuale;<br />
- Il DDR n. 314 del 8/07/2010 ha designato i componenti della commissione di valutazione;<br />
-Il DDR n. 411 del 18/10/2012 e n. 515 del 24/11/2010 hanno modificato la composizione della Commissione di valutazione istituita<br />
con il DDR n. 314 del 8/07/2010;<br />
- Il DDR n. 520 del 07-12-2010 ha approvato le risultanze dell’istruttoria svolta sui progetti presentati in adesione al bando e ha<br />
deliberato il finanziamento degli interventi approvati, concedendo all’ente UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA un contributo<br />
per un importo pubblico complessivo di Euro 28.000,00 per la realizzazione del progetto 1695/1/3/1103/2010;<br />
- Il medesimo DDR ha assunto un impegno di spesa di Euro 1.318.135,60 a carico dei capitoli n. 101326 e n. 101327 del Bilancio<br />
Regionale 2010 secondo la seguente ripartizione:<br />
capitolo 101327 per la quota FSE (48,70%) di Euro 641.9<strong>09</strong>,36<br />
capitolo 101326 per la quota FDR (51,30%) di Euro 676.226,24<br />
- Il DDR n. 15 del 21/02/2011 ha individuato una proroga dei termini per l'avvio e la conclusione dei progetti;<br />
- Con Dgr n. 206 del 1/03/2011 sono stati forniti dei chiarimenti circa alcune modalità di gestione dei progetti finanziati sulla<br />
scorta dei bandi approvati con le Dgr n. 1102 e n. 1103 del 2010;<br />
- Con DDR n. 88 del 9/03/2012, si è deciso di sottoporre a controllo tutte le dichiarazioni sostitutive di certificazioni rese dai<br />
rappresentanti degli Enti Università degli Studi di Padova, Università Ca’ Foscari di Venezia, Università degli Studi di Verona,<br />
Università IUAV di Venezia, Umana Forma s.r.l. di Spinea (VE), Federazione CNOS FAP Veneto di Mestre (VE), CNR area ricerca<br />
di Padova, ai sensi degli artt. 38 e 46 del D.P.R. n. 445/2000, in riferimento ai progetti approvati con D.D.R. n. 521 del 7/12/2010 e<br />
n. 520 del 7/12/2010;<br />
- Ai sensi dell’art. 11, comma 4 bis della L.R. 10/90 e successive modificazioni ed integrazione, nonchè ai sensi del D.Lgs 163<br />
del 12/04/06 e s.m.i., con DDR n. 2082 del 12/12/2008 il Dirigente della Direzione Lavoro ha affidato alla società ITER AUDIT S.r.l,<br />
mediante regolare gara d’appalto, il servizio di controllo della documentazione contabile e certificazione dei rendiconti di spesa<br />
relativi alle attività imputabili al FSE OB - CRO POR Regione Veneto - programmazione 2007/<strong>2013</strong>, Regione Veneto e a valere su<br />
risorse regionali; conseguentemente, è compito e responsabilità della predetta Società eseguire le verifiche della documentazione<br />
di spesa del soggetto beneficiario, certificandone alla Regione del Veneto gli esiti, in conformità a quanto previsto dagli artt. 1, 3,<br />
6 del richiamato contratto d’appalto;<br />
- Con DGR 589 del 10/05/2011 la Giunta Regionale ha approvato la ripetizione del servizio in capo ad ITER AUDIT S.r.l. ai<br />
sensi dell’art. 57, comma 5, lettera b) del D.lgs n. 163/2006 e della DGR n. 1269 del 26/05/2008;<br />
Considerato che:<br />
- È stato sottoscritto il previsto Atto di Adesione;<br />
- il soggetto beneficiario ha presentato alla Regione del Veneto polizza fidejussoria a garanzia del regolare svolgimento dell’attività<br />
e in particolare della restituzione delle anticipazioni e rimborsi;<br />
- in relazione al progetto di che trattasi, dopo le verifiche amministrative e alle domande di rimborso presentate, sono stati corrisposti<br />
al soggetto beneficiario in questione rimborsi per complessivi Euro 23.579,99;<br />
- È stato visto il rendiconto presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA;<br />
- La Società incaricata sopra menzionata ha consegnato alla Regione del Veneto, la relazione di certificazione in ordine alle<br />
risultanze finali della rendicontazione relativa al corso in esame, presentata dal beneficiario in questione attestando un importo<br />
ammissibile di complessivi Euro 28.000,00;<br />
- Il soggetto beneficiario ha accettato le risultanze contabili di cui alla predetta relazione, apponendo la propria sottoscrizione<br />
in calce alla copia della relazione stessa, per accettazione;<br />
- Verificata la regolarità della predetta relazione di certificazione della Società, sotto l’aspetto della correttezza formale;<br />
Ritenuto, quindi, di approvare il rendiconto di spesa presentato dal soggetto beneficiario in questione per il progetto in esame<br />
secondo le risultanze della citata relazione della Società incaricata;<br />
Preso atto che con lettera prot. n. 307105 del 3/07/2012, questa Direzione ha chiesto all’ente beneficiario, entro il 31/12/2012, la<br />
verifica dei requisiti di ordine generale dei propri fornitori, ex art. 38 del D.lgs. n. 163 del 12/04/2006;
70<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
Preso atto che con lettera prot. n. 45271/Tit./Cl. V/8 del 12/10/2012 (prot. regionale n. 476823 del 22/10/2012) l’UNIVERSITÀ<br />
DEGLI STUDI DI VERONA ha concluso gli accertamenti richiesti ai sensi dell’art. 38 D.lgs. 163/2006 sui fornitori coinvolti nella<br />
realizzazione delle attività formative e di ricerca dei progetti FSE POR CRO 2007-<strong>2013</strong>;<br />
Vista la L.R. 1/97 e successive modificazioni ed integrazioni, in ordine alle modalità delle procedure amministrative e attribuzioni<br />
dei dirigenti;<br />
decreta<br />
1. di approvare il rendiconto presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA (codice ente 1695) per un importo<br />
ammissibile di Euro 28.000,00 a carico della Regione del Veneto secondo le risultanze della relazione di certificazione trasmessa<br />
dalla Società incaricata, relativa al progetto 1695/1/3/1103/2010, DGR n. 1103 del 23-03-2010;<br />
2. di dare atto che sono stati corrisposti al beneficiario rimborsi e anticipazioni per complessivi Euro 23.579,99;<br />
3. di liquidare a UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA l'importo a saldo di Euro 4.420,01 a carico dei capitoli n. 101327<br />
e n. 101326 del DDR n. 520 del 7-12-2012;<br />
4. di provvedere allo svincolo della polizza fidejussoria, per il corso in oggetto del presente decreto;<br />
5. di comunicare a UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA il presente decreto;<br />
6. di inviare copia del presente decreto alla Direzione per la Ragioneria e i Tributi per le operazioni contabili di competenza;<br />
7. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 e 27 del decreto legislativo<br />
14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33;<br />
8. di pubblicare il presente decreto per intero nel Bollettino ufficiale della Regione.<br />
Avverso i vizi del presente decreto è ammesso ricorso avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dell’avvenuta<br />
conoscenza ovvero, alternativamente, avanti il Capo dello Stato entro 120 giorni, salva rimanendo la competenza del Giudice<br />
Ordinario, entro i limiti prescrizionali, per l’impugnazione del provvedimento.<br />
Enzo Bacchiega
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 71<br />
DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE ISTRUZIONE n. 198 del 7 giugno <strong>2013</strong><br />
Programma Operativo FSE 2007-<strong>2013</strong> - asse Occupabilità - 2B2I1 Dgr n. 1103 del 23-03-2010, progetti “Borse di ricerca”.<br />
Anno 2010. Approvazione del rendiconto 1695/1/10/1103/2010 presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA.<br />
(codice ente 1695). (Codice Smupr 12327).<br />
[Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Il provvedimento approva il rendiconto delle attività effettivamente svolte nell’ambito della tipologia progettuale “Borse di ricerca<br />
connesse all’implementazione di Reti di Conoscenza contro la Crisi Economica” del Programma Operativo FSE 2007-<strong>2013</strong>.<br />
Il Dirigente<br />
Premesso che:<br />
- La Dgr n. 1103 del 23-03-2010 ha approvato il bando per la presentazione di progetti a valere sull’Asse “Occupabilità” - politiche<br />
attive per il contrasto alla crisi. Tipologia progettuale “Borse di ricerca connesse all’implementazione di Reti di Conoscenza<br />
contro la Crisi Economica” del P.O.R. nonchè la domanda di ammissione al F.S.E;<br />
- Con la medesima DGR n. 1103 del 23-03-2010 sono state approvate le disposizioni in ordine alla gestione e rendicontazione<br />
delle attività relative alla tipologia progettuale;<br />
- Il DDR n. 314 del 8/07/2010 ha designato i componenti della commissione di valutazione;<br />
-Il DDR n. 411 del 18/10/2012 e n. 515 del 24/11/2010 hanno modificato la composizione della Commissione di valutazione istituita<br />
con il DDR n. 314 del 8/07/2010;<br />
- Il DDR n. 520 del 07-12-2010 ha approvato le risultanze dell’istruttoria svolta sui progetti presentati in adesione al bando e ha<br />
deliberato il finanziamento degli interventi approvati, concedendo all’ente UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA un contributo<br />
per un importo pubblico complessivo di Euro 28.000,00 per la realizzazione del progetto 1695/1/10/1103/2010;<br />
- Il medesimo DDR ha assunto un impegno di spesa di Euro 1.318.135,60 a carico dei capitoli n. 101326 e n. 101327 del Bilancio<br />
Regionale 2010 secondo la seguente ripartizione:<br />
capitolo 101327 per la quota FSE (48,70%) di Euro 641.9<strong>09</strong>,36<br />
capitolo 101326 per la quota FDR (51,30%) di Euro 676.226,24<br />
- Il DDR n. 15 del 21/02/2011 ha individuato una proroga dei termini per l'avvio e la conclusione dei progetti;<br />
- Con Dgr n. 206 del 1/03/2011 sono stati forniti dei chiarimenti circa alcune modalità di gestione dei progetti finanziati sulla<br />
scorta dei bandi approvati con le Dgr n. 1102 e n. 1103 del 2010;<br />
- Con DDR n. 88 del 9/03/2012, si è deciso di sottoporre a controllo tutte le dichiarazioni sostitutive di certificazioni rese dai<br />
rappresentanti degli Enti Università degli Studi di Padova, Università Ca’ Foscari di Venezia, Università degli Studi di Verona,<br />
Università IUAV di Venezia, Umana Forma s.r.l. di Spinea (VE), Federazione CNOS FAP Veneto di Mestre (VE), CNR area ricerca<br />
di Padova, ai sensi degli artt. 38 e 46 del D.P.R. n. 445/2000, in riferimento ai progetti approvati con D.D.R. n. 521 del 7/12/2010 e<br />
n. 520 del 7/12/2010;<br />
- Ai sensi dell’art. 11, comma 4 bis della L.R. 10/90 e successive modificazioni ed integrazione, nonchè ai sensi del D.Lgs 163<br />
del 12/04/06 e s.m.i., con DDR n. 2082 del 12/12/2008 il Dirigente della Direzione Lavoro ha affidato alla società ITER AUDIT S.r.l,<br />
mediante regolare gara d’appalto, il servizio di controllo della documentazione contabile e certificazione dei rendiconti di spesa<br />
relativi alle attività imputabili al FSE OB - CRO POR Regione Veneto - programmazione 2007/<strong>2013</strong>, Regione Veneto e a valere su<br />
risorse regionali; conseguentemente, è compito e responsabilità della predetta Società eseguire le verifiche della documentazione<br />
di spesa del soggetto beneficiario, certificandone alla Regione del Veneto gli esiti, in conformità a quanto previsto dagli artt. 1, 3,<br />
6 del richiamato contratto d’appalto;<br />
- Con DGR 589 del 10/05/2011 la Giunta Regionale ha approvato la ripetizione del servizio in capo ad ITER AUDIT S.r.l. ai<br />
sensi dell’art. 57, comma 5, lettera b) del D.lgs n. 163/2006 e della DGR n. 1269 del 26/05/2008;<br />
Considerato che:<br />
- È stato sottoscritto il previsto Atto di Adesione;<br />
- il soggetto beneficiario ha presentato alla Regione del Veneto polizza fidejussoria a garanzia del regolare svolgimento dell’attività<br />
e in particolare della restituzione delle anticipazioni e rimborsi;<br />
- in relazione al progetto di che trattasi, dopo le verifiche amministrative e alle domande di rimborso presentate, sono stati corrisposti<br />
al soggetto beneficiario in questione rimborsi per complessivi Euro 23.579,99;<br />
- È stato visto il rendiconto presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA;<br />
- La Società incaricata sopra menzionata ha consegnato alla Regione del Veneto, la relazione di certificazione in ordine alle<br />
risultanze finali della rendicontazione relativa al corso in esame, presentata dal beneficiario in questione attestando un importo<br />
ammissibile di complessivi Euro 27.999,99;<br />
- Il soggetto beneficiario ha accettato le risultanze contabili di cui alla predetta relazione, apponendo la propria sottoscrizione<br />
in calce alla copia della relazione stessa, per accettazione;<br />
- Verificata la regolarità della predetta relazione di certificazione della Società, sotto l’aspetto della correttezza formale;<br />
Ritenuto, quindi, di approvare il rendiconto di spesa presentato dal soggetto beneficiario in questione per il progetto in esame<br />
secondo le risultanze della citata relazione della Società incaricata;<br />
Preso atto che con lettera prot. n. 307105 del 3/07/2012, questa Direzione ha chiesto all’ente beneficiario, entro il 31/12/2012, la<br />
verifica dei requisiti di ordine generale dei propri fornitori, ex art. 38 del D.lgs. n. 163 del 12/04/2006;
72<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
Preso atto che con lettera prot. n. 45271/Tit./Cl. V/8 del 12/10/2012 (prot. regionale n. 476823 del 22/10/2012) l’UNIVERSITÀ<br />
DEGLI STUDI DI VERONA ha concluso gli accertamenti richiesti ai sensi dell’art. 38 D.lgs. 163/2006 sui fornitori coinvolti nella<br />
realizzazione delle attività formative e di ricerca dei progetti FSE POR CRO 2007-<strong>2013</strong>;<br />
Vista la L.R. 1/97 e successive modificazioni ed integrazioni, in ordine alle modalità delle procedure amministrative e attribuzioni<br />
dei dirigenti;<br />
decreta<br />
1. di approvare il rendiconto presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA (codice ente 1695) per un importo<br />
ammissibile di Euro 27.999,99 a carico della Regione del Veneto secondo le risultanze della relazione di certificazione trasmessa<br />
dalla Società incaricata, relativa al progetto 1695/1/10/1103/2010, DGR n. 1103 del 23-03-2010;<br />
2. di dare atto che sono stati corrisposti al beneficiario rimborsi e anticipazioni per complessivi Euro 23.579,99;<br />
3. di liquidare a UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA l'importo a saldo di Euro 4.420,00 a carico dei capitoli n. 101327<br />
e n. 101326 del DDR n. 520 del 7-12-2012;<br />
4. di provvedere allo svincolo della polizza fidejussoria, per il corso in oggetto del presente decreto;<br />
5. di comunicare a UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA il presente decreto;<br />
6. di inviare copia del presente decreto alla Direzione per la Ragioneria e i Tributi per le operazioni contabili di competenza;<br />
7. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 e 27 del decreto legislativo<br />
14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33;<br />
8. di pubblicare il presente decreto per intero nel Bollettino ufficiale della Regione.<br />
Avverso i vizi del presente decreto è ammesso ricorso avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dell’avvenuta<br />
conoscenza ovvero, alternativamente, avanti il Capo dello Stato entro 120 giorni, salva rimanendo la competenza del Giudice<br />
Ordinario, entro i limiti prescrizionali, per l’impugnazione del provvedimento.<br />
Enzo Bacchiega
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 73<br />
DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE ISTRUZIONE n. 199 del 7 giugno <strong>2013</strong><br />
Programma Operativo FSE 2007-<strong>2013</strong> - Asse Occupabilità - 2B2I1 Dgr n. 1103 del 23-03-2010, progetti “Borse di ricerca”.<br />
Anno 2010. Approvazione del rendiconto 1695/1/8/1103/2010 presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA.<br />
(codice ente 1695). (Codice Smupr 12333).<br />
[Programmi e Progetti (comunitari, nazionali e regionali)]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Il provvedimento approva il rendiconto delle attività effettivamente svolte nell’ambito della tipologia progettuale “Borse di ricerca<br />
connesse all’implementazione di Reti di Conoscenza contro la Crisi Economica” del Programma Operativo FSE 2007-<strong>2013</strong>.<br />
Il Dirigente<br />
Premesso che:<br />
- La Dgr n. 1103 del 23-03-2010 ha approvato il bando per la presentazione di progetti a valere sull’Asse “Occupabilità” - politiche<br />
attive per il contrasto alla crisi. Tipologia progettuale “Borse di ricerca connesse all’implementazione di Reti di Conoscenza<br />
contro la Crisi Economica” del P.O.R. nonchè la domanda di ammissione al F.S.E;<br />
- Con la medesima DGR n. 1103 del 23-03-2010 sono state approvate le disposizioni in ordine alla gestione e rendicontazione<br />
delle attività relative alla tipologia progettuale;<br />
- Il DDR n. 314 del 8/07/2010 ha designato i componenti della commissione di valutazione;<br />
-Il DDR n. 411 del 18/10/2012 e n. 515 del 24/11/2010 hanno modificato la composizione della Commissione di valutazione istituita<br />
con il DDR n. 314 del 8/07/2010;<br />
- Il DDR n. 520 del 07-12-2010 ha approvato le risultanze dell’istruttoria svolta sui progetti presentati in adesione al bando e ha<br />
deliberato il finanziamento degli interventi approvati, concedendo all’ente UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA un contributo<br />
per un importo pubblico complessivo di Euro 28.000,00 per la realizzazione del progetto 1695/1/8/1103/2010;<br />
- Il medesimo DDR ha assunto un impegno di spesa di Euro 1.318.135,60 a carico dei capitoli n. 101326 e n. 101327 del Bilancio<br />
Regionale 2010 secondo la seguente ripartizione:<br />
capitolo 101327 per la quota FSE (48,70%) di Euro 641.9<strong>09</strong>,36<br />
capitolo 101326 per la quota FDR (51,30%) di Euro 676.226,24<br />
- Il DDR n. 15 del 21/02/2011 ha individuato una proroga dei termini per l'avvio e la conclusione dei progetti;<br />
- Con Dgr n. 206 del 1/03/2011 sono stati forniti dei chiarimenti circa alcune modalità di gestione dei progetti finanziati sulla<br />
scorta dei bandi approvati con le Dgr n. 1102 e n. 1103 del 2010;<br />
- Con DDR n. 88 del 9/03/2012, si è deciso di sottoporre a controllo tutte le dichiarazioni sostitutive di certificazioni rese dai<br />
rappresentanti degli Enti Università degli Studi di Padova, Università Ca’ Foscari di Venezia, Università degli Studi di Verona,<br />
Università IUAV di Venezia, Umana Forma s.r.l. di Spinea (VE), Federazione CNOS FAP Veneto di Mestre (VE), CNR area ricerca<br />
di Padova, ai sensi degli artt. 38 e 46 del D.P.R. n. 445/2000, in riferimento ai progetti approvati con D.D.R. n. 521 del 7/12/2010 e<br />
n. 520 del 7/12/2010;<br />
- Ai sensi dell’art. 11, comma 4 bis della L.R. 10/90 e successive modificazioni ed integrazione, nonchè ai sensi del D.Lgs 163<br />
del 12/04/06 e s.m.i., con DDR n. 2082 del 12/12/2008 il Dirigente della Direzione Lavoro ha affidato alla società ITER AUDIT S.r.l,<br />
mediante regolare gara d’appalto, il servizio di controllo della documentazione contabile e certificazione dei rendiconti di spesa<br />
relativi alle attività imputabili al FSE OB - CRO POR Regione Veneto - programmazione 2007/<strong>2013</strong>, Regione Veneto e a valere su<br />
risorse regionali; conseguentemente, è compito e responsabilità della predetta Società eseguire le verifiche della documentazione<br />
di spesa del soggetto beneficiario, certificandone alla Regione del Veneto gli esiti, in conformità a quanto previsto dagli artt. 1, 3,<br />
6 del richiamato contratto d’appalto;<br />
- Con DGR 589 del 10/05/2011 la Giunta Regionale ha approvato la ripetizione del servizio in capo ad ITER AUDIT S.r.l. ai<br />
sensi dell’art. 57, comma 5, lettera b) del D.lgs n. 163/2006 e della DGR n. 1269 del 26/05/2008;<br />
Considerato che:<br />
- È stato sottoscritto il previsto Atto di Adesione;<br />
- il soggetto beneficiario ha presentato alla Regione del Veneto polizza fidejussoria a garanzia del regolare svolgimento dell’attività<br />
e in particolare della restituzione delle anticipazioni e rimborsi;<br />
- in relazione al progetto di che trattasi, dopo le verifiche amministrative e alle domande di rimborso presentate, sono stati corrisposti<br />
al soggetto beneficiario in questione rimborsi per complessivi Euro 21.854,99;<br />
- È stato visto il rendiconto presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA;<br />
- La Società incaricata sopra menzionata ha consegnato alla Regione del Veneto, la relazione di certificazione in ordine alle<br />
risultanze finali della rendicontazione relativa al corso in esame, presentata dal beneficiario in questione attestando un importo<br />
ammissibile di complessivi Euro 27.999,92;<br />
- Il soggetto beneficiario ha accettato le risultanze contabili di cui alla predetta relazione, apponendo la propria sottoscrizione<br />
in calce alla copia della relazione stessa, per accettazione;<br />
- Verificata la regolarità della predetta relazione di certificazione della Società, sotto l’aspetto della correttezza formale;<br />
Ritenuto, quindi, di approvare il rendiconto di spesa presentato dal soggetto beneficiario in questione per il progetto in esame<br />
secondo le risultanze della citata relazione della Società incaricata;<br />
Preso atto che con lettera prot. n. 307105 del 3/07/2012, questa Direzione ha chiesto all’ente beneficiario, entro il 31/12/2012, la<br />
verifica dei requisiti di ordine generale dei propri fornitori, ex art. 38 del D.lgs. n. 163 del 12/04/2006;
74<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
Preso atto che con lettera prot. n. 45271/Tit./Cl. V/8 del 12/10/2012 (prot. regionale n. 476823 del 22/10/2012) l’UNIVERSITÀ<br />
DEGLI STUDI DI VERONA ha concluso gli accertamenti richiesti ai sensi dell’art. 38 D.lgs. 163/2006 sui fornitori coinvolti nella<br />
realizzazione delle attività formative e di ricerca dei progetti FSE POR CRO 2007-<strong>2013</strong>;<br />
Vista la L.R. 1/97 e successive modificazioni ed integrazioni, in ordine alle modalità delle procedure amministrative e attribuzioni<br />
dei dirigenti;<br />
decreta<br />
1. di approvare il rendiconto presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA (codice ente 1695) per un importo<br />
ammissibile di Euro 27.999,92 a carico della Regione del Veneto secondo le risultanze della relazione di certificazione trasmessa<br />
dalla Società incaricata, relativa al progetto 1695/1/8/1103/2010, DGR n. 1103 del 23-03-2010;<br />
2. di dare atto che sono stati corrisposti al beneficiario rimborsi e anticipazioni per complessivi Euro 21.854,99;<br />
3. di liquidare a UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA l'importo a saldo di Euro 6.144,93 a carico dei capitoli n. 101327<br />
e n. 101326 del DDR n. 520 del 7-12-2012;<br />
4. di provvedere allo svincolo della polizza fidejussoria, per il corso in oggetto del presente decreto;<br />
5. di comunicare a UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA il presente decreto;<br />
6. di inviare copia del presente decreto alla Direzione per la Ragioneria e i Tributi per le operazioni contabili di competenza;<br />
7. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 e 27 del decreto legislativo<br />
14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33;<br />
8. di pubblicare il presente decreto per intero nel Bollettino ufficiale della Regione.<br />
Avverso i vizi del presente decreto è ammesso ricorso avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dell’avvenuta<br />
conoscenza ovvero, alternativamente, avanti il Capo dello Stato entro 120 giorni, salva rimanendo la competenza del Giudice<br />
Ordinario, entro i limiti prescrizionali, per l’impugnazione del provvedimento.<br />
Enzo Bacchiega
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 75<br />
DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE ISTRUZIONE n. 200 del 7 giugno <strong>2013</strong><br />
Programma Operativo FSE 2007-<strong>2013</strong> - asse Occupabilità - 2B2I1 Dgr n. 1103 del 23-03-2010, progetti “Borse di ricerca”.<br />
Anno 2010. Approvazione del rendiconto 1695/1/4/1103/2010 presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA.<br />
(codice ente 1695). (Codice Smupr 12330).<br />
[Programmi e Progetti (comunitari, nazionali e regionali)]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Il provvedimento approva il rendiconto delle attività effettivamente svolte nell’ambito della tipologia progettuale “Borse di ricerca<br />
connesse all’implementazione di Reti di Conoscenza contro la Crisi Economica” del Programma Operativo FSE 2007-<strong>2013</strong>.<br />
Il Dirigente<br />
Premesso che:<br />
- La Dgr n. 1103 del 23-03-2010 ha approvato il bando per la presentazione di progetti a valere sull’Asse “Occupabilità” - politiche<br />
attive per il contrasto alla crisi. Tipologia progettuale “Borse di ricerca connesse all’implementazione di Reti di Conoscenza<br />
contro la Crisi Economica” del P.O.R. nonchè la domanda di ammissione al F.S.E;<br />
- Con la medesima DGR n. 1103 del 23-03-2010 sono state approvate le disposizioni in ordine alla gestione e rendicontazione<br />
delle attività relative alla tipologia progettuale;<br />
- Il DDR n. 314 del 8/07/2010 ha designato i componenti della commissione di valutazione;<br />
- Il DDR n. 411 del 18/10/2012 e n. 515 del 24/11/2010 hanno modificato la composizione della Commissione di valutazione<br />
istituita con il DDR n. 314 del 8/07/2010;<br />
- Il DDR n. 520 del 07-12-2010 ha approvato le risultanze dell’istruttoria svolta sui progetti presentati in adesione al bando e ha<br />
deliberato il finanziamento degli interventi approvati, concedendo all’ente UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA un contributo<br />
per un importo pubblico complessivo di Euro 28.000,00 per la realizzazione del progetto 1695/1/4/1103/2010;<br />
- Il medesimo DDR ha assunto un impegno di spesa di Euro 1.318.135,60 a carico dei capitoli n. 101326 e n. 101327 del Bilancio<br />
Regionale 2010 secondo la seguente ripartizione:<br />
capitolo 101327 per la quota FSE (48,70%) di Euro 641.9<strong>09</strong>,36<br />
capitolo 101326 per la quota FDR (51,30%) di Euro 676.226,24<br />
- Il DDR n. 15 del 21/02/2011 ha individuato una proroga dei termini per l'avvio e la conclusione dei progetti;<br />
- Con Dgr n. 206 del 1/03/2011 sono stati forniti dei chiarimenti circa alcune modalità di gestione dei progetti finanziati sulla<br />
scorta dei bandi approvati con le Dgr n. 1102 e n. 1103 del 2010;<br />
- Con DDR n. 88 del 9/03/2012, si è deciso di sottoporre a controllo tutte le dichiarazioni sostitutive di certificazioni rese dai<br />
rappresentanti degli Enti Università degli Studi di Padova, Università Ca’ Foscari di Venezia, Università degli Studi di Verona,<br />
Università IUAV di Venezia, Umana Forma s.r.l. di Spinea (VE), Federazione CNOS FAP Veneto di Mestre (VE), CNR area ricerca<br />
di Padova, ai sensi degli artt. 38 e 46 del D.P.R. n. 445/2000, in riferimento ai progetti approvati con D.D.R. n. 521 del 7/12/2010 e<br />
n. 520 del 7/12/2010;<br />
- Ai sensi dell’art. 11, comma 4 bis della L.R. 10/90 e successive modificazioni ed integrazione, nonchè ai sensi del D.Lgs 163<br />
del 12/04/06 e s.m.i., con DDR n. 2082 del 12/12/2008 il Dirigente della Direzione Lavoro ha affidato alla società ITER AUDIT S.r.l,<br />
mediante regolare gara d’appalto, il servizio di controllo della documentazione contabile e certificazione dei rendiconti di spesa<br />
relativi alle attività imputabili al FSE OB - CRO POR Regione Veneto - programmazione 2007/<strong>2013</strong>, Regione Veneto e a valere su<br />
risorse regionali; conseguentemente, è compito e responsabilità della predetta Società eseguire le verifiche della documentazione<br />
di spesa del soggetto beneficiario, certificandone alla Regione del Veneto gli esiti, in conformità a quanto previsto dagli artt. 1, 3,<br />
6 del richiamato contratto d’appalto;<br />
- Con DGR 589 del 10/05/2011 la Giunta Regionale ha approvato la ripetizione del servizio in capo ad ITER AUDIT S.r.l. ai<br />
sensi dell’art. 57, comma 5, lettera b) del D.lgs n. 163/2006 e della DGR n. 1269 del 26/05/2008;<br />
Considerato che:<br />
- È stato sottoscritto il previsto Atto di Adesione;<br />
- il soggetto beneficiario ha presentato alla Regione del Veneto polizza fidejussoria a garanzia del regolare svolgimento dell’attività<br />
e in particolare della restituzione delle anticipazioni e rimborsi;<br />
- in relazione al progetto di che trattasi, dopo le verifiche amministrative e alle domande di rimborso presentate, sono stati corrisposti<br />
al soggetto beneficiario in questione rimborsi per complessivi Euro 23.579,99;<br />
- È stato visto il rendiconto presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA;<br />
- La Società incaricata sopra menzionata ha consegnato alla Regione del Veneto, la relazione di certificazione in ordine alle<br />
risultanze finali della rendicontazione relativa al corso in esame, presentata dal beneficiario in questione attestando un importo<br />
ammissibile di complessivi Euro 28.000,00;<br />
- Il soggetto beneficiario ha accettato le risultanze contabili di cui alla predetta relazione, apponendo la propria sottoscrizione<br />
in calce alla copia della relazione stessa, per accettazione;<br />
- Verificata la regolarità della predetta relazione di certificazione della Società, sotto l’aspetto della correttezza formale;<br />
Ritenuto, quindi, di approvare il rendiconto di spesa presentato dal soggetto beneficiario in questione per il progetto in esame<br />
secondo le risultanze della citata relazione della Società incaricata;<br />
Preso atto che con lettera prot. n. 307105 del 3/07/2012, questa Direzione ha chiesto all’ente beneficiario, entro il 31/12/2012, la<br />
verifica dei requisiti di ordine generale dei propri fornitori, ex art. 38 del D.lgs. n. 163 del 12/04/2006;
76<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
Preso atto che con lettera prot. n. 45271/Tit./Cl. V/8 del 12/10/2012 (prot. regionale n. 476823 del 22/10/2012) l’UNIVERSITÀ<br />
DEGLI STUDI DI VERONA ha concluso gli accertamenti richiesti ai sensi dell’art. 38 D.lgs. 163/2006 sui fornitori coinvolti nella<br />
realizzazione delle attività formative e di ricerca dei progetti FSE POR CRO 2007-<strong>2013</strong>;<br />
Vista la L.R. 1/97 e successive modificazioni ed integrazioni, in ordine alle modalità delle procedure amministrative e attribuzioni<br />
dei dirigenti;<br />
decreta<br />
1. di approvare il rendiconto presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA (codice ente 1695) per un importo<br />
ammissibile di Euro 28.000,00 a carico della Regione del Veneto secondo le risultanze della relazione di certificazione trasmessa<br />
dalla Società incaricata, relativa al progetto 1695/1/4/1103/2010, DGR n. 1103 del 23-03-2010;<br />
2. di dare atto che sono stati corrisposti al beneficiario rimborsi e anticipazioni per complessivi Euro 23.579,99;<br />
3. di liquidare a UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA l'importo a saldo di Euro 4.420,01 a carico dei capitoli n. 101327<br />
e n. 101326 del DDR n. 520 del 7-12-2012;<br />
4. di provvedere allo svincolo della polizza fidejussoria, per il corso in oggetto del presente decreto;<br />
5. di comunicare a UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA il presente decreto;<br />
6. di inviare copia del presente decreto alla Direzione per la Ragioneria e i Tributi per le operazioni contabili di competenza;<br />
7. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 e 27 del decreto legislativo<br />
14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33;<br />
8. di pubblicare il presente decreto per intero nel Bollettino ufficiale della Regione.<br />
Avverso i vizi del presente decreto è ammesso ricorso avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dell’avvenuta<br />
conoscenza ovvero, alternativamente, avanti il Capo dello Stato entro 120 giorni, salva rimanendo la competenza del Giudice<br />
Ordinario, entro i limiti prescrizionali, per l’impugnazione del provvedimento.<br />
Enzo Bacchiega
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 77<br />
DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE ISTRUZIONE n. 203 del 27 giugno <strong>2013</strong><br />
“DGR n. 1124 del 26 luglio 2011 Progetto Valorizzazione della cultura alpina nelle scuole Statali e Paritarie del Veneto<br />
(L. R. n. 1/2004, art. 57)”. Proroga termine per la conclusione delle attività.<br />
[Istruzione scolastica]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Il provvedimento approva una richiesta formulata dall’ANA - <strong>Associazione</strong> Nazionale Alpini, di prorogare i termini per la<br />
conclusione delle attività previste nel protocollo d’intesa tra la Regione del Veneto, l’Ufficio Scolastico Regionale e la stessa ANA,<br />
approvato con DGR n. 1124/2011.<br />
Il Dirigente<br />
(omissis)<br />
decreta<br />
1. di concedere all’ANA - <strong>Associazione</strong> Nazionale Alpini la proroga della scadenza per la conclusione delle attività approvate<br />
con DGR n. 1124 del 26 luglio 2011, fissando al 31 dicembre <strong>2013</strong> la nuova data di scadenza.<br />
2. di disporre che il presente provvedimento venga pubblicato per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto ai<br />
sensi della L.R. 14/89 e successive modifiche.<br />
Enzo Bacchiega
78<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE ISTRUZIONE n. 205 del 27 giugno <strong>2013</strong><br />
Approvazione del rendiconto FRI/50053/1320/2011 presentato da “Fondazione Studi Universatari di Vicenza” con sede a<br />
Vicenza per attivazione e sostegno dei corsi di “Laurea Magistrale in Ingegneria dell’Innovazione del prodotto” e “Laurea<br />
in Ingegneria Meccatronica”. - Anno Accademico 2011-2012. DGR 1320 del 3/08/2011.<br />
[Istruzione scolastica]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Il provvedimento approva il rendiconto delle attività svolte per la realizzazione di Corsi di Laurea Magistrale presso la Fondazione<br />
Studi Universitari di Vicenza nell’Anno Accademico 2011-2012.<br />
Il Dirigente<br />
Premesso che:<br />
- Con Dgr n. 1320 del 3/08/2011 la Giunta regionale ha concesso alla FONDAZIONE STUDI UNIVERSATARI DI VICENZA<br />
per l’Anno Accademico 2011-2012, il contributo di Euro 200.000,000 per l’attivazione e sostegno dei corsi di Laurea magistrale in<br />
Ingegneria dell’Innovazione del prodotto ed in Ingegneria Meccatronica;<br />
- La medesima Dgr n. 1320 del 3/08/2011 ha impegnato la spesa di Euro 200.000,00 sul capitolo 101129 del bilancio regionale<br />
2011 e ha stabilito che il contributo doveva essere erogato:<br />
- Euro 100.000,00 a titolo di acconto ad avvio dei corsi di Laurea magistrale in ingegneria dell’innovazione del prodotto ed in<br />
ingegneria meccatronica;<br />
- Euro 100.000,00 a saldo dopo presentazione di idonea relazione consuntiva sull’attività svolta e idonea rendicontazione delle<br />
spese sostenute;<br />
Considerato che:<br />
- Con lettera Prot. n. 211 del 22/07/2011, pervenuta in data 1/08/2011, la FONDAZIONE STUDI UNIVERSITARI DI VICENZA<br />
ha presentato comunicazione e documentazione di inizio attività;<br />
- All’ente beneficiario sono stati erogati acconti per complessivi Euro 100.000,00;<br />
- La FONDAZIONE STUDI UNIVERSITARI DI VICENZA con sede a 36100 Vicenza, Stradella S. Nicola, 3 in data 13/12/2012<br />
con lettera prot. n. 215, pervenuta alla Direzione Istruzione in data 2/01/<strong>2013</strong>, prot. n. 249 ha presentato relazione consuntiva dell’attività<br />
svolta, e in data 06/03/<strong>2013</strong> con lettera prot. 40, pervenuta alla Direzione Istruzione in data 13/03/<strong>2013</strong>, prot. n. 111310, ha<br />
presentato la rendicontazione delle spese sostenute per una spesa complessiva di Euro 250.000,00;<br />
- I verificatori regionali hanno consegnato al competente ufficio, la relazione in ordine alle risultanze finali della rendicontazione<br />
relativa al progetto in esame, presentata dal beneficiario in questione attestando un importo ammissibile di complessive Euro<br />
200.000,00;<br />
- Il soggetto beneficiario ha accettato le risultanze contabili di cui alla predetta relazione, apponendo la propria sottoscrizione<br />
in calce alla copia della relazione stessa, per accettazione;<br />
Vista la relazione della Commissione di valutazione dei progetti che approva la correttezza del procedimento amministrativo;<br />
Vista la L.R. 1/97 e successive modificazioni ed integrazioni, in ordine alle modalità delle procedure amministrative e attribuzioni<br />
dei dirigenti;<br />
decreta<br />
1. di approvare il rendiconto presentato da FONDAZIONE STUDI UNIVERSITARI DI VICENZA con sede legale in Vicenza,<br />
Stradella S. Nicola, 3 per un importo ammissibile di Euro 200.000,00, secondo le risultanze della relazione di verifica, relativa al<br />
contributo per l’attivazione e sostegno dei corsi di Laurea magistrale in Ingegneria dell’Innovazione del prodotto ed in Ingegneria<br />
Meccatronica; Dgr 1320 del 3/08/2011;<br />
2. di dare atto che al beneficiario sono stati corrisposti acconti per complessivi Euro 100.000,00;<br />
3. di liquidare, secondo le disponibilità di cassa, alla FONDAZIONE STUDI UNIVERSITARI DI VICENZA l’importo a<br />
saldo di Euro 100.000,00 a carico del cap. 100129 del Bilancio 2011, Dgr n. 1320 del 3/08/2011;<br />
4. di comunicare alla FONDAZIONE STUDI UNIVERSITARI DI VICENZA il presente decreto;<br />
5. di inviare copia del presente decreto alla Direzione per la Ragioneria e i Tributi per le operazioni contabili di competenza.<br />
6. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 e 27 del decreto legislativo<br />
14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33;<br />
7. di pubblicare il presente decreto per intero nel Bollettino ufficiale della Regione.<br />
Avverso i vizi del presente decreto è ammesso ricorso avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dell’avvenuta<br />
conoscenza ovvero, alternativamente, avanti il Capo dello Stato entro 120 giorni, salva rimanendo la competenza del Giudice<br />
Ordinario, entro i limiti prescrizionali, per l’impugnazione del provvedimento.<br />
Enzo Bacchiega
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 79<br />
DECRETO DEL DIRIGENTE REGIONALE DELLA DIREZIONE ISTRUZIONE n. 206 del 27 giugno <strong>2013</strong><br />
Approvazione del rendiconto FRI50006/1122/2011 presentato da “Fondazione per l’Universita’ e l’Alta Cultura in Provincia<br />
di Belluno” con sede a Feltre (BL) per l'avvio e lo svolgimento di corsi universitari nell’anno accademico 2011-2012.<br />
DGR 1122 del 26/<strong>09</strong>/2011.<br />
[Istruzione scolastica]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Il provvedimento approva il rendiconto delle attività effettivamente svolte, relative a corsi didattici e formativi di livello universitario<br />
nell’Anno Accademico 2011-2012.<br />
Il Dirigente<br />
Premesso che:<br />
- L’ art. 67, comma 1, della Legge regionale n. 2/2007 ha autorizzato la Giunta regionale a concedere un contributo a favore della<br />
FONDAZIONE PER L’UNIVERSITÀ E L’ALTA CULTURA IN PROVINCIA DI BELLUNO, al fine di garantire il proseguimento<br />
dei corsi universitari già attivati dal polo universitario bellunese;<br />
- Con Dgr n. 1122 del 26/<strong>09</strong>/2011 la Giunta Regionale ha concesso alla suddetta Fondazione per l’anno accademico 2011-2012,<br />
un contributo pubblico di Euro 352.346,18 (capitolo 100827) per favorire i corsi universitari e le attività formative come da nota<br />
programmatica del 14/06/2011, prot. n. 269/11 (prot. regionale n. 301536 del 23/06/2011);<br />
- Nella medesima Dgr n. 1122 del 26/<strong>09</strong>/2011 si è disposto di impegnare la spesa di Euro 352.346,18 sul capitolo 100827 del<br />
bilancio regionale 2011 e si è previsto di erogare il contributo con la seguente modalità:<br />
- Euro 100.00,00 a seguito del ricevimento della comunicazione e della documentazione di avvio delle attività didattiche e formative<br />
dell’anno accademico. 2011-2012;<br />
- 252.346,18 a saldo dopo presentazione di idonea relazione consuntiva sull’attività svolta e idonea rendicontazione delle spese<br />
sostenute;<br />
- Con comunicazione prot. n. 376/11 del 6/12/2011, (prot. regionale n. 577748 del 12/12/2011) FONDAZIONE PER L’UNI-<br />
VERSITÀ E L’ALTA CULTURA IN PROVINCIA DI BELLUNO ha chiesto di integrare il programma delle attività didattiche e<br />
formative; per l’Anno Accademico 2011-2012;<br />
- Con DDR n. 431 del 7/12/2011 si sono autorizzate le integrazioni al programma delle attività didattiche e formative della Fondazione<br />
non elevando l’importo del contributo regionale già concesso con Dgr 1122 del 26/<strong>09</strong>/2011;<br />
Considerato che:<br />
- Con lettera del 4/10/2011, prot. n. 280.11 (prot. regionale n. 458802 del 5/10/2011) FONDAZIONE PER L’UNIVERSITÀ E<br />
L’ALTA CULTURA IN PROVINCIA DI BELLUNO ha presentato comunicazione e documentazione di inizio attività;<br />
- All’ente beneficiario sono stati erogati anticipi per complessivi Euro 100.000,00;<br />
- La FONDAZIONE PER L’UNIVERSITÀ E L’ALTA CULTURA IN PROVINCIA DI BELLUNO con nota del 30/12/2011, prot.<br />
n. 380/2011 (prot. regionale n. 607389 del 30/12/2011) ha presentato il rendiconto delle spese sostenute pari a Euro 600.776,16;<br />
- Con la DGR 2912 del 3/12/2010 è stato stabilito di sospendere l'applicazione delle disposizioni che vincolano la presentazione<br />
del rendiconto di spesa all’effettivo pagamento delle spese rendicontate, talchè “in sede di verifica da parte della Regione o altro<br />
soggetto incaricato, devono essere prese in considerazione solo le spese esposte in rendiconto che risultano debitamente quietanzate<br />
alla data della verifica rendicontale”, e che il soggetto beneficiario può posticipare il pagamento ai propri partner fino al momento<br />
dell’adozione del decreto di approvazione del rendiconto, così che l’approvazione del rendiconto è subordinata alla verifica della<br />
regolarità della documentazione contabile e fiscale attestante l’avvenuto pagamento delle quote spettanti al partner da parte del<br />
soggetto beneficiario.<br />
- in data 20/05/<strong>2013</strong>, il competente ufficio regionale ha formalizzato il verbale della verifica amministrativo contabile dei giustificativi<br />
di spesa estratti a campione come da verbale del 17/04/<strong>2013</strong> ed esibiti dall’ente beneficiario attestando un importo ammissibile<br />
di Euro 593.250,40;<br />
- Il soggetto beneficiario ha accettato le risultanze contabili di cui alla predetta relazione, apponendo la propria sottoscrizione<br />
in calce alla copia della relazione stessa, per accettazione;<br />
Considerato che la disciplina prevista ai fini dell’erogazione prevede che la documentazione della rendicontazione va a giustificare<br />
il costo e che i documenti giustificativi forniti sono relativi ad un importo di spesa riconoscibile pari a Euro 593.250,40,<br />
appare opportuno confermare l’importo dimostrato come spesa sostenuta: del resto si tratta di somme per le quali il beneficiario ha<br />
un legittimo affidamento in quanto assorbite nella previsione del contributo massimo erogabile di Euro 352.346,18 come stabilito<br />
con DGR 1122 del 26/<strong>09</strong>/2011;<br />
Vista la relazione della Commissione di valutazione dei progetti del 27 maggio <strong>2013</strong>, che oltre ad aver valutato il merito progettuale<br />
hanno confermato la correttezza del procedimento amministrativo;<br />
Vista la L.R. n. 2/2007, art. 67, comma 1;<br />
Vista la DGR n. 1122 del 26/<strong>09</strong>/2011;<br />
Vista la L.R. n. 1 del 10/1/1997 e successive modificazioni ed integrazioni, in ordine alle modalità delle procedure amministrative<br />
e attribuzioni dei dirigenti;
80<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
decreta<br />
1. di approvare il rendiconto presentato da FONDAZIONE PER L’UNIVERSITÀ E L’ALTA CULTURA IN PROVINCIA DI<br />
BELLUNO con sede a Feltre (BL) per un importo ammissibile di Euro 593.250,40, secondo le risultanze della relazione di verifica,<br />
relativa al contributo di Euro 352.346,18 per l’avvio e lo svolgimento delle attività didattiche e formative di livello universitario di<br />
cui alla Dgr 1122/2011, per l’Anno Accademico 2011-2012;<br />
2. di dare atto che al beneficiario sono stati corrisposti anticipi per complessivi Euro 100.000,00;<br />
3. di liquidare, secondo le disponibilità di cassa, alla FONDAZIONE PER L’UNIVERSITÀ E L’ALTA CULTURA IN PRO-<br />
VINCIA DI BELLUNO l’importo a saldo di Euro 252.346,18, a carico del cap. 100827, Dgr 1122 del 26/<strong>09</strong>/2011;<br />
4. di comunicare alla FONDAZIONE PER L’UNIVERSITÀ E L’ALTA CULTURA IN PROVINCIA DI BELLUNO il presente<br />
decreto;<br />
5. di inviare copia del presente decreto alla Direzione per la Ragioneria e i Tributi per le operazioni contabili di competenza.<br />
6. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 e 27 del decreto legislativo<br />
14marzo <strong>2013</strong>, n. 33;<br />
7. di pubblicare il presente decreto per intero nel Bollettino ufficiale della Regione.<br />
Avverso i vizi del presente decreto è ammesso ricorso avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dell’avvenuta<br />
conoscenza ovvero, alternativamente, avanti il Capo dello Stato entro 120 giorni, salva rimanendo la competenza del Giudice<br />
Ordinario, entro i limiti prescrizionali, per l’impugnazione del provvedimento.<br />
Enzo Bacchiega
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 81<br />
DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE SERVIZI SOCIALI<br />
DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE SERVIZI SOCIALI n. 238 del 24 giugno <strong>2013</strong><br />
Conferma di iscrizione all’Albo regionale delle Cooperative sociali. L.R. 3 novembre 2006, n. 23 e D.G.R. 3 aprile 2007,<br />
n. 897.<br />
[Servizi sociali]<br />
Note per la trasparenza:<br />
con il presente decreto si provvede alla conferma di iscrizione all’Albo delle Cooperative Sociali delle Cooperative che ne fanno<br />
richiesta e per le quali permangono i requisiti previsti per l’iscrizione stessa.<br />
Il Dirigente<br />
Premesso che:<br />
- con la Legge 8 novembre 1991, n. 381 sono state disciplinate le Cooperative Sociali e stabiliti i principi cui le Regioni devono<br />
attenersi nel disciplinare i rapporti tra le Istituzioni pubbliche e le Cooperative Sociali;<br />
- con la L.R. 3 novembre 2006, n. 23, art. 5 è stato istituito l’Albo regionale delle Cooperative Sociali;<br />
- con successiva deliberazione del 3 aprile 2007, n. 897, sono stati stabiliti i criteri e le modalità di iscrizione all’Albo regionale<br />
e che l’iscrizione all’Albo regionale delle Cooperative Sociali ha validità biennale;<br />
Dato atto che<br />
- le Cooperative Sociali e i Consorzi:“Azalea”di San Pietro in Cariano (VR),“Aurora” di Conegliano (TV), “Il Maggiociondolo”<br />
di Verona (VR), “Il Villaggio Globale” di Marghera (VE),“Città Solidale” di Vicenza (VI),“Consorzio dell’Accoglienza” di Arcugnano<br />
(VI),“Crescendo” di Albignasego (PD),“Emilveneta” di Trecenta (RO),“Gruppo Pleiadi” di Cadoneghe (PD), “ Humanitas”<br />
di Mestre (VE), “Il Gabbiano - il Pino” di Fossalta di Portogruaro (VE), “Impresa Futura” di Piove di Sacco (PD), “La Chiocciola”<br />
di Crespano del Grappa (TV), “La Faedina” di Sant’ Anna D’Alfaedo (VR), “Laboratorio Protetto XY1” di Vicenza (VI), “New<br />
Service” di Farra di Soligo (TV), “Piccoli Bambù” di Ponte San Nicolò (PD),“Consorzio Prisma” di Vicenza (VI), “San Bernardo”<br />
di Arcugnano (VI), “TE.SO.RI.” di San Giorgio in Bosco (PD), “Valpolicella Servizi” di Negrar (VR),“Gaia” di Valli del Pasubio<br />
(VI), “La Rivincita” di Mestre (VE),“Monscleda Lavoro” di Montecchia di Crosara (VR), “Novaurora” di Venezia (VE),“Self”<br />
di Verona (VR), “Un Mondo a colori” di Borsea (RO), “Alba” di Lendinara (RO), “Alinsieme” di Torri di Quartesolo (VI), “Baby<br />
School” di Salgareda (TV), “Dumia” di Feltre (BL), “ Cooperativa Gamma 5” di Campodarsego (PD), “Il Ponte - Servizi Sociali Val<br />
d’Illasi “ di Verona (VR), “ L’Orsa Maggiore” di Malo (VI), “Maliva” di Mestre (VE), “Sant’Antonio di Cartigliano” di Cartigliano<br />
(VI), “Terrabase” di Vicenza (VI), “Triade Società cooperativa sociale” di San Donà di Piave (VE), “Il Portico” di Castelfranco<br />
Veneto (TV), “Porto Viro” di Porto Viro (RO);<br />
hanno chiesto la conferma dell’iscrizione all’Albo Regionale delle Cooperative Sociali;<br />
- che le istanze di conferma di iscrizione all’Albo regionale delle Cooperative Sociali summenzionate, sono risultate conformi<br />
alle prescrizioni dettate dalla normativa in materia di cooperazione sociale;<br />
Ritenuto di provvedere alla conferma di iscrizione delle Cooperative Sociali summenzionate nell’Albo regionale delle Cooperative<br />
Sociali;<br />
Visto l’art. 5 della L.R. 3 novembre 2006, n. 23;<br />
Vista la DGR 3 aprile 2007, n. 897;<br />
Visto l’art. 28 della L.R. 10 gennaio 1997, n. 1 per il quale, nei procedimenti amministrativi già disciplinati dalla vigente legislazione<br />
regionale, si intende sostituito alla Giunta Regionale e al Presidente della Giunta il Dirigente responsabile della Direzione<br />
regionale competente, ai fini dell’adozione del provvedimento finale nell’esercizio dei compiti di gestione tecnica, amministrativa<br />
e finanziaria;<br />
attestata la regolarità dell’istruttoria, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;<br />
decreta<br />
1. di confermare le iscrizioni all’Albo regionale delle seguenti Cooperative Sociali/Consorzi, ai sensi della L.R. 3 novembre<br />
2006 n. 23, e della DGR 897/2007, a decorrere dalla data sotto indicata:<br />
N° DENOMINAZIONE SEDE<br />
Coop.<br />
Tipo<br />
Prov.<br />
Nr.Prog.<br />
Decorrenza<br />
1 Azalea Via Campostrini n. 60, 37029 San Pietro in Cariano (VR) A VR0047 02/05/<strong>2013</strong><br />
2 Aurora Via Manzana n. 22, 31015 Conegliano (TV) A TV0071 03/05/<strong>2013</strong><br />
3 Il Maggiociondolo Via Strada della Genovesa n .104, 37135 Verona (VR) B VR0039 03/05/<strong>2013</strong><br />
4 Il Villaggio Globale Via Trieste n. 82/C, 30175 Marghera (VE) A VE0079 03/05/<strong>2013</strong><br />
5 Città Solidale Via D. Cerato n. 5, 36100 Vicenza (VI) A VI0026 04/05/<strong>2013</strong>
82<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
N° DENOMINAZIONE SEDE<br />
Coop.<br />
Tipo<br />
Prov.<br />
Nr.Prog.<br />
Decorrenza<br />
6 Consorzio dell’Accoglienza Via Meucci n. 46, 36<strong>057</strong> Arcugnano (VI) C VI0142 04/05/<strong>2013</strong><br />
7 Crescendo Via Modigliani n. 11, 35020 Albignasego (PD) A PD0187 04/05/<strong>2013</strong><br />
8 Emilveneta Via Cesare Battisti n. 13, 45027 Trecenta (RO) B RO0065 04/05/<strong>2013</strong><br />
9 Gruppo Pleiadi Via G. Marconi n. 130, 35010 Cadoneghe (PD) A PD 0186 04/05/<strong>2013</strong><br />
10 Humanitas Viale Garibaldi n. 38, 30174 Mestre (VE) A VE0168 04/05/<strong>2013</strong><br />
11 Il Gabbiano- il Pino V. Musili n. 1, 30025 Fossalta di Portogruaro (VE) P VE0048 04/05/<strong>2013</strong><br />
12 Impresa Futura Via Castello n. 38/b, 35028 Piove di Sacco (PD) B PD0189 04/05/<strong>2013</strong><br />
13 La Chiocciola<br />
Via Monte Asolone n. 20/a,31017 Crespano del Grappa<br />
(TV)<br />
A TV0148 04/05/<strong>2013</strong><br />
14 La Faedina Via Roma n. 3, 37020 Sant’Anna D’Alfaedo (VR) P VR0086 04/05/<strong>2013</strong><br />
15 Laboratorio Protetto XY1 Via Puccini n. 25/b, 36100 Vicenza (VI) B VI0141 04/05/<strong>2013</strong><br />
16 New Service Via Rui Stort n. 13/C, 31010 Farra di Soligo (TV) B TV0149 04/05/<strong>2013</strong><br />
17 Piccoli Bambù Via I. Alpi n. 16/A, 35020 Ponte San Nicolò (PD) A PD0185 04/05/<strong>2013</strong><br />
18 Consorzio Prisma Via Strada Statale Pasubio n. 146, 36100 Vicenza (VI) C VI0043 04/05/<strong>2013</strong><br />
19 San Bernardo Via Meucci n. 46, 36<strong>057</strong>Arcugnano (VI) B VI0140 04/05/<strong>2013</strong><br />
20 TE.SO.RI.<br />
Via G. Donizzetti n. 17, 35010 San Giorgio in Bosco<br />
(PD),<br />
P PD0167 04/05/<strong>2013</strong><br />
21 Valpolicella Servizi Via Casette n. 19, 37024 Negrar (VR) P VR0151 04/05/<strong>2013</strong><br />
22 Gaia Via Rosi n. 55, 36030 Valli del Pasubio (VI) B VI0<strong>09</strong>3 16/05/<strong>2013</strong><br />
23 La Rivincita Via Milano n. 65, 30172 Mestre (VE) P VE0054 16/05/<strong>2013</strong><br />
24 Monscleda Lavoro<br />
Via San Giovanni n. 20, 37030 Montecchia di Crosara<br />
(VR)<br />
B VR0044 16/05/<strong>2013</strong><br />
25 Novaurora Cannaregio n. 2991, 30135 Venezia (VE) A VE0101 16/05/<strong>2013</strong><br />
26 Self Via Valpolicella n. 20/a, 37124 Verona (VR) B VR0111 16/05/<strong>2013</strong><br />
27 Un Mondo a colori<br />
Via Alleati Combattenti d’Europa n. 9, 45100 Borsea<br />
(RO)<br />
A RO0040 16/05/<strong>2013</strong><br />
28 Alba Vicolo Cattaneo n. 5, 45026 Lendinara (RO) B RO0055 25/5/<strong>2013</strong><br />
29 Alinsieme Via dei Fanti n. 140, 36040 Torri di Quartesolo (VI) A VI0127 25/5/<strong>2013</strong><br />
30 Baby School Via Roma n. 146, 31040 Salgareda (TV) A TV0139 25/5/<strong>2013</strong><br />
31 Dumia Via Volturno n. 3, 32032 Feltre (BL) P BL0006 25/5/<strong>2013</strong><br />
32 Cooperativa Gamma 5 Via Antoniana n. 66, 35011 Campodarsego (PD) B PD0166 25/5/<strong>2013</strong><br />
33<br />
Il Ponte - Servizi Sociali Val<br />
d’Illasi<br />
Via Sommacampagna n. 63/h., 37137 Verona (VR) P VR0153 25/5/<strong>2013</strong><br />
34 L’Orsa Maggiore Via Vergan n. 16, 36034 Malo (VI) P VI0053 25/5/<strong>2013</strong><br />
35 Maliva Via F. Sansovino n. 24, 30173 Mestre (VE) A VE0156 25/5/<strong>2013</strong><br />
36 Sant’Antonio di Cartigliano Via Sant’Antonio n. 55, 36050 Cartigliano (VI) B VI0129 25/5/<strong>2013</strong><br />
37 Terrabase Via Cipro n. 16/V, 36100 Vicenza (VI)) A VI0128 25/5/<strong>2013</strong><br />
38 Triade<br />
Società cooperativa sociale<br />
Via Iseo n. 24/6, 30027 San Donà di Piave (VE) A VE0157 25/5/<strong>2013</strong><br />
39 Il Portico Via delle Querce n. 7, 31033 Castelfranco Veneto (TV) B TV0012 26/5/<strong>2013</strong><br />
40 Porto Viro Via Contarini n. 59, 45014 Porto Viro (RO) B RO0021 31/05/<strong>2013</strong><br />
Avverso il presente decreto è ammesso ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale o ricorso straordinario<br />
al Capo dello Stato rispettivamente entro 60 e 120 giorni dalla notifica.<br />
Il presente decreto è pubblicato in forma integrale nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.<br />
Mario Modolo
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 83<br />
DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE TUTELA AMBIENTE<br />
DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE TUTELA AMBIENTE n. 129 del 1 18 giugno <strong>2013</strong><br />
MITENI S.p.A. (con sede legale in Trissino (VI) - Località Colombara n. 91- CAP 36070 -P.I. 10129460159) - Conversione<br />
di alcune dotazioni impiantistiche finalizzate alla realizzazione di un sistema di purificazione e captazione del tensioattivo<br />
dal risultante in soluzione acquosa dal processo produttivo di plastiche fluorurate - Comune di localizzazione: Trissino (VI)<br />
- Procedura di verifica di assoggettabilità (D. Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.). Esclusione dalla Procedura di V.I.A con prescrizioni.<br />
[Ambiente e beni ambientali]<br />
Note per la trasparenza:<br />
con il presente provvedimento s’intende escludere dalla procedura di V.I.A. con prescrizioni il progetto di conversione di alcune<br />
dotazioni impiantistiche esistenti in una linea produttiva di produzione prodotti perfluorurati dell’azienda Miteni s.p.a., al fine di<br />
attuare il trattamento e il recupero di un rifiuto pericoloso.<br />
Il Dirigente<br />
Visto l’art. 20 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.;<br />
Vista la L.R. n. 10 del 26/03/1999 ”Disciplina dei contenuti e delle procedure di valutazione d’impatto ambientale”;<br />
Vista la DGRV n. 1539 del 27 settembre 2011 “Decreto legislativo 29 giugno 2010, n. 128 "Modifiche ed integrazioni al decreto<br />
legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, a norma dell'articolo 12 della legge 18 giugno 20<strong>09</strong>, n. 69".<br />
Disposizioni applicative”.<br />
Vista l’istanza di verifica, ai sensi del succitato art. 20 del D.Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii., presentata dalla Società Miteni S.p.A.<br />
(P.I. 10129460159), con sede legale in Località Colombara n. 91 - 36070 Trissino (VI), acquisita con dall’UC VIA con prot. n. 104475<br />
del 8/03/<strong>2013</strong>, relativa all’intervento in oggetto specificato;<br />
Visto che la Ditta MITENI S.p.A. opera nel settore della chimica del fluoro ed in particolare nella produzione di intermedi<br />
chimici fluorurati e che le produzioni di tale azienda sono distinte su tre linee produttive denominate: Linea Prodotti Perfluorurati,<br />
Linea prodotti Fluoroaromatici, Linea derivati Benzotrifluoruro;<br />
Vista la nota prot. DirTec20/13/LG/dd del 29/04/<strong>2013</strong>, acquisita dall’Unità Complessa V.I.A con prot. n. 181469 del 30/04/<strong>2013</strong>,<br />
con la quale la Società Miteni S.p.A. ha presentato integrazioni volontarie;<br />
Preso atto che il proponente ha provveduto, ai sensi dell’art. 20, comma 2 del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii, al deposito di copia<br />
integrale degli atti presso il Comune di localizzazione dell’intervento e alla pubblicazione di un sintetico avviso dell’avvenuta trasmissione<br />
nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto nonché all’albo pretorio del Comune interessato, a seguito del quale l’Unità<br />
Complessa V.I.A. ha comunicato, con nota prot. n. 130472 del 26/03/<strong>2013</strong>, l’avvio del procedimento a decorrere dal 08/03/<strong>2013</strong>;<br />
Preso atto che l'istanza di progetto presentata riguarda la richiesta per il trattamento di un rifiuto pericoloso classificato con<br />
CER 07 02 01* al fine di ottenere il sale ammonico dell’Acido 2,3,3,3 - Tetrafluoro-2-Eptafluoropropossi-Propoanoico, e che le<br />
operazioni previste sono da classificarsi come operazione di recupero “R3 - riciclo/recupero delle sostanze organiche non utilizzate<br />
come solventi”;<br />
Preso atto che si prevede esclusivamente l’utilizzazione di apparecchiature esistenti del reparto “Linea Prodotti Perfluorurati”,<br />
che la produzione sarà alternativa alle altre produzioni già in essere nel reparto stesso, con la produzione di 17 tonnellate/anno di<br />
prodotto finito in soluzione acquosa al 70% e che la stima del nuovo assetto produttivo comporterà una riduzione della massima<br />
capacità produttiva di circa 50% della sezione di impianto interessata alla modifica;<br />
Sentita la Commissione Regionale V.I.A., la quale, nella seduta del 8 Maggio <strong>2013</strong>, preso atto che l’intervento per caratteristiche,<br />
tipologia ed entità dello stesso non comporta impatti negativi significativi sull’ambiente, ha ritenuto di dover escludere il progetto<br />
dalla procedura di V.I.A. di cui al Titolo III della Parte II del D. Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii con le seguenti prescrizioni:<br />
a) il rifiuto trattabile presso l’impianto è esclusivamente quello identificato con il codice CER 07 02 01* e la linea di produzione<br />
“Perfluorurati”;<br />
b) lo stoccaggio del rifiuto in esame dovrà essere chiaramente individuato e separato anche fisicamente dai restanti prodotti. I rifiuti<br />
prodotti dall’impianto dovranno essere chiaramente individuabili e tenuti separati dagli altri rifiuti, prima del loro eventuale<br />
trattamento all’interno dell’azienda;<br />
c) le emissioni dovranno rispettare i limiti di cui all’A.I.A. rilasciata dalla Provincia di Vicenza, gli scarichi liquidi convogliati<br />
nella fognatura consortile dovranno rispettare i limiti imposti dal gestore della rete fognaria.<br />
d) l’impianto di trattamento rifiuti pericolosi dovrà seguire la normativa di cui al D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. Parte IV;<br />
Ritenuto che la prescrizione d) di cui al punto precedente debba ragionevolmente intendersi che l’impianto di trattamento e<br />
recupero di rifiuti pericolosi (R3) dovrà acquisire l’autorizzazione dalla Provincia di Vicenza ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs. n.<br />
152/2006 e ss.mm.ii. Parte IV e dell’art. 6 della L.R 3/2000;<br />
decreta<br />
1) Di prendere atto del parere espresso dalla Commissione Regionale VIA nella seduta del 8 Maggio <strong>2013</strong> in merito al progetto,<br />
così come descritto nella documentazione allegata alla predetta istanza di verifica, e di escluderlo dalla procedura di V.I.A. di cui<br />
al Titolo III della Parte II del D. Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii. con le seguenti prescrizioni:
84<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
a) il rifiuto trattabile presso l’impianto è esclusivamente quello identificato con il codice CER 07 02 01* e la linea di produzione<br />
“Perfluorurati”;<br />
b) lo stoccaggio del rifiuto in esame dovrà essere chiaramente individuato e separato anche fisicamente dai restanti prodotti. I rifiuti<br />
prodotti dall’impianto dovranno essere chiaramente individuabili e tenuti separati dagli altri rifiuti, prima del loro eventuale<br />
trattamento all’interno dell’azienda;<br />
c) le emissioni dovranno rispettare i limiti di cui all’A.I.A. rilasciata dalla Provincia di Vicenza, gli scarichi liquidi convogliati<br />
nella fognatura consortile dovranno rispettare i limiti imposti dal gestore della rete fognaria.<br />
d) l’impianto di trattamento rifiuti pericolosi dovrà seguire la normativa di cui al D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. Parte IV;<br />
2) Che l’impianto di trattamento e recupero di rifiuti pericolosi (R3) dovrà acquisire l’autorizzazione dalla Provincia di Vicenza<br />
ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. Parte IV e dell’art. 6 della L.R 3/2000;<br />
3) Avverso il presente provvedimento, è ammesso ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) oppure<br />
in via alternativa al Presidente della Repubblica, nei termini e nelle modalità previste dal Decreto Legislativo n° 104/2010.<br />
4) Di trasmettere il presente provvedimento alla Società Miteni S.p.A., con sede legale in Località Colombara, 91 - 36070<br />
Trissino (VI), e di comunicare l’avvenuta adozione dello stesso al Comune di Trissino e alla Provincia di Vicenza.<br />
5) Di pubblicare integralmente il presente decreto nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.<br />
Alessandro Benassi
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 85<br />
DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE TUTELA AMBIENTE n. 131 del 19 giugno <strong>2013</strong><br />
ECOSANITAS di GIRONDA PAMELA (sede legale in Legnago, in via Nicolò da Legnago -VR - P.I. 03133730238) Realizzazione<br />
di uno stoccaggio provvisorio per rifiuti pericolosi (D15) provenienti da attività sanitarie - Comune di localizzazione:<br />
Legnago (VR) - Verifica di assoggettabilità ai sensi dell’art. 20 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. Esclusione dalla Procedura<br />
di V.I.A. con prescrizioni e una raccomandazione.<br />
[Ambiente e beni ambientali]<br />
Note per la trasparenza:<br />
con il presente provvedimento s’intende escludere dalla procedura di V.I.A. con prescrizioni ed una raccomandazione il progetto<br />
che prevede la realizzazione di uno stoccaggio provvisorio per rifiuti pericolosi (D15) ed in particolar modo per i CER 180103* e<br />
180202* provenienti da attività sanitarie, ricavando un apposito spazio di 45 m2, direttamente accessibile dall’esterno, nel capannone<br />
attualmente in disponibilità alla ditta Ecosanitas di Gironda Pamela.<br />
Il Dirigente<br />
Visto l’art. 20 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.;<br />
Vista la L.R. n. 10 del 26/03/1999 ”Disciplina dei contenuti e delle procedure di valutazione d’impatto ambientale”;<br />
Vista la DGRV n. 1539 del 27 settembre 2011 “Decreto legislativo 29 giugno 2010, n. 128 "Modifiche ed integrazioni al decreto<br />
legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, a norma dell'articolo 12 della legge 18 giugno 20<strong>09</strong>, n. 69".<br />
Disposizioni applicative”.<br />
Vista l’istanza di verifica, ai sensi del succitato art. 20 del D.Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii., presentata dalla Ditta Ecosanitas di Gironda<br />
Pamela (P.I. 03133730238) con sede legale in Legnago via Nicolò da Legnago (VR) CAP 37045, acquisita con dall’UC VIA<br />
con prot. n. 86861 del 26/02/<strong>2013</strong>, relativa all’intervento in oggetto specificato;<br />
Visto che la Ditta Ecosanitas di Gironda Pamela svolge attività di raccolta e trasporto di rifiuti pericolosi e non (iscrizione Albo<br />
Nazionale Gestori Ambientali n. VE07349 cat 4 e 5 entrambe per la classe F) e micro raccolta di alcune tipologie di rifiuti recuperabili<br />
non pericolosi (CER 150102, 020104, 150104, 150107, 200125, 080318, 160216) con iscrizione n. 134 del registro provinciale<br />
per quanto attiene la sola fase di messa in riserva (R13) in attesa di conferimento per una quantità annua massima ritirabile pari a<br />
200 t e una istantanea massima pari a 31 t;<br />
Vista la nota del 14/05/<strong>2013</strong>, acquisita dall’Unità Complessa V.I.A. con prot. n. 203060 del 14/05/<strong>2013</strong> con la quale la Ditta<br />
Ecosanitas di Gironda Pamela ha presentato nuova documentazione che sostituisce in parte la precedente;<br />
Preso atto che il proponente ha provveduto, ai sensi dell’art. 20, comma 2 del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii, al deposito di copia<br />
integrale degli atti presso il Comune di localizzazione dell’intervento e alla pubblicazione di un sintetico avviso dell’avvenuta trasmissione<br />
nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto nonché all’albo pretorio del Comune interessato, a seguito del quale l’Unità<br />
Complessa V.I.A. ha comunicato, con nota prot. n. 137081 del 29/03/<strong>2013</strong>, l’avvio del procedimento a decorrere dal 01/03/<strong>2013</strong>;<br />
Preso atto che l'istanza di progetto presentata riguarda la realizzazione di uno stoccaggio provvisorio (D15) per due tipologie<br />
di rifiuti pericolosi classificati come CER 180103*, per 800 kg/settimana e CER 180202*, per 200 kg/settimana, per una quantità<br />
totale massima da trasferire settimanalmente all’impianto di trattamento pari a 1 t;<br />
Preso atto che si prevede di realizzare lo stoccaggio provvisorio (D15) di rifiuti pericolosi ricavando uno spazio di 45 m2 dal<br />
capannone in disponibilità della Ditta, direttamente accessibile dall’esterno e senza alcun collegamento con il resto dello spazio<br />
coperto disponibile;<br />
SENTITA la Commissione Regionale V.I.A., la quale, nella seduta del 22 Maggio <strong>2013</strong>, preso atto che l’intervento per caratteristiche,<br />
tipologia ed entità dello stesso non comporta impatti negativi significativi sull’ambiente, ha ritenuto di dover escludere<br />
il progetto dalla procedura di V.I.A. di cui al Titolo III della Parte II del D. Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii con le seguenti prescrizioni e<br />
una raccomandazione:<br />
PRESCRIZIONI<br />
e) Tutti gli impegni assunti dal Proponente con la presentazione della domanda e della documentazione trasmessa, anche integrativa,<br />
si intendono vincolanti ai fini della realizzazione dell’opera proposta, salvo diverse prescrizioni e raccomandazioni sotto<br />
specificate.<br />
f) Rifiuti stoccati: max 1.500 kg;<br />
g) Conferimento rifiuti: max 52.000 kg/anno<br />
h) Tempo di permanenza in Deposito: max 5 giorni solari consecutivi.<br />
i) Le operazioni di carico e scarico dovranno essere condotte con il portone chiuso;<br />
j) I contenitori dei rifiuti conferiti non dovranno essere aperti per nessun motivo;<br />
k) Gli eventuali spanti liquidi dovranno essere raccolti con apposito materiale adsorbente che dovrà essere smaltito come rifiuto<br />
con le stesse modalità dei rifiuti di provenienza.<br />
l) Le acque di lavaggio dei pavimenti saranno raccolte nella vasca a tenuta e smaltite come rifiuto, con proprio codice CER, presso<br />
centri di trattamento conto terzi.<br />
RACCOMANDAZIONE<br />
a) Sostituzione dei pallets orizzontali con opportune scaffalature verticali di stoccaggio.
86<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
decreta<br />
6) Di prendere atto del parere espresso dalla Commissione Regionale VIA nella seduta del 22 Maggio <strong>2013</strong> in merito al progetto,<br />
così come descritto nella documentazione allegata alla predetta istanza di verifica, e di escluderlo dalla procedura di V.I.A.<br />
di cui al Titolo III della Parte II del D. Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii. con le seguenti prescrizioni e una raccomandazione:<br />
PRESCRIZIONI<br />
a) Tutti gli impegni assunti dal Proponente con la presentazione della domanda e della documentazione trasmessa, anche integrativa,<br />
si intendono vincolanti ai fini della realizzazione dell’opera proposta, salvo diverse prescrizioni e raccomandazioni sotto<br />
specificate.<br />
b) Rifiuti stoccati: max 1.500 kg;<br />
c) Conferimento rifiuti: max 52.000 kg/anno<br />
d) Tempo di permanenza in Deposito: max 5 giorni solari consecutivi.<br />
e) Le operazioni di carico e scarico dovranno essere condotte con il portone chiuso;<br />
f) I contenitori dei rifiuti conferiti non dovranno essere aperti per nessun motivo;<br />
g) Gli eventuali spanti liquidi dovranno essere raccolti con apposito materiale adsorbente che dovrà essere smaltito come rifiuto<br />
con le stesse modalità dei rifiuti di provenienza.<br />
h) Le acque di lavaggio dei pavimenti saranno raccolte nella vasca a tenuta e smaltite come rifiuto, con proprio codice CER, presso<br />
centri di trattamento conto terzi.<br />
RACCOMANDAZIONE<br />
a) Sostituzione dei pallets orizzontali con opportune scaffalature verticali di stoccaggio.<br />
7) Avverso il presente provvedimento, è ammesso ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) oppure<br />
in via alternativa al Presidente della Repubblica, nei termini e nelle modalità previste dal Decreto Legislativo n° 104/2010.<br />
8) Di trasmettere il presente provvedimento alla Ditta Ecosanitas di Gironda Pamela, con sede legale in via Nicolò la Legnago<br />
- 37045 - Legnago (VR) e di comunicare l’avvenuta adozione dello stesso al Comune di Legnago e alla Provincia di Verona.<br />
9) Di pubblicare integralmente il presente decreto nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.<br />
Alessandro Benassi
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 87<br />
DECRETI DEL DIRIGENTE DELL’UNITÀ DI PROGETTO GENIO CIVILE DI PADOVA<br />
DECRETO DEL DIRIGENTE DELL’UNITÀ DI PROGETTO GENIO CIVILE DI PADOVA n. 136 del 19 giugno <strong>2013</strong><br />
Lavori di somma urgenza per la messa in sicurezza della parete rocciosa dalla quale si sono verificati distacchi di materiale<br />
su proprietà private di via San Martino, versante sud del Colle della Rocca a Monselice. Prosecuzione dell’incarico per<br />
l’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza del versante nord - est del Colle”. CIG 51397965D5 - CUP H42J13000020002.<br />
Importo complessivo € 553.000,00. Cod. SIOPE 2108. Impegno di spesa.<br />
[Consulenze e incarichi professionali]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Il presente decreto impegna la somma necessaria per la liquidazione di parte dei lavori di somma urgenza sul Colle della Rocca<br />
a Monselice, in corso di esecuzione a seguito degli eventi franosi di marzo <strong>2013</strong>, a favore delle ditte Dolomiti Rocce S.r.l. di Ponte<br />
nelle Alpi (BL) e di Zanatta Alessanadro di Spresiano (TV).<br />
Il Dirigente<br />
(omissis)<br />
Decreta<br />
1. di dare atto che i “Lavori di somma urgenza per la messa in sicurezza della parete rocciosa dalla quale si sono verificati<br />
distacchi di materiale su proprietà private di via San Martino, versante sud del Colle della Rocca a Monselice. Prosecuzione dell’incarico<br />
per l’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza del versante nord-est del Colle” sono stati affidati alla ditta Dolomiti Rocce<br />
s.r.l. con sede a Ponte nelle Alpi (Bl), località Paludi, Lizzona n. 67, P.IVA 00299820258, per un importo di € 450.000,00 oltre a<br />
I.V.A.;<br />
2. di dare atto che il rilievo fotografico dell’area con ausilio di drone è stato affidato alla ditta Zanatta Alessandro, via Argine<br />
San Marco n. 19, Spresiano (Tv), P.IVA 03575690262, per un importo di € 660,00 oltre a I.V.A.;<br />
3. di impegnare la spesa di € 553.000,00 sul cap. 100630 del bilancio regionale di previsione per l’esercizio <strong>2013</strong> che presenta<br />
sufficiente disponibilità (cod. SIOPE 2108), suddivisi secondo gli importi riportati ai punti 1 e 2;<br />
4. di dare atto che l’importo definitivo relativo all’incentivo di cui all’art. 92 del D.Lgs. 163/06 sarà determinato sulla base<br />
della contabilità finale dei lavori;<br />
5. di trasmettere il presente decreto alla Direzione Demanio, Patrimonio e Sedi per il visto di monitoraggio e, successivamente,<br />
alla Direzione Regionale per la Ragioneria e i Tributi per gli adempimenti di competenza;<br />
6. di dare atto che la spesa di cui si dispone l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai<br />
sensi della L.R. 1/2011;<br />
7. di effettuare la pubblicazione ai sensi dell’art. 23 del D.Lgs. 14.03.<strong>2013</strong> n. 33;<br />
8. di pubblicare il dispositivo del presente decreto nel Bollettino Ufficiale della Regione.<br />
Tiziano Pinato
88<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DECRETI DEL DIRIGENTE DELL’UNITÀ DI PROGETTO GENIO CIVILE DI ROVIGO<br />
DECRETO DEL DIRIGENTE DELL’UNITÀ DI PROGETTO GENIO CIVILE DI ROVIGO n. 248 del 21 giugno <strong>2013</strong><br />
CONSORZIO DI BONIFICA ADIGE PO - rinnovo/sanatoria derivazione di mod. 1.00 di acqua pubblica dalla sponda<br />
dx del fiume Canalbianco in loc. Ca’ Rizza "Derivazione Zelo Destro" nel Comune di GIACCIANO CON BARUCHELLA<br />
per l'irrigazione di una superficie di Ha 235 - Pos. N. 475,<br />
[Acque]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Con il presente decreto si concede il rinnovo a sanatoria della derivazione di acqua pubblica ai sensi del T.U. n. 1775/1933 e<br />
s.m.i.<br />
Il Dirigente<br />
Vista l'istanza in data 20.<strong>09</strong>.2012 del CONSORZIO DI BONIFICA ADIGE PO, intesa ad ottenere il rinnovo/sanatoria della<br />
concessione di derivazione di mod. 1.00 di acqua pubblica dalla sponda dx del fiume Canalbianco in loc. Ca’ Rizza "Derivazione<br />
Zelo Destro" nel Comune di GIACCIANO CON BARUCHELLA per l'irrigazione di una superficie di Ha 235;<br />
Visti gli atti dell’istruttoria esperita a norma di legge durante la quale non furono prodotte opposizioni né osservazioni;<br />
Visto il T.U. delle Leggi sulle acque e sugli impianti elettrici, approvato con R.D. 11.12.1933, n. 1775 e successive modificazioni<br />
ed integrazioni;<br />
Visti il D.L.gs n. 112/98, la L.R. n. 11/01;<br />
Visto il disciplinare n. 3189 di rep. sottoscritto in data 14.06.<strong>2013</strong> contenente gli obblighi e le condizioni cui deve essere vincolata<br />
la concessione stessa;<br />
decreta<br />
1 - Salvi i diritti dei terzi è concesso al CONSORZIO DI BONIFICA ADIGE PO (P.I. n. 93030520295) con sede a ROVIGO<br />
Piazza Garibaldin. 8, il diritto di derivare mod. 1.00 medi e mod. 1,60 max di acqua pubblica dalla sponda dx del fiume Canalbianco<br />
in loc. Ca’ Rizza "Derivazione Zelo Destro" nel Comune di GIACCIANO CON BARUCHELLA per l'irrigazione di una<br />
superficie di Ha 235.<br />
2 - La concessione è accordata fino al 31.12.2022 a decorrere dalla data del presente decreto, subordinatamente all’osservanza<br />
delle condizioni contenute nel citato disciplinare in data 14.06.<strong>2013</strong>, n. 3189 di rep. e verso il pagamento del canone annuo di €<br />
322.18 (trecentoventidue/18) calcolato per l’anno <strong>2013</strong> ai sensi della L.R. 11/2001 D.G.R. n. 1997/2004, della D.G.R. n. 1511/2008 e<br />
DGR n. 1105/2012 da adeguarsi per le annualità successive ai sensi di legge.<br />
3 - Di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi della lettera a) dell’art. 23 del decreto legislativo<br />
14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33;<br />
4 - Di stabilire che il presente decreto sia pubblicato integralmente nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.<br />
Adriano Camuffo
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 89<br />
DECRETO DEL DIRIGENTE DELL’UNITÀ DI PROGETTO GENIO CIVILE DI ROVIGO n. 250 del 24.06.<strong>2013</strong><br />
R.D. 1775/193 -T.U. sulle acque pubbliche. D.Lgs 387/2003 - Impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili:<br />
impianti idroelettrici. Richieste di concessione di derivazione d'acqua ad uso idroelettrico dal fiume Fissero Tartaro<br />
Canalbianco, in corrispondenza del sostegno della "Conca di Canda" in Comune di Bagnolo di Po (RO). Presa d'atto del<br />
parere n. 12 del 23/04/<strong>2013</strong> della Commissione Tecnica per il parere su opposizioni, osservazioni e domande in concorrenza,<br />
istituita ai sensi dell'ex art. 9 del R.D. 1775/1933 e di cui alla D.G.R. 3493/2010.<br />
[Acque]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Con il presente decreto, si recepisce il parere espresso dalla competente Commissione Regionale di proseguire nell'istruttoria<br />
della domanda della Società Goethe Energy Srl, che tra le domande concorrenti di concessione per derivazione d'acqua ad uso<br />
idroelettrico sul fiume Canalbianco pervenute, presenta la più razionale utilizzazione dell'acqua pubblica ai sensi del T.U. 1775/1933<br />
e s.m.i. Il procedimento è disciplinato dalla DGR n. 2100/2011 e s.m.i.<br />
Il Dirigente<br />
Premesso che:<br />
- La Società Hydrolab Srl con sede a Ferrara in Via Mascherano, 17 ha inoltrato domanda in data 08/05/2012 prot. n. 211930,<br />
intesa ad ottenere il diritto di derivare dal fiume Canalbianco in corrispondenza del sostegno della "Conca di Canda" in Comune di<br />
Bagnolo di Po (RO).moduli massimi 136,80 e medi 120,50 di acqua, per produrre sul salto di m 2,90 la potenza nominale media di<br />
kW 342,80 ad uso idroelettrico, con restituzione dell'acqua nello stesso fiume Canalbianco immediatamente a valle del sostegno.<br />
- L'avviso di presentazione dell'istanza di cui trattasi è stato pubblicato sul BURVET n. 44 del 8/06/2012 e nei termini è pervenuta<br />
la seguente domanda in concorrenza:<br />
- Domanda della Società Goethe Energy Srl con sede a Cavaion Veronese (VR) in Via Fracastoro, 40 in data 03/07/2012 prot.<br />
n. 307516, intesa ad ottenere il diritto di derivare dal fiume Canalbianco in corrispondenza del sostegno della "Conca di Canda" in<br />
Comune di Bagnolo di Po (RO) moduli massimi 234,00 e medi 165,00 di acqua, per produrre sul salto di m 2,98 la potenza nominale<br />
media di kW 482,00 ad uso idroelettrico, senza necessità di restituzione poiché l'impianto previsto è ad acqua fluente;<br />
- L'avviso di presentazione dell'istanza di cui trattasi è stato pubblicato sul BURVET n. 61 del 3/08/2012 e nei termini non sono<br />
pervenute domande in concorrenza;<br />
- Con propria ordinanza n. 425204 del 21/<strong>09</strong>/2012 è stato disposto il deposito dei progetti per la durata di 30 giorni ed ha fissato<br />
la visita locale di istruttoria in data 08/11/2012;<br />
- Entro i termini previsti sono pervenute le osservazioni/opposizioni/controdeduzioni riportate nella relazione istruttoria redatta<br />
dallo scrivente, allegata al parere n. 12 del 23/04/<strong>2013</strong> (Allegato 1);<br />
Preso atto del parere n. 12 del 23/04/<strong>2013</strong> (Allegato 1), che costituisce parte integrante del presente provvedimento, espresso<br />
dalla Commissione Tecnica per il parere su opposizioni, osservazioni e domande in concorrenza, istruita ai sensi dell'ex art. 9 del<br />
R.D. 1775/1993 e di cui alla DGR 2100/2011;<br />
Visto il R.D. n. 1775/1933 e successive integrazioni e modificazioni;<br />
Visto il D.Lgs 387/2003;<br />
Viste le D.G.R. n. 16<strong>09</strong>e 2384/20<strong>09</strong>, n. 3439/2010, n. 2100/2011, e n. 694/<strong>2013</strong>;<br />
decreta<br />
1. di recepire il parere n. 12 del 23/04/<strong>2013</strong> (Allegato 1), che costituisce parte integrante del presente provvedimento, espresso<br />
dalla Commissione Tecnica per il parere su opposizioni, osservazioni e domande in concorrenza, istituita ai sensi dell'ex art.9 del<br />
R.D. 1775/1933 e di cui alla D.G.R. 3493/2010;<br />
2. di procedere ai sensi della DGR 2100/2011 e s.m.i. nell'istruttoria dell'istanza di concessione presentata dalla Società Goethe<br />
Energy Srl in data 03/07/2012 prot. n. 307516, intesa ad ottenere il diritto di derivare dal fiume Canalbianco in corrispondenza del<br />
sostegno della "Conca di Canda" in Comune di Bagnolo di Po (RO) moduli massimi 234,00 e medi 165,00 di acqua, per produrre<br />
sul salto di m 2,98 la potenza nominale media di kW 482,00 ad uso idroelettrico, senza necessità di restituzione poiché l'impianto<br />
previsto è ad acqua fluente;<br />
3. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi della lettera a) dell’art. 23 del decreto legislativo<br />
14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33;<br />
4. di stabilire che il presente decreto sia pubblicato integralmente nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.<br />
Adriano Camuffo
90<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DELIBERAZIONI DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO REGIONALE<br />
DELIBERAZIONE DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO REGIONALE n. 53 del 23 maggio <strong>2013</strong><br />
Attribuzione delle retribuzioni di risultato per l’anno 2012: a) Segretario generale; b) Segretario regionale per gli affari<br />
generali, giuridici e legislativi; c) Responsabile dell’Ufficio Stampa; d) giornalisti in servizio presso l’Ufficio Stampa.”<br />
[Consiglio regionale]
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 91<br />
DELIBERAZIONE DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO REGIONALE n. 54 del 30 maggio <strong>2013</strong><br />
Nomina dei componenti della commissione d'inchiesta sui lavori pubblici regionali<br />
[Designazioni, elezioni e nomine]<br />
A seguito dell’approvazione della deliberazione consiliare n. 21 del 22 marzo <strong>2013</strong>, con cui è stata istituita, ai sensi dell’articolo<br />
45, comma 2 della legge statutaria, la commissione d’inchiesta sui lavori pubblici regionali, composta da cinque consiglieri regionali<br />
di maggioranza e quattro consiglieri di minoranza, il Presidente del Consiglio con nota prot. n. 6465 del 9 aprile <strong>2013</strong> ha invitato<br />
i Gruppi consiliari a designare i rispettivi rappresentanti, sollecitando successivamente tali designazioni con note prot. n. 8512 del<br />
7 maggio <strong>2013</strong> e n. 93<strong>09</strong> del 17 maggio <strong>2013</strong>.<br />
Sono pervenute da parte dei gruppi consiliari le seguenti designazioni:<br />
• Gruppo consiliare Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania: consiglieri Cristiano Corazzari, Giovanni Furlanetto;<br />
• Gruppo consiliare Popolo della libertà: consiglieri Giancarlo Conta, Moreno Teso, Carlo Alberto Tesserin;<br />
• Gruppo consiliare Partito democratico veneto: consiglieri Franco Bonfante e Stefano Fracasso;<br />
• Gruppo consiliare Italia dei valori con Di Pietro: consigliere Antonino Pipitone;<br />
• Gruppo consiliare misto: consigliere Diego Bottacin;<br />
• Gruppo consiliare Federazione della sinistra veneta: consigliere Pietrangelo Pettenò;<br />
• Gruppo consiliare Futuro popolare: consigliere Gustavo Franchetto;<br />
I Gruppi consiliari Unione di centro, Unione nord est e Bortolussi Presidente hanno comunicato che non intendono designare<br />
alcun rappresentante.<br />
L'Ufficio di Presidenza può quindi procedere alla nomina dei nove componenti della commissione secondo quanto previsto dal<br />
p. 6) lett. a) della deliberazione del Consiglio regionale n. 21 del 22 marzo <strong>2013</strong>;<br />
Tenuto conto delle designazioni pervenute e della consistenza dei gruppi consiliari si propongono quali componenti della commissione<br />
in oggetto:<br />
per la maggioranza: Cristiano Corazzari, Giovanni Furlanetto, Giancarlo Conta, Moreno Teso e Carlo Alberto Tesserin;<br />
per la minoranza: Stefano Fracasso, Antonino Pipitone, Pietrangelo Pettenò e Gustavo Franchetto.<br />
Tutto ciò premesso, il Relatore propone all’approvazione dell’Ufficio di Presidenza il seguente provvedimento.<br />
L’Ufficio di Presidenza<br />
- udito il Relatore il quale dà atto che gli uffici competenti hanno dichiarato che la pratica è stata regolarmente istruita con l'osservanza<br />
delle norme regionali e statali in materia;<br />
- vista la deliberazione del Consiglio regionale n. 21 del 22 marzo <strong>2013</strong>;<br />
- viste le designazioni presentate dai Presidenti dei Gruppi consiliari;<br />
- a voti unanimi e palesi;<br />
delibera<br />
1) di nominare componenti della commissione d'inchiesta sui lavori pubblici regionali i consiglieri:<br />
- Giancarlo CONTA<br />
- Cristiano CORAZZARI<br />
- Stefano FRACASSO<br />
- Gustavo FRANCHETTO<br />
- Giovanni FURLANETTO<br />
- Pietrangelo PETTENO’<br />
- Antonino PIPITONE<br />
- Moreno TESO<br />
- Carlo Alberto TESSERIN<br />
2) di incaricare la Direzione regionale per i rapporti e le attività istituzionali ad assicurare i necessari supporti di personale e<br />
mezzi per l’attività della Commissione, utilizzando in particolare il personale dirigenziale e non, attualmente assegnato alla Segreteria<br />
della Settima Commissione consiliare;<br />
3) di pubblicare nel BURVET la presente deliberazione in forma integrale, a cura della Segreteria generale.
92<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DELIBERAZIONE DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO REGIONALE n. 55 del 10 giugno <strong>2013</strong><br />
Costituzione del Collegio dei revisori dei conti della Regione del Veneto. Sostituzione di un revisore ineleggibile e aggiornamento<br />
dell’elenco dei candidati idonei<br />
[Designazioni, elezioni e nomine]<br />
Nella seduta del Consiglio regionale di martedì 28 maggio <strong>2013</strong> si è proceduto alla nomina, mediante sorteggio, del Collegio<br />
dei revisori.<br />
Sono stati sorteggiati dall’elenco dei candidati idonei, formato dall’Ufficio di presidenza con la propria deliberazione n. 42 del<br />
20 maggio <strong>2013</strong> i seguenti nominativi:<br />
Andrea Martin, nato a Venezio il 26 novembre 1950;<br />
Fernando Tebaldi, nato a San Bonifacio (Verona) il 30 dicembre 1954;<br />
Attilio Padoan, nato a Pontecchio Polesine (Rovigo) l’11 gennaio 1959.<br />
Successivamente alla nomina di cui sopra, il 30 maggio <strong>2013</strong>, il sunnominato Signor Fernando Tebaldi ha comunicato alla<br />
Segreteria generale del Consiglio di trovarsi in condizione di ineleggibilità in quanto amministratore del Comune di Oppeano, in<br />
provincia di Verona; condizione non evidenziata dall’interessato all’atto della candidatura per un errore di interpretazione della<br />
normativa vigente (articolo 31 della legge regionale 27 dicembre 2012, n. 47).<br />
Alla luce di quanto esposto, previa pronuncia di decadenza dalla carica di revisore della Regione del Signor Tebaldi da parte<br />
del Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 28, comma 4, della legge regionale 21 dicembre 2012, n. 47, si deve provvedere alla<br />
sostituzione dello stesso ai sensi dell’articolo 22 della legge stessa, e secondo la procedura prevista dall’allegato A alla propria deliberazione<br />
n. 10 del 13 febbraio <strong>2013</strong>.<br />
Si rende, inoltre, necessario aggiornare l’elenco dei revisori della Regione, approvato con la deliberazione n. 42 del 20 maggio<br />
<strong>2013</strong>, escludendone il Signor Tebaldi.<br />
La commissione per la verifica delle candidature dei revisori dei conti della Regione del Veneto, riunitasi in data 3 giugno <strong>2013</strong><br />
per esaminare le candidature pervenute successivamente alla scadenza del 3 aprile <strong>2013</strong> fissata dall’avviso pubblicato in data 22<br />
febbraio <strong>2013</strong>, ha verificato la non idoneità, per mancanza dell’esperienza quinquennale come revisore prevista dalle vigenti disposizioni,<br />
dell’unica candidatura pervenuta, come risulta dall’allegato verbale della commissione medesima.<br />
Tutto ciò premesso, il Relatore propone di sottoporre all’approvazione dell’Ufficio di presidenza il seguente provvedimento.<br />
L’Ufficio di Presidenza<br />
- udito il Relatore il quale dà atto che gli uffici competenti hanno dichiarato che la pratica è stata regolarmente istruita con<br />
l’osservanza delle norme regionali e statali in materia;<br />
- vista la legge regionale 21 dicembre 2012, n. 47;<br />
- viste le proprie deliberazioni n. 10 del 13 febbraio <strong>2013</strong> e n. 42 del 20 maggio <strong>2013</strong>;<br />
- preso atto di quanto espresso dalla Commissione per la verifica delle candidature dei revisori dei conti della Regione del Veneto;<br />
- a voti unanimi e palesi;<br />
delibera<br />
1) di proporre al Consiglio regionale del Veneto, ai sensi dell’articolo 28, comma 4, della regionale 21 dicembre 2012, n. 47, la<br />
decadenza del Signor Fernando Tebaldi dalla carica di componente del Collegio dei revisori dei conti della Regione del Veneto;<br />
2) di provvedere all’integrazione del Collegio di cui al punto 1), secondo quanto disposto dall’articolo 22 della legge stessa, e<br />
secondo la procedura prevista dall’allegato A alla propria deliberazione n. 10 del 13 febbraio <strong>2013</strong>;<br />
3) di aggiornare l’allegato C “Elenco dei revisori dei conti” alla propria deliberazione n. 42 del 20 maggio <strong>2013</strong>;<br />
4) di trasmettere al Presidente del Consiglio regionale l’aggiornato Allegato C “Elenco dei revisori dei conti” ai fini del sorteggio<br />
previsto dalla normativa in premessa citata;<br />
5) di pubblicare nel BURVET la presente deliberazione in forma integrale, a cura della Segreteria generale.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 93<br />
DELIBERAZIONE DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO REGIONALE n. 56 del 10 giugno <strong>2013</strong><br />
Difensore civico della Regione del Veneto. Autorizzazione convenzione con la Provincia di Verona<br />
[Consiglio regionale]<br />
L’Ufficio di Presidenza<br />
(omissis)<br />
delibera<br />
1) di autorizzare la stipula di una convenzione con l’Amministrazione provinciale di Verona per l’avvalimento da parte della<br />
medesima amministrazione della sede decentrata di Verona del Difensore civico della Regione del Veneto per le funzioni di difesa<br />
civica provinciale, alle condizioni sostanziali già stabilite con la propria deliberazione n. 73 dell’8 giugno 2010;<br />
2) di demandare al Segretario generale i provvedimenti necessari all’aggiornamento dello schema di convenzione di cui al<br />
punto 1 e alla dotazione minima di personale indispensabile per garantire l’apertura al pubblico della sede decentrata di cui al punto<br />
1) per almeno tre giorni alla settimana;<br />
3) di autorizzare il Vicepresidente Franco Bonfante a sottoscrivere la convenzione di cui al punto 1 per il Consiglio regionale<br />
del Veneto;<br />
4) di pubblicare nel BURVET la presente deliberazione in soli oggetto e dispositivo, a cura della Segreteria generale.
94<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DELIBERAZIONE DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO REGIONALE n. 57 del 10 giugno <strong>2013</strong><br />
Patrocinio legale per i consiglieri regionali - articolo 9 bis L.R. 30 gennaio 1997 n. 5. Disposizioni per il pagamento delle<br />
spese legali<br />
[Consiglio regionale]<br />
La legge regionale 10 giugno 1991 n. 12, all'art. 89, regola l'istituto del "Patrocinio legale" a favore dei dipendenti regionali<br />
prevedendo che:<br />
• vengano rimborsate ai dipendenti regionali le spese legali, peritali e di giustizia relative a processi per responsabilità civile, penale,<br />
amministrativa o contabile promossi per fatti od atti direttamente connessi all’espletamento, nell’interesse della Regione,<br />
delle funzioni e dei compiti d’ufficio,…., salvo nel caso di sentenza di condanna per fatti commessi con dolo o colpa grave e<br />
purché non sussista conflitto di interessi, anche potenziale, con la Regione,<br />
• il rimborso sia riconosciuto anche relativamente agli oneri defensionali sostenuti nelle fasi preliminari dei processi civili, penali,<br />
amministrativi e contabili, nonché per oneri di consulenze tecniche, qualora la specificità della materia richieda tali interventi,<br />
subordinatamente alla pronuncia di una sentenza definitiva che non sia di condanna per dolo o colpa grave ed all’insussistenza<br />
di conflitto di interessi, anche potenziale, con la Regione,<br />
• il rimborso sia limitato a un difensore e a un domiciliatario per ogni grado del giudizio, salva autorizzazione da parte del dirigente<br />
della competente struttura regionale, in via eccezionale, al rimborso delle spese legali sostenute per due difensori, avuto<br />
riguardo alla complessità o alla particolare rilevanza del processo, o qualora attenga a diversi profili disciplinari e che le spese<br />
peritali siano rimborsate limitatamente ad un numero di consulenti non superiore a quello dei consulenti tecnici d’ufficio o<br />
periti nominati dal giudice,<br />
• il rimborso sia subordinato alla presentazione della fattura definitiva emessa secondo le tariffe professionali vigenti, e, qualora<br />
l’importo sia pari o superiore a dieci milioni, la stessa necessiti del visto di congruità del competente ordine professionale,<br />
• il rimborso delle spese legali sia maggiorato degli interessi sulle somme liquidate calcolati al tasso legale corrente tempo per<br />
tempo e decorrenti dalla domanda di rimborso, ovvero dalla data in cui diventa definitivo il provvedimento giudiziale cui si<br />
riferisce il rimborso, fino alla data di liquidazione della somma spettante.<br />
L'articolo 9 bis della legge regionale 30 gennaio 1997 n. 5 "Trattamento indennitario dei consiglieri regionali" ha esteso l'applicazione<br />
del patrocinio legale, ai sensi dell'articolo 89 L.R. 10 giugno 1991 n. 12, anche agli assessori e ai consiglieri regionali per<br />
fatti e atti connessi all'espletamento del mandato.<br />
Al fine di procedere al rimborso delle spese legali, la Giunta regionale del Veneto ha stipulato un'apposita polizza assicurativa per<br />
la tutela legale con la compagnia assicurativa ARAG, la quale però ha comunicato il proprio recesso, a decorre dalle ore 24:00 del<br />
30 aprile 2011, dal contratto assicurativo con la Giunta regionale, che a sua volta non ha più provveduto all'attivazione di una nuova<br />
copertura assicurativa per il rimborso delle spese legali in quanto troppo onerosa sulla base delle attuali condizioni di mercato.<br />
Con nota del 23 ottobre 2012, l'Avvocatura regionale, che si occupava del rimborso delle spese legali per assessori e consiglieri,<br />
ha comunicato che, in considerazione del recesso da parte di Arag, il Consiglio regionale avrebbe dovuto provvedere autonomamente,<br />
a decorre dall'anno <strong>2013</strong>, al pagamento dei rimborsi richiesti dai consiglieri e assessori regionali, istituendo peraltro nel<br />
bilancio consiliare un apposito capitolo di spesa.<br />
In relazione a quanto detto sopra, il Consiglio regionale con DUP n. 64 del 4 dicembre 2012, in aggiornamento del Programma<br />
Operativo 2012, ha istituito, nella parte Spesa del bilancio di previsione 2012, il capitolo 1017 "Spese per il patrocinio legale dei<br />
consiglieri regionali (art. 9 bis L.R. 30/01/1997 n. 5)", impegnando la somma di euro 500.000,00 per far fronte al rimborso delle<br />
spese legali sostenute dai consiglieri regionali per fatti connessi al mandato.<br />
A questo punto si rende necessario individuare i presupposti sussistendo i quali gli uffici competenti del Consiglio regionale<br />
possano provvedere alla liquidazione delle spese legali a favore dei consiglieri regionali.<br />
Pertanto la Direzione regionale amministrazione, bilancio e servizi, alla quale viene demandato il pagamento delle spese legali<br />
sostenute dai consiglieri regionali, sulla base della disciplina di cui all'articolo 89 della L.R. 10 giugno 1991 n. 12, provvederà in<br />
tal senso nel caso di:<br />
- fattispecie non coperta dalla polizza di tutela legale sottoscritta tra ARAG e Giunta regionale del Veneto, in quanto non presenti<br />
i presupposti di operatività della polizza assicurativa nel periodo transitorio di sinistri verificatisi nel periodo di vigenza della<br />
medesima ovvero in quanto fattispecie verificatasi successivamente al recesso da parte di ARAG dalla polizza assicurativa con<br />
decorrenza dalle ore 24 del 30 aprile 2011;<br />
- attestazione da parte dell'Avvocatura regionale della sussistenza dei presupposti per procedere alla liquidazione e della conformità<br />
della fattura relativa alle spese legali ai tariffari forensi applicati.<br />
In continuità con la prassi sinora seguita dalle strutture competenti della Giunta regionale si provvederà ai rimborsi senza la<br />
maggiorazione degli interessi.<br />
Tutto ciò premesso, il Relatore propone di sottoporre all’approvazione dell’Ufficio di Presidenza il seguente provvedimento.<br />
L’Ufficio di Presidenza<br />
- udito il relatore, il quale dà atto che la Direzione competente ha dichiarato che la pratica è stata regolarmente istruita con<br />
l'osservanza delle norme regionali e statali in materia;<br />
- ritenuto di dover provvedere nel senso proposto;<br />
- vista la legge regionale 10 giugno 1991 n. 12;<br />
- vista la legge regionale 30 gennaio 1997 n. 5;
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 95<br />
- visto il Regolamento interno per l’amministrazione, la contabilità e i servizi in economia del Consiglio regionale approvato<br />
con deliberazione n. 27 del 25/06/2008;<br />
- a voti unanimi e palesi;<br />
delibera<br />
1. di demandare alla Direzione regionale amministrazione, bilancio e servizi, ai sensi dell’articolo 9 bis della L.R. 30 gennaio<br />
1997 n. 5 il rimborso delle spese legali sostenute dai consiglieri regionali, sulla base della disciplina di cui all'articolo 89 della L.R.<br />
10 giugno 1991 n. 12;<br />
2. di dare atto che la Direzione regionale amministrazione, bilancio e servizi provvederà all'adozione dei provvedimenti relativi<br />
al rimborso delle spese legali, senza la maggiorazione degli interessi, dei consiglieri regionali in presenza dei seguenti presupposti:<br />
• fattispecie non coperta dalla polizza di tutela legale sottoscritta tra ARAG e Giunta regionale del Veneto, in quanto non presenti<br />
i presupposti di operatività della polizza assicurativa nel periodo transitorio di sinistri verificatisi nel periodo di vigenza della<br />
medesima ovvero in quanto fattispecie verificatasi successivamente al recesso da parte di ARAG dalla polizza assicurativa con<br />
decorrenza dalle ore 24 del 30 aprile 2011;<br />
• attestazione da parte dell'Avvocatura regionale della sussistenza dei presupposti per procedere alla liquidazione e della conformità<br />
della fattura relativa alle spese legali ai tariffari forensi applicati.<br />
3. di dare atto che alle spese derivanti dal presente provvedimento si farà fronte con le somme impegnate con la deliberazione<br />
n. 64 del 4 dicembre 2012 al capitolo 1017 "Spese per il patrocinio legale dei consiglieri regionali (art. 9 bis L.R. 30/01/1997 n. 5)"<br />
(impegno n. 420/2012);<br />
4. di pubblicare la presente deliberazione sul BURVET in forma integrale, a cura della Segreteria generale.
96<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DELIBERAZIONE DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO REGIONALE n. 58 del 19 giugno <strong>2013</strong><br />
Modifica della determinazione del numero dei componenti delle Commissioni consiliari permanenti, a norma degli articoli<br />
16 e 17 del Regolamento del Consiglio regionale<br />
[Consiglio regionale]<br />
Il Presidente del Gruppo consiliare Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania, con note prot. n. 10420 del 3 giugno <strong>2013</strong> e prot. n. 10792<br />
del 10 giugno <strong>2013</strong>, ha comunicato le nuove designazioni del Gruppo nelle commissioni consiliari.<br />
Si rende pertanto necessario modificare come segue il numero dei componenti delle Commissioni consiliari permanenti Prima<br />
e Terza, come già determinato con deliberazione dell'Ufficio di presidenza n. 31 del 2 maggio <strong>2013</strong> rimanendo immutato il numero<br />
dei componenti delle rimanenti Commissioni:<br />
- Prima Commissione consiliare permanente: 18 componenti;<br />
- Terza Commissione consiliare permanente: 11 componenti;<br />
immutato il numero dei componenti delle rimanenti Commissioni consiliari permanenti e della Commissione speciale per le<br />
relazioni internazionali ed i rapporti comunitari.<br />
Tutto ciò premesso, il Relatore propone di sottoporre all’approvazione dell’Ufficio di Presidenza il seguente provvedimento.<br />
L’Ufficio di Presidenza<br />
- richiamata la propria deliberazione n. 31 del 2 maggio <strong>2013</strong>, relativa alla determinazione del numero dei componenti delle<br />
Commissioni consiliari permanenti;<br />
- visti gli articoli 16 e 17 del Regolamento del Consiglio regionale;<br />
- viste le designazioni presentate dal Presidente del Gruppo consiliare Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania;<br />
- preso atto della proposta del Presidente;<br />
- ritenuto di dover provvedere nel senso proposto;<br />
- a voti unanimi e palesi;<br />
delibera<br />
1) di rideterminare, come segue, il numero dei componenti delle seguenti Commissioni consiliari:<br />
Prima Commissione consiliare permanente: 18 componenti;<br />
Terza Commissione consiliare permanente: 11 componenti;<br />
2) di dare atto pertanto che il numero dei componenti delle Commissioni consiliari risulta, nel complesso, determinato come<br />
segue:<br />
Prima Commissione consiliare permanente: 18 componenti;<br />
Seconda Commissione consiliare permanente: 15 componenti;<br />
Terza Commissione consiliare permanente: 11 componenti;<br />
Quarta Commissione consiliare permanente: 13 componenti;<br />
Quinta Commissione consiliare permanente: 19 componenti;<br />
Sesta Commissione consiliare permanente: 14 componenti;<br />
Settima Commissione consiliare permanente: 12 componenti;<br />
Commissione speciale per le relazioni internazionali<br />
ed i rapporti comunitari<br />
13 componenti;<br />
3) di pubblicare nel BURVET la presente deliberazione in forma integrale, a cura della Segreteria generale.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 97<br />
Sezione seconda<br />
DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA REGIONALE<br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 832 del 4 giugno <strong>2013</strong><br />
Riconoscimento di debito a favore della Regione Piemonte per l’esecuzione di servizi a supporto della gestione della<br />
tassa automobilistica regionale.<br />
[Bilancio e contabilità regionale]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Riconoscimento della sussistenza di un debito dell’Amministrazione nei confronti della Regione Piemonte per prestazioni rese<br />
nel 2012 a titolo di servizi a supporto della gestione della tassa automobilistica.<br />
L’Assessore Roberto Ciambetti riferisce quanto segue.<br />
La Giunta regionale con propria deliberazione n. 1703 del 9 giugno 20<strong>09</strong>, approvava uno schema di convenzione e manifestava<br />
la precisa volontà di avviare un rapporto di collaborazione con la Regione Piemonte, al fine di ricevere assistenza per “riprogettare<br />
le procedure interne di gestione della tassa auto al fine di migliorarne l’efficienza e l’efficacia, per avviare immediatamente<br />
nuove attività di servizio al contribuente al fine di rendere più capillare e trasparente l’azione dell’amministrazione sul territorio,<br />
per continuare con l’opera già in corso di bonifica massiva a puntuale degli archivi, anche attraverso la sperimentazione di nuovi<br />
processi come la spedizione degli avvisi di scadenza”. “La Regione Piemonte nell’ottica della collaborazione interregionale si<br />
impegna mettere a disposizione delle Regione VENETO tutte le soluzioni tecnologiche ed il software realizzato in Piemonte…”<br />
“La regione Piemonte si impegna altresì a supportare l’attività di riscossione, di assistenza al contribuente e bonifica degli archivi,<br />
facendosene carico direttamente……..”<br />
Il rapporto di collaborazione instaurato con la Regione Piemonte, si inseriva in un contesto più ampio, costituito dal Task AP5<br />
del Progetto ICAR e da un Partenariato interregionale, aventi lo scopo di realizzare un sistema di cooperazione applicativa e di<br />
interoperabilità in materia di tassa automobilistica, per lo scambio di informazioni tra le Regioni aderenti al Task AP5 e al Partenariato,<br />
dei quali facevano parte anche le due Regioni Veneto e Piemonte.<br />
Nell’ambito della riprogettazione del nuovo sistema, era stato previsto il riuso delle componenti relative agli strumenti informatici<br />
regionali necessari alla realizzazione del sistema interregionale della tassa automobilistica. In particolare era stato previsto il riuso<br />
dell’applicativo “tassa automobilistica” della Regione Piemonte. In effetti, il modello che la Regione Piemonte aveva consolidato<br />
negli anni, presentava alcune peculiarità e differenziazioni migliorative rispetto agli altri modelli gestionali, come ad esempio la<br />
costituzione e gestione diretta regionale dell’archivio tasse automobilistiche.<br />
Per rendere operativa la collaborazione tra le due Regioni, veniva sottoscritta tra le parti in data 30 giugno 20<strong>09</strong> una convenzione<br />
con validità sino al 31 dicembre 2010 disciplinante le modalità di supporto tecnico ed operativo dell’attività di gestione della<br />
tassa. La convenzione prorogata una prima volta sino a fine 2011, da ultimo, è stata prorogata sino al 31 dicembre 2012 dalla Giunta<br />
regionale con deliberazione n. 2079 del 7 dicembre 2011 con autorizzazione preventiva massima di spesa pari a 6 milioni di euro,<br />
valutata sufficiente con riferimento ai costi di gestione delle quantità ordinarie già sostenuti nei due anni precedenti.<br />
Nel periodo di vigenza della convenzione, la riprogettazione interna delle procedure di gestione della tassa automobilistica ha<br />
prodotto risultati molto soddisfacenti in termini di miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia dell’azione degli uffici e le nuove<br />
attività al servizio del contribuente, pensate per rendere più trasparente e capillare l’intervento dell’Amministrazione sul territorio,<br />
hanno incontrato il giudizio favorevole dei cittadini - utenti.<br />
Sulla scorta della convenzione predetta, la Regione Veneto era impegnata a rimborsare alla Regione Piemonte i costi da essa<br />
sostenuti per l’attività di assistenza erogata e, per l’anno 2012, erano stati stanziati fondi a bilancio per 7,8 milioni di euro sul capitolo<br />
5210 “Spese per l’accertamento e la riscossione dei tributi ed altre entrate regionali non tributarie e per i programmi di evoluzione,<br />
sviluppo e aggiornamento delle attività gestionali regionali in materia contabile-tributaria-fiscale”.<br />
Con decreto dirigenziale n. 75 del 26 aprile 2012, in attuazione della D.G.R. n. 2079 del 7 dicembre 2011, per le attività ivi<br />
previste era stata impegnata sul bilancio 2012, capitolo 5210 “Spese per l’accertamento e la riscossione dei tributi ed altre entrate<br />
regionali non tributarie e per i programmi di evoluzione, sviluppo e aggiornamento delle attività gestionali regionali in materia<br />
contabile-tributaria-fiscale”,la somma stimata in via preventiva sufficiente alle attività previste pari a 5.500.000,00 euro a favore<br />
della Regione Piemonte.<br />
In seguito ai noti fatti descritti nella D.G.R. 2978 del 28 dicembre 2012 ad oggetto “ Servizio di riscossione della tassa automobilistica.<br />
Determinazioni urgenti per l’affidamento di servizi temporanei per il <strong>2013</strong> e per la proroga parziale e temporanea dell’avvalimento<br />
di servizi con la Regione Piemonte”, il Segretario Regionale per il Bilancio, subentrato pro tempore con decreto n.<br />
6 del 7 dicembre 2012 nella gestione del Servizio Tributi al precedente Dirigente regionale sospeso, a fronte di alcune richieste di<br />
rimborso spese, pervenute in data 20.03.<strong>2013</strong> prot. 122824 da parte della Regione Piemonte, faceva sottoporre ad analisi accurata la<br />
gestione del capitolo 5210, pur nelle difficoltà riconducibili al fatto che gran parte della documentazione inerente i rapporti giuridici<br />
ed economici con la Regione Piemonte fossero (come sono a tutt’oggi) oggetto di sequestro cautelare da parte della magistratura<br />
inquirente torinese.
98<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
Da tale analisi risultava che, nel corso del 2012, è stato realizzato un volume di attività accertativa particolarmente elevato, superiore<br />
ai numeri stimati a fine anno 2011 per l’anno successivo. Più nello specifico, tale attività aveva portato all’invio di 876.107<br />
avvisi di accertamento pari a più del triplo dei volumi annuali abituali e stimati verosimilmente anche per l’anno 2012, tipicamente<br />
contenuti nei limiti massimi dei 250/300 mila avvisi, così come viene evidenziato nella tabella di cui all’allegato A, che costituisce<br />
parte integrante del presente provvedimento.<br />
Ciò è derivato in primo luogo dal fatto che già nel 2012 veniva anticipata l’emissione degli avvisi di accertamento relativi all’anno<br />
2010 e, in secondo luogo, dal fatto che gli avvisi di accertamento 20<strong>09</strong> sono risultati numericamente aumentati a causa di<br />
una massiccia e costante bonifica dell’archivio regionale delle tasse automobilistiche realizzata mediante il continuo aggiornamento<br />
dei dati inerenti alla proprietà dei veicoli, alle scadenze, alle riduzioni o esenzioni di imposta e agli altri dati tecnici necessari per<br />
stabilire il quantum della tassa. È naturale che l’incrementato servizio di aggiornamento dell’archivio a carico della Regione Piemonte<br />
abbia a sua volta comportato anche un aumento considerevole delle attività informatiche previste in convenzione.<br />
Non va trascurato peraltro che l’attività anticipatoria degli accertamenti relativi all’anno 2010, consente oggi di affrontare con<br />
maggiore elasticità, evitando di incorrere in prescrizioni d’imposta e quindi in possibili danni erariali, il delicato momento di passaggio<br />
dal gestionale SIRTA alla nuova piattaforma tecnologica denominata PPV che si prevede di ultimare, come da DGR n. 635 in<br />
data 07.05.<strong>2013</strong>, entro il mese di agosto <strong>2013</strong>. Tale operazione, infatti, comportando due mesi di fermo-macchina per le necessarie<br />
attività di migrazione della banca dati, bloccherà di fatto qualunque attività di estrazione delle imposte non regolarmente versate e<br />
quindi la possibilità di redigere i relativi avvisi di accertamento fino al periodo Settembre/Ottobre <strong>2013</strong>.<br />
L’analisi condotta sul capitolo, faceva inoltre emergere come, al 31.12.2012 lo stesso capitolo presentasse residui passivi per €<br />
627.515,04, mentre € 1.104.610,99 di stanziamento del 2012 non fossero stati impegnati.<br />
Giova precisare che entro la fine di novembre erano state tutte soddisfatte le richieste di rimborso avanzate dalla Regione Piemonte,<br />
ad eccezione di una pervenuta il 26 novembre 2012 ad oggi in fase di contestazione assieme ad altra pervenuta in seguito<br />
il 20.03.<strong>2013</strong>, entrambe riferite ad adeguamenti ISTAT non previsti tra le condizioni economiche concordate in convenzione, ed<br />
implicanti un esborso per complessivi € 1.274.370,17.<br />
Per il resto, le altre richieste di rimborso spese della Regione Piemonte pervenivano alla Regione Veneto nelle date del 19 dicembre<br />
2012 e del 11 marzo <strong>2013</strong>. In particolare, la richiesta del 19 dicembre 2012 risulta comprensiva di due fatturazioni di importo<br />
complessivo pari ad € 3.725.713,79, emesse dalla società G.E.C. S.p.A. il 28.05.2012, pervenute/protocollate in entrata da Regione<br />
Piemonte sin dal 5 giugno 2012 ma mai inoltrate alla Regione Veneto fino alla data suddetta.<br />
Dal concorso di tutti gli elementi sopra richiamati, si evidenzia come, nel corso del 2012, le maggiori attività accertative poste<br />
in essere rispetto alle attività analoghe intraprese nei precedenti esercizi, abbiano portato ad una spesa complessiva imprevedibile,<br />
anche per il subentro d’urgenza nella gestione operativa, superiore rispetto a quanto inizialmente stanziato al capitolo 5210/U, per<br />
un totale di € 6.071.404,65 (al netto dei residui passivi di cui sopra), così come evidenziato nella tabella riportata all’allegato B, che<br />
costituisce parte integrante del presente provvedimento.<br />
Per converso, come indica la tabella di cui all’allegato C, che costituisce parte integrante del presente provvedimento, la suindicata<br />
maggiore attività effettuata nel 2012, ha comportato anche un notevole incremento degli introiti a libera destinazione per il<br />
bilancio regionale, imputati al capitolo di entrata 100289 “Tassa automobilistica regionale - introiti derivanti dall’accertamento e/o<br />
dalla riscossione coattiva”.Tale importo è quantificabile in € 84.127.087,26, cifra che risulta quadrupla rispetto ai 20 milioni di euro<br />
prudenzialmente stimati in sede di bilancio previsionale al capitolo in parola.<br />
Tale maggiore attività accertativa ha portato anche un miglioramento della qualità del dato presente nell’archivio della tassa<br />
automobilistica derivato dall’acquisizione delle memorie difensive dei contribuenti.<br />
I maggiori introiti suddetti si sono peraltro rivelati di fondamentale importanza nella costruzione dell’assestamento di bilancio<br />
2012, avendo fortemente contribuito a salvaguardare gli equilibri di bilancio relativi a tale esercizio.<br />
Pertanto è evidente che l’attività accertativa del 2012, superiore al volume inizialmente previsto ed autorizzato, ha da un lato<br />
comportato per la Regione costi maggiori di quelli inizialmente previsti, ma, dall’altro, ha consentito sia di usufruire di una serie<br />
di entrate a loro volta superiori a quelle inizialmente previste, per un volume tale da giustificare ampiamente i suddetti maggiori<br />
costi, sia di agevolare la gestione delle attività accertative del corrente esercizio, rese complicate dal citato passaggio dell’archivio<br />
regionale alla nuova base informatica.<br />
Tali maggiori attività risulterebbero tutte avvenute nell’ambito dell’espletamento di pubbliche funzioni, trattandosi di tipologia<br />
di servizi già autorizzata dalla Giunta Regionale con DGR n. 2079 del 7 dicembre 2011 e coperta a bilancio con un primo impegno<br />
di spesa assunto con il decreto citato n. 75 del 26 aprile 2012.<br />
A fronte di quanto sopra si propone che mediante la presente deliberazione, quale atto di riconoscimento di debito, venga assicurata<br />
alla sopra indicata spesa complessiva di € 6.071.404,65 relativa all’anno 2012, copertura a valere sul Bilancio <strong>2013</strong>, mediante<br />
l’utilizzo del capitolo 80010/U “Fondo di riserva per le spese obbligatorie e d’ordine (Art. 17, L.R. 29.11.2001, n. 39)” per € 3.000.000<br />
e, per la differenza, del capitolo 5210/U “Spese per l’accertamento e la riscossione dei tributi ed altre entrate regionali non tributarie<br />
e per i programmi di evoluzione, sviluppo e aggiornamento delle attività gestionali regionali in materia contabile-tributaria-fiscale”<br />
che presentano entrambi sufficiente disponibilità.<br />
Si propone inoltre di demandare al Segretario regionale per il Bilancio l’adozione del decreto di prelevamento delle somme<br />
autorizzate dai capitoli predetti, del successivo decreto di impegno di spesa e di tutti gli atti conseguenti necessari al perfezionamento<br />
dell’operazione.<br />
Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale dà
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 99<br />
atto che la Struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />
vigente legislazione statale e regionale.<br />
Vista la L.R. 10 gennaio 1997, n. 1;<br />
Vista la L.R. 29 novembre 2001, n. 39;<br />
Vista la L.R. 6 aprile 2012, n. 14;<br />
Visto il Decreto del Segretario per il Bilancio n. 6 del 7 dicembre 2012;<br />
Vista la D.G.R. n. 1703 del 9 giugno 20<strong>09</strong>;<br />
Vista la convenzione tra Regione Piemonte e Regione de Veneto sottoscritta il 30 giugno 20<strong>09</strong>;<br />
Vista la D.G.R. 2958 del 14 dicembre 2010;<br />
Vista la D.G.R. n. 2079 del 7 dicembre 2011;<br />
Visto il DDR n. 75 del 26 aprile 2012;<br />
Vista la DGR 2987 del 28 dicembre 2012<br />
Vista la DGR 635 del 7.05.<strong>2013</strong>.<br />
Ravvisata la necessità, l’opportunità e la convenienza di accogliere la proposta del relatore.<br />
delibera<br />
1. di considerare le premesse e gli allegati A, B e C alla presente deliberazione, come parti integranti della stessa;<br />
2. di prendere atto delle attività di cui all’allegato A alla presente deliberazione e di approvarle per le motivazioni espresse in<br />
premessa;<br />
3. di dare atto che il presente provvedimento costituisce provvedimento di riconoscimento di debito ai sensi dell’articolo 23,<br />
comma 5, della Legge 27 dicembre 2001, n. 289;<br />
4. di autorizzare la copertura del debito complessivo di € 6.071.404,65 evidenziato nell’allegato B, mediante l’utilizzo del<br />
capitolo 80010/U “Fondo di riserva per le spese obbligatorie e d’ordine (Art. 17, L.R. 29.11.2001, n. 39)” per € 3.000.000 e del capitolo<br />
5210/U “Spese per l’accertamento e la riscossione dei tributi ed altre entrate regionali non tributarie e per i programmi di<br />
evoluzione, sviluppo e aggiornamento delle attività gestionali regionali in materia contabile-tributaria-fiscale”, per € 3.071.404,32<br />
che presentano ad oggi entrambi sufficiente disponibilità;<br />
5. di incaricare il Segretario Regionale per il Bilancio dell’adozione di tutti gli altri atti conseguenti e necessari all’attuazione<br />
del presente provvedimento;<br />
6. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spese a carico del bilancio regionale;<br />
7. di inviare il presente provvedimento alla Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti per il Veneto, ai sensi dell’art.<br />
1, comma 173, della Legge 23 dicembre 2005 n. 266, nonché ai sensi dell’articolo 23, comma 5, della Legge 27 dicembre 2001, n.<br />
289;<br />
8. di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione.
100<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
giunta regionale – 9^ legislatura<br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 832 del 04 giugno <strong>2013</strong> pag. 1/1<br />
<br />
Prospettoriepilogativosoggettoafatturazioneanni201020112012<br />
RegioneVeneto<br />
ANNO2010<br />
numeroatti<br />
Avvisidiscadenzaemessi<br />
2.145.074<br />
Avvisidiaccertamentoannoditributo2007emessi 123.437<br />
Avvisidiaccertamentoannoditributo2008emessi 280.155<br />
LettereVPO/rispostaaicontribuentiprioritariaemesse 2.538<br />
Aggiornamentoarchivi 38.302<br />
Avvisidiscadenzaemessi<br />
RegioneVeneto<br />
ANNO2011<br />
numeroatti<br />
2.391.760<br />
Avvisidiaccertamentoannoditributo2008emessi 262.423<br />
LettereVPO/rispostaaicontribuentiprioritariaemesse 9.687<br />
Aggiornamentoarchivi 19.971<br />
Avvisidiscadenzaemessi<br />
RegioneVeneto<br />
ANNO2012<br />
numeroatti<br />
2.392.876<br />
Avvisidiaccertamentoannoditributo20<strong>09</strong>emessi 525.719<br />
Avvisidiaccertamentoannoditributo2010emessi 350.388<br />
LettereVPO/rispostaaicontribuentiprioritariaemesse 14.254<br />
Aggiornamentoarchivi 32.975
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 101<br />
giunta regionale – 9^ legislatura<br />
ALLEGATOB alla Dgr n. 832 del 04 giugno <strong>2013</strong> pag. 1/1<br />
ANNO2012tabellariepilogativacapitolo5210<br />
a)stanziamentoanno2012capitolo5210 7.800.000,00<br />
<br />
b)importoimpegnato 6.695.389,01<br />
c)importoliquidato 6.067.873,97 <br />
d)residuipassivi 627.515,04 <br />
<br />
e)totalespesericonoscibili 12.766.793,66<br />
<br />
f)totalespesadacoprire 6.071.404,65
102<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
giunta regionale – 9^ legislatura<br />
ALLEGATOC alla Dgr n. 832 del 04 giugno <strong>2013</strong> pag. 1/1<br />
Raffronto spese sostenute/incassi effettuati dall'Amministrazione Regionale<br />
a fronte dell'attività accertativa e coattiva<br />
TABELLA COSTI/BENEFICI<br />
Anno Competenza<br />
Costi sostenuti/<br />
Impegni<br />
Incassi su accertato e<br />
coattivo<br />
20<strong>09</strong> 4.367.741,54 13.605.026,27<br />
2010 7.101.980,22 28.537.322,81<br />
2011 5.993.290,51 48.973.208,41<br />
2012 ** 11.221.525,45 84.127.087,26<br />
** al netto degli adeguamenti ISTAT non riconosciuti dalla Regione Veneto e di euro 10,86<br />
relativi alle marche da bollo applicate su fatture stornate (euro 3,62 x 3)<br />
Nota bene<br />
Si fa, altresì, presente che una parte degli incassi accertati nel 2011 sono in realtà di competenza<br />
2010 in quanto una quota degli accertamento 2010 è stata notificata a fine 2010 ma l'incasso è<br />
avvenuto nel 2011.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 103<br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 907 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Legge regionale 18 marzo 2011, n. 7 “Legge finanziaria regionale per l’esercizio 2011”, art. 10. Razionalizzazione e riordino<br />
degli Enti strumentali della Regione del Veneto. DGR 1841 del 8 novembre 2011, DGR 769 del 2 maggio 2012 e DGR<br />
2563 del 11 dicembre 2012. Determinazioni.<br />
[Enti regionali o a partecipazione regionale]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Il provvedimento proroga le prescrizioni contenute nella DGR 2563 del 11 dicembre 2012, relativamente all’attività gestionale<br />
degli enti strumentali regionali, nelle more dell’entrata in vigore delle disposizioni normative regionali in materia di riordino e<br />
razionalizzazione degli stessi.<br />
Il Presidente dott. Luca Zaia riferisce quanto segue.<br />
L’art. 10 della legge regionale 18 marzo 2011, n. 7 “Legge finanziaria regionale per l’esercizio 2011” stabilisce quanto segue:<br />
“1. Al fine di riordinare e migliorare la funzionalità degli enti strumentali della Regione del Veneto nonché di ridurre le spese<br />
di funzionamento, la Giunta regionale adotta una deliberazione ricognitiva dell’attività gestionale degli enti strumentali, su cui si<br />
esprime la competente commissione consiliare entro sessanta giorni, decorsi i quali si prescinde dal parere.<br />
2. La Giunta regionale, entro trenta giorni dalla deliberazione di cui al comma 1, adotta un disegno di legge di riordino e razionalizzazione<br />
degli enti strumentali.”<br />
In esecuzione di quanto previsto al primo comma del citato articolo, l’Amministrazione regionale ha effettuato il lavoro ricognitivo<br />
dell’attività gestionale degli Enti strumentali, con particolare riferimento all’esercizio finanziario 2011. L’indagine realizzata<br />
ha consentito di evidenziare, per ciascun ente/agenzia, alcuni aspetti, tra i quali: le principali funzioni, l’incidenza delle entrate<br />
regionali in relazione alle altre tipologie di entrate (statali, comunitarie e proprie), il rapporto tra le spese correnti e le spese di investimento,<br />
l’ammontare di alcune tipologie di spese correnti (personale, organi e incarichi/ consulenze), il numero dei dipendenti<br />
(dirigenti e non dirigenti), con la distinzione tra quelli assunti a tempo indeterminato e quelli assunti a tempo determinato, il patrimonio<br />
immobiliare e la tipologia dei controlli in essere.<br />
Nelle more del completamento di tale lavoro, avviato nel secondo semestre 2011, la Giunta Regionale ha adottato, tra le altre,<br />
la deliberazione n. 1841 del 8 novembre 2011 con la quale si è stabilito, in un ottica di contenimento generale della spesa e di una<br />
ottimizzazione delle risorse disponibili, che i provvedimenti in materia di personale adottati dagli Enti strumentali, a decorrere<br />
dalla data di pubblicazione nel Bollettino Ufficiale Regionale di tale provvedimento, dovessero essere preventivamente autorizzati<br />
dalla stessa Giunta Regionale. Con deliberazione n. 769 del 2 maggio 2012, la Giunta Regionale prorogava l’efficacia delle direttive<br />
stabilite con la deliberazione n. 1841 del 8 novembre 2011 sino al 31 dicembre 2012.<br />
Successivamente, la Giunta Regionale, alla luce della normativa statale (“spending review”) e regionale (L.R. 21 dicembre 2012,<br />
n. 47) in materia di contenimento della spesa degli enti strumentali, con deliberazione n. 2563 del 11 dicembre 2012, ha disposto<br />
in particolare quanto segue:<br />
a) di prorogare le disposizioni di cui alla DGR 769 del 2 maggio 2012 fino all’emanazione della disciplina organica di riordino<br />
degli enti strumentali stessi e comunque non oltre sei mesi dalla adozione della presente deliberazione:<br />
1. sono ammesse esclusivamente assunzioni, sempre nei limiti previsti dalla normativa vigente, solo tramite mobilità tra enti<br />
strumentali aventi lo stesso contratto collettivo nazionale di lavoro di riferimento;<br />
2. per gli incarichi apicali in scadenza (ad esempio per gli incarichi di direttore) in via transitoria verranno conferiti incarichi<br />
apicali temporanei, della durata di sei mesi non rinnovabili tacitamente;<br />
3. nel caso in cui gli enti regionali disattendano le disposizioni della presente deliberazione, la Giunta Regionale attiverà i poteri<br />
conferiti dall’art. 10 della L.R. n. 53/1993 in merito al controllo repressivo sugli organi;<br />
b) di programmare, per l’annualità <strong>2013</strong>, da parte degli enti strumentali in questione, una riduzione della spesa per il personale<br />
dipendente avuto riguardo alle decurtazioni che sono state apportate ai finanziamenti degli stessi dalla Regione Veneto.<br />
Considerato che non si è ancora concluso il procedimento di razionalizzazione e riordino degli enti strumentali previsto dalla<br />
suddetta normativa, si rende necessario prorogare le disposizioni contenute dalla deliberazione n. 2563 del 11 dicembre 2012 per<br />
completare la disciplina organica di revisione e riorganizzazione degli enti strumentali, sino al 31 dicembre <strong>2013</strong>.<br />
Il Presidente conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
Udito il relatore il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in<br />
ordine alla compatibilità con la vigente normativa comunitaria, nazionale e regionale;<br />
Visto il decreto legge 78/2010, così come convertito;<br />
Visto il decreto legge 95/2012, così come convertito;<br />
Vista la legge regionale 21 dicembre 2012, n. 47;<br />
Vista la DGR n. 1841 del 8 novembre 2011;<br />
Vista la DGR n. 769 del 2 maggio 2012;<br />
Vista la DGR n. 2563 del 11 dicembre 2012;
104<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
delibera<br />
1. di prorogare, per le motivazioni espresse nelle premesse, le disposizioni di cui alla DGR n. 2563 del 11 dicembre 2012 sino<br />
al 31 dicembre <strong>2013</strong>;<br />
2. di incaricare la Direzione Regionale Enti Locali, Persone Giuridiche e Controllo Atti della esecuzione del presente atto;<br />
3. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />
4. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 105<br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 911 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Riduzione degli oneri finanziari degli enti, aziende e agenzie regionali, in applicazione di quanto previsto dall’art. 20<br />
della Legge Regionale n. 47 del 21 dicembre 2012. Definizione delle modalità di erogazione delle risorse finanziarie per<br />
l’anno <strong>2013</strong>.<br />
[Enti regionali o a partecipazione regionale]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Con il presente provvedimento si determinano le modalità di erogazione delle risorse finanziarie attribuibili nel <strong>2013</strong> a favore<br />
degli enti, aziende e agenzie regionali, in attuazione di quanto previsto dall’art. 20 della L.R. 47/2012 che adempie alle disposizioni<br />
di contenimento della spesa pubblica secondo quanto previsto dall’articolo 9 del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95 convertito con<br />
legge n. 135/2012.<br />
Il Presidente, dott. Luca Zaia, riferisce quanto segue.<br />
In recepimento e attuazione del D.L. 10 ottobre 2012, n. 174, convertito con modificazioni dalla Legge 7 dicembre 2012, n. 213,<br />
la Legge Regionale n. 47 del 21 dicembre 2012 ha dettato le disposizioni per la riduzione e il controllo delle spese per il funzionamento<br />
delle istituzioni regionali.<br />
In particolare, l’art. 20 della suddetta Legge Regionale, concernente la “Riduzione degli oneri finanziari degli enti, aziende e<br />
agenzie regionali”, dispone tra l’altro che: “Ai fini del risparmio previsto dall’articolo 9 del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito<br />
con legge n. 135 del 2012, a decorrere dal 1° gennaio <strong>2013</strong>, gli enti, le aziende e le agenzie regionali, ad esclusione degli enti<br />
e aziende sanitarie e socio-sanitarie e di quelle richiamate al comma 1 bis del medesimo articolo, devono ridurre di almeno il 20<br />
per cento i relativi oneri finanziari”.<br />
Il processo di razionalizzazione che prende avvio dall’art. 9 del decreto legge 6 luglio 2012 n. 95 “Disposizioni urgenti per la<br />
revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini”, si colloca fra le disposizioni previste nel percorso della c.d.<br />
“spending review”, attraverso una specifica disposizione normativa che prevede la razionalizzazione amministrativa di enti, agenzie<br />
e organismi pubblici.<br />
In particolare, detto articolo assegna agli enti locali un termine entro il quale assicurare il contenimento della spesa attraverso<br />
la riduzione degli oneri finanziari in misura non inferiore al 20% di enti, aziende ed organismi comunque denominati e di qualsiasi<br />
natura giuridica che, alla data di entrata in vigore del decreto, esercitano funzioni fondamentali o funzioni amministrative<br />
di spettanza degli stessi enti locali. Tale previsione vale anche come norma di principio per le Regioni in relazione alle funzioni<br />
amministrative conferite alle stesse e svolte dai propri enti, aziende ed organismi.<br />
Inoltre, i commi 2 e 3, del citato articolo 9 dispongono che, previa intesa in sede di Conferenza Unificata, si provveda alla ricognizione<br />
degli enti agenzie e organismi ed alla individuazione dei criteri e della tempistica per l’attuazione dell’articolo 9 citato.<br />
Tuttavia ad oggi tale intesa non è stata ancora raggiunta, poiché sono emerse, in sede di Coordinamento Tecnico Interregionale<br />
Affari Istituzionali e Generali congiuntamente al Coordinamento in materia di politiche del Personale e Contratti, nell’incontro<br />
tenutosi il giorno 22 maggio u.s., alcune criticità di applicazione di quanto disposto dalla Legge n. 135/2012, tra le quali si annoverano:<br />
l’assenza di un accordo quadro interpretativo sui criteri applicativi della norma, la mancanza di un’uniforme interpretazione<br />
dell’ambito di applicazione dell’art. 9 della stessa, con le conseguenti difficoltà a realizzare un corretto censimento di tutte<br />
le persone giuridiche soggette alla disposizione e l’incertezza della locuzione “onere finanziario”, con la conseguente non agevole<br />
applicazione concreta della relativa riduzione.<br />
Nelle more della definizione di tale intesa, ritenendo comunque opportuno elaborare alcune prime indicazioni per dare concreta<br />
attuazione alle disposizioni statali sopra richiamate, anche in vista delle pesanti sanzioni contenute nel comma 4 del medesimo<br />
articolo 9, la Regione Veneto ha approvato la succitata L.R. n. 47/2012 che, all’articolo 20, comma 1, ribadisce l’obbligo per gli enti,<br />
aziende ed agenzie regionali, di ridurre di almeno il 20% i relativi oneri finanziari.<br />
Al fine di adempiere a quanto previsto dalla normativa in parola, il Segretario Generale della Programmazione, con nota prot.<br />
21692 del 16 gennaio <strong>2013</strong>, ha invitato tutte le strutture regionali a trasmettere entro il 21 gennaio <strong>2013</strong>, una proposta di riduzione<br />
degli oneri finanziari di almeno il 20% da parte di enti, aziende e agenzie regionali, comunque denominati e di qualsiasi natura<br />
giuridica, che operano nell’ambito della propria area di coordinamento, evidenziando eventuali riduzioni già disposte, purché compatibili<br />
con le disposizioni normative sopra richiamate.<br />
Nelle more di acquisire gli elementi necessari per valutare il quadro complessivo delle proposte, con proprio provvedimento<br />
n. 55 del 21 gennaio <strong>2013</strong>, la Giunta Regionale ha ritenuto opportuno autorizzare l’assunzione di impegni d spesa a favore di enti,<br />
aziende e agenzie regionali comunque denominati di qualsiasi natura giuridica, per dodicesimi, conformemente a quanto previsto<br />
dalla Legge Regionale n. 51 del 31 dicembre 2012: “Autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio per l’anno finanziario <strong>2013</strong><br />
e ulteriori disposizioni in materia di patto di stabilità interno”. L’autorizzazione è stata concessa limitatamente ad alcune e ben<br />
determinate tipologie di trasferimenti e limitatamente al periodo intercorrente tra gennaio e aprile <strong>2013</strong>.<br />
Nel frattempo, a seguito della richiesta del Segretario Generale della Programmazione, sono state elaborate una serie di proposte,<br />
formulate dai soggetti interessati dalla norma, caratterizzate da una certa disomogeneità nell’interpretazione del dettato<br />
normativo. Considerata tale situazione e stante la mancanza di chiarimenti statali sulla corretta applicazione della disciplina, si è<br />
ritenuto opportuno costituire, con provvedimento della Giunta Regionale n. 323 del 19 marzo <strong>2013</strong>, un gruppo di lavoro per la valutazione<br />
delle proposte pervenute. Il lavoro svolto dal suddetto gruppo di lavoro ha portato all’individuazione di chiarimenti per<br />
l’applicazione della norma, confluiti nella D.G.R. n. 418 del 10 aprile <strong>2013</strong>.
