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Bur N 057 Del 09 Luglio 2013 - Associazione Realtà Veneta

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REPUBBLICA ITALIANA<br />

Bollettino Ufficiale<br />

Regione del Veneto<br />

Venezia, martedì 9 luglio <strong>2013</strong><br />

Anno XLIV - N. 57<br />

La Tofana di Ròzes (Bl), Parete ovest.<br />

Le Tofane si affacciano sulla conca ampezzana formando un’immensa parete rocciosa costituita da tre rilievi principali (Tofana di Fuori,<br />

Tofana di Mezzo, Tofana di Ròzes) e da una serie di vette satelliti. La Tofana di Ròzes si eleva isolata con l’impressionante parete ovest che<br />

domina la strada per il Passo Falzarego. Come tutte le Dolomiti anche le Tofane sono caratterizzate dal fenomeno dell’enrosadira: termine che<br />

deriva dal ladino e che letteralmente significa “diventare di color rosa”. Questo fenomeno, dovuto alla composizione rocciosa delle Dolomiti,<br />

è maggiormente visibile nelle sere d’estate quando l’aria è particolarmente limpida e il sole cala a occidente. Nella foto: la parete ovest vista<br />

dalla sommità della Cima Falzarego.<br />

(Archivio fotografico Parco Naturale Dolomiti d’Ampezzo - Regole d’Ampezzo)<br />

Direzione - Redazione<br />

Dorsoduro 3901, 30123 Venezia - Tel. 041 279 2862 - 2900 - Fax. 041 279 2905<br />

Sito internet: http://bur.regione.veneto.it e-mail: uff.bur@regione.veneto.it<br />

Direttore Responsabile avv. Mario Caramel


DECRETODEL<br />

DECRETODEL<br />

DECRETODEL<br />

DECRETODEL<br />

DECRETODEL<br />

DECRETODEL<br />

DECRETODEL<br />

DECRETODEL<br />

PRESIDENTEDEL DECRETODEL<br />

PATRIMONIOEDECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONEDEMANIOE<br />

<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

SOMMARIO<br />

PARTE SECONDA<br />

Sezione prima<br />

DECRETI DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE<br />

PRESIDENTEDELAGIUNTAREGIONALEn. 84 del 14 giugno <strong>2013</strong><br />

Azienda regionale per i settori agricolo, forestale e agroalimentare “Veneto Agricoltura”. Nomina Commissario Straordinario..... 13<br />

[Designazioni, elezioni e nomine]<br />

PRESIDENTEDELAGIUNTAREGIONALEn. 85 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Autorizzazione a costituirsi nel giudizio, con istanza cautelare, promosso avanti il Tar Veneto da Piazza Francesco Giuseppe e<br />

Bordignon Maria contro Regione Veneto ed altri.............................................................................................................................. 15<br />

[Affari legali e contenzioso]<br />

PRESIDENTEDELAGIUNTAREGIONALEn. 86 del 25 giugno <strong>2013</strong><br />

Autorizzazione a costituirsi in giudizio in numero 3 ricorsi e/o citazioni proposti avanti gli organi di Giustizia Amministrativa,<br />

Ordinaria e Tributaria..........................................................................................................................................................................16<br />

[Affari legali e contenzioso]<br />

PRESIDENTEDELAGIUNTAREGIONALEn. 87 del 25 giugno <strong>2013</strong><br />

Autorizzazione a costituirsi nel giudizio, con istanza cautelare, promosso avanti il Tar Veneto da C.C.C. - Cantieri Costruzioni<br />

Cemento s.p.a. contro Regione Veneto ed altri....................................................................................................................................17<br />

[Affari legali e contenzioso]<br />

PRESIDENTEDELAGIUNTAREGIONALEn. 88 del 25 giugno <strong>2013</strong><br />

Assemblea ordinaria dell’<strong>Associazione</strong> Informest del 27 giugno <strong>2013</strong> alle ore 12.00..................................................................18<br />

[Enti regionali o a partecipazione regionale]<br />

PRESIDENTEDELAGIUNTAREGIONALEn. 89 del 25 giugno <strong>2013</strong><br />

Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale della Provincia di Padova. <strong>Del</strong>iberazione del Consiglio di Amministrazione n.<br />

1312-433 del 23.05.<strong>2013</strong> “Approvazione Regolamento condomini ed autogestioni nell’edilizia residenziale pubblica”.................. 20<br />

[Enti regionali o a partecipazione regionale]<br />

PRESIDENTEDELAGIUNTAREGIONALEn. 90 del 26 giugno <strong>2013</strong><br />

Patto verticale incentivato <strong>2013</strong> - Riparto dell’ulteriore plafond a disposizione a seguito delle modifiche introdotte, con la legge 6<br />

giugno <strong>2013</strong>, n. 64 di conversione del D.L. 35/<strong>2013</strong>, ai commi da 122 a 125, dell’articolo 1 della legge 24 dicembre 2012, n. 228...... 21<br />

[Bilancio e contabilità regionale]<br />

PRESIDENTEDELAGIUNTAREGIONALEn. 91 del 26 giugno <strong>2013</strong><br />

Esclusione delle spese finanziate con erogazioni liberali e donazioni dal Patto di stabilità interno per i comuni colpiti dal sisma<br />

del maggio 2012 ai sensi dell’art. 7, comma 1-ter del D.L. 6 giugno 2012, n. 74 (cnv. L. 122/2012). - Riparto plafond assegnato alla<br />

Regione del Veneto.............................................................................................................................................................................. 30<br />

[Bilancio e contabilità regionale]<br />

DECRETI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE<br />

CONSIGLIOREGIONALEn. 13 del 20 giugno <strong>2013</strong><br />

Modifica della composizione delle Commissioni consiliari permanenti..................................................................................... 32<br />

[Consiglio regionale]<br />

DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE DEMANIO E PATRIMONIO E SEDI<br />

SEDIn. 67 del 14 maggio <strong>2013</strong><br />

Affidamento alla Soc. Sicurtecno S.r.l. con sede in Biancade di Roncade (TV) del “service” per lo svolgimento di attività tecniche<br />

specialistiche in materia di prevenzione incendi, per le sedi della Giunta Regionale in Venezia, Mestre e Marghera. Impegno<br />

della spesa di Euro 22.651,20. CIG Z90<strong>09</strong>D3BC2. D.Lgs. 163/06 e s.m. e i. - art. 125, co. 11.......................................................... 38<br />

[Consulenze e incarichi professionali]


REGIONALEDELADIREZIONEDEMANIOPATRIMONIOE DECRETODELDIRIGENTE<br />

PATRIMONIOEDECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONEDEMANIO,<br />

DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONEDEMANIOPATRIMONIOE<br />

EPERSONEGIURIDICHE,<br />

LOCALI ENTIDECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />

DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />

DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />

DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />

DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />

DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

<br />

SEDIn. 92<br />

del 4 giugno <strong>2013</strong><br />

Impegno di € 67.380,41 IVA 21% compresa, per l’affidamento alla ditta Bincoletto Mario Srl. con sede in San Dona’ di Piave<br />

(Ve), dei lavori urgenti di verifica della copertura e di bonifica e sostituzione di una tettoia realizzata in presunto materiale contenente<br />

cemento amianto, presso la proprietà regionale sita in Venezia - Mestre, Calle Due Portoni civ. 10, porzione del complesso<br />

denominato Villa Settembrini. CIG 51668034B7............................................................................................................................... 39<br />

[Consulenze e incarichi professionali]<br />

SEDIn. 102 del 12 giugno <strong>2013</strong><br />

Affidamento all’arch. Federico Candian con studio in Anguillara <strong>Veneta</strong> (Pd) dei servizi tecnici finalizzati alla esecuzione<br />

degli interventi di ristrutturazione e adeguamento igienico funzionale dello chalet (CUP C33J08001280002), nonché alla realizzazione<br />

dei nuovi servizi igienici (CUP C39G08000050002), presso il parco di pertinenza del “Complesso Monumentale di Villa<br />

Contarini” in Piazzola sul Brenta (Pd). Impegno della spesa di Euro 47.574,08. Art. 125 co. 11, e 91 co. 2, del D.Lgs. 163/06. CIG<br />

51<strong>09</strong>7223FC......................................................................................................................................................................................41<br />

[Consulenze e incarichi professionali]<br />

SEDIn. 116 del 27 giugno <strong>2013</strong><br />

Affidamento alla ditta Dielettric S.r.l. con sede in Verona, di un intervento di manutenzione straordinaria presso l’immobile in<br />

Verona via delle Franceschine civ. 10 piano primo, in concessione dalla Provincia di Verona. Liquidazione di spesa di € 452,83 IVA<br />

21% compresa D.Lgs. 163/2006 art. 125 comma 8. CIG ZE80A7603A............................................................................................. 43<br />

[Consulenze e incarichi professionali]<br />

DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE ENTI LOCALI, PERSONE GIURIDICHE E CONTROLLO ATTI<br />

CONTROLOATIn. 101<br />

del 21 giugno <strong>2013</strong><br />

Conferenza Permanente Regione - Autonomie Locali (L.R. 3 giugno 1997, n. 20 e successive modificazioni e integrazioni).<br />

Legislatura 2010-2015. Corresponsione ai componenti dell’indennità e del rimborso delle spese sostenute per la partecipazione alle<br />

sedute del secondo semestre 2012. Liquidazione della spesa............................................................................................................. 44<br />

[Enti locali o a partecipazione regionale]<br />

DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE FORMAZIONE<br />

FORMAZIONEn. 436 del 6 giugno <strong>2013</strong><br />

L.R. 19/2002 e s.m.i. Elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati - D.G.R. N. 3289 del 21/12/2010. Iscrizione<br />

nuovo Organismo di Formazione: IIS SCARPA-MATTEI - codice Ente n. 4361 - per le sedi operative di SAN STINO DI LIVENZA<br />

(VE) e di SAN DONÀ DI PIAVE (VE) per gli ambiti della Formazione Superiore e dell’Orientamento........................................ 46<br />

[Formazione professionale e lavoro]<br />

FORMAZIONEn. 437 del 6 giugno <strong>2013</strong><br />

L.R. 19/2002 e s.m.i. Elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati - D.G.R. N. 3289 del 21/12/2010. Iscrizione<br />

nuovo Organismo di Formazione: ANTHEA SAS DI DONÀ FRANCESCO & C. - codice Ente n. 4267 - per la sede operativa di<br />

CREAZZO (VI) per l’ambito dell’Orientamento............................................................................................................................... 47<br />

[Formazione professionale e lavoro]<br />

FORMAZIONEn. 446 del 6 giugno <strong>2013</strong><br />

Approvazione cessione del credito relativa a contributi ai sensi DGR 2649 del 18/12/2012 su note di debito del soggetto Enaip<br />

Veneto di cui alla DGR 1013 del 5/06/2012........................................................................................................................................ 48<br />

[Formazione professionale e lavoro]<br />

FORMAZIONEn. 447 del 6 giugno <strong>2013</strong><br />

Approvazione cessione del credito relativa a contributi ai sensi DGR 2649 del 18/12/2012 su note di debito del soggetto Segra<br />

- Scuola Professionale di Estetica di cui alla DGR 1013 del 5/06/2012.............................................................................................. 49<br />

[Formazione professionale e lavoro]<br />

FORMAZIONEn. 520 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

L.R. 19/2002 e s.m.i.- Elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati - e D.G.R. n. 3289 del 21/12/2010. Cancellazione<br />

dall’elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati dell’Ente ARCEDI - COMMERCIALISTI ED ESPERTI<br />

CONTABILI VENEZIA - codice ente n. 1627................................................................................................................................... 50<br />

[Formazione professionale e lavoro]


DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />

DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />

DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />

DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />

DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />

DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />

DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />

DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />

DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />

DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />

<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

FORMAZIONEn. 538 del 19 giugno <strong>2013</strong><br />

L.R. 19/2002 e s.m.i.- Elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati - e D.G.R. n. 3289 del 21/12/2010. Cancellazione<br />

dall’elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati dell’Ente IPSIA G. MARCONI - codice ente n. 2704.......51<br />

[Formazione professionale e lavoro]<br />

FORMAZIONEn. 563 del 21 giugno <strong>2013</strong><br />

Formazione Iniziale 2011/2012 - DGR 888 del 21/06/2011 - Progetto 2726/1/1/888/2011 - SMUPR 15708 - DGR 887 del 21/06/2011<br />

- Progetto 2726/1/1/887/2011 - Aggiornamento dello stato di liquidazione delle note di debito n. 11 del 24/07/2012 e 12 del 25/10/2012<br />

a seguito comunicazione dell’Avvocatura Regionale per atti di pignoramento, di ricorso e di sequestro conservativo a carico dell’Ente<br />

Centro di Formazione Professionale IPEA - Cod. 2726 - C.F.: 93024<strong>09</strong>0271 - Sospensione pagamenti per difetto di pratiche<br />

erogabili............................................................................................................................................................................................... 52<br />

[Formazione professionale e lavoro]<br />

FORMAZIONEn. 564 del 21 giugno <strong>2013</strong><br />

Piano regionale dell'offerta sussidiaria di percorsi triennali di istruzione e formazione negli istituti Professionali, riferito al<br />

triennio <strong>2013</strong>-2016 e approvato con DDR n. 268 del 17.4.<strong>2013</strong>. Integrazione.................................................................................... 54<br />

[Formazione professionale e lavoro]<br />

DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE INFRASTRUTTURE<br />

INFRASTRUTUREn. 124 del 21 giugno <strong>2013</strong><br />

Programma di eliminazione dei passaggi a livello su linee ferroviarie in Comune di Venezia. Eliminazione dei passaggi a livello<br />

alla progressiva Km. 2+508 della linea ferroviaria Mestre-Trieste ed alla progressiva Km. 2+545 della linea ferroviaria Mestre-<br />

Udine a servizio della Via Castellana, in Comune di Venezia. Svincolo dell’indennità di esproprio ex art. 28 del D.P.R. 327/2001.<br />

Ditta Semenzato Marilena.................................................................................................................................................................. 63<br />

[Espropriazioni, occupazioni d’urgenza e servitù]<br />

DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE ISTRUZIONE<br />

ISTRUZIONEn. 194 del 7 giugno <strong>2013</strong><br />

Approvazione del rendiconto FRI/50082/1123/2011 presentato dall’<strong>Associazione</strong> “L’Albero delle Mele” Onlus con sede a Verona<br />

(VR) per la realizzazione di interventi a sostegno degli allievi con difficoltà di frequenza scolastica e di apprendimento (Art.<br />

7, L.R. 27/02/2008, n. 1). DGR 1123 del 26/07/2011........................................................................................................................... 64<br />

[Istruzione scolastica]<br />

ISTRUZIONEn. 195 del 7 giugno <strong>2013</strong><br />

Programma Operativo FSE 2007-<strong>2013</strong> - Asse Occupabilità - 2B2I1 Dgr n. 1103 del 23-03-2010, progetti “Borse di ricerca”.<br />

Anno 2010. Approvazione del rendiconto 1695/1/7/1103/2010 presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA. (codice<br />

ente 1695). (Codice Smupr 12332)....................................................................................................................................................... 65<br />

[Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)]<br />

ISTRUZIONEn. 196 del 7 giugno <strong>2013</strong><br />

Programma Operativo FSE 2007-<strong>2013</strong> - Asse Occupabilità - 2B2I1 Dgr n. 1103 del 23-03-2010, progetti “Borse di ricerca”.<br />

Anno 2010. Approvazione del rendiconto 1695/1/9/1103/2010 presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA. (codice<br />

ente 1695). (Codice Smupr 12334)...................................................................................................................................................... 67<br />

[Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)]<br />

ISTRUZIONEn. 197 del 7 giugno <strong>2013</strong><br />

Programma Operativo FSE 2007-<strong>2013</strong> - Asse Occupabilità - 2B2I1 Dgr n. 1103 del 23-03-2010, progetti “Borse di ricerca”.<br />

Anno 2010. Approvazione del rendiconto 1695/1/3/1103/2010 presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA. (codice<br />

ente 1695). (Codice Smupr 12329)..................................................................................................................................................... 69<br />

[Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)]<br />

ISTRUZIONEn. 198 del 7 giugno <strong>2013</strong><br />

Programma Operativo FSE 2007-<strong>2013</strong> - asse Occupabilità - 2B2I1 Dgr n. 1103 del 23-03-2010, progetti “Borse di ricerca”. Anno<br />

2010. Approvazione del rendiconto 1695/1/10/1103/2010 presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA. (codice ente<br />

1695). (Codice Smupr 12327).............................................................................................................................................................. 71<br />

[Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)]<br />

ISTRUZIONEn. 199<br />

del 7 giugno <strong>2013</strong><br />

Programma Operativo FSE 2007-<strong>2013</strong> - Asse Occupabilità - 2B2I1 Dgr n. 1103 del 23-03-2010, progetti “Borse di ricerca”.


DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />

DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />

DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />

REGIONALEDELADIREZIONE DECRETODELDIRIGENTE<br />

SERVIZIDECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />

PROGETOGENIOCIVILEDI DECRETODELDIRIGENTEDELAUNITÀDI<br />

DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />

DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONE<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

<br />

Anno 2010. Approvazione del rendiconto 1695/1/8/1103/2010 presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA. (codice<br />

ente 1695). (Codice Smupr 12333)....................................................................................................................................................... 73<br />

[Programmi e Progetti (comunitari, nazionali e regionali)]<br />

ISTRUZIONEn. 200 del 7 giugno <strong>2013</strong><br />

Programma Operativo FSE 2007-<strong>2013</strong> - asse Occupabilità - 2B2I1 Dgr n. 1103 del 23-03-2010, progetti “Borse di ricerca”. Anno<br />

2010. Approvazione del rendiconto 1695/1/4/1103/2010 presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA. (codice ente<br />

1695). (Codice Smupr 12330).............................................................................................................................................................. 75<br />

[Programmi e Progetti (comunitari, nazionali e regionali)]<br />

ISTRUZIONEn. 203 del 27 giugno <strong>2013</strong><br />

“DGR n. 1124 del 26 luglio 2011 Progetto Valorizzazione della cultura alpina nelle scuole Statali e Paritarie del Veneto (L. R.<br />

n. 1/2004, art. 57)”. Proroga termine per la conclusione delle attività............................................................................................... 77<br />

[Istruzione scolastica]<br />

ISTRUZIONEn. 205 del 27 giugno <strong>2013</strong><br />

Approvazione del rendiconto FRI/50053/1320/2011 presentato da “Fondazione Studi Universatari di Vicenza” con sede a Vicenza<br />

per attivazione e sostegno dei corsi di “Laurea Magistrale in Ingegneria dell’Innovazione del prodotto” e “Laurea in Ingegneria<br />

Meccatronica”. - Anno Accademico 2011-2012. DGR 1320 del 3/08/2011........................................................................................ 78<br />

[Istruzione scolastica]<br />

ISTRUZIONEn. 206<br />

del 27 giugno <strong>2013</strong><br />

Approvazione del rendiconto FRI50006/1122/2011 presentato da “Fondazione per l’Universita’ e l’Alta Cultura in Provincia di<br />

Belluno” con sede a Feltre (BL) per l'avvio e lo svolgimento di corsi universitari nell’anno accademico 2011-2012. DGR 1122 del<br />

26/<strong>09</strong>/2011............................................................................................................................................................................................ 79<br />

[Istruzione scolastica]<br />

DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE SERVIZI SOCIALI<br />

SOCIALIn. 238 del 24 giugno <strong>2013</strong><br />

Conferma di iscrizione all’Albo regionale delle Cooperative sociali. L.R. 3 novembre 2006, n. 23 e D.G.R. 3 aprile 2007, n. 897.....81<br />

[Servizi sociali]<br />

DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE TUTELA AMBIENTE<br />

TUTELAMBIENTEn. 129 del 1 18 giugno <strong>2013</strong><br />

MITENI S.p.A. (con sede legale in Trissino (VI) - Località Colombara n. 91- CAP 36070 -P.I. 10129460159) - Conversione di<br />

alcune dotazioni impiantistiche finalizzate alla realizzazione di un sistema di purificazione e captazione del tensioattivo dal risultante<br />

in soluzione acquosa dal processo produttivo di plastiche fluorurate - Comune di localizzazione: Trissino (VI) - Procedura di<br />

verifica di assoggettabilità (D. Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.). Esclusione dalla Procedura di V.I.A con prescrizioni.......................... 83<br />

[Ambiente e beni ambientali]<br />

TUTELAMBIENTEn. 131 del 19 giugno <strong>2013</strong><br />

ECOSANITAS di GIRONDA PAMELA (sede legale in Legnago, in via Nicolò da Legnago -VR - P.I. 03133730238) Realizzazione<br />

di uno stoccaggio provvisorio per rifiuti pericolosi (D15) provenienti da attività sanitarie - Comune di localizzazione: Legnago<br />

(VR) - Verifica di assoggettabilità ai sensi dell’art. 20 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. Esclusione dalla Procedura di V.I.A.<br />

con prescrizioni e una raccomandazione............................................................................................................................................ 85<br />

[Ambiente e beni ambientali]<br />

DECRETI DEL DIRIGENTE DELL’UNITÀ DI PROGETTO GENIO CIVILE DI PADOVA<br />

PADOVAn. 136<br />

del 19 giugno <strong>2013</strong><br />

Lavori di somma urgenza per la messa in sicurezza della parete rocciosa dalla quale si sono verificati distacchi di materiale su<br />

proprietà private di via San Martino, versante sud del Colle della Rocca a Monselice. Prosecuzione dell’incarico per l’esecuzione<br />

dei lavori di messa in sicurezza del versante nord - est del Colle”. CIG 51397965D5 - CUP H42J13000020002. Importo complessivo<br />

€ 553.000,00. Cod. SIOPE 2108. Impegno di spesa............................................................................................................................ 87<br />

[Consulenze e incarichi professionali]


PROGETOGENIOCIVILEDI DECRETODELDIRIGENTEDEL’UNITÀDI<br />

PROGETOGENIOCIVILEDI DECRETODELDIRIGENTEDEL’UNITÀDI<br />

PRESIDENZADEL DELIBERAZIONEDEL’UFICIODI<br />

PRESIDENZADEL DELIBERAZIONEDEL’UFICIODI<br />

PRESIDENZADEL DELIBERAZIONEDEL’UFICIODI<br />

PRESIDENZADEL DELIBERAZIONEDEL’UFICIODI<br />

PRESIDENZADEL DELIBERAZIONEDEL’UFICIODI<br />

PRESIDENZADEL DELIBERAZIONEDEL’UFICIODI<br />

<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DECRETI DEL DIRIGENTE DELL’UNITÀ DI PROGETTO GENIO CIVILE DI ROVIGO<br />

ROVIGOn. 248<br />

del 21 giugno <strong>2013</strong><br />

CONSORZIO DI BONIFICA ADIGE PO - rinnovo/sanatoria derivazione di mod. 1.00 di acqua pubblica dalla sponda dx del<br />

fiume Canalbianco in loc. Ca’ Rizza "Derivazione Zelo Destro" nel Comune di GIACCIANO CON BARUCHELLA per l'irrigazione<br />

di una superficie di Ha 235 - Pos. N. 475,........................................................................................................................................... 88<br />

[Acque]<br />

ROVIGOn. 250<br />

del 24.06.<strong>2013</strong><br />

R.D. 1775/193 -T.U. sulle acque pubbliche. D.Lgs 387/2003 - Impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili: impianti<br />

idroelettrici. Richieste di concessione di derivazione d'acqua ad uso idroelettrico dal fiume Fissero Tartaro Canalbianco, in corrispondenza<br />

del sostegno della "Conca di Canda" in Comune di Bagnolo di Po (RO). Presa d'atto del parere n. 12 del 23/04/<strong>2013</strong> della<br />

Commissione Tecnica per il parere su opposizioni, osservazioni e domande in concorrenza, istituita ai sensi dell'ex art. 9 del R.D.<br />

1775/1933 e di cui alla D.G.R. 3493/2010............................................................................................................................................ 89<br />

[Acque]<br />

DELIBERAZIONI DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO REGIONALE<br />

CONSIGLIOREGIONALEn. 53<br />

del 23 maggio <strong>2013</strong><br />

Attribuzione delle retribuzioni di risultato per l’anno 2012: a) Segretario generale; b) Segretario regionale per gli affari generali,<br />

giuridici e legislativi; c) Responsabile dell’Ufficio Stampa; d) giornalisti in servizio presso l’Ufficio Stampa.” ........................... 90<br />

[Consiglio regionale]<br />

CONSIGLIOREGIONALEn. 54 del 30 maggio <strong>2013</strong><br />

Nomina dei componenti della commissione d'inchiesta sui lavori pubblici regionali..................................................................91<br />

[Designazioni, elezioni e nomine]<br />

CONSIGLIOREGIONALEn. 55<br />

del 10 giugno <strong>2013</strong><br />

Costituzione del Collegio dei revisori dei conti della Regione del Veneto. Sostituzione di un revisore ineleggibile e aggiornamento<br />

dell’elenco dei candidati idonei................................................................................................................................................ 92<br />

[Designazioni, elezioni e nomine]<br />

CONSIGLIOREGIONALEn. 56 del 10 giugno <strong>2013</strong><br />

Difensore civico della Regione del Veneto. Autorizzazione convenzione con la Provincia di Verona....................................... 93<br />

[Consiglio regionale]<br />

CONSIGLIOREGIONALEn. 57<br />

del 10 giugno <strong>2013</strong><br />

Patrocinio legale per i consiglieri regionali - articolo 9 bis L.R. 30 gennaio 1997 n. 5. Disposizioni per il pagamento delle spese<br />

legali.................................................................................................................................................................................................... 94<br />

[Consiglio regionale]<br />

CONSIGLIOREGIONALEn. 58<br />

del 19 giugno <strong>2013</strong><br />

Modifica della determinazione del numero dei componenti delle Commissioni consiliari permanenti, a norma degli articoli 16<br />

e 17 del Regolamento del Consiglio regionale.................................................................................................................................... 96<br />

[Consiglio regionale]<br />

Sezione seconda<br />

DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA REGIONALE<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 832 del 4 giugno <strong>2013</strong><br />

Riconoscimento di debito a favore della Regione Piemonte per l’esecuzione di servizi a supporto della gestione della tassa automobilistica<br />

regionale. ...................................................................................................................................................................... 97<br />

[Bilancio e contabilità regionale]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 907 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Legge regionale 18 marzo 2011, n. 7 “Legge finanziaria regionale per l’esercizio 2011”, art. 10. Razionalizzazione e riordino<br />

degli Enti strumentali della Regione del Veneto. DGR 1841 del 8 novembre 2011, DGR 769 del 2 maggio 2012 e DGR 2563 del 11<br />

dicembre 2012. Determinazioni.........................................................................................................................................................103<br />

[Enti regionali o a partecipazione regionale]


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 911 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Riduzione degli oneri finanziari degli enti, aziende e agenzie regionali, in applicazione di quanto previsto dall’art. 20 della Legge<br />

Regionale n. 47 del 21 dicembre 2012. Definizione delle modalità di erogazione delle risorse finanziarie per l’anno <strong>2013</strong>.............105<br />

[Enti regionali o a partecipazione regionale]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 948 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Autorizzazione all’Azienda Ulss 12 Veneziana alla sottoscrizione dell’accordo il cui preliminare è stato sottoscritto, in data<br />

6 febbraio <strong>2013</strong>, dall’Azienda Ulss medesima e dalla Casa di Cura privata accreditata “Policlinico San Marco” - DGR n. 12 del 9<br />

gennaio <strong>2013</strong>...................................................................................................................................................................................... 108<br />

[Sanità e igiene pubblica]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 949 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Casa di Cura privata accreditata “Policlinico San Marco”: attivazione di n. 25 posti letto di hospice. Parziale modifica della<br />

DGR n. 2339 del 29 dicembre 2011....................................................................................................................................................116<br />

[Sanità e igiene pubblica]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 950 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

D.G.R. n. 2332 del 29.12.2011 “Accordo tra il Governo, le Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano sulla proposta del<br />

Ministro della Salute di ripartizione delle risorse destinate al finanziamento del progetto ridenominato “Ospedale-Territorio senza<br />

dolore” di cui all’articolo 6, comma 1, della legge 15 marzo 2010, n. 38 (Rep. Atti n. 188/CSR del 28.10.2010). Progetto sperimentale<br />

“Ospedale-Territorio senza dolore”. Approvazione modalità di attuazione e impegno di spesa.....................................................118<br />

[Sanità e igiene pubblica]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 952 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Nuova disciplina di riordino della rete regionale delle Commissioni Terapeutiche preposte al controllo dell’appropriatezza prescrittiva,<br />

al governo della spesa farmaceutica e alla definizione dei Prontuari Terapeutici Aziendali (PTA).Abrogazione DGR n.<br />

1024/1976 e s.m.i............................................................................................................................................................................... 120<br />

[Sanità e igiene pubblica]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 953 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Progetto assistenza primaria: approvazione Verbale d’Intesa sottoscritto in data 31 maggio <strong>2013</strong> dalla Regione Veneto - Assessore<br />

alla Sanità e dalle OOSS della medicina convenzionata.......................................................................................................... 130<br />

[Sanità e igiene pubblica]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 955 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

“Modello di gestione diretta dei sinistri di responsabilità civile verso terzi in ambito sanitario ed ospedaliera approvato con<br />

DGRV n. 573/2011, modificata con DGRV n. 1020/2011”. Adempimenti diversi per l’implementazione, su scala regionale, del modello<br />

gestionale, all’esito della sperimentazione in atto nelle Aziende ed Enti del S.S.R. delle province di Padova e Rovigo, disposta<br />

con DGRV n. 1906/2012....................................................................................................................................................................141<br />

[Sanità e igiene pubblica]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 956 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Autorizzazioni ad Aziende ULSS ed Aziende Ospedaliere delle richieste sottoposte a parere di congruità della Commissione<br />

Regionale per l’Investimento in Tecnologia ed Edilizia (CRITE) nelle sedute del 21 gennaio <strong>2013</strong>, 11 febbraio <strong>2013</strong> e 4 marzo <strong>2013</strong>.<br />

Art. 26, L.R. 56/1994, DGR n. 1455/2008, DGR n. 125/2011 e DGR n. 2353/2011......................................................................... 144<br />

[Unità locali socio sanitarie e aziende ospedaliere]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 957 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Commissione Regionale per l’Investimento in Tecnologia ed Edilizia - CRITE (DGR n. 2353 del 29/12/2011): modifica della<br />

composizione e supporto istruttoria..................................................................................................................................................147<br />

[Sanità e igiene pubblica]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 958 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Autorizzazione all’Azienda ULSS n. 9 Treviso alla contrazione di un mutuo, ai sensi dell’art. 5, comma 2, della Legge Regionale<br />

n. 55/94, finalizzato al finanziamento dei lavori della “Cittadella Sanitaria” dell’Ospedale di Treviso (DGR n. 2054/2007 e DGR n.<br />

343/2010).............................................................................................................................................................................................149<br />

[Unità locali socio sanitarie e aziende ospedaliere]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 959 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Azienda Ulss n. 13 di Mirano. Consistenza patrimoniale. DGR n. 922 del 28/02/1995.............................................................151<br />

[Unità locali socio sanitarie e aziende ospedaliere]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 960 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Azienda ULSS n. 6 di Vicenza. Autorizzazione al trasferimento di diritti reali su beni immobili ai sensi dell’art. 5 del D. Lgs.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

229/99 nell’ambito dell’Accordo di Programma tra Regione del Veneto, Comune di Vicenza, Azienda U.L.S.S. n. 6 di Vicenza di<br />

cui al DPGR n. 92 del 18/05/2012. DGR n. 20/CR del 19/03/<strong>2013</strong> (art. 13, comma 1 della L.R. 23/2007)......................................152<br />

[Unità locali socio sanitarie e aziende ospedaliere]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 961 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Progetto europeo HEALTH OPTIMUM (HEALTH OPTIMization throUgh teleMedicine) C046273. Chiusura progetto e sviluppi.<br />

..................................................................................................................................................................................................156<br />

[Unità locali socio sanitarie e aziende ospedaliere]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 962 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Recepimento delle “Linee Guida nazionali per la dematerializzazione della documentazione clinica in diagnostica per immagini”<br />

di cui all’Intesa Stato-Regioni del 4 aprile 2012......................................................................................................................162<br />

[Sanità e igiene pubblica]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 963 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Contratti di formazione specialistica aggiuntivi per medici specializzandi delle Scuole di specializzazione e borse di studio per<br />

la Scuola di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera, afferenti alla Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi<br />

di PADOVA - Anno Accademico 2012/<strong>2013</strong>. Decreto Legislativo n. 368/99 - Legge 401/2000. Ratifica DPGR n. 81 del 12 giugno<br />

<strong>2013</strong>. Impegno di spesa..................................................................................................................................................................... 245<br />

[Sanità e igiene pubblica]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 964 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Azioni di sorveglianza sanitaria degli ex esposti ad amianto (art. 21 L.R. 9/2005). Finanziamento attività <strong>2013</strong>. Impegno di<br />

spesa. ................................................................................................................................................................................................ 253<br />

[Sanità e igiene pubblica]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 965 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Collaborazione con INAIL per la realizzazione di iniziative di implementazione dei Sistemi di Gestione della Sicurezza nelle<br />

Strutture Sanitarie pubbliche. Approvazione del modello di accordo..............................................................................................255<br />

[Sanità e igiene pubblica]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 966 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Recepimento dell’Intesa ai sensi dell’articolo 115, comma 1, lettera a) del Decreto Legislativo 31 marzo 1998 n. 112, sulla proposta<br />

del Ministero della salute di deliberazione CIPE di assegnazione alle Regioni delle risorse relative all’anno 2010 da destinare<br />

alla copertura degli oneri connessi agli accertamenti medico-legali disposti dalle pubbliche amministrazioni per i propri dipendenti<br />

assenti dal servizio per malattia....................................................................................................................................................... 259<br />

[Sanità e igiene pubblica]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 967 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

DGR n. 2208 del 6/11/2012: erogazione all’Azienda Ospedaliera di Verona di somme a titolo di acconto per il finanziamento<br />

del disavanzo sanitario pregresso..................................................................................................................................................... 266<br />

[[Unità locali socio sanitarie e aziende ospedaliere]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 968 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Erogazione di somme a titolo di acconto per il finanziamento del disavanzo sanitario pregresso........................................... 268<br />

[Unità locali socio sanitarie e aziende ospedaliere]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 969 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Albo Regionale delle Associazioni Protezionistiche ai sensi dell’art. 9, della L. R. 60/1993. Conferma di iscrizione dell’<strong>Associazione</strong><br />

“E.N.P.A.-Ente Nazionale Protezione Animali- Sezione di Treviso” per il triennio <strong>2013</strong>-2016....................................... 270<br />

[Associazioni, fondazioni e istituzioni varie]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 970 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Aggiornamento del registro regionale di cui all’art. 18 comma 2 lettera a) legge regionale 9 gennaio 2003, n. 2 “Nuove norme<br />

a favore dei veneti nel mondo e agevolazioni per il loro rientro”. Unione dei Triveneti nel Mondo (U.T.R.I.M.)...........................271<br />

[Emigrazione e immigrazione]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 971 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Assegnazione termine per la presentazione dei bilanci consuntivi da parte di Comitati e Federazioni di circoli veneti all’estero<br />

iscritti al registro regionale di cui all’art. 18 della L.R. n. 2/2003 per il sostegno all’associazionismo all’estero............................274<br />

[Emigrazione e immigrazione]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 972 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Partecipazione al Progetto “Agentes Pro Empleo” (numero 2012-1ES1 - LEO03 - 47449). Programma di Apprendimento per-


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

<br />

manente Leonardo da Vinci, azione Mobilità. Approvazione dello schema di Convenzione fra la Regione del Veneto e La Regione<br />

di Madrid............................................................................................................................................................................................275<br />

[Emigrazione e immigrazione]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 973 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Autorizzazione di un budget operativo ai sensi dell’art. 49, L.R. 29.11.2001, n. 39, a favore del Dirigente dell’Unità di Progetto<br />

Protezione Civile per acquisto di beni di consumo e forniture di servizi per attività di Protezione Civile e Antincendio Boschivo.<br />

Anno <strong>2013</strong>......................................................................................................................................................................................... 282<br />

[Bilancio e contabilità regionale]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 974 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Protezione Civile. <strong>Associazione</strong> Interregionale di Coordinamento e Documentazione per i problemi inerenti alla neve e alle<br />

valanghe: AINEVA. Quota associativa <strong>2013</strong>.................................................................................................................................... 285<br />

[Protezione civile e calamità naturali]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Organizzazione delle aziende UU.LL.SS.SS. e Ospedaliere. Linee guida per la predisposizione del nuovo atto aziendale, per<br />

l’organizzazione del Dipartimento di Prevenzione e per l’organizzazione del Distretto socio sanitario. Articoli 3, comma 1 bis e<br />

articolo 7 bis, comma 1 del D.Lgs. 502/1992 e s.m.e i.. L.R. 29 giugno 2012, n. 23....................................................................... 287<br />

[Sanità e igiene pubblica]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1004 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Attività di formazione iniziale finanziate dalla Regione Veneto. Approvazione studio per la rivalutazione delle Unità di Costo<br />

Standard per l’annualità <strong>2013</strong>/2014. (Regolamento CE n. 1081/2006)..............................................................................................318<br />

[Formazione professionale e lavoro]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1008 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

ESU-Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario di Venezia. Autorizzazione di atti relativi al personale. (DD.<br />

G.R. n. 1841 dell’08/11/2011 - n. 769 del 2/05/2012 - n. 2536 del 11/12/2012).................................................................................. 320<br />

[Enti regionali o a partecipazione regionale]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 10<strong>09</strong> del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

ESU-Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario di Venezia. Autorizzazione di atti relativi al personale (Dott.<br />

ssa Guzzo Chiara). (DD.G.R. n. 1841 dell’08/11/2011 - n. 769 del 2/05/2012 - n. 2536 del 11/12/2012).......................................... 324<br />

[Enti regionali o a partecipazione regionale]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1012 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa. Anno Scolastico 2014-2015. Linee guida. (D. Lgs. 112/1998, art.<br />

138).................................................................................................................................................................................................... 327<br />

[Istruzione scolastica]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1014 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Progetto di eccellenza turistica “Dolomiti Patrimonio Mondiale dell’Umanità”. Linea di intervento 3 “Fattore umano e competitività<br />

imprese” - Attività “Informazione e formazione”. Approvazione e finanziamento iniziative. Legge 27 dicembre 2006, n.<br />

296. <strong>Del</strong>iberazioni n. 1826/2011 e n. 1358 /2012............................................................................................................................... 343<br />

[Turismo]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1015 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Progetto “Buy Veneto” <strong>2013</strong>. Dodicesimo workshop Internazionale del Turismo nel Veneto. Venezia, 10 ottobre - 12 ottobre<br />

<strong>2013</strong>.................................................................................................................................................................................................... 347<br />

[Mostre, manifestazioni e convegni]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1016 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Iniziative di promozione turistico-culturale del Veneto nel mercato nazionale e internazionale in collaborazione con la Fondazione<br />

Arena di Verona. Piano esecutivo annuale di promozione turistica <strong>2013</strong>. Legge regionale 4 novembre 2002, n. 33............357<br />

[Turismo]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1017 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Progetto di eccellenza turistica a carattere autonomo regionale: “Valorizzazione e promozione integrata della Pedemontana<br />

<strong>Veneta</strong>”. Legge 27 dicembre 2006 n. 296, articolo 1, comma 1228 e legge 18 giugno 20<strong>09</strong> n. 69, articolo 18. Adozione del marchio<br />

turistico: ”Pedemontana <strong>Veneta</strong> - Itinerario di sorprese”..................................................................................................................359<br />

[Turismo]


10<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1018 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Programma U.E. di Cooperazione territoriale europea “Interreg IVC 2007-<strong>2013</strong>. Progetto CHARTS “Culture and Heritage<br />

Added value to Regional policies for Tourism Sustainability”. Codice Unico di Progetto H19I12000020007. Collaborazione con<br />

Veneto Lavoro per n. 495 del 3 aprile 2012...................................................................................................................................... 363<br />

[Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1019 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Programma Promozionale del Settore Secondario anno 2012. L.R. 24 dicembre 2004, n. 33. Riallocazione risorse. Progetto<br />

“Azioni di sostegno alla presenza veneta all’Expo 2015 di Milano”................................................................................................ 369<br />

[Secondario, settore]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1020 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

“Società agricola Alzo s.n. c. di Benedetti Pietro & C.”. Ratifica, ai sensi dell’articolo 6, comma 1, lettera d) della legge regionale<br />

10 dicembre 1973, n. 27, del decreto del Presidente della Giunta regionale del 7 giugno <strong>2013</strong>, n. 75, concernente il rilascio<br />

dell’autorizzazione unica alla costruzione e all’esercizio di un impianto di produzione di energia alimentato da biogas in Comune<br />

di Mozzecane (VR). Enel - Divisione Infrastrutture e Reti. Autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di un impianto di rete<br />

per la distribuzione dell’energia elettrica.......................................................................................................................................... 372<br />

[Energia e industria]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1021 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale - ATER di Belluno. Autorizzazione alla proroga dell’incarico di direttore fino<br />

alla naturale scadenza prevista dall’art. 11, comma 2, della Legge Regionale 9 marzo 1995, n. 10 (deliberazioni di Giunta regionale<br />

n. 3322 del 21 dicembre 2010, n. 1841 del 8 novembre 2011, n. 769 del 2 maggio 2012 e n. 2563 del 11 dicembre 2012).............. 382<br />

[Designazioni, elezioni e nomine]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1022 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale - ATER di Belluno. Contrattazione aziendale di secondo livello con le Organizzazioni<br />

Sindacali volta alla sottoscrizione del Piano Triennale <strong>2013</strong> - 2015 della produttività da riconoscere al personale dipendente<br />

(deliberazioni di Giunta regionale n. 3322 del 21/12/2010, n. 1841 del 8/11/2011, n. 769 del 2/5/2012 e n. 2563 del 11/12/2012)... 383<br />

[Enti regionali o a partecipazione regionale]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1023 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Piano nazionale di edilizia abitativa (D.P.C.M. 16 luglio 20<strong>09</strong>). Rimodulazione/rilocalizzazione degli interventi - nuova individuazione<br />

dei programmi finanziati................................................................................................................................................... 384<br />

[Edilizia abitativa]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1024 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Intervento finanziario della Regione in materia di Lavori Pubblici - Aggiornamento criteri e modalità di attuazione e gestione<br />

delle linee di spesa. (L.R. n. 27/03, artt. da 50 e 54)..........................................................................................................................391<br />

[Opere e lavori pubblici]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1025 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Sostegno finanziario ai lavori pubblici di interesse locale di importo fino a 200.000 euro - Anno <strong>2013</strong>. Terzo programma di<br />

riparto. (L.R. n. 27/2003, art. 50)...................................................................................................................................................... 393<br />

[Opere e lavori pubblici]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1026 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Disposizioni di prima attuazione della Lr 28 dicembre 2012, n. 48 recante “Misure per l’attuazione coordinata delle politiche<br />

regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, della corruzione nonché per la promozione della cultura<br />

della legalità e della cittadinanza responsabile”................................................................................................................................435<br />

[Sicurezza pubblica e polizia locale]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1027 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Ditta Costa Sviluppo SpA. Proroga termine di inizio lavori per la costruzione e l’esercizio di un impianto fotovoltaico della<br />

potenza di 27.398,880 kWp nel comune di Costa di Rovigo (RO). DPR 380/2001. .........................................................................438<br />

[Energia e industria]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1028 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Concessione di un contributo all’UNPLI - Comitato Provinciale di Padova per la realizzazione della manifestazione “Dal Mare<br />

alla Piazza”. Autorizzazione (art. 82, c.1 L.R. 11/2010)....................................................................................................................439<br />

[Mostre, manifestazioni e convegni]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1029 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Legge regionale 10 agosto 2012, n. 28 “Disciplina dell’agriturismo, ittiturismo e pescaturismo.” Disposizioni applicative tem-


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 11<br />

poranee per lo svolgimento dell’attività di pescaturismo nel corso dell’estate <strong>2013</strong>. Integrazione della DGR n. 604 del 3 maggio<br />

<strong>2013</strong>.................................................................................................................................................................................................... 441<br />

[Turismo]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1030 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Ratifica, ai sensi dell’articolo 6, comma 1, lettera d) della LR 10 dicembre 1973, n. 27, del decreto del Presidente della Giunta<br />

regionale n. 83 del 13 giugno <strong>2013</strong> avente per oggetto: ........................................................................................................................................................................................... 443<br />

[Agricoltura]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1031 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Autorizzazione all’affidamento di incarichi professionali per la formulazione di pareri sull’adeguamento degli strumenti urbanistici<br />

al Piano Ambientale del Parco Naturale Regionale del Fiume Sile. Disposizioni relative alla razionalizzazione, riordino<br />

e contenimento della spesa per il personale degli Enti strumentali della Regione del Veneto. D.G.R. n. 1841 del 8.11.2011; L.R.<br />

18.3.2011, n. 7, art. 10; D.G.R. n. 769 del 2.5.2012; D.G.R. n. 2563 del 11.12.2012.......................................................................... 446<br />

[Consulenze e incarichi professionali]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1032 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Autorizzazione all’affidamento di incarichi professionali per la realizzazione di filmati e DVD tematico, nonché spot e filmati<br />

televisivi del Parco Naturale Regionale del <strong>Del</strong>ta del Po. Disposizioni relative alla razionalizzazione, riordino e contenimento della<br />

spesa per il personale degli Enti strumentali della Regione del Veneto. D.G.R. n. 1841 del 8.11.2011; L.R. 18.3.2011, n. 7, art. 10;<br />

D.G.R. n. 769 del 2.5.2012; D.G.R. n. 2563 del 11.12.2012............................................................................................................... 448<br />

[Consulenze e incarichi professionali]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1036 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

D.G.R.V. n° 666 del 9/03/2010 riparto per l’esercizio 2010 del contributo ex art. 25 L.R. n. 9/2005. Cooperativa Sociale Self Help<br />

a r.l. ONLUS di Verona. Determinazioni......................................................................................................................................... 450<br />

[Edilizia ospedaliera]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1037 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

“Autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, socio sanitarie e sociali”. Rilascio del rinnovo dell’accreditamento<br />

istituzionale - con incremento della capacità ricettiva - al Centro di Servizi per persone anziane non autosufficienti “San Martino”<br />

con sede in Castelmassa RO Viale Fattori 2 (L.R. n. 22/2002) e parziale revoca della DGR n. 383 del 17febbraio 20<strong>09</strong>...............452<br />

[Servizi sociali]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1038 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

“Autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, socio sanitarie e sociali”. Rilascio del rinnovo dell’accreditamento<br />

istituzionale del Centro Diurno per persone con disabilità “Artè 1” e del Centro Diurno per persone con disabilità “Artè 2” entrambi<br />

con sede in Padova Via Due Palazzi 41 (L.R. n. 22/2002)............................................................................................................... 454<br />

[Servizi sociali]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1039 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

“Autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, socio sanitarie e sociali”. Rilascio dell’accreditamento istituzionale<br />

dei seguenti Centri di Servizi per persone con disabilità:<br />

• Centro Diurno per persone con disabilità Don Gnocchi con sede in Cosniga di San Vendemiano TV Via Dante 45;<br />

• Centro Diurno per persone con disabilità Al Colle con sede in Colle Umberto TV P.zza Don Vendrame 8;<br />

• Centro Diurno per persone con disabilità Città di Conegliano con sede in Conegliano TV Via Maggior Piovesana 13/L;<br />

• Centro Diurno per persone con disabilità Il Germoglio con sede in Ponte della Priula Susegana TV Via Munizioni 1;<br />

• Centro Diurno per persone con disabilità Codognè con sede in Codognè TV Via Crispi 34<br />

(L.R. n. 22/2002)......................................................................................................................................................................... 456<br />

[Servizi sociali]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1040 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

“Autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, socio sanitarie e sociali”. Rilascio dell’accreditamento istituzionale<br />

del Centro Diurno per persone con disabilità “Nuovo Sant’Alberto Magno” e della Comunità Alloggio per persone con disabilità<br />

“Nuova Cipressina” entrambi con sede in Mestre VE Via Sant’Alberto Magno 1 (L.R. n. 22/2002)..............................................458<br />

[Servizi sociali]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1041 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

“Autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, socio sanitarie e sociali”. Rilascio dell’accreditamento istituzionale<br />

della Comunità Alloggio per persone con disabilità “Abitare il Tempo” con sede in Padova Via del Bigolo 100 (L.R. n. 22/2002)........460<br />

[Servizi sociali]


12<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1042 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

“Autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, socio sanitarie e sociali”. Rilascio dell’accreditamento istituzionale della<br />

Comunità Alloggio per persone con disabilità “Nico Frigo” con sede in Cesuna di Roana VI Via Brunialti 37 (L.R. n. 22/2002)......... 462<br />

[Servizi sociali]<br />

DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1043 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

“Autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, socio sanitarie e sociali”. Rilascio dell’accreditamento istituzionale<br />

della Comunità Alloggio per persone con disabilità Sant’Alvise con sede in Cannaregio 3144 Venezia (L.R. n. 22/2002).......... 464<br />

[Servizi sociali]


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 13<br />

PARTE SECONDA<br />

CIRCOLARI, DECRETI, ORDINANZE E DELIBERAZIONI<br />

Sezione prima<br />

DECRETI DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE<br />

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 84 del 14 giugno <strong>2013</strong><br />

Azienda regionale per i settori agricolo, forestale e agroalimentare “Veneto Agricoltura”. Nomina Commissario Straordinario.<br />

[Designazioni, elezioni e nomine]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Il provvedimento nomina il Commissario Straordinario dell’Azienda regionale per i settori agricolo, forestale e agroalimentare<br />

“Veneto Agricoltura”.<br />

Il Presidente<br />

Visto l’art. 3 della legge regionale 5 settembre 1997 n. 35 “Istituzione dell’Azienda regionale per i settori agricolo, forestale e<br />

agroalimentare “Veneto Agricoltura”” che individua quali Organi dell’Azienda, l’Amministratore unico e il Collegio dei revisori<br />

dei conti;<br />

Visto il comma 1 dell’art. 4, della medesima L.R. n. 35/1997, che dispone che l’Amministratore unico sia nominato dal Consiglio<br />

regionale, su proposta della Giunta, per la durata di tre anni e che alla scadenza possa essere confermato nella carica fino alla<br />

fine della legislatura;<br />

Visto l’art. 6 della legge regionale 1 settembre 1972, n. 12, come modificato/integrato dall’art. 6 della legge regionale 10 dicembre<br />

1973, n. 27;<br />

Vista la legge 15 luglio 1994, n. 444 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 16 maggio 1994, n. 293, recante<br />

disciplina della proroga degli organi amministrativi”;<br />

Vista la legge regionale statutaria 17 aprile 2012, n. 1;<br />

Rilevato che con deliberazione del Consiglio Regionale del Veneto n. 55 del 14 maggio 20<strong>09</strong> il signor Paolo Pizzolato è stato<br />

nominato Amministratore Unico dell’Azienda regionale Veneto Agricoltura e che l’insediamento di tale Amministratore è avvenuto<br />

in data 20 maggio 20<strong>09</strong>;<br />

Considerato che la Giunta regionale in data 17 aprile 2012 ha approvato la deliberazione n. 24/CR “Proposta al Consiglio regionale<br />

per la conferma fino al termine della 9^ legislatura dell'Amministratore unico dell'Azienda regionale per i settori agricolo,<br />

forestale e agro alimentare ''Veneto Agricoltura'' (lr n. 35/1997 art. 4, comma 1).”;<br />

Richiamato il decreto del Presidente del Consiglio Regionale del Veneto n. 1 del 3 luglio 2012 col quale il suddetto Amministratore<br />

Unico è stato confermato in via sostitutiva, ai sensi dell’articolo 4, comma 2 della legge 15 luglio 1994 n. 444, fino a tutto<br />

il 31 ottobre 2012;<br />

Considerato che, ai sensi dell’articolo 3 della medesima L. n. 444/1994, gli organi amministrativi non ricostituiti nel termine<br />

previsto sono prorogati per non più di quarantacinque giorni, decorrenti dal giorno della scadenza del termine medesimo;<br />

STANTE che entro il 15 dicembre 2012, quarantacinquesimo giorno decorrente dal 31 ottobre 2012, non è intervenuto alcun<br />

provvedimento del Consiglio Regionale;<br />

Visto il decreto del Presidente della Giunta regionale del Veneto n. 217 del 16 dicembre 2012 con cui veniva nominato il Commissario<br />

Straordinario dell’Azienda regionale per i settori agricolo, forestale e agroalimentare “Veneto Agricoltura”, con attribuzione<br />

dei poteri conferiti dalla L. R. n. 35/1997 all’Amministratore unico di tale Azienda per la durata di sei mesi, salvo anticipata cessazione<br />

a seguito della nomina del nuovo Amministratore unico, deliberata da parte del Consiglio regionale, e/o dell’approvazione del<br />

PDL n. 275/2012 di riorganizzazione dell’Azienda tramite Istituzione dell’Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario;<br />

Vista la nota prot. n. 232867 del 31 maggio <strong>2013</strong> con cui il Presidente della Giunta regionale chiedeva al Presidente del Consiglio<br />

regionale, in considerazione della prossima scadenza del Commissario straordinario di Veneto Agricoltura (16 giugno <strong>2013</strong>), se il<br />

Consiglio regionale era intenzionato ad esercitare il potere di nomina previsto dal primo comma dell’art.4 della L.R. 5 settembre<br />

1997, n. 35;<br />

Considerato che alla data odierna non è pervenuta alcuna comunicazione in tal senso da parte del Consiglio regionale;<br />

Ravvisata la necessità, per ragioni di pubblico interesse, di assicurare il funzionamento dell’Azienda regionale Veneto Agricoltura<br />

e di garantire il legittimo esercizio dei poteri di amministrazione e legale rappresentanza del medesimo Ente, come previsti<br />

dall’art. 5 della L. R. n. 35/1997, nelle more della nomina del nuovo Amministratore unico da deliberarsi da parte del Consiglio<br />

regionale e/o dell’approvazione del PDL n. 275/2012 di riorganizzazione dell’Azienda tramite Istituzione dell’Agenzia veneta per<br />

l’innovazione nel settore primario;


14<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

Considerato che, per analoga fattispecie, l’art. 4, comma 2, della legge regionale n. 35/1997 dispone che i poteri dell’Amministratore<br />

unico sono attribuiti ad un commissario straordinario nominato dalla Giunta regionale per un periodo di sei mesi entro i<br />

quali deve essere nominato un nuovo Amministratore;<br />

Ritenuto, pertanto, di nominare un commissario straordinario per un periodo di dodici mesi, salvo anticipata cessazione a seguito<br />

della nomina del nuovo Amministratore unico, deliberata da parte del Consiglio regionale, e/o dell’approvazione del PDL n.<br />

275/2012 di riorganizzazione dell’Azienda tramite Istituzione dell’Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario;<br />

Effettuate le opportune verifiche ed in considerazione dei necessari requisiti di professionalità ed esperienza richiesti per lo<br />

svolgimento dell’incarico di Commissario Straordinario dell’Ente regionale in argomento nonché della opportunità di garantire<br />

continuità all’azione di conduzione dell’Azienda;<br />

Visto il D.Lgs. 8 aprile <strong>2013</strong>, n. 39, recante “Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso<br />

le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell'articolo 1, commi 49 e 50, della legge 6<br />

novembre 2012, n. 190”;<br />

Considerata l’urgenza che non consente di provvedere con deliberazione della Giunta regionale, per cui è necessario adottare<br />

il presente decreto da ratificare nella prima seduta di Giunta,<br />

decreta<br />

1. il sig. Giuseppe Nezzo, nato a Badia Polesine il 4 ottobre 1950, è nominato Commissario Straordinario dell’Azienda regionale<br />

per i settori agricolo, forestale e agroalimentare “Veneto Agricoltura”, con attribuzione dei poteri conferiti dalla L.R. n. 35/1997<br />

all’Amministratore unico di tale Azienda, dando atto che il medesimo è in possesso dei requisiti di professionalità ed esperienza<br />

richiesti per lo svolgimento dell'incarico, come da curriculum vitae pubblicato nel sito istituzionale della Giunta regionale;<br />

2. la nomina di cui al punto 1, previa acquisizione di specifica attestazione da cui risulti l’insussistenza delle ipotesi di inconferibilità<br />

e incompatibilità di cui al D.Lgs. n. 39/<strong>2013</strong>, ha decorrenza dal 17 giugno <strong>2013</strong> e durata di dodici mesi, salvo anticipata<br />

cessazione a seguito della nomina del nuovo Amministratore unico, deliberata da parte del Consiglio regionale, e/o dell’approvazione<br />

del PDL n. 275/2012 di riorganizzazione dell’Azienda tramite Istituzione dell’Agenzia veneta per l’innovazione nel settore<br />

primario;<br />

3. al suddetto Commissario Straordinario è riconosciuto esclusivamente il rimborso delle spese eventualmente sostenute, con<br />

onere a carico dell’Azienda regionale Veneto Agricoltura;<br />

4. il presente decreto sarà comunicato all’interessato, all’Azienda regionale Veneto Agricoltura e al Consiglio regionale;<br />

5. il presente decreto sarà sottoposto alla Giunta regionale, per la ratifica, nella prima seduta utile;<br />

6. la Direzione regionale Agroambiente è incaricata dell’esecuzione del presente decreto;<br />

7. il presente decreto sarà pubblicato nel Bollettino ufficiale della Regione del Veneto.<br />

Luca Zaia


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 15<br />

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 85 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Autorizzazione a costituirsi nel giudizio, con istanza cautelare, promosso avanti il Tar Veneto da Piazza Francesco Giuseppe<br />

e Bordignon Maria contro Regione Veneto ed altri.<br />

[Affari legali e contenzioso]<br />

Luca Zaia


16<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 86 del 25 giugno <strong>2013</strong><br />

Autorizzazione a costituirsi in giudizio in numero 3 ricorsi e/o citazioni proposti avanti gli organi di Giustizia Amministrativa,<br />

Ordinaria e Tributaria.<br />

[Affari legali e contenzioso]<br />

Luca Zaia


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 17<br />

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 87 del 25 giugno <strong>2013</strong><br />

Autorizzazione a costituirsi nel giudizio, con istanza cautelare, promosso avanti il Tar Veneto da C.C.C. - Cantieri Costruzioni<br />

Cemento s.p.a. contro Regione Veneto ed altri.<br />

[Affari legali e contenzioso]<br />

Luca Zaia


18<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 88 del 25 giugno <strong>2013</strong><br />

Assemblea ordinaria dell’<strong>Associazione</strong> Informest del 27 giugno <strong>2013</strong> alle ore 12.00.<br />

[Enti regionali o a partecipazione regionale]<br />

Il Presidente<br />

Vista la legge 19/1991;<br />

Vista la L.R. 38/1991;<br />

Vista la nota n. 208 del 20 maggio <strong>2013</strong> con cui è stata comunicata la convocazione dell'assemblea ordinaria dell’<strong>Associazione</strong><br />

Informest, partecipata dalla Regione del Veneto per il 16,8851 % del capitale sociale, che si terrà presso la sede dell’<strong>Associazione</strong><br />

in Gorizia, Via Cadorna n. 36, il giorno 25 giugno <strong>2013</strong>, ore 20.00 in prima convocazione e, occorrendo, in seconda convocazione<br />

presso la CCIAA di Gorizia, per il giorno 27 giugno <strong>2013</strong>, alle ore 12.00, per discutere e deliberare sul seguente:<br />

ORDINE DEL GIORNO<br />

1. Approvazione Bilancio al 31 dicembre 2012 ai sensi dell’art. 7 dello Statuto dell’<strong>Associazione</strong>;<br />

2. Varie ed eventuali;<br />

Ritenuto necessario partecipare all’assemblea ordinaria dell’<strong>Associazione</strong> Informest, dando specifiche direttive al rappresentante<br />

regionale;<br />

Vista la documentazione trasmessa dall’<strong>Associazione</strong>, composta di bilancio al 31 dicembre 2012, nota integrativa, relazione<br />

sulla gestione e relazione del Collegio dei Revisori;<br />

Preso atto che l’<strong>Associazione</strong> ha chiuso l’esercizio con un risultato d’esercizio pari a € 0,00, utilizzando il fondo di dotazione<br />

per la copertura dei costi per un importo di € 960.214,71, già autorizzato in fase di approvazione del bilancio preventivo 2012 per<br />

€ 1.3<strong>09</strong>.278,63 che quindi a consuntivo registra un miglioramento di € 349.063,92;<br />

Considerato che per l’anno 2011 l’utilizzo del fondo di dotazione era stato pari ad € 1.137.768,49;<br />

Preso atto che il “Valore della produzione” pari ad € 3.640.632,79, è in crescita rispetto al 2011 del 4,01 %; tale variazione<br />

positiva va individuata principalmente nell’aumento della posta contabile “Valore delle vendite e delle prestazioni”, il cui valore è<br />

passato da € 2.354.575,22 ad € 2.663.658,08 (con una variazione del 13,13 %);<br />

Rilevato che dalla documentazione trasmessa risulta che gli “Altri ricavi e proventi - contributi - trasferimento fondo L. 19/91”<br />

registrano un decremento del 14,72 % e si attestano su un valore complessivo pari a € 976.974,71; tale posta contabile comprende anche<br />

l’ammontare del fondo di dotazione utilizzato nel 2012, il cui utilizzo complessivo, come già rappresentato, è pari ad € 960.214,71;<br />

Rilevato che i “Costi della produzione” sono stati complessivamente in crescita rispetto al 2011 registrando una variazione del<br />

4,74 %, attestandosi su un totale di € 3.818.054,38; nello specifico sono aumentati i “Costi per servizi” (variazione del 6,49 %) attestandosi<br />

su un valore di € 2.125.<strong>09</strong>4,56 e i “Costi per il personale” (variazione del 3,77 %) per complessivi € 1.595.612,97;<br />

Rilevato che, per quanto riguarda i costi per servizi, vi è la diminuzione rispetto al precedente esercizio dei costi per gli organi<br />

sociali che sono passati da € 215.443,53 ad € 135.074,14;<br />

Rilevato che sono diminuiti gli “Ammortamenti e svalutazioni” (variazione -20,<strong>09</strong> %) con un valore di bilancio di € 61.051,23<br />

e i “Costi per godimento di beni di terzi” (variazione -5,36 %) con un valore a bilancio di € 5.808,00;<br />

Preso atto che la “Differenza tra Valore e Costi della produzione” registra un saldo negativo pari a € -177.421,59, con un decremento<br />

rispetto all’esercizio precedente quando tale valore era pari a € -144.902,92;<br />

Rilevato che, con riferimento alla gestione finanziaria, vi è un saldo positivo di € 286.538,80, determinato da un incremento<br />

degli “Altri proventi finanziari” (15,84 % rispetto al 2011), con un valore a bilancio di € 287.075,19;<br />

Rilevato che la voce ”Utile ante imposte” riporta un valore pari ad € 1<strong>09</strong>.117,21 e le “Imposte di esercizio” incidono sullo stesso<br />

per egual misura;<br />

Rilevato che, per quanto concerne, invece, l’analisi delle voci dello Stato Patrimoniale, si registra un decremento delle “Immobilizzazioni”<br />

del 29,04 % con un valore di bilancio di € 6.115.460,98, determinato dalla riduzione delle “Immobilizzazioni finanziarie”,<br />

il cui importo è passato da € 8.034.614,31 del 2011 a € 5.519.826,32 del 2012 (-31,30 %) e delle “Immobilizzazioni immateriali” il<br />

cui valore è passato da € 28.036,49 ad € 19.030,24. Contrariamente, le “Immobilizzazioni materiali” hanno subito una crescita del<br />

3,88 % attestandosi su un importo complessivo di € 576.604,42;<br />

Rilevato che la voce “Attivo circolante” evidenzia un incremento del 41,88 % attestandosi su un importo di € 8.807.964,10 e che<br />

tale variazione è attribuibile ad una crescita di € 629.024,46 della voce “Crediti” per un importo complessivo a valere sul bilancio<br />

2012 di € 1.933.918,02, e che registrano altresì un incremento le “Disponibilità liquide” passate da € 3.701.439,72 a € 4.616.792,74;<br />

Rilevato che, relativamente alla parte passiva dello Stato Patrimoniale, vi è una crescita dei “Debiti” del 38,83 %, il cui ammontare<br />

passa da € 2.459.608,05 a € 3.414.554,71, e che tale variazione è riconducibile principalmente ad un incremento della posta<br />

contabile “Anticipi ricevuti” con un valore totale di bilancio di € 2.676.617,89 (61,02 % rispetto al 2011), rappresentati da anticipazioni<br />

ricevute su progetti in corso di svolgimento;<br />

Considerato che, per quanto riguarda la società Informest Consulting srl, interamente partecipata da Informest, essa ha chiuso<br />

l’esercizio 2012 con un utile di € 1.841,00;<br />

Rilevato che, con riferimento all’attività posta in essere dall’<strong>Associazione</strong> nel corso del 2012, si sono rafforzati i rapporti con i<br />

propri Soci fondatori, in particolare, con le regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto, e che l’<strong>Associazione</strong> ha consolidato un costante<br />

e strutturato rapporto nell’ambito dello sviluppo di attività di internazionalizzazione delle Regioni stesse, sia nella acquisizione di<br />

un costante volume di nuove progettualità, che nella gestione di progetti già esistenti;


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 19<br />

Rilevato che Informest, in tali attività, ha coinvolto molteplici istituzioni presenti sul territorio del Nordest da cui sono scaturite,<br />

in un’ottica di sistema, nuove opportunità bilaterali, con un forte incremento della loro presenza nei paesi di riferimento<br />

dell’<strong>Associazione</strong>;<br />

Rilevato che nel 2012 Informest ha gestito n. 38 progetti finanziati dall’Unione Europea, dallo Stato Italiano attraverso la Legge<br />

84/2001 e dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia; tali progetti si possono raggruppare in diverse categorie settoriali, in particolare:<br />

settore trasporti, settore produttivo, sviluppo locale, turismo, energia - ambiente, cultura e cooperazione istituzionale;<br />

Considerato che la relazione del Collegio dei Revisori esprime parere favorevole all’approvazione del bilancio e nel contempo<br />

“raccomanda la più puntuale attenzione in tema di contenimento della spesa con particolare riferimento al costo del personale,<br />

anche in ottemperanza alle linee guida di cui al DL 78/2010 e succ. modifiche”;<br />

Visto l’articolo 6 della legge regionale 1 settembre 1972, n. 12, come modificato dall’articolo 6 della legge regionale 10 dicembre<br />

1973, n. 27;<br />

Considerato che ricorrono i presupposti di cui al primo comma, lett. d) del citato articolo 6 della legge regionale n. 27/1973;<br />

Tenuto conto che il presente atto sarà sottoposto alla ratifica della Giunta regionale nella prima seduta utile;<br />

decreta<br />

1. in relazione al primo punto all’ordine del giorno, di approvare il bilancio di esercizio 2012 dell’<strong>Associazione</strong> Informest e di<br />

prendere atto che il Fondo di Dotazione è stato utilizzato a copertura dei costi per l’importo di € 960.214,71, e che, pertanto, dopo<br />

tale operazione lo stesso risulterà essere pari a € 10.556.158,99;<br />

2. sempre in relazione al primo punto all’ordine del giorno, di invitare l’<strong>Associazione</strong> ad adottare misure idonee volte a contenere<br />

i costi, anche in ottemperanza ai principi di cui al DL 78/2010;<br />

3. di incaricare il Dott. Massimo Picciolato o, in caso di sua assenza o impedimento, il Dott. Corrado Casagrande, con procura<br />

speciale del Presidente della Giunta Regionale, di rappresentare la Regione del Veneto in sede di partecipazione all’Assemblea<br />

ordinaria di Informest secondo quanto indicato nel presente provvedimento;<br />

4. di incaricare la Direzione Regionale Attività Ispettiva e Partecipazioni Societarie dell’esecuzione del presente atto;<br />

5. di dare atto che il presente decreto non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />

6. di pubblicare il presente decreto nel Bollettino Ufficiale della Regione.<br />

Luca Zaia


20<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 89 del 25 giugno <strong>2013</strong><br />

Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale della Provincia di Padova. <strong>Del</strong>iberazione del Consiglio di Amministrazione<br />

n. 1312-433 del 23.05.<strong>2013</strong> “Approvazione Regolamento condomini ed autogestioni nell’edilizia residenziale pubblica”.<br />

[Enti regionali o a partecipazione regionale]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Con il presente decreto si provvede con i poteri della Giunta Regionale alla richiesta di chiarimenti sul provvedimento inviato<br />

al controllo, in relazione alla scadenza dei termini di cui alla L.R. 53/93.<br />

Il Presidente<br />

Vista la L.R. 18 dicembre 1993, n. 53.<br />

Vista la L.R. 9 marzo 1995, n. 10.<br />

Premesso che l’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale (ATER) di Padova ha trasmesso alla Giunta Regionale la deliberazione<br />

del Consiglio di Amministrazione n. 1312-433 del 23.05.<strong>2013</strong> “Approvazione Regolamento condomini ed autogestioni<br />

nell’edilizia residenziale pubblica” ai fini del controllo sotto il profilo della legittimità e del merito ai sensi dell’art. 3 della L.R.<br />

53/1993 e successive modificazioni.<br />

Premesso, inoltre, che è stata svolta la regolare istruttoria della pratica e che è stato acquisito il parere della Struttura regionale<br />

competente in materia.<br />

Ritenuto necessario acquisire elementi in ordine ai seguenti rilievi:<br />

- al sottoparagrafo “Condomini costituiti”, l’Ufficio Inquilinato dell’ATER di Padova è tenuto a partecipare sempre alle assemblee,<br />

non solamente laddove vi sia necessità di controlli afferenti alla legittimità o ne ravvisi l’importanza circa eventuali esposizioni<br />

giudiziali, sia che sia in maggioranza, sia che sia in minoranza, al fine di:<br />

1. verificare i bilanci preventivi e consuntivi e procedere alla loro conservazione;<br />

2. proporre impugnazioni e/o modifiche alle situazioni condominiali in base alle proprie esigenze, tenendo conto delle istanze<br />

degli altri proprietari;<br />

3. procedere alla liquidazione delle quote di competenza nei 6 mesi successivi all’approvazione dei bilanci;<br />

4. verificare e controllare i verbali procedendo alla loro archiviazione;<br />

- al paragrafo “AUTOGESTIONI”, queste devono essere sempre costituite. Si precisa tuttavia, a margine, che non è chiaro quali<br />

siano le situazioni semplici citate nel sottoparagrafo autogestioni non costituite in cui la gestione delle forniture viene lasciata<br />

alla conduzione diretta degli inquilini.<br />

Come in caso di condominio, anche per le autogestioni, sarebbe opportuno che l’Azienda partecipasse sempre alle assemblee<br />

come sopra.<br />

- al paragrafo “AMMINISTRATORI”, l’incarico di amministratore ha la durata di un anno, salvo esplicito e formale rinnovo<br />

deliberato dall’assemblea. L’assemblea tuttavia è tenuta a deliberare in merito alla revoca motivata o alle dimissioni dell’attuale<br />

amministratore o alla nomina di un nuovo amministratore, come stabilito dall’art. 1129 c.c. recentemente modificato dalla Legge<br />

220/2012.<br />

- al sottoparagrafo “servizi di manutenzione”, l’Ufficio Manutenzione dell’Azienda partecipa sempre alle assemblee laddove<br />

debba essere deliberato l’affidamento di servizi di manutenzione e non solamente in caso di lavori di rilevanza concernenti la<br />

sicurezza e l’onerosità dei medesimi.<br />

Ravvisata la necessità, indifferibile e urgente, di provvedere tempestivamente con i poteri della Giunta Regionale alla richiesta<br />

di chiarimenti sul provvedimento inviato al controllo, in relazione alla scadenza dei termini di cui alla L.R. n. 53/93 per l’esercizio<br />

della funzione, fatta salva la successiva ratifica della Giunta Regionale nella prima seduta utile.<br />

Visto il parere dell’Unità di Progetto Edilizia Abitativa, prot. n. 259883 del 18.06.<strong>2013</strong>.<br />

Visto l’art. 52 dello Statuto della Regione del Veneto, nonché l’art. 6 della L.R. 1.<strong>09</strong>.1972, n. 12 e l’art. 6 della L.R. 10.12.1973,<br />

n. 27.<br />

Decreta<br />

1. di chiedere chiarimenti sulla deliberazione del Consiglio di Amministrazione dell’ATER di Padova n. 1312-433 del 23.05.<strong>2013</strong><br />

“Approvazione Regolamento condomini ed autogestioni nell’edilizia residenziale pubblica”;<br />

2. di sottoporre il presente provvedimento alla ratifica della Giunta Regionale, ex art. 6 L.R. 10.12.1973, n. 27 nella prima<br />

seduta utile;<br />

3. di incaricare la Direzione Regionale Enti Locali, Persone Giuridiche e Controllo Atti dell’esecuzione del presente atto;<br />

4. di pubblicare il presente decreto nel Bollettino Ufficiale della Regione.<br />

Luca Zaia


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 21<br />

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 90 del 26 giugno <strong>2013</strong><br />

Patto verticale incentivato <strong>2013</strong> - Riparto dell’ulteriore plafond a disposizione a seguito delle modifiche introdotte, con<br />

la legge 6 giugno <strong>2013</strong>, n. 64 di conversione del D.L. 35/<strong>2013</strong>, ai commi da 122 a 125, dell’articolo 1 della legge 24 dicembre<br />

2012, n. 228.<br />

[Bilancio e contabilità regionale]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Approvazione del riparto dell’ulteriore plafond a disposizione per il Patto verticale incentivato <strong>2013</strong> a seguito delle modifiche<br />

introdotte, con la legge 6 giugno <strong>2013</strong>, n. 64 di conversione del D.L. 35/<strong>2013</strong>, ai commi da 122 a 125, dell’articolo 1 della legge 24<br />

dicembre 2012, n. 228.<br />

Il Presidente<br />

Premesso che, previa condivisione in sede di Conferenza permanente Regione-Autonomie Locali nella seduta dell’ 11 giugno<br />

<strong>2013</strong>, la Regione del Veneto, con D.P.G.R n. 82 del 13 giugno <strong>2013</strong>, ha avviato una nuova procedura operativa attuativa del Patto<br />

verticale incentivato <strong>2013</strong> a seguito delle modifiche introdotte con la legge 6 giugno <strong>2013</strong>, n. 64 di conversione del D.L. 35/<strong>2013</strong> ai<br />

commi da 122 a 125, dell’articolo 1 della legge 24 dicembre 2012, n. 228, individuando ed approvando altresì le modalità applicative<br />

per ogni tipologia di Ente locale interessato;<br />

Considerato che, al fine di usufruire dell’intero contributo concesso con Legge 6 giugno <strong>2013</strong>, n. 64, la Regione del Veneto ha<br />

messo a disposizione, con l’istituto del patto verticale incentivato, un ulteriore plafond di complessivi euro 30.000.000,00, di cui<br />

euro 22.500.000,00 a favore dei Comuni ed euro 7.500.000,00 a favore delle Province;<br />

Considerato che, ai sensi dell’articolo 1, comma 138 della Legge n. 220/2010, la Regione del Veneto ridetermina i propri obiettivi<br />

programmatici in termini di competenza eurocompatibile e di competenza finanziaria, riducendoli dello stesso importo;<br />

Richiamate le modalità applicative per ogni tipologia di Ente locale interessato, così come stabilite con il D.P.G.R n. 82 del 13<br />

giugno <strong>2013</strong> già richiamato;<br />

Considerato che la Direzione Enti Locali, Persone Giuridiche e Controllo Atti, incaricata dal D.P.G.R n. 82/<strong>2013</strong> della verifica<br />

delle domande pervenute e dell’inoltro dell’elenco delle sole domande pervenute correttamente e dichiarate ammissibili, con note<br />

prot. n. 269713 e prot. n. 27<strong>09</strong>35 del 25 giugno <strong>2013</strong> ha trasmesso alla Direzione Bilancio l’elenco delle domande regolarmente<br />

pervenute nonché quelle da escludere per le motivazioni specificate e che di seguito si riportano:<br />

• con riferimento alle province n. 6 richieste/attestazioni validamente pervenute;<br />

• con riferimento ai Comuni, n. 216 richieste/attestazioni validamente pervenute nei termini e n. 3 richieste/attestazioni trasmesse<br />

oltre il termine perentorio del 21/06/<strong>2013</strong> (Comune di Enego, Comune di Pozzoleone e Comune di Monastier di Treviso);<br />

Constatata la necessità di escludere dalla ripartizione dei plafond le richieste/attestazioni del Comune di Enego, del Comune di<br />

Pozzoleone e del Comune di Monastier di Treviso in quanto pervenute fuori termine;<br />

Preso atto che come condiviso all’unanimità in sede di Conferenza permanente Regione Autonomie Locali nella seduta del 11<br />

giugno <strong>2013</strong>, è necessario riservare, a valere sul plafond a disposizione dei comuni, una quota di euro 34.000,00 a favore del Comune<br />

di La Valle Agordina e una di euro 32.000,00 a favore del Comune di San Stino di Livenza, che con il riparto di cui al D.P.G.R. n. 71<br />

del 30 maggio <strong>2013</strong> hanno beneficiato di un importo inferiore rispetto a quello loro spettante a seguito di alcuni errori materiali;<br />

Preso atto che in applicazione dei criteri di riparto di cui al D.P.G.R n. 82/<strong>2013</strong>, sulla base delle domande pervenute, al netto<br />

dei 66.000,00 euro da riservare ai comuni La Valle Agordina e di San Stino di Livenza, si individuano n. 2 distinti plafond come<br />

di seguito specificati:<br />

• Plafond A, a favore delle Province, di importo pari a euro 7.500.000,00;<br />

• Plafond B, a favore dei Comuni tra 1.000 e 5.000 abitanti, di importo pari a euro 22.434.000,00;<br />

Considerato che le domande utili pervenute, suddivise con riferimento a ciascun specifico plafond di riferimento, sono le seguenti:<br />

• Plafond A: n. 6 domande utili pervenute dalle Province;<br />

• Plafond B: n. 216 domande utili pervenuta dai Comuni tra 1.000 e 5.000 abitanti;<br />

Si propone pertanto di approvare la ripartizione dei plafond anzidetti indicando l’entità degli spazi finanziari attribuibili ad ogni<br />

Ente Locale avente diritto come dagli Allegati A), e B), al presente provvedimento quali parti integranti il medesimo;<br />

Preso atto che, nei limiti della quota indicata negli Allegati A), e B), ciascun Ente avente diritto è autorizzato con il presente provvedimento<br />

a peggiorare il proprio saldo programmatico relativo al Patto di stabilità interno <strong>2013</strong> al fine di favorire il pagamento di obbligazioni<br />

di parte capitale assunte, secondo quanto previsto dall’art.1, comma 124, della Legge n. 228/2012 e successive modifiche;<br />

Preso atto che, con la nuova normativa introdotta dalla Legge 64/<strong>2013</strong>, anche gli Enti locali già beneficiari del riparto di cui al<br />

D.P.G.R. n. 71 del 30 maggio <strong>2013</strong> sono autorizzati a peggiorare l’obiettivo relativo al proprio Patto di stabilità interno <strong>2013</strong> per effettuare<br />

sia pagamenti di residui passivi in conto capitale in favore dei creditori, sia pagamenti di obbligazioni di parte capitale assunte;<br />

Dato atto CHE, come stabilito dal D.P.G.R n. 82/<strong>2013</strong>, gli Enti Locali destinatari degli spazi finanziari indicati negli Allegati<br />

A), e B), qualora utilizzino il plafond loro concesso nel <strong>2013</strong> per una quota inferiore al 100%, saranno esclusi dai benefici derivanti<br />

dall’eventuale applicazione del Patto verticale incentivato per l’anno 2014;<br />

Ritenuto opportuno che, venga consentito all’ANCI e all’UPI regionali di effettuare, con il coordinamento della Direzione Enti<br />

locali, Persone Giuridiche e controllo Atti, il monitoraggio relativo all’effettivo utilizzo del plafond concesso agli Enti locali del<br />

territorio trasmettendo alla medesima Direzione, entro il 31.03.2014, un apposito prospetto dimostrativo della posizione di ogni<br />

Ente beneficiario;


22<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

Ritenuto di incaricare la Direzione regionale Enti Locali, Persone Giuridiche e Controllo Atti di comunicare, entro il termine<br />

del 30 giugno <strong>2013</strong>, agli Enti Locali interessati dall’intervento regionale la quota di plafond loro attribuita entro la quale sono<br />

autorizzati dal presente provvedimento a peggiorare il proprio saldo programmatico, nonché la Direzione regionale Bilancio di<br />

comunicare entro il 30.06.<strong>2013</strong> al Ministero dell’Economia e delle Finanze gli elementi informativi occorrenti per la verifica del<br />

mantenimento dei saldi di finanza pubblica;<br />

considerati i tempi ristretti per la conclusione della procedura;<br />

Ritenuto pertanto di dover necessariamente agire in via d’urgenza ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 6 della L.R. 27/1973,<br />

alla ripartizione dei plafond come sopra individuati tra tutti gli Enti locali che hanno fatto utilmente richiesta ai sensi del D.P.G.R.<br />

già richiamato;<br />

Vista la Legge 6 giugno <strong>2013</strong>, n. 64;<br />

Visto il Decreto legge 8 aprile <strong>2013</strong>, n. 35;<br />

Visto l’art. 1, commi 122-125, della Legge 24 dicembre 2012, n. 228;<br />

Vista la Legge 13 dicembre 2010, n. 220;<br />

Vista la Circolare della Ragioneria dello Stato n. 5 del 7 febbraio <strong>2013</strong>;<br />

Visto il D.P.G.R n. 82 del 13 giugno <strong>2013</strong>;<br />

decreta<br />

1. di approvare le premesse quali parte integrante del presente provvedimento;<br />

2. di destinare, per le motivazioni già esposte in premessa, a valere sul plafond a disposizione dei Comuni, una quota di euro<br />

34.000,00 a favore del Comune di La Valle Agordina e una quota di euro 32.000,00 a favore del Comune di San Stino di Livenza,<br />

come da Allegato B) al presente provvedimento quale parte integrante il medesimo;<br />

3. di individuare, in applicazione dei criteri di riparto di cui al D.P.G.R n. 82 del 13 giugno <strong>2013</strong> e sulla base delle domande<br />

pervenute, n. 2 distinti plafond come di seguito specificati:<br />

• Plafond A, a favore delle Province, di importo pari a euro 7.500.000,00;<br />

• Plafond B, a favore dei Comuni tra 1.000 e 5.000 abitanti, di importo pari a euro 22.434.000,00;<br />

4. di escludere dalla ripartizione dei plafond le richieste/attestazioni del Comune di Enego, del Comune di Pozzoleone e del<br />

Comune di Monastier di Treviso in quanto pervenuti fuori termine;<br />

5. di prendere atto che le domande utili pervenute ai fini del riparto, suddivise con riferimento a ciascuno specifico plafond di<br />

riferimento, sono le seguenti:<br />

• Plafond A: n. 6 domande utili pervenute dalle Province,<br />

• Plafond B: n. 216 domande utili pervenute dai Comuni tra 1.000 e 5.000 abitanti;<br />

6. di approvare conseguentemente, in applicazione dei criteri di riparto di cui al D.P.G.R n. 82 del 13 giugno <strong>2013</strong>, la ripartizione<br />

dei plafond di cui al punto 3, tutto arrotondato alle migliaia di Euro, e come risultante dagli Allegati A), e B) al presente<br />

provvedimento quali parti integranti il medesimo;<br />

7. di autorizzare gli Enti locali indicati negli Allegati A), e B) a peggiorare il proprio obiettivo relativo al Patto di stabilità<br />

interno <strong>2013</strong> nei limiti degli importi ivi indicati ed esclusivamente al fine di favorire il pagamento di obbligazioni di parte capitale<br />

assunte, secondo quanto previsto dall’art.1, comma 124, della Legge n. 228/2012 e successive modifiche;<br />

8. di dare atto che, con la nuova normativa introdotta dalla Legge 64/<strong>2013</strong>, anche gli Enti locali già beneficiari del riparto di<br />

cui al D.P.G.R. n. 71 del 30 maggio <strong>2013</strong> sono autorizzati a peggiorare l’obiettivo relativo al proprio Patto di stabilità interno <strong>2013</strong><br />

per effettuare sia pagamenti di residui passivi in conto capitale in favore dei creditori, sia pagamenti di obbligazioni di parte capitale<br />

assunte;<br />

9. di rideterminare, ai sensi dell’articolo 1, comma 138 della Legge n. 220/2010, gli obiettivi programmatici della Regione del<br />

Veneto sia in termini di competenza eurocompatibile che di competenza finanziaria, riducendoli di euro 30.000.000,00;<br />

10. di escludere dai benefici derivanti dall’eventuale applicazione del Patto verticale incentivato per l’anno 2014, gli Enti Locali<br />

destinatari degli spazi finanziari indicati negli Allegati A), e B), qualora utilizzassero il plafond loro concesso nel <strong>2013</strong> per una<br />

quota inferiore al 100%;<br />

11. di incaricare la Direzione regionale Enti Locali, Persone Giuridiche e Controllo Atti di comunicare entro il termine del 30<br />

giugno <strong>2013</strong> agli Enti locali interessati la quota di plafond loro attribuita;<br />

12. di incaricare la Direzione regionale Bilancio di comunicare, entro il termine perentorio del 30 giugno <strong>2013</strong> al Ministero<br />

dell’Economia e delle Finanze, con riguardo a ciascuno degli Enti locali interessati, gli elementi informativi occorrenti per la verifica<br />

del mantenimento dell’equilibrio dei saldi di finanza pubblica;<br />

13. di consentire che l’ANCI e l’UPI regionali effettuino, con il coordinamento della Direzione Enti locali, Persone Giuridiche<br />

e controllo Atti il monitoraggio relativo all’effettivo utilizzo del plafond concesso agli Enti locali del territorio trasmettendo alla<br />

medesima Direzione, entro il 31 marzo 2014, un apposito prospetto dimostrativo della posizione di ogni Ente beneficiario;<br />

14. di dare atto che il presente decreto non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />

15. di sottoporre il presente provvedimento alla ratifica della Giunta regionale, ex art. 6 Legge Regionale 10.12.1973, n. 27, nella<br />

prima seduta utile;<br />

16. di disporre la pubblicazione integrale del presente provvedimento nel Bollettino ufficiale della Regione.<br />

Luca Zaia


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 23<br />

giunta regionale<br />

Allegato A al Dpgr n. 90 del 26 giugno <strong>2013</strong> pag. 1/1


24<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

giunta regionale<br />

Allegato B al Dpgr n. 90 del 26 giugno <strong>2013</strong> pag. 1/6


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 25<br />

Allegato al Dpgr n. 90 del 26 giugno <strong>2013</strong> pag. 2/6


26<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

Allegato al Dpgr n. 90 del 26 giugno <strong>2013</strong> pag. 3/6


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 27<br />

Allegato al Dpgr n. 90 del 26 giugno <strong>2013</strong> pag. 4/6


28<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

Allegato al Dpgr n. 90 del 26 giugno <strong>2013</strong> pag. 5/6


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 29<br />

Allegato al Dpgr n. 90 del 26 giugno <strong>2013</strong> pag. 6/6


30<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 91 del 26 giugno <strong>2013</strong><br />

Esclusione delle spese finanziate con erogazioni liberali e donazioni dal Patto di stabilità interno per i comuni colpiti<br />

dal sisma del maggio 2012 ai sensi dell’art. 7, comma 1-ter del D.L. 6 giugno 2012, n. 74 (cnv. L. 122/2012). - Riparto plafond<br />

assegnato alla Regione del Veneto.<br />

[Bilancio e contabilità regionale]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Riparto del plafond di esclusione, dal Patto di stabilità interno dei comuni del Veneto colpiti dal sisma del maggio 2012, delle<br />

spese finanziate con risorse provenienti da erogazioni liberali e donazioni e puntualmente finalizzate a fronteggiare gli eccezionali<br />

eventi sismici e la ricostruzione, ai sensi dell’art. 7, comma 1-ter del D.L. 6 giugno 2012, n. 74 e secondo le modalità previste dalla<br />

circolare n. 5 del 7 febbraio <strong>2013</strong> del Ministero dell’Economia e delle Finanze.<br />

Il Presidente<br />

Visto il decreto-legge 6 giugno 2012, n. 74 (cnv. L. 122/2012), che disciplina gli interventi per la ricostruzione, l'assistenza alle<br />

popolazioni e la ripresa economica nei territori dei comuni delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia<br />

e Rovigo, interessate dagli eventi sismici dei giorni 20 e 29 maggio 2012;<br />

Visto, in particolare il comma 1-ter dell’articolo 7 del D.L. 74/2012, il quale dispone l'esclusione dal Patto di stabilità interno,<br />

per gli anni <strong>2013</strong> e 2014, delle spese sostenute dai Comuni coinvolti dal sisma, finanziate con risorse proprie provenienti da erogazioni<br />

liberali e donazioni da parte di cittadini privati ed imprese e puntualmente finalizzate a fronteggiare gli eccezionali eventi<br />

sismici e la ricostruzione, per un importo massimo complessivo, per ciascun anno, di 10 milioni di euro e che il medesimo comma,<br />

inoltre, determina la ripartizione delle esclusioni tra le regioni coinvolte dal sisma del maggio 2012, assegnando ai Comuni della<br />

Regione Emilia Romagna spese da escludere dal patto di stabilità interno nei limiti di 9 milioni di euro e ai Comuni delle Regioni<br />

Lombardia e Veneto nei limiti di 0,5 milioni di euro per ciascuna regione per ciascun anno;<br />

Dato atto CHE con D.P.G.R. n. 79 del 11 giugno <strong>2013</strong>, successivamente ratificato con D.G.R. n. 940 del 18 giugno <strong>2013</strong>, la Regione<br />

del Veneto ha avviato la procedura per determinare, nel limite complessivo di 0,5 milioni di euro, l'ammontare delle spese che<br />

ciascun Ente Locale interessato può escludere dal Patto di stabilità interno ai sensi comma 1-ter dell’articolo 7 del D.L. 74/2012;<br />

Rilevato CHE la normativa già citata prevede che la Regione comunichi l’ammontare delle esclusioni al Ministero dell'economia<br />

e delle finanze e ai comuni interessati, entro il 30 giugno di ciascun anno;<br />

Richiamate le modalità di riparto del plafond tra gli Enti locali interessati, così come stabilite con il citato D.P.G.R. n. 79 del<br />

11 giugno <strong>2013</strong>;<br />

Dato atto CHE la Direzione Enti Locali, Persone Giuridiche e Controllo Atti, incaricata con D.P.G.R. n. 79/<strong>2013</strong> della verifica<br />

delle domande pervenute e dell’inoltro dell’elenco delle sole domande pervenute correttamente e dichiarate ammissibili, con nota<br />

prot. n. 268225 del 24 giugno <strong>2013</strong>, ha trasmesso alla Direzione Bilancio l’elenco delle domande regolarmente pervenute;<br />

Rilevato CHE le richieste/attestazioni validamente pervenute nei termini sono n. 7, di cui n. 6 non richiedono di usufruire del<br />

plafond (Comune di Canda, Comune di Gaiba, Comune di Bagnolo di Po, Comune di Canaro, Comune di Stienta e Comune di Occhiobello)<br />

e n. 1 richiesta/attestazione (Comune di Ficarolo) chiede spazi finanziari pari ad euro 5.000,00;<br />

Considerato che il plafond di 0,5 milioni di euro fissato dalla normativa statale risulta capiente a soddisfare completamente<br />

l’unica richiesta di spazi finanziari utilmente pervenuta, si propone pertanto di autorizzare, il Comune di Ficarolo, nei limiti della<br />

quota di 5.000,00 euro, a peggiorare il proprio saldo programmatico relativo al Patto di stabilità interno <strong>2013</strong> al fine di fronteggiare<br />

gli eccezionali eventi sismici e la ricostruzione, secondo quanto previsto dal comma 1-ter dell’articolo 7 del D.L. 74/2012;<br />

Ritenuto di incaricare la Direzione regionale Enti Locali, Persone Giuridiche e Controllo Atti di comunicare, entro il termine<br />

del 30 giugno <strong>2013</strong>, al Comune di Ficarolo la quota di plafond attribuita entro la quale è autorizzato dal presente provvedimento a<br />

peggiorare il proprio saldo programmatico, nonché la Direzione regionale Bilancio di comunicare entro il 30.06.<strong>2013</strong> al Ministero<br />

dell’Economia e delle Finanze gli elementi informativi occorrenti per la verifica del mantenimento dei saldi di finanza pubblica;<br />

CONSIDERATI i tempi ristretti per la conclusione della procedura che impongono di provvedere in via d’urgenza, ai sensi e<br />

per gli effetti di cui all’art. 6 della L.R. 27/1973, alla ripartizione del plafond tra gli Enti locali che hanno fatto utilmente richiesta<br />

ai sensi del citato D.P.G.R. n. 79/<strong>2013</strong>;<br />

Vista la Legge 12 novembre 2011, n. 183;<br />

Visto il Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 1 giugno 2012;<br />

Visto il Decreto legge n. 74 del 6 giugno 2012;<br />

Visto il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 agosto 2012;<br />

Visto l’articolo 67-septies del D.L. 22 giugno 2012, n. 83;<br />

Vista la Legge 24 dicembre 2012, n. 228;<br />

Vista la Circolare della Ragioneria dello Stato n. 5 del 7 febbraio <strong>2013</strong>;<br />

Visto il D.P.G.R. n. 79 del 11 giugno <strong>2013</strong>;<br />

decreta<br />

1. di approvare le premesse quali parte integrante del presente atto;<br />

2. di prendere atto che le richieste/attestazioni validamente pervenute nei termini sono n. 7, di cui n. 6 non richiedono di


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 31<br />

usufruire del plafond (Comune di Canda, Comune di Gaiba, Comune di Bagnolo di Po, Comune di Canaro, Comune di Stienta e<br />

Comune di Occhiobello) e n. 1 richiesta/attestazione (Comune di Ficarolo) chiede spazi finanziari pari ad euro 5.000,00;<br />

3. di autorizzare il Comune di Ficarolo a peggiorare il proprio obiettivo relativo al Patto di stabilità interno <strong>2013</strong> nei limiti di<br />

euro 5.000,00 ed esclusivamente al fine di fronteggiare gli eccezionali eventi sismici e la ricostruzione, secondo quanto previsto<br />

dal comma 1-ter dell’articolo 7 del D.L. 74/2012;<br />

4. di prendere atto che la Regione del Veneto, nel ridurre l’obiettivo del Comune di Ficarolo, non peggiora contestualmente i<br />

propri obiettivi;<br />

5. di incaricare la Direzione regionale Enti Locali, Persone Giuridiche e Controllo Atti di comunicare, entro il termine del 30<br />

giugno <strong>2013</strong>, al Comune di Ficarolo la quota di plafond attribuita entro la quale risulta autorizzato dal presente provvedimento a<br />

peggiorare il proprio saldo programmatico, nonché la Direzione regionale Bilancio di comunicare entro il 30.06.<strong>2013</strong> al Ministero<br />

dell’Economia e delle Finanze gli elementi informativi occorrenti per la verifica del mantenimento dei saldi di finanza pubblica;<br />

6. di dare atto che il presente decreto non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />

7. di sottoporre il presente provvedimento alla ratifica della Giunta regionale, ex art. 6 Legge Regionale 10.12.1973, n. 27, nella<br />

prima seduta utile;<br />

8. di disporre la pubblicazione integrale del presente provvedimento nel Bollettino ufficiale della Regione.<br />

Luca Zaia


32<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DECRETI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE<br />

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE n. 13 del 20 giugno <strong>2013</strong><br />

Modifica della composizione delle Commissioni consiliari permanenti.<br />

[Consiglio regionale]<br />

Il Presidente<br />

A modifica del proprio precedente decreto n. 12 del 7 maggio <strong>2013</strong>, relativo alla modifica della composizione delle commissioni<br />

consiliari permanenti;<br />

Viste le note del 3 giugno <strong>2013</strong> e del 10 giugno <strong>2013</strong> con le quali il Presidente del Gruppo consiliare Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord<br />

Padania ha comunicato le nuove designazioni dei rappresentanti del gruppo medesimo nelle commissioni consiliari permanenti<br />

Prima e Terza;<br />

Vista la deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 58 del 19 giugno <strong>2013</strong>, con la quale si è provveduto a rideterminare il numero<br />

dei componenti delle Commissioni consiliari, come stabilito dall’art. 17, comma 1, del Regolamento;<br />

Visto l’articolo 43 dello statuto regionale;<br />

decreta<br />

1) di modificare come segue, con decorrenza dal 21 giugno <strong>2013</strong>, la composizione delle commissioni consiliari permanenti<br />

Prima e Terza dando atto che ogni consigliere esprime nella commissione i voti a lui attribuiti nella designazione di cui ai commi<br />

1, 3, 4 e 6 dell’art. 16 del regolamento:<br />

a) nella Prima Commissione consiliare permanente:<br />

N. comp. Gruppo consiliare Componente Voti Tipologia assegnazione<br />

1 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania CANER Federico 9 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

2 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania CANER Federico -<br />

art. 16, c. 3<br />

sostituisce Presidente GR Zaia<br />

3 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania CENCI Vittorino 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

4 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania CORAZZARI Cristiano 9 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

totale voti espressi dal gruppo 19<br />

5 Popolo della Libertà BOND Dario 1 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

6 Popolo della Libertà CONTA Giancarlo 1 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

7 Popolo della Libertà CORTELAZZO Piergiorgio 5 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

8 Popolo della Libertà LARONI Nereo 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

9 Popolo della Libertà PADRIN Leonardo 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

10 Popolo della Libertà TONIOLO Costantino 8 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

totale voti espressi dal gruppo 17<br />

11 Partito Democratico Veneto BONFANTE Franco 3 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

12 Partito Democratico Veneto TIOZZO Lucio 4 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

13 Partito Democratico Veneto RUZZANTE Piero 6 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

totale voti espressi dal gruppo 13<br />

14 Futuro popolare VALDEGAMBERI Stefano 3 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

15 Italia dei Valori MAROTTA Gennaro 2 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

16 Bortolussi Presidente BORTOLUSSI Giuseppe 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

17 Unione Nord Est FOGGIATO Mariangelo 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

18<br />

Federazione della Sinistra <strong>Veneta</strong><br />

- PRC Sinistra Europea<br />

PETTENÒ Pietrangelo 1 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 33<br />

b) nella Terza Commissione consiliare permanente:<br />

N. comp. Gruppo consiliare Componente Voti Tipologia assegnazione<br />

1 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania BAGGIO Luca 10 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

2 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania BAGGIO Luca -<br />

art. 16, c. 3<br />

sostituisce Assessore Ciambetti<br />

3 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania CAPPON Bruno 8 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

4 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania TOSATO Paolo 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

totale voti espressi dal gruppo 19<br />

5 Popolo della Libertà BOND Dario 7<br />

art. 16, c. 3<br />

sostituisce Assessore Sernagiotto<br />

6 Popolo della Libertà MAINARDI Mauro 10 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

totale voti espressi dal gruppo 17<br />

7 Partito Democratico Veneto BORTOLI Mauro 4 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

8 Partito Democratico Veneto FASOLI Roberto 6 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

9 Partito Democratico Veneto NIERO Claudio 3 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

totale voti espressi dal gruppo 13<br />

10 Futuro popolare VALDEGAMBERI Stefano 3 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

11 Misto SANDRI Sandro 2 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

2) di dare atto che a seguito di quanto disposto nel precedente punto 1), la composizione delle commissioni consiliari permanenti<br />

risulta nel complesso determinata come segue:<br />

a) nella Prima Commissione consiliare permanente:<br />

N. comp. Gruppo consiliare Componente Voti Tipologia assegnazione<br />

1 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania CANER Federico 9 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

2 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania CANER Federico -<br />

art. 16, c. 3<br />

sostituisce Presidente GR Zaia<br />

3 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania CENCI Vittorino 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

4 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania CORAZZARI Cristiano 9 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

totale voti espressi dal gruppo 19<br />

5 Popolo della Libertà BOND Dario 1 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

6 Popolo della Libertà CONTA Giancarlo 1 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

7 Popolo della Libertà CORTELAZZO Piergiorgio 5 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

8 Popolo della Libertà LARONI Nereo 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

9 Popolo della Libertà PADRIN Leonardo 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

10 Popolo della Libertà TONIOLO Costantino 8 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

totale voti espressi dal gruppo 17<br />

11 Partito Democratico Veneto BONFANTE Franco 3 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

12 Partito Democratico Veneto TIOZZO Lucio 4 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

13 Partito Democratico Veneto RUZZANTE Piero 6 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

totale voti espressi dal gruppo 13<br />

14 Futuro popolare VALDEGAMBERI Stefano 3 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

15 Italia dei Valori MAROTTA Gennaro 2 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

16 Bortolussi Presidente BORTOLUSSI Giuseppe 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)


34<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

17 Unione Nord Est FOGGIATO Mariangelo 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

18<br />

Federazione della Sinistra <strong>Veneta</strong><br />

- PRC Sinistra Europea<br />

PETTENÒ Pietrangelo 1 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

b) nella Seconda Commissione consiliare permanente:<br />

N. comp. Gruppo consiliare Componente Voti Tipologia assegnazione<br />

1 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania BASSI Andrea 9 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

2 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania BASSI Andrea -<br />

art. 16, c. 3<br />

sostituisce Assessore Conte<br />

3 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania BOZZA Santino 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

4 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania FINCO Nicola Ignazio 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

5 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania FURLANETTO Giovanni 8 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

totale voti espressi dal gruppo 19<br />

6 Popolo della Libertà CORTELAZZO Piergiorgio 4 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

7 Popolo della Libertà TESSERIN Carlo Alberto 7 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

8 Popolo della Libertà TONIOLO Costantino 6 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

totale voti espressi dal gruppo 17<br />

9 Partito Democratico Veneto BONFANTE Franco 4 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

10 Partito Democratico Veneto PIGOZZO Bruno 6 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

11 Partito Democratico Veneto TIOZZO Lucio 3 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

totale voti espressi dal gruppo 13<br />

12 Unione di Centro PERARO Stefano 1 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

13 Italia dei Valori PIPITONE Antonino 2 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

14 Bortolussi Presidente BORTOLUSSI Giuseppe 1 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

15 Misto BOTTACIN Diego 2 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

c) nella Terza Commissione consiliare permanente:<br />

N. comp. Gruppo consiliare Componente Voti Tipologia assegnazione<br />

1 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania BAGGIO Luca 10 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

2 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania BAGGIO Luca -<br />

art. 16, c. 3<br />

sostituisce Assessore Ciambetti<br />

3 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania CAPPON Bruno 8 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

4 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania TOSATO Paolo 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

totale voti espressi dal gruppo 19<br />

5 Popolo della Libertà BOND Dario 7<br />

art. 16, c. 3<br />

sostituisce Assessore Sernagiotto<br />

6 Popolo della Libertà MAINARDI Mauro 10 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

totale voti espressi dal gruppo 17<br />

7 Partito Democratico Veneto BORTOLI Mauro 4 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

8 Partito Democratico Veneto FASOLI Roberto 6 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

9 Partito Democratico Veneto NIERO Claudio 3 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

totale voti espressi dal gruppo 13<br />

10 Futuro popolare VALDEGAMBERI Stefano 3 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

11 Misto SANDRI Sandro 2 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 35<br />

d) nella Quarta Commissione consiliare permanente:<br />

N. comp. Gruppo consiliare Componente Voti Tipologia assegnazione<br />

1 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania BASSI Andrea 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

2 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania FURLANETTO Giovanni 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

3 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania LAZZARINI Arianna 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

4 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania POSSAMAI Gianpietro 8 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

5 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania POSSAMAI Gianpietro -<br />

art. 16, c. 3<br />

sostituisce Assessore Manzato<br />

6 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania TOSATO Paolo 8 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

totale voti espressi dal gruppo 19<br />

7 Popolo della Libertà BENDINELLI Davide 17 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

totale voti espressi dal gruppo 17<br />

8 Partito Democratico Veneto AZZALIN Graziano 6 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

9 Partito Democratico Veneto BORTOLI Mauro 3 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

10 Partito Democratico Veneto REOLON Sergio 4 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

totale voti espressi dal gruppo 13<br />

11 Unione di Centro PERARO Stefano 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

12 Italia dei Valori MAROTTA Gennaro 2 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

13 Futuro popolare FRANCHETTO Gustavo 3 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

e) nella Quinta Commissione consiliare permanente:<br />

N. comp. Gruppo consiliare Componente Voti Tipologia assegnazione<br />

1 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania Caner Federico 9 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

2 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania CORAZZARI Cristiano 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione<br />

3 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania LAZZARINI Arianna 8 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

4 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania TOSCANI Matteo 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

totale voti espressi dal gruppo 19<br />

5 Popolo della Libertà BOND Dario 5 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

6 Popolo della Libertà MAINARDI Mauro 2 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

7 Popolo della Libertà PADRIN Leonardo 9 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

8 Popolo della Libertà TESSERIN Carlo Alberto 1<br />

totale voti espressi dal gruppo 17<br />

art. 16, c. 3<br />

sostituisce Assessore Giorgetti<br />

9 Partito Democratico Veneto FRACASSO Stefano 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

10 Partito Democratico Veneto MARCHESE Giampietro 4 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

11 Partito Democratico Veneto PIGOZZO Bruno 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

12 Partito Democratico Veneto REOLON Sergio 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

13 Partito Democratico Veneto SINIGAGLIA Claudio 6 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

totale voti espressi dal gruppo 13<br />

14 Futuro popolare GRAZIA Raffaele 3 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

15 Italia dei Valori PIPITONE Antonino 2 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)


36<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

16<br />

Federazione della Sinistra <strong>Veneta</strong><br />

- PRC Sinistra Europea<br />

PETTENÒ Pietrangelo 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

17 Misto BOTTACIN Diego 1 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

18 Misto SANDRI Sandro 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

totale voti espressi dal gruppo 2<br />

19 Unione nord est FOGGIATO Mariangelo 1 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

f) nella Sesta Commissione consiliare permanente:<br />

N. comp. Gruppo consiliare Componente Voti Tipologia assegnazione<br />

1 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania BAGGIO Luca 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

2 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania CENCI Vittorino 9 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

3 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania CENCI Vittorino -<br />

art. 16, c. 3<br />

sostituisce Assessore Finozzi<br />

4 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania POSSAMAI Gianpietro 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

5 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania TOSCANI Matteo 8 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

totale voti espressi dal gruppo 19<br />

6 Popolo della Libertà BENDINELLI Davide 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

7 Popolo della Libertà LARONI Nereo 7 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

8 Popolo della Libertà TESO Moreno 1 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

9 Popolo della Libertà TESSERIN Carlo Alberto 8 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

totale voti espressi dal gruppo 17<br />

10 Partito Democratico Veneto BERLATO SELLA Giuseppe 4 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

11 Partito Democratico Veneto FASOLI Roberto 3 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

12 Partito Democratico Veneto MARCHESE Giampietro 3 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

13 Partito Democratico Veneto SINIGAGLIA Claudio 3 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

totale voti espressi dal gruppo 13<br />

14 Futuro popolare FRANCHETTO Gustavo 3 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

g) nella Settima Commissione consiliare permanente:<br />

N. comp. Gruppo consiliare Componente Voti Tipologia assegnazione<br />

1 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania BOZZA Santino 1 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

2 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania CAPPON Bruno 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

3 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania FINCO Nicola Ignazio 17 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

4 Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania FINCO Nicola Ignazio -<br />

totale voti espressi dal gruppo 19<br />

5 Popolo della Libertà BOND Dario 8<br />

art. 16, c. 3<br />

sostituisce Assessore Stival<br />

art. 16, c. 3<br />

sostituisce Presidente CR Ruffato<br />

6 Popolo della Libertà CONTA Giancarlo 3 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

7 Popolo della Libertà CORTELAZZO Piergiorgio 5<br />

art. 16, c. 3<br />

sostituisce Assessore Coppola<br />

8 Popolo della Libertà TESO Moreno 1 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

totale voti espressi dal gruppo 17<br />

9 Partito Democratico Veneto AZZALIN Graziano 2 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 37<br />

10 Partito Democratico Veneto FRACASSO Stefano 4 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

11 Partito Democratico Veneto NIERO Claudio 5 art. 16, c. 2 (1a assegnazione)<br />

12 Partito Democratico Veneto RUZZANTE Piero 2 art. 16, c. 6 (2a assegnazione)<br />

totale voti espressi dal gruppo 13<br />

3) di disporre la pubblicazione del presente decreto nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.<br />

Clodovaldo Ruffato


38<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE DEMANIO E PATRIMONIO E SEDI<br />

DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE DEMANIO E PATRIMONIO E SEDI n. 67 del 14 maggio <strong>2013</strong><br />

Affidamento alla Soc. Sicurtecno S.r.l. con sede in Biancade di Roncade (TV) del “service” per lo svolgimento di attività<br />

tecniche specialistiche in materia di prevenzione incendi, per le sedi della Giunta Regionale in Venezia, Mestre e Marghera.<br />

Impegno della spesa di Euro 22.651,20. CIG Z90<strong>09</strong>D3BC2. D.Lgs. 163/06 e s.m. e i. - art. 125, co. 11.<br />

[Consulenze e incarichi professionali]<br />

Il Dirigente<br />

(omissis)<br />

decreta<br />

1. di affidare alla Soc. Sicurtecno S.r.l., con sede in via Paris Bordone, 81 - 31056 - Biancade di Roncade (TV) - P. IVA<br />

04314740269, il “service” per lo svolgimento di attività tecniche specialistiche in materia di prevenzione incendi, per le sedi della<br />

Giunta Regionale in Venezia, Mestre e Marghera di competenza della Direzione Regionale Demanio, Patrimonio e Sedi, richiamato<br />

al riguardo quanto espresso in premessa;<br />

2. di impegnare sul capitolo di spesa 100482 del bilancio di previsione del corrente esercizio, avente ad oggetto "Spese per la<br />

manutenzione ordinaria dei locali ed impianti, nonché dei beni mobili ed apparecchiature", codice SIOPE 1351, la spesa di Euro<br />

18.000,00 oltre oneri contributivi (4%) e fiscali (IVA 21%) = Euro 22.651,20;<br />

3. di dare atto che la spesa di cui si dispone l’impegno con il presente atto non rientra nella tipologie soggette a limitazioni ai<br />

sensi della L.R. 1/2011;<br />

4. di provvedere alla liquidazione ed al pagamento delle prestazioni che saranno effettivamente rese, su presentazione di regolare<br />

fattura, ai sensi dell’art. 44 della L.R. 39/2001, secondo quanto previsto dallo schema di disciplinare d’incarico sottoscritto<br />

in segno di preventiva approvazione;<br />

5. di pubblicare il presente provvedimento sul sito web istituzionale dell’Amministrazione Regionale, ai sensi del comma 54<br />

dell’art. 3 della Legge 24.12.2007 n. 244;<br />

6. di pubblicare il solo dispositivo del presente decreto nel Bollettino ufficiale della Regione.<br />

Gian Luigi Carrucciu


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 39<br />

DECRETO DEL DIRIGENTE REGIONALE DELLA DIREZIONE DEMANIO PATRIMONIO E SEDI n. 92 del 4 giugno <strong>2013</strong><br />

Impegno di € 67.380,41 IVA 21% compresa, per l’affidamento alla ditta Bincoletto Mario Srl. con sede in San Dona’<br />

di Piave (Ve), dei lavori urgenti di verifica della copertura e di bonifica e sostituzione di una tettoia realizzata in presunto<br />

materiale contenente cemento amianto, presso la proprietà regionale sita in Venezia - Mestre, Calle Due Portoni civ. 10,<br />

porzione del complesso denominato Villa Settembrini. CIG 51668034B7<br />

[Consulenze e incarichi professionali]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Con il presente atto, in relazione al complesso immobiliare di proprietà regionale denominato “Villa Settembrini” sito in Venezia<br />

Mestre, vengono affidati i lavori di bonifica delle coperture, mediante rimozione delle lastre,di posa in opera di una nuova copertura<br />

e rimozione delle situazioni di grave degrado di uno dei fabbricati costituenti il complesso immobiliare stesso<br />

Il Dirigente<br />

Premesso che:<br />

- la Regione del Veneto, è proprietaria del complesso immobiliare denominato “Villa Settembrini” sito in Venezia - Mestre, costituito<br />

da un fabbricato principale “Villa” con relative pertinenze, pervenuto nella disponibilità dell’Ente con testamento olografo<br />

in data 03.03.1987 e da un fabbricato denominato “il circolo sportivo” con accesso da Calle Due Portoni civ. 10, sopraggiunto in<br />

data 08.<strong>09</strong>.2004 in piena titolarità a seguito della riunione dell’usufrutto alla nuda proprietà regionale;<br />

- è presente nella porzione del complesso denominata “il circolo sportivo”, una tettoia/magazzino con copertura in presunto<br />

materiale contenente cemento amianto, sulla quale la scrivente Direzione aveva già commissionato e svolto una indagine conoscitiva,<br />

al fine di verificare lo stato di degrado per poter programmare gli interventi di messa in sicurezza, indagine realizzata dalla<br />

ditta Consulab Srl corrente in Ponzano Veneto;<br />

- il Comune di Venezia ha richiesto all’ARPAV Dipartimento provinciale di Venezia l’espressione di un parere tecnico circa<br />

l’indagine realizzata dalla ditta Consulab;<br />

- l’ARPAV ha sostenuto, diversamente da quanto indagato dalla suindicata ditta, la necessità di una urgente bonifica delle lastre<br />

costituenti la copertura della tettoia del fabbricato, da effettuarsi entro il mese di giugno <strong>2013</strong> attesa l’elevata densità abitativa del<br />

contesto urbanistico;<br />

- il Comune di Venezia - Settore Tutela dell’Aria, pertanto, con nota del 11 Marzo <strong>2013</strong>, ha intimato l’Amministrazione regionale<br />

alla effettuazione degli interventi di bonifica entro il mese di giugno <strong>2013</strong>;<br />

- si tratta, quindi, non solo di procedere urgentemente alla bonifica delle coperture, mediante rimozione delle lastre, ma altresì<br />

alla posa in opera di una nuova copertura del fabbricato che risulti in linea con le prescrizioni urbanistiche adottate dal Comune<br />

di Venezia e vigenti nel centro storico della terraferma veneziana, unitamente ad una sistemazione della copertura della parte di<br />

fabbricato ospitante la sede del Circolo stesso, che presenta in alcuni punti una situazione di grave degrado;<br />

- per l’esecuzione dei due interventi e’ stata interpellata la Ditta Bincoletto Mario srl, con sede in via Armellina 5 San Donà di<br />

Piave (Ve), aggiudicataria del contratto di appalto per i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, di pronto intervento presso<br />

le sedi della Giunta Regionale in Venezia, Mestre e Marghera, afferenti alla categoria delle “opere edili ed affini”, approvato con<br />

Decreto dello scrivente n. 264 del 25.11.2011, la quale ha predisposto una relazione sullo stato di degrado dell’edificio principale;<br />

- in tal senso, è stato redatto, in data 21 maggio <strong>2013</strong>, congiuntamente un verbale di somma urgenza ai sensi dell’art.176 del<br />

DPR 207/2010 ed è stato dato ordine alla ditta così intervenuta di dare immediato avviso ai lavori<br />

- la ditta ha presentato un preventivo di spesa per l’esecuzione dei lavori richiesti, acquisito al protocollo della Direzione Demanio,<br />

Patrimonio e Sedi in data 27 Maggio <strong>2013</strong>, che risulta conforme ai prezzi previsti dal summenzionato contratto di appalto,<br />

per un importo a corpo di € 60.042,94 oltre ad IVA al 21%;<br />

- che la ditta medesima ha offerto, in data 29 Maggio <strong>2013</strong>, sull’importo assoggettabile a ribasso, una percentuale di ribasso del<br />

10 % maggiore rispetto a quella offerta in sede di aggiudicazione dell’appalto sopra citato e pari all’8%, per un importo complessivo<br />

rideterminato pertanto in €.55.686,29 oltre IVA 21%<br />

- sono stati redatti i verbali di definizione consensuale del prezzo e la perizia giustificativa della spesa<br />

Visto il D.Lgs. n. 163/2006;<br />

Vista la DGR 354/2012.<br />

Visto il proprio precedente decreto n. 264/2011.<br />

Vista la L.R. n. 39/2001<br />

Visto il verbale di somma urgenza del 21 Maggio <strong>2013</strong><br />

Viste le note della ditta Bincoletto Mario srl in data 27 Maggio <strong>2013</strong> e in data 29 Maggio <strong>2013</strong><br />

Vista la perizia giustificativa della spesa e la documentazione agli atti.<br />

decreta<br />

1. di affidare alla ditta Bincoletto Mario srl con sede in via Armellina 5, San Donà di Piave P.I. e C.F. 04003210277, aggiudicataria<br />

del contratto di appalto per i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, di pronto intervento presso le sedi della Giunta<br />

Regionale in Venezia, Mestre e Marghera, afferenti alla categoria delle “opere edili ed affini”, approvato con Decreto dello scrivente


40<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

n. 264 del 25.11.2011, i lavori di somma urgenza di rimozione e realizzazione di una nuova copertura della tettoia, presente presso<br />

la proprietà regionale sita in Venezia - Mestre, Calle Due Portoni civ. 10, porzione del complesso immobiliare denominato Villa<br />

Settembrini, nonchè di sistemazione della copertura del fabbricato ospitante la sede del Circolo sportivo, CIG 51668034B7, per un<br />

importo complessivo pari ad € 67.380,41 IVA 21% compresa;<br />

2. di impegnare a tal fine l’importo complessivo di € 67380,41 sul capitolo 100482 “ Spese per la manutenzione ordinaria dei<br />

locali ed impianti, nonché dei beni mobili ed apparecchiature”del bilancio regionale <strong>2013</strong> che offre sufficiente disponibilità Cod.<br />

Siope n. 1351;<br />

3. di provvedere alla liquidazione ed al pagamento su presentazione di regolare fattura a saldo al termine dei lavori, previo<br />

accertamento e verifica della regolarità di quanto eseguito da parte dell’U.C. Demanio e Patrimonio;<br />

4. di dare atto che la spesa di cui si dispone l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai<br />

sensi della L.R. 1/2011;<br />

5. di nominare responsabile del procedimento per l’esecuzione dei lavori in argomento l’avv. Enrico Specchio, Dirigente della<br />

U.C. Demanio e Patrimonio della Direzione Demanio, Patrimonio e Sedi;<br />

6. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art.23 del D.lgs 33/<strong>2013</strong>;<br />

7. di pubblicare integralmente il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto<br />

Gian Luigi Carrucciu


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 41<br />

DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE DEMANIO, PATRIMONIO E SEDI n. 102 del 12 giugno <strong>2013</strong><br />

Affidamento all’arch. Federico Candian con studio in Anguillara <strong>Veneta</strong> (Pd) dei servizi tecnici finalizzati alla esecuzione<br />

degli interventi di ristrutturazione e adeguamento igienico funzionale dello chalet (CUP C33J08001280002), nonché<br />

alla realizzazione dei nuovi servizi igienici (CUP C39G08000050002), presso il parco di pertinenza del “Complesso Monumentale<br />

di Villa Contarini” in Piazzola sul Brenta (Pd). Impegno della spesa di Euro 47.574,08. Art. 125 co. 11, e 91 co. 2,<br />

del D.Lgs. 163/06. CIG 51<strong>09</strong>7223FC.<br />

[Consulenze e incarichi professionali]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Con il presente provvedimento si affidano a professionista esterno i servizi tecnici di architettura finalizzati alla esecuzione<br />

degli interventi di ristrutturazione e adeguamento igienico funzionale dello chalet, nonché alla realizzazione dei nuovi servizi igienici,<br />

presso il parco di pertinenza del “Complesso Monumentale di Villa Contarini” in Piazzola sul Brenta (Pd), di proprietà della<br />

Regione del Veneto ed in gestione alla Società Immobiliare Marco Polo S.r.l. a socio unico.<br />

Il Dirigente<br />

Premesso che con Decreto n. 65 del 10.5.<strong>2013</strong>:<br />

- si è preso atto della necessità di individuare un professionista esterno a cui affidare i servizi tecnici finalizzati alla esecuzione<br />

degli interventi di ristrutturazione e adeguamento igienico funzionale dello chalet (CUP C33J08001280002), nonché alla realizzazione<br />

dei nuovi servizi igienici (CUP C39G08000050002), presso il parco di pertinenza del “Complesso Monumentale di Villa<br />

Contarini” in Piazzola sul Brenta (Pd), e della relativa carenza di organico interno per svolgere tali prestazioni così come accertato<br />

dal responsabile del procedimento nella dichiarazione resa in data 12.12.2012;<br />

- si è approvata la distinta delle prestazioni oggetto dell’incarico e dei corrispettivi predisposta dal responsabile del procedimento,<br />

stimati in Euro 38.774,58 al netto degli oneri fiscali;<br />

- si è stabilito di procedere all’affidamento dei servizi tecnici di che trattasi mediante procedura negoziata con gara informale,<br />

da esperirsi ai sensi dell’art. 125, co. 11 del D.Lgs. 163/06 e s.m. e i., con criterio di aggiudicazione del prezzo più basso da determinare<br />

mediante ribasso sull’importo di cui sopra, ai sensi del co. 2 lett. a) dell’art. 82 del D.Lgs. 163/06 e s.m. e i., selezionando<br />

idoneo professionista inserito nell’Elenco Regionale dei Consulenti e Prestatori di Servizi attinenti l’architettura e l’ingegneria per<br />

l’affidamento di incarichi per un corrispettivo stimato di importo inferiore a Euro 100.000,00;<br />

- si è approvata la documentazione prodotta da trasmettere al professionista che sarà selezionato, depositata in data 4.4.<strong>2013</strong>,<br />

agli atti d’ufficio, costituita rispettivamente dalla lettera di invito, dalla distinta delle prestazioni oggetto dell’incarico e dei corrispettivi<br />

a base di gara, dalla distinta dei requisiti di natura professionale richiesti, dallo schema di disciplinare di incarico, dalla<br />

dichiarazione per i concorrenti liberi professionisti singoli o associati, e dall’offerta economica.<br />

Visto l’Elenco dei Consulenti e Prestatori di Servizi attinenti l’architettura e l’ingegneria per l’affidamento di incarichi per un<br />

corrispettivo stimato di importo inferiore a Euro 100.000,00 (iva esclusa), approvato con Decreto Dirigenziale n. 330 del 5 Marzo<br />

2012 della Direzione Lavori Pubblici, aggiornato con il successivo Decreto Dirigenziale n. 1508 del 7 Dicembre 2012, in conformità<br />

a quanto stabilito dalla Giunta Regionale del Veneto con <strong>Del</strong>iberazione n. 1576 in data 31/07/2012.<br />

Vista la nota del 19.3.<strong>2013</strong> prot. 120401, con la quale si è richiesto alla Direzione Lavori Pubblici di verificare nell’Elenco di cui<br />

sopra la possibilità di avvalersi, per l’incarico di cui in premessa, dell’arch. Federico Candian (rif.to n. 179 dell’elenco), e la successiva<br />

nota del 25.3.<strong>2013</strong> prot. 127798 della medesima Direzione, dalla quale si è rilevato che detto professionista non risulta essere<br />

stato utilizzato per l’anno in corso ai fini dell’espletamento di servizi inerenti l’architettura e l’ingegneria.<br />

Vista la nota prot. n. 199108 del 10.5.<strong>2013</strong>, con la quale è stato invitato a presentare la propria migliore offerta in ribasso per<br />

l’espletamento dei servizi tecnici di cui in premessa, fissando quale termine di scadenza di presentazione dell’offerta il giorno<br />

24.5.<strong>2013</strong>, il professionista esterno arch. Federico Candian con studio in Anguillara <strong>Veneta</strong> (Pd), Via Roma n. 28, P.IVA 03729630289,<br />

iscritto all’ordine degli Architetti della provincia di Padova con n. 1764 e presente nell’Elenco dei Consulenti e Prestatori di Servizi<br />

attinenti l’architettura e l’ingegneria di cui sopra.<br />

Vista la nota assunta con prot. n. 22<strong>09</strong>37 in data 24.5.<strong>2013</strong>, ovvero entro il termine posto, depositata agli atti d’ufficio, con la<br />

quale l’arch. Federico Candian ha formulato la propria adesione all’espletamento dei servizi tecnici di che trattasi, offrendo un ribasso<br />

pari al 2,50% sull’importo del corrispettivo posto a base di offerta.<br />

Preso atto che per effetto del ribasso offerto, l’importo dei servizi tecnici da attuarsi comporta una spesa complessiva pari ad<br />

Euro 47.574,08 Iva inclusa, ripartita secondo il seguente quadro economico così rideterminato:<br />

Quadro economico finale<br />

Servizi tecnici:<br />

Servizi tecnici a corpo, al netto del ribasso offerto, inerenti la realizzazione dei nuovi servizi igienici<br />

presso il parco (aggiornamento del progetto definitivo finalizzato all’espletamento di appalto<br />

integrato per l’esecuzione dei lavori, coordinamento per la sicurezza nei cantieri in fase di progetto,<br />

direzione dei lavori e accertamento della regolare esecuzione, coordinamento per la sicurezza<br />

nei cantieri in fase esecutiva degli interventi)<br />

A<br />

a.1<br />

€. 25.195,83


42<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

A a.2 di ristrutturazione e adeguamento igienico funzionale dello chalet presso il parco (progettazione<br />

esecutiva, coordinamento per la sicurezza nei cantieri in fase di progetto e di esecuzione, direzione<br />

Servizi tecnici a corpo, al netto del ribasso offerto, finalizzati alla realizzazione degli interventi<br />

dei lavori e accertamento della regolare esecuzione).<br />

B<br />

Somme a disposizione:<br />

€. 12.6<strong>09</strong>,39<br />

Totale oneri per servizi tecnici (a.1+a.2) €. 37.805,21<br />

b.1 Contributo integrativo 4% INARCASSA su A €. 1.512,21<br />

b.2 IVA 21% su A+b.1 €. 8.256,66<br />

C Totale Generale da corrispondere (A + B) €. 47.574,08<br />

Considerato che l’aggiudicazione definitiva dei servizi di che trattasi è condizionata alla verifica/accertamento dei requisiti<br />

soggettivi dell’aggiudicatario così come disposto dall’art. 11, co. 8 del D. Lgs. 163/06 e s.m. e i.<br />

Vista la D.G.R.V. n. 1803/20<strong>09</strong> di conferimento dell’incarico di Responsabile del Procedimento del Servizio Sedi Regionali e<br />

Manutenzione.<br />

Ritenuto, pertanto, con il presente provvedimento, di procedere all’affidamento in via definitiva dei servizi tecnici in questione<br />

all’arch. Federico Candian con studio in Anguillara <strong>Veneta</strong> (Pd), Via Roma n. 28, P.IVA 03729630289, per la spesa complessiva di<br />

Euro 47.574,08, contributo integrativo ed Iva inclusa.<br />

Dato atto che alla suindicata spesa complessiva di Euro 47.574,08 si farà fronte con i fondi già impegnati sul capitolo 100630<br />

del bilancio di previsione anno 2008 a favore della Immobiliare Marco Polo s.r.l. a socio unico (C.F./P.IVA 03298360268) con precedente<br />

DGRV 4224/2008.<br />

- Vista la L.R. 1/97;<br />

- Vista la L.R. 39/01;<br />

- Visto il D.Lgs. n. 163/06 e s.m. e i.;<br />

- Visto il D.P.R. n. 207/10;<br />

- Visto il D.Lgs. n. 81/08 e s.m. e i.;<br />

decreta<br />

1. di approvare l’offerta formulata dal professionista esterno arch. Federico Candian con studio in Anguillara <strong>Veneta</strong> (Pd), Via<br />

Roma n. 28, per l’espletamento dei servizi tecnici finalizzati alla esecuzione degli interventi di ristrutturazione e adeguamento igienico<br />

funzionale dello chalet (CUP C33J08001280002), nonché alla realizzazione dei nuovi servizi igienici (CUP C39G08000050002),<br />

presso il parco di pertinenza del “Complesso Monumentale di Villa Contarini” in Piazzola sul Brenta (Pd), assunta agli atti in data<br />

24.5.<strong>2013</strong>;<br />

2. di approvare il quadro economico rideterminatosi a seguito dell’offerta in ribasso pari al 2,50% sull’importo del corrispettivo<br />

posto a base di offerta, così come riportato in narrativa;<br />

3. di aggiudicare in via definitiva i servizi di cui al punto 1. all’arch. Federico Candian con studio in Anguillara <strong>Veneta</strong> (Pd),<br />

Via Roma n. 28, P.IVA 03729630289, per la spesa complessiva di Euro 37.805,21per servizi tecnici, Euro 1.512,21 per contributo<br />

integrativo 4% Inarcassa ed Euro 8.256,66 per IVA;<br />

4. di prendere atto che alla spesa complessiva di Euro 47.574,08 - contributo integrativo ed Iva inclusa, si farà fronte utilizzando<br />

le risorse di cui al capitolo 100630 impegnate a favore della Immobiliare Marco Polo S.r.l. a socio unico (C.F./P.IVA 03298360268)<br />

con precedente DGRV 4224/2008;<br />

5. di prendere atto che l’aggiudicazione definitiva è condizionata alla verifica/accertamento dei requisiti soggettivi dell’aggiudicatario<br />

così come disposto dall’art. 11, co. 8 del D. Lgs 163/06 e s.m. e i.;<br />

6. di trasmettere copia del presente provvedimento e della documentazione facente parte del procedimento, alla Immobiliare<br />

Marco Polo S.r.l. a socio unico, per il seguito di competenza;<br />

7. di dare atto che alla stipula del relativo disciplinare di incarico, nonché alla liquidazione ed al pagamento dei suddetti servizi<br />

tecnici all’arch. Federico Candian, vi provvederà la Immobiliare Marco Polo S.r.l. a socio unico, sulla base della vigente normativa<br />

in materia;<br />

8. di dare atto che alle successive fasi di cui al dispositivo del presente provvedimento, vi provvederanno la Immobiliare<br />

Marco Polo S.r.l. a socio unico e la Direzione Demanio Patrimonio e Sedi, secondo quanto stabilito nella corrispondenza all’uopo<br />

intercorsa;<br />

9. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 23 del D.Lgs. 14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33;<br />

10. di pubblicare integralmente il presente decreto nel Bollettino ufficiale della Regione.<br />

Gian Luigi Carrucciu


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 43<br />

DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE DEMANIO PATRIMONIO E SEDI n. 116 del 27 giugno <strong>2013</strong><br />

Affidamento alla ditta Dielettric S.r.l. con sede in Verona, di un intervento di manutenzione straordinaria presso l’immobile<br />

in Verona via delle Franceschine civ. 10 piano primo, in concessione dalla Provincia di Verona. Liquidazione di spesa<br />

di € 452,83 IVA 21% compresa D.Lgs. 163/2006 art. 125 comma 8. CIG ZE80A7603A.<br />

[Consulenze e incarichi professionali]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Con il presente provvedimento si provvede ad eseguire un intervento di manutenzione all’impianto elettrico della porzione d’immobile<br />

in concessione dalla Provincia di Verona al fine di ampliare la dotazione di prese elettriche, ad uso degli uffici regionali. I<br />

lavori sono affidati alla ditta Dielettric S.r.l. con sede in Verona, che esegue per conto della Provincia la manutenzione degli impianti<br />

sugli edifici scolastici e patrimoniali in base al contratto in essere rep. 40722 del 22.11.2011, alle medesime condizioni contrattuali.<br />

Il Dirigente<br />

Premesso che:<br />

- la Regione del Veneto, ha in concessione dalla Provincia di Verona una porzione al piano primo dell’immobile sito a Verona<br />

in via delle Franceschine, 10, giusto atto di concessione rep. 41126 in data 8 gennaio <strong>2013</strong>, registrato all’Agenzia delle Entrate di<br />

Verona in data 16.01.<strong>2013</strong> vol. 3 n. 365;<br />

- con nota della Direzione Affari Generali prot. 0178961 del 29.4.<strong>2013</strong> veniva inoltrata alla Provincia di Verona una richiesta di<br />

attivazione di nuovi punti prese e rete al fine di ampliare la dotazione impiantistica a servizio degli uffici regionali;<br />

- in base a quanto specificato dall’art. 8 della concessione, le manutenzioni ordinarie e straordinarie dell’immobile in concessione<br />

sono in capo al concessionario Regione del Veneto, con obbligo di acquisire preventivamente l’autorizzazione da parte della<br />

Provincia di Verona;<br />

- con nota prot. 170858 del 22.04.<strong>2013</strong>, la Direzione Demanio Patrimonio e Sedi manifestava alla Provincia di Verona la necessità<br />

di dare operatività all’esecuzione delle manutenzioni dei locali in concessione, proponendo di eseguire gli interventi avvalendosi<br />

delle ditte che attualmente svolgono le manutenzioni per conto della Provincia, al fine di poter mantenere il bene concesso in perfetto<br />

stato di conservazione e rendere efficace ed efficiente l’azione amministrativa;<br />

- in attesa di dare operatività alla procedura suindicata, con nota prot. 251207 del 12.06.<strong>2013</strong> la Direzione Demanio Patrimonio<br />

e Sedi ha trasmesso alla Provincia di Verona la documentazione utile per l’esecuzione dell’intervento in argomento, al fine di acquisire<br />

la relativa autorizzazione;<br />

- con note prot. 240735 in data 6.06.<strong>2013</strong> e prot. 248869 del 11.06.<strong>2013</strong> la ditta Dielettric S.r.l., ha fatto pervenire, su richiesta<br />

dell’U.C. Demanio e Patrimonio, il preventivo di spesa per l’esecuzione delle lavorazioni necessarie, per l’installazione di due<br />

prese elettriche, quantificando il costo totale delle lavorazioni in € 485,50, sulla base dell’elenco prezzi della Provincia di Verona<br />

provinciale allegato al contratto rep. 40722 in data 22.<strong>09</strong>.2011 con la Provincia di Verona, a cui va scontato il ribasso d’asta offerto<br />

del 22,917%, che determina l’importo complessivo delle lavorazioni in € 374,24 iva esclusa.<br />

Considerato che alla copertura finanziaria dell’intervento si provvederà mediante l’utilizzo dei fondi di cui al budget operativo<br />

n. ° 122 del 7.3.<strong>2013</strong> assegnato con D.R.G.V. del 26.2.<strong>2013</strong> al Dirigente della Direzione Demanio, Patrimonio e Sedi per l’attuazione<br />

di interventi di lavori, forniture e servizi di modesta entità, finalizzati a garantire il corretto funzionamento delle sedi regionali.<br />

Ritenuto di procedere con il presente provvedimento all’affidamento diretto dei lavori in economia alla ditta Dielettric S.r.l. con<br />

sede in Verona C.F. e P.I. 02204000232, secondo quanto disposto dall’art. 125 del D.Lgs. 163/2006 (Codice dei contratti) trattandosi di<br />

spesa di modesta entità che rientra nelle categorie specificate al punto 6 del predetto articolo e all’art. 17 punto 1a dell’allegato A) alla<br />

deliberazione della Giunta Regionale n. 2401 del 27.11.2012, che disciplina l’acquisizione di servizi, forniture e lavori in economia.<br />

Visto il D.Lgs. n. 163/2006.<br />

Visto il D.P.R. 207/2010.<br />

Vista la D.G.R.V. n. 2401 del 27.11.2012.<br />

Vista la L.R. 39/2001.<br />

Viste le note prot. 240735 in data 6.06.<strong>2013</strong> e prot. 248869 del 11.06.<strong>2013</strong> la ditta Dielettric S.r.l.<br />

decreta<br />

1. di affidare alla ditta Dielettric S.r.l. con sede in Strada delle Trincee, 15/D - Verona i lavori di manutenzione per l’installazione<br />

di prese elettriche nell’immobile in concessione dalla Provincia di Verona sito in via delle Franceschine, 10 - Verona, piano primo<br />

per l’importo al netto del ribasso d’asta pari ad € 374,24 oltre ad € 78,59 per iva al 10%, per un totale complessivo di € 452,83;<br />

2. di disporre la conferma d’ordine alla ditta Dielettric S.r.l. mediante lettera d’ordinazione secondo l’uso del commercio;<br />

3. di liquidare e provvedere al relativo pagamento dell’intervento alla ditta Dielettric S.r.l. con sede in Verona C.F. e P.I.<br />

02204000232, con imputazione della spesa sul budget operativo n. 122 in data 7.03.<strong>2013</strong> di cui alla D.G.R.V. n. 194 del 26.2.<strong>2013</strong>,<br />

per l’importo complessivo di € 452,83 (IVA 21% compresa), su presentazione di regolare fattura a lavori eseguiti ed accertati, dall’U.<br />

C. Demanio e Patrimonio;<br />

4. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 23 del decreto legislativo 14<br />

marzo <strong>2013</strong>, n. 33;<br />

5. di pubblicare integralmente il presente decreto nel bollettino ufficiale della Regione del Veneto.<br />

Gian Luigi Carrucciu


44<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE ENTI LOCALI, PERSONE GIURIDICHE E CONTROLLO ATTI<br />

DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE ENTI LOCALI, PERSONE GIURIDICHE E CONTROLLO ATTI n. 101 del<br />

21 giugno <strong>2013</strong><br />

Conferenza Permanente Regione - Autonomie Locali (L.R. 3 giugno 1997, n. 20 e successive modificazioni e integrazioni).<br />

Legislatura 2010-2015. Corresponsione ai componenti dell’indennità e del rimborso delle spese sostenute per la partecipazione<br />

alle sedute del secondo semestre 2012. Liquidazione della spesa.<br />

[Enti locali o a partecipazione regionale]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Il provvedimento dispone, per il secondo semestre 2012, la liquidazione della spesa riferita alle indennità di presenza e ai rimborsi<br />

delle spese sostenute e documentate per i componenti esterni della Conferenza Permanente Regione Autonomie Locali.<br />

Il Dirigente<br />

Premesso che:<br />

- con D.G.R. n. 1279 del 3 agosto 2011, in esecuzione dei criteri stabili dalla D.G.R. n. 742 del 7 giugno 2011, l’indennità a favore<br />

dei componenti della Conferenza Permanente Regione-Autonomie Locali, di cui alla L.R. n. 20/1997, e successive modifiche, a far<br />

data dal 1° gennaio 2011, è stata fissata in euro 67,50, per la partecipazione ad ogni seduta della Conferenza;<br />

- con D.G.R. n. 1279 del 3 agosto 2011 è stato, inoltre, riconosciuto che spetta ai suddetti componenti della Conferenza il rimborso<br />

delle spese sostenute per la effettiva partecipazione alle sedute della medesima, in virtù di quanto previsto dall’art.10 comma<br />

2 della L.R. n. 20/1997;<br />

- con decreto n. 217 del 24 ottobre 2012 è stata impegnata, limitatamente al periodo luglio-dicembre 2012, la somma complessiva<br />

di € 7.522,50 di cui Euro 4.522,50 per l’indennità di presenza giornaliera ed Euro 3.000,00 per rimborsi spese, sul capitolo n. 3002,<br />

denominato “Spese per il funzionamento di consigli, comitati, collegi, commissioni, compresi i gettoni di presenza, le indennità di<br />

missione ed i rimborsi spese” del Bilancio di previsione 2012, demandando a successivo decreto la liquidazione ai componenti della<br />

Conferenza in oggetto degli importi dell’indennità e del rimborso delle spese sostenute, sulla base della effettiva partecipazione<br />

alle sedute e della presentazione di idonea documentazione comprovante le spese stesse;<br />

Considerato che, sulla base dell’istruttoria effettuata dai competenti uffici, in ragione delle presenze attestate dai verbali delle<br />

sedute della Conferenza Permanente Regione - Autonomie Locali, nonché della documentazione prodotta al fine di dimostrare le<br />

spese sostenute al fine della partecipazione alle sedute stesse, ai componenti della Conferenza citata spettano gli importi riportati,<br />

in dettaglio, nella tabella seguente, per un importo totale complessivo di euro 4.394,28, di cui € 3.510,00 per indennità e € 884,28<br />

per rimborsi spese effettivamente sostenute e debitamente documentate:<br />

Nominativo Anagrafica Codice Fiscale Sedute Indennità<br />

Rimborsi<br />

spese<br />

Totale<br />

BERTONCELLO AN-<br />

TONIO<br />

44846 BRTNTN47S17B642M 9 607,50 235,50 843,00<br />

DEGANI BARBARA 153075 DGNBBR66M51L219D 8 540,00 540,00<br />

MURARO LEONARDO 142830 MRRLRD55M08F269B 7 472,50 91,43 563,93<br />

PIETROBON FRAN-<br />

CESCO<br />

150047 PTRFNC56H08L407T 5 337,50 230,72 568,22<br />

RAMPIN SABRINA 129560 RMPSRN71M46G693Y 6 405,00 307,93 712,93<br />

SINIGAGLIA MARIA<br />

ELENA<br />

150505 SNGMLN79B66G224I 4 270,00 18,70 288,70<br />

VARIATI ACHILLE 150185 VRTCLL53A19L840C 3 202,50 202,50<br />

VIGNE ENNIO 143232 VGNNNE61D<strong>09</strong>D530H 10 675,00 675,00<br />

3.510,00 884,28 4.394,28<br />

Tutto ciò premesso e considerato:<br />

- Vista la L.R. 3 giugno 1997, n. 20 e successive modificazioni e integrazioni;<br />

- Visto l’art. 187 della L.R. 10 giugno 1991, n. 12 e successive modificazioni e integrazioni;<br />

- Vista la L.R. 10 gennaio 1997 n. 1;<br />

- Visti gli articoli 42 e 44 della L.R. n. 39/2001;<br />

- Vista la L.R. 07 gennaio 2011 n. 1;<br />

- Vista la D.G.R. n. 742 del 7 giugno 2011;<br />

- Vista la D.G.R. n. 1279 del 3 agosto 2011;<br />

- Visto il Decreto n. 127 del 24 ottobre 2012;


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 45<br />

- Visti i DPGR n. 144 del 6.07.2010, n. 156 del 27.07.2010, n. 221 del 12.10.2010, n. 1<strong>09</strong> del 22.06.2011 e n. 31 del 31.01.2012;<br />

- Viste Le L. R. n. 3/<strong>2013</strong> e n. 4/<strong>2013</strong> e la DGR n. 631 del 7.05.<strong>2013</strong>;<br />

- Vista la documentazione giustificativa delle spese sostenute, agli atti della scrivente Direzione Regionale;<br />

decreta<br />

1. di liquidare ai componenti della Conferenza Permanente Regione-Autonomie Locali, di cui alla L.R. n. 20/1997 e s.m.i.,<br />

l’indennità ed il rimborso delle spese sostenute per la effettiva partecipazione alle sedute della Conferenza medesima nel periodo<br />

luglio - dicembre 2012, negli importi risultanti nella Tabella riportata in premessa;<br />

2. di dare atto che la spesa complessiva di euro 4.394,28 di cui euro 3.510,00 per indennità, ed euro 884,28 per rimborsi spese<br />

effettivamente sostenute e debitamente documentate, rientra nell’importo di cui all’impegno assunto con decreto n. 127 del 24 ottobre<br />

2012 sul capitolo n. 3002 del bilancio di previsione 2012 (impegno n. 3076/2012);<br />

3. di stabilire che avverso il presente decreto gli interessati possono presentare ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale<br />

del Veneto entro 60 giorni, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni, decorrenti dalla comunicazione o dalla<br />

pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto;<br />

4. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art.26 del decreto legislativo 14 marzo<br />

<strong>2013</strong>, n. 33;<br />

5. di pubblicare integralmente il presente decreto nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.<br />

Il Dirigente Vicario<br />

Paolo Donato


46<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE FORMAZIONE<br />

DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE FORMAZIONE n. 436 del 6 giugno <strong>2013</strong><br />

L.R. 19/2002 e s.m.i. Elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati - D.G.R. N. 3289 del 21/12/2010. Iscrizione<br />

nuovo Organismo di Formazione: IIS SCARPA-MATTEI - codice Ente n. 4361 - per le sedi operative di SAN STINO<br />

DI LIVENZA (VE) e di SAN DONÀ DI PIAVE (VE) per gli ambiti della Formazione Superiore e dell’Orientamento.<br />

[Formazione professionale e lavoro]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Approvazione dell’istanza di accreditamento da parte di un nuovo Organismo di Formazione ed iscrizione nell’elenco regionale<br />

di cui alla L.R. 19/2002 e s.m.i.<br />

Il Dirigente<br />

• Vista la L.R. 19/2002 e s.m.i.: "Istituzione dell'elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati";<br />

• Visto l'elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati, istituito ai sensi della L.R. 19/2002 e s.m.i. con Decreto<br />

del Dirigente Regionale della Formazione n. 1242 del 30 ottobre 2003 e s.m.i.;<br />

• Vista la richiesta di accreditamento per gli ambiti della Formazione Superiore e dell’Orientamento presentata dall'Organismo<br />

di Formazione IIS SCARPA-MATTEI (codice fiscale 93040810272, codice ente n. 4361) avente sede legale in VIA PERUGIA, 7<br />

- SAN DONÀ DI PIAVE (VE) e tre sedi operative: sede 1 in VIA LEOPARDI, 15 - SAN STINO DI LIVENZA (VE); sede 2 in<br />

VIA PERUGIA, 7 - SAN DONÀ DI PIAVE (VE) e sede 3 in via cesaro, 4 - fossalta di piave (ve);<br />

• Verificata, ai sensi della DGR n. 359/2004 e s.m.i., la conformità della documentazione presentata ai requisiti previsti dal<br />

modello regionale di accreditamento e ritenuto, di conseguenza, che nulla osti all'accoglimento della domanda;<br />

• Visto, in particolare, il resoconto delle verifiche audit, ai sensi della D.G.R. n. 3289/2010, effettuate in data 15 maggio <strong>2013</strong><br />

dai funzionari incaricati dalla Regione Veneto, ex DGR 687/2008;<br />

• Vista la nota, acquisita al Protocollo Regionale n. 231385/61.02.01.14 il 31/05/<strong>2013</strong>, relativa alla rinuncia alla domanda di accreditamento<br />

per la sede operativa 3 in VIA CESARO, 4 a FOSSALTA DI PIAVE (VE);<br />

• Viste le LL.RR. n. 1/97, 19/02 e s.m.i.;<br />

• Viste le DDGR n. 359/2004, n. 687/2008 e n. 3289/2010;<br />

• Visto il DDR n. 1242/2003 e s.m.i.;<br />

decreta<br />

1. di iscrivere nell'elenco degli Organismi di Formazione accreditati, al numero A0587, l'Organismo di Formazione IIS SCARPA-<br />

MATTEI (codice fiscale 93040810272, codice ente n. 4361) avente sede legale in VIA PERUGIA, 7 - SAN DONÀ DI PIAVE (VE)<br />

e due sedi operative: sede 1 in VIA LEOPARDI, 15 - SAN STINO DI LIVENZA (VE) e sede 2 in VIA PERUGIA, 7 - SAN DONÀ<br />

DI PIAVE (VE), accreditate per l’ambito della Formazione Superiore e dell’Orientamento;<br />

2. di fare obbligo al nuovo Organismo di Formazione di comunicare alla Direzione Regionale Formazione ogni e qualsiasi<br />

variazione rispetto ai dati esposti nell'elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati;<br />

3. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 23 del D.Lgs n. 33/<strong>2013</strong>.<br />

4. di pubblicare per intero il presente decreto nel Bollettino ufficiale della Regione.<br />

Santo Romano


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 47<br />

DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE FORMAZIONE n. 437 del 6 giugno <strong>2013</strong><br />

L.R. 19/2002 e s.m.i. Elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati - D.G.R. N. 3289 del 21/12/2010. Iscrizione<br />

nuovo Organismo di Formazione: ANTHEA SAS DI DONÀ FRANCESCO & C. - codice Ente n. 4267 - per la sede<br />

operativa di CREAZZO (VI) per l’ambito dell’Orientamento.<br />

[Formazione professionale e lavoro]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Approvazione dell’istanza di accreditamento di un nuovo Organismo di Formazione ed iscrizione nell’elenco regionale di cui<br />

alla L.R. 19/2002 e s.m.i.<br />

Il Dirigente<br />

• Vista la L.R. 19/2002 e s.m.i.: "Istituzione dell'elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati";<br />

• Visto l'elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati, istituito ai sensi della L.R. 19/2002 e s.m.i. con Decreto<br />

del Dirigente Regionale della Formazione n. 1242 del 30 ottobre 2003 e s.m.i.;<br />

• Vista la richiesta di accreditamento per l’ambito dell’Orientamento presentata dall'Organismo di Formazione ANTHEA SAS<br />

DI DONÀ FRANCESCO & C. (codice fiscale 03012520247, codice ente n. 4267) avente sede legale e sede operativa in PIAZZA<br />

DEL COMUNE, 14 - CREAZZO (VI);<br />

• Verificata, ai sensi della DGR n. 359/2004 e s.m.i., la conformità della documentazione presentata ai requisiti previsti dal<br />

modello regionale di accreditamento e ritenuto, di conseguenza, che nulla osti all'accoglimento della domanda;<br />

• Visto, in particolare, il resoconto delle verifiche audit, ai sensi della D.G.R. n. 3289/2010, effettuate in data 10 aprile <strong>2013</strong> dai<br />

funzionari incaricati dalla Regione Veneto, ex DGR 687/2008;<br />

• Viste le LL.RR. n. 1/97, 19/02 e s.m.i.;<br />

• Viste le DDGR n. 359/2004, n. 687/2008 e n. 3289/2010;<br />

• Visto il DDR n. 1242/2003 e s.m.i.;<br />

decreta<br />

1. di iscrivere nell'elenco degli Organismi di Formazione accreditati, al numero A0586, l'Organismo di Formazione ANTHEA<br />

SAS DI DONÀ FRANCESCO & C. (codice fiscale 03012520247, codice ente n. 4267) avente sede legale e sede operativa in PIAZZA<br />

DEL COMUNE, 14 - CREAZZO (VI), accreditata per l’ambito dell’Orientamento;<br />

2. di fare obbligo al nuovo Organismo di Formazione di comunicare alla Direzione Regionale Formazione ogni e qualsiasi<br />

variazione rispetto ai dati esposti nell'elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati;<br />

3. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 23 del D.Lgs n. 33/<strong>2013</strong>.<br />

4. di pubblicare per intero il presente decreto nel Bollettino ufficiale della Regione.<br />

Santo Romano


48<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE FORMAZIONE n. 446 del 6 giugno <strong>2013</strong><br />

Approvazione cessione del credito relativa a contributi ai sensi DGR 2649 del 18/12/2012 su note di debito del soggetto<br />

Enaip Veneto di cui alla DGR 1013 del 5/06/2012.<br />

[Formazione professionale e lavoro]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Il Dirigente Regionale della Direzione Formazione, preso atto dell’atto di cessione del credito relativo a contributi, stipulato<br />

da parte del soggetto Enaip Veneto con Unicredit Factoring S.p.A., in relazione a richieste di pagamento pertinenti alla DGR 1013<br />

del 5/06/<strong>2013</strong>, per complessivi € 3.496.584,00, autorizza la cessione ai sensi art. 45 L.R. 39/2001, esperite le formalità di cui alla<br />

DGR 2649/2012.<br />

Il Dirigente<br />

(omissis)<br />

decreta<br />

1. di procedere, per i motivi espressi in premessa, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento e per i percorsi<br />

formativi ivi indicati, all’accettazione dell’atto di cessione di credito, per un valore di € 3.496.584,00, secondo le modalità previste<br />

dalla DGR 2649 del 18/12/2012 e dal DDR 1 del 2/01/<strong>2013</strong>;<br />

2. di disporre l’emissione delle liquidazioni di spesa, ai sensi art. 44 L.R. 39/2001, a favore del soggetto cessionario, subordinata<br />

nella fase di versamento all’effettiva disponibilità di cassa presente sul correlato capitolo di uscita;<br />

3. di dare atto che al cessionario non potrà essere in nessun caso richiesta la restituzione di quanto versato in esecuzione del<br />

contratto di cessione intervenuto tra cedente e cessionario;<br />

4. di inoltrare il presente provvedimento alla Direzione Regionale Ragioneria per le operazioni contabili di competenza;<br />

5. di comunicare il presente provvedimento ai soggetti cedente e cessionario;<br />

6. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 e 27 del decreto legislativo<br />

14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33;<br />

7. di pubblicare il presente provvedimento per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.<br />

Santo Romano


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 49<br />

DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE FORMAZIONE n. 447 del 6 giugno <strong>2013</strong><br />

Approvazione cessione del credito relativa a contributi ai sensi DGR 2649 del 18/12/2012 su note di debito del soggetto<br />

Segra - Scuola Professionale di Estetica di cui alla DGR 1013 del 5/06/2012.<br />

[Formazione professionale e lavoro]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Il Dirigente Regionale della Direzione Formazione, preso atto dell’atto di cessione del credito relativo a contributi, stipulato da<br />

parte del soggetto “Segra - Scuola Professionale di Estetica” con Claris Factor S.p.A., in relazione a richieste di pagamento pertinenti<br />

alla DGR 1013 del 5/06/<strong>2013</strong>, per complessivi € 137.214,00, autorizza la cessione ai sensi art. 45 L.R. 39/2001, esperite le<br />

formalità di cui alla DGR 2649/2012.<br />

Il Dirigente<br />

(omissis)<br />

decreta<br />

1. di procedere, per i motivi espressi in premessa, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento e per i percorsi<br />

formativi ivi indicati, all’accettazione dell’atto di cessione di credito, per un valore di € 137.214,00, secondo le modalità previste<br />

dalla DGR 2649 del 18/12/2012 e dal DDR 1 del 2/01/<strong>2013</strong>;<br />

2. di disporre l’emissione delle liquidazioni di spesa, ai sensi art. 44 L.R. 39/2001, a favore del soggetto cessionario, subordinata<br />

nella fase di versamento all’effettiva disponibilità di cassa presente sul correlato capitolo di uscita;<br />

3. di dare atto che al cessionario non potrà essere in nessun caso richiesta la restituzione di quanto versato in esecuzione del<br />

contratto di cessione intervenuto tra cedente e cessionario;<br />

4. di inoltrare il presente provvedimento alla Direzione Regionale Ragioneria per le operazioni contabili di competenza;<br />

5. di comunicare il presente provvedimento ai soggetti cedente e cessionario;<br />

6. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 e 27 del decreto legislativo<br />

14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33;<br />

7. di pubblicare il presente provvedimento per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.<br />

Santo Romano


50<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE FORMAZIONE n. 520 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

L.R. 19/2002 e s.m.i.- Elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati - e D.G.R. n. 3289 del 21/12/2010.<br />

Cancellazione dall’elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati dell’Ente ARCEDI - COMMERCIALISTI<br />

ED ESPERTI CONTABILI VENEZIA - codice ente n. 1627.<br />

[Formazione professionale e lavoro]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Cancellazione di un Organismo di Formazione accreditato dall’elenco regionale di cui alla L.R. 19/2002 e s.m.i.<br />

Il Dirigente<br />

• Vista la L.R. 19/2002 e s.m.i.: 'Istituzione dell'elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati';<br />

• Visto l'elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati, istituito ai sensi della L.R. 19/2002 e s.m.i. con Decreto<br />

del Dirigente Regionale della Formazione n. 1242 del 30 ottobre 2003 e s.m.i.;<br />

• Accertato che risulta attualmente iscritto nell'elenco regionale, al numero A0044, l'Organismo di Formazione ARCEDI -<br />

COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI VENEZIA (codice fiscale 94043310278, codice Ente n. 1627), con sede legale e<br />

sede operativa, accreditata per l’ambito della FORMAZIONE CONTINUA, VIA J. SALAMONIO, 3 a VENEZIA-MARGHERA<br />

(VE);<br />

• Vista la nota pervenuta presso questa Direzione in data 14/06/<strong>2013</strong> nostro protocollo n. 254478/61.02.01.14, con la quale l'Organismo<br />

di Formazione comunicava la vendita della Società;<br />

• Ritenuto di dover prendere atto della cessazione dell’Organismo di Formazione ARCEDI - COMMERCIALISTI ED ESPERTI<br />

CONTABILI VENEZIA e, di dover procedere, pertanto, alla modifica dell'elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati;<br />

• Viste le LL.RR. nn. 1/97, 19/02 e s.m.i.;<br />

• Vista la DGR n. 3289/2010;<br />

• Visto il DDR n. 1242/2003 e s.m.i.;<br />

decreta<br />

1. di cancellare dall'elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati l'Ente ARCEDI - COMMERCIALISTI ED<br />

ESPERTI CONTABILI VENEZIA (codice fiscale 94043310278, codice Ente n. 1627), già iscritto nell'elenco al numero A0044, con<br />

sede operativa, accreditata per l’ambito della FORMAZIONE CONTINUA, in VIA J. SALAMONIO, 3 a VENEZIA-MARGHERA<br />

(VE).<br />

2. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 23 del D.Lgs n. 33/<strong>2013</strong>.<br />

3. di pubblicare per intero il presente decreto nel Bollettino ufficiale della Regione.<br />

Santo Romano


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 51<br />

DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE FORMAZIONE n. 538 del 19 giugno <strong>2013</strong><br />

L.R. 19/2002 e s.m.i.- Elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati - e D.G.R. n. 3289 del 21/12/2010.<br />

Cancellazione dall’elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati dell’Ente IPSIA G. MARCONI - codice<br />

ente n. 2704.<br />

[Formazione professionale e lavoro]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Cancellazione di un Organismo di Formazione accreditato dall’elenco regionale di cui alla L.R. 19/2002 e s.m.i.<br />

Il Dirigente<br />

• Vista la L.R. 19/2002 e s.m.i.: 'Istituzione dell'elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati';<br />

• Visto l'elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati, istituito ai sensi della L.R. 19/2002 e s.m.i. con Decreto<br />

del Dirigente Regionale della Formazione n. 1242 del 30 ottobre 2003 e s.m.i.;<br />

• Accertato che risulta attualmente iscritto nell'elenco regionale, al numero A0189, l'Organismo di Formazione IPSIA G. MARCONI<br />

(codice fiscale 91002250271, codice Ente n. 2704), con sede legale e sede operativa, accreditata per gli ambiti della FORMAZIONE<br />

SUPERIORE, della FORMAZIONE CONTINUA e dell’ORIENTAMENTO, in VIA T. SERAFIN, 15 a CAVARZERE (VE);<br />

• Vista la nota pervenuta presso questa Direzione in data 14/06/<strong>2013</strong> nostro protocollo n. 254692/61.02.01.14, con la quale l'Organismo<br />

di Formazione comunicava la rinuncia all’accreditamento;<br />

• Ritenuto di dover prendere atto della cessazione dell’Organismo di Formazione IPSIA G. MARCONI e di dover procedere,<br />

pertanto, alla modifica dell'elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati;<br />

• Viste le LL.RR. nn. 1/97, 19/02 e s.m.i.;<br />

• Vista la DGR n. 3289/2010;<br />

• Visto il DDR n. 1242/2003 e s.m.i.;<br />

decreta<br />

1. di cancellare dall'elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati l'Ente IPSIA G. MARCONI (codice fiscale<br />

91002250271, codice Ente n. 2704), già iscritto nell'elenco al numero A0189, con sede legale e sede operativa, accreditata per gli<br />

ambiti della FORMAZIONE SUPERIORE, della FORMAZIONE CONTINUA e dell’ORIENTAMENTO, in VIA T. SERAFIN,<br />

15 a CAVARZERE (VE).<br />

2. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 23 del D.Lgs n. 33/<strong>2013</strong>.<br />

3. di pubblicare per intero il presente decreto nel Bollettino ufficiale della Regione.<br />

Santo Romano


52<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE FORMAZIONE n. 563 del 21 giugno <strong>2013</strong><br />

Formazione Iniziale 2011/2012 - DGR 888 del 21/06/2011 - Progetto 2726/1/1/888/2011 - SMUPR 15708 - DGR 887 del<br />

21/06/2011 - Progetto 2726/1/1/887/2011 - Aggiornamento dello stato di liquidazione delle note di debito n. 11 del 24/07/2012<br />

e 12 del 25/10/2012 a seguito comunicazione dell’Avvocatura Regionale per atti di pignoramento, di ricorso e di sequestro<br />

conservativo a carico dell’Ente Centro di Formazione Professionale IPEA - Cod. 2726 - C.F.: 93024<strong>09</strong>0271 - Sospensione<br />

pagamenti per difetto di pratiche erogabili.<br />

[Formazione professionale e lavoro]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Con il presente Atto, vista la corrispondenza intercorsa con l’Avvocatura Regionale, si dispone di non procedere ad alcun pagamento<br />

a favore del beneficiario “Centro di Formazione Professionale IPEA”, constatata l’insussistenza di importi dovuti ancora<br />

liquidabili come calcolati al netto delle sospensioni disposte per effetto degli atti conservativi pervenuti.<br />

Il Dirigente<br />

Premesso che<br />

- Con DGR n. 887 del 21 giugno 2011 la Giunta Regionale ha approvato l’apertura dei termini per la presentazione di progetti<br />

formativi di percorsi triennali di istruzione e formazione relativi a interventi di primo e di secondo anno;<br />

- Con DGR n. 888 del 21 giugno 2011 la Giunta Regionale ha approvato l’apertura dei termini per la presentazione di progetti<br />

formativi di percorsi triennali di istruzione e formazione relativi a interventi di terzo anno;<br />

- Il DDR n. 464 del 5 agosto 2011 ha approvato le risultanze dell’istruttoria e del procedimento di valutazione delle suddette<br />

attività formative, concedendo all’Ente Centro di Formazione Professionale IPEA - Cod. 2726 - C.F.: 93024<strong>09</strong>0271, relativamente<br />

al progetto 2726/1/1/887/2011, un contributo pubblico complessivo di € 657.440,00;<br />

- Il beneficiario ha inviato la nota di debito n. 11 del 24/07/2012, come da prot. reg.le 343312 del 26/07/2012 di € 264.600,00,<br />

relativa alla richiesta di pagamento del primo rimborso intermedio previsto per le modalità di erogazione di cui all’allegato C alla<br />

citata DGR 887/2011;<br />

- Il DDR n. 465 del 5 agosto 2011 ha approvato le risultanze dell’istruttoria e del procedimento di valutazione delle suddette<br />

attività formative, concedendo all’Ente Centro di Formazione Professionale IPEA - Cod. 2726 - C.F.: 93024<strong>09</strong>0271, relativamente<br />

al progetto 2726/1/1/888/2011, un contributo pubblico complessivo di € 713.636,00;<br />

- Il beneficiario ha inviato la nota di debito n. 12 del 25/10/2012, come da prot. reg.le 489304 del 29/10/2012 di € 315.315,00,<br />

relativa alla richiesta di pagamento del primo rimborso intermedio previsto per le modalità di erogazione di cui all’allegato C alla<br />

citata DGR 888/2011;<br />

- Con nota prot. 557486 del 7/12/2012, l’Avvocatura Regionale ha trasmesso alla Direzione Regionale Formazione copia dell’atto<br />

di pignoramento di Trebeurden S.A. C.F. 94127790262 a carico del Centro di Formazione Professionale Ipea, C.F. 93024<strong>09</strong>0271,<br />

raccomandando, nelle more del procedimento, la sospensione di ogni pagamento fino alla somma di € 148.996,17;<br />

