11.07.2015 Views

Bur N 073 Del 23 Agosto 2013 - Associazione Realtà Veneta

Bur N 073 Del 23 Agosto 2013 - Associazione Realtà Veneta

Bur N 073 Del 23 Agosto 2013 - Associazione Realtà Veneta

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONERELAZIONI DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONERELAZIONI DECRETODELDIRIGENTEDELADIREZIONEBollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>RISORSEUMANEn. <strong>23</strong>4 del 12 agosto <strong>2013</strong>Decreto n. 176 del 13.06.<strong>2013</strong>. Selezione pubblica per assunzioni a tempo determinato nella cat. D, pos. D1, profilo professionaleSpecialista amministrativo, da assegnare a strutture regionali, titolari di progetti finanziati dall’Unione Europea o dello Stato.Ammissione con riserva e non ammissione dei candidati..................................................................................................................31[Concorsi]DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE RELAZIONI INTERNAZIONALIINTERNAZIONALIn. 108del 8 agosto <strong>2013</strong>Indizione di esperimento di gara, mediante cottimo fiduciario di cui all’articolo 125 del D. Lgs. n. 163/2006 s.m.i. e all’articolo173 del D.P.R. n. 207/2010, per l’affidamento dei servizi di progettazione, realizzazione e gestione in modalità hosting del sito webufficiale del progetto ADRIFORT - Adriatic fortresses and military areas -, Programma di Cooperazione Transfrontaliera IPAAdriatico 2007-<strong>2013</strong> (2° ord./0174). Approvazione dell’elenco ditte e degli atti di gara. CUP H31H12000000007. CIG Z690AE4C05.DGR n. 1818 in data 11.09.2012.......................................................................................................................................................... 39[Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)]INTERNAZIONALIn. 109del 9 agosto <strong>2013</strong>Adozione dello schema di Avviso per la presentazione delle richieste di contributo per il Programma annuale degli interventi2014 in attuazione della legge regionale 7 aprile 1994, n. 15 “Interventi per il recupero, la conservazione e la valorizzazione delpatrimonio culturale di origine veneta nell’Istria e nella Dalmazia”. DGR n. 2093 del 17.10.2012.................................................. 65[Relazioni internazionali]ORDINANZE DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE MOBILITÀORDINANZADELDIRIGENTEDELADIREZIONEMOBILITÀn. 213 del 5 agosto <strong>2013</strong>Comune di Peschiera del Garda (Vr), direzione obbligatoria delle unità di navigazione in transito nello specchio acqueo compresotra il Molo Unità d’Italia, i bastioni della Fortezza -Palazzina storica e il Canale di Mezzo....................................................81[Trasporti e viabilità]Sezione secondaDELIBERAZIONI DELLA GIUNTA REGIONALEDELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1400 del 6 agosto <strong>2013</strong>Individuazione termini e modalità per l’accesso al finanziamento regionale di cui all’articolo 4 “Alloggio” della L.R. n. 2/2003,così come modificata dalla L.R. n. 10/<strong>2013</strong>. <strong>Del</strong>iberazione della Giunta regionale n. 96/CR del 16 luglio <strong>2013</strong>.............................. 83[Emigrazione e immigrazione]DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1431 del 6 agosto <strong>2013</strong>L.R. 11 novembre 2011, n. 25 “Interventi regionali per la riduzione della produzione e della nocività dei rifiuti da attività diristorazione presso mense, feste e sagre”. Annualità <strong>2013</strong>. Approvazione criteri e linee guida per l’attuazione. Art. 4, comma 1, l.r.n. 25/2011. DGR n. 59/CR del 18 giugno <strong>2013</strong>.................................................................................................................................... 90[Ambiente e beni ambientali]DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1437 del 6 agosto <strong>2013</strong>Programma Operativo Regionale 2007-<strong>2013</strong> - Fondo Sociale Europeo in sinergia con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale- Ob. Competitività Regionale e Occupazione - Reg. 1081/2006 e Reg. 1083/2006. Asse II - Occupabilità - Avviso per la realizzazionedi tirocini di inserimento lavorativo - modalità a sportello - Anno <strong>2013</strong>................................................................................. 93[Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)]DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1438 del 6 agosto <strong>2013</strong>Riorganizzazione degli attuali Centri Territoriali Permanenti per l’educazione degli adulti e dei corsi serali funzionanti presso leistituzioni scolastiche di ogni ordine e grado in Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti. Approvazione delle modalità operativeper l’avvio di un progetto assistito e promozione di attività di ricerca legate ai nuovi CPIA. (D.P.R. n. 263 del 29/10/2012).............162[Istruzione scolastica]DELIBERAZIONEDELAGIUNTAREGIONALEn. 1447 del 6 agosto <strong>2013</strong>Regolamento (CE) 22 ottobre 2007, n. 1<strong>23</strong>4 recante organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche pertaluni prodotti agricoli. Applicazione delle disposizioni di cui alla sezione VI “Disposizioni speciali relative al settore dell’apicol-


PADOVA ,(AVEPA) PAGAMENTI INAGRICOLTURA IAGENZIAVENETAPERPADOVA ,(AVEPA) PAGAMENTI INAGRICOLTURA IAGENZIAVENETAPERPADOVA ,(AVEPA) PAGAMENTI INAGRICOLTURA IAGENZIAVENETAPERPADOVA ,(AVEPA) PAGAMENTI INAGRICOLTURA IAGENZIAVENETAPERPADOVA ,(AVEPA) PAGAMENTI INAGRICOLTURA IAGENZIAVENETAPERPADOVA ,(AVEPA) PAGAMENTI INAGRICOLTURA IAGENZIAVENETAPERPADOVA ,(AVEPA) PAGAMENTI INAGRICOLTURA IAGENZIAVENETAPERPADOVA ,(AVEPA) PAGAMENTI INAGRICOLTURA IAGENZIAVENETAPERBollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Procedimenti VIACOMUNE DI BELLUNOVerifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale (art. 20, D.Lgs n. 152/2006 e ss.mm.ii.). Avviso di deposito....265DITTA GARDALAND SRL, CASTELNUOVO DEL GARDA (VERONA)Verifica di assoggettabilità a Valutazione di Impatto Ambientale (art. 20 D.Lgs n° 152/2006 e ss.mm.ii.).............................. 266PARTE QUARTAATTI DI ENTI VARIAgricolturaAGENZIA VENETA PER I PAGAMENTI IN AGRICOLTURA (AVEPA), PADOVADecreto del dirigente dell’Area tecnica competitività imprese n. 579 del 1 agosto <strong>2013</strong>Programma di Sviluppo Rurale del Veneto 2007- <strong>2013</strong>. Misura 311 azioni 1 e 2. Approvazione della graduatoria delle domandeammissibili ed individuazione di quelle finanziabili........................................................................................................................ 267Decreto del dirigente dell’Area tecnica competitività imprese n. 580 del 1 agosto <strong>2013</strong>Programma di Sviluppo Rurale del Veneto 2007-<strong>2013</strong>. Misure 121 IA AZ, 121 IA M, 121 BO, 121 BS e 121 RO. Approvazione dellagraduatoria delle domande ammissibili ed individuazione di quelle finanziabili........................................................................... 268Decreto del dirigente dell’Area tecnica competitività imprese n. 584 del 2 agosto <strong>2013</strong>Programma di Sviluppo Rurale del Veneto 2007-<strong>2013</strong>. Integrazione al precedente decreto n. 483 del 30.05.<strong>2013</strong> Misura 112 PG emisure collegate e misura 112 PGB RO e misure collegate. Approvazione della graduatoria delle domande ammissibili ed individuazionedei pacchetti finanziabili. Bando DGR 2660/2012............................................................................................................ 269Decreto del dirigente dell’Area tecnica competitività imprese n. 585 del 2 agosto <strong>2013</strong>Programma di Sviluppo Rurale del Veneto 2007-<strong>2013</strong>. Misura 1<strong>23</strong> A e 1<strong>23</strong> RO. Approvazione della graduatoria delle domandeammissibili ed individuazione di quelle finanziabili........................................................................................................................ 270Decreto del dirigente dello Sportello unico agricolo di Vicenza n. 187 del 24 luglio <strong>2013</strong>Programma di Sviluppo Rurale del Veneto 2007-<strong>2013</strong>. Misura 3<strong>23</strong>/A “Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale” Azione 2 “Recupero,riqualificazione e valorizzazione del patrimonio storico-architettonico” attivata a bando tramite il Progetto Integrato di Area- Rurale (PIA.R) denominato “06-Media Pianura Vicentina”, Capofila il Comune di Camisano Vicentino, con DGR N. <strong>23</strong>46 del 20novembre 2012.” Approvazione della graduatoria di ammissibilità e di finanziabilità delle domande di aiuto presentate...............271Decreto del dirigente dello Sportello unico agricolo di Vicenza n. 188 del 24 luglio <strong>2013</strong>Programma di Sviluppo Rurale del Veneto 2007-<strong>2013</strong>. Misura 3<strong>23</strong>/A “Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale” Azione 3“Valorizzazione e riqualificazione del paesaggio rurale” attivata a bando tramite il Progetto Integrato di Area - Rurale (PIA.R)denominato “06-Media Pianura Vicentina”, Capofila il Comune di Camisano Vicentino, con DGR N. <strong>23</strong>46 del 20 novembre 2012.Approvazione della graduatoria di ammissibilità e di finanziabilità delle domande di aiuto presentate........................................ 272Decreto del dirigente dello Sportello unico agricolo di Vicenza n. 201 del 7 agosto <strong>2013</strong>Programma di Sviluppo Rurale del Veneto 2007-<strong>2013</strong>. Misura 313 “Incentivazione delle attività turistiche”, Azione 3 “Servizi”,attivata con <strong>Del</strong>ibera del Consiglio di Amministrazione del Gal Terra Berica n. 27 del 2/11/2012. Approvazione delle graduatoriedi ammissibilità e di finanziabilità delle domande di aiuto presentate............................................................................................ 273Decreto del dirigente dello Sportello unico agricolo di Vicenza n. 202 del 7 agosto <strong>2013</strong>Programma di Sviluppo Rurale del Veneto 2007-<strong>2013</strong>. Misura 313 “Incentivazione delle attività turistiche”, Azione 5 “Integrazionedell’offerta turistica”, attivata con <strong>Del</strong>ibera del Consiglio di Amministrazione del Gal Terra Berica n. 29 del 2/11/2012. Approvazionedelle graduatorie di ammissibilità e di finanziabilità delle domande di aiuto presentate.......................................................274Decreto del dirigente dello Sportello unico agricolo di Vicenza n. 203 del 7 agosto <strong>2013</strong>Programma di Sviluppo Rurale del Veneto 2007-<strong>2013</strong>. Misura 313 “Incentivazione delle attività turistiche”, Azione 4 “Informazione”,attivata con <strong>Del</strong>ibera del Consiglio di Amministrazione del Gal Terra Berica n. 28 del 2/11/2012. Approvazione delle graduatoriedi ammissibilità e di finanziabilità delle domande di aiuto presentate................................................................................................275


VERONA , AUTOSTRADABRESCIAVERONAVICENZAPADOVAS. P.A.VERONA , AUTOSTRADABRESCIAVERONAVICENZAPADOVAS. P.A.VERONA , AUTOSTRADABRESCIAVERONAVICENZAPADOVAS. P.A.CADORE (BELUNO) PIEVEDICOMUNEDIMONTEBELUNA ,“PIAVE”BONIFICACONSORZIODI (TREVISO)Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Espropriazioni, occupazioni d’urgenza e servitùAUTOSTRADA BRESCIA VERONA VICENZA PADOVA S.P.A., VERONADecreto n. 1 del 8 agosto <strong>2013</strong>Nuova autostazione di Montecchio Maggiore. Comune di Brendola (VI). Espropriazione per pubblica utilità. Estratto di decreto diesproprio.............................................................................................................................................................................................276Decreto n. 2 del 8 agosto <strong>2013</strong>Nuova autostazione di Montecchio Maggiore. Comune di Montecchio Maggiore (VI). Espropriazione per pubblica utilità. Estrattodi decreto di esproprio...................................................................................................................................................................... 277Decreto n. 3 del 8 agosto <strong>2013</strong>Nuova autostazione di Montecchio Maggiore. Comune di Montebello Vicentino (VI). Espropriazione per pubblica utilità. Estrattodi decreto di esproprio...................................................................................................................................................................... 278Decreto n. 4 del 8 agosto <strong>2013</strong>Nuova autostazione di Montecchio Maggiore. Comune di Brendola (VI). Espropriazione per pubblica utilità. Estratto di decreto diesproprio............................................................................................................................................................................................ 279COMUNE DI ISOLA DELLA SCALA (VERONA)Decreto n. 9 del 9 agosto <strong>2013</strong>Decreto di espropriazione dei terreni occorrenti per la realizzazione dell’opera pubblica denominata “Centro Risi”.................. 280COMUNE DI PIEVE DI CADORE (BELLUNO)Decreto n. 1/<strong>2013</strong> protocollo n. 8174 del 5 agosto <strong>2013</strong>Lavori del progetto “Pieve strade sicure. Messa in sicurezza viabilità stradale e ciclo pedonale”. D.p.r. 8.6.2001, n. 327 e ss.mm.ii.espropriazione definitiva....................................................................................................................................................................281Decreto n. 2/<strong>2013</strong> protocollo n. 8175 del 5 agosto <strong>2013</strong>Lavori del progetto “Pieve strade sicure. Messa in sicurezza viabilità stradale e ciclo pedonale”. D.p.r. 8.6.2001, n. 327 e ss.mm.ii.Espropriazione definitiva.................................................................................................................................................................. 282CONSORZIO DI BONIFICA “PIAVE”, MONTEBELLUNA (TREVISO)Estratto decreto n. 3 del 9 agosto <strong>2013</strong>Impianto di riconversione del sistema irriguo nei Comuni di Altivole e Montebelluna - 2° Stralcio - Importo euro 2.600.000,00.Decreto di asservimento................................................................................................................................................................... 284Estratto decreto n. 4 del 9 agosto <strong>2013</strong>Impianto di riconversione del sistema irriguo nei Comuni di Altivole e Montebelluna - 2° Stralcio -Importo euro 2.600.000,00.Decreto di asservimento................................................................................................................................................................... 285PROVINCIA DI ROVIGODecreto n. 47 del 12 agosto <strong>2013</strong>Costruzione delle nuove conche di navigazione di Cavanella d’Adige Sinistra e Cavanella d’Adige Destra sulla linea navigabile Podi Brondolo, nei Comuni di Chioggia (VE) e Loreo (RO). L.R. 27/2003 art. 70 2° comma e T.U. D.P.R. 327 del 8-08-2001 e s. m. ei. Integrazione Decreto di Espropriazione rep. N° 037 del 21.11.2011. Ditta: Ballarin Elena.......................................................... 286PROVINCIA DI TREVISODecreto del Presidente della Provincia n. 86762 del 2 agosto <strong>2013</strong>Decreto del Presidente della Provincia di approvazione dell’Accordo di Programma, ai sensi dell’art. 34 DLgs 267/00 e dell’art. 7 LR11/04, tra il Comune di Riese Pio X e la Provincia di Treviso per la realizzazione dell’ecocentro, della sede della protezione civilee del magazzino comunale in via Ermenegildo Minato in Comune di Riese Pio X........................................................................ 287Protezione civile e calamità naturaliCOMMISSARIO DELEGATO PER GLI INTERVENTI URGENTI IN FAVORE DELLE POPOLAZIONI COLPITE DA-GLI EVENTI SISMICI CHE HANNO INTERESSATO IL TERRITORIO DELLE PROVINCE DI BOLOGNA, MODE-NA, FERRARA, MANTOVA, REGGIO EMILIA E ROVIGO, IL 20 E IL 29 MAGGIO 2012Ordinanza n. 11 del 31 luglio <strong>2013</strong>Modifiche e integrazioni all’Ordinanza commissariale n. 5 del 17 aprile <strong>2013</strong>, recante “Criteri di ammissibilità e modalità di assegnazionee concessione di contributi per la realizzazione di interventi di riparazione, ripristino con miglioramento sismico e ricostruzionedi immobili di edilizia abitativa danneggiati a seguito degli eventi sismici del mese di maggio 2012”......................... 288


MAGIO2012 29 ILE20 ILROVIGO,REGIOEMILIAE BOLOGNA, MODENA, FERARA, MANTOVA, PROVINCEDITERITORIODELEIL CHEHANO INTERESATO SISMICIEVENTICOLPITEDAGLI POPOLAZIONI INFAVOREDELEURGENTI INTERVENTI COMISARIODELEGATOPERGLIMAGIO2012 29 ILE20 ILROVIGO,REGIOEMILIAE BOLOGNA, MODENA, FERARA, MANTOVA, PROVINCEDITERITORIODELEIL CHEHANO INTERESATO SISMICIEVENTICOLPITEDAGLI POPOLAZIONI INFAVOREDELEURGENTI INTERVENTI COMISARIODELEGATOPERGLIMAGIO2012 29 ILE20 ILROVIGO,REGIOEMILIAE BOLOGNA, MODENA, FERARA, MANTOVA, PROVINCEDITERITORIODELEIL CHEHANO INTERESATO SISMICIEVENTICOLPITEDAGLI POPOLAZIONI INFAVOREDELEURGENTI INTERVENTI COMISARIODELEGATOPERGLI(VICENZA)VELOD’ASTICO COMUNEDIBollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Ordinanza n. 13 del 31 luglio <strong>2013</strong>Modifiche e integrazioni all’Ordinanza commissariale n. 6 del 9 maggio <strong>2013</strong>, recante “Criteri di ammissibilità e modalità di assegnazionee concessione di contributi per la riparazione, il rafforzamento e il ripristino, la ricostruzione di immobili ad uso produttivoin relazione agli eventi sismici del mese di maggio 2012”................................................................................................................291Ordinanza n. 14 del 31 luglio <strong>2013</strong>Oneri derivanti dalla prosecuzione delle attività emergenziali di accoglienza e assistenza della popolazione.............................. 293Ordinanza n. 15 del 31 luglio <strong>2013</strong>Attuazione del “Piano degli interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territoriodella Provincia di Rovigo nel mese di maggio 2012” di cui all’Ordinanza del Commissario delegato n. 1 del 25 gennaio <strong>2013</strong>.Interventi di ripristino su chiese e altri immobili di proprietà di enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, formalmente dichiarati diinteresse storico-artistico ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al D.Lgs. n. 42/2004............................... 298StatutiCOMUNE DI PIOVENE ROCCHETTE (VICENZA)Statuto comunale. Adeguamento statuto comunale all’art. 2 della legge 215/2012 - integrazione al comma 1 art. 35............ 305Trasporti e viabilitàCOMUNE DI MONFUMO (TREVISO)<strong>Del</strong>ibera Consiglio Comunale n. 25 del 17 luglio <strong>2013</strong>Sdemanializzazione e declassificazione strade comunali................................................................................................................ 306COMUNE DI VELO D’ASTICO (VICENZA)Decreto n. 4887 del 13 agosto <strong>2013</strong>Declassificazione e sdemanializzazione di porzione di terreno di strada comunale di via dell’Artigianato.................................. 307Decreto n. 4888 del 13 agosto <strong>2013</strong>Declassificazione e sdemanializzazione di porzione della strada comunale di via L. Forno.......................................................... 308


10Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>DECRETO IL DIRIGENTE DEL COORDINAMENTO REGIONALE ACQUISTI PER LA SANITÀ n. 33 del 12 agosto <strong>2013</strong>Procedura aperta, per la fornitura triennale di presidi per prelievi biologici in fabbisogno alle Aziende Sanitarie e all’IRCCSIOV della Regione Veneto. Approvazione bando GUUE, bando GURI disciplinare di gara ed allegati.[Sanità e igiene pubblica]Note per la trasparenza:Il presente provvedimento approva gli atti di gara della procedura aperta per la fornitura triennale di presidi per prelievi biologiciin fabbisogno alle Aziende Sanitarie e all’IRCCS IOV della Regione Veneto.Il Dirigente(omissis)decreta1. di approvare il Bando GUUE (Allegato A), il Bando GURI (Allegato B), il disciplinare di gara e relativi allegati (AllegatoC), che costituiscono parti integranti e sostanziali del presente atto, relativamente alla procedura aperta per la fornitura triennaledi presidi per prelievi biologici in fabbisogno alle Aziende Sanitarie e all’IRCCS IOV della Regione Veneto;2. di dare atto che la fornitura in questione verrà aggiudicata, per singolo lotto, secondo il criterio dell’offerta economicamentepiù vantaggiosa ai sensi dell’art. 83 del D.Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii.;3. di dare atto che l’incarico di RUP (Responsabile del Procedimento di gara) sarà svolto dallo scrivente Dirigente;4. di dare atto che il presente provvedimento non comporta oneri per la Regione;5. di pubblicare per estratto il presente decreto sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.Nicola De Conti


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 11DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE COMMERCIODECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE COMMERCIO n. 56 del 16 luglio <strong>2013</strong><strong>Del</strong>iberazione della Giunta regionale n. 2741 del 24 dicembre 2012 “Approvazione bando recante -Progetto strategicoregionale per la rivitalizzazione dei centri storici e urbani e la riqualificazione delle attività commerciali - Impegno di spesa2012”. Approvazione graduatoria[Commercio, fiere e mercati]Note per la trasparenza:Il presente provvedimento prevede l’approvazione della graduatoria per l’erogazione del contributo ai Comuni che hanno presentatoi Programmi integrati previsti dal Bando approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 2741 del 24 dicembre 2012.Il Dirigente- Premesso che la Giunta regionale con deliberazione n. 2741 del 24 dicembre 2012, in attuazione delle politiche di sostegnoal settore del commercio ed in particolare alla realizzazione di iniziative di riqualificazione delle attività commerciali all’internodei centri storici urbani, ha approvato il Bando “Progetto strategico regionale per la rivitalizzazione dei centri storici e urbani e lariqualificazione delle attività commerciali”, incaricando il Dirigente della Direzione Commercio dell’adozione dei provvedimentinecessari all’attuazione della deliberazione stessa;- Premesso che nell’Allegato A alla deliberazione della Giunta regionale n. 2741 del 24 dicembre 2012 è stabilito che il terminedi presentazione della domanda scadeva il 29 marzo <strong>2013</strong>, ma che con successiva deliberazione della Giunta Regionale n. 374 del 19marzo <strong>2013</strong> tale termine, su richiesta di numerose amministrazioni comunali, in considerazione del nuovo approccio metodologicodelineato del Bando, innovativo rispetto ai precedenti, è stato prorogato, fissando il termine per la presentazione delle domande alladata del 6 maggio <strong>2013</strong>;- Preso atto che entro il termine previsto sono state presentate 55 domande, delle quali 52 risultano ammissibili e 3 domanderisultano inammissibili per le motivazioni riportate nell’Allegato B), che forma parte integrante del presente provvedimento;- Rilevato CHE, ai fini della valutazione dei programmi integrati presentati ai sensi della richiamata DGR n. 2741 del 24 dicembre2012, stante il carattere innovativo e sperimentale degli stessi, la Direzione Commercio si è avvalsa, come previsto dalBando, del supporto di una Commissione tecnica formata da esperti individuati rispettivamente da Anci Veneto, ConfcommercioVeneto e Confesercenti Veneto, associazioni degli operatori commerciali più rappresentative a livello regionale;- Rilevato CHE la valutazione dei programmi è stata effettuata con riguardo ai criteri e alle priorità previsti dal Bando, cosìcome risulta formalmente dai verbali della Commissione e dalla documentazione agli atti del procedimento, depositata presso icompetenti uffici e che tale valutazione ha portato alla formazione della graduatoria riportata nell’Allegato A), che forma parteintegrante del presente provvedimento;- Considerato che il Bando è pienamente coerente con le finalità ed i contenuti della nuova legge regionale n. 50 del 28 dicembre2012, di pochi giorni successiva alla sopracitata deliberazione n. 2741 del 24 dicembre 2012 e che i progetti presentati dai Comunirealizzano ed attuano i contenuti degli artt. 7 e 10 della legge regionale, come verificato anche dai componenti della Commissionedi esperti e risultante dai verbali in atti;- Preso atto della regolarità dell’istruttoria da parte dell’ufficio competente.decreta1. di approvare la graduatoria di cui all’Allegato A), che forma parte integrante del presente provvedimento, relativamente alledomande ammesse al contributo per la realizzazione dei programmi presentati ai sensi del Bando “Progetto strategico regionaleper la rivitalizzazione dei centri storici e urbani e la riqualificazione delle attività commerciali”, approvato con deliberazione dellaGiunta regionale n. 2741 del 24 dicembre 2012;2. di escludere dalla graduatoria le domande indicate nell’Allegato B), che forma parte integrante del presente provvedimento,risultate inammissibili per le motivazioni ivi riportate;3. di disporre che il finanziamento dei progetti approvati sarà disposto con successivo provvedimento e compatibilmente conle disponibilità a bilancio, dopo un’approfondita ricognizione delle risorse effettivamente disponibili per una più possibile completavalorizzazione dei progetti pervenuti ed approvati.4. di pubblicare integralmente il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.Avverso il presente decreto è ammesso ricorso avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dall’avvenutaconoscenza ovvero, alternativamente, avanti il Capo dello Stato entro 120 giorni.Giorgia Vidotti


12Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>giunta regionaleAllegato A al Decreto n. 56 del 16 luglio <strong>2013</strong> pag. 1/2DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 2741 DEL 24 DICEMBRE 2012- DOMANDE AMMESSE -N. GRAD POS.Soggetto richiedente:Comune o Comune capofilaPunteggiograduatoriaImportoProgrammaammessoImportoContributo1 5 Treviso 71,<strong>23</strong> 1.206.728,00 149.900,002 20 Venezia 67,87 372.590,00 149.956,003 21 Rovigo 67,55 337.000,00 149.800,004 11 Belluno 65,98 542.000,00 150.000,005 25 Este 62,72 453.750,00 200.000,006 8 Valdobbiadene 61,91 445.500,00 199.800,007 34 Vicenza 61,64 595.000,00 140.600,008 40 Chioggia 60,40 335.000,00 161.000,009 43 Cittadella 60,01 412.500,00 200.000,0010 <strong>23</strong> Dolo 58,85 179.000,00 86.000,0011 47 Noale 58,47 352.500,00 120.000,0012 38 Asolo 58,38 413.600,00 199.440,0013 24 Valdagno 58,25 397.000,00 199.800,0014 3 Mira 57,30 335.496,00 156.191,4015 32 Castelfranco Veneto 56,35 448.160,00 197.346,0016 54 Abano Terme 56,24 430.500,00 199.000,0017 15 Adria 54,37 457.000,00 200.000,0018 39 Paese 52,19 404.500,00 198.350,0019 2 Padova 52,07 375.500,00 150.000,0020 50 Malcesine 51,28 898.000,00 200.000,0021 48 Solesino 51,04 405.118,00 199.309,0022 29 Bassano del Grappa 50,46 524.000,00 200.000,00<strong>23</strong> 31 Porto Viro 49,50 410.000,00 200.000,0024 28 Borca di Cadore 49,25 320.000,00 163.000,0025 51 Villafranca di Verona 48,94 1.174.000,00 200.000,0026 22 Quarto d'Altino 48,56 2.553.938,00 199.875,0027 55 Verona 48,31 1.456.000,00 150.000,0028 10 Portogruaro 47,19 405.000,00 200.000,0029 45 Montagnana 46,52 415.000,00 199.000,0030 52 Legnago 45,64 777.373,00 200.000,0031 14 Montebelluna 45,50 458.500,00 200.000,0032 33 Schio 45,00 325.891,20 169.992,6433 46 Feltre 44,34 412.327,00 200.000,0034 49 Arzignano 44,07 498.000,00 200.000,0035 1 Conegliano 43,97 148.160,00 63.414,0036 9 Santo Stino di Livenza 42,75 412.500,00 200.000,0037 42 Spinea 42,30 506.280,00 200.000,0038 6 Oderzo 42,05 257.215,04 119.377,5<strong>23</strong>9 35 Colle Umberto 41,80 475.000,00 200.000,00


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 13Allegato A al Decreto n. 56 del 16 luglio <strong>2013</strong> pag. 2/240 53 Valeggio sul Mincio 40,79 500.000,00 200.000,0041 26 Farra di Soligo 40,58 401.668,00 200.000,0042 16 Jesolo 39,93 222.000,00 105.800,0043 27 Vittorio Veneto 36,11 494.950,00 199.328,5044 18 Motta di Livenza 35,55 457.<strong>073</strong>,64 200.000,0045 4 Thiene 32,92 403.500,00 199.850,0046 44 Sarego 31,50 392.750,00 199.322,0047 7 Preganziol 31,25 378.000,00 189.020,0048 13 Mogliano Veneto 31,00 461.000,00 185.300,0049 12 Rubano 27,09 409.360,00 199.000,0050 17 Cavarzere 25,25 329.686,00 159.319,0051 41 Colognola ai Colli 24,25 405.000,00 200.000,0052 19 Torreglia <strong>23</strong>,31 390.000,00 200.000,00


14Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>giunta regionaleAllegato B al Decreto n. 56 del 16 luglio <strong>2013</strong> pag. 1/1DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 2741 DEL 24 DICEMBRE 2012- DOMANDE NON AMMESSE -POS.Soggetto richiedente:Comune o ComunecapofilaMOTIVAZIONE30 Occhiobelloil programma integrato risulta non ammissibile in quanto non prevede interventi ricadenti nelletipologie di cui alle lettere a) e c) - punto 4 del Bando -36 Saccolongoil programma integrato risulta non ammissibile in quanto carente nei contenuti, nonché nei dettaglirichiesti per il piano economico finanziario37 Monselice il programma integrato risulta non ammissibile in quanto manca accordo di programma


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 15DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE COMMERCIO n. 62 del 8 agosto <strong>2013</strong><strong>Del</strong>iberazione della Giunta regionale n. 2741 del 24 dicembre 2012: “Approvazione bando recante -Progetto strategicoregionale per la rivitalizzazione dei centri storici e urbani e la riqualificazione delle attività commerciali - Impegno di spesaanno 2012”. Finanziamento dei progetti approvati con decreto dirigenziale n. 56 del 16 luglio <strong>2013</strong>.[Commercio, fiere e mercati]Note per la trasparenza:Il presente provvedimento dispone il finanziamento dei progetti presentati dai Comuni nell’ambito del bando approvato condeliberazione della Giunta regionale n. 2741 del 24 dicembre 2012, a seguito dell’approvazione della relativa graduatoria, avvenutacon decreto dirigenziale n. 56 del 16 luglio <strong>2013</strong>.Il Dirigente- Premesso che la Giunta regionale con deliberazione n. 2741 del 24 dicembre 2012, in attuazione delle politiche di sostegnoal settore del commercio ed in particolare alla realizzazione di iniziative di riqualificazione delle attività commerciali all’internodei centri storici urbani, ha approvato il bando “Progetto strategico regionale per la rivitalizzazione dei centri storici e urbani e lariqualificazione delle attività commerciali”, incaricando il Dirigente regionale della Direzione Commercio dell’adozione dei provvedimentinecessari all’attuazione della deliberazione stessa;- Premesso che con decreto dirigenziale n. 56 del 16 luglio <strong>2013</strong>, a seguito del completamento dell’istruttoria sulle domandepresentate dai Comuni, è stata approvata una graduatoria delle domande ammesse a contributo per la realizzazione di n. 52 progetti,rinviando ad un successivo provvedimento il finanziamento ai Comuni, in base all’ordine di priorità stabilito nella graduatoriamedesima, una volta accertate le risorse a disposizione per una più possibile completa valorizzazione dei progetti pervenuti edapprovati;- Preso atto che le risorse disponibili ammontano a complessivi 5 milioni di euro, dei quali 2 milioni di euro impegnati con ladeliberazione della Giunta regionale n. 2741 del 24 dicembre 2012 e 3 milioni di euro impegnati con la deliberazione della Giuntaregionale n. 1432 del 6 agosto <strong>2013</strong>;- Considerato che le risorse impegnate e disponibili sono sufficienti a garantire l’erogazione dell’intero contributo richiesto daiComuni fino al n. 28 della graduatoria approvata con decreto dirigenziale n. 56 del 16 luglio <strong>2013</strong>, mentre al Comune di cui al n.29 della graduatoria viene attribuita la quota restante, pari ad euro 80.632,60, così come indicato nell’Allegato A al presente provvedimento;- Preso atto della regolarità dell’istruttoria da parte dell’ufficio competente.decreta1. di disporre, per le motivazioni in premessa indicate, il finanziamento dei progetti riferiti a n. 29 domande ammesse a contributosulla base della graduatoria approvata con decreto dirigenziale n. 56 del 16 luglio <strong>2013</strong>, ai fini della realizzazione dei programmiintegrati presentati ai sensi del bando “Progetto strategico regionale per la rivitalizzazione dei centri storici e urbani e lariqualificazione delle attività commerciali”, di cui alla deliberazione della Giunta regionale n. 2741 del 24 dicembre 2012, secondogli importi elencati nell’Allegato A che forma parte integrante del presente provvedimento;2. di dare atto che il finanziamento dei progetti di cui al punto 1 viene attribuito mediante l’utilizzo delle risorse già impegnatecon deliberazione della Giunta regionale n. 2741 del 24 dicembre 2012, pari a euro 2.000.000,00 e con deliberazione della Giuntaregionale n. 1432 del 6 agosto <strong>2013</strong>, pari a euro 3.000.000,00, per un totale di complessivi euro 5.000.000,00, fino a concorrenzadelle stesse;3. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 e 27 del decreto legislativo14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33;4. di pubblicare integralmente il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.Avverso il presente decreto è ammesso ricorso avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dall’avvenutaconoscenza ovvero, alternativamente, avanti il Capo dello Stato entro 120 giorni.Giorgia Vidotti


16Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Allegato A al decreto n. del pag. 1 /2DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 2741 DEL 24 DICEMBRE 2012- DOMANDE AMMESSE -N. GRAD. POS.Soggetto richiedente:Comune o Comune capofilaPunteggiograduatoriaImporto ProgrammaammessoImporto contributoImporto ammesso acontributo1 5 Treviso 71,<strong>23</strong> 1.206.728,00 149.900,00 149.900,002 20 Venezia 67,87 372.590,00 149.956,00 149.956,003 21 Rovigo 67,55 337.000,00 149.800,00 149.800,004 11 Belluno 65,98 542.000,00 150.000,00 150.000,005 25 Este 62,72 453.750,00 200.000,00 200.000,006 8 Valdobbiadene 61,91 445.500,00 199.800,00 199.800,007 34 Vicenza 61,64 595.000,00 140.600,00 140.600,008 40 Chioggia 60,40 335.000,00 161.000,00 161.000,009 43 Cittadella 60,01 412.500,00 200.000,00 200.000,0010 <strong>23</strong> Dolo 58,85 179.000,00 86.000,00 86.000,0011 47 Noale 58,47 352.500,00 120.000,00 120.000,0012 38 Asolo 58,38 413.600,00 199.440,00 199.440,0013 24 Valdagno 58,25 397.000,00 199.800,00 199.800,0014 3 Mira 57,30 335.496,00 156.191,40 156.191,4015 32 Castelfranco Veneto 56,35 448.160,00 197.346,00 197.346,0016 54 Abano Terme 56,24 430.500,00 199.000,00 199.000,0017 15 Adria 54,37 457.000,00 200.000,00 200.000,0018 39 Paese 52,19 404.500,00 198.350,00 198.350,0019 2 Padova 52,07 375.500,00 150.000,00 150.000,0020 50 Malcesine 51,28 898.000,00 200.000,00 200.000,0021 48 Solesino 51,04 405.118,00 199.309,00 199.309,0022 29 Bassano del Grappa 50,46 524.000,00 200.000,00 200.000,00<strong>23</strong> 31 Porto Viro 49,50 410.000,00 200.000,00 200.000,0024 28 Borca di Cadore 49,25 320.000,00 163.000,00 163.000,0025 51 Villafranca di Verona 48,94 1.174.000,00 200.000,00 200.000,00


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 17Allegato A al decreto n. del pag. 2 /226 22 Quarto d'Altino 48,56 2.553.938,00 199.875,00 199.875,0027 55 Verona 48,31 1.456.000,00 150.000,00 150.000,0028 10 Portogruaro 47,19 405.000,00 200.000,00 200.000,0029 45 Montagnana 46,52 415.000,00 199.000,0080.632,60max concedibile30 52 Legnago 45,64 777.373,00 200.000,0031 14 Montebelluna 45,50 458.500,00 200.000,0032 33 Schio 45,00 325.891,20 169.992,6433 46 Feltre 44,34 412.327,00 200.000,0034 49 Arzignano 44,07 498.000,00 200.000,0035 1 Conegliano 43,97 148.160,00 63.414,0036 9 Santo Stino di Livenza 42,75 412.500,00 200.000,0037 42 Spinea 42,30 506.280,00 200.000,0038 6 Oderzo 42,05 257.215,04 119.377,5<strong>23</strong>9 35 Colle Umberto 41,80 475.000,00 200.000,0040 53 Valeggio sul Mincio 40,79 500.000,00 200.000,0041 26 Farra di Soligo 40,58 401.668,00 200.000,0042 16 Jesolo 39,93 222.000,00 105.800,0043 27 Vittorio Veneto 36,11 494.950,00 199.328,5044 18 Motta di Livenza 35,55 457.<strong>073</strong>,64 200.000,0045 4 Thiene 32,92 403.500,00 199.850,0046 44 Sarego 31,50 392.750,00 199.322,0047 7 Preganziol 31,25 378.000,00 189.020,0048 13 Mogliano Veneto 31,00 461.000,00 185.300,0049 12 Rubano 27,09 409.360,00 199.000,0050 17 Cavarzere 25,25 329.686,00 159.319,0051 41 Colognola ai Colli 24,25 405.000,00 200.000,0052 19 Torreglia <strong>23</strong>,31 390.000,00 200.000,00totale 5.000.000,00


18Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE DIFESA DEL SUOLODECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE DIFESA DEL SUOLO n. <strong>23</strong>9 del 12 agosto <strong>2013</strong>Appalto integrato per l’affidamento della progettazione esecutiva e della realizzazione degli “Interventi per la sicurezzaidraulica dell’area metropolitana di Vicenza. Bacino di laminazione lungo il Torrente Timonchio in Comune diCaldogno (VI)” ai sensi dell’art. 53, comma 2, lett. b) del D. Lgs. 163/2006 e s.m.i. Importo a base d’asta € 25.132.445,21.CUP H44C08000030001 - CIG 4761<strong>23</strong>89E2. Approvazione verbale Commissione Giudicatrice l’appalto e determinazionecongruità delle offerte presentate dalle Imprese prima e seconda classificata.[Appalti]Note per la trasparenza:Il presente provvedimento approva il verbale della Commissione Giudicatrice l’appalto in oggetto, nell’ambito delle proceduredi gara avviate ai sensi della DGRV 989/2011, e dà atto della congruità delle offerte presentate dalle Imprese prima e seconda classificata.Il Dirigente(omissis)decreta1. È approvato il verbale della Commissione Giudicatrice l’appalto in argomento, datato 27.06.<strong>2013</strong>, parte integrante del presenteprovvedimento (Allegato A).2. Di dare atto che, dal verbale finale di gara nella seduta pubblica del 5.07.<strong>2013</strong>, redatto dall’Ufficiale Rogante della Regionedel Veneto, risulta che l’Impresa prima classificata è l’A.T.I. costituita dal CONSORZIO STABILE IDRA BUILDING S.C.A.R.L.(Capogruppo Mandataria) con sede in Schio (VI), CONSORZIO STABILE MEDOACUS S.C.A.R.L., con sede in Mestrino (PD)e COVECO COOP. S.P.A. con sede in Venezia Marghera, con un ribasso del 33,66 %.3. Di dare atto che dal medesimo verbale finale di gara risulta che l’Impresa seconda classificata risulta l’A.T.I. costituita daROSSI RENZO COSTRUZIONI S.R.L. (Capogruppo Mandataria) con sede in Marcon (VE), COSTRUZIONI MIOTTI S.P.A. consede in Pianezze (VI), COSTRUZIONI GENERALI GIRARDINI S.P.A. UNIPERSONALE con sede in Sandrigo (VI) e MU.BRE.COSTRUZIONI S.R.L. con sede in Marostica (VI), con un ribasso del 34,15 %.4. Di dare atto che le giustificazioni richieste alle Imprese sopra citate, ai sensi degli artt. 86 e ss. del D. Lgs. 163/2006 e s.m.i.,sono risultate sufficienti ed esaustive per definire che le rispettive offerte risultano congrue ed accoglibili, ai sensi dell’art. 88 delD.Lgs 163/2006 e s.m.i.5. Di pubblicare il presente decreto, per estratto, nel Bollettino ufficiale della Regione del Veneto.Per Il Dirigente RegionaleIl Dirigente VicarioMarco Dorigo