106<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
Ora, acquisite tutte le proposte di riduzione degli oneri da parte dei soggetti interessati, controfirmate dai rispettivi segretari<br />
d’area, si tratta di stabilire, in fase di prima applicazione di quanto disposto dall’art. 20 della L.R. 47/2012 le modalità di erogazione<br />
delle risorse finanziarie attribuibili nel <strong>2013</strong> a favore degli enti, aziende e agenzie regionali, atte ad assicurare il rispetto del<br />
dettato normativo.<br />
Il Gruppo di Lavoro appositamente istituito con D.G.R. 323 del 19 marzo <strong>2013</strong>, ha esaminato il complesso delle proposte, valutando<br />
il grado di attuazione delle misure di contenimento della spesa, per ciascuno dei soggetti interessati dal dettato normativo,<br />
come di seguito riportato:<br />
- Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto (ARPAV);<br />
- Agenzia <strong>Veneta</strong> per i Pagamenti in Agricoltura (AVEPA);<br />
- Aziende Territoriali per l’Edilizia Residenziale (ATER);<br />
- Consorzi di Bonifica;<br />
- Istituto Regionale Ville Venete (IRVV);<br />
- Veneto Agricoltura;<br />
- Veneto Lavoro;<br />
- Aziende Regionali per il Diritto allo studio universitario (ESU) di Padova, Venezia e Verona;<br />
- Ente Parco Fiume Sile;<br />
- Ente Parco Colli Euganei;<br />
- Ente Parco <strong>Del</strong>ta del Po;<br />
- Parco Naturale della Lessinia;<br />
- Parco Dolomiti d’Ampezzo.<br />
In particolare, con riferimento alle proposte pervenute, si è appurato che taluni soggetti tra quelli interessati dalla normativa<br />
in questione, non sono assoggettabili alla riduzione, in alcuni casi perché esclusi sulla base dell’attività posta in essere, in altri casi<br />
perché nel periodo di tempo preso in considerazione (anni dal 20<strong>09</strong> a 2012) le riduzioni di oneri finanziari già subite sono ampiamente<br />
sufficienti ad assicurare il rispetto della normativa anche per il <strong>2013</strong>, in un caso, infine, si è rilevato che il soggetto non ha<br />
ricevuto negli anni scorsi alcun trasferimento finanziario riconducibile alla tipologia di onere finanziario, così come definita dalla<br />
D.G.R. n. 418/<strong>2013</strong>.<br />
Più precisamente, con riferimento all’Istituto Regionale Ville Venete, trattandosi di un ente strumentale che ha come “mission”<br />
la gestione di servizi qualificabili come “servizi culturali”, non risulta operante la riduzione degli oneri finanziari, trattandosi di una<br />
tipologia di attività esclusa dalla normativa. Tuttavia, i dati forniti dall’I.R.V.V. hanno evidenziato dal 20<strong>09</strong> al 2012 una riduzione<br />
degli oneri di molto superiore a quella normativamente prevista.<br />
Con riferimento ai Consorzi di Bonifica, è già stata operata dal 20<strong>09</strong> al 2012 una netta riduzione nei trasferimenti da parte dell’Amministrazione<br />
Regionale, tanto da ritenere che i termini siano tranquillamente rispettati e, quindi, non si richiede per questa<br />
tipologia di soggetti che sia necessaria la fissazione di un limite di spesa per il <strong>2013</strong>, essendo sufficiente, per rispettare i limiti imposti<br />
dai dettati normativi, che gli stessi ricevano per il <strong>2013</strong> una quantità di risorse in linea con quanto erogato nel 2012.<br />
Infine, le Aziende Territoriali per l’Edilizia Residenziale, non hanno ricevuto negli anni scorsi alcun trasferimento finanziario<br />
riconducibile alla tipologia di onere finanziario, così come definita dalla D.G.R. n. 418/<strong>2013</strong>, pertanto, nei loro confronti, non può<br />
essere operata la riduzione.<br />
Per tutti gli alti enti, aziende ed Agenzie Regionali interessati dall’attività di ricognizione, pur avendo registrato un progressivo<br />
contenimento della spesa, che nel periodo considerato si attesta in alcuni casi già al di sopra del 20%, si ritiene di individuare, in<br />
fase di prima applicazione di quanto disposto dall’art. 20 della L.R. 47/2012, nell’attesa che la Conferenza Unificata raggiunga l’intesa<br />
per definire in modo condiviso i soggetti interessati, i criteri e la tempistica per l’attuazione dell’articolo 9 del D.L. 95/2012, le<br />
modalità di erogazione delle risorse finanziarie attribuibili nel <strong>2013</strong> atte ad assicurare il rispetto del dettato normativo.<br />
Si propone pertanto di demandare a ciascun Segretario d’Area a cui fanno rifermento le strutture regionali cui compete la vigilanza<br />
sugli enti, aziende e agenzie regionali interessati dalla riduzione degli oneri finanziari, la quantificazione dell’ammontare<br />
massimo delle risorse erogabili nel corso del <strong>2013</strong>, sulla base di quanto previsto dalla D.G.R. 418/<strong>2013</strong>, operando anche eventuali<br />
compensazioni tra le risorse attribuibili ai diversi soggetti, purché nel complesso sia rispettata la riduzione di almeno il 20% rispetto<br />
al periodo 20<strong>09</strong>/2012.<br />
Al fine di assicurare il rispetto dei limiti di spesa per il <strong>2013</strong> si propone di stabilire che, dall’esercizio finanziario in corso, tutti<br />
gli atti che prevedono un impegno di spesa a favore dei soggetti sopra individuati, siano vistati dai rispettivi Segretari d’area. Sarà<br />
poi cura di ciascun Segretario d’area interessato trasmettere semestralmente alla Direzione Enti Locali, Persone Giuridiche e Controllo<br />
Atti, con cadenza 30 giugno e 31 dicembre, un monitoraggio della situazione aggiornata circa gli impegni assunti nel corso<br />
dell’esercizio a favore di ciascun soggetto interessato dalla norma di contenimento.<br />
Gli esiti del suddetto monitoraggio confluiranno in una informativa alla Giunta Regionale, predisposta a cura della Direzione<br />
Enti Locali, Persone Giuridiche e Controllo Atti entro tre mesi dal ricevimento delle informazioni da parte dei Segretari d’area,<br />
circa lo stato di attuazione di quanto disposto dalla presente deliberazione<br />
Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
Udito il relatore, il quale dà atto che la Struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in<br />
ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;<br />
Visto il D.L. n. 174/2012 “Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali, nonché ulteriori<br />
disposizioni in favore delle zone terremotate nel maggio 2012” convertito con modificazioni dalla L. n. 213/2012.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 107<br />
Visto l’art. 9 del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95 convertito con legge n. 135/2012.<br />
Vista la Legge Regionale del 21 dicembre 2012, n. 47.<br />
Vista la nota della Segreteria Generale della Programmazione del 16 gennaio <strong>2013</strong>, n. 21692.<br />
Viste le <strong>Del</strong>iberazioni di Giunta Regionale n. 55 del 21 gennaio <strong>2013</strong>, n. 323 del 19 marzo <strong>2013</strong> e n. 418 del 10 aprile <strong>2013</strong>.<br />
delibera<br />
1. di approvare le premesse quale parte integrante del presente provvedimento;<br />
2. di demandare a ciascun Segretario d’Area a cui fanno riferimento le strutture regionali cui compete la vigilanza sugli enti,<br />
aziende e agenzie regionali interessati dalla riduzione degli oneri finanziari, la quantificazione dell’ammontare massimo delle risorse<br />
erogabili nel corso del <strong>2013</strong>, sulla base di quanto previsto dalla D.G.R. 418/<strong>2013</strong>, operando anche eventuali compensazioni<br />
tra le risorse attribuibili ai diversi soggetti, purché nel complesso sia rispettata la riduzione di almeno il 20% rispetto al periodo<br />
20<strong>09</strong>/2012;<br />
3. di stabilire che, a partire dall’esercizio finanziario in corso, tutti gli atti che prevedono un impegno di spesa a favore dei<br />
soggetti sopra individuati, siano vistati dai Segretari d’Area di cui al punto 2;<br />
4. di incaricare ciascun Segretario d’area interessato alla trasmissione semestrale alla Direzione Enti Locali, Persone Giuridiche<br />
e Controllo Atti, con cadenza 30 giugno e 31 dicembre, di un monitoraggio della situazione aggiornata circa gli impegni assunti<br />
nel corso dell’esercizio a favore di ciascun soggetto interessato dalla norma di contenimento;<br />
5. di incaricare la Direzione Enti Locali, Persone Giuridiche e Controllo Atti a predisporre, entro tre mesi dal ricevimento<br />
delle informazioni da parte dei Segretari d’area, un’informativa da sottoporre alla Giunta Regionale circa lo stato di attuazione di<br />
quanto disposto dalla presente deliberazione ;<br />
6. di dare atto che la presente deliberazione, che non comporta spesa a carico del bilancio regionale, assume efficacia dalla<br />
comunicazione ai Segretari d’Area;<br />
7. di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.
108<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 948 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Autorizzazione all’Azienda Ulss 12 Veneziana alla sottoscrizione dell’accordo il cui preliminare è stato sottoscritto, in<br />
data 6 febbraio <strong>2013</strong>, dall’Azienda Ulss medesima e dalla Casa di Cura privata accreditata “Policlinico San Marco” - DGR<br />
n. 12 del 9 gennaio <strong>2013</strong>.<br />
[Sanità e igiene pubblica]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Si autorizza l’Azienda Ulss 12 Veneziana a sottoscrivere l’accordo preliminare, sottoscritto, in data 6 febbraio <strong>2013</strong>, dall’Azienda<br />
Ulss medesima e dalla Casa di Cura privata accreditata “Policlinico San Marco” di cui alla DGR n. 12 del 9 gennaio <strong>2013</strong><br />
L’Assessore, Luca Coletto, riferisce quanto segue.<br />
In data 5 dicembre 2011 gli uffici afferenti alla Segreteria regionale per la Sanità, l’ARSS Veneto e le Associazioni di categoria<br />
maggiormente rappresentative dei soggetti erogatori privati accreditati hanno sottoscritto una ipotesi di accordo per la “definizione<br />
transattiva della fatturazione per interessi relativi al periodo ante 31.XII.2011 e definizione delle modalità a regime per la regolazione<br />
delle competenze economiche e programmatorie” - documento agli atti della Direzione Attuazione Programmazione Sanitaria.<br />
A tale ipotesi di accordo, in data 12 dicembre 2011, hanno aderito i delegati di numerose strutture associate ad AIOP, ARIS e dei<br />
Centri ed Istituti ex art. 26 l. 833/78.<br />
In merito alle motivazioni che hanno spinto l’Amministrazione regionale a verificare l’interesse dei privati circa la percorribilità<br />
di una opzione transattiva, giova sottolineare come una simile iniziativa possa consentire, tra le altre, di garantire l’uniformità di<br />
trattamento verso gli erogatori aderenti all’intesa transattiva attraverso la quale, l’Amministrazione regionale intende conseguire,<br />
indirettamente, anche la deflazione del rilevante contenzioso per la corresponsione di asseriti interessi di ritardato pagamento di<br />
fatture emesse nei confronti delle Aziende Ulss per le prestazioni sanitarie fornite dagli erogatori privati.<br />
Successivamente alla preintesa di cui sopra, con DGR n. 992 del 5 giugno 2012, la Giunta ha ritenuto di incaricare la Segreteria<br />
regionale per la Sanità di procedere - auditi i soggetti economici coinvolti - alla stesura di un atto di indirizzo per la stesura di un<br />
accordo teso alla definizione transattiva delle richieste di pagamento degli interessi moratori relativi al periodo ante 31.12.2011, da<br />
sottoporre all’approvazione della Giunta Regionale medesima.<br />
Conseguentemente, con DGR n. 12 del 9 gennaio <strong>2013</strong>, la Giunta Regionale ha approvato l’atto di indirizzo per la stesura, tra<br />
l’Azienda Ulss e il singolo erogatore privato accreditato, dell’accordo in parola. In tale atto di indirizzo viene prevista:<br />
- la rinuncia alla pretesa degli interessi moratori per il periodo ante 31.12.2011 da parte delle strutture che aderiranno all’iniziativa;<br />
- la remunerazione delle prestazioni di ricovero erogate a favore di assistiti di altre regioni (esclusa la specialità di psichiatria già<br />
regolamentata con DGR n. 832/2012)), a far data dal 1.1.2012 e fino a diversa pattuizione, utilizzando tariffe e modalità vigenti<br />
nel Veneto nell’anno di riferimento, fino a concorrenza dell’importo fatturato relativo all’anno 2010; oltre tale tetto, viene previsto<br />
che tali prestazioni vengano remunerate sulla base della Tariffa Unica Convenzionale (TUC) vigente nell’anno di riferimento.<br />
La DGR n. 12/<strong>2013</strong> dispone, inoltre, che il testo dell’accordo quadro - ferma ogni discrezionalità ed autonomia in capo alle<br />
singole Direzioni aziendali del SSR nel trasfondere i contenuti in singole pattuizioni - venga riservato alle strutture associate AIOP<br />
e ARIS e sul presupposto che la sottoscrizione della singola intesa abbia carattere “tombale” quanto agli interessi moratori riferiti<br />
al periodo considerato.<br />
In attuazione a quanto previsto dalla citata deliberazione l’Azienda Ulss 12 Veneziana e la Casa di Cura privata accreditata<br />
“Policlinico San Marco” hanno sottoscritto, in data 6 febbraio <strong>2013</strong>, un accordo preliminare, trasmesso agli uffici della Segreteria<br />
Regionale per la Sanità in data 11 febbraio <strong>2013</strong> con nota prot. 9962 (documento agli atti della Direzione Attuazione Programmazione<br />
Sanitaria).<br />
In sintesi l’accordo preliminare prevede, da un lato la rinuncia da parte della Casa di Cura agli interessi moratori già addebitati<br />
all’Azienda Ulss per l’attività erogata fino a tutto l’anno 2010, per un importo complessivo di euro 8.425.236,36, la rinuncia da parte<br />
di entrambi i soggetti alla causa RG 1483/2011 pendente davanti al Tribunale di Venezia e l’applicazione della modalità di tariffazione<br />
delle prestazioni di ricovero erogate a favore di assistiti di altra regioni così come indicato nella DGR n. 12/<strong>2013</strong>.<br />
L’accordo preliminare prevede, altresì, l’attivazione di n. 25 posti letto di hospice da remunerare secondo la tariffa regionale<br />
prevista dalla DGR n. 2621 del 18 dicembre 2012 e pari ad euro 210 giornalieri, che è oggetto di valutazione da parte della Giunta<br />
Regionale con separato provvedimento.<br />
Considerato, quindi, che l’accordo preliminare sottoscritto, in data 6 febbraio <strong>2013</strong>, dall’Azienda Ulss 12 Veneziana e dalla<br />
Casa di Cura privata accreditata “Policlinico San Marco”, di cui all’allegato A parte integrante del presente provvedimento, risulta<br />
coerente con quanto indicato e con le finalità di cui alla DGR n. 12/<strong>2013</strong>, si propone di autorizzare l’Azienda Ulss 12 Veneziana<br />
alla sottoscrizione dell’accordo.<br />
Inoltre, in conformità con le osservazioni formulate dall’Avvocatura Regionale con nota prot. 127848 del 25 marzo <strong>2013</strong>, considerato<br />
che la Regione Veneto è stata chiamata in causa dall’Azienda Ulss 12 nel giudizio pendente innanzi al Tribunale di Venezia (RG<br />
1483/2011), si autorizza il Presidente della Giunta Regionale ad accettare la rinuncia delle parti costituite nel precitato giudizio.<br />
Si dà atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale.<br />
Il Relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />
La Giunta regionale
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 1<strong>09</strong><br />
Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale dà<br />
atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />
vigente legislazione regionale e statale;<br />
Vista la DGR n. 992 del 5 giugno 2012;<br />
Vista la DGR n. 12 del 9 gennaio <strong>2013</strong>;<br />
delibera<br />
1. di autorizzare, per le motivazioni espresse in premessa, l’Azienda Ulss 12 Veneziana alla sottoscrizione dell’accordo il cui<br />
preliminare, di cui all’allegato A parte integrante del presente provvedimento, è già stato sottoscritto, in data 6 febbraio <strong>2013</strong>, dall’Azienda<br />
Ulss medesima e dalla Casa di Cura privata accreditata “Policlinico San Marco”;<br />
2. conseguentemente a quanto disposto al punto 1., il Presidente della Giunta Regionale è autorizzato ad accettare la rinuncia<br />
delle parti costituite nel giudizio pendente innanzi al Tribunale di Venezia (RG 1483/2011);<br />
3. approvare le disposizioni e i principi contenuti in premessa, non richiamati espressamente nel presente dispositivo;<br />
4. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />
5. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.
110<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 111
112<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 113
114<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 115
116<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 949 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Casa di Cura privata accreditata “Policlinico San Marco”: attivazione di n. 25 posti letto di hospice. Parziale modifica<br />
della DGR n. 2339 del 29 dicembre 2011<br />
[Sanità e igiene pubblica]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Si propone l’attivazione di n. 25 posti letto di hospice presso la Casa di Cura privata accreditata “Policlinico San Marco” afferente<br />
all’Azienda Ulss 12 Veneziana, modificando in tal senso quanto previsto dalla DGR n. 2339 del 29 dicembre 2011<br />
L’Assessore, Luca Coletto, riferisce quanto segue.<br />
Con DGR n. 12 del 9 gennaio <strong>2013</strong>, la Giunta Regionale ha approvato l’atto di indirizzo per la stesura, tra l’Azienda Ulss e il<br />
singolo erogatore privato accreditato, di un accordo teso alla definizione transattiva delle richieste di pagamento degli interessi<br />
moratori relativi al periodo ante 31.12.2011.<br />
In tale atto di indirizzo viene prevista:<br />
- la rinuncia alla pretesa degli interessi moratori per il periodo ante 31.12.2011 da parte delle strutture che aderiranno all’iniziativa;<br />
- la remunerazione delle prestazioni di ricovero erogate a favore di assistiti di altre regioni (esclusa la specialità di psichiatria già<br />
regolamentata con DGR n. 832/2012)), a far data dal 1.1.2012 e fino a diversa pattuizione, utilizzando tariffe e modalità vigenti<br />
nel Veneto nell’anno di riferimento, fino a concorrenza dell’importo fatturato relativo all’anno 2010; oltre tale tetto, viene previsto<br />
che tali prestazioni vengano remunerate sulla base della Tariffa Unica Convenzionale (TUC) vigente nell’anno di riferimento.<br />
La DGR n. 12/<strong>2013</strong> dispone, inoltre, che il testo dell’accordo quadro - ferma ogni discrezionalità ed autonomia in capo alle<br />
singole Direzioni aziendali del SSR nel trasfondere i contenuti in singole pattuizioni - venga riservato alle strutture associate AIOP<br />
e ARIS e sul presupposto che la sottoscrizione della singola intesa abbia carattere “tombale” quanto agli interessi moratori riferiti<br />
al periodo considerato.<br />
In attuazione a quanto previsto dalla citata deliberazione l’Azienda Ulss 12 Veneziana e la Casa di Cura privata accreditata<br />
“Policlinico San Marco” hanno sottoscritto, in data 6 febbraio <strong>2013</strong>, un accordo preliminare, trasmesso agli uffici della Segreteria<br />
Regionale per la Sanità in data 11 febbraio <strong>2013</strong> con nota prot. 9962 (documento agli atti della Direzione Attuazione Programmazione<br />
Sanitaria).<br />
In sintesi l’accordo preliminare prevede, la rinuncia da parte della Casa di Cura agli interessi moratori già addebitati all’Azienda<br />
Ulss per l’attività erogata fino a tutto l’anno 2010, per un importo complessivo di euro 8.425.236,36, la rinuncia da parte di entrambi<br />
i soggetti alla causa RG 1483/2011 pendente davanti al Tribunale di Venezia, l’applicazione della modalità di tariffazione delle prestazioni<br />
di ricovero erogate a favore di assistiti di altra regioni così come indicato nella DGR n. 12/<strong>2013</strong>. Tali proposte sono oggetto<br />
di valutazione da parte della Giunta Regionale con separato provvedimento.<br />
L’accordo preliminare prevede, altresì, l’attivazione di n. 25 posti letto di hospice da remunerare secondo la tariffa regionale<br />
prevista dalla DGR n. 2621 del 18 dicembre 2012 e pari ad euro 210 giornalieri.<br />
Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto si deve sottolineare che a favore della Casa di cura privata “Policlinico San Marco”<br />
è stato rilasciato, con DGR n. 3435 del 30 dicembre 2010, in conformità alla vigente programmazione sanitaria, l’accreditamento<br />
istituzionale per le funzioni indicate nell’atto medesimo, ivi comprese le funzioni di hospice ospedaliero con n. 25 posti letto.<br />
Inoltre, con DGR n. 2339 del 29 dicembre 2011, la Giunta Regionale ha proceduto alla ricognizione e modulazione dell’offerta<br />
di posti di letto di Hospice all’interno del territorio dell’Azienda Ulss 12. Tale atto prevede un numero complessivo di 41 posti letto<br />
di hospice così ripartiti:<br />
n. 15 presso la Casa di cura “Policlinico San Marco”<br />
n. 8 presso la struttura “Fatebenefratelli”<br />
n. 8 presso il Centro Nazareth<br />
n. 10 presso Villa Elena - Opera S M Carità<br />
Considerato ora che i n. 10 posti letto previsti presso Villa Elena non risultano essere stati attivati, ne consegue che l’attivazione<br />
di n. 25 posti letto di hospice presso la Casa di Cura “Policlinico San Marco”, così come prevista dal precitato accordo preliminare,<br />
risulta coerente con la programmazione regionale e rispondente alle esigenze di assistenza rilevata sul territorio.<br />
Si propone, pertanto, di stabilire il contenuto dell’offerta di Hospice, nell’ambito della programmazione regionale dell’Azienda<br />
Ulss 12, secondo il quadro sotto indicato, modificando in tal senso, per la parte di interesse, la DGR n. 2339/2011:<br />
Hospice intraospedaliero: n. 25 posti letto Casa di Cura“Policlinico San Marco”<br />
Hospice extraospedaliero: n. 8 posti letto O.C. “Fatebenefratelli” e n. 8 posti letto Centro Nazareth.<br />
Si propone, infine, di autorizzare l’Azienda Ulss 12, per gli anni <strong>2013</strong> e 2014, all’utilizzo extrabudget, per la remunerazione<br />
dell’attività di hospice erogata dalla Casa di cura “Policlinico San Marco”, di un importo massimo annuo pari ad euro 2.100.000,00<br />
(duemilionicentomila/00).<br />
Si dà atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale.<br />
Il Relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale dà
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 117<br />
atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />
vigente legislazione regionale e statale;<br />
Vista la DGR n. 3435 del 30 dicembre 2010;<br />
Vista la DGR n. 2339 del 29 dicembre 2011;<br />
Vista la DGR n. 992 del 5 giugno 2012;<br />
Vista la DGR n. 12 del 9 gennaio <strong>2013</strong>;<br />
delibera<br />
1. di attivare presso la Casa di Cura privata accreditata “Policlinico San Marco”, per le motivazioni espresse in premessa, n.<br />
25 posti letto di hospice;<br />
2. di stabilire il contenuto dell’offerta di Hospice, nell’ambito della programmazione regionale dell’Azienda Ulss 12, secondo<br />
il quadro sotto indicato, modificando in tal senso, per la parte di interesse, la DGR n. 2339/2011:<br />
Hospice intraospedaliero: n. 25 posti letto Casa di Cura“Policlinico San Marco”<br />
Hospice extraospedaliero: n. 8 posti letto O.C. “Fatebenefratelli” e n. 8 posti letto Centro Nazareth;<br />
3. di autorizzare l’Azienda Ulss 12, per gli anni <strong>2013</strong> e 2014, all’utilizzo extrabudget, per la remunerazione dell’attività di<br />
hospice erogata dalla Casa di cura “Policlinico San Marco”, di un importo massimo annuo pari ad euro 2.100.000,00 (duemilionicentomila/00);<br />
4. di approvare le disposizioni e i principi contenuti in premessa, non richiamati espressamente nel presente dispositivo;<br />
5. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />
6. di incaricare la Direzione regionale Attuazione Programmazione Sanitaria dell’esecuzione del presente atto;<br />
7. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.
118<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 950 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
D.G.R. n. 2332 del 29.12.2011 “Accordo tra il Governo, le Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano sulla proposta<br />
del Ministro della Salute di ripartizione delle risorse destinate al finanziamento del progetto ridenominato “Ospedale-<br />
Territorio senza dolore” di cui all’articolo 6, comma 1, della legge 15 marzo 2010, n. 38 (Rep. Atti n. 188/CSR del 28.10.2010).<br />
Progetto sperimentale “Ospedale-Territorio senza dolore”. Approvazione modalità di attuazione e impegno di spesa.<br />
[Sanità e igiene pubblica]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Approvazione modalità di attuazione del Progetto sperimentale “Ospedale-Territorio senza dolore” e impegno della somma<br />
erogata dal Ministero della Salute per il progetto.<br />
L’Assessore, Luca Coletto, riferisce quanto segue.<br />
Con Accordo tra il Ministro della Sanità, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 24 maggio 2001 (Rep. atti<br />
1260 del 24.05.2001) sono state approvate le “Linee guida per la realizzazione dell’“Ospedale senza dolore” con la finalità specifica<br />
di migliorare i processi assistenziali identificando adeguate misure volte a contrastare il dolore, indipendentemente dal tipo di<br />
dolore rilevato, dalle cause e dal contesto di cura.<br />
La successiva Legge n. 38 del 15 marzo 2010 ha dettato disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia<br />
del dolore da parte del malato nel rispetto della dignità e dell’autonomia della persona umana, l’equità nell’accesso all’assistenza e<br />
la qualità delle cure e la loro appropriatezza. La legge ha sancito definitivamente il diritto del cittadino ad accedere alla terapia del<br />
dolore nell’ambito dei livelli essenziali di assistenza, rafforzando quanto stabilito dal sopracitato accordo e superando le criticità<br />
del progetto “Ospedale senza dolore” attraverso l’istituzione di un nuovo modello definito “Ospedale-Territorio senza dolore” con<br />
l’obiettivo di promuovere, ulteriormente, l’integrazione fra ospedale e territorio.<br />
L’articolo 6 della citata legge ha messo a disposizione nel biennio 2010-2011 complessivamente la somma di € 2.450.000,00.=<br />
di cui € 1.450.000,00.= per l’anno 2010 ed € 1.000.000,00.= per l’anno 2011, da suddividere per ciascuna Regione per il finanziamento<br />
del progetto ridenominato “Ospedale-Territorio senza dolore” da destinare ad iniziative, anche di carattere formativo e sperimentale,<br />
volte a sviluppare, nello specifico, il coordinamento delle azioni di cura del dolore favorendone l’integrazione a livello<br />
territoriale.<br />
Con atto Rep. n. 188/CSR, la Conferenza Stato - Regioni, nella seduta del 28.10.2010, ha sancito Accordo sulla proposta del<br />
Ministero della Salute di ripartizione delle risorse destinate al finanziamento del progetto “Ospedale-Territorio senza dolore” di cui<br />
al richiamato articolo 6, che ha previsto per la Regione Veneto la quota di € 100.262,00.= per l’anno 2010 e la quota di € 70.735,00.=<br />
per l’anno 2011 per un totale complessivo di € 170.997,00.=.<br />
In attuazione di quanto previsto dal citato Accordo Stato-Regioni del 28.10.2010 la Regione Veneto, con deliberazione n. 2332<br />
del 29.12.2011, ha approvato il progetto sperimentale “Ospedale-Territorio senza dolore” nell’ambito del quale viene sottolineata la<br />
necessità di una crescita del coinvolgimento del territorio nella gestione clinica dei pazienti con conseguente governo dei passaggi<br />
fra Ospedale e Territorio che è stato inoltrato per l’approvazione al Ministero della Salute - Comitato permanente per la verifica<br />
dell’erogazione dei Livelli essenziali di Assistenza.<br />
Con bollette n. 19289 e n. 19290 del 19.10.2012 aventi ad oggetto “risorse statali per il finanziamento del progetto “Ospedale<br />
Territorio senza dolore” di cui all’art. 6, comma 1, della L. 15 marzo 2010, n. 38, quote anno 2010” e “risorse statali per il finanziamento<br />
del progetto “Ospedale Territorio senza dolore” di cui all’art. 6, comma 1, della L. 15 marzo 2010, n. 38, quote anno 2011”<br />
il Ministero della Salute ha provveduto all’erogazione statale rispettivamente delle somme di € 100.262,00.= per l’anno 2010 ed €<br />
70.735,00.= per l’anno 2011, disposte a favore della Regione del Veneto.<br />
A seguito dell’avvenuta riscossione in data 17.12.2012 degli importi suddetti con deliberazione n. 2316 del 20.11.2012 recante<br />
“Variazione al bilancio di previsione 2012 ai sensi dell’articolo 22 della L.R. 29.11.2001, n. 39. (provvedimento di variazione n. 74)/<br />
VINCOLATE”, è stata quindi apportata la necessaria variazione di bilancio e sono stati individuati il Capitolo di entrata 100636 ed<br />
il Capitolo di spesa 101805 denominato “Realizzazione del progetto “Ospedale-Territorio senza dolore” (Accordo Governo-Regioni<br />
Rep n. 188 del 28.10.2012)” - (Codice SIOPE 1.05.03 - Codice GESTIONALE 1538).<br />
Terminata questa fase è ora necessario provvedere alla realizzazione del progetto. Si propone, quindi, di affidare alla Azienda<br />
U.L.S.S. 4, già individuata con deliberazione n. 3577 del 30.12.2010 a supporto del Coordinamento regionale per le cure palliative<br />
per la realizzazione di attività di ricerca e collaborazione nell’ambito delle cure palliative e della terapia del dolore e responsabile<br />
della gestione dell’integrazione del flusso informativo sulle cure domiciliari con i flussi informativi delle cure palliative secondo<br />
quanto previsto dalla deliberazione n. 2372 del 29.12.2011, l’attuazione dell’approvato progetto “Ospedale-Territorio senza dolore”<br />
che avrà durata biennale a decorrere dalla data di adozione del presente provvedimento.<br />
A tal fine si propone di assegnare all’Azienda U.L.S.S. 4 il finanziamento statale ottenuto pari a complessivi € 170.997,00.=<br />
destinato all’attuazione del progetto “Ospedale-Territorio senza dolore” impegnando la predetta somma sul capitolo 101805 del<br />
Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario <strong>2013</strong> e pluriennale <strong>2013</strong>-2015 - L.R. 5 aprile <strong>2013</strong>, n. 4 - che presenta la necessaria<br />
disponibilità e che sarà liquidata con Decreto del Dirigente della Direzione Attuazione Programmazione Sanitaria con le seguenti<br />
modalità:<br />
• 60% previa presentazione da parte dell’Azienda U.L.S.S. n. 4 di un cronoprogramma delle fasi attuative del progetto e di un<br />
piano di utilizzo della somma assegnata;<br />
• 20% previa acquisizione della relazione intermedia al termine del primo anno di attività;<br />
• 20% alla conclusione del progetto previa presentazione, entro il 30 giugno 2015, della relazione conclusiva e della rendicontazione<br />
delle spese sostenute.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 119<br />
Si dà atto, infine, che, ai sensi di quanto previsto dalla deliberazione n. 2727 del 24.12.2012 recante “DGR 1102/2012: integrazioni<br />
alle linee guida regionali attuative del Titolo II del D.Lvo n. 118/2011” il capitolo 101805 rientra tra quelli di cui all’Allegato 2<br />
alla medesima delibera ed è alimentato da fondi statali a gestione sanitaria a valere sul conto di tesoreria unica intestata a “Regione<br />
Veneto Sanità” n. 306697 acceso presso la Tesoreria Provinciale Sezione di Venezia - Banca d’Italia.<br />
Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale dà<br />
atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />
vigente legislazione regionale e statale;<br />
• Visto l’Accordo tra il Ministro della Sanità, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 24 maggio 2001 sulle<br />
linee guida per la realizzazione dell’“Ospedale senza dolore” (Rep. atti 1260 del 24.05.2001);<br />
• Visto l’Accordo tra il Ministro della Sanità, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 28.10.2010 di ripartizione<br />
delle risorse destinate al finanziamento del progetto ridenominato “Ospedale-Territorio senza dolore” di cui all’art. 6, comma<br />
1, della L. 15 marzo 2010, n. 38 (Rep. atti 188 del 28.10.2010);<br />
• Vista la Legge 15 marzo 2010, n. 38 “Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore”;<br />
• Vista la L.R. 29.11.2001, n. 39 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione”<br />
• Vista la L.R. 5 aprile <strong>2013</strong>, n. 4 “Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario <strong>2013</strong> e pluriennale <strong>2013</strong>-2015”;<br />
• Vista la deliberazione n. 3577 del 30.12.2010;<br />
• Vista la deliberazione n. 2332 del 29.12.2011;<br />
• Vista la deliberazione n. 2372 del 29.12.2011<br />
• Vista la deliberazione n. 2316 del 20.11.2012;<br />
delibera<br />
1. di dare atto dell’avvenuta erogazione statale della somma destinata al finanziamento del progetto ridenominato “Ospedale-<br />
Territorio senza dolore”, art. 6 Legge 15 marzo 2010, n. 38, di cui all’Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di<br />
Trento e di Bolzano del 28.10.2010 (Rep. Atti n. 188/CSR) pari a complessivi € 170.997,00.= e della conseguente variazione al Bilancio<br />
regionale di previsione 2012 apportata con deliberazione n. 2316 del 20.11.2012 recante “Variazione al bilancio di previsione<br />
2012 ai sensi dell’articolo 22 della L.R. 29.11.2001, n. 39. (provvedimento di variazione n. 74)/VINCOLATE;<br />
2. di dare atto che l’erogazione statale di cui al precedente punto 1., pari a complessivi € 170.997,00.=, è stata disposta a favore<br />
della Regione del Veneto da parte del Ministero della Salute a seguito dell’approvazione del progetto sperimentale “Ospedale-Territorio<br />
senza dolore” di cui alla deliberazione n. 2332 del 29.12.2011;<br />
3. di affidare all’Azienda U.L.S.S. n. 4, sulla base delle considerazioni espresse in premessa, la realizzazione del progetto che<br />
avrà durata biennale a decorrere dalla data di adozione del presente provvedimento;<br />
4. di assegnare all’Azienda U.L.S.S. n. 4 il finanziamento statale di cui al punto 2. destinato alla realizzazione di tutte le attività<br />
per il raggiungimento degli obiettivi indicati nel progetto “Ospedale-Territorio senza dolore” di cui alla deliberazione n. 2332<br />
del 29.12.2011;<br />
5. di impegnare la somma corrispondente al finanziamento statale ottenuto per il progetto “Ospedale-Territorio senza dolore” di<br />
cui alla succitata deliberazione n. 2332 del 29.12.2011, pari a € 170.997,00.= (centosettantamilanovecentonovantasette/00), sul capitolo<br />
101805 “Realizzazione del progetto “Ospedale-Territorio sensa dolore” (Accordo Governo-Regione Rep. N. 188-28/10/2012)” del<br />
Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario <strong>2013</strong> e pluriennale <strong>2013</strong>-2015 - L.R. 5 aprile <strong>2013</strong>, n. 4 - che presenta la necessaria<br />
disponibilità e che sarà liquidato con Decreto del Dirigente della Direzione Attuazione Programmazione Sanitaria con le seguenti<br />
modalità:<br />
• 60% previa presentazione da parte dell’Azienda U.L.S.S. n. 4 di un cronoprogramma delle fasi attuative del progetto e di un<br />
piano di utilizzo della somma assegnata;<br />
• 20% previa acquisizione della relazione intermedia al termine del primo anno di attività;<br />
• 20% alla conclusione del progetto previa presentazione - entro il 30 giugno 2015 - della relazione conclusiva e della rendicontazione<br />
delle spese sostenute;<br />
6. di dare atto che la spesa di cui si dispone l’impegno non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R.<br />
1/2011;<br />
7. di dare atto, che, ai sensi di quanto previsto dalla deliberazione n. 2727 del 24.12.2012 avente ad oggetto “DGR 1102/2012:<br />
integrazioni alle linee guida regionali attuative del Titolo II del D.Lvo n. 118/2011” il capitolo 101805 rientra tra quelli di cui all’Allegato<br />
2 alla medesima delibera ed è alimentato da fondi statali a gestione sanitaria a valere sul conto di tesoreria unica intestata a<br />
“Regione Veneto Sanità” n. 306697 acceso presso la Tesoreria Provinciale Sezione di Venezia - Banca d’Italia.<br />
8. di dare atto che la Direzione Attuazione Programmazione Sanitaria è incaricata dell’esecuzione del presente atto.<br />
9. di disporre la pubblicazione della presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.
120<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 952 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Nuova disciplina di riordino della rete regionale delle Commissioni Terapeutiche preposte al controllo dell’appropriatezza<br />
prescrittiva, al governo della spesa farmaceutica e alla definizione dei Prontuari Terapeutici Aziendali (PTA).<br />
Abrogazione DGR n. 1024/1976 e s.m.i.<br />
[Sanità e igiene pubblica]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Con la presente deliberazione si ridisegnano le funzioni delle Commissioni competenti in materia farmaceutica al fine di contemperare<br />
le esigenze regionali, di uniformità gestionale delle problematiche sanitarie, con quelle locali di mantenimento delle<br />
specificità terapeutiche acquisite. Si provvede inoltre alla nomina della nuova Commissione Tecnica Regionale Farmaci e a dare<br />
indicazioni sulla costituzione delle nuove Commissioni Terapeutiche Aziendali.<br />
L’Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.<br />
La necessità di un intervento regionale nella gestione della materia farmaceutica ha per la prima volta trovato riconoscimento,<br />
in Veneto, nella DGR n. 1024 del 23.3.1976. Scopo di detto provvedimento fu quello di individuare nella Regione, ed in particolare<br />
nella Commissione Tecnico-Scientifica Regionale (CTR) ad hoc costituita, un soggetto qualificato in grado di realizzare un Prontuario<br />
Terapeutico Regionale (PTORV) ovvero un elenco di farmaci di comprovata attività terapeutica, con l’intento di razionalizzare<br />
l’uso dei farmaci in ambito ospedaliero, migliorare la qualità delle cure e perseguire, nel contempo, una riduzione della spesa.<br />
L’iniziale carattere “non vincolante” delle indicazioni assunte dalla Commissione Regionale venne rivisto nel momento in cui<br />
si prese atto che i Prontuari Terapeutici Ospedalieri (PTO) utilizzati dalle Aziende ULSS e Ospedaliere si discostavano di molto<br />
dalle decisioni regionali. Con DGR n. 4690 del 22.10.1996, pertanto, la Giunta Regionale deliberava di trasformare il PTORV da<br />
strumento “di indirizzo” a strumento “vincolante” per le Aziende ULSS e Ospedaliere, al fine di uniformare il comportamento<br />
delle singole Commissioni Terapeutiche Ospedaliere (CTO). Con il termine” vincolante ”si intende che le singole ASL/AO/IRCCS<br />
non possono inserire nei propri prontuari locali/di Area Vasta medicinali non ancora inseriti nel PTORV. Resta salvo, però, che<br />
l’ASL/AO/IRCCS può acquistare, qualora lo ritenga indispensabile e insostituibile, un farmaco non inserito in PTORV e/o nel PTO<br />
locale su richiesta del clinico per specifici pazienti mediante compilazione di apposita modulistica.<br />
La Giunta Regionale aveva, inoltre, previsto che gli aggiornamenti approvati dalla CTR venissero resi noti dopo ogni singola<br />
seduta alle Aziende Sanitarie Locali e Ospedaliere della Regione per l’adozione dei provvedimenti di competenza.<br />
Considerate le normative introdotte negli anni dal Ministero della Salute, prima, e dall’AIFA, poi, in merito alla classificazione<br />
dei farmaci ai fini della fornitura e l’indizione di una gara unica regionale per l’acquisto dei farmaci ad uso ospedaliero, il PTORV<br />
venne rivisto con DGR n. 3982 del 12.12.2006 al fine di renderlo strumento di facile consultazione anche da parte dei medici e dei<br />
farmacisti ospedalieri.<br />
In seguito, l’ulteriore revisione delle competenze della CTR e del suo Regolamento è stata introdotta dalla DGR n. 2517 del 4.8.20<strong>09</strong>,<br />
in virtù anche della DGR n. 2187 del 8.8.2008 istitutiva del Programma per la Ricerca, l’Innovazione e l’HTA (PRIHTA).<br />
Gli interventi legislativi in materia di spesa sanitaria operati in questi ultimi anni da AIFA e dal legislatore nazionale impongono<br />
ora di rivedere nuovamente il ruolo della Commissione Tecnica Regionale, in rapporto anche alle CT locali, al fine di adottare nuove<br />
strategie finalizzate ad un utilizzo più razionale delle risorse disponibili per il raggiungimento di elevati livelli di appropriatezza e<br />
per il controllo della spesa sanitaria.<br />
Dall’analisi dell’andamento della spesa farmaceutica complessiva (territoriale + ospedaliera) della Regione Veneto per l’anno<br />
2012 - stimata pari a circa 1.305 milioni di euro, in decremento del -3,3% rispetto al 2011 - è emerso chiaramente che, a fronte di<br />
un trend in diminuzione della spesa farmaceutica erogata attraverso le farmacie convenzionate (-9%) anche grazie al crescente<br />
impatto dei farmaci equivalenti, e di una spesa per l’assistenza farmaceutica ospedaliera sostanzialmente stabile (+ 0,2%), un aumento<br />
significativo (circa il 6%) è generato dalla spesa sostenuta per l’acquisto di farmaci di fascia A erogati attraverso le strutture<br />
sanitarie pubbliche (in distribuzione diretta) o attraverso le farmacie convenzionate (in distribuzione per conto) che consentono il<br />
trattamento di gravi patologie dopo la dimissione del paziente da ricovero o dopo visita specialistica ambulatoriale.<br />
Nel 2012, il 49% della spesa farmaceutica complessiva regionale (territoriale + ospedaliera) è stata erogata dalle farmacie convenzionate<br />
mentre il 51% è rappresentata dall’ammontare sostenuto all’interno degli ospedali o prescritto ed erogato dagli stessi<br />
ospedali per cure domiciliari destinate anche ad aree terapeutiche che hanno recentemente visto l’introduzione in commercio di farmaci<br />
innovativi e ad alto costo, tra cui terapie per pazienti oncologici, pazienti affetti da HIV, da artrite reumatoide o da emofilia.<br />
La Regione del Veneto in questi ultimi anni, quindi, ha posto in essere diversi strumenti per il controllo della spesa farmaceutica<br />
ospedaliera e territoriale, sia nella fase di acquisto (per mezzo di gare regionali e locali come previsto dalle DGR n. 4206/2008 e<br />
DGR n. 2492/2010), sia in quella successiva individuando, anche per il tramite della CTR, obiettivi di appropriatezza prescrittiva<br />
e predisponendo documenti finalizzati a promuovere l’utilizzo di farmaci a brevetto scaduto; da ultimo, inoltre, ha potenziato e<br />
uniformato a livello regionale la modalità di distribuzione dei medicinali (distribuzione per conto-DPC) con l’approvazione della<br />
recente DGR n. 2849 del 28.12.2012.<br />
In un contesto così trasversale che sempre più coinvolge professionisti che operano in ambiti diversi, è necessario quindi uniformare<br />
i comportamenti (prescrittivi e di presa in carico e di assistenza del paziente durante tutto il percorso di cura) ed implementare<br />
sistemi che migliorino la comunicazione tra i vari operatori del SSN, nel rispetto dei reciproci ruoli e competenze.<br />
Un primo passo in questa direzione era stato mosso già dal decreto del Dirigente piani e programmi socio-sanitari n. 141 del 30<br />
settembre 20<strong>09</strong>, con il quale la Regione ha iniziato a dotarsi di provvedimenti volti a standardizzare la modulistica per la dimissione<br />
da ricovero o dopo visita specialistica e per la distribuzione diretta.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 121<br />
In questa direzione si è orientata anche la L.R. veneta n. 23 del 29.6.2012, “Norme in materia di programmazione socio sanitaria<br />
e approvazione del piano socio-sanitario regionale 2012-2016”, nonché la CTR allorquando, nel corso del 2012, ha attivato numerosi<br />
gruppi di lavoro orientati alla definizione di Linee Guida e Percorsi Diagnostico-Terapeutici su differenti aree terapeutiche di ambito<br />
ospedaliero e territoriale (ossigenoterapia, melanoma, epatite-C, biologici, emofilia, HIV), superando quindi la logica focalizzata<br />
esclusivamente ai farmaci ospedalieri, secondo cui era stato costituito il Prontuario Terapeutico Ospedaliero Regionale.<br />
La direzione così tracciata è stata quella che da ultimo ci impone anche il Legislatore nazionale a seguito dell’adozione del<br />
D.L. 13 settembre 2012, n. 158 convertito con modificazioni in Legge 8 novembre 2012, n. 189 (c.d. Decreto Balduzzi) e del D.L.<br />
18 ottobre 2012, n. 179 convertito con la legge 17 dicembre 2012, n. 221 (c.d. Decreto Sviluppo).<br />
L’art. 10 del Decreto Balduzzi impone alle Regioni di assicurare (comma 2) l’immediata disponibilità agli assistiti dei medicinali<br />
a carico SSN erogati attraverso gli ospedali e le Aziende Sanitarie Locali che, a giudizio della Commissione Tecnico Scientifica<br />
(CTS) dell’AIFA, possiedono, alla luce dei criteri predefiniti dalla medesima CTS, il requisito della innovatività terapeutica come<br />
definito dall’accordo sancito in sede di Conferenza Permanente Stato Regioni ma soprattutto, di operare (comma 5) una razionalizzazione<br />
dell’impiego dei farmaci da parte delle strutture pubbliche e consolidare prassi assistenziali e guidare i clinici in percorsi<br />
diagnostico-terapeutici specifici.<br />
Il Decreto Sviluppo, invece, impone alle Regioni di attenersi alle motivate e documentate valutazioni espresse da AIFA per quanto<br />
riguarda l’adozione di eventuali decisioni basate sull’equivalenza terapeutica fra medicinali contenenti differenti principi attivi.<br />
Sia il Decreto Balduzzi che il Decreto Sviluppo, impongono, pertanto, una revisione di parte dei compiti svolti dalla stessa CTR<br />
ma anche dalle Commissioni Terapeutiche di Area Vasta (CTAV) e dai Nuclei per l’Appropriatezza d’Impiego dei Farmaci (NAIF),<br />
istituite con DGR del 4.08.20<strong>09</strong>, n. 2517, modificando di fatto alcune delle attività che erano previste dai rispettivi regolamenti di<br />
istituzione.<br />
Numerose criticità sulle attività svolte dalle CTAV e dai NAIF erano già emerse in Veneto da un’indagine conoscitiva condotta<br />
nell’anno 2011 dal Servizio Farmaceutico regionale e i cui risultati sono stati oggetto di una presentazione il 13.03.2012, in cui<br />
la Regione ha valutato le attività svolte dalle due commissioni a distanza di due anni dalla loro istituzione. Da questa indagine è<br />
emersa la necessità di procedere ad una revisione dei compiti delle stesse in quanto esiste una sovrapposizione di attività a vari<br />
livelli (CTR-CTAV-NAIF) con duplicazione e ridondanza di valutazioni e sforzi già effettuati dalla CTR.<br />
Si deve quindi prendere atto che sia a livello nazionale che regionale è avvertita come ineluttabile l’esigenza di rivedere il ruolo<br />
delle Commissioni Terapeutiche, riorganizzandole prevedendo due soli livelli, l’uno regionale e l’altro locale, secondo le Disposizioni<br />
di cui all’Allegato A al presente provvedimento che saranno oggetto di successiva e più dettagliata disciplina da parte delle<br />
singole aziende ULSS, aziende ospedaliere e IRCSS del Veneto. È altresì necessario che le Commissioni Terapeutiche sviluppino<br />
azioni di governo in modo coordinato sui differenti setting assistenziali: ospedaliero, dimissione, visita specialistica, assistenza<br />
sanitaria territoriale.<br />
Per lo svolgimento di tutte le attività sopra elencate e sintetizzate nell’Allegato A alla presente, si deve quindi procedere alla<br />
nomina dei componenti della nuova Commissione Tecnica Regionale Farmaci (CTRF) atteso che quella da ultimo nominata con<br />
DGR n. 4255 del 29.12.20<strong>09</strong> è rimasta in carica fino al 31.12.2012.<br />
Si propone, quindi, che la nuova Commissione sia così composta:<br />
- dr.ssa SCROCCARO Giovanna - Servizio Farmaceutico - Regione del Veneto (Presidente)<br />
- dr.ssa ANDRETTA Margherita - Dipartimento Farmaceutico Territoriale - Azienda ULSS n. 20 di Verona<br />
- prof. BONORA Enzo - Endocrinologia e Malattie Metaboliche - Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona<br />
- dr. CANCIAN Maurizio - Medico di Medicina Generale - Azienda ULSS n. 7 di Conegliano (TV)<br />
- dr. CASTELLO Roberto - Medicina Generale ad indirizzo Endocrinologico - Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di<br />
Verona<br />
- prof. CONCIA Ercole - Malattie Infettive - Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona<br />
- prof. CONTE Pierfranco - Oncologia Medica - Istituto Oncologico Veneto<br />
- dr. DE BONI Michele - Gastroenterologia - ULSS 2 di Feltre<br />
- dr.ssa FERRARESE Annalisa - Farmacia Ospedaliera - Azienda ULSS n. 18 di Rovigo<br />
- dr.ssa GASPARETTO Teresa - Coordinatrice del Progetto PRIHTA - Segreteria Regionale per la Sanità - Regione del Veneto<br />
- dott. GIOMETTO Bruno - Neurologia - Azienda ULSS 9 di Treviso<br />
- prof. GIUSTI Pietro - Neuropsicofarmacologia - Università di Padova<br />
- dr.ssa GRION Annamaria - Dipartimento Farmaceutico Interaziendale - Azienda ULSS n. 16 di Padova<br />
- prof. LEONE Roberto - Farmacologia Clinica - Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona<br />
- prof. PAULETTO Paolo - Dipartimento di Medicina Interna - Azienda ULSS 9 di Treviso<br />
- prof. PERILONGO Giorgio - Dipartimento ad Attività Integrata Sperimentale (DAIS) per la Salute della Donna e del Bambino<br />
- Azienda Ospedaliera di Padova<br />
- prof. PERTILE Paolo - Scienze Economiche - Università degli studi di Verona<br />
- prof. PIZZOLO Giovanni - Ematologia - Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona<br />
- prof. PUNZI Leonardo - Reumatologia - Azienda Ospedaliera di Padova<br />
- prof. RODEGHIERO Francesco - Unità Operativa di Ematologia - Ospedale S. Bortolo di Vicenza<br />
- dr. RONCON Loris - Cardiologia SOC - Azienda ULSS n. 18 di Rovigo<br />
- dr. SAIA Mario - Centro Regionale per la sicurezza del paziente - Regione del Veneto<br />
- dr. SAUGO Mario - Servizio Epidemiologico Regionale - Regione del Veneto<br />
- dr. TESSARIN Michele - Direttore Sanitario - Azienda ULSS n. 9 di Treviso<br />
- dr. TOTTOLO Paolo - Medico di Medicina Generale - Azienda ULSS n. 9 di Treviso<br />
- dr. VESCOVO Giorgio - Medicina interna - Azienda ULSS n. 6 di Vicenza
122<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
- dr. VIANELLO Andrea - Fisiopatologia Respiratoria - Azienda Ospedaliera di Padova<br />
Dato atto che le sedute della CTRF saranno svolte durante l’orario di servizio non si procederà al riconoscimento del diritto<br />
al gettone di presenza in favore dei componenti che rivestono altresì il ruolo di pubblico dipendente delle Asl e della Regione. Il<br />
rimborso di eventuali spese di missione, qualora spettanti, saranno, invece, a carico dell’ente di appartenenza.<br />
Parimenti, si ritiene di riconoscere anche in tutti gli altri casi il rimborso delle sole spese sostenute, qualora spettanti, che faranno<br />
carico all’Amministrazione regionale.<br />
L’efficacia delle determinazioni assunte dalla CTRF così composta sarà subordinata all’approvazione di quest’ultime da parte<br />
del Segretario regionale per la Sanità con proprio provvedimento.<br />
Da ultimo, in considerazione delle nuove disposizioni per la costituzione e il funzionamento delle Commissioni Terapeutiche<br />
della Regione del Veneto di cui al sopra citato Allegato A, si propone di abrogare, conseguentemente, la delibera di Giunta regionale<br />
n. 1024 del 23.3.1976 di adozione di un prontuario terapeutico farmacologico ospedaliero regionale (PTORV) nonché tutti i successivi<br />
provvedimenti di aggiornamento dei farmaci ivi inseriti, di disciplina della Commissione Tecnica Regionale per il PTORV<br />
-di recente rivisitata con DGR n. 2517 del 4.8.20<strong>09</strong> congiuntamente alla disciplina della Commissione tecnica per il Repertorio<br />
Unico regionale dei dispositivi medici (CTRDM) che non subisce variazioni per effetto della presente deliberazione - e di nomina<br />
dei relativi componenti.<br />
Tutto ciò premesso, il relatore sottopone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
-Udito il Relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma dello Statuto, il quale<br />
dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con<br />
la vigente legislazione regionale e statale;<br />
-Visto il D.L. 6.7.2012, n. 95 convertito con modificazioni dalla L. 7.08.2012, n. 135 recante disposizioni urgenti per la revisione<br />
della spesa pubblica con invarianza di servizi ai cittadini;<br />
-Visto il D.L. 13.9.2012, n. 158 convertito con modificazioni dalla L. 8.11.2012, n. 189 recante disposizioni urgenti per promuovere<br />
lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute;<br />
-Visto il D.L. 18.10.2012, n. 179 convertito con modificazioni dalla L. 17.12.2012, n. 221 recante ulteriori misure urgenti per la<br />
crescita del Paese;<br />
-Vista la legge regionale 29.11.2001, n. 39 “Ordinamento del Bilancio e della contabilità della Regione”;<br />
-Vista la legge regionale 29.6.2012, n. 23 “Norme in materia di programmazione socio sanitaria e approvazione del piano sociosanitario<br />
regionale 2012-2016”;<br />
- Vista la propria D.G.R. 23.03.1976, n. 1024 “Costituzione della Commissione Terapeutica regionale in relazione alla “Mozione<br />
presentata dalla Quinta Commissione consiliare permanente relativa alla adozione di un prontuario terapeutico-farmaceutico”;<br />
-Vista la propria D.G.R. 22.10.1996, n. 4690 “Prontuario Terapeutico Ospedaliero Regionale Veneto. Aggiornamento giugno<br />
1996”;<br />
- Vista la propria D.G.R. 12.12.2006, n. 3892 “Approvazione nuovo Prontuario Terapeutico Ospedaliero Regione Veneto”;<br />
-Vista la propria D.G.R. 8.8.2008, n. 2187 “Rinnovo del Programma per la Ricerca l’Innovazione e l’HTA (PRIHTA)”;<br />
-Vista la propria D.G.R. 4.8.20<strong>09</strong>, n. 2517 “Approvazione del Regolamento per il funzionamento della Commissione Tecnica<br />
Regionale per il PTORV (Prontuario Terapeutico Ospedaliero Regionale Veneto) e del Regolamento per il funzionamento della<br />
Commissione Tecnica per il Repertorio Unico Regionale dei Dispositivi Medici (C.T.R.D.M.)”;<br />
-Vista la propria D.G.R. 29.12.20<strong>09</strong>, n. 4255 “Prontuario Terapeutico Ospedaliero Regionale Veneto PTORV. Commissione<br />
Tecnica Regionale. Costituzione”;<br />
-Vista la propria D.G.R. 17 aprile 2012, n. 603 avente ad oggetto “Prontuario Terapeutico Ospedaliero Regionale Veneto PTORV.<br />
Commissione Tecnica Regionale. Modifica ed integrazione dei componenti. Regolamentazione delle presenze”;<br />
-Vista la propria D.G.R. 28.12.2012, n. 2849 “Dispensazione di medicinali in applicazione dell’art. 8 della legge 405/2001. Razionalizzazione<br />
del processo distributivo dei farmaci di cui al Prontuario della distribuzione diretta (PHT) per conto delle Aziende<br />
ULSS tramite le farmacie convenzionate: approvazione dello schema di accordo per la distribuzione per conto tra la Regione del<br />
Veneto, Federfarma Veneto, Assofarm Veneto”;<br />
-Visto il Decreto del Dirigente della Direzione Piani e Programmi SS 30.<strong>09</strong>.20<strong>09</strong>, n. 141 recante “Definizione dello standard<br />
della modulistica per la dimissione da ricovero o dopo visita specialistica e per la distribuzione diretta”;<br />
delibera<br />
1. di ritenere le premesse parte integrante ed essenziale del presente provvedimento;<br />
2. di approvare l’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, recante “Disposizioni per la costituzione<br />
e il funzionamento delle Commissioni Terapeutiche della Regione Veneto”;<br />
3. di nominare i nuovi componenti della Commissione Tecnica Regionale Farmaci sotto riportati:<br />
- dr.ssa SCROCCARO Giovanna - Servizio Farmaceutico - Regione del Veneto (Presidente)<br />
- dr.ssa ANDRETTA Margherita - Dipartimento Farmaceutico Territoriale - Azienda ULSS n. 20 di Verona<br />
- prof. BONORA Enzo - Endocrinologia e Malattie Metaboliche - Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona<br />
- dr. CANCIAN Maurizio - Medico di Medicina Generale - Azienda ULSS n. 7 di Conegliano (TV)<br />
- dr. CASTELLO Roberto - Medicina Generale ad indirizzo Endocrinologico - Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di<br />
Verona
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 123<br />
- prof. CONCIA Ercole - Malattie Infettive - Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona<br />
- prof. CONTE Pierfranco - Oncologia Medica - Istituto Oncologico Veneto<br />
- dr. DE BONI Michele - Gastroenterologia - ULSS 2 di Feltre<br />
- dr.ssa FERRARESE Annalisa - Farmacia Ospedaliera - Azienda ULSS n. 18 di Rovigo<br />
- dr.ssa GASPARETTO Teresa - Coordinatrice del Progetto PRIHTA - Segreteria Regionale per la Sanità - Regione del Veneto<br />
- dott. GIOMETTO Bruno - Neurologia - Azienda ULSS 9 di Treviso<br />
- prof. GIUSTI Pietro - Neuropsicofarmacologia - Università di Padova<br />
- dr.ssa GRION Annamaria - Dipartimento Farmaceutico Interaziendale - Azienda ULSS 16 di Padova<br />
- prof. LEONE Roberto - Farmacologia Clinica - Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona<br />
- prof. PAULETTO Paolo - Dipartimento di Medicina Interna - Azienda ULSS 9 di Treviso<br />
- prof. PERILONGO Giorgio - Dipartimento ad Attività Integrata Sperimentale (DAIS) per la Salute della Donna e del Bambino<br />
- Azienda Ospedaliera di Padova<br />
- prof. PERTILE Paolo - Scienze Economiche - Università degli studi di Verona<br />
- prof. PIZZOLO Giovanni - Ematologia - Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona<br />
- prof. PUNZI Leonardo - Reumatologia - Azienda Ospedaliera di Padova<br />
- prof. RODEGHIERO Francesco - Unità Operativa di Ematologia - Ospedale S. Bortolo di Vicenza<br />
- dr. RONCON Loris - Cardiologia SOC - Azienda ULSS n. 18 di Rovigo<br />
- dr. SAIA Mario - Centro Regionale per la sicurezza del paziente - Regione del Veneto<br />
- dr. SAUGO Mario - Servizio Epidemiologico Regionale - Regione del Veneto<br />
- dr. TESSARIN Michele - Direttore Sanitario - Azienda ULSS n. 9 di Treviso<br />
- dr. TOTTOLO Paolo - Medico di Medicina Generale - Azienda ULSS n. 9 di Treviso<br />
- dr. VESCOVO Giorgio - Medicina interna - Azienda ULSS n. 6 di Vicenza<br />
- dr. VIANELLO Andrea - Fisiopatologia Respiratoria - Azienda Ospedaliera di Padova;<br />
4. di dare atto che la CTRF resterà in carica per la durata di anni due, allo scadere dei quali potrà essere rinnovata;<br />
5. di incaricare le Aziende ULSS del Veneto dell’adozione del provvedimento di disciplina e costituzione della relativa Commissione<br />
Terapeutica Aziendale entro il termine di 120 giorni dall’approvazione del presente provvedimento - dandone debita informazione<br />
alla competente Direzione regionale- decorso il quale le Commissioni Terapeutiche di Area Vasta (CTAV) e i Nuclei<br />
per l’appropriatezza d’impiego dei farmaci (NAIF) si intenderanno decaduti;<br />
6. di abrogare la DGR n. 1024 del 23.3.1976 e successivi provvedimenti di aggiornamento dell’elenco dei farmaci inseriti in<br />
PTORV e di disciplina e nomina dei componenti della Commissione tecnica regionale per il PTORV;<br />
7. di incaricare il Segretario Regionale per la Sanità dell’adozione di tutti i necessari provvedimenti attuativi della presente<br />
deliberazione, ivi inclusa l’approvazione delle determinazioni assunte dalla CTRF;<br />
8. di determinare in euro 2.000,00 (duemila,00) l’importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà<br />
con propri atti il dirigente della Direzione Attuazione Programmazione Sanitaria disponendo la copertura finanziaria a carico dei<br />
fondi stanziati sul capitolo n. 3002 del bilancio <strong>2013</strong> “Spese per il funzionamento di Consigli, Comitati, Collegi e Commissioni”,<br />
compresi i gettoni di presenza, le indennità di missione e i rimborsi spese (art. 187, L.R. 10/06/1991, n. 12 - art. 4, C.1, L.R. 07/11/1995,<br />
n. 43 - art. 2, C.2, L.R. 23/08/1996, n. 28)”;<br />
9. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione nonché nell’area dedicata del sito Internet.
124<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
giunta regionale – 9^ legislatura<br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 952 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 1/6<br />
Disposizioni per la costituzione e il funzionamento delle Commissioni Terapeutiche della Regione Veneto<br />
La rete di Commissioni Terapeutiche della Regione Veneto per la valutazione dei farmaci che governano<br />
l’appropriato utilizzo e accesso alle terapie farmacologiche si organizza su due livelli, uno regionale,<br />
rappresentato dalla Commissione Tecnica Regionale Farmaci (CTRF) ed uno locale, rappresentato dalle<br />
Commissioni Terapeutiche Aziendali (CTA).<br />
La Commissione Tecnica Regionale Farmaci (CTRF) è nominata con delibera di Giunta Regionale ed è<br />
composta da esperti con competenza scientifica nel campo delle scienze mediche, farmaceutiche ed<br />
economiche.<br />
Per motivate ragioni la CTRF – previo idoneo provvedimento regionale di nomina - potrà avvalersi<br />
temporaneamente di professionisti esterni e gruppi di lavoro.<br />
Le funzioni di Segreteria saranno svolte dagli Uffici del Servizio Farmaceutico Regionale, con il supporto<br />
tecnico-scientifico del Coordinamento Regionale Unico sul Farmaco.<br />
La CTRF avrà una durata in carica di anni due allo scadere dei quali ciascun componente potrà essere<br />
rinnovato.<br />
La Commissione si riunirà di norma ogni 2 mesi, secondo un calendario stabilito semestralmente e le sedute<br />
saranno validamente costituite alla presenza della maggioranza assoluta dei suoi Componenti. Le decisioni<br />
saranno prese a maggioranza dei Componenti presenti; in caso di parità il voto del Presidente varrà doppio.<br />
La Segreteria Scientifica invierà ai Componenti per mail il verbale della seduta che sarà approvato allo<br />
scadere del 15° giorno dalla data dell’invio secondo la formula del silenzio-assenso.<br />
Il Presidente potrà convocare la CTRF in seduta straordinaria con apposita convocazione che dovrà pervenire<br />
ai componenti almeno 7 giorni antecedenti la data fissata per la riunione.<br />
I componenti della CTRF:<br />
- non potranno farsi sostituire, ad eccezione dei funzionari regionali che, qualora impossibilitati a partecipare<br />
alle riunioni per motivi istituzionali, potranno – motivandolo - delegare un proprio collaboratore;<br />
- dovranno comunicare almeno 48 ore prima della data di convocazione della CTRF l’eventuale assenza,<br />
facendo pervenire nel medesimo termine una relazione scritta sugli argomenti di propria competenza inseriti<br />
nell’ordine del giorno della seduta;<br />
- saranno dichiarati automaticamente decaduti in caso di assenze uguali o superiori al 50% delle sedute<br />
effettuate in ciascun anno;<br />
- dovranno sottoscrivere la dichiarazione di insussistenza di ragioni di conflitto di interessi (sotto riportato)<br />
rinnovandola annualmente o comunque ogni qualvolta dovesse sopraggiungere una circostanza in contrasto<br />
con la dichiarazione precedentemente resa. Tale dichiarazione dovrà essere altresì sottoscritta da qualsivoglia<br />
altro partecipante che intervenga a qualunque titolo alle sedute o ai gruppi di lavoro;<br />
- non potranno rilasciare dichiarazioni e dovranno astenersi dalla votazione nelle materie per le quali sussista<br />
un conflitto di interesse di tipo diretto o indiretto;<br />
- dovranno sottoscrivere la dichiarazione di riservatezza circa l’attività della Commissione (sotto riportato).<br />
La stessa dovrà essere rilasciata anche da qualsivoglia altro partecipante che intervenga a qualunque titolo<br />
alle sedute o ai gruppi di lavoro.<br />
Ferme restando eventuali ulteriori funzioni definite negli appositi regolamenti, la CTRF avrà il compito di:<br />
- esprimere pareri o raccomandazioni su singoli farmaci o categorie terapeutiche;<br />
- redigere linee guida farmacologiche e percorsi diagnostico-terapeutici;
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 125<br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 952 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 2/6<br />
- monitorare l’appropriatezza, la sicurezza e la spesa di medicinali, sia in ambito ospedaliero che territoriale,<br />
incluse le Residenze Sanitarie Assistenziali;<br />
- individuare e proporre alla Segreteria per la Sanità obiettivi di miglioramento dell’appropriatezza<br />
prescrittiva e controllo della spesa, nonché pareri sui provvedimenti di aggiornamento e revisione dei centri<br />
autorizzati alla prescrizione di farmaci con PT/nota AIFA o di ambito specialistico;<br />
- attuare interventi finalizzati a migliorare l’appropriatezza e l’uso sicuro delle terapie farmacologiche,<br />
derivante dall’analisi delle segnalazioni e dati di farmacovigilanza e farmacoepidemiologia, anche allo scopo<br />
di ridurre e prevenire gli errori terapeutici;<br />
- svolgere un ruolo di coordinamento e sorveglianza sulle attività svolte dalle Commissioni Terapeutiche<br />
Aziendali.<br />
Le attività sopra elencate saranno svolte sulla base della metodologia dell’Health Technology Assessment<br />
(HTA).<br />
Le decisioni della CTRF saranno inoltrate al Segretario per la Sanità perché provveda al controllo circa la<br />
valenza economica ed organizzativa delle stesse e all’adozione dei conseguenti provvedimenti.<br />
I provvedimenti del Segretario per la Sanità saranno vincolanti per le ASL, Aziende Ospedaliere, IRCCS e<br />
Ospedali privati accreditati e, comunque, per tutti i soggetti cui saranno destinati.<br />
La Commissione Terapeutica Aziendale (CTA) è costituita presso ciascuna Azienda Sanitaria Locale,<br />
Azienda Ospedaliera e IRCSS; in alternativa, più Direttori Generali, in accordo tra loro, possono costituire<br />
un’unica CTA sovraziendale.<br />
La CTA dovrà essere composta almeno dalle seguenti figure:<br />
- il Direttore sanitario e/o un dirigente medico;<br />
- i Direttori di Farmacia Ospedaliera e del Servizio Farmaceutico Territoriale;<br />
- almeno tre clinici;<br />
- due medici di medicina generale;<br />
- un farmacologo, ove disponibile;<br />
- il Responsabile del Controllo di Gestione o Suo delegato.<br />
Spetta al Direttore Generale la facoltà di nominare ulteriori componenti a carattere stabile, ivi compresi<br />
rappresentanti di Ospedali privati accreditati insistenti nel territorio di riferimento della ASL, ovvero, per<br />
ravvisate necessità, a carattere temporaneo.<br />
Il Presidente della CTA sarà eletto con voto di maggioranza tra i membri della Commissione in seduta che<br />
sarà considerata validamente costituita presente la maggioranza assoluta dei componenti.<br />
La CTA avrà una durata in carica di anni due allo scadere dei quali ciascun componente potrà essere<br />
rinnovato.<br />
Ogni CTA si avvarrà di una Segreteria tecnico –scientifica composta da rappresentanti sia delle farmacie<br />
ospedaliere che dei servizi farmaceutici territoriali.<br />
Il Direttore Generale provvederà alla trasmissione al Servizio Farmaceutico regionale della delibera<br />
aziendale di istituzione della CTA e sue successive modifiche.<br />
Ferme restando eventuali ulteriori funzioni definite negli appositi regolamenti, la CTA avrà il compito di:<br />
- aggiornare regolarmente il proprio PTA (Prontuario Terapeutico Aziendale);<br />
- aggiornare e monitorare il prontuario delle Residenze Sanitarie Assistenziali territorialmente riferibili alla<br />
ASL;<br />
- attuare in autonomia la normativa nazionale obbligatoria in materia di disponibilità di farmaci<br />
- monitorare in modo congiunto la spesa farmaceutica ospedaliera e territoriale;<br />
- fornire chiare indicazioni sulle modalità di dispensazione dei farmaci (prescrizione alla dimissione,<br />
distribuzione diretta o per conto) al fine di migliorare l’assistenza al paziente;<br />
- diffondere e verificare l’applicazione delle linee guida, di indirizzo e dei percorsi diagnostico-terapeutici<br />
definiti dalla CTRF, raccogliendo e trasmettendo alla CTRF eventuali criticità;
126<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 952 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 3/6<br />
- monitorare le attività di farmacovigilanza;<br />
- svolgere programmi di formazione e informazione indipendente finalizzati a sensibilizzare gli operatori<br />
sanitari in merito a tematiche di ambito farmaceutico, soprattutto indirizzati verso quei farmaci caratterizzati<br />
da criticità di impiego e/o ad alto costo;<br />
- supportare la CTRF nella revisione dei centri autorizzati alla prescrizione di farmaci con PT/nota AIFA o di<br />
ambito specialistico;<br />
- predisporre per la CTRF rapporti sulla attività svolta.<br />
Il PTA è strumento vincolante ai fini della prescrizione e l’acquisto dei farmaci all’interno della<br />
ASL/AO/IRCCS di competenza e dovrà soddisfare le esigenze del territorio e delle aree specialistiche<br />
esistenti.<br />
Nel rispetto dell’art. 10 della legge 8.11.2012, n. 189 (Legge Balduzzi), i medicinali che presentano requisiti<br />
di innovatività terapeutica dovranno essere resi immediatamente disponibili agli assistiti e a carico del<br />
Sistema Sanitario Nazionale, a prescindere dal loro inserimento nel PTA.<br />
I rapporti tra la CTRF e le CTA saranno gestiti dal Comitato di Coordinamento delle Commissioni<br />
Terapeutiche Aziendali (CC-CTA), che sarà presieduto dal Responsabile del Servizio Farmaceutico<br />
Regionale e composto dai Presidenti delle CTA, il coordinatore della Segreteria tecnico-scientifica di ogni<br />
CTA e rappresentanti della CTRF.<br />
Il CC-CTA si riunirà per le seguenti finalità:<br />
- valorizzare e ottimizzare il lavoro delle singole CTA;<br />
- acquisire, condividere e discutere le decisioni, modalità organizzative e attività predisposte dalle singole<br />
CTA;<br />
- condividere eventuali criticità su problematiche farmaceutiche di ambito territoriale e ospedaliero;<br />
- condividere e discutere approfondimenti o eventuali decisioni adottate dalla CTRF;<br />
- condividere nuove proposte e metodologie in ambito farmaceutico.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 127<br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 952 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 4/6<br />
AUTODICHIARAZIONE PER LA VALUTAZIONE DEL CONFLITTO DI INTERESSI<br />
PER I COMPONENTI DELLA COMMISSIONE TECNICA REGIONALE FARMACI (CTRF),<br />
MEMBRI DEI GRUPPI DI LAVORO E PROFESSIONISTI ESTERNI<br />
Nome e Cognome<br />
Organizzazione di<br />
appartenenza<br />
Indirizzo<br />
Ruolo<br />
e-mail<br />
Il/La sottoscritto/a in qualità di:<br />
componente della Commissione Tecnica Regionale Farmaci<br />
membro di uno o più Gruppi di Lavoro<br />
professionista esterno<br />
dichiara sotto la propria responsabilità<br />
di non avere rapporti stabili di lavoro con soggetti privati* aventi un potenziale interesse correlato ai lavori<br />
della Commissione o del Gruppo di lavoro; di non avere interessi finanziari, diretti o indiretti, in comune con<br />
soggetti privati ; di non aver svolto, negli ultimi due anni, attività di divulgazione o informazione per conto<br />
di soggetti privati*<br />
di aver ricevuto negli ultimi due anni compensi da soggetti privati* come corrispettivo per le prestazioni<br />
professionali di seguito specificate (ditta, tipo di rapporto, compenso):<br />
…………………………………………………………………………...<br />
…………………………………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………….<br />
che la struttura alla quale sono preposto e/o della quale faccio parte, ha ricevuto o riceve finanziamenti,<br />
compensi o vantaggi da soggetti privati* (progetto, ditta, compenso, durata):<br />
………………………………………………………………<br />
Per soggetti privati si intendono organizzazioni e aziende private aventi un potenziale interesse correlato ai lavori della<br />
Commissione o dei Gruppo di lavoro
128<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 952 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 5/6<br />
…………………………………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………….<br />
di avere vincoli di parentela o coniugali o di stretta relazione di tipo personale o professionale con persone<br />
legate a soggetti privati* da rapporti di lavoro subordinato o da incarichi professionali di qualsiasi altra<br />
natura (non è necessario menzionare il nome di tali<br />
persone)………………………………….………………………………………………………………..<br />
…………………………………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………….<br />
Il/La sottoscritto/a, come ulteriore dichiarazione attinente a situazioni che possono riguardare la<br />
propria indipendenza di giudizio rispetto alle attività espletate dalla CTRF o dal Gruppo di Lavoro, fa<br />
presente sotto la propria responsabilità quanto segue:<br />
……..…………………………………………………………………………………………………..<br />
…………………………………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………….<br />
…………………………………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………….<br />
Il/La sottoscritto/a dichiara di non avere altri rapporti diretti o indiretti con i soggetti privati*, oltre a quelli<br />
sopra specificati.<br />
Il/La sottoscritto/a si impegna ad aggiornare la propria dichiarazione pubblica di interessi a seguito di mutate<br />
circostanze e a rinnovarla con cadenza annuale.<br />
Luogo……………Data…………<br />
Firma……………………………………….
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 129<br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 952 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 6/6<br />
DICHIARAZIONE DI CONFIDENZIALITA’ E RISERVATEZZA DEI DATI<br />
PER I COMPONENTI DELLA COMMISSIONE TECNICA REGIONALE FARMACI (CTRF),<br />
MEMBRI DEI GRUPPI DI LAVORO E PROFESSIONISTI ESTERNI<br />
Nome e Cognome<br />
Organizzazione di<br />
appartenenza<br />
Indirizzo<br />
Ruolo<br />
e-mail<br />
Il/La sottoscritto/a in qualità di:<br />
componente della Commissione Tecnica Regionale Farmaci<br />
membro di uno o più Gruppi di Lavoro<br />
professionista esterno<br />
dichiara di impegnarsi a mantenere la massima riservatezza e non pubblicare, diffondere, divulgare,<br />
consegnare o rendere disponibile a qualunque terza parte, qualsiasi informazione e notizia appresa durante i<br />
lavori della CTRF o dei Gruppi di Lavoro, se non con il preventivo consenso scritto della CTRF.<br />
Le informazioni confidenziali possono essere comunicate ad autorità governative o a seguito di ordinanze di<br />
tribunali di giurisdizioni competenti, a condizione che tale comunicazione sia soggetta a tutte le protezioni<br />
legali o giudiziarie disponibili per materiali di tale natura, e che venga fornita alla CTRF una notifica<br />
preventiva in tempi ragionevoli.<br />
Il/La sottoscritto/a si impegna inoltre ad utilizzare le informazioni confidenziali di cui venga in possesso<br />
durante i lavori della CTRF o dei Gruppi di Lavoro esclusivamente a fini delle attività connesse alle stesse.<br />
Luogo……………<br />
Data……<br />
Firma……………………………………….<br />
Per “informazioni confidenziali” si intende qualunque informazione scientifica, tecnica, commerciale o di affari ricevuta o prodotta,<br />
sviluppata o fornita dalla Commissione Tecnica Regionale Farmaci o durante i Gruppi di Lavoro.
130<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 953 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Progetto assistenza primaria: approvazione Verbale d’Intesa sottoscritto in data 31 maggio <strong>2013</strong> dalla Regione Veneto<br />
- Assessore alla Sanità e dalle OOSS della medicina convenzionata.<br />
[Sanità e igiene pubblica]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Con il presente atto si propone di approvare le intese raggiunte con le OOSS dell’area per lo sviluppo delle cure primarie.<br />
L’Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.<br />
Il Piano Socio-Sanitario Regionale 2012-2016, approvato con la LR n. 23/2012, evidenzia la necessità di sviluppare ulteriormente<br />
le Cure Primarie, riconoscendole quale funzione centrale del SSSR.<br />
Più in dettaglio il nuovo quadro programmatorio regionale identifica come obiettivo strategico la diffusione su tutto il territorio<br />
regionale delle Medicine di Gruppo Integrate, esito del perfezionamento e del consolidamento dei processi di sperimentazione,<br />
effettuati negli ultimi anni.<br />
In particolare, le Medicine di Gruppo Integrate sono organizzazioni strutturali (team multi-professionali) costituite da Medici e<br />
Pediatri di famiglia, Specialisti, Medici della Continuità Assistenziale, infermieri, collaboratori di studio e assistenti sociali, che:<br />
- erogano un’assistenza globale, cioè dalla prevenzione alla palliazione, continua, equa e centrata sulla persona;<br />
- assicurano un’assistenza h24, 7gg su 7;<br />
- sono parte fondamentale ed essenziale del Distretto socio-sanitario ed assumono responsabilità verso la salute della Comunità.<br />
L’implementazione delle Medicine di Gruppo Integrate risponde alla necessità di radicare stabilmente e diffusamente un modello<br />
organizzativo che proponga una rimodulazione dell’offerta assistenziale in termini di accessibilità e di conseguimento di<br />
obiettivi di salute.<br />
Nel sistema veneto la Medicina di Gruppo Integrata si identifica con le Unità Complesse di Cure Primarie (UCCP) previste<br />
dalla L. n. 189/2012, conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge n. 158 del 13 settembre 2012, cosiddetto “decreto<br />
Balduzzi”.<br />
Inoltre, conformemente a quanto disposto dalla stessa L. n. 189/2012, risulta strategico provvedere alla all’implementazione<br />
delle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) che condividono obiettivi e percorsi assistenziali, strumenti di valutazione della<br />
qualità assistenziale, linee guida ed audit.<br />
Pertanto il Verbale d’Intesa sottoscritto in data 31 Maggio <strong>2013</strong> nel testo Allegato “A” al presente atto rappresenta le modalità<br />
di riorganizzazione delle Cure Primarie nel sistema veneto.<br />
Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
Udito il relatore incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale dà<br />
atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />
legislazione regionale e statale;<br />
Viste:<br />
- L.R. n. 23 del 29/06/2012<br />
- L. n. 189 del 8/11/2012<br />
Sentite le OOSS in data 10 e 24 aprile e 31 maggio <strong>2013</strong>.<br />
delibera<br />
1. Di approvare il Verbale d’Intesa sottoscritto dalla Regione Veneto - Assessore alla Sanità e dalle OOSS della medicina convenzionata<br />
in data 31 maggio <strong>2013</strong>, sulle modalità di attuazione del Progetto assistenza primaria nel testo Allegato “A” al presente<br />
atto, per costituirne parte integrante ed essenziale.<br />
2. Di disporre che il Verbale d’intesa sarà attuato con appositi provvedimenti della Unità Complessa Assistenza Distrettuale<br />
e Cure Primarie, conformemente ai tempi tecnici occorrenti par tali adempimenti.<br />
3. Di dare atto che l’Unità Progetto Programmazione Risorse Finanziarie SSR predisponga i conseguenti impegni di spesa.<br />
4. Di stabilire la revisione del contenuto dei provvedimenti qui richiamati, nel caso la normativa nazionale e le disposizioni<br />
degli AACCNN di settore definiscano situazioni di incompatibilità con gli indirizzi regionali in oggetto.<br />
5. Di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 131<br />
VERBALE D’INTESA<br />
TRA LA REGIONE E LE OOSS DELLA MEDICINA CONVENZIONATA<br />
Venerdì 31 maggio <strong>2013</strong><br />
- Sala Pedenin, Palazzo Balbi - Venezia -<br />
Sono presenti l’Assessore e il Segretario regionale alla Sanità.<br />
Viene affrontato il seguente ordine del giorno:<br />
1. Permessi sindacali<br />
2. Atti di indirizzo regionali per la Medicina Convenzionata:<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
forme associative,<br />
informatizzazione,<br />
schema tipo contratto di esercizio Medicina di Gruppo Integrata,<br />
varie ed eventuali.<br />
Con il presente documento, le Parti concordano sugli obiettivi fissati per la riorganizzazione dell’assistenza<br />
territoriale, come precisato nel nuovo PSSR, che individua le Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) e, a<br />
regime per la medicina generale e la specialistica ambulatoriale interna, le Medicine di Gruppo Integrate<br />
(MdGI) disciplinate dal Contratto di esercizio. La Pianificazione aziendale, per l’attuazione degli atti regionali<br />
di programmazione, si realizza attraverso il Piano aziendale per lo sviluppo della medicina convenzionata,<br />
prevedendo per la medicina generale e la specialistica ambulatoriale interna un periodo transitorio fino al<br />
31/12/2015, nel quale è possibile attivare le Medicine in RETE e in GRUPPO, quali forme transitorie verso la<br />
medicina di gruppo Integrata e a termine.<br />
Nel sistema veneto la Medicina di gruppo Integrata si identifica con le Unità Complesse Cure primarie, di cui<br />
agli AA.CC.NN. e alle disposizioni della Legge cosiddetta “Balduzzi”.<br />
A) DIRITTI SINDACALI<br />
Con propria nota informativa del 5 settembre 2012, a firma del Coordinatore della SISAC, indirizzata agli<br />
Assessorati regionali alla Sanità - a seguito del pronunciamento del Giudice del lavoro presso il Tribunale di<br />
Roma assunto in data 13 luglio 2012 nell’ambito del ricorso iscritto al n. 4627/2012 R.G.C.-, la Struttura<br />
Interregionale comunica che il Giudice ha espresso in materia di diritti sindacali (art. 21 ACN) i seguenti<br />
orientamenti (il testo viene letteralmente riportato come contenuto nella nota):<br />
“- che anche il medico convenzionato di assistenza primaria ha diritto di assentarsi per espletare il proprio<br />
mandato di natura sindacale;<br />
- che, in adesione al parere SISAC n. 227 del 1° marzo 2011, tale diritto vada garantito secondo le previsioni<br />
del vigente ACN e quindi debba necessariamente essere confinato nel limite delle ore per cui è prestata<br />
l’attività di sostituzione comunicata a norma dell’art. 21, comma 6;<br />
- che l’onere del compenso spettante al sostituto è a carico del medico titolare anche se materialmente<br />
trattenuto e versato dalla ASL.<br />
Tanto si rappresenta agli Assessorati in indirizzo per opportuna conoscenza e per il seguito di competenza …”<br />
La questione, per la rilevanza dei diritti coinvolti e per la potenziale estensione a tutte le categorie della<br />
Medicina Convenzionata, sarà oggetto di negoziazione nazionale.<br />
Preso atto della decisione dei Presidenti delle Regioni di demandare la risoluzione della questione alla trattativa<br />
nazionale, viene confermata l’attuale prassi.<br />
B) RETE E ALTRE DISPOSIZIONI
132<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
1. Di stabilire che nella fase di passaggio verso la messa a regime delle Medicine di Gruppo Integrate sul<br />
territorio regionale, cioè fino al 31 dicembre 2015, sono attivabili, sulla base della pianificazione aziendale,<br />
delle risorse disponibili e conformemente al disciplinare tecnico di riferimento, le seguenti forme<br />
associative:<br />
- Medicina di “nuova Rete”, definita dall’ACN e dall’attuale progetto di riordino dell’assistenza primaria<br />
come forma associativa di transizione verso la Medicina di Gruppo Integrata.<br />
- Medicina di gruppo, definita dall’ACN e dell’accordo regionale (DGR n. 4395 del 30/12/2005) per la<br />
Medicina Convenzionata.<br />
2. Di prevedere che secondo la programmazione regionale le medicine di “nuova Rete” e di gruppo<br />
confluiscano nelle Medicine di Gruppo Integrate entro il 2015.<br />
3. Di prevedere l’avvio delle Medicine di gruppo integrate conformemente al contratto di esercizio tipo.<br />
4. Di disporre che la Medicina di Gruppo Integrata, la Medicina di Gruppo e la Nuova Rete siano disciplinate<br />
dal “contratto di esercizio-tipo”, previsto dalla DGR n. 1666 del 2011, allegato al presente verbale, che<br />
costituisce la base di discussione per la definizione, entro 30 gg., del contratto di esercizio-tipo tramite un<br />
apposito gruppo di lavoro.<br />
5. Di prorogare i patti aziendali in vigore fino all’approvazione del nuovo contratto di esercizio tipo.<br />
6. Di riclassificare le UTAP conformemente al contratto di esercizio-tipo per le Medicine di gruppo integrate,<br />
a parziale modifica ed integrazione della DGR n. 2864 del 28/12/2012.<br />
7. Di stabilire che l’adesione dei MMG alle forme associative in oggetto è obbligatoria in quanto previsto dalla<br />
programmazione nazionale e regionale.<br />
8. Di attribuire ai Direttori Generali delle Aziende Sanitarie l’obiettivo della realizzazione e attuazione del<br />
Piano aziendale per l’Assistenza primaria, anche agli effetti degli adempimenti agli obblighi del contratto<br />
individuale dei DDGG.<br />
9. Di confermare il pagamento della quota contrattuale per gli obblighi derivanti dalla partecipazione alle<br />
attività delle Aggregazioni Funzionali Territoriali dei Medici convenzionati, per l’espletamento delle attività<br />
previste:<br />
- € 0,81 Medici di Assistenza Primaria;<br />
- € 0,26 Medici di Continuità Assistenziale, Medici Emergenza Sanitaria Territoriali, Medici di<br />
Medicina dei Servizi Territoriali;<br />
- € 1,54 Medici Pediatri di Libera Scelta;<br />
- € 0,46 Specialisti Ambulatoriali Interni/Medici Veterinari a tempo indeterminato;<br />
- € 0,33 altre Professionalità (biologi, chimici, psicologi) a tempo indeterminato;<br />
- € 0,44 Specialisti Ambulatoriali Interni, Medici Veterinari, altre Professionalità a tempo determinato.<br />
10. Di stabilire il seguente trattamento economico per la medicina in Nuova Rete: forma associativa 6,00.= euro<br />
Ass/Anno di cui € 4,70.= per indennità contrattuale e € 1,30.= per produttività conseguente alle attività<br />
previste dalla DGR n. 1510/2012; patti aziendali euro 4,45.= Ass/Anno, quota A e B (€ 3,10 + 1,35), a<br />
modifica ed integrazione della DGR n. 2864 del 28/12/2012.<br />
11. Di approvare il quadro economico descritto, che prevede una maggiore spesa per anno di euro<br />
15.177.924,81.= per le forme associative della Medicina Generale; i cui fondi sono previsti nei bilanci<br />
regionali dei relativi esercizi 2012 – <strong>2013</strong> per la fase di avvio e a regime nel riparto annuale del Fondo<br />
sanitario regionale alle Aziende, a modifica delle DD.G.R. n. 1510 del 31/07/2012 e n. 1666 del 7/08/2012.<br />
12. Di impegnare la somma di € 8.267.404,40.= (ottomilioniduecentosessantasettemilaquattrocentoquattro/40),<br />
sul capitolo 101703 ad oggetto “Spesa sanitaria corrente per il finanziamento dei LEA –<br />
gestione sanitaria accentrata presso la Regione. (Art. 20, c.1, punto B, lett. A), D.Lgs. n. 118/2011)” del<br />
bilancio <strong>2013</strong>, che presenta la necessaria disponibilità.<br />
13. Di erogare alle Aziende U.L.S.S. le somme corrispondenti, alle seguenti scadenze:<br />
<br />
<br />
50% all’esecutività del presente atto,<br />
50% restante, a saldo di quanto dovuto, previa relazione sullo sviluppo del progetto e sul consuntivo di<br />
spesa, entro il 31/12/<strong>2013</strong>.<br />
14. Di stabilire la revisione del contenuto dei provvedimenti qui richiamati, nel caso la normativa nazionale e le<br />
disposizioni degli AACCNN di settore definiscano situazioni di incompatibilità con gli indirizzi regionali in<br />
oggetto.<br />
15. Di sostituire le disposizioni delle DD.G.R. n. 41 e n. 1666 del 2011 e n. 1510 e n. 1666 del 2012 con le<br />
indicazioni del presente verbale.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 133<br />
C) INFORMATIZZAZIONE<br />
1. Di riconoscere un contributo pari a € 230,00.= + ENPAM mensile, da erogare per gli adempimenti sui flussi<br />
previsti da accordi nazionali e regionali per il triennio <strong>2013</strong>-2015 ai MMG e PLS, comprensiva della<br />
indennità informatica pari a € 77,47.= mensili, prevista rispettivamente dall’art. 59, lettera B, comma 11<br />
dell’ACN per la Medicina Generale del 23/03/2005 e s.m.i e dall’art. 58, lettera B, comma 10 dell’ACN per<br />
la Pediatria di Libera Scelta del 15/12/2005 e s.m.i.. Detto contributo sarà mantenuto anche nel caso in cui il<br />
nuovo accordo nazionale non preveda alcuna indennità informatica.<br />
2. Di incaricare le Aziende del puntuale adempimento del presente atto per l’effettiva realizzazione del<br />
processo di informatizzazione della Medicina Convenzionata, precisando che i relativi oneri: saranno a<br />
carico dei bilanci aziendali in relazione ai medici di cui sopra convenzionati con l’azienda stessa.<br />
3. Di disporre che le Aziende ULSS provvedano a garantire l’informatizzazione anche della continuità<br />
assistenziale e la specialistica ambulatoriale interna.<br />
D) DISPOSIZIONI SPECIFICHE<br />
Per la PLS, la CA e la SAI, saranno attivati, entro 30 giorni dalla data del presente Verbale, tavoli tecnici per<br />
individuare specifici progetti, in linea con il PSSR, nell’ambito della riorganizzazione dell’assistenza territoriale<br />
e nell’ottica dell’integrazione professionale.<br />
E) PIANO AZIENDALE PER LO SVILUPPO DELLA MEDICINA CONVENZIONATA.<br />
Il Piano Aziendale per il potenziamento della medicina convenzionata va elaborato/rimodulato, sentiti i<br />
Comitati aziendali della Medicina Generale e della Pediatria di libera scelta e i tavoli negoziali della SAI.<br />
Contenuto essenziale del Piano è lo sviluppo delle forme associative previste, autorizzate ed attivate, la<br />
quantificazione dei costi e l’individuazione delle MdGI/UTAP già in esercizio da riclassificare in base ai nuovi<br />
standard regionali.<br />
Nella fase di elaborazione del Piano è necessario informare la Conferenza dei sindaci.<br />
Una volta rimodulato, il Piano aziendale andrà sottoposto a verifica da parte della struttura regionale<br />
competente.<br />
F) AGGREGAZIONI FUNZIONALI TERRITORIALI<br />
Entro 30 giorni dalla data del presente Verbale, saranno definite le attività delle AFT per i MMG, PLS e SAI e<br />
del relativo Coordinatore, attraverso un apposito gruppo tecnico di lavoro.<br />
G) PRECISAZIONE<br />
La Regione ritiene, considerato l’obbligatorietà della adesione alle AFT, al modello assistenziale regionale<br />
previsto per la Medicina Convenzionata e per le caratteristiche proprie della attività dei medici convenzionati,<br />
che l’organizzazione delle forme associative della stessa MC non possa mai assumere la qualifica di<br />
''autonoma''.<br />
H) ATTUAZIONE<br />
Il presente Verbale sarà attuato con apposite delibere della Giunta regionale conformemente ai tempi tecnici<br />
occorrenti per tali adempimenti e al contenuto del presente atto.
134<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
I) ALLEGATO:<br />
“Contratto di Esercizio-tipo” per le Medicine di Gruppo Integrate.<br />
Venezia 31 maggio <strong>2013</strong>.<br />
Assessore alla Sanità<br />
Segretario regionale per la Sanità<br />
Firmato<br />
Firmato<br />
Le OOSS della Medicina Convenzionata:<br />
FIMMG Firmato<br />
SNAMI Firmato<br />
SMI Firmato<br />
INTESA SINDACALE Firmato<br />
CISL Medici Firmato<br />
SUMAI ASSOPROF Firmato<br />
FEDERAZIONE MEDICI - UIL FPL Firmato<br />
FIMP Firmato
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 135<br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 953 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 5/10<br />
“CONTRATTO DI ESERCIZIO-TIPO” PER LE MEDICINE DI GRUPPO INTEGRATE<br />
FATTORI DI<br />
QUALITÀ<br />
OBIETTIVI RISORSE<br />
- Esplicitazione nella Carta dei Servizi del “portafoglio” delle attività assistenziali, dalla promozione della salute<br />
alla palliazione: vengono esplicitati le attività preventive ed educative, i pacchetti di prestazioni non differibili 1 ,<br />
gli ambulatori delle patologie croniche finalizzati a soddisfare i bisogni essenziali.<br />
Indennità di gruppo<br />
ACN+ACR [€10,10]<br />
Globalità ed<br />
Equità<br />
Attività di prevenzione<br />
- Registrazione in scheda sanitaria individuale del BMI, delle abitudini al fumo ed all’assunzione di bevande<br />
alcoliche, nonché il counselling medico e/o infermieristico sugli stili di vita (fumo, alcool, attività fisica,<br />
alimentazione, ecc.).<br />
- Attivazione di Gruppi di autoaiuto (fumo, alcool, ecc.) in collaborazione ed integrazione con il Distretto e<br />
realizzazione di programmi di educazione sanitaria a gruppi di pazienti, anche avvalendosi della collaborazione<br />
delle organizzazioni sociali (es. volontariato) e in collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione<br />
- Valutazione attraverso la carta del rischio cardiovascolare a tutti gli assistiti di età >= 35 anni in 5 anni e<br />
gestione del rischio per livello di gravità secondo protocolli condivisi aziendali.<br />
- Facilitazione all’adesione ai programmi di screening approvati dalla Regione da parte degli assistiti ed alle<br />
campagne di vaccinazione.<br />
15% di<br />
[€ 10,10 + €4,45]<br />
IMPEGNO PROFESSIONALE<br />
Assistenza dei malati cronici<br />
- Attivazione nel triennio <strong>2013</strong>-2015 almeno dei percorsi assistenziali aziendali del diabete, BPCO e dello<br />
scompenso cardiaco, oltre alle cure palliative. Si allega una prima lista di indicatori relativi alle principali<br />
patologie croniche che verranno implementati a livello regionale con le singole softwarehouse e come estrazione<br />
strutturata nelle schede sanitarie individuali. Per quanto riguarda la valorizzazione degli indicatori nel contratto<br />
di esercizio, ogni Azienda ULSS selezionerà un set di indicatori più rilevanti a livello locale e definirà i relativi<br />
pesi e i valori soglia più appropriati. La lista degli indicatori verrà sottoposta a revisione annualmente.<br />
- Partecipazione agli audit aziendali del diabete, BPCO, scompenso e cure palliative basati sull’analisi degli<br />
indicatori definiti a livello locale e sull’implementazione delle iniziative di miglioramento (almeno una<br />
all’anno).<br />
30% di<br />
[€ 10,10 + €4,45]<br />
<br />
1 Per prestazioni non differibili si intendono tutte le patologie acute (es. tonsilliti, attacco di asma, coliche addominali, ecc.) la cui diagnosi e terapia è eseguibile nell’ambulatorio del<br />
MMG.
136<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
giunta regionale – 9^ legislatura<br />
ALLEGATO A - Dgr n. del pag. 6/10<br />
FATTORI DI<br />
QUALITÀ<br />
OBIETTIVI RISORSE<br />
Tenuta della<br />
scheda<br />
sanitaria<br />
individuale<br />
Utilizzo di un software unico tra i medici di famiglia della Medicina di Gruppo Integrata<br />
Al fine di consentire l’implementazione, lo sviluppo e la trasmissione di:<br />
- profilo sanitario sintetico (patient summary)<br />
- documenti clinici a supporto dei PDTA concordati<br />
- specifici data set, comuni ai software dei diversi MMG (compresa la CA), devono essere, da un punto di vista<br />
logico e operativo, sempre in rete e raggiungibili tra di loro.<br />
informatizzata Indice ITOT con un valore soglia da migliorare progressivamente<br />
- Codifica e registrazione nella scheda sanitaria individuale delle diagnosi delle patologie a più elevata<br />
prevalenza, in questa fase almeno: diabete, scompenso cardiaco, tumori, cardiopatia ischemica, TIA-ICTUS,<br />
BPCO<br />
- registrazione di altre codifiche in relazione ai contenuti concordati del patient summary.<br />
Indennità di<br />
gruppo<br />
ACN+ACR<br />
[€10,10]<br />
DGR<br />
n.2258/2011 e<br />
successive<br />
disposizioni<br />
regionali<br />
FATTORI<br />
ORGANIZZATIVI<br />
IMPEGNO PROFESSIONALE<br />
<br />
Accessibilità<br />
La Medicina di Gruppo Integrata deve assicurare:<br />
- contattabilità telefonica (diretta o tramite call center o altro personale) e pronta disponibilità nell’arco delle 12<br />
ore/die<br />
- apertura di almeno uno studio della sede centrale nelle fasce 9-12 e 16-19<br />
- copertura oraria cumulata degli studi per almeno 10 ore/die<br />
- copertura oraria serale almeno fino alle ore 19 di almeno di uno studio<br />
- apertura di almeno uno studio il sabato mattina (ore 8.00-10.00)<br />
- programmazione degli accessi in ambulatorio su appuntamento (almeno parzialmente)<br />
- implementazione di metodi di medicina di iniziativa per i malati cronici<br />
20% di<br />
[€ 10,10 + €4,45]
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 137<br />
giunta regionale – 9^ legislatura<br />
ALLEGATO A - Dgr n. del pag. 7/10<br />
<br />
FATTORI DI<br />
QUALITÀ<br />
OBIETTIVI RISORSE<br />
Sostenibilità<br />
economica<br />
Rispetto degli obiettivi assegnati alle Aziende ULSS con specifico provvedimento della Giunta Regionale<br />
- Tasso ospedalizzazione standardizzato …;<br />
- Costo annuo pro capite per la farmaceutica convenzionata determinato in base alla popolazione pesata …;<br />
- Numero annuo di prestazioni specialistiche erogate per abitante (tasso standardizzato esclusa la diagnostica di<br />
laboratorio) …;<br />
- Costo annuo per residente pesato dell’assistenza specialistica, al netto dei costi generali e della diagnostica di<br />
laboratorio ...;<br />
- Rispetto dei protocolli di prioritarizzazione e delle modalità di prescrizione condivise, finalizzate al<br />
conseguimento degli obiettivi assegnati sulle liste di attesa<br />
Le soglie di ciascun indicatore e per singola Medicina di Gruppo Integrata saranno definite a livello aziendale<br />
RESPONSABILIZZAZIONE<br />
Vengono, inoltre, raccomandate le seguenti azioni:<br />
- rispetto dei percorsi aziendali diagnostico terapeutici e dell’appropriatezza prescrittiva<br />
- estensione a tutti delle terapie efficaci (es. terapia del dolore)<br />
- lotta ai sovra trattamenti (es. antibiotici, politerapia negli anziani, esami di laboratorio).<br />
35% di<br />
[€ 10,10 + €4,45]<br />
L’integrazione con le professioni sanitarie, i medici di continuità assistenziale e gli specialisti (dipendenti, convenzionati o libero professionisti) dovrà essere<br />
realizzata secondo l’organizzazione aziendale e conformemente ai PDTA che definiscono il ruolo di ciascun soggetto e i relativi indicatori. Gli obiettivi assegnati<br />
alla Medicina di Gruppo Integrata dovranno essere condivisi da tutti i componenti del team.
138<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
giunta regionale – 9^ legislatura<br />
ALLEGATO A - Dgr n. del pag. 8/10<br />
ALLEGATI (lista indicatori)<br />
INDICATORI PER PDTA DIABETE TIPO 2 NON INSULINO TRATTATO (ca.50-70 pazienti per medico)<br />
gli indicatori sono misurabili a seguito di codifica dei pazientiù<br />
1) N pazienti di età >= 14 anni con diagnosi di diabete mellito tipo 2 (ICD 250.% escluso 250._1% e 250._3%) (Numeratore)/totale pazienti di età >= 14 anni<br />
(Denominatore)<br />
2) N pazienti di età>=14 anni con diagnosi di diabete mellito di tipo 2 nel periodo precedente l'anno di osservazione con almeno una registrazione di BMI nei<br />
12 mesi precedenti la fine del periodo di osservazione (Numeratore) /totale pazienti di età >= 14 anni on diagnosi di diabete mellito di tipo 2 nel periodo<br />
precedente l'anno di osservazione (Denominatore)<br />
3) N pazienti di età >=14 anni con diagnosi di diabete mellito di tipo 2 nel periodo precedente l'anno di osservazione con almeno una registrazione di fumo<br />
entro l'anno di ossservazione (Numeratore) /totale pazienti di età >= 14 anni on diagnosi di diabete mellito di tipo 2 nel periodo precedente l'anno di<br />
osservazione (Denominatore)<br />
4) N pazienti di età >= 14 anni con diagnosi di diabete mellito di tipo 2 nel periodo precedente l'anno di osservazione la cui cartella riporta la valutazione dei<br />
polsi periferici nei 12 mesi precedenti la fine del periodo di osservazione (Numeratore) /totale pazienti di età >= 14 anni on diagnosi di diabete mellito di<br />
tipo 2 nel periodo precedente l'anno di osservazione (Denominatore)<br />
5) N pazienti di età >= 14 anni con diagnosi di diabete mellito di tipo 2 nel periodo precedente l'anno di osservazione con almeno una registrazione di PA entro<br />
l'anno di ossservazione (Numeratore) /totale pazienti di età >= 14 anni on diagnosi di diabete mellito di tipo 2 nel periodo precedente l'anno di osservazione<br />
(Denominatore)<br />
6) N pazienti di età >= 14 anni con diagnosi di diabete mellito di tipo 2 nel periodo precedente l'anno di osservazione con almeno una registrazione di<br />
emoglobina glicata entro l'anno di ossservazione (Numeratore) /totale pazienti di età >= 14 anni on diagnosi di diabete mellito di tipo 2 nel periodo<br />
precedente l'anno di osservazione (Denominatore)<br />
7) N pazienti di età >= 14 anni con diagnosi di diabete mellito di tipo 2 nel periodo precedente l'anno di osservazione con almeno un esame del fondo oculare<br />
nei 24 mesi precedenti la fine del periodo di ossservazione (Numeratore) /totale pazienti di età >= 14 anni on diagnosi di diabete mellito di tipo 2 nel<br />
periodo precedente l'anno di osservazione (Denominatore)<br />
8) N. pazienti di età ≥14 anni con diagnosi di diabete mellito tipo 2 nel periodo precedente l’anno di osservazione con almeno una registrazione della<br />
microalbuminuria nei 12 mesi precedenti la fine del periodo di osservazione (Numeratore) / totale pazienti di età ≥ 14 anni con diagnosi di diabete mellito<br />
di tipo 2 nel periodo prece-dente l’anno di osservazione (Denominatore)
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 139<br />
giunta regionale – 9^ legislatura<br />
ALLEGATO A - Dgr n. del pag. 9/10<br />
9) N. pazienti di età ≥ 14 anni con diagnosi di diabete mellito tipo 2 nel periodo precedente l’anno di osservazione con almeno una registrazione di colesterolo<br />
LDL nei 12mesi precedenti la fine del periodo di osservazione (Numeratore) / totale pa-zienti di età ≥ 14 anni con diagnosi di diabete mellito di tipo 2 nel<br />
periodo prece-dente l’anno di osservazione (Denominatore)<br />
10) N. pazienti di età ≥ 14 anni con diagnosi di diabete mellito tipo 2 nel periodo precedente l’anno di osservazione con ultimo valore di emoglobina glicata<br />
nell’anno di osservazione ≤ 7% (Numeratore) / totale pazienti di età ≥ 14 anni con diagnosi di diabete mellito tipo 2 nel periodo precedente l’anno di<br />
osservazione con almeno una registrazione di emoglobina glicata nell’anno di osservazione (Denominatore)<br />
11) N. pazienti di età ≥ 14 anni con diagnosi di diabete mellito tipo 2 nel periodo precedente l’anno di osservazione con ultimo valore di PA nell’anno di<br />
osservazione ≤ 130/80 mmhg (Numeratore) / totale pazienti di età ≥ 14 anni con diagnosi di diabete mellito tipo 2 nel periodo precedente l’anno di<br />
osservazione con almeno una registrazione di PA nell’anno di osservazione (Denominatore)<br />
12) N. pazienti di età ≥ 14 anni con diagnosi di diabete mellito tipo 2 nel periodo precedente l’anno di osservazione con ultimo valore di colesterolo LDL<br />
nell’anno di osservazione < 100 mg/d (Numeratore) / totale pazienti di età ≥ 14 anni con diagnosi di diabete mellito tipo 2 nel periodo precedente l’anno di<br />
osservazione con almeno una registrazione di colesterolo LDL nell’anno di osservazione (Denominatore)<br />
INDICATORI PER PDTA SCOMPENSO CARDIACO (ca. 10-15 pazienti per medico)<br />
1) N. di pazienti di età ≥ 18 anni con diagnosi di scompenso cardiaco entro l’anno di osservazione (Numeratore) / totale dei pazienti di età ≥ 18 anni<br />
(Denominatore)<br />
2) Rilevazione di indicatori di processo: PA e BMI semestrale<br />
3) N. pazienti di età > 40 anni con diagnosi di scompenso cardiaco con almeno una prescrizione di ACE-Inibitori/Sartani (codice ATC: C<strong>09</strong>) negli ultimi 365<br />
giorni (Numeratore) / totale pazienti di età >40 anni con diagnosi di scompenso cardiaco (Denominatore)<br />
INDICATORI PER PDTA BPCO<br />
1) Numero pazienti di età ≥ 40 anni con diagnosi di BPCO (ICD9CM) / totale assistiti di età ≥ 40 anni<br />
2) Numero di pazienti con BPCO con registrazione della stadi azione di malattia/ numero totale di pazienti con diagnosi di BPCO<br />
3) Numero pazienti di età ≥ 18 anni con diagnosi di BPCO con almeno una registrazione di abitudine al fumo/ totale degli assistiti di età ≥ 18 anni con<br />
diagnosi di BPCO (Valore ≥ 80%)<br />
4) Numero pazienti di età ≥ 18 anni con diagnosi di BPCO con almeno una registrazione di BMI (con valore VEMS registrato) negli ultimi 24 mesi/ totale<br />
degli assistiti di età ≥ 18 anni con diagnosi di BPCO (Valore ≥ 80%)
140<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
giunta regionale – 9^ legislatura<br />
ALLEGATO A - Dgr n. del pag. 10/10<br />
5) Numero pazienti di età ≥ 18 anni con diagnosi di BPCO con almeno una registrazione di vaccinazione antinfluenzale negli ultimi 24 mesi/ totale degli<br />
assistiti di età ≥ 18 anni con diagnosi di BPCO (Valore ≥ 80%)<br />
6) Numero pazienti di età ≥ 18 anni con diagnosi di BPCO con almeno una registrazione di spirometria negli ultimi 24 mesi/ totale degli assistiti di età ≥ 18<br />
anni con diagnosi di BPCO (Valore ≥ 80%)<br />
7) Numero pazienti ≥ 18 anni con diagnosi di BPCO ricoverati per riacutizzazioni della BPCO o malattie acute dell’apparato respiratorio/ totale pazienti di età<br />
≥ 18 anni con diagnosi di BPCO ( Valore da determinare)<br />
8) Numero di pazienti “nuovi trattati”* con farmaci per i disturbi ostruttivi delle vie respiratorie diversi dagli ICS-LABA a dosi fisse/ numero totale di pazienti<br />
“nuovi trattati”* con farmaci per disturbi ostruttivi delle vie respiratorie. (valore ≥ 75%)<br />
*Assistiti a cui il proprio Curante ha prescritto almeno 3 confezioni di farmaci per i disturbi respiratori nell’anno di riferimento e che non abbiano avuto<br />
prescrizioni di farmaci per disturbi respiratori nei 12 mesi antecedenti.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 141<br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 955 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
“Modello di gestione diretta dei sinistri di responsabilità civile verso terzi in ambito sanitario ed ospedaliera approvato<br />
con DGRV n. 573/2011, modificata con DGRV n. 1020/2011”. Adempimenti diversi per l’implementazione, su scala regionale,<br />
del modello gestionale, all’esito della sperimentazione in atto nelle Aziende ed Enti del S.S.R. delle province di Padova e<br />
Rovigo, disposta con DGRV n. 1906/2012.<br />
[Sanità e igiene pubblica]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Il provvedimento conferisce mandato, rispettivamente al Coordinamento Regionale Acquisti per la Sanità ed all’Azienda Ospedaliera<br />
di Padova, di porre in essere le procedure di gara per il servizio di brokeraggio assicurativo e della copertura assicurativa<br />
del rischio di responsabilità civile delle Aziende Sanitarie, Ospedaliere ed Enti del SSR per le richieste di danno eccedenti l’importo<br />
di € 500.000,00 per sinistro, oltre ad altre accessorie; inoltre, viene conferito mandato alla Azienda Ospedaliera di Padova per<br />
l’espletamento della procedura di gara per l’acquisizione del servizio di liquidazione del danno (cd. loss adjuster), per le Aziende<br />
Sanitarie, Ospedaliere ed Enti del S.S.R..<br />
L’Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.<br />
Con la deliberazione n. 1906 del 18.9.2012 la Giunta del Veneto, con decorrenza dal 1.1.<strong>2013</strong> e scadenza al 31.12.<strong>2013</strong>, ha disposto<br />
l’avvio della sperimentazione regionale del modello di gestione diretta dei sinistri di responsabilità civile verso terzi in ambito<br />
sanitario e ospedaliero, secondo le linee guida approvate con DGRV n. 573/2011, come modificate dalla DGRV n. 1020/2011, nelle<br />
Aziende ed Enti sanitari (IOV) della Provincia di Padova e nell’Azienda Ospedaliera di Padova, iniziativa successivamente estesa<br />
anche alle Aziende Sanitarie n. 18 e n. 19 della Provincia di Rovigo.<br />
Sempre nell’obiettivo di garantire la puntuale applicazione, sin dalla fase di sperimentazione, delle “Linee guida” approvate con<br />
DGRV n. 573/2011, come modificate dalla DGRV n. 1020/2011, con decreto del Segretario per la Sanità n. 235 in data 13.11.2012,<br />
è stato altresì approvato specifico schema tipo di Protocollo d’Intesa tra l’Azienda Ospedaliera di Padova e le Aziende ed Enti periferici<br />
coinvolti nella fase di avvio sperimentale del nuovo modello gestionale. I singoli protocolli di intesa sono stati poi effettivamente<br />
assunti, alla data del 27.12.2012, dalle Amministrazioni succitate, come comunicato dall’Azienda Ospedaliera di Padova<br />
alla Segreteria regionale per la Sanità con nota del 16.5.<strong>2013</strong> n. 25828, agli atti del procedimento.<br />
Con la precitata deliberazione n. 573 del 10.5.2011, di attuazione di quanto disposto dall’art. 6 della L.R. n. 15/20<strong>09</strong>, la Giunta<br />
Regionale ha, tra l’altro, stabilito di:<br />
• introdurre il nuovo modello operativo di gestione del trattamento degli eventi di danno e della relativa copertura assicurativa<br />
per le Aziende ed Enti Sanitari della Regione Veneto, mediante approvazione di apposite “Linee guida per la gestione stragiudiziale<br />
dei sinistri di RCT delle Aziende ULSS della Regione del Veneto”;<br />
• dare mandato al Segretario regionale per la Sanità di assumere tutte le azioni necessarie e conseguenti all’approvazione delle<br />
linee guida, ivi incluse quelle relative alla procedura di gara per l’affidamento unitario del rischio correlato ai sinistri sopra la<br />
predeterminata soglia di €. 500.000,00, nonché delle eventuali coperture accessorie inerenti alla “Responsabilità Civile Operatori”<br />
e “Libera Professione intra-moenia”.<br />
La citata deliberazione n. 1906 del 18.9.2012 è intervenuta successivamente all’iniziativa regionale che ha sortito esito negativo<br />
(annullamento dell’aggiudicazione definitiva alla compagnia rumena City Insurance S.A. e revoca della gara di appalto, giusta<br />
DGRV n. 1512 del 31.7.2012), relativa alla procedura ristretta accelerata centralizzata a livello regionale per l’affidamento dei servizi<br />
assicurativi di responsabilità civile verso terzi, di responsabilità civile operatori, di responsabilità libera professione intra-moenia<br />
e di responsabilità personale per colpa grave in fabbisogno alle Aziende ed Enti del SSR della Regione Veneto, indetta in lotto<br />
unico indivisibile per l’importo complessivo a base d’asta di € 76.063.123,00, comprensivo delle diverse opzioni temporali e delle<br />
imposte, ex DGRV n. 1290/2011.<br />
Col ridetto provvedimento n. 1906/2012, la Giunta, nel dare avvio alla sperimentazione -per il <strong>2013</strong>- del Modello di gestione<br />
diretta dei sinistri di “RCT” in ambito sanitario ed ospedaliero, ha incaricato le Aziende coinvolte, di valutare la percorribilità<br />
della rinegoziazione a termini di legge dei contratti assicurativi in essere in modo da renderli compatibili con le specifiche tecniche<br />
del Modello gestionale di cui alle ridette Linee Guida, trattenendo in copertura i soli sinistri eccedenti l’importo di franchigia di<br />
500.000 euro, ovvero -se del caso- valutare se recedere dai contratti assicurativi in essere e provvedere mediante nuova procedura<br />
di appalto -nel rispetto delle vigenti disposizioni di legge- all’assunzione di nuove polizze assicurative, sempre limitatamente al<br />
rischio eccedente la soglia dei 500 mila euro per sinistro.<br />
Dalla verifica effettuata c/o l’Azienda ospedaliera di Padova, quale “Azienda Capoluogo” per le Aziende sanitarie padovane e<br />
rodigine coinvolte nella sperimentazione, risulta che le medesime hanno aggiornato i contratti assicurativi in essere, provvedendo<br />
ad introdurre la franchigia fino a € 500.000,00, coerente con il Modello gestionale approvato dalla Regione.<br />
Peraltro, come rappresentato dall’Azienda ospedaliera di Padova, sempre con la richiamata nota del 16.5.<strong>2013</strong> n. 25828, agli<br />
atti, vi è -da parte delle Aziende che hanno esordito nella sperimentazione- l’urgente necessità di provvedere all’avvio di una nuova<br />
procedura di gara per l’affidamento del servizio di copertura assicurativa oltre il suddetto limite di franchigia, sia per favorire l’omogeneità<br />
delle condizioni contrattuali che per l’imminente scadenza dei contratti in essere, che risultano essere i seguenti:<br />
• Azienda ospedaliera Padova - 31.12.<strong>2013</strong><br />
• A.ULSS n. 15 - 31.12.<strong>2013</strong><br />
• A.ULSS n. 16 - 31.01.2016<br />
• A.ULSS n. 17 - 31.10.2015
142<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
• A.ULSS n. 18 - 31.12.<strong>2013</strong><br />
• A.ULSS n. 19 - 31.12.<strong>2013</strong><br />
• IOV - 20.11.<strong>2013</strong><br />
Perdurando dunque le condizioni poste a fondamento delle determinazioni regionali che hanno originato la scelta della gara<br />
unificata per le Aziende Sanitarie, Ospedaliere ed Enti del SSR, ed anzi, ulteriormente rafforzandosi le stesse anche dal progressivo<br />
ingresso nel modello di gestione diretta da diverse Aziende del SSR, all’esito della fase di sperimentazione gestionale, in ragione<br />
del maturare delle scadenze dei rispettivi contratti di assicurazione, appare necessario reiterare la procedura per la ricerca della<br />
partnership assicurativa per la copertura del rischio per eventi la cui richiesta risarcitoria superi l’importo di € 500.000,00 per sinistro,<br />
provvedendo all’uopo mediante l’espletamento di una nuova apposita procedura di gara, fermo restando che l’implementazione<br />
su scala regionale del Modello di gestione diretta dei sinistri di “RCT” in ambito sanitario ed ospedaliero approvato coi citati<br />
provvedimenti n. 573/2011 e n. 1020/2011, e, conseguentemente, l’operatività delle affidande coperture assicurative oltre l’importo<br />
di franchigia rimane subordinata all’esito ed alla rendicontazione della fase di sperimentazione e sarà disposta con successiva deliberazione<br />
di Giunta regionale, così come già previsto dalla DGRV n. 1906 del 18.9.2012.<br />
In merito all’espletamento della testé indicata gara (dalla quale si assume possa derivare anche la riduzione dei costi diretti e<br />
indiretti a carico del SSR) non si deve sottacere della difficoltà, come appartenente alla comune esperienza, di reperimento di una<br />
copertura assicurativa da parte delle compagnie che operano nel mercato del rischio in sanità (cd. malpractice), criticità che si reputa<br />
di poter comprimere attraverso la suddivisione in lotti, frazionamento che appare rappresentare il migliore approccio metodologico<br />
per il conseguimento di un risultato positivo, anche perchè diversa è l’incidenza dei rischi di natura clinica tra le aziende sanitarie<br />
ai fini del premio assicurativo.<br />
Si propone, pertanto, che le procedure di affidamento del servizio assicurativo per la copertura del rischio civile siano aggiudicate<br />
per n. 5 lotti di gara corrispondenti, per quanto possibile e compatibile anche con le singole scadenze delle polizze in essere,<br />
alle aree di Verona, Vicenza, Padova e Rovigo, Treviso e Belluno, Venezia, analogamente alla ripartizione territoriale già disposta<br />
in sede di avvio del modello gestionale, modus operandi finalizzato anche a favorire la massima concorrenza tra i soggetti presenti<br />
nel mercato assicurativo.<br />
Peraltro, le novità introdotte dal nuovo modello, come anche tratteggiato dalle precitate linee guida approvate con DGRV n.<br />
573/2011, hanno messo in luce la necessità, specialmente nella prima fase di avvio, che le Amministrazioni interessate - già coinvolte,<br />
attraverso la Segreteria regionale per la Sanità, in un periodo di opportuna formazione teorica e tecnica - in sede di iniziale applicazione<br />
pratica del modello, possano trovare supporto nella presenza di professionisti esperti, in grado di affiancare nella fase istruttoria,<br />
quella tesa all’accertamento e alla liquidazione del danno, gli uffici interni aziendali deputati alla gestione dei reclami.<br />
A tal proposito, considerato che le necessità di cui sopra appaiono comuni alle realtà sanitarie coinvolte nell’applicazione del<br />
precitato modello, nonché ritenuto strategico assicurare all’intero sistema del SSR- già dalla fase iniziale - omogeneità di condotta<br />
amministrativa da parte delle Aziende e ciò sia allo scopo di affinare le procedure amministrative che di stabilire una condivisa<br />
metodica di apprezzamento del danno e di identici parametri di monetizzazione del risarcimento del danno per l’intero SSR, si<br />
reputa opportuno avviare anche una procedura di gara a favore di tutte le citate Aziende per il servizio di liquidazione del danno<br />
(cd. loss adjuster), ricompreso entro il valore di € 500.000,00 per sinistro concluso con pagamento o reiezione, reliquando alla<br />
Compagnia che risulterà aggiudicataria della procedura di gara, la competenza alla trattazione dei sinistri sopra l’importo di €<br />
500.000,00, nel rispetto comunque di quanto previsto dalle Linee guida approvate con DGRV n. 573/2011, come modificata dalla<br />
DGRV n. 1020/2011.<br />
Ritenuto di incaricare l’Azienda Ospedaliera di Padova, soggetto capofila tra le Aziende sanitarie coinvolte nella sperimentazione<br />
del nuovo modello, all’espletamento delle predette procedure di gara, con facoltà a quest’ultima di procedere, tra le altre, alla<br />
raccolta degli atti di procura da parte delle Aziende del SSR, dei dati riferiti alla sinistrosità dei singoli Enti oltre ad avvalersi del<br />
supporto di esperti, idonei e qualificati, individuati dalla Segreteria regionale per la Sanità.<br />
Ritenuto altresì necessario provvedere, preliminarmente alle procedure di gara per l’affidamento dei servizi assicurativi in<br />
precedenza indicati, ad individuare, a mezzo di specifica procedura d’appalto, la Società di Brokeraggio che dovrà coadiuvare<br />
l’Azienda Ospedaliera di Padova nella predisposizione del capitolato di gara e dei restanti documenti componenti il procedimento<br />
per l’affidamento del servizio di copertura assicurativa della “RCT” sopra il ridetto importo di franchigia e stabilito, al riguardo, di<br />
incaricare in proposito il Coordinamento Regionale Acquisti per la Sanità, integrando allo scopo il Piano relativo alle procedure di<br />
gara centralizzate a livello regionale per il biennio 2012/<strong>2013</strong> approvato con DGRV n. 1272 in data 3 luglio 2012, siccome espressamente<br />
previsto dal punto n. 3) del dispositivo del citato provvedimento giuntale.<br />
Si ritiene necessario ribadire, ancora, che le Aziende del SSR che hanno già esordito con la sperimentazione, alla luce delle<br />
prossime scadenze contrattuali che interesseranno le polizze assicurative da queste contratte, come in precedenza riepilogate, nelle<br />
more dell’espletamento delle indicende procedure di gara, provvedano ad affidare la propria copertura assicurativa nei modi già<br />
indicati dalla DGRV 1906/2012.<br />
Da ultimo, le novità introdotte dal nuovo modello - come tratteggiato dalle ricordate linee guida - nonché l’esigenza di garantire<br />
il necessario supporto tecnico di un soggetto esterno per la liquidazione del danno, hanno messo in evidenza l’opportunità di<br />
organizzare - per il tramite dell’Unità Complessa Affari Giuridico/Amministrativi della Segreteria regionale per la Sanità - una<br />
supervisione interna al sistema SSR, a garanzia anche della uniformità di condotte amministrative nelle attività che saranno svolte<br />
dagli uffici gestionali delle Aziende Sanitarie coinvolte, in sinergia altresì con le iniziative assunte dalla Regione in ordine allo<br />
sviluppo del sistema regionale e del modello organizzativo per la gestione della sicurezza del paziente nel SSR (DGRV n. 1336 in<br />
data 17.8.2012).<br />
Il relatore conclude la propria relazione e sottopone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 143<br />
La Giunta regionale<br />
Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione, ai sensi dell’art. 53, 4° comma dello Statuto, il quale dà<br />
atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />
vigente legislazione regionale e statale;<br />
Visto il D.Lgs. 12.4.2006, n. 163 e ss.mm.ii.;<br />
Vista la L.R. 10.1.1997, n. 1;<br />
Vista la L.R. 10.6.1991, n. 12;<br />
Vista la DGRV n. 573/2011, come modificata dalla DGRV n. 1020/2011;<br />
Vista la DGRV n. 1290 del 3.8.2011<br />
Vista la DGRV n. 1272 del 3.7.2012<br />
Vista la DGRV n. 1512 del 31.7.2012<br />
Vista la DGRV n. 1906 del 18.9.2012<br />
delibera<br />
1) Di incaricare il Coordinamento Regionale Acquisti per la Sanità di selezionare, a mezzo di specifica gara d’appalto, la<br />
Società di Brokeraggio che dovrà coadiuvare l’Azienda Ospedaliera di Padova nella predisposizione del capitolato di gara e dei<br />
restanti documenti componenti il procedimento per l’affidamento del servizio di copertura assicurativa della “RCT” sopra il ridetto<br />
importo di franchigia, e delle restanti coperture accessorie, nei termini indicati in premessa, ad integrazione del Piano relativo alle<br />
procedure di gara centralizzate a livello regionale per il biennio 2012/<strong>2013</strong>, approvato con DGRV n. 1272 in data 3 luglio 2012;<br />
2) di conferire - per quanto esposto in premessa, nell’ambito del “Modello di gestione diretta dei sinistri di responsabilità<br />
civile verso terzi in ambito sanitario ed ospedaliera approvato con DGRV n. 573/2011, modificata con DGRV n. 1020/2011”- mandato<br />
all’Azienda Ospedaliera di Padova di attendere alle procedure amministrative per l’affidamento del servizio assicurativo per<br />
la copertura del rischio di responsabilità civile verso terzi delle Aziende Sanitarie, Ospedaliere ed Enti del SSR, suddiviso per<br />
lotti, come indicato nelle premesse, relativamente alle richieste di danno eccedenti l’importo di € 500.000,00 per sinistro, oltre alle<br />
coperture accessorie per “responsabilità civile operatori”, per “libera professione intramoenia” e, a libera adesione individuale e<br />
in forma di convenzione senza franchigia, per responsabilità personale per “colpa grave” del personale del comparto sanità e della<br />
relativa dirigenza, nonché mandato per procedere, a mezzo gara, alla scelta del contraente per l’affidamento del servizio di liquidazione<br />
del danno (cd. loss adjuster), come in narrativa meglio descritto;<br />
3) di invitare le Aziende Sanitarie, Ospedaliere e gli Enti del SSR di cui sopra a produrre all’Azienda ospedaliera di Padova,<br />
in tempi celeri, quanto di necessità per l’espletamento della gara, ivi incluso, apposito mandato, comprensivo dei necessari dati<br />
riferiti alla sinistrosità affinché l’Azienda ospedaliera patavina provveda, per loro conto, all’espletamento delle procedure di scelta<br />
del contraente per l’affidamento dei servizi di cui al punto che precede;<br />
4) di precisare, altresì, che l’Azienda ospedaliera di Padova possa avvalersi del supporto di esperti, idonei e qualificati, individuati<br />
dalla Segreteria regionale per la Sanità che potrà attingere tra le professionalità presenti nella Regione Veneto;<br />
5) di precisare che il conferimento di mandato cui al punto 2) sia comprensivo anche di tutte le eventuali, ulteriori, procedure<br />
per giungere ad assicurare la stipulazione di appositi contratti da parte delle Aziende Sanitarie, Ospedaliere e degli Enti del SSR,<br />
in considerazione anche dei rischi connessi alle procedure di affidamento del servizio alle compagnie che operano nel particolare<br />
mercato assicurativo per la copertura del rischio in sanità (cd. malpractice);<br />
6) di invitare le Aziende ed Enti del S.S.R. che hanno esordito con la sperimentazione gestionale, in attuazione della DGRV<br />
n. 1906/2012, nelle more dell’espletamento delle procedure di gara di cui ai precedenti punti dispositivi, a provvedere alla propria<br />
copertura assicurativa del rischio di RCT sopra l’importo di franchigia, oltre che delle coperture accessorie riepilogate in premessa,<br />
secondo le modalità già indicate dalla DGRV 1906/2012;<br />
7) Di ribadire che l’implementazione su scala regionale del Modello di gestione diretta dei sinistri di “RCT” in ambito sanitario<br />
ed ospedaliero approvato coi citati provvedimenti n. 573/2011 e n. 1020/2011 e, conseguentemente, l’operatività delle affidande coperture<br />
assicurative di cui al precedente n. 1), rimangono subordinate all’esito ed alla rendicontazione della fase di sperimentazione<br />
e sarà disposta con successiva deliberazione di Giunta regionale, così come già previsto dalla DGRV n. 1906 del 18.9.2012.<br />
8) di demandare all’Unità Complessa Affari Giuridico/Amministrativi della Segreteria regionale per la Sanità l’incarico di<br />
supervisione del nuovo modello di gestione diretta dei sinistri di responsabilità civile verso terzi in ambito sanitario e ospedaliero,<br />
a garanzia dell’uniformità delle condotte amministrative che saranno poste in essere dai competenti uffici delle Aziende Sanitarie<br />
coinvolte nell’applicazione del modello in parola;<br />
9) di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio della Regione Veneto;<br />
10) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.