- Con nota prot. reg.le 557510 del 7/12/2012, l’Avvocatura Regionale ha trasmesso alla Direzione Regionale Formazione anche<br />

copia dell’atto conservativo a favore di Ferrazzo Giuliana C.F. FRRGLN63L69F826V, ex art. 2906 c.c e 669 bis e ss. c.p.c., a carico<br />

del Centro di Formazione Professionale Ipea, raccomandando, nelle more del procedimento, la sospensione di ogni pagamento fino<br />

alla somma di € 25.000,00;<br />

- Con nota prot. reg.le 4322 del 7/01/<strong>2013</strong>, l’Avvocatura Regionale ha trasmesso alla Direzione Regionale Formazione copia del<br />

ricorso al Tribunale di Venezia - Sez. - Lavoro, proposto da Sabatino Maria Luisa C.F. SBTMLS62L62H823Y avente ad oggetto:<br />

impugnazione licenziamento disciplinare, qualificazione rapporto di subordinazione, omesse retribuzioni e/o contribuzioni, risarcimento<br />

danni per un valore complessivo di € 17.150,00, ritenendo opportuno il trattenimento di tale somma, aumentata della metà,<br />

cioè fino ad € 25.725,00;<br />

- Con il Decreto n. 1101 del 12/12/2012, il Dirigente Regionale della Direzione Formazione, preso atto delle note prot. 557486<br />

del 7/12/2012 e prot. 557510 del 7/12/2012, sopra indicate, ha disposto conseguentemente la sospensione del pagamento della corrispondente<br />

quota parte della nota di debito n. 12 del 25/10/2012, pari ad € 173.996,17 totali, nonché il versamento al beneficiario<br />

della somma residua liquidabile risultante pari ad € 141.318,83;<br />

- Con il Decreto n. 290 del 26/04/<strong>2013</strong>, il Dirigente Regionale della Direzione Formazione ha dato poi seguito all’ordinanza di<br />

assegnazione di credito emessa dal Tribunale di Venezia, registro esecuzioni n. 2450/12 - CR 715 - Rep. 126, del 27/03/<strong>2013</strong>, con<br />

la quale il Giudice dell’Esecuzione, ha ordinato alla Regione del Veneto, per effetto di procedimento esecutivo di pignoramento<br />

presso terzi, di pagare a favore del creditore Trebeurden S.A., come sopra definito, la somma complessiva di € 99.952,02, a titolo<br />

di capitale pignorato, oltre spese aggiuntive;<br />

- Con nota prot. reg.le 187429 del 3/05/<strong>2013</strong>, l’Avvocatura Regionale ha quindi trasmesso alla Direzione Regionale Formazione<br />

copia dell’atto di pignoramento di Camouflage S.r.l., C.F. 03063010270, a carico del Centro di Formazione Professionale Ipea, C.F.<br />

93024<strong>09</strong>0271, raccomandando, nelle more del procedimento, la sospensione di ogni pagamento fino alla somma di € 261.782,70;<br />

- Con nota prot. reg.le 226185 del 28/05/<strong>2013</strong>, l’Avvocatura Regionale, ha trasmesso alla Direzione Regionale Formazione copia<br />

di un ulteriore atto di pignoramento di Zonin Consuelo C.F. ZNNCLS78D59B296N, a carico del Centro di Formazione Professionale<br />

Ipea, C.F. 93024<strong>09</strong>0271, raccomandando, nelle more del procedimento, la sospensione di ogni pagamento fino alla somma di<br />

€ 10.906,53;<br />

- Con nota prot. reg.le 246497 del 10/06/<strong>2013</strong>, l’Avvocatura Regionale, ha trasmesso alla Direzione Regionale Formazione copia


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 53<br />

del nuovo atto di pignoramento di Trebeurden S.A. C.F. 94127790262 a carico del Centro di Formazione Professionale Ipea, C.F.<br />

93024<strong>09</strong>0271, raccomandando, nelle more del procedimento, la sospensione di ogni pagamento fino alla somma di € 114.735,31;<br />

- Per gli effetti degli atti sin qui esposti, la situazione complessiva dell’Ente Centro di Formazione Professionale Ipea, è più<br />

facilmente rappresentabile tramite la seguente tabella:<br />

Descrizione<br />

Importo<br />

Nota di debito 12 del 25/10/2012 315.315,00<br />

Erogazioni effettute a Ipea su n. add. 12/12 come da DDR 1101/12 - 141.318,83<br />

Sospensione su n. add. 12/12 con nota prot. reg.le 557486 del 7/12/2012 e DDR<br />

290/<strong>2013</strong> - 99.952,02<br />

Sospensione su n. add. 12/12 con nota prot. reg.le 557510 del 7/12/2012 - 25.000,00<br />

Sospensione su n. add. 12/12 con nota prot. reg.le 4322 del 7/01/<strong>2013</strong> - 25.725,00<br />

Nota di debito 11 del 24/07/2012 264.600,00<br />

Sospensione su n. add. 11/12 con nota prot. reg.le 187429 del 3/05/<strong>2013</strong> - 261.782,70<br />

Sospensione su n. add. 12/12 con nota prot. reg.le 226185 del 28/05/<strong>2013</strong> - 10.906,53<br />

Sospensione su n. add. 11/12 e 12/12 con nota prot. reg.le 246497 del 10/06/<strong>2013</strong> - 114.735,31<br />

Totale liquidabile<br />

- 99.505,39<br />

Precisato che<br />

- dalle evidenze contabili di cui sopra, discende inequivocabilmente che, sulla base delle richieste di pagamenti pervenute, non<br />

residuano somme positive liquidabili a favore di “Centro di Formazione Professionale Ipea”;<br />

Ritenuto pertanto<br />

- Di non procedere ad alcun pagamento nei confronti dell’ Ente “Centro di Formazione Professionale Ipea”, C.F. 93024<strong>09</strong>0271,<br />

sino a quando la situazione creditoria del soggetto non presenterà un residuo liquidabile positivo;<br />

- Di dare atto che il totale delle sospensioni addebitate al soggetto “Centro di Formazione Professionale Ipea”, associate alle<br />

note di debito 11 del 24/07/2012 e 12 del 25/10/2012 ammonta ad € 538.101,56;<br />

decreta<br />

1. di dare atto che la premessa al presente provvedimento ne costituisce parte integrante e sostanziale;<br />

2. Di non procedere ad alcun pagamento nei confronti dell’ Ente “Centro di Formazione Professionale Ipea”, C.F. 93024<strong>09</strong>0271,<br />

sino a quando la situazione creditoria del soggetto non presenterà un residuo liquidabile positivo;<br />

3. di dare atto che il totale delle sospensioni addebitate al soggetto “Centro di Formazione Professionale Ipea”, associate alle<br />

note di debito 11 del 24/07/2012 e 12 del 25/10/2012 ammonta ad € 538.101,56;<br />

4. di comunicare il presente provvedimento all’Ente “Centro di Formazione Professionale Ipea”;<br />

5. di comunicare il presente provvedimento alla Direzione Regionale Ragioneria per il seguito di competenza;<br />

6. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 e 27 del decreto legislativo<br />

14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33;<br />

7. di pubblicare il presente provvedimento per intero sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.<br />

Santo Romano


54<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE FORMAZIONE n. 564 del 21 giugno <strong>2013</strong><br />

Piano regionale dell'offerta sussidiaria di percorsi triennali di istruzione e formazione negli istituti Professionali, riferito<br />

al triennio <strong>2013</strong>-2016 e approvato con DDR n. 268 del 17.4.<strong>2013</strong>. Integrazione.<br />

[Formazione professionale e lavoro]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Il provvedimento approva altri sette percorsi triennali di istruzione e formazione da realizzare in via sussidiaria nel triennio<br />

<strong>2013</strong>-2016, richiesti dall’IPSIA Galilei di Castelfranco Veneto e dall’IIS Scarpa Mattei di San Donà di Piave, che costituiscono<br />

riproposizione di progetti già approvati per il triennio 2012-2015.<br />

Il Dirigente<br />

(omissis)<br />

decreta<br />

1. di integrare il Piano regionale dell'offerta sussidiaria di percorsi triennali di istruzione e formazione negli istituti Professionali,<br />

riferito al triennio <strong>2013</strong>-2016 e approvato con DD. n. 268 del 17.4.<strong>2013</strong> con gli interventi richiesti dall’IPSIA “Galilei” di<br />

Castelfranco Veneto e dall’IIS “Scarpa Mattei” di San Donà di Piave di seguito indicati:<br />

CODICE<br />

ENTE<br />

ENTE<br />

PROPONENTE<br />

CODICE PROGETTO DI<br />

RIFERIMENTO TRIENNIO<br />

2012/2015<br />

CODICE PROGETTO<br />

TRIENNIO <strong>2013</strong>/2016<br />

QUALIFICA<br />

PROFESSIONALE<br />

2685 IPSIA G. GALILEI 2685/1/1/335/2012 2685/1/1/14/<strong>2013</strong> Operatore meccanico<br />

2685 IPSIA G. GALILEI 2685/1/1/335/2012 2685/1/2/14/<strong>2013</strong> Operatore meccanico<br />

2685 IPSIA G. GALILEI 2685/1/2/335/2012 2685/1/3/14/<strong>2013</strong><br />

Operatore di impianti termoidraulici<br />

2685 IPSIA G. GALILEI 2685/1/3/335/2012 2685/1/4/14/<strong>2013</strong> Operatore elettrico<br />

2685 IPSIA G. GALILEI 2685/1/4/335/2012 2685/1/5/14/<strong>2013</strong> Operatore elettronico<br />

2151 IPSIA E. MATTEI 2151/1/1/335/2012 2151/1/1/14/<strong>2013</strong> Operatore meccanico<br />

2151 IPSIA E. MATTEI 2151/1/2/335/2012 2151/1/2/14/<strong>2013</strong><br />

Operatore delle produzioni<br />

chimiche<br />

2. di approvare come parte integrante e sostanziale del presente provvedimento i prospetti allegati, descritti di seguito:<br />

- Dati di sintesi - Allegato A<br />

- Riepilogo completo degli interventi ammessi per il triennio <strong>2013</strong>/2016 - Allegato B<br />

3. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 23 del D. Lgs. n. 33 del 14 marzo<br />

<strong>2013</strong>;<br />

4. di disporre che il presente provvedimento venga pubblicato per estratto nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.<br />

Santo Romano


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 55<br />

Allegato A al Decreto n. 564 del 21/06/<strong>2013</strong> pag. 1 di 1<br />

giunta regionale<br />

PIANO REGIONALE OFFERTA SUSSIDIARIA PERCORSI TRIENNALI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE<br />

NEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI - TRIENNIO <strong>2013</strong>/2016<br />

DATI DI SINTESI<br />

N. PROGETTI PRESENTATI<br />

10<br />

N. PROGETTI AMMESSI<br />

10<br />

N. DOMANDE DI ATTIVAZIONE DI INTERVENTI GIA' APPROVATI<br />

16<br />

N. TOTALE INTERVENTI APPROVATI<br />

144<br />

MONTE ORE APPROVATO<br />

152.064


56<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

Allegato B al Decreto n. 564 del 21/06/<strong>2013</strong> pag. 1 di 7<br />

PIANO REGIONALE OFFERTA SUSSIDIARIA PERCORSI TRIENNALI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE<br />

NEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI - TRIENNIO <strong>2013</strong>/2016<br />

RIEPILOGO DEGLI INTERVENTI AMMESSI<br />

CODICE<br />

ENTE<br />

ENTE PROPONENTE<br />

CODICE PROGETTO<br />

DI RIFERIMENTO<br />

TRIENNIO 2012/2015<br />

CODICE PROGETTO<br />

TRIENNIO <strong>2013</strong>/2016<br />

NUOVA<br />

NUMERAZIONE<br />

INTERVENTO<br />

TIPO<br />

INTERVENT<br />

O<br />

QUALIFICA PROFESSIONALE<br />

CODICE<br />

QUALIFICA<br />

AROF<br />

MONTE<br />

ORE<br />

TOT.<br />

COMUNE SEDE<br />

INTERVENTO<br />

160 IPSIA F. LAMPERTICO - 160/1/1/14/<strong>2013</strong> 1 FI/Q1T Operatore elettrico FPN05010 1056 Vicenza VI<br />

160 IPSIA F. LAMPERTICO - 160/1/1/14/<strong>2013</strong> 2 FI/Q2T Operatore elettrico FPN05010 1056 Vicenza VI<br />

160 IPSIA F. LAMPERTICO - 160/1/1/14/<strong>2013</strong> 3 FI/Q3T Operatore elettrico FPN05010 1056 Vicenza VI<br />

2142 ISISS FABIO BESTA 2142/1/1/335/2012 2142/1/1/14/<strong>2013</strong> 4 FI/Q1T Operatore amministrativo - segretariale FPN17010 1056 Treviso TV<br />

2142 ISISS FABIO BESTA 2142/1/1/335/2012 2142/1/1/14/<strong>2013</strong> 5 FI/Q2T Operatore amministrativo - segretariale FPN17010 1056 Treviso TV<br />

2142 ISISS FABIO BESTA 2142/1/1/335/2012 2142/1/1/14/<strong>2013</strong> 6 FI/Q3T Operatore amministrativo - segretariale FPN17010 1056 Treviso TV<br />

2142 ISISS FABIO BESTA 2142/1/2/335/2012 2142/1/2/14/<strong>2013</strong> 7 FI/Q1T Operatore ai servizi di promozione ed accoglienza: FPN16030 1056 Treviso TV<br />

indirizzo servizi del turismo<br />

2142 ISISS FABIO BESTA 2142/1/2/335/2012 2142/1/2/14/<strong>2013</strong> 8 FI/Q2T Operatore ai servizi di promozione ed accoglienza: indirizzo servizi del turismo<br />

FPN16030 1056 Treviso TV<br />

2142 ISISS FABIO BESTA 2142/1/2/335/2012 2142/1/2/14/<strong>2013</strong> 9 FI/Q3T Operatore ai servizi di promozione ed accoglienza:<br />

indirizzo servizi del turismo<br />

2156 IPSAR LUIGI CARNACINA 2156/1/1/335/2012 2156/1/1/14/<strong>2013</strong> 10 FI/Q1T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />

pasti / Operatore della ristorazione: indirizzo servizi<br />

di sala e bar<br />

2156 IPSAR LUIGI CARNACINA 2156/1/1/335/2012 2156/1/1/14/<strong>2013</strong> 11 FI/Q2T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />

pasti / Operatore della ristorazione: indirizzo servizi<br />

di sala e bar<br />

2156 IPSAR LUIGI CARNACINA 2156/1/1/335/2012 2156/1/1/14/<strong>2013</strong> 12 FI/Q3T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />

pasti<br />

2156 IPSAR LUIGI CARNACINA 2156/1/1/335/2012 2156/1/1/14/<strong>2013</strong> 13 FI/Q3T Operatore della ristorazione: indirizzo servizi di sala e<br />

bar<br />

2156 IPSAR LUIGI CARNACINA 2156/1/2/335/2012 2156/1/2/14/<strong>2013</strong> 14 FI/Q1T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />

pasti / Operatore della ristorazione: indirizzo servizi<br />

di sala e bar<br />

2156 IPSAR LUIGI CARNACINA 2156/1/2/335/2012 2156/1/2/14/<strong>2013</strong> 15 FI/Q2T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />

pasti / Operatore della ristorazione: indirizzo servizi<br />

di sala e bar<br />

2156 IPSAR LUIGI CARNACINA 2156/1/2/335/2012 2156/1/2/14/<strong>2013</strong> 16 FI/Q3T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />

pasti<br />

2156 IPSAR LUIGI CARNACINA 2156/1/2/335/2012 2156/1/2/14/<strong>2013</strong> 17 FI/Q3T Operatore della ristorazione: indirizzo servizi di sala e<br />

bar<br />

2156 IPSAR LUIGI CARNACINA 2156/1/3/335/2012 2156/1/3/14/<strong>2013</strong> 18 FI/Q1T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />

pasti / Operatore della ristorazione: indirizzo servizi<br />

di sala e bar<br />

2156 IPSAR LUIGI CARNACINA 2156/1/3/335/2012 2156/1/3/14/<strong>2013</strong> 19 FI/Q2T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />

pasti / Operatore della ristorazione: indirizzo servizi<br />

di sala e bar<br />

FPN16030 1056 Treviso TV<br />

FPN15010 1056 Bardolino VR<br />

FPN15010 1056 Bardolino VR<br />

FPN15020 1056 Bardolino VR<br />

FPN15030 1056 Bardolino VR<br />

FPN15010 1056 Bardolino VR<br />

FPN15010 1056 Bardolino VR<br />

FPN15020 1056 Bardolino VR<br />

FPN15030 1056 Bardolino VR<br />

FPN15010 1056 Valeggio sul Mincio VR<br />

FPN15010 1056 Valeggio sul Mincio VR<br />

PROV NOTE


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 57<br />

Allegato B al Decreto n. 564 del 21/06/<strong>2013</strong> pag. 2 di 7<br />

CODICE<br />

ENTE<br />

ENTE PROPONENTE<br />

CODICE PROGETTO<br />

DI RIFERIMENTO<br />

TRIENNIO 2012/2015<br />

CODICE PROGETTO<br />

TRIENNIO <strong>2013</strong>/2016<br />

NUOVA<br />

NUMERAZIONE<br />

INTERVENTO<br />

TIPO<br />

INTERVENT<br />

O<br />

QUALIFICA PROFESSIONALE<br />

2156 IPSAR LUIGI CARNACINA 2156/1/3/335/2012 2156/1/3/14/<strong>2013</strong> 20 FI/Q3T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />

pasti<br />

2156 IPSAR LUIGI CARNACINA 2156/1/3/335/2012 2156/1/3/14/<strong>2013</strong> 21 FI/Q3T Operatore della ristorazione: indirizzo servizi di sala e<br />

bar<br />

2662 IIS A. DELLA LUCIA 2662/1/1/335/2012 2662/1/1/14/<strong>2013</strong> 22 FI/Q1T Operatore agricolo: indirizzo silvicoltura,<br />

salvaguardia dell'ambiente<br />

2662 IIS A. DELLA LUCIA 2662/1/1/335/2012 2662/1/1/14/<strong>2013</strong> 23 FI/Q2T Operatore agricolo: indirizzo silvicoltura,<br />

salvaguardia dell'ambiente<br />

2662 IIS A. DELLA LUCIA 2662/1/1/335/2012 2662/1/1/14/<strong>2013</strong> 24 FI/Q3T Operatore agricolo: indirizzo silvicoltura,<br />

salvaguardia dell'ambiente<br />

2676 ISI DUCA DEGLI ABRUZZI - 2676/1/1/14/<strong>2013</strong> 25 FI/Q1T Operatore agricolo: indirizzo coltivazioni arboree<br />

erbacee ortifloricole<br />

2676 ISI DUCA DEGLI ABRUZZI - 2676/1/1/14/<strong>2013</strong> 26 FI/Q2T Operatore agricolo: indirizzo coltivazioni arboree<br />

erbacee ortifloricole<br />

2676 ISI DUCA DEGLI ABRUZZI - 2676/1/1/14/<strong>2013</strong> 27 FI/Q3T Operatore agricolo: indirizzo coltivazioni arboree<br />

erbacee ortifloricole<br />

2684 ISISS D. SARTOR - 2684/1/1/14/<strong>2013</strong> 28 FI/Q1T Operatore agricolo: indirizzo coltivazioni arboree<br />

erbacee ortifloricole<br />

2684 ISISS D. SARTOR - 2684/1/1/14/<strong>2013</strong> 29 FI/Q2T Operatore agricolo: indirizzo coltivazioni arboree<br />

erbacee ortifloricole<br />

2684 ISISS D. SARTOR - 2684/1/1/14/<strong>2013</strong> 30 FI/Q3T Operatore agricolo: indirizzo coltivazioni arboree<br />

erbacee ortifloricole<br />

2686 IPSIA G. GIORGI 2686/1/1/335/2012 2686/1/1/14/<strong>2013</strong> 31 FI/Q1T Operatore alla riparazione dei veicoli a motore:<br />

indirizzo riparazioni parti e sistemi meccanici ed<br />

elettromeccanici del veicolo a motore<br />

CODICE<br />

QUALIFICA<br />

AROF<br />

MONTE<br />

ORE<br />

TOT.<br />

COMUNE SEDE<br />

INTERVENTO<br />

FPN15020 1056 Valeggio sul Mincio VR<br />

FPN15030 1056 Valeggio sul Mincio VR<br />

FPN21040 1056 Feltre BL<br />

FPN21040 1056 Feltre BL<br />

FPN21040 1056 Feltre BL<br />

FPN21030 1056 Padova PD<br />

FPN21030 1056 Padova PD<br />

FPN21030 1056 Padova PD<br />

FPN21030 1056 Castelfranco Veneto TV<br />

FPN21030 1056 Castelfranco Veneto TV<br />

FPN21030 1056 Castelfranco Veneto TV<br />

FPN12020 1056 Treviso TV<br />

PROV NOTE<br />

2686 IPSIA G. GIORGI 2686/1/1/335/2012 2686/1/1/14/<strong>2013</strong> 32 FI/Q2T Operatore alla riparazione dei veicoli a motore:<br />

indirizzo riparazioni parti e sistemi meccanici ed<br />

elettromeccanici del veicolo a motore<br />

FPN12020 1056 Treviso TV<br />

2686 IPSIA G. GIORGI 2686/1/1/335/2012 2686/1/1/14/<strong>2013</strong> 33 FI/Q3T Operatore alla riparazione dei veicoli a motore:<br />

indirizzo riparazioni parti e sistemi meccanici ed<br />

elettromeccanici del veicolo a motore<br />

FPN12020 1056 Treviso TV<br />

2686 IPSIA G. GIORGI 2686/1/1/335/2012 2686/1/2/14/<strong>2013</strong> 34 FI/Q1T Operatore alla riparazione dei veicoli a motore:<br />

indirizzo riparazioni parti e sistemi meccanici ed<br />

elettromeccanici del veicolo a motore<br />

FPN12020 1056 Treviso TV<br />

2686 IPSIA G. GIORGI 2686/1/1/335/2012 2686/1/2/14/<strong>2013</strong> 35 FI/Q2T Operatore alla riparazione dei veicoli a motore:<br />

indirizzo riparazioni parti e sistemi meccanici ed<br />

elettromeccanici del veicolo a motore<br />

FPN12020 1056 Treviso TV<br />

2686 IPSIA G. GIORGI 2686/1/1/335/2012 2686/1/2/14/<strong>2013</strong> 36 FI/Q3T Operatore alla riparazione dei veicoli a motore:<br />

indirizzo riparazioni parti e sistemi meccanici ed<br />

elettromeccanici del veicolo a motore<br />

FPN12020 1056 Treviso TV


58<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

Allegato B al Decreto n. 564 del 21/06/<strong>2013</strong> pag. 3 di 7<br />

CODICE<br />

ENTE<br />

ENTE PROPONENTE<br />

CODICE PROGETTO<br />

DI RIFERIMENTO<br />

TRIENNIO 2012/2015<br />

CODICE PROGETTO<br />

TRIENNIO <strong>2013</strong>/2016<br />

NUOVA<br />

NUMERAZIONE<br />

INTERVENTO<br />

TIPO<br />

INTERVENT<br />

O<br />

QUALIFICA PROFESSIONALE<br />

2686 IPSIA G. GIORGI 2686/1/1/335/2012 2686/1/3/14/<strong>2013</strong> 37 FI/Q1T Operatore alla riparazione dei veicoli a motore:<br />

indirizzo riparazioni parti e sistemi meccanici ed<br />

elettromeccanici del veicolo a motore<br />

CODICE<br />

QUALIFICA<br />

AROF<br />

MONTE<br />

ORE<br />

TOT.<br />

COMUNE SEDE<br />

INTERVENTO<br />

FPN12020 1056 Treviso TV<br />

PROV NOTE<br />

2686 IPSIA G. GIORGI 2686/1/1/335/2012 2686/1/3/14/<strong>2013</strong> 38 FI/Q2T Operatore alla riparazione dei veicoli a motore:<br />

indirizzo riparazioni parti e sistemi meccanici ed<br />

elettromeccanici del veicolo a motore<br />

FPN12020 1056 Treviso TV<br />

2686 IPSIA G. GIORGI 2686/1/1/335/2012 2686/1/3/14/<strong>2013</strong> 39 FI/Q3T Operatore alla riparazione dei veicoli a motore:<br />

indirizzo riparazioni parti e sistemi meccanici ed<br />

elettromeccanici del veicolo a motore<br />

FPN12020 1056 Treviso TV<br />

2686 IPSIA G. GIORGI 2686/1/2/335/2012 2686/1/4/14/<strong>2013</strong> 40 FI/Q1T Operatore meccanico FPN13010 1056 Treviso TV<br />

2686 IPSIA G. GIORGI 2686/1/2/335/2012 2686/1/4/14/<strong>2013</strong> 41 FI/Q2T Operatore meccanico FPN13010 1056 Treviso TV<br />

2686 IPSIA G. GIORGI 2686/1/2/335/2012 2686/1/4/14/<strong>2013</strong> 42 FI/Q3T Operatore meccanico FPN13010 1056 Treviso TV<br />

2686 IPSIA G. GIORGI 2686/1/3/335/2012 2686/1/5/14/<strong>2013</strong> 43 FI/Q1T Operatore di impianti termoidraulici FPN08010 1056 Treviso TV<br />

2686 IPSIA G. GIORGI 2686/1/3/335/2012 2686/1/5/14/<strong>2013</strong> 44 FI/Q2T Operatore di impianti termoidraulici FPN08010 1056 Treviso TV<br />

2686 IPSIA G. GIORGI 2686/1/3/335/2012 2686/1/5/14/<strong>2013</strong> 45 FI/Q3T Operatore di impianti termoidraulici FPN08010 1056 Treviso TV<br />

2686 IPSIA G. GIORGI 2686/1/5/335/2012 2686/1/6/14/<strong>2013</strong> 46 FI/Q1T Operatore elettronico FPN06010 1056 Treviso TV<br />

2686 IPSIA G. GIORGI 2686/1/5/335/2012 2686/1/6/14/<strong>2013</strong> 47 FI/Q2T Operatore elettronico FPN06010 1056 Treviso TV<br />

2686 IPSIA G. GIORGI 2686/1/5/335/2012 2686/1/6/14/<strong>2013</strong> 48 FI/Q3T Operatore elettronico FPN06010 1056 Treviso TV<br />

2687 IPSIA I. PITTONI 2687/1/1/335/2012 2687/1/1/14/<strong>2013</strong> 49 FI/Q1T Operatore alla riparazione dei veicoli a motore: indirizzo riparazioni parti e sistemi meccanici ed<br />

elettromeccanici del veicolo a motore<br />

FPN12020 1056 Conegliano TV<br />

2687 IPSIA I. PITTONI 2687/1/1/335/2012 2687/1/1/14/<strong>2013</strong> 50 FI/Q2T Operatore alla riparazione dei veicoli a motore:<br />

indirizzo riparazioni parti e sistemi meccanici ed<br />

elettromeccanici del veicolo a motore<br />

FPN12020 1056 Conegliano TV<br />

2687 IPSIA I. PITTONI 2687/1/1/335/2012 2687/1/1/14/<strong>2013</strong> 51 FI/Q3T Operatore alla riparazione dei veicoli a motore:<br />

indirizzo riparazioni parti e sistemi meccanici ed<br />

elettromeccanici del veicolo a motore<br />

FPN12020 1056 Conegliano TV<br />

2689 IIS DI VITTORIO VENETO CITTA'<br />

DELLA VITTORIA<br />

2689 IIS DI VITTORIO VENETO CITTA'<br />

DELLA VITTORIA<br />

2689 IIS DI VITTORIO VENETO CITTA'<br />

DELLA VITTORIA<br />

- 2689/1/1/14/<strong>2013</strong> 52 FI/Q1T Operatore meccanico FPN13010 1056 Vittorio Veneto TV<br />

- 2689/1/1/14/<strong>2013</strong> 53 FI/Q2T Operatore meccanico FPN13010 1056 Vittorio Veneto TV<br />

- 2689/1/1/14/<strong>2013</strong> 54 FI/Q3T Operatore meccanico FPN13010 1056 Vittorio Veneto TV<br />

2693 ISISS CARLO ROSSELLI - 2693/1/1/14/<strong>2013</strong> 55 FI/Q1T Operatore amministrativo - segretariale FPN17010 1056 Castelfranco Veneto TV<br />

2693 ISISS CARLO ROSSELLI - 2693/1/1/14/<strong>2013</strong> 56 FI/Q2T Operatore amministrativo - segretariale FPN17010 1056 Castelfranco Veneto TV<br />

2693 ISISS CARLO ROSSELLI - 2693/1/1/14/<strong>2013</strong> 57 FI/Q3T Operatore amministrativo - segretariale FPN17010 1056 Castelfranco Veneto TV<br />

2693 ISISS CARLO ROSSELLI - 2693/1/2/14/<strong>2013</strong> 58 FI/Q1T Operatore ai servizi di promozione ed accoglienza:<br />

indirizzo servizi del turismo<br />

2693 ISISS CARLO ROSSELLI - 2693/1/2/14/<strong>2013</strong> 59 FI/Q2T Operatore ai servizi di promozione ed accoglienza:<br />

indirizzo servizi del turismo<br />

FPN16030 1056 Castelfranco Veneto TV<br />

FPN16030 1056 Castelfranco Veneto TV


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 59<br />

Allegato B al Decreto n. 564 del 21/06/<strong>2013</strong> pag. 4 di 7<br />

CODICE<br />

ENTE<br />

ENTE PROPONENTE<br />

CODICE PROGETTO<br />

DI RIFERIMENTO<br />

TRIENNIO 2012/2015<br />

CODICE PROGETTO<br />

TRIENNIO <strong>2013</strong>/2016<br />

NUOVA<br />

NUMERAZIONE<br />

INTERVENTO<br />

TIPO<br />

INTERVENT<br />

O<br />

QUALIFICA PROFESSIONALE<br />

2693 ISISS CARLO ROSSELLI - 2693/1/2/14/<strong>2013</strong> 60 FI/Q3T Operatore ai servizi di promozione ed accoglienza:<br />

indirizzo servizi del turismo<br />

CODICE<br />

QUALIFICA<br />

AROF<br />

MONTE<br />

ORE<br />

TOT.<br />

COMUNE SEDE<br />

INTERVENTO<br />

FPN16030 1056 Castelfranco Veneto TV<br />

2696 ISIS A.V. OBICI 2696/1/1/335/2012 2696/1/1/14/<strong>2013</strong> 61 FI/Q1T Operatore meccanico FPN13010 1056 Oderzo TV<br />

2696 ISIS A.V. OBICI 2696/1/1/335/2012 2696/1/1/14/<strong>2013</strong> 62 FI/Q2T Operatore meccanico FPN13010 1056 Oderzo TV<br />

2696 ISIS A.V. OBICI 2696/1/1/335/2012 2696/1/1/14/<strong>2013</strong> 63 FI/Q3T Operatore meccanico FPN13010 1056 Oderzo TV<br />

2707 IPSSARCT E. CORNARO 2707/1/1/335/2012 2707/1/114/<strong>2013</strong> 64 FI/Q1T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />

pasti / Operatore della ristorazione: indirizzo servizi<br />

di sala e bar<br />

2707 IPSSARCT E. CORNARO 2707/1/1/335/2012 2707/1/114/<strong>2013</strong> 65 FI/Q2T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />

pasti / Operatore della ristorazione: indirizzo servizi<br />

di sala e bar<br />

2707 IPSSARCT E. CORNARO 2707/1/1/335/2012 2707/1/114/<strong>2013</strong> 66 FI/Q3T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />

pasti<br />

2707 IPSSARCT E. CORNARO 2707/1/1/335/2012 2707/1/114/<strong>2013</strong> 67 FI/Q3T Operatore della ristorazione: indirizzo servizi di sala e<br />

bar<br />

2707 IPSSARCT E. CORNARO 2707/1/2/335/2012 2707/1/2/14/1013 68 FI/Q1T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />

pasti / Operatore della ristorazione: indirizzo servizi<br />

di sala e bar<br />

2707 IPSSARCT E. CORNARO 2707/1/2/335/2012 2707/1/2/14/1013 69 FI/Q2T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />

pasti / Operatore della ristorazione: indirizzo servizi<br />

di sala e bar<br />

2707 IPSSARCT E. CORNARO 2707/1/2/335/2012 2707/1/2/14/1013 70 FI/Q3T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />

pasti<br />

2707 IPSSARCT E. CORNARO 2707/1/2/335/2012 2707/1/2/14/1013 71 FI/Q3T Operatore della ristorazione: indirizzo servizi di sala e<br />

bar<br />

27<strong>09</strong> IIS L. LUZZATTI 27<strong>09</strong>/1/1/335/2012 27<strong>09</strong>/1/1/14/<strong>2013</strong> 72 FI/Q1T Operatore alla riparazione dei veicoli a motore:<br />

indirizzo riparazioni parti e sistemi meccanici ed<br />

elettromeccanici del veicolo a motore<br />

FPN15010 1056 Jesolo VE<br />

FPN15010 1056 Jesolo VE<br />

FPN15020 1056 Jesolo VE<br />

FPN15030 1056 Jesolo VE<br />

FPN15010 1056 Jesolo VE<br />

FPN15010 1056 Jesolo VE<br />

FPN15020 1056 Jesolo VE<br />

FPN15030 1056 Jesolo VE<br />

PROV NOTE<br />

FPN12020 1056 Venezia VE sede del corso: Venezia-Mestre<br />

27<strong>09</strong> IIS L. LUZZATTI 27<strong>09</strong>/1/1/335/2012 27<strong>09</strong>/1/1/14/<strong>2013</strong> 73 FI/Q2T Operatore alla riparazione dei veicoli a motore:<br />

indirizzo riparazioni parti e sistemi meccanici ed<br />

elettromeccanici del veicolo a motore<br />

FPN12020 1056 Venezia VE sede del corso: Venezia-Mestre<br />

27<strong>09</strong> IIS L. LUZZATTI 27<strong>09</strong>/1/1/335/2012 27<strong>09</strong>/1/1/14/<strong>2013</strong> 74 FI/Q3T Operatore alla riparazione dei veicoli a motore:<br />

indirizzo riparazioni parti e sistemi meccanici ed<br />

elettromeccanici del veicolo a motore<br />

FPN12020 1056 Venezia VE sede del corso: Venezia-Mestre<br />

2714 IIS VENDRAMIN CORNER 2714/0/1/335/2012 2714/0/1/14/<strong>2013</strong> 75 FI/Q1T Operatore del montaggio e della manutenzione di<br />

imbarcazioni da diporto<br />

2714 IIS VENDRAMIN CORNER 2714/0/1/335/2012 2714/0/1/14/<strong>2013</strong> 76 FI/Q2T Operatore del montaggio e della manutenzione di<br />

imbarcazioni da diporto<br />

2714 IIS VENDRAMIN CORNER 2714/0/1/335/2012 2714/0/1/14/<strong>2013</strong> 77 FI/Q3T Operatore del montaggio e della manutenzione di<br />

imbarcazioni da diporto<br />

2715 IPSSAR P. ARTUSI - 2715/1/1/14/<strong>2013</strong> 78 FI/Q1T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />

pasti / Operatore della ristorazione: indirizzo servizi<br />

di sala e bar<br />

2715 IPSSAR P. ARTUSI - 2715/1/1/14/<strong>2013</strong> 79 FI/Q2T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />

pasti / Operatore della ristorazione: indirizzo servizi<br />

di sala e bar<br />

FPN11010 1056 Venezia VE<br />

FPN11010 1056 Venezia VE<br />

FPN11010 1056 Venezia VE<br />

FPN15010 1056 Recoaro Terme VI<br />

FPN15010 1056 Recoaro Terme VI


60<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

Allegato B al Decreto n. 564 del 21/06/<strong>2013</strong> pag. 5 di 7<br />

CODICE<br />

ENTE<br />

ENTE PROPONENTE<br />

CODICE PROGETTO<br />

DI RIFERIMENTO<br />

TRIENNIO 2012/2015<br />

CODICE PROGETTO<br />

TRIENNIO <strong>2013</strong>/2016<br />

NUOVA<br />

NUMERAZIONE<br />

INTERVENTO<br />

TIPO<br />

INTERVENT<br />

O<br />

QUALIFICA PROFESSIONALE<br />

2715 IPSSAR P. ARTUSI - 2715/1/1/14/<strong>2013</strong> 80 FI/Q3T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />

pasti<br />

2715 IPSSAR P. ARTUSI - 2715/1/1/14/<strong>2013</strong> 81 FI/Q3T Operatore della ristorazione: indirizzo servizi di sala e<br />

bar<br />

2716 IIS A. PAROLINI 2716/1/1/335/2012 2716/1/1/14/<strong>2013</strong> 82 FI/Q1T Operatore agricolo: indirizzo allevamento animali<br />

domestici / Operatore agricolo: indirizzo coltivazioni<br />

arboree erbacee ortifloricole<br />

CODICE<br />

QUALIFICA<br />

AROF<br />

MONTE<br />

ORE<br />

TOT.<br />

COMUNE SEDE<br />

INTERVENTO<br />

FPN15020 1056 Recoaro Terme VI<br />

FPN15030 1056 Recoaro Terme VI<br />

FPN21021 1056 Bassano del Grappa VI<br />

PROV NOTE<br />

2716 IIS A. PAROLINI 2716/1/1/335/2012 2716/1/1/14/<strong>2013</strong> 83 FI/Q2T Operatore agricolo: indirizzo coltivazioni arboree<br />

erbacee ortifloricole<br />

2716 IIS A. PAROLINI 2716/1/1/335/2012 2716/1/1/14/<strong>2013</strong> 84 FI/Q3T Operatore agricolo: indirizzo coltivazioni arboree<br />

erbacee ortifloricole<br />

2716 IIS A. PAROLINI 2716/1/1/335/2012 2716/1/1/14/<strong>2013</strong> 85 FI/Q2T Operatore agricolo: indirizzo allevamento animali<br />

domestici<br />

2716 IIS A. PAROLINI 2716/1/1/335/2012 2716/1/1/14/<strong>2013</strong> 86 FI/Q3T Operatore agricolo: indirizzo allevamento animali<br />

domestici<br />

2730 IPSIA G. GIORGI - 2730/1/1/14/<strong>2013</strong> 87 FI/Q1T Operatore alla riparazione dei veicoli a motore:<br />

indirizzo riparazioni parti e sistemi meccanici ed<br />

elettromeccanici del veicolo a motore<br />

FPN21030 1056 Bassano del Grappa VI<br />

FPN21030 1056 Bassano del Grappa VI<br />

FPN21020 1056 Bassano del Grappa VI<br />

FPN21020 1056 Bassano del Grappa VI<br />

FPN12020 1056 VERONA VR<br />

2730 IPSIA G. GIORGI - 2730/1/1/14/<strong>2013</strong> 88 FI/Q2T Operatore alla riparazione dei veicoli a motore:<br />

indirizzo riparazioni parti e sistemi meccanici ed<br />

elettromeccanici del veicolo a motore<br />

FPN12020 1056 VERONA VR<br />

2730 IPSIA G. GIORGI - 2730/1/1/14/<strong>2013</strong> 89 FI/Q3T Operatore alla riparazione dei veicoli a motore:<br />

indirizzo riparazioni parti e sistemi meccanici ed<br />

elettromeccanici del veicolo a motore<br />

FPN12020 1056 VERONA VR<br />

2730 IPSIA G. GIORGI - 2730/1/2/14/<strong>2013</strong> 90 FI/Q1T Operatore elettrico FPN05010 1056 VERONA VR<br />

2730 IPSIA G. GIORGI - 2730/1/2/14/<strong>2013</strong> 91 FI/Q2T Operatore elettrico FPN05010 1056 VERONA VR<br />

2730 IPSIA G. GIORGI - 2730/1/2/14/<strong>2013</strong> 92 FI/Q3T Operatore elettrico FPN05010 1056 VERONA VR<br />

2730 IPSIA G. GIORGI 2730/1/3/335/2012 2730/1/3/14/<strong>2013</strong> 93 FI/Q1T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione pasti / Operatore della ristorazione: indirizzo servizi<br />

di sala e bar<br />

FPN15010 1056 Verona VR Intervento realizzato c/o la sede del<br />

partner IPSSAR BERTI di Verona<br />

2730 IPSIA G. GIORGI 2730/1/3/335/2012 2730/1/3/14/<strong>2013</strong> 94 FI/Q2T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />

pasti / Operatore della ristorazione: indirizzo servizi<br />

di sala e bar<br />

2730 IPSIA G. GIORGI 2730/1/3/335/2012 2730/1/3/14/<strong>2013</strong> 95 FI/Q3T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />

pasti<br />

FPN15010 1056 Verona VR Intervento realizzato c/o la sede del<br />

partner IPSSAR BERTI di Verona<br />

FPN15020 1056 Verona VR Intervento realizzato c/o la sede del<br />

partner IPSSAR BERTI di Verona<br />

2730 IPSIA G. GIORGI 2730/1/4/335/2012 2730/1/4/14/<strong>2013</strong> 96 FI/Q1T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />

pasti / Operatore della ristorazione: indirizzo servizi<br />

di sala e bar<br />

2730 IPSIA G. GIORGI 2730/1/4/335/2012 2730/1/4/14/<strong>2013</strong> 97 FI/Q2T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />

pasti / Operatore della ristorazione: indirizzo servizi<br />

di sala e bar<br />

2730 IPSIA G. GIORGI 2730/1/4/335/2012 2730/1/4/14/<strong>2013</strong> 98 FI/Q3T Operatore della ristorazione: indirizzo servizi di sala e<br />

bar<br />

FPN15010 1056 Verona VR Intervento realizzato c/o la sede del<br />

partner IPSSAR BERTI di Verona<br />

FPN15010 1056 Verona VR Intervento realizzato c/o la sede del<br />

partner IPSSAR BERTI di Verona<br />

FPN15030 1056 Verona VR Intervento realizzato c/o la sede del<br />

partner IPSSAR BERTI di Verona


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 61<br />

Allegato B al Decreto n. 564 del 21/06/<strong>2013</strong> pag. 6 di 7<br />

CODICE<br />

ENTE<br />

ENTE PROPONENTE<br />

CODICE PROGETTO<br />

DI RIFERIMENTO<br />

TRIENNIO 2012/2015<br />

CODICE PROGETTO<br />

TRIENNIO <strong>2013</strong>/2016<br />

NUOVA<br />

NUMERAZIONE<br />

INTERVENTO<br />

TIPO<br />

INTERVENT<br />

O<br />

QUALIFICA PROFESSIONALE<br />

2730 IPSIA G. GIORGI 2730/1/5/335/2012 2730/1/5/14/<strong>2013</strong> 99 FI/Q1T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />

pasti / Operatore della ristorazione: indirizzo servizi<br />

di sala e bar<br />

2730 IPSIA G. GIORGI 2730/1/5/335/2012 2730/1/5/14/<strong>2013</strong> 100 FI/Q2T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />

pasti / Operatore della ristorazione: indirizzo servizi<br />

di sala e bar<br />

2730 IPSIA G. GIORGI 2730/1/5/335/2012 2730/1/5/14/<strong>2013</strong> 101 FI/Q3T Operatore della ristorazione: indirizzo servizi di sala e<br />

bar<br />

CODICE<br />

QUALIFICA<br />

AROF<br />

MONTE<br />

ORE<br />

TOT.<br />

COMUNE SEDE<br />

INTERVENTO<br />

PROV NOTE<br />

FPN15010 1056 Soave VR Intervento realizzato c/o la sede del<br />

partner IPSSAR BERTI di Soave<br />

FPN15010 1056 Soave VR Intervento realizzato c/o la sede del<br />

partner IPSSAR BERTI di Soave<br />

FPN15030 1056 Soave VR Intervento realizzato c/o la sede del<br />

partner IPSSAR BERTI di Soave<br />

2730 IPSIA G. GIORGI 2730/1/5/335/2012 2730/1/5/14/<strong>2013</strong> 102 FI/Q3T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione<br />

pasti<br />

FPN15020 1056 Soave VR Intervento realizzato c/o la sede del<br />

partner IPSSAR BERTI di Soave<br />

2732 IPSSCT M. SANMICHELI 2732/1/1/335/2012 2732/1/1/14/<strong>2013</strong> 103 FI/Q1T Operatore dell'abbigliamento FPN01010 1056 Verona VR<br />

2732 IPSSCT M. SANMICHELI 2732/1/1/335/2012 2732/1/1/14/<strong>2013</strong> 104 FI/Q2T Operatore dell'abbigliamento FPN01010 1056 Verona VR<br />

2732 IPSSCT M. SANMICHELI 2732/1/1/335/2012 2732/1/1/14/<strong>2013</strong> 105 FI/Q3T Operatore dell'abbigliamento FPN01010 1056 Verona VR<br />

2732 IPSSCT M. SANMICHELI 2732/1/1/335/2012 2732/1/1/14/<strong>2013</strong> 106 FI/Q1T Operatore ai servizi di promozione ed accoglienza:<br />

indirizzo strutture recettive<br />

2732 IPSSCT M. SANMICHELI 2732/1/1/335/2012 2732/1/1/14/<strong>2013</strong> 107 FI/Q2T Operatore ai servizi di promozione ed accoglienza:<br />

indirizzo strutture recettive<br />

2732 IPSSCT M. SANMICHELI 2732/1/1/335/2012 2732/1/1/14/<strong>2013</strong> 108 FI/Q3T Operatore ai servizi di promozione ed accoglienza:<br />

indirizzo strutture recettive<br />

FPN16020 1056 Verona VR<br />

FPN16020 1056 Verona VR<br />

FPN16020 1056 Verona VR<br />

3687 IIS DI LONIGO 3687/1/1/335/2012 3687/1/1/14/<strong>2013</strong> 1<strong>09</strong> FI/Q1T Operatore meccanico FPN13010 1056 Lonigo VI<br />

3687 IIS DI LONIGO 3687/1/1/335/2012 3687/1/1/14/<strong>2013</strong> 110 FI/Q2T Operatore meccanico FPN13010 1056 Lonigo VI<br />

3687 IIS DI LONIGO 3687/1/1/335/2012 3687/1/1/14/<strong>2013</strong> 111 FI/Q3T Operatore meccanico FPN13010 1056 Lonigo VI<br />

3687 IIS DI LONIGO 3687/1/2/335/2012 3687/1/2/14/<strong>2013</strong> 112 FI/Q1T Operatore elettrico FPN05010 1056 Lonigo VI<br />

3687 IIS DI LONIGO 3687/1/2/335/2012 3687/1/2/14/<strong>2013</strong> 113 FI/Q2T Operatore elettrico FPN05010 1056 Lonigo VI<br />

3687 IIS DI LONIGO 3687/1/2/335/2012 3687/1/2/14/<strong>2013</strong> 114 FI/Q3T Operatore elettrico FPN05010 1056 Lonigo VI<br />

3713 IPAAATA GIUSEPPE MEDICI 3713/1/1/335/2012 3713/1/1/14/<strong>2013</strong> 115 FI/Q1T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione FPN15020 1056 Legnago VR<br />

pasti<br />

3713 IPAAATA GIUSEPPE MEDICI 3713/1/1/335/2012 3713/1/1/14/<strong>2013</strong> 116 FI/Q2T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione FPN15020 1056 Legnago VR<br />

pasti<br />

3713 IPAAATA GIUSEPPE MEDICI 3713/1/1/335/2012 3713/1/1/14/<strong>2013</strong> 117 FI/Q3T Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione FPN15020 1056 Legnago VR<br />

pasti<br />

3713 IPAAATA GIUSEPPE MEDICI 3713/1/2/335/2012 3713/1/2/14/<strong>2013</strong> 118 FI/Q1T Operatore ai servizi di promozione ed accoglienza: FPN16030 1056 Legnago VR<br />

indirizzo servizi del turismo<br />

3713 IPAAATA GIUSEPPE MEDICI 3713/1/2/335/2012 3713/1/2/14/<strong>2013</strong> 119 FI/Q2T Operatore ai servizi di promozione ed accoglienza: FPN16030 1056 Legnago VR<br />

indirizzo servizi del turismo<br />

3713 IPAAATA GIUSEPPE MEDICI 3713/1/2/335/2012 3713/1/2/14/<strong>2013</strong> 120 FI/Q3T Operatore ai servizi di promozione ed accoglienza: FPN16030 1056 Legnago VR<br />

indirizzo servizi del turismo<br />

3901 ISIS LEONARDO DA VINCI - 3901/1/1/14/<strong>2013</strong> 121 FI/Q1T Operatore elettrico / Operatore di impianti FPN30010 1056 Portogruaro VE<br />

termoidraulici<br />

3901 ISIS LEONARDO DA VINCI - 3901/1/1/14/<strong>2013</strong> 122 FI/Q2T Operatore elettrico / Operatore di impianti FPN30010 1056 Portogruaro VE<br />

termoidraulici<br />

3901 ISIS LEONARDO DA VINCI - 3901/1/1/14/<strong>2013</strong> 123 FI/Q3T Operatore elettrico / Operatore di impianti FPN30010 1056 Portogruaro VE<br />

termoidraulici<br />

2685 IPSIA G. GALILEI 2685/1/1/335/2012 2685/1/1/14/<strong>2013</strong> 124 FI/Q1T Operatore meccanico FPN13010 1056 Castelfranco Veneto TV<br />

2685 IPSIA G. GALILEI 2685/1/1/335/2012 2685/1/1/14/<strong>2013</strong> 125 FI/Q2T Operatore meccanico FPN13010 1056 Castelfranco Veneto TV<br />

2685 IPSIA G. GALILEI 2685/1/1/335/2012 2685/1/1/14/<strong>2013</strong> 126 FI/Q3T Operatore meccanico FPN13010 1056 Castelfranco Veneto TV<br />

2685 IPSIA G. GALILEI 2685/1/1/335/2012 2685/1/2/14/<strong>2013</strong> 127 FI/Q1T Operatore meccanico FPN13010 1056 Castelfranco Veneto TV


62<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

Allegato B al Decreto n. 564 del 21/06/<strong>2013</strong> pag. 7 di 7<br />

CODICE<br />

ENTE<br />

ENTE PROPONENTE<br />

CODICE PROGETTO<br />

DI RIFERIMENTO<br />

TRIENNIO 2012/2015<br />

CODICE PROGETTO<br />

TRIENNIO <strong>2013</strong>/2016<br />

NUOVA<br />

NUMERAZIONE<br />

INTERVENTO<br />

TIPO<br />

INTERVENT<br />

O<br />

QUALIFICA PROFESSIONALE<br />

CODICE<br />

QUALIFICA<br />

AROF<br />

MONTE<br />

ORE<br />

TOT.<br />

COMUNE SEDE<br />

INTERVENTO<br />

2685 IPSIA G. GALILEI 2685/1/1/335/2012 2685/1/2/14/<strong>2013</strong> 128 FI/Q2T Operatore meccanico FPN13010 1056 Castelfranco Veneto TV<br />

2685 IPSIA G. GALILEI 2685/1/1/335/2012 2685/1/2/14/<strong>2013</strong> 129 FI/Q3T Operatore meccanico FPN13010 1056 Castelfranco Veneto TV<br />

2685 IPSIA G. GALILEI 2685/1/2/335/2012 2685/1/3/14/<strong>2013</strong> 130 FI/Q1T Operatore di impianti termoidraulici FPN08010 1056 Castelfranco Veneto TV<br />

2685 IPSIA G. GALILEI 2685/1/2/335/2012 2685/1/3/14/<strong>2013</strong> 131 FI/Q2T Operatore di impianti termoidraulici FPN08010 1056 Castelfranco Veneto TV<br />

2685 IPSIA G. GALILEI 2685/1/2/335/2012 2685/1/3/14/<strong>2013</strong> 132 FI/Q3T Operatore di impianti termoidraulici FPN08010 1056 Castelfranco Veneto TV<br />

2685 IPSIA G. GALILEI 2685/1/3/335/2012 2685/1/4/14/<strong>2013</strong> 133 FI/Q1T Operatore elettrico FPN05010 1056 Castelfranco Veneto TV<br />

2685 IPSIA G. GALILEI 2685/1/3/335/2012 2685/1/4/14/<strong>2013</strong> 134 FI/Q2T Operatore elettrico FPN05010 1056 Castelfranco Veneto TV<br />

2685 IPSIA G. GALILEI 2685/1/3/335/2012 2685/1/4/14/<strong>2013</strong> 135 FI/Q3T Operatore elettrico FPN05010 1056 Castelfranco Veneto TV<br />

2685 IPSIA G. GALILEI 2685/1/4/335/2012 2685/1/5/14/<strong>2013</strong> 136 FI/Q1T Operatore elettronico FPN06010 1056 Castelfranco Veneto TV<br />

2685 IPSIA G. GALILEI 2685/1/4/335/2012 2685/1/5/14/<strong>2013</strong> 137 FI/Q2T Operatore elettronico FPN06010 1056 Castelfranco Veneto TV<br />

2685 IPSIA G. GALILEI 2685/1/4/335/2012 2685/1/5/14/<strong>2013</strong> 138 FI/Q3T Operatore elettronico FPN06010 1056 Castelfranco Veneto TV<br />

2151 IPSIA E. MATTEI 2151/1/1/335/2012 2151/1/1/14/<strong>2013</strong> 139 FI/Q1T Operatore meccanico FPN13010 1056 Santo Stino di Livenza VE<br />

2151 IPSIA E. MATTEI 2151/1/1/335/2012 2151/1/1/14/<strong>2013</strong> 140 FI/Q2T Operatore meccanico FPN13010 1056 Santo Stino di Livenza VE<br />

2151 IPSIA E. MATTEI 2151/1/1/335/2012 2151/1/1/14/<strong>2013</strong> 141 FI/Q3T Operatore meccanico FPN13010 1056 Santo Stino di Livenza VE<br />

2151 IPSIA E. MATTEI 2151/1/2/335/2012 2151/1/2/14/<strong>2013</strong> 142 FI/Q1T Operatore delle produzioni chimiche FPN03010 1056 Santo Stino di Livenza VE<br />

2151 IPSIA E. MATTEI 2151/1/2/335/2012 2151/1/2/14/<strong>2013</strong> 143 FI/Q2T Operatore delle produzioni chimiche FPN03010 1056 Santo Stino di Livenza VE<br />

2151 IPSIA E. MATTEI 2151/1/2/335/2012 2151/1/2/14/<strong>2013</strong> 144 FI/Q3T Operatore delle produzioni chimiche FPN03010 1056 Santo Stino di Livenza VE<br />

PROV NOTE<br />

TOTALE INTERVENTI AMMESSI = 144<br />

152.064<br />

Legenda: FI/Q1T - Primo anno attivabile nell'A.F. <strong>2013</strong>/14<br />

FI/Q2T - Secondo anno attivabile nell'A.F. 2014/15<br />

FI/Q3T - Terzo anno attivabile nell'A.F. 2015/16


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 63<br />

DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE INFRASTRUTTURE<br />

DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE INFRASTRUTTURE n. 124 del 21 giugno <strong>2013</strong><br />

Programma di eliminazione dei passaggi a livello su linee ferroviarie in Comune di Venezia. Eliminazione dei passaggi<br />

a livello alla progressiva Km. 2+508 della linea ferroviaria Mestre-Trieste ed alla progressiva Km. 2+545 della linea ferroviaria<br />

Mestre-Udine a servizio della Via Castellana, in Comune di Venezia. Svincolo dell’indennità di esproprio ex art. 28<br />

del D.P.R. 327/2001. Ditta Semenzato Marilena.<br />

[Espropriazioni, occupazioni d’urgenza e servitù]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Decreto di svincolo dell’indennità di esproprio depositata al MEF a favore di Semenzato Marilena.<br />

Il Dirigente<br />

(omissis)<br />

decreta<br />

Art. 1) che nulla osta, per quanto in premessa indicato, allo svincolo della somma depositata per l’espropriazione degli immobili<br />

necessari alla realizzazione delle opere viarie di eliminazione dei passaggi a livello alla progressiva Km. 2+508 della linea<br />

ferroviaria Mestre-Trieste ed alla progressiva Km. 2+545 della linea ferroviaria Mestre-Udine a servizio della Via Castellana, in<br />

Comune di Venezia, secondo le quote di seguito descritte:<br />

• Somma da svincolare a titolo d’indennità di esproprio per un importo pari all’80% di € 233.311,06 dicasi € 186.648,85 (centottantaseimilaseicentoquarantotto/85),<br />

oltre agli eventuali interessi maturati, in favore della Sig.ra Semenzato Marilena, nata Mirano<br />

il 11/10/1943, C.F.SMNMLN43R51F241I, proprietaria per 1/1 dei beni immobili espropriati censiti catastalmente in Comune di<br />

Venezia:CT: sez ZE fgl 13 part. 1275 di mq. 395; CT: sez ZE fgl 13 part. 1274 di mq. 23; CT: sez ZE fgl 13 part. 1273 di mq. 2.<br />

• Somma da trattenere a titolo di ritenuta d’imposta, di cui all’art. 11 della L. n. 413/1991, pari al 20% di € 233.311,06 dicasi €<br />

46.662,21 (quarantaseimilaseicentosessantadue/21) che verrà versata direttamente dal MEF, Ragioneria Territoriale dello Stato di<br />

Venezia, Servizio depositi definitivi, al capo VI-capitolo 1174- del Bilancio dello Stato. La stessa Direzione Territoriale dell’Economia<br />

e Finanze, provvederà a fornire alla ditta che ha riscosso l’indennità, adeguata documentazione dell’avvenuto versamento<br />

della ritenuta d’acconto;<br />

Art. 2) di autorizzare il MEF, Ragioneria Territoriale dello Stato di Venezia, Servizio depositi definitivi, a dare seguito a quanto<br />

disposto con il presente provvedimento erogando le somme ricevute in deposito, Nr. naz. 1215145, Nr. prov. 906806 del 5/04/<strong>2013</strong><br />

cod. di rif. VE01215145Y, secondo le quote descritte all’Art. 1;<br />

Art. 3) un estratto del presente decreto verrà pubblicato nel B.U.R. del Veneto, dando atto che l’opposizione da parte di eventuali<br />

terzi dovrà essere presentata alla Regione del Veneto, Direzione Infrastrutture, Via Baseggio 5, 30174 Mestre (VE), entro 30<br />

giorni successivi alla pubblicazione;<br />

Art. 4) che il presente provvedimento verrà trasmesso al MEF, Ragioneria Territoriale dello Stato di Venezia, Servizio depositi<br />

definitivi, ed altresì comunicato all’avente diritto.<br />

Stefano Angelini


64<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE ISTRUZIONE<br />

DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE ISTRUZIONE n. 194 del 7 giugno <strong>2013</strong><br />

Approvazione del rendiconto FRI/50082/1123/2011 presentato dall’<strong>Associazione</strong> “L’Albero delle Mele” Onlus con sede<br />

a Verona (VR) per la realizzazione di interventi a sostegno degli allievi con difficoltà di frequenza scolastica e di apprendimento<br />

(Art. 7, L.R. 27/02/2008, n. 1). DGR 1123 del 26/07/2011.<br />

[Istruzione scolastica]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Il provvedimento approva il rendiconto delle attività effettivamente svolte per la realizzazione di interventi a sostegno di allievi<br />

con difficoltà di apprendimento e/o cognitive in età evolutiva.<br />

Il Dirigente<br />

Premesso che:<br />

- La L.R. n. 1 del 27/02/2008, ha stabilito che la Regione del Veneto, al fine di facilitare l’integrazione scolastica e sociale di<br />

bambini e ragazzi con difficoltà cognitive e di apprendimento, sostenga l’attività di enti pubblici, privati e di associazioni senza<br />

scopo di lucro per fornire adeguato supporto psicologico a famiglie e minori in tali condizioni;<br />

- La Dgr 1016 del 6/05/2008 ha dato attuazione a quanto previsto dalla citata L.R. 1/2008, individuando indirizzi e criteri per<br />

la presentazione dei progetti;<br />

- La Dgr n. 1123 del 26/07/2011 ha approvato l’apertura dei termini per la presentazione di progetti formativi destinati al sostegno<br />

di allievi con difficoltà di frequenza scolastica e apprendimento attuando quanto previsto dalla L.R. 1/2008;<br />

- Il DDR n. 290 del 10/08/2011 ha approvato la modulistica per la presentazione dei progetti di cui la Dgr n. 1123 del 26/07/2011;<br />

- Il DDR n. 353 del 10/10/2011 ha nominato il nucleo di valutazione incaricato di esaminare le proposte progettuali;<br />

- Il DDR n. 396 del 9/11/2011, ha approvato le risultanze istruttorie concedendo all’<strong>Associazione</strong> “l’Albero delle mele” ONLUS<br />

un contributo pubblico di Euro 41.864,01;<br />

- Il medesimo DDR n. 396 del 9/11/201 ha disposto di impegnare la spesa di Euro 300.00,00 a carico del capitolo 101075 del<br />

Bilancio regionale 2011;<br />

Considerato che:<br />

- È stato sottoscritto il previsto Atto di Adesione;<br />

- L’<strong>Associazione</strong> “l’Albero delle mele” ONLUS, con lettera del 14/02/2012, pervenuta alla Direzione Istruzione in data 14/02/2012,<br />

prot. n. 72128, ha presentato comunicazione di avvio del progetto;<br />

- All’<strong>Associazione</strong> “l’Albero delle mele” ONLUS sono stati corrisposti anticipi per Euro 20.932,00;<br />

- L’<strong>Associazione</strong> “l’Albero delle mele” ONLUS con nota del 27/03/<strong>2013</strong> (prot. regionale n. 147614 del 8/04/<strong>2013</strong>) ha presentato<br />

il rendiconto delle spese sostenute pari a Euro 42.605,50;<br />

- In data 22/05/<strong>2013</strong>, il competente ufficio regionale ha provveduto alla verifica amministrativo contabile dei giustificativi di<br />

spesa attestando un importo ammissibile di Euro 41.864,01;<br />

- Il soggetto beneficiario ha accettato le risultanze contabili di cui alla predetta relazione, apponendo la propria sottoscrizione<br />

in calce alla copia della relazione stessa, per accettazione;<br />

Vista la relazione della Commissione di valutazione dei progetti del 29/05/<strong>2013</strong>, che oltre ad aver valutato il merito progettuale<br />

ha confermato la correttezza del procedimento amministrativo;<br />

Vista la L.R. n. 1 del 10/1/1997 e successive modificazioni ed integrazioni, in ordine alle modalità delle procedure amministrative<br />

e attribuzioni dei dirigenti;<br />

decreta<br />

1. di approvare il rendiconto presentato dall’<strong>Associazione</strong> “l’Albero delle mele” ONLUS con sede a Verona (VR) per un importo<br />

ammissibile di Euro 41.864,01, secondo le risultanze della relazione di verifica, per l’avvio e lo svolgimento, del progetto a<br />

sostegno di allievi con difficoltà dell’apprendimento e/o cognitive in età evolutiva. Dgr 1123/2011 e DDR 396/2011;<br />

2. di dare atto che al beneficiario sono stati corrisposti anticipi per Euro 20.932,00;<br />

3. di liquidare, secondo le disponibilità di cassa, all’<strong>Associazione</strong> “l’Albero delle mele” ONLUS l’importo di Euro 20.932,01;<br />

4. di comunicare all’<strong>Associazione</strong> “l’Albero delle mele” ONLUS il presente decreto;<br />

5. di inviare copia del presente decreto alla Direzione per la Ragioneria e i Tributi per le operazioni contabili di competenza.<br />

6. di provvedere allo svincolo della polizza fideiussoria, per il corso in oggetto del presente decreto;<br />

7. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 e 27 del decreto legislativo<br />

14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33;<br />

8. di pubblicare il presente decreto per intero nel Bollettino ufficiale della Regione.<br />

Avverso i vizi del presente decreto è ammesso ricorso avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dell’avvenuta<br />

conoscenza ovvero, alternativamente, avanti il Capo dello Stato entro 120 giorni, salva rimanendo la competenza del Giudice Ordinario,<br />

entro i limiti prescrizionali, per l’impugnazione del provvedimento.<br />

Enzo Bacchiega


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 65<br />

DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE ISTRUZIONE n. 195 del 7 giugno <strong>2013</strong><br />

Programma Operativo FSE 2007-<strong>2013</strong> - Asse Occupabilità - 2B2I1 Dgr n. 1103 del 23-03-2010, progetti “Borse di ricerca”.<br />

Anno 2010. Approvazione del rendiconto 1695/1/7/1103/2010 presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA.<br />

(codice ente 1695). (Codice Smupr 12332).<br />

[Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Il provvedimento approva il rendiconto delle attività effettivamente svolte nell’ambito della tipologia progettuale “Borse di ricerca<br />

connesse all’implementazione di Reti di Conoscenza contro la Crisi Economica” del Programma Operativo FSE 2007-<strong>2013</strong>.<br />

Il Dirigente<br />

Premesso che:<br />

- La Dgr n. 1103 del 23-03-2010 ha approvato il bando per la presentazione di progetti a valere sull’Asse “Occupabilità” - politiche<br />

attive per il contrasto alla crisi. Tipologia progettuale “Borse di ricerca connesse all’implementazione di Reti di Conoscenza<br />

contro la Crisi Economica” del P.O.R. nonchè la domanda di ammissione al F.S.E;<br />

- Con la medesima DGR n. 1103 del 23-03-2010 sono state approvate le disposizioni in ordine alla gestione e rendicontazione<br />

delle attività relative alla tipologia progettuale;<br />

- Il DDR n. 314 del 8/07/2010 ha designato i componenti della commissione di valutazione;<br />

- Il DDR n. 411 del 18/10/2012 e n. 515 del 24/11/2010 hanno modificato la composizione della Commissione di valutazione<br />

istituita con il DDR n. 314 del 8/07/2010;<br />

- Il DDR n. 520 del 07-12-2010 ha approvato le risultanze dell’istruttoria svolta sui progetti presentati in adesione al bando e ha<br />

deliberato il finanziamento degli interventi approvati, concedendo all’ente UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA un contributo<br />

per un importo pubblico complessivo di Euro 28.000,00 per la realizzazione del progetto 1695/1/7/1103/2010;<br />

- Il medesimo DDR ha assunto un impegno di spesa di Euro 1.318.135,60 a carico dei capitoli n. 101326 e n. 101327 del Bilancio<br />

Regionale 2010 secondo la seguente ripartizione:<br />

capitolo 101327 per la quota FSE (48,70%) di Euro 641.9<strong>09</strong>,36<br />

capitolo 101326 per la quota FDR (51,30%) di Euro 676.226,24<br />

- Il DDR n. 15 del 21/02/2011 ha individuato una proroga dei termini per l'avvio e la conclusione dei progetti;<br />

- Con Dgr n. 206 del 1/03/2011 sono stati forniti dei chiarimenti circa alcune modalità di gestione dei progetti finanziati sulla<br />

scorta dei bandi approvati con le Dgr n. 1102 e n. 1103 del 2010;<br />

- Con DDR n. 88 del 9/03/2012, si è deciso di sottoporre a controllo tutte le dichiarazioni sostitutive di certificazioni rese dai<br />

rappresentanti degli Enti Università degli Studi di Padova, Università Ca’ Foscari di Venezia, Università degli Studi di Verona,<br />

Università IUAV di Venezia, Umana Forma s.r.l. di Spinea (VE), Federazione CNOS FAP Veneto di Mestre (VE), CNR area ricerca<br />

di Padova, ai sensi degli artt. 38 e 46 del D.P.R. n. 445/2000, in riferimento ai progetti approvati con D.D.R. n. 521 del 7/12/2010 e<br />

n. 520 del 7/12/2010;<br />

- Ai sensi dell’art. 11, comma 4 bis della L.R. 10/90 e successive modificazioni ed integrazione, nonchè ai sensi del D.Lgs 163<br />

del 12/04/06 e s.m.i., con DDR n. 2082 del 12/12/2008 il Dirigente della Direzione Lavoro ha affidato alla società ITER AUDIT S.r.l,<br />

mediante regolare gara d’appalto, il servizio di controllo della documentazione contabile e certificazione dei rendiconti di spesa<br />

relativi alle attività imputabili al FSE OB - CRO POR Regione Veneto - programmazione 2007/<strong>2013</strong>, Regione Veneto e a valere su<br />

risorse regionali; conseguentemente, è compito e responsabilità della predetta Società eseguire le verifiche della documentazione<br />

di spesa del soggetto beneficiario, certificandone alla Regione del Veneto gli esiti, in conformità a quanto previsto dagli artt. 1, 3,<br />

6 del richiamato contratto d’appalto;<br />

- Con DGR 589 del 10/05/2011 la Giunta Regionale ha approvato la ripetizione del servizio in capo ad ITER AUDIT S.r.l. ai<br />

sensi dell’art. 57, comma 5, lettera b) del D.lgs n. 163/2006 e della DGR n. 1269 del 26/05/2008;<br />

Considerato che:<br />

- È stato sottoscritto il previsto Atto di Adesione;<br />

- il soggetto beneficiario ha presentato alla Regione del Veneto polizza fidejussoria a garanzia del regolare svolgimento dell’attività<br />

e in particolare della restituzione delle anticipazioni e rimborsi;<br />

- in relazione al progetto di che trattasi, dopo le verifiche amministrative e alle domande di rimborso presentate, sono stati corrisposti<br />

al soggetto beneficiario in questione rimborsi per complessivi Euro 23.579,99;<br />

- È stato visto il rendiconto presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA;<br />

- La Società incaricata sopra menzionata ha consegnato alla Regione del Veneto, la relazione di certificazione in ordine alle<br />

risultanze finali della rendicontazione relativa al corso in esame, presentata dal beneficiario in questione attestando un importo<br />

ammissibile di complessivi Euro 28.000,00;<br />

- Il soggetto beneficiario ha accettato le risultanze contabili di cui alla predetta relazione, apponendo la propria sottoscrizione<br />

in calce alla copia della relazione stessa, per accettazione;<br />

- Verificata la regolarità della predetta relazione di certificazione della Società, sotto l’aspetto della correttezza formale;<br />

Ritenuto, quindi, di approvare il rendiconto di spesa presentato dal soggetto beneficiario in questione per il progetto in esame<br />

secondo le risultanze della citata relazione della Società incaricata;<br />

Preso atto che con lettera prot. n. 307105 del 3/07/2012, questa Direzione ha chiesto all’ente beneficiario, entro il 31/12/2012, la<br />

verifica dei requisiti di ordine generale dei propri fornitori, ex art. 38 del D.lgs. n. 163 del 12/04/2006;


66<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

Preso atto che con lettera prot. n. 45271/Tit./Cl. V/8 del 12/10/2012 (prot. regionale n. 476823 del 22/10/2012) l’UNIVERSITÀ<br />

DEGLI STUDI DI VERONA ha concluso gli accertamenti richiesti ai sensi dell’art. 38 D.lgs. 163/2006 sui fornitori coinvolti nella<br />

realizzazione delle attività formative e di ricerca dei progetti FSE POR CRO 2007-<strong>2013</strong>;<br />

Vista la L.R. 1/97 e successive modificazioni ed integrazioni, in ordine alle modalità delle procedure amministrative e attribuzioni<br />

dei dirigenti;<br />

decreta<br />

1. di approvare il rendiconto presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA (codice ente 1695) per un importo<br />

ammissibile di Euro 28.000,00 a carico della Regione del Veneto secondo le risultanze della relazione di certificazione trasmessa<br />

dalla Società incaricata, relativa al progetto 1695/1/7/1103/2010, DGR n. 1103 del 23-03-2010;<br />

2. di dare atto che sono stati corrisposti al beneficiario rimborsi e anticipazioni per complessivi Euro 23.579,99;<br />

3. di liquidare a UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA l'importo a saldo di Euro 4.420,01 a carico dei capitoli n. 101327<br />

e n. 101326 del DDR n. 520 del 7-12-2012;<br />

4. di provvedere allo svincolo della polizza fidejussoria, per il corso in oggetto del presente decreto;<br />

5. di comunicare a UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA il presente decreto;<br />

6. di inviare copia del presente decreto alla Direzione per la Ragioneria e i Tributi per le operazioni contabili di competenza;<br />

7. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 e 27 del decreto legislativo<br />

14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33;<br />

8. di pubblicare il presente decreto per intero nel Bollettino ufficiale della Regione.<br />

Avverso i vizi del presente decreto è ammesso ricorso avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dell’avvenuta<br />

conoscenza ovvero, alternativamente, avanti il Capo dello Stato entro 120 giorni, salva rimanendo la competenza del Giudice<br />

Ordinario, entro i limiti prescrizionali, per l’impugnazione del provvedimento.<br />

Enzo Bacchiega


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 67<br />

DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE ISTRUZIONE n. 196 del 7 giugno <strong>2013</strong><br />

Programma Operativo FSE 2007-<strong>2013</strong> - Asse Occupabilità - 2B2I1 Dgr n. 1103 del 23-03-2010, progetti “Borse di ricerca”.<br />

Anno 2010. Approvazione del rendiconto 1695/1/9/1103/2010 presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA.<br />

(codice ente 1695). (Codice Smupr 12334).<br />

[Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Il provvedimento approva il rendiconto delle attività effettivamente svolte nell’ambito della tipologia progettuale “Borse di ricerca<br />

connesse all’implementazione di Reti di Conoscenza contro la Crisi Economica” del Programma Operativo FSE 2007- <strong>2013</strong>.<br />

Il Dirigente<br />

Premesso che:<br />

- La Dgr n. 1103 del 23-03-2010 ha approvato il bando per la presentazione di progetti a valere sull’Asse “Occupabilità” - politiche<br />

attive per il contrasto alla crisi. Tipologia progettuale “Borse di ricerca connesse all’implementazione di Reti di Conoscenza<br />

contro la Crisi Economica” del P.O.R. nonchè la domanda di ammissione al F.S.E;<br />

- Con la medesima DGR n. 1103 del 23-03-2010 sono state approvate le disposizioni in ordine alla gestione e rendicontazione<br />

delle attività relative alla tipologia progettuale;<br />

- Il DDR n. 314 del 8/07/2010 ha designato i componenti della commissione di valutazione;<br />

-Il DDR n. 411 del 18/10/2012 e n. 515 del 24/11/2010 hanno modificato la composizione della Commissione di valutazione istituita<br />

con il DDR n. 314 del 8/07/2010;<br />

- Il DDR n. 520 del 07-12-2010 ha approvato le risultanze dell’istruttoria svolta sui progetti presentati in adesione al bando e ha<br />

deliberato il finanziamento degli interventi approvati, concedendo all’ente UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA un contributo<br />

per un importo pubblico complessivo di Euro 28.000,00 per la realizzazione del progetto 1695/1/9/1103/2010;<br />

- Il medesimo DDR ha assunto un impegno di spesa di Euro 1.318.135,60 a carico dei capitoli n. 101326 e n. 101327 del Bilancio<br />

Regionale 2010 secondo la seguente ripartizione:<br />

capitolo 101327 per la quota FSE (48,70%) di Euro 641.9<strong>09</strong>,36<br />

capitolo 101326 per la quota FDR (51,30%) di Euro 676.226,24<br />

- Il DDR n. 15 del 21/02/2011 ha individuato una proroga dei termini per l'avvio e la conclusione dei progetti;<br />

- Con Dgr n. 206 del 1/03/2011 sono stati forniti dei chiarimenti circa alcune modalità di gestione dei progetti finanziati sulla<br />

scorta dei bandi approvati con le Dgr n. 1102 e n. 1103 del 2010;<br />

- Con DDR n. 88 del 9/03/2012, si è deciso di sottoporre a controllo tutte le dichiarazioni sostitutive di certificazioni rese dai<br />

rappresentanti degli Enti Università degli Studi di Padova, Università Ca’ Foscari di Venezia, Università degli Studi di Verona,<br />

Università IUAV di Venezia, Umana Forma s.r.l. di Spinea (VE), Federazione CNOS FAP Veneto di Mestre (VE), CNR area ricerca<br />

di Padova, ai sensi degli artt. 38 e 46 del D.P.R. n. 445/2000, in riferimento ai progetti approvati con D.D.R. n. 521 del 7/12/2010 e<br />

n. 520 del 7/12/2010;<br />

- Ai sensi dell’art. 11, comma 4 bis della L.R. 10/90 e successive modificazioni ed integrazione, nonchè ai sensi del D.Lgs 163<br />

del 12/04/06 e s.m.i., con DDR n. 2082 del 12/12/2008 il Dirigente della Direzione Lavoro ha affidato alla società ITER AUDIT S.r.l,<br />

mediante regolare gara d’appalto, il servizio di controllo della documentazione contabile e certificazione dei rendiconti di spesa<br />

relativi alle attività imputabili al FSE OB - CRO POR Regione Veneto - programmazione 2007/<strong>2013</strong>, Regione Veneto e a valere su<br />

risorse regionali; conseguentemente, è compito e responsabilità della predetta Società eseguire le verifiche della documentazione<br />

di spesa del soggetto beneficiario, certificandone alla Regione del Veneto gli esiti, in conformità a quanto previsto dagli artt. 1, 3,<br />

6 del richiamato contratto d’appalto;<br />

- Con DGR 589 del 10/05/2011 la Giunta Regionale ha approvato la ripetizione del servizio in capo ad ITER AUDIT S.r.l. ai<br />

sensi dell’art. 57, comma 5, lettera b) del D.lgs n. 163/2006 e della DGR n. 1269 del 26/05/2008;<br />

Considerato che:<br />

- È stato sottoscritto il previsto Atto di Adesione;<br />

- il soggetto beneficiario ha presentato alla Regione del Veneto polizza fidejussoria a garanzia del regolare svolgimento dell’attività<br />

e in particolare della restituzione delle anticipazioni e rimborsi;<br />

- in relazione al progetto di che trattasi, dopo le verifiche amministrative e alle domande di rimborso presentate, sono stati corrisposti<br />

al soggetto beneficiario in questione rimborsi per complessivi Euro 23.579,99;<br />

- È stato visto il rendiconto presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA;<br />

- La Società incaricata sopra menzionata ha consegnato alla Regione del Veneto, la relazione di certificazione in ordine alle<br />

risultanze finali della rendicontazione relativa al corso in esame, presentata dal beneficiario in questione attestando un importo<br />

ammissibile di complessivi Euro 28.000,00;<br />

- Il soggetto beneficiario ha accettato le risultanze contabili di cui alla predetta relazione, apponendo la propria sottoscrizione<br />

in calce alla copia della relazione stessa, per accettazione;<br />

- Verificata la regolarità della predetta relazione di certificazione della Società, sotto l’aspetto della correttezza formale;<br />

Ritenuto, quindi, di approvare il rendiconto di spesa presentato dal soggetto beneficiario in questione per il progetto in esame<br />

secondo le risultanze della citata relazione della Società incaricata;<br />

Preso atto che con lettera prot. n. 307105 del 3/07/2012, questa Direzione ha chiesto all’ente beneficiario, entro il 31/12/2012, la


68<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

verifica dei requisiti di ordine generale dei propri fornitori, ex art. 38 del D.lgs. n. 163 del 12/04/2006;<br />

Preso atto che con lettera prot. n. 45271/Tit./Cl. V/8 del 12/10/2012 (prot. regionale n. 476823 del 22/10/2012) l’UNIVERSITÀ<br />

DEGLI STUDI DI VERONA ha concluso gli accertamenti richiesti ai sensi dell’art. 38 D.lgs. 163/2006 sui fornitori coinvolti nella<br />

realizzazione delle attività formative e di ricerca dei progetti FSE POR CRO 2007-<strong>2013</strong>;<br />

Vista la L.R. 1/97 e successive modificazioni ed integrazioni, in ordine alle modalità delle procedure amministrative e attribuzioni<br />

dei dirigenti;<br />

decreta<br />

1. di approvare il rendiconto presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA (codice ente 1695) per un importo<br />

ammissibile di Euro 28.000,00 a carico della Regione del Veneto secondo le risultanze della relazione di certificazione trasmessa<br />

dalla Società incaricata, relativa al progetto 1695/1/9/1103/2010, DGR n. 1103 del 23-03-2010;<br />

2. di dare atto che sono stati corrisposti al beneficiario rimborsi e anticipazioni per complessivi Euro 23.579,99;<br />

3. di liquidare a UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA l'importo a saldo di Euro 4.420,01 a carico dei capitoli n. 101327<br />

e n. 101326 del DDR n. 520 del 7-12-2012;<br />

4. di provvedere allo svincolo della polizza fidejussoria, per il corso in oggetto del presente decreto;<br />

5. di comunicare a UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA il presente decreto;<br />

6. di inviare copia del presente decreto alla Direzione per la Ragioneria e i Tributi per le operazioni contabili di competenza;<br />

7. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 e 27 del decreto legislativo<br />

14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33;<br />

8. di pubblicare il presente decreto per intero nel Bollettino ufficiale della Regione.<br />

Avverso i vizi del presente decreto è ammesso ricorso avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dell’avvenuta<br />

conoscenza ovvero, alternativamente, avanti il Capo dello Stato entro 120 giorni, salva rimanendo la competenza del Giudice<br />

Ordinario, entro i limiti prescrizionali, per l’impugnazione del provvedimento.<br />

Enzo Bacchiega


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 69<br />

DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE ISTRUZIONE n. 197 del 7 giugno <strong>2013</strong><br />

Programma Operativo FSE 2007-<strong>2013</strong> - Asse Occupabilità - 2B2I1 Dgr n. 1103 del 23-03-2010, progetti “Borse di ricerca”.<br />

Anno 2010. Approvazione del rendiconto 1695/1/3/1103/2010 presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA.<br />

(codice ente 1695). (Codice Smupr 12329).<br />

[Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Il provvedimento approva il rendiconto delle attività effettivamente svolte nell’ambito della tipologia progettuale “Borse di ricerca<br />

connesse all’implementazione di Reti di Conoscenza contro la Crisi Economica” del Programma Operativo FSE 2007-<strong>2013</strong>.<br />

Il Dirigente<br />

Premesso che:<br />

- La Dgr n. 1103 del 23-03-2010 ha approvato il bando per la presentazione di progetti a valere sull’Asse “Occupabilità” - politiche<br />

attive per il contrasto alla crisi. Tipologia progettuale “Borse di ricerca connesse all’implementazione di Reti di Conoscenza<br />

contro la Crisi Economica” del P.O.R. nonchè la domanda di ammissione al F.S.E;<br />

- Con la medesima DGR n. 1103 del 23-03-2010 sono state approvate le disposizioni in ordine alla gestione e rendicontazione<br />

delle attività relative alla tipologia progettuale;<br />

- Il DDR n. 314 del 8/07/2010 ha designato i componenti della commissione di valutazione;<br />

-Il DDR n. 411 del 18/10/2012 e n. 515 del 24/11/2010 hanno modificato la composizione della Commissione di valutazione istituita<br />

con il DDR n. 314 del 8/07/2010;<br />

- Il DDR n. 520 del 07-12-2010 ha approvato le risultanze dell’istruttoria svolta sui progetti presentati in adesione al bando e ha<br />

deliberato il finanziamento degli interventi approvati, concedendo all’ente UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA un contributo<br />

per un importo pubblico complessivo di Euro 28.000,00 per la realizzazione del progetto 1695/1/3/1103/2010;<br />

- Il medesimo DDR ha assunto un impegno di spesa di Euro 1.318.135,60 a carico dei capitoli n. 101326 e n. 101327 del Bilancio<br />

Regionale 2010 secondo la seguente ripartizione:<br />

capitolo 101327 per la quota FSE (48,70%) di Euro 641.9<strong>09</strong>,36<br />

capitolo 101326 per la quota FDR (51,30%) di Euro 676.226,24<br />

- Il DDR n. 15 del 21/02/2011 ha individuato una proroga dei termini per l'avvio e la conclusione dei progetti;<br />

- Con Dgr n. 206 del 1/03/2011 sono stati forniti dei chiarimenti circa alcune modalità di gestione dei progetti finanziati sulla<br />

scorta dei bandi approvati con le Dgr n. 1102 e n. 1103 del 2010;<br />

- Con DDR n. 88 del 9/03/2012, si è deciso di sottoporre a controllo tutte le dichiarazioni sostitutive di certificazioni rese dai<br />

rappresentanti degli Enti Università degli Studi di Padova, Università Ca’ Foscari di Venezia, Università degli Studi di Verona,<br />

Università IUAV di Venezia, Umana Forma s.r.l. di Spinea (VE), Federazione CNOS FAP Veneto di Mestre (VE), CNR area ricerca<br />

di Padova, ai sensi degli artt. 38 e 46 del D.P.R. n. 445/2000, in riferimento ai progetti approvati con D.D.R. n. 521 del 7/12/2010 e<br />

n. 520 del 7/12/2010;<br />

- Ai sensi dell’art. 11, comma 4 bis della L.R. 10/90 e successive modificazioni ed integrazione, nonchè ai sensi del D.Lgs 163<br />

del 12/04/06 e s.m.i., con DDR n. 2082 del 12/12/2008 il Dirigente della Direzione Lavoro ha affidato alla società ITER AUDIT S.r.l,<br />

mediante regolare gara d’appalto, il servizio di controllo della documentazione contabile e certificazione dei rendiconti di spesa<br />

relativi alle attività imputabili al FSE OB - CRO POR Regione Veneto - programmazione 2007/<strong>2013</strong>, Regione Veneto e a valere su<br />

risorse regionali; conseguentemente, è compito e responsabilità della predetta Società eseguire le verifiche della documentazione<br />

di spesa del soggetto beneficiario, certificandone alla Regione del Veneto gli esiti, in conformità a quanto previsto dagli artt. 1, 3,<br />

6 del richiamato contratto d’appalto;<br />

- Con DGR 589 del 10/05/2011 la Giunta Regionale ha approvato la ripetizione del servizio in capo ad ITER AUDIT S.r.l. ai<br />

sensi dell’art. 57, comma 5, lettera b) del D.lgs n. 163/2006 e della DGR n. 1269 del 26/05/2008;<br />

Considerato che:<br />

- È stato sottoscritto il previsto Atto di Adesione;<br />

- il soggetto beneficiario ha presentato alla Regione del Veneto polizza fidejussoria a garanzia del regolare svolgimento dell’attività<br />

e in particolare della restituzione delle anticipazioni e rimborsi;<br />

- in relazione al progetto di che trattasi, dopo le verifiche amministrative e alle domande di rimborso presentate, sono stati corrisposti<br />

al soggetto beneficiario in questione rimborsi per complessivi Euro 23.579,99;<br />

- È stato visto il rendiconto presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA;<br />

- La Società incaricata sopra menzionata ha consegnato alla Regione del Veneto, la relazione di certificazione in ordine alle<br />

risultanze finali della rendicontazione relativa al corso in esame, presentata dal beneficiario in questione attestando un importo<br />

ammissibile di complessivi Euro 28.000,00;<br />

- Il soggetto beneficiario ha accettato le risultanze contabili di cui alla predetta relazione, apponendo la propria sottoscrizione<br />

in calce alla copia della relazione stessa, per accettazione;<br />

- Verificata la regolarità della predetta relazione di certificazione della Società, sotto l’aspetto della correttezza formale;<br />

Ritenuto, quindi, di approvare il rendiconto di spesa presentato dal soggetto beneficiario in questione per il progetto in esame<br />

secondo le risultanze della citata relazione della Società incaricata;<br />

Preso atto che con lettera prot. n. 307105 del 3/07/2012, questa Direzione ha chiesto all’ente beneficiario, entro il 31/12/2012, la<br />

verifica dei requisiti di ordine generale dei propri fornitori, ex art. 38 del D.lgs. n. 163 del 12/04/2006;


70<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

Preso atto che con lettera prot. n. 45271/Tit./Cl. V/8 del 12/10/2012 (prot. regionale n. 476823 del 22/10/2012) l’UNIVERSITÀ<br />

DEGLI STUDI DI VERONA ha concluso gli accertamenti richiesti ai sensi dell’art. 38 D.lgs. 163/2006 sui fornitori coinvolti nella<br />

realizzazione delle attività formative e di ricerca dei progetti FSE POR CRO 2007-<strong>2013</strong>;<br />

Vista la L.R. 1/97 e successive modificazioni ed integrazioni, in ordine alle modalità delle procedure amministrative e attribuzioni<br />

dei dirigenti;<br />

decreta<br />

1. di approvare il rendiconto presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA (codice ente 1695) per un importo<br />

ammissibile di Euro 28.000,00 a carico della Regione del Veneto secondo le risultanze della relazione di certificazione trasmessa<br />

dalla Società incaricata, relativa al progetto 1695/1/3/1103/2010, DGR n. 1103 del 23-03-2010;<br />

2. di dare atto che sono stati corrisposti al beneficiario rimborsi e anticipazioni per complessivi Euro 23.579,99;<br />

3. di liquidare a UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA l'importo a saldo di Euro 4.420,01 a carico dei capitoli n. 101327<br />

e n. 101326 del DDR n. 520 del 7-12-2012;<br />

4. di provvedere allo svincolo della polizza fidejussoria, per il corso in oggetto del presente decreto;<br />

5. di comunicare a UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA il presente decreto;<br />

6. di inviare copia del presente decreto alla Direzione per la Ragioneria e i Tributi per le operazioni contabili di competenza;<br />

7. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 e 27 del decreto legislativo<br />

14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33;<br />

8. di pubblicare il presente decreto per intero nel Bollettino ufficiale della Regione.<br />

Avverso i vizi del presente decreto è ammesso ricorso avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dell’avvenuta<br />

conoscenza ovvero, alternativamente, avanti il Capo dello Stato entro 120 giorni, salva rimanendo la competenza del Giudice<br />

Ordinario, entro i limiti prescrizionali, per l’impugnazione del provvedimento.<br />

Enzo Bacchiega


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 71<br />

DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE ISTRUZIONE n. 198 del 7 giugno <strong>2013</strong><br />

Programma Operativo FSE 2007-<strong>2013</strong> - asse Occupabilità - 2B2I1 Dgr n. 1103 del 23-03-2010, progetti “Borse di ricerca”.<br />

Anno 2010. Approvazione del rendiconto 1695/1/10/1103/2010 presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA.<br />

(codice ente 1695). (Codice Smupr 12327).<br />

[Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Il provvedimento approva il rendiconto delle attività effettivamente svolte nell’ambito della tipologia progettuale “Borse di ricerca<br />

connesse all’implementazione di Reti di Conoscenza contro la Crisi Economica” del Programma Operativo FSE 2007-<strong>2013</strong>.<br />

Il Dirigente<br />

Premesso che:<br />

- La Dgr n. 1103 del 23-03-2010 ha approvato il bando per la presentazione di progetti a valere sull’Asse “Occupabilità” - politiche<br />

attive per il contrasto alla crisi. Tipologia progettuale “Borse di ricerca connesse all’implementazione di Reti di Conoscenza<br />

contro la Crisi Economica” del P.O.R. nonchè la domanda di ammissione al F.S.E;<br />

- Con la medesima DGR n. 1103 del 23-03-2010 sono state approvate le disposizioni in ordine alla gestione e rendicontazione<br />

delle attività relative alla tipologia progettuale;<br />

- Il DDR n. 314 del 8/07/2010 ha designato i componenti della commissione di valutazione;<br />

-Il DDR n. 411 del 18/10/2012 e n. 515 del 24/11/2010 hanno modificato la composizione della Commissione di valutazione istituita<br />

con il DDR n. 314 del 8/07/2010;<br />

- Il DDR n. 520 del 07-12-2010 ha approvato le risultanze dell’istruttoria svolta sui progetti presentati in adesione al bando e ha<br />

deliberato il finanziamento degli interventi approvati, concedendo all’ente UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA un contributo<br />

per un importo pubblico complessivo di Euro 28.000,00 per la realizzazione del progetto 1695/1/10/1103/2010;<br />

- Il medesimo DDR ha assunto un impegno di spesa di Euro 1.318.135,60 a carico dei capitoli n. 101326 e n. 101327 del Bilancio<br />

Regionale 2010 secondo la seguente ripartizione:<br />

capitolo 101327 per la quota FSE (48,70%) di Euro 641.9<strong>09</strong>,36<br />

capitolo 101326 per la quota FDR (51,30%) di Euro 676.226,24<br />

- Il DDR n. 15 del 21/02/2011 ha individuato una proroga dei termini per l'avvio e la conclusione dei progetti;<br />

- Con Dgr n. 206 del 1/03/2011 sono stati forniti dei chiarimenti circa alcune modalità di gestione dei progetti finanziati sulla<br />

scorta dei bandi approvati con le Dgr n. 1102 e n. 1103 del 2010;<br />

- Con DDR n. 88 del 9/03/2012, si è deciso di sottoporre a controllo tutte le dichiarazioni sostitutive di certificazioni rese dai<br />

rappresentanti degli Enti Università degli Studi di Padova, Università Ca’ Foscari di Venezia, Università degli Studi di Verona,<br />

Università IUAV di Venezia, Umana Forma s.r.l. di Spinea (VE), Federazione CNOS FAP Veneto di Mestre (VE), CNR area ricerca<br />

di Padova, ai sensi degli artt. 38 e 46 del D.P.R. n. 445/2000, in riferimento ai progetti approvati con D.D.R. n. 521 del 7/12/2010 e<br />

n. 520 del 7/12/2010;<br />

- Ai sensi dell’art. 11, comma 4 bis della L.R. 10/90 e successive modificazioni ed integrazione, nonchè ai sensi del D.Lgs 163<br />

del 12/04/06 e s.m.i., con DDR n. 2082 del 12/12/2008 il Dirigente della Direzione Lavoro ha affidato alla società ITER AUDIT S.r.l,<br />

mediante regolare gara d’appalto, il servizio di controllo della documentazione contabile e certificazione dei rendiconti di spesa<br />

relativi alle attività imputabili al FSE OB - CRO POR Regione Veneto - programmazione 2007/<strong>2013</strong>, Regione Veneto e a valere su<br />

risorse regionali; conseguentemente, è compito e responsabilità della predetta Società eseguire le verifiche della documentazione<br />

di spesa del soggetto beneficiario, certificandone alla Regione del Veneto gli esiti, in conformità a quanto previsto dagli artt. 1, 3,<br />

6 del richiamato contratto d’appalto;<br />

- Con DGR 589 del 10/05/2011 la Giunta Regionale ha approvato la ripetizione del servizio in capo ad ITER AUDIT S.r.l. ai<br />

sensi dell’art. 57, comma 5, lettera b) del D.lgs n. 163/2006 e della DGR n. 1269 del 26/05/2008;<br />

Considerato che:<br />

- È stato sottoscritto il previsto Atto di Adesione;<br />

- il soggetto beneficiario ha presentato alla Regione del Veneto polizza fidejussoria a garanzia del regolare svolgimento dell’attività<br />

e in particolare della restituzione delle anticipazioni e rimborsi;<br />

- in relazione al progetto di che trattasi, dopo le verifiche amministrative e alle domande di rimborso presentate, sono stati corrisposti<br />

al soggetto beneficiario in questione rimborsi per complessivi Euro 23.579,99;<br />

- È stato visto il rendiconto presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA;<br />

- La Società incaricata sopra menzionata ha consegnato alla Regione del Veneto, la relazione di certificazione in ordine alle<br />

risultanze finali della rendicontazione relativa al corso in esame, presentata dal beneficiario in questione attestando un importo<br />

ammissibile di complessivi Euro 27.999,99;<br />

- Il soggetto beneficiario ha accettato le risultanze contabili di cui alla predetta relazione, apponendo la propria sottoscrizione<br />

in calce alla copia della relazione stessa, per accettazione;<br />

- Verificata la regolarità della predetta relazione di certificazione della Società, sotto l’aspetto della correttezza formale;<br />

Ritenuto, quindi, di approvare il rendiconto di spesa presentato dal soggetto beneficiario in questione per il progetto in esame<br />

secondo le risultanze della citata relazione della Società incaricata;<br />

Preso atto che con lettera prot. n. 307105 del 3/07/2012, questa Direzione ha chiesto all’ente beneficiario, entro il 31/12/2012, la<br />

verifica dei requisiti di ordine generale dei propri fornitori, ex art. 38 del D.lgs. n. 163 del 12/04/2006;


72<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

Preso atto che con lettera prot. n. 45271/Tit./Cl. V/8 del 12/10/2012 (prot. regionale n. 476823 del 22/10/2012) l’UNIVERSITÀ<br />

DEGLI STUDI DI VERONA ha concluso gli accertamenti richiesti ai sensi dell’art. 38 D.lgs. 163/2006 sui fornitori coinvolti nella<br />

realizzazione delle attività formative e di ricerca dei progetti FSE POR CRO 2007-<strong>2013</strong>;<br />

Vista la L.R. 1/97 e successive modificazioni ed integrazioni, in ordine alle modalità delle procedure amministrative e attribuzioni<br />

dei dirigenti;<br />

decreta<br />

1. di approvare il rendiconto presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA (codice ente 1695) per un importo<br />

ammissibile di Euro 27.999,99 a carico della Regione del Veneto secondo le risultanze della relazione di certificazione trasmessa<br />

dalla Società incaricata, relativa al progetto 1695/1/10/1103/2010, DGR n. 1103 del 23-03-2010;<br />

2. di dare atto che sono stati corrisposti al beneficiario rimborsi e anticipazioni per complessivi Euro 23.579,99;<br />

3. di liquidare a UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA l'importo a saldo di Euro 4.420,00 a carico dei capitoli n. 101327<br />

e n. 101326 del DDR n. 520 del 7-12-2012;<br />

4. di provvedere allo svincolo della polizza fidejussoria, per il corso in oggetto del presente decreto;<br />

5. di comunicare a UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA il presente decreto;<br />

6. di inviare copia del presente decreto alla Direzione per la Ragioneria e i Tributi per le operazioni contabili di competenza;<br />

7. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 e 27 del decreto legislativo<br />

14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33;<br />

8. di pubblicare il presente decreto per intero nel Bollettino ufficiale della Regione.<br />

Avverso i vizi del presente decreto è ammesso ricorso avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dell’avvenuta<br />

conoscenza ovvero, alternativamente, avanti il Capo dello Stato entro 120 giorni, salva rimanendo la competenza del Giudice<br />

Ordinario, entro i limiti prescrizionali, per l’impugnazione del provvedimento.<br />

Enzo Bacchiega


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 73<br />

DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE ISTRUZIONE n. 199 del 7 giugno <strong>2013</strong><br />

Programma Operativo FSE 2007-<strong>2013</strong> - Asse Occupabilità - 2B2I1 Dgr n. 1103 del 23-03-2010, progetti “Borse di ricerca”.<br />

Anno 2010. Approvazione del rendiconto 1695/1/8/1103/2010 presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA.<br />

(codice ente 1695). (Codice Smupr 12333).<br />

[Programmi e Progetti (comunitari, nazionali e regionali)]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Il provvedimento approva il rendiconto delle attività effettivamente svolte nell’ambito della tipologia progettuale “Borse di ricerca<br />

connesse all’implementazione di Reti di Conoscenza contro la Crisi Economica” del Programma Operativo FSE 2007-<strong>2013</strong>.<br />

Il Dirigente<br />

Premesso che:<br />

- La Dgr n. 1103 del 23-03-2010 ha approvato il bando per la presentazione di progetti a valere sull’Asse “Occupabilità” - politiche<br />

attive per il contrasto alla crisi. Tipologia progettuale “Borse di ricerca connesse all’implementazione di Reti di Conoscenza<br />

contro la Crisi Economica” del P.O.R. nonchè la domanda di ammissione al F.S.E;<br />

- Con la medesima DGR n. 1103 del 23-03-2010 sono state approvate le disposizioni in ordine alla gestione e rendicontazione<br />

delle attività relative alla tipologia progettuale;<br />

- Il DDR n. 314 del 8/07/2010 ha designato i componenti della commissione di valutazione;<br />

-Il DDR n. 411 del 18/10/2012 e n. 515 del 24/11/2010 hanno modificato la composizione della Commissione di valutazione istituita<br />

con il DDR n. 314 del 8/07/2010;<br />

- Il DDR n. 520 del 07-12-2010 ha approvato le risultanze dell’istruttoria svolta sui progetti presentati in adesione al bando e ha<br />

deliberato il finanziamento degli interventi approvati, concedendo all’ente UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA un contributo<br />

per un importo pubblico complessivo di Euro 28.000,00 per la realizzazione del progetto 1695/1/8/1103/2010;<br />

- Il medesimo DDR ha assunto un impegno di spesa di Euro 1.318.135,60 a carico dei capitoli n. 101326 e n. 101327 del Bilancio<br />

Regionale 2010 secondo la seguente ripartizione:<br />

capitolo 101327 per la quota FSE (48,70%) di Euro 641.9<strong>09</strong>,36<br />

capitolo 101326 per la quota FDR (51,30%) di Euro 676.226,24<br />

- Il DDR n. 15 del 21/02/2011 ha individuato una proroga dei termini per l'avvio e la conclusione dei progetti;<br />

- Con Dgr n. 206 del 1/03/2011 sono stati forniti dei chiarimenti circa alcune modalità di gestione dei progetti finanziati sulla<br />

scorta dei bandi approvati con le Dgr n. 1102 e n. 1103 del 2010;<br />

- Con DDR n. 88 del 9/03/2012, si è deciso di sottoporre a controllo tutte le dichiarazioni sostitutive di certificazioni rese dai<br />

rappresentanti degli Enti Università degli Studi di Padova, Università Ca’ Foscari di Venezia, Università degli Studi di Verona,<br />

Università IUAV di Venezia, Umana Forma s.r.l. di Spinea (VE), Federazione CNOS FAP Veneto di Mestre (VE), CNR area ricerca<br />

di Padova, ai sensi degli artt. 38 e 46 del D.P.R. n. 445/2000, in riferimento ai progetti approvati con D.D.R. n. 521 del 7/12/2010 e<br />

n. 520 del 7/12/2010;<br />

- Ai sensi dell’art. 11, comma 4 bis della L.R. 10/90 e successive modificazioni ed integrazione, nonchè ai sensi del D.Lgs 163<br />

del 12/04/06 e s.m.i., con DDR n. 2082 del 12/12/2008 il Dirigente della Direzione Lavoro ha affidato alla società ITER AUDIT S.r.l,<br />

mediante regolare gara d’appalto, il servizio di controllo della documentazione contabile e certificazione dei rendiconti di spesa<br />

relativi alle attività imputabili al FSE OB - CRO POR Regione Veneto - programmazione 2007/<strong>2013</strong>, Regione Veneto e a valere su<br />

risorse regionali; conseguentemente, è compito e responsabilità della predetta Società eseguire le verifiche della documentazione<br />

di spesa del soggetto beneficiario, certificandone alla Regione del Veneto gli esiti, in conformità a quanto previsto dagli artt. 1, 3,<br />

6 del richiamato contratto d’appalto;<br />

- Con DGR 589 del 10/05/2011 la Giunta Regionale ha approvato la ripetizione del servizio in capo ad ITER AUDIT S.r.l. ai<br />

sensi dell’art. 57, comma 5, lettera b) del D.lgs n. 163/2006 e della DGR n. 1269 del 26/05/2008;<br />

Considerato che:<br />

- È stato sottoscritto il previsto Atto di Adesione;<br />

- il soggetto beneficiario ha presentato alla Regione del Veneto polizza fidejussoria a garanzia del regolare svolgimento dell’attività<br />

e in particolare della restituzione delle anticipazioni e rimborsi;<br />

- in relazione al progetto di che trattasi, dopo le verifiche amministrative e alle domande di rimborso presentate, sono stati corrisposti<br />

al soggetto beneficiario in questione rimborsi per complessivi Euro 21.854,99;<br />

- È stato visto il rendiconto presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA;<br />

- La Società incaricata sopra menzionata ha consegnato alla Regione del Veneto, la relazione di certificazione in ordine alle<br />

risultanze finali della rendicontazione relativa al corso in esame, presentata dal beneficiario in questione attestando un importo<br />

ammissibile di complessivi Euro 27.999,92;<br />

- Il soggetto beneficiario ha accettato le risultanze contabili di cui alla predetta relazione, apponendo la propria sottoscrizione<br />

in calce alla copia della relazione stessa, per accettazione;<br />

- Verificata la regolarità della predetta relazione di certificazione della Società, sotto l’aspetto della correttezza formale;<br />

Ritenuto, quindi, di approvare il rendiconto di spesa presentato dal soggetto beneficiario in questione per il progetto in esame<br />

secondo le risultanze della citata relazione della Società incaricata;<br />

Preso atto che con lettera prot. n. 307105 del 3/07/2012, questa Direzione ha chiesto all’ente beneficiario, entro il 31/12/2012, la<br />

verifica dei requisiti di ordine generale dei propri fornitori, ex art. 38 del D.lgs. n. 163 del 12/04/2006;


74<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

Preso atto che con lettera prot. n. 45271/Tit./Cl. V/8 del 12/10/2012 (prot. regionale n. 476823 del 22/10/2012) l’UNIVERSITÀ<br />

DEGLI STUDI DI VERONA ha concluso gli accertamenti richiesti ai sensi dell’art. 38 D.lgs. 163/2006 sui fornitori coinvolti nella<br />

realizzazione delle attività formative e di ricerca dei progetti FSE POR CRO 2007-<strong>2013</strong>;<br />

Vista la L.R. 1/97 e successive modificazioni ed integrazioni, in ordine alle modalità delle procedure amministrative e attribuzioni<br />

dei dirigenti;<br />

decreta<br />

1. di approvare il rendiconto presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA (codice ente 1695) per un importo<br />

ammissibile di Euro 27.999,92 a carico della Regione del Veneto secondo le risultanze della relazione di certificazione trasmessa<br />

dalla Società incaricata, relativa al progetto 1695/1/8/1103/2010, DGR n. 1103 del 23-03-2010;<br />

2. di dare atto che sono stati corrisposti al beneficiario rimborsi e anticipazioni per complessivi Euro 21.854,99;<br />

3. di liquidare a UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA l'importo a saldo di Euro 6.144,93 a carico dei capitoli n. 101327<br />

e n. 101326 del DDR n. 520 del 7-12-2012;<br />

4. di provvedere allo svincolo della polizza fidejussoria, per il corso in oggetto del presente decreto;<br />

5. di comunicare a UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA il presente decreto;<br />

6. di inviare copia del presente decreto alla Direzione per la Ragioneria e i Tributi per le operazioni contabili di competenza;<br />

7. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 e 27 del decreto legislativo<br />

14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33;<br />

8. di pubblicare il presente decreto per intero nel Bollettino ufficiale della Regione.<br />

Avverso i vizi del presente decreto è ammesso ricorso avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dell’avvenuta<br />

conoscenza ovvero, alternativamente, avanti il Capo dello Stato entro 120 giorni, salva rimanendo la competenza del Giudice<br />

Ordinario, entro i limiti prescrizionali, per l’impugnazione del provvedimento.<br />

Enzo Bacchiega


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 75<br />

DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE ISTRUZIONE n. 200 del 7 giugno <strong>2013</strong><br />

Programma Operativo FSE 2007-<strong>2013</strong> - asse Occupabilità - 2B2I1 Dgr n. 1103 del 23-03-2010, progetti “Borse di ricerca”.<br />

Anno 2010. Approvazione del rendiconto 1695/1/4/1103/2010 presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA.<br />

(codice ente 1695). (Codice Smupr 12330).<br />

[Programmi e Progetti (comunitari, nazionali e regionali)]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Il provvedimento approva il rendiconto delle attività effettivamente svolte nell’ambito della tipologia progettuale “Borse di ricerca<br />

connesse all’implementazione di Reti di Conoscenza contro la Crisi Economica” del Programma Operativo FSE 2007-<strong>2013</strong>.<br />

Il Dirigente<br />

Premesso che:<br />

- La Dgr n. 1103 del 23-03-2010 ha approvato il bando per la presentazione di progetti a valere sull’Asse “Occupabilità” - politiche<br />

attive per il contrasto alla crisi. Tipologia progettuale “Borse di ricerca connesse all’implementazione di Reti di Conoscenza<br />

contro la Crisi Economica” del P.O.R. nonchè la domanda di ammissione al F.S.E;<br />

- Con la medesima DGR n. 1103 del 23-03-2010 sono state approvate le disposizioni in ordine alla gestione e rendicontazione<br />

delle attività relative alla tipologia progettuale;<br />

- Il DDR n. 314 del 8/07/2010 ha designato i componenti della commissione di valutazione;<br />

- Il DDR n. 411 del 18/10/2012 e n. 515 del 24/11/2010 hanno modificato la composizione della Commissione di valutazione<br />

istituita con il DDR n. 314 del 8/07/2010;<br />

- Il DDR n. 520 del 07-12-2010 ha approvato le risultanze dell’istruttoria svolta sui progetti presentati in adesione al bando e ha<br />

deliberato il finanziamento degli interventi approvati, concedendo all’ente UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA un contributo<br />

per un importo pubblico complessivo di Euro 28.000,00 per la realizzazione del progetto 1695/1/4/1103/2010;<br />

- Il medesimo DDR ha assunto un impegno di spesa di Euro 1.318.135,60 a carico dei capitoli n. 101326 e n. 101327 del Bilancio<br />

Regionale 2010 secondo la seguente ripartizione:<br />

capitolo 101327 per la quota FSE (48,70%) di Euro 641.9<strong>09</strong>,36<br />

capitolo 101326 per la quota FDR (51,30%) di Euro 676.226,24<br />

- Il DDR n. 15 del 21/02/2011 ha individuato una proroga dei termini per l'avvio e la conclusione dei progetti;<br />

- Con Dgr n. 206 del 1/03/2011 sono stati forniti dei chiarimenti circa alcune modalità di gestione dei progetti finanziati sulla<br />

scorta dei bandi approvati con le Dgr n. 1102 e n. 1103 del 2010;<br />

- Con DDR n. 88 del 9/03/2012, si è deciso di sottoporre a controllo tutte le dichiarazioni sostitutive di certificazioni rese dai<br />

rappresentanti degli Enti Università degli Studi di Padova, Università Ca’ Foscari di Venezia, Università degli Studi di Verona,<br />

Università IUAV di Venezia, Umana Forma s.r.l. di Spinea (VE), Federazione CNOS FAP Veneto di Mestre (VE), CNR area ricerca<br />

di Padova, ai sensi degli artt. 38 e 46 del D.P.R. n. 445/2000, in riferimento ai progetti approvati con D.D.R. n. 521 del 7/12/2010 e<br />

n. 520 del 7/12/2010;<br />

- Ai sensi dell’art. 11, comma 4 bis della L.R. 10/90 e successive modificazioni ed integrazione, nonchè ai sensi del D.Lgs 163<br />

del 12/04/06 e s.m.i., con DDR n. 2082 del 12/12/2008 il Dirigente della Direzione Lavoro ha affidato alla società ITER AUDIT S.r.l,<br />

mediante regolare gara d’appalto, il servizio di controllo della documentazione contabile e certificazione dei rendiconti di spesa<br />

relativi alle attività imputabili al FSE OB - CRO POR Regione Veneto - programmazione 2007/<strong>2013</strong>, Regione Veneto e a valere su<br />

risorse regionali; conseguentemente, è compito e responsabilità della predetta Società eseguire le verifiche della documentazione<br />

di spesa del soggetto beneficiario, certificandone alla Regione del Veneto gli esiti, in conformità a quanto previsto dagli artt. 1, 3,<br />

6 del richiamato contratto d’appalto;<br />

- Con DGR 589 del 10/05/2011 la Giunta Regionale ha approvato la ripetizione del servizio in capo ad ITER AUDIT S.r.l. ai<br />

sensi dell’art. 57, comma 5, lettera b) del D.lgs n. 163/2006 e della DGR n. 1269 del 26/05/2008;<br />

Considerato che:<br />

- È stato sottoscritto il previsto Atto di Adesione;<br />

- il soggetto beneficiario ha presentato alla Regione del Veneto polizza fidejussoria a garanzia del regolare svolgimento dell’attività<br />

e in particolare della restituzione delle anticipazioni e rimborsi;<br />

- in relazione al progetto di che trattasi, dopo le verifiche amministrative e alle domande di rimborso presentate, sono stati corrisposti<br />

al soggetto beneficiario in questione rimborsi per complessivi Euro 23.579,99;<br />

- È stato visto il rendiconto presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA;<br />

- La Società incaricata sopra menzionata ha consegnato alla Regione del Veneto, la relazione di certificazione in ordine alle<br />

risultanze finali della rendicontazione relativa al corso in esame, presentata dal beneficiario in questione attestando un importo<br />

ammissibile di complessivi Euro 28.000,00;<br />

- Il soggetto beneficiario ha accettato le risultanze contabili di cui alla predetta relazione, apponendo la propria sottoscrizione<br />

in calce alla copia della relazione stessa, per accettazione;<br />

- Verificata la regolarità della predetta relazione di certificazione della Società, sotto l’aspetto della correttezza formale;<br />

Ritenuto, quindi, di approvare il rendiconto di spesa presentato dal soggetto beneficiario in questione per il progetto in esame<br />

secondo le risultanze della citata relazione della Società incaricata;<br />

Preso atto che con lettera prot. n. 307105 del 3/07/2012, questa Direzione ha chiesto all’ente beneficiario, entro il 31/12/2012, la<br />

verifica dei requisiti di ordine generale dei propri fornitori, ex art. 38 del D.lgs. n. 163 del 12/04/2006;


76<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

Preso atto che con lettera prot. n. 45271/Tit./Cl. V/8 del 12/10/2012 (prot. regionale n. 476823 del 22/10/2012) l’UNIVERSITÀ<br />

DEGLI STUDI DI VERONA ha concluso gli accertamenti richiesti ai sensi dell’art. 38 D.lgs. 163/2006 sui fornitori coinvolti nella<br />

realizzazione delle attività formative e di ricerca dei progetti FSE POR CRO 2007-<strong>2013</strong>;<br />

Vista la L.R. 1/97 e successive modificazioni ed integrazioni, in ordine alle modalità delle procedure amministrative e attribuzioni<br />

dei dirigenti;<br />

decreta<br />

1. di approvare il rendiconto presentato da UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA (codice ente 1695) per un importo<br />

ammissibile di Euro 28.000,00 a carico della Regione del Veneto secondo le risultanze della relazione di certificazione trasmessa<br />

dalla Società incaricata, relativa al progetto 1695/1/4/1103/2010, DGR n. 1103 del 23-03-2010;<br />

2. di dare atto che sono stati corrisposti al beneficiario rimborsi e anticipazioni per complessivi Euro 23.579,99;<br />

3. di liquidare a UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA l'importo a saldo di Euro 4.420,01 a carico dei capitoli n. 101327<br />

e n. 101326 del DDR n. 520 del 7-12-2012;<br />

4. di provvedere allo svincolo della polizza fidejussoria, per il corso in oggetto del presente decreto;<br />

5. di comunicare a UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA il presente decreto;<br />

6. di inviare copia del presente decreto alla Direzione per la Ragioneria e i Tributi per le operazioni contabili di competenza;<br />

7. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 e 27 del decreto legislativo<br />

14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33;<br />

8. di pubblicare il presente decreto per intero nel Bollettino ufficiale della Regione.<br />

Avverso i vizi del presente decreto è ammesso ricorso avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dell’avvenuta<br />

conoscenza ovvero, alternativamente, avanti il Capo dello Stato entro 120 giorni, salva rimanendo la competenza del Giudice<br />

Ordinario, entro i limiti prescrizionali, per l’impugnazione del provvedimento.<br />

Enzo Bacchiega


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 77<br />

DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE ISTRUZIONE n. 203 del 27 giugno <strong>2013</strong><br />

“DGR n. 1124 del 26 luglio 2011 Progetto Valorizzazione della cultura alpina nelle scuole Statali e Paritarie del Veneto<br />

(L. R. n. 1/2004, art. 57)”. Proroga termine per la conclusione delle attività.<br />

[Istruzione scolastica]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Il provvedimento approva una richiesta formulata dall’ANA - <strong>Associazione</strong> Nazionale Alpini, di prorogare i termini per la<br />

conclusione delle attività previste nel protocollo d’intesa tra la Regione del Veneto, l’Ufficio Scolastico Regionale e la stessa ANA,<br />

approvato con DGR n. 1124/2011.<br />

Il Dirigente<br />

(omissis)<br />

decreta<br />

1. di concedere all’ANA - <strong>Associazione</strong> Nazionale Alpini la proroga della scadenza per la conclusione delle attività approvate<br />

con DGR n. 1124 del 26 luglio 2011, fissando al 31 dicembre <strong>2013</strong> la nuova data di scadenza.<br />

2. di disporre che il presente provvedimento venga pubblicato per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto ai<br />

sensi della L.R. 14/89 e successive modifiche.<br />

Enzo Bacchiega


78<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE ISTRUZIONE n. 205 del 27 giugno <strong>2013</strong><br />

Approvazione del rendiconto FRI/50053/1320/2011 presentato da “Fondazione Studi Universatari di Vicenza” con sede a<br />

Vicenza per attivazione e sostegno dei corsi di “Laurea Magistrale in Ingegneria dell’Innovazione del prodotto” e “Laurea<br />

in Ingegneria Meccatronica”. - Anno Accademico 2011-2012. DGR 1320 del 3/08/2011.<br />

[Istruzione scolastica]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Il provvedimento approva il rendiconto delle attività svolte per la realizzazione di Corsi di Laurea Magistrale presso la Fondazione<br />

Studi Universitari di Vicenza nell’Anno Accademico 2011-2012.<br />

Il Dirigente<br />

Premesso che:<br />

- Con Dgr n. 1320 del 3/08/2011 la Giunta regionale ha concesso alla FONDAZIONE STUDI UNIVERSATARI DI VICENZA<br />

per l’Anno Accademico 2011-2012, il contributo di Euro 200.000,000 per l’attivazione e sostegno dei corsi di Laurea magistrale in<br />

Ingegneria dell’Innovazione del prodotto ed in Ingegneria Meccatronica;<br />

- La medesima Dgr n. 1320 del 3/08/2011 ha impegnato la spesa di Euro 200.000,00 sul capitolo 101129 del bilancio regionale<br />

2011 e ha stabilito che il contributo doveva essere erogato:<br />

- Euro 100.000,00 a titolo di acconto ad avvio dei corsi di Laurea magistrale in ingegneria dell’innovazione del prodotto ed in<br />

ingegneria meccatronica;<br />

- Euro 100.000,00 a saldo dopo presentazione di idonea relazione consuntiva sull’attività svolta e idonea rendicontazione delle<br />

spese sostenute;<br />

Considerato che:<br />

- Con lettera Prot. n. 211 del 22/07/2011, pervenuta in data 1/08/2011, la FONDAZIONE STUDI UNIVERSITARI DI VICENZA<br />

ha presentato comunicazione e documentazione di inizio attività;<br />

- All’ente beneficiario sono stati erogati acconti per complessivi Euro 100.000,00;<br />

- La FONDAZIONE STUDI UNIVERSITARI DI VICENZA con sede a 36100 Vicenza, Stradella S. Nicola, 3 in data 13/12/2012<br />

con lettera prot. n. 215, pervenuta alla Direzione Istruzione in data 2/01/<strong>2013</strong>, prot. n. 249 ha presentato relazione consuntiva dell’attività<br />

svolta, e in data 06/03/<strong>2013</strong> con lettera prot. 40, pervenuta alla Direzione Istruzione in data 13/03/<strong>2013</strong>, prot. n. 111310, ha<br />

presentato la rendicontazione delle spese sostenute per una spesa complessiva di Euro 250.000,00;<br />

- I verificatori regionali hanno consegnato al competente ufficio, la relazione in ordine alle risultanze finali della rendicontazione<br />

relativa al progetto in esame, presentata dal beneficiario in questione attestando un importo ammissibile di complessive Euro<br />

200.000,00;<br />

- Il soggetto beneficiario ha accettato le risultanze contabili di cui alla predetta relazione, apponendo la propria sottoscrizione<br />

in calce alla copia della relazione stessa, per accettazione;<br />

Vista la relazione della Commissione di valutazione dei progetti che approva la correttezza del procedimento amministrativo;<br />

Vista la L.R. 1/97 e successive modificazioni ed integrazioni, in ordine alle modalità delle procedure amministrative e attribuzioni<br />

dei dirigenti;<br />

decreta<br />

1. di approvare il rendiconto presentato da FONDAZIONE STUDI UNIVERSITARI DI VICENZA con sede legale in Vicenza,<br />

Stradella S. Nicola, 3 per un importo ammissibile di Euro 200.000,00, secondo le risultanze della relazione di verifica, relativa al<br />

contributo per l’attivazione e sostegno dei corsi di Laurea magistrale in Ingegneria dell’Innovazione del prodotto ed in Ingegneria<br />

Meccatronica; Dgr 1320 del 3/08/2011;<br />

2. di dare atto che al beneficiario sono stati corrisposti acconti per complessivi Euro 100.000,00;<br />

3. di liquidare, secondo le disponibilità di cassa, alla FONDAZIONE STUDI UNIVERSITARI DI VICENZA l’importo a<br />

saldo di Euro 100.000,00 a carico del cap. 100129 del Bilancio 2011, Dgr n. 1320 del 3/08/2011;<br />

4. di comunicare alla FONDAZIONE STUDI UNIVERSITARI DI VICENZA il presente decreto;<br />

5. di inviare copia del presente decreto alla Direzione per la Ragioneria e i Tributi per le operazioni contabili di competenza.<br />

6. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 e 27 del decreto legislativo<br />

14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33;<br />

7. di pubblicare il presente decreto per intero nel Bollettino ufficiale della Regione.<br />

Avverso i vizi del presente decreto è ammesso ricorso avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dell’avvenuta<br />

conoscenza ovvero, alternativamente, avanti il Capo dello Stato entro 120 giorni, salva rimanendo la competenza del Giudice<br />

Ordinario, entro i limiti prescrizionali, per l’impugnazione del provvedimento.<br />

Enzo Bacchiega


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 79<br />

DECRETO DEL DIRIGENTE REGIONALE DELLA DIREZIONE ISTRUZIONE n. 206 del 27 giugno <strong>2013</strong><br />

Approvazione del rendiconto FRI50006/1122/2011 presentato da “Fondazione per l’Universita’ e l’Alta Cultura in Provincia<br />

di Belluno” con sede a Feltre (BL) per l'avvio e lo svolgimento di corsi universitari nell’anno accademico 2011-2012.<br />

DGR 1122 del 26/<strong>09</strong>/2011.<br />

[Istruzione scolastica]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Il provvedimento approva il rendiconto delle attività effettivamente svolte, relative a corsi didattici e formativi di livello universitario<br />

nell’Anno Accademico 2011-2012.<br />

Il Dirigente<br />

Premesso che:<br />

- L’ art. 67, comma 1, della Legge regionale n. 2/2007 ha autorizzato la Giunta regionale a concedere un contributo a favore della<br />

FONDAZIONE PER L’UNIVERSITÀ E L’ALTA CULTURA IN PROVINCIA DI BELLUNO, al fine di garantire il proseguimento<br />

dei corsi universitari già attivati dal polo universitario bellunese;<br />

- Con Dgr n. 1122 del 26/<strong>09</strong>/2011 la Giunta Regionale ha concesso alla suddetta Fondazione per l’anno accademico 2011-2012,<br />

un contributo pubblico di Euro 352.346,18 (capitolo 100827) per favorire i corsi universitari e le attività formative come da nota<br />

programmatica del 14/06/2011, prot. n. 269/11 (prot. regionale n. 301536 del 23/06/2011);<br />

- Nella medesima Dgr n. 1122 del 26/<strong>09</strong>/2011 si è disposto di impegnare la spesa di Euro 352.346,18 sul capitolo 100827 del<br />

bilancio regionale 2011 e si è previsto di erogare il contributo con la seguente modalità:<br />

- Euro 100.00,00 a seguito del ricevimento della comunicazione e della documentazione di avvio delle attività didattiche e formative<br />

dell’anno accademico. 2011-2012;<br />

- 252.346,18 a saldo dopo presentazione di idonea relazione consuntiva sull’attività svolta e idonea rendicontazione delle spese<br />

sostenute;<br />

- Con comunicazione prot. n. 376/11 del 6/12/2011, (prot. regionale n. 577748 del 12/12/2011) FONDAZIONE PER L’UNI-<br />

VERSITÀ E L’ALTA CULTURA IN PROVINCIA DI BELLUNO ha chiesto di integrare il programma delle attività didattiche e<br />

formative; per l’Anno Accademico 2011-2012;<br />

- Con DDR n. 431 del 7/12/2011 si sono autorizzate le integrazioni al programma delle attività didattiche e formative della Fondazione<br />

non elevando l’importo del contributo regionale già concesso con Dgr 1122 del 26/<strong>09</strong>/2011;<br />

Considerato che:<br />

- Con lettera del 4/10/2011, prot. n. 280.11 (prot. regionale n. 458802 del 5/10/2011) FONDAZIONE PER L’UNIVERSITÀ E<br />

L’ALTA CULTURA IN PROVINCIA DI BELLUNO ha presentato comunicazione e documentazione di inizio attività;<br />

- All’ente beneficiario sono stati erogati anticipi per complessivi Euro 100.000,00;<br />

- La FONDAZIONE PER L’UNIVERSITÀ E L’ALTA CULTURA IN PROVINCIA DI BELLUNO con nota del 30/12/2011, prot.<br />

n. 380/2011 (prot. regionale n. 607389 del 30/12/2011) ha presentato il rendiconto delle spese sostenute pari a Euro 600.776,16;<br />

- Con la DGR 2912 del 3/12/2010 è stato stabilito di sospendere l'applicazione delle disposizioni che vincolano la presentazione<br />

del rendiconto di spesa all’effettivo pagamento delle spese rendicontate, talchè “in sede di verifica da parte della Regione o altro<br />

soggetto incaricato, devono essere prese in considerazione solo le spese esposte in rendiconto che risultano debitamente quietanzate<br />

alla data della verifica rendicontale”, e che il soggetto beneficiario può posticipare il pagamento ai propri partner fino al momento<br />

dell’adozione del decreto di approvazione del rendiconto, così che l’approvazione del rendiconto è subordinata alla verifica della<br />

regolarità della documentazione contabile e fiscale attestante l’avvenuto pagamento delle quote spettanti al partner da parte del<br />

soggetto beneficiario.<br />

- in data 20/05/<strong>2013</strong>, il competente ufficio regionale ha formalizzato il verbale della verifica amministrativo contabile dei giustificativi<br />

di spesa estratti a campione come da verbale del 17/04/<strong>2013</strong> ed esibiti dall’ente beneficiario attestando un importo ammissibile<br />

di Euro 593.250,40;<br />

- Il soggetto beneficiario ha accettato le risultanze contabili di cui alla predetta relazione, apponendo la propria sottoscrizione<br />

in calce alla copia della relazione stessa, per accettazione;<br />

Considerato che la disciplina prevista ai fini dell’erogazione prevede che la documentazione della rendicontazione va a giustificare<br />

il costo e che i documenti giustificativi forniti sono relativi ad un importo di spesa riconoscibile pari a Euro 593.250,40,<br />

appare opportuno confermare l’importo dimostrato come spesa sostenuta: del resto si tratta di somme per le quali il beneficiario ha<br />

un legittimo affidamento in quanto assorbite nella previsione del contributo massimo erogabile di Euro 352.346,18 come stabilito<br />

con DGR 1122 del 26/<strong>09</strong>/2011;<br />

Vista la relazione della Commissione di valutazione dei progetti del 27 maggio <strong>2013</strong>, che oltre ad aver valutato il merito progettuale<br />

hanno confermato la correttezza del procedimento amministrativo;<br />

Vista la L.R. n. 2/2007, art. 67, comma 1;<br />

Vista la DGR n. 1122 del 26/<strong>09</strong>/2011;<br />

Vista la L.R. n. 1 del 10/1/1997 e successive modificazioni ed integrazioni, in ordine alle modalità delle procedure amministrative<br />

e attribuzioni dei dirigenti;


80<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

decreta<br />

1. di approvare il rendiconto presentato da FONDAZIONE PER L’UNIVERSITÀ E L’ALTA CULTURA IN PROVINCIA DI<br />

BELLUNO con sede a Feltre (BL) per un importo ammissibile di Euro 593.250,40, secondo le risultanze della relazione di verifica,<br />

relativa al contributo di Euro 352.346,18 per l’avvio e lo svolgimento delle attività didattiche e formative di livello universitario di<br />

cui alla Dgr 1122/2011, per l’Anno Accademico 2011-2012;<br />

2. di dare atto che al beneficiario sono stati corrisposti anticipi per complessivi Euro 100.000,00;<br />

3. di liquidare, secondo le disponibilità di cassa, alla FONDAZIONE PER L’UNIVERSITÀ E L’ALTA CULTURA IN PRO-<br />

VINCIA DI BELLUNO l’importo a saldo di Euro 252.346,18, a carico del cap. 100827, Dgr 1122 del 26/<strong>09</strong>/2011;<br />

4. di comunicare alla FONDAZIONE PER L’UNIVERSITÀ E L’ALTA CULTURA IN PROVINCIA DI BELLUNO il presente<br />

decreto;<br />

5. di inviare copia del presente decreto alla Direzione per la Ragioneria e i Tributi per le operazioni contabili di competenza.<br />

6. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 e 27 del decreto legislativo<br />

14marzo <strong>2013</strong>, n. 33;<br />

7. di pubblicare il presente decreto per intero nel Bollettino ufficiale della Regione.<br />

Avverso i vizi del presente decreto è ammesso ricorso avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dell’avvenuta<br />

conoscenza ovvero, alternativamente, avanti il Capo dello Stato entro 120 giorni, salva rimanendo la competenza del Giudice<br />

Ordinario, entro i limiti prescrizionali, per l’impugnazione del provvedimento.<br />

Enzo Bacchiega


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 81<br />

DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE SERVIZI SOCIALI<br />

DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE SERVIZI SOCIALI n. 238 del 24 giugno <strong>2013</strong><br />

Conferma di iscrizione all’Albo regionale delle Cooperative sociali. L.R. 3 novembre 2006, n. 23 e D.G.R. 3 aprile 2007,<br />

n. 897.<br />

[Servizi sociali]<br />

Note per la trasparenza:<br />

con il presente decreto si provvede alla conferma di iscrizione all’Albo delle Cooperative Sociali delle Cooperative che ne fanno<br />

richiesta e per le quali permangono i requisiti previsti per l’iscrizione stessa.<br />

Il Dirigente<br />

Premesso che:<br />

- con la Legge 8 novembre 1991, n. 381 sono state disciplinate le Cooperative Sociali e stabiliti i principi cui le Regioni devono<br />

attenersi nel disciplinare i rapporti tra le Istituzioni pubbliche e le Cooperative Sociali;<br />

- con la L.R. 3 novembre 2006, n. 23, art. 5 è stato istituito l’Albo regionale delle Cooperative Sociali;<br />

- con successiva deliberazione del 3 aprile 2007, n. 897, sono stati stabiliti i criteri e le modalità di iscrizione all’Albo regionale<br />

e che l’iscrizione all’Albo regionale delle Cooperative Sociali ha validità biennale;<br />

Dato atto che<br />

- le Cooperative Sociali e i Consorzi:“Azalea”di San Pietro in Cariano (VR),“Aurora” di Conegliano (TV), “Il Maggiociondolo”<br />

di Verona (VR), “Il Villaggio Globale” di Marghera (VE),“Città Solidale” di Vicenza (VI),“Consorzio dell’Accoglienza” di Arcugnano<br />

(VI),“Crescendo” di Albignasego (PD),“Emilveneta” di Trecenta (RO),“Gruppo Pleiadi” di Cadoneghe (PD), “ Humanitas”<br />

di Mestre (VE), “Il Gabbiano - il Pino” di Fossalta di Portogruaro (VE), “Impresa Futura” di Piove di Sacco (PD), “La Chiocciola”<br />

di Crespano del Grappa (TV), “La Faedina” di Sant’ Anna D’Alfaedo (VR), “Laboratorio Protetto XY1” di Vicenza (VI), “New<br />

Service” di Farra di Soligo (TV), “Piccoli Bambù” di Ponte San Nicolò (PD),“Consorzio Prisma” di Vicenza (VI), “San Bernardo”<br />

di Arcugnano (VI), “TE.SO.RI.” di San Giorgio in Bosco (PD), “Valpolicella Servizi” di Negrar (VR),“Gaia” di Valli del Pasubio<br />

(VI), “La Rivincita” di Mestre (VE),“Monscleda Lavoro” di Montecchia di Crosara (VR), “Novaurora” di Venezia (VE),“Self”<br />

di Verona (VR), “Un Mondo a colori” di Borsea (RO), “Alba” di Lendinara (RO), “Alinsieme” di Torri di Quartesolo (VI), “Baby<br />

School” di Salgareda (TV), “Dumia” di Feltre (BL), “ Cooperativa Gamma 5” di Campodarsego (PD), “Il Ponte - Servizi Sociali Val<br />

d’Illasi “ di Verona (VR), “ L’Orsa Maggiore” di Malo (VI), “Maliva” di Mestre (VE), “Sant’Antonio di Cartigliano” di Cartigliano<br />

(VI), “Terrabase” di Vicenza (VI), “Triade Società cooperativa sociale” di San Donà di Piave (VE), “Il Portico” di Castelfranco<br />

Veneto (TV), “Porto Viro” di Porto Viro (RO);<br />

hanno chiesto la conferma dell’iscrizione all’Albo Regionale delle Cooperative Sociali;<br />

- che le istanze di conferma di iscrizione all’Albo regionale delle Cooperative Sociali summenzionate, sono risultate conformi<br />

alle prescrizioni dettate dalla normativa in materia di cooperazione sociale;<br />

Ritenuto di provvedere alla conferma di iscrizione delle Cooperative Sociali summenzionate nell’Albo regionale delle Cooperative<br />

Sociali;<br />

Visto l’art. 5 della L.R. 3 novembre 2006, n. 23;<br />

Vista la DGR 3 aprile 2007, n. 897;<br />

Visto l’art. 28 della L.R. 10 gennaio 1997, n. 1 per il quale, nei procedimenti amministrativi già disciplinati dalla vigente legislazione<br />

regionale, si intende sostituito alla Giunta Regionale e al Presidente della Giunta il Dirigente responsabile della Direzione<br />

regionale competente, ai fini dell’adozione del provvedimento finale nell’esercizio dei compiti di gestione tecnica, amministrativa<br />

e finanziaria;<br />

attestata la regolarità dell’istruttoria, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;<br />

decreta<br />

1. di confermare le iscrizioni all’Albo regionale delle seguenti Cooperative Sociali/Consorzi, ai sensi della L.R. 3 novembre<br />

2006 n. 23, e della DGR 897/2007, a decorrere dalla data sotto indicata:<br />

N° DENOMINAZIONE SEDE<br />

Coop.<br />

Tipo<br />

Prov.<br />

Nr.Prog.<br />

Decorrenza<br />

1 Azalea Via Campostrini n. 60, 37029 San Pietro in Cariano (VR) A VR0047 02/05/<strong>2013</strong><br />

2 Aurora Via Manzana n. 22, 31015 Conegliano (TV) A TV0071 03/05/<strong>2013</strong><br />

3 Il Maggiociondolo Via Strada della Genovesa n .104, 37135 Verona (VR) B VR0039 03/05/<strong>2013</strong><br />

4 Il Villaggio Globale Via Trieste n. 82/C, 30175 Marghera (VE) A VE0079 03/05/<strong>2013</strong><br />

5 Città Solidale Via D. Cerato n. 5, 36100 Vicenza (VI) A VI0026 04/05/<strong>2013</strong>


82<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

N° DENOMINAZIONE SEDE<br />

Coop.<br />

Tipo<br />

Prov.<br />

Nr.Prog.<br />

Decorrenza<br />

6 Consorzio dell’Accoglienza Via Meucci n. 46, 36<strong>057</strong> Arcugnano (VI) C VI0142 04/05/<strong>2013</strong><br />

7 Crescendo Via Modigliani n. 11, 35020 Albignasego (PD) A PD0187 04/05/<strong>2013</strong><br />

8 Emilveneta Via Cesare Battisti n. 13, 45027 Trecenta (RO) B RO0065 04/05/<strong>2013</strong><br />

9 Gruppo Pleiadi Via G. Marconi n. 130, 35010 Cadoneghe (PD) A PD 0186 04/05/<strong>2013</strong><br />

10 Humanitas Viale Garibaldi n. 38, 30174 Mestre (VE) A VE0168 04/05/<strong>2013</strong><br />

11 Il Gabbiano- il Pino V. Musili n. 1, 30025 Fossalta di Portogruaro (VE) P VE0048 04/05/<strong>2013</strong><br />

12 Impresa Futura Via Castello n. 38/b, 35028 Piove di Sacco (PD) B PD0189 04/05/<strong>2013</strong><br />

13 La Chiocciola<br />

Via Monte Asolone n. 20/a,31017 Crespano del Grappa<br />

(TV)<br />

A TV0148 04/05/<strong>2013</strong><br />

14 La Faedina Via Roma n. 3, 37020 Sant’Anna D’Alfaedo (VR) P VR0086 04/05/<strong>2013</strong><br />

15 Laboratorio Protetto XY1 Via Puccini n. 25/b, 36100 Vicenza (VI) B VI0141 04/05/<strong>2013</strong><br />

16 New Service Via Rui Stort n. 13/C, 31010 Farra di Soligo (TV) B TV0149 04/05/<strong>2013</strong><br />

17 Piccoli Bambù Via I. Alpi n. 16/A, 35020 Ponte San Nicolò (PD) A PD0185 04/05/<strong>2013</strong><br />

18 Consorzio Prisma Via Strada Statale Pasubio n. 146, 36100 Vicenza (VI) C VI0043 04/05/<strong>2013</strong><br />

19 San Bernardo Via Meucci n. 46, 36<strong>057</strong>Arcugnano (VI) B VI0140 04/05/<strong>2013</strong><br />

20 TE.SO.RI.<br />

Via G. Donizzetti n. 17, 35010 San Giorgio in Bosco<br />

(PD),<br />

P PD0167 04/05/<strong>2013</strong><br />

21 Valpolicella Servizi Via Casette n. 19, 37024 Negrar (VR) P VR0151 04/05/<strong>2013</strong><br />

22 Gaia Via Rosi n. 55, 36030 Valli del Pasubio (VI) B VI0<strong>09</strong>3 16/05/<strong>2013</strong><br />

23 La Rivincita Via Milano n. 65, 30172 Mestre (VE) P VE0054 16/05/<strong>2013</strong><br />

24 Monscleda Lavoro<br />

Via San Giovanni n. 20, 37030 Montecchia di Crosara<br />

(VR)<br />

B VR0044 16/05/<strong>2013</strong><br />

25 Novaurora Cannaregio n. 2991, 30135 Venezia (VE) A VE0101 16/05/<strong>2013</strong><br />

26 Self Via Valpolicella n. 20/a, 37124 Verona (VR) B VR0111 16/05/<strong>2013</strong><br />

27 Un Mondo a colori<br />

Via Alleati Combattenti d’Europa n. 9, 45100 Borsea<br />

(RO)<br />

A RO0040 16/05/<strong>2013</strong><br />

28 Alba Vicolo Cattaneo n. 5, 45026 Lendinara (RO) B RO0055 25/5/<strong>2013</strong><br />

29 Alinsieme Via dei Fanti n. 140, 36040 Torri di Quartesolo (VI) A VI0127 25/5/<strong>2013</strong><br />

30 Baby School Via Roma n. 146, 31040 Salgareda (TV) A TV0139 25/5/<strong>2013</strong><br />

31 Dumia Via Volturno n. 3, 32032 Feltre (BL) P BL0006 25/5/<strong>2013</strong><br />

32 Cooperativa Gamma 5 Via Antoniana n. 66, 35011 Campodarsego (PD) B PD0166 25/5/<strong>2013</strong><br />

33<br />

Il Ponte - Servizi Sociali Val<br />

d’Illasi<br />

Via Sommacampagna n. 63/h., 37137 Verona (VR) P VR0153 25/5/<strong>2013</strong><br />

34 L’Orsa Maggiore Via Vergan n. 16, 36034 Malo (VI) P VI0053 25/5/<strong>2013</strong><br />

35 Maliva Via F. Sansovino n. 24, 30173 Mestre (VE) A VE0156 25/5/<strong>2013</strong><br />

36 Sant’Antonio di Cartigliano Via Sant’Antonio n. 55, 36050 Cartigliano (VI) B VI0129 25/5/<strong>2013</strong><br />

37 Terrabase Via Cipro n. 16/V, 36100 Vicenza (VI)) A VI0128 25/5/<strong>2013</strong><br />

38 Triade<br />

Società cooperativa sociale<br />

Via Iseo n. 24/6, 30027 San Donà di Piave (VE) A VE0157 25/5/<strong>2013</strong><br />

39 Il Portico Via delle Querce n. 7, 31033 Castelfranco Veneto (TV) B TV0012 26/5/<strong>2013</strong><br />

40 Porto Viro Via Contarini n. 59, 45014 Porto Viro (RO) B RO0021 31/05/<strong>2013</strong><br />

Avverso il presente decreto è ammesso ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale o ricorso straordinario<br />

al Capo dello Stato rispettivamente entro 60 e 120 giorni dalla notifica.<br />

Il presente decreto è pubblicato in forma integrale nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.<br />

Mario Modolo


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 83<br />

DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE TUTELA AMBIENTE<br />

DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE TUTELA AMBIENTE n. 129 del 1 18 giugno <strong>2013</strong><br />

MITENI S.p.A. (con sede legale in Trissino (VI) - Località Colombara n. 91- CAP 36070 -P.I. 10129460159) - Conversione<br />

di alcune dotazioni impiantistiche finalizzate alla realizzazione di un sistema di purificazione e captazione del tensioattivo<br />

dal risultante in soluzione acquosa dal processo produttivo di plastiche fluorurate - Comune di localizzazione: Trissino (VI)<br />

- Procedura di verifica di assoggettabilità (D. Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.). Esclusione dalla Procedura di V.I.A con prescrizioni.<br />

[Ambiente e beni ambientali]<br />

Note per la trasparenza:<br />

con il presente provvedimento s’intende escludere dalla procedura di V.I.A. con prescrizioni il progetto di conversione di alcune<br />

dotazioni impiantistiche esistenti in una linea produttiva di produzione prodotti perfluorurati dell’azienda Miteni s.p.a., al fine di<br />

attuare il trattamento e il recupero di un rifiuto pericoloso.<br />

Il Dirigente<br />

Visto l’art. 20 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.;<br />

Vista la L.R. n. 10 del 26/03/1999 ”Disciplina dei contenuti e delle procedure di valutazione d’impatto ambientale”;<br />

Vista la DGRV n. 1539 del 27 settembre 2011 “Decreto legislativo 29 giugno 2010, n. 128 "Modifiche ed integrazioni al decreto<br />

legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, a norma dell'articolo 12 della legge 18 giugno 20<strong>09</strong>, n. 69".<br />

Disposizioni applicative”.<br />

Vista l’istanza di verifica, ai sensi del succitato art. 20 del D.Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii., presentata dalla Società Miteni S.p.A.<br />

(P.I. 10129460159), con sede legale in Località Colombara n. 91 - 36070 Trissino (VI), acquisita con dall’UC VIA con prot. n. 104475<br />

del 8/03/<strong>2013</strong>, relativa all’intervento in oggetto specificato;<br />

Visto che la Ditta MITENI S.p.A. opera nel settore della chimica del fluoro ed in particolare nella produzione di intermedi<br />

chimici fluorurati e che le produzioni di tale azienda sono distinte su tre linee produttive denominate: Linea Prodotti Perfluorurati,<br />

Linea prodotti Fluoroaromatici, Linea derivati Benzotrifluoruro;<br />

Vista la nota prot. DirTec20/13/LG/dd del 29/04/<strong>2013</strong>, acquisita dall’Unità Complessa V.I.A con prot. n. 181469 del 30/04/<strong>2013</strong>,<br />

con la quale la Società Miteni S.p.A. ha presentato integrazioni volontarie;<br />

Preso atto che il proponente ha provveduto, ai sensi dell’art. 20, comma 2 del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii, al deposito di copia<br />

integrale degli atti presso il Comune di localizzazione dell’intervento e alla pubblicazione di un sintetico avviso dell’avvenuta trasmissione<br />

nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto nonché all’albo pretorio del Comune interessato, a seguito del quale l’Unità<br />

Complessa V.I.A. ha comunicato, con nota prot. n. 130472 del 26/03/<strong>2013</strong>, l’avvio del procedimento a decorrere dal 08/03/<strong>2013</strong>;<br />

Preso atto che l'istanza di progetto presentata riguarda la richiesta per il trattamento di un rifiuto pericoloso classificato con<br />

CER 07 02 01* al fine di ottenere il sale ammonico dell’Acido 2,3,3,3 - Tetrafluoro-2-Eptafluoropropossi-Propoanoico, e che le<br />

operazioni previste sono da classificarsi come operazione di recupero “R3 - riciclo/recupero delle sostanze organiche non utilizzate<br />

come solventi”;<br />

Preso atto che si prevede esclusivamente l’utilizzazione di apparecchiature esistenti del reparto “Linea Prodotti Perfluorurati”,<br />

che la produzione sarà alternativa alle altre produzioni già in essere nel reparto stesso, con la produzione di 17 tonnellate/anno di<br />

prodotto finito in soluzione acquosa al 70% e che la stima del nuovo assetto produttivo comporterà una riduzione della massima<br />

capacità produttiva di circa 50% della sezione di impianto interessata alla modifica;<br />

Sentita la Commissione Regionale V.I.A., la quale, nella seduta del 8 Maggio <strong>2013</strong>, preso atto che l’intervento per caratteristiche,<br />

tipologia ed entità dello stesso non comporta impatti negativi significativi sull’ambiente, ha ritenuto di dover escludere il progetto<br />

dalla procedura di V.I.A. di cui al Titolo III della Parte II del D. Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii con le seguenti prescrizioni:<br />

a) il rifiuto trattabile presso l’impianto è esclusivamente quello identificato con il codice CER 07 02 01* e la linea di produzione<br />

“Perfluorurati”;<br />

b) lo stoccaggio del rifiuto in esame dovrà essere chiaramente individuato e separato anche fisicamente dai restanti prodotti. I rifiuti<br />

prodotti dall’impianto dovranno essere chiaramente individuabili e tenuti separati dagli altri rifiuti, prima del loro eventuale<br />

trattamento all’interno dell’azienda;<br />

c) le emissioni dovranno rispettare i limiti di cui all’A.I.A. rilasciata dalla Provincia di Vicenza, gli scarichi liquidi convogliati<br />

nella fognatura consortile dovranno rispettare i limiti imposti dal gestore della rete fognaria.<br />

d) l’impianto di trattamento rifiuti pericolosi dovrà seguire la normativa di cui al D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. Parte IV;<br />

Ritenuto che la prescrizione d) di cui al punto precedente debba ragionevolmente intendersi che l’impianto di trattamento e<br />

recupero di rifiuti pericolosi (R3) dovrà acquisire l’autorizzazione dalla Provincia di Vicenza ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs. n.<br />

152/2006 e ss.mm.ii. Parte IV e dell’art. 6 della L.R 3/2000;<br />

decreta<br />

1) Di prendere atto del parere espresso dalla Commissione Regionale VIA nella seduta del 8 Maggio <strong>2013</strong> in merito al progetto,<br />

così come descritto nella documentazione allegata alla predetta istanza di verifica, e di escluderlo dalla procedura di V.I.A. di cui<br />

al Titolo III della Parte II del D. Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii. con le seguenti prescrizioni:


84<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

a) il rifiuto trattabile presso l’impianto è esclusivamente quello identificato con il codice CER 07 02 01* e la linea di produzione<br />

“Perfluorurati”;<br />

b) lo stoccaggio del rifiuto in esame dovrà essere chiaramente individuato e separato anche fisicamente dai restanti prodotti. I rifiuti<br />

prodotti dall’impianto dovranno essere chiaramente individuabili e tenuti separati dagli altri rifiuti, prima del loro eventuale<br />

trattamento all’interno dell’azienda;<br />

c) le emissioni dovranno rispettare i limiti di cui all’A.I.A. rilasciata dalla Provincia di Vicenza, gli scarichi liquidi convogliati<br />

nella fognatura consortile dovranno rispettare i limiti imposti dal gestore della rete fognaria.<br />

d) l’impianto di trattamento rifiuti pericolosi dovrà seguire la normativa di cui al D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. Parte IV;<br />

2) Che l’impianto di trattamento e recupero di rifiuti pericolosi (R3) dovrà acquisire l’autorizzazione dalla Provincia di Vicenza<br />

ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. Parte IV e dell’art. 6 della L.R 3/2000;<br />

3) Avverso il presente provvedimento, è ammesso ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) oppure<br />

in via alternativa al Presidente della Repubblica, nei termini e nelle modalità previste dal Decreto Legislativo n° 104/2010.<br />

4) Di trasmettere il presente provvedimento alla Società Miteni S.p.A., con sede legale in Località Colombara, 91 - 36070<br />

Trissino (VI), e di comunicare l’avvenuta adozione dello stesso al Comune di Trissino e alla Provincia di Vicenza.<br />

5) Di pubblicare integralmente il presente decreto nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.<br />

Alessandro Benassi


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 85<br />

DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE TUTELA AMBIENTE n. 131 del 19 giugno <strong>2013</strong><br />

ECOSANITAS di GIRONDA PAMELA (sede legale in Legnago, in via Nicolò da Legnago -VR - P.I. 03133730238) Realizzazione<br />

di uno stoccaggio provvisorio per rifiuti pericolosi (D15) provenienti da attività sanitarie - Comune di localizzazione:<br />

Legnago (VR) - Verifica di assoggettabilità ai sensi dell’art. 20 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. Esclusione dalla Procedura<br />

di V.I.A. con prescrizioni e una raccomandazione.<br />

[Ambiente e beni ambientali]<br />

Note per la trasparenza:<br />

con il presente provvedimento s’intende escludere dalla procedura di V.I.A. con prescrizioni ed una raccomandazione il progetto<br />

che prevede la realizzazione di uno stoccaggio provvisorio per rifiuti pericolosi (D15) ed in particolar modo per i CER 180103* e<br />

180202* provenienti da attività sanitarie, ricavando un apposito spazio di 45 m2, direttamente accessibile dall’esterno, nel capannone<br />

attualmente in disponibilità alla ditta Ecosanitas di Gironda Pamela.<br />

Il Dirigente<br />

Visto l’art. 20 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.;<br />

Vista la L.R. n. 10 del 26/03/1999 ”Disciplina dei contenuti e delle procedure di valutazione d’impatto ambientale”;<br />

Vista la DGRV n. 1539 del 27 settembre 2011 “Decreto legislativo 29 giugno 2010, n. 128 "Modifiche ed integrazioni al decreto<br />

legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, a norma dell'articolo 12 della legge 18 giugno 20<strong>09</strong>, n. 69".<br />

Disposizioni applicative”.<br />

Vista l’istanza di verifica, ai sensi del succitato art. 20 del D.Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii., presentata dalla Ditta Ecosanitas di Gironda<br />

Pamela (P.I. 03133730238) con sede legale in Legnago via Nicolò da Legnago (VR) CAP 37045, acquisita con dall’UC VIA<br />

con prot. n. 86861 del 26/02/<strong>2013</strong>, relativa all’intervento in oggetto specificato;<br />

Visto che la Ditta Ecosanitas di Gironda Pamela svolge attività di raccolta e trasporto di rifiuti pericolosi e non (iscrizione Albo<br />

Nazionale Gestori Ambientali n. VE07349 cat 4 e 5 entrambe per la classe F) e micro raccolta di alcune tipologie di rifiuti recuperabili<br />

non pericolosi (CER 150102, 020104, 150104, 150107, 200125, 080318, 160216) con iscrizione n. 134 del registro provinciale<br />

per quanto attiene la sola fase di messa in riserva (R13) in attesa di conferimento per una quantità annua massima ritirabile pari a<br />

200 t e una istantanea massima pari a 31 t;<br />

Vista la nota del 14/05/<strong>2013</strong>, acquisita dall’Unità Complessa V.I.A. con prot. n. 203060 del 14/05/<strong>2013</strong> con la quale la Ditta<br />

Ecosanitas di Gironda Pamela ha presentato nuova documentazione che sostituisce in parte la precedente;<br />

Preso atto che il proponente ha provveduto, ai sensi dell’art. 20, comma 2 del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii, al deposito di copia<br />

integrale degli atti presso il Comune di localizzazione dell’intervento e alla pubblicazione di un sintetico avviso dell’avvenuta trasmissione<br />

nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto nonché all’albo pretorio del Comune interessato, a seguito del quale l’Unità<br />

Complessa V.I.A. ha comunicato, con nota prot. n. 137081 del 29/03/<strong>2013</strong>, l’avvio del procedimento a decorrere dal 01/03/<strong>2013</strong>;<br />

Preso atto che l'istanza di progetto presentata riguarda la realizzazione di uno stoccaggio provvisorio (D15) per due tipologie<br />

di rifiuti pericolosi classificati come CER 180103*, per 800 kg/settimana e CER 180202*, per 200 kg/settimana, per una quantità<br />

totale massima da trasferire settimanalmente all’impianto di trattamento pari a 1 t;<br />

Preso atto che si prevede di realizzare lo stoccaggio provvisorio (D15) di rifiuti pericolosi ricavando uno spazio di 45 m2 dal<br />

capannone in disponibilità della Ditta, direttamente accessibile dall’esterno e senza alcun collegamento con il resto dello spazio<br />

coperto disponibile;<br />

SENTITA la Commissione Regionale V.I.A., la quale, nella seduta del 22 Maggio <strong>2013</strong>, preso atto che l’intervento per caratteristiche,<br />

tipologia ed entità dello stesso non comporta impatti negativi significativi sull’ambiente, ha ritenuto di dover escludere<br />

il progetto dalla procedura di V.I.A. di cui al Titolo III della Parte II del D. Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii con le seguenti prescrizioni e<br />

una raccomandazione:<br />

PRESCRIZIONI<br />

e) Tutti gli impegni assunti dal Proponente con la presentazione della domanda e della documentazione trasmessa, anche integrativa,<br />

si intendono vincolanti ai fini della realizzazione dell’opera proposta, salvo diverse prescrizioni e raccomandazioni sotto<br />

specificate.<br />

f) Rifiuti stoccati: max 1.500 kg;<br />

g) Conferimento rifiuti: max 52.000 kg/anno<br />

h) Tempo di permanenza in Deposito: max 5 giorni solari consecutivi.<br />

i) Le operazioni di carico e scarico dovranno essere condotte con il portone chiuso;<br />

j) I contenitori dei rifiuti conferiti non dovranno essere aperti per nessun motivo;<br />

k) Gli eventuali spanti liquidi dovranno essere raccolti con apposito materiale adsorbente che dovrà essere smaltito come rifiuto<br />

con le stesse modalità dei rifiuti di provenienza.<br />

l) Le acque di lavaggio dei pavimenti saranno raccolte nella vasca a tenuta e smaltite come rifiuto, con proprio codice CER, presso<br />

centri di trattamento conto terzi.<br />

RACCOMANDAZIONE<br />

a) Sostituzione dei pallets orizzontali con opportune scaffalature verticali di stoccaggio.


86<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

decreta<br />

6) Di prendere atto del parere espresso dalla Commissione Regionale VIA nella seduta del 22 Maggio <strong>2013</strong> in merito al progetto,<br />

così come descritto nella documentazione allegata alla predetta istanza di verifica, e di escluderlo dalla procedura di V.I.A.<br />

di cui al Titolo III della Parte II del D. Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii. con le seguenti prescrizioni e una raccomandazione:<br />

PRESCRIZIONI<br />

a) Tutti gli impegni assunti dal Proponente con la presentazione della domanda e della documentazione trasmessa, anche integrativa,<br />

si intendono vincolanti ai fini della realizzazione dell’opera proposta, salvo diverse prescrizioni e raccomandazioni sotto<br />

specificate.<br />

b) Rifiuti stoccati: max 1.500 kg;<br />

c) Conferimento rifiuti: max 52.000 kg/anno<br />

d) Tempo di permanenza in Deposito: max 5 giorni solari consecutivi.<br />

e) Le operazioni di carico e scarico dovranno essere condotte con il portone chiuso;<br />

f) I contenitori dei rifiuti conferiti non dovranno essere aperti per nessun motivo;<br />

g) Gli eventuali spanti liquidi dovranno essere raccolti con apposito materiale adsorbente che dovrà essere smaltito come rifiuto<br />

con le stesse modalità dei rifiuti di provenienza.<br />

h) Le acque di lavaggio dei pavimenti saranno raccolte nella vasca a tenuta e smaltite come rifiuto, con proprio codice CER, presso<br />

centri di trattamento conto terzi.<br />

RACCOMANDAZIONE<br />

a) Sostituzione dei pallets orizzontali con opportune scaffalature verticali di stoccaggio.<br />

7) Avverso il presente provvedimento, è ammesso ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) oppure<br />

in via alternativa al Presidente della Repubblica, nei termini e nelle modalità previste dal Decreto Legislativo n° 104/2010.<br />

8) Di trasmettere il presente provvedimento alla Ditta Ecosanitas di Gironda Pamela, con sede legale in via Nicolò la Legnago<br />

- 37045 - Legnago (VR) e di comunicare l’avvenuta adozione dello stesso al Comune di Legnago e alla Provincia di Verona.<br />

9) Di pubblicare integralmente il presente decreto nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.<br />

Alessandro Benassi


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 87<br />

DECRETI DEL DIRIGENTE DELL’UNITÀ DI PROGETTO GENIO CIVILE DI PADOVA<br />

DECRETO DEL DIRIGENTE DELL’UNITÀ DI PROGETTO GENIO CIVILE DI PADOVA n. 136 del 19 giugno <strong>2013</strong><br />

Lavori di somma urgenza per la messa in sicurezza della parete rocciosa dalla quale si sono verificati distacchi di materiale<br />

su proprietà private di via San Martino, versante sud del Colle della Rocca a Monselice. Prosecuzione dell’incarico per<br />

l’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza del versante nord - est del Colle”. CIG 51397965D5 - CUP H42J13000020002.<br />

Importo complessivo € 553.000,00. Cod. SIOPE 2108. Impegno di spesa.<br />

[Consulenze e incarichi professionali]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Il presente decreto impegna la somma necessaria per la liquidazione di parte dei lavori di somma urgenza sul Colle della Rocca<br />

a Monselice, in corso di esecuzione a seguito degli eventi franosi di marzo <strong>2013</strong>, a favore delle ditte Dolomiti Rocce S.r.l. di Ponte<br />

nelle Alpi (BL) e di Zanatta Alessanadro di Spresiano (TV).<br />

Il Dirigente<br />

(omissis)<br />

Decreta<br />

1. di dare atto che i “Lavori di somma urgenza per la messa in sicurezza della parete rocciosa dalla quale si sono verificati<br />

distacchi di materiale su proprietà private di via San Martino, versante sud del Colle della Rocca a Monselice. Prosecuzione dell’incarico<br />

per l’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza del versante nord-est del Colle” sono stati affidati alla ditta Dolomiti Rocce<br />

s.r.l. con sede a Ponte nelle Alpi (Bl), località Paludi, Lizzona n. 67, P.IVA 00299820258, per un importo di € 450.000,00 oltre a<br />

I.V.A.;<br />

2. di dare atto che il rilievo fotografico dell’area con ausilio di drone è stato affidato alla ditta Zanatta Alessandro, via Argine<br />

San Marco n. 19, Spresiano (Tv), P.IVA 03575690262, per un importo di € 660,00 oltre a I.V.A.;<br />

3. di impegnare la spesa di € 553.000,00 sul cap. 100630 del bilancio regionale di previsione per l’esercizio <strong>2013</strong> che presenta<br />

sufficiente disponibilità (cod. SIOPE 2108), suddivisi secondo gli importi riportati ai punti 1 e 2;<br />

4. di dare atto che l’importo definitivo relativo all’incentivo di cui all’art. 92 del D.Lgs. 163/06 sarà determinato sulla base<br />

della contabilità finale dei lavori;<br />

5. di trasmettere il presente decreto alla Direzione Demanio, Patrimonio e Sedi per il visto di monitoraggio e, successivamente,<br />

alla Direzione Regionale per la Ragioneria e i Tributi per gli adempimenti di competenza;<br />

6. di dare atto che la spesa di cui si dispone l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai<br />

sensi della L.R. 1/2011;<br />

7. di effettuare la pubblicazione ai sensi dell’art. 23 del D.Lgs. 14.03.<strong>2013</strong> n. 33;<br />

8. di pubblicare il dispositivo del presente decreto nel Bollettino Ufficiale della Regione.<br />

Tiziano Pinato


88<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DECRETI DEL DIRIGENTE DELL’UNITÀ DI PROGETTO GENIO CIVILE DI ROVIGO<br />

DECRETO DEL DIRIGENTE DELL’UNITÀ DI PROGETTO GENIO CIVILE DI ROVIGO n. 248 del 21 giugno <strong>2013</strong><br />

CONSORZIO DI BONIFICA ADIGE PO - rinnovo/sanatoria derivazione di mod. 1.00 di acqua pubblica dalla sponda<br />

dx del fiume Canalbianco in loc. Ca’ Rizza "Derivazione Zelo Destro" nel Comune di GIACCIANO CON BARUCHELLA<br />

per l'irrigazione di una superficie di Ha 235 - Pos. N. 475,<br />

[Acque]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Con il presente decreto si concede il rinnovo a sanatoria della derivazione di acqua pubblica ai sensi del T.U. n. 1775/1933 e<br />

s.m.i.<br />

Il Dirigente<br />

Vista l'istanza in data 20.<strong>09</strong>.2012 del CONSORZIO DI BONIFICA ADIGE PO, intesa ad ottenere il rinnovo/sanatoria della<br />

concessione di derivazione di mod. 1.00 di acqua pubblica dalla sponda dx del fiume Canalbianco in loc. Ca’ Rizza "Derivazione<br />

Zelo Destro" nel Comune di GIACCIANO CON BARUCHELLA per l'irrigazione di una superficie di Ha 235;<br />

Visti gli atti dell’istruttoria esperita a norma di legge durante la quale non furono prodotte opposizioni né osservazioni;<br />

Visto il T.U. delle Leggi sulle acque e sugli impianti elettrici, approvato con R.D. 11.12.1933, n. 1775 e successive modificazioni<br />

ed integrazioni;<br />

Visti il D.L.gs n. 112/98, la L.R. n. 11/01;<br />

Visto il disciplinare n. 3189 di rep. sottoscritto in data 14.06.<strong>2013</strong> contenente gli obblighi e le condizioni cui deve essere vincolata<br />

la concessione stessa;<br />

decreta<br />

1 - Salvi i diritti dei terzi è concesso al CONSORZIO DI BONIFICA ADIGE PO (P.I. n. 93030520295) con sede a ROVIGO<br />

Piazza Garibaldin. 8, il diritto di derivare mod. 1.00 medi e mod. 1,60 max di acqua pubblica dalla sponda dx del fiume Canalbianco<br />

in loc. Ca’ Rizza "Derivazione Zelo Destro" nel Comune di GIACCIANO CON BARUCHELLA per l'irrigazione di una<br />

superficie di Ha 235.<br />

2 - La concessione è accordata fino al 31.12.2022 a decorrere dalla data del presente decreto, subordinatamente all’osservanza<br />

delle condizioni contenute nel citato disciplinare in data 14.06.<strong>2013</strong>, n. 3189 di rep. e verso il pagamento del canone annuo di €<br />

322.18 (trecentoventidue/18) calcolato per l’anno <strong>2013</strong> ai sensi della L.R. 11/2001 D.G.R. n. 1997/2004, della D.G.R. n. 1511/2008 e<br />

DGR n. 1105/2012 da adeguarsi per le annualità successive ai sensi di legge.<br />

3 - Di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi della lettera a) dell’art. 23 del decreto legislativo<br />

14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33;<br />

4 - Di stabilire che il presente decreto sia pubblicato integralmente nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.<br />

Adriano Camuffo


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 89<br />

DECRETO DEL DIRIGENTE DELL’UNITÀ DI PROGETTO GENIO CIVILE DI ROVIGO n. 250 del 24.06.<strong>2013</strong><br />

R.D. 1775/193 -T.U. sulle acque pubbliche. D.Lgs 387/2003 - Impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili:<br />

impianti idroelettrici. Richieste di concessione di derivazione d'acqua ad uso idroelettrico dal fiume Fissero Tartaro<br />

Canalbianco, in corrispondenza del sostegno della "Conca di Canda" in Comune di Bagnolo di Po (RO). Presa d'atto del<br />

parere n. 12 del 23/04/<strong>2013</strong> della Commissione Tecnica per il parere su opposizioni, osservazioni e domande in concorrenza,<br />

istituita ai sensi dell'ex art. 9 del R.D. 1775/1933 e di cui alla D.G.R. 3493/2010.<br />

[Acque]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Con il presente decreto, si recepisce il parere espresso dalla competente Commissione Regionale di proseguire nell'istruttoria<br />

della domanda della Società Goethe Energy Srl, che tra le domande concorrenti di concessione per derivazione d'acqua ad uso<br />

idroelettrico sul fiume Canalbianco pervenute, presenta la più razionale utilizzazione dell'acqua pubblica ai sensi del T.U. 1775/1933<br />

e s.m.i. Il procedimento è disciplinato dalla DGR n. 2100/2011 e s.m.i.<br />

Il Dirigente<br />

Premesso che:<br />

- La Società Hydrolab Srl con sede a Ferrara in Via Mascherano, 17 ha inoltrato domanda in data 08/05/2012 prot. n. 211930,<br />

intesa ad ottenere il diritto di derivare dal fiume Canalbianco in corrispondenza del sostegno della "Conca di Canda" in Comune di<br />

Bagnolo di Po (RO).moduli massimi 136,80 e medi 120,50 di acqua, per produrre sul salto di m 2,90 la potenza nominale media di<br />

kW 342,80 ad uso idroelettrico, con restituzione dell'acqua nello stesso fiume Canalbianco immediatamente a valle del sostegno.<br />

- L'avviso di presentazione dell'istanza di cui trattasi è stato pubblicato sul BURVET n. 44 del 8/06/2012 e nei termini è pervenuta<br />

la seguente domanda in concorrenza:<br />

- Domanda della Società Goethe Energy Srl con sede a Cavaion Veronese (VR) in Via Fracastoro, 40 in data 03/07/2012 prot.<br />

n. 307516, intesa ad ottenere il diritto di derivare dal fiume Canalbianco in corrispondenza del sostegno della "Conca di Canda" in<br />

Comune di Bagnolo di Po (RO) moduli massimi 234,00 e medi 165,00 di acqua, per produrre sul salto di m 2,98 la potenza nominale<br />

media di kW 482,00 ad uso idroelettrico, senza necessità di restituzione poiché l'impianto previsto è ad acqua fluente;<br />

- L'avviso di presentazione dell'istanza di cui trattasi è stato pubblicato sul BURVET n. 61 del 3/08/2012 e nei termini non sono<br />

pervenute domande in concorrenza;<br />

- Con propria ordinanza n. 425204 del 21/<strong>09</strong>/2012 è stato disposto il deposito dei progetti per la durata di 30 giorni ed ha fissato<br />

la visita locale di istruttoria in data 08/11/2012;<br />

- Entro i termini previsti sono pervenute le osservazioni/opposizioni/controdeduzioni riportate nella relazione istruttoria redatta<br />

dallo scrivente, allegata al parere n. 12 del 23/04/<strong>2013</strong> (Allegato 1);<br />

Preso atto del parere n. 12 del 23/04/<strong>2013</strong> (Allegato 1), che costituisce parte integrante del presente provvedimento, espresso<br />

dalla Commissione Tecnica per il parere su opposizioni, osservazioni e domande in concorrenza, istruita ai sensi dell'ex art. 9 del<br />

R.D. 1775/1993 e di cui alla DGR 2100/2011;<br />

Visto il R.D. n. 1775/1933 e successive integrazioni e modificazioni;<br />

Visto il D.Lgs 387/2003;<br />

Viste le D.G.R. n. 16<strong>09</strong>e 2384/20<strong>09</strong>, n. 3439/2010, n. 2100/2011, e n. 694/<strong>2013</strong>;<br />

decreta<br />

1. di recepire il parere n. 12 del 23/04/<strong>2013</strong> (Allegato 1), che costituisce parte integrante del presente provvedimento, espresso<br />

dalla Commissione Tecnica per il parere su opposizioni, osservazioni e domande in concorrenza, istituita ai sensi dell'ex art.9 del<br />

R.D. 1775/1933 e di cui alla D.G.R. 3493/2010;<br />

2. di procedere ai sensi della DGR 2100/2011 e s.m.i. nell'istruttoria dell'istanza di concessione presentata dalla Società Goethe<br />

Energy Srl in data 03/07/2012 prot. n. 307516, intesa ad ottenere il diritto di derivare dal fiume Canalbianco in corrispondenza del<br />

sostegno della "Conca di Canda" in Comune di Bagnolo di Po (RO) moduli massimi 234,00 e medi 165,00 di acqua, per produrre<br />

sul salto di m 2,98 la potenza nominale media di kW 482,00 ad uso idroelettrico, senza necessità di restituzione poiché l'impianto<br />

previsto è ad acqua fluente;<br />

3. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi della lettera a) dell’art. 23 del decreto legislativo<br />

14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33;<br />

4. di stabilire che il presente decreto sia pubblicato integralmente nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.<br />

Adriano Camuffo


90<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DELIBERAZIONI DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO REGIONALE<br />

DELIBERAZIONE DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO REGIONALE n. 53 del 23 maggio <strong>2013</strong><br />

Attribuzione delle retribuzioni di risultato per l’anno 2012: a) Segretario generale; b) Segretario regionale per gli affari<br />

generali, giuridici e legislativi; c) Responsabile dell’Ufficio Stampa; d) giornalisti in servizio presso l’Ufficio Stampa.”<br />

[Consiglio regionale]


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 91<br />

DELIBERAZIONE DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO REGIONALE n. 54 del 30 maggio <strong>2013</strong><br />

Nomina dei componenti della commissione d'inchiesta sui lavori pubblici regionali<br />

[Designazioni, elezioni e nomine]<br />

A seguito dell’approvazione della deliberazione consiliare n. 21 del 22 marzo <strong>2013</strong>, con cui è stata istituita, ai sensi dell’articolo<br />

45, comma 2 della legge statutaria, la commissione d’inchiesta sui lavori pubblici regionali, composta da cinque consiglieri regionali<br />

di maggioranza e quattro consiglieri di minoranza, il Presidente del Consiglio con nota prot. n. 6465 del 9 aprile <strong>2013</strong> ha invitato<br />

i Gruppi consiliari a designare i rispettivi rappresentanti, sollecitando successivamente tali designazioni con note prot. n. 8512 del<br />

7 maggio <strong>2013</strong> e n. 93<strong>09</strong> del 17 maggio <strong>2013</strong>.<br />

Sono pervenute da parte dei gruppi consiliari le seguenti designazioni:<br />

• Gruppo consiliare Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania: consiglieri Cristiano Corazzari, Giovanni Furlanetto;<br />

• Gruppo consiliare Popolo della libertà: consiglieri Giancarlo Conta, Moreno Teso, Carlo Alberto Tesserin;<br />

• Gruppo consiliare Partito democratico veneto: consiglieri Franco Bonfante e Stefano Fracasso;<br />

• Gruppo consiliare Italia dei valori con Di Pietro: consigliere Antonino Pipitone;<br />

• Gruppo consiliare misto: consigliere Diego Bottacin;<br />

• Gruppo consiliare Federazione della sinistra veneta: consigliere Pietrangelo Pettenò;<br />

• Gruppo consiliare Futuro popolare: consigliere Gustavo Franchetto;<br />

I Gruppi consiliari Unione di centro, Unione nord est e Bortolussi Presidente hanno comunicato che non intendono designare<br />

alcun rappresentante.<br />

L'Ufficio di Presidenza può quindi procedere alla nomina dei nove componenti della commissione secondo quanto previsto dal<br />

p. 6) lett. a) della deliberazione del Consiglio regionale n. 21 del 22 marzo <strong>2013</strong>;<br />

Tenuto conto delle designazioni pervenute e della consistenza dei gruppi consiliari si propongono quali componenti della commissione<br />

in oggetto:<br />

per la maggioranza: Cristiano Corazzari, Giovanni Furlanetto, Giancarlo Conta, Moreno Teso e Carlo Alberto Tesserin;<br />

per la minoranza: Stefano Fracasso, Antonino Pipitone, Pietrangelo Pettenò e Gustavo Franchetto.<br />

Tutto ciò premesso, il Relatore propone all’approvazione dell’Ufficio di Presidenza il seguente provvedimento.<br />

L’Ufficio di Presidenza<br />

- udito il Relatore il quale dà atto che gli uffici competenti hanno dichiarato che la pratica è stata regolarmente istruita con l'osservanza<br />

delle norme regionali e statali in materia;<br />

- vista la deliberazione del Consiglio regionale n. 21 del 22 marzo <strong>2013</strong>;<br />

- viste le designazioni presentate dai Presidenti dei Gruppi consiliari;<br />

- a voti unanimi e palesi;<br />

delibera<br />

1) di nominare componenti della commissione d'inchiesta sui lavori pubblici regionali i consiglieri:<br />

- Giancarlo CONTA<br />

- Cristiano CORAZZARI<br />

- Stefano FRACASSO<br />

- Gustavo FRANCHETTO<br />

- Giovanni FURLANETTO<br />

- Pietrangelo PETTENO’<br />

- Antonino PIPITONE<br />

- Moreno TESO<br />

- Carlo Alberto TESSERIN<br />

2) di incaricare la Direzione regionale per i rapporti e le attività istituzionali ad assicurare i necessari supporti di personale e<br />

mezzi per l’attività della Commissione, utilizzando in particolare il personale dirigenziale e non, attualmente assegnato alla Segreteria<br />

della Settima Commissione consiliare;<br />

3) di pubblicare nel BURVET la presente deliberazione in forma integrale, a cura della Segreteria generale.