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 19DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE RISORSE UMANEDECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE RISORSE UMANE n. <strong>23</strong>2 del 12 agosto <strong>2013</strong>Decreto n. 176 del 13.06.<strong>2013</strong>. Selezione pubblica per assunzioni a tempo determinato nella cat. C, pos. C1, profilo professionaleAssistente economico, da assegnare a strutture regionali, titolari di progetti finanziati dall’Unione Europea odello Stato. Ammissione con riserva e non ammissione dei candidati.[Concorsi]Note per la trasparenza:Nel presente provvedimento vengono individuati i candidati ammessi con riserva e non ammessi per mancanza di uno deirequisiti previsti dal bando alla selezione pubblica per assunzioni a tempo determinato nella cat. C, pos. C1, profilo professionaleAssistente economico.Il Dirigente- Richiamata la deliberazione di Giunta Regionale n. 2144 del 11.7.2003 con la quale è stata approvata la disciplina di accessoall’impiego regionale, oltre alla normativa statale e regionale, vigente in tema di concorsi e selezioni pubbliche;- Richiamata, altresì, la deliberazione di Giunta Regionale n. 1721 del 7.08.2012, avente ad oggetto “Programmazione triennaledel fabbisogno di personale per il triennio 2012/2014 ai sensi dell’art. 30, comma 1, della legge 27 dicembre 1997, n. 449 (leggefinanziaria per il 1998). Piano assunzioni della Regione del Veneto per l’anno 2012, ai sensi dell’art. 2, comma 4, della legge regionale8 agosto 1997, n. 31”;- Visto il proprio Decreto n. 176 del 13.06.<strong>2013</strong> con il quale è stata indetta, tra le altre, la selezione pubblica per assunzioni atempo determinato nella cat. C, pos. C1, profilo professionale Assistente economico, da assegnare a strutture regionali titolari diprogetti finanziati dall’Unione Europea o dello Stato;- Atteso che il numero di domande pervenute è pari a 306, superiore alla soglia di 200 unità al di sopra della quale è previstolo svolgimento della prova preselettiva;- espletata una prima fase istruttoria finalizzata all’individuazione delle domande di quei candidati che palesemente risultinonon in possesso dei requisiti di ammissione previsti dal bando di selezione, con la conseguente loro non ammissione per la motivazioneespressa all’allegato “B” al presente provvedimento;- Ritenuto ai sensi dell’art. 5, comma 4, della legge regionale n. 31/97, di ammettere con riserva i restanti candidati alla selezionein oggetto, elencati all’allegato “A” che è parte integrante del presente provvedimento;su proposta dell’U.C. Organizzazione, Formazione e Rapporto di lavoro;decreta1. di ammettere con riserva, ai sensi dell’art. 5, comma 4, della legge regionale n. 31/97, alla selezione pubblica per assunzionia tempo determinato nella cat. C, pos. C1, profilo professionale Assistente economico da assegnare a strutture regionali titolari diprogetti finanziati dall’Unione Europea o dello Stato i candidati individuati all’allegato “A”, parte integrante del presente provvedimento;2. di non ammettere alla selezione pubblica per assunzioni a tempo determinato nella cat. C, pos. C1, profilo professionaleAssistente economico da assegnare a strutture regionali titolari di progetti finanziati dall’Unione Europea o dello Stato i candidatidi cui all’allegato “B” al presente provvedimento per la motivazione indicata a fianco di ciascun nominativo;3. di disporre che l’elenco dei candidati ammessi con riserva sia consultabile sul sito internet www.regione.veneto.it alla voce“BANDI, AVVISI E CONCORSI”;4. di disporre che i candidati esclusi ricevano comunicazione individuale come previsto dal bando di selezione;5. di pubblicare integralmente il presente decreto nel Bollettino Ufficiale della Regione, di pubblicare integralmente l’allegato“A” al presente provvedimento (elenco candidati ammessi con riserva) e con l’omissis per quanto riguarda l’allegato “B” (elencocandidati esclusi).Loriano CeroniAllegato B (omissis)


20Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATO “A” AL DECRETO N. <strong>23</strong>2 DEL 12/08/<strong>2013</strong>SELEZIONE PUBBLICA PER ASSUNZIONI A T.D. NELLA CATEGORIA C POSIZIONE C1, PROFILO PROFESSIONALEASSISTENTE ECONOMICO DA ASSEGNARE A STRUTTURE REGIONALI TITOLARI DI PROGETTI EUROPEIELENCO DEI CANDIDATI AMMESSI CON RISERVACognome Nome Luogo di nascita Data Nascita1 ALBERTIN FEDERICA ADRIA 13/04/19782 ALLOTTA VITA VALERIA ERICE 11/01/19703 ALTIERI FRANCESCA ROVIGO 15/08/19754 ANDRETTA VANNI CITTADELLA 15/05/19775 ARAGNO MASSIMILIANO BERGAMO 28/12/19776 ARPEGARO ELISA VICENZA 06/07/19807 ARRU SIMONA PAVULLO NEL FRIGNANO 10/06/19908 ARTICO MARTINA MOTTA DI LIVENZA 13/02/19919 BAGNOLI LUCIA PIOVE DI SACCO 13/12/196710 BALDO GABRIELE ROVIGO 06/02/198511 BALLARDINI TAMARA MONSELICE 29/10/197412 BALLO MARTINO ADRIA 31/12/198113 BARASCIUTTI LUCIA VENEZIA 16/07/197014 BARBIN SABRINA ROVIGO 05/01/197215 BARCELLONA GREGORIO ROBERTO ROSARNO 03/11/196716 BASCIANO ILARIA JESOLO 22/06/198717 BASTIANELLO SARA LIDO DI VENEZIA 27/05/198018 BATTISTEL LUIGI SAN DONA' DI PIAVE 24/08/196319 BEDON DANIELE ROVIGO 07/02/198820 BELIA ALESSIO CAMPOSAMPIERO 13/05/198421 BELLIN ALESSIO MIRANO 29/07/197022 BELLINI LARA COLOGNA VENETA 03/10/1983<strong>23</strong> BELLONI GIOVANNA ROVIGO 19/06/198124 BERGANTIN GESSICA ADRIA 22/12/197925 BIASI SILVIA SAN DONA' DI PIAVE 03/11/197126 BINCOLETTO STELLA SAN DONA' DI PIAVE 27/12/199227 BIRRA ROMINA GISELA MERLO(ARGENTINA) 27/04/197928 BIZZOTTO SARA MAROSTICA 06/03/198929 BLASCOVICH ELISA VENEZIA MESTRE 09/11/197330 BOIN LUIGINA CAMPOSAMPIERO 09/12/197031 BOLDRIN ANDREA MIRANO 13/12/198532 BOLZONELLA PAOLA MONTEBELLUNA 03/10/198133 BONFANTE ANTONELLA LEGNAGO 11/05/196334 BORDINO MATTEO PALMA DI MONTECHIARO 18/02/196535 BORGHI ANNA MARIA MILANO 26/07/196636 BOSCO CAMILLO CASTELLAMARE DEL GOLFO 12/02/196037 BOSCOLO CEGION EMANUELE CHIOGGIA 09/08/198738 BOSCOLO GALAZZO VALERIA CHIOGGIA 27/02/198639 BOSCOLO SESILIO ANTONELLA CHIOGGIA 03/04/197440 BOTTARO MAURO DOLO 11/09/198541 BRAGA ILARIA ADRIA 10/10/198942 BRAZZOROTTO LAURA ROVIGO 02/10/197943 BREGOLIN ANDREA MONSELICE 15/05/198844 BREVILIERO ANDREA ROVIGO 17/04/199445 BRUNELLO ANNA ESTE 26/12/198646 BUCCA LORENA VENEZIA 06/03/198947 BUCCI FRANCESCO BARI 29/07/197148 BUCOLO ANNA BARCELLONA POZZO DI GOTTO 15/08/198649 BULLO FRANCESCO MESTRE 30/03/1985Pagina 1 di 6


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 21ELENCO DEI CANDIDATI AMMESSI CON RISERVACognome Nome Luogo di nascita Data Nascita50 BUOSO ANNA TREVISO 05/05/198651 BUSATO ELENA SAN DONA' DI PIAVE 04/01/198052 BUSATO MARA NOVENTA VICENTINA 14/01/198053 BUSATTO ANNA VENEZIA MESTRE <strong>23</strong>/11/197154 CACCO IRENE MIRANO 26/04/199255 CALABRETTA SALVATORE CROTONE 08/09/197156 CALLEGHER ELENA CONEGLIANO 20/11/198857 CALLEGHER SARA CONEGLIANO 05/09/199058 CALLINO ELEONORA MOTTA DI LIVENZA 17/03/198559 CAMPAGNARO ELENA CITTADELLA 05/04/197660 CAMPIONE VINCENZA AGRIGENTO 22/10/197561 CARLUCCI PAOLO FOGGIA 26/04/198462 CARMINA ORESTE AGRIGENTO 16/09/197063 CASARIN FRANCESCA TREVISO 22/11/197764 CASARIN GEORGIA MESTRE VENEZIA 31/07/198465 CASSETTA MAURO ROVIGO 08/11/198866 CASTELLAN DEBORA CITTADELLA 27/08/197767 CASTELLARO MANUEL MESTRE 30/08/197668 CATTELAN ALESSANDRA SAN DONA' DI PIAVE 07/04/198369 CATTIN BEATRICE PADOVA 19/01/198970 CECCHINI RICCARDO BOLOGNA 28/01/199471 CERVASATO TATIANA PORTOGRUARO 17/08/198372 CHERUBIN MICHELA ASIAGO 21/07/198773 CHIODI BECKER MARCELLO MIRANO 20/10/196774 CIBIN BARBARA SAN DONA' DI PIAVE 18/08/197475 CICIA PAMELA JESOLO 29/07/198276 COBINO MARCO ROMA 14/05/197077 COCCO FEDERICA SAN DONA' DI PIAVE 20/09/197978 COLPO CINZIA VICENZA 25/06/198579 CONTINO GIUSEPPE PORTO EMPEDOCLE 06/11/196580 CORRADIN ANDREA BADIA POLESINE 10/05/198881 CREMA SILVIA MONTAGNANA 26/06/198482 CREPALDI ALESSIA ROVIGO 26/05/196983 CRESTALE ELISA MONSELICE 14/02/198284 CROSATO EMANUELE MOTTA DI LIVENZA 30/07/198285 CROSERA CRISTINA SAN DONA' DI PIAVE <strong>23</strong>/09/198386 CUPOLI FEDERICA MIRANO 28/09/197087 DAFFRE' DIANA VENEZIA 13/08/198388 DALBELLO GIULIANA LENDINARA 05/06/196989 DALLA CRODE LUCIANA CONEGLIANO 13/02/197190 DALLA PALMA TOMMASO MESTRE 05/05/198291 DALL'AGATA SARA VITTORIO VENETO 21/08/197292 D'AMICO GIUSEPPE VENEZIA 09/10/199293 DE AGOSTINI SABRINA PADOVA 24/07/197094 DENTI CLAUDIO MIRANO 05/08/198395 DI COSTANZO DOMENICA NAPOLI 04/07/196096 DURANTE LISA TREVISO 18/02/198397 ERVIGI ANDREA PADOVA 05/05/198798 EVARCHI MONICA ESTE 08/01/1976Pagina 2 di 6


22Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ELENCO DEI CANDIDATI AMMESSI CON RISERVACognome Nome Luogo di nascita Data Nascita99 FACCIN FABIO ARZIGNANO 14/11/1990100 FACCO DANIELA ROVIGO 10/07/1959101 FAGGIAN ELENA DOLO <strong>23</strong>/05/1987102 FAGHERAZZI NICCOLO' VENEZIA 20/08/1985103 FASAN FRANCESCA MESTRE 14/06/1969104 FASOLO MARINA CAMPOSAMPIERO 18/11/1979105 FAVARETTO ANDREA MIRANO 13/10/1987106 FERRARI ALESSIA MESTRE 30/11/1990107 FERRARI ANDREA VENEZIA 20/08/1984108 FIERRO ANTONIO ZURIGO 30/01/1979109 FONTEBASSO MILENA VENEZIA 30/05/1969110 FRANCO LAURA PADOVA 09/07/1991111 FRANCO SILVIA PADOVA 05/02/1985112 GAIANI DANIELA CAMPOSAMPIERO 03/05/1971113 GAMBARDELLA LUCA NAPOLI 03/12/1983114 GARAVAGLIA BARBARA MILANO 30/03/1981115 GARBELOTTO GIULIA VITTORIO VENETO 05/11/1986116 GASPARI DONATA VICENZA 05/08/1981117 GASTALDELLO SILVIA ROVIGO 26/11/1980118 GAZZOLA LUCIA VALDOBBIADENE 05/03/1984119 GENNARO SIMONE VENEZIA 06/08/1992120 GENOVESE SILVIA MESTRE 15/07/1974121 GEROMIN FRANCESCO LATISANA 07/10/1985122 GERON MARCO MAROSTICA 24/06/19861<strong>23</strong> GHIRARDINI FRANCESCO BADIA POLESINE 09/06/1991124 GHIROTTO SIMONE MONSELICE 03/01/1977125 GIACOMELLO GIULIA ADRIA 08/06/1987126 GIACOMETTI ELISABETTA CITTADELLA 01/10/1994127 GIOLO CRISTIANO ROVIGO 18/04/1973128 GIRARDI FIORELLA TREVISO 01/11/1981129 GIULIANI LUCIA MONTAGANO 16/03/1974130 GIUSTI BEATRICE VENEZIA 04/09/1970131 GOTTARDO FRANCESCO DOLO 08/08/1980132 GUGLIELMI ALBERTA PADOVA 01/04/1974133 HINIC ZORICA BELGRADO 15/12/1957134 INNOCENTE ANTONIO PORTOGRUARO 20/02/1992135 LAMO STEFANO DOLO 07/06/1974136 LIEVORE MICHELA THIENE 21/03/1981137 LO MONACO LUANA PALERMO 25/08/1976138 LOTTO FRANCA PADOVA 30/03/1957139 LUCCHETTA MONICA SAN DONA' DI PIAVE 11/02/1969140 LUCIBELLO STEFANO SACILE 18/05/1973141 LUGATO ELEONORA MESTRE 07/06/1964142 MACCA' ANTONELLA VICENZA 11/09/1962143 MAGELTI SILVIA LEGNAGO 04/05/1987144 MAGGIOLO ELEONORA MESTRE 20/05/1978145 MAGNAGUAGNO MONICA TREVISO <strong>23</strong>/08/1973146 MANENTE MARTA VENEZIA 02/07/1992147 MANFREDA NICOLE VENEZIA 24/04/1990Pagina 3 di 6


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> <strong>23</strong>ELENCO DEI CANDIDATI AMMESSI CON RISERVACognome Nome Luogo di nascita Data Nascita148 MANGIALARDO MARIA ANTONIETTA BARI 13/06/1987149 MANIERO ANNA GRETA VICENZA 11/12/1987150 MANTOVAN ERICA PIOVE DI SACCO 06/05/1984151 MARANGONI FEDERICA ADRIA 25/10/1983152 MARCHISANO LUCA CONEGLIANO VENETO 12/02/1985153 MARTELLOSSI SIMONETTA UDINE 07/08/1968154 MASSA ROSARIA MONTAGNANA 27/03/1975155 MASTROPIETRO RICCARDO TREVISO 30/01/1986156 MATTIELLO ALEX VICENZA 31/05/1989157 MATTIELLO GIORGIA VENEZIA 22/07/1973158 MATTIOLO DANIELA LEGNAGO 09/04/1966159 MAZZOLENIS PAOLO MONTEBELLUNA 09/10/1970160 MBA NANCY DEBORAH AMUCHA IMO STATE (NIGERIA) 11/10/1973161 MENEGALDO GIACINTA VALDAGNO 24/04/1981162 MENEGALDO LISA SAN DONA' DI PIAVE 10/02/1990163 MENIN CINZIA SANDRIGO 13/07/1972164 MERLARATI NICOLA ROVIGO 10/05/1984165 MILAN MATTEO ROVIGO 15/04/1986166 MILAZZO MATTEO CHIOGGIA 10/11/1974167 MOCELLIN GIULIA PADOVA 26/10/1987168 MOLINARI ENRICO MILANO 25/05/1975169 MOMI SARA MOTTA DI LIVENZA <strong>23</strong>/04/1983170 MONTAGNER BENEDETTA SAN DONA' DI PIAVE 08/04/1987171 MORO FILIPPO VENEZIA 06/12/1994172 MORTELLA GIUSEPPE LECCE 05/02/1986173 MUSSO DANIELA ROMA 10/09/1960174 NAVARRO CRISTINA VENZIA 12/09/1963175 NUZZOLO TIZIANA MESTRE 13/07/1971176 OTTOGALLI LUCA LATISANA 22/05/1971177 PADELLA IRENE MIRANO 03/04/1988178 PAGANESSI CARLO SACILE 19/07/1988179 PAGANINI DIEGO VERONA 22/01/1977180 PAGOTTO PAOLO SAN DONA' DI PIAVE 02/07/1974181 PALA ELISA VENEZIA 06/02/1976182 PAPARELLA VALENTINA ROVIGO 09/04/1991183 PARCIANELLO MARCO MOTTA DI LIVENZA 10/04/1989184 PARISE SAMANTA ROVIGO 09/11/1976185 PARISOTTO PAMELA JESOLO 02/02/1974186 PEGORARO ALBERTO BASSANO DEL GRAPPA 05/10/1994187 PERDICHIZZI PAOLO VICENZA 08/06/1967188 PERETTI CHIARA GIULIA PADOVA 22/11/1985189 PERLARI LUCA ROVIGO 01/09/1979190 PEROTTO LISA BASSANO DEL GRAPPA 14/09/1984191 PERROTTA ISABELLA ROMA 08/02/1975192 PESCE LUANA VENEZIA 25/01/1955193 PEVARELLO GIANLUCA ROVIGO 06/12/1993194 PIAI LAURA PORDENONE 09/05/1968195 PIOVAN ELISA MONSELICE 07/11/1979196 PIRROTTINA FABRIZIO PADOVA 04/05/1982Pagina 4 di 6


24Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ELENCO DEI CANDIDATI AMMESSI CON RISERVACognome Nome Luogo di nascita Data Nascita197 PISTOLATO LUCA MESTRE 08/09/1962198 PIVATO CATIA SAN DONA' DI PIAVE 04/03/1975199 PIZZO LARA ROVIGO 17/10/1979200 POSOCCO PIERA VITTORIO VENETO 27/04/1978201 POZZATO ELENA ADRIA 10/12/1979202 PRECOMA ANTONIO CONEGLIANO 17/04/1974203 PRICONE LAURA NOTO 28/08/1981204 PRIZZON CATERINA SAN DONA' DI PIAVE 30/04/1977205 PULPITO ROSANNA TARANTO 01/06/1967206 RADICH SARA VENEZIA 17/12/1978207 RAGAZZON ANNALISA MIRANO 01/04/1974208 RANGO STEFANO CONSELVE 26/09/1973209 RECCHIA ALESSANDRO MESTRE 11/09/1985210 RIBON SILVIA MIRANO 08/10/1973211 RINALDO MATTEO VENEZIA 02/05/1991212 RIZZINI DAVIDE VILLAFRANCA DI VERONA 18/11/1974213 RIZZO GIORDANA ESTE 12/09/1970214 RIZZO NICOLA MONSELICE 11/07/1984215 RIZZOLI ANNA VITTORIO VENETO 12/06/1984216 ROMAGNOLO JENNIFER NOVENTA VICENTINA 04/10/1992217 ROMANO GAETANA NAPOLI 09/08/1984218 ROSA ILARIA LEGNAGO 10/11/1978219 ROSSI MARCO VENEZIA 12/12/1994220 RUBIERO ROBERTO ROVIGO 09/12/1993221 RUNCI CONCETTA VERONICA MESSINA 21/12/1987222 RUZZA LINDA ADRIA 06/08/19882<strong>23</strong> SABBADIN MARCO VENEZIA 10/11/1991224 SALATAI ROSSANA MESTRE 03/01/1982225 SALVADORI ENRICO DOLO 30/04/1984226 SALVIATO ILARIA MIRANO 20/09/1983227 SANCHEZ PRADOS MERCE' SANT CELONI (BARCELLONA) 28/12/1969228 SANTARATO MANUELA ROVIGO 04/10/1976229 SANTI DANIELE VENEZIA 07/09/1987<strong>23</strong>0 SANTIN ROBERTA CONEGLIANO 20/09/1980<strong>23</strong>1 SARTORE PAOLO MIKI ROVIGO 14/03/1988<strong>23</strong>2 SASSETTO LISA CHIOGGIA 29/10/1989<strong>23</strong>3 SBICCA MARICA FOLIGNO 21/03/1986<strong>23</strong>4 SCARAMUZZA CHIARA VENEZIA MESTRE 08/05/1973<strong>23</strong>5 SCARIN FILIPPO DOLO 06/06/1975<strong>23</strong>6 SCARPA MICHELA VENEZIA 03/08/1968<strong>23</strong>7 SCARPA WALTER VENEZIA 05/07/1989<strong>23</strong>8 SCARPARIOLO ANNACHIARA ESTE 15/12/1986<strong>23</strong>9 SCHIAVON PAOLA VENEZIA 07/07/1977240 SCHIAVON SABRINA PADOVA 16/04/1985241 SERNAGLIA ELISA MONTEBELLUNA 18/04/1983242 SILVESTRINI SONIA THIENE 14/06/1960243 SMANIA ROSETTA BUSSOLENGO 26/08/1968244 SOMMARIVA ANGELA CONEGLIANO 15/02/1966245 SOTTILE RITA STRONGOLI 18/12/1968Pagina 5 di 6


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 25ELENCO DEI CANDIDATI AMMESSI CON RISERVACognome Nome Luogo di nascita Data Nascita246 SPAGNOL ALESSANDRO SACILE 21/02/1983247 SPOLAOR GLORIA MIRANO 06/05/1985248 STECCHINA RENZO UDINE <strong>23</strong>/02/1973249 TAGLIABUE GIULIA MONZA 03/03/1992250 TAGLIAPIETRA ANDREA VENEZIA 10/10/1990251 TAGLIAPIETRA STEFANO VENEZIA 21/03/1978252 TAGLIAPIETRA VALENTINO VENEZIA 11/11/1993253 TAROCCO SARA VERONA 10/08/1988254 TEGON MANOLA MESTRE 11/08/1978255 TESO KATIUSCIA SAN DONA' DI PIAVE 28/05/1975256 TIENGO LUISA MILANO 17/12/1962257 TODARO STEFANO PIOVE DI SACCO 05/01/1984258 TOFFETTI ELISA MESTRE 05/04/1975259 TOGNIN LAURA PADOVA 16/06/1988260 TOGNON MARA PADOVA 22/01/1980261 TOMASI ANNA VICENZA 25/10/1991262 TORMENA PAOLA FARRA DI SOLIGO 07/03/1967263 TRAMBAIOLI BARBARA ROVIGO 22/08/1976264 VANUZZO GIOVANNA VENEZIA 15/09/1989265 VECCHIATO DONELLA TREVISO 24/05/1974266 VENTURINI JURY VENEZIA 13/12/1975267 VERONESE GESSICA CHIOGGIA 30/11/1986268 VERONESE SILVIA MESTRE VENEZIA 02/12/1972269 VIANELLI LAURA CHIOGGIA 11/08/1989270 VIANELLO ANDREA VENEZIA 30/01/1986271 VIANELLO FABIOLA CHIOGGIA 06/10/1980272 VIGATO STEFANIA ESTE 24/12/1974273 VITALE ALESSANDRA PORDENONE 13/09/1965274 VOLTOLINA CARLO ALBERTO VENEZIA 26/06/1984275 ZAFFALON PIETRO VENEZIA 09/06/1966276 ZAGHIS ROBERTA UDINE 29/09/1983277 ZAMBELLO DIEGO ROVIGO 14/01/1994278 ZANATTA ANNA LUCIA MIRANO 25/10/1965279 ZANCANELLA FABIO MONTAGNANA 02/05/1988280 ZANIN DESI SAN DONA' DI PIAVE 01/11/1971281 ZECCHIN SILVIA SAN DONA' DI PIAVE 02/12/1970282 ZENNARO MARCO VENEZIA 17/05/1994283 ZENNARO VALENTINA CHIOGGIA 26/02/1982284 ZINGARLINI FRANCESCO VENEZIA 26/01/1992285 ZUGNO DARIO NOALE 19/08/1977286 ZUIN CARLA VICENZA 13/05/1962287 ZUIN VALENTINA NOALE 22/06/1970Pagina 6 di 6


26Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE RISORSE UMANE n. <strong>23</strong>3 del 12 agosto <strong>2013</strong>Decreto n. 176 del 13.06.<strong>2013</strong>. Selezione pubblica per assunzioni a tempo determinato nella cat. D, pos. D1, profilo professionaleSpecialista tecnico ingegneristico, da assegnare a strutture regionali titolari di progetti finanziati dall’UnioneEuropea o dello Stato. Ammissione con riserva e non ammissione dei candidati.[Concorsi]Note per la trasparenza:Nel presente provvedimento vengono individuati i candidati ammessi con riserva e non ammessi per mancanza di uno deirequisiti previsti dal bando alla selezione pubblica per assunzioni a tempo determinato nella cat. D, pos. D1, profilo professionaleSpecialista tecnico ingegneristico.Il Dirigente- Richiamata la deliberazione di Giunta Regionale n. 2144 del 11.7.2003 con la quale è stata approvata la disciplina di accessoall’impiego regionale, oltre alla normativa statale e regionale, vigente in tema di concorsi e selezioni pubbliche;- Richiamata, altresì, la deliberazione di Giunta Regionale n. 1721 del 7.08.2012, avente ad oggetto “Programmazione triennaledel fabbisogno di personale per il triennio 2012/2014 ai sensi dell’art. 30, comma 1, della legge 27 dicembre 1997, n. 449 (leggefinanziaria per il 1998). Piano assunzioni della Regione del Veneto per l’anno 2012, ai sensi dell’art. 2, comma 4, della legge regionale8 agosto 1997, n. 31”;- Visto il proprio Decreto n. 176 del 13.06.<strong>2013</strong> con il quale è stata indetta, tra le altre, la selezione pubblica per assunzioni atempo determinato nella cat. D, pos. D1, profilo professionale Specialista tecnico ingegneristico, da assegnare a strutture regionalititolari di progetti finanziati dall’Unione Europea o dello Stato;- Atteso che il numero di domande pervenute è pari a 225, superiore alla soglia di 200 unità al di sopra della quale è previsto losvolgimento della prova preselettiva;- espletata una prima fase istruttoria finalizzata all’individuazione delle domande di quei candidati che palesemente risultinonon in possesso dei requisiti di ammissione previsti dal bando di selezione, con la conseguente loro non ammissione per la motivazioneespressa all’allegato “B” al presente provvedimento;- Ritenuto ai sensi dell’art. 5, comma 4, della legge regionale n. 31/97, di ammettere con riserva i restanti candidati alla selezionein oggetto, elencati all’allegato “A” che è parte integrante del presente provvedimento;- su proposta dell’U.C. Organizzazione, Formazione e Rapporto di lavoro;decreta1. di ammettere con riserva, ai sensi dell’art. 5, comma 4, della legge regionale n. 31/97, alla selezione pubblica per assunzionia tempo determinato nella cat. D, pos. D1, profilo professionale Specialista tecnico ingegneristico da assegnare a strutture regionalititolari di progetti finanziati dall’Unione Europea o dello Stato i candidati individuati all’allegato “A”, parte integrante del presenteprovvedimento;2. di non ammettere alla selezione pubblica per assunzioni a tempo determinato nella cat. D, pos. D1, profilo professionaleSpecialista tecnico ingegneristico da assegnare a strutture regionali titolari di progetti finanziati dall’Unione Europea o dello Statoi candidati di cui all’allegato “B” al presente provvedimento, per la motivazione indicata a fianco di ciascun nominativo;3. di disporre che l’elenco dei candidati ammessi con riserva sia consultabile sul sito internet www.regione.veneto.it alla voce“BANDI, AVVISI E CONCORSI”;4. di disporre che i candidati esclusi ricevano comunicazione individuale come previsto dal bando di selezione;5. di pubblicare integralmente il presente decreto nel Bollettino Ufficiale della Regione, di pubblicare integralmente l’allegato“A” al presente provvedimento (elenco candidati ammessi con riserva) e con l’omissis per quanto riguarda l’allegato “B” (elencocandidati esclusi).Loriano CeroniAllegato B (omissis)


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 27ALLEGATO “A” AL DECRETO N. <strong>23</strong>3 DEL 12/08/<strong>2013</strong>SELEZIONE PUBBLICA PER ASSUNZIONI A T.D. NELLA CATEGORIA D - POSIZIONE D1, PROFILO PROFESSIONALESPECIALISTA TECNICO INGEGNERISTICO DA ASSEGNARE A STRUTTURE REGIONALI TITOLARI DI PROGETTI EUROPEIELENCO DEI CANDIDATI AMMESSI CON RISERVACognome Nome Luogo di nascita Data Nascita1 ABADINI SIMONE VENEZIA 19/04/19762 ACCONCIA ANNA CASERTA 21/12/19843 ADDAMO GIUSEPPE MESSINA 09/03/19794 AGNOLETTO SARA DOLO 10/05/19805 AIELLO VLADIMIRO COSENZA 30/01/19736 ALBANESE ANTONIO DOLO 21/01/19797 ALTIERI FRANCESCA ROVIGO 15/08/19758 AMENDOLARA ANGELA PALO DEL COLLE 31/10/19879 ANAPOLI KETJ SANDRIGO 05/09/197510 ANZOLIN DAVIDE LATISANA 03/06/198411 AVOLA ALESSIA SIRACUSA 10/12/198612 BAGOZZI CRISTIANA TIONE 02/07/198313 BARBATO RODOLFO SALERNO 09/10/196314 BARBINI MATTEO VENEZIA 13/12/198515 BASSO ROBERTO SAN DONA' DI PIAVE 25/11/198016 BASTIANON ELENA ASOLO 10/10/198517 BEDIN DAVIDE CAMPOSAMPIERO 19/05/197818 BELLAMOLI FRANCESCA VERONA 07/10/198719 BEN SAID FATMA BIZERTA 17/10/198320 BENVENUTO MIRCO OLTEN (SVIZZERA) 17/07/197121 BERTOLINO CARLO MARSALA 14/06/195522 BIN STEFANO CONEGLIANO 15/01/1974<strong>23</strong> BOCUS SARA VENEZIA 03/10/198824 BONACCI ELEONORA LAMEZIA TERME 25/03/197225 BORILE ENRICO ROVIGO 07/10/198426 BOSCOLO ANZOLETTI SIMONE CHIOGGIA 27/05/197127 BOSCOLO BRAGADIN DANIELE CHIOGGIA 20/05/198428 BOSCOLO NICOLA ROVIGO 10/04/197829 BREGOLIN ANDREA MONSELICE 15/05/198830 BROGGIAN MASSIMO PADOVA <strong>23</strong>/06/196931 BUFFELLI DAVIDE GAGLIANO DEL CAPO 30/07/198332 BUFFON GIULIA MONFALCONE 27/01/198433 BULGARELLO ALICE PIOVE DI SACCO 19/07/198334 BULLO MARIALUISA VENEZIA 21/09/198935 BUSNARDO GIULIA MONTEBELLUNA 20/06/198936 CALZAVARA FABIO DOLO 26/10/198537 CAMPACI SARA CAVARZERE 13/06/198138 CAMPADELLI SANDREA ROVIGO 22/08/198339 CAPPELLO ENRICO PIOVE DI SACCO 06/02/198640 CARBONE GIOVANNI TRICARICO 13/02/198441 CARDIN NICOLE VENEZIA <strong>23</strong>/06/198842 CARUSO ALESSANDRO TERMOLI 06/03/198243 CASAGRANDE FRANCESCA CONEGLIANO 04/06/197144 CASERTA LUCA TERAMO <strong>23</strong>/07/196745 CATULLO SERENA VENEZIA 25/02/197746 CECCARELLO ENRICO CAMPOSAMPIERO 28/05/198747 CECCATO LORIS CAMPOSAMPIERO 07/05/198648 CELIN ALESSANDRA DOLO 13/11/197449 CENEDESE FILIPPO TREVISO 16/01/197850 CERRONE LORENZA SORA 29/03/198551 CESARO MARCO CONSELVE 07/09/197752 CHIARION AMBRA BORGO VALSUGANA 13/07/198753 CHINELLO ELISA VENEZIA 22/01/198254 CIAVARELLI ROBERTA BUSTO ARSIZIO 17/06/1981Pagina 1 di 4


28Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ELENCO DEI CANDIDATI AMMESSI CON RISERVACognome Nome Luogo di nascita Data Nascita55 COLLAREDA LISA VICENZA 17/06/197856 CONDOTTA LOREN ROBERT AUSTRALIA 03/07/196257 CORTIANA YARI SCHIO 25/05/197758 COSTANZI DAVIDE MANTOVA 25/01/197259 CRIASIA GIUSEPPE SAN GIOVANNI ROTONDO 11/02/198560 CRISTOFORI MARTA TERAMO 21/03/197861 CUPOLI FEDERICA MIRANO 28/09/197062 DAI PRE' MARTA VERONA 15/09/198463 DAL MASCHIO TOMMASO VENEZIA 21/12/198364 DAL MASO ROBERTO MONTEBELUNA 05/05/198665 D'ALBERTON FRANCESCO VENEZIA 02/10/198866 D'ALIASI NICOLA AVELLINO 26/06/198567 DALLA PALMA TOMMASO MESTRE 05/05/198268 DALLA VILLA ENRICO ROVIGO 04/12/197669 DALLERA DAVIDE TORTONA 19/11/198170 DAMO GIOVANNA CONEGLIANO 09/08/197671 DE BASTIANI DAMIANO VITTORIO VENETO 21/11/198472 DE CICCO GIANCARLO MESSINA 22/08/197373 DE LEO FEDERICA NAPOLI 28/11/198574 DE MARCO MARIANGELA POTENZA 12/02/198575 DE PAOLI SILVIO MANIAGO 28/12/197576 DE PIERI STEFANO VENEZIA 30/01/197177 DE SANTI FRANCESCA VICENZA 29/01/198778 DE TOMASI ELIA ISOLA DELLA SCALA 14/03/197879 DE ZANCHE ALESSANDRO PADOVA 21/11/197480 DELLA LIBERA CARLO TREVISO 27/10/197981 DERNI ARIANNA ESTE 09/09/198282 DI PAOLO MARIANNA TERMOLI 04/05/198483 DI SANTO ROBERTO TREVISO 31/05/196884 DISSERA BRAGADIN STEFANO VENEZIA 12/10/198385 DOARDO SILVIA PIOVE DI SACCO 19/06/197886 FARAONE MARIANNA SALERNO 08/10/198387 FAULIRI DARIO PADOVA 17/04/197088 FAVARETTO ANNA VENEZIA 03/12/198789 FAVARETTO DONATELLA MIRANO 05/07/196790 FAVARETTO ELENA DOLO 14/05/198891 FAZIO GLENDA MILANO 15/12/197392 FEDRIGO ELISA TRIESTE 29/06/197393 FERIGO ALESSIO GORIZIA 26/09/198894 FERRO NICOLA ASOLA 31/03/198395 FLORIO ALICE SOAVE 09/08/198696 FRAGASSO MARTA LATISANA 11/08/197797 FRASSON EMANUELE SAN DONA' DI PIAVE 01/02/198498 FRIETS ROBERT DAVID POZZUOLI 16/08/198799 FURINI MARICA ROVIGO 02/10/1984100 GABRIELLI GIUDITTA VENEZIA 27/06/1980101 GALETTO GIANLUCA ROVIGO 21/05/1971102 GALIAZZO DANIELE ROVIGO 14/05/1987103 GALLIMBERTI GLORIA CHIOGGIA 15/04/1986104 GARAFFA ALBERTO PIEVE DI CADORE 20/05/1958104 GARRAMONE MIRIAM TRICARICO 20/10/1981106 GARRAMONE VITO VENOSA 01/07/1977Pagina 2 di 4


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 29ELENCO DEI CANDIDATI AMMESSI CON RISERVACognome Nome Luogo di nascita Data Nascita107 GASPARETTO DINO ROVIGO 25/04/1979108 GASPARI PAMELA VENEZIA <strong>23</strong>/12/1981109 GIACHI ALESSANDRO VENEZIA 28/06/1987110 GIACOMIN MARCO TREVISO 24/03/1974111 GIAVARINA ANDREA SAN BONIFACIO 20/12/1974112 GIOPATO ANDREA TREVISO 02/11/1983113 GISSI ELENA ANCONA 01/04/1979114 GIUFFRIDA GIACOMO DULMEN (EE) 22/01/1979115 GRANDESSO CHIARA DOLO 06/07/1979116 GRATTACASO DORA SALERNO 26/01/1982117 GUERRA LUCA TREVISO 30/03/1976118 LATELLA DEMETRIO REGGIO CALABRIA 15/02/1986119 LATELLA IVAN DONATO SIERRE (SVIZZERA) 10/11/1975120 LAZAROVA KALINA SOFIA, BULGARIA 05/06/1971121 LENOCI SABINA ANNA FIRENZE 12/07/1963122 LIOCE RAFFAELLA PADOVA 25/04/19681<strong>23</strong> LUNARDELLI VALERIO JESOLO 14/08/1986124 MACRI FRANCESCO GIOIA TAURO 29/12/1976125 MANDIA VALENTINA MAGLIE 21/10/1982126 MANENTE ELENA MIRANO <strong>23</strong>/01/1976127 MANGANO MARIA PADOVA 14/02/1967128 MANGOLINI MARTINA ROVIGO 27/12/1980129 MANTOVANI GIORGIO ZEVIO 13/06/1975130 MARCHETTO ELISABETTA VICENZA 19/08/1981131 MARCUZ SILVIA PORDENONE 03/09/1978132 MARTINI ANNA CAMPOSAMPIERO 08/07/1985133 MASIERO ELENA PADOVA 01/11/1976134 MENEGAZZO MICHELE CONSELVE 05/11/1981135 MENEGHETTI MARCO VICENZA 03/04/1974136 MESSINA MARIANGELA TERLIZZI 09/12/1987137 MIATELLO SILVIA CAMPOSAMPIERO 19/03/1982138 MILANESE SABRINA VERONA 12/08/1971139 MILESI CLARA RITA ROMA 13/06/1962140 MIOTELLO FRANCESCA PADOVA 03/01/1988141 MIRANDOLA ALBINO VERONA 28/01/1983142 MONTEBELLO ERIKA PESCARA 31/05/1976143 NICOLUSSI ANNA PIACENZA 06/06/1966144 NOSANDONI RICCARDO VENEZIA 08/02/1973145 NUTI MARCO PRATO 27/10/1982146 OMBRELLA ANDREA SAN DONA' DI PIAVE 21/09/1975147 PACETTI LAURA AMANDOLA 01/01/1984148 PAGAN ANDREA MIRANO 12/03/1986149 PATTARO GIULIA TREVISO 20/09/1986150 PERAZZOLO GALLO NICCOLO' LEGNAGO 07/12/1987151 PERGOLA ROBERTO NAPOLI 15/06/1983152 PERRONI MARIANNA SAN PAOLO BEL SITO 24/10/1979153 PEZZATO FABIO TREVISO 30/03/1972154 PIAMONTE ALBERTO VENEZIA 21/01/1972155 PICCIOLO MELISSA VENEZIA MESTRE 07/09/1972156 PIERGROSSI VALENTINA ROMA 21/01/1984157 PIGNATELLI FABIO MILANO 25/04/1972158 PILAN CESARE VICENZA 25/12/1971159 PILLON MICOL TREVISO 05/02/1982160 PIOVESAN LUANA TREVISO 13/06/1975161 PISANO MANUEL ANTONIO CAGLIARI 03/08/1987162 POGGI FEDERICO VENEZIA 08/07/1977Pagina 3 di 4


30Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ELENCO DEI CANDIDATI AMMESSI CON RISERVACognome Nome Luogo di nascita Data Nascita163 POLO RICCARDO DOLO 07/06/1985164 POZZANI SARA BUSSOLENGO 25/08/1983165 PRETO MICHELE ZEVIO 22/08/1987166 PREVIATELLO STEFANO ROVIGO 04/11/1979167 PUNZO LUCA NAPOLI 11/12/1975168 PUSCEDDU MARIA GRAZIA CAGLIARI 04/09/1977169 PUTTI DANIELE PIOVE DI SACCO 03/03/1974170 QUAGLIA CHIARA TOLMEZZO 31/10/1982171 RABBI MIRCO MONSELICE 29/06/1979172 RINALDI ANNA ESTE 15/01/1986173 RIZZETTO MARCO DOLO 12/08/1987174 RIZZI ERIKA FERRARA 26/02/1975175 ROCCA GIUSEPPE PALERMO 07/07/1977176 RODRIGUEZ MASSIMILIANO NAPOLI 29/05/1975177 ROMANO CARLO GIOIA DEL COLLE 17/04/1981178 RONCADA MARCO VICENZA 20/12/1985179 ROSSETTO MATTIA MONTEBELLUNA 24/11/1982180 ROSSI MAURA MOTTA DI LIVENZA 06/11/1984181 ROTELLA ANGELA CATANZARO 24/01/1976182 RUBINI LUCIO MARIA VENEZIA 12/12/1981183 SALMASO CARLA THIENE 01/06/1962184 SANTORSO GIULIA LATISANA 13/07/1988185 SARTO ALBERTO CAMPOLONGO MAGGIORE 15/12/1976186 SCATTOLIN SILVIA TREVISO 08/04/1984187 SCHIAVON STEFANO VENEZIA 16/10/1972188 SCROCCARO FABIO VENEZIA 27/04/1984189 SOTTOTETTI FLORIANA ALESSANDRIA 19/07/1984190 SPARATORE FRANCESCO PALERMO 28/05/1976191 SQUILLACI GIANDEMETRIO REGGIO CALABRIA 03/06/1974192 STELLA EMANUELE VALDOBBIADENE 12/05/1983193 TAMBE' ANTONIO SALVATORE PADOVA 21/04/1984194 TONIN ELISABETTA TRECENTA 29/01/1976195 TORCHIA GIUSEPPE LAMEZIA TERME 05/06/1978196 TREVISAN ARIANNA VENEZIA 05/01/1977197 TURETTA GIULIO PADOVA 25/03/1987198 VECCHIATO CATERINA MESTRE VENEZIA 01/02/1989199 VERONESE NICOLA PADOVA 13/12/1968200 VISENTIN SIMONE VENEZIA 28/06/1978201 VISENTIN VALENTINA SAN DONA' DI PIAVE 01/07/1973202 ZAMBON FRANCESCO MONSELICE 03/08/1984203 ZANELLA LORENZO VENEZIA 04/11/1985204 ZANETTI FABIO MONTAGNANA 22/08/1982205 ZANUS ARON VALDOBBIADENE 09/02/1979206 ZECCHIN SILVIA SAN DONA' DI PIAVE 02/12/1970207 ZIA NICOLA MOTTA DI LIVENZA 24/11/1983208 ZOGGIA RICCARDO ESTE 03/10/1988209 ZOPPELLO ENRICO PADOVA 18/05/1978210 ZORZI ENRICO TREVISO 19/03/1985211 ZUCCHETTA ENRICO VENEZIA 13/07/1985Pagina 4 di 4


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 31DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE RISORSE UMANE n. <strong>23</strong>4 del 12 agosto <strong>2013</strong>Decreto n. 176 del 13.06.<strong>2013</strong>. Selezione pubblica per assunzioni a tempo determinato nella cat. D, pos. D1, profilo professionaleSpecialista amministrativo, da assegnare a strutture regionali, titolari di progetti finanziati dall’Unione Europeao dello Stato. Ammissione con riserva e non ammissione dei candidati.[Concorsi]Note per la trasparenza:Nel presente provvedimento vengono individuati i candidati ammessi con riserva e non ammessi per mancanza di uno deirequisiti previsti dal bando alla selezione pubblica per assunzioni a tempo determinato nella cat. D, pos. D1, profilo professionaleSpecialista amministrativo.Il Dirigente- Richiamata la deliberazione di Giunta Regionale n. 2144 del 11.7.2003 con la quale è stata approvata la disciplina di accessoall’impiego regionale, oltre alla normativa statale e regionale, vigente in tema di concorsi e selezioni pubbliche;- Richiamata, altresì, la deliberazione di Giunta Regionale n. 1721 del 7.08.2012, avente ad oggetto “Programmazione triennaledel fabbisogno di personale per il triennio 2012/2014 ai sensi dell’art. 30, comma 1, della legge 27 dicembre 1997, n. 449 (leggefinanziaria per il 1998). Piano assunzioni della Regione del Veneto per l’anno 2012, ai sensi dell’art. 2, comma 4, della legge regionale8 agosto 1997, n. 31”;- Visto il proprio Decreto n. 176 del 13.06.<strong>2013</strong> con il quale è stata indetta, tra le altre, la selezione pubblica per assunzioni atempo determinato nella cat. D, pos. D1, profilo professionale Specialista amministrativo, da assegnare a strutture regionali, titolaridi progetti finanziati dall’Unione Europea o dello Stato;- Atteso che il numero di domande pervenute è pari a 435, superiore alla soglia di 200 unità al di sopra della quale è previsto losvolgimento della prova preselettiva;- espletata una prima fase istruttoria finalizzata all’individuazione delle domande di quei candidati che palesemente risultinonon in possesso dei requisiti di ammissione previsti dal bando di selezione, con la conseguente loro non ammissione per la motivazioneespressa all’allegato “B” al presente provvedimento;- Ritenuto ai sensi dell’art. 5, comma 4, della legge regionale n. 31/97, di ammettere con riserva i restanti candidati alla selezionein oggetto, elencati all’allegato “A” che è parte integrante del presente provvedimento;- su proposta dell’U.C. Organizzazione, Formazione e Rapporto di lavoro;decreta1. di ammettere con riserva, ai sensi dell’art. 5, comma 4, della legge regionale n. 31/97, alla selezione pubblica per assunzionia tempo determinato nella cat. D, pos. D1, profilo professionale Specialista amministrativo da assegnare a strutture regionalititolari di progetti finanziati dall’Unione Europea o dello Stato i candidati individuati all’allegato “A”, parte integrante del presenteprovvedimento;2. di non ammettere alla selezione pubblica per assunzioni a tempo determinato nella cat. D, pos. D1, profilo professionaleSpecialista amministrativo da assegnare a strutture regionali, titolari di progetti finanziati dall’Unione Europea o dello Stato i candidatidi cui all’allegato “B” al presente provvedimento, per la motivazione indicata a fianco di ciascun nominativo;3. di disporre che l’elenco dei candidati ammessi con riserva sia consultabile sul sito internet www.regione.veneto.it alla voce“BANDI, AVVISI E CONCORSI”;4. di disporre che i candidati esclusi ricevano comunicazione individuale come previsto dal bando di selezione;5. di pubblicare integralmente il presente decreto nel Bollettino Ufficiale della Regione, di pubblicare integralmente l’allegato“A” al presente provvedimento (elenco candidati ammessi con riserva) e con l’omissis per quanto riguarda l’allegato “B” (elencocandidati esclusi).Loriano CeroniAllegato B (omissis)


32Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATO “A” AL DECRETO N. <strong>23</strong>4 DEL 12/08/<strong>2013</strong>SELEZIONE PUBBLICA PER ASSUNZIONI A T.D. NELLA CATEGORIA D - POSIZIONE D1, PROFILO PROFESSIONALESPECIALISTA AMMINISTRATIVO DA ASSEGNARE A STRUTTURE REGIONALI TITOLARI DI PROGETTI EUROPEIELENCO DEI CANDIDATI AMMESSI CON RISERVACognome Nome Luogo di nascita Data Nascita1 ACQUASALIENTE MATTEO SCHIO 09/04/19872 AGAMI MARCO TREVISO 09/07/19803 AGRIZZI CINZIA VITTORIO VENETO 22/04/19814 ALVADORI AMBRA PIOVE DI SACCO 18/03/19775 AMORUSO MARCO COMO 03/09/19726 ANANIA FRANCESCO CATANZARO 21/02/19847 ANDREATTA FRANCESCA MONTEBELLUNA 14/11/19838 ANTONACCI FEDERICA PADOVA 21/03/19849 ARMELLIN PAOLO CONEGLIANO 30/03/196910 ARPEGARO ELISA VICENZA 06/07/198011 AVENA GILDA PRAIA A MARE <strong>23</strong>/10/198712 AVOLA LAURA SIRACUSA 27/08/198813 AVVENTI MARCO PADOVA 30/12/198414 BACCHIN ESTER PIOVE DI SACCO 18/02/198615 BACCHIN FRANCESCA PADOVA 16/03/198116 BAESSO ANTONIO CAMPO SAN MARTINO 28/10/196717 BAGGIO LAURA CITTADELLA 16/11/197918 BAGLIO FEDERICA VENEZIA 13/04/197619 BAGNOLI LUCIA PIOVE DI SACCO 13/12/196720 BALDASSIN SILVIA MONTEBELLUNA 12/06/198021 BALDO ELISA MONTAGNANA 05/01/197622 BALLARIN STEFANO CHIOGGIA 25/03/1986<strong>23</strong> BALLO MARTINO ADRIA 31/12/198124 BARBIERO MASSIMO DOLO 07/05/197625 BARBIN GENNY MONSELICE 10/08/197726 BARCELLONA GREGORIO ROBERTO ROSARNO 03/11/196727 BARICH VALENTINA MESTRE 11/01/198428 BAROSCO ALESSANDRA TREVISO 27/11/198429 BARUZZO SARA DOLO 11/05/198630 BASSETTO MARCO TREVISO 20/07/198<strong>23</strong>1 BASSO SIMONETTA SAN VITO AL TAGLIAMENTO 11/02/198<strong>23</strong>2 BELIA ALESSIO CAMPOSAMPIERO 13/05/198433 BELLINELLO MARTINA ROVIGO 29/01/198<strong>23</strong>4 BELTRAME CECILIA DOLO 13/09/198335 BELTRAME CHIARA BASSANO DEL GRAPPA 09/12/198636 BENEDETTI ANNA VERONA 06/11/198<strong>23</strong>7 BERARDESCA GIOVANNA AVELLINO 07/09/197038 BERENGAN MANUEL BADIA POLESINE 28/01/198439 BERGAMINI PIERLUIGI DOLO 28/06/197440 BERNARDI LUCIA TREVISO 16/07/198641 BERTAZZO IRENE PADOVA 05/12/197642 BERTETTO GIANMARIA VALDAGNO 30/06/198443 BERTINI RICCARDO MIRANO 24/03/198644 BERTO CINZIA CONSELVE 19/08/198245 BERTO LUISA TREVISO 14/01/198646 BERTO MONICA JESOLO 16/01/196647 BERTOCCO RITA MOTTA DI LIVENZA 25/08/197848 BERTONI ELISA ROVERETO 06/09/198449 BETTINESCHI FRANCESCA MIRANO 11/07/197550 BIASI PIETRO VERONA 22/01/197451 BIASIA CHIARA CITTADELLA 10/01/198852 BOARETTO CHIARA ROVIGO 24/12/198653 BOATO EGLE ROVIGO 07/03/198454 BOGO ALESSANDRA BELLUNO 20/11/198555 BOLDRIN ANDREA MIRANO 13/12/198556 BOMBARA MARILISA CATANIA 08/12/197357 BONESSO FRANCESCA LATISANA 06/04/1984Pagina 1 di 7


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 33Cognome Nome Luogo di nascita Data Nascita58 BORASO CLAUDIA ESTE 10/05/198259 BORDIGNON ALBERTO CASTELFRANCO VENETO 01/02/198460 BORGHETTI IRENE VENEZIA 11/02/198461 BOSCARO SERENA PADOVA 05/11/198562 BOSCOLO CEGION ELISA CHIOGGIA <strong>23</strong>/04/197663 BOSCOLO GALAZZO VALERIA CHIOGGIA 27/02/198664 BOSCOLO MENGEUOLO LORENZOLEGNAGO 24/06/1987RICCARDO65 BOSCOLO ZEMELO ALBERTO CHIOGGIA 17/05/198566 BOTTARO MAURO DOLO 11/09/198567 BOVO ANTONIO CAMPOSAMPIERO 06/07/197468 BRACCO CAROLA CAMPOSAMPIERO 10/05/197669 BRESSAN KATIA VENEZIA 21/03/196970 BRUNELLO ANNA ESTE 26/12/198671 BUOSO ANNA TREVISO 05/05/198672 BUSO IRENE TREVISO 21/08/198673 CALLEGARI ALBERTO TREVISO 04/08/198674 CAMPAGNARO ELENA CITTADELLA 05/04/197675 CANDIDO ENRICO TOLMEZZO 12/02/198576 CANIL ANDREA PADOVA 28/02/198377 CANNARELLA ANDREA PADOVA 15/09/198478 CAPALBO LORENZO COSENZA 04/12/198479 CAPIZZI AURORA MONZA 08/10/198780 CAPOLINO FIORENZA FORMIA 03/02/197881 CAPOROSSI DAVID MARIA SAN SEVERINO MARCHE 03/11/198082 CAPPATO CLAUDIA ROVIGO 22/06/198783 CAPRARO SILVIA MESTRE 30/09/197984 CAPRI LUCA ABANO TERME 25/01/198485 CAPUZZO MARCO PIOVE DI SACCO 20/09/198686 CARLUCCI PAOLO FOGGIA 26/04/198487 CARUSO MARIA ELENA COSENZA 05/01/198588 CARZEDDA MATTEO NUORO 07/05/198889 CASAGRANDE MARCO VITTORIO VENETO 15/09/198290 CASALE DANIELA ESTE 22/10/198191 CASARIN EMANUELE VENEZIA 07/07/198692 CASARIN GEORGIA MESTRE VENEZIA 31/07/198493 CASETTA FRANCESCA CONEGLIANO 02/08/197594 CASTALDELLO ILARIA ROVIGO 25/12/198195 CECCHETTIN SILVIA PIOVE DI SACCO 29/05/198596 CERCHIA ROSA RIARDO 30/10/196697 CERON MATTEO PADOVA 10/12/198598 CESCO GIULIA BASSANO DEL GRAPPA 12/06/198499 CESCON MARZIA CONEGLIANO 30/09/1986100 CHERUBIN MICHELA ASIAGO 21/07/1987101 CHIAROT MARGHERITA VENEZIA 28/12/1983102 CHIODI BECHER MARCELLO MIRANO 20/10/1967103 CHIZZALI GIORGIA MONTEBELLUNA 05/04/1985104 CIBIEN PATRIZIA BELLUNO 28/11/1980105 CIMAROSTO SAVINO VENEZIA 09/03/1967106 CINA' MIRIAM PADOVA 01/11/1980107 CIRELLI GIULIO VENEZIA 18/04/1986108 CISCHELE GIOVANNA ARZIGNANO 10/11/1984109 CISOTTO MARCO ROVIGO 12/05/1986110 CIVIERO GIULIA MONTEBELLUNA 15/11/1986111 COBINO MARCO ROMA 14/05/1970112 COCCO FEDERICA SAN DONA' DI PIAVE 20/09/1979113 COGHI ELENA VERONA 13/04/1981114 COLETTA GIANGABRI TORREMAGGIORE 26/12/1969115 COLLESELLI VALENTINA PADOVA 02/08/1976116 COLUSSO ANNALISA PORDENONE 27/10/1974117 CONTI ENRICO ROVIGO 22/03/1985118 CONVENTI CHIARA PADOVA 13/08/1972119 CORRADIN ANDREA BADIA POLESINE 10/05/1988120 COSMO ELISA VENEZIA 29/06/1986121 COSTANZO ALICE ROVIGO 08/05/1990122 COZZI ALBERTO UDINE 20/06/19781<strong>23</strong> CREPALDI ENRICA ROVIGO 20/12/1984124 CROSATO MASSIMILIANO BELLUNO 26/12/1969Pagina 2 di 7


34Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Cognome Nome Luogo di nascita Data Nascita125 CUCCATO GIOVANNI PIOVE DI SACCO 15/11/1983126 CUCCATO LUCA PIOVE DI SACCO 01/10/1987127 CUZZOLA GIOVANNA REGGIO CALABRIA 03/05/1983128 DA ROS MORENO VITTORIO VENETO 19/02/1981129 DABIONELLI VALERIA SCHIO 20/06/1984130 D'AGOSTO EMANUELE UDINE 31/05/1985131 DAL MASO LINDA MONTAGNANA 04/11/1986132 DALLA CIA MARCELLA CONEGLIANO <strong>23</strong>/12/1980133 DALLA ZANNA CHIARA BASSANO DEL GRAPPA 16/04/1973134 DALL'ANESE FRANCESCA BELLUNO 05/01/1978135 DALL'ARMI FRANCESCA SAN DONA' DI PIAVE 25/05/1986136 DALL'IGNA GIULIA TREVISO 24/10/1984137 DANIELATO ILARIA MARIANNA CAVARZERE 28/10/1983138 DANIELI SILVIA ESTE 04/08/1977139 DARIOL HANS TREVISO 11/12/1978140 D'AURIA ANTONELLO BENEVENTO 15/04/1980141 DE BIASI MAURO TREVISO 02/07/1985142 DE MATTEO SILVIA VENEZIA MESTRE 18/12/1981143 DE RISI VITTORIA GIOIA DEL COLLE 26/06/1986144 DE VIDI VALERIO TREVISO 29/08/1985145 DEL PICCOLO MARCO ESTE 25/05/1972146 DELLA MALVA MARIANGELA VENEZIA 18/06/1981147 DENTI CLAUDIO MIRANO 05/08/1983148 DESSANAI DARIO CAGLIARI 26/05/1979149 DI LENNA NICOLA ABANO TERME 06/04/1983150 DIVARI ALVISE VENEZIA 17/03/1979151 DORIA MARTINA LIDO DI VENEZIA 10/05/1980152 DORIGO TIZIANA PORDENONE 28/01/1981153 FACCHIN SILVIA PADOVA 07/12/1972154 FACIS GIORGIA PORDENONE 04/09/1986155 FAGHERAZZI NICCOLO' VENEZIA 20/08/1985156 FALCOMER KATIA SACILE <strong>23</strong>/01/1984157 FALZETTI MARTINA FABRIANO 21/01/1982158 FASOLATO GIULIA CAMPODARSEGO 05/05/1985159 FASSANELLI MARTA PADOVA 24/10/1985160 FATTORE ALESSANDRA PIOVE DI SACCO 13/04/1975161 FEDON SILVIA PIEVE DI CADORE 28/10/1975162 FEDRIGO ERIKA PORDENONE 25/05/1983163 FERRARA ANTONINO TORINO 21/12/1986164 FERRARI ALESSIA MESTRE 30/11/1990165 FERRARI GIAN CARLO PIACENZA 24/05/1967166 FERRARO ALESSIA BASSANO DEL GRAPPA 29/10/1983167 FERRONATO NADIR BASSANO DEL GRAPPA 10/07/1965168 FLOREAN DENISE PORDENONE 01/06/1987169 FLORIAN ALESSANDRA CASTELFRANCO VENETO 30/06/1983170 FOCHESATO MATTEO VICENZA 24/07/1984171 FOLLI MARTINA PADOVA 24/01/1970172 FORCELLINI MICHELA FELTRE 02/04/1984173 FORZA SARA ADRIA 06/03/1981174 FRACASSI AURORA PORDENONE 27/08/1981175 FRACCAROLI RACHELE NEGRAR 07/07/1987176 FRANCHIN DAVIDE MONTEBELLUNA 14/05/1983177 FRANCO SILVIA PADOVA 05/02/1985178 FRANZOSO CHIARA ADRIA 07/02/1974179 FURCI MADDALENA PADOVA 04/07/1985180 FURLAN VALERIA TREVISO 08/04/1964181 FUSER HELENE TREVISO 08/11/1983182 GALLO ANDREA PADOVA 11/06/1990183 GALLO VALENTINA PADOVA 20/05/1979184 GAMBARO SAMUELE CHIOGGIA 11/06/1975185 GASPARI DONATA VICENZA 05/08/1981186 GEROMIN FRANCESCO LATISANA 07/10/1985187 GIACOMAZZI GIULIA ZEVIO 30/04/1984188 GIOLO GRETA ADRIA 11/01/1981189 GIRARDI VERONICA VENEZIA 03/10/1984190 GIURATO ESTER MONTECCHIO MAGGIORE 05/11/1980191 GONELLA MANOLA MOTTA DI LIVENZA 15/10/1974192 GOSETTI DI STURMECK GIORGIA CAMPOSAMPIERO 06/02/1977193 GOTTARDI FRANCESCA VENEZIA 17/12/1974194 GRANZOTTO SIMONE CONEGLIANO 14/02/1982Pagina 3 di 7


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 35Cognome Nome Luogo di nascita Data Nascita195 GRBIC ALEKSANDRA POLA (CROAZIA) 28/06/1987196 GRETTER CLINIO VERONA 28/07/1982197 GRIGGIO SILVIA PADOVA 28/04/1977198 IEVOLELLA ELISABETTA CASTELFRANCO VENETO 13/10/1970199 IOPPI FRANCESCA MIRANO 10/05/1980200 ISDRAELE ROMANO GIAMPAOLO TREVISO 24/04/1966201 IUSTO SARAH NAPOLI 30/08/1986202 KEGLJEVIC STEFANO TRENTO 10/12/1981203 LA ROCCA ELENA VENEZIA 03/03/1976204 LANGELLA TULLIA VELLETRI 22/06/1974205 LAZZARETTO MARCO PADOVA 05/12/1986206 LIEVORE LAURA SCHIO <strong>23</strong>/01/1969207 LIEVORE MICHELA THIENE 21/03/1981208 LONGO MARCO TREVISO 17/08/1987209 LORENZET ALBERTO PADOVA 31/10/1977210 LORENZETTO MONICA ADRIA 15/09/1979211 LUCCHETTA MARINA CONEGLIANO 20/10/1986212 LUCIA MICHELE POTENZA 21/09/1983213 LUISON FEDERICA VICENZA 10/10/1967214 LUSHKA KLODIANA TIRANA 11/05/1980215 MACCACARO CHIARA VERONA 30/08/1975216 MAGRINI FILIPPO ZEVIO 05/04/1986217 MALLIA LIVIO NUORO 17/04/1976218 MALTESE SIMONA ACIREALE 27/07/1985219 MANTOVAN ERICA PIOVE DI SACCO 06/05/1984220 MARAFATTO DIEGO VENEZIA 16/12/1990221 MARCELLO MATTEA ADRIA 07/03/1985222 MARCHET FRANCESCO FELTRE 13/05/19842<strong>23</strong> MARCHIORI GIANLUCA DOLO 07/12/1982224 MARELLA SILVIA VENEZIA 28/02/1976225 MARIUTTI FEDERICA VENEZIA 14/03/1973226 MARTARELLO AMBRA ROVIGO 10/08/1985227 MARTELOSSI SIMONETTA UDINE 07/08/1968228 MARTINAZZI CRISTINA SAN DONA' DI PIAVE 03/05/1986229 MARTINELLI ILARIA MONTEBELLUNA 13/06/1984<strong>23</strong>0 MARTINI PAOLO VERONA 08/06/1984<strong>23</strong>1 MASIELLO ANTONIO CAPUA <strong>23</strong>/04/1978<strong>23</strong>2 MASIERI FRANCESCO VENEZIA 31/03/1968<strong>23</strong>3 MASSETANI MARIA NOVELLA FIRENZE 04/03/1976<strong>23</strong>4 MATTIELLO GIORGIA VENEZIA 22/07/1973<strong>23</strong>5 MAZZOCCO ROBERTA CONEGLIANO 17/09/1987<strong>23</strong>6 MAZZOLENIS PAOLO MONTEBELLUNA 09/10/1970<strong>23</strong>7 MENEGAZZO NICOLA CONSELVE 26/05/1983<strong>23</strong>8 MENONCELLO SERENA TREVISO 31/10/1984<strong>23</strong>9 MENOZZI LUCIA ZEVIO 20/08/1988240 MICHIELI MARCO VENEZIA <strong>23</strong>/08/1981241 MILANI FEDERICO PIOVE DI SACCO 08/10/1980242 MILAZZO MATTEO CHIOGGIA 10/11/1974243 MINCAO SILVIA PADOVA 05/02/1983244 MINELLO GIULIO MESTRE 11/10/1981245 MINNITI PAOLO FELTRE 13/01/1981246 MION VALENTINA VICENZA 05/11/1987247 MIOTELLO GIULIA NOVENTA VICENTINA 30/03/1987248 MIOTTO MARTA PADOVA 30/10/1981249 MIRANDOLA LAURA ISOLA DELLA SCALA 07/02/1974250 MOAR LUISA BOLZANO 25/05/1959251 MODOLIN TESSA CAMPOSAMPIERO 28/12/1984252 MOLINARO FEDERICA IRENE RIVOLI 20/10/1984253 MOMI SARA MOTTA DI LIVENZA <strong>23</strong>/04/1983254 MONTAGNER BENEDETTA SAN DONA' DI PIAVE 08/04/1987255 MONTAGNER ENRICO MESTRE 27/08/1975256 MONTANARO SOFIA VENEZIA 06/06/1980257 MORANDI VERDIANA MODENA 25/08/1980258 MORANDIN ENRICA MESTRE 20/05/1980259 MORTARO VALERIA BUSSOLENGO 05/01/1979260 MOSCATELLI ELENA VENEZIA 13/01/1985261 MOSCHETTA OLIVA AMBRA ZEVIO 10/10/1986262 NARDO ALESSANDRA DOLO 05/11/1982263 NARDO RITA DOLO 09/06/1983Pagina 4 di 7


36Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Cognome Nome Luogo di nascita Data Nascita264 NARO MANUEL PORDENONE 26/07/1983265 NEGRO GIORGIA VENEZIA MESTRE 16/06/1980266 NGARADOUMBE NANHORNGUE KIZZY GOUNDI (CIAD) 28/03/1984267 NISCO LETIZIA MONFALCONE 11/07/1980268 NOVELLO CRISTIAN NOALE 17/11/1982269 NURKANOVIC DZENITA TUZLA (BOSNIA ERZEGOVINA) 27/12/1984270 PACCHIELE GUIDO ADRIA 26/01/1974271 PADELLA IRENE MIRANO 03/04/1988272 PAGANESSI CARLO SACILE 19/07/1988273 PAGANINI DIEGO VERONA 22/01/1977274 PAGGIARIN DESIREE MESTRE 07/08/1974275 PAGLIA ANDREA MONTEBELLUNA 13/10/1985276 PAGOTTO PAOLO SAN DONA' DI PIAVE 02/07/1974277 PALAZZI GIACOMO VENEZIA 27/03/1982278 PANOZZO FRANCESCO THIENE 07/07/1990279 PAPINI ANNAMARIA PADOVA 07/11/1981280 PAROLIN ALICE CITTADELLA 27/12/1986281 PASA ARIANNA FELTRE 03/10/1990282 PASINI ELISA JESOLO 31/03/1989283 PASSONI VANESSA UDINE 10/10/1983284 PATRIZI ELISABETTA PORDENONE 16/07/1986285 PAVAN ELISA TREVISO 31/07/1971286 PAVAN SABRINA TREVISO 11/05/1978287 PENDIN MASSIMILIANO ARZIGNANO 13/02/1986288 PERENCIN ELENA PADOVA 03/02/1975289 PERETTI CHIARA GIULIA PADOVA 22/11/1985290 PERLARI LUCA ROVIGO 01/09/1979291 PERONI FRANCESCO VERONA 16/07/1984292 PEROTTO LISA BASSANO DEL GRAPPA 14/09/1984293 PERROTTA ISABELLA ROMA 08/02/1975294 PESSOTTO ITALA GAIARINE 02/06/1964295 PIACENTINI MASSIMO BRESCIA 12/12/1985296 PIAI LAURA PORDENONE 09/05/1968297 PILON CATERINA PADOVA 03/06/1982298 PIRROTTINA FABRIZIO PADOVA 04/05/1982299 PISCHEDDA LINDA VENEZIA 06/08/198<strong>23</strong>00 PISTORE GIOVANNA PADOVA 28/05/1987301 PIZZEGHELLO SILVIA CAMPOSAMPIERO 30/04/1977302 PIZZOLITO VALENTINA PORTOGRUARO 30/12/1976303 POGGI ALESSIA LUCCA 15/08/1978304 POLLONIATO ANTONELLA CITTADELLA 17/03/1984305 POMILI ELENA ROMA 08/08/197<strong>23</strong>06 POZZATO ELENA ADRIA 10/12/1979307 PRATAVIERA ELEONORA SAN DONA' DI PIAVE 22/03/1986308 PRATAVIERA FILIPPO SAN DONA' DI PIAVE 06/09/1975309 PREGNOLATO SILVANA CHIOGGIA 02/09/1975310 PREVELATO FEDERICA CAMPOSAMPIERO 16/06/1975311 PRIOR MARIACELESTE VENEZIA 24/01/1988312 PRIZZON CATERINA SAN DONA' DI PIAVE 30/04/1977313 PROSDOCIMI SILVIA LEGNAGO 31/12/1983314 PULLIERO ANGELA TREVISO 13/03/1989315 QUICI DANIELA COLMAR (FRANCIA) 20/11/1967316 RANGO STEFANO CONSELVE 26/09/1973317 RANIERI LUCIANA MARIELLE OLIVETO CITRA 30/05/1985318 RASOTTO MARZIA CALDOGNO 02/04/1986319 REALDON ALESSIA LEGNAGO 27/02/1986320 RECCARDINI GIULIA UDINE 25/11/1983321 RIGATO FEDERICA DOLO 27/03/1983322 RIGONI ROBERTO ASIAGO 26/01/198<strong>23</strong><strong>23</strong> RIZZI VALENTINA PADOVA 17/10/1980324 RIZZINI DAVIDE VILLAFRANCA DI VERONA 18/11/1974325 RIZZO GIORDANA ESTE 12/09/1970326 RIZZO NICOLA MONSELICE 11/07/1984327 RIZZOLI ANNA VITTORIO VENETO 12/06/1984328 ROMAGNOLO ALESSIA ROVIGO 15/12/1985329 ROMANELLI ANNARITA AMATRICE 22/06/1969330 ROMANO GAETANA NAPOLI 09/08/<strong>2013</strong>331 ROSA ILARIA LEGNAGO 10/11/1978332 ROSSETTO GIOVANNA PADOVA 25/04/1970Pagina 5 di 7


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 37Cognome Nome Luogo di nascita Data Nascita333 ROSSIGNOLO GINEVRA PADOVA 09/03/1974334 RUARO LUCA VENEZIA 14/03/1968335 RUGGIERO MARIALUCIA VITTORIO VENETO 27/10/1981336 RUGGINI SIMONETTA VENEZIA 07/05/1964337 RUI MARTA SAN DONA' DI PIAVE 03/10/1980338 RUNCI CONCETTA VERONICA MESSINA 21/12/1987339 SACCARDO BOLOGNINI LORENA BELLUNO 01/11/1988340 SACCO MARCO PALERMO 21/09/1974341 SALATINO CHIARA TRENTO 14/02/1986342 SALIERI ENRICA DOLO 01/12/1981343 SALVADOR MASSIMILIANO ATRI 31/01/1976344 SANTIN ROBERTA CONEGLIANO 20/09/1980345 SAONCELLA FRANCESCO VICENZA 11/02/1987346 SAPIA GIANLUCA THIENE 20/01/1976347 SAPONARO MARA MONOPOLI 08/04/198<strong>23</strong>48 SARTOR EMANUELE SAN DONA' DI PIAVE 09/01/1986349 SARTORETTO VALENTINA CASTELFRANCO VENETO 28/02/1985350 SCALCIONE ORIANA COSENZA 04/05/1979351 SCARPA MARINA CHIOGGIA 05/02/1985352 SCATTOLIN SERENA TREVISO 16/12/1988353 SCHIAVON OSCAR CONSELVE 28/08/1974354 SCHIAVON PIETRO CAMPOSAMPIERO 29/06/1983355 SCHIRATTI ANNA PIEVE DI SOLIGO 17/09/1971356 SCOMPARIN NICOLA TREVISO 02/06/198<strong>23</strong>57 SEMISA PAOLA PADOVA 30/10/1985358 SGNAOLIN CHIARA VENEZIA 16/05/1977359 SIMONATO ALESSANDRO PORTOGRUARO 21/03/1984360 SORGATO SAMANTA PIOVE DI SACCO 15/08/1984361 SORRENTINO CARMEN BENEVENTO 20/02/1973362 SPADARO MARCO VENEZIA 14/04/1968363 SPAGNOL ALESSANDRO SACILE 21/02/1983364 SPROCATI GAIA VENEZIA 13/05/198<strong>23</strong>65 STECCHINA RENZO UDINE <strong>23</strong>/02/1973366 STEFANI CINZIA VENEZIA 13/04/1975367 STEVANATO FABIO NOALE 31/05/1983368 TAMASSIA CLAUDIA PORTOGRUARO 28/09/1974369 TAMMONE GABRIELE VERONA 09/06/1984370 TARINI ALESSANDRA FANO 19/12/1989371 TAVECCHIO LAURA ERBA 11/12/1985372 TEGON MANOLA MESTRE 11/08/1978373 TESCARO GIULIA VICENZA 08/06/1986374 TIMONCINI MIRIAM FAENZA 09/06/1986375 TOFFETTI ELISA MESTRE 05/04/1975376 TOGNON MARA PADOVA 22/02/1980377 TOMAELLO LAURA MIRANO 10/02/1976378 TOMASUTTI ALESSANDRO VENEZIA 16/10/1977379 TONON LORENZA FAENZA 08/08/1983380 TREVISAN LORENZO ROVIGO 09/08/1990381 VAITI ANGELINA CROTONE 16/06/1988382 VALENTE ANNA MARIA THIENE 10/04/1970383 VENDRAMIN VALENTINA TREVISO 13/04/1975384 VENTRIGLIA VALERIA VENEZIA 29/10/1983385 VENTURATO MARTINA SAN DONA' DI PIAVE 14/11/1987386 VENZO MARTINA CAMPOSAMPIERO 22/04/1975387 VERGER ENRICO CAMPOSAMPIERO 12/10/1974388 VERONESE GIULIANO CHIOGGIA 17/02/1970389 VERRI FEDERICA MIRANO 18/03/1974390 VIANELLO SIMOLI CAMILLA VENEZIA 28/06/1970391 VIGILANTE IVAN REGGIO CALABRIA 29/09/1977392 VIGLIANTE GABRIELE MOUTIER 02/02/198<strong>23</strong>93 VILLANO GIUSI CAGLIARI 19/05/1983394 VISENTIN ERICA MONTEBELLUNA 08/05/1986395 VISENTINI ANNA MARIA CAMPOSAMPIERO 13/06/1976396 VOLTAREL LISA TREVISO 16/12/1988397 VOLTOLINA CARLO ALBERTO VENEZIA 26/06/1984398 ZAMPIERI ANNA VENEZIA 02/08/1986399 ZAMPIERI MATTEO MIRANO 03/07/1966400 ZAMPIERI VALENTINA ESTE 09/03/1987Pagina 6 di 7


38Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Cognome Nome Luogo di nascita Data Nascita401 ZANARDO FEDERICA MOTTA DI LIVENZA 18/09/1983402 ZANGHI' VALENTINA TREVISO 05/06/1972403 ZANGIROLAMI ROSANNA PIACENZA D'ADIGE 25/06/1964404 ZARANTONELLO GIOVANNA VALDAGNO 11/02/1985405 ZARATTIN ENRICO DOLO 09/09/1975406 ZATTA DIANA CASTELFRANCO VENETO 08/06/1982407 ZHURI ERMIRA SHKODER (ALBANIA) 03/03/1977408 ZILIO GIULIO CIVIDALE DEL FRIULI 07/10/1969409 ZOIA LEILA MOTTA DI LIVENZA 27/07/1983410 ZOTTO PAOLO BRESCIA 22/12/1987411 ZOZZOLOTTO ELENA CONEGLIANO 11/07/1989412 ZUGNO DARIO NOALE 19/08/1977413 ZUIN CARLA VICENZA 13/05/1962Pagina 7 di 7


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 39DECRETI DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE RELAZIONI INTERNAZIONALIDECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE RELAZIONI INTERNAZIONALI n. 108 del 8 agosto <strong>2013</strong>Indizione di esperimento di gara, mediante cottimo fiduciario di cui all’articolo 125 del D. Lgs. n. 163/2006 s.m.i. eall’articolo 173 del D.P.R. n. 207/2010, per l’affidamento dei servizi di progettazione, realizzazione e gestione in modalitàhosting del sito web ufficiale del progetto ADRIFORT - Adriatic fortresses and military areas -, Programma di CooperazioneTransfrontaliera IPA Adriatico 2007-<strong>2013</strong> (2° ord./0174). Approvazione dell’elenco ditte e degli atti di gara.CUP H31H12000000007. CIG Z690AE4C05. DGR n. 1818 in data 11.09.2012.[Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)]Note per la trasparenza:Indizione della gara per l’affidamento del servizio di realizzazione del sito web del progetto ADRIFORT finanziato dal Programmadi Cooperazione Transfrontaliera IPA Adriatico 2007-<strong>2013</strong>.Il DirigentePremesso che con deliberazione n. 1818 del 11/09/2012, la Giunta regionale ha preso atto dell’esito della seconda procedura adevidenza pubblica per la selezione di progetti ordinari del Programma di Cooperazione Transfrontaliera IPA Adriatico 2007-<strong>2013</strong>,con l’approvazione fra gli altri del progetto ADRIFORT “Adriatic fortresses and military areas”, di cui la Regione del Veneto - DirezioneRelazioni Internazionali è capofila, autorizzando altresì il Dirigente regionale della medesima Direzione a sottoscrivere idocumenti necessari all’avvio delle attività progettuali nonché ad adottare i conseguenti atti amministrativi e di spesa;Vista la nota prot. n 414193 in data 14/09/2012 con la quale l’Autorità di Gestione del Programma IPA Adriatico 2007-<strong>2013</strong> pressola Regione Abruzzo ha comunicato la concessione di un finanziamento di € 2.285.752,00 pari al 100% del budget per il progettoADRIFORT “Adriatic fortresses and military areas” ed il contratto di finanziamento sottoscritto in data 29/10/2012 fra la l’Autoritàdi Gestione e la Regione del Veneto;Dato atto che il budget a disposizione della Regione del Veneto per il progetto è pari a € 396.350,00 in trenta mesi;Considerato che nell’ambito dei Work Package n. 2, 5 e 6 è prevista la realizzazione di un sito web del progetto, composto dadue aree principali: un’area accessibile a tutte le categorie di utenti, nella quale sarà possibile ottenere informazioni su contenuti,attività ed eventi organizzati nell’ambito del progetto, registrarsi al portale e avere accesso a foto e video; un’altra area basata sullatecnologia CMS (Content Management System) con un accesso ristretto dove sarà possibile caricare documenti e informazioni,modificare la struttura del portale ed il suo aspetto grafico, amministrare i profili utenti ed i livelli di privilegi, accedere all’areariservata per monitorare e generare report mensili, gestire e utilizzare servizi interattivi fra cui il data-base delle fortezze e la cartografiageoreferenziata basata su webGIS (Sistema informativo geografico pubblicato sul Web);Ritenuto di dover procedere all’individuazione di un operatore economico che abbia la professionalità e l’esperienza richiestaper la progettazione, realizzazione e gestione in modalità hosting del sito web ufficiale del progetto ADRIFORT sopra menzionato,ed in particolare della parte di cartografia georeferenziata, che consentirà agli utenti del sito di interagire con la cartografiapresente nel sito;Accertato che ad oggi non sono attive, per tale tipologia di servizio, convenzioni nel mercato CONSIP e che non sono offerti,per la specificità dei servizi richiesti, ed in particolare la realizzazione di una parte webGIS, servizi di tipologia similare dal mercatoMEPA;Dato atto che nel piano finanziario del progetto per gli oneri relativi alla realizzazione e gestione del sito web sono riservatealla Regione del Veneto risorse complessive pari a € 38.000,00, importo che costituisce la base d’asta della gara per l’affidamentoin economia del servizio in argomento;Visto l’art. 43, comma 3, della L.R. n. 6/1980 laddove prevede, in caso di gara ufficiosa, la possibilità di invitare un congruonumero di soggetti ritenuti idonei, comunque non inferiore a cinque;Ritenuto pertanto di dare avvio con il presente provvedimento all’indizione di un esperimento di gara, mediante cottimo fiduciario dicui all’articolo 125 del D. Lgs. n. 163/2006 s.m.i. e all’articolo 173 del D.P.R. n. 207/2010, approvandone i relativi seguenti atti di gara:- capitolato prestazionale (Allegato A)- lettera d’invito (Allegato B)- disciplinare di gara (Allegato C)- elenco ditte da invitare alla gara (Allegato D);Dato atto che le spese per l’esecuzione del servizio richiesto saranno opportunamente rendicontate secondo le procedure contabilistabilite dal Programma di Cooperazione Transfrontaliera IPA Adriatico 2007-<strong>2013</strong>;Visti il Regolamento (CE) n. 1085/2006 del Consiglio del 17 luglio 2006 ed il Regolamento (CE) n. 718/2007 della Commissionedel 12 giugno 2007;Visto il D. Lgs.12 aprile 2006 n. 163 ed il D.P.R. 5 ottobre 2010 n. 207;Vista la legge regionale n. 54/2012;Vista la legge regionale n. 39/2001;Vista la Guida Pratica alle procedure contrattuali per le azioni esterne dell’Unione Europea (PRAG) - marzo <strong>2013</strong>, capitoli 2.4.1,2.4.4, 3.4.2, 4.4 e 5.6 relativi alle procedure negoziate concorrenziali;Visti gli atti d’ufficio;


40Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>decreta1. di ritenere le premesse parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;2. di procedere con l’effettuazione di apposita procedura negoziata ai sensi dell’art. 125 del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i. e dell’articlo173d el D.P.R. n. 207/2010, per l’individuazione del miglior contraente per l’affidamento dei servizi di progettazione, realizzazionee gestione in modalità hosting del sito web ufficiale del progetto ADRIFORT - Adriatic fortresses and military areas -, Programmadi Cooperazione Transfrontaliera IPA Adriatico 2007-<strong>2013</strong>, per una base di gara di 38.000,00, IVA e ogni altro onere inclusi ;3. di approvare i seguenti atti di gara, che costituiscono parte integrante del presente provvedimento:- capitolato prestazionale (Allegato A)- lettera d’invito (Allegato B)- disciplinare di gara (Allegato C)- elenco ditte da invitare alla gara (Allegato D);4. di individuare, quale Responsabile Unico del Procedimento, il dott. Diego Vecchiato, Dirigente regionale della DirezioneRelazioni Internazionali, che adotterà ogni atto ritenuto necessario per il corretto svolgimento della procedura di cui al punto 2);5. di riservare a successivo provvedimento la nomina della Commissione di gara;6. di dare atto che, con successivo provvedimento, si provvederà all’assunzione del relativo impegno di spesa a favore delsoggetto aggiudicatario a carico dei capitoli 101795 - “Progetto di Cooperazione Transfrontaliera - IPA Adriatico 2007-<strong>2013</strong> ADRI-FORT” - Quota statale (Reg.to CEE 05/07/2006 n. 1080 - <strong>Del</strong>ibera CIPE 15/06/2007 n. 36)” e 101796 “Progetto di CooperazioneTransfrontaliera - IPA Adriatico 2007-<strong>2013</strong> ADRIFORT” - Quota comunitaria (Reg.to CEE 05/07/2006 n. 1080)” del bilancio regionaledi previsione per l’esercizio finanziario <strong>2013</strong>, che presentano sufficiente disponibilità;7. di dare altresì’ atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo <strong>23</strong> del D. Lgs. 14 marzo<strong>2013</strong>, n. 33;8. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento in forma integrale sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.Diego Vecchiato


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 41giunta regionaleAllegato A al Decreto n. 108 del 8 agosto <strong>2013</strong> pag. 1/8Capitolato prestazionale per l'affidamento dei servizi di progettazione,realizzazione e gestione in modalità hosting del sito web ufficiale delprogetto ADRIFORT – Adriatic fortresses and military areas –,Programma di Cooperazione Transfrontaliera IPA Adriatico 2007-<strong>2013</strong> (2° ord./0174)CUP H31H12000000007CIG Z690AE4C05


42Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Allegato A al Decreto n. 108 del 8 agosto <strong>2013</strong> pag. 2/8Articolo 1 – OggettoIl presente capitolato tecnico e d’oneri disciplina la fornitura dei servizi di progettazione, realizzazione egestione in modalità hosting del sito Web del progetto ADRIFORT- Adriatic Fortresses and Military Areas(2°ord/0174/0) – approvato nell’ambito del programma IPA Adriatic Cross-border Cooperation Programme,relativo alle attività di cooperazione transfrontaliera tra Stati membri dell’Unione Europea (Italia, Grecia eSlovenia), Paesi candidati all'adesione (Croazia e Montenegro) e Paesi potenziali candidati (Albania e Bosniae Herzegovina). In questo quadro il progetto ADRIFORT coinvolge oltre alla Regione del Veneto (sociocapofila) i seguenti partner: Comune di Pola (Croazia) e Comune di Venezia, Comune di Ravenna, Comunedi Cattaro (Montenegro), Università Juraj Dobrila di Pola (Croazia), Camera di Commercio ed Industria diTirana (Albania), Direzione Regionale della Cultura Nazionale di Tirana (Albania), Regione Puglia, Comunedi Pirano (Slovenia), Università di Ca’ Foscari e la Regione Istria (Croazia) come partner associato.Articolo 2 - Condizioni generaliIl servizio richiesto dal Committente (Regione del Veneto – Direzione Relazioni Internazionali) è di tipotutto incluso e di gestione completa in modalità hosting. L’importo a base d’asta si intende IVA inclusa eomnicomprensivo di tutte le voci di costo necessarie per la prestazione di un servizio completo di: progettazione e costruzione del portale di progetto; attività di personalizzazione dei template utilizzati;fornitura di tutti i software e licenze eventualmente necessarie al corretto funzionamento del portale;il sito dovrà essere reso disponibile nella sua totalità nelle lingue italiano ed inglese (traduzione acarico del Committente); per alcune sezioni dovrà essere prevista anche la traduzione (a carico delCommittente) nelle ulteriori lingue: albanese, croato, greco, montenegrino e sloveno comedettagliato all’art. 6; preinserimento di contenuti e informazioni fornite dal Committente prima della sua pubblicazione; attività di formazione all’utilizzo del portale; servizio di assistenza tecnica fino al termine del progetto ADRIFORT, previsto per il 31 marzo 2015,e mantenimento dell’operatività del portale per i 2 anni successivi, fino al 31 marzo 2017.Articolo 3 - Normativa di riferimentoIl portale del progetto ADRIFORT dovrà rispondere ai requisiti tecnici di accessibilità definiti nei seguentiatti normativi di carattere nazionale e comunitario: D.Lgs 7 marzo 2005 n. 82 “Codice dell’Amministrazione Digitale”; Legge 9 gennaio 2004 n. 4 cd Legge Stanca recante “Disposizioni per favorire l’accesso dei soggettidisabili agli strumenti informatici”; D.P.R. 1 marzo 2005 n. 75 “Regolamento di attuazione della Legge 9 gennaio 2004, n. 4, perfavorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici”; Decreto del Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie del 8 luglio 2005 “Requisiti tecnici e idiversi livelli per l’accessibilità agli strumenti informatici”;Direttiva 27 luglio 2005 della Presidenza del Consiglio dei Ministri -Dipartimento per l'Innovazionee le Tecnologie recante "Qualità dei servizi online e misurazione della soddisfazione degli utenti.Si richiede inoltre la rispondenza del sito web ADRIFORT alle "Linee guida per i siti web della PA" (art. 4della Direttiva 8/09 del Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione).Dovrà inoltre rispettare ogni altro requisito richiesto dalla normativa vigente o sopravvenuta fino al31.03.2015 e le disposizioni in materia di comunicazione e visibilità a livello regionale, nazionale ocomunitario.Articolo 4 - Piano di lavoro e tempi di consegnaIl piano di lavoro per raggiungere gli obiettivi proposti si svilupperà secondo la seguente tempistica:FASE 1 - Progettazione e preparazione della proposta:Tempistica: 15 giorni lavorativi dalla data di ricevimento della comunicazione di aggiudicazione definitiva.Oggetto: Definizione dettagliata del progetto e specifica delle soluzioni proposte per migliorare e rendere piùfruibile il portale e presentazione crono programma delle fasi di implementazione. Il progetto presentatodovrà essere approvato dal Committente.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 43Allegato A al Decreto n. 108 del 8 agosto <strong>2013</strong> pag. 3/8FASE 2 - Realizzazione e verifica:Tempistica: 35 giorni lavorativi dalla data di approvazione del progetto.Oggetto: Attività da sviluppare in questa fase:a) registrazione del dominio secondo le indicazioni del Committente e rispettando le normative dell’UnioneEuropea;b) realizzazione del sito web;c) verifica funzionalità, protezione e accessibilità di cui all'art. 9.FASE 3 – Caricamento dati e pubblicazione on-line:Tempistica: 10 giorni lavorativi dalla data di verifica di cui all’art. 9.Oggetto: Attività da sviluppare in questa fase:a) inserimento dei contenuti e delle informazioni forniti dal Committente necessari per la messa in eserciziodel sito web;b) pubblicazione on-line del sito.FASE 4 – Collaudo:Tempistica: 15 giorni lavorativi a far data dalla comunicazione da parte dell’aggiudicatario della conclusionedella fase 3.Oggetto: il collaudo dovrà essere effettuato a cura del Committente secondo quanto previsto dall’art. 11.FASE 5 – Formazione del personale del Committente:Tempistica: entro 30 giorni lavorativi dalla data di collaudo.Oggetto: Attività di formazione di cui al successivo art. 12.FASE 6 – Assistenza tecnica e mantenimento sito:Tempistica: dalla data di collaudo al 31.03.2015;Oggetto: gestione in modalità hosting del sito web, con garanzia di continuità ed aggiornamento delmedesimo e manutenzione hardware, software e backup dati.FASE 7 – Hosting:Tempistica: dal 01.04.2015 al 31.03.2017Oggetto: Hosting e mantenimento della piena funzionalità del sito.Articolo 5 – Caratteristiche generali del sito webIl portale Web del Progetto ADRIFORT dovrà essere implementato mediante un CMS – ContentManagement System preferibilmente open source il più possibile flessibile nel rispetto delle citate norme diaccessibilità. Il sito dovrà contenere tutte le informazioni fornite dal Committente; il layout grafico del sitoverrà fornito dal Committente.Il portale dovrà inoltre: essere flessibile, modulare ed integrabile, in relazione all’evoluzione futura della tecnologia. garantire l’integrazione e l’interoperabilità con altri siti internet.Articolo 6 – Struttura del sitoIl portale dovrà contenere tutte le informazioni fornite, richieste dal Committente, strutturate in modoorganico e nel rispetto dei requisiti di accessibilità e fruibilità. L’inserimento dei contenuti e delleinformazioni del CMS necessari per rendere operativo il sito sarà a carico dell’impresa aggiudicataria nellafase di creazione, successivamente il Committente aggiornerà autonomamente i contenuti e le informazioni,attraverso il CMS.Il portale avrà la seguente struttura:1. ADRIFORT- Descrizione progetto- Descrizione partnership- Area ad accesso ristretto, composta dalle seguenti sottosezioni: Minute riunione Documenti ufficiali Documenti operativi2. Descrizione fortezze coinvolteInformazioni generali sulle fortezze coinvolte nei seguenti territori: Italia


44Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Allegato A al Decreto n. 108 del 8 agosto <strong>2013</strong> pag. 4/8AlbaniaCroaziaGreciaMontenegroSlovenia3. Documenti e biblioteca Documenti di progetto Biblioteca4. News ed eventi Eventi Archivio news5. WebGis (Geo-referential system and data)Geolocalizzazione delle fortezze,nei seguenti territori: Italia Albania Croazia Grecia Montenegro SloveniaUlteriori caratteristiche: Il sito dovrà utilizzare l’apposito layout grafico che verrà fornito dal Committente Il sito dovrà essere reso disponibile nella sua totalità nelle lingue italiano ed inglese,con traduzioni acarico del Committente, mentre per le parti comprese ai punti 1, 2 e 4 dovrà essere prevista anche latraduzione, a carico del Committente, nelle ulteriori lingue: albanese, croato, greco, montenegrino esloveno.Articolo 7 – Caratteristiche del CMSIl CMS scelto dovrà essere in grado di gestire 3 tipologie di utenti con differenti livelli di privilegi, secondoil seguente schema:Utenti esterni tutti gli utenti che accedono al portale (senza operare al progetto) per cercare informazionio contenuti di qualsiasi tipo. L’accesso di questo tipo di utenti è libero e non necessita di registrazione epassword. Anche per questi utenti dovranno essere fornite le statistiche di accessoUtenti interni tutte le persone o Istituzioni registrate e autorizzate all’utilizzazione su più larga scala deiservizi offerti. Si prevede che questa categoria di utenti possa (previa registrazione con password)visualizzare i contenuti della sezione ad accesso ristretto di cui al punto 1 della struttura presentata all’art. 6,caricare e modificare i documenti della stessa sezione e inserire commenti.Amministratori da 1 a 5 persone che verranno indicate dal committente e che avranno una più largagamma di privilegi al fine di editare contenuti nelle differenti sezioni del sito, registrare le informazionirelative al territorio di riferimento, abilitare e disabilitare utenti.Il CMS fornito dovrà permettere una gestione efficiente ed integrata dei contenuti multimediali e la lorofruibilità in modalità multicanale.Per il CMS dovrà essere preferibilmente usato un prodotto open source con interfacce del tipo Joomla,Drupal, o simili.Sintesi delle principali caratteristiche del CMS richiesto: dovrà essere rispettata la normativa nazionale in materia di accessibilità; il CMS deve poter essere utilizzato ed ottimizzato per i seguenti browser: Internet Explorer 7 (osuccessive), Google Chrome (versione 25 o superiore), Safari (4 o superiore) e Mozilla Firefox(versione 20 o superiore); deve essere predisposto un modulo dedicato auto-installante dentro il CMS scelto. Il sistemagenerato dovrà basarsi sulle caratteristiche base del CMS prescelto e dovrà essere fornito attraversoun modulo autoinstallante che comprenda tutte le caratteristiche specifiche di progetto. Il modulo


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 45Allegato A al Decreto n. 108 del 8 agosto <strong>2013</strong> pag. 5/8predisposto dovrà integrarsi perfettamente con le caratteristiche messe a disposizione del CMS che siintende sfruttare. L'installazione del modulo su una installazione vergine del CMS farà parte delcollaudo;il CMS dovrà avere la massima semplicità d’uso possibile e non richiedere competenze tecnichespecifiche;tutti i dati e le informazioni presenti nel portale dovranno essere opportunamente gestite in unapposito database standard normalizzato e accessibile con semplicità;il CMS dovrà storicizzare le operazioni effettuate sui contenuti e sulle pagine del portale, qualiinserimenti, modifiche e cancellazioni, consentendo sempre di individuare l'utente autore di detteoperazioni;dovrà essere concordato con il Committente lo sviluppo di apposite maschere per le operazioni dimeta data input;- dovrà essere possibile caricare contenuti nel portale (notizie, articoli, bandi ecc.) generati daprogrammi d’uso comune come ad esempio il pacchetto office, file *pdf e i formati grafici piùutilizzati;- dovrà essere sempre garantita la possibilità di inserire immagini, testi, tabelle, particolariformattazioni, link interni ed esterni ecc.;- l'amministratore del portale o gli utenti autorizzati dovranno avere la possibilità di creare nuovesezioni e nuove pagine o di annullarle o modificarle. I menù presentati ai visitatori dovranno essereautomaticamente aggiornati;- le pagine dovranno poter essere gestite con data di scadenza. Di conseguenza dopo la sua scadenzauna pagina non dovrà più comparire nei menu che dovranno risultare automaticamente aggiornatisenza richiedere nessun intervento da parte dell'utente amministratore;- dovrà essere possibile sospendere la pubblicazione di una pagina;- dovrà essere possibile organizzare una struttura con pagine e sottopagine ad essa riferite;- dovrà esserci la possibilità di visualizzare un’anteprima delle pagine e dei contenuti prima della loroeffettiva pubblicazione;Articolo 8 – Caratteristiche della sezione webgisLa sezione 5) di cui all’articolo 6 dovrà possedere le seguenti caratteristiche: utilizzo di una tecnologia GIS, preferibilmente di tipo open source; i database necessari all’implementazione delle mappe dovranno risultare accessibili in modalità open–data;Il sistema dovrà garantire la realizzazione delle seguenti 3 fasi: data input data visualization data exportSi specifica che il database delle fortificazioni che dovranno essere geolocalizzate sarà fornito dalCommittente. Dovrà essere garantita la possibilità sia di importare i dati a partire da file excel che disviluppare ulteriormente il database anche attraverso l’inserimento di nuovi punti a partire da back officeintegrato nel gestionale GIS. Andrà assicurata, inoltre, la possibilità di visualizzazione dei dati inseritiattraverso grafici (ad esempio di tipo spider map o altri similari) che consentano una comparazione dei datidi cui sopra. Dovrà essere infine garantita la possibilità di interazione su tre livelli (dati pubblici, datieconomici, dati specifici da caricare per volere dei partners di progetto).Quanto al data export andrà garantita la possibilità di esportazione dei dati in file excel.Articolo 9 – Verifica della funzionalità, protezione ed accessibilitàDurante lo svolgimento della fase 2 di cui al precedente art. 4, l’impresa aggiudicataria dovrà realizzare unaversione funzionalmente completa del sito, anche con un livello minimo di informazioni, per la verifica dellefunzionalità del sistema e dell’usabilità complessiva del sito. Tale versione sarà analizzata in ambiente di testfornito e messo a disposizione dall’impresa. La verifica di cui al presente articolo sarà effettuata dalCommittente. La verifica avverrà su due livelli: controllo dell’usabilità del sito, dell’agevole reperibilità delle informazioni e della presenza diquanto richiesto dal presente capitolato; verifica di accessibilità secondo le indicazioni della normativa richiamata all’art. 3


46Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Allegato A al Decreto n. 108 del 8 agosto <strong>2013</strong> pag. 6/8A seguito del completamento della fase di verifica sopra indicata si procederà al completamento dellarealizzazione del portale, al caricamento delle informazioni ufficiali – in lingua italiana ed inglese - e allamessa in funzione sulla piattaforma di esercizio.Articolo 10 – Autocertificazione di accessibilitàAl termine della fase 3 di cui al precedente art. 4 e successivamente ad ogni rilascio in versione aggiornatadel sito Internet, l’impresa dovrà presentare al Committente un’autocertificazione di accessibilità di primolivello conforme al modello allegato alla normativa vigente e contenente tutti gli elementi lì indicati. Taledichiarazione dovrà essere resa ai sensi dell’art. 47 del DPR 28 dicembre 2000 n. 445 e comprovare laconformità di tutte le pagine del sito internet implementato ai requisiti previsti per la verifica tecnica, ai sensidel Decreto del Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie dell’ 8 luglio 2005.Articolo 11 – CollaudoA seguito della comunicazione di messa in funzione della piattaforma di esercizio del sito (art. 4 fase 3 b) ilCommittente effettuerà il collaudo allo scopo di verificare il rispetto delle prescrizioni del presentecapitolato. Il collaudo sarà effettuato entro 15 giorni dalla messa in funzione della piattaforma, alla presenzadel responsabile dell’impresa aggiudicataria, secondo le modalità da definirsi e verrà certificato da appositoverbale sottoscritto dal responsabile della ditta aggiudicataria e dal Committente.Articolo 12 – Attività di formazioneDopo il collaudo l’aggiudicatario dovrà prestare l’attività di formazione al corretto utilizzo della piattaforma.L’attività di formazione dovrà essere prestata presso la sede del Committente ed essere riferita alfunzionamento, alle caratteristiche del sito e alle funzionalità principali. In particolare la formazioneriguarderà l’accessibilità e le principali caratteristiche e funzionalità del sito web ad un massimo di 6 personecoinvolte a vario titolo nella gestione del progetto ed indicate dal Committente. L’impresa aggiudicataria siimpegna altresì a fornire una completa manualistica al Committente.Articolo 13 – Garanzia sul servizioL’aggiudicatario si impegna a prestare una garanzia su tutto il sito fino al 31 marzo 2015. La garanziacomprenderà le seguenti attività:a) manutenzione del sito;b) personalizzazione dei template del CMS: adeguamento dei template installati alle esigenze delCommittente;c) intervento di aggiornamento in caso di modifica della normativa vigente e sopravvenuta in merito airequisiti tecnici che il portale deve possedere;d) gestione del sito dopo il rilascio del medesimo.Articolo 14 – HostingServizi di hostingIl servizio dovrà includere:a) hosting su struttura hardware con connettività garantita;b) servizio di backup/restore, con procedimenti definiti ed automatizzati;c) procedimento di salvataggio giornaliero dei dati;d) reportistica mensile completa riguardante le statistiche l’utilizzo del sito (del tipo Google Analytics);e) garanzia di protezione antivirus, antispam e implementazione di un certificato di sicurezza di almeno 128bits;f) gestione dei dati secondo quanto previsto dalla legislazione vigente in particolare rispetto alla garanziadella privacy.Il subappalto non è ammesso.Articolo 15 – SubappaltoArticolo 16 – Criterio di aggiudicazione ed entità dell’incaricoLe offerte saranno valutate secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ai sensi dell’art.83 del D. Lgs. 163/2006.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 47Allegato A al Decreto n. 108 del 8 agosto <strong>2013</strong> pag. 7/8L’importo massimo previsto per la realizzazione complessiva del portale e di tutti i servizi ad esso collegati,così come indicati nel presente Capitolato, corrisponde a € 38.000,00, IVA e ogni altro onere incluso.Il servizio oggetto dell’appalto non è soggetto alla predisposizione del Documento Unico di Valutazione deiRischi (DUVRI) di cui al D.lgs. n. 81/2008 (Det. AVCP n. 3/2008 del 05.03.2008).Articolo 17 – Erogazione del corrispettivoIl Committente verificherà la corretta esecuzione della prestazione a carico dell’affidatario, a seguito dellaquale si darà corso al pagamento del corrispettivo secondo le seguenti modalità:a) 30 % dell’importo totale dopo 30 giorni dalla conclusione della fase 1 prevista dall’art. 4 e regolarefatturazione;b) 60% dell’importo totale di aggiudicazione a conclusione della fase 4 prevista dall’art. 4 e regolarefatturazione;c) 10% dell’importo spettante al termine dell’incarico, previsto per il 31 marzo 2015.Il pagamento sarà effettuato a seguito ricevimento della fattura, previo nulla-osta del Committente sullacorretta esecuzione del lavoro, nel rispetto della normativa vigente.Articolo 18 – GaranzieAl Verbale di gara farà seguito l’aggiudicazione dell’incarico la cui esecutività è subordinata, pena ladecadenza, alla presentazione, in conformità alle norme vigenti, di un deposito cauzionale definitivo delvalore del 10% dell’importo stimato nel contratto, tramite fideiussione bancaria o polizza assicurativa, aisensi dell’art. 113 del D.Lgs. n. 163/2006.Ai sensi degli artt. 75, comma 7, e 113, comma 1, del D.Lgs. n. 163/2006, l’importo della garanzia è ridottodel cinquanta per cento per gli operatori economici ai quali venga rilasciata, da organismi accreditati, lacertificazione del sistema di qualità conforme alle norme europee della serie UNI CEI ISO 9000, dadocumentare nei modi prescritti dalle norme vigenti.La garanzia fideiussoria per l’esecuzione del contratto copre gli oneri per il mancato od inesattoadempimento e cessa di avere effetto alla data di emissione del certificato di regolare esecuzione da parte delCommittente da rilasciarsi dopo il 31.03.2017, non oltre i 6 mesi successivi.In caso di decurtazione dell’ammontare della garanzia, per fatti imputabili all’impresa, essa è obbligata areintegrare la cauzione entro 10 giorni naturali e consecutivi dall’esecuzione. Il Committente darà l’assensoallo svincolo della cauzione soltanto quando saranno stati pienamente regolarizzati e liquidati tra la Regionestessa e l’impresa tutti i rapporti di qualsiasi specie derivanti dal contratto.Articolo 19 - Modalità di espletamento dell’incaricoPer lo svolgimento dell’incarico, il soggetto affidatario dovrà realizzare il lavoro in stretta collaborazione econfronto con il Committente.Articolo 20 – Oneri per l’affidatarioL’impresa si impegna ad osservare la piena riservatezza su documenti, conoscenze o altri elementieventualmente forniti dal Committente o da soggetti direttamente o indirettamente collegati al progettoADRIFORT.Articolo 21 – Oneri per il CommittenteCostituisce onere del Committente, anche in collaborazione con i partner progettuali, fornire all’impresa icontatti necessari ai fini dell’espletamento del servizio richiesto, nonché coadiuvare l’impresa incaricataorganizzando presso la propria sede eventuali incontri che si rendessero necessari.Articolo 22 – Tracciabilità dei flussi finanziariL’imprsa, nel rispetto degli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari previsti, previsti dall’articolo 3 dellaLegge 13.08.2010, n. 136, utilizzerà per le transazioni finanziarie discendenti dall’affidamento del serviziouno o più conti correnti bancari o postali.Articolo <strong>23</strong> – PenaliOve nel termine prescritto dall’art. 4 l’affidatario non esegua la consegna, per ogni settimana di ritardo, nonimputabile a cause di forza maggiore o debitamente autorizzate dalla committenza, potrà essere applicata unapenale pari al 2,5% dell’importo totale fino ad un massimo del 10%.


48Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Allegato A al Decreto n. 108 del 8 agosto <strong>2013</strong> pag. 8/8Articolo 24 – Inadempimento o moraIn caso di inadempimento o di mancato rispetto dei tempi di realizzazione (ritardo di oltre due mesi) ilCommittente, senza necessità di ricorrere ad alcuna procedura giudiziaria, può di diritto risolvere o recederedal contratto entro un mese dal ricevimento della lettera raccomandata contenente l’atto di diffida adadempiere.E’ fatto salvo altresì il diritto del Committente di chiedere il risarcimento di eventuali danni.In caso di recesso immotivato e unilaterale dell’impresa, essa perde ogni diritto sui corrispettivi relativi alservizio offerto.Per quanto non previsto dal presente capitolato, le parti fanno riferimento alla legislazione vigente.Articolo 25 – ProprietàIl portale del progetto ADRIFORT e tutti gli strumenti, interfacce, template realizzati e i contenuti del sitosono di proprietà della Regione del Veneto, e l’impresa non potrà utilizzarle per sé, né fornirle a terzi senzala preventiva autorizzazione del Committente.Articolo 26 – Protocollo di legalitàL’impresa si impegna a rispettare tutte le clausole pattizie di cui al Protocollo di legalità sottoscritto dallaRegione del Veneto in data 9 gennaio 2012 ai fini della prevenzione dei tentativi d’infiltrazione dellacriminalità organizzata nel settore dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture e di accettarneincondizionatamente il contenuto e gli effetti.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 49giunta regionaleAllegato B al Decreto n. 108 del 8 agosto <strong>2013</strong> pag. 1/10Lettera di invito alla presentazione di offerta.Oggetto: Realizzazione dei servizi di progettazione, realizzazione, e gestione in modalità hosting del sitoweb ufficiale del progetto ADRIFORT – Adriatic fortresses and military areas –, Programma diCooperazione Transfrontaliera IPA Adriatico 2007-<strong>2013</strong> (2° ord./0174).CUP H31H12000000007.CIG Z690AE4C05RACCOMANDATA A.R.Spett.le Impresa(vedi elenco allegato)Con la presente si invita codesta spettabile Impresa a partecipare alla procedura negoziata ai sensidell'articolo 125 del D. Lgs. n. 163/2006 s.m.i. e dell’articolo 173 del D.P.R. n. 207/2007, indetta con DDRn. ….. del ………………, per la “Realizzazione dei servizi di progettazione, realizzazione e gestione inmodalità hosting del sito web ufficiale del progetto ADRIFORT – Adriatic fortresses and military areas –,Programma di Cooperazione Transfrontaliera IPA Adriatico 2007-<strong>2013</strong> (2° ord./0174), per un importo a basedi gara pari a € 38.000 Iva e ogni altro onere incluso. Il criterio di aggiudicazione sarà quello dell’offertaeconomicamente più vantaggiosa.Con il citato Decreto del Dirigente della Direzione Relazioni Internazionali sono state approvate le relativeprocedure e gli atti di gara.La prestazione ha per oggetto la fornitura dei servizi di progettazione, realizzazione e gestione inmodalità hosting del sito Web del progetto ADRIFORT- Adriatic Fortresses and Military Areas. Il serviziorichiesto dalla Regione del Veneto – Direzione Relazioni Internazionali è di tipo tutto incluso e di gestionecompleta in modalità hosting. L’importo a base d’asta si intende IVA e ogni altro onere incluso di tutte levoci di costo necessarie per la prestazione di un servizio completo di:- progettazione e costruzione del portale di progetto;- attività di personalizzazione dei template utilizzati;- fornitura di tutti i software e licenze eventualmente necessarie al corretto funzionamento del portale;- il sito dovrà essere reso disponibile nella sua totalità nelle lingue italiano ed inglese (traduzione acarico del Committente); per alcune sezioni dovrà essere prevista anche la traduzione (a carico delCommittente) nelle ulteriori lingue: albanese, croato, greco, montenegrino e sloveno comedettagliato all’art. 6;- preinserimento di contenuti e informazioni fornite dal Committente prima della sua pubblicazione;- attività di formazione all’utilizzo del portale;- servizio di assistenza tecnica fino al termine del progetto ADRIFORT, previsto per il 31 marzo 2015,e mantenimento dell’operatività del portale per i 2 anni successivi, fino al 31 marzo 2017.I contenuti e le condizioni della prestazione sono dettagliatamente esplicitate nel Capitolato prestazionaleper l'affidamento dei servizi di progettazione, realizzazione e gestione in modalità hosting del sito webufficiale del progetto ADRIFORT – Adriatic fortresses and military areas –, Programma di CooperazioneTransfrontaliera IPA Adriatico 2007-<strong>2013</strong> (2° ord./0174), Allegato 1 alla presente lettera.


50Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Allegato B al Decreto n. 108 del 8 agosto <strong>2013</strong> pag. 2/10Le modalità di svolgimento della gara con i criteri di valutazione sono indicate nel Disciplinare di gara,Allegato 2 alla presente lettera.Qualora codesta Impresa sia interessata alla prestazione in argomento, deve far pervenire la propria offerta inun plico chiuso, a pena di esclusione dalla gara, entro e non oltre le ore 12,00 del …………… Le modalitàdi consegna e di formazione del plico sono indicate al punto 2 nel disciplinare allegato alla presente lettera diinvito.Si precisa che non saranno, in ogni caso, ammesse offerte che, complessivamente, superino l’importo abase di gara di € 38.000,00 IVA e ogni altro onere incluso.A ciascuna impresa invitata a presentare l’offerta verrà data successiva comunicazione della sede, data e oradella seduta pubblica dell’apertura delle offerte.Si porta infine a conoscenza di codesta Impresa che:la scrivente Amministrazione è esonerata da ogni responsabilità per eventuali ritardi di recapitodell’offerta rispetto alla data ed all’ora come indicate nella presente lettera;l’offerta dovrà essere mantenuta valida per almeno 90 giorni dall’aggiudicazione;la scrivente Amministrazione si riserva in ogni caso la possibilità, per ragioni di pubblico interesse oaltre fondate circostanze non previste né prevedibili al momento attuale o insorte durante lo svolgimentodella procedura negoziata, di revocare la stessa e non disporre alcuna assegnazione;l’aggiudicazione della prestazione potrà aver luogo anche in presenza di un’unica offerta valida, purchéquesta soddisfi i criteri di aggiudicazione, previo controllo della veridicità delle dichiarazioni sostitutiverese;la scrivente Amministrazione si riserva di aggiudicare in via definitiva la prestazione alla Impresaseconda in graduatoria, nel caso in cui le verifiche dei requisiti in capo all’aggiudicatario provvisorioavessero esito negativo, fatte salve le conseguenti azioni di legge;A seguito dell’aggiudicazione della gara, l’Impresa aggiudicataria dovrà presentare, entro il terminestabilito dalla scrivente Amministrazione, apposita garanzia fideiussoria, a garanzia di esecuzione delservizio, secondo quanto previsto dall’art. 113 del D. Lgs. n. 163/2006.Distinti saluti.IL DIRIGENTE REGIONALEDott. Diego VecchiatoResponsabile del procedimento: dott. Diego VecchiatoPer informazioni:Direzione Relazioni internazionaliCannaregio <strong>23</strong> – Fondamenta Santa Lucia30121 – V E N E Z I AAlessandra Valerio/ Diego Paganinitel 041/2794378-4373alessandra.valerio@regione.veneto.itdiego.paganini@regione.veneto.itAllegati alla lettera di invito:


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 51Allegato B al Decreto n. 108 del 8 agosto <strong>2013</strong> pag. 3/10Allegato 1: Capitolato prestazionale per l'affidamento dei servizi di progettazione, realizzazione e gestionein modalità hosting del sito web ufficiale del progetto ADRIFORT – Adriatic fortresses and military areas –,Programma di Cooperazione Transfrontaliera IPA Adriatico 2007-<strong>2013</strong> (2° ord./0174)Allegato 2: Disciplinare di gara,;Allegato 3: Modulo Dichiarazione di partecipazione alla gara;Allegato 4: Dichiarazione sostitutiva di certificazioneAllegato 5: Modulo Offerta economica.Allegato 6: Autodichiarazione di avvenuta costituzione del deposito cauzionale provvisorio.


52Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Allegato B al Decreto n. 108 del 8 agosto <strong>2013</strong> pag. 4/10ALLEGATO 3marcada bollo€ 16,00Alla Giunta regionale del VenetoDirezione Relazioni internazionaliCannaregio <strong>23</strong> – Fondamenta Santa Lucia30121 – V E N E Z I AOggetto: procedura negoziata per la “Realizzazione dei servizi di progettazione, realizzazione, e gestionein modalità hosting del sito web ufficiale del progetto ADRIFORT – Adriatic fortresses and military areas–, Programma di Cooperazione Transfrontaliera IPA Adriatico 2007-<strong>2013</strong> (2° ord./0174)MODULO DICHIARAZIONE DI PARTECIPAZIONEIl sottoscritto _____________________________________ nato a ___________________________(___) il______________ domiciliato per la carica presso la sede societaria ove appresso, nella sua qualità di (caricasociale) ________________________________________________________ e legale rappresentante dellaImpresa______________________________________________________________________________con sede legale in _______________________________________ (____) via ___________________________________________ n. _________ telefono _____________________ n. fax _______________________Codice Fiscale __________________________________ Partita IVA_______________________________Indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) ___________________________________________Indirizzo mail per contatti __________________________________________________________di seguito denominata “Impresa”CHIEDEpartecipare alla gara di cui all’oggetto.Ai sensi e per gli effetti dell’art. 76 del D.P.R. n. 445/2000, consapevole della responsabilità e delleconseguenze civili e penali previste in caso di dichiarazioni mendaci e/o formazione od uso di atti falsi


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 53Allegato B al Decreto n. 108 del 8 agosto <strong>2013</strong> pag. 5/10nonché in caso di esibizione di atti contenenti dati non più corrispondenti a verità, e consapevoli altresìche qualora emerga la non veridicità del contenuto della presente dichiarazione, la scrivente Impresadecadrà dai benefici per i quali la stessa è rilasciata,Ai fini della partecipazione alla procedura negoziataDICHIARA1) di aver preso piena conoscenza del Capitolato prestazionale, del disciplinare di gara e della lettera diinvito, prendendo atto e accettando incondizionatamente le norme che regolano la procedura di gara;2) di possedere i requisiti di partecipazione di cui al capo II° del D. Lgs. n. 163/2006 e successivemodificazioni ed integrazioni e di non trovarsi in alcuna situazione di esclusione di partecipazione dallagara di cui all’art. 38 del citato D. Lgs. n. 163/2006, in particolare:a) che è società esistente e non si trova in stato di fallimento, di liquidazione, di concordatopreventivo e di altra procedura concorsuale, ovvero non sono in corso procedimenti per ladichiarazione di una di tali situazioni, né si trova in stato di cessazione e/o sospensionedell’attività commerciale;b) che non è stata pronunciata nei confronti del/i legale/i rappresentante/i e dei componentidell’Organo di Amministrazione alcuna condanna con sentenza passata in giudicato per qualsiasireato che incida sulla moralità professionale o, comunque, per delitti finanziari;c) che nell’esercizio dell’attività professionale il/i legale/i rappresentante/i non ha/hanno commessoalcun errore grave, accertato con qualsiasi mezzo di prova dall’Amministrazione, non si sonomai resi responsabili di aver svolto attività nei confronti dell’Amministrazione e dei privati connegligenza o malafede, né si sono resi colpevoli di gravi inesattezze nel fornire informazioniesigibili;d) che è in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali afavore dei lavoratori, secondo la legislazione italiana o quella del Paese di stabilimento;e) che è in regola con gli obblighi relativi al pagamento delle imposte, dirette e indirette, e delletasse, secondo la legislazione italiana o quella del Paese di stabilimento;f) che il/i legale/i rappresentante/i non si é/sono reso/i gravemente colpevole/i di false dichiarazioninel fornire informazioni richieste ai sensi della normativa vigente in materia di procedure dievidenza pubblica;g) che non sussiste alcuna pendenza di procedimento per l’irrogazione di una misura diprevenzione di cui all’art. 6 del D.Lgs. n. 159/2011 o di una delle cause ostative di cui all’art. 67del D. Lgs. n. 159/2011;3) di essere in regola con gli obblighi previsti dalla normativa sul diritto al lavoro dei disabili di cui allaLegge n. 68/1999.4) che questa Impresa non presenterà offerta per la gara in oggetto con altra Impresa partecipante con laquale esistono rapporti di controllo e/o collegamento ai sensi dell’art. <strong>23</strong>59 del Codice Civile.5) di non essere destinataria della sanzioni interdittive o delle misure cautelari di cui al D. Lgs. n. <strong>23</strong>1/2001che le impediscono di contrarre con le Pubbliche Amministrazioni.


54Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Allegato B al Decreto n. 108 del 8 agosto <strong>2013</strong> pag. 6/10Luogo e data___________________Apporre timbro dell'ImpresaFIRMA del DICHIARANTE 1________________________________________ai sensi dell’art. 38 D.P.R. n. 445/00, allegare fotocopia non autenticata di documento di riconoscimento,in corso di validità, del soggetto dichiarante (carta d’identità, patente di guida, passaporto, ecc.).


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 55Allegato B al Decreto n. 108 del 8 agosto <strong>2013</strong> pag. 7/10DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE(articolo 46 D.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000)ALLEGATO 4Il sottoscritto _____________________________________ nato a ___________________________(___) il______________ residente a _____________________________________________ (_____) in via_____________________________________________ n. ____________ in qualità di (carica sociale)________________________________________________________ e legale rappresentante della Impresa______________________________________________________________________________ con sedelegale in _______________________________________ (____) via ___________________________________________ n. _________ telefono _____________________ n. fax _______________________Codice Fiscale __________________________________ Partita IVA_______________________________Indirizzo E-mail ___________________________________________di seguito denominata “Impresa”Ai sensi e per gli effetti dell’art. 46 del D.P.R. n. 445/2000, consapevole della responsabilità e delleconseguenze civile e penali previste in caso di rilascio di dichiarazioni mendaci e/o formazione diatti falsi e/o uso degli stessi;consapevole che qualora emerga la non veridicità del contenuto della presente dichiarazione questaImpresa decadrà dai benefici per i quali essa è rilasciata;ai fini della partecipazione alla procedura negoziata per la “Realizzazione dei servizi diprogettazione, realizzazione e gestione in modalità hosting del sito web ufficiale del progettoADRIFORT – Adriatic fortresses and military areas –, Programma di Cooperazione TransfrontalieraIPA Adriatico 2007-<strong>2013</strong> (2° ord./0174)DICHIARAsotto la propria responsabilità, che questa Impresa è iscritta dal _______________________ al Registro delleImprese di ___________________, al numero _______________________, tenuto dalla C.C.I.A.A. di_____________________________________, con sede in ________________________________________via __________________________________ n. ________, CAP __________________, capitale socialedeliberato Euro _______________________, capitale sociale sottoscritto Euro _______________________,


56Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Allegato B al Decreto n. 108 del 8 agosto <strong>2013</strong> pag. 8/10capitale sociale versato Euro _____________________________________, termine di durata della società_________________________________, che ha ad oggetto sociale:______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________e che i soggetti muniti di poteri di rappresentanza sono i seguenti (indicare i nominativi con il luogo e la datadi nascita, nonché la loro carica societaria):____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________Il/La sottoscritto/a ______________________________________, nella sua qualità, dichiara altresì:di essere informato, ai sensi e per gli effetti del D. Lgs. n. 196 del 30 giugno 2003, che i datipersonali raccolti saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell’ambito delprocedimento per il quale la presente dichiarazione viene resa;di essere consapevole che, qualora fosse accertata la non veridicità del contenuto della presentedichiarazione, questa Impresa verrà esclusa dalla procedura di gara o, se risultasse aggiudicataria,decadrà dalla aggiudicazione medesima che verrà conseguentemente annullata e /o revocata.Luogo e data___________________FIRMA del DICHIARANTE 2________________________________________ai sensi dell’art. 38 D.P.R. n. 445/00, allegare fotocopia non autenticata di documento di riconoscimento,in corso di validità, del soggetto dichiarante (carta d’identità, patente di guida, passaporto, ecc.).