144<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 956 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Autorizzazioni ad Aziende ULSS ed Aziende Ospedaliere delle richieste sottoposte a parere di congruità della Commissione<br />
Regionale per l’Investimento in Tecnologia ed Edilizia (CRITE) nelle sedute del 21 gennaio <strong>2013</strong>, 11 febbraio <strong>2013</strong> e 4<br />
marzo <strong>2013</strong>. Art. 26, L.R. 56/1994, DGR n. 1455/2008, DGR n. 125/2011 e DGR n. 2353/2011.<br />
[Unità locali socio sanitarie e aziende ospedaliere]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Autorizzazioni ad Aziende ULSS ed Ospedaliere all’acquisizione di attrezzature sanitarie, a contratti di service sanitari, ad<br />
investimenti di carattere informatico, esaminate nelle sedute della Crite del 21 gennaio <strong>2013</strong>, 11 febbraio <strong>2013</strong> e 4 marzo <strong>2013</strong>.<br />
L’Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.<br />
La DGR n. 1455 del 6/6/2008 intitolata “Riavvio dell’attività di valutazione degli investimenti nel settore socio sanitario. Costituzione<br />
della Commissione Regionale per l’Investimento in Tecnologia ed Edilizia (CRITE) e approvazione dei Criteri per la<br />
definizione di un piano allocativo delle attrezzature di imaging clinico nella Regione del Veneto” ha definito un nuovo modello<br />
di valutazione delle richieste di autorizzazione all’acquisto di grandi attrezzature, disciplinato le richieste di autorizzazione agli<br />
investimenti in edilizia sanitaria ed elaborato una serie di innovativi criteri a supporto delle competenti strutture della Segreteria<br />
regionale Sanità e Sociale ed ha inoltre costituito la Commissione Regionale per l’Investimento in Tecnologia ed Edilizia (CRITE),<br />
che ha assorbito le funzioni del precedente Gruppo Tecnico di Valutazione degli Investimenti nel settore Socio Sanitario.<br />
La DGR 2353/2011, anche in conseguenza dell’entrata in vigore del D.Lgs. 118/2011, ha modificato la composizione della CRITE,<br />
con gli obiettivi di offrire alle Aziende ed alla Regione un più adeguato supporto alle attività di programmazione, assicurare agli<br />
investimenti previsti, dove possibile, ambiti di applicazione comuni e coerenti con la programmazione regionale ed in linea con<br />
quanto previsto dai Piani Triennali delle Opere Pubbliche e con quanto previsto dalla normativa in materia di approvvigionamenti<br />
di beni e servizi di cui al D.Lgs. 163/2006, garantire un miglior sostegno alle finalità comuni di controllo e contenimento della spesa<br />
e di armonizzare le procedure di autorizzazione degli investimenti con quanto previsto dagli articoli 25 e 32 del D.Lgs. 23 giugno<br />
2011, n. 118, e dai relativi provvedimenti attuativi.<br />
La medesima DGR 2353/2011 ha puntualmente disposto che l’ambito di applicazione delle competenze della CRITE sono i<br />
progetti di investimento articolati in:<br />
a. edilizia sanitaria e socio sanitaria;<br />
b. grandi macchinari;<br />
c. impianti;<br />
d. attrezzature;<br />
e. informatica e macchine d’ufficio;<br />
f. altri ambiti, quali mobili, arredi, automezzi, immobilizzazioni immateriali ed altro.<br />
In particolare, le competenze della CRITE comprendono gli investimenti in ambito ospedaliero, territoriale e di prevenzione<br />
- che devono essere ricondotti a tali aree progettuali -, i progetti di investimento in attrezzature, grandi apparecchiature, informatica,<br />
etc. (ad esclusione dei progetti di edilizia) di entità economica superiore alla soglia comunitaria, gli investimenti per service<br />
sanitari, gli investimenti previsti nell’ambito di contratti di finanza di progetto, concessioni, etc., le richieste di autorizzazione alla<br />
contrazione di mutui e l’analisi di ciascun Piano degli Investimenti triennale della Aziende ULSS ed Ospedaliere regionali.<br />
La ridefinizione dell’ambito di applicazione delle competenze della CRITE ha comportato anche la revisione della sua composizione.<br />
Essa è ora composta da:<br />
• il Segretario regionale per la Sanità, o suo delegato;<br />
• il Dirigente regionale della Direzione Controlli e Governo SSR;<br />
• il Dirigente regionale della Direzione Attuazione Programmazione Sanitaria;<br />
• il Dirigente regionale della Direzione Edilizia Ospedaliera e a Finalità Collettive;<br />
• il Dirigente regionale della Direzione Servizi Sociali;<br />
• il Dirigente regionale della Direzione Bilancio;<br />
• il Dirigente dell’Unità di Progetto Programmazione Risorse Finanziarie SSR;<br />
• il Direttore dell’Agenzia Regionale Socio Sanitaria, o suo delegato;<br />
• un esperto indicato dall’Assessore alla Sanità.<br />
Con l’Ordine del Giorno prot. n. 584241 del 27 dicembre 2012, la CRITE è stata convocata per il giorno 21 gennaio <strong>2013</strong>, durante<br />
la quale sono state esaminate le richieste pervenute.<br />
Il giorno 11 febbraio <strong>2013</strong> si è svolta una nuova seduta della CRITE convocata con l’Ordine del Giorno prot. n. 55842 del 6<br />
febbraio <strong>2013</strong>, durante la quale sono state esaminate ulteriori richieste pervenute.<br />
Con l’Ordine del Giorno prot. n. 144892 del 5 aprile <strong>2013</strong>, la CRITE è stata convocata per il giorno 4 marzo <strong>2013</strong>, al fine di<br />
esaminare nuove richieste pervenute ai competenti uffici regionali.<br />
Con il presente provvedimento si propone, pertanto, di prendere atto dei verbali delle sedute della CRITE del 21 gennaio <strong>2013</strong>,<br />
11 febbraio <strong>2013</strong> e 4 marzo <strong>2013</strong>, agli atti presso la Direzione Controlli e Governo SSR, e di autorizzare quanto indicato nell’Allegato<br />
A alla presente deliberazione, in virtù dei pareri favorevoli espressi dalla CRITE nelle sedute sopra indicate, pareri ritenuti<br />
congrui dalla Commissione anche in rapporto ad una valutazione complessiva degli investimenti inerenti le dotazioni di tutti gli<br />
enti sanitari presenti sul territorio.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 145<br />
Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il presente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
- Udito il relatore incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione, ai sensi dell’articolo 53, 4° comma, dello Statuto, il<br />
quale dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, in ordine alla compatibilità con<br />
la vigente legislazione statale e regionale;<br />
- Vista la L.R. n. 23 del 7/11/2003;<br />
- Vista la propria <strong>Del</strong>iberazione n. 1455 del 6/6/2008;<br />
- Vista la Nota della Segreteria regionale Sanità e Sociale del 30/6/2008, prot. n. 337585;<br />
- Preso atto della DGR n. 125/2011;<br />
- Richiamata inoltre la propria <strong>Del</strong>iberazione n. 2353 del 29/12/2011.<br />
delibera<br />
1. di prendere atto delle motivazioni esposte in premessa, facenti parte integrante del presente provvedimento;<br />
2. di prendere atto dei verbali delle sedute della Commissione Regionale per l’Investimento in Tecnologia ed Edilizia (CRITE)<br />
del 21 gennaio <strong>2013</strong>, 11 febbraio <strong>2013</strong> e 4 marzo <strong>2013</strong>, agli atti presso la Direzione Controlli e Governo SSR;<br />
3. di autorizzare le richieste sottoposte dalle Aziende ULSS ed Ospedaliere al parere di congruità della Commissione Regionale<br />
per l’Investimento in Tecnologia ed Edilizia (CRITE) nelle sedute del 21 gennaio <strong>2013</strong>, 11 febbraio <strong>2013</strong> e 4 marzo <strong>2013</strong> per<br />
le quali la CRITE ha espresso parere favorevole - di cui allo schema riassuntivo (Allegato A) al presente provvedimento del quale<br />
costituisce parte integrante e sostanziale - anche in virtù della loro congruità in rapporto ad una valutazione complessiva degli<br />
investimenti inerenti le dotazioni di tutti gli enti sanitari presenti sul territorio;<br />
4. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />
5. di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione.
146<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
Allegato _A_ Dgr n. del pag. 1 /1<br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 956 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
ESITI FAVOREVOLI - SEDUTA CRITE DEL 21 gennaio <strong>2013</strong><br />
Azienda<br />
Oggetto<br />
Costo complessivo presunto indicato dall'Azienda<br />
Sanitaria<br />
PARERE CRITE<br />
AULSS 9<br />
Parere in merito alla richiesta di autorizzazione all’acquisizione di<br />
un’apparecchiatura TAC ad alte prestazioni e TAC a 64 strati<br />
Per TAC 256 strati: € 1.300.000 IVA NON COMPRESA<br />
Per TAC 64 strati € 605.000 IVA INCLUSA<br />
Parere favorevole con prescrizioni<br />
ESITI FAVOREVOLI - SEDUTA CRITE DEL 11 febbraio <strong>2013</strong><br />
Azienda<br />
Oggetto<br />
Costo complessivo presunto indicato dall'Azienda<br />
Sanitaria<br />
PARERE CRITE<br />
AULSS 18<br />
Parere in merito all’autorizzazione alla nuova procedura di gara di un Sistema<br />
diagnostico con tecnologia Real Time PCR per l’esecuzione di analisi da installare<br />
presso la SOC Anatomia Patologica dell’Ulss n. 18<br />
€ 657.000,00 IVA NON COMPRESA<br />
Parere favorevole con prescrizioni<br />
AULSS 3<br />
Parere in merito alla richiesta di autorizzazione alla gara telematica ex. Art. 20-27<br />
d.lgs 163/2006 del servizio integrato di noleggio, ricondizionamento e logistica dei<br />
dispositivi tessili, materasseria e degli accessori per le necessità dell’Aulss n. 3<br />
€ 5.370.759,00 IVA NON COMPRESA<br />
Parere favorevole con prescrizioni<br />
AULSS 3<br />
Parere in merito alla richiesta di autorizzazione alla gara telematica ex. Art. 20-27<br />
d.lgs 163/2006 del servizio di ristorazione per i Presidi Ospedalieri e le strutture<br />
territoriali dell’Azienda Ulss n. 3<br />
€ 10.828.341,00 IVA NON COMPRESA<br />
Parere favorevole con prescrizioni<br />
ESITI FAVOREVOLI - SEDUTA CRITE DEL 4 marzo <strong>2013</strong><br />
Azienda<br />
Oggetto<br />
Costo complessivo presunto indicato dall'Azienda<br />
Sanitaria<br />
PARERE CRITE<br />
AULSS 10<br />
Parere in merito alla richiesta di autorizzazione per la fornitura di n. 4<br />
ecotomografi digitali per le Unità Operative di cardiologia, neurologia e radiologia<br />
dei Presidi ospedalieri di San Donà di Piave e di Portogruaro<br />
€ 726.000,00 IVA INCLUSA<br />
Parere favorevole con prescrizioni<br />
AULSS 10<br />
Parere in merito alla richiesta di autorizzazione per la fornitura e l’installazione di<br />
un intensificatore di brillanza per l’Unità Operativa di Ortopedia del Presidio<br />
ospedaliero di Portogruaro<br />
€ 157.300,00 IVA INCLUSA<br />
Parere favorevole con prescrizioni<br />
AULSS 13<br />
Parere in merito alla documentazione di progettazione contrattuale della gara<br />
d’appalto per l’affidamento del servizio di assistenza e manutenzione del sistema<br />
informatico e di comunicazione dell’Ulss n. 13<br />
€ 1.650.000,00 IVA NON COMPRESA<br />
Parere favorevole con prescrizioni<br />
AULSS 20<br />
Parere in merito alla documentazione di progettazione contrattuale della gara<br />
d’appalto per l’affidamento dei servizi di archiviazione, gestione documentale e<br />
digitalizzazione cartelle cliniche<br />
€ 2.970.000,00 IVA NON COMPRESA<br />
Parere favorevole con prescrizioni<br />
AULSS 7<br />
Parere in merito alla richiesta di autorizzazione al rinnovo quadriennale della<br />
fornitura in service di reagenti e sistemi per esami di Chimica clinica,<br />
Immunometria, Chimica speciale ed Emoglobine per i laboratori analisi dell’Ulss<br />
€ 3.963.602,00 IVA NON COMPRESA<br />
Parere favorevole con prescrizioni<br />
AULSS 8<br />
Parere in merito alla documentazione di progettazione contrattuale della gara<br />
d’appalto per l’affidamento del servizio di soccorso medico sul territorio dell’Ulss<br />
8<br />
€ 12.160.000,00 IVA NON COMPRESA<br />
Parere favorevole con prescrizioni<br />
AULSS 8<br />
Parere in merito alla documentazione di progettazione contrattuale della gara<br />
d’appalto per la fornitura in service di sistemi per laboratorio analisi e relativi<br />
reagenti<br />
€ 27.195.000,00 IVA NON COMPRESA<br />
Parere favorevole con prescrizioni<br />
AULSS 9<br />
Parere in merito alla documentazione di progettazione contrattuale della gara<br />
d’appalto per la fornitura in service di sistemi analitici automatici per la<br />
diagnostica immunoematologica per le Aziende Ulss nn. 7, 8 e 9 della Regione del<br />
Veneto afferenti al DIMT<br />
€ 3.140.000,00 IVA NON COMPRESA<br />
Parere favorevole con prescrizioni<br />
AULSS 10<br />
Parere in merito alla documentazione di progettazione contrattuale della gara<br />
d’appalto per la fornitura di reagenti e sistemi ematologici per l’esecuzione<br />
dell’esame emocromocitometrico e del conteggio dei reticolociti per il Laboratorio<br />
di Patologia Clinica dell’Ulss 10<br />
€ 1.160.000,00 IVA NON COMPRESA<br />
Parere favorevole con prescrizioni<br />
AULSS 10<br />
Parere in merito alla documentazione di progettazione contrattuale della gara<br />
d’appalto per l’affidamento della fornitura di sistemi diagnostici vari e relativo<br />
materiale di consumo per l’Unità Operativa Complessa Laboratorio di patologia<br />
Clinica dell’Ulss 10<br />
€ 652.000,00 IVA NON COMPRESA<br />
Parere in merito alla documentazione di progettazione contrattuale della gara<br />
d’appalto per l’affidamento della fornitura di apparecchiature analitiche<br />
AULSS 12<br />
automatiche per colorazioni immunoistochimiche e relativi anticorpi per Aziende<br />
Ulss nn. 12 e 13 (nota prot. 58927 del 20 settembre 2012).<br />
€ 1.042.500,00 IVA NON COMPRESA<br />
Parere favorevole con prescrizioni<br />
Parere favorevole con prescrizioni<br />
Parere in merito alla documentazione di progettazione contrattuale della gara<br />
AULSS 12<br />
d’appalto per l’affidamento della fornitura di sistemi per l’esecuzione di indagini<br />
di immunoematologia eritrocitaria per il Dipartimento Interaziendale di Medicina<br />
€ 5.375.000,00 IVA NON COMPRESA<br />
Trasfusionale (DIMT) della Provincia di Venezia<br />
Parere favorevole con prescrizioni<br />
Richiesta di autorizzazione procedura aperta per l’assegnazione del servizio di<br />
AULSS 12<br />
assistenza infermieristica a favore dei detenuti della casa circondariale<br />
“S.M. Maggiore” e della casa di reclusione “S. Eufemia<br />
€ 2.125.391,66 IVA NON COMPRESA<br />
Parere favorevole con prescrizioni<br />
AULSS 13<br />
AULSS 13<br />
Parere in merito alla documentazione di progettazione contrattuale della gara<br />
d’appalto per l’affidamento del servizio di manutenzione delle apparecchiature<br />
elettromedicali<br />
Parere in merito alla documentazione di progettazione contrattuale della gara<br />
d’appalto per l’affidamento della fornitura di sistemi dialitici online con comodato<br />
d’uso di apparecchiature dedicate<br />
€ 7.200.000,00 IVA NON COMPRESA<br />
€ 1.220.000,00 IVA NON COMPRESA<br />
Parere favorevole con prescrizioni<br />
Parere favorevole con prescrizioni
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 147<br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 957 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Commissione Regionale per l’Investimento in Tecnologia ed Edilizia - CRITE (DGR n. 2353 del 29/12/2011): modifica<br />
della composizione e supporto istruttoria.<br />
[Sanità e igiene pubblica]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Con il presente provvedimento si propone di apportare alcune modifiche alla composizione della Commissione Regionale per<br />
l’Investimento in Tecnologia ed Edilizia - CRITE - e di prevedere la possibilità di avvalersi del supporto dell’Unità di Valutazione<br />
Technology Assessment (U.V.T.A.) dell’Azienda Ospedaliera di Padova ai fini dell’istruttoria preventiva delle richieste inerenti<br />
l’acquisizione di attrezzature di imaging clinico da sottoporre al parere della Commissione stessa.<br />
L’Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.<br />
Con deliberazione n. 2353 del 29 dicembre 2011 la Giunta Regionale ha apportato alcune modifiche alla composizione della<br />
Commissione Regionale per l’Investimento in Tecnologia ed Edilizia (CRITE) e all’ambito di applicazione delle competenze della<br />
medesima attribuendole, inoltre, nuove funzioni.<br />
Tale esigenza è scaturita dal mutato contesto economico-finanziario nazionale e regionale che ha posto in primo piano la politica<br />
degli investimenti nel settore socio sanitario e, conseguentemente, le funzioni di programmazione e di controllo della Regione<br />
in tale ambito.<br />
Uno dei compiti attribuiti alla CRITE dalla DGR 2353/2011 è quello di valutare - con cadenza annuale - i Piani degli Investimenti<br />
delle Aziende ed Istituti del SSR, individuando un nuovo procedimento di valutazione dei programmi e delle scelte di investimento,<br />
e di offrire, in tal modo, alle Aziende/Istituti del SSR ed all’Amministrazione Regionale un più adeguato supporto alle attività di<br />
programmazione finalizzate a garantire un miglior sostegno alle finalità comuni di controllo e contenimento della spesa.<br />
L’attività di valutazione della CRITE riguarda progetti di investimento articolati in:<br />
g. edilizia sanitaria;<br />
h. grandi macchinari;<br />
i. impianti;<br />
j. attrezzature;<br />
k. informatica e macchine d’ufficio;<br />
l. altri ambiti, quali mobili, arredi, automezzi, immobilizzazioni immateriali ed altro.<br />
Nei progetti di investimento sono inclusi i service (ad es. di laboratorio, trasfusionale, emodialisi, radiologia, etc.), i noleggi e<br />
i leasing.<br />
Sono altresì compresi in tale definizione gli investimenti previsti nell’ambito di contratti di finanza di progetto, concessioni,<br />
etc., inclusi quelli che si rendessero necessari in aggiunta a quanto inizialmente definito nei contratti stessi.<br />
Nell’ambito di valutazione della CRITE vengono comprese, inoltre, anche le richieste di autorizzazione alla contrazione di<br />
mutui ex artt. 5 e 6 della L.R. 55/94 e così come previsto dalla DGR 125/2011.<br />
Considerato che i pareri espressi dalla Commissione si esplicano sulla base di un lavoro propedeutico da parte delle strutture<br />
regionali di volta in volta coinvolte nella fase istruttoria, a seconda della tipologia delle richieste.<br />
Considerato che la Giunta Regionale ha il compito di individuare gli standard di appropriatezza allocativa delle attrezzature di<br />
imaging clinico, e che a tal fine utilizza la metodologia dell’Health Technology Assessment (HTA), sulla base della quale la CRITE<br />
può formulare i propri pareri, da sottoporre poi all’organo regionale competente, unitamente ai criteri di costo/efficacia.<br />
Considerato che la citata DGR 2353/2011 individuava, quali componenti di commissione, i seguenti soggetti:<br />
• il Segretario regionale per la Sanità, o suo delegato;<br />
• il Dirigente regionale della Direzione Controlli e Governo SSR;<br />
• il Dirigente regionale della Direzione Attuazione Programmazione Sanitaria;<br />
• il Dirigente regionale della Direzione Edilizia Ospedaliera e a Finalità Collettive;<br />
• il Dirigente regionale della Direzione Servizi Sociali;<br />
• il Dirigente regionale della Direzione Bilancio;<br />
• il Dirigente dell’Unità di Progetto Programmazione Risorse Finanziarie SSR;<br />
• il Direttore dell’Agenzia Regionale Socio Sanitaria, o suo delegato;<br />
• un esperto indicato dall’Assessore alla Sanità.<br />
Considerato che la DGR 2353/2011 prevedeva, altresì, la possibilità che, qualora vi fosse la necessità di ulteriori competenze<br />
in specifiche materie, la CRITE avrebbe potuto avvalersi del supporto di ulteriori rappresentanti della Segreteria regionale per la<br />
Sanità e/o da specifiche figure professionali, individuate dalla Segreteria regionale per la Sanità.<br />
Preso atto che l’art. 4 della L.R. 23 novembre 2012, n. 43, ha disposto l’abrogazione della L.R. 29 novembre 2001, n. 32 “Agenzia<br />
regionale socio sanitaria” e successive modificazioni.<br />
Preso atto che l’art. 4 ter della Legge Regionale n. 43/2012 sopraindicata attribuisce le funzioni esercitate dall’ARSS, tra l’altro,<br />
alle strutture che afferiscono alla Segreteria regionale per la Sanità.<br />
Considerato che la DGR 2353/2011 attribuiva le attività di segreteria della CRITE alla Direzione regionale Controlli e Governo<br />
SSR avvalendosi dell’apporto istruttorio delle competenti strutture dell’Agenzia Regionale Socio Sanitaria e della Direzione Edilizia<br />
ospedaliera e a finalità collettive, e che il Servizio Controlli Investimenti Prezzi Acquisti SSR della Direzione regionale Controlli e<br />
Governo SSR aveva, ed ha tutt’ora, il compito di istruire preventivamente la documentazione inerente gli argomenti da sottoporre
148<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
al parere della CRITE.<br />
Per quanto sopra esposto, con il presente provvedimento si propone di modificare la composizione della CRITE - di cui alla DGR<br />
n. 2353/2011 - sostituendo il Direttore dell’Agenzia Regionale Socio Sanitaria con il Dirigente del Servizio Controllo Investimenti<br />
Prezzi Acquisti SSR della Direzione regionale Controlli e Governo SSR.<br />
La Commissione, pertanto, risulterà così composta:<br />
• il Segretario regionale per la Sanità, o suo delegato;<br />
• il Dirigente regionale della Direzione Controlli e Governo SSR;<br />
• il Dirigente regionale della Direzione Attuazione Programmazione;<br />
• il Dirigente regionale della Direzione Edilizia Ospedaliera e a Finalità Collettive;<br />
• il Dirigente regionale della Direzione Servizi Sociali;<br />
• il Dirigente regionale della Direzione Bilancio;<br />
• il Dirigente regionale dell’Unità di Progetto Programmazione Risorse Finanziarie SSR;<br />
• il Dirigente del Servizio Controllo Investimenti Prezzi Acquisti SSR.;<br />
• un esperto indicato dall’Assessore regionale alla Sanità.<br />
Al fine di un efficace svolgimento dell’istruttoria preventiva sulle richieste riguardanti le attrezzature di imaging clinico di cui<br />
sopra - e ribadita l’importanza della metodologia dell’HTA - il Servizio Controlli Investimenti Prezzi Acquisti SSR potrà avvalersi<br />
del supporto dell’Unità di Valutazione delle Tecnologie (U.V.T.) dell’Azienda Ospedaliera di Padova.<br />
Le disposizioni delle deliberazioni di Giunta Regionale n. 1455 del 6/6/2008, n. 1464 del 19/5/20<strong>09</strong> e n. 2353 del 29/12/2011<br />
rimangono in vigore in quanto compatibili con il contenuto del presente provvedimento.<br />
Il relatore conclude la propria relazione e sottopone all’approvazione della Giunta Regionale il presente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
- Udito il Relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale<br />
dà atto che la Struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con<br />
la legislazione regionale e statale;<br />
- Visti gli artt. 5 e 6 della L.R. n. 55/1994;<br />
- Vista la L.R. n. 43/2012;<br />
- Richiamata la propria deliberazione n. 1455 del 6/6/2008;<br />
- Richiamata la propria deliberazione n. 1464 del 19/5/20<strong>09</strong>;<br />
- Richiamata la propria deliberazione n. 125 del 8/2/2011;<br />
- Richiamata la propria deliberazione n. 2353 del 29/12/2011.<br />
delibera<br />
1. di approvare quanto illustrato in premessa quale parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;<br />
2. di approvare, per quanto descritto in premessa, la modifica alla composizione della CRITE, sostituendo il Direttore dell’Agenzia<br />
Regionale Socio Sanitaria con il Dirigente del Servizio Controllo Investimenti Prezzi Acquisti SSR della Direzione regionale<br />
Controlli e Governo SSR. La Commissione, pertanto, risulta così composta:<br />
• il Segretario regionale per la Sanità, o suo delegato;<br />
• il Dirigente regionale della Direzione Controlli e Governo SSR;<br />
• il Dirigente regionale della Direzione Attuazione Programmazione;<br />
• il Dirigente regionale della Direzione Edilizia Ospedaliera e a Finalità Collettive;<br />
• il Dirigente regionale della Direzione Servizi Sociali;<br />
• il Dirigente regionale della Direzione Bilancio;<br />
• il Dirigente dell’Unità di Progetto Programmazione Risorse Finanziarie SSR;<br />
• il Dirigente del Servizio Controllo Investimenti Prezzi Acquisti SSR;<br />
• un esperto indicato dall’Assessore regionale alla Sanità;<br />
3. di prevedere, al fine dell’istruttoria preventiva sulle richieste riguardanti le attrezzature di imaging clinico di cui in premessa<br />
e ribadita l’importanza della metodologia dell’Health Technology Assessment (HTA), che il Servizio Controlli Investimenti Prezzi<br />
Acquisti SSR della Direzione regionale Controlli e Governo SSR possa avvalersi del supporto dell’Unità di Valutazione delle Tecnologie<br />
(U.V.T.) dell’Azienda Ospedaliera di Padova;<br />
4. di ritenere abrogata ogni precedente disposizione o provvedimento in contrasto con le determinazioni di cui al presente<br />
atto, dando atto nel contempo che le disposizioni della DGR n. 1455 del 6/6/2008, della DGR n. 1464 del 19/5/20<strong>09</strong> e della DGR n.<br />
2353 del 29/12/2011 rimangono in vigore in quanto compatibili con il contenuto del presente provvedimento;<br />
5. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del Bilancio regionale;<br />
6. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 149<br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 958 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Autorizzazione all’Azienda ULSS n. 9 Treviso alla contrazione di un mutuo, ai sensi dell’art. 5, comma 2, della Legge<br />
Regionale n. 55/94, finalizzato al finanziamento dei lavori della “Cittadella Sanitaria” dell’Ospedale di Treviso (DGR n.<br />
2054/2007 e DGR n. 343/2010).<br />
[Unità locali socio sanitarie e aziende ospedaliere]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Con il presente provvedimento si autorizza, ai sensi dell’art. 5, comma 2, della Legge Regionale n. 55/94, l’Azienda ULSS n.<br />
9 Treviso alla contrazione di un mutuo per complessivi Euro 51 milioni finalizzato al finanziamento dei lavori della “Cittadella<br />
Sanitaria” dell’Ospedale di Treviso (DGR n. 2054/2007 e DGR n. 343/2010).<br />
L’Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.<br />
Con DGR n. 2054 del 3 luglio 2007 la Giunta Regionale ha approvato l’ipotesi progettuale relativa alla realizzazione della<br />
“Cittadella Sanitaria” dell’Ospedale di Treviso, del costo stimato di Euro 196.000.000,00. Con tale provvedimento l’opera è stata<br />
inserita nel Piano decennale delle opere strategiche di cui alla DGR n. 66/2005, così come previsto dal comma 7, art. 53, della L.R.<br />
n. 27/2003.<br />
La sopracitata DGR n. 2054/2007 ha previsto altresì un finanziamento regionale complessivo di Euro 20.000.000,00, dei quali<br />
Euro 9.000.000,00 attribuiti ai progetti di ristrutturazione del Pronto Soccorso dell’Ospedale, di restauro di Villa Carisi, nonché<br />
alla progettazione del nuovo Distretto.<br />
Con DGR n. 343 del 16 febbraio 2010 la Giunta Regionale ha approvato lo studio di fattibilità dell’opera in oggetto, per l’importo<br />
stimato e aggiornato di Euro 224.000.000,00, ritenendola ammissibile e realizzabile anche con il concorso di capitali privati e<br />
inserendola nelle priorità del programma di attuazione dei finanziamenti di cui all’art. 20 della L. n. 67/88, esercizio 2008, disposto<br />
dal CIPE con sua <strong>Del</strong>ibera n. 97 del 18/12/2008, con una quota di Euro 50.000.000,00.<br />
La medesima DGR n. 343/2010, nel recepire integralmente il parere n. 803 del 22 gennaio 2010 della Quinta Commissione del<br />
Consiglio Regionale, ha definito per tale opera la seguente copertura finanziaria, di cui alla delibera del Direttore Generale dell’AULSS<br />
9 Treviso del 27/11/20<strong>09</strong>, n. 1315:<br />
a) Finanziamento pubblico:<br />
• Euro 11.000.000,00 quale quota assegnata dalla DGR n. 2054/2007;<br />
• Euro 50.000.000,00 quale quota dell’art. 20, L. 67/88, delibera CIPE n. 97/2008;<br />
• Euro 40.000.000,00 quale mutuo a carico del bilancio dell’AULSS 9 Treviso;<br />
• Euro 25.000.000,00 quale quota derivante da alienazioni patrimoniali;<br />
b) Finanziamento privato:<br />
• Euro 98.000.000,00 pari al 43,75 del totale dell’investimento;<br />
Euro 224.000.000,00 TOTALE investimento<br />
Con nota prot. n. 89860 del 14 luglio 2010, l’AULSS 9 richiedeva ai competenti uffici regionali l’autorizzazione alla contrazione<br />
del mutuo di Euro 40.000.000,00 così come previsto dalla delibera del Direttore Generale n. 783 del 25 giugno 2010.<br />
La Commissione Regionale per l’Investimento in Tecnologia ed Edilizia (CRITE), nella seduta del 9 novembre 2010, esaminava<br />
la suddetta richiesta ed esprimeva parere favorevole alla contrazione del mutuo di Euro 40.000.000,00 da parte dell’AULSS 9, che<br />
prevedeva la necessità di bandire la gara nel 2014.<br />
Con nota del 3 aprile <strong>2013</strong> prot. n. 141940, la Direzione regionale Edilizia Ospedaliera e a Finalità Collettive inoltrava alla Direzione<br />
regionale Controlli e Governo la nota dell’AULSS 9 - prot. n. 31488 del 20 marzo <strong>2013</strong> -, con la quale il Direttore Generale<br />
informava che la procedura per l’affidamento della Concessione di costruzione e gestione della “Cittadella della Salute” proseguiva<br />
con regolarità e chiedeva riscontro sui finanziamenti assegnati con i suindicati provvedimenti.<br />
Considerato che la L.R. 14 settembre 1994, n. 55, all’art. 5, c. 2, prevede che l’Unità locale socio-sanitaria, per il finanziamento<br />
di investimenti e previa autorizzazione regionale, possa inoltre contrarre mutui o accedere ad altre forme di credito di durata in<br />
ogni caso non superiore a dieci anni.<br />
Considerato che la DGR n. 125 del 8 febbraio 2011 dispone che le singole richieste di autorizzazione alla contrazione di mutui<br />
siano sottoposte al preventivo parere della CRITE, per la valutazione delle priorità della programmazione socio sanitaria regionale,<br />
come confermato anche dalla successiva DGR n. 2353 del 29 dicembre 2011.<br />
Preso atto che la CRITE, riunitasi nella seduta del 22 aprile <strong>2013</strong>, ha esaminato nuovamente l’argomento, ha preso atto del<br />
percorso amministrativo svolto fino a quel momento dall’AULSS 9 ed ha espresso parere favorevole alla contrazione del mutuo di<br />
Euro 40.000.000,00, al fine di permettere all’Azienda di proseguire nelle successive fasi tecnico-amministrative.<br />
Preso atto che la CRITE, nel corso della sopracitata seduta del 22 aprile u.s., ha constatato che la quota di finanziamento regionale<br />
di € 11 milioni assegnata con DGR 2054/2007 non è prevista in competenza nel Bilancio regionale <strong>2013</strong>, nonostante un’esplicita<br />
richiesta formulata - anche con riferimento ad altri finanziamenti già approvati dalla Giunta Regionale negli esercizi precedenti
150<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
- dalla Segreteria regionale per la Sanità in data 7 novembre 2012 con nota prot. n. 502407 e ribadita dalla medesima Segreteria<br />
regionale il 26 aprile <strong>2013</strong>, con nota prot. 177548, autorizza l’AULSS 9 a contrarre mutuo anche per questi, ulteriori, € 11 milioni.<br />
Tenuto conto anche del fatto che, per non incorrere nelle pesanti penalizzazioni dei risultati aziendali previste dall’art. 29,<br />
comma 1, lettera b) del D.Lgs. 118/2011, il sopracitato importo non può essere finanziato con fondi provenienti dal F.S.R. destinato<br />
alla copertura dei LEA, con il presente provvedimento si propone quindi di prendere atto di quanto sopra esposto e di autorizzare<br />
l’AULSS 9 alla stipula di un mutuo fino ad un importo massimo di Euro 51.000.000,00 e della durata massima di anni 10 per il<br />
finanziamento della Cittadella Sanitaria dell’Ospedale di Treviso, dei quali Euro 40.000.000,00 quale mutuo previsto a carico del<br />
bilancio dell’AULSS 9 Treviso ed Euro 11.000.000 disposti dalla sopra evidenziata DGR n. 2054/2007, al fine di consentire la stipula<br />
del contratto.<br />
In relazione al disposto dell’art. 5, c. 3, della L.R. 55/1994, che dispone che “l’autorizzazione regionale alla contrazione dei<br />
mutui o all’accensione di altre forme di credito può essere concessa fino ad un ammontare complessivo delle relative rate, per capitale<br />
ed interessi, non superiore al quindici per cento del valore costituito dalla somma consolidata regionale delle poste dei bilanci<br />
preventivi economici annuali delle Unità locali socio-sanitarie e delle Aziende ospedaliere al netto della quota del fondo sanitario<br />
nazionale di parte corrente attribuita alla Regione”, è stata verificata la sussistenza delle condizioni poste dal sopra riportato comma<br />
3 dell’articolo 5 della L.R. 55/1994 con riferimento all’importo complessivo del mutuo autorizzato di Euro 51.000.000,00.<br />
Il relatore conclude la propria relazione e sottopone all’approvazione della Giunta Regionale il presente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
- Udito il Relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale<br />
dà atto che la Struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con<br />
la legislazione regionale e statale.<br />
- Visto il D.Lgs. 118/2011;<br />
- Visto l’art. 5 della L.R. n. 55/1994;<br />
- Richiamate le proprie deliberazioni n. 2054 del 3 luglio 2007, n. 343 del 16 febbraio 2010, n. 125 del 8 febbraio 2011 e n. 2353<br />
del 29 dicembre 2011.<br />
delibera<br />
1. di approvare quanto illustrato in premessa quale parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;<br />
2. di autorizzare, ai sensi della L.R. 14 settembre 1994, n. 55, art. 5, commi 2 e 3, l’AULSS 9 Treviso a contrarre un mutuo<br />
fino ad un importo massimo di Euro 51.000.000,00 e della durata massima di anni 10 per il finanziamento della Cittadella Sanitaria<br />
dell’Ospedale di Treviso;<br />
3. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del Bilancio regionale;<br />
4. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 151<br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 959 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Azienda Ulss n. 13 di Mirano. Consistenza patrimoniale. DGR n. 922 del 28/02/1995.<br />
[Unità locali socio sanitarie e aziende ospedaliere]<br />
Note per la trasparenza:<br />
con il presente provvedimento si integra la DGR n. 922 /1995 con la quale la Giunta regionale ha definito le consistenze patrimoniali<br />
dei beni mobili e immobili dell’Azienda, con un mappale di proprietà aziendale precedentemente non ricompreso nel<br />
provvedimento regionale.<br />
L’Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.<br />
Secondo quanto disposto dall’art. 5 comma 1, del D. Lgs. 30/12/1992, n. 502 e s.m.i., la Regione del Veneto con DGR n. 922<br />
del 28/02/1995, ha trasferito all’Azienda Ulss n. 13 di Mirano, istituita con Legge Regionale n. 56/1994, i beni immobili, mobili e<br />
le attrezzature che, alla data di entrata in vigore del D.Lgs. 502/1992, facevano parte del patrimonio dei Comuni o delle Province<br />
con vincolo di destinazione alle disciolte Ulss n. 17 Mirano, Ulss n. 18 Dolo e del patrimonio del Comune di Campolongo Maggiore<br />
con vincolo di destinazione alla disciolta Ulss n. 23 Conselve. Tale provvedimento regionale costituisce titolo per l’apposita<br />
trascrizione dei beni a favore dell’azienda ai sensi del succitato articolo.<br />
A seguito di una verifica volta all’aggiornamento degli elementi catastali identificativi del patrimonio dell’Azienda Ulss n. 13,<br />
il Direttore Generale con provvedimento n. 314 del 11/07/2011 prendeva atto che nell’elenco allegato alla DGR n. 922/1995 non era<br />
ricompreso un mappale identificativo di un terreno sito in Comune di Dolo di proprietà dell’Azienda Ulss n. 13, in quanto rientrante<br />
nei beni immobili già di proprietà dell’Ente Ospedaliero di Dolo, e quindi di proprietà del Comune di Dolo, con vincolo di destinazione<br />
alle disciolte Ulss sopra indicate, così come risulta dalla Nota di Trascrizione a favore dell’Azienda Ulss n. 13 di Mirano<br />
presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari in data 28 novembre 1996 e dalla visura catastale storica, acquisite agli atti.<br />
L’Azienda Ulss n. 13 chiede pertanto alla Regione del Veneto di integrare la DGR n. 922/1995 con il bene immobile suindicato<br />
e che risulta accatastato come di seguito indicato:<br />
• NCT - Comune di Dolo<br />
Foglio 5 - mappale 343, Qualità Seminativo, Classe 2, di 520 mq<br />
(dati derivanti da Frazionamento del 14/04/1980, n. 9280)<br />
Per quanto sopra esposto, con il presente provvedimento si propone di prendere atto della deliberazione del Direttore Generale<br />
n. 314 del 11/07/2011 dell’Azienda Ulss n. 13 di Mirano e della documentazione acquisita agli atti attestante la titolarità del bene in<br />
questione e si propone di integrare la DGR n. 922 del 28/02/1995, con il bene immobile sopra richiamato.<br />
Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
- Udito il relatore incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione, ai sensi dell’articolo 53, 4° comma dello Statuto, il<br />
quale dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, in ordine alla compatibilità con<br />
la vigente legislazione statale e regionale;<br />
- Visto l’art. 5 del D. Lgs. 229/1999;<br />
- Vista la DGR n. 922 del 28/02/1995<br />
- Richiamata la deliberazione n. 314 del 11 luglio 2011 del Direttore Generale dell’Azienda Ulss n. 13 di Mirano.<br />
delibera<br />
1. di prendere atto, per le motivazioni espresse in premessa facenti parte integrante del presente provvedimento, della deliberazione<br />
n. 314 del 11/07/2011 con la quale il Direttore Generale dell’Azienda Ulss n. 13 di Mirano ha richiesto alla Regione del<br />
Veneto di integrare la DGR n. 922 del 28/02/1995 con il seguente mappale, relativo a un terreno di proprietà aziendale identificato<br />
catastalmente come segue:<br />
• NCT - Comune di Dolo<br />
Foglio 5 - mappale 343 Qualità Seminativo, Classe 2, 520 mq<br />
(dati derivanti da Frazionamento del 14/04/1980, n. 9280)<br />
2. di integrare la DGR n. 922 del 28/02/1995 con il mappale di cui al precedente punto 1) in quanto identificativo di un terreno<br />
di proprietà dell’Azienda Ulss n. 13 di Mirano come in premessa esplicitato;<br />
3. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />
4. di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione.
152<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 960 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Azienda ULSS n. 6 di Vicenza. Autorizzazione al trasferimento di diritti reali su beni immobili ai sensi dell’art. 5 del D.<br />
Lgs. 229/99 nell’ambito dell’Accordo di Programma tra Regione del Veneto, Comune di Vicenza, Azienda U.L.S.S. n. 6 di<br />
Vicenza di cui al DPGR n. 92 del 18/05/2012. DGR n. 20/CR del 19/03/<strong>2013</strong> (art. 13, comma 1 della L.R. 23/2007).<br />
[Unità locali socio sanitarie e aziende ospedaliere]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Recepimento del parere espresso dalla Quinta commissione consiliare alla Giunta regionale ai sensi dell’art. 13, comma 1 della<br />
legge regionale n. 27/2003, in merito all’autorizzazione all’Azienda Ulss n. 6 di Vicenza al trasferimento di diritti reali su beni<br />
immobili nell’ambito dell’Accordo di Programma di cui al DPGR n. 92 del 18/05/2012 per l’attuazione organica e coordinata di un<br />
Programma di politica sanitaria e socio-assistenziale.<br />
L’Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.<br />
Gli atti di trasferimento a terzi di diritti reali su immobili del patrimonio disponibile delle aziende sanitarie ed ospedaliere sono<br />
soggetti - ai sensi dell’art. 5 del D. Lgs. 229/1999 - al rilascio di autorizzazione da parte della Regione.<br />
L’art. 13, comma 1, della legge Regionale n. 23 del 16/08/2007 prevede, inoltre, che la suddetta autorizzazione sia rilasciata<br />
previa acquisizione del parere della Commissione consiliare competente in materia.<br />
Con la Circolare regionale prot. n. 97641/50.00.02.06.00 del 22 febbraio 2010, la Segreteria regionale Sanità e Sociale ha fornito<br />
alle Aziende Sanitarie e Ospedaliere le indicazioni operative per la presentazione delle richieste di autorizzazione al fine di<br />
uniformare la procedura e chiedendo di comunicare l’esito ai competenti uffici regionali.<br />
Il Presidente della Regione del Veneto, con proprio decreto n. 92 del 18 maggio 2012, pubblicato nel Bollettino Ufficiale della<br />
Regione Veneto n. 43 del 5 giugno 2012, ha reso esecutivo, ai sensi e per gli effetti dell’art. 32 della L.R. 29 novembre 2001 n. 35,<br />
l’Accordo di Programma intervenuto in data 4 aprile 2012 tra la Regione del Veneto, il Comune di Vicenza e l’Azienda ULSS n. 6<br />
di Vicenza, per l’attuazione organica e coordinata di un Programma di politica sanitaria e socio-assistenziale funzionale alla città<br />
(Ospedale di San Bortolo e Polo della Prevenzione).<br />
Tale accordo, in sintesi, prevede 4 azioni:<br />
1. la realizzazione di un Polo della prevenzione, in area attrezzata, in destra Astichello, tra la frazione di Polegge e Laghetto, per<br />
accogliere funzioni, strutture e attrezzature per la gestione della sicurezza e della prevenzione (protezione civile, SUEM, Croce<br />
Rossa, sala operativa per la Prefettura, strutture comunali per la gestione delle emergenze) attraverso forme di perequazione,<br />
individuando destinazioni compatibili complementari di supporto allo svolgimento delle attività di prevenzione;<br />
2. valorizzazione, riqualificazione e adeguamento funzionale degli immobili in gestione dell’Ulss (Ospedale di San Bortolo);<br />
3. previsione di nuove destinazioni d’uso per gli immobili ex Inam di via IV Novembre e contrà Mure Santa Lucia di proprietà<br />
dell’Ulss e la loro valorizzazione e alienazione per reperire risorse necessarie;<br />
4. riorganizzazione del patrimonio immobiliare al fine di individuare le nuove sedi per accogliere le funzioni socio-assistenziali<br />
di competenza del Comune e dell’Ulss (area S. Felice).<br />
Così come previsto dal suddetto Accordo di Programma, il Direttore Generale con nota prot. 45399 del 2 luglio 2012 ha richiesto<br />
ai competenti uffici regionali, ai sensi dell’art. 5 del D. Lgs. 229/1999, la prescritta autorizzazione alla vendita dei seguenti<br />
beni immobili pervenuti in proprietà dell’Azienda ULSS n. 6 di Vicenza in forza della DGR n. 4059 del 25/07/1995 e della DGR<br />
n. 1333 del 7/06/2005:<br />
1) Area San Felice:<br />
Si tratta di una vasta area in prossimità del centro storico cittadino, interessata da vincolo archeologico ex art. 6 D. Lgs 42/2004<br />
(alto rischio archeologico).<br />
Dati catastali:<br />
Comune di Vicenza, foglio n. 46:<br />
- Particella n. 1460 (ex 187b)* mq 10.593<br />
- Particella n. 1462 (ex 1447b)* mq 59<br />
- Particella n. 187 sub 4 cat. B/1 cl. 5 mq 1390 rendita € 11.006,72<br />
- Particella n. 187 sub 5<br />
- Particella n. 187 sub 6 cat. C/3 cl. 4 mq 618 rendita € 1.903,92<br />
* frazionamento in corso di approvazione.<br />
L’area sud verrà liberata dal vincolo sanitario e da quello archeologico previsto dal PRG e saranno consentite destinazioni residenziali,<br />
commerciali al dettaglio, artigianato di servizio, ristoranti, bar ecc.<br />
La perizia di stima dell’area in questione, asseverata in data 4 dicembre 2012 presso il Tribunale di Vicenza, attualizza il valore<br />
degli immobili da alienare in euro 4.300.000,00 (quattromilionitrecentomila/00).<br />
2) Immobili ex Inam di via IV novembre:<br />
Si tratta di un edificio ubicato in centro Storico destinato alla sede del Dipartimento di Prevenzione.<br />
Il sedime su cui insiste l’edificio è sottoposto a Vincolo di Interesse Culturale con Decreto del Ministero per i beni e le attività culturali<br />
del 8 febbraio 2010; la zona dove si trova l’immobile è inoltre segnalata come soggetta a Vincolo di Rischio archeologico.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 153<br />
Dati catastali:<br />
Comune di Vicenza, foglio n. 6:<br />
- Particella 171 sub 6 - cat. B/4 cl. 3 mc 11.000 mq 2538 rendita € 19.883,60<br />
- Particella 399<br />
- Particella 171 sub 7 area di corte<br />
La perizia di stima dell’area in questione, asseverata in data 4 dicembre 2012 presso il Tribunale di Vicenza, attualizza il valore<br />
degli immobili da alienare in euro 4.850.000,00 (quattromilioniottocentocinquantamila/00).<br />
3) Immobile di Contrà Mure Santa Lucia<br />
L’immobile ubicato nel centro storico cittadino e contiguo all’edificio sopra descritto, è sede della struttura polispecialistica<br />
territoriale - poliambulatorio. La zona dove si trova l’immobile è segnalata come soggetta a Vincolo di Rischio archeologico.<br />
Dati catastali:<br />
Comune di Vicenza, foglio n. 6:<br />
- Particella 171 sub 2 - cat. D/7 rendita € 54,23<br />
- Particella 171 sub 3 cat. B/2 cl. 3 mc 5135 rendita € 9.016,80<br />
- Particella 171 sub 4 area di corte<br />
- Particella 171 sub 5 area di corte<br />
La perizia di stima dell’area in questione, asseverata in data 4 dicembre 2012 presso il Tribunale di Vicenza, attualizza il valore<br />
degli immobili da alienare in euro 4.500.000,00 (quattromilionicinquecentomila/00).<br />
4) Area marosticana<br />
Si tratta di un compendio di fabbricati e terreni ubicati nella periferia nord di Vicenza, strada Marosticana il cui impianto risale<br />
al 1973.<br />
Il complesso edilizio si articola su 4 edifici, gli immobili non sono sottoposti a Vincolo di interesse culturale. È presente sul<br />
confine nord una fascia di rispetto per il corso d’acqua Roggia Gazzaroda.<br />
Dati catastali:<br />
Comune di Vicenza, foglio n. 68:<br />
- Particella n. 342 (ex.238b)* mq 32.065<br />
- Particella n. 238 sub 5 parte - in corso di costruzione<br />
- Particella n. 238 sub 6 cat. B/2 cl. 3 mc 2329 rendita € 4.089,61<br />
- Particella n. 238 sub 8 in corso di costruzione<br />
* frazionamento in corso di approvazione<br />
La perizia di stima dell’area in questione, asseverata in data 4 dicembre 2012 presso il Tribunale di Vicenza, attualizza il valore<br />
degli immobili da alienare in euro 6.450.000,00 (seimilioniquattrocentocinquantamila/00).<br />
Con nota prot. n. 7882 del 11 dicembre 2012, il Direttore Generale dell’Azienda Ulss n. 6 trasmetteva altresì, ai competenti uffici<br />
regionali, la perizia di stima asseverata in data 11 dicembre 2012 relativa al canone di concessione per la realizzazione e gestione<br />
di un parcheggio multipiano da realizzarsi nell’area individuata nel compendio ospedaliero San Bortolo, secondo quanto previsto<br />
dal DPGR n. 92 del 18/05/2012 (pag. 7).<br />
La perizia ha attribuito al canone di concessione e costruzione del parcheggio, il valore di euro 3.000.000,00. L’area di proprietà<br />
aziendale oggetto di concessione trentennale è censita catastalmente come segue:<br />
NCT - Comune di Vicenza: Foglio 2, particella n. 656 (ex3b) mq 14.425<br />
Considerato che con DGR n. 20/CR del 19/03/<strong>2013</strong> il provvedimento è stato sottoposto al parere della Quinta Commissione<br />
consiliare, così come previsto dall’art. 13 della L.R. n. 23/2007.<br />
Preso atto che la Quinta Commissione consiliare, con nota del 23/04/<strong>2013</strong> prot. n. 7531, ha espresso il proprio parere n. 356 del<br />
18/04/<strong>2013</strong>, favorevole a maggioranza, e pervenuto in data 07/05/<strong>2013</strong> alla Direzione Controlli e Governo SSR con nota prot. n.<br />
7789 del 26/04/<strong>2013</strong>.<br />
Per quanto sopra esposto, con il presente provvedimento si propone di autorizzare l’Azienda Ulss n. 6 di Vicenza al trasferimento<br />
dei diritti reali relativamente ai beni suindicati, ai sensi dell’art. 5 del D. Lgs 229/99 e secondo quanto previsto dall’Accordo<br />
di Programma di cui al DPGR n. 92 del 18 maggio 2012.<br />
Nel caso i suddetti trasferimenti riguardino beni di interesse storico e artistico, gli stessi sono subordinati al rilascio della prescritta<br />
autorizzazione della Soprintendenza Regionale per i Beni e le Attività Culturali, ai sensi del D. Lgvo 22 gennaio 2004, n.<br />
42, successivamente integrato con D.P.C.M. 12 dicembre 2005.<br />
I proventi derivanti dalle operazioni sopra descritte, verranno utilizzati per la riorganizzazione/riqualificazione del Polo Ospedaliero<br />
San Bortolo e la realizzazione del Polo della Prevenzione per le parti di diretto interesse dell’Azienda ULSS n. 6 di Vicenza.<br />
Le peculiarità delle circostanze appena descritte giustificano la proposta di alienazione in oggetto, in considerazione di quanto<br />
disposto dalla DGR n. 866 del 21/06/2011.<br />
Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />
La Giunta regionale
154<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
- Udito il relatore incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione, ai sensi dell’articolo 53, 4° comma dello Statuto, il<br />
quale dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, in ordine alla compatibilità con<br />
la vigente legislazione statale e regionale;<br />
- Richiamata la propria DGR n. 4059 del 25/07/1995;<br />
- Visto l’art. 5 del D. Lgs. n. 229/1999;<br />
- Richiamata la propria DGR n. 1333 del 7/06/2005;<br />
- Visto il D. Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42;<br />
- Visto il D.P.C.M. 12 dicembre 2005;<br />
- Richiamata la Circolare regionale del 22/02/2010 prot. n. 97641/50.00.02.06.00;<br />
- Richiamata la propria DGR n. 866 del 21/06/2011;<br />
- Visto il Decreto del Presidente della Giunta Regionale del Veneto n. 92 del 18 maggio 2012;<br />
- Vista la nota prot. n. 7882 del 11 dicembre 2012 del Direttore Generale dell’Azienda Ulss n. 6;<br />
- Visto l’art. 13, comma 1, della legge regionale 16/08/2007, n. 23.<br />
- Vista la DGR n. 20/CR del 19/03/<strong>2013</strong>;<br />
- Visto il parere n. 356 del 18/04/<strong>2013</strong> espresso dalla Quinta Commissione Consiliare.<br />
delibera<br />
1) di prendere atto delle motivazioni esposte in premessa, facenti parte integrante del presente provvedimento;<br />
2) di autorizzare l’Azienda ULSS n. 6 di Vicenza a procedere con il trasferimento dei diritti reali, ai sensi dell’art. 5 del D. Lgs.<br />
229/99, sui beni descritti in premessa del presente atto, che qui si riportano, al fine di perseguire le finalità previste nell’Accordo di<br />
Programma, approvato con DPGR n. 92 del 18/05/201:<br />
a) alienazione Area San Felice:<br />
Dati catastali:<br />
Comune di Vicenza, foglio n. 46:<br />
- Particella n. 1460 (ex 187b)* mq 10.593<br />
- Particella n. 1462 (ex 1447b)* mq 59<br />
- Particella n. 187 sub 4 cat. B/1 cl. 5 mq 1390 rendita € 11.006,72<br />
- Particella n. 187 sub 5<br />
- Particella n. 187 sub 6 cat. C/3 cl. 4 mq 618 rendita € 1.903,92<br />
* frazionamento in corso di approvazione<br />
Valore degli immobili da alienare euro 4.300.000,00 (quattromilionitrecentomila/00).<br />
b) alienazione Immobili ex Inam di via IV novembre<br />
Dati catastali:<br />
Comune di Vicenza, foglio n. 6:<br />
- Particella 171 sub 6 - cat. B/4 cl. 3 mc 11.000 mq 2538 rendita € 19.883,60<br />
- Particella 399<br />
- Particella 171 sub 7 area di corte<br />
Valore degli immobili da alienare euro 4.850.000,00 (quattromilioniottocentocinquantamila/00).<br />
c) alienazione Immobile di Contrà Mure Santa Lucia<br />
Dati catastali:<br />
Comune di Vicenza, foglio n. 6:<br />
- Particella 171 sub 2 - cat. D/7 rendita € 54,23<br />
- Particella 171 sub 3 cat. B/2 cl. 3 mc 5135 rendita € 9.016,80<br />
- Particella 171 sub 4 area di corte<br />
- Particella 171 sub 5 area di corte<br />
Valore degli immobili da alienare euro 4.500.000,00 (quattromilionicinquecentomila/00).<br />
d) alienazione Area marosticana<br />
Dati catastali:<br />
Comune di Vicenza, foglio n. 68:<br />
- Particella n. 342 (ex.238b)* mq 32.065<br />
- Particella n. 238 sub 5 parte - in corso di costruzione<br />
- Particella n. 238 sub 6 cat. B/2 cl. 3 mc 2329 rendita € 4.089,61<br />
- Particella n. 238 sub 8 in corso di costruzione<br />
* frazionamento in corso di approvazione<br />
Valore degli immobili da alienare euro 6.450.000,00 (seimilioniquattrocentocinquantamila/00).
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 155<br />
e) concessione in uso dell’area individuata nel compendio ospedaliero San Bortolo<br />
Dati catastali:<br />
NCT - Comune di Vicenza<br />
Foglio 2 particella n. 656 (ex3b) mq 14.425<br />
Ricavi da concessione euro 3.000.000,00 annui (tremilioni/00).<br />
3) di disporre che i proventi derivanti dal trasferimento dei diritti reali sui beni sopra descritti verranno utilizzati per la riorganizzazione/riqualificazione<br />
del Polo Ospedaliero San Bortolo e la realizzazione del Polo della Prevenzione per le parti di diretto<br />
interesse dell’Azienda Ulss n. 6 di Vicenza;<br />
4) di subordinare l’autorizzazione, di cui al precedente punto 2) al rilascio della prescritta autorizzazione della Soprintendenza<br />
Regionale per i Beni Architettonici e per il Paesaggio, ai sensi del D. Lgvo 22 gennaio 2004, n. 42, successivamente integrato con<br />
D.P.C.M. 12 dicembre 2005, se necessaria;<br />
5) di modificare le DGR n. 4059 del 16/05/1995 (Allegato A1), e DGR 1333 del 7/06/2005, al fine di cancellare il vincolo di<br />
destinazione sanitaria dai beni immobili di cui al precedente punto 2);<br />
6) di recepire il parere n. 356 espresso dalla Quinta Commissione consiliare nella seduta del 18/04/<strong>2013</strong>, favorevole a maggioranza,<br />
sulla proposta di trasferimento sopraindicata di cui al provvedimento n. 20/CR del 19/03/<strong>2013</strong>.<br />
7) di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />
8) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.
156<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 961 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Progetto europeo HEALTH OPTIMUM (HEALTH OPTIMization throUgh teleMedicine) C046273. Chiusura progetto<br />
e sviluppi.<br />
[Unità locali socio sanitarie e aziende ospedaliere]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Con la presente deliberazione si recepisce la chiusura operativa del progetto HEALTH OPTIMUM e si approva il budget definitivo<br />
assegnato dalla Commissione Europea. Si intende inoltre affidare all’Azienda ULSS n. 9 di Treviso - in raccordo con il<br />
Consorzio Arsenàl.IT - uno studio di fattibilità per il potenziamento del servizio di teleconsulto e la sua estensione al servizio di<br />
tele-neuroradiologia con l’impiego delle somme residue disponibili relative al progetto HEALTH OPTIMUM.<br />
L’Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.<br />
Con deliberazione n. 1713 del 18/06/2004 la Giunta regionale del Veneto approvava l’esecuzione del progetto HEALTH OP-<br />
TIMUM (HEALTH OPTIMization throUgh teleMedicine) - progetto finanziato dalla Commissione Europea e co-finanziato dalla<br />
Regione del Veneto - affidandone l’esecuzione alla Azienda Ulss n. 9 di Treviso. Il progetto, nella sua fase iniziale, ha concluso le<br />
proprie attività il 31/01/2006, ma considerato l’interesse ed il successo riscosso, la Regione del Veneto, in risposta al bando europeo<br />
di finanziamento “eTEN”, ne ha proposto (DGR n. 1499/2006) il proseguimento al fine dell’estensione dei risultati ottenuti (Initial<br />
Deployment).<br />
La seconda fase del progetto HEALTH OPTIMUM, che ha coinvolto il Veneto in qualità di capofila insieme alle regioni di<br />
Aragòn (Spagna), South Denmark (Danimarca), la Contea di Upssala (Svezia) ed il County Emergency Clinical Hospital di Timisoara<br />
(Romania), ha permesso l’implementazione e lo sviluppo di servizi di telemedicina per il teleconsulto neurochirurgico, il<br />
telelaboratorio, il teleconsulto neurologico per la gestione dell’ictus ischemico e la gestione della terapia anticoagulante orale presso<br />
le Aziende Sanitarie del Veneto.<br />
Con successiva delibera n. 1197 del 24 aprile 2007 la Giunta regionale del Veneto assegnava all’Azienda Ulss n. 9 di Treviso<br />
la realizzazione del progetto e disponeva un co-finanziamento regionale di Euro 2.570.000,00, ad integrazione del finanziamento<br />
europeo attribuito al Veneto quantificato in Euro 1.614.954,00 (totale finanziamento europeo pari ad Euro 5.275.464,00).<br />
La Regione del Veneto avviava quindi un percorso verso la Commissione Europea (nota prot. n. 184566 del 3/04/20<strong>09</strong>) al fine<br />
di prorogare al 31/08/20<strong>09</strong> il termine di chiusura del progetto HEALTH OPTIMUM. Con DGR n. 2075 del 7/07/20<strong>09</strong> la Regione<br />
del Veneto prendeva atto delle modifiche, recepite dalla Commissione Europea con nota prot. n. DG INFSO/H2/MR/DMR/MT<br />
D (20<strong>09</strong>) 120324 del 12/06/20<strong>09</strong>, relative alla proroga sopra citata nonché alle variazioni amministrative e di budget avvenute nel<br />
corso del progetto. Si è reso di conseguenza necessario modificare il nuovo documento denominato ANNEX I (TECHNICAL<br />
ANNEX) Version 26 Amendment n. 1.<br />
Con la stessa delibera n. 2075/20<strong>09</strong> si dava inoltre mandato all’Azienda ULSS 9 di Treviso - in collaborazione col Consorzio<br />
Arsenàl.IT - di realizzare un’attività di monitoraggio del progetto che garantisse la valutazione dei risultati per un periodo complessivo<br />
di quindici mesi, ovvero dal 1 giugno 20<strong>09</strong> fino al 31 agosto 2010. I risultati di tale attività sono stati presentati in occasione<br />
del convegno dal titolo “Da progetto a sistema, i risultati e le evoluzioni di HEALTH OPTIMUM” tenutosi a Treviso il 24/06/2011<br />
e pubblicati all’interno di uno specifico volume del Consorzio Arsenàl.IT dal titolo “Quaderno 2/2011- Il progetto HEALTH OP-<br />
TIMUM”, reso disponibile alle Aziende ULSS e Ospedaliere e agli uffici regionali competenti.<br />
Parallelamente, in data 21/10/20<strong>09</strong> il progetto HEALTH OPTIMUM veniva valutato dai Reviewer nominati dalla Commissione<br />
Europea, conseguendo a un esito complessivo positivo, comunicato con nota DG INFSO/H2/DMR D (20<strong>09</strong>) del 16/11/20<strong>09</strong>.<br />
A seguito della Review, i partner di progetto hanno provveduto all’invio della rendicontazione finanziaria a consuntivo; in base<br />
all’analisi economica e finanziaria del progetto, la Commissione rilevava l’opportunità di ridistribuire il budget al fine di ottenere<br />
l’aderenza con i costi consuntivati, così come condiviso durante gli incontri specificamente organizzati.<br />
In questa prospettiva, la Regione del Veneto, in qualità di coordinatore progettuale, procedeva alla richiesta di tre distinti<br />
emendamenti di budget di progetto in relazione a tre successive fasi di valutazione dei costi. La rimodulazione definitiva del budget<br />
è stata accettata da tutti i partner il cui budget aveva subito delle modifiche, secondo quanto segue: da TeSAN S.p.A. in data<br />
30/05/2011; da Aragonesa de Servicios Telemàticos in data 01/06/2011; dal Country Council of Uppsala in data 01/06/2011; da HIM<br />
in data 06/06/2011; da Spitalul Clinic Judetean de Urgenta in data 04/07/2011.<br />
Per quanto riguarda la rimodulazione specifica per la Regione del Veneto, si è giunti ad un consuntivo di ore uomo lavorate da<br />
parte del personale interno delle Aziende ULSS e Ospedaliere maggiore rispetto a quanto inizialmente previsto dal progetto, in<br />
virtù dell’aumentata onerosità in termini di personale interno da impiegare per avviare gli applicativi di telemedicina, così come<br />
riportato agli uffici della Commissione Europea con nota del 7/06/2011 prot. n. 270274 a firma del Segretario per la Sanità. In tal<br />
senso, a fronte dell’aumento dei costi riconoscibili da parte della Commissione Europea in base alle dinamiche di rimborso previste<br />
nel Grant Agreement C046273, il finanziamento effettivo europeo, come da allegato budget approvato in data 26/10/2011 (Allegato<br />
A), è pari a Euro 1.935.303,00, rispetto al finanziamento iniziale pari a Euro 1.614.954,00, per un contributo aggiuntivo di Euro<br />
320.349,00, al lordo delle dinamiche legate agli shared costs previsti nel Consortium Agreement, giusta DGR n. 1197/2007.<br />
Si da evidenza che la Commissione Europea ha provveduto ad erogare il proprio finanziamento per complessivi Euro 5.263.859,08<br />
(a fronte di un budget iniziale quantificato in Euro 5.275.464,00) in n. 5 tranche secondo le dinamiche previste dal Grant Agreement,<br />
interamente trasferito alla Ulss n. 9 di Treviso unitamente al co-finanziamento regionale. Quest’ultima, in base al mandato conferitogli<br />
dalla Regione con DGR n. 1197/2007, ha quindi provveduto a distribuire il finanziamento europeo tra i partner progettuali.<br />
Rileva ricordare, altresì, che la Regione del Veneto, coordinatore e gestore finanziario di progetto per il tramite dell’Azienda<br />
ULSS 9 di Treviso, si sta facendo carico delle attività di recupero crediti nei confronti dei partner europei ai quali è stato erogato
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 157<br />
un prefinanziamento iniziale, ma i cui costi o parte di essi non sono stati riconosciuti eleggibili in toto.<br />
La disponibilità economica residua, di fatto, è il risultato del rimborso di costi figurativi sostenuti dal Sistema Sanitario Regionale<br />
per il progetto HEALTH OPTIMUM, al lordo dell’attività di recupero crediti sopra richiamata. La somma così disponibile, relativa<br />
al rimborso di costi sostenuti per il progetto HEALTH OPTIMUM, si ritiene potrà essere impiegata all’interno dello stesso, per attività<br />
di potenziamento ed estensione del progetto, in linea con gli obiettivi generali dell’iniziativa. Inoltre, si ritiene maggiormente<br />
efficace che tale disponibilità sia impiegata in maniera centralizzata presso l’Azienda ULSS 9 di Treviso individuata dalla Regione<br />
quale coordinatrice del progetto, evitando eccessiva parcellizzazione di risorse, garantendo unitarietà di intervento.<br />
Con DGR n. 2127 del 23.10.2012, in cui vengono deliberate le “Linee di indirizzo per la gestione integrata in emergenza del<br />
paziente con neurolesione grave”, viene richiamata l’importanza avuta dal progetto HEALTH OPTIMUM e si definisce un percorso<br />
organizzativo uniforme per la gestione integrata del paziente con neurolesione grave.<br />
Nel corso del progetto HEALTH OPTIMUM, sono state studiate e attuate soluzioni di telemedicina per il teleconsulto neurochirurgico<br />
e neurologico; naturale sviluppo della progettualità dovrebbe contemplare l’informatizzazione della second opinion in<br />
ambito neuroradiologico, attraverso meccanismi di teleconsulto.<br />
Anche ai sensi del Decreto Legge 179 del 18.10.2012 e della deliberazione regionale n. 1671/2012 che prevedono l’istituzione del<br />
Fascicolo Sanitario Elettronico Regionale, e dovendo di fatto prevedere l’alimentazione dello stesso Fascicolo anche con gli eventi<br />
generati in regime di teleconsulto secondo il modello hub-and-spoke, si constata, pertanto, l’opportunità di ampliare l’informatizzazione<br />
del trattamento del paziente neurologico attraverso un ulteriore studio di fattibilità per il potenziamento del servizio di<br />
teleconsulto, sviluppato con il progetto HEALTH OPTIMUM, e la sua estensione al servizio di tele-neuroradiologia. In tal modo<br />
sarà possibile avere la disponibilità informatizzata degli elementi necessari alla consulenza neuroradiologica di second opinion<br />
dalle diverse specialità e per un maggior numero di casi.<br />
Si ritiene che lo studio proposto, concepito di concerto con il Consorzio Arsenàl.IT e le strutture regionali competenti, allegato<br />
in sintesi alla seguente deliberazione e costituente parte integrante (Allegato B), si possa sviluppare in modo congruo in un periodo<br />
di dodici mesi e abbia a oggetto la realizzazione di un modello organizzativo attuato attraverso i seguenti passi: analisi delle<br />
necessità condotta presso le Aziende; definizione degli standard tecnologici da implementare tenendo in considerazione anche gli<br />
aspetti legati al consenso e alla privacy; progettazione del modello presso un’Azienda ULSS o Ospedaliera individuata di concerto<br />
con le strutture regionali.<br />
Si propone, pertanto, in base all’esperienza pregressa e alla necessità di consolidamento della conoscenza acquisita, di affidare<br />
tale studio all’Azienda ULSS n. 9 di Treviso attraverso l’impiego delle somme residue disponibili relative al progetto HEALTH<br />
OPTIMUM. Tale Azienda si avvarrà del Consorzio Arsenàl.IT, quale centro di ricerca regionale per la sanità digitale ed espressione<br />
di tutte le Aziende ULSS e Ospedaliere, nonché organismo di riferimento regionale per gli standard informatici necessari<br />
alla realizzazione di infrastrutture e infostrutture del FSEr.<br />
Lo studio e i risultati ottenuti verranno condivisi dall’Azienda ULSS 9 con le altre Aziende ULSS e Ospedaliere - attraverso il<br />
proprio Consorzio Arsenàl.IT - e con gli uffici competenti della Regione del Veneto, attraverso specifici incontri periodici e attraverso<br />
la pubblicazione dei risultati di progetto.<br />
Viene incaricato il Dirigente della Direzione Controlli e Governo SSR allo svolgimento di ogni attività necessaria all’attuazione<br />
della presente deliberazione.<br />
Si evidenzia, inoltre, che il presente provvedimento non costituisce oneri aggiuntivi per la Regione del Veneto.<br />
Il relatore conclude la propria relazione e sottopone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
Udito il Relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma dello Statuto, il quale<br />
dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con<br />
la legislazione regionale e statale;<br />
Visto il Decreto Legge n. 179 del 18.10.2012;<br />
Visto il “Grant Agreement HEALTH OPTIMUM C046273” del 19/12/2007;<br />
Visto il nuovo budget di progetto approvato in data 26/10/2011;<br />
Viste le deliberazioni nn. 1713/2004, 1499/2006, 2075/20<strong>09</strong> e 1671/2012;<br />
delibera<br />
1. di prendere atto delle premesse, che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;<br />
2. di recepire il nuovo budget di progetto (Allegato A) approvato in data 26/10/2011, che assegna un finanziamento effettivo da<br />
parte della Commissione Europea a favore della Regione del Veneto di Euro 1.935.303,00 a fronte di Euro 1.614.954,00 inizialmente<br />
previsti, su un finanziamento europeo totale di Euro 5.263.859,08 (inizialmente budget totale pari ad Euro 5.275.464,00);<br />
3. di affidare alla Azienda ULSS n. 9 di Treviso - in raccordo con il Consorzio Arsenàl.IT - la realizzazione dello studio di<br />
fattibilità, con durata pari a n. 12 (dodici) mesi, per il potenziamento del servizio di teleconsulto sviluppato con il progetto HEALTH<br />
OPTIMUM e la sua estensione al servizio di tele-neuroradiologia (Allegato B) con l’impiego delle somme residue disponibili relative<br />
all’iniziativa in parola, come indicato in premessa;<br />
4. di dare atto che il presente provvedimento non costituisce onere aggiuntivo per la Regione del Veneto;<br />
5. di incaricare il Dirigente della Direzione Regionale Controlli e Governo SSR allo svolgimento di ogni attività necessaria<br />
all’attuazione della presente deliberazione;<br />
6. di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto nei modi e nei termini di rito.
158<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
giunta regionale – 9^ legislatura<br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 961 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 1/2
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 159<br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 961 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 2/2
160<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
giunta regionale – 9^ legislatura<br />
ALLEGATOB alla Dgr n. 961 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 1/2<br />
Idea progettuale per l’estensione del servizio di teleconsulto neurochirurgico realizzato<br />
all’interno del progetto HEALTH OPTIMUM<br />
Il progetto HEALTH OPTIMUM ha permesso lo sviluppo e il deployment in tutte le Aziende Sanitarie di<br />
servizi di teleconsulto per rispondere all’esigenza di dare un riscontro veloce e formalizzato alle richieste di<br />
consulenza neurochirurgica per pazienti urgenti con trauma cranico e vertebro–midollare, presentate<br />
dall’Unità richiedente dell’ospedale periferico non dotato di neurochirurgia.<br />
Pertanto è stato realizzato un sistema, tuttora in utilizzo, che permetta la condivisione di immagini<br />
TAC/RMN e di informazioni cliniche del paziente con trauma cranico e vertebro–midollare, sotto forma di<br />
un modulo, ideato da un tavolo clinico.<br />
Dopo la conclusione del progetto, i risultati ottenuti sono positivi: ogni anno vengono effettuati più di 2300<br />
teleconsulti, richiesti da 81 postazioni diffuse in 34 ospedali veneti. Riconosciute le potenzialità dello<br />
strumento, in alcune Aziende Sanitarie, l’utilizzo del teleconsulto è stato esteso in autonomia a unità<br />
operative non di urgenza, anche per richiedere consulenze neurochirurgiche di carattere generico.<br />
In letteratura si evidenzia una maggiore diffusione internazionale dell’utilizzo di servizi di teleradiologia<br />
applicati alla neuroradiologia in quanto si è osservata una riduzione dei trasporti del paziente non necessari,<br />
garantendo la parità di trattamento a tutti i cittadini che necessitano una prestazione specialistica radiologica.<br />
Si propone pertanto di potenziare ulteriormente il sistema già implementato in precedendo, estendendolo al<br />
servizio di tele-neuroradiologia, che permetterà la consulenza neuroradiologica di second opinion dalle<br />
diverse specialità e per un maggior numero di casi, non più ristretto al solo caso di trauma cranico e<br />
vertebro–midollare.<br />
L’idea progettuale prevederà uno studio finalizzato alla definizione delle specifiche tecniche di un modello<br />
organizzativo basato sulla telemedicina per permettere lo scambio di immagini radiologiche e informazioni<br />
cliniche di carattere generale tra le diverse Unità Operative degli ospedali periferici e centrali, e la<br />
Neuroradiologia di riferimento.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 161<br />
ALLEGATOB alla Dgr n. 961 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 2/2<br />
Figura 1<br />
Sarà dapprima effettuato uno studio delle esigenze delle Aziende Sanitarie in merito all’utilizzo del<br />
teleconsulto neuroradiologico, al fine di realizzare un modello organizzativo sostenibile. Saranno inoltre<br />
definiti gli standard tecnologici per la realizzazione del form di richiesta di teleconsulto specifico per la<br />
Neuroradiologia e sarà inoltre analizzato il quadro normativo del consenso e della privacy. Infine, sarà<br />
effettuata una sperimentazione presso un’Azienda Sanitaria, che si concluderà con un’analisi dei risultati.
162<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 962 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Recepimento delle “Linee Guida nazionali per la dematerializzazione della documentazione clinica in diagnostica per<br />
immagini” di cui all’Intesa Stato-Regioni del 4 aprile 2012.<br />
[Sanità e igiene pubblica]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Con il presente provvedimento si intende recepire a livello regionale le “Linee Guida nazionali per la dematerializzazione della<br />
documentazione clinica in diagnostica per immagini” sancite dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni<br />
e le Province Autonome di Trento e Bolzano con intesa del 4 aprile 2012. La Direzione controlli e Governo SSR provvederà a trasmetterle<br />
e a divulgarle alle proprie strutture sanitarie, pubbliche e private, al fine della loro applicazione.<br />
L’Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.<br />
Il processo di dematerializzazione della documentazione sanitaria costituisce una delle linee di azione più rilevanti per la riduzione<br />
della spesa per la sanità pubblica e privata e per il miglioramento dell’efficienza del servizio sanitario per i cittadini.<br />
In tale conteso, in data 4 aprile 2012 la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di<br />
Trento e Bolzano ha sancito l’intesa sul documento recante “Linee guida per la dematerializzazione della documentazione clinica<br />
in diagnostica per immagini - Normativa e prassi”, allegato alla presente delibera (Allegato A). L’approvazione del documento è<br />
avvenuta a seguito dei pareri favorevoli raccolti dall’Ente nazionale per la Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione (ora<br />
Agenzia per l’Italia Digitale) e dall’Autorità Garante per la protezione dei dati personali.<br />
Tali Linee Guida costituiscono ad oggi gli indirizzi di riferimento a livello nazionale sul percorso di dematerializzazione della<br />
documentazione sanitaria digitale in diagnostica per immagini, fornendo elementi chiave per uno sviluppo coerente ed armonico<br />
di tali processi. Stabiliscono nel dettaglio come debba essere gestito l’intero processo di conservazione sostitutiva della documentazione<br />
sanitaria clinica in diagnostica per immagini secondo le differenti possibilità di analisi, ovvero dal punto di vista clinico,<br />
organizzativo e medico legale.<br />
Essenziale evidenziare che le azioni ricomprese nelle Linee Guida, ovvero firma, consolidamento, archiviazione, conservazione<br />
ed esibizione del documento informatico, rientrano nelle attività previste dall’art. 4, c. 1, lett a) del D.Lgs. n. 196/2003 “Codice in<br />
materia di protezione dei dati personali”.<br />
Le indicazioni contenute nel documento di cui all’Intesa Stato-Regioni del 4/04/2012 sono rivolte alle strutture pubbliche e private<br />
del Sistema Sanitario Nazionale e rappresentano direttive pratiche e di fattibilità a supporto dei Direttori Generali, dei Direttori<br />
Sanitari, dei Responsabili dei Sistemi Informativi e delle Unità Operative di Diagnostica per Immagini, Radiologia e Medicina<br />
Nucleare per la gestione della documentazione clinica di diagnostica (testuale ed iconografica), ottenuta direttamente in formato<br />
digitale, nel rispetto delle attuali normative.<br />
La finalità è quindi quella di fornire un riferimento unitario, a livello nazionale, per quanto attiene all’intero ciclo della vita di<br />
tale documentazione sanitaria ed in virtù della massiccia produzione di documenti clinici sia per pazienti ricoverati che ambulatoriali.<br />
Considerato che varie Regioni hanno dato avvio a progetti volti alla dematerializzazione della documentazione sanitaria, le Linee<br />
Guida in parola, al fine di salvaguardare gli investimenti già in atto, forniscono un compendio dettagliato delle regole tecniche e<br />
standard utilizzati per la predisposizione, conservazione e utilizzo della documentazione sanitaria in formato digitale.<br />
La Regione del Veneto già da tempo persegue l’innovazione tecnologica in ambito sanitario, con specifico riferimento alla dematerializzazione<br />
della documentazione sanitaria, con diverse iniziative e progettualità a livello locale, nazionale ed internazionale,<br />
in una visione sistemica ed integrata. Tra questi, rileva ricordare il progetto “Fascicolo Sanitario Elettronico Regionale”, avviato<br />
con DGR n. 1671/2012, il quale prevede l’estensione ed il completamento dei servizi introdotti dai progetti “Veneto ESCAPE”, per<br />
la digitalizzazione del processo documentale, e “DOGE” per la messa in rete dei medici di medicina generale e l’ePrescription.<br />
Particolare attenzione sulla tematica viene inoltre posta dal nuovo Piano Socio Sanitario regionale approvato con L.R. n. 23 del 29<br />
giugno 2012 e ss.mm.ii e dagli obiettivi assegnati per gli anni 2011 e 2012 alle Aziende sanitarie del Veneto (DGR n. 3140/2010).<br />
In ottemperanza a quanto previsto a livello nazionale, la Regione del Veneto intende pertanto recepire il documento “Linee<br />
Guida nazionali per la dematerializzazione della documentazione clinica in diagnostica per immagini”. In particolare viene incaricato<br />
il Dirigente della Direzione Controlli e Governo SSR alla trasmissione e divulgazione alle strutture pubbliche e private del<br />
Sistema Socio Sanitario regionale del documento “Linee Guida nazionali per la dematerializzazione della documentazione clinica<br />
in diagnostica per immagini” - di cui all’Intesa Stato-Regioni del 4 aprile 2012 e degli eventuali successivi aggiornamenti in considerazione<br />
delle evoluzioni tecnologiche e normative in materia. La direzione citata avrà inoltre compito di verificare periodicamente<br />
presso le strutture sanitarie l’applicazione delle predette direttive.<br />
Il presente atto non comporta alcun onere a carico della Regione del Veneto.<br />
Il relatore conclude la propria relazione e sottopone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
Udito il Relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma dello Statuto, il quale<br />
dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con<br />
la legislazione regionale e statale;
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 163<br />
Vista la L. n. 131/2003;<br />
Visto il D.Lgs. n. 502/1992;<br />
Visto il D.Lgs. n. 196/2003;<br />
Visto il D.Lgs. n. 82/2005 e ss.mm.ii;<br />
Visto il DPCM 29/11/2011;<br />
Visti i pareri favorevoli espressi dal DigitPA ora Agenzia per l’Italia Digitale con deliberazione n. 101/20<strong>09</strong> e dall’Autorità Garante<br />
per la protezione dei dati personali in data 26/11/20<strong>09</strong>;<br />
Vista l’Intesa Stato-Regioni datata 4 aprile 2012 e le relative “Linee Guida nazionali per la dematerializzazione della documentazione<br />
clinica in diagnostica per immagini”<br />
delibera<br />
1. di prendere atto di quanto esposto in premessa che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;<br />
2. di recepire le “Linee Guida nazionali per la dematerializzazione della documentazione clinica in diagnostica per immagini”<br />
sancito dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano in data 4<br />
aprile 2012 (Allegato A);<br />
3. di incaricare il Dirigente della Direzione Controlli e Governo SSR alla trasmissione e divulgazione alle strutture pubbliche<br />
e private del Sistema Socio Sanitario Regionale delle Linee Guida citate e degli eventuali successivi aggiornamenti, nonché di verificare<br />
periodicamente presso le strutture sanitarie l’applicazione delle predette direttive;<br />
4. di dare atto che il presente provvedimento non costituisce oneri a carico della Regione del Veneto;<br />
5. di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto nei modi e nei termini di rito.
164<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 165
166<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 167
168<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 169
170<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 171
172<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 173
174<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 175
176<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 177
178<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 179
180<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 181
182<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 183
184<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 185
186<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 187
188<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 189
190<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 191
192<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 193
194<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 195
196<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 197
198<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 199
200<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 201
202<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 203
204<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 205
206<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 207
208<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 2<strong>09</strong>
210<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 211
212<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 213
214<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 215
216<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 217
218<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 219
220<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 221
222<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 223
224<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 225
226<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 227
228<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 229
230<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 231
232<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 233
234<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 235
236<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 237
238<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 239
240<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 241
242<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 243
244<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 245<br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 963 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Contratti di formazione specialistica aggiuntivi per medici specializzandi delle Scuole di specializzazione e borse di studio<br />
per la Scuola di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera, afferenti alla Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università<br />
degli Studi di PADOVA - Anno Accademico 2012/<strong>2013</strong>. Decreto Legislativo n. 368/99 - Legge 401/2000. Ratifica DPGR n. 81<br />
del 12 giugno <strong>2013</strong>. Impegno di spesa.<br />
[Sanità e igiene pubblica]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Con questo provvedimento si definiscono le Scuole di specializzazione afferenti alla Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Ateneo<br />
di Padova, a cui finanziare contratti di formazione specialistica, in aggiunta ai contratti erogati dallo Stato, e destinati ai medici<br />
per la loro formazione specialistica, nonché borse di studio per la Scuola di specializzazione in Farmacia Ospedaliera destinate alla<br />
formazione specialistica dei farmacisti.<br />
L’Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.<br />
Il decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368 “Attuazione della direttiva 93/16/CEE in materia di libera circolazione dei medici<br />
e di reciproco riconoscimento dei loro diplomi, certificati ed altri titoli e delle direttive 97/50/CE, 98/21/CE, 98/63/CE e 99/46/CE<br />
che modificano la direttiva 93/16/CE”, disciplina, tra l’altro, la formazione specialistica dei medici.<br />
Il decreto innanzi citato, modificato dalla legge 23 dicembre 2005, n. 266, art. 1, comma 300, prevede in particolare che, a decorrere<br />
dall’anno accademico 2006/2007 siano stipulati degli specifici contratti annuali di formazione specialistica tra l’Università,<br />
lo specializzando e la Regione, e che sia corrisposto al medico un trattamento economico annuo onnicomprensivo costituito da una<br />
parte fissa, uguale per tutte le specializzazioni, e da una parte variabile, lorda.<br />
Con apposito D.P.C.M. del 7 marzo 2007 è stata determinata in € 22.700,00 la parte fissa annua lorda, in € 2.300,00 la parte<br />
variabile annua lorda per ciascuno dei primi due anni di formazione specialistica, e in € 3.300,00 la parte variabile annua lorda per<br />
ciascuno degli anni successivi.<br />
Tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano nella seduta del 15 marzo 2012 è stato sancito un accordo<br />
riguardante il numero globale del fabbisogno di medici specialisti da formare nelle Scuole di specializzazione, per il triennio<br />
accademico 2011/2012 - 2012/<strong>2013</strong> - <strong>2013</strong>/2014, nonché i criteri metodologici da adottarsi nella determinazione del riparto dei posti<br />
alle Scuole stesse.<br />
Per quanto concerne specificamente l’a.a. 2012/<strong>2013</strong>, con decreto del Ministero dell’Università e della Ricerca del 24 aprile <strong>2013</strong>,<br />
n. 333 “Assegnazione contratti di formazione specialistica a.a. 2012/203”, è stato stabilito quanto di seguito:<br />
• il numero globale dei medici da ammettere alle Scuole di specializzazione degli Atenei, con assegnazione dei contratti di formazione<br />
specialistica di cui all’art. 35, comma 2 del D.lgs 368/99;<br />
• l’assegnazione di n. 195 posti i cui contratti sono finanziati da risorse ministeriali, all’Università degli Studi di Padova, per le<br />
Scuole di specializzazione afferenti alla Scuola di Medicina e Chirurgia;<br />
• la possibilità di attivare ulteriori contratti finanziati dalle Regioni, che si aggiungono ai contratti statali, così come deliberato<br />
nella Conferenza Stato/Regioni nell’incontro del 15/3/2012, al fine di colmare, ove possibile, il divario tra fabbisogno regionale<br />
e numero di posti statali;<br />
• i contratti aggiuntivi finanziati dalle Regioni sono poi assegnati agli Atenei con successivo provvedimento ministeriale.<br />
In data 14 maggio <strong>2013</strong>, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con nota prot. n. 11421, indirizzata ai<br />
Presidenti delle Regioni, ha reso noto che i contratti aggiuntivi tesi a soddisfare specifiche esigenze delle Regioni devono essere<br />
comunicati alle Università assegnatarie dei contratti statali entro e non oltre il 21 giugno <strong>2013</strong>, attesa la necessità di inserire ad<br />
integrazione del bando di concorso, anche i posti aggiuntivi.<br />
In ragione di quanto sopra illustrato, in base alle esigenze regionali formative, nel rispetto degli indirizzi della programmazione<br />
sanitaria, e tenuto conto della proposta formulata dall’Università degli Studi di Padova con nota prot. n. 30613 del 21 maggio <strong>2013</strong>,<br />
è stato accertato e comunicato all’Ateneo con nota prot. n. 228504 del 29 maggio <strong>2013</strong>, un fabbisogno aggiuntivo di n. 54 contratti<br />
di formazione specialistica, così ripartiti:<br />
Scuole di specializzazione<br />
Contratti regionali<br />
allergologia ed immunologia clinica 1<br />
anatomia patologica 1<br />
anestesia e rianimazione 4<br />
audiologia e foniatria 1<br />
cardiochirurgia 1<br />
chirurgia generale 6<br />
chirurgia pediatrica 1<br />
chirurgia toracica 1<br />
dermatologia e venereologia 1
246<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
endocrinologia e malattie del ricambio 1<br />
gastroenterologia 1<br />
geriatria 3<br />
ginecologia e ostetricia 3<br />
igiene e medicina preventiva 2<br />
malattie dell’apparato cardiovascolare 2<br />
medicina dello sport 1<br />
medicina di comunità 1<br />
medicina di emergenza ed urgenza 4<br />
medicina interna 4<br />
medicina legale 1<br />
microbiologia e virologia 1<br />
neurochirurgia 1<br />
oftalmologia 1<br />
oncologia 1<br />
ortopedia e traumatologia 1<br />
otorinolaringoiatria 1<br />
pediatria 5<br />
psichiatria 1<br />
scienza dell’alimentazione 1<br />
urologia 1<br />
TOTALE 54<br />
I posti aggiuntivi finanziati dalla Regione del Veneto, verranno inseriti nel bando di concorso dall’Università con successivo<br />
decreto rettorale, ed al termine delle procedure concorsuali, l’Ateneo dovrà comunicare alla Regione l’effettiva avvenuta assegnazione<br />
dei contratti ai medici vincitori. Al riguardo, si pone in evidenza come taluni contratti potrebbero non essere attribuiti a causa<br />
della mancanza di idonei nella graduatoria.<br />
L’assegnazione dei sopra previsti n. 54 contratti di formazione specialistica comporta, per il primo anno di immatricolazione,<br />
un onere complessivo pari ad € 1.350.000,00, in quanto in base alle richiamate disposizioni nazionali è prevista l’erogazione di un<br />
trattamento economico pari ad € 25.000,00 annuo lordo, e trova copertura al capitolo 101703 del bilancio di previsione per l’esercizio<br />
<strong>2013</strong>, nell’ambito delle somme destinate alle attività di formazione e aggiornamento del personale del Servizio sanitario regionale.<br />
Si riporta si seguito il previsto codice SIOPE 105 03 1545.<br />
Con successivo atto del Dirigente competente si procederà alla puntuale determinazione della spesa derivante dalla effettiva<br />
attribuzione dei contrati ai medici vincitori, ed alla conseguente liquidazione a favore dell’Ateneo di Padova.<br />
Resta inteso che la Regione provvederà al finanziamento dei contratti per tutta la durata del corso legale di studio (cinque o sei<br />
anni), a cui si provvederà con atto del Dirigente competente.<br />
La disciplina dei rapporti tra la Regione del Veneto e l’Università degli Studi di Padova formerà oggetto di un’apposita intesa<br />
di cui all’ALLEGATO A parte integrante e sostanziale del presente provvedimento. La sottoscrizione dell’intesa è demandata al<br />
Presidente della Giunta regionale o suo delegato.<br />
Come specificato, tra l’altro, nell’atto convenzionale:<br />
- l’Università di Padova si impegna a far ruotare i medici specializzandi, o unità/tempo equivalente, presso tutte le strutture e<br />
i servizi delle Aziende Sanitarie che fanno parte della rete formativa, ai sensi dell’art. 43 del d.lgs 368/99, affinchè gli stessi<br />
svolgano le attività previste dagli ordinamenti didattici delle singole Scuole;<br />
- la liquidazione delle risorse finanziarie corrispondenti ai contratti sopra definiti, avverrà secondo le seguenti modalità:<br />
a) il 50% a titolo di acconto, a 60 giorni dall’adozione del presente provvedimento,<br />
b) il saldo previa presentazione della prevista documentazione che l’Ateneo è tenuto a produrre, entro il 30 giugno 2015.<br />
Unitamente alle Scuole di specializzazione il cui accesso è riservato ai medici, nel decreto del Ministero dell’Università e della<br />
Ricerca del 1° agosto 2005 e s.m., riguardante il riassetto delle Scuole di specializzazione di area sanitaria entrato in vigore dall’a.<br />
a. 2008/20<strong>09</strong>, sono incluse alcune Scuole a cui possono accedere sia i laureati in medicina e chirurgia, sia i cosiddetti laureati non<br />
medici, ovvero fisici, chimici, biologi, farmacisti. Con l’emanazione dei nuovi ordinamenti didattici, la formazione specialistica si<br />
svolge con le medesime modalità per tutte le categorie di laureati.<br />
Inoltre, la Legge 29 dicembre 2000, n. 401, recante “Norme sull’organizzazione e sul personale settore sanitario” all’art. 8<br />
stabilisce che il numero dei laureati appartenenti alle categorie dei veterinari, degli odontoiatri, farmacisti, biologi, chimici, fisici,<br />
psicologi iscrivibili alle scuole di specializzazione post laurea è determinato ogni tre anni accademici con le stesse modalità<br />
utilizzate per la determinazione del fabbisogno di medici specialisti, anche ai fini della ripartizione annuale delle borse di studio<br />
nell’ambito delle risorse già previste.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 247<br />
Tuttavia, nonostante le sopracitate previsioni normative, non sono state stanziate le risorse finanziarie statali per l’assegnazione<br />
di borse di studio da destinare alle Scuole di specializzazione riservate ai non medici ed in conseguenza di ciò, dall’a.a. 2008/20<strong>09</strong>,<br />
l’Ateneo di Padova ha ritenuto di non attivare tali Scuole “…in quanto il MIUR non ha fornito i necessari chiarimenti in merito alla<br />
determinazione del fabbisogno di specialisti di queste categorie, richiesto dall’art. 8 della legge n. 401/2001”, precisando altresì che,<br />
in mancanza di un quadro normativo di riferimento e di specifiche risorse economiche, la disparità di trattamento tra gli specializzandi<br />
medici e non medici esporrebbe l’Ateneo a contenziosi da parte dei soggetti interessati ad ottenere le analoghe condizioni<br />
previste per i medici in formazione specialistica.<br />
La mancata attivazione, che si è protratta per diversi anni accademici, della Scuola di specializzazione in Farmacia Ospedaliera,<br />
il cui accesso è riservato ai laureati in Farmacia e Chimica e tecnologia farmaceutiche, ha determinato una carenza di tali<br />
operatori, tenuto conto che il D.P.R. 10 dicembre 1997, n. 483, avente per oggetto “Regolamento recante la disciplina concorsuale<br />
per il personale dirigenziale del Servizio sanitario nazionale” stabilisce come requisito specifico per l’ammissione ai concorsi pubblici<br />
per l’accesso al livello dirigenziale, del ruolo sanitario, oltre il possesso della laurea specifica, anche la specializzazione nella<br />
specifica disciplina oggetto del concorso.<br />
In relazione a quanto sopra esposto, il Rettore dell’Università degli Studi di Padova, con nota del 31 maggio 2012, prot. 29188,<br />
ha formalmente chiesto alla Regione del Veneto, l’assegnazione di contratti di formazione specialistica, di durata quadriennale e<br />
di importo corrispondente al trattamento economico corrisposto agli specializzandi medici, da destinare alla Scuola di Farmacia<br />
Ospedaliera, al fine di attivare il corso.<br />
Appare opportuno sottolineare in questa sede che, nello schema di Piano Sanitario nazionale 2011-<strong>2013</strong>, è affermata la rilevanza<br />
strategica per il Servizio sanitario nazionale della revisione del quadro normativo di riferimento, nonché il reperimento di risorse<br />
finanziarie aggiuntive, per l’attivazione delle borse di studio da destinare agli specializzandi non medici.<br />
Considerato inoltre il rilievo per la salute pubblica che l’attività svolta dagli specialisti in Farmacia Ospedaliera riveste nei servizi<br />
farmaceutici ospedalieri, anche in relazione alle nuove attività di governo sanitario declinate nel Piano Socio Sanitario Regionale<br />
2012-2016, di cui alla Legge regionale n. 23/2012, si ritiene necessario intervenire a sostegno dell’offerta formativa universitaria analogamente<br />
al finanziamento a cui, a decorrere dall’a.a. 1991/1992, provvede la Regione per la formazione dei medici specialisti.<br />
In relazione a quanto sin qui indicato, nelle more dell’adozione del presente provvedimento, ravvisata l’urgenza di provvedere,<br />
vista la necessità da parte dell’Ateneo di Padova di adottare entro breve termine gli atti necessari all’attivazione della Scuola di<br />
specializzazione in Farmacia Ospedaliera per l’anno accademico 2012/<strong>2013</strong>, e tenuto conto che nei bandi di concorso pubblico per<br />
l’accesso alla Scuola devono essere inseriti i posti finanziati dalla Regione del Veneto, il Presidente della Giunta regionale con<br />
decreto n. 81 del 12 giugno <strong>2013</strong> ha disposto il finanziamento di n. 2 borse di studio per la Scuola di specializzazione in Farmacia<br />
Ospedaliera del valore ognuna di € 25.000,00 annuo lordo onnicomprensivo, pari al valore statuito dal DPCM 7 marzo 2007, riferito<br />
al trattamento economico degli specializzandi medici.<br />
Il medesimo decreto ha altresì demandato alla Giunta regionale il compito di esplicitare le modalità di erogazione delle risorse finanziare,<br />
nonché di provvedere al corrispondente impegno di spesa dell’importo complessivo di € 50.000,00 per l’a.a. 2012/<strong>2013</strong>.<br />
Con la presente deliberazione, pertanto, si procede alla ratifica del predetto decreto del Presidente della Giunta regionale n. 81<br />
del 12 giugno <strong>2013</strong>, ai sensi l’art. 6 della L.R. 10.12.1973, n. 27, ed alla specificazione di quanto in esso indicato.<br />
Come anticipato l’importo complessivo di € 50.000,00 trova copertura al capitolo 101703 del bilancio di previsione per l’esercizio<br />
<strong>2013</strong>, nell’ambito delle somme destinate alle attività di formazione e aggiornamento del personale del Servizio sanitario regionale.<br />
Si riporta si seguito il previsto codice SIOPE 105 03 1545.<br />
Si demandano ai provvedimenti del Dirigente competente il finanziamento delle borse di studio per gli anni accademici seguenti<br />
al 2012/<strong>2013</strong>, sino al completamento del ciclo di studi (4 anni).<br />
La liquidazione delle risorse finanziarie corrispondenti alle borse di studio per la specializzazione in Farmacia Ospedaliera,<br />
avverrà secondo le seguenti modalità:<br />
a) il 50% a titolo di acconto, entro i 60 giorni successivi alla comunicazione dell’Ateneo dell’avvenuta attivazione della Scuola,<br />
b) il saldo previa presentazione di apposita rendicontazione che l’Ateneo è tenuto a produrre entro il 30 giugno 2015.<br />
Si dà atto che gli importi di cui sopra sono finanziati con una quota parte del Fondo sanitario regionale <strong>2013</strong> incassato mensilmente<br />
in gestione sanitaria in relazione a quanto stabilito dall’art. 77 quater del D.L. 112/2008 convertito in legge, con modificazioni,<br />
L. 6 agosto 2008, n. 133 e destinata alla gestione sanitaria accentrata regionale e il relativo capitolo di uscita rientra tra<br />
quelli individuati dall’Allegato A1 della D.G.R. n. 1102 del 12/06/2012 e successive modifiche ed integrazioni, e soggetti a specifica<br />
perimetrazione nell’ambito delle uscite di parte corrente della gestione sanitaria accentrata regionale.<br />
Il relatore conclude la propria relazione e sottopone all’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento:<br />
La Giunta regionale<br />
- Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione, ai sensi dell’art. 53, 4° comma dello Statuto, il quale<br />
dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con<br />
la vigente legislazione statale e regionale;<br />
- Visto il decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368 recante “Attuazione della direttiva 93/16/CEE in materia di circolazione<br />
dei medici e di reciproco riconoscimento dei loro diplomi, certificati ed altri titoli e delle direttive 97/50/CE, 98/21/CE, 98/63/CE e<br />
99/46/CE che modificano la direttiva 93/16/CE”;<br />
- Visto il DPCM 7 marzo 2007;<br />
- Visto il D.Lgs. 118/2011, art. 22<br />
- Vista la DGR 514/2012;<br />
- Visto l’Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano intervenuto nella seduta del 15 marzo
248<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
2012, Rep. n. 60/CSR, della Conferenza Stato-Regioni;<br />
- Visto il Decreto del Ministero dell’Università e della Ricerca del 24 aprile <strong>2013</strong>, n. 333;<br />
- Visto il Decreto del Ministero dell’Università e della Ricerca del 1° agosto 2005;<br />
- Vista la Legge 29 dicembre 2000, n. 401, recante “Norme sull’organizzazione e sul personale settore sanitario”;<br />
- Visto l’art. 6 della L.R. 10.12.1973, n. 27;<br />
- Vista la L.R. n. 39 del 29 novembre 2001 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della regione”;<br />
- Viste la L.R. n. 4 del 5/04/<strong>2013</strong> di approvazione del Bilancio di previsione <strong>2013</strong> e la relativa DGR n. 631 del 7/05/<strong>2013</strong> recante:<br />
“Direttive per la Gestione del Bilancio <strong>2013</strong>”,<br />
delibera<br />
per le motivazioni in pressa indicate e che qui si intendono integralmente riportate:<br />
1. di aver accertato un fabbisogno aggiuntivo di n. 54 contratti di formazione specialistica riferiti alle Scuole di specializzazione<br />
mediche dell’Università degli Studi di Padova, per l’anno accademico 2012/<strong>2013</strong>, come specificato di seguito:<br />
Scuole di specializzazione<br />
Contratti regionali<br />
allergologia ed immunologia clinica 1<br />
anatomia patologica 1<br />
anestesia e rianimazione 4<br />
audiologia e foniatria 1<br />
cardiochirurgia 1<br />
chirurgia generale 6<br />
chirurgia pediatrica 1<br />
chirurgia toracica 1<br />
dermatologia e venereologia 1<br />
endocrinologia e malattie del ricambio 1<br />
gastroenterologia 1<br />
geriatria 3<br />
ginecologia e ostetricia 3<br />
igiene e medicina preventiva 2<br />
malattie dell’apparato cardiovascolare 2<br />
medicina dello sport 1<br />
medicina di comunità 1<br />
medicina di emergenza ed urgenza 4<br />
medicina interna 4<br />
medicina legale 1<br />
microbiologia e virologia 1<br />
neurochirurgia 1<br />
oftalmologia 1<br />
oncologia 1<br />
ortopedia e traumatologia 1<br />
otorinolaringoiatria 1<br />
pediatria 5<br />
psichiatria 1<br />
scienza dell’alimentazione 1<br />
urologia 1<br />
TOTALE 54<br />
2. di impegnare l’importo di € 1.350.000,00 corrispondente a complessivi n. 54 contratti di formazione a specialistica dell’Università<br />
degli Studi di Padova, sul capitolo 101703 del bilancio di previsione per l’esercizio <strong>2013</strong>, nell’ambito delle somme destinate<br />
alle attività di formazione e aggiornamento del personale del Servizio sanitario regionale. Codice SIOPE 105 03 1545.<br />
3. di demandare ad un successivo atto del Dirigente della Direzione personale S.S.R. la puntuale determinazione della spesa
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 249<br />
derivante dalla effettiva attribuzione ai medici vincitori dei contratti di cui al punto 1., e la conseguente liquidazione a favore dell’Ateneo<br />
di Padova secondo le seguenti modalità:<br />
a) il 50% a titolo di acconto, a 60 giorni dall’adozione del presente provvedimento,<br />
b) il saldo previa presentazione della prevista documentazione che l’Ateneo è tenuto a produrre entro il 30 giugno 2015;<br />
4. di approvare lo schema di intesa di cui all’ALLEGATO A la cui sottoscrizione è demandata al Presidente della Giunta regionale<br />
o suo delegato;<br />
5. di provvedere al finanziamento dei contratti di cui al punto 1. per gli anni accademici seguenti al 2012/<strong>2013</strong>, sino alla regolare<br />
conclusione dei corrispondenti cicli formativi (cinque o sei anni), con decreto del Dirigente della Direzione personale S.S.R.;<br />
6. di ratificare il Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 81 del 12 giugno <strong>2013</strong> avente ad oggetto: “Finanziamento<br />
borse di studio per la Scuola di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera dell’Università degli Studi di Padova - Anno Accademico<br />
2012/<strong>2013</strong>. Legge 401/2000”;<br />
7. di finanziare, per l’anno accademico 2012/<strong>2013</strong>, n. 2 borse di studio alla Scuola di specializzazione in Farmacia Ospedaliera<br />
dell’Università degli Studi di Padova del valore ognuna di € 25.000,00 annuo lordo onnicomprensivo, per il primo anno;<br />
8. di impegnare la somma complessiva di € 50.000,00 sul capitolo 101703 del bilancio di previsione per l’esercizio <strong>2013</strong>, nell’ambito<br />
delle somme destinate alle attività di formazione e aggiornamento del personale del Servizio sanitario regionale. Codice<br />
SIOPE 105 03 1545.<br />
9. di demandare ad un successivo atto del Dirigente della Direzione personale S.S.R. la liquidazione dell’importo di cui al<br />
precedente punto 7. secondo le seguenti modalità:<br />
a) il 50% a titolo di acconto, entro i 60 giorni successivi alla comunicazione dell’Ateneo dell’avvenuta attivazione della Scuola,<br />
b) il saldo previa presentazione di apposita rendicontazione che l’Ateneo è tenuto a produrre entro il 30 giugno 2015.<br />
10. di demandare ad un successivo atto del Dirigente della Direzione personale S.S.R. il finanziamento delle borse di studio<br />
per gli anni accademici seguenti al 2012/<strong>2013</strong>, sino al completamento del ciclo di studi (4 anni);<br />
11. di attestare che gli importi di cui trattasi sono finanziati con fondi regionali, di cui alla gestione accentrata della spesa sanitaria<br />
e si dispone la relativa liquidazione a valere sul conto di tesoreria provinciale n. 306697 della gestione sanitaria;<br />
12. di dare atto che la spesa, per la quale si prevede l’impegno, non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della<br />
L.R. 1/2011;<br />
13. di dare atto che non sussistono gli obblighi di pubblicità previsti dal D.lgs n. 33/<strong>2013</strong>;<br />
14. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.
250<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
giunta regionale – 9^ legislatura<br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 963 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 1/3<br />
Protocollo d'intesa tra<br />
Regione del Veneto<br />
e<br />
Università degli Studi di Padova<br />
Oggetto: Finanziamento contratti di formazione specialistica aggiuntivi a Scuole di specializzazione<br />
mediche, anno accademico 2012/<strong>2013</strong>.<br />
Premessa<br />
Visto il decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368 come modificato dal comma 300 della legge 23 dicembre<br />
2005, n. 266 il quale dispone, in particolare, che all’atto dell’iscrizione alle Scuole universitarie di<br />
specializzazione in medicina e chirurgia, il medico debba stipulare uno specifico contratto annuale di<br />
formazione-specialistica, e che per tutta la durata legale del corso al medico è corrisposto un trattamento<br />
economico annuo onnicomprensivo costituito da una parte fissa, uguale per tutte le specializzazioni, e da una<br />
parte variabile.<br />
Considerato che tale trattamento economico è determinato annualmente con decreto del Presidente del<br />
Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’Università e della Ricerca, di concerto con il Ministro<br />
della Salute e con il Ministro dell’Economia e delle Finanze.<br />
Visto il DPCM 7 marzo 2007 con il quale è stato determinato il trattamento economico complessivo lordo<br />
del contratto di formazione dei medici iscritti alle scuole universitarie di specializzazione in medicina e<br />
chirurgia.<br />
Visto l’accordo tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano sancito in data 15<br />
marzo 2012 e riguardante il fabbisogno del numero globale dei medici specialisti da formare nelle scuole di<br />
specializzazione, nel triennio 2011/2012 – 2012/<strong>2013</strong> – <strong>2013</strong>/2014, nonché i criteri metodologici adottati<br />
nella determinazione del riparto dei posti alle scuole stesse.<br />
Visto il decreto del Ministero dell’Università e della Ricerca del 24 aprile <strong>2013</strong>, n. 333, recante<br />
“Assegnazione contratti di formazione specialistica a.a. 2012/<strong>2013</strong>”, con il quale è stato definito il numero<br />
dei posti dei medici da ammettere, con assegnazione dei contratti di formazione specialistica, alle Scuole di<br />
specializzazione degli Atenei.<br />
Visto il Decreto Rettorale in data ______, Rep. n. ________, “<br />
Vista la deliberazione di Giunta regionale n. ____________ del _____________ riguardante i contratti di<br />
formazione specialistica aggiuntivi per medici specializzandi delle Scuole di specializzazione afferenti alla<br />
Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Padova, per l’anno accademico 2012/<strong>2013</strong>,<br />
la Regione del Veneto, nella persona del Presidente, Dott. Luca Zaia<br />
l'Università degli Studi di Padova, nella persona del Rettore, Prof. Giuseppe Zaccaria<br />
e
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 251<br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 963 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 2/3<br />
convengono quanto segue:<br />
la Regione del Veneto si impegna a finanziare n. 54 contratti di formazione specialistica per il primo anno di<br />
corso - a.a. 2012/<strong>2013</strong> - e per gli anni successivi al primo, fino alla conclusione del regolare corso di studio,<br />
alle seguenti Scuole di specializzazione:<br />
Scuole di specializzazione<br />
Contratti regionali<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
TOTALE<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
54<br />
Fanno parte delle rete formativa dell’Università degli Studi di Padova le strutture delle Aziende Sanitarie del<br />
territorio regionale oggetto di specifiche convenzioni e dotate nel loro complesso dei requisiti di idoneità ai<br />
sensi del Decreto MIUR del 29 marzo 2006 “Definizione degli standard e dei requisiti minimi della Scuole di<br />
specializzazione” e s.m.i..<br />
L’Università degli Studi di Padova, nell’a.a. 2012/<strong>2013</strong>, si impegna a far ruotare un numero di<br />
specializzandi, o unità tempo/equivalente, pari ad almeno i 2/3 del numero complessivo di tutti i contratti di
252<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 963 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 3/3<br />
formazione specialistica regionali in essere, presso le strutture e servizi delle predette Aziende, affinché gli<br />
stessi svolgano le attività previste dagli ordinamenti didattici delle singole Scuole.<br />
L’Università all’inizio di ogni anno accademico, comunica alle Aziende interessate e per conoscenza alla<br />
Regione i nominativi/unità tempo/equivalente degli specializzandi e la durata del periodo di permanenza<br />
nelle diverse strutture ed unità operative individuate per la formazione pratica.<br />
I tempi e le modalità di svolgimento dei compiti assistenziali nonché la tipologia degli interventi che il<br />
medico in formazione deve eseguire sono concordati con i dirigenti responsabili delle strutture delle Aziende<br />
sanitarie presso le quali lo stesso svolge la formazione sulla base del programma formativo individuale.<br />
Le Aziende sanitarie partecipanti alla rete comunicano l'effettiva presenza degli specializzandi,<br />
conformemente ai percorsi predisposti dall'Ateneo.<br />
Il finanziamento dei contratti di formazione specialistica, di cui alla presente intesa, sarà erogato dalla<br />
Regione del Veneto all’Università degli Studi di Padova secondo le modalità indicate nel provvedimento di<br />
Giunta regionale n. ___________________, ovvero il 50% a titolo di acconto entro 60 giorni dall’adozione<br />
del provvedimento regionale stesso, il saldo previa presentazione della prevista documentazione che<br />
l’Ateneo è tenuto a produrre entro il 30 giugno 2015.<br />
Il rapporto Ateneo-Azienda sanitaria è disciplinato da apposita convenzione.<br />
Letto, confermato e sottoscritto.<br />
Il Rettore dell'Università degli Studi di Padova<br />
Prof. Giuseppe Zaccaria<br />
Firma ______________________________<br />
Il Presidente della Regione del Veneto<br />
Dott. Luca Zaia<br />
Firma ______________________________<br />
data _________________
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 253<br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 964 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Azioni di sorveglianza sanitaria degli ex esposti ad amianto (art. 21 L.R. 9/2005). Finanziamento attività <strong>2013</strong>. Impegno<br />
di spesa.<br />
[Sanità e igiene pubblica]<br />
Note p er la trasparenza:<br />
Il provvedimento finanzia la prosecuzione delle attività di sorveglianza sanitaria sugli ex esposti ad amianto per l’anno <strong>2013</strong><br />
in adempimento dell’art. 21 della L.R. 25 febbraio 2005 n. 9 e secondo le linee guida regionali approvate con DGR 22 luglio 2008<br />
n. 2041. La delibera prevede un impegno di spesa pari a € 150.000 (centocinquantamila/00) sul capitolo 100610 con finanziamento<br />
regionale.<br />
L’Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.<br />
La Regione del Veneto con L.R. 25 febbraio 2005, n. 9 art. 21, ha istituito uno specifico servizio di sorveglianza sanitaria per<br />
i lavoratori ex esposti all’amianto che ne beneficiano a titolo gratuito in base a quanto stabilito nelle apposite linee guida regionali<br />
approvate con DGR 22 luglio 2008 n. 2041 al fine di assicurare agli interessati le appropriate misure preventive, le eventuali misure<br />
terapeutiche e le tutele medico legali.<br />
Le suddette prestazioni rientrano nell’ambito dei Livelli Essenziali Assistenziali Aggiuntivi Regionali e vengono erogate da<br />
tutte le Aziende ULSS del Veneto gratuitamente ai lavoratori ex esposti all’amianto che ne facciano domanda. Il codice di esenzione<br />
associato a tali prestazioni è il 6A1 attribuito con DDR del Dirigente Regionale della Direzione Piani e Programmi n. 49 del<br />
1/04/20<strong>09</strong>.<br />
L’Azienda ULSS n. 13 gestisce il finanziamento assegnato annualmente dalla Regione del Veneto e lo distribuisce alle AULSS a<br />
rimborso delle prestazioni erogate nell’ambito del protocollo sanitario approvato con DGR n. 2041 del 22.07.2008 (secondo il valore<br />
attribuito a ciascuna prestazione dal tariffario regionale approvato con DGR n. 859 del 21.06.2011 “ai fini delle remunerazione dei<br />
soggetti erogatori”) provvedendo a trasmettere la rendicontazione di attività e di spese sostenute, a firma del Direttore Generale,<br />
alla Direzione Regionale Prevenzione.<br />
Si tratta con il presente atto di finanziare la prosecuzione dell’attività di sorveglianza sanitaria nell’anno <strong>2013</strong> con € 150.000,00<br />
(centocinquantamila/00) in conformità al preventivo di spesa presentato dalla Azienda ULSS n. 13 con nota del Direttore Generale<br />
(prot. 25358 del 4.04.<strong>2013</strong>).<br />
Il presente provvedimento impegna a favore dell’AULSS n. 13 (codice SIOPE 1 05 03 1538) fondi regionali afferenti al capitolo<br />
100610 di cui alla gestione accentrata della spesa sanitaria e le relative liquidazioni avverranno sul conto di Tesoreria unica intestato<br />
a “Regione Veneto Sanità” n. 306697 (della gestione sanitaria) codice IBAN IT36Z0100003245224300306697 acceso presso<br />
la Tesoreria Provinciale Sezione di Venezia - Banca d’Italia.<br />
Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento<br />
La Giunta regionale<br />
Udito il relatore incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma dello Statuto, il quale dà<br />
atto che la Struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />
vigente legislazione statale e regionale.<br />
Vista la L.R. n. 9 del 25 febbraio 2005, art. 21.<br />
Vista la DGR n. 2041 del 22 luglio 2008.<br />
Visto il DDR del Dirigente Regionale della Direzione Piani e Programmi n. 49 del 1/04/20<strong>09</strong>.<br />
Vista la DGR n. 1102 del 12/06/2012 di approvazione delle Prime linee guida regionali attuative del D.lgs. n. 118/2011, Titolo<br />
II.<br />
Vista la L.R. 4 del 5/04/<strong>2013</strong> di approvazione del Bilancio di previsione regionale per l’esercizio <strong>2013</strong> e la DGR n. 631 del<br />
7/05/<strong>2013</strong> di approvazione delle Direttive per la gestione del Bilancio medesimo.<br />
delibera<br />
1) di impegnare l’importo pari a € 150.000 (centocinquantamila/00) per la prosecuzione delle attività di sorveglianza sanitaria<br />
sugli ex esposti ad amianto da svolgere nell’anno <strong>2013</strong>, in conformità a quanto previsto dall’art. 21 L.R. 9/2005 e dalla DGR n.<br />
2041/2008, sul capitolo 100610 “Azioni regionali per la sorveglianza sui lavoratori esposti ed ex esposti all’amianto” del Bilancio<br />
di previsione per l’esercizio finanziario <strong>2013</strong>, che presenta la necessaria disponibilità;<br />
2) di stabilire che il predetto importo venga utilizzato, in conformità al preventivo di spesa presentato dall’Azienda ULSS<br />
n. 13 con nota del Direttore Generale ed agli atti del Servizio per la tutela e la sicurezza nei luoghi di lavoro (nota prot. 25358 del<br />
4.04.<strong>2013</strong>);<br />
3) di incaricare la Dirigente della Direzione Prevenzione della liquidazione del finanziamento complessivamente quantificato<br />
in € 150.000,00 (centocinquantamila/00) a favore dell’AULSS n. 13 secondo le seguenti modalità:<br />
• € 100.000 (centomila/00) ad esecutività del presente provvedimento;<br />
• i restanti € 50.000 (cinquantamila/00) a presentazione della rendicontazione di attività e di spese sostenute alla Direzione Prevenzione,<br />
a firma del Direttore Generale dell’Azienda ULSS n. 13, entro il 30.06.2014;
254<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
4) di confermare l’incarico di coordinamento delle attività di sorveglianza sanitaria sugli ex esposti ad amianto al dott. Flavio<br />
Valentini, Direttore del Dipartimento di Prevenzione e dello SPISAL dell’Azienda ULSS n. 13 di Mirano, con il compito di ripartire<br />
il finanziamento tra le AULSS a rimborso delle prestazioni erogate nell’ambito del protocollo sanitario approvato con DGR n.<br />
2041 del 22.07.2008 e secondo il valore attribuito dal tariffario regionale approvato con DGR n. 859 del 21.06.2011 “ai fini delle<br />
remunerazione dei soggetti erogatori” a ciascuna prestazione;<br />
5) di disporre che l’AULSS n. 13 trasferisca entro il 31.03. 2014 gli importi alle AULSS e provveda a trasmettere la rendicontazione<br />
di attività e di spese sostenute, a firma del Direttore Generale, alla Direzione Regionale Prevenzione entro il 30.06.2014.<br />
6) di dare atto che la spesa di cui si dispone l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai<br />
sensi della L.R. 1/2011;<br />
7) di dare atto che le azioni di sorveglianza sanitaria finanziate con il presente atto dovranno concludersi entro il 31/12/<strong>2013</strong>;<br />
8) la Direzione Regionale Prevenzione è incaricata dell’esecuzione del presente atto;<br />
9) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 255<br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 965 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Collaborazione con INAIL per la realizzazione di iniziative di implementazione dei Sistemi di Gestione della Sicurezza<br />
nelle Strutture Sanitarie pubbliche. Approvazione del modello di accordo.<br />
[Sanità e igiene pubblica]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Il provvedimento approva il modello di accordo per il rinnovo della collaborazione avviata con INAIL nel 2010 per lo sviluppo<br />
di iniziative finalizzate all’implementazione dei Sistemi di Gestione della Sicurezza nelle Strutture Sanitarie pubbliche. La delibera<br />
non prevede impegno di spesa.<br />
L’Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.<br />
Nell’ambito delle attività ed iniziative legate all’attuazione del “Piano di Prevenzione e Promozione della Salute e Sicurezza<br />
negli Ambienti di Lavoro”, la Giunta Regionale con DGR n. 2133 del 10 <strong>Luglio</strong> 2007 ha approvato il progetto “Promozione dei<br />
Sistemi di Gestione della Sicurezza e del benessere organizzativo nelle Strutture Sanitarie Pubbliche del Veneto” con lo scopo di<br />
definire, all’interno delle suddette strutture, le modalità per individuare le responsabilità, le procedure, i processi e le risorse per la<br />
realizzazione della politica aziendale di prevenzione, nel rispetto delle norme di salute e sicurezza vigenti.<br />
Il progetto è stato sviluppato dalla Direzione Prevenzione, in partnership con l’INAIL-Direzione Regionale e l’Agenzia Regionale<br />
Socio Sanitaria, mediante l’attivazione di un apposito gruppo di lavoro composto da referenti del Coordinamento Regionale<br />
dei Responsabili dei Servizi di Prevenzione e Protezione, dei Medici Competenti e dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza,<br />
che ha redatto un Modello di Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS), coerente con le linee guida UNI-INAIL-ISPESL,<br />
adattato alla complessità di una azienda sanitaria ed integrato con i requisiti previsti dai percorsi di autorizzazione/accreditamento<br />
istituzionale.<br />
Il suddetto Modello SGS, dopo essere stato sperimentato in 10 Aziende sanitarie, è stato validato ed ufficializzato con DGR n.<br />
1463 del 19 Maggio 20<strong>09</strong>, che ne ha promosso l’adozione nelle strutture sanitarie pubbliche della Regione.<br />
In tale contesto, a seguito dell’approvazione dello schema di accordo avvenuta con DGR n. 1158 del 23 marzo 2010, l’INAIL-<br />
Direzione Regionale Veneto e la Regione Veneto-Direzione Prevenzione, hanno sottoscritto un accordo - con decorrenza maggio<br />
2010 e durata biennale - finalizzato alla realizzazione di iniziative di implementazione di Sistemi di Gestione della Sicurezza (SGS)<br />
per promuovere la diffusione del Modello SGS in tutte le strutture sanitarie pubbliche della Regione ed attribuire alle Aziende che<br />
lo implementano con continuità, un apposito logo denominato “SGS - Sanità”.<br />
L’utilizzo e l’implementazione del Modello da parte delle Aziende Sanitarie costituisce presupposto utile per il riconoscimento<br />
della riduzione del premio assicurativo INAIL, ex art. 24 M.A.T. del D.M. del 12 Dicembre 2000.<br />
Allo scadere dei termini dell’accordo sottoscritto, 6 erano le Aziende ULSS della Regione che, avendo aderito all’iniziativa, hanno<br />
ottenuto l’autorizzazione all’utilizzo del logo e, a seguito di specifica procedura, hanno ottenuto la riduzione sul premio assicurativo<br />
INAIL, con un risparmio complessivo pari a € 256.782,00 (duecentocinquantaseimilasettecentottantadue/00) per l’anno 2011.<br />
Ciò premesso, si propone di rinnovare il suddetto accordo per continuare a sostenere, in collaborazione con INAIL, l’implementazione<br />
dei Sistemi di Gestione della Sicurezza (SGS) nelle Strutture Sanitarie Pubbliche.<br />
Si rimanda all’Allegato A) il modello di accordo da sottoscrivere tra Regione Veneto-Direzione Prevenzione e INAIL-Direzione<br />
Regionale Veneto.<br />
Il relatore conclude la propria relazione e sottopone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
Udito il relatore, incaricato dell’istruttoria dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale dà<br />
atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />
vigente legislazione statale e regionale.<br />
Vista la DGR 2133 del 10 <strong>Luglio</strong> 2007.<br />
Vista la DGR 1463 del 19 Maggio 20<strong>09</strong>.<br />
Vista la DGR 1158 del 23 Marzo 2010.<br />
delibera<br />
1. di approvare lo schema di accordo da sottoscrivere tra Regione Veneto-Direzione Prevenzione e INAIL Direzione Regionale<br />
per il Veneto, per il rinnovo della collaborazione avviata con INAIL nel 2010 per lo sviluppo di iniziative finalizzate all’implementazione<br />
dei Sistemi di Gestione della Sicurezza (SGS) nelle Strutture Sanitarie pubbliche, di cui all’Allegato A) al presente<br />
provvedimento, come parte integrante e sostanziale del medesimo;<br />
2. di delegare alla firma del suddetto Accordo e di eventuali proroghe del medesimo, la Dirigente della Direzione Prevenzione;<br />
3. di dare atto che la presente delibera non comporta spese a carico del bilancio regionale;<br />
4. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 23 del D.lgs. 14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33;<br />
5. di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.
256<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
giunta regionale – 9^ legislatura<br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 965 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 1/3<br />
ACCORDO DI COLLABORAZIONE<br />
TRA<br />
La Regione del Veneto - Direzione Regionale Prevenzione, codice fiscale n. 80007580279 con<br />
sede a Venezia, Dorsoduro 3901, legalmente rappresentata dal Dirigente Regionale della<br />
Direzione Prevenzione, …………………………, come da delibera di conferimento dell’incarico<br />
n. ………. del …….., di seguito “Regione”<br />
L’ Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro - Direzione Regionale per<br />
il Veneto codice fiscale………………con sede legale a ……….. legalmente rappresentata dal<br />
Direttore………., di seguito “INAIL”<br />
E<br />
PREMESSO<br />
che l’art. 10 del D. Lgs. n. 81/08 e ss.mm. attribuisce alle Regioni e all’INAIL competenze di<br />
informazione, assistenza, consulenza, formazione e promozione in materia sicurezza sul lavoro<br />
e l’art. 7 dello stesso D.lgs. stabilisce la necessità di realizzare nell’ambito regionale una<br />
programmazione coordinata di interventi nonché l’uniformità degli stessi;<br />
che in data 20.05.2010 è stato siglato tra le parti un primo accordo biennale per promuovere la<br />
diffusione del Modello di Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS) approvato con DGR 1463<br />
del 19.05.<strong>09</strong>, a tutte le strutture sanitarie pubbliche della Regione ed attribuire alle Aziende che<br />
lo implementano con continuità, un apposito logo denominato “SGS – Sanità”;<br />
che l’utilizzo e l’implementazione del suddetto modello da parte delle Aziende Sanitarie ha<br />
costituito presupposto utile per il riconoscimento della riduzione del premio assicurativo INAIL<br />
ex art. 24 M.A.T. del D.M. del 12 Dicembre 2000;<br />
che allo scadere dei termini dell’accordo sottoscritto, 6 erano le Aziende ULSS della Regione<br />
che, avendo aderito all’iniziativa hanno ottenuto l’autorizzazione all’utilizzo del suddetto logo<br />
e, a seguito di specifica procedura, hanno ottenuto la riduzione sul premio assicurativo INAIL;<br />
che è opportuno rinnovare il suddetto accordo per continuare a sostenere l’implementazione dei<br />
Sistemi di Gestione della Sicurezza (SGS) nelle Strutture Sanitarie Pubbliche;<br />
che il presente accordo si inserisce nell’ambito delle sinergie avviate all’interno del Comitato<br />
Regionale di Coordinamento costituito ex art. 7 D. L.gs. n. 81/08 con DGR n. 4182 del 30<br />
dicembre 2008 con compiti specifici di prevenzione e vigilanza in materia di salute e sicurezza<br />
sul lavoro.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 257<br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 965 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 2/3<br />
CONSIDERATO<br />
quanto sopra esposto, è necessario disciplinare gli aspetti operativi della predetta collaborazione<br />
SI CONVIENE QUANTO SEGUE<br />
Art. 1 – Oggetto dell’accordo<br />
1. Il presente accordo è concluso, ai sensi dell’articolo 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, e<br />
s.m.i., per disciplinare la collaborazione tra Regione e INAIL per promuovere la diffusione<br />
del Modello di Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS) approvato con DGR 1463 del<br />
19.05.<strong>09</strong>, a tutte le strutture sanitarie pubbliche della Regione.<br />
Art. 2 – Efficacia. Durata<br />
1. Il presente accordo ha validità di due anni a partire dalla data di sottoscrizione.<br />
2. E’ nella facoltà delle parti sottoscriventi il rinnovo consensuale dello stesso, esclusivamente<br />
in forma scritta.<br />
3. Le parti dichiarano fin d’ora la propria disponibilità a definire integrazioni o sviluppi che si<br />
rendessero necessari e realizzabili durante la vigenza o al rinnovo del presente accordo.<br />
Art. 3 – Impegni delle parti<br />
1. La Regione costituisce un apposito gruppo di lavoro, denominato “Gruppo di Lavoro SGS”<br />
che assiste le Strutture Sanitarie pubbliche del Veneto durante tutte le fasi di<br />
implementazione del SGS ed effettua le verifiche di conformità ai principi e metodi presenti<br />
nel Modello, sia in fase di implementazione che in fase di mantenimento.<br />
2. L’INAIL e la Regione costituiscono un apposito “Gruppo Osservatorio”, composto da<br />
rappresentanti INAIL e da rappresentanti del “Gruppo di Lavoro SGS” con il compito di<br />
monitorare l’andamento complessivo del processo di implementazione del Modello e di<br />
individuare azioni comuni per diffondere la cultura del miglioramento della sicurezza e<br />
della salute nei luoghi di lavoro e di attribuire alle strutture sanitarie che abbiano completato<br />
il percorso di implementazione e lo mantengano efficacemente, la possibilità di utilizzare<br />
l’apposito logo rappresentato all’art. 6 del presente accordo.<br />
3 Le aziende sanitarie che abbiano implementato il suddetto Modello potranno presentare<br />
domanda di riduzione del premio assicurativo INAIL ex art. 24 M.A.T. DM 12/12/2000.<br />
Tale domanda sarà istruita e definita secondo le modalità ordinarie.<br />
Art. 4 - Referenti scientifici<br />
1. Il referente scientifico per le attività oggetto del presente accordo è la dr.ssa Vittoria Cervi<br />
RSPP dell’Azienda ULSS n. 22, già responsabile dei progetti regionali di implementazione<br />
dei Sistemi di Gestione della Sicurezza nelle Strutture Sanitarie Pubbliche.<br />
Art. 5 – Finanziamento<br />
1. Le iniziative oggetto del presente accordo non hanno finanziamenti dedicati ma sono<br />
sostenute mediante finanziamenti specifici già attribuiti dalla Regione per lo sviluppo di
258<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 965 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 3/3<br />
progetti finalizzati all’implementazione dei Sistemi di Gestione della Sicurezza nelle<br />
Strutture Sanitarie Pubbliche.<br />
Art. 6 – Logo<br />
1. Il logo dell’iniziativa denominato “SGS – Sanità” è così rappresentato<br />
Il presente accordo si compone di 6 articoli e viene redatto in duplice originale.<br />
Letto, approvato e sottoscritto.<br />
INAIL<br />
Direzione Regionale Veneto<br />
Il Direttore<br />
Dott. Alessandro Crisci<br />
Regione del Veneto<br />
Direzione Regionale Prevenzione<br />
Dott.ssa Giovanna Frison
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 259<br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 966 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Recepimento dell’Intesa ai sensi dell’articolo 115, comma 1, lettera a) del Decreto Legislativo 31 marzo 1998 n. 112, sulla<br />
proposta del Ministero della salute di deliberazione CIPE di assegnazione alle Regioni delle risorse relative all’anno 2010<br />
da destinare alla copertura degli oneri connessi agli accertamenti medico-legali disposti dalle pubbliche amministrazioni<br />
per i propri dipendenti assenti dal servizio per malattia.<br />
[Sanità e igiene pubblica]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Recepimento dell’Intesa, adottata il 24/01/<strong>2013</strong> in sede di Conferenza Stato-Regioni, che approva il documento di proposta del<br />
Ministero della Salute di delibera del CIPE di assegnazione alle Regioni delle risorse relative all’anno 2010 per gli oneri relativi<br />
alle visite fiscali disposte dalle pubbliche amministrazioni nei confronti dei dipendenti assenti per malattia. La presente delibera<br />
non comporta spesa a carico del bilancio regionale.<br />
L’Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.<br />
Le pubbliche amministrazioni dispongono il controllo sulle assenze per malattia dei dipendenti valutando la condotta complessiva<br />
del dipendente e gli oneri connessi all’effettuazione della visita, ai sensi dell’articolo 55-septies, comma 5, del decreto legislativo<br />
30 marzo 2001, n. 165, “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”.<br />
Il comma 5-bis dell’articolo 71 del decreto legislativo n. 112 del 25 giugno 2008, come modificato dall’articolo 17, comma 23,<br />
lettera e) del decreto-legge 1° luglio 20<strong>09</strong>, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 20<strong>09</strong>, n. 102, ha previsto che<br />
gli accertamenti medico-legali sui dipendenti assenti dal servizio per malattia effettuati dalle aziende sanitarie locali su richiesta<br />
delle amministrazioni pubbliche, rientrano nei compiti istituzionali del Servizio Sanitario Nazionale, ponendo i relativi oneri a<br />
carico delle aziende sanitarie locali. Il successivo il comma 5-ter del medesimo articolo 71 ha stabilito che a decorrere dall’anno<br />
2010, in sede di riparto delle risorse per il finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale, è individuata una quota di finanziamento<br />
destinata agli scopi di cui al citato comma 5-bis ripartita fra le regioni tenendo conto del numero dei dipendenti pubblici presenti<br />
nei rispettivi territori ed ha stabilito che gli accertamenti di cui al medesimo comma 5-bis sono effettuati nei limiti delle ordinarie<br />
risorse disponibili a tale scopo.<br />
Successivamente, la Corte costituzionale con la sentenza n. 207 del 10 giugno 2010 ha dichiarato l’illegittimità costituzionale<br />
dell’articolo 17, comma 23, lettera e), del decreto-legge 1° luglio 20<strong>09</strong>, n. 78, nella parte in cui ha aggiunto all’articolo 71 del decretolegge<br />
25 giugno 2008, n. 112, i commi 5-bis e 5-ter, sottraendo di conseguenza le aziende sanitarie locali dall’obbligo di sostenere<br />
i suddetti oneri, i quali conseguentemente rimangono a carico delle amministrazioni richiedenti.<br />
L’art. 1, comma 38 della legge n. 10 del 26.02.2011 (mille proroghe 2011) ha previsto che l’’importo di 70 milioni di euro accantonato,<br />
in relazione agli effetti della sentenza della Corte costituzionale n. 207 del 7 giugno 2010, in sede di riparto delle disponibilità<br />
finanziarie per il Servizio Sanitario Nazionale per l’anno 2010, in applicazione dell’articolo 11, comma 5, del decreto-legge 31<br />
maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, corrispondente all’ammontare delle risorse da<br />
destinare alla copertura degli oneri connessi agli accertamenti medico-legali disposti dalle amministrazioni pubbliche per i dipendenti<br />
assenti dal servizio per malattia, viene attribuito dal Ministero della Salute alle Regioni sulla base dei criteri individuati, in<br />
sede di Comitato costituito ai sensi dell’articolo 9 dell’intesa tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano<br />
del 23 marzo 2005, pubblicata nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 105 del 7 maggio 2005 (di seguito Comitato<br />
LEA), previa valutazione congiunta degli effetti della predetta sentenza sugli oneri per la copertura dei medesimi accertamenti<br />
medico-legali.<br />
Il Comitato Lea, ai sensi dell’art. 1, comma 38 della legge n. 10 del 26.02.2011, con atto del 5 dicembre 2012 ha scelto quale<br />
criterio per l’attribuzione alle Regioni per l’anno 2010 di tutte le risorse da destinare alla copertura degli oneri connessi agli accertamenti<br />
medico-legali disposti dalle amministrazioni pubbliche per i dipendenti assenti dal servizio per malattia (70 milioni<br />
di euro), quello della quota di accesso al FSN per l’anno 2010, subordinandola alla comunicazione formale di approvazione di un<br />
provvedimento della Giunta Regionale che disponga:<br />
- di utilizzare le risorse in oggetto a copertura dei costi sostenuti nell’anno 2010 per gli accertamenti medico-legali sui dipendenti<br />
assenti dal servizio per malattia effettuati dalle proprie Aziende Sanitarie Locali, rimborsando le amministrazioni pubbliche<br />
richiedenti solo dopo aver coperto i costi delle prestazioni citate non ancora saldati dalle amministrazioni pubbliche;<br />
- di sollevare conseguentemente le predette amministrazioni pubbliche da ogni obbligo di pagamento per l’anno 2010, interrompendo<br />
le azioni di riscossione anche coattiva dei crediti attuate, dandone adeguata informazioni alle amministrazioni interessate;<br />
- di procedere nei casi in cui le amministrazioni pubbliche abbiano già provveduto ai pagamenti richiesti dalle Asl, ad emettere<br />
corrispondenti documenti di accredito in favore delle stesse.<br />
La condizione sospensiva per l’erogazione del finanziamento da parte del Ministero alle Regioni si è resa necessaria al fine di<br />
evitare che il finanziamento non determinasse un doppio pagamento delle medesime prestazioni alle Asl che hanno effettuato gli<br />
accertamenti e da una parte garantisse il rimborso alle amministrazioni pubbliche interessate delle spese già sostenute e dall’altra<br />
sollevasse le stesse da ogni obbligo di pagamento di spese non ancora versate alle Regioni.<br />
Con l’atto d’Intesa del 24 gennaio <strong>2013</strong>, Repertorio atti n. 18/ CSR, la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni<br />
e le Provincie Autonome di Trento e Bolzano ha approvato la proposta del Ministero della Salute di deliberazione del CIPE<br />
di assegnazione alle Regioni delle risorse relative all’anno 2010 da destinare alla copertura degli oneri connessi agli accertamenti<br />
medico-legali disposti dalle Amministrazioni Pubbliche per i dipendenti assenti dal servizio per malattia.