92<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DELIBERAZIONE DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO REGIONALE n. 55 del 10 giugno <strong>2013</strong><br />

Costituzione del Collegio dei revisori dei conti della Regione del Veneto. Sostituzione di un revisore ineleggibile e aggiornamento<br />

dell’elenco dei candidati idonei<br />

[Designazioni, elezioni e nomine]<br />

Nella seduta del Consiglio regionale di martedì 28 maggio <strong>2013</strong> si è proceduto alla nomina, mediante sorteggio, del Collegio<br />

dei revisori.<br />

Sono stati sorteggiati dall’elenco dei candidati idonei, formato dall’Ufficio di presidenza con la propria deliberazione n. 42 del<br />

20 maggio <strong>2013</strong> i seguenti nominativi:<br />

Andrea Martin, nato a Venezio il 26 novembre 1950;<br />

Fernando Tebaldi, nato a San Bonifacio (Verona) il 30 dicembre 1954;<br />

Attilio Padoan, nato a Pontecchio Polesine (Rovigo) l’11 gennaio 1959.<br />

Successivamente alla nomina di cui sopra, il 30 maggio <strong>2013</strong>, il sunnominato Signor Fernando Tebaldi ha comunicato alla<br />

Segreteria generale del Consiglio di trovarsi in condizione di ineleggibilità in quanto amministratore del Comune di Oppeano, in<br />

provincia di Verona; condizione non evidenziata dall’interessato all’atto della candidatura per un errore di interpretazione della<br />

normativa vigente (articolo 31 della legge regionale 27 dicembre 2012, n. 47).<br />

Alla luce di quanto esposto, previa pronuncia di decadenza dalla carica di revisore della Regione del Signor Tebaldi da parte<br />

del Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 28, comma 4, della legge regionale 21 dicembre 2012, n. 47, si deve provvedere alla<br />

sostituzione dello stesso ai sensi dell’articolo 22 della legge stessa, e secondo la procedura prevista dall’allegato A alla propria deliberazione<br />

n. 10 del 13 febbraio <strong>2013</strong>.<br />

Si rende, inoltre, necessario aggiornare l’elenco dei revisori della Regione, approvato con la deliberazione n. 42 del 20 maggio<br />

<strong>2013</strong>, escludendone il Signor Tebaldi.<br />

La commissione per la verifica delle candidature dei revisori dei conti della Regione del Veneto, riunitasi in data 3 giugno <strong>2013</strong><br />

per esaminare le candidature pervenute successivamente alla scadenza del 3 aprile <strong>2013</strong> fissata dall’avviso pubblicato in data 22<br />

febbraio <strong>2013</strong>, ha verificato la non idoneità, per mancanza dell’esperienza quinquennale come revisore prevista dalle vigenti disposizioni,<br />

dell’unica candidatura pervenuta, come risulta dall’allegato verbale della commissione medesima.<br />

Tutto ciò premesso, il Relatore propone di sottoporre all’approvazione dell’Ufficio di presidenza il seguente provvedimento.<br />

L’Ufficio di Presidenza<br />

- udito il Relatore il quale dà atto che gli uffici competenti hanno dichiarato che la pratica è stata regolarmente istruita con<br />

l’osservanza delle norme regionali e statali in materia;<br />

- vista la legge regionale 21 dicembre 2012, n. 47;<br />

- viste le proprie deliberazioni n. 10 del 13 febbraio <strong>2013</strong> e n. 42 del 20 maggio <strong>2013</strong>;<br />

- preso atto di quanto espresso dalla Commissione per la verifica delle candidature dei revisori dei conti della Regione del Veneto;<br />

- a voti unanimi e palesi;<br />

delibera<br />

1) di proporre al Consiglio regionale del Veneto, ai sensi dell’articolo 28, comma 4, della regionale 21 dicembre 2012, n. 47, la<br />

decadenza del Signor Fernando Tebaldi dalla carica di componente del Collegio dei revisori dei conti della Regione del Veneto;<br />

2) di provvedere all’integrazione del Collegio di cui al punto 1), secondo quanto disposto dall’articolo 22 della legge stessa, e<br />

secondo la procedura prevista dall’allegato A alla propria deliberazione n. 10 del 13 febbraio <strong>2013</strong>;<br />

3) di aggiornare l’allegato C “Elenco dei revisori dei conti” alla propria deliberazione n. 42 del 20 maggio <strong>2013</strong>;<br />

4) di trasmettere al Presidente del Consiglio regionale l’aggiornato Allegato C “Elenco dei revisori dei conti” ai fini del sorteggio<br />

previsto dalla normativa in premessa citata;<br />

5) di pubblicare nel BURVET la presente deliberazione in forma integrale, a cura della Segreteria generale.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 93<br />

DELIBERAZIONE DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO REGIONALE n. 56 del 10 giugno <strong>2013</strong><br />

Difensore civico della Regione del Veneto. Autorizzazione convenzione con la Provincia di Verona<br />

[Consiglio regionale]<br />

L’Ufficio di Presidenza<br />

(omissis)<br />

delibera<br />

1) di autorizzare la stipula di una convenzione con l’Amministrazione provinciale di Verona per l’avvalimento da parte della<br />

medesima amministrazione della sede decentrata di Verona del Difensore civico della Regione del Veneto per le funzioni di difesa<br />

civica provinciale, alle condizioni sostanziali già stabilite con la propria deliberazione n. 73 dell’8 giugno 2010;<br />

2) di demandare al Segretario generale i provvedimenti necessari all’aggiornamento dello schema di convenzione di cui al<br />

punto 1 e alla dotazione minima di personale indispensabile per garantire l’apertura al pubblico della sede decentrata di cui al punto<br />

1) per almeno tre giorni alla settimana;<br />

3) di autorizzare il Vicepresidente Franco Bonfante a sottoscrivere la convenzione di cui al punto 1 per il Consiglio regionale<br />

del Veneto;<br />

4) di pubblicare nel BURVET la presente deliberazione in soli oggetto e dispositivo, a cura della Segreteria generale.


94<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DELIBERAZIONE DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO REGIONALE n. 57 del 10 giugno <strong>2013</strong><br />

Patrocinio legale per i consiglieri regionali - articolo 9 bis L.R. 30 gennaio 1997 n. 5. Disposizioni per il pagamento delle<br />

spese legali<br />

[Consiglio regionale]<br />

La legge regionale 10 giugno 1991 n. 12, all'art. 89, regola l'istituto del "Patrocinio legale" a favore dei dipendenti regionali<br />

prevedendo che:<br />

• vengano rimborsate ai dipendenti regionali le spese legali, peritali e di giustizia relative a processi per responsabilità civile, penale,<br />

amministrativa o contabile promossi per fatti od atti direttamente connessi all’espletamento, nell’interesse della Regione,<br />

delle funzioni e dei compiti d’ufficio,…., salvo nel caso di sentenza di condanna per fatti commessi con dolo o colpa grave e<br />

purché non sussista conflitto di interessi, anche potenziale, con la Regione,<br />

• il rimborso sia riconosciuto anche relativamente agli oneri defensionali sostenuti nelle fasi preliminari dei processi civili, penali,<br />

amministrativi e contabili, nonché per oneri di consulenze tecniche, qualora la specificità della materia richieda tali interventi,<br />

subordinatamente alla pronuncia di una sentenza definitiva che non sia di condanna per dolo o colpa grave ed all’insussistenza<br />

di conflitto di interessi, anche potenziale, con la Regione,<br />

• il rimborso sia limitato a un difensore e a un domiciliatario per ogni grado del giudizio, salva autorizzazione da parte del dirigente<br />

della competente struttura regionale, in via eccezionale, al rimborso delle spese legali sostenute per due difensori, avuto<br />

riguardo alla complessità o alla particolare rilevanza del processo, o qualora attenga a diversi profili disciplinari e che le spese<br />

peritali siano rimborsate limitatamente ad un numero di consulenti non superiore a quello dei consulenti tecnici d’ufficio o<br />

periti nominati dal giudice,<br />

• il rimborso sia subordinato alla presentazione della fattura definitiva emessa secondo le tariffe professionali vigenti, e, qualora<br />

l’importo sia pari o superiore a dieci milioni, la stessa necessiti del visto di congruità del competente ordine professionale,<br />

• il rimborso delle spese legali sia maggiorato degli interessi sulle somme liquidate calcolati al tasso legale corrente tempo per<br />

tempo e decorrenti dalla domanda di rimborso, ovvero dalla data in cui diventa definitivo il provvedimento giudiziale cui si<br />

riferisce il rimborso, fino alla data di liquidazione della somma spettante.<br />

L'articolo 9 bis della legge regionale 30 gennaio 1997 n. 5 "Trattamento indennitario dei consiglieri regionali" ha esteso l'applicazione<br />

del patrocinio legale, ai sensi dell'articolo 89 L.R. 10 giugno 1991 n. 12, anche agli assessori e ai consiglieri regionali per<br />

fatti e atti connessi all'espletamento del mandato.<br />

Al fine di procedere al rimborso delle spese legali, la Giunta regionale del Veneto ha stipulato un'apposita polizza assicurativa per<br />

la tutela legale con la compagnia assicurativa ARAG, la quale però ha comunicato il proprio recesso, a decorre dalle ore 24:00 del<br />

30 aprile 2011, dal contratto assicurativo con la Giunta regionale, che a sua volta non ha più provveduto all'attivazione di una nuova<br />

copertura assicurativa per il rimborso delle spese legali in quanto troppo onerosa sulla base delle attuali condizioni di mercato.<br />

Con nota del 23 ottobre 2012, l'Avvocatura regionale, che si occupava del rimborso delle spese legali per assessori e consiglieri,<br />

ha comunicato che, in considerazione del recesso da parte di Arag, il Consiglio regionale avrebbe dovuto provvedere autonomamente,<br />

a decorre dall'anno <strong>2013</strong>, al pagamento dei rimborsi richiesti dai consiglieri e assessori regionali, istituendo peraltro nel<br />

bilancio consiliare un apposito capitolo di spesa.<br />

In relazione a quanto detto sopra, il Consiglio regionale con DUP n. 64 del 4 dicembre 2012, in aggiornamento del Programma<br />

Operativo 2012, ha istituito, nella parte Spesa del bilancio di previsione 2012, il capitolo 1017 "Spese per il patrocinio legale dei<br />

consiglieri regionali (art. 9 bis L.R. 30/01/1997 n. 5)", impegnando la somma di euro 500.000,00 per far fronte al rimborso delle<br />

spese legali sostenute dai consiglieri regionali per fatti connessi al mandato.<br />

A questo punto si rende necessario individuare i presupposti sussistendo i quali gli uffici competenti del Consiglio regionale<br />

possano provvedere alla liquidazione delle spese legali a favore dei consiglieri regionali.<br />

Pertanto la Direzione regionale amministrazione, bilancio e servizi, alla quale viene demandato il pagamento delle spese legali<br />

sostenute dai consiglieri regionali, sulla base della disciplina di cui all'articolo 89 della L.R. 10 giugno 1991 n. 12, provvederà in<br />

tal senso nel caso di:<br />

- fattispecie non coperta dalla polizza di tutela legale sottoscritta tra ARAG e Giunta regionale del Veneto, in quanto non presenti<br />

i presupposti di operatività della polizza assicurativa nel periodo transitorio di sinistri verificatisi nel periodo di vigenza della<br />

medesima ovvero in quanto fattispecie verificatasi successivamente al recesso da parte di ARAG dalla polizza assicurativa con<br />

decorrenza dalle ore 24 del 30 aprile 2011;<br />

- attestazione da parte dell'Avvocatura regionale della sussistenza dei presupposti per procedere alla liquidazione e della conformità<br />

della fattura relativa alle spese legali ai tariffari forensi applicati.<br />

In continuità con la prassi sinora seguita dalle strutture competenti della Giunta regionale si provvederà ai rimborsi senza la<br />

maggiorazione degli interessi.<br />

Tutto ciò premesso, il Relatore propone di sottoporre all’approvazione dell’Ufficio di Presidenza il seguente provvedimento.<br />

L’Ufficio di Presidenza<br />

- udito il relatore, il quale dà atto che la Direzione competente ha dichiarato che la pratica è stata regolarmente istruita con<br />

l'osservanza delle norme regionali e statali in materia;<br />

- ritenuto di dover provvedere nel senso proposto;<br />

- vista la legge regionale 10 giugno 1991 n. 12;<br />

- vista la legge regionale 30 gennaio 1997 n. 5;


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 95<br />

- visto il Regolamento interno per l’amministrazione, la contabilità e i servizi in economia del Consiglio regionale approvato<br />

con deliberazione n. 27 del 25/06/2008;<br />

- a voti unanimi e palesi;<br />

delibera<br />

1. di demandare alla Direzione regionale amministrazione, bilancio e servizi, ai sensi dell’articolo 9 bis della L.R. 30 gennaio<br />

1997 n. 5 il rimborso delle spese legali sostenute dai consiglieri regionali, sulla base della disciplina di cui all'articolo 89 della L.R.<br />

10 giugno 1991 n. 12;<br />

2. di dare atto che la Direzione regionale amministrazione, bilancio e servizi provvederà all'adozione dei provvedimenti relativi<br />

al rimborso delle spese legali, senza la maggiorazione degli interessi, dei consiglieri regionali in presenza dei seguenti presupposti:<br />

• fattispecie non coperta dalla polizza di tutela legale sottoscritta tra ARAG e Giunta regionale del Veneto, in quanto non presenti<br />

i presupposti di operatività della polizza assicurativa nel periodo transitorio di sinistri verificatisi nel periodo di vigenza della<br />

medesima ovvero in quanto fattispecie verificatasi successivamente al recesso da parte di ARAG dalla polizza assicurativa con<br />

decorrenza dalle ore 24 del 30 aprile 2011;<br />

• attestazione da parte dell'Avvocatura regionale della sussistenza dei presupposti per procedere alla liquidazione e della conformità<br />

della fattura relativa alle spese legali ai tariffari forensi applicati.<br />

3. di dare atto che alle spese derivanti dal presente provvedimento si farà fronte con le somme impegnate con la deliberazione<br />

n. 64 del 4 dicembre 2012 al capitolo 1017 "Spese per il patrocinio legale dei consiglieri regionali (art. 9 bis L.R. 30/01/1997 n. 5)"<br />

(impegno n. 420/2012);<br />

4. di pubblicare la presente deliberazione sul BURVET in forma integrale, a cura della Segreteria generale.


96<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DELIBERAZIONE DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO REGIONALE n. 58 del 19 giugno <strong>2013</strong><br />

Modifica della determinazione del numero dei componenti delle Commissioni consiliari permanenti, a norma degli articoli<br />

16 e 17 del Regolamento del Consiglio regionale<br />

[Consiglio regionale]<br />

Il Presidente del Gruppo consiliare Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania, con note prot. n. 10420 del 3 giugno <strong>2013</strong> e prot. n. 10792<br />

del 10 giugno <strong>2013</strong>, ha comunicato le nuove designazioni del Gruppo nelle commissioni consiliari.<br />

Si rende pertanto necessario modificare come segue il numero dei componenti delle Commissioni consiliari permanenti Prima<br />

e Terza, come già determinato con deliberazione dell'Ufficio di presidenza n. 31 del 2 maggio <strong>2013</strong> rimanendo immutato il numero<br />

dei componenti delle rimanenti Commissioni:<br />

- Prima Commissione consiliare permanente: 18 componenti;<br />

- Terza Commissione consiliare permanente: 11 componenti;<br />

immutato il numero dei componenti delle rimanenti Commissioni consiliari permanenti e della Commissione speciale per le<br />

relazioni internazionali ed i rapporti comunitari.<br />

Tutto ciò premesso, il Relatore propone di sottoporre all’approvazione dell’Ufficio di Presidenza il seguente provvedimento.<br />

L’Ufficio di Presidenza<br />

- richiamata la propria deliberazione n. 31 del 2 maggio <strong>2013</strong>, relativa alla determinazione del numero dei componenti delle<br />

Commissioni consiliari permanenti;<br />

- visti gli articoli 16 e 17 del Regolamento del Consiglio regionale;<br />

- viste le designazioni presentate dal Presidente del Gruppo consiliare Liga <strong>Veneta</strong> Lega Nord Padania;<br />

- preso atto della proposta del Presidente;<br />

- ritenuto di dover provvedere nel senso proposto;<br />

- a voti unanimi e palesi;<br />

delibera<br />

1) di rideterminare, come segue, il numero dei componenti delle seguenti Commissioni consiliari:<br />

Prima Commissione consiliare permanente: 18 componenti;<br />

Terza Commissione consiliare permanente: 11 componenti;<br />

2) di dare atto pertanto che il numero dei componenti delle Commissioni consiliari risulta, nel complesso, determinato come<br />

segue:<br />

Prima Commissione consiliare permanente: 18 componenti;<br />

Seconda Commissione consiliare permanente: 15 componenti;<br />

Terza Commissione consiliare permanente: 11 componenti;<br />

Quarta Commissione consiliare permanente: 13 componenti;<br />

Quinta Commissione consiliare permanente: 19 componenti;<br />

Sesta Commissione consiliare permanente: 14 componenti;<br />

Settima Commissione consiliare permanente: 12 componenti;<br />

Commissione speciale per le relazioni internazionali<br />

ed i rapporti comunitari<br />

13 componenti;<br />

3) di pubblicare nel BURVET la presente deliberazione in forma integrale, a cura della Segreteria generale.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 97<br />

Sezione seconda<br />

DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA REGIONALE<br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 832 del 4 giugno <strong>2013</strong><br />

Riconoscimento di debito a favore della Regione Piemonte per l’esecuzione di servizi a supporto della gestione della<br />

tassa automobilistica regionale.<br />

[Bilancio e contabilità regionale]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Riconoscimento della sussistenza di un debito dell’Amministrazione nei confronti della Regione Piemonte per prestazioni rese<br />

nel 2012 a titolo di servizi a supporto della gestione della tassa automobilistica.<br />

L’Assessore Roberto Ciambetti riferisce quanto segue.<br />

La Giunta regionale con propria deliberazione n. 1703 del 9 giugno 20<strong>09</strong>, approvava uno schema di convenzione e manifestava<br />

la precisa volontà di avviare un rapporto di collaborazione con la Regione Piemonte, al fine di ricevere assistenza per “riprogettare<br />

le procedure interne di gestione della tassa auto al fine di migliorarne l’efficienza e l’efficacia, per avviare immediatamente<br />

nuove attività di servizio al contribuente al fine di rendere più capillare e trasparente l’azione dell’amministrazione sul territorio,<br />

per continuare con l’opera già in corso di bonifica massiva a puntuale degli archivi, anche attraverso la sperimentazione di nuovi<br />

processi come la spedizione degli avvisi di scadenza”. “La Regione Piemonte nell’ottica della collaborazione interregionale si<br />

impegna mettere a disposizione delle Regione VENETO tutte le soluzioni tecnologiche ed il software realizzato in Piemonte…”<br />

“La regione Piemonte si impegna altresì a supportare l’attività di riscossione, di assistenza al contribuente e bonifica degli archivi,<br />

facendosene carico direttamente……..”<br />

Il rapporto di collaborazione instaurato con la Regione Piemonte, si inseriva in un contesto più ampio, costituito dal Task AP5<br />

del Progetto ICAR e da un Partenariato interregionale, aventi lo scopo di realizzare un sistema di cooperazione applicativa e di<br />

interoperabilità in materia di tassa automobilistica, per lo scambio di informazioni tra le Regioni aderenti al Task AP5 e al Partenariato,<br />

dei quali facevano parte anche le due Regioni Veneto e Piemonte.<br />

Nell’ambito della riprogettazione del nuovo sistema, era stato previsto il riuso delle componenti relative agli strumenti informatici<br />

regionali necessari alla realizzazione del sistema interregionale della tassa automobilistica. In particolare era stato previsto il riuso<br />

dell’applicativo “tassa automobilistica” della Regione Piemonte. In effetti, il modello che la Regione Piemonte aveva consolidato<br />

negli anni, presentava alcune peculiarità e differenziazioni migliorative rispetto agli altri modelli gestionali, come ad esempio la<br />

costituzione e gestione diretta regionale dell’archivio tasse automobilistiche.<br />

Per rendere operativa la collaborazione tra le due Regioni, veniva sottoscritta tra le parti in data 30 giugno 20<strong>09</strong> una convenzione<br />

con validità sino al 31 dicembre 2010 disciplinante le modalità di supporto tecnico ed operativo dell’attività di gestione della<br />

tassa. La convenzione prorogata una prima volta sino a fine 2011, da ultimo, è stata prorogata sino al 31 dicembre 2012 dalla Giunta<br />

regionale con deliberazione n. 2079 del 7 dicembre 2011 con autorizzazione preventiva massima di spesa pari a 6 milioni di euro,<br />

valutata sufficiente con riferimento ai costi di gestione delle quantità ordinarie già sostenuti nei due anni precedenti.<br />

Nel periodo di vigenza della convenzione, la riprogettazione interna delle procedure di gestione della tassa automobilistica ha<br />

prodotto risultati molto soddisfacenti in termini di miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia dell’azione degli uffici e le nuove<br />

attività al servizio del contribuente, pensate per rendere più trasparente e capillare l’intervento dell’Amministrazione sul territorio,<br />

hanno incontrato il giudizio favorevole dei cittadini - utenti.<br />

Sulla scorta della convenzione predetta, la Regione Veneto era impegnata a rimborsare alla Regione Piemonte i costi da essa<br />

sostenuti per l’attività di assistenza erogata e, per l’anno 2012, erano stati stanziati fondi a bilancio per 7,8 milioni di euro sul capitolo<br />

5210 “Spese per l’accertamento e la riscossione dei tributi ed altre entrate regionali non tributarie e per i programmi di evoluzione,<br />

sviluppo e aggiornamento delle attività gestionali regionali in materia contabile-tributaria-fiscale”.<br />

Con decreto dirigenziale n. 75 del 26 aprile 2012, in attuazione della D.G.R. n. 2079 del 7 dicembre 2011, per le attività ivi<br />

previste era stata impegnata sul bilancio 2012, capitolo 5210 “Spese per l’accertamento e la riscossione dei tributi ed altre entrate<br />

regionali non tributarie e per i programmi di evoluzione, sviluppo e aggiornamento delle attività gestionali regionali in materia<br />

contabile-tributaria-fiscale”,la somma stimata in via preventiva sufficiente alle attività previste pari a 5.500.000,00 euro a favore<br />

della Regione Piemonte.<br />

In seguito ai noti fatti descritti nella D.G.R. 2978 del 28 dicembre 2012 ad oggetto “ Servizio di riscossione della tassa automobilistica.<br />

Determinazioni urgenti per l’affidamento di servizi temporanei per il <strong>2013</strong> e per la proroga parziale e temporanea dell’avvalimento<br />

di servizi con la Regione Piemonte”, il Segretario Regionale per il Bilancio, subentrato pro tempore con decreto n.<br />

6 del 7 dicembre 2012 nella gestione del Servizio Tributi al precedente Dirigente regionale sospeso, a fronte di alcune richieste di<br />

rimborso spese, pervenute in data 20.03.<strong>2013</strong> prot. 122824 da parte della Regione Piemonte, faceva sottoporre ad analisi accurata la<br />

gestione del capitolo 5210, pur nelle difficoltà riconducibili al fatto che gran parte della documentazione inerente i rapporti giuridici<br />

ed economici con la Regione Piemonte fossero (come sono a tutt’oggi) oggetto di sequestro cautelare da parte della magistratura<br />

inquirente torinese.


98<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

Da tale analisi risultava che, nel corso del 2012, è stato realizzato un volume di attività accertativa particolarmente elevato, superiore<br />

ai numeri stimati a fine anno 2011 per l’anno successivo. Più nello specifico, tale attività aveva portato all’invio di 876.107<br />

avvisi di accertamento pari a più del triplo dei volumi annuali abituali e stimati verosimilmente anche per l’anno 2012, tipicamente<br />

contenuti nei limiti massimi dei 250/300 mila avvisi, così come viene evidenziato nella tabella di cui all’allegato A, che costituisce<br />

parte integrante del presente provvedimento.<br />

Ciò è derivato in primo luogo dal fatto che già nel 2012 veniva anticipata l’emissione degli avvisi di accertamento relativi all’anno<br />

2010 e, in secondo luogo, dal fatto che gli avvisi di accertamento 20<strong>09</strong> sono risultati numericamente aumentati a causa di<br />

una massiccia e costante bonifica dell’archivio regionale delle tasse automobilistiche realizzata mediante il continuo aggiornamento<br />

dei dati inerenti alla proprietà dei veicoli, alle scadenze, alle riduzioni o esenzioni di imposta e agli altri dati tecnici necessari per<br />

stabilire il quantum della tassa. È naturale che l’incrementato servizio di aggiornamento dell’archivio a carico della Regione Piemonte<br />

abbia a sua volta comportato anche un aumento considerevole delle attività informatiche previste in convenzione.<br />

Non va trascurato peraltro che l’attività anticipatoria degli accertamenti relativi all’anno 2010, consente oggi di affrontare con<br />

maggiore elasticità, evitando di incorrere in prescrizioni d’imposta e quindi in possibili danni erariali, il delicato momento di passaggio<br />

dal gestionale SIRTA alla nuova piattaforma tecnologica denominata PPV che si prevede di ultimare, come da DGR n. 635 in<br />

data 07.05.<strong>2013</strong>, entro il mese di agosto <strong>2013</strong>. Tale operazione, infatti, comportando due mesi di fermo-macchina per le necessarie<br />

attività di migrazione della banca dati, bloccherà di fatto qualunque attività di estrazione delle imposte non regolarmente versate e<br />

quindi la possibilità di redigere i relativi avvisi di accertamento fino al periodo Settembre/Ottobre <strong>2013</strong>.<br />

L’analisi condotta sul capitolo, faceva inoltre emergere come, al 31.12.2012 lo stesso capitolo presentasse residui passivi per €<br />

627.515,04, mentre € 1.104.610,99 di stanziamento del 2012 non fossero stati impegnati.<br />

Giova precisare che entro la fine di novembre erano state tutte soddisfatte le richieste di rimborso avanzate dalla Regione Piemonte,<br />

ad eccezione di una pervenuta il 26 novembre 2012 ad oggi in fase di contestazione assieme ad altra pervenuta in seguito<br />

il 20.03.<strong>2013</strong>, entrambe riferite ad adeguamenti ISTAT non previsti tra le condizioni economiche concordate in convenzione, ed<br />

implicanti un esborso per complessivi € 1.274.370,17.<br />

Per il resto, le altre richieste di rimborso spese della Regione Piemonte pervenivano alla Regione Veneto nelle date del 19 dicembre<br />

2012 e del 11 marzo <strong>2013</strong>. In particolare, la richiesta del 19 dicembre 2012 risulta comprensiva di due fatturazioni di importo<br />

complessivo pari ad € 3.725.713,79, emesse dalla società G.E.C. S.p.A. il 28.05.2012, pervenute/protocollate in entrata da Regione<br />

Piemonte sin dal 5 giugno 2012 ma mai inoltrate alla Regione Veneto fino alla data suddetta.<br />

Dal concorso di tutti gli elementi sopra richiamati, si evidenzia come, nel corso del 2012, le maggiori attività accertative poste<br />

in essere rispetto alle attività analoghe intraprese nei precedenti esercizi, abbiano portato ad una spesa complessiva imprevedibile,<br />

anche per il subentro d’urgenza nella gestione operativa, superiore rispetto a quanto inizialmente stanziato al capitolo 5210/U, per<br />

un totale di € 6.071.404,65 (al netto dei residui passivi di cui sopra), così come evidenziato nella tabella riportata all’allegato B, che<br />

costituisce parte integrante del presente provvedimento.<br />

Per converso, come indica la tabella di cui all’allegato C, che costituisce parte integrante del presente provvedimento, la suindicata<br />

maggiore attività effettuata nel 2012, ha comportato anche un notevole incremento degli introiti a libera destinazione per il<br />

bilancio regionale, imputati al capitolo di entrata 100289 “Tassa automobilistica regionale - introiti derivanti dall’accertamento e/o<br />

dalla riscossione coattiva”.Tale importo è quantificabile in € 84.127.087,26, cifra che risulta quadrupla rispetto ai 20 milioni di euro<br />

prudenzialmente stimati in sede di bilancio previsionale al capitolo in parola.<br />

Tale maggiore attività accertativa ha portato anche un miglioramento della qualità del dato presente nell’archivio della tassa<br />

automobilistica derivato dall’acquisizione delle memorie difensive dei contribuenti.<br />

I maggiori introiti suddetti si sono peraltro rivelati di fondamentale importanza nella costruzione dell’assestamento di bilancio<br />

2012, avendo fortemente contribuito a salvaguardare gli equilibri di bilancio relativi a tale esercizio.<br />

Pertanto è evidente che l’attività accertativa del 2012, superiore al volume inizialmente previsto ed autorizzato, ha da un lato<br />

comportato per la Regione costi maggiori di quelli inizialmente previsti, ma, dall’altro, ha consentito sia di usufruire di una serie<br />

di entrate a loro volta superiori a quelle inizialmente previste, per un volume tale da giustificare ampiamente i suddetti maggiori<br />

costi, sia di agevolare la gestione delle attività accertative del corrente esercizio, rese complicate dal citato passaggio dell’archivio<br />

regionale alla nuova base informatica.<br />

Tali maggiori attività risulterebbero tutte avvenute nell’ambito dell’espletamento di pubbliche funzioni, trattandosi di tipologia<br />

di servizi già autorizzata dalla Giunta Regionale con DGR n. 2079 del 7 dicembre 2011 e coperta a bilancio con un primo impegno<br />

di spesa assunto con il decreto citato n. 75 del 26 aprile 2012.<br />

A fronte di quanto sopra si propone che mediante la presente deliberazione, quale atto di riconoscimento di debito, venga assicurata<br />

alla sopra indicata spesa complessiva di € 6.071.404,65 relativa all’anno 2012, copertura a valere sul Bilancio <strong>2013</strong>, mediante<br />

l’utilizzo del capitolo 80010/U “Fondo di riserva per le spese obbligatorie e d’ordine (Art. 17, L.R. 29.11.2001, n. 39)” per € 3.000.000<br />

e, per la differenza, del capitolo 5210/U “Spese per l’accertamento e la riscossione dei tributi ed altre entrate regionali non tributarie<br />

e per i programmi di evoluzione, sviluppo e aggiornamento delle attività gestionali regionali in materia contabile-tributaria-fiscale”<br />

che presentano entrambi sufficiente disponibilità.<br />

Si propone inoltre di demandare al Segretario regionale per il Bilancio l’adozione del decreto di prelevamento delle somme<br />

autorizzate dai capitoli predetti, del successivo decreto di impegno di spesa e di tutti gli atti conseguenti necessari al perfezionamento<br />

dell’operazione.<br />

Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale dà


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 99<br />

atto che la Struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />

vigente legislazione statale e regionale.<br />

Vista la L.R. 10 gennaio 1997, n. 1;<br />

Vista la L.R. 29 novembre 2001, n. 39;<br />

Vista la L.R. 6 aprile 2012, n. 14;<br />

Visto il Decreto del Segretario per il Bilancio n. 6 del 7 dicembre 2012;<br />

Vista la D.G.R. n. 1703 del 9 giugno 20<strong>09</strong>;<br />

Vista la convenzione tra Regione Piemonte e Regione de Veneto sottoscritta il 30 giugno 20<strong>09</strong>;<br />

Vista la D.G.R. 2958 del 14 dicembre 2010;<br />

Vista la D.G.R. n. 2079 del 7 dicembre 2011;<br />

Visto il DDR n. 75 del 26 aprile 2012;<br />

Vista la DGR 2987 del 28 dicembre 2012<br />

Vista la DGR 635 del 7.05.<strong>2013</strong>.<br />

Ravvisata la necessità, l’opportunità e la convenienza di accogliere la proposta del relatore.<br />

delibera<br />

1. di considerare le premesse e gli allegati A, B e C alla presente deliberazione, come parti integranti della stessa;<br />

2. di prendere atto delle attività di cui all’allegato A alla presente deliberazione e di approvarle per le motivazioni espresse in<br />

premessa;<br />

3. di dare atto che il presente provvedimento costituisce provvedimento di riconoscimento di debito ai sensi dell’articolo 23,<br />

comma 5, della Legge 27 dicembre 2001, n. 289;<br />

4. di autorizzare la copertura del debito complessivo di € 6.071.404,65 evidenziato nell’allegato B, mediante l’utilizzo del<br />

capitolo 80010/U “Fondo di riserva per le spese obbligatorie e d’ordine (Art. 17, L.R. 29.11.2001, n. 39)” per € 3.000.000 e del capitolo<br />

5210/U “Spese per l’accertamento e la riscossione dei tributi ed altre entrate regionali non tributarie e per i programmi di<br />

evoluzione, sviluppo e aggiornamento delle attività gestionali regionali in materia contabile-tributaria-fiscale”, per € 3.071.404,32<br />

che presentano ad oggi entrambi sufficiente disponibilità;<br />

5. di incaricare il Segretario Regionale per il Bilancio dell’adozione di tutti gli altri atti conseguenti e necessari all’attuazione<br />

del presente provvedimento;<br />

6. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spese a carico del bilancio regionale;<br />

7. di inviare il presente provvedimento alla Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti per il Veneto, ai sensi dell’art.<br />

1, comma 173, della Legge 23 dicembre 2005 n. 266, nonché ai sensi dell’articolo 23, comma 5, della Legge 27 dicembre 2001, n.<br />

289;<br />

8. di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione.


100<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

giunta regionale – 9^ legislatura<br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 832 del 04 giugno <strong>2013</strong> pag. 1/1<br />

<br />

Prospettoriepilogativosoggettoafatturazioneanni201020112012<br />

RegioneVeneto<br />

ANNO2010<br />

numeroatti<br />

Avvisidiscadenzaemessi<br />

2.145.074<br />

Avvisidiaccertamentoannoditributo2007emessi 123.437<br />

Avvisidiaccertamentoannoditributo2008emessi 280.155<br />

LettereVPO/rispostaaicontribuentiprioritariaemesse 2.538<br />

Aggiornamentoarchivi 38.302<br />

Avvisidiscadenzaemessi<br />

RegioneVeneto<br />

ANNO2011<br />

numeroatti<br />

2.391.760<br />

Avvisidiaccertamentoannoditributo2008emessi 262.423<br />

LettereVPO/rispostaaicontribuentiprioritariaemesse 9.687<br />

Aggiornamentoarchivi 19.971<br />

Avvisidiscadenzaemessi<br />

RegioneVeneto<br />

ANNO2012<br />

numeroatti<br />

2.392.876<br />

Avvisidiaccertamentoannoditributo20<strong>09</strong>emessi 525.719<br />

Avvisidiaccertamentoannoditributo2010emessi 350.388<br />

LettereVPO/rispostaaicontribuentiprioritariaemesse 14.254<br />

Aggiornamentoarchivi 32.975


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 101<br />

giunta regionale – 9^ legislatura<br />

ALLEGATOB alla Dgr n. 832 del 04 giugno <strong>2013</strong> pag. 1/1<br />

ANNO2012tabellariepilogativacapitolo5210<br />

a)stanziamentoanno2012capitolo5210 7.800.000,00<br />

<br />

b)importoimpegnato 6.695.389,01<br />

c)importoliquidato 6.067.873,97 <br />

d)residuipassivi 627.515,04 <br />

<br />

e)totalespesericonoscibili 12.766.793,66<br />

<br />

f)totalespesadacoprire 6.071.404,65


102<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

giunta regionale – 9^ legislatura<br />

ALLEGATOC alla Dgr n. 832 del 04 giugno <strong>2013</strong> pag. 1/1<br />

Raffronto spese sostenute/incassi effettuati dall'Amministrazione Regionale<br />

a fronte dell'attività accertativa e coattiva<br />

TABELLA COSTI/BENEFICI<br />

Anno Competenza<br />

Costi sostenuti/<br />

Impegni<br />

Incassi su accertato e<br />

coattivo<br />

20<strong>09</strong> 4.367.741,54 13.605.026,27<br />

2010 7.101.980,22 28.537.322,81<br />

2011 5.993.290,51 48.973.208,41<br />

2012 ** 11.221.525,45 84.127.087,26<br />

** al netto degli adeguamenti ISTAT non riconosciuti dalla Regione Veneto e di euro 10,86<br />

relativi alle marche da bollo applicate su fatture stornate (euro 3,62 x 3)<br />

Nota bene<br />

Si fa, altresì, presente che una parte degli incassi accertati nel 2011 sono in realtà di competenza<br />

2010 in quanto una quota degli accertamento 2010 è stata notificata a fine 2010 ma l'incasso è<br />

avvenuto nel 2011.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 103<br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 907 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Legge regionale 18 marzo 2011, n. 7 “Legge finanziaria regionale per l’esercizio 2011”, art. 10. Razionalizzazione e riordino<br />

degli Enti strumentali della Regione del Veneto. DGR 1841 del 8 novembre 2011, DGR 769 del 2 maggio 2012 e DGR<br />

2563 del 11 dicembre 2012. Determinazioni.<br />

[Enti regionali o a partecipazione regionale]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Il provvedimento proroga le prescrizioni contenute nella DGR 2563 del 11 dicembre 2012, relativamente all’attività gestionale<br />

degli enti strumentali regionali, nelle more dell’entrata in vigore delle disposizioni normative regionali in materia di riordino e<br />

razionalizzazione degli stessi.<br />

Il Presidente dott. Luca Zaia riferisce quanto segue.<br />

L’art. 10 della legge regionale 18 marzo 2011, n. 7 “Legge finanziaria regionale per l’esercizio 2011” stabilisce quanto segue:<br />

“1. Al fine di riordinare e migliorare la funzionalità degli enti strumentali della Regione del Veneto nonché di ridurre le spese<br />

di funzionamento, la Giunta regionale adotta una deliberazione ricognitiva dell’attività gestionale degli enti strumentali, su cui si<br />

esprime la competente commissione consiliare entro sessanta giorni, decorsi i quali si prescinde dal parere.<br />

2. La Giunta regionale, entro trenta giorni dalla deliberazione di cui al comma 1, adotta un disegno di legge di riordino e razionalizzazione<br />

degli enti strumentali.”<br />

In esecuzione di quanto previsto al primo comma del citato articolo, l’Amministrazione regionale ha effettuato il lavoro ricognitivo<br />

dell’attività gestionale degli Enti strumentali, con particolare riferimento all’esercizio finanziario 2011. L’indagine realizzata<br />

ha consentito di evidenziare, per ciascun ente/agenzia, alcuni aspetti, tra i quali: le principali funzioni, l’incidenza delle entrate<br />

regionali in relazione alle altre tipologie di entrate (statali, comunitarie e proprie), il rapporto tra le spese correnti e le spese di investimento,<br />

l’ammontare di alcune tipologie di spese correnti (personale, organi e incarichi/ consulenze), il numero dei dipendenti<br />

(dirigenti e non dirigenti), con la distinzione tra quelli assunti a tempo indeterminato e quelli assunti a tempo determinato, il patrimonio<br />

immobiliare e la tipologia dei controlli in essere.<br />

Nelle more del completamento di tale lavoro, avviato nel secondo semestre 2011, la Giunta Regionale ha adottato, tra le altre,<br />

la deliberazione n. 1841 del 8 novembre 2011 con la quale si è stabilito, in un ottica di contenimento generale della spesa e di una<br />

ottimizzazione delle risorse disponibili, che i provvedimenti in materia di personale adottati dagli Enti strumentali, a decorrere<br />

dalla data di pubblicazione nel Bollettino Ufficiale Regionale di tale provvedimento, dovessero essere preventivamente autorizzati<br />

dalla stessa Giunta Regionale. Con deliberazione n. 769 del 2 maggio 2012, la Giunta Regionale prorogava l’efficacia delle direttive<br />

stabilite con la deliberazione n. 1841 del 8 novembre 2011 sino al 31 dicembre 2012.<br />

Successivamente, la Giunta Regionale, alla luce della normativa statale (“spending review”) e regionale (L.R. 21 dicembre 2012,<br />

n. 47) in materia di contenimento della spesa degli enti strumentali, con deliberazione n. 2563 del 11 dicembre 2012, ha disposto<br />

in particolare quanto segue:<br />

a) di prorogare le disposizioni di cui alla DGR 769 del 2 maggio 2012 fino all’emanazione della disciplina organica di riordino<br />

degli enti strumentali stessi e comunque non oltre sei mesi dalla adozione della presente deliberazione:<br />

1. sono ammesse esclusivamente assunzioni, sempre nei limiti previsti dalla normativa vigente, solo tramite mobilità tra enti<br />

strumentali aventi lo stesso contratto collettivo nazionale di lavoro di riferimento;<br />

2. per gli incarichi apicali in scadenza (ad esempio per gli incarichi di direttore) in via transitoria verranno conferiti incarichi<br />

apicali temporanei, della durata di sei mesi non rinnovabili tacitamente;<br />

3. nel caso in cui gli enti regionali disattendano le disposizioni della presente deliberazione, la Giunta Regionale attiverà i poteri<br />

conferiti dall’art. 10 della L.R. n. 53/1993 in merito al controllo repressivo sugli organi;<br />

b) di programmare, per l’annualità <strong>2013</strong>, da parte degli enti strumentali in questione, una riduzione della spesa per il personale<br />

dipendente avuto riguardo alle decurtazioni che sono state apportate ai finanziamenti degli stessi dalla Regione Veneto.<br />

Considerato che non si è ancora concluso il procedimento di razionalizzazione e riordino degli enti strumentali previsto dalla<br />

suddetta normativa, si rende necessario prorogare le disposizioni contenute dalla deliberazione n. 2563 del 11 dicembre 2012 per<br />

completare la disciplina organica di revisione e riorganizzazione degli enti strumentali, sino al 31 dicembre <strong>2013</strong>.<br />

Il Presidente conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

Udito il relatore il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in<br />

ordine alla compatibilità con la vigente normativa comunitaria, nazionale e regionale;<br />

Visto il decreto legge 78/2010, così come convertito;<br />

Visto il decreto legge 95/2012, così come convertito;<br />

Vista la legge regionale 21 dicembre 2012, n. 47;<br />

Vista la DGR n. 1841 del 8 novembre 2011;<br />

Vista la DGR n. 769 del 2 maggio 2012;<br />

Vista la DGR n. 2563 del 11 dicembre 2012;


104<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

delibera<br />

1. di prorogare, per le motivazioni espresse nelle premesse, le disposizioni di cui alla DGR n. 2563 del 11 dicembre 2012 sino<br />

al 31 dicembre <strong>2013</strong>;<br />

2. di incaricare la Direzione Regionale Enti Locali, Persone Giuridiche e Controllo Atti della esecuzione del presente atto;<br />

3. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />

4. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 105<br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 911 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Riduzione degli oneri finanziari degli enti, aziende e agenzie regionali, in applicazione di quanto previsto dall’art. 20<br />

della Legge Regionale n. 47 del 21 dicembre 2012. Definizione delle modalità di erogazione delle risorse finanziarie per<br />

l’anno <strong>2013</strong>.<br />

[Enti regionali o a partecipazione regionale]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Con il presente provvedimento si determinano le modalità di erogazione delle risorse finanziarie attribuibili nel <strong>2013</strong> a favore<br />

degli enti, aziende e agenzie regionali, in attuazione di quanto previsto dall’art. 20 della L.R. 47/2012 che adempie alle disposizioni<br />

di contenimento della spesa pubblica secondo quanto previsto dall’articolo 9 del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95 convertito con<br />

legge n. 135/2012.<br />

Il Presidente, dott. Luca Zaia, riferisce quanto segue.<br />

In recepimento e attuazione del D.L. 10 ottobre 2012, n. 174, convertito con modificazioni dalla Legge 7 dicembre 2012, n. 213,<br />

la Legge Regionale n. 47 del 21 dicembre 2012 ha dettato le disposizioni per la riduzione e il controllo delle spese per il funzionamento<br />

delle istituzioni regionali.<br />

In particolare, l’art. 20 della suddetta Legge Regionale, concernente la “Riduzione degli oneri finanziari degli enti, aziende e<br />

agenzie regionali”, dispone tra l’altro che: “Ai fini del risparmio previsto dall’articolo 9 del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito<br />

con legge n. 135 del 2012, a decorrere dal 1° gennaio <strong>2013</strong>, gli enti, le aziende e le agenzie regionali, ad esclusione degli enti<br />

e aziende sanitarie e socio-sanitarie e di quelle richiamate al comma 1 bis del medesimo articolo, devono ridurre di almeno il 20<br />

per cento i relativi oneri finanziari”.<br />

Il processo di razionalizzazione che prende avvio dall’art. 9 del decreto legge 6 luglio 2012 n. 95 “Disposizioni urgenti per la<br />

revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini”, si colloca fra le disposizioni previste nel percorso della c.d.<br />

“spending review”, attraverso una specifica disposizione normativa che prevede la razionalizzazione amministrativa di enti, agenzie<br />

e organismi pubblici.<br />

In particolare, detto articolo assegna agli enti locali un termine entro il quale assicurare il contenimento della spesa attraverso<br />

la riduzione degli oneri finanziari in misura non inferiore al 20% di enti, aziende ed organismi comunque denominati e di qualsiasi<br />

natura giuridica che, alla data di entrata in vigore del decreto, esercitano funzioni fondamentali o funzioni amministrative<br />

di spettanza degli stessi enti locali. Tale previsione vale anche come norma di principio per le Regioni in relazione alle funzioni<br />

amministrative conferite alle stesse e svolte dai propri enti, aziende ed organismi.<br />

Inoltre, i commi 2 e 3, del citato articolo 9 dispongono che, previa intesa in sede di Conferenza Unificata, si provveda alla ricognizione<br />

degli enti agenzie e organismi ed alla individuazione dei criteri e della tempistica per l’attuazione dell’articolo 9 citato.<br />

Tuttavia ad oggi tale intesa non è stata ancora raggiunta, poiché sono emerse, in sede di Coordinamento Tecnico Interregionale<br />

Affari Istituzionali e Generali congiuntamente al Coordinamento in materia di politiche del Personale e Contratti, nell’incontro<br />

tenutosi il giorno 22 maggio u.s., alcune criticità di applicazione di quanto disposto dalla Legge n. 135/2012, tra le quali si annoverano:<br />

l’assenza di un accordo quadro interpretativo sui criteri applicativi della norma, la mancanza di un’uniforme interpretazione<br />

dell’ambito di applicazione dell’art. 9 della stessa, con le conseguenti difficoltà a realizzare un corretto censimento di tutte<br />

le persone giuridiche soggette alla disposizione e l’incertezza della locuzione “onere finanziario”, con la conseguente non agevole<br />

applicazione concreta della relativa riduzione.<br />

Nelle more della definizione di tale intesa, ritenendo comunque opportuno elaborare alcune prime indicazioni per dare concreta<br />

attuazione alle disposizioni statali sopra richiamate, anche in vista delle pesanti sanzioni contenute nel comma 4 del medesimo<br />

articolo 9, la Regione Veneto ha approvato la succitata L.R. n. 47/2012 che, all’articolo 20, comma 1, ribadisce l’obbligo per gli enti,<br />

aziende ed agenzie regionali, di ridurre di almeno il 20% i relativi oneri finanziari.<br />

Al fine di adempiere a quanto previsto dalla normativa in parola, il Segretario Generale della Programmazione, con nota prot.<br />

21692 del 16 gennaio <strong>2013</strong>, ha invitato tutte le strutture regionali a trasmettere entro il 21 gennaio <strong>2013</strong>, una proposta di riduzione<br />

degli oneri finanziari di almeno il 20% da parte di enti, aziende e agenzie regionali, comunque denominati e di qualsiasi natura<br />

giuridica, che operano nell’ambito della propria area di coordinamento, evidenziando eventuali riduzioni già disposte, purché compatibili<br />

con le disposizioni normative sopra richiamate.<br />

Nelle more di acquisire gli elementi necessari per valutare il quadro complessivo delle proposte, con proprio provvedimento<br />

n. 55 del 21 gennaio <strong>2013</strong>, la Giunta Regionale ha ritenuto opportuno autorizzare l’assunzione di impegni d spesa a favore di enti,<br />

aziende e agenzie regionali comunque denominati di qualsiasi natura giuridica, per dodicesimi, conformemente a quanto previsto<br />

dalla Legge Regionale n. 51 del 31 dicembre 2012: “Autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio per l’anno finanziario <strong>2013</strong><br />

e ulteriori disposizioni in materia di patto di stabilità interno”. L’autorizzazione è stata concessa limitatamente ad alcune e ben<br />

determinate tipologie di trasferimenti e limitatamente al periodo intercorrente tra gennaio e aprile <strong>2013</strong>.<br />

Nel frattempo, a seguito della richiesta del Segretario Generale della Programmazione, sono state elaborate una serie di proposte,<br />

formulate dai soggetti interessati dalla norma, caratterizzate da una certa disomogeneità nell’interpretazione del dettato<br />

normativo. Considerata tale situazione e stante la mancanza di chiarimenti statali sulla corretta applicazione della disciplina, si è<br />

ritenuto opportuno costituire, con provvedimento della Giunta Regionale n. 323 del 19 marzo <strong>2013</strong>, un gruppo di lavoro per la valutazione<br />

delle proposte pervenute. Il lavoro svolto dal suddetto gruppo di lavoro ha portato all’individuazione di chiarimenti per<br />

l’applicazione della norma, confluiti nella D.G.R. n. 418 del 10 aprile <strong>2013</strong>.


106<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

Ora, acquisite tutte le proposte di riduzione degli oneri da parte dei soggetti interessati, controfirmate dai rispettivi segretari<br />

d’area, si tratta di stabilire, in fase di prima applicazione di quanto disposto dall’art. 20 della L.R. 47/2012 le modalità di erogazione<br />

delle risorse finanziarie attribuibili nel <strong>2013</strong> a favore degli enti, aziende e agenzie regionali, atte ad assicurare il rispetto del<br />

dettato normativo.<br />

Il Gruppo di Lavoro appositamente istituito con D.G.R. 323 del 19 marzo <strong>2013</strong>, ha esaminato il complesso delle proposte, valutando<br />

il grado di attuazione delle misure di contenimento della spesa, per ciascuno dei soggetti interessati dal dettato normativo,<br />

come di seguito riportato:<br />

- Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto (ARPAV);<br />

- Agenzia <strong>Veneta</strong> per i Pagamenti in Agricoltura (AVEPA);<br />

- Aziende Territoriali per l’Edilizia Residenziale (ATER);<br />

- Consorzi di Bonifica;<br />

- Istituto Regionale Ville Venete (IRVV);<br />

- Veneto Agricoltura;<br />

- Veneto Lavoro;<br />

- Aziende Regionali per il Diritto allo studio universitario (ESU) di Padova, Venezia e Verona;<br />

- Ente Parco Fiume Sile;<br />

- Ente Parco Colli Euganei;<br />

- Ente Parco <strong>Del</strong>ta del Po;<br />

- Parco Naturale della Lessinia;<br />

- Parco Dolomiti d’Ampezzo.<br />

In particolare, con riferimento alle proposte pervenute, si è appurato che taluni soggetti tra quelli interessati dalla normativa<br />

in questione, non sono assoggettabili alla riduzione, in alcuni casi perché esclusi sulla base dell’attività posta in essere, in altri casi<br />

perché nel periodo di tempo preso in considerazione (anni dal 20<strong>09</strong> a 2012) le riduzioni di oneri finanziari già subite sono ampiamente<br />

sufficienti ad assicurare il rispetto della normativa anche per il <strong>2013</strong>, in un caso, infine, si è rilevato che il soggetto non ha<br />

ricevuto negli anni scorsi alcun trasferimento finanziario riconducibile alla tipologia di onere finanziario, così come definita dalla<br />

D.G.R. n. 418/<strong>2013</strong>.<br />

Più precisamente, con riferimento all’Istituto Regionale Ville Venete, trattandosi di un ente strumentale che ha come “mission”<br />

la gestione di servizi qualificabili come “servizi culturali”, non risulta operante la riduzione degli oneri finanziari, trattandosi di una<br />

tipologia di attività esclusa dalla normativa. Tuttavia, i dati forniti dall’I.R.V.V. hanno evidenziato dal 20<strong>09</strong> al 2012 una riduzione<br />

degli oneri di molto superiore a quella normativamente prevista.<br />

Con riferimento ai Consorzi di Bonifica, è già stata operata dal 20<strong>09</strong> al 2012 una netta riduzione nei trasferimenti da parte dell’Amministrazione<br />

Regionale, tanto da ritenere che i termini siano tranquillamente rispettati e, quindi, non si richiede per questa<br />

tipologia di soggetti che sia necessaria la fissazione di un limite di spesa per il <strong>2013</strong>, essendo sufficiente, per rispettare i limiti imposti<br />

dai dettati normativi, che gli stessi ricevano per il <strong>2013</strong> una quantità di risorse in linea con quanto erogato nel 2012.<br />

Infine, le Aziende Territoriali per l’Edilizia Residenziale, non hanno ricevuto negli anni scorsi alcun trasferimento finanziario<br />

riconducibile alla tipologia di onere finanziario, così come definita dalla D.G.R. n. 418/<strong>2013</strong>, pertanto, nei loro confronti, non può<br />

essere operata la riduzione.<br />

Per tutti gli alti enti, aziende ed Agenzie Regionali interessati dall’attività di ricognizione, pur avendo registrato un progressivo<br />

contenimento della spesa, che nel periodo considerato si attesta in alcuni casi già al di sopra del 20%, si ritiene di individuare, in<br />

fase di prima applicazione di quanto disposto dall’art. 20 della L.R. 47/2012, nell’attesa che la Conferenza Unificata raggiunga l’intesa<br />

per definire in modo condiviso i soggetti interessati, i criteri e la tempistica per l’attuazione dell’articolo 9 del D.L. 95/2012, le<br />

modalità di erogazione delle risorse finanziarie attribuibili nel <strong>2013</strong> atte ad assicurare il rispetto del dettato normativo.<br />

Si propone pertanto di demandare a ciascun Segretario d’Area a cui fanno rifermento le strutture regionali cui compete la vigilanza<br />

sugli enti, aziende e agenzie regionali interessati dalla riduzione degli oneri finanziari, la quantificazione dell’ammontare<br />

massimo delle risorse erogabili nel corso del <strong>2013</strong>, sulla base di quanto previsto dalla D.G.R. 418/<strong>2013</strong>, operando anche eventuali<br />

compensazioni tra le risorse attribuibili ai diversi soggetti, purché nel complesso sia rispettata la riduzione di almeno il 20% rispetto<br />

al periodo 20<strong>09</strong>/2012.<br />

Al fine di assicurare il rispetto dei limiti di spesa per il <strong>2013</strong> si propone di stabilire che, dall’esercizio finanziario in corso, tutti<br />

gli atti che prevedono un impegno di spesa a favore dei soggetti sopra individuati, siano vistati dai rispettivi Segretari d’area. Sarà<br />

poi cura di ciascun Segretario d’area interessato trasmettere semestralmente alla Direzione Enti Locali, Persone Giuridiche e Controllo<br />

Atti, con cadenza 30 giugno e 31 dicembre, un monitoraggio della situazione aggiornata circa gli impegni assunti nel corso<br />

dell’esercizio a favore di ciascun soggetto interessato dalla norma di contenimento.<br />

Gli esiti del suddetto monitoraggio confluiranno in una informativa alla Giunta Regionale, predisposta a cura della Direzione<br />

Enti Locali, Persone Giuridiche e Controllo Atti entro tre mesi dal ricevimento delle informazioni da parte dei Segretari d’area,<br />

circa lo stato di attuazione di quanto disposto dalla presente deliberazione<br />

Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

Udito il relatore, il quale dà atto che la Struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in<br />

ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;<br />

Visto il D.L. n. 174/2012 “Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali, nonché ulteriori<br />

disposizioni in favore delle zone terremotate nel maggio 2012” convertito con modificazioni dalla L. n. 213/2012.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 107<br />

Visto l’art. 9 del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95 convertito con legge n. 135/2012.<br />

Vista la Legge Regionale del 21 dicembre 2012, n. 47.<br />

Vista la nota della Segreteria Generale della Programmazione del 16 gennaio <strong>2013</strong>, n. 21692.<br />

Viste le <strong>Del</strong>iberazioni di Giunta Regionale n. 55 del 21 gennaio <strong>2013</strong>, n. 323 del 19 marzo <strong>2013</strong> e n. 418 del 10 aprile <strong>2013</strong>.<br />

delibera<br />

1. di approvare le premesse quale parte integrante del presente provvedimento;<br />

2. di demandare a ciascun Segretario d’Area a cui fanno riferimento le strutture regionali cui compete la vigilanza sugli enti,<br />

aziende e agenzie regionali interessati dalla riduzione degli oneri finanziari, la quantificazione dell’ammontare massimo delle risorse<br />

erogabili nel corso del <strong>2013</strong>, sulla base di quanto previsto dalla D.G.R. 418/<strong>2013</strong>, operando anche eventuali compensazioni<br />

tra le risorse attribuibili ai diversi soggetti, purché nel complesso sia rispettata la riduzione di almeno il 20% rispetto al periodo<br />

20<strong>09</strong>/2012;<br />

3. di stabilire che, a partire dall’esercizio finanziario in corso, tutti gli atti che prevedono un impegno di spesa a favore dei<br />

soggetti sopra individuati, siano vistati dai Segretari d’Area di cui al punto 2;<br />

4. di incaricare ciascun Segretario d’area interessato alla trasmissione semestrale alla Direzione Enti Locali, Persone Giuridiche<br />

e Controllo Atti, con cadenza 30 giugno e 31 dicembre, di un monitoraggio della situazione aggiornata circa gli impegni assunti<br />

nel corso dell’esercizio a favore di ciascun soggetto interessato dalla norma di contenimento;<br />

5. di incaricare la Direzione Enti Locali, Persone Giuridiche e Controllo Atti a predisporre, entro tre mesi dal ricevimento<br />

delle informazioni da parte dei Segretari d’area, un’informativa da sottoporre alla Giunta Regionale circa lo stato di attuazione di<br />

quanto disposto dalla presente deliberazione ;<br />

6. di dare atto che la presente deliberazione, che non comporta spesa a carico del bilancio regionale, assume efficacia dalla<br />

comunicazione ai Segretari d’Area;<br />

7. di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.


108<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 948 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Autorizzazione all’Azienda Ulss 12 Veneziana alla sottoscrizione dell’accordo il cui preliminare è stato sottoscritto, in<br />

data 6 febbraio <strong>2013</strong>, dall’Azienda Ulss medesima e dalla Casa di Cura privata accreditata “Policlinico San Marco” - DGR<br />

n. 12 del 9 gennaio <strong>2013</strong>.<br />

[Sanità e igiene pubblica]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Si autorizza l’Azienda Ulss 12 Veneziana a sottoscrivere l’accordo preliminare, sottoscritto, in data 6 febbraio <strong>2013</strong>, dall’Azienda<br />

Ulss medesima e dalla Casa di Cura privata accreditata “Policlinico San Marco” di cui alla DGR n. 12 del 9 gennaio <strong>2013</strong><br />

L’Assessore, Luca Coletto, riferisce quanto segue.<br />

In data 5 dicembre 2011 gli uffici afferenti alla Segreteria regionale per la Sanità, l’ARSS Veneto e le Associazioni di categoria<br />

maggiormente rappresentative dei soggetti erogatori privati accreditati hanno sottoscritto una ipotesi di accordo per la “definizione<br />

transattiva della fatturazione per interessi relativi al periodo ante 31.XII.2011 e definizione delle modalità a regime per la regolazione<br />

delle competenze economiche e programmatorie” - documento agli atti della Direzione Attuazione Programmazione Sanitaria.<br />

A tale ipotesi di accordo, in data 12 dicembre 2011, hanno aderito i delegati di numerose strutture associate ad AIOP, ARIS e dei<br />

Centri ed Istituti ex art. 26 l. 833/78.<br />

In merito alle motivazioni che hanno spinto l’Amministrazione regionale a verificare l’interesse dei privati circa la percorribilità<br />

di una opzione transattiva, giova sottolineare come una simile iniziativa possa consentire, tra le altre, di garantire l’uniformità di<br />

trattamento verso gli erogatori aderenti all’intesa transattiva attraverso la quale, l’Amministrazione regionale intende conseguire,<br />

indirettamente, anche la deflazione del rilevante contenzioso per la corresponsione di asseriti interessi di ritardato pagamento di<br />

fatture emesse nei confronti delle Aziende Ulss per le prestazioni sanitarie fornite dagli erogatori privati.<br />

Successivamente alla preintesa di cui sopra, con DGR n. 992 del 5 giugno 2012, la Giunta ha ritenuto di incaricare la Segreteria<br />

regionale per la Sanità di procedere - auditi i soggetti economici coinvolti - alla stesura di un atto di indirizzo per la stesura di un<br />

accordo teso alla definizione transattiva delle richieste di pagamento degli interessi moratori relativi al periodo ante 31.12.2011, da<br />

sottoporre all’approvazione della Giunta Regionale medesima.<br />

Conseguentemente, con DGR n. 12 del 9 gennaio <strong>2013</strong>, la Giunta Regionale ha approvato l’atto di indirizzo per la stesura, tra<br />

l’Azienda Ulss e il singolo erogatore privato accreditato, dell’accordo in parola. In tale atto di indirizzo viene prevista:<br />

- la rinuncia alla pretesa degli interessi moratori per il periodo ante 31.12.2011 da parte delle strutture che aderiranno all’iniziativa;<br />

- la remunerazione delle prestazioni di ricovero erogate a favore di assistiti di altre regioni (esclusa la specialità di psichiatria già<br />

regolamentata con DGR n. 832/2012)), a far data dal 1.1.2012 e fino a diversa pattuizione, utilizzando tariffe e modalità vigenti<br />

nel Veneto nell’anno di riferimento, fino a concorrenza dell’importo fatturato relativo all’anno 2010; oltre tale tetto, viene previsto<br />

che tali prestazioni vengano remunerate sulla base della Tariffa Unica Convenzionale (TUC) vigente nell’anno di riferimento.<br />

La DGR n. 12/<strong>2013</strong> dispone, inoltre, che il testo dell’accordo quadro - ferma ogni discrezionalità ed autonomia in capo alle<br />

singole Direzioni aziendali del SSR nel trasfondere i contenuti in singole pattuizioni - venga riservato alle strutture associate AIOP<br />

e ARIS e sul presupposto che la sottoscrizione della singola intesa abbia carattere “tombale” quanto agli interessi moratori riferiti<br />

al periodo considerato.<br />

In attuazione a quanto previsto dalla citata deliberazione l’Azienda Ulss 12 Veneziana e la Casa di Cura privata accreditata<br />

“Policlinico San Marco” hanno sottoscritto, in data 6 febbraio <strong>2013</strong>, un accordo preliminare, trasmesso agli uffici della Segreteria<br />

Regionale per la Sanità in data 11 febbraio <strong>2013</strong> con nota prot. 9962 (documento agli atti della Direzione Attuazione Programmazione<br />

Sanitaria).<br />

In sintesi l’accordo preliminare prevede, da un lato la rinuncia da parte della Casa di Cura agli interessi moratori già addebitati<br />

all’Azienda Ulss per l’attività erogata fino a tutto l’anno 2010, per un importo complessivo di euro 8.425.236,36, la rinuncia da parte<br />

di entrambi i soggetti alla causa RG 1483/2011 pendente davanti al Tribunale di Venezia e l’applicazione della modalità di tariffazione<br />

delle prestazioni di ricovero erogate a favore di assistiti di altra regioni così come indicato nella DGR n. 12/<strong>2013</strong>.<br />

L’accordo preliminare prevede, altresì, l’attivazione di n. 25 posti letto di hospice da remunerare secondo la tariffa regionale<br />

prevista dalla DGR n. 2621 del 18 dicembre 2012 e pari ad euro 210 giornalieri, che è oggetto di valutazione da parte della Giunta<br />

Regionale con separato provvedimento.<br />

Considerato, quindi, che l’accordo preliminare sottoscritto, in data 6 febbraio <strong>2013</strong>, dall’Azienda Ulss 12 Veneziana e dalla<br />

Casa di Cura privata accreditata “Policlinico San Marco”, di cui all’allegato A parte integrante del presente provvedimento, risulta<br />

coerente con quanto indicato e con le finalità di cui alla DGR n. 12/<strong>2013</strong>, si propone di autorizzare l’Azienda Ulss 12 Veneziana<br />

alla sottoscrizione dell’accordo.<br />

Inoltre, in conformità con le osservazioni formulate dall’Avvocatura Regionale con nota prot. 127848 del 25 marzo <strong>2013</strong>, considerato<br />

che la Regione Veneto è stata chiamata in causa dall’Azienda Ulss 12 nel giudizio pendente innanzi al Tribunale di Venezia (RG<br />

1483/2011), si autorizza il Presidente della Giunta Regionale ad accettare la rinuncia delle parti costituite nel precitato giudizio.<br />

Si dà atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale.<br />

Il Relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />

La Giunta regionale


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 1<strong>09</strong><br />

Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale dà<br />

atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />

vigente legislazione regionale e statale;<br />

Vista la DGR n. 992 del 5 giugno 2012;<br />

Vista la DGR n. 12 del 9 gennaio <strong>2013</strong>;<br />

delibera<br />

1. di autorizzare, per le motivazioni espresse in premessa, l’Azienda Ulss 12 Veneziana alla sottoscrizione dell’accordo il cui<br />

preliminare, di cui all’allegato A parte integrante del presente provvedimento, è già stato sottoscritto, in data 6 febbraio <strong>2013</strong>, dall’Azienda<br />

Ulss medesima e dalla Casa di Cura privata accreditata “Policlinico San Marco”;<br />

2. conseguentemente a quanto disposto al punto 1., il Presidente della Giunta Regionale è autorizzato ad accettare la rinuncia<br />

delle parti costituite nel giudizio pendente innanzi al Tribunale di Venezia (RG 1483/2011);<br />

3. approvare le disposizioni e i principi contenuti in premessa, non richiamati espressamente nel presente dispositivo;<br />

4. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />

5. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.


110<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong>


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 111


112<br />

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 113


114<br />

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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 115


116<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 949 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Casa di Cura privata accreditata “Policlinico San Marco”: attivazione di n. 25 posti letto di hospice. Parziale modifica<br />

della DGR n. 2339 del 29 dicembre 2011<br />

[Sanità e igiene pubblica]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Si propone l’attivazione di n. 25 posti letto di hospice presso la Casa di Cura privata accreditata “Policlinico San Marco” afferente<br />

all’Azienda Ulss 12 Veneziana, modificando in tal senso quanto previsto dalla DGR n. 2339 del 29 dicembre 2011<br />

L’Assessore, Luca Coletto, riferisce quanto segue.<br />

Con DGR n. 12 del 9 gennaio <strong>2013</strong>, la Giunta Regionale ha approvato l’atto di indirizzo per la stesura, tra l’Azienda Ulss e il<br />

singolo erogatore privato accreditato, di un accordo teso alla definizione transattiva delle richieste di pagamento degli interessi<br />

moratori relativi al periodo ante 31.12.2011.<br />

In tale atto di indirizzo viene prevista:<br />

- la rinuncia alla pretesa degli interessi moratori per il periodo ante 31.12.2011 da parte delle strutture che aderiranno all’iniziativa;<br />

- la remunerazione delle prestazioni di ricovero erogate a favore di assistiti di altre regioni (esclusa la specialità di psichiatria già<br />

regolamentata con DGR n. 832/2012)), a far data dal 1.1.2012 e fino a diversa pattuizione, utilizzando tariffe e modalità vigenti<br />

nel Veneto nell’anno di riferimento, fino a concorrenza dell’importo fatturato relativo all’anno 2010; oltre tale tetto, viene previsto<br />

che tali prestazioni vengano remunerate sulla base della Tariffa Unica Convenzionale (TUC) vigente nell’anno di riferimento.<br />

La DGR n. 12/<strong>2013</strong> dispone, inoltre, che il testo dell’accordo quadro - ferma ogni discrezionalità ed autonomia in capo alle<br />

singole Direzioni aziendali del SSR nel trasfondere i contenuti in singole pattuizioni - venga riservato alle strutture associate AIOP<br />

e ARIS e sul presupposto che la sottoscrizione della singola intesa abbia carattere “tombale” quanto agli interessi moratori riferiti<br />

al periodo considerato.<br />

In attuazione a quanto previsto dalla citata deliberazione l’Azienda Ulss 12 Veneziana e la Casa di Cura privata accreditata<br />

“Policlinico San Marco” hanno sottoscritto, in data 6 febbraio <strong>2013</strong>, un accordo preliminare, trasmesso agli uffici della Segreteria<br />

Regionale per la Sanità in data 11 febbraio <strong>2013</strong> con nota prot. 9962 (documento agli atti della Direzione Attuazione Programmazione<br />

Sanitaria).<br />

In sintesi l’accordo preliminare prevede, la rinuncia da parte della Casa di Cura agli interessi moratori già addebitati all’Azienda<br />

Ulss per l’attività erogata fino a tutto l’anno 2010, per un importo complessivo di euro 8.425.236,36, la rinuncia da parte di entrambi<br />

i soggetti alla causa RG 1483/2011 pendente davanti al Tribunale di Venezia, l’applicazione della modalità di tariffazione delle prestazioni<br />

di ricovero erogate a favore di assistiti di altra regioni così come indicato nella DGR n. 12/<strong>2013</strong>. Tali proposte sono oggetto<br />

di valutazione da parte della Giunta Regionale con separato provvedimento.<br />

L’accordo preliminare prevede, altresì, l’attivazione di n. 25 posti letto di hospice da remunerare secondo la tariffa regionale<br />

prevista dalla DGR n. 2621 del 18 dicembre 2012 e pari ad euro 210 giornalieri.<br />

Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto si deve sottolineare che a favore della Casa di cura privata “Policlinico San Marco”<br />

è stato rilasciato, con DGR n. 3435 del 30 dicembre 2010, in conformità alla vigente programmazione sanitaria, l’accreditamento<br />

istituzionale per le funzioni indicate nell’atto medesimo, ivi comprese le funzioni di hospice ospedaliero con n. 25 posti letto.<br />

Inoltre, con DGR n. 2339 del 29 dicembre 2011, la Giunta Regionale ha proceduto alla ricognizione e modulazione dell’offerta<br />

di posti di letto di Hospice all’interno del territorio dell’Azienda Ulss 12. Tale atto prevede un numero complessivo di 41 posti letto<br />

di hospice così ripartiti:<br />

n. 15 presso la Casa di cura “Policlinico San Marco”<br />

n. 8 presso la struttura “Fatebenefratelli”<br />

n. 8 presso il Centro Nazareth<br />

n. 10 presso Villa Elena - Opera S M Carità<br />

Considerato ora che i n. 10 posti letto previsti presso Villa Elena non risultano essere stati attivati, ne consegue che l’attivazione<br />

di n. 25 posti letto di hospice presso la Casa di Cura “Policlinico San Marco”, così come prevista dal precitato accordo preliminare,<br />

risulta coerente con la programmazione regionale e rispondente alle esigenze di assistenza rilevata sul territorio.<br />

Si propone, pertanto, di stabilire il contenuto dell’offerta di Hospice, nell’ambito della programmazione regionale dell’Azienda<br />

Ulss 12, secondo il quadro sotto indicato, modificando in tal senso, per la parte di interesse, la DGR n. 2339/2011:<br />

Hospice intraospedaliero: n. 25 posti letto Casa di Cura“Policlinico San Marco”<br />

Hospice extraospedaliero: n. 8 posti letto O.C. “Fatebenefratelli” e n. 8 posti letto Centro Nazareth.<br />

Si propone, infine, di autorizzare l’Azienda Ulss 12, per gli anni <strong>2013</strong> e 2014, all’utilizzo extrabudget, per la remunerazione<br />

dell’attività di hospice erogata dalla Casa di cura “Policlinico San Marco”, di un importo massimo annuo pari ad euro 2.100.000,00<br />

(duemilionicentomila/00).<br />

Si dà atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale.<br />

Il Relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale dà


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 117<br />

atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />

vigente legislazione regionale e statale;<br />

Vista la DGR n. 3435 del 30 dicembre 2010;<br />

Vista la DGR n. 2339 del 29 dicembre 2011;<br />

Vista la DGR n. 992 del 5 giugno 2012;<br />

Vista la DGR n. 12 del 9 gennaio <strong>2013</strong>;<br />

delibera<br />

1. di attivare presso la Casa di Cura privata accreditata “Policlinico San Marco”, per le motivazioni espresse in premessa, n.<br />

25 posti letto di hospice;<br />

2. di stabilire il contenuto dell’offerta di Hospice, nell’ambito della programmazione regionale dell’Azienda Ulss 12, secondo<br />

il quadro sotto indicato, modificando in tal senso, per la parte di interesse, la DGR n. 2339/2011:<br />

Hospice intraospedaliero: n. 25 posti letto Casa di Cura“Policlinico San Marco”<br />

Hospice extraospedaliero: n. 8 posti letto O.C. “Fatebenefratelli” e n. 8 posti letto Centro Nazareth;<br />

3. di autorizzare l’Azienda Ulss 12, per gli anni <strong>2013</strong> e 2014, all’utilizzo extrabudget, per la remunerazione dell’attività di<br />

hospice erogata dalla Casa di cura “Policlinico San Marco”, di un importo massimo annuo pari ad euro 2.100.000,00 (duemilionicentomila/00);<br />

4. di approvare le disposizioni e i principi contenuti in premessa, non richiamati espressamente nel presente dispositivo;<br />

5. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />

6. di incaricare la Direzione regionale Attuazione Programmazione Sanitaria dell’esecuzione del presente atto;<br />

7. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.


118<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 950 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

D.G.R. n. 2332 del 29.12.2011 “Accordo tra il Governo, le Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano sulla proposta<br />

del Ministro della Salute di ripartizione delle risorse destinate al finanziamento del progetto ridenominato “Ospedale-<br />

Territorio senza dolore” di cui all’articolo 6, comma 1, della legge 15 marzo 2010, n. 38 (Rep. Atti n. 188/CSR del 28.10.2010).<br />

Progetto sperimentale “Ospedale-Territorio senza dolore”. Approvazione modalità di attuazione e impegno di spesa.<br />

[Sanità e igiene pubblica]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Approvazione modalità di attuazione del Progetto sperimentale “Ospedale-Territorio senza dolore” e impegno della somma<br />

erogata dal Ministero della Salute per il progetto.<br />

L’Assessore, Luca Coletto, riferisce quanto segue.<br />

Con Accordo tra il Ministro della Sanità, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 24 maggio 2001 (Rep. atti<br />

1260 del 24.05.2001) sono state approvate le “Linee guida per la realizzazione dell’“Ospedale senza dolore” con la finalità specifica<br />

di migliorare i processi assistenziali identificando adeguate misure volte a contrastare il dolore, indipendentemente dal tipo di<br />

dolore rilevato, dalle cause e dal contesto di cura.<br />

La successiva Legge n. 38 del 15 marzo 2010 ha dettato disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia<br />

del dolore da parte del malato nel rispetto della dignità e dell’autonomia della persona umana, l’equità nell’accesso all’assistenza e<br />

la qualità delle cure e la loro appropriatezza. La legge ha sancito definitivamente il diritto del cittadino ad accedere alla terapia del<br />

dolore nell’ambito dei livelli essenziali di assistenza, rafforzando quanto stabilito dal sopracitato accordo e superando le criticità<br />

del progetto “Ospedale senza dolore” attraverso l’istituzione di un nuovo modello definito “Ospedale-Territorio senza dolore” con<br />

l’obiettivo di promuovere, ulteriormente, l’integrazione fra ospedale e territorio.<br />

L’articolo 6 della citata legge ha messo a disposizione nel biennio 2010-2011 complessivamente la somma di € 2.450.000,00.=<br />

di cui € 1.450.000,00.= per l’anno 2010 ed € 1.000.000,00.= per l’anno 2011, da suddividere per ciascuna Regione per il finanziamento<br />

del progetto ridenominato “Ospedale-Territorio senza dolore” da destinare ad iniziative, anche di carattere formativo e sperimentale,<br />

volte a sviluppare, nello specifico, il coordinamento delle azioni di cura del dolore favorendone l’integrazione a livello<br />

territoriale.<br />

Con atto Rep. n. 188/CSR, la Conferenza Stato - Regioni, nella seduta del 28.10.2010, ha sancito Accordo sulla proposta del<br />

Ministero della Salute di ripartizione delle risorse destinate al finanziamento del progetto “Ospedale-Territorio senza dolore” di cui<br />

al richiamato articolo 6, che ha previsto per la Regione Veneto la quota di € 100.262,00.= per l’anno 2010 e la quota di € 70.735,00.=<br />

per l’anno 2011 per un totale complessivo di € 170.997,00.=.<br />

In attuazione di quanto previsto dal citato Accordo Stato-Regioni del 28.10.2010 la Regione Veneto, con deliberazione n. 2332<br />

del 29.12.2011, ha approvato il progetto sperimentale “Ospedale-Territorio senza dolore” nell’ambito del quale viene sottolineata la<br />

necessità di una crescita del coinvolgimento del territorio nella gestione clinica dei pazienti con conseguente governo dei passaggi<br />

fra Ospedale e Territorio che è stato inoltrato per l’approvazione al Ministero della Salute - Comitato permanente per la verifica<br />

dell’erogazione dei Livelli essenziali di Assistenza.<br />

Con bollette n. 19289 e n. 19290 del 19.10.2012 aventi ad oggetto “risorse statali per il finanziamento del progetto “Ospedale<br />

Territorio senza dolore” di cui all’art. 6, comma 1, della L. 15 marzo 2010, n. 38, quote anno 2010” e “risorse statali per il finanziamento<br />

del progetto “Ospedale Territorio senza dolore” di cui all’art. 6, comma 1, della L. 15 marzo 2010, n. 38, quote anno 2011”<br />

il Ministero della Salute ha provveduto all’erogazione statale rispettivamente delle somme di € 100.262,00.= per l’anno 2010 ed €<br />

70.735,00.= per l’anno 2011, disposte a favore della Regione del Veneto.<br />

A seguito dell’avvenuta riscossione in data 17.12.2012 degli importi suddetti con deliberazione n. 2316 del 20.11.2012 recante<br />

“Variazione al bilancio di previsione 2012 ai sensi dell’articolo 22 della L.R. 29.11.2001, n. 39. (provvedimento di variazione n. 74)/<br />

VINCOLATE”, è stata quindi apportata la necessaria variazione di bilancio e sono stati individuati il Capitolo di entrata 100636 ed<br />

il Capitolo di spesa 101805 denominato “Realizzazione del progetto “Ospedale-Territorio senza dolore” (Accordo Governo-Regioni<br />

Rep n. 188 del 28.10.2012)” - (Codice SIOPE 1.05.03 - Codice GESTIONALE 1538).<br />

Terminata questa fase è ora necessario provvedere alla realizzazione del progetto. Si propone, quindi, di affidare alla Azienda<br />

U.L.S.S. 4, già individuata con deliberazione n. 3577 del 30.12.2010 a supporto del Coordinamento regionale per le cure palliative<br />

per la realizzazione di attività di ricerca e collaborazione nell’ambito delle cure palliative e della terapia del dolore e responsabile<br />

della gestione dell’integrazione del flusso informativo sulle cure domiciliari con i flussi informativi delle cure palliative secondo<br />

quanto previsto dalla deliberazione n. 2372 del 29.12.2011, l’attuazione dell’approvato progetto “Ospedale-Territorio senza dolore”<br />

che avrà durata biennale a decorrere dalla data di adozione del presente provvedimento.<br />

A tal fine si propone di assegnare all’Azienda U.L.S.S. 4 il finanziamento statale ottenuto pari a complessivi € 170.997,00.=<br />

destinato all’attuazione del progetto “Ospedale-Territorio senza dolore” impegnando la predetta somma sul capitolo 101805 del<br />

Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario <strong>2013</strong> e pluriennale <strong>2013</strong>-2015 - L.R. 5 aprile <strong>2013</strong>, n. 4 - che presenta la necessaria<br />

disponibilità e che sarà liquidata con Decreto del Dirigente della Direzione Attuazione Programmazione Sanitaria con le seguenti<br />

modalità:<br />

• 60% previa presentazione da parte dell’Azienda U.L.S.S. n. 4 di un cronoprogramma delle fasi attuative del progetto e di un<br />

piano di utilizzo della somma assegnata;<br />

• 20% previa acquisizione della relazione intermedia al termine del primo anno di attività;<br />

• 20% alla conclusione del progetto previa presentazione, entro il 30 giugno 2015, della relazione conclusiva e della rendicontazione<br />

delle spese sostenute.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 119<br />

Si dà atto, infine, che, ai sensi di quanto previsto dalla deliberazione n. 2727 del 24.12.2012 recante “DGR 1102/2012: integrazioni<br />

alle linee guida regionali attuative del Titolo II del D.Lvo n. 118/2011” il capitolo 101805 rientra tra quelli di cui all’Allegato 2<br />

alla medesima delibera ed è alimentato da fondi statali a gestione sanitaria a valere sul conto di tesoreria unica intestata a “Regione<br />

Veneto Sanità” n. 306697 acceso presso la Tesoreria Provinciale Sezione di Venezia - Banca d’Italia.<br />

Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale dà<br />

atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />

vigente legislazione regionale e statale;<br />

• Visto l’Accordo tra il Ministro della Sanità, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 24 maggio 2001 sulle<br />

linee guida per la realizzazione dell’“Ospedale senza dolore” (Rep. atti 1260 del 24.05.2001);<br />

• Visto l’Accordo tra il Ministro della Sanità, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 28.10.2010 di ripartizione<br />

delle risorse destinate al finanziamento del progetto ridenominato “Ospedale-Territorio senza dolore” di cui all’art. 6, comma<br />

1, della L. 15 marzo 2010, n. 38 (Rep. atti 188 del 28.10.2010);<br />

• Vista la Legge 15 marzo 2010, n. 38 “Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore”;<br />

• Vista la L.R. 29.11.2001, n. 39 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione”<br />

• Vista la L.R. 5 aprile <strong>2013</strong>, n. 4 “Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario <strong>2013</strong> e pluriennale <strong>2013</strong>-2015”;<br />

• Vista la deliberazione n. 3577 del 30.12.2010;<br />

• Vista la deliberazione n. 2332 del 29.12.2011;<br />

• Vista la deliberazione n. 2372 del 29.12.2011<br />

• Vista la deliberazione n. 2316 del 20.11.2012;<br />

delibera<br />

1. di dare atto dell’avvenuta erogazione statale della somma destinata al finanziamento del progetto ridenominato “Ospedale-<br />

Territorio senza dolore”, art. 6 Legge 15 marzo 2010, n. 38, di cui all’Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di<br />

Trento e di Bolzano del 28.10.2010 (Rep. Atti n. 188/CSR) pari a complessivi € 170.997,00.= e della conseguente variazione al Bilancio<br />

regionale di previsione 2012 apportata con deliberazione n. 2316 del 20.11.2012 recante “Variazione al bilancio di previsione<br />

2012 ai sensi dell’articolo 22 della L.R. 29.11.2001, n. 39. (provvedimento di variazione n. 74)/VINCOLATE;<br />

2. di dare atto che l’erogazione statale di cui al precedente punto 1., pari a complessivi € 170.997,00.=, è stata disposta a favore<br />

della Regione del Veneto da parte del Ministero della Salute a seguito dell’approvazione del progetto sperimentale “Ospedale-Territorio<br />

senza dolore” di cui alla deliberazione n. 2332 del 29.12.2011;<br />

3. di affidare all’Azienda U.L.S.S. n. 4, sulla base delle considerazioni espresse in premessa, la realizzazione del progetto che<br />

avrà durata biennale a decorrere dalla data di adozione del presente provvedimento;<br />

4. di assegnare all’Azienda U.L.S.S. n. 4 il finanziamento statale di cui al punto 2. destinato alla realizzazione di tutte le attività<br />

per il raggiungimento degli obiettivi indicati nel progetto “Ospedale-Territorio senza dolore” di cui alla deliberazione n. 2332<br />

del 29.12.2011;<br />

5. di impegnare la somma corrispondente al finanziamento statale ottenuto per il progetto “Ospedale-Territorio senza dolore” di<br />

cui alla succitata deliberazione n. 2332 del 29.12.2011, pari a € 170.997,00.= (centosettantamilanovecentonovantasette/00), sul capitolo<br />

101805 “Realizzazione del progetto “Ospedale-Territorio sensa dolore” (Accordo Governo-Regione Rep. N. 188-28/10/2012)” del<br />

Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario <strong>2013</strong> e pluriennale <strong>2013</strong>-2015 - L.R. 5 aprile <strong>2013</strong>, n. 4 - che presenta la necessaria<br />

disponibilità e che sarà liquidato con Decreto del Dirigente della Direzione Attuazione Programmazione Sanitaria con le seguenti<br />

modalità:<br />

• 60% previa presentazione da parte dell’Azienda U.L.S.S. n. 4 di un cronoprogramma delle fasi attuative del progetto e di un<br />

piano di utilizzo della somma assegnata;<br />

• 20% previa acquisizione della relazione intermedia al termine del primo anno di attività;<br />

• 20% alla conclusione del progetto previa presentazione - entro il 30 giugno 2015 - della relazione conclusiva e della rendicontazione<br />

delle spese sostenute;<br />

6. di dare atto che la spesa di cui si dispone l’impegno non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R.<br />

1/2011;<br />

7. di dare atto, che, ai sensi di quanto previsto dalla deliberazione n. 2727 del 24.12.2012 avente ad oggetto “DGR 1102/2012:<br />

integrazioni alle linee guida regionali attuative del Titolo II del D.Lvo n. 118/2011” il capitolo 101805 rientra tra quelli di cui all’Allegato<br />

2 alla medesima delibera ed è alimentato da fondi statali a gestione sanitaria a valere sul conto di tesoreria unica intestata a<br />

“Regione Veneto Sanità” n. 306697 acceso presso la Tesoreria Provinciale Sezione di Venezia - Banca d’Italia.<br />

8. di dare atto che la Direzione Attuazione Programmazione Sanitaria è incaricata dell’esecuzione del presente atto.<br />

9. di disporre la pubblicazione della presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.


120<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 952 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Nuova disciplina di riordino della rete regionale delle Commissioni Terapeutiche preposte al controllo dell’appropriatezza<br />

prescrittiva, al governo della spesa farmaceutica e alla definizione dei Prontuari Terapeutici Aziendali (PTA).<br />

Abrogazione DGR n. 1024/1976 e s.m.i.<br />

[Sanità e igiene pubblica]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Con la presente deliberazione si ridisegnano le funzioni delle Commissioni competenti in materia farmaceutica al fine di contemperare<br />

le esigenze regionali, di uniformità gestionale delle problematiche sanitarie, con quelle locali di mantenimento delle<br />

specificità terapeutiche acquisite. Si provvede inoltre alla nomina della nuova Commissione Tecnica Regionale Farmaci e a dare<br />

indicazioni sulla costituzione delle nuove Commissioni Terapeutiche Aziendali.<br />

L’Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.<br />

La necessità di un intervento regionale nella gestione della materia farmaceutica ha per la prima volta trovato riconoscimento,<br />

in Veneto, nella DGR n. 1024 del 23.3.1976. Scopo di detto provvedimento fu quello di individuare nella Regione, ed in particolare<br />

nella Commissione Tecnico-Scientifica Regionale (CTR) ad hoc costituita, un soggetto qualificato in grado di realizzare un Prontuario<br />

Terapeutico Regionale (PTORV) ovvero un elenco di farmaci di comprovata attività terapeutica, con l’intento di razionalizzare<br />

l’uso dei farmaci in ambito ospedaliero, migliorare la qualità delle cure e perseguire, nel contempo, una riduzione della spesa.<br />

L’iniziale carattere “non vincolante” delle indicazioni assunte dalla Commissione Regionale venne rivisto nel momento in cui<br />

si prese atto che i Prontuari Terapeutici Ospedalieri (PTO) utilizzati dalle Aziende ULSS e Ospedaliere si discostavano di molto<br />

dalle decisioni regionali. Con DGR n. 4690 del 22.10.1996, pertanto, la Giunta Regionale deliberava di trasformare il PTORV da<br />

strumento “di indirizzo” a strumento “vincolante” per le Aziende ULSS e Ospedaliere, al fine di uniformare il comportamento<br />

delle singole Commissioni Terapeutiche Ospedaliere (CTO). Con il termine” vincolante ”si intende che le singole ASL/AO/IRCCS<br />

non possono inserire nei propri prontuari locali/di Area Vasta medicinali non ancora inseriti nel PTORV. Resta salvo, però, che<br />

l’ASL/AO/IRCCS può acquistare, qualora lo ritenga indispensabile e insostituibile, un farmaco non inserito in PTORV e/o nel PTO<br />

locale su richiesta del clinico per specifici pazienti mediante compilazione di apposita modulistica.<br />

La Giunta Regionale aveva, inoltre, previsto che gli aggiornamenti approvati dalla CTR venissero resi noti dopo ogni singola<br />

seduta alle Aziende Sanitarie Locali e Ospedaliere della Regione per l’adozione dei provvedimenti di competenza.<br />

Considerate le normative introdotte negli anni dal Ministero della Salute, prima, e dall’AIFA, poi, in merito alla classificazione<br />

dei farmaci ai fini della fornitura e l’indizione di una gara unica regionale per l’acquisto dei farmaci ad uso ospedaliero, il PTORV<br />

venne rivisto con DGR n. 3982 del 12.12.2006 al fine di renderlo strumento di facile consultazione anche da parte dei medici e dei<br />

farmacisti ospedalieri.<br />

In seguito, l’ulteriore revisione delle competenze della CTR e del suo Regolamento è stata introdotta dalla DGR n. 2517 del 4.8.20<strong>09</strong>,<br />

in virtù anche della DGR n. 2187 del 8.8.2008 istitutiva del Programma per la Ricerca, l’Innovazione e l’HTA (PRIHTA).<br />

Gli interventi legislativi in materia di spesa sanitaria operati in questi ultimi anni da AIFA e dal legislatore nazionale impongono<br />

ora di rivedere nuovamente il ruolo della Commissione Tecnica Regionale, in rapporto anche alle CT locali, al fine di adottare nuove<br />

strategie finalizzate ad un utilizzo più razionale delle risorse disponibili per il raggiungimento di elevati livelli di appropriatezza e<br />

per il controllo della spesa sanitaria.<br />

Dall’analisi dell’andamento della spesa farmaceutica complessiva (territoriale + ospedaliera) della Regione Veneto per l’anno<br />

2012 - stimata pari a circa 1.305 milioni di euro, in decremento del -3,3% rispetto al 2011 - è emerso chiaramente che, a fronte di<br />

un trend in diminuzione della spesa farmaceutica erogata attraverso le farmacie convenzionate (-9%) anche grazie al crescente<br />

impatto dei farmaci equivalenti, e di una spesa per l’assistenza farmaceutica ospedaliera sostanzialmente stabile (+ 0,2%), un aumento<br />

significativo (circa il 6%) è generato dalla spesa sostenuta per l’acquisto di farmaci di fascia A erogati attraverso le strutture<br />

sanitarie pubbliche (in distribuzione diretta) o attraverso le farmacie convenzionate (in distribuzione per conto) che consentono il<br />

trattamento di gravi patologie dopo la dimissione del paziente da ricovero o dopo visita specialistica ambulatoriale.<br />

Nel 2012, il 49% della spesa farmaceutica complessiva regionale (territoriale + ospedaliera) è stata erogata dalle farmacie convenzionate<br />

mentre il 51% è rappresentata dall’ammontare sostenuto all’interno degli ospedali o prescritto ed erogato dagli stessi<br />

ospedali per cure domiciliari destinate anche ad aree terapeutiche che hanno recentemente visto l’introduzione in commercio di farmaci<br />

innovativi e ad alto costo, tra cui terapie per pazienti oncologici, pazienti affetti da HIV, da artrite reumatoide o da emofilia.<br />

La Regione del Veneto in questi ultimi anni, quindi, ha posto in essere diversi strumenti per il controllo della spesa farmaceutica<br />

ospedaliera e territoriale, sia nella fase di acquisto (per mezzo di gare regionali e locali come previsto dalle DGR n. 4206/2008 e<br />

DGR n. 2492/2010), sia in quella successiva individuando, anche per il tramite della CTR, obiettivi di appropriatezza prescrittiva<br />

e predisponendo documenti finalizzati a promuovere l’utilizzo di farmaci a brevetto scaduto; da ultimo, inoltre, ha potenziato e<br />

uniformato a livello regionale la modalità di distribuzione dei medicinali (distribuzione per conto-DPC) con l’approvazione della<br />

recente DGR n. 2849 del 28.12.2012.<br />

In un contesto così trasversale che sempre più coinvolge professionisti che operano in ambiti diversi, è necessario quindi uniformare<br />

i comportamenti (prescrittivi e di presa in carico e di assistenza del paziente durante tutto il percorso di cura) ed implementare<br />

sistemi che migliorino la comunicazione tra i vari operatori del SSN, nel rispetto dei reciproci ruoli e competenze.<br />

Un primo passo in questa direzione era stato mosso già dal decreto del Dirigente piani e programmi socio-sanitari n. 141 del 30<br />

settembre 20<strong>09</strong>, con il quale la Regione ha iniziato a dotarsi di provvedimenti volti a standardizzare la modulistica per la dimissione<br />

da ricovero o dopo visita specialistica e per la distribuzione diretta.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 121<br />

In questa direzione si è orientata anche la L.R. veneta n. 23 del 29.6.2012, “Norme in materia di programmazione socio sanitaria<br />

e approvazione del piano socio-sanitario regionale 2012-2016”, nonché la CTR allorquando, nel corso del 2012, ha attivato numerosi<br />

gruppi di lavoro orientati alla definizione di Linee Guida e Percorsi Diagnostico-Terapeutici su differenti aree terapeutiche di ambito<br />

ospedaliero e territoriale (ossigenoterapia, melanoma, epatite-C, biologici, emofilia, HIV), superando quindi la logica focalizzata<br />

esclusivamente ai farmaci ospedalieri, secondo cui era stato costituito il Prontuario Terapeutico Ospedaliero Regionale.<br />

La direzione così tracciata è stata quella che da ultimo ci impone anche il Legislatore nazionale a seguito dell’adozione del<br />

D.L. 13 settembre 2012, n. 158 convertito con modificazioni in Legge 8 novembre 2012, n. 189 (c.d. Decreto Balduzzi) e del D.L.<br />

18 ottobre 2012, n. 179 convertito con la legge 17 dicembre 2012, n. 221 (c.d. Decreto Sviluppo).<br />

L’art. 10 del Decreto Balduzzi impone alle Regioni di assicurare (comma 2) l’immediata disponibilità agli assistiti dei medicinali<br />

a carico SSN erogati attraverso gli ospedali e le Aziende Sanitarie Locali che, a giudizio della Commissione Tecnico Scientifica<br />

(CTS) dell’AIFA, possiedono, alla luce dei criteri predefiniti dalla medesima CTS, il requisito della innovatività terapeutica come<br />

definito dall’accordo sancito in sede di Conferenza Permanente Stato Regioni ma soprattutto, di operare (comma 5) una razionalizzazione<br />

dell’impiego dei farmaci da parte delle strutture pubbliche e consolidare prassi assistenziali e guidare i clinici in percorsi<br />

diagnostico-terapeutici specifici.<br />

Il Decreto Sviluppo, invece, impone alle Regioni di attenersi alle motivate e documentate valutazioni espresse da AIFA per quanto<br />

riguarda l’adozione di eventuali decisioni basate sull’equivalenza terapeutica fra medicinali contenenti differenti principi attivi.<br />

Sia il Decreto Balduzzi che il Decreto Sviluppo, impongono, pertanto, una revisione di parte dei compiti svolti dalla stessa CTR<br />

ma anche dalle Commissioni Terapeutiche di Area Vasta (CTAV) e dai Nuclei per l’Appropriatezza d’Impiego dei Farmaci (NAIF),<br />

istituite con DGR del 4.08.20<strong>09</strong>, n. 2517, modificando di fatto alcune delle attività che erano previste dai rispettivi regolamenti di<br />

istituzione.<br />

Numerose criticità sulle attività svolte dalle CTAV e dai NAIF erano già emerse in Veneto da un’indagine conoscitiva condotta<br />

nell’anno 2011 dal Servizio Farmaceutico regionale e i cui risultati sono stati oggetto di una presentazione il 13.03.2012, in cui<br />

la Regione ha valutato le attività svolte dalle due commissioni a distanza di due anni dalla loro istituzione. Da questa indagine è<br />

emersa la necessità di procedere ad una revisione dei compiti delle stesse in quanto esiste una sovrapposizione di attività a vari<br />

livelli (CTR-CTAV-NAIF) con duplicazione e ridondanza di valutazioni e sforzi già effettuati dalla CTR.<br />

Si deve quindi prendere atto che sia a livello nazionale che regionale è avvertita come ineluttabile l’esigenza di rivedere il ruolo<br />

delle Commissioni Terapeutiche, riorganizzandole prevedendo due soli livelli, l’uno regionale e l’altro locale, secondo le Disposizioni<br />

di cui all’Allegato A al presente provvedimento che saranno oggetto di successiva e più dettagliata disciplina da parte delle<br />

singole aziende ULSS, aziende ospedaliere e IRCSS del Veneto. È altresì necessario che le Commissioni Terapeutiche sviluppino<br />

azioni di governo in modo coordinato sui differenti setting assistenziali: ospedaliero, dimissione, visita specialistica, assistenza<br />

sanitaria territoriale.<br />

Per lo svolgimento di tutte le attività sopra elencate e sintetizzate nell’Allegato A alla presente, si deve quindi procedere alla<br />

nomina dei componenti della nuova Commissione Tecnica Regionale Farmaci (CTRF) atteso che quella da ultimo nominata con<br />

DGR n. 4255 del 29.12.20<strong>09</strong> è rimasta in carica fino al 31.12.2012.<br />

Si propone, quindi, che la nuova Commissione sia così composta:<br />

- dr.ssa SCROCCARO Giovanna - Servizio Farmaceutico - Regione del Veneto (Presidente)<br />

- dr.ssa ANDRETTA Margherita - Dipartimento Farmaceutico Territoriale - Azienda ULSS n. 20 di Verona<br />

- prof. BONORA Enzo - Endocrinologia e Malattie Metaboliche - Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona<br />

- dr. CANCIAN Maurizio - Medico di Medicina Generale - Azienda ULSS n. 7 di Conegliano (TV)<br />

- dr. CASTELLO Roberto - Medicina Generale ad indirizzo Endocrinologico - Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di<br />

Verona<br />

- prof. CONCIA Ercole - Malattie Infettive - Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona<br />

- prof. CONTE Pierfranco - Oncologia Medica - Istituto Oncologico Veneto<br />

- dr. DE BONI Michele - Gastroenterologia - ULSS 2 di Feltre<br />

- dr.ssa FERRARESE Annalisa - Farmacia Ospedaliera - Azienda ULSS n. 18 di Rovigo<br />

- dr.ssa GASPARETTO Teresa - Coordinatrice del Progetto PRIHTA - Segreteria Regionale per la Sanità - Regione del Veneto<br />

- dott. GIOMETTO Bruno - Neurologia - Azienda ULSS 9 di Treviso<br />

- prof. GIUSTI Pietro - Neuropsicofarmacologia - Università di Padova<br />

- dr.ssa GRION Annamaria - Dipartimento Farmaceutico Interaziendale - Azienda ULSS n. 16 di Padova<br />

- prof. LEONE Roberto - Farmacologia Clinica - Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona<br />

- prof. PAULETTO Paolo - Dipartimento di Medicina Interna - Azienda ULSS 9 di Treviso<br />

- prof. PERILONGO Giorgio - Dipartimento ad Attività Integrata Sperimentale (DAIS) per la Salute della Donna e del Bambino<br />

- Azienda Ospedaliera di Padova<br />

- prof. PERTILE Paolo - Scienze Economiche - Università degli studi di Verona<br />

- prof. PIZZOLO Giovanni - Ematologia - Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona<br />

- prof. PUNZI Leonardo - Reumatologia - Azienda Ospedaliera di Padova<br />

- prof. RODEGHIERO Francesco - Unità Operativa di Ematologia - Ospedale S. Bortolo di Vicenza<br />

- dr. RONCON Loris - Cardiologia SOC - Azienda ULSS n. 18 di Rovigo<br />

- dr. SAIA Mario - Centro Regionale per la sicurezza del paziente - Regione del Veneto<br />

- dr. SAUGO Mario - Servizio Epidemiologico Regionale - Regione del Veneto<br />

- dr. TESSARIN Michele - Direttore Sanitario - Azienda ULSS n. 9 di Treviso<br />

- dr. TOTTOLO Paolo - Medico di Medicina Generale - Azienda ULSS n. 9 di Treviso<br />

- dr. VESCOVO Giorgio - Medicina interna - Azienda ULSS n. 6 di Vicenza


122<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

- dr. VIANELLO Andrea - Fisiopatologia Respiratoria - Azienda Ospedaliera di Padova<br />

Dato atto che le sedute della CTRF saranno svolte durante l’orario di servizio non si procederà al riconoscimento del diritto<br />

al gettone di presenza in favore dei componenti che rivestono altresì il ruolo di pubblico dipendente delle Asl e della Regione. Il<br />

rimborso di eventuali spese di missione, qualora spettanti, saranno, invece, a carico dell’ente di appartenenza.<br />

Parimenti, si ritiene di riconoscere anche in tutti gli altri casi il rimborso delle sole spese sostenute, qualora spettanti, che faranno<br />

carico all’Amministrazione regionale.<br />

L’efficacia delle determinazioni assunte dalla CTRF così composta sarà subordinata all’approvazione di quest’ultime da parte<br />

del Segretario regionale per la Sanità con proprio provvedimento.<br />

Da ultimo, in considerazione delle nuove disposizioni per la costituzione e il funzionamento delle Commissioni Terapeutiche<br />

della Regione del Veneto di cui al sopra citato Allegato A, si propone di abrogare, conseguentemente, la delibera di Giunta regionale<br />

n. 1024 del 23.3.1976 di adozione di un prontuario terapeutico farmacologico ospedaliero regionale (PTORV) nonché tutti i successivi<br />

provvedimenti di aggiornamento dei farmaci ivi inseriti, di disciplina della Commissione Tecnica Regionale per il PTORV<br />

-di recente rivisitata con DGR n. 2517 del 4.8.20<strong>09</strong> congiuntamente alla disciplina della Commissione tecnica per il Repertorio<br />

Unico regionale dei dispositivi medici (CTRDM) che non subisce variazioni per effetto della presente deliberazione - e di nomina<br />

dei relativi componenti.<br />

Tutto ciò premesso, il relatore sottopone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

-Udito il Relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma dello Statuto, il quale<br />

dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con<br />

la vigente legislazione regionale e statale;<br />

-Visto il D.L. 6.7.2012, n. 95 convertito con modificazioni dalla L. 7.08.2012, n. 135 recante disposizioni urgenti per la revisione<br />

della spesa pubblica con invarianza di servizi ai cittadini;<br />

-Visto il D.L. 13.9.2012, n. 158 convertito con modificazioni dalla L. 8.11.2012, n. 189 recante disposizioni urgenti per promuovere<br />

lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute;<br />

-Visto il D.L. 18.10.2012, n. 179 convertito con modificazioni dalla L. 17.12.2012, n. 221 recante ulteriori misure urgenti per la<br />

crescita del Paese;<br />

-Vista la legge regionale 29.11.2001, n. 39 “Ordinamento del Bilancio e della contabilità della Regione”;<br />

-Vista la legge regionale 29.6.2012, n. 23 “Norme in materia di programmazione socio sanitaria e approvazione del piano sociosanitario<br />

regionale 2012-2016”;<br />

- Vista la propria D.G.R. 23.03.1976, n. 1024 “Costituzione della Commissione Terapeutica regionale in relazione alla “Mozione<br />

presentata dalla Quinta Commissione consiliare permanente relativa alla adozione di un prontuario terapeutico-farmaceutico”;<br />

-Vista la propria D.G.R. 22.10.1996, n. 4690 “Prontuario Terapeutico Ospedaliero Regionale Veneto. Aggiornamento giugno<br />

1996”;<br />

- Vista la propria D.G.R. 12.12.2006, n. 3892 “Approvazione nuovo Prontuario Terapeutico Ospedaliero Regione Veneto”;<br />

-Vista la propria D.G.R. 8.8.2008, n. 2187 “Rinnovo del Programma per la Ricerca l’Innovazione e l’HTA (PRIHTA)”;<br />

-Vista la propria D.G.R. 4.8.20<strong>09</strong>, n. 2517 “Approvazione del Regolamento per il funzionamento della Commissione Tecnica<br />

Regionale per il PTORV (Prontuario Terapeutico Ospedaliero Regionale Veneto) e del Regolamento per il funzionamento della<br />

Commissione Tecnica per il Repertorio Unico Regionale dei Dispositivi Medici (C.T.R.D.M.)”;<br />

-Vista la propria D.G.R. 29.12.20<strong>09</strong>, n. 4255 “Prontuario Terapeutico Ospedaliero Regionale Veneto PTORV. Commissione<br />

Tecnica Regionale. Costituzione”;<br />

-Vista la propria D.G.R. 17 aprile 2012, n. 603 avente ad oggetto “Prontuario Terapeutico Ospedaliero Regionale Veneto PTORV.<br />

Commissione Tecnica Regionale. Modifica ed integrazione dei componenti. Regolamentazione delle presenze”;<br />

-Vista la propria D.G.R. 28.12.2012, n. 2849 “Dispensazione di medicinali in applicazione dell’art. 8 della legge 405/2001. Razionalizzazione<br />

del processo distributivo dei farmaci di cui al Prontuario della distribuzione diretta (PHT) per conto delle Aziende<br />

ULSS tramite le farmacie convenzionate: approvazione dello schema di accordo per la distribuzione per conto tra la Regione del<br />

Veneto, Federfarma Veneto, Assofarm Veneto”;<br />

-Visto il Decreto del Dirigente della Direzione Piani e Programmi SS 30.<strong>09</strong>.20<strong>09</strong>, n. 141 recante “Definizione dello standard<br />

della modulistica per la dimissione da ricovero o dopo visita specialistica e per la distribuzione diretta”;<br />

delibera<br />

1. di ritenere le premesse parte integrante ed essenziale del presente provvedimento;<br />

2. di approvare l’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, recante “Disposizioni per la costituzione<br />

e il funzionamento delle Commissioni Terapeutiche della Regione Veneto”;<br />

3. di nominare i nuovi componenti della Commissione Tecnica Regionale Farmaci sotto riportati:<br />

- dr.ssa SCROCCARO Giovanna - Servizio Farmaceutico - Regione del Veneto (Presidente)<br />

- dr.ssa ANDRETTA Margherita - Dipartimento Farmaceutico Territoriale - Azienda ULSS n. 20 di Verona<br />

- prof. BONORA Enzo - Endocrinologia e Malattie Metaboliche - Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona<br />

- dr. CANCIAN Maurizio - Medico di Medicina Generale - Azienda ULSS n. 7 di Conegliano (TV)<br />

- dr. CASTELLO Roberto - Medicina Generale ad indirizzo Endocrinologico - Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di<br />

Verona


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 123<br />

- prof. CONCIA Ercole - Malattie Infettive - Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona<br />

- prof. CONTE Pierfranco - Oncologia Medica - Istituto Oncologico Veneto<br />

- dr. DE BONI Michele - Gastroenterologia - ULSS 2 di Feltre<br />

- dr.ssa FERRARESE Annalisa - Farmacia Ospedaliera - Azienda ULSS n. 18 di Rovigo<br />

- dr.ssa GASPARETTO Teresa - Coordinatrice del Progetto PRIHTA - Segreteria Regionale per la Sanità - Regione del Veneto<br />

- dott. GIOMETTO Bruno - Neurologia - Azienda ULSS 9 di Treviso<br />

- prof. GIUSTI Pietro - Neuropsicofarmacologia - Università di Padova<br />

- dr.ssa GRION Annamaria - Dipartimento Farmaceutico Interaziendale - Azienda ULSS 16 di Padova<br />

- prof. LEONE Roberto - Farmacologia Clinica - Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona<br />

- prof. PAULETTO Paolo - Dipartimento di Medicina Interna - Azienda ULSS 9 di Treviso<br />

- prof. PERILONGO Giorgio - Dipartimento ad Attività Integrata Sperimentale (DAIS) per la Salute della Donna e del Bambino<br />

- Azienda Ospedaliera di Padova<br />

- prof. PERTILE Paolo - Scienze Economiche - Università degli studi di Verona<br />

- prof. PIZZOLO Giovanni - Ematologia - Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona<br />

- prof. PUNZI Leonardo - Reumatologia - Azienda Ospedaliera di Padova<br />

- prof. RODEGHIERO Francesco - Unità Operativa di Ematologia - Ospedale S. Bortolo di Vicenza<br />

- dr. RONCON Loris - Cardiologia SOC - Azienda ULSS n. 18 di Rovigo<br />

- dr. SAIA Mario - Centro Regionale per la sicurezza del paziente - Regione del Veneto<br />

- dr. SAUGO Mario - Servizio Epidemiologico Regionale - Regione del Veneto<br />

- dr. TESSARIN Michele - Direttore Sanitario - Azienda ULSS n. 9 di Treviso<br />

- dr. TOTTOLO Paolo - Medico di Medicina Generale - Azienda ULSS n. 9 di Treviso<br />

- dr. VESCOVO Giorgio - Medicina interna - Azienda ULSS n. 6 di Vicenza<br />

- dr. VIANELLO Andrea - Fisiopatologia Respiratoria - Azienda Ospedaliera di Padova;<br />

4. di dare atto che la CTRF resterà in carica per la durata di anni due, allo scadere dei quali potrà essere rinnovata;<br />

5. di incaricare le Aziende ULSS del Veneto dell’adozione del provvedimento di disciplina e costituzione della relativa Commissione<br />

Terapeutica Aziendale entro il termine di 120 giorni dall’approvazione del presente provvedimento - dandone debita informazione<br />

alla competente Direzione regionale- decorso il quale le Commissioni Terapeutiche di Area Vasta (CTAV) e i Nuclei<br />

per l’appropriatezza d’impiego dei farmaci (NAIF) si intenderanno decaduti;<br />

6. di abrogare la DGR n. 1024 del 23.3.1976 e successivi provvedimenti di aggiornamento dell’elenco dei farmaci inseriti in<br />

PTORV e di disciplina e nomina dei componenti della Commissione tecnica regionale per il PTORV;<br />

7. di incaricare il Segretario Regionale per la Sanità dell’adozione di tutti i necessari provvedimenti attuativi della presente<br />

deliberazione, ivi inclusa l’approvazione delle determinazioni assunte dalla CTRF;<br />

8. di determinare in euro 2.000,00 (duemila,00) l’importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà<br />

con propri atti il dirigente della Direzione Attuazione Programmazione Sanitaria disponendo la copertura finanziaria a carico dei<br />

fondi stanziati sul capitolo n. 3002 del bilancio <strong>2013</strong> “Spese per il funzionamento di Consigli, Comitati, Collegi e Commissioni”,<br />

compresi i gettoni di presenza, le indennità di missione e i rimborsi spese (art. 187, L.R. 10/06/1991, n. 12 - art. 4, C.1, L.R. 07/11/1995,<br />

n. 43 - art. 2, C.2, L.R. 23/08/1996, n. 28)”;<br />

9. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione nonché nell’area dedicata del sito Internet.


124<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

giunta regionale – 9^ legislatura<br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 952 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 1/6<br />

Disposizioni per la costituzione e il funzionamento delle Commissioni Terapeutiche della Regione Veneto<br />

La rete di Commissioni Terapeutiche della Regione Veneto per la valutazione dei farmaci che governano<br />

l’appropriato utilizzo e accesso alle terapie farmacologiche si organizza su due livelli, uno regionale,<br />

rappresentato dalla Commissione Tecnica Regionale Farmaci (CTRF) ed uno locale, rappresentato dalle<br />

Commissioni Terapeutiche Aziendali (CTA).<br />

La Commissione Tecnica Regionale Farmaci (CTRF) è nominata con delibera di Giunta Regionale ed è<br />

composta da esperti con competenza scientifica nel campo delle scienze mediche, farmaceutiche ed<br />

economiche.<br />

Per motivate ragioni la CTRF – previo idoneo provvedimento regionale di nomina - potrà avvalersi<br />

temporaneamente di professionisti esterni e gruppi di lavoro.<br />

Le funzioni di Segreteria saranno svolte dagli Uffici del Servizio Farmaceutico Regionale, con il supporto<br />

tecnico-scientifico del Coordinamento Regionale Unico sul Farmaco.<br />

La CTRF avrà una durata in carica di anni due allo scadere dei quali ciascun componente potrà essere<br />

rinnovato.<br />

La Commissione si riunirà di norma ogni 2 mesi, secondo un calendario stabilito semestralmente e le sedute<br />

saranno validamente costituite alla presenza della maggioranza assoluta dei suoi Componenti. Le decisioni<br />

saranno prese a maggioranza dei Componenti presenti; in caso di parità il voto del Presidente varrà doppio.<br />

La Segreteria Scientifica invierà ai Componenti per mail il verbale della seduta che sarà approvato allo<br />

scadere del 15° giorno dalla data dell’invio secondo la formula del silenzio-assenso.<br />

Il Presidente potrà convocare la CTRF in seduta straordinaria con apposita convocazione che dovrà pervenire<br />

ai componenti almeno 7 giorni antecedenti la data fissata per la riunione.<br />

I componenti della CTRF:<br />

- non potranno farsi sostituire, ad eccezione dei funzionari regionali che, qualora impossibilitati a partecipare<br />

alle riunioni per motivi istituzionali, potranno – motivandolo - delegare un proprio collaboratore;<br />

- dovranno comunicare almeno 48 ore prima della data di convocazione della CTRF l’eventuale assenza,<br />

facendo pervenire nel medesimo termine una relazione scritta sugli argomenti di propria competenza inseriti<br />

nell’ordine del giorno della seduta;<br />

- saranno dichiarati automaticamente decaduti in caso di assenze uguali o superiori al 50% delle sedute<br />

effettuate in ciascun anno;<br />

- dovranno sottoscrivere la dichiarazione di insussistenza di ragioni di conflitto di interessi (sotto riportato)<br />

rinnovandola annualmente o comunque ogni qualvolta dovesse sopraggiungere una circostanza in contrasto<br />

con la dichiarazione precedentemente resa. Tale dichiarazione dovrà essere altresì sottoscritta da qualsivoglia<br />

altro partecipante che intervenga a qualunque titolo alle sedute o ai gruppi di lavoro;<br />

- non potranno rilasciare dichiarazioni e dovranno astenersi dalla votazione nelle materie per le quali sussista<br />

un conflitto di interesse di tipo diretto o indiretto;<br />

- dovranno sottoscrivere la dichiarazione di riservatezza circa l’attività della Commissione (sotto riportato).<br />

La stessa dovrà essere rilasciata anche da qualsivoglia altro partecipante che intervenga a qualunque titolo<br />

alle sedute o ai gruppi di lavoro.<br />

Ferme restando eventuali ulteriori funzioni definite negli appositi regolamenti, la CTRF avrà il compito di:<br />

- esprimere pareri o raccomandazioni su singoli farmaci o categorie terapeutiche;<br />

- redigere linee guida farmacologiche e percorsi diagnostico-terapeutici;


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 125<br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 952 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 2/6<br />

- monitorare l’appropriatezza, la sicurezza e la spesa di medicinali, sia in ambito ospedaliero che territoriale,<br />

incluse le Residenze Sanitarie Assistenziali;<br />

- individuare e proporre alla Segreteria per la Sanità obiettivi di miglioramento dell’appropriatezza<br />

prescrittiva e controllo della spesa, nonché pareri sui provvedimenti di aggiornamento e revisione dei centri<br />

autorizzati alla prescrizione di farmaci con PT/nota AIFA o di ambito specialistico;<br />

- attuare interventi finalizzati a migliorare l’appropriatezza e l’uso sicuro delle terapie farmacologiche,<br />

derivante dall’analisi delle segnalazioni e dati di farmacovigilanza e farmacoepidemiologia, anche allo scopo<br />

di ridurre e prevenire gli errori terapeutici;<br />

- svolgere un ruolo di coordinamento e sorveglianza sulle attività svolte dalle Commissioni Terapeutiche<br />

Aziendali.<br />

Le attività sopra elencate saranno svolte sulla base della metodologia dell’Health Technology Assessment<br />

(HTA).<br />

Le decisioni della CTRF saranno inoltrate al Segretario per la Sanità perché provveda al controllo circa la<br />

valenza economica ed organizzativa delle stesse e all’adozione dei conseguenti provvedimenti.<br />

I provvedimenti del Segretario per la Sanità saranno vincolanti per le ASL, Aziende Ospedaliere, IRCCS e<br />

Ospedali privati accreditati e, comunque, per tutti i soggetti cui saranno destinati.<br />

La Commissione Terapeutica Aziendale (CTA) è costituita presso ciascuna Azienda Sanitaria Locale,<br />

Azienda Ospedaliera e IRCSS; in alternativa, più Direttori Generali, in accordo tra loro, possono costituire<br />

un’unica CTA sovraziendale.<br />

La CTA dovrà essere composta almeno dalle seguenti figure:<br />

- il Direttore sanitario e/o un dirigente medico;<br />

- i Direttori di Farmacia Ospedaliera e del Servizio Farmaceutico Territoriale;<br />

- almeno tre clinici;<br />

- due medici di medicina generale;<br />

- un farmacologo, ove disponibile;<br />

- il Responsabile del Controllo di Gestione o Suo delegato.<br />

Spetta al Direttore Generale la facoltà di nominare ulteriori componenti a carattere stabile, ivi compresi<br />

rappresentanti di Ospedali privati accreditati insistenti nel territorio di riferimento della ASL, ovvero, per<br />

ravvisate necessità, a carattere temporaneo.<br />

Il Presidente della CTA sarà eletto con voto di maggioranza tra i membri della Commissione in seduta che<br />

sarà considerata validamente costituita presente la maggioranza assoluta dei componenti.<br />

La CTA avrà una durata in carica di anni due allo scadere dei quali ciascun componente potrà essere<br />

rinnovato.<br />

Ogni CTA si avvarrà di una Segreteria tecnico –scientifica composta da rappresentanti sia delle farmacie<br />

ospedaliere che dei servizi farmaceutici territoriali.<br />

Il Direttore Generale provvederà alla trasmissione al Servizio Farmaceutico regionale della delibera<br />

aziendale di istituzione della CTA e sue successive modifiche.<br />

Ferme restando eventuali ulteriori funzioni definite negli appositi regolamenti, la CTA avrà il compito di:<br />

- aggiornare regolarmente il proprio PTA (Prontuario Terapeutico Aziendale);<br />

- aggiornare e monitorare il prontuario delle Residenze Sanitarie Assistenziali territorialmente riferibili alla<br />

ASL;<br />

- attuare in autonomia la normativa nazionale obbligatoria in materia di disponibilità di farmaci<br />

- monitorare in modo congiunto la spesa farmaceutica ospedaliera e territoriale;<br />

- fornire chiare indicazioni sulle modalità di dispensazione dei farmaci (prescrizione alla dimissione,<br />

distribuzione diretta o per conto) al fine di migliorare l’assistenza al paziente;<br />

- diffondere e verificare l’applicazione delle linee guida, di indirizzo e dei percorsi diagnostico-terapeutici<br />

definiti dalla CTRF, raccogliendo e trasmettendo alla CTRF eventuali criticità;


126<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 952 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 3/6<br />

- monitorare le attività di farmacovigilanza;<br />

- svolgere programmi di formazione e informazione indipendente finalizzati a sensibilizzare gli operatori<br />

sanitari in merito a tematiche di ambito farmaceutico, soprattutto indirizzati verso quei farmaci caratterizzati<br />

da criticità di impiego e/o ad alto costo;<br />

- supportare la CTRF nella revisione dei centri autorizzati alla prescrizione di farmaci con PT/nota AIFA o di<br />

ambito specialistico;<br />

- predisporre per la CTRF rapporti sulla attività svolta.<br />

Il PTA è strumento vincolante ai fini della prescrizione e l’acquisto dei farmaci all’interno della<br />

ASL/AO/IRCCS di competenza e dovrà soddisfare le esigenze del territorio e delle aree specialistiche<br />

esistenti.<br />

Nel rispetto dell’art. 10 della legge 8.11.2012, n. 189 (Legge Balduzzi), i medicinali che presentano requisiti<br />

di innovatività terapeutica dovranno essere resi immediatamente disponibili agli assistiti e a carico del<br />

Sistema Sanitario Nazionale, a prescindere dal loro inserimento nel PTA.<br />

I rapporti tra la CTRF e le CTA saranno gestiti dal Comitato di Coordinamento delle Commissioni<br />

Terapeutiche Aziendali (CC-CTA), che sarà presieduto dal Responsabile del Servizio Farmaceutico<br />

Regionale e composto dai Presidenti delle CTA, il coordinatore della Segreteria tecnico-scientifica di ogni<br />

CTA e rappresentanti della CTRF.<br />

Il CC-CTA si riunirà per le seguenti finalità:<br />

- valorizzare e ottimizzare il lavoro delle singole CTA;<br />

- acquisire, condividere e discutere le decisioni, modalità organizzative e attività predisposte dalle singole<br />

CTA;<br />

- condividere eventuali criticità su problematiche farmaceutiche di ambito territoriale e ospedaliero;<br />

- condividere e discutere approfondimenti o eventuali decisioni adottate dalla CTRF;<br />

- condividere nuove proposte e metodologie in ambito farmaceutico.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 127<br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 952 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 4/6<br />

AUTODICHIARAZIONE PER LA VALUTAZIONE DEL CONFLITTO DI INTERESSI<br />

PER I COMPONENTI DELLA COMMISSIONE TECNICA REGIONALE FARMACI (CTRF),<br />

MEMBRI DEI GRUPPI DI LAVORO E PROFESSIONISTI ESTERNI<br />

Nome e Cognome<br />

Organizzazione di<br />

appartenenza<br />

Indirizzo<br />

Ruolo<br />

e-mail<br />

Il/La sottoscritto/a in qualità di:<br />

componente della Commissione Tecnica Regionale Farmaci<br />

membro di uno o più Gruppi di Lavoro<br />

professionista esterno<br />

dichiara sotto la propria responsabilità<br />

di non avere rapporti stabili di lavoro con soggetti privati* aventi un potenziale interesse correlato ai lavori<br />

della Commissione o del Gruppo di lavoro; di non avere interessi finanziari, diretti o indiretti, in comune con<br />

soggetti privati ; di non aver svolto, negli ultimi due anni, attività di divulgazione o informazione per conto<br />

di soggetti privati*<br />

di aver ricevuto negli ultimi due anni compensi da soggetti privati* come corrispettivo per le prestazioni<br />

professionali di seguito specificate (ditta, tipo di rapporto, compenso):<br />

…………………………………………………………………………...<br />

…………………………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………….<br />

che la struttura alla quale sono preposto e/o della quale faccio parte, ha ricevuto o riceve finanziamenti,<br />

compensi o vantaggi da soggetti privati* (progetto, ditta, compenso, durata):<br />

………………………………………………………………<br />

Per soggetti privati si intendono organizzazioni e aziende private aventi un potenziale interesse correlato ai lavori della<br />

Commissione o dei Gruppo di lavoro


128<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 952 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 5/6<br />

…………………………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………….<br />

di avere vincoli di parentela o coniugali o di stretta relazione di tipo personale o professionale con persone<br />

legate a soggetti privati* da rapporti di lavoro subordinato o da incarichi professionali di qualsiasi altra<br />

natura (non è necessario menzionare il nome di tali<br />

persone)………………………………….………………………………………………………………..<br />

…………………………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………….<br />

Il/La sottoscritto/a, come ulteriore dichiarazione attinente a situazioni che possono riguardare la<br />

propria indipendenza di giudizio rispetto alle attività espletate dalla CTRF o dal Gruppo di Lavoro, fa<br />

presente sotto la propria responsabilità quanto segue:<br />

……..…………………………………………………………………………………………………..<br />

…………………………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………….<br />

…………………………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………….<br />

Il/La sottoscritto/a dichiara di non avere altri rapporti diretti o indiretti con i soggetti privati*, oltre a quelli<br />

sopra specificati.<br />

Il/La sottoscritto/a si impegna ad aggiornare la propria dichiarazione pubblica di interessi a seguito di mutate<br />

circostanze e a rinnovarla con cadenza annuale.<br />

Luogo……………Data…………<br />

Firma……………………………………….


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 129<br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 952 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 6/6<br />

DICHIARAZIONE DI CONFIDENZIALITA’ E RISERVATEZZA DEI DATI<br />

PER I COMPONENTI DELLA COMMISSIONE TECNICA REGIONALE FARMACI (CTRF),<br />

MEMBRI DEI GRUPPI DI LAVORO E PROFESSIONISTI ESTERNI<br />

Nome e Cognome<br />

Organizzazione di<br />

appartenenza<br />

Indirizzo<br />

Ruolo<br />

e-mail<br />

Il/La sottoscritto/a in qualità di:<br />

componente della Commissione Tecnica Regionale Farmaci<br />

membro di uno o più Gruppi di Lavoro<br />

professionista esterno<br />

dichiara di impegnarsi a mantenere la massima riservatezza e non pubblicare, diffondere, divulgare,<br />

consegnare o rendere disponibile a qualunque terza parte, qualsiasi informazione e notizia appresa durante i<br />

lavori della CTRF o dei Gruppi di Lavoro, se non con il preventivo consenso scritto della CTRF.<br />

Le informazioni confidenziali possono essere comunicate ad autorità governative o a seguito di ordinanze di<br />

tribunali di giurisdizioni competenti, a condizione che tale comunicazione sia soggetta a tutte le protezioni<br />

legali o giudiziarie disponibili per materiali di tale natura, e che venga fornita alla CTRF una notifica<br />

preventiva in tempi ragionevoli.<br />

Il/La sottoscritto/a si impegna inoltre ad utilizzare le informazioni confidenziali di cui venga in possesso<br />

durante i lavori della CTRF o dei Gruppi di Lavoro esclusivamente a fini delle attività connesse alle stesse.<br />

Luogo……………<br />

Data……<br />

Firma……………………………………….<br />

Per “informazioni confidenziali” si intende qualunque informazione scientifica, tecnica, commerciale o di affari ricevuta o prodotta,<br />

sviluppata o fornita dalla Commissione Tecnica Regionale Farmaci o durante i Gruppi di Lavoro.


130<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 953 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Progetto assistenza primaria: approvazione Verbale d’Intesa sottoscritto in data 31 maggio <strong>2013</strong> dalla Regione Veneto<br />

- Assessore alla Sanità e dalle OOSS della medicina convenzionata.<br />

[Sanità e igiene pubblica]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Con il presente atto si propone di approvare le intese raggiunte con le OOSS dell’area per lo sviluppo delle cure primarie.<br />

L’Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.<br />

Il Piano Socio-Sanitario Regionale 2012-2016, approvato con la LR n. 23/2012, evidenzia la necessità di sviluppare ulteriormente<br />

le Cure Primarie, riconoscendole quale funzione centrale del SSSR.<br />

Più in dettaglio il nuovo quadro programmatorio regionale identifica come obiettivo strategico la diffusione su tutto il territorio<br />

regionale delle Medicine di Gruppo Integrate, esito del perfezionamento e del consolidamento dei processi di sperimentazione,<br />

effettuati negli ultimi anni.<br />

In particolare, le Medicine di Gruppo Integrate sono organizzazioni strutturali (team multi-professionali) costituite da Medici e<br />

Pediatri di famiglia, Specialisti, Medici della Continuità Assistenziale, infermieri, collaboratori di studio e assistenti sociali, che:<br />

- erogano un’assistenza globale, cioè dalla prevenzione alla palliazione, continua, equa e centrata sulla persona;<br />

- assicurano un’assistenza h24, 7gg su 7;<br />

- sono parte fondamentale ed essenziale del Distretto socio-sanitario ed assumono responsabilità verso la salute della Comunità.<br />

L’implementazione delle Medicine di Gruppo Integrate risponde alla necessità di radicare stabilmente e diffusamente un modello<br />

organizzativo che proponga una rimodulazione dell’offerta assistenziale in termini di accessibilità e di conseguimento di<br />

obiettivi di salute.<br />

Nel sistema veneto la Medicina di Gruppo Integrata si identifica con le Unità Complesse di Cure Primarie (UCCP) previste<br />

dalla L. n. 189/2012, conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge n. 158 del 13 settembre 2012, cosiddetto “decreto<br />

Balduzzi”.<br />

Inoltre, conformemente a quanto disposto dalla stessa L. n. 189/2012, risulta strategico provvedere alla all’implementazione<br />

delle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) che condividono obiettivi e percorsi assistenziali, strumenti di valutazione della<br />

qualità assistenziale, linee guida ed audit.<br />

Pertanto il Verbale d’Intesa sottoscritto in data 31 Maggio <strong>2013</strong> nel testo Allegato “A” al presente atto rappresenta le modalità<br />

di riorganizzazione delle Cure Primarie nel sistema veneto.<br />

Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

Udito il relatore incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale dà<br />

atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />

legislazione regionale e statale;<br />

Viste:<br />

- L.R. n. 23 del 29/06/2012<br />

- L. n. 189 del 8/11/2012<br />

Sentite le OOSS in data 10 e 24 aprile e 31 maggio <strong>2013</strong>.<br />

delibera<br />

1. Di approvare il Verbale d’Intesa sottoscritto dalla Regione Veneto - Assessore alla Sanità e dalle OOSS della medicina convenzionata<br />

in data 31 maggio <strong>2013</strong>, sulle modalità di attuazione del Progetto assistenza primaria nel testo Allegato “A” al presente<br />

atto, per costituirne parte integrante ed essenziale.<br />

2. Di disporre che il Verbale d’intesa sarà attuato con appositi provvedimenti della Unità Complessa Assistenza Distrettuale<br />

e Cure Primarie, conformemente ai tempi tecnici occorrenti par tali adempimenti.<br />

3. Di dare atto che l’Unità Progetto Programmazione Risorse Finanziarie SSR predisponga i conseguenti impegni di spesa.<br />

4. Di stabilire la revisione del contenuto dei provvedimenti qui richiamati, nel caso la normativa nazionale e le disposizioni<br />

degli AACCNN di settore definiscano situazioni di incompatibilità con gli indirizzi regionali in oggetto.<br />

5. Di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 131<br />

VERBALE D’INTESA<br />

TRA LA REGIONE E LE OOSS DELLA MEDICINA CONVENZIONATA<br />

Venerdì 31 maggio <strong>2013</strong><br />

- Sala Pedenin, Palazzo Balbi - Venezia -<br />

Sono presenti l’Assessore e il Segretario regionale alla Sanità.<br />

Viene affrontato il seguente ordine del giorno:<br />

1. Permessi sindacali<br />

2. Atti di indirizzo regionali per la Medicina Convenzionata:<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

forme associative,<br />

informatizzazione,<br />

schema tipo contratto di esercizio Medicina di Gruppo Integrata,<br />

varie ed eventuali.<br />

Con il presente documento, le Parti concordano sugli obiettivi fissati per la riorganizzazione dell’assistenza<br />

territoriale, come precisato nel nuovo PSSR, che individua le Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) e, a<br />

regime per la medicina generale e la specialistica ambulatoriale interna, le Medicine di Gruppo Integrate<br />

(MdGI) disciplinate dal Contratto di esercizio. La Pianificazione aziendale, per l’attuazione degli atti regionali<br />

di programmazione, si realizza attraverso il Piano aziendale per lo sviluppo della medicina convenzionata,<br />

prevedendo per la medicina generale e la specialistica ambulatoriale interna un periodo transitorio fino al<br />

31/12/2015, nel quale è possibile attivare le Medicine in RETE e in GRUPPO, quali forme transitorie verso la<br />

medicina di gruppo Integrata e a termine.<br />

Nel sistema veneto la Medicina di gruppo Integrata si identifica con le Unità Complesse Cure primarie, di cui<br />

agli AA.CC.NN. e alle disposizioni della Legge cosiddetta “Balduzzi”.<br />

A) DIRITTI SINDACALI<br />

Con propria nota informativa del 5 settembre 2012, a firma del Coordinatore della SISAC, indirizzata agli<br />

Assessorati regionali alla Sanità - a seguito del pronunciamento del Giudice del lavoro presso il Tribunale di<br />

Roma assunto in data 13 luglio 2012 nell’ambito del ricorso iscritto al n. 4627/2012 R.G.C.-, la Struttura<br />

Interregionale comunica che il Giudice ha espresso in materia di diritti sindacali (art. 21 ACN) i seguenti<br />

orientamenti (il testo viene letteralmente riportato come contenuto nella nota):<br />

“- che anche il medico convenzionato di assistenza primaria ha diritto di assentarsi per espletare il proprio<br />

mandato di natura sindacale;<br />

- che, in adesione al parere SISAC n. 227 del 1° marzo 2011, tale diritto vada garantito secondo le previsioni<br />

del vigente ACN e quindi debba necessariamente essere confinato nel limite delle ore per cui è prestata<br />

l’attività di sostituzione comunicata a norma dell’art. 21, comma 6;<br />

- che l’onere del compenso spettante al sostituto è a carico del medico titolare anche se materialmente<br />

trattenuto e versato dalla ASL.<br />

Tanto si rappresenta agli Assessorati in indirizzo per opportuna conoscenza e per il seguito di competenza …”<br />

La questione, per la rilevanza dei diritti coinvolti e per la potenziale estensione a tutte le categorie della<br />

Medicina Convenzionata, sarà oggetto di negoziazione nazionale.<br />

Preso atto della decisione dei Presidenti delle Regioni di demandare la risoluzione della questione alla trattativa<br />

nazionale, viene confermata l’attuale prassi.<br />

B) RETE E ALTRE DISPOSIZIONI


132<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

1. Di stabilire che nella fase di passaggio verso la messa a regime delle Medicine di Gruppo Integrate sul<br />

territorio regionale, cioè fino al 31 dicembre 2015, sono attivabili, sulla base della pianificazione aziendale,<br />

delle risorse disponibili e conformemente al disciplinare tecnico di riferimento, le seguenti forme<br />

associative:<br />

- Medicina di “nuova Rete”, definita dall’ACN e dall’attuale progetto di riordino dell’assistenza primaria<br />

come forma associativa di transizione verso la Medicina di Gruppo Integrata.<br />

- Medicina di gruppo, definita dall’ACN e dell’accordo regionale (DGR n. 4395 del 30/12/2005) per la<br />

Medicina Convenzionata.<br />

2. Di prevedere che secondo la programmazione regionale le medicine di “nuova Rete” e di gruppo<br />

confluiscano nelle Medicine di Gruppo Integrate entro il 2015.<br />

3. Di prevedere l’avvio delle Medicine di gruppo integrate conformemente al contratto di esercizio tipo.<br />

4. Di disporre che la Medicina di Gruppo Integrata, la Medicina di Gruppo e la Nuova Rete siano disciplinate<br />

dal “contratto di esercizio-tipo”, previsto dalla DGR n. 1666 del 2011, allegato al presente verbale, che<br />

costituisce la base di discussione per la definizione, entro 30 gg., del contratto di esercizio-tipo tramite un<br />

apposito gruppo di lavoro.<br />

5. Di prorogare i patti aziendali in vigore fino all’approvazione del nuovo contratto di esercizio tipo.<br />

6. Di riclassificare le UTAP conformemente al contratto di esercizio-tipo per le Medicine di gruppo integrate,<br />

a parziale modifica ed integrazione della DGR n. 2864 del 28/12/2012.<br />

7. Di stabilire che l’adesione dei MMG alle forme associative in oggetto è obbligatoria in quanto previsto dalla<br />

programmazione nazionale e regionale.<br />

8. Di attribuire ai Direttori Generali delle Aziende Sanitarie l’obiettivo della realizzazione e attuazione del<br />

Piano aziendale per l’Assistenza primaria, anche agli effetti degli adempimenti agli obblighi del contratto<br />

individuale dei DDGG.<br />

9. Di confermare il pagamento della quota contrattuale per gli obblighi derivanti dalla partecipazione alle<br />

attività delle Aggregazioni Funzionali Territoriali dei Medici convenzionati, per l’espletamento delle attività<br />

previste:<br />

- € 0,81 Medici di Assistenza Primaria;<br />

- € 0,26 Medici di Continuità Assistenziale, Medici Emergenza Sanitaria Territoriali, Medici di<br />

Medicina dei Servizi Territoriali;<br />

- € 1,54 Medici Pediatri di Libera Scelta;<br />

- € 0,46 Specialisti Ambulatoriali Interni/Medici Veterinari a tempo indeterminato;<br />

- € 0,33 altre Professionalità (biologi, chimici, psicologi) a tempo indeterminato;<br />

- € 0,44 Specialisti Ambulatoriali Interni, Medici Veterinari, altre Professionalità a tempo determinato.<br />

10. Di stabilire il seguente trattamento economico per la medicina in Nuova Rete: forma associativa 6,00.= euro<br />

Ass/Anno di cui € 4,70.= per indennità contrattuale e € 1,30.= per produttività conseguente alle attività<br />

previste dalla DGR n. 1510/2012; patti aziendali euro 4,45.= Ass/Anno, quota A e B (€ 3,10 + 1,35), a<br />

modifica ed integrazione della DGR n. 2864 del 28/12/2012.<br />

11. Di approvare il quadro economico descritto, che prevede una maggiore spesa per anno di euro<br />

15.177.924,81.= per le forme associative della Medicina Generale; i cui fondi sono previsti nei bilanci<br />

regionali dei relativi esercizi 2012 – <strong>2013</strong> per la fase di avvio e a regime nel riparto annuale del Fondo<br />

sanitario regionale alle Aziende, a modifica delle DD.G.R. n. 1510 del 31/07/2012 e n. 1666 del 7/08/2012.<br />

12. Di impegnare la somma di € 8.267.404,40.= (ottomilioniduecentosessantasettemilaquattrocentoquattro/40),<br />

sul capitolo 101703 ad oggetto “Spesa sanitaria corrente per il finanziamento dei LEA –<br />

gestione sanitaria accentrata presso la Regione. (Art. 20, c.1, punto B, lett. A), D.Lgs. n. 118/2011)” del<br />

bilancio <strong>2013</strong>, che presenta la necessaria disponibilità.<br />

13. Di erogare alle Aziende U.L.S.S. le somme corrispondenti, alle seguenti scadenze:<br />

<br />

<br />

50% all’esecutività del presente atto,<br />

50% restante, a saldo di quanto dovuto, previa relazione sullo sviluppo del progetto e sul consuntivo di<br />

spesa, entro il 31/12/<strong>2013</strong>.<br />

14. Di stabilire la revisione del contenuto dei provvedimenti qui richiamati, nel caso la normativa nazionale e le<br />

disposizioni degli AACCNN di settore definiscano situazioni di incompatibilità con gli indirizzi regionali in<br />

oggetto.<br />

15. Di sostituire le disposizioni delle DD.G.R. n. 41 e n. 1666 del 2011 e n. 1510 e n. 1666 del 2012 con le<br />

indicazioni del presente verbale.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 133<br />

C) INFORMATIZZAZIONE<br />

1. Di riconoscere un contributo pari a € 230,00.= + ENPAM mensile, da erogare per gli adempimenti sui flussi<br />

previsti da accordi nazionali e regionali per il triennio <strong>2013</strong>-2015 ai MMG e PLS, comprensiva della<br />

indennità informatica pari a € 77,47.= mensili, prevista rispettivamente dall’art. 59, lettera B, comma 11<br />

dell’ACN per la Medicina Generale del 23/03/2005 e s.m.i e dall’art. 58, lettera B, comma 10 dell’ACN per<br />

la Pediatria di Libera Scelta del 15/12/2005 e s.m.i.. Detto contributo sarà mantenuto anche nel caso in cui il<br />

nuovo accordo nazionale non preveda alcuna indennità informatica.<br />

2. Di incaricare le Aziende del puntuale adempimento del presente atto per l’effettiva realizzazione del<br />

processo di informatizzazione della Medicina Convenzionata, precisando che i relativi oneri: saranno a<br />

carico dei bilanci aziendali in relazione ai medici di cui sopra convenzionati con l’azienda stessa.<br />

3. Di disporre che le Aziende ULSS provvedano a garantire l’informatizzazione anche della continuità<br />

assistenziale e la specialistica ambulatoriale interna.<br />

D) DISPOSIZIONI SPECIFICHE<br />

Per la PLS, la CA e la SAI, saranno attivati, entro 30 giorni dalla data del presente Verbale, tavoli tecnici per<br />

individuare specifici progetti, in linea con il PSSR, nell’ambito della riorganizzazione dell’assistenza territoriale<br />

e nell’ottica dell’integrazione professionale.<br />

E) PIANO AZIENDALE PER LO SVILUPPO DELLA MEDICINA CONVENZIONATA.<br />

Il Piano Aziendale per il potenziamento della medicina convenzionata va elaborato/rimodulato, sentiti i<br />

Comitati aziendali della Medicina Generale e della Pediatria di libera scelta e i tavoli negoziali della SAI.<br />

Contenuto essenziale del Piano è lo sviluppo delle forme associative previste, autorizzate ed attivate, la<br />

quantificazione dei costi e l’individuazione delle MdGI/UTAP già in esercizio da riclassificare in base ai nuovi<br />

standard regionali.<br />

Nella fase di elaborazione del Piano è necessario informare la Conferenza dei sindaci.<br />

Una volta rimodulato, il Piano aziendale andrà sottoposto a verifica da parte della struttura regionale<br />

competente.<br />

F) AGGREGAZIONI FUNZIONALI TERRITORIALI<br />

Entro 30 giorni dalla data del presente Verbale, saranno definite le attività delle AFT per i MMG, PLS e SAI e<br />

del relativo Coordinatore, attraverso un apposito gruppo tecnico di lavoro.<br />

G) PRECISAZIONE<br />

La Regione ritiene, considerato l’obbligatorietà della adesione alle AFT, al modello assistenziale regionale<br />

previsto per la Medicina Convenzionata e per le caratteristiche proprie della attività dei medici convenzionati,<br />

che l’organizzazione delle forme associative della stessa MC non possa mai assumere la qualifica di<br />

''autonoma''.<br />

H) ATTUAZIONE<br />

Il presente Verbale sarà attuato con apposite delibere della Giunta regionale conformemente ai tempi tecnici<br />

occorrenti per tali adempimenti e al contenuto del presente atto.


134<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

I) ALLEGATO:<br />

“Contratto di Esercizio-tipo” per le Medicine di Gruppo Integrate.<br />

Venezia 31 maggio <strong>2013</strong>.<br />

Assessore alla Sanità<br />

Segretario regionale per la Sanità<br />

Firmato<br />

Firmato<br />

Le OOSS della Medicina Convenzionata:<br />

FIMMG Firmato<br />

SNAMI Firmato<br />

SMI Firmato<br />

INTESA SINDACALE Firmato<br />

CISL Medici Firmato<br />

SUMAI ASSOPROF Firmato<br />

FEDERAZIONE MEDICI - UIL FPL Firmato<br />

FIMP Firmato


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 135<br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 953 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 5/10<br />

“CONTRATTO DI ESERCIZIO-TIPO” PER LE MEDICINE DI GRUPPO INTEGRATE<br />

FATTORI DI<br />

QUALITÀ<br />

OBIETTIVI RISORSE<br />

- Esplicitazione nella Carta dei Servizi del “portafoglio” delle attività assistenziali, dalla promozione della salute<br />

alla palliazione: vengono esplicitati le attività preventive ed educative, i pacchetti di prestazioni non differibili 1 ,<br />

gli ambulatori delle patologie croniche finalizzati a soddisfare i bisogni essenziali.<br />

Indennità di gruppo<br />

ACN+ACR [€10,10]<br />

Globalità ed<br />

Equità<br />

Attività di prevenzione<br />

- Registrazione in scheda sanitaria individuale del BMI, delle abitudini al fumo ed all’assunzione di bevande<br />

alcoliche, nonché il counselling medico e/o infermieristico sugli stili di vita (fumo, alcool, attività fisica,<br />

alimentazione, ecc.).<br />

- Attivazione di Gruppi di autoaiuto (fumo, alcool, ecc.) in collaborazione ed integrazione con il Distretto e<br />

realizzazione di programmi di educazione sanitaria a gruppi di pazienti, anche avvalendosi della collaborazione<br />

delle organizzazioni sociali (es. volontariato) e in collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione<br />

- Valutazione attraverso la carta del rischio cardiovascolare a tutti gli assistiti di età >= 35 anni in 5 anni e<br />

gestione del rischio per livello di gravità secondo protocolli condivisi aziendali.<br />

- Facilitazione all’adesione ai programmi di screening approvati dalla Regione da parte degli assistiti ed alle<br />

campagne di vaccinazione.<br />

15% di<br />

[€ 10,10 + €4,45]<br />

IMPEGNO PROFESSIONALE<br />

Assistenza dei malati cronici<br />

- Attivazione nel triennio <strong>2013</strong>-2015 almeno dei percorsi assistenziali aziendali del diabete, BPCO e dello<br />

scompenso cardiaco, oltre alle cure palliative. Si allega una prima lista di indicatori relativi alle principali<br />

patologie croniche che verranno implementati a livello regionale con le singole softwarehouse e come estrazione<br />

strutturata nelle schede sanitarie individuali. Per quanto riguarda la valorizzazione degli indicatori nel contratto<br />

di esercizio, ogni Azienda ULSS selezionerà un set di indicatori più rilevanti a livello locale e definirà i relativi<br />

pesi e i valori soglia più appropriati. La lista degli indicatori verrà sottoposta a revisione annualmente.<br />

- Partecipazione agli audit aziendali del diabete, BPCO, scompenso e cure palliative basati sull’analisi degli<br />

indicatori definiti a livello locale e sull’implementazione delle iniziative di miglioramento (almeno una<br />

all’anno).<br />

30% di<br />

[€ 10,10 + €4,45]<br />

<br />

1 Per prestazioni non differibili si intendono tutte le patologie acute (es. tonsilliti, attacco di asma, coliche addominali, ecc.) la cui diagnosi e terapia è eseguibile nell’ambulatorio del<br />

MMG.


136<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

giunta regionale – 9^ legislatura<br />

ALLEGATO A - Dgr n. del pag. 6/10<br />

FATTORI DI<br />

QUALITÀ<br />

OBIETTIVI RISORSE<br />

Tenuta della<br />

scheda<br />

sanitaria<br />

individuale<br />

Utilizzo di un software unico tra i medici di famiglia della Medicina di Gruppo Integrata<br />

Al fine di consentire l’implementazione, lo sviluppo e la trasmissione di:<br />

- profilo sanitario sintetico (patient summary)<br />

- documenti clinici a supporto dei PDTA concordati<br />

- specifici data set, comuni ai software dei diversi MMG (compresa la CA), devono essere, da un punto di vista<br />

logico e operativo, sempre in rete e raggiungibili tra di loro.<br />

informatizzata Indice ITOT con un valore soglia da migliorare progressivamente<br />

- Codifica e registrazione nella scheda sanitaria individuale delle diagnosi delle patologie a più elevata<br />

prevalenza, in questa fase almeno: diabete, scompenso cardiaco, tumori, cardiopatia ischemica, TIA-ICTUS,<br />

BPCO<br />

- registrazione di altre codifiche in relazione ai contenuti concordati del patient summary.<br />

Indennità di<br />

gruppo<br />

ACN+ACR<br />

[€10,10]<br />

DGR<br />

n.2258/2011 e<br />

successive<br />

disposizioni<br />

regionali<br />

FATTORI<br />

ORGANIZZATIVI<br />

IMPEGNO PROFESSIONALE<br />

<br />

Accessibilità<br />

La Medicina di Gruppo Integrata deve assicurare:<br />

- contattabilità telefonica (diretta o tramite call center o altro personale) e pronta disponibilità nell’arco delle 12<br />

ore/die<br />

- apertura di almeno uno studio della sede centrale nelle fasce 9-12 e 16-19<br />

- copertura oraria cumulata degli studi per almeno 10 ore/die<br />

- copertura oraria serale almeno fino alle ore 19 di almeno di uno studio<br />

- apertura di almeno uno studio il sabato mattina (ore 8.00-10.00)<br />

- programmazione degli accessi in ambulatorio su appuntamento (almeno parzialmente)<br />

- implementazione di metodi di medicina di iniziativa per i malati cronici<br />

20% di<br />

[€ 10,10 + €4,45]


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 137<br />

giunta regionale – 9^ legislatura<br />

ALLEGATO A - Dgr n. del pag. 7/10<br />

<br />

FATTORI DI<br />

QUALITÀ<br />

OBIETTIVI RISORSE<br />

Sostenibilità<br />

economica<br />

Rispetto degli obiettivi assegnati alle Aziende ULSS con specifico provvedimento della Giunta Regionale<br />

- Tasso ospedalizzazione standardizzato …;<br />

- Costo annuo pro capite per la farmaceutica convenzionata determinato in base alla popolazione pesata …;<br />

- Numero annuo di prestazioni specialistiche erogate per abitante (tasso standardizzato esclusa la diagnostica di<br />

laboratorio) …;<br />

- Costo annuo per residente pesato dell’assistenza specialistica, al netto dei costi generali e della diagnostica di<br />

laboratorio ...;<br />

- Rispetto dei protocolli di prioritarizzazione e delle modalità di prescrizione condivise, finalizzate al<br />

conseguimento degli obiettivi assegnati sulle liste di attesa<br />

Le soglie di ciascun indicatore e per singola Medicina di Gruppo Integrata saranno definite a livello aziendale<br />

RESPONSABILIZZAZIONE<br />

Vengono, inoltre, raccomandate le seguenti azioni:<br />

- rispetto dei percorsi aziendali diagnostico terapeutici e dell’appropriatezza prescrittiva<br />

- estensione a tutti delle terapie efficaci (es. terapia del dolore)<br />

- lotta ai sovra trattamenti (es. antibiotici, politerapia negli anziani, esami di laboratorio).<br />

35% di<br />

[€ 10,10 + €4,45]<br />

L’integrazione con le professioni sanitarie, i medici di continuità assistenziale e gli specialisti (dipendenti, convenzionati o libero professionisti) dovrà essere<br />

realizzata secondo l’organizzazione aziendale e conformemente ai PDTA che definiscono il ruolo di ciascun soggetto e i relativi indicatori. Gli obiettivi assegnati<br />

alla Medicina di Gruppo Integrata dovranno essere condivisi da tutti i componenti del team.