260<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
Si ritiene, quindi, di dare attuazione a quanto previsto nella citata Intesa assumendo l’impegno di rimborsare le amministrazioni<br />
pubbliche che hanno già saldato le fatture emesse dalle Aziende Sanitarie attraverso l’emissione di una nota di credito, dopo aver<br />
coperto, se esistenti, i costi delle prestazioni effettuate, ma non ancora saldati da parte delle amministrazioni pubbliche.<br />
Alla luce di queste considerazioni si ritiene, pertanto, di recepire l’Intesa che è contenuto nell’Allegato “A” al presente provvedimento<br />
e di cui costituisce parte integrante.<br />
Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il presente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’articolo 53, 4° comma, dello Statuto, il quale<br />
dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con<br />
la vigente legislazione regionale e statale;<br />
Visto l’art. 4 della L.R. 1/1997 successivamente integrato e modificato dalla L.R. 54/2012;<br />
Vista la Conferenza Permanente Stato-Regioni del 24/01/<strong>2013</strong>.<br />
delibera<br />
1. di recepire, per le motivazioni indicate in premessa, l’Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e<br />
Bolzano del 24/01/<strong>2013</strong> ai sensi dell’articolo 115, comma 1, lettera a) del Decreto Legislativo 31 marzo 1998 n. 112, sulla proposta<br />
del Ministero della salute di deliberazione CIPE di assegnazione alle Regioni delle risorse relative all’anno 2010 da destinare alla<br />
copertura degli oneri connessi agli accertamenti medico-legali disposti dalle pubbliche amministrazioni per i propri dipendenti<br />
assenti dal servizio per malattia, allegato al presente provvedimento (Allegato A) di cui costituisce parte integrante;<br />
2. di impegnarsi:<br />
- ad utilizzare le risorse in oggetto a copertura dei costi sostenuti nell’anno 2010 per gli accertamenti medico-legali sui dipendenti<br />
assenti dal servizio per malattia effettuati dalle proprie Aziende Sanitarie Locali, rimborsando le amministrazioni pubbliche<br />
richiedenti solo dopo aver coperto i costi delle prestazioni citate non ancora saldati dalle amministrazioni pubbliche;<br />
- a sollevare conseguentemente le predette amministrazioni pubbliche da ogni obbligo di pagamento per l’anno 2010, interrompendo<br />
le azioni di riscossione anche coattiva dei crediti attuate, dandone adeguata informazioni alle amministrazioni interessate;<br />
- a procedere nei casi in cui le amministrazioni pubbliche abbiano già provveduto ai pagamenti richiesti dalle Asl, ad emettere<br />
corrispondenti documenti di accredito in favore delle stesse.<br />
3. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />
4. di demandare tutti gli adempimenti amministrativi successivi e conseguenti alla gestione della presente iniziativa a successivi<br />
provvedimenti del Dirigente della Direzione Prevenzione;<br />
5. di incaricare il Dirigente Regionale della Direzione Prevenzione all’esecuzione del presente atto;<br />
6. di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 261
262<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 263
264<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 265
266<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 967 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
DGR n. 2208 del 6/11/2012: erogazione all’Azienda Ospedaliera di Verona di somme a titolo di acconto per il finanziamento<br />
del disavanzo sanitario pregresso.<br />
[[Unità locali socio sanitarie e aziende ospedaliere]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Erogazione a titolo di acconto, in via eccezionale e provvisoria, di somme a favore dell’Azienda Ospedaliera di Verona per il<br />
finanziamento del disavanzo sanitario pregresso.<br />
L’Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.<br />
La riunione congiunta del Tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali con il Comitato permanente per la verifica<br />
dei livelli essenziali di assistenza, previsti rispettivamente dagli artt. 12 e 9 dell’intesa Stato Regioni e PPAA del 23/03/2005 (Patto<br />
per la Salute), nella seduta del 24/03/2011 ha definito modalità di trattamento contabile degli ammortamenti con lo scopo, tra l’altro,<br />
di uniformarne l’attuazione da parte delle singole Regioni e PPAA. In questo senso, il D.Lgs. n. 118 del 23/06/2011 ha indicato principi<br />
e regole a valenza nazionale per la determinazione delle quote di ammortamento di competenza, con particolare riferimento<br />
anche alle regole per il trattamento dei cosiddetti “ammortamenti sterilizzati”, da intendersi quale parte degli ammortamenti non<br />
incidenti sul risultato d’esercizio in quanto direttamente finanziati da fonti o contribuzioni diverse rispetto al finanziamento dei<br />
livelli essenziali di assistenza.<br />
Sono state fissate, inoltre, modalità e tempistiche per la presa in carico da parte delle Regioni dei maggiori oneri connessi alla<br />
copertura degli ammortamenti non sterilizzati relativi agli anni dal 2001 al 2011.<br />
Con deliberazione n. 1754 del 26/10/2011 la Giunta regionale ha preso atto della rilevazione effettuata dalle competenti strutture<br />
tecniche regionali riferita agli anni 2010 e 2011. Per gli anni precedenti, in attesa delle emanande linee guida ministeriali per<br />
la definizione della casistica applicativa per il ricalcolo degli ammortamenti non sterilizzati, gli uffici regionali hanno determinato<br />
dei valori di riferimento per singola Azienda sanitaria ottenuti, sulla base dei bilanci d’esercizio di ogni anno, dallo scomputo del<br />
valore complessivo dei costi capitalizzati da quello del totale degli ammortamenti. Tale importo deve intendersi quale stima, soggetta<br />
a prossima rivisitazione alla luce delle emanande linee Ministeriali.<br />
Secondo questa metodologia, per l’Azienda Ospedaliera di Verona era stato determinato, provvisoriamente, un totale di ammortamenti<br />
non sterilizzati pari a circa 102,366 milioni di euro.<br />
A tal riguardo, con deliberazione n. 2208 del 6/11/2012, la Giunta Regionale, oltre a prendere atto della situazione delle partite<br />
debitorie e creditorie al 31/12/20<strong>09</strong> dell’Azienda Ospedaliera di Verona - Gestione Liquidatoria, così come comunicata con nota<br />
del Commissario Liquidatore prot. n. 42321 del 20/<strong>09</strong>/2012, sono state, altresì, previste le modalità di intervento per la copertura<br />
delle maggiori occorrenze finanziarie ex art. 14, comma 2 della deliberazione amministrativa del Consiglio Regionale del Veneto<br />
n. 140 del 14/12/2006 (prot. n. 15573).<br />
Con riferimento alla programmazione delle modalità di intervento per la copertura delle predette occorrenze, la citata DGR<br />
n. 2208/2012, aveva disposto, per l’esercizio 2012, l’erogazione, a titolo di acconto, di un importo pari ad Euro 51.000.000,00=,<br />
a favore dell’Azienda Ospedaliera di Verona - Gestione Liquidatoria, a valere sulle risorse appositamente stanziate al capitolo di<br />
spesa n. 101667 “finanziamento del disavanzo sanitario pregresso (art. 20, c. 1, punto b, lett. C) del D.Lg.vo 23/06/2011, n. 118)” del<br />
Bilancio Regionale di Previsione 2012. Mentre, per gli esercizi successivi, aveva previsto l’allocazione dei necessari stanziamenti,<br />
a carico di risorse proprie regionali, compatibilmente con le disponibilità di bilancio annuali.<br />
Con L.R. 5/04/<strong>2013</strong>, n. 4, sono state pertanto individuate, anche per il corrente esercizio, apposite risorse finalizzate al finanziamento<br />
del disavanzo sanitario pregresso, tra quelle di derivazione propria regionale, a valere sul medesimo capitolo di spesa n.<br />
101667 del Bilancio Regionale di Previsione <strong>2013</strong>.<br />
Successivamente, il D.L. 8/04/<strong>2013</strong>, n. 35 recante “Disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica<br />
amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento di tributi degli enti locali”<br />
ha previsto un’anticipazione di liquidità alle Regioni per assicurare risorse finanziarie per i pagamenti dei debiti certi, liquidi ed<br />
esigibili, cumulati alla data del 31/12/2012, degli Enti del Servizio Sanitario Nazionale. L’esposizione finanziaria delle Aziende<br />
Sanitarie del Veneto consegue prevalentemente, come in precedenza rilevato, alla mancata copertura finanziaria degli ammortamenti<br />
non sterilizzati.<br />
La prima tranche dell’anticipazione, per la quale la Regione Veneto ha presentato istanza d’accesso con DGR n. 785 del<br />
21/05/<strong>2013</strong>, sarà erogata entro il corrente esercizio, previa stipula di apposito contratto tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze<br />
e la Regione del Veneto.<br />
L’art. 6 del citato D.L. 35/<strong>2013</strong> dispone che, ai fini dell’ammortamento delle anticipazioni di liquidità, la prima rata decorre<br />
dall’anno successivo a quello di sottoscrizione del contratto. Pertanto, nel caso di stipula del contratto di accesso all’anticipazione,<br />
la rata di rimborso sarà imputata a carico del bilancio regionale a far data dall’esercizio 2014.<br />
Ne consegue che, la disponibilità finanziaria sul capitolo di spesa n. 101667 del Bilancio Regionale di Previsione <strong>2013</strong> per 56,2<br />
milioni di euro, è interamente disponibile nel corrente esercizio e non concorre all’ammortamento della rata di rimborso, in caso<br />
di stipula del contratto di anticipazione.<br />
Alla luce di quanto sopra esposto, ed ai sensi della DGR n. 2208/2012, si propone pertanto di erogare l’importo di Euro<br />
51.000.000,00=, a favore dell’Azienda Ospedaliera di Verona - Gestione Liquidatoria (codice SIOPE 1 05 03 1539), a valere sulle<br />
disponibilità stanziate sul capitolo di spesa n. 101667 “finanziamento del disavanzo sanitario pregresso (art. 20, c. 1, punto b, lett.<br />
C) del D.Lg.vo 23/06/2011, n. 118)” del Bilancio Regionale di Previsione <strong>2013</strong>, che presenta sufficiente disponibilità.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 267<br />
Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
Udito il Relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, comma 4 dello Statuto, il quale dà<br />
atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />
vigente legislazione statale e regionale;<br />
Vista la L.R. 29/11/2001, n. 39, art. 42, 1° comma;<br />
Vista la L.R. 5/04/<strong>2013</strong>, n. 4 che approva il bilancio regionale di previsione per l’anno <strong>2013</strong>;<br />
Visto il D.Lg.vo 23/6/2011, n. 118;<br />
Visto il D.L. 8/04/<strong>2013</strong>, n. 35<br />
Vista la DGR 26/10/2011, n. 1754;<br />
Vista la DGR 06/11/2012, n. 2208;<br />
Vista la DGR 26/02/<strong>2013</strong>, n. 206;<br />
Vista la DGR 21/05/<strong>2013</strong>, n. 785;<br />
delibera<br />
1. di erogare a titolo di acconto, per le motivazioni espresse in premessa che qui si intendono integralmente riportate, una<br />
somma pari ad Euro 51.000.000,00=, a favore dell’Azienda Ospedaliera di Verona - Gestione Liquidatoria, finalizzato al finanziamento<br />
del disavanzo sanitario pregresso;<br />
2. di impegnare, a favore dell’Azienda Ospedaliera di Verona - Gestione Liquidatoria, avente codice SIOPE 1 05 03 1539, la<br />
somma di euro 51.000.000,00= sul capitolo di spesa 101667 ad oggetto “Finanziamento del disavanzo Sanitario pregresso (Art.20,<br />
c.1, punto B, Lett. C), D.Lgs. 23/06/2011, n. 118)” del bilancio annuale di previsione dell’esercizio finanziario corrente che presenta<br />
sufficiente disponibilità;<br />
3. di approvare le disposizioni e i principi contenuti in premessa, non richiamati espressamente nel presente dispositivo;<br />
4. di incaricare l’Unità di Progetto Programmazione Risorse Finanziarie SSR dell’esecuzione del presente atto e della successiva<br />
liquidazione di spesa;<br />
5. di dare atto che la spesa di cui si dispone l’impegno con il presente atto, non rientra nelle tipologie soggette a limitazione<br />
ai sensi della L.R. n. 1/2011;<br />
6. di dare atto che la successiva liquidazione della somma di cui al precedente punto 2, finanziata con risorse regionali proprie<br />
dell’esercizio finanziario corrente, andrà a valere sul conto di contabilità speciale di Tesoreria Unica - Sanità TU - 306697 - 224<br />
- Venezia (Regione Veneto Sanita);<br />
7. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.
268<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 968 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Erogazione di somme a titolo di acconto per il finanziamento del disavanzo sanitario pregresso.<br />
[Unità locali socio sanitarie e aziende ospedaliere]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Erogazione a titolo di acconto, in via eccezionale e provvisoria, di somme a favore delle aziende sanitarie che presentano una<br />
maggior criticità sotto l’aspetto finanziario. (Azienda ULSS n. 14 di Chioggia)<br />
L’Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.<br />
La riunione congiunta del Tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali con il Comitato permanente per la verifica<br />
dei livelli essenziali di assistenza, previsti rispettivamente dagli artt. 12 e 9 dell’intesa Stato Regioni e PPAA del 23 marzo 2005<br />
(Patto per la Salute), nella seduta del 24 marzo 2011 ha definito modalità di trattamento contabile degli ammortamenti con lo scopo,<br />
tra l’altro, di uniformarne l’attuazione da parte delle singole Regioni e PPAA. In questo senso, il decreto legislativo 118 del 23<br />
giugno 2011 ha indicato principi e regole a valenza nazionale per la determinazione delle quote di ammortamento di competenza,<br />
con particolare riferimento anche alle regole per il trattamento dei cosiddetti “ammortamenti sterilizzati”, da intendersi quale parte<br />
degli ammortamenti non incidenti sul risultato d’esercizio in quanto direttamente finanziati da fonti o contribuzioni diverse rispetto<br />
al finanziamento dei livelli essenziali di assistenza.<br />
Sono state fissate, inoltre, modalità e tempistiche per la presa in carico da parte delle Regioni dei maggiori oneri connessi alla<br />
copertura degli ammortamenti non sterilizzati relativi agli anni dal 2001 al 2011.<br />
Con deliberazione n. 1754 del 26 ottobre 2011 la Giunta regionale ha preso atto della rilevazione effettuata dalle competenti<br />
strutture tecniche regionali riferita agli anni 2010 e 2011. Per gli anni precedenti, in attesa delle emanande linee guida ministeriali<br />
per la definizione della casistica applicativa per il ricalcolo degli ammortamenti non sterilizzati, gli uffici regionali hanno determinato<br />
dei valori di riferimento per singola Azienda sanitaria ottenuti, sulla base dei bilanci d’esercizio di ogni anno, dallo scomputo<br />
del valore complessivo dei costi capitalizzati da quello del totale degli ammortamenti. Tale importo deve intendersi quale stima,<br />
soggetta a prossima rivisitazione alla luce delle emanande linee Ministeriali.<br />
Secondo questa metodologia, per l’Azienda ULSS n. 14 di Chioggia era stato determinato, provvisoriamente, un totale di ammortamenti<br />
non sterilizzati pari a circa 26 milioni di euro.<br />
Con riferimento alla programmazione delle modalità di intervento per la copertura delle predette occorrenze, la DGR n. 2535/2012,<br />
aveva disposto, per l’esercizio 2012, l’erogazione, a titolo di acconto, di un importo pari ad Euro 9.000.000,00=, a favore dell’Azienda<br />
ULSS n. 14 di Chioggia, a valere sulle risorse appositamente stanziate al capitolo di spesa n. 101667 “finanziamento del disavanzo<br />
sanitario pregresso (art. 20, c. 1, punto b, lett. C) del D.Lg.vo 23/06/2011, n. 118)” del Bilancio Regionale di Previsione 2012.<br />
Con la legge regionale 05 aprile <strong>2013</strong>, n. 4, sono state individuate, tra quelle di derivazione propria regionale, apposite risorse<br />
nel bilancio previsionale di competenza per l’esercizio finanziario <strong>2013</strong>, finalizzate al finanziamento del disavanzo sanitario pregresso.<br />
Successivamente, il DL 8 aprile <strong>2013</strong>, n. 35 recante “Disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica<br />
amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento di tributi degli enti locali”<br />
ha previsto un’anticipazione di liquidità alle Regioni per assicurare la liquidità per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili,<br />
cumulati alla data del 31 dicembre 2012, degli enti del Servizio Sanitario Nazionale. L’esposizione finanziaria delle Aziende del SSR<br />
consegue prevalentemente, come in precedenza rilevato, alla mancata copertura finanziaria degli ammortamenti non sterilizzati.<br />
La prima tranche dell’anticipazione, per la quale la Regione Veneto ha presentato istanza di accesso con DGR n. 785 del 21<br />
maggio <strong>2013</strong>, sarà erogata entro il corrente esercizio, previa stipula del contratto tra Ministero dell’Economia e delle Finanze e<br />
Regione medesima.<br />
L’art. 6 del citato DL 35/<strong>2013</strong> dispone che, ai fini dell’ammortamento delle anticipazioni di liquidità, la prima rata decorre dall’anno<br />
successivo a quello di sottoscrizione del contratto. Pertanto, anche nel caso di stipula del contratto di accesso all’anticipazione,<br />
la rata di rimborso sarà imputata a carico del bilancio regionale a far data dall’esercizio 2014.<br />
Ne consegue che, la disponibilità finanziaria sul capitolo di spesa n. 101667 del Bilancio Regionale di Previsione <strong>2013</strong> per 56,2<br />
milioni di euro, è interamente disponibile nel corrente esercizio e non concorre all’ammortamento della rata di rimborso, in caso<br />
di stipula del contratto di anticipazione.<br />
In relazione a quanto sopra esposto, si ritiene di erogare quota parte delle risorse di cui alla legge regionale sopra riportata,<br />
all’Azienda ULSS n. 14 di Chioggia, tenuto conto dell’elevata criticità a livello di sottocapitalizzazione, con conseguente ripercussione<br />
sul livello di indebitamento e sui tempi di pagamento delle obbligazioni in essere.<br />
Si propone, pertanto, di assegnare all’Azienda Ulss n. 14 di Chioggia l’importo di Euro 5.200.000,00=, a valere sul capitolo di<br />
spesa n. 101667 “Finanziamento del disavanzo Sanitario pregresso (Art.20, c.1, punto B, Lett. C), D.Lgs. 23/06/2011, n. 118)” del<br />
Bilancio Regionale di Previsione <strong>2013</strong>, che presenta sufficiente disponibilità.<br />
Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
Udito il Relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, comma 4 dello Statuto, il quale dà<br />
atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />
vigente legislazione statale e regionale;
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 269<br />
Visto il D.Lg.vo 23.6.2011, n. 118;<br />
Vista la L.R. 29.11.2001, n. 39, art. 42, 1° comma;<br />
Vista la L.R. 05.04.<strong>2013</strong>, n. 4 che approva il bilancio regionale di previsione per l’anno <strong>2013</strong>;<br />
Vista la DGR n. 26.10.2011, n. 1754;<br />
Vista la DGR n. 26.02.<strong>2013</strong>, n. 206 che individua il Responsabile della Gestione Sanitaria Accentrata per il corrente esercizio;<br />
Visto il DL 8 aprile <strong>2013</strong>, n. 35;<br />
Vista la DGR 11 dicembre 2012, n. 2535;<br />
Vista la DGR 21 maggio <strong>2013</strong>, n 785.<br />
delibera<br />
1. di erogare a titolo di acconto, in via eccezionale e provvisoria, per le motivazioni espresse in premessa, che qui si intendono<br />
integralmente riportate, quota parte delle risorse appositamente individuate nel Bilancio di Previsione <strong>2013</strong> e finalizzate al finanziamento<br />
del disavanzo sanitario pregresso, all’Azienda ULSS n. 14 di Chioggia, tenuto conto della criticità a livello di sottocapitalizzazione<br />
e di tempi medi di pagamento, per un importo pari ad Euro 5.200.000,00=;<br />
2. di impegnare, a favore dell’Azienda ULSS n. 14 di Chioggia (codice SIOPE 1 05 03 1538), la spesa di euro 5.200.000,00 sul<br />
capitolo n. 101667 ad oggetto “Finanziamento del disavanzo Sanitario pregresso (Art.20, c.1, punto B, Lett. C), D.Lgs. 23/06/2011,<br />
n. 118)” del Bilancio di previsione annuale che presenta sufficiente disponibilità;<br />
3. di dare atto che la spesa di cui si dispone l’impegno con il presente atto, non rientra nelle tipologie soggette a limitazione<br />
ai sensi della L.R. n. 1/2011;<br />
4. di approvare le disposizioni e i principi contenuti in premessa, non richiamati espressamente nel presente dispositivo;<br />
5. di incaricare l’Unità di Progetto Programmazione Risorse Finanziarie SSR dell’esecuzione del presente atto e della relativa<br />
liquidazione di spesa;<br />
6. di dare atto che la successiva liquidazione della somma di cui al punto 2, finanziata con risorse regionali proprie dell’esercizio<br />
finanziario corrente, andrà a valere sul conto di contabilità speciale di Tesoreria Unica - Sanità TU - 306697 - 224 - Venezia<br />
(Regione Veneto Sanita);<br />
7. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.
270<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 969 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Albo Regionale delle Associazioni Protezionistiche ai sensi dell’art. 9, della L. R. 60/1993. Conferma di iscrizione dell’<strong>Associazione</strong><br />
“E.N.P.A.-Ente Nazionale Protezione Animali- Sezione di Treviso” per il triennio <strong>2013</strong>-2016.<br />
[Associazioni, fondazioni e istituzioni varie]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Conferma dell’iscrizione delle Associazioni Protezionistiche all’Albo Regionale.<br />
Non sono previsti impegni spesa.<br />
L’Assessore Luca Coletto, riferisce quanto segue.<br />
Con propria Legge n. 60 del 28 dicembre 1993, la Regione del Veneto ha disciplinato la materia della tutela degli animali d’affezione<br />
e della prevenzione del randagismo.<br />
Con successiva Circolare regionale n. 11 del 10 maggio 1994, sono altresì state fornite direttive attuative della sopraccitata<br />
legge regionale.<br />
Ai sensi del comma 6, dell’art. 9 della L.R. 60/1993, i soggetti che sono già stati iscritti all’Albo di cui all’oggetto, qualora interessati,<br />
ogni tre anni devono richiedere la conferma dell’iscrizione, pena la cancellazione automatica dall’Albo, con la ripresentazione,<br />
qualora fossero intervenute modificazioni, della documentazione relativa all’atto costitutivo, dello statuto, da cui risultino<br />
le finalità dell’<strong>Associazione</strong> e dei requisiti degli iscritti.<br />
La Giunta Regionale, sulla base dell’istruttoria svolta dall’Unità di Progetto Veterinaria, provvede alla conferma dell’iscrizione<br />
all’Albo.<br />
Con provvedimento n. 1704 del 29 giugno 2010, la Giunta Regionale deliberava di iscrivere al sopraccitato Albo Regionale<br />
l’<strong>Associazione</strong> Protezionistica “E.N.P.A.-Ente Nazionale Protezione Animali -Sezione di Treviso” che, ai sensi della L.R. 60/1993<br />
e della successiva Circolare regionale n. 11/1994, era in possesso dei requisiti previsti dall’art. 9 della stessa legge regionale.<br />
Ciò premesso, essendo di prossima scadenza la decorrenza della validità dell’iscrizione per il triennio 2010-<strong>2013</strong> della sopraccitata<br />
<strong>Associazione</strong> Protezionistica, il rappresentante della stessa ha presentato, nei tempi previsti, opportuna istanza di conferma di iscrizione<br />
per il triennio <strong>2013</strong>-2016, corredandola della idonea documentazione necessaria per ottenere la conferma di cui trattasi. Tale<br />
documentazione è presente agli atti del Servizio Igiene, Nutrizione, Acque e Specie Animali dell’Unità di Progetto Veterinaria.<br />
Il relatore conclude la propria relazione e sottopone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione, ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale<br />
dà atto che la Struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con<br />
la vigente legislazione regionale e statale;<br />
Vista la Legge Regionale del 28 dicembre 1993, n. 60: “Tutela degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo”;<br />
Vista la Circolare del Presidente della Giunta Regionale del 10 maggio 1994, n. 11: “L.R. 28 dicembre 1993, n. 60”;<br />
Vista la <strong>Del</strong>ibera di Giunta Regionale n. 1704 del 29 giugno 2010 di iscrizione all’Albo Regionale della <strong>Associazione</strong> sopra<br />
citata;<br />
Vista la richiesta di conferma di iscrizione all’Albo Regionale delle Associazioni Protezionistiche, pervenuta con nota, depositata<br />
agli atti di questa Struttura, dall’<strong>Associazione</strong> indicata in premessa;<br />
Vista la <strong>Del</strong>iberazione di Giunta Regionale 31 gennaio 2012, n. 148 di istituzione dell’Unità di Progetto Veterinaria;<br />
Vista l’istruttoria svolta dal competente Servizio Igiene, Nutrizione, Acque e Specie Animali dell’Unità di Progetto Veterinaria;<br />
delibera<br />
1. di confermare, per i motivi indicati in premessa, per il triennio <strong>2013</strong>-2016, l’iscrizione all’Albo Regionale delle Associazioni<br />
Protezionistiche, ai sensi dell’art. 9 della L.R. 60/1993, dell’<strong>Associazione</strong> “E.N.P.A.-Ente Nazionale Protezione Animali -Sezione<br />
di Treviso”, con sede a Conegliano (TV), Via Lourdes n. 23;<br />
2. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />
3. di incaricare l’Unità di Progetto Veterinaria all’esecuzione del presente provvedimento;<br />
4. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 271<br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 970 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Aggiornamento del registro regionale di cui all’art. 18 comma 2 lettera a) legge regionale 9 gennaio 2003, n. 2 “Nuove<br />
norme a favore dei veneti nel mondo e agevolazioni per il loro rientro”. Unione dei Triveneti nel Mondo (U.T.R.I.M.).<br />
[Emigrazione e immigrazione]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Con il presente provvedimento si intende confermare l’iscrizione al registro regionale di cui all’art. 18 comma 2 lettera a) dell’U.<br />
T.R.I.M., in seguito alle determinazioni assunte e trasmesse da detta <strong>Associazione</strong>. Questo provvedimento segue alla precedente<br />
deliberazione di Giunta n. 2668 del 18 dicembre 2012, con la quale si assegnava all’ <strong>Associazione</strong> un termine di sei mesi per fornire<br />
gli elementi integrativi ritenuti necessari per disporre il mantenimento della stessa nel registro regionale delle Associazioni<br />
operanti a favore dei veneti nel mondo.<br />
L’Assessore Daniele Stival riferisce quanto segue.<br />
La legge regionale 9 gennaio 2003, n. 2 “Nuove norme a favore dei Veneti nel mondo e agevolazioni per il loro rientro”, all’articolo<br />
18, prevede l’istituzione di tre distinti registri:<br />
a) delle associazioni aventi sede nel territorio regionale e che operano a favore dei veneti nel mondo;<br />
b) dei circoli veneti all’estero;<br />
c) dei comitati e federazioni di circoli veneti all’estero.<br />
Il comma 3 di detto articolo 18 statuisce poi che le associazioni, i circoli e i comitati e federazioni all’estero già iscritti nei registri<br />
regionali ai sensi della legge regionale 18 aprile 1995, n. 25 “Interventi regionali per i veneti nel mondo”, abrogata dall’art. 19<br />
comma 1 della legge regionale n. 2/2003, sono iscritti di diritto nei registri previsti dal succitato art. 18 della nuova norma.<br />
Successivamente, con deliberazione n. 3010 del 3 ottobre 2003 la Giunta regionale ha pertanto provveduto ad istituire il registro<br />
regionale delle associazioni di cui alla lettera a) comma 2 dell’articolo 18.<br />
In detto registro sono state iscritte nel corso degli anni tredici associazioni, e precisamente:<br />
1) <strong>Associazione</strong> Bellunesi nel Mondo, con sede in Belluno;<br />
2) <strong>Associazione</strong> Padovani nel Mondo, con sede in Padova;<br />
3) <strong>Associazione</strong> Polesani nel Mondo, con sede in Rovigo;<br />
4) <strong>Associazione</strong> Trevisani nel Mondo, con sede in Treviso;<br />
5) <strong>Associazione</strong> Veneziani nel Mondo, con sede in Marghera - Venezia;<br />
6) <strong>Associazione</strong> Veronesi nel Mondo, con sede in Verona;<br />
7) Ente Vicentini nel Mondo, con sede in Vicenza;<br />
8) <strong>Associazione</strong> Nazionale Emigrati ed ex Emigrati in Australia e Americhe (A.N.E.A.), con sede in Rubano (PD);<br />
9) Unione Lavoratori Emigrati Veneti (U.L.E.V.), con sede in Mestre - Venezia;<br />
10) Unione dei Triveneti nel Mondo (U.T.R.I.M.), con sede in Treviso;<br />
11) Fondazione Migrantes, con sede di direzione regionale in Rovigo;<br />
12) Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo (C.T.I.M.), con sede di delegazione regionale in Verona;<br />
13) <strong>Associazione</strong> Veneti nel Mondo, con sede in Camisano Vicentino (VI).<br />
Con nota del competente dirigente regionale prot. n. 234996 del 22 maggio 2012 è stato avviato il procedimento di revisione<br />
del registro medesimo, diretto a verificare la permanenza dei requisiti di iscrizione di dette realtà associative, in ottemperanza a<br />
quanto previsto dalle vigenti Direttive regionali, approvate con D.G.R. n. 2785 del 22 settembre 20<strong>09</strong>.<br />
Detto procedimento si è concluso con D.G.R. n. 2288 del 13 novembre 2012 e D.G.R. n. 2668 del 18 dicembre 2012, atti con i<br />
quali si è provveduto a confermare l’iscrizione al registro per nove associazioni e a sospendere dal medesimo le restanti quattro, in<br />
quanto per esse apparivano carenti alcuni elementi ritenuti necessari ai fini del mantenimento dell’iscrizione, assegnando loro un<br />
termine di sei mesi per la produzione dei suddetti elementi.<br />
Tra le associazioni oggetto di sospensione vi è l’U.T.R.I.M., Unione dei Triveneti nel Mondo, associazione costituita nel 1995<br />
con atto pubblico, avente come finalità statutaria il mantenimento del “legame culturale, sociale ed economico fra l’emigrazione<br />
italiana e triveneta nel mondo e la madrepatria, soprattutto con riferimento alle giovani generazioni e al loro ruolo nella società<br />
civile ove vivono”; la motivazione che ha supportato la sospensione, esplicitata nell’allegato B alla D.G.R. n. 2668/2012, è stata<br />
l’apparente carenza della struttura organizzativa- sotto il profilo delle risorse strumentali, umane e finanziarie- e la conseguente<br />
inidoneità dell’associazione al raggiungimento delle finalità statutarie.<br />
Va rilevato che, con nota prot. reg.le n. 222738 del 27 maggio u.s., l’U.T.R.I.M. ha provveduto a trasmettere agli uffici regionali<br />
il verbale della riunione assembleare tenutasi in data 8 aprile <strong>2013</strong>, con la quale l’associazione ha, tra l’altro, proceduto a rinnovare<br />
la composizione degli organi statutari, in particolare del Presidente e del Consiglio di Amministrazione; nonché a fissare la misura<br />
della quota associativa annua e ad approvare il bilancio preventivo per l’esercizio <strong>2013</strong>.<br />
In riscontro a successiva richiesta regionale, l’associazione ha inoltre provveduto ad inviare una situazione aggiornata dei propri<br />
soci ordinari.<br />
Dalla documentazione trasmessa, agli atti della competente struttura regionale, emerge la creazione di un nuovo assetto organizzativo<br />
che appare idoneo a perseguire le finalità statutarie dell’ente, nonchè la volontà di dare nuovo impulso all’attività di una<br />
associazione storica nel mondo dell’emigrazione veneta e triveneta, di cui pertanto si propone -ritenute superate le succitate osservazioni<br />
contenute nella precedente deliberazione n. 2668/2012- la conferma dell’iscrizione al numero 10 di registro.<br />
Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
272<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
La Giunta regionale<br />
• Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma dello Statuto, il quale<br />
dà atto che la Struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con<br />
la vigente legislazione regionale e statale;<br />
• Vista la legge n. 241/1990;<br />
• Vista la legge regionale n. 2/2003;<br />
• Vista la D.G.R. n. 3010 del 3 ottobre 2003;<br />
• Vista la D.G.R. n. 2785 del 22 settembre 20<strong>09</strong>, contenente le “Direttive per l’applicazione della L.R. 9 gennaio 2003, n. 2, e<br />
successive modifiche ed integrazioni: Nuove norme a favore dei Veneti nel mondo e agevolazioni per il loro rientro”;<br />
• Vista la D.G.R. n. 2288 del 13 novembre 2012;<br />
• Vista la D.G.R. n. 2668 del 18 dicembre 2012;<br />
delibera<br />
1. di ritenere le premesse parte integrante del presente provvedimento;<br />
2. di confermare l’iscrizione al n. 10 del registro di cui all’art. 18 comma 2 lettera a) della legge regionale n. 2/2003 dell’associazione<br />
denominata U.T.R.I.M., Unione dei Triveneti nel Mondo, con sede legale in Treviso;<br />
3. di dare atto che il registro regionale delle associazioni aventi sede nel territorio regionale e che operano a favore dei veneti<br />
nel mondo, aggiornato con le determinazioni di cui al presente provvedimento, risulta provvisoriamente costituito conformemente<br />
a quanto rappresentato nel documento di cui all’Allegato A;<br />
4. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />
5. di dare atto che l’Unità di Progetto Flussi Migratori è incaricata dell’esecuzione del presente provvedimento;<br />
6. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione;<br />
7. di dare atto che avverso la presente deliberazione è ammesso ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale<br />
o ricorso straordinario al Capo dello Stato rispettivamente entro 60 e 120 giorni dalla notifica.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 273<br />
giunta regionale – 9^ legislatura<br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 970 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 1/1<br />
Registro delle Associazioni aventi sede nel territorio regionale e che operano a favore dei veneti nel<br />
mondo<br />
L.R. 2/2003, art. 18 comma 2° lettera a)<br />
Numero<br />
Registro<br />
<strong>Associazione</strong><br />
Indirizzo<br />
1 <strong>Associazione</strong> Bellunesi nel Mondo Via Cavour, 3 - 32100 Belluno<br />
2 <strong>Associazione</strong> Padovani nel Mondo<br />
Piazza Insurrezione, 1 A - 35137 Padova<br />
3 <strong>Associazione</strong> Polesani nel Mondo Via Fraccon, 11 - 45100 Rovigo<br />
4 <strong>Associazione</strong> Trevisani nel Mondo Via Garbizza, 9 - 31100 Treviso<br />
5 <strong>Associazione</strong> Veneziani nel Mondo Via Banchina Molini, 8 - 30175 Marghera (VE)<br />
6 <strong>Associazione</strong> Veronesi nel mondo Corso Porta Nuova, 96 - 37122 Verona<br />
7 Ente Vicentini nel Mondo<br />
8<br />
10<br />
<strong>Associazione</strong> Nazionale Emigrati ed<br />
ex Emigrati in Australia e Americhe<br />
(A.N.E.A.)<br />
Unione dei Triveneti nel Mondo<br />
(U.TRI.M.)<br />
13 <strong>Associazione</strong> Veneti nel Mondo<br />
Via Montale, 27 - 36100 Vicenza<br />
Via Risorgimento, 6 - 35030 Rubano (PD)<br />
Piazza S. Leonardo, 1 – 31100 Treviso (TV)<br />
Via Brigata Orobica, 9<br />
36043 Camisano Vicentino (VI)
274<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 971 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Assegnazione termine per la presentazione dei bilanci consuntivi da parte di Comitati e Federazioni di circoli veneti<br />
all’estero iscritti al registro regionale di cui all’art. 18 della L.R. n. 2/2003 per il sostegno all’associazionismo all’estero.<br />
[Emigrazione e immigrazione]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Con il presente provvedimento viene assegnato il termine del 31 luglio <strong>2013</strong> per la presentazione dei bilanci consuntivi dell’anno<br />
precedente da parte di Comitati e Federazioni di circoli veneti all’estero iscritti al registro regionale di cui all’art 18 della<br />
L.R. n. 2/2003.<br />
L’Assessore Daniele Stival riferisce quanto segue.<br />
La Giunta regionale è autorizzata, ai sensi del comma 4 bis dell’art. 18 della legge regionale n. 2/2003, a sostenere i Comitati<br />
e le Federazioni di circoli veneti all’estero iscritti all’apposito registro regionale, mediante contributi per le spese di gestione, da<br />
assegnare sulla base delle risultanze dei bilanci consuntivi presentati da tali organismi.<br />
Con D.G.R. n. 615 del 3 maggio <strong>2013</strong>, pertanto, nell’approvare il programma degli interventi per i veneti nel mondo per l’anno<br />
<strong>2013</strong>, è stato previsto di assicurare uno specifico contributo di € 40.000,00 e di ripartire detta somma secondo i limiti e le modalità<br />
fissate dalle direttive attuative della legge regionale n. 2/2003 ai 13 Comitati-Federazioni attualmente iscritti al registro regionale<br />
di cui alla lettera c), del comma 2, dell’articolo 18 della citata L.R. n. 2/2003.<br />
Tali direttive sono state approvate con D.G.R. n. 2785 del 22 settembre 20<strong>09</strong> con la quale è stato previsto che il contributo venga<br />
assegnato sulla base dei bilanci consuntivi dei Comitati e delle Federazioni.<br />
Con la medesima deliberazione era stato fissato anche il termine entro il quale i suddetti bilanci dovevano essere inviati da parte<br />
dei predetti Comitati e Federazioni. Tale termine tuttavia, è stato abrogato con D.G.R. n. 235 del 26 febbraio <strong>2013</strong>.<br />
Si rende ora necessario fissare un nuovo termine per la presentazione dei documenti in argomento, termine che si ritiene congruo<br />
stabilire nella data del 31 luglio <strong>2013</strong>.<br />
Entro tale termine, da ritenersi perentorio, pertanto, i Comitati e le Federazioni iscritti al registro regionale di cui al citato articolo<br />
18, comma 2, lettera c) dovranno inviare i bilanci consuntivi dell’anno 2012 sulla base dei quali verranno calcolati i rispettivi<br />
contributi.<br />
Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il presente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma dello Statuto, il quale dà<br />
atto che la Struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />
vigente legislazione statale e regionale;<br />
Vista la Legge regionale 29 novembre 2001, n. 39;<br />
Vista la Legge regionale 9 gennaio 2003, n. 2;<br />
Vista la D.G.R. n. 2785 del 22 settembre 20<strong>09</strong>;<br />
Vista la Legge regionale 7 gennaio 2011, n. 1;<br />
Vista la Legge regionale 31 dicembre 2012, n. 54;<br />
Vista la Legge Regionale 5 aprile <strong>2013</strong>, n. 3;<br />
Vista la Legge Regionale 5 aprile <strong>2013</strong>, n. 4;<br />
Vista la D.G.R. n. 191 del 22 febbraio 2011;<br />
Vista la D.G.R. n. 235 del 26 febbraio <strong>2013</strong>;<br />
Vista la D.G.R. n. 615 del 3 maggio <strong>2013</strong>;<br />
delibera<br />
1. di ritenere le premesse parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;<br />
2. di assegnare il termine improrogabile del 31 luglio <strong>2013</strong> ai Comitati e le Federazioni di cui alla lettera c) del comma 2, dell’articolo<br />
18 della citata L.R. 2/2003 per la presentazione dei bilanci consuntivi di detti organismi, vidimati dal competente consolato<br />
e accompagnati dal verbale di approvazione da parte dell’organo competente;<br />
3. di determinare in € 40.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con proprio<br />
atto il dirigente regionale dell’U.P. Flussi Migratori disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo n.<br />
100231 ad oggetto “Iniziative di informazione, istruzione e culturali a favore dei veneti nel mondo” del bilancio annuale di previsione<br />
dell’esercizio finanziario corrente che presenta sufficiente disponibilità;<br />
4. di disporre che il mancato o ritardato invio entro tale termine dei bilanci consuntivi di cui al punto 2. comporterà l’esclusione<br />
dal riparto della somma complessiva di € 40.000,00 allo scopo destinata con D.G.R. n. 615/<strong>2013</strong>;<br />
5. di dare atto che la spesa di cui si prevede l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai<br />
sensi della L.R. n. 1/2011;<br />
6. di incaricare il Dirigente dell’Unità di Progetto Flussi Migratori dell’esecuzione del presente provvedimento;<br />
7. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 275<br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 972 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Partecipazione al Progetto “Agentes Pro Empleo” (numero 2012-1ES1 - LEO03 - 47449). Programma di Apprendimento<br />
permanente Leonardo da Vinci, azione Mobilità. Approvazione dello schema di Convenzione fra la Regione del Veneto e<br />
La Regione di Madrid.<br />
[Emigrazione e immigrazione]<br />
Note per la trasparenza:<br />
La Giunta Regionale dispone la partecipazione dell’Unità di Progetto Flussi Migratori al progetto “Agentes Pro Empleo” (numero<br />
2012-1ES1 - LEO03 - 47449).<br />
L’Assessore Daniele Stival riferisce quanto segue.<br />
Il Programma settoriale Leonardo da Vinci è inserito nell’ambito del più ampio Programma per l’Apprendimento Permanente<br />
2007 - <strong>2013</strong>, istituito con Decisione del 15.11.2006 (n. 1720/2006/CE) del Parlamento Europeo e del Consiglio e, in linea con i suoi<br />
obiettivi generali, è rivolto a:<br />
- sostenere coloro che partecipano ad attività di formazione continua nell’acquisizione e utilizzo di conoscenze, competenze e<br />
qualifiche per facilitare lo sviluppo personale, l’occupabilità e la partecipazione al mercato del lavoro europeo;<br />
- sostenere il miglioramento della qualità e dell’innovazione nei sistemi, negli istituti e nelle prassi di istruzione e formazione<br />
professionale;<br />
- incrementare l’attrattiva dell’istruzione e della formazione professionale e della mobilità per datori di lavoro e singoli ed agevolare<br />
la mobilità delle persone in formazione che lavorano.<br />
Leonardo presenta un’articolazione fondata su diverse tipologie di azione, accomunate dall’obiettivo di proporre interventi basati<br />
su un’elaborazione progettuale composita e improntata a requisiti di qualità; l’azione Mobilità mira a sostenere la mobilità transnazionale<br />
e offre la possibilità di finanziare progetti specifici per obiettivo, contenuto, destinatari e durata del periodo di formazione<br />
e/o esperienza di lavoro, che i partecipanti devono poter svolgere in un ente sito in un paese diverso da quello di provenienza scelto<br />
fra quelli ammessi a partecipare al Programma.<br />
Nell’ambito della succitata azione Mobilità, la Regione di Madrid, Direzione Generale Immigrazione, ha chiesto alla Regione<br />
del Veneto, attraverso l’Unità di Progetto Flussi Migratori, di partecipare in qualità di partner ospitante, senza titolarità di budget,<br />
ad un progetto intitolato “Agentes Pro Empleo”. Il progetto si rivolge a un gruppo di persone operanti in enti no profit ed enti locali<br />
della Regione di Madrid, in particolare nei settori del lavoro e del sociale e dell’immigrazione; tali soggetti sono stati divisi in due<br />
gruppi, ed è previsto che partecipino a due visite-studio, una in Belgio, l’altra in Italia nel territorio della Regione del Veneto per<br />
uno scambio di esperienze e buone pratiche. Scopo delle visite-studio è quello di condividere conoscenze e esperienze fra professionisti<br />
che si occupano di informazione e inserimento lavorativo degli immigrati, riflettere sulle diverse realtà della formazione<br />
professionale in Italia e in Belgio e aumentare la rete e il dialogo fra i diversi enti.<br />
L’Agenzia Autonoma per i Programmi Educativi europei ha approvato il progetto nel giugno 2012, ed è previsto che le visite<br />
studio debbano concludersi entro il 30 giugno 2014.<br />
La Regione del Veneto, mediante l’Unità di Progetto Flussi Migratori, dovrebbe assicurare ai partecipanti un appoggio pratico<br />
e funzionale, accompagnarli nella varie tappe della visita, assicurare loro un tutor che si faccia carico dei loro progressi formativi.<br />
Il tutto senza oneri aggiuntivi per la Regione e con la collaborazione di Veneto Lavoro, che ha già manifestato la propria disponibilità.<br />
La Regione di Madrid ha inviato all’Unità di Progetto Flussi Migratori uno schema di Convenzione (Allegato A) che comprende<br />
un programma di lavoro della visita-studio, prevista dal 4 al 10 novembre <strong>2013</strong>. Tale programma potrebbe subire delle modifiche<br />
nella fase successiva di organizzazione della trasferta.<br />
Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
- Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale<br />
dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con<br />
la vigente legislazione regionale e statale;<br />
- Vista la Decisione del 15.11.2006 (n. 1720/2006/CE) del Parlamento Europeo e del Consiglio;<br />
- Vista la legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;<br />
- Vista la D.G.R. n. 33 del 14 marzo <strong>2013</strong>;<br />
- Vista la D.G.R. n. 677 del 14 maggio <strong>2013</strong>;<br />
delibera<br />
1. di approvare le premesse quali parti integranti del presente provvedimento;<br />
2. di autorizzare la partecipazione della Regione del Veneto, attraverso l’Unità di Progetto Flussi Migratori, in qualità di<br />
socio ospitante e senza titolarità di budget, al progetto “Agentes Pro Empleo” (numero 2012-1ES1 - LEO03 - 47449) in premesse<br />
descritto;<br />
3. di approvare lo schema di Convenzione (Allegato A) fra la Regione di Madrid, Direzione Generale Immigrazione, e la Re-
276<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
gione del Veneto, per il tramite dell’Unità di Progetto Flussi Migratori incaricando il Dirigente dell’Unità di Progetto Flussi Migratori<br />
alla firma della stessa e all’assolvimento dei conseguenti adempimenti progettuali, ivi compresa la definizione del programma<br />
di visite;<br />
4. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />
5. di incaricare il Dirigente dell’Unità di Progetto Flussi Migratori di dare esecuzione al presente atto;<br />
6. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 23 del decreto legislativo 14 marzo<br />
<strong>2013</strong>, n. 33;<br />
7. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 277<br />
giunta regionale – 9^ legislatura<br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 972 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 1/5<br />
- CONVENZIONE -<br />
MOBILITA 'LEONARDO DA VINCI - VETPRO<br />
NELL'AMBITO DEL PROGRAMMA DI APPRENDIMENTO PERMANENTE<br />
Titolo del progetto: Agentes Pro-Empleo - Numero del progetto: 2012-1-ES1-LEO03-<br />
47449<br />
Direzione generale per l'Immigrazione DI MADRID, CIF: S 7800001-E e situato in Calle<br />
Los Madrazo, nº 34, Madrid, SPAGNA, d’ora in avanti denominato "il beneficiario",<br />
rappresentato ai fini della presente convenzione, da PABLO GOMEZ TAVIRA,<br />
DIRETTORE GENERALE IMMIGRAZIONE, da un lato e<br />
UNITÁ DI PROGETTO FLUSSI MIGRATORI - REGIONE DEL VENETO, situato presso<br />
en Fondamenta S Lucia - Cannaregio, 23 - 30120 Venezia - ITALIA, d’ora in avanti<br />
denominato "partner", rappresentato ai fini della presente convenzione, da Marilinda<br />
Scarpa- Dirigente Regionale dell’Unità di Progetto Flussi Migratori, dall’altro,<br />
Entrambe le parti riconoscono la legittimità ad agire per conto delle rispettive<br />
organizzazioni, e con la firma di questo accordo di cooperazione<br />
ACCORDANO<br />
partecipare, congiuntamente, alla realizzazione di un progetto di Mobilità Leonardo Da<br />
Vinci, nell'ambito del Programma di Apprendimento Permanente, attraverso l'invio e<br />
l’accoglienza di un gruppo di 15 persone provenienti da centri di consulenza al lavoro e<br />
organizzazioni senza scopo di lucro della Spagna operanti nell’ambito nella gestione della<br />
forza lavoro, allo scopo di condividere esperienze in materia di formazione professionale e<br />
integrazione sociale nel mercato del lavoro.<br />
Lo sviluppo di questa attività deve essere attuato in conformità con le disposizioni del<br />
Programma di Apprendimento Permanente e in particolare con quanto stabilito dal<br />
Programma Leonardo da Vinci.<br />
Tuttavia, entrambe le istituzioni procederanno nella realizzazione del progetto secondo le<br />
seguenti:<br />
CONDIZIONI<br />
ARTICOLO 1 – OGGETTO DELLA CONVENZIONE<br />
1.1 Il beneficiario invia 15 partecipanti, connessi principalmente con la formazione e l’integrazione<br />
lavorativa provenienti da centri di orientamento e formazione lavorativa della Comunità di<br />
Madrid, per la realizzazione di un periodo di Mobilità Leonardo Da Vinci, nell'ambito del<br />
Programma di Apprendimento Permanente.<br />
1.2 Il socio accoglie i partecipanti e si impegna ad condurre e gestire la mobilità così come stabilito<br />
all’Articolo 4.<br />
1.3 Il socio dichiara di aver compreso e di accettare le condizioni stipulate nella presente<br />
Convenzione. Qualsiasi modifica o integrazione al contratto dovrà avere forma scritta.
278<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 972 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 2/5<br />
ARTICOLO 2 – DURATA<br />
2.1 La convenzione entrerà in vigore il giorno della firma della presente da parte dell’ultima<br />
delle due parti.<br />
2.2 Il periodo di mobilità inizierà non prima del 1 gennaio e finirà non più tardi del 30 di giugno<br />
2014.<br />
ARTICOLO 3 – FINANZIAMENTO DELLA MOBILITÁ<br />
3.1 Nella pagina del OAPEE, si può consultare l’importo della sovvenzione<br />
corrispondente a vitto e alloggio, a seconda del paese ospitante Italia, della durata<br />
della mobilità e gruppo target. Durante la realizzazione della Mobilità, tali spese<br />
saranno coperte da ciascuno dei partecipanti con il contributo ricevuto da Progestia<br />
da parte dell'Agenzia Nazionale di Spagna.<br />
3.2 Per verificare la durata della Mobilità il/la partecipante deve presentare un certificato<br />
firmato e timbrato dal socio di accoglienza che giustifichi la data di inizio e fine e i<br />
contenuti della Mobilità. L’istituzione finale di accoglienza si impegna alla consegna<br />
del certificato al partecipante.<br />
ARTICOLO 4 – RESPONSABILITÁ DEL SOCIO<br />
4.1. Incoraggiare comprensione culturale e mentalità del paese di accoglienza.<br />
4.2. Assegnare<br />
4.3. Identificare<br />
ai partecipanti compiti e responsabilità in base alle loro conoscenze,<br />
abilità, competenze e agli obiettivi di formazione, così come<br />
garantire che abbiano a disposizione appoggio e strumenti<br />
necessari.<br />
un tutor che si faccia carico dei progressi formativi del partecipante.<br />
4.4. Apportare appoggio pratico e funzionale, se necessario.<br />
4.5. Verificare l’adeguata copertura assicurativa per ogni partecipante.<br />
ARTICOLO 5 – PROGRAMMA DI LAVORO<br />
Mobilità in Italia: 1 gruppo di 15 persone:<br />
Dal 4 al 10 novembre <strong>2013</strong><br />
DATA<br />
DOMENICA<br />
3<br />
LUNEDÍ<br />
4<br />
GIORNO 1<br />
VIAGGIO DA MADRID – MESTRE-VENEZIA<br />
ATTIVITÁ<br />
Sistemazione in Hotel e visita della città<br />
GIORNO 2<br />
BENVENUTO AI PARTECIPANTI DAL SOCIO DI ACCOGLIENZA “UNITÁ DI PROGETTO FLUSSI<br />
MIGRATORI - REGIONE DEL VENETO, ITALIA”<br />
TRASPORTI: da Ve-Mestre FS a Venezia S. Lucia FS: Treno costo € 2,40 A/R (1,20 * 2)
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 279<br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 972 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 3/5<br />
9:00 h: Spostamento da Ve-Mestre FS a Venezia S. Lucia FS (Treno: 10’)<br />
9:30 h – 13:00 h: Regione del Veneto – Palazzo Grandi Stazioni<br />
- Presentazione Regione del Veneto – UPFM<br />
(Sessione a carico di Marilinda Scarpa)<br />
- Presentazione della DIRECCIÓN GENERAL DE INMIGRACIÓN di Madrid – Spagna sulle politiche<br />
di integrazione a favore della popolazione immigrata<br />
(Sessione a carico di Pilar Renes<br />
Discussioni e scambi di esperienze sulle tematiche di:<br />
- Politiche pubbliche in tema di formazione e inclusione sociale e lavorativa<br />
Con la partecipazione di esperti delle politiche della Formazione-Lavoro<br />
13:00 h: Pranzo<br />
Spostamento da Palazzo Grandi Stazioni a Palazzo Balbi (a piedi: 20’-25’) (possibilità vaporetto €<br />
7,00 cadauno)<br />
14:30 h – 16.00 h: Regione del Veneto - Palazzo Balbi<br />
Discussioni e scambi di esperienze sulle tematiche di:<br />
- Funzionamento delle istituzioni italiane e ruolo dell’educazione/formazione nell’inclusione<br />
lavorativa (focus immigrati)<br />
- Programmi locali di formazione professionale e inclusione lavorativa (focus immigrati)<br />
16.30 Saluti con l’assessore Stival<br />
17:00 h: Debriefing<br />
Spostamento da Venezia S. Lucia FS a Ve-Mestre FS (Treno: 10’)<br />
GIORNO 3<br />
PROVINCIA DI PADOVA (Piazza Antenore, n. 3)<br />
CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE-ENAIP (Via Ansuino Da Forlì)<br />
TRASPORTI: da Ve-Mestre FS a Padova FS: Treno costo € 5,70 A/R (2,85 * 2)<br />
da Stazione FS PD a Prov. PD: a piedi (20’)<br />
da Prov PD a ENAIP: Tram (15’) costo € 1,20<br />
da ENAIP a Padova FS: Tram (15’) costo € 1,20<br />
9:00 h: Spostamento da Ve-Mestre FS a Padova FS (Treno: 25’)<br />
MARTEDÍ<br />
5<br />
9:30 h- 13:00 h: Provincia di Padova<br />
Discussioni e scambi di esperienze sulle tematiche di:<br />
- Formazione e inclusione sociale in Italia (focus su PD)<br />
- Presentazione del sistema in Spagna e comparazione col sistema italiano<br />
13:00 h: Pranzo<br />
Spostamento da Prov PD a ENAIP (Tram: 15’)<br />
14:30 h - 17:00 h: Centro di Formazione Professionale ENAIP<br />
Discussioni e scambi di esperienze sulle tematiche di:<br />
- Gestione dei programmi di formazione per gli immigrati e inclusione socio-lavorativa<br />
17:00 h: Debriefing<br />
MERCOLEDÍ<br />
6<br />
Spostamento da ENAIP a Padova FS (Tram 15’)<br />
Spostamento da Padova FS a Ve-Mestre FS (Treno: 25’)<br />
GIORNO 4<br />
PROVINCIA DI TREVISO - Ufficio Stranieri: Settore Lavoro, Sociale e Formazione Professionale<br />
(Via Cal di Breda, 116 - edificio 5 - Loc. Sant' Artemio)<br />
TRASPORTI: da Ve-Mestre FS a Treviso FS : Treno costo € 5,70 A/R (2,85*2)<br />
da Treviso FS a Prov. TV: autobus n.7 fino al capolinea Costo € 2,60 A/R (1,30*2)<br />
9:00 h: Spostamento da Ve-Mestre FS a Provincia di TV (Treno 25’+ bus 25’)
280<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 972 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 4/5<br />
10:00 h – 13:00 h: Provincia di Treviso<br />
Discussioni e scambi di esperienze sulle tematiche di:<br />
- Orientamento sulla normativa in materia di immigrazione e condizione dello straniero<br />
- Coordinamento dei servizi sul territorio provinciale<br />
- Funzionamento istituzioni pubbliche dedicate alle politiche al lavoro (focus immigrati);<br />
- Politiche locali di integrazione sociale e lavorativa (focus immigrati)<br />
- Presentazione del sistema in Spagna e comparazione col sistema italiano<br />
13:00 h: Pranzo<br />
14:30 h - 17:00 h: Visita Centro Immigrati – c/o Provincia di Treviso<br />
Discussioni e scambi di esperienze sulle tematiche di:<br />
- Informazione e formazione al lavoro (focus immigrati);<br />
- Ruolo degli agenti sociali (entità pubblica, privata, ONG, entità locali, …);<br />
- Comparazione sistema italiano e spagnolo<br />
17:00 h: Debriefing<br />
Spostamento da Provincia di TV a Ve-Mestre FS (bus 25’+Treno 25’)<br />
GIORNO 5<br />
TRASPORTI: da VE-MESTRE a VENEZIA: Treno costo € 2,40 A/R (1,20 * 2)<br />
9:00 h: Spostamento da VE-MESTRE a VENEZIA (Treno: 10’) presso SERVIZIO IMMIGRAZIONE<br />
E PROMOZIONE DEI DIRITTI DI CITTADINANZA E DELL’ASILO DEL COMUNE DI VENEZIA<br />
(Mestre)<br />
9:30 h – 13:00 h : SERVIZIO IMMIGRAZIONE E PROMOZIONE DEI DIRITTI DI CITTADINANZA E<br />
DELL’ASILO DEL COMUNE DI VENEZIA (Mestre) TRASPORTI: Bus_costo € 2,60 A/R (1,30 * 2<br />
GIOVEDÍ<br />
7<br />
13:00 h: Pranzo<br />
14:00 h - 17:00 h: visita presso un Centro per l’impiego<br />
Discussioni e scambi di esperienze sulle tematiche di:<br />
- Formazione orientamento al lavoro per i cittadini immigrati-<br />
- Comparazione sistema italiano e spagnolo<br />
17:00 h: Debriefing<br />
Spostamento da Venezia S. Lucia FS a Ve-Mestre FS (Treno: 10’)<br />
GIORNO 6<br />
VENETO LAVORO – OSSERVATORIO REGIONALE IMMIGRAZIONE<br />
GIORNATA DI VALUTAZIONE, CHIUSURA DEI LAVORI E CONSEGNA CERTIFICATI<br />
TRASPORTI: da HOTEL MESTRE a VENETO LAVORO: Bus n. 31_costo € 2,60 A/R (1,30 * 2)<br />
9:00 h: Spostamento da VE-MESTRE Hotel a Veneto Lavoro-Mestre (Bus: 10’)<br />
VENERDÍ<br />
8<br />
9:30 h – 13:00 h: OSSERVATORIO REGIONALE IMMIGRAZIONE - VENETO LAVORO<br />
Discussioni e scambi di esperienze sulle tematiche di:<br />
- Politiche locali di integrazione sociale e lavorativa (focus immigrati)<br />
- Presentazione del sistema in Spagna e comparazione col sistema italiano<br />
- Sistema di raccolta dati sull’immigrazione<br />
Consegna dei certificati e Chiusura delle attività<br />
13:00 h: Pranzo<br />
14:00 h - 17:00h<br />
-Scambio di esperienze e valutazione dei lavori della settimana<br />
Consegna degli attestati e chiusura dei lavori<br />
SABATO<br />
9<br />
CENA di chiusura<br />
GIORNO 7<br />
Libero
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 281<br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 972 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 5/5<br />
DOMENICA<br />
10<br />
Rientro a Madrid<br />
ARTICOLO 6 – DIRITTO APPLICABILE E GIURISDIZIONE COMPETENTE<br />
Questa convenzione è disciplinata dalle disposizioni dell'accordo, dalle norme comunitarie<br />
applicabili e, in via sussidiaria, dalla normativa spagnola applicabile<br />
Socio<br />
Beneficiario<br />
Marilinda Scarpa<br />
Dirigente Regionale dell’Unità di Progetto<br />
Flussi Migratori<br />
PABLO GOMEZ TAVIRA,<br />
Director General de Inmigración<br />
Consejeria de Asuntos Sociales<br />
de la Comunidad de Madrid<br />
........................................... ....................................<br />
VENEZIA, ...............................<strong>2013</strong> MADRID , .......................<strong>2013</strong>
282<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 973 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Autorizzazione di un budget operativo ai sensi dell’art. 49, L.R. 29.11.2001, n. 39, a favore del Dirigente dell’Unità di<br />
Progetto Protezione Civile per acquisto di beni di consumo e forniture di servizi per attività di Protezione Civile e Antincendio<br />
Boschivo. Anno <strong>2013</strong>.<br />
[Bilancio e contabilità regionale]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Si autorizza l’apertura di un Budget Operativo che permette di effettuare pagamenti più veloci rispetto alla normale procedura<br />
di liquidazione, per sostenere spese relative all’acquisto di beni di consumo e forniture di servizi per lo svolgimento delle attività<br />
di Protezione Civile e Antincendio Boschivo.<br />
L’Assessore Daniele Stival riferisce quanto segue.<br />
Come noto le attività dell’Unità di Progetto Protezione Civile sono rivolte, oltre che alla previsione e prevenzione dai rischi,<br />
anche al soccorso ed al superamento delle emergenze derivanti da eventi calamitosi di vario genere, nonché alle attività specifiche<br />
di antincendio boschivo.<br />
La Regione del Veneto ha riconosciuto l’importanza di tale attività già con la Legge Regionale 58/84 che autorizza la Giunta<br />
regionale a dotarsi di attrezzature, macchine, mezzi ed equipaggiamenti di soccorso, rilevamento e telecomunicazione. Tale dotazione<br />
permanente costituisce parte integrante del sistema regionale di protezione civile finalizzato alle attività di soccorso nonché<br />
di previsione, prevenzione, esercitazione, didattica e informazione.<br />
La molteplicità di eventi a cui deve far fronte il sistema regionale di Protezione Civile richiede la massima tempestività nella<br />
gestione delle proprie attività, anche relativamente all’acquisto di beni e forniture di servizi che si rendessero necessari, indicati<br />
nell’Allegato A al presente provvedimento.<br />
Per l’attuazione di tali attività si fa riferimento a quanto previsto dalla norme nazionali e regionali in materia di forniture e<br />
servizi in particolare a quanto disposto dal D.Lgs n. 163/2006 e s.m.i., nonché le LL.RR. n. 6/1980 e n. 36/2006 per quanto ancora<br />
in vigore, conformemente a quanto disposto con la <strong>Del</strong>iberazione di Giunta Regionale n. 354 del 6 marzo 2012.<br />
Per far fronte alle spese necessarie a finanziare gli interventi delle Regioni, delle Province Autonome e degli Enti Locali, diretti<br />
a fronteggiare esigenze urgenti per le calamità naturali di livello b) di cui all’articolo 108 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n.<br />
112, nonchè per potenziare il sistema di protezione civile delle regioni e degli enti locali, con Legge 388/2000, è stato istituito il<br />
“Fondo regionale di protezione civile”.<br />
Per l’esercizio finanziario <strong>2013</strong> è stata stanziata sul capitolo di spesa n. 100793 “Azioni di Protezione Civile a valere sui trasferimenti<br />
del Fondo Regionale” (art. 138, legge 23.12.2000 n. 388) la somma di € 500.000,00.<br />
Trattandosi spesso di situazioni imprevedibili e urgenti, che non rientrano nella programmazione ordinaria, non è possibile<br />
fronteggiare tali interventi con le normali procedure di spesa.<br />
A tal fine, la L.R. 29.11.01, n. 39, in materia di bilancio e contabilità regionale, all’art. 49, contempla la facoltà, da parte della<br />
Giunta Regionale, di assegnare “budget operativi” presso il Tesoriere regionale a favore dei Dirigenti titolari di centri di responsabilità,<br />
per dar corso sollecitamente ai pagamenti di spese di natura operativa qualora non risulti possibile o conveniente ricorrere<br />
alla normale procedura di gestione ed erogazione della spesa.<br />
Considerato quanto sopra si ritiene opportuno e si propone di attribuire a favore dell’Ing. Roberto Tonellato, Dirigente Regionale<br />
dell’Unità di Progetto Protezione Civile e, in sua vece, in caso di assenza o impedimento, a favore del Dott. Riccardo Rossi<br />
Funzionario presso l’Unità di Progetto Protezione Civile, un Budget Operativo di € 20.000,00, imputando la spesa sul capitolo di<br />
spesa n. 100793 denominato “Azioni di Protezione Civile a valere sui trasferimenti del Fondo Regionale” (art. 138, legge 23.12.2000<br />
n. 388), del bilancio per l’esercizio <strong>2013</strong> che offre sufficiente disponibilità.<br />
Come previsto dalla normativa il budget operativo verrà impiegato al fine di provvedere alle spese relative all’acquisto di beni<br />
e forniture di servizi elencati nell’Allegato A al presente provvedimento, qualora si ritenga che, con procedura di spesa ordinaria,<br />
non sia possibile rendere operativamente congruenti i termini di fornitura e di pagamento della stessa, ovvero non risulti possibile<br />
o efficace ricorrere a tale procedura.<br />
Per quanto attiene alla rendicontazione della spesa effettuata con il budget operativo assegnato, il Dirigente regionale titolare<br />
si atterrà alle disposizioni previste nei commi 5 e 6 dell’art. 49 della legge regionale 29.11.2001, n. 39.<br />
Il rendiconto suddetto sarà trasmesso alla Direzione regionale Ragioneria per il controllo di regolarità contabile di competenza,<br />
come previsto dal comma 2 dell’art. 36 della citata L.R. n. 39/2001, quale complemento necessario per la definitiva approvazione<br />
del rendiconto con atto della Struttura regionale gerarchicamente sovra ordinata, individuata nel Gabinetto del Presidente della<br />
Regione.<br />
Tutto ciò premesso, il Relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta regionale il seguente<br />
provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, quarto comma dello Statuto, il quale<br />
dà atto che la Struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con<br />
la vigente legislazione regionale e statale;<br />
Vista la Legge 24.02.1992, n. 225;
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 283<br />
Vista la L.R. 6/1980 e s.m.i.<br />
Vista la L.R. 27.11.1984, n. 58 e s.m.i.;<br />
Vista la L.R. 39/2001;<br />
Visto il D.Lgs. 163/2006 e s.m.i.<br />
delibera<br />
1. Di autorizzare l’apertura di un Budget Operativo, per le finalità individuate in premessa, a favore dell’Ing. Roberto Tonellato,<br />
Dirigente Regionale dell’Unità di Progetto Protezione Civile e, in sua vece, in caso di assenza o impedimento, a favore del<br />
Dott. Riccardo Rossi Funzionario presso l’Unità di Progetto Protezione Civile, sul capitolo di spesa n. 100793 denominato “Azioni<br />
di Protezione Civile a valere sui trasferimenti del Fondo Regionale” (art. 138, legge 23.12.2000 n. 388), del bilancio per l’esercizio<br />
<strong>2013</strong> per l’importo di € 20.000,00.<br />
2. Di autorizzare l’impiego del budget operativo esclusivamente per le tipologie di spesa indicate in Allegato A al presente<br />
provvedimento.<br />
3. Di impegnare, a copertura del budget operativo di cui punto precedente, l’importo di € 20.000,00 sul capitolo n. 100793<br />
codice siope 1.03.01.1345 del bilancio di previsione <strong>2013</strong> che presenta la necessaria disponibilità.<br />
4. Di dare atto che per il capitolo n. 100793 la correlata posta di entrata risulta interamente riscossa e l’impegno è assunto a<br />
valere sulla quota di reiscrizione.<br />
5. Di dare atto che la spesa di cui si dispone l’impegno con il presente atto non concerne la tipologia soggetta a limitazioni ai<br />
sensi della L.R. 1/2011.<br />
6. Di far obbligo al Dirigente regionale titolare del budget, come sopra individuato, di produrre il rendiconto nei modi e tempi<br />
previsti dall’art. 49 della L.R. 29.11.2001, n. 39 e di trasmetterlo, per il controllo di regolarità contabile, alla Direzione Ragioneria,<br />
per la definitiva approvazione del medesimo, alla Struttura regionale gerarchicamente sovra ordinata, nella fattispecie il Gabinetto<br />
del Presidente della Regione.<br />
7. Di demandare al Capo di Gabinetto del Presidente della Regione in quanto Struttura gerarchicamente sovra ordinata a<br />
quella di appartenenza del Titolare di Budget Operativo, l’individuazione con proprio atto del nuovo Dirigente Titolare subentrante<br />
e dell’eventuale suo sostituto, qualora si determinino avvicendamenti in corso d’esercizio dei Dirigenti titolari di Budget Operativi,<br />
al fine di consentire la prosecuzione della gestione amministrativa e contabile dei budget assegnati.<br />
8. Di incaricare l’Unità di Progetto Protezione Civile dell’esecuzione del presente atto.<br />
9. Di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.
284<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
giunta regionale – 9^ legislatura<br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 973 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 1/1<br />
Elenco dei beni e servizi, non forniti dal Servizio Economato, acquistabili mediante<br />
ricorso al Budget Operativo<br />
ACQUISTO DI BENI DI CONSUMO<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Carburanti, combustibili e lubrificanti per riscaldamento, per automezzi – con<br />
esclusione delle autovetture soggette ai limiti di spesa imposti dalla<br />
normativa vigente - , per altri mezzi di trasporto e per attrezzature varie<br />
Materiale per riparazione e manutenzione ordinaria di mezzi e attrezzature<br />
(con esclusione di materiale informatico)<br />
Materiale informatico di consumo (non forniti dalla Direzione Sistemi<br />
Informativi)<br />
Materiali di consumo utilizzati per emergenze o attività addestrative (quali ad<br />
esempio generi alimentari, materiale per pulizie e disinfezione, prodotti<br />
farmaceutici, imballaggi, ecc.)<br />
Duplicazione chiavi<br />
Cartellonistica di emergenza<br />
Acquisto di carta, cancelleria, stampati<br />
Materiali di consumo per attività di antincendio boschivo<br />
ACQUISTO DI SERVIZI<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Fornitura acqua, gas, elettricità, telefonia utilizzati in occasione di emergenze<br />
o attività addestrative<br />
Noleggio di impianti e attrezzature (nolo a caldo e nolo a freddo)<br />
Noleggio macchine d’ufficio<br />
Noleggio mezzi di trasporto (nolo a caldo e nolo a freddo)<br />
Altri costi per noleggi e locazioni<br />
Spese di vitto e alloggio per i docenti impegnati nei corsi di formazione<br />
organizzati dall’Unità di Progetto Protezione Civile<br />
Pulizie ordinarie e straordinarie di locali utilizzati per emergenze o attività<br />
addestrative<br />
Altri servizi ausiliari indispensabili per la gestione dell’emergenze o di attività<br />
addestrative.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 285<br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 974 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Protezione Civile. <strong>Associazione</strong> Interregionale di Coordinamento e Documentazione per i problemi inerenti alla neve e<br />
alle valanghe: AINEVA. Quota associativa <strong>2013</strong>.<br />
[Protezione civile e calamità naturali]<br />
Note per la trasparenza:<br />
L’AINEVA, costituita tra Regione Friuli Venezia Giulia, Regione Veneto, Province autonome di Trento e Bolzano, Regione<br />
Lombardia, Regione Piemonte, Regione Valle d’Aosta e Regione Liguria, si propone di garantire il coordinamento delle iniziative<br />
che gli Enti aderenti svolgono in materia di prevenzione ed informazione nel settore della neve e delle valanghe. La Regione del<br />
Veneto conferma il proprio interesse all’adesione dell’<strong>Associazione</strong> AINEVA di cui ha assunto la presidenza con Decreto 202 del<br />
22.11.2012.<br />
L’Assessore Daniele Stival riferisce quanto segue:<br />
L ‘AINEVA è l ‘associazione delle Regioni e Province autonome dell’arco alpino italiano, costituita al fine di consentire il<br />
coordinamento delle iniziative che gli Enti aderenti svolgono in materia di prevenzione ed informazione nel settore della neve e<br />
delle valanghe.<br />
La sede dell’<strong>Associazione</strong> è in Livinallongo del Col di Lana, Arabba (BL).<br />
Gli obiettivi primari sono lo scambio e la divulgazione di informazioni, l’adozione di metodologie comuni di raccolta di dati,<br />
la sperimentazione di strumenti ed attrezzature, la diffusione di pubblicazioni riguardanti le materie oggetto di approfondimento,<br />
la formazione e l’aggiornamento di tecnici del settore con specifici corsi.<br />
Sviluppa e gestisce i prodotti per il trattamento, la diffusione e l’archiviazione di dati meteonivologici, dà supporto tecnico<br />
al potenziamento e alla razionalizzazione delle reti di monitoraggio della neve ed elabora studi sulla caratterizzazione dei regimi<br />
nivometrici e analisi delle tendenze climatiche.<br />
Per quanto riguarda la previsione e prevenzione:<br />
• elabora procedure per la previsione delle precipitazioni nevose e sviluppa strumenti utili per la valutazione dei livelli di criticità;<br />
• elabora la cartografia tematica sulle valanghe, modellazione dei fenomeni e definizione di metodologie e indirizzi tecnici per<br />
la caratterizzazione degli scenari d’evento;<br />
• sviluppa modelli organizzativi nell’ambito dei centri funzionali e sviluppa linee di indirizzo tecnico per l’elaborazione di strumenti<br />
di pianificazione di settore;<br />
• sviluppa procedure per la valutazione delle criticità per le valanghe.<br />
• dà supporto tecnico per lo sviluppo della normativa di settore. Elabora procedure per la redazione e diffusione dei bollettini<br />
regionali delle valanghe, sviluppa e diffonde prodotti informativi, anche per la prevenzione degli incidenti da valanga in territorio<br />
aperto. Fa attività di formazione e specializzazione tecnico-scientifica in campo nivologico.<br />
Con legge regionale n. 4 del 10 gennaio 1984, in applicazione del DPR 24 luglio 1977, n. 616, la Regione Veneto ha stabilito la<br />
propria partecipazione alla AINEVA.<br />
Ai sensi all’articolo 3 dello Statuto dell’<strong>Associazione</strong> Interregionale neve e valanghe, sono componenti dell’Assemblea i Presidenti<br />
delle Regioni aderenti all’<strong>Associazione</strong>, o loro delegati;<br />
In considerazione dei compiti affidati con DGR n. 1251 del 20 aprile 2010 il Presidente della Regione Veneto, con decreto n. 202<br />
del 22 novembre 2012, ha delegato l’Assessore regionale alla Protezione Civile, Daniele Stival, a partecipare, per la durata dell’intera<br />
legislatura, salva disposizione contraria da assumere con proprio decreto, all’Assemblea della citata <strong>Associazione</strong>.<br />
Il rappresentante della Regione Veneto, Assessore Daniele Stival è stato nominato Presidente dal CdA di AINEVA.<br />
L’art. 4 del suddetto Statuto dispone che il Presidente rappresenta l’<strong>Associazione</strong>, ne dirige l’attività, stipula i contratti, gli atti<br />
e le convenzioni, esso è nominato a rotazione tra i Presidenti degli Enti associati e dura in carica un anno.<br />
Ritenendo opportuno confermare il proprio interesse per le attività svolte dalla AINEVA, si propone di confermare l’adesione<br />
della Regione Veneto alla citata <strong>Associazione</strong> e di impegnare sul capitolo 3030 “spese per adesione ad associazioni”, codice SIOPE<br />
1.03.01.1364, dell’esercizio finanziario <strong>2013</strong>, che presenta sufficiente disponibilità, la somma di € 30.000,00, quale quota associativa<br />
per l’anno <strong>2013</strong>.<br />
Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento<br />
La Giunta regionale<br />
Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma dello Statuto, il quale dà<br />
atto che la competente Struttura ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria delle pratiche, anche in ordine alla compatibilità con la<br />
vigente legislazione regionale e statale;<br />
Vista la L.R. 10/01/1984, n. 4;<br />
Visto lo Statuto della AINEVA, allegato e parte integrante della L.R. 10/01/1984, n. 4;<br />
Vista la DGR n. 1251 del 20 aprile 2010;<br />
Visto il DPR n. 202 del 22/11/2012;<br />
delibera
286<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
1. di confermare l’adesione della Regione del Veneto all’<strong>Associazione</strong> Interregionale di Coordinamento e Documentazione<br />
per i problemi inerenti alla neve e alle valanghe (AINEVA) per l’anno <strong>2013</strong> versando la quota associativa pari ad € 30.000,00;<br />
2. di impegnare a favore di AINEVA C.F. 01432120226 l’importo di € 30.000,00, di cui al precedente punto 1, sul capitolo n.<br />
3030 ad oggetto “spese per adesione ad associazioni”, codice SIOPE 1.03.01.1364, del bilancio annuale di previsione dell’esercizio<br />
finanziario corrente che presenta sufficiente disponibilità;<br />
3. di demandare al Dirigente dell’Unità di Progetto Protezione Civile la messa in atto di tutti gli adempimenti conseguenti<br />
all’adozione della presente deliberazione;<br />
4. di dare atto che la spesa di cui si prevede l’impegno con il presente atto, non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni di<br />
cui alla L.R. 1/2011;<br />
5. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 287<br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Organizzazione delle aziende UU.LL.SS.SS. e Ospedaliere. Linee guida per la predisposizione del nuovo atto aziendale,<br />
per l’organizzazione del Dipartimento di Prevenzione e per l’organizzazione del Distretto socio sanitario. Articoli 3, comma<br />
1 bis e articolo 7 bis, comma 1 del D.Lgs. 502/1992 e s.m.e i.. L.R. 29 giugno 2012, n. 23.<br />
[Sanità e igiene pubblica]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Con il presente provvedimento la Giunta Regionale, alla luce delle innovazioni introdotte dalla normativa nazionale e regionale,<br />
intende formulare linee guida nei confronti delle aziende ULSS e ospedaliere finalizzate all’adozione dei nuovi atti aziendali.<br />
Il provvedimento intende inoltre formulare, in attuazione del Piano Socio Sanitario Regionale 2012-2016, nuove linee guida per<br />
l’organizzazione del Dipartimento di Prevenzione e dei Distretti delle Aziende ULSS.<br />
L’Assessore Luca Coletto, di concerto con l’Assessore Remo Sernagiotto, riferisce quanto segue.<br />
L’articolo 3, comma 1 bis, del D.Lgs. 30 dicembre 1992, n. 502, introdotto dal D.Lgs. 19 giugno 1999, n. 229, stabilisce che le<br />
aziende sanitarie disciplinino la propria organizzazione ed il loro funzionamento con atto aziendale di diritto privato, nel rispetto<br />
dei principi e criteri previsti da disposizioni regionali.<br />
L’articolo 7 bis del D.Lgs. 502/1992 e s.m. e i. prevede altresì che le Regioni disciplinino l’istituzione e l’organizzazione del<br />
Dipartimento della prevenzione secondo i principi contenuti nelle disposizioni dello stesso articolo e dei successivi articoli 7 ter e<br />
7 quater.<br />
L’articolo 23 della L.R. 14 settembre 1994, n. 56 stabilisce che il Dipartimento di Prevenzione sia la struttura tecnica funzionale<br />
dell’azienda ULSS preposta alla promozione, nel territorio di competenza, della tutela della salute della popolazione, individuando i<br />
servizi nei quali lo stesso dipartimento deve articolarsi e trasferendo ai suoi servizi le funzioni amministrative in materia di igiene<br />
e sanità pubblica veterinaria.<br />
Con deliberazione n. 3415 del 29 novembre 2002 la Giunta regionale, in attuazione delle predette disposizioni legislative, ha<br />
emanato le linee guida per la predisposizione dell’atto aziendale e per l’organizzazione del Dipartimento di Prevenzione delle<br />
aziende UU.LL.SS.SS.<br />
Le Aziende sanitarie hanno conseguentemente adottato gli atti aziendali che sono stati monitorati e valutati dai competenti<br />
uffici regionali.<br />
Premesso quanto sopra, si evidenzia che negli anni successivi all’adozione della D.G.R. 3415/2002 si sono verificati da un lato<br />
importanti mutamenti nei bisogni sanitari della popolazione, che hanno determinato l’individuazione di nuovi obiettivi di salute,<br />
e dall’altro interventi normativi nazionali, quali il Patto per la salute 2010 - 2012 e le disposizioni riguardanti la revisione della<br />
spesa pubblica (in primis quelle contenute nella L. 135/2012), che impongono necessariamente una revisione dei vigenti modelli<br />
organizzativi.<br />
In tale quadro assume poi fondamentale importanza in ambito regionale il PSSR 2012-2016, approvato con L.R. 29 giugno 2012,<br />
n. 23, che contiene le linee di programmazione per la ridefinizione dei modelli assistenziali.<br />
In particolare il PSSR 2012-2016 al punto 4.5 prevede che, in un’ottica di rafforzamento dell’azione della Regione nelle funzioni<br />
di indirizzo, coordinamento e supporto alle Aziende ULSS e Ospedaliere, rappresenti indirizzo strategico, tra l’altro, l’adeguamento<br />
degli atti aziendali, quali strumenti di attuazione degli indirizzi regionali, sulla scorta dei contenuti dello stesso PSSR.<br />
Pertanto, i competenti uffici della Segreteria Regionale per la Sanità hanno predisposto, alla luce della modificazione della<br />
cornice legislativa di riferimento, delle linee guida per la predisposizione del nuovo atto aziendale (Allegato A e Allegato A1) e per<br />
l’organizzazione del Dipartimento di Prevenzione (Allegato B) da parte delle aziende sanitarie.<br />
Si è ritenuto inoltre necessario adottare linee guida particolareggiate per l’organizzazione del Distretto socio sanitario (Allegato<br />
C), in attuazione delle linee di programmazione contenute nel PSSR 2012-2016.<br />
Si ritiene opportuno evidenziare la procedura definita al punto 3 dell’Allegato A per l’adozione, l’approvazione e l’aggiornamento<br />
dell’atto aziendale, che dovrà essere osservata dalle aziende sanitarie e dalla Segretaria Regionale per la Sanità:<br />
a) il nuovo atto aziendale o la modifica all’atto aziendale vigente è adottato con provvedimento del Direttore Generale dell’azienda,<br />
acquisito il parere del Consiglio dei sanitari e del Collegio di direzione e previa consultazione con le OO.SS.;<br />
b) limitatamente a quanto previsto dall’art.3, comma 3, del D.Lgs 517/99, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona<br />
adotta l’atto aziendale d’intesa con il rettore dell’Università di Verona;<br />
c) l’Azienda Ospedaliera di Padova adotta l’atto aziendale previa acquisizione di parere da parte dell’Università di Padova, espresso<br />
entro trenta giorni dal ricevimento dell’atto;<br />
d) il provvedimento è inviato entro il 31 luglio <strong>2013</strong> alla Segreteria Regionale per la Sanità, la quale, nei successivi 60 giorni, ne<br />
verifica la conformità ai principi ed ai contenuti delle linee guida approvate con il presente atto;<br />
e) l’approvazione del nuovo atto aziendale o la modifica dello stesso è disposta con decreto del Direttore Regionale della Sanità e<br />
del Sociale. Eventuali richieste di chiarimenti interrompono il suddetto termine di 60 giorni.<br />
Si precisa che le linee guida per la predisposizione dell’atto aziendale non definiscono la dotazione strutturale ospedaliera delle<br />
aziende sanitarie, che dovrà essere oggetto di distinto provvedimento della Giunta Regionale, adottato con la specifica procedura<br />
prevista dall’articolo 9 della L.R. 23/2012.<br />
Entro 60 giorni dall’adozione dell’anzidetto provvedimento le aziende dovranno integrare l’atto aziendale osservando l’iter<br />
procedimentale sopra definito.<br />
Si dà atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale.
288<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
• Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma dello Statuto, il quale<br />
dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con<br />
la vigente legislazione statale e regionale;<br />
• Visto l’articolo 3, comma 1 bis e l’articolo 7 bis, comma 1, del D.Lgs. 30 dicembre 1992 n. 502 e s.m. e i.;<br />
• Visto l’articolo 23, della L.R. 14 settembre 1994, n. 56;<br />
• Visto l’articolo 3, comma 3, del D.Lgs. 21 dicembre 1999, n. 517;<br />
• Vista la D.G.R. n. 3415 del 29 novembre 2002;<br />
• Visto il PSSR 2012-2016 approvato con L.R. 29 giugno 2012, n. 23;<br />
• Visto il D.L. 6 luglio 2012, n. 95 convertito nella L. 7 agosto 2012, n. 135;<br />
• Vista la D.G.R. n. 2621 del 18 dicembre 2012;<br />
• SENTITE le OO.SS. del Comparto Sanità, della dirigenza medica e veterinaria e della dirigenza sanitaria, professionale, tecnica<br />
e amministrativa.<br />
delibera<br />
1. di ritenere le premesse parte integrante ed essenziale del presente atto;<br />
2. di approvare le linee guida per la predisposizione da parte delle aziende ULSS e Ospedaliere del Veneto del nuovo atto<br />
aziendale (Allegato A e Allegato A1), per l’organizzazione del Dipartimento di Prevenzione (Allegato B) e per l’organizzazione del<br />
Distretto socio sanitario (Allegato C), che costituiscono parte integrante del presente provvedimento;<br />
3. di stabilire la seguente procedura per l’adozione, l’approvazione e l’aggiornamento dell’atto aziendale:<br />
a) il nuovo atto aziendale o la modifica all’atto aziendale vigente è adottato con provvedimento del Direttore Generale dell’azienda,<br />
acquisito il parere del Consiglio dei sanitari e del Collegio di direzione e previa consultazione con le OO.SS.;<br />
b) limitatamente a quanto previsto dall’art.3, comma 3 del D.Lgs. 517/99, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona<br />
adotta l’atto aziendale d’intesa con il rettore dell’Università di Verona;<br />
c) l’Azienda Ospedaliera di Padova adotta l’atto aziendale previa acquisizione di parere da parte dell’Università di Padova, espresso<br />
entro trenta giorni dal ricevimento dell’atto;<br />
d) il provvedimento è inviato entro il 31 luglio <strong>2013</strong> alla Segreteria Regionale per la Sanità, la quale, nei successivi 60 giorni, ne<br />
verifica la conformità ai principi ed ai contenuti delle linee guida approvate con il presente atto;<br />
e) l’approvazione del nuovo atto aziendale o la modifica dello stesso è disposta con decreto del Direttore Regionale della Sanità e<br />
del Sociale. Eventuali richieste di chiarimenti interrompono il suddetto termine di 60 giorni.<br />
4. di disporre che entro sessanta giorni dall’approvazione da parte della Giunta Regionale della deliberazione di adeguamento<br />
delle schede di dotazione ospedaliera di cui all’articolo 9 della L.R. 29 giugno 2012, n. 23, le aziende ULSS e Ospedaliere provvedano<br />
a modificare l’atto aziendale nel rispetto della procedura definita al precedente punto 3;<br />
5. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />
6. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 289<br />
giunta regionale – 9^ legislatura<br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 1/8<br />
LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DELL’ATTO AZIENDALE<br />
1. Premessa.<br />
La programmazione regionale, definita dal Piano Socio-Sanitario Regionale 2012-2016 approvato con LR<br />
n.23/2012, è finalizzata alla ridefinizione dei modelli assistenziali, nell’intento di adeguare il Sistema ai<br />
cambiamenti socio-epidemiologici e, al contempo, di introdurre elementi innovativi sulla scorta delle<br />
migliori pratiche realizzate localmente, perseguendo obiettivi di efficienza, efficacia ed economicità.<br />
L’analisi di contesto evidenzia, infatti, il mutare dei bisogni e l’emergere di nuove sfide assistenziali indotte,<br />
ad esempio, dalla crescita dell’aspettativa di vita con progressivo invecchiamento della popolazione e con<br />
l’aumento delle patologie cronico-degenerative collegate spesso alla disabilità.<br />
Inoltre alcuni recenti interventi normativi (es. Patto per la Salute 2010-2012, revisione della spesa pubblica<br />
attraverso la”spending review”) vanno a ridefinire la cornice istituzionale entro cui deve trovare attuazione la<br />
programmazione socio-sanitaria regionale.<br />
Con queste premesse il nuovo quadro programmatorio regionale individua le seguenti scelte strategiche e<br />
prioritarie:<br />
confermare e consolidare l’integrazione socio-sanitaria, che costituisce l’elemento distintivo del SSSR<br />
veneto e che si fonda sul ruolo svolto dai Comuni e dal Distretto socio-sanitario;<br />
potenziare l’assistenza territoriale, consolidando il ruolo del Distretto socio-sanitario, ridisegnando la rete<br />
territoriale sulla scorta di una filiera dell’assistenza in grado di garantire un sistema di cure graduali;<br />
completare il processo di razionalizzazione della rete ospedaliera, delineando reti cliniche funzionali ed<br />
estendendo modelli ospedalieri in cui la degenza sia definita in base alla similarità dei bisogni<br />
(complessità clinica e intensità di cura richiesta);<br />
assumere iniziative per favorire un impiego appropriato delle risorse professionali, ridefinendo modelli<br />
operativi, standard e parametri con cui misurare l’organizzazione del lavoro ed il conseguente fabbisogno<br />
di personale.<br />
Questi elementi vengono pertanto a costituire degli indirizzi rispetto cui le Aziende ULSS e le Aziende<br />
Ospedaliere devono rivedere i propri modelli organizzativi, aggiornando opportunamente il proprio Atto<br />
aziendale. Le stesse Aziende potranno, peraltro, proporre modalità organizzative e gestionali innovative che<br />
siano ritenute migliorative ai fini dell’attuazione degli indirizzi programmatici della Regione.<br />
L'Atto Aziendale riguarda, infatti, le norme di organizzazione e di funzionamento delle Aziende Sanitarie, in<br />
particolare:<br />
costituisce e definisce il modello organizzativo e le relative linee strategiche generali;<br />
definisce il modello funzionale, cioè gli aspetti dinamici della gestione aziendale.<br />
L'Atto Aziendale disciplina inoltre i livelli di competenza e di responsabilità, le funzioni di produzione e di<br />
supporto, le funzioni di indirizzo strategico e di gestione operativa.<br />
2. ORGANI<br />
2.1 – Elementi identificativi e caratterizzanti dell’azienda.<br />
L’atto aziendale deve rendere chiaramente evidenti:<br />
- sede legale dell’azienda;
290<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 2/8<br />
- logo;<br />
- patrimonio.<br />
Inoltre, al fine di realizzare uno degli obiettivi dichiarati dal presente atto, quello di rendere visibile,<br />
leggibile e comprensibile l’azienda sanitaria, esso deve preliminarmente dichiarare:<br />
- missione, valori e visione: le aziende sanitarie, quali enti strumentali della Regione, hanno il<br />
compito di realizzare le finalità del Servizio Socio-Sanitario Regionale impiegando nel processo di assistenza<br />
le risorse ad esse assegnate in modo efficiente. I valori che ispirano l’azione delle aziende sono la tutela della<br />
salute quale bene collettivo ed individuale e l’equità di accesso dei cittadini ai servizi socio-sanitari. La<br />
visione dell’azienda consiste nell’essere e voler essere parte di un sistema diffusamente orientato al<br />
miglioramento continuo della qualità dell’assistenza per soddisfare bisogni sempre più complessi dei<br />
cittadini, avvalendosi dell’evoluzione delle tecniche e delle conoscenze;<br />
- filosofia dell’assistenza: è compito delle aziende mantenere elevati livelli di qualità riducendo i<br />
costi, perseguire la soddisfazione dei reali bisogni dei singoli e delle comunità, creare un ambiente che<br />
favorisca l’espressione del potenziale professionale ed umano degli operatori;<br />
- principi di assistenza: l’assistenza è la competenza fondamentale delle aziende, essa deve essere<br />
prestata con continuità e secondo criteri di integrazione organizzativa e multidisciplinare. La centralità della<br />
persona e l’umanizzazione dell’assistenza sono principi imprescindibili: l’attenzione ai diritti della persona<br />
comprende la valutazione di tutti i bisogni fisici, psicologici, intellettuali e spirituali. La pratica professionale<br />
e clinica deve essere guidata dalle più aggiornate tecniche e procedure per le quali si disponga di provata<br />
evidenza per assicurare gli standard più elevati e secondo criteri di appropriatezza. La formazione continua<br />
del personale è strumento di miglioramento dell’assistenza e deve essere finalizzata all’accrescimento del<br />
capitale umano dell’Azienda ed all’incremento/aggiornamento delle conoscenze e competenze;<br />
- obiettivi dell’azienda: gli obiettivi aziendali, intesi quali risultati concreti che le aziende devono<br />
raggiungere per realizzare la propria missione in un dato arco temporale, sono definiti dalla programmazione<br />
socio-sanitaria regionale e assegnati ai direttori generali all’atto del conferimento del loro incarico. Tali<br />
obiettivi devono essere raggiunti esercitando pienamente l’autonomia imprenditoriale, di cui l’atto aziendale<br />
è strumento.<br />
Questi ultimi elementi caratterizzanti l’azienda, non sono autonomamente definibili dalle stesse, a<br />
causa della loro natura istituzionale e dei rapporti con la Regione. Essi attengono e discendono dalla<br />
definizione delle politiche generali di sistema, la cui competenza è propria della Regione.<br />
2.2 – Organi aziendali.<br />
Sono organi dell’azienda il direttore generale ed il collegio sindacale e, limitatamente alle aziende<br />
ospedaliero-universitarie di cui all’art.2 del d. lgs. 517/99, l’Organo di indirizzo.<br />
- Direttore Generale: a lui sono riservati tutti i poteri di gestione, nonché la rappresentanza legale<br />
dell’azienda, di cui ha la responsabilità della gestione complessiva. Egli ha il compito di combinare i fattori<br />
produttivi in vista del perseguimento degli obiettivi socio-sanitari posti dalla Regione in condizioni di<br />
massima efficienza ed efficacia.<br />
Il Direttore Generale si obbliga al conseguimento degli obiettivi di salute e di funzionamento dei<br />
servizi che saranno annualmente indicati ed aggiornati periodicamente, secondo la legislazione vigente.<br />
Al Direttore Generale competono le funzioni di programmazione e controllo e, in definitiva, la<br />
leadership dell’intera azienda. Si differenzia, così, all’interno dell’azienda la funzione di programmazione,
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 291<br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 3/8<br />
allocazione e committenza, propria della direzione generale, dalla funzione di produzione affidata alle<br />
strutture tecnico-funzionali.<br />
L'atto aziendale dovrà esplicitare la distinzione tra le attività di indirizzo, programmazione e<br />
controllo e quelle di gestione, anche in relazione ad eventuali deleghe attribuite ai direttori amministrativo,<br />
sanitario, dei servizi sociali e della funzione territoriale e ai dirigenti di struttura complessa nonché la<br />
disciplina degli organismi aziendali, dipartimentali e distrettuali. Tale disciplina dovrà essere coerente con<br />
quanto previsto dalle presenti linee guida.<br />
- Collegio Sindacale: esercita le competenze previste dall’art. 3-ter del d.lgs. 502/92 e dalle<br />
specifiche norme della legge regionale 14 settembre 1994, n. 55, alle quali si fa espresso rinvio.<br />
- Organo di indirizzo: esercita le competenze previste dall’art. 4, co. 4 del del d. lgs. 517/99.<br />
2.3 – Componenti la direzione generale ed organismi collegiali.<br />
Sono componenti della Direzione Generale:<br />
- Il direttore amministrativo;<br />
- Il direttore sanitario;<br />
- Il direttore dei servizi sociali e della funzione territoriale.<br />
Ai sensi dell’art. 3, co. 1-quinquies del d.lgs. 502/92, “…partecipano, unitamente al direttore<br />
generale, che ne ha la responsabilità, alla direzione dell’azienda, …”. Sono, quindi, soggetti attori,<br />
unitamente al Direttore Generale, di quella funzione di programmazione, allocazione e committenza propria<br />
della direzione generale.<br />
Richiamate le funzioni attribuite alla loro competenza dalla l.r. n. 56/94 (artt. 14, 15 e 16), essi le<br />
esercitano attraverso il processo di budget, che li vede direttamente coinvolti e responsabili, a partire dalla<br />
definizione delle scelte programmatorie aziendali, alla declinazione degli obiettivi di budget ed alla loro<br />
negoziazione con i responsabili delle strutture aziendali, al monitoraggio ed all’eventuale revisione dei<br />
predetti budget e del budget generale.<br />
- Collegio di direzione: sino all'individuazione da parte della legge regionale del collegio di<br />
direzione quale organo dell'azienda, ai sensi del D.L. 13 settembre 2012, n. 158, convertito nella L. 8<br />
novembre 2012, n. 189, e alla definizione di composizione, criteri di funzionamento nonché relazioni con gli<br />
altri organi aziendali si prevede che lo stesso sia composto da:<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
il direttore generale;<br />
il direttore amministrativo;<br />
il direttore sanitario;<br />
il direttore dei servizi sociali e della funzione territoriale;<br />
il direttore del distretto unico o i direttori dei distretti;<br />
il direttore della funzione ospedaliera;<br />
il direttore del dipartimento di prevenzione;<br />
un direttore di dipartimento strutturale per ciascuna area (medica, chirurgica, materno-infantile e<br />
dei servizi di diagnosi e cura);<br />
il direttore del dipartimento di emergenza ed urgenza, ove presente;<br />
il direttore del dipartimento di salute mentale;<br />
il direttore del dipartimento delle dipendenze;<br />
il direttore del dipartimento funzionale di riabilitazione Ospedale-Territorio;<br />
un direttore di dipartimento strutturale dell’area dei servizi professionali, tecnici ed<br />
amministrativi;<br />
il direttore/responsabile della direzione/servizio farmaceutico;
292<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 4/8<br />
il direttore/responsabile della direzione delle professioni sanitarie.<br />
E’, altresì, invitato a partecipare un rappresentante dei medici convenzionati con il S.S.N. membro<br />
dell’ufficio di coordinamento delle attività distrettuali (UCAD), indicato congiuntamente dai componenti<br />
della parte medica convenzionati per la Medicina Generale, la Pediatria di Libera Scelta e la Specialistica<br />
Ambulatoriale Interna, dei Comitati aziendali e zonali previsti dai rispettivi AA.CC.NN.<br />
Le aziende ospedaliero-universitarie, per la composizione del Collegio di Direzione, fanno riferimento a<br />
quanto disposto dall’articolo 4, comma 5, del D.Lgs. n. 517/99.<br />
Per quanto compatibili al collegio di direzione sono attribuite le funzioni indicate dall'art.17 del D.Lgs.<br />
n.502/1992 e s.m.i. ed inoltre svolge le attività previste dalla L.R. del 29.6.2012 n. 23 nell’ambito della<br />
clinical governance, ivi compreso la gestione del rischio clinico. In particolare per quanto attiene il modello<br />
organizzativo per la gestione della sicurezza del paziente si confermano i contenuti della DGR n.1831/2008.<br />
Nulla è innovato per quanto attiene il Consiglio dei Sanitari.<br />
3. Procedure per l’adozione, l’approvazione e l’aggiornamento dell’atto aziendale<br />
L'atto aziendale è lo strumento strategico per la definizione dell’assetto organizzativo delle Aziende Sanitarie<br />
Venete e descrive il modello che l’Azienda intende realizzare nel rispetto dei criteri di efficienza, efficacia e<br />
miglioramento continuo dell’assistenza.<br />
In particolare l'atto aziendale è lo strumento per la completa definizione dell’organizzazione aziendale,<br />
secondo un’ottica di autonomia del Direttore Generale, finalizzata al raggiungimento degli obiettivi fissati<br />
dalla Regione.<br />
L'atto aziendale non ha in nessun caso funzione autorizzatoria ma programmatoria, e costituisce l’elemento<br />
fondamentale sia per la definizione dell’assetto organizzativo aziendale, che – come già detto - delle azioni<br />
per il miglioramento della efficienza e della efficacia dei livelli produttivi aziendali.<br />
Il nuovo atto aziendale o la modifica di quello vigente è adottato con provvedimento del Direttore Generale<br />
dell’azienda, acquisito il parere del Consiglio dei sanitari e del collegio di direzione e previa consultazione<br />
con le OO.SS.<br />
Successivamente l’Azienda provvederà ad inviare la relativa deliberazione alla Segreteria Regionale per la<br />
Sanità la quale, nei successivi 60 giorni, ne verifica la conformità ai principi ed ai contenuti delle presenti<br />
linee guida.<br />
L’approvazione del nuovo atto aziendale o la modifica dello stesso è disposta con decreto del Direttore<br />
Generale alla Sanità e al Sociale. Eventuali richieste di chiarimenti interromperanno il suddetto termine di 60<br />
giorni.<br />
Una volta approvato il nuovo atto aziendale, salvo diverse indicazioni legate ad eventuali necessari<br />
adeguamenti alla programmazione regionale, non potranno essere disposte ulteriori modifiche nello stesso<br />
anno né negli ultimi sei mesi del mandato del Direttore Generale.<br />
Limitatamente a quanto previsto dall’art. 3, co. 3 del d.lgs. 517/99, l'Azienda Ospedaliera Universitaria<br />
Integrata di Verona adotta l’atto aziendale d’intesa con il rettore dell’università.<br />
Per quanto riguarda l'Azienda Ospedaliera di Padova l’atto è adottato previa acquisizione di parere da parte<br />
dell’università, espresso entro trenta giorni dal ricevimento dell’atto.<br />
Il nuovo atto aziendale dovrà essere inviato in Regione entro il 31 luglio <strong>2013</strong>.<br />
Nell’atto aziendale dovranno essere specificamente individuati i dipartimenti, le strutture complesse e le<br />
strutture semplici a valenza dipartimentale, nonché tutte le strutture semplici espressamente previste<br />
dall’allegato B (organizzazione dei distretti).<br />
Per ogni struttura dipartimentale, complessa, semplice a valenza dipartimentale presente nell'area non<br />
ospedaliera e non espressamente prevista dall’allegato A1 dovrà essere prevista una scheda di dettaglio delle<br />
funzioni attribuite.<br />
In caso di successiva modifica, per facilitare la comprensione delle proposte rispetto all'organizzazione<br />
vigente, nella documentazione presentata agli uffici regionali per la necessaria valutazione dovrà essere<br />
inclusa una tabella di confronto tra l’assetto organizzativo (comprensivo delle eventuali modifiche
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 293<br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 5/8<br />
approvate) già vigente e quello proposto, nel quale dovranno essere riportate e motivate sinteticamente le<br />
variazioni ed un organigramma rappresentativo di entrambi gli assetti.<br />
4. Razionalizzazione del numero delle strutture<br />
Sono confermate le linee guida per l'istituzione e il funzionamento dei dipartimenti per le aziende ULSS e<br />
Ospedaliere approvate con DGR n. 3574 del 21 dicembre 2001 con le seguenti precisazioni.<br />
L'atto aziendale istituisce dipartimenti che aggregano almeno tre strutture complesse. Eccezioni al numero<br />
minimo di strutture complesse sono ammesse solo se e quando previste da specifici atti e provvedimenti<br />
regionali.<br />
I dipartimenti operano per tutta l'azienda garantendo la qualità delle prestazioni e utilizzando il personale<br />
anche su più sedi o strutture.<br />
I dipartimenti sono strutturali o funzionali. I dipartimenti strutturali hanno la responsabilità gestionale diretta<br />
delle risorse loro assegnate. I dipartimenti funzionali in ambito sanitario hanno come principale obiettivo<br />
quello di migliorare la pratica clinico-assistenziale, la presa in carico del paziente e l’integrazione multi<br />
professionale e multidisciplinare.<br />
Il direttore del dipartimento ha un incarico di due anni, sottoposto a verifica, rinnovabile.<br />
I dipartimenti interaziendali sono funzionali e costituiti per la realizzazione di specifici obiettivi, previa<br />
autorizzazione della Giunta Regionale.<br />
Pertanto eventuali dipartimenti interaziendali esistenti, se non previsti da specifiche disposizioni, decadono<br />
in via automatica dalla data di approvazione dei nuovi atti aziendali. Le aziende che intendono attivare o<br />
confermare dipartimenti interaziendali devono prevederli nelle rispettive proposte di atti aziendali. La<br />
Segreteria per la Sanità provvederà ad inoltrare la proposta alla Giunta Regionale per la necessaria<br />
autorizzazione.<br />
Per quanto attiene alla razionalizzazione del numero delle strutture si deve tenere conto che il Comitato per<br />
la verifica dei Livelli essenziali di assistenza (cd. Comitato LEA) nella seduta del 02.08.2011 ha fissato dei<br />
parametri standard per la individuazione di strutture semplici e complesse del SSN ex art.12, comma 1, lett.<br />
B), Patto per la salute 2010-2012.<br />
Per le strutture complesse Ospedaliere è stato definito lo standard di 17,5 posti letto per struttura complessa<br />
ospedaliera.<br />
Per le strutture complesse non ospedaliere è stato definito lo standard di 13.515 abitanti per struttura<br />
complessa non ospedaliera.<br />
Per le strutture semplici è stato definito lo standard di 1,31 strutture semplici per struttura complessa.<br />
Successivamente il Comitato LEA, nella riunione del 26 marzo 2012, ha condiviso i seguenti elementi<br />
aggiuntivi per la verifica degli standard approvati:<br />
- Le Regioni e le Province Autonome che soddisfano gli standard individuati, non aumentano il numero di<br />
incarichi di struttura complessa e semplice.<br />
- Le Regioni che hanno sottoscritto un accordo con il Piano di rientro dai disavanzi sanitari, sono tenute ad<br />
emanare, entro il 31 dicembre 2012, apposite direttive ai fini dell’adozione da parte delle aziende di specifici<br />
provvedimenti di riorganizzazione aziendale volti a contenere il numero delle strutture semplici e complesse<br />
entro i limiti previsti dai predetti standard, fermi restando comunque i vincoli finanziari ed organizzativi<br />
previsti per il personale dai rispettivi Piani di rientro e/o Programmi Operativi ovvero, qualora non ancora<br />
approvati dai Ministeri affiancanti, dalla legislazione vigente in materia di personale.<br />
- Per tutte le altre Regioni non sottoposte ai piani di rientro, ai fini della verifica degli adempimenti, a partire<br />
dall’anno di valutazione 2012, sarà chiesto di relazionare in merito alle iniziative adottate ai fini di un<br />
adeguamento graduale ai predetti standard.<br />
Il Ministero della Salute, con nota in data 16 luglio 2012, prot.n. 17867, ha precisato che lo standard è da<br />
intendersi riferito al livello regionale. Ogni regione nell'ambito della propria autonomia gestionale e<br />
organizzativa, potrà emanare direttive, fermo restando l'obiettivo del raggiungimento di tale standard su scala<br />
regionale.<br />
Si rende quindi necessario, al fine di corrispondere all'adempimento, tenere conto delle previsioni del<br />
Comitato LEA.
294<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 6/8<br />
Pertanto il numero complessivo delle strutture complesse previste a livello aziendale è dato dal numero delle<br />
strutture disaggregate tra:<br />
- Strutture Ospedaliere (Strutture all’interno dei presidi ospedalieri a gestione diretta delle Aziende ULSS,<br />
dell'Azienda Ospedaliera di Padova, dell'Azienda Ospedaliero Universitaria Integrata di Verona e<br />
dell'IRCCS IOV);<br />
- Strutture non Ospedaliere (Strutture dell’area professionale, tecnica ed amministrativa di livello<br />
aziendale, strutture in staff alla Direzione Strategica, strutture del dipartimento di prevenzione e dei distretti).<br />
Il numero delle strutture complesse ospedaliere viene definito con le schede di dotazione ospedaliera previste<br />
dall'art.9 della L.R. 23/2012.<br />
Il numero delle strutture complesse non ospedaliere viene definito per ciascuna azienda sanitaria nell'allegato<br />
A1 alle presenti linee guida.<br />
Le funzioni in cui si articolano le strutture complesse previste nell’allegato costituiscono la configurazione<br />
minima che, di norma, l'organizzazione aziendale deve prevedere nell'area non ospedaliera.<br />
Le altre strutture complesse a disposizione nell'ambito dell'area non ospedaliera devono essere previste<br />
tenuto conto della programmazione regionale e aziendale. Nella definizione delle strutture stesse dovranno<br />
adeguatamente valutarsi le esigenze connesse alla loro razionalizzazione nell’ottica di una gestione unitaria e<br />
dell’integrazione delle attività, evitando la frammentazione delle funzioni e tenendo conto dei livelli di<br />
attività legati alle ipotesi di sviluppo o di contrazione delle funzioni medesime.<br />
Le aziende ULSS con un bacino di popolazione inferiore ai 100.000 abitanti e l'IRCCS IOV, nell'ambito del<br />
numero massimo di strutture attribuite, possono prevedere anche una diversa articolazione delle funzioni.<br />
Nel caso in cui si rendesse necessario a livello aziendale ridurre il numero delle strutture complesse e/o<br />
semplici e ciò non potesse essere effettuato immediatamente, l'atto aziendale dovrà contenere un apposito<br />
cronoprogramma, sottoscritto dal Direttore Generale, con le decorrenze delle soppressioni delle strutture<br />
(entro il 31.12.2015), tenendo conto delle cessazioni a vario titolo del personale dirigenziale nonché di<br />
quanto previsto dall’art.9, comma 32 del D.L. n.78/2010, convertito nella L. n.122/2010 ed eventualmente<br />
dall’art.1, comma 18 del D.L. n.138/2011, convertito nella L. n.148/2011. Tale cronoprogramma verrà<br />
approvato dalla Segreteria Regionale per la Sanità quale parte integrante dell'atto aziendale.<br />
Il ridisegno dell’assetto organizzativo dell’azienda dovrà avvenire nel rispetto del tetto di spesa annualmente<br />
assegnato sul personale (considerando il costo per l’intero anno) e della capienza dei fondi contrattuali delle<br />
dirigenze; potranno essere ricoperte unicamente le strutture previste nel nuovo atto aziendale che verrà<br />
approvato.<br />
Per quanto concerne la copertura delle strutture complesse comprese nell’ambito dell'atto aziendale, la stessa<br />
dovrà essere richiesta nell'ambito dei piani trimestrali delle assunzioni di personale in quanto soggetta ad<br />
autorizzazione regionale.<br />
Relativamente al conferimento degli incarichi dirigenziali si ricorda in particolare che ai sensi delle norme<br />
contrattuali vigenti:<br />
- i sistemi di valutazione predisposti dalle Aziende definiscono i tempi delle procedure valutative,<br />
stabilendo che la verifica finale, al termine dell’incarico, venga effettuata dal Collegio tecnico<br />
entro la scadenza dell’incarico stesso, allo scopo di assicurare senza soluzione di continuità il<br />
rinnovo o l’affidamento di altro incarico nell’ottica di una efficace organizzazione dei servizi;<br />
- l’esito positivo della valutazione affidata al collegio tecnico al raggiungimento dei 5 anni di<br />
attività produce, tra l’altro, l’attribuzione di un diverso incarico fra quelli previsti dall’art.27,<br />
comma 1, lett. c) e b) dei contratti delle aree dirigenziali stipulati l’8/6/2000.<br />
Le aziende che, nell'ambito della revisione dei modelli organizzativi, si vedessero necessitate a ridurre il<br />
numero di strutture semplici – che non potranno in ogni caso essere previste in numero superiore rispetto a<br />
quello risultante dall'applicazione dello standard fissato a livello nazionale -, nell’ambito della propria<br />
autonomia organizzativa aziendale valuteranno la possibilità di valorizzare gli incarichi dirigenziali di natura<br />
professionale nel rispetto delle disposizioni contrattuali vigenti (art. 6 CCNL del 17 ottobre 2008) e sempre<br />
nel rispetto dei fondi contrattuali aziendali.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 295<br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 7/8<br />
5. CONTROLLI INTERNI<br />
5.1 Missione<br />
Il Sistema di controllo interno è un sistema (quindi un insieme di elementi collegati fra loro che<br />
concorrono congiuntamente al raggiungimento di obiettivi comuni e definiti) che coinvolge tutti i livelli<br />
dell’organizzazione aziendale ed è finalizzato a fornire una ragionevole sicurezza sul conseguimento<br />
degli obiettivi rientranti nelle seguenti categorie:<br />
efficacia ed efficienza delle attività operative;<br />
adeguata tutela del patrimonio aziendale;<br />
attendibilità delle informazioni finanziarie e operative;<br />
conformità alle leggi e ai regolamenti in vigore.<br />
Lo SCI - Sistema di Controllo Interno - a livello aziendale deve:<br />
coordinare lo sviluppo del Sistema di Controllo Interno;<br />
attuare il monitoraggio del Sistema di Controllo Interno;<br />
favorire e promuovere il miglioramento del Sistema di Controllo Interno;<br />
mettere le varie strutture che compongono l’azienda nelle condizioni di assumere le migliori<br />
decisioni nel rispetto delle regole interne ed esterne in un contesto di crescente complessità;<br />
consentire di prevenire, mitigare ed identificare i rischi di natura amministrativo-contabile per<br />
l’organizzazione attraverso una attività strutturata di risk management.<br />
5.2 Principali compiti<br />
La funzione Controllo Interno ha il compito di supportare tutte le funzioni aziendali e i responsabili di<br />
processo nelle attività di quantificazione e gestione del rischio amministrativo-contabile.<br />
Pertanto tale funzione, non deve avere assolutamente un ruolo ispettivo ma esclusivamente di supporto<br />
tecnico/collaborativo rispetto alle funzioni e ai responsabili di processo. E’ quindi consigliabile che non<br />
sia associata, o assimilata, a funzioni aziendali di ispezione e controllo già presenti precedentemente a<br />
livello aziendale.<br />
Nello specifico:<br />
‣ deve essere una struttura dedicata, che opera in modo completamente autonomo, rapportandosi<br />
direttamente con la Direzione Strategica;<br />
‣ gestisce i rapporti con la corrispondente Funzione Regionale afferente alla Direzione Controlli e<br />
Governo SSR;<br />
‣ supporta lo sviluppo, il mantenimento e il miglioramento del Sistema di Controllo Interno;<br />
‣ elabora il Piano di sviluppo del Sistema di Controllo Interno e lo rende sinergico con la<br />
programmazione aziendale;<br />
‣ allinea il piano di sviluppo del Sistema di Controllo Interno aziendale con le azioni, le progettualità e<br />
le tempistiche Regionali;<br />
‣ attua il monitoraggio e l’avanzamento del piano di sviluppo del Sistema di Controllo Interno<br />
Aziendale;<br />
‣ esegue, in collaborazione con le funzioni aziendali interessate, le fasi di implementazione del<br />
Controllo Interno (analisi del processo, identificazione dei rischi definizione dei piani di<br />
contenimento, esegue il monitoraggio dell’attuazione dei piani di contenimento, esecuzione dei test e<br />
rivalutazione del rischio);<br />
‣ supporta le articolazioni organizzative aziendali nella valutazione, sviluppo e miglioramento del<br />
sistema di Controllo Interno.
296<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 8/8<br />
5.3 Articolazione della Funzione<br />
‣ La Funzione Controllo Interno dovrà essere in staff alla Direzione Strategica con afferenza<br />
funzionale alla Direzione Amministrativa.<br />
‣ Al personale che compone la Funzione, si richiede specifiche competenze quali:<br />
<br />
<br />
<br />
conoscenza dei processi aziendali amministrativi, sanitari, socio-sanitari e sociali;<br />
conoscenza delle tecniche di analisi dei processi;<br />
conoscenza delle tecniche del controllo interno.<br />
‣ La Funzione, partendo dal documento Regionale sull’identificazione dei processi necessari per lo<br />
sviluppo del controllo interno, deve esplicitare i processi aziendali propri, ricollegandosi al progetto<br />
Regionale per lo sviluppo della Funzione del Controllo Interno.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 297<br />
Allegato A1 Dgr n. del pag. 1 /1<br />
ALLEGATOA1 alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
giunta regionale – 9^ legislatura<br />
servizi professionali tecnico<br />
amministrativi<br />
Strutture complesse non ospedaliere<br />
servizi in<br />
staff<br />
territorio dipartimento di prevenzione<br />
risorse umane<br />
contabilità e bilancio<br />
affari generali<br />
provveditorato economato<br />
gestione della logistica<br />
controllo di gestione<br />
servizi tecnici<br />
sistemi informativi<br />
professioni sanitarie<br />
distretto<br />
cure primarie<br />
infanzia adolescenza famiglia<br />
cure palliative<br />
attività specialistiche<br />
psichiatria<br />
sert<br />
farmacia territoriale<br />
servizio di Igiene degli Alimenti<br />
e Nutrizione<br />
servizio di Igiene e Sanità<br />
Pubblica<br />
servizio di Prevenzione, Igiene<br />
e Sicurezza negli Ambienti di<br />
servizi veterinari (almeno una<br />
delle tre aree funzionali)<br />
medicina legale<br />
altre strutture complesse<br />
totale assegnate<br />
101 - Belluno 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 17 101 - Belluno<br />
102 - Feltre 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 12 102 - Feltre<br />
103 - Bassano 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 17 103 - Bassano<br />
104 - Alto Vicentino 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 17 104 - Alto Vicentino<br />
105 - Ovest Vicentino 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 17 105 - Ovest Vicentino<br />
106 - Vicenza 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 1 1 1 2 1 1 1 1 1 1 1 6 29 106 - Vicenza<br />
107 - Pieve di soligo 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 3 18 107 - Pieve di soligo<br />
108 - Asolo 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 4 23 108 - Asolo<br />
1<strong>09</strong> - Treviso 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 1 1 1 2 1 1 1 1 1 1 1 7 30 1<strong>09</strong> - Treviso<br />
110 - Veneto Orientale 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 3 18 110 - Veneto Orientale<br />
112 - Veneziana 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 1 1 1 2 1 1 1 1 1 1 1 6 29 112 - Veneziana<br />
113 - Mirano/Dolo 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 3 22 113 - Mirano/Dolo<br />
114 - Chioggia 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 12 114 - Chioggia<br />
115 - Alta Padovana 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 3 22 115 - Alta Padovana<br />
116 - Padova 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 1 1 1 2 1 1 1 1 1 1 1 8 31 116 - Padova<br />
117 - Este 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 17 117 - Este<br />
118 - Rovigo 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 17 118 - Rovigo<br />
119 - Adria 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 12 119 - Adria<br />
120 - Verona 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 1 1 1 2 1 1 1 1 1 1 1 8 31 120 - Verona<br />
121 - Legnago 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 17 121 - Legnago<br />
122 - Bussolengo 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 4 23 122 - Bussolengo<br />
901 - AO di Padova 1 1 1 1 1 1 1 1 1 7 16 901 - AO di Padova<br />
912 - AOUI di Verona 1 1 1 1 1 1 1 1 1 7 16 912 - AOUI di Verona<br />
952 - IOV 1 1 1 1 4 952 - IOV<br />
999 - Totale 24 24 20 24 20 23 20 24 26 21 9 9 9 26 21 5 9 21 21 21 7 83 467 999 - Totale
298<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
ALLEGATOB alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 1/<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
LINEE GUIDA PER L’ORGANIZZAZIONE DEL DISTRETTO SOCIO-<br />
SANITARIO <br />
INDICE<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
1. IL DISTRETTO SOCIO-SANITARIO ............................................................................................ 2<br />
2. IL MANDATO DEL DISTRETTO SOCIO-SANITARIO .............................................................. 2<br />
3. IL MODELLO ORGANIZZATIVO ................................................................................................ 5<br />
3.1 Dimensione ottimale del Distretto e Responsabilità...................................................................... 5<br />
3.2 Il modello-tipo di Distretto ............................................................................................................ 5<br />
3.3 L’articolazione organizzativa ....................................................................................................... 6<br />
3.4 I Dipartimenti funzionalmente collegati al Distretto................................................................... 10<br />
4. IL DISTRETTO COME “SISTEMA INTEGRATO” .................................................................... 11<br />
4.1 L’integrazione socio-sanitaria..................................................................................................... 11<br />
4.2 L’integrazione con il Dipartimento di Prevenzione..................................................................... 12<br />
4.3 L’integrazione con l’Ospedale..................................................................................................... 12<br />
4.4 L’integrazione con le risorse della Comunità ............................................................................. 13<br />
5. STRUMENTI A SUPPORTO ........................................................................................................ 13<br />
5.1 La Centrale Operativa Territoriale ............................................................................................. 13<br />
5.2 Il Sistema Informativo Integrato.................................................................................................. 14<br />
5.3 Il Budget di Distretto ................................................................................................................... 15<br />
6. LA PROGRAMMAZIONE AZIENDALE .................................................................................... 15<br />
6.1 Aggiustamento per il case-mix e stratificazione del rischio sanitario nelle Cure primarie ........ 15<br />
6.2 Gli strumenti di programmazione................................................................................................ 16
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 299<br />
ALLEGATOB alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 2/<br />
<br />
1. IL DISTRETTO SOCIO-SANITARIO<br />
Il Distretto socio-sanitario è l’articolazione dell’Azienda ULSS finalizzata a realizzare l’integrazione tra i<br />
diversi servizi sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali, in modo da assicurare una risposta coordinata e<br />
continua ai bisogni socio-sanitari della popolazione.<br />
L’integrazione si intende riferita anche agli ambiti istituzionali (es. Comuni), agli ambiti professionali (es.<br />
team multiprofessionali) e tra le dimensioni sociale e sanitario con particolare riferimento alle aree ad<br />
elevata integrazione quali: anziani, disabili, salute mentale, dipendenze, area materno-infantile.<br />
Nel dettaglio afferiscono al livello distrettuale le seguenti attività:<br />
- assistenza medica primaria (medicina/pediatria di famiglia, continuità assistenziale);<br />
- assistenza infermieristica;<br />
- assistenza sociale;<br />
- assistenza domiciliare e assistenza domiciliare integrata;<br />
- cure palliative;<br />
- assistenza consultoriale per la promozione e la tutela dell’infanzia e della famiglia, compresi la<br />
mediazione, l’affido e l’adozione;<br />
- assistenza neuropsichiatrica e psicologica infantile ed adolescenziale;<br />
- assistenza scolastica e inserimento lavorativo per persone disabili, con dipendenza patologica e con<br />
sofferenza mentale;<br />
- assistenza residenziale e semiresidenziale nelle aree della disabilità, delle dipendenze, della salute<br />
mentale e dell’età evolutiva;<br />
- assistenza residenziale, semiresidenziale ed intermedia per adulti-anziani non autosufficienti;<br />
- assistenza farmaceutica;<br />
- assistenza specialistica territoriale;<br />
- riabilitazione;<br />
- assistenza protesica;<br />
- assistenza penitenziaria;<br />
- azioni di supporto nell’ambito della prevenzione delle malattie e della promozione della salute.<br />
2. IL MANDATO DEL DISTRETTO SOCIO-SANITARIO<br />
Nell’ottica del miglioramento della qualità, e quindi dell’appropriatezza, le caratteristiche a cui deve<br />
tendere il SSSR sono:<br />
- la centralità del paziente,<br />
- la sicurezza,<br />
- l’efficacia,<br />
- la tempestività,<br />
- l’efficienza,<br />
- l’equità.<br />
L’implementazione effettiva di queste dimensioni richiede l’adozione di un approccio di Sistema<br />
attraverso uno sviluppo complessivo che coinvolga i pazienti, i professionisti, l’organizzazione e tutta la<br />
rete degli attori locali, ivi compreso il volontariato.<br />
A tale fine il Distretto socio-sanitario, quale centro di riferimento per l’accesso a tutti i servizi<br />
dell’Azienda ULSS, sede di gestione e coordinamento della filiera dell’assistenza territoriale, richiede una<br />
ridefinizione dei propri obiettivi e delle competenze.<br />
Rappresentano obiettivi affidati al Distretto socio-sanitario:
300<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
ALLEGATOB alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 3/<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
analizzare e misurare i bisogni, stratificando la popolazione assistita sulla base delle criticità effettive<br />
(case-mix), decodificando i bisogni e trasformandoli in domande, definendone livelli di complessità<br />
assistenziale e modelli organizzativi più efficaci/efficienti, nonché identificando i luoghi di cura più<br />
appropriati (come rappresentato nella Fig.2);<br />
consolidare l’integrazione socio-sanitaria a garanzia della tutela della salute e del benessere della<br />
persona nella sua globalità, assicurando una presa in carico organizzata e coordinata;<br />
garantire l’assistenza h24, 7gg/7, prevedendo uno specifico modello di integrazione operativa tra le<br />
componenti della Medicina Convenzionata ed i servizi distrettuali, ivi compreso un modello di<br />
assistenza domiciliare h24;<br />
implementare in modo diffuso le Medicine di Gruppo Integrate, quali team multiprofessionali<br />
finalizzati a gestire efficacemente i bisogni della Comunità di riferimento, perseguendo criteri di<br />
qualità relativi a: globalità, accessibilità e continuità, equità ed attenzione alla persona, sostenibilità<br />
economica;<br />
definire ed implementare i percorsi assistenziali per le principali patologie croniche e per l’assistenza<br />
alle persone fragili, affrontando la comorbosità in maniera integrata non solo a livello distrettuale<br />
ma anche con il livello ospedaliero, e prevedendo un sistema di misurazione degli esiti;<br />
attivare un’offerta adeguata di strutture di ricovero intermedie in grado di accogliere i pazienti per i<br />
quali non sia prefigurabile un percorso di assistenza domiciliare o risulti improprio il ricorso<br />
all’ospedalizzazione o all’istituzionalizzazione, offrendo una risposta polifunzionale a carattere<br />
temporaneo di stabilizzazione, riabilitazione estensiva, palliazione. Per i requisiti specifici di queste<br />
strutture, nella fattispecie Ospedali di Comunità e Unità Riabilitative Territoriali, si rinvia a quanto<br />
disposto dalla DGR n.2718/2012;<br />
attivare idonei strumenti organizzativo-gestionali per garantire le transizioni del paziente da un luogo<br />
di cura ad un altro o da un livello assistenziale ad un altro, per assicurare la presa in carico dei<br />
pazienti complessi nell’arco delle 24h, per provvedere al monitoraggio in tempo reale dei percorsi<br />
assistenziale e connettere i professionisti (Centrale Operativa Territoriale);<br />
sviluppare l’integrazione funzionale e gestionale delle strutture residenziali e semiresidenziali con i<br />
servizi distrettuali, estendendo l’attività sanitaria specialistica a supporto del Medico Convenzionato,<br />
rimodulando le unità di offerta per adeguarle alle esigenze assistenziali, sviluppando l’integrazione<br />
informativa attraverso l’implementazione di cartelle integrate con l’Azienda ULSS;<br />
consolidare il rapporto con i Comuni non soltanto relativamente alle funzioni socio-sanitarie, ma<br />
anche per lo sviluppo dell’assistenza territoriale e la partecipazione al benessere della comunità;<br />
utilizzare il budget come strumento gestionale sistematico, che presuppone un processo di<br />
negoziazione degli obiettivi e delle risorse disponibili su più livelli di responsabilità, finalizzati al<br />
miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia del Sistema.<br />
Per poter assolvere compiutamente a questi obiettivi il Distretto socio-sanitario deve potenziare<br />
adeguatamente la competenza sul governo clinico inteso come lo sviluppo e l’applicazione dei percorsi<br />
assistenziali per patologie a più elevata prevalenza, secondo i principi della clinical governance, le cui<br />
componenti sono:<br />
- il coinvolgimento degli assistiti,<br />
- le linee guida cliniche e i percorsi assistenziali,<br />
- la collaborazione multidisciplinare e multiprofessionale,<br />
- la medicina e il nursing basati sull’evidenza,<br />
- la gestione del rischio clinico,<br />
- gli esiti e la loro misurazione,<br />
- l’audit clinico, ivi compresi gli aspetti organizzativi ed assistenziali,<br />
- la ricerca e lo sviluppo,<br />
- la formazione continua,<br />
- la valutazione del personale.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 301<br />
ALLEGATOB alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 4/<br />
<br />
Fig. 1<br />
I determinanti della salute in Italia e in Europa<br />
Fonte: adattamento da Dahlgren and Whitehead (1993)<br />
Fig. 2<br />
La piramide del rischio: il case-mix del Distretto<br />
PALLIAZIONE<br />
COORDINAMENT O<br />
CURE<br />
CASE MANAGEMENT<br />
COORDINAMENT O<br />
CURE DISEASE/CASE<br />
MANAGEMENT<br />
PDTA, DISEASE<br />
MANAGEMENT<br />
Terminalità<br />
=1%<br />
Multimorbidità e<br />
complessità = 4 %<br />
Patologia singola complessa<br />
Patologie multiple = 17 %<br />
Una singola patologia o condizione non<br />
complessa = 16 %<br />
Carico 10,2<br />
Carico 5,1<br />
Carico 2,4<br />
Carico 0,9<br />
DIAGNOSTICA<br />
DIFFERENZIALE<br />
Sviluppo dei sintomi = 44 %<br />
Carico 0,3<br />
PROMOZIONE<br />
SALUTE SCREENING<br />
In salute = 18%<br />
Carico 0<br />
STRUMENTI DI GESTIONE<br />
CARICO ASSISTENZIALE STIMATO<br />
Schematizzazione della piramide del rischio nella popolazione generale con la distribuzione percentuale dei gruppi<br />
ad isorisorse (Resource Utilization Bands o RUB) e la stima del carico assistenziale (peso locale) elaborati su un<br />
campione di un milione di assistiti della Regione Veneto.
302<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
ALLEGATOB alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 5/<br />
<br />
La realizzazione delle attività del governo clinico presuppone un approccio di Sistema e, dunque, un<br />
contesto bene organizzato. Ciò impone lo sviluppo di una forte competenza organizzativa che per il<br />
Distretto socio-sanitario si declina:<br />
nello sviluppo dei servizi distrettuali, implementando connessioni funzionali con le altre macrostrutture<br />
aziendali (Ospedale e Dipartimento di Prevenzione), nonché con le strutture del privato<br />
accreditato e con la rete degli attori locali;<br />
nella responsabilità di mettere a disposizione tutte le risorse affinché il medico/pediatra di famiglia<br />
possa esercitare il proprio ruolo di referente principale per l’assistito, garantendo una risposta<br />
appropriata;<br />
nella responsabilità di organizzare e presidiare il coinvolgimento funzionale di tutte le componenti<br />
della Medicina Convenzionata nel percorso assistenziale e di coordinare i servizi e i professionisti<br />
afferenti agli altri ambiti (ospedale, strutture residenziali e semiresidenziali, servizi sociali, ecc.) al<br />
fine di garantire una presa in carico coordinata e continuativa;<br />
nella capacità di favorire, conformemente alla programmazione aziendale, il coinvolgimento<br />
responsabile delle Amministrazioni locali nello sviluppo dell’assistenza territoriale, valorizzando le<br />
risorse della Comunità locale.<br />
3. IL MODELLO ORGANIZZATIVO<br />
<br />
3.1 Dimensione ottimale del Distretto e Responsabilità<br />
Al fine di garantire una maggiore uniformità di offerta agli assistiti e, al contempo, perseguire obiettivi di<br />
efficienza del SSSR, il Distretto socio-sanitario deve adeguarsi alla soglia (minima) dei 100.000 residenti.<br />
Va, comunque, mantenuta una capillare organizzazione dei servizi ed interventi sul territorio, favorendo<br />
una maggiore vicinanza ai bisogni della popolazione, indipendentemente dalla dimensione distrettuale.<br />
È opportuno sottolineare che, allo stato attuale, una buona parte delle Aziende ULSS si è orientata verso<br />
la costituzione di un Distretto unico, indipendentemente dalle dimensioni del bacino di riferimento,<br />
privilegiando la dimensione della uniformità gestionale ed organizzativa. Questo orientamento<br />
rappresenta un indirizzo auspicabile.<br />
Ciò detto, il nuovo quadro programmatorio, stabilito con la LR n.23/2012, dispone che in ciascuna<br />
Azienda ULSS, a prescindere dal numero di Distretti, il Direttore dei Servizi Sociali e della Funzione<br />
territoriale, unico responsabile dell’intera funzione territoriale, in coordinamento con il Direttore<br />
Sanitario:<br />
- garantisca il coordinamento dei Distretti socio-sanitari qualora vi siano più Distretti nell’Azienda<br />
ULSS;<br />
- formuli la programmazione strategica della rete dei servizi socio-sanitari;<br />
- mantenga i rapporti istituzionali con le Amministrazioni locali attinenti alle linee strategiche ed alla<br />
programmazione socio-sanitaria aziendale.<br />
3.2 Il modello-tipo di Distretto<br />
Il nuovo quadro programmatorio pone come obiettivo primario il rafforzamento della struttura<br />
distrettuale, con particolare riferimento alla sua dimensione organizzativa ed alla sua dimensione clinicoassistenziale,<br />
privilegiando da un lato un’organizzazione trasversale e dall’altro un approccio fondato su<br />
percorsi assistenziali.<br />
Vengono così a delinearsi due livelli di responsabilità:<br />
- l’uno di tipo organizzativo-gestionale inerente alla gestione delle strutture;
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 303<br />
ALLEGATOB alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 6/<br />
<br />
- l’altro di tipo clinico-assistenziale inerente alla definizione, applicazione e monitoraggio dei percorsi<br />
assistenziali.<br />
Questa visione rappresenta fondamentalmente il punto di innovazione rispetto ai contenuti del modello<br />
distrettuale proposto nella DGR n.3242/2001.<br />
Più in dettaglio la caratteristica della trasversalità risponde all’obiettivo di garantire uniformità ed equità<br />
nei livelli di erogazione dei servizi e delle prestazioni su tutto l’ambito di riferimento dell’Azienda ULSS,<br />
concorrendo anche a ridurre le differenze che si sono sviluppate nel corso degli anni tra le stesse Aziende<br />
ULSS. Le funzioni distrettuali vengono, dunque, esercitate mediante un set minimo di Unità Operative<br />
(UO), orientando il Sistema verso una sorta di unicità gestionale. Al contempo è necessario sviluppare<br />
percorsi assistenziali intesi come modalità organizzate di svolgimento dell’assistenza, frutto di una<br />
metodologia e di un percorso condiviso, perseguendo obiettivi di miglioramento della qualità<br />
assistenziale, degli esiti, della sicurezza e della soddisfazione dei pazienti, nonché di ottimizzazione<br />
dell’uso delle risorse.<br />
Costituiscono elementi chiave per garantire la presa in carico coordinata e continuativa:<br />
- l’impostazione di un lavoro in team multiprofessionale;<br />
- il riconoscimento dell’UVMD quale luogo unitario di valutazione dei bisogni della persona nei casi<br />
più complessi per i quali è necessaria una valutazione multidimensionale ed una presa in carico<br />
multiprofessionale, particolarmente frequente nelle aree ad alta integrazione socio-sanitaria;<br />
- la definizione del Progetto Assistenziale Individualizzato nel quale vengono definiti gli interventi<br />
assistenziali ed individuate le responsabilità dei soggetti e delle strutture coinvolte.<br />
Il Direttore di Distretto socio-sanitario<br />
Il Direttore del Distretto garantisce la funzione direzionale di tutte le attività del Distretto mediante i<br />
Responsabili delle UU.OO.<br />
Al Direttore di Distretto competono le funzioni di:<br />
- conseguimento di obiettivi di risultato, di attività e di risorse concordati ed assegnati al Distretto, in<br />
sede di contrattazione di budget con la Direzione Generale;<br />
- organizzazione dei servizi sanitari, socio-sanitari e sociali propri del Distretto;<br />
- coordinamento delle necessarie collaborazioni ed organizzazione delle risorse affinché il<br />
medico/pediatra di famiglia svolga il proprio ruolo di referente-unico per l’assistito;<br />
- utilizzo dello strumento del budget per definire gli obiettivi e monitorare i relativi indicatori di<br />
risultato attribuiti alle UO distrettuali e alle Medicine di Gruppo Integrate (team multi professionali),<br />
organizzando, coerentemente con la programmazione strategica, i servizi e le risorse, nonché<br />
monitorandone l’implementazione.<br />
Qualora vi siano più Distretti, ciascun Direttore di Distretto assume le funzioni sopraelencate per l’ambito<br />
di riferimento del proprio Distretto.<br />
3.3 L’articolazione organizzativa<br />
Come precedentemente detto, il modello distrettuale individuato dalla nuova programmazione regionale<br />
dispone che le funzioni distrettuali vengano esercitate mediante un set minimo di UO, collocate in<br />
maniera traversale rispetto a tutti i Distretti in cui può essere articolato il territorio aziendale, orientando il<br />
Sistema verso una sorta di unicità gestionale ed operativa.<br />
Per garantire gli altri livelli di assistenza afferenti al Distretto, l’Azienda ULSS, in ragione da un lato<br />
della specificità del bisogno assistenziale locale, dall’altro dell’esistenza di modelli organizzativi<br />
funzionali, potrà prevedere specifiche UO secondo i criteri e i vincoli numerici posti dalle presenti<br />
Linee Guida sugli Atti aziendali.
304<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
ALLEGATOB alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 7/<br />
<br />
Fig. 3<br />
Esemplificazione del set organizzativo di minima per un Distretto ottimale<br />
Centrale<br />
Operativa del<br />
Territorio<br />
h24<br />
DIRETTORE DEI SERVIZI SOCIALI E<br />
DELLA FUNZIONE TERRITORIALE<br />
UOS PROFESSIONI<br />
SANITARIE TERRITORIALI<br />
DISTRETTO UNICO<br />
UOC CURE PRIMARIE<br />
UO CURE PALLIATIVE<br />
UO CURE SPECIALISTICHE<br />
UO INFANZIA ADOLESC FAM<br />
Servizio per l’Età Evolutiva<br />
Consultorio familiare<br />
UOS DISABILITÀ<br />
<br />
A seguito vengono elencate le previste UO trasversali e specificate alcune loro funzioni.<br />
Unità Operativa Complessa di Cure Primarie<br />
Ha funzioni di:<br />
- sviluppo, coordinamento e gestione delle Cure primarie, attraverso l’implementazione delle Medicine<br />
di Gruppo Integrate previste dagli specifici atti di indirizzo regionale, coinvolgendo tutte le<br />
componenti della convenzionata e organizzando le necessarie risorse commisurate agli obiettivi;<br />
- garanzia della continuità dell’assistenza e delle cure h24, 7gg/7 assicurando l’integrazione funzionale<br />
tra la Medicina di famiglia, la Continuità Assistenziale e la Specialistica;<br />
- definizione ed implementazione dei percorsi assistenziali, provvedendo a garantire il coinvolgimento<br />
di tutte le competenze e delle strutture anche sviluppando un sistema di monitoraggio dei processi e<br />
degli esiti in ogni contesto di vita dell’assistito (ambulatoriale, domiciliare o residenziale);<br />
- implementazione e responsabilità del funzionamento assistenza domiciliare integrata;<br />
- coordinamento sanitario delle strutture di ricovero intermedie, delle strutture residenziali e<br />
semiresidenziali extraospedaliere per garantire uniformità di percorsi e di implementazione di<br />
procedure condivise e basate sull’evidenza;<br />
- coordinamento e verifica dell’appropriatezza prescrittiva ed erogativa nell’ambito della farmaceutica,<br />
della protesica e della specialistica, partecipando al buon governo delle risorse.<br />
Unità Operativa Infanzia Adolescenza Famiglia<br />
Ha funzioni di:<br />
- assistenza sanitaria e socio-sanitaria alle donne, ai minori, alle coppie e alle famiglie, a tutela della<br />
maternità, per la procreazione responsabile, per la protezione e cura del minore in stato di abbandono<br />
o di maltrattamento. Tali finalità andranno perseguite in collegamento con le altre UU.OO. distrettuali<br />
ed ospedaliere, con la rete dei servizi sociali dei Comuni, con gli organi giudiziari per la tutela<br />
dell’infanzia;<br />
- promozione della salute e del benessere dei minori e degli adolescenti, garantendone il corretto<br />
sviluppo e sostenendo il ruolo affettivo, educativo e socializzante della famiglia tramite la
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 305<br />
ALLEGATOB alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 8/<br />
<br />
sintonizzazione delle proprie attività preventive, diagnostiche, curative e riabilitative con le altre<br />
UU.OO. territoriali ed ospedaliere e con le finalità degli altri soggetti istituzionali quali: i servizi<br />
sociali dei Comuni, la scuola, gli organi di giustizia minorile, ecc.;<br />
- sviluppo, coordinamento e gestione delle Cure primarie con riferimento all’area omogenea maternoinfantile,<br />
età evolutiva e famiglia, attraverso l’implementazione delle forme associative della<br />
Pediatria di famiglia previste dagli atti di indirizzo regionali, prevedendo peraltro la loro integrazione<br />
nelle Medicine di Gruppo Integrate;<br />
- garanzia della continuità dell’assistenza e delle cure h24, 7gg/7 assicurando l’integrazione funzionale<br />
tra la Pediatria di famiglia, la Continuità Assistenziale e la Pediatria ospedaliera;<br />
- definizione ed implementazione dei percorsi assistenziali nello specifico ambito, provvedendo a<br />
garantire il coinvolgimento di tutte le competenze e delle strutture anche sviluppando un sistema di<br />
monitoraggio dei processi e degli esiti in ogni contesto di vita dell’assistito (ambulatoriale,<br />
domiciliare o residenziale);<br />
- coordinamento e verifica dell’appropriatezza prescrittiva ed erogativa nell’ambito della farmaceutica,<br />
della protesica e della specialistica, partecipando al buon governo delle risorse.<br />
Questa UO si configurerà come UO Complessa laddove il bacino di riferimento sia superiore ai 250.000<br />
abitanti. Al proprio interno dovrà prevedere il Servizio per l’Età Evolutiva sulla base delle Linee Guida<br />
approvate con DGR n.1533/2011 e il Consultorio familiare sulla base delle Linee Guida approvate con<br />
DGR n. 215/2010.<br />
Unità Operativa Cure Palliative<br />
Al fine di garantire l’uniformità assistenziale su tutto il territorio regionale, il Piano Socio-Sanitario<br />
Regionale 2012-2016 conferma e rafforza l’applicazione della LR. n.7/20<strong>09</strong>, prevedendo una evoluzione<br />
dei suoi contenuti anche alla luce degli indirizzi ministeriali.<br />
Pertanto le Aziende ULSS garantiranno l’offerta di cure palliative a livello sovradistrettuale attraverso<br />
questa UO, a cui afferiscono tutti i malati candidati a palliazione, verso i quali svolge attività di gestione e<br />
programmazione del percorso, garantendo la continuità clinico-assistenziale tra l’Ospedale, le cure<br />
domiciliari e le strutture residenziali idonee (nella fattispecie Hospice e Ospedale di Comunità).<br />
Ha funzioni di:<br />
- attivazione e coordinamento del Nucleo di Cure Palliative, specificatamente dedicato, che rappresenta<br />
una organizzazione funzionale composta da: medici di famiglia, medici palliativisti, infermieri,<br />
psicologi, medici di continuità assistenziale, ai quali si aggiungono altre professionalità sociosanitarie<br />
(es. assistenti sociali, terapisti della riabilitazione, dietisti, ecc.);<br />
- definizione ed implementazione dei percorsi assistenziali nello specifico ambito, provvedendo a<br />
garantire il coinvolgimento di tutte le competenze e delle strutture anche sviluppando un sistema di<br />
monitoraggio dei processi e degli esiti in ogni contesto di vita dell’assistito (ambulatoriale,<br />
domiciliare o residenziale);<br />
- garanzia di una coerenza prescrittiva verso i farmaci a maggiore efficacia antalgica con particolare<br />
attenzione all’uso di oppioidi in ogni condizione di dolore.<br />
Questa UO si configurerà come UO Complessa laddove il bacino di riferimento sia superiore ai 250.000<br />
abitanti e conformemente al piano di sviluppo delle cure palliative nell’ambito di riferimento.<br />
Unità Operativa Attività Specialistiche<br />
Ha funzioni di:<br />
- riorientamento della funzione specialistica a supporto del medico/pediatra di famiglia;<br />
- coordinamento degli specialisti (convenzionati e dipendenti) presso le sedi distrettuali, a domicilio,<br />
presso le strutture di ricovero intermedie, presso le strutture semiresidenziali e residenziali;<br />
- coordinamento funzionale dell’attività ambulatoriale erogata presso le sedi distrettuali, ospedaliere e<br />
le strutture private accreditate nell’ambito del territorio dell’Azienda ULSS, concorrendo anche alla<br />
definizione del rapporto con le strutture private accreditate e del relativo budget, secondo criteri di<br />
accessibilità per l’assistito e qualità delle prestazioni;
306<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
ALLEGATOB alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 9/<br />
<br />
- programmazione e coordinamento dell’attività del Centro Unico di Prenotazione (CUP) aziendale,<br />
quale strumento gestionale e punto di sincronizzazione dell’attività delle strutture aziendali e del<br />
privato accreditato;<br />
- supervisione dell’attività del CUP Manager, coordinatore dei processi di prenotazione delle<br />
prestazioni ambulatoriali, al fine di verificare e di controllare le modalità operative di esecuzione<br />
delle prestazioni ambulatoriali, svolgendo un monitoraggio continuo sugli effettivi tempi di attesa;<br />
- supporto alla definizione e partecipazione responsabile alla implementazione dei percorsi<br />
assistenziali, provvedendo a garantire il coinvolgimento di tutte le competenze e delle strutture anche<br />
sviluppando un sistema di monitoraggio dei processi e degli esiti in ogni contesto di vita dell’assistito<br />
(ambulatoriale, domiciliare o residenziale);<br />
- monitoraggio dell’appropriatezza prescrittiva e governo delle liste d’attesa, coinvolgendo i<br />
medici/pediatri di famiglia, gli specialisti ambulatoriali interni e gli specialisti ospedalieri nella<br />
condivisione ed applicazione estesa delle classi di priorità, implementando un monitoraggio<br />
sistematico dell’aderenza dei profili prescrittivi ai criteri concordati;<br />
- monitoraggio delle attività svolte dalle strutture e dai soggetti convenzionati in termini di quantità e<br />
qualità delle prestazioni erogate rispetto a quanto programmato.<br />
Questa UO si configurerà come UO Complessa laddove il bacino di riferimento sia superiore ai 250.000<br />
abitanti, anche con riferimento al capoluogo ed alle attività connesse.<br />
Unità Operativa Semplice Disabilità<br />
Svolge attività ed interventi relativamente all’area della disabilità in ogni ambiente di vita ed in<br />
particolare con riferimento ai servizi residenziali e semiresidenziali per disabili.<br />
Rappresentano azioni qualificanti:<br />
- la definizione e la realizzazione del Progetto Assistenziale Individualizzato, attraverso l’UVDM, così<br />
come previsto dai provvedimenti regionali in considerazione delle fasi della crescita e della vita della<br />
persona disabile;<br />
- l’individuazione di percorsi riabilitativi per tutte le fasce d’età e di patologia, che abbiano come<br />
obiettivo finale l’autonomia, l’inclusione sociale e la partecipazione attiva del disabile nel suo<br />
contesto di vita;<br />
- il rafforzamento del Servizio di Integrazione Lavorativa (SIL), svolto a livello aziendale ed in<br />
collaborazione anche con gli altri servizi distrettuali, in particolare l’area delle dipendenze e della<br />
salute mentale, dei soggetti deboli e svantaggiati;<br />
- il consolidamento dell’attività di integrazione scolastica, svolta a livello aziendale ed in<br />
collaborazione anche con gli altri servizi distrettuali, in particolare l’area dell’età evolutiva;<br />
- il consolidamento del rapporto con il privato sociale quale elemento fondamentale della rete dei<br />
servizi.<br />
Unità Operativa Semplice Professioni Sanitarie Territoriali<br />
Ha funzione di:<br />
- coordinamento operativo dell’assistenza infermieristica, riabilitativa e tecnico-sanitaria distrettuale, al<br />
fine di favorire una efficace e razionale organizzazione, gestione ed integrazione degli infermieri nel<br />
team multiprofessionale;<br />
- partecipazione alla programmazione delle attività distrettuali;<br />
- supporto per l’implementazione di modelli assistenziali innovativi coerenti con la metodologia del<br />
nursing case management;<br />
- supporto per le sperimentazioni di nuovi modelli organizzativi assistenziali.<br />
Unità Operativa Semplice per la Sanità Penitenziaria<br />
È formalmente istituita in tutte le Aziende ULSS sede di istituto penitenziario ed è preposta alla gestione<br />
unitaria di tutte le attività socio-sanitarie, di base e specialistiche, a favore dei detenuti secondo le Linee<br />
di indirizzo sull’organizzazione della Sanità Penitenziaria approvate con DGR n. 2337/2011.<br />
Ha funzione di:
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 307<br />
ALLEGATOB alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 10/<br />
<br />
- garanzia dell’assistenza sanitaria nei confronti dei detenuti in termini di: prestazioni di medicina<br />
generale individuate dai LEA, assistenza specialistica, gestione delle emergenze-urgenze, assistenza<br />
infermieristica, fornitura di farmaci e presidi;<br />
- raccordo delle attività con quelle assicurate dal Dipartimento per le Dipendenze e dal Dipartimento di<br />
Salute Mentale a favore dei detenuti;<br />
- garanzia dei rapporti fra l’Azienda ULSS e la direzione dell’istituto penitenziario.<br />
Si configura come una UO semplice a valenza dipartimentale, collocata nella struttura Distretto sede<br />
dell’istituto penitenziario.<br />
Dipartimento per le Dipendenze<br />
Il Dipartimento per le Dipendenze è formalmente istituito in tutte le Aziende ULSS per coordinare tutte le<br />
unità operative pubbliche e private che direttamente o indirettamente si occupano di dipendenze<br />
patologiche, che perseguono comuni finalità e sono quindi tra loro interdipendenti, pur mantenendo la<br />
propria autonomia e responsabilità tecnico-funzionale e gestionale.<br />
Il Dipartimento per le Dipendenze è un dipartimento funzionale, collocato nella struttura Distretto, che<br />
dipende dalla Direzione dei Servizi Sociali e della Funzione territoriale.<br />
Il Direttore del Dipartimento, nominato dal Direttore Generale fra i responsabili delle UO che<br />
compongono il Dipartimento stesso, persegue i seguenti obiettivi:<br />
- applicazione delle direttive nazionali e regionali in materia di dipendenze patologiche;<br />
- coordinamento della rete complessiva dei servizi pubblici e privati convenzionati che operano in<br />
materia di dipendenze patologiche nel territorio di propria competenza;<br />
- gestione della quota del budget aziendale destinato alle dipendenze patologiche e perseguimento degli<br />
obiettivi assegnati.<br />
<br />
<br />
3.4 I Dipartimenti funzionalmente collegati al Distretto<br />
Sono funzionalmente collegati al Distretto i servizi facenti capo al Dipartimento di Salute Mentale e al<br />
Dipartimento di riabilitazione Ospedale-Territorio: l’obiettivo di un raccordo operativo si pone a garanzia<br />
per il paziente di continuità e di coordinamento assistenziale.<br />
Dipartimento di Salute Mentale<br />
Il Dipartimento di Salute Mentale (DSM), istituito in tutte le Aziende ULSS, rappresenta il riferimento ed<br />
il garante clinico per la tutela della salute mentale e si estrinseca nella organizzazione unitaria e coerente<br />
delle varie articolazioni strutturali e funzionali in cui si esprime la presa in carico dei bisogni di salute<br />
mentale di una popolazione. Pertanto opera per la prevenzione, la cura e la riabilitazione di ogni forma di<br />
disagio mentale, privilegiando interventi personalizzati ed intervenendo primariamente sul territorio<br />
secondo una logica di psichiatria di comunità. Il DSM coordina sotto un’unica direzione le attività<br />
territoriali ed ospedaliere, pubbliche e private convenzionate dell’assistenza psichiatrica.<br />
È un dipartimento strutturale transmurale (ospedaliero e territoriale), dotato di autonomia tecnicoorganizzativa,<br />
collocato nella struttura Distretto socio-sanitario, che si interfaccia con il Direttore della<br />
funzione territoriale e con il Direttore della funzione ospedaliera.<br />
Il DSM comprende una o più UO Complesse finalizzate al completo sviluppo e all’integrazione degli<br />
interventi terapeutico-riabilitativi e preventivi in ambito ambulatoriale e domiciliare, semiresidenziale,<br />
residenziale ed ospedaliero.<br />
Il Direttore del Dipartimento, nominato dal Direttore Generale fra i Direttori delle UOC di Psichiatria,<br />
persegue i seguenti obiettivi:<br />
- applicazione delle direttive nazionali e regionali, con particolare riferimento ai Progetti Obiettivo ed<br />
al Regolamento del DSM approvato con DGR n.752/2011;<br />
- coordinamento della rete complessiva dei servizi territoriali ed ospedalieri, pubblici e privati<br />
convenzionati dell’assistenza psichiatrica che insistono nel territorio di propria competenza;
308<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
ALLEGATOB alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 11/<br />
<br />
- gestione della quota del budget aziendale destinato alla tutela della salute mentale e perseguimento<br />
degli obiettivi assegnati.<br />
Nelle sedi in cui insistono le cliniche universitarie, che operano nell’ambito delle Aziende Ospedaliere e<br />
delle Aziende ULSS territoriali, il DSM è un dipartimento interaziendale e il Direttore è nominato dai<br />
Direttori Generali delle due Aziende, di intesa con il Rettore e con il Preside della facoltà di Medicina e<br />
tenuto conto di eventuali specifiche previsioni contenute nei protocolli di intesa tra Regione ed<br />
Università. Alle cliniche psichiatriche universitarie può essere affidata la direzione di una delle UOC del<br />
DSM, alla quale può essere assegnata una specifica porzione di territorio e uno specifico bacino di utenza;<br />
per gli utenti di questo territorio, le UO a direzione universitaria assicurano la presa in carico, il<br />
trattamento, la riabilitazione e il ricovero.<br />
Dipartimento funzionale di riabilitazione Ospedale-Territorio<br />
Data l’importanza di sviluppare una efficiente rete per la riabilitazione, specie con riferimento alla<br />
domiciliarità e alle strutture di ricovero intermedie (nella fattispecie l’Unità Riabilitativa Territoriale), si<br />
configura strategico prevedere un Dipartimento funzionale di riabilitazione Ospedale-Territorio, quale<br />
garante della continuità assistenziale e dell’appropriatezza dell’intervento, sviluppando una<br />
collaborazione su base provinciale.<br />
4. IL DISTRETTO COME “SISTEMA INTEGRATO”<br />
<br />
4.1 L’integrazione socio-sanitaria<br />
L’integrazione socio-sanitaria si conferma strategia fondante del modello veneto, da perseguire a tutti i<br />
livelli del sistema, quale approccio che interpreta in modo completo l’obiettivo di tutelare la salute ed il<br />
benessere al di là di logiche settoriali ed autoreferenziali.<br />
Aspetti imprescindibili per realizzare l’integrazione socio-sanitaria sono:<br />
- l’adozione di un approccio per percorsi assistenziali integrati, a partire dalla progettazioneprogrammazione<br />
degli interventi, alla realizzazione della presa in carico, alla valutazione degli esisti<br />
in termini di risultati conseguiti;<br />
- la partecipazione della persona attraverso la personalizzazione degli interventi, valorizzando la<br />
relazione interpersonale anche in termini di qualità del tempo dedicato, la facilitazione all’accesso, il<br />
coinvolgimento del paziente nei percorsi assistenziali;<br />
- la multiprofessionalità quale cardine per formulare una azione integrata e continuativa;<br />
- la valorizzazione della rete, non soltanto istituzionale (Aziende ULSS, Comuni, Scuole, ecc.) ma<br />
anche informale (rete parentale, amicale, volontariato, privato sociale), costruendo sinergie tra le<br />
varie risorse.<br />
L’integrazione socio-sanitaria trova realizzazione laddove è possibile valutare in modo unitario ed<br />
uniforme i bisogni sanitari, socio-sanitari, socio-assistenziali, che hanno portato alla formulazione di una<br />
domanda: questo si realizza di norma attraverso l’UVMD.<br />
Le Medicine di Gruppo Integrate intese come team multiprofessionali che prendono in carico i bisogni di<br />
una Comunità rappresentano di fatto i luoghi ideali in cui si può sviluppare operativamente l’integrazione<br />
socio-sanitaria.<br />
Inoltre rappresentano obiettivi strategici la promozione dell’esercizio della delega da parte dei Comuni<br />
alle Aziende ULSS nella gestione dei servizi sociali e socio-sanitari, nonché la diffusione della gestione<br />
associata dei servizi con eventuale esclusione dei capoluoghi di provincia, anche al fine di ottimizzare<br />
l’utilizzo delle risorse e garantire uniformità di trattamento su tutto il territorio regionale.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 3<strong>09</strong><br />
ALLEGATOB alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 12/<br />
<br />
4.2 L’integrazione con il Dipartimento di Prevenzione<br />
Il Piano Socio-Sanitario Regionale 2012-2016 individua tra gli obiettivi prioritari del Distretto la<br />
prevenzione e la promozione della salute. Questo ambito richiede di operare mediante un approccio<br />
trasversale che consenta di armonizzare le iniziative in una logica di rete e di favorire la sinergia<br />
intersettoriale tra tutti i professionisti coinvolti. Ai fini preventivi è, dunque, strategica una visione<br />
integrata, non solo fra i servizi dei Dipartimenti di Prevenzione ma anche in coordinamento con i<br />
Distretti, ed in particolare con i medici e pediatri di famiglia e con le strutture a diverso titolo impegnate<br />
nella tutela della Salute pubblica.<br />
Rappresentano in particolare ambiti ed azioni rilevanti:<br />
- prevenire le malattie suscettibili di vaccinazione individuando strategie per mantenere o migliorare le<br />
coperture raggiunte, perseguendo un coinvolgimento attivo dei medici/pediatri di famiglia anche<br />
nell’azione di sensibilizzazione ed informazione della popolazione;<br />
- ridurre la mortalità per carcinoma della mammella, della cervice uterina e del carcinoma del colonretto,<br />
attraverso i programmi di screening di massa per una diagnosi precoce delle malattie<br />
oncologiche. L’integrazione funzionale tra Distretto e Dipartimento di Prevenzione è volta ad<br />
incrementare la partecipazione e l’accesso agli screening nella popolazione generale e nei sottogruppi<br />
specifici;<br />
- promuovere la prevenzione primaria e la promozione di stili di vita sani per prevenire le patologie<br />
cronico-degenerative e le loro complicanze, individuando come obiettivi da realizzare in integrazione<br />
con le strutture distrettuali:<br />
• la riduzione della percentuale di fumatori abituali, con particolare riguardo alle fumatrici e a<br />
soggetti in età giovane-adulta, anche attraverso azioni di educazione, sostegno ed incentivo alla<br />
cessazione del fumo;<br />
• l’incremento dell’attività motoria, con riguardo alla popolazione giovane-adulta e adulta-anziana;<br />
• la prevenzione dell’obesità, con particolare riguardo a quella infantile, anche attraverso la<br />
realizzazione di adeguate campagne informative;<br />
• la riduzione del numero di consumatori di alcol a rischio attraverso azioni di prevenzione ed<br />
interventi di counselling breve;<br />
- ridurre l’incidenza e la mortalità per malattie ischemiche del cuore e cerebrovascolari, attraverso:<br />
• la valutazione del rischio con il coinvolgimento del medico di famiglia;<br />
• l’individuazione di percorsi personalizzati per la modifica dello stile di vita.<br />
<br />
4.3 L’integrazione con l’Ospedale<br />
Le esperienze sviluppate nel Veneto in tema di continuità dell’assistenza attraverso l’integrazione<br />
Ospedale-Territorio portano ad individuare alcune strategie imprescindibili:<br />
- il consolidamento dei modelli di ammissione e dimissione protetta, supportati dalla implementazione<br />
di percorsi per la presa in carico globale e coordinata del paziente, anche tramite sistemi codificati di<br />
corresponsabilità e “figure di riferimento” (case manager);<br />
- l’implementazione di soluzioni organizzative, quali le Centrali Operative Territoriali, intese come<br />
strumenti di raccolta e classificazione del problema/bisogno, di attivazione delle risorse più<br />
appropriate, di pianificazione e coordinamento degli interventi, tutelando le transizioni da un luogo di<br />
cura all’altro o da un livello clinico/assistenziale all’altro;<br />
- il potenziamento degli strumenti di scambio informativo, nella fattispecie dei sistemi informativi<br />
integrati, a supporto dell’integrazione professionale, evitando la frammentazione degli interventi e<br />
garantendo la continuità informativa del processo assistenziale.<br />
Inoltre, per dare formalizzazione al ruolo dell’integrazione con l’Ospedale, ciascuna Azienda ULSS dovrà<br />
istituire un Coordinamento per la pianificazione e l’organizzazione delle attività relative alla gestione del
310<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
ALLEGATOB alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 13/<br />
<br />
paziente tra l’ambito ospedaliero e territoriale, finalizzato alla condivisione dei percorsi assistenziali, alla<br />
loro corretta applicazione ed alla responsabilizzazione sulla valutazione degli esiti.<br />
Sono membri del Coordinamento: il Direttore Sanitario, il Direttore dei Servizi Sociali e della Funzione<br />
territoriale, il Direttore della funzione ospedaliera, il Direttore/i del Distretto, i responsabili delle UO<br />
distrettuali, un farmacista, un assistente sociale, un medico ed un pediatra di famiglia, uno specialista<br />
ambulatoriale interno, nominati dai rispettivi comitati aziendali e comitato zonale.<br />
4.4 L’integrazione con le risorse della Comunità<br />
Conformemente alle indicazioni della programmazione regionale, andrà promossa la stipula ideale di un<br />
Patto con la Comunità locale, finalizzato a responsabilizzare tutti i soggetti alla garanzia dei Livelli<br />
Essenziali di Assistenza (LEA). In particolare è necessario:<br />
- promuovere il coinvolgimento dei pazienti e delle famiglie dando valore all’esperienza dell’assistenza<br />
ricevuta (un tempo dedicato, la valutazione partecipata dei bisogni e della qualità dell’assistenza, la<br />
diffusione della Carta dei Servizi in cui siano esplicitati gli standard di qualità), promuovendo la<br />
capacità di migliorare la propria salute potenziando le azioni di educazione all’autocura e il sostegno<br />
ai gruppi di auto aiuto, sviluppare approcci di condivisione delle decisioni sui trattamenti;<br />
- coinvolgere le Amministrazioni locali nello sviluppo delle Cure primarie ed in particolare nella<br />
implementazione delle Medicine di Gruppo Integrate, anche attraverso la messa a disposizione di<br />
strutture, l’attivazione congiunta di programmi, la messa in sinergia di professionalità;<br />
- coinvolgere le associazioni di volontariato e le altre organizzazioni, prevedendo in ogni Azienda<br />
ULSS una funzione di interfaccia specifica, quale punto di riferimento per il volontariato, con lo<br />
scopo di: favorire la reciproca conoscenza, sostenere percorsi formativi integrati, diffondere le buone<br />
pratiche e le opportunità socio-educative, implementare l’audit civico finalizzato al miglioramento<br />
dell’assistenza.<br />
<br />
<br />
<br />
5. STRUMENTI A SUPPORTO<br />
<br />
<br />
5.1 La Centrale Operativa Territoriale<br />
Nell’ambito delle competenze del Direttore dei Servizi Sociali e della Funzione territoriale, in<br />
coordinamento con il Direttore Sanitario, andrà sviluppata la Centrale Operativa Territoriale (unica e<br />
quindi a valenza aziendale), interconnessa con la rete dei servizi distrettuali e funzionale a tutte le UO<br />
territoriali.<br />
La Centrale Operativa rappresenta l’elemento cardine dell’organizzazione territoriale in quanto svolge<br />
una funzione di coordinamento della presa in carico dell’utente “protetto” e di raccordo fra i soggetti della<br />
rete assistenziale. Rappresenta, infatti, lo strumento di raccolta e classificazione del problema/bisogno<br />
espresso, di attivazione delle risorse più appropriate, di programmazione e pianificazione degli interventi<br />
attivando i soggetti della rete assistenziale, tutelando le transizioni da un luogo di cura all’altro o da un<br />
livello clinico/assistenziale all’altro.<br />
Vengono a seguito schematizzate le caratteristiche principali.<br />
Tipologia di interventi<br />
- coordina la transizione (dimissione) dei pazienti ricoverati in Ospedale verso il trattamento<br />
temporaneo o residenziale o domiciliare protetto;<br />
- coordina la presa in carico dei pazienti in assistenza domiciliare protetta e le eventuali transizioni<br />
verso altri luoghi di cura o altri livelli assistenziali;
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 311<br />
ALLEGATOB alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 14/<br />
<br />
- coordina la transizione (ammissione/dimissione) e sorveglia sulla presa in carico dei pazienti<br />
ricoverati presso le strutture di ricovero intermedie;<br />
- sorveglia sulla presa in carico dei pazienti in assistenza residenziale definitiva o semiresidenziale<br />
Soggetti che la attivano<br />
- Personale distrettuale e ospedaliero;<br />
- Medici/pediatri di famiglia e medici di continuità assistenziale;<br />
- Personale delle strutture di ricovero intermedie, nonché delle strutture residenziali e semiresidenziali;<br />
- personale del Comune (Servizi Sociali)/Familiari di pazienti protetti e critici.<br />
Funzionamento<br />
- è attiva 24h e 7 giorni su 7;<br />
- è supportata da un call center aziendale attivo h24, in grado di ricevere chiamate e, sulla base di<br />
precisi criteri di triage telefonico, coordina le azioni per fornire una soluzione/risposta alle richieste;<br />
- è in grado di intercettare i bisogni di cure e/o di assistenza, garantendo la continuità dell’assistenza,<br />
interfacciandosi con l’Ospedale, con le strutture di ricovero intermedie (Hospice, Ospedale di<br />
Comunità, Unità Riabilitativa Territoriale) e le strutture residenziali, con i medici/pediatri di famiglia,<br />
con i medici di continuità assistenziale, con le cure domiciliari, con la Centrale del SUEM 118;<br />
- opera in stretta integrazione con l’equipe delle cure domiciliari e delle cure palliative.<br />
Risorse umane<br />
- Personale infermieristico, socio-assistenziale e amministrativo appropriatamente formato in modo da<br />
essere in grado di gestire le chiamate ed attivare e coordinare i suddetti interventi h24.<br />
La Centrale Operativa Territoriale è diretta da un professionista che abbia conseguito la laurea magistrale<br />
in una delle Professioni Sanitarie di cui alla L.n.251/2000.<br />
Dotazione informatica<br />
- Dotazione di software di registrazione vocale delle chiamate e tracciabilità informatica della apertura<br />
e chiusura delle stesse e delle eventuali transizioni effettuate.<br />
- Dotazione di software con accesso ed alimentazione nel Fascicolo Socio-Sanitario Elettronico degli<br />
interventi effettuati.<br />
- Dotazione di un data-base che permetta di visualizzare in tempo reale la disponibilità dei posti letto in<br />
strutture di ricovero intermedie e residenziali, nonché l’anagrafica dei pazienti in assistenza<br />
domiciliare protetta.<br />
- Dotazione di software con possibilità di valutazione strumentale telematica dei pazienti.<br />
- Dotazione di video consultazione per paziente da remoto.<br />
La Centrale Operativa dovrà essere oggetto prioritario del primo provvedimento organizzativo<br />
formulato, in collaborazione con il Direttore Sanitario, dal Direttore dei Servizi Sociali e della Funzione<br />
territoriale: detto provvedimento dovrà essere trasmesso in Regione per la relativa approvazione, quale<br />
presupposto indispensabile per la riorganizzazione dell’assistenza distrettuale.<br />
<br />
<br />
5.2 Il Sistema Informativo Integrato<br />
Al fine di garantire la continuità dell’assistenza nelle sue diverse accezioni di continuità informativa,<br />
gestionale e relazionale, si rende necessario il potenziamento degli strumenti di scambio informativo,<br />
evitando la frammentazione degli interventi, garantendo la continuità del processo assistenziale e, dunque,<br />
migliorando l’assistenza erogata.
312<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
ALLEGATOB alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 15/<br />
<br />
In quest’ambito diventa indispensabile l’implementazione di un sistema informativo integrato:<br />
tra sociale e sanitario, che metta cioè in rete le informazioni derivanti dai vari ambiti aziendali (pronto<br />
soccorso, ospedale, farmaceutica, specialistica, ecc.), sistematizzando anche la parte della<br />
domiciliarità, delle cure palliative e della residenzialità extraospedaliera;<br />
tra Azienda e i software propri della medicina e pediatria di famiglia, per la classificazione delle<br />
patologie e dei bisogni di salute a supporto sia della programmazione aziendale che del monitoraggio<br />
dei percorsi assistenziali e degli esisti dell’assistenza erogata.<br />
L’obiettivo finale è la realizzazione del Fascicolo Socio-Sanitario Elettronico ovvero quell’insieme di<br />
servizi applicativi che consentono l’inserimento ed il successivo recupero dei documenti socio-sanitari, al<br />
fine di rendere disponibile, agli operatori abilitati o agli assistiti stessi, in ogni momento ed in ogni luogo,<br />
la storia clinica e socio-assistenziale individuale. Il concetto e l’utilizzo del Fascicolo sono da intendersi<br />
estesi ai diversi ambiti: ospedaliero, territoriale, sociale e di prevenzione e promozione della salute. Lo<br />
strumento dovrà, pertanto, essere unico, indipendentemente dall’area dei servizi da cui provengono le<br />
informazioni.<br />
5.3 Il Budget di Distretto<br />
Tra gli strumenti manageriali a disposizione del Distretto il più importante è il budget di Distretto,<br />
definito sulla base della DGR n.625/2003, come “… uno strumento operativo aziendale di<br />
programmazione e controllo per i Centri di Responsabilità a cui sono assegnati obiettivi quali–<br />
quantitativi e correlate risorse sia correnti che di investimenti”.<br />
L’utilizzo del budget come strumento gestionale presuppone un processo di negoziazione degli obiettivi e<br />
delle risorse disponibili su più livelli di responsabilità, finalizzati al miglioramento dell’efficienza e<br />
dell’efficacia del Sistema assistenziale.<br />
In particolare andrà favorita la correlazione tra gli obiettivi del budget distrettuale e gli obiettivi del<br />
budget ospedaliero, configurandola come prassi, dal momento che molti obiettivi strategici aziendali<br />
richiedono processi orizzontali di ricomposizione e di integrazione tra i diversi ambiti che trattano un<br />
medesimo paziente.<br />
6. LA PROGRAMMAZIONE AZIENDALE<br />
<br />
<br />
6.1 Aggiustamento per il case-mix e stratificazione del rischio sanitario nelle Cure primarie<br />
La conoscenza dei bisogni di salute della popolazione è momento fondamentale del processo di<br />
programmazione della rete dei servizi socio-sanitari locali.<br />
Data la crescente complessità, comorbidità ed eterogeneità dei bisogni di salute, si evidenzia la necessità<br />
di introdurre strumenti di misurazione del case-mix della popolazione che permettano una mappatura<br />
accurata della morbidità ma anche una più equa misurazione del carico assistenziale e delle risorse<br />
necessarie per rispondere ai diversi bisogni. Questi strumenti permettono di valutare, prima di tutto, la<br />
diversa distribuzione delle malattie, come le risorse (assistenziali ed economiche) sono utilizzate in<br />
rapporto al carico misurato di malattia, ed inoltre consentono la stratificazione dei bisogni assistenziali in<br />
categorie considerate omogenee in termini di utilizzo atteso di risorse assistenziali (resource utilization<br />
bands, cfr. Fig.2). Dette valutazioni potrebbero concorrere ad una più equa distribuzione delle risorse a<br />
livello distrettuale e a livello di Medicina di Gruppo Integrata.<br />
Inoltre, progressivamente andranno introdotti strumenti gestionali che permettano di aggiustare gli attuali<br />
criteri di distribuzione delle risorse, basati solo sulla quantità (numero di assistiti o numero di ore), con<br />
sistemi validati di misurazione e aggiustamento per il case-mix, valorizzando così anche la qualità<br />
dell’assistenza (quali assistiti, quale carico di assistenza).
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 313<br />
ALLEGATOB alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 16/<br />
<br />
Queste esigenze palesano, dunque, la necessità di accrescere le competenze del sistema con particolare<br />
riferimento:<br />
- al miglioramento delle capacità del medico/pediatra di famiglia di codificare le patologie ed il relativo<br />
impatto funzionale all’interno della propria cartella informatizzata, in modo da renderle fruibili anche<br />
agli altri colleghi (fase diagnostica) ed impostando, per le patologie croniche, un percorso terapeutico<br />
adeguato alla patologia prevalente (fase terapeutica), acquisendo competenze nel campo del disease<br />
management;<br />
- all’acquisizione di competenze relazionali e gestionali nella erogazione di assistenza<br />
multiprofessionale e multidimensionale ai pazienti con elevata comorbidità, competenze necessarie<br />
per un miglior esito assistenziale dei soggetti più fragili, complessi e non inquadrabili in un’unica<br />
cronicità (case management);<br />
- all’acquisizione di competenze gestionali sanitarie (health management) da parte sia del personale<br />
convenzionato che coordina il team multiprofessionale (es. Medicine di Gruppo Integrate), sia da<br />
parte della dirigenza aziendale, competenze atte ad organizzare l’assistenza sanitaria e le relative<br />
risorse attraverso strumenti avanzati di analisi, programmazione e controllo, quali l’aggiustamento del<br />
rischio, il budget e le misure di efficienza/performance.<br />
6.2 Gli strumenti di programmazione<br />
Perseguendo obiettivi di adeguatezza ai bisogni ed alle esigenze del territorio, nonché di uniformità dei<br />
livelli di assistenza e di pluralità dell'offerta, il sistema locale di offerta socio-sanitaria si identifica<br />
attraverso tre strumenti:<br />
Piano Attuativo Locale (PAL): è proposto dal Direttore Generale e, previo parere della Conferenza<br />
dei Sindaci, è approvato dalla Regione. Si tratta di un piano pluriennale che si uniforma esplicitamente<br />
al Piano Socio Sanitario Regionale e agli altri atti della programmazione regionale e ha durata e<br />
scadenza pari a quella dei piani della programmazione regionale;<br />
Piano di Zona: è strumento primario di attuazione della rete dei servizi sociali e dell’integrazione<br />
socio-sanitaria e si configura come “piano regolatore dei servizi alla persona”. Elaborato a livello di<br />
Azienda ULSS, è promosso dall’Esecutivo della Conferenza dei Sindaci ed è approvato dalla<br />
Conferenza stessa. È coordinato dal Direttore dei Servizi Sociali e della Funzione territoriale, recepito<br />
con deliberazione dal Direttore Generale ed inviato agli uffici regionali competenti per il visto di<br />
congruità;<br />
<br />
Programma delle Attività Territoriali (PAT): è strumento operativo di programmazione annuale del<br />
Distretto, è basato sulla intersettorialità degli interventi ed è finalizzato alla realizzazione di obiettivi e<br />
di indirizzi contenuti nel PAL. Esso contiene la localizzazione dei vari servizi ed interventi sanitari,<br />
sociali aziendali e delegati, nonché la determinazione delle risorse per gli interventi erogati, in<br />
integrazione con i Comuni ricompresi nel territorio dell’Azienda ULSS. È proposto dal Direttore del<br />
Distretto sulla base delle risorse assegnate e delle indicazioni della Direzione aziendale e, previo<br />
parere della Conferenza dei Sindaci, viene approvato dal Direttore Generale d’intesa con la<br />
Conferenza stessa limitatamente alle attività socio-sanitarie.<br />
Per favorire una maggiore coerenza nella programmazione il Piano di Zona e il Piano Attuativo Locale<br />
possono comporre una sorta di “Piano di Comunità”. L’orientamento è, infatti, di pervenire alla<br />
definizione di uno strumento unitario delle politiche per la salute a livello locale, che garantisca la<br />
coerenza tra programmazione, sistema delle responsabilità, allocazione delle risorse e misurabilità delle<br />
performance, anche in conformità agli obiettivi definiti attraverso il processo di budgeting.
314<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
giunta regionale – 9^ legislatura<br />
ALLEGATOC alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 1/4<br />
LINEE GUIDA PER L’ORGANIZZAZIONE DEL DIPARTIMENTO DI<br />
PREVENZIONE DELLE AZIENDE ULSS<br />
1. Premessa: i riferimenti normativi.<br />
La Legge n. 833 del 23/12/1978, istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale (S.S.N.), ha individuato,<br />
all’articolo 10, le Unità Sanitarie Locali (USL), definendo, agli articoli 20 e 21, le funzioni ad esse attribuite<br />
in materia di prevenzione.<br />
Gli articoli 7-bis, 7-ter e 7-quater del D.Lgs. n. 229/1999, che ha modificato il D.Lgs. n. 502/1992 e il<br />
successivo D.Lgs. n. 517/1993, hanno individuato l’organizzazione e stabilito le funzioni del Dipartimento di<br />
Prevenzione, articolando le funzioni del Dipartimento in:<br />
funzioni garantite “direttamente” dal Dipartimento di Prevenzione:<br />
- profilassi delle malattie infettive e parassitarie;<br />
- tutela della collettività dai rischi sanitari degli ambienti di vita anche con riferimento agli effetti<br />
sanitari degli inquinanti ambientali;<br />
- tutela della collettività e dei singoli dai rischi infortunistici e sanitari connessi agli ambienti di<br />
lavoro;<br />
- sanità pubblica veterinaria, che comprende sorveglianza epidemiologica delle popolazioni animali e<br />
profilassi delle malattie infettive e parassitarie, farmacovigilanza veterinaria, igiene delle produzioni<br />
zootecniche, tutela igienico-sanitaria degli alimenti di origine animale;<br />
- tutela igienico-sanitaria degli alimenti;<br />
- sorveglianza e prevenzione nutrizionale;<br />
f-bis) tutela della salute nelle attività sportive (articolo 8 del D.Lgs. n. 254/2000);<br />
funzioni che il Dipartimento contribuisce ad assicurare con gli altri Servizi e Dipartimenti aziendali e<br />
che sono le attività di promozione della salute e di prevenzione delle malattie cronico-degenerative.<br />
L’articolo 7-quater, comma 2 prevede che le Regioni disciplinano l'articolazione delle aree dipartimentali di<br />
sanità pubblica, della tutela della salute negli ambienti di lavoro e della sanità pubblica veterinaria,<br />
prevedendo strutture organizzative specificamente dedicate.<br />
In attuazione del D.Lgs. n. 502/1992 e D.Lgs. n. 517/1993, come modificati dal D.Lgs. n. 229/1999, la L.R.<br />
n. 56/1994, di riordino del Servizio Sanitario Regionale, all’articolo 23, comma 1 ha individuato nel<br />
Dipartimento di Prevenzione la struttura tecnico-funzionale dell’Azienda ULSS preposta alla promozione,<br />
nel territorio di competenza, della tutela della salute della popolazione. Al comma 2 del medesimo articolo<br />
sono stati individuati i servizi nei quali si articola il Dipartimento di Prevenzione, mentre il successivo<br />
comma 3 ha trasferito ai servizi del Dipartimento le funzioni amministrative in materia di igiene e sanità<br />
pubblica e veterinaria.<br />
In attuazione dell’articolo 31, lett. d) della L.R. n. 56/1994, la Giunta Regionale ha approvato la D.G.R. n.<br />
6107 del 20/12/1994, contenente le direttive relative ai criteri di funzionamento dei Dipartimenti di<br />
Prevenzione e dei suoi servizi e alle modalità di raccordo con i distretti e con le altre strutture che si<br />
occupano di prevenzione, direttive, poi, modificate dalla D.G.R. n. 3415 del 29/11/2002.<br />
Il Piano Sanitario Nazionale (PSN) 2011-<strong>2013</strong>, approvato con Intesa del 22/<strong>09</strong>/2011, ha sottolineato<br />
l’importanza degli interventi preventivi a livello individuale, collettivo ed ambientale, individuando gli<br />
obiettivi prioritari per il triennio e gli obiettivi di promozione di comportamenti e stili di vita per la salute, di<br />
lotta alle principali patologie e di miglioramento del contesto ambientale, di rafforzamento della tutela dei<br />
soggetti deboli, secondo strategie condivise a livello europeo.<br />
In particolare, il PSN 2011-<strong>2013</strong> ha inteso “rilanciare la prevenzione mediante interventi che tengano conto<br />
che la salute pubblica e delle singole persone oggi largamente influenzata da fattori estranei al sistema
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 315<br />
ALLEGATOC alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 2/4<br />
sanitario, quali i determinanti sociali, economici, comportamentali ed ambientali, che possono causare<br />
diseguaglianze sistematiche nello stato di salute della popolazione”.<br />
Il Piano Socio-Sanitario Regionale (PSSR), approvato con la L.R. n. 23 del 29/06/2012 e s.m.i., ha<br />
individuato, per la promozione della salute e la prevenzione delle malattie, le aree emergenti e prioritarie di<br />
intervento a livello regionale, già definite dal Piano Regionale Prevenzione (PRP) 2010-2012 approvato con<br />
D.G.R. n. 3139 del 14/12/2010, che sviluppa quattro macroaree. Tali macroaree sono: la medicina predittiva,<br />
la prevenzione universale, la prevenzione della popolazione a rischio e la prevenzione delle complicanze e<br />
recidive di malattia, in relazione agli obiettivi generali di salute definiti dal Piano Nazionale Prevenzione<br />
(PNP) 2010-2012.<br />
Il medesimo PSSR ha, inoltre, individuato tra le aree prioritarie di intervento la prevenzione delle malattie<br />
determinate dagli alimenti, la prevenzione delle zoonosi malattie emergenti, il benessere animale, già definite<br />
dal Piano Sanità Animale e Sicurezza Alimentare 2011-2012.<br />
Il D.L. n. 158/2012, convertito con L. n. 189 dell’8.11.2012 ha novellato il comma 4 dell’art. 7quater del D.<br />
Lgs. n.502/1992 prevedendo che”Le strutture organizzative dell'area di sanità pubblica veterinaria e<br />
sicurezza alimentare operano quali centri di responsabilità, dotati di autonomia tecnico-funzionale e<br />
organizzativa nell'ambito della struttura dipartimentale, e rispondono del perseguimento degli obiettivi<br />
dipartimentali e aziendali, dell'attuazione delle disposizioni normative e regolamentari regionali, nazionali e<br />
internazionali, nonché della gestione delle risorse economiche attribuite”.<br />
2. Le funzioni dei Dipartimenti di Prevenzione ai sensi dell’articolo 7-bis e 7-ter del D.lgs. n. 229/1999.<br />
Ai sensi dell’articolo 7-bis, comma 2 del D.lgs. n. 229/1999, il Dipartimento di Prevenzione promuove<br />
azioni volte a individuare e rimuovere le cause di nocività e malattia di origine ambientale, umana e<br />
animale, mediante iniziative coordinate con i Distretti, con i Dipartimenti dell'Azienda ULSS e delle Aziende<br />
Ospedaliere, prevedendo il coinvolgimento di operatori di diverse discipline. Partecipa, inoltre, alla<br />
formulazione del programma di attività della ULSS, formulando proposte d’intervento nelle materie di<br />
competenza e indicazioni in ordine alla loro copertura finanziaria.<br />
L’azione dei Dipartimenti di Prevenzione sui temi strategici descritti potrà essere impostata secondo i criteri<br />
dell’intervento diretto oppure della promozione e del coordinamento di iniziative preventive che<br />
coinvolgono altre strutture aziendali. Infatti, ai fini preventivi, è strategica una visione integrata non solo fra<br />
i servizi dei Dipartimenti di Prevenzione, ma anche in coordinamento con i Distretti, i medici e i pediatri di<br />
famiglia e con le strutture a diverso titolo impegnate nella tutela della salute pubblica.<br />
I Dipartimenti, oltre alle attività ordinarie di prevenzione e tutela della salute dei territori di competenza,<br />
svolgono funzioni specifiche di grande rilevanza nell’attuazione di indirizzi nazionali, in rete con altre<br />
strutture e/o enti, di emergenze sanitarie territoriali.<br />
Pertanto rappresenta un obiettivo strategico della programmazione regionale la definizione e l’attuazione di<br />
un modello organizzativo di rete, che preveda l’individuazione di alcune funzioni ed attività da svolgersi su<br />
una dimensione multizonale, con livelli di integrazione intradipartimentale, interdipartimentale,<br />
interistituzionale.<br />
3. L’assetto organizzativo.<br />
3.1. Il Direttore del Dipartimento.<br />
Al dipartimento di prevenzione è preposto un responsabile, nominato dal Direttore Generale, con<br />
provvedimento motivato e su proposta del direttore sanitario, tra i dirigenti con incarico di direzione di<br />
struttura complessa del dipartimento.<br />
L’articolo 6, comma 2 della L.R. n. 23/2012 prevede che il Direttore del Dipartimento di Prevenzione abbia<br />
un incarico di durata triennale e non possa effettuare più di due mandati consecutivi nella stessa Azienda<br />
ULSS.
316<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
ALLEGATOC alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 3/4<br />
Il Direttore del Dipartimento di Prevenzione individua il proprio vicario tra i responsabili di Servizio con<br />
incarico di struttura complessa.<br />
Il Direttore risponde alla Direzione aziendale del perseguimento degli obiettivi del Dipartimento,<br />
dell’assetto organizzativo complessivo e della gestione del budget affidatogli. In particolare, esercita le<br />
seguenti funzioni e i seguenti compiti:<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
negozia, secondo le intese intercorse con i responsabili dei Servizi, il budget di Dipartimento con la<br />
Direzione Generale e assegna le risorse finanziarie ed umane a ciascun Servizio, sulla base degli<br />
obiettivi e dei piani di attività concordati;<br />
verifica il perseguimento degli obiettivi, i risultati di attività e la qualità delle prestazioni erogate,<br />
nonché i relativi carichi di lavoro del personale;<br />
mantiene i rapporti con la Direzione Generale, cura le attività di comunicazione esterna e promuove<br />
la formazione di tutto il personale;<br />
promuove e coordina l’attività programmatoria generale e di promozione ed educazione alla salute<br />
in ambito aziendale;<br />
garantisce il coordinamento dei programmi complessi di sanità pubblica, non riconducibili<br />
all’operatività dei singoli Servizi;<br />
promuove livelli di integrazione intradipartimentale, interdipartimentale ed interistituzionale;<br />
in accordo con i Responsabili di Servizio, detta indicazioni e disposizioni in relazione alla<br />
organizzazione interna e alle procedure per il rilascio degli atti a rilevanza esterna;<br />
esercita le funzioni valutative, previste dalla normativa vigente, nei confronti dei Responsabili dei<br />
Servizi afferenti al Dipartimento di Prevenzione;<br />
assume funzioni di coordinamento in ordine a situazioni di emergenza che investono più Servizi del<br />
Dipartimento di Prevenzione.<br />
3.2. I Servizi costitutivi dei Dipartimenti di Prevenzione.<br />
Le strutture organizzative dell’area della sanità pubblica, della sicurezza sul lavoro e dell’area di sanità<br />
pubblica veterinaria e sicurezza alimentare sono rappresentate dai Servizi che, ai sensi dell’articolo 7-quater<br />
del D.lgs. n. 229/1999, della L. n. 189/2012 e della L.R. n. 23/2012, si articolano in:<br />
- servizio di igiene degli alimenti e della nutrizione;<br />
- servizio di igiene e sanità pubblica;<br />
- servizio di prevenzione igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro;<br />
- servizio sanità animale;<br />
- servizio igiene degli alimenti di origine animale e loro derivati;<br />
- servizio igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche;<br />
- servizio di medicina legale per un bacino di 1.000.000 di abitanti.<br />
Il Servizio di medicina legale, costituito come unità operativa complessa, esercita anche funzione di<br />
coordinamento e di direzione funzionale dei servizi di medicina legale (unità operativa semplice) presenti<br />
nelle altre Aziende ULSS comprese nel bacino di riferimento.<br />
Inoltre all’interno dei Dipartimenti di Prevenzione è costituito il Servizio di Epidemiologia.<br />
All’interno del dipartimento di prevenzione delle aziende ULSS, viene istituita un'area della sanità pubblica<br />
veterinaria e sicurezza alimentare a cui afferiscono i tre servizi veterinari, della sanità animale (SA),<br />
dell’igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione, conservazione e trasporto degli alimenti<br />
di origine animale e loro derivati (SIAOA) e dell’igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche<br />
(SIAPZ), nonché il servizio di igiene degli alimenti e nutrizione (SIAN), in linea con l’organizzazione<br />
regionale. A tale area, che riveste carattere funzionale, viene preposto un coordinatore, nominato dal<br />
Direttore Generale su proposta del direttore del dipartimento tra i responsabili di struttura complessa afferenti<br />
all'area stessa.<br />
I servizi veterinari e il servizio di igiene degli alimenti e nutrizione, qualora non vengano qualificati strutture<br />
complesse, saranno previsti come strutture semplici a valenza dipartimentale.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 317<br />
ALLEGATOC alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 4/4<br />
La qualificazione di tali servizi terrà conto delle risultanze della ricognizione delle prestazioni sanitarie,<br />
LEA, erogate dai Dipartimenti di Prevenzione e riferite all’ambito Sicurezza Alimentare e Sanità Animale.<br />
3.3. Il Comitato di Dipartimento.<br />
Il Direttore del Dipartimento di Prevenzione è affiancato da un Comitato di Dipartimento, organo collegiale<br />
composto dai Responsabili dei Servizi, al fine dell’adozione di criteri uniformi di comportamenti e<br />
procedure, particolarmente per quanto riguarda gli atti a rilevanza esterna.<br />
Il Comitato di Dipartimento deve dotarsi di un regolamento di funzionamento.<br />
Il Direttore di Dipartimento ha facoltà di integrare la composizione del Comitato di Dipartimento<br />
occasionalmente o stabilmente con figure professionali preposte a funzioni di responsabilità in ordine a<br />
specifiche soluzioni organizzative e di integrazione tra i Servizi.<br />
4. La rete dei Dipartimenti di Prevenzione.<br />
Il Piano Socio-Sanitario Regionale 2012-2016, al paragrafo 3.4.2 (pagina 95) prevede che le funzioni<br />
implementabili su scala multizonale provinciale devono essere le seguenti:<br />
- osservazione epidemiologica;<br />
- attività di educazione e di promozione della salute;<br />
- definizione del rapporto ambiente-salute e promozione della salute associabile a fattori ambientali;<br />
- attuazione coordinata di progetti nazionali di prevenzione delle malattie e promozione della salute;<br />
- attività gestionali ed operative in caso di emergenze epidemiche o ambientali;<br />
- raccordo con le reti regionali di controllo delle emergenze territoriali;<br />
- prevenzione dei traumi da incidenti stradali e domestici;<br />
- pianificazione provinciale delle attività di controllo e promozione negli ambienti di lavoro tra<br />
pubbliche amministrazioni.<br />
Alle funzioni multizonali precitate vanno inoltre aggiunte:<br />
- screening, cardiovascolare ed oncologico;<br />
- lotta ai vettori;<br />
- area sicurezza alimentare e veterinaria.<br />
Ulteriori funzioni multizonali potranno essere individuate con successivi atti e provvedimenti.<br />
Per le suddette funzioni deve essere individuata una U.O. di coordinamento su base provinciale.<br />
5. I rapporti tra il Dipartimento di Prevenzione e il Distretto.<br />
In base alla legislazione sanitaria vigente, i Distretti, insieme al Dipartimento di Prevenzione e all’Ospedale,<br />
rappresentano una struttura tecnico-funzionale dell’ULSS, volta ad assicurare una risposta coordinata e<br />
continuativa ai bisogni della popolazione, garantendo i servizi di assistenza primaria relativi alle attività<br />
sanitarie e socio sanitarie.<br />
Il nuovo PSSR individua gli obiettivi di salute prioritari dei Distretti raggruppandoli nelle seguenti aree:<br />
a) l’area della prevenzione e promozione della salute;<br />
b) l’area dell’assistenza materno-infantile;<br />
c) l’area dell’assistenza al paziente cronico;<br />
d) l’area dell’assistenza paziente fragile.<br />
L’Azienda ULSS è tenuta ad elaborare ed attivare, con il concorso attivo di tutte le strutture tecnicofunzionali,<br />
un proprio “Piano strategico della Prevenzione” che sia un documento che organizzi e descriva in<br />
modo esplicito e trasparente obiettivi, azioni e risorse ritenuti necessari per affrontare problemi di salute e<br />
fattori di rischio prioritari.
318<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1004 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Attività di formazione iniziale finanziate dalla Regione Veneto. Approvazione studio per la rivalutazione delle Unità di<br />
Costo Standard per l’annualità <strong>2013</strong>/2014. (Regolamento CE n. 1081/2006).<br />
[Formazione professionale e lavoro]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Approvazione dello studio realizzato dalla Direzione Formazione per la rivalutazione delle Unità di Costo Standard (UCS)<br />
previste dalle recenti modifiche al Regolamento CE n. 1081/2006 e approvate con la <strong>Del</strong>iberazione n. 698 del 24.5.2011. Le UCS<br />
approvate verranno utilizzate per la realizzazione delle attività di formazione iniziale per l’annualità formativa <strong>2013</strong>/2014.<br />
L’Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue:<br />
Il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato in data 11 luglio 2006 il Regolamento (CE) n. 1083/2006 che definisce, per il<br />
periodo di programmazione 2007/<strong>2013</strong>, il quadro d’azione dei fondi strutturali e del fondo di coesione fissandone gli obiettivi, i<br />
principi e le norme in materia di partenariato, programmazione, valutazione e gestione.<br />
Con il Regolamento (CE) n. 1081/2006, in data 5 luglio 2006, relativo al Fondo Sociale Europeo (FSE), il Consiglio ha stabilito<br />
disposizioni concernenti il tipo di attività finanziabili nell’ambito degli obiettivi previsti dal regolamento (CE) 1083/2006.<br />
Con deliberazione n. 422 del 27 febbraio 2007 la Giunta Regionale ha approvato il Programma Operativo Regionale (POR) Veneto<br />
FSE 2007-<strong>2013</strong>, che è stato successivamente adottato con Decisione C(2007) 5633 del 16 novembre 2007 della Commissione<br />
Europea.<br />
La prima stesura del Regolamento 1081/2006 introduceva una importante semplificazione che consentiva agli Stati membri di<br />
dichiarare i costi indiretti (generali) su base forfetaria, fino al 20% dei costi diretti di un’operazione. La semplificazione dell’imputazione<br />
di somme forfetarie per i costi indiretti è stata accolta con favore da tutte le parti interessate, compresa la Corte dei conti<br />
europea.<br />
Per tale motivo, con successivo Regolamento (CE) 396/20<strong>09</strong> la Commissione Europea ha esteso le opzioni di semplificazione,<br />
modificando l’art. 11 del Regolamento 1081/2006 e introducendo la possibilità di applicazione dei costi fissi applicando tabelle<br />
standard per costi unitari e somme forfetarie.<br />
L’Art.11(3)(b) del Regolamento (CE) 1081/2006 stabilisce che i costi (omissis) sono stabiliti in anticipo sulla base di un calcolo<br />
giusto, equo e verificabile; per poter utilizzare l’opzione delle Unità di Costo Standard (UCS), quindi, è necessario definire anticipatamente<br />
i criteri di calcolo.<br />
Allo scopo di individuare le possibili modalità di applicazione delle UCS, rispettando le condizioni definite dal citato Regolamento,<br />
la Direzione Formazione ha effettuato uno studio preliminare per determinare i valori delle unità di costo standard e per<br />
simulare gli effetti dell’applicazione di tali valori. I risultati di tale studio sono stati approvati con la <strong>Del</strong>iberazione della Giunta<br />
Regionale n. 698 del 24.5.2011, e sono stati utilizzati per la realizzazione delle attività di formazione iniziale 2011/2012.<br />
Si è trattato di una importantissima innovazione in termini di gestione delle attività finanziate a sovvenzione, in quanto viene<br />
quasi azzerata la gestione della documentazione di spesa, con la conseguenza di una grande riduzione degli oneri amministrativi<br />
e burocratici in capo al soggetto beneficiario, e dei tempi di verifica da parte della Regione. L’introduzione di questa modalità garantisce<br />
quindi minori costi e tempi più veloci per la gestione del processo di erogazione delle risorse.<br />
La citata <strong>Del</strong>iberazione 698/2011 prevede una revisione periodica dei valori individuati nello studio, allo scopo di verificare che<br />
i fabbisogni di risorse stimati per la realizzazione delle attività e i relativi costi siano il più possibile aderenti alla realtà, utilizzando<br />
a tal fine sia l’analisi dei volumi di spesa che indicatori economici e variazioni normative intervenute.<br />
Secondo la previsione sopra riportata, con <strong>Del</strong>iberazione n. 1012 del 5.6.2012 è stata approvata una prima rivalutazione delle<br />
unità di costo standard, individuando i valori da utilizzare per la gestione delle attività formative relative all’annualità 2012/<strong>2013</strong>.<br />
I valori individuati sono i seguenti:<br />
Comparto UCS ora formazione UCS allievo formato<br />
Comparti vari 84,00 400,00<br />
Benessere 77,00 458,00<br />
Edilizia 51,50 580,50<br />
In previsione dell’approvazione del Piano di formazione iniziale <strong>2013</strong>/2014, si ritiene opportuno effettuare una nuova rivalutazione<br />
delle UCS approvate con la citata <strong>Del</strong>iberazione 698/2011. Non essendo al momento disponibili i dati riferiti ai volumi di spesa<br />
per le attività realizzate a costi standard in precedenza, per la rivalutazione è stato considerato il valore dell’inflazione, calcolato<br />
applicando come in precedenza l’indice FOI, ovvero l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati al netto dei<br />
tabacchi, in quanto è quello utilizzato come base per gli adeguamenti previsti da normativa (come ad esempio i canoni di affitto),<br />
ed è ritenuto il più idoneo alla misurazione degli effetti inflattivi per le tipologie di costi considerati.<br />
Nel periodo maggio 2012-aprile <strong>2013</strong> (ultimi dati disponibili), l’indice FOI indica un aumento pari all’1,8%. Poiché la precedente<br />
rivalutazione aggiornava i valori ad agosto del <strong>2013</strong>, e ipotizzando un andamento della spesa costante nel periodo di realizzazione<br />
delle attività del Piano <strong>2013</strong>/2014 (settembre <strong>2013</strong> – agosto 2014), l’aumento sopra indicato verrà applicato nella percentuale del<br />
50%.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 319<br />
I nuovi valori determinati sono i seguenti:<br />
UCS<br />
ora form.<br />
Comparti vari Benessere Edilizia<br />
UCS<br />
allievo<br />
UCS<br />
ora form.<br />
UCS<br />
allievo<br />
UCS<br />
ora form.<br />
UCS<br />
allievo<br />
Valore iniziale 84,00 400,00 77,00 458,00 51,50 580,50<br />
% incremento* 0,90 0,90 0,90<br />
Nuovo valore 84,76 403,60 77,69 462,12 51,96 585,72<br />
UCS rideterminate** 85,00 403,50 77,50 462,00 52,00 585,50<br />
* 50% dell’indice FOI per il periodo mag 2012-apr <strong>2013</strong><br />
** valori arrotondati a 0,50 Euro<br />
Il Relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
- Udito il Relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’articolo 53, quarto comma, dello Statuto, il<br />
quale dà atto che la Struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità<br />
con la vigente legislazione regionale e statale;<br />
- Visti i Regolamenti (CE) nn. 1081/2006, 1083/2006 e 396/20<strong>09</strong>;<br />
- Richiamate le proprie deliberazioni nn. 422 del 27.2.2007, 698 del 24.5.2011 e 1012 del 5.6.2012;<br />
delibera<br />
1. di approvare quanto riportato in premessa;<br />
2. di stabilire che per le attività previste per il Piano di formazione iniziale <strong>2013</strong>/2014 le unità di costo standard utilizzate per<br />
la determinazione del contributo saranno le seguenti:<br />
Comparto UCS ora formazione UCS allievo<br />
Comparti vari 85,00 403,50<br />
Benessere 77,50 462,00<br />
Edilizia 52,00 585,50<br />
3. di dare atto che la presente <strong>Del</strong>iberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />
4. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 26, comma 1 del Decreto legislativo<br />
14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33;<br />
5. di incaricare la Direzione regionale Formazione dell’esecuzione del presente atto;<br />
6. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.
320<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1008 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
ESU-Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario di Venezia. Autorizzazione di atti relativi al personale.<br />
(DD.G.R. n. 1841 dell’08/11/2011 - n. 769 del 2/05/2012 - n. 2536 del 11/12/2012).<br />
[Enti regionali o a partecipazione regionale]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Vengono autorizzati all’ESU-Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario di Venezia la costituzione del Fondo<br />
per le politiche di sviluppo delle risorse umane e per la produttività per il 2012 ed il rinnovo di incarichi al personale per il <strong>2013</strong>,<br />
in attuazione della D.G.R. n. 2563 del 11/12/2012.<br />
L’Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.<br />
La D.G.R. n. 1841 dell’08/11/2011 ad oggetto “Legge regionale 18 marzo 2011, n. 7 ‘Legge finanziaria regionale per l’esercizio<br />
2011’, art. 10 ‘Razionalizzazione e riordino degli enti strumentali della Regione del Veneto. Avvio dell’attività ricognitiva’”, ha<br />
stabilito che tutti gli Enti strumentali oggetto dell’attività ricognitiva di cui all’art. 10 della L.R. n. 7/2011, tra cui gli ESU-Aziende<br />
regionali per il diritto allo studio universitario (in breve: ESU), nei sei mesi decorrenti dalla data di pubblicazione della medesima,<br />
ovvero a far data dal 15/11/2011, devono essere preventivamente autorizzati in relazione a:<br />
1) modifiche in aumento di dotazioni organiche;<br />
2) assunzioni a tempo determinato e indeterminato a qualsiasi titolo;<br />
3) individuazione ed assegnazione di posizioni organizzative, alte professionalità, incarichi di responsabilità e ogni atto concernente<br />
la contrattazione integrativa dei singoli enti;<br />
4) assegnazione di incarichi dirigenziali e di collaborazione e consulenze motivate da carenze di organico.<br />
Con nota prot. n. 534540 del 15/11/2011, il Segretario Generale della Programmazione ha inviato copia della citata D.G.R. n.<br />
1841/2011 a tutti gli ESU, con invito ad attenersi alle istruzioni operative individuate dai Segretari regionali, per gli ambiti di rispettiva<br />
competenza.<br />
Con nota prot. n. 26257 del 18/01/2012, il Segretario Regionale per la Cultura ha stabilito le istruzioni operative per gli ambiti<br />
di propria competenza.<br />
La successiva D.G.R. n. 769 del 2/05/2012 ha prorogato fino al 31/12/2012 l’efficacia delle direttive poste dalla citata D.G.R. n.<br />
1841/2011.<br />
L’ultima D.G.R. n. 2563 del 11/12/2012 ha stabilito di:<br />
a) prorogare, fino all’emanazione della disciplina organica di riordino degli enti strumentali stessi e, comunque, non oltre sei mesi<br />
a far data dall’11/12/2012, le disposizioni contenute nella citata D.G.R. n. 769/2012;<br />
1. ammettere esclusivamente assunzioni, nei limiti previsti dalla normativa vigente, solo tramite mobilità tra enti strumentali<br />
aventi lo stesso contratto collettivo nazionale di lavoro di riferimento;<br />
2. per gli incarichi apicali in scadenza (ad esempio per gli incarichi di direttore) in via transitoria conferire incarichi apicali<br />
temporanei, della durata di sei mesi non rinnovabili tacitamente;<br />
3. nel caso in cui gli enti regionali disattendano le disposizioni della presente deliberazione, la Giunta regionale attiverà i<br />
poteri conferiti dall’art. 10 della L.R. n. 53/1993 in merito al controllo repressivo sugli organi;<br />
b) programmare, per l’annualità <strong>2013</strong>, da parte degli enti strumentali in questione, una riduzione della spesa per il personale dipendente<br />
avuto riguardo alle decurtazioni che sono state apportate ai finanziamenti degli stessi dalla Regione del Veneto.<br />
Con nota prot. n. 588553 del 31/12/2012, il Dirigente regionale della Direzione Enti Locali, Persone Giuridiche e Controllo Atti<br />
ha trasmesso copia della citata D.G.R. n. 2563/2012 a tutti gli ESU veneti, con invito ad attenersi a quanto in essa disposto.<br />
Infine il 18/06/<strong>2013</strong> è stata approvata la D.G.R. avente ad oggetto “Riduzione degli oneri finanziari degli enti, aziende ed agenzie<br />
regionali, in applicazione di quanto previsto dall’art. 20 della lr n. 47 del 21.12.2012. Definizione delle modalità di erogazione delle<br />
risorse finanziarie per l’anno <strong>2013</strong>.”.<br />
Premesso quanto sopra, in riferimento al trascorso anno 2012, si è rilevato che, conformemente a quanto era stato chiesto dall’ESU,<br />
la D.G.R. n. 1930 del 25/<strong>09</strong>/2012 aveva autorizzato il pagamento a n. 5 Posizioni Organizzative, della sola retribuzione di<br />
posizione 2012, pari a complessivi annui € 53.125,00.<br />
Per sanare tale situazione, l’ESU, con nota prot. n. 0000897/P del 21/03/<strong>2013</strong>, ha chiesto di essere autorizzato, a posteriori ora<br />
per allora, a pagare alle n. 5 Posizioni Organizzative, anche la retribuzione di risultato 2012, pari a complessivi annui € 13.281,25<br />
(corrispondenti al 25% della retribuzione di posizione), come esposto nella tabella che segue:<br />
Richiesta<br />
1) Pagamento della retribuzione di risultato 2012 alle seguenti n. 5 Posizioni Organizzative (ex art.<br />
8 del CCNL comparto Regioni ed autonomie locali del 31/03/1999):<br />
- n. 4: dal 01/01/2012 al 31/12/2012;<br />
- n. 1: dal 01/01/2012 al 31/03/2012<br />
2012<br />
Costo Complessivo Annuo<br />
(€)<br />
13.281,25<br />
In riferimento, invece, all’anno <strong>2013</strong>, l’ESU, a seguito di richiesta di integrazione della Direzione Istruzione, con note prot. n.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 321<br />
0004000 del 21/12/2012, n. 0000358 del 31/01/<strong>2013</strong>, n. 0000656/P del 27/02/<strong>2013</strong>, n. 0000676/P del 28/02/<strong>2013</strong> e n. 0000897/P del<br />
21/03/<strong>2013</strong>, ha formulato le seguenti richieste:<br />
Richieste<br />
<strong>2013</strong><br />
2) Costituzione del Fondo per le politiche di sviluppo delle risorse umane e per la produttività<br />
-2012<br />
3) Rinnovo dell’assegnazione dei seguenti incarichi:<br />
n. 3 Posizioni Organizzative (ex art. 8 del CCNL comparto Regioni ed autonomie<br />
locali del 31/03/1999)<br />
dal 01/01/<strong>2013</strong> al 31/12/<strong>2013</strong><br />
n. 4 incarichi di Responsabile di Ufficio (ex art. 17, comma 2, lett. f), del CCNL<br />
comparto Regioni ed autonomie locali del 1/04/1999)<br />
dal 01/01/<strong>2013</strong> al 31/12/<strong>2013</strong><br />
n. 8 incarichi di Particolare Responsabilità (ex art. 17, comma 2, lett. f), del CCNL<br />
comparto Regioni ed autonomie locali del 1/04/1999)<br />
dal 01/01/<strong>2013</strong> al 31/12/<strong>2013</strong><br />
Costo Complessivo Annuo<br />
(€)<br />
320.622,88<br />
46.875,00<br />
(Importo lordo annuo, comprensivo<br />
di<br />
retribuzione di posizione e di risultato)<br />
10.000,00<br />
(Importo lordo annuo)<br />
16.000,00<br />
(Importo lordo annuo)<br />
Totale punto 3) 72.875,00<br />
La richiesta n. 1) è stata motivata con il fatto che nel 2012, come peraltro era stato richiesto dall’ESU, la citata D.G.R. n. 1930/2012<br />
aveva autorizzato il pagamento, alle n. 5 Posizioni Organizzative, della sola retribuzione di posizione 2012, pari a complessivi annui<br />
€ 53.125,00, mentre il personale interessato ha rivendicato il pagamento anche della retribuzione di risultato 2012, come da contratto<br />
collettivo, pari a complessivi annui € 13.281,25 (corrispondenti al 25% della retribuzione di posizione).<br />
Pur rilevando che la retribuzione annua totale 2012 delle singole Posizioni Organizzative dell’ESU di Venezia (€ 15.625,00)<br />
sarebbe superiore alle retribuzioni annue totali massime 2012 degli ESU di Verona (€ 9.602,77) e di Padova (€ 13.750,00) e che, con<br />
il pagamento delle n. 5 retribuzioni di risultato 2012, la spesa complessiva per il personale dell’ESU di Venezia 2012 (€ 87.406,25)<br />
supererebbe di € 3.906,25 quella 2011 (€ 83.500,00), l’ESU di Venezia ha giustificato tali differenze affermando che:<br />
“il livello attribuito, collocato quasi al limite superiore dei parametri fissati dall’art. 10, comma 2, del CCNL 31/03/20<strong>09</strong>, è indotto<br />
dal posizionamento massimo delle stesse nei parametri di:<br />
- responsabilità assunta (rischio di responsabilità del ruolo e frequenza di esposizione a conseguenze amministrativo contabili,<br />
civili e penali,);<br />
- autonomia decisionale nell’ambito dell’incarico attribuito;<br />
- complessità del processo decisionale, disomogeneità e molteplicità delle competenze, nonché elevata variabilità delle normative;<br />
- professionalità specifica correlata alla posizione;<br />
- numero delle risorse assegnate superiore alle 8 unità per ciascuna Macrofunzione.”.<br />
Per la motivazione sopra esposta, si propone di autorizzare, a posteriori ora per allora, l’ESU a pagare, alle n. 5 Posizioni Organizzative,<br />
anche la retribuzione di risultato 2012, pari a complessivi annui € 13.281,25.<br />
La Direzione Risorse Umane, con nota prot. n. 162636 del 16/04/<strong>2013</strong>, ha espresso parere favorevole.<br />
La richiesta n. 2) è stata motivata dall’esigenza di provvedere alla costituzione del Fondo per le politiche di sviluppo delle risorse<br />
umane e per la produttività - Anno 2012, come previsto dalla contrattazione collettiva nazionale.<br />
In particolare, l’ESU ha dichiarato che la delibera del Consiglio di Amministrazione n. 5 del 21/02/<strong>2013</strong> ad oggetto “Determinazione<br />
Fondo per le politiche di sviluppo delle risorse umane e per la produttività anno 2012” è stata adottata nel rispetto degli<br />
indirizzi interpretativi di cui al Documento della Conferenza delle Regioni e Province autonome n. 13/018/CR9/C1 del 7/02/<strong>2013</strong>.<br />
Inoltre, si rileva che il Fondo costituendo per il 2012 (€ 320.622,88) è inferiore (€ 12.056,23) a quello costituito per il 2011 (€<br />
332.679,11).<br />
Per le motivazioni sopra esposte, si propone di autorizzare l’ESU di Venezia a costituite il Fondo secondo quanto specificato<br />
nella richiesta sopra citata.<br />
La Direzione Risorse Umane, con nota prot. n. 131802 del 26/03/<strong>2013</strong>, ha espresso parere favorevole.<br />
Tuttavia, considerato quanto disposto dalla D.G.R. del 18/06/<strong>2013</strong> avente ad oggetto “Riduzione degli oneri finanziari degli<br />
enti, aziende ed agenzie regionali, in applicazione di quanto previsto dall’art. 20 della lr n. 47 del 21.12.2012. Definizione delle<br />
modalità di erogazione delle risorse finanziarie per l’anno <strong>2013</strong>.”, si ritiene di subordinare l’autorizzazione a quanto disposto dalla<br />
citata D.G.R.<br />
La richiesta n. 3) è stata motivata con il fatto che gli incarichi sono scaduti il 31/12/2012 e che il rinnovo degli stessi al personale<br />
interessato risponde all’esigenza di garantire il corretto e regolare svolgimento dell’attività amministrativa-gestionale dell’ESU.<br />
Per quanto riguarda le Posizioni Organizzative, pur rilevando che la retribuzione annua totale <strong>2013</strong> delle singole Posizioni Organizzative<br />
dell’ESU di Venezia (€ 15.625,00) sarebbe superiore alle retribuzioni annue totali massime <strong>2013</strong> degli ESU di Verona
322<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
(€ 9.602,77) e di Padova (€ 11.625,00, ridotta rispetto al 2012), l’ESU di Venezia ha giustificato tale differenza affermando che:<br />
“il livello attribuito, collocato quasi al limite superiore dei parametri fissati dall’art. 10, comma 2, del CCNL 31/03/20<strong>09</strong>, è indotto<br />
dal posizionamento massimo delle stesse nei parametri di:<br />
- responsabilità assunta (rischio di responsabilità del ruolo e frequenza di esposizione a conseguenze amministrativo contabili,<br />
civili e penali,);<br />
- autonomia decisionale nell’ambito dell’incarico attribuito;<br />
- complessità del processo decisionale, disomogeneità e molteplicità delle competenze, nonché elevata variabilità delle normative;<br />
- professionalità specifica correlata alla posizione;<br />
- numero delle risorse assegnate superiore alle 8 unità per ciascuna Macrofunzione.”.<br />
Inoltre, si osserva che le Posizioni Organizzative sono state ridotte da 5 a 3.<br />
Per quanto concerne i Responsabili d’Ufficio, si rileva che la retribuzione annua totale dei singoli Responsabili dell’ESU di<br />
Venezia (€ 2.500,00) sarebbe uguale alla retribuzione annua totale massima dell’ESU di Padova (€ 2.500,00).<br />
Circa, infine, le Particolari Responsabilità, si rileva che la retribuzione annua totale dei singoli Responsabili dell’ESU di Venezia<br />
(€ 2.000,00) sarebbe superiore alla retribuzione annua totale massima dell’ESU di Padova (€ 1.550,00).<br />
Nonostante le differenze sopra rilevate, però, il costo complessivo annuo di tutti gli incarichi sopra citati <strong>2013</strong> (€ 72.875,00)<br />
sarebbe inferiore di ben € 14.531,25 rispetto a quello 2012 (€ 87.406,25).<br />
Per le motivazioni sopra esposte, si propone di autorizzare l’ESU di Venezia a rinnovare gli incarichi secondo quanto specificato<br />
nella richiesta sopra citata.<br />
La Direzione Risorse Umane, con nota prot. n. 79348 del 21/02/<strong>2013</strong>, ha espresso parere favorevole.<br />
Tuttavia, considerato quanto disposto dalla D.G.R. del 18/06/<strong>2013</strong> avente ad oggetto “Riduzione degli oneri finanziari degli<br />
enti, aziende ed agenzie regionali, in applicazione di quanto previsto dall’art. 20 della lr n. 47 del 21.12.2012. Definizione delle<br />
modalità di erogazione delle risorse finanziarie per l’anno <strong>2013</strong>.”, si ritiene di subordinare l’autorizzazione a quanto disposto dalla<br />
citata D.G.R.<br />
Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale dà<br />
atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />
vigente legislazione regionale e statale;<br />
Vista la L.R. n. 8/1998;<br />
Viste le DD.G.R. n. 1841 dell’08/11/2011, n. 448 del 20/03/2012, n. 769 del 2/05/2012, n. 1285 del 3/07/2012, n. 1930 del 25/<strong>09</strong>/2012,<br />
n. 2563 del 11/12/2012, n. 2892 del 28/12/2012 e n. 416 del 10/04/<strong>2013</strong>; del 18/06/<strong>2013</strong> avente ad oggetto “Riduzione degli oneri<br />
finanziari degli enti, aziende ed agenzie regionali, in applicazione di quanto previsto dall’art. 20 della lr n. 47 del 21.12.2012. Definizione<br />
delle modalità di erogazione delle risorse finanziarie per l’anno <strong>2013</strong>.”;<br />
Vista la nota del Segretario Generale della Programmazione del 15/11/2011, prot. n. 534540;<br />
Vista la nota del Segretario Regionale per la Cultura prot. n. 26257 del 18/01/2012;<br />
Viste le note del Dirigente Regionale della Direzione Enti Locali, Persone Giuridiche e Controllo Atti prot. n. 588553 del<br />
31/12/2012 e prot. n. 29337 del 21/01/<strong>2013</strong>;<br />
Viste le note dell’ESU di Venezia prot. n. 0004000 del 21/12/2012, n. 0000358 del 31/01/<strong>2013</strong>, n. 0000656/P del 27/02/<strong>2013</strong>, n.<br />
0000676/P del 28/02/<strong>2013</strong> e n. 0000897/P del 21/03/<strong>2013</strong>;<br />
Vista la delibera del Consiglio di Amministrazione dell’ESU di Venezia n. 5 del 21/02/<strong>2013</strong>;<br />
Viste le note della Direzione Risorse Umane prot. n. 69001 del 14/02/<strong>2013</strong>, n. 79348 del 21/02/<strong>2013</strong>, n. 131802 del 26/03/<strong>2013</strong><br />
e n. 162636 del 16/04/<strong>2013</strong>.<br />
delibera<br />
1. di stabilire che le premesse al presente dispositivo siano parte integrante del provvedimento;<br />
2. di autorizzare, a posteriori ora per allora, l’ESU di Venezia a pagare a n. 5 Posizioni Organizzative del 2012, anche la retribuzione<br />
di risultato 2012, per un costo complessivo annuo di € 13.281,25;<br />
3. di autorizzare l’ESU di Venezia a costituire il Fondo per le politiche di sviluppo delle risorse umane e per la produttività<br />
- Anno 2012, per un costo complessivo annuo di € 320.622,88;<br />
4. di autorizzare l’ESU di Venezia a rinnovare l’assegnazione dei seguenti incarichi, per un costo complessivo annuo di €<br />
72.875,00:<br />
- n. 03 Posizioni Organizzative: dal 01/01/<strong>2013</strong> al 31/12/<strong>2013</strong>, per un costo complessivo (posizione e risultato) annuo di<br />
€ 46.875,00;<br />
- n. 04 Responsabili di Ufficio: dal 01/01/<strong>2013</strong> al 31/12/<strong>2013</strong>, per un costo complessivo annuo di € 10.000,00;<br />
- n. 08 Particolari Responsabilità: dal 01/01/<strong>2013</strong> al 31/12/<strong>2013</strong>, per un costo complessivo annuo di € 16.000,00;<br />
5. di subordinare le autorizzazioni di cui ai precedenti punti 3 e 4 a quanto disposto dalla deliberazione assunta in data odierna<br />
ad oggetto “Riduzione degli oneri finanziari degli enti, aziende e agenzie regionali, in applicazione di quanto previsto dall’art. 20<br />
della lr n. 47 del 21.12.2012. Definizione delle modalità di erogazione delle risorse finanziarie per l’anno <strong>2013</strong>.”;<br />
6. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 323<br />
7. di incaricare la Direzione regionale Istruzione dell’esecuzione del presente atto;<br />
8. di avvertire che, avverso il presente provvedimento, può essere proposto ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo<br />
Regionale (T.A.R.) per il Veneto o, in alternativa, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro, rispettivamente,<br />
60 e 120 giorni dalla data di comunicazione o di conoscenza del medesimo;<br />
9. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione, nonché sul sito internet della Regione: www.<br />
regione.veneto.it/istruzione.
324<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 10<strong>09</strong> del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
ESU-Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario di Venezia. Autorizzazione di atti relativi al personale<br />
(Dott.ssa Guzzo Chiara). (DD.G.R. n. 1841 dell’08/11/2011 - n. 769 del 2/05/2012 - n. 2536 del 11/12/2012).<br />
[Enti regionali o a partecipazione regionale]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Vengono rilasciate all’ESU-Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario di Venezia:<br />
1) l’autorizzazione in sanatoria del comando della Dott.ssa Guzzo Chiara, dipendente dell’IPAB Breda di Padova, dal 16/07/2012<br />
al 30/06/<strong>2013</strong>, assegnata all’Ufficio Personale;<br />
2) l’autorizzazione preventiva all’assunzione con mobilità esterna di n. 1 Esperto Amministrativo Contabile, Categoria giuridica<br />
D3, Area personale non dirigente, CCNL Regioni/Autonomie Locali, da assegnarsi all’Ufficio Personale.<br />
L’Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.<br />
La D.G.R. n. 1841 dell’08/11/2011 ad oggetto “Legge regionale 18 marzo 2011, n. 7 ‘Legge finanziaria regionale per l’esercizio<br />
2011’, art. 10 ‘Razionalizzazione e riordino degli enti strumentali della Regione del Veneto. Avvio dell’attività ricognitiva’”, ha<br />
stabilito che tutti gli Enti strumentali oggetto dell’attività ricognitiva di cui all’art. 10 della L.R. n. 7/2011, tra cui gli ESU-Aziende<br />
regionali per il diritto allo studio universitario (in breve: ESU), nei sei mesi decorrenti dalla data di pubblicazione della medesima,<br />
ovvero a far data dal 15/11/2011, devono essere preventivamente autorizzati in relazione a:<br />
1) modifiche in aumento di dotazioni organiche;<br />
2) assunzioni a tempo determinato e indeterminato a qualsiasi titolo;<br />
3) individuazione ed assegnazione di posizioni organizzative, alte professionalità, incarichi di responsabilità e ogni atto concernente<br />
la contrattazione integrativa dei singoli enti;<br />
4) assegnazione di incarichi dirigenziali e di collaborazione e consulenze motivate da carenze di organico.<br />
Con nota prot. n. 534540 del 15/11/2011, il Segretario Generale della Programmazione ha inviato copia della citata D.G.R. n.<br />
1841/2011 a tutti gli ESU, con invito ad attenersi alle istruzioni operative individuate dai Segretari regionali, per gli ambiti di rispettiva<br />
competenza.<br />
Con nota prot. n. 26257 del 18/01/2012, il Segretario Regionale per la Cultura ha stabilito le istruzioni operative per gli ambiti<br />
di propria competenza.<br />
La successiva D.G.R. n. 769 del 2/05/2012 ha prorogato fino al 31/12/2012 l’efficacia delle direttive poste dalla citata D.G.R. n.<br />
1841/2011.<br />
L’ultima D.G.R. n. 2563 del 11/12/2012 ha stabilito di:<br />
a) prorogare, fino all’emanazione della disciplina organica di riordino degli enti strumentali stessi e, comunque, non oltre sei mesi<br />
a far data dall’11/12/2012, le disposizioni contenute nella citata D.G.R. n. 769/2012;<br />
1. ammettere esclusivamente assunzioni, nei limiti previsti dalla normativa vigente, solo tramite mobilità tra enti strumentali<br />
aventi lo stesso contratto collettivo nazionale di lavoro di riferimento;<br />
2. per gli incarichi apicali in scadenza (ad esempio per gli incarichi di direttore) in via transitoria conferire incarichi apicali<br />
temporanei, della durata di sei mesi non rinnovabili tacitamente;<br />
3. nel caso in cui gli enti regionali disattendano le disposizioni della presente deliberazione, la Giunta regionale attiverà i<br />
poteri conferiti dall’art. 10 della L.R. n. 53/1993 in merito al controllo repressivo sugli organi;<br />
b) programmare, per l’annualità <strong>2013</strong>, da parte degli enti strumentali in questione, una riduzione della spesa per il personale dipendente<br />
avuto riguardo alle decurtazioni che sono state apportate ai finanziamenti degli stessi dalla Regione del Veneto.<br />
Con nota prot. n. 588553 del 31/12/2012, il Dirigente regionale della Direzione Enti Locali, Persone Giuridiche e Controllo Atti<br />
ha trasmesso copia della citata D.G.R. n. 2563/2012 a tutti gli ESU veneti, con invito ad attenersi a quanto in essa disposto.<br />
Infine il 18/06/<strong>2013</strong> è stata approvata la D.G.R. avente ad oggetto “Riduzione degli oneri finanziari degli enti, aziende ed agenzie<br />
regionali, in applicazione di quanto previsto dall’art. 20 della lr n. 47 del 21.12.2012. Definizione delle modalità di erogazione delle<br />
risorse finanziarie per l’anno <strong>2013</strong>.”.<br />
Tutto ciò premesso, si rileva che l’ESU di Venezia, dal 16/07/2012, è rimasto privo del responsabile dell’Ufficio Personale, in<br />
quanto il Dott. Veronese Ivo, Cat. D3/4, Profilo Esperto Amministrativo, Responsabile dell’Ufficio Personale e della Macrofunzione<br />
P.O. Affari Generali - Organizzazione e Programmazione, a partire da tale data è stato trasferito per mobilità all’ESU di Padova.<br />
L’ESU, per sostituire tale dipendente, con un primo Decreto del Direttore n. 202 del 9/07/2012 ha assunto in comando, dal<br />
16/07/2012 al 31/12/2012, la Dott.ssa Guzzo Chiara, Cat. D/3, Posizione Economica 4, Profilo Amministrativo, dipendente dell’IPAB<br />
“Pia Fondazione Vincenzo Stefano Breda” di Padova, con spese a carico dell’ESU, assegnandola all’Ufficio Personale, in<br />
sostituzione del Dott. Veronese Ivo.<br />
Per risolvere definitivamente il problema dell’Ufficio Personale, l’ESU, con nota prot. n. 0003300 del 24/10/2012, ha chiesto<br />
l’autorizzazione preventiva regionale per la sostituzione, mediante assunzione con mobilità esterna (art. 30 del D.Lgs. n. 165/2001),<br />
del Dott. Veronese Ivo, con n. 1 Esperto Amministrativo Contabile, Categoria giuridica D3, Area personale non dirigente, CCNL<br />
Regioni/Autonomie Locali, da assegnarsi all’Ufficio Personale.<br />
Tale richiesta non è stata accolta dalla Giunta regionale.<br />
Successivamente, sempre per garantire la copertura dell’Ufficio Personale, l’ESU, con un secondo Decreto del Direttore n. 431<br />
del 21/12/2012, ha prorogato in comando, dall’01/01/<strong>2013</strong> al 30/06/<strong>2013</strong>, la Dott.ssa Guzzo, sempre con spese a carico dell’ESU,<br />
confermando l’assegnazione all’Ufficio Personale, in sostituzione del Dott. Veronese Ivo.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 325<br />
La Direzione Istruzione, tuttavia, nell’esercizio della funzione di vigilanza, ha accertato che i due Decreti Direttoriali sopra<br />
citati sono stati emanati senza chiedere, né ottenere, la prescritta autorizzazione preventiva regionale, in quanto l’ESU aveva ritenuto<br />
che il comando non fosse soggetto all’autorizzazione regionale.<br />
A tale riguardo, su richiesta della Direzione Istruzione, la Direzione Risorse Umane, con parere prot. n. 178361 del 26/04/<strong>2013</strong>,<br />
ha ritenuto che il comando, qualora - come nel caso di specie - comporti una spesa per l’ente regionale strumentale, sia soggetto<br />
all’autorizzazione regionale.<br />
Infine, l’ESU, con nota prot. n. 00<strong>09</strong>01/P del 22/03/<strong>2013</strong>, integrata dalle successive note prot. n. 000<strong>09</strong>86/P del 3/04/<strong>2013</strong> e n.<br />
0001381 del 16/05/<strong>2013</strong>, ha chiesto, per il periodo dal 16/07/2012 al 30/06/<strong>2013</strong>, l’autorizzazione regionale a sanatoria ora per allora<br />
del comando della Dott.ssa Guzzo Chiara.<br />
In sintesi di quanto sopra esposto, l’ESU di Venezia, per garantire la copertura dell’Ufficio Personale, ha formulato le seguenti<br />
richieste:<br />
Richieste<br />
1) Autorizzazione regionale a sanatoria ora per allora<br />
del comando della Dott.ssa Guzzo Chiara, Cat. D/3, Posizione<br />
Economica 4, Profilo Amministrativo, dipendente dell’IPAB “Pia<br />
Fondazione Vincenzo Stefano Breda” di Padova,<br />
per la sostituzione del Dott. Veronese Ivo, Cat. D3/4, Profilo<br />
Esperto Amministrativo, Responsabile dell’Ufficio Personale e<br />
della Macrofunzione P.O. Affari Generali - Organizzazione e Programmazione,<br />
assegnata all’Ufficio Personale<br />
per i seguenti due periodi:<br />
- dal 16/07/2012 al 31/12/2012<br />
- dall’01/01/<strong>2013</strong> al 30/06/<strong>2013</strong><br />
2) Autorizzazione regionale preventiva<br />
dell’assunzione mediante mobilità esterna (art. 30 del D.Lgs. n.<br />
165/2001),<br />
di n. 1 Esperto Amministrativo Contabile, Categoria giuridica D3,<br />
Area personale non dirigente, CCNL Regioni/Autonomie Locali,<br />
da assegnarsi all’Ufficio Personale<br />
da assegnare all’Ufficio Personale,<br />
per la sostituzione del Dott. Veronese Ivo, Cat. D3/4, Profilo<br />
Esperto Amministrativo, Responsabile dell’Ufficio Personale e<br />
della Macrofunzione P.O. Affari Generali - Organizzazione e Programmazione<br />
Costo Complessivo Onnicomprensivo Massimo<br />
(€)<br />
- 17.920,24 (di cui retribuzione totale € 13.613,69 e oneri<br />
aziendali € 4.306,55)<br />
- 19.278,44 (di cui retribuzione totale € 14.645,<strong>09</strong> e oneri<br />
aziendali € 4.633,35)<br />
37.177,49 annui<br />
Le richieste n. 1) e 2) sono state motivate dall’esigenza di ricoprire il posto di Responsabile della Macrofunzione “Affari generali<br />
- Organizzazione e Programmazione”, resosi vacante sin dal mese di aprile dell’anno in corso, con una unità di personale a tempo<br />
pieno, in grado di garantire l’assolvimento dei compiti propri di un settore strategico per la funzionalità e la continuità dell’azione<br />
amministrativa dell’ESU.<br />
Il ricorso all’istituto della mobilità esterna volontaria, per la sostituzione del dipendente in questione, costituisce una scelta<br />
necessaria per l’Ente, avendo questo già accertato l’impossibilità di affidare ad alcuna delle proprie risorse umane la titolarità della<br />
Macrofunzione “Affari generali - Organizzazione e Programmazione”.<br />
Inoltre, la richiesta n. 1) è stata motivata altresì con la necessità di dare attuazione sia all’Accordo di Organizzazione ex art.<br />
15 della L. 241/1990 approvato con D.G.R. n. 2076 del 3/08/2010, sia all’accordo sindacale del 19/04/<strong>2013</strong>, con cui la Regione del<br />
Veneto, per risolvere il problema del personale dell’IPAB Breda, si è impegnata a rendere possibile il trasferimento per mobilità<br />
volontaria della Dott.ssa Guzzo Chiara presso l’ESU di Venezia.<br />
Per le motivazioni sopra esposte, tenuto poi conto delle attuali carenze di personale nell’organico dell’Ente, si propone di rilasciare,<br />
all’ESU di Venezia, le due autorizzazioni richieste e descritte nella tabella di cui sopra.<br />
La Direzione Risorse Umane, con nota prot. n. 540151 del 28/11/2012, ha riferito che la richiesta dell’Ente di sostituire tale Responsabile<br />
della Macrofunzione “Affari generali - Organizzazione e Programmazione”, trasferitosi ad altra Amministrazione per<br />
mobilità esterna, ex art. 30 del D.Lgs. n. 165/2001, con altro dipendente da assumere per il tramite del medesimo istituto, dal punto<br />
di vista di stretta legittimità appare rispettosa della normativa vigente. L’Ente, infatti, attesta il rispetto dell’art. 76, comma 7, del<br />
D.L. n. 112/2008 s.m.i., convertito in legge, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, L. 06/08/2008, n. 133 e dell’art. 1, comma 557,<br />
della L. n. 296/2006 s.m.i.<br />
Tale parere - rilasciato in riferimento alla richiesta n. 2) di autorizzazione regionale preventiva dell’assunzione mediante mobilità<br />
esterna (art. 30 del D.Lgs. n. 165/2001) - si ritiene che assorba anche la richiesta n. 1) di autorizzazione regionale a sanatoria<br />
ora per allora del comando, secondo il noto principio generale secondo cui il più assorbe anche il meno.
326<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
Tuttavia, considerato quanto disposto dalla D.G.R. del 18/06/<strong>2013</strong> avente ad oggetto “Riduzione degli oneri finanziari degli<br />
enti, aziende ed agenzie regionali, in applicazione di quanto previsto dall’art. 20 della lr n. 47 del 21.12.2012. Definizione delle<br />
modalità di erogazione delle risorse finanziarie per l’anno <strong>2013</strong>.”, si ritiene di subordinare l’autorizzazione a quanto disposto dalla<br />
citata D.G.R.<br />
Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale dà<br />
atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />
vigente legislazione regionale e statale;<br />
Vista la L.R. n. 8/1998;<br />
Viste le DD.G.R. n. 1841 dell’08/11/2011, n. 448 del 20/03/2012, n. 769 del 2/05/2012, n. 1285 del 3/07/2012, n. 1930 del 25/<strong>09</strong>/2012,<br />
n. 2563 del 11/12/2012, n. 2892 del 28/12/2012 e n. 416 del 10/04/<strong>2013</strong>; del 18/06/<strong>2013</strong> avente ad oggetto “Riduzione degli oneri<br />
finanziari degli enti, aziende ed agenzie regionali, in applicazione di quanto previsto dall’art. 20 della lr n. 47 del 21.12.2012. Definizione<br />
delle modalità di erogazione delle risorse finanziarie per l’anno <strong>2013</strong>.”;<br />
Vista la nota del Segretario Generale della Programmazione del 15/11/2011, prot. n. 534540;<br />
Vista la nota del Segretario Regionale per la Cultura prot. n. 26257 del 18/01/2012;<br />
Viste le note del Dirigente Regionale della Direzione Enti Locali, Persone Giuridiche e Controllo Atti prot. n. 588553 del<br />
31/12/2012 e prot. n. 29337 del 21/01/<strong>2013</strong>;<br />
Vista la nota dell’ESU di Venezia prot. n. 0003300 del 24/10/2012;<br />
Vista la nota della Direzione Risorse Umane prot. n. 540151 del 28/11/2012;<br />
Viste le note dell’ESU di Venezia prot. 00<strong>09</strong>01/P del 22/03/<strong>2013</strong>, prot. n. 000<strong>09</strong>86/P del 3/04/<strong>2013</strong> e n. 0001381 del<br />
16/05/<strong>2013</strong>;<br />
Vista la nota della Direzione Risorse Umane prot. n. 178361 del 26/04/<strong>2013</strong>;<br />
Vista la D.G.R. n. 2076 del 3/08/2010 di approvazione dell’Accordo di Organizzazione ex art. 15 L. 241/1990 relativo al personale<br />
dell’IPAB Breda di Padova;<br />
Visto il verbale dell’accordo sindacale del 19/04/<strong>2013</strong> relativo al personale dell’IPAB Breda di Padova;<br />
delibera<br />
1. di stabilire che le premesse al presente dispositivo siano parte integrante del provvedimento;<br />
2. di autorizzare a sanatoria ora per allora, all’ESU di Venezia, il comando della Dott.ssa Guzzo Chiara, Cat. D/3, Posizione<br />
Economica 4, Profilo Amministrativo, dipendente dell’IPAB “Pia Fondazione Vincenzo Stefano Breda” di Padova, per la sostituzione<br />
del Dott. Veronese Ivo, Cat. D3/4, Profilo Esperto Amministrativo, Responsabile dell’Ufficio Personale e della Macrofunzione<br />
P.O. Affari Generali - Organizzazione e Programmazione, assegnata all’Ufficio Personale, dal 16/07/2012 al 31/12/2012, per il costo<br />
complessivo onnicomprensivo massimo di € 17.920,24;<br />
3. di autorizzare a sanatoria ora per allora, all’ESU di Venezia, la proroga del comando della Dott.ssa Guzzo Chiara, Cat. D/3,<br />
Posizione Economica 4, Profilo Amministrativo, dipendente dell’IPAB “Pia Fondazione Vincenzo Stefano Breda” di Padova, per la<br />
sostituzione del Dott. Veronese Ivo, Cat. D3/4, Profilo Esperto Amministrativo, Responsabile dell’Ufficio Personale e della Macrofunzione<br />
P.O. Affari Generali - Organizzazione e Programmazione, assegnata all’Ufficio Personale, dal 01/01/<strong>2013</strong> al 30/06/<strong>2013</strong>,<br />
per il costo complessivo onnicomprensivo massimo di € 19.278,44;<br />
4. di autorizzare l’assunzione, mediante mobilità esterna (art. 30 del D.Lgs. n. 165/2001), di n. 1 Esperto Amministrativo Contabile,<br />
Categoria giuridica D3, Area personale non dirigente, CCNL Regioni/Autonomie Locali, da assegnare all’Ufficio Personale,<br />
per la sostituzione del Dott. Veronese Ivo, Cat. D3/4, Profilo Esperto Amministrativo, Responsabile dell’Ufficio Personale e della<br />
Macrofunzione P.O. Affari Generali - Organizzazione e Programmazione, per il costo annuo complessivo onnicomprensivo massimo<br />
di € 37.177,49;<br />
5. di subordinare l’autorizzazione di cui al precedente punto 4 a quanto disposto dalla deliberazione assunta in data odierna<br />
ad oggetto “Riduzione degli oneri finanziari degli enti, aziende e agenzie regionali, in applicazione di quanto previsto dall’art. 20<br />
della lr 47 del 21/12/2012. Definizione delle modalità di erogazione delle risorse finanziarie per l’anno <strong>2013</strong>.”;<br />
6. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />
7. di incaricare la Direzione regionale Istruzione dell’esecuzione del presente atto;<br />
8. di avvertire che, avverso il presente provvedimento, può essere proposto ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo<br />
Regionale (T.A.R.) per il Veneto o, in alternativa, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro, rispettivamente,<br />
60 e 120 giorni dalla data di comunicazione o di conoscenza del medesimo;<br />
9. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 23, comma 1, lettera a) del Decreto<br />
Legislativo 14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33;<br />
10. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione, nonché sul sito internet della Regione: www.<br />
regione.veneto.it/istruzione.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 327<br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1012 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa. Anno Scolastico 2014-2015. Linee guida. (D. Lgs. 112/1998,<br />
art. 138).<br />
[Istruzione scolastica]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Nell’esercizio delle competenze delegate alla Regione dall’art. 138 del D. Lgs. 112/1998, si propongono all’approvazione della<br />
Giunta regionale le linee guida per il dimensionamento delle istituzioni scolastiche e la razionalizzazione e l’armonizzazione dell’offerta<br />
formativa sul territorio regionale.<br />
L’Assessore regionale Elena Donazzan riferisce quanto segue.<br />
Con la Legge n. 59 del 1997 (cd. legge Bassanini) è stato avviato, a Costituzione invariata, il processo di devoluzione di funzioni<br />
amministrative ai livelli di governo più vicini agli interessi dei cittadini da amministrare. Con questa riforma è stato realizzato,<br />
sulla base dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza, ora espressamente enunciati all’art. 118 della Costituzione,<br />
il più ampio decentramento amministrativo in favore di Comuni, Province e Regioni.<br />
Con gli artt. 135-139 del D. Lgs. n. 112 del 1998, emanato sulla base della legge Bassanini citata, sono state conferite a Regioni<br />
ed Enti Locali le funzioni amministrative in materia d’istruzione. In particolare, l’art. 138 del D. Lgs. n. 112 del 1998, ferma la<br />
competenza dello Stato per quanto riguarda la definizione dei criteri e dei parametri per l’organizzazione della rete scolastica, ha<br />
delegato alla Regione la funzione di programmazione dell’offerta formativa integrata tra istruzione e formazione professionale e di<br />
pianificazione della rete scolastica, sulla base dei piani provinciali e nei limiti delle risorse umane e finanziarie disponibili. L’art.<br />
139 del D. Lgs. n. 12 del 1998 ha delegato alle Province ed ai Comuni, rispettivamente competenti per le scuole secondarie superiori<br />
ed agli altri gradi d’istruzione, la redazione dei piani di organizzazione della rete delle istituzioni scolastiche e l’istituzione,<br />
aggregazione, fusione e soppressione delle scuole in attuazione degli strumenti di pianificazione.<br />
L’art. 21 della citata Legge n. 59 del 1997 ha previsto la progressiva assegnazione di tutte le funzioni amministrative in materia<br />
di gestione del servizio d’istruzione alle autonomie scolastiche qualora raggiungano i requisiti dimensionali indicati nel regolamento<br />
di cui al D.P.R. n. 233 del 1998 e sulla base, come prevede l’art. 21 co. 4 della Legge n. 59 del 1998, dei piani del dimensionamento<br />
della rete scolastica. Per queste ragioni il dimensionamento della rete scolastica e dell’offerta formativa è considerato l’atto fondamentale<br />
della programmazione del sistema scolastico e il primo indispensabile passo per creare una rete scolastica centrata sulla<br />
pluralità di servizi qualificati.<br />
Su questi parametri è intervenuto l’art. 19, commi 5 e 5 bis, della Legge n. 111 del 2011 che ha stabilito che non possa essere<br />
assegnata alle istituzioni scolastiche autonome, costituite con un numero di alunni inferiore a 600 unità, ridotto fino a 400 per le<br />
istituzioni site nelle piccole isole, nei comuni montani, nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche, la dirigenza<br />
scolastica con incarico a tempo indeterminato e la figura del Direttore dei servizi generali ed amministrativi (DSGA). Queste istituzioni<br />
sono quindi conferite in reggenza a dirigenti scolastici (DS) con incarico in altre istituzioni scolastiche autonome: il comma<br />
5 bis dell’art. 19 della Legge 111/2011 dispone che non può essere assegnato in via esclusiva un posto di direttore dei servizi generali<br />
ed amministrativi (DSGA) e che con decreto del Direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale competente, il posto è<br />
assegnato in comune con altre istituzioni scolastiche.<br />
La Regione del Veneto, partendo dal piano adottato con DGR 407/2000, ha apportato negli anni, con successive deliberazioni<br />
(si ricorda l’ultima DGR n. 2893/2012), le modifiche ritenute necessarie al fine di determinare progressivamente il livello ottimale<br />
di erogazione del servizio in rapporto ai vari fattori di riferimento (numero di studenti, consistenza numerica nei plessi, ecc.) previsti<br />
dalla norma.<br />
Con l’adozione delle “linee guida”, allegate alla presente deliberazione (Allegato A), la Regione dà formalmente avvio al procedimento<br />
per la definizione del dimensionamento per l’Anno Scolastico (A.S.) 2014-2015, e in particolare:<br />
- detta gli indirizzi di programmazione e i criteri generali per il dimensionamento e l’offerta formativa;<br />
- stila il calendario delle operazioni, prevedendo due distinti atti per l’approvazione dell’offerta formativa e del dimensionamento<br />
scolastico;<br />
- stabilisce di adottare le modifiche al piano regionale sulla base delle indicazioni dei Comuni e delle Province espresse mediante<br />
proprie deliberazioni.<br />
Con lo stesso documento si dà atto inoltre delle iniziative che questa Giunta ha attivato e/o dovrà attivare a seguito di interventi<br />
normativi nazionali riguardanti la programmazione scolastica che riguardano in particolare:<br />
- l’individuazione da parte della Giunta regionale, avvenuta con DGR n. 3512 del 19 marzo <strong>2013</strong>, delle sedi in cui potranno<br />
essere attivati i Licei ad indirizzo sportivo;<br />
- i futuri assetti dei Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA), istituiti dalla L. n. 296 del 2006 (cd. finanziaria<br />
per il 2007) e recentemente disciplinati, con D.P.R. n. 263 del 29/10/2012.<br />
Nell’adottare queste nuove “linee guida” la Regione ha ricercato il massimo coinvolgimento delle Istituzioni presenti nel territorio<br />
Veneto, dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto (USRV), delle Province, dell’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti<br />
Montani (UNCEM), dell’<strong>Associazione</strong> Nazionale Comuni Italiani (ANCI) nonché delle parti sociali, per garantire scelte condivise<br />
riguardanti il nuovo dimensionamento e la razionalizzazione dell’offerta formativa. Queste scelte hanno infatti una immediata ricaduta<br />
sui servizi che devono essere programmati dagli Enti Locali (servizi di mensa, trasporti ecc…).<br />
La procedimentalizzazione di questo modulo decisorio è stata avviata sulla base dalle direttive assunte, ai sensi dell’art. 3 del<br />
D.P.R. n. 233 del 1998, dalla Giunta regionale con la DGR/CR n. 90 del 1998 ‘Indirizzi di programmazione e criteri per il dimen-
328<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
sionamento ottimale delle istituzioni scolastiche’ la quale prevede (punto 1.4) che “concorreranno alla definizione dei piani tutti i<br />
soggetti istituzionali, produttivi, culturali e formativi’ e che ‘saranno assicurate forme efficaci di partecipazione e di coinvolgimento<br />
delle rappresentanze sia degli enti locali che dei soggetti scolastici interessati in un ampio quadro di concertazione e di confronto<br />
di livello locale”.<br />
Nella Regione del Veneto il modello di governance territoriale che è stato adottato si è dimostrato sinora efficace. Tuttavia le<br />
incertezze determinate dal succedersi delle riforme avviate degli ultimi Governi, con espresso riferimento al processo di riorganizzazione<br />
delle amministrazioni provinciali, e il dibattito attualmente in corso a livello nazionale sui temi d’importanza strategica per<br />
il dimensionamento della rete scolastica, rende opportuna l’assunzione da parte della Regione di un ruolo di coordinamento nella<br />
elaborazione dei piani provinciali. In particolare con le linee guida per il piano del dimensionamento 2014-2015 si vuole attuare<br />
il rafforzamento, nel rispetto delle competenze degli Enti Locali indicate nella normativa citata, del ruolo dell’amministrazione<br />
regionale con la presenza di un proprio rappresentante in seno alle Commissioni d’ambito, anche al fine di “mettere a disposizione<br />
ogni informazione utile alla programmazione del servizio scolastico sul territorio, a supporto del processo decisionale” (punto 7.2<br />
della DGR/CR n. 90 del 1998).<br />
Occorre altresì rammentare, che in ragione della specificità del territorio montano ed in considerazione delle problematiche<br />
economiche e demografiche che interessano le comunità di montagna, si conferma che anche nell’A.S. 2014-2015 non saranno<br />
operate, per quanto possibile, chiusure di plessi nei Comuni montani affinché sia assicurata alle popolazioni che vi risiedono la<br />
fruibilità dei servizi d’istruzione.<br />
Già negli anni scorsi i Comuni della Provincia di Belluno, oltre a quelli ricadenti in province parzialmente montane come<br />
Vicenza e Verona, hanno chiesto il mantenimento di almeno un ordine di scuola in ogni Comune. Si è a tal fine proposto che il<br />
calcolo del numero di classi avvenga per bacino anziché per singola scuola e che il calcolo delle ore del personale amministrativo<br />
tecnico ausiliario (ATA) venga effettuato in base alle ore di reale utilizzo degli edifici anziché per il loro numero. Poiché analoghe<br />
criticità territoriali possono essere riscontrate anche nei Comuni non classificati montani, ma di fatto assimilabili a quelli montani,<br />
si propone di applicare i criteri utilizzati per il dimensionamento delle scuole dei Comuni montani anche alle istituzioni site nelle<br />
aree assimilate, pur in assenza di riscontri specifici nell’attuale normativa.<br />
Si propone pertanto, di avviare il dimensionamento dell’A.S. 2014-2015 sottoponendo all’approvazione della Giunta regionale<br />
le ‘Linee guida per il dimensionamento della rete scolastica e l’offerta formativa per l’anno scolastico (A.S.) 2014/2015’ riportate<br />
nell’Allegato A del presente provvedimento, di cui costituiscono parte sostanziale.<br />
Si propone inoltre che l’analisi della documentazione che perverrà da parte degli Enti Locali venga effettuata, in fase istruttoria,<br />
da una commissione mista composta da due rappresentanti della Regione e da due rappresentanti dell’USR per il Veneto, nominata<br />
con decreto del Dirigente regionale della Direzione Istruzione.<br />
Si è ritenuto infine di riproporre, per facilitare l’attività istruttoria degli Enti Locali, l’utilizzo delle schede informative approvate<br />
con l’Allegato B della DGR n. 1197 del 26/06/2012.<br />
Il Relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, comma 4, dello Statuto, il quale dà<br />
atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />
vigente legislazione regionale e statale;<br />
- Visto il D. Lgs. 112/1998, artt. 136, 138 e 139;<br />
- Vista la Legge Costituzionale 3/2001;<br />
- Vista la Legge 53/2003;<br />
- Vista la Legge Costituzionale 200/2004;<br />
- Visto il D.P.R. 20 marzo 20<strong>09</strong>, n. 81 ‘Norme per la riorganizzazione della rete scolastica ed il razionale ed efficace utilizzo<br />
delle risorse umane della scuola, ai sensi dell’art. 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112’, convertito, con modificazioni,<br />
dalla Legge 6 agosto 2008, n. 133;<br />
- Visto il D.P.R. 22 giugno 20<strong>09</strong>, n. 119;<br />
- Visto il D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87 ‘Regolamento recante norme per il riordino degli istituti professionali, a norma dell’art.<br />
64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133’;<br />
- Visto il D.P.R. 15 marzo 2010, n. 88 ‘Regolamento recante norme per il riordino degli istituti tecnici a norma dell’articolo 64,<br />
comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133’;<br />
- Visto il D.P.R. 15 marzo 2010, n. 89 ‘Regolamento recante revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei<br />
licei a norma dell’art. 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto<br />
2008, n. 133’;<br />
- Vista la L.R. 17 aprile 2001, n. 11 ‘Conferimento di funzioni e compiti amministrativi alle autonomie locali in attuazione del<br />
D. Lgs. 31 marzo 1998, n. 112’, ed in particolare gli artt. 136-138;<br />
- Vista la DGR 1197/2012 ‘Programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa. Anno scolastico <strong>2013</strong>-2014. Linee -<br />
guida’;<br />
- Vista la DGR 2893/2012 ‘Dimensionamento della rete scolastica e nuova offerta formativa per l’Anno Scolastico <strong>2013</strong>-2014’;<br />
- Vista la sentenza della Corte Costituzionale n. 147/2012;<br />
delibera
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 329<br />
1. di stabilire che quanto in premessa costituisce parte integrante del presente provvedimento;<br />
2. di adottare le linee guida che costituiscono l’Allegato A al presente provvedimento e ne formano parte integrante, in materia<br />
di dimensionamento scolastico e di nuova offerta formativa per le scuole secondarie di secondo grado (A.S. 2014-15);<br />
3. di stabilire che l’analisi della documentazione che perverrà da parte degli Enti Locali sarà effettuata, in fase istruttoria, da<br />
una commissione mista composta da due rappresentanti della Regione e da due rappresentanti dell’Ufficio Scolastico Regionale<br />
per il Veneto, nominata con decreto del Dirigente regionale della Direzione Istruzione;<br />
4. di dar mandato al Dirigente della Direzione regionale Istruzione di assumere tutti gli atti connessi all’esecuzione del presente<br />
provvedimento anche procedendo ad ogni rettifica che si rendesse necessaria;<br />
5. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />
6. di notificare il presente atto ai Presidenti delle Amministrazioni provinciali, all’USRV, all’ANCI Veneto e all’UNCEM Veneto;<br />
7. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione, nonché sul sito internet della Regione: www.<br />
regione.veneto.it/istruzione.