138<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

giunta regionale – 9^ legislatura<br />

ALLEGATO A - Dgr n. del pag. 8/10<br />

ALLEGATI (lista indicatori)<br />

INDICATORI PER PDTA DIABETE TIPO 2 NON INSULINO TRATTATO (ca.50-70 pazienti per medico)<br />

gli indicatori sono misurabili a seguito di codifica dei pazientiù<br />

1) N pazienti di età >= 14 anni con diagnosi di diabete mellito tipo 2 (ICD 250.% escluso 250._1% e 250._3%) (Numeratore)/totale pazienti di età >= 14 anni<br />

(Denominatore)<br />

2) N pazienti di età>=14 anni con diagnosi di diabete mellito di tipo 2 nel periodo precedente l'anno di osservazione con almeno una registrazione di BMI nei<br />

12 mesi precedenti la fine del periodo di osservazione (Numeratore) /totale pazienti di età >= 14 anni on diagnosi di diabete mellito di tipo 2 nel periodo<br />

precedente l'anno di osservazione (Denominatore)<br />

3) N pazienti di età >=14 anni con diagnosi di diabete mellito di tipo 2 nel periodo precedente l'anno di osservazione con almeno una registrazione di fumo<br />

entro l'anno di ossservazione (Numeratore) /totale pazienti di età >= 14 anni on diagnosi di diabete mellito di tipo 2 nel periodo precedente l'anno di<br />

osservazione (Denominatore)<br />

4) N pazienti di età >= 14 anni con diagnosi di diabete mellito di tipo 2 nel periodo precedente l'anno di osservazione la cui cartella riporta la valutazione dei<br />

polsi periferici nei 12 mesi precedenti la fine del periodo di osservazione (Numeratore) /totale pazienti di età >= 14 anni on diagnosi di diabete mellito di<br />

tipo 2 nel periodo precedente l'anno di osservazione (Denominatore)<br />

5) N pazienti di età >= 14 anni con diagnosi di diabete mellito di tipo 2 nel periodo precedente l'anno di osservazione con almeno una registrazione di PA entro<br />

l'anno di ossservazione (Numeratore) /totale pazienti di età >= 14 anni on diagnosi di diabete mellito di tipo 2 nel periodo precedente l'anno di osservazione<br />

(Denominatore)<br />

6) N pazienti di età >= 14 anni con diagnosi di diabete mellito di tipo 2 nel periodo precedente l'anno di osservazione con almeno una registrazione di<br />

emoglobina glicata entro l'anno di ossservazione (Numeratore) /totale pazienti di età >= 14 anni on diagnosi di diabete mellito di tipo 2 nel periodo<br />

precedente l'anno di osservazione (Denominatore)<br />

7) N pazienti di età >= 14 anni con diagnosi di diabete mellito di tipo 2 nel periodo precedente l'anno di osservazione con almeno un esame del fondo oculare<br />

nei 24 mesi precedenti la fine del periodo di ossservazione (Numeratore) /totale pazienti di età >= 14 anni on diagnosi di diabete mellito di tipo 2 nel<br />

periodo precedente l'anno di osservazione (Denominatore)<br />

8) N. pazienti di età ≥14 anni con diagnosi di diabete mellito tipo 2 nel periodo precedente l’anno di osservazione con almeno una registrazione della<br />

microalbuminuria nei 12 mesi precedenti la fine del periodo di osservazione (Numeratore) / totale pazienti di età ≥ 14 anni con diagnosi di diabete mellito<br />

di tipo 2 nel periodo prece-dente l’anno di osservazione (Denominatore)


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 139<br />

giunta regionale – 9^ legislatura<br />

ALLEGATO A - Dgr n. del pag. 9/10<br />

9) N. pazienti di età ≥ 14 anni con diagnosi di diabete mellito tipo 2 nel periodo precedente l’anno di osservazione con almeno una registrazione di colesterolo<br />

LDL nei 12mesi precedenti la fine del periodo di osservazione (Numeratore) / totale pa-zienti di età ≥ 14 anni con diagnosi di diabete mellito di tipo 2 nel<br />

periodo prece-dente l’anno di osservazione (Denominatore)<br />

10) N. pazienti di età ≥ 14 anni con diagnosi di diabete mellito tipo 2 nel periodo precedente l’anno di osservazione con ultimo valore di emoglobina glicata<br />

nell’anno di osservazione ≤ 7% (Numeratore) / totale pazienti di età ≥ 14 anni con diagnosi di diabete mellito tipo 2 nel periodo precedente l’anno di<br />

osservazione con almeno una registrazione di emoglobina glicata nell’anno di osservazione (Denominatore)<br />

11) N. pazienti di età ≥ 14 anni con diagnosi di diabete mellito tipo 2 nel periodo precedente l’anno di osservazione con ultimo valore di PA nell’anno di<br />

osservazione ≤ 130/80 mmhg (Numeratore) / totale pazienti di età ≥ 14 anni con diagnosi di diabete mellito tipo 2 nel periodo precedente l’anno di<br />

osservazione con almeno una registrazione di PA nell’anno di osservazione (Denominatore)<br />

12) N. pazienti di età ≥ 14 anni con diagnosi di diabete mellito tipo 2 nel periodo precedente l’anno di osservazione con ultimo valore di colesterolo LDL<br />

nell’anno di osservazione < 100 mg/d (Numeratore) / totale pazienti di età ≥ 14 anni con diagnosi di diabete mellito tipo 2 nel periodo precedente l’anno di<br />

osservazione con almeno una registrazione di colesterolo LDL nell’anno di osservazione (Denominatore)<br />

INDICATORI PER PDTA SCOMPENSO CARDIACO (ca. 10-15 pazienti per medico)<br />

1) N. di pazienti di età ≥ 18 anni con diagnosi di scompenso cardiaco entro l’anno di osservazione (Numeratore) / totale dei pazienti di età ≥ 18 anni<br />

(Denominatore)<br />

2) Rilevazione di indicatori di processo: PA e BMI semestrale<br />

3) N. pazienti di età > 40 anni con diagnosi di scompenso cardiaco con almeno una prescrizione di ACE-Inibitori/Sartani (codice ATC: C<strong>09</strong>) negli ultimi 365<br />

giorni (Numeratore) / totale pazienti di età >40 anni con diagnosi di scompenso cardiaco (Denominatore)<br />

INDICATORI PER PDTA BPCO<br />

1) Numero pazienti di età ≥ 40 anni con diagnosi di BPCO (ICD9CM) / totale assistiti di età ≥ 40 anni<br />

2) Numero di pazienti con BPCO con registrazione della stadi azione di malattia/ numero totale di pazienti con diagnosi di BPCO<br />

3) Numero pazienti di età ≥ 18 anni con diagnosi di BPCO con almeno una registrazione di abitudine al fumo/ totale degli assistiti di età ≥ 18 anni con<br />

diagnosi di BPCO (Valore ≥ 80%)<br />

4) Numero pazienti di età ≥ 18 anni con diagnosi di BPCO con almeno una registrazione di BMI (con valore VEMS registrato) negli ultimi 24 mesi/ totale<br />

degli assistiti di età ≥ 18 anni con diagnosi di BPCO (Valore ≥ 80%)


140<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

giunta regionale – 9^ legislatura<br />

ALLEGATO A - Dgr n. del pag. 10/10<br />

5) Numero pazienti di età ≥ 18 anni con diagnosi di BPCO con almeno una registrazione di vaccinazione antinfluenzale negli ultimi 24 mesi/ totale degli<br />

assistiti di età ≥ 18 anni con diagnosi di BPCO (Valore ≥ 80%)<br />

6) Numero pazienti di età ≥ 18 anni con diagnosi di BPCO con almeno una registrazione di spirometria negli ultimi 24 mesi/ totale degli assistiti di età ≥ 18<br />

anni con diagnosi di BPCO (Valore ≥ 80%)<br />

7) Numero pazienti ≥ 18 anni con diagnosi di BPCO ricoverati per riacutizzazioni della BPCO o malattie acute dell’apparato respiratorio/ totale pazienti di età<br />

≥ 18 anni con diagnosi di BPCO ( Valore da determinare)<br />

8) Numero di pazienti “nuovi trattati”* con farmaci per i disturbi ostruttivi delle vie respiratorie diversi dagli ICS-LABA a dosi fisse/ numero totale di pazienti<br />

“nuovi trattati”* con farmaci per disturbi ostruttivi delle vie respiratorie. (valore ≥ 75%)<br />

*Assistiti a cui il proprio Curante ha prescritto almeno 3 confezioni di farmaci per i disturbi respiratori nell’anno di riferimento e che non abbiano avuto<br />

prescrizioni di farmaci per disturbi respiratori nei 12 mesi antecedenti.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 141<br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 955 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

“Modello di gestione diretta dei sinistri di responsabilità civile verso terzi in ambito sanitario ed ospedaliera approvato<br />

con DGRV n. 573/2011, modificata con DGRV n. 1020/2011”. Adempimenti diversi per l’implementazione, su scala regionale,<br />

del modello gestionale, all’esito della sperimentazione in atto nelle Aziende ed Enti del S.S.R. delle province di Padova e<br />

Rovigo, disposta con DGRV n. 1906/2012.<br />

[Sanità e igiene pubblica]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Il provvedimento conferisce mandato, rispettivamente al Coordinamento Regionale Acquisti per la Sanità ed all’Azienda Ospedaliera<br />

di Padova, di porre in essere le procedure di gara per il servizio di brokeraggio assicurativo e della copertura assicurativa<br />

del rischio di responsabilità civile delle Aziende Sanitarie, Ospedaliere ed Enti del SSR per le richieste di danno eccedenti l’importo<br />

di € 500.000,00 per sinistro, oltre ad altre accessorie; inoltre, viene conferito mandato alla Azienda Ospedaliera di Padova per<br />

l’espletamento della procedura di gara per l’acquisizione del servizio di liquidazione del danno (cd. loss adjuster), per le Aziende<br />

Sanitarie, Ospedaliere ed Enti del S.S.R..<br />

L’Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.<br />

Con la deliberazione n. 1906 del 18.9.2012 la Giunta del Veneto, con decorrenza dal 1.1.<strong>2013</strong> e scadenza al 31.12.<strong>2013</strong>, ha disposto<br />

l’avvio della sperimentazione regionale del modello di gestione diretta dei sinistri di responsabilità civile verso terzi in ambito<br />

sanitario e ospedaliero, secondo le linee guida approvate con DGRV n. 573/2011, come modificate dalla DGRV n. 1020/2011, nelle<br />

Aziende ed Enti sanitari (IOV) della Provincia di Padova e nell’Azienda Ospedaliera di Padova, iniziativa successivamente estesa<br />

anche alle Aziende Sanitarie n. 18 e n. 19 della Provincia di Rovigo.<br />

Sempre nell’obiettivo di garantire la puntuale applicazione, sin dalla fase di sperimentazione, delle “Linee guida” approvate con<br />

DGRV n. 573/2011, come modificate dalla DGRV n. 1020/2011, con decreto del Segretario per la Sanità n. 235 in data 13.11.2012,<br />

è stato altresì approvato specifico schema tipo di Protocollo d’Intesa tra l’Azienda Ospedaliera di Padova e le Aziende ed Enti periferici<br />

coinvolti nella fase di avvio sperimentale del nuovo modello gestionale. I singoli protocolli di intesa sono stati poi effettivamente<br />

assunti, alla data del 27.12.2012, dalle Amministrazioni succitate, come comunicato dall’Azienda Ospedaliera di Padova<br />

alla Segreteria regionale per la Sanità con nota del 16.5.<strong>2013</strong> n. 25828, agli atti del procedimento.<br />

Con la precitata deliberazione n. 573 del 10.5.2011, di attuazione di quanto disposto dall’art. 6 della L.R. n. 15/20<strong>09</strong>, la Giunta<br />

Regionale ha, tra l’altro, stabilito di:<br />

• introdurre il nuovo modello operativo di gestione del trattamento degli eventi di danno e della relativa copertura assicurativa<br />

per le Aziende ed Enti Sanitari della Regione Veneto, mediante approvazione di apposite “Linee guida per la gestione stragiudiziale<br />

dei sinistri di RCT delle Aziende ULSS della Regione del Veneto”;<br />

• dare mandato al Segretario regionale per la Sanità di assumere tutte le azioni necessarie e conseguenti all’approvazione delle<br />

linee guida, ivi incluse quelle relative alla procedura di gara per l’affidamento unitario del rischio correlato ai sinistri sopra la<br />

predeterminata soglia di €. 500.000,00, nonché delle eventuali coperture accessorie inerenti alla “Responsabilità Civile Operatori”<br />

e “Libera Professione intra-moenia”.<br />

La citata deliberazione n. 1906 del 18.9.2012 è intervenuta successivamente all’iniziativa regionale che ha sortito esito negativo<br />

(annullamento dell’aggiudicazione definitiva alla compagnia rumena City Insurance S.A. e revoca della gara di appalto, giusta<br />

DGRV n. 1512 del 31.7.2012), relativa alla procedura ristretta accelerata centralizzata a livello regionale per l’affidamento dei servizi<br />

assicurativi di responsabilità civile verso terzi, di responsabilità civile operatori, di responsabilità libera professione intra-moenia<br />

e di responsabilità personale per colpa grave in fabbisogno alle Aziende ed Enti del SSR della Regione Veneto, indetta in lotto<br />

unico indivisibile per l’importo complessivo a base d’asta di € 76.063.123,00, comprensivo delle diverse opzioni temporali e delle<br />

imposte, ex DGRV n. 1290/2011.<br />

Col ridetto provvedimento n. 1906/2012, la Giunta, nel dare avvio alla sperimentazione -per il <strong>2013</strong>- del Modello di gestione<br />

diretta dei sinistri di “RCT” in ambito sanitario ed ospedaliero, ha incaricato le Aziende coinvolte, di valutare la percorribilità<br />

della rinegoziazione a termini di legge dei contratti assicurativi in essere in modo da renderli compatibili con le specifiche tecniche<br />

del Modello gestionale di cui alle ridette Linee Guida, trattenendo in copertura i soli sinistri eccedenti l’importo di franchigia di<br />

500.000 euro, ovvero -se del caso- valutare se recedere dai contratti assicurativi in essere e provvedere mediante nuova procedura<br />

di appalto -nel rispetto delle vigenti disposizioni di legge- all’assunzione di nuove polizze assicurative, sempre limitatamente al<br />

rischio eccedente la soglia dei 500 mila euro per sinistro.<br />

Dalla verifica effettuata c/o l’Azienda ospedaliera di Padova, quale “Azienda Capoluogo” per le Aziende sanitarie padovane e<br />

rodigine coinvolte nella sperimentazione, risulta che le medesime hanno aggiornato i contratti assicurativi in essere, provvedendo<br />

ad introdurre la franchigia fino a € 500.000,00, coerente con il Modello gestionale approvato dalla Regione.<br />

Peraltro, come rappresentato dall’Azienda ospedaliera di Padova, sempre con la richiamata nota del 16.5.<strong>2013</strong> n. 25828, agli<br />

atti, vi è -da parte delle Aziende che hanno esordito nella sperimentazione- l’urgente necessità di provvedere all’avvio di una nuova<br />

procedura di gara per l’affidamento del servizio di copertura assicurativa oltre il suddetto limite di franchigia, sia per favorire l’omogeneità<br />

delle condizioni contrattuali che per l’imminente scadenza dei contratti in essere, che risultano essere i seguenti:<br />

• Azienda ospedaliera Padova - 31.12.<strong>2013</strong><br />

• A.ULSS n. 15 - 31.12.<strong>2013</strong><br />

• A.ULSS n. 16 - 31.01.2016<br />

• A.ULSS n. 17 - 31.10.2015


142<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

• A.ULSS n. 18 - 31.12.<strong>2013</strong><br />

• A.ULSS n. 19 - 31.12.<strong>2013</strong><br />

• IOV - 20.11.<strong>2013</strong><br />

Perdurando dunque le condizioni poste a fondamento delle determinazioni regionali che hanno originato la scelta della gara<br />

unificata per le Aziende Sanitarie, Ospedaliere ed Enti del SSR, ed anzi, ulteriormente rafforzandosi le stesse anche dal progressivo<br />

ingresso nel modello di gestione diretta da diverse Aziende del SSR, all’esito della fase di sperimentazione gestionale, in ragione<br />

del maturare delle scadenze dei rispettivi contratti di assicurazione, appare necessario reiterare la procedura per la ricerca della<br />

partnership assicurativa per la copertura del rischio per eventi la cui richiesta risarcitoria superi l’importo di € 500.000,00 per sinistro,<br />

provvedendo all’uopo mediante l’espletamento di una nuova apposita procedura di gara, fermo restando che l’implementazione<br />

su scala regionale del Modello di gestione diretta dei sinistri di “RCT” in ambito sanitario ed ospedaliero approvato coi citati<br />

provvedimenti n. 573/2011 e n. 1020/2011, e, conseguentemente, l’operatività delle affidande coperture assicurative oltre l’importo<br />

di franchigia rimane subordinata all’esito ed alla rendicontazione della fase di sperimentazione e sarà disposta con successiva deliberazione<br />

di Giunta regionale, così come già previsto dalla DGRV n. 1906 del 18.9.2012.<br />

In merito all’espletamento della testé indicata gara (dalla quale si assume possa derivare anche la riduzione dei costi diretti e<br />

indiretti a carico del SSR) non si deve sottacere della difficoltà, come appartenente alla comune esperienza, di reperimento di una<br />

copertura assicurativa da parte delle compagnie che operano nel mercato del rischio in sanità (cd. malpractice), criticità che si reputa<br />

di poter comprimere attraverso la suddivisione in lotti, frazionamento che appare rappresentare il migliore approccio metodologico<br />

per il conseguimento di un risultato positivo, anche perchè diversa è l’incidenza dei rischi di natura clinica tra le aziende sanitarie<br />

ai fini del premio assicurativo.<br />

Si propone, pertanto, che le procedure di affidamento del servizio assicurativo per la copertura del rischio civile siano aggiudicate<br />

per n. 5 lotti di gara corrispondenti, per quanto possibile e compatibile anche con le singole scadenze delle polizze in essere,<br />

alle aree di Verona, Vicenza, Padova e Rovigo, Treviso e Belluno, Venezia, analogamente alla ripartizione territoriale già disposta<br />

in sede di avvio del modello gestionale, modus operandi finalizzato anche a favorire la massima concorrenza tra i soggetti presenti<br />

nel mercato assicurativo.<br />

Peraltro, le novità introdotte dal nuovo modello, come anche tratteggiato dalle precitate linee guida approvate con DGRV n.<br />

573/2011, hanno messo in luce la necessità, specialmente nella prima fase di avvio, che le Amministrazioni interessate - già coinvolte,<br />

attraverso la Segreteria regionale per la Sanità, in un periodo di opportuna formazione teorica e tecnica - in sede di iniziale applicazione<br />

pratica del modello, possano trovare supporto nella presenza di professionisti esperti, in grado di affiancare nella fase istruttoria,<br />

quella tesa all’accertamento e alla liquidazione del danno, gli uffici interni aziendali deputati alla gestione dei reclami.<br />

A tal proposito, considerato che le necessità di cui sopra appaiono comuni alle realtà sanitarie coinvolte nell’applicazione del<br />

precitato modello, nonché ritenuto strategico assicurare all’intero sistema del SSR- già dalla fase iniziale - omogeneità di condotta<br />

amministrativa da parte delle Aziende e ciò sia allo scopo di affinare le procedure amministrative che di stabilire una condivisa<br />

metodica di apprezzamento del danno e di identici parametri di monetizzazione del risarcimento del danno per l’intero SSR, si<br />

reputa opportuno avviare anche una procedura di gara a favore di tutte le citate Aziende per il servizio di liquidazione del danno<br />

(cd. loss adjuster), ricompreso entro il valore di € 500.000,00 per sinistro concluso con pagamento o reiezione, reliquando alla<br />

Compagnia che risulterà aggiudicataria della procedura di gara, la competenza alla trattazione dei sinistri sopra l’importo di €<br />

500.000,00, nel rispetto comunque di quanto previsto dalle Linee guida approvate con DGRV n. 573/2011, come modificata dalla<br />

DGRV n. 1020/2011.<br />

Ritenuto di incaricare l’Azienda Ospedaliera di Padova, soggetto capofila tra le Aziende sanitarie coinvolte nella sperimentazione<br />

del nuovo modello, all’espletamento delle predette procedure di gara, con facoltà a quest’ultima di procedere, tra le altre, alla<br />

raccolta degli atti di procura da parte delle Aziende del SSR, dei dati riferiti alla sinistrosità dei singoli Enti oltre ad avvalersi del<br />

supporto di esperti, idonei e qualificati, individuati dalla Segreteria regionale per la Sanità.<br />

Ritenuto altresì necessario provvedere, preliminarmente alle procedure di gara per l’affidamento dei servizi assicurativi in<br />

precedenza indicati, ad individuare, a mezzo di specifica procedura d’appalto, la Società di Brokeraggio che dovrà coadiuvare<br />

l’Azienda Ospedaliera di Padova nella predisposizione del capitolato di gara e dei restanti documenti componenti il procedimento<br />

per l’affidamento del servizio di copertura assicurativa della “RCT” sopra il ridetto importo di franchigia e stabilito, al riguardo, di<br />

incaricare in proposito il Coordinamento Regionale Acquisti per la Sanità, integrando allo scopo il Piano relativo alle procedure di<br />

gara centralizzate a livello regionale per il biennio 2012/<strong>2013</strong> approvato con DGRV n. 1272 in data 3 luglio 2012, siccome espressamente<br />

previsto dal punto n. 3) del dispositivo del citato provvedimento giuntale.<br />

Si ritiene necessario ribadire, ancora, che le Aziende del SSR che hanno già esordito con la sperimentazione, alla luce delle<br />

prossime scadenze contrattuali che interesseranno le polizze assicurative da queste contratte, come in precedenza riepilogate, nelle<br />

more dell’espletamento delle indicende procedure di gara, provvedano ad affidare la propria copertura assicurativa nei modi già<br />

indicati dalla DGRV 1906/2012.<br />

Da ultimo, le novità introdotte dal nuovo modello - come tratteggiato dalle ricordate linee guida - nonché l’esigenza di garantire<br />

il necessario supporto tecnico di un soggetto esterno per la liquidazione del danno, hanno messo in evidenza l’opportunità di<br />

organizzare - per il tramite dell’Unità Complessa Affari Giuridico/Amministrativi della Segreteria regionale per la Sanità - una<br />

supervisione interna al sistema SSR, a garanzia anche della uniformità di condotte amministrative nelle attività che saranno svolte<br />

dagli uffici gestionali delle Aziende Sanitarie coinvolte, in sinergia altresì con le iniziative assunte dalla Regione in ordine allo<br />

sviluppo del sistema regionale e del modello organizzativo per la gestione della sicurezza del paziente nel SSR (DGRV n. 1336 in<br />

data 17.8.2012).<br />

Il relatore conclude la propria relazione e sottopone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 143<br />

La Giunta regionale<br />

Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione, ai sensi dell’art. 53, 4° comma dello Statuto, il quale dà<br />

atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />

vigente legislazione regionale e statale;<br />

Visto il D.Lgs. 12.4.2006, n. 163 e ss.mm.ii.;<br />

Vista la L.R. 10.1.1997, n. 1;<br />

Vista la L.R. 10.6.1991, n. 12;<br />

Vista la DGRV n. 573/2011, come modificata dalla DGRV n. 1020/2011;<br />

Vista la DGRV n. 1290 del 3.8.2011<br />

Vista la DGRV n. 1272 del 3.7.2012<br />

Vista la DGRV n. 1512 del 31.7.2012<br />

Vista la DGRV n. 1906 del 18.9.2012<br />

delibera<br />

1) Di incaricare il Coordinamento Regionale Acquisti per la Sanità di selezionare, a mezzo di specifica gara d’appalto, la<br />

Società di Brokeraggio che dovrà coadiuvare l’Azienda Ospedaliera di Padova nella predisposizione del capitolato di gara e dei<br />

restanti documenti componenti il procedimento per l’affidamento del servizio di copertura assicurativa della “RCT” sopra il ridetto<br />

importo di franchigia, e delle restanti coperture accessorie, nei termini indicati in premessa, ad integrazione del Piano relativo alle<br />

procedure di gara centralizzate a livello regionale per il biennio 2012/<strong>2013</strong>, approvato con DGRV n. 1272 in data 3 luglio 2012;<br />

2) di conferire - per quanto esposto in premessa, nell’ambito del “Modello di gestione diretta dei sinistri di responsabilità<br />

civile verso terzi in ambito sanitario ed ospedaliera approvato con DGRV n. 573/2011, modificata con DGRV n. 1020/2011”- mandato<br />

all’Azienda Ospedaliera di Padova di attendere alle procedure amministrative per l’affidamento del servizio assicurativo per<br />

la copertura del rischio di responsabilità civile verso terzi delle Aziende Sanitarie, Ospedaliere ed Enti del SSR, suddiviso per<br />

lotti, come indicato nelle premesse, relativamente alle richieste di danno eccedenti l’importo di € 500.000,00 per sinistro, oltre alle<br />

coperture accessorie per “responsabilità civile operatori”, per “libera professione intramoenia” e, a libera adesione individuale e<br />

in forma di convenzione senza franchigia, per responsabilità personale per “colpa grave” del personale del comparto sanità e della<br />

relativa dirigenza, nonché mandato per procedere, a mezzo gara, alla scelta del contraente per l’affidamento del servizio di liquidazione<br />

del danno (cd. loss adjuster), come in narrativa meglio descritto;<br />

3) di invitare le Aziende Sanitarie, Ospedaliere e gli Enti del SSR di cui sopra a produrre all’Azienda ospedaliera di Padova,<br />

in tempi celeri, quanto di necessità per l’espletamento della gara, ivi incluso, apposito mandato, comprensivo dei necessari dati<br />

riferiti alla sinistrosità affinché l’Azienda ospedaliera patavina provveda, per loro conto, all’espletamento delle procedure di scelta<br />

del contraente per l’affidamento dei servizi di cui al punto che precede;<br />

4) di precisare, altresì, che l’Azienda ospedaliera di Padova possa avvalersi del supporto di esperti, idonei e qualificati, individuati<br />

dalla Segreteria regionale per la Sanità che potrà attingere tra le professionalità presenti nella Regione Veneto;<br />

5) di precisare che il conferimento di mandato cui al punto 2) sia comprensivo anche di tutte le eventuali, ulteriori, procedure<br />

per giungere ad assicurare la stipulazione di appositi contratti da parte delle Aziende Sanitarie, Ospedaliere e degli Enti del SSR,<br />

in considerazione anche dei rischi connessi alle procedure di affidamento del servizio alle compagnie che operano nel particolare<br />

mercato assicurativo per la copertura del rischio in sanità (cd. malpractice);<br />

6) di invitare le Aziende ed Enti del S.S.R. che hanno esordito con la sperimentazione gestionale, in attuazione della DGRV<br />

n. 1906/2012, nelle more dell’espletamento delle procedure di gara di cui ai precedenti punti dispositivi, a provvedere alla propria<br />

copertura assicurativa del rischio di RCT sopra l’importo di franchigia, oltre che delle coperture accessorie riepilogate in premessa,<br />

secondo le modalità già indicate dalla DGRV 1906/2012;<br />

7) Di ribadire che l’implementazione su scala regionale del Modello di gestione diretta dei sinistri di “RCT” in ambito sanitario<br />

ed ospedaliero approvato coi citati provvedimenti n. 573/2011 e n. 1020/2011 e, conseguentemente, l’operatività delle affidande coperture<br />

assicurative di cui al precedente n. 1), rimangono subordinate all’esito ed alla rendicontazione della fase di sperimentazione<br />

e sarà disposta con successiva deliberazione di Giunta regionale, così come già previsto dalla DGRV n. 1906 del 18.9.2012.<br />

8) di demandare all’Unità Complessa Affari Giuridico/Amministrativi della Segreteria regionale per la Sanità l’incarico di<br />

supervisione del nuovo modello di gestione diretta dei sinistri di responsabilità civile verso terzi in ambito sanitario e ospedaliero,<br />

a garanzia dell’uniformità delle condotte amministrative che saranno poste in essere dai competenti uffici delle Aziende Sanitarie<br />

coinvolte nell’applicazione del modello in parola;<br />

9) di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio della Regione Veneto;<br />

10) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.


144<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 956 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Autorizzazioni ad Aziende ULSS ed Aziende Ospedaliere delle richieste sottoposte a parere di congruità della Commissione<br />

Regionale per l’Investimento in Tecnologia ed Edilizia (CRITE) nelle sedute del 21 gennaio <strong>2013</strong>, 11 febbraio <strong>2013</strong> e 4<br />

marzo <strong>2013</strong>. Art. 26, L.R. 56/1994, DGR n. 1455/2008, DGR n. 125/2011 e DGR n. 2353/2011.<br />

[Unità locali socio sanitarie e aziende ospedaliere]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Autorizzazioni ad Aziende ULSS ed Ospedaliere all’acquisizione di attrezzature sanitarie, a contratti di service sanitari, ad<br />

investimenti di carattere informatico, esaminate nelle sedute della Crite del 21 gennaio <strong>2013</strong>, 11 febbraio <strong>2013</strong> e 4 marzo <strong>2013</strong>.<br />

L’Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.<br />

La DGR n. 1455 del 6/6/2008 intitolata “Riavvio dell’attività di valutazione degli investimenti nel settore socio sanitario. Costituzione<br />

della Commissione Regionale per l’Investimento in Tecnologia ed Edilizia (CRITE) e approvazione dei Criteri per la<br />

definizione di un piano allocativo delle attrezzature di imaging clinico nella Regione del Veneto” ha definito un nuovo modello<br />

di valutazione delle richieste di autorizzazione all’acquisto di grandi attrezzature, disciplinato le richieste di autorizzazione agli<br />

investimenti in edilizia sanitaria ed elaborato una serie di innovativi criteri a supporto delle competenti strutture della Segreteria<br />

regionale Sanità e Sociale ed ha inoltre costituito la Commissione Regionale per l’Investimento in Tecnologia ed Edilizia (CRITE),<br />

che ha assorbito le funzioni del precedente Gruppo Tecnico di Valutazione degli Investimenti nel settore Socio Sanitario.<br />

La DGR 2353/2011, anche in conseguenza dell’entrata in vigore del D.Lgs. 118/2011, ha modificato la composizione della CRITE,<br />

con gli obiettivi di offrire alle Aziende ed alla Regione un più adeguato supporto alle attività di programmazione, assicurare agli<br />

investimenti previsti, dove possibile, ambiti di applicazione comuni e coerenti con la programmazione regionale ed in linea con<br />

quanto previsto dai Piani Triennali delle Opere Pubbliche e con quanto previsto dalla normativa in materia di approvvigionamenti<br />

di beni e servizi di cui al D.Lgs. 163/2006, garantire un miglior sostegno alle finalità comuni di controllo e contenimento della spesa<br />

e di armonizzare le procedure di autorizzazione degli investimenti con quanto previsto dagli articoli 25 e 32 del D.Lgs. 23 giugno<br />

2011, n. 118, e dai relativi provvedimenti attuativi.<br />

La medesima DGR 2353/2011 ha puntualmente disposto che l’ambito di applicazione delle competenze della CRITE sono i<br />

progetti di investimento articolati in:<br />

a. edilizia sanitaria e socio sanitaria;<br />

b. grandi macchinari;<br />

c. impianti;<br />

d. attrezzature;<br />

e. informatica e macchine d’ufficio;<br />

f. altri ambiti, quali mobili, arredi, automezzi, immobilizzazioni immateriali ed altro.<br />

In particolare, le competenze della CRITE comprendono gli investimenti in ambito ospedaliero, territoriale e di prevenzione<br />

- che devono essere ricondotti a tali aree progettuali -, i progetti di investimento in attrezzature, grandi apparecchiature, informatica,<br />

etc. (ad esclusione dei progetti di edilizia) di entità economica superiore alla soglia comunitaria, gli investimenti per service<br />

sanitari, gli investimenti previsti nell’ambito di contratti di finanza di progetto, concessioni, etc., le richieste di autorizzazione alla<br />

contrazione di mutui e l’analisi di ciascun Piano degli Investimenti triennale della Aziende ULSS ed Ospedaliere regionali.<br />

La ridefinizione dell’ambito di applicazione delle competenze della CRITE ha comportato anche la revisione della sua composizione.<br />

Essa è ora composta da:<br />

• il Segretario regionale per la Sanità, o suo delegato;<br />

• il Dirigente regionale della Direzione Controlli e Governo SSR;<br />

• il Dirigente regionale della Direzione Attuazione Programmazione Sanitaria;<br />

• il Dirigente regionale della Direzione Edilizia Ospedaliera e a Finalità Collettive;<br />

• il Dirigente regionale della Direzione Servizi Sociali;<br />

• il Dirigente regionale della Direzione Bilancio;<br />

• il Dirigente dell’Unità di Progetto Programmazione Risorse Finanziarie SSR;<br />

• il Direttore dell’Agenzia Regionale Socio Sanitaria, o suo delegato;<br />

• un esperto indicato dall’Assessore alla Sanità.<br />

Con l’Ordine del Giorno prot. n. 584241 del 27 dicembre 2012, la CRITE è stata convocata per il giorno 21 gennaio <strong>2013</strong>, durante<br />

la quale sono state esaminate le richieste pervenute.<br />

Il giorno 11 febbraio <strong>2013</strong> si è svolta una nuova seduta della CRITE convocata con l’Ordine del Giorno prot. n. 55842 del 6<br />

febbraio <strong>2013</strong>, durante la quale sono state esaminate ulteriori richieste pervenute.<br />

Con l’Ordine del Giorno prot. n. 144892 del 5 aprile <strong>2013</strong>, la CRITE è stata convocata per il giorno 4 marzo <strong>2013</strong>, al fine di<br />

esaminare nuove richieste pervenute ai competenti uffici regionali.<br />

Con il presente provvedimento si propone, pertanto, di prendere atto dei verbali delle sedute della CRITE del 21 gennaio <strong>2013</strong>,<br />

11 febbraio <strong>2013</strong> e 4 marzo <strong>2013</strong>, agli atti presso la Direzione Controlli e Governo SSR, e di autorizzare quanto indicato nell’Allegato<br />

A alla presente deliberazione, in virtù dei pareri favorevoli espressi dalla CRITE nelle sedute sopra indicate, pareri ritenuti<br />

congrui dalla Commissione anche in rapporto ad una valutazione complessiva degli investimenti inerenti le dotazioni di tutti gli<br />

enti sanitari presenti sul territorio.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 145<br />

Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il presente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

- Udito il relatore incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione, ai sensi dell’articolo 53, 4° comma, dello Statuto, il<br />

quale dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, in ordine alla compatibilità con<br />

la vigente legislazione statale e regionale;<br />

- Vista la L.R. n. 23 del 7/11/2003;<br />

- Vista la propria <strong>Del</strong>iberazione n. 1455 del 6/6/2008;<br />

- Vista la Nota della Segreteria regionale Sanità e Sociale del 30/6/2008, prot. n. 337585;<br />

- Preso atto della DGR n. 125/2011;<br />

- Richiamata inoltre la propria <strong>Del</strong>iberazione n. 2353 del 29/12/2011.<br />

delibera<br />

1. di prendere atto delle motivazioni esposte in premessa, facenti parte integrante del presente provvedimento;<br />

2. di prendere atto dei verbali delle sedute della Commissione Regionale per l’Investimento in Tecnologia ed Edilizia (CRITE)<br />

del 21 gennaio <strong>2013</strong>, 11 febbraio <strong>2013</strong> e 4 marzo <strong>2013</strong>, agli atti presso la Direzione Controlli e Governo SSR;<br />

3. di autorizzare le richieste sottoposte dalle Aziende ULSS ed Ospedaliere al parere di congruità della Commissione Regionale<br />

per l’Investimento in Tecnologia ed Edilizia (CRITE) nelle sedute del 21 gennaio <strong>2013</strong>, 11 febbraio <strong>2013</strong> e 4 marzo <strong>2013</strong> per<br />

le quali la CRITE ha espresso parere favorevole - di cui allo schema riassuntivo (Allegato A) al presente provvedimento del quale<br />

costituisce parte integrante e sostanziale - anche in virtù della loro congruità in rapporto ad una valutazione complessiva degli<br />

investimenti inerenti le dotazioni di tutti gli enti sanitari presenti sul territorio;<br />

4. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />

5. di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione.


146<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

Allegato _A_ Dgr n. del pag. 1 /1<br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 956 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

ESITI FAVOREVOLI - SEDUTA CRITE DEL 21 gennaio <strong>2013</strong><br />

Azienda<br />

Oggetto<br />

Costo complessivo presunto indicato dall'Azienda<br />

Sanitaria<br />

PARERE CRITE<br />

AULSS 9<br />

Parere in merito alla richiesta di autorizzazione all’acquisizione di<br />

un’apparecchiatura TAC ad alte prestazioni e TAC a 64 strati<br />

Per TAC 256 strati: € 1.300.000 IVA NON COMPRESA<br />

Per TAC 64 strati € 605.000 IVA INCLUSA<br />

Parere favorevole con prescrizioni<br />

ESITI FAVOREVOLI - SEDUTA CRITE DEL 11 febbraio <strong>2013</strong><br />

Azienda<br />

Oggetto<br />

Costo complessivo presunto indicato dall'Azienda<br />

Sanitaria<br />

PARERE CRITE<br />

AULSS 18<br />

Parere in merito all’autorizzazione alla nuova procedura di gara di un Sistema<br />

diagnostico con tecnologia Real Time PCR per l’esecuzione di analisi da installare<br />

presso la SOC Anatomia Patologica dell’Ulss n. 18<br />

€ 657.000,00 IVA NON COMPRESA<br />

Parere favorevole con prescrizioni<br />

AULSS 3<br />

Parere in merito alla richiesta di autorizzazione alla gara telematica ex. Art. 20-27<br />

d.lgs 163/2006 del servizio integrato di noleggio, ricondizionamento e logistica dei<br />

dispositivi tessili, materasseria e degli accessori per le necessità dell’Aulss n. 3<br />

€ 5.370.759,00 IVA NON COMPRESA<br />

Parere favorevole con prescrizioni<br />

AULSS 3<br />

Parere in merito alla richiesta di autorizzazione alla gara telematica ex. Art. 20-27<br />

d.lgs 163/2006 del servizio di ristorazione per i Presidi Ospedalieri e le strutture<br />

territoriali dell’Azienda Ulss n. 3<br />

€ 10.828.341,00 IVA NON COMPRESA<br />

Parere favorevole con prescrizioni<br />

ESITI FAVOREVOLI - SEDUTA CRITE DEL 4 marzo <strong>2013</strong><br />

Azienda<br />

Oggetto<br />

Costo complessivo presunto indicato dall'Azienda<br />

Sanitaria<br />

PARERE CRITE<br />

AULSS 10<br />

Parere in merito alla richiesta di autorizzazione per la fornitura di n. 4<br />

ecotomografi digitali per le Unità Operative di cardiologia, neurologia e radiologia<br />

dei Presidi ospedalieri di San Donà di Piave e di Portogruaro<br />

€ 726.000,00 IVA INCLUSA<br />

Parere favorevole con prescrizioni<br />

AULSS 10<br />

Parere in merito alla richiesta di autorizzazione per la fornitura e l’installazione di<br />

un intensificatore di brillanza per l’Unità Operativa di Ortopedia del Presidio<br />

ospedaliero di Portogruaro<br />

€ 157.300,00 IVA INCLUSA<br />

Parere favorevole con prescrizioni<br />

AULSS 13<br />

Parere in merito alla documentazione di progettazione contrattuale della gara<br />

d’appalto per l’affidamento del servizio di assistenza e manutenzione del sistema<br />

informatico e di comunicazione dell’Ulss n. 13<br />

€ 1.650.000,00 IVA NON COMPRESA<br />

Parere favorevole con prescrizioni<br />

AULSS 20<br />

Parere in merito alla documentazione di progettazione contrattuale della gara<br />

d’appalto per l’affidamento dei servizi di archiviazione, gestione documentale e<br />

digitalizzazione cartelle cliniche<br />

€ 2.970.000,00 IVA NON COMPRESA<br />

Parere favorevole con prescrizioni<br />

AULSS 7<br />

Parere in merito alla richiesta di autorizzazione al rinnovo quadriennale della<br />

fornitura in service di reagenti e sistemi per esami di Chimica clinica,<br />

Immunometria, Chimica speciale ed Emoglobine per i laboratori analisi dell’Ulss<br />

€ 3.963.602,00 IVA NON COMPRESA<br />

Parere favorevole con prescrizioni<br />

AULSS 8<br />

Parere in merito alla documentazione di progettazione contrattuale della gara<br />

d’appalto per l’affidamento del servizio di soccorso medico sul territorio dell’Ulss<br />

8<br />

€ 12.160.000,00 IVA NON COMPRESA<br />

Parere favorevole con prescrizioni<br />

AULSS 8<br />

Parere in merito alla documentazione di progettazione contrattuale della gara<br />

d’appalto per la fornitura in service di sistemi per laboratorio analisi e relativi<br />

reagenti<br />

€ 27.195.000,00 IVA NON COMPRESA<br />

Parere favorevole con prescrizioni<br />

AULSS 9<br />

Parere in merito alla documentazione di progettazione contrattuale della gara<br />

d’appalto per la fornitura in service di sistemi analitici automatici per la<br />

diagnostica immunoematologica per le Aziende Ulss nn. 7, 8 e 9 della Regione del<br />

Veneto afferenti al DIMT<br />

€ 3.140.000,00 IVA NON COMPRESA<br />

Parere favorevole con prescrizioni<br />

AULSS 10<br />

Parere in merito alla documentazione di progettazione contrattuale della gara<br />

d’appalto per la fornitura di reagenti e sistemi ematologici per l’esecuzione<br />

dell’esame emocromocitometrico e del conteggio dei reticolociti per il Laboratorio<br />

di Patologia Clinica dell’Ulss 10<br />

€ 1.160.000,00 IVA NON COMPRESA<br />

Parere favorevole con prescrizioni<br />

AULSS 10<br />

Parere in merito alla documentazione di progettazione contrattuale della gara<br />

d’appalto per l’affidamento della fornitura di sistemi diagnostici vari e relativo<br />

materiale di consumo per l’Unità Operativa Complessa Laboratorio di patologia<br />

Clinica dell’Ulss 10<br />

€ 652.000,00 IVA NON COMPRESA<br />

Parere in merito alla documentazione di progettazione contrattuale della gara<br />

d’appalto per l’affidamento della fornitura di apparecchiature analitiche<br />

AULSS 12<br />

automatiche per colorazioni immunoistochimiche e relativi anticorpi per Aziende<br />

Ulss nn. 12 e 13 (nota prot. 58927 del 20 settembre 2012).<br />

€ 1.042.500,00 IVA NON COMPRESA<br />

Parere favorevole con prescrizioni<br />

Parere favorevole con prescrizioni<br />

Parere in merito alla documentazione di progettazione contrattuale della gara<br />

AULSS 12<br />

d’appalto per l’affidamento della fornitura di sistemi per l’esecuzione di indagini<br />

di immunoematologia eritrocitaria per il Dipartimento Interaziendale di Medicina<br />

€ 5.375.000,00 IVA NON COMPRESA<br />

Trasfusionale (DIMT) della Provincia di Venezia<br />

Parere favorevole con prescrizioni<br />

Richiesta di autorizzazione procedura aperta per l’assegnazione del servizio di<br />

AULSS 12<br />

assistenza infermieristica a favore dei detenuti della casa circondariale<br />

“S.M. Maggiore” e della casa di reclusione “S. Eufemia<br />

€ 2.125.391,66 IVA NON COMPRESA<br />

Parere favorevole con prescrizioni<br />

AULSS 13<br />

AULSS 13<br />

Parere in merito alla documentazione di progettazione contrattuale della gara<br />

d’appalto per l’affidamento del servizio di manutenzione delle apparecchiature<br />

elettromedicali<br />

Parere in merito alla documentazione di progettazione contrattuale della gara<br />

d’appalto per l’affidamento della fornitura di sistemi dialitici online con comodato<br />

d’uso di apparecchiature dedicate<br />

€ 7.200.000,00 IVA NON COMPRESA<br />

€ 1.220.000,00 IVA NON COMPRESA<br />

Parere favorevole con prescrizioni<br />

Parere favorevole con prescrizioni


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 147<br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 957 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Commissione Regionale per l’Investimento in Tecnologia ed Edilizia - CRITE (DGR n. 2353 del 29/12/2011): modifica<br />

della composizione e supporto istruttoria.<br />

[Sanità e igiene pubblica]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Con il presente provvedimento si propone di apportare alcune modifiche alla composizione della Commissione Regionale per<br />

l’Investimento in Tecnologia ed Edilizia - CRITE - e di prevedere la possibilità di avvalersi del supporto dell’Unità di Valutazione<br />

Technology Assessment (U.V.T.A.) dell’Azienda Ospedaliera di Padova ai fini dell’istruttoria preventiva delle richieste inerenti<br />

l’acquisizione di attrezzature di imaging clinico da sottoporre al parere della Commissione stessa.<br />

L’Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.<br />

Con deliberazione n. 2353 del 29 dicembre 2011 la Giunta Regionale ha apportato alcune modifiche alla composizione della<br />

Commissione Regionale per l’Investimento in Tecnologia ed Edilizia (CRITE) e all’ambito di applicazione delle competenze della<br />

medesima attribuendole, inoltre, nuove funzioni.<br />

Tale esigenza è scaturita dal mutato contesto economico-finanziario nazionale e regionale che ha posto in primo piano la politica<br />

degli investimenti nel settore socio sanitario e, conseguentemente, le funzioni di programmazione e di controllo della Regione<br />

in tale ambito.<br />

Uno dei compiti attribuiti alla CRITE dalla DGR 2353/2011 è quello di valutare - con cadenza annuale - i Piani degli Investimenti<br />

delle Aziende ed Istituti del SSR, individuando un nuovo procedimento di valutazione dei programmi e delle scelte di investimento,<br />

e di offrire, in tal modo, alle Aziende/Istituti del SSR ed all’Amministrazione Regionale un più adeguato supporto alle attività di<br />

programmazione finalizzate a garantire un miglior sostegno alle finalità comuni di controllo e contenimento della spesa.<br />

L’attività di valutazione della CRITE riguarda progetti di investimento articolati in:<br />

g. edilizia sanitaria;<br />

h. grandi macchinari;<br />

i. impianti;<br />

j. attrezzature;<br />

k. informatica e macchine d’ufficio;<br />

l. altri ambiti, quali mobili, arredi, automezzi, immobilizzazioni immateriali ed altro.<br />

Nei progetti di investimento sono inclusi i service (ad es. di laboratorio, trasfusionale, emodialisi, radiologia, etc.), i noleggi e<br />

i leasing.<br />

Sono altresì compresi in tale definizione gli investimenti previsti nell’ambito di contratti di finanza di progetto, concessioni,<br />

etc., inclusi quelli che si rendessero necessari in aggiunta a quanto inizialmente definito nei contratti stessi.<br />

Nell’ambito di valutazione della CRITE vengono comprese, inoltre, anche le richieste di autorizzazione alla contrazione di<br />

mutui ex artt. 5 e 6 della L.R. 55/94 e così come previsto dalla DGR 125/2011.<br />

Considerato che i pareri espressi dalla Commissione si esplicano sulla base di un lavoro propedeutico da parte delle strutture<br />

regionali di volta in volta coinvolte nella fase istruttoria, a seconda della tipologia delle richieste.<br />

Considerato che la Giunta Regionale ha il compito di individuare gli standard di appropriatezza allocativa delle attrezzature di<br />

imaging clinico, e che a tal fine utilizza la metodologia dell’Health Technology Assessment (HTA), sulla base della quale la CRITE<br />

può formulare i propri pareri, da sottoporre poi all’organo regionale competente, unitamente ai criteri di costo/efficacia.<br />

Considerato che la citata DGR 2353/2011 individuava, quali componenti di commissione, i seguenti soggetti:<br />

• il Segretario regionale per la Sanità, o suo delegato;<br />

• il Dirigente regionale della Direzione Controlli e Governo SSR;<br />

• il Dirigente regionale della Direzione Attuazione Programmazione Sanitaria;<br />

• il Dirigente regionale della Direzione Edilizia Ospedaliera e a Finalità Collettive;<br />

• il Dirigente regionale della Direzione Servizi Sociali;<br />

• il Dirigente regionale della Direzione Bilancio;<br />

• il Dirigente dell’Unità di Progetto Programmazione Risorse Finanziarie SSR;<br />

• il Direttore dell’Agenzia Regionale Socio Sanitaria, o suo delegato;<br />

• un esperto indicato dall’Assessore alla Sanità.<br />

Considerato che la DGR 2353/2011 prevedeva, altresì, la possibilità che, qualora vi fosse la necessità di ulteriori competenze<br />

in specifiche materie, la CRITE avrebbe potuto avvalersi del supporto di ulteriori rappresentanti della Segreteria regionale per la<br />

Sanità e/o da specifiche figure professionali, individuate dalla Segreteria regionale per la Sanità.<br />

Preso atto che l’art. 4 della L.R. 23 novembre 2012, n. 43, ha disposto l’abrogazione della L.R. 29 novembre 2001, n. 32 “Agenzia<br />

regionale socio sanitaria” e successive modificazioni.<br />

Preso atto che l’art. 4 ter della Legge Regionale n. 43/2012 sopraindicata attribuisce le funzioni esercitate dall’ARSS, tra l’altro,<br />

alle strutture che afferiscono alla Segreteria regionale per la Sanità.<br />

Considerato che la DGR 2353/2011 attribuiva le attività di segreteria della CRITE alla Direzione regionale Controlli e Governo<br />

SSR avvalendosi dell’apporto istruttorio delle competenti strutture dell’Agenzia Regionale Socio Sanitaria e della Direzione Edilizia<br />

ospedaliera e a finalità collettive, e che il Servizio Controlli Investimenti Prezzi Acquisti SSR della Direzione regionale Controlli e<br />

Governo SSR aveva, ed ha tutt’ora, il compito di istruire preventivamente la documentazione inerente gli argomenti da sottoporre


148<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

al parere della CRITE.<br />

Per quanto sopra esposto, con il presente provvedimento si propone di modificare la composizione della CRITE - di cui alla DGR<br />

n. 2353/2011 - sostituendo il Direttore dell’Agenzia Regionale Socio Sanitaria con il Dirigente del Servizio Controllo Investimenti<br />

Prezzi Acquisti SSR della Direzione regionale Controlli e Governo SSR.<br />

La Commissione, pertanto, risulterà così composta:<br />

• il Segretario regionale per la Sanità, o suo delegato;<br />

• il Dirigente regionale della Direzione Controlli e Governo SSR;<br />

• il Dirigente regionale della Direzione Attuazione Programmazione;<br />

• il Dirigente regionale della Direzione Edilizia Ospedaliera e a Finalità Collettive;<br />

• il Dirigente regionale della Direzione Servizi Sociali;<br />

• il Dirigente regionale della Direzione Bilancio;<br />

• il Dirigente regionale dell’Unità di Progetto Programmazione Risorse Finanziarie SSR;<br />

• il Dirigente del Servizio Controllo Investimenti Prezzi Acquisti SSR.;<br />

• un esperto indicato dall’Assessore regionale alla Sanità.<br />

Al fine di un efficace svolgimento dell’istruttoria preventiva sulle richieste riguardanti le attrezzature di imaging clinico di cui<br />

sopra - e ribadita l’importanza della metodologia dell’HTA - il Servizio Controlli Investimenti Prezzi Acquisti SSR potrà avvalersi<br />

del supporto dell’Unità di Valutazione delle Tecnologie (U.V.T.) dell’Azienda Ospedaliera di Padova.<br />

Le disposizioni delle deliberazioni di Giunta Regionale n. 1455 del 6/6/2008, n. 1464 del 19/5/20<strong>09</strong> e n. 2353 del 29/12/2011<br />

rimangono in vigore in quanto compatibili con il contenuto del presente provvedimento.<br />

Il relatore conclude la propria relazione e sottopone all’approvazione della Giunta Regionale il presente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

- Udito il Relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale<br />

dà atto che la Struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con<br />

la legislazione regionale e statale;<br />

- Visti gli artt. 5 e 6 della L.R. n. 55/1994;<br />

- Vista la L.R. n. 43/2012;<br />

- Richiamata la propria deliberazione n. 1455 del 6/6/2008;<br />

- Richiamata la propria deliberazione n. 1464 del 19/5/20<strong>09</strong>;<br />

- Richiamata la propria deliberazione n. 125 del 8/2/2011;<br />

- Richiamata la propria deliberazione n. 2353 del 29/12/2011.<br />

delibera<br />

1. di approvare quanto illustrato in premessa quale parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;<br />

2. di approvare, per quanto descritto in premessa, la modifica alla composizione della CRITE, sostituendo il Direttore dell’Agenzia<br />

Regionale Socio Sanitaria con il Dirigente del Servizio Controllo Investimenti Prezzi Acquisti SSR della Direzione regionale<br />

Controlli e Governo SSR. La Commissione, pertanto, risulta così composta:<br />

• il Segretario regionale per la Sanità, o suo delegato;<br />

• il Dirigente regionale della Direzione Controlli e Governo SSR;<br />

• il Dirigente regionale della Direzione Attuazione Programmazione;<br />

• il Dirigente regionale della Direzione Edilizia Ospedaliera e a Finalità Collettive;<br />

• il Dirigente regionale della Direzione Servizi Sociali;<br />

• il Dirigente regionale della Direzione Bilancio;<br />

• il Dirigente dell’Unità di Progetto Programmazione Risorse Finanziarie SSR;<br />

• il Dirigente del Servizio Controllo Investimenti Prezzi Acquisti SSR;<br />

• un esperto indicato dall’Assessore regionale alla Sanità;<br />

3. di prevedere, al fine dell’istruttoria preventiva sulle richieste riguardanti le attrezzature di imaging clinico di cui in premessa<br />

e ribadita l’importanza della metodologia dell’Health Technology Assessment (HTA), che il Servizio Controlli Investimenti Prezzi<br />

Acquisti SSR della Direzione regionale Controlli e Governo SSR possa avvalersi del supporto dell’Unità di Valutazione delle Tecnologie<br />

(U.V.T.) dell’Azienda Ospedaliera di Padova;<br />

4. di ritenere abrogata ogni precedente disposizione o provvedimento in contrasto con le determinazioni di cui al presente<br />

atto, dando atto nel contempo che le disposizioni della DGR n. 1455 del 6/6/2008, della DGR n. 1464 del 19/5/20<strong>09</strong> e della DGR n.<br />

2353 del 29/12/2011 rimangono in vigore in quanto compatibili con il contenuto del presente provvedimento;<br />

5. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del Bilancio regionale;<br />

6. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 149<br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 958 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Autorizzazione all’Azienda ULSS n. 9 Treviso alla contrazione di un mutuo, ai sensi dell’art. 5, comma 2, della Legge<br />

Regionale n. 55/94, finalizzato al finanziamento dei lavori della “Cittadella Sanitaria” dell’Ospedale di Treviso (DGR n.<br />

2054/2007 e DGR n. 343/2010).<br />

[Unità locali socio sanitarie e aziende ospedaliere]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Con il presente provvedimento si autorizza, ai sensi dell’art. 5, comma 2, della Legge Regionale n. 55/94, l’Azienda ULSS n.<br />

9 Treviso alla contrazione di un mutuo per complessivi Euro 51 milioni finalizzato al finanziamento dei lavori della “Cittadella<br />

Sanitaria” dell’Ospedale di Treviso (DGR n. 2054/2007 e DGR n. 343/2010).<br />

L’Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.<br />

Con DGR n. 2054 del 3 luglio 2007 la Giunta Regionale ha approvato l’ipotesi progettuale relativa alla realizzazione della<br />

“Cittadella Sanitaria” dell’Ospedale di Treviso, del costo stimato di Euro 196.000.000,00. Con tale provvedimento l’opera è stata<br />

inserita nel Piano decennale delle opere strategiche di cui alla DGR n. 66/2005, così come previsto dal comma 7, art. 53, della L.R.<br />

n. 27/2003.<br />

La sopracitata DGR n. 2054/2007 ha previsto altresì un finanziamento regionale complessivo di Euro 20.000.000,00, dei quali<br />

Euro 9.000.000,00 attribuiti ai progetti di ristrutturazione del Pronto Soccorso dell’Ospedale, di restauro di Villa Carisi, nonché<br />

alla progettazione del nuovo Distretto.<br />

Con DGR n. 343 del 16 febbraio 2010 la Giunta Regionale ha approvato lo studio di fattibilità dell’opera in oggetto, per l’importo<br />

stimato e aggiornato di Euro 224.000.000,00, ritenendola ammissibile e realizzabile anche con il concorso di capitali privati e<br />

inserendola nelle priorità del programma di attuazione dei finanziamenti di cui all’art. 20 della L. n. 67/88, esercizio 2008, disposto<br />

dal CIPE con sua <strong>Del</strong>ibera n. 97 del 18/12/2008, con una quota di Euro 50.000.000,00.<br />

La medesima DGR n. 343/2010, nel recepire integralmente il parere n. 803 del 22 gennaio 2010 della Quinta Commissione del<br />

Consiglio Regionale, ha definito per tale opera la seguente copertura finanziaria, di cui alla delibera del Direttore Generale dell’AULSS<br />

9 Treviso del 27/11/20<strong>09</strong>, n. 1315:<br />

a) Finanziamento pubblico:<br />

• Euro 11.000.000,00 quale quota assegnata dalla DGR n. 2054/2007;<br />

• Euro 50.000.000,00 quale quota dell’art. 20, L. 67/88, delibera CIPE n. 97/2008;<br />

• Euro 40.000.000,00 quale mutuo a carico del bilancio dell’AULSS 9 Treviso;<br />

• Euro 25.000.000,00 quale quota derivante da alienazioni patrimoniali;<br />

b) Finanziamento privato:<br />

• Euro 98.000.000,00 pari al 43,75 del totale dell’investimento;<br />

Euro 224.000.000,00 TOTALE investimento<br />

Con nota prot. n. 89860 del 14 luglio 2010, l’AULSS 9 richiedeva ai competenti uffici regionali l’autorizzazione alla contrazione<br />

del mutuo di Euro 40.000.000,00 così come previsto dalla delibera del Direttore Generale n. 783 del 25 giugno 2010.<br />

La Commissione Regionale per l’Investimento in Tecnologia ed Edilizia (CRITE), nella seduta del 9 novembre 2010, esaminava<br />

la suddetta richiesta ed esprimeva parere favorevole alla contrazione del mutuo di Euro 40.000.000,00 da parte dell’AULSS 9, che<br />

prevedeva la necessità di bandire la gara nel 2014.<br />

Con nota del 3 aprile <strong>2013</strong> prot. n. 141940, la Direzione regionale Edilizia Ospedaliera e a Finalità Collettive inoltrava alla Direzione<br />

regionale Controlli e Governo la nota dell’AULSS 9 - prot. n. 31488 del 20 marzo <strong>2013</strong> -, con la quale il Direttore Generale<br />

informava che la procedura per l’affidamento della Concessione di costruzione e gestione della “Cittadella della Salute” proseguiva<br />

con regolarità e chiedeva riscontro sui finanziamenti assegnati con i suindicati provvedimenti.<br />

Considerato che la L.R. 14 settembre 1994, n. 55, all’art. 5, c. 2, prevede che l’Unità locale socio-sanitaria, per il finanziamento<br />

di investimenti e previa autorizzazione regionale, possa inoltre contrarre mutui o accedere ad altre forme di credito di durata in<br />

ogni caso non superiore a dieci anni.<br />

Considerato che la DGR n. 125 del 8 febbraio 2011 dispone che le singole richieste di autorizzazione alla contrazione di mutui<br />

siano sottoposte al preventivo parere della CRITE, per la valutazione delle priorità della programmazione socio sanitaria regionale,<br />

come confermato anche dalla successiva DGR n. 2353 del 29 dicembre 2011.<br />

Preso atto che la CRITE, riunitasi nella seduta del 22 aprile <strong>2013</strong>, ha esaminato nuovamente l’argomento, ha preso atto del<br />

percorso amministrativo svolto fino a quel momento dall’AULSS 9 ed ha espresso parere favorevole alla contrazione del mutuo di<br />

Euro 40.000.000,00, al fine di permettere all’Azienda di proseguire nelle successive fasi tecnico-amministrative.<br />

Preso atto che la CRITE, nel corso della sopracitata seduta del 22 aprile u.s., ha constatato che la quota di finanziamento regionale<br />

di € 11 milioni assegnata con DGR 2054/2007 non è prevista in competenza nel Bilancio regionale <strong>2013</strong>, nonostante un’esplicita<br />

richiesta formulata - anche con riferimento ad altri finanziamenti già approvati dalla Giunta Regionale negli esercizi precedenti


150<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

- dalla Segreteria regionale per la Sanità in data 7 novembre 2012 con nota prot. n. 502407 e ribadita dalla medesima Segreteria<br />

regionale il 26 aprile <strong>2013</strong>, con nota prot. 177548, autorizza l’AULSS 9 a contrarre mutuo anche per questi, ulteriori, € 11 milioni.<br />

Tenuto conto anche del fatto che, per non incorrere nelle pesanti penalizzazioni dei risultati aziendali previste dall’art. 29,<br />

comma 1, lettera b) del D.Lgs. 118/2011, il sopracitato importo non può essere finanziato con fondi provenienti dal F.S.R. destinato<br />

alla copertura dei LEA, con il presente provvedimento si propone quindi di prendere atto di quanto sopra esposto e di autorizzare<br />

l’AULSS 9 alla stipula di un mutuo fino ad un importo massimo di Euro 51.000.000,00 e della durata massima di anni 10 per il<br />

finanziamento della Cittadella Sanitaria dell’Ospedale di Treviso, dei quali Euro 40.000.000,00 quale mutuo previsto a carico del<br />

bilancio dell’AULSS 9 Treviso ed Euro 11.000.000 disposti dalla sopra evidenziata DGR n. 2054/2007, al fine di consentire la stipula<br />

del contratto.<br />

In relazione al disposto dell’art. 5, c. 3, della L.R. 55/1994, che dispone che “l’autorizzazione regionale alla contrazione dei<br />

mutui o all’accensione di altre forme di credito può essere concessa fino ad un ammontare complessivo delle relative rate, per capitale<br />

ed interessi, non superiore al quindici per cento del valore costituito dalla somma consolidata regionale delle poste dei bilanci<br />

preventivi economici annuali delle Unità locali socio-sanitarie e delle Aziende ospedaliere al netto della quota del fondo sanitario<br />

nazionale di parte corrente attribuita alla Regione”, è stata verificata la sussistenza delle condizioni poste dal sopra riportato comma<br />

3 dell’articolo 5 della L.R. 55/1994 con riferimento all’importo complessivo del mutuo autorizzato di Euro 51.000.000,00.<br />

Il relatore conclude la propria relazione e sottopone all’approvazione della Giunta Regionale il presente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

- Udito il Relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale<br />

dà atto che la Struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con<br />

la legislazione regionale e statale.<br />

- Visto il D.Lgs. 118/2011;<br />

- Visto l’art. 5 della L.R. n. 55/1994;<br />

- Richiamate le proprie deliberazioni n. 2054 del 3 luglio 2007, n. 343 del 16 febbraio 2010, n. 125 del 8 febbraio 2011 e n. 2353<br />

del 29 dicembre 2011.<br />

delibera<br />

1. di approvare quanto illustrato in premessa quale parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;<br />

2. di autorizzare, ai sensi della L.R. 14 settembre 1994, n. 55, art. 5, commi 2 e 3, l’AULSS 9 Treviso a contrarre un mutuo<br />

fino ad un importo massimo di Euro 51.000.000,00 e della durata massima di anni 10 per il finanziamento della Cittadella Sanitaria<br />

dell’Ospedale di Treviso;<br />

3. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del Bilancio regionale;<br />

4. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 151<br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 959 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Azienda Ulss n. 13 di Mirano. Consistenza patrimoniale. DGR n. 922 del 28/02/1995.<br />

[Unità locali socio sanitarie e aziende ospedaliere]<br />

Note per la trasparenza:<br />

con il presente provvedimento si integra la DGR n. 922 /1995 con la quale la Giunta regionale ha definito le consistenze patrimoniali<br />

dei beni mobili e immobili dell’Azienda, con un mappale di proprietà aziendale precedentemente non ricompreso nel<br />

provvedimento regionale.<br />

L’Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.<br />

Secondo quanto disposto dall’art. 5 comma 1, del D. Lgs. 30/12/1992, n. 502 e s.m.i., la Regione del Veneto con DGR n. 922<br />

del 28/02/1995, ha trasferito all’Azienda Ulss n. 13 di Mirano, istituita con Legge Regionale n. 56/1994, i beni immobili, mobili e<br />

le attrezzature che, alla data di entrata in vigore del D.Lgs. 502/1992, facevano parte del patrimonio dei Comuni o delle Province<br />

con vincolo di destinazione alle disciolte Ulss n. 17 Mirano, Ulss n. 18 Dolo e del patrimonio del Comune di Campolongo Maggiore<br />

con vincolo di destinazione alla disciolta Ulss n. 23 Conselve. Tale provvedimento regionale costituisce titolo per l’apposita<br />

trascrizione dei beni a favore dell’azienda ai sensi del succitato articolo.<br />

A seguito di una verifica volta all’aggiornamento degli elementi catastali identificativi del patrimonio dell’Azienda Ulss n. 13,<br />

il Direttore Generale con provvedimento n. 314 del 11/07/2011 prendeva atto che nell’elenco allegato alla DGR n. 922/1995 non era<br />

ricompreso un mappale identificativo di un terreno sito in Comune di Dolo di proprietà dell’Azienda Ulss n. 13, in quanto rientrante<br />

nei beni immobili già di proprietà dell’Ente Ospedaliero di Dolo, e quindi di proprietà del Comune di Dolo, con vincolo di destinazione<br />

alle disciolte Ulss sopra indicate, così come risulta dalla Nota di Trascrizione a favore dell’Azienda Ulss n. 13 di Mirano<br />

presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari in data 28 novembre 1996 e dalla visura catastale storica, acquisite agli atti.<br />

L’Azienda Ulss n. 13 chiede pertanto alla Regione del Veneto di integrare la DGR n. 922/1995 con il bene immobile suindicato<br />

e che risulta accatastato come di seguito indicato:<br />

• NCT - Comune di Dolo<br />

Foglio 5 - mappale 343, Qualità Seminativo, Classe 2, di 520 mq<br />

(dati derivanti da Frazionamento del 14/04/1980, n. 9280)<br />

Per quanto sopra esposto, con il presente provvedimento si propone di prendere atto della deliberazione del Direttore Generale<br />

n. 314 del 11/07/2011 dell’Azienda Ulss n. 13 di Mirano e della documentazione acquisita agli atti attestante la titolarità del bene in<br />

questione e si propone di integrare la DGR n. 922 del 28/02/1995, con il bene immobile sopra richiamato.<br />

Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

- Udito il relatore incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione, ai sensi dell’articolo 53, 4° comma dello Statuto, il<br />

quale dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, in ordine alla compatibilità con<br />

la vigente legislazione statale e regionale;<br />

- Visto l’art. 5 del D. Lgs. 229/1999;<br />

- Vista la DGR n. 922 del 28/02/1995<br />

- Richiamata la deliberazione n. 314 del 11 luglio 2011 del Direttore Generale dell’Azienda Ulss n. 13 di Mirano.<br />

delibera<br />

1. di prendere atto, per le motivazioni espresse in premessa facenti parte integrante del presente provvedimento, della deliberazione<br />

n. 314 del 11/07/2011 con la quale il Direttore Generale dell’Azienda Ulss n. 13 di Mirano ha richiesto alla Regione del<br />

Veneto di integrare la DGR n. 922 del 28/02/1995 con il seguente mappale, relativo a un terreno di proprietà aziendale identificato<br />

catastalmente come segue:<br />

• NCT - Comune di Dolo<br />

Foglio 5 - mappale 343 Qualità Seminativo, Classe 2, 520 mq<br />

(dati derivanti da Frazionamento del 14/04/1980, n. 9280)<br />

2. di integrare la DGR n. 922 del 28/02/1995 con il mappale di cui al precedente punto 1) in quanto identificativo di un terreno<br />

di proprietà dell’Azienda Ulss n. 13 di Mirano come in premessa esplicitato;<br />

3. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />

4. di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione.


152<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 960 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Azienda ULSS n. 6 di Vicenza. Autorizzazione al trasferimento di diritti reali su beni immobili ai sensi dell’art. 5 del D.<br />

Lgs. 229/99 nell’ambito dell’Accordo di Programma tra Regione del Veneto, Comune di Vicenza, Azienda U.L.S.S. n. 6 di<br />

Vicenza di cui al DPGR n. 92 del 18/05/2012. DGR n. 20/CR del 19/03/<strong>2013</strong> (art. 13, comma 1 della L.R. 23/2007).<br />

[Unità locali socio sanitarie e aziende ospedaliere]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Recepimento del parere espresso dalla Quinta commissione consiliare alla Giunta regionale ai sensi dell’art. 13, comma 1 della<br />

legge regionale n. 27/2003, in merito all’autorizzazione all’Azienda Ulss n. 6 di Vicenza al trasferimento di diritti reali su beni<br />

immobili nell’ambito dell’Accordo di Programma di cui al DPGR n. 92 del 18/05/2012 per l’attuazione organica e coordinata di un<br />

Programma di politica sanitaria e socio-assistenziale.<br />

L’Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.<br />

Gli atti di trasferimento a terzi di diritti reali su immobili del patrimonio disponibile delle aziende sanitarie ed ospedaliere sono<br />

soggetti - ai sensi dell’art. 5 del D. Lgs. 229/1999 - al rilascio di autorizzazione da parte della Regione.<br />

L’art. 13, comma 1, della legge Regionale n. 23 del 16/08/2007 prevede, inoltre, che la suddetta autorizzazione sia rilasciata<br />

previa acquisizione del parere della Commissione consiliare competente in materia.<br />

Con la Circolare regionale prot. n. 97641/50.00.02.06.00 del 22 febbraio 2010, la Segreteria regionale Sanità e Sociale ha fornito<br />

alle Aziende Sanitarie e Ospedaliere le indicazioni operative per la presentazione delle richieste di autorizzazione al fine di<br />

uniformare la procedura e chiedendo di comunicare l’esito ai competenti uffici regionali.<br />

Il Presidente della Regione del Veneto, con proprio decreto n. 92 del 18 maggio 2012, pubblicato nel Bollettino Ufficiale della<br />

Regione Veneto n. 43 del 5 giugno 2012, ha reso esecutivo, ai sensi e per gli effetti dell’art. 32 della L.R. 29 novembre 2001 n. 35,<br />

l’Accordo di Programma intervenuto in data 4 aprile 2012 tra la Regione del Veneto, il Comune di Vicenza e l’Azienda ULSS n. 6<br />

di Vicenza, per l’attuazione organica e coordinata di un Programma di politica sanitaria e socio-assistenziale funzionale alla città<br />

(Ospedale di San Bortolo e Polo della Prevenzione).<br />

Tale accordo, in sintesi, prevede 4 azioni:<br />

1. la realizzazione di un Polo della prevenzione, in area attrezzata, in destra Astichello, tra la frazione di Polegge e Laghetto, per<br />

accogliere funzioni, strutture e attrezzature per la gestione della sicurezza e della prevenzione (protezione civile, SUEM, Croce<br />

Rossa, sala operativa per la Prefettura, strutture comunali per la gestione delle emergenze) attraverso forme di perequazione,<br />

individuando destinazioni compatibili complementari di supporto allo svolgimento delle attività di prevenzione;<br />

2. valorizzazione, riqualificazione e adeguamento funzionale degli immobili in gestione dell’Ulss (Ospedale di San Bortolo);<br />

3. previsione di nuove destinazioni d’uso per gli immobili ex Inam di via IV Novembre e contrà Mure Santa Lucia di proprietà<br />

dell’Ulss e la loro valorizzazione e alienazione per reperire risorse necessarie;<br />

4. riorganizzazione del patrimonio immobiliare al fine di individuare le nuove sedi per accogliere le funzioni socio-assistenziali<br />

di competenza del Comune e dell’Ulss (area S. Felice).<br />

Così come previsto dal suddetto Accordo di Programma, il Direttore Generale con nota prot. 45399 del 2 luglio 2012 ha richiesto<br />

ai competenti uffici regionali, ai sensi dell’art. 5 del D. Lgs. 229/1999, la prescritta autorizzazione alla vendita dei seguenti<br />

beni immobili pervenuti in proprietà dell’Azienda ULSS n. 6 di Vicenza in forza della DGR n. 4059 del 25/07/1995 e della DGR<br />

n. 1333 del 7/06/2005:<br />

1) Area San Felice:<br />

Si tratta di una vasta area in prossimità del centro storico cittadino, interessata da vincolo archeologico ex art. 6 D. Lgs 42/2004<br />

(alto rischio archeologico).<br />

Dati catastali:<br />

Comune di Vicenza, foglio n. 46:<br />

- Particella n. 1460 (ex 187b)* mq 10.593<br />

- Particella n. 1462 (ex 1447b)* mq 59<br />

- Particella n. 187 sub 4 cat. B/1 cl. 5 mq 1390 rendita € 11.006,72<br />

- Particella n. 187 sub 5<br />

- Particella n. 187 sub 6 cat. C/3 cl. 4 mq 618 rendita € 1.903,92<br />

* frazionamento in corso di approvazione.<br />

L’area sud verrà liberata dal vincolo sanitario e da quello archeologico previsto dal PRG e saranno consentite destinazioni residenziali,<br />

commerciali al dettaglio, artigianato di servizio, ristoranti, bar ecc.<br />

La perizia di stima dell’area in questione, asseverata in data 4 dicembre 2012 presso il Tribunale di Vicenza, attualizza il valore<br />

degli immobili da alienare in euro 4.300.000,00 (quattromilionitrecentomila/00).<br />

2) Immobili ex Inam di via IV novembre:<br />

Si tratta di un edificio ubicato in centro Storico destinato alla sede del Dipartimento di Prevenzione.<br />

Il sedime su cui insiste l’edificio è sottoposto a Vincolo di Interesse Culturale con Decreto del Ministero per i beni e le attività culturali<br />

del 8 febbraio 2010; la zona dove si trova l’immobile è inoltre segnalata come soggetta a Vincolo di Rischio archeologico.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 153<br />

Dati catastali:<br />

Comune di Vicenza, foglio n. 6:<br />

- Particella 171 sub 6 - cat. B/4 cl. 3 mc 11.000 mq 2538 rendita € 19.883,60<br />

- Particella 399<br />

- Particella 171 sub 7 area di corte<br />

La perizia di stima dell’area in questione, asseverata in data 4 dicembre 2012 presso il Tribunale di Vicenza, attualizza il valore<br />

degli immobili da alienare in euro 4.850.000,00 (quattromilioniottocentocinquantamila/00).<br />

3) Immobile di Contrà Mure Santa Lucia<br />

L’immobile ubicato nel centro storico cittadino e contiguo all’edificio sopra descritto, è sede della struttura polispecialistica<br />

territoriale - poliambulatorio. La zona dove si trova l’immobile è segnalata come soggetta a Vincolo di Rischio archeologico.<br />

Dati catastali:<br />

Comune di Vicenza, foglio n. 6:<br />

- Particella 171 sub 2 - cat. D/7 rendita € 54,23<br />

- Particella 171 sub 3 cat. B/2 cl. 3 mc 5135 rendita € 9.016,80<br />

- Particella 171 sub 4 area di corte<br />

- Particella 171 sub 5 area di corte<br />

La perizia di stima dell’area in questione, asseverata in data 4 dicembre 2012 presso il Tribunale di Vicenza, attualizza il valore<br />

degli immobili da alienare in euro 4.500.000,00 (quattromilionicinquecentomila/00).<br />

4) Area marosticana<br />

Si tratta di un compendio di fabbricati e terreni ubicati nella periferia nord di Vicenza, strada Marosticana il cui impianto risale<br />

al 1973.<br />

Il complesso edilizio si articola su 4 edifici, gli immobili non sono sottoposti a Vincolo di interesse culturale. È presente sul<br />

confine nord una fascia di rispetto per il corso d’acqua Roggia Gazzaroda.<br />

Dati catastali:<br />

Comune di Vicenza, foglio n. 68:<br />

- Particella n. 342 (ex.238b)* mq 32.065<br />

- Particella n. 238 sub 5 parte - in corso di costruzione<br />

- Particella n. 238 sub 6 cat. B/2 cl. 3 mc 2329 rendita € 4.089,61<br />

- Particella n. 238 sub 8 in corso di costruzione<br />

* frazionamento in corso di approvazione<br />

La perizia di stima dell’area in questione, asseverata in data 4 dicembre 2012 presso il Tribunale di Vicenza, attualizza il valore<br />

degli immobili da alienare in euro 6.450.000,00 (seimilioniquattrocentocinquantamila/00).<br />

Con nota prot. n. 7882 del 11 dicembre 2012, il Direttore Generale dell’Azienda Ulss n. 6 trasmetteva altresì, ai competenti uffici<br />

regionali, la perizia di stima asseverata in data 11 dicembre 2012 relativa al canone di concessione per la realizzazione e gestione<br />

di un parcheggio multipiano da realizzarsi nell’area individuata nel compendio ospedaliero San Bortolo, secondo quanto previsto<br />

dal DPGR n. 92 del 18/05/2012 (pag. 7).<br />

La perizia ha attribuito al canone di concessione e costruzione del parcheggio, il valore di euro 3.000.000,00. L’area di proprietà<br />

aziendale oggetto di concessione trentennale è censita catastalmente come segue:<br />

NCT - Comune di Vicenza: Foglio 2, particella n. 656 (ex3b) mq 14.425<br />

Considerato che con DGR n. 20/CR del 19/03/<strong>2013</strong> il provvedimento è stato sottoposto al parere della Quinta Commissione<br />

consiliare, così come previsto dall’art. 13 della L.R. n. 23/2007.<br />

Preso atto che la Quinta Commissione consiliare, con nota del 23/04/<strong>2013</strong> prot. n. 7531, ha espresso il proprio parere n. 356 del<br />

18/04/<strong>2013</strong>, favorevole a maggioranza, e pervenuto in data 07/05/<strong>2013</strong> alla Direzione Controlli e Governo SSR con nota prot. n.<br />

7789 del 26/04/<strong>2013</strong>.<br />

Per quanto sopra esposto, con il presente provvedimento si propone di autorizzare l’Azienda Ulss n. 6 di Vicenza al trasferimento<br />

dei diritti reali relativamente ai beni suindicati, ai sensi dell’art. 5 del D. Lgs 229/99 e secondo quanto previsto dall’Accordo<br />

di Programma di cui al DPGR n. 92 del 18 maggio 2012.<br />

Nel caso i suddetti trasferimenti riguardino beni di interesse storico e artistico, gli stessi sono subordinati al rilascio della prescritta<br />

autorizzazione della Soprintendenza Regionale per i Beni e le Attività Culturali, ai sensi del D. Lgvo 22 gennaio 2004, n.<br />

42, successivamente integrato con D.P.C.M. 12 dicembre 2005.<br />

I proventi derivanti dalle operazioni sopra descritte, verranno utilizzati per la riorganizzazione/riqualificazione del Polo Ospedaliero<br />

San Bortolo e la realizzazione del Polo della Prevenzione per le parti di diretto interesse dell’Azienda ULSS n. 6 di Vicenza.<br />

Le peculiarità delle circostanze appena descritte giustificano la proposta di alienazione in oggetto, in considerazione di quanto<br />

disposto dalla DGR n. 866 del 21/06/2011.<br />

Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />

La Giunta regionale


154<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

- Udito il relatore incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione, ai sensi dell’articolo 53, 4° comma dello Statuto, il<br />

quale dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, in ordine alla compatibilità con<br />

la vigente legislazione statale e regionale;<br />

- Richiamata la propria DGR n. 4059 del 25/07/1995;<br />

- Visto l’art. 5 del D. Lgs. n. 229/1999;<br />

- Richiamata la propria DGR n. 1333 del 7/06/2005;<br />

- Visto il D. Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42;<br />

- Visto il D.P.C.M. 12 dicembre 2005;<br />

- Richiamata la Circolare regionale del 22/02/2010 prot. n. 97641/50.00.02.06.00;<br />

- Richiamata la propria DGR n. 866 del 21/06/2011;<br />

- Visto il Decreto del Presidente della Giunta Regionale del Veneto n. 92 del 18 maggio 2012;<br />

- Vista la nota prot. n. 7882 del 11 dicembre 2012 del Direttore Generale dell’Azienda Ulss n. 6;<br />

- Visto l’art. 13, comma 1, della legge regionale 16/08/2007, n. 23.<br />

- Vista la DGR n. 20/CR del 19/03/<strong>2013</strong>;<br />

- Visto il parere n. 356 del 18/04/<strong>2013</strong> espresso dalla Quinta Commissione Consiliare.<br />

delibera<br />

1) di prendere atto delle motivazioni esposte in premessa, facenti parte integrante del presente provvedimento;<br />

2) di autorizzare l’Azienda ULSS n. 6 di Vicenza a procedere con il trasferimento dei diritti reali, ai sensi dell’art. 5 del D. Lgs.<br />

229/99, sui beni descritti in premessa del presente atto, che qui si riportano, al fine di perseguire le finalità previste nell’Accordo di<br />

Programma, approvato con DPGR n. 92 del 18/05/201:<br />

a) alienazione Area San Felice:<br />

Dati catastali:<br />

Comune di Vicenza, foglio n. 46:<br />

- Particella n. 1460 (ex 187b)* mq 10.593<br />

- Particella n. 1462 (ex 1447b)* mq 59<br />

- Particella n. 187 sub 4 cat. B/1 cl. 5 mq 1390 rendita € 11.006,72<br />

- Particella n. 187 sub 5<br />

- Particella n. 187 sub 6 cat. C/3 cl. 4 mq 618 rendita € 1.903,92<br />

* frazionamento in corso di approvazione<br />

Valore degli immobili da alienare euro 4.300.000,00 (quattromilionitrecentomila/00).<br />

b) alienazione Immobili ex Inam di via IV novembre<br />

Dati catastali:<br />

Comune di Vicenza, foglio n. 6:<br />

- Particella 171 sub 6 - cat. B/4 cl. 3 mc 11.000 mq 2538 rendita € 19.883,60<br />

- Particella 399<br />

- Particella 171 sub 7 area di corte<br />

Valore degli immobili da alienare euro 4.850.000,00 (quattromilioniottocentocinquantamila/00).<br />

c) alienazione Immobile di Contrà Mure Santa Lucia<br />

Dati catastali:<br />

Comune di Vicenza, foglio n. 6:<br />

- Particella 171 sub 2 - cat. D/7 rendita € 54,23<br />

- Particella 171 sub 3 cat. B/2 cl. 3 mc 5135 rendita € 9.016,80<br />

- Particella 171 sub 4 area di corte<br />

- Particella 171 sub 5 area di corte<br />

Valore degli immobili da alienare euro 4.500.000,00 (quattromilionicinquecentomila/00).<br />

d) alienazione Area marosticana<br />

Dati catastali:<br />

Comune di Vicenza, foglio n. 68:<br />

- Particella n. 342 (ex.238b)* mq 32.065<br />

- Particella n. 238 sub 5 parte - in corso di costruzione<br />

- Particella n. 238 sub 6 cat. B/2 cl. 3 mc 2329 rendita € 4.089,61<br />

- Particella n. 238 sub 8 in corso di costruzione<br />

* frazionamento in corso di approvazione<br />

Valore degli immobili da alienare euro 6.450.000,00 (seimilioniquattrocentocinquantamila/00).


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 155<br />

e) concessione in uso dell’area individuata nel compendio ospedaliero San Bortolo<br />

Dati catastali:<br />

NCT - Comune di Vicenza<br />

Foglio 2 particella n. 656 (ex3b) mq 14.425<br />

Ricavi da concessione euro 3.000.000,00 annui (tremilioni/00).<br />

3) di disporre che i proventi derivanti dal trasferimento dei diritti reali sui beni sopra descritti verranno utilizzati per la riorganizzazione/riqualificazione<br />

del Polo Ospedaliero San Bortolo e la realizzazione del Polo della Prevenzione per le parti di diretto<br />

interesse dell’Azienda Ulss n. 6 di Vicenza;<br />

4) di subordinare l’autorizzazione, di cui al precedente punto 2) al rilascio della prescritta autorizzazione della Soprintendenza<br />

Regionale per i Beni Architettonici e per il Paesaggio, ai sensi del D. Lgvo 22 gennaio 2004, n. 42, successivamente integrato con<br />

D.P.C.M. 12 dicembre 2005, se necessaria;<br />

5) di modificare le DGR n. 4059 del 16/05/1995 (Allegato A1), e DGR 1333 del 7/06/2005, al fine di cancellare il vincolo di<br />

destinazione sanitaria dai beni immobili di cui al precedente punto 2);<br />

6) di recepire il parere n. 356 espresso dalla Quinta Commissione consiliare nella seduta del 18/04/<strong>2013</strong>, favorevole a maggioranza,<br />

sulla proposta di trasferimento sopraindicata di cui al provvedimento n. 20/CR del 19/03/<strong>2013</strong>.<br />

7) di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />

8) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.


156<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 961 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Progetto europeo HEALTH OPTIMUM (HEALTH OPTIMization throUgh teleMedicine) C046273. Chiusura progetto<br />

e sviluppi.<br />

[Unità locali socio sanitarie e aziende ospedaliere]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Con la presente deliberazione si recepisce la chiusura operativa del progetto HEALTH OPTIMUM e si approva il budget definitivo<br />

assegnato dalla Commissione Europea. Si intende inoltre affidare all’Azienda ULSS n. 9 di Treviso - in raccordo con il<br />

Consorzio Arsenàl.IT - uno studio di fattibilità per il potenziamento del servizio di teleconsulto e la sua estensione al servizio di<br />

tele-neuroradiologia con l’impiego delle somme residue disponibili relative al progetto HEALTH OPTIMUM.<br />

L’Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.<br />

Con deliberazione n. 1713 del 18/06/2004 la Giunta regionale del Veneto approvava l’esecuzione del progetto HEALTH OP-<br />

TIMUM (HEALTH OPTIMization throUgh teleMedicine) - progetto finanziato dalla Commissione Europea e co-finanziato dalla<br />

Regione del Veneto - affidandone l’esecuzione alla Azienda Ulss n. 9 di Treviso. Il progetto, nella sua fase iniziale, ha concluso le<br />

proprie attività il 31/01/2006, ma considerato l’interesse ed il successo riscosso, la Regione del Veneto, in risposta al bando europeo<br />

di finanziamento “eTEN”, ne ha proposto (DGR n. 1499/2006) il proseguimento al fine dell’estensione dei risultati ottenuti (Initial<br />

Deployment).<br />

La seconda fase del progetto HEALTH OPTIMUM, che ha coinvolto il Veneto in qualità di capofila insieme alle regioni di<br />

Aragòn (Spagna), South Denmark (Danimarca), la Contea di Upssala (Svezia) ed il County Emergency Clinical Hospital di Timisoara<br />

(Romania), ha permesso l’implementazione e lo sviluppo di servizi di telemedicina per il teleconsulto neurochirurgico, il<br />

telelaboratorio, il teleconsulto neurologico per la gestione dell’ictus ischemico e la gestione della terapia anticoagulante orale presso<br />

le Aziende Sanitarie del Veneto.<br />

Con successiva delibera n. 1197 del 24 aprile 2007 la Giunta regionale del Veneto assegnava all’Azienda Ulss n. 9 di Treviso<br />

la realizzazione del progetto e disponeva un co-finanziamento regionale di Euro 2.570.000,00, ad integrazione del finanziamento<br />

europeo attribuito al Veneto quantificato in Euro 1.614.954,00 (totale finanziamento europeo pari ad Euro 5.275.464,00).<br />

La Regione del Veneto avviava quindi un percorso verso la Commissione Europea (nota prot. n. 184566 del 3/04/20<strong>09</strong>) al fine<br />

di prorogare al 31/08/20<strong>09</strong> il termine di chiusura del progetto HEALTH OPTIMUM. Con DGR n. 2075 del 7/07/20<strong>09</strong> la Regione<br />

del Veneto prendeva atto delle modifiche, recepite dalla Commissione Europea con nota prot. n. DG INFSO/H2/MR/DMR/MT<br />

D (20<strong>09</strong>) 120324 del 12/06/20<strong>09</strong>, relative alla proroga sopra citata nonché alle variazioni amministrative e di budget avvenute nel<br />

corso del progetto. Si è reso di conseguenza necessario modificare il nuovo documento denominato ANNEX I (TECHNICAL<br />

ANNEX) Version 26 Amendment n. 1.<br />

Con la stessa delibera n. 2075/20<strong>09</strong> si dava inoltre mandato all’Azienda ULSS 9 di Treviso - in collaborazione col Consorzio<br />

Arsenàl.IT - di realizzare un’attività di monitoraggio del progetto che garantisse la valutazione dei risultati per un periodo complessivo<br />

di quindici mesi, ovvero dal 1 giugno 20<strong>09</strong> fino al 31 agosto 2010. I risultati di tale attività sono stati presentati in occasione<br />

del convegno dal titolo “Da progetto a sistema, i risultati e le evoluzioni di HEALTH OPTIMUM” tenutosi a Treviso il 24/06/2011<br />

e pubblicati all’interno di uno specifico volume del Consorzio Arsenàl.IT dal titolo “Quaderno 2/2011- Il progetto HEALTH OP-<br />

TIMUM”, reso disponibile alle Aziende ULSS e Ospedaliere e agli uffici regionali competenti.<br />

Parallelamente, in data 21/10/20<strong>09</strong> il progetto HEALTH OPTIMUM veniva valutato dai Reviewer nominati dalla Commissione<br />

Europea, conseguendo a un esito complessivo positivo, comunicato con nota DG INFSO/H2/DMR D (20<strong>09</strong>) del 16/11/20<strong>09</strong>.<br />

A seguito della Review, i partner di progetto hanno provveduto all’invio della rendicontazione finanziaria a consuntivo; in base<br />

all’analisi economica e finanziaria del progetto, la Commissione rilevava l’opportunità di ridistribuire il budget al fine di ottenere<br />

l’aderenza con i costi consuntivati, così come condiviso durante gli incontri specificamente organizzati.<br />

In questa prospettiva, la Regione del Veneto, in qualità di coordinatore progettuale, procedeva alla richiesta di tre distinti<br />

emendamenti di budget di progetto in relazione a tre successive fasi di valutazione dei costi. La rimodulazione definitiva del budget<br />

è stata accettata da tutti i partner il cui budget aveva subito delle modifiche, secondo quanto segue: da TeSAN S.p.A. in data<br />

30/05/2011; da Aragonesa de Servicios Telemàticos in data 01/06/2011; dal Country Council of Uppsala in data 01/06/2011; da HIM<br />

in data 06/06/2011; da Spitalul Clinic Judetean de Urgenta in data 04/07/2011.<br />

Per quanto riguarda la rimodulazione specifica per la Regione del Veneto, si è giunti ad un consuntivo di ore uomo lavorate da<br />

parte del personale interno delle Aziende ULSS e Ospedaliere maggiore rispetto a quanto inizialmente previsto dal progetto, in<br />

virtù dell’aumentata onerosità in termini di personale interno da impiegare per avviare gli applicativi di telemedicina, così come<br />

riportato agli uffici della Commissione Europea con nota del 7/06/2011 prot. n. 270274 a firma del Segretario per la Sanità. In tal<br />

senso, a fronte dell’aumento dei costi riconoscibili da parte della Commissione Europea in base alle dinamiche di rimborso previste<br />

nel Grant Agreement C046273, il finanziamento effettivo europeo, come da allegato budget approvato in data 26/10/2011 (Allegato<br />

A), è pari a Euro 1.935.303,00, rispetto al finanziamento iniziale pari a Euro 1.614.954,00, per un contributo aggiuntivo di Euro<br />

320.349,00, al lordo delle dinamiche legate agli shared costs previsti nel Consortium Agreement, giusta DGR n. 1197/2007.<br />

Si da evidenza che la Commissione Europea ha provveduto ad erogare il proprio finanziamento per complessivi Euro 5.263.859,08<br />

(a fronte di un budget iniziale quantificato in Euro 5.275.464,00) in n. 5 tranche secondo le dinamiche previste dal Grant Agreement,<br />

interamente trasferito alla Ulss n. 9 di Treviso unitamente al co-finanziamento regionale. Quest’ultima, in base al mandato conferitogli<br />

dalla Regione con DGR n. 1197/2007, ha quindi provveduto a distribuire il finanziamento europeo tra i partner progettuali.<br />

Rileva ricordare, altresì, che la Regione del Veneto, coordinatore e gestore finanziario di progetto per il tramite dell’Azienda<br />

ULSS 9 di Treviso, si sta facendo carico delle attività di recupero crediti nei confronti dei partner europei ai quali è stato erogato


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 157<br />

un prefinanziamento iniziale, ma i cui costi o parte di essi non sono stati riconosciuti eleggibili in toto.<br />

La disponibilità economica residua, di fatto, è il risultato del rimborso di costi figurativi sostenuti dal Sistema Sanitario Regionale<br />

per il progetto HEALTH OPTIMUM, al lordo dell’attività di recupero crediti sopra richiamata. La somma così disponibile, relativa<br />

al rimborso di costi sostenuti per il progetto HEALTH OPTIMUM, si ritiene potrà essere impiegata all’interno dello stesso, per attività<br />

di potenziamento ed estensione del progetto, in linea con gli obiettivi generali dell’iniziativa. Inoltre, si ritiene maggiormente<br />

efficace che tale disponibilità sia impiegata in maniera centralizzata presso l’Azienda ULSS 9 di Treviso individuata dalla Regione<br />

quale coordinatrice del progetto, evitando eccessiva parcellizzazione di risorse, garantendo unitarietà di intervento.<br />

Con DGR n. 2127 del 23.10.2012, in cui vengono deliberate le “Linee di indirizzo per la gestione integrata in emergenza del<br />

paziente con neurolesione grave”, viene richiamata l’importanza avuta dal progetto HEALTH OPTIMUM e si definisce un percorso<br />

organizzativo uniforme per la gestione integrata del paziente con neurolesione grave.<br />

Nel corso del progetto HEALTH OPTIMUM, sono state studiate e attuate soluzioni di telemedicina per il teleconsulto neurochirurgico<br />

e neurologico; naturale sviluppo della progettualità dovrebbe contemplare l’informatizzazione della second opinion in<br />

ambito neuroradiologico, attraverso meccanismi di teleconsulto.<br />

Anche ai sensi del Decreto Legge 179 del 18.10.2012 e della deliberazione regionale n. 1671/2012 che prevedono l’istituzione del<br />

Fascicolo Sanitario Elettronico Regionale, e dovendo di fatto prevedere l’alimentazione dello stesso Fascicolo anche con gli eventi<br />

generati in regime di teleconsulto secondo il modello hub-and-spoke, si constata, pertanto, l’opportunità di ampliare l’informatizzazione<br />

del trattamento del paziente neurologico attraverso un ulteriore studio di fattibilità per il potenziamento del servizio di<br />

teleconsulto, sviluppato con il progetto HEALTH OPTIMUM, e la sua estensione al servizio di tele-neuroradiologia. In tal modo<br />

sarà possibile avere la disponibilità informatizzata degli elementi necessari alla consulenza neuroradiologica di second opinion<br />

dalle diverse specialità e per un maggior numero di casi.<br />

Si ritiene che lo studio proposto, concepito di concerto con il Consorzio Arsenàl.IT e le strutture regionali competenti, allegato<br />

in sintesi alla seguente deliberazione e costituente parte integrante (Allegato B), si possa sviluppare in modo congruo in un periodo<br />

di dodici mesi e abbia a oggetto la realizzazione di un modello organizzativo attuato attraverso i seguenti passi: analisi delle<br />

necessità condotta presso le Aziende; definizione degli standard tecnologici da implementare tenendo in considerazione anche gli<br />

aspetti legati al consenso e alla privacy; progettazione del modello presso un’Azienda ULSS o Ospedaliera individuata di concerto<br />

con le strutture regionali.<br />

Si propone, pertanto, in base all’esperienza pregressa e alla necessità di consolidamento della conoscenza acquisita, di affidare<br />

tale studio all’Azienda ULSS n. 9 di Treviso attraverso l’impiego delle somme residue disponibili relative al progetto HEALTH<br />

OPTIMUM. Tale Azienda si avvarrà del Consorzio Arsenàl.IT, quale centro di ricerca regionale per la sanità digitale ed espressione<br />

di tutte le Aziende ULSS e Ospedaliere, nonché organismo di riferimento regionale per gli standard informatici necessari<br />

alla realizzazione di infrastrutture e infostrutture del FSEr.<br />

Lo studio e i risultati ottenuti verranno condivisi dall’Azienda ULSS 9 con le altre Aziende ULSS e Ospedaliere - attraverso il<br />

proprio Consorzio Arsenàl.IT - e con gli uffici competenti della Regione del Veneto, attraverso specifici incontri periodici e attraverso<br />

la pubblicazione dei risultati di progetto.<br />

Viene incaricato il Dirigente della Direzione Controlli e Governo SSR allo svolgimento di ogni attività necessaria all’attuazione<br />

della presente deliberazione.<br />

Si evidenzia, inoltre, che il presente provvedimento non costituisce oneri aggiuntivi per la Regione del Veneto.<br />

Il relatore conclude la propria relazione e sottopone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

Udito il Relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma dello Statuto, il quale<br />

dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con<br />

la legislazione regionale e statale;<br />

Visto il Decreto Legge n. 179 del 18.10.2012;<br />

Visto il “Grant Agreement HEALTH OPTIMUM C046273” del 19/12/2007;<br />

Visto il nuovo budget di progetto approvato in data 26/10/2011;<br />

Viste le deliberazioni nn. 1713/2004, 1499/2006, 2075/20<strong>09</strong> e 1671/2012;<br />

delibera<br />

1. di prendere atto delle premesse, che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;<br />

2. di recepire il nuovo budget di progetto (Allegato A) approvato in data 26/10/2011, che assegna un finanziamento effettivo da<br />

parte della Commissione Europea a favore della Regione del Veneto di Euro 1.935.303,00 a fronte di Euro 1.614.954,00 inizialmente<br />

previsti, su un finanziamento europeo totale di Euro 5.263.859,08 (inizialmente budget totale pari ad Euro 5.275.464,00);<br />

3. di affidare alla Azienda ULSS n. 9 di Treviso - in raccordo con il Consorzio Arsenàl.IT - la realizzazione dello studio di<br />

fattibilità, con durata pari a n. 12 (dodici) mesi, per il potenziamento del servizio di teleconsulto sviluppato con il progetto HEALTH<br />

OPTIMUM e la sua estensione al servizio di tele-neuroradiologia (Allegato B) con l’impiego delle somme residue disponibili relative<br />

all’iniziativa in parola, come indicato in premessa;<br />

4. di dare atto che il presente provvedimento non costituisce onere aggiuntivo per la Regione del Veneto;<br />

5. di incaricare il Dirigente della Direzione Regionale Controlli e Governo SSR allo svolgimento di ogni attività necessaria<br />

all’attuazione della presente deliberazione;<br />

6. di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto nei modi e nei termini di rito.


158<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

giunta regionale – 9^ legislatura<br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 961 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 1/2


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 159<br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 961 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 2/2


160<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

giunta regionale – 9^ legislatura<br />

ALLEGATOB alla Dgr n. 961 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 1/2<br />

Idea progettuale per l’estensione del servizio di teleconsulto neurochirurgico realizzato<br />

all’interno del progetto HEALTH OPTIMUM<br />

Il progetto HEALTH OPTIMUM ha permesso lo sviluppo e il deployment in tutte le Aziende Sanitarie di<br />

servizi di teleconsulto per rispondere all’esigenza di dare un riscontro veloce e formalizzato alle richieste di<br />

consulenza neurochirurgica per pazienti urgenti con trauma cranico e vertebro–midollare, presentate<br />

dall’Unità richiedente dell’ospedale periferico non dotato di neurochirurgia.<br />

Pertanto è stato realizzato un sistema, tuttora in utilizzo, che permetta la condivisione di immagini<br />

TAC/RMN e di informazioni cliniche del paziente con trauma cranico e vertebro–midollare, sotto forma di<br />

un modulo, ideato da un tavolo clinico.<br />

Dopo la conclusione del progetto, i risultati ottenuti sono positivi: ogni anno vengono effettuati più di 2300<br />

teleconsulti, richiesti da 81 postazioni diffuse in 34 ospedali veneti. Riconosciute le potenzialità dello<br />

strumento, in alcune Aziende Sanitarie, l’utilizzo del teleconsulto è stato esteso in autonomia a unità<br />

operative non di urgenza, anche per richiedere consulenze neurochirurgiche di carattere generico.<br />

In letteratura si evidenzia una maggiore diffusione internazionale dell’utilizzo di servizi di teleradiologia<br />

applicati alla neuroradiologia in quanto si è osservata una riduzione dei trasporti del paziente non necessari,<br />

garantendo la parità di trattamento a tutti i cittadini che necessitano una prestazione specialistica radiologica.<br />

Si propone pertanto di potenziare ulteriormente il sistema già implementato in precedendo, estendendolo al<br />

servizio di tele-neuroradiologia, che permetterà la consulenza neuroradiologica di second opinion dalle<br />

diverse specialità e per un maggior numero di casi, non più ristretto al solo caso di trauma cranico e<br />

vertebro–midollare.<br />

L’idea progettuale prevederà uno studio finalizzato alla definizione delle specifiche tecniche di un modello<br />

organizzativo basato sulla telemedicina per permettere lo scambio di immagini radiologiche e informazioni<br />

cliniche di carattere generale tra le diverse Unità Operative degli ospedali periferici e centrali, e la<br />

Neuroradiologia di riferimento.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 161<br />

ALLEGATOB alla Dgr n. 961 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 2/2<br />

Figura 1<br />

Sarà dapprima effettuato uno studio delle esigenze delle Aziende Sanitarie in merito all’utilizzo del<br />

teleconsulto neuroradiologico, al fine di realizzare un modello organizzativo sostenibile. Saranno inoltre<br />

definiti gli standard tecnologici per la realizzazione del form di richiesta di teleconsulto specifico per la<br />

Neuroradiologia e sarà inoltre analizzato il quadro normativo del consenso e della privacy. Infine, sarà<br />

effettuata una sperimentazione presso un’Azienda Sanitaria, che si concluderà con un’analisi dei risultati.


162<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 962 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Recepimento delle “Linee Guida nazionali per la dematerializzazione della documentazione clinica in diagnostica per<br />

immagini” di cui all’Intesa Stato-Regioni del 4 aprile 2012.<br />

[Sanità e igiene pubblica]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Con il presente provvedimento si intende recepire a livello regionale le “Linee Guida nazionali per la dematerializzazione della<br />

documentazione clinica in diagnostica per immagini” sancite dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni<br />

e le Province Autonome di Trento e Bolzano con intesa del 4 aprile 2012. La Direzione controlli e Governo SSR provvederà a trasmetterle<br />

e a divulgarle alle proprie strutture sanitarie, pubbliche e private, al fine della loro applicazione.<br />

L’Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.<br />

Il processo di dematerializzazione della documentazione sanitaria costituisce una delle linee di azione più rilevanti per la riduzione<br />

della spesa per la sanità pubblica e privata e per il miglioramento dell’efficienza del servizio sanitario per i cittadini.<br />

In tale conteso, in data 4 aprile 2012 la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di<br />

Trento e Bolzano ha sancito l’intesa sul documento recante “Linee guida per la dematerializzazione della documentazione clinica<br />

in diagnostica per immagini - Normativa e prassi”, allegato alla presente delibera (Allegato A). L’approvazione del documento è<br />

avvenuta a seguito dei pareri favorevoli raccolti dall’Ente nazionale per la Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione (ora<br />

Agenzia per l’Italia Digitale) e dall’Autorità Garante per la protezione dei dati personali.<br />

Tali Linee Guida costituiscono ad oggi gli indirizzi di riferimento a livello nazionale sul percorso di dematerializzazione della<br />

documentazione sanitaria digitale in diagnostica per immagini, fornendo elementi chiave per uno sviluppo coerente ed armonico<br />

di tali processi. Stabiliscono nel dettaglio come debba essere gestito l’intero processo di conservazione sostitutiva della documentazione<br />

sanitaria clinica in diagnostica per immagini secondo le differenti possibilità di analisi, ovvero dal punto di vista clinico,<br />

organizzativo e medico legale.<br />

Essenziale evidenziare che le azioni ricomprese nelle Linee Guida, ovvero firma, consolidamento, archiviazione, conservazione<br />

ed esibizione del documento informatico, rientrano nelle attività previste dall’art. 4, c. 1, lett a) del D.Lgs. n. 196/2003 “Codice in<br />

materia di protezione dei dati personali”.<br />

Le indicazioni contenute nel documento di cui all’Intesa Stato-Regioni del 4/04/2012 sono rivolte alle strutture pubbliche e private<br />

del Sistema Sanitario Nazionale e rappresentano direttive pratiche e di fattibilità a supporto dei Direttori Generali, dei Direttori<br />

Sanitari, dei Responsabili dei Sistemi Informativi e delle Unità Operative di Diagnostica per Immagini, Radiologia e Medicina<br />

Nucleare per la gestione della documentazione clinica di diagnostica (testuale ed iconografica), ottenuta direttamente in formato<br />

digitale, nel rispetto delle attuali normative.<br />

La finalità è quindi quella di fornire un riferimento unitario, a livello nazionale, per quanto attiene all’intero ciclo della vita di<br />

tale documentazione sanitaria ed in virtù della massiccia produzione di documenti clinici sia per pazienti ricoverati che ambulatoriali.<br />

Considerato che varie Regioni hanno dato avvio a progetti volti alla dematerializzazione della documentazione sanitaria, le Linee<br />

Guida in parola, al fine di salvaguardare gli investimenti già in atto, forniscono un compendio dettagliato delle regole tecniche e<br />

standard utilizzati per la predisposizione, conservazione e utilizzo della documentazione sanitaria in formato digitale.<br />

La Regione del Veneto già da tempo persegue l’innovazione tecnologica in ambito sanitario, con specifico riferimento alla dematerializzazione<br />

della documentazione sanitaria, con diverse iniziative e progettualità a livello locale, nazionale ed internazionale,<br />

in una visione sistemica ed integrata. Tra questi, rileva ricordare il progetto “Fascicolo Sanitario Elettronico Regionale”, avviato<br />

con DGR n. 1671/2012, il quale prevede l’estensione ed il completamento dei servizi introdotti dai progetti “Veneto ESCAPE”, per<br />

la digitalizzazione del processo documentale, e “DOGE” per la messa in rete dei medici di medicina generale e l’ePrescription.<br />

Particolare attenzione sulla tematica viene inoltre posta dal nuovo Piano Socio Sanitario regionale approvato con L.R. n. 23 del 29<br />

giugno 2012 e ss.mm.ii e dagli obiettivi assegnati per gli anni 2011 e 2012 alle Aziende sanitarie del Veneto (DGR n. 3140/2010).<br />

In ottemperanza a quanto previsto a livello nazionale, la Regione del Veneto intende pertanto recepire il documento “Linee<br />

Guida nazionali per la dematerializzazione della documentazione clinica in diagnostica per immagini”. In particolare viene incaricato<br />

il Dirigente della Direzione Controlli e Governo SSR alla trasmissione e divulgazione alle strutture pubbliche e private del<br />

Sistema Socio Sanitario regionale del documento “Linee Guida nazionali per la dematerializzazione della documentazione clinica<br />

in diagnostica per immagini” - di cui all’Intesa Stato-Regioni del 4 aprile 2012 e degli eventuali successivi aggiornamenti in considerazione<br />

delle evoluzioni tecnologiche e normative in materia. La direzione citata avrà inoltre compito di verificare periodicamente<br />

presso le strutture sanitarie l’applicazione delle predette direttive.<br />

Il presente atto non comporta alcun onere a carico della Regione del Veneto.<br />

Il relatore conclude la propria relazione e sottopone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

Udito il Relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma dello Statuto, il quale<br />

dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con<br />

la legislazione regionale e statale;


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Vista la L. n. 131/2003;<br />

Visto il D.Lgs. n. 502/1992;<br />

Visto il D.Lgs. n. 196/2003;<br />

Visto il D.Lgs. n. 82/2005 e ss.mm.ii;<br />

Visto il DPCM 29/11/2011;<br />

Visti i pareri favorevoli espressi dal DigitPA ora Agenzia per l’Italia Digitale con deliberazione n. 101/20<strong>09</strong> e dall’Autorità Garante<br />

per la protezione dei dati personali in data 26/11/20<strong>09</strong>;<br />

Vista l’Intesa Stato-Regioni datata 4 aprile 2012 e le relative “Linee Guida nazionali per la dematerializzazione della documentazione<br />

clinica in diagnostica per immagini”<br />

delibera<br />

1. di prendere atto di quanto esposto in premessa che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;<br />

2. di recepire le “Linee Guida nazionali per la dematerializzazione della documentazione clinica in diagnostica per immagini”<br />

sancito dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano in data 4<br />

aprile 2012 (Allegato A);<br />

3. di incaricare il Dirigente della Direzione Controlli e Governo SSR alla trasmissione e divulgazione alle strutture pubbliche<br />

e private del Sistema Socio Sanitario Regionale delle Linee Guida citate e degli eventuali successivi aggiornamenti, nonché di verificare<br />

periodicamente presso le strutture sanitarie l’applicazione delle predette direttive;<br />

4. di dare atto che il presente provvedimento non costituisce oneri a carico della Regione del Veneto;<br />

5. di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto nei modi e nei termini di rito.


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DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 963 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Contratti di formazione specialistica aggiuntivi per medici specializzandi delle Scuole di specializzazione e borse di studio<br />

per la Scuola di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera, afferenti alla Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università<br />

degli Studi di PADOVA - Anno Accademico 2012/<strong>2013</strong>. Decreto Legislativo n. 368/99 - Legge 401/2000. Ratifica DPGR n. 81<br />

del 12 giugno <strong>2013</strong>. Impegno di spesa.<br />

[Sanità e igiene pubblica]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Con questo provvedimento si definiscono le Scuole di specializzazione afferenti alla Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Ateneo<br />

di Padova, a cui finanziare contratti di formazione specialistica, in aggiunta ai contratti erogati dallo Stato, e destinati ai medici<br />

per la loro formazione specialistica, nonché borse di studio per la Scuola di specializzazione in Farmacia Ospedaliera destinate alla<br />

formazione specialistica dei farmacisti.<br />

L’Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.<br />

Il decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368 “Attuazione della direttiva 93/16/CEE in materia di libera circolazione dei medici<br />

e di reciproco riconoscimento dei loro diplomi, certificati ed altri titoli e delle direttive 97/50/CE, 98/21/CE, 98/63/CE e 99/46/CE<br />

che modificano la direttiva 93/16/CE”, disciplina, tra l’altro, la formazione specialistica dei medici.<br />

Il decreto innanzi citato, modificato dalla legge 23 dicembre 2005, n. 266, art. 1, comma 300, prevede in particolare che, a decorrere<br />

dall’anno accademico 2006/2007 siano stipulati degli specifici contratti annuali di formazione specialistica tra l’Università,<br />

lo specializzando e la Regione, e che sia corrisposto al medico un trattamento economico annuo onnicomprensivo costituito da una<br />

parte fissa, uguale per tutte le specializzazioni, e da una parte variabile, lorda.<br />

Con apposito D.P.C.M. del 7 marzo 2007 è stata determinata in € 22.700,00 la parte fissa annua lorda, in € 2.300,00 la parte<br />

variabile annua lorda per ciascuno dei primi due anni di formazione specialistica, e in € 3.300,00 la parte variabile annua lorda per<br />

ciascuno degli anni successivi.<br />

Tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano nella seduta del 15 marzo 2012 è stato sancito un accordo<br />

riguardante il numero globale del fabbisogno di medici specialisti da formare nelle Scuole di specializzazione, per il triennio<br />

accademico 2011/2012 - 2012/<strong>2013</strong> - <strong>2013</strong>/2014, nonché i criteri metodologici da adottarsi nella determinazione del riparto dei posti<br />

alle Scuole stesse.<br />

Per quanto concerne specificamente l’a.a. 2012/<strong>2013</strong>, con decreto del Ministero dell’Università e della Ricerca del 24 aprile <strong>2013</strong>,<br />

n. 333 “Assegnazione contratti di formazione specialistica a.a. 2012/203”, è stato stabilito quanto di seguito:<br />

• il numero globale dei medici da ammettere alle Scuole di specializzazione degli Atenei, con assegnazione dei contratti di formazione<br />

specialistica di cui all’art. 35, comma 2 del D.lgs 368/99;<br />

• l’assegnazione di n. 195 posti i cui contratti sono finanziati da risorse ministeriali, all’Università degli Studi di Padova, per le<br />

Scuole di specializzazione afferenti alla Scuola di Medicina e Chirurgia;<br />

• la possibilità di attivare ulteriori contratti finanziati dalle Regioni, che si aggiungono ai contratti statali, così come deliberato<br />

nella Conferenza Stato/Regioni nell’incontro del 15/3/2012, al fine di colmare, ove possibile, il divario tra fabbisogno regionale<br />

e numero di posti statali;<br />

• i contratti aggiuntivi finanziati dalle Regioni sono poi assegnati agli Atenei con successivo provvedimento ministeriale.<br />

In data 14 maggio <strong>2013</strong>, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con nota prot. n. 11421, indirizzata ai<br />

Presidenti delle Regioni, ha reso noto che i contratti aggiuntivi tesi a soddisfare specifiche esigenze delle Regioni devono essere<br />

comunicati alle Università assegnatarie dei contratti statali entro e non oltre il 21 giugno <strong>2013</strong>, attesa la necessità di inserire ad<br />

integrazione del bando di concorso, anche i posti aggiuntivi.<br />

In ragione di quanto sopra illustrato, in base alle esigenze regionali formative, nel rispetto degli indirizzi della programmazione<br />

sanitaria, e tenuto conto della proposta formulata dall’Università degli Studi di Padova con nota prot. n. 30613 del 21 maggio <strong>2013</strong>,<br />

è stato accertato e comunicato all’Ateneo con nota prot. n. 228504 del 29 maggio <strong>2013</strong>, un fabbisogno aggiuntivo di n. 54 contratti<br />

di formazione specialistica, così ripartiti:<br />

Scuole di specializzazione<br />

Contratti regionali<br />

allergologia ed immunologia clinica 1<br />

anatomia patologica 1<br />

anestesia e rianimazione 4<br />

audiologia e foniatria 1<br />

cardiochirurgia 1<br />

chirurgia generale 6<br />

chirurgia pediatrica 1<br />

chirurgia toracica 1<br />

dermatologia e venereologia 1


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endocrinologia e malattie del ricambio 1<br />

gastroenterologia 1<br />

geriatria 3<br />

ginecologia e ostetricia 3<br />

igiene e medicina preventiva 2<br />

malattie dell’apparato cardiovascolare 2<br />

medicina dello sport 1<br />

medicina di comunità 1<br />

medicina di emergenza ed urgenza 4<br />

medicina interna 4<br />

medicina legale 1<br />

microbiologia e virologia 1<br />

neurochirurgia 1<br />

oftalmologia 1<br />

oncologia 1<br />

ortopedia e traumatologia 1<br />

otorinolaringoiatria 1<br />

pediatria 5<br />

psichiatria 1<br />

scienza dell’alimentazione 1<br />

urologia 1<br />

TOTALE 54<br />

I posti aggiuntivi finanziati dalla Regione del Veneto, verranno inseriti nel bando di concorso dall’Università con successivo<br />

decreto rettorale, ed al termine delle procedure concorsuali, l’Ateneo dovrà comunicare alla Regione l’effettiva avvenuta assegnazione<br />

dei contratti ai medici vincitori. Al riguardo, si pone in evidenza come taluni contratti potrebbero non essere attribuiti a causa<br />

della mancanza di idonei nella graduatoria.<br />

L’assegnazione dei sopra previsti n. 54 contratti di formazione specialistica comporta, per il primo anno di immatricolazione,<br />

un onere complessivo pari ad € 1.350.000,00, in quanto in base alle richiamate disposizioni nazionali è prevista l’erogazione di un<br />

trattamento economico pari ad € 25.000,00 annuo lordo, e trova copertura al capitolo 101703 del bilancio di previsione per l’esercizio<br />

<strong>2013</strong>, nell’ambito delle somme destinate alle attività di formazione e aggiornamento del personale del Servizio sanitario regionale.<br />

Si riporta si seguito il previsto codice SIOPE 105 03 1545.<br />

Con successivo atto del Dirigente competente si procederà alla puntuale determinazione della spesa derivante dalla effettiva<br />

attribuzione dei contrati ai medici vincitori, ed alla conseguente liquidazione a favore dell’Ateneo di Padova.<br />

Resta inteso che la Regione provvederà al finanziamento dei contratti per tutta la durata del corso legale di studio (cinque o sei<br />

anni), a cui si provvederà con atto del Dirigente competente.<br />

La disciplina dei rapporti tra la Regione del Veneto e l’Università degli Studi di Padova formerà oggetto di un’apposita intesa<br />

di cui all’ALLEGATO A parte integrante e sostanziale del presente provvedimento. La sottoscrizione dell’intesa è demandata al<br />

Presidente della Giunta regionale o suo delegato.<br />

Come specificato, tra l’altro, nell’atto convenzionale:<br />

- l’Università di Padova si impegna a far ruotare i medici specializzandi, o unità/tempo equivalente, presso tutte le strutture e<br />

i servizi delle Aziende Sanitarie che fanno parte della rete formativa, ai sensi dell’art. 43 del d.lgs 368/99, affinchè gli stessi<br />

svolgano le attività previste dagli ordinamenti didattici delle singole Scuole;<br />

- la liquidazione delle risorse finanziarie corrispondenti ai contratti sopra definiti, avverrà secondo le seguenti modalità:<br />

a) il 50% a titolo di acconto, a 60 giorni dall’adozione del presente provvedimento,<br />

b) il saldo previa presentazione della prevista documentazione che l’Ateneo è tenuto a produrre, entro il 30 giugno 2015.<br />

Unitamente alle Scuole di specializzazione il cui accesso è riservato ai medici, nel decreto del Ministero dell’Università e della<br />

Ricerca del 1° agosto 2005 e s.m., riguardante il riassetto delle Scuole di specializzazione di area sanitaria entrato in vigore dall’a.<br />

a. 2008/20<strong>09</strong>, sono incluse alcune Scuole a cui possono accedere sia i laureati in medicina e chirurgia, sia i cosiddetti laureati non<br />

medici, ovvero fisici, chimici, biologi, farmacisti. Con l’emanazione dei nuovi ordinamenti didattici, la formazione specialistica si<br />

svolge con le medesime modalità per tutte le categorie di laureati.<br />

Inoltre, la Legge 29 dicembre 2000, n. 401, recante “Norme sull’organizzazione e sul personale settore sanitario” all’art. 8<br />

stabilisce che il numero dei laureati appartenenti alle categorie dei veterinari, degli odontoiatri, farmacisti, biologi, chimici, fisici,<br />

psicologi iscrivibili alle scuole di specializzazione post laurea è determinato ogni tre anni accademici con le stesse modalità<br />

utilizzate per la determinazione del fabbisogno di medici specialisti, anche ai fini della ripartizione annuale delle borse di studio<br />

nell’ambito delle risorse già previste.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 247<br />

Tuttavia, nonostante le sopracitate previsioni normative, non sono state stanziate le risorse finanziarie statali per l’assegnazione<br />

di borse di studio da destinare alle Scuole di specializzazione riservate ai non medici ed in conseguenza di ciò, dall’a.a. 2008/20<strong>09</strong>,<br />

l’Ateneo di Padova ha ritenuto di non attivare tali Scuole “…in quanto il MIUR non ha fornito i necessari chiarimenti in merito alla<br />

determinazione del fabbisogno di specialisti di queste categorie, richiesto dall’art. 8 della legge n. 401/2001”, precisando altresì che,<br />

in mancanza di un quadro normativo di riferimento e di specifiche risorse economiche, la disparità di trattamento tra gli specializzandi<br />

medici e non medici esporrebbe l’Ateneo a contenziosi da parte dei soggetti interessati ad ottenere le analoghe condizioni<br />

previste per i medici in formazione specialistica.<br />

La mancata attivazione, che si è protratta per diversi anni accademici, della Scuola di specializzazione in Farmacia Ospedaliera,<br />

il cui accesso è riservato ai laureati in Farmacia e Chimica e tecnologia farmaceutiche, ha determinato una carenza di tali<br />

operatori, tenuto conto che il D.P.R. 10 dicembre 1997, n. 483, avente per oggetto “Regolamento recante la disciplina concorsuale<br />

per il personale dirigenziale del Servizio sanitario nazionale” stabilisce come requisito specifico per l’ammissione ai concorsi pubblici<br />

per l’accesso al livello dirigenziale, del ruolo sanitario, oltre il possesso della laurea specifica, anche la specializzazione nella<br />

specifica disciplina oggetto del concorso.<br />

In relazione a quanto sopra esposto, il Rettore dell’Università degli Studi di Padova, con nota del 31 maggio 2012, prot. 29188,<br />

ha formalmente chiesto alla Regione del Veneto, l’assegnazione di contratti di formazione specialistica, di durata quadriennale e<br />

di importo corrispondente al trattamento economico corrisposto agli specializzandi medici, da destinare alla Scuola di Farmacia<br />

Ospedaliera, al fine di attivare il corso.<br />

Appare opportuno sottolineare in questa sede che, nello schema di Piano Sanitario nazionale 2011-<strong>2013</strong>, è affermata la rilevanza<br />

strategica per il Servizio sanitario nazionale della revisione del quadro normativo di riferimento, nonché il reperimento di risorse<br />

finanziarie aggiuntive, per l’attivazione delle borse di studio da destinare agli specializzandi non medici.<br />

Considerato inoltre il rilievo per la salute pubblica che l’attività svolta dagli specialisti in Farmacia Ospedaliera riveste nei servizi<br />

farmaceutici ospedalieri, anche in relazione alle nuove attività di governo sanitario declinate nel Piano Socio Sanitario Regionale<br />

2012-2016, di cui alla Legge regionale n. 23/2012, si ritiene necessario intervenire a sostegno dell’offerta formativa universitaria analogamente<br />

al finanziamento a cui, a decorrere dall’a.a. 1991/1992, provvede la Regione per la formazione dei medici specialisti.<br />

In relazione a quanto sin qui indicato, nelle more dell’adozione del presente provvedimento, ravvisata l’urgenza di provvedere,<br />

vista la necessità da parte dell’Ateneo di Padova di adottare entro breve termine gli atti necessari all’attivazione della Scuola di<br />

specializzazione in Farmacia Ospedaliera per l’anno accademico 2012/<strong>2013</strong>, e tenuto conto che nei bandi di concorso pubblico per<br />

l’accesso alla Scuola devono essere inseriti i posti finanziati dalla Regione del Veneto, il Presidente della Giunta regionale con<br />

decreto n. 81 del 12 giugno <strong>2013</strong> ha disposto il finanziamento di n. 2 borse di studio per la Scuola di specializzazione in Farmacia<br />

Ospedaliera del valore ognuna di € 25.000,00 annuo lordo onnicomprensivo, pari al valore statuito dal DPCM 7 marzo 2007, riferito<br />

al trattamento economico degli specializzandi medici.<br />

Il medesimo decreto ha altresì demandato alla Giunta regionale il compito di esplicitare le modalità di erogazione delle risorse finanziare,<br />

nonché di provvedere al corrispondente impegno di spesa dell’importo complessivo di € 50.000,00 per l’a.a. 2012/<strong>2013</strong>.<br />

Con la presente deliberazione, pertanto, si procede alla ratifica del predetto decreto del Presidente della Giunta regionale n. 81<br />

del 12 giugno <strong>2013</strong>, ai sensi l’art. 6 della L.R. 10.12.1973, n. 27, ed alla specificazione di quanto in esso indicato.<br />

Come anticipato l’importo complessivo di € 50.000,00 trova copertura al capitolo 101703 del bilancio di previsione per l’esercizio<br />

<strong>2013</strong>, nell’ambito delle somme destinate alle attività di formazione e aggiornamento del personale del Servizio sanitario regionale.<br />

Si riporta si seguito il previsto codice SIOPE 105 03 1545.<br />

Si demandano ai provvedimenti del Dirigente competente il finanziamento delle borse di studio per gli anni accademici seguenti<br />

al 2012/<strong>2013</strong>, sino al completamento del ciclo di studi (4 anni).<br />

La liquidazione delle risorse finanziarie corrispondenti alle borse di studio per la specializzazione in Farmacia Ospedaliera,<br />

avverrà secondo le seguenti modalità:<br />

a) il 50% a titolo di acconto, entro i 60 giorni successivi alla comunicazione dell’Ateneo dell’avvenuta attivazione della Scuola,<br />

b) il saldo previa presentazione di apposita rendicontazione che l’Ateneo è tenuto a produrre entro il 30 giugno 2015.<br />

Si dà atto che gli importi di cui sopra sono finanziati con una quota parte del Fondo sanitario regionale <strong>2013</strong> incassato mensilmente<br />

in gestione sanitaria in relazione a quanto stabilito dall’art. 77 quater del D.L. 112/2008 convertito in legge, con modificazioni,<br />

L. 6 agosto 2008, n. 133 e destinata alla gestione sanitaria accentrata regionale e il relativo capitolo di uscita rientra tra<br />

quelli individuati dall’Allegato A1 della D.G.R. n. 1102 del 12/06/2012 e successive modifiche ed integrazioni, e soggetti a specifica<br />

perimetrazione nell’ambito delle uscite di parte corrente della gestione sanitaria accentrata regionale.<br />

Il relatore conclude la propria relazione e sottopone all’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento:<br />

La Giunta regionale<br />

- Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione, ai sensi dell’art. 53, 4° comma dello Statuto, il quale<br />

dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con<br />

la vigente legislazione statale e regionale;<br />

- Visto il decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368 recante “Attuazione della direttiva 93/16/CEE in materia di circolazione<br />

dei medici e di reciproco riconoscimento dei loro diplomi, certificati ed altri titoli e delle direttive 97/50/CE, 98/21/CE, 98/63/CE e<br />

99/46/CE che modificano la direttiva 93/16/CE”;<br />

- Visto il DPCM 7 marzo 2007;<br />

- Visto il D.Lgs. 118/2011, art. 22<br />

- Vista la DGR 514/2012;<br />

- Visto l’Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano intervenuto nella seduta del 15 marzo


248<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

2012, Rep. n. 60/CSR, della Conferenza Stato-Regioni;<br />

- Visto il Decreto del Ministero dell’Università e della Ricerca del 24 aprile <strong>2013</strong>, n. 333;<br />

- Visto il Decreto del Ministero dell’Università e della Ricerca del 1° agosto 2005;<br />

- Vista la Legge 29 dicembre 2000, n. 401, recante “Norme sull’organizzazione e sul personale settore sanitario”;<br />

- Visto l’art. 6 della L.R. 10.12.1973, n. 27;<br />

- Vista la L.R. n. 39 del 29 novembre 2001 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della regione”;<br />

- Viste la L.R. n. 4 del 5/04/<strong>2013</strong> di approvazione del Bilancio di previsione <strong>2013</strong> e la relativa DGR n. 631 del 7/05/<strong>2013</strong> recante:<br />

“Direttive per la Gestione del Bilancio <strong>2013</strong>”,<br />

delibera<br />

per le motivazioni in pressa indicate e che qui si intendono integralmente riportate:<br />

1. di aver accertato un fabbisogno aggiuntivo di n. 54 contratti di formazione specialistica riferiti alle Scuole di specializzazione<br />

mediche dell’Università degli Studi di Padova, per l’anno accademico 2012/<strong>2013</strong>, come specificato di seguito:<br />

Scuole di specializzazione<br />

Contratti regionali<br />

allergologia ed immunologia clinica 1<br />

anatomia patologica 1<br />

anestesia e rianimazione 4<br />

audiologia e foniatria 1<br />

cardiochirurgia 1<br />

chirurgia generale 6<br />

chirurgia pediatrica 1<br />

chirurgia toracica 1<br />

dermatologia e venereologia 1<br />

endocrinologia e malattie del ricambio 1<br />

gastroenterologia 1<br />

geriatria 3<br />

ginecologia e ostetricia 3<br />

igiene e medicina preventiva 2<br />

malattie dell’apparato cardiovascolare 2<br />

medicina dello sport 1<br />

medicina di comunità 1<br />

medicina di emergenza ed urgenza 4<br />

medicina interna 4<br />

medicina legale 1<br />

microbiologia e virologia 1<br />

neurochirurgia 1<br />

oftalmologia 1<br />

oncologia 1<br />

ortopedia e traumatologia 1<br />

otorinolaringoiatria 1<br />

pediatria 5<br />

psichiatria 1<br />

scienza dell’alimentazione 1<br />

urologia 1<br />

TOTALE 54<br />

2. di impegnare l’importo di € 1.350.000,00 corrispondente a complessivi n. 54 contratti di formazione a specialistica dell’Università<br />

degli Studi di Padova, sul capitolo 101703 del bilancio di previsione per l’esercizio <strong>2013</strong>, nell’ambito delle somme destinate<br />

alle attività di formazione e aggiornamento del personale del Servizio sanitario regionale. Codice SIOPE 105 03 1545.<br />

3. di demandare ad un successivo atto del Dirigente della Direzione personale S.S.R. la puntuale determinazione della spesa


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 249<br />

derivante dalla effettiva attribuzione ai medici vincitori dei contratti di cui al punto 1., e la conseguente liquidazione a favore dell’Ateneo<br />

di Padova secondo le seguenti modalità:<br />

a) il 50% a titolo di acconto, a 60 giorni dall’adozione del presente provvedimento,<br />

b) il saldo previa presentazione della prevista documentazione che l’Ateneo è tenuto a produrre entro il 30 giugno 2015;<br />

4. di approvare lo schema di intesa di cui all’ALLEGATO A la cui sottoscrizione è demandata al Presidente della Giunta regionale<br />

o suo delegato;<br />

5. di provvedere al finanziamento dei contratti di cui al punto 1. per gli anni accademici seguenti al 2012/<strong>2013</strong>, sino alla regolare<br />

conclusione dei corrispondenti cicli formativi (cinque o sei anni), con decreto del Dirigente della Direzione personale S.S.R.;<br />

6. di ratificare il Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 81 del 12 giugno <strong>2013</strong> avente ad oggetto: “Finanziamento<br />

borse di studio per la Scuola di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera dell’Università degli Studi di Padova - Anno Accademico<br />

2012/<strong>2013</strong>. Legge 401/2000”;<br />

7. di finanziare, per l’anno accademico 2012/<strong>2013</strong>, n. 2 borse di studio alla Scuola di specializzazione in Farmacia Ospedaliera<br />

dell’Università degli Studi di Padova del valore ognuna di € 25.000,00 annuo lordo onnicomprensivo, per il primo anno;<br />

8. di impegnare la somma complessiva di € 50.000,00 sul capitolo 101703 del bilancio di previsione per l’esercizio <strong>2013</strong>, nell’ambito<br />

delle somme destinate alle attività di formazione e aggiornamento del personale del Servizio sanitario regionale. Codice<br />

SIOPE 105 03 1545.<br />

9. di demandare ad un successivo atto del Dirigente della Direzione personale S.S.R. la liquidazione dell’importo di cui al<br />

precedente punto 7. secondo le seguenti modalità:<br />

a) il 50% a titolo di acconto, entro i 60 giorni successivi alla comunicazione dell’Ateneo dell’avvenuta attivazione della Scuola,<br />

b) il saldo previa presentazione di apposita rendicontazione che l’Ateneo è tenuto a produrre entro il 30 giugno 2015.<br />

10. di demandare ad un successivo atto del Dirigente della Direzione personale S.S.R. il finanziamento delle borse di studio<br />

per gli anni accademici seguenti al 2012/<strong>2013</strong>, sino al completamento del ciclo di studi (4 anni);<br />

11. di attestare che gli importi di cui trattasi sono finanziati con fondi regionali, di cui alla gestione accentrata della spesa sanitaria<br />

e si dispone la relativa liquidazione a valere sul conto di tesoreria provinciale n. 306697 della gestione sanitaria;<br />

12. di dare atto che la spesa, per la quale si prevede l’impegno, non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della<br />

L.R. 1/2011;<br />

13. di dare atto che non sussistono gli obblighi di pubblicità previsti dal D.lgs n. 33/<strong>2013</strong>;<br />

14. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.


250<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

giunta regionale – 9^ legislatura<br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 963 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 1/3<br />

Protocollo d'intesa tra<br />

Regione del Veneto<br />

e<br />

Università degli Studi di Padova<br />

Oggetto: Finanziamento contratti di formazione specialistica aggiuntivi a Scuole di specializzazione<br />

mediche, anno accademico 2012/<strong>2013</strong>.<br />

Premessa<br />

Visto il decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368 come modificato dal comma 300 della legge 23 dicembre<br />

2005, n. 266 il quale dispone, in particolare, che all’atto dell’iscrizione alle Scuole universitarie di<br />

specializzazione in medicina e chirurgia, il medico debba stipulare uno specifico contratto annuale di<br />

formazione-specialistica, e che per tutta la durata legale del corso al medico è corrisposto un trattamento<br />

economico annuo onnicomprensivo costituito da una parte fissa, uguale per tutte le specializzazioni, e da una<br />

parte variabile.<br />

Considerato che tale trattamento economico è determinato annualmente con decreto del Presidente del<br />

Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’Università e della Ricerca, di concerto con il Ministro<br />

della Salute e con il Ministro dell’Economia e delle Finanze.<br />

Visto il DPCM 7 marzo 2007 con il quale è stato determinato il trattamento economico complessivo lordo<br />

del contratto di formazione dei medici iscritti alle scuole universitarie di specializzazione in medicina e<br />

chirurgia.<br />

Visto l’accordo tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano sancito in data 15<br />

marzo 2012 e riguardante il fabbisogno del numero globale dei medici specialisti da formare nelle scuole di<br />

specializzazione, nel triennio 2011/2012 – 2012/<strong>2013</strong> – <strong>2013</strong>/2014, nonché i criteri metodologici adottati<br />

nella determinazione del riparto dei posti alle scuole stesse.<br />

Visto il decreto del Ministero dell’Università e della Ricerca del 24 aprile <strong>2013</strong>, n. 333, recante<br />

“Assegnazione contratti di formazione specialistica a.a. 2012/<strong>2013</strong>”, con il quale è stato definito il numero<br />

dei posti dei medici da ammettere, con assegnazione dei contratti di formazione specialistica, alle Scuole di<br />

specializzazione degli Atenei.<br />

Visto il Decreto Rettorale in data ______, Rep. n. ________, “<br />

Vista la deliberazione di Giunta regionale n. ____________ del _____________ riguardante i contratti di<br />

formazione specialistica aggiuntivi per medici specializzandi delle Scuole di specializzazione afferenti alla<br />

Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Padova, per l’anno accademico 2012/<strong>2013</strong>,<br />

la Regione del Veneto, nella persona del Presidente, Dott. Luca Zaia<br />

l'Università degli Studi di Padova, nella persona del Rettore, Prof. Giuseppe Zaccaria<br />

e


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 251<br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 963 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 2/3<br />

convengono quanto segue:<br />

la Regione del Veneto si impegna a finanziare n. 54 contratti di formazione specialistica per il primo anno di<br />

corso - a.a. 2012/<strong>2013</strong> - e per gli anni successivi al primo, fino alla conclusione del regolare corso di studio,<br />

alle seguenti Scuole di specializzazione:<br />

Scuole di specializzazione<br />

Contratti regionali<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

TOTALE<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

54<br />

Fanno parte delle rete formativa dell’Università degli Studi di Padova le strutture delle Aziende Sanitarie del<br />

territorio regionale oggetto di specifiche convenzioni e dotate nel loro complesso dei requisiti di idoneità ai<br />

sensi del Decreto MIUR del 29 marzo 2006 “Definizione degli standard e dei requisiti minimi della Scuole di<br />

specializzazione” e s.m.i..<br />

L’Università degli Studi di Padova, nell’a.a. 2012/<strong>2013</strong>, si impegna a far ruotare un numero di<br />

specializzandi, o unità tempo/equivalente, pari ad almeno i 2/3 del numero complessivo di tutti i contratti di


252<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 963 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 3/3<br />

formazione specialistica regionali in essere, presso le strutture e servizi delle predette Aziende, affinché gli<br />

stessi svolgano le attività previste dagli ordinamenti didattici delle singole Scuole.<br />

L’Università all’inizio di ogni anno accademico, comunica alle Aziende interessate e per conoscenza alla<br />

Regione i nominativi/unità tempo/equivalente degli specializzandi e la durata del periodo di permanenza<br />

nelle diverse strutture ed unità operative individuate per la formazione pratica.<br />

I tempi e le modalità di svolgimento dei compiti assistenziali nonché la tipologia degli interventi che il<br />

medico in formazione deve eseguire sono concordati con i dirigenti responsabili delle strutture delle Aziende<br />

sanitarie presso le quali lo stesso svolge la formazione sulla base del programma formativo individuale.<br />

Le Aziende sanitarie partecipanti alla rete comunicano l'effettiva presenza degli specializzandi,<br />

conformemente ai percorsi predisposti dall'Ateneo.<br />

Il finanziamento dei contratti di formazione specialistica, di cui alla presente intesa, sarà erogato dalla<br />

Regione del Veneto all’Università degli Studi di Padova secondo le modalità indicate nel provvedimento di<br />

Giunta regionale n. ___________________, ovvero il 50% a titolo di acconto entro 60 giorni dall’adozione<br />

del provvedimento regionale stesso, il saldo previa presentazione della prevista documentazione che<br />

l’Ateneo è tenuto a produrre entro il 30 giugno 2015.<br />

Il rapporto Ateneo-Azienda sanitaria è disciplinato da apposita convenzione.<br />

Letto, confermato e sottoscritto.<br />

Il Rettore dell'Università degli Studi di Padova<br />

Prof. Giuseppe Zaccaria<br />

Firma ______________________________<br />

Il Presidente della Regione del Veneto<br />

Dott. Luca Zaia<br />

Firma ______________________________<br />

data _________________


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 253<br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 964 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Azioni di sorveglianza sanitaria degli ex esposti ad amianto (art. 21 L.R. 9/2005). Finanziamento attività <strong>2013</strong>. Impegno<br />

di spesa.<br />

[Sanità e igiene pubblica]<br />

Note p er la trasparenza:<br />

Il provvedimento finanzia la prosecuzione delle attività di sorveglianza sanitaria sugli ex esposti ad amianto per l’anno <strong>2013</strong><br />

in adempimento dell’art. 21 della L.R. 25 febbraio 2005 n. 9 e secondo le linee guida regionali approvate con DGR 22 luglio 2008<br />

n. 2041. La delibera prevede un impegno di spesa pari a € 150.000 (centocinquantamila/00) sul capitolo 100610 con finanziamento<br />

regionale.<br />

L’Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.<br />

La Regione del Veneto con L.R. 25 febbraio 2005, n. 9 art. 21, ha istituito uno specifico servizio di sorveglianza sanitaria per<br />

i lavoratori ex esposti all’amianto che ne beneficiano a titolo gratuito in base a quanto stabilito nelle apposite linee guida regionali<br />

approvate con DGR 22 luglio 2008 n. 2041 al fine di assicurare agli interessati le appropriate misure preventive, le eventuali misure<br />

terapeutiche e le tutele medico legali.<br />

Le suddette prestazioni rientrano nell’ambito dei Livelli Essenziali Assistenziali Aggiuntivi Regionali e vengono erogate da<br />

tutte le Aziende ULSS del Veneto gratuitamente ai lavoratori ex esposti all’amianto che ne facciano domanda. Il codice di esenzione<br />

associato a tali prestazioni è il 6A1 attribuito con DDR del Dirigente Regionale della Direzione Piani e Programmi n. 49 del<br />

1/04/20<strong>09</strong>.<br />

L’Azienda ULSS n. 13 gestisce il finanziamento assegnato annualmente dalla Regione del Veneto e lo distribuisce alle AULSS a<br />

rimborso delle prestazioni erogate nell’ambito del protocollo sanitario approvato con DGR n. 2041 del 22.07.2008 (secondo il valore<br />

attribuito a ciascuna prestazione dal tariffario regionale approvato con DGR n. 859 del 21.06.2011 “ai fini delle remunerazione dei<br />

soggetti erogatori”) provvedendo a trasmettere la rendicontazione di attività e di spese sostenute, a firma del Direttore Generale,<br />

alla Direzione Regionale Prevenzione.<br />

Si tratta con il presente atto di finanziare la prosecuzione dell’attività di sorveglianza sanitaria nell’anno <strong>2013</strong> con € 150.000,00<br />

(centocinquantamila/00) in conformità al preventivo di spesa presentato dalla Azienda ULSS n. 13 con nota del Direttore Generale<br />

(prot. 25358 del 4.04.<strong>2013</strong>).<br />

Il presente provvedimento impegna a favore dell’AULSS n. 13 (codice SIOPE 1 05 03 1538) fondi regionali afferenti al capitolo<br />

100610 di cui alla gestione accentrata della spesa sanitaria e le relative liquidazioni avverranno sul conto di Tesoreria unica intestato<br />

a “Regione Veneto Sanità” n. 306697 (della gestione sanitaria) codice IBAN IT36Z0100003245224300306697 acceso presso<br />

la Tesoreria Provinciale Sezione di Venezia - Banca d’Italia.<br />

Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento<br />

La Giunta regionale<br />

Udito il relatore incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma dello Statuto, il quale dà<br />

atto che la Struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />

vigente legislazione statale e regionale.<br />

Vista la L.R. n. 9 del 25 febbraio 2005, art. 21.<br />

Vista la DGR n. 2041 del 22 luglio 2008.<br />

Visto il DDR del Dirigente Regionale della Direzione Piani e Programmi n. 49 del 1/04/20<strong>09</strong>.<br />

Vista la DGR n. 1102 del 12/06/2012 di approvazione delle Prime linee guida regionali attuative del D.lgs. n. 118/2011, Titolo<br />

II.<br />

Vista la L.R. 4 del 5/04/<strong>2013</strong> di approvazione del Bilancio di previsione regionale per l’esercizio <strong>2013</strong> e la DGR n. 631 del<br />

7/05/<strong>2013</strong> di approvazione delle Direttive per la gestione del Bilancio medesimo.<br />

delibera<br />

1) di impegnare l’importo pari a € 150.000 (centocinquantamila/00) per la prosecuzione delle attività di sorveglianza sanitaria<br />

sugli ex esposti ad amianto da svolgere nell’anno <strong>2013</strong>, in conformità a quanto previsto dall’art. 21 L.R. 9/2005 e dalla DGR n.<br />

2041/2008, sul capitolo 100610 “Azioni regionali per la sorveglianza sui lavoratori esposti ed ex esposti all’amianto” del Bilancio<br />

di previsione per l’esercizio finanziario <strong>2013</strong>, che presenta la necessaria disponibilità;<br />

2) di stabilire che il predetto importo venga utilizzato, in conformità al preventivo di spesa presentato dall’Azienda ULSS<br />

n. 13 con nota del Direttore Generale ed agli atti del Servizio per la tutela e la sicurezza nei luoghi di lavoro (nota prot. 25358 del<br />

4.04.<strong>2013</strong>);<br />

3) di incaricare la Dirigente della Direzione Prevenzione della liquidazione del finanziamento complessivamente quantificato<br />

in € 150.000,00 (centocinquantamila/00) a favore dell’AULSS n. 13 secondo le seguenti modalità:<br />

• € 100.000 (centomila/00) ad esecutività del presente provvedimento;<br />

• i restanti € 50.000 (cinquantamila/00) a presentazione della rendicontazione di attività e di spese sostenute alla Direzione Prevenzione,<br />

a firma del Direttore Generale dell’Azienda ULSS n. 13, entro il 30.06.2014;


254<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

4) di confermare l’incarico di coordinamento delle attività di sorveglianza sanitaria sugli ex esposti ad amianto al dott. Flavio<br />

Valentini, Direttore del Dipartimento di Prevenzione e dello SPISAL dell’Azienda ULSS n. 13 di Mirano, con il compito di ripartire<br />

il finanziamento tra le AULSS a rimborso delle prestazioni erogate nell’ambito del protocollo sanitario approvato con DGR n.<br />

2041 del 22.07.2008 e secondo il valore attribuito dal tariffario regionale approvato con DGR n. 859 del 21.06.2011 “ai fini delle<br />

remunerazione dei soggetti erogatori” a ciascuna prestazione;<br />

5) di disporre che l’AULSS n. 13 trasferisca entro il 31.03. 2014 gli importi alle AULSS e provveda a trasmettere la rendicontazione<br />

di attività e di spese sostenute, a firma del Direttore Generale, alla Direzione Regionale Prevenzione entro il 30.06.2014.<br />

6) di dare atto che la spesa di cui si dispone l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai<br />

sensi della L.R. 1/2011;<br />

7) di dare atto che le azioni di sorveglianza sanitaria finanziate con il presente atto dovranno concludersi entro il 31/12/<strong>2013</strong>;<br />

8) la Direzione Regionale Prevenzione è incaricata dell’esecuzione del presente atto;<br />

9) di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 255<br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 965 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Collaborazione con INAIL per la realizzazione di iniziative di implementazione dei Sistemi di Gestione della Sicurezza<br />

nelle Strutture Sanitarie pubbliche. Approvazione del modello di accordo.<br />

[Sanità e igiene pubblica]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Il provvedimento approva il modello di accordo per il rinnovo della collaborazione avviata con INAIL nel 2010 per lo sviluppo<br />

di iniziative finalizzate all’implementazione dei Sistemi di Gestione della Sicurezza nelle Strutture Sanitarie pubbliche. La delibera<br />

non prevede impegno di spesa.<br />

L’Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.<br />

Nell’ambito delle attività ed iniziative legate all’attuazione del “Piano di Prevenzione e Promozione della Salute e Sicurezza<br />

negli Ambienti di Lavoro”, la Giunta Regionale con DGR n. 2133 del 10 <strong>Luglio</strong> 2007 ha approvato il progetto “Promozione dei<br />

Sistemi di Gestione della Sicurezza e del benessere organizzativo nelle Strutture Sanitarie Pubbliche del Veneto” con lo scopo di<br />

definire, all’interno delle suddette strutture, le modalità per individuare le responsabilità, le procedure, i processi e le risorse per la<br />

realizzazione della politica aziendale di prevenzione, nel rispetto delle norme di salute e sicurezza vigenti.<br />

Il progetto è stato sviluppato dalla Direzione Prevenzione, in partnership con l’INAIL-Direzione Regionale e l’Agenzia Regionale<br />

Socio Sanitaria, mediante l’attivazione di un apposito gruppo di lavoro composto da referenti del Coordinamento Regionale<br />

dei Responsabili dei Servizi di Prevenzione e Protezione, dei Medici Competenti e dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza,<br />

che ha redatto un Modello di Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS), coerente con le linee guida UNI-INAIL-ISPESL,<br />

adattato alla complessità di una azienda sanitaria ed integrato con i requisiti previsti dai percorsi di autorizzazione/accreditamento<br />

istituzionale.<br />

Il suddetto Modello SGS, dopo essere stato sperimentato in 10 Aziende sanitarie, è stato validato ed ufficializzato con DGR n.<br />

1463 del 19 Maggio 20<strong>09</strong>, che ne ha promosso l’adozione nelle strutture sanitarie pubbliche della Regione.<br />

In tale contesto, a seguito dell’approvazione dello schema di accordo avvenuta con DGR n. 1158 del 23 marzo 2010, l’INAIL-<br />

Direzione Regionale Veneto e la Regione Veneto-Direzione Prevenzione, hanno sottoscritto un accordo - con decorrenza maggio<br />

2010 e durata biennale - finalizzato alla realizzazione di iniziative di implementazione di Sistemi di Gestione della Sicurezza (SGS)<br />

per promuovere la diffusione del Modello SGS in tutte le strutture sanitarie pubbliche della Regione ed attribuire alle Aziende che<br />

lo implementano con continuità, un apposito logo denominato “SGS - Sanità”.<br />

L’utilizzo e l’implementazione del Modello da parte delle Aziende Sanitarie costituisce presupposto utile per il riconoscimento<br />

della riduzione del premio assicurativo INAIL, ex art. 24 M.A.T. del D.M. del 12 Dicembre 2000.<br />

Allo scadere dei termini dell’accordo sottoscritto, 6 erano le Aziende ULSS della Regione che, avendo aderito all’iniziativa, hanno<br />

ottenuto l’autorizzazione all’utilizzo del logo e, a seguito di specifica procedura, hanno ottenuto la riduzione sul premio assicurativo<br />

INAIL, con un risparmio complessivo pari a € 256.782,00 (duecentocinquantaseimilasettecentottantadue/00) per l’anno 2011.<br />

Ciò premesso, si propone di rinnovare il suddetto accordo per continuare a sostenere, in collaborazione con INAIL, l’implementazione<br />

dei Sistemi di Gestione della Sicurezza (SGS) nelle Strutture Sanitarie Pubbliche.<br />

Si rimanda all’Allegato A) il modello di accordo da sottoscrivere tra Regione Veneto-Direzione Prevenzione e INAIL-Direzione<br />

Regionale Veneto.<br />

Il relatore conclude la propria relazione e sottopone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

Udito il relatore, incaricato dell’istruttoria dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale dà<br />

atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />

vigente legislazione statale e regionale.<br />

Vista la DGR 2133 del 10 <strong>Luglio</strong> 2007.<br />

Vista la DGR 1463 del 19 Maggio 20<strong>09</strong>.<br />

Vista la DGR 1158 del 23 Marzo 2010.<br />

delibera<br />

1. di approvare lo schema di accordo da sottoscrivere tra Regione Veneto-Direzione Prevenzione e INAIL Direzione Regionale<br />

per il Veneto, per il rinnovo della collaborazione avviata con INAIL nel 2010 per lo sviluppo di iniziative finalizzate all’implementazione<br />

dei Sistemi di Gestione della Sicurezza (SGS) nelle Strutture Sanitarie pubbliche, di cui all’Allegato A) al presente<br />

provvedimento, come parte integrante e sostanziale del medesimo;<br />

2. di delegare alla firma del suddetto Accordo e di eventuali proroghe del medesimo, la Dirigente della Direzione Prevenzione;<br />

3. di dare atto che la presente delibera non comporta spese a carico del bilancio regionale;<br />

4. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 23 del D.lgs. 14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33;<br />

5. di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.


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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

giunta regionale – 9^ legislatura<br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 965 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 1/3<br />

ACCORDO DI COLLABORAZIONE<br />

TRA<br />

La Regione del Veneto - Direzione Regionale Prevenzione, codice fiscale n. 80007580279 con<br />

sede a Venezia, Dorsoduro 3901, legalmente rappresentata dal Dirigente Regionale della<br />

Direzione Prevenzione, …………………………, come da delibera di conferimento dell’incarico<br />

n. ………. del …….., di seguito “Regione”<br />

L’ Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro - Direzione Regionale per<br />

il Veneto codice fiscale………………con sede legale a ……….. legalmente rappresentata dal<br />

Direttore………., di seguito “INAIL”<br />

E<br />

PREMESSO<br />

che l’art. 10 del D. Lgs. n. 81/08 e ss.mm. attribuisce alle Regioni e all’INAIL competenze di<br />

informazione, assistenza, consulenza, formazione e promozione in materia sicurezza sul lavoro<br />

e l’art. 7 dello stesso D.lgs. stabilisce la necessità di realizzare nell’ambito regionale una<br />

programmazione coordinata di interventi nonché l’uniformità degli stessi;<br />

che in data 20.05.2010 è stato siglato tra le parti un primo accordo biennale per promuovere la<br />

diffusione del Modello di Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS) approvato con DGR 1463<br />

del 19.05.<strong>09</strong>, a tutte le strutture sanitarie pubbliche della Regione ed attribuire alle Aziende che<br />

lo implementano con continuità, un apposito logo denominato “SGS – Sanità”;<br />

che l’utilizzo e l’implementazione del suddetto modello da parte delle Aziende Sanitarie ha<br />

costituito presupposto utile per il riconoscimento della riduzione del premio assicurativo INAIL<br />

ex art. 24 M.A.T. del D.M. del 12 Dicembre 2000;<br />

che allo scadere dei termini dell’accordo sottoscritto, 6 erano le Aziende ULSS della Regione<br />

che, avendo aderito all’iniziativa hanno ottenuto l’autorizzazione all’utilizzo del suddetto logo<br />

e, a seguito di specifica procedura, hanno ottenuto la riduzione sul premio assicurativo INAIL;<br />

che è opportuno rinnovare il suddetto accordo per continuare a sostenere l’implementazione dei<br />

Sistemi di Gestione della Sicurezza (SGS) nelle Strutture Sanitarie Pubbliche;<br />

che il presente accordo si inserisce nell’ambito delle sinergie avviate all’interno del Comitato<br />

Regionale di Coordinamento costituito ex art. 7 D. L.gs. n. 81/08 con DGR n. 4182 del 30<br />

dicembre 2008 con compiti specifici di prevenzione e vigilanza in materia di salute e sicurezza<br />

sul lavoro.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 257<br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 965 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 2/3<br />

CONSIDERATO<br />

quanto sopra esposto, è necessario disciplinare gli aspetti operativi della predetta collaborazione<br />

SI CONVIENE QUANTO SEGUE<br />

Art. 1 – Oggetto dell’accordo<br />

1. Il presente accordo è concluso, ai sensi dell’articolo 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, e<br />

s.m.i., per disciplinare la collaborazione tra Regione e INAIL per promuovere la diffusione<br />

del Modello di Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS) approvato con DGR 1463 del<br />

19.05.<strong>09</strong>, a tutte le strutture sanitarie pubbliche della Regione.<br />

Art. 2 – Efficacia. Durata<br />

1. Il presente accordo ha validità di due anni a partire dalla data di sottoscrizione.<br />

2. E’ nella facoltà delle parti sottoscriventi il rinnovo consensuale dello stesso, esclusivamente<br />

in forma scritta.<br />

3. Le parti dichiarano fin d’ora la propria disponibilità a definire integrazioni o sviluppi che si<br />

rendessero necessari e realizzabili durante la vigenza o al rinnovo del presente accordo.<br />

Art. 3 – Impegni delle parti<br />

1. La Regione costituisce un apposito gruppo di lavoro, denominato “Gruppo di Lavoro SGS”<br />

che assiste le Strutture Sanitarie pubbliche del Veneto durante tutte le fasi di<br />

implementazione del SGS ed effettua le verifiche di conformità ai principi e metodi presenti<br />

nel Modello, sia in fase di implementazione che in fase di mantenimento.<br />

2. L’INAIL e la Regione costituiscono un apposito “Gruppo Osservatorio”, composto da<br />

rappresentanti INAIL e da rappresentanti del “Gruppo di Lavoro SGS” con il compito di<br />

monitorare l’andamento complessivo del processo di implementazione del Modello e di<br />

individuare azioni comuni per diffondere la cultura del miglioramento della sicurezza e<br />

della salute nei luoghi di lavoro e di attribuire alle strutture sanitarie che abbiano completato<br />

il percorso di implementazione e lo mantengano efficacemente, la possibilità di utilizzare<br />

l’apposito logo rappresentato all’art. 6 del presente accordo.<br />

3 Le aziende sanitarie che abbiano implementato il suddetto Modello potranno presentare<br />

domanda di riduzione del premio assicurativo INAIL ex art. 24 M.A.T. DM 12/12/2000.<br />

Tale domanda sarà istruita e definita secondo le modalità ordinarie.<br />

Art. 4 - Referenti scientifici<br />

1. Il referente scientifico per le attività oggetto del presente accordo è la dr.ssa Vittoria Cervi<br />

RSPP dell’Azienda ULSS n. 22, già responsabile dei progetti regionali di implementazione<br />

dei Sistemi di Gestione della Sicurezza nelle Strutture Sanitarie Pubbliche.<br />

Art. 5 – Finanziamento<br />

1. Le iniziative oggetto del presente accordo non hanno finanziamenti dedicati ma sono<br />

sostenute mediante finanziamenti specifici già attribuiti dalla Regione per lo sviluppo di


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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 965 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 3/3<br />

progetti finalizzati all’implementazione dei Sistemi di Gestione della Sicurezza nelle<br />

Strutture Sanitarie Pubbliche.<br />

Art. 6 – Logo<br />

1. Il logo dell’iniziativa denominato “SGS – Sanità” è così rappresentato<br />

Il presente accordo si compone di 6 articoli e viene redatto in duplice originale.<br />

Letto, approvato e sottoscritto.<br />

INAIL<br />

Direzione Regionale Veneto<br />

Il Direttore<br />

Dott. Alessandro Crisci<br />

Regione del Veneto<br />

Direzione Regionale Prevenzione<br />

Dott.ssa Giovanna Frison


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 259<br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 966 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Recepimento dell’Intesa ai sensi dell’articolo 115, comma 1, lettera a) del Decreto Legislativo 31 marzo 1998 n. 112, sulla<br />

proposta del Ministero della salute di deliberazione CIPE di assegnazione alle Regioni delle risorse relative all’anno 2010<br />

da destinare alla copertura degli oneri connessi agli accertamenti medico-legali disposti dalle pubbliche amministrazioni<br />

per i propri dipendenti assenti dal servizio per malattia.<br />

[Sanità e igiene pubblica]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Recepimento dell’Intesa, adottata il 24/01/<strong>2013</strong> in sede di Conferenza Stato-Regioni, che approva il documento di proposta del<br />

Ministero della Salute di delibera del CIPE di assegnazione alle Regioni delle risorse relative all’anno 2010 per gli oneri relativi<br />

alle visite fiscali disposte dalle pubbliche amministrazioni nei confronti dei dipendenti assenti per malattia. La presente delibera<br />

non comporta spesa a carico del bilancio regionale.<br />

L’Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.<br />

Le pubbliche amministrazioni dispongono il controllo sulle assenze per malattia dei dipendenti valutando la condotta complessiva<br />

del dipendente e gli oneri connessi all’effettuazione della visita, ai sensi dell’articolo 55-septies, comma 5, del decreto legislativo<br />

30 marzo 2001, n. 165, “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”.<br />

Il comma 5-bis dell’articolo 71 del decreto legislativo n. 112 del 25 giugno 2008, come modificato dall’articolo 17, comma 23,<br />

lettera e) del decreto-legge 1° luglio 20<strong>09</strong>, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 20<strong>09</strong>, n. 102, ha previsto che<br />

gli accertamenti medico-legali sui dipendenti assenti dal servizio per malattia effettuati dalle aziende sanitarie locali su richiesta<br />

delle amministrazioni pubbliche, rientrano nei compiti istituzionali del Servizio Sanitario Nazionale, ponendo i relativi oneri a<br />

carico delle aziende sanitarie locali. Il successivo il comma 5-ter del medesimo articolo 71 ha stabilito che a decorrere dall’anno<br />

2010, in sede di riparto delle risorse per il finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale, è individuata una quota di finanziamento<br />

destinata agli scopi di cui al citato comma 5-bis ripartita fra le regioni tenendo conto del numero dei dipendenti pubblici presenti<br />

nei rispettivi territori ed ha stabilito che gli accertamenti di cui al medesimo comma 5-bis sono effettuati nei limiti delle ordinarie<br />

risorse disponibili a tale scopo.<br />

Successivamente, la Corte costituzionale con la sentenza n. 207 del 10 giugno 2010 ha dichiarato l’illegittimità costituzionale<br />

dell’articolo 17, comma 23, lettera e), del decreto-legge 1° luglio 20<strong>09</strong>, n. 78, nella parte in cui ha aggiunto all’articolo 71 del decretolegge<br />

25 giugno 2008, n. 112, i commi 5-bis e 5-ter, sottraendo di conseguenza le aziende sanitarie locali dall’obbligo di sostenere<br />

i suddetti oneri, i quali conseguentemente rimangono a carico delle amministrazioni richiedenti.<br />

L’art. 1, comma 38 della legge n. 10 del 26.02.2011 (mille proroghe 2011) ha previsto che l’’importo di 70 milioni di euro accantonato,<br />

in relazione agli effetti della sentenza della Corte costituzionale n. 207 del 7 giugno 2010, in sede di riparto delle disponibilità<br />

finanziarie per il Servizio Sanitario Nazionale per l’anno 2010, in applicazione dell’articolo 11, comma 5, del decreto-legge 31<br />

maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, corrispondente all’ammontare delle risorse da<br />

destinare alla copertura degli oneri connessi agli accertamenti medico-legali disposti dalle amministrazioni pubbliche per i dipendenti<br />

assenti dal servizio per malattia, viene attribuito dal Ministero della Salute alle Regioni sulla base dei criteri individuati, in<br />

sede di Comitato costituito ai sensi dell’articolo 9 dell’intesa tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano<br />

del 23 marzo 2005, pubblicata nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 105 del 7 maggio 2005 (di seguito Comitato<br />

LEA), previa valutazione congiunta degli effetti della predetta sentenza sugli oneri per la copertura dei medesimi accertamenti<br />

medico-legali.<br />

Il Comitato Lea, ai sensi dell’art. 1, comma 38 della legge n. 10 del 26.02.2011, con atto del 5 dicembre 2012 ha scelto quale<br />

criterio per l’attribuzione alle Regioni per l’anno 2010 di tutte le risorse da destinare alla copertura degli oneri connessi agli accertamenti<br />

medico-legali disposti dalle amministrazioni pubbliche per i dipendenti assenti dal servizio per malattia (70 milioni<br />

di euro), quello della quota di accesso al FSN per l’anno 2010, subordinandola alla comunicazione formale di approvazione di un<br />

provvedimento della Giunta Regionale che disponga:<br />

- di utilizzare le risorse in oggetto a copertura dei costi sostenuti nell’anno 2010 per gli accertamenti medico-legali sui dipendenti<br />

assenti dal servizio per malattia effettuati dalle proprie Aziende Sanitarie Locali, rimborsando le amministrazioni pubbliche<br />

richiedenti solo dopo aver coperto i costi delle prestazioni citate non ancora saldati dalle amministrazioni pubbliche;<br />

- di sollevare conseguentemente le predette amministrazioni pubbliche da ogni obbligo di pagamento per l’anno 2010, interrompendo<br />

le azioni di riscossione anche coattiva dei crediti attuate, dandone adeguata informazioni alle amministrazioni interessate;<br />

- di procedere nei casi in cui le amministrazioni pubbliche abbiano già provveduto ai pagamenti richiesti dalle Asl, ad emettere<br />

corrispondenti documenti di accredito in favore delle stesse.<br />

La condizione sospensiva per l’erogazione del finanziamento da parte del Ministero alle Regioni si è resa necessaria al fine di<br />

evitare che il finanziamento non determinasse un doppio pagamento delle medesime prestazioni alle Asl che hanno effettuato gli<br />

accertamenti e da una parte garantisse il rimborso alle amministrazioni pubbliche interessate delle spese già sostenute e dall’altra<br />

sollevasse le stesse da ogni obbligo di pagamento di spese non ancora versate alle Regioni.<br />

Con l’atto d’Intesa del 24 gennaio <strong>2013</strong>, Repertorio atti n. 18/ CSR, la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni<br />

e le Provincie Autonome di Trento e Bolzano ha approvato la proposta del Ministero della Salute di deliberazione del CIPE<br />

di assegnazione alle Regioni delle risorse relative all’anno 2010 da destinare alla copertura degli oneri connessi agli accertamenti<br />

medico-legali disposti dalle Amministrazioni Pubbliche per i dipendenti assenti dal servizio per malattia.