330<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
giunta regionale – 9^ legislatura<br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 1012 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 1/13<br />
LINEE GUIDA<br />
A.S. 2014-2015<br />
SOMMARIO<br />
1. Premessa ………………………………………………………………………………………… pag. 2<br />
2. Il quadro regionale ……………………………………………………………………………… pag. 2<br />
3. Il quadro giuridico ..…………………………………………………………………………….. pag. 4<br />
3.1 Normativa di riferimento…………………………………………………………………. pag. 4<br />
3.2 Competenze ………………………………………………………………………………. pag. 5<br />
4. Indirizzi e criteri per il dimensionamento della rete scolastica ……………………………… pag. 5<br />
4.1 Istituzioni scolastiche autonome ………………………………………………………….. pag. 5<br />
4.2 Composizione delle classi .……………………………………………………………….. pag. 6<br />
4.3 Punti di erogazione del servizio .…………………………………………………………. pag. 7<br />
4.4 Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA) …………………………………. pag. 8<br />
4.5 Tetto del 30% di alunni stranieri per classe ……………………………………………… pag. 9<br />
5. Offerta formativa .………………………………………………………………………………. pag. 10<br />
5.1 Programmazione della rete scolastica: principi e indirizzi ……………………………...... pag. 10<br />
5.2 Licei Sportivi .……………………………………………………………………………. pag. 11<br />
5.3 Sistema formativo integrato ..…………………………………………………………….. pag. 11<br />
6. Approvazione dell’offerta formativa e del piano di dimensionamento ……………………… pag. 12<br />
6.1 Procedura ...…..…………………………………………………………………………... pag. 12<br />
6.2 Cronogramma ……………………………………………………………………………. pag. 13
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 331<br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 1012 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 2/13<br />
1) PREMESSA<br />
Il processo di razionalizzazione della rete scolastica regionale e di programmazione dell’offerta formativa<br />
tende a garantire un adeguato sistema formativo in grado di rispondere alle esigenze che provengono dal<br />
territorio mirando ad armonizzare la normativa e le regole determinate a livello nazionale con le proposte<br />
presentate dagli Istituti Scolastici e dagli Enti Locali.<br />
A tal riguardo, constatato che ai sensi dell’art. 138 del D.Lgs. 112/98 tale attività è di stretta competenza<br />
regionale, la Regione intende darne attuazione definendo in via preliminare gli indirizzi attuativi (linee<br />
guida) che forniranno i criteri e gli indirizzi di riferimento per l’allocazione ottimale delle risorse da parte<br />
delle Istituzioni Scolastiche e degli Enti territoriali coinvolti, nei limiti delle competenze previste dal citato<br />
decreto legislativo.<br />
La Regione del Veneto verificata la situazione attuale, sia della rete scolastica che dell’offerta formativa<br />
presente sul territorio, alla luce della normativa vigente e con riferimento anche ai temi attualmente in fase di<br />
trattazione a livello nazionale sull’argomento, invita tutti i soggetti interessati ad un avveduto esame del<br />
contesto, anche in prospettiva, per una coerente programmazione territoriale.<br />
L’organizzazione del sistema scolastico è un fattore che incide direttamente sul complesso sistema scolastico<br />
ed un procedimento che deve necessariamente tener conto di tutte le variabili in campo e pertanto merita una<br />
attenta disamina da parte di tutti i soggetti interessati, un esempio è rappresentato dalle dotazioni organiche<br />
del personale ausiliario: la revisione dei criteri di assegnazione penalizza e penalizzerà nel futuro le<br />
istituzioni scolastiche con plessi e scuole che non rispondano ai parametri dimensionali adeguati.<br />
È opportuno ricordare infatti che, attuando il dimensionamento per gli anni scolastici 2012-<strong>2013</strong> e <strong>2013</strong>-<br />
2014, seguendo prima le normative nazionali (art. 19, comma 4 e 5, del D.L. n. 98 del 2011, convertito, con<br />
modificazioni, dalla legge n. 111 del 2011 e la Legge 12 novembre 2011, n. 183) e successivamente<br />
operando secondo i principi fissati dalla la Sentenza n. 147 del 7 giugno 2012 della Corte Costituzionale, si é<br />
creata in Veneto una situazione di fatto per cui la media di studenti presenti per istituto, sia del primo che del<br />
secondo ciclo, risulta superiore alle 900 unità, come si può evincere dalle tabelle n. 1, 2 e 3 riportate al punto<br />
2) IL QUADRO REGIONALE del presente documento.<br />
Con riferimento invece all’offerta formativa richiamando “l’intesa ai sensi dell’articolo 52 del decreto legge<br />
9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con modificazioni, della Legge 4 aprile 2012, n. 35” riguardante l’adozione<br />
di linee guida per realizzare misure di semplificazione e promozione dell’istruzione tecnico professionale,<br />
con specifico riferimento ai Poli Tecnico - Professionali e agli “indirizzi per la realizzazione di un’offerta<br />
coordinata a livello territoriale”, si ribadisce la necessità di un più stretto coordinamento tra Ufficio<br />
Scolastico Regionale, la Regione, le Province e i Comuni con una più attenta contestualizzazione alle filiere<br />
produttive, alle professioni e ai centri di ricerca presenti sul territorio.<br />
L’intenzione è quella di garantire una stabilità al sistema che vada oltre al ristretto ambito temporale di un<br />
anno. È auspicabile infatti che il dimensionamento della rete scolastica sia ispirato ad una prospettiva di<br />
medio lungo termine condivisa (andamento e situazione attuale, bacino d’utenza, previsioni demografiche e<br />
delle iscrizioni) perché l’assetto di un istituto non può essere messo in discussione e cambiato di frequente; la<br />
scuola infatti per elaborare, omogeneizzare ed attuare i piani dell’offerta formativa necessita di una stabilità<br />
nel tempo in un quadro generale ove occorra tener conto delle analisi e delle scelte operate precedentemente.<br />
2) IL QUADRO REGIONALE<br />
La Regione del Veneto ha deliberato il piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche con i seguenti<br />
provvedimenti annuali: DD.G.R. nn. 494/1999, 2859/1999, 364/2000 e 407/2000.<br />
Dall’approvazione del primo Piano ad oggi le variazioni sono state molteplici, soprattutto nelle scuole di I<br />
ciclo (primarie e secondarie di I grado) e infanzia.<br />
Le Amministrazioni locali, in sintonia con le Linee guida e le indicazioni formulate dalla Regione stessa con<br />
riferimento alla Legge 15 luglio 2011, n. 111, alla Legge 12 novembre 2011, n. 183 e alla sentenza della<br />
Corte Costituzionale 147 del 2012, hanno elaborato le loro proposte per la riorganizzazione scolastica.<br />
L’attuale assetto veneto di primo ciclo e infanzia e delle scuole secondarie di secondo grado risulta come<br />
descritto nella Tabella 1.<br />
2
332<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 1012 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 3/13<br />
Tabella 1. Regione del Veneto. Numero di istituzioni scolastiche per tipologia e per provincia per l’A.S.<br />
<strong>2013</strong>-2014.<br />
Provincia<br />
Direzioni<br />
didattiche<br />
Scuole<br />
secondarie<br />
di I grado<br />
Istituti<br />
comprensivi<br />
Totale I ciclo<br />
e infanzia<br />
Scuole<br />
secondarie di<br />
II grado<br />
Totale<br />
complessivo<br />
Belluno 1 1 24 26 12 38<br />
Padova 2 70 72 39 111<br />
Rovigo 22 22 11 33<br />
Treviso 66 66 38 104<br />
Venezia 66 66 31 97<br />
Verona 77 77 31 108<br />
Vicenza 78 78 40 118<br />
Totale 3 1 403 407 202 6<strong>09</strong><br />
La dimensione media regionale delle istituzioni scolastiche per l’A.S. 2012-<strong>2013</strong>, a seguito l’adozione del<br />
provvedimento sul dimensionamento approvato con DGR n. 2893 del 2012, viene illustrata nella Tabella 2.<br />
Si fa presente che per le istituzioni scolastiche site in comuni montani la normativa vigente prevede il<br />
riconoscimento del Dirigente scolastico (DS) e del Direttore dei servizi generali ed amministrativi (DSGA)<br />
quando queste raggiungano la consistenza numerica di 400 studenti. Il calcolo del numero medio di alunni,<br />
sia per gli istituti scolastici di I ciclo e infanzia che per il II ciclo, è stato realizzato sulla scorta dei dati<br />
relativi all’A.S. 2012-<strong>2013</strong> forniti dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto. I calcoli per l’A.S. <strong>2013</strong>-<br />
2014 sono stati eseguiti partendo da tale base: si configurano, pertanto, come dati previsionali di quella che<br />
sarà la realtà degli iscritti del prossimo anno scolastico.<br />
Tabella 2. Regione del Veneto. Dimensione media delle istituzioni scolastiche per provincia per l’A.S. <strong>2013</strong>-<br />
2014.<br />
Provincia<br />
I ciclo e infanzia<br />
Scuole secondarie<br />
di II grado<br />
Belluno 659,00 640,42<br />
Padova 999,54 911,38<br />
Rovigo 789,32 881,55<br />
Treviso 1.130,62 996,45<br />
Venezia 1.058,38 991,26<br />
Verona 978,84 1046,45<br />
Vicenza 1.013,97 985,80<br />
Totale 947,10 921,91<br />
Dato che uno dei principali obiettivi del dimensionamento scolastico è quello di razionalizzare la rete<br />
scolastica, occorre analizzare preliminarmente la situazione delle istituzioni scolastiche site nel territorio<br />
regionale secondo il dato numerico degli studenti: è infatti questo il parametro cui la normativa fa<br />
riferimento per prevedere la presenza o meno della Dirigenza scolastica.<br />
La Tabella 3 riporta il numero di istituti scolastici per provincia e per tipologia del comune (montano/non<br />
montano) in cui la scuola è allocata; sono 32 le dirigenze con un numero di alunni inferiore a 600 sul totale<br />
di 569 site in comuni non montani, mentre sono 7 le dirigenze sottodimensionate su complessive 39 site in<br />
comuni montani.<br />
3
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 333<br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 1012 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 4/13<br />
Tabella 3. Regione del Veneto. Numero di istituzioni scolastiche sottodimensionate per provincia per l’A.S.<br />
<strong>2013</strong>-2014.<br />
Provincia<br />
< 600 studenti<br />
comuni non<br />
montani<br />
< 400 studenti<br />
comuni montani<br />
Belluno 4<br />
Padova 6<br />
Rovigo 8<br />
Treviso 2<br />
Venezia 2<br />
Verona 4<br />
Vicenza 3<br />
Totale 25 4<br />
Totale complessivo 29<br />
3) QUADRO GIURIDICO<br />
3.1) Normativa di riferimento<br />
Le fonti normative di riferimento sono le seguenti:<br />
- art. 21 della legge 59/1997 ’<strong>Del</strong>ega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni<br />
ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione<br />
amministrativa’ ;<br />
- il D.M. 15 marzo 1997, n. 176;<br />
- artt. 137-139 del D. Lgs. n. 112/1998 ‘Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato<br />
alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n.59’;<br />
- il D.M. 24 luglio 1998, n. 331;<br />
- il D.P.R. n. 233/1998 ‘Regolamento recante norme per il dimensionamento ottimale delle istituzioni<br />
scolastiche e per la determinazione degli organici funzionali dei singoli istituti, a norma<br />
dell'articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59’;<br />
- art. 1 c. 632 della l. n. 296 del 2006 "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e<br />
pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007)"<br />
- art. 64 della l. 133 /2008 ‘Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 giugno<br />
2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la<br />
competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria’;<br />
- il D.P.R. 81/20<strong>09</strong> ‘Norme per la riorganizzazione della rete scolastica e il razionale ed efficace<br />
utilizzo delle risorse umane della scuola, ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25<br />
giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133’;<br />
- il D.P.R. n. 89/20<strong>09</strong> ‘Revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola<br />
dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25<br />
giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133’;<br />
- l’art. 19 della l. n. 111/2011 ‘Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 luglio<br />
2011, n. 98 recante disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria’;<br />
- l’art. 4 c. 69 della l. n. 183 del 2011 ‘Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e<br />
pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2012)’;<br />
- la sentenza della Corte Costituzionale n. 200 del 20<strong>09</strong>;<br />
- la sentenza della Corte Costituzionale n. 92 del 2011;<br />
- la sentenza della Corte Costituzionale n. 147 del 2012.<br />
4
334<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 1012 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 5/13<br />
3.2) Competenze<br />
Con la Legge 59 del 1997 (cd. Bassanini) il legislatore ordinario ha avviato, a Costituzione invariata, il<br />
processo di riforma in senso federalista dell’ordinamento giuridico, delegando al Governo la facoltà di<br />
conferire, con propri decreti legislativi, funzioni e compiti amministrativi alle Regioni ed alle autonomie<br />
locali. Con il D. Lgs. n. 112 del 1998 sono state quindi devolute a Regioni, Province e Comuni, nel rispetto<br />
dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza, funzioni amministrative che nell’ambito<br />
dell’istruzione si possono così riassumere:<br />
Competenze dello Stato: criteri e parametri per l’organizzazione della rete scolastica; valutazione del sistema<br />
scolastico; determinazione e assegnazione risorse finanziarie e personale; scuole militari e corsi nell’ambito<br />
dei settori della difesa e pubblica sicurezza; scuole gestite da soggetti extracomunitari; conservatori,<br />
accademie, Istituti Superiori per le Industrie Artistiche (I.S.I.A.); scuole e istituzioni culturali straniere in<br />
Italia.<br />
Competenze delle Regioni: programmazione dell’offerta formativa, programmazione della rete scolastica,<br />
fissazione del calendario scolastico; erogazione di contributi a scuole non statali.<br />
Competenze di Province e Comuni: istituzione, aggregazione, fusione e soppressione di scuole; servizi<br />
handicap; uso edifici e attrezzature; sospensione d’urgenza delle lezioni; costituzione, controlli e vigilanza<br />
sugli organi collegiali della scuola a livello territoriale; educazione adulti; orientamento scolastico e<br />
professionale; realizzazione pari opportunità; supporto alla continuità didattica verticale e orizzontale tra<br />
gradi e ordini di scuola; interventi perequativi; prevenzione dispersione scolastica; educazione alla salute.<br />
Questo assetto di competenze si è consolidato con la riforma del Titolo V della Costituzione a seguito della<br />
Legge Costituzionale n. 3 del 2001, che ha avviato, modificando l’art. 118 Cost., co. 1, il più ampio<br />
decentramento amministrativo.<br />
Per quanto riguarda l’ambito delle competenze regionali in materia di dimensionamento scolastico si ricorda<br />
che la Corte Costituzionale, con la sentenza n. 200 del 02/07/20<strong>09</strong>, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale<br />
dell’art. 64 co. 4 lett. f) bis ed f) ter della L. n. 133 del 2008, nella parte in cui attribuisce allo Stato la<br />
competenza a definire, con propri regolamenti di delegificazione,”criteri, tempi e modalità per le<br />
determinazione e l’articolazione dell’azione di dimensionamento della rete scolastica prevedendo,<br />
nell’ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente, l’attivazione di servizi qualificati per la migliore<br />
fruizione dell’offerta formativa”. Con detto pronunciamento, fermo l’assetto delle competenze indicato nella<br />
normativa di settore, è stato precluso alle fonti statali d’intervenire direttamente sulla programmazione della<br />
rete scolastica regionale, anche per quanto riguarda la distribuzione del personale docente ed amministrativo<br />
tra le Regioni.<br />
Si ricorda, infine, che nell’assetto delle competenze in materia d’istruzione potrà incidere il processo di<br />
riordino di ruoli e competenze delle Amministrazioni provinciali; infatti il D.L. 95 del 2012 convertito, con<br />
importanti novelle, dalla Legge n. 135 del 7 agosto 2012 ‘Conversione in legge, con modificazioni, del<br />
decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, recante disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con<br />
invarianza dei servizi ai cittadini” pur annunciando la modifica dell’assetto e delle funzioni amministrative<br />
delle Province, assegnando loro la funzione di indirizzo e di coordinamento delle attività dei Comuni, in<br />
attesa del riordino, ha mantenuto (art. 17 co. 10) alla competenza delle stesse, quali enti con funzioni di area<br />
vasta, alcune funzioni fondamentali tra le quali “la programmazione provinciale della rete scolastica e<br />
gestione dell’edilizia scolastica relativa alle scuole secondarie di secondo grado”, mentre per i Comuni<br />
ribadisce che spettano a loro le competenze di organizzazione, gestione dei servizi scolastici e quelle relative<br />
all’edilizia scolastica non attribuite alle province.<br />
4) INDIRIZZI E CRITERI PER IL DIMENSIONAMENTO DELLA RETE SCOLASTICA<br />
4.1) Istituzioni scolastiche autonome<br />
Come ricordato le richiamate disposizioni normative (Legge 15 luglio 2011, n. 111 e Legge 12 novembre<br />
2011, n. 183) e la Sentenza n. 147 del 7 giugno 2012 della Corte Costituzionale che, pur non abrogando il<br />
D.P.R. 233/1998, hanno previsto una diversa situazione per l’assegnazione dei DS e del DSGA; essendo però<br />
la materia anche per la sua natura continuamente al centro di valutazioni ed interventi che determinano<br />
un’intrinseca costante dinamicità, occorre ricordare che il Coordinamento tecnico delle Regioni e delle<br />
5
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 335<br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 1012 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 6/13<br />
Province Autonome, su mandato della Commissione IX, con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e<br />
della Ricerca (MIUR) ha elaborato una proposta di riparto globale dei DS e DSGA che si attesterebbe<br />
sull’ipotesi di assegnare un dirigente ogni 900 alunni. Tale proposta, subordinata all’abrogazione dei commi<br />
5 e 5bis dell’art. 19 della Legge 111/2011 (che stabilisce il numero di alunni per autonomia scolastica, pari a<br />
600 o 400, al fine di veder riconosciuto il DS ed il DSGA), è al momento ferma in quanto il Ministero<br />
dell’Economia e delle Finanze (MEF), nel mese di gennaio <strong>2013</strong>, ha dichiarato la non disponibilità al<br />
momento all’abrogazione dei succitati commi in quanto norma incidente sull’aspetto finanziario.<br />
Tanto premesso per la determinazione del dimensionamento scolastico per l’Anno Scolastico 2014-2015<br />
saranno considerati i seguenti parametri:<br />
1. la consistenza delle sezioni di scuola dell’infanzia, dei plessi di scuola primaria, delle scuole<br />
coordinate, delle sezioni annesse o aggregate, delle sezioni staccate di istituti di istruzione secondaria<br />
di primo e secondo grado;<br />
2. le caratteristiche demografiche, orografiche, economiche e socio-culturali dei bacini di utenza di<br />
ciascuna sede scolastica, nonché della distanza da scuole con disponibilità di aule che rispettino le<br />
norme in materia di sicurezza, dell’agibilità delle vie di comunicazione, dei tempi di percorrenza<br />
delle stesse autonomie scolastiche.<br />
Pertanto, per quanto riguarda il dimensionamento delle istituzioni scolastiche, si stabilisce che:<br />
a) le istituzioni scolastiche devono essere strutturate con un numero di alunni non inferiore a 600 unità,<br />
anche al fine dell’assegnazione del DS e del DSGA, e non superare i 900, tenendo conto del trend<br />
delle iscrizioni nel triennio precedente e delle previsioni per il biennio successivo;<br />
b) per gli istituti esistenti in aree ad alta densità demografica, per gli istituti comprensivi e per gli istituti<br />
di istruzione secondaria di secondo grado con finalità formative che richiedono beni strutturali,<br />
laboratori ed officine di alto valore tecnologico o artistico possa non essere applicato il numero<br />
massimo di 900 alunni di cui al punto precedente, con l’indicazione per gli istituti comprensivi di<br />
non superare i 1.200 allievi e con riferimento a quelli di istruzione secondaria di secondo grado i<br />
1.400 allievi, numero massimo che si ritiene ottimale per un’adeguata gestione degli istituzioni<br />
scolastiche, con riferimento sia al personale amministrativo riconosciuto entro le suddette soglie che<br />
alla consistenza storica dei dimensionamenti fino ad ora approvati;<br />
c) per le istituzioni scolastiche site in piccole isole o in comuni montani il numero minimo degli alunni<br />
è ridotto a 400, anche al fine dell’assegnazione del DS e del DSGA;<br />
d) per ‘piccole isole’ si intendono tutte le isole eccetto la Sicilia e la Sardegna. Nel merito si rammenta<br />
il parere positivo espresso dalla Direzione Generale per il personale scolastico del MIUR sulla<br />
delicata questione posta dal Comune di Venezia riguardante il riconoscimento dello status di<br />
“piccole isole” per Murano, <strong>Bur</strong>ano e Sant’Erasmo (nota MIUR AOODGPER 2812 del 20 marzo<br />
<strong>2013</strong>); Legge 25 luglio 1952, n. 991, come integrata dalle leggi regionali;<br />
e) nell’azione di razionalizzazione della rete scolastica deve essere data priorità alla costituzione di<br />
istituti comprensivi per le scuole del primo ciclo;<br />
f) l’unificazione degli istituti di secondo grado si realizza, prioritariamente, tra istituti della medesima<br />
tipologia. Si procede all’unificazione di istituti di diverso ordine o tipo qualora, separatamente, non<br />
rientrino nei parametri di cui ai punti a) e b) che in tal caso assumeranno la denominazione di<br />
‘Istituto di istruzione secondaria superiore’ (IISS);<br />
g) nelle località che si trovino in condizioni di particolare isolamento possono essere costituiti istituti<br />
comprensivi di scuole di ogni ordine e grado.<br />
4.2) Composizione delle classi<br />
La formazione delle classi per i diversi ordini e gradi di scuole è regolamentata dal D.P.R. 81/20<strong>09</strong> come<br />
illustrato in maniera sintetica nella successiva tabella:<br />
6
336<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 1012 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 7/13<br />
Tabella 4. Sintesi delle soglie di minimo e di massimo per la costituzione delle classi secondo il D.P.R.<br />
81/20<strong>09</strong>.<br />
Scuola<br />
dell’infanzia<br />
(art. 9)<br />
Scuola<br />
primaria<br />
(art. 10)<br />
Scuola<br />
secondaria di<br />
I grado<br />
(art. 11)<br />
Scuola<br />
secondaria di<br />
II grado<br />
(artt. 16 e 17)<br />
Classi<br />
18-26 (29 in casi di eccedenze)<br />
15-26<br />
(27 in casi di eccedenze)<br />
18-27<br />
(28 in casi di eccedenze)<br />
(30 con sezione unica)<br />
(media iscritti ≥20 per le II e<br />
III)<br />
27-30<br />
(25-30 con sezione unica)<br />
(media iscritti ≥22 per le II,<br />
III, IV)<br />
(minimo 10 iscritti per le V)<br />
Pluriclassi<br />
o classi<br />
articolate<br />
8-18<br />
10-18<br />
12-27<br />
Deroghe per<br />
comuni montani<br />
e piccole isole<br />
minimo per<br />
classe: 10 iscritti<br />
minimo per<br />
classe: 10 iscritti<br />
Ulteriori deroghe<br />
(artt. 4, 5 e 7)<br />
Possibile deroga del<br />
10% dei parametri se<br />
motivata.<br />
Non più di 20 iscritti<br />
con la presenza di<br />
alunni disabili (nel<br />
rispetto delle<br />
dotazioni organiche)<br />
Per le classi<br />
funzionanti presso<br />
ospedali e istituti di<br />
cura (organizzate<br />
anche in pluriclasse)<br />
non si applicano i<br />
limiti minimi e<br />
massimi previsti.<br />
4.3) Punti di erogazione del servizio<br />
L’esigenza di mantenere un’elevata qualità della scuola, non perseguibile con sedi scolastiche di<br />
piccolissime dimensioni, impone di prendere in considerazione nella pianificazione del dimensionamento i<br />
punti di erogazione del servizio scolastico. Per punti di erogazione del servizio scolastico si intendono i<br />
plessi di scuola dell’infanzia, i plessi di scuola primaria, le sezioni staccate di scuola secondaria di primo<br />
grado, le scuole coordinate, sezioni staccate e sezioni annesse o aggregate di istruzione secondaria superiore.<br />
Riconfermando quanto ripreso dal regolamento recante “Norme per la riorganizzazione della rete scolastica e<br />
il razionale ed efficace utilizzo delle risorse umane della scuola, ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del<br />
decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”, i<br />
parametri per la riorganizzazione dei punti di erogazione del servizio sono i seguenti:<br />
- i plessi di scuola dell’infanzia sono costituiti in presenza di almeno 30 bambini;<br />
- i plessi di scuola primaria sono costituiti in presenza di almeno 50 alunni; nei centri urbani a più alta<br />
densità demografica è richiesta la presenza di non meno di due corsi completi;<br />
- le sezioni staccate di scuola secondaria di I grado sono costituite in presenza di almeno 45 alunni;<br />
- negli istituti di II grado, le scuole coordinate, le sezioni staccate, le sezioni annesse o aggregate,<br />
nonché gli indirizzi di studio e le specializzazioni funzionanti nella medesima sede scolastica, sono<br />
costituite con non meno di 20 alunni con la previsione di un corso quinquennale.<br />
Per le scuole site nelle piccole isole, nei comuni montani e nelle aree geografiche caratterizzate da specificità<br />
etniche e/o linguistiche sono stabiliti i seguenti parametri:<br />
- i plessi di scuola dell’infanzia sono costituiti in presenza di almeno 20 bambini;<br />
- i plessi di scuola primaria sono costituiti in presenza di almeno 30 alunni;<br />
- le sezioni staccate di scuola secondaria di I grado sono costituite in presenza di almeno 36 alunni;<br />
- le sedi coordinate, le sezioni staccate, le sezioni annesse o aggregate, gli indirizzi di studio<br />
funzionanti nella medesima sede scolastica di scuola secondaria di II grado sono costituite con non<br />
meno di 20 alunni con la previsione di un corso intero.<br />
Tuttavia, per ragioni di carattere eccezionale, debitamente motivate e documentate o nel caso in cui si<br />
preveda un incremento della popolazione scolastica nel rispetto dei parametri sopra indicati, è consentito di<br />
ridurre tali parametri fino al 10%.<br />
Nell’ambito della pianificazione sul dimensionamento è possibile prevedere il funzionamento di istituzioni<br />
autonome e di punti di erogazione del servizio anche sottodimensionati, purché siano attuate apposite<br />
7
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 337<br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 1012 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 8/13<br />
compensazioni a livello provinciale, fermo restando il raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica<br />
prefissati.<br />
Tabella 5. Sintesi delle soglie di minimo per il dimensionamento dei punti di erogazione del servizio.<br />
Soglia minima<br />
Deroghe per comuni<br />
montani e piccole isole<br />
Scuola dell’infanzia 30 iscritti 20 iscritti<br />
50 iscritti<br />
(almeno 2 corsi completi in<br />
Scuola primaria<br />
centri ad alta densità<br />
30 iscritti<br />
demografica)<br />
Scuola secondaria<br />
di I grado<br />
45 iscritti 36 iscritti<br />
Scuola secondaria<br />
di II grado<br />
20 iscritti<br />
con previsione di un corso quinquennale<br />
Ulteriori deroghe<br />
Possibile riduzione del 10%<br />
dei parametri se motivata<br />
(situazione eccezionale;<br />
previsioni di crescita<br />
demografica).<br />
Sono possibili<br />
sottodimensionamenti<br />
purché ci siano le apposite<br />
compensazioni a livello<br />
provinciale.<br />
In particolare per quanto riguarda i parametri da seguire nella determinazione dei punti di erogazione del<br />
servizio, le amministrazioni dovranno tenere conto di alcuni criteri e principi. I Comuni, competenti per le<br />
scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado dovranno:<br />
- considerare la consistenza della popolazione scolastica nell’ambito territoriale di riferimento<br />
rapportata alla disponibilità edilizia esistente;<br />
- considerare le caratteristiche demografiche, orografiche, economiche e socio-culturali del bacino di<br />
utenza;<br />
- verificare l’efficacia della configurazione assunta dal servizio scolastico e dei servizi connessi<br />
(trasporti, mense, ecc.).<br />
Le Province, competenti per le scuole secondarie di secondo grado dovranno:<br />
- considerare la consistenza della popolazione scolastica nel Distretto Formativo di riferimento;<br />
- verificare la consistenza del patrimonio edilizio e di laboratori;<br />
- considerare l’adeguatezza della rete dei trasporti;<br />
- considerare la possibilità di incentivare la creazione di reti di scuole/poli (liceali e tecnicoprofessionali).<br />
Nella valutazione complessiva deve valere il principio di corrispondenza tra le classi previste in organico di<br />
diritto e quelle effettivamente costituite all’inizio dell’anno scolastico. Si può prevedere la possibilità di<br />
scostamento in misura non superiore al 10% rispetto ai limiti minimo e massimo di alunni per classe.<br />
Le classi in cui sono presenti alunni disabili sono costituite di norma con un numero di alunni non superiore<br />
a 20 (la riduzione deve essere motivata in relazione alle particolari esigenze formative e al progetto<br />
educativo d’integrazione dei suddetti alunni disabili).<br />
Anche per il secondo ciclo il dimensionamento dei punti di erogazione del servizio viene definito in<br />
relazione al numero di allievi che frequentano il punto di erogazione del servizio (plesso). Gli indirizzi<br />
verranno attivati negli istituti richiedenti soltanto se preliminarmente dimostreranno la reale possibilità di<br />
costituire almeno una classe. <strong>Del</strong> resto la normativa (Legge 6 agosto 2008, n. 133, art. 64; Legge 4 dicembre<br />
2008, n. 189) definisce che gli indirizzi di studio (corsi) siano costituiti con la previsione di un corso<br />
quinquennale. Le linee di indirizzo regionale riprendono lo stesso parametro sottolineando che gli indirizzi<br />
sono costituiti con non meno di 20 alunni e la previsione di un corso intero.<br />
4.4) Centri Provinciali d’Istruzione per gli Adulti (CPIA)<br />
L’art 1 co. 632 della L. n. 296 del 2006 (cd. finanziaria per il 2007) ha istituito i Centri Provinciali per<br />
l’Istruzione degli Adulti (CPIA) riorganizzando i centri territoriali permanenti per l’educazione degli adulti<br />
ed i corsi serali, esistenti presso le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, in reti territoriali articolate<br />
su base provinciale. I CPIA sono stati quindi regolati dal D.M. 25 ottobre 2007. L’art. 64 c. 4 lett. f) della L.<br />
n. 133 del 2008 ha delegato ad un regolamento di delegificazione il riordino dell’assetto ordinamentale dei<br />
CPIA previsti dall’attuale normativa, compresi i corsi serali. Con successivo D.P.R. n. 263 del 29/10/2012 è<br />
8
338<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 1012 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 9/13<br />
stato quindi emanato il regolamento di riorganizzazione dei CPIA, il quale prevede che i centri, che<br />
costituiscono un istituzione scolastica autonoma, siano articolati in reti territoriali di servizio di norma su<br />
base provinciale per:<br />
- erogare percorsi di primo livello (art. 2, comma 1);<br />
- favorire organici raccordi tra i percorsi di primo livello ed i percorsi di secondo livello, i<br />
CPIA devono stipulare (ai sensi del D.P.R. 275/99) accordi di rete con le istituzioni<br />
scolastiche di secondo grado (Istituto Tecnico; Istituto Professionale Liceo Artistico)<br />
nell’ambito dei quali vengono costituite le Commissioni per la definizione del Patto<br />
formativo individuale (art. 5, comma 2);<br />
- poter stipulare (ai sensi del D.P.R. 275/99) ulteriori accordi di rete con gli enti locali ed altri<br />
soggetti pubblici e privati, con particolare riferimento alle strutture formative accreditate<br />
dalle Regioni, per l’ampliamento dell’offerta formativa (art. 2, comma 5).<br />
In considerazione del fatto che lo stesso D.P.R. prevede che i Centri Territoriali Permanenti per l’Educazione<br />
degli Adulti (CTP EDA) e i corsi serali del previgente ordinamento cessino di funzionare il 31/08/2015 e che<br />
all’articolo 11, comma 1 afferma che "l'attuazione del nuovo assetto organizzativo e didattico dei CPIA è<br />
graduale e si realizza attraverso progetti assistiti a livello nazionale", la Regione ha inteso attivarsi<br />
rendendosi disponibile in funzione esplorativa e sperimentale, a promuovere un assetto progettuale pilota<br />
assistito dal MIUR da realizzarsi nell’Anno Scolastico <strong>2013</strong>-2014, individuando realtà a livello provinciale<br />
cui demandare la realizzazione di detto progetto, prevedendo due tipologie programmatiche da perseguire<br />
una di tipo organizzativo e l’altra di tipo didattico. Infatti se l'attivazione di progetti del primo tipo risulta<br />
importante ai fini della promozione dell'innovazione didattica e del concreto riconoscimento della centralità<br />
del soggetto in apprendimento, l'attivazione di progetti del secondo tipo appare addirittura irrinunciabile se si<br />
vuole evitare di giungere all'appuntamento della complessiva riorganizzazione del sistema dell'istruzione<br />
degli adulti privi di un'idea di organizzazione dei Centri da proporre ai soggetti interessati.<br />
4.5) Tetto del 30% di alunni stranieri per classe<br />
L’intensa presenza di alunni stranieri nella Regione del Veneto, connessa al forte tasso di immigrazione in<br />
gran parte stanziale, specie in talune province in cui il fenomeno è più significativo, comporta la percezione<br />
dell’amplificarsi dell’emergenza educativa fondata anche su elementi oggettivi che enfatizzano nella realtà<br />
critiche il fenomeno. Si pone quindi il problema del numero di alunni stranieri “sostenibile” per le classi, in<br />
modo da conservare una situazione di sostanziale equilibrio. La Circolare Ministeriale n. 2 del 8 gennaio<br />
2010 prevedendo che “il numero degli alunni con cittadinanza non italiana presenti in ciascuna classe non<br />
potrà superare di norma il 30% del totale degli iscritti, quale esito di una equilibrata distribuzione degli<br />
allievi con cittadinanza non italiana tra istituti che insistono sullo stesso territorio”, annuncia anche una<br />
serie di deroghe (di competenza del Direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale) che riguardano:<br />
- alunni stranieri nati in Italia, che abbiano una adeguata competenza della lingua italiana;<br />
- risorse professionali e strutture di supporto (offerte anche dal privato sociale) in grado di sostenere<br />
fattivamente il processo di apprendimento degli alunni stranieri;<br />
- il consolidamento di esperienze attivate da singole istituzioni scolastiche che abbiano negli anni trascorsi<br />
ottenuto risultati positivi (documentate, ad esempio, anche dalle rilevazioni Invalsi);<br />
- ragioni di continuità didattica di classi già composte nell’anno trascorso;<br />
- stati di necessità provocati dall’oggettiva assenza di soluzioni alternative.<br />
Nella considerazione che, lungi dall’essere un fattore di discriminazione, i principi che presiedono alla<br />
distribuzione degli alunni sono il frutto di un’approfondita e decennale riflessione, la Regione,<br />
uniformandosi a quanto previsto dalla succitata norma, invita gli Enti Locali e le Istituzioni scolastiche ad<br />
operare in sinergia per dare vita a dei piani territoriali grazie ai quali possano essere adottate misure efficaci<br />
che permettano una equilibrata inclusione degli alunni con cittadinanza non italiana presenti in ogni classe.<br />
9
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 339<br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 1012 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 10/13<br />
5) OFFERTA FORMATIVA<br />
5.1) Programmazione della rete scolastica: principi e indirizzi<br />
Con riferimento alla pianificazione dell’offerta formativa sul territorio, per l’A.S. <strong>2013</strong>-2014 vengono<br />
formulati i seguenti indirizzi:<br />
1. ai sensi della <strong>Del</strong>iberazione del Consiglio Regionale n. 90 del 29 ottobre 1998, punto 5.3, nel<br />
formulare i piani di offerta formativa saranno valutati i caratteri che rivestono importanza ai fini<br />
economici e sociali, dando priorità alle situazioni che presentano validi rapporti con gli stessi; potrà<br />
essere assicurata la presenza, in ciascuna area, di strutture scolastiche che possano attivare corsi ad<br />
alta specializzazione, in corrispondenza di particolari destinazioni socio-economiche di quel<br />
territorio, anche al fine di favorire la costituzione di percorsi formativi integrati con l’offerta di<br />
formazione professionale esistente nella medesima area;<br />
2. le proposte di piano dell’offerta formativa saranno messe a punto tenendo conto dell’esperienza<br />
didattica e del profilo culturale proprio delle diverse istituzioni scolastiche e coinvolgendo nelle sedi<br />
di collaborazione istituzionale e di concertazione sociale gli stakeholders della scuola, nell’ottica<br />
dell’interrelazione fra programmazione dell’offerta e organizzazione della rete scolastica;<br />
3. i piani di offerta formativa dovranno essere la risultanza di un “patto formativo” con gli stakeholders<br />
della scuola e quindi consentire opportunità di interazione-cooperazione sistematica tra sistema<br />
formativo, da un lato, e mondo del lavoro, risorse culturali e sistema della ricerca, dall’altro, in<br />
sintonia e in raccordo con le innovative proposte di azioni sviluppate nell’ambito del Programma<br />
Operativo Regionale (POR) del Fondo Sociale Europeo; in tale prospettiva si inquadrano le<br />
esperienze di Alternanza Scuola – Lavoro, nelle diverse forme possibili;<br />
4. i piani di offerta formativa saranno sostenuti da adeguate azioni di orientamento sia informativo che<br />
didattico.<br />
Nella proposta di programmazione dell’offerta formativa del proprio territorio si raccomanda alle<br />
Amministrazioni provinciali di tenere presente la necessità di applicare alcuni principi:<br />
- il principio di efficacia/efficienza della distribuzione territoriale dell’offerta;<br />
- il raccordo stretto fra programmazione territoriale ed esigenze dell’edilizia scolastica;<br />
- il contenimento e la razionalizzazione della spesa;<br />
- l’attenzione alle criticità emergenti (rischio di dispersione scolastica, aumento iscritti stranieri,<br />
aumento studenti in situazione di handicap).<br />
I nuovi indirizzi da attivare dovranno:<br />
- risultare utili e originali con valenza pertanto innovativa e attuale, in base cioè ad analisi mirate,<br />
nell’ambito di riferimento, in quanto assenti o necessari alla piena soddisfazione delle esigenze del<br />
Distretto Formativo e non in concorrenza con l’offerta formativa delle realtà limitrofe;<br />
- risultare coerenti con l’offerta formativa esistente, anche nell’ottica dello sviluppo di poli liceali da<br />
un lato e poli tecnico-professionali dall’altro; possono essere richiesti ed attivati indirizzi di ordini<br />
diversi solo se riferiti alla creazione di un “campus” (viene definito campus un’area territoriale dove<br />
è presente una pluralità di tipologie di istituti, settori e indirizzi diversificati cui riferisce lo stesso<br />
insieme di servizi);<br />
- risultare compatibili con le strutture, le risorse strumentali e le attrezzature esistenti o disponibili,<br />
non solo per quanto riguarda il primo anno, ma per l’intero percorso formativo;<br />
- presentare dati previsionali relativi agli iscritti alla prima classe nell’A.S. 2014-2015 atti a garantire<br />
l’attivazione della stessa ed il mantenimento dell’indirizzo negli anni successivi ai sensi del D.P.R.<br />
81/20<strong>09</strong>;<br />
- provenire da istituzioni scolastiche con un numero di studenti non superiore a 900; sono ammesse<br />
deroghe a fronte di adeguate motivazioni con il preventivo accordo della Provincia e dell’Ufficio<br />
Scolastico Territoriale (che rappresenta l’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto nell’ambito<br />
della Commissione di Distretto Formativo), anche nel caso di creazione di “campus”.<br />
Costituisce criterio di preferenza la sostituzione, con un nuovo indirizzo, di uno preesistente nel medesimo<br />
ambito.<br />
Gli indirizzi presenti nell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche saranno soppressi dopo due anni<br />
consecutivi di non attivazione su ricognizione dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto.<br />
10
340<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 1012 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 11/13<br />
5.2) Licei Sportivi<br />
In vista dell’emanazione del regolamento di organizzazione dei percorsi della sezione ad indirizzo sportivo<br />
del sistema dei licei, i quali, come specificato dalla nota a firma del Capo Dipartimento del MIUR del 22<br />
gennaio 2012, n. AOODP IT170 “non potranno che essere attivate dall’A.S. 2014-2015”; la Giunta<br />
regionale con DGR n. 3512 del 19 marzo <strong>2013</strong> ha già individuato in via preliminare nel territorio regionale le<br />
sedi in cui potranno essere attivati i licei ad indirizzo sportivo.<br />
Nell’ipotesi in cui, come previsto il procedimento d’emanazione del citato regolamento, dovesse concludersi<br />
in tempo utile, il nuovo indirizzo sarà attivato nelle sedi indicate all’Allegato A della DGR citata, fermo<br />
restando che ulteriori sedi potranno essere istituite, come previsto dallo schema di regolamento (art. 3 co. 6)<br />
“qualora le risorse d’organico annualmente assegnato lo consentano”.<br />
5.3) Sistema formativo integrato<br />
La Riforma del sistema scolastico italiano, che ha preso avvio nell’A.S. 2010-2011, va nella direzione di una<br />
sempre maggiore integrazione con le altre componenti della società nella quale la scuola è inserita, con<br />
particolare attenzione al mondo del lavoro e alla concreta possibilità di inserimento in prospettiva dei giovani<br />
nei percorsi lavorativi.<br />
In sintonia con la priorità nazionale legata all’entrata dei giovani nel mondo del lavoro, la Regione del<br />
Veneto (DGR n. 1675 del 18 ottobre 2011) si è attivata individuando strumenti atti a favorire l’occupazione<br />
giovanile attraverso da una parte il rilancio della cultura tecnica e dall’altra rafforzando i rapporti tra le<br />
istituzioni scolastiche e le imprese attraverso la realizzazione di esperienze di Alternanza Scuola – Lavoro.<br />
Nel primo caso, individuando “l’istituto tecnico come prima impresa”, si è inteso dare la possibilità ai<br />
giovani di sviluppare i loro talenti per riconoscere e comprendere le innovazioni, che l’evoluzione della<br />
scienza e della tecnica produce, ed essere in grado di applicarle nel mondo del lavoro e delle professioni e<br />
sono stati proposti progetti su diverse aree tematiche in base agli indirizzi di studio che offrono maggiori<br />
possibilità di occupazione.<br />
Inoltre si è cercato di sostenere l’introduzione delle nuove tecnologie emergenti nella didattica, utili a<br />
sviluppare nuovi approcci formativi e studiare nuovi linguaggi comunicativi.<br />
Per rinforzare le competenze di base nell’allievo e svilupparne le competenze trasversali è stato favorito<br />
l’istaurarsi di rapporti tra le istituzioni scolastiche e le imprese attraverso la realizzazione di esperienze di<br />
Alternanza Scuola – Lavoro. In questo contesto l’impresa è riconosciuta come luogo di formazione, anche<br />
formale, in quanto il lavoro è una componente del percorso didattico e viene percepita dallo studente come<br />
un attore importante per lo sviluppo della persona e dell’economia.<br />
Nell’ottica di favorire una nuova alleanza tra mondo dell’istruzione, della formazione professionale e del<br />
mercato del lavoro si sono costituiti con DGR n. 4204 del 29/12/20<strong>09</strong> e DGR n. 1802 del 13/7/2010, dando<br />
così attuazione concreta a quanto disposto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25<br />
gennaio 2008, n. 6 Istituti Tecnici Superiori (ITS) assumendo la forma giuridica di Fondazione di<br />
partecipazione.<br />
Per quanto attiene le risorse regionali, la Regione Veneto, con DGR n. 2483 del 19/10/2010, ha assunto<br />
l’impegno a garantire il 30% del cofinanziamento, rispetto al contributo nazionale, per la costituzione degli<br />
ITS. Con D.D.R. n. 527 del 21/12/2010 si è impegnata la somma prevista. Tale impegno ha permesso al<br />
Veneto di acquisire dallo Stato, a titolo di premialità, la somma di € 318.240,00.<br />
Nel corso del <strong>2013</strong> sarà inoltre approvato il nuovo Piano Regionale Territoriale con il relativo bando che<br />
assegnerà i contributi previsti per gli interventi formativi, allargandoli a tutte le aree e alle figure nazionali di<br />
riferimento.<br />
Con riferimento e in attuazione dell’art. 52 della Legge n. 35 del 4 aprile 2012 la Regione promuoverà ogni<br />
azione utile al fine di superare la frammentazione delle filiere formative attraverso la progettazione e il<br />
riconoscimento di un sistema organico integrato di percorsi, favorendo, anche tramite l’alternanza scuolalavoro,<br />
la cultura tecnico scientifica degli studenti e prevedendo gli ITS come articolazione organica del<br />
sistema di istruzione e formazione.<br />
11
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 341<br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 1012 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 12/13<br />
6) APPROVAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA E DEL PIANO DEL DIMENSIONAMENTO<br />
6.1 Procedura<br />
Al fine di consentire l’adeguata assegnazione degli organici alle Regioni, la Regione del Veneto delibera<br />
l’offerta formativa e i piani di dimensionamento della rete scolastica con due distinti atti, in particolare:<br />
- con deliberazione di Giunta sarà approvato il piano regionale dell’offerta formativa acquisendo i<br />
provvedimenti motivati provenienti dalle Province, nel rispetto degli indirizzi di programmazione e<br />
dei criteri generali adottati dalla Regione;<br />
- con deliberazione di Giunta sarà adottato il piano regionale del dimensionamento della rete<br />
scolastica.<br />
I soggetti coinvolti nell’iter di approvazione, ciascuno con le proprie competenze e se previsto, sono i<br />
seguenti:<br />
- l’Amministrazione regionale;<br />
- le Amministrazioni provinciali;<br />
- le Amministrazioni comunali;<br />
- le Commissioni di Distretto Formativo.<br />
Ai sensi della <strong>Del</strong>iberazione del Consiglio regionale n. 90 del 29 ottobre 1998 le Commissioni di Distretto<br />
Formativo ‘ambito’, Allegato A) punti 2.1, 2.2, 5.1 costituiscono un organismo consultivo e concertativo in<br />
cui sono presenti:<br />
- il Presidente della Provincia (o suo delegato) con funzioni di coordinamento;<br />
- i Sindaci dei Comuni ricadenti nel Distretto Formativo (o loro delegati); qualora le istituzioni<br />
scolastiche si trovino in distretti formativi diversi, va inoltrato l’invito a presenziare la Commissione<br />
a tutti i Sindaci (o i delegati) dei distretti formativi interessati;<br />
- un rappresentante dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto.<br />
Sono invitati, in rappresentanza delle categorie economiche e delle parti sociali, un delegato della<br />
Commissione Provinciale del Lavoro, istituita a norma della L.R. 3/<strong>09</strong>, i rappresentanti delle componenti<br />
sindacali di categoria ed il Presidente della Consulta Provinciale degli Studenti. I Dirigenti scolastici<br />
possono, se ritenuto necessario, essere invitati al solo fine di illustrare specifiche problematiche attinenti a<br />
propri istituti.<br />
<strong>Del</strong>la data di convocazione delle Commissioni di Distretto Formativo sarà data comunicazione alla Giunta<br />
regionale - Direzione Istruzione, che potrà indicare un proprio rappresentante al fine di presenziare ai lavori<br />
di dette Commissioni con la finalità, prevista peraltro dalla <strong>Del</strong>iberazione del Consiglio regionale n. 90 del<br />
29 ottobre 1998 punto 7.2, di “mettere a disposizione ogni informazione utile alla programmazione del<br />
servizio scolastico sul territorio, a supporto del processo decisionale”.<br />
Il parere obbligatoriamente espresso dalle Commissioni di Distretto Formativo deve avere una motivazione<br />
unitaria di sintesi delle opinioni espresse, risultare verbalizzato e contenere in modo chiaro le opzioni scelte.<br />
Ai fini della validità della Commissione di Distretto Formativo devono essere presenti il rappresentante della<br />
Provincia e quello dell’Ufficio Scolastico Regionale; le decisioni verranno adottate a maggioranza semplice<br />
dei presenti, considerato in particolare il parere del rappresentante della Provincia e quello dell’Ufficio<br />
Scolastico Regionale, ciò deve risultare agli atti. L’invito alla partecipazione ai lavori della Commissione<br />
sarà inoltre rivolto a tutti i Sindaci interessati.<br />
Le Commissioni di Distretto Formativo vengono convocate per valutare ed esprimere parere relativamente a<br />
questi aspetti:<br />
- proposte pervenute dagli istituti di II grado per la nuova offerta formativa;<br />
- dimensionamento di istituzioni scolastiche del II ciclo;<br />
- dimensionamento di scuole di I ciclo e infanzia che coinvolgano distretti scolastici diversi.<br />
Le determinazioni da inviare alla Regione al fine della valutazione e dell’approvazione della nuova offerta<br />
formativa e del nuovo assetto della rete scolastica devono essere le seguenti:<br />
- per le richieste di nuovi indirizzi/articolazioni/opzioni, quest’ultima fattispecie riguarda i soli licei e<br />
non i tecnici professionali, per l’offerta formativa è richiesta una deliberazione di Giunta Provinciale,<br />
previo parere favorevole della Commissione di Distretto Formativo;<br />
- per il dimensionamento di istituti del II ciclo è richiesta una deliberazione motivata di Giunta<br />
Provinciale, acquisito il parere favorevole della Commissione di Distretto Formativo;<br />
12
342<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 1012 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 13/13<br />
- per il dimensionamento di scuole di I ciclo e infanzia insistenti sul territorio di un unico distretto<br />
scolastico è necessaria una deliberazione motivata di Giunta Comunale di ciascuno dei comuni<br />
coinvolti nell’operazione di dimensionamento;<br />
- per il dimensionamento di scuole di I ciclo e infanzia insistenti sul territorio di distretti scolastici<br />
diversi, dopo aver ricevuto il parere favorevole della Commissione di Distretto Formativo, sono<br />
necessarie sia una deliberazione motivata di Giunta Provinciale che prenda atto di quanto stabilito<br />
dalla Commissione di Distretto Formativo sia le deliberazioni di Giunta Comunale dei comuni<br />
coinvolti nel dimensionamento.<br />
Con riferimento all’offerta formativa, le richieste di nuovi indirizzi/articolazioni ed eventuali opzioni<br />
debbono anche contenere:<br />
a) il parere espresso dalla componente scolastica (Collegio Docenti, Consiglio di Istituto e Dirigente<br />
scolastico);<br />
b) il parere dell’Amministrazione provinciale.<br />
È inoltre opportuno supportare tali richieste prevedendo:<br />
1. descrizione dell’istituzione scolastica che richiede l’attivazione dell’indirizzo di studio ed il<br />
trend degli iscritti almeno degli ultimi 5 anni;<br />
2. descrizione dell’indirizzo di studi che si richiede di attivare;<br />
3. descrizione del distretto formativo: popolazione residente ed andamento demografico;<br />
caratteristiche geografiche; offerta scolastica superiore presente; riferimento alle caratteristiche<br />
del sistema produttivo del territorio;<br />
4. possibilità di sbocco occupazione che il titolo di studio potrebbe offrire con riferimento alle<br />
caratteristiche del sistema produttivo del territorio;<br />
5. presenza nello stesso distretto o in ambito provinciale o regionale di un analogo indirizzo<br />
verificando possibili effetti di concorrenzialità o di dispersione dell’offerta;<br />
6. eventuale verifica di un surplus di richieste su un analogo corso attivato sul territorio;<br />
7. oneri economici per sostenere l’attivazione dei nuovi percorsi formativi in relazione alle risorse<br />
umane alle strutture alle strumentazioni e legati all’offerta di servizi di trasporto offerta dal<br />
territorio.<br />
Le determinazioni degli Organi competenti – comunali per le scuole dell’infanzia, primarie, secondarie di I<br />
grado, per le direzioni didattiche e gli istituti comprensivi, provinciali per le scuole secondarie di II grado –<br />
sono inviate dagli stessi alla Giunta regionale, secondo la tempistica indicata in calce al presente documento.<br />
Gli atti relativi al dimensionamento della rete scolastica, inoltrati dai Comuni o dalle Province, dovranno<br />
registrare il consenso di tutti i soggetti interessati.<br />
Trattandosi di un parere obbligatorio ma non vincolante la Giunta regionale si riserva di approvare le<br />
proposte pervenute. Qualora intervenissero elementi di fatto, valutazioni di carattere generale che evidenzino<br />
un discostamento dalle presenti linee guida, nonché successivi interventi normativi idonei a modificare il<br />
quadro generale di riferimento, tutto ciò potrà produrre una non accettazione delle proposte che dovrà essere<br />
adeguatamente motivata nella determinazione finale.<br />
6.2 Cronogramma<br />
Eventuale presentazione delle proposte alle Province entro il 23 settembre <strong>2013</strong><br />
Pareri delle Commissioni di Distretto Formativo entro il 11 ottobre <strong>2013</strong><br />
Determinazioni degli Organi comunali e/o provinciali sulla nuova offerta<br />
formativa e invio alla Regione<br />
entro il 31 ottobre <strong>2013</strong><br />
Adozione della <strong>Del</strong>ibera di Giunta regionale sulla nuova offerta formativa entro il 20 novembre <strong>2013</strong><br />
Determinazioni degli Organi comunali e/o provinciali sul dimensionamento<br />
della rete scolastica e invio alla Regione<br />
Adozione della <strong>Del</strong>ibera di Giunta regionale sul dimensionamento della rete<br />
scolastica<br />
entro il 30 novembre <strong>2013</strong><br />
entro il 31 dicembre <strong>2013</strong><br />
13
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 343<br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1014 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Progetto di eccellenza turistica “Dolomiti Patrimonio Mondiale dell’Umanità”. Linea di intervento 3 “Fattore umano e<br />
competitività imprese” - Attività “Informazione e formazione”. Approvazione e finanziamento iniziative. Legge 27 dicembre<br />
2006, n. 296. <strong>Del</strong>iberazioni n. 1826/2011 e n. 1358 /2012.<br />
[Turismo]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Si propone di approvare, ai fini della realizzazione operativa del Progetto di eccellenza turistica “Dolomiti Patrimonio Mondiale<br />
dell’Umanità” - Linea di intervento 3 “Fattore umano e competitività imprese” - Attività “Informazione e formazione”, due iniziative<br />
a carattere istituzionale realizzate, di concerto con la Regione Veneto, dal Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi<br />
e dal Club Alpino Italiano Veneto, prevedendo la concessione a tali soggetti di un contributo per la realizzazione operativa delle<br />
stesse per un importo complessivo di € 35.000,00.<br />
L’Assessore Marino Finozzi, riferisce quanto segue.<br />
La Giunta regionale, con deliberazione n 1826 del 8 novembre 2011, ha avviato il Progetto di eccellenza turistica “Dolomiti<br />
patrimonio mondiale dell’Umanità”- progetto integrato per la valorizzazione e lo sviluppo del turismo nell’area montana dolomitica”;<br />
tale progetto è stato valutato positivamente dalla Commissione paritetica istituita presso il Dipartimento per lo sviluppo e<br />
la competitività del turismo ed è stato cofinanziato con fondi statali ai sensi dell’articolo 1, comma 1228 della legge 27 dicembre<br />
2006, n. 296.<br />
La scelta strategica della Regione di riservare un intero progetto di eccellenza alla valorizzazione e alla promozione delle Dolomiti<br />
scaturisce dalla volontà di dare una risposta “turistica” al riconoscimento delle Dolomiti quale patrimonio dell’Umanità e<br />
dalla determinazione delle Amministrazioni che concorrono all’area geografica dolomitica (P.A. Bolzano, P.A. di Trento, Veneto e<br />
Friuli Venezia Giulia) di operare una promozione sia in forma autonoma, sia in forma associata, nei diversi mercati internazionali,<br />
i quali percepiscono tale territorio come organicamente unitario<br />
Appare evidente, infatti, che l’approccio al Bene naturale Dolomiti iscritte nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità e<br />
riconosciute dall’UNESCO “fra i più bei paesaggi montani che vi siano al mondo” impone una valutazione “alta” e non discrezionale<br />
della montagna, affinché la stessa non sia banalizzata o meramente sfruttata.<br />
Con il Progetto di eccellenza il riconoscimento UNESCO è stato considerato dal lato del turista e del turismo, ma appare<br />
indubbio che il raggiungimento di tale obiettivo implica un cambio di mentalità radicale che investe responsabilmente sia le amministrazioni<br />
locali che le popolazioni che abitano tale territorio caratterizzato da una preziosa unicità: entrambe le componenti<br />
devono sapersi riconoscere in questa nuova dimensione in modo da comunicarla all’esterno come una realtà naturale eccezionale,<br />
sostenuta da un approccio responsabile e mirato alla sostenibilità, dalla cura dei pascoli e dei campi all’architettura degli abitati,<br />
alla conservazione dei segni caratterizzanti le radici tradizionali e storiche della cultura locale, in sintesi da un utilizzo responsabile<br />
ed armonioso del territorio e da una promozione dello sviluppo che abbia nell’attrattività per un verso e nella sostenibilità per<br />
l’altro, le sue linee strategiche condivise.<br />
Il Progetto stesso è stato approvato e cofinanziato con Decreto del Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo<br />
della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ed è articolato in tre Linee di intervento autonome (Linea 1 - “Vacanze attive”; Linea<br />
2 - “Vacanze e natura”; Linea 3 - Fattore umano e competitività imprese”) e in una Linea di intervento congiunta (Linea 1 - “Promozione<br />
turistica congiunta”), per un importo finanziario complessivo di € 1.586.778,23, il cui 10% è posto a carico del bilancio<br />
regionale.<br />
In particolare, la linea di intervento 3 “Fattore umano e competitività imprese” si pone come obiettivo operativo di favorire la<br />
qualificazione dei servizi, la valorizzazione delle risorse turistiche e lo sviluppo economico dell’area dolomitica, attraverso l’attivazione<br />
di specifici programmi di formazione ed informazione, rivolti ai diversi operatori del settore turistico, al fine di accrescere e<br />
qualificare le competenze relative all’area della promozione, del marketing, della comunicazione commerciale e dell’individuazione<br />
di nuovi target di clienti, nonché dello sviluppo di standard qualitativi legati alla sostenibilità<br />
Si procederà, inoltre, alla realizzazione di iniziative di promozione finalizzate ad accrescere la notorietà e la conoscenza, presso<br />
i mercati nazionali ed internazionali, delle attività turistiche nelle Dolomiti, anche intervenendo sulla promozione di eventi sportivi,<br />
culturali ed altre specifiche manifestazioni di richiamo per le Dolomiti e il loro territorio.<br />
L’attività 1 “Informazione e formazione” della sopra citata Linea di intervento per la quale il Progetto di eccellenza destina un<br />
budget di 200.000 euro, prevede la realizzazione di programmi di formazione, informazione ed accoglienza incentrati in particolare<br />
sulle nuove proposte turistiche, sulle occasioni commerciali e sulle opportunità in relazione ai target-obiettivo. Tale attività potrà<br />
comprendere anche i residenti e gli altri operatori economici per sviluppare “l’informazione diffusa” che motiva i residenti delle destinazioni<br />
dolomitiche a trasmettere e a far percepire ai turisti le peculiarità della zona ed il prestigio del riconoscimento UNESCO.<br />
Inoltre l’informazione sulle attività e le caratteristiche del Patrimonio UNESCO potranno essere fornite mediante il sostegno mirato<br />
alla promozione di grandi eventi sportivi, culturali, naturalistici che si svolgeranno nel corso del triennio di validità del Piano.<br />
Tale attività si pone in evidente sinergia con quanto previsto dalla Linea di intervento 2 “Vacanze e natura” - Attività “Conoscenza<br />
del patrimonio UNESCO”, che si rivolge agli operatori ed ai turisti che frequentano l’area dolomitica, sostenendo iniziative<br />
rivolte alla comunicazione, all’informazione e alla promozione del bene naturale UNESCO, anche con azioni di marketing interno<br />
rivolto agli operatori delle strutture ricettive ed agli erogatori di servizi, anche in collaborazione con gli Enti Parco, e di marketing<br />
esterno privilegiando i turisti che già frequentano le Dolomiti con azioni di sostegno dell’attività promozionale dei Parchi, di diffusione<br />
della loro attività naturalistica, di ospitalità e conoscenza delle peculiarità e delle eccellenze naturali.
344<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
Ciò premesso, con riferimento agli obiettivi e alle azioni sopra citate, nonché al relativo budget assegnato, si ritiene con la<br />
presente deliberazione di individuare alcune iniziative che, per la valenza funzionale ed il profilo istituzionale, sono in grado di<br />
contribuire alla valorizzazione, con riferimento al turismo sostenibile, del patrimonio Dolomiti Unesco, nel contesto più ampio<br />
della valorizzazione dello spazio alpino.<br />
La prima delle due iniziative si inserisce nell’ambito delle azioni previste dal Protocollo d’intesa siglato fra il Ministero dell’Ambiente,<br />
le Regioni e Province autonome e altre istituzioni dell’arco alpino - formalizzato dalla Regione Veneto con d.g.r. n.<br />
2143 del 23 ottobre 2012, per concordare e finalizzare il programma del biennio di Presidenza italiana della “Convenzione per la<br />
protezione delle Alpi”.<br />
Finalità della Convenzione delle Alpi, trattato internazionale ratificato dallo Stato Italiano con la legge 14 aprile 1999, n. 403,<br />
è quella di assicurare una politica globale per la conservazione e la protezione delle Alpi, tenendo equamente conto degli interessi<br />
di tutti i Paesi alpini e delle loro Regioni alpine; i temi e le finalità della Convenzione delle Alpi vengono tradotti operativamente<br />
attraverso protocolli, i quali definiscono misure specifiche di attuazione dei principi previsti dalla Convenzione e le iniziative concrete<br />
da intraprendersi per la protezione e lo sviluppo sostenibile delle Alpi.<br />
I Protocolli di attuazione della Convenzione a tutt’oggi approvati dallo Stato italiano con legge 5 aprile 2012, n. 50 “Ratifica ed<br />
esecuzione dei Protocolli di attuazione della Convenzione internazionale per la protezione delle Alpi, riguardano svariate materie,<br />
fra cui anche il turismo.<br />
Ora, accanto al ruolo ufficiale di coordinamento svolto dal Governo, tramite il Ministero per l’Ambiente, un compito determinante,<br />
nell’attuazione e nell’implementazione operativa dei protocolli sui territori delle regioni italiane appartenenti all’arco alpino,<br />
è necessariamente attribuito alle Regioni stesse, anche in relazione alle competenze, sia esclusive sia concorrenti, loro assegnate<br />
nelle materie oggetto dei protocolli; tale ruolo assume una particolare valenza strategica, alla luce del fatto che il biennio di turno<br />
di Presidenza italiana della Convenzione delle Alpi, iniziato nel <strong>2013</strong>, si protrarrà fino alla fine del 2014.<br />
Èproprio al fine di concordare una gestione condivisa del programma del biennio di Presidenza italiana, sia per quanto riguarda<br />
la definizione delle priorità tematiche e degli obiettivi da affrontare e perseguire nei diversi tavoli di lavoro, sia ai fini della programmazione<br />
sul territorio alpino degli incontri internazionali, delle riunioni tecniche e tematiche, delle iniziative e degli eventi<br />
ad essi correlati che è stato siglato il Protocollo d’intesa di cui sopra, che consente alla Regione di partecipare attivamente alla<br />
programmazione e gestione del biennio italiano di Presidenza della Convenzione delle Alpi, anche valorizzando convegni, incontri<br />
tecnici e altre attività di rilievo sugli argomenti afferenti i temi di lavoro della Convenzione in calendario sul territorio regionale<br />
nel periodo <strong>2013</strong>-2014.<br />
In relazione a quanto stabilito dal Protocollo d’Intesa, il Tavolo di coordinamento dallo stesso costituito ha definito il cronoprogramma<br />
degli eventi istituzionali previsti dalla Convenzione delle Alpi nel corso del biennio di presidenza italiana, fissandone<br />
la distribuzione nelle diverse regioni italiane dell’arco alpino.<br />
Con riferimento alle iniziative previste nel <strong>2013</strong>, tale cronoprogramma prevede l’organizzazione a Cortina d’Ampezzo, nelle<br />
giornate del 26 e 27 Giugno <strong>2013</strong>, del 53° Comitato Permanente della Convenzione delle Alpi (principale strumento tecnico-amministrativo<br />
della Convenzione, che si svolge con periodicità semestrale), in occasione del quale si terranno anche ulteriori momenti<br />
istituzionali della Convenzione (Riunione di coordinamento presidenti gruppi di lavoro, piattaforme e task force; Task Force sul<br />
turismo sostenibile), e un Workshop pubblico sul tema “Il turismo sostenibile nella green economy”.<br />
Ora, in considerazione del fatto che tali eventi, di rilevanza internazionale, si svolgono nel contesto dell’area Dolomiti Unesco<br />
- ed in particolare a Cortina, cuore di tale territorio - nonché del fatto che gli stessi costituiscono un’occasione di alto profilo ideale<br />
per contribuire a promuovere e valorizzare il patrimonio Unesco, attraverso la trattazione di temi (turismo sostenibile - green<br />
economy) strategici per lo stesso, e con il coinvolgimento di interlocutori istituzionali (Enti pubblici, Associazioni, portatori di<br />
interesse del territorio), si ritiene che la stessa possa essere a pieno titolo inclusa nelle iniziative idonee dell’attività “Informazione<br />
e Formazione”.<br />
In relazione al costo complessivamente preventivato per la realizzazione delle iniziative sopra descritte, e in considerazione del<br />
fatto che le stesse, pur potendo essere considerate azioni proprie della Giunta regionale - essendo riferibili al Protocollo d’Intesa<br />
Ministero Ambiente-Regione - vengono tecnicamente attuate e gestite sotto il profilo amministrativo dal Segretariato Permanente<br />
della Convenzione delle Alpi, si ritiene di poter approvare la concessione allo stesso di un contributo di € 15.000,00 quale compartecipazione<br />
regionale alle spese finalizzate alla realizzazione dell’iniziativa.<br />
La seconda iniziativa riguarda il Club Alpino Italiano - Sezione regionale, il quale ha sottoposto alla Giunta regionale - nel<br />
contesto di quanto previsto nel protocollo d’intesa approvato con d.g.r. n. 1358 del 17 luglio 2012, ai fini della valorizzazione del<br />
turismo di alta montagna e per la conoscenza del patrimonio ambientale e culturale della montagna veneta, un progetto per la promozione<br />
della conoscenza del patrimonio Dolomiti Unesco.<br />
Tale iniziativa si affianca al progetto, già in essere, approvato e finanziato a favore del CAI Veneto con d.g.r. 2902 del 28 dicembre<br />
2012, nell’ambito della Linea di intervento 1 “Vacanze attive” - Attività 1 “Sviluppo e qualificazione dei percorsi escursionistici” e<br />
intende collocarsi all’interno dell’attività “Informazione e formazione” della Linea di intervento 3 del Progetto di eccellenza, attraverso<br />
la realizzazione di uno strumento itinerante di promozione dell’informazione, a favore dei turisti italiani e stranieri, nonché<br />
degli operatori turistici, del patrimonio Dolomiti Unesco, che verrà gestito dalle sezioni del CAI Veneto, nel corso dell’intera durata<br />
del progetto di eccellenza, proiettandosi con continuità anche nel periodo successivo.<br />
Sotto il profilo tecnico l’iniziativa configura la realizzazione di un allestimento (“Cupola geodetica itinerante”) di cui si doterà<br />
il CAI, all’interno del quale verranno allestite a cura del CAI stesso, ed in stretta concertazione con la Regione, mostre fotografiche,<br />
organizzata la distribuzione di materiale illustrativo, di incontri di informazione e sensibilizzazione sulle specificità dell’ambiente<br />
montano veneto ed in particolare dolomitico che complessivamente potranno garantire un valido supporto alla conoscenza delle<br />
Dolomiti presso i turisti, nonché di sensibilizzazione della popolazione locale, anche al fine di motivare i residenti delle destinazioni<br />
dolomitiche a trasmettere e a far percepire ai turisti le peculiarità della zona ed il prestigio del riconoscimento UNESCO.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 345<br />
Per tali considerazioni, e tenuto anche conto del ruolo istituzionalmente attribuito al CAI dalle leggi statali e regionali ed in<br />
forza del sopra menzionato protocollo d’intesa, si ritiene che tale iniziativa possa essere anch’essa a pieno titolo inclusa fra quelle<br />
da considerarsi idonee dell’attività “Informazione e formazione” e pertanto, sulla base del progetto e del preventivo di spesa presentato<br />
(prot. n. 202527 del 14 maggio <strong>2013</strong>), di poter approvare la concessione al CAI - Regione del Veneto, di un contributo di €<br />
20.000,00 sulle spese per la realizzazione dell’iniziativa.<br />
Si propone, per quanto sopra esposto, di approvare con la presente deliberazione le iniziative sopra illustrate, nell’ambito della<br />
realizzazione della Linea di intervento “Vacanze e natura” Attività “Conoscenza del patrimonio UNESCO”, prevedendone il sostegno<br />
finanziario, mediante la concessione di contributi per un importo complessivo di 35.000 euro, da disporre con successivi<br />
atti del dirigente della struttura regionale competente, a valere sui seguenti capitoli di spesa, del bilancio per l’esercizio <strong>2013</strong>, che<br />
presentano sufficiente disponibilità:<br />
§ Euro 3.500,00 a valere sul capitolo di spesa 100693 “Trasferimenti per la promozione in Italia e all’Estero dell’immagine del<br />
turismo veneto”;<br />
§ Euro 31.500,00 a valere sul capitolo di spesa 101746 “Trasferimenti per la realizzazione di progetti per lo sviluppo e la promozione<br />
del sistema turistico”.<br />
Si propone di demandare al Dirigente regionale della Direzione Economia e Sviluppo Montano, d’intesa con il Commissario<br />
Straordinario per il Turismo, la gestione tecnica, amministrativa e finanziaria dei procedimenti conseguenti l’adozione della presente<br />
deliberazione, incluso l’impegno dei contributi oggetto di concessione.<br />
Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
Udito il relatore incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’articolo 53, quarto comma, dello Statuto, il<br />
quale dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità<br />
con la vigente legislazione statale e regionale;<br />
Vista la legge 27 dicembre 2006, n. 296, art. 1, comma 1228 e successive modifiche;<br />
Vista la legge regionale 4 novembre 2002, n. 33 “Testo unico delle leggi regionali in materia di turismo”;<br />
Vista la delibera n. 1826 del 8 novembre 2011 avente ad oggetto “Progetti di eccellenza turistica a carattere interregionale”;<br />
Visto il Protocollo d’intesa siglato fra il Ministero dell’Ambiente, le Regioni e Province autonome e altre istituzioni dell’arco<br />
alpino - formalizzato dalla Regione Veneto con d.g.r. n. 2143 del 23 ottobre 2012, per concordare e finalizzare il programma del<br />
biennio di Presidenza italiana della “Convenzione per la protezione delle Alpi”.<br />
PRESEO ATTO che il sopra citato programma prevede l’organizzazione a Cortina d’Ampezzo, nelle giornate del 26 e 27 giugno<br />
<strong>2013</strong>, del 53° Comitato Permanente della Convenzione delle Alpi, unitamente ad ulteriori momenti istituzionali della Convenzione<br />
(Riunione di coordinamento presidenti gruppi di lavoro, piattaforme e task force; Task Force sul turismo sostenibile), e a un Workshop<br />
pubblico sul tema “Il turismo sostenibile nella green economy”;<br />
Vista la deliberazione n. 1358 del 17 luglio 2012, con cui è stato approvato uno specifico protocollo d’intesa fra la Regione del<br />
Veneto ed il CAI - Regione Veneto, finalizzato al potenziamento e allo sviluppo del turismo montano nel territorio regionale;<br />
Vista la richiesta e il relativo preventivo di spesa presentati (prot. n. 202527 del 14 maggio <strong>2013</strong>), dal CAI - Regione del Veneto<br />
per la realizzazione di un progetto itinerante di conoscenza del patrimonio Unesco,;<br />
Vista la legge regionale 10 gennaio 1997, n. 1 “Ordinamento delle funzioni e delle strutture della Regione”;<br />
delibera<br />
1. Di approvare, ai fini della realizzazione operativa del Progetto di eccellenza turistica “Dolomiti Patrimonio Mondiale dell’Umanità”<br />
- Linea di intervento 3 “Fattore umano e competitività imprese”- Attività “Informazione e Formazione”, per le motivazioni<br />
ed argomentazioni esposte in premessa, il sostegno regionale alle seguenti iniziative:<br />
a) Organizzazione del 53° Comitato Permanente della Convenzione delle Alpi e del workshop pubblico “Il turismo sostenibile<br />
nella green economy” (Cortina d’Ampezzo, 26-27 Giugno <strong>2013</strong>);<br />
b) Realizzazione a cura del CAI Veneto di un allestimento itinerante (“Cupola geodetica itinerante”) finalizzato a promuovere<br />
la conoscenza dell’ambiente montano veneto, ed in particolare del patrimonio dolomitico Unesco, attraverso la realizzazione<br />
di attività espositive, di informazione e sensibilizzazione dei turisti e della popolazione locale.<br />
2. Di approvare la concessione al Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi - con sede in Herzog-Friedrich Strasse<br />
6020 Innsbruck (Austria) - soggetto responsabile della gestione tecnico-amministrativa delle attività della Convenzione delle Alpi,<br />
di un contributo di Euro 15.000,00 per la realizzazione operativa dell’iniziativa di cui al precedente punto 1. lettera a).<br />
3. Di approvare la concessione al Club Alpino Italiano - Regione del Veneto, di un contributo di Euro 20.000,00 per la realizzazione<br />
operativa dell’iniziativa di cui al precedente punto 1) lettera b);<br />
4. Di stabilire che spetta alla Direzione regionale Economia e Sviluppo Montano la gestione tecnica ed amministrativa dei<br />
procedimenti derivanti dalla presente deliberazione, d’intesa con il Commissario straordinario per il Turismo di cui alla deliberazione<br />
n. 2364 del 28 settembre 2010;<br />
5. Di prevedere che con propri successivi decreti il dirigente della competente Direzione Economia e Sviluppo Montano<br />
provvederà a disporre l’impegno a favore dei soggetti di cui ai precedenti punti 2. e 3. dell’importo complessivo di Euro 35.000,00,<br />
imputando la spesa nei seguenti capitoli del bilancio di previsione per l’anno <strong>2013</strong> che presentano sufficiente disponibilità:<br />
- per la quota di Euro 3.500,00 al capitolo di spesa 100693 “Trasferimenti per la promozione in Italia e all’Estero dell’immagine<br />
del turismo veneto”;
346<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
- per la quota di Euro 31.500,00 al capitolo di spesa 101746 “Trasferimenti per la realizzazione di progetti per lo sviluppo e<br />
la promozione del sistema turistico”.<br />
6. Di stabilire che gli interventi previsti dalla presente deliberazione dovranno essere realizzati e rendicontati entro il 30 settembre<br />
<strong>2013</strong>.<br />
7. Gli importi concessi ai soggetti beneficiari individuati dalla presente deliberazione saranno liquidati, fatta salva l’effettiva<br />
disponibilità di cassa dei capitoli di competenza, a saldo dietro presentazione, nei termini di cui al precedente punto 6., di idonea<br />
rendicontazione delle spese sostenute.<br />
8. Di dare atto che la spesa di cui si prevede l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni di<br />
cui alla legge regionale n. 1/2011;<br />
9. Di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 e 27 del decreto legislativo<br />
14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33.<br />
10. Di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 347<br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1015 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Progetto “Buy Veneto” <strong>2013</strong>. Dodicesimo workshop Internazionale del Turismo nel Veneto. Venezia, 10 ottobre - 12 ottobre<br />
<strong>2013</strong>.<br />
[Mostre, manifestazioni e convegni]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Il Progetto Buy Veneto è giunto alla dodicesima edizione confermando negli anni la propria validità per i nostri operatori turistici.<br />
Ne viene affidata la realizzazione alla Scpa Veneto Promozione.<br />
L’Assessore Marino Finozzi, riferisce quanto segue.<br />
Con il progetto “Buy Veneto”, la Regione del Veneto si è impegnata a consolidare e a migliorare la propria leadership in ambito<br />
turistico per poter mantenere attivo e vitale un settore che nel Veneto assume primaria importanza in termini di fatturato, di<br />
indotto, di occupazione e saldo commerciale.<br />
La formula è nota: Buy Veneto è una grande iniziativa di marketing territoriale, caratterizzata dall’organizzazione di uno<br />
workshop internazionale sul turismo in Veneto che si svolge in Venezia ed è incentrato sull’incontro fra operatori veneti con operatori<br />
stranieri selezionati dall’ENIT, con il coinvolgimento dell’intero sistema istituzionale e produttivo veneto.<br />
Il progetto, sviluppato dalla Direzione per la Promozione Economica e l’Internazionalizzazione, che ne sovrintende la gestione<br />
strategica e organizzativa, è stato gestito fino al 2011 dal Centro Estero delle Camere di Commercio del Veneto, mentre, a partire<br />
dal 2012 la gestione è stata affidata alla Scpa Veneto Promozione.<br />
L’ampiezza delle iniziative previste nel progetto, l’interesse manifestato fin dall’inizio dagli operatori del settore, l’impegno<br />
finanziario dedicato e, infine, il successo riscontrato, hanno reso manifesta l’importanza di questo evento che per ciò stesso deve<br />
costituire un appuntamento fisso e irrinunciabile della programmazione regionale nel settore degli interventi a favore delle imprese<br />
turistiche, anche in considerazione del loro determinante apporto al PIL regionale.<br />
Ciò premesso, appare strategico consolidare l’investimento iniziato con l’attuazione del progetto “Buy Veneto” che a maggior<br />
ragione, alla luce della crisi congiunturale globale nella quale anche il settore turistico è inevitabilmente coinvolto, diviene strategicamente<br />
irrinunciabile quale azione di rafforzamento del marketing del prodotto.<br />
Tenuto quindi conto dell’importanza, della rilevanza e della novità interna ed estera di questo avvenimento, occorre procedere<br />
ad approvare l’impianto organizzativo di cui all’allegato progetto contestualmente allo schema di convenzione -anch’esso allegato<br />
al presente provvedimento - tra la Regione e Veneto Promozione Scpa.<br />
L’impianto organizzativo deve tuttavia tener conto del diminuito stanziamento che, dalla somma di Euro 1.620.000,00 prevista<br />
nel bilancio 2007, è sceso a Euro 1.231.200,00 nel bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2008, ad Euro 1.200.000,00 per<br />
l’esercizio finanziario 20<strong>09</strong> e ad Euro 1.100.000,00 per l’esercizio 2010 ed Euro 900.000,00 per il 2011 ed infine Euro 800.000,00<br />
per il 2012; si prevede, per il <strong>2013</strong>, una spesa invariata rispetto all’anno precedente, pari quindi a Euro 800.000,00, confermando la<br />
“location” dello workshop presso l’Hotel Hilton Molino Stucky ubicato in Venezia, isola della Giudecca.<br />
Tale scelta si rende necessaria alla luce delle caratteristiche strutturali e dimensionali dell’Hotel Hilton che consente innanzitutto<br />
di poter ospitare tutti i buyers stranieri senza necessità di frazionarne la presenza in diverse strutture, come accaduto nelle edizioni<br />
iniziali, e d’altro lato ha al proprio interno sufficienti spazi per allestire i tavoli di lavoro e la logistica operativa connessa (reception,<br />
hospitality desk, sala stampa, sala conferenze, sale riunioni, guardaroba, ufficio stampa, business office, ufficio spedizioni, ecc.);<br />
in particolare l’Hotel dispone di un salone principale di circa 1500 mq (c.d. ballroom) che diviene il “cuore” dell’evento in quanto<br />
ospita i singoli tavoli di lavoro dei circa 150 buyers stranieri previsti e nei quali si svolge l’intensa attività di business e di scambio<br />
domanda/offerta fra i buyers ed i sellers veneti.<br />
La sede della Giudecca è inoltre collegata da mezzi pubblici e da un servizio navetta acqueo dedicato con il parcheggio dell’isola<br />
del Tronchetto, sul quale di norma convergono gli operatori veneti con i propri automezzi, talchè i tempi di collegamento<br />
si riducono a circa 10 minuti con l’eliminazione di qualsivoglia disagio agli operatori veneti che raggiungono dalla terraferma la<br />
sede dei lavori.<br />
Le spese organizzative si sono quindi contratte in maniera più che significativa, tenuto conto che le edizioni dal 2002 al 2007<br />
si sono tenute presso la Stazione Marittima di Venezia con maggiori cospicui oneri per l’allestimento, la sistemazione dei buyers<br />
stranieri in diverse strutture alberghiere, ed una complicata logistica per consentire gli spostamenti, mentre ora l’attrezzata sede<br />
dell’Hotel Hilton Molino Stucky ha consentito di eliminare tali problematiche realizzando inoltre rilevanti economie di scala.<br />
La dotazione finanziaria è prevista al Cap. 100188 del bilancio di previsione per l’esercizio <strong>2013</strong> che reca l’importo impegnabile<br />
di Euro 800.0000,00.<br />
Il relatore conclude la propria relazione e sottopone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale dà<br />
atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />
vigente legislazione regionale e statale;<br />
Vista la L.R. 4 novembre 2002 n. 33;<br />
Vista la <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale n. 586 del 3 maggio <strong>2013</strong> di adozione del Piano esecutivo annuale <strong>2013</strong> per iniziative<br />
di sviluppo del turismo;
348<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
Visto il “Progetto Buy Veneto <strong>2013</strong>” (allegato A);<br />
Visto lo schema di convenzione che disciplina i reciproci rapporti tra Regione e Veneto Promozione Scpa per l’organizzazione<br />
del Progetto Buy Veneto <strong>2013</strong> (allegato B);<br />
delibera<br />
1. di stabilire che le premesse formano parte integrante del presente provvedimento;<br />
2. di approvare il “Progetto Buy Veneto <strong>2013</strong>” che costituisce parte integrante del presente provvedimento (allegato A), affidandone<br />
la realizzazione a Veneto Promozione Scpa;<br />
3. di approvare l’allegato schema di convenzione per la definizione dei reciproci rapporti tra Regione del Veneto e Veneto Promozione<br />
Scpa per l’organizzazione del Progetto Buy Veneto <strong>2013</strong> che forma parte integrante del presente provvedimento (allegato<br />
B), demandando al Dirigente della Direzione per la promozione Economica e l’Internazionalizzazione la sottoscrizione della stessa<br />
convenzione, con le eventuali modifiche non sostanziali che si rendessero necessarie;<br />
4. di incaricare il Dirigente della Direzione per la Promozione Economica e l’Internazionalizzazione dell’esecuzione del presente<br />
provvedimento e dell’adozione dei necessari atti;<br />
5. di impegnare la somma complessiva di Euro 800.000,00 (ottocentomila) sul capitolo n. 100188 del bilancio di previsione<br />
<strong>2013</strong> (codice SIOPE 106021624) che presenta sufficiente disponibilità a favore di Veneto Promozione ScpA con sede in Venezia<br />
- Marghera - Via delle Industrie 19/d - Edificio Lybra;<br />
6. di dare atto che la spesa di cui si dispone l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai<br />
sensi della L.R. 1/2011;<br />
7. di dare atto che la rendicontazione dell’attività svolta dovrà aver luogo entro il 31 dicembre 2014.<br />
8. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 23 del decreto legislativo 10/03/<strong>2013</strong><br />
n. 33.<br />
9. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 349<br />
giunta regionale – 9^ legislatura<br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 1015 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 1/8<br />
Progetto Buy Veneto <strong>2013</strong><br />
Premessa<br />
La situazione del mercato turistico del Veneto nell’anno 2012 registra una sostanziale tenuta dei<br />
numeri, peraltro da record, registratisi nell’anno 2011, mantenendo un forte flusso di arrivi (+ 0,3%) a fronte<br />
di una diminuzione della presenza media (-1,7 % i pernottamenti), confermando comunque il notevole<br />
traguardo di oltre 62,3 milioni di presenze.<br />
Questo dato generale va però raffrontato con un aumento degli arrivi di stranieri pari al 2,2% (+ 2,7 % le<br />
presenze) e una diminuzione degli arrivi di italiani pari al 2,9% (presenze – 8,7%) con alcuni mercati esteri<br />
che segnano forti incrementi come i turisti provenienti dalla Russia che aumentano le presenze del 19,4% o<br />
dalla Cina il cui aumento di presenze è pari al 15,5 %, così come pure si rafforza ancora la presenza tedesca<br />
con presenze in aumento del 2,6% confermando la assoluta preminenza del mercato tedesco sul totale delle<br />
presenze turistiche venete (quota del 22,4% sul totale delle presenze estere).<br />
Da soli questi numeri sono specchio della validità e necessità di rafforzamento sia dell’immagine che delle<br />
azioni commerciali verso i mercati esteri, che possono compensare le perdite di turismo nazionale o anche di<br />
altri Paesi la cui condizione di crisi economica e contrazione dei consumi è paragonabile a quella italiana; è<br />
il caso della Spagna che registra una diminuzione di presenze pari a ben il 20 %.<br />
Va pur sempre rilevato che il mercato turistico a livello mondiale continua a caratterizzarsi per mutevolezza<br />
di scenari dovuta sia all’evolversi della situazione economica globale sia anche a eventi non prevedibili o<br />
scenari socio-politici in grado di condizionare i mercati e i movimenti turistici di intere aree geografiche,<br />
dove tuttavia prevale il dato della crisi dell’area Euro e l’affermazione del turismo proveniente dai Paesi<br />
BRIC o anche la ripresa di mercati quali quello giapponese (+ 6,2%), Gran Bretagna (+ 9,3 %), Paesi Bassi<br />
(+ 5,3 %) e Svizzera (+ 4,8%), ma anche Polonia e Cekia (rispettivamente + 1,6 e + 3,6 %).<br />
Si conferma l’evoluzione e il mutamento di richieste, destinazioni, gusti e modi del fare vacanza, e<br />
complessivamente gli scenari dell’offerta turistica attraverso nuove mète e nuove proposte, obbligando il<br />
comparto turistico ad una sempre più accentuata diversificazione e ad una migliore qualità dei servizi,<br />
unitamente alle qualità intrinseche del prodotto che solo superficialmente sembrerebbe immutabile in quanto<br />
legato a caratteristiche climatiche, territoriali e storico-artistiche, ma che invece si evolve in rapporto alle<br />
esigenze del consumatore ed alle abitudini e bisogni di un turista con provenienze diverse da quelle<br />
“classiche”. Le politiche regionali infatti puntano a una sempre più accentuata integrazione delle specificità<br />
ed eccellenze territoriali, prime fra tutte quelle culturali ed enogastronomiche che da sole rappresentano<br />
elementi trainanti del sistema veneto e italiano in generale ampliando la gamma di offerta e le attrattive che<br />
determinano la scelta della destinazione Veneto da parte del turista straniero.<br />
Le previsioni di crescita del settore, a fronte di un movimento turistico mondiale che coinvolge<br />
ormai quasi 1 miliardo di persone, non possono dar luogo a facile ottimismo quando si pensi che a questa<br />
valutazione fanno riscontro effetti molto differenziati a seconda delle specifiche situazioni economiche, delle<br />
singole aree geografiche e dei paesi, tanto da prefigurare uno scenario di stop and go ancora marcato e che<br />
non necessariamente vede l’Italia ed il Veneto quali competitors privilegiati soprattutto sul piano dei prezzi,<br />
del sistema logistico e della qualità dell’offerta di servizi.
350<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 1015 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 2/8<br />
Il sistema turistico italiano e veneto deve anche misurarsi con una concorrenza internazionale che, se<br />
non ha certo potuto scalzare la validità del nostro mix territoriale, costituisce pur sempre un elemento di<br />
riflessione che induce ad elaborare politiche di penetrazione sui mercati sempre più complesse e articolate.<br />
Inoltre anche per il <strong>2013</strong> va considerato l’aggravamento della pesante congiuntura economica<br />
soprattutto in area Euro e l’indotta recessione dei consumi che inevitabilmente si riflette sia sui flussi turistici<br />
provenienti dall’estero sia sugli stessi flussi di domanda nazionale, per quanto già si siano rilevati nel 2012<br />
positivi segnali di ripresa dai mercati esteri che tuttavia non hanno compensato in pieno la diminuzione del<br />
mercato nazionale.<br />
Il Veneto ha mantenuto anche nel 2012 – ed è questa sicuramente una nota positiva – il primato di<br />
Regione turistica più visitata d’Italia con 15,8 milioni di arrivi , con un lieve aumento rispetto al 2011, e<br />
62,35 milioni di presenze contro le oltre 63 milioni del 2011 (meno 1,7 % come già evidenziato) denotando<br />
un buon incremento connotato da un aumento delle presenze di turisti stranieri e da una diminuzione peraltro<br />
della presenza media dovuto al ridimensionamento dei periodi di vacanza dei turisti italiani.<br />
Buy Veneto<br />
In questo contesto la validità di Buy Veneto conferma la sua valenza specifica di progetto di<br />
marketing territoriale che presenta e valorizza il territorio nel suo complesso, al fine di poter<br />
commercializzare le destinazioni venete influenzando direttamente la domanda italiana ed estera.<br />
Buy Veneto è un appuntamento ricorrente (quest’anno giunge alla dodicesima edizione) che ha<br />
messo a confronto, nel 2012, 138 operatori della domanda estera provenienti da Paesi stranieri, cioè coloro<br />
che acquistano vacanze in Veneto, e gli operatori dell’offerta veneta, cioè coloro che vendono i pacchetti<br />
organizzati o i viaggi individuali sui mercati esteri.<br />
Il primo dato che emerge dalla ricerca effettuata nell’indagine di customer satisfaction<br />
commissionata per l’evento che ogni anno viene effettuata alla fine delle contrattazioni, è che, anche per il<br />
2012, la destinazione “Veneto” ha avuto ampio spazio nei cataloghi dei tour operator stranieri. La ricerca poi<br />
promuove ancora a pieni voti il workshop internazionale sul Turismo “Veneto for You”, con un elevato<br />
indice di gradimento sull’utilità, la qualità, l’organizzazione e la formula del workshop, considerato un<br />
momento commerciale essenziale per l’offerta delle vacanze in Veneto.<br />
Analisi dei Buyers stranieri<br />
Dalle risposte ricevute emerge come Veneto for You sia decisamente molto apprezzato dalla grande<br />
maggioranza dei Buyers stranieri. La qualità degli stessi è dimostrata dall’elevato ruolo che la quasi totalità<br />
dei buyer presenti ricopre all’interno delle rispettive aziende, permettendo così agli stessi di concludere<br />
rapporti d’affari con i seller che presentano delle offerte interessanti.<br />
Anche il fatturato delle rispettive aziende è molto elevato, a dimostrazione che si tratta di grossi Tour<br />
Operator, così come il volume di affari che ci si aspetta di fare, visto l’elevato numero di contatti avuti e le<br />
percentuali elevate di contatti ritenuti utili per le rispettive aziende.<br />
Tra i partecipanti alla passata edizione si evince come il “Veneto for You” sia un appuntamento di<br />
prim’ordine per la commercializzazione del prodotto Veneto, poiché la quasi totalità dei buyers dichiara di<br />
aver incrementato le pagine del catalogo dedicate alla Regione e di aver aumentato le vendite del prodotto<br />
turistico veneto, grazie ai contratti stipulati durante la precedente edizione.<br />
Considerando che solo una minoranza ha espresso suggerimenti per migliorare la prossima edizione,<br />
è da ritenere che l’attuale format di “Veneto for You” sia certamente apprezzato dalla grande maggioranza<br />
dei Buyer che peraltro, hanno espresso nel 42 % dei casi un giudizio di “ottimo” per l’evento e nel 34,1 %
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 351<br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 1015 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 3/8<br />
dei casi di “buono”, mentre il resto lo ha giudicato “sufficiente” o “insufficiente”. Inoltre il 60% dei buyers<br />
ha confermato che l’offerta è stata perfettamente in linea con le richieste, mentre per il 30,4% degli stessi<br />
l’offerta è stata in linea ma poteva essere anche migliore se avessero anche potuto incontrare tipi di partners<br />
diversi da quelli in agenda.<br />
Venezia, Verona e Padova rimangono le città più vendute, mentre l’arte e la cultura, il Lago di<br />
Garda, l’enogastronomia e le città d’arte minori sono i prodotti più richiesti e più conosciuti.<br />
L’arte, la posizione geografica e l’enogastronomia figurano tra i principali punti di forza della<br />
Regione, mentre in assoluto i prezzi, e, in modo molto minore, la qualità dell’offerta ricettiva e l’ospitalità<br />
figurano in testa ai punti di debolezza.<br />
Analisi dei Sellers veneti<br />
Veneto for You continua ad essere un appuntamento molto gradito dagli operatori veneti. I sellers<br />
presenti all’edizione 2012 rappresentavano per la maggioranza alberghi, agenzie di servizi, tour operator e<br />
agenzie viaggi.<br />
Chi ha partecipato a questa edizione rivestiva nella maggior parte dei casi posizioni aziendali di<br />
rilievo, con pieno potere decisionale in merito alle trattative commerciali intavolate con la controparte estera.<br />
Il confronto con le altre fiere e workshop vede Veneto for You particolarmente apprezzato dagli operatori<br />
veneti: il 76,9 % assegna infatti giudizi molto positivi.<br />
L’esperienza e la notorietà accumulate in questo decennio fanno anche sì che quasi per un operatore<br />
su due la conoscenza del workshop derivi dalle edizioni precedenti. Gli operatori veneti confermano inoltre<br />
di avere una propensione ai rapporti commerciali con l’estero così come dimostrato dalla quasi totalità degli<br />
operatori . Intrattenere rapporti con l’estero permette anche di differenziare il rischio commerciale e può<br />
costituire un supporto non indifferente specialmente in periodi di difficoltà economica.<br />
Focalizzando l’ attenzione sul workshop, il numero dei contatti stabiliti con gli interlocutori si<br />
conferma particolarmente elevato e superiore alle medie di contatto che si sviluppano in altri contesti. I soli<br />
buyers hanno confermato di avere avuto un numero di contatti commerciali superiore a 30.<br />
Veneto for You conferma anche la propria validità commerciale, permettendo a un operatore su tre<br />
di instaurare nuovi rapporti di lavoro dopo la partecipazione all’edizione 2012. La professionalità raggiunta<br />
dagli organizzatori si evince anche dalla correttezza “percentuale” delle scelte attuate: per la maggioranza dei<br />
partecipanti veneti la durata del workshop è, infatti, soddisfacente così come lo è anche la formula stabilita<br />
per gli incontri con i buyer stranieri. Anche l’assistenza ricevuta prima e durante lo workshop si dimostra<br />
all’altezza della manifestazione: più dell’80% la ritiene molto buona e anche durante il workshop il<br />
gradimento rimane tale.<br />
Infine, l’80,1 % dei partecipanti veneti ha definito lo workshop “un’opportunità importante per la<br />
commercializzazione dell’attività turistica, da ripetersi ogni anno”; l’utilità dell’iniziativa è stata giudicata<br />
“buona” dal 52,8% dei veneti e “ottima” dal 17,8%. Per la parte estera, ben l’80% dei buyers ha dichiarato<br />
che a seguito della partecipazione allo workshop “ la sua azienda ha aumentato la vendita del prodotto<br />
veneto”.<br />
Tali risultati sono assolutamente in linea con le precedenti edizioni, in quanto la percentuale di<br />
coloro che giudicano molto positivamente Buy Veneto, rispetto agli altri workshop nazionali, rimane sempre<br />
molto elevata, confermando l’attualità e la valenza dell’iniziativa, che si dimostra quanto mai necessaria per<br />
il sostegno alle politiche di marketing aziendale, rafforzando la possibilità di collocazione del prodotto<br />
turistico sui mercati esteri, unica possibilità di tenuta del settore a fronte dell’attuale momento del mercato
352<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 1015 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 4/8<br />
interno dal quale non ci si può attendere una ripresa se non a tempi lunghi e a fronte di mutati scenari<br />
dell’economia italiana.<br />
Va infatti considerato che la quasi totalità dei seller presenti lavora con i mercati stranieri<br />
dimostrando in modo inequivocabile come gli operatori turistici veneti abbiano raggiunto un elevatissimo<br />
grado di “Internazionalizzazione”, di gran lunga superiore a quello di altre Regioni.<br />
Si può affermare che il grado di fidelizzazione al Buy Veneto è decisamente elevato in quanto l’80%<br />
dei sellers veneti lo ritiene indispensabile per la commercializzazione della propria attività turistica Questa<br />
percentuale dimostra l’importanza che gli operatori veneti ripongono in quest’appuntamento, divenuto un<br />
momento classico di commercializzazione del proprio prodotto turistico.<br />
Da ultimo è bene evidenziare che, anche per l’edizione 2012, il 70% dei buyers stranieri ha<br />
partecipato per la prima volta, confermando la validità della rotazione attuata edizione dopo edizione, e che<br />
ben l’80% di essi afferma di aver aumentato le vendite del prodotto veneto (nell’edizione 2011 tale quota<br />
rappresentava il 72,7%)<br />
Progetto Buy Veneto <strong>2013</strong><br />
La fase formativa sarà strutturata in uno o più moduli seminariali incentrati sull’on line distribution<br />
management e sull’on line travel agency focalizzando per gli operatori veneti le grandi opportunità offerte<br />
dal world wide web.<br />
La fase commerciale del Progetto Buy Veneto conferma l’organizzazione di “Veneto for You”,<br />
workshop internazionale del turismo in Veneto, incentrato sull’incontro fra operatori veneti e operatori<br />
italiani e stranieri selezionati dall’ENIT, con il coinvolgimento del sistema istituzionale e produttivo veneto.<br />
Veneto for You rappresenta il “cuore” del Buy Veneto e offrirà ai nostri operatori l’occasione di incontrare<br />
qualificati buyers internazionali e anche italiani e potrà “collegarsi” a specifici incontri di lavoro, anche<br />
successivi al Buy Veneto, sui cosiddetti “turismi di nicchia” che costituiscono una realtà tutt’altro che<br />
marginale della ricca e variegata offerta turistica veneta.<br />
Per il <strong>2013</strong> è anche in corso di organizzazione uno speciale workshop dedicato al mercato brasiliano, che si<br />
terrà il 28 giugno <strong>2013</strong> ad Abano Terme e che costituisce il momento clou del “Progetto Brasile”, finanziato<br />
coi fondi ministeriali dedicati ai “progetti di eccellenza” e per il quale si stanno seguendo le stesse linee<br />
guida del progetto Buy Veneto, sia con fasi formative dei nostri operatori sia con una fase di visitazione del<br />
territorio da parte dei buyers brasiliani, sia con iniziative già attuate o da attuarsi in territorio brasiliano quali<br />
la Fiera di Gramado e WTM di San Paolo.<br />
La fase di visitazione chiuderà il Buy Veneto e comprenderà, come già per il passato, un programma<br />
di visite a località e a strutture turistiche venete coinvolgendo i buyers accreditati al Buy Veneto, grazie<br />
anche alla collaborazione dell’Ufficio Stampa della Giunta Regionale.<br />
Lo scopo è quello di far conoscere la variegata offerta turistica di un territorio che permetta di<br />
promuovere e vendere, oltre alle mete classiche, realtà e prodotti alternativi.<br />
I comparti di offerta classica del Veneto: città d’arte, mare, montagna, lago, terme, parchi e <strong>Del</strong>ta del<br />
Po, trovano una loro implementazione nei “turismi” che sono richiesti da una domanda sempre più esigente<br />
ed informata; spazio quindi al turismo culturale, al turismo delle località minori, al turismo enogastronomico,<br />
all’agriturismo, al turismo sportivo e a quello della salute e del benessere, al turismo religioso, al turismo<br />
congressuale, al turismo naturalistico ed ecologico, al turismo, infine, della terza età.<br />
Il coinvolgimento di buyers esteri, realizzato grazie alla stretta ed indispensabile collaborazione con<br />
le delegazioni estere dell’ENIT, sarà particolarmente curato in modo da garantire il consueto turn over dei
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 353<br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 1015 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 5/8<br />
buyers stessi assicurando, nel contempo, la presenza di operatori che ricoprano posizioni di rilievo al’interno<br />
delle loro aziende.<br />
I Buyers selezionati provengono da tutto il mondo tenendo conto di diverse esigenze volte, da un<br />
lato, a “fidelizzare” e consolidare i mercati tradizionali, in specie quelli europei, ma anche americano e<br />
giapponese e dall’altro, a ricercare contatti con operatori di paesi che possono alimentare flussi anche<br />
consistenti (Cina, India e Corea del Sud, Paesi del Nord Europa, Russia e America del Sud, mentre per il<br />
Brasile si diceva appunto che è in corso di attuazione un progetto speciale).<br />
Pertanto, la scelta dei buyers europei ed extra europei va fatta tenendo conto sia della specificità e<br />
completezza dell’offerta veneta, sia dell’opportunità-necessità di ampliare e diversificare i flussi turistici.<br />
Aspetti organizzativi<br />
Lo stretto dimensionamento delle risorse a disposizione del bilancio regionale anche per l’esercizio<br />
finanziario <strong>2013</strong> (da Euro 1.100.000,00 nel 2010 a Euro 900.000,00 nel 2011 a Euro 800.000,00 nel 2012 e<br />
<strong>2013</strong>) impone comunque scelte di contenimento dei costi.<br />
La sede<br />
La tradizionale location delle edizioni 2002-2007, ovvero il nuovo Terminal Passeggeri (Padiglione<br />
103) del Porto di Venezia è stata abbandonata nel 2008 in favore del prestigioso Hotel Hilton sull’Isola della<br />
Giudecca (ex Molino Stucky) che ha consentito notevoli risparmi organizzativi e allestitivi, potendo esso sia<br />
ospitare gli operatori sia lo stesso workshop nei saloni dedicati alla convegnistica e già allo scopo attrezzati.<br />
Il successo conseguito dal 2008 al 2012, nonostante il cambio di location e i necessari adattamenti logistici,<br />
consente di confermare tale scelta anche per le motivazioni già ampiamente narrate nella premessa all’atto<br />
deliberativo e che qui si intendono integralmente richiamate.<br />
Durata della manifestazione<br />
La manifestazione “Buy Veneto – Veneto for You” avrà luogo dal 10 ottobre al 12 ottobre <strong>2013</strong> e si<br />
articolerà come segue:<br />
Primo giorno: giovedì 10 ottobre <strong>2013</strong> - ore 9,00 – 18,00 - Workshop<br />
Appuntamenti prefissati con gli operatori veneti in rappresentanza di tutte le componenti dell’offerta turistica<br />
Secondo e terzo giorno: venerdì 11 e sabato 12 ottobre <strong>2013</strong><br />
Educational Tour per buyers stranieri<br />
(Arrivo degli operatori esteri previsto per il 9 ottobre, partenza il 13 ottobre).<br />
Preventivo di spesa<br />
- Euro 800.000,00, come da scheda di dettaglio.<br />
Operatività<br />
- Soggetto gestore del progetto è la Scpa Veneto Promozione.<br />
- Il coordinamento dell’iniziativa fa capo alla Direzione Regionale per la Promozione Economica e<br />
l’Internazionalizzazione.
354<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 1015 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 6/8<br />
Sito web Buy Veneto<br />
Verrà aggiornato il sito web Buy Veneto, con l’obiettivo di fornire in italiano agli operatori veneti<br />
indicazioni utili sul mercato/i e sui buyers italiani ed esteri, oltre a tutte le indicazioni sui “lavori in corso”<br />
del Buy Veneto e sulle modalità di adesione/accredito al workshop “Veneto for You”, e in inglese per gli<br />
operatori stranieri, con l’obiettivo di dare la massima diffusione su quanto in corso di realizzazione, fornendo<br />
anche i dati relativi al turismo nel Veneto e la descrizione dei prodotti turistici.<br />
Catalogo Ufficiale di Veneto for You<br />
In occasione di Veneto for You, verrà distribuito il catalogo ufficiale, ottimo e pratico veicolo<br />
promozionale, contenente i riferimenti degli operatori veneti e dei buyers italiani e stranieri.<br />
Brochure promozionale<br />
Visto il successo riscontrato, verrà riproposta, aggiornata, la brochure promozionale – in lingua<br />
inglese – sui principali itinerari turistici del Veneto.<br />
Comunicazione<br />
Il programma di comunicazione, prevede, oltre alla revisione della linea grafica e alla produzione di<br />
materiale promozionale, il coinvolgimento dell’Ufficio Stampa della Giunta Regionale.<br />
Non sono previste inserzioni su stampa e media.<br />
Customer satisfaction<br />
Come per le precedenti edizioni la ricerca, da effettuarsi appena concluso il workshop, dovrà<br />
verificare il livello di percezione dell’immagine turistica del Veneto proposto ai buyers e il grado di<br />
soddisfazione sia dei buyers che dei sellers per l’iniziativa complessivamente considerata.<br />
Collaborazioni<br />
L’Ente titolare e finanziatore della Manifestazione è la Regione Veneto che sarà affiancata<br />
dall’ENIT, Agenzia nazionale del Turismo, quale partner patrocinatore ed operativo.<br />
L’ENIT, anche per questa edizione, è partner determinante per la riuscita della manifestazione. Avrà<br />
il compito della gestione operativa della Segreteria Estera. Tramite le sue <strong>Del</strong>egazioni, selezionerà gli<br />
operatori scegliendoli sulla base delle tipologie turistiche che saranno proposte dall’offerta e delle<br />
indicazioni che le strutture regionali segnaleranno.<br />
L’ENIT, pertanto, raggrupperà gli operatori nelle varie nazioni e li assisterà con i propri funzionari a<br />
Venezia.<br />
Saranno coinvolti, in vario modo, altri Enti e Istituzioni venete interessati direttamente od<br />
indirettamente al turismo: il Comune, gli aeroporti di Venezia e Verona, le Amministrazioni Provinciali del<br />
Veneto, i Consorzi di Promozione Turistica, le Camere di Commercio, le Associazioni di categoria del<br />
mondo imprenditoriale del Veneto.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 355<br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 1015 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 7/8<br />
PROGETTO BUY VENETO <strong>2013</strong><br />
VENETO FOR YOU - 12° Workshop Internazionale del Turismo nel Veneto<br />
PREVENTIVO SPESE<br />
(iva compresa)<br />
1.1 Promozione 22.000,00<br />
Revisione marchio e linea grafica 5.000,00<br />
Stampa materiale informativo e cataloghi 15.000,00<br />
Spese organizzative 2.000,00<br />
1.2 Ospitalità buyers e delegati ENIT 333.000,00<br />
Selezione buyers esteri 8.000,00<br />
Biglietteria aerea 100.000,00<br />
Pernottamenti a Venezia 180.000,00<br />
Vitto a Venezia 15.000,00<br />
Transfer e servizio assistenti 20.000,00<br />
Spese organizzative 10.000,00<br />
1.3 Veneto for You - Workshop 307.000,00<br />
Progettazione e allestimenti sede workshop 120.000,00<br />
Affitto spazi workshop presso Molino Stucky, inclusi servizi 35.000,00<br />
Affitto parcheggio Tronchetto e servizio transfer 15.000,00<br />
Buffet workshop 50.000,00<br />
Servizio hostess e assistenti 5.000,00<br />
Interpreti 10.000,00<br />
Materiale vario, omaggi 20.000,00
356<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 1015 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 8/8<br />
PREVENTIVO SPESE<br />
(iva compresa)<br />
Servizio di spedizione materiali<br />
12.000,00<br />
Gestione elettronica badge 20.000,00<br />
Spese organizzative 20.000,00<br />
1.4 Serata di promozione enogastronomica veneta 42.000,00<br />
Cena tipica veneta per i buyers stranieri 30.000,00<br />
Concerto e animazione serata 10.000,00<br />
Spese organizzative 2.000,00<br />
1.5 Educational Tour Buyers 80.000,00<br />
Aggiornamento e stampa brochure educational 15.000,00<br />
Transfer, servizi, ospitalità 55.000,00<br />
Assistenti e guide 6.000,00<br />
Spese organizzative 4.000,00<br />
1.6 Customer Satisfaction 15.000,00<br />
1.7 Seminari Formativi 15.000,00<br />
1.8 Spese varie e imprevisti 6.000,00<br />
TOTALE 820.000,00<br />
QUOTE DI PARTECIPAZIONE AZIENDALE - 20.000,00<br />
TOTALE PROGETTO 800.000,00
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 357<br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1016 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Iniziative di promozione turistico-culturale del Veneto nel mercato nazionale e internazionale in collaborazione con la<br />
Fondazione Arena di Verona. Piano esecutivo annuale di promozione turistica <strong>2013</strong>. Legge regionale 4 novembre 2002, n.<br />
33.<br />
[Turismo]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Iniziative a favore della Fondazione Arena di Verona finalizzate alla promozione delle specificità turistico-culturali del Veneto<br />
in Italia e nei mercati esteri e del Festival Lirico Areniano quale evento culturale di prestigio e di forte attrattiva per la complessiva<br />
offerta di eccellenza del territorio veneto. Erogazione di un contributo di euro 100.000,00.<br />
L’Assessore Marino Finozzi, di concerto con il Vicepresidente On. Marino Zorzato, riferisce quanto segue.<br />
Con provvedimento n. 586 del 3 maggio <strong>2013</strong>, la Giunta regionale, ai sensi dall’articolo 15, comma 1, della legge regionale 4<br />
novembre 2002, n. 33, ha approvato il Piano esecutivo annuale di promozione turistica per l’anno <strong>2013</strong>, che prevede, tra l’altro,<br />
l’azione 4) “Iniziative di promozione integrata del territorio”. In questa azione trasversale di carattere generale si collocano le attività<br />
in cui il turismo supporta attività ed iniziative anche di enti locali, associazioni, consorzi ed altri organismi associativi impegnati<br />
a diffondere la conoscenza di avvenimenti importanti. In questo contesto si ritiene necessario avviare una serie di attività<br />
di co-marketing con le istituzioni culturali più significative del Veneto in grado di integrare il prodotto turistico regionale. Tra gli<br />
eventi di forte richiamo rientra il Festival Lirico Areniano, la cui promozione avviene mediante iniziative nel mercato nazionale e<br />
internazionale finalizzate a comunicare il Veneto quale destinazione turistica di eccellenza.<br />
La Fondazione Arena di Verona, ente di diritto privato operante nel settore lirico-sinfonico, assume una rilevante importanza<br />
nell’ambito della promozione turistica che la Regione annualmente programma e realizza per evidenziare le specificità venete che<br />
meglio mostrano l’importanza della Regione in Italia e all’estero. Infatti, la Fondazione Arena di Verona realizza, tra l’altro, la<br />
manifestazione di carattere internazionale denominata “Festival Lirico dell’Arena di Verona” che si svolge ogni anno, dal 1913,<br />
nell’anfiteatro Arena di Verona. Si tratta di una manifestazione che, per dimensioni e caratteristiche rappresenta una realtà di rilievo<br />
all’interno del complesso sistema turistico del Veneto in grado di raccogliere, mediamente, 500 mila persone, equamente divise<br />
tra mercato interno ed estero, in un periodo di programmazione che inizia a fine giugno e termina a fine agosto, contribuendo in<br />
maniera significativa alla formazione dei valori, in termini di arrivi/presenze, riscontrati annualmente nel Veneto.<br />
Il Festival Lirico dell’Arena di Verona rappresenta, pertanto, un potente volano di attrazione turistica verso la città di Verona<br />
e del Veneto in generale, creando un indotto economico significativo nel territorio.<br />
Risulta, quindi, importante per la Regione aderire ad iniziative in grado di veicolare, attraverso la loro struttura organizzativa,<br />
efficaci azioni di complementarietà agli eventi dalla stessa gestiti, per affermare sempre più il marchio turistico regionale e il brand<br />
veneto unitamente alla più generale comunicazione integrata della Regione.<br />
Una attività comune che valorizzando le singole specificità riesce a fare grande il Veneto: questa è la sintesi dell’intervento regionale<br />
che non è rivolto all’attività lirico-sinfonico, in sé e per sé e, comunque, ambito di competenza delle singole realtà musicali<br />
e/o di altre strutture pubbliche, ma alla promozione delle realtà turistiche e di filiera della Regione.<br />
Con nota del 20 febbraio <strong>2013</strong> la Fondazione Arena di Verona ha comunicato l’avvio della pianificazione di una serie di iniziative<br />
ed eventi promozionali da realizzare da settembre <strong>2013</strong> a maggio 2014 per presentare il programma del Festival Lirico per<br />
la stagione 2014 nei Paesi esteri individuati con nota del 13 marzo 2012: Germania, Austria, Olanda, Belgio, Francia, Spagna,<br />
Inghilterra, Russia, Polonia, Romania, Bulgaria, Ungheria, Moldavia, America del Nord e Israele. Si tratta dell’organizzazione di<br />
conferenze stampa e recital lirici rivolti agli operatori turistici e ai rappresentanti della stampa di settore realizzate in sinergia con<br />
soggetti pubblici e privati del comparto turistico, culturale ed enogastromonico del Veneto per far conoscere la complessiva offerta<br />
turistica regionale con proposte innovative e di qualità ai fini di soddisfare sia l’appassionato d’opera sia il turista più esigente e far<br />
fronte alla concorrenza degli altri mercati sempre più forte e competitiva.<br />
Il progetto, che si prefigge di attrarre il potenziale turista che intende programmare la sua vacanza in Veneto, si articola e caratterizza,<br />
nel suo sviluppo temporale, per una forte sinergia tra i diversificati valori del Veneto opportunamente collocati negli ambiti<br />
turistici locali e valorizzanti le diverse realtà territoriali con le loro risorse e i loro prodotti tipici e di qualità.<br />
Sulla base delle evidenziate considerazioni, si ritiene opportuno aderire al piano promozionale della Fondazione Arena di Verona,<br />
sostenendo il medesimo con un contributo di euro 100.000,00, IVA e ogni altro onere compreso, e partecipando alle attività<br />
istituzionali e di presentazione del prodotto turistico integrato “Veneto” mediante le seguenti azioni:<br />
a) disponibilità di uno spazio riservato alla promozione del territorio regionale anche mediante la presenza delle Strutture Associate<br />
regionali invitate a partecipare in occasione degli incontri con operatori turistici e rappresentanti della stampa;<br />
b) presentazione del turismo veneto alle conferenze stampa e agli incontri con gli operatori turistici organizzati dalla Fondazione<br />
Arena;<br />
c) realizzazione di eventi e recital con cantanti areniani in Italia e all’estero per promuovere l’offerta turistica regionale e dei settori<br />
turistici.<br />
La gestione tecnica, finanziaria ed amministrativa dei procedimenti discendenti dalla presente deliberazione spetta alla Direzione<br />
Promozione Turistica Integrata, ivi compreso l’impegno al capitolo di spesa n. 100186 “Iniziative per la promozione in Italia<br />
e all’estero dell’immagine del turismo veneto” o equivalente capitolo di spesa corrente identificato da adeguato codice di classificazione<br />
SIOPE del bilancio di previsione <strong>2013</strong> che presenta la necessaria disponibilità.<br />
Ciò premesso, si sottopone all’approvazione della Giunta regionale la concessione di un contributo di euro 100.000,00, a favore
358<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
della Fondazione Arena di Verona a parziale copertura delle azioni di cui sopra da svolgersi nel corso del corrente anno a nei primi<br />
mesi del prossimo anno.<br />
Il relatore conclude la propria relazione e sottopone all’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’articolo 53, quarto comma dello Statuto, il<br />
quale dà atto che la Struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità<br />
con la vigente legislazione regionale e statale e, in particolare, con le disposizioni contenute nell’articolo 43 della legge regionale<br />
29 novembre 2001, n. 39;<br />
Vista la legge regionale 4 novembre 2002, n. 33 “Testo unico delle leggi regionali in materia di turismo”, articolo 15, comma<br />
1;<br />
Vista la deliberazione n. 586 del 3 maggio <strong>2013</strong> di approvazione del Piano Esecutivo Annuale di promozione turistica per l’anno<br />
<strong>2013</strong>;<br />
Vista la legge regionale n. 39 del 29 novembre 2001 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione”;<br />
Vista la legge regionale n. 3 del 5 aprile <strong>2013</strong> “Legge finanziaria della Regione <strong>2013</strong>”;<br />
Vista la legge regionale n. 4 del 5 aprile <strong>2013</strong>, con cui è stato approvato il bilancio regionale di previsione per l’esercizio finanziario<br />
<strong>2013</strong>”;<br />
Vista la legge regionale 10 gennaio 1997, n. 1 “Ordinamento e funzioni della Regione”;<br />
Vista la documentazione agli atti;<br />
delibera<br />
1. di approvare, per le motivazioni indicate nelle premesse, l’erogazione di un contributo di euro 100.000,00, a favore della<br />
Fondazione Arena di Verona, P.IVA 00231130238, a parziale copertura dei costi organizzativi sostenuti dalla Fondazione Arena di<br />
Verona al fine di promuovere il Festival Areniano e contestualmente l’offerta turistica regionale e il complessivo prodotto turistico<br />
integrato “Veneto”, mediante la realizzazione delle seguenti azioni:<br />
• disponibilità di uno spazio riservato alla promozione del territorio regionale anche mediante la presenza delle Strutture Associate<br />
regionali invitate a partecipare in occasione degli incontri con operatori turistici e rappresentanti della stampa;<br />
• presentazione del turismo veneto alle conferenze stampa e agli incontri con gli operatori turistici organizzati dalla Fondazione<br />
Arena;<br />
• realizzazione di eventi e recital con cantanti areniani in Italia e all’estero per promuovere l’offerta turistica regionale e dei settori<br />
turistici;<br />
2. di stabilire che spetta al Dirigente della Direzione Regionale Promozione Turistica Integrata la gestione tecnica, finanziaria<br />
ed amministrativa dei procedimenti discendenti dalla presente deliberazione ivi compreso l’impegno contabile al capitolo di spesa n.<br />
100186 “Iniziative per la promozione in Italia e all’estero dell’immagine del turismo veneto” o equivalente capitolo di spesa corrente<br />
identificato da adeguato codice di classificazione SIOPE del bilancio di previsione <strong>2013</strong> che presenta la necessaria disponibilità;<br />
3. di stabilire che, in ordine alle modalità di erogazione, la somma a contributo sarà liquidata in unica soluzione, sulla scorta<br />
dell’effettiva disponibilità di cassa e comunque previa presentazione alla Giunta regionale - Direzione promozione turistica integrata<br />
di una dettagliata relazione sull’attività svolta e di rendicontazione della spesa sostenuta da presentarsi entro 60 giorni dalla<br />
conclusione delle attività svolte e comunque non oltre il 31 dicembre 2014;<br />
4. di dare atto che la spesa di cui si dispone l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai<br />
sensi della L.R. 1/2011;<br />
5. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 26 del decreto legislativo 14<br />
marzo <strong>2013</strong>, n. 33;<br />
6. di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 359<br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1017 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Progetto di eccellenza turistica a carattere autonomo regionale: “Valorizzazione e promozione integrata della Pedemontana<br />
<strong>Veneta</strong>”. Legge 27 dicembre 2006 n. 296, articolo 1, comma 1228 e legge 18 giugno 20<strong>09</strong> n. 69, articolo 18. Adozione del<br />
marchio turistico: ”Pedemontana <strong>Veneta</strong> - Itinerario di sorprese”.<br />
[Turismo]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Nell’ambito del progetto di eccellenza “Valorizzazione e promozione integrata della Pedemontana <strong>Veneta</strong>” si prevede l’adozione<br />
del marchio turistico “Pedemontana <strong>Veneta</strong> - Itinerario di sorprese“ .<br />
L’Assessore Marino Finozzi riferisce quanto segue.<br />
L’articolo 1, comma 1228 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, così come modificato dall’articolo 18 della legge 18 giugno<br />
20<strong>09</strong>, n. 69, prevede la possibilità per la Presidenza del Consiglio dei Ministri di stipulare appositi protocolli di intesa con le Regioni<br />
e con gli enti locali per le finalità di sviluppo del settore del turismo e per il suo posizionamento competitivo quale fattore<br />
produttivo di interesse nazionale.<br />
Il medesimo articolo 1 comma 1228 della legge n. 296/2006 prevede, inoltre, la possibilità di cofinanziare iniziative e progetti<br />
per le finalità di cui sopra, attraverso la sottoscrizione di accordi di programma con le Regioni territorialmente interessate.<br />
In data 24 giugno 2010 è stato quindi sottoscritto il protocollo d’intesa tra il Ministro per il turismo ed il Presidente della Conferenza<br />
delle Regioni e delle Province Autonome. Tale protocollo individua le procedure per la elaborazione dei progetti di eccellenza<br />
e stabilisce che il Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo provveda al cofinanziamento dei medesimi<br />
attraverso accordi di programma con le Regioni.<br />
In questo contesto la Giunta regionale, con provvedimento n. 2428 del 14 ottobre 2010, ha approvato il progetto di eccellenza<br />
“Valorizzazione e promozione integrata della Pedemontana veneta - progetto di qualificazione del territorio delle Prealpi venete<br />
per lo sviluppo delle attività turistiche, delle tradizioni storiche, culturali e delle produzioni tipiche ed artigianali”, finalizzato allo<br />
sviluppo e alla promozione dell’area compresa tra le montagne e la pianura delle province di Treviso, Vicenza e Verona.<br />
Nello specifico, il progetto di eccellenza approvato, intende sviluppare iniziative che portino ad una valorizzazione complessiva<br />
del territorio regionale, in modo da poter creare i presupposti per un’esplorazione completa del territorio e la riscoperta di<br />
aree potenzialmente interessanti, ma che se non opportunamente organizzate, potrebbero essere non sufficientemente promosse<br />
all’attenzione del potenziale turista-cliente.<br />
Con nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri DSCT n. 1<strong>09</strong>72 del 25 luglio 2011 il Dipartimento ha comunicato la positiva<br />
valutazione della proposta progettuale denominata “Valorizzazione e promozione integrata della Pedemontana <strong>Veneta</strong>” presentata<br />
dalla Regione del Veneto e contestualmente ha disposto la possibilità di procedere alla sottoscrizione del conseguente accordo di<br />
programma e dei relativi allegati.<br />
Successivamente, con il provvedimento n. 1825 del 8 novembre 2011, la Giunta regionale ha approvato lo schema dell’accordo<br />
di programma, della scheda di monitoraggio e del piano esecutivo del progetto di eccellenza “Valorizzazione e promozione integrata<br />
della Pedemontana <strong>Veneta</strong>”, allegati che sono stati regolarmente sottoscritti in data il 12 gennaio 2012 ed integrati in data 23<br />
febbraio 2012.<br />
Con decreto del Dipartimento per lo Sviluppo e la competitività del turismo datato 28 febbraio 2012, la Presidenza del Consiglio<br />
dei Ministri ha disposto l’impegno di spesa di euro 1.720.863,90, quale cofinanziamento statale del progetto di cui al citato<br />
accordo di programma.<br />
Successivamente alla registrazione del suddetto Decreto Ministeriale presso la Corte dei Conti, la Regione del Veneto ha<br />
provveduto all’invio della seconda parte del progetto esecutivo ed alla richiesta formale dell’anticipazione della quota del 40%<br />
dell’ammontare dell’intero finanziamento del progetto, pari ad euro 688.345,56; con nota protocollo DSCT 8962 P-4.30.1 del 10<br />
agosto 2012 il Ministero ha approvato la seconda parte del piano esecutivo e contestualmente ha comunicato l’avvio delle procedure<br />
amministrative per l’erogazione della quota di cofinanziamento richiesta.<br />
Il piano esecutivo del progetto, che distingue le attività da realizzare in linee di intervento ed azioni, al punto 7 attività 1 prevede<br />
la costituzione di un gruppo di lavoro in grado di individuare un efficace brand dedicato alla Pedemontana <strong>Veneta</strong>, che permetta<br />
di veicolare il nuovo prodotto nelle attività promozionali e di comunicazione e in definitiva di dare maggiore visibilità al territorio<br />
della pedemontana presso i turisti italiani e stranieri.<br />
Con provvedimento n. 1442 del 31 luglio 2012 la Giunta regionale ha approvato il programma di attività per l’anno 2012 così<br />
come definito dal Consiglio di amministrazione di CISET “Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica”, associazione<br />
senza fini di lucro, promossa dall’Università di Venezia, a cui la Regione del Veneto partecipa in qualità di socio fondatore, ai sensi<br />
della legge regionale 23 dicembre 1991, n. 37.<br />
In attuazione di tale programma di attività, che prevede nel punto c) la definizione, anche mediante concorsi di idee, di un brand<br />
della Pedemontana veneta, CISET, con nota prot. n. 538278C110 del 27 novembre 2012, ha comunicato che l’iniziativa “concorso<br />
di idee: Un logo per la Pedemontana <strong>Veneta</strong>” verrà lanciata il 26 novembre 2012 alle ore 15.00 attraverso la piattaforma del Social<br />
network Zooppa.com e verrà conclusa il giorno 12 febbraio <strong>2013</strong> ore 14.59.<br />
Il numero delle proposte pervenute nel sito ha superato ogni più rosea previsione: 1.664 sono state le creazioni grafiche; al raggiungimento<br />
altamente positivo di questo risultato sono stati partecipi tutti gli attori coinvolti che, attraverso una promozione su<br />
più canali, dalle reti di CISET alla realizzazione della sezione “Pedemontana <strong>Veneta</strong>” all’interno del portale www.veneto.to, hanno<br />
portato a conoscenza del contest e quindi dell’area della pedemontana un numero veramente alto di persone.
360<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
La gran parte dei click al contest online sono stati effettuati dall’Italia, ma il 3% è risultato provenire dall’Olanda, dal Regno<br />
Unito, dalla Francia, dagli Stati Uniti, dalla Svizzera, dall’India, dalla Spagna, dall’Albania, dal Portogallo, dall’Australia e dal Taiwan<br />
per cui si può liberamente confermare che il concorso di idee ha contribuito anche alla notorietà dell’area pedemontana veneta.<br />
Il livello delle proposte pervenute è molto elevato per originalità e creatività ed è risultata avvincente la procedura progettuale<br />
di identificazione e scelta del logo ufficiale di un’area strategica utilizzando un metodo partecipativo, innovativo, trasparente ed<br />
economico, strategicamente connesso ad una promozione dell’area su differenti canali.<br />
Il fine ultimo del concorso è stato quello di scegliere il miglior simbolo, il miglior playoff, il miglior naming e la miglior proposta<br />
complessiva per la definizione di un singolo marchio logotipo che identifichi il territorio della Pedemontana <strong>Veneta</strong> e delle sue<br />
singolarità turistiche, in grado quindi di esprimere al meglio la Unique Selling Proposition, espressione del beneficio per il cliente,<br />
del motivo per cui il visitatore dovrebbe scegliere proprio la pedemontana come destinazione di vacanza.<br />
In data 25 marzo <strong>2013</strong> alle ore 11:00, presso la Sede della Regione del Veneto di Via Torino a Mestre (VE), si è riunita la Commissione<br />
giudicatrice del concorso appositamente selezionata per l’individuazione della proposta più idonea contenuta in una shortlist<br />
che è stata pubblicata sul forum di ZOOPPA, che nel frattempo ha provveduto al controllo dell’originalità dei contenuti ed alla<br />
raccolta di tutta la documentazione necessaria dagli utenti per la proclamazione del/i vincitore/i.<br />
La commissione ha valutato la qualità dei progetti anche ai fini della realizzabilità ed efficacia della comunicazione dell’idea,<br />
la scelta del vincitore è avvenuta sulla base dei seguenti criteri:<br />
1. qualità e pertinenza dell’elaborato sul piano estetico e creativo;<br />
2. congruenza dei diversi livelli di comunicazione: iconica, simbolica, grafica;<br />
3. efficacia e immediatezza comunicativa;<br />
4. presenza e qualità di eventuali elementi destinati ad attivare significati secondari;<br />
5. grado di flessibilità-scalabilità e riproducibilità nelle diverse applicazioni;<br />
6. relazione illustrativa di indicazione delle motivazioni e scelte dell’idea progetto.<br />
Durante la seduta la commissione ha così finalmente deliberato all’unanimità il logo vincitore, identificato nella sua interezza<br />
come: “Itinerario di sorprese - ID 74946 - autore Azoth”.<br />
Queste in sintesi le motivazioni della scelta del logo: il logo selezionato risponde al meglio ai requisiti richiesti nel brief del contest<br />
e rappresenta la sintesi giusta per arrivare ad un minimo comune multiplo adeguato dal punto di vista del marketing turistico.<br />
La soluzione grafica adottata presenta buone capacità di sviluppo per un motivo di immagine soddisfacente e un rendering futuro.<br />
Inoltre, la grafica utilizzata ha caratteristiche giuste per un accostamento adeguato al logo turistico della Regione del Veneto.<br />
Ai fini dell’assegnazione dei premi è stato inoltre dettagliato il giudizio della commissione sulle tre parti che compongono il<br />
logo (simbolo, naming e pay-off):<br />
1. Simbolo: il simbolo è stato approvato all’unanimità.<br />
2. Naming: il naming scelto “Pedemontana <strong>Veneta</strong>” è stato approvato a maggioranza; la commissione ha inoltre deciso che,<br />
ai soli fini dell’assegnazione del premio, il naming alternativo a “Pedemontana <strong>Veneta</strong>” sarà “Pedemontana”.<br />
3. Pay-off: il claim scelto “Itinerario di sorprese” è stato approvato a maggioranza.<br />
In relazione a quanto sopra riportato, con il presente provvedimento si propone quindi l’approvazione e l’adozione del logotipo<br />
selezionato dalla commissione di cui sopra, nella sua raffigurazione originale riportata nello schema Allegato A alla presente<br />
deliberazione, quale elemento in grado di identificare il territorio della Pedemontana <strong>Veneta</strong>, da utilizzare nelle future azioni di<br />
marketing rivolte alla promozione delle opportunità turistiche anche alla luce dell’avvio del progetto di eccellenza turistica a carattere<br />
autonomo regionale: “Valorizzazione e promozione integrata della Pedemontana <strong>Veneta</strong>”.<br />
Si propone inoltre di rimandare a successivo provvedimento l’elaborazione del manuale di utilizzo del logotipo anche da parte<br />
dei soggetti privati interessati alle attività turistiche dell’area territoriale della Pedemontana <strong>Veneta</strong>, secondo criteri che dovranno<br />
rispondere ad elementi di caratterizzazione, di non discriminazione, di serietà e correttezza nell’utilizzo e posizionamento del marchio<br />
per tutti gli interventi finalizzati a consolidare un brand e un sistema turistico veramente integrato tra territorio pedemontano,<br />
turismo e le altre attività commerciali, sportive, culturali, naturalistiche ed enogastronomiche.<br />
Il relatore conclude la propria relazione e sottopone all’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, quarto comma, dello Statuto, il quale<br />
dà atto che la Struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con<br />
la vigente legislazione statale e regionale;<br />
Vista Legge 27 dicembre 2006 n. 296, articolo 1, comma 1228 e legge 18 giugno 20<strong>09</strong> n. 69, articolo 18;<br />
Vista la legge regionale 4 novembre 2002, n. 33 “Testo unico delle leggi regionali in materia di turismo”;<br />
Visti i provvedimenti n. 2428 del 14 ottobre 2010, n. 1825 del 8 novembre 2011 e n. 1442 del 31 luglio 2012;<br />
Visto il verbale della riunione del 25 marzo <strong>2013</strong> della Commissione Giudicatrice del Concorso di idee “Un logo per la Pede-
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 361<br />
montana <strong>Veneta</strong>”, prot. n. 176252 del 24 aprile <strong>2013</strong>;<br />
Vista la legge regionale 10 gennaio 1997, n. 1 “Ordinamento delle funzioni e delle Strutture della Regione”;<br />
Vista la legge regionale n. 39 del 29 novembre 2001 ”Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione”;<br />
Vista l’art. 28 della legge regionale 6 aprile 2012, la legge regionale 23 dicembre 1991, n. 37 e la legge regionale 6 aprile 2012,<br />
n. 13, articolo 28 “legge finanziaria regionale per l’esercizio 2012”;<br />
delibera<br />
1. di adottare, per le motivazioni e considerazioni indicate in premessa, il logo: “Itinerario di sorprese - ID 74946 - autore<br />
Azoth”, secondo lo schema Allegato A alla presente deliberazione, ai sensi della legge regionale 4 novembre 2002, n. 33;<br />
2. di stabilire che il logotipo di cui al punto 1 sia utilizzabile nelle attività promozionali e comunicative dell’Amministrazione<br />
detentrice e, previa autorizzazione, dell’ente strumentale Veneto Promozione, degli Enti locali e dei Consorzi di promozione turistica<br />
singoli e associati riconosciuti ai sensi della legge regionale 33/2002;<br />
3. di rinviare ad un successivo provvedimento la definizione dei criteri e delle condizioni per l’utilizzo del logo: “Itinerario<br />
di sorprese - ID 74946 - autore Azoth” da parte di altri Enti e imprese turistiche secondo regole comuni concordate con l’Amministrazione<br />
detentrice;<br />
4. di stabilire che il presente provvedimento non comporta oneri a carico del bilancio regionale;<br />
5. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.
362<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
giunta regionale – 9^ legislatura<br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 1017 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 1/1
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 363<br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1018 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Programma U.E. di Cooperazione territoriale europea “Interreg IVC 2007-<strong>2013</strong>. Progetto CHARTS “Culture and Heritage<br />
Added value to Regional policies for Tourism Sustainability”. Codice Unico di Progetto H19I12000020007. Collaborazione<br />
con Veneto Lavoro per l’iniziativa di valutazione ed analisi dell’accessibilità occupazionale nel turismo. <strong>Del</strong>iberazione<br />
n. 495 del 3 aprile 2012.<br />
[Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Si prevede l’attivazione di una iniziativa di valutazione e analisi, qualitativa e quantitativa, degli aspetti occupazionali e di lavoro<br />
in materia di turismo accessibile per i lavoratori con handicap nel settore turistico prevista nell’ambito del Progetto CHARTS.<br />
Si attiva la collaborazione operativa e gestionale con Veneto Lavoro per una spesa di € 26.854,00.<br />
L’Assessore Marino Finozzi, riferisce quanto segue.<br />
Con deliberazione n. 495 del 3 aprile 2012, avente ad oggetto “Programma U.E. di Cooperazione interregionale Interreg IVC<br />
2007-<strong>2013</strong>. Esito della quarta procedura ad evidenza pubblica internazionale per la chiamata di progetti”, la Giunta regionale dava<br />
mandato, relativamente al Progetto CHARTS, alla Direzione Turismo in qualità di partner, di porre in essere tutti gli adempimenti<br />
formalmente necessari per l’avvio e lo svolgimento delle attività tecniche e di gestione dello stesso.<br />
Il Progetto, denominato Culture and Heritage Added value to Regional policies for Tourism Sustainability con acronimo<br />
CHARTS, prevede:<br />
• lo sviluppo di strategie integrate fra i partner partecipanti per la sostenibilità del turismo, intesa nel senso più ampio del termine,<br />
e quindi connesso con la crescita dell’accessibilità, la valorizzazione di turismi rispettosi dell’ambiente e del paesaggio,<br />
la promozione degli aspetti della cultura e delle tradizioni locali;<br />
• l’individuazione e lo scambio di buone pratiche e politiche regionali fra i soggetti aderenti.<br />
La Regione del Veneto ha aderito in qualità di partner al Progetto unitamente ad altri Enti e regioni di Grecia, Gran Bretagna,<br />
Spagna, Svezia, Bulgaria, Belgio, Lettonia, Romania, Cipro e Irlanda; il valore complessivo del progetto è di circa 1,8 Milioni di<br />
Euro. Al Veneto è stato assegnato un budget complessivo di spesa di € 143.760,00 così suddiviso: Staff € 48.000,00; Administration<br />
€ 5.760,00; Travel & Accommodation € 30.000,00; External Expertise & services € 60.000,00.<br />
Buona parte del progetto, per parte veneta, è già stato realizzato o è in corso di realizzazione: si sono svolti degli incontri con i<br />
partner per la messa a punto di strategie comuni di operatività; il Veneto ha partecipato ad alcune iniziative all’estero portando le<br />
proprie esperienze in particolare per quanto concerne la sostenibilità ambientale con la certificazione EMAS, il cicloturismo quale<br />
elemento nuovo di turismo di esplorazione del territorio, del progetto regionale di accessibilità del turismo veneto alle persone<br />
diversamente abili o portatrici di handicap stabili o temporanee.<br />
Quest’ultimo aspetto è peraltro collegato al lavoro avviato dalla Regione del Veneto con la Commissione Europea a seguito<br />
dell’accordo sottoscritto con il Commissario Europeo al Turismo nel luglio del 2010, rafforzato poi dal Progetto di Eccellenza turistica<br />
approvato, e cofinanziato, dallo Stato relativo appunto allo sviluppo e alla valorizzazione del turismo accessibile nel territorio<br />
regionale e nelle strutture ricettive che a vario titolo, e con diversi servizi, sono presenti in regione.<br />
A conclusione del lavoro di scambio delle buone pratiche e politiche regionali, dal 22 al 25 maggio <strong>2013</strong> si è svolta una “Study<br />
Visit” che ha visto la partecipazione di oltre trenta rappresentanti degli enti e regioni partner del Progetto che hanno visitato il<br />
territorio regionale e a cui sono state illustrate le best practice del Veneto per quanto concerne le politiche di diversificazione dell’offerta<br />
turistica con la valorizzazione degli ambienti naturali (cicloturismo nei Colli Euganei), dei centri d’arte emergenti (Cittadella,<br />
in collaborazione con l’<strong>Associazione</strong> Città Murate), del patrimonio di ville venete (Villa Contarini e la riviera del Brenta,<br />
Vie d’Acqua e Turismo fluviale).<br />
Nell’ambito delle attività affidate al Veneto, il Programma prevede, infine, l’elaborazione di uno studio e analisi mediante l’approfondimento<br />
del tema della sostenibilità, in particolare per quanto concerne l’accessibilità nel Veneto, e ciò anche in considerazione<br />
del fatto che è la regione partner che registra il più elevato numero di presenze turistiche e che gode di una forte e radicata<br />
esperienza in materia di industria turistica.<br />
A tal fine, per rendere l’analisi e la valutazione richiesta dal Progetto CHARTS particolarmente utile ed interessante, si ritiene<br />
opportuno che la stessa sia destinata ad affiancare quella più ampia svolta nell’ambito del Progetto di Eccellenza denominato “Sviluppo<br />
del Turismo sociale” finanziato per il 90% da fondi Statali. In questo senso, mentre il Progetto di eccellenza ha come obiettivo<br />
quello di identificare le strutture ed i servizi accessibili ai fini turistici, si ritiene utile integrare gli sforzi con quegli aspetti dell’accessibilità<br />
legati al lavoro ed ai fattori normativi ed operativi in tema di occupazione nel settore economico del turismo.<br />
Pertanto lo studio e l’analisi devono essere finalizzati, da un lato, alla costituzione di un quadro conoscitivo d’insieme in tema<br />
legislativo, normativo e regolamentare per le opportunità di impiego e di inserimento dei lavoratori disabili, e dall’altro sulle possibilità<br />
operative delle imprese, che operano nel settore turistico, di poter impiegare lavoratori con disabilità, secondo un aspetto<br />
importante “il lavoro delle persone disabili per i turisti disabili”.<br />
In relazione a quanto sopra si ritiene utile e proficuo avvalersi, per questa parte del Progetto CHARTS, della collaborazione di<br />
Veneto Lavoro che per le competenze specifiche e le materie trattate è in grado di approntare una valutazione complessiva della<br />
problematica e fornire quel supporto necessario a valorizzare l’attività realizzata in ambito europeo e porlo a disposizione sia a complemento<br />
dell’altra attività sull’accessibilità prevista con il Progetto di Eccellenza, sia degli altri partner del Progetto CHARTS.<br />
Infatti Veneto Lavoro è un Ente strumentale della Regione, istituito con legge regionale n. 31/1998, il cui compito è quello di<br />
fornire alla Regione assistenza tecnica in materia di politiche del lavoro, in conformità alle linee programmatiche regionali e agli<br />
indirizzi della Giunta regionale (articolo 13 della L.r. 13 marzo 20<strong>09</strong>, n. 3).
364<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
Tenuto conto poi che Veneto Lavoro è totalmente pubblico e che la legge istitutiva non prevede la possibilità che privati o imprese<br />
private partecipino alla compagine sociale dell’Ente, e ravvisato che la legge istitutiva configura l’esistenza di un controllo da<br />
parte della Regione assimilabile a quello esercitato nei confronti dei propri servizi (c.d. controllo analogo), si propone di procedere<br />
all’affidamento in house a Veneto Lavoro dell’azione di analisi e valutazione degli aspetti occupazionali e di lavoro, in relazione<br />
all’accessibilità e sostenibilità in campo turistico, prevista nell’ambito del Progetto CHARTS.<br />
La collaborazione operativa e gestionale con Veneto Lavoro prevede una spesa di € 26.854,00 da imputare al budget line “External<br />
Expertise & services” del Progetto CHARTS con una suddivisione della somma complessiva che prevede l’espletamento sia<br />
di attività inerenti l’elaborazione dello studio e analisi dell’accessibilità occupazionale, sia di attività di coordinamento operativo<br />
e gestionale nei confronti della Regione che dei partner del progetto. Per l’espletamento di tali attività Veneto Lavoro, ai sensi di<br />
quanto previsto dalla deliberazione n. 1841 del 8 novembre 2012, può eventualmente avvalersi di un’unità di personale esterno, nei<br />
limiti e con le procedure stabilite dalla vigente legislazione di settore.<br />
I rapporti fra la Regione e Veneto Lavoro sono regolati dalla convenzione di cui allo schema Allegato A) alla presente deliberazione<br />
della quale costituisce parte integrante e sostanziale, e definisce i contenuti dello studio e analisi, i reciproci rapporti delle<br />
parti contraenti, la tempistica di realizzazione delle attività e dei pagamenti.<br />
Gli oneri finanziari derivanti dal presente provvedimento, corrispondenti a € 26.854,00 sono da imputare:<br />
• per € 20.140,50 al capitolo 101728 “Progetto di Cooperazione Transnazionale (2007-<strong>2013</strong>) Interreg IV C “CHARTS” Quota comunitaria<br />
(Reg. CEE 05/07/2006, n. 1080) sul bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2013</strong> codice SIOPE 2.01.03.2138;<br />
• per € 6.713,50 al capitolo 101729 “Progetto di Cooperazione Transnazionale (2007-<strong>2013</strong>) Interreg IV C “CHARTS” Quota statale<br />
(Reg. CEE 05/07/2006, n. 1080 <strong>Del</strong>ibera CIPE 25/06/2007) sul bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2013</strong> codice SIOPE<br />
2.01.03.2138.<br />
Si propone infine che spetti al Dirigente regionale della Direzione Turismo la gestione tecnica, finanziaria ed amministrativa<br />
dei procedimenti derivanti dal presente provvedimento, ivi compresa la sottoscrizione della convenzione allegata, precisando che<br />
lo stesso può apportare eventuali marginali modificazioni che si rendessero necessarie a seguito di accordi con i partner che non<br />
alterino, comunque, in alcun modo le determinazioni assunte.<br />
Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
Udito il relatore incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’articolo 53, quarto comma, dello Statuto, il<br />
quale dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità<br />
con la vigente legislazione statale e regionale;<br />
Vista la legge regionale 4 novembre 2002, n. 33 “Testo unico delle leggi regionali in materia di turismo”;<br />
Vista la deliberazione n. 2951 del 14 dicembre 2010;<br />
Vista la deliberazione n. 495 del 3 aprile 2012;<br />
Vista le legge regionale 16 dicembre 1998, n. 31 e successive modificazioni ed integrazioni di istituzione di Veneto Lavoro;<br />
Vista la legge regionale 39 del 29 novembre 2001 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione”;<br />
Vista la legge regionale 10 gennaio 1997, n. 1 “Ordinamento delle funzioni e delle strutture della Regione”;<br />
delibera<br />
1. di realizzare l’attività di analisi e valutazione prevista dal Piano sull’accessibilità nel turismo comprensivo dei risvolti sul<br />
Piano occupazionale nell’ambito del Progetto CHARTS “Culture and Heritage Added value to Regional policies for Tourism Sustainability”<br />
di Interreg IVC di cui alla deliberazione n. 495 del 3 aprile 2012;<br />
2. di affidare alla Società in house Veneto Lavoro, nel rispetto delle direttive regionali disciplinate con DGR n. 2951 del 2010,<br />
la realizzazione delle attività previste al punto 1 mediante la sottoscrizione di una specifica convenzione i cui contenuti, iniziative,<br />
reciproche competenze e tempistiche di esecuzione, sono riportate nell’Allegato A alla presente deliberazione che ne costituisce<br />
parte integrante e sostanziale;<br />
3. di impegnare a favore di Veneto Lavoro - C.F. 03180130274 - l’importo di Euro 26.854,00. imputando la spesa secondo il<br />
seguente riparto:<br />
• per € 20.140,50.= al capitolo 101728 “Progetto di Cooperazione Transnazionale (2007-<strong>2013</strong>) Interreg IV C “CHARTS”<br />
Quota comunitaria (Reg. CEE 05/07/2006, n. 1080) sul bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2013</strong> codice SIOPE<br />
2.01.03.2138;<br />
• per € 6.713,50.= al capitolo 101729 “Progetto di Cooperazione Transnazionale (2007-<strong>2013</strong>) Interreg IV C “CHARTS” Quota<br />
statale (Reg. CEE 05/07/2006, n. 1080 <strong>Del</strong>ibera CIPE 25/06/2007) sul bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2013</strong><br />
codice SIOPE 2.01.03.2138.<br />
4. di stabilire che spetta al Dirigente regionale della Direzione Turismo la gestione tecnica, finanziaria ed amministrativa<br />
dei procedimenti derivanti dal presente provvedimento, ivi compresa la sottoscrizione della convenzione allegata, precisando che<br />
lo stesso può apportare eventuali marginali modificazioni che si rendessero necessarie a seguito di accordi con i partner che non<br />
alterino, comunque, in alcun modo le determinazioni assunte nella convenzione stessa;<br />
5. di dare atto che la spesa di cui si dispone l’impegno con il presente atto non è soggetta alle limitazioni di cui alla legge regionale<br />
n. 1/2011;<br />
6. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 365<br />
giunta regionale – 9^ legislatura<br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 1018 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 1/4<br />
SCHEMA DI CONVENZIONE<br />
TRA<br />
Regione del Veneto, rappresentata da ………………………………., che agisce in nome e per conto<br />
della Giunta regionale con sede legale in Venezia - Dorsoduro 3901 (c.f. 80007580279), in qualità di Dirigente<br />
regionale della Direzione Turismo, a ciò autorizzato con deliberazione della Giunta regionale n.<br />
…………………… del …/…/<strong>2013</strong>, esecutiva ai sensi di legge;<br />
E<br />
Veneto Lavoro, rappresentata da ………………………………., con sede in Venezia, Via Cà Marcello<br />
67/B C.F. e P.I. 03180130274, in qualità di Direttore generale, domiciliato presso la sede sociale in ragione della<br />
carica ed agli effetti del presente atto;<br />
Le parti come sopra individuate, vista la delibera di Giunta regionale n……… del……….., con al quale è stata<br />
affidata a Veneto Lavoro l’incarico di realizzare uno studio, analisi e valutazione dell’accessibilità in termini di<br />
occupazione e di possibilità di lavoro per le persone con handicap temporanee o permanenti nell’ambito del<br />
Programma U.E. di Cooperazione territoriale europea “Interreg IVC 2007-<strong>2013</strong>. Progetto CHARTS “Culture<br />
and Heritage Added value to Regional policies for Tourism Sustainability”. CUP H19I12000020007;<br />
Tutto ciò premesso e ritenuta la delibera sopracitata parte integrante e sostanziale del presente atto, le Parti,<br />
convengono e stipulano quanto segue:<br />
Articolo 1 – Oggetto dell’accordo<br />
Il presente accordo di convenzione ha per oggetto la realizzazione dello studio, valutazione ed analisi<br />
dell’accessibilità nel mondo del lavoro del turismo per le persone con disabilità finalizzato alla costituzione di un<br />
quadro conoscitivo d’insieme in tema legislativo, normativo e regolamentare, da un lato per le opportunità di<br />
impiego e di inserimento dei lavoratori disabili, e dall’altro sulle possibilità operative che le imprese che operano<br />
nel settore turistico hanno di poter impiegare lavoratori con disabilità, secondo un concetto utile ed interessante<br />
che è quello “disability men at work for disability tourist”.<br />
L’azione oggetto della presente convenzione, completa ed integra il quadro della azioni previste dal Progetto<br />
CHARTS per lo scambio di buone pratiche e politiche regionali in materia di turismo fra gli enti e le regioni<br />
partner.<br />
Articolo 2 – Obiettivi<br />
Gli obiettivi strategici che si intendono perseguire con l’attività della convenzione sono:<br />
la valorizzazione delle esperienze professionali dei lavoratori disabili;<br />
la definizione di un quadro d’insieme delle norme esistenti che regolano e disciplinano l’attività lavorativa;<br />
la conoscenza delle opportunità e specificità del turismo veneto verso queste attività lavorative;<br />
l’integrazione delle conoscenze dell’accessibilità dei turisti disabili verso il turismo del Veneto;<br />
l’estensione delle esperienze della prima regione turistica italiana agli altri enti e regioni partecipanti al<br />
Progetto CHARTS.
366<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 1018 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 2/4<br />
Articolo 3 - Contenuti operativi dell’accordo<br />
Veneto Lavoro si impegna a realizzare uno studio, analisi e valutazione per un quadro conoscitivo del mercato<br />
del lavoro nel settore turistico in particolare per quanto concerne la disabilità in termini di domanda e di offerta<br />
di lavoro; provvederà a definire il quadro normativo e legislativo inerente la materia e analizzerà le possibili<br />
ipotesi di prospettiva operative e funzionale sia per i lavoratori che per le imprese del settore turistico. Il lavoro<br />
finale e conclusivo sarà un elaborato tecnico di analisi e valutazione dell’accessibilità occupazionale nel turismo<br />
con l’indicazione di buone pratiche per un turismo accessibile anche dal punto di vista dell’occupazione delle<br />
persone con disabilità.<br />
L’azione di collaborazione si attua mediante un’azione concertata in cui la funzione di indirizzo e coordinamento<br />
è attribuita alla Giunta regionale –Direzione Turismo- mentre a Veneto Lavoro è attribuita la funzione operativa<br />
ed esecutiva per quanto di specifica competenza.<br />
Veneto Lavoro provvederà a redigere un elaborato finale e a presentarlo alla Direzione Turismo nei termini e<br />
con le modalità che saranno concordate fra le parti.<br />
Dal canto suo la Direzione Turismo assicura la necessaria collaborazione per la soluzione di problematiche per le<br />
quali sia necessaria una valutazione congiunta, in particolare per quanto concerne le opportune sinergie con il<br />
Progetto di eccellenza e per fornire ai partner eventuali richieste ed informazioni.<br />
Veneto Lavoro si impegna ad attuare l’azione del Progetto CHARTS conformemente a quanto previsto<br />
dall’Application Form e dal Piano finanziario dell’azione e le prestazioni indicate saranno svolte da Veneto<br />
Lavoro presso i propri uffici o presso la sede della Direzione Turismo in relazione alle specifiche attività ed ai fini<br />
del più idoneo ed efficace raggiungimento degli obiettivi. Veneto Lavoro utilizzerà all’uopo il proprio personale e<br />
potrà eventualmente avvalersi di una collaborazione esterna utile al pieno raggiungimento degli obiettivi del<br />
lavoro affidato, secondo quanto previsto dalla deliberazione n. 1841 dell’8 novembre 2012, e comunque nei limiti<br />
e con le procedure stabilite dalla vigente legislazione di settore.<br />
Articolo 4 - Tempi e modalità di realizzazione<br />
La presente convenzione decorre dalla data della sottoscrizione e sino al 30 giugno 2014, termine di conclusione<br />
del Progetto CHARTS. Per tale motivo non possono essere accordate proroghe o dilazione dei termini<br />
convenuti.<br />
Gli elaborati e ogni altro documento necessario per l’assolvimento dell’incarico, nonché eventuali comunicazioni<br />
e documentazione saranno preventivamente valutate concordemente fra Veneto Lavoro e la Direzione Turismo.<br />
Veneto Lavoro assicura la riservatezza dei dati e degli elaborati che scaturiscono dall’attività e la Direzione<br />
Turismo si riserva la proprietà e l’utilizzazione piena ed esclusiva degli elaborati tecnici consegnati, nonché dei<br />
risultati sviluppati in relazione all’incarico affidato.<br />
Veneto Lavoro potrà utilizzare le informazioni ed i risultati dell’attività svolta solo previo assenso della Direzione<br />
Turismo.<br />
In nessun caso e per nessun motivo Veneto Lavoro potrà impegnare la Direzione Turismo nei confronti di terzi.<br />
Articolo 5- Piano finanziario<br />
L’intervento finanziario complessivo della Giunta regionale per la realizzazione delle attività previste dalla<br />
presente convenzione è di Euro 26.854,00 (Iva e ogni altro onere compresi, se dovuti).<br />
La spesa sarà liquidata secondo le seguenti modalità di erogazione di:<br />
un primo acconto del 50% dell’intero importo alla sottoscrizione della presente convenzione e su<br />
presentazione di una dichiarazione del legale rappresentate di Veneto Lavoro che attesti l’avvio delle attività;<br />
un secondo acconto del 40% a sette mesi dall’avvio delle attività e su presentazione di una relazione<br />
contenente lo stato di avanzamento delle iniziative;<br />
il saldo rimanente del 10% su presentazione dell’elaborato finale da presentarsi entro la conclusione del<br />
progetto-<br />
Il pagamento è comunque subordinato al corretto espletamento delle attività in itinere e finali e delle eventuali<br />
procedure amministrative e contabili proprie di Veneto Lavoro.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 367<br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 1018 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 3/4<br />
Articolo 6 – Responsabilità<br />
Veneto Lavoro assume ogni responsabilità amministrativa, contabile e civile conseguente alla realizzazione<br />
dell’attività prevista dal presente atto.<br />
Nessuna responsabilità può essere attribuita alla Direzione Turismo e al suo personale incaricato di seguire il<br />
presente accordo. La Direzione stessa non assume alcuna responsabilità per danni a terzi di qualsiasi natura che<br />
Veneto Lavoro dovesse arrecare nello svolgimento dell’incarico.<br />
La Direzione Turismo e i suoi dipendenti sono esonerati per gli atti adottati sulla base di dichiarazioni e di altri<br />
documenti non corrispondenti a verità presentati da Veneto Lavoro che, nel caso, ne assume le dirette<br />
responsabilità e dovrà rispondere nelle sedi competenti.<br />
Veneto Lavoro solleva la Regione del Veneto ed i suoi dipendenti da ogni addebito eventualmente contestato<br />
relativo ad attività poste in esecuzione in base al presente accordo.<br />
Articolo 7 - Vigilanza e controlli<br />
In caso di mancata realizzazione dell’iniziativa nei modi e nei termini indicati o di ingiusto ritardo nella<br />
produzione degli elaborati, la Direzione Turismo ha la facoltà, previa messa in mora, di dichiarare la decadenza<br />
dell’incarico, senza che la parte incaricata possa pretendere compensi o indennizzi di sorta.<br />
A prescindere dall’ipotesi di cui al comma precedente, è facoltà insindacabile della Direzione Turismo revocare<br />
l’incarico in qualsiasi momento, corrispondendo il compenso dovuto per l’opera prestata. L’individuazione e la<br />
consistenza della parziale “prestazione effettuata” saranno stabilite da una Commissione di esperti indipendenti<br />
nominati dalla Regione, da Veneto Lavoro e dal Presidente del Tribunale di Venezia. Le spese saranno suddivise<br />
tra i soggetti sottoscrittori il presente Accordo.<br />
La parte incaricata può recedere solo per giusta causa.<br />
Articolo 8 - Ritiro adesione<br />
Nel caso in cui i soggetti sottoscrittori ritengano non più attuabile il progetto, valutino negativamente l’avvio o<br />
ritengano inopportuna la prosecuzione del progetto, le Amministrazioni propongono atti e provvedimenti per la<br />
revoca parziale o totale della propria adesione all’iniziativa.<br />
In caso di parziale realizzazione del programma o di risultati non soddisfacenti, le Amministrazioni potranno<br />
ridurre l’importo indicato nell’accordo sulla base delle prestazioni effettuate, secondo le modalità di cui<br />
all’articolo 7.<br />
La Direzione Turismo è tenuta a svolgere qualsiasi attività di verifica durante l’attuazione dell’iniziativa o, qualora<br />
ritenuto opportuno, può fissare un “calendario” di accertamento incaricando di tali controlli gli uffici competenti<br />
della Struttura stessa.<br />
Articolo 9 - Norma finale<br />
Per ogni controversia in ordine all’applicazione di quanto previsto dal presente Accordo si individua in Venezia il<br />
Foro competente.<br />
Per quanto non espressamente previsto dalla presente convenzione trovano applicazione le norme del Codice<br />
Civile e la vigente normativa in materia.<br />
Rimangono a completo ed esclusivo carico di Veneto Lavoro le spese relative e conseguenti il presente atto,<br />
nessuna esclusa ed eccettuata, così pure tutti gli oneri fiscali di qualsiasi genere riguardanti le attività oggetto del<br />
presente atto.<br />
Le parti convengono che la presente convenzione venga registrata solo in caso d’uso ai sensi dell’articolo 5,<br />
comma 2, del D.P.R. 26 novembre 1986, n. 131.
368<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 1018 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 4/4<br />
La presente convenzione redatta in numero di tre fogli e composta 9 articoli è stata letta, approvata<br />
specificatamente articolo per articolo con le premesse e sottoscritta dalle parti.<br />
Letto approvato e sottoscritto<br />
Venezia, li<br />
REGIONE DEL VENETO<br />
Direzione Turismo<br />
______________________________________<br />
VENETO LAVORO<br />
_____________________________________
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 369<br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1019 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Programma Promozionale del Settore Secondario anno 2012. L.R. 24 dicembre 2004, n. 33. Riallocazione risorse. Progetto<br />
“Azioni di sostegno alla presenza veneta all’Expo 2015 di Milano”.<br />
[Secondario, settore]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Attualizzazione del Programma Promozionale del Settore Secondario per l’anno 2012. Riallocazione delle risorse non utilizzate<br />
a seguito della mancata esecuzione di alcuni progetti in condivisione con Unioncamere del Veneto. Approvazione del Progetto<br />
regionale a sostegno della presenza venete all’Expo di Milano in programma nel 2015.<br />
L’Assessore Marino Finozzi, di concerto con l’Assessore Marialuisa Coppola, riferisce quanto segue.<br />
La Legge Regionale 24 dicembre 2004, n. 33 “Disciplina delle attività regionali in materia di commercio estero, promozione<br />
economica e internazionalizzazione delle imprese venete” può compiutamente esplicare i propri effetti conseguentemente alla<br />
piena operatività di Veneto Promozione, Società Consortile per azioni costituita a’sensi dell’art. 5 della citata Legge Regionale n.<br />
33/2004.<br />
La Giunta Regionale, con deliberazione n. 1275 del 8 maggio 2007, ha approvato lo Statuto di Veneto Promozione S.c.p.A.<br />
La <strong>Del</strong>iberazione di Giunta Regionale n. 3514 del 30/12/2010 con oggetto “Società Consortile per azioni Veneto Promozione.<br />
Approvazione modifiche statutarie e patti parasociali. L.R. 24 dicembre 2004, n. 33” ha attualizzato lo Statuto e i Patti parasociali<br />
nel pieno rispetto dei principi comunitari e alla luce delle più recenti pronunce giurisprudenziali comunitarie e nazionali.<br />
Con D.G.R. 342 del 6 marzo 2012, con oggetto “Programma Promozionale del Settore Secondario anno 2012. L.R. 24 dicembre<br />
2004, n. 33. D.G.R. n. 148/CR del 29/12/2011” veniva approvato il Programma Promozionale del Settore Secondario per l’anno 2012<br />
comprendente una serie di progetti il cui finanziamento veniva rimandato alle effettive disponibilità di bilancio.<br />
Con <strong>Del</strong>iberazione della giunta Regionale n. 914 del 22 maggio 2012 con oggetto “Programma Promozionale del Settore Secondario<br />
anno 2012. L.R. 24 dicembre 2004, n. 33. Attuazione. Convenzione con Veneto Promozione S.c.p.A.” veniva attualizzato<br />
il Programma Promozionale del Settore Secondario per l’anno 2012 a seguito del parere espresso da Unioncamere del Veneto e sua<br />
attuazione secondo le disponibilità di bilancio in affidamento a Veneto Promozione S.c.p.A.<br />
Con la succitata D.G.R. 914/2012 è stata altresì impegnata la somma complessiva di €. 1.300.000,00 a favore di Veneto Promozione<br />
S.c.p.A. per l’attuazione dei progetti appartenenti al Programma Promozionale del Settore Secondario per l’anno 2012.<br />
A seguito dell’attualizzazione del Programma Promozionale di cui alla citata <strong>Del</strong>iberazione di Giunta Regionale n. 914/2012<br />
e delle comunicazioni di Veneto Promozione S.c.p.A., evidenzianti la impossibilità di attuare alcuni progetti o il loro ridimensionamento<br />
economico, viene accertata una minor spesa per progetti in condivisione con Unioncamere del Veneto per un importo di<br />
finanziamento regionale previsto in €. 37.125,00 a cui va aggiunta la corrispondente somma di €. 37.125,00 a carico di Unioncamere<br />
del Veneto.<br />
I progetti di cui sopra sono i sotto indicati:<br />
- Progetti di cui all’Allegato A al Decreto del Dirigente Regionale della Direzione per la Promozione Economica e l’Internazionalizzazione<br />
n. 33 del 31/10/2012 già oggetto di accertata non attuazione:<br />
PROG. AREA SETTORE PROPONENTE<br />
FINANZIAMENTO<br />
REGIONALE €.<br />
4 EUROPA UE GIOSTRE Unioncamere del Veneto 5.500,00<br />
31 EUROPA EXTRA UE GIOSTRE Unioncamere del Veneto 6.875,00<br />
TOTALE 12.375,00<br />
- Progetti per i quali Unioncamere del Veneto ha espresso la non attuabilità non presentando a Veneto Promozione S.c.p.A. i<br />
necessari progetti esecutivi:<br />
PROG. AREA SETTORE PROPONENTE<br />
FINANZIAMENTO<br />
REGIONALE €.<br />
39 MESSICO<br />
45 BRASILE<br />
HOTELLERIA<br />
- MECCANICA<br />
HOTELLERIA<br />
- MECCANICA<br />
Unioncamere del Veneto 3.125,00<br />
Unioncamere del Veneto 3.750,00
370<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
52<br />
AFRICA SUB<br />
SAHARIANA<br />
72 INDIA<br />
76 TURCHIA<br />
MECCANICA Unioncamere del Veneto 6.000,00<br />
HOTELLERIA<br />
- MECCANICA<br />
HOTELLERIA<br />
- MECCANICA<br />
Unioncamere del Veneto 3.750,00<br />
Unioncamere del Veneto 3.125,00<br />
78 IRAN MECCANICA Unioncamere del Veneto 5.000,00<br />
TOTALE 24.750,00<br />
Unioncamere del Veneto, con nota del 29/03/<strong>2013</strong> (prot. R.V. 19<strong>09</strong>19 del 7/05/<strong>2013</strong>) ha espresso parere favorevole all’utilizzo<br />
delle risorse di cui sopra per l’attuazione di iniziative volte a sostenere la presenza veneta all’Expo di Milano prevista per l’anno<br />
2015, affidando a Veneto Promozione S.c.p.A. la presentazione del progetto esecutivo e l’attuazione dello stesso.<br />
Il relatore conclude la propria relazione e sottopone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale dà<br />
atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />
vigente legislazione regionale e statale;<br />
Vista la Legge Regionale 24 dicembre 2004, n. 33 “Disciplina delle attività regionali in materia di commercio estero, promozione<br />
economica e internazionalizzazione delle imprese venete”;<br />
Vista la Legge Regionale n. 39 del 29 novembre 2001 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione”;<br />
Vista la Legge Regionale 10 gennaio 1997, n. 1 “Ordinamento delle funzioni e delle strutture della Regione”;<br />
Vista la <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale n. 375 del 12 febbraio 1997 “Applicazione Legge regionale n. 1/1997. Modalità<br />
delle procedure amministrative e attribuzioni dei dirigenti”;<br />
Vista la <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale n. 3377 del 25 ottobre 2000 “Adempimenti di cui all’art. 15 della L.R. 1/97: attivazione<br />
servizi”;<br />
Vista la <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale n. 1839 del 13 giugno 2010 “Organizzazione amministrativa della Giunta regionale:<br />
individuazione delle aree di coordinamento e delle correlate Segreterie regionali (L.R. 1/1997 art. 7)”;<br />
Vista la <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale n. 2298 del 28 settembre 2010 “Costituzione delle Direzioni regionali e Unità di<br />
progetto. Previsione di aree di coordinamento operativo (artt. 13, 14 e 18 della L.R. n. 1/1997)”;<br />
Vista la <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale n. 2326 del 28 settembre 2010 “Affidamento incarico di Dirigente regionale per<br />
la promozione economica e l’internazionalizzazione (L.R. 1/1997, artt. 21 e 22)”;<br />
Vista la <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale n. 2653 del 2 novembre 2010 “Assetto organizzativo delle strutture della Giunta<br />
regionale a seguito della revisione delle aree di coordinamento. Legge regionale 10 gennaio 1997, n. 1”;<br />
Vista la <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale n. 2815 del 23 novembre 2010 “Assetto organizzativo delle strutture della Giunta<br />
Regionale a seguito della revisione delle aree di coordinamento. Legge regionale 10 gennaio 1997, n. 1”;<br />
Vista la <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale n. 319 del 12 marzo <strong>2013</strong> recante “Organizzazione amministrativa della Giunta<br />
Regionale: disposizioni provvisorie relative alle strutture regionali ed agli incarichi dirigenziali nelle more della definitiva istituzione<br />
del nuovo modello organizzativo di cui alla L.R. n. 54 del 31/12/2012”,<br />
delibera<br />
1) di considerare le premesse parte integrante del presente provvedimento;<br />
2) di dare atto della cassazione dal Programma Promozionale del Settore Secondario per l’anno 2012 dei sotto indicati progetti:<br />
PROG. AREA SETTORE PROPONENTE IMPORTO<br />
4 EUROPA UE GIOSTRE Unioncamere del Veneto 5.500,00<br />
31 EUROPA EXTRA UE GIOSTRE Unioncamere del Veneto 6.875,00<br />
39 MESSICO<br />
45 BRASILE<br />
HOTELLERIA<br />
- MECCANICA<br />
HOTELLERIA<br />
- MECCANICA<br />
Unioncamere del Veneto 3.125,00<br />
Unioncamere del Veneto 3.750,00
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 371<br />
52<br />
AFRICA SUB<br />
SAHARIANA<br />
72 INDIA<br />
76 TURCHIA<br />
MECCANICA Unioncamere del Veneto 6.000,00<br />
HOTELLERIA<br />
- MECCANICA<br />
HOTELLERIA<br />
- MECCANICA<br />
Unioncamere del Veneto 3.750,00<br />
Unioncamere del Veneto 3.125,00<br />
78 IRAN MECCANICA Unioncamere del Veneto 5.000,00<br />
TOTALE 37.125,00<br />
3) di prendere atto che Unioncamere del Veneto, con nota del 29/03/<strong>2013</strong> (prot. R.V. 19<strong>09</strong>19 del 7/05/<strong>2013</strong>) ha espresso il proprio<br />
parere favorevole all’utilizzo dei fondi di cui al punto 2), per un importo di €. 37.125,00, per l’attuazione di iniziative volte a<br />
sostenere la presenza veneta all’Expo di Milano prevista per l’anno 2015;<br />
4) di dare mandato a Veneto Promozione S.c.p.A. di presentare il dovuto progetto esecutivo secondo le modalità di cui alla<br />
Convenzione in essere tra la Regione del Veneto e Veneto Promozione S.c.p.A. (approvata con D.G.R. 914/2012);<br />
5) di riservare ad un successivo Decreto del Dirigente regionale della Direzione per la Promozione Economica e l’Internazionalizzazione<br />
l’approvazione del progetto esecutivo che verrà presentato da Veneto Promozione S.c.p.a. e la liquidazione della<br />
somma dovuta di €. 37.125,00, parte dell’impegno complessivo di €. 1.300.000,00 (impegno n. 959/2012) assunto con D.G.R. n. 914<br />
del 22 maggio 2012, secondo le modalità di cui alla Convenzione richiamata al precedente punto 4);<br />
6) di notificare il presente provvedimento a Veneto Promozione S.c.p.A. e a Unioncamere del Veneto;<br />
7) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.
372<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1020 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
“Società agricola Alzo s.n. c. di Benedetti Pietro & C.”. Ratifica, ai sensi dell’articolo 6, comma 1, lettera d) della legge<br />
regionale 10 dicembre 1973, n. 27, del decreto del Presidente della Giunta regionale del 7 giugno <strong>2013</strong>, n. 75, concernente<br />
il rilascio dell’autorizzazione unica alla costruzione e all’esercizio di un impianto di produzione di energia alimentato da<br />
biogas in Comune di Mozzecane (VR). Enel - Divisione Infrastrutture e Reti. Autorizzazione alla costruzione e all’esercizio<br />
di un impianto di rete per la distribuzione dell’energia elettrica.<br />
[Energia e industria]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Il provvedimento in oggetto ratifica il decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 75/<strong>2013</strong> con il quale è stata rilasciata<br />
l’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di un impianto di produzione di energia alimentato da biogas in Comune di Mozzecane<br />
(VR) - “Società agricola Alzo s.n. c. di Benedetti Pietro & C.”. “Autorizzazione unica alla costruzione e all’esercizio di un<br />
impianto di produzione di energia alimentato da biogas in Comune di Mozzecane (VR).<br />
Enel - Divisione Infrastrutture e Reti. Autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di un impianto di rete per la distribuzione<br />
dell’energia elettrica.”. Procedura di autorizzazione unica ai sensi dell’art. 12, commi 3 e 4, del D. Lgs. n. 387/2003.<br />
L’Assessore Massimo Giorgetti, riferisce quanto segue.<br />
L’art. 12 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387, prevede che la realizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili,<br />
nonché delle opere connesse e delle infrastrutture indispensabili alla costruzione e all’esercizio dei medesimi, sia soggetta<br />
ad autorizzazione unica, rilasciata dalla Regione o dalle Province.<br />
La Giunta Regionale, con deliberazione del 8 agosto 2008, n. 2204, ha approvato le prime disposizioni organizzative per il<br />
rilascio del citato titolo abilitativo (autorizzazione unica) alla costruzione ed esercizio degli impianti per la produzione di energia<br />
elettrica da fonti rinnovabili.<br />
Con successivi provvedimenti (D.G.R. n. 1192/20<strong>09</strong> e D.G.R. n. 453/2010) sono state rimodulate le competenze amministrative<br />
attribuite a ciascuna struttura regionale finalizzate al rilascio del titolo abilitativo alla costruzione ed esercizio, ai sensi dei commi<br />
3 e 4, art. 12 del decreto legislativo n. 387/2003 (procedimento unico).<br />
In particolare, con la deliberazione della Giunta regionale del 2 marzo 2010, n. 453, alla Direzione regionale Agroambiente<br />
e Servizi per l’Agricoltura (ora Direzione Agroambiente) è stata attribuita la responsabilità del procedimento inerente il rilascio<br />
dell’autorizzazione unica agli impianti di produzione di energia elettrica, alimentati a biomassa e biogas da produzioni agricole,<br />
forestali e zootecniche, nel rispetto del comma 1, articolo 272 del decreto legislativo n. 152/2006 e successive modifiche e integrazioni<br />
(impianti “le cui emissioni sono scarsamente rilevanti agli effetti dell’inquinamento atmosferico”), la cui istanza è presentata<br />
da imprenditori agricoli in possesso del Piano Aziendale di cui all’articolo 44 della L.R. n. 11/2004.<br />
Precedentemente, con D.G.R. n. 1391/20<strong>09</strong> è stata dettagliata la procedura amministrativa e la documentazione essenziale necessaria<br />
per il rilascio dell’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio della tipologia di impianti di competenza della Direzione<br />
Agroambiente.<br />
Con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 10 settembre 2010, entrato in vigore il 18 settembre 2010, sono state<br />
approvate le Linee guida per il rilascio dell’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili, già previste<br />
al comma 10, articolo 12 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387.<br />
Il successivo decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, ha definito gli strumenti, i meccanismi, gli incentivi e il quadro istituzionale,<br />
finanziario e giuridico, necessari a dare attuazione alla Direttiva 20<strong>09</strong>/28/CE per il raggiungimento degli obiettivi fino al<br />
2020 in materia di quota complessiva di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale di energia e di quota di energia da fonti<br />
rinnovabili nei trasporti.<br />
Con recente decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 6 luglio 2012, entrato in vigore il 10 luglio 2012, è stata data<br />
attuazione all’articolo 24 del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, recante incentivazione della produzione di energia elettrica da<br />
impianti a fonti rinnovabili diversi dai fotovoltaici.<br />
Per il rilascio dell’autorizzazione unica il decreto legislativo n. 387/2003 stabilisce che l’Amministrazione procedente convochi<br />
una Conferenza di servizi, il cui funzionamento è stabilito dal Capo IV - Semplificazione dell’azione amministrativa, della legge<br />
n. 241/1990 e successive modifiche e integrazioni.<br />
In data 27 dicembre 2011 la “Società agricola Alzo s.n. c. di Benedetti Pietro & C.”, ha presentato domanda alla Giunta regionale<br />
finalizzata al rilascio dell’autorizzazione unica, ai sensi dei commi 3 e 4, dell’art. 12 del decreto legislativo n. 387/2003, per<br />
la costruzione ed esercizio nel territorio del Comune di Mozzecane (VR) di un impianto di produzione di energia, alimentato a<br />
biogas proveniente dalla cofermentazione anaerobica di sottoprodotti di origine biologica provenienti da attività di allevamento<br />
(effluente zootecnico) e di prodotti di origine biologica (coltivazioni agricole dedicate), ottenuta dalla coltivazione su terreni propri<br />
e in affitto.<br />
Deve essere evidenziato che alle ore 21.00 del 10 giugno <strong>2013</strong> scadevano i termini per l’iscrizione al Registro per l’accesso agli<br />
incentivi destinati alle fonti rinnovabili elettriche (FER) non fotovoltaiche (di seguito Registro), istituito con decreto del Ministero<br />
dello Sviluppo Economico del 6 luglio 2012.<br />
La mancata iscrizione al Registro - per difetto del titolo abilitativo alla costruzione ed esercizio degli impianti di produzione<br />
di energia - comporta per i richiedenti ritardi, il rischio di gravi penalizzazioni economiche, ovvero la possibile rinuncia alla realizzazione<br />
degli investimenti approvati in sede di Conferenza di servizi.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 373<br />
Al riguardo si precisa che il procedimento amministrativo, avviato dalla “Società agricola Alzo s.n. c. di Benedetti Pietro & C.”,<br />
si era concluso in sede di Conferenza di servizi il 23 aprile <strong>2013</strong>, in subordine alla trasmissione degli atti di disponibilità dei terreni<br />
interessati dall’insediamento produttivo in argomento e della trascrizione delle servitù di elettrodotto; solo in data 28 maggio <strong>2013</strong><br />
è stato possibile acquisire gli atti notarili, registrati e trascritti, a supporto della disponibilità delle aree interessate.<br />
In considerazione di quanto sopra specificato, a seguito della presentazione della documentazione prescritta in sede di Conferenza<br />
di servizi, in data del 28 maggio <strong>2013</strong>, risultava possibile predisporre l’atto espresso previsto dalle disposizioni regionali per<br />
il rilascio dei titoli abilitativi agli impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili, indispensabile per garantire alla “Società<br />
agricola Alzo s.n. c. di Benedetti Pietro & C.” l’iscrizione al Registro, entro i termini previsti.<br />
Per le motivazioni sopra evidenziate, al fine di consentire alla Società agricola di rispettare la scadenza dei termini definita in<br />
ambito nazionale, con il decreto del Presidente della Giunta regionale del 7 giugno <strong>2013</strong>, n. 75 è stata rilasciata l’autorizzazione alla<br />
costruzione e all’esercizio di un impianto di produzione di energia alimentato da biogas in Comune di Mozzecane (VR) - “Società<br />
agricola Alzo s.n. c. di Benedetti Pietro & C.”. Autorizzazione unica alla costruzione e all’esercizio di un impianto di produzione di<br />
energia alimentato da biogas in Comune di Mozzecane (VR). Enel - Divisione Infrastrutture e Reti. Autorizzazione alla costruzione<br />
e all’esercizio di un impianto di rete per la distribuzione dell’energia elettrica.”. Procedura di autorizzazione unica ai sensi dell’art.<br />
12, commi 3 e 4, del D. Lgs. n. 387/2003.<br />
Con la presente deliberazione si provvede alla ratifica del suddetto decreto del Presidente della Giunta regionale n. 75 del 7<br />
giugno <strong>2013</strong>.<br />
Il Relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento<br />
La Giunta regionale<br />
Udito il relatore incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale dà<br />
atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />
vigente legislazione regionale e statale;<br />
Visto l’articolo 6 della legge regionale 1 settembre 1972, n. 12, come modificato dall’articolo 6 della Legge regionale 10 dicembre<br />
1973, n. 27;<br />
Considerato che ricorrono i presupposti di cui al primo comma, lett. D) del citato articolo 6 della legge regionale n. 27/1973;<br />
Considerato che alle ore 21.00 del 10 giugno <strong>2013</strong> sono scaduti i termini per l’iscrizione al Registro per l’accesso agli incentivi<br />
destinati alle fonti rinnovabili elettriche (FER) non fotovoltaiche (di seguito Registro), istituito con decreto del Ministero dello<br />
Sviluppo Economico del 6 luglio 2012;<br />
Considerato, altresì, che il procedimento amministrativo avviato dalla “Società agricola Alzo s.n. c. di Benedetti Pietro & C.”<br />
si è concluso in sede di Conferenza di servizi il 23 aprile <strong>2013</strong> in subordine alla trasmissione degli atti di disponibilità dei terreni<br />
interessati dall’insediamento produttivo in argomento;<br />
Dato atto che solo in data 28 maggio <strong>2013</strong> è stato possibile acquisire gli atti notarili, registrati e trascritti, a supporto della disponibilità<br />
delle aree interessate;<br />
Ritenuto che comunque è possibile garantire alla “Società agricola Alzo s.n. c. di Benedetti Pietro & C.” l’iscrizione al Registro<br />
entro i termini previsti, in quanto la documentazione richiesta in sede di Conferenza di servizi è pervenuta completa alla Direzione<br />
regionale competente in data 28 maggio <strong>2013</strong>, ossia in data utile alla predisposizione dell’atto espresso previsto dalle disposizioni<br />
regionali per il rilascio dei titoli abilitativi agli impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili;<br />
Ritenuto, altresì, che la mancata iscrizione al Registro - per difetto del titolo abilitativo alla costruzione e esercizio dell’impianto<br />
di produzione di energia - possa comportare un ritardo, ovvero una rinuncia da parte del soggetto interessato, nella realizzazione<br />
dell’investimento approvato in sede di Conferenza di servizi;<br />
Vista la legge n. 241/1990 e successive modifiche e integrazioni in materia di procedimento amministrativo;<br />
Visto il decreto legislativo n. 387/2003 in materia di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili;<br />
Visto il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 10 settembre 2010: “Linee guida per l’autorizzazione degli impianti<br />
alimentati da fonti rinnovabili”;<br />
Visto il decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28: “Attuazione della direttiva 20<strong>09</strong>/28/CE sulla promozione dell’uso dell’energia<br />
da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2002/30/CE”;<br />
Visto il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 6 luglio 2012: “Attuazione all’articolo 24 del decreto legislativo 3<br />
marzo 2011, n. 28, recante incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti a fonti rinnovabili diversi dai fotovoltaici”;<br />
Vista la legge regionale n. 24/1991 in materia di opere concernenti linee e impianti elettrici sino a 150.000 Volt;<br />
Vista la legge regionale n. 11/2004 in materia di governo del territorio;<br />
Viste le deliberazioni della Giunta Regionale n. 2204/2008 e n. 453/2010 in materia di disposizioni organizzative per l’autorizzazione,<br />
installazione ed esercizio degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili;<br />
Vista la deliberazione della Giunta Regionale del 2 marzo 2010, n. 453 “Competenze e procedure per l’autorizzazione di impianti<br />
per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili”, che ha confermato in capo alla Direzione Agroambiente, la competenza<br />
istruttoria inerente le istanze presentate da imprenditori agricoli che richiedano, in base alla L.R. n. 11/2004, l’esame del<br />
Piano aziendale, per la realizzazione di impianti alimentati a biomassa e biogas, di potenza termica inferiore rispettivamente a 1<br />
MW e 3 MW;<br />
Vista, altresì, la deliberazione della Giunta regionale del 22 febbraio 2012, n. 253 “Autorizzazione degli impianti alimentati<br />
da fonti rinnovabili (fotovoltaico, eolico, biomassa, biogas, idroelettrico). Garanzia per l’obbligo alla messa in pristino dello stato<br />
dei luoghi a carico del soggetto intestatario del titolo abilitativo, a seguito della dismissione dell’impianto. (Art. 12, comma 4, del
374<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
D. Lgs. n. 387/2003 - D.M. 10-9-2010, p. 13.1, lett. j).”, che ha precisato le modalità per la stipula delle fideiussioni a garanzia della<br />
demolizione degli impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili e contestuale ripristino ex ante delle superficie dai medesimi<br />
occupate;<br />
Vista la deliberazione della Giunta Regionale n. 1391/20<strong>09</strong> riguardante la definizione della procedura per il rilascio dell’autorizzazione<br />
alla costruzione e all’esercizio di impianti di produzione di energia da biomassa e biogas da produzioni agricole, forestali<br />
e zootecniche, entro i limiti di cui al comma 1 dell’articolo 272 del D. lgs. n. 152/2006 e s.m. e i.;<br />
Vista la deliberazione della Giunta Regionale 28 settembre 2010, n. 2298, “Costituzione delle Direzioni Regionali ed Unità di<br />
Progetto. Previsione di aree di coordinamento operative”;<br />
Vista la deliberazione della Giunta regionale 15 maggio 2012, n. 856, recante modifiche agli Atti di Indirizzo di cui alla L.R.<br />
n. 11/2004 e ss. mm. e ii.;<br />
Considerato che sono stati approfonditi gli aspetti inerenti le “disposizioni in materia di sostegno nel settore agricolo, con particolare<br />
riferimento alla valorizzazione delle tradizioni agroalimentari locali, alla tutela della biodiversità, così come del patrimonio<br />
culturale e del paesaggio rurale, di cui alla legge 5 marzo 2001, n. 57, articoli 7 e 8, nonché del decreto legislativo 18 maggio 2001,<br />
n. 228, articolo 14”;<br />
Dato atto, pertanto, che le risultanze istruttorie inerenti il progetto in argomento ne attestano la compatibilità con la Politica<br />
Agricola Comunitaria, il Programma Sviluppo Rurale, il rispetto delle produzioni agroalimentari di qualità nonché le disposizioni<br />
comunitarie, nazionali e regionale in materia di biodiversità e ogni altra disposizione pianificatoria in materia di territorio, ambiente<br />
e paesaggio, consentendo il rispetto di quanto previsto al secondo periodo del comma 7, articolo 12 del D. lgs. n. 387/2003;<br />
Visto il decreto del Presidente della Giunta regionale del 7 giugno <strong>2013</strong>, n. 75, con il quale è stata rilasciata l’autorizzazione alla<br />
costruzione e all’esercizio di un impianto di produzione di energia alimentato da biogas in Comune di Mozzecane (VR) - “Società<br />
agricola Alzo s.n. c. di Benedetti Pietro & C.”. Autorizzazione unica alla costruzione e all’esercizio di un impianto di produzione<br />
di energia alimentato da biogas in Comune di Mozzecane (VR). Enel - Divisione Infrastrutture e Reti. Autorizzazione alla costruzione<br />
e all’esercizio di un impianto di rete per la distribuzione dell’energia elettrica.<br />
“;<br />
Ravvisata la necessità di accogliere la proposta del relatore facendo proprio quanto esposto in premessa;<br />
delibera<br />
1. di procedere alla ratifica, sulla base di quanto esposto nelle premesse, che costituiscono parte integrante e sostanziale del<br />
presente provvedimento, nonché ai sensi della legge regionale 10 dicembre 1973, n. 27, articolo 6, comma 1, lettera d), del decreto<br />
del Presidente della Giunta regionale n. 75 del 7 giugno <strong>2013</strong>, avente come oggetto: “Società agricola Alzo s.n. c. di Benedetti<br />
Pietro & C.”. Autorizzazione unica alla costruzione e all’esercizio di un impianto di produzione di energia alimentato da biogas in<br />
Comune di Mozzecane (VR). Enel - Divisione Infrastrutture e Reti. Autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di un impianto<br />
di rete per la distribuzione dell’energia elettrica;<br />
2. di autorizzare la costruzione e l’esercizio di un impianto per la produzione di biogas proveniente dalla cofermentazione<br />
anaerobica di:<br />
- prodotti di origine biologica (coltivazioni agricole dedicate 3,30 % in peso, pari a 3.046,50 t/a), ottenuti dalla coltivazione su<br />
terreni propri e in affitto, ovvero acquistati sul mercato, alle condizioni previste dall’articolo 1, comma 423, della legge 23<br />
dicembre 2005, n. 266 (Produzione e cessione di energia elettrica e calorica da fonti rinnovabili agroforestali ottenute dalle<br />
produzioni vegetali provenienti prevalentemente dal fondo effettuate da imprenditori agricoli);<br />
- sottoprodotti di origine biologica provenienti da attività di allevamento (effluente zootecnico) di provenienza aziendale (96,70<br />
% in peso, pari a 89.142,10 t/a);<br />
3. di autorizzare la produzione di energia tramite l’installazione di un motore endotermico (marca GE Jenbacher, modello J<br />
312 GS-C225) alimentato a biogas proveniente dall’impianto di cui al precedente punto, di potenza termica nominale di 1,302 MW<br />
associato a un generatore (marca Stamford, modello HCL 634 H2) di potenza elettrica utile di 0,526 MW (potenza termica utile di<br />
0,649 MW);<br />
4. di autorizzare la “Società agricola Alzo s.n. c. di Benedetti Pietro & C.” (CUAA 00645480237), con sede legale e operativa<br />
in località Capannette San Giovanni - Comune di Mozzecane (VR), alla costruzione e all’esercizio delle opere, impianti ed attrezzature<br />
elencati nei precedenti punti 2. e 3., su terreni censiti in Comune di Mozzecane (VR), catasto terreni, sezione unica, foglio<br />
23, mappali n. 13, 20 e 34, il cui progetto è allegato alle note protocollo n. 601727 del 27 dicembre 2011 e protocollo n. 247489 del<br />
29 maggio 2012;<br />
5. di autorizzare la medesima Società agricola alla costruzione e all’esercizio di una linea elettrica privata a media tensione,<br />
connessa con l’impianto di produzione di energia di cui al precedente punto 3., nel tratto compreso tra il cogeneratore e la cabina di<br />
consegna privata dell’energia elettrica sita in adiacenza alla cabina di consegna e di distribuzione in esercizio alla Società gestore<br />
della rete elettrica, denominata “Bio Capanne”, da ubicarsi in Comune di Mozzecane (VR), catasto terreni, sezione unica, foglio<br />
23, mappali n. 20, 73 e 90, il cui progetto è allegato alla nota protocollo n. 601727 del 27 dicembre 2011;<br />
6. di autorizzare la “Società agricola Alzo s.n. c. di Benedetti Pietro & C.” alla costruzione e all’esercizio di un impianto di<br />
teleriscaldamento, pari ad una potenza termica impegnata di 550 kW, a servizio:<br />
- della termostatazione delle vasche adibite al processo di fermentazione anaerobica (370 kW);<br />
- del riscaldamento delle strutture agricolo-produttive (impianto di strippaggio) - 180 kW;<br />
pari a complessivi 4.400 MWh/anno (84 % della producibilità termica media impegnata, pari 5.190 MWh/anno), da ubicarsi nel<br />
Comune di Mozzecane (VR), catasto terreni, sezione unica, foglio 23, mappale n. 20, il cui progetto costituisce allegato alle note<br />
protocollo n. 601727 del 27 dicembre 2011 e protocollo n. 247489 del 29 maggio 2012;
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 375<br />
7. di autorizzare la “Società agricola Alzo s.n. c. di Benedetti Pietro & C.” alla costruzione e all’esercizio di un impianto di<br />
trattamento del digestato liquido chiarificato finalizzato, mediante processo di strippaggio dell’azoto ammoniacale, alla produzione<br />
di solfato ammonico, da ubicarsi nel territorio del Comune di Mozzecane (VR), catasto terreni, sezione unica, foglio 23, mappale n.<br />
20, il cui progetto costituisce allegato alle note allegato alle note protocollo n. 601727 del 27 dicembre 2011 e protocollo n. 247489<br />
del 29 maggio 2012;<br />
8. di autorizzare, altresì, la “Società agricola Alzo s.n. c. di Benedetti Pietro & C.” alla costruzione e all’esercizio di un impianto<br />
di depurazione e trattamento degli effluenti liquidi (digestato, liquame suino e acque meteoriche) da ubicarsi nel territorio<br />
del Comune di Mozzecane (VR), catasto terreni, sezione unica, foglio 23, mappale n. 20, il cui progetto costituisce allegato alle<br />
note allegato alle note protocollo n. 601727 del 27 dicembre 2011 e protocollo n. 247489 del 29 maggio 2012;<br />
9. di autorizzare, inoltre, “Enel Divisione Infrastrutture e Reti - Macroarea Territoriale NordEst/Sviluppo Rete Triveneto”<br />
(CUAA <strong>057</strong>79711000), con sede legale in Roma, via Ombrone, n. 2, alla costruzione e all’esercizio di un tronco di linea elettrica<br />
(impianto di rete) connesso con la rete di distribuzione nazionale dell’energia elettrica così definito: tratto di linea a media tensione<br />
20.000V in (doppio) cavo sotterraneo per allacciamento alla nuova cabina di consegna e distribuzione MT/BT, denominata “Bio<br />
Capanne” e il punto di connessione alla rete di linea MT esistente denominata “Nogarole Rocca”, da ubicarsi in Comune di Mozzecane<br />
(VR), ente urbano, foglio 23, mappale n. 73, il cui progetto è allegato alle note protocollo n. 601727 del 27 dicembre 2011 e<br />
protocollo n. 90729 del 24 febbraio 2012;<br />
10. di approvare l’allegato A al presente provvedimento, che ne costituisce parte integrante e sostanziale, nel quale sono riportate<br />
le prescrizioni, di ordine tecnico e amministrativo, per la costruzione e l’esercizio dell’impianto e delle opere connesse al<br />
medesimo, di cui ai precedenti punti 2., 3., 5., 6., 7., 8. e 9.;<br />
11. di comunicare, alla Società agricola istante e alla società “Enel Divisione Infrastrutture e Reti -Macroarea Territoriale NordEst/Sviluppo<br />
Rete Triveneto”, nonché alle Amministrazioni e Enti pubblici, concessionari e gestori di servizi pubblici interessati,<br />
la conclusione del procedimento amministrativo avviato su istanza presentata dalla “Società agricola Alzo s.n. c. di Benedetti Pietro<br />
& C.”;<br />
12. di approvare l’importo di € 2<strong>09</strong>.076,46 (in lettere duecentonovemilasettantasei/46) quale ammontare necessario per l’esecuzione<br />
dei lavori di dismissione delle opere, impianti e attrezzature previsti ai precedenti punti 2., 3., 5., 6., 7. e 8. nonché per il<br />
ripristino ex-ante delle aree catastali interessate;<br />
13. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />
14. di incaricare la Direzione regionale Agroambiente dell’esecuzione del presente atto;<br />
15. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto alla pubblicazione ai sensi dell’art. 23 del decreto legislativo 14 marzo<br />
<strong>2013</strong>, n. 33;<br />
16. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.
376<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
giunta regionale – 9^ legislatura<br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 1020 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 1/6<br />
PRESCRIZIONI ALLA COSTRUZIONE E ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO DI PRODUZIONE DI<br />
ENERGIA DA BIOGAS, COMPRESE OPERE E INFRASTRUTTURE AL MEDESIMO CONNESSE,<br />
PROVENIENTE DALLA COFERMENTAZIONE ANAEROBICA DI SOTTOPRODOTTI DI ORIGINE<br />
BIOLOGICA DA ATTIVITÀ DI ALLEVAMENTO (EFFLUENTE ZOOTECNICO) DI PROVENIENZA<br />
AZIENDALE E DI PRODOTTI DI ORIGINE BIOLOGICA (COLTIVAZIONI AGRICOLE DEDICATE),<br />
PRESENTATO DALLA “SOCIETÀ AGRICOLA ALZO S.N.C. DI BENEDETTI PIETRO & C.” DA<br />
REALIZZARSI NEL COMUNE DI MOZZECANE (VR):<br />
1. Rispettare le prescrizioni formulate dal rappresentante della Amministrazione Comunale di Mozzecane in<br />
sede di Conferenza di servizi del 16 novembre 2012 ossia, prima dell’inizio dei lavori dell’impianto siano<br />
effettuate:<br />
<br />
<br />
una indagine olfattometrica;<br />
una indagine sulla ricaduta degli inquinanti atmosferici che consideri le diverse tipologie di emissioni,<br />
nonché i diversi punti di emissione dell’impianto.<br />
2. Rispettare le prescrizioni e la raccomandazione contenute nel decreto del Dirigente regionale della<br />
Direzione Tutela Ambiente n. 231 del 28 novembre <strong>2013</strong>, Procedura di verifica di assoggettabilità (art. 20<br />
del D. Lgs. n. 152/2006 e ss. mm. ii.) ossia:<br />
prescrizioni:<br />
<br />
tutti gli impegni assunti dal proponente con la presentazione della domanda e della documentazione<br />
trasmessa, anche integrativa, si intendono vincolanti ai fini della realizzazione dell’opera proposta,<br />
salvo diverse prescrizioni e raccomandazioni sotto specificate;<br />
entro sei mesi dall’avvio dell’attività dovranno essere effettuate campagne di analisi delle emissioni<br />
odorigene e di rumore provenienti dall’intero impianto di trattamento dei liquami(dal digestore al<br />
sistema filtrazione), sia sottovento che nei pressi dei possibili bersagli più prossimi. Le modalità<br />
saranno preventivamente concordate con ARPAV. Le analisi odorigene riguarderanno almeno i<br />
seguenti parametri: ammoniaca, solfuri, mercaptani, SOV. Dei risultati di tali campagne dovrà essere<br />
trasmessa una relazione alla Provincia di Verona, al Comune di Mozzeccane e ad ARPAV. Qualora i<br />
risultati delle indagini riguardanti le immissioni di odori e di rumore mostrassero un impatto<br />
significativo, il gestore provvederà a realizzare ulteriori interventi mitigativi, dandone comunicazione<br />
alla Provincia, al Comune e ad ARPAV.<br />
raccomandazione:<br />
<br />
qualora i risultati delle indagini riguardanti le immissioni di odori e di rumore mostrassero un impatto<br />
significativo, sentita ARPAV, la Provincia chiederà la ripetizione delle indagini entro i sei mesi<br />
successivi.<br />
3. Rispettare le prescrizioni contenute nel parere della Provincia di Verona, Servizio tutela a valorizzazione<br />
ambientale, pervenuto con nota protocollo n. 522537 del 19 novembre 2012, relativamente a:<br />
a. emissioni acustiche dell’impianto: Effettuare, entro tre mesi dalla messa in esercizio dell’impianto, un<br />
monitoraggio sulle emissioni acustiche prodotte, allo scopo di verificare il rispetto dei limiti di rumore,<br />
compresi quelli di immissione differenziale, nel periodo diurno e notturno, anche presso le abitazioni<br />
nel raggio di 500 metri, previsti dal D.C.P.M. del 14 novembre 1997, dal D.M.A- 11 dicembre 1996 e<br />
dalla legge n. 447/95 e dal Piano di Zonizzazione Comunale. I risultati vanno inviati al Comune per<br />
attestare il rispetto delle norme sul rumore. In caso di non conformità, il gestore è tenuto ad effettuare<br />
una campagna di rilievi, adottando un piano di bonifica, contenente gli interventi e i tempi di<br />
esecuzione, da sottoporre ad approvazione da parte di Comune e ARPAV;<br />
b. emissioni in atmosfera dell’impianto di strippaggio:<br />
<br />
<br />
In tutte le condizioni di esercizio, ad esclusione dei periodi di avviamento e di arresto, devono essere<br />
rispettati i limiti delle emissioni al camino per l’impianto di strippaggio il valore in concentrazione<br />
dell’ammoniaca di 1 mg/Nm3;<br />
Effettuare le analisi periodiche alle emissioni con frequenza annuale al camino dell’impianto di<br />
strippaggio, comunicando con un anticipo di 15 giorni al Dipartimento Provinciale APRAV la data
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 377<br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 1020 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 2/6<br />
delle analisi, e trasmettendo i risultati a alla Regione del Veneto (Direzione Agroambiente),<br />
all’ARPAV (Dipartimento Provinciale di Verona ) e alla Provincia di Verona;<br />
Applicare i criteri per la valutazione della conformità dei valori misurati ai valori limite previsti<br />
nell’allegato VI alla parte quinta del D. Lgs n. 152/2006 e s.m.i.. I campionamenti di autocontrollo si<br />
intendono riferiti alla media di tre letture consecutive, nelle condizioni di esercizio più gravose,<br />
utilizzando i metodi di campionamento, analisi e valutazione delle pertinenti norme tecniche UNI,<br />
UNI EN, UNICHIM, indicate da ARPAV della Regione del Veneto (sito http://ippc.arpa.veneto.it)<br />
oppure altri metodi equivalenti.<br />
Il camino sottoposto ad analisi periodiche deve essere dotato:<br />
‣ di adeguate strutture fisse di accesso e permanenza per gli operatori incaricati al controllo in<br />
conformità alle norme di sicurezza di cui al D.Lgs. n. 81 del 9 aprile 2008 ed alla appendice A della<br />
Norma UNI EN 13284-1;<br />
‣ di una presa elettrica alimentata a 220 V per il collegamento della strumentazione di<br />
campionamento, adeguatamente protetta contro i rischi di natura elettrica;<br />
‣ di apposito foro normalizzato per consentire la verifica delle emissioni osservando le prescrizioni<br />
contenute nelle specifiche norme tecniche (UNI EN 10169/2001 – UNI EN 13284-1/2003), in<br />
relazione agli accessi in sicurezza e alle caratteristiche del punto di prelievo (numero di tronchetti in<br />
funzione del diametro e posizione degli stessi).<br />
I campionamenti di autocontrollo si intendono riferiti alla media di tre letture consecutive, nelle<br />
condizioni di esercizio più gravose, utilizzando i metodi di campionamento, analisi e valutazione<br />
delle pertinenti norme tecniche UNI, UNI EN, UNICHIM, indicate da ARPAV della Regione del<br />
Veneto (sito http://ippc.arpa.veneto.it) oppure altri metodi riconosciuti<br />
c. scarico in corso d’acqua superficiale del ‘impianto di depurazione:<br />
Il pozzetto di campionamento dev'essere posizionato a valle della vasca di accumulo e a monte del<br />
punto di congiungimento con le acque meteoriche provenienti dal bacino di laminazione. Non è<br />
corretta la posizione di quello indicato nell'Allegato 3.21.b<br />
Il controllo analitico dello scarico dovrà evidenziare il rispetto della Tabella 1, allegato B (scarico in<br />
acque superficiali) del Piano regionale di Tutela delle Acque.<br />
Sottoporre lo scarico delle acque del depuratore ad un controllo analitico trimestrale, mantenendo le<br />
analisi a disposizione del personale di vigilanza, verificando almeno i seguenti parametri: S.S.T., pH ,<br />
Azoto ammoniacale (come NH4), Azoto Nitrico (come N), Azoto Nitroso (come N), Cloruri (come<br />
Cl), BOD5 (come O2), COD (come O2), Fosforo Totale (come P), Rame, Zinco, Cloruri, Solfati e<br />
Escherichia coli.<br />
4. Attenersi alle indicazioni contenute nella presa d’atto di modifica non sostanziale relativa<br />
all’Autorizzazione integrata ambientale dell’allevamento, della Provincia di Verona Settore Ambiente,<br />
Servizio difesa suolo, pervenuta con nota protocollo n. 333225 del 18 luglio 2012, con la quale “si<br />
rammenta alla Società agricola Alzo che è tenuta ad aggiornare la Comunicazione nitrati almeno 30 giorni<br />
prima della gestione degli effluenti secondo le modalità previste nel progetto”.<br />
5. Rispettare le prescrizioni, contenute nel nulla osta alla costruzione della linea elettrica del Ministero dello<br />
Sviluppo Economico – Comunicazioni (prot. ministeriale n. ITV/III/6936/15234/RA dell’11 luglio 2012),<br />
trasmesso alla Regione del Veneto con nota protocollo n. 330462 del 17 luglio 2012, ossia:<br />
a. gli eventuali incroci e/o parallelismi con cavi di telecomunicazione che saranno rilevati durante<br />
l’esecuzione di lavori siano eseguiti secondo i progetti tipo già approvati dal Ministero delle<br />
Comunicazioni, nel rispetto delle norme CEI 11-17;<br />
b. gli eventuali effetti elettromagnetici non provochino danni o disturbi alle linee di telecomunicazione a<br />
cose e/o persone (norme CEI 103/6, direttive e raccomandazioni del C.C.I.T.T.);<br />
c. i dispersori a terra degli eventuali sostegni e cabine siano alle distanze di sicurezza, previsti dalle<br />
norme vigenti, dai cavi sotterranei di linee di telecomunicazione (circolare Min. P.T. prot.<br />
n. LCI/67842/Fa del 25.5.1972);<br />
d. gli impianti a terra delle linee di telecomunicazione siano indipendenti da quelli dell’Ente Elettrico<br />
(circolare Min. P.T. n. DCST/3/2/7900/42285/29440 del 18.2.1982, punto 4.3.b);
378<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 1020 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 3/6<br />
e. gli impianti di telecomunicazione allacciati alla rete pubblica, eventualmente installati nelle cabine<br />
A.T., rispondano alle prescrizioni di cui alla circolare del Ministero PT prot. n. LCI/U2/2/71571/SI<br />
del 13.3.1973;<br />
f. tutte le opere siano realizzate in conformità alla relativa documentazione progettuale fornita;<br />
g. la dichiarazione sostitutiva del collaudo, prevista dalla Legge Regionale 06/<strong>09</strong>/1991 n. 24 (art. 14 c.<br />
4) o il collaudo stesso siano eseguiti dopo un congruo periodo di esercizio, e comunque non prima di<br />
un anno e non oltre tre anni dalla data di entrata in esercizio dell’impianto stesso. Entro tre anni da<br />
quest’ultima data, il Ministero si riserva di segnalare eventuali anomalie che fossero riscontrate sugli<br />
impianti TLC interessati dagli elettrodotti in oggetto;<br />
h. l’esercizio delle linee A.T./M.T. inferiori a 100 kV dovrà avvenire con i neutri primari dei<br />
trasformatori isolati e/o compensati da terra.<br />
6. Rispettare le prescrizioni contenute nel parere favorevole per la connessione alla rete dell’impianto<br />
espresso dalla Provincia di Verona, Area manutenzione del patrimonio edilizio e rete viaria provinciale,<br />
allegato alla nota protocollo n. 297761 del 27 giugno 2012, e in particolare al punto 5) parere di massima<br />
favorevole in merito alle opere che coinvolgono la strada provinciale n. 3 “Mediana” ossia:<br />
a. la realizzazione di recinzioni dovrà rispettare quanto previsto dal Codice della strada e posizionata<br />
quindi a una distanza mai inferiore a 3 metri dal limite della proprietà provinciale;<br />
b. per la realizzazione di eventuali scavi in banchina o carreggiata della strada provinciale dovrà essere<br />
presentata specifica istanza alla Provincia di Verona, Servizio Viabilità.<br />
7. Rispettare le prescrizioni contenute nella comunicazione di accertamento negativo espresso dalla<br />
Soprintendenza per i beni archeologici del Veneto, nucleo operativo di Verona, pervenuta con nota del<br />
marzo 2012, protocollo n. 110261, ossia: “si ritiene tuttavia suggerite alla Società agricola i controllo<br />
degli scavi necessari all’impianto da parte di operatori specializzati in campo archeologico, onde evitare,<br />
in caso di presenza di beni archeologici, eventuali danneggiamenti agli stessi con sospensione dei lavori e<br />
conseguenti aggravi”.<br />
8. Rispettare le prescrizioni contenute nel parere favorevole della Soprintendenza per i Beni Architettonici e<br />
Paesaggistici per le province di Verona, Rovigo e Vicenza, pervenuto con nota protocollo n. 506012<br />
dell’8 novembre 2012, ossia.<br />
a. i filari di alberi previsti lungo il perimetro dell’impianto dovranno privilegiare chiome larghe<br />
utilizzando l tipologia già presente nella zona e visibile nelle foto contenute nella relazione<br />
paesaggistica, al fine di mascherare quanto più possibile l’impianto retrostante;<br />
b. come opera di compensazione paesaggistica sia riprodotta la vegetazione tradizionalmente già<br />
presente lungo i corsi d’acqua minori nel tratto del “Rio Condotto” entro i 150 mt. dall’area di<br />
progetto.<br />
9. Rispettare le prescrizioni contenute nel parere favorevole del Consorzio di bonifica Veronese, protocollo<br />
n. 249125 del 29 maggio 2012, ossia:<br />
a. il sistema di compensazione dovrà essere realizzato con modalità e tipologie che permettano la facile<br />
manutenzione, con volume di invaso di almeno 732 mc e con smaltimento delle acque nella rete<br />
superficiale a mezzo di manufatto a bocca tarata con portata massima di scarico di 21 l/sec;<br />
b. il bacino di invaso dovrà avere una quota di fondo superiore alla quota massima del corso d’acqua di<br />
recapito per permettere il deflusso regolare delle acque ed escludere fenomeni di ristagno nello stesso;<br />
c. il proprietario e i suoi aventi causa oltre a provvedere alla realizzazione delle opere di compensazione<br />
dovrà garantirne la manutenzione e la pulizia in via continuativa;<br />
d. tale obbligo dovrà essere trascritto in tutti glia atti di trasferimento della proprietà e/o della gestione<br />
degli immobili serviti dall’impianto;<br />
e. il recapito delle acque nella rete superficiale dovrà essere concessionato dal Consorzio di bonifica<br />
Veronese, previo presentazione di formale richiesta.<br />
10.Attenersi alla condizione contenuta nel parere favorevole della società “Camionabile della Cisa s.p.a.”,<br />
loro protocollo n. 2726/12/CD/PP/dr, dell’11 giugno 2012, ossia: “L’unica indennità conseguente<br />
all’esecuzione dei lavori di realizzazione del raccordo autostradale sarà l’indennità di esproprio relativa<br />
alle aree impegnate che verrà determinata sulla base di quanto contenuto nel Progetto Definitivo 2006 e<br />
nel relativo Piano particellare di esproprio nonché delle vigenti norme in materia”.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 379<br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 1020 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 4/6<br />
11.Iniziare i lavori per la realizzazione dell’impianto, solo ad avvenuto perfezionamento e acquisizione della<br />
Convenzione tra la società Autocamionabile della Cisa S.p.A e la Società agricola Alzo s.n.c. di Benedetti<br />
Pietro & C.<br />
12.Rispettare le eventuali prescrizioni contenute nella Convenzione di cui al precedente punto.<br />
13.Realizzare l’impianto di produzione di biogas ed energia conformemente alla documentazione progettuale<br />
trasmessa alla Regione del Veneto e approvata in sede di Conferenza di servizi. In caso contrario si<br />
applicheranno le disposizioni sanzionatorie previste dall’articolo 44 - e sue eventuali modifiche e<br />
integrazioni - del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28.<br />
14.Realizzare le opere e le infrastrutture connesse all’impianto (elettrodotto) conformemente alla<br />
documentazione progettuale trasmessa alla Regione del Veneto e approvata in sede di Conferenza di<br />
servizi. In caso contrario si applicheranno le disposizioni sanzionatorie previste dall’articolo 44 - e sue<br />
eventuali modifiche e integrazioni - del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28.<br />
15.Realizzare la rete di teleriscaldamento conformemente alla documentazione progettuale trasmessa alla<br />
Regione del Veneto e approvata in sede di conferenza di servizi, ossia:<br />
a. termostatazione fermentatori anaerobici (2.960 MWh/anno);<br />
b. strutture agricolo-produttive (1.440 MWh/anno).<br />
In caso contrario si applicheranno le disposizioni sanzionatorie previste dall’articolo 44 - e sue eventuali<br />
modifiche e integrazioni - del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28.<br />
16.Rispettare le modalità di esercizio delle opere, attrezzature e impianti di progetto secondo la<br />
documentazione progettuale presentata e approvata in sede di Conferenza di servizi. In caso contrario e<br />
comunque qualora l’Azienda agricola decida di utilizzare biomassa classificata come rifiuto si<br />
applicheranno le disposizioni sanzionatorie previste dall’articolo 44 - e sue eventuali modifiche e<br />
integrazioni - del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28;<br />
17.È fatto divieto d’utilizzo nel ciclo produttivo di acqua di processo se non appositamente concessionata<br />
dalle Autorità pubbliche e/o concessionari competenti.<br />
18.Fatta salva l’esclusione dell’applicazione del Regolamento (CE) 1069/20<strong>09</strong> del Parlamento e del<br />
Consiglio dell'Unione europea del 21 ottobre 20<strong>09</strong>, ai sensi dell’allegato A alla D.G.R. n. 1337 del<br />
17/07/2012 (Linee Guida e disposizioni operative per l’applicazione del Regolamento CE 1069/20<strong>09</strong>)<br />
“sono esclusi dal riconoscimento e dalla registrazione i seguenti impianti […]: d. impianti di biogas e<br />
compostaggio, annessi all’azienda agricola, qualora introducano stallatico, comprendente anche gli<br />
effluenti di allevamento così come definiti dal DM 7 aprile 2006, prodotti dalla stessa azienda (stesso<br />
codice aziendale) e/o consorzi interaziendali che introducano stallatico, come unico ed esclusivo<br />
sottoprodotto di origine animale in conformità al DM 7 aprile 2006, secondo modalità stabilite dalle<br />
Regioni e Province autonome.<br />
19.Con riferimento al precedente punto, rispettare le normative in materia di sanità animale, igiene e bio<br />
sicurezza di cui alle indicazioni della Unità di Progetto regionale Sanità Animale e Igiene Alimentare, in<br />
ordine alle modalità di trasporto delle materie fecali.<br />
20.Impegnarsi a esporre, per l’intera durata dei lavori di costruzione dell’impianto, nel cantiere un cartello<br />
con l’indicazione dell’opera in corso, gli estremi dell’autorizzazione unica, i nominativi del titolare, del<br />
progettista e del direttore dei lavori, del responsabile dei calcoli delle opere e strutture in c.a.,<br />
dell’impresa costruttrice e della durata dei lavori.<br />
21.Rispettare i termini di inizio e fine lavori, con riferimento all’efficacia dell’autorizzazione unica, secondo<br />
l’art. 15 del D.P.R. n. 380/2001. E’ fatto obbligo dare comunicazione di inizio e fine lavori alla Regione<br />
del Veneto (Direzione Agroambiente) e al Comune di Mozzecane (VR).<br />
22.Con riferimento agli interventi di costruzione delle opere e infrastrutture di progetto, rispettare gli<br />
obblighi e adempimenti in materia di edilizia, ai sensi del D.P.R. n. 380/2001.<br />
23.Conservare l’atto amministrativo di autorizzazione unica assieme alla copia dei disegni approvati e<br />
debitamente vistati, in cantiere o nelle immediate vicinanze a disposizione del personale addetto al<br />
controllo della costruzione e dell’esercizio dell’impianto.<br />
24.Inoltrare, alla Regione del Veneto (Direzione Agroambiente), al Comune di Mozzecane (VR) e<br />
all’ARPAV (Dipartimento Provinciale di Verona), la dichiarazione sostitutiva di collaudo, ovvero il<br />
collaudo stesso dell’impianto e delle infrastrutture accessorie avendo fatto trascorrere un congruo periodo
380<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 1020 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 5/6<br />
di esercizio all’impianto, e comunque non prima di un anno e non oltre tre anni dalla data di entrata in<br />
esercizio dell’impianto stesso.<br />
25.Ai fini del rispetto delle disposizioni contenute nel decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 115 -<br />
Attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa all'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi<br />
energetici e abrogazione della direttiva 93/76/CEE, mantenere un valore dell’EROEI (Energy Return On<br />
Energy Investment ossia “ritorno energetico sull’investimento energetico”, calcolato secondo il metodo<br />
proposto nell’aiuto di Stato n. 727/2007 - decisione C(20<strong>09</strong>) n. 1037 del 24/02/20<strong>09</strong>), a impianto in<br />
esercizio, superiore al valore unitario. In particolare si raccomanda l’utilizzazione dell’ulteriore<br />
disponibilità di energia termica (producibilità termica residua 790 MWh/anno) a favore di altre utenze<br />
private ovvero pubbliche, fatto salvo l’autoconsumo aziendale.<br />
26.Predisporre adeguate indicazioni di pericolo e di divieto sulle tubazioni e sugli strumenti dove è<br />
stazionato e/o fluisce il biogas.<br />
27.Mantenere il contenuto di solfuro d’idrogeno del biogas sotto il limite del 0,1 % v/v, come prescritto al<br />
punto 2., sezione 6, dell’allegato X alla parte quinta del decreto legislativo n. 152/2006 e successive<br />
modifiche e integrazioni.<br />
28.Rispettare le caratteristiche e condizioni di utilizzo del biogas di cui al punto 3., sezione 6, dell’allegato X<br />
alla parte quinta del decreto legislativo n. 152/2006 e successive modifiche e integrazioni.<br />
29.Rispettare, per l’impianto di illuminazione esterno, la nuova L.R. n. 17 del 7 agosto 20<strong>09</strong> – Nuove norme<br />
per il contenimento dell’inquinamento luminoso, il risparmio energetico nell’illuminazione per esterni e<br />
per la tutela dell’ambiente e dell’attività svolta dagli osservatori astronomici.<br />
30.Trasmettere annualmente alla Regione del Veneto (Direzione Agroambiente) e all’ARPAV (Dipartimento<br />
Provinciale di Verona) le misurazioni relative alle emissioni in atmosfera del gruppo di cogenerazione<br />
dell’impianto a biogas, con riferimento ai parametri previsti dalla tabella a), paragrafo 1.3, parte III<br />
dell’allegato I alla parte Quinta del decreto legislativo n. 152/2006 e ss. mm. e ii..<br />
31.Con riferimento alla prescrizione di cui al precedente punto, comunicare, almeno dieci (10) giorni prima<br />
del prelievo dei fumi al camino di espulsione dei medesimi, la data dell’evento ad ARPAV (Dipartimento<br />
Provinciale di Verona).<br />
32.Garantire che l’accesso degli operatori addetti al controllo delle emissioni in atmosfera al camino di<br />
espulsione dei fumi del/dei cogeneratore/i sia conforme alle norme di sicurezza UNI EN e alle varie<br />
metodiche di campionamento ed analisi di flussi gassosi convogliati (UNI EN).<br />
33.Creare un piano di manutenzione ed esercizio dell’impianto, con particolare riferimento ai dispositivi di<br />
sicurezza in dotazione del medesimo, ai sensi del D. Lgs. n. 81/2008, dandone adeguata formazione al<br />
personale addetto.<br />
34.Predisporre un Piano di Formazione ed Aggiornamento del personale addetto all’impianto di produzione<br />
di energia e alle opere e infrastrutture al medesimo connesse, con particolare riferimento alla definizione<br />
dei criteri minimi di formazione e addestramento del personale autorizzato ad operare nell’area<br />
interessata.<br />
35.Limitatamente agli impianti alimentati, in proporzioni variabili da materie fecali e biomassa vegetale<br />
dedicata, nell’utilizzazione agronomica del digestato, così come definito dall’articolo 52 della legge 7<br />
agosto 2012, n. 134, adottare il sistema di calcolo dell’apporto di azoto all’ettaro previsto dal D.M. 7<br />
aprile 2006 e ss. mm. e ii. nonché dell’allegato A alla D.G.R. n. 2495/2006 e n. 2439/2007 e ss. mm. e ii.<br />
36.Adottare il “Registro di conferimento e rilascio” della biomassa, secondo lo schema approvato dalla<br />
Regione del Veneto con D.G.R. n. 2439/2007, allegato C1.<br />
37.Con riferimento agli adempimenti connessi al trasporto delle biomasse in entrata e uscita dall’impianto di<br />
produzione di energia, è fatto obbligo dotare i mezzi di trasporto con idonei documenti di viaggio<br />
(documento di trasporto ovvero “documento di rilascio”), di cui alla DGR n. 2495/2006 (articolo 19),<br />
della DGR n. 2439/2007 (precisazioni articolo 20 e allegato C2) e di quanto disposto dal decreto n. 33 del<br />
13 febbraio 2008 (allegato A e B).<br />
38.Trasmettere alla Regione del Veneto (Direzione Agroambiente) l’Atto di Impegno debitamente<br />
sottoscritto dal legale rappresentante della ditta.<br />
39.Trasmettere annualmente alla Regione del Veneto (Direzione Agroambiente e all’Unità di Progetto<br />
Energia) e all’ARPAV (Dipartimento Provinciale di Verona) i dati sull’energia prodotta e utilizzata.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 381<br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 1020 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 6/6<br />
40.Comunicare alla Regione del Veneto (Direzione Agroambiente), al Comune di Mozzecane (VR) e<br />
all’ARPAV (Dipartimento Provinciale di Verona) la data di messa in esercizio dell’impianto.<br />
41.Comunicare annualmente alla Regione del Veneto (Direzione Agroambiente) e ad AVEPA (Sportello<br />
unico agricolo di Verona) i dati relativi alla connessione dell’impianto all’attività agricola esistente.<br />
42.Contestualmente ai dati di connessione dell’impianto all’attività agricola trasmettere alla Regione del<br />
Veneto (Direzione Agroambiente) e ad AVEPA (Sportello unico agricolo di Verona), la visura camerale<br />
aggiornata.<br />
43.Trasmettere alla Regione del Veneto (Direzione Agroambiente) al più tardi entro 150 giorni la<br />
comunicazione di avvenuta autorizzazione alla costruzione e esercizio dell’impianto, della copia della<br />
qualifica IAFR, rilasciata dal Gestore dei Servizi Elettrici (GSE).<br />
44.Comunicare, non oltre i sei mesi antecedenti la ferma tecnica dell’impianto e delle opere e infrastrutture<br />
al medesimo connesse, alla Regione del Veneto (Direzione Agroambiente e all’Unità di Progetto Energia)<br />
e al Comune di Mozzecane (VR) la data di dismissione dell’impianto.<br />
45.Mettere in pristino lo stato dell’area interessata con spese a totale carico del soggetto esercente, al<br />
momento della dismissione dell’impianto, fatto salvo quanto previsto dal Titolo III del Testo Unico sulle<br />
disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici 11 dicembre 1933, n. 1775. In particolare per le sole<br />
opere e infrastrutture elettriche, limitatamente a quelle inserite nella rete di distribuzione nazionale<br />
dell’energia elettrica per l’espletamento del servizio pubblico di distribuzione dell’energia elettrica, non<br />
viene previsto l’obbligo di ripristino dello stato dei luoghi.<br />
46.In relazione al precedente punto, depositare presso la Regione del Veneto (Direzione Agroambiente),<br />
prima dell’inizio di lavori, una garanzia finanziaria, conforme alle disposizioni previste nella D.G.R.<br />
n. 453 del 2 marzo 2010 e successiva integrazione (D.G.R. n. 253/2012), ai fini di cautelare<br />
l’amministrazione regionale dalla mancata rimessa in pristino dei luoghi, decorsa la vita utile<br />
dell’impianto. Tale garanzia dovrà essere formulata sotto forma di fideiussione, bancaria o assicurativa, di<br />
importo pari ai costi per opere e lavori di demolizione previsti nella perizia giurata acquisita agli atti della<br />
Conferenza di servizi, il cui importo è stato stimato in euro 2<strong>09</strong>.076,46 (duecentonovemilasettantasei/46),<br />
maggiorata del 10 % dei costi, per oneri fiscali e spese tecniche ai sensi della DGR n. 253/2012.<br />
Si prescrive, altresì, il rispetto delle prescrizioni contenute nel parere di conformità alle norme<br />
antincendio in via di emanazione del Comando dei Vigili del Fuoco di Venezia (pratica VV.F. n. 75562,<br />
protocollo n. 130794 del 26 marzo <strong>2013</strong>).
382<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1021 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale - ATER di Belluno. Autorizzazione alla proroga dell’incarico di direttore<br />
fino alla naturale scadenza prevista dall’art. 11, comma 2, della Legge Regionale 9 marzo 1995, n. 10 (deliberazioni<br />
di Giunta regionale n. 3322 del 21 dicembre 2010, n. 1841 del 8 novembre 2011, n. 769 del 2 maggio 2012 e n. 2563 del 11<br />
dicembre 2012).<br />
[Designazioni, elezioni e nomine]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Con la presente deliberazione si autorizza l’ATER di Belluno a prorogare l’incarico di direttore dell’Azienda, conferito con<br />
deliberazione CdA n. 2 del 24 marzo 2011, fino alla naturale scadenza, ossia sei mesi dopo la scadenza dell’attuale Consiglio di<br />
Amministrazione, ai sensi dell’art. 11, comma 2, della Legge Regionale 9 marzo 1995, n. 10, alle stesse condizioni retributive.<br />
L’Assessore Massimo Giorgetti riferisce quanto segue.<br />
Ai sensi del punto 4, lettera b), del dispositivo della deliberazione di Giunta regionale 21.12.2010, n. 3322, i Consigli di Amministrazione<br />
delle ATER in corso di costituzione sono stati invitati formalmente, per esigenze di razionalizzazione e contenimento<br />
della spesa, a sottoporre a preventiva autorizzazione da parte della Giunta stessa le eventuali assunzioni di nuovo personale, atte a<br />
coprire posti in pianta organica resisi vacanti per qualsiasi causa.<br />
A tal riguardo si evidenzia che ai sensi del punto 2 del dispositivo della deliberazione di Giunta regionale 8 novembre 2011,<br />
n. 1841, prorogata con DGR n. 769 del 2.05.2012, gli enti strumentali indicati nel provvedimento, tra cui le Aziende Territoriali di<br />
Edilizia Residenziale - AATTER, devono essere preventivamente autorizzati dalla Giunta medesima prima di effettuare assunzioni<br />
a tempo determinato ed indeterminato a qualsiasi titolo.<br />
Successivamente la Giunta regionale, con deliberazione n. 2563 del 11.12.2012, ha stabilito che per gli incarichi apicali degli<br />
stessi Enti strumentali in scadenza in via transitoria potranno essere conferiti incarichi apicali temporanei, della durata di sei mesi<br />
non rinnovabili tacitamente, previa autorizzazione della Giunta medesima.<br />
Con deliberazione n. 2 del 14.3.2011, l’ATER di Belluno ha nominato il direttore dell’Azienda per trenta mesi, a decorrere dal<br />
14 marzo 2011, nel rispetto di quanto normato in materia di trattamento economico dei direttori delle AATTER del Veneto, come<br />
previsto dalla succitata DGR n. 3322/2010, che prevede una riduzione sulla retribuzione lorda spettante ai medesimi direttori delle<br />
Aziende, senza corrispondere, ai medesimi, ulteriori premi e rimborsi fissi, pari al 10% per la fascia stipendiale da € 90.000,00 ad<br />
€ 150.000,00 e del 20% per la fascia stipendiale superiore ad € 150.000,00.<br />
Con successiva deliberazione n. 26 del 13.5.<strong>2013</strong>, l’ATER di Belluno ha prorogato, senza soluzione di continuità, il predetto<br />
incarico di direttore dell’Azienda fino alla naturale scadenza, ossia sei mesi dopo la scadenza dell’attuale Consiglio di Amministrazione,<br />
come previsto dall’art. 11, comma 2, della Legge Regionale 9 marzo 1995, n. 10, alle stesse condizioni retributive.<br />
In ordine a quanto disposto dalla sopra citata DGR n. 2563 del 11.12.2012, appare opportuno precisare che le AATTER del<br />
Veneto:<br />
- sono enti pubblici economici dotati di personalità giuridica e di autonomia organizzativa, patrimoniale, contabile ai sensi dell’art.<br />
2 della LR 9 marzo 1995, n. 10;<br />
- non beneficiano di alcuna forma contributiva, di natura continuativa o periodica, riferita al conto esercizio di cui alla DGR n.<br />
418 del 10.4.<strong>2013</strong> da parte dell’ Amministrazione regionale.<br />
Alla luce di quanto sopra esposto, si propone di autorizzare l’ATER di Belluno a prorogare l’incarico al direttore dell’Azienda<br />
fino a sei mesi dopo la scadenza del CdA alle stesse condizioni retributive.<br />
Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento<br />
La Giunta regionale<br />
Udito il relatore, incaricato dell’istruttoria dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma dello Statuto, il quale dà<br />
atto che la Struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />
vigente legislazione regionale e statale;<br />
Vista Legge Regionale 9 marzo 1995, n. 10,<br />
Viste le deliberazioni n. 2 del 14 marzo 2011 e n. 26 del 13 maggio <strong>2013</strong> del Consiglio di Amministrazione dell’ATER di Belluno;<br />
Viste le deliberazioni di Giunta Regionale 21 dicembre 2011, n. 3322, 8 novembre 2011, n. 1841, 2 maggio 2012, n. 769, 11 dicembre<br />
2012, n. 2563 e n. 418 del 10 aprile<strong>2013</strong>;<br />
delibera<br />
1. di autorizzare l’ATER di Belluno a prorogare, senza soluzione di continuità, l’incarico di direttore dell’Azienda, conferito<br />
con deliberazione CdA n. 2 del 24 marzo 2011, fino alla naturale scadenza, ossia sei mesi dopo la scadenza dell’attuale Consiglio<br />
di Amministrazione, come previsto dall’art. 11, comma 2, della Legge Regionale 9 marzo 1995, n. 10, alle stesse condizioni retributive;<br />
2. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />
3. di incaricare l’Unità di Progetto Edilizia Abitativa dell’esecuzione del presente atto;<br />
4. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 383<br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1022 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale - ATER di Belluno. Contrattazione aziendale di secondo livello con<br />
le Organizzazioni Sindacali volta alla sottoscrizione del Piano Triennale <strong>2013</strong> - 2015 della produttività da riconoscere al<br />
personale dipendente (deliberazioni di Giunta regionale n. 3322 del 21/12/2010, n. 1841 del 8/11/2011, n. 769 del 2/5/2012 e<br />
n. 2563 del 11/12/2012).<br />
[Enti regionali o a partecipazione regionale]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Con la presente deliberazione si autorizza l’ATER di Belluno a dar corso alla contrattazione aziendale di secondo livello a<br />
contenuto economico con le Organizzazioni Sindacali che porterà alla sottoscrizione del Piano Triennale <strong>2013</strong> - 2015 della produttività<br />
- premio di risultato - per il personale non dirigente. In caso di conseguimento degli obiettivi aziendali individuati nella<br />
contrattazione medesima si riconoscerà a ciascun dipendente in servizio una mensilità lorda procapite per la durata dell’accordo<br />
contrattuale di che trattasi.<br />
L’Assessore Massimo Giorgetti riferisce quanto segue.<br />
L’ATER di Belluno, con nota del 21 maggio <strong>2013</strong>, n. prot. 2922, ha comunicato all’Unità di Progetto Edilizia Abitativa che intende<br />
dar corso alla contrattazione aziendale di secondo livello a contenuto economico con le Organizzazioni Sindacali che scaturirà nella<br />
sottoscrizione del Piano Triennale <strong>2013</strong> - 2015 della produttività - premio di risultato - per il personale non dirigente, precisando<br />
che in caso di conseguimento degli obiettivi individuati nella contrattazione medesima l’ammontare complessivo del premio non<br />
potrà superare la somma di una retribuzione mensile lorda da riconoscere a ciascun dipendente in servizio.<br />
Nello specifico, l’obiettivo generale individuato nell’istituto contrattuale in oggetto si rinviene nella realizzazione di progetti<br />
aziendali di grande portata che si sono conseguiti compiutamente in più anni quali, ad esempio, l’informatizzazione capillare di tutte<br />
le attività aziendali, con l’utilizzo delle più moderne ed aggiornate tecnologie. Da ciò ne consegue che i benefici apportati all’ATER<br />
di Belluno conseguenti alla metodologia incentivante in uso in Azienda sono stati sicuramente superiori ai costi sopportati, sia in<br />
termini qualitativi che in termini quantitativi.<br />
Alla luce di quanto sopra esposto, con la presente deliberazione si propone di autorizzare l’ATER di Belluno a dar corso alla<br />
contrattazione aziendale di secondo livello a contenuto economico con le Organizzazioni Sindacali che porterà alla sottoscrizione<br />
del Piano Triennale <strong>2013</strong> - 2015 della produttività - premio di risultato - per il personale non dirigente, come sopra descritto, ai sensi<br />
delle disposizioni della Giunta regionale emanate con DGR n. 1841 del 8 novembre 2011, n. 769 del 2 maggio 2012 e n. 2563 del 11<br />
dicembre 2012, ritenuto, tra l’altro, che gli incentivi si attestano, sostanzialmente, in un importo contenuto.<br />
Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento<br />
La Giunta regionale<br />
Udito il relatore, incaricato dell’istruttoria dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma dello Statuto, il quale dà<br />
atto che la Struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />
vigente legislazione regionale e statale;<br />
Vista la nota dell’ATER di Belluno 21.05.<strong>2013</strong>, n. prot. 2922;<br />
Viste le deliberazioni di Giunta regionale 08.11.2011, n. 1841, 02.05.2012, n. 769 e 11.12.2012, n. 2563;<br />
delibera<br />
1. di autorizzare l’ATER di Belluno a dar corso alla contrattazione aziendale di secondo livello a contenuto economico con<br />
le Organizzazioni Sindacali che porterà alla sottoscrizione del Piano Triennale <strong>2013</strong> - 2015 della produttività - premio di risultato<br />
- per il personale non dirigente;<br />
2. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />
3. di incaricare l’Unità di Progetto Edilizia Abitativa dell’esecuzione del presente atto;<br />
4. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.
384<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1023 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Piano nazionale di edilizia abitativa (D.P.C.M. 16 luglio 20<strong>09</strong>). Rimodulazione/rilocalizzazione degli interventi - nuova<br />
individuazione dei programmi finanziati.<br />
[Edilizia abitativa]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Si procede alla individuazione dei nuovi programmi finanziati nell’ambito del Piano nazionale di edilizia abitativa (D.P.C.M.<br />
16.07.20<strong>09</strong>), sulla base delle proposte di rimodulazione/rilocalizzazione pervenute nonché a seguito delle rinunce avanzate.<br />
L’Assessore Massimo Giorgetti riferisce quanto segue.<br />
Con deliberazione 28.<strong>09</strong>.2010, n. 2295, la Giunta Regionale ha approvato il programma coordinato di intervento sancito dall’art.<br />
8, comma 1, del Piano nazionale di edilizia abitativa di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 16 luglio<br />
20<strong>09</strong>, prevedendo la partecipazione regionale nell’ambito delle linee di intervento, degli operatori, degli interventi e degli importi<br />
contributivi statali, ripartiti tra le Regioni con decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con il Ministero<br />
dell’Economia e delle Finanze in data 8 marzo 2010 (alla Regione Veneto: € 22.732.444,19), il tutto come previsto nell’Allegato “A”,<br />
parte integrante e sostanziale del provvedimento medesimo.<br />
Il Programma coordinato di intervento approvato si articola, per la Regione Veneto, prevedendo la partecipazione regionale<br />
nell’ambito delle seguenti linee:<br />
A) linea di intervento b) - incremento del patrimonio di e.r.p. con risorse dello Stato, delle Regioni, delle Province autonome,<br />
degli Enti locali e di altri Enti pubblici, comprese anche quelle derivanti dalla alienazione, ai sensi e nel rispetto delle normative<br />
regionali ove esistenti, ovvero statali vigenti, di alloggi di edilizia pubblica in favore degli occupanti muniti di titolo legittimo (€<br />
8.985.073,57);<br />
B) linea di intervento d) - agevolazioni a cooperative edilizie costituite tra i soggetti destinatari degli interventi, eventualmente<br />
prevedendo agevolazioni amministrative nonché termini di durata predeterminati per la partecipazione di ciascun socio, in considerazione<br />
del carattere solo transitorio dell’esigenza abitativa (€ 4.330.663,69);<br />
C) linea di intervento e) - programmi integrati di promozione di edilizia residenziale anche sociale (€ 9.416.706,93).<br />
Per quanto riguarda la linea di intervento b), con il medesimo provvedimento di Giunta Regionale sono stati individuati a finanziamento<br />
i seguenti operatori e programmi:<br />
A.T.E.R.<br />
TIPO DI INTER-<br />
VENTO<br />
ALL.<br />
N.<br />
COMUNE<br />
D’INTERVENTO<br />
FINANZIAMENTO<br />
(€)<br />
FONDI PROPRI<br />
(€)<br />
COSTO<br />
COMPLESSIVO (€)<br />
BELLUNO Recupero edilizio 8 Feltre 252.500,00 252.500,00 505.000,00<br />
PADOVA<br />
ROVIGO<br />
Ristrutturazione<br />
edilizia<br />
5 Padova 300.000,00 300.000,00 600.000,00<br />
Nuova costruzione 12 Monselice 650.000,00 650.000,00 1.300.000,00<br />
Recupero edilizio 12 Rosolina 131.520,00 131.520,00 263.040,00<br />
Nuova costruzione 4 Taglio di Po 300.000,00 300.000,00 600.000,00<br />
TREVISO Nuova costruzione 14 Treviso 1.<strong>057</strong>.986,07 1.<strong>057</strong>.986,07 2.115.972,14<br />
VENEZIA<br />
VERONA<br />
VICENZA<br />
Acquisto 12 S. Maria di Sala 1.215.000,00 1.215.000,00 2.430.000,00<br />
Acquisto 12 San Donà di Piave 730.267,50 730.267,50 1.460.535,00<br />
Acquisto 16 Verona 1.598.350,00 1.598.350,00 3.196.700,00<br />
Acquisto 16 Verona 1.599.450,00 1.599.450,00 3.198.900,00<br />
Ristrutturazione<br />
edilizia<br />
20 Piovene Rocchette 1.150.000,00 1.150.000,00 2.300.000,00<br />
TOTALE 131 8.985.073,57 8.985.073,57 17.970.147,14<br />
Per quanto riguarda, invece, la linea di intervento d), la Giunta Regionale, con deliberazione 14.12.2010, n. 3170, modificata con<br />
successiva deliberazione 29.03.2011, n. 357, ha individuato a finanziamento i seguenti operatori e programmi:
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 385<br />
COOP.<br />
COMUNE DI<br />
INTERVENTO<br />
ALL.<br />
N.<br />
FINANZIAMENTO<br />
(€)<br />
FONDI PROPRI<br />
(€)<br />
COSTO<br />
COMPLESSIVO (€)<br />
NOTE<br />
Girasole Zevio (VR) 12 460.000,00 1.<strong>09</strong>4.833,61 1.554.833,61<br />
Sacro Cuore Granze (PD) 14 525.000,00 1.226.806,44 1.751.806,44<br />
CO.I.P.E.S. Marcon (VE) 32 1.439.276,25 3.358.311,24 4.797.587,49<br />
Carpanè San Nazario (VI) 8 450.000,00 1.050.000,00 1.500.000,00<br />
C.V.I.E. Schio (VI) 4 241.032,12 1.808.967,88 2.050.000,00 A<br />
Raggio Verde<br />
Uomo e Ambiente<br />
Schio (VI) 10 729.213,20 5.470.786,80 6.200.000,00 B<br />
C.E.R.V. Padova 8 486.142,12 3.647.857,88 4.134.000,00 C<br />
TOTALE 88 4.330.663,69 17.657.563,85 21.988.227,54<br />
A: intervento parzialmente finanziato - apporto finanziario proprio e costo complessivo riferito a n. 10 alloggi.<br />
B: intervento parzialmente finanziato - apporto finanziario proprio e costo complessivo riferito a n. 24 alloggi.<br />
C: intervento parzialmente finanziato - apporto finanziario proprio e costo complessivo riferito a n. 21 alloggi.<br />
Per tale linea di intervento, la Giunta Regionale, con successiva deliberazione 11.02.<strong>2013</strong>, n. 166, ha rilocalizzato in Comune di<br />
Portogruaro (VE) il finanziamento di euro 1.079.457,36, quale quota parte di quello originariamente assegnato (euro 1.439.276,25)<br />
alla Cooperativa edilizia “CO.I.P.E.S.” in comune di Marcon (VE), per la realizzazione di un intervento costruttivo di n. 24 alloggi<br />
da destinare alle medesime finalità locative.<br />
Per quanto riguarda, infine, la linea di intervento e), la Giunta Regionale, con la richiamata deliberazione n. 3170/2010, ha individuato<br />
a finanziamento i seguenti operatori e programmi:<br />
COMUNE<br />
LOCALITÀ<br />
ALL.<br />
N.<br />
FINANZIAMENTO<br />
STATO (€)<br />
FINANZIAMENTO<br />
REGIONE (€)<br />
APPORTO<br />
FINANZIARIO<br />
(€)<br />
COSTO<br />
COMPLESSIVO<br />
(€)<br />
Rovigo<br />
Vie Barucchello, S<br />
Valdentro, J. White<br />
43 6.471.216,00 1.231.000,00 3.466.619,00 11.168.835,00<br />
Chioggia (VE) Brondolo, Via Alga 44 2.945.490,93 0,00 5.072.240,73 8.017.731,66<br />
TOTALE 87 9.416.706,93 1.231.000,00 8.538.859,73 19.186.566,66<br />
Il particolare periodo congiunturale economico che caratterizza le vicende nazionali e, di riflesso anche quelle nel nostro territorio,<br />
hanno nel frattempo determinato un peggioramento anche per quanto riguarda il settore immobiliare, con la conseguenza che<br />
il rallentamento delle vendite nel frattempo avviate (i cui proventi costituiscono, soprattutto per le ATER, un importante canale di<br />
liquidità per il regolare svolgimento delle molteplici azioni di settore) hanno subito un notevole rallentamento; ma non solo: l’introduzione<br />
dell’imposta municipale propria (o imposta municipale unica - IMU) ha determinato in capo alle medesime aziende, per<br />
l’anno 2012, un esborso finanziario di oltre 10 milioni di euro, onere che ha ulteriormente condizionato le spese di investimento.<br />
Inoltre, le mutate esigenze socio-abitative dei luoghi hanno imposto una riflessione approfondita sulla conformazione progettuale<br />
delle iniziative proposte, al fine di renderle maggiormente confacenti alle necessità alloggiative.<br />
Anche per tali motivi e nell’ambito della linea di intervento b) - incremento del patrimonio di e.r.p. con risorse dello Stato, delle<br />
Regioni, delle Province autonome, degli Enti locali e di altri Enti pubblici, comprese anche quelle derivanti dalla alienazione, ai<br />
sensi e nel rispetto delle normative regionali ove esistenti, ovvero statali vigenti, di alloggi di edilizia pubblica in favore degli occupanti<br />
muniti di titolo legittimo - alcune Aziende territoriali hanno nel frattempo avanzato all’Amministrazione regionale apposita<br />
istanza di rimodulazione/rilocalizzazione dei finanziamenti assentiti; più in particolare:<br />
1) l’ATER di Belluno, per l’intervento in Feltre - BL, ha presentato istanza di rimodulazione volta a finanziare il recupero, nel<br />
medesimo sito originariamente proposto, di n. 6 alloggi in luogo degli 8 mini alloggi inizialmente proposti, con un aumento della<br />
spesa preventivata da euro 505.000,00 ad euro 820.000,00, fermo restando il finanziamento iniziale assegnato (€ 252.500,00) e<br />
quindi la differenza (€ 567.500,00) a totale carico dell’Azienda;<br />
2) l’ATER di Treviso, per l’intervento in Treviso, ha presentato istanza di rilocalizzazione del finanziamento assegnato di euro<br />
1.<strong>057</strong>.986,07 per il recupero di n. 7 alloggi in Comune di Povegliano - TV (finanziamento € 3<strong>09</strong>.112,25 - costo € 1.086.822,00) e<br />
per il recupero di n. 13 alloggi in Comune di Ponte di Piave - TV (finanziamento € 748.873,82 - costo € 2.633.000,00), in quanto<br />
l’intervento in Treviso originariamente proposto è stato utilizzato per altre finalità alloggiative.
386<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
Inoltre:<br />
A) l’ATER di Venezia, per l’intervento in San Donà di Piave - VE, ha comunicato l’impossibilità di procedere all’acquisto degli<br />
alloggi. Si propone la rilocalizzazione di tale finanziamento in favore dell’ATER di Padova per il recupero di n. 18 alloggi in<br />
Comune di Padova (finanziamento € 730.267,50 - costo € 2.250.000,00), intervento pienamente rispondente alle prescrizioni<br />
formulate dal Comitato Interministeriale della Programmazione Economica - CIPE nella deliberazione 20 gennaio 2012, che<br />
prevedono un ricorso prioritario al recupero, ai fini dell’utilizzo delle trattate risorse ed al fine di evitare ulteriore consumo di<br />
territorio;<br />
B) l’ATER di Verona ha comunicato l’impossibilità di procedere all’acquisto degli alloggi in Verona (finanziamento: euro €<br />
1.599.450,00). Si propone:<br />
1) di rilocalizzare quota parte del predetto finanziamento (€ 948.942,00) in favore dell’ATER di Vicenza, ad integrazione di<br />
quello già assegnato (€ 1.150.000,00) per l’intervento in Piovene Rocchette - VI, che riguarda il recupero del quartiere operaio<br />
Lanerossi. Per tale intervento, l’Azienda interessata ha circostanziato un aumento dei costi sostanzialmente dovuto da<br />
variazioni ed aggiornamenti funzionali alla stima originariamente effettuata, nonché dal tempo trascorso e dal conseguente<br />
aumento dei prezzi (da euro 2.300.000,00 ad euro 3.248.492,00), limitando conseguentemente l’esposizione finanziaria<br />
aziendale alla proposta originaria (€ 1.150.000,00);<br />
2) di utilizzare il residuo importo di finanziamento pari ad euro 650.508,00 (€ 1.599.450,00 - € 948.942,00) nell’ambito di una<br />
riprogrammazione delle risorse aggiuntive di euro 6.991.932,84 già destinate dallo Stato con decreto interministeriale in<br />
data 19.12.2011 ed assegnate con deliberazione della Giunta Regionale 7.08.2012, n. 1692, riprogrammazione da effettuarsi<br />
con successivo provvedimento, una volta conclusa la definizione delle rimodulazioni/rilocalizzazioni qui trattate.<br />
In ordine alla linea di intervento d) - agevolazioni a cooperative edilizie costituite tra i soggetti destinatari degli interventi,<br />
eventualmente prevedendo agevolazioni amministrative nonché termini di durata predeterminati per la partecipazione di ciascun<br />
socio, in considerazione del carattere solo transitorio dell’esigenza abitativa - si fa presente che per il programma realizzato dalla<br />
Cooperativa “CO.I.P.E.S. è stato provveduto alla stipula del Protocollo d’intesa per una parte dell’intervento proposto in Comune<br />
di Marcon - VE (n. 8 alloggi su n. 32 alloggi - finanziamento € 322.836,52 su € 1.439.276,25). Su richiesta dell’operatore e previa<br />
espressa condivisione del Ministero, la Giunta Regionale, con deliberazione 11.02.<strong>2013</strong>, n. 166, ha rilocalizzato in favore del medesimo<br />
operatore la quota di finanziamento di euro 1.079.457,36 per la realizzazione di n. 24 alloggi in Comune di Portogruaro<br />
- VE ed il residuo importo di euro 36.982,37 può essere riutilizzato nell’ambito della riprogrammazione evidenziata nel precedente<br />
punto 2).<br />
Per quanto riguarda, infine, la linea di intervento e) - programmi integrati di promozione di edilizia residenziale anche sociale<br />
- il programma proposto dal Comune di Chioggia non è stato attivato; conseguentemente, si propone di assegnare il relativo finanziamento<br />
(€ 2.945.490,93) al Comune di Venezia, collocato in posizione utile di graduatoria per la realizzazione del programma<br />
complesso in località “Vaschette” anziché in “Mestre” come originariamente proposto, per il recupero di n. 45 alloggi, nella circostanza<br />
che il programma in tale nuova ubicazione è stato nel frattempo parzialmente finanziato nell’ambito dell’iniziativa denominata<br />
“Piano Sviluppo Città” di cui all’art. 12 del decreto legge 22.06.2012, n. 83, convertito con modificazioni dalla legge 7<br />
agosto 2012, n. 134.<br />
Per una migliore ricognizione della casistica prospettata, si rimanda ai quadri comparativi delle proposte originarie, aggiornate<br />
come sopra, evidenziati per ciascuna categoria di intervento negli allegati A), B) e C), parti integranti e sostanziali al presente<br />
provvedimento.<br />
In tale contesto, si fa presente che:<br />
• nei nuovi interventi, oggetto di rimodulazione/rilocalizzazione, sussiste la conformità ai parametri economico - finanziari previsti<br />
dall’art. 5 del Piano nazionale di edilizia abitativa, approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data<br />
16 luglio 20<strong>09</strong>;<br />
• per i predetti programmi, la verifica della congruità economica degli interventi ed il rispetto ai limiti massimi di costo previsti<br />
dalla vigente normativa viene effettuata, nell’ambito delle competenze attribuite dall’art. 13 della legge regionale 9 marzo 1995,<br />
n. 10, dal Comitato Tecnico istituito presso ciascuna ATER. Tale verifica sarà svolta sulla base dei dati esposti nel Quadro<br />
Tecnico Economico - QTE di cui alla deliberazione della Giunta Regionale 12.04.2002, n. 897 e s. m. i., dopo l’intervenuto<br />
inizio dei lavori. Il QTE, debitamente vistato dal Comitato medesimo, che costituisce documento essenziale per la emissione<br />
del decreto di concessione del finanziamento, prima di qualsiasi erogazione contributiva. La mancata congruità economica ed<br />
il mancato rispetto ai predetti limiti massimi di costo appena esposti non consentono la emissione del predetto provvedimento<br />
concessorio e determinano inequivocabilmente la revoca del finanziamento assegnato;<br />
• le proposte di rimodulazione/rilocalizzazione sopra esposte sono state comunicate al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti<br />
con nota prot. n. 215135 del 21.05.<strong>2013</strong>, ai fini della definizione d’intesa sancita dall’art. 6, comma, comma 2, lettera d)<br />
dell’Accordo di programma Stato/Regione sottoscritto il 19.10.2011. Dal canto suo, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti,<br />
con nota prot. n. 6678 del 30.05.<strong>2013</strong>, ha comunicato la sostanziale condivisione alle suddette proposte.<br />
Tutto ciò premesso, il relatore sottopone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma dello Statuto, il quale dà<br />
atto che la Struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, in ordine alla compatibilità con la vigente<br />
legislazione statale e regionale;<br />
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 16 luglio 20<strong>09</strong>;<br />
Visto l’Accordo di Programma Stato/Regione, sottoscritto il 19 ottobre 2011;
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 387<br />
Viste le deliberazioni di Giunta Regionale 28.<strong>09</strong>.2010, n. 2295, 14.12.2010, n. 3170, 29.03.2011, n. 357 e 11.02.<strong>2013</strong>, n. 166;<br />
Viste la nota regionale prot. n. 215135 del 21.05.<strong>2013</strong> e la nota ministeriale prot. n. 6678 del 30.05.<strong>2013</strong>;<br />
delibera<br />
1. di considerare le premesse parte integrante ed essenziale del presente provvedimento;<br />
2. di approvare la nuova individuazione degli operatori e dei programmi finanziati nell’ambito del Piano nazionale di edilizia<br />
abitativa di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 16 luglio 20<strong>09</strong> - linee di intervento b), d) ed e), come<br />
evidenziato rispettivamente nelle tabelle “proposta definitiva” di cui agli allegati “A”, “B” e “C”, parti integranti e sostanziali del<br />
presente provvedimento;<br />
3. di stabilire che il residuo importo di euro 687.940,37, non utilizzato nelle linee di intervento b) - € 36.982,37 e d) - € 650.958,00,<br />
sarà riutilizzato con successivo provvedimento, in sede di riprogrammazione delle risorse aggiuntive del Piano nazionale di cui al<br />
precedente punto 2.;<br />
4. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />
5. di incaricare l’Unità di Progetto Edilizia Abitativa alla esecuzione del presente atto;<br />
6. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 26 del decreto legislativo 14 marzo<br />
<strong>2013</strong>, n. 33;<br />
7. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.
388<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
Allegato "A" Dgr n. del pag. 1 /1<br />
ALLEGATOA alla Dgr n. 1023 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
giunta regionale – 9^ legislatura<br />
PIANONAZIONALEDIEDILIZIAABITATIVAQUADROCOMPARATIVODELLEPROPOSTE<br />
Lineadiinterventob)ATER€8.985.073,57 finanziamentomassimoassegnabile=100%delcostocomplessivo(art.5DPCM16lugio20<strong>09</strong>)<br />
PROPOSTA ORIGINARIA PROPOSTA DEFINITIVA<br />
N. ATER INTERVENTO ALL. COMUNE<br />
FINANZIAMENTO FONDIPROPRI€ COSTO N. ATER INTERVENTO<br />
ALL. COMUNE FINANZIAMENTO FONDIPROPRI€<br />
COSTO<br />
N. € COMPLESSIVO€ N. € COMPLESSIVO€<br />
1 BELLUNO REC 8 FELTRE 252.500,00 252.500,00 505.000,00 1 BELLUNO REC 6 FELTRE 252.500,00 567.500,00 820.000,00<br />
2 REC 5 PADOVA 300.000,00 300.000,00 600.000,00 2 REC 5 PADOVA 300.000,00 300.000,00 600.000,00<br />
PADOVA PADOVA<br />
3 NC 12 MONSELICE 650.000,00 650.000,00 1.300.000,00 3 NC 12 MONSELICE 650.000,00 650.000,00 1.300.000,00<br />
4 REC 12 ROSOLINA 131.520,00 131.520,00 263.040,00 4 REC 12 ROSOLINA 131.520,00 131.520,00 263.040,00<br />
ROVIGO ROVIGO<br />
5 NC 4 TAGLIO DI PO 300.000,00 300.000,00 600.000,00 5 NC 4 TAGLIO DI PO 300.000,00 300.000,00 600.000,00<br />
6A 7 POVEGLIANO 3<strong>09</strong>.112,25 777.7<strong>09</strong>,75 1.086.822,00<br />
6 TREVISO NC 14 TREVISO 1.<strong>057</strong>.986,07 1.<strong>057</strong>.986,07 2.115.972,14<br />
TREVISO REC<br />
6B 13 PONTE DI PIAVE 748.873,82 1.884.126,18 2.633.000,00<br />
7 ACQ 12 S. MARIA DI SALA 1.215.000,00 1.215.000,00 2.430.000,00 7 VENEZIA ACQ 12 S. MARIA DI SALA 1.215.000,00 1.215.000,00 2.430.000,00<br />
VENEZIA<br />
8 ACQ 12 S. DONA' DI PIAVE 730.267,50 730.267,50 1.460.535,00 8 PADOVA REC 18 PADOVA 730.267,50 1.519.732,50 2.250.000,00<br />
9 ACQ 16 VERONA 1.598.350,00 1.598.350,00 3.196.700,00 9 VERONA ACQ 16 VERONA 1.598.350,00 1.598.350,00 3.196.700,00<br />
VERONA<br />
10 ACQ 16 VERONA 1.599.450,00 1.599.450,00 3.198.900,00 10 948.492,00<br />
VICENZA REC 20 PIOVENE R. 1.150.000,00 3.248.492,00<br />
11 VICENZA REC 20 PIOVENE R. 1.150.000,00 1.150.000,00 2.300.000,00 11 1.150.000,00<br />
131 8.985.073,57 8.985.073,57 17.970.147,14 125 8.334.115,57 10.<strong>09</strong>3.938,43 18.428.054,00<br />
TOTALE TOTALE
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 389<br />
Allegato "B" Dgr n. del pag. 1 /1<br />
ALLEGATOB alla Dgr n. 1023 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
giunta regionale – 9^ legislatura<br />
PIANONAZIONALEDIEDILIZIAABITATIVAQUADROCOMPARATIVODELLEPROPOSTE<br />
Lineadiinterventod)CooperativeEdilizie€4.330.663,69 finanziamentomassimoassegnabile=30%delcostomassimo(art.5DPCM16luglio20<strong>09</strong>)<br />
PROPOSTA ORIGINARIA PROPOSTA DEFINITIVA<br />
N. COOPERATIVA ALL. COMUNE<br />
FINANZIAMENTO FONDIPROPRI€ COSTO N. COOPERATIVA ALL. COMUNE<br />
FINANZIAMENTO FONDIPROPRI€<br />
COSTO<br />
N. € COMPLESSIVO€ N. € COMPLESSIVO€<br />
1 GIRASOLE 12 ZEVIO - VR 460.000,00 1.<strong>09</strong>4.833,61 1.554.833,61 1 GIRASOLE 12 ZEVIO - VR 460.000,00 1.<strong>09</strong>4.833,61 1.554.833,61<br />
2 SACRO CUORE 14 GRANZE - PD 525.000,00 1.226.806,44 1.751.806,44 2 SACRO CUORE 14 GRANZE - PD 525.000,00 1.226.806,44 1.751.806,44<br />
3A 8 MARCON - VE 322.836,52 1.076.121,73 1.398.958,25<br />
3 COIPES<br />
32 MARCON - VE 1.439.276,25<br />
3.358.311,24 4.797.587,49 COIPES<br />
3B 24 PORTOGRUARO 1.079.457,36 3.716.734,06 4.796.191,42<br />
4 CARPANE' 8 S. NAZARIO - VI 450.000,00 1.050.000,00 1.500.000,00 4 CARPANE' 8 S. NAZARIO - VI 450.000,00 1.050.000,00 1.500.000,00<br />
5 C.V.I.E. 4 SCHIO - VI 241.032,12 1.808.967,88 2.050.000,00 5 C.V.I.E. 4 SCHIO - VI 241.032,12 1.808.967,88 2.050.000,00<br />
6 RAGGIO V.-UOMO E A. 10 SCHIO - VI 729.213,20 5.470.786,80 6.200.000,00 6 RAGGIO V.-UOMO E A. 10 SCHIO - VI 729.213,20 5.470.786,80 6.200.000,00<br />
7 CERV 8 PADOVA 486.142,12 3.647.857,87 4.133.999,99 7 CERV 8 PADOVA 486.142,12 3.647.857,87 4.133.999,99<br />
TOTALE 88 4.330.663,69 17.657.563,84 21.988.227,53 TOTALE<br />
88 4.293.681,32 19.<strong>09</strong>2.108,39 23.385.789,71
390<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
Allegato "C" Dgr n. del pag. 1 /1<br />
ALLEGATOC alla Dgr n. 1023 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
giunta regionale – 9^ legislatura<br />
PIANONAZIONALEDIEDILIZIAABITATIVAQUADROCOMPARATIVODELLEPROPOSTE<br />
Lineadiinterventoe)Programmiintegrati€9.416.706,93<br />
PROPOSTA ORIGINARIA PROPOSTA DEFINITIVA<br />
N. COMUNE<br />
ALL. LOCALITA' FINANZIAMENTO COSTOTOTALE COSTOTOTALE N. COMUNE<br />
ALL. LOCALITA' FINANZIAMENTO COSTOTOTALE COSTOTOTALE<br />
N. INTERVENTO € ALLOGGI€ PROGRAMMA€ N. INTERVENTO € ALLOGGI€ PROGRAMMA€<br />
1 ROVIGO 43<br />
vie Barucchello, S.<br />
Valdentro, J. White<br />
6.471.216,00 11.168.835,00 11.168.835,00 1 ROVIGO 43<br />
vie Barucchello, S.<br />
Valdentro, J. White<br />
6.471.216,00 11.168.835,00 11.168.835,00<br />
2 CHIOGGIA - VE 44 loc. Brondolo - via Alga 2.945.490,93 6.667.731,66 8.017.731,66 2 VENEZIA 45 Marghera - Vaschette 2.945.490,93 2.945.490,93 153.213.653,00<br />
87 9.416.706,93 17.836.566,66 19.186.566,66 88 9.416.706,93 14.114.325,93 164.382.488,00<br />
TOTALE TOTALE
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 391<br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1024 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Intervento finanziario della Regione in materia di Lavori Pubblici - Aggiornamento criteri e modalità di attuazione e<br />
gestione delle linee di spesa. (L.R. n. 27/03, artt. da 50 e 54).<br />
[Opere e lavori pubblici]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Il presente atto, a modifica di quanto disposto con DGR n. 130/2011, con DGR 2448/2011 e con successivi provvedimenti di finanziamento,<br />
ristabilisce la possibilità di autorizzare l’utilizzo delle economie realizzate in fase di appalto, ovvero in corso d’opera,<br />
in relazione a finanziamenti disposti a favore di soggetti pubblici per interventi di interesse regionale di competenza della Direzione<br />
Lavori Pubblici, anche al di fuori delle casistiche previste dagli articoli 132, commi 1, 3 e 4, e 205 del D.Lgs 12.04.2006, n. 163.<br />
Dispone inoltre, per i medesimi soggetti e interventi, di innalzare l’aliquota di finanziamento fino al 100% della spesa ammissibile<br />
effettivamente sostenuta, comunque entro la percentuale massima eventualmente stabilita dalle leggi regionali di spesa stesse e nel<br />
limite del contributo assegnato, fatta comunque salva la funzionalità dell’intervento realizzato. Stabilisce infine modalità aggiornate<br />
per la presentazione del progetto necessario per procedere alla conferma del contributo, laddove prevista.<br />
L’Assessore Massimo Giorgetti, riferisce quanto segue:<br />
La Legge regionale 07.11.2003, n. 27 “Disposizioni generali in materia di lavori pubblici di interesse regionale e per le costruzioni<br />
in zone classificate sismiche” definisce al Capo IX, articoli da 50 a 54, le modalità dell’intervento finanziario regionale, da<br />
attuarsi di norma secondo programmi di riparto previsti da specifiche Leggi di settore.<br />
Con provvedimenti n. 130 del 8.02.2011 e n. 2448 del 29.12.2011, nell’ambito delle misure da porre in essere per il contenimento<br />
della spesa, anche al fine del rispetto del Patto di Stabilità regionale, si è stabilito che, per gli interventi finanziati con i provvedimenti<br />
della Giunta regionale citati nelle premesse dell’atto stesso, di competenza della Direzione regionale Lavori Pubblici, l’utilizzo<br />
delle economie realizzate in fase di appalto, ovvero in corso d’opera, si sarebbe potuto autorizzare esclusivamente in relazione alle<br />
varianti di cui all’art. 132, commi 1, 3 e 4, e all’art. 205, rispettivamente, del D.Lgs 12.04.2006, n. 163 “Codice dei contratti pubblici<br />
relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17CE e 2004/18/CE”.<br />
Tali provvedimenti, limitando la possibilità di utilizzo, da parte dei beneficiari, dell’intero importo del contributo, hanno consentito<br />
il recupero di risorse regionali per spese di investimento tali da garantire un margine di indebitatamento utile per successivi<br />
programmi di finanziamento a favore di Enti locali.<br />
Le limitazioni imposte con i sopra citati provvedimenti sono poi state riproposte in tutti i finanziamenti disposti successivamente<br />
per interventi di interesse regionale di competenza della Direzione Lavori Pubblici.<br />
Il perdurare della crisi economica ha comportato l’aggravarsi delle difficoltà, per gli Enti pubblici, a reperire le risorse necessarie<br />
a realizzare le opere di competenza, sia in relazione alla limitazione della capacità di indebitamento, sia per la riduzione del<br />
numero dei bandi di finanziamento pubblicati, anche regionali, cui poter partecipare. Tali difficoltà, accentuate dall’inasprimento dei<br />
vincoli imposti per il rispetto del cosiddetto Patto di Stabilità, che con recenti provvedimenti statali è stato esteso anche ai Comuni<br />
con popolazione compresa tra i 1000 e i 5.000 abitanti, comporta la necessità, sempre più spesso evidenziata da tali Enti, di poter<br />
utilizzare per intero i contributi regionali assegnati, usufruendo delle economie realizzate in fase d’appalto o in corso d’opera anche<br />
per opere complementari non inquadrabili tra le fattispecie di varianti di cui ai sopra citati articoli 132 e 205 del D.Lgs 12.04.2006,<br />
n. 163. Ciò, soprattutto, in un momento in cui proprio la particolare fase congiunturale comporta l’offerta, da parte delle Imprese<br />
appaltatrici, di cospicui ribassi sul prezzo posto a base d’asta.<br />
Con il presente provvedimento, tenuto conto che, a causa delle limitazioni imposte nella gestione del Bilancio regionale, il recupero<br />
delle economie per spese di investimento non può più essere utilizzato per disporre nuovi piani regionali di finanziamento per<br />
la realizzazione di opere pubbliche di interesse regionale, si ritiene opportuno, in relazione ai contributi assegnati a soggetti pubblici<br />
ai sensi delle Leggi regionali di spesa di seguito elencate, ristabilire la possibilità di autorizzare, nei modi stabiliti da ciascuno specifico<br />
piano di riparto, l’utilizzo delle economie realizzate in fase di appalto, ovvero in corso d’opera, anche al di fuori delle casistiche<br />
previste dai sopra citati articoli 132, commi 1, 3 e 4, e 205 del D.Lgs 12.04.2006, n. 163, purché finalizzate alla realizzazione<br />
di lavori conformi alle specifiche leggi regionali di finanziamento, alla natura e oggetto dell’intervento nonché ai provvedimenti<br />
amministrativi regionali ad esse conseguenti e comunque nell’ambito del medesimo quadro economico dell’intervento finanziato.<br />
Elenco dei provvedimenti:<br />
- L.R. 05.04.1993, n. 12 “Norme in materia di sport e tempo libero”;<br />
- L.R. 30.01.1997, n. 6, art. 78 “Contributi in materia di beni immobili non statali soggetti alle disposizioni della legge 1 gennaio<br />
1939, n. 1089”;<br />
- D.Lgs 31/03/1998, n. 112 “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali in<br />
attuazione del capo I° della L. 15 marzo 1997, n. 59” - L.R. n. 27/03, art. 53, comma 7;<br />
- L.R 24.12.1999, n. 59 “Nuove disposizioni in materia di intervento regionale per l’ampliamento, completamento e sistemazione<br />
di edifici scolastici per le scuole materne elementari e medie “;<br />
- L.R. 28.01.2000, n. 5, art. 91 “Interventi di completamento di impianti sportivi comunali”;<br />
- L.R. 01.02.2001, n. 2 “Intervento regionale a favore dei centri storici dei comuni minori”;<br />
- L.R. 14.01.2003, n. 3, art. 52 “Azioni di intervento straordinario per l’edilizia scolastica”;<br />
- L.R. 16.06.2003, n. 15 “Norme per la tutela e la valorizzazione delle “città murate del veneto”;<br />
- L.R. 07.11.2003, n. 27, art. 50 - Sostegno finanziario ai lavori pubblici di interesse locale di importo fino a 200.000 euro - Anno<br />
2012;
392<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
- L.R. n. 37 del 21.12.2004 “Interventi per la valorizzazione dei locali storici”,<br />
- L.R. n. 03.02.2006, n. 2, art. 9 “Contributi per la realizzazione di opere di urbanizzazione secondaria”;<br />
- L.R. 03.02.2006, n. 2, art. 28, “Azioni di intervento straordinario per l’impiantistica sportiva”:<br />
- L.R. 12.07.2007, n. 16 “Disposizioni generali in materia di eliminazione delle barriere architettoniche”;<br />
- L.R. 12.01.20<strong>09</strong>, art. 4 “Intervento regionale straordinario a favore degli edifici scolastici di competenza delle Province del<br />
Veneto”;<br />
- L.R. 16.02.2010, n. 11, art. 3 “Piano straordinario opere di interesse locale”.<br />
Per le medesime finalità e con riferimento alla stesse Leggi regionali di spesa di cui all’elenco sopra riportato, si ritiene inoltre<br />
di innalzare l’aliquota dei finanziamenti disposti a favore di soggetti pubblici fino al 100% della spesa ammissibile effettivamente<br />
sostenuta, comunque entro la percentuale massima eventualmente stabilita dalle leggi regionali di spesa stesse e nel limite del contributo<br />
assegnato, fatta comunque salva la funzionalità dell’intervento realizzato.<br />
Le disposizioni sopra riportate si applicano in relazione ad interventi per i quali non è ancora intervenuto, alla data di pubblicazione<br />
sul BUR del presente provvedimento, il provvedimento regionale di determinazione definitiva del contributo.<br />
Con il presente provvedimento, inoltre, si ritiene opportuno stabilire che, ai fini della conferma del contributo prevista dalle<br />
disposizioni attuative relative ad alcune delle leggi di spesa di cui all’elenco sopra riportato, possa essere presentato il progetto<br />
che, ai sensi delle vigenti normative in materia di contratti pubblici di lavori, deve essere posto a base della gara di appalto, le cui<br />
modalità siano state individuate con specifico provvedimento, anche se di livello inferiore a quello esecutivo.<br />
Il Relatore, conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
Udito il Relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma dello Statuto, il quale da<br />
atto che la competente struttura regionale ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità<br />
con la vigente legislazione regionale e statale;<br />
Vista la L.R. 7.11.2003, n. 27 e successive modifiche ed integrazioni<br />
Vista la L.R. 39/2001 e successive modifiche ed integrazioni;<br />
delibera<br />
1. di ristabilire, per gli interventi assegnati a soggetti pubblici ai sensi delle Leggi regionali di spesa elencate in premessa,<br />
la possibilità di autorizzare, nei modi stabiliti da ciascuno specifico piano di riparto, l’utilizzo delle economie realizzate in fase<br />
di appalto, ovvero in corso d’opera, anche al di fuori delle casistiche previste dagli articoli 132, commi 1, 3 e 4, e 205 del D.Lgs<br />
12.04.2006, n. 163, purché finalizzate alla realizzazione di lavori conformi alle specifiche leggi regionali di finanziamento, alla<br />
natura e oggetto dell’intervento nonché ai provvedimenti amministrativi regionali ad esse conseguenti e comunque nell’ambito del<br />
medesimo quadro economico dell’intervento finanziato;<br />
2. di innalzare, per gli interventi di cui al punto 1, l’aliquota di finanziamento fino al 100% della spesa ammissibile effettivamente<br />
sostenuta, comunque entro la percentuale massima eventualmente stabilita dalle specifiche leggi regionali di spesa e nel<br />
limite del contributo assegnato, fatta comunque salva la funzionalità dell’intervento realizzato;<br />
3. di stabilire che le disposizioni di cui ai punti 1 e 2 si applicano in relazione ad interventi per i quali non è ancora intervenuto,<br />
alla data di pubblicazione sul BUR del presente provvedimento, il provvedimento di determinazione definitiva del contributo;<br />
4. di stabilire che, ai fini della conferma del contributo prevista dalla disposizioni attuative relative ad alcune delle leggi di<br />
spesa di cui all’elenco sopra riportato, possa essere presentato il progetto che, ai sensi delle vigenti normative in materia di contratti<br />
pubblici di lavori, deve essere posto a base della gara di appalto, le cui modalità siano state individuate con specifico provvedimento,<br />
anche se di livello inferiore a quello esecutivo;<br />
5. di incaricare il Dirigente della Direzione Lavori Pubblici degli ulteriori adempimenti conseguenti alla presente deliberazione;<br />
6. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />
7. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 393<br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1025 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Sostegno finanziario ai lavori pubblici di interesse locale di importo fino a 200.000 euro - Anno <strong>2013</strong>. Terzo programma<br />
di riparto. (L.R. n. 27/2003, art. 50).<br />
[Opere e lavori pubblici]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Il provvedimento dispone l’approvazione del terzo programma di riparto dei finanziamenti in conto capitale per la realizzazione<br />
di opere di interesse locale di competenza delle Amministrazioni comunali di importo fino a 200.000,00 euro relativi all’esercizio<br />
finanziario <strong>2013</strong>.<br />
L’Assessore Massimo Giorgetti, riferisce quanto segue.<br />
Per far fronte alla crisi congiunturale che tuttora perdura nell’economia veneta, la Giunta Regionale ha ritenuto di fondamentale<br />
interesse promuovere politiche mirate ad incentivare la realizzazione di lavori pubblici aventi le caratteristiche dell’immediata<br />
cantierabilità.<br />
Con <strong>Del</strong>iberazione n. 1069 del 5.06.2012, constatata l’efficacia dell’azione già avviata con una precedente iniziativa del 20<strong>09</strong>,<br />
la Giunta regionale ha avviato, in attuazione di quanto disposto dall’art. 50, comma 1, lett a), della L.R. 07.11.2003 n. 27, un nuovo<br />
programma di finanziamento in conto capitale per la realizzazione di opere di interesse locale di competenza delle Amministrazioni<br />
comunali di importo fino a 200.000,00 euro.<br />
Il Bando approvato con il sopra citato provvedimento ha stabilito, in particolare, le seguenti principali modalità operative per<br />
l’assegnazione dei finanziamenti:<br />
- inoltro delle istanze esclusivamente mediante telefax entro il 23.07.2012;<br />
- compilazione della relativa graduatoria secondo la data e l’ora di ricevimento ad uno specifico apparecchio telefax della Direzione<br />
Lavori Pubblici, così come stampigliata nelle pagine ricevute;<br />
- entità del contributo regionale determinata in ragione del 90% del costo previsto per i lavori, comprensivo degli oneri per la<br />
sicurezza e della relativa IVA qualora quest’ultima costituisca costo effettivamente a carico del beneficiario, con il limite di<br />
100.000,00 €.<br />
Con <strong>Del</strong>iberazione n. 1580 del 31.07.2012, constatato che alla data del 11.06.2012 risultavano presentate n. 330 istanze da parte<br />
di 327 Comuni del Veneto, pari quindi a circa il 56% del totale dei 581 Comuni della Regione, al fine di rendere urgentemente<br />
operativo il programma di finanziamento, così da garantirne la migliore efficacia in termini di superamento della crisi economica<br />
in atto, la Giunta regionale ne ha approvato il primo programma di riparto per l’anno 2012, sulla base dell’istruttoria operata dagli<br />
uffici della competente Direzione Lavori Pubblici sulle istanze presentate entro tale data.<br />
Il provvedimento ha disposto in particolare il finanziamento di n. 239 istanze delle n. 321 risultate ammissibili, per un importo<br />
complessivo di € 23.048.601,70, assegnato a valere sui fondi disponibili sul capitolo di spesa n. 44021 “Trasferimenti alle Amministrazioni<br />
Pubbliche per interventi in materia di edilizia pubblica (D.Lgs. 31/03/1998, n. 112, artt. 89 - 94)”, nell’ambito dell’Unità<br />
Previsionale di Base U0211 “Interventi indistinti di edilizia speciale pubblica” del Bilancio regionale di previsione relativo all’esercizio<br />
finanziario 2012.<br />
Con <strong>Del</strong>iberazione della Giunta regionale n. 2916 del 28.12.2012 è stato quindi approvata la graduatoria generale delle istanze<br />
presentate entro il termine del 23.07.2012 stabilito dal bando ed un secondo Piano di riparto, per l’anno 2012, delle relative risorse,<br />
dell’importo complessivo di € 4.492.411,64, con il quale sono state ammesse a finanziamento ulteriori 48 istanze, delle n. 312 risultate<br />
ammissibili oltre quelle finanziate con la citata DGR 1580/2012, a valere sulle disponibilità residue dei sotto elencati capitoli<br />
di spesa del Bilancio regionale di previsione relativo all’esercizio finanziario 2012:<br />
- € 1.252.398,30 sul cap. n. 44021 “Trasferimenti alle Amministrazioni Pubbliche per interventi in materia di edilizia pubblica<br />
(D.Lgs. 31/03/1998, n. 112, artt. 89 - 94)”, nell’ambito dell’Unità Previsionale di Base U0211 “Interventi indistinti di edilizia<br />
speciale pubblica”;<br />
- € 3.240.013,34 sul cap. n. 100628 “Interventi regionali in materia di edilizia pubblica (D.Lgs. 31/03/1998, n. 112, att. 89 - 94)”<br />
dell’UPB U0211 “Interventi indistinti di edilizia speciale pubblica”.<br />
Con il presente provvedimento, preso atto delle risorse rese disponibili sul capitolo di spesa n. 101829 “Interventi regionali<br />
per il finanziamento di iniziative ed opere di particolare interesse o urgenza (art. 53, c. 7, L.R. 07/11/2003, n. 27)”, nell’ambito dell’Unità<br />
Previsionale di Base U0211 “Interventi indistinti di edilizia speciale pubblica” del Bilancio regionale di previsione relativo<br />
all’esercizio finanziario in corso, si intende ora disporne l’utilizzo procedendo all’approvazione del terzo programma di riparto<br />
per il finanziamento di lavori pubblici di interesse locale di importo fino a 200.000 euro, mediante scorrimento della graduatoria<br />
approvata con la citata <strong>Del</strong>iberazione n. 2916 del 28.12.2012.<br />
Nell’Allegato A “Sostegno regionale ai lavori pubblici di interesse locale di importo inferiore a 200.000 euro - Anno <strong>2013</strong>. Terzo<br />
programma di riparto”, è quindi riportato l’elenco delle n. 265 istanze risultate ammissibili, con esclusione di quelle finanziate con<br />
le citate DGR 1580/2012 e DGR n. 2916/2012, comprendente anche quella relativa al Comune di Belfiore (VR), al quale era stato<br />
attribuito, con la citata DGR 2916/2012, un contributo parziale. Di queste ne vengono finanziate n 73, per un importo complessivo<br />
di € 7.034.939,49, a valere sulla disponibilità del sopra citato capitolo di spesa n. 101829 del Bilancio regionale di previsione relativo<br />
all’esercizio finanziario in corso.<br />
Nell’allegato sono riportati l’importo ammissibile considerato per lavori, oneri per la sicurezza ed IVA, se dichiarata costo a<br />
carico del Comune, e quello del contributo assegnato che è stato calcolato, sulla base dei criteri approvati dal Bando, applicando<br />
l’aliquota del 90% all’importo ammissibile, con il limite massimo di € 100.000,00.