260<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

Si ritiene, quindi, di dare attuazione a quanto previsto nella citata Intesa assumendo l’impegno di rimborsare le amministrazioni<br />

pubbliche che hanno già saldato le fatture emesse dalle Aziende Sanitarie attraverso l’emissione di una nota di credito, dopo aver<br />

coperto, se esistenti, i costi delle prestazioni effettuate, ma non ancora saldati da parte delle amministrazioni pubbliche.<br />

Alla luce di queste considerazioni si ritiene, pertanto, di recepire l’Intesa che è contenuto nell’Allegato “A” al presente provvedimento<br />

e di cui costituisce parte integrante.<br />

Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il presente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’articolo 53, 4° comma, dello Statuto, il quale<br />

dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con<br />

la vigente legislazione regionale e statale;<br />

Visto l’art. 4 della L.R. 1/1997 successivamente integrato e modificato dalla L.R. 54/2012;<br />

Vista la Conferenza Permanente Stato-Regioni del 24/01/<strong>2013</strong>.<br />

delibera<br />

1. di recepire, per le motivazioni indicate in premessa, l’Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e<br />

Bolzano del 24/01/<strong>2013</strong> ai sensi dell’articolo 115, comma 1, lettera a) del Decreto Legislativo 31 marzo 1998 n. 112, sulla proposta<br />

del Ministero della salute di deliberazione CIPE di assegnazione alle Regioni delle risorse relative all’anno 2010 da destinare alla<br />

copertura degli oneri connessi agli accertamenti medico-legali disposti dalle pubbliche amministrazioni per i propri dipendenti<br />

assenti dal servizio per malattia, allegato al presente provvedimento (Allegato A) di cui costituisce parte integrante;<br />

2. di impegnarsi:<br />

- ad utilizzare le risorse in oggetto a copertura dei costi sostenuti nell’anno 2010 per gli accertamenti medico-legali sui dipendenti<br />

assenti dal servizio per malattia effettuati dalle proprie Aziende Sanitarie Locali, rimborsando le amministrazioni pubbliche<br />

richiedenti solo dopo aver coperto i costi delle prestazioni citate non ancora saldati dalle amministrazioni pubbliche;<br />

- a sollevare conseguentemente le predette amministrazioni pubbliche da ogni obbligo di pagamento per l’anno 2010, interrompendo<br />

le azioni di riscossione anche coattiva dei crediti attuate, dandone adeguata informazioni alle amministrazioni interessate;<br />

- a procedere nei casi in cui le amministrazioni pubbliche abbiano già provveduto ai pagamenti richiesti dalle Asl, ad emettere<br />

corrispondenti documenti di accredito in favore delle stesse.<br />

3. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />

4. di demandare tutti gli adempimenti amministrativi successivi e conseguenti alla gestione della presente iniziativa a successivi<br />

provvedimenti del Dirigente della Direzione Prevenzione;<br />

5. di incaricare il Dirigente Regionale della Direzione Prevenzione all’esecuzione del presente atto;<br />

6. di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 261


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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 967 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

DGR n. 2208 del 6/11/2012: erogazione all’Azienda Ospedaliera di Verona di somme a titolo di acconto per il finanziamento<br />

del disavanzo sanitario pregresso.<br />

[[Unità locali socio sanitarie e aziende ospedaliere]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Erogazione a titolo di acconto, in via eccezionale e provvisoria, di somme a favore dell’Azienda Ospedaliera di Verona per il<br />

finanziamento del disavanzo sanitario pregresso.<br />

L’Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.<br />

La riunione congiunta del Tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali con il Comitato permanente per la verifica<br />

dei livelli essenziali di assistenza, previsti rispettivamente dagli artt. 12 e 9 dell’intesa Stato Regioni e PPAA del 23/03/2005 (Patto<br />

per la Salute), nella seduta del 24/03/2011 ha definito modalità di trattamento contabile degli ammortamenti con lo scopo, tra l’altro,<br />

di uniformarne l’attuazione da parte delle singole Regioni e PPAA. In questo senso, il D.Lgs. n. 118 del 23/06/2011 ha indicato principi<br />

e regole a valenza nazionale per la determinazione delle quote di ammortamento di competenza, con particolare riferimento<br />

anche alle regole per il trattamento dei cosiddetti “ammortamenti sterilizzati”, da intendersi quale parte degli ammortamenti non<br />

incidenti sul risultato d’esercizio in quanto direttamente finanziati da fonti o contribuzioni diverse rispetto al finanziamento dei<br />

livelli essenziali di assistenza.<br />

Sono state fissate, inoltre, modalità e tempistiche per la presa in carico da parte delle Regioni dei maggiori oneri connessi alla<br />

copertura degli ammortamenti non sterilizzati relativi agli anni dal 2001 al 2011.<br />

Con deliberazione n. 1754 del 26/10/2011 la Giunta regionale ha preso atto della rilevazione effettuata dalle competenti strutture<br />

tecniche regionali riferita agli anni 2010 e 2011. Per gli anni precedenti, in attesa delle emanande linee guida ministeriali per<br />

la definizione della casistica applicativa per il ricalcolo degli ammortamenti non sterilizzati, gli uffici regionali hanno determinato<br />

dei valori di riferimento per singola Azienda sanitaria ottenuti, sulla base dei bilanci d’esercizio di ogni anno, dallo scomputo del<br />

valore complessivo dei costi capitalizzati da quello del totale degli ammortamenti. Tale importo deve intendersi quale stima, soggetta<br />

a prossima rivisitazione alla luce delle emanande linee Ministeriali.<br />

Secondo questa metodologia, per l’Azienda Ospedaliera di Verona era stato determinato, provvisoriamente, un totale di ammortamenti<br />

non sterilizzati pari a circa 102,366 milioni di euro.<br />

A tal riguardo, con deliberazione n. 2208 del 6/11/2012, la Giunta Regionale, oltre a prendere atto della situazione delle partite<br />

debitorie e creditorie al 31/12/20<strong>09</strong> dell’Azienda Ospedaliera di Verona - Gestione Liquidatoria, così come comunicata con nota<br />

del Commissario Liquidatore prot. n. 42321 del 20/<strong>09</strong>/2012, sono state, altresì, previste le modalità di intervento per la copertura<br />

delle maggiori occorrenze finanziarie ex art. 14, comma 2 della deliberazione amministrativa del Consiglio Regionale del Veneto<br />

n. 140 del 14/12/2006 (prot. n. 15573).<br />

Con riferimento alla programmazione delle modalità di intervento per la copertura delle predette occorrenze, la citata DGR<br />

n. 2208/2012, aveva disposto, per l’esercizio 2012, l’erogazione, a titolo di acconto, di un importo pari ad Euro 51.000.000,00=,<br />

a favore dell’Azienda Ospedaliera di Verona - Gestione Liquidatoria, a valere sulle risorse appositamente stanziate al capitolo di<br />

spesa n. 101667 “finanziamento del disavanzo sanitario pregresso (art. 20, c. 1, punto b, lett. C) del D.Lg.vo 23/06/2011, n. 118)” del<br />

Bilancio Regionale di Previsione 2012. Mentre, per gli esercizi successivi, aveva previsto l’allocazione dei necessari stanziamenti,<br />

a carico di risorse proprie regionali, compatibilmente con le disponibilità di bilancio annuali.<br />

Con L.R. 5/04/<strong>2013</strong>, n. 4, sono state pertanto individuate, anche per il corrente esercizio, apposite risorse finalizzate al finanziamento<br />

del disavanzo sanitario pregresso, tra quelle di derivazione propria regionale, a valere sul medesimo capitolo di spesa n.<br />

101667 del Bilancio Regionale di Previsione <strong>2013</strong>.<br />

Successivamente, il D.L. 8/04/<strong>2013</strong>, n. 35 recante “Disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica<br />

amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento di tributi degli enti locali”<br />

ha previsto un’anticipazione di liquidità alle Regioni per assicurare risorse finanziarie per i pagamenti dei debiti certi, liquidi ed<br />

esigibili, cumulati alla data del 31/12/2012, degli Enti del Servizio Sanitario Nazionale. L’esposizione finanziaria delle Aziende<br />

Sanitarie del Veneto consegue prevalentemente, come in precedenza rilevato, alla mancata copertura finanziaria degli ammortamenti<br />

non sterilizzati.<br />

La prima tranche dell’anticipazione, per la quale la Regione Veneto ha presentato istanza d’accesso con DGR n. 785 del<br />

21/05/<strong>2013</strong>, sarà erogata entro il corrente esercizio, previa stipula di apposito contratto tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze<br />

e la Regione del Veneto.<br />

L’art. 6 del citato D.L. 35/<strong>2013</strong> dispone che, ai fini dell’ammortamento delle anticipazioni di liquidità, la prima rata decorre<br />

dall’anno successivo a quello di sottoscrizione del contratto. Pertanto, nel caso di stipula del contratto di accesso all’anticipazione,<br />

la rata di rimborso sarà imputata a carico del bilancio regionale a far data dall’esercizio 2014.<br />

Ne consegue che, la disponibilità finanziaria sul capitolo di spesa n. 101667 del Bilancio Regionale di Previsione <strong>2013</strong> per 56,2<br />

milioni di euro, è interamente disponibile nel corrente esercizio e non concorre all’ammortamento della rata di rimborso, in caso<br />

di stipula del contratto di anticipazione.<br />

Alla luce di quanto sopra esposto, ed ai sensi della DGR n. 2208/2012, si propone pertanto di erogare l’importo di Euro<br />

51.000.000,00=, a favore dell’Azienda Ospedaliera di Verona - Gestione Liquidatoria (codice SIOPE 1 05 03 1539), a valere sulle<br />

disponibilità stanziate sul capitolo di spesa n. 101667 “finanziamento del disavanzo sanitario pregresso (art. 20, c. 1, punto b, lett.<br />

C) del D.Lg.vo 23/06/2011, n. 118)” del Bilancio Regionale di Previsione <strong>2013</strong>, che presenta sufficiente disponibilità.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 267<br />

Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

Udito il Relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, comma 4 dello Statuto, il quale dà<br />

atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />

vigente legislazione statale e regionale;<br />

Vista la L.R. 29/11/2001, n. 39, art. 42, 1° comma;<br />

Vista la L.R. 5/04/<strong>2013</strong>, n. 4 che approva il bilancio regionale di previsione per l’anno <strong>2013</strong>;<br />

Visto il D.Lg.vo 23/6/2011, n. 118;<br />

Visto il D.L. 8/04/<strong>2013</strong>, n. 35<br />

Vista la DGR 26/10/2011, n. 1754;<br />

Vista la DGR 06/11/2012, n. 2208;<br />

Vista la DGR 26/02/<strong>2013</strong>, n. 206;<br />

Vista la DGR 21/05/<strong>2013</strong>, n. 785;<br />

delibera<br />

1. di erogare a titolo di acconto, per le motivazioni espresse in premessa che qui si intendono integralmente riportate, una<br />

somma pari ad Euro 51.000.000,00=, a favore dell’Azienda Ospedaliera di Verona - Gestione Liquidatoria, finalizzato al finanziamento<br />

del disavanzo sanitario pregresso;<br />

2. di impegnare, a favore dell’Azienda Ospedaliera di Verona - Gestione Liquidatoria, avente codice SIOPE 1 05 03 1539, la<br />

somma di euro 51.000.000,00= sul capitolo di spesa 101667 ad oggetto “Finanziamento del disavanzo Sanitario pregresso (Art.20,<br />

c.1, punto B, Lett. C), D.Lgs. 23/06/2011, n. 118)” del bilancio annuale di previsione dell’esercizio finanziario corrente che presenta<br />

sufficiente disponibilità;<br />

3. di approvare le disposizioni e i principi contenuti in premessa, non richiamati espressamente nel presente dispositivo;<br />

4. di incaricare l’Unità di Progetto Programmazione Risorse Finanziarie SSR dell’esecuzione del presente atto e della successiva<br />

liquidazione di spesa;<br />

5. di dare atto che la spesa di cui si dispone l’impegno con il presente atto, non rientra nelle tipologie soggette a limitazione<br />

ai sensi della L.R. n. 1/2011;<br />

6. di dare atto che la successiva liquidazione della somma di cui al precedente punto 2, finanziata con risorse regionali proprie<br />

dell’esercizio finanziario corrente, andrà a valere sul conto di contabilità speciale di Tesoreria Unica - Sanità TU - 306697 - 224<br />

- Venezia (Regione Veneto Sanita);<br />

7. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.


268<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 968 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Erogazione di somme a titolo di acconto per il finanziamento del disavanzo sanitario pregresso.<br />

[Unità locali socio sanitarie e aziende ospedaliere]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Erogazione a titolo di acconto, in via eccezionale e provvisoria, di somme a favore delle aziende sanitarie che presentano una<br />

maggior criticità sotto l’aspetto finanziario. (Azienda ULSS n. 14 di Chioggia)<br />

L’Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.<br />

La riunione congiunta del Tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali con il Comitato permanente per la verifica<br />

dei livelli essenziali di assistenza, previsti rispettivamente dagli artt. 12 e 9 dell’intesa Stato Regioni e PPAA del 23 marzo 2005<br />

(Patto per la Salute), nella seduta del 24 marzo 2011 ha definito modalità di trattamento contabile degli ammortamenti con lo scopo,<br />

tra l’altro, di uniformarne l’attuazione da parte delle singole Regioni e PPAA. In questo senso, il decreto legislativo 118 del 23<br />

giugno 2011 ha indicato principi e regole a valenza nazionale per la determinazione delle quote di ammortamento di competenza,<br />

con particolare riferimento anche alle regole per il trattamento dei cosiddetti “ammortamenti sterilizzati”, da intendersi quale parte<br />

degli ammortamenti non incidenti sul risultato d’esercizio in quanto direttamente finanziati da fonti o contribuzioni diverse rispetto<br />

al finanziamento dei livelli essenziali di assistenza.<br />

Sono state fissate, inoltre, modalità e tempistiche per la presa in carico da parte delle Regioni dei maggiori oneri connessi alla<br />

copertura degli ammortamenti non sterilizzati relativi agli anni dal 2001 al 2011.<br />

Con deliberazione n. 1754 del 26 ottobre 2011 la Giunta regionale ha preso atto della rilevazione effettuata dalle competenti<br />

strutture tecniche regionali riferita agli anni 2010 e 2011. Per gli anni precedenti, in attesa delle emanande linee guida ministeriali<br />

per la definizione della casistica applicativa per il ricalcolo degli ammortamenti non sterilizzati, gli uffici regionali hanno determinato<br />

dei valori di riferimento per singola Azienda sanitaria ottenuti, sulla base dei bilanci d’esercizio di ogni anno, dallo scomputo<br />

del valore complessivo dei costi capitalizzati da quello del totale degli ammortamenti. Tale importo deve intendersi quale stima,<br />

soggetta a prossima rivisitazione alla luce delle emanande linee Ministeriali.<br />

Secondo questa metodologia, per l’Azienda ULSS n. 14 di Chioggia era stato determinato, provvisoriamente, un totale di ammortamenti<br />

non sterilizzati pari a circa 26 milioni di euro.<br />

Con riferimento alla programmazione delle modalità di intervento per la copertura delle predette occorrenze, la DGR n. 2535/2012,<br />

aveva disposto, per l’esercizio 2012, l’erogazione, a titolo di acconto, di un importo pari ad Euro 9.000.000,00=, a favore dell’Azienda<br />

ULSS n. 14 di Chioggia, a valere sulle risorse appositamente stanziate al capitolo di spesa n. 101667 “finanziamento del disavanzo<br />

sanitario pregresso (art. 20, c. 1, punto b, lett. C) del D.Lg.vo 23/06/2011, n. 118)” del Bilancio Regionale di Previsione 2012.<br />

Con la legge regionale 05 aprile <strong>2013</strong>, n. 4, sono state individuate, tra quelle di derivazione propria regionale, apposite risorse<br />

nel bilancio previsionale di competenza per l’esercizio finanziario <strong>2013</strong>, finalizzate al finanziamento del disavanzo sanitario pregresso.<br />

Successivamente, il DL 8 aprile <strong>2013</strong>, n. 35 recante “Disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica<br />

amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento di tributi degli enti locali”<br />

ha previsto un’anticipazione di liquidità alle Regioni per assicurare la liquidità per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili,<br />

cumulati alla data del 31 dicembre 2012, degli enti del Servizio Sanitario Nazionale. L’esposizione finanziaria delle Aziende del SSR<br />

consegue prevalentemente, come in precedenza rilevato, alla mancata copertura finanziaria degli ammortamenti non sterilizzati.<br />

La prima tranche dell’anticipazione, per la quale la Regione Veneto ha presentato istanza di accesso con DGR n. 785 del 21<br />

maggio <strong>2013</strong>, sarà erogata entro il corrente esercizio, previa stipula del contratto tra Ministero dell’Economia e delle Finanze e<br />

Regione medesima.<br />

L’art. 6 del citato DL 35/<strong>2013</strong> dispone che, ai fini dell’ammortamento delle anticipazioni di liquidità, la prima rata decorre dall’anno<br />

successivo a quello di sottoscrizione del contratto. Pertanto, anche nel caso di stipula del contratto di accesso all’anticipazione,<br />

la rata di rimborso sarà imputata a carico del bilancio regionale a far data dall’esercizio 2014.<br />

Ne consegue che, la disponibilità finanziaria sul capitolo di spesa n. 101667 del Bilancio Regionale di Previsione <strong>2013</strong> per 56,2<br />

milioni di euro, è interamente disponibile nel corrente esercizio e non concorre all’ammortamento della rata di rimborso, in caso<br />

di stipula del contratto di anticipazione.<br />

In relazione a quanto sopra esposto, si ritiene di erogare quota parte delle risorse di cui alla legge regionale sopra riportata,<br />

all’Azienda ULSS n. 14 di Chioggia, tenuto conto dell’elevata criticità a livello di sottocapitalizzazione, con conseguente ripercussione<br />

sul livello di indebitamento e sui tempi di pagamento delle obbligazioni in essere.<br />

Si propone, pertanto, di assegnare all’Azienda Ulss n. 14 di Chioggia l’importo di Euro 5.200.000,00=, a valere sul capitolo di<br />

spesa n. 101667 “Finanziamento del disavanzo Sanitario pregresso (Art.20, c.1, punto B, Lett. C), D.Lgs. 23/06/2011, n. 118)” del<br />

Bilancio Regionale di Previsione <strong>2013</strong>, che presenta sufficiente disponibilità.<br />

Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

Udito il Relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, comma 4 dello Statuto, il quale dà<br />

atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />

vigente legislazione statale e regionale;


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 269<br />

Visto il D.Lg.vo 23.6.2011, n. 118;<br />

Vista la L.R. 29.11.2001, n. 39, art. 42, 1° comma;<br />

Vista la L.R. 05.04.<strong>2013</strong>, n. 4 che approva il bilancio regionale di previsione per l’anno <strong>2013</strong>;<br />

Vista la DGR n. 26.10.2011, n. 1754;<br />

Vista la DGR n. 26.02.<strong>2013</strong>, n. 206 che individua il Responsabile della Gestione Sanitaria Accentrata per il corrente esercizio;<br />

Visto il DL 8 aprile <strong>2013</strong>, n. 35;<br />

Vista la DGR 11 dicembre 2012, n. 2535;<br />

Vista la DGR 21 maggio <strong>2013</strong>, n 785.<br />

delibera<br />

1. di erogare a titolo di acconto, in via eccezionale e provvisoria, per le motivazioni espresse in premessa, che qui si intendono<br />

integralmente riportate, quota parte delle risorse appositamente individuate nel Bilancio di Previsione <strong>2013</strong> e finalizzate al finanziamento<br />

del disavanzo sanitario pregresso, all’Azienda ULSS n. 14 di Chioggia, tenuto conto della criticità a livello di sottocapitalizzazione<br />

e di tempi medi di pagamento, per un importo pari ad Euro 5.200.000,00=;<br />

2. di impegnare, a favore dell’Azienda ULSS n. 14 di Chioggia (codice SIOPE 1 05 03 1538), la spesa di euro 5.200.000,00 sul<br />

capitolo n. 101667 ad oggetto “Finanziamento del disavanzo Sanitario pregresso (Art.20, c.1, punto B, Lett. C), D.Lgs. 23/06/2011,<br />

n. 118)” del Bilancio di previsione annuale che presenta sufficiente disponibilità;<br />

3. di dare atto che la spesa di cui si dispone l’impegno con il presente atto, non rientra nelle tipologie soggette a limitazione<br />

ai sensi della L.R. n. 1/2011;<br />

4. di approvare le disposizioni e i principi contenuti in premessa, non richiamati espressamente nel presente dispositivo;<br />

5. di incaricare l’Unità di Progetto Programmazione Risorse Finanziarie SSR dell’esecuzione del presente atto e della relativa<br />

liquidazione di spesa;<br />

6. di dare atto che la successiva liquidazione della somma di cui al punto 2, finanziata con risorse regionali proprie dell’esercizio<br />

finanziario corrente, andrà a valere sul conto di contabilità speciale di Tesoreria Unica - Sanità TU - 306697 - 224 - Venezia<br />

(Regione Veneto Sanita);<br />

7. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.


270<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 969 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Albo Regionale delle Associazioni Protezionistiche ai sensi dell’art. 9, della L. R. 60/1993. Conferma di iscrizione dell’<strong>Associazione</strong><br />

“E.N.P.A.-Ente Nazionale Protezione Animali- Sezione di Treviso” per il triennio <strong>2013</strong>-2016.<br />

[Associazioni, fondazioni e istituzioni varie]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Conferma dell’iscrizione delle Associazioni Protezionistiche all’Albo Regionale.<br />

Non sono previsti impegni spesa.<br />

L’Assessore Luca Coletto, riferisce quanto segue.<br />

Con propria Legge n. 60 del 28 dicembre 1993, la Regione del Veneto ha disciplinato la materia della tutela degli animali d’affezione<br />

e della prevenzione del randagismo.<br />

Con successiva Circolare regionale n. 11 del 10 maggio 1994, sono altresì state fornite direttive attuative della sopraccitata<br />

legge regionale.<br />

Ai sensi del comma 6, dell’art. 9 della L.R. 60/1993, i soggetti che sono già stati iscritti all’Albo di cui all’oggetto, qualora interessati,<br />

ogni tre anni devono richiedere la conferma dell’iscrizione, pena la cancellazione automatica dall’Albo, con la ripresentazione,<br />

qualora fossero intervenute modificazioni, della documentazione relativa all’atto costitutivo, dello statuto, da cui risultino<br />

le finalità dell’<strong>Associazione</strong> e dei requisiti degli iscritti.<br />

La Giunta Regionale, sulla base dell’istruttoria svolta dall’Unità di Progetto Veterinaria, provvede alla conferma dell’iscrizione<br />

all’Albo.<br />

Con provvedimento n. 1704 del 29 giugno 2010, la Giunta Regionale deliberava di iscrivere al sopraccitato Albo Regionale<br />

l’<strong>Associazione</strong> Protezionistica “E.N.P.A.-Ente Nazionale Protezione Animali -Sezione di Treviso” che, ai sensi della L.R. 60/1993<br />

e della successiva Circolare regionale n. 11/1994, era in possesso dei requisiti previsti dall’art. 9 della stessa legge regionale.<br />

Ciò premesso, essendo di prossima scadenza la decorrenza della validità dell’iscrizione per il triennio 2010-<strong>2013</strong> della sopraccitata<br />

<strong>Associazione</strong> Protezionistica, il rappresentante della stessa ha presentato, nei tempi previsti, opportuna istanza di conferma di iscrizione<br />

per il triennio <strong>2013</strong>-2016, corredandola della idonea documentazione necessaria per ottenere la conferma di cui trattasi. Tale<br />

documentazione è presente agli atti del Servizio Igiene, Nutrizione, Acque e Specie Animali dell’Unità di Progetto Veterinaria.<br />

Il relatore conclude la propria relazione e sottopone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione, ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale<br />

dà atto che la Struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con<br />

la vigente legislazione regionale e statale;<br />

Vista la Legge Regionale del 28 dicembre 1993, n. 60: “Tutela degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo”;<br />

Vista la Circolare del Presidente della Giunta Regionale del 10 maggio 1994, n. 11: “L.R. 28 dicembre 1993, n. 60”;<br />

Vista la <strong>Del</strong>ibera di Giunta Regionale n. 1704 del 29 giugno 2010 di iscrizione all’Albo Regionale della <strong>Associazione</strong> sopra<br />

citata;<br />

Vista la richiesta di conferma di iscrizione all’Albo Regionale delle Associazioni Protezionistiche, pervenuta con nota, depositata<br />

agli atti di questa Struttura, dall’<strong>Associazione</strong> indicata in premessa;<br />

Vista la <strong>Del</strong>iberazione di Giunta Regionale 31 gennaio 2012, n. 148 di istituzione dell’Unità di Progetto Veterinaria;<br />

Vista l’istruttoria svolta dal competente Servizio Igiene, Nutrizione, Acque e Specie Animali dell’Unità di Progetto Veterinaria;<br />

delibera<br />

1. di confermare, per i motivi indicati in premessa, per il triennio <strong>2013</strong>-2016, l’iscrizione all’Albo Regionale delle Associazioni<br />

Protezionistiche, ai sensi dell’art. 9 della L.R. 60/1993, dell’<strong>Associazione</strong> “E.N.P.A.-Ente Nazionale Protezione Animali -Sezione<br />

di Treviso”, con sede a Conegliano (TV), Via Lourdes n. 23;<br />

2. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />

3. di incaricare l’Unità di Progetto Veterinaria all’esecuzione del presente provvedimento;<br />

4. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 271<br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 970 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Aggiornamento del registro regionale di cui all’art. 18 comma 2 lettera a) legge regionale 9 gennaio 2003, n. 2 “Nuove<br />

norme a favore dei veneti nel mondo e agevolazioni per il loro rientro”. Unione dei Triveneti nel Mondo (U.T.R.I.M.).<br />

[Emigrazione e immigrazione]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Con il presente provvedimento si intende confermare l’iscrizione al registro regionale di cui all’art. 18 comma 2 lettera a) dell’U.<br />

T.R.I.M., in seguito alle determinazioni assunte e trasmesse da detta <strong>Associazione</strong>. Questo provvedimento segue alla precedente<br />

deliberazione di Giunta n. 2668 del 18 dicembre 2012, con la quale si assegnava all’ <strong>Associazione</strong> un termine di sei mesi per fornire<br />

gli elementi integrativi ritenuti necessari per disporre il mantenimento della stessa nel registro regionale delle Associazioni<br />

operanti a favore dei veneti nel mondo.<br />

L’Assessore Daniele Stival riferisce quanto segue.<br />

La legge regionale 9 gennaio 2003, n. 2 “Nuove norme a favore dei Veneti nel mondo e agevolazioni per il loro rientro”, all’articolo<br />

18, prevede l’istituzione di tre distinti registri:<br />

a) delle associazioni aventi sede nel territorio regionale e che operano a favore dei veneti nel mondo;<br />

b) dei circoli veneti all’estero;<br />

c) dei comitati e federazioni di circoli veneti all’estero.<br />

Il comma 3 di detto articolo 18 statuisce poi che le associazioni, i circoli e i comitati e federazioni all’estero già iscritti nei registri<br />

regionali ai sensi della legge regionale 18 aprile 1995, n. 25 “Interventi regionali per i veneti nel mondo”, abrogata dall’art. 19<br />

comma 1 della legge regionale n. 2/2003, sono iscritti di diritto nei registri previsti dal succitato art. 18 della nuova norma.<br />

Successivamente, con deliberazione n. 3010 del 3 ottobre 2003 la Giunta regionale ha pertanto provveduto ad istituire il registro<br />

regionale delle associazioni di cui alla lettera a) comma 2 dell’articolo 18.<br />

In detto registro sono state iscritte nel corso degli anni tredici associazioni, e precisamente:<br />

1) <strong>Associazione</strong> Bellunesi nel Mondo, con sede in Belluno;<br />

2) <strong>Associazione</strong> Padovani nel Mondo, con sede in Padova;<br />

3) <strong>Associazione</strong> Polesani nel Mondo, con sede in Rovigo;<br />

4) <strong>Associazione</strong> Trevisani nel Mondo, con sede in Treviso;<br />

5) <strong>Associazione</strong> Veneziani nel Mondo, con sede in Marghera - Venezia;<br />

6) <strong>Associazione</strong> Veronesi nel Mondo, con sede in Verona;<br />

7) Ente Vicentini nel Mondo, con sede in Vicenza;<br />

8) <strong>Associazione</strong> Nazionale Emigrati ed ex Emigrati in Australia e Americhe (A.N.E.A.), con sede in Rubano (PD);<br />

9) Unione Lavoratori Emigrati Veneti (U.L.E.V.), con sede in Mestre - Venezia;<br />

10) Unione dei Triveneti nel Mondo (U.T.R.I.M.), con sede in Treviso;<br />

11) Fondazione Migrantes, con sede di direzione regionale in Rovigo;<br />

12) Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo (C.T.I.M.), con sede di delegazione regionale in Verona;<br />

13) <strong>Associazione</strong> Veneti nel Mondo, con sede in Camisano Vicentino (VI).<br />

Con nota del competente dirigente regionale prot. n. 234996 del 22 maggio 2012 è stato avviato il procedimento di revisione<br />

del registro medesimo, diretto a verificare la permanenza dei requisiti di iscrizione di dette realtà associative, in ottemperanza a<br />

quanto previsto dalle vigenti Direttive regionali, approvate con D.G.R. n. 2785 del 22 settembre 20<strong>09</strong>.<br />

Detto procedimento si è concluso con D.G.R. n. 2288 del 13 novembre 2012 e D.G.R. n. 2668 del 18 dicembre 2012, atti con i<br />

quali si è provveduto a confermare l’iscrizione al registro per nove associazioni e a sospendere dal medesimo le restanti quattro, in<br />

quanto per esse apparivano carenti alcuni elementi ritenuti necessari ai fini del mantenimento dell’iscrizione, assegnando loro un<br />

termine di sei mesi per la produzione dei suddetti elementi.<br />

Tra le associazioni oggetto di sospensione vi è l’U.T.R.I.M., Unione dei Triveneti nel Mondo, associazione costituita nel 1995<br />

con atto pubblico, avente come finalità statutaria il mantenimento del “legame culturale, sociale ed economico fra l’emigrazione<br />

italiana e triveneta nel mondo e la madrepatria, soprattutto con riferimento alle giovani generazioni e al loro ruolo nella società<br />

civile ove vivono”; la motivazione che ha supportato la sospensione, esplicitata nell’allegato B alla D.G.R. n. 2668/2012, è stata<br />

l’apparente carenza della struttura organizzativa- sotto il profilo delle risorse strumentali, umane e finanziarie- e la conseguente<br />

inidoneità dell’associazione al raggiungimento delle finalità statutarie.<br />

Va rilevato che, con nota prot. reg.le n. 222738 del 27 maggio u.s., l’U.T.R.I.M. ha provveduto a trasmettere agli uffici regionali<br />

il verbale della riunione assembleare tenutasi in data 8 aprile <strong>2013</strong>, con la quale l’associazione ha, tra l’altro, proceduto a rinnovare<br />

la composizione degli organi statutari, in particolare del Presidente e del Consiglio di Amministrazione; nonché a fissare la misura<br />

della quota associativa annua e ad approvare il bilancio preventivo per l’esercizio <strong>2013</strong>.<br />

In riscontro a successiva richiesta regionale, l’associazione ha inoltre provveduto ad inviare una situazione aggiornata dei propri<br />

soci ordinari.<br />

Dalla documentazione trasmessa, agli atti della competente struttura regionale, emerge la creazione di un nuovo assetto organizzativo<br />

che appare idoneo a perseguire le finalità statutarie dell’ente, nonchè la volontà di dare nuovo impulso all’attività di una<br />

associazione storica nel mondo dell’emigrazione veneta e triveneta, di cui pertanto si propone -ritenute superate le succitate osservazioni<br />

contenute nella precedente deliberazione n. 2668/2012- la conferma dell’iscrizione al numero 10 di registro.<br />

Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.


272<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

La Giunta regionale<br />

• Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma dello Statuto, il quale<br />

dà atto che la Struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con<br />

la vigente legislazione regionale e statale;<br />

• Vista la legge n. 241/1990;<br />

• Vista la legge regionale n. 2/2003;<br />

• Vista la D.G.R. n. 3010 del 3 ottobre 2003;<br />

• Vista la D.G.R. n. 2785 del 22 settembre 20<strong>09</strong>, contenente le “Direttive per l’applicazione della L.R. 9 gennaio 2003, n. 2, e<br />

successive modifiche ed integrazioni: Nuove norme a favore dei Veneti nel mondo e agevolazioni per il loro rientro”;<br />

• Vista la D.G.R. n. 2288 del 13 novembre 2012;<br />

• Vista la D.G.R. n. 2668 del 18 dicembre 2012;<br />

delibera<br />

1. di ritenere le premesse parte integrante del presente provvedimento;<br />

2. di confermare l’iscrizione al n. 10 del registro di cui all’art. 18 comma 2 lettera a) della legge regionale n. 2/2003 dell’associazione<br />

denominata U.T.R.I.M., Unione dei Triveneti nel Mondo, con sede legale in Treviso;<br />

3. di dare atto che il registro regionale delle associazioni aventi sede nel territorio regionale e che operano a favore dei veneti<br />

nel mondo, aggiornato con le determinazioni di cui al presente provvedimento, risulta provvisoriamente costituito conformemente<br />

a quanto rappresentato nel documento di cui all’Allegato A;<br />

4. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />

5. di dare atto che l’Unità di Progetto Flussi Migratori è incaricata dell’esecuzione del presente provvedimento;<br />

6. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione;<br />

7. di dare atto che avverso la presente deliberazione è ammesso ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale<br />

o ricorso straordinario al Capo dello Stato rispettivamente entro 60 e 120 giorni dalla notifica.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 273<br />

giunta regionale – 9^ legislatura<br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 970 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 1/1<br />

Registro delle Associazioni aventi sede nel territorio regionale e che operano a favore dei veneti nel<br />

mondo<br />

L.R. 2/2003, art. 18 comma 2° lettera a)<br />

Numero<br />

Registro<br />

<strong>Associazione</strong><br />

Indirizzo<br />

1 <strong>Associazione</strong> Bellunesi nel Mondo Via Cavour, 3 - 32100 Belluno<br />

2 <strong>Associazione</strong> Padovani nel Mondo<br />

Piazza Insurrezione, 1 A - 35137 Padova<br />

3 <strong>Associazione</strong> Polesani nel Mondo Via Fraccon, 11 - 45100 Rovigo<br />

4 <strong>Associazione</strong> Trevisani nel Mondo Via Garbizza, 9 - 31100 Treviso<br />

5 <strong>Associazione</strong> Veneziani nel Mondo Via Banchina Molini, 8 - 30175 Marghera (VE)<br />

6 <strong>Associazione</strong> Veronesi nel mondo Corso Porta Nuova, 96 - 37122 Verona<br />

7 Ente Vicentini nel Mondo<br />

8<br />

10<br />

<strong>Associazione</strong> Nazionale Emigrati ed<br />

ex Emigrati in Australia e Americhe<br />

(A.N.E.A.)<br />

Unione dei Triveneti nel Mondo<br />

(U.TRI.M.)<br />

13 <strong>Associazione</strong> Veneti nel Mondo<br />

Via Montale, 27 - 36100 Vicenza<br />

Via Risorgimento, 6 - 35030 Rubano (PD)<br />

Piazza S. Leonardo, 1 – 31100 Treviso (TV)<br />

Via Brigata Orobica, 9<br />

36043 Camisano Vicentino (VI)


274<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 971 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Assegnazione termine per la presentazione dei bilanci consuntivi da parte di Comitati e Federazioni di circoli veneti<br />

all’estero iscritti al registro regionale di cui all’art. 18 della L.R. n. 2/2003 per il sostegno all’associazionismo all’estero.<br />

[Emigrazione e immigrazione]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Con il presente provvedimento viene assegnato il termine del 31 luglio <strong>2013</strong> per la presentazione dei bilanci consuntivi dell’anno<br />

precedente da parte di Comitati e Federazioni di circoli veneti all’estero iscritti al registro regionale di cui all’art 18 della<br />

L.R. n. 2/2003.<br />

L’Assessore Daniele Stival riferisce quanto segue.<br />

La Giunta regionale è autorizzata, ai sensi del comma 4 bis dell’art. 18 della legge regionale n. 2/2003, a sostenere i Comitati<br />

e le Federazioni di circoli veneti all’estero iscritti all’apposito registro regionale, mediante contributi per le spese di gestione, da<br />

assegnare sulla base delle risultanze dei bilanci consuntivi presentati da tali organismi.<br />

Con D.G.R. n. 615 del 3 maggio <strong>2013</strong>, pertanto, nell’approvare il programma degli interventi per i veneti nel mondo per l’anno<br />

<strong>2013</strong>, è stato previsto di assicurare uno specifico contributo di € 40.000,00 e di ripartire detta somma secondo i limiti e le modalità<br />

fissate dalle direttive attuative della legge regionale n. 2/2003 ai 13 Comitati-Federazioni attualmente iscritti al registro regionale<br />

di cui alla lettera c), del comma 2, dell’articolo 18 della citata L.R. n. 2/2003.<br />

Tali direttive sono state approvate con D.G.R. n. 2785 del 22 settembre 20<strong>09</strong> con la quale è stato previsto che il contributo venga<br />

assegnato sulla base dei bilanci consuntivi dei Comitati e delle Federazioni.<br />

Con la medesima deliberazione era stato fissato anche il termine entro il quale i suddetti bilanci dovevano essere inviati da parte<br />

dei predetti Comitati e Federazioni. Tale termine tuttavia, è stato abrogato con D.G.R. n. 235 del 26 febbraio <strong>2013</strong>.<br />

Si rende ora necessario fissare un nuovo termine per la presentazione dei documenti in argomento, termine che si ritiene congruo<br />

stabilire nella data del 31 luglio <strong>2013</strong>.<br />

Entro tale termine, da ritenersi perentorio, pertanto, i Comitati e le Federazioni iscritti al registro regionale di cui al citato articolo<br />

18, comma 2, lettera c) dovranno inviare i bilanci consuntivi dell’anno 2012 sulla base dei quali verranno calcolati i rispettivi<br />

contributi.<br />

Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il presente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma dello Statuto, il quale dà<br />

atto che la Struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />

vigente legislazione statale e regionale;<br />

Vista la Legge regionale 29 novembre 2001, n. 39;<br />

Vista la Legge regionale 9 gennaio 2003, n. 2;<br />

Vista la D.G.R. n. 2785 del 22 settembre 20<strong>09</strong>;<br />

Vista la Legge regionale 7 gennaio 2011, n. 1;<br />

Vista la Legge regionale 31 dicembre 2012, n. 54;<br />

Vista la Legge Regionale 5 aprile <strong>2013</strong>, n. 3;<br />

Vista la Legge Regionale 5 aprile <strong>2013</strong>, n. 4;<br />

Vista la D.G.R. n. 191 del 22 febbraio 2011;<br />

Vista la D.G.R. n. 235 del 26 febbraio <strong>2013</strong>;<br />

Vista la D.G.R. n. 615 del 3 maggio <strong>2013</strong>;<br />

delibera<br />

1. di ritenere le premesse parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;<br />

2. di assegnare il termine improrogabile del 31 luglio <strong>2013</strong> ai Comitati e le Federazioni di cui alla lettera c) del comma 2, dell’articolo<br />

18 della citata L.R. 2/2003 per la presentazione dei bilanci consuntivi di detti organismi, vidimati dal competente consolato<br />

e accompagnati dal verbale di approvazione da parte dell’organo competente;<br />

3. di determinare in € 40.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con proprio<br />

atto il dirigente regionale dell’U.P. Flussi Migratori disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo n.<br />

100231 ad oggetto “Iniziative di informazione, istruzione e culturali a favore dei veneti nel mondo” del bilancio annuale di previsione<br />

dell’esercizio finanziario corrente che presenta sufficiente disponibilità;<br />

4. di disporre che il mancato o ritardato invio entro tale termine dei bilanci consuntivi di cui al punto 2. comporterà l’esclusione<br />

dal riparto della somma complessiva di € 40.000,00 allo scopo destinata con D.G.R. n. 615/<strong>2013</strong>;<br />

5. di dare atto che la spesa di cui si prevede l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai<br />

sensi della L.R. n. 1/2011;<br />

6. di incaricare il Dirigente dell’Unità di Progetto Flussi Migratori dell’esecuzione del presente provvedimento;<br />

7. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 275<br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 972 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Partecipazione al Progetto “Agentes Pro Empleo” (numero 2012-1ES1 - LEO03 - 47449). Programma di Apprendimento<br />

permanente Leonardo da Vinci, azione Mobilità. Approvazione dello schema di Convenzione fra la Regione del Veneto e<br />

La Regione di Madrid.<br />

[Emigrazione e immigrazione]<br />

Note per la trasparenza:<br />

La Giunta Regionale dispone la partecipazione dell’Unità di Progetto Flussi Migratori al progetto “Agentes Pro Empleo” (numero<br />

2012-1ES1 - LEO03 - 47449).<br />

L’Assessore Daniele Stival riferisce quanto segue.<br />

Il Programma settoriale Leonardo da Vinci è inserito nell’ambito del più ampio Programma per l’Apprendimento Permanente<br />

2007 - <strong>2013</strong>, istituito con Decisione del 15.11.2006 (n. 1720/2006/CE) del Parlamento Europeo e del Consiglio e, in linea con i suoi<br />

obiettivi generali, è rivolto a:<br />

- sostenere coloro che partecipano ad attività di formazione continua nell’acquisizione e utilizzo di conoscenze, competenze e<br />

qualifiche per facilitare lo sviluppo personale, l’occupabilità e la partecipazione al mercato del lavoro europeo;<br />

- sostenere il miglioramento della qualità e dell’innovazione nei sistemi, negli istituti e nelle prassi di istruzione e formazione<br />

professionale;<br />

- incrementare l’attrattiva dell’istruzione e della formazione professionale e della mobilità per datori di lavoro e singoli ed agevolare<br />

la mobilità delle persone in formazione che lavorano.<br />

Leonardo presenta un’articolazione fondata su diverse tipologie di azione, accomunate dall’obiettivo di proporre interventi basati<br />

su un’elaborazione progettuale composita e improntata a requisiti di qualità; l’azione Mobilità mira a sostenere la mobilità transnazionale<br />

e offre la possibilità di finanziare progetti specifici per obiettivo, contenuto, destinatari e durata del periodo di formazione<br />

e/o esperienza di lavoro, che i partecipanti devono poter svolgere in un ente sito in un paese diverso da quello di provenienza scelto<br />

fra quelli ammessi a partecipare al Programma.<br />

Nell’ambito della succitata azione Mobilità, la Regione di Madrid, Direzione Generale Immigrazione, ha chiesto alla Regione<br />

del Veneto, attraverso l’Unità di Progetto Flussi Migratori, di partecipare in qualità di partner ospitante, senza titolarità di budget,<br />

ad un progetto intitolato “Agentes Pro Empleo”. Il progetto si rivolge a un gruppo di persone operanti in enti no profit ed enti locali<br />

della Regione di Madrid, in particolare nei settori del lavoro e del sociale e dell’immigrazione; tali soggetti sono stati divisi in due<br />

gruppi, ed è previsto che partecipino a due visite-studio, una in Belgio, l’altra in Italia nel territorio della Regione del Veneto per<br />

uno scambio di esperienze e buone pratiche. Scopo delle visite-studio è quello di condividere conoscenze e esperienze fra professionisti<br />

che si occupano di informazione e inserimento lavorativo degli immigrati, riflettere sulle diverse realtà della formazione<br />

professionale in Italia e in Belgio e aumentare la rete e il dialogo fra i diversi enti.<br />

L’Agenzia Autonoma per i Programmi Educativi europei ha approvato il progetto nel giugno 2012, ed è previsto che le visite<br />

studio debbano concludersi entro il 30 giugno 2014.<br />

La Regione del Veneto, mediante l’Unità di Progetto Flussi Migratori, dovrebbe assicurare ai partecipanti un appoggio pratico<br />

e funzionale, accompagnarli nella varie tappe della visita, assicurare loro un tutor che si faccia carico dei loro progressi formativi.<br />

Il tutto senza oneri aggiuntivi per la Regione e con la collaborazione di Veneto Lavoro, che ha già manifestato la propria disponibilità.<br />

La Regione di Madrid ha inviato all’Unità di Progetto Flussi Migratori uno schema di Convenzione (Allegato A) che comprende<br />

un programma di lavoro della visita-studio, prevista dal 4 al 10 novembre <strong>2013</strong>. Tale programma potrebbe subire delle modifiche<br />

nella fase successiva di organizzazione della trasferta.<br />

Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

- Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale<br />

dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con<br />

la vigente legislazione regionale e statale;<br />

- Vista la Decisione del 15.11.2006 (n. 1720/2006/CE) del Parlamento Europeo e del Consiglio;<br />

- Vista la legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;<br />

- Vista la D.G.R. n. 33 del 14 marzo <strong>2013</strong>;<br />

- Vista la D.G.R. n. 677 del 14 maggio <strong>2013</strong>;<br />

delibera<br />

1. di approvare le premesse quali parti integranti del presente provvedimento;<br />

2. di autorizzare la partecipazione della Regione del Veneto, attraverso l’Unità di Progetto Flussi Migratori, in qualità di<br />

socio ospitante e senza titolarità di budget, al progetto “Agentes Pro Empleo” (numero 2012-1ES1 - LEO03 - 47449) in premesse<br />

descritto;<br />

3. di approvare lo schema di Convenzione (Allegato A) fra la Regione di Madrid, Direzione Generale Immigrazione, e la Re-


276<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

gione del Veneto, per il tramite dell’Unità di Progetto Flussi Migratori incaricando il Dirigente dell’Unità di Progetto Flussi Migratori<br />

alla firma della stessa e all’assolvimento dei conseguenti adempimenti progettuali, ivi compresa la definizione del programma<br />

di visite;<br />

4. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />

5. di incaricare il Dirigente dell’Unità di Progetto Flussi Migratori di dare esecuzione al presente atto;<br />

6. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 23 del decreto legislativo 14 marzo<br />

<strong>2013</strong>, n. 33;<br />

7. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 277<br />

giunta regionale – 9^ legislatura<br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 972 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 1/5<br />

- CONVENZIONE -<br />

MOBILITA 'LEONARDO DA VINCI - VETPRO<br />

NELL'AMBITO DEL PROGRAMMA DI APPRENDIMENTO PERMANENTE<br />

Titolo del progetto: Agentes Pro-Empleo - Numero del progetto: 2012-1-ES1-LEO03-<br />

47449<br />

Direzione generale per l'Immigrazione DI MADRID, CIF: S 7800001-E e situato in Calle<br />

Los Madrazo, nº 34, Madrid, SPAGNA, d’ora in avanti denominato "il beneficiario",<br />

rappresentato ai fini della presente convenzione, da PABLO GOMEZ TAVIRA,<br />

DIRETTORE GENERALE IMMIGRAZIONE, da un lato e<br />

UNITÁ DI PROGETTO FLUSSI MIGRATORI - REGIONE DEL VENETO, situato presso<br />

en Fondamenta S Lucia - Cannaregio, 23 - 30120 Venezia - ITALIA, d’ora in avanti<br />

denominato "partner", rappresentato ai fini della presente convenzione, da Marilinda<br />

Scarpa- Dirigente Regionale dell’Unità di Progetto Flussi Migratori, dall’altro,<br />

Entrambe le parti riconoscono la legittimità ad agire per conto delle rispettive<br />

organizzazioni, e con la firma di questo accordo di cooperazione<br />

ACCORDANO<br />

partecipare, congiuntamente, alla realizzazione di un progetto di Mobilità Leonardo Da<br />

Vinci, nell'ambito del Programma di Apprendimento Permanente, attraverso l'invio e<br />

l’accoglienza di un gruppo di 15 persone provenienti da centri di consulenza al lavoro e<br />

organizzazioni senza scopo di lucro della Spagna operanti nell’ambito nella gestione della<br />

forza lavoro, allo scopo di condividere esperienze in materia di formazione professionale e<br />

integrazione sociale nel mercato del lavoro.<br />

Lo sviluppo di questa attività deve essere attuato in conformità con le disposizioni del<br />

Programma di Apprendimento Permanente e in particolare con quanto stabilito dal<br />

Programma Leonardo da Vinci.<br />

Tuttavia, entrambe le istituzioni procederanno nella realizzazione del progetto secondo le<br />

seguenti:<br />

CONDIZIONI<br />

ARTICOLO 1 – OGGETTO DELLA CONVENZIONE<br />

1.1 Il beneficiario invia 15 partecipanti, connessi principalmente con la formazione e l’integrazione<br />

lavorativa provenienti da centri di orientamento e formazione lavorativa della Comunità di<br />

Madrid, per la realizzazione di un periodo di Mobilità Leonardo Da Vinci, nell'ambito del<br />

Programma di Apprendimento Permanente.<br />

1.2 Il socio accoglie i partecipanti e si impegna ad condurre e gestire la mobilità così come stabilito<br />

all’Articolo 4.<br />

1.3 Il socio dichiara di aver compreso e di accettare le condizioni stipulate nella presente<br />

Convenzione. Qualsiasi modifica o integrazione al contratto dovrà avere forma scritta.


278<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 972 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 2/5<br />

ARTICOLO 2 – DURATA<br />

2.1 La convenzione entrerà in vigore il giorno della firma della presente da parte dell’ultima<br />

delle due parti.<br />

2.2 Il periodo di mobilità inizierà non prima del 1 gennaio e finirà non più tardi del 30 di giugno<br />

2014.<br />

ARTICOLO 3 – FINANZIAMENTO DELLA MOBILITÁ<br />

3.1 Nella pagina del OAPEE, si può consultare l’importo della sovvenzione<br />

corrispondente a vitto e alloggio, a seconda del paese ospitante Italia, della durata<br />

della mobilità e gruppo target. Durante la realizzazione della Mobilità, tali spese<br />

saranno coperte da ciascuno dei partecipanti con il contributo ricevuto da Progestia<br />

da parte dell'Agenzia Nazionale di Spagna.<br />

3.2 Per verificare la durata della Mobilità il/la partecipante deve presentare un certificato<br />

firmato e timbrato dal socio di accoglienza che giustifichi la data di inizio e fine e i<br />

contenuti della Mobilità. L’istituzione finale di accoglienza si impegna alla consegna<br />

del certificato al partecipante.<br />

ARTICOLO 4 – RESPONSABILITÁ DEL SOCIO<br />

4.1. Incoraggiare comprensione culturale e mentalità del paese di accoglienza.<br />

4.2. Assegnare<br />

4.3. Identificare<br />

ai partecipanti compiti e responsabilità in base alle loro conoscenze,<br />

abilità, competenze e agli obiettivi di formazione, così come<br />

garantire che abbiano a disposizione appoggio e strumenti<br />

necessari.<br />

un tutor che si faccia carico dei progressi formativi del partecipante.<br />

4.4. Apportare appoggio pratico e funzionale, se necessario.<br />

4.5. Verificare l’adeguata copertura assicurativa per ogni partecipante.<br />

ARTICOLO 5 – PROGRAMMA DI LAVORO<br />

Mobilità in Italia: 1 gruppo di 15 persone:<br />

Dal 4 al 10 novembre <strong>2013</strong><br />

DATA<br />

DOMENICA<br />

3<br />

LUNEDÍ<br />

4<br />

GIORNO 1<br />

VIAGGIO DA MADRID – MESTRE-VENEZIA<br />

ATTIVITÁ<br />

Sistemazione in Hotel e visita della città<br />

GIORNO 2<br />

BENVENUTO AI PARTECIPANTI DAL SOCIO DI ACCOGLIENZA “UNITÁ DI PROGETTO FLUSSI<br />

MIGRATORI - REGIONE DEL VENETO, ITALIA”<br />

TRASPORTI: da Ve-Mestre FS a Venezia S. Lucia FS: Treno costo € 2,40 A/R (1,20 * 2)


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 279<br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 972 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 3/5<br />

9:00 h: Spostamento da Ve-Mestre FS a Venezia S. Lucia FS (Treno: 10’)<br />

9:30 h – 13:00 h: Regione del Veneto – Palazzo Grandi Stazioni<br />

- Presentazione Regione del Veneto – UPFM<br />

(Sessione a carico di Marilinda Scarpa)<br />

- Presentazione della DIRECCIÓN GENERAL DE INMIGRACIÓN di Madrid – Spagna sulle politiche<br />

di integrazione a favore della popolazione immigrata<br />

(Sessione a carico di Pilar Renes<br />

Discussioni e scambi di esperienze sulle tematiche di:<br />

- Politiche pubbliche in tema di formazione e inclusione sociale e lavorativa<br />

Con la partecipazione di esperti delle politiche della Formazione-Lavoro<br />

13:00 h: Pranzo<br />

Spostamento da Palazzo Grandi Stazioni a Palazzo Balbi (a piedi: 20’-25’) (possibilità vaporetto €<br />

7,00 cadauno)<br />

14:30 h – 16.00 h: Regione del Veneto - Palazzo Balbi<br />

Discussioni e scambi di esperienze sulle tematiche di:<br />

- Funzionamento delle istituzioni italiane e ruolo dell’educazione/formazione nell’inclusione<br />

lavorativa (focus immigrati)<br />

- Programmi locali di formazione professionale e inclusione lavorativa (focus immigrati)<br />

16.30 Saluti con l’assessore Stival<br />

17:00 h: Debriefing<br />

Spostamento da Venezia S. Lucia FS a Ve-Mestre FS (Treno: 10’)<br />

GIORNO 3<br />

PROVINCIA DI PADOVA (Piazza Antenore, n. 3)<br />

CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE-ENAIP (Via Ansuino Da Forlì)<br />

TRASPORTI: da Ve-Mestre FS a Padova FS: Treno costo € 5,70 A/R (2,85 * 2)<br />

da Stazione FS PD a Prov. PD: a piedi (20’)<br />

da Prov PD a ENAIP: Tram (15’) costo € 1,20<br />

da ENAIP a Padova FS: Tram (15’) costo € 1,20<br />

9:00 h: Spostamento da Ve-Mestre FS a Padova FS (Treno: 25’)<br />

MARTEDÍ<br />

5<br />

9:30 h- 13:00 h: Provincia di Padova<br />

Discussioni e scambi di esperienze sulle tematiche di:<br />

- Formazione e inclusione sociale in Italia (focus su PD)<br />

- Presentazione del sistema in Spagna e comparazione col sistema italiano<br />

13:00 h: Pranzo<br />

Spostamento da Prov PD a ENAIP (Tram: 15’)<br />

14:30 h - 17:00 h: Centro di Formazione Professionale ENAIP<br />

Discussioni e scambi di esperienze sulle tematiche di:<br />

- Gestione dei programmi di formazione per gli immigrati e inclusione socio-lavorativa<br />

17:00 h: Debriefing<br />

MERCOLEDÍ<br />

6<br />

Spostamento da ENAIP a Padova FS (Tram 15’)<br />

Spostamento da Padova FS a Ve-Mestre FS (Treno: 25’)<br />

GIORNO 4<br />

PROVINCIA DI TREVISO - Ufficio Stranieri: Settore Lavoro, Sociale e Formazione Professionale<br />

(Via Cal di Breda, 116 - edificio 5 - Loc. Sant' Artemio)<br />

TRASPORTI: da Ve-Mestre FS a Treviso FS : Treno costo € 5,70 A/R (2,85*2)<br />

da Treviso FS a Prov. TV: autobus n.7 fino al capolinea Costo € 2,60 A/R (1,30*2)<br />

9:00 h: Spostamento da Ve-Mestre FS a Provincia di TV (Treno 25’+ bus 25’)


280<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 972 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 4/5<br />

10:00 h – 13:00 h: Provincia di Treviso<br />

Discussioni e scambi di esperienze sulle tematiche di:<br />

- Orientamento sulla normativa in materia di immigrazione e condizione dello straniero<br />

- Coordinamento dei servizi sul territorio provinciale<br />

- Funzionamento istituzioni pubbliche dedicate alle politiche al lavoro (focus immigrati);<br />

- Politiche locali di integrazione sociale e lavorativa (focus immigrati)<br />

- Presentazione del sistema in Spagna e comparazione col sistema italiano<br />

13:00 h: Pranzo<br />

14:30 h - 17:00 h: Visita Centro Immigrati – c/o Provincia di Treviso<br />

Discussioni e scambi di esperienze sulle tematiche di:<br />

- Informazione e formazione al lavoro (focus immigrati);<br />

- Ruolo degli agenti sociali (entità pubblica, privata, ONG, entità locali, …);<br />

- Comparazione sistema italiano e spagnolo<br />

17:00 h: Debriefing<br />

Spostamento da Provincia di TV a Ve-Mestre FS (bus 25’+Treno 25’)<br />

GIORNO 5<br />

TRASPORTI: da VE-MESTRE a VENEZIA: Treno costo € 2,40 A/R (1,20 * 2)<br />

9:00 h: Spostamento da VE-MESTRE a VENEZIA (Treno: 10’) presso SERVIZIO IMMIGRAZIONE<br />

E PROMOZIONE DEI DIRITTI DI CITTADINANZA E DELL’ASILO DEL COMUNE DI VENEZIA<br />

(Mestre)<br />

9:30 h – 13:00 h : SERVIZIO IMMIGRAZIONE E PROMOZIONE DEI DIRITTI DI CITTADINANZA E<br />

DELL’ASILO DEL COMUNE DI VENEZIA (Mestre) TRASPORTI: Bus_costo € 2,60 A/R (1,30 * 2<br />

GIOVEDÍ<br />

7<br />

13:00 h: Pranzo<br />

14:00 h - 17:00 h: visita presso un Centro per l’impiego<br />

Discussioni e scambi di esperienze sulle tematiche di:<br />

- Formazione orientamento al lavoro per i cittadini immigrati-<br />

- Comparazione sistema italiano e spagnolo<br />

17:00 h: Debriefing<br />

Spostamento da Venezia S. Lucia FS a Ve-Mestre FS (Treno: 10’)<br />

GIORNO 6<br />

VENETO LAVORO – OSSERVATORIO REGIONALE IMMIGRAZIONE<br />

GIORNATA DI VALUTAZIONE, CHIUSURA DEI LAVORI E CONSEGNA CERTIFICATI<br />

TRASPORTI: da HOTEL MESTRE a VENETO LAVORO: Bus n. 31_costo € 2,60 A/R (1,30 * 2)<br />

9:00 h: Spostamento da VE-MESTRE Hotel a Veneto Lavoro-Mestre (Bus: 10’)<br />

VENERDÍ<br />

8<br />

9:30 h – 13:00 h: OSSERVATORIO REGIONALE IMMIGRAZIONE - VENETO LAVORO<br />

Discussioni e scambi di esperienze sulle tematiche di:<br />

- Politiche locali di integrazione sociale e lavorativa (focus immigrati)<br />

- Presentazione del sistema in Spagna e comparazione col sistema italiano<br />

- Sistema di raccolta dati sull’immigrazione<br />

Consegna dei certificati e Chiusura delle attività<br />

13:00 h: Pranzo<br />

14:00 h - 17:00h<br />

-Scambio di esperienze e valutazione dei lavori della settimana<br />

Consegna degli attestati e chiusura dei lavori<br />

SABATO<br />

9<br />

CENA di chiusura<br />

GIORNO 7<br />

Libero


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 281<br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 972 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 5/5<br />

DOMENICA<br />

10<br />

Rientro a Madrid<br />

ARTICOLO 6 – DIRITTO APPLICABILE E GIURISDIZIONE COMPETENTE<br />

Questa convenzione è disciplinata dalle disposizioni dell'accordo, dalle norme comunitarie<br />

applicabili e, in via sussidiaria, dalla normativa spagnola applicabile<br />

Socio<br />

Beneficiario<br />

Marilinda Scarpa<br />

Dirigente Regionale dell’Unità di Progetto<br />

Flussi Migratori<br />

PABLO GOMEZ TAVIRA,<br />

Director General de Inmigración<br />

Consejeria de Asuntos Sociales<br />

de la Comunidad de Madrid<br />

........................................... ....................................<br />

VENEZIA, ...............................<strong>2013</strong> MADRID , .......................<strong>2013</strong>


282<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 973 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Autorizzazione di un budget operativo ai sensi dell’art. 49, L.R. 29.11.2001, n. 39, a favore del Dirigente dell’Unità di<br />

Progetto Protezione Civile per acquisto di beni di consumo e forniture di servizi per attività di Protezione Civile e Antincendio<br />

Boschivo. Anno <strong>2013</strong>.<br />

[Bilancio e contabilità regionale]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Si autorizza l’apertura di un Budget Operativo che permette di effettuare pagamenti più veloci rispetto alla normale procedura<br />

di liquidazione, per sostenere spese relative all’acquisto di beni di consumo e forniture di servizi per lo svolgimento delle attività<br />

di Protezione Civile e Antincendio Boschivo.<br />

L’Assessore Daniele Stival riferisce quanto segue.<br />

Come noto le attività dell’Unità di Progetto Protezione Civile sono rivolte, oltre che alla previsione e prevenzione dai rischi,<br />

anche al soccorso ed al superamento delle emergenze derivanti da eventi calamitosi di vario genere, nonché alle attività specifiche<br />

di antincendio boschivo.<br />

La Regione del Veneto ha riconosciuto l’importanza di tale attività già con la Legge Regionale 58/84 che autorizza la Giunta<br />

regionale a dotarsi di attrezzature, macchine, mezzi ed equipaggiamenti di soccorso, rilevamento e telecomunicazione. Tale dotazione<br />

permanente costituisce parte integrante del sistema regionale di protezione civile finalizzato alle attività di soccorso nonché<br />

di previsione, prevenzione, esercitazione, didattica e informazione.<br />

La molteplicità di eventi a cui deve far fronte il sistema regionale di Protezione Civile richiede la massima tempestività nella<br />

gestione delle proprie attività, anche relativamente all’acquisto di beni e forniture di servizi che si rendessero necessari, indicati<br />

nell’Allegato A al presente provvedimento.<br />

Per l’attuazione di tali attività si fa riferimento a quanto previsto dalla norme nazionali e regionali in materia di forniture e<br />

servizi in particolare a quanto disposto dal D.Lgs n. 163/2006 e s.m.i., nonché le LL.RR. n. 6/1980 e n. 36/2006 per quanto ancora<br />

in vigore, conformemente a quanto disposto con la <strong>Del</strong>iberazione di Giunta Regionale n. 354 del 6 marzo 2012.<br />

Per far fronte alle spese necessarie a finanziare gli interventi delle Regioni, delle Province Autonome e degli Enti Locali, diretti<br />

a fronteggiare esigenze urgenti per le calamità naturali di livello b) di cui all’articolo 108 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n.<br />

112, nonchè per potenziare il sistema di protezione civile delle regioni e degli enti locali, con Legge 388/2000, è stato istituito il<br />

“Fondo regionale di protezione civile”.<br />

Per l’esercizio finanziario <strong>2013</strong> è stata stanziata sul capitolo di spesa n. 100793 “Azioni di Protezione Civile a valere sui trasferimenti<br />

del Fondo Regionale” (art. 138, legge 23.12.2000 n. 388) la somma di € 500.000,00.<br />

Trattandosi spesso di situazioni imprevedibili e urgenti, che non rientrano nella programmazione ordinaria, non è possibile<br />

fronteggiare tali interventi con le normali procedure di spesa.<br />

A tal fine, la L.R. 29.11.01, n. 39, in materia di bilancio e contabilità regionale, all’art. 49, contempla la facoltà, da parte della<br />

Giunta Regionale, di assegnare “budget operativi” presso il Tesoriere regionale a favore dei Dirigenti titolari di centri di responsabilità,<br />

per dar corso sollecitamente ai pagamenti di spese di natura operativa qualora non risulti possibile o conveniente ricorrere<br />

alla normale procedura di gestione ed erogazione della spesa.<br />

Considerato quanto sopra si ritiene opportuno e si propone di attribuire a favore dell’Ing. Roberto Tonellato, Dirigente Regionale<br />

dell’Unità di Progetto Protezione Civile e, in sua vece, in caso di assenza o impedimento, a favore del Dott. Riccardo Rossi<br />

Funzionario presso l’Unità di Progetto Protezione Civile, un Budget Operativo di € 20.000,00, imputando la spesa sul capitolo di<br />

spesa n. 100793 denominato “Azioni di Protezione Civile a valere sui trasferimenti del Fondo Regionale” (art. 138, legge 23.12.2000<br />

n. 388), del bilancio per l’esercizio <strong>2013</strong> che offre sufficiente disponibilità.<br />

Come previsto dalla normativa il budget operativo verrà impiegato al fine di provvedere alle spese relative all’acquisto di beni<br />

e forniture di servizi elencati nell’Allegato A al presente provvedimento, qualora si ritenga che, con procedura di spesa ordinaria,<br />

non sia possibile rendere operativamente congruenti i termini di fornitura e di pagamento della stessa, ovvero non risulti possibile<br />

o efficace ricorrere a tale procedura.<br />

Per quanto attiene alla rendicontazione della spesa effettuata con il budget operativo assegnato, il Dirigente regionale titolare<br />

si atterrà alle disposizioni previste nei commi 5 e 6 dell’art. 49 della legge regionale 29.11.2001, n. 39.<br />

Il rendiconto suddetto sarà trasmesso alla Direzione regionale Ragioneria per il controllo di regolarità contabile di competenza,<br />

come previsto dal comma 2 dell’art. 36 della citata L.R. n. 39/2001, quale complemento necessario per la definitiva approvazione<br />

del rendiconto con atto della Struttura regionale gerarchicamente sovra ordinata, individuata nel Gabinetto del Presidente della<br />

Regione.<br />

Tutto ciò premesso, il Relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta regionale il seguente<br />

provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, quarto comma dello Statuto, il quale<br />

dà atto che la Struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con<br />

la vigente legislazione regionale e statale;<br />

Vista la Legge 24.02.1992, n. 225;


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 283<br />

Vista la L.R. 6/1980 e s.m.i.<br />

Vista la L.R. 27.11.1984, n. 58 e s.m.i.;<br />

Vista la L.R. 39/2001;<br />

Visto il D.Lgs. 163/2006 e s.m.i.<br />

delibera<br />

1. Di autorizzare l’apertura di un Budget Operativo, per le finalità individuate in premessa, a favore dell’Ing. Roberto Tonellato,<br />

Dirigente Regionale dell’Unità di Progetto Protezione Civile e, in sua vece, in caso di assenza o impedimento, a favore del<br />

Dott. Riccardo Rossi Funzionario presso l’Unità di Progetto Protezione Civile, sul capitolo di spesa n. 100793 denominato “Azioni<br />

di Protezione Civile a valere sui trasferimenti del Fondo Regionale” (art. 138, legge 23.12.2000 n. 388), del bilancio per l’esercizio<br />

<strong>2013</strong> per l’importo di € 20.000,00.<br />

2. Di autorizzare l’impiego del budget operativo esclusivamente per le tipologie di spesa indicate in Allegato A al presente<br />

provvedimento.<br />

3. Di impegnare, a copertura del budget operativo di cui punto precedente, l’importo di € 20.000,00 sul capitolo n. 100793<br />

codice siope 1.03.01.1345 del bilancio di previsione <strong>2013</strong> che presenta la necessaria disponibilità.<br />

4. Di dare atto che per il capitolo n. 100793 la correlata posta di entrata risulta interamente riscossa e l’impegno è assunto a<br />

valere sulla quota di reiscrizione.<br />

5. Di dare atto che la spesa di cui si dispone l’impegno con il presente atto non concerne la tipologia soggetta a limitazioni ai<br />

sensi della L.R. 1/2011.<br />

6. Di far obbligo al Dirigente regionale titolare del budget, come sopra individuato, di produrre il rendiconto nei modi e tempi<br />

previsti dall’art. 49 della L.R. 29.11.2001, n. 39 e di trasmetterlo, per il controllo di regolarità contabile, alla Direzione Ragioneria,<br />

per la definitiva approvazione del medesimo, alla Struttura regionale gerarchicamente sovra ordinata, nella fattispecie il Gabinetto<br />

del Presidente della Regione.<br />

7. Di demandare al Capo di Gabinetto del Presidente della Regione in quanto Struttura gerarchicamente sovra ordinata a<br />

quella di appartenenza del Titolare di Budget Operativo, l’individuazione con proprio atto del nuovo Dirigente Titolare subentrante<br />

e dell’eventuale suo sostituto, qualora si determinino avvicendamenti in corso d’esercizio dei Dirigenti titolari di Budget Operativi,<br />

al fine di consentire la prosecuzione della gestione amministrativa e contabile dei budget assegnati.<br />

8. Di incaricare l’Unità di Progetto Protezione Civile dell’esecuzione del presente atto.<br />

9. Di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.


284<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

giunta regionale – 9^ legislatura<br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 973 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 1/1<br />

Elenco dei beni e servizi, non forniti dal Servizio Economato, acquistabili mediante<br />

ricorso al Budget Operativo<br />

ACQUISTO DI BENI DI CONSUMO<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Carburanti, combustibili e lubrificanti per riscaldamento, per automezzi – con<br />

esclusione delle autovetture soggette ai limiti di spesa imposti dalla<br />

normativa vigente - , per altri mezzi di trasporto e per attrezzature varie<br />

Materiale per riparazione e manutenzione ordinaria di mezzi e attrezzature<br />

(con esclusione di materiale informatico)<br />

Materiale informatico di consumo (non forniti dalla Direzione Sistemi<br />

Informativi)<br />

Materiali di consumo utilizzati per emergenze o attività addestrative (quali ad<br />

esempio generi alimentari, materiale per pulizie e disinfezione, prodotti<br />

farmaceutici, imballaggi, ecc.)<br />

Duplicazione chiavi<br />

Cartellonistica di emergenza<br />

Acquisto di carta, cancelleria, stampati<br />

Materiali di consumo per attività di antincendio boschivo<br />

ACQUISTO DI SERVIZI<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Fornitura acqua, gas, elettricità, telefonia utilizzati in occasione di emergenze<br />

o attività addestrative<br />

Noleggio di impianti e attrezzature (nolo a caldo e nolo a freddo)<br />

Noleggio macchine d’ufficio<br />

Noleggio mezzi di trasporto (nolo a caldo e nolo a freddo)<br />

Altri costi per noleggi e locazioni<br />

Spese di vitto e alloggio per i docenti impegnati nei corsi di formazione<br />

organizzati dall’Unità di Progetto Protezione Civile<br />

Pulizie ordinarie e straordinarie di locali utilizzati per emergenze o attività<br />

addestrative<br />

Altri servizi ausiliari indispensabili per la gestione dell’emergenze o di attività<br />

addestrative.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 285<br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 974 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Protezione Civile. <strong>Associazione</strong> Interregionale di Coordinamento e Documentazione per i problemi inerenti alla neve e<br />

alle valanghe: AINEVA. Quota associativa <strong>2013</strong>.<br />

[Protezione civile e calamità naturali]<br />

Note per la trasparenza:<br />

L’AINEVA, costituita tra Regione Friuli Venezia Giulia, Regione Veneto, Province autonome di Trento e Bolzano, Regione<br />

Lombardia, Regione Piemonte, Regione Valle d’Aosta e Regione Liguria, si propone di garantire il coordinamento delle iniziative<br />

che gli Enti aderenti svolgono in materia di prevenzione ed informazione nel settore della neve e delle valanghe. La Regione del<br />

Veneto conferma il proprio interesse all’adesione dell’<strong>Associazione</strong> AINEVA di cui ha assunto la presidenza con Decreto 202 del<br />

22.11.2012.<br />

L’Assessore Daniele Stival riferisce quanto segue:<br />

L ‘AINEVA è l ‘associazione delle Regioni e Province autonome dell’arco alpino italiano, costituita al fine di consentire il<br />

coordinamento delle iniziative che gli Enti aderenti svolgono in materia di prevenzione ed informazione nel settore della neve e<br />

delle valanghe.<br />

La sede dell’<strong>Associazione</strong> è in Livinallongo del Col di Lana, Arabba (BL).<br />

Gli obiettivi primari sono lo scambio e la divulgazione di informazioni, l’adozione di metodologie comuni di raccolta di dati,<br />

la sperimentazione di strumenti ed attrezzature, la diffusione di pubblicazioni riguardanti le materie oggetto di approfondimento,<br />

la formazione e l’aggiornamento di tecnici del settore con specifici corsi.<br />

Sviluppa e gestisce i prodotti per il trattamento, la diffusione e l’archiviazione di dati meteonivologici, dà supporto tecnico<br />

al potenziamento e alla razionalizzazione delle reti di monitoraggio della neve ed elabora studi sulla caratterizzazione dei regimi<br />

nivometrici e analisi delle tendenze climatiche.<br />

Per quanto riguarda la previsione e prevenzione:<br />

• elabora procedure per la previsione delle precipitazioni nevose e sviluppa strumenti utili per la valutazione dei livelli di criticità;<br />

• elabora la cartografia tematica sulle valanghe, modellazione dei fenomeni e definizione di metodologie e indirizzi tecnici per<br />

la caratterizzazione degli scenari d’evento;<br />

• sviluppa modelli organizzativi nell’ambito dei centri funzionali e sviluppa linee di indirizzo tecnico per l’elaborazione di strumenti<br />

di pianificazione di settore;<br />

• sviluppa procedure per la valutazione delle criticità per le valanghe.<br />

• dà supporto tecnico per lo sviluppo della normativa di settore. Elabora procedure per la redazione e diffusione dei bollettini<br />

regionali delle valanghe, sviluppa e diffonde prodotti informativi, anche per la prevenzione degli incidenti da valanga in territorio<br />

aperto. Fa attività di formazione e specializzazione tecnico-scientifica in campo nivologico.<br />

Con legge regionale n. 4 del 10 gennaio 1984, in applicazione del DPR 24 luglio 1977, n. 616, la Regione Veneto ha stabilito la<br />

propria partecipazione alla AINEVA.<br />

Ai sensi all’articolo 3 dello Statuto dell’<strong>Associazione</strong> Interregionale neve e valanghe, sono componenti dell’Assemblea i Presidenti<br />

delle Regioni aderenti all’<strong>Associazione</strong>, o loro delegati;<br />

In considerazione dei compiti affidati con DGR n. 1251 del 20 aprile 2010 il Presidente della Regione Veneto, con decreto n. 202<br />

del 22 novembre 2012, ha delegato l’Assessore regionale alla Protezione Civile, Daniele Stival, a partecipare, per la durata dell’intera<br />

legislatura, salva disposizione contraria da assumere con proprio decreto, all’Assemblea della citata <strong>Associazione</strong>.<br />

Il rappresentante della Regione Veneto, Assessore Daniele Stival è stato nominato Presidente dal CdA di AINEVA.<br />

L’art. 4 del suddetto Statuto dispone che il Presidente rappresenta l’<strong>Associazione</strong>, ne dirige l’attività, stipula i contratti, gli atti<br />

e le convenzioni, esso è nominato a rotazione tra i Presidenti degli Enti associati e dura in carica un anno.<br />

Ritenendo opportuno confermare il proprio interesse per le attività svolte dalla AINEVA, si propone di confermare l’adesione<br />

della Regione Veneto alla citata <strong>Associazione</strong> e di impegnare sul capitolo 3030 “spese per adesione ad associazioni”, codice SIOPE<br />

1.03.01.1364, dell’esercizio finanziario <strong>2013</strong>, che presenta sufficiente disponibilità, la somma di € 30.000,00, quale quota associativa<br />

per l’anno <strong>2013</strong>.<br />

Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento<br />

La Giunta regionale<br />

Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma dello Statuto, il quale dà<br />

atto che la competente Struttura ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria delle pratiche, anche in ordine alla compatibilità con la<br />

vigente legislazione regionale e statale;<br />

Vista la L.R. 10/01/1984, n. 4;<br />

Visto lo Statuto della AINEVA, allegato e parte integrante della L.R. 10/01/1984, n. 4;<br />

Vista la DGR n. 1251 del 20 aprile 2010;<br />

Visto il DPR n. 202 del 22/11/2012;<br />

delibera


286<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

1. di confermare l’adesione della Regione del Veneto all’<strong>Associazione</strong> Interregionale di Coordinamento e Documentazione<br />

per i problemi inerenti alla neve e alle valanghe (AINEVA) per l’anno <strong>2013</strong> versando la quota associativa pari ad € 30.000,00;<br />

2. di impegnare a favore di AINEVA C.F. 01432120226 l’importo di € 30.000,00, di cui al precedente punto 1, sul capitolo n.<br />

3030 ad oggetto “spese per adesione ad associazioni”, codice SIOPE 1.03.01.1364, del bilancio annuale di previsione dell’esercizio<br />

finanziario corrente che presenta sufficiente disponibilità;<br />

3. di demandare al Dirigente dell’Unità di Progetto Protezione Civile la messa in atto di tutti gli adempimenti conseguenti<br />

all’adozione della presente deliberazione;<br />

4. di dare atto che la spesa di cui si prevede l’impegno con il presente atto, non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni di<br />

cui alla L.R. 1/2011;<br />

5. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 287<br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Organizzazione delle aziende UU.LL.SS.SS. e Ospedaliere. Linee guida per la predisposizione del nuovo atto aziendale,<br />

per l’organizzazione del Dipartimento di Prevenzione e per l’organizzazione del Distretto socio sanitario. Articoli 3, comma<br />

1 bis e articolo 7 bis, comma 1 del D.Lgs. 502/1992 e s.m.e i.. L.R. 29 giugno 2012, n. 23.<br />

[Sanità e igiene pubblica]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Con il presente provvedimento la Giunta Regionale, alla luce delle innovazioni introdotte dalla normativa nazionale e regionale,<br />

intende formulare linee guida nei confronti delle aziende ULSS e ospedaliere finalizzate all’adozione dei nuovi atti aziendali.<br />

Il provvedimento intende inoltre formulare, in attuazione del Piano Socio Sanitario Regionale 2012-2016, nuove linee guida per<br />

l’organizzazione del Dipartimento di Prevenzione e dei Distretti delle Aziende ULSS.<br />

L’Assessore Luca Coletto, di concerto con l’Assessore Remo Sernagiotto, riferisce quanto segue.<br />

L’articolo 3, comma 1 bis, del D.Lgs. 30 dicembre 1992, n. 502, introdotto dal D.Lgs. 19 giugno 1999, n. 229, stabilisce che le<br />

aziende sanitarie disciplinino la propria organizzazione ed il loro funzionamento con atto aziendale di diritto privato, nel rispetto<br />

dei principi e criteri previsti da disposizioni regionali.<br />

L’articolo 7 bis del D.Lgs. 502/1992 e s.m. e i. prevede altresì che le Regioni disciplinino l’istituzione e l’organizzazione del<br />

Dipartimento della prevenzione secondo i principi contenuti nelle disposizioni dello stesso articolo e dei successivi articoli 7 ter e<br />

7 quater.<br />

L’articolo 23 della L.R. 14 settembre 1994, n. 56 stabilisce che il Dipartimento di Prevenzione sia la struttura tecnica funzionale<br />

dell’azienda ULSS preposta alla promozione, nel territorio di competenza, della tutela della salute della popolazione, individuando i<br />

servizi nei quali lo stesso dipartimento deve articolarsi e trasferendo ai suoi servizi le funzioni amministrative in materia di igiene<br />

e sanità pubblica veterinaria.<br />

Con deliberazione n. 3415 del 29 novembre 2002 la Giunta regionale, in attuazione delle predette disposizioni legislative, ha<br />

emanato le linee guida per la predisposizione dell’atto aziendale e per l’organizzazione del Dipartimento di Prevenzione delle<br />

aziende UU.LL.SS.SS.<br />

Le Aziende sanitarie hanno conseguentemente adottato gli atti aziendali che sono stati monitorati e valutati dai competenti<br />

uffici regionali.<br />

Premesso quanto sopra, si evidenzia che negli anni successivi all’adozione della D.G.R. 3415/2002 si sono verificati da un lato<br />

importanti mutamenti nei bisogni sanitari della popolazione, che hanno determinato l’individuazione di nuovi obiettivi di salute,<br />

e dall’altro interventi normativi nazionali, quali il Patto per la salute 2010 - 2012 e le disposizioni riguardanti la revisione della<br />

spesa pubblica (in primis quelle contenute nella L. 135/2012), che impongono necessariamente una revisione dei vigenti modelli<br />

organizzativi.<br />

In tale quadro assume poi fondamentale importanza in ambito regionale il PSSR 2012-2016, approvato con L.R. 29 giugno 2012,<br />

n. 23, che contiene le linee di programmazione per la ridefinizione dei modelli assistenziali.<br />

In particolare il PSSR 2012-2016 al punto 4.5 prevede che, in un’ottica di rafforzamento dell’azione della Regione nelle funzioni<br />

di indirizzo, coordinamento e supporto alle Aziende ULSS e Ospedaliere, rappresenti indirizzo strategico, tra l’altro, l’adeguamento<br />

degli atti aziendali, quali strumenti di attuazione degli indirizzi regionali, sulla scorta dei contenuti dello stesso PSSR.<br />

Pertanto, i competenti uffici della Segreteria Regionale per la Sanità hanno predisposto, alla luce della modificazione della<br />

cornice legislativa di riferimento, delle linee guida per la predisposizione del nuovo atto aziendale (Allegato A e Allegato A1) e per<br />

l’organizzazione del Dipartimento di Prevenzione (Allegato B) da parte delle aziende sanitarie.<br />

Si è ritenuto inoltre necessario adottare linee guida particolareggiate per l’organizzazione del Distretto socio sanitario (Allegato<br />

C), in attuazione delle linee di programmazione contenute nel PSSR 2012-2016.<br />

Si ritiene opportuno evidenziare la procedura definita al punto 3 dell’Allegato A per l’adozione, l’approvazione e l’aggiornamento<br />

dell’atto aziendale, che dovrà essere osservata dalle aziende sanitarie e dalla Segretaria Regionale per la Sanità:<br />

a) il nuovo atto aziendale o la modifica all’atto aziendale vigente è adottato con provvedimento del Direttore Generale dell’azienda,<br />

acquisito il parere del Consiglio dei sanitari e del Collegio di direzione e previa consultazione con le OO.SS.;<br />

b) limitatamente a quanto previsto dall’art.3, comma 3, del D.Lgs 517/99, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona<br />

adotta l’atto aziendale d’intesa con il rettore dell’Università di Verona;<br />

c) l’Azienda Ospedaliera di Padova adotta l’atto aziendale previa acquisizione di parere da parte dell’Università di Padova, espresso<br />

entro trenta giorni dal ricevimento dell’atto;<br />

d) il provvedimento è inviato entro il 31 luglio <strong>2013</strong> alla Segreteria Regionale per la Sanità, la quale, nei successivi 60 giorni, ne<br />

verifica la conformità ai principi ed ai contenuti delle linee guida approvate con il presente atto;<br />

e) l’approvazione del nuovo atto aziendale o la modifica dello stesso è disposta con decreto del Direttore Regionale della Sanità e<br />

del Sociale. Eventuali richieste di chiarimenti interrompono il suddetto termine di 60 giorni.<br />

Si precisa che le linee guida per la predisposizione dell’atto aziendale non definiscono la dotazione strutturale ospedaliera delle<br />

aziende sanitarie, che dovrà essere oggetto di distinto provvedimento della Giunta Regionale, adottato con la specifica procedura<br />

prevista dall’articolo 9 della L.R. 23/2012.<br />

Entro 60 giorni dall’adozione dell’anzidetto provvedimento le aziende dovranno integrare l’atto aziendale osservando l’iter<br />

procedimentale sopra definito.<br />

Si dà atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale.


288<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

• Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma dello Statuto, il quale<br />

dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con<br />

la vigente legislazione statale e regionale;<br />

• Visto l’articolo 3, comma 1 bis e l’articolo 7 bis, comma 1, del D.Lgs. 30 dicembre 1992 n. 502 e s.m. e i.;<br />

• Visto l’articolo 23, della L.R. 14 settembre 1994, n. 56;<br />

• Visto l’articolo 3, comma 3, del D.Lgs. 21 dicembre 1999, n. 517;<br />

• Vista la D.G.R. n. 3415 del 29 novembre 2002;<br />

• Visto il PSSR 2012-2016 approvato con L.R. 29 giugno 2012, n. 23;<br />

• Visto il D.L. 6 luglio 2012, n. 95 convertito nella L. 7 agosto 2012, n. 135;<br />

• Vista la D.G.R. n. 2621 del 18 dicembre 2012;<br />

• SENTITE le OO.SS. del Comparto Sanità, della dirigenza medica e veterinaria e della dirigenza sanitaria, professionale, tecnica<br />

e amministrativa.<br />

delibera<br />

1. di ritenere le premesse parte integrante ed essenziale del presente atto;<br />

2. di approvare le linee guida per la predisposizione da parte delle aziende ULSS e Ospedaliere del Veneto del nuovo atto<br />

aziendale (Allegato A e Allegato A1), per l’organizzazione del Dipartimento di Prevenzione (Allegato B) e per l’organizzazione del<br />

Distretto socio sanitario (Allegato C), che costituiscono parte integrante del presente provvedimento;<br />

3. di stabilire la seguente procedura per l’adozione, l’approvazione e l’aggiornamento dell’atto aziendale:<br />

a) il nuovo atto aziendale o la modifica all’atto aziendale vigente è adottato con provvedimento del Direttore Generale dell’azienda,<br />

acquisito il parere del Consiglio dei sanitari e del Collegio di direzione e previa consultazione con le OO.SS.;<br />

b) limitatamente a quanto previsto dall’art.3, comma 3 del D.Lgs. 517/99, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona<br />

adotta l’atto aziendale d’intesa con il rettore dell’Università di Verona;<br />

c) l’Azienda Ospedaliera di Padova adotta l’atto aziendale previa acquisizione di parere da parte dell’Università di Padova, espresso<br />

entro trenta giorni dal ricevimento dell’atto;<br />

d) il provvedimento è inviato entro il 31 luglio <strong>2013</strong> alla Segreteria Regionale per la Sanità, la quale, nei successivi 60 giorni, ne<br />

verifica la conformità ai principi ed ai contenuti delle linee guida approvate con il presente atto;<br />

e) l’approvazione del nuovo atto aziendale o la modifica dello stesso è disposta con decreto del Direttore Regionale della Sanità e<br />

del Sociale. Eventuali richieste di chiarimenti interrompono il suddetto termine di 60 giorni.<br />

4. di disporre che entro sessanta giorni dall’approvazione da parte della Giunta Regionale della deliberazione di adeguamento<br />

delle schede di dotazione ospedaliera di cui all’articolo 9 della L.R. 29 giugno 2012, n. 23, le aziende ULSS e Ospedaliere provvedano<br />

a modificare l’atto aziendale nel rispetto della procedura definita al precedente punto 3;<br />

5. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />

6. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 289<br />

giunta regionale – 9^ legislatura<br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 1/8<br />

LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DELL’ATTO AZIENDALE<br />

1. Premessa.<br />

La programmazione regionale, definita dal Piano Socio-Sanitario Regionale 2012-2016 approvato con LR<br />

n.23/2012, è finalizzata alla ridefinizione dei modelli assistenziali, nell’intento di adeguare il Sistema ai<br />

cambiamenti socio-epidemiologici e, al contempo, di introdurre elementi innovativi sulla scorta delle<br />

migliori pratiche realizzate localmente, perseguendo obiettivi di efficienza, efficacia ed economicità.<br />

L’analisi di contesto evidenzia, infatti, il mutare dei bisogni e l’emergere di nuove sfide assistenziali indotte,<br />

ad esempio, dalla crescita dell’aspettativa di vita con progressivo invecchiamento della popolazione e con<br />

l’aumento delle patologie cronico-degenerative collegate spesso alla disabilità.<br />

Inoltre alcuni recenti interventi normativi (es. Patto per la Salute 2010-2012, revisione della spesa pubblica<br />

attraverso la”spending review”) vanno a ridefinire la cornice istituzionale entro cui deve trovare attuazione la<br />

programmazione socio-sanitaria regionale.<br />

Con queste premesse il nuovo quadro programmatorio regionale individua le seguenti scelte strategiche e<br />

prioritarie:<br />

confermare e consolidare l’integrazione socio-sanitaria, che costituisce l’elemento distintivo del SSSR<br />

veneto e che si fonda sul ruolo svolto dai Comuni e dal Distretto socio-sanitario;<br />

potenziare l’assistenza territoriale, consolidando il ruolo del Distretto socio-sanitario, ridisegnando la rete<br />

territoriale sulla scorta di una filiera dell’assistenza in grado di garantire un sistema di cure graduali;<br />

completare il processo di razionalizzazione della rete ospedaliera, delineando reti cliniche funzionali ed<br />

estendendo modelli ospedalieri in cui la degenza sia definita in base alla similarità dei bisogni<br />

(complessità clinica e intensità di cura richiesta);<br />

assumere iniziative per favorire un impiego appropriato delle risorse professionali, ridefinendo modelli<br />

operativi, standard e parametri con cui misurare l’organizzazione del lavoro ed il conseguente fabbisogno<br />

di personale.<br />

Questi elementi vengono pertanto a costituire degli indirizzi rispetto cui le Aziende ULSS e le Aziende<br />

Ospedaliere devono rivedere i propri modelli organizzativi, aggiornando opportunamente il proprio Atto<br />

aziendale. Le stesse Aziende potranno, peraltro, proporre modalità organizzative e gestionali innovative che<br />

siano ritenute migliorative ai fini dell’attuazione degli indirizzi programmatici della Regione.<br />

L'Atto Aziendale riguarda, infatti, le norme di organizzazione e di funzionamento delle Aziende Sanitarie, in<br />

particolare:<br />

costituisce e definisce il modello organizzativo e le relative linee strategiche generali;<br />

definisce il modello funzionale, cioè gli aspetti dinamici della gestione aziendale.<br />

L'Atto Aziendale disciplina inoltre i livelli di competenza e di responsabilità, le funzioni di produzione e di<br />

supporto, le funzioni di indirizzo strategico e di gestione operativa.<br />

2. ORGANI<br />

2.1 – Elementi identificativi e caratterizzanti dell’azienda.<br />

L’atto aziendale deve rendere chiaramente evidenti:<br />

- sede legale dell’azienda;


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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 2/8<br />

- logo;<br />

- patrimonio.<br />

Inoltre, al fine di realizzare uno degli obiettivi dichiarati dal presente atto, quello di rendere visibile,<br />

leggibile e comprensibile l’azienda sanitaria, esso deve preliminarmente dichiarare:<br />

- missione, valori e visione: le aziende sanitarie, quali enti strumentali della Regione, hanno il<br />

compito di realizzare le finalità del Servizio Socio-Sanitario Regionale impiegando nel processo di assistenza<br />

le risorse ad esse assegnate in modo efficiente. I valori che ispirano l’azione delle aziende sono la tutela della<br />

salute quale bene collettivo ed individuale e l’equità di accesso dei cittadini ai servizi socio-sanitari. La<br />

visione dell’azienda consiste nell’essere e voler essere parte di un sistema diffusamente orientato al<br />

miglioramento continuo della qualità dell’assistenza per soddisfare bisogni sempre più complessi dei<br />

cittadini, avvalendosi dell’evoluzione delle tecniche e delle conoscenze;<br />

- filosofia dell’assistenza: è compito delle aziende mantenere elevati livelli di qualità riducendo i<br />

costi, perseguire la soddisfazione dei reali bisogni dei singoli e delle comunità, creare un ambiente che<br />

favorisca l’espressione del potenziale professionale ed umano degli operatori;<br />

- principi di assistenza: l’assistenza è la competenza fondamentale delle aziende, essa deve essere<br />

prestata con continuità e secondo criteri di integrazione organizzativa e multidisciplinare. La centralità della<br />

persona e l’umanizzazione dell’assistenza sono principi imprescindibili: l’attenzione ai diritti della persona<br />

comprende la valutazione di tutti i bisogni fisici, psicologici, intellettuali e spirituali. La pratica professionale<br />

e clinica deve essere guidata dalle più aggiornate tecniche e procedure per le quali si disponga di provata<br />

evidenza per assicurare gli standard più elevati e secondo criteri di appropriatezza. La formazione continua<br />

del personale è strumento di miglioramento dell’assistenza e deve essere finalizzata all’accrescimento del<br />

capitale umano dell’Azienda ed all’incremento/aggiornamento delle conoscenze e competenze;<br />

- obiettivi dell’azienda: gli obiettivi aziendali, intesi quali risultati concreti che le aziende devono<br />

raggiungere per realizzare la propria missione in un dato arco temporale, sono definiti dalla programmazione<br />

socio-sanitaria regionale e assegnati ai direttori generali all’atto del conferimento del loro incarico. Tali<br />

obiettivi devono essere raggiunti esercitando pienamente l’autonomia imprenditoriale, di cui l’atto aziendale<br />

è strumento.<br />

Questi ultimi elementi caratterizzanti l’azienda, non sono autonomamente definibili dalle stesse, a<br />

causa della loro natura istituzionale e dei rapporti con la Regione. Essi attengono e discendono dalla<br />

definizione delle politiche generali di sistema, la cui competenza è propria della Regione.<br />

2.2 – Organi aziendali.<br />

Sono organi dell’azienda il direttore generale ed il collegio sindacale e, limitatamente alle aziende<br />

ospedaliero-universitarie di cui all’art.2 del d. lgs. 517/99, l’Organo di indirizzo.<br />

- Direttore Generale: a lui sono riservati tutti i poteri di gestione, nonché la rappresentanza legale<br />

dell’azienda, di cui ha la responsabilità della gestione complessiva. Egli ha il compito di combinare i fattori<br />

produttivi in vista del perseguimento degli obiettivi socio-sanitari posti dalla Regione in condizioni di<br />

massima efficienza ed efficacia.<br />

Il Direttore Generale si obbliga al conseguimento degli obiettivi di salute e di funzionamento dei<br />

servizi che saranno annualmente indicati ed aggiornati periodicamente, secondo la legislazione vigente.<br />

Al Direttore Generale competono le funzioni di programmazione e controllo e, in definitiva, la<br />

leadership dell’intera azienda. Si differenzia, così, all’interno dell’azienda la funzione di programmazione,


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 291<br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 3/8<br />

allocazione e committenza, propria della direzione generale, dalla funzione di produzione affidata alle<br />

strutture tecnico-funzionali.<br />

L'atto aziendale dovrà esplicitare la distinzione tra le attività di indirizzo, programmazione e<br />

controllo e quelle di gestione, anche in relazione ad eventuali deleghe attribuite ai direttori amministrativo,<br />

sanitario, dei servizi sociali e della funzione territoriale e ai dirigenti di struttura complessa nonché la<br />

disciplina degli organismi aziendali, dipartimentali e distrettuali. Tale disciplina dovrà essere coerente con<br />

quanto previsto dalle presenti linee guida.<br />

- Collegio Sindacale: esercita le competenze previste dall’art. 3-ter del d.lgs. 502/92 e dalle<br />

specifiche norme della legge regionale 14 settembre 1994, n. 55, alle quali si fa espresso rinvio.<br />

- Organo di indirizzo: esercita le competenze previste dall’art. 4, co. 4 del del d. lgs. 517/99.<br />

2.3 – Componenti la direzione generale ed organismi collegiali.<br />

Sono componenti della Direzione Generale:<br />

- Il direttore amministrativo;<br />

- Il direttore sanitario;<br />

- Il direttore dei servizi sociali e della funzione territoriale.<br />

Ai sensi dell’art. 3, co. 1-quinquies del d.lgs. 502/92, “…partecipano, unitamente al direttore<br />

generale, che ne ha la responsabilità, alla direzione dell’azienda, …”. Sono, quindi, soggetti attori,<br />

unitamente al Direttore Generale, di quella funzione di programmazione, allocazione e committenza propria<br />

della direzione generale.<br />

Richiamate le funzioni attribuite alla loro competenza dalla l.r. n. 56/94 (artt. 14, 15 e 16), essi le<br />

esercitano attraverso il processo di budget, che li vede direttamente coinvolti e responsabili, a partire dalla<br />

definizione delle scelte programmatorie aziendali, alla declinazione degli obiettivi di budget ed alla loro<br />

negoziazione con i responsabili delle strutture aziendali, al monitoraggio ed all’eventuale revisione dei<br />

predetti budget e del budget generale.<br />

- Collegio di direzione: sino all'individuazione da parte della legge regionale del collegio di<br />

direzione quale organo dell'azienda, ai sensi del D.L. 13 settembre 2012, n. 158, convertito nella L. 8<br />

novembre 2012, n. 189, e alla definizione di composizione, criteri di funzionamento nonché relazioni con gli<br />

altri organi aziendali si prevede che lo stesso sia composto da:<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

il direttore generale;<br />

il direttore amministrativo;<br />

il direttore sanitario;<br />

il direttore dei servizi sociali e della funzione territoriale;<br />

il direttore del distretto unico o i direttori dei distretti;<br />

il direttore della funzione ospedaliera;<br />

il direttore del dipartimento di prevenzione;<br />

un direttore di dipartimento strutturale per ciascuna area (medica, chirurgica, materno-infantile e<br />

dei servizi di diagnosi e cura);<br />

il direttore del dipartimento di emergenza ed urgenza, ove presente;<br />

il direttore del dipartimento di salute mentale;<br />

il direttore del dipartimento delle dipendenze;<br />

il direttore del dipartimento funzionale di riabilitazione Ospedale-Territorio;<br />

un direttore di dipartimento strutturale dell’area dei servizi professionali, tecnici ed<br />

amministrativi;<br />

il direttore/responsabile della direzione/servizio farmaceutico;


292<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 4/8<br />

il direttore/responsabile della direzione delle professioni sanitarie.<br />

E’, altresì, invitato a partecipare un rappresentante dei medici convenzionati con il S.S.N. membro<br />

dell’ufficio di coordinamento delle attività distrettuali (UCAD), indicato congiuntamente dai componenti<br />

della parte medica convenzionati per la Medicina Generale, la Pediatria di Libera Scelta e la Specialistica<br />

Ambulatoriale Interna, dei Comitati aziendali e zonali previsti dai rispettivi AA.CC.NN.<br />

Le aziende ospedaliero-universitarie, per la composizione del Collegio di Direzione, fanno riferimento a<br />

quanto disposto dall’articolo 4, comma 5, del D.Lgs. n. 517/99.<br />

Per quanto compatibili al collegio di direzione sono attribuite le funzioni indicate dall'art.17 del D.Lgs.<br />

n.502/1992 e s.m.i. ed inoltre svolge le attività previste dalla L.R. del 29.6.2012 n. 23 nell’ambito della<br />

clinical governance, ivi compreso la gestione del rischio clinico. In particolare per quanto attiene il modello<br />

organizzativo per la gestione della sicurezza del paziente si confermano i contenuti della DGR n.1831/2008.<br />

Nulla è innovato per quanto attiene il Consiglio dei Sanitari.<br />

3. Procedure per l’adozione, l’approvazione e l’aggiornamento dell’atto aziendale<br />

L'atto aziendale è lo strumento strategico per la definizione dell’assetto organizzativo delle Aziende Sanitarie<br />

Venete e descrive il modello che l’Azienda intende realizzare nel rispetto dei criteri di efficienza, efficacia e<br />

miglioramento continuo dell’assistenza.<br />

In particolare l'atto aziendale è lo strumento per la completa definizione dell’organizzazione aziendale,<br />

secondo un’ottica di autonomia del Direttore Generale, finalizzata al raggiungimento degli obiettivi fissati<br />

dalla Regione.<br />

L'atto aziendale non ha in nessun caso funzione autorizzatoria ma programmatoria, e costituisce l’elemento<br />

fondamentale sia per la definizione dell’assetto organizzativo aziendale, che – come già detto - delle azioni<br />

per il miglioramento della efficienza e della efficacia dei livelli produttivi aziendali.<br />

Il nuovo atto aziendale o la modifica di quello vigente è adottato con provvedimento del Direttore Generale<br />

dell’azienda, acquisito il parere del Consiglio dei sanitari e del collegio di direzione e previa consultazione<br />

con le OO.SS.<br />

Successivamente l’Azienda provvederà ad inviare la relativa deliberazione alla Segreteria Regionale per la<br />

Sanità la quale, nei successivi 60 giorni, ne verifica la conformità ai principi ed ai contenuti delle presenti<br />

linee guida.<br />

L’approvazione del nuovo atto aziendale o la modifica dello stesso è disposta con decreto del Direttore<br />

Generale alla Sanità e al Sociale. Eventuali richieste di chiarimenti interromperanno il suddetto termine di 60<br />

giorni.<br />

Una volta approvato il nuovo atto aziendale, salvo diverse indicazioni legate ad eventuali necessari<br />

adeguamenti alla programmazione regionale, non potranno essere disposte ulteriori modifiche nello stesso<br />

anno né negli ultimi sei mesi del mandato del Direttore Generale.<br />

Limitatamente a quanto previsto dall’art. 3, co. 3 del d.lgs. 517/99, l'Azienda Ospedaliera Universitaria<br />

Integrata di Verona adotta l’atto aziendale d’intesa con il rettore dell’università.<br />

Per quanto riguarda l'Azienda Ospedaliera di Padova l’atto è adottato previa acquisizione di parere da parte<br />

dell’università, espresso entro trenta giorni dal ricevimento dell’atto.<br />

Il nuovo atto aziendale dovrà essere inviato in Regione entro il 31 luglio <strong>2013</strong>.<br />

Nell’atto aziendale dovranno essere specificamente individuati i dipartimenti, le strutture complesse e le<br />

strutture semplici a valenza dipartimentale, nonché tutte le strutture semplici espressamente previste<br />

dall’allegato B (organizzazione dei distretti).<br />

Per ogni struttura dipartimentale, complessa, semplice a valenza dipartimentale presente nell'area non<br />

ospedaliera e non espressamente prevista dall’allegato A1 dovrà essere prevista una scheda di dettaglio delle<br />

funzioni attribuite.<br />

In caso di successiva modifica, per facilitare la comprensione delle proposte rispetto all'organizzazione<br />

vigente, nella documentazione presentata agli uffici regionali per la necessaria valutazione dovrà essere<br />

inclusa una tabella di confronto tra l’assetto organizzativo (comprensivo delle eventuali modifiche


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 293<br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 5/8<br />

approvate) già vigente e quello proposto, nel quale dovranno essere riportate e motivate sinteticamente le<br />

variazioni ed un organigramma rappresentativo di entrambi gli assetti.<br />

4. Razionalizzazione del numero delle strutture<br />

Sono confermate le linee guida per l'istituzione e il funzionamento dei dipartimenti per le aziende ULSS e<br />

Ospedaliere approvate con DGR n. 3574 del 21 dicembre 2001 con le seguenti precisazioni.<br />

L'atto aziendale istituisce dipartimenti che aggregano almeno tre strutture complesse. Eccezioni al numero<br />

minimo di strutture complesse sono ammesse solo se e quando previste da specifici atti e provvedimenti<br />

regionali.<br />

I dipartimenti operano per tutta l'azienda garantendo la qualità delle prestazioni e utilizzando il personale<br />

anche su più sedi o strutture.<br />

I dipartimenti sono strutturali o funzionali. I dipartimenti strutturali hanno la responsabilità gestionale diretta<br />

delle risorse loro assegnate. I dipartimenti funzionali in ambito sanitario hanno come principale obiettivo<br />

quello di migliorare la pratica clinico-assistenziale, la presa in carico del paziente e l’integrazione multi<br />

professionale e multidisciplinare.<br />

Il direttore del dipartimento ha un incarico di due anni, sottoposto a verifica, rinnovabile.<br />

I dipartimenti interaziendali sono funzionali e costituiti per la realizzazione di specifici obiettivi, previa<br />

autorizzazione della Giunta Regionale.<br />

Pertanto eventuali dipartimenti interaziendali esistenti, se non previsti da specifiche disposizioni, decadono<br />

in via automatica dalla data di approvazione dei nuovi atti aziendali. Le aziende che intendono attivare o<br />

confermare dipartimenti interaziendali devono prevederli nelle rispettive proposte di atti aziendali. La<br />

Segreteria per la Sanità provvederà ad inoltrare la proposta alla Giunta Regionale per la necessaria<br />

autorizzazione.<br />

Per quanto attiene alla razionalizzazione del numero delle strutture si deve tenere conto che il Comitato per<br />

la verifica dei Livelli essenziali di assistenza (cd. Comitato LEA) nella seduta del 02.08.2011 ha fissato dei<br />

parametri standard per la individuazione di strutture semplici e complesse del SSN ex art.12, comma 1, lett.<br />

B), Patto per la salute 2010-2012.<br />

Per le strutture complesse Ospedaliere è stato definito lo standard di 17,5 posti letto per struttura complessa<br />

ospedaliera.<br />

Per le strutture complesse non ospedaliere è stato definito lo standard di 13.515 abitanti per struttura<br />

complessa non ospedaliera.<br />

Per le strutture semplici è stato definito lo standard di 1,31 strutture semplici per struttura complessa.<br />

Successivamente il Comitato LEA, nella riunione del 26 marzo 2012, ha condiviso i seguenti elementi<br />

aggiuntivi per la verifica degli standard approvati:<br />

- Le Regioni e le Province Autonome che soddisfano gli standard individuati, non aumentano il numero di<br />

incarichi di struttura complessa e semplice.<br />

- Le Regioni che hanno sottoscritto un accordo con il Piano di rientro dai disavanzi sanitari, sono tenute ad<br />

emanare, entro il 31 dicembre 2012, apposite direttive ai fini dell’adozione da parte delle aziende di specifici<br />

provvedimenti di riorganizzazione aziendale volti a contenere il numero delle strutture semplici e complesse<br />

entro i limiti previsti dai predetti standard, fermi restando comunque i vincoli finanziari ed organizzativi<br />

previsti per il personale dai rispettivi Piani di rientro e/o Programmi Operativi ovvero, qualora non ancora<br />

approvati dai Ministeri affiancanti, dalla legislazione vigente in materia di personale.<br />

- Per tutte le altre Regioni non sottoposte ai piani di rientro, ai fini della verifica degli adempimenti, a partire<br />

dall’anno di valutazione 2012, sarà chiesto di relazionare in merito alle iniziative adottate ai fini di un<br />

adeguamento graduale ai predetti standard.<br />

Il Ministero della Salute, con nota in data 16 luglio 2012, prot.n. 17867, ha precisato che lo standard è da<br />

intendersi riferito al livello regionale. Ogni regione nell'ambito della propria autonomia gestionale e<br />

organizzativa, potrà emanare direttive, fermo restando l'obiettivo del raggiungimento di tale standard su scala<br />

regionale.<br />

Si rende quindi necessario, al fine di corrispondere all'adempimento, tenere conto delle previsioni del<br />

Comitato LEA.


294<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 6/8<br />

Pertanto il numero complessivo delle strutture complesse previste a livello aziendale è dato dal numero delle<br />

strutture disaggregate tra:<br />

- Strutture Ospedaliere (Strutture all’interno dei presidi ospedalieri a gestione diretta delle Aziende ULSS,<br />

dell'Azienda Ospedaliera di Padova, dell'Azienda Ospedaliero Universitaria Integrata di Verona e<br />

dell'IRCCS IOV);<br />

- Strutture non Ospedaliere (Strutture dell’area professionale, tecnica ed amministrativa di livello<br />

aziendale, strutture in staff alla Direzione Strategica, strutture del dipartimento di prevenzione e dei distretti).<br />

Il numero delle strutture complesse ospedaliere viene definito con le schede di dotazione ospedaliera previste<br />

dall'art.9 della L.R. 23/2012.<br />

Il numero delle strutture complesse non ospedaliere viene definito per ciascuna azienda sanitaria nell'allegato<br />

A1 alle presenti linee guida.<br />

Le funzioni in cui si articolano le strutture complesse previste nell’allegato costituiscono la configurazione<br />

minima che, di norma, l'organizzazione aziendale deve prevedere nell'area non ospedaliera.<br />

Le altre strutture complesse a disposizione nell'ambito dell'area non ospedaliera devono essere previste<br />

tenuto conto della programmazione regionale e aziendale. Nella definizione delle strutture stesse dovranno<br />

adeguatamente valutarsi le esigenze connesse alla loro razionalizzazione nell’ottica di una gestione unitaria e<br />

dell’integrazione delle attività, evitando la frammentazione delle funzioni e tenendo conto dei livelli di<br />

attività legati alle ipotesi di sviluppo o di contrazione delle funzioni medesime.<br />

Le aziende ULSS con un bacino di popolazione inferiore ai 100.000 abitanti e l'IRCCS IOV, nell'ambito del<br />

numero massimo di strutture attribuite, possono prevedere anche una diversa articolazione delle funzioni.<br />

Nel caso in cui si rendesse necessario a livello aziendale ridurre il numero delle strutture complesse e/o<br />

semplici e ciò non potesse essere effettuato immediatamente, l'atto aziendale dovrà contenere un apposito<br />

cronoprogramma, sottoscritto dal Direttore Generale, con le decorrenze delle soppressioni delle strutture<br />

(entro il 31.12.2015), tenendo conto delle cessazioni a vario titolo del personale dirigenziale nonché di<br />

quanto previsto dall’art.9, comma 32 del D.L. n.78/2010, convertito nella L. n.122/2010 ed eventualmente<br />

dall’art.1, comma 18 del D.L. n.138/2011, convertito nella L. n.148/2011. Tale cronoprogramma verrà<br />

approvato dalla Segreteria Regionale per la Sanità quale parte integrante dell'atto aziendale.<br />

Il ridisegno dell’assetto organizzativo dell’azienda dovrà avvenire nel rispetto del tetto di spesa annualmente<br />

assegnato sul personale (considerando il costo per l’intero anno) e della capienza dei fondi contrattuali delle<br />

dirigenze; potranno essere ricoperte unicamente le strutture previste nel nuovo atto aziendale che verrà<br />

approvato.<br />

Per quanto concerne la copertura delle strutture complesse comprese nell’ambito dell'atto aziendale, la stessa<br />

dovrà essere richiesta nell'ambito dei piani trimestrali delle assunzioni di personale in quanto soggetta ad<br />

autorizzazione regionale.<br />

Relativamente al conferimento degli incarichi dirigenziali si ricorda in particolare che ai sensi delle norme<br />

contrattuali vigenti:<br />

- i sistemi di valutazione predisposti dalle Aziende definiscono i tempi delle procedure valutative,<br />

stabilendo che la verifica finale, al termine dell’incarico, venga effettuata dal Collegio tecnico<br />

entro la scadenza dell’incarico stesso, allo scopo di assicurare senza soluzione di continuità il<br />

rinnovo o l’affidamento di altro incarico nell’ottica di una efficace organizzazione dei servizi;<br />

- l’esito positivo della valutazione affidata al collegio tecnico al raggiungimento dei 5 anni di<br />

attività produce, tra l’altro, l’attribuzione di un diverso incarico fra quelli previsti dall’art.27,<br />

comma 1, lett. c) e b) dei contratti delle aree dirigenziali stipulati l’8/6/2000.<br />

Le aziende che, nell'ambito della revisione dei modelli organizzativi, si vedessero necessitate a ridurre il<br />

numero di strutture semplici – che non potranno in ogni caso essere previste in numero superiore rispetto a<br />

quello risultante dall'applicazione dello standard fissato a livello nazionale -, nell’ambito della propria<br />

autonomia organizzativa aziendale valuteranno la possibilità di valorizzare gli incarichi dirigenziali di natura<br />

professionale nel rispetto delle disposizioni contrattuali vigenti (art. 6 CCNL del 17 ottobre 2008) e sempre<br />

nel rispetto dei fondi contrattuali aziendali.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 295<br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 7/8<br />

5. CONTROLLI INTERNI<br />

5.1 Missione<br />

Il Sistema di controllo interno è un sistema (quindi un insieme di elementi collegati fra loro che<br />

concorrono congiuntamente al raggiungimento di obiettivi comuni e definiti) che coinvolge tutti i livelli<br />

dell’organizzazione aziendale ed è finalizzato a fornire una ragionevole sicurezza sul conseguimento<br />

degli obiettivi rientranti nelle seguenti categorie:<br />

efficacia ed efficienza delle attività operative;<br />

adeguata tutela del patrimonio aziendale;<br />

attendibilità delle informazioni finanziarie e operative;<br />

conformità alle leggi e ai regolamenti in vigore.<br />

Lo SCI - Sistema di Controllo Interno - a livello aziendale deve:<br />

coordinare lo sviluppo del Sistema di Controllo Interno;<br />

attuare il monitoraggio del Sistema di Controllo Interno;<br />

favorire e promuovere il miglioramento del Sistema di Controllo Interno;<br />

mettere le varie strutture che compongono l’azienda nelle condizioni di assumere le migliori<br />

decisioni nel rispetto delle regole interne ed esterne in un contesto di crescente complessità;<br />

consentire di prevenire, mitigare ed identificare i rischi di natura amministrativo-contabile per<br />

l’organizzazione attraverso una attività strutturata di risk management.<br />

5.2 Principali compiti<br />

La funzione Controllo Interno ha il compito di supportare tutte le funzioni aziendali e i responsabili di<br />

processo nelle attività di quantificazione e gestione del rischio amministrativo-contabile.<br />

Pertanto tale funzione, non deve avere assolutamente un ruolo ispettivo ma esclusivamente di supporto<br />

tecnico/collaborativo rispetto alle funzioni e ai responsabili di processo. E’ quindi consigliabile che non<br />

sia associata, o assimilata, a funzioni aziendali di ispezione e controllo già presenti precedentemente a<br />

livello aziendale.<br />

Nello specifico:<br />

‣ deve essere una struttura dedicata, che opera in modo completamente autonomo, rapportandosi<br />

direttamente con la Direzione Strategica;<br />

‣ gestisce i rapporti con la corrispondente Funzione Regionale afferente alla Direzione Controlli e<br />

Governo SSR;<br />

‣ supporta lo sviluppo, il mantenimento e il miglioramento del Sistema di Controllo Interno;<br />

‣ elabora il Piano di sviluppo del Sistema di Controllo Interno e lo rende sinergico con la<br />

programmazione aziendale;<br />

‣ allinea il piano di sviluppo del Sistema di Controllo Interno aziendale con le azioni, le progettualità e<br />

le tempistiche Regionali;<br />

‣ attua il monitoraggio e l’avanzamento del piano di sviluppo del Sistema di Controllo Interno<br />

Aziendale;<br />

‣ esegue, in collaborazione con le funzioni aziendali interessate, le fasi di implementazione del<br />

Controllo Interno (analisi del processo, identificazione dei rischi definizione dei piani di<br />

contenimento, esegue il monitoraggio dell’attuazione dei piani di contenimento, esecuzione dei test e<br />

rivalutazione del rischio);<br />

‣ supporta le articolazioni organizzative aziendali nella valutazione, sviluppo e miglioramento del<br />

sistema di Controllo Interno.


296<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 8/8<br />

5.3 Articolazione della Funzione<br />

‣ La Funzione Controllo Interno dovrà essere in staff alla Direzione Strategica con afferenza<br />

funzionale alla Direzione Amministrativa.<br />

‣ Al personale che compone la Funzione, si richiede specifiche competenze quali:<br />

<br />

<br />

<br />

conoscenza dei processi aziendali amministrativi, sanitari, socio-sanitari e sociali;<br />

conoscenza delle tecniche di analisi dei processi;<br />

conoscenza delle tecniche del controllo interno.<br />

‣ La Funzione, partendo dal documento Regionale sull’identificazione dei processi necessari per lo<br />

sviluppo del controllo interno, deve esplicitare i processi aziendali propri, ricollegandosi al progetto<br />

Regionale per lo sviluppo della Funzione del Controllo Interno.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 297<br />

Allegato A1 Dgr n. del pag. 1 /1<br />

ALLEGATOA1 alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

giunta regionale – 9^ legislatura<br />

servizi professionali tecnico<br />

amministrativi<br />

Strutture complesse non ospedaliere<br />

servizi in<br />

staff<br />

territorio dipartimento di prevenzione<br />

risorse umane<br />

contabilità e bilancio<br />

affari generali<br />

provveditorato economato<br />

gestione della logistica<br />

controllo di gestione<br />

servizi tecnici<br />

sistemi informativi<br />

professioni sanitarie<br />

distretto<br />

cure primarie<br />

infanzia adolescenza famiglia<br />

cure palliative<br />

attività specialistiche<br />

psichiatria<br />

sert<br />

farmacia territoriale<br />

servizio di Igiene degli Alimenti<br />

e Nutrizione<br />

servizio di Igiene e Sanità<br />

Pubblica<br />

servizio di Prevenzione, Igiene<br />

e Sicurezza negli Ambienti di<br />

servizi veterinari (almeno una<br />

delle tre aree funzionali)<br />

medicina legale<br />

altre strutture complesse<br />

totale assegnate<br />

101 - Belluno 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 17 101 - Belluno<br />

102 - Feltre 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 12 102 - Feltre<br />

103 - Bassano 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 17 103 - Bassano<br />

104 - Alto Vicentino 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 17 104 - Alto Vicentino<br />

105 - Ovest Vicentino 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 17 105 - Ovest Vicentino<br />

106 - Vicenza 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 1 1 1 2 1 1 1 1 1 1 1 6 29 106 - Vicenza<br />

107 - Pieve di soligo 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 3 18 107 - Pieve di soligo<br />

108 - Asolo 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 4 23 108 - Asolo<br />

1<strong>09</strong> - Treviso 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 1 1 1 2 1 1 1 1 1 1 1 7 30 1<strong>09</strong> - Treviso<br />

110 - Veneto Orientale 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 3 18 110 - Veneto Orientale<br />

112 - Veneziana 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 1 1 1 2 1 1 1 1 1 1 1 6 29 112 - Veneziana<br />

113 - Mirano/Dolo 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 3 22 113 - Mirano/Dolo<br />

114 - Chioggia 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 12 114 - Chioggia<br />

115 - Alta Padovana 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 3 22 115 - Alta Padovana<br />

116 - Padova 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 1 1 1 2 1 1 1 1 1 1 1 8 31 116 - Padova<br />

117 - Este 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 17 117 - Este<br />

118 - Rovigo 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 17 118 - Rovigo<br />

119 - Adria 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 12 119 - Adria<br />

120 - Verona 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 1 1 1 2 1 1 1 1 1 1 1 8 31 120 - Verona<br />

121 - Legnago 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 17 121 - Legnago<br />

122 - Bussolengo 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 4 23 122 - Bussolengo<br />

901 - AO di Padova 1 1 1 1 1 1 1 1 1 7 16 901 - AO di Padova<br />

912 - AOUI di Verona 1 1 1 1 1 1 1 1 1 7 16 912 - AOUI di Verona<br />

952 - IOV 1 1 1 1 4 952 - IOV<br />

999 - Totale 24 24 20 24 20 23 20 24 26 21 9 9 9 26 21 5 9 21 21 21 7 83 467 999 - Totale


298<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

ALLEGATOB alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 1/<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

LINEE GUIDA PER L’ORGANIZZAZIONE DEL DISTRETTO SOCIO-<br />

SANITARIO <br />

INDICE<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

1. IL DISTRETTO SOCIO-SANITARIO ............................................................................................ 2<br />

2. IL MANDATO DEL DISTRETTO SOCIO-SANITARIO .............................................................. 2<br />

3. IL MODELLO ORGANIZZATIVO ................................................................................................ 5<br />

3.1 Dimensione ottimale del Distretto e Responsabilità...................................................................... 5<br />

3.2 Il modello-tipo di Distretto ............................................................................................................ 5<br />

3.3 L’articolazione organizzativa ....................................................................................................... 6<br />

3.4 I Dipartimenti funzionalmente collegati al Distretto................................................................... 10<br />

4. IL DISTRETTO COME “SISTEMA INTEGRATO” .................................................................... 11<br />

4.1 L’integrazione socio-sanitaria..................................................................................................... 11<br />

4.2 L’integrazione con il Dipartimento di Prevenzione..................................................................... 12<br />

4.3 L’integrazione con l’Ospedale..................................................................................................... 12<br />

4.4 L’integrazione con le risorse della Comunità ............................................................................. 13<br />

5. STRUMENTI A SUPPORTO ........................................................................................................ 13<br />

5.1 La Centrale Operativa Territoriale ............................................................................................. 13<br />

5.2 Il Sistema Informativo Integrato.................................................................................................. 14<br />

5.3 Il Budget di Distretto ................................................................................................................... 15<br />

6. LA PROGRAMMAZIONE AZIENDALE .................................................................................... 15<br />

6.1 Aggiustamento per il case-mix e stratificazione del rischio sanitario nelle Cure primarie ........ 15<br />

6.2 Gli strumenti di programmazione................................................................................................ 16


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 299<br />

ALLEGATOB alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 2/<br />

<br />

1. IL DISTRETTO SOCIO-SANITARIO<br />

Il Distretto socio-sanitario è l’articolazione dell’Azienda ULSS finalizzata a realizzare l’integrazione tra i<br />

diversi servizi sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali, in modo da assicurare una risposta coordinata e<br />

continua ai bisogni socio-sanitari della popolazione.<br />

L’integrazione si intende riferita anche agli ambiti istituzionali (es. Comuni), agli ambiti professionali (es.<br />

team multiprofessionali) e tra le dimensioni sociale e sanitario con particolare riferimento alle aree ad<br />

elevata integrazione quali: anziani, disabili, salute mentale, dipendenze, area materno-infantile.<br />

Nel dettaglio afferiscono al livello distrettuale le seguenti attività:<br />

- assistenza medica primaria (medicina/pediatria di famiglia, continuità assistenziale);<br />

- assistenza infermieristica;<br />

- assistenza sociale;<br />

- assistenza domiciliare e assistenza domiciliare integrata;<br />

- cure palliative;<br />

- assistenza consultoriale per la promozione e la tutela dell’infanzia e della famiglia, compresi la<br />

mediazione, l’affido e l’adozione;<br />

- assistenza neuropsichiatrica e psicologica infantile ed adolescenziale;<br />

- assistenza scolastica e inserimento lavorativo per persone disabili, con dipendenza patologica e con<br />

sofferenza mentale;<br />

- assistenza residenziale e semiresidenziale nelle aree della disabilità, delle dipendenze, della salute<br />

mentale e dell’età evolutiva;<br />

- assistenza residenziale, semiresidenziale ed intermedia per adulti-anziani non autosufficienti;<br />

- assistenza farmaceutica;<br />

- assistenza specialistica territoriale;<br />

- riabilitazione;<br />

- assistenza protesica;<br />

- assistenza penitenziaria;<br />

- azioni di supporto nell’ambito della prevenzione delle malattie e della promozione della salute.<br />

2. IL MANDATO DEL DISTRETTO SOCIO-SANITARIO<br />

Nell’ottica del miglioramento della qualità, e quindi dell’appropriatezza, le caratteristiche a cui deve<br />

tendere il SSSR sono:<br />

- la centralità del paziente,<br />

- la sicurezza,<br />

- l’efficacia,<br />

- la tempestività,<br />

- l’efficienza,<br />

- l’equità.<br />

L’implementazione effettiva di queste dimensioni richiede l’adozione di un approccio di Sistema<br />

attraverso uno sviluppo complessivo che coinvolga i pazienti, i professionisti, l’organizzazione e tutta la<br />

rete degli attori locali, ivi compreso il volontariato.<br />

A tale fine il Distretto socio-sanitario, quale centro di riferimento per l’accesso a tutti i servizi<br />

dell’Azienda ULSS, sede di gestione e coordinamento della filiera dell’assistenza territoriale, richiede una<br />

ridefinizione dei propri obiettivi e delle competenze.<br />

Rappresentano obiettivi affidati al Distretto socio-sanitario:


300<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

ALLEGATOB alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 3/<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

analizzare e misurare i bisogni, stratificando la popolazione assistita sulla base delle criticità effettive<br />

(case-mix), decodificando i bisogni e trasformandoli in domande, definendone livelli di complessità<br />

assistenziale e modelli organizzativi più efficaci/efficienti, nonché identificando i luoghi di cura più<br />

appropriati (come rappresentato nella Fig.2);<br />

consolidare l’integrazione socio-sanitaria a garanzia della tutela della salute e del benessere della<br />

persona nella sua globalità, assicurando una presa in carico organizzata e coordinata;<br />

garantire l’assistenza h24, 7gg/7, prevedendo uno specifico modello di integrazione operativa tra le<br />

componenti della Medicina Convenzionata ed i servizi distrettuali, ivi compreso un modello di<br />

assistenza domiciliare h24;<br />

implementare in modo diffuso le Medicine di Gruppo Integrate, quali team multiprofessionali<br />

finalizzati a gestire efficacemente i bisogni della Comunità di riferimento, perseguendo criteri di<br />

qualità relativi a: globalità, accessibilità e continuità, equità ed attenzione alla persona, sostenibilità<br />

economica;<br />

definire ed implementare i percorsi assistenziali per le principali patologie croniche e per l’assistenza<br />

alle persone fragili, affrontando la comorbosità in maniera integrata non solo a livello distrettuale<br />

ma anche con il livello ospedaliero, e prevedendo un sistema di misurazione degli esiti;<br />

attivare un’offerta adeguata di strutture di ricovero intermedie in grado di accogliere i pazienti per i<br />

quali non sia prefigurabile un percorso di assistenza domiciliare o risulti improprio il ricorso<br />

all’ospedalizzazione o all’istituzionalizzazione, offrendo una risposta polifunzionale a carattere<br />

temporaneo di stabilizzazione, riabilitazione estensiva, palliazione. Per i requisiti specifici di queste<br />

strutture, nella fattispecie Ospedali di Comunità e Unità Riabilitative Territoriali, si rinvia a quanto<br />

disposto dalla DGR n.2718/2012;<br />

attivare idonei strumenti organizzativo-gestionali per garantire le transizioni del paziente da un luogo<br />

di cura ad un altro o da un livello assistenziale ad un altro, per assicurare la presa in carico dei<br />

pazienti complessi nell’arco delle 24h, per provvedere al monitoraggio in tempo reale dei percorsi<br />

assistenziale e connettere i professionisti (Centrale Operativa Territoriale);<br />

sviluppare l’integrazione funzionale e gestionale delle strutture residenziali e semiresidenziali con i<br />

servizi distrettuali, estendendo l’attività sanitaria specialistica a supporto del Medico Convenzionato,<br />

rimodulando le unità di offerta per adeguarle alle esigenze assistenziali, sviluppando l’integrazione<br />

informativa attraverso l’implementazione di cartelle integrate con l’Azienda ULSS;<br />

consolidare il rapporto con i Comuni non soltanto relativamente alle funzioni socio-sanitarie, ma<br />

anche per lo sviluppo dell’assistenza territoriale e la partecipazione al benessere della comunità;<br />

utilizzare il budget come strumento gestionale sistematico, che presuppone un processo di<br />

negoziazione degli obiettivi e delle risorse disponibili su più livelli di responsabilità, finalizzati al<br />

miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia del Sistema.<br />

Per poter assolvere compiutamente a questi obiettivi il Distretto socio-sanitario deve potenziare<br />

adeguatamente la competenza sul governo clinico inteso come lo sviluppo e l’applicazione dei percorsi<br />

assistenziali per patologie a più elevata prevalenza, secondo i principi della clinical governance, le cui<br />

componenti sono:<br />

- il coinvolgimento degli assistiti,<br />

- le linee guida cliniche e i percorsi assistenziali,<br />

- la collaborazione multidisciplinare e multiprofessionale,<br />

- la medicina e il nursing basati sull’evidenza,<br />

- la gestione del rischio clinico,<br />

- gli esiti e la loro misurazione,<br />

- l’audit clinico, ivi compresi gli aspetti organizzativi ed assistenziali,<br />

- la ricerca e lo sviluppo,<br />

- la formazione continua,<br />

- la valutazione del personale.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 301<br />

ALLEGATOB alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 4/<br />

<br />

Fig. 1<br />

I determinanti della salute in Italia e in Europa<br />

Fonte: adattamento da Dahlgren and Whitehead (1993)<br />

Fig. 2<br />

La piramide del rischio: il case-mix del Distretto<br />

PALLIAZIONE<br />

COORDINAMENT O<br />

CURE<br />

CASE MANAGEMENT<br />

COORDINAMENT O<br />

CURE DISEASE/CASE<br />

MANAGEMENT<br />

PDTA, DISEASE<br />

MANAGEMENT<br />

Terminalità<br />

=1%<br />

Multimorbidità e<br />

complessità = 4 %<br />

Patologia singola complessa<br />

Patologie multiple = 17 %<br />

Una singola patologia o condizione non<br />

complessa = 16 %<br />

Carico 10,2<br />

Carico 5,1<br />

Carico 2,4<br />

Carico 0,9<br />

DIAGNOSTICA<br />

DIFFERENZIALE<br />

Sviluppo dei sintomi = 44 %<br />

Carico 0,3<br />

PROMOZIONE<br />

SALUTE SCREENING<br />

In salute = 18%<br />

Carico 0<br />

STRUMENTI DI GESTIONE<br />

CARICO ASSISTENZIALE STIMATO<br />

Schematizzazione della piramide del rischio nella popolazione generale con la distribuzione percentuale dei gruppi<br />

ad isorisorse (Resource Utilization Bands o RUB) e la stima del carico assistenziale (peso locale) elaborati su un<br />

campione di un milione di assistiti della Regione Veneto.


302<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

ALLEGATOB alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 5/<br />

<br />

La realizzazione delle attività del governo clinico presuppone un approccio di Sistema e, dunque, un<br />

contesto bene organizzato. Ciò impone lo sviluppo di una forte competenza organizzativa che per il<br />

Distretto socio-sanitario si declina:<br />

nello sviluppo dei servizi distrettuali, implementando connessioni funzionali con le altre macrostrutture<br />

aziendali (Ospedale e Dipartimento di Prevenzione), nonché con le strutture del privato<br />

accreditato e con la rete degli attori locali;<br />

nella responsabilità di mettere a disposizione tutte le risorse affinché il medico/pediatra di famiglia<br />

possa esercitare il proprio ruolo di referente principale per l’assistito, garantendo una risposta<br />

appropriata;<br />

nella responsabilità di organizzare e presidiare il coinvolgimento funzionale di tutte le componenti<br />

della Medicina Convenzionata nel percorso assistenziale e di coordinare i servizi e i professionisti<br />

afferenti agli altri ambiti (ospedale, strutture residenziali e semiresidenziali, servizi sociali, ecc.) al<br />

fine di garantire una presa in carico coordinata e continuativa;<br />

nella capacità di favorire, conformemente alla programmazione aziendale, il coinvolgimento<br />

responsabile delle Amministrazioni locali nello sviluppo dell’assistenza territoriale, valorizzando le<br />

risorse della Comunità locale.<br />

3. IL MODELLO ORGANIZZATIVO<br />

<br />

3.1 Dimensione ottimale del Distretto e Responsabilità<br />

Al fine di garantire una maggiore uniformità di offerta agli assistiti e, al contempo, perseguire obiettivi di<br />

efficienza del SSSR, il Distretto socio-sanitario deve adeguarsi alla soglia (minima) dei 100.000 residenti.<br />

Va, comunque, mantenuta una capillare organizzazione dei servizi ed interventi sul territorio, favorendo<br />

una maggiore vicinanza ai bisogni della popolazione, indipendentemente dalla dimensione distrettuale.<br />

È opportuno sottolineare che, allo stato attuale, una buona parte delle Aziende ULSS si è orientata verso<br />

la costituzione di un Distretto unico, indipendentemente dalle dimensioni del bacino di riferimento,<br />

privilegiando la dimensione della uniformità gestionale ed organizzativa. Questo orientamento<br />

rappresenta un indirizzo auspicabile.<br />

Ciò detto, il nuovo quadro programmatorio, stabilito con la LR n.23/2012, dispone che in ciascuna<br />

Azienda ULSS, a prescindere dal numero di Distretti, il Direttore dei Servizi Sociali e della Funzione<br />

territoriale, unico responsabile dell’intera funzione territoriale, in coordinamento con il Direttore<br />

Sanitario:<br />

- garantisca il coordinamento dei Distretti socio-sanitari qualora vi siano più Distretti nell’Azienda<br />

ULSS;<br />

- formuli la programmazione strategica della rete dei servizi socio-sanitari;<br />

- mantenga i rapporti istituzionali con le Amministrazioni locali attinenti alle linee strategiche ed alla<br />

programmazione socio-sanitaria aziendale.<br />

3.2 Il modello-tipo di Distretto<br />

Il nuovo quadro programmatorio pone come obiettivo primario il rafforzamento della struttura<br />

distrettuale, con particolare riferimento alla sua dimensione organizzativa ed alla sua dimensione clinicoassistenziale,<br />

privilegiando da un lato un’organizzazione trasversale e dall’altro un approccio fondato su<br />

percorsi assistenziali.<br />

Vengono così a delinearsi due livelli di responsabilità:<br />

- l’uno di tipo organizzativo-gestionale inerente alla gestione delle strutture;


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 303<br />

ALLEGATOB alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 6/<br />

<br />

- l’altro di tipo clinico-assistenziale inerente alla definizione, applicazione e monitoraggio dei percorsi<br />

assistenziali.<br />

Questa visione rappresenta fondamentalmente il punto di innovazione rispetto ai contenuti del modello<br />

distrettuale proposto nella DGR n.3242/2001.<br />

Più in dettaglio la caratteristica della trasversalità risponde all’obiettivo di garantire uniformità ed equità<br />

nei livelli di erogazione dei servizi e delle prestazioni su tutto l’ambito di riferimento dell’Azienda ULSS,<br />

concorrendo anche a ridurre le differenze che si sono sviluppate nel corso degli anni tra le stesse Aziende<br />

ULSS. Le funzioni distrettuali vengono, dunque, esercitate mediante un set minimo di Unità Operative<br />

(UO), orientando il Sistema verso una sorta di unicità gestionale. Al contempo è necessario sviluppare<br />

percorsi assistenziali intesi come modalità organizzate di svolgimento dell’assistenza, frutto di una<br />

metodologia e di un percorso condiviso, perseguendo obiettivi di miglioramento della qualità<br />

assistenziale, degli esiti, della sicurezza e della soddisfazione dei pazienti, nonché di ottimizzazione<br />

dell’uso delle risorse.<br />

Costituiscono elementi chiave per garantire la presa in carico coordinata e continuativa:<br />

- l’impostazione di un lavoro in team multiprofessionale;<br />

- il riconoscimento dell’UVMD quale luogo unitario di valutazione dei bisogni della persona nei casi<br />

più complessi per i quali è necessaria una valutazione multidimensionale ed una presa in carico<br />

multiprofessionale, particolarmente frequente nelle aree ad alta integrazione socio-sanitaria;<br />

- la definizione del Progetto Assistenziale Individualizzato nel quale vengono definiti gli interventi<br />

assistenziali ed individuate le responsabilità dei soggetti e delle strutture coinvolte.<br />

Il Direttore di Distretto socio-sanitario<br />

Il Direttore del Distretto garantisce la funzione direzionale di tutte le attività del Distretto mediante i<br />

Responsabili delle UU.OO.<br />

Al Direttore di Distretto competono le funzioni di:<br />

- conseguimento di obiettivi di risultato, di attività e di risorse concordati ed assegnati al Distretto, in<br />

sede di contrattazione di budget con la Direzione Generale;<br />

- organizzazione dei servizi sanitari, socio-sanitari e sociali propri del Distretto;<br />

- coordinamento delle necessarie collaborazioni ed organizzazione delle risorse affinché il<br />

medico/pediatra di famiglia svolga il proprio ruolo di referente-unico per l’assistito;<br />

- utilizzo dello strumento del budget per definire gli obiettivi e monitorare i relativi indicatori di<br />

risultato attribuiti alle UO distrettuali e alle Medicine di Gruppo Integrate (team multi professionali),<br />

organizzando, coerentemente con la programmazione strategica, i servizi e le risorse, nonché<br />

monitorandone l’implementazione.<br />

Qualora vi siano più Distretti, ciascun Direttore di Distretto assume le funzioni sopraelencate per l’ambito<br />

di riferimento del proprio Distretto.<br />

3.3 L’articolazione organizzativa<br />

Come precedentemente detto, il modello distrettuale individuato dalla nuova programmazione regionale<br />

dispone che le funzioni distrettuali vengano esercitate mediante un set minimo di UO, collocate in<br />

maniera traversale rispetto a tutti i Distretti in cui può essere articolato il territorio aziendale, orientando il<br />

Sistema verso una sorta di unicità gestionale ed operativa.<br />

Per garantire gli altri livelli di assistenza afferenti al Distretto, l’Azienda ULSS, in ragione da un lato<br />

della specificità del bisogno assistenziale locale, dall’altro dell’esistenza di modelli organizzativi<br />

funzionali, potrà prevedere specifiche UO secondo i criteri e i vincoli numerici posti dalle presenti<br />

Linee Guida sugli Atti aziendali.


304<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

ALLEGATOB alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 7/<br />

<br />

Fig. 3<br />

Esemplificazione del set organizzativo di minima per un Distretto ottimale<br />

Centrale<br />

Operativa del<br />

Territorio<br />

h24<br />

DIRETTORE DEI SERVIZI SOCIALI E<br />

DELLA FUNZIONE TERRITORIALE<br />

UOS PROFESSIONI<br />

SANITARIE TERRITORIALI<br />

DISTRETTO UNICO<br />

UOC CURE PRIMARIE<br />

UO CURE PALLIATIVE<br />

UO CURE SPECIALISTICHE<br />

UO INFANZIA ADOLESC FAM<br />

Servizio per l’Età Evolutiva<br />

Consultorio familiare<br />

UOS DISABILITÀ<br />

<br />

A seguito vengono elencate le previste UO trasversali e specificate alcune loro funzioni.<br />

Unità Operativa Complessa di Cure Primarie<br />

Ha funzioni di:<br />

- sviluppo, coordinamento e gestione delle Cure primarie, attraverso l’implementazione delle Medicine<br />

di Gruppo Integrate previste dagli specifici atti di indirizzo regionale, coinvolgendo tutte le<br />

componenti della convenzionata e organizzando le necessarie risorse commisurate agli obiettivi;<br />

- garanzia della continuità dell’assistenza e delle cure h24, 7gg/7 assicurando l’integrazione funzionale<br />

tra la Medicina di famiglia, la Continuità Assistenziale e la Specialistica;<br />

- definizione ed implementazione dei percorsi assistenziali, provvedendo a garantire il coinvolgimento<br />

di tutte le competenze e delle strutture anche sviluppando un sistema di monitoraggio dei processi e<br />

degli esiti in ogni contesto di vita dell’assistito (ambulatoriale, domiciliare o residenziale);<br />

- implementazione e responsabilità del funzionamento assistenza domiciliare integrata;<br />

- coordinamento sanitario delle strutture di ricovero intermedie, delle strutture residenziali e<br />

semiresidenziali extraospedaliere per garantire uniformità di percorsi e di implementazione di<br />

procedure condivise e basate sull’evidenza;<br />

- coordinamento e verifica dell’appropriatezza prescrittiva ed erogativa nell’ambito della farmaceutica,<br />

della protesica e della specialistica, partecipando al buon governo delle risorse.<br />

Unità Operativa Infanzia Adolescenza Famiglia<br />

Ha funzioni di:<br />

- assistenza sanitaria e socio-sanitaria alle donne, ai minori, alle coppie e alle famiglie, a tutela della<br />

maternità, per la procreazione responsabile, per la protezione e cura del minore in stato di abbandono<br />

o di maltrattamento. Tali finalità andranno perseguite in collegamento con le altre UU.OO. distrettuali<br />

ed ospedaliere, con la rete dei servizi sociali dei Comuni, con gli organi giudiziari per la tutela<br />

dell’infanzia;<br />

- promozione della salute e del benessere dei minori e degli adolescenti, garantendone il corretto<br />

sviluppo e sostenendo il ruolo affettivo, educativo e socializzante della famiglia tramite la


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 305<br />

ALLEGATOB alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 8/<br />

<br />

sintonizzazione delle proprie attività preventive, diagnostiche, curative e riabilitative con le altre<br />

UU.OO. territoriali ed ospedaliere e con le finalità degli altri soggetti istituzionali quali: i servizi<br />

sociali dei Comuni, la scuola, gli organi di giustizia minorile, ecc.;<br />

- sviluppo, coordinamento e gestione delle Cure primarie con riferimento all’area omogenea maternoinfantile,<br />

età evolutiva e famiglia, attraverso l’implementazione delle forme associative della<br />

Pediatria di famiglia previste dagli atti di indirizzo regionali, prevedendo peraltro la loro integrazione<br />

nelle Medicine di Gruppo Integrate;<br />

- garanzia della continuità dell’assistenza e delle cure h24, 7gg/7 assicurando l’integrazione funzionale<br />

tra la Pediatria di famiglia, la Continuità Assistenziale e la Pediatria ospedaliera;<br />

- definizione ed implementazione dei percorsi assistenziali nello specifico ambito, provvedendo a<br />

garantire il coinvolgimento di tutte le competenze e delle strutture anche sviluppando un sistema di<br />

monitoraggio dei processi e degli esiti in ogni contesto di vita dell’assistito (ambulatoriale,<br />

domiciliare o residenziale);<br />

- coordinamento e verifica dell’appropriatezza prescrittiva ed erogativa nell’ambito della farmaceutica,<br />

della protesica e della specialistica, partecipando al buon governo delle risorse.<br />

Questa UO si configurerà come UO Complessa laddove il bacino di riferimento sia superiore ai 250.000<br />

abitanti. Al proprio interno dovrà prevedere il Servizio per l’Età Evolutiva sulla base delle Linee Guida<br />

approvate con DGR n.1533/2011 e il Consultorio familiare sulla base delle Linee Guida approvate con<br />

DGR n. 215/2010.<br />

Unità Operativa Cure Palliative<br />

Al fine di garantire l’uniformità assistenziale su tutto il territorio regionale, il Piano Socio-Sanitario<br />

Regionale 2012-2016 conferma e rafforza l’applicazione della LR. n.7/20<strong>09</strong>, prevedendo una evoluzione<br />

dei suoi contenuti anche alla luce degli indirizzi ministeriali.<br />

Pertanto le Aziende ULSS garantiranno l’offerta di cure palliative a livello sovradistrettuale attraverso<br />

questa UO, a cui afferiscono tutti i malati candidati a palliazione, verso i quali svolge attività di gestione e<br />

programmazione del percorso, garantendo la continuità clinico-assistenziale tra l’Ospedale, le cure<br />

domiciliari e le strutture residenziali idonee (nella fattispecie Hospice e Ospedale di Comunità).<br />

Ha funzioni di:<br />

- attivazione e coordinamento del Nucleo di Cure Palliative, specificatamente dedicato, che rappresenta<br />

una organizzazione funzionale composta da: medici di famiglia, medici palliativisti, infermieri,<br />

psicologi, medici di continuità assistenziale, ai quali si aggiungono altre professionalità sociosanitarie<br />

(es. assistenti sociali, terapisti della riabilitazione, dietisti, ecc.);<br />

- definizione ed implementazione dei percorsi assistenziali nello specifico ambito, provvedendo a<br />

garantire il coinvolgimento di tutte le competenze e delle strutture anche sviluppando un sistema di<br />

monitoraggio dei processi e degli esiti in ogni contesto di vita dell’assistito (ambulatoriale,<br />

domiciliare o residenziale);<br />

- garanzia di una coerenza prescrittiva verso i farmaci a maggiore efficacia antalgica con particolare<br />

attenzione all’uso di oppioidi in ogni condizione di dolore.<br />

Questa UO si configurerà come UO Complessa laddove il bacino di riferimento sia superiore ai 250.000<br />

abitanti e conformemente al piano di sviluppo delle cure palliative nell’ambito di riferimento.<br />

Unità Operativa Attività Specialistiche<br />

Ha funzioni di:<br />

- riorientamento della funzione specialistica a supporto del medico/pediatra di famiglia;<br />

- coordinamento degli specialisti (convenzionati e dipendenti) presso le sedi distrettuali, a domicilio,<br />

presso le strutture di ricovero intermedie, presso le strutture semiresidenziali e residenziali;<br />

- coordinamento funzionale dell’attività ambulatoriale erogata presso le sedi distrettuali, ospedaliere e<br />

le strutture private accreditate nell’ambito del territorio dell’Azienda ULSS, concorrendo anche alla<br />

definizione del rapporto con le strutture private accreditate e del relativo budget, secondo criteri di<br />

accessibilità per l’assistito e qualità delle prestazioni;


306<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

ALLEGATOB alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 9/<br />

<br />

- programmazione e coordinamento dell’attività del Centro Unico di Prenotazione (CUP) aziendale,<br />

quale strumento gestionale e punto di sincronizzazione dell’attività delle strutture aziendali e del<br />

privato accreditato;<br />

- supervisione dell’attività del CUP Manager, coordinatore dei processi di prenotazione delle<br />

prestazioni ambulatoriali, al fine di verificare e di controllare le modalità operative di esecuzione<br />

delle prestazioni ambulatoriali, svolgendo un monitoraggio continuo sugli effettivi tempi di attesa;<br />

- supporto alla definizione e partecipazione responsabile alla implementazione dei percorsi<br />

assistenziali, provvedendo a garantire il coinvolgimento di tutte le competenze e delle strutture anche<br />

sviluppando un sistema di monitoraggio dei processi e degli esiti in ogni contesto di vita dell’assistito<br />

(ambulatoriale, domiciliare o residenziale);<br />

- monitoraggio dell’appropriatezza prescrittiva e governo delle liste d’attesa, coinvolgendo i<br />

medici/pediatri di famiglia, gli specialisti ambulatoriali interni e gli specialisti ospedalieri nella<br />

condivisione ed applicazione estesa delle classi di priorità, implementando un monitoraggio<br />

sistematico dell’aderenza dei profili prescrittivi ai criteri concordati;<br />

- monitoraggio delle attività svolte dalle strutture e dai soggetti convenzionati in termini di quantità e<br />

qualità delle prestazioni erogate rispetto a quanto programmato.<br />

Questa UO si configurerà come UO Complessa laddove il bacino di riferimento sia superiore ai 250.000<br />

abitanti, anche con riferimento al capoluogo ed alle attività connesse.<br />

Unità Operativa Semplice Disabilità<br />

Svolge attività ed interventi relativamente all’area della disabilità in ogni ambiente di vita ed in<br />

particolare con riferimento ai servizi residenziali e semiresidenziali per disabili.<br />

Rappresentano azioni qualificanti:<br />

- la definizione e la realizzazione del Progetto Assistenziale Individualizzato, attraverso l’UVDM, così<br />

come previsto dai provvedimenti regionali in considerazione delle fasi della crescita e della vita della<br />

persona disabile;<br />

- l’individuazione di percorsi riabilitativi per tutte le fasce d’età e di patologia, che abbiano come<br />

obiettivo finale l’autonomia, l’inclusione sociale e la partecipazione attiva del disabile nel suo<br />

contesto di vita;<br />

- il rafforzamento del Servizio di Integrazione Lavorativa (SIL), svolto a livello aziendale ed in<br />

collaborazione anche con gli altri servizi distrettuali, in particolare l’area delle dipendenze e della<br />

salute mentale, dei soggetti deboli e svantaggiati;<br />

- il consolidamento dell’attività di integrazione scolastica, svolta a livello aziendale ed in<br />

collaborazione anche con gli altri servizi distrettuali, in particolare l’area dell’età evolutiva;<br />

- il consolidamento del rapporto con il privato sociale quale elemento fondamentale della rete dei<br />

servizi.<br />

Unità Operativa Semplice Professioni Sanitarie Territoriali<br />

Ha funzione di:<br />

- coordinamento operativo dell’assistenza infermieristica, riabilitativa e tecnico-sanitaria distrettuale, al<br />

fine di favorire una efficace e razionale organizzazione, gestione ed integrazione degli infermieri nel<br />

team multiprofessionale;<br />

- partecipazione alla programmazione delle attività distrettuali;<br />

- supporto per l’implementazione di modelli assistenziali innovativi coerenti con la metodologia del<br />

nursing case management;<br />

- supporto per le sperimentazioni di nuovi modelli organizzativi assistenziali.<br />

Unità Operativa Semplice per la Sanità Penitenziaria<br />

È formalmente istituita in tutte le Aziende ULSS sede di istituto penitenziario ed è preposta alla gestione<br />

unitaria di tutte le attività socio-sanitarie, di base e specialistiche, a favore dei detenuti secondo le Linee<br />

di indirizzo sull’organizzazione della Sanità Penitenziaria approvate con DGR n. 2337/2011.<br />

Ha funzione di:


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 307<br />

ALLEGATOB alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 10/<br />

<br />

- garanzia dell’assistenza sanitaria nei confronti dei detenuti in termini di: prestazioni di medicina<br />

generale individuate dai LEA, assistenza specialistica, gestione delle emergenze-urgenze, assistenza<br />

infermieristica, fornitura di farmaci e presidi;<br />

- raccordo delle attività con quelle assicurate dal Dipartimento per le Dipendenze e dal Dipartimento di<br />

Salute Mentale a favore dei detenuti;<br />

- garanzia dei rapporti fra l’Azienda ULSS e la direzione dell’istituto penitenziario.<br />

Si configura come una UO semplice a valenza dipartimentale, collocata nella struttura Distretto sede<br />

dell’istituto penitenziario.<br />

Dipartimento per le Dipendenze<br />

Il Dipartimento per le Dipendenze è formalmente istituito in tutte le Aziende ULSS per coordinare tutte le<br />

unità operative pubbliche e private che direttamente o indirettamente si occupano di dipendenze<br />

patologiche, che perseguono comuni finalità e sono quindi tra loro interdipendenti, pur mantenendo la<br />

propria autonomia e responsabilità tecnico-funzionale e gestionale.<br />

Il Dipartimento per le Dipendenze è un dipartimento funzionale, collocato nella struttura Distretto, che<br />

dipende dalla Direzione dei Servizi Sociali e della Funzione territoriale.<br />

Il Direttore del Dipartimento, nominato dal Direttore Generale fra i responsabili delle UO che<br />

compongono il Dipartimento stesso, persegue i seguenti obiettivi:<br />

- applicazione delle direttive nazionali e regionali in materia di dipendenze patologiche;<br />

- coordinamento della rete complessiva dei servizi pubblici e privati convenzionati che operano in<br />

materia di dipendenze patologiche nel territorio di propria competenza;<br />

- gestione della quota del budget aziendale destinato alle dipendenze patologiche e perseguimento degli<br />

obiettivi assegnati.<br />

<br />

<br />

3.4 I Dipartimenti funzionalmente collegati al Distretto<br />

Sono funzionalmente collegati al Distretto i servizi facenti capo al Dipartimento di Salute Mentale e al<br />

Dipartimento di riabilitazione Ospedale-Territorio: l’obiettivo di un raccordo operativo si pone a garanzia<br />

per il paziente di continuità e di coordinamento assistenziale.<br />

Dipartimento di Salute Mentale<br />

Il Dipartimento di Salute Mentale (DSM), istituito in tutte le Aziende ULSS, rappresenta il riferimento ed<br />

il garante clinico per la tutela della salute mentale e si estrinseca nella organizzazione unitaria e coerente<br />

delle varie articolazioni strutturali e funzionali in cui si esprime la presa in carico dei bisogni di salute<br />

mentale di una popolazione. Pertanto opera per la prevenzione, la cura e la riabilitazione di ogni forma di<br />

disagio mentale, privilegiando interventi personalizzati ed intervenendo primariamente sul territorio<br />

secondo una logica di psichiatria di comunità. Il DSM coordina sotto un’unica direzione le attività<br />

territoriali ed ospedaliere, pubbliche e private convenzionate dell’assistenza psichiatrica.<br />

È un dipartimento strutturale transmurale (ospedaliero e territoriale), dotato di autonomia tecnicoorganizzativa,<br />

collocato nella struttura Distretto socio-sanitario, che si interfaccia con il Direttore della<br />

funzione territoriale e con il Direttore della funzione ospedaliera.<br />

Il DSM comprende una o più UO Complesse finalizzate al completo sviluppo e all’integrazione degli<br />

interventi terapeutico-riabilitativi e preventivi in ambito ambulatoriale e domiciliare, semiresidenziale,<br />

residenziale ed ospedaliero.<br />

Il Direttore del Dipartimento, nominato dal Direttore Generale fra i Direttori delle UOC di Psichiatria,<br />

persegue i seguenti obiettivi:<br />

- applicazione delle direttive nazionali e regionali, con particolare riferimento ai Progetti Obiettivo ed<br />

al Regolamento del DSM approvato con DGR n.752/2011;<br />

- coordinamento della rete complessiva dei servizi territoriali ed ospedalieri, pubblici e privati<br />

convenzionati dell’assistenza psichiatrica che insistono nel territorio di propria competenza;


308<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

ALLEGATOB alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 11/<br />

<br />

- gestione della quota del budget aziendale destinato alla tutela della salute mentale e perseguimento<br />

degli obiettivi assegnati.<br />

Nelle sedi in cui insistono le cliniche universitarie, che operano nell’ambito delle Aziende Ospedaliere e<br />

delle Aziende ULSS territoriali, il DSM è un dipartimento interaziendale e il Direttore è nominato dai<br />

Direttori Generali delle due Aziende, di intesa con il Rettore e con il Preside della facoltà di Medicina e<br />

tenuto conto di eventuali specifiche previsioni contenute nei protocolli di intesa tra Regione ed<br />

Università. Alle cliniche psichiatriche universitarie può essere affidata la direzione di una delle UOC del<br />

DSM, alla quale può essere assegnata una specifica porzione di territorio e uno specifico bacino di utenza;<br />

per gli utenti di questo territorio, le UO a direzione universitaria assicurano la presa in carico, il<br />

trattamento, la riabilitazione e il ricovero.<br />

Dipartimento funzionale di riabilitazione Ospedale-Territorio<br />

Data l’importanza di sviluppare una efficiente rete per la riabilitazione, specie con riferimento alla<br />

domiciliarità e alle strutture di ricovero intermedie (nella fattispecie l’Unità Riabilitativa Territoriale), si<br />

configura strategico prevedere un Dipartimento funzionale di riabilitazione Ospedale-Territorio, quale<br />

garante della continuità assistenziale e dell’appropriatezza dell’intervento, sviluppando una<br />

collaborazione su base provinciale.<br />

4. IL DISTRETTO COME “SISTEMA INTEGRATO”<br />

<br />

4.1 L’integrazione socio-sanitaria<br />

L’integrazione socio-sanitaria si conferma strategia fondante del modello veneto, da perseguire a tutti i<br />

livelli del sistema, quale approccio che interpreta in modo completo l’obiettivo di tutelare la salute ed il<br />

benessere al di là di logiche settoriali ed autoreferenziali.<br />

Aspetti imprescindibili per realizzare l’integrazione socio-sanitaria sono:<br />

- l’adozione di un approccio per percorsi assistenziali integrati, a partire dalla progettazioneprogrammazione<br />

degli interventi, alla realizzazione della presa in carico, alla valutazione degli esisti<br />

in termini di risultati conseguiti;<br />

- la partecipazione della persona attraverso la personalizzazione degli interventi, valorizzando la<br />

relazione interpersonale anche in termini di qualità del tempo dedicato, la facilitazione all’accesso, il<br />

coinvolgimento del paziente nei percorsi assistenziali;<br />

- la multiprofessionalità quale cardine per formulare una azione integrata e continuativa;<br />

- la valorizzazione della rete, non soltanto istituzionale (Aziende ULSS, Comuni, Scuole, ecc.) ma<br />

anche informale (rete parentale, amicale, volontariato, privato sociale), costruendo sinergie tra le<br />

varie risorse.<br />

L’integrazione socio-sanitaria trova realizzazione laddove è possibile valutare in modo unitario ed<br />

uniforme i bisogni sanitari, socio-sanitari, socio-assistenziali, che hanno portato alla formulazione di una<br />

domanda: questo si realizza di norma attraverso l’UVMD.<br />

Le Medicine di Gruppo Integrate intese come team multiprofessionali che prendono in carico i bisogni di<br />

una Comunità rappresentano di fatto i luoghi ideali in cui si può sviluppare operativamente l’integrazione<br />

socio-sanitaria.<br />

Inoltre rappresentano obiettivi strategici la promozione dell’esercizio della delega da parte dei Comuni<br />

alle Aziende ULSS nella gestione dei servizi sociali e socio-sanitari, nonché la diffusione della gestione<br />

associata dei servizi con eventuale esclusione dei capoluoghi di provincia, anche al fine di ottimizzare<br />

l’utilizzo delle risorse e garantire uniformità di trattamento su tutto il territorio regionale.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 3<strong>09</strong><br />

ALLEGATOB alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 12/<br />

<br />

4.2 L’integrazione con il Dipartimento di Prevenzione<br />

Il Piano Socio-Sanitario Regionale 2012-2016 individua tra gli obiettivi prioritari del Distretto la<br />

prevenzione e la promozione della salute. Questo ambito richiede di operare mediante un approccio<br />

trasversale che consenta di armonizzare le iniziative in una logica di rete e di favorire la sinergia<br />

intersettoriale tra tutti i professionisti coinvolti. Ai fini preventivi è, dunque, strategica una visione<br />

integrata, non solo fra i servizi dei Dipartimenti di Prevenzione ma anche in coordinamento con i<br />

Distretti, ed in particolare con i medici e pediatri di famiglia e con le strutture a diverso titolo impegnate<br />

nella tutela della Salute pubblica.<br />

Rappresentano in particolare ambiti ed azioni rilevanti:<br />

- prevenire le malattie suscettibili di vaccinazione individuando strategie per mantenere o migliorare le<br />

coperture raggiunte, perseguendo un coinvolgimento attivo dei medici/pediatri di famiglia anche<br />

nell’azione di sensibilizzazione ed informazione della popolazione;<br />

- ridurre la mortalità per carcinoma della mammella, della cervice uterina e del carcinoma del colonretto,<br />

attraverso i programmi di screening di massa per una diagnosi precoce delle malattie<br />

oncologiche. L’integrazione funzionale tra Distretto e Dipartimento di Prevenzione è volta ad<br />

incrementare la partecipazione e l’accesso agli screening nella popolazione generale e nei sottogruppi<br />

specifici;<br />

- promuovere la prevenzione primaria e la promozione di stili di vita sani per prevenire le patologie<br />

cronico-degenerative e le loro complicanze, individuando come obiettivi da realizzare in integrazione<br />

con le strutture distrettuali:<br />

• la riduzione della percentuale di fumatori abituali, con particolare riguardo alle fumatrici e a<br />

soggetti in età giovane-adulta, anche attraverso azioni di educazione, sostegno ed incentivo alla<br />

cessazione del fumo;<br />

• l’incremento dell’attività motoria, con riguardo alla popolazione giovane-adulta e adulta-anziana;<br />

• la prevenzione dell’obesità, con particolare riguardo a quella infantile, anche attraverso la<br />

realizzazione di adeguate campagne informative;<br />

• la riduzione del numero di consumatori di alcol a rischio attraverso azioni di prevenzione ed<br />

interventi di counselling breve;<br />

- ridurre l’incidenza e la mortalità per malattie ischemiche del cuore e cerebrovascolari, attraverso:<br />

• la valutazione del rischio con il coinvolgimento del medico di famiglia;<br />

• l’individuazione di percorsi personalizzati per la modifica dello stile di vita.<br />

<br />

4.3 L’integrazione con l’Ospedale<br />

Le esperienze sviluppate nel Veneto in tema di continuità dell’assistenza attraverso l’integrazione<br />

Ospedale-Territorio portano ad individuare alcune strategie imprescindibili:<br />

- il consolidamento dei modelli di ammissione e dimissione protetta, supportati dalla implementazione<br />

di percorsi per la presa in carico globale e coordinata del paziente, anche tramite sistemi codificati di<br />

corresponsabilità e “figure di riferimento” (case manager);<br />

- l’implementazione di soluzioni organizzative, quali le Centrali Operative Territoriali, intese come<br />

strumenti di raccolta e classificazione del problema/bisogno, di attivazione delle risorse più<br />

appropriate, di pianificazione e coordinamento degli interventi, tutelando le transizioni da un luogo di<br />

cura all’altro o da un livello clinico/assistenziale all’altro;<br />

- il potenziamento degli strumenti di scambio informativo, nella fattispecie dei sistemi informativi<br />

integrati, a supporto dell’integrazione professionale, evitando la frammentazione degli interventi e<br />

garantendo la continuità informativa del processo assistenziale.<br />

Inoltre, per dare formalizzazione al ruolo dell’integrazione con l’Ospedale, ciascuna Azienda ULSS dovrà<br />

istituire un Coordinamento per la pianificazione e l’organizzazione delle attività relative alla gestione del


310<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

ALLEGATOB alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 13/<br />

<br />

paziente tra l’ambito ospedaliero e territoriale, finalizzato alla condivisione dei percorsi assistenziali, alla<br />

loro corretta applicazione ed alla responsabilizzazione sulla valutazione degli esiti.<br />

Sono membri del Coordinamento: il Direttore Sanitario, il Direttore dei Servizi Sociali e della Funzione<br />

territoriale, il Direttore della funzione ospedaliera, il Direttore/i del Distretto, i responsabili delle UO<br />

distrettuali, un farmacista, un assistente sociale, un medico ed un pediatra di famiglia, uno specialista<br />

ambulatoriale interno, nominati dai rispettivi comitati aziendali e comitato zonale.<br />

4.4 L’integrazione con le risorse della Comunità<br />

Conformemente alle indicazioni della programmazione regionale, andrà promossa la stipula ideale di un<br />

Patto con la Comunità locale, finalizzato a responsabilizzare tutti i soggetti alla garanzia dei Livelli<br />

Essenziali di Assistenza (LEA). In particolare è necessario:<br />

- promuovere il coinvolgimento dei pazienti e delle famiglie dando valore all’esperienza dell’assistenza<br />

ricevuta (un tempo dedicato, la valutazione partecipata dei bisogni e della qualità dell’assistenza, la<br />

diffusione della Carta dei Servizi in cui siano esplicitati gli standard di qualità), promuovendo la<br />

capacità di migliorare la propria salute potenziando le azioni di educazione all’autocura e il sostegno<br />

ai gruppi di auto aiuto, sviluppare approcci di condivisione delle decisioni sui trattamenti;<br />

- coinvolgere le Amministrazioni locali nello sviluppo delle Cure primarie ed in particolare nella<br />

implementazione delle Medicine di Gruppo Integrate, anche attraverso la messa a disposizione di<br />

strutture, l’attivazione congiunta di programmi, la messa in sinergia di professionalità;<br />

- coinvolgere le associazioni di volontariato e le altre organizzazioni, prevedendo in ogni Azienda<br />

ULSS una funzione di interfaccia specifica, quale punto di riferimento per il volontariato, con lo<br />

scopo di: favorire la reciproca conoscenza, sostenere percorsi formativi integrati, diffondere le buone<br />

pratiche e le opportunità socio-educative, implementare l’audit civico finalizzato al miglioramento<br />

dell’assistenza.<br />

<br />

<br />

<br />

5. STRUMENTI A SUPPORTO<br />

<br />

<br />

5.1 La Centrale Operativa Territoriale<br />

Nell’ambito delle competenze del Direttore dei Servizi Sociali e della Funzione territoriale, in<br />

coordinamento con il Direttore Sanitario, andrà sviluppata la Centrale Operativa Territoriale (unica e<br />

quindi a valenza aziendale), interconnessa con la rete dei servizi distrettuali e funzionale a tutte le UO<br />

territoriali.<br />

La Centrale Operativa rappresenta l’elemento cardine dell’organizzazione territoriale in quanto svolge<br />

una funzione di coordinamento della presa in carico dell’utente “protetto” e di raccordo fra i soggetti della<br />

rete assistenziale. Rappresenta, infatti, lo strumento di raccolta e classificazione del problema/bisogno<br />

espresso, di attivazione delle risorse più appropriate, di programmazione e pianificazione degli interventi<br />

attivando i soggetti della rete assistenziale, tutelando le transizioni da un luogo di cura all’altro o da un<br />

livello clinico/assistenziale all’altro.<br />

Vengono a seguito schematizzate le caratteristiche principali.<br />

Tipologia di interventi<br />

- coordina la transizione (dimissione) dei pazienti ricoverati in Ospedale verso il trattamento<br />

temporaneo o residenziale o domiciliare protetto;<br />

- coordina la presa in carico dei pazienti in assistenza domiciliare protetta e le eventuali transizioni<br />

verso altri luoghi di cura o altri livelli assistenziali;


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 311<br />

ALLEGATOB alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 14/<br />

<br />

- coordina la transizione (ammissione/dimissione) e sorveglia sulla presa in carico dei pazienti<br />

ricoverati presso le strutture di ricovero intermedie;<br />

- sorveglia sulla presa in carico dei pazienti in assistenza residenziale definitiva o semiresidenziale<br />

Soggetti che la attivano<br />

- Personale distrettuale e ospedaliero;<br />

- Medici/pediatri di famiglia e medici di continuità assistenziale;<br />

- Personale delle strutture di ricovero intermedie, nonché delle strutture residenziali e semiresidenziali;<br />

- personale del Comune (Servizi Sociali)/Familiari di pazienti protetti e critici.<br />

Funzionamento<br />

- è attiva 24h e 7 giorni su 7;<br />

- è supportata da un call center aziendale attivo h24, in grado di ricevere chiamate e, sulla base di<br />

precisi criteri di triage telefonico, coordina le azioni per fornire una soluzione/risposta alle richieste;<br />

- è in grado di intercettare i bisogni di cure e/o di assistenza, garantendo la continuità dell’assistenza,<br />

interfacciandosi con l’Ospedale, con le strutture di ricovero intermedie (Hospice, Ospedale di<br />

Comunità, Unità Riabilitativa Territoriale) e le strutture residenziali, con i medici/pediatri di famiglia,<br />

con i medici di continuità assistenziale, con le cure domiciliari, con la Centrale del SUEM 118;<br />

- opera in stretta integrazione con l’equipe delle cure domiciliari e delle cure palliative.<br />

Risorse umane<br />

- Personale infermieristico, socio-assistenziale e amministrativo appropriatamente formato in modo da<br />

essere in grado di gestire le chiamate ed attivare e coordinare i suddetti interventi h24.<br />

La Centrale Operativa Territoriale è diretta da un professionista che abbia conseguito la laurea magistrale<br />

in una delle Professioni Sanitarie di cui alla L.n.251/2000.<br />

Dotazione informatica<br />

- Dotazione di software di registrazione vocale delle chiamate e tracciabilità informatica della apertura<br />

e chiusura delle stesse e delle eventuali transizioni effettuate.<br />

- Dotazione di software con accesso ed alimentazione nel Fascicolo Socio-Sanitario Elettronico degli<br />

interventi effettuati.<br />

- Dotazione di un data-base che permetta di visualizzare in tempo reale la disponibilità dei posti letto in<br />

strutture di ricovero intermedie e residenziali, nonché l’anagrafica dei pazienti in assistenza<br />

domiciliare protetta.<br />

- Dotazione di software con possibilità di valutazione strumentale telematica dei pazienti.<br />

- Dotazione di video consultazione per paziente da remoto.<br />

La Centrale Operativa dovrà essere oggetto prioritario del primo provvedimento organizzativo<br />

formulato, in collaborazione con il Direttore Sanitario, dal Direttore dei Servizi Sociali e della Funzione<br />

territoriale: detto provvedimento dovrà essere trasmesso in Regione per la relativa approvazione, quale<br />

presupposto indispensabile per la riorganizzazione dell’assistenza distrettuale.<br />

<br />

<br />

5.2 Il Sistema Informativo Integrato<br />

Al fine di garantire la continuità dell’assistenza nelle sue diverse accezioni di continuità informativa,<br />

gestionale e relazionale, si rende necessario il potenziamento degli strumenti di scambio informativo,<br />

evitando la frammentazione degli interventi, garantendo la continuità del processo assistenziale e, dunque,<br />

migliorando l’assistenza erogata.