394<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
Si determina pertanto € 7.034.939,49 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri<br />
atti il dirigente regionale della Direzione regionale Lavori Pubblici disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati<br />
sul di spesa n. 101829 “Interventi regionali per il finanziamento di iniziative ed opere di particolare interesse o urgenza (art. 53, c.<br />
7, L.R. 07/11/2003, n. 27)”, nell’ambito dell’Unità Previsionale di Base U0211 “Interventi indistinti di edilizia speciale pubblica”<br />
del Bilancio regionale di previsione relativo all’esercizio finanziario in corso.<br />
Alle relative liquidazioni si darà corso compatibilmente con la disponibilità di cassa dello specifico capitolo di spesa al momento<br />
della presentazione delle richieste da parte dei beneficiari.<br />
Le modalità di gestione dei contributi, così come approvate con la citata <strong>Del</strong>iberazione della Giunta regionale n. 1069 del<br />
5.06.2012 e modificate con <strong>Del</strong>iberazione n. 2558 del 11.12.2012, sono quelle di seguito riportate:<br />
- entro 90 giorni dalla pubblicazione sul BUR del provvedimento regionale che assume l’impegno di spesa, i Beneficiari devono<br />
trasmettere alla Direzione regionale Lavori pubblici, al fine della conferma definitiva del contributo, la seguente documentazione:<br />
- relazione, quadro economico e principali allegati grafici del progetto a livello almeno preliminare dell’intervento;<br />
- provvedimento di approvazione del progetto;<br />
- dichiarazione che il costo del progetto è stato determinato mediante l’applicazione del Prezzario Regionale vigente (eventuali<br />
scostamenti dovranno essere opportunamente e dettagliatamente giustificati in rapporto alle particolari caratteristiche dell’edificio<br />
e/o delle aree);<br />
- convenzione regolante le modalità di gestione dei contributi, di cui all’Allegato B alla citata DGR 1069 del 5.06.2012, debitamente<br />
sottoscritta.<br />
Il mancato rispetto di tale termine comporta la decadenza dal diritto al contributo;<br />
- entro sei mesi dalla data di pubblicazione sul BUR del provvedimento regionale che assume l’impegno di spesa, i Beneficiari<br />
devono approvare il progetto esecutivo dell’intervento, dandone comunicazione, entro i successivi 30 giorni, alla Regione - Direzione<br />
regionale Lavori Pubblici, esclusivamente mediante telefax al n. 041 2792256, allegando copia del relativo provvedimento.<br />
Il mancato rispetto di tali termini comporta la decadenza dal diritto al contributo;<br />
- entro un anno dalla data di pubblicazione sul BUR del provvedimento regionale che assume l’impegno di spesa, i Beneficiari<br />
devono provvedere alla formale consegna dei lavori, dandone comunicazione, entro i successivi 30 giorni, alla Regione - Direzione<br />
regionale Lavori Pubblici, esclusivamente mediante telefax al numero sopra indicato, allegando copia del relativo verbale.<br />
Il mancato rispetto di tali termini comporta la decadenza dal diritto al contributo;<br />
- entro il termine improrogabile di cinque anni decorrenti dal provvedimento che ha disposto il relativo impegno di spesa, i<br />
Beneficiari devono trasmettere la rendicontazione finale dell’intervento alla Regione - Direzione regionale Lavori Pubblici,<br />
esclusivamente mediante lettera raccomandata AR. Il mancato rispetto di tale termine comporta la decadenza dal diritto al<br />
contributo, limitatamente alla parte non ancora erogata, secondo le modalità di cui all’art. 54, comma 6, della L.R. 07.11.2003<br />
n. 27.;<br />
- Le modalità di gestione dei contributi sono stabilite all’art. 54 della L.R. 27/03, come ulteriormente esplicitate nello schema di<br />
convenzione, Allegato B alla citata DGR 1069 del 5.06.2012, tenuto conto delle modifiche apportate con <strong>Del</strong>iberazione della<br />
Giunta regionale n. 2916 del 28.12.2012 e, per quanto riguarda le dimensioni del cartello di cantiere, con <strong>Del</strong>iberazione della<br />
Giunta regionale n. 466 del 10.04.<strong>2013</strong>;<br />
- non sono ammesse modifiche dell’oggetto dell’intervento in relazione al quale è stata presentata istanza di contributo;<br />
- l’utilizzo delle economie realizzate in fase di appalto, ovvero in corso d’opera, può essere autorizzato limitatamente alle varianti<br />
di cui all’art. 132, commi 1, 3 e 4, ed all’art. 205 del D.Lgs 12.04.2006, n. 163 “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori,<br />
servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17CE e 2004/18/CE”<br />
- nell’affidamento dei lavori, vanno osservate le procedure di cui all’art. 122, comma 7, del D.Lgs. 12 aprile 2006, n. 163.<br />
Tenuto inoltre conto di quanto stabilito con Provvedimento della Giunta regionale n. 601 del 10.05.2011 “Anagrafe dell’Edilizia<br />
Scolastica. Approvazione modalità di gestione ed utilizzo dell’applicativo denominato “Anagrafe dell’Edilizia Scolastica del Veneto”.<br />
(L. n. 23/96, art. 7)”, si stabilisce che le liquidazioni dei contributi assegnati per interventi di edilizia scolastica, sia in acconto<br />
che a saldo, siano subordinate alla comunicazione, da parte del beneficiario, con le modalità stabilite con la citata DGR 601/2011,<br />
dell’avvenuta verifica ed aggiornamento dei dati contenuti nel database dell’Anagrafe di rispettiva competenza.<br />
Il Dirigente della Direzione Lavori Pubblici è incaricato di ogni ulteriore adempimento conseguente alla presente deliberazione,<br />
ivi compresa la sottoscrizione della Convenzione.<br />
Il Relatore, conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
Udito il Relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma dello Statuto, il quale da<br />
atto che la competente struttura regionale ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità<br />
con la vigente legislazione regionale e statale;<br />
Vista la L.R. 7.11.2003, n. 27 e successive modifiche ed integrazioni;<br />
Vista la L.R. 39/2001 e successive modifiche ed integrazioni;<br />
Vista la DGR 05.06.2012 n. 1069;<br />
Vista la DGR 31.07.2012 n. 1580;<br />
Vista la DGR 11.12.2012 n. 2558;<br />
Vista la DGR 28.12.2012 n. 2916;
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 395<br />
Vista la DGR 10.04.<strong>2013</strong> n. 466;<br />
delibera<br />
1. di approvare il terzo Piano di riparto delle risorse per il finanziamento di lavori pubblici di interesse locale di importo fino a<br />
200.000 euro - Anno <strong>2013</strong>, così come riportato nell’Allegato A “Sostegno regionale ai lavori pubblici di interesse locale di importo<br />
inferiore a 200.000 euro - Anno <strong>2013</strong>. Terzo programma di riparto”;<br />
2. di determinare in € 7.034.939,49 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri<br />
atti il dirigente regionale della Direzione regionale Lavori Pubblici disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati<br />
sul capitolo di spesa n. 101829 “Interventi regionali per il finanziamento di iniziative ed opere di particolare interesse o urgenza<br />
(art. 53, c. 7, L.R. 07/11/2003, n. 27)”, nell’ambito dell’Unità Previsionale di Base U0211 “Interventi indistinti di edilizia speciale<br />
pubblica” del Bilancio regionale di previsione relativo all’esercizio finanziario in corso.<br />
Alle relative liquidazioni si darà corso compatibilmente con la disponibilità di cassa dello specifico capitolo di spesa al momento<br />
della presentazione delle richieste da parte dei beneficiari.<br />
3. di stabilire che le liquidazioni dei contributi assegnati per interventi di edilizia scolastica, sia in acconto che a saldo, sono<br />
subordinate alla comunicazione, da parte del beneficiario, con le modalità stabilite con DGR 601/2011, dell’avvenuta verifica ed<br />
aggiornamento dei dati contenuti nel database dell’Anagrafe dell’Edilizia Scolastica del Veneto di rispettiva competenza;<br />
4. di dare atto che le modalità di gestione dei contributi, come riportate nelle premesse, sono quelle approvate con <strong>Del</strong>iberazione<br />
della Giunta Regionale n. 1069 del 5.06.2012, come ulteriormente esplicitate nello schema di convenzione, Allegato B alla citata<br />
DGR 1069 del 5.06.2012, tenuto conto delle modifiche apportate con <strong>Del</strong>iberazione della Giunta regionale n. 2916 del 28.12.2012<br />
e, per quanto riguarda le dimensioni del cartello di cantiere, con <strong>Del</strong>iberazione della Giunta regionale n. 466 del 10.04.<strong>2013</strong>;<br />
5. di dare atto che la spesa conseguente all’approvazione del presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai<br />
sensi della L.R. 1/2001;<br />
6. di incaricare il Dirigente della Direzione Lavori Pubblici di ogni ulteriore adempimento conseguente alla presente deliberazione,<br />
ivi compresa la sottoscrizione della Convenzione;<br />
7. di individuare, ai sensi dell’art. 4 del Provvedimento approvato con DGR n. 1029 del 18.03.2005, quale Responsabile del<br />
Programma di Riparto il Dirigente della Direzione regionale Lavori Pubblici;<br />
8. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 e 27 del decreto legislativo<br />
14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33.<br />
9. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.
396<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 397
398<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 399
400<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 401
402<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 403
404<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 405
406<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 407
408<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 4<strong>09</strong>
410<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 411
412<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 413
414<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 415
416<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 417
418<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 419
420<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 421
422<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 423
424<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 425
426<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 427
428<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 429
430<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 431
432<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 433
434<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 435<br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1026 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Disposizioni di prima attuazione della Lr 28 dicembre 2012, n. 48 recante “Misure per l’attuazione coordinata delle<br />
politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, della corruzione nonché per la promozione<br />
della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile”.<br />
[Sicurezza pubblica e polizia locale]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Con la presente deliberazione la Giunta regionale detta le prime disposizioni attuative della legge regionale del 28 dicembre 2012,<br />
n. 48 (pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione n. 110 del 2012) e in particolare dell’art. 19, indicando la struttura deputata<br />
al coordinamento e pianificazione delle azioni previste dalla legge stessa, determinando altresì le relative modalità di attuazione.<br />
Inoltre, ai sensi di quanto disposto dall’articolo 18, commi 1 e 2, della medesima legge regionale 28 dicembre 2012, n. 48, è dato<br />
atto dell’obbligo di adesione della Regione del Veneto all’associazione “Avviso pubblico - enti locali e regioni per la formazione<br />
civile contro le mafie”.<br />
L’Assessore Massimo Giorgetti riferisce quanto segue.<br />
Con Legge regionale 28 dicembre 2012, n. 48, recante “Misure per l’attuazione coordinata delle politiche regionali a favore<br />
della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, della corruzione nonché per la promozione della cultura della legalità e della<br />
cittadinanza responsabile” la Regione del Veneto si è dotata di un complesso apparato dispositivo catalogabile all’interno delle<br />
politiche regionali di sicurezza.<br />
La legge in argomento configura diverse linee d’azione attraverso le quali la Regione può divenire attore territoriale di rilievo<br />
nel fornire un contributo allo sviluppo del diritto alla sicurezza, statutariamente contemplato e qui specificamente declinato nel<br />
supporto regionale al contrasto della criminalità organizzata e mafiosa e delle connesse problematiche. In ragione dell’evidente<br />
necessità di costruire ed attuare le eterogenee azioni possibili in un’ottica sistemica, l’articolo 19, comma 1, della Lr n. 48/2012 ha<br />
previsto la individuazione di una struttura deputata al coordinamento.<br />
Infatti, al solo fine di fornire una indicazione di massima sui riflessi della trasversalità d’azione e delle competenze regionali<br />
potenzialmente attivabili, qui di seguito si rappresenta un elenco non tassativo, né esaustivo, delle strutture regionali principalmente<br />
o potenzialmente interessate, fatta salva la futura riorganizzazione interna dell’apparato amministrativo della Giunta Regionale ai<br />
sensi della LR n. 54 del 31 dicembre 2012 “Legge regionale per l’ordinamento e le attribuzioni delle strutture della Giunta regionale<br />
in attuazione della legge regionale statutaria 17 aprile 2012, n. 1 - Statuto del Veneto”:<br />
- Unità di progetto Sicurezza urbana e Polizia locale<br />
- Direzione attività ispettiva e partecipazioni societarie;<br />
- Direzione sistema statistico regionale<br />
- Direzione relazioni internazionali<br />
- Direzione enti locali, persone giuridiche e controllo atti<br />
- Direzione industria e artigianato<br />
- Direzione commercio<br />
- Direzione sviluppo economico<br />
- Unità di progetto tutela produzioni agroalimentari<br />
- Direzione agroambiente<br />
- Unità complessa progetti strategici e politiche comunitarie<br />
- Direzione beni culturali<br />
- Direzione comunicazione e informazione<br />
- Direzione attività culturali e spettacolo<br />
- Direzione formazione<br />
- Direzione lavoro<br />
- Direzione istruzione<br />
- Unità di progetto Cabina di regia Fondo sociale europeo<br />
- Direzione tutela ambiente<br />
- Direzione lavori pubblici<br />
- Direzione prevenzione<br />
- Direzione servizi sociali<br />
- Ufficio del pubblico tutore dei minori<br />
- Unità di progetto flussi migratori<br />
Pertanto, in considerazione di quanto precede, si propone di mettere in capo all’Unità di Progetto Sicurezza Urbana e Polizia<br />
Locale la funzione di coordinamento, nei confronti delle varie Strutture regionali competenti, ai fini della definizione concertata<br />
delle iniziative previste in attuazione della citata L.r. n. 48/2012. Naturalmente ciascuna Struttura regionale resta responsabile<br />
della scelta delle azioni da realizzare e della loro concreta attuazione, compreso lo stanziamento dei fondi necessari e allocati nel<br />
rispettivo centro di responsabilità, di ciò dovendo comunque rispondere al proprio vertice politico-amministrativo, salvo eventuale<br />
concerto fra Strutture competenti. In ogni caso, la decisione formale circa le azioni da portare avanti spetta alla Giunta regionale,<br />
sulla scorta delle proposte emerse e concordate nella fase di coordinamento.
436<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
Stante la complessità degli adempimenti necessari per giungere alla rapida individuazione degli interventi concretamente attuabili,<br />
rispetto all’ampia gamma di interventi possibili in armonia con le finalità della L.r. n. 48/2012, tenuto conto anche degli<br />
obblighi di monitoraggio imposti dallo stesso art. 19 comma 3 della L.R n. 48/2012, appare necessario fissare un calendario di<br />
massima degli adempimenti procedurali posti in capo alla Struttura di coordinamento, che potrà comunque operare nei modi e nelle<br />
forme ritenute più opportune ed agevoli:<br />
a. entro il 30 ottobre la Struttura di coordinamento informa e invita le Strutture regionali competenti, anche per il tramite dei<br />
rispettivi vertici politico-amministrativi, a elaborare delle proposte attendibili e strutturate, in coerenza con la L.r. n. 48/2012<br />
e con quanto previsto alla successiva lettera b).<br />
b. Le proposte sono formulate e rese note alla Struttura di coordinamento entro 20 giorni dall’approvazione del bilancio annuale,<br />
complete degli elementi conoscitivi essenziali per garantirne l’effettiva attuazione, precisando in particolare: i riferimenti normativi,<br />
la descrizione analitica delle azioni, le modalità operative e di gestione, la relativa tempistica e i fondi destinati sui capitoli<br />
di bilancio annuale in disponibilità alla Struttura stessa. Le proposte sono sottoposte e approvate dalla Giunta regionale,<br />
possibilmente con unico atto adottato di concerto fra gli Assessori competenti.<br />
c. Dopo l’approvazione formale dell’atto di cui sopra, o suo eventuale aggiornamento (sempre possibile in qualunque fase del<br />
procedimento), le Strutture incaricate danno attuazione alle iniziative previste informandone periodicamente la Struttura di<br />
coordinamento, con cadenza almeno semestrale e secondo le indicazioni da questa impartite, ai fini del monitoraggio e del<br />
report biennale dovuto ai sensi di legge.<br />
d. Entro il semestre successivo alla scadenza del biennio di cui all’art. 19 comma 3 della Lr. n. 48/2012 (ovvero entro il 30 giugno<br />
2016 in prima attuazione), la Struttura di coordinamento predispone una relazione informativa, che sottopone alla Giunta regionale<br />
per l’approvazione, sullo stato di attuazione del piano di interventi e sugli altri aspetti previsti. La deliberazione è trasmessa<br />
alla competente commissione consiliare, come da prassi.<br />
Fermo restando la scansione sopra delineata, per il corrente anno <strong>2013</strong> essendo già istituito un capitolo di spesa dedicato per le<br />
iniziative ascrivibili alla competenza della stessa Unità di Progetto Sicurezza urbana e Polizia locale, la Struttura elabora la relativa<br />
proposta di interventi da attuarsi con le risorse allo scopo stanziate e la sottopone all’approvazione della Giunta regionale. La<br />
proposta può prevedere anche altre iniziative eventualmente già programmate entro l’anno in corso e formalmente strutturate in<br />
coerenza con quanto sopra indicato.<br />
Da ultimo, quale ulteriore passo nell’attuazione della legge regionale n. 48/2012 e con particolare riferimento all’articolo 18,<br />
commi 1 e 2, si rappresenta l’esigenza di avviare la concreta adesione della Regione del Veneto all’associazione “Avviso Pubblico<br />
- enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie”. A tale proposito appare opportuno sottolineare anche la stretta<br />
associabilità delle finalità proprie dell’associazione Avviso pubblico, enucleabili dall’Atto costitutivo, dallo Statuto e dalla Carta di<br />
Intenti, rispetto al complesso degli obiettivi perseguiti dalla Lr 48/2012; il che consente già di prefigurare ipotesi di possibile fattiva<br />
collaborazione istituzionale fra i Soggetti interessati per le finalità della legge regionale in argomento.<br />
Per quel che riguarda gli aspetti di dettaglio della procedura di adesione, si fa presente che in relazione a quanto stabilito dall’articolo<br />
5, comma 2, dello Statuto dell’associazione Avviso pubblico, il Presidente della Regione è autorizzato alla formalizzazione<br />
dell’adesione in virtù di quanto stabilito dall’articolo 18, comma 2, della Lr. 48/2012 e che la determinazione della quota associativa<br />
è, stante il disposto di cui all’art. 5, comma 5, dello Statuto dell’associazione Avviso pubblico, subordinata all’accettazione<br />
dell’adesione.<br />
Il relatore conclude il presente intervento sottoponendo all’approvazione il seguente provvedimento<br />
La Giunta regionale<br />
Udito il relatore incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’ art. 53, comma 4, dello Statuto, il quale dà<br />
atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />
vigente legislazione statale e regionale;<br />
Visto l’art. 6, comma 1, lett.g, dello Statuto;<br />
Vista Lr n. 28 dicembre 2012, n. 48, recante “ Misure per l’attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione<br />
del crimine organizzato e mafioso, della corruzione nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza<br />
responsabile”;<br />
Visti l’Atto costitutivo, lo Statuto e la Carta di intenti dell’associazione “Avviso pubblico - enti locali e Regioni per la formazione<br />
civile contro le mafie”<br />
delibera<br />
1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;<br />
2. di incaricare l’Unità di progetto Sicurezza Urbana e Polizia Locale delle funzioni di coordinamento in attuazione dell’ art.<br />
19, comma 1 della L.r. 28 dicembre 2012, n. 48, secondo quanto indicato in premessa;<br />
3. di rinviare a proprio successivo provvedimento l’approvazione delle iniziative previste entro l’anno in corso, per le finalità<br />
della L.R. n. 48/20012, con particolare riferimento a quelle ascrivibili alla competenza dell’Unità di progetto Sicurezza urbana e<br />
Polizia locale, da attuarsi con i fondi allocati sul capitolo 101846 dell’UPB U0015 “Prevenzione e lotta alla criminalità, secondo<br />
quanto in premessa indicato;<br />
4. di dare atto che la procedura ai fini della effettiva adesione della Regione del Veneto all’associazione Avviso pubblico<br />
- enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie”, sarà avviata con la presentazione della relativa istanza da parte<br />
del Presidente della Regione e contestualmente si autorizza il Dirigente dell’Unità di progetto Sicurezza urbana e Polizia locale,
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 437<br />
subordinatamente all’accettazione dell’adesione da parte dell’Ufficio di Presidenza dell’associazione richiesta, all’assunzione degli<br />
impegni di spesa corrente conseguenti;<br />
5. di incaricare il Dirigente regionale dell’Unità di progetto Sicurezza urbana e Polizia locale dell’esecuzione del presente<br />
atto;<br />
6. di dare atto che il presente provvedimento non comporta spese a carico del bilancio regionale;<br />
7. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.
438<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1027 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Ditta Costa Sviluppo SpA. Proroga termine di inizio lavori per la costruzione e l’esercizio di un impianto fotovoltaico<br />
della potenza di 27.398,880 kWp nel comune di Costa di Rovigo (RO). DPR 380/2001.<br />
[Energia e industria]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Proroga dei termini per la costruzione e l’esercizio di un nuovo impianto di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile<br />
(fotovoltaico).<br />
L’Assessore Massimo Giorgetti riferisce quanto segue:<br />
con DGR 1039/2012 la Regione ha autorizzato la ditta Costa Sviluppo SpA, alla costruzione e all’esercizio di un impianto fotovoltaico<br />
per la produzione di energia elettrica della potenza di 27.398,880 kWp, nel comune di Costa di Rovigo.<br />
Con nota 16.05.<strong>2013</strong>, prot. 206485, la ditta Costa Sviluppo SpA, ha richiesto la proroga del termine dell’inizio dei lavori. La<br />
richiesta è motivata dall’impossibilità di dare inizio ai lavori di costruzione dell’impianto di produzione in quanto la situazione<br />
economica contingente, la radicale variazione al ribasso delle tariffe incentivanti del Quinto Conto Energia e la variabilità del<br />
mercato interessante le energie rinnovabili, presuppongono una attenta verifica ed approfondimento dell’investimento riguardante<br />
l’impianto in oggetto.<br />
Il momento di grave crisi economico-finanziaria impone la necessità di dare sostegno alle imprese e l’istituto della proroga è<br />
uno strumento in conformità a quanto stabilito dall’art. 15, comma 2, DPR 380/2001 secondo il quale la posticipazione può essere<br />
disposta per fatti sopravvenuti estranei alla volontà del titolare.<br />
Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
Udito il relatore incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma dello Statuto, il quale dà<br />
atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />
vigente legislazione regionale e statale;<br />
Vista la L. 07.08.1990, n. 241 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti<br />
amministrativi”;<br />
Visto il DPR 06.06.2001, n. 380 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia”;<br />
Visto il D.Lgs. 03.03.2011, n. 28 “Attuazione della direttiva 20<strong>09</strong>/28/CE sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili,<br />
recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE”;<br />
Visto il D.M. 05.05.2011 “Incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti solari fotovoltaici” del Ministro dello<br />
Sviluppo Economico di concerto con il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare”;<br />
Visto il D.L. 24.01.2012, n. 1 “Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività” convertito,<br />
con modificazioni in L. 24.03.2012, n. 27;<br />
Vista la DGR 2204 del 8.08.2008 “Prime disposizioni organizzative per l’autorizzazione, installazione ed esercizio degli impianti<br />
di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili”, così come modificata ed integrata dalla DGR 1192 del 5.05.20<strong>09</strong> e dalla<br />
DGR 2373 del 4.08.20<strong>09</strong> “Disposizioni procedurali per il rilascio dell’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di impianti di<br />
produzione di energia elettrica, eolici e fotovoltaici (art. 12, D.Lgs. 29.12.2003, n. 387)”;<br />
Vista la DGR 453 del 2.03.2010 “Competenze e procedure per l’autorizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica<br />
da fonti rinnovabili”;<br />
Vista la DGR 1039 del 5.06.2012 “Richiedente: Costa Sviluppo SpA - Autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di un<br />
impianto fotovoltaico della potenza di 27.398,880 kWp nel comune di Costa di Rovigo, ai sensi dell’art.12, commi 3 e 4, D.Lgs.<br />
29.12.2003, n. 387;<br />
Vista la richiesta del 16.05.<strong>2013</strong> ns. prot. 206485 della ditta Costa Sviluppo SpA;<br />
delibera<br />
1. di dare atto che le premesse formano parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;<br />
2. di autorizzare alla ditta Costa Sviluppo SpA, p.iva 03929530289, con sede legale in Galleria Brancaleon, n. 2, 35100 Padova,<br />
la proroga dell’inizio lavori di mesi 12 per la costruzione e l’esercizio di un impianto fotovoltaico della potenza di 27.398,880 kWp,<br />
ubicato in comune di Costa di Rovigo.<br />
3. di dare comunicazione di tale provvedimento alla ditta ed a tutti gli altri Enti interessati;<br />
4. di dare atto che il presente atto non comporta spese a carico del bilancio regionale;<br />
5. di incaricare la Direzione Regionale Urbanistica e Paesaggio dell’esecuzione del presente atto;<br />
6. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 439<br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1028 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Concessione di un contributo all’UNPLI - Comitato Provinciale di Padova per la realizzazione della manifestazione “Dal<br />
Mare alla Piazza”. Autorizzazione (art. 82, c.1 L.R. 11/2010).<br />
[Mostre, manifestazioni e convegni]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Viene autorizzata la concessione di un contributo all’UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia) - Comitato Provinciale di<br />
Padova (c.f.: 91000440288) con sede a Camposampiero (PD) per la realizzazione della manifestazione “Dal Mare alla Piazza” che<br />
si terrà entro il mese di giugno in Prato della Valle a Padova, volta alla valorizzazione, sotto i profili culturali e gastronomici, delle<br />
eccellenze ittiche del territorio veneto, a beneficio della filiera ittica veneta con particolare riguardo alla piccola pesca costiera, con<br />
oneri a carico del bilancio regionale.<br />
L’Assessore Franco Manzato riferisce quanto segue.<br />
Con nota 30 maggio <strong>2013</strong> il Presidente dell’UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia) - Comitato Provinciale delle Pro Loco<br />
padovane ha formulato alla Regione del Veneto istanza di contributo a sostegno della Manifestazione “Dal Mare alla Piazza” che<br />
il Comitato medesimo realizzerà entro la fine del mese di giugno in Prato della Valle a Padova.<br />
La Manifestazione, che vedrà la presenza dei cinque consorzi di Pro Loco padovani (Consorzio Atesino, Consorzio Cittadellese,<br />
Consorzio Euganeo, Consorzio del Graticolato Romano, Consorzio Padova Sud-Est), si pone l’obiettivo di promuovere, a livello territoriale,<br />
la valorizzazione sotto i profili culturali e gastronomici delle eccellenze ittiche del Veneto con particolare riguardo alla piccola<br />
pesca costiera, emblema di una comune radice socio-culturale che lega le comunità rivierasche alle comunità dell’entroterra.<br />
Gli oneri previsionali quantificati da UNPLI Padova risultano pari ad 80.000,00 Euro (tensostruttura, attrezzature, arredi e<br />
stand espositivi).<br />
L’importanza dell’evento, la valenza assoluta della location (sagrato della Basilica di Santa Giustina in Prato della Valle), la<br />
coincidenza con l’avvio della stagione turistica e il significato strategico che riveste questa Manifestazione sotto i profili del sostegno<br />
al settore ittico regionale, più che mai interessato ad una valorizzazione economica nei grandi centri urbani della qualità<br />
dei propri prodotti, suggeriscono all’Amministrazione regionale di dare riscontro favorevole all’istanza, a tal fine autorizzando la<br />
concessione a UNPLI Comitato Provinciale di Padova, con sede in Camposampiero (Contrà dei Nodari, 27), cod.fisc.91000440288,<br />
di un contributo a carico del bilancio regionale pari ad Euro 50.000,00.<br />
Al Dirigente dell’Unità di Progetto Caccia e Pesca competono:<br />
- l’assunzione del pertinente impegno di spesa a carico del competente capitolo n. 101447 “Trasferimenti regionali per il sostegno<br />
della piccola pesca costiera (L.R.11/2010)” del bilancio di previsione per l’esercizio <strong>2013</strong> che presenta sufficiente disponibilità;<br />
- la liquidazione del contributo autorizzato ad avvenuto svolgimento della Manifestazione che beneficia del sostegno finanziario<br />
regionale, previa acquisizione di relazione finale.<br />
Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento<br />
La Giunta regionale<br />
Udito il relatore incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’ art.53, 4° comma, dello Statuto, il quale dà<br />
atto che la Struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />
vigente legislazione regionale e statale;<br />
Preso atto dell’istanza formulata da UNPLI Comitato Provinciale di Padova, con sede in Camposampiero (Contrà dei Nodari,<br />
27), cod.fisc.91000440288, volta all’ottenimento di un contributo regionale a sostegno della Manifestazione “Dal Mare alla Piazza”<br />
che si terrà entro il mese di giugno in Prato della Valle in Padova;<br />
Preso atto delle disponibilità recate dal capitolo n. 101447 “Trasferimenti regionali per il sostegno della piccola pesca costiera<br />
(L.R.11/2010)” del bilancio di previsione per l’esercizio <strong>2013</strong>;<br />
Vista la Legge Regionale n. 39 del 29 novembre 2001 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione;<br />
Vista la Legge Regionale n. 4 del 5.4.<strong>2013</strong> di approvazione del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario <strong>2013</strong> e pluriennale<br />
<strong>2013</strong>-2015;<br />
Riassunte le valutazioni di cui alla premessa, facente parte integrante del presente provvedimento;<br />
delibera<br />
1. di concedere a UNPLI Comitato Provinciale di Padova, con sede in Camposampiero (Contrà dei Nodari, 27), cod.<br />
fisc.91000440288, un contributo pari ad Euro 50.000,00 a carico del bilancio regionale a sostegno della Manifestazione “Dal Mare<br />
alla Piazza” che si terrà entro il mese di giugno del corrente anno in Prato della Valle a Padova, volta alla valorizzazione, sotto i<br />
profili culturali e gastronomici, delle eccellenze ittiche del territorio veneto, a beneficio della filiera ittica regionale;<br />
2. di determinare in Euro 50.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con proprio<br />
atto il Dirigente Regionale dell’Unità di Progetto Caccia e Pesca, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati<br />
sul capitolo n. 101447 “Trasferimenti regionali per il sostegno della piccola pesca costiera (L.R.11/2010)” del bilancio di previsione<br />
per l’esercizio <strong>2013</strong>;
440<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
3. di dare atto che la spesa di cui si prevede l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai<br />
sensi della L.R. n. 1/2011, nonché di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 e<br />
27 del decreto legislativo 14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33;<br />
4. di incaricare l’Unità di Progetto Caccia e Pesca dell’esecuzione del presente provvedimento;<br />
5. di disporre la trasmissione di copia del presente provvedimento al soggetto beneficiario;<br />
6. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 441<br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1029 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Legge regionale 10 agosto 2012, n. 28 “Disciplina dell’agriturismo, ittiturismo e pescaturismo.” Disposizioni applicative<br />
temporanee per lo svolgimento dell’attività di pescaturismo nel corso dell’estate <strong>2013</strong>. Integrazione della DGR n. 604 del 3<br />
maggio <strong>2013</strong>.<br />
[Turismo]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Sono approvate, in esecuzione della L.R. n. 28/2012, disposizioni integrative della DGR n. 604 del 3 maggio <strong>2013</strong> da applicarsi<br />
nel corso dell’anno <strong>2013</strong> all’attività di “pescaturismo”, intesa quale attività esercitata da pescatori di professione singoli o associati<br />
operanti in territorio veneto avente per oggetto l’imbarco, per finalità turistico-ricreative, di persone (ospiti) non facenti parte dell’equipaggio.<br />
L’Assessore Franco Manzato riferisce quanto segue.<br />
In esecuzione della Legge regionale 10 agosto 2012, n. 28, la Giunta Regionale, con provvedimento n. 604 del 3 maggio <strong>2013</strong>,<br />
ha approvato le disposizioni operative e procedurali per lo svolgimento nel territorio veneto dell’attività di “pescaturismo”.<br />
In particolare, ai sensi del comma 2 dell’art. 11 della richiamata L.R. 28/2012, il summenzionato provvedimento ha previsto,<br />
per gli imprenditori ittici che intendono avviare e/o esercitare l’attività di pescaturismo nelle acque interne della Regione Veneto, la<br />
frequenza ad un specifico corso di formazione, articolato in quattro moduli, per una durata complessiva di 30 ore, con prova finale<br />
da sostenersi presso Enti di formazione riconosciuti e accreditati ai sensi della L.R. 9 agosto 2002, n. 19.<br />
Nell’approssimarsi della stagione estiva, che risulta essere ovviamente il periodo più favorevole all’attività del pescaturismo<br />
non solo per le presenze turistiche nel nostro territorio ma anche per la concomitante attuazione del fermo temporaneo di pesca (la<br />
cui durata è di complessivi 45 giorni a partire verosimilmente dal 22 luglio), le imprese di pesca venete interessate all’attività di<br />
pescaturismo (circa 40), per il tramite delle Associazioni Professionali di Categoria, hanno manifestato, nell’ambito dell’Unità di<br />
Crisi della pesca regionale, la forte preoccupazione, considerati i tempi molto ristretti, di non essere in grado di coniugare le attività<br />
di lavoro con la frequentazione del corso di cui trattasi, frequentazione che risulta indispensabile, così come previsto nell’allegato<br />
A della richiamata DGR n. 604/<strong>2013</strong>, all’ottenimento del riconoscimento provinciale di cui all’art.23 della più volte richiamata L.R<br />
28/2012, a tal fine proponendo (nota del 7 giugno <strong>2013</strong> - prot. n. 243184) una parziale deroga limitata all’anno <strong>2013</strong> (primo anno di<br />
applicazione della L.R 28/2012).<br />
Le medesime preoccupazioni sono state rappresentate dalla stessa Amministrazione provinciale di Venezia.<br />
Tutto ciò premesso, al fine di non penalizzare gli occupati del comparto produttivo veneto della pesca e dell’acquacoltura<br />
già sottoposti all’impatto della perdurante e grave crisi in atto, con il presente provvedimento, in accoglimento dell’istanza degli<br />
operatori più sopra richiamata, si propone che per la sola stagione estiva <strong>2013</strong>, in deroga a quanto disposto con DGR n. 604 del 3<br />
maggio <strong>2013</strong>, l’imprenditore ittico possa acquisire il “riconoscimento provinciale” di cui all’art. 23 della L.R. 28/2012 qualora lo<br />
stesso dimostri di aver frequentato il Modulo A “normative in materia di sicurezza a bordo” del corso di cui all’Allegato A della<br />
richiamata DGR n. 604/13, la cui durata viene fissata in complessive sei (6) ore.<br />
In relazione a quanto sopra si dispone, altresì, che lo stesso imprenditore ittico entro la data del 31 dicembre <strong>2013</strong>, pena il ritiro<br />
del suddetto riconoscimento provinciale, ha l’obbligo di frequentare, secondo le disposizioni di cui ai paragrafi 6, 7 e 8 dell’Allegato<br />
A della DGR 604/13, la rimanente parte del corso abilitativo nonché superare la prova finale da sostenersi presso Enti di formazione<br />
riconosciuti e accreditati ai sensi della L.R. 9 agosto 2002, n. 19.<br />
Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, quarto comma, dello Statuto, il quale<br />
dà atto che la Struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con<br />
la vigente legislazione statale e regionale;<br />
Vista la L.R. 28 aprile 1998, n. 19 “Norme per la tutela delle risorse idrobiologiche e della fauna ittica e per la disciplina dell’esercizio<br />
della pesca nelle acque interne e marittime interne della Regione Veneto”;<br />
Vista la L.R. 10 agosto 2012, n. 28 “Disciplina dell’agriturismo, ittiturismo e pescaturismo”;<br />
Preso atto degli esiti delle riunioni tecniche coordinate dall’Unità di Progetto Caccia e Pesca con le a Associazioni Professionali<br />
di Categoria Venete facenti capo al settore ittico;<br />
Preso atto della richiesta presentata dalle Associazioni Professionali di Categoria con nota del 7 giugno ’13 - prot. n. 243184;<br />
Ravvisata l’opportunità di accogliere la proposta del relatore secondo quanto esposto in premessa, che forma parte integrante<br />
e sostanziale del presente provvedimento:<br />
delibera<br />
1. di accogliere, per le motivazioni esposte in premessa, l’istanza formulata dalle Associazioni di Categoria Venete facenti<br />
capo al settore ittico con nota prot. n. 243184 del 7 giugno <strong>2013</strong>, volta all’introduzione di una parziale deroga, limitata all’anno <strong>2013</strong><br />
(prima applicazione alle disposizioni di cui alla L.R. 10 agosto 2012, n. 28 “Disciplina dell’agriturismo, ittiturismo e pescaturismo”)<br />
relativamente all’obbligo di frequentazione, da parte dell’imprenditore ittico, dell’intero corso abilitativo di cui ai paragrafi 6, 7 e 8
442<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
dell’Allegato A della DGR n. 604 del 3 maggio <strong>2013</strong>;<br />
2. di disporre che l’imprenditore ittico può acquisire il “riconoscimento provinciale” di cui all’art.23 della richiamata L.R<br />
28/2012 qualora lo stesso dimostri di aver frequentato il solo Modulo A “normative in materia di sicurezza a bordo” del corso abilitativo<br />
di cui al precedente punto 1. la cui durata viene fissata in complessive sei (6) ore;<br />
3. di dare atto che continuano ad applicarsi le disposizioni di cui alla DGR n. 604 del 3 maggio <strong>2013</strong> non in contrasto con il<br />
presente provvedimento;<br />
4. di disporre che l’imprenditore ittico, entro la data del 31 dicembre <strong>2013</strong>, pena il ritiro del suddetto riconoscimento provinciale,<br />
ha l’obbligo di frequentare la rimanente parte del corso abilitativo nonché superare la prova finale, da sostenersi presso Enti<br />
di formazione riconosciuti e accreditati ai sensi della L.R. 9 agosto 2002, n. 19, così come disposto nell’Allegato A della DGR<br />
604/13;<br />
5. di incaricare l’Unità di Progetto Caccia e Pesca all’esecuzione del presente provvedimento;<br />
6. di dare atto che il presente provvedimento non comporta oneri a carico del bilancio regionale;<br />
7. di disporre la trasmissione di copia del presente atto alle Province, agli Ispettorati di Porto della Regione Veneto, alle Capitanerie<br />
di Porto dei Compartimenti Marittimi di Venezia e di Chioggia, alle Associazioni Professionali di Categoria della pesca;<br />
8. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 443<br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1030 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Ratifica, ai sensi dell’articolo 6, comma 1, lettera d) della LR 10 dicembre 1973, n. 27, del decreto del Presidente della<br />
Giunta regionale n. 83 del 13 giugno <strong>2013</strong> avente per oggetto: <br />
[Agricoltura]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Il Programma nazionale di sostegno di cui al Reg. CE n. 1234/2007 prevede l’erogazione di aiuti per il settore vitivinicolo.<br />
Con la misura ristrutturazione e riconversione sono erogati aiuti per l’ammodernamento dei vigneti. Con il presente atto si adottano<br />
disposizioni al fine di incrementare le risorse finanziarie disponibili per l’annualità <strong>2013</strong>. Riguardo della misura investimenti,<br />
vengono introdotte alcune modifiche a seguito di puntuali osservazioni effettuate dalla Corte dei Conti Europea nel corso di una<br />
visita di controllo.<br />
L’Assessore Franco Manzato riferisce quanto segue.<br />
Il regolamento (CE) n. 479/2008, relativo all’Organizzazione Comune del Mercato vitivinicolo, (ora inglobato con il regolamento<br />
CE n. 491/20<strong>09</strong> nel regolamento CE n. 1234/2007), ha previsto che ciascun Stato membro possa dotarsi di un Programma di sostegno<br />
per il settore vitivinicolo al fine di aumentare la competitività dei produttori di vino, attraverso specifiche misure di intervento.<br />
Nel caso della misura “ristrutturazione e riconversione dei vigneti” l’intervento comunitario prevede l’erogazione di aiuti ai<br />
conduttori di superficie che ammodernano i propri impianti con la finalità di adeguare la produzione alle mutate richieste del mercato<br />
e/o migliorarne l’efficienza produttiva e gestionale, tutto ciò per rendere più competitiva l’impresa ed assicurarne sufficiente<br />
redditività.<br />
Con il decreto del Ministero delle politiche agricole e forestali del 8 agosto 2008, n. 2553, è stata normata, nell’ambito del predetto<br />
Programma nazionale di sostegno, la misura “ristrutturazione e riconversione dei vigneti”.<br />
In attuazione di quanto sopra con la deliberazione n. 3715 del 2 dicembre 2008, la Giunta Regionale ha adottato il Piano di<br />
ristrutturazione e riconversione viticola per il periodo di operatività del predetto Programma, di cui alla sezione IV ter del regolamento<br />
CE n. 1234/2007, aprendo contestualmente il bando per la selezione dei progetti per la campagna 2008/20<strong>09</strong>.<br />
Relativamente alla campagna 2012/<strong>2013</strong> il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali con proprio decreto del 28 giugno<br />
2012, n. 3905, ha provveduto alla ripartizione finanziaria tra le regioni, assegnando al Veneto un importo pari a € 11.838.730,00.<br />
La Giunta Regionale con la deliberazione n. 170 del 11 febbraio <strong>2013</strong>, ha approvato il bando per la selezione dei progetti relativi<br />
alla ristrutturazione e riconversione dei vigneti da presentarsi a valere sulle risorse stanziate per la campagna 2012/<strong>2013</strong>.<br />
Come per le annualità precedenti, l’adesione alla misura è stata superiore alla dotazione disponibile, infatti, tenuto conto dei<br />
risultati istruttori, si stima che le domande che avranno i requisiti previsti dal bando per essere inserite in graduatoria raggiungeranno<br />
l’importo complessivo di circa 29 milioni di €, di cui 4 milioni di € circa sono riferiti a domande il cui investimento è superiore<br />
a 3 ha per azienda.<br />
Le modalità di gestione del predetto Programma prevedono, prima della conclusione dell’annualità, la rimodulazione delle<br />
somme attribuite a ciascuna regione, al fine di assicurare il pieno impiego della dotazione nazionale in relazione all’entità delle<br />
risorse necessarie a soddisfare le istanze dei soggetti aventi titolo per poter beneficiare degli aiuti comunitari.<br />
È da precisare che per quanto riguarda la misura ristrutturazione e riconversione dei vigneti la procedura prevede che l’aiuto sia<br />
erogato anticipatamente rispetto al termine ultimo per la realizzazione dei lavori, sulla base di una apposita fidejussione sottoscritta<br />
a favore dell’amministrazione pubblica a garanzia dell’esecuzione del vigneto.<br />
Nelle scorse annualità il Veneto, grazie alla dinamicità del sistema produttivo e delle competenti strutture regionali, è riuscito<br />
a beneficiare delle economie di altre regioni, potendo così rispondere alle esigenze finanziarie degli operatori per le misure le cui<br />
dotazioni iniziali erano insufficienti rispetto alle richieste.<br />
A tal riguardo si precisa che proprio in considerazione di quanto sopra evidenziato, con la deliberazione n. 170/<strong>2013</strong> relativa<br />
al bando selezione dei progetti per la campagna 2012/<strong>2013</strong>, e precisamente al punto 5 del dispositivo, già si prevedeva che i<br />
11.838.730,00€, erano da considerarsi un primo stanziamento tenuto conto del meccanismo di rimodulazione della dotazione finanziaria<br />
del Programma nazionale di sostegno.<br />
In relazione a ciò e nell’intento di assicurare il massimo impiego delle economie, si ritiene di autorizzare AVEPA ad includere<br />
nella graduatoria dei soggetti beneficiari, tutte le aziende aventi i requisiti previsti dal bando per una superficie massima prevista<br />
fino a 3 ettari per azienda.<br />
Qualora entro il 15 ottobre <strong>2013</strong>, termine ultimo per la liquidazione degli aiuti, secondo le disposizioni che regolano il fondo<br />
FEAGA, non fosse possibile soddisfare l’intero importo delle richieste ammesse ai benefici, le istanze pendenti saranno liquidate<br />
con i fondi della annualità <strong>2013</strong>/2014, a partire dal 16 ottobre <strong>2013</strong>, le cui disponibilità stabilite dal decreto ministeriale n. 3525 del<br />
21 maggio <strong>2013</strong>, sono di € 14.473.996,00.<br />
Si ritiene peraltro, senza che ciò costituisca obbligo a erogare l’aiuto nelle successive annualità da parte dell’amministrazione<br />
regionale, che le aziende i cui progetti prevedono lavori che eccedono i summenzionati 3 ettari, possano presentare la fidejussione<br />
per l’intera superficie da realizzarsi come da progetto, a condizione comunque che lo stesso sia conforme a tutti gli altri requisiti<br />
previsti dal bando, al fine di poter beneficiare di eventuali economie aggiuntive.<br />
Relativamente alla misura “investimenti” si porta a conoscenza che la Corte dei Conti Europea ha effettuato una visita di con-
444<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
trollo in Veneto, dal 28 gennaio al 1 febbraio <strong>2013</strong>, per verificare la corretta applicazione di talune misure previste nell’ambito del<br />
programma di sostegno del settore vitivinicolo di cui al regolamento CE 1234/2007.<br />
L’attività della Corte dei Conti Europea ha sostanzialmente comprovato la sana gestione finanziaria riguardante l’attuazione della<br />
misura investimenti ha però rilevato una criticità relativa al vincolo di destinazione d’uso e inalienabilità delle barriques (piccole<br />
botti di capacità di circa 225 litri), fissato dalla regione del Veneto in un periodo di tre anni.<br />
La Corte dei Conti ha rilevato (con nota PF5556 del 26/04/<strong>2013</strong>) come la durata fissata non sia in linea con quanto disposto dal<br />
regolamento sullo sviluppo rurale (Reg. CE 1698/2005 art 72) che fissa in 5 anni il periodo vincolativo minimo per le attrezzature<br />
in generale.<br />
Alla luce di quanto sopra, al fine di evitare contenziosi con la UE che potrebbero comportare una rettifica finanziaria nei confronti<br />
della Regione del Veneto con conseguente obbligo di recupero delle somme erogate a carico dei beneficiari, si propone di<br />
accogliere l’osservazione avanzata dalla Corte dei Conti europea provvedendo alla modifica degli impegni previsti dalle deliberazioni<br />
n. 2037/2011 e n. 2658/2012, di apertura bandi per la misura “investimenti”, rispettivamente per le annualità 2012 e <strong>2013</strong>,<br />
riguardanti specificatamente la durata del periodo vincolativo minimo per le attrezzature (barrique).<br />
Al fine, quindi, di dare attuazione a quanto riportato nelle premesse, nel rispetto della tempistica imposta dal Programma nazionale<br />
di sostegno e di adeguarsi alle segnalazioni della Corte dei Conti Europa, il Presidente della Giunta regionale, avvalendosi<br />
delle facoltà previste dall’articolo 6 della Legge regionale 1 settembre 1972, n. 12, ha emanato con il decreto n. 83 del 13 giugno <strong>2013</strong><br />
recante disposizioni urgenti in materia di “Programma nazionale di sostegno per la viticoltura - Regolamento (CE) n. 1234/2007, art.<br />
103 decies. Misura ristrutturazione e riconversione viticola. - <strong>Del</strong>iberazione n. 170/<strong>2013</strong> - Graduatoria progetti campagna 2012/<strong>2013</strong>.<br />
Misura investimenti. - <strong>Del</strong>iberazioni n. 2037/2011 e 2658/2012 - Disposizioni integrative bandi annualità 2012 e <strong>2013</strong>. “<br />
Si evidenzia infine che la legge regionale 10 dicembre 1973, n. 27, all’articolo 6, lettera d), che ha modificato l’art. 6 della legge<br />
regionale 1 settembre 1972, n. 12, prevede che i decreti del Presidente della Giunta regionale, come nel caso in specie devono essere<br />
sottoposti per la ratifica alla Giunta nella seduta immediatamente successiva.<br />
Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
Udito il relatore incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale dà<br />
atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />
vigente legislazione regionale e statale;<br />
Visto il regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio, del 20 settembre 2005, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del<br />
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR);<br />
Visto il regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio, del 22 ottobre 2007, recante organizzazione comune dei mercati agricoli<br />
e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM), come modificato dal regolamento (CE) 491/20<strong>09</strong><br />
del Consiglio, del 25 maggio 20<strong>09</strong>;<br />
Visto il regolamento (CE) n. 479/2008 del Consiglio del 29 aprile 2008, relativo all’organizzazione comune del mercato vitivinicolo,<br />
che modifica i regolamenti (CE) n. 1493/1999, (CE) n. 1782/2003, (CE) n. 1290/2005 e (CE) n. 3/2008 e abroga i regolamenti<br />
(CEE) n. 2392/86 e (CE) n. 1493/1999;<br />
Visto il regolamento (CE) n. 555/2008 della Commissione del 27 giugno 2008 recante modalità di applicazione del regolamento<br />
(CE) n. 479/2008 del Consiglio relativo all’organizzazione comune del mercato vitivinicolo, in ordine ai programmi di sostegno,<br />
agli scambi con i paesi terzi, al potenziale produttivo e ai controlli nel settore vitivinicolo;<br />
Visto il Decreto ministeriale 8 agosto 2008, n. 2553 “Disposizioni nazionali di attuazione dei regolamenti (CE) n. 479/08 del<br />
Consiglio e (CE) n. 555/08 della Commissione per quanto riguarda l’applicazione della misura della riconversione e ristrutturazione<br />
dei vigneti, e successive modificazioni ed integrazioni;<br />
Visto decreto ministeriale 3 aprile 2012 n. 2141 relativo alla misura “investimenti” e successive modificazioni ed integrazioni;<br />
Visto il decreto ministeriale del 28 giugno 2012, n. 3905 “Programma di sostegno al settore vitivinicolo - Ripartizione della<br />
dotazione finanziaria relativa all’anno <strong>2013</strong>”;<br />
Visto il decreto ministeriale del 21 maggio <strong>2013</strong>, n. 3525 “Programma di sostegno al settore vitivinicolo - Ripartizione della<br />
dotazione finanziaria relativa all’anno 2014”;<br />
Visto il Programma Nazionale di Sostegno al settore vitivinicolo;<br />
Vista la legge regionale 9 novembre 2001, n. 31, relativa all’istituzione dell’Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura -<br />
AVEPA;<br />
Viste le deliberazioni n. 2275 del 9 agosto 2002, n. 3398 del 22 novembre 2002 e n. 639 del 14 marzo 2003, riguardanti l’assegnazione<br />
di funzioni e il trasferimento dei procedimenti ad AVEPA;<br />
Vista la deliberazione n. 3715 del 2 dicembre 2008, con la quale la Giunta Regionale ha adottato il Piano di ristrutturazione<br />
e riconversione viticola per il periodo di operatività del “Piano nazionale di sostegno”, di cui alla sezione IV ter del Reg. CE n.<br />
1234/2007;<br />
Vista deliberazione n. 170 del 11 febbraio <strong>2013</strong>, con la quale la Giunta Regionale ha approvato il bando per la selezione progetti<br />
relativi alla ristrutturazione e riconversione dei vigneti per la campagna 2012/<strong>2013</strong>;<br />
Viste le deliberazioni n. 2037/2011 e n. 2658/2012 di apertura bandi per le annualità 2012 e <strong>2013</strong> relative al Programma nazionale<br />
di sostegno al settore vitivinicolo - misura investimenti - Regolamento (CE) n. 479/2008 articolo 15;<br />
Vista la nota PF5556 del 26/04/<strong>2013</strong> della Corte dei Conti Europea relativa al vincolo di destinazione d’uso e inalienabilità delle<br />
barriques finanziate ai sensi del Programma nazionale di sostegno al settore vitivinicolo - misura investimenti. Regolamento (CE)
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 445<br />
n. 479/2008 articolo 15;<br />
Vista la deliberazione n. 2298 del 28 settembre 2010 “Costituzione delle Direzioni Regionali e Unità di Progetto”;<br />
Vista la delibera n. 2361 del 28 settembre 2010 “Individuazione dei Servizi, Unità complesse ed Unità periferiche nell’ambito<br />
delle strutture regionali e contestuale nomina dei dirigenti responsabili”;<br />
Vista la delibera n. 2299 del 28 settembre 2010 “Assegnazione di competenze e funzioni alle nuove Direzioni Regionali ed<br />
Unità di Progetto”;<br />
Ritenuto di adottare iniziative finalizzate ad assicurare la massima copertura delle richieste riguardanti gli aiuti per la ristrutturazione<br />
e riconversione dei vigneti, di cui al Programma nazionale di sostegno alla viticoltura;<br />
Ravvisata infine l’opportunità di accogliere le osservazioni avanzate dalla Corte dei Conti Europea riguardante l’attuazione<br />
della misura investimenti così come proposte dal relatore facendo proprio quanto esposto in premessa;<br />
Visto il decreto del Presidente della Giunta regionale n. 83 del 13 giugno <strong>2013</strong>, emanato ai sensi dell’articolo 6 della legge regionale<br />
1 settembre 1972, n. 12 [così come modificato dall’articolo 6, comma 1, lettera d) della LR 10 dicembre 1973, n. 27], avente<br />
per oggetto >;<br />
Considerato che ai sensi dell’articolo 6, lettera d), della legge regionale 10 dicembre 1973, n. 27, che ha modificato l’articolo 6,<br />
della legge regionale 1 settembre 1972, n. 12, i decreti del Presidente della Giunta regionale, come nel caso in specie, devono essere<br />
sottoposti per la ratifica alla Giunta nella seduta immediatamente successiva;<br />
delibera<br />
1. di procedere, ai sensi dell’articolo 6 della legge regionale 1 settembre 1972, n. 12 [così come modificato dall’articolo 6,<br />
comma 1, lettera d) della LR 10 dicembre 1973, n. 27] e per le motivazioni espresse in premessa, alla ratifica del decreto del Presidente<br />
della Giunta regionale n. 83 del 13 giugno <strong>2013</strong>, avente per oggetto ;<br />
2. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />
3. di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.
446<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1031 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Autorizzazione all’affidamento di incarichi professionali per la formulazione di pareri sull’adeguamento degli strumenti<br />
urbanistici al Piano Ambientale del Parco Naturale Regionale del Fiume Sile. Disposizioni relative alla razionalizzazione,<br />
riordino e contenimento della spesa per il personale degli Enti strumentali della Regione del Veneto. D.G.R. n. 1841 del<br />
8.11.2011; L.R. 18.3.2011, n. 7, art. 10; D.G.R. n. 769 del 2.5.2012; D.G.R. n. 2563 del 11.12.2012.<br />
[Consulenze e incarichi professionali]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Con la presente deliberazione si autorizza l’affidamento di incarichi professionali per la formulazione di pareri sull’adeguamento<br />
degli strumenti urbanistici al Piano Ambientale del Parco Naturale Regionale del Fiume Sile, secondo quanto previsto dalle<br />
disposizioni relative alla razionalizzazione, riordino e contenimento della spesa per il personale degli Enti strumentali della Regione<br />
del Veneto, emanate con D.G.R. n. 1841 del 8.11.2011, prorogate con D.G.R. n. 769 del 2.5.2012, nonché con D.G.R. n. 2563<br />
del 11.12.2012.<br />
L’Assessore Franco Manzato riferisce quanto segue.<br />
A seguito dell’entrata in vigore dell’art. 10 della L.R. 18.3.2011, n. 7 “Legge finanziaria regionale per l’esercizio 2011”, la Regione<br />
del Veneto è stata chiamata a svolgere un percorso di analisi gestionale degli Enti, aziende e agenzie della Regione al fine di<br />
riordinare e migliorare la funzionalità degli Enti strumentali nonché di ridurre le spese di funzionamento.<br />
La D.G.R. n. 1841 del 8.11.2011, avente ad oggetto: “Legge regionale 18 marzo 2011, n. 7 “Legge finanziaria regionale per l’esercizio<br />
2011”, art. 10 “Razionalizzazione e riordino degli enti strumentali della Regione del Veneto”. Avvio dell’attività ricognitiva”,<br />
elenca tra gli Enti strumentali oggetto dell’indagine anche i Parchi regionali del Veneto e tra essi il Parco Naturale Regionale del<br />
Fiume Sile.<br />
La citata D.G.R. n. 1841 del 8.11.2011, allo scopo di non vanificare la futura razionalizzazione degli Enti, aziende ed agenzie<br />
della Regione, dispone al punto 2 che gli Enti strumentali oggetto dell’attività ricognitiva ex art. 10 L.R. n. 7/2011, nei sei mesi decorrenti<br />
dalla pubblicazione dell’atto (BUR n. 85 del 15.11.2011), debbano essere preventivamente autorizzati dalla Giunta regionale<br />
in relazione ad assegnazione di incarichi dirigenziali e alle assunzioni a tempo determinato e indeterminato a qualsiasi titolo.<br />
Le disposizioni di cui alla D.G.R. n. 1841 del 8.11.2011, sono state prorogate con D.G.R. n. 769 del 2.5.2012, e successivamente<br />
con D.G.R. n. 2563 del 11.12.2012, confermando la necessità da parte degli Enti strumentali della Regione del Veneto di acquisire<br />
l’autorizzazione preventiva per determinate fattispecie di assunzioni, tra cui figurano anche gli incarichi professionali.<br />
Con nota prot. 1126/<strong>2013</strong> del 11.4.<strong>2013</strong> il Parco Naturale Regionale del Fiume Sile chiede l’autorizzazione per affidare, ai sensi<br />
della D.G.R. 8.11.2011, n. 1841, incarichi professionali per la formulazione di pareri sull’adeguamento degli strumenti urbanistici<br />
al Piano Ambientale del Parco stesso.<br />
Nello specifico, gli incarichi da affidare risultano essere i seguenti:<br />
- Arch. Gennaro Memmoli, architetto paesaggista - per un periodo massimo di mesi 6 a decorrere dalla adozione della presente<br />
deliberazione, importo collaborazione € 4.000,00, IVA e ogni altro onere incluso;<br />
- Dott. Marco Squizzato, biologo - per un periodo massimo di mesi 6 a decorrere dalla adozione della presente deliberazione,<br />
importo collaborazione € 2.000,00, IVA e ogni altro onere incluso;<br />
Considerato che tali incarichi sono motivati dalla mancanza di profili professionali idonei all’attività tecnica richiesta tra il personale<br />
in servizio, si propone di autorizzare il Parco Naturale Regionale del Fiume Sile all’affidamento degli incarichi e si incarica<br />
il Dirigente dell’Unità di Progetto Foreste e Parchi dell’esecuzione del presente atto.<br />
Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
Udito il relatore incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale dà<br />
atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />
vigente legislazione regionale e statale;<br />
Vista la L.R. 16.8.1984, n. 40 “Nuove norme per la istituzione di parchi e riserve naturali regionali”;<br />
Vista la L.R. 20.1.1991, n. 8 concernente “Norme per l’istituzione del Parco Naturale Regionale del Fiume Sile”;<br />
Visto il D.Lgs. 27.10.20<strong>09</strong>, n. 150;<br />
Visto il D.L. 31.5.2010, n. 78 convertito con modificazioni dalla Legge 30.7.2010, n. 122;<br />
Viste la nota del Parco Naturale Regionale del Fiume Sile prot. n. 1126/<strong>2013</strong> del 11.4.<strong>2013</strong>;<br />
Vista la D.G.R. n. 1841 del 8.11.2011;<br />
Vista la D.G.R. n. 769 del 2.5.2012;<br />
Vista la D.G.R. n. 2563 del 11.12.2012;<br />
delibera<br />
1. di autorizzare, per le motivazioni sopra esposte e con riguardo all’applicazione della D.G.R. n. 1841 del 8.11.2011, nonché<br />
della D.G.R. n. 769 del 2.5.2012 e della D.G.R. n. 2563 del 11.12.2012, l’affidamento degli incarichi come descritti in premessa da<br />
parte del Parco Naturale Regionale del Fiume Sile;
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 447<br />
2. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />
3. di incaricare il Dirigente dell’Unità di Progetto Foreste e Parchi dell’esecuzione del presente atto;<br />
4. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.
448<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1032 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
Autorizzazione all’affidamento di incarichi professionali per la realizzazione di filmati e DVD tematico, nonché spot e<br />
filmati televisivi del Parco Naturale Regionale del <strong>Del</strong>ta del Po. Disposizioni relative alla razionalizzazione, riordino e contenimento<br />
della spesa per il personale degli Enti strumentali della Regione del Veneto. D.G.R. n. 1841 del 8.11.2011; L.R.<br />
18.3.2011, n. 7, art. 10; D.G.R. n. 769 del 2.5.2012; D.G.R. n. 2563 del 11.12.2012.<br />
[Consulenze e incarichi professionali]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Con la presente deliberazione si autorizza l’affidamento degli incarichi professionali di cui all’oggetto per la realizzazione del<br />
progetto approvato con D.G.R. n. 2921 del 28.12.2012 avente ad oggetto “Partecipazione e realizzazione di eventi di carattere promozionale<br />
per il comparto ittico professionale e per la valorizzazione della pesca ricreativa nel Veneto. Autorizzazione (L.R. n.<br />
19/1998; D.Lgs. 26 maggio 2004, n. 154)” al Parco Naturale Regionale del <strong>Del</strong>ta del Po, secondo quanto previsto dalle disposizioni<br />
relative alla razionalizzazione, riordino e contenimento della spesa per il personale degli Enti strumentali della Regione del Veneto,<br />
emanate con D.G.R. n. 1841 del 8.11.2011, prorogate con D.G.R. n. 769 del 2.5.2012, nonché con D.G.R. n. 2563 del 11.12.2012.<br />
L’Assessore Franco Manzato riferisce quanto segue.<br />
A seguito dell’entrata in vigore dell’art. 10 della L.R. 18.3.2011, n. 7 “Legge finanziaria regionale per l’esercizio 2011”, la Regione<br />
del Veneto è stata chiamata a svolgere un percorso di analisi gestionale degli Enti, aziende e agenzie della Regione al fine di<br />
riordinare e migliorare la funzionalità degli Enti strumentali nonché di ridurre le spese di funzionamento.<br />
La D.G.R. n. 1841 del 8.11.2011, avente ad oggetto: “Legge regionale 18 marzo 2011, n. 7 “Legge finanziaria regionale per l’esercizio<br />
2011”, art. 10 “Razionalizzazione e riordino degli enti strumentali della Regione del Veneto”. Avvio dell’attività ricognitiva”,<br />
elenca tra gli Enti strumentali oggetto dell’indagine anche i Parchi Regionali del Veneto e tra essi l’Ente Parco Regionale del <strong>Del</strong>ta<br />
del Po.<br />
La citata D.G.R. n. 1841 del 8.11.2011, allo scopo di non vanificare la futura razionalizzazione degli Enti, aziende ed agenzie<br />
della Regione, dispone al punto 2 che gli Enti strumentali oggetto dell’attività ricognitiva ex art. 10 L.R. n. 7/2011, nei sei mesi decorrenti<br />
dalla pubblicazione dell’atto (BUR n. 85 del 15.11.2011), debbano essere preventivamente autorizzati dalla Giunta regionale<br />
in relazione ad assegnazione di incarichi dirigenziali e alle assunzioni a tempo determinato e indeterminato a qualsiasi titolo.<br />
Le disposizioni di cui alla D.G.R. n. 1841 del 8.11.2011, sono state prorogate con D.G.R. n. 769 del 2.5.2012, e successivamente<br />
con D.G.R. n. 2563 del 11.12.2012, confermando la necessità da parte degli Enti strumentali della Regione del Veneto di acquisire<br />
l’autorizzazione preventiva per determinate fattispecie di assunzioni, tra cui figurano anche gli incarichi professionali.<br />
Con nota prot. 2374 del 8.5.<strong>2013</strong> il Parco Naturale Regionale del <strong>Del</strong>ta del Po chiede l’autorizzazione per conferire, ai sensi<br />
della D.G.R. n. 1841 del 8.11.2011 e s.m.i., incarichi professionali per la realizzazione di filmati e di un DVD tematico, nonché di<br />
spot e filmati televisivi nell’ambito del progetto approvato con D.G.R. n. 2921 del 28.12.2012 avente ad oggetto “Partecipazione e<br />
realizzazione di eventi di carattere promozionale per il comparto ittico professionale e per la valorizzazione della pesca ricreativa<br />
nel Veneto. Autorizzazione (L.R. n. 19/1998; D.Lgs. 26 maggio 2004, n. 154)”, ai seguenti soggetti:<br />
- Dott. Luigi Gandi di Treviso per la realizzazione di filmati e DVD tematico - prodotto professionale già esistente ed approvato<br />
dalla Regione del Veneto - importo complessivo € 15.600,00, IVA e ogni altro onere incluso;<br />
- Sig. Giampaolo Bellomo di Padova per la realizzazione di spot e filmati televisivi - importo complessivo € 9.680,00, IVA e ogni<br />
altro onere incluso.<br />
Considerato che tali incarichi sono motivati dalla professionalità accertata, si propone di autorizzare il Parco Naturale Regionale<br />
del <strong>Del</strong>ta del Po all’affidamento degli incarichi e si incarica il Dirigente dell’Unità di Progetto Foreste e Parchi dell’esecuzione<br />
del presente atto.<br />
Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
Udito il relatore incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale dà<br />
atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />
vigente legislazione regionale e statale;<br />
Vista la L.R. 16.8.1984, n. 40 “Nuove norme per la istituzione di parchi e riserve naturali regionali”;<br />
Vista la L.R. 8.9.1997, n. 36 concernente “Norme per l’istituzione del Parco Regionale <strong>Del</strong>ta del Po”;<br />
Visto il D.Lgs. 27.10.20<strong>09</strong>, n. 150;<br />
Visto il D.L. 31.5.2010, n. 78 convertito con modificazioni dalla Legge 30.7.2010, n. 122;<br />
Vista la nota del Parco Naturale Regionale del <strong>Del</strong>ta del Po prot. n. 2374 del 8.5.<strong>2013</strong>;<br />
Vista la D.G.R. n. 1841 del 8.11.2011;<br />
Vista la D.G.R. n. 769 del 2.5.2012;<br />
Vista la D.G.R. n. 2563 del 11.12.2012;<br />
delibera<br />
1. di autorizzare, per le motivazioni sopra esposte e con riguardo all’applicazione della D.G.R. n. 1841 del 8.11.2011, nonché
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 449<br />
della D.G.R. n. 769 del 2.5.2012 e della D.G.R. n. 2563 del 11.12.2012, l’affidamento degli incarichi come descritti in premessa da<br />
parte del Parco Naturale Regionale del <strong>Del</strong>ta del Po;<br />
2. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />
3. di incaricare il Dirigente dell’Unità di Progetto Foreste e Parchi dell’esecuzione del presente atto;<br />
4. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.
450<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1036 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
D.G.R.V. n° 666 del 9/03/2010 riparto per l’esercizio 2010 del contributo ex art. 25 L.R. n. 9/2005. Cooperativa Sociale<br />
Self Help a r.l. ONLUS di Verona. Determinazioni.<br />
[Edilizia ospedaliera]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Autorizzazione all’utilizzo del contributo assegnato per acquistare, ristrutturare ed ampliare un immobile diverso rispetto a<br />
quello originariamente individuato quale centro di accoglienza per persone in situazione di marginalità.<br />
L’Assessore Remo Sernagiotto, riferisce quanto di seguito riportato.<br />
L’art. 25 della L.R. n. 9/2005 ha riconosciuto la valenza socio-sanitaria dei cosiddetti “servizi innovativi” a sostegno della disabilità<br />
costituendo un fondo di € 5.000.000,00 per la realizzazione di strutture residenziali destinate all’accoglienza temporanea,<br />
al sollievo alle famiglie e al sostegno degli operatori.<br />
Con delibera n. 666 del 9.03.2010 la Giunta Regionale approvava, per l’esercizio 2010, il piano degli investimenti ex art. 25 della<br />
L.R. n. 9/2005 ed ammetteva a finanziamento 20 interventi.<br />
Tra gli interventi beneficiati dai finanziamenti concessi con la sopraccitata D.G.R. n. 666/2010 rientra anche quello richiesto<br />
dalla Cooperativa Sociale Self Help a r.l. ONLUS di Verona per l’acquisto di un edificio di proprietà privata ubicato in via Don A.<br />
Checchini a Mozzecane (VR), individuato come luogo per ospitare un centro di accoglienza per persone in situazione di marginalità<br />
e/o di disabilità relazionali complessa; per tale intervento veniva stanziato un finanziamento di € 300.000,00 (cod. int. 394/1391/1),<br />
a fronte di un costo complessivo stimato in € 660.000,00= IVA esclusa.<br />
Con nota prot. n. 116 del 3 marzo 2012 (assunta in carico con prot. n. 132860 del 20 marzo 2012) la Cooperativa Sociale Self<br />
Help di Verona inviava, in ottemperanza alla DGRV n. 666/2010, la documentazione relativa all’intervento di acquisto, ristrutturazione<br />
e ampliamento di un fabbricato da adibire a centro di accoglienza per persone in situazione di marginalità per un importo<br />
complessivo di € 738.452,00.=<br />
Con tale nota la Cooperativa chiedeva di poter utilizzare il contributo regionale di € 300.000,00, assegnatogli con la D.G.R.V.<br />
n. 666/2010, per finanziare l’intervento di acquisto di un immobile, per il quale era già stato sottoscritto il preliminare di compravendita,<br />
sito in comune di Isola della Scala (VR) anziché in comune di Mozzecane (VR), ritenendo tale sede più idonea per ospitare<br />
il centro di accoglienza.<br />
La Cooperativa Sociale Self Help, su richiesta di questa Direzione, in data 31.05.<strong>2013</strong> prot. n. 253 motivava la suddetta richiesta<br />
evidenziando che il precedente immobile in comune di Mozzecane (VR) non risultava più disponibile mentre il nuovo immobile,<br />
costituito da una villetta autonoma sita in località Pellegrina di Isola della Scala (VR) sempre nel territorio dell’Azienda ULSS n.<br />
22, possiede una più ampia capacità edificatoria risultando più idoneo all’uso in quanto collocato in un contesto sociale di piccole dimensioni<br />
che può maggiormente favorire le possibilità di rapporti sociali e facilmente raggiungibile anche con i mezzi pubblici.<br />
Preso atto che:<br />
- il soggetto beneficiario del contributo (Cooperativa Sociale Self Help r.l. Onlus) è invariato;<br />
- la tipologia del servizio offerto (centro di accoglienza per persone in situazione di marginalità) è invariata;<br />
- l’importo del contributo richiesto di € 300.000,00, su un importo originario dell’intervento di 660.000,00 IVA esclusa, rimane<br />
invariato e che l’intervento prevede oltre all’acquisto, anche la ristrutturazione con ampliamento dell’immobile per<br />
un importo di € 738.452,00, la cui differenza rispetto al contributo richiesto è a totale carico della Onlus;<br />
- la localizzazione del fabbricato ricade sempre nel territorio di competenza dell’Azienda ULSS n. 22;<br />
si ritiene opportuno accogliere l’istanza della Cooperativa Sociale Self Help di Verona, autorizzandola ad utilizzare il contributo<br />
di € 300.000,00, assegnatogli con D.G.R. n. 666/2010, per finanziare l’acquisto con ristrutturazione e ampliamento di un edificio<br />
in località Pellegrina di Isola della Scala (VR) sito in via Camozzini n. 23 ove allocare il centro di accoglienza per persone in situazione<br />
di marginalità.<br />
Il Relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento,<br />
La Giunta regionale<br />
Udito il Relatore incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma dello Statuto, il quale dà<br />
atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />
vigente legislazione regionale e statale;<br />
Vista la L.R. n. 9/2005, art. 25;<br />
Vista la D.G.R. n. 666/2010;<br />
Vista la D.G.R. n. 142 del 31.01.2012;<br />
delibera<br />
1. di accogliere, per le motivazioni illustrate nelle premesse del presente provvedimento, la richiesta avanzata con nota prot.<br />
n. 116 del 7 marzo 2012 (assunta in carico con prot. n. 132860 del 20 marzo 2012) dalla Cooperativa Sociale Self Help a r.l. Onlus<br />
di Verona e per l’effetto di autorizzare l’utilizzo del contributo di € 300.000,00 assegnatogli con D.G.R. n. 666/2010 per finanziare<br />
l’acquisto, la ristrutturazione con ampliamento di un edificio sito in via Camozzini in località Pellegrina di Isola della Scala (VR)
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 451<br />
ove allocare il centro di accoglienza per persone in situazione di marginalità, di costo complessivo pari a € 738.452,00;<br />
2. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />
3. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.
452<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1037 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
“Autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, socio sanitarie e sociali”. Rilascio del rinnovo dell’accreditamento<br />
istituzionale - con incremento della capacità ricettiva - al Centro di Servizi per persone anziane non autosufficienti<br />
“San Martino” con sede in Castelmassa RO Viale Fattori 2 (L.R. n. 22/2002) e parziale revoca della DGR n. 383 del 17<br />
febbraio 20<strong>09</strong>.<br />
[Servizi sociali]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Il provvedimento riconosce l’accreditamento istituzionale del Centro di Servizi in oggetto identificato, la cui titolarità è ascritta<br />
alla Società Cooperativa Sociale San Paolo con sede in Castelmassa RO Viale Fattori 2.<br />
L’Assessore Remo Sernagiotto riferisce quanto segue.<br />
Al fine di promuovere e garantire la qualità assistenziale, la Regione del Veneto, con la legge n. 22 del 16 agosto 2002, ha stabilito<br />
i criteri per l’autorizzazione alla realizzazione e l’esercizio di strutture per attività sanitarie, socio sanitarie e sociali subordinando<br />
l’emissione del parere positivo al riscontro della coerenza dei progetti presentati con la programmazione socio-sanitaria<br />
regionale.<br />
Con lo stesso atto normativo è stato introdotto, inoltre, l’istituto dell’accreditamento istituzionale definito quale processo che<br />
varia lo stato del richiedente, da soggetto autorizzato ad esercitare attività socio- sanitaria a soggetto idoneo a prestare tale attività<br />
per conto del sistema socio sanitario regionale, pertanto, potenziale erogatore; detto accreditamento è previsto venga rilasciato dalla<br />
Giunta Regionale - competente anche per la vigilanza nel settore - previa verifica della sussistenza delle condizioni di cui all’art.<br />
16 ed ai requisiti di cui all’art. 18 della legge regionale n. 22 del 16 agosto 2002.<br />
Con DGR n. 2501 del 6 agosto 2004 e DGR n. 84 del 16 gennaio 2007 la Giunta Regionale ha dato attuazione a quanto disposto<br />
dalla L.R. n. 22/2002, individuando, fra l’altro i requisiti necessari per il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio e dell’accreditamento<br />
istituzionale, e successivamente con DGR n. 2067 del 3 luglio 2007 ha definito le procedure applicative in tema di procedimento<br />
di autorizzazione all’esercizio ed accreditamento dei Centri di Servizi socio-sanitari e sociali.<br />
Con DGR n. 383 del 17 febbraio 20<strong>09</strong> il Centro di Servizi per persone anziane non autosufficienti “San Martino”, gestito dalla<br />
Società Cooperativa Sociale San Paolo con sede in Castelmassa RO Viale Fattori 2, ed ivi ubicato, a seguito della partecipazione<br />
alla sperimentazione di cui alla DGR n. 393/05, è stato autorizzato all’esercizio per una capacità ricettiva pari a 43 posti letto per<br />
persone anziane non autosufficienti di I livello assistenziale e 60 posti letto per persone anziane non autosufficienti di II livello<br />
assistenziale, ed accreditato per una capacità ricettiva complessiva di 99 posti letto.<br />
Stante la durata triennale dell’accreditamento rilasciato con DGR n. 383 del 17 febbraio 20<strong>09</strong>, con nota acquisita agli atti dalla<br />
Direzione Regionale Servizi Sociali al prot. 604918 del 29 dicembre 2011, è stata formulata domanda per il relativo rinnovo. Come<br />
contemplato dalle precitate procedure operative, la Direzione Regionale Servizi Sociali, con nota emessa al prot. 28957 del 19 gennaio<br />
2012, ha incaricato l’Agenzia Regionale Socio Sanitaria (A.R.S.S.) alla verifica “di parte terza” per l’accertamento in ordine<br />
alla presenza e possesso dei requisiti di qualificazione richiesti per l’emanazione del presente provvedimento. L’A.R.S.S., a seguito<br />
dell’incarico ricevuto, ha costituito il Gruppo Tecnico Multiprofessionale (G.T.M.) - individuando i componenti tra gli iscritti al<br />
Registro dei Valutatori per l’accreditamento istituzionale approvato giusta Decreto del Commissario Straordinario A.R.S.S. n. 10<br />
del 12 ottobre 2010 - ed in esito al sopralluogo svolto il 29 marzo 2012 dal precitato gruppo, ha trasmesso alla Direzione Regionale<br />
Servizi Sociali, con nota acquisita al prot. 250400 del 30 maggio 2012 la relazione di esito positivo circa la rispondenza alla normativa<br />
della struttura in epigrafe indicata.<br />
Con successivo Decreto del Dirigente Regionale della Direzione Servizi Sociali n. 146 del 16 aprile <strong>2013</strong> è stata, al contempo,<br />
variata la qualificazione assistenziale dei posti letto del Centro di Servizi - in accordo con la programmazione regionale e attuativa<br />
locale - e rilasciata una nuova autorizzazione all’esercizio - che quindi deve intendersi sostitutiva della precedente rilasciata con<br />
DGR n. 383 del 17 febbraio 20<strong>09</strong> - per la seguente nuova capacità ricettiva: 39 posti letto per persone anziane non autosufficienti di<br />
I livello assistenziale, 60 posti letto per persone anziane non autosufficienti di II livello assistenziale e 4 posti letto per la sezione<br />
dedicata agli stati vegetativi permanenti - SVP.<br />
Ciò premesso, in esito all’attività istruttoria condotta dalla struttura amministrativa competente, ritenendo integrati i requisiti e<br />
le condizioni per l’emanazione del provvedimento conclusivo, ai sensi e per gli effetti dell’art. 19 della L.R. n. 22/2002, con l’odierno<br />
provvedimento si ritiene di proporre:<br />
• il rinnovo dell’accreditamento del Centro di Servizi per la capacità ricettiva di 39 posti letto per persone anziane non autosufficienti<br />
di I livello assistenziale, 60 posti letto per persone anziane non autosufficienti di II livello assistenziale e l’accreditamento<br />
di 4 posti letto per la sezione dedicata agli stati vegetativi permanenti - SVP, in accordo con la programmazione regionale di<br />
cui al Piano di Zona dell’Azienda Ulss 18 di Rovigo cui è stato posto il visto di congruità con Decreto del Dirigente Regionale<br />
della Direzione Servizi Sociali n. 107 del 24 maggio 2011 e successivo Decreto n. 347 del 17 ottobre 2012;<br />
• la revoca della DGR n. 383 del 17 febbraio 20<strong>09</strong>, in ordine all’autorizzazione all’esercizio rilasciata, riconoscendone la decorrenza<br />
degli effetti dalla data di efficacia del Decreto del Dirigente della Direzione Regionale Servizi Sociali n. 146 del 16 aprile<br />
<strong>2013</strong>, al fine di evitare sovrapposizione dei due provvedimenti autorizzativi.<br />
Come prescritto dall’art. 19 della L.R. n. 22/2002 il mantenimento dei requisiti di accreditamento dovrà essere verificato con<br />
periodicità triennale dall’accertamento tecnico degli stessi e al venir meno delle condizioni di cui all’art. 16 l’accreditamento è<br />
sospeso o revocato.<br />
Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 453<br />
La Giunta regionale<br />
– Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale<br />
dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con<br />
la vigente legislazione regionale e statale;<br />
– Vista la L.R. n. 22 del 16 agosto 2002;<br />
– Vista la DGR n. 2501 del 6 agosto 2004;<br />
– Vista la DGR n. 84 del 16 gennaio 2007;<br />
– Vista la DGR n. 2067 del 3 luglio 2007;<br />
– Vista la DGR n. 383 del 17 febbraio 20<strong>09</strong>;<br />
– Visto il DDR della Direzione Regionale Servizi Sociali n. 146 del 16 aprile <strong>2013</strong>;<br />
delibera<br />
1. di rinnovare l’accreditamento - ai sensi e per gli effetti della L.R. n. 22/2002 - dalla data di pubblicazione del presente provvedimento,<br />
al Centro di Servizi per persone anziane non autosufficienti “San Martino”, gestito dalla Società Cooperativa Sociale<br />
San Paolo con sede in Castelmassa RO Viale Fattori 2, ed ivi ubicato, per una capacità ricettiva pari a 39 posti letto per persone anziane<br />
non autosufficienti di I livello assistenziale, 60 posti letto per persone anziane non autosufficienti di II livello assistenziale;<br />
2. di accreditare - ai sensi e per gli effetti della L.R. n. 22/2002 - dalla data di pubblicazione del presente provvedimento, il<br />
Centro di Servizi di cui al punto precedente, per l’ulteriore capacità ricettiva di 4 posti letto per la sezione dedicata agli stati vegetativi<br />
permanenti - SVP;<br />
3. la revoca della DGR n. 383 del 17 febbraio 20<strong>09</strong>, in ordine all’autorizzazione all’esercizio rilasciata, riconoscendone la decorrenza<br />
degli effetti dalla data di efficacia del Decreto del Dirigente della Direzione Regionale Servizi Sociali n. 146 del 16 aprile<br />
<strong>2013</strong>, al fine di evitare sovrapposizione dei due provvedimenti autorizzativi;<br />
4. di dare atto che nelle more del procedimento di rinnovo dell’accreditamento rilasciato con DGR n. 383 del 17 febbraio 20<strong>09</strong><br />
il Centro di Servizi ha fornito servizi per il soddisfacimento delle esigenze di interesse pubblico connesse alla continuità del servizio;<br />
5. di dare atto che ai sensi dell’art. 19 della L.R. n. 22/2002 il mantenimento dei requisiti di accreditamento venga verificato<br />
con periodicità triennale dall’accertamento tecnico degli stessi e che al venir meno delle condizioni di cui all’art. 16 l’accreditamento<br />
è sospeso o revocato;<br />
6. di dare atto che, ove si verifichino le condizioni indicate all’art. 20 della L.R. n. 22/2002 l’accreditamento può essere sospeso<br />
o revocato, secondo le procedure vigenti;<br />
7. di disporre che qualsiasi mutamento intervenuto nello stato di fatto e di diritto della struttura e delle funzioni esercitate<br />
deve essere immediatamente comunicato alla Direzione Regionale Servizi Sociali;<br />
8. di trasmettere copia del presente atto alla Società Cooperativa Sociale San Paolo, all’Azienda Ulss 18 di Rovigo al Comune<br />
di Castelmassa e alla Conferenza dei Sindaci dell’Azienda Ulss 18 di Rovigo, rappresentando, che avverso lo stesso è ammesso<br />
ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale o alternativamente ricorso straordinario al Capo dello Stato rispettivamente<br />
entro 60 e 120 giorni dalla notifica del presente provvedimento;<br />
9. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />
10. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.
454<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1038 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
“Autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, socio sanitarie e sociali”. Rilascio del rinnovo dell’accreditamento<br />
istituzionale del Centro Diurno per persone con disabilità “Artè 1” e del Centro Diurno per persone con disabilità<br />
“Artè 2” entrambi con sede in Padova Via Due Palazzi 41 (L.R. n. 22/2002).<br />
[Servizi sociali]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Il provvedimento riconosce l’accreditamento istituzionale dei Centri Diurni per persone con disabilità in oggetto identificati,<br />
la cui titolarità è ascritta alla Fondazione Patavium Anffas Onlus con sede in Padova Via Due Palazzi 41.<br />
L’Assessore Remo Sernagiotto riferisce quanto segue.<br />
Al fine di promuovere e garantire la qualità assistenziale, la Regione del Veneto, con la legge n. 22 del 16 agosto 2002, ha stabilito<br />
i criteri per l’autorizzazione alla realizzazione e l’esercizio di strutture per attività sanitarie, socio sanitarie e sociali subordinando<br />
l’emissione del parere positivo al riscontro della coerenza dei progetti presentati con la programmazione socio-sanitaria<br />
regionale.<br />
Con lo stesso atto normativo è stato introdotto, inoltre, l’istituto dell’accreditamento istituzionale definito quale processo che<br />
varia lo stato del richiedente, da soggetto autorizzato ad esercitare attività socio- sanitaria a soggetto idoneo a prestare tale attività<br />
per conto del sistema socio sanitario regionale, pertanto, potenziale erogatore; detto accreditamento è previsto venga rilasciato dalla<br />
Giunta Regionale - competente anche per la vigilanza nel settore - previa verifica della sussistenza delle condizioni di cui all’art.<br />
16 ed ai requisiti di cui all’art. 18 della legge regionale n. 22 del 16 agosto 2002.<br />
Con DGR n. 2501 del 6 agosto 2004 e DGR n. 84 del 16 gennaio 2007 la Giunta Regionale ha dato attuazione a quanto disposto<br />
dalla L.R. n. 22/2002, individuando, fra l’altro i requisiti necessari per il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio e dell’accreditamento<br />
istituzionale, e successivamente con DGR n. 2067 del 3 luglio 2007 ha definito le procedure applicative in tema di procedimento<br />
di autorizzazione all’esercizio ed accreditamento dei Centri di Servizi socio-sanitari e sociali.<br />
Con DGR n. 119 del 22 gennaio 2008 è stato autorizzato all’esercizio ed accreditato il Centro Diurno per persone con disabilità<br />
“Artè” gestito dall’<strong>Associazione</strong> Nazionale delle Famiglie di Disabili Intellettivi e Relazionali - ANFFAS, con sede in Padova Via<br />
Due Palazzi 41, ed ivi ubicato. Stante la durata triennale dell’accreditamento rilasciato con la suddetta <strong>Del</strong>ibera, con nota acquisita<br />
agli atti dalla Direzione Regionale Servizi Sociali al prot. 531353 del 13 ottobre 2010, è stata formulata domanda per il relativo<br />
rinnovo dalla Fondazione Patavium Anffas Onlus, nuovo soggetto gestore della struttura, per effetto dell’atto di donazione modale<br />
del ramo d’Azienda non commerciale sottoscritto con l’ANFFAS il 24 dicembre 2008. A riscontro della richiesta di rinnovo, la<br />
Direzione Regionale Servizi Sociali, con nota emessa al prot. 66044 del 10 febbraio 2011, ha incaricato l’Agenzia Regionale Socio<br />
Sanitaria (A.R.S.S.) alla verifica “di parte terza” per l’accertamento in ordine alla presenza e possesso dei requisiti di qualificazione<br />
richiesti per l’emanazione del presente provvedimento.<br />
L’A.R.S.S., a seguito dell’incarico ricevuto, ha costituito il Gruppo Tecnico Multiprofessionale (G.T.M.) - individuando i componenti<br />
tra gli iscritti al Registro dei Valutatori per l’accreditamento istituzionale approvato giusta Decreto del Commissario Straordinario<br />
A.R.S.S. n. 10 del 12 ottobre 2010 - ed in esito al sopralluogo svolto il 12 luglio 2011 dal precitato gruppo, ha trasmesso alla<br />
Direzione Regionale Servizi Sociali, con nota acquisita al prot. 427062 del 15 settembre 2011 la relazione di esito positivo circa la<br />
rispondenza alla normativa della struttura in epigrafe indicata.<br />
Parallelamente è stata verificata la congruità con la programmazione socio-sanitaria regionale così come definita dal Piano di<br />
Zona dell’Azienda Ulss 16 di Padova, cui è stato posto il visto di congruità con Decreto del Dirigente della Direzione Regionale<br />
Servizi Sociali n. 114 del 31 maggio 2011 e successivo Decreto n. 335 del 28 novembre 2011.<br />
Con successivo Decreto del Dirigente della Direzione Regionale Servizi Sociali n. 14 del 15 gennaio <strong>2013</strong> è stata inoltre rinnovata<br />
l’autorizzazione all’esercizio in scadenza, ed al contempo è stata formalizzata la suddivisione della struttura in due Centri<br />
Diurni per persone con disabilità: il Centro Diurno “Artè 1” per 27 posti ed il Centro Diurno “Artè 2” per 30 posti.<br />
Ciò premesso, in esito all’attività istruttoria condotta dalla struttura amministrativa competente, ritenendo integrati i requisiti<br />
e le condizioni per l’emanazione del provvedimento conclusivo, ai sensi e per gli effetti dell’art. 19 della L.R. n. 22/2002, con<br />
l’odierno provvedimento si ritiene di proporre l’accreditamento dei due Centri Diurni per persone con disabilità per la medesima<br />
capacità ricettiva autorizzata.<br />
Come prescritto dall’art. 19 della L.R. n. 22/2002 il mantenimento dei requisiti di accreditamento dovrà essere verificato con<br />
periodicità triennale dall’accertamento tecnico degli stessi e al venir meno delle condizioni di cui all’art. 16 l’accreditamento è<br />
sospeso o revocato.<br />
Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
– Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale<br />
dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con<br />
la vigente legislazione regionale e statale;<br />
– Vista la L.R. n. 22 del 16 agosto 2002;<br />
– Vista la DGR n. 2501 del 6 agosto 2004;<br />
– Vista la DGR n. 84 del 16 gennaio 2007;
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 455<br />
– Vista la DGR n. 2067 del 3 luglio 2007;<br />
– Vista la DGR n. 119 del 22 gennaio 2008;<br />
– Visto il DDR Servizi Sociali n. 14 del 15 gennaio <strong>2013</strong>;<br />
delibera<br />
1. di rinnovare l’accreditamento, ai sensi e per gli effetti della L.R. n. 22/2002, dalla data di pubblicazione del presente provvedimento,<br />
al Centro Diurno per persone con disabilità “Artè 1” e al Centro Diurno per persone con disabilità “Artè 2” gestiti dalla<br />
Fondazione Patavium Anffas Onlus con sede in Padova Via Due Palazzi 41, ed ivi ubicati, per una capacità ricettiva, rispettivamente<br />
di 27 e 30 posti;<br />
2. di dare atto che nelle more del procedimento di rinnovo dell’accreditamento rilasciato con DGR n. 119 del 22 gennaio 2008<br />
la struttura ha fornito servizi per il soddisfacimento delle esigenze di interesse pubblico connesse alla continuità del servizio;<br />
3. di dare atto che ai sensi dell’art. 19 della L.R. n. 22/2002 il mantenimento dei requisiti di accreditamento venga verificato<br />
con periodicità triennale dall’accertamento tecnico degli stessi e che al venir meno delle condizioni di cui all’art. 16 l’accreditamento<br />
è sospeso o revocato;<br />
4. di dare atto che, ove si verifichino le condizioni indicate all’art. 20 della L.R. n. 22/2002 l’accreditamento può essere sospeso<br />
o revocato, secondo le procedure vigenti;<br />
5. di disporre che qualsiasi mutamento intervenuto nello stato di fatto e di diritto della struttura e delle funzioni esercitate<br />
deve essere immediatamente comunicato alla Direzione Regionale Servizi Sociali;<br />
6. di trasmettere copia del presente atto all’ente richiedente, all’Azienda Ulss 16 di Padova, al Comune di Padova, e alla Conferenza<br />
dei Sindaci dell’Azienda Ulss 16 di Padova, rappresentando, che avverso lo stesso è ammesso ricorso giurisdizionale al<br />
Tribunale Amministrativo Regionale o alternativamente ricorso straordinario al Capo dello Stato rispettivamente entro 60 e 120<br />
giorni dalla notifica del presente provvedimento;<br />
7. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />
8. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.
456<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1039 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
“Autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, socio sanitarie e sociali”. Rilascio dell’accreditamento istituzionale<br />
dei seguenti Centri di Servizi per persone con disabilità:<br />
• Centro Diurno per persone con disabilità Don Gnocchi con sede in Cosniga di San Vendemiano TV Via Dante 45;<br />
• Centro Diurno per persone con disabilità Al Colle con sede in Colle Umberto TV P.zza Don Vendrame 8;<br />
• Centro Diurno per persone con disabilità Città di Conegliano con sede in Conegliano TV Via Maggior Piovesana 13/L;<br />
• Centro Diurno per persone con disabilità Il Germoglio con sede in Ponte della Priula Susegana TV Via Munizioni 1;<br />
• Centro Diurno per persone con disabilità Codognè con sede in Codognè TV Via Crispi 34<br />
(L.R. n. 22/2002).<br />
[Servizi sociali]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Il provvedimento riconosce l’accreditamento istituzionale dei Centri Diurni per persone con disabilità in oggetto identificati,<br />
la cui titolarità è ascritta all’Azienda Ulss 7 di Pieve di Soligo, in qualità di ente gestore degli stessi.<br />
L’Assessore Remo Sernagiotto riferisce quanto segue.<br />
Al fine di promuovere e garantire la qualità assistenziale, la Regione del Veneto, con la legge n. 22 del 16 agosto 2002, ha stabilito<br />
i criteri per l’autorizzazione alla realizzazione e l’esercizio di strutture per attività sanitarie, socio sanitarie e sociali subordinando<br />
l’emissione del parere positivo al riscontro della coerenza dei progetti presentati con la programmazione socio-sanitaria<br />
regionale.<br />
Con lo stesso atto normativo è stato introdotto, inoltre, l’istituto dell’accreditamento istituzionale definito quale processo che<br />
varia lo stato del richiedente, da soggetto autorizzato ad esercitare attività socio- sanitaria a soggetto idoneo a prestare tale attività<br />
per conto del sistema socio sanitario regionale, pertanto, potenziale erogatore; detto accreditamento è previsto venga rilasciato dalla<br />
Giunta Regionale - competente anche per la vigilanza nel settore - previa verifica della sussistenza delle condizioni di cui all’art.<br />
16 ed ai requisiti di cui all’art. 18 della legge regionale n. 22 del 16 agosto 2002.<br />
Con DGR n. 2501 del 6 agosto 2004 e DGR n. 84 del 16 gennaio 2007 la Giunta Regionale ha dato attuazione a quanto disposto<br />
dalla L.R. n. 22/2002, individuando, fra l’altro i requisiti necessari per il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio e dell’accreditamento<br />
istituzionale, e successivamente con DGR n. 2067 del 3 luglio 2007 ha definito le procedure applicative in tema di procedimento<br />
di autorizzazione all’esercizio ed accreditamento dei Centri di Servizi socio-sanitari e sociali.<br />
In ossequio alla disciplina sopra esposta, con Decreto del Dirigente della Direzione Regionale Servizi Sociali n. 31 del 6 febbraio<br />
2012 è stato autorizzato all’esercizio per una capacità ricettiva di 30 posti il Centro Diurno per persone con disabilità Don Gnocchi,<br />
a gestione diretta dell’Azienda Ulss 7 di Pieve di Soligo, ed ubicato in Cosniga di San Vendemiano TV Via Dante 45.<br />
A seguito di successivi procedimenti amministrativi sono stati autorizzati all’esercizio con Decreto n. 144 del 30 maggio 2012<br />
ulteriori Centri di Servizi della medesima Azienda Ulss gestiti direttamente dalla stessa, e di seguito elencati con la rispettiva capacità<br />
ricettiva autorizzata:<br />
• Centro Diurno per persone con disabilità Al Colle con sede in P.zza Don Vendrame 8 Colle Umberto TV: 30 posti;<br />
• Centro Diurno per persone con disabilità Soligo con sede in Via Conte, Farra di Soligo TV: 30 posti;<br />
• Centro Diurno per persone con disabilità Città di Conegliano con sede in Via Maggior Piovesana 13/L, Conegliano TV: 30<br />
posti;<br />
• Centro Diurno per persone con disabilità Il Germoglio con sede in Via Munizioni 1, Ponte della Priula Susegana TV: 22<br />
posti;<br />
• Centro Diurno per persone con disabilità Codognè con sede in Via Crispi 34 Codognè TV: 21 posti.<br />
Con nota acquisita agli atti al prot. 440068 del 1 ottobre 2012 della Direzione Regionale Servizi Sociali, l’Azienda Ulss 7 di<br />
Pieve di Soligo ha formulato richiesta anche di accreditamento per gli stessi Centri di Servizi. Come contemplato dalle precitate<br />
procedure operative, la Direzione Regionale Servizi Sociali, con nota emessa al prot. 477191 del 22 ottobre 2012, ha incaricato<br />
l’Agenzia Regionale Socio Sanitaria (A.R.S.S.) alla verifica “di parte terza” per l’accertamento in ordine alla presenza e possesso<br />
dei requisiti di qualificazione richiesti per l’emanazione del presente provvedimento.<br />
L’A.R.S.S., a seguito dell’incarico ricevuto, ha costituito il Gruppo Tecnico Multiprofessionale (G.T.M.) - individuando i componenti<br />
tra gli iscritti al Registro dei Valutatori per l’accreditamento istituzionale approvato giusta Decreto del Commissario Straordinario<br />
A.R.S.S. n. 10 del 12 ottobre 2010 - ed in esito al sopralluogo svolto il 18 dicembre 2012 dal precitato gruppo, ha trasmesso<br />
alla Direzione Regionale Servizi Sociali, con nota acquisita al prot. 41139 del 29 gennaio <strong>2013</strong> la relazione di esito positivo circa la<br />
rispondenza alla normativa dei Centri di Servizi per persone con disabilità in epigrafe indicata.<br />
Parallelamente è stata verificata la congruità con la programmazione socio-sanitaria regionale così come definita dal Piano<br />
di Zona dell’Azienda Ulss 7 di Pieve di Soligo, cui è stato posto il visto di congruità con Decreto del Dirigente della Direzione<br />
Regionale Servizi Sociali n. 108 del 25 maggio 2011, e con successivo Decreto n. 243 del 10 ottobre 2011 e Decreto n. 372 del 6<br />
novembre 2012.<br />
Ciò premesso, in esito all’attività istruttoria condotta dalla struttura amministrativa competente, ritenendo integrati i requisiti<br />
e le condizioni per l’emanazione del provvedimento conclusivo, ai sensi e per gli effetti dell’art. 19 della L.R. n. 22/2002, con<br />
l’odierno provvedimento si ritiene di proporre l’accreditamento dei Centri Diurni per persone con disabilità per la medesima capacità<br />
ricettiva autorizzata.<br />
Come prescritto dall’art. 19 della L.R. n. 22/2002 il mantenimento dei requisiti di accreditamento dovrà essere verificato con
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 457<br />
periodicità triennale dall’accertamento tecnico degli stessi e al venir meno delle condizioni di cui all’art. 16 l’accreditamento è<br />
sospeso o revocato.<br />
Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
– Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale<br />
dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con<br />
la vigente legislazione regionale e statale;<br />
– Vista la L.R. n. 22 del 16 agosto 2002;<br />
– Vista la DGR n. 2501 del 6 agosto 2004;<br />
– Vista la DGR n. 84 del 16 gennaio 2007;<br />
– Vista la DGR n. 2067 del 3 luglio 2007;<br />
– Visto il DDR Servizi Sociali n. 31 del 6 febbraio 2012;<br />
– Visto il DDR Servizi Sociali n. 144 del 30 febbraio 2012;<br />
delibera<br />
1. di accreditare, ai sensi e per gli effetti della L.R. n. 22/2002, dalla data di pubblicazione del presente provvedimento, i seguenti<br />
Centri di Servizi per persone con disabilità a gestione diretta dell’Azienda Ulss 7 di Pieve di Soligo, di seguito elencati per<br />
la capacità ricettiva indicata:<br />
• Centro Diurno per persone con disabilità Don Gnocchi con sede in Via Dante 45 Cosniga di San Vendemiano TV: 30 posti;<br />
• Centro Diurno per persone con disabilità Al Colle con sede in P.zza Don Vendrame 8 Colle Umberto TV: 30 posti;<br />
• Centro Diurno per persone con disabilità Soligo con sede in Via Conte Farra di Soligo TV: 30 posti;<br />
• Centro Diurno per persone con disabilità Città di Conegliano con sede in Via Maggior Piovesana 13/L Conegliano TV: 30<br />
posti;<br />
• Centro Diurno per persone con disabilità Il Germoglio con sede in Via Munizioni 1 Ponte della Priula TV: 22 posti;<br />
• Centro Diurno per persone con disabilità Codognè con sede in Via Crispi 34 Codognè TV: 21 posti;<br />
2. di dare atto che ai sensi dell’art. 19 della L.R. n. 22/2002 il mantenimento dei requisiti di accreditamento venga verificato<br />
con periodicità triennale dall’accertamento tecnico degli stessi e che al venir meno delle condizioni di cui all’art. 16 l’accreditamento<br />
è sospeso o revocato;<br />
3. di dare atto che, ove si verifichino le condizioni indicate all’art. 20 della L.R. n. 22/2002 l’accreditamento può essere sospeso<br />
o revocato, secondo le procedure vigenti;<br />
4. di disporre che qualsiasi mutamento intervenuto nello stato di fatto e di diritto delle strutture e delle funzioni esercitate<br />
deve essere immediatamente comunicato alla Direzione Regionale Servizi Sociali;<br />
5. di trasmettere copia del presente atto, all’Azienda Ulss 7 di Pieve di Soligo, al Comune di San Vendemiano, al Comune<br />
di Colle Umberto, al Comune di Conegliano, al Comune di Ponte della Priula, al Comune di Codognè, e alla Conferenza dei Sindaci<br />
dell’Azienda Ulss 7 di Pieve di Soligo, rappresentando, che avverso lo stesso è ammesso ricorso giurisdizionale al Tribunale<br />
Amministrativo Regionale o alternativamente ricorso straordinario al Capo dello Stato rispettivamente entro 60 e 120 giorni dalla<br />
notifica del presente provvedimento;<br />
6. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />
7. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.
458<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1040 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
“Autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, socio sanitarie e sociali”. Rilascio dell’accreditamento istituzionale<br />
del Centro Diurno per persone con disabilità “Nuovo Sant’Alberto Magno” e della Comunità Alloggio per persone<br />
con disabilità “Nuova Cipressina” entrambi con sede in Mestre VE Via Sant’Alberto Magno 1 (L.R. n. 22/2002).<br />
[Servizi sociali]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Il provvedimento riconosce l’accreditamento istituzionale dei Centri di Servizi per persone con disabilità in oggetto identificati,<br />
la cui titolarità è ascritta all’<strong>Associazione</strong> Nazionale delle Famiglie di Disabili Intellettivi e Relazionali - ANFFAS Mestre Onlus<br />
con sede in Via Bissuola n. 95/a.<br />
L’Assessore Remo Sernagiotto riferisce quanto segue.<br />
Al fine di promuovere e garantire la qualità assistenziale, la Regione del Veneto, con la legge n. 22 del 16 agosto 2002, ha stabilito<br />
i criteri per l’autorizzazione alla realizzazione e l’esercizio di strutture per attività sanitarie, socio sanitarie e sociali subordinando<br />
l’emissione del parere positivo al riscontro della coerenza dei progetti presentati con la programmazione socio-sanitaria<br />
regionale.<br />
Con lo stesso atto normativo è stato introdotto, inoltre, l’istituto dell’accreditamento istituzionale definito quale processo che<br />
varia lo stato del richiedente, da soggetto autorizzato ad esercitare attività socio- sanitaria a soggetto idoneo a prestare tale attività<br />
per conto del sistema socio sanitario regionale, pertanto, potenziale erogatore; detto accreditamento è previsto venga rilasciato dalla<br />
Giunta Regionale - competente anche per la vigilanza nel settore - previa verifica della sussistenza delle condizioni di cui all’art.<br />
16 ed ai requisiti di cui all’art. 18 della legge regionale n. 22 del 16 agosto 2002.<br />
Con DGR n. 2501 del 6 agosto 2004 e DGR n. 84 del 16 gennaio 2007 la Giunta Regionale ha dato attuazione a quanto disposto<br />
dalla L.R. n. 22/2002, individuando, fra l’altro i requisiti necessari per il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio e dell’accreditamento<br />
istituzionale, e successivamente con DGR n. 2067 del 3 luglio 2007 ha definito le procedure applicative in tema di procedimento<br />
di autorizzazione all’esercizio ed accreditamento dei Centri di Servizi socio-sanitari e sociali.<br />
In ossequio alla disciplina sovraesposta, sono stati autorizzati all’esercizio con Decreto del Dirigente della Direzione Regionale<br />
Servizi Sociali n. 78 del 23 marzo 2012, i Centri di Servizi, gestiti dall’<strong>Associazione</strong> Nazionale delle Famiglie di Disabili Intellettivi<br />
e Relazionali - ANFFAS di Mestre Onlus con sede in Via Bissuola n. 95/a, ed ubicati nella medesima sede di Mestre VE Via<br />
Sant’Alberto Magno 1, di seguito elencati:<br />
• Comunità Alloggio per persone con disabilità “Nuova Cipressina”, autorizzata all’esercizio per una capacità ricettiva di 10<br />
posti;<br />
• Centro Diurno per persone con disabilità “Nuovo Sant’Alberto Magno” autorizzato all’esercizio per una capacità ricettiva pari<br />
di 8 posti.<br />
Con nota acquisita agli atti al prot. 2680<strong>09</strong> del 18 giugno 2012 della Direzione Regionale Servizi Sociali, la struttura assistenziale<br />
in parola ha formulato richiesta anche di accreditamento per i medesimi Centri di Servizi. Come contemplato dalle precitate procedure<br />
operative, la Direzione Regionale Servizi Sociali, con nota emessa al prot. 3<strong>09</strong>295 del 4 luglio 2012, ha incaricato l’Agenzia<br />
Regionale Socio Sanitaria (A.R.S.S.) alla verifica “di parte terza” per l’accertamento in ordine alla presenza e possesso dei requisiti<br />
di qualificazione richiesti per l’emanazione del presente provvedimento.<br />
L’A.R.S.S., a seguito dell’incarico ricevuto, ha costituito il Gruppo Tecnico Multiprofessionale (G.T.M.) - individuando i<br />
componenti tra gli iscritti al Registro dei Valutatori per l’accreditamento istituzionale approvato giusta Decreto del Commissario<br />
Straordinario A.R.S.S. n. 10 del 12 ottobre 2010 - ed in esito al sopralluogo svolto il 27 novembre 2012 dal precitato gruppo, ha trasmesso<br />
alla Direzione Regionale Servizi Sociali, con nota acquisita al prot. 41139 del 29 gennaio <strong>2013</strong> la relazione di esito positivo<br />
circa la rispondenza alla normativa delle strutture in epigrafe indicate. Dalla medesima documentazione, in ordine alla conformità<br />
al dettato normativo di cui alla DGR n. 84/07, è risultato, che saranno oggetto di un percorso di miglioramento i cui esiti saranno<br />
verificati in sede di verifica triennale, i seguenti requisiti, valutati “coerenti in linea di massima con i principi e le finalità per cui è<br />
stato posti, ma suscettibili di miglioramento”:<br />
• per entrambi i Centri di Servizi il requisito DIS.AC.0.2 “Sono messi in atto strumenti e procedure di rilevazione della soddisfazione<br />
dell’utente e della famiglia”;<br />
• per la sola Comunità Alloggio il requisito CA-DIS.AC.4.3 “È garantita l’esistenza di modalità di controllo dei risultati.<br />
Parallelamente è stata verificata la congruità con la programmazione socio-sanitaria regionale così come definita dal Piano di<br />
Zona dell’Azienda Ulss 12 di Venezia, cui è stato posto il visto di congruità con Decreto del Dirigente della Direzione Regionale<br />
Servizi Sociali n. 60 del 21 febbraio 2012 e successivo Decreto n. 90 del 15 marzo <strong>2013</strong>.<br />
Ciò premesso, in esito all’attività istruttoria condotta dalla struttura amministrativa competente, ritenendo integrati i requisiti<br />
e le condizioni per l’emanazione del provvedimento conclusivo, ai sensi e per gli effetti dell’art. 19 della L.R. n. 22/2002, con<br />
l’odierno provvedimento si ritiene di proporre l’accreditamento dei Centri di Servizi per persone con disabilità per la medesima<br />
capacità ricettiva autorizzata.<br />
Come prescritto dall’art. 19 della L.R. n. 22/2002 il mantenimento dei requisiti di accreditamento dovrà essere verificato con<br />
periodicità triennale dall’accertamento tecnico degli stessi e al venir meno delle condizioni di cui all’art. 16 l’accreditamento è<br />
sospeso o revocato.<br />
Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 459<br />
La Giunta regionale<br />
– Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale<br />
dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con<br />
la vigente legislazione regionale e statale;<br />
– Vista la L.R. n. 22 del 16 agosto 2002;<br />
– Vista la DGR n. 2501 del 6 agosto 2004;<br />
– Vista la DGR n. 84 del 16 gennaio 2007;<br />
– Vista la DGR n. 2067 del 3 luglio 2007;<br />
– Visto il DDR Servizi Sociali n. 78 del 23 marzo 2012;<br />
delibera<br />
1. di accreditare, ai sensi e per gli effetti della L.R. n. 22/2002, dalla data di pubblicazione del presente provvedimento, i<br />
Centri di Servizi, gestiti dall’<strong>Associazione</strong> Nazionale delle Famiglie di Disabili Intellettivi e Relazionali - ANFFAS Mestre Onlus<br />
con sede in Via Bissuola n. 95/a, ubicati nella medesima sede di Mestre VE Via Sant’Alberto Magno 1, di seguito elencati:<br />
• Comunità Alloggio per persone con disabilità “Nuova Cipressina”, per una capacità ricettiva di 10 posti;<br />
• Centro Diurno per persone con disabilità “Nuovo Sant’Alberto Magno” per una capacità ricettiva di 8 posti;<br />
2. di dare atto che ai sensi dell’art. 19 della L.R. n. 22/2002 il mantenimento dei requisiti di accreditamento venga verificato<br />
con periodicità triennale dall’accertamento tecnico degli stessi e che al venir meno delle condizioni di cui all’art. 16 l’accreditamento<br />
è sospeso o revocato;<br />
3. di stabilire che in sede della prima verifica del mantenimento dei requisiti di accreditamento, vengano verificati, per entrambi<br />
i Centri di Servizi di cui al punto uno del deliberato, i miglioramenti apportati al requisito DIS.AC.0.2 “Sono messi in atto<br />
strumenti e procedure di rilevazione della soddisfazione dell’utente e della famiglia” e per la sola Comunità Alloggio, i miglioramenti,<br />
al requisito CA-DIS.AC.4.3 “È garantita l’esistenza di modalità di controllo dei risultati”;<br />
4. di dare atto che, ove si verifichino le condizioni indicate all’art. 20 della L.R. n. 22/2002 l’accreditamento può essere sospeso<br />
o revocato, secondo le procedure vigenti;<br />
5. di disporre che qualsiasi mutamento intervenuto nello stato di fatto e di diritto della struttura e delle funzioni esercitate<br />
deve essere immediatamente comunicato alla Direzione Regionale Servizi Sociali;<br />
6. di trasmettere copia del presente atto all’ente richiedente, all’Azienda Ulss 12 di Venezia, al Comune di Venezia, e alla<br />
Conferenza dei Sindaci dell’Azienda Ulss 12 di Venezia, rappresentando, che avverso lo stesso è ammesso ricorso giurisdizionale<br />
al Tribunale Amministrativo Regionale o alternativamente ricorso straordinario al Capo dello Stato rispettivamente entro 60 e 120<br />
giorni dalla notifica del presente provvedimento;<br />
7. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />
8. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.
460<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1041 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
“Autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, socio sanitarie e sociali”. Rilascio dell’accreditamento istituzionale<br />
della Comunità Alloggio per persone con disabilità “Abitare il Tempo” con sede in Padova Via del Bigolo 100 (L.R.<br />
n. 22/2002).<br />
[Servizi sociali]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Il provvedimento riconosce l’accreditamento istituzionale della Comunità Alloggio per persone con disabilità in oggetto identificata,<br />
la cui titolarità è ascritta alla Società Cooperativa Sociale Il Portico con sede in Padova Via Due Palazzi 16.<br />
L’Assessore Remo Sernagiotto riferisce quanto segue.<br />
Al fine di promuovere e garantire la qualità assistenziale, la Regione del Veneto, con la legge n. 22 del 16 agosto 2002, ha stabilito<br />
i criteri per l’autorizzazione alla realizzazione e l’esercizio di strutture per attività sanitarie, socio sanitarie e sociali subordinando<br />
l’emissione del parere positivo al riscontro della coerenza dei progetti presentati con la programmazione socio-sanitaria<br />
regionale.<br />
Con lo stesso atto normativo è stato introdotto, inoltre, l’istituto dell’accreditamento istituzionale definito quale processo che<br />
varia lo stato del richiedente, da soggetto autorizzato ad esercitare attività socio- sanitaria a soggetto idoneo a prestare tale attività<br />
per conto del sistema socio sanitario regionale, pertanto, potenziale erogatore; detto accreditamento è previsto venga rilasciato dalla<br />
Giunta Regionale - competente anche per la vigilanza nel settore - previa verifica della sussistenza delle condizioni di cui all’art.<br />
16 ed ai requisiti di cui all’art. 18 della legge regionale n. 22 del 16 agosto 2002.<br />
Con DGR n. 2501 del 6 agosto 2004 e DGR n. 84 del 16 gennaio 2007 la Giunta Regionale ha dato attuazione a quanto disposto<br />
dalla L.R. n. 22/2002, individuando, fra l’altro i requisiti necessari per il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio e dell’accreditamento<br />
istituzionale, e successivamente con DGR n. 2067 del 3 luglio 2007 ha definito le procedure applicative in tema di procedimento<br />
di autorizzazione all’esercizio ed accreditamento dei Centri di Servizi socio-sanitari e sociali.<br />
In ossequio alla disciplina sopra esposta, con Decreto del Dirigente della Direzione Regionale Servizi Sociali n. 162 del 19<br />
giugno 2012, la Comunità Alloggio per persone con disabilità “Abitare il Tempo” ubicata in Padova Via del Bigolo 100, gestita dalla<br />
Società Cooperativa Sociale Il Portico con sede in Padova Via Due Palazzi n. 16, è stata autorizzata all’esercizio per una capacità<br />
ricettiva pari a 10 posti. Con nota acquisita agli atti al prot. 332151 del 23 luglio 2012 della Direzione Regionale Servizi Sociali, la<br />
struttura assistenziale in parola ha formulato richiesta anche di accreditamento per il medesimo Centro di Servizi. Come contemplato<br />
dalle precitate procedure operative, la Direzione Regionale Servizi Sociali, con nota emessa al prot. 398340 del 4 settembre<br />
2012, ha incaricato l’Agenzia Regionale Socio Sanitaria (A.R.S.S.) alla verifica “di parte terza” per l’accertamento in ordine alla<br />
presenza e possesso dei requisiti di qualificazione richiesti per l’emanazione del presente provvedimento.<br />
L’A.R.S.S., a seguito dell’incarico ricevuto, ha costituito il Gruppo Tecnico Multiprofessionale (G.T.M.) - individuando i componenti<br />
tra gli iscritti al Registro dei Valutatori per l’accreditamento istituzionale approvato giusta Decreto del Commissario Straordinario<br />
A.R.S.S. n. 10 del 12 ottobre 2010 - ed in esito al sopralluogo svolto il 12 dicembre 2012 dal precitato gruppo, ha trasmesso<br />
alla Direzione Regionale Servizi Sociali, con nota acquisita al prot. 41139 del 29 gennaio <strong>2013</strong> la relazione di esito positivo circa la<br />
rispondenza alla normativa della struttura in epigrafe indicata.<br />
Parallelamente è stata verificata la congruità con la programmazione socio-sanitaria regionale così come definita dal Piano di<br />
Zona dell’Azienda Ulss 16 di Padova, cui è stato posto il visto di congruità con Decreto del Dirigente della Direzione Regionale<br />
Servizi Sociali n. 240 del 7 ottobre 2011.<br />
Ciò premesso, in esito all’attività istruttoria condotta dalla struttura amministrativa competente, ritenendo integrati i requisiti e<br />
le condizioni per l’emanazione del provvedimento conclusivo, ai sensi e per gli effetti dell’art. 19 della L.R. n. 22/2002, con l’odierno<br />
provvedimento si ritiene di proporre l’accreditamento della Comunità Alloggio per la medesima capacità ricettiva autorizzata.<br />
Come prescritto dall’art. 19 della L.R. n. 22/2002 il mantenimento dei requisiti di accreditamento dovrà essere verificato con<br />
periodicità triennale dall’accertamento tecnico degli stessi e al venir meno delle condizioni di cui all’art. 16 l’accreditamento è<br />
sospeso o revocato.<br />
Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
– Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale<br />
dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con<br />
la vigente legislazione regionale e statale;<br />
– Vista la L.R. n. 22 del 16 agosto 2002;<br />
– Vista la DGR n. 2501 del 6 agosto 2004;<br />
– Vista la DGR n. 84 del 16 gennaio 2007;<br />
– Vista la DGR n. 2067 del 3 luglio 2007;<br />
– Visto il DDR Servizi Sociali n. 162 del 19 giugno 2012;<br />
delibera
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 461<br />
1. di accreditare, ai sensi e per gli effetti della L.R. n. 22/2002, dalla data di pubblicazione del presente provvedimento, la<br />
Comunità Alloggio per persone con disabilità “Abitare il Tempo” ubicata in Padova Via del Bigolo 100 gestita dalla Società Cooperativa<br />
Sociale Il Portico con sede in Padova Via Due Palazzi 16, per una capacità ricettiva pari a 10 posti;<br />
2. di dare atto che ai sensi dell’art. 19 della L.R. n. 22/2002 il mantenimento dei requisiti di accreditamento venga verificato<br />
con periodicità triennale dall’accertamento tecnico degli stessi e che al venir meno delle condizioni di cui all’art. 16 l’accreditamento<br />
è sospeso o revocato;<br />
3. di dare atto che, ove si verifichino le condizioni indicate all’art. 20 della L.R. n. 22/2002 l’accreditamento può essere sospeso<br />
o revocato, secondo le procedure vigenti;<br />
4. di disporre che qualsiasi mutamento intervenuto nello stato di fatto e di diritto della struttura e delle funzioni esercitate<br />
deve essere immediatamente comunicato alla Direzione Regionale Servizi Sociali;<br />
5. di trasmettere copia del presente atto all’ente richiedente, all’Azienda Ulss 16 di Padova, al Comune di Padova, e alla Conferenza<br />
dei Sindaci dell’Azienda Ulss 16 di Padova, rappresentando, che avverso lo stesso è ammesso ricorso giurisdizionale al<br />
Tribunale Amministrativo Regionale o alternativamente ricorso straordinario al Capo dello Stato rispettivamente entro 60 e 120<br />
giorni dalla notifica del presente provvedimento;<br />
6. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />
7. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.
462<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1042 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
“Autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, socio sanitarie e sociali”. Rilascio dell’accreditamento istituzionale<br />
della Comunità Alloggio per persone con disabilità “Nico Frigo” con sede in Cesuna di Roana VI Via Brunialti<br />
37 (L.R. n. 22/2002).<br />
[Servizi sociali]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Il provvedimento riconosce l’accreditamento istituzionale della Comunità Alloggio per persone con disabilità in oggetto identificata,<br />
la cui titolarità è ascritta alla Società Cooperativa Sociale Mea Mosaicoeaias con sede in Vicenza Via della Rotonda 58.<br />
L’Assessore Remo Sernagiotto riferisce quanto segue.<br />
Al fine di promuovere e garantire la qualità assistenziale, la Regione del Veneto, con la legge n. 22 del 16 agosto 2002, ha stabilito<br />
i criteri per l’autorizzazione alla realizzazione e l’esercizio di strutture per attività sanitarie, socio sanitarie e sociali subordinando<br />
l’emissione del parere positivo al riscontro della coerenza dei progetti presentati con la programmazione socio-sanitaria<br />
regionale.<br />
Con lo stesso atto normativo è stato introdotto, inoltre, l’istituto dell’accreditamento istituzionale definito quale processo che<br />
varia lo stato del richiedente, da soggetto autorizzato ad esercitare attività socio- sanitaria a soggetto idoneo a prestare tale attività<br />
per conto del sistema socio sanitario regionale, pertanto, potenziale erogatore; detto accreditamento è previsto venga rilasciato dalla<br />
Giunta Regionale - competente anche per la vigilanza nel settore - previa verifica della sussistenza delle condizioni di cui all’art.<br />
16 ed ai requisiti di cui all’art. 18 della legge regionale n. 22 del 16 agosto 2002.<br />
Con DGR n. 2501 del 6 agosto 2004 e DGR n. 84 del 16 gennaio 2007 la Giunta Regionale ha dato attuazione a quanto disposto<br />
dalla L.R. n. 22/2002, individuando, fra l’altro i requisiti necessari per il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio e dell’accreditamento<br />
istituzionale, e successivamente con DGR n. 2067 del 3 luglio 2007 ha definito le procedure applicative in tema di procedimento<br />
di autorizzazione all’esercizio ed accreditamento dei Centri di Servizi socio-sanitari e sociali.<br />
In ossequio alla disciplina sovraesposta, con Decreto del Dirigente della Direzione Regionale Servizi Sociali n. 148 del 11 luglio<br />
2011, la Comunità Alloggio per persone con disabilità “Nico Frigo” ubicata in Cesuna di Roana VI Via Brunialti 37, gestita dalla<br />
Società Cooperativa Sociale Mea Mosaicoeaias con sede in Vicenza Via della Rotonda 58, è stata autorizzata all’esercizio per una<br />
capacità ricettiva pari a 10 posti. Con nota acquisita agli atti al prot. 254781 del 6 giugno 2012 della Direzione Regionale Servizi<br />
Sociali, la struttura assistenziale in parola ha formulato richiesta anche di accreditamento per il medesimo Centro di Servizi. Come<br />
contemplato dalle precitate procedure operative, la Direzione Regionale Servizi Sociali, con nota emessa al prot. 384474 del 23<br />
agosto 2012, ha incaricato l’Agenzia Regionale Socio Sanitaria (A.R.S.S.) alla verifica “di parte terza” per l’accertamento in ordine<br />
alla presenza e possesso dei requisiti di qualificazione richiesti per l’emanazione del presente provvedimento.<br />
L’A.R.S.S., a seguito dell’incarico ricevuto, ha costituito il Gruppo Tecnico Multiprofessionale (G.T.M.) - individuando i componenti<br />
tra gli iscritti al Registro dei Valutatori per l’accreditamento istituzionale approvato giusta Decreto del Commissario Straordinario<br />
A.R.S.S. n. 10 del 12 ottobre 2010 - ed in esito al sopralluogo svolto il 5 dicembre 2012 dal precitato gruppo, ha trasmesso<br />
alla Direzione Regionale Servizi Sociali, con nota acquisita al prot. 41139 del 29 gennaio <strong>2013</strong> la relazione di esito positivo circa la<br />
rispondenza alla normativa della struttura in epigrafe indicata.<br />
Parallelamente è stata verificata la congruità con la programmazione socio-sanitaria regionale così come definita dal Piano di<br />
Zona dell’Azienda Ulss 3 di Bassano del Grappa, cui è stato posto il visto di congruità con Decreto del Dirigente della Direzione<br />
Regionale Servizi Sociali n. 141 del 28 giugno 2011 e successivi Decreto n. 252 del 17 ottobre 2011 e Decreto n. 187 del 2 luglio<br />
2012.<br />
Ciò premesso, in esito all’attività istruttoria condotta dalla struttura amministrativa competente, ritenendo integrati i requisiti e<br />
le condizioni per l’emanazione del provvedimento conclusivo, ai sensi e per gli effetti dell’art. 19 della L.R. n. 22/2002, con l’odierno<br />
provvedimento si ritiene di proporre l’accreditamento della Comunità Alloggio per la medesima capacità ricettiva autorizzata.<br />
Come prescritto dall’art. 19 della L.R. n. 22/2002 il mantenimento dei requisiti di accreditamento dovrà essere verificato con<br />
periodicità triennale dall’accertamento tecnico degli stessi e al venir meno delle condizioni di cui all’art. 16 l’accreditamento è<br />
sospeso o revocato.<br />
Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
– Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale<br />
dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con<br />
la vigente legislazione regionale e statale;<br />
– Vista la L.R. n. 22 del 16 agosto 2002;<br />
– Vista la DGR n. 2501 del 6 agosto 2004;<br />
– Vista la DGR n. 84 del 16 gennaio 2007;<br />
– Vista la DGR n. 2067 del 3 luglio 2007;<br />
– Visto il DDR Servizi Sociali n. 148 del 11 luglio 2011;<br />
delibera
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 463<br />
1. di accreditare, ai sensi e per gli effetti della L.R. n. 22/2002, dalla data di pubblicazione del presente provvedimento, la<br />
Comunità Alloggio per persone con disabilità “Nico Frigo” ubicata in Cesuna di Roana VI Via Brunialti 37 gestita dalla Società<br />
Cooperativa Sociale Mea Mosaicoeaias con sede in Vicenza Via della Rotonda 58, per una capacità ricettiva pari a 10 posti;<br />
2. di dare atto che ai sensi dell’art. 19 della L.R. n. 22/2002 il mantenimento dei requisiti di accreditamento venga verificato<br />
con periodicità triennale dall’accertamento tecnico degli stessi e che al venir meno delle condizioni di cui all’art. 16 l’accreditamento<br />
è sospeso o revocato;<br />
3. di dare atto che, ove si verifichino le condizioni indicate all’art. 20 della L.R. n. 22/2002 l’accreditamento può essere sospeso<br />
o revocato, secondo le procedure vigenti;<br />
4. di disporre che qualsiasi mutamento intervenuto nello stato di fatto e di diritto della struttura e delle funzioni esercitate<br />
deve essere immediatamente comunicato alla Direzione Regionale Servizi Sociali;<br />
5. di trasmettere copia del presente atto all’ente richiedente, all’Azienda Ulss 3 di Bassano del Grappa, al Comune di Roana,<br />
e alla Conferenza dei Sindaci dell’Azienda Ulss 3 di Bassano del Grappa, rappresentando, che avverso lo stesso è ammesso ricorso<br />
giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale o alternativamente ricorso straordinario al Capo dello Stato rispettivamente<br />
entro 60 e 120 giorni dalla notifica del presente provvedimento;<br />
6. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />
7. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.
464<br />
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1043 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />
“Autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, socio sanitarie e sociali”. Rilascio dell’accreditamento istituzionale<br />
della Comunità Alloggio per persone con disabilità Sant’Alvise con sede in Cannaregio 3144 Venezia (L.R. n.<br />
22/2002).<br />
[Servizi sociali]<br />
Note per la trasparenza:<br />
Il provvedimento riconosce l’accreditamento istituzionale della Comunità Alloggio per persone con disabilità in oggetto<br />
identificata, la cui titolarità è ascritta all’<strong>Associazione</strong> Nazionale delle Famiglie di Disabili Intellettivi e Relazionali - ANFFAS di<br />
Venezia con sede in Castello 620 R.<br />
L’Assessore Remo Sernagiotto riferisce quanto segue.<br />
Al fine di promuovere e garantire la qualità assistenziale, la Regione del Veneto, con la legge n. 22 del 16 agosto 2002, ha stabilito<br />
i criteri per l’autorizzazione alla realizzazione e l’esercizio di strutture per attività sanitarie, socio sanitarie e sociali subordinando<br />
l’emissione del parere positivo al riscontro della coerenza dei progetti presentati con la programmazione socio-sanitaria<br />
regionale.<br />
Con lo stesso atto normativo è stato introdotto, inoltre, l’istituto dell’accreditamento istituzionale definito quale processo che<br />
varia lo stato del richiedente, da soggetto autorizzato ad esercitare attività socio- sanitaria a soggetto idoneo a prestare tale attività<br />
per conto del sistema socio sanitario regionale, pertanto, potenziale erogatore; detto accreditamento è previsto venga rilasciato dalla<br />
Giunta Regionale - competente anche per la vigilanza nel settore - previa verifica della sussistenza delle condizioni di cui all’art.<br />
16 ed ai requisiti di cui all’art. 18 della legge regionale n. 22 del 16 agosto 2002.<br />
Con DGR n. 2501 del 6 agosto 2004 e DGR n. 84 del 16 gennaio 2007 la Giunta Regionale ha dato attuazione a quanto disposto<br />
dalla L.R. n. 22/2002, individuando, fra l’altro i requisiti necessari per il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio e dell’accreditamento<br />
istituzionale, e successivamente con DGR n. 2067 del 3 luglio 2007 ha definito le procedure applicative in tema di procedimento<br />
di autorizzazione all’esercizio ed accreditamento dei Centri di Servizi socio-sanitari e sociali.<br />
In ossequio alla disciplina sopra esposta, con Decreto del Dirigente della Direzione Regionale Servizi Sociali n. 80 del 23 marzo<br />
2012, la Comunità Alloggio per persone con disabilità Sant’Alvise, ubicata in Cannaregio 3144 Venezia, gestita dall’<strong>Associazione</strong><br />
Nazionale delle famiglie di disabili intellettivi e relazionali - ANFFAS di Venezia con sede in Castello 620 R, è stata autorizzato<br />
all’esercizio per una capacità ricettiva di 10 posti. Con nota acquisita agli atti al prot. 285896 del 25 giugno 2012 della Direzione<br />
Regionale Servizi Sociali, la struttura assistenziale in parola ha formulato richiesta anche di accreditamento per il medesimo Centro<br />
di Servizi. Come contemplato dalle precitate procedure operative, la Direzione Regionale Servizi Sociali, con nota emessa al prot.<br />
35<strong>09</strong>31 del 30 luglio 2012, ha incaricato l’Agenzia Regionale Socio Sanitaria (A.R.S.S.) alla verifica “di parte terza” per l’accertamento<br />
in ordine alla presenza e possesso dei requisiti di qualificazione richiesti per l’emanazione del presente provvedimento.<br />
L’A.R.S.S., a seguito dell’incarico ricevuto, ha costituito il Gruppo Tecnico Multiprofessionale (G.T.M.) - individuando i<br />
componenti tra gli iscritti al Registro dei Valutatori per l’accreditamento istituzionale approvato giusta Decreto del Commissario<br />
Straordinario A.R.S.S. n. 10 del 12 ottobre 2010 - ed in esito al sopralluogo svolto il 28 novembre 2012 dal precitato gruppo, ha trasmesso<br />
alla Direzione Regionale Servizi Sociali, con nota acquisita al prot. 41139 del 29 gennaio <strong>2013</strong> la relazione di esito positivo<br />
circa la rispondenza alla normativa della struttura in epigrafe indicata. Dalla medesima documentazione, in ordine alla conformità<br />
al dettato normativo di cui alla DGR n. 84/07, è risultato, che saranno oggetto di un percorso di miglioramento i cui esiti saranno<br />
verificati in sede di verifica triennale, i seguenti requisiti, valutati “coerenti in linea di massima con i principi e le finalità per cui è<br />
stato posti, ma suscettibili di miglioramento”:<br />
• CA-DIS.AC.4.1.1. “L’Ente Gestore definisce gli obiettivi del Servizio, generali e specifici” ed il requisito;<br />
• CA-DIS.AC.4.1.2. “La funzione di coordinamento garantisce l’indirizzo tecnico degli operatori, la promozione e valutazione<br />
della qualità dei servizi, il raccordo tra i servizi educativi, sociali e sanitari e la collaborazione con le famiglie e la<br />
comunità locale”.<br />
Parallelamente è stata verificata la congruità con la programmazione socio-sanitaria regionale così come definita dal Piano di<br />
Zona dell’Azienda Ulss 12 di Venezia, cui è stato posto il visto di congruità con Decreto del Dirigente della Direzione Regionale<br />
Servizi Sociali n. 60 del 21 febbraio 2012 e successivo Decreto n. 90 del 15 marzo <strong>2013</strong>.<br />
Ciò premesso, in esito all’attività istruttoria condotta dalla struttura amministrativa competente, ritenendo integrati i requisiti e<br />
le condizioni per l’emanazione del provvedimento conclusivo, ai sensi e per gli effetti dell’art. 19 della L.R. n. 22/2002, con l’odierno<br />
provvedimento si ritiene di proporre l’accreditamento della Comunità Alloggio per la medesima capacità ricettiva autorizzata.<br />
Come prescritto dall’art. 19 della L.R. n. 22/2002 il mantenimento dei requisiti di accreditamento dovrà essere verificato con<br />
periodicità triennale dall’accertamento tecnico degli stessi e al venir meno delle condizioni di cui all’art. 16 l’accreditamento è<br />
sospeso o revocato.<br />
Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />
La Giunta regionale<br />
– Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale<br />
dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con<br />
la vigente legislazione regionale e statale;
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 465<br />
– Vista la L.R. n. 22 del 16 agosto 2002;<br />
– Vista la DGR n. 2501 del 6 agosto 2004;<br />
– Vista la DGR n. 84 del 16 gennaio 2007;<br />
– Vista la DGR n. 2067 del 3 luglio 2007;<br />
– Visto il DDR Servizi Sociali n. 80 del 23 marzo 2012;<br />
delibera<br />
1. di accreditare, ai sensi e per gli effetti della L.R. n. 22/2002, dalla data di pubblicazione del presente provvedimento, la<br />
Comunità Alloggio per persone con disabilità Sant’Alvise, ubicata in Cannaregio 3144 Venezia, gestita dall’<strong>Associazione</strong> Nazionale<br />
delle Famiglie di Disabili Intellettivi e Relazionali - ANFFAS di Venezia con sede in Castello 620 R Venezia, per una capacità<br />
ricettiva di 10 posti;<br />
2. di dare atto che ai sensi dell’art. 19 della L.R. n. 22/2002 il mantenimento dei requisiti di accreditamento venga verificato<br />
con periodicità triennale dall’accertamento tecnico degli stessi e che al venir meno delle condizioni di cui all’art. 16 l’accreditamento<br />
è sospeso o revocato;<br />
3. di stabilire che in sede della prima verifica del mantenimento dei requisiti di accreditamento, vengano verificati i miglioramenti<br />
apportati al requisito CA-DIS.AC.4.1.1. “L’Ente Gestore definisce gli obiettivi del Servizio, generali e specifici” ed al requisito<br />
CA-DIS.AC.4.1.2. “La funzione di coordinamento garantisce l’indirizzo tecnico degli operatori, la promozione e valutazione della<br />
qualità dei servizi, il raccordo tra i servizi educativi, sociali e sanitari e la collaborazione con le famiglie e la comunità locale”;<br />
4. di dare atto che, ove si verifichino le condizioni indicate all’art. 20 della L.R. n. 22/2002 l’accreditamento può essere sospeso<br />
o revocato, secondo le procedure vigenti;<br />
5. di disporre che qualsiasi mutamento intervenuto nello stato di fatto e di diritto della struttura e delle funzioni esercitate<br />
deve essere immediatamente comunicato alla Direzione Regionale Servizi Sociali;<br />
6. di trasmettere copia del presente atto all’ente richiedente, all’Azienda Ulss 12 di Venezia, al Comune di Venezia, e alla<br />
Conferenza dei Sindaci dell’Azienda Ulss 12 di Venezia, rappresentando, che avverso lo stesso è ammesso ricorso giurisdizionale<br />
al Tribunale Amministrativo Regionale o alternativamente ricorso straordinario al Capo dello Stato rispettivamente entro 60 e 120<br />
giorni dalla notifica del presente provvedimento;<br />
7. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />
8. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.