312<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

ALLEGATOB alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 15/<br />

<br />

In quest’ambito diventa indispensabile l’implementazione di un sistema informativo integrato:<br />

tra sociale e sanitario, che metta cioè in rete le informazioni derivanti dai vari ambiti aziendali (pronto<br />

soccorso, ospedale, farmaceutica, specialistica, ecc.), sistematizzando anche la parte della<br />

domiciliarità, delle cure palliative e della residenzialità extraospedaliera;<br />

tra Azienda e i software propri della medicina e pediatria di famiglia, per la classificazione delle<br />

patologie e dei bisogni di salute a supporto sia della programmazione aziendale che del monitoraggio<br />

dei percorsi assistenziali e degli esisti dell’assistenza erogata.<br />

L’obiettivo finale è la realizzazione del Fascicolo Socio-Sanitario Elettronico ovvero quell’insieme di<br />

servizi applicativi che consentono l’inserimento ed il successivo recupero dei documenti socio-sanitari, al<br />

fine di rendere disponibile, agli operatori abilitati o agli assistiti stessi, in ogni momento ed in ogni luogo,<br />

la storia clinica e socio-assistenziale individuale. Il concetto e l’utilizzo del Fascicolo sono da intendersi<br />

estesi ai diversi ambiti: ospedaliero, territoriale, sociale e di prevenzione e promozione della salute. Lo<br />

strumento dovrà, pertanto, essere unico, indipendentemente dall’area dei servizi da cui provengono le<br />

informazioni.<br />

5.3 Il Budget di Distretto<br />

Tra gli strumenti manageriali a disposizione del Distretto il più importante è il budget di Distretto,<br />

definito sulla base della DGR n.625/2003, come “… uno strumento operativo aziendale di<br />

programmazione e controllo per i Centri di Responsabilità a cui sono assegnati obiettivi quali–<br />

quantitativi e correlate risorse sia correnti che di investimenti”.<br />

L’utilizzo del budget come strumento gestionale presuppone un processo di negoziazione degli obiettivi e<br />

delle risorse disponibili su più livelli di responsabilità, finalizzati al miglioramento dell’efficienza e<br />

dell’efficacia del Sistema assistenziale.<br />

In particolare andrà favorita la correlazione tra gli obiettivi del budget distrettuale e gli obiettivi del<br />

budget ospedaliero, configurandola come prassi, dal momento che molti obiettivi strategici aziendali<br />

richiedono processi orizzontali di ricomposizione e di integrazione tra i diversi ambiti che trattano un<br />

medesimo paziente.<br />

6. LA PROGRAMMAZIONE AZIENDALE<br />

<br />

<br />

6.1 Aggiustamento per il case-mix e stratificazione del rischio sanitario nelle Cure primarie<br />

La conoscenza dei bisogni di salute della popolazione è momento fondamentale del processo di<br />

programmazione della rete dei servizi socio-sanitari locali.<br />

Data la crescente complessità, comorbidità ed eterogeneità dei bisogni di salute, si evidenzia la necessità<br />

di introdurre strumenti di misurazione del case-mix della popolazione che permettano una mappatura<br />

accurata della morbidità ma anche una più equa misurazione del carico assistenziale e delle risorse<br />

necessarie per rispondere ai diversi bisogni. Questi strumenti permettono di valutare, prima di tutto, la<br />

diversa distribuzione delle malattie, come le risorse (assistenziali ed economiche) sono utilizzate in<br />

rapporto al carico misurato di malattia, ed inoltre consentono la stratificazione dei bisogni assistenziali in<br />

categorie considerate omogenee in termini di utilizzo atteso di risorse assistenziali (resource utilization<br />

bands, cfr. Fig.2). Dette valutazioni potrebbero concorrere ad una più equa distribuzione delle risorse a<br />

livello distrettuale e a livello di Medicina di Gruppo Integrata.<br />

Inoltre, progressivamente andranno introdotti strumenti gestionali che permettano di aggiustare gli attuali<br />

criteri di distribuzione delle risorse, basati solo sulla quantità (numero di assistiti o numero di ore), con<br />

sistemi validati di misurazione e aggiustamento per il case-mix, valorizzando così anche la qualità<br />

dell’assistenza (quali assistiti, quale carico di assistenza).


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 313<br />

ALLEGATOB alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 16/<br />

<br />

Queste esigenze palesano, dunque, la necessità di accrescere le competenze del sistema con particolare<br />

riferimento:<br />

- al miglioramento delle capacità del medico/pediatra di famiglia di codificare le patologie ed il relativo<br />

impatto funzionale all’interno della propria cartella informatizzata, in modo da renderle fruibili anche<br />

agli altri colleghi (fase diagnostica) ed impostando, per le patologie croniche, un percorso terapeutico<br />

adeguato alla patologia prevalente (fase terapeutica), acquisendo competenze nel campo del disease<br />

management;<br />

- all’acquisizione di competenze relazionali e gestionali nella erogazione di assistenza<br />

multiprofessionale e multidimensionale ai pazienti con elevata comorbidità, competenze necessarie<br />

per un miglior esito assistenziale dei soggetti più fragili, complessi e non inquadrabili in un’unica<br />

cronicità (case management);<br />

- all’acquisizione di competenze gestionali sanitarie (health management) da parte sia del personale<br />

convenzionato che coordina il team multiprofessionale (es. Medicine di Gruppo Integrate), sia da<br />

parte della dirigenza aziendale, competenze atte ad organizzare l’assistenza sanitaria e le relative<br />

risorse attraverso strumenti avanzati di analisi, programmazione e controllo, quali l’aggiustamento del<br />

rischio, il budget e le misure di efficienza/performance.<br />

6.2 Gli strumenti di programmazione<br />

Perseguendo obiettivi di adeguatezza ai bisogni ed alle esigenze del territorio, nonché di uniformità dei<br />

livelli di assistenza e di pluralità dell'offerta, il sistema locale di offerta socio-sanitaria si identifica<br />

attraverso tre strumenti:<br />

Piano Attuativo Locale (PAL): è proposto dal Direttore Generale e, previo parere della Conferenza<br />

dei Sindaci, è approvato dalla Regione. Si tratta di un piano pluriennale che si uniforma esplicitamente<br />

al Piano Socio Sanitario Regionale e agli altri atti della programmazione regionale e ha durata e<br />

scadenza pari a quella dei piani della programmazione regionale;<br />

Piano di Zona: è strumento primario di attuazione della rete dei servizi sociali e dell’integrazione<br />

socio-sanitaria e si configura come “piano regolatore dei servizi alla persona”. Elaborato a livello di<br />

Azienda ULSS, è promosso dall’Esecutivo della Conferenza dei Sindaci ed è approvato dalla<br />

Conferenza stessa. È coordinato dal Direttore dei Servizi Sociali e della Funzione territoriale, recepito<br />

con deliberazione dal Direttore Generale ed inviato agli uffici regionali competenti per il visto di<br />

congruità;<br />

<br />

Programma delle Attività Territoriali (PAT): è strumento operativo di programmazione annuale del<br />

Distretto, è basato sulla intersettorialità degli interventi ed è finalizzato alla realizzazione di obiettivi e<br />

di indirizzi contenuti nel PAL. Esso contiene la localizzazione dei vari servizi ed interventi sanitari,<br />

sociali aziendali e delegati, nonché la determinazione delle risorse per gli interventi erogati, in<br />

integrazione con i Comuni ricompresi nel territorio dell’Azienda ULSS. È proposto dal Direttore del<br />

Distretto sulla base delle risorse assegnate e delle indicazioni della Direzione aziendale e, previo<br />

parere della Conferenza dei Sindaci, viene approvato dal Direttore Generale d’intesa con la<br />

Conferenza stessa limitatamente alle attività socio-sanitarie.<br />

Per favorire una maggiore coerenza nella programmazione il Piano di Zona e il Piano Attuativo Locale<br />

possono comporre una sorta di “Piano di Comunità”. L’orientamento è, infatti, di pervenire alla<br />

definizione di uno strumento unitario delle politiche per la salute a livello locale, che garantisca la<br />

coerenza tra programmazione, sistema delle responsabilità, allocazione delle risorse e misurabilità delle<br />

performance, anche in conformità agli obiettivi definiti attraverso il processo di budgeting.


314<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

giunta regionale – 9^ legislatura<br />

ALLEGATOC alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 1/4<br />

LINEE GUIDA PER L’ORGANIZZAZIONE DEL DIPARTIMENTO DI<br />

PREVENZIONE DELLE AZIENDE ULSS<br />

1. Premessa: i riferimenti normativi.<br />

La Legge n. 833 del 23/12/1978, istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale (S.S.N.), ha individuato,<br />

all’articolo 10, le Unità Sanitarie Locali (USL), definendo, agli articoli 20 e 21, le funzioni ad esse attribuite<br />

in materia di prevenzione.<br />

Gli articoli 7-bis, 7-ter e 7-quater del D.Lgs. n. 229/1999, che ha modificato il D.Lgs. n. 502/1992 e il<br />

successivo D.Lgs. n. 517/1993, hanno individuato l’organizzazione e stabilito le funzioni del Dipartimento di<br />

Prevenzione, articolando le funzioni del Dipartimento in:<br />

funzioni garantite “direttamente” dal Dipartimento di Prevenzione:<br />

- profilassi delle malattie infettive e parassitarie;<br />

- tutela della collettività dai rischi sanitari degli ambienti di vita anche con riferimento agli effetti<br />

sanitari degli inquinanti ambientali;<br />

- tutela della collettività e dei singoli dai rischi infortunistici e sanitari connessi agli ambienti di<br />

lavoro;<br />

- sanità pubblica veterinaria, che comprende sorveglianza epidemiologica delle popolazioni animali e<br />

profilassi delle malattie infettive e parassitarie, farmacovigilanza veterinaria, igiene delle produzioni<br />

zootecniche, tutela igienico-sanitaria degli alimenti di origine animale;<br />

- tutela igienico-sanitaria degli alimenti;<br />

- sorveglianza e prevenzione nutrizionale;<br />

f-bis) tutela della salute nelle attività sportive (articolo 8 del D.Lgs. n. 254/2000);<br />

funzioni che il Dipartimento contribuisce ad assicurare con gli altri Servizi e Dipartimenti aziendali e<br />

che sono le attività di promozione della salute e di prevenzione delle malattie cronico-degenerative.<br />

L’articolo 7-quater, comma 2 prevede che le Regioni disciplinano l'articolazione delle aree dipartimentali di<br />

sanità pubblica, della tutela della salute negli ambienti di lavoro e della sanità pubblica veterinaria,<br />

prevedendo strutture organizzative specificamente dedicate.<br />

In attuazione del D.Lgs. n. 502/1992 e D.Lgs. n. 517/1993, come modificati dal D.Lgs. n. 229/1999, la L.R.<br />

n. 56/1994, di riordino del Servizio Sanitario Regionale, all’articolo 23, comma 1 ha individuato nel<br />

Dipartimento di Prevenzione la struttura tecnico-funzionale dell’Azienda ULSS preposta alla promozione,<br />

nel territorio di competenza, della tutela della salute della popolazione. Al comma 2 del medesimo articolo<br />

sono stati individuati i servizi nei quali si articola il Dipartimento di Prevenzione, mentre il successivo<br />

comma 3 ha trasferito ai servizi del Dipartimento le funzioni amministrative in materia di igiene e sanità<br />

pubblica e veterinaria.<br />

In attuazione dell’articolo 31, lett. d) della L.R. n. 56/1994, la Giunta Regionale ha approvato la D.G.R. n.<br />

6107 del 20/12/1994, contenente le direttive relative ai criteri di funzionamento dei Dipartimenti di<br />

Prevenzione e dei suoi servizi e alle modalità di raccordo con i distretti e con le altre strutture che si<br />

occupano di prevenzione, direttive, poi, modificate dalla D.G.R. n. 3415 del 29/11/2002.<br />

Il Piano Sanitario Nazionale (PSN) 2011-<strong>2013</strong>, approvato con Intesa del 22/<strong>09</strong>/2011, ha sottolineato<br />

l’importanza degli interventi preventivi a livello individuale, collettivo ed ambientale, individuando gli<br />

obiettivi prioritari per il triennio e gli obiettivi di promozione di comportamenti e stili di vita per la salute, di<br />

lotta alle principali patologie e di miglioramento del contesto ambientale, di rafforzamento della tutela dei<br />

soggetti deboli, secondo strategie condivise a livello europeo.<br />

In particolare, il PSN 2011-<strong>2013</strong> ha inteso “rilanciare la prevenzione mediante interventi che tengano conto<br />

che la salute pubblica e delle singole persone oggi largamente influenzata da fattori estranei al sistema


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 315<br />

ALLEGATOC alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 2/4<br />

sanitario, quali i determinanti sociali, economici, comportamentali ed ambientali, che possono causare<br />

diseguaglianze sistematiche nello stato di salute della popolazione”.<br />

Il Piano Socio-Sanitario Regionale (PSSR), approvato con la L.R. n. 23 del 29/06/2012 e s.m.i., ha<br />

individuato, per la promozione della salute e la prevenzione delle malattie, le aree emergenti e prioritarie di<br />

intervento a livello regionale, già definite dal Piano Regionale Prevenzione (PRP) 2010-2012 approvato con<br />

D.G.R. n. 3139 del 14/12/2010, che sviluppa quattro macroaree. Tali macroaree sono: la medicina predittiva,<br />

la prevenzione universale, la prevenzione della popolazione a rischio e la prevenzione delle complicanze e<br />

recidive di malattia, in relazione agli obiettivi generali di salute definiti dal Piano Nazionale Prevenzione<br />

(PNP) 2010-2012.<br />

Il medesimo PSSR ha, inoltre, individuato tra le aree prioritarie di intervento la prevenzione delle malattie<br />

determinate dagli alimenti, la prevenzione delle zoonosi malattie emergenti, il benessere animale, già definite<br />

dal Piano Sanità Animale e Sicurezza Alimentare 2011-2012.<br />

Il D.L. n. 158/2012, convertito con L. n. 189 dell’8.11.2012 ha novellato il comma 4 dell’art. 7quater del D.<br />

Lgs. n.502/1992 prevedendo che”Le strutture organizzative dell'area di sanità pubblica veterinaria e<br />

sicurezza alimentare operano quali centri di responsabilità, dotati di autonomia tecnico-funzionale e<br />

organizzativa nell'ambito della struttura dipartimentale, e rispondono del perseguimento degli obiettivi<br />

dipartimentali e aziendali, dell'attuazione delle disposizioni normative e regolamentari regionali, nazionali e<br />

internazionali, nonché della gestione delle risorse economiche attribuite”.<br />

2. Le funzioni dei Dipartimenti di Prevenzione ai sensi dell’articolo 7-bis e 7-ter del D.lgs. n. 229/1999.<br />

Ai sensi dell’articolo 7-bis, comma 2 del D.lgs. n. 229/1999, il Dipartimento di Prevenzione promuove<br />

azioni volte a individuare e rimuovere le cause di nocività e malattia di origine ambientale, umana e<br />

animale, mediante iniziative coordinate con i Distretti, con i Dipartimenti dell'Azienda ULSS e delle Aziende<br />

Ospedaliere, prevedendo il coinvolgimento di operatori di diverse discipline. Partecipa, inoltre, alla<br />

formulazione del programma di attività della ULSS, formulando proposte d’intervento nelle materie di<br />

competenza e indicazioni in ordine alla loro copertura finanziaria.<br />

L’azione dei Dipartimenti di Prevenzione sui temi strategici descritti potrà essere impostata secondo i criteri<br />

dell’intervento diretto oppure della promozione e del coordinamento di iniziative preventive che<br />

coinvolgono altre strutture aziendali. Infatti, ai fini preventivi, è strategica una visione integrata non solo fra<br />

i servizi dei Dipartimenti di Prevenzione, ma anche in coordinamento con i Distretti, i medici e i pediatri di<br />

famiglia e con le strutture a diverso titolo impegnate nella tutela della salute pubblica.<br />

I Dipartimenti, oltre alle attività ordinarie di prevenzione e tutela della salute dei territori di competenza,<br />

svolgono funzioni specifiche di grande rilevanza nell’attuazione di indirizzi nazionali, in rete con altre<br />

strutture e/o enti, di emergenze sanitarie territoriali.<br />

Pertanto rappresenta un obiettivo strategico della programmazione regionale la definizione e l’attuazione di<br />

un modello organizzativo di rete, che preveda l’individuazione di alcune funzioni ed attività da svolgersi su<br />

una dimensione multizonale, con livelli di integrazione intradipartimentale, interdipartimentale,<br />

interistituzionale.<br />

3. L’assetto organizzativo.<br />

3.1. Il Direttore del Dipartimento.<br />

Al dipartimento di prevenzione è preposto un responsabile, nominato dal Direttore Generale, con<br />

provvedimento motivato e su proposta del direttore sanitario, tra i dirigenti con incarico di direzione di<br />

struttura complessa del dipartimento.<br />

L’articolo 6, comma 2 della L.R. n. 23/2012 prevede che il Direttore del Dipartimento di Prevenzione abbia<br />

un incarico di durata triennale e non possa effettuare più di due mandati consecutivi nella stessa Azienda<br />

ULSS.


316<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

ALLEGATOC alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 3/4<br />

Il Direttore del Dipartimento di Prevenzione individua il proprio vicario tra i responsabili di Servizio con<br />

incarico di struttura complessa.<br />

Il Direttore risponde alla Direzione aziendale del perseguimento degli obiettivi del Dipartimento,<br />

dell’assetto organizzativo complessivo e della gestione del budget affidatogli. In particolare, esercita le<br />

seguenti funzioni e i seguenti compiti:<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

negozia, secondo le intese intercorse con i responsabili dei Servizi, il budget di Dipartimento con la<br />

Direzione Generale e assegna le risorse finanziarie ed umane a ciascun Servizio, sulla base degli<br />

obiettivi e dei piani di attività concordati;<br />

verifica il perseguimento degli obiettivi, i risultati di attività e la qualità delle prestazioni erogate,<br />

nonché i relativi carichi di lavoro del personale;<br />

mantiene i rapporti con la Direzione Generale, cura le attività di comunicazione esterna e promuove<br />

la formazione di tutto il personale;<br />

promuove e coordina l’attività programmatoria generale e di promozione ed educazione alla salute<br />

in ambito aziendale;<br />

garantisce il coordinamento dei programmi complessi di sanità pubblica, non riconducibili<br />

all’operatività dei singoli Servizi;<br />

promuove livelli di integrazione intradipartimentale, interdipartimentale ed interistituzionale;<br />

in accordo con i Responsabili di Servizio, detta indicazioni e disposizioni in relazione alla<br />

organizzazione interna e alle procedure per il rilascio degli atti a rilevanza esterna;<br />

esercita le funzioni valutative, previste dalla normativa vigente, nei confronti dei Responsabili dei<br />

Servizi afferenti al Dipartimento di Prevenzione;<br />

assume funzioni di coordinamento in ordine a situazioni di emergenza che investono più Servizi del<br />

Dipartimento di Prevenzione.<br />

3.2. I Servizi costitutivi dei Dipartimenti di Prevenzione.<br />

Le strutture organizzative dell’area della sanità pubblica, della sicurezza sul lavoro e dell’area di sanità<br />

pubblica veterinaria e sicurezza alimentare sono rappresentate dai Servizi che, ai sensi dell’articolo 7-quater<br />

del D.lgs. n. 229/1999, della L. n. 189/2012 e della L.R. n. 23/2012, si articolano in:<br />

- servizio di igiene degli alimenti e della nutrizione;<br />

- servizio di igiene e sanità pubblica;<br />

- servizio di prevenzione igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro;<br />

- servizio sanità animale;<br />

- servizio igiene degli alimenti di origine animale e loro derivati;<br />

- servizio igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche;<br />

- servizio di medicina legale per un bacino di 1.000.000 di abitanti.<br />

Il Servizio di medicina legale, costituito come unità operativa complessa, esercita anche funzione di<br />

coordinamento e di direzione funzionale dei servizi di medicina legale (unità operativa semplice) presenti<br />

nelle altre Aziende ULSS comprese nel bacino di riferimento.<br />

Inoltre all’interno dei Dipartimenti di Prevenzione è costituito il Servizio di Epidemiologia.<br />

All’interno del dipartimento di prevenzione delle aziende ULSS, viene istituita un'area della sanità pubblica<br />

veterinaria e sicurezza alimentare a cui afferiscono i tre servizi veterinari, della sanità animale (SA),<br />

dell’igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione, conservazione e trasporto degli alimenti<br />

di origine animale e loro derivati (SIAOA) e dell’igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche<br />

(SIAPZ), nonché il servizio di igiene degli alimenti e nutrizione (SIAN), in linea con l’organizzazione<br />

regionale. A tale area, che riveste carattere funzionale, viene preposto un coordinatore, nominato dal<br />

Direttore Generale su proposta del direttore del dipartimento tra i responsabili di struttura complessa afferenti<br />

all'area stessa.<br />

I servizi veterinari e il servizio di igiene degli alimenti e nutrizione, qualora non vengano qualificati strutture<br />

complesse, saranno previsti come strutture semplici a valenza dipartimentale.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 317<br />

ALLEGATOC alla Dgr n. 975 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 4/4<br />

La qualificazione di tali servizi terrà conto delle risultanze della ricognizione delle prestazioni sanitarie,<br />

LEA, erogate dai Dipartimenti di Prevenzione e riferite all’ambito Sicurezza Alimentare e Sanità Animale.<br />

3.3. Il Comitato di Dipartimento.<br />

Il Direttore del Dipartimento di Prevenzione è affiancato da un Comitato di Dipartimento, organo collegiale<br />

composto dai Responsabili dei Servizi, al fine dell’adozione di criteri uniformi di comportamenti e<br />

procedure, particolarmente per quanto riguarda gli atti a rilevanza esterna.<br />

Il Comitato di Dipartimento deve dotarsi di un regolamento di funzionamento.<br />

Il Direttore di Dipartimento ha facoltà di integrare la composizione del Comitato di Dipartimento<br />

occasionalmente o stabilmente con figure professionali preposte a funzioni di responsabilità in ordine a<br />

specifiche soluzioni organizzative e di integrazione tra i Servizi.<br />

4. La rete dei Dipartimenti di Prevenzione.<br />

Il Piano Socio-Sanitario Regionale 2012-2016, al paragrafo 3.4.2 (pagina 95) prevede che le funzioni<br />

implementabili su scala multizonale provinciale devono essere le seguenti:<br />

- osservazione epidemiologica;<br />

- attività di educazione e di promozione della salute;<br />

- definizione del rapporto ambiente-salute e promozione della salute associabile a fattori ambientali;<br />

- attuazione coordinata di progetti nazionali di prevenzione delle malattie e promozione della salute;<br />

- attività gestionali ed operative in caso di emergenze epidemiche o ambientali;<br />

- raccordo con le reti regionali di controllo delle emergenze territoriali;<br />

- prevenzione dei traumi da incidenti stradali e domestici;<br />

- pianificazione provinciale delle attività di controllo e promozione negli ambienti di lavoro tra<br />

pubbliche amministrazioni.<br />

Alle funzioni multizonali precitate vanno inoltre aggiunte:<br />

- screening, cardiovascolare ed oncologico;<br />

- lotta ai vettori;<br />

- area sicurezza alimentare e veterinaria.<br />

Ulteriori funzioni multizonali potranno essere individuate con successivi atti e provvedimenti.<br />

Per le suddette funzioni deve essere individuata una U.O. di coordinamento su base provinciale.<br />

5. I rapporti tra il Dipartimento di Prevenzione e il Distretto.<br />

In base alla legislazione sanitaria vigente, i Distretti, insieme al Dipartimento di Prevenzione e all’Ospedale,<br />

rappresentano una struttura tecnico-funzionale dell’ULSS, volta ad assicurare una risposta coordinata e<br />

continuativa ai bisogni della popolazione, garantendo i servizi di assistenza primaria relativi alle attività<br />

sanitarie e socio sanitarie.<br />

Il nuovo PSSR individua gli obiettivi di salute prioritari dei Distretti raggruppandoli nelle seguenti aree:<br />

a) l’area della prevenzione e promozione della salute;<br />

b) l’area dell’assistenza materno-infantile;<br />

c) l’area dell’assistenza al paziente cronico;<br />

d) l’area dell’assistenza paziente fragile.<br />

L’Azienda ULSS è tenuta ad elaborare ed attivare, con il concorso attivo di tutte le strutture tecnicofunzionali,<br />

un proprio “Piano strategico della Prevenzione” che sia un documento che organizzi e descriva in<br />

modo esplicito e trasparente obiettivi, azioni e risorse ritenuti necessari per affrontare problemi di salute e<br />

fattori di rischio prioritari.


318<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1004 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Attività di formazione iniziale finanziate dalla Regione Veneto. Approvazione studio per la rivalutazione delle Unità di<br />

Costo Standard per l’annualità <strong>2013</strong>/2014. (Regolamento CE n. 1081/2006).<br />

[Formazione professionale e lavoro]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Approvazione dello studio realizzato dalla Direzione Formazione per la rivalutazione delle Unità di Costo Standard (UCS)<br />

previste dalle recenti modifiche al Regolamento CE n. 1081/2006 e approvate con la <strong>Del</strong>iberazione n. 698 del 24.5.2011. Le UCS<br />

approvate verranno utilizzate per la realizzazione delle attività di formazione iniziale per l’annualità formativa <strong>2013</strong>/2014.<br />

L’Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue:<br />

Il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato in data 11 luglio 2006 il Regolamento (CE) n. 1083/2006 che definisce, per il<br />

periodo di programmazione 2007/<strong>2013</strong>, il quadro d’azione dei fondi strutturali e del fondo di coesione fissandone gli obiettivi, i<br />

principi e le norme in materia di partenariato, programmazione, valutazione e gestione.<br />

Con il Regolamento (CE) n. 1081/2006, in data 5 luglio 2006, relativo al Fondo Sociale Europeo (FSE), il Consiglio ha stabilito<br />

disposizioni concernenti il tipo di attività finanziabili nell’ambito degli obiettivi previsti dal regolamento (CE) 1083/2006.<br />

Con deliberazione n. 422 del 27 febbraio 2007 la Giunta Regionale ha approvato il Programma Operativo Regionale (POR) Veneto<br />

FSE 2007-<strong>2013</strong>, che è stato successivamente adottato con Decisione C(2007) 5633 del 16 novembre 2007 della Commissione<br />

Europea.<br />

La prima stesura del Regolamento 1081/2006 introduceva una importante semplificazione che consentiva agli Stati membri di<br />

dichiarare i costi indiretti (generali) su base forfetaria, fino al 20% dei costi diretti di un’operazione. La semplificazione dell’imputazione<br />

di somme forfetarie per i costi indiretti è stata accolta con favore da tutte le parti interessate, compresa la Corte dei conti<br />

europea.<br />

Per tale motivo, con successivo Regolamento (CE) 396/20<strong>09</strong> la Commissione Europea ha esteso le opzioni di semplificazione,<br />

modificando l’art. 11 del Regolamento 1081/2006 e introducendo la possibilità di applicazione dei costi fissi applicando tabelle<br />

standard per costi unitari e somme forfetarie.<br />

L’Art.11(3)(b) del Regolamento (CE) 1081/2006 stabilisce che i costi (omissis) sono stabiliti in anticipo sulla base di un calcolo<br />

giusto, equo e verificabile; per poter utilizzare l’opzione delle Unità di Costo Standard (UCS), quindi, è necessario definire anticipatamente<br />

i criteri di calcolo.<br />

Allo scopo di individuare le possibili modalità di applicazione delle UCS, rispettando le condizioni definite dal citato Regolamento,<br />

la Direzione Formazione ha effettuato uno studio preliminare per determinare i valori delle unità di costo standard e per<br />

simulare gli effetti dell’applicazione di tali valori. I risultati di tale studio sono stati approvati con la <strong>Del</strong>iberazione della Giunta<br />

Regionale n. 698 del 24.5.2011, e sono stati utilizzati per la realizzazione delle attività di formazione iniziale 2011/2012.<br />

Si è trattato di una importantissima innovazione in termini di gestione delle attività finanziate a sovvenzione, in quanto viene<br />

quasi azzerata la gestione della documentazione di spesa, con la conseguenza di una grande riduzione degli oneri amministrativi<br />

e burocratici in capo al soggetto beneficiario, e dei tempi di verifica da parte della Regione. L’introduzione di questa modalità garantisce<br />

quindi minori costi e tempi più veloci per la gestione del processo di erogazione delle risorse.<br />

La citata <strong>Del</strong>iberazione 698/2011 prevede una revisione periodica dei valori individuati nello studio, allo scopo di verificare che<br />

i fabbisogni di risorse stimati per la realizzazione delle attività e i relativi costi siano il più possibile aderenti alla realtà, utilizzando<br />

a tal fine sia l’analisi dei volumi di spesa che indicatori economici e variazioni normative intervenute.<br />

Secondo la previsione sopra riportata, con <strong>Del</strong>iberazione n. 1012 del 5.6.2012 è stata approvata una prima rivalutazione delle<br />

unità di costo standard, individuando i valori da utilizzare per la gestione delle attività formative relative all’annualità 2012/<strong>2013</strong>.<br />

I valori individuati sono i seguenti:<br />

Comparto UCS ora formazione UCS allievo formato<br />

Comparti vari 84,00 400,00<br />

Benessere 77,00 458,00<br />

Edilizia 51,50 580,50<br />

In previsione dell’approvazione del Piano di formazione iniziale <strong>2013</strong>/2014, si ritiene opportuno effettuare una nuova rivalutazione<br />

delle UCS approvate con la citata <strong>Del</strong>iberazione 698/2011. Non essendo al momento disponibili i dati riferiti ai volumi di spesa<br />

per le attività realizzate a costi standard in precedenza, per la rivalutazione è stato considerato il valore dell’inflazione, calcolato<br />

applicando come in precedenza l’indice FOI, ovvero l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati al netto dei<br />

tabacchi, in quanto è quello utilizzato come base per gli adeguamenti previsti da normativa (come ad esempio i canoni di affitto),<br />

ed è ritenuto il più idoneo alla misurazione degli effetti inflattivi per le tipologie di costi considerati.<br />

Nel periodo maggio 2012-aprile <strong>2013</strong> (ultimi dati disponibili), l’indice FOI indica un aumento pari all’1,8%. Poiché la precedente<br />

rivalutazione aggiornava i valori ad agosto del <strong>2013</strong>, e ipotizzando un andamento della spesa costante nel periodo di realizzazione<br />

delle attività del Piano <strong>2013</strong>/2014 (settembre <strong>2013</strong> – agosto 2014), l’aumento sopra indicato verrà applicato nella percentuale del<br />

50%.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 319<br />

I nuovi valori determinati sono i seguenti:<br />

UCS<br />

ora form.<br />

Comparti vari Benessere Edilizia<br />

UCS<br />

allievo<br />

UCS<br />

ora form.<br />

UCS<br />

allievo<br />

UCS<br />

ora form.<br />

UCS<br />

allievo<br />

Valore iniziale 84,00 400,00 77,00 458,00 51,50 580,50<br />

% incremento* 0,90 0,90 0,90<br />

Nuovo valore 84,76 403,60 77,69 462,12 51,96 585,72<br />

UCS rideterminate** 85,00 403,50 77,50 462,00 52,00 585,50<br />

* 50% dell’indice FOI per il periodo mag 2012-apr <strong>2013</strong><br />

** valori arrotondati a 0,50 Euro<br />

Il Relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

- Udito il Relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’articolo 53, quarto comma, dello Statuto, il<br />

quale dà atto che la Struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità<br />

con la vigente legislazione regionale e statale;<br />

- Visti i Regolamenti (CE) nn. 1081/2006, 1083/2006 e 396/20<strong>09</strong>;<br />

- Richiamate le proprie deliberazioni nn. 422 del 27.2.2007, 698 del 24.5.2011 e 1012 del 5.6.2012;<br />

delibera<br />

1. di approvare quanto riportato in premessa;<br />

2. di stabilire che per le attività previste per il Piano di formazione iniziale <strong>2013</strong>/2014 le unità di costo standard utilizzate per<br />

la determinazione del contributo saranno le seguenti:<br />

Comparto UCS ora formazione UCS allievo<br />

Comparti vari 85,00 403,50<br />

Benessere 77,50 462,00<br />

Edilizia 52,00 585,50<br />

3. di dare atto che la presente <strong>Del</strong>iberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />

4. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 26, comma 1 del Decreto legislativo<br />

14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33;<br />

5. di incaricare la Direzione regionale Formazione dell’esecuzione del presente atto;<br />

6. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.


320<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1008 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

ESU-Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario di Venezia. Autorizzazione di atti relativi al personale.<br />

(DD.G.R. n. 1841 dell’08/11/2011 - n. 769 del 2/05/2012 - n. 2536 del 11/12/2012).<br />

[Enti regionali o a partecipazione regionale]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Vengono autorizzati all’ESU-Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario di Venezia la costituzione del Fondo<br />

per le politiche di sviluppo delle risorse umane e per la produttività per il 2012 ed il rinnovo di incarichi al personale per il <strong>2013</strong>,<br />

in attuazione della D.G.R. n. 2563 del 11/12/2012.<br />

L’Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.<br />

La D.G.R. n. 1841 dell’08/11/2011 ad oggetto “Legge regionale 18 marzo 2011, n. 7 ‘Legge finanziaria regionale per l’esercizio<br />

2011’, art. 10 ‘Razionalizzazione e riordino degli enti strumentali della Regione del Veneto. Avvio dell’attività ricognitiva’”, ha<br />

stabilito che tutti gli Enti strumentali oggetto dell’attività ricognitiva di cui all’art. 10 della L.R. n. 7/2011, tra cui gli ESU-Aziende<br />

regionali per il diritto allo studio universitario (in breve: ESU), nei sei mesi decorrenti dalla data di pubblicazione della medesima,<br />

ovvero a far data dal 15/11/2011, devono essere preventivamente autorizzati in relazione a:<br />

1) modifiche in aumento di dotazioni organiche;<br />

2) assunzioni a tempo determinato e indeterminato a qualsiasi titolo;<br />

3) individuazione ed assegnazione di posizioni organizzative, alte professionalità, incarichi di responsabilità e ogni atto concernente<br />

la contrattazione integrativa dei singoli enti;<br />

4) assegnazione di incarichi dirigenziali e di collaborazione e consulenze motivate da carenze di organico.<br />

Con nota prot. n. 534540 del 15/11/2011, il Segretario Generale della Programmazione ha inviato copia della citata D.G.R. n.<br />

1841/2011 a tutti gli ESU, con invito ad attenersi alle istruzioni operative individuate dai Segretari regionali, per gli ambiti di rispettiva<br />

competenza.<br />

Con nota prot. n. 26257 del 18/01/2012, il Segretario Regionale per la Cultura ha stabilito le istruzioni operative per gli ambiti<br />

di propria competenza.<br />

La successiva D.G.R. n. 769 del 2/05/2012 ha prorogato fino al 31/12/2012 l’efficacia delle direttive poste dalla citata D.G.R. n.<br />

1841/2011.<br />

L’ultima D.G.R. n. 2563 del 11/12/2012 ha stabilito di:<br />

a) prorogare, fino all’emanazione della disciplina organica di riordino degli enti strumentali stessi e, comunque, non oltre sei mesi<br />

a far data dall’11/12/2012, le disposizioni contenute nella citata D.G.R. n. 769/2012;<br />

1. ammettere esclusivamente assunzioni, nei limiti previsti dalla normativa vigente, solo tramite mobilità tra enti strumentali<br />

aventi lo stesso contratto collettivo nazionale di lavoro di riferimento;<br />

2. per gli incarichi apicali in scadenza (ad esempio per gli incarichi di direttore) in via transitoria conferire incarichi apicali<br />

temporanei, della durata di sei mesi non rinnovabili tacitamente;<br />

3. nel caso in cui gli enti regionali disattendano le disposizioni della presente deliberazione, la Giunta regionale attiverà i<br />

poteri conferiti dall’art. 10 della L.R. n. 53/1993 in merito al controllo repressivo sugli organi;<br />

b) programmare, per l’annualità <strong>2013</strong>, da parte degli enti strumentali in questione, una riduzione della spesa per il personale dipendente<br />

avuto riguardo alle decurtazioni che sono state apportate ai finanziamenti degli stessi dalla Regione del Veneto.<br />

Con nota prot. n. 588553 del 31/12/2012, il Dirigente regionale della Direzione Enti Locali, Persone Giuridiche e Controllo Atti<br />

ha trasmesso copia della citata D.G.R. n. 2563/2012 a tutti gli ESU veneti, con invito ad attenersi a quanto in essa disposto.<br />

Infine il 18/06/<strong>2013</strong> è stata approvata la D.G.R. avente ad oggetto “Riduzione degli oneri finanziari degli enti, aziende ed agenzie<br />

regionali, in applicazione di quanto previsto dall’art. 20 della lr n. 47 del 21.12.2012. Definizione delle modalità di erogazione delle<br />

risorse finanziarie per l’anno <strong>2013</strong>.”.<br />

Premesso quanto sopra, in riferimento al trascorso anno 2012, si è rilevato che, conformemente a quanto era stato chiesto dall’ESU,<br />

la D.G.R. n. 1930 del 25/<strong>09</strong>/2012 aveva autorizzato il pagamento a n. 5 Posizioni Organizzative, della sola retribuzione di<br />

posizione 2012, pari a complessivi annui € 53.125,00.<br />

Per sanare tale situazione, l’ESU, con nota prot. n. 0000897/P del 21/03/<strong>2013</strong>, ha chiesto di essere autorizzato, a posteriori ora<br />

per allora, a pagare alle n. 5 Posizioni Organizzative, anche la retribuzione di risultato 2012, pari a complessivi annui € 13.281,25<br />

(corrispondenti al 25% della retribuzione di posizione), come esposto nella tabella che segue:<br />

Richiesta<br />

1) Pagamento della retribuzione di risultato 2012 alle seguenti n. 5 Posizioni Organizzative (ex art.<br />

8 del CCNL comparto Regioni ed autonomie locali del 31/03/1999):<br />

- n. 4: dal 01/01/2012 al 31/12/2012;<br />

- n. 1: dal 01/01/2012 al 31/03/2012<br />

2012<br />

Costo Complessivo Annuo<br />

(€)<br />

13.281,25<br />

In riferimento, invece, all’anno <strong>2013</strong>, l’ESU, a seguito di richiesta di integrazione della Direzione Istruzione, con note prot. n.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 321<br />

0004000 del 21/12/2012, n. 0000358 del 31/01/<strong>2013</strong>, n. 0000656/P del 27/02/<strong>2013</strong>, n. 0000676/P del 28/02/<strong>2013</strong> e n. 0000897/P del<br />

21/03/<strong>2013</strong>, ha formulato le seguenti richieste:<br />

Richieste<br />

<strong>2013</strong><br />

2) Costituzione del Fondo per le politiche di sviluppo delle risorse umane e per la produttività<br />

-2012<br />

3) Rinnovo dell’assegnazione dei seguenti incarichi:<br />

n. 3 Posizioni Organizzative (ex art. 8 del CCNL comparto Regioni ed autonomie<br />

locali del 31/03/1999)<br />

dal 01/01/<strong>2013</strong> al 31/12/<strong>2013</strong><br />

n. 4 incarichi di Responsabile di Ufficio (ex art. 17, comma 2, lett. f), del CCNL<br />

comparto Regioni ed autonomie locali del 1/04/1999)<br />

dal 01/01/<strong>2013</strong> al 31/12/<strong>2013</strong><br />

n. 8 incarichi di Particolare Responsabilità (ex art. 17, comma 2, lett. f), del CCNL<br />

comparto Regioni ed autonomie locali del 1/04/1999)<br />

dal 01/01/<strong>2013</strong> al 31/12/<strong>2013</strong><br />

Costo Complessivo Annuo<br />

(€)<br />

320.622,88<br />

46.875,00<br />

(Importo lordo annuo, comprensivo<br />

di<br />

retribuzione di posizione e di risultato)<br />

10.000,00<br />

(Importo lordo annuo)<br />

16.000,00<br />

(Importo lordo annuo)<br />

Totale punto 3) 72.875,00<br />

La richiesta n. 1) è stata motivata con il fatto che nel 2012, come peraltro era stato richiesto dall’ESU, la citata D.G.R. n. 1930/2012<br />

aveva autorizzato il pagamento, alle n. 5 Posizioni Organizzative, della sola retribuzione di posizione 2012, pari a complessivi annui<br />

€ 53.125,00, mentre il personale interessato ha rivendicato il pagamento anche della retribuzione di risultato 2012, come da contratto<br />

collettivo, pari a complessivi annui € 13.281,25 (corrispondenti al 25% della retribuzione di posizione).<br />

Pur rilevando che la retribuzione annua totale 2012 delle singole Posizioni Organizzative dell’ESU di Venezia (€ 15.625,00)<br />

sarebbe superiore alle retribuzioni annue totali massime 2012 degli ESU di Verona (€ 9.602,77) e di Padova (€ 13.750,00) e che, con<br />

il pagamento delle n. 5 retribuzioni di risultato 2012, la spesa complessiva per il personale dell’ESU di Venezia 2012 (€ 87.406,25)<br />

supererebbe di € 3.906,25 quella 2011 (€ 83.500,00), l’ESU di Venezia ha giustificato tali differenze affermando che:<br />

“il livello attribuito, collocato quasi al limite superiore dei parametri fissati dall’art. 10, comma 2, del CCNL 31/03/20<strong>09</strong>, è indotto<br />

dal posizionamento massimo delle stesse nei parametri di:<br />

- responsabilità assunta (rischio di responsabilità del ruolo e frequenza di esposizione a conseguenze amministrativo contabili,<br />

civili e penali,);<br />

- autonomia decisionale nell’ambito dell’incarico attribuito;<br />

- complessità del processo decisionale, disomogeneità e molteplicità delle competenze, nonché elevata variabilità delle normative;<br />

- professionalità specifica correlata alla posizione;<br />

- numero delle risorse assegnate superiore alle 8 unità per ciascuna Macrofunzione.”.<br />

Per la motivazione sopra esposta, si propone di autorizzare, a posteriori ora per allora, l’ESU a pagare, alle n. 5 Posizioni Organizzative,<br />

anche la retribuzione di risultato 2012, pari a complessivi annui € 13.281,25.<br />

La Direzione Risorse Umane, con nota prot. n. 162636 del 16/04/<strong>2013</strong>, ha espresso parere favorevole.<br />

La richiesta n. 2) è stata motivata dall’esigenza di provvedere alla costituzione del Fondo per le politiche di sviluppo delle risorse<br />

umane e per la produttività - Anno 2012, come previsto dalla contrattazione collettiva nazionale.<br />

In particolare, l’ESU ha dichiarato che la delibera del Consiglio di Amministrazione n. 5 del 21/02/<strong>2013</strong> ad oggetto “Determinazione<br />

Fondo per le politiche di sviluppo delle risorse umane e per la produttività anno 2012” è stata adottata nel rispetto degli<br />

indirizzi interpretativi di cui al Documento della Conferenza delle Regioni e Province autonome n. 13/018/CR9/C1 del 7/02/<strong>2013</strong>.<br />

Inoltre, si rileva che il Fondo costituendo per il 2012 (€ 320.622,88) è inferiore (€ 12.056,23) a quello costituito per il 2011 (€<br />

332.679,11).<br />

Per le motivazioni sopra esposte, si propone di autorizzare l’ESU di Venezia a costituite il Fondo secondo quanto specificato<br />

nella richiesta sopra citata.<br />

La Direzione Risorse Umane, con nota prot. n. 131802 del 26/03/<strong>2013</strong>, ha espresso parere favorevole.<br />

Tuttavia, considerato quanto disposto dalla D.G.R. del 18/06/<strong>2013</strong> avente ad oggetto “Riduzione degli oneri finanziari degli<br />

enti, aziende ed agenzie regionali, in applicazione di quanto previsto dall’art. 20 della lr n. 47 del 21.12.2012. Definizione delle<br />

modalità di erogazione delle risorse finanziarie per l’anno <strong>2013</strong>.”, si ritiene di subordinare l’autorizzazione a quanto disposto dalla<br />

citata D.G.R.<br />

La richiesta n. 3) è stata motivata con il fatto che gli incarichi sono scaduti il 31/12/2012 e che il rinnovo degli stessi al personale<br />

interessato risponde all’esigenza di garantire il corretto e regolare svolgimento dell’attività amministrativa-gestionale dell’ESU.<br />

Per quanto riguarda le Posizioni Organizzative, pur rilevando che la retribuzione annua totale <strong>2013</strong> delle singole Posizioni Organizzative<br />

dell’ESU di Venezia (€ 15.625,00) sarebbe superiore alle retribuzioni annue totali massime <strong>2013</strong> degli ESU di Verona


322<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

(€ 9.602,77) e di Padova (€ 11.625,00, ridotta rispetto al 2012), l’ESU di Venezia ha giustificato tale differenza affermando che:<br />

“il livello attribuito, collocato quasi al limite superiore dei parametri fissati dall’art. 10, comma 2, del CCNL 31/03/20<strong>09</strong>, è indotto<br />

dal posizionamento massimo delle stesse nei parametri di:<br />

- responsabilità assunta (rischio di responsabilità del ruolo e frequenza di esposizione a conseguenze amministrativo contabili,<br />

civili e penali,);<br />

- autonomia decisionale nell’ambito dell’incarico attribuito;<br />

- complessità del processo decisionale, disomogeneità e molteplicità delle competenze, nonché elevata variabilità delle normative;<br />

- professionalità specifica correlata alla posizione;<br />

- numero delle risorse assegnate superiore alle 8 unità per ciascuna Macrofunzione.”.<br />

Inoltre, si osserva che le Posizioni Organizzative sono state ridotte da 5 a 3.<br />

Per quanto concerne i Responsabili d’Ufficio, si rileva che la retribuzione annua totale dei singoli Responsabili dell’ESU di<br />

Venezia (€ 2.500,00) sarebbe uguale alla retribuzione annua totale massima dell’ESU di Padova (€ 2.500,00).<br />

Circa, infine, le Particolari Responsabilità, si rileva che la retribuzione annua totale dei singoli Responsabili dell’ESU di Venezia<br />

(€ 2.000,00) sarebbe superiore alla retribuzione annua totale massima dell’ESU di Padova (€ 1.550,00).<br />

Nonostante le differenze sopra rilevate, però, il costo complessivo annuo di tutti gli incarichi sopra citati <strong>2013</strong> (€ 72.875,00)<br />

sarebbe inferiore di ben € 14.531,25 rispetto a quello 2012 (€ 87.406,25).<br />

Per le motivazioni sopra esposte, si propone di autorizzare l’ESU di Venezia a rinnovare gli incarichi secondo quanto specificato<br />

nella richiesta sopra citata.<br />

La Direzione Risorse Umane, con nota prot. n. 79348 del 21/02/<strong>2013</strong>, ha espresso parere favorevole.<br />

Tuttavia, considerato quanto disposto dalla D.G.R. del 18/06/<strong>2013</strong> avente ad oggetto “Riduzione degli oneri finanziari degli<br />

enti, aziende ed agenzie regionali, in applicazione di quanto previsto dall’art. 20 della lr n. 47 del 21.12.2012. Definizione delle<br />

modalità di erogazione delle risorse finanziarie per l’anno <strong>2013</strong>.”, si ritiene di subordinare l’autorizzazione a quanto disposto dalla<br />

citata D.G.R.<br />

Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale dà<br />

atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />

vigente legislazione regionale e statale;<br />

Vista la L.R. n. 8/1998;<br />

Viste le DD.G.R. n. 1841 dell’08/11/2011, n. 448 del 20/03/2012, n. 769 del 2/05/2012, n. 1285 del 3/07/2012, n. 1930 del 25/<strong>09</strong>/2012,<br />

n. 2563 del 11/12/2012, n. 2892 del 28/12/2012 e n. 416 del 10/04/<strong>2013</strong>; del 18/06/<strong>2013</strong> avente ad oggetto “Riduzione degli oneri<br />

finanziari degli enti, aziende ed agenzie regionali, in applicazione di quanto previsto dall’art. 20 della lr n. 47 del 21.12.2012. Definizione<br />

delle modalità di erogazione delle risorse finanziarie per l’anno <strong>2013</strong>.”;<br />

Vista la nota del Segretario Generale della Programmazione del 15/11/2011, prot. n. 534540;<br />

Vista la nota del Segretario Regionale per la Cultura prot. n. 26257 del 18/01/2012;<br />

Viste le note del Dirigente Regionale della Direzione Enti Locali, Persone Giuridiche e Controllo Atti prot. n. 588553 del<br />

31/12/2012 e prot. n. 29337 del 21/01/<strong>2013</strong>;<br />

Viste le note dell’ESU di Venezia prot. n. 0004000 del 21/12/2012, n. 0000358 del 31/01/<strong>2013</strong>, n. 0000656/P del 27/02/<strong>2013</strong>, n.<br />

0000676/P del 28/02/<strong>2013</strong> e n. 0000897/P del 21/03/<strong>2013</strong>;<br />

Vista la delibera del Consiglio di Amministrazione dell’ESU di Venezia n. 5 del 21/02/<strong>2013</strong>;<br />

Viste le note della Direzione Risorse Umane prot. n. 69001 del 14/02/<strong>2013</strong>, n. 79348 del 21/02/<strong>2013</strong>, n. 131802 del 26/03/<strong>2013</strong><br />

e n. 162636 del 16/04/<strong>2013</strong>.<br />

delibera<br />

1. di stabilire che le premesse al presente dispositivo siano parte integrante del provvedimento;<br />

2. di autorizzare, a posteriori ora per allora, l’ESU di Venezia a pagare a n. 5 Posizioni Organizzative del 2012, anche la retribuzione<br />

di risultato 2012, per un costo complessivo annuo di € 13.281,25;<br />

3. di autorizzare l’ESU di Venezia a costituire il Fondo per le politiche di sviluppo delle risorse umane e per la produttività<br />

- Anno 2012, per un costo complessivo annuo di € 320.622,88;<br />

4. di autorizzare l’ESU di Venezia a rinnovare l’assegnazione dei seguenti incarichi, per un costo complessivo annuo di €<br />

72.875,00:<br />

- n. 03 Posizioni Organizzative: dal 01/01/<strong>2013</strong> al 31/12/<strong>2013</strong>, per un costo complessivo (posizione e risultato) annuo di<br />

€ 46.875,00;<br />

- n. 04 Responsabili di Ufficio: dal 01/01/<strong>2013</strong> al 31/12/<strong>2013</strong>, per un costo complessivo annuo di € 10.000,00;<br />

- n. 08 Particolari Responsabilità: dal 01/01/<strong>2013</strong> al 31/12/<strong>2013</strong>, per un costo complessivo annuo di € 16.000,00;<br />

5. di subordinare le autorizzazioni di cui ai precedenti punti 3 e 4 a quanto disposto dalla deliberazione assunta in data odierna<br />

ad oggetto “Riduzione degli oneri finanziari degli enti, aziende e agenzie regionali, in applicazione di quanto previsto dall’art. 20<br />

della lr n. 47 del 21.12.2012. Definizione delle modalità di erogazione delle risorse finanziarie per l’anno <strong>2013</strong>.”;<br />

6. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 323<br />

7. di incaricare la Direzione regionale Istruzione dell’esecuzione del presente atto;<br />

8. di avvertire che, avverso il presente provvedimento, può essere proposto ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo<br />

Regionale (T.A.R.) per il Veneto o, in alternativa, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro, rispettivamente,<br />

60 e 120 giorni dalla data di comunicazione o di conoscenza del medesimo;<br />

9. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione, nonché sul sito internet della Regione: www.<br />

regione.veneto.it/istruzione.


324<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 10<strong>09</strong> del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

ESU-Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario di Venezia. Autorizzazione di atti relativi al personale<br />

(Dott.ssa Guzzo Chiara). (DD.G.R. n. 1841 dell’08/11/2011 - n. 769 del 2/05/2012 - n. 2536 del 11/12/2012).<br />

[Enti regionali o a partecipazione regionale]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Vengono rilasciate all’ESU-Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario di Venezia:<br />

1) l’autorizzazione in sanatoria del comando della Dott.ssa Guzzo Chiara, dipendente dell’IPAB Breda di Padova, dal 16/07/2012<br />

al 30/06/<strong>2013</strong>, assegnata all’Ufficio Personale;<br />

2) l’autorizzazione preventiva all’assunzione con mobilità esterna di n. 1 Esperto Amministrativo Contabile, Categoria giuridica<br />

D3, Area personale non dirigente, CCNL Regioni/Autonomie Locali, da assegnarsi all’Ufficio Personale.<br />

L’Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.<br />

La D.G.R. n. 1841 dell’08/11/2011 ad oggetto “Legge regionale 18 marzo 2011, n. 7 ‘Legge finanziaria regionale per l’esercizio<br />

2011’, art. 10 ‘Razionalizzazione e riordino degli enti strumentali della Regione del Veneto. Avvio dell’attività ricognitiva’”, ha<br />

stabilito che tutti gli Enti strumentali oggetto dell’attività ricognitiva di cui all’art. 10 della L.R. n. 7/2011, tra cui gli ESU-Aziende<br />

regionali per il diritto allo studio universitario (in breve: ESU), nei sei mesi decorrenti dalla data di pubblicazione della medesima,<br />

ovvero a far data dal 15/11/2011, devono essere preventivamente autorizzati in relazione a:<br />

1) modifiche in aumento di dotazioni organiche;<br />

2) assunzioni a tempo determinato e indeterminato a qualsiasi titolo;<br />

3) individuazione ed assegnazione di posizioni organizzative, alte professionalità, incarichi di responsabilità e ogni atto concernente<br />

la contrattazione integrativa dei singoli enti;<br />

4) assegnazione di incarichi dirigenziali e di collaborazione e consulenze motivate da carenze di organico.<br />

Con nota prot. n. 534540 del 15/11/2011, il Segretario Generale della Programmazione ha inviato copia della citata D.G.R. n.<br />

1841/2011 a tutti gli ESU, con invito ad attenersi alle istruzioni operative individuate dai Segretari regionali, per gli ambiti di rispettiva<br />

competenza.<br />

Con nota prot. n. 26257 del 18/01/2012, il Segretario Regionale per la Cultura ha stabilito le istruzioni operative per gli ambiti<br />

di propria competenza.<br />

La successiva D.G.R. n. 769 del 2/05/2012 ha prorogato fino al 31/12/2012 l’efficacia delle direttive poste dalla citata D.G.R. n.<br />

1841/2011.<br />

L’ultima D.G.R. n. 2563 del 11/12/2012 ha stabilito di:<br />

a) prorogare, fino all’emanazione della disciplina organica di riordino degli enti strumentali stessi e, comunque, non oltre sei mesi<br />

a far data dall’11/12/2012, le disposizioni contenute nella citata D.G.R. n. 769/2012;<br />

1. ammettere esclusivamente assunzioni, nei limiti previsti dalla normativa vigente, solo tramite mobilità tra enti strumentali<br />

aventi lo stesso contratto collettivo nazionale di lavoro di riferimento;<br />

2. per gli incarichi apicali in scadenza (ad esempio per gli incarichi di direttore) in via transitoria conferire incarichi apicali<br />

temporanei, della durata di sei mesi non rinnovabili tacitamente;<br />

3. nel caso in cui gli enti regionali disattendano le disposizioni della presente deliberazione, la Giunta regionale attiverà i<br />

poteri conferiti dall’art. 10 della L.R. n. 53/1993 in merito al controllo repressivo sugli organi;<br />

b) programmare, per l’annualità <strong>2013</strong>, da parte degli enti strumentali in questione, una riduzione della spesa per il personale dipendente<br />

avuto riguardo alle decurtazioni che sono state apportate ai finanziamenti degli stessi dalla Regione del Veneto.<br />

Con nota prot. n. 588553 del 31/12/2012, il Dirigente regionale della Direzione Enti Locali, Persone Giuridiche e Controllo Atti<br />

ha trasmesso copia della citata D.G.R. n. 2563/2012 a tutti gli ESU veneti, con invito ad attenersi a quanto in essa disposto.<br />

Infine il 18/06/<strong>2013</strong> è stata approvata la D.G.R. avente ad oggetto “Riduzione degli oneri finanziari degli enti, aziende ed agenzie<br />

regionali, in applicazione di quanto previsto dall’art. 20 della lr n. 47 del 21.12.2012. Definizione delle modalità di erogazione delle<br />

risorse finanziarie per l’anno <strong>2013</strong>.”.<br />

Tutto ciò premesso, si rileva che l’ESU di Venezia, dal 16/07/2012, è rimasto privo del responsabile dell’Ufficio Personale, in<br />

quanto il Dott. Veronese Ivo, Cat. D3/4, Profilo Esperto Amministrativo, Responsabile dell’Ufficio Personale e della Macrofunzione<br />

P.O. Affari Generali - Organizzazione e Programmazione, a partire da tale data è stato trasferito per mobilità all’ESU di Padova.<br />

L’ESU, per sostituire tale dipendente, con un primo Decreto del Direttore n. 202 del 9/07/2012 ha assunto in comando, dal<br />

16/07/2012 al 31/12/2012, la Dott.ssa Guzzo Chiara, Cat. D/3, Posizione Economica 4, Profilo Amministrativo, dipendente dell’IPAB<br />

“Pia Fondazione Vincenzo Stefano Breda” di Padova, con spese a carico dell’ESU, assegnandola all’Ufficio Personale, in<br />

sostituzione del Dott. Veronese Ivo.<br />

Per risolvere definitivamente il problema dell’Ufficio Personale, l’ESU, con nota prot. n. 0003300 del 24/10/2012, ha chiesto<br />

l’autorizzazione preventiva regionale per la sostituzione, mediante assunzione con mobilità esterna (art. 30 del D.Lgs. n. 165/2001),<br />

del Dott. Veronese Ivo, con n. 1 Esperto Amministrativo Contabile, Categoria giuridica D3, Area personale non dirigente, CCNL<br />

Regioni/Autonomie Locali, da assegnarsi all’Ufficio Personale.<br />

Tale richiesta non è stata accolta dalla Giunta regionale.<br />

Successivamente, sempre per garantire la copertura dell’Ufficio Personale, l’ESU, con un secondo Decreto del Direttore n. 431<br />

del 21/12/2012, ha prorogato in comando, dall’01/01/<strong>2013</strong> al 30/06/<strong>2013</strong>, la Dott.ssa Guzzo, sempre con spese a carico dell’ESU,<br />

confermando l’assegnazione all’Ufficio Personale, in sostituzione del Dott. Veronese Ivo.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 325<br />

La Direzione Istruzione, tuttavia, nell’esercizio della funzione di vigilanza, ha accertato che i due Decreti Direttoriali sopra<br />

citati sono stati emanati senza chiedere, né ottenere, la prescritta autorizzazione preventiva regionale, in quanto l’ESU aveva ritenuto<br />

che il comando non fosse soggetto all’autorizzazione regionale.<br />

A tale riguardo, su richiesta della Direzione Istruzione, la Direzione Risorse Umane, con parere prot. n. 178361 del 26/04/<strong>2013</strong>,<br />

ha ritenuto che il comando, qualora - come nel caso di specie - comporti una spesa per l’ente regionale strumentale, sia soggetto<br />

all’autorizzazione regionale.<br />

Infine, l’ESU, con nota prot. n. 00<strong>09</strong>01/P del 22/03/<strong>2013</strong>, integrata dalle successive note prot. n. 000<strong>09</strong>86/P del 3/04/<strong>2013</strong> e n.<br />

0001381 del 16/05/<strong>2013</strong>, ha chiesto, per il periodo dal 16/07/2012 al 30/06/<strong>2013</strong>, l’autorizzazione regionale a sanatoria ora per allora<br />

del comando della Dott.ssa Guzzo Chiara.<br />

In sintesi di quanto sopra esposto, l’ESU di Venezia, per garantire la copertura dell’Ufficio Personale, ha formulato le seguenti<br />

richieste:<br />

Richieste<br />

1) Autorizzazione regionale a sanatoria ora per allora<br />

del comando della Dott.ssa Guzzo Chiara, Cat. D/3, Posizione<br />

Economica 4, Profilo Amministrativo, dipendente dell’IPAB “Pia<br />

Fondazione Vincenzo Stefano Breda” di Padova,<br />

per la sostituzione del Dott. Veronese Ivo, Cat. D3/4, Profilo<br />

Esperto Amministrativo, Responsabile dell’Ufficio Personale e<br />

della Macrofunzione P.O. Affari Generali - Organizzazione e Programmazione,<br />

assegnata all’Ufficio Personale<br />

per i seguenti due periodi:<br />

- dal 16/07/2012 al 31/12/2012<br />

- dall’01/01/<strong>2013</strong> al 30/06/<strong>2013</strong><br />

2) Autorizzazione regionale preventiva<br />

dell’assunzione mediante mobilità esterna (art. 30 del D.Lgs. n.<br />

165/2001),<br />

di n. 1 Esperto Amministrativo Contabile, Categoria giuridica D3,<br />

Area personale non dirigente, CCNL Regioni/Autonomie Locali,<br />

da assegnarsi all’Ufficio Personale<br />

da assegnare all’Ufficio Personale,<br />

per la sostituzione del Dott. Veronese Ivo, Cat. D3/4, Profilo<br />

Esperto Amministrativo, Responsabile dell’Ufficio Personale e<br />

della Macrofunzione P.O. Affari Generali - Organizzazione e Programmazione<br />

Costo Complessivo Onnicomprensivo Massimo<br />

(€)<br />

- 17.920,24 (di cui retribuzione totale € 13.613,69 e oneri<br />

aziendali € 4.306,55)<br />

- 19.278,44 (di cui retribuzione totale € 14.645,<strong>09</strong> e oneri<br />

aziendali € 4.633,35)<br />

37.177,49 annui<br />

Le richieste n. 1) e 2) sono state motivate dall’esigenza di ricoprire il posto di Responsabile della Macrofunzione “Affari generali<br />

- Organizzazione e Programmazione”, resosi vacante sin dal mese di aprile dell’anno in corso, con una unità di personale a tempo<br />

pieno, in grado di garantire l’assolvimento dei compiti propri di un settore strategico per la funzionalità e la continuità dell’azione<br />

amministrativa dell’ESU.<br />

Il ricorso all’istituto della mobilità esterna volontaria, per la sostituzione del dipendente in questione, costituisce una scelta<br />

necessaria per l’Ente, avendo questo già accertato l’impossibilità di affidare ad alcuna delle proprie risorse umane la titolarità della<br />

Macrofunzione “Affari generali - Organizzazione e Programmazione”.<br />

Inoltre, la richiesta n. 1) è stata motivata altresì con la necessità di dare attuazione sia all’Accordo di Organizzazione ex art.<br />

15 della L. 241/1990 approvato con D.G.R. n. 2076 del 3/08/2010, sia all’accordo sindacale del 19/04/<strong>2013</strong>, con cui la Regione del<br />

Veneto, per risolvere il problema del personale dell’IPAB Breda, si è impegnata a rendere possibile il trasferimento per mobilità<br />

volontaria della Dott.ssa Guzzo Chiara presso l’ESU di Venezia.<br />

Per le motivazioni sopra esposte, tenuto poi conto delle attuali carenze di personale nell’organico dell’Ente, si propone di rilasciare,<br />

all’ESU di Venezia, le due autorizzazioni richieste e descritte nella tabella di cui sopra.<br />

La Direzione Risorse Umane, con nota prot. n. 540151 del 28/11/2012, ha riferito che la richiesta dell’Ente di sostituire tale Responsabile<br />

della Macrofunzione “Affari generali - Organizzazione e Programmazione”, trasferitosi ad altra Amministrazione per<br />

mobilità esterna, ex art. 30 del D.Lgs. n. 165/2001, con altro dipendente da assumere per il tramite del medesimo istituto, dal punto<br />

di vista di stretta legittimità appare rispettosa della normativa vigente. L’Ente, infatti, attesta il rispetto dell’art. 76, comma 7, del<br />

D.L. n. 112/2008 s.m.i., convertito in legge, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, L. 06/08/2008, n. 133 e dell’art. 1, comma 557,<br />

della L. n. 296/2006 s.m.i.<br />

Tale parere - rilasciato in riferimento alla richiesta n. 2) di autorizzazione regionale preventiva dell’assunzione mediante mobilità<br />

esterna (art. 30 del D.Lgs. n. 165/2001) - si ritiene che assorba anche la richiesta n. 1) di autorizzazione regionale a sanatoria<br />

ora per allora del comando, secondo il noto principio generale secondo cui il più assorbe anche il meno.


326<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

Tuttavia, considerato quanto disposto dalla D.G.R. del 18/06/<strong>2013</strong> avente ad oggetto “Riduzione degli oneri finanziari degli<br />

enti, aziende ed agenzie regionali, in applicazione di quanto previsto dall’art. 20 della lr n. 47 del 21.12.2012. Definizione delle<br />

modalità di erogazione delle risorse finanziarie per l’anno <strong>2013</strong>.”, si ritiene di subordinare l’autorizzazione a quanto disposto dalla<br />

citata D.G.R.<br />

Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale dà<br />

atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />

vigente legislazione regionale e statale;<br />

Vista la L.R. n. 8/1998;<br />

Viste le DD.G.R. n. 1841 dell’08/11/2011, n. 448 del 20/03/2012, n. 769 del 2/05/2012, n. 1285 del 3/07/2012, n. 1930 del 25/<strong>09</strong>/2012,<br />

n. 2563 del 11/12/2012, n. 2892 del 28/12/2012 e n. 416 del 10/04/<strong>2013</strong>; del 18/06/<strong>2013</strong> avente ad oggetto “Riduzione degli oneri<br />

finanziari degli enti, aziende ed agenzie regionali, in applicazione di quanto previsto dall’art. 20 della lr n. 47 del 21.12.2012. Definizione<br />

delle modalità di erogazione delle risorse finanziarie per l’anno <strong>2013</strong>.”;<br />

Vista la nota del Segretario Generale della Programmazione del 15/11/2011, prot. n. 534540;<br />

Vista la nota del Segretario Regionale per la Cultura prot. n. 26257 del 18/01/2012;<br />

Viste le note del Dirigente Regionale della Direzione Enti Locali, Persone Giuridiche e Controllo Atti prot. n. 588553 del<br />

31/12/2012 e prot. n. 29337 del 21/01/<strong>2013</strong>;<br />

Vista la nota dell’ESU di Venezia prot. n. 0003300 del 24/10/2012;<br />

Vista la nota della Direzione Risorse Umane prot. n. 540151 del 28/11/2012;<br />

Viste le note dell’ESU di Venezia prot. 00<strong>09</strong>01/P del 22/03/<strong>2013</strong>, prot. n. 000<strong>09</strong>86/P del 3/04/<strong>2013</strong> e n. 0001381 del<br />

16/05/<strong>2013</strong>;<br />

Vista la nota della Direzione Risorse Umane prot. n. 178361 del 26/04/<strong>2013</strong>;<br />

Vista la D.G.R. n. 2076 del 3/08/2010 di approvazione dell’Accordo di Organizzazione ex art. 15 L. 241/1990 relativo al personale<br />

dell’IPAB Breda di Padova;<br />

Visto il verbale dell’accordo sindacale del 19/04/<strong>2013</strong> relativo al personale dell’IPAB Breda di Padova;<br />

delibera<br />

1. di stabilire che le premesse al presente dispositivo siano parte integrante del provvedimento;<br />

2. di autorizzare a sanatoria ora per allora, all’ESU di Venezia, il comando della Dott.ssa Guzzo Chiara, Cat. D/3, Posizione<br />

Economica 4, Profilo Amministrativo, dipendente dell’IPAB “Pia Fondazione Vincenzo Stefano Breda” di Padova, per la sostituzione<br />

del Dott. Veronese Ivo, Cat. D3/4, Profilo Esperto Amministrativo, Responsabile dell’Ufficio Personale e della Macrofunzione<br />

P.O. Affari Generali - Organizzazione e Programmazione, assegnata all’Ufficio Personale, dal 16/07/2012 al 31/12/2012, per il costo<br />

complessivo onnicomprensivo massimo di € 17.920,24;<br />

3. di autorizzare a sanatoria ora per allora, all’ESU di Venezia, la proroga del comando della Dott.ssa Guzzo Chiara, Cat. D/3,<br />

Posizione Economica 4, Profilo Amministrativo, dipendente dell’IPAB “Pia Fondazione Vincenzo Stefano Breda” di Padova, per la<br />

sostituzione del Dott. Veronese Ivo, Cat. D3/4, Profilo Esperto Amministrativo, Responsabile dell’Ufficio Personale e della Macrofunzione<br />

P.O. Affari Generali - Organizzazione e Programmazione, assegnata all’Ufficio Personale, dal 01/01/<strong>2013</strong> al 30/06/<strong>2013</strong>,<br />

per il costo complessivo onnicomprensivo massimo di € 19.278,44;<br />

4. di autorizzare l’assunzione, mediante mobilità esterna (art. 30 del D.Lgs. n. 165/2001), di n. 1 Esperto Amministrativo Contabile,<br />

Categoria giuridica D3, Area personale non dirigente, CCNL Regioni/Autonomie Locali, da assegnare all’Ufficio Personale,<br />

per la sostituzione del Dott. Veronese Ivo, Cat. D3/4, Profilo Esperto Amministrativo, Responsabile dell’Ufficio Personale e della<br />

Macrofunzione P.O. Affari Generali - Organizzazione e Programmazione, per il costo annuo complessivo onnicomprensivo massimo<br />

di € 37.177,49;<br />

5. di subordinare l’autorizzazione di cui al precedente punto 4 a quanto disposto dalla deliberazione assunta in data odierna<br />

ad oggetto “Riduzione degli oneri finanziari degli enti, aziende e agenzie regionali, in applicazione di quanto previsto dall’art. 20<br />

della lr 47 del 21/12/2012. Definizione delle modalità di erogazione delle risorse finanziarie per l’anno <strong>2013</strong>.”;<br />

6. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />

7. di incaricare la Direzione regionale Istruzione dell’esecuzione del presente atto;<br />

8. di avvertire che, avverso il presente provvedimento, può essere proposto ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo<br />

Regionale (T.A.R.) per il Veneto o, in alternativa, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro, rispettivamente,<br />

60 e 120 giorni dalla data di comunicazione o di conoscenza del medesimo;<br />

9. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 23, comma 1, lettera a) del Decreto<br />

Legislativo 14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33;<br />

10. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione, nonché sul sito internet della Regione: www.<br />

regione.veneto.it/istruzione.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 327<br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1012 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa. Anno Scolastico 2014-2015. Linee guida. (D. Lgs. 112/1998,<br />

art. 138).<br />

[Istruzione scolastica]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Nell’esercizio delle competenze delegate alla Regione dall’art. 138 del D. Lgs. 112/1998, si propongono all’approvazione della<br />

Giunta regionale le linee guida per il dimensionamento delle istituzioni scolastiche e la razionalizzazione e l’armonizzazione dell’offerta<br />

formativa sul territorio regionale.<br />

L’Assessore regionale Elena Donazzan riferisce quanto segue.<br />

Con la Legge n. 59 del 1997 (cd. legge Bassanini) è stato avviato, a Costituzione invariata, il processo di devoluzione di funzioni<br />

amministrative ai livelli di governo più vicini agli interessi dei cittadini da amministrare. Con questa riforma è stato realizzato,<br />

sulla base dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza, ora espressamente enunciati all’art. 118 della Costituzione,<br />

il più ampio decentramento amministrativo in favore di Comuni, Province e Regioni.<br />

Con gli artt. 135-139 del D. Lgs. n. 112 del 1998, emanato sulla base della legge Bassanini citata, sono state conferite a Regioni<br />

ed Enti Locali le funzioni amministrative in materia d’istruzione. In particolare, l’art. 138 del D. Lgs. n. 112 del 1998, ferma la<br />

competenza dello Stato per quanto riguarda la definizione dei criteri e dei parametri per l’organizzazione della rete scolastica, ha<br />

delegato alla Regione la funzione di programmazione dell’offerta formativa integrata tra istruzione e formazione professionale e di<br />

pianificazione della rete scolastica, sulla base dei piani provinciali e nei limiti delle risorse umane e finanziarie disponibili. L’art.<br />

139 del D. Lgs. n. 12 del 1998 ha delegato alle Province ed ai Comuni, rispettivamente competenti per le scuole secondarie superiori<br />

ed agli altri gradi d’istruzione, la redazione dei piani di organizzazione della rete delle istituzioni scolastiche e l’istituzione,<br />

aggregazione, fusione e soppressione delle scuole in attuazione degli strumenti di pianificazione.<br />

L’art. 21 della citata Legge n. 59 del 1997 ha previsto la progressiva assegnazione di tutte le funzioni amministrative in materia<br />

di gestione del servizio d’istruzione alle autonomie scolastiche qualora raggiungano i requisiti dimensionali indicati nel regolamento<br />

di cui al D.P.R. n. 233 del 1998 e sulla base, come prevede l’art. 21 co. 4 della Legge n. 59 del 1998, dei piani del dimensionamento<br />

della rete scolastica. Per queste ragioni il dimensionamento della rete scolastica e dell’offerta formativa è considerato l’atto fondamentale<br />

della programmazione del sistema scolastico e il primo indispensabile passo per creare una rete scolastica centrata sulla<br />

pluralità di servizi qualificati.<br />

Su questi parametri è intervenuto l’art. 19, commi 5 e 5 bis, della Legge n. 111 del 2011 che ha stabilito che non possa essere<br />

assegnata alle istituzioni scolastiche autonome, costituite con un numero di alunni inferiore a 600 unità, ridotto fino a 400 per le<br />

istituzioni site nelle piccole isole, nei comuni montani, nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche, la dirigenza<br />

scolastica con incarico a tempo indeterminato e la figura del Direttore dei servizi generali ed amministrativi (DSGA). Queste istituzioni<br />

sono quindi conferite in reggenza a dirigenti scolastici (DS) con incarico in altre istituzioni scolastiche autonome: il comma<br />

5 bis dell’art. 19 della Legge 111/2011 dispone che non può essere assegnato in via esclusiva un posto di direttore dei servizi generali<br />

ed amministrativi (DSGA) e che con decreto del Direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale competente, il posto è<br />

assegnato in comune con altre istituzioni scolastiche.<br />

La Regione del Veneto, partendo dal piano adottato con DGR 407/2000, ha apportato negli anni, con successive deliberazioni<br />

(si ricorda l’ultima DGR n. 2893/2012), le modifiche ritenute necessarie al fine di determinare progressivamente il livello ottimale<br />

di erogazione del servizio in rapporto ai vari fattori di riferimento (numero di studenti, consistenza numerica nei plessi, ecc.) previsti<br />

dalla norma.<br />

Con l’adozione delle “linee guida”, allegate alla presente deliberazione (Allegato A), la Regione dà formalmente avvio al procedimento<br />

per la definizione del dimensionamento per l’Anno Scolastico (A.S.) 2014-2015, e in particolare:<br />

- detta gli indirizzi di programmazione e i criteri generali per il dimensionamento e l’offerta formativa;<br />

- stila il calendario delle operazioni, prevedendo due distinti atti per l’approvazione dell’offerta formativa e del dimensionamento<br />

scolastico;<br />

- stabilisce di adottare le modifiche al piano regionale sulla base delle indicazioni dei Comuni e delle Province espresse mediante<br />

proprie deliberazioni.<br />

Con lo stesso documento si dà atto inoltre delle iniziative che questa Giunta ha attivato e/o dovrà attivare a seguito di interventi<br />

normativi nazionali riguardanti la programmazione scolastica che riguardano in particolare:<br />

- l’individuazione da parte della Giunta regionale, avvenuta con DGR n. 3512 del 19 marzo <strong>2013</strong>, delle sedi in cui potranno<br />

essere attivati i Licei ad indirizzo sportivo;<br />

- i futuri assetti dei Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA), istituiti dalla L. n. 296 del 2006 (cd. finanziaria<br />

per il 2007) e recentemente disciplinati, con D.P.R. n. 263 del 29/10/2012.<br />

Nell’adottare queste nuove “linee guida” la Regione ha ricercato il massimo coinvolgimento delle Istituzioni presenti nel territorio<br />

Veneto, dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto (USRV), delle Province, dell’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti<br />

Montani (UNCEM), dell’<strong>Associazione</strong> Nazionale Comuni Italiani (ANCI) nonché delle parti sociali, per garantire scelte condivise<br />

riguardanti il nuovo dimensionamento e la razionalizzazione dell’offerta formativa. Queste scelte hanno infatti una immediata ricaduta<br />

sui servizi che devono essere programmati dagli Enti Locali (servizi di mensa, trasporti ecc…).<br />

La procedimentalizzazione di questo modulo decisorio è stata avviata sulla base dalle direttive assunte, ai sensi dell’art. 3 del<br />

D.P.R. n. 233 del 1998, dalla Giunta regionale con la DGR/CR n. 90 del 1998 ‘Indirizzi di programmazione e criteri per il dimen-


328<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

sionamento ottimale delle istituzioni scolastiche’ la quale prevede (punto 1.4) che “concorreranno alla definizione dei piani tutti i<br />

soggetti istituzionali, produttivi, culturali e formativi’ e che ‘saranno assicurate forme efficaci di partecipazione e di coinvolgimento<br />

delle rappresentanze sia degli enti locali che dei soggetti scolastici interessati in un ampio quadro di concertazione e di confronto<br />

di livello locale”.<br />

Nella Regione del Veneto il modello di governance territoriale che è stato adottato si è dimostrato sinora efficace. Tuttavia le<br />

incertezze determinate dal succedersi delle riforme avviate degli ultimi Governi, con espresso riferimento al processo di riorganizzazione<br />

delle amministrazioni provinciali, e il dibattito attualmente in corso a livello nazionale sui temi d’importanza strategica per<br />

il dimensionamento della rete scolastica, rende opportuna l’assunzione da parte della Regione di un ruolo di coordinamento nella<br />

elaborazione dei piani provinciali. In particolare con le linee guida per il piano del dimensionamento 2014-2015 si vuole attuare<br />

il rafforzamento, nel rispetto delle competenze degli Enti Locali indicate nella normativa citata, del ruolo dell’amministrazione<br />

regionale con la presenza di un proprio rappresentante in seno alle Commissioni d’ambito, anche al fine di “mettere a disposizione<br />

ogni informazione utile alla programmazione del servizio scolastico sul territorio, a supporto del processo decisionale” (punto 7.2<br />

della DGR/CR n. 90 del 1998).<br />

Occorre altresì rammentare, che in ragione della specificità del territorio montano ed in considerazione delle problematiche<br />

economiche e demografiche che interessano le comunità di montagna, si conferma che anche nell’A.S. 2014-2015 non saranno<br />

operate, per quanto possibile, chiusure di plessi nei Comuni montani affinché sia assicurata alle popolazioni che vi risiedono la<br />

fruibilità dei servizi d’istruzione.<br />

Già negli anni scorsi i Comuni della Provincia di Belluno, oltre a quelli ricadenti in province parzialmente montane come<br />

Vicenza e Verona, hanno chiesto il mantenimento di almeno un ordine di scuola in ogni Comune. Si è a tal fine proposto che il<br />

calcolo del numero di classi avvenga per bacino anziché per singola scuola e che il calcolo delle ore del personale amministrativo<br />

tecnico ausiliario (ATA) venga effettuato in base alle ore di reale utilizzo degli edifici anziché per il loro numero. Poiché analoghe<br />

criticità territoriali possono essere riscontrate anche nei Comuni non classificati montani, ma di fatto assimilabili a quelli montani,<br />

si propone di applicare i criteri utilizzati per il dimensionamento delle scuole dei Comuni montani anche alle istituzioni site nelle<br />

aree assimilate, pur in assenza di riscontri specifici nell’attuale normativa.<br />

Si propone pertanto, di avviare il dimensionamento dell’A.S. 2014-2015 sottoponendo all’approvazione della Giunta regionale<br />

le ‘Linee guida per il dimensionamento della rete scolastica e l’offerta formativa per l’anno scolastico (A.S.) 2014/2015’ riportate<br />

nell’Allegato A del presente provvedimento, di cui costituiscono parte sostanziale.<br />

Si propone inoltre che l’analisi della documentazione che perverrà da parte degli Enti Locali venga effettuata, in fase istruttoria,<br />

da una commissione mista composta da due rappresentanti della Regione e da due rappresentanti dell’USR per il Veneto, nominata<br />

con decreto del Dirigente regionale della Direzione Istruzione.<br />

Si è ritenuto infine di riproporre, per facilitare l’attività istruttoria degli Enti Locali, l’utilizzo delle schede informative approvate<br />

con l’Allegato B della DGR n. 1197 del 26/06/2012.<br />

Il Relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, comma 4, dello Statuto, il quale dà<br />

atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />

vigente legislazione regionale e statale;<br />

- Visto il D. Lgs. 112/1998, artt. 136, 138 e 139;<br />

- Vista la Legge Costituzionale 3/2001;<br />

- Vista la Legge 53/2003;<br />

- Vista la Legge Costituzionale 200/2004;<br />

- Visto il D.P.R. 20 marzo 20<strong>09</strong>, n. 81 ‘Norme per la riorganizzazione della rete scolastica ed il razionale ed efficace utilizzo<br />

delle risorse umane della scuola, ai sensi dell’art. 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112’, convertito, con modificazioni,<br />

dalla Legge 6 agosto 2008, n. 133;<br />

- Visto il D.P.R. 22 giugno 20<strong>09</strong>, n. 119;<br />

- Visto il D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87 ‘Regolamento recante norme per il riordino degli istituti professionali, a norma dell’art.<br />

64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133’;<br />

- Visto il D.P.R. 15 marzo 2010, n. 88 ‘Regolamento recante norme per il riordino degli istituti tecnici a norma dell’articolo 64,<br />

comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133’;<br />

- Visto il D.P.R. 15 marzo 2010, n. 89 ‘Regolamento recante revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei<br />

licei a norma dell’art. 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto<br />

2008, n. 133’;<br />

- Vista la L.R. 17 aprile 2001, n. 11 ‘Conferimento di funzioni e compiti amministrativi alle autonomie locali in attuazione del<br />

D. Lgs. 31 marzo 1998, n. 112’, ed in particolare gli artt. 136-138;<br />

- Vista la DGR 1197/2012 ‘Programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa. Anno scolastico <strong>2013</strong>-2014. Linee -<br />

guida’;<br />

- Vista la DGR 2893/2012 ‘Dimensionamento della rete scolastica e nuova offerta formativa per l’Anno Scolastico <strong>2013</strong>-2014’;<br />

- Vista la sentenza della Corte Costituzionale n. 147/2012;<br />

delibera


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 329<br />

1. di stabilire che quanto in premessa costituisce parte integrante del presente provvedimento;<br />

2. di adottare le linee guida che costituiscono l’Allegato A al presente provvedimento e ne formano parte integrante, in materia<br />

di dimensionamento scolastico e di nuova offerta formativa per le scuole secondarie di secondo grado (A.S. 2014-15);<br />

3. di stabilire che l’analisi della documentazione che perverrà da parte degli Enti Locali sarà effettuata, in fase istruttoria, da<br />

una commissione mista composta da due rappresentanti della Regione e da due rappresentanti dell’Ufficio Scolastico Regionale<br />

per il Veneto, nominata con decreto del Dirigente regionale della Direzione Istruzione;<br />

4. di dar mandato al Dirigente della Direzione regionale Istruzione di assumere tutti gli atti connessi all’esecuzione del presente<br />

provvedimento anche procedendo ad ogni rettifica che si rendesse necessaria;<br />

5. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />

6. di notificare il presente atto ai Presidenti delle Amministrazioni provinciali, all’USRV, all’ANCI Veneto e all’UNCEM Veneto;<br />

7. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione, nonché sul sito internet della Regione: www.<br />

regione.veneto.it/istruzione.


330<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

giunta regionale – 9^ legislatura<br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 1012 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 1/13<br />

LINEE GUIDA<br />

A.S. 2014-2015<br />

SOMMARIO<br />

1. Premessa ………………………………………………………………………………………… pag. 2<br />

2. Il quadro regionale ……………………………………………………………………………… pag. 2<br />

3. Il quadro giuridico ..…………………………………………………………………………….. pag. 4<br />

3.1 Normativa di riferimento…………………………………………………………………. pag. 4<br />

3.2 Competenze ………………………………………………………………………………. pag. 5<br />

4. Indirizzi e criteri per il dimensionamento della rete scolastica ……………………………… pag. 5<br />

4.1 Istituzioni scolastiche autonome ………………………………………………………….. pag. 5<br />

4.2 Composizione delle classi .……………………………………………………………….. pag. 6<br />

4.3 Punti di erogazione del servizio .…………………………………………………………. pag. 7<br />

4.4 Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA) …………………………………. pag. 8<br />

4.5 Tetto del 30% di alunni stranieri per classe ……………………………………………… pag. 9<br />

5. Offerta formativa .………………………………………………………………………………. pag. 10<br />

5.1 Programmazione della rete scolastica: principi e indirizzi ……………………………...... pag. 10<br />

5.2 Licei Sportivi .……………………………………………………………………………. pag. 11<br />

5.3 Sistema formativo integrato ..…………………………………………………………….. pag. 11<br />

6. Approvazione dell’offerta formativa e del piano di dimensionamento ……………………… pag. 12<br />

6.1 Procedura ...…..…………………………………………………………………………... pag. 12<br />

6.2 Cronogramma ……………………………………………………………………………. pag. 13


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 331<br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 1012 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 2/13<br />

1) PREMESSA<br />

Il processo di razionalizzazione della rete scolastica regionale e di programmazione dell’offerta formativa<br />

tende a garantire un adeguato sistema formativo in grado di rispondere alle esigenze che provengono dal<br />

territorio mirando ad armonizzare la normativa e le regole determinate a livello nazionale con le proposte<br />

presentate dagli Istituti Scolastici e dagli Enti Locali.<br />

A tal riguardo, constatato che ai sensi dell’art. 138 del D.Lgs. 112/98 tale attività è di stretta competenza<br />

regionale, la Regione intende darne attuazione definendo in via preliminare gli indirizzi attuativi (linee<br />

guida) che forniranno i criteri e gli indirizzi di riferimento per l’allocazione ottimale delle risorse da parte<br />

delle Istituzioni Scolastiche e degli Enti territoriali coinvolti, nei limiti delle competenze previste dal citato<br />

decreto legislativo.<br />

La Regione del Veneto verificata la situazione attuale, sia della rete scolastica che dell’offerta formativa<br />

presente sul territorio, alla luce della normativa vigente e con riferimento anche ai temi attualmente in fase di<br />

trattazione a livello nazionale sull’argomento, invita tutti i soggetti interessati ad un avveduto esame del<br />

contesto, anche in prospettiva, per una coerente programmazione territoriale.<br />

L’organizzazione del sistema scolastico è un fattore che incide direttamente sul complesso sistema scolastico<br />

ed un procedimento che deve necessariamente tener conto di tutte le variabili in campo e pertanto merita una<br />

attenta disamina da parte di tutti i soggetti interessati, un esempio è rappresentato dalle dotazioni organiche<br />

del personale ausiliario: la revisione dei criteri di assegnazione penalizza e penalizzerà nel futuro le<br />

istituzioni scolastiche con plessi e scuole che non rispondano ai parametri dimensionali adeguati.<br />

È opportuno ricordare infatti che, attuando il dimensionamento per gli anni scolastici 2012-<strong>2013</strong> e <strong>2013</strong>-<br />

2014, seguendo prima le normative nazionali (art. 19, comma 4 e 5, del D.L. n. 98 del 2011, convertito, con<br />

modificazioni, dalla legge n. 111 del 2011 e la Legge 12 novembre 2011, n. 183) e successivamente<br />

operando secondo i principi fissati dalla la Sentenza n. 147 del 7 giugno 2012 della Corte Costituzionale, si é<br />

creata in Veneto una situazione di fatto per cui la media di studenti presenti per istituto, sia del primo che del<br />

secondo ciclo, risulta superiore alle 900 unità, come si può evincere dalle tabelle n. 1, 2 e 3 riportate al punto<br />

2) IL QUADRO REGIONALE del presente documento.<br />

Con riferimento invece all’offerta formativa richiamando “l’intesa ai sensi dell’articolo 52 del decreto legge<br />

9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con modificazioni, della Legge 4 aprile 2012, n. 35” riguardante l’adozione<br />

di linee guida per realizzare misure di semplificazione e promozione dell’istruzione tecnico professionale,<br />

con specifico riferimento ai Poli Tecnico - Professionali e agli “indirizzi per la realizzazione di un’offerta<br />

coordinata a livello territoriale”, si ribadisce la necessità di un più stretto coordinamento tra Ufficio<br />

Scolastico Regionale, la Regione, le Province e i Comuni con una più attenta contestualizzazione alle filiere<br />

produttive, alle professioni e ai centri di ricerca presenti sul territorio.<br />

L’intenzione è quella di garantire una stabilità al sistema che vada oltre al ristretto ambito temporale di un<br />

anno. È auspicabile infatti che il dimensionamento della rete scolastica sia ispirato ad una prospettiva di<br />

medio lungo termine condivisa (andamento e situazione attuale, bacino d’utenza, previsioni demografiche e<br />

delle iscrizioni) perché l’assetto di un istituto non può essere messo in discussione e cambiato di frequente; la<br />

scuola infatti per elaborare, omogeneizzare ed attuare i piani dell’offerta formativa necessita di una stabilità<br />

nel tempo in un quadro generale ove occorra tener conto delle analisi e delle scelte operate precedentemente.<br />

2) IL QUADRO REGIONALE<br />

La Regione del Veneto ha deliberato il piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche con i seguenti<br />

provvedimenti annuali: DD.G.R. nn. 494/1999, 2859/1999, 364/2000 e 407/2000.<br />

Dall’approvazione del primo Piano ad oggi le variazioni sono state molteplici, soprattutto nelle scuole di I<br />

ciclo (primarie e secondarie di I grado) e infanzia.<br />

Le Amministrazioni locali, in sintonia con le Linee guida e le indicazioni formulate dalla Regione stessa con<br />

riferimento alla Legge 15 luglio 2011, n. 111, alla Legge 12 novembre 2011, n. 183 e alla sentenza della<br />

Corte Costituzionale 147 del 2012, hanno elaborato le loro proposte per la riorganizzazione scolastica.<br />

L’attuale assetto veneto di primo ciclo e infanzia e delle scuole secondarie di secondo grado risulta come<br />

descritto nella Tabella 1.<br />

2


332<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 1012 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 3/13<br />

Tabella 1. Regione del Veneto. Numero di istituzioni scolastiche per tipologia e per provincia per l’A.S.<br />

<strong>2013</strong>-2014.<br />

Provincia<br />

Direzioni<br />

didattiche<br />

Scuole<br />

secondarie<br />

di I grado<br />

Istituti<br />

comprensivi<br />

Totale I ciclo<br />

e infanzia<br />

Scuole<br />

secondarie di<br />

II grado<br />

Totale<br />

complessivo<br />

Belluno 1 1 24 26 12 38<br />

Padova 2 70 72 39 111<br />

Rovigo 22 22 11 33<br />

Treviso 66 66 38 104<br />

Venezia 66 66 31 97<br />

Verona 77 77 31 108<br />

Vicenza 78 78 40 118<br />

Totale 3 1 403 407 202 6<strong>09</strong><br />

La dimensione media regionale delle istituzioni scolastiche per l’A.S. 2012-<strong>2013</strong>, a seguito l’adozione del<br />

provvedimento sul dimensionamento approvato con DGR n. 2893 del 2012, viene illustrata nella Tabella 2.<br />

Si fa presente che per le istituzioni scolastiche site in comuni montani la normativa vigente prevede il<br />

riconoscimento del Dirigente scolastico (DS) e del Direttore dei servizi generali ed amministrativi (DSGA)<br />

quando queste raggiungano la consistenza numerica di 400 studenti. Il calcolo del numero medio di alunni,<br />

sia per gli istituti scolastici di I ciclo e infanzia che per il II ciclo, è stato realizzato sulla scorta dei dati<br />

relativi all’A.S. 2012-<strong>2013</strong> forniti dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto. I calcoli per l’A.S. <strong>2013</strong>-<br />

2014 sono stati eseguiti partendo da tale base: si configurano, pertanto, come dati previsionali di quella che<br />

sarà la realtà degli iscritti del prossimo anno scolastico.<br />

Tabella 2. Regione del Veneto. Dimensione media delle istituzioni scolastiche per provincia per l’A.S. <strong>2013</strong>-<br />

2014.<br />

Provincia<br />

I ciclo e infanzia<br />

Scuole secondarie<br />

di II grado<br />

Belluno 659,00 640,42<br />

Padova 999,54 911,38<br />

Rovigo 789,32 881,55<br />

Treviso 1.130,62 996,45<br />

Venezia 1.058,38 991,26<br />

Verona 978,84 1046,45<br />

Vicenza 1.013,97 985,80<br />

Totale 947,10 921,91<br />

Dato che uno dei principali obiettivi del dimensionamento scolastico è quello di razionalizzare la rete<br />

scolastica, occorre analizzare preliminarmente la situazione delle istituzioni scolastiche site nel territorio<br />

regionale secondo il dato numerico degli studenti: è infatti questo il parametro cui la normativa fa<br />

riferimento per prevedere la presenza o meno della Dirigenza scolastica.<br />

La Tabella 3 riporta il numero di istituti scolastici per provincia e per tipologia del comune (montano/non<br />

montano) in cui la scuola è allocata; sono 32 le dirigenze con un numero di alunni inferiore a 600 sul totale<br />

di 569 site in comuni non montani, mentre sono 7 le dirigenze sottodimensionate su complessive 39 site in<br />

comuni montani.<br />

3


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 333<br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 1012 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 4/13<br />

Tabella 3. Regione del Veneto. Numero di istituzioni scolastiche sottodimensionate per provincia per l’A.S.<br />

<strong>2013</strong>-2014.<br />

Provincia<br />

< 600 studenti<br />

comuni non<br />

montani<br />

< 400 studenti<br />

comuni montani<br />

Belluno 4<br />

Padova 6<br />

Rovigo 8<br />

Treviso 2<br />

Venezia 2<br />

Verona 4<br />

Vicenza 3<br />

Totale 25 4<br />

Totale complessivo 29<br />

3) QUADRO GIURIDICO<br />

3.1) Normativa di riferimento<br />

Le fonti normative di riferimento sono le seguenti:<br />

- art. 21 della legge 59/1997 ’<strong>Del</strong>ega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni<br />

ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione<br />

amministrativa’ ;<br />

- il D.M. 15 marzo 1997, n. 176;<br />

- artt. 137-139 del D. Lgs. n. 112/1998 ‘Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato<br />

alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n.59’;<br />

- il D.M. 24 luglio 1998, n. 331;<br />

- il D.P.R. n. 233/1998 ‘Regolamento recante norme per il dimensionamento ottimale delle istituzioni<br />

scolastiche e per la determinazione degli organici funzionali dei singoli istituti, a norma<br />

dell'articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59’;<br />

- art. 1 c. 632 della l. n. 296 del 2006 "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e<br />

pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007)"<br />

- art. 64 della l. 133 /2008 ‘Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 giugno<br />

2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la<br />

competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria’;<br />

- il D.P.R. 81/20<strong>09</strong> ‘Norme per la riorganizzazione della rete scolastica e il razionale ed efficace<br />

utilizzo delle risorse umane della scuola, ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25<br />

giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133’;<br />

- il D.P.R. n. 89/20<strong>09</strong> ‘Revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola<br />

dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25<br />

giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133’;<br />

- l’art. 19 della l. n. 111/2011 ‘Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 luglio<br />

2011, n. 98 recante disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria’;<br />

- l’art. 4 c. 69 della l. n. 183 del 2011 ‘Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e<br />

pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2012)’;<br />

- la sentenza della Corte Costituzionale n. 200 del 20<strong>09</strong>;<br />

- la sentenza della Corte Costituzionale n. 92 del 2011;<br />

- la sentenza della Corte Costituzionale n. 147 del 2012.<br />

4


334<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 1012 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 5/13<br />

3.2) Competenze<br />

Con la Legge 59 del 1997 (cd. Bassanini) il legislatore ordinario ha avviato, a Costituzione invariata, il<br />

processo di riforma in senso federalista dell’ordinamento giuridico, delegando al Governo la facoltà di<br />

conferire, con propri decreti legislativi, funzioni e compiti amministrativi alle Regioni ed alle autonomie<br />

locali. Con il D. Lgs. n. 112 del 1998 sono state quindi devolute a Regioni, Province e Comuni, nel rispetto<br />

dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza, funzioni amministrative che nell’ambito<br />

dell’istruzione si possono così riassumere:<br />

Competenze dello Stato: criteri e parametri per l’organizzazione della rete scolastica; valutazione del sistema<br />

scolastico; determinazione e assegnazione risorse finanziarie e personale; scuole militari e corsi nell’ambito<br />

dei settori della difesa e pubblica sicurezza; scuole gestite da soggetti extracomunitari; conservatori,<br />

accademie, Istituti Superiori per le Industrie Artistiche (I.S.I.A.); scuole e istituzioni culturali straniere in<br />

Italia.<br />

Competenze delle Regioni: programmazione dell’offerta formativa, programmazione della rete scolastica,<br />

fissazione del calendario scolastico; erogazione di contributi a scuole non statali.<br />

Competenze di Province e Comuni: istituzione, aggregazione, fusione e soppressione di scuole; servizi<br />

handicap; uso edifici e attrezzature; sospensione d’urgenza delle lezioni; costituzione, controlli e vigilanza<br />

sugli organi collegiali della scuola a livello territoriale; educazione adulti; orientamento scolastico e<br />

professionale; realizzazione pari opportunità; supporto alla continuità didattica verticale e orizzontale tra<br />

gradi e ordini di scuola; interventi perequativi; prevenzione dispersione scolastica; educazione alla salute.<br />

Questo assetto di competenze si è consolidato con la riforma del Titolo V della Costituzione a seguito della<br />

Legge Costituzionale n. 3 del 2001, che ha avviato, modificando l’art. 118 Cost., co. 1, il più ampio<br />

decentramento amministrativo.<br />

Per quanto riguarda l’ambito delle competenze regionali in materia di dimensionamento scolastico si ricorda<br />

che la Corte Costituzionale, con la sentenza n. 200 del 02/07/20<strong>09</strong>, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale<br />

dell’art. 64 co. 4 lett. f) bis ed f) ter della L. n. 133 del 2008, nella parte in cui attribuisce allo Stato la<br />

competenza a definire, con propri regolamenti di delegificazione,”criteri, tempi e modalità per le<br />

determinazione e l’articolazione dell’azione di dimensionamento della rete scolastica prevedendo,<br />

nell’ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente, l’attivazione di servizi qualificati per la migliore<br />

fruizione dell’offerta formativa”. Con detto pronunciamento, fermo l’assetto delle competenze indicato nella<br />

normativa di settore, è stato precluso alle fonti statali d’intervenire direttamente sulla programmazione della<br />

rete scolastica regionale, anche per quanto riguarda la distribuzione del personale docente ed amministrativo<br />

tra le Regioni.<br />

Si ricorda, infine, che nell’assetto delle competenze in materia d’istruzione potrà incidere il processo di<br />

riordino di ruoli e competenze delle Amministrazioni provinciali; infatti il D.L. 95 del 2012 convertito, con<br />

importanti novelle, dalla Legge n. 135 del 7 agosto 2012 ‘Conversione in legge, con modificazioni, del<br />

decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, recante disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con<br />

invarianza dei servizi ai cittadini” pur annunciando la modifica dell’assetto e delle funzioni amministrative<br />

delle Province, assegnando loro la funzione di indirizzo e di coordinamento delle attività dei Comuni, in<br />

attesa del riordino, ha mantenuto (art. 17 co. 10) alla competenza delle stesse, quali enti con funzioni di area<br />

vasta, alcune funzioni fondamentali tra le quali “la programmazione provinciale della rete scolastica e<br />

gestione dell’edilizia scolastica relativa alle scuole secondarie di secondo grado”, mentre per i Comuni<br />

ribadisce che spettano a loro le competenze di organizzazione, gestione dei servizi scolastici e quelle relative<br />

all’edilizia scolastica non attribuite alle province.<br />

4) INDIRIZZI E CRITERI PER IL DIMENSIONAMENTO DELLA RETE SCOLASTICA<br />

4.1) Istituzioni scolastiche autonome<br />

Come ricordato le richiamate disposizioni normative (Legge 15 luglio 2011, n. 111 e Legge 12 novembre<br />

2011, n. 183) e la Sentenza n. 147 del 7 giugno 2012 della Corte Costituzionale che, pur non abrogando il<br />

D.P.R. 233/1998, hanno previsto una diversa situazione per l’assegnazione dei DS e del DSGA; essendo però<br />

la materia anche per la sua natura continuamente al centro di valutazioni ed interventi che determinano<br />

un’intrinseca costante dinamicità, occorre ricordare che il Coordinamento tecnico delle Regioni e delle<br />

5


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 335<br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 1012 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 6/13<br />

Province Autonome, su mandato della Commissione IX, con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e<br />

della Ricerca (MIUR) ha elaborato una proposta di riparto globale dei DS e DSGA che si attesterebbe<br />

sull’ipotesi di assegnare un dirigente ogni 900 alunni. Tale proposta, subordinata all’abrogazione dei commi<br />

5 e 5bis dell’art. 19 della Legge 111/2011 (che stabilisce il numero di alunni per autonomia scolastica, pari a<br />

600 o 400, al fine di veder riconosciuto il DS ed il DSGA), è al momento ferma in quanto il Ministero<br />

dell’Economia e delle Finanze (MEF), nel mese di gennaio <strong>2013</strong>, ha dichiarato la non disponibilità al<br />

momento all’abrogazione dei succitati commi in quanto norma incidente sull’aspetto finanziario.<br />

Tanto premesso per la determinazione del dimensionamento scolastico per l’Anno Scolastico 2014-2015<br />

saranno considerati i seguenti parametri:<br />

1. la consistenza delle sezioni di scuola dell’infanzia, dei plessi di scuola primaria, delle scuole<br />

coordinate, delle sezioni annesse o aggregate, delle sezioni staccate di istituti di istruzione secondaria<br />

di primo e secondo grado;<br />

2. le caratteristiche demografiche, orografiche, economiche e socio-culturali dei bacini di utenza di<br />

ciascuna sede scolastica, nonché della distanza da scuole con disponibilità di aule che rispettino le<br />

norme in materia di sicurezza, dell’agibilità delle vie di comunicazione, dei tempi di percorrenza<br />

delle stesse autonomie scolastiche.<br />

Pertanto, per quanto riguarda il dimensionamento delle istituzioni scolastiche, si stabilisce che:<br />

a) le istituzioni scolastiche devono essere strutturate con un numero di alunni non inferiore a 600 unità,<br />

anche al fine dell’assegnazione del DS e del DSGA, e non superare i 900, tenendo conto del trend<br />

delle iscrizioni nel triennio precedente e delle previsioni per il biennio successivo;<br />

b) per gli istituti esistenti in aree ad alta densità demografica, per gli istituti comprensivi e per gli istituti<br />

di istruzione secondaria di secondo grado con finalità formative che richiedono beni strutturali,<br />

laboratori ed officine di alto valore tecnologico o artistico possa non essere applicato il numero<br />

massimo di 900 alunni di cui al punto precedente, con l’indicazione per gli istituti comprensivi di<br />

non superare i 1.200 allievi e con riferimento a quelli di istruzione secondaria di secondo grado i<br />

1.400 allievi, numero massimo che si ritiene ottimale per un’adeguata gestione degli istituzioni<br />

scolastiche, con riferimento sia al personale amministrativo riconosciuto entro le suddette soglie che<br />

alla consistenza storica dei dimensionamenti fino ad ora approvati;<br />

c) per le istituzioni scolastiche site in piccole isole o in comuni montani il numero minimo degli alunni<br />

è ridotto a 400, anche al fine dell’assegnazione del DS e del DSGA;<br />

d) per ‘piccole isole’ si intendono tutte le isole eccetto la Sicilia e la Sardegna. Nel merito si rammenta<br />

il parere positivo espresso dalla Direzione Generale per il personale scolastico del MIUR sulla<br />

delicata questione posta dal Comune di Venezia riguardante il riconoscimento dello status di<br />

“piccole isole” per Murano, <strong>Bur</strong>ano e Sant’Erasmo (nota MIUR AOODGPER 2812 del 20 marzo<br />

<strong>2013</strong>); Legge 25 luglio 1952, n. 991, come integrata dalle leggi regionali;<br />

e) nell’azione di razionalizzazione della rete scolastica deve essere data priorità alla costituzione di<br />

istituti comprensivi per le scuole del primo ciclo;<br />

f) l’unificazione degli istituti di secondo grado si realizza, prioritariamente, tra istituti della medesima<br />

tipologia. Si procede all’unificazione di istituti di diverso ordine o tipo qualora, separatamente, non<br />

rientrino nei parametri di cui ai punti a) e b) che in tal caso assumeranno la denominazione di<br />

‘Istituto di istruzione secondaria superiore’ (IISS);<br />

g) nelle località che si trovino in condizioni di particolare isolamento possono essere costituiti istituti<br />

comprensivi di scuole di ogni ordine e grado.<br />

4.2) Composizione delle classi<br />

La formazione delle classi per i diversi ordini e gradi di scuole è regolamentata dal D.P.R. 81/20<strong>09</strong> come<br />

illustrato in maniera sintetica nella successiva tabella:<br />

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336<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 1012 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 7/13<br />

Tabella 4. Sintesi delle soglie di minimo e di massimo per la costituzione delle classi secondo il D.P.R.<br />

81/20<strong>09</strong>.<br />

Scuola<br />

dell’infanzia<br />

(art. 9)<br />

Scuola<br />

primaria<br />

(art. 10)<br />

Scuola<br />

secondaria di<br />

I grado<br />

(art. 11)<br />

Scuola<br />

secondaria di<br />

II grado<br />

(artt. 16 e 17)<br />

Classi<br />

18-26 (29 in casi di eccedenze)<br />

15-26<br />

(27 in casi di eccedenze)<br />

18-27<br />

(28 in casi di eccedenze)<br />

(30 con sezione unica)<br />

(media iscritti ≥20 per le II e<br />

III)<br />

27-30<br />

(25-30 con sezione unica)<br />

(media iscritti ≥22 per le II,<br />

III, IV)<br />

(minimo 10 iscritti per le V)<br />

Pluriclassi<br />

o classi<br />

articolate<br />

8-18<br />

10-18<br />

12-27<br />

Deroghe per<br />

comuni montani<br />

e piccole isole<br />

minimo per<br />

classe: 10 iscritti<br />

minimo per<br />

classe: 10 iscritti<br />

Ulteriori deroghe<br />

(artt. 4, 5 e 7)<br />

Possibile deroga del<br />

10% dei parametri se<br />

motivata.<br />

Non più di 20 iscritti<br />

con la presenza di<br />

alunni disabili (nel<br />

rispetto delle<br />

dotazioni organiche)<br />

Per le classi<br />

funzionanti presso<br />

ospedali e istituti di<br />

cura (organizzate<br />

anche in pluriclasse)<br />

non si applicano i<br />

limiti minimi e<br />

massimi previsti.<br />

4.3) Punti di erogazione del servizio<br />

L’esigenza di mantenere un’elevata qualità della scuola, non perseguibile con sedi scolastiche di<br />

piccolissime dimensioni, impone di prendere in considerazione nella pianificazione del dimensionamento i<br />

punti di erogazione del servizio scolastico. Per punti di erogazione del servizio scolastico si intendono i<br />

plessi di scuola dell’infanzia, i plessi di scuola primaria, le sezioni staccate di scuola secondaria di primo<br />

grado, le scuole coordinate, sezioni staccate e sezioni annesse o aggregate di istruzione secondaria superiore.<br />

Riconfermando quanto ripreso dal regolamento recante “Norme per la riorganizzazione della rete scolastica e<br />

il razionale ed efficace utilizzo delle risorse umane della scuola, ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del<br />

decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”, i<br />

parametri per la riorganizzazione dei punti di erogazione del servizio sono i seguenti:<br />

- i plessi di scuola dell’infanzia sono costituiti in presenza di almeno 30 bambini;<br />

- i plessi di scuola primaria sono costituiti in presenza di almeno 50 alunni; nei centri urbani a più alta<br />

densità demografica è richiesta la presenza di non meno di due corsi completi;<br />

- le sezioni staccate di scuola secondaria di I grado sono costituite in presenza di almeno 45 alunni;<br />

- negli istituti di II grado, le scuole coordinate, le sezioni staccate, le sezioni annesse o aggregate,<br />

nonché gli indirizzi di studio e le specializzazioni funzionanti nella medesima sede scolastica, sono<br />

costituite con non meno di 20 alunni con la previsione di un corso quinquennale.<br />

Per le scuole site nelle piccole isole, nei comuni montani e nelle aree geografiche caratterizzate da specificità<br />

etniche e/o linguistiche sono stabiliti i seguenti parametri:<br />

- i plessi di scuola dell’infanzia sono costituiti in presenza di almeno 20 bambini;<br />

- i plessi di scuola primaria sono costituiti in presenza di almeno 30 alunni;<br />

- le sezioni staccate di scuola secondaria di I grado sono costituite in presenza di almeno 36 alunni;<br />

- le sedi coordinate, le sezioni staccate, le sezioni annesse o aggregate, gli indirizzi di studio<br />

funzionanti nella medesima sede scolastica di scuola secondaria di II grado sono costituite con non<br />

meno di 20 alunni con la previsione di un corso intero.<br />

Tuttavia, per ragioni di carattere eccezionale, debitamente motivate e documentate o nel caso in cui si<br />

preveda un incremento della popolazione scolastica nel rispetto dei parametri sopra indicati, è consentito di<br />

ridurre tali parametri fino al 10%.<br />

Nell’ambito della pianificazione sul dimensionamento è possibile prevedere il funzionamento di istituzioni<br />

autonome e di punti di erogazione del servizio anche sottodimensionati, purché siano attuate apposite<br />

7


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 337<br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 1012 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 8/13<br />

compensazioni a livello provinciale, fermo restando il raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica<br />

prefissati.<br />

Tabella 5. Sintesi delle soglie di minimo per il dimensionamento dei punti di erogazione del servizio.<br />

Soglia minima<br />

Deroghe per comuni<br />

montani e piccole isole<br />

Scuola dell’infanzia 30 iscritti 20 iscritti<br />

50 iscritti<br />

(almeno 2 corsi completi in<br />

Scuola primaria<br />

centri ad alta densità<br />

30 iscritti<br />

demografica)<br />

Scuola secondaria<br />

di I grado<br />

45 iscritti 36 iscritti<br />

Scuola secondaria<br />

di II grado<br />

20 iscritti<br />

con previsione di un corso quinquennale<br />

Ulteriori deroghe<br />

Possibile riduzione del 10%<br />

dei parametri se motivata<br />

(situazione eccezionale;<br />

previsioni di crescita<br />

demografica).<br />

Sono possibili<br />

sottodimensionamenti<br />

purché ci siano le apposite<br />

compensazioni a livello<br />

provinciale.<br />

In particolare per quanto riguarda i parametri da seguire nella determinazione dei punti di erogazione del<br />

servizio, le amministrazioni dovranno tenere conto di alcuni criteri e principi. I Comuni, competenti per le<br />

scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado dovranno:<br />

- considerare la consistenza della popolazione scolastica nell’ambito territoriale di riferimento<br />

rapportata alla disponibilità edilizia esistente;<br />

- considerare le caratteristiche demografiche, orografiche, economiche e socio-culturali del bacino di<br />

utenza;<br />

- verificare l’efficacia della configurazione assunta dal servizio scolastico e dei servizi connessi<br />

(trasporti, mense, ecc.).<br />

Le Province, competenti per le scuole secondarie di secondo grado dovranno:<br />

- considerare la consistenza della popolazione scolastica nel Distretto Formativo di riferimento;<br />

- verificare la consistenza del patrimonio edilizio e di laboratori;<br />

- considerare l’adeguatezza della rete dei trasporti;<br />

- considerare la possibilità di incentivare la creazione di reti di scuole/poli (liceali e tecnicoprofessionali).<br />

Nella valutazione complessiva deve valere il principio di corrispondenza tra le classi previste in organico di<br />

diritto e quelle effettivamente costituite all’inizio dell’anno scolastico. Si può prevedere la possibilità di<br />

scostamento in misura non superiore al 10% rispetto ai limiti minimo e massimo di alunni per classe.<br />

Le classi in cui sono presenti alunni disabili sono costituite di norma con un numero di alunni non superiore<br />

a 20 (la riduzione deve essere motivata in relazione alle particolari esigenze formative e al progetto<br />

educativo d’integrazione dei suddetti alunni disabili).<br />

Anche per il secondo ciclo il dimensionamento dei punti di erogazione del servizio viene definito in<br />

relazione al numero di allievi che frequentano il punto di erogazione del servizio (plesso). Gli indirizzi<br />

verranno attivati negli istituti richiedenti soltanto se preliminarmente dimostreranno la reale possibilità di<br />

costituire almeno una classe. <strong>Del</strong> resto la normativa (Legge 6 agosto 2008, n. 133, art. 64; Legge 4 dicembre<br />

2008, n. 189) definisce che gli indirizzi di studio (corsi) siano costituiti con la previsione di un corso<br />

quinquennale. Le linee di indirizzo regionale riprendono lo stesso parametro sottolineando che gli indirizzi<br />

sono costituiti con non meno di 20 alunni e la previsione di un corso intero.<br />

4.4) Centri Provinciali d’Istruzione per gli Adulti (CPIA)<br />

L’art 1 co. 632 della L. n. 296 del 2006 (cd. finanziaria per il 2007) ha istituito i Centri Provinciali per<br />

l’Istruzione degli Adulti (CPIA) riorganizzando i centri territoriali permanenti per l’educazione degli adulti<br />

ed i corsi serali, esistenti presso le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, in reti territoriali articolate<br />

su base provinciale. I CPIA sono stati quindi regolati dal D.M. 25 ottobre 2007. L’art. 64 c. 4 lett. f) della L.<br />

n. 133 del 2008 ha delegato ad un regolamento di delegificazione il riordino dell’assetto ordinamentale dei<br />

CPIA previsti dall’attuale normativa, compresi i corsi serali. Con successivo D.P.R. n. 263 del 29/10/2012 è<br />

8


338<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 1012 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 9/13<br />

stato quindi emanato il regolamento di riorganizzazione dei CPIA, il quale prevede che i centri, che<br />

costituiscono un istituzione scolastica autonoma, siano articolati in reti territoriali di servizio di norma su<br />

base provinciale per:<br />

- erogare percorsi di primo livello (art. 2, comma 1);<br />

- favorire organici raccordi tra i percorsi di primo livello ed i percorsi di secondo livello, i<br />

CPIA devono stipulare (ai sensi del D.P.R. 275/99) accordi di rete con le istituzioni<br />

scolastiche di secondo grado (Istituto Tecnico; Istituto Professionale Liceo Artistico)<br />

nell’ambito dei quali vengono costituite le Commissioni per la definizione del Patto<br />

formativo individuale (art. 5, comma 2);<br />

- poter stipulare (ai sensi del D.P.R. 275/99) ulteriori accordi di rete con gli enti locali ed altri<br />

soggetti pubblici e privati, con particolare riferimento alle strutture formative accreditate<br />

dalle Regioni, per l’ampliamento dell’offerta formativa (art. 2, comma 5).<br />

In considerazione del fatto che lo stesso D.P.R. prevede che i Centri Territoriali Permanenti per l’Educazione<br />

degli Adulti (CTP EDA) e i corsi serali del previgente ordinamento cessino di funzionare il 31/08/2015 e che<br />

all’articolo 11, comma 1 afferma che "l'attuazione del nuovo assetto organizzativo e didattico dei CPIA è<br />

graduale e si realizza attraverso progetti assistiti a livello nazionale", la Regione ha inteso attivarsi<br />

rendendosi disponibile in funzione esplorativa e sperimentale, a promuovere un assetto progettuale pilota<br />

assistito dal MIUR da realizzarsi nell’Anno Scolastico <strong>2013</strong>-2014, individuando realtà a livello provinciale<br />

cui demandare la realizzazione di detto progetto, prevedendo due tipologie programmatiche da perseguire<br />

una di tipo organizzativo e l’altra di tipo didattico. Infatti se l'attivazione di progetti del primo tipo risulta<br />

importante ai fini della promozione dell'innovazione didattica e del concreto riconoscimento della centralità<br />

del soggetto in apprendimento, l'attivazione di progetti del secondo tipo appare addirittura irrinunciabile se si<br />

vuole evitare di giungere all'appuntamento della complessiva riorganizzazione del sistema dell'istruzione<br />

degli adulti privi di un'idea di organizzazione dei Centri da proporre ai soggetti interessati.<br />

4.5) Tetto del 30% di alunni stranieri per classe<br />

L’intensa presenza di alunni stranieri nella Regione del Veneto, connessa al forte tasso di immigrazione in<br />

gran parte stanziale, specie in talune province in cui il fenomeno è più significativo, comporta la percezione<br />

dell’amplificarsi dell’emergenza educativa fondata anche su elementi oggettivi che enfatizzano nella realtà<br />

critiche il fenomeno. Si pone quindi il problema del numero di alunni stranieri “sostenibile” per le classi, in<br />

modo da conservare una situazione di sostanziale equilibrio. La Circolare Ministeriale n. 2 del 8 gennaio<br />

2010 prevedendo che “il numero degli alunni con cittadinanza non italiana presenti in ciascuna classe non<br />

potrà superare di norma il 30% del totale degli iscritti, quale esito di una equilibrata distribuzione degli<br />

allievi con cittadinanza non italiana tra istituti che insistono sullo stesso territorio”, annuncia anche una<br />

serie di deroghe (di competenza del Direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale) che riguardano:<br />

- alunni stranieri nati in Italia, che abbiano una adeguata competenza della lingua italiana;<br />

- risorse professionali e strutture di supporto (offerte anche dal privato sociale) in grado di sostenere<br />

fattivamente il processo di apprendimento degli alunni stranieri;<br />

- il consolidamento di esperienze attivate da singole istituzioni scolastiche che abbiano negli anni trascorsi<br />

ottenuto risultati positivi (documentate, ad esempio, anche dalle rilevazioni Invalsi);<br />

- ragioni di continuità didattica di classi già composte nell’anno trascorso;<br />

- stati di necessità provocati dall’oggettiva assenza di soluzioni alternative.<br />

Nella considerazione che, lungi dall’essere un fattore di discriminazione, i principi che presiedono alla<br />

distribuzione degli alunni sono il frutto di un’approfondita e decennale riflessione, la Regione,<br />

uniformandosi a quanto previsto dalla succitata norma, invita gli Enti Locali e le Istituzioni scolastiche ad<br />

operare in sinergia per dare vita a dei piani territoriali grazie ai quali possano essere adottate misure efficaci<br />

che permettano una equilibrata inclusione degli alunni con cittadinanza non italiana presenti in ogni classe.<br />

9


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 339<br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 1012 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 10/13<br />

5) OFFERTA FORMATIVA<br />

5.1) Programmazione della rete scolastica: principi e indirizzi<br />

Con riferimento alla pianificazione dell’offerta formativa sul territorio, per l’A.S. <strong>2013</strong>-2014 vengono<br />

formulati i seguenti indirizzi:<br />

1. ai sensi della <strong>Del</strong>iberazione del Consiglio Regionale n. 90 del 29 ottobre 1998, punto 5.3, nel<br />

formulare i piani di offerta formativa saranno valutati i caratteri che rivestono importanza ai fini<br />

economici e sociali, dando priorità alle situazioni che presentano validi rapporti con gli stessi; potrà<br />

essere assicurata la presenza, in ciascuna area, di strutture scolastiche che possano attivare corsi ad<br />

alta specializzazione, in corrispondenza di particolari destinazioni socio-economiche di quel<br />

territorio, anche al fine di favorire la costituzione di percorsi formativi integrati con l’offerta di<br />

formazione professionale esistente nella medesima area;<br />

2. le proposte di piano dell’offerta formativa saranno messe a punto tenendo conto dell’esperienza<br />

didattica e del profilo culturale proprio delle diverse istituzioni scolastiche e coinvolgendo nelle sedi<br />

di collaborazione istituzionale e di concertazione sociale gli stakeholders della scuola, nell’ottica<br />

dell’interrelazione fra programmazione dell’offerta e organizzazione della rete scolastica;<br />

3. i piani di offerta formativa dovranno essere la risultanza di un “patto formativo” con gli stakeholders<br />

della scuola e quindi consentire opportunità di interazione-cooperazione sistematica tra sistema<br />

formativo, da un lato, e mondo del lavoro, risorse culturali e sistema della ricerca, dall’altro, in<br />

sintonia e in raccordo con le innovative proposte di azioni sviluppate nell’ambito del Programma<br />

Operativo Regionale (POR) del Fondo Sociale Europeo; in tale prospettiva si inquadrano le<br />

esperienze di Alternanza Scuola – Lavoro, nelle diverse forme possibili;<br />

4. i piani di offerta formativa saranno sostenuti da adeguate azioni di orientamento sia informativo che<br />

didattico.<br />

Nella proposta di programmazione dell’offerta formativa del proprio territorio si raccomanda alle<br />

Amministrazioni provinciali di tenere presente la necessità di applicare alcuni principi:<br />

- il principio di efficacia/efficienza della distribuzione territoriale dell’offerta;<br />

- il raccordo stretto fra programmazione territoriale ed esigenze dell’edilizia scolastica;<br />

- il contenimento e la razionalizzazione della spesa;<br />

- l’attenzione alle criticità emergenti (rischio di dispersione scolastica, aumento iscritti stranieri,<br />

aumento studenti in situazione di handicap).<br />

I nuovi indirizzi da attivare dovranno:<br />

- risultare utili e originali con valenza pertanto innovativa e attuale, in base cioè ad analisi mirate,<br />

nell’ambito di riferimento, in quanto assenti o necessari alla piena soddisfazione delle esigenze del<br />

Distretto Formativo e non in concorrenza con l’offerta formativa delle realtà limitrofe;<br />

- risultare coerenti con l’offerta formativa esistente, anche nell’ottica dello sviluppo di poli liceali da<br />

un lato e poli tecnico-professionali dall’altro; possono essere richiesti ed attivati indirizzi di ordini<br />

diversi solo se riferiti alla creazione di un “campus” (viene definito campus un’area territoriale dove<br />

è presente una pluralità di tipologie di istituti, settori e indirizzi diversificati cui riferisce lo stesso<br />

insieme di servizi);<br />

- risultare compatibili con le strutture, le risorse strumentali e le attrezzature esistenti o disponibili,<br />

non solo per quanto riguarda il primo anno, ma per l’intero percorso formativo;<br />

- presentare dati previsionali relativi agli iscritti alla prima classe nell’A.S. 2014-2015 atti a garantire<br />

l’attivazione della stessa ed il mantenimento dell’indirizzo negli anni successivi ai sensi del D.P.R.<br />

81/20<strong>09</strong>;<br />

- provenire da istituzioni scolastiche con un numero di studenti non superiore a 900; sono ammesse<br />

deroghe a fronte di adeguate motivazioni con il preventivo accordo della Provincia e dell’Ufficio<br />

Scolastico Territoriale (che rappresenta l’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto nell’ambito<br />

della Commissione di Distretto Formativo), anche nel caso di creazione di “campus”.<br />

Costituisce criterio di preferenza la sostituzione, con un nuovo indirizzo, di uno preesistente nel medesimo<br />

ambito.<br />

Gli indirizzi presenti nell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche saranno soppressi dopo due anni<br />

consecutivi di non attivazione su ricognizione dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto.<br />

10


340<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 1012 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 11/13<br />

5.2) Licei Sportivi<br />

In vista dell’emanazione del regolamento di organizzazione dei percorsi della sezione ad indirizzo sportivo<br />

del sistema dei licei, i quali, come specificato dalla nota a firma del Capo Dipartimento del MIUR del 22<br />

gennaio 2012, n. AOODP IT170 “non potranno che essere attivate dall’A.S. 2014-2015”; la Giunta<br />

regionale con DGR n. 3512 del 19 marzo <strong>2013</strong> ha già individuato in via preliminare nel territorio regionale le<br />

sedi in cui potranno essere attivati i licei ad indirizzo sportivo.<br />

Nell’ipotesi in cui, come previsto il procedimento d’emanazione del citato regolamento, dovesse concludersi<br />

in tempo utile, il nuovo indirizzo sarà attivato nelle sedi indicate all’Allegato A della DGR citata, fermo<br />

restando che ulteriori sedi potranno essere istituite, come previsto dallo schema di regolamento (art. 3 co. 6)<br />

“qualora le risorse d’organico annualmente assegnato lo consentano”.<br />

5.3) Sistema formativo integrato<br />

La Riforma del sistema scolastico italiano, che ha preso avvio nell’A.S. 2010-2011, va nella direzione di una<br />

sempre maggiore integrazione con le altre componenti della società nella quale la scuola è inserita, con<br />

particolare attenzione al mondo del lavoro e alla concreta possibilità di inserimento in prospettiva dei giovani<br />

nei percorsi lavorativi.<br />

In sintonia con la priorità nazionale legata all’entrata dei giovani nel mondo del lavoro, la Regione del<br />

Veneto (DGR n. 1675 del 18 ottobre 2011) si è attivata individuando strumenti atti a favorire l’occupazione<br />

giovanile attraverso da una parte il rilancio della cultura tecnica e dall’altra rafforzando i rapporti tra le<br />

istituzioni scolastiche e le imprese attraverso la realizzazione di esperienze di Alternanza Scuola – Lavoro.<br />

Nel primo caso, individuando “l’istituto tecnico come prima impresa”, si è inteso dare la possibilità ai<br />

giovani di sviluppare i loro talenti per riconoscere e comprendere le innovazioni, che l’evoluzione della<br />

scienza e della tecnica produce, ed essere in grado di applicarle nel mondo del lavoro e delle professioni e<br />

sono stati proposti progetti su diverse aree tematiche in base agli indirizzi di studio che offrono maggiori<br />

possibilità di occupazione.<br />

Inoltre si è cercato di sostenere l’introduzione delle nuove tecnologie emergenti nella didattica, utili a<br />

sviluppare nuovi approcci formativi e studiare nuovi linguaggi comunicativi.<br />

Per rinforzare le competenze di base nell’allievo e svilupparne le competenze trasversali è stato favorito<br />

l’istaurarsi di rapporti tra le istituzioni scolastiche e le imprese attraverso la realizzazione di esperienze di<br />

Alternanza Scuola – Lavoro. In questo contesto l’impresa è riconosciuta come luogo di formazione, anche<br />

formale, in quanto il lavoro è una componente del percorso didattico e viene percepita dallo studente come<br />

un attore importante per lo sviluppo della persona e dell’economia.<br />

Nell’ottica di favorire una nuova alleanza tra mondo dell’istruzione, della formazione professionale e del<br />

mercato del lavoro si sono costituiti con DGR n. 4204 del 29/12/20<strong>09</strong> e DGR n. 1802 del 13/7/2010, dando<br />

così attuazione concreta a quanto disposto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25<br />

gennaio 2008, n. 6 Istituti Tecnici Superiori (ITS) assumendo la forma giuridica di Fondazione di<br />

partecipazione.<br />

Per quanto attiene le risorse regionali, la Regione Veneto, con DGR n. 2483 del 19/10/2010, ha assunto<br />

l’impegno a garantire il 30% del cofinanziamento, rispetto al contributo nazionale, per la costituzione degli<br />

ITS. Con D.D.R. n. 527 del 21/12/2010 si è impegnata la somma prevista. Tale impegno ha permesso al<br />

Veneto di acquisire dallo Stato, a titolo di premialità, la somma di € 318.240,00.<br />

Nel corso del <strong>2013</strong> sarà inoltre approvato il nuovo Piano Regionale Territoriale con il relativo bando che<br />

assegnerà i contributi previsti per gli interventi formativi, allargandoli a tutte le aree e alle figure nazionali di<br />

riferimento.<br />

Con riferimento e in attuazione dell’art. 52 della Legge n. 35 del 4 aprile 2012 la Regione promuoverà ogni<br />

azione utile al fine di superare la frammentazione delle filiere formative attraverso la progettazione e il<br />

riconoscimento di un sistema organico integrato di percorsi, favorendo, anche tramite l’alternanza scuolalavoro,<br />

la cultura tecnico scientifica degli studenti e prevedendo gli ITS come articolazione organica del<br />

sistema di istruzione e formazione.<br />

11


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 341<br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 1012 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 12/13<br />

6) APPROVAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA E DEL PIANO DEL DIMENSIONAMENTO<br />

6.1 Procedura<br />

Al fine di consentire l’adeguata assegnazione degli organici alle Regioni, la Regione del Veneto delibera<br />

l’offerta formativa e i piani di dimensionamento della rete scolastica con due distinti atti, in particolare:<br />

- con deliberazione di Giunta sarà approvato il piano regionale dell’offerta formativa acquisendo i<br />

provvedimenti motivati provenienti dalle Province, nel rispetto degli indirizzi di programmazione e<br />

dei criteri generali adottati dalla Regione;<br />

- con deliberazione di Giunta sarà adottato il piano regionale del dimensionamento della rete<br />

scolastica.<br />

I soggetti coinvolti nell’iter di approvazione, ciascuno con le proprie competenze e se previsto, sono i<br />

seguenti:<br />

- l’Amministrazione regionale;<br />

- le Amministrazioni provinciali;<br />

- le Amministrazioni comunali;<br />

- le Commissioni di Distretto Formativo.<br />

Ai sensi della <strong>Del</strong>iberazione del Consiglio regionale n. 90 del 29 ottobre 1998 le Commissioni di Distretto<br />

Formativo ‘ambito’, Allegato A) punti 2.1, 2.2, 5.1 costituiscono un organismo consultivo e concertativo in<br />

cui sono presenti:<br />

- il Presidente della Provincia (o suo delegato) con funzioni di coordinamento;<br />

- i Sindaci dei Comuni ricadenti nel Distretto Formativo (o loro delegati); qualora le istituzioni<br />

scolastiche si trovino in distretti formativi diversi, va inoltrato l’invito a presenziare la Commissione<br />

a tutti i Sindaci (o i delegati) dei distretti formativi interessati;<br />

- un rappresentante dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto.<br />

Sono invitati, in rappresentanza delle categorie economiche e delle parti sociali, un delegato della<br />

Commissione Provinciale del Lavoro, istituita a norma della L.R. 3/<strong>09</strong>, i rappresentanti delle componenti<br />

sindacali di categoria ed il Presidente della Consulta Provinciale degli Studenti. I Dirigenti scolastici<br />

possono, se ritenuto necessario, essere invitati al solo fine di illustrare specifiche problematiche attinenti a<br />

propri istituti.<br />

<strong>Del</strong>la data di convocazione delle Commissioni di Distretto Formativo sarà data comunicazione alla Giunta<br />

regionale - Direzione Istruzione, che potrà indicare un proprio rappresentante al fine di presenziare ai lavori<br />

di dette Commissioni con la finalità, prevista peraltro dalla <strong>Del</strong>iberazione del Consiglio regionale n. 90 del<br />

29 ottobre 1998 punto 7.2, di “mettere a disposizione ogni informazione utile alla programmazione del<br />

servizio scolastico sul territorio, a supporto del processo decisionale”.<br />

Il parere obbligatoriamente espresso dalle Commissioni di Distretto Formativo deve avere una motivazione<br />

unitaria di sintesi delle opinioni espresse, risultare verbalizzato e contenere in modo chiaro le opzioni scelte.<br />

Ai fini della validità della Commissione di Distretto Formativo devono essere presenti il rappresentante della<br />

Provincia e quello dell’Ufficio Scolastico Regionale; le decisioni verranno adottate a maggioranza semplice<br />

dei presenti, considerato in particolare il parere del rappresentante della Provincia e quello dell’Ufficio<br />

Scolastico Regionale, ciò deve risultare agli atti. L’invito alla partecipazione ai lavori della Commissione<br />

sarà inoltre rivolto a tutti i Sindaci interessati.<br />

Le Commissioni di Distretto Formativo vengono convocate per valutare ed esprimere parere relativamente a<br />

questi aspetti:<br />

- proposte pervenute dagli istituti di II grado per la nuova offerta formativa;<br />

- dimensionamento di istituzioni scolastiche del II ciclo;<br />

- dimensionamento di scuole di I ciclo e infanzia che coinvolgano distretti scolastici diversi.<br />

Le determinazioni da inviare alla Regione al fine della valutazione e dell’approvazione della nuova offerta<br />

formativa e del nuovo assetto della rete scolastica devono essere le seguenti:<br />

- per le richieste di nuovi indirizzi/articolazioni/opzioni, quest’ultima fattispecie riguarda i soli licei e<br />

non i tecnici professionali, per l’offerta formativa è richiesta una deliberazione di Giunta Provinciale,<br />

previo parere favorevole della Commissione di Distretto Formativo;<br />

- per il dimensionamento di istituti del II ciclo è richiesta una deliberazione motivata di Giunta<br />

Provinciale, acquisito il parere favorevole della Commissione di Distretto Formativo;<br />

12


342<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 1012 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 13/13<br />

- per il dimensionamento di scuole di I ciclo e infanzia insistenti sul territorio di un unico distretto<br />

scolastico è necessaria una deliberazione motivata di Giunta Comunale di ciascuno dei comuni<br />

coinvolti nell’operazione di dimensionamento;<br />

- per il dimensionamento di scuole di I ciclo e infanzia insistenti sul territorio di distretti scolastici<br />

diversi, dopo aver ricevuto il parere favorevole della Commissione di Distretto Formativo, sono<br />

necessarie sia una deliberazione motivata di Giunta Provinciale che prenda atto di quanto stabilito<br />

dalla Commissione di Distretto Formativo sia le deliberazioni di Giunta Comunale dei comuni<br />

coinvolti nel dimensionamento.<br />

Con riferimento all’offerta formativa, le richieste di nuovi indirizzi/articolazioni ed eventuali opzioni<br />

debbono anche contenere:<br />

a) il parere espresso dalla componente scolastica (Collegio Docenti, Consiglio di Istituto e Dirigente<br />

scolastico);<br />

b) il parere dell’Amministrazione provinciale.<br />

È inoltre opportuno supportare tali richieste prevedendo:<br />

1. descrizione dell’istituzione scolastica che richiede l’attivazione dell’indirizzo di studio ed il<br />

trend degli iscritti almeno degli ultimi 5 anni;<br />

2. descrizione dell’indirizzo di studi che si richiede di attivare;<br />

3. descrizione del distretto formativo: popolazione residente ed andamento demografico;<br />

caratteristiche geografiche; offerta scolastica superiore presente; riferimento alle caratteristiche<br />

del sistema produttivo del territorio;<br />

4. possibilità di sbocco occupazione che il titolo di studio potrebbe offrire con riferimento alle<br />

caratteristiche del sistema produttivo del territorio;<br />

5. presenza nello stesso distretto o in ambito provinciale o regionale di un analogo indirizzo<br />

verificando possibili effetti di concorrenzialità o di dispersione dell’offerta;<br />

6. eventuale verifica di un surplus di richieste su un analogo corso attivato sul territorio;<br />

7. oneri economici per sostenere l’attivazione dei nuovi percorsi formativi in relazione alle risorse<br />

umane alle strutture alle strumentazioni e legati all’offerta di servizi di trasporto offerta dal<br />

territorio.<br />

Le determinazioni degli Organi competenti – comunali per le scuole dell’infanzia, primarie, secondarie di I<br />

grado, per le direzioni didattiche e gli istituti comprensivi, provinciali per le scuole secondarie di II grado –<br />

sono inviate dagli stessi alla Giunta regionale, secondo la tempistica indicata in calce al presente documento.<br />

Gli atti relativi al dimensionamento della rete scolastica, inoltrati dai Comuni o dalle Province, dovranno<br />

registrare il consenso di tutti i soggetti interessati.<br />

Trattandosi di un parere obbligatorio ma non vincolante la Giunta regionale si riserva di approvare le<br />

proposte pervenute. Qualora intervenissero elementi di fatto, valutazioni di carattere generale che evidenzino<br />

un discostamento dalle presenti linee guida, nonché successivi interventi normativi idonei a modificare il<br />

quadro generale di riferimento, tutto ciò potrà produrre una non accettazione delle proposte che dovrà essere<br />

adeguatamente motivata nella determinazione finale.<br />

6.2 Cronogramma<br />

Eventuale presentazione delle proposte alle Province entro il 23 settembre <strong>2013</strong><br />

Pareri delle Commissioni di Distretto Formativo entro il 11 ottobre <strong>2013</strong><br />

Determinazioni degli Organi comunali e/o provinciali sulla nuova offerta<br />

formativa e invio alla Regione<br />

entro il 31 ottobre <strong>2013</strong><br />

Adozione della <strong>Del</strong>ibera di Giunta regionale sulla nuova offerta formativa entro il 20 novembre <strong>2013</strong><br />

Determinazioni degli Organi comunali e/o provinciali sul dimensionamento<br />

della rete scolastica e invio alla Regione<br />

Adozione della <strong>Del</strong>ibera di Giunta regionale sul dimensionamento della rete<br />

scolastica<br />

entro il 30 novembre <strong>2013</strong><br />

entro il 31 dicembre <strong>2013</strong><br />

13


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 343<br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1014 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Progetto di eccellenza turistica “Dolomiti Patrimonio Mondiale dell’Umanità”. Linea di intervento 3 “Fattore umano e<br />

competitività imprese” - Attività “Informazione e formazione”. Approvazione e finanziamento iniziative. Legge 27 dicembre<br />

2006, n. 296. <strong>Del</strong>iberazioni n. 1826/2011 e n. 1358 /2012.<br />

[Turismo]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Si propone di approvare, ai fini della realizzazione operativa del Progetto di eccellenza turistica “Dolomiti Patrimonio Mondiale<br />

dell’Umanità” - Linea di intervento 3 “Fattore umano e competitività imprese” - Attività “Informazione e formazione”, due iniziative<br />

a carattere istituzionale realizzate, di concerto con la Regione Veneto, dal Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi<br />

e dal Club Alpino Italiano Veneto, prevedendo la concessione a tali soggetti di un contributo per la realizzazione operativa delle<br />

stesse per un importo complessivo di € 35.000,00.<br />

L’Assessore Marino Finozzi, riferisce quanto segue.<br />

La Giunta regionale, con deliberazione n 1826 del 8 novembre 2011, ha avviato il Progetto di eccellenza turistica “Dolomiti<br />

patrimonio mondiale dell’Umanità”- progetto integrato per la valorizzazione e lo sviluppo del turismo nell’area montana dolomitica”;<br />

tale progetto è stato valutato positivamente dalla Commissione paritetica istituita presso il Dipartimento per lo sviluppo e<br />

la competitività del turismo ed è stato cofinanziato con fondi statali ai sensi dell’articolo 1, comma 1228 della legge 27 dicembre<br />

2006, n. 296.<br />

La scelta strategica della Regione di riservare un intero progetto di eccellenza alla valorizzazione e alla promozione delle Dolomiti<br />

scaturisce dalla volontà di dare una risposta “turistica” al riconoscimento delle Dolomiti quale patrimonio dell’Umanità e<br />

dalla determinazione delle Amministrazioni che concorrono all’area geografica dolomitica (P.A. Bolzano, P.A. di Trento, Veneto e<br />

Friuli Venezia Giulia) di operare una promozione sia in forma autonoma, sia in forma associata, nei diversi mercati internazionali,<br />

i quali percepiscono tale territorio come organicamente unitario<br />

Appare evidente, infatti, che l’approccio al Bene naturale Dolomiti iscritte nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità e<br />

riconosciute dall’UNESCO “fra i più bei paesaggi montani che vi siano al mondo” impone una valutazione “alta” e non discrezionale<br />

della montagna, affinché la stessa non sia banalizzata o meramente sfruttata.<br />

Con il Progetto di eccellenza il riconoscimento UNESCO è stato considerato dal lato del turista e del turismo, ma appare<br />

indubbio che il raggiungimento di tale obiettivo implica un cambio di mentalità radicale che investe responsabilmente sia le amministrazioni<br />

locali che le popolazioni che abitano tale territorio caratterizzato da una preziosa unicità: entrambe le componenti<br />

devono sapersi riconoscere in questa nuova dimensione in modo da comunicarla all’esterno come una realtà naturale eccezionale,<br />

sostenuta da un approccio responsabile e mirato alla sostenibilità, dalla cura dei pascoli e dei campi all’architettura degli abitati,<br />

alla conservazione dei segni caratterizzanti le radici tradizionali e storiche della cultura locale, in sintesi da un utilizzo responsabile<br />

ed armonioso del territorio e da una promozione dello sviluppo che abbia nell’attrattività per un verso e nella sostenibilità per<br />

l’altro, le sue linee strategiche condivise.<br />

Il Progetto stesso è stato approvato e cofinanziato con Decreto del Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo<br />

della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ed è articolato in tre Linee di intervento autonome (Linea 1 - “Vacanze attive”; Linea<br />

2 - “Vacanze e natura”; Linea 3 - Fattore umano e competitività imprese”) e in una Linea di intervento congiunta (Linea 1 - “Promozione<br />

turistica congiunta”), per un importo finanziario complessivo di € 1.586.778,23, il cui 10% è posto a carico del bilancio<br />

regionale.<br />

In particolare, la linea di intervento 3 “Fattore umano e competitività imprese” si pone come obiettivo operativo di favorire la<br />

qualificazione dei servizi, la valorizzazione delle risorse turistiche e lo sviluppo economico dell’area dolomitica, attraverso l’attivazione<br />

di specifici programmi di formazione ed informazione, rivolti ai diversi operatori del settore turistico, al fine di accrescere e<br />

qualificare le competenze relative all’area della promozione, del marketing, della comunicazione commerciale e dell’individuazione<br />

di nuovi target di clienti, nonché dello sviluppo di standard qualitativi legati alla sostenibilità<br />

Si procederà, inoltre, alla realizzazione di iniziative di promozione finalizzate ad accrescere la notorietà e la conoscenza, presso<br />

i mercati nazionali ed internazionali, delle attività turistiche nelle Dolomiti, anche intervenendo sulla promozione di eventi sportivi,<br />

culturali ed altre specifiche manifestazioni di richiamo per le Dolomiti e il loro territorio.<br />

L’attività 1 “Informazione e formazione” della sopra citata Linea di intervento per la quale il Progetto di eccellenza destina un<br />

budget di 200.000 euro, prevede la realizzazione di programmi di formazione, informazione ed accoglienza incentrati in particolare<br />

sulle nuove proposte turistiche, sulle occasioni commerciali e sulle opportunità in relazione ai target-obiettivo. Tale attività potrà<br />

comprendere anche i residenti e gli altri operatori economici per sviluppare “l’informazione diffusa” che motiva i residenti delle destinazioni<br />

dolomitiche a trasmettere e a far percepire ai turisti le peculiarità della zona ed il prestigio del riconoscimento UNESCO.<br />

Inoltre l’informazione sulle attività e le caratteristiche del Patrimonio UNESCO potranno essere fornite mediante il sostegno mirato<br />

alla promozione di grandi eventi sportivi, culturali, naturalistici che si svolgeranno nel corso del triennio di validità del Piano.<br />

Tale attività si pone in evidente sinergia con quanto previsto dalla Linea di intervento 2 “Vacanze e natura” - Attività “Conoscenza<br />

del patrimonio UNESCO”, che si rivolge agli operatori ed ai turisti che frequentano l’area dolomitica, sostenendo iniziative<br />

rivolte alla comunicazione, all’informazione e alla promozione del bene naturale UNESCO, anche con azioni di marketing interno<br />

rivolto agli operatori delle strutture ricettive ed agli erogatori di servizi, anche in collaborazione con gli Enti Parco, e di marketing<br />

esterno privilegiando i turisti che già frequentano le Dolomiti con azioni di sostegno dell’attività promozionale dei Parchi, di diffusione<br />

della loro attività naturalistica, di ospitalità e conoscenza delle peculiarità e delle eccellenze naturali.


344<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

Ciò premesso, con riferimento agli obiettivi e alle azioni sopra citate, nonché al relativo budget assegnato, si ritiene con la<br />

presente deliberazione di individuare alcune iniziative che, per la valenza funzionale ed il profilo istituzionale, sono in grado di<br />

contribuire alla valorizzazione, con riferimento al turismo sostenibile, del patrimonio Dolomiti Unesco, nel contesto più ampio<br />

della valorizzazione dello spazio alpino.<br />

La prima delle due iniziative si inserisce nell’ambito delle azioni previste dal Protocollo d’intesa siglato fra il Ministero dell’Ambiente,<br />

le Regioni e Province autonome e altre istituzioni dell’arco alpino - formalizzato dalla Regione Veneto con d.g.r. n.<br />

2143 del 23 ottobre 2012, per concordare e finalizzare il programma del biennio di Presidenza italiana della “Convenzione per la<br />

protezione delle Alpi”.<br />

Finalità della Convenzione delle Alpi, trattato internazionale ratificato dallo Stato Italiano con la legge 14 aprile 1999, n. 403,<br />

è quella di assicurare una politica globale per la conservazione e la protezione delle Alpi, tenendo equamente conto degli interessi<br />

di tutti i Paesi alpini e delle loro Regioni alpine; i temi e le finalità della Convenzione delle Alpi vengono tradotti operativamente<br />

attraverso protocolli, i quali definiscono misure specifiche di attuazione dei principi previsti dalla Convenzione e le iniziative concrete<br />

da intraprendersi per la protezione e lo sviluppo sostenibile delle Alpi.<br />

I Protocolli di attuazione della Convenzione a tutt’oggi approvati dallo Stato italiano con legge 5 aprile 2012, n. 50 “Ratifica ed<br />

esecuzione dei Protocolli di attuazione della Convenzione internazionale per la protezione delle Alpi, riguardano svariate materie,<br />

fra cui anche il turismo.<br />

Ora, accanto al ruolo ufficiale di coordinamento svolto dal Governo, tramite il Ministero per l’Ambiente, un compito determinante,<br />

nell’attuazione e nell’implementazione operativa dei protocolli sui territori delle regioni italiane appartenenti all’arco alpino,<br />

è necessariamente attribuito alle Regioni stesse, anche in relazione alle competenze, sia esclusive sia concorrenti, loro assegnate<br />

nelle materie oggetto dei protocolli; tale ruolo assume una particolare valenza strategica, alla luce del fatto che il biennio di turno<br />

di Presidenza italiana della Convenzione delle Alpi, iniziato nel <strong>2013</strong>, si protrarrà fino alla fine del 2014.<br />

Èproprio al fine di concordare una gestione condivisa del programma del biennio di Presidenza italiana, sia per quanto riguarda<br />

la definizione delle priorità tematiche e degli obiettivi da affrontare e perseguire nei diversi tavoli di lavoro, sia ai fini della programmazione<br />

sul territorio alpino degli incontri internazionali, delle riunioni tecniche e tematiche, delle iniziative e degli eventi<br />

ad essi correlati che è stato siglato il Protocollo d’intesa di cui sopra, che consente alla Regione di partecipare attivamente alla<br />

programmazione e gestione del biennio italiano di Presidenza della Convenzione delle Alpi, anche valorizzando convegni, incontri<br />

tecnici e altre attività di rilievo sugli argomenti afferenti i temi di lavoro della Convenzione in calendario sul territorio regionale<br />

nel periodo <strong>2013</strong>-2014.<br />

In relazione a quanto stabilito dal Protocollo d’Intesa, il Tavolo di coordinamento dallo stesso costituito ha definito il cronoprogramma<br />

degli eventi istituzionali previsti dalla Convenzione delle Alpi nel corso del biennio di presidenza italiana, fissandone<br />

la distribuzione nelle diverse regioni italiane dell’arco alpino.<br />

Con riferimento alle iniziative previste nel <strong>2013</strong>, tale cronoprogramma prevede l’organizzazione a Cortina d’Ampezzo, nelle<br />

giornate del 26 e 27 Giugno <strong>2013</strong>, del 53° Comitato Permanente della Convenzione delle Alpi (principale strumento tecnico-amministrativo<br />

della Convenzione, che si svolge con periodicità semestrale), in occasione del quale si terranno anche ulteriori momenti<br />

istituzionali della Convenzione (Riunione di coordinamento presidenti gruppi di lavoro, piattaforme e task force; Task Force sul<br />

turismo sostenibile), e un Workshop pubblico sul tema “Il turismo sostenibile nella green economy”.<br />

Ora, in considerazione del fatto che tali eventi, di rilevanza internazionale, si svolgono nel contesto dell’area Dolomiti Unesco<br />

- ed in particolare a Cortina, cuore di tale territorio - nonché del fatto che gli stessi costituiscono un’occasione di alto profilo ideale<br />

per contribuire a promuovere e valorizzare il patrimonio Unesco, attraverso la trattazione di temi (turismo sostenibile - green<br />

economy) strategici per lo stesso, e con il coinvolgimento di interlocutori istituzionali (Enti pubblici, Associazioni, portatori di<br />

interesse del territorio), si ritiene che la stessa possa essere a pieno titolo inclusa nelle iniziative idonee dell’attività “Informazione<br />

e Formazione”.<br />

In relazione al costo complessivamente preventivato per la realizzazione delle iniziative sopra descritte, e in considerazione del<br />

fatto che le stesse, pur potendo essere considerate azioni proprie della Giunta regionale - essendo riferibili al Protocollo d’Intesa<br />

Ministero Ambiente-Regione - vengono tecnicamente attuate e gestite sotto il profilo amministrativo dal Segretariato Permanente<br />

della Convenzione delle Alpi, si ritiene di poter approvare la concessione allo stesso di un contributo di € 15.000,00 quale compartecipazione<br />

regionale alle spese finalizzate alla realizzazione dell’iniziativa.<br />

La seconda iniziativa riguarda il Club Alpino Italiano - Sezione regionale, il quale ha sottoposto alla Giunta regionale - nel<br />

contesto di quanto previsto nel protocollo d’intesa approvato con d.g.r. n. 1358 del 17 luglio 2012, ai fini della valorizzazione del<br />

turismo di alta montagna e per la conoscenza del patrimonio ambientale e culturale della montagna veneta, un progetto per la promozione<br />

della conoscenza del patrimonio Dolomiti Unesco.<br />

Tale iniziativa si affianca al progetto, già in essere, approvato e finanziato a favore del CAI Veneto con d.g.r. 2902 del 28 dicembre<br />

2012, nell’ambito della Linea di intervento 1 “Vacanze attive” - Attività 1 “Sviluppo e qualificazione dei percorsi escursionistici” e<br />

intende collocarsi all’interno dell’attività “Informazione e formazione” della Linea di intervento 3 del Progetto di eccellenza, attraverso<br />

la realizzazione di uno strumento itinerante di promozione dell’informazione, a favore dei turisti italiani e stranieri, nonché<br />

degli operatori turistici, del patrimonio Dolomiti Unesco, che verrà gestito dalle sezioni del CAI Veneto, nel corso dell’intera durata<br />

del progetto di eccellenza, proiettandosi con continuità anche nel periodo successivo.<br />

Sotto il profilo tecnico l’iniziativa configura la realizzazione di un allestimento (“Cupola geodetica itinerante”) di cui si doterà<br />

il CAI, all’interno del quale verranno allestite a cura del CAI stesso, ed in stretta concertazione con la Regione, mostre fotografiche,<br />

organizzata la distribuzione di materiale illustrativo, di incontri di informazione e sensibilizzazione sulle specificità dell’ambiente<br />

montano veneto ed in particolare dolomitico che complessivamente potranno garantire un valido supporto alla conoscenza delle<br />

Dolomiti presso i turisti, nonché di sensibilizzazione della popolazione locale, anche al fine di motivare i residenti delle destinazioni<br />

dolomitiche a trasmettere e a far percepire ai turisti le peculiarità della zona ed il prestigio del riconoscimento UNESCO.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 345<br />

Per tali considerazioni, e tenuto anche conto del ruolo istituzionalmente attribuito al CAI dalle leggi statali e regionali ed in<br />

forza del sopra menzionato protocollo d’intesa, si ritiene che tale iniziativa possa essere anch’essa a pieno titolo inclusa fra quelle<br />

da considerarsi idonee dell’attività “Informazione e formazione” e pertanto, sulla base del progetto e del preventivo di spesa presentato<br />

(prot. n. 202527 del 14 maggio <strong>2013</strong>), di poter approvare la concessione al CAI - Regione del Veneto, di un contributo di €<br />

20.000,00 sulle spese per la realizzazione dell’iniziativa.<br />

Si propone, per quanto sopra esposto, di approvare con la presente deliberazione le iniziative sopra illustrate, nell’ambito della<br />

realizzazione della Linea di intervento “Vacanze e natura” Attività “Conoscenza del patrimonio UNESCO”, prevedendone il sostegno<br />

finanziario, mediante la concessione di contributi per un importo complessivo di 35.000 euro, da disporre con successivi<br />

atti del dirigente della struttura regionale competente, a valere sui seguenti capitoli di spesa, del bilancio per l’esercizio <strong>2013</strong>, che<br />

presentano sufficiente disponibilità:<br />

§ Euro 3.500,00 a valere sul capitolo di spesa 100693 “Trasferimenti per la promozione in Italia e all’Estero dell’immagine del<br />

turismo veneto”;<br />

§ Euro 31.500,00 a valere sul capitolo di spesa 101746 “Trasferimenti per la realizzazione di progetti per lo sviluppo e la promozione<br />

del sistema turistico”.<br />

Si propone di demandare al Dirigente regionale della Direzione Economia e Sviluppo Montano, d’intesa con il Commissario<br />

Straordinario per il Turismo, la gestione tecnica, amministrativa e finanziaria dei procedimenti conseguenti l’adozione della presente<br />

deliberazione, incluso l’impegno dei contributi oggetto di concessione.<br />

Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

Udito il relatore incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’articolo 53, quarto comma, dello Statuto, il<br />

quale dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità<br />

con la vigente legislazione statale e regionale;<br />

Vista la legge 27 dicembre 2006, n. 296, art. 1, comma 1228 e successive modifiche;<br />

Vista la legge regionale 4 novembre 2002, n. 33 “Testo unico delle leggi regionali in materia di turismo”;<br />

Vista la delibera n. 1826 del 8 novembre 2011 avente ad oggetto “Progetti di eccellenza turistica a carattere interregionale”;<br />

Visto il Protocollo d’intesa siglato fra il Ministero dell’Ambiente, le Regioni e Province autonome e altre istituzioni dell’arco<br />

alpino - formalizzato dalla Regione Veneto con d.g.r. n. 2143 del 23 ottobre 2012, per concordare e finalizzare il programma del<br />

biennio di Presidenza italiana della “Convenzione per la protezione delle Alpi”.<br />

PRESEO ATTO che il sopra citato programma prevede l’organizzazione a Cortina d’Ampezzo, nelle giornate del 26 e 27 giugno<br />

<strong>2013</strong>, del 53° Comitato Permanente della Convenzione delle Alpi, unitamente ad ulteriori momenti istituzionali della Convenzione<br />

(Riunione di coordinamento presidenti gruppi di lavoro, piattaforme e task force; Task Force sul turismo sostenibile), e a un Workshop<br />

pubblico sul tema “Il turismo sostenibile nella green economy”;<br />

Vista la deliberazione n. 1358 del 17 luglio 2012, con cui è stato approvato uno specifico protocollo d’intesa fra la Regione del<br />

Veneto ed il CAI - Regione Veneto, finalizzato al potenziamento e allo sviluppo del turismo montano nel territorio regionale;<br />

Vista la richiesta e il relativo preventivo di spesa presentati (prot. n. 202527 del 14 maggio <strong>2013</strong>), dal CAI - Regione del Veneto<br />

per la realizzazione di un progetto itinerante di conoscenza del patrimonio Unesco,;<br />

Vista la legge regionale 10 gennaio 1997, n. 1 “Ordinamento delle funzioni e delle strutture della Regione”;<br />

delibera<br />

1. Di approvare, ai fini della realizzazione operativa del Progetto di eccellenza turistica “Dolomiti Patrimonio Mondiale dell’Umanità”<br />

- Linea di intervento 3 “Fattore umano e competitività imprese”- Attività “Informazione e Formazione”, per le motivazioni<br />

ed argomentazioni esposte in premessa, il sostegno regionale alle seguenti iniziative:<br />

a) Organizzazione del 53° Comitato Permanente della Convenzione delle Alpi e del workshop pubblico “Il turismo sostenibile<br />

nella green economy” (Cortina d’Ampezzo, 26-27 Giugno <strong>2013</strong>);<br />

b) Realizzazione a cura del CAI Veneto di un allestimento itinerante (“Cupola geodetica itinerante”) finalizzato a promuovere<br />

la conoscenza dell’ambiente montano veneto, ed in particolare del patrimonio dolomitico Unesco, attraverso la realizzazione<br />

di attività espositive, di informazione e sensibilizzazione dei turisti e della popolazione locale.<br />

2. Di approvare la concessione al Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi - con sede in Herzog-Friedrich Strasse<br />

6020 Innsbruck (Austria) - soggetto responsabile della gestione tecnico-amministrativa delle attività della Convenzione delle Alpi,<br />

di un contributo di Euro 15.000,00 per la realizzazione operativa dell’iniziativa di cui al precedente punto 1. lettera a).<br />

3. Di approvare la concessione al Club Alpino Italiano - Regione del Veneto, di un contributo di Euro 20.000,00 per la realizzazione<br />

operativa dell’iniziativa di cui al precedente punto 1) lettera b);<br />

4. Di stabilire che spetta alla Direzione regionale Economia e Sviluppo Montano la gestione tecnica ed amministrativa dei<br />

procedimenti derivanti dalla presente deliberazione, d’intesa con il Commissario straordinario per il Turismo di cui alla deliberazione<br />

n. 2364 del 28 settembre 2010;<br />

5. Di prevedere che con propri successivi decreti il dirigente della competente Direzione Economia e Sviluppo Montano<br />

provvederà a disporre l’impegno a favore dei soggetti di cui ai precedenti punti 2. e 3. dell’importo complessivo di Euro 35.000,00,<br />

imputando la spesa nei seguenti capitoli del bilancio di previsione per l’anno <strong>2013</strong> che presentano sufficiente disponibilità:<br />

- per la quota di Euro 3.500,00 al capitolo di spesa 100693 “Trasferimenti per la promozione in Italia e all’Estero dell’immagine<br />

del turismo veneto”;


346<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

- per la quota di Euro 31.500,00 al capitolo di spesa 101746 “Trasferimenti per la realizzazione di progetti per lo sviluppo e<br />

la promozione del sistema turistico”.<br />

6. Di stabilire che gli interventi previsti dalla presente deliberazione dovranno essere realizzati e rendicontati entro il 30 settembre<br />

<strong>2013</strong>.<br />

7. Gli importi concessi ai soggetti beneficiari individuati dalla presente deliberazione saranno liquidati, fatta salva l’effettiva<br />

disponibilità di cassa dei capitoli di competenza, a saldo dietro presentazione, nei termini di cui al precedente punto 6., di idonea<br />

rendicontazione delle spese sostenute.<br />

8. Di dare atto che la spesa di cui si prevede l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni di<br />

cui alla legge regionale n. 1/2011;<br />

9. Di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 e 27 del decreto legislativo<br />

14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33.<br />

10. Di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 347<br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1015 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Progetto “Buy Veneto” <strong>2013</strong>. Dodicesimo workshop Internazionale del Turismo nel Veneto. Venezia, 10 ottobre - 12 ottobre<br />

<strong>2013</strong>.<br />

[Mostre, manifestazioni e convegni]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Il Progetto Buy Veneto è giunto alla dodicesima edizione confermando negli anni la propria validità per i nostri operatori turistici.<br />

Ne viene affidata la realizzazione alla Scpa Veneto Promozione.<br />

L’Assessore Marino Finozzi, riferisce quanto segue.<br />

Con il progetto “Buy Veneto”, la Regione del Veneto si è impegnata a consolidare e a migliorare la propria leadership in ambito<br />

turistico per poter mantenere attivo e vitale un settore che nel Veneto assume primaria importanza in termini di fatturato, di<br />

indotto, di occupazione e saldo commerciale.<br />

La formula è nota: Buy Veneto è una grande iniziativa di marketing territoriale, caratterizzata dall’organizzazione di uno<br />

workshop internazionale sul turismo in Veneto che si svolge in Venezia ed è incentrato sull’incontro fra operatori veneti con operatori<br />

stranieri selezionati dall’ENIT, con il coinvolgimento dell’intero sistema istituzionale e produttivo veneto.<br />

Il progetto, sviluppato dalla Direzione per la Promozione Economica e l’Internazionalizzazione, che ne sovrintende la gestione<br />

strategica e organizzativa, è stato gestito fino al 2011 dal Centro Estero delle Camere di Commercio del Veneto, mentre, a partire<br />

dal 2012 la gestione è stata affidata alla Scpa Veneto Promozione.<br />

L’ampiezza delle iniziative previste nel progetto, l’interesse manifestato fin dall’inizio dagli operatori del settore, l’impegno<br />

finanziario dedicato e, infine, il successo riscontrato, hanno reso manifesta l’importanza di questo evento che per ciò stesso deve<br />

costituire un appuntamento fisso e irrinunciabile della programmazione regionale nel settore degli interventi a favore delle imprese<br />

turistiche, anche in considerazione del loro determinante apporto al PIL regionale.<br />

Ciò premesso, appare strategico consolidare l’investimento iniziato con l’attuazione del progetto “Buy Veneto” che a maggior<br />

ragione, alla luce della crisi congiunturale globale nella quale anche il settore turistico è inevitabilmente coinvolto, diviene strategicamente<br />

irrinunciabile quale azione di rafforzamento del marketing del prodotto.<br />

Tenuto quindi conto dell’importanza, della rilevanza e della novità interna ed estera di questo avvenimento, occorre procedere<br />

ad approvare l’impianto organizzativo di cui all’allegato progetto contestualmente allo schema di convenzione -anch’esso allegato<br />

al presente provvedimento - tra la Regione e Veneto Promozione Scpa.<br />

L’impianto organizzativo deve tuttavia tener conto del diminuito stanziamento che, dalla somma di Euro 1.620.000,00 prevista<br />

nel bilancio 2007, è sceso a Euro 1.231.200,00 nel bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2008, ad Euro 1.200.000,00 per<br />

l’esercizio finanziario 20<strong>09</strong> e ad Euro 1.100.000,00 per l’esercizio 2010 ed Euro 900.000,00 per il 2011 ed infine Euro 800.000,00<br />

per il 2012; si prevede, per il <strong>2013</strong>, una spesa invariata rispetto all’anno precedente, pari quindi a Euro 800.000,00, confermando la<br />

“location” dello workshop presso l’Hotel Hilton Molino Stucky ubicato in Venezia, isola della Giudecca.<br />

Tale scelta si rende necessaria alla luce delle caratteristiche strutturali e dimensionali dell’Hotel Hilton che consente innanzitutto<br />

di poter ospitare tutti i buyers stranieri senza necessità di frazionarne la presenza in diverse strutture, come accaduto nelle edizioni<br />

iniziali, e d’altro lato ha al proprio interno sufficienti spazi per allestire i tavoli di lavoro e la logistica operativa connessa (reception,<br />

hospitality desk, sala stampa, sala conferenze, sale riunioni, guardaroba, ufficio stampa, business office, ufficio spedizioni, ecc.);<br />

in particolare l’Hotel dispone di un salone principale di circa 1500 mq (c.d. ballroom) che diviene il “cuore” dell’evento in quanto<br />

ospita i singoli tavoli di lavoro dei circa 150 buyers stranieri previsti e nei quali si svolge l’intensa attività di business e di scambio<br />

domanda/offerta fra i buyers ed i sellers veneti.<br />

La sede della Giudecca è inoltre collegata da mezzi pubblici e da un servizio navetta acqueo dedicato con il parcheggio dell’isola<br />

del Tronchetto, sul quale di norma convergono gli operatori veneti con i propri automezzi, talchè i tempi di collegamento<br />

si riducono a circa 10 minuti con l’eliminazione di qualsivoglia disagio agli operatori veneti che raggiungono dalla terraferma la<br />

sede dei lavori.<br />

Le spese organizzative si sono quindi contratte in maniera più che significativa, tenuto conto che le edizioni dal 2002 al 2007<br />

si sono tenute presso la Stazione Marittima di Venezia con maggiori cospicui oneri per l’allestimento, la sistemazione dei buyers<br />

stranieri in diverse strutture alberghiere, ed una complicata logistica per consentire gli spostamenti, mentre ora l’attrezzata sede<br />

dell’Hotel Hilton Molino Stucky ha consentito di eliminare tali problematiche realizzando inoltre rilevanti economie di scala.<br />

La dotazione finanziaria è prevista al Cap. 100188 del bilancio di previsione per l’esercizio <strong>2013</strong> che reca l’importo impegnabile<br />

di Euro 800.0000,00.<br />

Il relatore conclude la propria relazione e sottopone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale dà<br />

atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />

vigente legislazione regionale e statale;<br />

Vista la L.R. 4 novembre 2002 n. 33;<br />

Vista la <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale n. 586 del 3 maggio <strong>2013</strong> di adozione del Piano esecutivo annuale <strong>2013</strong> per iniziative<br />

di sviluppo del turismo;


348<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

Visto il “Progetto Buy Veneto <strong>2013</strong>” (allegato A);<br />

Visto lo schema di convenzione che disciplina i reciproci rapporti tra Regione e Veneto Promozione Scpa per l’organizzazione<br />

del Progetto Buy Veneto <strong>2013</strong> (allegato B);<br />

delibera<br />

1. di stabilire che le premesse formano parte integrante del presente provvedimento;<br />

2. di approvare il “Progetto Buy Veneto <strong>2013</strong>” che costituisce parte integrante del presente provvedimento (allegato A), affidandone<br />

la realizzazione a Veneto Promozione Scpa;<br />

3. di approvare l’allegato schema di convenzione per la definizione dei reciproci rapporti tra Regione del Veneto e Veneto Promozione<br />

Scpa per l’organizzazione del Progetto Buy Veneto <strong>2013</strong> che forma parte integrante del presente provvedimento (allegato<br />

B), demandando al Dirigente della Direzione per la promozione Economica e l’Internazionalizzazione la sottoscrizione della stessa<br />

convenzione, con le eventuali modifiche non sostanziali che si rendessero necessarie;<br />

4. di incaricare il Dirigente della Direzione per la Promozione Economica e l’Internazionalizzazione dell’esecuzione del presente<br />

provvedimento e dell’adozione dei necessari atti;<br />

5. di impegnare la somma complessiva di Euro 800.000,00 (ottocentomila) sul capitolo n. 100188 del bilancio di previsione<br />

<strong>2013</strong> (codice SIOPE 106021624) che presenta sufficiente disponibilità a favore di Veneto Promozione ScpA con sede in Venezia<br />

- Marghera - Via delle Industrie 19/d - Edificio Lybra;<br />

6. di dare atto che la spesa di cui si dispone l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai<br />

sensi della L.R. 1/2011;<br />

7. di dare atto che la rendicontazione dell’attività svolta dovrà aver luogo entro il 31 dicembre 2014.<br />

8. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 23 del decreto legislativo 10/03/<strong>2013</strong><br />

n. 33.<br />

9. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 349<br />

giunta regionale – 9^ legislatura<br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 1015 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 1/8<br />

Progetto Buy Veneto <strong>2013</strong><br />

Premessa<br />

La situazione del mercato turistico del Veneto nell’anno 2012 registra una sostanziale tenuta dei<br />

numeri, peraltro da record, registratisi nell’anno 2011, mantenendo un forte flusso di arrivi (+ 0,3%) a fronte<br />

di una diminuzione della presenza media (-1,7 % i pernottamenti), confermando comunque il notevole<br />

traguardo di oltre 62,3 milioni di presenze.<br />

Questo dato generale va però raffrontato con un aumento degli arrivi di stranieri pari al 2,2% (+ 2,7 % le<br />

presenze) e una diminuzione degli arrivi di italiani pari al 2,9% (presenze – 8,7%) con alcuni mercati esteri<br />

che segnano forti incrementi come i turisti provenienti dalla Russia che aumentano le presenze del 19,4% o<br />

dalla Cina il cui aumento di presenze è pari al 15,5 %, così come pure si rafforza ancora la presenza tedesca<br />

con presenze in aumento del 2,6% confermando la assoluta preminenza del mercato tedesco sul totale delle<br />

presenze turistiche venete (quota del 22,4% sul totale delle presenze estere).<br />

Da soli questi numeri sono specchio della validità e necessità di rafforzamento sia dell’immagine che delle<br />

azioni commerciali verso i mercati esteri, che possono compensare le perdite di turismo nazionale o anche di<br />

altri Paesi la cui condizione di crisi economica e contrazione dei consumi è paragonabile a quella italiana; è<br />

il caso della Spagna che registra una diminuzione di presenze pari a ben il 20 %.<br />

Va pur sempre rilevato che il mercato turistico a livello mondiale continua a caratterizzarsi per mutevolezza<br />

di scenari dovuta sia all’evolversi della situazione economica globale sia anche a eventi non prevedibili o<br />

scenari socio-politici in grado di condizionare i mercati e i movimenti turistici di intere aree geografiche,<br />

dove tuttavia prevale il dato della crisi dell’area Euro e l’affermazione del turismo proveniente dai Paesi<br />

BRIC o anche la ripresa di mercati quali quello giapponese (+ 6,2%), Gran Bretagna (+ 9,3 %), Paesi Bassi<br />

(+ 5,3 %) e Svizzera (+ 4,8%), ma anche Polonia e Cekia (rispettivamente + 1,6 e + 3,6 %).<br />

Si conferma l’evoluzione e il mutamento di richieste, destinazioni, gusti e modi del fare vacanza, e<br />

complessivamente gli scenari dell’offerta turistica attraverso nuove mète e nuove proposte, obbligando il<br />

comparto turistico ad una sempre più accentuata diversificazione e ad una migliore qualità dei servizi,<br />

unitamente alle qualità intrinseche del prodotto che solo superficialmente sembrerebbe immutabile in quanto<br />

legato a caratteristiche climatiche, territoriali e storico-artistiche, ma che invece si evolve in rapporto alle<br />

esigenze del consumatore ed alle abitudini e bisogni di un turista con provenienze diverse da quelle<br />

“classiche”. Le politiche regionali infatti puntano a una sempre più accentuata integrazione delle specificità<br />

ed eccellenze territoriali, prime fra tutte quelle culturali ed enogastronomiche che da sole rappresentano<br />

elementi trainanti del sistema veneto e italiano in generale ampliando la gamma di offerta e le attrattive che<br />

determinano la scelta della destinazione Veneto da parte del turista straniero.<br />

Le previsioni di crescita del settore, a fronte di un movimento turistico mondiale che coinvolge<br />

ormai quasi 1 miliardo di persone, non possono dar luogo a facile ottimismo quando si pensi che a questa<br />

valutazione fanno riscontro effetti molto differenziati a seconda delle specifiche situazioni economiche, delle<br />

singole aree geografiche e dei paesi, tanto da prefigurare uno scenario di stop and go ancora marcato e che<br />

non necessariamente vede l’Italia ed il Veneto quali competitors privilegiati soprattutto sul piano dei prezzi,<br />

del sistema logistico e della qualità dell’offerta di servizi.


350<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 1015 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 2/8<br />

Il sistema turistico italiano e veneto deve anche misurarsi con una concorrenza internazionale che, se<br />

non ha certo potuto scalzare la validità del nostro mix territoriale, costituisce pur sempre un elemento di<br />

riflessione che induce ad elaborare politiche di penetrazione sui mercati sempre più complesse e articolate.<br />

Inoltre anche per il <strong>2013</strong> va considerato l’aggravamento della pesante congiuntura economica<br />

soprattutto in area Euro e l’indotta recessione dei consumi che inevitabilmente si riflette sia sui flussi turistici<br />

provenienti dall’estero sia sugli stessi flussi di domanda nazionale, per quanto già si siano rilevati nel 2012<br />

positivi segnali di ripresa dai mercati esteri che tuttavia non hanno compensato in pieno la diminuzione del<br />

mercato nazionale.<br />

Il Veneto ha mantenuto anche nel 2012 – ed è questa sicuramente una nota positiva – il primato di<br />

Regione turistica più visitata d’Italia con 15,8 milioni di arrivi , con un lieve aumento rispetto al 2011, e<br />

62,35 milioni di presenze contro le oltre 63 milioni del 2011 (meno 1,7 % come già evidenziato) denotando<br />

un buon incremento connotato da un aumento delle presenze di turisti stranieri e da una diminuzione peraltro<br />

della presenza media dovuto al ridimensionamento dei periodi di vacanza dei turisti italiani.<br />

Buy Veneto<br />

In questo contesto la validità di Buy Veneto conferma la sua valenza specifica di progetto di<br />

marketing territoriale che presenta e valorizza il territorio nel suo complesso, al fine di poter<br />

commercializzare le destinazioni venete influenzando direttamente la domanda italiana ed estera.<br />

Buy Veneto è un appuntamento ricorrente (quest’anno giunge alla dodicesima edizione) che ha<br />

messo a confronto, nel 2012, 138 operatori della domanda estera provenienti da Paesi stranieri, cioè coloro<br />

che acquistano vacanze in Veneto, e gli operatori dell’offerta veneta, cioè coloro che vendono i pacchetti<br />

organizzati o i viaggi individuali sui mercati esteri.<br />

Il primo dato che emerge dalla ricerca effettuata nell’indagine di customer satisfaction<br />

commissionata per l’evento che ogni anno viene effettuata alla fine delle contrattazioni, è che, anche per il<br />

2012, la destinazione “Veneto” ha avuto ampio spazio nei cataloghi dei tour operator stranieri. La ricerca poi<br />

promuove ancora a pieni voti il workshop internazionale sul Turismo “Veneto for You”, con un elevato<br />

indice di gradimento sull’utilità, la qualità, l’organizzazione e la formula del workshop, considerato un<br />

momento commerciale essenziale per l’offerta delle vacanze in Veneto.<br />

Analisi dei Buyers stranieri<br />

Dalle risposte ricevute emerge come Veneto for You sia decisamente molto apprezzato dalla grande<br />

maggioranza dei Buyers stranieri. La qualità degli stessi è dimostrata dall’elevato ruolo che la quasi totalità<br />

dei buyer presenti ricopre all’interno delle rispettive aziende, permettendo così agli stessi di concludere<br />

rapporti d’affari con i seller che presentano delle offerte interessanti.<br />

Anche il fatturato delle rispettive aziende è molto elevato, a dimostrazione che si tratta di grossi Tour<br />

Operator, così come il volume di affari che ci si aspetta di fare, visto l’elevato numero di contatti avuti e le<br />

percentuali elevate di contatti ritenuti utili per le rispettive aziende.<br />

Tra i partecipanti alla passata edizione si evince come il “Veneto for You” sia un appuntamento di<br />

prim’ordine per la commercializzazione del prodotto Veneto, poiché la quasi totalità dei buyers dichiara di<br />

aver incrementato le pagine del catalogo dedicate alla Regione e di aver aumentato le vendite del prodotto<br />

turistico veneto, grazie ai contratti stipulati durante la precedente edizione.<br />

Considerando che solo una minoranza ha espresso suggerimenti per migliorare la prossima edizione,<br />

è da ritenere che l’attuale format di “Veneto for You” sia certamente apprezzato dalla grande maggioranza<br />

dei Buyer che peraltro, hanno espresso nel 42 % dei casi un giudizio di “ottimo” per l’evento e nel 34,1 %


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 351<br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 1015 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 3/8<br />

dei casi di “buono”, mentre il resto lo ha giudicato “sufficiente” o “insufficiente”. Inoltre il 60% dei buyers<br />

ha confermato che l’offerta è stata perfettamente in linea con le richieste, mentre per il 30,4% degli stessi<br />

l’offerta è stata in linea ma poteva essere anche migliore se avessero anche potuto incontrare tipi di partners<br />

diversi da quelli in agenda.<br />

Venezia, Verona e Padova rimangono le città più vendute, mentre l’arte e la cultura, il Lago di<br />

Garda, l’enogastronomia e le città d’arte minori sono i prodotti più richiesti e più conosciuti.<br />

L’arte, la posizione geografica e l’enogastronomia figurano tra i principali punti di forza della<br />

Regione, mentre in assoluto i prezzi, e, in modo molto minore, la qualità dell’offerta ricettiva e l’ospitalità<br />

figurano in testa ai punti di debolezza.<br />

Analisi dei Sellers veneti<br />

Veneto for You continua ad essere un appuntamento molto gradito dagli operatori veneti. I sellers<br />

presenti all’edizione 2012 rappresentavano per la maggioranza alberghi, agenzie di servizi, tour operator e<br />

agenzie viaggi.<br />

Chi ha partecipato a questa edizione rivestiva nella maggior parte dei casi posizioni aziendali di<br />

rilievo, con pieno potere decisionale in merito alle trattative commerciali intavolate con la controparte estera.<br />

Il confronto con le altre fiere e workshop vede Veneto for You particolarmente apprezzato dagli operatori<br />

veneti: il 76,9 % assegna infatti giudizi molto positivi.<br />

L’esperienza e la notorietà accumulate in questo decennio fanno anche sì che quasi per un operatore<br />

su due la conoscenza del workshop derivi dalle edizioni precedenti. Gli operatori veneti confermano inoltre<br />

di avere una propensione ai rapporti commerciali con l’estero così come dimostrato dalla quasi totalità degli<br />

operatori . Intrattenere rapporti con l’estero permette anche di differenziare il rischio commerciale e può<br />

costituire un supporto non indifferente specialmente in periodi di difficoltà economica.<br />

Focalizzando l’ attenzione sul workshop, il numero dei contatti stabiliti con gli interlocutori si<br />

conferma particolarmente elevato e superiore alle medie di contatto che si sviluppano in altri contesti. I soli<br />

buyers hanno confermato di avere avuto un numero di contatti commerciali superiore a 30.<br />

Veneto for You conferma anche la propria validità commerciale, permettendo a un operatore su tre<br />

di instaurare nuovi rapporti di lavoro dopo la partecipazione all’edizione 2012. La professionalità raggiunta<br />

dagli organizzatori si evince anche dalla correttezza “percentuale” delle scelte attuate: per la maggioranza dei<br />

partecipanti veneti la durata del workshop è, infatti, soddisfacente così come lo è anche la formula stabilita<br />

per gli incontri con i buyer stranieri. Anche l’assistenza ricevuta prima e durante lo workshop si dimostra<br />

all’altezza della manifestazione: più dell’80% la ritiene molto buona e anche durante il workshop il<br />

gradimento rimane tale.<br />

Infine, l’80,1 % dei partecipanti veneti ha definito lo workshop “un’opportunità importante per la<br />

commercializzazione dell’attività turistica, da ripetersi ogni anno”; l’utilità dell’iniziativa è stata giudicata<br />

“buona” dal 52,8% dei veneti e “ottima” dal 17,8%. Per la parte estera, ben l’80% dei buyers ha dichiarato<br />

che a seguito della partecipazione allo workshop “ la sua azienda ha aumentato la vendita del prodotto<br />

veneto”.<br />

Tali risultati sono assolutamente in linea con le precedenti edizioni, in quanto la percentuale di<br />

coloro che giudicano molto positivamente Buy Veneto, rispetto agli altri workshop nazionali, rimane sempre<br />

molto elevata, confermando l’attualità e la valenza dell’iniziativa, che si dimostra quanto mai necessaria per<br />

il sostegno alle politiche di marketing aziendale, rafforzando la possibilità di collocazione del prodotto<br />

turistico sui mercati esteri, unica possibilità di tenuta del settore a fronte dell’attuale momento del mercato


352<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 1015 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 4/8<br />

interno dal quale non ci si può attendere una ripresa se non a tempi lunghi e a fronte di mutati scenari<br />

dell’economia italiana.<br />

Va infatti considerato che la quasi totalità dei seller presenti lavora con i mercati stranieri<br />

dimostrando in modo inequivocabile come gli operatori turistici veneti abbiano raggiunto un elevatissimo<br />

grado di “Internazionalizzazione”, di gran lunga superiore a quello di altre Regioni.<br />

Si può affermare che il grado di fidelizzazione al Buy Veneto è decisamente elevato in quanto l’80%<br />

dei sellers veneti lo ritiene indispensabile per la commercializzazione della propria attività turistica Questa<br />

percentuale dimostra l’importanza che gli operatori veneti ripongono in quest’appuntamento, divenuto un<br />

momento classico di commercializzazione del proprio prodotto turistico.<br />

Da ultimo è bene evidenziare che, anche per l’edizione 2012, il 70% dei buyers stranieri ha<br />

partecipato per la prima volta, confermando la validità della rotazione attuata edizione dopo edizione, e che<br />

ben l’80% di essi afferma di aver aumentato le vendite del prodotto veneto (nell’edizione 2011 tale quota<br />

rappresentava il 72,7%)<br />

Progetto Buy Veneto <strong>2013</strong><br />

La fase formativa sarà strutturata in uno o più moduli seminariali incentrati sull’on line distribution<br />

management e sull’on line travel agency focalizzando per gli operatori veneti le grandi opportunità offerte<br />

dal world wide web.<br />

La fase commerciale del Progetto Buy Veneto conferma l’organizzazione di “Veneto for You”,<br />

workshop internazionale del turismo in Veneto, incentrato sull’incontro fra operatori veneti e operatori<br />

italiani e stranieri selezionati dall’ENIT, con il coinvolgimento del sistema istituzionale e produttivo veneto.<br />

Veneto for You rappresenta il “cuore” del Buy Veneto e offrirà ai nostri operatori l’occasione di incontrare<br />

qualificati buyers internazionali e anche italiani e potrà “collegarsi” a specifici incontri di lavoro, anche<br />

successivi al Buy Veneto, sui cosiddetti “turismi di nicchia” che costituiscono una realtà tutt’altro che<br />

marginale della ricca e variegata offerta turistica veneta.<br />

Per il <strong>2013</strong> è anche in corso di organizzazione uno speciale workshop dedicato al mercato brasiliano, che si<br />

terrà il 28 giugno <strong>2013</strong> ad Abano Terme e che costituisce il momento clou del “Progetto Brasile”, finanziato<br />

coi fondi ministeriali dedicati ai “progetti di eccellenza” e per il quale si stanno seguendo le stesse linee<br />

guida del progetto Buy Veneto, sia con fasi formative dei nostri operatori sia con una fase di visitazione del<br />

territorio da parte dei buyers brasiliani, sia con iniziative già attuate o da attuarsi in territorio brasiliano quali<br />

la Fiera di Gramado e WTM di San Paolo.<br />

La fase di visitazione chiuderà il Buy Veneto e comprenderà, come già per il passato, un programma<br />

di visite a località e a strutture turistiche venete coinvolgendo i buyers accreditati al Buy Veneto, grazie<br />

anche alla collaborazione dell’Ufficio Stampa della Giunta Regionale.<br />

Lo scopo è quello di far conoscere la variegata offerta turistica di un territorio che permetta di<br />

promuovere e vendere, oltre alle mete classiche, realtà e prodotti alternativi.<br />

I comparti di offerta classica del Veneto: città d’arte, mare, montagna, lago, terme, parchi e <strong>Del</strong>ta del<br />

Po, trovano una loro implementazione nei “turismi” che sono richiesti da una domanda sempre più esigente<br />

ed informata; spazio quindi al turismo culturale, al turismo delle località minori, al turismo enogastronomico,<br />

all’agriturismo, al turismo sportivo e a quello della salute e del benessere, al turismo religioso, al turismo<br />

congressuale, al turismo naturalistico ed ecologico, al turismo, infine, della terza età.<br />

Il coinvolgimento di buyers esteri, realizzato grazie alla stretta ed indispensabile collaborazione con<br />

le delegazioni estere dell’ENIT, sarà particolarmente curato in modo da garantire il consueto turn over dei


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 353<br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 1015 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 5/8<br />

buyers stessi assicurando, nel contempo, la presenza di operatori che ricoprano posizioni di rilievo al’interno<br />

delle loro aziende.<br />

I Buyers selezionati provengono da tutto il mondo tenendo conto di diverse esigenze volte, da un<br />

lato, a “fidelizzare” e consolidare i mercati tradizionali, in specie quelli europei, ma anche americano e<br />

giapponese e dall’altro, a ricercare contatti con operatori di paesi che possono alimentare flussi anche<br />

consistenti (Cina, India e Corea del Sud, Paesi del Nord Europa, Russia e America del Sud, mentre per il<br />

Brasile si diceva appunto che è in corso di attuazione un progetto speciale).<br />

Pertanto, la scelta dei buyers europei ed extra europei va fatta tenendo conto sia della specificità e<br />

completezza dell’offerta veneta, sia dell’opportunità-necessità di ampliare e diversificare i flussi turistici.<br />

Aspetti organizzativi<br />

Lo stretto dimensionamento delle risorse a disposizione del bilancio regionale anche per l’esercizio<br />

finanziario <strong>2013</strong> (da Euro 1.100.000,00 nel 2010 a Euro 900.000,00 nel 2011 a Euro 800.000,00 nel 2012 e<br />

<strong>2013</strong>) impone comunque scelte di contenimento dei costi.<br />

La sede<br />

La tradizionale location delle edizioni 2002-2007, ovvero il nuovo Terminal Passeggeri (Padiglione<br />

103) del Porto di Venezia è stata abbandonata nel 2008 in favore del prestigioso Hotel Hilton sull’Isola della<br />

Giudecca (ex Molino Stucky) che ha consentito notevoli risparmi organizzativi e allestitivi, potendo esso sia<br />

ospitare gli operatori sia lo stesso workshop nei saloni dedicati alla convegnistica e già allo scopo attrezzati.<br />

Il successo conseguito dal 2008 al 2012, nonostante il cambio di location e i necessari adattamenti logistici,<br />

consente di confermare tale scelta anche per le motivazioni già ampiamente narrate nella premessa all’atto<br />

deliberativo e che qui si intendono integralmente richiamate.<br />

Durata della manifestazione<br />

La manifestazione “Buy Veneto – Veneto for You” avrà luogo dal 10 ottobre al 12 ottobre <strong>2013</strong> e si<br />

articolerà come segue:<br />

Primo giorno: giovedì 10 ottobre <strong>2013</strong> - ore 9,00 – 18,00 - Workshop<br />

Appuntamenti prefissati con gli operatori veneti in rappresentanza di tutte le componenti dell’offerta turistica<br />

Secondo e terzo giorno: venerdì 11 e sabato 12 ottobre <strong>2013</strong><br />

Educational Tour per buyers stranieri<br />

(Arrivo degli operatori esteri previsto per il 9 ottobre, partenza il 13 ottobre).<br />

Preventivo di spesa<br />

- Euro 800.000,00, come da scheda di dettaglio.<br />

Operatività<br />

- Soggetto gestore del progetto è la Scpa Veneto Promozione.<br />

- Il coordinamento dell’iniziativa fa capo alla Direzione Regionale per la Promozione Economica e<br />

l’Internazionalizzazione.


354<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 1015 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 6/8<br />

Sito web Buy Veneto<br />

Verrà aggiornato il sito web Buy Veneto, con l’obiettivo di fornire in italiano agli operatori veneti<br />

indicazioni utili sul mercato/i e sui buyers italiani ed esteri, oltre a tutte le indicazioni sui “lavori in corso”<br />

del Buy Veneto e sulle modalità di adesione/accredito al workshop “Veneto for You”, e in inglese per gli<br />

operatori stranieri, con l’obiettivo di dare la massima diffusione su quanto in corso di realizzazione, fornendo<br />

anche i dati relativi al turismo nel Veneto e la descrizione dei prodotti turistici.<br />

Catalogo Ufficiale di Veneto for You<br />

In occasione di Veneto for You, verrà distribuito il catalogo ufficiale, ottimo e pratico veicolo<br />

promozionale, contenente i riferimenti degli operatori veneti e dei buyers italiani e stranieri.<br />

Brochure promozionale<br />

Visto il successo riscontrato, verrà riproposta, aggiornata, la brochure promozionale – in lingua<br />

inglese – sui principali itinerari turistici del Veneto.<br />

Comunicazione<br />

Il programma di comunicazione, prevede, oltre alla revisione della linea grafica e alla produzione di<br />

materiale promozionale, il coinvolgimento dell’Ufficio Stampa della Giunta Regionale.<br />

Non sono previste inserzioni su stampa e media.<br />

Customer satisfaction<br />

Come per le precedenti edizioni la ricerca, da effettuarsi appena concluso il workshop, dovrà<br />

verificare il livello di percezione dell’immagine turistica del Veneto proposto ai buyers e il grado di<br />

soddisfazione sia dei buyers che dei sellers per l’iniziativa complessivamente considerata.<br />

Collaborazioni<br />

L’Ente titolare e finanziatore della Manifestazione è la Regione Veneto che sarà affiancata<br />

dall’ENIT, Agenzia nazionale del Turismo, quale partner patrocinatore ed operativo.<br />

L’ENIT, anche per questa edizione, è partner determinante per la riuscita della manifestazione. Avrà<br />

il compito della gestione operativa della Segreteria Estera. Tramite le sue <strong>Del</strong>egazioni, selezionerà gli<br />

operatori scegliendoli sulla base delle tipologie turistiche che saranno proposte dall’offerta e delle<br />

indicazioni che le strutture regionali segnaleranno.<br />

L’ENIT, pertanto, raggrupperà gli operatori nelle varie nazioni e li assisterà con i propri funzionari a<br />

Venezia.<br />

Saranno coinvolti, in vario modo, altri Enti e Istituzioni venete interessati direttamente od<br />

indirettamente al turismo: il Comune, gli aeroporti di Venezia e Verona, le Amministrazioni Provinciali del<br />

Veneto, i Consorzi di Promozione Turistica, le Camere di Commercio, le Associazioni di categoria del<br />

mondo imprenditoriale del Veneto.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 355<br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 1015 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 7/8<br />

PROGETTO BUY VENETO <strong>2013</strong><br />

VENETO FOR YOU - 12° Workshop Internazionale del Turismo nel Veneto<br />

PREVENTIVO SPESE<br />

(iva compresa)<br />

1.1 Promozione 22.000,00<br />

Revisione marchio e linea grafica 5.000,00<br />

Stampa materiale informativo e cataloghi 15.000,00<br />

Spese organizzative 2.000,00<br />

1.2 Ospitalità buyers e delegati ENIT 333.000,00<br />

Selezione buyers esteri 8.000,00<br />

Biglietteria aerea 100.000,00<br />

Pernottamenti a Venezia 180.000,00<br />

Vitto a Venezia 15.000,00<br />

Transfer e servizio assistenti 20.000,00<br />

Spese organizzative 10.000,00<br />

1.3 Veneto for You - Workshop 307.000,00<br />

Progettazione e allestimenti sede workshop 120.000,00<br />

Affitto spazi workshop presso Molino Stucky, inclusi servizi 35.000,00<br />

Affitto parcheggio Tronchetto e servizio transfer 15.000,00<br />

Buffet workshop 50.000,00<br />

Servizio hostess e assistenti 5.000,00<br />

Interpreti 10.000,00<br />

Materiale vario, omaggi 20.000,00


356<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 1015 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 8/8<br />

PREVENTIVO SPESE<br />

(iva compresa)<br />

Servizio di spedizione materiali<br />

12.000,00<br />

Gestione elettronica badge 20.000,00<br />

Spese organizzative 20.000,00<br />

1.4 Serata di promozione enogastronomica veneta 42.000,00<br />

Cena tipica veneta per i buyers stranieri 30.000,00<br />

Concerto e animazione serata 10.000,00<br />

Spese organizzative 2.000,00<br />

1.5 Educational Tour Buyers 80.000,00<br />

Aggiornamento e stampa brochure educational 15.000,00<br />

Transfer, servizi, ospitalità 55.000,00<br />

Assistenti e guide 6.000,00<br />

Spese organizzative 4.000,00<br />

1.6 Customer Satisfaction 15.000,00<br />

1.7 Seminari Formativi 15.000,00<br />

1.8 Spese varie e imprevisti 6.000,00<br />

TOTALE 820.000,00<br />

QUOTE DI PARTECIPAZIONE AZIENDALE - 20.000,00<br />

TOTALE PROGETTO 800.000,00


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 357<br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1016 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Iniziative di promozione turistico-culturale del Veneto nel mercato nazionale e internazionale in collaborazione con la<br />

Fondazione Arena di Verona. Piano esecutivo annuale di promozione turistica <strong>2013</strong>. Legge regionale 4 novembre 2002, n.<br />

33.<br />

[Turismo]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Iniziative a favore della Fondazione Arena di Verona finalizzate alla promozione delle specificità turistico-culturali del Veneto<br />

in Italia e nei mercati esteri e del Festival Lirico Areniano quale evento culturale di prestigio e di forte attrattiva per la complessiva<br />

offerta di eccellenza del territorio veneto. Erogazione di un contributo di euro 100.000,00.<br />

L’Assessore Marino Finozzi, di concerto con il Vicepresidente On. Marino Zorzato, riferisce quanto segue.<br />

Con provvedimento n. 586 del 3 maggio <strong>2013</strong>, la Giunta regionale, ai sensi dall’articolo 15, comma 1, della legge regionale 4<br />

novembre 2002, n. 33, ha approvato il Piano esecutivo annuale di promozione turistica per l’anno <strong>2013</strong>, che prevede, tra l’altro,<br />

l’azione 4) “Iniziative di promozione integrata del territorio”. In questa azione trasversale di carattere generale si collocano le attività<br />

in cui il turismo supporta attività ed iniziative anche di enti locali, associazioni, consorzi ed altri organismi associativi impegnati<br />

a diffondere la conoscenza di avvenimenti importanti. In questo contesto si ritiene necessario avviare una serie di attività<br />

di co-marketing con le istituzioni culturali più significative del Veneto in grado di integrare il prodotto turistico regionale. Tra gli<br />

eventi di forte richiamo rientra il Festival Lirico Areniano, la cui promozione avviene mediante iniziative nel mercato nazionale e<br />

internazionale finalizzate a comunicare il Veneto quale destinazione turistica di eccellenza.<br />

La Fondazione Arena di Verona, ente di diritto privato operante nel settore lirico-sinfonico, assume una rilevante importanza<br />

nell’ambito della promozione turistica che la Regione annualmente programma e realizza per evidenziare le specificità venete che<br />

meglio mostrano l’importanza della Regione in Italia e all’estero. Infatti, la Fondazione Arena di Verona realizza, tra l’altro, la<br />

manifestazione di carattere internazionale denominata “Festival Lirico dell’Arena di Verona” che si svolge ogni anno, dal 1913,<br />

nell’anfiteatro Arena di Verona. Si tratta di una manifestazione che, per dimensioni e caratteristiche rappresenta una realtà di rilievo<br />

all’interno del complesso sistema turistico del Veneto in grado di raccogliere, mediamente, 500 mila persone, equamente divise<br />

tra mercato interno ed estero, in un periodo di programmazione che inizia a fine giugno e termina a fine agosto, contribuendo in<br />

maniera significativa alla formazione dei valori, in termini di arrivi/presenze, riscontrati annualmente nel Veneto.<br />

Il Festival Lirico dell’Arena di Verona rappresenta, pertanto, un potente volano di attrazione turistica verso la città di Verona<br />

e del Veneto in generale, creando un indotto economico significativo nel territorio.<br />

Risulta, quindi, importante per la Regione aderire ad iniziative in grado di veicolare, attraverso la loro struttura organizzativa,<br />

efficaci azioni di complementarietà agli eventi dalla stessa gestiti, per affermare sempre più il marchio turistico regionale e il brand<br />

veneto unitamente alla più generale comunicazione integrata della Regione.<br />

Una attività comune che valorizzando le singole specificità riesce a fare grande il Veneto: questa è la sintesi dell’intervento regionale<br />

che non è rivolto all’attività lirico-sinfonico, in sé e per sé e, comunque, ambito di competenza delle singole realtà musicali<br />

e/o di altre strutture pubbliche, ma alla promozione delle realtà turistiche e di filiera della Regione.<br />

Con nota del 20 febbraio <strong>2013</strong> la Fondazione Arena di Verona ha comunicato l’avvio della pianificazione di una serie di iniziative<br />

ed eventi promozionali da realizzare da settembre <strong>2013</strong> a maggio 2014 per presentare il programma del Festival Lirico per<br />

la stagione 2014 nei Paesi esteri individuati con nota del 13 marzo 2012: Germania, Austria, Olanda, Belgio, Francia, Spagna,<br />

Inghilterra, Russia, Polonia, Romania, Bulgaria, Ungheria, Moldavia, America del Nord e Israele. Si tratta dell’organizzazione di<br />

conferenze stampa e recital lirici rivolti agli operatori turistici e ai rappresentanti della stampa di settore realizzate in sinergia con<br />

soggetti pubblici e privati del comparto turistico, culturale ed enogastromonico del Veneto per far conoscere la complessiva offerta<br />

turistica regionale con proposte innovative e di qualità ai fini di soddisfare sia l’appassionato d’opera sia il turista più esigente e far<br />

fronte alla concorrenza degli altri mercati sempre più forte e competitiva.<br />

Il progetto, che si prefigge di attrarre il potenziale turista che intende programmare la sua vacanza in Veneto, si articola e caratterizza,<br />

nel suo sviluppo temporale, per una forte sinergia tra i diversificati valori del Veneto opportunamente collocati negli ambiti<br />

turistici locali e valorizzanti le diverse realtà territoriali con le loro risorse e i loro prodotti tipici e di qualità.<br />

Sulla base delle evidenziate considerazioni, si ritiene opportuno aderire al piano promozionale della Fondazione Arena di Verona,<br />

sostenendo il medesimo con un contributo di euro 100.000,00, IVA e ogni altro onere compreso, e partecipando alle attività<br />

istituzionali e di presentazione del prodotto turistico integrato “Veneto” mediante le seguenti azioni:<br />

a) disponibilità di uno spazio riservato alla promozione del territorio regionale anche mediante la presenza delle Strutture Associate<br />

regionali invitate a partecipare in occasione degli incontri con operatori turistici e rappresentanti della stampa;<br />

b) presentazione del turismo veneto alle conferenze stampa e agli incontri con gli operatori turistici organizzati dalla Fondazione<br />

Arena;<br />

c) realizzazione di eventi e recital con cantanti areniani in Italia e all’estero per promuovere l’offerta turistica regionale e dei settori<br />

turistici.<br />

La gestione tecnica, finanziaria ed amministrativa dei procedimenti discendenti dalla presente deliberazione spetta alla Direzione<br />

Promozione Turistica Integrata, ivi compreso l’impegno al capitolo di spesa n. 100186 “Iniziative per la promozione in Italia<br />

e all’estero dell’immagine del turismo veneto” o equivalente capitolo di spesa corrente identificato da adeguato codice di classificazione<br />

SIOPE del bilancio di previsione <strong>2013</strong> che presenta la necessaria disponibilità.<br />

Ciò premesso, si sottopone all’approvazione della Giunta regionale la concessione di un contributo di euro 100.000,00, a favore


358<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

della Fondazione Arena di Verona a parziale copertura delle azioni di cui sopra da svolgersi nel corso del corrente anno a nei primi<br />

mesi del prossimo anno.<br />

Il relatore conclude la propria relazione e sottopone all’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’articolo 53, quarto comma dello Statuto, il<br />

quale dà atto che la Struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità<br />

con la vigente legislazione regionale e statale e, in particolare, con le disposizioni contenute nell’articolo 43 della legge regionale<br />

29 novembre 2001, n. 39;<br />

Vista la legge regionale 4 novembre 2002, n. 33 “Testo unico delle leggi regionali in materia di turismo”, articolo 15, comma<br />

1;<br />

Vista la deliberazione n. 586 del 3 maggio <strong>2013</strong> di approvazione del Piano Esecutivo Annuale di promozione turistica per l’anno<br />

<strong>2013</strong>;<br />

Vista la legge regionale n. 39 del 29 novembre 2001 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione”;<br />

Vista la legge regionale n. 3 del 5 aprile <strong>2013</strong> “Legge finanziaria della Regione <strong>2013</strong>”;<br />

Vista la legge regionale n. 4 del 5 aprile <strong>2013</strong>, con cui è stato approvato il bilancio regionale di previsione per l’esercizio finanziario<br />

<strong>2013</strong>”;<br />

Vista la legge regionale 10 gennaio 1997, n. 1 “Ordinamento e funzioni della Regione”;<br />

Vista la documentazione agli atti;<br />

delibera<br />

1. di approvare, per le motivazioni indicate nelle premesse, l’erogazione di un contributo di euro 100.000,00, a favore della<br />

Fondazione Arena di Verona, P.IVA 00231130238, a parziale copertura dei costi organizzativi sostenuti dalla Fondazione Arena di<br />

Verona al fine di promuovere il Festival Areniano e contestualmente l’offerta turistica regionale e il complessivo prodotto turistico<br />

integrato “Veneto”, mediante la realizzazione delle seguenti azioni:<br />

• disponibilità di uno spazio riservato alla promozione del territorio regionale anche mediante la presenza delle Strutture Associate<br />

regionali invitate a partecipare in occasione degli incontri con operatori turistici e rappresentanti della stampa;<br />

• presentazione del turismo veneto alle conferenze stampa e agli incontri con gli operatori turistici organizzati dalla Fondazione<br />

Arena;<br />

• realizzazione di eventi e recital con cantanti areniani in Italia e all’estero per promuovere l’offerta turistica regionale e dei settori<br />

turistici;<br />

2. di stabilire che spetta al Dirigente della Direzione Regionale Promozione Turistica Integrata la gestione tecnica, finanziaria<br />

ed amministrativa dei procedimenti discendenti dalla presente deliberazione ivi compreso l’impegno contabile al capitolo di spesa n.<br />

100186 “Iniziative per la promozione in Italia e all’estero dell’immagine del turismo veneto” o equivalente capitolo di spesa corrente<br />

identificato da adeguato codice di classificazione SIOPE del bilancio di previsione <strong>2013</strong> che presenta la necessaria disponibilità;<br />

3. di stabilire che, in ordine alle modalità di erogazione, la somma a contributo sarà liquidata in unica soluzione, sulla scorta<br />

dell’effettiva disponibilità di cassa e comunque previa presentazione alla Giunta regionale - Direzione promozione turistica integrata<br />

di una dettagliata relazione sull’attività svolta e di rendicontazione della spesa sostenuta da presentarsi entro 60 giorni dalla<br />

conclusione delle attività svolte e comunque non oltre il 31 dicembre 2014;<br />

4. di dare atto che la spesa di cui si dispone l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai<br />

sensi della L.R. 1/2011;<br />

5. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 26 del decreto legislativo 14<br />

marzo <strong>2013</strong>, n. 33;<br />

6. di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 359<br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1017 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Progetto di eccellenza turistica a carattere autonomo regionale: “Valorizzazione e promozione integrata della Pedemontana<br />

<strong>Veneta</strong>”. Legge 27 dicembre 2006 n. 296, articolo 1, comma 1228 e legge 18 giugno 20<strong>09</strong> n. 69, articolo 18. Adozione del<br />

marchio turistico: ”Pedemontana <strong>Veneta</strong> - Itinerario di sorprese”.<br />

[Turismo]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Nell’ambito del progetto di eccellenza “Valorizzazione e promozione integrata della Pedemontana <strong>Veneta</strong>” si prevede l’adozione<br />

del marchio turistico “Pedemontana <strong>Veneta</strong> - Itinerario di sorprese“ .<br />

L’Assessore Marino Finozzi riferisce quanto segue.<br />

L’articolo 1, comma 1228 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, così come modificato dall’articolo 18 della legge 18 giugno<br />

20<strong>09</strong>, n. 69, prevede la possibilità per la Presidenza del Consiglio dei Ministri di stipulare appositi protocolli di intesa con le Regioni<br />

e con gli enti locali per le finalità di sviluppo del settore del turismo e per il suo posizionamento competitivo quale fattore<br />

produttivo di interesse nazionale.<br />

Il medesimo articolo 1 comma 1228 della legge n. 296/2006 prevede, inoltre, la possibilità di cofinanziare iniziative e progetti<br />

per le finalità di cui sopra, attraverso la sottoscrizione di accordi di programma con le Regioni territorialmente interessate.<br />

In data 24 giugno 2010 è stato quindi sottoscritto il protocollo d’intesa tra il Ministro per il turismo ed il Presidente della Conferenza<br />

delle Regioni e delle Province Autonome. Tale protocollo individua le procedure per la elaborazione dei progetti di eccellenza<br />

e stabilisce che il Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo provveda al cofinanziamento dei medesimi<br />

attraverso accordi di programma con le Regioni.<br />

In questo contesto la Giunta regionale, con provvedimento n. 2428 del 14 ottobre 2010, ha approvato il progetto di eccellenza<br />

“Valorizzazione e promozione integrata della Pedemontana veneta - progetto di qualificazione del territorio delle Prealpi venete<br />

per lo sviluppo delle attività turistiche, delle tradizioni storiche, culturali e delle produzioni tipiche ed artigianali”, finalizzato allo<br />

sviluppo e alla promozione dell’area compresa tra le montagne e la pianura delle province di Treviso, Vicenza e Verona.<br />

Nello specifico, il progetto di eccellenza approvato, intende sviluppare iniziative che portino ad una valorizzazione complessiva<br />

del territorio regionale, in modo da poter creare i presupposti per un’esplorazione completa del territorio e la riscoperta di<br />

aree potenzialmente interessanti, ma che se non opportunamente organizzate, potrebbero essere non sufficientemente promosse<br />

all’attenzione del potenziale turista-cliente.<br />

Con nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri DSCT n. 1<strong>09</strong>72 del 25 luglio 2011 il Dipartimento ha comunicato la positiva<br />

valutazione della proposta progettuale denominata “Valorizzazione e promozione integrata della Pedemontana <strong>Veneta</strong>” presentata<br />

dalla Regione del Veneto e contestualmente ha disposto la possibilità di procedere alla sottoscrizione del conseguente accordo di<br />

programma e dei relativi allegati.<br />

Successivamente, con il provvedimento n. 1825 del 8 novembre 2011, la Giunta regionale ha approvato lo schema dell’accordo<br />

di programma, della scheda di monitoraggio e del piano esecutivo del progetto di eccellenza “Valorizzazione e promozione integrata<br />

della Pedemontana <strong>Veneta</strong>”, allegati che sono stati regolarmente sottoscritti in data il 12 gennaio 2012 ed integrati in data 23<br />

febbraio 2012.<br />

Con decreto del Dipartimento per lo Sviluppo e la competitività del turismo datato 28 febbraio 2012, la Presidenza del Consiglio<br />

dei Ministri ha disposto l’impegno di spesa di euro 1.720.863,90, quale cofinanziamento statale del progetto di cui al citato<br />

accordo di programma.<br />

Successivamente alla registrazione del suddetto Decreto Ministeriale presso la Corte dei Conti, la Regione del Veneto ha<br />

provveduto all’invio della seconda parte del progetto esecutivo ed alla richiesta formale dell’anticipazione della quota del 40%<br />

dell’ammontare dell’intero finanziamento del progetto, pari ad euro 688.345,56; con nota protocollo DSCT 8962 P-4.30.1 del 10<br />

agosto 2012 il Ministero ha approvato la seconda parte del piano esecutivo e contestualmente ha comunicato l’avvio delle procedure<br />

amministrative per l’erogazione della quota di cofinanziamento richiesta.<br />

Il piano esecutivo del progetto, che distingue le attività da realizzare in linee di intervento ed azioni, al punto 7 attività 1 prevede<br />

la costituzione di un gruppo di lavoro in grado di individuare un efficace brand dedicato alla Pedemontana <strong>Veneta</strong>, che permetta<br />

di veicolare il nuovo prodotto nelle attività promozionali e di comunicazione e in definitiva di dare maggiore visibilità al territorio<br />

della pedemontana presso i turisti italiani e stranieri.<br />

Con provvedimento n. 1442 del 31 luglio 2012 la Giunta regionale ha approvato il programma di attività per l’anno 2012 così<br />

come definito dal Consiglio di amministrazione di CISET “Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica”, associazione<br />

senza fini di lucro, promossa dall’Università di Venezia, a cui la Regione del Veneto partecipa in qualità di socio fondatore, ai sensi<br />

della legge regionale 23 dicembre 1991, n. 37.<br />

In attuazione di tale programma di attività, che prevede nel punto c) la definizione, anche mediante concorsi di idee, di un brand<br />

della Pedemontana veneta, CISET, con nota prot. n. 538278C110 del 27 novembre 2012, ha comunicato che l’iniziativa “concorso<br />

di idee: Un logo per la Pedemontana <strong>Veneta</strong>” verrà lanciata il 26 novembre 2012 alle ore 15.00 attraverso la piattaforma del Social<br />

network Zooppa.com e verrà conclusa il giorno 12 febbraio <strong>2013</strong> ore 14.59.<br />

Il numero delle proposte pervenute nel sito ha superato ogni più rosea previsione: 1.664 sono state le creazioni grafiche; al raggiungimento<br />

altamente positivo di questo risultato sono stati partecipi tutti gli attori coinvolti che, attraverso una promozione su<br />

più canali, dalle reti di CISET alla realizzazione della sezione “Pedemontana <strong>Veneta</strong>” all’interno del portale www.veneto.to, hanno<br />

portato a conoscenza del contest e quindi dell’area della pedemontana un numero veramente alto di persone.


360<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

La gran parte dei click al contest online sono stati effettuati dall’Italia, ma il 3% è risultato provenire dall’Olanda, dal Regno<br />

Unito, dalla Francia, dagli Stati Uniti, dalla Svizzera, dall’India, dalla Spagna, dall’Albania, dal Portogallo, dall’Australia e dal Taiwan<br />

per cui si può liberamente confermare che il concorso di idee ha contribuito anche alla notorietà dell’area pedemontana veneta.<br />

Il livello delle proposte pervenute è molto elevato per originalità e creatività ed è risultata avvincente la procedura progettuale<br />

di identificazione e scelta del logo ufficiale di un’area strategica utilizzando un metodo partecipativo, innovativo, trasparente ed<br />

economico, strategicamente connesso ad una promozione dell’area su differenti canali.<br />

Il fine ultimo del concorso è stato quello di scegliere il miglior simbolo, il miglior playoff, il miglior naming e la miglior proposta<br />

complessiva per la definizione di un singolo marchio logotipo che identifichi il territorio della Pedemontana <strong>Veneta</strong> e delle sue<br />

singolarità turistiche, in grado quindi di esprimere al meglio la Unique Selling Proposition, espressione del beneficio per il cliente,<br />

del motivo per cui il visitatore dovrebbe scegliere proprio la pedemontana come destinazione di vacanza.<br />

In data 25 marzo <strong>2013</strong> alle ore 11:00, presso la Sede della Regione del Veneto di Via Torino a Mestre (VE), si è riunita la Commissione<br />

giudicatrice del concorso appositamente selezionata per l’individuazione della proposta più idonea contenuta in una shortlist<br />

che è stata pubblicata sul forum di ZOOPPA, che nel frattempo ha provveduto al controllo dell’originalità dei contenuti ed alla<br />

raccolta di tutta la documentazione necessaria dagli utenti per la proclamazione del/i vincitore/i.<br />

La commissione ha valutato la qualità dei progetti anche ai fini della realizzabilità ed efficacia della comunicazione dell’idea,<br />

la scelta del vincitore è avvenuta sulla base dei seguenti criteri:<br />

1. qualità e pertinenza dell’elaborato sul piano estetico e creativo;<br />

2. congruenza dei diversi livelli di comunicazione: iconica, simbolica, grafica;<br />

3. efficacia e immediatezza comunicativa;<br />

4. presenza e qualità di eventuali elementi destinati ad attivare significati secondari;<br />

5. grado di flessibilità-scalabilità e riproducibilità nelle diverse applicazioni;<br />

6. relazione illustrativa di indicazione delle motivazioni e scelte dell’idea progetto.<br />

Durante la seduta la commissione ha così finalmente deliberato all’unanimità il logo vincitore, identificato nella sua interezza<br />

come: “Itinerario di sorprese - ID 74946 - autore Azoth”.<br />

Queste in sintesi le motivazioni della scelta del logo: il logo selezionato risponde al meglio ai requisiti richiesti nel brief del contest<br />

e rappresenta la sintesi giusta per arrivare ad un minimo comune multiplo adeguato dal punto di vista del marketing turistico.<br />

La soluzione grafica adottata presenta buone capacità di sviluppo per un motivo di immagine soddisfacente e un rendering futuro.<br />

Inoltre, la grafica utilizzata ha caratteristiche giuste per un accostamento adeguato al logo turistico della Regione del Veneto.<br />

Ai fini dell’assegnazione dei premi è stato inoltre dettagliato il giudizio della commissione sulle tre parti che compongono il<br />

logo (simbolo, naming e pay-off):<br />

1. Simbolo: il simbolo è stato approvato all’unanimità.<br />

2. Naming: il naming scelto “Pedemontana <strong>Veneta</strong>” è stato approvato a maggioranza; la commissione ha inoltre deciso che,<br />

ai soli fini dell’assegnazione del premio, il naming alternativo a “Pedemontana <strong>Veneta</strong>” sarà “Pedemontana”.<br />

3. Pay-off: il claim scelto “Itinerario di sorprese” è stato approvato a maggioranza.<br />

In relazione a quanto sopra riportato, con il presente provvedimento si propone quindi l’approvazione e l’adozione del logotipo<br />

selezionato dalla commissione di cui sopra, nella sua raffigurazione originale riportata nello schema Allegato A alla presente<br />

deliberazione, quale elemento in grado di identificare il territorio della Pedemontana <strong>Veneta</strong>, da utilizzare nelle future azioni di<br />

marketing rivolte alla promozione delle opportunità turistiche anche alla luce dell’avvio del progetto di eccellenza turistica a carattere<br />

autonomo regionale: “Valorizzazione e promozione integrata della Pedemontana <strong>Veneta</strong>”.<br />

Si propone inoltre di rimandare a successivo provvedimento l’elaborazione del manuale di utilizzo del logotipo anche da parte<br />

dei soggetti privati interessati alle attività turistiche dell’area territoriale della Pedemontana <strong>Veneta</strong>, secondo criteri che dovranno<br />

rispondere ad elementi di caratterizzazione, di non discriminazione, di serietà e correttezza nell’utilizzo e posizionamento del marchio<br />

per tutti gli interventi finalizzati a consolidare un brand e un sistema turistico veramente integrato tra territorio pedemontano,<br />

turismo e le altre attività commerciali, sportive, culturali, naturalistiche ed enogastronomiche.<br />

Il relatore conclude la propria relazione e sottopone all’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, quarto comma, dello Statuto, il quale<br />

dà atto che la Struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con<br />

la vigente legislazione statale e regionale;<br />

Vista Legge 27 dicembre 2006 n. 296, articolo 1, comma 1228 e legge 18 giugno 20<strong>09</strong> n. 69, articolo 18;<br />

Vista la legge regionale 4 novembre 2002, n. 33 “Testo unico delle leggi regionali in materia di turismo”;<br />

Visti i provvedimenti n. 2428 del 14 ottobre 2010, n. 1825 del 8 novembre 2011 e n. 1442 del 31 luglio 2012;<br />

Visto il verbale della riunione del 25 marzo <strong>2013</strong> della Commissione Giudicatrice del Concorso di idee “Un logo per la Pede-


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 361<br />

montana <strong>Veneta</strong>”, prot. n. 176252 del 24 aprile <strong>2013</strong>;<br />

Vista la legge regionale 10 gennaio 1997, n. 1 “Ordinamento delle funzioni e delle Strutture della Regione”;<br />

Vista la legge regionale n. 39 del 29 novembre 2001 ”Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione”;<br />

Vista l’art. 28 della legge regionale 6 aprile 2012, la legge regionale 23 dicembre 1991, n. 37 e la legge regionale 6 aprile 2012,<br />

n. 13, articolo 28 “legge finanziaria regionale per l’esercizio 2012”;<br />

delibera<br />

1. di adottare, per le motivazioni e considerazioni indicate in premessa, il logo: “Itinerario di sorprese - ID 74946 - autore<br />

Azoth”, secondo lo schema Allegato A alla presente deliberazione, ai sensi della legge regionale 4 novembre 2002, n. 33;<br />

2. di stabilire che il logotipo di cui al punto 1 sia utilizzabile nelle attività promozionali e comunicative dell’Amministrazione<br />

detentrice e, previa autorizzazione, dell’ente strumentale Veneto Promozione, degli Enti locali e dei Consorzi di promozione turistica<br />

singoli e associati riconosciuti ai sensi della legge regionale 33/2002;<br />

3. di rinviare ad un successivo provvedimento la definizione dei criteri e delle condizioni per l’utilizzo del logo: “Itinerario<br />

di sorprese - ID 74946 - autore Azoth” da parte di altri Enti e imprese turistiche secondo regole comuni concordate con l’Amministrazione<br />

detentrice;<br />

4. di stabilire che il presente provvedimento non comporta oneri a carico del bilancio regionale;<br />

5. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.


362<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

giunta regionale – 9^ legislatura<br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 1017 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 1/1


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 363<br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1018 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Programma U.E. di Cooperazione territoriale europea “Interreg IVC 2007-<strong>2013</strong>. Progetto CHARTS “Culture and Heritage<br />

Added value to Regional policies for Tourism Sustainability”. Codice Unico di Progetto H19I12000020007. Collaborazione<br />

con Veneto Lavoro per l’iniziativa di valutazione ed analisi dell’accessibilità occupazionale nel turismo. <strong>Del</strong>iberazione<br />

n. 495 del 3 aprile 2012.<br />

[Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Si prevede l’attivazione di una iniziativa di valutazione e analisi, qualitativa e quantitativa, degli aspetti occupazionali e di lavoro<br />

in materia di turismo accessibile per i lavoratori con handicap nel settore turistico prevista nell’ambito del Progetto CHARTS.<br />

Si attiva la collaborazione operativa e gestionale con Veneto Lavoro per una spesa di € 26.854,00.<br />

L’Assessore Marino Finozzi, riferisce quanto segue.<br />

Con deliberazione n. 495 del 3 aprile 2012, avente ad oggetto “Programma U.E. di Cooperazione interregionale Interreg IVC<br />

2007-<strong>2013</strong>. Esito della quarta procedura ad evidenza pubblica internazionale per la chiamata di progetti”, la Giunta regionale dava<br />

mandato, relativamente al Progetto CHARTS, alla Direzione Turismo in qualità di partner, di porre in essere tutti gli adempimenti<br />

formalmente necessari per l’avvio e lo svolgimento delle attività tecniche e di gestione dello stesso.<br />

Il Progetto, denominato Culture and Heritage Added value to Regional policies for Tourism Sustainability con acronimo<br />

CHARTS, prevede:<br />

• lo sviluppo di strategie integrate fra i partner partecipanti per la sostenibilità del turismo, intesa nel senso più ampio del termine,<br />

e quindi connesso con la crescita dell’accessibilità, la valorizzazione di turismi rispettosi dell’ambiente e del paesaggio,<br />

la promozione degli aspetti della cultura e delle tradizioni locali;<br />

• l’individuazione e lo scambio di buone pratiche e politiche regionali fra i soggetti aderenti.<br />

La Regione del Veneto ha aderito in qualità di partner al Progetto unitamente ad altri Enti e regioni di Grecia, Gran Bretagna,<br />

Spagna, Svezia, Bulgaria, Belgio, Lettonia, Romania, Cipro e Irlanda; il valore complessivo del progetto è di circa 1,8 Milioni di<br />

Euro. Al Veneto è stato assegnato un budget complessivo di spesa di € 143.760,00 così suddiviso: Staff € 48.000,00; Administration<br />

€ 5.760,00; Travel & Accommodation € 30.000,00; External Expertise & services € 60.000,00.<br />

Buona parte del progetto, per parte veneta, è già stato realizzato o è in corso di realizzazione: si sono svolti degli incontri con i<br />

partner per la messa a punto di strategie comuni di operatività; il Veneto ha partecipato ad alcune iniziative all’estero portando le<br />

proprie esperienze in particolare per quanto concerne la sostenibilità ambientale con la certificazione EMAS, il cicloturismo quale<br />

elemento nuovo di turismo di esplorazione del territorio, del progetto regionale di accessibilità del turismo veneto alle persone<br />

diversamente abili o portatrici di handicap stabili o temporanee.<br />

Quest’ultimo aspetto è peraltro collegato al lavoro avviato dalla Regione del Veneto con la Commissione Europea a seguito<br />

dell’accordo sottoscritto con il Commissario Europeo al Turismo nel luglio del 2010, rafforzato poi dal Progetto di Eccellenza turistica<br />

approvato, e cofinanziato, dallo Stato relativo appunto allo sviluppo e alla valorizzazione del turismo accessibile nel territorio<br />

regionale e nelle strutture ricettive che a vario titolo, e con diversi servizi, sono presenti in regione.<br />

A conclusione del lavoro di scambio delle buone pratiche e politiche regionali, dal 22 al 25 maggio <strong>2013</strong> si è svolta una “Study<br />

Visit” che ha visto la partecipazione di oltre trenta rappresentanti degli enti e regioni partner del Progetto che hanno visitato il<br />

territorio regionale e a cui sono state illustrate le best practice del Veneto per quanto concerne le politiche di diversificazione dell’offerta<br />

turistica con la valorizzazione degli ambienti naturali (cicloturismo nei Colli Euganei), dei centri d’arte emergenti (Cittadella,<br />

in collaborazione con l’<strong>Associazione</strong> Città Murate), del patrimonio di ville venete (Villa Contarini e la riviera del Brenta,<br />

Vie d’Acqua e Turismo fluviale).<br />

Nell’ambito delle attività affidate al Veneto, il Programma prevede, infine, l’elaborazione di uno studio e analisi mediante l’approfondimento<br />

del tema della sostenibilità, in particolare per quanto concerne l’accessibilità nel Veneto, e ciò anche in considerazione<br />

del fatto che è la regione partner che registra il più elevato numero di presenze turistiche e che gode di una forte e radicata<br />

esperienza in materia di industria turistica.<br />

A tal fine, per rendere l’analisi e la valutazione richiesta dal Progetto CHARTS particolarmente utile ed interessante, si ritiene<br />

opportuno che la stessa sia destinata ad affiancare quella più ampia svolta nell’ambito del Progetto di Eccellenza denominato “Sviluppo<br />

del Turismo sociale” finanziato per il 90% da fondi Statali. In questo senso, mentre il Progetto di eccellenza ha come obiettivo<br />

quello di identificare le strutture ed i servizi accessibili ai fini turistici, si ritiene utile integrare gli sforzi con quegli aspetti dell’accessibilità<br />

legati al lavoro ed ai fattori normativi ed operativi in tema di occupazione nel settore economico del turismo.<br />

Pertanto lo studio e l’analisi devono essere finalizzati, da un lato, alla costituzione di un quadro conoscitivo d’insieme in tema<br />

legislativo, normativo e regolamentare per le opportunità di impiego e di inserimento dei lavoratori disabili, e dall’altro sulle possibilità<br />

operative delle imprese, che operano nel settore turistico, di poter impiegare lavoratori con disabilità, secondo un aspetto<br />

importante “il lavoro delle persone disabili per i turisti disabili”.<br />

In relazione a quanto sopra si ritiene utile e proficuo avvalersi, per questa parte del Progetto CHARTS, della collaborazione di<br />

Veneto Lavoro che per le competenze specifiche e le materie trattate è in grado di approntare una valutazione complessiva della<br />

problematica e fornire quel supporto necessario a valorizzare l’attività realizzata in ambito europeo e porlo a disposizione sia a complemento<br />

dell’altra attività sull’accessibilità prevista con il Progetto di Eccellenza, sia degli altri partner del Progetto CHARTS.<br />

Infatti Veneto Lavoro è un Ente strumentale della Regione, istituito con legge regionale n. 31/1998, il cui compito è quello di<br />

fornire alla Regione assistenza tecnica in materia di politiche del lavoro, in conformità alle linee programmatiche regionali e agli<br />

indirizzi della Giunta regionale (articolo 13 della L.r. 13 marzo 20<strong>09</strong>, n. 3).


364<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

Tenuto conto poi che Veneto Lavoro è totalmente pubblico e che la legge istitutiva non prevede la possibilità che privati o imprese<br />

private partecipino alla compagine sociale dell’Ente, e ravvisato che la legge istitutiva configura l’esistenza di un controllo da<br />

parte della Regione assimilabile a quello esercitato nei confronti dei propri servizi (c.d. controllo analogo), si propone di procedere<br />

all’affidamento in house a Veneto Lavoro dell’azione di analisi e valutazione degli aspetti occupazionali e di lavoro, in relazione<br />

all’accessibilità e sostenibilità in campo turistico, prevista nell’ambito del Progetto CHARTS.<br />

La collaborazione operativa e gestionale con Veneto Lavoro prevede una spesa di € 26.854,00 da imputare al budget line “External<br />

Expertise & services” del Progetto CHARTS con una suddivisione della somma complessiva che prevede l’espletamento sia<br />

di attività inerenti l’elaborazione dello studio e analisi dell’accessibilità occupazionale, sia di attività di coordinamento operativo<br />

e gestionale nei confronti della Regione che dei partner del progetto. Per l’espletamento di tali attività Veneto Lavoro, ai sensi di<br />

quanto previsto dalla deliberazione n. 1841 del 8 novembre 2012, può eventualmente avvalersi di un’unità di personale esterno, nei<br />

limiti e con le procedure stabilite dalla vigente legislazione di settore.<br />

I rapporti fra la Regione e Veneto Lavoro sono regolati dalla convenzione di cui allo schema Allegato A) alla presente deliberazione<br />

della quale costituisce parte integrante e sostanziale, e definisce i contenuti dello studio e analisi, i reciproci rapporti delle<br />

parti contraenti, la tempistica di realizzazione delle attività e dei pagamenti.<br />

Gli oneri finanziari derivanti dal presente provvedimento, corrispondenti a € 26.854,00 sono da imputare:<br />

• per € 20.140,50 al capitolo 101728 “Progetto di Cooperazione Transnazionale (2007-<strong>2013</strong>) Interreg IV C “CHARTS” Quota comunitaria<br />

(Reg. CEE 05/07/2006, n. 1080) sul bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2013</strong> codice SIOPE 2.01.03.2138;<br />

• per € 6.713,50 al capitolo 101729 “Progetto di Cooperazione Transnazionale (2007-<strong>2013</strong>) Interreg IV C “CHARTS” Quota statale<br />

(Reg. CEE 05/07/2006, n. 1080 <strong>Del</strong>ibera CIPE 25/06/2007) sul bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2013</strong> codice SIOPE<br />

2.01.03.2138.<br />

Si propone infine che spetti al Dirigente regionale della Direzione Turismo la gestione tecnica, finanziaria ed amministrativa<br />

dei procedimenti derivanti dal presente provvedimento, ivi compresa la sottoscrizione della convenzione allegata, precisando che<br />

lo stesso può apportare eventuali marginali modificazioni che si rendessero necessarie a seguito di accordi con i partner che non<br />

alterino, comunque, in alcun modo le determinazioni assunte.<br />

Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

Udito il relatore incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’articolo 53, quarto comma, dello Statuto, il<br />

quale dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità<br />

con la vigente legislazione statale e regionale;<br />

Vista la legge regionale 4 novembre 2002, n. 33 “Testo unico delle leggi regionali in materia di turismo”;<br />

Vista la deliberazione n. 2951 del 14 dicembre 2010;<br />

Vista la deliberazione n. 495 del 3 aprile 2012;<br />

Vista le legge regionale 16 dicembre 1998, n. 31 e successive modificazioni ed integrazioni di istituzione di Veneto Lavoro;<br />

Vista la legge regionale 39 del 29 novembre 2001 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione”;<br />

Vista la legge regionale 10 gennaio 1997, n. 1 “Ordinamento delle funzioni e delle strutture della Regione”;<br />

delibera<br />

1. di realizzare l’attività di analisi e valutazione prevista dal Piano sull’accessibilità nel turismo comprensivo dei risvolti sul<br />

Piano occupazionale nell’ambito del Progetto CHARTS “Culture and Heritage Added value to Regional policies for Tourism Sustainability”<br />

di Interreg IVC di cui alla deliberazione n. 495 del 3 aprile 2012;<br />

2. di affidare alla Società in house Veneto Lavoro, nel rispetto delle direttive regionali disciplinate con DGR n. 2951 del 2010,<br />

la realizzazione delle attività previste al punto 1 mediante la sottoscrizione di una specifica convenzione i cui contenuti, iniziative,<br />

reciproche competenze e tempistiche di esecuzione, sono riportate nell’Allegato A alla presente deliberazione che ne costituisce<br />

parte integrante e sostanziale;<br />

3. di impegnare a favore di Veneto Lavoro - C.F. 03180130274 - l’importo di Euro 26.854,00. imputando la spesa secondo il<br />

seguente riparto:<br />

• per € 20.140,50.= al capitolo 101728 “Progetto di Cooperazione Transnazionale (2007-<strong>2013</strong>) Interreg IV C “CHARTS”<br />

Quota comunitaria (Reg. CEE 05/07/2006, n. 1080) sul bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2013</strong> codice SIOPE<br />

2.01.03.2138;<br />

• per € 6.713,50.= al capitolo 101729 “Progetto di Cooperazione Transnazionale (2007-<strong>2013</strong>) Interreg IV C “CHARTS” Quota<br />

statale (Reg. CEE 05/07/2006, n. 1080 <strong>Del</strong>ibera CIPE 25/06/2007) sul bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2013</strong><br />

codice SIOPE 2.01.03.2138.<br />

4. di stabilire che spetta al Dirigente regionale della Direzione Turismo la gestione tecnica, finanziaria ed amministrativa<br />

dei procedimenti derivanti dal presente provvedimento, ivi compresa la sottoscrizione della convenzione allegata, precisando che<br />

lo stesso può apportare eventuali marginali modificazioni che si rendessero necessarie a seguito di accordi con i partner che non<br />

alterino, comunque, in alcun modo le determinazioni assunte nella convenzione stessa;<br />

5. di dare atto che la spesa di cui si dispone l’impegno con il presente atto non è soggetta alle limitazioni di cui alla legge regionale<br />

n. 1/2011;<br />

6. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 365<br />

giunta regionale – 9^ legislatura<br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 1018 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 1/4<br />

SCHEMA DI CONVENZIONE<br />

TRA<br />

Regione del Veneto, rappresentata da ………………………………., che agisce in nome e per conto<br />

della Giunta regionale con sede legale in Venezia - Dorsoduro 3901 (c.f. 80007580279), in qualità di Dirigente<br />

regionale della Direzione Turismo, a ciò autorizzato con deliberazione della Giunta regionale n.<br />

…………………… del …/…/<strong>2013</strong>, esecutiva ai sensi di legge;<br />

E<br />

Veneto Lavoro, rappresentata da ………………………………., con sede in Venezia, Via Cà Marcello<br />

67/B C.F. e P.I. 03180130274, in qualità di Direttore generale, domiciliato presso la sede sociale in ragione della<br />

carica ed agli effetti del presente atto;<br />

Le parti come sopra individuate, vista la delibera di Giunta regionale n……… del……….., con al quale è stata<br />

affidata a Veneto Lavoro l’incarico di realizzare uno studio, analisi e valutazione dell’accessibilità in termini di<br />

occupazione e di possibilità di lavoro per le persone con handicap temporanee o permanenti nell’ambito del<br />

Programma U.E. di Cooperazione territoriale europea “Interreg IVC 2007-<strong>2013</strong>. Progetto CHARTS “Culture<br />

and Heritage Added value to Regional policies for Tourism Sustainability”. CUP H19I12000020007;<br />

Tutto ciò premesso e ritenuta la delibera sopracitata parte integrante e sostanziale del presente atto, le Parti,<br />

convengono e stipulano quanto segue:<br />

Articolo 1 – Oggetto dell’accordo<br />

Il presente accordo di convenzione ha per oggetto la realizzazione dello studio, valutazione ed analisi<br />

dell’accessibilità nel mondo del lavoro del turismo per le persone con disabilità finalizzato alla costituzione di un<br />

quadro conoscitivo d’insieme in tema legislativo, normativo e regolamentare, da un lato per le opportunità di<br />

impiego e di inserimento dei lavoratori disabili, e dall’altro sulle possibilità operative che le imprese che operano<br />

nel settore turistico hanno di poter impiegare lavoratori con disabilità, secondo un concetto utile ed interessante<br />

che è quello “disability men at work for disability tourist”.<br />

L’azione oggetto della presente convenzione, completa ed integra il quadro della azioni previste dal Progetto<br />

CHARTS per lo scambio di buone pratiche e politiche regionali in materia di turismo fra gli enti e le regioni<br />

partner.<br />

Articolo 2 – Obiettivi<br />

Gli obiettivi strategici che si intendono perseguire con l’attività della convenzione sono:<br />

la valorizzazione delle esperienze professionali dei lavoratori disabili;<br />

la definizione di un quadro d’insieme delle norme esistenti che regolano e disciplinano l’attività lavorativa;<br />

la conoscenza delle opportunità e specificità del turismo veneto verso queste attività lavorative;<br />

l’integrazione delle conoscenze dell’accessibilità dei turisti disabili verso il turismo del Veneto;<br />

l’estensione delle esperienze della prima regione turistica italiana agli altri enti e regioni partecipanti al<br />

Progetto CHARTS.


366<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 1018 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 2/4<br />

Articolo 3 - Contenuti operativi dell’accordo<br />

Veneto Lavoro si impegna a realizzare uno studio, analisi e valutazione per un quadro conoscitivo del mercato<br />

del lavoro nel settore turistico in particolare per quanto concerne la disabilità in termini di domanda e di offerta<br />

di lavoro; provvederà a definire il quadro normativo e legislativo inerente la materia e analizzerà le possibili<br />

ipotesi di prospettiva operative e funzionale sia per i lavoratori che per le imprese del settore turistico. Il lavoro<br />

finale e conclusivo sarà un elaborato tecnico di analisi e valutazione dell’accessibilità occupazionale nel turismo<br />

con l’indicazione di buone pratiche per un turismo accessibile anche dal punto di vista dell’occupazione delle<br />

persone con disabilità.<br />

L’azione di collaborazione si attua mediante un’azione concertata in cui la funzione di indirizzo e coordinamento<br />

è attribuita alla Giunta regionale –Direzione Turismo- mentre a Veneto Lavoro è attribuita la funzione operativa<br />

ed esecutiva per quanto di specifica competenza.<br />

Veneto Lavoro provvederà a redigere un elaborato finale e a presentarlo alla Direzione Turismo nei termini e<br />

con le modalità che saranno concordate fra le parti.<br />

Dal canto suo la Direzione Turismo assicura la necessaria collaborazione per la soluzione di problematiche per le<br />

quali sia necessaria una valutazione congiunta, in particolare per quanto concerne le opportune sinergie con il<br />

Progetto di eccellenza e per fornire ai partner eventuali richieste ed informazioni.<br />

Veneto Lavoro si impegna ad attuare l’azione del Progetto CHARTS conformemente a quanto previsto<br />

dall’Application Form e dal Piano finanziario dell’azione e le prestazioni indicate saranno svolte da Veneto<br />

Lavoro presso i propri uffici o presso la sede della Direzione Turismo in relazione alle specifiche attività ed ai fini<br />

del più idoneo ed efficace raggiungimento degli obiettivi. Veneto Lavoro utilizzerà all’uopo il proprio personale e<br />

potrà eventualmente avvalersi di una collaborazione esterna utile al pieno raggiungimento degli obiettivi del<br />

lavoro affidato, secondo quanto previsto dalla deliberazione n. 1841 dell’8 novembre 2012, e comunque nei limiti<br />

e con le procedure stabilite dalla vigente legislazione di settore.<br />

Articolo 4 - Tempi e modalità di realizzazione<br />

La presente convenzione decorre dalla data della sottoscrizione e sino al 30 giugno 2014, termine di conclusione<br />

del Progetto CHARTS. Per tale motivo non possono essere accordate proroghe o dilazione dei termini<br />

convenuti.<br />

Gli elaborati e ogni altro documento necessario per l’assolvimento dell’incarico, nonché eventuali comunicazioni<br />

e documentazione saranno preventivamente valutate concordemente fra Veneto Lavoro e la Direzione Turismo.<br />

Veneto Lavoro assicura la riservatezza dei dati e degli elaborati che scaturiscono dall’attività e la Direzione<br />

Turismo si riserva la proprietà e l’utilizzazione piena ed esclusiva degli elaborati tecnici consegnati, nonché dei<br />

risultati sviluppati in relazione all’incarico affidato.<br />

Veneto Lavoro potrà utilizzare le informazioni ed i risultati dell’attività svolta solo previo assenso della Direzione<br />

Turismo.<br />

In nessun caso e per nessun motivo Veneto Lavoro potrà impegnare la Direzione Turismo nei confronti di terzi.<br />

Articolo 5- Piano finanziario<br />

L’intervento finanziario complessivo della Giunta regionale per la realizzazione delle attività previste dalla<br />

presente convenzione è di Euro 26.854,00 (Iva e ogni altro onere compresi, se dovuti).<br />

La spesa sarà liquidata secondo le seguenti modalità di erogazione di:<br />

un primo acconto del 50% dell’intero importo alla sottoscrizione della presente convenzione e su<br />

presentazione di una dichiarazione del legale rappresentate di Veneto Lavoro che attesti l’avvio delle attività;<br />

un secondo acconto del 40% a sette mesi dall’avvio delle attività e su presentazione di una relazione<br />

contenente lo stato di avanzamento delle iniziative;<br />

il saldo rimanente del 10% su presentazione dell’elaborato finale da presentarsi entro la conclusione del<br />

progetto-<br />

Il pagamento è comunque subordinato al corretto espletamento delle attività in itinere e finali e delle eventuali<br />

procedure amministrative e contabili proprie di Veneto Lavoro.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 367<br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 1018 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 3/4<br />

Articolo 6 – Responsabilità<br />

Veneto Lavoro assume ogni responsabilità amministrativa, contabile e civile conseguente alla realizzazione<br />

dell’attività prevista dal presente atto.<br />

Nessuna responsabilità può essere attribuita alla Direzione Turismo e al suo personale incaricato di seguire il<br />

presente accordo. La Direzione stessa non assume alcuna responsabilità per danni a terzi di qualsiasi natura che<br />

Veneto Lavoro dovesse arrecare nello svolgimento dell’incarico.<br />

La Direzione Turismo e i suoi dipendenti sono esonerati per gli atti adottati sulla base di dichiarazioni e di altri<br />

documenti non corrispondenti a verità presentati da Veneto Lavoro che, nel caso, ne assume le dirette<br />

responsabilità e dovrà rispondere nelle sedi competenti.<br />

Veneto Lavoro solleva la Regione del Veneto ed i suoi dipendenti da ogni addebito eventualmente contestato<br />

relativo ad attività poste in esecuzione in base al presente accordo.<br />

Articolo 7 - Vigilanza e controlli<br />

In caso di mancata realizzazione dell’iniziativa nei modi e nei termini indicati o di ingiusto ritardo nella<br />

produzione degli elaborati, la Direzione Turismo ha la facoltà, previa messa in mora, di dichiarare la decadenza<br />

dell’incarico, senza che la parte incaricata possa pretendere compensi o indennizzi di sorta.<br />

A prescindere dall’ipotesi di cui al comma precedente, è facoltà insindacabile della Direzione Turismo revocare<br />

l’incarico in qualsiasi momento, corrispondendo il compenso dovuto per l’opera prestata. L’individuazione e la<br />

consistenza della parziale “prestazione effettuata” saranno stabilite da una Commissione di esperti indipendenti<br />

nominati dalla Regione, da Veneto Lavoro e dal Presidente del Tribunale di Venezia. Le spese saranno suddivise<br />

tra i soggetti sottoscrittori il presente Accordo.<br />

La parte incaricata può recedere solo per giusta causa.<br />

Articolo 8 - Ritiro adesione<br />

Nel caso in cui i soggetti sottoscrittori ritengano non più attuabile il progetto, valutino negativamente l’avvio o<br />

ritengano inopportuna la prosecuzione del progetto, le Amministrazioni propongono atti e provvedimenti per la<br />

revoca parziale o totale della propria adesione all’iniziativa.<br />

In caso di parziale realizzazione del programma o di risultati non soddisfacenti, le Amministrazioni potranno<br />

ridurre l’importo indicato nell’accordo sulla base delle prestazioni effettuate, secondo le modalità di cui<br />

all’articolo 7.<br />

La Direzione Turismo è tenuta a svolgere qualsiasi attività di verifica durante l’attuazione dell’iniziativa o, qualora<br />

ritenuto opportuno, può fissare un “calendario” di accertamento incaricando di tali controlli gli uffici competenti<br />

della Struttura stessa.<br />

Articolo 9 - Norma finale<br />

Per ogni controversia in ordine all’applicazione di quanto previsto dal presente Accordo si individua in Venezia il<br />

Foro competente.<br />

Per quanto non espressamente previsto dalla presente convenzione trovano applicazione le norme del Codice<br />

Civile e la vigente normativa in materia.<br />

Rimangono a completo ed esclusivo carico di Veneto Lavoro le spese relative e conseguenti il presente atto,<br />

nessuna esclusa ed eccettuata, così pure tutti gli oneri fiscali di qualsiasi genere riguardanti le attività oggetto del<br />

presente atto.<br />

Le parti convengono che la presente convenzione venga registrata solo in caso d’uso ai sensi dell’articolo 5,<br />

comma 2, del D.P.R. 26 novembre 1986, n. 131.


368<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 1018 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 4/4<br />

La presente convenzione redatta in numero di tre fogli e composta 9 articoli è stata letta, approvata<br />

specificatamente articolo per articolo con le premesse e sottoscritta dalle parti.<br />

Letto approvato e sottoscritto<br />

Venezia, li<br />

REGIONE DEL VENETO<br />

Direzione Turismo<br />

______________________________________<br />

VENETO LAVORO<br />

_____________________________________


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 369<br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1019 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Programma Promozionale del Settore Secondario anno 2012. L.R. 24 dicembre 2004, n. 33. Riallocazione risorse. Progetto<br />

“Azioni di sostegno alla presenza veneta all’Expo 2015 di Milano”.<br />

[Secondario, settore]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Attualizzazione del Programma Promozionale del Settore Secondario per l’anno 2012. Riallocazione delle risorse non utilizzate<br />

a seguito della mancata esecuzione di alcuni progetti in condivisione con Unioncamere del Veneto. Approvazione del Progetto<br />

regionale a sostegno della presenza venete all’Expo di Milano in programma nel 2015.<br />

L’Assessore Marino Finozzi, di concerto con l’Assessore Marialuisa Coppola, riferisce quanto segue.<br />

La Legge Regionale 24 dicembre 2004, n. 33 “Disciplina delle attività regionali in materia di commercio estero, promozione<br />

economica e internazionalizzazione delle imprese venete” può compiutamente esplicare i propri effetti conseguentemente alla<br />

piena operatività di Veneto Promozione, Società Consortile per azioni costituita a’sensi dell’art. 5 della citata Legge Regionale n.<br />

33/2004.<br />

La Giunta Regionale, con deliberazione n. 1275 del 8 maggio 2007, ha approvato lo Statuto di Veneto Promozione S.c.p.A.<br />

La <strong>Del</strong>iberazione di Giunta Regionale n. 3514 del 30/12/2010 con oggetto “Società Consortile per azioni Veneto Promozione.<br />

Approvazione modifiche statutarie e patti parasociali. L.R. 24 dicembre 2004, n. 33” ha attualizzato lo Statuto e i Patti parasociali<br />

nel pieno rispetto dei principi comunitari e alla luce delle più recenti pronunce giurisprudenziali comunitarie e nazionali.<br />

Con D.G.R. 342 del 6 marzo 2012, con oggetto “Programma Promozionale del Settore Secondario anno 2012. L.R. 24 dicembre<br />

2004, n. 33. D.G.R. n. 148/CR del 29/12/2011” veniva approvato il Programma Promozionale del Settore Secondario per l’anno 2012<br />

comprendente una serie di progetti il cui finanziamento veniva rimandato alle effettive disponibilità di bilancio.<br />

Con <strong>Del</strong>iberazione della giunta Regionale n. 914 del 22 maggio 2012 con oggetto “Programma Promozionale del Settore Secondario<br />

anno 2012. L.R. 24 dicembre 2004, n. 33. Attuazione. Convenzione con Veneto Promozione S.c.p.A.” veniva attualizzato<br />

il Programma Promozionale del Settore Secondario per l’anno 2012 a seguito del parere espresso da Unioncamere del Veneto e sua<br />

attuazione secondo le disponibilità di bilancio in affidamento a Veneto Promozione S.c.p.A.<br />

Con la succitata D.G.R. 914/2012 è stata altresì impegnata la somma complessiva di €. 1.300.000,00 a favore di Veneto Promozione<br />

S.c.p.A. per l’attuazione dei progetti appartenenti al Programma Promozionale del Settore Secondario per l’anno 2012.<br />

A seguito dell’attualizzazione del Programma Promozionale di cui alla citata <strong>Del</strong>iberazione di Giunta Regionale n. 914/2012<br />

e delle comunicazioni di Veneto Promozione S.c.p.A., evidenzianti la impossibilità di attuare alcuni progetti o il loro ridimensionamento<br />

economico, viene accertata una minor spesa per progetti in condivisione con Unioncamere del Veneto per un importo di<br />

finanziamento regionale previsto in €. 37.125,00 a cui va aggiunta la corrispondente somma di €. 37.125,00 a carico di Unioncamere<br />

del Veneto.<br />

I progetti di cui sopra sono i sotto indicati:<br />

- Progetti di cui all’Allegato A al Decreto del Dirigente Regionale della Direzione per la Promozione Economica e l’Internazionalizzazione<br />

n. 33 del 31/10/2012 già oggetto di accertata non attuazione:<br />

PROG. AREA SETTORE PROPONENTE<br />

FINANZIAMENTO<br />

REGIONALE €.<br />

4 EUROPA UE GIOSTRE Unioncamere del Veneto 5.500,00<br />

31 EUROPA EXTRA UE GIOSTRE Unioncamere del Veneto 6.875,00<br />

TOTALE 12.375,00<br />

- Progetti per i quali Unioncamere del Veneto ha espresso la non attuabilità non presentando a Veneto Promozione S.c.p.A. i<br />

necessari progetti esecutivi:<br />

PROG. AREA SETTORE PROPONENTE<br />

FINANZIAMENTO<br />

REGIONALE €.<br />

39 MESSICO<br />

45 BRASILE<br />

HOTELLERIA<br />

- MECCANICA<br />

HOTELLERIA<br />

- MECCANICA<br />

Unioncamere del Veneto 3.125,00<br />

Unioncamere del Veneto 3.750,00


370<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

52<br />

AFRICA SUB<br />

SAHARIANA<br />

72 INDIA<br />

76 TURCHIA<br />

MECCANICA Unioncamere del Veneto 6.000,00<br />

HOTELLERIA<br />

- MECCANICA<br />

HOTELLERIA<br />

- MECCANICA<br />

Unioncamere del Veneto 3.750,00<br />

Unioncamere del Veneto 3.125,00<br />

78 IRAN MECCANICA Unioncamere del Veneto 5.000,00<br />

TOTALE 24.750,00<br />

Unioncamere del Veneto, con nota del 29/03/<strong>2013</strong> (prot. R.V. 19<strong>09</strong>19 del 7/05/<strong>2013</strong>) ha espresso parere favorevole all’utilizzo<br />

delle risorse di cui sopra per l’attuazione di iniziative volte a sostenere la presenza veneta all’Expo di Milano prevista per l’anno<br />

2015, affidando a Veneto Promozione S.c.p.A. la presentazione del progetto esecutivo e l’attuazione dello stesso.<br />

Il relatore conclude la propria relazione e sottopone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale dà<br />

atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />

vigente legislazione regionale e statale;<br />

Vista la Legge Regionale 24 dicembre 2004, n. 33 “Disciplina delle attività regionali in materia di commercio estero, promozione<br />

economica e internazionalizzazione delle imprese venete”;<br />

Vista la Legge Regionale n. 39 del 29 novembre 2001 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione”;<br />

Vista la Legge Regionale 10 gennaio 1997, n. 1 “Ordinamento delle funzioni e delle strutture della Regione”;<br />

Vista la <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale n. 375 del 12 febbraio 1997 “Applicazione Legge regionale n. 1/1997. Modalità<br />

delle procedure amministrative e attribuzioni dei dirigenti”;<br />

Vista la <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale n. 3377 del 25 ottobre 2000 “Adempimenti di cui all’art. 15 della L.R. 1/97: attivazione<br />

servizi”;<br />

Vista la <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale n. 1839 del 13 giugno 2010 “Organizzazione amministrativa della Giunta regionale:<br />

individuazione delle aree di coordinamento e delle correlate Segreterie regionali (L.R. 1/1997 art. 7)”;<br />

Vista la <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale n. 2298 del 28 settembre 2010 “Costituzione delle Direzioni regionali e Unità di<br />

progetto. Previsione di aree di coordinamento operativo (artt. 13, 14 e 18 della L.R. n. 1/1997)”;<br />

Vista la <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale n. 2326 del 28 settembre 2010 “Affidamento incarico di Dirigente regionale per<br />

la promozione economica e l’internazionalizzazione (L.R. 1/1997, artt. 21 e 22)”;<br />

Vista la <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale n. 2653 del 2 novembre 2010 “Assetto organizzativo delle strutture della Giunta<br />

regionale a seguito della revisione delle aree di coordinamento. Legge regionale 10 gennaio 1997, n. 1”;<br />

Vista la <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale n. 2815 del 23 novembre 2010 “Assetto organizzativo delle strutture della Giunta<br />

Regionale a seguito della revisione delle aree di coordinamento. Legge regionale 10 gennaio 1997, n. 1”;<br />

Vista la <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale n. 319 del 12 marzo <strong>2013</strong> recante “Organizzazione amministrativa della Giunta<br />

Regionale: disposizioni provvisorie relative alle strutture regionali ed agli incarichi dirigenziali nelle more della definitiva istituzione<br />

del nuovo modello organizzativo di cui alla L.R. n. 54 del 31/12/2012”,<br />

delibera<br />

1) di considerare le premesse parte integrante del presente provvedimento;<br />

2) di dare atto della cassazione dal Programma Promozionale del Settore Secondario per l’anno 2012 dei sotto indicati progetti:<br />

PROG. AREA SETTORE PROPONENTE IMPORTO<br />

4 EUROPA UE GIOSTRE Unioncamere del Veneto 5.500,00<br />

31 EUROPA EXTRA UE GIOSTRE Unioncamere del Veneto 6.875,00<br />

39 MESSICO<br />

45 BRASILE<br />

HOTELLERIA<br />

- MECCANICA<br />

HOTELLERIA<br />

- MECCANICA<br />

Unioncamere del Veneto 3.125,00<br />

Unioncamere del Veneto 3.750,00


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 371<br />

52<br />

AFRICA SUB<br />

SAHARIANA<br />

72 INDIA<br />

76 TURCHIA<br />

MECCANICA Unioncamere del Veneto 6.000,00<br />

HOTELLERIA<br />

- MECCANICA<br />

HOTELLERIA<br />

- MECCANICA<br />

Unioncamere del Veneto 3.750,00<br />

Unioncamere del Veneto 3.125,00<br />

78 IRAN MECCANICA Unioncamere del Veneto 5.000,00<br />

TOTALE 37.125,00<br />

3) di prendere atto che Unioncamere del Veneto, con nota del 29/03/<strong>2013</strong> (prot. R.V. 19<strong>09</strong>19 del 7/05/<strong>2013</strong>) ha espresso il proprio<br />

parere favorevole all’utilizzo dei fondi di cui al punto 2), per un importo di €. 37.125,00, per l’attuazione di iniziative volte a<br />

sostenere la presenza veneta all’Expo di Milano prevista per l’anno 2015;<br />

4) di dare mandato a Veneto Promozione S.c.p.A. di presentare il dovuto progetto esecutivo secondo le modalità di cui alla<br />

Convenzione in essere tra la Regione del Veneto e Veneto Promozione S.c.p.A. (approvata con D.G.R. 914/2012);<br />

5) di riservare ad un successivo Decreto del Dirigente regionale della Direzione per la Promozione Economica e l’Internazionalizzazione<br />

l’approvazione del progetto esecutivo che verrà presentato da Veneto Promozione S.c.p.a. e la liquidazione della<br />

somma dovuta di €. 37.125,00, parte dell’impegno complessivo di €. 1.300.000,00 (impegno n. 959/2012) assunto con D.G.R. n. 914<br />

del 22 maggio 2012, secondo le modalità di cui alla Convenzione richiamata al precedente punto 4);<br />

6) di notificare il presente provvedimento a Veneto Promozione S.c.p.A. e a Unioncamere del Veneto;<br />

7) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.


372<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1020 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

“Società agricola Alzo s.n. c. di Benedetti Pietro & C.”. Ratifica, ai sensi dell’articolo 6, comma 1, lettera d) della legge<br />

regionale 10 dicembre 1973, n. 27, del decreto del Presidente della Giunta regionale del 7 giugno <strong>2013</strong>, n. 75, concernente<br />

il rilascio dell’autorizzazione unica alla costruzione e all’esercizio di un impianto di produzione di energia alimentato da<br />

biogas in Comune di Mozzecane (VR). Enel - Divisione Infrastrutture e Reti. Autorizzazione alla costruzione e all’esercizio<br />

di un impianto di rete per la distribuzione dell’energia elettrica.<br />

[Energia e industria]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Il provvedimento in oggetto ratifica il decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 75/<strong>2013</strong> con il quale è stata rilasciata<br />

l’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di un impianto di produzione di energia alimentato da biogas in Comune di Mozzecane<br />

(VR) - “Società agricola Alzo s.n. c. di Benedetti Pietro & C.”. “Autorizzazione unica alla costruzione e all’esercizio di un<br />

impianto di produzione di energia alimentato da biogas in Comune di Mozzecane (VR).<br />

Enel - Divisione Infrastrutture e Reti. Autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di un impianto di rete per la distribuzione<br />

dell’energia elettrica.”. Procedura di autorizzazione unica ai sensi dell’art. 12, commi 3 e 4, del D. Lgs. n. 387/2003.<br />

L’Assessore Massimo Giorgetti, riferisce quanto segue.<br />

L’art. 12 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387, prevede che la realizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili,<br />

nonché delle opere connesse e delle infrastrutture indispensabili alla costruzione e all’esercizio dei medesimi, sia soggetta<br />

ad autorizzazione unica, rilasciata dalla Regione o dalle Province.<br />

La Giunta Regionale, con deliberazione del 8 agosto 2008, n. 2204, ha approvato le prime disposizioni organizzative per il<br />

rilascio del citato titolo abilitativo (autorizzazione unica) alla costruzione ed esercizio degli impianti per la produzione di energia<br />

elettrica da fonti rinnovabili.<br />

Con successivi provvedimenti (D.G.R. n. 1192/20<strong>09</strong> e D.G.R. n. 453/2010) sono state rimodulate le competenze amministrative<br />

attribuite a ciascuna struttura regionale finalizzate al rilascio del titolo abilitativo alla costruzione ed esercizio, ai sensi dei commi<br />

3 e 4, art. 12 del decreto legislativo n. 387/2003 (procedimento unico).<br />

In particolare, con la deliberazione della Giunta regionale del 2 marzo 2010, n. 453, alla Direzione regionale Agroambiente<br />

e Servizi per l’Agricoltura (ora Direzione Agroambiente) è stata attribuita la responsabilità del procedimento inerente il rilascio<br />

dell’autorizzazione unica agli impianti di produzione di energia elettrica, alimentati a biomassa e biogas da produzioni agricole,<br />

forestali e zootecniche, nel rispetto del comma 1, articolo 272 del decreto legislativo n. 152/2006 e successive modifiche e integrazioni<br />

(impianti “le cui emissioni sono scarsamente rilevanti agli effetti dell’inquinamento atmosferico”), la cui istanza è presentata<br />

da imprenditori agricoli in possesso del Piano Aziendale di cui all’articolo 44 della L.R. n. 11/2004.<br />

Precedentemente, con D.G.R. n. 1391/20<strong>09</strong> è stata dettagliata la procedura amministrativa e la documentazione essenziale necessaria<br />

per il rilascio dell’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio della tipologia di impianti di competenza della Direzione<br />

Agroambiente.<br />

Con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 10 settembre 2010, entrato in vigore il 18 settembre 2010, sono state<br />

approvate le Linee guida per il rilascio dell’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili, già previste<br />

al comma 10, articolo 12 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387.<br />

Il successivo decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, ha definito gli strumenti, i meccanismi, gli incentivi e il quadro istituzionale,<br />

finanziario e giuridico, necessari a dare attuazione alla Direttiva 20<strong>09</strong>/28/CE per il raggiungimento degli obiettivi fino al<br />

2020 in materia di quota complessiva di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale di energia e di quota di energia da fonti<br />

rinnovabili nei trasporti.<br />

Con recente decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 6 luglio 2012, entrato in vigore il 10 luglio 2012, è stata data<br />

attuazione all’articolo 24 del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, recante incentivazione della produzione di energia elettrica da<br />

impianti a fonti rinnovabili diversi dai fotovoltaici.<br />

Per il rilascio dell’autorizzazione unica il decreto legislativo n. 387/2003 stabilisce che l’Amministrazione procedente convochi<br />

una Conferenza di servizi, il cui funzionamento è stabilito dal Capo IV - Semplificazione dell’azione amministrativa, della legge<br />

n. 241/1990 e successive modifiche e integrazioni.<br />

In data 27 dicembre 2011 la “Società agricola Alzo s.n. c. di Benedetti Pietro & C.”, ha presentato domanda alla Giunta regionale<br />

finalizzata al rilascio dell’autorizzazione unica, ai sensi dei commi 3 e 4, dell’art. 12 del decreto legislativo n. 387/2003, per<br />

la costruzione ed esercizio nel territorio del Comune di Mozzecane (VR) di un impianto di produzione di energia, alimentato a<br />

biogas proveniente dalla cofermentazione anaerobica di sottoprodotti di origine biologica provenienti da attività di allevamento<br />

(effluente zootecnico) e di prodotti di origine biologica (coltivazioni agricole dedicate), ottenuta dalla coltivazione su terreni propri<br />

e in affitto.<br />

Deve essere evidenziato che alle ore 21.00 del 10 giugno <strong>2013</strong> scadevano i termini per l’iscrizione al Registro per l’accesso agli<br />

incentivi destinati alle fonti rinnovabili elettriche (FER) non fotovoltaiche (di seguito Registro), istituito con decreto del Ministero<br />

dello Sviluppo Economico del 6 luglio 2012.<br />

La mancata iscrizione al Registro - per difetto del titolo abilitativo alla costruzione ed esercizio degli impianti di produzione<br />

di energia - comporta per i richiedenti ritardi, il rischio di gravi penalizzazioni economiche, ovvero la possibile rinuncia alla realizzazione<br />

degli investimenti approvati in sede di Conferenza di servizi.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 373<br />

Al riguardo si precisa che il procedimento amministrativo, avviato dalla “Società agricola Alzo s.n. c. di Benedetti Pietro & C.”,<br />

si era concluso in sede di Conferenza di servizi il 23 aprile <strong>2013</strong>, in subordine alla trasmissione degli atti di disponibilità dei terreni<br />

interessati dall’insediamento produttivo in argomento e della trascrizione delle servitù di elettrodotto; solo in data 28 maggio <strong>2013</strong><br />

è stato possibile acquisire gli atti notarili, registrati e trascritti, a supporto della disponibilità delle aree interessate.<br />

In considerazione di quanto sopra specificato, a seguito della presentazione della documentazione prescritta in sede di Conferenza<br />

di servizi, in data del 28 maggio <strong>2013</strong>, risultava possibile predisporre l’atto espresso previsto dalle disposizioni regionali per<br />

il rilascio dei titoli abilitativi agli impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili, indispensabile per garantire alla “Società<br />

agricola Alzo s.n. c. di Benedetti Pietro & C.” l’iscrizione al Registro, entro i termini previsti.<br />

Per le motivazioni sopra evidenziate, al fine di consentire alla Società agricola di rispettare la scadenza dei termini definita in<br />

ambito nazionale, con il decreto del Presidente della Giunta regionale del 7 giugno <strong>2013</strong>, n. 75 è stata rilasciata l’autorizzazione alla<br />

costruzione e all’esercizio di un impianto di produzione di energia alimentato da biogas in Comune di Mozzecane (VR) - “Società<br />

agricola Alzo s.n. c. di Benedetti Pietro & C.”. Autorizzazione unica alla costruzione e all’esercizio di un impianto di produzione di<br />

energia alimentato da biogas in Comune di Mozzecane (VR). Enel - Divisione Infrastrutture e Reti. Autorizzazione alla costruzione<br />

e all’esercizio di un impianto di rete per la distribuzione dell’energia elettrica.”. Procedura di autorizzazione unica ai sensi dell’art.<br />

12, commi 3 e 4, del D. Lgs. n. 387/2003.<br />

Con la presente deliberazione si provvede alla ratifica del suddetto decreto del Presidente della Giunta regionale n. 75 del 7<br />

giugno <strong>2013</strong>.<br />

Il Relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento<br />

La Giunta regionale<br />

Udito il relatore incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale dà<br />

atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />

vigente legislazione regionale e statale;<br />

Visto l’articolo 6 della legge regionale 1 settembre 1972, n. 12, come modificato dall’articolo 6 della Legge regionale 10 dicembre<br />

1973, n. 27;<br />

Considerato che ricorrono i presupposti di cui al primo comma, lett. D) del citato articolo 6 della legge regionale n. 27/1973;<br />

Considerato che alle ore 21.00 del 10 giugno <strong>2013</strong> sono scaduti i termini per l’iscrizione al Registro per l’accesso agli incentivi<br />

destinati alle fonti rinnovabili elettriche (FER) non fotovoltaiche (di seguito Registro), istituito con decreto del Ministero dello<br />

Sviluppo Economico del 6 luglio 2012;<br />

Considerato, altresì, che il procedimento amministrativo avviato dalla “Società agricola Alzo s.n. c. di Benedetti Pietro & C.”<br />

si è concluso in sede di Conferenza di servizi il 23 aprile <strong>2013</strong> in subordine alla trasmissione degli atti di disponibilità dei terreni<br />

interessati dall’insediamento produttivo in argomento;<br />

Dato atto che solo in data 28 maggio <strong>2013</strong> è stato possibile acquisire gli atti notarili, registrati e trascritti, a supporto della disponibilità<br />

delle aree interessate;<br />

Ritenuto che comunque è possibile garantire alla “Società agricola Alzo s.n. c. di Benedetti Pietro & C.” l’iscrizione al Registro<br />

entro i termini previsti, in quanto la documentazione richiesta in sede di Conferenza di servizi è pervenuta completa alla Direzione<br />

regionale competente in data 28 maggio <strong>2013</strong>, ossia in data utile alla predisposizione dell’atto espresso previsto dalle disposizioni<br />

regionali per il rilascio dei titoli abilitativi agli impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili;<br />

Ritenuto, altresì, che la mancata iscrizione al Registro - per difetto del titolo abilitativo alla costruzione e esercizio dell’impianto<br />

di produzione di energia - possa comportare un ritardo, ovvero una rinuncia da parte del soggetto interessato, nella realizzazione<br />

dell’investimento approvato in sede di Conferenza di servizi;<br />

Vista la legge n. 241/1990 e successive modifiche e integrazioni in materia di procedimento amministrativo;<br />

Visto il decreto legislativo n. 387/2003 in materia di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili;<br />

Visto il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 10 settembre 2010: “Linee guida per l’autorizzazione degli impianti<br />

alimentati da fonti rinnovabili”;<br />

Visto il decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28: “Attuazione della direttiva 20<strong>09</strong>/28/CE sulla promozione dell’uso dell’energia<br />

da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2002/30/CE”;<br />

Visto il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 6 luglio 2012: “Attuazione all’articolo 24 del decreto legislativo 3<br />

marzo 2011, n. 28, recante incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti a fonti rinnovabili diversi dai fotovoltaici”;<br />

Vista la legge regionale n. 24/1991 in materia di opere concernenti linee e impianti elettrici sino a 150.000 Volt;<br />

Vista la legge regionale n. 11/2004 in materia di governo del territorio;<br />

Viste le deliberazioni della Giunta Regionale n. 2204/2008 e n. 453/2010 in materia di disposizioni organizzative per l’autorizzazione,<br />

installazione ed esercizio degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili;<br />

Vista la deliberazione della Giunta Regionale del 2 marzo 2010, n. 453 “Competenze e procedure per l’autorizzazione di impianti<br />

per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili”, che ha confermato in capo alla Direzione Agroambiente, la competenza<br />

istruttoria inerente le istanze presentate da imprenditori agricoli che richiedano, in base alla L.R. n. 11/2004, l’esame del<br />

Piano aziendale, per la realizzazione di impianti alimentati a biomassa e biogas, di potenza termica inferiore rispettivamente a 1<br />

MW e 3 MW;<br />

Vista, altresì, la deliberazione della Giunta regionale del 22 febbraio 2012, n. 253 “Autorizzazione degli impianti alimentati<br />

da fonti rinnovabili (fotovoltaico, eolico, biomassa, biogas, idroelettrico). Garanzia per l’obbligo alla messa in pristino dello stato<br />

dei luoghi a carico del soggetto intestatario del titolo abilitativo, a seguito della dismissione dell’impianto. (Art. 12, comma 4, del


374<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

D. Lgs. n. 387/2003 - D.M. 10-9-2010, p. 13.1, lett. j).”, che ha precisato le modalità per la stipula delle fideiussioni a garanzia della<br />

demolizione degli impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili e contestuale ripristino ex ante delle superficie dai medesimi<br />

occupate;<br />

Vista la deliberazione della Giunta Regionale n. 1391/20<strong>09</strong> riguardante la definizione della procedura per il rilascio dell’autorizzazione<br />

alla costruzione e all’esercizio di impianti di produzione di energia da biomassa e biogas da produzioni agricole, forestali<br />

e zootecniche, entro i limiti di cui al comma 1 dell’articolo 272 del D. lgs. n. 152/2006 e s.m. e i.;<br />

Vista la deliberazione della Giunta Regionale 28 settembre 2010, n. 2298, “Costituzione delle Direzioni Regionali ed Unità di<br />

Progetto. Previsione di aree di coordinamento operative”;<br />

Vista la deliberazione della Giunta regionale 15 maggio 2012, n. 856, recante modifiche agli Atti di Indirizzo di cui alla L.R.<br />

n. 11/2004 e ss. mm. e ii.;<br />

Considerato che sono stati approfonditi gli aspetti inerenti le “disposizioni in materia di sostegno nel settore agricolo, con particolare<br />

riferimento alla valorizzazione delle tradizioni agroalimentari locali, alla tutela della biodiversità, così come del patrimonio<br />

culturale e del paesaggio rurale, di cui alla legge 5 marzo 2001, n. 57, articoli 7 e 8, nonché del decreto legislativo 18 maggio 2001,<br />

n. 228, articolo 14”;<br />

Dato atto, pertanto, che le risultanze istruttorie inerenti il progetto in argomento ne attestano la compatibilità con la Politica<br />

Agricola Comunitaria, il Programma Sviluppo Rurale, il rispetto delle produzioni agroalimentari di qualità nonché le disposizioni<br />

comunitarie, nazionali e regionale in materia di biodiversità e ogni altra disposizione pianificatoria in materia di territorio, ambiente<br />

e paesaggio, consentendo il rispetto di quanto previsto al secondo periodo del comma 7, articolo 12 del D. lgs. n. 387/2003;<br />

Visto il decreto del Presidente della Giunta regionale del 7 giugno <strong>2013</strong>, n. 75, con il quale è stata rilasciata l’autorizzazione alla<br />

costruzione e all’esercizio di un impianto di produzione di energia alimentato da biogas in Comune di Mozzecane (VR) - “Società<br />

agricola Alzo s.n. c. di Benedetti Pietro & C.”. Autorizzazione unica alla costruzione e all’esercizio di un impianto di produzione<br />

di energia alimentato da biogas in Comune di Mozzecane (VR). Enel - Divisione Infrastrutture e Reti. Autorizzazione alla costruzione<br />

e all’esercizio di un impianto di rete per la distribuzione dell’energia elettrica.<br />

“;<br />

Ravvisata la necessità di accogliere la proposta del relatore facendo proprio quanto esposto in premessa;<br />

delibera<br />

1. di procedere alla ratifica, sulla base di quanto esposto nelle premesse, che costituiscono parte integrante e sostanziale del<br />

presente provvedimento, nonché ai sensi della legge regionale 10 dicembre 1973, n. 27, articolo 6, comma 1, lettera d), del decreto<br />

del Presidente della Giunta regionale n. 75 del 7 giugno <strong>2013</strong>, avente come oggetto: “Società agricola Alzo s.n. c. di Benedetti<br />

Pietro & C.”. Autorizzazione unica alla costruzione e all’esercizio di un impianto di produzione di energia alimentato da biogas in<br />

Comune di Mozzecane (VR). Enel - Divisione Infrastrutture e Reti. Autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di un impianto<br />

di rete per la distribuzione dell’energia elettrica;<br />

2. di autorizzare la costruzione e l’esercizio di un impianto per la produzione di biogas proveniente dalla cofermentazione<br />

anaerobica di:<br />

- prodotti di origine biologica (coltivazioni agricole dedicate 3,30 % in peso, pari a 3.046,50 t/a), ottenuti dalla coltivazione su<br />

terreni propri e in affitto, ovvero acquistati sul mercato, alle condizioni previste dall’articolo 1, comma 423, della legge 23<br />

dicembre 2005, n. 266 (Produzione e cessione di energia elettrica e calorica da fonti rinnovabili agroforestali ottenute dalle<br />

produzioni vegetali provenienti prevalentemente dal fondo effettuate da imprenditori agricoli);<br />

- sottoprodotti di origine biologica provenienti da attività di allevamento (effluente zootecnico) di provenienza aziendale (96,70<br />

% in peso, pari a 89.142,10 t/a);<br />

3. di autorizzare la produzione di energia tramite l’installazione di un motore endotermico (marca GE Jenbacher, modello J<br />

312 GS-C225) alimentato a biogas proveniente dall’impianto di cui al precedente punto, di potenza termica nominale di 1,302 MW<br />

associato a un generatore (marca Stamford, modello HCL 634 H2) di potenza elettrica utile di 0,526 MW (potenza termica utile di<br />

0,649 MW);<br />

4. di autorizzare la “Società agricola Alzo s.n. c. di Benedetti Pietro & C.” (CUAA 00645480237), con sede legale e operativa<br />

in località Capannette San Giovanni - Comune di Mozzecane (VR), alla costruzione e all’esercizio delle opere, impianti ed attrezzature<br />

elencati nei precedenti punti 2. e 3., su terreni censiti in Comune di Mozzecane (VR), catasto terreni, sezione unica, foglio<br />

23, mappali n. 13, 20 e 34, il cui progetto è allegato alle note protocollo n. 601727 del 27 dicembre 2011 e protocollo n. 247489 del<br />

29 maggio 2012;<br />

5. di autorizzare la medesima Società agricola alla costruzione e all’esercizio di una linea elettrica privata a media tensione,<br />

connessa con l’impianto di produzione di energia di cui al precedente punto 3., nel tratto compreso tra il cogeneratore e la cabina di<br />

consegna privata dell’energia elettrica sita in adiacenza alla cabina di consegna e di distribuzione in esercizio alla Società gestore<br />

della rete elettrica, denominata “Bio Capanne”, da ubicarsi in Comune di Mozzecane (VR), catasto terreni, sezione unica, foglio<br />

23, mappali n. 20, 73 e 90, il cui progetto è allegato alla nota protocollo n. 601727 del 27 dicembre 2011;<br />

6. di autorizzare la “Società agricola Alzo s.n. c. di Benedetti Pietro & C.” alla costruzione e all’esercizio di un impianto di<br />

teleriscaldamento, pari ad una potenza termica impegnata di 550 kW, a servizio:<br />

- della termostatazione delle vasche adibite al processo di fermentazione anaerobica (370 kW);<br />

- del riscaldamento delle strutture agricolo-produttive (impianto di strippaggio) - 180 kW;<br />

pari a complessivi 4.400 MWh/anno (84 % della producibilità termica media impegnata, pari 5.190 MWh/anno), da ubicarsi nel<br />

Comune di Mozzecane (VR), catasto terreni, sezione unica, foglio 23, mappale n. 20, il cui progetto costituisce allegato alle note<br />

protocollo n. 601727 del 27 dicembre 2011 e protocollo n. 247489 del 29 maggio 2012;


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 375<br />

7. di autorizzare la “Società agricola Alzo s.n. c. di Benedetti Pietro & C.” alla costruzione e all’esercizio di un impianto di<br />

trattamento del digestato liquido chiarificato finalizzato, mediante processo di strippaggio dell’azoto ammoniacale, alla produzione<br />

di solfato ammonico, da ubicarsi nel territorio del Comune di Mozzecane (VR), catasto terreni, sezione unica, foglio 23, mappale n.<br />

20, il cui progetto costituisce allegato alle note allegato alle note protocollo n. 601727 del 27 dicembre 2011 e protocollo n. 247489<br />

del 29 maggio 2012;<br />

8. di autorizzare, altresì, la “Società agricola Alzo s.n. c. di Benedetti Pietro & C.” alla costruzione e all’esercizio di un impianto<br />

di depurazione e trattamento degli effluenti liquidi (digestato, liquame suino e acque meteoriche) da ubicarsi nel territorio<br />

del Comune di Mozzecane (VR), catasto terreni, sezione unica, foglio 23, mappale n. 20, il cui progetto costituisce allegato alle<br />

note allegato alle note protocollo n. 601727 del 27 dicembre 2011 e protocollo n. 247489 del 29 maggio 2012;<br />

9. di autorizzare, inoltre, “Enel Divisione Infrastrutture e Reti - Macroarea Territoriale NordEst/Sviluppo Rete Triveneto”<br />

(CUAA <strong>057</strong>79711000), con sede legale in Roma, via Ombrone, n. 2, alla costruzione e all’esercizio di un tronco di linea elettrica<br />

(impianto di rete) connesso con la rete di distribuzione nazionale dell’energia elettrica così definito: tratto di linea a media tensione<br />

20.000V in (doppio) cavo sotterraneo per allacciamento alla nuova cabina di consegna e distribuzione MT/BT, denominata “Bio<br />

Capanne” e il punto di connessione alla rete di linea MT esistente denominata “Nogarole Rocca”, da ubicarsi in Comune di Mozzecane<br />

(VR), ente urbano, foglio 23, mappale n. 73, il cui progetto è allegato alle note protocollo n. 601727 del 27 dicembre 2011 e<br />

protocollo n. 90729 del 24 febbraio 2012;<br />

10. di approvare l’allegato A al presente provvedimento, che ne costituisce parte integrante e sostanziale, nel quale sono riportate<br />

le prescrizioni, di ordine tecnico e amministrativo, per la costruzione e l’esercizio dell’impianto e delle opere connesse al<br />

medesimo, di cui ai precedenti punti 2., 3., 5., 6., 7., 8. e 9.;<br />

11. di comunicare, alla Società agricola istante e alla società “Enel Divisione Infrastrutture e Reti -Macroarea Territoriale NordEst/Sviluppo<br />

Rete Triveneto”, nonché alle Amministrazioni e Enti pubblici, concessionari e gestori di servizi pubblici interessati,<br />

la conclusione del procedimento amministrativo avviato su istanza presentata dalla “Società agricola Alzo s.n. c. di Benedetti Pietro<br />

& C.”;<br />

12. di approvare l’importo di € 2<strong>09</strong>.076,46 (in lettere duecentonovemilasettantasei/46) quale ammontare necessario per l’esecuzione<br />

dei lavori di dismissione delle opere, impianti e attrezzature previsti ai precedenti punti 2., 3., 5., 6., 7. e 8. nonché per il<br />

ripristino ex-ante delle aree catastali interessate;<br />

13. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />

14. di incaricare la Direzione regionale Agroambiente dell’esecuzione del presente atto;<br />

15. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto alla pubblicazione ai sensi dell’art. 23 del decreto legislativo 14 marzo<br />

<strong>2013</strong>, n. 33;<br />

16. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.


376<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

giunta regionale – 9^ legislatura<br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 1020 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 1/6<br />

PRESCRIZIONI ALLA COSTRUZIONE E ALL’ESERCIZIO DI UN IMPIANTO DI PRODUZIONE DI<br />

ENERGIA DA BIOGAS, COMPRESE OPERE E INFRASTRUTTURE AL MEDESIMO CONNESSE,<br />

PROVENIENTE DALLA COFERMENTAZIONE ANAEROBICA DI SOTTOPRODOTTI DI ORIGINE<br />

BIOLOGICA DA ATTIVITÀ DI ALLEVAMENTO (EFFLUENTE ZOOTECNICO) DI PROVENIENZA<br />

AZIENDALE E DI PRODOTTI DI ORIGINE BIOLOGICA (COLTIVAZIONI AGRICOLE DEDICATE),<br />

PRESENTATO DALLA “SOCIETÀ AGRICOLA ALZO S.N.C. DI BENEDETTI PIETRO & C.” DA<br />

REALIZZARSI NEL COMUNE DI MOZZECANE (VR):<br />

1. Rispettare le prescrizioni formulate dal rappresentante della Amministrazione Comunale di Mozzecane in<br />

sede di Conferenza di servizi del 16 novembre 2012 ossia, prima dell’inizio dei lavori dell’impianto siano<br />

effettuate:<br />

<br />

<br />

una indagine olfattometrica;<br />

una indagine sulla ricaduta degli inquinanti atmosferici che consideri le diverse tipologie di emissioni,<br />

nonché i diversi punti di emissione dell’impianto.<br />

2. Rispettare le prescrizioni e la raccomandazione contenute nel decreto del Dirigente regionale della<br />

Direzione Tutela Ambiente n. 231 del 28 novembre <strong>2013</strong>, Procedura di verifica di assoggettabilità (art. 20<br />

del D. Lgs. n. 152/2006 e ss. mm. ii.) ossia:<br />

prescrizioni:<br />

<br />

tutti gli impegni assunti dal proponente con la presentazione della domanda e della documentazione<br />

trasmessa, anche integrativa, si intendono vincolanti ai fini della realizzazione dell’opera proposta,<br />

salvo diverse prescrizioni e raccomandazioni sotto specificate;<br />

entro sei mesi dall’avvio dell’attività dovranno essere effettuate campagne di analisi delle emissioni<br />

odorigene e di rumore provenienti dall’intero impianto di trattamento dei liquami(dal digestore al<br />

sistema filtrazione), sia sottovento che nei pressi dei possibili bersagli più prossimi. Le modalità<br />

saranno preventivamente concordate con ARPAV. Le analisi odorigene riguarderanno almeno i<br />

seguenti parametri: ammoniaca, solfuri, mercaptani, SOV. Dei risultati di tali campagne dovrà essere<br />

trasmessa una relazione alla Provincia di Verona, al Comune di Mozzeccane e ad ARPAV. Qualora i<br />

risultati delle indagini riguardanti le immissioni di odori e di rumore mostrassero un impatto<br />

significativo, il gestore provvederà a realizzare ulteriori interventi mitigativi, dandone comunicazione<br />

alla Provincia, al Comune e ad ARPAV.<br />

raccomandazione:<br />

<br />

qualora i risultati delle indagini riguardanti le immissioni di odori e di rumore mostrassero un impatto<br />

significativo, sentita ARPAV, la Provincia chiederà la ripetizione delle indagini entro i sei mesi<br />

successivi.<br />

3. Rispettare le prescrizioni contenute nel parere della Provincia di Verona, Servizio tutela a valorizzazione<br />

ambientale, pervenuto con nota protocollo n. 522537 del 19 novembre 2012, relativamente a:<br />

a. emissioni acustiche dell’impianto: Effettuare, entro tre mesi dalla messa in esercizio dell’impianto, un<br />

monitoraggio sulle emissioni acustiche prodotte, allo scopo di verificare il rispetto dei limiti di rumore,<br />

compresi quelli di immissione differenziale, nel periodo diurno e notturno, anche presso le abitazioni<br />

nel raggio di 500 metri, previsti dal D.C.P.M. del 14 novembre 1997, dal D.M.A- 11 dicembre 1996 e<br />

dalla legge n. 447/95 e dal Piano di Zonizzazione Comunale. I risultati vanno inviati al Comune per<br />

attestare il rispetto delle norme sul rumore. In caso di non conformità, il gestore è tenuto ad effettuare<br />

una campagna di rilievi, adottando un piano di bonifica, contenente gli interventi e i tempi di<br />

esecuzione, da sottoporre ad approvazione da parte di Comune e ARPAV;<br />

b. emissioni in atmosfera dell’impianto di strippaggio:<br />

<br />

<br />

In tutte le condizioni di esercizio, ad esclusione dei periodi di avviamento e di arresto, devono essere<br />

rispettati i limiti delle emissioni al camino per l’impianto di strippaggio il valore in concentrazione<br />

dell’ammoniaca di 1 mg/Nm3;<br />

Effettuare le analisi periodiche alle emissioni con frequenza annuale al camino dell’impianto di<br />

strippaggio, comunicando con un anticipo di 15 giorni al Dipartimento Provinciale APRAV la data


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 377<br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 1020 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 2/6<br />

delle analisi, e trasmettendo i risultati a alla Regione del Veneto (Direzione Agroambiente),<br />

all’ARPAV (Dipartimento Provinciale di Verona ) e alla Provincia di Verona;<br />

Applicare i criteri per la valutazione della conformità dei valori misurati ai valori limite previsti<br />

nell’allegato VI alla parte quinta del D. Lgs n. 152/2006 e s.m.i.. I campionamenti di autocontrollo si<br />

intendono riferiti alla media di tre letture consecutive, nelle condizioni di esercizio più gravose,<br />

utilizzando i metodi di campionamento, analisi e valutazione delle pertinenti norme tecniche UNI,<br />

UNI EN, UNICHIM, indicate da ARPAV della Regione del Veneto (sito http://ippc.arpa.veneto.it)<br />

oppure altri metodi equivalenti.<br />

Il camino sottoposto ad analisi periodiche deve essere dotato:<br />

‣ di adeguate strutture fisse di accesso e permanenza per gli operatori incaricati al controllo in<br />

conformità alle norme di sicurezza di cui al D.Lgs. n. 81 del 9 aprile 2008 ed alla appendice A della<br />

Norma UNI EN 13284-1;<br />

‣ di una presa elettrica alimentata a 220 V per il collegamento della strumentazione di<br />

campionamento, adeguatamente protetta contro i rischi di natura elettrica;<br />

‣ di apposito foro normalizzato per consentire la verifica delle emissioni osservando le prescrizioni<br />

contenute nelle specifiche norme tecniche (UNI EN 10169/2001 – UNI EN 13284-1/2003), in<br />

relazione agli accessi in sicurezza e alle caratteristiche del punto di prelievo (numero di tronchetti in<br />

funzione del diametro e posizione degli stessi).<br />

I campionamenti di autocontrollo si intendono riferiti alla media di tre letture consecutive, nelle<br />

condizioni di esercizio più gravose, utilizzando i metodi di campionamento, analisi e valutazione<br />

delle pertinenti norme tecniche UNI, UNI EN, UNICHIM, indicate da ARPAV della Regione del<br />

Veneto (sito http://ippc.arpa.veneto.it) oppure altri metodi riconosciuti<br />

c. scarico in corso d’acqua superficiale del ‘impianto di depurazione:<br />

Il pozzetto di campionamento dev'essere posizionato a valle della vasca di accumulo e a monte del<br />

punto di congiungimento con le acque meteoriche provenienti dal bacino di laminazione. Non è<br />

corretta la posizione di quello indicato nell'Allegato 3.21.b<br />

Il controllo analitico dello scarico dovrà evidenziare il rispetto della Tabella 1, allegato B (scarico in<br />

acque superficiali) del Piano regionale di Tutela delle Acque.<br />

Sottoporre lo scarico delle acque del depuratore ad un controllo analitico trimestrale, mantenendo le<br />

analisi a disposizione del personale di vigilanza, verificando almeno i seguenti parametri: S.S.T., pH ,<br />

Azoto ammoniacale (come NH4), Azoto Nitrico (come N), Azoto Nitroso (come N), Cloruri (come<br />

Cl), BOD5 (come O2), COD (come O2), Fosforo Totale (come P), Rame, Zinco, Cloruri, Solfati e<br />

Escherichia coli.<br />

4. Attenersi alle indicazioni contenute nella presa d’atto di modifica non sostanziale relativa<br />

all’Autorizzazione integrata ambientale dell’allevamento, della Provincia di Verona Settore Ambiente,<br />

Servizio difesa suolo, pervenuta con nota protocollo n. 333225 del 18 luglio 2012, con la quale “si<br />

rammenta alla Società agricola Alzo che è tenuta ad aggiornare la Comunicazione nitrati almeno 30 giorni<br />

prima della gestione degli effluenti secondo le modalità previste nel progetto”.<br />

5. Rispettare le prescrizioni, contenute nel nulla osta alla costruzione della linea elettrica del Ministero dello<br />

Sviluppo Economico – Comunicazioni (prot. ministeriale n. ITV/III/6936/15234/RA dell’11 luglio 2012),<br />

trasmesso alla Regione del Veneto con nota protocollo n. 330462 del 17 luglio 2012, ossia:<br />

a. gli eventuali incroci e/o parallelismi con cavi di telecomunicazione che saranno rilevati durante<br />

l’esecuzione di lavori siano eseguiti secondo i progetti tipo già approvati dal Ministero delle<br />

Comunicazioni, nel rispetto delle norme CEI 11-17;<br />

b. gli eventuali effetti elettromagnetici non provochino danni o disturbi alle linee di telecomunicazione a<br />

cose e/o persone (norme CEI 103/6, direttive e raccomandazioni del C.C.I.T.T.);<br />

c. i dispersori a terra degli eventuali sostegni e cabine siano alle distanze di sicurezza, previsti dalle<br />

norme vigenti, dai cavi sotterranei di linee di telecomunicazione (circolare Min. P.T. prot.<br />

n. LCI/67842/Fa del 25.5.1972);<br />

d. gli impianti a terra delle linee di telecomunicazione siano indipendenti da quelli dell’Ente Elettrico<br />

(circolare Min. P.T. n. DCST/3/2/7900/42285/29440 del 18.2.1982, punto 4.3.b);


378<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 1020 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 3/6<br />

e. gli impianti di telecomunicazione allacciati alla rete pubblica, eventualmente installati nelle cabine<br />

A.T., rispondano alle prescrizioni di cui alla circolare del Ministero PT prot. n. LCI/U2/2/71571/SI<br />

del 13.3.1973;<br />

f. tutte le opere siano realizzate in conformità alla relativa documentazione progettuale fornita;<br />

g. la dichiarazione sostitutiva del collaudo, prevista dalla Legge Regionale 06/<strong>09</strong>/1991 n. 24 (art. 14 c.<br />

4) o il collaudo stesso siano eseguiti dopo un congruo periodo di esercizio, e comunque non prima di<br />

un anno e non oltre tre anni dalla data di entrata in esercizio dell’impianto stesso. Entro tre anni da<br />

quest’ultima data, il Ministero si riserva di segnalare eventuali anomalie che fossero riscontrate sugli<br />

impianti TLC interessati dagli elettrodotti in oggetto;<br />

h. l’esercizio delle linee A.T./M.T. inferiori a 100 kV dovrà avvenire con i neutri primari dei<br />

trasformatori isolati e/o compensati da terra.<br />

6. Rispettare le prescrizioni contenute nel parere favorevole per la connessione alla rete dell’impianto<br />

espresso dalla Provincia di Verona, Area manutenzione del patrimonio edilizio e rete viaria provinciale,<br />

allegato alla nota protocollo n. 297761 del 27 giugno 2012, e in particolare al punto 5) parere di massima<br />

favorevole in merito alle opere che coinvolgono la strada provinciale n. 3 “Mediana” ossia:<br />

a. la realizzazione di recinzioni dovrà rispettare quanto previsto dal Codice della strada e posizionata<br />

quindi a una distanza mai inferiore a 3 metri dal limite della proprietà provinciale;<br />

b. per la realizzazione di eventuali scavi in banchina o carreggiata della strada provinciale dovrà essere<br />

presentata specifica istanza alla Provincia di Verona, Servizio Viabilità.<br />

7. Rispettare le prescrizioni contenute nella comunicazione di accertamento negativo espresso dalla<br />

Soprintendenza per i beni archeologici del Veneto, nucleo operativo di Verona, pervenuta con nota del<br />

marzo 2012, protocollo n. 110261, ossia: “si ritiene tuttavia suggerite alla Società agricola i controllo<br />

degli scavi necessari all’impianto da parte di operatori specializzati in campo archeologico, onde evitare,<br />

in caso di presenza di beni archeologici, eventuali danneggiamenti agli stessi con sospensione dei lavori e<br />

conseguenti aggravi”.<br />

8. Rispettare le prescrizioni contenute nel parere favorevole della Soprintendenza per i Beni Architettonici e<br />

Paesaggistici per le province di Verona, Rovigo e Vicenza, pervenuto con nota protocollo n. 506012<br />

dell’8 novembre 2012, ossia.<br />

a. i filari di alberi previsti lungo il perimetro dell’impianto dovranno privilegiare chiome larghe<br />

utilizzando l tipologia già presente nella zona e visibile nelle foto contenute nella relazione<br />

paesaggistica, al fine di mascherare quanto più possibile l’impianto retrostante;<br />

b. come opera di compensazione paesaggistica sia riprodotta la vegetazione tradizionalmente già<br />

presente lungo i corsi d’acqua minori nel tratto del “Rio Condotto” entro i 150 mt. dall’area di<br />

progetto.<br />

9. Rispettare le prescrizioni contenute nel parere favorevole del Consorzio di bonifica Veronese, protocollo<br />

n. 249125 del 29 maggio 2012, ossia:<br />

a. il sistema di compensazione dovrà essere realizzato con modalità e tipologie che permettano la facile<br />

manutenzione, con volume di invaso di almeno 732 mc e con smaltimento delle acque nella rete<br />

superficiale a mezzo di manufatto a bocca tarata con portata massima di scarico di 21 l/sec;<br />

b. il bacino di invaso dovrà avere una quota di fondo superiore alla quota massima del corso d’acqua di<br />

recapito per permettere il deflusso regolare delle acque ed escludere fenomeni di ristagno nello stesso;<br />

c. il proprietario e i suoi aventi causa oltre a provvedere alla realizzazione delle opere di compensazione<br />

dovrà garantirne la manutenzione e la pulizia in via continuativa;<br />

d. tale obbligo dovrà essere trascritto in tutti glia atti di trasferimento della proprietà e/o della gestione<br />

degli immobili serviti dall’impianto;<br />

e. il recapito delle acque nella rete superficiale dovrà essere concessionato dal Consorzio di bonifica<br />

Veronese, previo presentazione di formale richiesta.<br />

10.Attenersi alla condizione contenuta nel parere favorevole della società “Camionabile della Cisa s.p.a.”,<br />

loro protocollo n. 2726/12/CD/PP/dr, dell’11 giugno 2012, ossia: “L’unica indennità conseguente<br />

all’esecuzione dei lavori di realizzazione del raccordo autostradale sarà l’indennità di esproprio relativa<br />

alle aree impegnate che verrà determinata sulla base di quanto contenuto nel Progetto Definitivo 2006 e<br />

nel relativo Piano particellare di esproprio nonché delle vigenti norme in materia”.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 379<br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 1020 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 4/6<br />

11.Iniziare i lavori per la realizzazione dell’impianto, solo ad avvenuto perfezionamento e acquisizione della<br />

Convenzione tra la società Autocamionabile della Cisa S.p.A e la Società agricola Alzo s.n.c. di Benedetti<br />

Pietro & C.<br />

12.Rispettare le eventuali prescrizioni contenute nella Convenzione di cui al precedente punto.<br />

13.Realizzare l’impianto di produzione di biogas ed energia conformemente alla documentazione progettuale<br />

trasmessa alla Regione del Veneto e approvata in sede di Conferenza di servizi. In caso contrario si<br />

applicheranno le disposizioni sanzionatorie previste dall’articolo 44 - e sue eventuali modifiche e<br />

integrazioni - del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28.<br />

14.Realizzare le opere e le infrastrutture connesse all’impianto (elettrodotto) conformemente alla<br />

documentazione progettuale trasmessa alla Regione del Veneto e approvata in sede di Conferenza di<br />

servizi. In caso contrario si applicheranno le disposizioni sanzionatorie previste dall’articolo 44 - e sue<br />

eventuali modifiche e integrazioni - del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28.<br />

15.Realizzare la rete di teleriscaldamento conformemente alla documentazione progettuale trasmessa alla<br />

Regione del Veneto e approvata in sede di conferenza di servizi, ossia:<br />

a. termostatazione fermentatori anaerobici (2.960 MWh/anno);<br />

b. strutture agricolo-produttive (1.440 MWh/anno).<br />

In caso contrario si applicheranno le disposizioni sanzionatorie previste dall’articolo 44 - e sue eventuali<br />

modifiche e integrazioni - del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28.<br />

16.Rispettare le modalità di esercizio delle opere, attrezzature e impianti di progetto secondo la<br />

documentazione progettuale presentata e approvata in sede di Conferenza di servizi. In caso contrario e<br />

comunque qualora l’Azienda agricola decida di utilizzare biomassa classificata come rifiuto si<br />

applicheranno le disposizioni sanzionatorie previste dall’articolo 44 - e sue eventuali modifiche e<br />

integrazioni - del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28;<br />

17.È fatto divieto d’utilizzo nel ciclo produttivo di acqua di processo se non appositamente concessionata<br />

dalle Autorità pubbliche e/o concessionari competenti.<br />

18.Fatta salva l’esclusione dell’applicazione del Regolamento (CE) 1069/20<strong>09</strong> del Parlamento e del<br />

Consiglio dell'Unione europea del 21 ottobre 20<strong>09</strong>, ai sensi dell’allegato A alla D.G.R. n. 1337 del<br />

17/07/2012 (Linee Guida e disposizioni operative per l’applicazione del Regolamento CE 1069/20<strong>09</strong>)<br />

“sono esclusi dal riconoscimento e dalla registrazione i seguenti impianti […]: d. impianti di biogas e<br />

compostaggio, annessi all’azienda agricola, qualora introducano stallatico, comprendente anche gli<br />

effluenti di allevamento così come definiti dal DM 7 aprile 2006, prodotti dalla stessa azienda (stesso<br />

codice aziendale) e/o consorzi interaziendali che introducano stallatico, come unico ed esclusivo<br />

sottoprodotto di origine animale in conformità al DM 7 aprile 2006, secondo modalità stabilite dalle<br />

Regioni e Province autonome.<br />

19.Con riferimento al precedente punto, rispettare le normative in materia di sanità animale, igiene e bio<br />

sicurezza di cui alle indicazioni della Unità di Progetto regionale Sanità Animale e Igiene Alimentare, in<br />

ordine alle modalità di trasporto delle materie fecali.<br />

20.Impegnarsi a esporre, per l’intera durata dei lavori di costruzione dell’impianto, nel cantiere un cartello<br />

con l’indicazione dell’opera in corso, gli estremi dell’autorizzazione unica, i nominativi del titolare, del<br />

progettista e del direttore dei lavori, del responsabile dei calcoli delle opere e strutture in c.a.,<br />

dell’impresa costruttrice e della durata dei lavori.<br />

21.Rispettare i termini di inizio e fine lavori, con riferimento all’efficacia dell’autorizzazione unica, secondo<br />

l’art. 15 del D.P.R. n. 380/2001. E’ fatto obbligo dare comunicazione di inizio e fine lavori alla Regione<br />

del Veneto (Direzione Agroambiente) e al Comune di Mozzecane (VR).<br />

22.Con riferimento agli interventi di costruzione delle opere e infrastrutture di progetto, rispettare gli<br />

obblighi e adempimenti in materia di edilizia, ai sensi del D.P.R. n. 380/2001.<br />

23.Conservare l’atto amministrativo di autorizzazione unica assieme alla copia dei disegni approvati e<br />

debitamente vistati, in cantiere o nelle immediate vicinanze a disposizione del personale addetto al<br />

controllo della costruzione e dell’esercizio dell’impianto.<br />

24.Inoltrare, alla Regione del Veneto (Direzione Agroambiente), al Comune di Mozzecane (VR) e<br />

all’ARPAV (Dipartimento Provinciale di Verona), la dichiarazione sostitutiva di collaudo, ovvero il<br />

collaudo stesso dell’impianto e delle infrastrutture accessorie avendo fatto trascorrere un congruo periodo


380<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 1020 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 5/6<br />

di esercizio all’impianto, e comunque non prima di un anno e non oltre tre anni dalla data di entrata in<br />

esercizio dell’impianto stesso.<br />

25.Ai fini del rispetto delle disposizioni contenute nel decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 115 -<br />

Attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa all'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi<br />

energetici e abrogazione della direttiva 93/76/CEE, mantenere un valore dell’EROEI (Energy Return On<br />

Energy Investment ossia “ritorno energetico sull’investimento energetico”, calcolato secondo il metodo<br />

proposto nell’aiuto di Stato n. 727/2007 - decisione C(20<strong>09</strong>) n. 1037 del 24/02/20<strong>09</strong>), a impianto in<br />

esercizio, superiore al valore unitario. In particolare si raccomanda l’utilizzazione dell’ulteriore<br />

disponibilità di energia termica (producibilità termica residua 790 MWh/anno) a favore di altre utenze<br />

private ovvero pubbliche, fatto salvo l’autoconsumo aziendale.<br />

26.Predisporre adeguate indicazioni di pericolo e di divieto sulle tubazioni e sugli strumenti dove è<br />

stazionato e/o fluisce il biogas.<br />

27.Mantenere il contenuto di solfuro d’idrogeno del biogas sotto il limite del 0,1 % v/v, come prescritto al<br />

punto 2., sezione 6, dell’allegato X alla parte quinta del decreto legislativo n. 152/2006 e successive<br />

modifiche e integrazioni.<br />

28.Rispettare le caratteristiche e condizioni di utilizzo del biogas di cui al punto 3., sezione 6, dell’allegato X<br />

alla parte quinta del decreto legislativo n. 152/2006 e successive modifiche e integrazioni.<br />

29.Rispettare, per l’impianto di illuminazione esterno, la nuova L.R. n. 17 del 7 agosto 20<strong>09</strong> – Nuove norme<br />

per il contenimento dell’inquinamento luminoso, il risparmio energetico nell’illuminazione per esterni e<br />

per la tutela dell’ambiente e dell’attività svolta dagli osservatori astronomici.<br />

30.Trasmettere annualmente alla Regione del Veneto (Direzione Agroambiente) e all’ARPAV (Dipartimento<br />

Provinciale di Verona) le misurazioni relative alle emissioni in atmosfera del gruppo di cogenerazione<br />

dell’impianto a biogas, con riferimento ai parametri previsti dalla tabella a), paragrafo 1.3, parte III<br />

dell’allegato I alla parte Quinta del decreto legislativo n. 152/2006 e ss. mm. e ii..<br />

31.Con riferimento alla prescrizione di cui al precedente punto, comunicare, almeno dieci (10) giorni prima<br />

del prelievo dei fumi al camino di espulsione dei medesimi, la data dell’evento ad ARPAV (Dipartimento<br />

Provinciale di Verona).<br />

32.Garantire che l’accesso degli operatori addetti al controllo delle emissioni in atmosfera al camino di<br />

espulsione dei fumi del/dei cogeneratore/i sia conforme alle norme di sicurezza UNI EN e alle varie<br />

metodiche di campionamento ed analisi di flussi gassosi convogliati (UNI EN).<br />

33.Creare un piano di manutenzione ed esercizio dell’impianto, con particolare riferimento ai dispositivi di<br />

sicurezza in dotazione del medesimo, ai sensi del D. Lgs. n. 81/2008, dandone adeguata formazione al<br />

personale addetto.<br />

34.Predisporre un Piano di Formazione ed Aggiornamento del personale addetto all’impianto di produzione<br />

di energia e alle opere e infrastrutture al medesimo connesse, con particolare riferimento alla definizione<br />

dei criteri minimi di formazione e addestramento del personale autorizzato ad operare nell’area<br />

interessata.<br />

35.Limitatamente agli impianti alimentati, in proporzioni variabili da materie fecali e biomassa vegetale<br />

dedicata, nell’utilizzazione agronomica del digestato, così come definito dall’articolo 52 della legge 7<br />

agosto 2012, n. 134, adottare il sistema di calcolo dell’apporto di azoto all’ettaro previsto dal D.M. 7<br />

aprile 2006 e ss. mm. e ii. nonché dell’allegato A alla D.G.R. n. 2495/2006 e n. 2439/2007 e ss. mm. e ii.<br />

36.Adottare il “Registro di conferimento e rilascio” della biomassa, secondo lo schema approvato dalla<br />

Regione del Veneto con D.G.R. n. 2439/2007, allegato C1.<br />

37.Con riferimento agli adempimenti connessi al trasporto delle biomasse in entrata e uscita dall’impianto di<br />

produzione di energia, è fatto obbligo dotare i mezzi di trasporto con idonei documenti di viaggio<br />

(documento di trasporto ovvero “documento di rilascio”), di cui alla DGR n. 2495/2006 (articolo 19),<br />

della DGR n. 2439/2007 (precisazioni articolo 20 e allegato C2) e di quanto disposto dal decreto n. 33 del<br />

13 febbraio 2008 (allegato A e B).<br />

38.Trasmettere alla Regione del Veneto (Direzione Agroambiente) l’Atto di Impegno debitamente<br />

sottoscritto dal legale rappresentante della ditta.<br />

39.Trasmettere annualmente alla Regione del Veneto (Direzione Agroambiente e all’Unità di Progetto<br />

Energia) e all’ARPAV (Dipartimento Provinciale di Verona) i dati sull’energia prodotta e utilizzata.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 381<br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 1020 del 18 giugno <strong>2013</strong> pag. 6/6<br />

40.Comunicare alla Regione del Veneto (Direzione Agroambiente), al Comune di Mozzecane (VR) e<br />

all’ARPAV (Dipartimento Provinciale di Verona) la data di messa in esercizio dell’impianto.<br />

41.Comunicare annualmente alla Regione del Veneto (Direzione Agroambiente) e ad AVEPA (Sportello<br />

unico agricolo di Verona) i dati relativi alla connessione dell’impianto all’attività agricola esistente.<br />

42.Contestualmente ai dati di connessione dell’impianto all’attività agricola trasmettere alla Regione del<br />

Veneto (Direzione Agroambiente) e ad AVEPA (Sportello unico agricolo di Verona), la visura camerale<br />

aggiornata.<br />

43.Trasmettere alla Regione del Veneto (Direzione Agroambiente) al più tardi entro 150 giorni la<br />

comunicazione di avvenuta autorizzazione alla costruzione e esercizio dell’impianto, della copia della<br />

qualifica IAFR, rilasciata dal Gestore dei Servizi Elettrici (GSE).<br />

44.Comunicare, non oltre i sei mesi antecedenti la ferma tecnica dell’impianto e delle opere e infrastrutture<br />

al medesimo connesse, alla Regione del Veneto (Direzione Agroambiente e all’Unità di Progetto Energia)<br />

e al Comune di Mozzecane (VR) la data di dismissione dell’impianto.<br />

45.Mettere in pristino lo stato dell’area interessata con spese a totale carico del soggetto esercente, al<br />

momento della dismissione dell’impianto, fatto salvo quanto previsto dal Titolo III del Testo Unico sulle<br />

disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici 11 dicembre 1933, n. 1775. In particolare per le sole<br />

opere e infrastrutture elettriche, limitatamente a quelle inserite nella rete di distribuzione nazionale<br />

dell’energia elettrica per l’espletamento del servizio pubblico di distribuzione dell’energia elettrica, non<br />

viene previsto l’obbligo di ripristino dello stato dei luoghi.<br />

46.In relazione al precedente punto, depositare presso la Regione del Veneto (Direzione Agroambiente),<br />

prima dell’inizio di lavori, una garanzia finanziaria, conforme alle disposizioni previste nella D.G.R.<br />

n. 453 del 2 marzo 2010 e successiva integrazione (D.G.R. n. 253/2012), ai fini di cautelare<br />

l’amministrazione regionale dalla mancata rimessa in pristino dei luoghi, decorsa la vita utile<br />

dell’impianto. Tale garanzia dovrà essere formulata sotto forma di fideiussione, bancaria o assicurativa, di<br />

importo pari ai costi per opere e lavori di demolizione previsti nella perizia giurata acquisita agli atti della<br />

Conferenza di servizi, il cui importo è stato stimato in euro 2<strong>09</strong>.076,46 (duecentonovemilasettantasei/46),<br />

maggiorata del 10 % dei costi, per oneri fiscali e spese tecniche ai sensi della DGR n. 253/2012.<br />

Si prescrive, altresì, il rispetto delle prescrizioni contenute nel parere di conformità alle norme<br />

antincendio in via di emanazione del Comando dei Vigili del Fuoco di Venezia (pratica VV.F. n. 75562,<br />

protocollo n. 130794 del 26 marzo <strong>2013</strong>).


382<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1021 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale - ATER di Belluno. Autorizzazione alla proroga dell’incarico di direttore<br />

fino alla naturale scadenza prevista dall’art. 11, comma 2, della Legge Regionale 9 marzo 1995, n. 10 (deliberazioni<br />

di Giunta regionale n. 3322 del 21 dicembre 2010, n. 1841 del 8 novembre 2011, n. 769 del 2 maggio 2012 e n. 2563 del 11<br />

dicembre 2012).<br />

[Designazioni, elezioni e nomine]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Con la presente deliberazione si autorizza l’ATER di Belluno a prorogare l’incarico di direttore dell’Azienda, conferito con<br />

deliberazione CdA n. 2 del 24 marzo 2011, fino alla naturale scadenza, ossia sei mesi dopo la scadenza dell’attuale Consiglio di<br />

Amministrazione, ai sensi dell’art. 11, comma 2, della Legge Regionale 9 marzo 1995, n. 10, alle stesse condizioni retributive.<br />

L’Assessore Massimo Giorgetti riferisce quanto segue.<br />

Ai sensi del punto 4, lettera b), del dispositivo della deliberazione di Giunta regionale 21.12.2010, n. 3322, i Consigli di Amministrazione<br />

delle ATER in corso di costituzione sono stati invitati formalmente, per esigenze di razionalizzazione e contenimento<br />

della spesa, a sottoporre a preventiva autorizzazione da parte della Giunta stessa le eventuali assunzioni di nuovo personale, atte a<br />

coprire posti in pianta organica resisi vacanti per qualsiasi causa.<br />

A tal riguardo si evidenzia che ai sensi del punto 2 del dispositivo della deliberazione di Giunta regionale 8 novembre 2011,<br />

n. 1841, prorogata con DGR n. 769 del 2.05.2012, gli enti strumentali indicati nel provvedimento, tra cui le Aziende Territoriali di<br />

Edilizia Residenziale - AATTER, devono essere preventivamente autorizzati dalla Giunta medesima prima di effettuare assunzioni<br />

a tempo determinato ed indeterminato a qualsiasi titolo.<br />

Successivamente la Giunta regionale, con deliberazione n. 2563 del 11.12.2012, ha stabilito che per gli incarichi apicali degli<br />

stessi Enti strumentali in scadenza in via transitoria potranno essere conferiti incarichi apicali temporanei, della durata di sei mesi<br />

non rinnovabili tacitamente, previa autorizzazione della Giunta medesima.<br />

Con deliberazione n. 2 del 14.3.2011, l’ATER di Belluno ha nominato il direttore dell’Azienda per trenta mesi, a decorrere dal<br />

14 marzo 2011, nel rispetto di quanto normato in materia di trattamento economico dei direttori delle AATTER del Veneto, come<br />

previsto dalla succitata DGR n. 3322/2010, che prevede una riduzione sulla retribuzione lorda spettante ai medesimi direttori delle<br />

Aziende, senza corrispondere, ai medesimi, ulteriori premi e rimborsi fissi, pari al 10% per la fascia stipendiale da € 90.000,00 ad<br />

€ 150.000,00 e del 20% per la fascia stipendiale superiore ad € 150.000,00.<br />

Con successiva deliberazione n. 26 del 13.5.<strong>2013</strong>, l’ATER di Belluno ha prorogato, senza soluzione di continuità, il predetto<br />

incarico di direttore dell’Azienda fino alla naturale scadenza, ossia sei mesi dopo la scadenza dell’attuale Consiglio di Amministrazione,<br />

come previsto dall’art. 11, comma 2, della Legge Regionale 9 marzo 1995, n. 10, alle stesse condizioni retributive.<br />

In ordine a quanto disposto dalla sopra citata DGR n. 2563 del 11.12.2012, appare opportuno precisare che le AATTER del<br />

Veneto:<br />

- sono enti pubblici economici dotati di personalità giuridica e di autonomia organizzativa, patrimoniale, contabile ai sensi dell’art.<br />

2 della LR 9 marzo 1995, n. 10;<br />

- non beneficiano di alcuna forma contributiva, di natura continuativa o periodica, riferita al conto esercizio di cui alla DGR n.<br />

418 del 10.4.<strong>2013</strong> da parte dell’ Amministrazione regionale.<br />

Alla luce di quanto sopra esposto, si propone di autorizzare l’ATER di Belluno a prorogare l’incarico al direttore dell’Azienda<br />

fino a sei mesi dopo la scadenza del CdA alle stesse condizioni retributive.<br />

Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento<br />

La Giunta regionale<br />

Udito il relatore, incaricato dell’istruttoria dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma dello Statuto, il quale dà<br />

atto che la Struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />

vigente legislazione regionale e statale;<br />

Vista Legge Regionale 9 marzo 1995, n. 10,<br />

Viste le deliberazioni n. 2 del 14 marzo 2011 e n. 26 del 13 maggio <strong>2013</strong> del Consiglio di Amministrazione dell’ATER di Belluno;<br />

Viste le deliberazioni di Giunta Regionale 21 dicembre 2011, n. 3322, 8 novembre 2011, n. 1841, 2 maggio 2012, n. 769, 11 dicembre<br />

2012, n. 2563 e n. 418 del 10 aprile<strong>2013</strong>;<br />

delibera<br />

1. di autorizzare l’ATER di Belluno a prorogare, senza soluzione di continuità, l’incarico di direttore dell’Azienda, conferito<br />

con deliberazione CdA n. 2 del 24 marzo 2011, fino alla naturale scadenza, ossia sei mesi dopo la scadenza dell’attuale Consiglio<br />

di Amministrazione, come previsto dall’art. 11, comma 2, della Legge Regionale 9 marzo 1995, n. 10, alle stesse condizioni retributive;<br />

2. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />

3. di incaricare l’Unità di Progetto Edilizia Abitativa dell’esecuzione del presente atto;<br />

4. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 383<br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1022 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale - ATER di Belluno. Contrattazione aziendale di secondo livello con<br />

le Organizzazioni Sindacali volta alla sottoscrizione del Piano Triennale <strong>2013</strong> - 2015 della produttività da riconoscere al<br />

personale dipendente (deliberazioni di Giunta regionale n. 3322 del 21/12/2010, n. 1841 del 8/11/2011, n. 769 del 2/5/2012 e<br />

n. 2563 del 11/12/2012).<br />

[Enti regionali o a partecipazione regionale]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Con la presente deliberazione si autorizza l’ATER di Belluno a dar corso alla contrattazione aziendale di secondo livello a<br />

contenuto economico con le Organizzazioni Sindacali che porterà alla sottoscrizione del Piano Triennale <strong>2013</strong> - 2015 della produttività<br />

- premio di risultato - per il personale non dirigente. In caso di conseguimento degli obiettivi aziendali individuati nella<br />

contrattazione medesima si riconoscerà a ciascun dipendente in servizio una mensilità lorda procapite per la durata dell’accordo<br />

contrattuale di che trattasi.<br />

L’Assessore Massimo Giorgetti riferisce quanto segue.<br />

L’ATER di Belluno, con nota del 21 maggio <strong>2013</strong>, n. prot. 2922, ha comunicato all’Unità di Progetto Edilizia Abitativa che intende<br />

dar corso alla contrattazione aziendale di secondo livello a contenuto economico con le Organizzazioni Sindacali che scaturirà nella<br />

sottoscrizione del Piano Triennale <strong>2013</strong> - 2015 della produttività - premio di risultato - per il personale non dirigente, precisando<br />

che in caso di conseguimento degli obiettivi individuati nella contrattazione medesima l’ammontare complessivo del premio non<br />

potrà superare la somma di una retribuzione mensile lorda da riconoscere a ciascun dipendente in servizio.<br />

Nello specifico, l’obiettivo generale individuato nell’istituto contrattuale in oggetto si rinviene nella realizzazione di progetti<br />

aziendali di grande portata che si sono conseguiti compiutamente in più anni quali, ad esempio, l’informatizzazione capillare di tutte<br />

le attività aziendali, con l’utilizzo delle più moderne ed aggiornate tecnologie. Da ciò ne consegue che i benefici apportati all’ATER<br />

di Belluno conseguenti alla metodologia incentivante in uso in Azienda sono stati sicuramente superiori ai costi sopportati, sia in<br />

termini qualitativi che in termini quantitativi.<br />

Alla luce di quanto sopra esposto, con la presente deliberazione si propone di autorizzare l’ATER di Belluno a dar corso alla<br />

contrattazione aziendale di secondo livello a contenuto economico con le Organizzazioni Sindacali che porterà alla sottoscrizione<br />

del Piano Triennale <strong>2013</strong> - 2015 della produttività - premio di risultato - per il personale non dirigente, come sopra descritto, ai sensi<br />

delle disposizioni della Giunta regionale emanate con DGR n. 1841 del 8 novembre 2011, n. 769 del 2 maggio 2012 e n. 2563 del 11<br />

dicembre 2012, ritenuto, tra l’altro, che gli incentivi si attestano, sostanzialmente, in un importo contenuto.<br />

Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento<br />

La Giunta regionale<br />

Udito il relatore, incaricato dell’istruttoria dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma dello Statuto, il quale dà<br />

atto che la Struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />

vigente legislazione regionale e statale;<br />

Vista la nota dell’ATER di Belluno 21.05.<strong>2013</strong>, n. prot. 2922;<br />

Viste le deliberazioni di Giunta regionale 08.11.2011, n. 1841, 02.05.2012, n. 769 e 11.12.2012, n. 2563;<br />

delibera<br />

1. di autorizzare l’ATER di Belluno a dar corso alla contrattazione aziendale di secondo livello a contenuto economico con<br />

le Organizzazioni Sindacali che porterà alla sottoscrizione del Piano Triennale <strong>2013</strong> - 2015 della produttività - premio di risultato<br />

- per il personale non dirigente;<br />

2. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />

3. di incaricare l’Unità di Progetto Edilizia Abitativa dell’esecuzione del presente atto;<br />

4. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.


384<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1023 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Piano nazionale di edilizia abitativa (D.P.C.M. 16 luglio 20<strong>09</strong>). Rimodulazione/rilocalizzazione degli interventi - nuova<br />

individuazione dei programmi finanziati.<br />

[Edilizia abitativa]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Si procede alla individuazione dei nuovi programmi finanziati nell’ambito del Piano nazionale di edilizia abitativa (D.P.C.M.<br />

16.07.20<strong>09</strong>), sulla base delle proposte di rimodulazione/rilocalizzazione pervenute nonché a seguito delle rinunce avanzate.<br />

L’Assessore Massimo Giorgetti riferisce quanto segue.<br />

Con deliberazione 28.<strong>09</strong>.2010, n. 2295, la Giunta Regionale ha approvato il programma coordinato di intervento sancito dall’art.<br />

8, comma 1, del Piano nazionale di edilizia abitativa di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 16 luglio<br />

20<strong>09</strong>, prevedendo la partecipazione regionale nell’ambito delle linee di intervento, degli operatori, degli interventi e degli importi<br />

contributivi statali, ripartiti tra le Regioni con decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con il Ministero<br />

dell’Economia e delle Finanze in data 8 marzo 2010 (alla Regione Veneto: € 22.732.444,19), il tutto come previsto nell’Allegato “A”,<br />

parte integrante e sostanziale del provvedimento medesimo.<br />

Il Programma coordinato di intervento approvato si articola, per la Regione Veneto, prevedendo la partecipazione regionale<br />

nell’ambito delle seguenti linee:<br />

A) linea di intervento b) - incremento del patrimonio di e.r.p. con risorse dello Stato, delle Regioni, delle Province autonome,<br />

degli Enti locali e di altri Enti pubblici, comprese anche quelle derivanti dalla alienazione, ai sensi e nel rispetto delle normative<br />

regionali ove esistenti, ovvero statali vigenti, di alloggi di edilizia pubblica in favore degli occupanti muniti di titolo legittimo (€<br />

8.985.073,57);<br />

B) linea di intervento d) - agevolazioni a cooperative edilizie costituite tra i soggetti destinatari degli interventi, eventualmente<br />

prevedendo agevolazioni amministrative nonché termini di durata predeterminati per la partecipazione di ciascun socio, in considerazione<br />

del carattere solo transitorio dell’esigenza abitativa (€ 4.330.663,69);<br />

C) linea di intervento e) - programmi integrati di promozione di edilizia residenziale anche sociale (€ 9.416.706,93).<br />

Per quanto riguarda la linea di intervento b), con il medesimo provvedimento di Giunta Regionale sono stati individuati a finanziamento<br />

i seguenti operatori e programmi:<br />

A.T.E.R.<br />

TIPO DI INTER-<br />

VENTO<br />

ALL.<br />

N.<br />

COMUNE<br />

D’INTERVENTO<br />

FINANZIAMENTO<br />

(€)<br />

FONDI PROPRI<br />

(€)<br />

COSTO<br />

COMPLESSIVO (€)<br />

BELLUNO Recupero edilizio 8 Feltre 252.500,00 252.500,00 505.000,00<br />

PADOVA<br />

ROVIGO<br />

Ristrutturazione<br />

edilizia<br />

5 Padova 300.000,00 300.000,00 600.000,00<br />

Nuova costruzione 12 Monselice 650.000,00 650.000,00 1.300.000,00<br />

Recupero edilizio 12 Rosolina 131.520,00 131.520,00 263.040,00<br />

Nuova costruzione 4 Taglio di Po 300.000,00 300.000,00 600.000,00<br />

TREVISO Nuova costruzione 14 Treviso 1.<strong>057</strong>.986,07 1.<strong>057</strong>.986,07 2.115.972,14<br />

VENEZIA<br />

VERONA<br />

VICENZA<br />

Acquisto 12 S. Maria di Sala 1.215.000,00 1.215.000,00 2.430.000,00<br />

Acquisto 12 San Donà di Piave 730.267,50 730.267,50 1.460.535,00<br />

Acquisto 16 Verona 1.598.350,00 1.598.350,00 3.196.700,00<br />

Acquisto 16 Verona 1.599.450,00 1.599.450,00 3.198.900,00<br />

Ristrutturazione<br />

edilizia<br />

20 Piovene Rocchette 1.150.000,00 1.150.000,00 2.300.000,00<br />

TOTALE 131 8.985.073,57 8.985.073,57 17.970.147,14<br />

Per quanto riguarda, invece, la linea di intervento d), la Giunta Regionale, con deliberazione 14.12.2010, n. 3170, modificata con<br />

successiva deliberazione 29.03.2011, n. 357, ha individuato a finanziamento i seguenti operatori e programmi:


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 385<br />

COOP.<br />

COMUNE DI<br />

INTERVENTO<br />

ALL.<br />

N.<br />

FINANZIAMENTO<br />

(€)<br />

FONDI PROPRI<br />

(€)<br />

COSTO<br />

COMPLESSIVO (€)<br />

NOTE<br />

Girasole Zevio (VR) 12 460.000,00 1.<strong>09</strong>4.833,61 1.554.833,61<br />

Sacro Cuore Granze (PD) 14 525.000,00 1.226.806,44 1.751.806,44<br />

CO.I.P.E.S. Marcon (VE) 32 1.439.276,25 3.358.311,24 4.797.587,49<br />

Carpanè San Nazario (VI) 8 450.000,00 1.050.000,00 1.500.000,00<br />

C.V.I.E. Schio (VI) 4 241.032,12 1.808.967,88 2.050.000,00 A<br />

Raggio Verde<br />

Uomo e Ambiente<br />

Schio (VI) 10 729.213,20 5.470.786,80 6.200.000,00 B<br />

C.E.R.V. Padova 8 486.142,12 3.647.857,88 4.134.000,00 C<br />

TOTALE 88 4.330.663,69 17.657.563,85 21.988.227,54<br />

A: intervento parzialmente finanziato - apporto finanziario proprio e costo complessivo riferito a n. 10 alloggi.<br />

B: intervento parzialmente finanziato - apporto finanziario proprio e costo complessivo riferito a n. 24 alloggi.<br />

C: intervento parzialmente finanziato - apporto finanziario proprio e costo complessivo riferito a n. 21 alloggi.<br />

Per tale linea di intervento, la Giunta Regionale, con successiva deliberazione 11.02.<strong>2013</strong>, n. 166, ha rilocalizzato in Comune di<br />

Portogruaro (VE) il finanziamento di euro 1.079.457,36, quale quota parte di quello originariamente assegnato (euro 1.439.276,25)<br />

alla Cooperativa edilizia “CO.I.P.E.S.” in comune di Marcon (VE), per la realizzazione di un intervento costruttivo di n. 24 alloggi<br />

da destinare alle medesime finalità locative.<br />

Per quanto riguarda, infine, la linea di intervento e), la Giunta Regionale, con la richiamata deliberazione n. 3170/2010, ha individuato<br />

a finanziamento i seguenti operatori e programmi:<br />

COMUNE<br />

LOCALITÀ<br />

ALL.<br />

N.<br />

FINANZIAMENTO<br />

STATO (€)<br />

FINANZIAMENTO<br />

REGIONE (€)<br />

APPORTO<br />

FINANZIARIO<br />

(€)<br />

COSTO<br />

COMPLESSIVO<br />

(€)<br />

Rovigo<br />

Vie Barucchello, S<br />

Valdentro, J. White<br />

43 6.471.216,00 1.231.000,00 3.466.619,00 11.168.835,00<br />

Chioggia (VE) Brondolo, Via Alga 44 2.945.490,93 0,00 5.072.240,73 8.017.731,66<br />

TOTALE 87 9.416.706,93 1.231.000,00 8.538.859,73 19.186.566,66<br />

Il particolare periodo congiunturale economico che caratterizza le vicende nazionali e, di riflesso anche quelle nel nostro territorio,<br />

hanno nel frattempo determinato un peggioramento anche per quanto riguarda il settore immobiliare, con la conseguenza che<br />

il rallentamento delle vendite nel frattempo avviate (i cui proventi costituiscono, soprattutto per le ATER, un importante canale di<br />

liquidità per il regolare svolgimento delle molteplici azioni di settore) hanno subito un notevole rallentamento; ma non solo: l’introduzione<br />

dell’imposta municipale propria (o imposta municipale unica - IMU) ha determinato in capo alle medesime aziende, per<br />

l’anno 2012, un esborso finanziario di oltre 10 milioni di euro, onere che ha ulteriormente condizionato le spese di investimento.<br />

Inoltre, le mutate esigenze socio-abitative dei luoghi hanno imposto una riflessione approfondita sulla conformazione progettuale<br />

delle iniziative proposte, al fine di renderle maggiormente confacenti alle necessità alloggiative.<br />

Anche per tali motivi e nell’ambito della linea di intervento b) - incremento del patrimonio di e.r.p. con risorse dello Stato, delle<br />

Regioni, delle Province autonome, degli Enti locali e di altri Enti pubblici, comprese anche quelle derivanti dalla alienazione, ai<br />

sensi e nel rispetto delle normative regionali ove esistenti, ovvero statali vigenti, di alloggi di edilizia pubblica in favore degli occupanti<br />

muniti di titolo legittimo - alcune Aziende territoriali hanno nel frattempo avanzato all’Amministrazione regionale apposita<br />

istanza di rimodulazione/rilocalizzazione dei finanziamenti assentiti; più in particolare:<br />

1) l’ATER di Belluno, per l’intervento in Feltre - BL, ha presentato istanza di rimodulazione volta a finanziare il recupero, nel<br />

medesimo sito originariamente proposto, di n. 6 alloggi in luogo degli 8 mini alloggi inizialmente proposti, con un aumento della<br />

spesa preventivata da euro 505.000,00 ad euro 820.000,00, fermo restando il finanziamento iniziale assegnato (€ 252.500,00) e<br />

quindi la differenza (€ 567.500,00) a totale carico dell’Azienda;<br />

2) l’ATER di Treviso, per l’intervento in Treviso, ha presentato istanza di rilocalizzazione del finanziamento assegnato di euro<br />

1.<strong>057</strong>.986,07 per il recupero di n. 7 alloggi in Comune di Povegliano - TV (finanziamento € 3<strong>09</strong>.112,25 - costo € 1.086.822,00) e<br />

per il recupero di n. 13 alloggi in Comune di Ponte di Piave - TV (finanziamento € 748.873,82 - costo € 2.633.000,00), in quanto<br />

l’intervento in Treviso originariamente proposto è stato utilizzato per altre finalità alloggiative.


386<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

Inoltre:<br />

A) l’ATER di Venezia, per l’intervento in San Donà di Piave - VE, ha comunicato l’impossibilità di procedere all’acquisto degli<br />

alloggi. Si propone la rilocalizzazione di tale finanziamento in favore dell’ATER di Padova per il recupero di n. 18 alloggi in<br />

Comune di Padova (finanziamento € 730.267,50 - costo € 2.250.000,00), intervento pienamente rispondente alle prescrizioni<br />

formulate dal Comitato Interministeriale della Programmazione Economica - CIPE nella deliberazione 20 gennaio 2012, che<br />

prevedono un ricorso prioritario al recupero, ai fini dell’utilizzo delle trattate risorse ed al fine di evitare ulteriore consumo di<br />

territorio;<br />

B) l’ATER di Verona ha comunicato l’impossibilità di procedere all’acquisto degli alloggi in Verona (finanziamento: euro €<br />

1.599.450,00). Si propone:<br />

1) di rilocalizzare quota parte del predetto finanziamento (€ 948.942,00) in favore dell’ATER di Vicenza, ad integrazione di<br />

quello già assegnato (€ 1.150.000,00) per l’intervento in Piovene Rocchette - VI, che riguarda il recupero del quartiere operaio<br />

Lanerossi. Per tale intervento, l’Azienda interessata ha circostanziato un aumento dei costi sostanzialmente dovuto da<br />

variazioni ed aggiornamenti funzionali alla stima originariamente effettuata, nonché dal tempo trascorso e dal conseguente<br />

aumento dei prezzi (da euro 2.300.000,00 ad euro 3.248.492,00), limitando conseguentemente l’esposizione finanziaria<br />

aziendale alla proposta originaria (€ 1.150.000,00);<br />

2) di utilizzare il residuo importo di finanziamento pari ad euro 650.508,00 (€ 1.599.450,00 - € 948.942,00) nell’ambito di una<br />

riprogrammazione delle risorse aggiuntive di euro 6.991.932,84 già destinate dallo Stato con decreto interministeriale in<br />

data 19.12.2011 ed assegnate con deliberazione della Giunta Regionale 7.08.2012, n. 1692, riprogrammazione da effettuarsi<br />

con successivo provvedimento, una volta conclusa la definizione delle rimodulazioni/rilocalizzazioni qui trattate.<br />

In ordine alla linea di intervento d) - agevolazioni a cooperative edilizie costituite tra i soggetti destinatari degli interventi,<br />

eventualmente prevedendo agevolazioni amministrative nonché termini di durata predeterminati per la partecipazione di ciascun<br />

socio, in considerazione del carattere solo transitorio dell’esigenza abitativa - si fa presente che per il programma realizzato dalla<br />

Cooperativa “CO.I.P.E.S. è stato provveduto alla stipula del Protocollo d’intesa per una parte dell’intervento proposto in Comune<br />

di Marcon - VE (n. 8 alloggi su n. 32 alloggi - finanziamento € 322.836,52 su € 1.439.276,25). Su richiesta dell’operatore e previa<br />

espressa condivisione del Ministero, la Giunta Regionale, con deliberazione 11.02.<strong>2013</strong>, n. 166, ha rilocalizzato in favore del medesimo<br />

operatore la quota di finanziamento di euro 1.079.457,36 per la realizzazione di n. 24 alloggi in Comune di Portogruaro<br />

- VE ed il residuo importo di euro 36.982,37 può essere riutilizzato nell’ambito della riprogrammazione evidenziata nel precedente<br />

punto 2).<br />

Per quanto riguarda, infine, la linea di intervento e) - programmi integrati di promozione di edilizia residenziale anche sociale<br />

- il programma proposto dal Comune di Chioggia non è stato attivato; conseguentemente, si propone di assegnare il relativo finanziamento<br />

(€ 2.945.490,93) al Comune di Venezia, collocato in posizione utile di graduatoria per la realizzazione del programma<br />

complesso in località “Vaschette” anziché in “Mestre” come originariamente proposto, per il recupero di n. 45 alloggi, nella circostanza<br />

che il programma in tale nuova ubicazione è stato nel frattempo parzialmente finanziato nell’ambito dell’iniziativa denominata<br />

“Piano Sviluppo Città” di cui all’art. 12 del decreto legge 22.06.2012, n. 83, convertito con modificazioni dalla legge 7<br />

agosto 2012, n. 134.<br />

Per una migliore ricognizione della casistica prospettata, si rimanda ai quadri comparativi delle proposte originarie, aggiornate<br />

come sopra, evidenziati per ciascuna categoria di intervento negli allegati A), B) e C), parti integranti e sostanziali al presente<br />

provvedimento.<br />

In tale contesto, si fa presente che:<br />

• nei nuovi interventi, oggetto di rimodulazione/rilocalizzazione, sussiste la conformità ai parametri economico - finanziari previsti<br />

dall’art. 5 del Piano nazionale di edilizia abitativa, approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data<br />

16 luglio 20<strong>09</strong>;<br />

• per i predetti programmi, la verifica della congruità economica degli interventi ed il rispetto ai limiti massimi di costo previsti<br />

dalla vigente normativa viene effettuata, nell’ambito delle competenze attribuite dall’art. 13 della legge regionale 9 marzo 1995,<br />

n. 10, dal Comitato Tecnico istituito presso ciascuna ATER. Tale verifica sarà svolta sulla base dei dati esposti nel Quadro<br />

Tecnico Economico - QTE di cui alla deliberazione della Giunta Regionale 12.04.2002, n. 897 e s. m. i., dopo l’intervenuto<br />

inizio dei lavori. Il QTE, debitamente vistato dal Comitato medesimo, che costituisce documento essenziale per la emissione<br />

del decreto di concessione del finanziamento, prima di qualsiasi erogazione contributiva. La mancata congruità economica ed<br />

il mancato rispetto ai predetti limiti massimi di costo appena esposti non consentono la emissione del predetto provvedimento<br />

concessorio e determinano inequivocabilmente la revoca del finanziamento assegnato;<br />

• le proposte di rimodulazione/rilocalizzazione sopra esposte sono state comunicate al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti<br />

con nota prot. n. 215135 del 21.05.<strong>2013</strong>, ai fini della definizione d’intesa sancita dall’art. 6, comma, comma 2, lettera d)<br />

dell’Accordo di programma Stato/Regione sottoscritto il 19.10.2011. Dal canto suo, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti,<br />

con nota prot. n. 6678 del 30.05.<strong>2013</strong>, ha comunicato la sostanziale condivisione alle suddette proposte.<br />

Tutto ciò premesso, il relatore sottopone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma dello Statuto, il quale dà<br />

atto che la Struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, in ordine alla compatibilità con la vigente<br />

legislazione statale e regionale;<br />

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 16 luglio 20<strong>09</strong>;<br />

Visto l’Accordo di Programma Stato/Regione, sottoscritto il 19 ottobre 2011;


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 387<br />

Viste le deliberazioni di Giunta Regionale 28.<strong>09</strong>.2010, n. 2295, 14.12.2010, n. 3170, 29.03.2011, n. 357 e 11.02.<strong>2013</strong>, n. 166;<br />

Viste la nota regionale prot. n. 215135 del 21.05.<strong>2013</strong> e la nota ministeriale prot. n. 6678 del 30.05.<strong>2013</strong>;<br />

delibera<br />

1. di considerare le premesse parte integrante ed essenziale del presente provvedimento;<br />

2. di approvare la nuova individuazione degli operatori e dei programmi finanziati nell’ambito del Piano nazionale di edilizia<br />

abitativa di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 16 luglio 20<strong>09</strong> - linee di intervento b), d) ed e), come<br />

evidenziato rispettivamente nelle tabelle “proposta definitiva” di cui agli allegati “A”, “B” e “C”, parti integranti e sostanziali del<br />

presente provvedimento;<br />

3. di stabilire che il residuo importo di euro 687.940,37, non utilizzato nelle linee di intervento b) - € 36.982,37 e d) - € 650.958,00,<br />

sarà riutilizzato con successivo provvedimento, in sede di riprogrammazione delle risorse aggiuntive del Piano nazionale di cui al<br />

precedente punto 2.;<br />

4. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />

5. di incaricare l’Unità di Progetto Edilizia Abitativa alla esecuzione del presente atto;<br />

6. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 26 del decreto legislativo 14 marzo<br />

<strong>2013</strong>, n. 33;<br />

7. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.


388<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

Allegato "A" Dgr n. del pag. 1 /1<br />

ALLEGATOA alla Dgr n. 1023 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

giunta regionale – 9^ legislatura<br />

PIANONAZIONALEDIEDILIZIAABITATIVAQUADROCOMPARATIVODELLEPROPOSTE<br />

Lineadiinterventob)ATER€8.985.073,57 finanziamentomassimoassegnabile=100%delcostocomplessivo(art.5DPCM16lugio20<strong>09</strong>)<br />

PROPOSTA ORIGINARIA PROPOSTA DEFINITIVA<br />

N. ATER INTERVENTO ALL. COMUNE<br />

FINANZIAMENTO FONDIPROPRI€ COSTO N. ATER INTERVENTO<br />

ALL. COMUNE FINANZIAMENTO FONDIPROPRI€<br />

COSTO<br />

N. € COMPLESSIVO€ N. € COMPLESSIVO€<br />

1 BELLUNO REC 8 FELTRE 252.500,00 252.500,00 505.000,00 1 BELLUNO REC 6 FELTRE 252.500,00 567.500,00 820.000,00<br />

2 REC 5 PADOVA 300.000,00 300.000,00 600.000,00 2 REC 5 PADOVA 300.000,00 300.000,00 600.000,00<br />

PADOVA PADOVA<br />

3 NC 12 MONSELICE 650.000,00 650.000,00 1.300.000,00 3 NC 12 MONSELICE 650.000,00 650.000,00 1.300.000,00<br />

4 REC 12 ROSOLINA 131.520,00 131.520,00 263.040,00 4 REC 12 ROSOLINA 131.520,00 131.520,00 263.040,00<br />

ROVIGO ROVIGO<br />

5 NC 4 TAGLIO DI PO 300.000,00 300.000,00 600.000,00 5 NC 4 TAGLIO DI PO 300.000,00 300.000,00 600.000,00<br />

6A 7 POVEGLIANO 3<strong>09</strong>.112,25 777.7<strong>09</strong>,75 1.086.822,00<br />

6 TREVISO NC 14 TREVISO 1.<strong>057</strong>.986,07 1.<strong>057</strong>.986,07 2.115.972,14<br />

TREVISO REC<br />

6B 13 PONTE DI PIAVE 748.873,82 1.884.126,18 2.633.000,00<br />

7 ACQ 12 S. MARIA DI SALA 1.215.000,00 1.215.000,00 2.430.000,00 7 VENEZIA ACQ 12 S. MARIA DI SALA 1.215.000,00 1.215.000,00 2.430.000,00<br />

VENEZIA<br />

8 ACQ 12 S. DONA' DI PIAVE 730.267,50 730.267,50 1.460.535,00 8 PADOVA REC 18 PADOVA 730.267,50 1.519.732,50 2.250.000,00<br />

9 ACQ 16 VERONA 1.598.350,00 1.598.350,00 3.196.700,00 9 VERONA ACQ 16 VERONA 1.598.350,00 1.598.350,00 3.196.700,00<br />

VERONA<br />

10 ACQ 16 VERONA 1.599.450,00 1.599.450,00 3.198.900,00 10 948.492,00<br />

VICENZA REC 20 PIOVENE R. 1.150.000,00 3.248.492,00<br />

11 VICENZA REC 20 PIOVENE R. 1.150.000,00 1.150.000,00 2.300.000,00 11 1.150.000,00<br />

131 8.985.073,57 8.985.073,57 17.970.147,14 125 8.334.115,57 10.<strong>09</strong>3.938,43 18.428.054,00<br />

TOTALE TOTALE


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 389<br />

Allegato "B" Dgr n. del pag. 1 /1<br />

ALLEGATOB alla Dgr n. 1023 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

giunta regionale – 9^ legislatura<br />

PIANONAZIONALEDIEDILIZIAABITATIVAQUADROCOMPARATIVODELLEPROPOSTE<br />

Lineadiinterventod)CooperativeEdilizie€4.330.663,69 finanziamentomassimoassegnabile=30%delcostomassimo(art.5DPCM16luglio20<strong>09</strong>)<br />

PROPOSTA ORIGINARIA PROPOSTA DEFINITIVA<br />

N. COOPERATIVA ALL. COMUNE<br />

FINANZIAMENTO FONDIPROPRI€ COSTO N. COOPERATIVA ALL. COMUNE<br />

FINANZIAMENTO FONDIPROPRI€<br />

COSTO<br />

N. € COMPLESSIVO€ N. € COMPLESSIVO€<br />

1 GIRASOLE 12 ZEVIO - VR 460.000,00 1.<strong>09</strong>4.833,61 1.554.833,61 1 GIRASOLE 12 ZEVIO - VR 460.000,00 1.<strong>09</strong>4.833,61 1.554.833,61<br />

2 SACRO CUORE 14 GRANZE - PD 525.000,00 1.226.806,44 1.751.806,44 2 SACRO CUORE 14 GRANZE - PD 525.000,00 1.226.806,44 1.751.806,44<br />

3A 8 MARCON - VE 322.836,52 1.076.121,73 1.398.958,25<br />

3 COIPES<br />

32 MARCON - VE 1.439.276,25<br />

3.358.311,24 4.797.587,49 COIPES<br />

3B 24 PORTOGRUARO 1.079.457,36 3.716.734,06 4.796.191,42<br />

4 CARPANE' 8 S. NAZARIO - VI 450.000,00 1.050.000,00 1.500.000,00 4 CARPANE' 8 S. NAZARIO - VI 450.000,00 1.050.000,00 1.500.000,00<br />

5 C.V.I.E. 4 SCHIO - VI 241.032,12 1.808.967,88 2.050.000,00 5 C.V.I.E. 4 SCHIO - VI 241.032,12 1.808.967,88 2.050.000,00<br />

6 RAGGIO V.-UOMO E A. 10 SCHIO - VI 729.213,20 5.470.786,80 6.200.000,00 6 RAGGIO V.-UOMO E A. 10 SCHIO - VI 729.213,20 5.470.786,80 6.200.000,00<br />

7 CERV 8 PADOVA 486.142,12 3.647.857,87 4.133.999,99 7 CERV 8 PADOVA 486.142,12 3.647.857,87 4.133.999,99<br />

TOTALE 88 4.330.663,69 17.657.563,84 21.988.227,53 TOTALE<br />

88 4.293.681,32 19.<strong>09</strong>2.108,39 23.385.789,71


390<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

Allegato "C" Dgr n. del pag. 1 /1<br />

ALLEGATOC alla Dgr n. 1023 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

giunta regionale – 9^ legislatura<br />

PIANONAZIONALEDIEDILIZIAABITATIVAQUADROCOMPARATIVODELLEPROPOSTE<br />

Lineadiinterventoe)Programmiintegrati€9.416.706,93<br />

PROPOSTA ORIGINARIA PROPOSTA DEFINITIVA<br />

N. COMUNE<br />

ALL. LOCALITA' FINANZIAMENTO COSTOTOTALE COSTOTOTALE N. COMUNE<br />

ALL. LOCALITA' FINANZIAMENTO COSTOTOTALE COSTOTOTALE<br />

N. INTERVENTO € ALLOGGI€ PROGRAMMA€ N. INTERVENTO € ALLOGGI€ PROGRAMMA€<br />

1 ROVIGO 43<br />

vie Barucchello, S.<br />

Valdentro, J. White<br />

6.471.216,00 11.168.835,00 11.168.835,00 1 ROVIGO 43<br />

vie Barucchello, S.<br />

Valdentro, J. White<br />

6.471.216,00 11.168.835,00 11.168.835,00<br />

2 CHIOGGIA - VE 44 loc. Brondolo - via Alga 2.945.490,93 6.667.731,66 8.017.731,66 2 VENEZIA 45 Marghera - Vaschette 2.945.490,93 2.945.490,93 153.213.653,00<br />

87 9.416.706,93 17.836.566,66 19.186.566,66 88 9.416.706,93 14.114.325,93 164.382.488,00<br />

TOTALE TOTALE


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 391<br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1024 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Intervento finanziario della Regione in materia di Lavori Pubblici - Aggiornamento criteri e modalità di attuazione e<br />

gestione delle linee di spesa. (L.R. n. 27/03, artt. da 50 e 54).<br />

[Opere e lavori pubblici]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Il presente atto, a modifica di quanto disposto con DGR n. 130/2011, con DGR 2448/2011 e con successivi provvedimenti di finanziamento,<br />

ristabilisce la possibilità di autorizzare l’utilizzo delle economie realizzate in fase di appalto, ovvero in corso d’opera,<br />

in relazione a finanziamenti disposti a favore di soggetti pubblici per interventi di interesse regionale di competenza della Direzione<br />

Lavori Pubblici, anche al di fuori delle casistiche previste dagli articoli 132, commi 1, 3 e 4, e 205 del D.Lgs 12.04.2006, n. 163.<br />

Dispone inoltre, per i medesimi soggetti e interventi, di innalzare l’aliquota di finanziamento fino al 100% della spesa ammissibile<br />

effettivamente sostenuta, comunque entro la percentuale massima eventualmente stabilita dalle leggi regionali di spesa stesse e nel<br />

limite del contributo assegnato, fatta comunque salva la funzionalità dell’intervento realizzato. Stabilisce infine modalità aggiornate<br />

per la presentazione del progetto necessario per procedere alla conferma del contributo, laddove prevista.<br />

L’Assessore Massimo Giorgetti, riferisce quanto segue:<br />

La Legge regionale 07.11.2003, n. 27 “Disposizioni generali in materia di lavori pubblici di interesse regionale e per le costruzioni<br />

in zone classificate sismiche” definisce al Capo IX, articoli da 50 a 54, le modalità dell’intervento finanziario regionale, da<br />

attuarsi di norma secondo programmi di riparto previsti da specifiche Leggi di settore.<br />

Con provvedimenti n. 130 del 8.02.2011 e n. 2448 del 29.12.2011, nell’ambito delle misure da porre in essere per il contenimento<br />

della spesa, anche al fine del rispetto del Patto di Stabilità regionale, si è stabilito che, per gli interventi finanziati con i provvedimenti<br />

della Giunta regionale citati nelle premesse dell’atto stesso, di competenza della Direzione regionale Lavori Pubblici, l’utilizzo<br />

delle economie realizzate in fase di appalto, ovvero in corso d’opera, si sarebbe potuto autorizzare esclusivamente in relazione alle<br />

varianti di cui all’art. 132, commi 1, 3 e 4, e all’art. 205, rispettivamente, del D.Lgs 12.04.2006, n. 163 “Codice dei contratti pubblici<br />

relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17CE e 2004/18/CE”.<br />

Tali provvedimenti, limitando la possibilità di utilizzo, da parte dei beneficiari, dell’intero importo del contributo, hanno consentito<br />

il recupero di risorse regionali per spese di investimento tali da garantire un margine di indebitatamento utile per successivi<br />

programmi di finanziamento a favore di Enti locali.<br />

Le limitazioni imposte con i sopra citati provvedimenti sono poi state riproposte in tutti i finanziamenti disposti successivamente<br />

per interventi di interesse regionale di competenza della Direzione Lavori Pubblici.<br />

Il perdurare della crisi economica ha comportato l’aggravarsi delle difficoltà, per gli Enti pubblici, a reperire le risorse necessarie<br />

a realizzare le opere di competenza, sia in relazione alla limitazione della capacità di indebitamento, sia per la riduzione del<br />

numero dei bandi di finanziamento pubblicati, anche regionali, cui poter partecipare. Tali difficoltà, accentuate dall’inasprimento dei<br />

vincoli imposti per il rispetto del cosiddetto Patto di Stabilità, che con recenti provvedimenti statali è stato esteso anche ai Comuni<br />

con popolazione compresa tra i 1000 e i 5.000 abitanti, comporta la necessità, sempre più spesso evidenziata da tali Enti, di poter<br />

utilizzare per intero i contributi regionali assegnati, usufruendo delle economie realizzate in fase d’appalto o in corso d’opera anche<br />

per opere complementari non inquadrabili tra le fattispecie di varianti di cui ai sopra citati articoli 132 e 205 del D.Lgs 12.04.2006,<br />

n. 163. Ciò, soprattutto, in un momento in cui proprio la particolare fase congiunturale comporta l’offerta, da parte delle Imprese<br />

appaltatrici, di cospicui ribassi sul prezzo posto a base d’asta.<br />

Con il presente provvedimento, tenuto conto che, a causa delle limitazioni imposte nella gestione del Bilancio regionale, il recupero<br />

delle economie per spese di investimento non può più essere utilizzato per disporre nuovi piani regionali di finanziamento per<br />

la realizzazione di opere pubbliche di interesse regionale, si ritiene opportuno, in relazione ai contributi assegnati a soggetti pubblici<br />

ai sensi delle Leggi regionali di spesa di seguito elencate, ristabilire la possibilità di autorizzare, nei modi stabiliti da ciascuno specifico<br />

piano di riparto, l’utilizzo delle economie realizzate in fase di appalto, ovvero in corso d’opera, anche al di fuori delle casistiche<br />

previste dai sopra citati articoli 132, commi 1, 3 e 4, e 205 del D.Lgs 12.04.2006, n. 163, purché finalizzate alla realizzazione<br />

di lavori conformi alle specifiche leggi regionali di finanziamento, alla natura e oggetto dell’intervento nonché ai provvedimenti<br />

amministrativi regionali ad esse conseguenti e comunque nell’ambito del medesimo quadro economico dell’intervento finanziato.<br />

Elenco dei provvedimenti:<br />

- L.R. 05.04.1993, n. 12 “Norme in materia di sport e tempo libero”;<br />

- L.R. 30.01.1997, n. 6, art. 78 “Contributi in materia di beni immobili non statali soggetti alle disposizioni della legge 1 gennaio<br />

1939, n. 1089”;<br />

- D.Lgs 31/03/1998, n. 112 “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali in<br />

attuazione del capo I° della L. 15 marzo 1997, n. 59” - L.R. n. 27/03, art. 53, comma 7;<br />

- L.R 24.12.1999, n. 59 “Nuove disposizioni in materia di intervento regionale per l’ampliamento, completamento e sistemazione<br />

di edifici scolastici per le scuole materne elementari e medie “;<br />

- L.R. 28.01.2000, n. 5, art. 91 “Interventi di completamento di impianti sportivi comunali”;<br />

- L.R. 01.02.2001, n. 2 “Intervento regionale a favore dei centri storici dei comuni minori”;<br />

- L.R. 14.01.2003, n. 3, art. 52 “Azioni di intervento straordinario per l’edilizia scolastica”;<br />

- L.R. 16.06.2003, n. 15 “Norme per la tutela e la valorizzazione delle “città murate del veneto”;<br />

- L.R. 07.11.2003, n. 27, art. 50 - Sostegno finanziario ai lavori pubblici di interesse locale di importo fino a 200.000 euro - Anno<br />

2012;


392<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

- L.R. n. 37 del 21.12.2004 “Interventi per la valorizzazione dei locali storici”,<br />

- L.R. n. 03.02.2006, n. 2, art. 9 “Contributi per la realizzazione di opere di urbanizzazione secondaria”;<br />

- L.R. 03.02.2006, n. 2, art. 28, “Azioni di intervento straordinario per l’impiantistica sportiva”:<br />

- L.R. 12.07.2007, n. 16 “Disposizioni generali in materia di eliminazione delle barriere architettoniche”;<br />

- L.R. 12.01.20<strong>09</strong>, art. 4 “Intervento regionale straordinario a favore degli edifici scolastici di competenza delle Province del<br />

Veneto”;<br />

- L.R. 16.02.2010, n. 11, art. 3 “Piano straordinario opere di interesse locale”.<br />

Per le medesime finalità e con riferimento alla stesse Leggi regionali di spesa di cui all’elenco sopra riportato, si ritiene inoltre<br />

di innalzare l’aliquota dei finanziamenti disposti a favore di soggetti pubblici fino al 100% della spesa ammissibile effettivamente<br />

sostenuta, comunque entro la percentuale massima eventualmente stabilita dalle leggi regionali di spesa stesse e nel limite del contributo<br />

assegnato, fatta comunque salva la funzionalità dell’intervento realizzato.<br />

Le disposizioni sopra riportate si applicano in relazione ad interventi per i quali non è ancora intervenuto, alla data di pubblicazione<br />

sul BUR del presente provvedimento, il provvedimento regionale di determinazione definitiva del contributo.<br />

Con il presente provvedimento, inoltre, si ritiene opportuno stabilire che, ai fini della conferma del contributo prevista dalle<br />

disposizioni attuative relative ad alcune delle leggi di spesa di cui all’elenco sopra riportato, possa essere presentato il progetto<br />

che, ai sensi delle vigenti normative in materia di contratti pubblici di lavori, deve essere posto a base della gara di appalto, le cui<br />

modalità siano state individuate con specifico provvedimento, anche se di livello inferiore a quello esecutivo.<br />

Il Relatore, conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

Udito il Relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma dello Statuto, il quale da<br />

atto che la competente struttura regionale ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità<br />

con la vigente legislazione regionale e statale;<br />

Vista la L.R. 7.11.2003, n. 27 e successive modifiche ed integrazioni<br />

Vista la L.R. 39/2001 e successive modifiche ed integrazioni;<br />

delibera<br />

1. di ristabilire, per gli interventi assegnati a soggetti pubblici ai sensi delle Leggi regionali di spesa elencate in premessa,<br />

la possibilità di autorizzare, nei modi stabiliti da ciascuno specifico piano di riparto, l’utilizzo delle economie realizzate in fase<br />

di appalto, ovvero in corso d’opera, anche al di fuori delle casistiche previste dagli articoli 132, commi 1, 3 e 4, e 205 del D.Lgs<br />

12.04.2006, n. 163, purché finalizzate alla realizzazione di lavori conformi alle specifiche leggi regionali di finanziamento, alla<br />

natura e oggetto dell’intervento nonché ai provvedimenti amministrativi regionali ad esse conseguenti e comunque nell’ambito del<br />

medesimo quadro economico dell’intervento finanziato;<br />

2. di innalzare, per gli interventi di cui al punto 1, l’aliquota di finanziamento fino al 100% della spesa ammissibile effettivamente<br />

sostenuta, comunque entro la percentuale massima eventualmente stabilita dalle specifiche leggi regionali di spesa e nel<br />

limite del contributo assegnato, fatta comunque salva la funzionalità dell’intervento realizzato;<br />

3. di stabilire che le disposizioni di cui ai punti 1 e 2 si applicano in relazione ad interventi per i quali non è ancora intervenuto,<br />

alla data di pubblicazione sul BUR del presente provvedimento, il provvedimento di determinazione definitiva del contributo;<br />

4. di stabilire che, ai fini della conferma del contributo prevista dalla disposizioni attuative relative ad alcune delle leggi di<br />

spesa di cui all’elenco sopra riportato, possa essere presentato il progetto che, ai sensi delle vigenti normative in materia di contratti<br />

pubblici di lavori, deve essere posto a base della gara di appalto, le cui modalità siano state individuate con specifico provvedimento,<br />

anche se di livello inferiore a quello esecutivo;<br />

5. di incaricare il Dirigente della Direzione Lavori Pubblici degli ulteriori adempimenti conseguenti alla presente deliberazione;<br />

6. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />

7. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 393<br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1025 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Sostegno finanziario ai lavori pubblici di interesse locale di importo fino a 200.000 euro - Anno <strong>2013</strong>. Terzo programma<br />

di riparto. (L.R. n. 27/2003, art. 50).<br />

[Opere e lavori pubblici]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Il provvedimento dispone l’approvazione del terzo programma di riparto dei finanziamenti in conto capitale per la realizzazione<br />

di opere di interesse locale di competenza delle Amministrazioni comunali di importo fino a 200.000,00 euro relativi all’esercizio<br />

finanziario <strong>2013</strong>.<br />

L’Assessore Massimo Giorgetti, riferisce quanto segue.<br />

Per far fronte alla crisi congiunturale che tuttora perdura nell’economia veneta, la Giunta Regionale ha ritenuto di fondamentale<br />

interesse promuovere politiche mirate ad incentivare la realizzazione di lavori pubblici aventi le caratteristiche dell’immediata<br />

cantierabilità.<br />

Con <strong>Del</strong>iberazione n. 1069 del 5.06.2012, constatata l’efficacia dell’azione già avviata con una precedente iniziativa del 20<strong>09</strong>,<br />

la Giunta regionale ha avviato, in attuazione di quanto disposto dall’art. 50, comma 1, lett a), della L.R. 07.11.2003 n. 27, un nuovo<br />

programma di finanziamento in conto capitale per la realizzazione di opere di interesse locale di competenza delle Amministrazioni<br />

comunali di importo fino a 200.000,00 euro.<br />

Il Bando approvato con il sopra citato provvedimento ha stabilito, in particolare, le seguenti principali modalità operative per<br />

l’assegnazione dei finanziamenti:<br />

- inoltro delle istanze esclusivamente mediante telefax entro il 23.07.2012;<br />

- compilazione della relativa graduatoria secondo la data e l’ora di ricevimento ad uno specifico apparecchio telefax della Direzione<br />

Lavori Pubblici, così come stampigliata nelle pagine ricevute;<br />

- entità del contributo regionale determinata in ragione del 90% del costo previsto per i lavori, comprensivo degli oneri per la<br />

sicurezza e della relativa IVA qualora quest’ultima costituisca costo effettivamente a carico del beneficiario, con il limite di<br />

100.000,00 €.<br />

Con <strong>Del</strong>iberazione n. 1580 del 31.07.2012, constatato che alla data del 11.06.2012 risultavano presentate n. 330 istanze da parte<br />

di 327 Comuni del Veneto, pari quindi a circa il 56% del totale dei 581 Comuni della Regione, al fine di rendere urgentemente<br />

operativo il programma di finanziamento, così da garantirne la migliore efficacia in termini di superamento della crisi economica<br />

in atto, la Giunta regionale ne ha approvato il primo programma di riparto per l’anno 2012, sulla base dell’istruttoria operata dagli<br />

uffici della competente Direzione Lavori Pubblici sulle istanze presentate entro tale data.<br />

Il provvedimento ha disposto in particolare il finanziamento di n. 239 istanze delle n. 321 risultate ammissibili, per un importo<br />

complessivo di € 23.048.601,70, assegnato a valere sui fondi disponibili sul capitolo di spesa n. 44021 “Trasferimenti alle Amministrazioni<br />

Pubbliche per interventi in materia di edilizia pubblica (D.Lgs. 31/03/1998, n. 112, artt. 89 - 94)”, nell’ambito dell’Unità<br />

Previsionale di Base U0211 “Interventi indistinti di edilizia speciale pubblica” del Bilancio regionale di previsione relativo all’esercizio<br />

finanziario 2012.<br />

Con <strong>Del</strong>iberazione della Giunta regionale n. 2916 del 28.12.2012 è stato quindi approvata la graduatoria generale delle istanze<br />

presentate entro il termine del 23.07.2012 stabilito dal bando ed un secondo Piano di riparto, per l’anno 2012, delle relative risorse,<br />

dell’importo complessivo di € 4.492.411,64, con il quale sono state ammesse a finanziamento ulteriori 48 istanze, delle n. 312 risultate<br />

ammissibili oltre quelle finanziate con la citata DGR 1580/2012, a valere sulle disponibilità residue dei sotto elencati capitoli<br />

di spesa del Bilancio regionale di previsione relativo all’esercizio finanziario 2012:<br />

- € 1.252.398,30 sul cap. n. 44021 “Trasferimenti alle Amministrazioni Pubbliche per interventi in materia di edilizia pubblica<br />

(D.Lgs. 31/03/1998, n. 112, artt. 89 - 94)”, nell’ambito dell’Unità Previsionale di Base U0211 “Interventi indistinti di edilizia<br />

speciale pubblica”;<br />

- € 3.240.013,34 sul cap. n. 100628 “Interventi regionali in materia di edilizia pubblica (D.Lgs. 31/03/1998, n. 112, att. 89 - 94)”<br />

dell’UPB U0211 “Interventi indistinti di edilizia speciale pubblica”.<br />

Con il presente provvedimento, preso atto delle risorse rese disponibili sul capitolo di spesa n. 101829 “Interventi regionali<br />

per il finanziamento di iniziative ed opere di particolare interesse o urgenza (art. 53, c. 7, L.R. 07/11/2003, n. 27)”, nell’ambito dell’Unità<br />

Previsionale di Base U0211 “Interventi indistinti di edilizia speciale pubblica” del Bilancio regionale di previsione relativo<br />

all’esercizio finanziario in corso, si intende ora disporne l’utilizzo procedendo all’approvazione del terzo programma di riparto<br />

per il finanziamento di lavori pubblici di interesse locale di importo fino a 200.000 euro, mediante scorrimento della graduatoria<br />

approvata con la citata <strong>Del</strong>iberazione n. 2916 del 28.12.2012.<br />

Nell’Allegato A “Sostegno regionale ai lavori pubblici di interesse locale di importo inferiore a 200.000 euro - Anno <strong>2013</strong>. Terzo<br />

programma di riparto”, è quindi riportato l’elenco delle n. 265 istanze risultate ammissibili, con esclusione di quelle finanziate con<br />

le citate DGR 1580/2012 e DGR n. 2916/2012, comprendente anche quella relativa al Comune di Belfiore (VR), al quale era stato<br />

attribuito, con la citata DGR 2916/2012, un contributo parziale. Di queste ne vengono finanziate n 73, per un importo complessivo<br />

di € 7.034.939,49, a valere sulla disponibilità del sopra citato capitolo di spesa n. 101829 del Bilancio regionale di previsione relativo<br />

all’esercizio finanziario in corso.<br />

Nell’allegato sono riportati l’importo ammissibile considerato per lavori, oneri per la sicurezza ed IVA, se dichiarata costo a<br />

carico del Comune, e quello del contributo assegnato che è stato calcolato, sulla base dei criteri approvati dal Bando, applicando<br />

l’aliquota del 90% all’importo ammissibile, con il limite massimo di € 100.000,00.


394<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

Si determina pertanto € 7.034.939,49 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri<br />

atti il dirigente regionale della Direzione regionale Lavori Pubblici disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati<br />

sul di spesa n. 101829 “Interventi regionali per il finanziamento di iniziative ed opere di particolare interesse o urgenza (art. 53, c.<br />

7, L.R. 07/11/2003, n. 27)”, nell’ambito dell’Unità Previsionale di Base U0211 “Interventi indistinti di edilizia speciale pubblica”<br />

del Bilancio regionale di previsione relativo all’esercizio finanziario in corso.<br />

Alle relative liquidazioni si darà corso compatibilmente con la disponibilità di cassa dello specifico capitolo di spesa al momento<br />

della presentazione delle richieste da parte dei beneficiari.<br />

Le modalità di gestione dei contributi, così come approvate con la citata <strong>Del</strong>iberazione della Giunta regionale n. 1069 del<br />

5.06.2012 e modificate con <strong>Del</strong>iberazione n. 2558 del 11.12.2012, sono quelle di seguito riportate:<br />

- entro 90 giorni dalla pubblicazione sul BUR del provvedimento regionale che assume l’impegno di spesa, i Beneficiari devono<br />

trasmettere alla Direzione regionale Lavori pubblici, al fine della conferma definitiva del contributo, la seguente documentazione:<br />

- relazione, quadro economico e principali allegati grafici del progetto a livello almeno preliminare dell’intervento;<br />

- provvedimento di approvazione del progetto;<br />

- dichiarazione che il costo del progetto è stato determinato mediante l’applicazione del Prezzario Regionale vigente (eventuali<br />

scostamenti dovranno essere opportunamente e dettagliatamente giustificati in rapporto alle particolari caratteristiche dell’edificio<br />

e/o delle aree);<br />

- convenzione regolante le modalità di gestione dei contributi, di cui all’Allegato B alla citata DGR 1069 del 5.06.2012, debitamente<br />

sottoscritta.<br />

Il mancato rispetto di tale termine comporta la decadenza dal diritto al contributo;<br />

- entro sei mesi dalla data di pubblicazione sul BUR del provvedimento regionale che assume l’impegno di spesa, i Beneficiari<br />

devono approvare il progetto esecutivo dell’intervento, dandone comunicazione, entro i successivi 30 giorni, alla Regione - Direzione<br />

regionale Lavori Pubblici, esclusivamente mediante telefax al n. 041 2792256, allegando copia del relativo provvedimento.<br />

Il mancato rispetto di tali termini comporta la decadenza dal diritto al contributo;<br />

- entro un anno dalla data di pubblicazione sul BUR del provvedimento regionale che assume l’impegno di spesa, i Beneficiari<br />

devono provvedere alla formale consegna dei lavori, dandone comunicazione, entro i successivi 30 giorni, alla Regione - Direzione<br />

regionale Lavori Pubblici, esclusivamente mediante telefax al numero sopra indicato, allegando copia del relativo verbale.<br />

Il mancato rispetto di tali termini comporta la decadenza dal diritto al contributo;<br />

- entro il termine improrogabile di cinque anni decorrenti dal provvedimento che ha disposto il relativo impegno di spesa, i<br />

Beneficiari devono trasmettere la rendicontazione finale dell’intervento alla Regione - Direzione regionale Lavori Pubblici,<br />

esclusivamente mediante lettera raccomandata AR. Il mancato rispetto di tale termine comporta la decadenza dal diritto al<br />

contributo, limitatamente alla parte non ancora erogata, secondo le modalità di cui all’art. 54, comma 6, della L.R. 07.11.2003<br />

n. 27.;<br />

- Le modalità di gestione dei contributi sono stabilite all’art. 54 della L.R. 27/03, come ulteriormente esplicitate nello schema di<br />

convenzione, Allegato B alla citata DGR 1069 del 5.06.2012, tenuto conto delle modifiche apportate con <strong>Del</strong>iberazione della<br />

Giunta regionale n. 2916 del 28.12.2012 e, per quanto riguarda le dimensioni del cartello di cantiere, con <strong>Del</strong>iberazione della<br />

Giunta regionale n. 466 del 10.04.<strong>2013</strong>;<br />

- non sono ammesse modifiche dell’oggetto dell’intervento in relazione al quale è stata presentata istanza di contributo;<br />

- l’utilizzo delle economie realizzate in fase di appalto, ovvero in corso d’opera, può essere autorizzato limitatamente alle varianti<br />

di cui all’art. 132, commi 1, 3 e 4, ed all’art. 205 del D.Lgs 12.04.2006, n. 163 “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori,<br />

servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17CE e 2004/18/CE”<br />

- nell’affidamento dei lavori, vanno osservate le procedure di cui all’art. 122, comma 7, del D.Lgs. 12 aprile 2006, n. 163.<br />

Tenuto inoltre conto di quanto stabilito con Provvedimento della Giunta regionale n. 601 del 10.05.2011 “Anagrafe dell’Edilizia<br />

Scolastica. Approvazione modalità di gestione ed utilizzo dell’applicativo denominato “Anagrafe dell’Edilizia Scolastica del Veneto”.<br />

(L. n. 23/96, art. 7)”, si stabilisce che le liquidazioni dei contributi assegnati per interventi di edilizia scolastica, sia in acconto<br />

che a saldo, siano subordinate alla comunicazione, da parte del beneficiario, con le modalità stabilite con la citata DGR 601/2011,<br />

dell’avvenuta verifica ed aggiornamento dei dati contenuti nel database dell’Anagrafe di rispettiva competenza.<br />

Il Dirigente della Direzione Lavori Pubblici è incaricato di ogni ulteriore adempimento conseguente alla presente deliberazione,<br />

ivi compresa la sottoscrizione della Convenzione.<br />

Il Relatore, conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

Udito il Relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma dello Statuto, il quale da<br />

atto che la competente struttura regionale ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità<br />

con la vigente legislazione regionale e statale;<br />

Vista la L.R. 7.11.2003, n. 27 e successive modifiche ed integrazioni;<br />

Vista la L.R. 39/2001 e successive modifiche ed integrazioni;<br />

Vista la DGR 05.06.2012 n. 1069;<br />

Vista la DGR 31.07.2012 n. 1580;<br />

Vista la DGR 11.12.2012 n. 2558;<br />

Vista la DGR 28.12.2012 n. 2916;


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 395<br />

Vista la DGR 10.04.<strong>2013</strong> n. 466;<br />

delibera<br />

1. di approvare il terzo Piano di riparto delle risorse per il finanziamento di lavori pubblici di interesse locale di importo fino a<br />

200.000 euro - Anno <strong>2013</strong>, così come riportato nell’Allegato A “Sostegno regionale ai lavori pubblici di interesse locale di importo<br />

inferiore a 200.000 euro - Anno <strong>2013</strong>. Terzo programma di riparto”;<br />

2. di determinare in € 7.034.939,49 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri<br />

atti il dirigente regionale della Direzione regionale Lavori Pubblici disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati<br />

sul capitolo di spesa n. 101829 “Interventi regionali per il finanziamento di iniziative ed opere di particolare interesse o urgenza<br />

(art. 53, c. 7, L.R. 07/11/2003, n. 27)”, nell’ambito dell’Unità Previsionale di Base U0211 “Interventi indistinti di edilizia speciale<br />

pubblica” del Bilancio regionale di previsione relativo all’esercizio finanziario in corso.<br />

Alle relative liquidazioni si darà corso compatibilmente con la disponibilità di cassa dello specifico capitolo di spesa al momento<br />

della presentazione delle richieste da parte dei beneficiari.<br />

3. di stabilire che le liquidazioni dei contributi assegnati per interventi di edilizia scolastica, sia in acconto che a saldo, sono<br />

subordinate alla comunicazione, da parte del beneficiario, con le modalità stabilite con DGR 601/2011, dell’avvenuta verifica ed<br />

aggiornamento dei dati contenuti nel database dell’Anagrafe dell’Edilizia Scolastica del Veneto di rispettiva competenza;<br />

4. di dare atto che le modalità di gestione dei contributi, come riportate nelle premesse, sono quelle approvate con <strong>Del</strong>iberazione<br />

della Giunta Regionale n. 1069 del 5.06.2012, come ulteriormente esplicitate nello schema di convenzione, Allegato B alla citata<br />

DGR 1069 del 5.06.2012, tenuto conto delle modifiche apportate con <strong>Del</strong>iberazione della Giunta regionale n. 2916 del 28.12.2012<br />

e, per quanto riguarda le dimensioni del cartello di cantiere, con <strong>Del</strong>iberazione della Giunta regionale n. 466 del 10.04.<strong>2013</strong>;<br />

5. di dare atto che la spesa conseguente all’approvazione del presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai<br />

sensi della L.R. 1/2001;<br />

6. di incaricare il Dirigente della Direzione Lavori Pubblici di ogni ulteriore adempimento conseguente alla presente deliberazione,<br />

ivi compresa la sottoscrizione della Convenzione;<br />

7. di individuare, ai sensi dell’art. 4 del Provvedimento approvato con DGR n. 1029 del 18.03.2005, quale Responsabile del<br />

Programma di Riparto il Dirigente della Direzione regionale Lavori Pubblici;<br />

8. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 e 27 del decreto legislativo<br />

14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33.<br />

9. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.


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DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1026 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Disposizioni di prima attuazione della Lr 28 dicembre 2012, n. 48 recante “Misure per l’attuazione coordinata delle<br />

politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, della corruzione nonché per la promozione<br />

della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile”.<br />

[Sicurezza pubblica e polizia locale]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Con la presente deliberazione la Giunta regionale detta le prime disposizioni attuative della legge regionale del 28 dicembre 2012,<br />

n. 48 (pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione n. 110 del 2012) e in particolare dell’art. 19, indicando la struttura deputata<br />

al coordinamento e pianificazione delle azioni previste dalla legge stessa, determinando altresì le relative modalità di attuazione.<br />

Inoltre, ai sensi di quanto disposto dall’articolo 18, commi 1 e 2, della medesima legge regionale 28 dicembre 2012, n. 48, è dato<br />

atto dell’obbligo di adesione della Regione del Veneto all’associazione “Avviso pubblico - enti locali e regioni per la formazione<br />

civile contro le mafie”.<br />

L’Assessore Massimo Giorgetti riferisce quanto segue.<br />

Con Legge regionale 28 dicembre 2012, n. 48, recante “Misure per l’attuazione coordinata delle politiche regionali a favore<br />

della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, della corruzione nonché per la promozione della cultura della legalità e della<br />

cittadinanza responsabile” la Regione del Veneto si è dotata di un complesso apparato dispositivo catalogabile all’interno delle<br />

politiche regionali di sicurezza.<br />

La legge in argomento configura diverse linee d’azione attraverso le quali la Regione può divenire attore territoriale di rilievo<br />

nel fornire un contributo allo sviluppo del diritto alla sicurezza, statutariamente contemplato e qui specificamente declinato nel<br />

supporto regionale al contrasto della criminalità organizzata e mafiosa e delle connesse problematiche. In ragione dell’evidente<br />

necessità di costruire ed attuare le eterogenee azioni possibili in un’ottica sistemica, l’articolo 19, comma 1, della Lr n. 48/2012 ha<br />

previsto la individuazione di una struttura deputata al coordinamento.<br />

Infatti, al solo fine di fornire una indicazione di massima sui riflessi della trasversalità d’azione e delle competenze regionali<br />

potenzialmente attivabili, qui di seguito si rappresenta un elenco non tassativo, né esaustivo, delle strutture regionali principalmente<br />

o potenzialmente interessate, fatta salva la futura riorganizzazione interna dell’apparato amministrativo della Giunta Regionale ai<br />

sensi della LR n. 54 del 31 dicembre 2012 “Legge regionale per l’ordinamento e le attribuzioni delle strutture della Giunta regionale<br />

in attuazione della legge regionale statutaria 17 aprile 2012, n. 1 - Statuto del Veneto”:<br />

- Unità di progetto Sicurezza urbana e Polizia locale<br />

- Direzione attività ispettiva e partecipazioni societarie;<br />

- Direzione sistema statistico regionale<br />

- Direzione relazioni internazionali<br />

- Direzione enti locali, persone giuridiche e controllo atti<br />

- Direzione industria e artigianato<br />

- Direzione commercio<br />

- Direzione sviluppo economico<br />

- Unità di progetto tutela produzioni agroalimentari<br />

- Direzione agroambiente<br />

- Unità complessa progetti strategici e politiche comunitarie<br />

- Direzione beni culturali<br />

- Direzione comunicazione e informazione<br />

- Direzione attività culturali e spettacolo<br />

- Direzione formazione<br />

- Direzione lavoro<br />

- Direzione istruzione<br />

- Unità di progetto Cabina di regia Fondo sociale europeo<br />

- Direzione tutela ambiente<br />

- Direzione lavori pubblici<br />

- Direzione prevenzione<br />

- Direzione servizi sociali<br />

- Ufficio del pubblico tutore dei minori<br />

- Unità di progetto flussi migratori<br />

Pertanto, in considerazione di quanto precede, si propone di mettere in capo all’Unità di Progetto Sicurezza Urbana e Polizia<br />

Locale la funzione di coordinamento, nei confronti delle varie Strutture regionali competenti, ai fini della definizione concertata<br />

delle iniziative previste in attuazione della citata L.r. n. 48/2012. Naturalmente ciascuna Struttura regionale resta responsabile<br />

della scelta delle azioni da realizzare e della loro concreta attuazione, compreso lo stanziamento dei fondi necessari e allocati nel<br />

rispettivo centro di responsabilità, di ciò dovendo comunque rispondere al proprio vertice politico-amministrativo, salvo eventuale<br />

concerto fra Strutture competenti. In ogni caso, la decisione formale circa le azioni da portare avanti spetta alla Giunta regionale,<br />

sulla scorta delle proposte emerse e concordate nella fase di coordinamento.


436<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

Stante la complessità degli adempimenti necessari per giungere alla rapida individuazione degli interventi concretamente attuabili,<br />

rispetto all’ampia gamma di interventi possibili in armonia con le finalità della L.r. n. 48/2012, tenuto conto anche degli<br />

obblighi di monitoraggio imposti dallo stesso art. 19 comma 3 della L.R n. 48/2012, appare necessario fissare un calendario di<br />

massima degli adempimenti procedurali posti in capo alla Struttura di coordinamento, che potrà comunque operare nei modi e nelle<br />

forme ritenute più opportune ed agevoli:<br />

a. entro il 30 ottobre la Struttura di coordinamento informa e invita le Strutture regionali competenti, anche per il tramite dei<br />

rispettivi vertici politico-amministrativi, a elaborare delle proposte attendibili e strutturate, in coerenza con la L.r. n. 48/2012<br />

e con quanto previsto alla successiva lettera b).<br />

b. Le proposte sono formulate e rese note alla Struttura di coordinamento entro 20 giorni dall’approvazione del bilancio annuale,<br />

complete degli elementi conoscitivi essenziali per garantirne l’effettiva attuazione, precisando in particolare: i riferimenti normativi,<br />

la descrizione analitica delle azioni, le modalità operative e di gestione, la relativa tempistica e i fondi destinati sui capitoli<br />

di bilancio annuale in disponibilità alla Struttura stessa. Le proposte sono sottoposte e approvate dalla Giunta regionale,<br />

possibilmente con unico atto adottato di concerto fra gli Assessori competenti.<br />

c. Dopo l’approvazione formale dell’atto di cui sopra, o suo eventuale aggiornamento (sempre possibile in qualunque fase del<br />

procedimento), le Strutture incaricate danno attuazione alle iniziative previste informandone periodicamente la Struttura di<br />

coordinamento, con cadenza almeno semestrale e secondo le indicazioni da questa impartite, ai fini del monitoraggio e del<br />

report biennale dovuto ai sensi di legge.<br />

d. Entro il semestre successivo alla scadenza del biennio di cui all’art. 19 comma 3 della Lr. n. 48/2012 (ovvero entro il 30 giugno<br />

2016 in prima attuazione), la Struttura di coordinamento predispone una relazione informativa, che sottopone alla Giunta regionale<br />

per l’approvazione, sullo stato di attuazione del piano di interventi e sugli altri aspetti previsti. La deliberazione è trasmessa<br />

alla competente commissione consiliare, come da prassi.<br />

Fermo restando la scansione sopra delineata, per il corrente anno <strong>2013</strong> essendo già istituito un capitolo di spesa dedicato per le<br />

iniziative ascrivibili alla competenza della stessa Unità di Progetto Sicurezza urbana e Polizia locale, la Struttura elabora la relativa<br />

proposta di interventi da attuarsi con le risorse allo scopo stanziate e la sottopone all’approvazione della Giunta regionale. La<br />

proposta può prevedere anche altre iniziative eventualmente già programmate entro l’anno in corso e formalmente strutturate in<br />

coerenza con quanto sopra indicato.<br />

Da ultimo, quale ulteriore passo nell’attuazione della legge regionale n. 48/2012 e con particolare riferimento all’articolo 18,<br />

commi 1 e 2, si rappresenta l’esigenza di avviare la concreta adesione della Regione del Veneto all’associazione “Avviso Pubblico<br />

- enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie”. A tale proposito appare opportuno sottolineare anche la stretta<br />

associabilità delle finalità proprie dell’associazione Avviso pubblico, enucleabili dall’Atto costitutivo, dallo Statuto e dalla Carta di<br />

Intenti, rispetto al complesso degli obiettivi perseguiti dalla Lr 48/2012; il che consente già di prefigurare ipotesi di possibile fattiva<br />

collaborazione istituzionale fra i Soggetti interessati per le finalità della legge regionale in argomento.<br />

Per quel che riguarda gli aspetti di dettaglio della procedura di adesione, si fa presente che in relazione a quanto stabilito dall’articolo<br />

5, comma 2, dello Statuto dell’associazione Avviso pubblico, il Presidente della Regione è autorizzato alla formalizzazione<br />

dell’adesione in virtù di quanto stabilito dall’articolo 18, comma 2, della Lr. 48/2012 e che la determinazione della quota associativa<br />

è, stante il disposto di cui all’art. 5, comma 5, dello Statuto dell’associazione Avviso pubblico, subordinata all’accettazione<br />

dell’adesione.<br />

Il relatore conclude il presente intervento sottoponendo all’approvazione il seguente provvedimento<br />

La Giunta regionale<br />

Udito il relatore incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’ art. 53, comma 4, dello Statuto, il quale dà<br />

atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />

vigente legislazione statale e regionale;<br />

Visto l’art. 6, comma 1, lett.g, dello Statuto;<br />

Vista Lr n. 28 dicembre 2012, n. 48, recante “ Misure per l’attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione<br />

del crimine organizzato e mafioso, della corruzione nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza<br />

responsabile”;<br />

Visti l’Atto costitutivo, lo Statuto e la Carta di intenti dell’associazione “Avviso pubblico - enti locali e Regioni per la formazione<br />

civile contro le mafie”<br />

delibera<br />

1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;<br />

2. di incaricare l’Unità di progetto Sicurezza Urbana e Polizia Locale delle funzioni di coordinamento in attuazione dell’ art.<br />

19, comma 1 della L.r. 28 dicembre 2012, n. 48, secondo quanto indicato in premessa;<br />

3. di rinviare a proprio successivo provvedimento l’approvazione delle iniziative previste entro l’anno in corso, per le finalità<br />

della L.R. n. 48/20012, con particolare riferimento a quelle ascrivibili alla competenza dell’Unità di progetto Sicurezza urbana e<br />

Polizia locale, da attuarsi con i fondi allocati sul capitolo 101846 dell’UPB U0015 “Prevenzione e lotta alla criminalità, secondo<br />

quanto in premessa indicato;<br />

4. di dare atto che la procedura ai fini della effettiva adesione della Regione del Veneto all’associazione Avviso pubblico<br />

- enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie”, sarà avviata con la presentazione della relativa istanza da parte<br />

del Presidente della Regione e contestualmente si autorizza il Dirigente dell’Unità di progetto Sicurezza urbana e Polizia locale,


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 437<br />

subordinatamente all’accettazione dell’adesione da parte dell’Ufficio di Presidenza dell’associazione richiesta, all’assunzione degli<br />

impegni di spesa corrente conseguenti;<br />

5. di incaricare il Dirigente regionale dell’Unità di progetto Sicurezza urbana e Polizia locale dell’esecuzione del presente<br />

atto;<br />

6. di dare atto che il presente provvedimento non comporta spese a carico del bilancio regionale;<br />

7. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.


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Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1027 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Ditta Costa Sviluppo SpA. Proroga termine di inizio lavori per la costruzione e l’esercizio di un impianto fotovoltaico<br />

della potenza di 27.398,880 kWp nel comune di Costa di Rovigo (RO). DPR 380/2001.<br />

[Energia e industria]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Proroga dei termini per la costruzione e l’esercizio di un nuovo impianto di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile<br />

(fotovoltaico).<br />

L’Assessore Massimo Giorgetti riferisce quanto segue:<br />

con DGR 1039/2012 la Regione ha autorizzato la ditta Costa Sviluppo SpA, alla costruzione e all’esercizio di un impianto fotovoltaico<br />

per la produzione di energia elettrica della potenza di 27.398,880 kWp, nel comune di Costa di Rovigo.<br />

Con nota 16.05.<strong>2013</strong>, prot. 206485, la ditta Costa Sviluppo SpA, ha richiesto la proroga del termine dell’inizio dei lavori. La<br />

richiesta è motivata dall’impossibilità di dare inizio ai lavori di costruzione dell’impianto di produzione in quanto la situazione<br />

economica contingente, la radicale variazione al ribasso delle tariffe incentivanti del Quinto Conto Energia e la variabilità del<br />

mercato interessante le energie rinnovabili, presuppongono una attenta verifica ed approfondimento dell’investimento riguardante<br />

l’impianto in oggetto.<br />

Il momento di grave crisi economico-finanziaria impone la necessità di dare sostegno alle imprese e l’istituto della proroga è<br />

uno strumento in conformità a quanto stabilito dall’art. 15, comma 2, DPR 380/2001 secondo il quale la posticipazione può essere<br />

disposta per fatti sopravvenuti estranei alla volontà del titolare.<br />

Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

Udito il relatore incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma dello Statuto, il quale dà<br />

atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />

vigente legislazione regionale e statale;<br />

Vista la L. 07.08.1990, n. 241 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti<br />

amministrativi”;<br />

Visto il DPR 06.06.2001, n. 380 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia”;<br />

Visto il D.Lgs. 03.03.2011, n. 28 “Attuazione della direttiva 20<strong>09</strong>/28/CE sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili,<br />

recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE”;<br />

Visto il D.M. 05.05.2011 “Incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti solari fotovoltaici” del Ministro dello<br />

Sviluppo Economico di concerto con il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare”;<br />

Visto il D.L. 24.01.2012, n. 1 “Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività” convertito,<br />

con modificazioni in L. 24.03.2012, n. 27;<br />

Vista la DGR 2204 del 8.08.2008 “Prime disposizioni organizzative per l’autorizzazione, installazione ed esercizio degli impianti<br />

di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili”, così come modificata ed integrata dalla DGR 1192 del 5.05.20<strong>09</strong> e dalla<br />

DGR 2373 del 4.08.20<strong>09</strong> “Disposizioni procedurali per il rilascio dell’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di impianti di<br />

produzione di energia elettrica, eolici e fotovoltaici (art. 12, D.Lgs. 29.12.2003, n. 387)”;<br />

Vista la DGR 453 del 2.03.2010 “Competenze e procedure per l’autorizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica<br />

da fonti rinnovabili”;<br />

Vista la DGR 1039 del 5.06.2012 “Richiedente: Costa Sviluppo SpA - Autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di un<br />

impianto fotovoltaico della potenza di 27.398,880 kWp nel comune di Costa di Rovigo, ai sensi dell’art.12, commi 3 e 4, D.Lgs.<br />

29.12.2003, n. 387;<br />

Vista la richiesta del 16.05.<strong>2013</strong> ns. prot. 206485 della ditta Costa Sviluppo SpA;<br />

delibera<br />

1. di dare atto che le premesse formano parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;<br />

2. di autorizzare alla ditta Costa Sviluppo SpA, p.iva 03929530289, con sede legale in Galleria Brancaleon, n. 2, 35100 Padova,<br />

la proroga dell’inizio lavori di mesi 12 per la costruzione e l’esercizio di un impianto fotovoltaico della potenza di 27.398,880 kWp,<br />

ubicato in comune di Costa di Rovigo.<br />

3. di dare comunicazione di tale provvedimento alla ditta ed a tutti gli altri Enti interessati;<br />

4. di dare atto che il presente atto non comporta spese a carico del bilancio regionale;<br />

5. di incaricare la Direzione Regionale Urbanistica e Paesaggio dell’esecuzione del presente atto;<br />

6. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 439<br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1028 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Concessione di un contributo all’UNPLI - Comitato Provinciale di Padova per la realizzazione della manifestazione “Dal<br />

Mare alla Piazza”. Autorizzazione (art. 82, c.1 L.R. 11/2010).<br />

[Mostre, manifestazioni e convegni]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Viene autorizzata la concessione di un contributo all’UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia) - Comitato Provinciale di<br />

Padova (c.f.: 91000440288) con sede a Camposampiero (PD) per la realizzazione della manifestazione “Dal Mare alla Piazza” che<br />

si terrà entro il mese di giugno in Prato della Valle a Padova, volta alla valorizzazione, sotto i profili culturali e gastronomici, delle<br />

eccellenze ittiche del territorio veneto, a beneficio della filiera ittica veneta con particolare riguardo alla piccola pesca costiera, con<br />

oneri a carico del bilancio regionale.<br />

L’Assessore Franco Manzato riferisce quanto segue.<br />

Con nota 30 maggio <strong>2013</strong> il Presidente dell’UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia) - Comitato Provinciale delle Pro Loco<br />

padovane ha formulato alla Regione del Veneto istanza di contributo a sostegno della Manifestazione “Dal Mare alla Piazza” che<br />

il Comitato medesimo realizzerà entro la fine del mese di giugno in Prato della Valle a Padova.<br />

La Manifestazione, che vedrà la presenza dei cinque consorzi di Pro Loco padovani (Consorzio Atesino, Consorzio Cittadellese,<br />

Consorzio Euganeo, Consorzio del Graticolato Romano, Consorzio Padova Sud-Est), si pone l’obiettivo di promuovere, a livello territoriale,<br />

la valorizzazione sotto i profili culturali e gastronomici delle eccellenze ittiche del Veneto con particolare riguardo alla piccola<br />

pesca costiera, emblema di una comune radice socio-culturale che lega le comunità rivierasche alle comunità dell’entroterra.<br />

Gli oneri previsionali quantificati da UNPLI Padova risultano pari ad 80.000,00 Euro (tensostruttura, attrezzature, arredi e<br />

stand espositivi).<br />

L’importanza dell’evento, la valenza assoluta della location (sagrato della Basilica di Santa Giustina in Prato della Valle), la<br />

coincidenza con l’avvio della stagione turistica e il significato strategico che riveste questa Manifestazione sotto i profili del sostegno<br />

al settore ittico regionale, più che mai interessato ad una valorizzazione economica nei grandi centri urbani della qualità<br />

dei propri prodotti, suggeriscono all’Amministrazione regionale di dare riscontro favorevole all’istanza, a tal fine autorizzando la<br />

concessione a UNPLI Comitato Provinciale di Padova, con sede in Camposampiero (Contrà dei Nodari, 27), cod.fisc.91000440288,<br />

di un contributo a carico del bilancio regionale pari ad Euro 50.000,00.<br />

Al Dirigente dell’Unità di Progetto Caccia e Pesca competono:<br />

- l’assunzione del pertinente impegno di spesa a carico del competente capitolo n. 101447 “Trasferimenti regionali per il sostegno<br />

della piccola pesca costiera (L.R.11/2010)” del bilancio di previsione per l’esercizio <strong>2013</strong> che presenta sufficiente disponibilità;<br />

- la liquidazione del contributo autorizzato ad avvenuto svolgimento della Manifestazione che beneficia del sostegno finanziario<br />

regionale, previa acquisizione di relazione finale.<br />

Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento<br />

La Giunta regionale<br />

Udito il relatore incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’ art.53, 4° comma, dello Statuto, il quale dà<br />

atto che la Struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />

vigente legislazione regionale e statale;<br />

Preso atto dell’istanza formulata da UNPLI Comitato Provinciale di Padova, con sede in Camposampiero (Contrà dei Nodari,<br />

27), cod.fisc.91000440288, volta all’ottenimento di un contributo regionale a sostegno della Manifestazione “Dal Mare alla Piazza”<br />

che si terrà entro il mese di giugno in Prato della Valle in Padova;<br />

Preso atto delle disponibilità recate dal capitolo n. 101447 “Trasferimenti regionali per il sostegno della piccola pesca costiera<br />

(L.R.11/2010)” del bilancio di previsione per l’esercizio <strong>2013</strong>;<br />

Vista la Legge Regionale n. 39 del 29 novembre 2001 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione;<br />

Vista la Legge Regionale n. 4 del 5.4.<strong>2013</strong> di approvazione del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario <strong>2013</strong> e pluriennale<br />

<strong>2013</strong>-2015;<br />

Riassunte le valutazioni di cui alla premessa, facente parte integrante del presente provvedimento;<br />

delibera<br />

1. di concedere a UNPLI Comitato Provinciale di Padova, con sede in Camposampiero (Contrà dei Nodari, 27), cod.<br />

fisc.91000440288, un contributo pari ad Euro 50.000,00 a carico del bilancio regionale a sostegno della Manifestazione “Dal Mare<br />

alla Piazza” che si terrà entro il mese di giugno del corrente anno in Prato della Valle a Padova, volta alla valorizzazione, sotto i<br />

profili culturali e gastronomici, delle eccellenze ittiche del territorio veneto, a beneficio della filiera ittica regionale;<br />

2. di determinare in Euro 50.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con proprio<br />

atto il Dirigente Regionale dell’Unità di Progetto Caccia e Pesca, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati<br />

sul capitolo n. 101447 “Trasferimenti regionali per il sostegno della piccola pesca costiera (L.R.11/2010)” del bilancio di previsione<br />

per l’esercizio <strong>2013</strong>;


440<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

3. di dare atto che la spesa di cui si prevede l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai<br />

sensi della L.R. n. 1/2011, nonché di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 e<br />

27 del decreto legislativo 14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33;<br />

4. di incaricare l’Unità di Progetto Caccia e Pesca dell’esecuzione del presente provvedimento;<br />

5. di disporre la trasmissione di copia del presente provvedimento al soggetto beneficiario;<br />

6. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 441<br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1029 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Legge regionale 10 agosto 2012, n. 28 “Disciplina dell’agriturismo, ittiturismo e pescaturismo.” Disposizioni applicative<br />

temporanee per lo svolgimento dell’attività di pescaturismo nel corso dell’estate <strong>2013</strong>. Integrazione della DGR n. 604 del 3<br />

maggio <strong>2013</strong>.<br />

[Turismo]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Sono approvate, in esecuzione della L.R. n. 28/2012, disposizioni integrative della DGR n. 604 del 3 maggio <strong>2013</strong> da applicarsi<br />

nel corso dell’anno <strong>2013</strong> all’attività di “pescaturismo”, intesa quale attività esercitata da pescatori di professione singoli o associati<br />

operanti in territorio veneto avente per oggetto l’imbarco, per finalità turistico-ricreative, di persone (ospiti) non facenti parte dell’equipaggio.<br />

L’Assessore Franco Manzato riferisce quanto segue.<br />

In esecuzione della Legge regionale 10 agosto 2012, n. 28, la Giunta Regionale, con provvedimento n. 604 del 3 maggio <strong>2013</strong>,<br />

ha approvato le disposizioni operative e procedurali per lo svolgimento nel territorio veneto dell’attività di “pescaturismo”.<br />

In particolare, ai sensi del comma 2 dell’art. 11 della richiamata L.R. 28/2012, il summenzionato provvedimento ha previsto,<br />

per gli imprenditori ittici che intendono avviare e/o esercitare l’attività di pescaturismo nelle acque interne della Regione Veneto, la<br />

frequenza ad un specifico corso di formazione, articolato in quattro moduli, per una durata complessiva di 30 ore, con prova finale<br />

da sostenersi presso Enti di formazione riconosciuti e accreditati ai sensi della L.R. 9 agosto 2002, n. 19.<br />

Nell’approssimarsi della stagione estiva, che risulta essere ovviamente il periodo più favorevole all’attività del pescaturismo<br />

non solo per le presenze turistiche nel nostro territorio ma anche per la concomitante attuazione del fermo temporaneo di pesca (la<br />

cui durata è di complessivi 45 giorni a partire verosimilmente dal 22 luglio), le imprese di pesca venete interessate all’attività di<br />

pescaturismo (circa 40), per il tramite delle Associazioni Professionali di Categoria, hanno manifestato, nell’ambito dell’Unità di<br />

Crisi della pesca regionale, la forte preoccupazione, considerati i tempi molto ristretti, di non essere in grado di coniugare le attività<br />

di lavoro con la frequentazione del corso di cui trattasi, frequentazione che risulta indispensabile, così come previsto nell’allegato<br />

A della richiamata DGR n. 604/<strong>2013</strong>, all’ottenimento del riconoscimento provinciale di cui all’art.23 della più volte richiamata L.R<br />

28/2012, a tal fine proponendo (nota del 7 giugno <strong>2013</strong> - prot. n. 243184) una parziale deroga limitata all’anno <strong>2013</strong> (primo anno di<br />

applicazione della L.R 28/2012).<br />

Le medesime preoccupazioni sono state rappresentate dalla stessa Amministrazione provinciale di Venezia.<br />

Tutto ciò premesso, al fine di non penalizzare gli occupati del comparto produttivo veneto della pesca e dell’acquacoltura<br />

già sottoposti all’impatto della perdurante e grave crisi in atto, con il presente provvedimento, in accoglimento dell’istanza degli<br />

operatori più sopra richiamata, si propone che per la sola stagione estiva <strong>2013</strong>, in deroga a quanto disposto con DGR n. 604 del 3<br />

maggio <strong>2013</strong>, l’imprenditore ittico possa acquisire il “riconoscimento provinciale” di cui all’art. 23 della L.R. 28/2012 qualora lo<br />

stesso dimostri di aver frequentato il Modulo A “normative in materia di sicurezza a bordo” del corso di cui all’Allegato A della<br />

richiamata DGR n. 604/13, la cui durata viene fissata in complessive sei (6) ore.<br />

In relazione a quanto sopra si dispone, altresì, che lo stesso imprenditore ittico entro la data del 31 dicembre <strong>2013</strong>, pena il ritiro<br />

del suddetto riconoscimento provinciale, ha l’obbligo di frequentare, secondo le disposizioni di cui ai paragrafi 6, 7 e 8 dell’Allegato<br />

A della DGR 604/13, la rimanente parte del corso abilitativo nonché superare la prova finale da sostenersi presso Enti di formazione<br />

riconosciuti e accreditati ai sensi della L.R. 9 agosto 2002, n. 19.<br />

Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, quarto comma, dello Statuto, il quale<br />

dà atto che la Struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con<br />

la vigente legislazione statale e regionale;<br />

Vista la L.R. 28 aprile 1998, n. 19 “Norme per la tutela delle risorse idrobiologiche e della fauna ittica e per la disciplina dell’esercizio<br />

della pesca nelle acque interne e marittime interne della Regione Veneto”;<br />

Vista la L.R. 10 agosto 2012, n. 28 “Disciplina dell’agriturismo, ittiturismo e pescaturismo”;<br />

Preso atto degli esiti delle riunioni tecniche coordinate dall’Unità di Progetto Caccia e Pesca con le a Associazioni Professionali<br />

di Categoria Venete facenti capo al settore ittico;<br />

Preso atto della richiesta presentata dalle Associazioni Professionali di Categoria con nota del 7 giugno ’13 - prot. n. 243184;<br />

Ravvisata l’opportunità di accogliere la proposta del relatore secondo quanto esposto in premessa, che forma parte integrante<br />

e sostanziale del presente provvedimento:<br />

delibera<br />

1. di accogliere, per le motivazioni esposte in premessa, l’istanza formulata dalle Associazioni di Categoria Venete facenti<br />

capo al settore ittico con nota prot. n. 243184 del 7 giugno <strong>2013</strong>, volta all’introduzione di una parziale deroga, limitata all’anno <strong>2013</strong><br />

(prima applicazione alle disposizioni di cui alla L.R. 10 agosto 2012, n. 28 “Disciplina dell’agriturismo, ittiturismo e pescaturismo”)<br />

relativamente all’obbligo di frequentazione, da parte dell’imprenditore ittico, dell’intero corso abilitativo di cui ai paragrafi 6, 7 e 8


442<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

dell’Allegato A della DGR n. 604 del 3 maggio <strong>2013</strong>;<br />

2. di disporre che l’imprenditore ittico può acquisire il “riconoscimento provinciale” di cui all’art.23 della richiamata L.R<br />

28/2012 qualora lo stesso dimostri di aver frequentato il solo Modulo A “normative in materia di sicurezza a bordo” del corso abilitativo<br />

di cui al precedente punto 1. la cui durata viene fissata in complessive sei (6) ore;<br />

3. di dare atto che continuano ad applicarsi le disposizioni di cui alla DGR n. 604 del 3 maggio <strong>2013</strong> non in contrasto con il<br />

presente provvedimento;<br />

4. di disporre che l’imprenditore ittico, entro la data del 31 dicembre <strong>2013</strong>, pena il ritiro del suddetto riconoscimento provinciale,<br />

ha l’obbligo di frequentare la rimanente parte del corso abilitativo nonché superare la prova finale, da sostenersi presso Enti<br />

di formazione riconosciuti e accreditati ai sensi della L.R. 9 agosto 2002, n. 19, così come disposto nell’Allegato A della DGR<br />

604/13;<br />

5. di incaricare l’Unità di Progetto Caccia e Pesca all’esecuzione del presente provvedimento;<br />

6. di dare atto che il presente provvedimento non comporta oneri a carico del bilancio regionale;<br />

7. di disporre la trasmissione di copia del presente atto alle Province, agli Ispettorati di Porto della Regione Veneto, alle Capitanerie<br />

di Porto dei Compartimenti Marittimi di Venezia e di Chioggia, alle Associazioni Professionali di Categoria della pesca;<br />

8. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 443<br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1030 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Ratifica, ai sensi dell’articolo 6, comma 1, lettera d) della LR 10 dicembre 1973, n. 27, del decreto del Presidente della<br />

Giunta regionale n. 83 del 13 giugno <strong>2013</strong> avente per oggetto: <br />

[Agricoltura]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Il Programma nazionale di sostegno di cui al Reg. CE n. 1234/2007 prevede l’erogazione di aiuti per il settore vitivinicolo.<br />

Con la misura ristrutturazione e riconversione sono erogati aiuti per l’ammodernamento dei vigneti. Con il presente atto si adottano<br />

disposizioni al fine di incrementare le risorse finanziarie disponibili per l’annualità <strong>2013</strong>. Riguardo della misura investimenti,<br />

vengono introdotte alcune modifiche a seguito di puntuali osservazioni effettuate dalla Corte dei Conti Europea nel corso di una<br />

visita di controllo.<br />

L’Assessore Franco Manzato riferisce quanto segue.<br />

Il regolamento (CE) n. 479/2008, relativo all’Organizzazione Comune del Mercato vitivinicolo, (ora inglobato con il regolamento<br />

CE n. 491/20<strong>09</strong> nel regolamento CE n. 1234/2007), ha previsto che ciascun Stato membro possa dotarsi di un Programma di sostegno<br />

per il settore vitivinicolo al fine di aumentare la competitività dei produttori di vino, attraverso specifiche misure di intervento.<br />

Nel caso della misura “ristrutturazione e riconversione dei vigneti” l’intervento comunitario prevede l’erogazione di aiuti ai<br />

conduttori di superficie che ammodernano i propri impianti con la finalità di adeguare la produzione alle mutate richieste del mercato<br />

e/o migliorarne l’efficienza produttiva e gestionale, tutto ciò per rendere più competitiva l’impresa ed assicurarne sufficiente<br />

redditività.<br />

Con il decreto del Ministero delle politiche agricole e forestali del 8 agosto 2008, n. 2553, è stata normata, nell’ambito del predetto<br />

Programma nazionale di sostegno, la misura “ristrutturazione e riconversione dei vigneti”.<br />

In attuazione di quanto sopra con la deliberazione n. 3715 del 2 dicembre 2008, la Giunta Regionale ha adottato il Piano di<br />

ristrutturazione e riconversione viticola per il periodo di operatività del predetto Programma, di cui alla sezione IV ter del regolamento<br />

CE n. 1234/2007, aprendo contestualmente il bando per la selezione dei progetti per la campagna 2008/20<strong>09</strong>.<br />

Relativamente alla campagna 2012/<strong>2013</strong> il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali con proprio decreto del 28 giugno<br />

2012, n. 3905, ha provveduto alla ripartizione finanziaria tra le regioni, assegnando al Veneto un importo pari a € 11.838.730,00.<br />

La Giunta Regionale con la deliberazione n. 170 del 11 febbraio <strong>2013</strong>, ha approvato il bando per la selezione dei progetti relativi<br />

alla ristrutturazione e riconversione dei vigneti da presentarsi a valere sulle risorse stanziate per la campagna 2012/<strong>2013</strong>.<br />

Come per le annualità precedenti, l’adesione alla misura è stata superiore alla dotazione disponibile, infatti, tenuto conto dei<br />

risultati istruttori, si stima che le domande che avranno i requisiti previsti dal bando per essere inserite in graduatoria raggiungeranno<br />

l’importo complessivo di circa 29 milioni di €, di cui 4 milioni di € circa sono riferiti a domande il cui investimento è superiore<br />

a 3 ha per azienda.<br />

Le modalità di gestione del predetto Programma prevedono, prima della conclusione dell’annualità, la rimodulazione delle<br />

somme attribuite a ciascuna regione, al fine di assicurare il pieno impiego della dotazione nazionale in relazione all’entità delle<br />

risorse necessarie a soddisfare le istanze dei soggetti aventi titolo per poter beneficiare degli aiuti comunitari.<br />

È da precisare che per quanto riguarda la misura ristrutturazione e riconversione dei vigneti la procedura prevede che l’aiuto sia<br />

erogato anticipatamente rispetto al termine ultimo per la realizzazione dei lavori, sulla base di una apposita fidejussione sottoscritta<br />

a favore dell’amministrazione pubblica a garanzia dell’esecuzione del vigneto.<br />

Nelle scorse annualità il Veneto, grazie alla dinamicità del sistema produttivo e delle competenti strutture regionali, è riuscito<br />

a beneficiare delle economie di altre regioni, potendo così rispondere alle esigenze finanziarie degli operatori per le misure le cui<br />

dotazioni iniziali erano insufficienti rispetto alle richieste.<br />

A tal riguardo si precisa che proprio in considerazione di quanto sopra evidenziato, con la deliberazione n. 170/<strong>2013</strong> relativa<br />

al bando selezione dei progetti per la campagna 2012/<strong>2013</strong>, e precisamente al punto 5 del dispositivo, già si prevedeva che i<br />

11.838.730,00€, erano da considerarsi un primo stanziamento tenuto conto del meccanismo di rimodulazione della dotazione finanziaria<br />

del Programma nazionale di sostegno.<br />

In relazione a ciò e nell’intento di assicurare il massimo impiego delle economie, si ritiene di autorizzare AVEPA ad includere<br />

nella graduatoria dei soggetti beneficiari, tutte le aziende aventi i requisiti previsti dal bando per una superficie massima prevista<br />

fino a 3 ettari per azienda.<br />

Qualora entro il 15 ottobre <strong>2013</strong>, termine ultimo per la liquidazione degli aiuti, secondo le disposizioni che regolano il fondo<br />

FEAGA, non fosse possibile soddisfare l’intero importo delle richieste ammesse ai benefici, le istanze pendenti saranno liquidate<br />

con i fondi della annualità <strong>2013</strong>/2014, a partire dal 16 ottobre <strong>2013</strong>, le cui disponibilità stabilite dal decreto ministeriale n. 3525 del<br />

21 maggio <strong>2013</strong>, sono di € 14.473.996,00.<br />

Si ritiene peraltro, senza che ciò costituisca obbligo a erogare l’aiuto nelle successive annualità da parte dell’amministrazione<br />

regionale, che le aziende i cui progetti prevedono lavori che eccedono i summenzionati 3 ettari, possano presentare la fidejussione<br />

per l’intera superficie da realizzarsi come da progetto, a condizione comunque che lo stesso sia conforme a tutti gli altri requisiti<br />

previsti dal bando, al fine di poter beneficiare di eventuali economie aggiuntive.<br />

Relativamente alla misura “investimenti” si porta a conoscenza che la Corte dei Conti Europea ha effettuato una visita di con-


444<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

trollo in Veneto, dal 28 gennaio al 1 febbraio <strong>2013</strong>, per verificare la corretta applicazione di talune misure previste nell’ambito del<br />

programma di sostegno del settore vitivinicolo di cui al regolamento CE 1234/2007.<br />

L’attività della Corte dei Conti Europea ha sostanzialmente comprovato la sana gestione finanziaria riguardante l’attuazione della<br />

misura investimenti ha però rilevato una criticità relativa al vincolo di destinazione d’uso e inalienabilità delle barriques (piccole<br />

botti di capacità di circa 225 litri), fissato dalla regione del Veneto in un periodo di tre anni.<br />

La Corte dei Conti ha rilevato (con nota PF5556 del 26/04/<strong>2013</strong>) come la durata fissata non sia in linea con quanto disposto dal<br />

regolamento sullo sviluppo rurale (Reg. CE 1698/2005 art 72) che fissa in 5 anni il periodo vincolativo minimo per le attrezzature<br />

in generale.<br />

Alla luce di quanto sopra, al fine di evitare contenziosi con la UE che potrebbero comportare una rettifica finanziaria nei confronti<br />

della Regione del Veneto con conseguente obbligo di recupero delle somme erogate a carico dei beneficiari, si propone di<br />

accogliere l’osservazione avanzata dalla Corte dei Conti europea provvedendo alla modifica degli impegni previsti dalle deliberazioni<br />

n. 2037/2011 e n. 2658/2012, di apertura bandi per la misura “investimenti”, rispettivamente per le annualità 2012 e <strong>2013</strong>,<br />

riguardanti specificatamente la durata del periodo vincolativo minimo per le attrezzature (barrique).<br />

Al fine, quindi, di dare attuazione a quanto riportato nelle premesse, nel rispetto della tempistica imposta dal Programma nazionale<br />

di sostegno e di adeguarsi alle segnalazioni della Corte dei Conti Europa, il Presidente della Giunta regionale, avvalendosi<br />

delle facoltà previste dall’articolo 6 della Legge regionale 1 settembre 1972, n. 12, ha emanato con il decreto n. 83 del 13 giugno <strong>2013</strong><br />

recante disposizioni urgenti in materia di “Programma nazionale di sostegno per la viticoltura - Regolamento (CE) n. 1234/2007, art.<br />

103 decies. Misura ristrutturazione e riconversione viticola. - <strong>Del</strong>iberazione n. 170/<strong>2013</strong> - Graduatoria progetti campagna 2012/<strong>2013</strong>.<br />

Misura investimenti. - <strong>Del</strong>iberazioni n. 2037/2011 e 2658/2012 - Disposizioni integrative bandi annualità 2012 e <strong>2013</strong>. “<br />

Si evidenzia infine che la legge regionale 10 dicembre 1973, n. 27, all’articolo 6, lettera d), che ha modificato l’art. 6 della legge<br />

regionale 1 settembre 1972, n. 12, prevede che i decreti del Presidente della Giunta regionale, come nel caso in specie devono essere<br />

sottoposti per la ratifica alla Giunta nella seduta immediatamente successiva.<br />

Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

Udito il relatore incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale dà<br />

atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />

vigente legislazione regionale e statale;<br />

Visto il regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio, del 20 settembre 2005, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del<br />

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR);<br />

Visto il regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio, del 22 ottobre 2007, recante organizzazione comune dei mercati agricoli<br />

e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM), come modificato dal regolamento (CE) 491/20<strong>09</strong><br />

del Consiglio, del 25 maggio 20<strong>09</strong>;<br />

Visto il regolamento (CE) n. 479/2008 del Consiglio del 29 aprile 2008, relativo all’organizzazione comune del mercato vitivinicolo,<br />

che modifica i regolamenti (CE) n. 1493/1999, (CE) n. 1782/2003, (CE) n. 1290/2005 e (CE) n. 3/2008 e abroga i regolamenti<br />

(CEE) n. 2392/86 e (CE) n. 1493/1999;<br />

Visto il regolamento (CE) n. 555/2008 della Commissione del 27 giugno 2008 recante modalità di applicazione del regolamento<br />

(CE) n. 479/2008 del Consiglio relativo all’organizzazione comune del mercato vitivinicolo, in ordine ai programmi di sostegno,<br />

agli scambi con i paesi terzi, al potenziale produttivo e ai controlli nel settore vitivinicolo;<br />

Visto il Decreto ministeriale 8 agosto 2008, n. 2553 “Disposizioni nazionali di attuazione dei regolamenti (CE) n. 479/08 del<br />

Consiglio e (CE) n. 555/08 della Commissione per quanto riguarda l’applicazione della misura della riconversione e ristrutturazione<br />

dei vigneti, e successive modificazioni ed integrazioni;<br />

Visto decreto ministeriale 3 aprile 2012 n. 2141 relativo alla misura “investimenti” e successive modificazioni ed integrazioni;<br />

Visto il decreto ministeriale del 28 giugno 2012, n. 3905 “Programma di sostegno al settore vitivinicolo - Ripartizione della<br />

dotazione finanziaria relativa all’anno <strong>2013</strong>”;<br />

Visto il decreto ministeriale del 21 maggio <strong>2013</strong>, n. 3525 “Programma di sostegno al settore vitivinicolo - Ripartizione della<br />

dotazione finanziaria relativa all’anno 2014”;<br />

Visto il Programma Nazionale di Sostegno al settore vitivinicolo;<br />

Vista la legge regionale 9 novembre 2001, n. 31, relativa all’istituzione dell’Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura -<br />

AVEPA;<br />

Viste le deliberazioni n. 2275 del 9 agosto 2002, n. 3398 del 22 novembre 2002 e n. 639 del 14 marzo 2003, riguardanti l’assegnazione<br />

di funzioni e il trasferimento dei procedimenti ad AVEPA;<br />

Vista la deliberazione n. 3715 del 2 dicembre 2008, con la quale la Giunta Regionale ha adottato il Piano di ristrutturazione<br />

e riconversione viticola per il periodo di operatività del “Piano nazionale di sostegno”, di cui alla sezione IV ter del Reg. CE n.<br />

1234/2007;<br />

Vista deliberazione n. 170 del 11 febbraio <strong>2013</strong>, con la quale la Giunta Regionale ha approvato il bando per la selezione progetti<br />

relativi alla ristrutturazione e riconversione dei vigneti per la campagna 2012/<strong>2013</strong>;<br />

Viste le deliberazioni n. 2037/2011 e n. 2658/2012 di apertura bandi per le annualità 2012 e <strong>2013</strong> relative al Programma nazionale<br />

di sostegno al settore vitivinicolo - misura investimenti - Regolamento (CE) n. 479/2008 articolo 15;<br />

Vista la nota PF5556 del 26/04/<strong>2013</strong> della Corte dei Conti Europea relativa al vincolo di destinazione d’uso e inalienabilità delle<br />

barriques finanziate ai sensi del Programma nazionale di sostegno al settore vitivinicolo - misura investimenti. Regolamento (CE)


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 445<br />

n. 479/2008 articolo 15;<br />

Vista la deliberazione n. 2298 del 28 settembre 2010 “Costituzione delle Direzioni Regionali e Unità di Progetto”;<br />

Vista la delibera n. 2361 del 28 settembre 2010 “Individuazione dei Servizi, Unità complesse ed Unità periferiche nell’ambito<br />

delle strutture regionali e contestuale nomina dei dirigenti responsabili”;<br />

Vista la delibera n. 2299 del 28 settembre 2010 “Assegnazione di competenze e funzioni alle nuove Direzioni Regionali ed<br />

Unità di Progetto”;<br />

Ritenuto di adottare iniziative finalizzate ad assicurare la massima copertura delle richieste riguardanti gli aiuti per la ristrutturazione<br />

e riconversione dei vigneti, di cui al Programma nazionale di sostegno alla viticoltura;<br />

Ravvisata infine l’opportunità di accogliere le osservazioni avanzate dalla Corte dei Conti Europea riguardante l’attuazione<br />

della misura investimenti così come proposte dal relatore facendo proprio quanto esposto in premessa;<br />

Visto il decreto del Presidente della Giunta regionale n. 83 del 13 giugno <strong>2013</strong>, emanato ai sensi dell’articolo 6 della legge regionale<br />

1 settembre 1972, n. 12 [così come modificato dall’articolo 6, comma 1, lettera d) della LR 10 dicembre 1973, n. 27], avente<br />

per oggetto >;<br />

Considerato che ai sensi dell’articolo 6, lettera d), della legge regionale 10 dicembre 1973, n. 27, che ha modificato l’articolo 6,<br />

della legge regionale 1 settembre 1972, n. 12, i decreti del Presidente della Giunta regionale, come nel caso in specie, devono essere<br />

sottoposti per la ratifica alla Giunta nella seduta immediatamente successiva;<br />

delibera<br />

1. di procedere, ai sensi dell’articolo 6 della legge regionale 1 settembre 1972, n. 12 [così come modificato dall’articolo 6,<br />

comma 1, lettera d) della LR 10 dicembre 1973, n. 27] e per le motivazioni espresse in premessa, alla ratifica del decreto del Presidente<br />

della Giunta regionale n. 83 del 13 giugno <strong>2013</strong>, avente per oggetto ;<br />

2. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />

3. di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.


446<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1031 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Autorizzazione all’affidamento di incarichi professionali per la formulazione di pareri sull’adeguamento degli strumenti<br />

urbanistici al Piano Ambientale del Parco Naturale Regionale del Fiume Sile. Disposizioni relative alla razionalizzazione,<br />

riordino e contenimento della spesa per il personale degli Enti strumentali della Regione del Veneto. D.G.R. n. 1841 del<br />

8.11.2011; L.R. 18.3.2011, n. 7, art. 10; D.G.R. n. 769 del 2.5.2012; D.G.R. n. 2563 del 11.12.2012.<br />

[Consulenze e incarichi professionali]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Con la presente deliberazione si autorizza l’affidamento di incarichi professionali per la formulazione di pareri sull’adeguamento<br />

degli strumenti urbanistici al Piano Ambientale del Parco Naturale Regionale del Fiume Sile, secondo quanto previsto dalle<br />

disposizioni relative alla razionalizzazione, riordino e contenimento della spesa per il personale degli Enti strumentali della Regione<br />

del Veneto, emanate con D.G.R. n. 1841 del 8.11.2011, prorogate con D.G.R. n. 769 del 2.5.2012, nonché con D.G.R. n. 2563<br />

del 11.12.2012.<br />

L’Assessore Franco Manzato riferisce quanto segue.<br />

A seguito dell’entrata in vigore dell’art. 10 della L.R. 18.3.2011, n. 7 “Legge finanziaria regionale per l’esercizio 2011”, la Regione<br />

del Veneto è stata chiamata a svolgere un percorso di analisi gestionale degli Enti, aziende e agenzie della Regione al fine di<br />

riordinare e migliorare la funzionalità degli Enti strumentali nonché di ridurre le spese di funzionamento.<br />

La D.G.R. n. 1841 del 8.11.2011, avente ad oggetto: “Legge regionale 18 marzo 2011, n. 7 “Legge finanziaria regionale per l’esercizio<br />

2011”, art. 10 “Razionalizzazione e riordino degli enti strumentali della Regione del Veneto”. Avvio dell’attività ricognitiva”,<br />

elenca tra gli Enti strumentali oggetto dell’indagine anche i Parchi regionali del Veneto e tra essi il Parco Naturale Regionale del<br />

Fiume Sile.<br />

La citata D.G.R. n. 1841 del 8.11.2011, allo scopo di non vanificare la futura razionalizzazione degli Enti, aziende ed agenzie<br />

della Regione, dispone al punto 2 che gli Enti strumentali oggetto dell’attività ricognitiva ex art. 10 L.R. n. 7/2011, nei sei mesi decorrenti<br />

dalla pubblicazione dell’atto (BUR n. 85 del 15.11.2011), debbano essere preventivamente autorizzati dalla Giunta regionale<br />

in relazione ad assegnazione di incarichi dirigenziali e alle assunzioni a tempo determinato e indeterminato a qualsiasi titolo.<br />

Le disposizioni di cui alla D.G.R. n. 1841 del 8.11.2011, sono state prorogate con D.G.R. n. 769 del 2.5.2012, e successivamente<br />

con D.G.R. n. 2563 del 11.12.2012, confermando la necessità da parte degli Enti strumentali della Regione del Veneto di acquisire<br />

l’autorizzazione preventiva per determinate fattispecie di assunzioni, tra cui figurano anche gli incarichi professionali.<br />

Con nota prot. 1126/<strong>2013</strong> del 11.4.<strong>2013</strong> il Parco Naturale Regionale del Fiume Sile chiede l’autorizzazione per affidare, ai sensi<br />

della D.G.R. 8.11.2011, n. 1841, incarichi professionali per la formulazione di pareri sull’adeguamento degli strumenti urbanistici<br />

al Piano Ambientale del Parco stesso.<br />

Nello specifico, gli incarichi da affidare risultano essere i seguenti:<br />

- Arch. Gennaro Memmoli, architetto paesaggista - per un periodo massimo di mesi 6 a decorrere dalla adozione della presente<br />

deliberazione, importo collaborazione € 4.000,00, IVA e ogni altro onere incluso;<br />

- Dott. Marco Squizzato, biologo - per un periodo massimo di mesi 6 a decorrere dalla adozione della presente deliberazione,<br />

importo collaborazione € 2.000,00, IVA e ogni altro onere incluso;<br />

Considerato che tali incarichi sono motivati dalla mancanza di profili professionali idonei all’attività tecnica richiesta tra il personale<br />

in servizio, si propone di autorizzare il Parco Naturale Regionale del Fiume Sile all’affidamento degli incarichi e si incarica<br />

il Dirigente dell’Unità di Progetto Foreste e Parchi dell’esecuzione del presente atto.<br />

Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

Udito il relatore incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale dà<br />

atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />

vigente legislazione regionale e statale;<br />

Vista la L.R. 16.8.1984, n. 40 “Nuove norme per la istituzione di parchi e riserve naturali regionali”;<br />

Vista la L.R. 20.1.1991, n. 8 concernente “Norme per l’istituzione del Parco Naturale Regionale del Fiume Sile”;<br />

Visto il D.Lgs. 27.10.20<strong>09</strong>, n. 150;<br />

Visto il D.L. 31.5.2010, n. 78 convertito con modificazioni dalla Legge 30.7.2010, n. 122;<br />

Viste la nota del Parco Naturale Regionale del Fiume Sile prot. n. 1126/<strong>2013</strong> del 11.4.<strong>2013</strong>;<br />

Vista la D.G.R. n. 1841 del 8.11.2011;<br />

Vista la D.G.R. n. 769 del 2.5.2012;<br />

Vista la D.G.R. n. 2563 del 11.12.2012;<br />

delibera<br />

1. di autorizzare, per le motivazioni sopra esposte e con riguardo all’applicazione della D.G.R. n. 1841 del 8.11.2011, nonché<br />

della D.G.R. n. 769 del 2.5.2012 e della D.G.R. n. 2563 del 11.12.2012, l’affidamento degli incarichi come descritti in premessa da<br />

parte del Parco Naturale Regionale del Fiume Sile;


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 447<br />

2. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />

3. di incaricare il Dirigente dell’Unità di Progetto Foreste e Parchi dell’esecuzione del presente atto;<br />

4. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.


448<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1032 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

Autorizzazione all’affidamento di incarichi professionali per la realizzazione di filmati e DVD tematico, nonché spot e<br />

filmati televisivi del Parco Naturale Regionale del <strong>Del</strong>ta del Po. Disposizioni relative alla razionalizzazione, riordino e contenimento<br />

della spesa per il personale degli Enti strumentali della Regione del Veneto. D.G.R. n. 1841 del 8.11.2011; L.R.<br />

18.3.2011, n. 7, art. 10; D.G.R. n. 769 del 2.5.2012; D.G.R. n. 2563 del 11.12.2012.<br />

[Consulenze e incarichi professionali]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Con la presente deliberazione si autorizza l’affidamento degli incarichi professionali di cui all’oggetto per la realizzazione del<br />

progetto approvato con D.G.R. n. 2921 del 28.12.2012 avente ad oggetto “Partecipazione e realizzazione di eventi di carattere promozionale<br />

per il comparto ittico professionale e per la valorizzazione della pesca ricreativa nel Veneto. Autorizzazione (L.R. n.<br />

19/1998; D.Lgs. 26 maggio 2004, n. 154)” al Parco Naturale Regionale del <strong>Del</strong>ta del Po, secondo quanto previsto dalle disposizioni<br />

relative alla razionalizzazione, riordino e contenimento della spesa per il personale degli Enti strumentali della Regione del Veneto,<br />

emanate con D.G.R. n. 1841 del 8.11.2011, prorogate con D.G.R. n. 769 del 2.5.2012, nonché con D.G.R. n. 2563 del 11.12.2012.<br />

L’Assessore Franco Manzato riferisce quanto segue.<br />

A seguito dell’entrata in vigore dell’art. 10 della L.R. 18.3.2011, n. 7 “Legge finanziaria regionale per l’esercizio 2011”, la Regione<br />

del Veneto è stata chiamata a svolgere un percorso di analisi gestionale degli Enti, aziende e agenzie della Regione al fine di<br />

riordinare e migliorare la funzionalità degli Enti strumentali nonché di ridurre le spese di funzionamento.<br />

La D.G.R. n. 1841 del 8.11.2011, avente ad oggetto: “Legge regionale 18 marzo 2011, n. 7 “Legge finanziaria regionale per l’esercizio<br />

2011”, art. 10 “Razionalizzazione e riordino degli enti strumentali della Regione del Veneto”. Avvio dell’attività ricognitiva”,<br />

elenca tra gli Enti strumentali oggetto dell’indagine anche i Parchi Regionali del Veneto e tra essi l’Ente Parco Regionale del <strong>Del</strong>ta<br />

del Po.<br />

La citata D.G.R. n. 1841 del 8.11.2011, allo scopo di non vanificare la futura razionalizzazione degli Enti, aziende ed agenzie<br />

della Regione, dispone al punto 2 che gli Enti strumentali oggetto dell’attività ricognitiva ex art. 10 L.R. n. 7/2011, nei sei mesi decorrenti<br />

dalla pubblicazione dell’atto (BUR n. 85 del 15.11.2011), debbano essere preventivamente autorizzati dalla Giunta regionale<br />

in relazione ad assegnazione di incarichi dirigenziali e alle assunzioni a tempo determinato e indeterminato a qualsiasi titolo.<br />

Le disposizioni di cui alla D.G.R. n. 1841 del 8.11.2011, sono state prorogate con D.G.R. n. 769 del 2.5.2012, e successivamente<br />

con D.G.R. n. 2563 del 11.12.2012, confermando la necessità da parte degli Enti strumentali della Regione del Veneto di acquisire<br />

l’autorizzazione preventiva per determinate fattispecie di assunzioni, tra cui figurano anche gli incarichi professionali.<br />

Con nota prot. 2374 del 8.5.<strong>2013</strong> il Parco Naturale Regionale del <strong>Del</strong>ta del Po chiede l’autorizzazione per conferire, ai sensi<br />

della D.G.R. n. 1841 del 8.11.2011 e s.m.i., incarichi professionali per la realizzazione di filmati e di un DVD tematico, nonché di<br />

spot e filmati televisivi nell’ambito del progetto approvato con D.G.R. n. 2921 del 28.12.2012 avente ad oggetto “Partecipazione e<br />

realizzazione di eventi di carattere promozionale per il comparto ittico professionale e per la valorizzazione della pesca ricreativa<br />

nel Veneto. Autorizzazione (L.R. n. 19/1998; D.Lgs. 26 maggio 2004, n. 154)”, ai seguenti soggetti:<br />

- Dott. Luigi Gandi di Treviso per la realizzazione di filmati e DVD tematico - prodotto professionale già esistente ed approvato<br />

dalla Regione del Veneto - importo complessivo € 15.600,00, IVA e ogni altro onere incluso;<br />

- Sig. Giampaolo Bellomo di Padova per la realizzazione di spot e filmati televisivi - importo complessivo € 9.680,00, IVA e ogni<br />

altro onere incluso.<br />

Considerato che tali incarichi sono motivati dalla professionalità accertata, si propone di autorizzare il Parco Naturale Regionale<br />

del <strong>Del</strong>ta del Po all’affidamento degli incarichi e si incarica il Dirigente dell’Unità di Progetto Foreste e Parchi dell’esecuzione<br />

del presente atto.<br />

Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

Udito il relatore incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale dà<br />

atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />

vigente legislazione regionale e statale;<br />

Vista la L.R. 16.8.1984, n. 40 “Nuove norme per la istituzione di parchi e riserve naturali regionali”;<br />

Vista la L.R. 8.9.1997, n. 36 concernente “Norme per l’istituzione del Parco Regionale <strong>Del</strong>ta del Po”;<br />

Visto il D.Lgs. 27.10.20<strong>09</strong>, n. 150;<br />

Visto il D.L. 31.5.2010, n. 78 convertito con modificazioni dalla Legge 30.7.2010, n. 122;<br />

Vista la nota del Parco Naturale Regionale del <strong>Del</strong>ta del Po prot. n. 2374 del 8.5.<strong>2013</strong>;<br />

Vista la D.G.R. n. 1841 del 8.11.2011;<br />

Vista la D.G.R. n. 769 del 2.5.2012;<br />

Vista la D.G.R. n. 2563 del 11.12.2012;<br />

delibera<br />

1. di autorizzare, per le motivazioni sopra esposte e con riguardo all’applicazione della D.G.R. n. 1841 del 8.11.2011, nonché


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 449<br />

della D.G.R. n. 769 del 2.5.2012 e della D.G.R. n. 2563 del 11.12.2012, l’affidamento degli incarichi come descritti in premessa da<br />

parte del Parco Naturale Regionale del <strong>Del</strong>ta del Po;<br />

2. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />

3. di incaricare il Dirigente dell’Unità di Progetto Foreste e Parchi dell’esecuzione del presente atto;<br />

4. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.


450<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1036 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

D.G.R.V. n° 666 del 9/03/2010 riparto per l’esercizio 2010 del contributo ex art. 25 L.R. n. 9/2005. Cooperativa Sociale<br />

Self Help a r.l. ONLUS di Verona. Determinazioni.<br />

[Edilizia ospedaliera]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Autorizzazione all’utilizzo del contributo assegnato per acquistare, ristrutturare ed ampliare un immobile diverso rispetto a<br />

quello originariamente individuato quale centro di accoglienza per persone in situazione di marginalità.<br />

L’Assessore Remo Sernagiotto, riferisce quanto di seguito riportato.<br />

L’art. 25 della L.R. n. 9/2005 ha riconosciuto la valenza socio-sanitaria dei cosiddetti “servizi innovativi” a sostegno della disabilità<br />

costituendo un fondo di € 5.000.000,00 per la realizzazione di strutture residenziali destinate all’accoglienza temporanea,<br />

al sollievo alle famiglie e al sostegno degli operatori.<br />

Con delibera n. 666 del 9.03.2010 la Giunta Regionale approvava, per l’esercizio 2010, il piano degli investimenti ex art. 25 della<br />

L.R. n. 9/2005 ed ammetteva a finanziamento 20 interventi.<br />

Tra gli interventi beneficiati dai finanziamenti concessi con la sopraccitata D.G.R. n. 666/2010 rientra anche quello richiesto<br />

dalla Cooperativa Sociale Self Help a r.l. ONLUS di Verona per l’acquisto di un edificio di proprietà privata ubicato in via Don A.<br />

Checchini a Mozzecane (VR), individuato come luogo per ospitare un centro di accoglienza per persone in situazione di marginalità<br />

e/o di disabilità relazionali complessa; per tale intervento veniva stanziato un finanziamento di € 300.000,00 (cod. int. 394/1391/1),<br />

a fronte di un costo complessivo stimato in € 660.000,00= IVA esclusa.<br />

Con nota prot. n. 116 del 3 marzo 2012 (assunta in carico con prot. n. 132860 del 20 marzo 2012) la Cooperativa Sociale Self<br />

Help di Verona inviava, in ottemperanza alla DGRV n. 666/2010, la documentazione relativa all’intervento di acquisto, ristrutturazione<br />

e ampliamento di un fabbricato da adibire a centro di accoglienza per persone in situazione di marginalità per un importo<br />

complessivo di € 738.452,00.=<br />

Con tale nota la Cooperativa chiedeva di poter utilizzare il contributo regionale di € 300.000,00, assegnatogli con la D.G.R.V.<br />

n. 666/2010, per finanziare l’intervento di acquisto di un immobile, per il quale era già stato sottoscritto il preliminare di compravendita,<br />

sito in comune di Isola della Scala (VR) anziché in comune di Mozzecane (VR), ritenendo tale sede più idonea per ospitare<br />

il centro di accoglienza.<br />

La Cooperativa Sociale Self Help, su richiesta di questa Direzione, in data 31.05.<strong>2013</strong> prot. n. 253 motivava la suddetta richiesta<br />

evidenziando che il precedente immobile in comune di Mozzecane (VR) non risultava più disponibile mentre il nuovo immobile,<br />

costituito da una villetta autonoma sita in località Pellegrina di Isola della Scala (VR) sempre nel territorio dell’Azienda ULSS n.<br />

22, possiede una più ampia capacità edificatoria risultando più idoneo all’uso in quanto collocato in un contesto sociale di piccole dimensioni<br />

che può maggiormente favorire le possibilità di rapporti sociali e facilmente raggiungibile anche con i mezzi pubblici.<br />

Preso atto che:<br />

- il soggetto beneficiario del contributo (Cooperativa Sociale Self Help r.l. Onlus) è invariato;<br />

- la tipologia del servizio offerto (centro di accoglienza per persone in situazione di marginalità) è invariata;<br />

- l’importo del contributo richiesto di € 300.000,00, su un importo originario dell’intervento di 660.000,00 IVA esclusa, rimane<br />

invariato e che l’intervento prevede oltre all’acquisto, anche la ristrutturazione con ampliamento dell’immobile per<br />

un importo di € 738.452,00, la cui differenza rispetto al contributo richiesto è a totale carico della Onlus;<br />

- la localizzazione del fabbricato ricade sempre nel territorio di competenza dell’Azienda ULSS n. 22;<br />

si ritiene opportuno accogliere l’istanza della Cooperativa Sociale Self Help di Verona, autorizzandola ad utilizzare il contributo<br />

di € 300.000,00, assegnatogli con D.G.R. n. 666/2010, per finanziare l’acquisto con ristrutturazione e ampliamento di un edificio<br />

in località Pellegrina di Isola della Scala (VR) sito in via Camozzini n. 23 ove allocare il centro di accoglienza per persone in situazione<br />

di marginalità.<br />

Il Relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento,<br />

La Giunta regionale<br />

Udito il Relatore incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma dello Statuto, il quale dà<br />

atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la<br />

vigente legislazione regionale e statale;<br />

Vista la L.R. n. 9/2005, art. 25;<br />

Vista la D.G.R. n. 666/2010;<br />

Vista la D.G.R. n. 142 del 31.01.2012;<br />

delibera<br />

1. di accogliere, per le motivazioni illustrate nelle premesse del presente provvedimento, la richiesta avanzata con nota prot.<br />

n. 116 del 7 marzo 2012 (assunta in carico con prot. n. 132860 del 20 marzo 2012) dalla Cooperativa Sociale Self Help a r.l. Onlus<br />

di Verona e per l’effetto di autorizzare l’utilizzo del contributo di € 300.000,00 assegnatogli con D.G.R. n. 666/2010 per finanziare<br />

l’acquisto, la ristrutturazione con ampliamento di un edificio sito in via Camozzini in località Pellegrina di Isola della Scala (VR)


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 451<br />

ove allocare il centro di accoglienza per persone in situazione di marginalità, di costo complessivo pari a € 738.452,00;<br />

2. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />

3. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.


452<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1037 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

“Autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, socio sanitarie e sociali”. Rilascio del rinnovo dell’accreditamento<br />

istituzionale - con incremento della capacità ricettiva - al Centro di Servizi per persone anziane non autosufficienti<br />

“San Martino” con sede in Castelmassa RO Viale Fattori 2 (L.R. n. 22/2002) e parziale revoca della DGR n. 383 del 17<br />

febbraio 20<strong>09</strong>.<br />

[Servizi sociali]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Il provvedimento riconosce l’accreditamento istituzionale del Centro di Servizi in oggetto identificato, la cui titolarità è ascritta<br />

alla Società Cooperativa Sociale San Paolo con sede in Castelmassa RO Viale Fattori 2.<br />

L’Assessore Remo Sernagiotto riferisce quanto segue.<br />

Al fine di promuovere e garantire la qualità assistenziale, la Regione del Veneto, con la legge n. 22 del 16 agosto 2002, ha stabilito<br />

i criteri per l’autorizzazione alla realizzazione e l’esercizio di strutture per attività sanitarie, socio sanitarie e sociali subordinando<br />

l’emissione del parere positivo al riscontro della coerenza dei progetti presentati con la programmazione socio-sanitaria<br />

regionale.<br />

Con lo stesso atto normativo è stato introdotto, inoltre, l’istituto dell’accreditamento istituzionale definito quale processo che<br />

varia lo stato del richiedente, da soggetto autorizzato ad esercitare attività socio- sanitaria a soggetto idoneo a prestare tale attività<br />

per conto del sistema socio sanitario regionale, pertanto, potenziale erogatore; detto accreditamento è previsto venga rilasciato dalla<br />

Giunta Regionale - competente anche per la vigilanza nel settore - previa verifica della sussistenza delle condizioni di cui all’art.<br />

16 ed ai requisiti di cui all’art. 18 della legge regionale n. 22 del 16 agosto 2002.<br />

Con DGR n. 2501 del 6 agosto 2004 e DGR n. 84 del 16 gennaio 2007 la Giunta Regionale ha dato attuazione a quanto disposto<br />

dalla L.R. n. 22/2002, individuando, fra l’altro i requisiti necessari per il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio e dell’accreditamento<br />

istituzionale, e successivamente con DGR n. 2067 del 3 luglio 2007 ha definito le procedure applicative in tema di procedimento<br />

di autorizzazione all’esercizio ed accreditamento dei Centri di Servizi socio-sanitari e sociali.<br />

Con DGR n. 383 del 17 febbraio 20<strong>09</strong> il Centro di Servizi per persone anziane non autosufficienti “San Martino”, gestito dalla<br />

Società Cooperativa Sociale San Paolo con sede in Castelmassa RO Viale Fattori 2, ed ivi ubicato, a seguito della partecipazione<br />

alla sperimentazione di cui alla DGR n. 393/05, è stato autorizzato all’esercizio per una capacità ricettiva pari a 43 posti letto per<br />

persone anziane non autosufficienti di I livello assistenziale e 60 posti letto per persone anziane non autosufficienti di II livello<br />

assistenziale, ed accreditato per una capacità ricettiva complessiva di 99 posti letto.<br />

Stante la durata triennale dell’accreditamento rilasciato con DGR n. 383 del 17 febbraio 20<strong>09</strong>, con nota acquisita agli atti dalla<br />

Direzione Regionale Servizi Sociali al prot. 604918 del 29 dicembre 2011, è stata formulata domanda per il relativo rinnovo. Come<br />

contemplato dalle precitate procedure operative, la Direzione Regionale Servizi Sociali, con nota emessa al prot. 28957 del 19 gennaio<br />

2012, ha incaricato l’Agenzia Regionale Socio Sanitaria (A.R.S.S.) alla verifica “di parte terza” per l’accertamento in ordine<br />

alla presenza e possesso dei requisiti di qualificazione richiesti per l’emanazione del presente provvedimento. L’A.R.S.S., a seguito<br />

dell’incarico ricevuto, ha costituito il Gruppo Tecnico Multiprofessionale (G.T.M.) - individuando i componenti tra gli iscritti al<br />

Registro dei Valutatori per l’accreditamento istituzionale approvato giusta Decreto del Commissario Straordinario A.R.S.S. n. 10<br />

del 12 ottobre 2010 - ed in esito al sopralluogo svolto il 29 marzo 2012 dal precitato gruppo, ha trasmesso alla Direzione Regionale<br />

Servizi Sociali, con nota acquisita al prot. 250400 del 30 maggio 2012 la relazione di esito positivo circa la rispondenza alla normativa<br />

della struttura in epigrafe indicata.<br />

Con successivo Decreto del Dirigente Regionale della Direzione Servizi Sociali n. 146 del 16 aprile <strong>2013</strong> è stata, al contempo,<br />

variata la qualificazione assistenziale dei posti letto del Centro di Servizi - in accordo con la programmazione regionale e attuativa<br />

locale - e rilasciata una nuova autorizzazione all’esercizio - che quindi deve intendersi sostitutiva della precedente rilasciata con<br />

DGR n. 383 del 17 febbraio 20<strong>09</strong> - per la seguente nuova capacità ricettiva: 39 posti letto per persone anziane non autosufficienti di<br />

I livello assistenziale, 60 posti letto per persone anziane non autosufficienti di II livello assistenziale e 4 posti letto per la sezione<br />

dedicata agli stati vegetativi permanenti - SVP.<br />

Ciò premesso, in esito all’attività istruttoria condotta dalla struttura amministrativa competente, ritenendo integrati i requisiti e<br />

le condizioni per l’emanazione del provvedimento conclusivo, ai sensi e per gli effetti dell’art. 19 della L.R. n. 22/2002, con l’odierno<br />

provvedimento si ritiene di proporre:<br />

• il rinnovo dell’accreditamento del Centro di Servizi per la capacità ricettiva di 39 posti letto per persone anziane non autosufficienti<br />

di I livello assistenziale, 60 posti letto per persone anziane non autosufficienti di II livello assistenziale e l’accreditamento<br />

di 4 posti letto per la sezione dedicata agli stati vegetativi permanenti - SVP, in accordo con la programmazione regionale di<br />

cui al Piano di Zona dell’Azienda Ulss 18 di Rovigo cui è stato posto il visto di congruità con Decreto del Dirigente Regionale<br />

della Direzione Servizi Sociali n. 107 del 24 maggio 2011 e successivo Decreto n. 347 del 17 ottobre 2012;<br />

• la revoca della DGR n. 383 del 17 febbraio 20<strong>09</strong>, in ordine all’autorizzazione all’esercizio rilasciata, riconoscendone la decorrenza<br />

degli effetti dalla data di efficacia del Decreto del Dirigente della Direzione Regionale Servizi Sociali n. 146 del 16 aprile<br />

<strong>2013</strong>, al fine di evitare sovrapposizione dei due provvedimenti autorizzativi.<br />

Come prescritto dall’art. 19 della L.R. n. 22/2002 il mantenimento dei requisiti di accreditamento dovrà essere verificato con<br />

periodicità triennale dall’accertamento tecnico degli stessi e al venir meno delle condizioni di cui all’art. 16 l’accreditamento è<br />

sospeso o revocato.<br />

Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 453<br />

La Giunta regionale<br />

– Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale<br />

dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con<br />

la vigente legislazione regionale e statale;<br />

– Vista la L.R. n. 22 del 16 agosto 2002;<br />

– Vista la DGR n. 2501 del 6 agosto 2004;<br />

– Vista la DGR n. 84 del 16 gennaio 2007;<br />

– Vista la DGR n. 2067 del 3 luglio 2007;<br />

– Vista la DGR n. 383 del 17 febbraio 20<strong>09</strong>;<br />

– Visto il DDR della Direzione Regionale Servizi Sociali n. 146 del 16 aprile <strong>2013</strong>;<br />

delibera<br />

1. di rinnovare l’accreditamento - ai sensi e per gli effetti della L.R. n. 22/2002 - dalla data di pubblicazione del presente provvedimento,<br />

al Centro di Servizi per persone anziane non autosufficienti “San Martino”, gestito dalla Società Cooperativa Sociale<br />

San Paolo con sede in Castelmassa RO Viale Fattori 2, ed ivi ubicato, per una capacità ricettiva pari a 39 posti letto per persone anziane<br />

non autosufficienti di I livello assistenziale, 60 posti letto per persone anziane non autosufficienti di II livello assistenziale;<br />

2. di accreditare - ai sensi e per gli effetti della L.R. n. 22/2002 - dalla data di pubblicazione del presente provvedimento, il<br />

Centro di Servizi di cui al punto precedente, per l’ulteriore capacità ricettiva di 4 posti letto per la sezione dedicata agli stati vegetativi<br />

permanenti - SVP;<br />

3. la revoca della DGR n. 383 del 17 febbraio 20<strong>09</strong>, in ordine all’autorizzazione all’esercizio rilasciata, riconoscendone la decorrenza<br />

degli effetti dalla data di efficacia del Decreto del Dirigente della Direzione Regionale Servizi Sociali n. 146 del 16 aprile<br />

<strong>2013</strong>, al fine di evitare sovrapposizione dei due provvedimenti autorizzativi;<br />

4. di dare atto che nelle more del procedimento di rinnovo dell’accreditamento rilasciato con DGR n. 383 del 17 febbraio 20<strong>09</strong><br />

il Centro di Servizi ha fornito servizi per il soddisfacimento delle esigenze di interesse pubblico connesse alla continuità del servizio;<br />

5. di dare atto che ai sensi dell’art. 19 della L.R. n. 22/2002 il mantenimento dei requisiti di accreditamento venga verificato<br />

con periodicità triennale dall’accertamento tecnico degli stessi e che al venir meno delle condizioni di cui all’art. 16 l’accreditamento<br />

è sospeso o revocato;<br />

6. di dare atto che, ove si verifichino le condizioni indicate all’art. 20 della L.R. n. 22/2002 l’accreditamento può essere sospeso<br />

o revocato, secondo le procedure vigenti;<br />

7. di disporre che qualsiasi mutamento intervenuto nello stato di fatto e di diritto della struttura e delle funzioni esercitate<br />

deve essere immediatamente comunicato alla Direzione Regionale Servizi Sociali;<br />

8. di trasmettere copia del presente atto alla Società Cooperativa Sociale San Paolo, all’Azienda Ulss 18 di Rovigo al Comune<br />

di Castelmassa e alla Conferenza dei Sindaci dell’Azienda Ulss 18 di Rovigo, rappresentando, che avverso lo stesso è ammesso<br />

ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale o alternativamente ricorso straordinario al Capo dello Stato rispettivamente<br />

entro 60 e 120 giorni dalla notifica del presente provvedimento;<br />

9. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />

10. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.


454<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1038 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

“Autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, socio sanitarie e sociali”. Rilascio del rinnovo dell’accreditamento<br />

istituzionale del Centro Diurno per persone con disabilità “Artè 1” e del Centro Diurno per persone con disabilità<br />

“Artè 2” entrambi con sede in Padova Via Due Palazzi 41 (L.R. n. 22/2002).<br />

[Servizi sociali]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Il provvedimento riconosce l’accreditamento istituzionale dei Centri Diurni per persone con disabilità in oggetto identificati,<br />

la cui titolarità è ascritta alla Fondazione Patavium Anffas Onlus con sede in Padova Via Due Palazzi 41.<br />

L’Assessore Remo Sernagiotto riferisce quanto segue.<br />

Al fine di promuovere e garantire la qualità assistenziale, la Regione del Veneto, con la legge n. 22 del 16 agosto 2002, ha stabilito<br />

i criteri per l’autorizzazione alla realizzazione e l’esercizio di strutture per attività sanitarie, socio sanitarie e sociali subordinando<br />

l’emissione del parere positivo al riscontro della coerenza dei progetti presentati con la programmazione socio-sanitaria<br />

regionale.<br />

Con lo stesso atto normativo è stato introdotto, inoltre, l’istituto dell’accreditamento istituzionale definito quale processo che<br />

varia lo stato del richiedente, da soggetto autorizzato ad esercitare attività socio- sanitaria a soggetto idoneo a prestare tale attività<br />

per conto del sistema socio sanitario regionale, pertanto, potenziale erogatore; detto accreditamento è previsto venga rilasciato dalla<br />

Giunta Regionale - competente anche per la vigilanza nel settore - previa verifica della sussistenza delle condizioni di cui all’art.<br />

16 ed ai requisiti di cui all’art. 18 della legge regionale n. 22 del 16 agosto 2002.<br />

Con DGR n. 2501 del 6 agosto 2004 e DGR n. 84 del 16 gennaio 2007 la Giunta Regionale ha dato attuazione a quanto disposto<br />

dalla L.R. n. 22/2002, individuando, fra l’altro i requisiti necessari per il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio e dell’accreditamento<br />

istituzionale, e successivamente con DGR n. 2067 del 3 luglio 2007 ha definito le procedure applicative in tema di procedimento<br />

di autorizzazione all’esercizio ed accreditamento dei Centri di Servizi socio-sanitari e sociali.<br />

Con DGR n. 119 del 22 gennaio 2008 è stato autorizzato all’esercizio ed accreditato il Centro Diurno per persone con disabilità<br />

“Artè” gestito dall’<strong>Associazione</strong> Nazionale delle Famiglie di Disabili Intellettivi e Relazionali - ANFFAS, con sede in Padova Via<br />

Due Palazzi 41, ed ivi ubicato. Stante la durata triennale dell’accreditamento rilasciato con la suddetta <strong>Del</strong>ibera, con nota acquisita<br />

agli atti dalla Direzione Regionale Servizi Sociali al prot. 531353 del 13 ottobre 2010, è stata formulata domanda per il relativo<br />

rinnovo dalla Fondazione Patavium Anffas Onlus, nuovo soggetto gestore della struttura, per effetto dell’atto di donazione modale<br />

del ramo d’Azienda non commerciale sottoscritto con l’ANFFAS il 24 dicembre 2008. A riscontro della richiesta di rinnovo, la<br />

Direzione Regionale Servizi Sociali, con nota emessa al prot. 66044 del 10 febbraio 2011, ha incaricato l’Agenzia Regionale Socio<br />

Sanitaria (A.R.S.S.) alla verifica “di parte terza” per l’accertamento in ordine alla presenza e possesso dei requisiti di qualificazione<br />

richiesti per l’emanazione del presente provvedimento.<br />

L’A.R.S.S., a seguito dell’incarico ricevuto, ha costituito il Gruppo Tecnico Multiprofessionale (G.T.M.) - individuando i componenti<br />

tra gli iscritti al Registro dei Valutatori per l’accreditamento istituzionale approvato giusta Decreto del Commissario Straordinario<br />

A.R.S.S. n. 10 del 12 ottobre 2010 - ed in esito al sopralluogo svolto il 12 luglio 2011 dal precitato gruppo, ha trasmesso alla<br />

Direzione Regionale Servizi Sociali, con nota acquisita al prot. 427062 del 15 settembre 2011 la relazione di esito positivo circa la<br />

rispondenza alla normativa della struttura in epigrafe indicata.<br />

Parallelamente è stata verificata la congruità con la programmazione socio-sanitaria regionale così come definita dal Piano di<br />

Zona dell’Azienda Ulss 16 di Padova, cui è stato posto il visto di congruità con Decreto del Dirigente della Direzione Regionale<br />

Servizi Sociali n. 114 del 31 maggio 2011 e successivo Decreto n. 335 del 28 novembre 2011.<br />

Con successivo Decreto del Dirigente della Direzione Regionale Servizi Sociali n. 14 del 15 gennaio <strong>2013</strong> è stata inoltre rinnovata<br />

l’autorizzazione all’esercizio in scadenza, ed al contempo è stata formalizzata la suddivisione della struttura in due Centri<br />

Diurni per persone con disabilità: il Centro Diurno “Artè 1” per 27 posti ed il Centro Diurno “Artè 2” per 30 posti.<br />

Ciò premesso, in esito all’attività istruttoria condotta dalla struttura amministrativa competente, ritenendo integrati i requisiti<br />

e le condizioni per l’emanazione del provvedimento conclusivo, ai sensi e per gli effetti dell’art. 19 della L.R. n. 22/2002, con<br />

l’odierno provvedimento si ritiene di proporre l’accreditamento dei due Centri Diurni per persone con disabilità per la medesima<br />

capacità ricettiva autorizzata.<br />

Come prescritto dall’art. 19 della L.R. n. 22/2002 il mantenimento dei requisiti di accreditamento dovrà essere verificato con<br />

periodicità triennale dall’accertamento tecnico degli stessi e al venir meno delle condizioni di cui all’art. 16 l’accreditamento è<br />

sospeso o revocato.<br />

Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

– Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale<br />

dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con<br />

la vigente legislazione regionale e statale;<br />

– Vista la L.R. n. 22 del 16 agosto 2002;<br />

– Vista la DGR n. 2501 del 6 agosto 2004;<br />

– Vista la DGR n. 84 del 16 gennaio 2007;


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 455<br />

– Vista la DGR n. 2067 del 3 luglio 2007;<br />

– Vista la DGR n. 119 del 22 gennaio 2008;<br />

– Visto il DDR Servizi Sociali n. 14 del 15 gennaio <strong>2013</strong>;<br />

delibera<br />

1. di rinnovare l’accreditamento, ai sensi e per gli effetti della L.R. n. 22/2002, dalla data di pubblicazione del presente provvedimento,<br />

al Centro Diurno per persone con disabilità “Artè 1” e al Centro Diurno per persone con disabilità “Artè 2” gestiti dalla<br />

Fondazione Patavium Anffas Onlus con sede in Padova Via Due Palazzi 41, ed ivi ubicati, per una capacità ricettiva, rispettivamente<br />

di 27 e 30 posti;<br />

2. di dare atto che nelle more del procedimento di rinnovo dell’accreditamento rilasciato con DGR n. 119 del 22 gennaio 2008<br />

la struttura ha fornito servizi per il soddisfacimento delle esigenze di interesse pubblico connesse alla continuità del servizio;<br />

3. di dare atto che ai sensi dell’art. 19 della L.R. n. 22/2002 il mantenimento dei requisiti di accreditamento venga verificato<br />

con periodicità triennale dall’accertamento tecnico degli stessi e che al venir meno delle condizioni di cui all’art. 16 l’accreditamento<br />

è sospeso o revocato;<br />

4. di dare atto che, ove si verifichino le condizioni indicate all’art. 20 della L.R. n. 22/2002 l’accreditamento può essere sospeso<br />

o revocato, secondo le procedure vigenti;<br />

5. di disporre che qualsiasi mutamento intervenuto nello stato di fatto e di diritto della struttura e delle funzioni esercitate<br />

deve essere immediatamente comunicato alla Direzione Regionale Servizi Sociali;<br />

6. di trasmettere copia del presente atto all’ente richiedente, all’Azienda Ulss 16 di Padova, al Comune di Padova, e alla Conferenza<br />

dei Sindaci dell’Azienda Ulss 16 di Padova, rappresentando, che avverso lo stesso è ammesso ricorso giurisdizionale al<br />

Tribunale Amministrativo Regionale o alternativamente ricorso straordinario al Capo dello Stato rispettivamente entro 60 e 120<br />

giorni dalla notifica del presente provvedimento;<br />

7. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />

8. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.


456<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1039 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

“Autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, socio sanitarie e sociali”. Rilascio dell’accreditamento istituzionale<br />

dei seguenti Centri di Servizi per persone con disabilità:<br />

• Centro Diurno per persone con disabilità Don Gnocchi con sede in Cosniga di San Vendemiano TV Via Dante 45;<br />

• Centro Diurno per persone con disabilità Al Colle con sede in Colle Umberto TV P.zza Don Vendrame 8;<br />

• Centro Diurno per persone con disabilità Città di Conegliano con sede in Conegliano TV Via Maggior Piovesana 13/L;<br />

• Centro Diurno per persone con disabilità Il Germoglio con sede in Ponte della Priula Susegana TV Via Munizioni 1;<br />

• Centro Diurno per persone con disabilità Codognè con sede in Codognè TV Via Crispi 34<br />

(L.R. n. 22/2002).<br />

[Servizi sociali]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Il provvedimento riconosce l’accreditamento istituzionale dei Centri Diurni per persone con disabilità in oggetto identificati,<br />

la cui titolarità è ascritta all’Azienda Ulss 7 di Pieve di Soligo, in qualità di ente gestore degli stessi.<br />

L’Assessore Remo Sernagiotto riferisce quanto segue.<br />

Al fine di promuovere e garantire la qualità assistenziale, la Regione del Veneto, con la legge n. 22 del 16 agosto 2002, ha stabilito<br />

i criteri per l’autorizzazione alla realizzazione e l’esercizio di strutture per attività sanitarie, socio sanitarie e sociali subordinando<br />

l’emissione del parere positivo al riscontro della coerenza dei progetti presentati con la programmazione socio-sanitaria<br />

regionale.<br />

Con lo stesso atto normativo è stato introdotto, inoltre, l’istituto dell’accreditamento istituzionale definito quale processo che<br />

varia lo stato del richiedente, da soggetto autorizzato ad esercitare attività socio- sanitaria a soggetto idoneo a prestare tale attività<br />

per conto del sistema socio sanitario regionale, pertanto, potenziale erogatore; detto accreditamento è previsto venga rilasciato dalla<br />

Giunta Regionale - competente anche per la vigilanza nel settore - previa verifica della sussistenza delle condizioni di cui all’art.<br />

16 ed ai requisiti di cui all’art. 18 della legge regionale n. 22 del 16 agosto 2002.<br />

Con DGR n. 2501 del 6 agosto 2004 e DGR n. 84 del 16 gennaio 2007 la Giunta Regionale ha dato attuazione a quanto disposto<br />

dalla L.R. n. 22/2002, individuando, fra l’altro i requisiti necessari per il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio e dell’accreditamento<br />

istituzionale, e successivamente con DGR n. 2067 del 3 luglio 2007 ha definito le procedure applicative in tema di procedimento<br />

di autorizzazione all’esercizio ed accreditamento dei Centri di Servizi socio-sanitari e sociali.<br />

In ossequio alla disciplina sopra esposta, con Decreto del Dirigente della Direzione Regionale Servizi Sociali n. 31 del 6 febbraio<br />

2012 è stato autorizzato all’esercizio per una capacità ricettiva di 30 posti il Centro Diurno per persone con disabilità Don Gnocchi,<br />

a gestione diretta dell’Azienda Ulss 7 di Pieve di Soligo, ed ubicato in Cosniga di San Vendemiano TV Via Dante 45.<br />

A seguito di successivi procedimenti amministrativi sono stati autorizzati all’esercizio con Decreto n. 144 del 30 maggio 2012<br />

ulteriori Centri di Servizi della medesima Azienda Ulss gestiti direttamente dalla stessa, e di seguito elencati con la rispettiva capacità<br />

ricettiva autorizzata:<br />

• Centro Diurno per persone con disabilità Al Colle con sede in P.zza Don Vendrame 8 Colle Umberto TV: 30 posti;<br />

• Centro Diurno per persone con disabilità Soligo con sede in Via Conte, Farra di Soligo TV: 30 posti;<br />

• Centro Diurno per persone con disabilità Città di Conegliano con sede in Via Maggior Piovesana 13/L, Conegliano TV: 30<br />

posti;<br />

• Centro Diurno per persone con disabilità Il Germoglio con sede in Via Munizioni 1, Ponte della Priula Susegana TV: 22<br />

posti;<br />

• Centro Diurno per persone con disabilità Codognè con sede in Via Crispi 34 Codognè TV: 21 posti.<br />

Con nota acquisita agli atti al prot. 440068 del 1 ottobre 2012 della Direzione Regionale Servizi Sociali, l’Azienda Ulss 7 di<br />

Pieve di Soligo ha formulato richiesta anche di accreditamento per gli stessi Centri di Servizi. Come contemplato dalle precitate<br />

procedure operative, la Direzione Regionale Servizi Sociali, con nota emessa al prot. 477191 del 22 ottobre 2012, ha incaricato<br />

l’Agenzia Regionale Socio Sanitaria (A.R.S.S.) alla verifica “di parte terza” per l’accertamento in ordine alla presenza e possesso<br />

dei requisiti di qualificazione richiesti per l’emanazione del presente provvedimento.<br />

L’A.R.S.S., a seguito dell’incarico ricevuto, ha costituito il Gruppo Tecnico Multiprofessionale (G.T.M.) - individuando i componenti<br />

tra gli iscritti al Registro dei Valutatori per l’accreditamento istituzionale approvato giusta Decreto del Commissario Straordinario<br />

A.R.S.S. n. 10 del 12 ottobre 2010 - ed in esito al sopralluogo svolto il 18 dicembre 2012 dal precitato gruppo, ha trasmesso<br />

alla Direzione Regionale Servizi Sociali, con nota acquisita al prot. 41139 del 29 gennaio <strong>2013</strong> la relazione di esito positivo circa la<br />

rispondenza alla normativa dei Centri di Servizi per persone con disabilità in epigrafe indicata.<br />

Parallelamente è stata verificata la congruità con la programmazione socio-sanitaria regionale così come definita dal Piano<br />

di Zona dell’Azienda Ulss 7 di Pieve di Soligo, cui è stato posto il visto di congruità con Decreto del Dirigente della Direzione<br />

Regionale Servizi Sociali n. 108 del 25 maggio 2011, e con successivo Decreto n. 243 del 10 ottobre 2011 e Decreto n. 372 del 6<br />

novembre 2012.<br />

Ciò premesso, in esito all’attività istruttoria condotta dalla struttura amministrativa competente, ritenendo integrati i requisiti<br />

e le condizioni per l’emanazione del provvedimento conclusivo, ai sensi e per gli effetti dell’art. 19 della L.R. n. 22/2002, con<br />

l’odierno provvedimento si ritiene di proporre l’accreditamento dei Centri Diurni per persone con disabilità per la medesima capacità<br />

ricettiva autorizzata.<br />

Come prescritto dall’art. 19 della L.R. n. 22/2002 il mantenimento dei requisiti di accreditamento dovrà essere verificato con


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 457<br />

periodicità triennale dall’accertamento tecnico degli stessi e al venir meno delle condizioni di cui all’art. 16 l’accreditamento è<br />

sospeso o revocato.<br />

Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

– Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale<br />

dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con<br />

la vigente legislazione regionale e statale;<br />

– Vista la L.R. n. 22 del 16 agosto 2002;<br />

– Vista la DGR n. 2501 del 6 agosto 2004;<br />

– Vista la DGR n. 84 del 16 gennaio 2007;<br />

– Vista la DGR n. 2067 del 3 luglio 2007;<br />

– Visto il DDR Servizi Sociali n. 31 del 6 febbraio 2012;<br />

– Visto il DDR Servizi Sociali n. 144 del 30 febbraio 2012;<br />

delibera<br />

1. di accreditare, ai sensi e per gli effetti della L.R. n. 22/2002, dalla data di pubblicazione del presente provvedimento, i seguenti<br />

Centri di Servizi per persone con disabilità a gestione diretta dell’Azienda Ulss 7 di Pieve di Soligo, di seguito elencati per<br />

la capacità ricettiva indicata:<br />

• Centro Diurno per persone con disabilità Don Gnocchi con sede in Via Dante 45 Cosniga di San Vendemiano TV: 30 posti;<br />

• Centro Diurno per persone con disabilità Al Colle con sede in P.zza Don Vendrame 8 Colle Umberto TV: 30 posti;<br />

• Centro Diurno per persone con disabilità Soligo con sede in Via Conte Farra di Soligo TV: 30 posti;<br />

• Centro Diurno per persone con disabilità Città di Conegliano con sede in Via Maggior Piovesana 13/L Conegliano TV: 30<br />

posti;<br />

• Centro Diurno per persone con disabilità Il Germoglio con sede in Via Munizioni 1 Ponte della Priula TV: 22 posti;<br />

• Centro Diurno per persone con disabilità Codognè con sede in Via Crispi 34 Codognè TV: 21 posti;<br />

2. di dare atto che ai sensi dell’art. 19 della L.R. n. 22/2002 il mantenimento dei requisiti di accreditamento venga verificato<br />

con periodicità triennale dall’accertamento tecnico degli stessi e che al venir meno delle condizioni di cui all’art. 16 l’accreditamento<br />

è sospeso o revocato;<br />

3. di dare atto che, ove si verifichino le condizioni indicate all’art. 20 della L.R. n. 22/2002 l’accreditamento può essere sospeso<br />

o revocato, secondo le procedure vigenti;<br />

4. di disporre che qualsiasi mutamento intervenuto nello stato di fatto e di diritto delle strutture e delle funzioni esercitate<br />

deve essere immediatamente comunicato alla Direzione Regionale Servizi Sociali;<br />

5. di trasmettere copia del presente atto, all’Azienda Ulss 7 di Pieve di Soligo, al Comune di San Vendemiano, al Comune<br />

di Colle Umberto, al Comune di Conegliano, al Comune di Ponte della Priula, al Comune di Codognè, e alla Conferenza dei Sindaci<br />

dell’Azienda Ulss 7 di Pieve di Soligo, rappresentando, che avverso lo stesso è ammesso ricorso giurisdizionale al Tribunale<br />

Amministrativo Regionale o alternativamente ricorso straordinario al Capo dello Stato rispettivamente entro 60 e 120 giorni dalla<br />

notifica del presente provvedimento;<br />

6. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />

7. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.


458<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1040 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

“Autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, socio sanitarie e sociali”. Rilascio dell’accreditamento istituzionale<br />

del Centro Diurno per persone con disabilità “Nuovo Sant’Alberto Magno” e della Comunità Alloggio per persone<br />

con disabilità “Nuova Cipressina” entrambi con sede in Mestre VE Via Sant’Alberto Magno 1 (L.R. n. 22/2002).<br />

[Servizi sociali]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Il provvedimento riconosce l’accreditamento istituzionale dei Centri di Servizi per persone con disabilità in oggetto identificati,<br />

la cui titolarità è ascritta all’<strong>Associazione</strong> Nazionale delle Famiglie di Disabili Intellettivi e Relazionali - ANFFAS Mestre Onlus<br />

con sede in Via Bissuola n. 95/a.<br />

L’Assessore Remo Sernagiotto riferisce quanto segue.<br />

Al fine di promuovere e garantire la qualità assistenziale, la Regione del Veneto, con la legge n. 22 del 16 agosto 2002, ha stabilito<br />

i criteri per l’autorizzazione alla realizzazione e l’esercizio di strutture per attività sanitarie, socio sanitarie e sociali subordinando<br />

l’emissione del parere positivo al riscontro della coerenza dei progetti presentati con la programmazione socio-sanitaria<br />

regionale.<br />

Con lo stesso atto normativo è stato introdotto, inoltre, l’istituto dell’accreditamento istituzionale definito quale processo che<br />

varia lo stato del richiedente, da soggetto autorizzato ad esercitare attività socio- sanitaria a soggetto idoneo a prestare tale attività<br />

per conto del sistema socio sanitario regionale, pertanto, potenziale erogatore; detto accreditamento è previsto venga rilasciato dalla<br />

Giunta Regionale - competente anche per la vigilanza nel settore - previa verifica della sussistenza delle condizioni di cui all’art.<br />

16 ed ai requisiti di cui all’art. 18 della legge regionale n. 22 del 16 agosto 2002.<br />

Con DGR n. 2501 del 6 agosto 2004 e DGR n. 84 del 16 gennaio 2007 la Giunta Regionale ha dato attuazione a quanto disposto<br />

dalla L.R. n. 22/2002, individuando, fra l’altro i requisiti necessari per il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio e dell’accreditamento<br />

istituzionale, e successivamente con DGR n. 2067 del 3 luglio 2007 ha definito le procedure applicative in tema di procedimento<br />

di autorizzazione all’esercizio ed accreditamento dei Centri di Servizi socio-sanitari e sociali.<br />

In ossequio alla disciplina sovraesposta, sono stati autorizzati all’esercizio con Decreto del Dirigente della Direzione Regionale<br />

Servizi Sociali n. 78 del 23 marzo 2012, i Centri di Servizi, gestiti dall’<strong>Associazione</strong> Nazionale delle Famiglie di Disabili Intellettivi<br />

e Relazionali - ANFFAS di Mestre Onlus con sede in Via Bissuola n. 95/a, ed ubicati nella medesima sede di Mestre VE Via<br />

Sant’Alberto Magno 1, di seguito elencati:<br />

• Comunità Alloggio per persone con disabilità “Nuova Cipressina”, autorizzata all’esercizio per una capacità ricettiva di 10<br />

posti;<br />

• Centro Diurno per persone con disabilità “Nuovo Sant’Alberto Magno” autorizzato all’esercizio per una capacità ricettiva pari<br />

di 8 posti.<br />

Con nota acquisita agli atti al prot. 2680<strong>09</strong> del 18 giugno 2012 della Direzione Regionale Servizi Sociali, la struttura assistenziale<br />

in parola ha formulato richiesta anche di accreditamento per i medesimi Centri di Servizi. Come contemplato dalle precitate procedure<br />

operative, la Direzione Regionale Servizi Sociali, con nota emessa al prot. 3<strong>09</strong>295 del 4 luglio 2012, ha incaricato l’Agenzia<br />

Regionale Socio Sanitaria (A.R.S.S.) alla verifica “di parte terza” per l’accertamento in ordine alla presenza e possesso dei requisiti<br />

di qualificazione richiesti per l’emanazione del presente provvedimento.<br />

L’A.R.S.S., a seguito dell’incarico ricevuto, ha costituito il Gruppo Tecnico Multiprofessionale (G.T.M.) - individuando i<br />

componenti tra gli iscritti al Registro dei Valutatori per l’accreditamento istituzionale approvato giusta Decreto del Commissario<br />

Straordinario A.R.S.S. n. 10 del 12 ottobre 2010 - ed in esito al sopralluogo svolto il 27 novembre 2012 dal precitato gruppo, ha trasmesso<br />

alla Direzione Regionale Servizi Sociali, con nota acquisita al prot. 41139 del 29 gennaio <strong>2013</strong> la relazione di esito positivo<br />

circa la rispondenza alla normativa delle strutture in epigrafe indicate. Dalla medesima documentazione, in ordine alla conformità<br />

al dettato normativo di cui alla DGR n. 84/07, è risultato, che saranno oggetto di un percorso di miglioramento i cui esiti saranno<br />

verificati in sede di verifica triennale, i seguenti requisiti, valutati “coerenti in linea di massima con i principi e le finalità per cui è<br />

stato posti, ma suscettibili di miglioramento”:<br />

• per entrambi i Centri di Servizi il requisito DIS.AC.0.2 “Sono messi in atto strumenti e procedure di rilevazione della soddisfazione<br />

dell’utente e della famiglia”;<br />

• per la sola Comunità Alloggio il requisito CA-DIS.AC.4.3 “È garantita l’esistenza di modalità di controllo dei risultati.<br />

Parallelamente è stata verificata la congruità con la programmazione socio-sanitaria regionale così come definita dal Piano di<br />

Zona dell’Azienda Ulss 12 di Venezia, cui è stato posto il visto di congruità con Decreto del Dirigente della Direzione Regionale<br />

Servizi Sociali n. 60 del 21 febbraio 2012 e successivo Decreto n. 90 del 15 marzo <strong>2013</strong>.<br />

Ciò premesso, in esito all’attività istruttoria condotta dalla struttura amministrativa competente, ritenendo integrati i requisiti<br />

e le condizioni per l’emanazione del provvedimento conclusivo, ai sensi e per gli effetti dell’art. 19 della L.R. n. 22/2002, con<br />

l’odierno provvedimento si ritiene di proporre l’accreditamento dei Centri di Servizi per persone con disabilità per la medesima<br />

capacità ricettiva autorizzata.<br />

Come prescritto dall’art. 19 della L.R. n. 22/2002 il mantenimento dei requisiti di accreditamento dovrà essere verificato con<br />

periodicità triennale dall’accertamento tecnico degli stessi e al venir meno delle condizioni di cui all’art. 16 l’accreditamento è<br />

sospeso o revocato.<br />

Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 459<br />

La Giunta regionale<br />

– Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale<br />

dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con<br />

la vigente legislazione regionale e statale;<br />

– Vista la L.R. n. 22 del 16 agosto 2002;<br />

– Vista la DGR n. 2501 del 6 agosto 2004;<br />

– Vista la DGR n. 84 del 16 gennaio 2007;<br />

– Vista la DGR n. 2067 del 3 luglio 2007;<br />

– Visto il DDR Servizi Sociali n. 78 del 23 marzo 2012;<br />

delibera<br />

1. di accreditare, ai sensi e per gli effetti della L.R. n. 22/2002, dalla data di pubblicazione del presente provvedimento, i<br />

Centri di Servizi, gestiti dall’<strong>Associazione</strong> Nazionale delle Famiglie di Disabili Intellettivi e Relazionali - ANFFAS Mestre Onlus<br />

con sede in Via Bissuola n. 95/a, ubicati nella medesima sede di Mestre VE Via Sant’Alberto Magno 1, di seguito elencati:<br />

• Comunità Alloggio per persone con disabilità “Nuova Cipressina”, per una capacità ricettiva di 10 posti;<br />

• Centro Diurno per persone con disabilità “Nuovo Sant’Alberto Magno” per una capacità ricettiva di 8 posti;<br />

2. di dare atto che ai sensi dell’art. 19 della L.R. n. 22/2002 il mantenimento dei requisiti di accreditamento venga verificato<br />

con periodicità triennale dall’accertamento tecnico degli stessi e che al venir meno delle condizioni di cui all’art. 16 l’accreditamento<br />

è sospeso o revocato;<br />

3. di stabilire che in sede della prima verifica del mantenimento dei requisiti di accreditamento, vengano verificati, per entrambi<br />

i Centri di Servizi di cui al punto uno del deliberato, i miglioramenti apportati al requisito DIS.AC.0.2 “Sono messi in atto<br />

strumenti e procedure di rilevazione della soddisfazione dell’utente e della famiglia” e per la sola Comunità Alloggio, i miglioramenti,<br />

al requisito CA-DIS.AC.4.3 “È garantita l’esistenza di modalità di controllo dei risultati”;<br />

4. di dare atto che, ove si verifichino le condizioni indicate all’art. 20 della L.R. n. 22/2002 l’accreditamento può essere sospeso<br />

o revocato, secondo le procedure vigenti;<br />

5. di disporre che qualsiasi mutamento intervenuto nello stato di fatto e di diritto della struttura e delle funzioni esercitate<br />

deve essere immediatamente comunicato alla Direzione Regionale Servizi Sociali;<br />

6. di trasmettere copia del presente atto all’ente richiedente, all’Azienda Ulss 12 di Venezia, al Comune di Venezia, e alla<br />

Conferenza dei Sindaci dell’Azienda Ulss 12 di Venezia, rappresentando, che avverso lo stesso è ammesso ricorso giurisdizionale<br />

al Tribunale Amministrativo Regionale o alternativamente ricorso straordinario al Capo dello Stato rispettivamente entro 60 e 120<br />

giorni dalla notifica del presente provvedimento;<br />

7. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />

8. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.


460<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1041 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

“Autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, socio sanitarie e sociali”. Rilascio dell’accreditamento istituzionale<br />

della Comunità Alloggio per persone con disabilità “Abitare il Tempo” con sede in Padova Via del Bigolo 100 (L.R.<br />

n. 22/2002).<br />

[Servizi sociali]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Il provvedimento riconosce l’accreditamento istituzionale della Comunità Alloggio per persone con disabilità in oggetto identificata,<br />

la cui titolarità è ascritta alla Società Cooperativa Sociale Il Portico con sede in Padova Via Due Palazzi 16.<br />

L’Assessore Remo Sernagiotto riferisce quanto segue.<br />

Al fine di promuovere e garantire la qualità assistenziale, la Regione del Veneto, con la legge n. 22 del 16 agosto 2002, ha stabilito<br />

i criteri per l’autorizzazione alla realizzazione e l’esercizio di strutture per attività sanitarie, socio sanitarie e sociali subordinando<br />

l’emissione del parere positivo al riscontro della coerenza dei progetti presentati con la programmazione socio-sanitaria<br />

regionale.<br />

Con lo stesso atto normativo è stato introdotto, inoltre, l’istituto dell’accreditamento istituzionale definito quale processo che<br />

varia lo stato del richiedente, da soggetto autorizzato ad esercitare attività socio- sanitaria a soggetto idoneo a prestare tale attività<br />

per conto del sistema socio sanitario regionale, pertanto, potenziale erogatore; detto accreditamento è previsto venga rilasciato dalla<br />

Giunta Regionale - competente anche per la vigilanza nel settore - previa verifica della sussistenza delle condizioni di cui all’art.<br />

16 ed ai requisiti di cui all’art. 18 della legge regionale n. 22 del 16 agosto 2002.<br />

Con DGR n. 2501 del 6 agosto 2004 e DGR n. 84 del 16 gennaio 2007 la Giunta Regionale ha dato attuazione a quanto disposto<br />

dalla L.R. n. 22/2002, individuando, fra l’altro i requisiti necessari per il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio e dell’accreditamento<br />

istituzionale, e successivamente con DGR n. 2067 del 3 luglio 2007 ha definito le procedure applicative in tema di procedimento<br />

di autorizzazione all’esercizio ed accreditamento dei Centri di Servizi socio-sanitari e sociali.<br />

In ossequio alla disciplina sopra esposta, con Decreto del Dirigente della Direzione Regionale Servizi Sociali n. 162 del 19<br />

giugno 2012, la Comunità Alloggio per persone con disabilità “Abitare il Tempo” ubicata in Padova Via del Bigolo 100, gestita dalla<br />

Società Cooperativa Sociale Il Portico con sede in Padova Via Due Palazzi n. 16, è stata autorizzata all’esercizio per una capacità<br />

ricettiva pari a 10 posti. Con nota acquisita agli atti al prot. 332151 del 23 luglio 2012 della Direzione Regionale Servizi Sociali, la<br />

struttura assistenziale in parola ha formulato richiesta anche di accreditamento per il medesimo Centro di Servizi. Come contemplato<br />

dalle precitate procedure operative, la Direzione Regionale Servizi Sociali, con nota emessa al prot. 398340 del 4 settembre<br />

2012, ha incaricato l’Agenzia Regionale Socio Sanitaria (A.R.S.S.) alla verifica “di parte terza” per l’accertamento in ordine alla<br />

presenza e possesso dei requisiti di qualificazione richiesti per l’emanazione del presente provvedimento.<br />

L’A.R.S.S., a seguito dell’incarico ricevuto, ha costituito il Gruppo Tecnico Multiprofessionale (G.T.M.) - individuando i componenti<br />

tra gli iscritti al Registro dei Valutatori per l’accreditamento istituzionale approvato giusta Decreto del Commissario Straordinario<br />

A.R.S.S. n. 10 del 12 ottobre 2010 - ed in esito al sopralluogo svolto il 12 dicembre 2012 dal precitato gruppo, ha trasmesso<br />

alla Direzione Regionale Servizi Sociali, con nota acquisita al prot. 41139 del 29 gennaio <strong>2013</strong> la relazione di esito positivo circa la<br />

rispondenza alla normativa della struttura in epigrafe indicata.<br />

Parallelamente è stata verificata la congruità con la programmazione socio-sanitaria regionale così come definita dal Piano di<br />

Zona dell’Azienda Ulss 16 di Padova, cui è stato posto il visto di congruità con Decreto del Dirigente della Direzione Regionale<br />

Servizi Sociali n. 240 del 7 ottobre 2011.<br />

Ciò premesso, in esito all’attività istruttoria condotta dalla struttura amministrativa competente, ritenendo integrati i requisiti e<br />

le condizioni per l’emanazione del provvedimento conclusivo, ai sensi e per gli effetti dell’art. 19 della L.R. n. 22/2002, con l’odierno<br />

provvedimento si ritiene di proporre l’accreditamento della Comunità Alloggio per la medesima capacità ricettiva autorizzata.<br />

Come prescritto dall’art. 19 della L.R. n. 22/2002 il mantenimento dei requisiti di accreditamento dovrà essere verificato con<br />

periodicità triennale dall’accertamento tecnico degli stessi e al venir meno delle condizioni di cui all’art. 16 l’accreditamento è<br />

sospeso o revocato.<br />

Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

– Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale<br />

dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con<br />

la vigente legislazione regionale e statale;<br />

– Vista la L.R. n. 22 del 16 agosto 2002;<br />

– Vista la DGR n. 2501 del 6 agosto 2004;<br />

– Vista la DGR n. 84 del 16 gennaio 2007;<br />

– Vista la DGR n. 2067 del 3 luglio 2007;<br />

– Visto il DDR Servizi Sociali n. 162 del 19 giugno 2012;<br />

delibera


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 461<br />

1. di accreditare, ai sensi e per gli effetti della L.R. n. 22/2002, dalla data di pubblicazione del presente provvedimento, la<br />

Comunità Alloggio per persone con disabilità “Abitare il Tempo” ubicata in Padova Via del Bigolo 100 gestita dalla Società Cooperativa<br />

Sociale Il Portico con sede in Padova Via Due Palazzi 16, per una capacità ricettiva pari a 10 posti;<br />

2. di dare atto che ai sensi dell’art. 19 della L.R. n. 22/2002 il mantenimento dei requisiti di accreditamento venga verificato<br />

con periodicità triennale dall’accertamento tecnico degli stessi e che al venir meno delle condizioni di cui all’art. 16 l’accreditamento<br />

è sospeso o revocato;<br />

3. di dare atto che, ove si verifichino le condizioni indicate all’art. 20 della L.R. n. 22/2002 l’accreditamento può essere sospeso<br />

o revocato, secondo le procedure vigenti;<br />

4. di disporre che qualsiasi mutamento intervenuto nello stato di fatto e di diritto della struttura e delle funzioni esercitate<br />

deve essere immediatamente comunicato alla Direzione Regionale Servizi Sociali;<br />

5. di trasmettere copia del presente atto all’ente richiedente, all’Azienda Ulss 16 di Padova, al Comune di Padova, e alla Conferenza<br />

dei Sindaci dell’Azienda Ulss 16 di Padova, rappresentando, che avverso lo stesso è ammesso ricorso giurisdizionale al<br />

Tribunale Amministrativo Regionale o alternativamente ricorso straordinario al Capo dello Stato rispettivamente entro 60 e 120<br />

giorni dalla notifica del presente provvedimento;<br />

6. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />

7. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.


462<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1042 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

“Autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, socio sanitarie e sociali”. Rilascio dell’accreditamento istituzionale<br />

della Comunità Alloggio per persone con disabilità “Nico Frigo” con sede in Cesuna di Roana VI Via Brunialti<br />

37 (L.R. n. 22/2002).<br />

[Servizi sociali]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Il provvedimento riconosce l’accreditamento istituzionale della Comunità Alloggio per persone con disabilità in oggetto identificata,<br />

la cui titolarità è ascritta alla Società Cooperativa Sociale Mea Mosaicoeaias con sede in Vicenza Via della Rotonda 58.<br />

L’Assessore Remo Sernagiotto riferisce quanto segue.<br />

Al fine di promuovere e garantire la qualità assistenziale, la Regione del Veneto, con la legge n. 22 del 16 agosto 2002, ha stabilito<br />

i criteri per l’autorizzazione alla realizzazione e l’esercizio di strutture per attività sanitarie, socio sanitarie e sociali subordinando<br />

l’emissione del parere positivo al riscontro della coerenza dei progetti presentati con la programmazione socio-sanitaria<br />

regionale.<br />

Con lo stesso atto normativo è stato introdotto, inoltre, l’istituto dell’accreditamento istituzionale definito quale processo che<br />

varia lo stato del richiedente, da soggetto autorizzato ad esercitare attività socio- sanitaria a soggetto idoneo a prestare tale attività<br />

per conto del sistema socio sanitario regionale, pertanto, potenziale erogatore; detto accreditamento è previsto venga rilasciato dalla<br />

Giunta Regionale - competente anche per la vigilanza nel settore - previa verifica della sussistenza delle condizioni di cui all’art.<br />

16 ed ai requisiti di cui all’art. 18 della legge regionale n. 22 del 16 agosto 2002.<br />

Con DGR n. 2501 del 6 agosto 2004 e DGR n. 84 del 16 gennaio 2007 la Giunta Regionale ha dato attuazione a quanto disposto<br />

dalla L.R. n. 22/2002, individuando, fra l’altro i requisiti necessari per il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio e dell’accreditamento<br />

istituzionale, e successivamente con DGR n. 2067 del 3 luglio 2007 ha definito le procedure applicative in tema di procedimento<br />

di autorizzazione all’esercizio ed accreditamento dei Centri di Servizi socio-sanitari e sociali.<br />

In ossequio alla disciplina sovraesposta, con Decreto del Dirigente della Direzione Regionale Servizi Sociali n. 148 del 11 luglio<br />

2011, la Comunità Alloggio per persone con disabilità “Nico Frigo” ubicata in Cesuna di Roana VI Via Brunialti 37, gestita dalla<br />

Società Cooperativa Sociale Mea Mosaicoeaias con sede in Vicenza Via della Rotonda 58, è stata autorizzata all’esercizio per una<br />

capacità ricettiva pari a 10 posti. Con nota acquisita agli atti al prot. 254781 del 6 giugno 2012 della Direzione Regionale Servizi<br />

Sociali, la struttura assistenziale in parola ha formulato richiesta anche di accreditamento per il medesimo Centro di Servizi. Come<br />

contemplato dalle precitate procedure operative, la Direzione Regionale Servizi Sociali, con nota emessa al prot. 384474 del 23<br />

agosto 2012, ha incaricato l’Agenzia Regionale Socio Sanitaria (A.R.S.S.) alla verifica “di parte terza” per l’accertamento in ordine<br />

alla presenza e possesso dei requisiti di qualificazione richiesti per l’emanazione del presente provvedimento.<br />

L’A.R.S.S., a seguito dell’incarico ricevuto, ha costituito il Gruppo Tecnico Multiprofessionale (G.T.M.) - individuando i componenti<br />

tra gli iscritti al Registro dei Valutatori per l’accreditamento istituzionale approvato giusta Decreto del Commissario Straordinario<br />

A.R.S.S. n. 10 del 12 ottobre 2010 - ed in esito al sopralluogo svolto il 5 dicembre 2012 dal precitato gruppo, ha trasmesso<br />

alla Direzione Regionale Servizi Sociali, con nota acquisita al prot. 41139 del 29 gennaio <strong>2013</strong> la relazione di esito positivo circa la<br />

rispondenza alla normativa della struttura in epigrafe indicata.<br />

Parallelamente è stata verificata la congruità con la programmazione socio-sanitaria regionale così come definita dal Piano di<br />

Zona dell’Azienda Ulss 3 di Bassano del Grappa, cui è stato posto il visto di congruità con Decreto del Dirigente della Direzione<br />

Regionale Servizi Sociali n. 141 del 28 giugno 2011 e successivi Decreto n. 252 del 17 ottobre 2011 e Decreto n. 187 del 2 luglio<br />

2012.<br />

Ciò premesso, in esito all’attività istruttoria condotta dalla struttura amministrativa competente, ritenendo integrati i requisiti e<br />

le condizioni per l’emanazione del provvedimento conclusivo, ai sensi e per gli effetti dell’art. 19 della L.R. n. 22/2002, con l’odierno<br />

provvedimento si ritiene di proporre l’accreditamento della Comunità Alloggio per la medesima capacità ricettiva autorizzata.<br />

Come prescritto dall’art. 19 della L.R. n. 22/2002 il mantenimento dei requisiti di accreditamento dovrà essere verificato con<br />

periodicità triennale dall’accertamento tecnico degli stessi e al venir meno delle condizioni di cui all’art. 16 l’accreditamento è<br />

sospeso o revocato.<br />

Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

– Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale<br />

dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con<br />

la vigente legislazione regionale e statale;<br />

– Vista la L.R. n. 22 del 16 agosto 2002;<br />

– Vista la DGR n. 2501 del 6 agosto 2004;<br />

– Vista la DGR n. 84 del 16 gennaio 2007;<br />

– Vista la DGR n. 2067 del 3 luglio 2007;<br />

– Visto il DDR Servizi Sociali n. 148 del 11 luglio 2011;<br />

delibera


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 463<br />

1. di accreditare, ai sensi e per gli effetti della L.R. n. 22/2002, dalla data di pubblicazione del presente provvedimento, la<br />

Comunità Alloggio per persone con disabilità “Nico Frigo” ubicata in Cesuna di Roana VI Via Brunialti 37 gestita dalla Società<br />

Cooperativa Sociale Mea Mosaicoeaias con sede in Vicenza Via della Rotonda 58, per una capacità ricettiva pari a 10 posti;<br />

2. di dare atto che ai sensi dell’art. 19 della L.R. n. 22/2002 il mantenimento dei requisiti di accreditamento venga verificato<br />

con periodicità triennale dall’accertamento tecnico degli stessi e che al venir meno delle condizioni di cui all’art. 16 l’accreditamento<br />

è sospeso o revocato;<br />

3. di dare atto che, ove si verifichino le condizioni indicate all’art. 20 della L.R. n. 22/2002 l’accreditamento può essere sospeso<br />

o revocato, secondo le procedure vigenti;<br />

4. di disporre che qualsiasi mutamento intervenuto nello stato di fatto e di diritto della struttura e delle funzioni esercitate<br />

deve essere immediatamente comunicato alla Direzione Regionale Servizi Sociali;<br />

5. di trasmettere copia del presente atto all’ente richiedente, all’Azienda Ulss 3 di Bassano del Grappa, al Comune di Roana,<br />

e alla Conferenza dei Sindaci dell’Azienda Ulss 3 di Bassano del Grappa, rappresentando, che avverso lo stesso è ammesso ricorso<br />

giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale o alternativamente ricorso straordinario al Capo dello Stato rispettivamente<br />

entro 60 e 120 giorni dalla notifica del presente provvedimento;<br />

6. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />

7. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.


464<br />

Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong><br />

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1043 del 18 giugno <strong>2013</strong><br />

“Autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, socio sanitarie e sociali”. Rilascio dell’accreditamento istituzionale<br />

della Comunità Alloggio per persone con disabilità Sant’Alvise con sede in Cannaregio 3144 Venezia (L.R. n.<br />

22/2002).<br />

[Servizi sociali]<br />

Note per la trasparenza:<br />

Il provvedimento riconosce l’accreditamento istituzionale della Comunità Alloggio per persone con disabilità in oggetto<br />

identificata, la cui titolarità è ascritta all’<strong>Associazione</strong> Nazionale delle Famiglie di Disabili Intellettivi e Relazionali - ANFFAS di<br />

Venezia con sede in Castello 620 R.<br />

L’Assessore Remo Sernagiotto riferisce quanto segue.<br />

Al fine di promuovere e garantire la qualità assistenziale, la Regione del Veneto, con la legge n. 22 del 16 agosto 2002, ha stabilito<br />

i criteri per l’autorizzazione alla realizzazione e l’esercizio di strutture per attività sanitarie, socio sanitarie e sociali subordinando<br />

l’emissione del parere positivo al riscontro della coerenza dei progetti presentati con la programmazione socio-sanitaria<br />

regionale.<br />

Con lo stesso atto normativo è stato introdotto, inoltre, l’istituto dell’accreditamento istituzionale definito quale processo che<br />

varia lo stato del richiedente, da soggetto autorizzato ad esercitare attività socio- sanitaria a soggetto idoneo a prestare tale attività<br />

per conto del sistema socio sanitario regionale, pertanto, potenziale erogatore; detto accreditamento è previsto venga rilasciato dalla<br />

Giunta Regionale - competente anche per la vigilanza nel settore - previa verifica della sussistenza delle condizioni di cui all’art.<br />

16 ed ai requisiti di cui all’art. 18 della legge regionale n. 22 del 16 agosto 2002.<br />

Con DGR n. 2501 del 6 agosto 2004 e DGR n. 84 del 16 gennaio 2007 la Giunta Regionale ha dato attuazione a quanto disposto<br />

dalla L.R. n. 22/2002, individuando, fra l’altro i requisiti necessari per il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio e dell’accreditamento<br />

istituzionale, e successivamente con DGR n. 2067 del 3 luglio 2007 ha definito le procedure applicative in tema di procedimento<br />

di autorizzazione all’esercizio ed accreditamento dei Centri di Servizi socio-sanitari e sociali.<br />

In ossequio alla disciplina sopra esposta, con Decreto del Dirigente della Direzione Regionale Servizi Sociali n. 80 del 23 marzo<br />

2012, la Comunità Alloggio per persone con disabilità Sant’Alvise, ubicata in Cannaregio 3144 Venezia, gestita dall’<strong>Associazione</strong><br />

Nazionale delle famiglie di disabili intellettivi e relazionali - ANFFAS di Venezia con sede in Castello 620 R, è stata autorizzato<br />

all’esercizio per una capacità ricettiva di 10 posti. Con nota acquisita agli atti al prot. 285896 del 25 giugno 2012 della Direzione<br />

Regionale Servizi Sociali, la struttura assistenziale in parola ha formulato richiesta anche di accreditamento per il medesimo Centro<br />

di Servizi. Come contemplato dalle precitate procedure operative, la Direzione Regionale Servizi Sociali, con nota emessa al prot.<br />

35<strong>09</strong>31 del 30 luglio 2012, ha incaricato l’Agenzia Regionale Socio Sanitaria (A.R.S.S.) alla verifica “di parte terza” per l’accertamento<br />

in ordine alla presenza e possesso dei requisiti di qualificazione richiesti per l’emanazione del presente provvedimento.<br />

L’A.R.S.S., a seguito dell’incarico ricevuto, ha costituito il Gruppo Tecnico Multiprofessionale (G.T.M.) - individuando i<br />

componenti tra gli iscritti al Registro dei Valutatori per l’accreditamento istituzionale approvato giusta Decreto del Commissario<br />

Straordinario A.R.S.S. n. 10 del 12 ottobre 2010 - ed in esito al sopralluogo svolto il 28 novembre 2012 dal precitato gruppo, ha trasmesso<br />

alla Direzione Regionale Servizi Sociali, con nota acquisita al prot. 41139 del 29 gennaio <strong>2013</strong> la relazione di esito positivo<br />

circa la rispondenza alla normativa della struttura in epigrafe indicata. Dalla medesima documentazione, in ordine alla conformità<br />

al dettato normativo di cui alla DGR n. 84/07, è risultato, che saranno oggetto di un percorso di miglioramento i cui esiti saranno<br />

verificati in sede di verifica triennale, i seguenti requisiti, valutati “coerenti in linea di massima con i principi e le finalità per cui è<br />

stato posti, ma suscettibili di miglioramento”:<br />

• CA-DIS.AC.4.1.1. “L’Ente Gestore definisce gli obiettivi del Servizio, generali e specifici” ed il requisito;<br />

• CA-DIS.AC.4.1.2. “La funzione di coordinamento garantisce l’indirizzo tecnico degli operatori, la promozione e valutazione<br />

della qualità dei servizi, il raccordo tra i servizi educativi, sociali e sanitari e la collaborazione con le famiglie e la<br />

comunità locale”.<br />

Parallelamente è stata verificata la congruità con la programmazione socio-sanitaria regionale così come definita dal Piano di<br />

Zona dell’Azienda Ulss 12 di Venezia, cui è stato posto il visto di congruità con Decreto del Dirigente della Direzione Regionale<br />

Servizi Sociali n. 60 del 21 febbraio 2012 e successivo Decreto n. 90 del 15 marzo <strong>2013</strong>.<br />

Ciò premesso, in esito all’attività istruttoria condotta dalla struttura amministrativa competente, ritenendo integrati i requisiti e<br />

le condizioni per l’emanazione del provvedimento conclusivo, ai sensi e per gli effetti dell’art. 19 della L.R. n. 22/2002, con l’odierno<br />

provvedimento si ritiene di proporre l’accreditamento della Comunità Alloggio per la medesima capacità ricettiva autorizzata.<br />

Come prescritto dall’art. 19 della L.R. n. 22/2002 il mantenimento dei requisiti di accreditamento dovrà essere verificato con<br />

periodicità triennale dall’accertamento tecnico degli stessi e al venir meno delle condizioni di cui all’art. 16 l’accreditamento è<br />

sospeso o revocato.<br />

Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.<br />

La Giunta regionale<br />

– Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale<br />

dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con<br />

la vigente legislazione regionale e statale;


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 57 del 9 luglio <strong>2013</strong> 465<br />

– Vista la L.R. n. 22 del 16 agosto 2002;<br />

– Vista la DGR n. 2501 del 6 agosto 2004;<br />

– Vista la DGR n. 84 del 16 gennaio 2007;<br />

– Vista la DGR n. 2067 del 3 luglio 2007;<br />

– Visto il DDR Servizi Sociali n. 80 del 23 marzo 2012;<br />

delibera<br />

1. di accreditare, ai sensi e per gli effetti della L.R. n. 22/2002, dalla data di pubblicazione del presente provvedimento, la<br />

Comunità Alloggio per persone con disabilità Sant’Alvise, ubicata in Cannaregio 3144 Venezia, gestita dall’<strong>Associazione</strong> Nazionale<br />

delle Famiglie di Disabili Intellettivi e Relazionali - ANFFAS di Venezia con sede in Castello 620 R Venezia, per una capacità<br />

ricettiva di 10 posti;<br />

2. di dare atto che ai sensi dell’art. 19 della L.R. n. 22/2002 il mantenimento dei requisiti di accreditamento venga verificato<br />

con periodicità triennale dall’accertamento tecnico degli stessi e che al venir meno delle condizioni di cui all’art. 16 l’accreditamento<br />

è sospeso o revocato;<br />

3. di stabilire che in sede della prima verifica del mantenimento dei requisiti di accreditamento, vengano verificati i miglioramenti<br />

apportati al requisito CA-DIS.AC.4.1.1. “L’Ente Gestore definisce gli obiettivi del Servizio, generali e specifici” ed al requisito<br />

CA-DIS.AC.4.1.2. “La funzione di coordinamento garantisce l’indirizzo tecnico degli operatori, la promozione e valutazione della<br />

qualità dei servizi, il raccordo tra i servizi educativi, sociali e sanitari e la collaborazione con le famiglie e la comunità locale”;<br />

4. di dare atto che, ove si verifichino le condizioni indicate all’art. 20 della L.R. n. 22/2002 l’accreditamento può essere sospeso<br />

o revocato, secondo le procedure vigenti;<br />

5. di disporre che qualsiasi mutamento intervenuto nello stato di fatto e di diritto della struttura e delle funzioni esercitate<br />

deve essere immediatamente comunicato alla Direzione Regionale Servizi Sociali;<br />

6. di trasmettere copia del presente atto all’ente richiedente, all’Azienda Ulss 12 di Venezia, al Comune di Venezia, e alla<br />

Conferenza dei Sindaci dell’Azienda Ulss 12 di Venezia, rappresentando, che avverso lo stesso è ammesso ricorso giurisdizionale<br />

al Tribunale Amministrativo Regionale o alternativamente ricorso straordinario al Capo dello Stato rispettivamente entro 60 e 120<br />

giorni dalla notifica del presente provvedimento;<br />

7. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;<br />

8. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.

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