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 57Allegato B al Decreto n. 108 del 8 agosto <strong>2013</strong> pag. 9/10ALLEGATO 5Alla Giunta regionale del VenetoDirezione Relazioni internazionaliCannaregio <strong>23</strong> – Fondamenta Santa Lucia30121 – V E N E Z I AOggetto: procedura negoziata per la “Realizzazione dei servizi di progettazione, realizzazione e gestione inmodalità hosting del sito web ufficiale del progetto ADRIFORT – Adriatic fortresses and military areas –,Programma di Cooperazione Transfrontaliera IPA Adriatico 2007-<strong>2013</strong> (2° ord./0174)OFFERTA ECONOMICAIl sottoscritto______________________________ nato a ____________________il ___________in qualità di (carica sociale)____________________________________________________________della Impresa______________________________________________________________________con sede legale ___________________________________________________________________Codice Fiscale _________________________ Partita IVA__________________________________vista la lettera di invito, il Capitolato prestazionale ed il Disciplinare di gara relativi alla procedura negoziatain oggettooffre di eseguire le prestazioni in oggetto per il prezzo Iva e ogni altro onere incluso di€______________________(in cifre) ed €__________________________________.(in lettere);con il ribasso quindi sull’importo posto a base d’asta di € 38.000,00 IVA e ogni altro onere incluso,del ……….......% (....................……………….........per cento)Luogo e data___________________Apporre timbro dell'ImpresaFIRMA del DICHIARANTE________________________________________(firma per esteso)


58Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Allegato B al Decreto n. 108 del 8 agosto <strong>2013</strong> pag. 10/10ALLEGATO 6AUTODICHIARAZIONE DI AVVENUTA COSTITUZIONE DEL DEPOSITO CAUZIONALEPROVVISORIOIl sottoscritto operatore economico:(indicare la denominazione dell’impresa e l’indirizzo completo della sede legale)______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________DICHIARAche ai sensi di quanto stabilito all’art. 75 del D. Lgs. n. 163/2006, ha provveduto a costituire ildeposito cauzionale provvisorio pari al 2% dell’importo posto a base di gara.Tale deposito è stato costituito sotto forma di cauzione/fideiussione (indicare la modalità scelta)La cauzione è stata costituita come segue (indicare la modalità scelta del versamento e dei datiidentificativi del versamento: istituto bancario, numero polizza, importo, ecc, o allegare copia deldocumento attestante la costituzione della cauzione):____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________Indicare se l’importo della garanzia è ridotto del cinquanta per cento in quanto operatore economicoin possesso dei requisiti previsti dalle norme europee della serie UNI CEI EN 45000 e della serieUNI CEI EN ISO/IEC 17000, la certificazione del sistema di qualità conforme alle norme europeedella serie UNI CEI ISO 9000).______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________Luogo e data___________________FIRMA del Legale rappresentante________________________________________


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 59giunta regionaleAllegato C al Decreto n. 108 del 8 agosto <strong>2013</strong> pag. 1/6DISCIPLINARE DI GARACUP H31H12000000007CIG Z690AE4C05PROCEDURA NEGOZIATA DI COTTIMO FIDUCIARIO PER L’AFFIDAMENTO DELSERVIZIO DI PROGETTAZIONE, REALIZZAZIONE E GESTIONE IN MODALITA’ HOSTINGDEL SITO WEB UFFICIALE DEL PROGETTO ADRIFORT – ADRIATIC FORTRESSES ANDMILITARY AREAS – PROGRAMMA DI COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA IPAADRIATICO 2007 <strong>2013</strong> (2° ord./0174)1 Informazioni generaliLa Giunta regionale del Veneto – Direzione Relazioni Internazionali, di seguito Committente, intendeaffidare un servizio di progettazione, realizzazione e gestione in modalità hosting del sito web ufficiale delprogetto ADRIFORT – Adriatic fortresses and military areas –, Programma di Cooperazione TransfrontalieraIPA Adriatico 2007-<strong>2013</strong> (2° ord./0174), secondo le specifiche tecniche e le condizioni contrattuali previstedal Capitolato prestazionale.Il valore complessivo presunto dell’appalto è fissato in € 38.000,00 IVA e ogni altro onere incluso. Ilservizio oggetto dell’appalto non è soggetto alla predisposizione del Documento Unico di Valutazione deiRischi (DUVRI) di cui al D.Lgs. n. 81/2008 (Det. AVCP n. 3/2008 del 05.03.2008).Ai sensi dell’art. <strong>23</strong>59 Codice Civile, non è ammessa la partecipazione di imprese che abbiano rapporti dicontrollo e/o collegamento con altre imprese che partecipino alla gara singolarmente.2 Modalità di presentazione dell’offertaLa documentazione e le offerte dovranno essere sottoscritte, a pena di esclusione dalla gara, con firmaleggibile e per esteso, dal legale rappresentante dell’impresa ovvero da persona munita di comprovati poteridi firma (in tal caso dovrà essere prodotta copia conforme all’originale della procura attestante i poteri difirma del sottoscrittore) con allegata fotocopia non autenticata di documento di riconoscimento, in corso divalidità, del sottoscrittore.La documentazione e le offerte, a pena di esclusione, dovranno essere inserite in un plico chiuso conceralacca o con striscia di carta incollata o nastro adesivo ovvero con equivalenti strumenti idonei a garantirela sicurezza contro eventuali manomissioni, sui lembi di chiusura del plico stesso e dovranno pervenire a:Regione del Veneto, Direzione Relazioni Internazionali, Cannaregio <strong>23</strong>, cap 30121, Veneziaentro e non oltre il termine perentorio delle ore 12.00 del giorno ________________.Ai fini dell’identificazione della provenienza del plico quest’ultimo dovrà recare esternamente l’indicazionedel mittente e dovrà essere controfirmato sui lembi di chiusura.Tale plico dovrà inoltre riportare all’esterno la seguente dicitura:“Procedura negoziata per il sito web del progetto ADRIFORT. OFFERTA - RISERVATA – NONAPRIRE”.Il plico potrà essere inviato mediante servizio postale a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, omediante corrieri privati o agenzie di recapito debitamente autorizzate, ovvero consegnato a mano da un


60Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Allegato C al Decreto n. 108 del 8 agosto <strong>2013</strong> pag. 2/6incaricato delle imprese (soltanto in quest’ultimo caso verrà rilasciata apposita ricevuta con indicazione delladata e dell’ora di consegna) nelle giornate non festive: dal lunedì al giovedì dalle ore 09.00 alle ore 16.00 nella giornata di venerdì dalle ore 09.00 alle ore 13.00fino al termine sopra indicato.L’invio del plico contenente le offerte è a totale ed esclusivo rischio dei mittenti restando esclusaqualsivoglia responsabilità del Committente ove, per disguidi postali o di altra natura ovvero per qualsiasimotivo, il plico non pervenga entro il previsto termine di scadenza all’indirizzo di destinazione.All’interno del plico dovranno essere inserite, a pena di esclusione, tre distinte buste chiuse e sigillate conceralacca o con striscia di carta incollata o nastro adesivo ovvero con equivalenti strumenti idonei a garantirela sicurezza contro eventuali manomissioni sui lembi di chiusura delle buste medesime. Tali buste nondovranno essere trasparenti o, comunque, tali da rendere anche parzialmente conoscibile il loro contenuto,dovranno recare esternamente l’indicazione del mittente e dovranno essere controfirmate sui lembi dichiusura.Le tre buste dovranno inoltre riportare all’esterno le seguenti diciture:Busta A – Documentazione amministrativaBusta B – Offerta tecnicaBusta C – Offerta economicaLa Busta A – Documentazione amministrativa, dovrà contenere la seguente documentazione: dichiarazione di partecipazione, conforme al modello allegato 3 alla lettera d’invito; certificato di iscrizione al registro delle imprese ovvero dichiarazione sostitutiva del certificato stesso,conforme al modello allegato 4 alla lettera d’invito, resa ai sensi dell’art. 46 del DPR n. 445/2000 edichiarazione di acconsentire, ai sensi del D.Lgs. 196/2003, al trattamento dei propri dati, anchepersonali, per le esclusive esigenze del procedimento in oggetto; copia del Disciplinare di gara (Allegato 2 alla lettera d’invito) e del Capitolato prestazionale (Allegato 1alla lettera d’invito) firmati in ogni pagina, per presa visione, integrale conoscenza ed accettazionedelle condizioni senza alcuna riserva; dichiarazione di capacità economica e finanziaria: dichiarazione, sottoscritta in conformità alledisposizioni del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, concernente il fatturato globale d’impresa e l’importorelativo ai servizi o forniture nel settore oggetto della gara, realizzati negli ultimi tre esercizi;autodichiarazione di avvenuta costituzione del deposito cauzionale provvisorio (allegato 6 alla letterad’invito);Ai sensi dell’art. 71 del DPR 445/2000, il Committente si riserva di procedere ad idonei controlli acomprova della veridicità delle dichiarazioni contenute nella busta A, attestanti il possesso dei requisitigenerali.La Busta B – Offerta tecnica, dovrà contenere la seguente documentazione:Caratteristiche dell’offerta tecnica presentata:In base al Capitolato prestazionale presentare un progetto di sviluppo della piattaforma richiesta che siaconforme alla seguente traccia:1) Indicare le caratteristiche dell’impresa e quelle dell’infrastruttura di base:- descrizione delle esperienze pregresse nell’implementazione di sistemi similari;- descrizione della manualistica che sarà fornita e della formazione offerta;- descrizione dei procedimenti di salvataggio automatico giornaliero;- reportistica mensile completa riguardante le statistiche l’utilizzo del sito (del tipo Google Analytics);- descrizione dei procedimenti di backup/restore dei dati;- descrizione dei servizi di hosting offerti;- descrizione della protezione antivirus, antispam e certificato di sicurezza offerti;- descrizione delle ulteriori soluzioni proposte a livello di analisi e gestione automatizzata dei datiraccolti;- descrizione di ogni altra soluzione proposta.


62Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Allegato C al Decreto n. 108 del 8 agosto <strong>2013</strong> pag. 4/6In tale seduta la Commissione giudicatrice procederà alla verifica dell’integrità dei plichi pervenuti ed alrispetto del termine previsto per la presentazione degli stessi. Si procederà, quindi, all’apertura dei plichimedesimi ed alla verifica della presenza delle buste recanti all’esterno le diciture: Busta A – Documentazioneamministrativa, Busta B – Offerta tecnica, Busta C – Offerta economica.In tale seduta si provvederà altresì all’apertura delle buste riportanti all’esterno la dicitura: Busta A –Documentazione amministrativa, e Busta B – Offerta tecnica.La Commissione, in apposita successiva seduta riservata, procederà quindi alla valutazione delle offertetecniche e all’attribuzione del punteggio parziale relativo al parametro tecnico sulla base degli elementiillustrati al successivo punto “4 Criteri di aggiudicazione ed elementi di valutazione dell’offerta”.Terminata la valutazione delle offerte tecniche verrà comunicata ai concorrenti, via telefax, la data in cui siprocederà, in seduta aperta al pubblico, alla comunicazione del punteggio ottenuto in sede di offerta tecnica,all’apertura delle buste contenenti l’offerta economica, alla lettura dei prezzi offerti ed all’attribuzione delrelativo punteggio.Al termine dei lavori si provvederà a sommare i punteggi parziali relativi all’offerta tecnica e all’offertaeconomica, attribuendo il punteggio complessivo a ciascuna offerta e formulerà la graduatoria provvisoria inragione del maggior punteggio ottenuto.Ciascun concorrente non può presentare più di un’offerta, ai sensi dell’art.11, c.6, del D. Lgs. 163/2006. Nonsono inoltre ammesse, a pena di esclusione, offerte parziali, alternative, condizionate, plurime o difformirispetto a quanto indicato nel Capitolato speciale d’appalto o che modificano le condizioni del Capitolatomedesimo.Il Committente si riserva il diritto di: aggiudicare anche in presenza di un’unica offerta ammessa; verificare la presenza di offerte anomale ai sensi dell’art. 88 del D.Lgs. 163/2006; non procedere all’aggiudicazione nel caso in cui nessuna delle offerte pervenute venga ritenutaidonea, ai sensi dell’art. 81, comma 3, del D.Lgs. 163/2006; sospendere o non aggiudicare la gara.Il Committente provvederà a comunicare l’aggiudicazione ai soggetti di cui all’art. 79, comma 5, del D.Lgs.163/2006.Il contratto con l’impresa aggiudicataria verrà stipulato a mezzo scrittura privata ai sensi dell’art. 46, lettera“c”, della L.R. n. 6/1980.Il vincolo contrattuale per il Committente sorgerà, in ogni caso, solo nel momento in cui diverrà efficacel’aggiudicazione definitiva in seguito alla positiva conclusione delle verifiche, sul possesso dei prescrittirequisiti, nei confronti dell’aggiudicatario.L’impresa affidataria, entro i termini che saranno indicati dal Committente, dovrà: presentare la documentazione che verrà richiesta ai fini della stipula del contratto; costituire la cauzione definitiva con le modalità indicate all’art. 18 del Capitolato; intervenire alla stipula del contratto.La mancata presentazione dei documenti richiesti, l’esito negativo della verifica degli stessi, la mancatacostituzione della cauzione definitiva o la mancata stipulazione del contratto da parte dell’impresaaffidataria, per cause non imputabili al Committente, determineranno la revoca dell’aggiudicazione.L’aggiudicazione verrà altresì revocata nel caso in cui emerga la non veridicità del contenuto delledichiarazioni sostitutive rese in sede di offerta.Nei suddetti casi, il Committente si riserva la facoltà, qualora ne ravvisi l’opportunità e la convenienza, diaggiudicare la gara alla migliore offerta in ordine successivo nella graduatoria.La predetta facoltà è riservata al Committente anche in caso di risoluzione anticipata del contratto perinadempimento o recesso dell’impresa affidataria.4 Criteri di aggiudicazione ed elementi di valutazione dell’offerta


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 63Allegato C al Decreto n. 108 del 8 agosto <strong>2013</strong> pag. 5/6La presente gara sarà aggiudicata con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, sulla base deiseguenti parametri e relativi punteggi:PARAMETROPUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILEOfferta tecnica 80Offerta economica 20Totale 100La valutazione dell’OFFERTA TECNICA sarà operata sulla base dei seguenti sub criteri di valutazione a cuicorrispondono i relativi punteggi:SUB CRITERI DI VALUTAZIONEcaratteristiche del progetto presentato con particolare riguardo alla proposta disoluzioni innovative e componenti aggiuntive non previste nel capitolato (alivello di analisi e gestione de dati raccolti automatizzata)caratteristiche del progetto presentato avendo riguardo alle soluzioni propostelimitatamente alla sezione webGIScaratteristiche della piattaforma gestionale CMS proposta 15utilizzo di tecnologie o soluzioni open-source 10TOTALE 803025PUNTEGGIOMASSIMOATTRIBUIBILEI punti saranno assegnati in relazione alla validità delle soluzioni proposte, considerandone la pertinenza el’utilità rispetto ai bisogni per cui si prefigura il servizio oggetto dell’appalto.Il punteggio attribuibile all’offerta economica verrà attribuito con metodo lineare partendo da un valore 0(zero) nel caso in cui l’offerta corrisponda all’importo a base di gara ed un massimo di 20 (venti) punti daassegnare alla migliore offerta economica per ogni unità percentuale di ribasso sul costo posto a base di gara,con un massimo di 20 punti.Il servizio di cui trattasi sarà aggiudicato all’impresa che dalla somma dei punteggi tecnico ed economicoavrà ottenuto il punteggio più elevato.Cauzioni: Le imprese concorrenti, ai sensi dell’art. 75 del D.lgs. n. 163/2006, dovranno costituire:a) un deposito cauzionale provvisorio pari al 2% dell’importo posto a base di gara. Tale deposito dovràessere costituito sotto forma di cauzione o di fideiussione, a scelta dell'offerente. La cauzione può esserecostituita, a scelta dell'offerente, in contanti o in titoli del debito pubblico garantiti dallo Stato al corsodel giorno del deposito, presso una sezione di tesoreria provinciale o presso le aziende autorizzate, atitolo di pegno a favore del Committente. La fideiussione, a scelta dell'offerente, può essere bancaria oassicurativa o rilasciata dagli intermediari finanziari iscritti nell'elenco speciale di cui all'articolo 107 delD. Lgs n. 385/93. La garanzia deve prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventivaescussione del debitore principale, la rinuncia all'eccezione di cui all'articolo 1957, comma 2, del codicecivile, nonché l'operatività della garanzia medesima entro quindici giorni, a semplice richiesta scritta delCommittente. La garanzia deve avere validità per almeno centottanta giorni dalla data di presentazionedell'offerta. La garanzia copre la mancata sottoscrizione del contratto per fatto dell'affidatario, ed èsvincolata automaticamente al momento della sottoscrizione del contratto medesimo. L'importo della


64Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Allegato C al Decreto n. 108 del 8 agosto <strong>2013</strong> pag. 6/6garanzia, e del suo eventuale rinnovo, è ridotto del cinquanta per cento per gli operatori economici aiquali venga rilasciata, da organismi accreditati, ai sensi delle norme europee della serie UNI CEI EN45000 e della serie UNI CEI EN ISO/IEC 17000, la certificazione del sistema di qualità conforme allenorme europee della serie UNI CEI ISO 9000. Per fruire di tale beneficio, l'operatore economico dovràsegnalare, in sede di offerta, il possesso del requisito mediante autodichiarazione.A garanzia dell'esatto adempimento degli obblighi derivanti dalla stipulazione del contratto di appalto,dell'eventuale risarcimento danni, nonché delle somme che il Committente dovesse eventualmentesostenere durante l’esecuzione della fornitura appaltata per fatto dell'appaltatore a causa diinadempimento, dovrà essere costituita, ai sensi dell’art. 113 del D.Lgs. n. 163/2006;b) una garanzia fideiussoria a titolo di cauzione definitiva pari al 10% dell'importo netto contrattuale,salva comunque la risarcibilità del maggior danno.Nel caso l'offerta di gara presentasse un ribasso d'asta superiore al 10%, la garanzia fidejussoria saràaumentata di tanti punti percentuali quanti sono quelli eccedenti la predetta percentuale di ribasso; ove ilribasso sia superiore al 20%, l’aumento è di 2 punti percentuali per ogni punto di ribasso superiore al20%.La fideiussione bancaria o la polizza assicurativa deve prevedere espressamente la rinuncia al beneficiodella preventiva escussione del debitore principale, la rinuncia all’eccezione di cui all’art. 1957, comma2, del codice civile e la sua operatività entro 15 giorni a "semplice richiesta scritta" del Committente. Gliimporti sono ridotti nella misura del 50% a favore delle imprese in possesso dei requisiti previsti a normadell’art. 75 comma 7 del D.Lgs 163/2006.Resta salvo per il Committente l'esperimento di ogni altra sanzione nel caso in cui la cauzione risultasseinsufficiente.Il fornitore potrà essere obbligato a reintegrare la cauzione di cui il Committente avesse dovuto valersi,in tutto o in parte, durante l'esecuzione del contratto. In caso di inadempienza la cauzione potrà esserereintegrata d'ufficio a spese del fornitore, prelevandone l'importo dal corrispettivo di appalto.La cauzione dovrà essere valida per tutta la durata del contratto e resterà comunque vincolata fino alcompleto soddisfacimento degli obblighi contrattuali fino alla data di emissione del certificato diregolare esecuzione da parte del Committente da rilasciarsi dopo il 31.03.2017, non oltre i 6 mesisuccessivi.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 65DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE RELAZIONI INTERNAZIONALI n. 109 del 9 agosto <strong>2013</strong>Adozione dello schema di Avviso per la presentazione delle richieste di contributo per il Programma annuale degliinterventi 2014 in attuazione della legge regionale 7 aprile 1994, n. 15 “Interventi per il recupero, la conservazione e la valorizzazionedel patrimonio culturale di origine veneta nell’Istria e nella Dalmazia”. DGR n. 2093 del 17.10.2012.[Relazioni internazionali]Note per la trasparenza:Adozione dello schema di Avviso e del Modulo di Domanda per la presentazione delle richieste di contributo a valere sul Programmadegli interventi per l’anno 2014. Inserimento nell’Avviso di modifiche non sostanziali, approvate dal Comitato permanenteper la valorizzazione del patrimonio culturale veneto nell’Istria e nella Dalmazia, come previsto dalla DGR n. 2093 del 17 ottobre2012.Il DirigenteVisto l’articolo 6, comma 1, della legge regionale 7 aprile 1994, n. 15, che prevede che entro il 30 settembre di ogni anno possanoessere presentate le proposte per l’inserimento nel Programma annuale degli interventi per il recupero, la conservazione e lavalorizzazione del patrimonio culturale di origine veneta nell’Istria e nella Dalmazia;Vista la <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale n. 2093 del 17 ottobre 2012, con la quale sono state approvate le nuove LineeGuida per l’attuazione della L.R. n. 15/1994;Considerato che la suddetta DGR n. 2093/2012 ha disposto che l’Avviso per la presentazione delle richieste di contributo per iProgrammi annuali degli interventi successivi al <strong>2013</strong>, sia adottato con atto del Dirigente della Direzione Relazioni Internazionali,autorizzandolo ad apportare, con l’approvazione del Comitato permanente per la valorizzazione del patrimonio culturale venetonell’Istria e nella Dalmazia istituito ai sensi dell’articolo 5 della L.R. n. 15/1994, eventuali modifiche non sostanziali, qualora opportune;Dato atto che, nella riunione tenutasi il 5 luglio <strong>2013</strong> a Venezia, il Comitato Istria Dalmazia ha approvato le seguenti modifichenon sostanziali da inserire nell’Avviso 2014, rispetto a quanto previsto dall’Allegato A alla citata DGR:VECCHIA FORMULAZIONEpunto III, 4 - numero delle iniziative:“Ogni soggetto capofila può proporre un solo progetto e perlo stesso progetto potrà essere presentata una sola domanda difinanziamento Nel caso di soggetto nazionale avente più sedi orappresentanze sul territorio regionale veneto, è consentita lapresentazione di un solo progetto.”punto IV - criteri di valutazione dei progetti“… Gli indicatori di punteggio dovranno essere contrassegnatidal richiedente nel modulo di domanda, pena la non assegnazionedel relativo punteggio e sarà cura degli Uffici verificarela corrispondenza dei punteggi contrassegnati con quellieffettivamente attribuibili al progetto sulla base dei beneficiaridiretti indicati, delle attività previste, anche nel crono programmae dell’analisi complessiva del progetto presentato.”punto IV - criteri di valutazione dei progetti, parametro dipunteggio n. 5:“Punteggio attribuibile dal Comitato Istria Dalmazia per laparticolare valenza storica, artistica, architettonica, e culturaledell’iniziativa: punti da 1 a 5”punto VI - graduatorie“Il Comitato permanente per la valorizzazione del patrimonioculturale veneto nell’Istria e nella Dalmazia visioneràle graduatorie provvisorie e potrà assegnare, come indicato alprecedente punto IV, un punteggio aggiuntivo alle iniziativeaventi una particolare valenza storica, artistica, architettonicae culturale.”NUOVA FORMULAZIONE“Ogni soggetto capofila può proporre un solo progetto e perlo stesso progetto potrà essere presentata una sola domandadi finanziamento. Anche nel caso di soggetto avente più sedi,rappresentanze o unità operative, anche se in Paesi diversi, èconsentita la presentazione di un unico progetto.”“… Gli indicatori di punteggio dovranno essere contrassegnatidal richiedente nel modulo di domanda e sarà cura degli Ufficiverificare la corrispondenza dei punteggi con quelli effettivamenteattribuibili sulla base dell’analisi complessiva delprogetto presentato.”“Punteggio attribuibile dal Comitato Istria Dalmazia per laparticolare valenza storica, artistica, architettonica, culturale osociale dell’iniziativa: fino a un massimo di 7 punti”“Il Comitato permanente per la valorizzazione del patrimonioculturale veneto nell’Istria e nella Dalmazia visioneràle graduatorie provvisorie e potrà assegnare, come indicato alprecedente punto IV, un punteggio aggiuntivo alle iniziativeaventi una particolare valenza storica, artistica, architettonica,culturale o sociale.”


66Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Considerato che si rende necessario approvare l’Avviso per la presentazione delle proposte progettuali per il Programma degliinterventi 2014 (Allegato A) e il relativo Modulo di Domanda (Allegato B), per la successiva pubblicazione nel Bollettino ufficialedella Regione del Veneto;Vista la legge regionale 7 aprile 1994, n. 15;Vista la legge regionale 31.12.2012, n. 54;Vista la <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale n. 2093 del 17 ottobre 2012;Visti gli atti d’ufficio;decreta1. di dare atto che la premessa costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;2. di approvare lo schema di Avviso per il Programma degli Interventi 2014 (Allegato A), che recepisce le modifiche indicatenelle premesse, nonché il Modulo di Domanda (Allegato B) per la presentazione delle richieste di contributo;3. di dare atto che il presente provvedimento non comporta spesa a carico del bilancio regionale;4. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 26, comma 1, del decreto legislativo14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33;5. di disporre la pubblicazione del presente atto in forma integrale nel Bollettino ufficiale della Regione.Diego Vecchiato


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 67giunta regionaleAllegato A al Decreto n. 109 del 9 agosto <strong>2013</strong> pag. 1/10SCHEMA DI AVVISOprogetti per il recupero, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturaledi origine veneta nell'Istria e nella DalmaziaAnno 2014Legge regionale n. 15/1994 “Interventi per il recupero, la conservazione e la valorizzazione del patrimonioculturale di origine veneta nell'Istria e nella Dalmazia”Il Dirigente regionale della Direzione Relazioni Internazionali,VISTA la legge regionale n. 15/1994 “Interventi per il recupero, la conservazione e la valorizzazione delpatrimonio culturale di origine veneta nell'Istria e nella Dalmazia”;VISTA la DGR n. 2093 del 17 ottobre 2012, con la quale la Giunta Regionale ha approvato le Linee Guidaper l’attuazione della legge regionale n. 15/1994, autorizzando il Dirigente della Direzione RelazioniInternazionali ad adottare con proprio atto l’Avviso per la presentazione delle richieste di contributo per iprogrammi annuali degli interventi successivi al <strong>2013</strong>;VISTO il proprio decreto n._____________ con cui è stato approvato lo schema di Avviso per lapresentazione delle richieste di contributo per il Programma annuale degli interventi 2014;rende notoche sono aperti i termini per la presentazione delle domande di concessione di contributo regionale per leiniziative previste dalla Legge Regionale 7 aprile 1994, n. 15, secondo i criteri e le modalità sotto indicati.I. STANZIAMENTOLo stanziamento sarà stabilito con la legge di approvazione del bilancio regionale di previsione perl’esercizio finanziario 2014, suddiviso tra iniziative a spesa di investimento e iniziative a spesa corrente.II.REQUISITI DEI SOGGETTI RICHIEDENTII soggetti richiedenti devono avere, a pena d’inammissibilità, i seguenti requisiti:1. Tipologia: ai sensi dell’articolo 1, comma 2, della L.R. n. 15/1994 possono presentare richiesta dicontributo i seguenti soggetti: enti locali, istituzioni pubbliche, istituzioni private, organismiassociativi di volontariato;2. Sede: avere sede legale e/o operativa in Italia o nei Paesi interessati dalla L.R. n. 15/1994;3. Statuto e atto costitutivo: avere uno statuto e/o atto costitutivo redatto nella forma dell’atto pubblicoo della scrittura privata;4. Assenza di finalità di lucro: in base alla dichiarazione a firma del legale rappresentante.


68Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Allegato A al Decreto n. 109 del 9 agosto <strong>2013</strong> pag. 2/10Il possesso dei sopra elencati requisiti deve essere autocertificato dal legale rappresentante del soggettorichiedente mediante compilazione e sottoscrizione del modulo di domanda regionale. Non è necessariopresentare ulteriori dichiarazioni o certificati. La Regione del Veneto si riserva di effettuare in ognimomento i controlli previsti ai sensi di legge, al fine di verificare la veridicità delle dichiarazioni rese.III.AMMISSIBILITÀ DELLE RICHIESTE DI CONTRIBUTOLe richieste di contributo dovranno rispettare, a pena d’inammissibilità, le seguenti condizioni:1) tipologie di progetto previste dalla L.R. n. 15/1994, articoli 2, 3 e 4:2a) indagini, studi e ricerche riguardanti:a) il patrimonio culturale di origine veneta presente nell’Istria e nella Dalmazia;b) la cultura istro-veneta e la cultura dalmata, considerate nella loro specificità e nelle loromanifestazioni più significative, in rapporto alla cultura italiana e veneta in particolare;c) la storia dell’Istria e della Dalmazia nel contesto della storia veneta ed europea;2c) pubblicazione e diffusione degli studi e delle ricerche più significativi effettuati nelle materie di cuialle lettere a), b) e c) del precedente punto 2a);3a) interventi finalizzati a favorire lo sviluppo di centri e d’attività culturali e d’istruzione per lecomunità di lingua italiana nelle Repubbliche di Slovenia e di Croazia e nella Dalmaziamontenegrina e per il ripristino e la costruzione di scuole italiane di ogni ordine e grado, conparticolare riferimento a quelle materne, nonché per la fornitura di arredi, attrezzature e sussidididattici;3b) interventi finalizzati all’identificazione, alla catalogazione, al recupero e alla valorizzazione dei beniculturali di origine veneta presenti nell’Istria e nella Dalmazia;3c) pubblicazione e diffusione di informazioni culturali, socio-economiche e relative al patrimonioambientale, per contribuire allo sviluppo della cooperazione tra il Veneto e le comunità interessatealle iniziative di cui alla L.R. n. 15/1994;4) iniziative dei Comuni veneti che, nel quadro del consolidamento della comune identità culturaleeuropea, propongono gemellaggi con enti territoriali delle Repubbliche di Slovenia e di Croazia edella Dalmazia montenegrina, in cui siano persistenti o storicamente rilevanti la cultura e latradizione veneta, o che registrino la presenza significativa di comunità italiane di origine veneta;2) natura consortile: i progetti possono essere presentati, oltre che da singoli soggetti, anche in formaassociata, in tal caso rappresentata da: un soggetto capofila, con l’incarico di trasmettere il progetto alla Regione del Veneto, perl’ottenimento dell’eventuale contributo. Il capofila sarà il beneficiario formale del contributoregionale, responsabile degli adempimenti amministrativi connessi alla concreta realizzazione delprogetto (accettazione formale del contributo, redazione e sottoscrizione della relazione finalecorredata del relativo rendiconto, conservazione della documentazione contabile); i partner di progetto, che dovranno avere tipologia rientrante tra quelle previste dalla L.R. n. 15/1994e i requisiti stabiliti dal presente Avviso.Con il termine partner si intende un soggetto che collabora fattivamente con il capofilanell’ideazione e nella realizzazione del progetto e che può eventualmente partecipare a sostenere icosti per la sua realizzazione. In tale evenienza il soggetto capofila ha l’obbligo di acquisire tutta ladocumentazione di spesa sostenuta dal partner, da rendicontarsi congiuntamente ai costi sostenuti


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 69Allegato A al Decreto n. 109 del 9 agosto <strong>2013</strong> pag. 3/10direttamente. I soggetti ai quali viene affidata solamente la realizzazione di alcune attività progettualia fronte di corrispettivo non sono considerati partner;3) assenza di finalità di lucro: l’iniziativa deve essere priva di finalità di lucro. Apposita dichiarazionedovrà essere resa già nella proposta progettuale;4) numero delle iniziative: ogni soggetto capofila può proporre un solo progetto e per lo stesso progettopotrà essere presentata una sola domanda di finanziamento. Anche nel caso di soggetto avente più sedi,rappresentanze o unità operative, anche se in Paesi diversi, è consentita la presentazione di un unicoprogetto;5) durata: le proposte progettuali non devono essere state avviate prima della pubblicazione dell’Avvisoannuale sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto;6) costo progettuale:- almeno € 20.000,00 per le iniziative di investimento (restauri - 3b);- almeno € 6.000,00 per tutte le altre iniziative, (2a, 2c, 3a, 3c, 4);7) presentazione: i progetti dovranno essere presentati in lingua italiana, inclusa l’indicazione delle localitàgeografiche;8) documenti da allegare: il soggetto capofila ha l’obbligo di allegare alla domanda di contributo le letteredi collaborazione degli eventuali partner, pena la non assegnazione del relativo punteggio, compilatesecondo l’apposita modulistica regionale, disponibile sul sito web della Regione del Veneto(www.regione.veneto.it) alla materia “Istria e Dalmazia”, alla voce “Contributi e Finanziamenti”.IV.CRITERI DI VALUTAZIONE DEI PROGETTILa competente Struttura regionale verificherà i requisiti dei soggetti proponenti e le modalità dipresentazione delle richieste di contributo, provvedendo successivamente alla valutazione dei progettiammessi, sulla base dei criteri e indicatori di punteggio di seguito evidenziati. Gli indicatori di punteggiodovranno essere contrassegnati dal richiedente nel modulo di domanda e sarà cura degli Uffici verificarela corrispondenza dei punteggi con quelli effettivamente attribuibili sulla base dell’analisi complessivadel progetto presentato.1 Partenariato1.1 Rete (partners in Italia e nel Paese di destinazione)Progetto presentato da 2 soggetti (incluso il capofila) 1Progetto presentato da oltre 2 soggetti (incluso ilcapofila)21.2 Area geografica del partenariatoProgetto svolto in partenariato tra soggetti di cui almenouno avente sede nel Veneto e almeno uno nell’Istria onella DalmaziaProgetto realizzato in partenariato con due scuole/asili, di cuiuno del Veneto e uno dell’Istria o della Dalmazia12


70Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Allegato A al Decreto n. 109 del 9 agosto <strong>2013</strong> pag. 4/101.3Coinvolgimento Unione degli Italiani – Comunità degliItaliani dell’Istria e della Dalmazia1.4Progetto con capofila una Comunità degli Italianidell’Istria o della DalmaziaProgetto con partner una o più Comunità degli Italianidell’Istria o della DalmaziaCoinvolgimento associazioni con capofila o partnerrappresentativi delle comunità istriana e dalmata del Veneto211Nota: ai fini del punteggio il partenariato deve essere adeguatamente indicato nell’apposita modulistica regionale e lelettere dovranno essere obbligatoriamente allegate alla domanda. La presentazione delle lettere dei partner successivaalla scadenza del Bando comporta la NON ASSEGNAZIONE del relativo punteggio1.5 Mobilitazione di risorse finanziarieQuota di cofinanziamento del proponente/partnerssuperiore al 5%Quota di cofinanziamento del proponente/partnerssuperiore al 20%12NOTA BENE: SI INTENDE AGGIUNTIVO AL MINIMO DEL 20% DEL COSTO PROGETTUALE2 Area tematica per gli interventi di restauro2.12.22.32.4Interventi che hanno ad oggetto forti e fortificazioniveneteInterventi che hanno ad oggetto manufatti ed edifici civilidi particolare valore storico-architettonico, quali muracittadine, torri, palazzi, ecc.Interventi che hanno ad oggetto beni artistici mobili diparticolare valore storico-artistico, quali dipinti, statue,sculturePresenza di un’elaborazione tecnico-graficadell’intervento di restauro programmato12113 Area tematica di intervento3.13.2Interventi integrati che prevedano attività di restauro e diformazioneInterventi relativi ad asili e scuole italiane dell’Istria odella Dalmazia2Punteggi non sommabilitra loroAcquisto di attrezzature, arredi e sussidi didattici 1


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 71Allegato A al Decreto n. 109 del 9 agosto <strong>2013</strong> pag. 5/10Svolgimento di attività didattico – formative 2Ripristino e costruzione di asili e scuole italiane 34 Elementi di qualità della proposta progettuale4.15Precisione nella stesura del progetto echiarezza/completezza della documentazionePunteggio attribuibile dal Comitato Istria Dalmazia per laparticolare valenza storica, artistica, architettonica,culturale o sociale dell’iniziativa proposta1Fino a un massimo di 7V. PIANO ECONOMICOSaranno ritenute ammissibili solo le spese specificamente necessarie alla realizzazione dell’iniziativa perla quale è richiesto il contributo. Le spese dovranno essere state sostenute dal beneficiario durante la fasedi realizzazione dell’iniziativa e i relativi importi indicati IVA e ogni altro onere incluso. Nel caso diregime fiscale con IVA detraibile, invece, gli importi dovranno essere indicati al netto dell’IVA.Le spese dovranno essere suddivise in macrovoci: personale; acquisto di beni, acquisto di servizi;viaggi/trasporti. In particolare, dovranno essere distinte le spese per restauri e le spese per formazione, incaso di progetto misto.In fase di valutazione dei progetti, gli uffici competenti potranno apportare riduzioni ai costi preventivatidei progetti presentati, ritenendo non ammissibili alcune voci di spesa o parti di esse, sulla base dei criteriche saranno operativi in fase di rendicontazione (vedi successivo punto VIII).VI.GRADUATORIELa valutazione dei progetti ammissibili è finalizzata alla redazione, a seguito di opportuna istruttoria daparte del competente ufficio, di due distinte graduatorie provvisorie, come segue:- graduatoria per i progetti di cui al punto III, 2a, 2c, 3a, 3c, 4;- graduatoria per i progetti di investimento, di cui al punto III, 3b (restauri).Il Comitato permanente per la valorizzazione del patrimonio culturale veneto nell'Istria e nella Dalmaziavisionerà le graduatorie provvisorie e potrà assegnare, come indicato al precedente punto IV, unpunteggio aggiuntivo alle iniziative aventi una particolare valenza storica, artistica, architettonica,culturale o sociale. Detto punteggio verrà sommato a quello riportato nelle graduatorie provvisorie dandocosì luogo al punteggio definitivo, sulla base del quale saranno redatte le graduatorie finali.VII.CONTRIBUTO CONCEDIBILESulla base delle risorse stanziate annualmente dal bilancio regionale di previsione e in considerazionedelle graduatorie finali, il Comitato Istria Dalmazia propone il contributo da assegnare ad ogni progetto,quantificato in percentuale rispetto ai costi preventivati, entro un limite massimo ed un limite minimo dicontributo per ciascuna graduatoria.


72Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Allegato A al Decreto n. 109 del 9 agosto <strong>2013</strong> pag. 6/10Nell’ipotesi in cui sia stato richiesto un contributo anche ad altri enti (quali Ministero degli Affari Esteriod Unione Europea) per lo stesso progetto, il richiedente ne darà comunicazione alla Regione, indicandonel’importo richiesto.I contributi concessi dovranno esser utilizzati dai soggetti beneficiari esclusivamente per la realizzazionedei progetti approvati.Nel caso in cui un soggetto non accetti il contributo regionale assegnato secondo i termini di cui alsuccessivo punto VIII, si procederà allo scorrimento della graduatoria, attribuendo la relativa somma aisoggetti non finanziati per mancanza di risorse, secondo l’ordine della graduatoria stessa.VIII.MODALITÀ DI EROGAZIONE E DI RENDICONTAZIONE DEI CONTRIBUTIProgetti relativi al punto III, 2a, 2c, 3a, 3c, 4:i soggetti beneficiari di contributi dovranno dichiarare l’accettazione del contributo e avviare le attività(qualora non siano già state avviate) entro 30 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione diconcessione del contributo, pena la decadenza dall’assegnazione dello stesso. Il contributo verrà erogatocon le seguenti modalità:1) 60% quale acconto del contributo, previa comunicazione formale da parte del rappresentante legaledel soggetto beneficiario dell’avvio delle attività;2) 40% quale saldo del contributo, previa presentazione da parte del rappresentante legale dell’entebeneficiario di:- relazione finale descrittiva delle modalità di realizzazione e dei risultati del progetto;- rendiconto finanziario, predisposto sulla base del prospetto riepilogativo entrate/spese fornitodalla competente Struttura Regionale, indicante, per ciascuna delle spese sostenute per ilprogetto, gli estremi dei documenti contabili che ne attestino l’effettuazione e corredato da copiafotostatica di questi ultimi;- dichiarazione di conformità del progetto finale a quello presentato e finanziato, contenente anchel’attestazione che gli originali dei documenti di spesa sono depositati nella sede indicata dalbeneficiario;- almeno una copia in caso di studio/ ricerca e almeno n. 5 copie di volumi/pubblicazioni/supportimultimediali realizzati.Progetti d’investimento (punto III, 3b):i soggetti beneficiari di contributi dovranno dichiarare l’accettazione del contributo entro 30 giorni dalladata di ricevimento della comunicazione di concessione del contributo, pena la decadenzadall’assegnazione dello stesso. Il contributo verrà erogato con le seguenti modalità:1) 60% quale acconto del contributo, previa comunicazione formale (contestuale all’accettazione o inun momento successivo) da parte del rappresentante legale del soggetto beneficiario dell’avvio delleattività, che dovrà essere presentata entro 12 mesi dal ricevimento della comunicazione diconcessione, prorogabili una sola volta per ulteriori mesi 6, pena la revoca del contributo, e nel casodi restauri architettonici allegando copia del contratto sottoscritto dalle parti con il quale vieneaffidata all’impresa l’esecuzione dei lavori, corredato di progetto esecutivo, capitolato di spesa e dieventuale autorizzazione delle Autorità locali competenti attestante il nulla osta per l’inizio deilavori;


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 73Allegato A al Decreto n. 109 del 9 agosto <strong>2013</strong> pag. 7/102) 40% quale saldo del contributo, previa presentazione da parte del rappresentante legale dell’entebeneficiario di:- relazione finale, corredata di fotografie che documentino lo stato del manufatto prima e dopo ilrestauro, nella quale siano descritti dettagliatamente i lavori eseguiti;- rendiconto finanziario, predisposto sulla base del prospetto riepilogativo entrate/spese fornitodalla competente Struttura Regionale, indicante, per ciascuna delle spese sostenute per ilprogetto, gli estremi dei documenti contabili che ne attestino l’effettuazione, corredato da copiafotostatica di questi ultimi;- dichiarazione di conformità del progetto finale a quello presentato e finanziato, contenente anchel’attestazione che gli originali dei documenti di spesa sono depositati nella sede indicata.Al fine dell’erogazione del saldo del contributo concesso dovranno essere rendicontati costi per unasomma che garantisca, in ogni caso, la percentuale di co-finanziamento indicata in sede di domanda. Nelcaso il rendiconto risulti inferiore, il contributo sarà proporzionalmente ridotto, con obbligo direstituzione dell’eventuale maggior importo già erogato a titolo di acconto, maggiorato degli interessilegali.Si procederà alla revoca del contributo nel caso in cui la documentazione presentata non sia sufficiente edidonea a stabilire il costo totale per le iniziative realizzate, oppure la realizzazione dei progetti non siaconforme a quanto previsto in fase di assegnazione del contributo, escluse eventuali variazioni progettuali,non sostanziali, autorizzate dal Dirigente regionale della competente Struttura regionale (punto X).La rendicontazione finale di spesa dovrà essere resa nel rispetto delle vigenti discipline fiscali e contabilidei Paesi dove si svolgono gli interventi.Spese non ammissibili: Spese bancarie, oneri finanziari, debiti e interessi passivi su debiti; Differenze di cambio valutario; Spese di acquisto di immobili o terreni; Acquisti effettuati in economia (non comprovati da documenti fiscalmente validi).Macrovoci di spesa ammissibili: Spese per il personale: sono ammissibili i costi relativi a prestazioni di lavoro rese in forza dicontratti da lavoro dipendente, di collaborazione a progetto, contratti di prestazione occasionale esaltuaria e con lavoratori autonomi (professionisti con partita IVA o equivalente secondo lenormative nazionali dei paesi in cui insiste l’area geografica di riferimento per la L.R. n. 15/94). Aifini dell’ammissibilità delle suindicate spese, devono essere esibiti regolari contratti o lettere diincarico sottoscritte da ambo le parti e i relativi documenti di spesa (buste paga, notule di prestazioneoccasionale, fatture), corredati dalle quietanze di pagamento (bonifico bancario o assegni circolaricon firma di quietanza del percipiente e relativi estratti conto bancari). È imputabile il costo al lordodelle imposte e tasse e, a tal proposito, vanno esibite anche le certificazioni attestanti i versamentiprevisti per legge. Rimborsi spese: con particolare riferimento ai costi per il personale, i rimborsi spese sonoammissibili solo se previsti contrattualmente e direttamente legati alla realizzazione delle fasiprogettuali. Tali costi devono essere debitamente documentati e in sede di rendicontazione finale


74Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Allegato A al Decreto n. 109 del 9 agosto <strong>2013</strong> pag. 8/10dovranno essere esibite specifiche autorizzazioni, da parte dell’ente beneficiario, allo svolgimentodelle missioni, elenchi analitici con l’indicazione delle date delle missioni, delle destinazioni, deichilometri percorsi e di ogni spesa sostenuta e le copie di tutte le relative pezze giustificative. Iprofessionisti con partita IVA (o equivalente secondo le normative nazionali dei Paesi in cui insistel’area geografica di riferimento per la L.R. n. 15/94) devono fatturare, nel rispetto della vigentedisciplina fiscale e tributaria, tutte le spese di cui chiedono il rimborso. Ogni tipologia di rimborsodeve essere comprovata da documenti fiscalmente validi.Acquisto di beni: è ammissibile l’acquisto di arredi e attrezzature solo per le iniziative di cui allalettera 3a).Non saranno riconosciute le spese sostenute in economia, non comprovate da copia di documentifiscalmente validi, ai sensi della vigente normativa contabile e fiscale (fatture, ricevute fiscali, biglietti dimezzi di trasporto, schede carburante, cedolini paga per il lavoro svolto da personale dipendente, ecc.).Sulle opere realizzate (libri, pubblicazioni varie, ecc.) e su depliant, manifesti, brochure, eccetera, dovràessere riportata la dicitura “Realizzato con il contributo della Regione del Veneto ai sensi della L.R. n.15/1994”. La richiesta di autorizzazione all’utilizzo dell’apposito logo regionale dovrà essere trasmessaalla scrivente Direzione che ne chiederà la concessione alla Direzione Comunicazione e Informazione.Sui beni culturali restaurati con il sostegno della Regione del Veneto deve essere prevista l’apposizione diuna targa che menzioni la Regione tra i finanziatori dell’intervento.La Giunta Regionale, per il tramite della competente Struttura Regionale, si riserva di procedere, inqualsiasi fase di realizzazione del progetto, anche con sopralluoghi in loco, a verifiche e controlli dellaeffettiva e conforme realizzazione delle iniziative progettuali finanziate.IX.DURATA DEL PROGETTOI progetti ammessi avranno di norma durata annuale, inclusi quelli pluriennali per quanto concernel’annualità ammessa al finanziamento.Solo i progetti di investimento (restauro) potranno avere durata pluriennale.Il progetto finanziato dovrà essere concluso entro la data che sarà stabilità con il provvedimento diconcessione del contributo.X. VARIAZIONI DEL PROGETTOOgni variazione progettuale che dovesse rendersi necessaria nella fase di attuazione dovrà esserepreventivamente comunicata e potrà essere autorizzata, in seguito a valutazione degli Uffici, da parte delDirigente regionale della competente Struttura regionale. Le variazioni, in termini non sostanziali,potranno essere richieste relativamente a:a. durata: sulla base di una richiesta da parte del legale rappresentante del soggetto beneficiario,adeguatamente e validamente motivata, con individuazione dei nuovi termini di conclusione delleattività e/o di presentazione della documentazione conclusiva di progetto;b. attività e/o previsioni di spesa: sulla base di una richiesta, con adeguata motivazione, da partedell’ente capofila che dettagliatamente illustra le variazioni di attività e/o budget;c. partenariato: sulla base di una richiesta da parte dell’ente capofila con adeguata motivazione edettaglio del nuovo assetto del partenariato e dei relativi ruoli nel progetto; si precisa che il nuovoassetto non può alterare quello presentato nella domanda ammessa a finanziamento e che è risultatoassegnatario di punteggio di merito.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 75Allegato A al Decreto n. 109 del 9 agosto <strong>2013</strong> pag. 9/10XI.MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE RICHIESTE DI CONTRIBUTOLe domande di contributo devono essere redatte in lingua italiana (incluse le denominazioni di città elocalità geografiche) utilizzando lo schema allegato all’Avviso (www.regione.veneto.it/avvisi),accompagnate da nota su carta intestata del richiedente.Il modulo di domanda dovrà essere, pena l’esclusione, obbligatoriamente compilato in ogni sua parte(dattiloscritto o elaborato al computer) e sottoscritto dal Legale Rappresentante del soggetto proponente,del quale dovrà essere allegata copia del documento d’identità. Si precisa che ci deve essere coincidenzatra il soggetto che sottoscrive la domanda e la persona indicata nella prima parte del modulo di domanda;la sottoscrizione del medesimo modulo va apposta in originale, con firma leggibile e per esteso; nonsaranno ammesse ad istruttoria domande presentate in fotocopia o con firma scansionata (eccetto in casodi invio telematico).Ogni modulo di domanda deve contenere un solo progetto, pena la non ammissibilità ad istruttoria.Per le proposte progettuali relative a interventi di restauro, dovranno essere allegate foto del bene oggettodell’iniziativa, una descrizione dettagliata del suo stato di conservazione e del tipo di intervento che si intenderealizzare. Al soggetto che allegherà al modulo di domanda un’elaborazione tecnico-grafica dell’intervento direstauro programmato, sarà assegnato il relativo punteggio, come indicato al precedente punto IV.Ove previsto, le richieste di contributo dovranno essere corredate da marca da bollo da € 16,00 di cui al D.P.R.26.10.1972, n. 642 (sono esenti: gli organismi di volontariato iscritti al Registro regionale di cui alla L.R.30.08.1993, n. 40; gli Enti non commerciali e le ONLUS di cui agli articoli nn. 10 e 11 del D. Lgs. 04.12.1997,n. 460). Nel caso di trasmissione con posta elettronica certificata, l’imposta di bollo dovrà essere assolta dalsoggetto autore del documento in modo virtuale, in virtù di apposita autorizzazione ottenuta dall’Agenzia delleEntrate ai sensi dell’art. 15 D.P.R. 642/1972 e art. 7 del D.M. <strong>23</strong>.01.2004. Sul modulo di domanda dovrannoessere indicati il modo di pagamento e gli estremi della citata autorizzazione.La marca da bollo può essere acquistata anche presso i Consolati italiani nei Paesi interessati dalla L.R. n.15/1994.Le domande di contributo dovranno essere trasmesse con le seguenti modalità:- consegna a mano o spedizione a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, al seguenteindirizzo:Al Signor Presidente della Giunta Regionale del VenetoDirezione Regionale Relazioni InternazionaliFondamenta Santa Lucia, Cannaregio, <strong>23</strong>30121 Venezia;- con posta elettronica certificata, all’indirizzo protocollo.generale@pec.regione.veneto.it. In talecaso la domanda di contributo e tutti gli allegati dovranno essere presentati in uno dei seguentiformati: pdf, pdf/A, odf, txt, jpg, tiff, xml.IMPORTANTE: ai fini dell’ammissibilità della domanda inviata tramite posta certificata (PEC), si invitaa consultare le informazioni sulle modalità di trasmissione al seguente indirizzo:http://www.regione.veneto.it/web/affari-generali/pec-regione-veneto)Sul frontespizio della busta o nell’oggetto della e-mail, dovrà essere indicata la seguente dicitura: “L.R.n. 15/1994. Proposta progettuale per Programma anno 2014”.


76Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Allegato A al Decreto n. 109 del 9 agosto <strong>2013</strong> pag.10/10Nel corpo della e-mail dovrà essere inserito il riferimento alla Direzione Relazioni Internazionali:Direzione Regionale Relazioni Internazionali, Fondamenta Santa Lucia, Cannaregio, <strong>23</strong>, 30121 Venezia.Il termine per la presentazione delle domande di contributo per il Programma annuale 2014 degliinterventi di cui alla L.R. n. 15/1994 scade il 30 settembre <strong>2013</strong>. Nel caso di consegna a mano il termineè alle ore 12.00 del medesimo giorno. La data di spedizione sarà comprovata dal timbro dell’ufficiopostale accettante o dal timbro di protocollo apposto dall’ufficio regionale ricevente. Il mancato rispettodel predetto termine comporterà la non ammissibilità della domanda.La Regione del Veneto declina ogni responsabilità connessa ad eventuali disguidi postali che dovesserocomportare il ritardo o il mancato invio della richiesta di contributo entro il termine sopra indicato.XII.RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO, DIRITTO DI ACCESSO AGLI ATTI E TRATTAMENTODATI PERSONALILa struttura amministrativa responsabile dell’adozione del presente bando è la Direzione regionaleRelazioni Internazionali. (L. n. 241/1990 e s.m.i.).Il diritto di accesso agli atti può essere esercitato nei confronti della Direzione regionale RelazioniInternazionali (L. n. 241/1990 e s.m.i.).Il trattamento dei dati personali, in conformità al D.Lgs. n. 196/2003 e del regolamento regionaleattuativo n. 2/2006 modificato con regolamento n. 1/2007, è eseguito dagli uffici regionali per le finalitàpreviste dalla L.R. n. 15/1994. Il conferimento dei dati ha natura obbligatoria. Gli interessati godono deidiritti previsti dall’articolo 7 del predetto decreto.Il Dirigente Regionale_______________


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 77giunta regionale – 9^ legislaturaAllegato B al Decreto n. 109 del 9 agosto <strong>2013</strong> pag. 1/4marca da bollo€ 16,00Indicare il motivo di esenzione:organismi di volontariato iscritti al Registro regionale di cui alla L.R. 30.08.1993, n. 40;enti non commerciali e ONLUS di cui agli art. 10 e 11 D.Lvo n. 460 del 4.12.1997;altro_Modulo di domandaProgetto per il recupero, la conservazione e la valorizzazionedel patrimonio culturale di origine veneta nell’Istria e nella Dalmaziaanno 2014Nota: la compilazione è obbligatoria in ogni sua parte.PARTE PRIMA: Richiesta di contributoAl Signor Presidentedella Giunta Regionale del VenetoDirezione Relazioni InternazionaliFondamenta Santa Lucia, <strong>23</strong> - Cannaregio30121 – V E N E Z I AIl sottoscritto __________________________________________________________, in qualità di legale rappresentante dell’ente______________________________________________________, con sede a __________________________________________,visto l’Avviso del Dirigente regionale della Direzione Relazioni Internazionali, pubblicato sul BUR n. ___ in data________________ e consapevole che la mancata rispondenza anche ad una soltanto delle condizioni di ammissibilità in essoindicate, costituirà motivo di non ammissibilità ai fini della concessione del contributo regionaleCHIEDEai sensi della L.R. n. 15/1994, di poter accedere ai contributi regionali per la realizzazione del progetto per il recupero, laconservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale di origine veneta nell’Istria e nella Dalmazia nell’ambito del Programmaregionale per l’anno 2014 dal titolo:Titolo del progettoRelativamente al progetto che presenta, il sottoscritto dichiara altresì sotto la propria responsabilità, consapevole delle sanzionipreviste per le dichiarazioni mendaci dall’articolo 76 del D.P.R. n. 445/2000, che:- nell’ipotesi in cui il presente progetto costituisca prosecuzione di un progetto pluriennale già finanziato negli anni precedenti dallaRegione del Veneto, la presente richiesta costituisce una fase ulteriore dell’iniziativa in argomento, con contenuti ed attivitàdiverse da quelle già presentate e finanziate dalla Regione del Veneto;- l’iniziativa non persegue fini di lucro.Il sottoscritto, in considerazione della normativa sopra evidenziata, dichiara altresì quanto segue, relativamente ai dati riferiti all’enteche rappresenta ed al progetto per il quale chiede il contributo.PARTE SECONDA: Dati relativi al richiedente1) Dati generali relativi all’Ente richiedenteDenominazione richiedenteSEDE LEGALEVia e numero civico / Città / CAP / Provincia / PaeseTelefono / fax / e-mailCodice fiscale / Partita IVAReferente per il progettoNome e cognome


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 79giunta regionale – 9^ legislaturaAllegato B al Decreto n. 109 del 9 agosto <strong>2013</strong> pag. 3/4Interventi che hanno ad oggetto manufatti ed edifici civili di particolare valore storico-architettonico,quali mura cittadine, torri, palazzi, ecc. Punteggio attribuibile 2Interventi che hanno ad oggetto beni artistici mobili di particolare valore storico-artistico, quali dipinti,statue, sculture Punteggio attribuibile 1Presenza di un’elaborazione tecnico-grafica dell’intervento di restauro programmato Punteggio attribuibile 1Area tematica altre iniziativeInterventi integrati che prevedano attività di restauro e di formazione Punteggio attribuibile 2Interventi relativi ad asili e scuole italiane dell’Istria o della Dalmazia (punteggi non sommabili tra loro)Acquisto di attrezzature, arredi e sussidi didattici Punteggio attribuibile 1Svolgimento di attività didattico – formative Punteggio attribuibile 2Ripristino e costruzione di asili e scuole italiane Punteggio attribuibile 32) Descrizione sintetica del progetto:a) Contenuti e finalità del progetto;b) (progetti di restauro) descrizione dettagliata del bene culturale, del suo stato di conservazione e del tipo di intervento che si intende realizzare;c) ruolo degli eventuali partner;d) tempi di realizzazione, dal ………………………………………………………, al ……………………………………….;e) modalità di cofinanziamento (inclusa la descrizione di eventuali finanziamenti pubblici e/o privati richiesti o già ottenuti)PARTE QUINTA: Piano economico del progettoPiano economico: costiNota: le voci di spesa devono essere, ove previsto, comprensive di IVA e di ogni altro onere fiscale. Nel caso di regime fiscalecon IVA detraibile, invece, i relativi importi dovranno essere indicati al netto dell’IVA.Indicare tutti i costi previsti, distinti per tipologia di voci di spesa.A titolo esemplificativo si riportano di seguito alcune voci di spesa, distinte per tipologia di interventi. Per i corsi di lingua italiana: retribuzione del personale, materiale didattico, spese per l’affitto dei locali, eccetera. Per le ricerche: spese di redazione, stampa, pubblicazione, compenso dei ricercatori, eccetera. Per gli interventi di restauro: spese di materiale edile, spese per lavori edili di ristrutturazione, eccetera.Non sono ammesse le spese sostenute in economia, cioè non attestate da documenti contabili di spesa e le spese sostenuteprecedentemente alla pubblicazione dell’Avviso.


80Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>giunta regionale – 9^ legislaturaAllegato B al Decreto n. 109 del 9 agosto <strong>2013</strong> pag. 4/4Saranno ritenute ammissibili solo le spese specificamente necessarie alla realizzazione dell’iniziativa per la quale è richiesto ilcontributo. Le spese dovranno essere sostenute dal beneficiario durante la fase di realizzazione dell’iniziativa e i relativi importiindicati IVA e ogni altro onere incluso.Le spese dovranno essere suddivise in macrovoci: personale; acquisto di beni, acquisto di servizi; viaggi/trasporti. In particolare,dovranno essere distinte le spese per restauri e le spese per formazione, in caso di progetto misto.…………………………………………………..............................................…………………………………………………..............................................…………………………………………………..............................................…………………………………………………..............................................…………………………………………………..............................................…………………………………………………..............................................…………………………………………………..............................................…………………………………………………..............................................A – COFINANZIAMENTO OBBLIGATORIO – quota a % percentualecarico del soggetto richiedente e/o dei partners progettuali 20%€ ……………………….€ ……………………….€ ……………………….€ ……………………….€ ……………………….€ ……………………….€ ……………………….€ ……………………….€ ……………………….B – COFINANZIAMENTO AGGIUNTIVO –eventualmente aggiunto al cofinanziamento obbligatorioC – CONTRIBUTO RICHIESTO ALLA REGIONE DELVENETO (massimo 80%)A + B + C = TOTALE PROGETTO1) Mobilitazione di risorse finanziarie% percentuale% percentuale% percentuale100%€ ......................................€ ……………………….€ ……………………….Quota di cofinanziamento del proponente/partners superiore al 5% (in aggiunta alla quotaminima di cofinanziamento del 20%) Punteggio attribuibile 1Quota di cofinanziamento del proponente/partners superiore al 20% (in aggiunta alla quotaminima di cofinanziamento del 20%)RIEPILOGO FINALE Punteggio attribuibile 2IL SOTTOSCRITTO DICHIARA CHE IL PRESENTE MODULO SI COMPONE DI: RICHIESTA DI CONTRIBUTO (Parte Prima) DATI RELATIVI AL RICHIEDENTE (Parte Seconda) EVENTUALE PARTENARIATO (Parte Terza) RELAZIONE SUL PROGETTO (Parte quarta) PIANO ECONOMICO DEL PROGETTO (Parte Quinta)Il sottoscritto, informato ai sensi del D. Lgs. n. 196/2003 e del regolamento regionale attuativo n. 2/2006, autorizza il trattamento dei dati personali daparte degli uffici regionali per le finalità previste dalla L.R. n. 15/1994.Data ____________________Firma del Rappresentante legale__________________________________________________Allegati alla domanda: (barrare la casella)o Documento di identità del rappresentante legale dell’ente richiedente (obbligatorio)o Per gli interventi di restauro: documentazione fotografica del manufatto che si intende restaurare (obbligatorio)


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 81ORDINANZE DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE MOBILITÀORDINANZA DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE MOBILITÀ n. 213 del 5 agosto <strong>2013</strong>Comune di Peschiera del Garda (Vr), direzione obbligatoria delle unità di navigazione in transito nello specchio acqueocompreso tra il Molo Unità d’Italia, i bastioni della Fortezza -Palazzina storica e il Canale di Mezzo.[Trasporti e viabilità]Note per la trasparenza:si danno disposizioni in merito alla direzione obbligatoria che dovrà essere tenuta dalle unità di navigazione in transito nellospecchio acqueo di cui all’oggetto.Il Dirigente del Servizio Ispettorato di PortoVista la D.G.R. 25.05.1999, n. 1728 - “Istituzione del Servizio Ispettorati di Porto presso la Direzione Regionale Viabilità eTrasporti”;Visto l’art.1<strong>23</strong>1 del Codice della Navigazione, approvato con R.D. 30 marzo 1942, nr. 327-“Inosservanza di norme sulla sicurezzadella navigazione”;Visto il Regolamento per la Navigazione interna approvato con D.P.R. 28 giugno 1949, n. 631;Visto il regolamento 20 dicembre 2002, n. 6 “Regolamento della segnaletica e delle vie di navigazione”;Vista la D.G.R. 24.06.2003, n. 1880 - “Competenze degli Ispettorati di Porto: Procedure Amministrative”;Visti gli esiti dell’incontro tenutosi presso la Direzione Mobilità della Regione del Veneto in data 27 marzo <strong>2013</strong>, nel quale èemerso che lo specchio acqueo dell’area portuale di Peschiera del Garda, compreso tra il Molo Unità d’Italia, i bastioni della Fortezza-Palazzina storica e il Canale di Mezzo, è caratterizzato soprattutto nella stagione turistica da importante densità di traffico,in quanto passaggio obbligato per le unità che entrano ed escono dal Canale di Mezzo, che accostano al pontile per il rifornimentodi carburante, e per la presenza di unità in manovra, appartenenti al gestore del servizio pubblico di linea trasporto persone;Vista la nota prot. 142683 del 4.4.13, Regione Veneto, con la quale venivano verbalizzati i fattori di rischio convergenti nellospazio acqueo in oggetto e contestualmente venivano individuate azioni volte ad evitare un ulteriore aumento di traffico oltrechèa disciplinare maggiormente la condotta delle unità di navigazione ivi circolanti;Considerato che la Legge Regionale 1 dicembre 1989 n. 52, all’art.16 comma 1, prevede che le unità adibite al pubblico serviziodi linea abbiano la precedenza sulle altre unità circolanti;Considerato inoltre che le stesse unità di linea, nelle manovre di avvicinamento ed allontanamento alle banchine portuali procedonocondizionate dal fondale, causa il ridotto tirante d’acqua, da cui ne consegue l’obbligo di procedere all’interno di canali dragati;Considerato che si rende necessario impartire disposizioni cautelative per la circolazione delle unità di navigazione nello specchioacqueo de quo;ordina1. Le unità di navigazione circolanti nello specchio acqueo indicato in oggetto dovranno tassativamente rispettare le rotte dinavigazione indicate nella planimetria allegata, che è parte integrante della presente ordinanza, nel rispetto della corrispondentesegnaletica di obbligo collocata sul posto.2. In particolare:• Le unità che arrivano dal largo (in entrata) dovranno lasciare la boa gialla (segnale cardinale E) di segnalamento a dritta.• Le unità che si dirigono al largo (in uscita) dovranno lasciare la boa gialla (segnale cardinale E) a sinistra.3. Nello specchio acqueo in argomento è vietato l’ormeggio all’ancora. Le unità di navigazione in attesa di rifornimento dicarburante dovranno collocarsi a margine delle zone di transito, non arrecare intralcio alla navigazione e dovranno dare la precedenzaalle unità che entrano/escono dal Canale di Mezzo.4. Le unità di navigazione non possono superare il limite massimo di velocità di tre nodi, sia nelle ore diurne che notturne,procedendo in ogni caso a velocità di sicurezza in considerazione della visibilità, della densità di traffico, manovrabilità dell’unità,capacità evolutive e la possibilità di fermarsi in breve spazio.5. Il comando e la condotta delle unità di navigazione non deve prescindere da tutte le precauzioni richieste dall’ordinariaesperienza dei naviganti e dalle circostanze speciali del caso allo scopo di evitare immediati pericoli.6. I contenuti della presente ordinanza non si applicano alle unità adibite al servizio pubblico di linea trasporto persone, alservizio di pronto soccorso, all’ordine pubblico e vigilanza.7. È fatto obbligo a chiunque di osservare e far rispettare la presente ordinanza, i contravventori saranno puniti ai sensi dell’art.1<strong>23</strong>1 del Codice della Navigazione e dell’art. 53 del Codice della Nautica da diporto, salvo che il fatto non costituisca piùgrave reato, e saranno comunque ritenuti responsabili di ogni danno che dovesse derivare in conseguenza dell’inosservanza delledisposizioni impartite. Per quanto non espressamente previsto dalla presente Ordinanza si fa riferimento alle norme del Codicedella Navigazione, al Regolamento per la Navigazione Interna e/o altre norme pertinenti, comunque applicabili.8. Il presente provvedimento è pubblicato in forma integrale nel Bollettino Ufficiale della Regione.Marco d’Elia


82Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATO ORDINANZA n. 213 del 5/08/<strong>2013</strong>OGGETTO: Comune di Peschiera del Garda (Vr), direzione obbligatoria delle unità di navigazione intransito nello specchio acqueo compreso tra il Molo Unità d’Italia, i bastioni della Fortezza –Palazzina storica e il Canale di Mezzo.NArea arrivo e partenzaNavigazione Pubblicadi LineaSegnale Cardinale“Est”Boa GiallaPorto di Peschiera delGardaStazione diRifornimentoCarburanteCanale di MezzoZona attesarifornimento


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 83Sezione secondaDELIBERAZIONI DELLA GIUNTA REGIONALEDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1400 del 6 agosto <strong>2013</strong>Individuazione termini e modalità per l’accesso al finanziamento regionale di cui all’articolo 4 “Alloggio” della L.R.n. 2/2003, così come modificata dalla L.R. n. 10/<strong>2013</strong>. <strong>Del</strong>iberazione della Giunta regionale n. 96/CR del 16 luglio <strong>2013</strong>.[Emigrazione e immigrazione]Note per la trasparenza:Con la presente deliberazione vengono fissati i termini e le modalità per la presentazione delle domande ai fini della attribuzionedei contributi di cui all’articolo 4 della L.R. n. 2/2003, così come modificata dalla L.R. n. 10/<strong>2013</strong>, che prevede interventi a favoredei Veneti nel mondo e agevolazioni per il loro rientro.Il Presidente Luca Zaia riferisce quanto segue.La L.R. 9 gennaio 2003 n. 2, “Nuove norme a favore dei veneti nel mondo e agevolazioni per il loro rientro”, modificata conL.R. 7 giugno <strong>2013</strong>, n. 10, prevede all’art. 4 “Alloggio” la concessione di un contributo una tantum in conto capitale ai soggetti dicui all’articolo 1, comma 1, lettera a) della normativa stessa, provenienti dall’estero e residenti nel Veneto da non più di quattro anni,che nel territorio regionale intendano costruire o acquistare un alloggio avente le caratteristiche previste per l’edilizia residenzialepubblica, o effettuare interventi di restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione, manutenzione straordinaria, ampliamentodi un immobile di proprietà o in usufrutto ad uso abitativo del proprio nucleo familiare.Con D.G.R. n. 615 del 3 maggio <strong>2013</strong> la Giunta regionale ha approvato il Programma annuale delle iniziative a favore dei venetinel mondo, finanziando le singole aree di intervento.Tra le diverse iniziative finanziate, sono stati destinati € 50.000,00 per le agevolazioni e gli interventi relativi alla sistemazioneabitativa a favore dei veneti nel mondo.Con deliberazione n. <strong>23</strong>5 del 26 febbraio <strong>2013</strong> la Giunta regionale ha disposto l’abrogazione dei termini di presentazione delleproposte progettuali e delle istanze di contributo indicati nell’Allegato “A” alla D.G.R. n. 2785 del 22 settembre 2009, contenente ledirettive di attuazione della Legge Regionale di settore, così come modificato dalla D.G.R. n. 191 del 22 febbraio 2011.La suddetta abrogazione dei termini è stata dettata da ragioni di opportunità, in una situazione di notevole contrazione dellerisorse poste a bilancio, con il fine di non creare tra i cittadini false aspettative in merito alla sicura concessione di finanziamentiregionali.La sopra citata deliberazione ha demandato a successivi provvedimenti la fissazione di nuovi termini per la presentazione diproposte progettuali ed istanze di contributo in relazione agli ambiti prioritari di intervento da individuare nell’ambito della programmazioneannuale in materia di emigrazione.Appare quindi ora opportuno individuare, con apposito provvedimento di cui si propone l’approvazione, anche alla luce dellemodifiche normative intervenute con la succitata L.R n. 10/<strong>2013</strong> ed in attesa di procedere ad una più ampia rivisitazione delle direttiveattuative di cui alla D.G.R. n. 2785 del 22 settembre 2009, termini e modalità per l’accesso al finanziamento regionale di cuiall’art. 4 “Alloggio” della L.R. n. 2/2003. Gli stessi, così come contenuti nell’Allegato “A” al presente provvedimento, sono statisottoposti, ai sensi dell’articolo 4, comma 1, della L.R. n. 2/2003, così come sostituito dall’articolo 4, comma 1, della L.R. n. 10del 7 giugno <strong>2013</strong>, con C.R. n. 96 del 16 luglio <strong>2013</strong>, all’esame della competente Commissione consiliare, che ha espresso parerefavorevole in data 30 luglio <strong>2013</strong>.Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.La Giunta regionale• Udito il relatore incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il qualedà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità conla vigente legislazione regionale e statale;• Vista la Legge n. 241/1990;• Vista la L.R. 29 novembre 2001, n. 39;• Vista la L.R. n. 2/2003, così come modificata dalla L.R. n. 10/<strong>2013</strong>;• Vista la L.R. 31 dicembre 2012, n. 54;• Vista la D.G.R. n. 2785 del 22 settembre 2009;• Vista la D.G.R. n. 191 del 22 febbraio 2011;• Vista la Legge Regionale 7 gennaio 2011, n. 1;• Vista la D.G.R. n. <strong>23</strong>5 del 26 febbraio <strong>2013</strong>;• Vista la D.G.R. n. 615 del 3 maggio <strong>2013</strong>;• Vista la C.R. n. 96 del 16 luglio <strong>2013</strong>;• Visto il parere favorevole acquisito dalla competente Commissione consiliare in data 30 luglio <strong>2013</strong>;


84Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>delibera1. di ritenere le premesse parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;2. di approvare l’Allegato “A”, parte integrante e sostanziale del presente atto, contenente termini e modalità per l’accesso alfinanziamento regionale di cui all’art. 4 “Alloggio” della L.R. n. 2/2003, così come modificata dalla L.R. n. 10/<strong>2013</strong>;3. di determinare in € 50.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri attiil dirigente regionale della Unità di Progetto Flussi Migratori disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolon 100<strong>23</strong>2 del bilancio <strong>2013</strong>“Agevolazioni ed interventi relativi alla sistemazione abitativa per favorire i veneti nel mondo”;4. di incaricare il Dirigente dell’Unità di Progetto Flussi Migratori all’esecuzione del presente atto;5. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 e 27 del decreto legislativo14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33;6. di dare atto che la spesa di cui si prevede l’impegno con il presente provvedimento non rientra nelle tipologie soggette alimitazioni ai sensi della L.R. n. 1/2011;7. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 85giunta regionale – 9^ legislaturaALLEGATOA alla Dgr n. 1400 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 1/5LEGGE REGIONALE 9 GENNAIO 2003, N. 2, “NUOVE NORME A FAVORE DEI VENETI NELMONDO E AGEVOLAZIONI PER IL LORO RIENTRO”, COSI’ COME MODIFICATA DALLAL.R. N. 10 DEL 7 GIUGNO <strong>2013</strong>.ARTICOLO 4 “ALLOGGIO”.FINANZIAMENTO REGIONALE PER INTERVENTI DI EDILIZIA ABITATIVA.PROGRAMMA <strong>2013</strong>- D.G.R. N. 615 DEL 3 MAGGIO <strong>2013</strong>.FINANZIAMENTO COMPLESSIVO: € 50.000,00OGGETTO DEL CONTRIBUTO:Trattasi di un contributo “una tantum” a fondo perduto per uno dei seguenti tipi di interventoabitativo realizzato nel territorio veneto: acquisto o costruzione di un alloggio avente le caratteristiche previste per l’edilizia residenzialepubblica; recupero abitativo (manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazioneedilizia, ampliamento) di un immobile di proprietà o in usufrutto ad uso abitativo del nucleofamiliare del richiedente.In particolare, in base all’art. 3, comma 1, del D.P.R. n. 380/2001, rientrano tra gli interventi direcupero abitativo le seguenti tipologie:a) "interventi di manutenzione straordinaria": le opere e le modifiche necessarie per rinnovare esostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienicosanitarie tecnologici, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unitàimmobiliari e non comportino modifiche delle destinazioni di uso;b) "interventi di restauro e di risanamento conservativo": gli interventi edilizi rivolti a conservarel'organismo edilizio e ad assicurarne la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere che,nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell'organismo stesso, ne consentanodestinazioni d'uso con essi compatibili. Tali interventi comprendono il consolidamento, ilripristino e il rinnovo degli elementi costitutivi dell'edificio, l'inserimento degli elementi accessorie degli impianti richiesti dalle esigenze dell'uso, l'eliminazione degli elementi estraneiall'organismo edilizio;c) "interventi di ristrutturazione edilizia": gli interventi rivolti a trasformare gli organismi edilizimediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto oin parte diverso dal precedente. Tali interventi comprendono il ripristino o la sostituzione di alcunielementi costitutivi dell'edificio, l’eliminazione, la modifica e l'inserimento di nuovi elementi edimpianti. Nell’ambito degli interventi di ristrutturazione edilizia sono ricompresi anche quelliconsistenti nella demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria e sagoma di quellopreesistente, fatte salve le sole innovazioni necessarie per l'adeguamento alla normativaantisismica;d) “interventi di ampliamento”: costituiscono interventi di nuova costruzione realizzati su manufattiesistenti, esternamente alla loro sagoma.


86Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATOA alla Dgr n. 1400 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 2/5REQUISITI SOGGETTIVI:Possono accedere al finanziamento regionale i seguenti soggetti:• cittadini italiani emigrati, nati nel Veneto o che, per almeno tre anni prima dell'espatrio, abbianoavuto residenza in uno dei comuni del Veneto, e che abbiano altresì maturato un periodo dipermanenza all'estero per almeno cinque anni consecutivi;• il coniuge superstite e i discendenti fino alla terza generazione dei soggetti di cui al precedentepunto.I predetti soggetti devono essere residenti in Veneto, al momento della domanda, da non più di quattroanni, con provenienza diretta dall’estero.Inoltre:a. in caso di costruzione o di acquisto di alloggio:il richiedente e i componenti del suo nucleo familiare non devono essere titolari di diritti diproprietà, di usufrutto, di uso e di abitazione nel territorio nazionale ed estero su altro alloggioadeguato alle esigenze del nucleo familiare stesso e non devono aver ottenuto l'assegnazione inproprietà o con patto di futura vendita di un alloggio costruito con il contributo di enti pubblici.b. in caso di recupero di alloggio:l'abitazione che viene sistemata o adeguata deve essere l'unica di proprietà del richiedente e deicomponenti il nucleo familiare o l'unica sulla quale gli stessi possono esercitare i diritti diusufrutto, di uso e di abitazione.In merito, si precisa che:per nucleo familiare si intende un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela,affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, abitualmente coabitanti o dimoranti nello stessoComune, così come risulta dal certificato di stato di famiglia rilasciato dal Comune di residenzadel richiedente.per alloggio adeguato si intende l’abitazione che, esclusi i vani accessori, ha un vano utile perogni componente del nucleo familiare (con un minimo di due ed un massimo di cinque vani),non ha parti in proprietà comune ed è stata dichiarata abitabile dall’Autorità competente.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 87ALLEGATOA alla Dgr n. 1400 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 3/5REQUISITI OGGETTIVI PER L’ACCESSO AL CONTRIBUTO:L’alloggio oggetto dell’acquisto o della costruzione deve avere le caratteristiche previste perl’edilizia residenziale pubblica, da comprovare tramite perizia giurata da allegare alla domanda dicontributo e redatta da un professionista abilitato.Gli interventi di acquisto, costruzione o recupero potranno essere stati effettuati anche nei due anniprecedenti la data di presentazione della domanda; la realizzazione in tale periodo deve esserecomprovata da idonea documentazione.CRITERI PER LA QUANTIFICAZIONE DEL CONTRIBUTO:Il contributo regionale viene quantificato sulla base della presentazione della certificazione ISEE, indicante lasituazione economica equivalente del nucleo familiare del richiedente, con riferimento all’anno precedente aquello di presentazione dell’istanza di contributo, nonchè sulla base della spesa documentata per larealizzazione dell’intervento oggetto del contributo, al netto dell’I.V.A. e delle spese notarili.Tale contributo in ogni caso non potrà superare la somma di € 25.000,00.Sulla scorta dell’istruttoria effettuata sulle domande regolarmente pervenute, con apposito decretodirigenziale viene approvato l’elenco dei beneficiari dei vari tipi d’intervento; con il medesimoprovvedimento viene altresì definito l’elenco motivato degli esclusi.I contributi verranno ripartiti secondo i criteri indicati nella seguente tabella, comunque entro la disponibilitàcomplessiva di spesa:Stato economico equivalentenucleo familiare come dacertificazione ISEEDa 0 a € 15.000,00 30 %da € 15.001,00 a € 20.000,00 25%da € 20.001,00 a € 25.000,00 20%da € 25.001,00 a € 30.000,00 15%da € 30.001,00 a € 35.000,00 10%Sopra € 35.000,00 0%Percentuale di contributo sullaspesa sostenutaNel caso in cui il finanziamento complessivamente stanziato, pari ad € 50.000,00, non fosse sufficiente perfinanziare integralmente la totalità delle istanze regolarmente pervenute, verranno finanziate in via prioritariale domande che presenteranno una certificazione ISEE più bassa.


88Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATOA alla Dgr n. 1400 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 4/5MODALITA’ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA:Le domande di contributo redatte tramite apposito modello pubblicato e scaricabile sul sito internetistituzionale: www.regione.veneto.it, alla voce “Percorsi” + “Veneti nel mondo” + “Servizi utili” +“Contributi per la casa”, dovranno pervenire presso la scrivente Struttura, Unità di Progetto Flussi Migratori,con sede in Fondamenta Santa Lucia, Cannaregio <strong>23</strong>- 30121- Venezia, a mezzo FAX (041 2794111),consegna a mano, raccomandata A/R o pacco posta celere o corriere, o PEC(protocollo.generale@pec.regione.veneto.it) entro e non oltre giorni 30 (trenta) dalla pubblicazione delpresente provvedimento, a pena di esclusione dal finanziamento regionale.Si rende noto che le istanze prive della sottoscrizione autografa o non accompagnate dalla copia di undocumento di identità del soggetto richiedente in corso di validità verranno escluse dal finanziamentoregionale.DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE AL FINE DELLA LIQUIDAZIONE DEL CONTRIBUTO:Ai fini della liquidazione del contributo, entro e non oltre il 31 dicembre <strong>2013</strong>, pena la decadenza dalbeneficio regionale, dovrà pervenire la documentazione seguente, secondo le modalità sopra descritte per lapresentazione delle domande di contributo:a) nel caso di contributo per acquisto: contratto di compravendita da prodursi in copia conforme all’originale.b) nel caso di contributo per costruzione: atto da cui risulta la proprietà dell’area edificabile, da prodursi in copia conforme all’originale; perizia giurata circa lo stato finale dei lavori, con indicazione delle opere realizzate e delle ditte chele hanno eseguite, i relativi costi unitari, il costo complessivamente sostenuto, la data di inizio e diultimazione dei lavori, l’attestazione di abitabilità dell’immobile.c) nel caso di contributo per recupero:atto da cui risulta la proprietà dell’immobile, da prodursi in copia conforme all’originale;perizia giurata circa lo stato finale dei lavori, con indicazione delle opere realizzate e delle ditte chele hanno eseguite, i relativi costi unitari, il costo complessivamente sostenuto, la data di inizio e diultimazione dei lavori, l’attestazione di abitabilità dell’immobile.VINCOLO QUINQUENNALE DI DESTINAZIONE ABITATIVA:L'alloggio oggetto del finanziamento regionale non può essere destinato a uso diverso da quello di abitazionedel titolare e dei componenti del suo nucleo familiare per un periodo di cinque anni dalla data diassegnazione del contributo, pena la revoca dello stesso.Si precisa che restano vigenti e, pertanto, si richiamano integralmente i casi di deroga disciplinati al punto3.1 dell’Allegato “A” alla DGR n. 2785 del 22 febbraio 2009.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 89ALLEGATOA alla Dgr n. 1400 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 5/5CONTROLLI A CAMPIONE:L’amministrazione regionale opererà dei controlli, anche a campione, sulle dichiarazioni sostitutive rese aisensi del D.P.R. n. 445/2000 da parte dei soggetti beneficiari al momento della presentazione della relativaistanza.TERMINI PER LA CONCLUSIONE DEL PROCEDIMENTO:Il procedimento volto alla concessione del contributo dovrà concludersi entro 90 (novanta) giorni dallascadenza del termine per il ricevimento delle relative istanze (D.G.R. n. 574 del 3 aprile 2012).Si precisa che le disposizioni contenute nel presente provvedimento abrogano quelle previste alpunto 3 dell’Allegato “A” alla D.G.R. n. 2785 del 22 settembre 2009, fatto salvo per quanto previstoin materia di deroghe al punto 3.1 del succitato Allegato “A”.


90Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1431 del 6 agosto <strong>2013</strong>L.R. 11 novembre 2011, n. 25 “Interventi regionali per la riduzione della produzione e della nocività dei rifiuti daattività di ristorazione presso mense, feste e sagre”. Annualità <strong>2013</strong>. Approvazione criteri e linee guida per l’attuazione.Art. 4, comma 1, l.r. n. 25/2011. DGR n. 59/CR del 18 giugno <strong>2013</strong>.[Ambiente e beni ambientali]Note per la trasparenza:Approvazione dell’Avviso Pubblico per la concessione di contributi a favore di organizzatori di feste e sagre finalizzati ad incentivarel’attuazione di sistemi diretti alla riduzione di rifiuti e a favorire la raccolta differenziata.L’Assessore Roberto Ciambetti, riferisce quanto segue.La corretta gestione integrata dei rifiuti, nel rispetto delle normative vigenti, si attiene coerentemente a specifici criteri cheprevedono in primo luogo la prevenzione e la riduzione alla fonte della produzione dei rifiuti e, in secondo luogo, il recupero dimateria mediante il riciclo, il reimpiego e il riutilizzo degli stessi. Tali ambiziosi obiettivi richiedono la promozione ed il sostegnodi ogni attività ed iniziativa che consegua la minimizzazione dei rifiuti e che elevi gli attuali livelli di raccolta differenziata. Questiprincipi necessitano, inevitabilmente, del coinvolgimento di attori diversi, quali gli enti pubblici, le utenze commerciali, le attivitàproduttive, le associazioni ed i singoli cittadini, al fine di favorire l’acquisizione di una coscienza ambientale collettiva che indirizzii comportamenti e le abitudini individuali verso scelte “sostenibili”, necessarie per l’efficace attuazione di adeguate politichedi gestione dei rifiuti.Nell’intento di garantire la massima diffusione dei criteri sopra rappresentati e per coinvolgere fattivamente i singoli cittadininelle buone pratiche di gestione dei rifiuti, è necessario che le azioni attuative di cui sopra siano affiancate da iniziative di divulgazionedelle “buone pratiche” da destinare all’intera popolazione regionale. Nel nostro territorio le sagre, le feste nonché le mensecostituiscono un’importante luogo di aggregazione che consente di poter raggiungere una platea numericamente significativa. Infatti,oltre che per la grande affluenza di pubblico, gli eventi organizzati sul territorio sono importanti anche per il copioso numerodi addetti alla loro organizzazione e, quindi, per il vario target di soggetti cui ci si rivolge nel medesimo luogo.Nelle more dell’approvazione di una legge regionale organica di attuazione della Parte quarta, “Norme in materia di gestionedei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati” del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” e successivemodificazioni, ed in particolare degli articoli 179 e 180 dello stesso, la Regione del Veneto, con L.R. 11 novembre 2011, n. 25, hainteso promuovere iniziative ed assumere concrete misure dirette a favorire la riduzione della produzione e della nocività dei rifiutisolidi urbani da attività di ristorazione di mense, sagre e feste paesane, anche conformemente alle disposizioni di cui all’articolo50, comma 1, lettera f) della legge regionale 21 gennaio 2000, n. 3 “Nuove norme in materia di gestione dei rifiuti” e successivemodificazioni nonché alle politiche ambientali definite a livello comunitario, che ribadiscono la priorità di attuare interventi miratialla prevenzione della produzione dei rifiuti, intesa sia in termini quantitativi che qualitativi, nonché il conseguimento di elevatilivelli di raccolta differenziata.In linea con gli obiettivi sopra enunciati, gli artt. 2 e 3 della L.R. 11 novembre 2011, n. 25 incaricano la Giunta regionale didisporre contributi rispettivamente a favore di soggetti che svolgano in qualsiasi forma, pubblica o privata, attività di ristorazionenelle mense di enti pubblici o privati, nelle mense prescolastiche e scolastiche, negli ospedali e nei luoghi di cura e di assistenza e afavore di soggetti singoli o associati organizzatori di sagre e feste pubbliche o aperte al pubblico, nella misura in cui contribuisconoalla riduzione della produzione di rifiuti solidi urbani, facendo ricorso ad almeno una delle seguenti modalità:a) utilizzo di stoviglie riutilizzabili, che siano piatti, bicchieri e posate in materiale durevole;b) somministrazione di cibi e bevande sfusi, privi di imballaggio primario ovvero distribuiti con “vuoti a rendere” o contenitoridel tipo di caraffe riutilizzabili;c) utilizzo di stoviglie biodegradabili e compostabili in mais o “Mater Bi” o “PLA” o polpa di cellulosa, qualora non sia possibileil ricorso a stoviglie riutilizzabili.Il secondo comma dei sopra citati articoli condiziona comunque la concessione dei contributi in parola all’effettuazione dellaraccolta differenziata dei rifiuti prodotti nella rispettiva attività di ristorazione, secondo le modalità definite dal comune del territoriodi competenza e per le seguenti frazioni merceologiche: organico, oli esausti, vetro, plastica, alluminio e carta/cartone.L’art. 4 della medesima L.R. 11 novembre 2011, n. 25 incarica inoltre la Giunta regionale di approvare con proprio provvedimento,previo parere della commissione consiliare competente, i criteri e le linee guida per l’esecuzione della norma stessa.L’art. 5 “Norma finanziaria” dispone che agli oneri derivanti dall’attuazione della legge medesima, quantificati in € 100.000,00per ciascuno degli esercizi finanziari 2011, 2012 e <strong>2013</strong>, si provvede con le risorse allocate nell’upb U0107 “Trasferimenti per losmaltimento dei rifiuti”, nell’ambito della quale nel Bilancio di previsione <strong>2013</strong> si individua il capitolo 101671, relativo a “Azioniregionali per la riduzione della produzione e della nocività dei rifiuti da attività di ristorazione presso mense, feste e sagre” nel qualerisulta disponibile la somma stanziata per la corrente annualità ammontante ad € 100.000,00.Sulla scorta della positiva esperienza maturata nel corso della passata annualità che ha riscontrato una consistente e dinamicapartecipazione, in occasione dello scorso bando (pubblicato con DGR n. 1884 del 18/09/12), da parte di associazioni e parrocchieanimate da notevole sensibilità e disponibilità nel perseguire le finalità promosse dall’iniziativa regionale, si ritiene appropriato,come peraltro indicato dalla VII Commissione Consiliare in occasione della trascorsa edizione, concentrare i previsti incentivi asostegno delle feste e sagre paesane, prevedendo comunque, in un prossimo futuro, una volta verificato l’effettivo raggiungimentodelle finalità attese dall’iniziativa in oggetto e in funzione della concreta disponibilità finanziaria, l’estensione dell’azione di sostegnoanche a favore delle mense.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 91Al fine di garantire adeguata esecuzione della norma in oggetto nella corrente annualità, la Giunta regionale ha predispostocon provvedimento n. 59/CR del 18/06/<strong>2013</strong> un apposito Avviso Pubblico teso ad attivare concretamente un’azione di sostegno afavore degli organizzatori di feste e sagre incentivando l’attuazione di sistemi diretti alla riduzione della produzione di rifiuti e allaraccolta differenziata.Il suddetto provvedimento è stato integralmente sottoposto all’attenzione della VII Commissione Consiliare la quale, dopoaverlo attentamente esaminato in occasione della seduta del 17 luglio <strong>2013</strong>, ha trasmesso il proprio favorevole parere con Prot. gen.n. 0013391 del 18/07/<strong>2013</strong>.Appare opportuno precisare che i contributi in parola potranno essere assegnati a soggetti singoli o associati, organizzatori disagre e feste pubbliche o aperte al pubblico, che siano promotori, nel territorio regionale, di almeno un evento con cadenza annuale.Si sottolinea a proposito che i soggetti richiedenti devono rispettare quanto previsto dalla vigente normativa di settore in ordine ainecessari requisiti di tipo igienico sanitario.Devono sussistere, inoltre, le seguenti condizioni:a) conseguire il contenimento della produzione rifiuti mediante almeno una delle seguenti modalità:1. l’utilizzo di stoviglie riutilizzabili o, qualora non sia possibile, di stoviglie biodegradabili;2. la somministrazione di cibi e bevande sfuse, prive di imballaggio primario, ovvero distribuiti con “vuoti a rendere” o contenitoritipo caraffe riutilizzabili;b) effettuino la raccolta differenziata secondo le modalità e nel rispetto delle categorie merceologiche sopra richiamate.Il contributo concedibile, sarà quantificato entro il limite massimo di € 700,00 da concedersi a ciascun promotore di eventi (feste,sagre) e, comunque, calcolato tra i valori del 35% e 70% della spesa prevista da definirsi sulla base dell’ammontare complessivo delledomande ammesse a contributo, per l’acquisto di stoviglie riutilizzabili, che siano piatti, bicchieri e posate in materiale durevole,nonché, ove non fosse possibile, di stoviglie biodegradabili e compostabili in mais o “Mater Bi” o “PLA” o polpa di cellulosa.I soggetti interessati potranno presentare adeguata richiesta di contributo compilando adeguatamente il modello appositamentepredisposto e riportato in allegato (Allegato B) al presente provvedimento che ne costituisce parte integrante.Quanto sopra premesso e considerato, acquisito il favorevole parere della VII^ Commissione Consiliare, appare opportuno approvarel’avviso pubblico per la concessione dei contributi allegato al presente provvedimento (Allegato A) ed il modello di richiesta(Allegato B) che i soggetti interessati individuati in premessa potranno utilizzare per presentare adeguata istanza di contributo.Si ritiene inoltre opportuno incaricare il Dirigente della Direzione Tutela Ambiente di pubblicare, nell’apposita sezione delsito della Giunta regionale, il predetto avviso pubblico (Allegato A) ed il modello di richiesta (Allegato B), di predisporre un’appositacommissione che provveda all’esame delle istanze pervenute secondo i criteri rappresentati nel medesimo avviso pubblico,di provvedere con proprio atto all’approvazione della graduatoria delle richieste riconosciute ammissibili a finanziamento e allacorrispondente assunzione dell’impegno di spesa fino all’importo massimo complessivo di € 100.000,00, sul cap. 101671, relativo a“Azioni regionali per la riduzione della produzione e della nocività dei rifiuti da attività di ristorazione presso mense, feste e sagreL.R. 11/11/2011, n. 25” del Bilancio di previsione <strong>2013</strong> che presenta sufficiente disponibilità. Il medesimo Dirigente provvederàinfine alla liquidazione dei contributi concessi, su presentazione da parte dei soggetti beneficiari della necessaria documentazioneattestante la spesa effettivamente sostenuta. In riferimento alla tempistica prevista per la presentazione delle domande da parte deisoggetti interessati, l’allegato Avviso pubblico prevede un periodo utile di sessanta giorni dalla pubblicazione dello stesso, apparea proposito adeguato incaricare il Dirigente competente di provvedere, nel caso di presentazione di un insufficiente numero di richieste,alla proroga di detto termine previa nuova pubblicazione del medesimo avviso.Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.La Giunta regionaleUdito il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche inordine alla compatibilità con la vigente legislazione regionale e statale;Vista la L.R. 21 gennaio 2000, n. 3;Visto il D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152;Vista la L.R. 29 novembre 2001, n. 39;Vista la DGR n. 1884 del 18 settembre 2012;Visto l’art. 4, comma 1 della legge regionale 11 novembre 2011, n. 25;Visto il parere espresso dalla VII Commissione Consiliare nella seduta del 17 luglio <strong>2013</strong>, trasmesso con nota Prot. gen. n.0013391 del 18/07/<strong>2013</strong>;delibera1. di approvare l’avviso pubblico (Allegato A) per la concessione di contributi a favore degli organizzatori di feste e sagre,finalizzati ad incentivare l’attuazione di sistemi diretti alla riduzione della produzione di rifiuti e favorire la raccolta differenziataed il modello di richiesta di contributo (Allegato B), allegati alla presente deliberazione che ne costituiscono parte integrante e sostanziale;2. di incaricare il Dirigente della Direzione Tutela Ambiente di pubblicare il predetto avviso pubblico (Allegato A) ed il modellodi richiesta (Allegato B) di cui al punto precedente, di predisporre un’apposita commissione che provveda all’esame delleistanze pervenute secondo i criteri rappresentati nel medesimo avviso pubblico, di provvedere con proprio atto all’approvazionedella graduatoria delle richieste riconosciute ammissibili a finanziamento e alla corrispondente assunzione dell’impegno di spesafino all’importo massimo complessivo di € 100.000,00, sul cap. 101671, relativo a “Azioni regionali per la riduzione della produzione


92Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>e della nocività dei rifiuti da attività di ristorazione presso mense, feste e sagre L.R. 11/11/2011, n. 25” del Bilancio di previsione<strong>2013</strong> che presenta sufficiente disponibilità, e di provvedere infine alla liquidazione dei contributi concessi su presentazione da partedei soggetti beneficiari della necessaria documentazione attestante la spesa effettivamente sostenuta;3. di incaricare il medesimo Dirigente di provvedere, nel caso di presentazione di un insufficiente numero di richieste entroil termine stabilito, alla proroga di detto termine previa nuova pubblicazione del medesimo avviso;4. di dare atto che la spesa di cui, con il presente atto, si prevede il successivo impegno non rientra nelle tipologie soggette alimitazioni ai sensi della L.R. 1/2011;5. di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della regione del Veneto in forma integrale.(L’allegato avviso è pubblicato in parte terza del presente Bollettino, ndr)


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 93DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1437 del 6 agosto <strong>2013</strong>Programma Operativo Regionale 2007-<strong>2013</strong> - Fondo Sociale Europeo in sinergia con il Fondo Europeo di SviluppoRegionale - Ob. Competitività Regionale e Occupazione - Reg. 1081/2006 e Reg. 1083/2006. Asse II - Occupabilità - Avvisoper la realizzazione di tirocini di inserimento lavorativo - modalità a sportello - Anno <strong>2013</strong>.[Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)]Note per la trasparenza:Apertura termini per la presentazione di progetti per la realizzazione di tirocini di inserimento lavorativo - Modalità a sportello- Anno <strong>2013</strong>. La Direttiva si pone la finalità di incentivare l’utilizzo dei tirocini di inserimento lavorativo quale strumentofinalizzato all’acquisizione di competenze tecnico-professionali per figure professionali di tipo operativo e per la valorizzazione el’attualizzazione dei mestieri della tradizione. I tirocini di qualità, intesi come periodo limitato in cui si fa esperienza pratica in unluogo di lavoro durante o dopo gli studi, possono consentire sia di aumentare l’occupabilità dei giovani sia di avere benefici riflessianche per gli enti ospitanti, soprattutto quando si tratta di affrontare disequilibri nelle competenze professionali, di ricorrere a conoscenzeaggiornate e di agevolare future assunzioni.L’Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.La crisi socio-economica, che ha investito anche il mercato del lavoro veneto, ha messo in luce la necessità di investimenti voltia sostenere l’occupazione giovanile sviluppando specifiche politiche di accompagnamento strutturale.La Regione del Veneto condivide le comunicazioni della Commissione Europea (COM(2012) 727 final. - COM(2012) 728 final.- COM(<strong>2013</strong>) 144 final.) che nell’ambito delle iniziative volte a favorire l’occupazione giovanile, individua nella promozione ditirocini di qualità uno strumento che può contribuire a promuovere la possibilità di inserimento professionale dei giovani e cherappresenta una tappa importante verso un’occupazione regolare.I tirocini di qualità, intesi come periodo limitato in cui si fa esperienza pratica in un luogo di lavoro durante o dopo gli studi,possono consentire sia di aumentare l’occupabilità dei giovani sia di avere benefici riflessi anche per gli enti ospitanti, soprattuttoquando si tratta di affrontare disequilibri nelle competenze professionali, di ricorrere a conoscenze aggiornate e di agevolare futureassunzioni.Con precedenti provvedimenti (DDGR n. 1562/12, 2141/12, 2274/12, 650/13, 651/13, 701/13) la Giunta Regionale del Venetoha già promosso una serie di interventi integrati che si sono posti la finalità di offrire percorsi formativi professionalizzanti che,riducendo il divario tra le imprese e il mondo della formazione/istruzione, potessero sviluppare interventi in grado di rispondereconcretamente ai fabbisogni dei diversi soggetti coinvolti.Si pone, ora, la necessità di continuare nella stesura di un quadro di interventi integrati a supporto dell’occupazione giovanile,rispondendo alle esigenze del territorio per sostenere la filiera formativa destinata in particolare ai giovani in uscita dai percorsitriennali di istruzione e formazione professionale che non intendono proseguire la carriera scolastica, ma che necessitano di ulterioricompetenze tecnico-professionali finalizzate all’inserimento nel mercato del lavoro.Tale Direttiva, pertanto, intende integrare l’attuale offerta formativa dando l’opportunità ai disoccupati e ai giovani neo qualificatidi partecipare ad attività di tirocinio di inserimento lavorativo preceduta da attività formative finalizzate all’acquisizionedi competenze tecnico-professionali per figure professionali di tipo operativo (come ad esempio “addetto alla distribuzione di supermercato”,“operatore addetto alla logistica”, “addetto ai reparti freschi presso aziende di distribuzione”, “cassiere addetto allevendite per la grande distribuzione”, “operatore addetto alla ristorazione fast food”).Al contempo si propone di realizzare attività destinate alla valorizzazione e attualizzazione dei mestieri della tradizione (alcuniesempi: “casaro”, “macellaio”, “intagliatore”, “intarsiatore”, “calzolaio”, “ricamatore”, ecc.), tutt’ora indispensabili all’economia e alsistema produttivo veneto, e che possono costituire un’occasione di sbocco occupazionale per i giovani disoccupati (o non occupati)residenti o domiciliati sul territorio regionale.I percorsi progettuali si compongono di una parte di tirocinio in azienda e di attività di formazione, orientamento ed eventualeaccompagnamento, propedeutiche al raggiungimento finale degli obiettivi di inserimento e/o reinserimento lavorativo.La durata minima del tirocinio in azienda non potrà essere inferiore a 2 mesi e superiore a 4 mesi. La durata dei percorsi, ivicomprese le attività di formazione ed orientamento, nonché quelle di accompagnamento, non potrà essere superiore a 12 mesi.Potranno partecipare alle attività i soggetti disoccupati residenti o domiciliati sul territorio regionale che hanno assolto il diritto-doveredi istruzione.Possono presentare candidatura i soggetti iscritti nell’elenco di cui alla L.R. n. 19 del 9 agosto 2002 (“Istituzione dell’elencoregionale degli organismi di formazione accreditati”) per l’ambito della formazione superiore/obbligo formativo e i soggetti noniscritti al predetto elenco, purché abbiano già presentato istanza di accreditamento.Si ritiene necessario che ciascun progetto sia il frutto di un’accurata analisi dei fabbisogni occupazionali attraverso l’indispensabilecoinvolgimento delle imprese sin dalla fase di individuazione degli specifici fabbisogni professionali e formativi. Si intende,quindi, instaurare una sinergia tra le esigenze produttive e quelle formative, al fine di realizzare percorsi formativi professionalizzantie tirocini di inserimento di qualità. In particolare si richiede di prevedere il partenariato aziendale con almeno un datore dilavoro privato, in qualità di soggetto ospitante del tirocinante.L’Avviso è inserito nell’Asse II - Occupabilità del Programma Operativo Regionale (POR) Fondo Sociale Europeo 2007-<strong>2013</strong>;le risorse disponibili per la realizzazione dei progetti ammontano ad un totale di € 3.000.000,00 e sono a carico dei capitoli 101322- 1013<strong>23</strong> del bilancio regionale.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 95- Vista la Legge Regionale n. 19/2002, come modificata dalla L.R. n. <strong>23</strong>/2010;- Vista la Legge Regionale n. 39 del 29 novembre 2001 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione”;- Vista la Legge Regionale del 13 marzo 2009 n. 3, “Disposizioni in materia di occupazione e mercato del lavoro”, così comemodificata dalla Legge Regionale n. 21 del 8/06/2012;- Vista la <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 422 del 27 febbraio 2007 “Approvazione della proposta di ProgrammaOperativo Regionale - Fondo Sociale Europeo -Ob. Competitività Regionale e Occupazione - 2007/<strong>2013</strong>”;- Vista la <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 3289 del 21 dicembre 2010: “L.R. n. 19/2002 “Istituzione dell’elencoregionale degli Organismi di Formazione accreditati”. Approvazione delle Linee Guida e contestuale revoca delle DD.G.R. n. 971del 19 aprile 2002; n. 1339 del 9 maggio 2003; n. 113 del 21 gennaio 2005; n. 3044 del 2 ottobre 2007 (limitatamente alla modificaapportata alla D.G.R. n. 971/2002); n. 1265 del 26 maggio 2008; n. 1768 del 6 luglio 2010”;- Vista la <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 1566 del 26 maggio 2009 relativa alle “Politiche attive per il contrastoalla crisi occupazionale”;- Vista la <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale n. 1675 del 18 ottobre 2011 “Approvazione delle linee di intervento in tema di“Valorizzazione del Capitale Umano. Politiche per l’occupazione e l’occupabilità” nel quadro della ripresa economica del sistemaproduttivo veneto;- Vista la <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale n. 337 del 6 marzo 2012 “Disposizioni in materia di tirocini”;- Vista la <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale n. 1562 del 31 luglio 2012 “Approvazione Protocollo d’intesa tra Regione delVeneto, Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto e Confindustria Veneto per la realizzazione del piano integrato per l’occupazionegiovanile”;- Vista la <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale n. 808 del 15 marzo 2010 “Interventi di politica attiva per il reinserimento,la riqualificazione, il reimpiego dei lavoratori del sistema produttivo colpito dalla crisi economica”. POR Veneto FSE 2007/<strong>2013</strong>- “Obiettivo Competitività Regionale ed Occupazione” - Asse I “Adattabilità”, categoria di intervento 64 - Asse II “Occupabilità”,categoria di intervento 67. Anno 2010. Approvazione delle opzioni di semplificazione dei costi attraverso l’adozione di unità standarddi costo, della direttiva per la realizzazione degli interventi e del relativo avviso;- Vista la <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale “Interventi di mobilità transnazionale e interregionale. Approvazione della metodologiaper l’applicazione delle somme forfetarie ai rimborsi spese (Reg. CE 1081/2006, come modificato dal Reg. CE 396/2009,art. 11, comma 3, lett b) iii)”;- Vista la <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale n. 2141 del <strong>23</strong> ottobre 2012 “Programma Operativo Regionale 2007-<strong>2013</strong> -Fondo Sociale Europeo in sinergia con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale - Ob. Competitività Regionale e Occupazione - Reg.1081/2006 e Reg. 1083/2006. Asse II - Occupabilità - Avviso pubblico per la realizzazione delle “Work Experience” - Modalità asportello - Anno 2012”;- Vista la <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale n. 650 del 7 maggio <strong>2013</strong> “PON Governance e azioni di Sistema Ob.1 Convergenzae PON azioni di Sistema Ob.2 Competitività Regionale e Occupazione - Programmazione FSE 2007-<strong>2013</strong>. Catalogo Interregionaledi Alta Formazione. Direttiva per la richiesta di voucher per Master in alto apprendistato (D.Lgs 167 del del 14.9.2011 eL.R. 3/2009) - Riapertura dei termini di presentazione”;- Vista la <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale n. 651 del 7 maggio <strong>2013</strong> “Programma Operativo Regionale 2007-<strong>2013</strong> - FondoSociale Europeo - Ob. Competitività Regionale e Occupazione - Reg. 1081/2006 e Reg. 1083/2006. Asse IV - Capitale Umano - Avvisopubblico - Direttiva per la richiesta di contributo per gli apprendisti con contratto di alta formazione e di ricerca - “Il dottoratoin alto apprendistato”;- Vista la <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale n. 701 del 14 maggio <strong>2013</strong> “Programma Operativo Regionale 2007-<strong>2013</strong> - FondoSociale Europeo in sinergia con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale - Ob. Competitività Regionale e Occupazione - Reg.1081/2006 e Reg. 1083/2006. Asse II - Occupabilità - Avviso pubblico per la realizzazione delle “Work Experience”- FASE II -Modalità a sportello - Anno <strong>2013</strong>”;- Visto il Decreto del Dirigente Regionale Direzione Lavoro n. 337 del 8 maggio <strong>2013</strong> “Approvazione dello schema di “Patto diPrima Occupazione” o “Patto di Occupazione”;- Vista la <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale n. 1324 del <strong>23</strong> luglio <strong>2013</strong> “Disposizioni in materia di tirocini, ai sensi dell’accordoConferenza Stato Regioni e Province autonome del 24 gennaio <strong>2013</strong> - <strong>Del</strong>iberazione/CR n. 44 del 14.05.<strong>2013</strong>”.delibera1. di stabilire che le premesse al presente atto siano parte integrante del provvedimento;2. di approvare, per i motivi indicati in premessa, l’avviso pubblico per la presentazione di progetti nell’ambito della Direttiva“TIROCINI DI INSERIMENTO: DESTINAZIONE LAVORO” - Realizzazione di tirocini di inserimento lavorativo - modalità asportello - anno <strong>2013</strong>, a valere sull’Asse II - Occupabilità del Programma Operativo Regionale FSE - Ob. Competitività Regionalee Occupazione, di cui all’Allegato A;3. di approvare, secondo le motivazioni esposte in premessa, la relativa Direttiva “TIROCINI DI INSERIMENTO: DESTINA-ZIONE LAVORO” - Realizzazione di tirocini di inserimento lavorativo - modalità a sportello - anno <strong>2013</strong>, di cui all’Allegato B;4. di approvare gli Adempimenti per la gestione e la rendicontazione delle attività di cui all’Allegato C;5. di stabilire che le domande di ammissione al finanziamento e relativi allegati dovranno essere inviati esclusivamente tramitePEC all’indirizzo protocollo.generale@pec.regione.veneto.it e dovranno pervenire entro le ore 13.00 di ciascun giorno di scadenzadell’apertura a sportello così come indicato nella tabella seguente:


96Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Sportello Giorni di apertura Mese di apertura Anno di riferimento1 1-15 settembre <strong>2013</strong>2 16-30 settembre <strong>2013</strong>3 1-15 ottobre <strong>2013</strong>4 16-31 ottobre <strong>2013</strong>5 1-15 novembre <strong>2013</strong>6 16-30 novembre <strong>2013</strong>7 1-15 dicembre <strong>2013</strong>8 16-31 gennaio 20149 1-15 febbraio 201410 16-28 febbraio 201411 1-15 marzo 2014Verranno accettate le domande di ammissione al finanziamento inoltrate tramite e-mail provenienti da caselle di posta elettronicacertificata nelle quali il messaggio o gli allegati siano stati sottoscritti con firma digitale;6. di determinare in € 3.000.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propriatti il Dirigente Regionale della Direzione Formazione disponendo al copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sui capitoli101322 “Obiettivo CRO FSE (2007-<strong>2013</strong>) - Asse Occupabilità - Area Formazione - Quota Statale (Reg.to CEE 05/07/2006, n. 1081)”e 1013<strong>23</strong> “Obiettivo CRO FSE (2007-<strong>2013</strong>) - Asse Occupabilità - Area Formazione - Quota Comunitaria (Reg.to CEE 05/07/2006,n. 1081)” del bilancio regionale <strong>2013</strong>;7. di dare atto che il versamento delle liquidazioni, da effettuarsi nel rispetto delle disposizioni indicate nell’Allegato C, èsubordinato anche alla effettiva disponibilità di cassa;8. di dare atto che la spesa di cui si prevede l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni aisensi della L.R. 1/2011;9. di affidare la valutazione dei progetti pervenuti alla commissione di valutazione nominata dal Dirigente Regionale dellaDirezione Formazione;10. di incaricare la Direzione Regionale Formazione dell’esecuzione del presente atto;11. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 26, comma 1, del Decreto legislativo14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33;12. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione nonché sul sito Internet della Regione Veneto.(L’allegato avviso è pubblicato in parte terza del presente Bollettino, ndr)


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 97giunta regionale – 9^ legislaturaALLEGATOB alla Dgr n. 1437 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 1/30FONDO SOCIALE EUROPEOPOR 2007/<strong>2013</strong>OB. COMPETITIVITA’ REGIONALE E OCCUPAZIONETIROCINI DI INSERIMENTO: DESTINAZIONE LAVORODirettiva per la realizzazione di tirocini di inserimento lavorativoModalità a sportelloVALORIZZAZIONE DEL CAPITALE UMANOPOLITICHE PER L’OCCUPAZIONE E L’OCCUPABILITÀANNO <strong>2013</strong>


98Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATOB alla Dgr n. 1437 del 06 agosto <strong>2013</strong>Indice1. Riferimenti legislativi, normativi e disciplinari........................................................................................ 32. Obiettivi generali ...................................................................................................................................... 43. Tipologie progettuali................................................................................................................................. 63.1 Procedura di attivazione .............................................................................................................................. 94. Monitoraggio .......................................................................................................................................... 105. Gruppo di lavoro..................................................................................................................................... 106. Destinatari............................................................................................................................................... 136.1 Riconoscibilità dei costi ............................................................................................................................ 147. Priorità ed esclusioni............................................................................................................................... 158. Soggetti proponenti................................................................................................................................. 159. Forme di partenariato.............................................................................................................................. 1610. Indice di variazione................................................................................................................................. 1811. <strong>Del</strong>ega..................................................................................................................................................... 1912. Risorse disponibili e vincoli finanziari ................................................................................................... 1913. Modalità e termini per la presentazione dei progetti .............................................................................. 2114. Procedure e criteri di valutazione ........................................................................................................... <strong>23</strong>15. Tempi ed esiti delle istruttorie ................................................................................................................ 2516. Comunicazioni........................................................................................................................................ 2617. Termine per l’avvio e la conclusione dei progetti .................................................................................. 2618. Indicazione del foro competente............................................................................................................. 2719. Indicazione del responsabile del procedimento ai sensi della legge 241/1990 e s.m.i. .......................... 2720. Tutela della privacy ................................................................................................................................ 27APPENDICE ................................................................................................................................................... 28Tabella 1 - Descrizione figure professionali gruppo di lavoro........................................................................ 28Tabella 2 – Parametri mobilità transnazionale ................................................................................................ 29Tabella 3 – Parametri mobilità interregionale ................................................................................................. 30DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione di tirocini di inserimento lavorativoModalità a sportello – Anno <strong>2013</strong>


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 99ALLEGATO B Dgr n. del pag. 3/311. Riferimenti legislativi, normativi e disciplinariIl presente Avviso viene emanato nell’ambito del quadro normativo previsto dalle seguenti disposizioni:- Regolamento CE n. 1081/2006 relativo al Fondo Sociale Europeo, così come successivamentemodificato dal Regolamento (CE) n. 396/2009 del 06 maggio 2009 per estendere i tipi di costiammissibili a un contributo del FSE;- Regolamento CE n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante le disposizioni generali sulFondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione, che abrogail Regolamento CE n. 1260/1999, così come successivamente modificato dal Regolamento CE n.284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009;- Regolamento CE n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che stabilisce modalità diapplicazione del regolamento CE n. 1083/06 del Consiglio recante disposizioni generali sul FondoEuropeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione e del RegolamentoCE n. 1080/06 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;- Decisione Comunitaria C(2007), 3329 del 13 luglio 2007 di approvazione del Quadro StrategicoNazionale;- Decisione Comunitaria C(2007), 5633 del 16 novembre 2007 di Adozione del Programma Operativo peril Fondo Sociale Europeo – Ob. Competitività Regionale e Occupazione nella Regione Veneto;- <strong>Del</strong>ibera del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (C.I.P.E) del 15/06/2007concernente “Definizione dei criteri di cofinanziamento nazionale degli interventi socio strutturalicomunitari per il periodo di programmazione 2007/<strong>2013</strong>”;- Legge n. 34 del 25 febbraio 2008 - Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivantidall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - (Legge comunitaria 2007);- Artt. 117 e 118 della Costituzione che assegnano alle Regioni competenze esclusive in materia diistruzione e formazione professionale e concorrenti in materia di istruzione;- Legge Regionale n. 10/90;- Legge Regionale n. 19/2002, come modificata dalla L.R. n. <strong>23</strong>/2010;- Legge regionale n. 39 del 29 novembre 2001 “Ordinamento del bilancio e della contabilità dellaRegione”;- Legge Regionale del 13 marzo 2009 n. 3, “Disposizioni in materia di occupazione e mercato del lavoro”,così come modificata dalla Legge Regionale n. 21 del 08 giugno 2012;- <strong>Del</strong>ibera della Giunta Regionale del Veneto n. 422 del 27 febbraio 2007 “Approvazione della proposta diProgramma Operativo Regionale – Fondo Sociale Europeo –Ob. Competitività Regionale e Occupazione– 2007/<strong>2013</strong>”;- <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 3289 del 21 dicembre 2010: “L.R. n. 19/2002“Istituzione dell’elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati”. Approvazione delle LineeGuida e contestuale revoca delle DD.G.R. n. 971 del 19 aprile 2002; n. 1339 del 9 maggio 2003; n. 113del 21 gennaio 2005; n. 3044 del 2 ottobre 2007 (limitatamente alla modifica apportata alla D.G.R. n.971/2002); n. 1265 del 26 maggio 2008; n. 1768 del 6 luglio 2010”;- <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 1566 del 26 maggio 2009 relativa alle “Politicheattive per il contrasto alla crisi occupazionale”;- <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale n. 1675 del 18 ottobre 2011 “Approvazione delle linee diintervento in tema di "Valorizzazione del Capitale Umano. Politiche per l'occupazione e l'occupabilità"nel quadro della ripresa economica del sistema produttivo veneto;DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione di tirocini di inserimento lavorativoModalità a sportello – Anno <strong>2013</strong>


100Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>- <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale n. 337 del 06 marzo 2012 “Disposizioni in materia di tirocini –<strong>Del</strong>iberazione/CR n. 147 del 29.12.2011”;- <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale n. 1562 del 31 luglio 2012 “Approvazione Protocollo d’intesa traRegione del Veneto, Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto e Confindustria Veneto per larealizzazione del piano integrato per l’occupazione giovanile”;- <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale n. 2274 del 13 novembre 2012 “Direttiva per la Nuova IstruzioneTecnica: “L’istituto tecnico come prima impresa”;- <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale n. 808 del 15 marzo 2010 Interventi di politica attiva per ilreinserimento, la riqualificazione, il reimpiego dei lavoratori del sistema produttivo colpito dalla crisieconomica”. POR Veneto FSE 2007/<strong>2013</strong> - “Obiettivo Competitività regionale ed Occupazione” – AsseI “Adattabilità”, categoria di intervento 64 – Asse II “Occupabilità”, categoria di intervento 67. Anno2010. Approvazione delle opzioni di semplificazione dei costi attraverso l’adozione di unità standard dicosto, della direttiva per la realizzazione degli interventi e del relativo avviso”;- <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale n. 2138 del <strong>23</strong> ottobre 2012 “Attività di formazione perdisoccupati finanziate dalla Regione del Veneto. Approvazione dello studio per l’applicazione delleUnità di Costo Standard”.- <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale “Interventi di mobilità transnazionale e interregionale.Approvazione della metodologia per l’applicazione delle somme forfetarie ai rimborsi spese (Reg. CE1081/2006, come modificato dal Reg. CE 396/2009, art. 11, comma 3, lett b) iii)”;- <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale n. 2141 del <strong>23</strong> ottobre 2012 “Programma Operativo Regionale2007-<strong>2013</strong> - Fondo Sociale Europeo in sinergia con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale – Ob.Competitività Regionale e Occupazione - Reg. 1081/2006 e Reg. 1083/2006. Asse II – Occupabilità -Avviso pubblico per la realizzazione delle “Work Experience” - Modalità a sportello – Anno 2012”;- <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale n. 650 del 7 maggio <strong>2013</strong> “PON Governance e azioni di SistemaOb.1 Convergenza e PON azioni di Sistema Ob.2 Competitività Regionale e Occupazione –Programmazione FSE 2007-<strong>2013</strong>. Catalogo Interregionale di Alta Formazione. Direttiva per la richiestadi voucher per Master in alto apprendistato (D.Lgs 167 del del 14.9.2011 e L.R. 3/2009) – Riapertura deitermini di presentazione”;- <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale n. 651 del 7 maggio <strong>2013</strong> “Programma Operativo Regionale 2007-<strong>2013</strong> - Fondo Sociale Europeo – Ob. Competitività Regionale e Occupazione - Reg. 1081/2006 e Reg.1083/2006. Asse IV – Capitale Umano - Avviso pubblico - Direttiva per la richiesta di contributo per gliapprendisti con contratto di alta formazione e di ricerca - “Il dottorato in alto apprendistato”;- <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale n. 701 del 14 maggio <strong>2013</strong> “Programma Operativo Regionale2007-<strong>2013</strong> - Fondo Sociale Europeo in sinergia con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale – Ob.Competitività Regionale e Occupazione - Reg. 1081/2006 e Reg. 1083/2006. Asse II – Occupabilità -Avviso pubblico per la realizzazione delle “Work Experience”- FASE II - Modalità a sportello – Anno<strong>2013</strong>”;- Decreto del Dirigente Regionale Direzione Lavoro n. 337 del 08 maggio <strong>2013</strong> “Approvazione delloschema di “Patto di Prima Occupazione” o “Patto di Occupazione”;- <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale n.1324 del <strong>23</strong> luglio <strong>2013</strong> “Disposizioni in materia di tirocini, aisensi dell’accordo Conferenza Stato Regioni e Province autonome del 24 gennaio <strong>2013</strong> –<strong>Del</strong>iberazione/CR n. 44 del 14.05.<strong>2013</strong>”.2. Obiettivi generaliLa crisi socio-economica, che ha investito anche il mercato del lavoro veneto, ha messo in luce la necessitàdi investimenti volti a sostenere l’occupazione giovanile sviluppando specifiche politiche diaccompagnamento strutturale.DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione di tirocini di inserimento lavorativoModalità a sportello – Anno <strong>2013</strong>


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 101La Regione del Veneto condivide le comunicazioni della Commissione Europea 1 che nell’ambito delleiniziative volte a favorire l’occupazione giovanile, individua nella promozione di tirocini di qualità unostrumento che può contribuire a promuovere la possibilità di inserimento professionale dei giovani e cherappresenta una tappa importante verso un’occupazione regolare.I tirocini di qualità, intesi come periodo limitato in cui si fa esperienza pratica in un luogo di lavoro durante odopo gli studi, possono consentire sia di aumentare l’occupabilità dei giovani sia di avere benefici riflessianche per i soggetti ospitanti, soprattutto quando si tratta di affrontare disequilibri nelle competenzeprofessionali, di ricorrere a conoscenze aggiornate e di agevolare future assunzioni.Il Consiglio d’Europa, già nel 2005, aveva redatto una convenzione sul valore dell’eredità culturale per lasocietà 2 , rimarcando il valore e il potenziale di un’eredità culturale che, se usata saggiamente, si può porrecome risorsa per lo sviluppo sostenibile e per la qualità della vita, in una società in costante evoluzione. Dapiù parti viene sottolineata l’importanza di valorizzare i mestieri della tradizione non solo per evitarne lascomparsa, ma anche perché possono rappresentare un’importante opportunità di lavoro per i giovani, tantopiù se adeguatamente sostenuti con interventi che li inseriscano nell’attuale contesto del mondo del lavoro,adattandoli ad una realtà tecnologicamente avanzata e in continuo divenire.Con precedenti provvedimenti (DDGR n. 1562/12, 2141/12, 2274/12, 650/13, 651/13, 701/13) la GiuntaRegionale del Veneto ha già promosso una serie di interventi integrati che si sono posti la finalità di offrirepercorsi formativi professionalizzanti che, riducendo il divario tra le imprese e il mondo dellaformazione/istruzione, potessero sviluppare interventi in grado di rispondere concretamente ai fabbisogni deidiversi soggetti coinvolti.Si pone, ora, la necessità di continuare nella stesura di un quadro di interventi integrati a supportodell’occupazione giovanile, rispondendo alle esigenze del territorio per sostenere la filiera formativadestinata in particolare ai giovani in uscita dai percorsi triennali di istruzione e formazioneprofessionale che non intendono proseguire la carriera scolastica, ma che necessitano di ulterioricompetenze tecnico-professionali finalizzate all’inserimento nel mercato del lavoro.Al contempo si propone di realizzare attività destinate alla valorizzazione e attualizzazione dei mestieri dellatradizione 3 , tutt’ora indispensabili all’economia e al sistema produttivo veneto, e che possono costituireun’occasione di sbocco occupazionale per i giovani disoccupati (o non occupati) residenti o domiciliati sulterritorio regionale.Tale Direttiva, pertanto, intende integrare l’attuale offerta formativa dando l’opportunità ai disoccupati e aigiovani neo qualificati di partecipare ad attività di tirocinio di inserimento lavorativo preceduta da attivitàformative finalizzate all’acquisizione di competenze tecnico-professionali per figure professionali di tipooperativo 4 .Per la regolamentazione dei tirocini si fa riferimento alla <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale n. 1324 del<strong>23</strong> luglio <strong>2013</strong> che attualmente disciplina l’utilizzo dei tirocini 5 nella Regione del Veneto 6 .L’Avviso è inserito nell’Asse II – Occupabilità del POR FSE, di cui si riporta di seguito lo schema:AsseII – Occupabilità1 COM(2012) 727 final. - COM(2012) 728 final. – COM(<strong>2013</strong>) 144 final.2 Consiglio d’Europa – (CETS no. 199) FARO, 27.X.2005)3 Esempi di mestieri della tradizione: casaro, macellaio, intagliatore, intarsiatore, calzolaio, ricamatore, ecc.4 Esempi di profili di tipo tecnico-operativo: addetto alla distribuzione di supermercato, operatore addetto alla logistica, addetto aireparti freschi presso aziende di distribuzione, cassiere addetto alle vendite per la grande distribuzione, operatore addetto allaristorazione fast food, ecc.5 Ad eccezione dei tirocini curriculari per i quali valgono le previsioni dei piani di studio e di offerta formativa.6. In particolare, si richiama l’art. 14 “indennità di partecipazione” della Dgr n 1324 del <strong>23</strong>/07/<strong>2013</strong> nel quale si afferma quanto segue:“Sulla base di quanto previsto all'articolo l, commi 34 - 36, della Legge n. 92/2012 i tirocinanti attivati ai sensi della presentedeliberazione sia presso soggetti ospitanti privati che pubblici, devono prevedere la corresponsione di una indennità di partecipazionenon inferiore a 400,00 euro lordi mensili, riducibili a 300,00 euro lordi mensili, qualora si preveda la corresponsione di buoni pasto ol’erogazione del servizio mensa. Nei tirocini in cui si preveda un impegno orario mensile fino a 80 ore, la misura dell’indennità dicorrispondere al tirocinante è ridotta del 50%”. L’eventuale indennità di frequenza erogata per i tirocini nell’ambito di questaDirettiva copre la quota di indennità da corrispondere di cui al citato art. 14.DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione di tirocini di inserimento lavorativoModalità a sportello – Anno <strong>2013</strong>


102Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Obiettivo specificoObiettivo operativoCategorie di spesaTipologie di azioneAttuare politiche del lavoro attive e preventive, con particolare attenzione all’integrazione deimigranti nel mercato del lavoro, all’invecchiamento attivo, al lavoro autonomo e all’avvio diimprese.Innalzare i tassi di partecipazione al mercato del lavoro rafforzando le competenze chiavedella popolazione con attività formative tese all’inserimento e reinserimento lavorativo, alprolungamento delle carriere dei lavoratori più anziani, all’inclusione dei migranti.Sviluppare misure attive e preventive di contrasto alla disoccupazione che rispondano anchealla logica dell’approccio personalizzato, integrando gli interventi di formazione (anche sumisura), con l’orientamento, l’accompagnamento alla ricerca del lavoro, il ricollocamento e lamobilità, il sostegno all’avvio di attività lavorative autonome o alla creazione di imprese,garantendo a tutti l’acquisizione di competenze e il conseguimento di un titolo idoneo.68Azioni mirate di formazione direttamente collegate a specifici contesti/settori produttivirivolte all’inserimento degli utenti nel mondo del lavoro.3. Tipologie progettualiI percorsi progettuali dovranno comporsi di una parte di tirocinio di inserimento lavorativo in azienda e diuna parte di attività di formazione, orientamento ed eventuale accompagnamento, propedeutiche alraggiungimento finale degli obiettivi che la Direttiva si pone.Ciascun percorso prevede almeno un tirocinante e un datore di lavoro privato.Ciascun progetto deve fare riferimento alla formazione di un’unica figura professionale e deve prevedere perciascun destinatario la realizzazione di un tirocinio di inserimento lavorativo presso un partner aziendale.È ammessa la possibilità che lo stesso partner aziendale accolga in tirocinio più soggetti per la stessa figuraprofessionale purché siano rispettati i limiti previsti dalla DGR n. 1324/<strong>2013</strong> e sia garantita la realizzazionedi un tirocinio di qualità per i diversi destinatari accolti.La durata minima del tirocinio in azienda non può essere inferiore a 2 mesi e superiore a 4 mesi. La duratadei percorsi, ivi comprese le attività di formazione ed orientamento, nonché quelle di accompagnamento, nonpotrà essere superiore a 12 mesi.L’articolazione dell’attività formativa dovrà essere definita, in termini di conoscenze, abilità e competenze,in relazione alla figura professionale da formare sulla base degli specifici fabbisogni aziendali. Inconsiderazione di ciò potranno essere previsti sia interventi formativi da erogare in gruppo che interventipersonalizzati da erogare in forma individuale. È compito del soggetto proponente motivare le scelteprogettuali operate, di cui sarà valutata la coerenza rispetto alla figura professionale da formare per la qualeviene presentato il progetto. In ogni caso l’attività formativa dovrà essere preceduta dalla necessaria attivitàdi orientamento per agevolare l’inserimento in azienda del tirocinante.Potranno, quindi, essere presentati progetti rivolti a profili professionali di tipo tecnico-operativo 7 ,caratterizzati da compiti generici, con un basso livello di complessità e che richiedono conoscenze generali eoperative oppure progetti finalizzati alla valorizzazione e attualizzazione dei mestieri della tradizione 8 .I percorsi di formazione dovranno avere una durata compresa tra 16 e 120 ore.E’ previsto il rilascio in esito al percorso di uno specifico attestato dei risultati di apprendimento acquisiti 9 .Possono essere proposte anche attività all’estero e in altre regioni nonché iniziative comportanti lamobilità geografica degli utenti, purché arrecanti valore aggiunto al progetto e riconoscibili a livello di7 Esempi di profili di tipo tecnico-operativo: addetto alla distribuzione di supermercato, operatore addetto alla logistica, addetto aireparti freschi presso aziende di distribuzione, cassiere addetto alle vendite per la grande distribuzione, operatore addetto allaristorazione fast food, ecc.8 Esempi di mestieri della tradizione: casaro, macellaio, intagliatore, intarsiatore, calzolaio, ricamatore, ecc.9 Rif. DGR 2895/12 - Approvazione Linee guida per la validazione di competenze acquisite in contesti non formali e informali.DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione di tirocini di inserimento lavorativoModalità a sportello – Anno <strong>2013</strong>


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 103apprendimenti con il sistema ECVET (European Credit System for Vocational Education and Training). Taliproposte saranno premiate a livello di punteggio.L’esperienza all’estero/fuori regione non potrà essere superiore al 50% del monte ore complessivodell’attività di orientamento e di formazione. Il tirocinio potrà essere svolto per l’intero monte ore all’esteroo fuori regione. Il soggetto proponente deve comunque garantire il tutoraggio del percorso in ogni sua fase eha la responsabilità delle scelte operative compiute.Ciascun progetto, oltre alla parte di tirocinio presso un datore di lavoro privato, si compone delle seguentiparti:1. Attività di orientamento al ruolo e ricerca attiva del lavoro (obbligatoria): il modulo ha la finalitàdi fornire all’utente elementi utili ad inquadrarne la collocazione in azienda e ad orientarlo alle attivitàda svolgere durante il periodo di tirocinio. Tale modulo ha una durata minima di 4 ore e massima di16 ore, che potranno essere erogate a livello individuale e/o di gruppo, anche all’interno dell’azienda,Almeno 2 ore di tale modulo dovranno pertanto essere dedicate all’incontro iniziale tra tutor didatticoorganizzativoe tutor aziendale, durante le quali è richiesta la presenza attiva del tirocinante, al fine digarantire la definizione e la condivisione del progetto di tirocinio. Tale attività non si sovrappone aquanto richiesto come visite aziendali durante il tirocinio stesso e dovrà essere realizzata entro il 25%del monte ore previsto di attività formativa.Dovranno inoltre essere previste attività di ricerca attiva del lavoro per i partecipanti che nonsottoscrivono alcun Patto di Prima Occupazione. Tali attività hanno come finalità il supporto altirocinante nella definizione di un piano di ricerca attiva del lavoro, incrementando le sue capacitàpersonali di gestire in autonomia tale piano. In particolare, si potranno prevedere attività volteall'individuazione delle opportunità professionali attraverso specifici strumenti di ricerca attiva, allavalutazione delle proposte di lavoro, alla promozione del tirocinante e all'invio della candidatura,all'invio e/o alla visita in aziende diverse da quella in cui si svolge il tirocinio, alla partecipazione acolloqui di selezione.Per ciascun destinatario delle attività, dovranno essere garantiti almeno n. 2 colloqui di selezione attivatipresso imprese disponibili all’inserimento al lavorativo (esterne partenariato di progetto). Nel caso diassunzione del tirocinante con contratto in regola con la normativa vigente (di durata pari ad almeno 3mesi), i colloqui di selezione non sono obbligatori.2. Attività di formazione (obbligatoria): tale attività ha l’obiettivo di fornire conoscenze, competenze eabilità chiave (professional tools) rispetto al ruolo e alla figura professionale oggetto dell’interventoprogettuale, offrendo agli allievi un quadro di riferimento completo e trasversale utile all’inserimentonel ruolo professionale da ricoprire.A puro titolo esemplificativo, si precisa che potranno essere oggetto di tale modulo anche i contenutirelativi a conoscenze di base sui temi della sicurezza, della comunicazione, dell’informatica, dellelingue, ecc.Tale modulo formativo dovrà avere una durata compresa tra 16 e 120 ore erogate in un gruppo(minimo 3 - massimo 15 partecipanti). Potrà essere prevista una personalizzazione per singolo utentein base alle diverse esigenze aziendali, attraverso l’erogazione dell’attività in forma individuale fino adun massimo di 20 ore. Inoltre, recependo la metodologia CLIL (Content and Language IntegratedLearning) introdotta dalla riforma del II° ciclo dell’Istruzione che proietta la Scuola italiana versol’internazionalizzazione, è possibile prevedere l’erogazione di attività formativa professionalizzantein lingua straniera; in questo caso l’intervento formativo potrà avere durata massima di 180 ore ovveropotranno essere erogate fino a 60 ore aggiuntive per l’insegnamento di una disciplina in una linguastraniera.Infine, la formazione potrà essere erogata prima e/o durante e/o alla fine dell’attività di tirocinio, aseconda dei contenuti, fabbisogni formativi del tirocinante e delle esigenze delle imprese ospitanti.3. Attività di accompagnamento: nel caso i soggetti ospitanti i tirocini abbiano sottoscritto il Patto diPrima Occupazione/Patto di Occupazione, è possibile prevedere una attività di accompagnamento allavoro (da intendersi come opzionale e non obbligatoria). Tale attività può essere prevista nel caso inDIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione di tirocini di inserimento lavorativoModalità a sportello – Anno <strong>2013</strong>


104Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>cui sia necessaria una specifica attività di supporto al neoassunto nella prima fase dell’inserimentolavorativo in azienda e possono essere richieste fino ad un massimo di 12 ore di attività. L’attività diaccompagnamento al lavoro può essere richiesta, come attività integrativa, anche in una successivaapertura di sportello nel momento in cui l’azienda formalizzi la sottoscrizione del Patto di PrimaOccupazione/Patto di Occupazione e sia necessario avviare un’attività individualizzata a sostegno delneo-assunto per supportare ed integrare eventuali sue lacune.4. Attività di sostegno: per le attività di tirocinio è possibile riconoscere l’erogazione di una indennità difrequenza 10 (da intendersi al lordo di eventuali oneri fiscali, previdenziali e assicurativi) dacorrispondere al tirocinante, il cui valore orario varia a seconda della tipologia di destinatario:- tutti soggetti destinatari: fino a 3,00 € ora/partecipante- soggetti che abbiano ISEE (relativa al 2012 dichiarata nel <strong>2013</strong>) inferiore od uguale ad € 20.000,00:fino a 6,00 € ora/partecipante.Tale indennità di frequenza sarà riconosciuta solo se il tirocinante avrà raggiunto la frequenza del 100%del monte ore di tirocinio previsto 11 . Esclusivamente nel caso in cui il tirocinante venga assunto con uncontratto in regola con la normativa vigente (di durata pari ad almeno 3 mesi) prima della conclusionedel tirocinio, sarà possibile riconoscere l’indennità per le ore effettivamente svolte a condizione che iltirocinante abbia raggiunto la frequenza di almeno il 30% del monte ore del tirocinio.Al soggetto proponente saranno riconosciuti € 4,70 per ora di tirocinio frequentata dal tirocinante, acopertura dei costi che l’ente deve sostenere per la realizzazione del tirocinio, in relazione ai viaggi etrasferte del personale amministrativo, assicurazioni, tutoraggio, coordinamento/direzione, attivitàamministrativa, costi di monitoraggio, garanzie fideiussorie, spese postali, telefoniche, valori bollati ecosti indiretti sostenuti. Tale costo sarà riconoscibile solo a condizione che il tirocinante abbiafrequentato il 100% dell’intero monte ore di tirocinio 12 . Esclusivamente nel caso in cui il tirocinantevenga assunto con un contratto in regola con la normativa vigente (di durata pari ad almeno 3 mesi)prima della conclusione del tirocinio, sarà possibile riconoscere il costo all’ente per le oreeffettivamente svolte solo se il tirocinante avrà raggiunto la frequenza di almeno il 30%. Se l’allievointerrompe, per qualsiasi altro motivo, la frequenza della formazione e/o del tirocinio prima dellaconclusione del progetto non sarà riconosciuto alcun costo per le attività realizzate.Dovranno pertanto essere garantite, da parte del soggetto proponente, le seguenti attività: la verificadegli apprendimenti ex post, l’assistenza al reporting delle attività svolte durante il tirocinio, larealizzazione di almeno una visita aziendale in ciascuna impresa presso cui è inserito il tirocinante e perciascun mese di tirocinio (minimo 2). Obiettivo di tali visite sarà quello di verificare lo svolgimento deltirocinio raccogliendo feedback sia da parte del tirocinante che da parte dell’azienda. A tali visitedovranno essere presenti sia il tutor didattico-organizzativo che il tutor aziendale che il tirocinante 13 .Si precisa che sarà valutato, ai fini della finanziabilità del progetto, il grado di coerenza tra il profiloprofessionale indicato nel progetto, la struttura progettuale del percorso formativo proposto e gliobiettivi formativi previsti, nonché i requisiti di accesso dei destinatari.Tabella 1: Prospetto riassuntivo delle parti di cui si può comporre il progetto oltre al tirocinio in aziendaAttivitàDurata in oreModalità di erogazione(Obbligatoria) Minimo Massimo10 Tale indennità di frequenza risponde a quanto previsto all’art. 1 comm. 34-36 della Legge 92/2012 in relazione alle indennità dipartecipazione che il soggetto ospitante il tirocinio deve corrispondere ai partecipanti e che nell’ambito di specifici programmi oprogetti volti a favorire l’inclusione di particolari categorie di soggetti può essere sostenuta dalla Regione (DGR n. 1324/<strong>2013</strong>).Spetterà al soggetto proponente assicurarsi che vengano rispettati i requisiti minimi per l’indennità stabiliti dalla suddetta legge anchein fase di rendicontazione finale del progetto.11 Potranno, quindi, essere previste attività di recupero per permettere il raggiungimento di tale monte ore.12 Qualora un tirocinante sia impossibilitato a frequentare delle ore di tirocinio, spetterà al soggetto proponente ricalendarizzare leattività di tirocinio e permettere al tirocinante il raggiungimento del 100% del monte ore totale.13 Nel caso in cui l’intero monte ore dell’attività di tirocinio in azienda venga realizzato all’estero, è possibile sostituire losvolgimento delle visite aziendali con la presentazione di una relazione relativa al monitoraggio dell’attività svolta.DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione di tirocini di inserimento lavorativoModalità a sportello – Anno <strong>2013</strong>


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 105Attività di orientamento 4 16IndividualeDi gruppo(min 2 - max 12 partecipanti)120Attività di formazione16fino a 180 nelcaso didisciplinainsegnata inuna linguastranieraIndividuale (max 20 ore)Unico gruppo(min 3 – max 15 partecipanti )AttivitàDurata in ore(Facoltativa) Minimo MassimoModalità di erogazioneAttività di accompagnamento Non definito 12 IndividualeLe attività di formazione possono essere realizzate attraverso tre diversi contesti formativi: aula, FAD(formazione a distanza) e piattaforme di collaborazione on-line e outdoor.Le metodologie utilizzate devono risultare coerenti con i contenuti, gli obiettivi didattici e gli stili diapprendimento generalmente riscontrabili negli utenti.3.1 Procedura di attivazioneLa procedura per la presentazione e realizzazione delle attività progettuali prevede le seguenti fasi:- FASE 1: individuazione della struttura ospitante e definizione del percorso formativo, conl’indicazione della figura professionale da formare, dei requisiti richiesti all’utente, delle modalità direalizzazione del percorso;- FASE 2: pubblicizzazione delle attività progettuali e raccolta delle domande dell’utenza. Il termine perla presentazione delle candidature non può essere inferiore a 20 giorni dall’inizio dellapubblicizzazione 14 ;- FASE 3: selezione dei candidati. Tale fase si conclude con la predisposizione del verbale di selezionee la stesura della graduatoria di merito;- FASE 4: definizione dell’accordo tra il soggetto proponente, il soggetto ospitante e l’utente chesancisce la realizzazione delle attività progettuali e del tirocinio di inserimento lavorativo. Tale fase siconclude, quindi, con la sottoscrizione di un’apposita convenzione tra le parti.La documentazione attestante le attività di cui alle Fasi 1, 2, 3, e 4 deve essere conservata dal soggettoattuatore e disponibile per le verifiche in loco e/o finali realizzate dall’Amministrazione competente.14 Nel caso in cui il progetto non rientrasse nell’elenco dei progetti approvati, il soggetto proponente dovrà provvedere a informare icandidati del mancato finanziamento del progetto mediante risorse provenienti dal Fondo Sociale Europeo; tale comunicazione dovràavvenire con le stesse modalità previste per la pubblicizzazione delle attività progettuali, utilizzate precedentemente.DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione di tirocini di inserimento lavorativoModalità a sportello – Anno <strong>2013</strong>


106Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Una volta individuata la struttura ospitante e quanto previsto per la Fase 1, il soggetto proponente accede –tramite l’area riservata – all’applicativo di acquisizione on-line dei progetti e inserisce il progetto. Effettuatoil passaggio del progetto in stato “confermato” attraverso funzione dell’applicativo, può essere avviata laFase 2 ossia la pubblicizzazione e la raccolta delle domande dell’utenza precisando che i progetti sarannoapprovati con decreto del Dirigente Regionale della Direzione Formazione entro 15 giorni dalla scadenza deitermini per la presentazione delle candidature e che, pertanto, l’erogazione dei contributi è subordinataall’approvazione da parte dell’Amministrazione regionale.Nel caso in cui il datore di lavoro abbia sottoscritto il Patto di Prima Occupazione/Patto di Occupazione conuno o più soggetti, le Fasi 2 e 3 non risultano obbligatorie.4. MonitoraggioNell’ambito di tale Direttiva è prevista un’attività di monitoraggio qualitativo che si potrà articolare in 2diversi momenti:1. Monitoraggio in itinere: in occasione delle regolari visite ispettive che vengono programmate dallaDirezione Formazione, si potrà realizzare una visita sul campo presso la sede di svolgimentodell’attività progettuale, al fine di approfondire e valutare le attività dal punto di vista qualitativo. Dopoun primo momento di osservazione dello svolgimento dell’attività progettuale ad ogni partecipantepresente verrà somministrato un breve questionario di valutazione. A questo seguirà una breve attività didiscussione (individuale o di gruppo) con i partecipanti volta a raccogliere il grado di soddisfazione inrelazione all’attività svolta e alla congruenza tra le aspettative iniziali, l’attività formativa realizzata el’inserimento in azienda. Gli esiti sono raccolti con gli strumenti di rilevazione che saranno definiti dallaDirezione Formazione.2. Monitoraggio finale: sulla base degli esiti del monitoraggio in itinere e delle problematiche emerse infase di realizzazione, potrà essere valutata la possibilità di realizzare presso gli uffici regionali o pressola sede del soggetto proponente/gestore dei progetti, anche un incontro finale secondo le modalità chesaranno definite dalla Direzione Formazione. Tale incontro potrà fungere da momento di valutazionedell’intero percorso progettuale e da verifica dei risultati raggiunti.L’incontro potrà vedere il coinvolgimento anche dei referenti aziendali coinvolti nelle attività ditirocinio per valutare l’impatto delle attività in relazione ai fabbisogni aziendali, alla congruenza dellaformazione realizzata e al raggiungimento degli obiettivi progettuali.In quest’occasione potranno essere raccolte anche eventuali proposte per successive attività daprogrammare.Al termine delle attività progettuali, coloro che non avranno compilato il questionario nel corso di una visitain loco dovranno provvedere alla compilazione dello stesso, secondo le indicazioni che verrannosuccessivamente fornite dalla Direzione Formazione.5. Gruppo di lavoroIn relazione all’utilizzo dei costi standard nella presente Direttiva si rende necessario definire i requisitiminimi del gruppo di lavoro coinvolto nella progettazione e realizzazione degli interventi di cui alla presenteDirettiva.Il soggetto proponente dovrà garantire il tutoraggio del percorso in ogni sua fase ed ha la responsabilità dellescelte operative compiute. In linea generale dovrà essere assicurata la messa a disposizione di un adeguatogruppo di lavoro che presenti una precisa esperienza professionale attinente alle materie oggetto del progetto.Ciascun progetto deve necessariamente prevedere un modulo di orientamento al ruolo e di ricerca attiva dellavoro ed un modulo formativo. Tenuto conto di ciò, ogni progetto dovrà individuare figure professionali diriferimento per l’attività di orientamento, nonché figure coinvolte nell’attività di docenza/formazioneDIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione di tirocini di inserimento lavorativoModalità a sportello – Anno <strong>2013</strong>


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 107che devono possedere una specifica esperienza professionale attinente alle materie di insegnamento, chedevono essere dettagliate sulla base delle caratteristiche della figura professionale che si intende formare edell’azienda ospitante il tirocinio di inserimento.L’orientatore/esperto di orientamento accompagna giovani e adulti utili nella definizione del proprioprogetto formativo e/o professionale e nella gestione di particolari momenti di transizione (ad esempiolavoratori che desiderano cambiare lavoro o fare il punto della propria situazione professionale, personedisoccupate o inoccupate in cerca di occupazione o in reinserimento lavorativo). È richiesta un’esperienzaminima di almeno 2 anni nell’erogazione/realizzazione di percorsi di orientamento.In ogni progetto dovrà essere individuato almeno un referente (direttore/coordinatore di progetto) cheavrà il compito di raccordarsi sia con l’azienda ospitante, per assicurare il necessario coordinamento con ilsoggetto ospitante (anche nei termini di progettazione di dettaglio e monitoraggio delle attività), sia con laDirezione Regionale Formazione al fine di relazionare sulle attività e sugli esiti del progetto ogni qualvolta laDirezione Formazione ne ravvisi la necessità. Tale figura professionale dovrà avere un’esperienza di almeno5 anni in analoghe attività e la sostituzione della stessa in corso d’opera dovrà avvenire esclusivamente conuna figura avente le medesime caratteristiche della prima.A livello progettuale 15 dovrà essere garantito che, almeno il 40% del monte ore complessivo, sia ricoperto dafigure professionali di docenti/consulenti di fascia senior (almeno 5 anni di esperienza) e non più del 20% difascia junior. L’attività svolta in assenza dei requisiti previsti non sarà riconosciuta ai fini del calcolo delcontributo.In fase di realizzazione, per ogni progetto dovranno essere rispettate le percentuali di docenti/consulenti difascia senior, middle e junior dichiarate in sede di presentazione del progetto, in quanto oggetto divalutazione.Si precisa che potranno essere riconosciuti costi per attività svolte da parte di lavoratori impiegati presso leimprese partner del progetto, purché tali attività:- sia svolta al di fuori del normale orario di lavoro;- non si sovrapponga alle mansioni (o, nel caso di lavoratori parasubordinati, alle prestazioni previstedall’incarico) rientranti nel ruolo ricoperto dal lavoratore in azienda;- non sia rivolta esclusivamente al tirocinante da accogliere presso la stessa impresa di provenienza dellavoratore, ma si rivolga ad un gruppo di allievi che andranno ad inserirsi presso partner aziendalidiversi.Dovrà essere prevista la figura di almeno 1 addetto alla selezione che avrà il compito di assicurare lacorretta gestione delle attività di selezione dei partecipanti.All’interno del modulo formativo dovrà essere garantita la presenza di almeno 1 tutordidattico/organizzativo per almeno il 20% del monte ore complessivo previsto di ogni singolaedizione/intervento e verificabile dalle firme di presenza sui registri. Si ricorda che il tutordidattico/organizzativo ha tra le sue funzioni fondamentali (oltre a quelle propriamente organizzative) quelladi fornire un supporto consulenziale a quanti si apprestano a partecipare ad un percorso di apprendimento,facilitando l’acquisizione e lo sviluppo di nuove conoscenze, abilità e sensibilità proprie del contesto diapprendimento. Il tutor non interviene sui contenuti dell’intervento, ma sul processo psico-sociale dellostesso, sotto il profilo cognitivo, emotivo, affettivo, relazionale, sociale. Ha, inoltre, il compito di monitorarecostantemente l’andamento degli apprendimenti, relazionandosi col coordinatore del progetto.Dovrà, inoltre, essere assicurata l’individuazione di un tutor aziendale per ogni azienda che accoglie gliutenti. Il tutor aziendale deve garantire un supporto costante all’utente in fase di stage per facilitarnel’inserimento in azienda ed il raggiungimento degli obiettivi formativi di stage.15 Si precisa che tali percentuali devono essere assicurate sul monte ore totale del progetto e non sul singolo intervento. Inoltre, illimite del 40% di figure professionali di fascia senior deve essere considerato come limite minimo sotto il quale non è possibilescendere, ma comunque suscettibile di incremento. Analogamente il limite del 20% di personale di fascia junior è da considerarsiquale limite massimo da non superare, ma che è possibile ridurre in funzione delle altre figure professionali (senior e middle) che siintendo coinvolgere.DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione di tirocini di inserimento lavorativoModalità a sportello – Anno <strong>2013</strong>


108Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Dovrà essere garantito un raccordo costante tra il tutor aziendale ed il tutor didattico/organizzativo e/o ildirettore/coordinatore di progetto, prevedendo la realizzazione di almeno due incontri che dovranno risultaredai report di attività degli operatori coinvolti ed essere opportunamente registrati (diari di bordo).Inoltre, il soggetto gestore deve assicurare la realizzazione di almeno una visita aziendale in ciascunaimpresa presso cui è inserito il tirocinante e per ciascun mese di tirocinio (minimo due visite aziendali). Atali visite dovranno essere presenti il tutor didattico/organizzativo, il tutor aziendale ed il tirocinante; talivisite dovranno essere verificabili dalle firme di presenza sui fogli mobili per lo stage e dai report di attivitàdell’operatore coinvolto.Il soggetto gestore deve assicurare la presenza di adeguate figure professionali che supportino l’assistenza alreporting delle attività svolte durante il tirocinio e provvedano alla verifica degli apprendimenti ex-post.Il dettaglio delle diverse figure professionali che compongono il gruppo di lavoro dovrà essere inserito nellospecifico campo relativo alle figure professionali utilizzate 16 in sede di presentazione del progetto. Per lespecifiche relative alle attività e all’esperienza minima delle figure professionali coinvolte si rimanda allaTabella riassuntiva riportata in Appendice.Il curriculum vitae (CV) di ciascuno dei componenti del gruppo di lavoro, sottoscritto dall’interessato ecompilato secondo il modello Europass, deve essere completo di tutti i dati, con indicazione precisa deltitolo di studio e con la specifica illustrazione delle esperienze professionali richieste e/o maturate. Il CVdovrà essere tenuto agli atti dal soggetto referente del progetto e presentato ad ogni richiesta della DirezioneFormazione.Prima dell’avvio delle attività in cui il singolo operatore è coinvolto, nel sistema gestionale verrà compilatala scheda relativa al profilo con il quale lavora al progetto; tale scheda deve essere obbligatoriamentecompilata in ogni sua parte e ci deve essere corrispondenza tra quanto indicato nella stessa e quanto presentenel CV dell’operatore.Si ritiene necessario precisare anche alcune incompatibilità tra figure professionali che intervengononell’ambito degli interventi finanziati:- utente: incompatibilità assoluta con altre figure;- amministrativo: compatibilità con qualsiasi altra figura;- docente: incompatibilità assoluta eccezion fatta per la funzione amministrativa e le funzioni dicoordinamento e direzione che non possono superare il 40% del monte ore complessivo attribuito alsoggetto;- tutor: incompatibilità assoluta eccezion fatta per la funzione amministrativa;- coordinatore/direttore: incompatibilità assoluta eccezion fatta per la funzione amministrativa e per lafunzione di docenza fino al massimo del 40% del monte ore complessivo attribuito al soggetto.Si precisano di seguito i seguenti principi generali:1. in caso di compatibilità di funzioni, resta intesa l’inammissibilità di coincidenza oraria dei serviziprestati, pena la revoca del contributo;2. la percentuale massima del monte ore assegnato al ruolo secondario è fissata al 40% del monte orecomplessivo attribuito al soggetto;3. l’incompatibilità è definita per singolo intervento formativo.Nella griglia sotto riportata si riassumono le indicazioni sull’incompatibilità tra le figure professionali cheintervengono nelle attività formative:Tabella 2: Griglia di incompatibilità tra le figure professionaliUTENTE AMMINISTRATIVODOCENTE/CONSULENTETUTORCOORDINATORE/DIRETTOREUTENTE I I I IAMMINISTRATIVO C C C C16 Campo “figure professionali utilizzate” scheda 4 dell’applicativo regionale.DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione di tirocini di inserimento lavorativoModalità a sportello – Anno <strong>2013</strong>


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 109DOCENTE/CONSULENTEI C I 40%TUTOR I C I ICOORD./DIRETT. I C 40% ILegenda: I = Incompatibile; C = Compatibile* previa autorizzazione da parte dell’Amministrazione regionale6. DestinatariPossono partecipare alle attività progettuali:• i soggetti inoccupati/non occupati, con particolare riferimento ai giovani in uscita dai percorsitriennali di istruzione e formazione professionale;• i giovani adulti disoccupati di breve durata;• i soggetti in condizione di svantaggio.I destinatari devono essere residenti o domiciliati sul territorio regionale ed aver conseguito almeno laqualifica in uscita dai percorsi triennali di istruzione e formazione.In caso di titoli di studio non conseguiti in Italia ma all’interno del territorio dell’Unione Europea ognidocumento presentato in originale o in copia autentica dovrà essere accompagnato dalla traduzione ufficialein lingua italiana.In caso di titoli conseguiti fuori dell’Unione Europea, dovrà essere esibito il titolo originale o copia autenticadi originale legalizzato o con apostille. Ogni documento deve essere accompagnato dalla traduzione giuratain italiano.Ai fini del presente avviso e in base al Decreto legislativo n. 181/2000 e s.m.i., lo stato di disoccupazione è lacondizione del soggetto privo di lavoro, che sia immediatamente disponibile allo svolgimento ed alla ricercadi un’attività lavorativa..Lo stato di disoccupazione si acquisisce rilasciando al Centro per l’Impiego la dichiarazione di immediatadisponibilità (DID) allo svolgimento di attività lavorativa.Nei rapporti con la Pubblica Amministrazione e con i concessionari e i gestori di pubblici servizi, lo stato didisoccupazione è comprovato con dichiarazioni, anche contestuali all’istanza, sottoscritte dall'interessato.Ai fini del presente avviso si precisano le seguenti definizioni:• “non occupati”: soggetti privi di lavoro che non intendono usufruire dei servizi erogati dai centri perl’impiego;• “inoccupati”: i soggetti privi di lavoro che non hanno mai svolto attività lavorativa;• “giovani adulti”: i soggetti di età superiore a diciotto anni e fino a trentacinque anni compiuti;“• “disoccupati di breve durata”: soggetti che, dopo aver perso un posto di lavoro o cessato un’attività dilavoro autonomo, siano alla ricerca di una nuova occupazione da non più di dodici mesi o da non più disei mesi se giovani;• “soggetti in condizione di svantaggio”: soggetti appartenenti alle categorie definite nella legge 381/91,nonché soggetti in situazioni di fragilità sociale evidenziate nell’art. 22 della legge 8 novembre 2000 n.328, per i quali un servizio pubblico definisca l’opportunità di un tirocinio con funzione ancheriabilitativa.Ciascun soggetto può svolgere un’unica esperienza di tirocinio presso la stessa impresa indipendentementedal profilo professionale, dal progetto formativo e dalla collocazione temporale. Inoltre, non può usufruire diulteriori finanziamenti pubblici per l’iscrizione e la partecipazione alle attività di tirocinio per la quale vieneselezionato.Il destinatario delle attività di tirocinio non può essere legato da vincoli di parentela con l’imprenditore o conil titolare dello studio professionale di livello inferiore al terzo grado.DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione di tirocini di inserimento lavorativoModalità a sportello – Anno <strong>2013</strong>


110Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Sono esclusi dalle attività progettuali i soggetti disoccupati di lunga durata, i soggetti in mobilità e i soggettisospesi dal lavoro, in quanto destinatari di specifiche misure di politiche attive del lavoro promosse dallaRegione del Veneto.6.1 Riconoscibilità dei costiPer le attività formative di gruppo, il numero degli utenti rendicontabili è definito per ciascuna edizionesecondo quanto segue:N° utenti con frequenza pari o superiore al 70% del monte ore intervento = N° utentirendicontabili per edizione N° utenti che hanno superato positivamente la verifica degli apprendimentiE’ richiesto che gli utenti sostengano un’analisi delle competenze acquisite alla fine o durante il percorsoformativo (analisi ex post). Nel caso in cui l’utente non raggiunga un risultato sufficiente per una o piùcompetenze, oggetto dell’intervento formativo, può effettuare la formazione di recupero affinché la successivaverifica degli apprendimenti dia esiti positivi. Qualora anche in seguito alla nuova verifica gli obiettiviformativi non risultassero raggiunti, l’utente non può considerarsi riconoscibile ai fini del raggiungimento delnumero minimo.Il numero di utenti rendicontabili per ciascun intervento formativo non può, pertanto, superare il numero diutenti che hanno raggiunto gli obiettivi formativi previsti dall’intervento. Le verifiche degli apprendimenti daparte del Soggetto attuatore possono essere soggette a controllo a campione ex-post da parte della RegioneVeneto – Direzione Formazione.La formula suddetta non si applica nella seguente casistica:• il tirocinante interrompe il percorso di inserimento perché viene assunto con un contratto in regola conla normativa vigente (di durata pari ad almeno 3 mesi) => la formazione sarà riconoscibile solo se iltirocinante avrà anche frequentato almeno il 30% del monte ore di tirocinio;• il tirocinante interrompe il percorso di inserimento per altri motivi => non sarà riconosciuto alcun costoper le attività realizzate.In relazione alle attività di orientamento e ricerca attiva del lavoro, ai fini del riconoscimento della relativaunità di costo, si considera attività realizzata la singola ora erogata e frequentata dal destinatario.Per il tirocinio sarà riconoscibile l’erogazione al tirocinante di una indennità di frequenza, il cui valore orariovaria a seconda della tipologia di destinatario (come riportato al paragrafo 3).E’ possibile prevedere, durante l’attività formativa, spese di vitto per la semiresidenzialità per un importomassimo di € 7,00 IVA inclusa, per pasto a persona. In caso di residenzialità è riconoscibile un secondopasto.Il costo per l’alloggio è riconoscibile solo per le attività formative residenziali o per formazione outdoor.La spesa massima riconoscibile è pari a € 40,00 IVA inclusa giornalieri a persona.Tali spese non sono riconoscibili per la fase di tirocinio.Nel caso di progetti che prevedano una permanenza all’estero o in altre regioni, potrà essere prevista unaborsa di mobilità, intesa come importo forfettario concesso in base a tariffe di costi unitari settimanali diversiper il paese ospitante; tale borsa coprirà i costi legati a vitto, alloggio e soggiorno, nonché le spese diviaggio, secondo le tabelle riportate in Appendice per l’individuazione dei parametri per la mobilitàtransnazionale e la mobilità interregionale.DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione di tirocini di inserimento lavorativoModalità a sportello – Anno <strong>2013</strong>


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 1117. Priorità ed esclusioniNucleo centrale degli interventi della presente Direttiva è la realizzazione di un tirocinio di inserimentolavorativo per i soggetti in uscita da percorsi triennali di istruzione e formazione professionale o per soggettidisoccupati in possesso di almeno la qualifica professionale.Tale Direttiva intende porsi in continuità con le linee guida tracciate nel documento per la Valorizzazione delCapitale Umano e le Politiche attive per l’occupazione e l’Occupabilità (DGR n. 1675 del 18/10/2011) epromuovere la sperimentazione del Patto di Prima occupazione e del Patto di Occupazione 17 , che devonoprevedere:a. la realizzazione di un percorso di formazione e tirocinio di inserimento lavorativo, finalizzato allaqualificazione/riqualificazione professionale e a garantire un adeguato e stabile inserimento in aziendadei diversi destinatari, rispondendo nel contempo anche ai reali fabbisogni del sistema produttivo;b. un contratto in regola con la normativa vigente e di durata pari ad almeno 1 anno. Nel caso del Patto diPrima Occupazione le aziende si impegnano ad assumere il giovane (neo-qualificato/neo-diplomato oneo-laureato) con contratto di apprendistato professionalizzante o di alta formazione e di ricerca (ex art.4 e ex. Art. 5 D.Lgs. 167 del 14.09.2011).Saranno, quindi, premiati, in termini di valutazione, i progetti che coinvolgono imprese che si sonoimpegnate ad assumere uno o più destinatari, sottoscrivendo il Patto di Prima Occupazione e/o il Patto diOccupazione.Tenuto conto della premialità assegnata, qualora il Patto di Prima Occupazione/Patto di Occupazione nontermini con l’assunzione del tirocinante entro la presentazione del rendiconto alla conclusione del progettofinanziato, al soggetto gestore non sarà riconosciuto alcun contributo.In un’ottica di mobilità geografica quale elemento di integrazione alla formazione e all’occupazione, sarannopremiati i progetti che prevedono attività all’estero e in altre regioni e che comportano la mobilitàgeografica degli utenti.In coerenza con quanto stabilito dalla Regione del Veneto per le attività di formazione a riconoscimento oper i percorsi formativi che abilitano all’esercizio di una certa professione, non sono ammessi progetti cheprevedano attività formative e/o di tirocinio rese obbligatorie per legge, che consentano il conseguimento dipatentini o rilascino qualifiche professionali o titoli abilitanti.Non sono ammissibili progetti riferibili ai settori della pesca e della sanità, nonché progetti che vedano lapartecipazione come partner aziendale di organismi di formazione, o organismi di diritto pubblico e impresea partecipazione maggioritaria pubblica.I progetti per la realizzazione di tirocini di inserimento lavorativo non possono essere realizzati in aziendecaratterizzate da attività in cicli stagionali, qualora tale tirocinio avvenga con la finalità di coprire eventualifabbisogni esclusivamente legati al picco di stagionalità.8. Soggetti proponentiPossono presentare candidatura:1) i soggetti iscritti nell'elenco di cui alla L.R. n. 19 del 9 agosto 2002 ("Istituzione dell'elenco regionaledegli organismi di formazione accreditati") per gli ambiti della formazione superiore e/o dell’obbligoformativo.2) i soggetti non iscritti nel predetto elenco, purché abbiano già presentato istanza di accreditamentoper gli ambiti della formazione superiore e/o dell’obbligo formativo ai sensi della <strong>Del</strong>iberazione dellaGiunta Regionale n. 359 del 13 febbraio 2004. In questo caso la valutazione dell'istanza di17 Il format di “Patto di prima Occupazione” e “Patto di Occupazione”, quale strumento mediante il quale un soggetto promotore, undatore di lavoro privato e un destinatario di un trattamento di politica attiva definiscono un percorso di inserimento lavorativo, è statoapprovato con Decreto del Dirigente Regionale Direzione Lavoro n. 337 del 08 maggio <strong>2013</strong> “Approvazione dello schema di “Pattodi Prima Occupazione” o “Patto di Occupazione”DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione di tirocini di inserimento lavorativoModalità a sportello – Anno <strong>2013</strong>


112Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>accreditamento sarà effettuata entro i 90 giorni successivi alla data di scadenza del presente avviso,fermo restando che - secondo quanto disposto dalla citata DGR n. 359/2004 - la richiesta di chiarimentio integrazioni da parte della Regione Veneto comporta la sospensione dei termini per la valutazione. Intal modo viene garantita a tutti i soggetti interessati la partecipazione alle procedure di affidamento, acondizione che il soggetto risulti accreditato al momento della stipula del contratto/atto di adesione,secondo quanto previsto dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale vigente.Ciascun soggetto proponente potrà presentare 18 complessivamente progetti fino ad un importo massimo di€ 300.000,00.9. Forme di partenariatoIn considerazione della DGR n. 1324/<strong>2013</strong>, gli organismi di formazione professionale accreditati o in via diaccreditamento (ai sensi della L.R. n 19 del 9 agosto 2002) possono presentare progetti rivolti limitatamenteagli ex-allievi del soggetto proponente in uscita da percorsi di istruzione e formazione professionale.Nel caso di attività rivolte a disoccupati/inoccupati che non rientrano nella tipologia degli ex-allievi di cuisopra, deve essere previsto un partenariato con almeno un Servizio per l’Impiego delle Province o conalmeno un’Agenzia per il Lavoro, quali soggetti autorizzati a promuovere tirocini di inserimento lavorativie che avranno il compito di stipulare le convenzioni necessarie.Nel caso, infine, di progetti rivolti a soggetti in condizione di svantaggio, si richiede di prevedere ilpartenariato operativo con almeno una Cooperativa sociale di tipo A (regolarmente iscritta nell’Alboregionale delle Cooperative sociali).Si riporta di seguito schema di riepilogo:Tabella 3: Tipologie partenariati obbligatori in base alla tipologia di destinatari e di soggetti proponentiSoggetto proponente Tipologia destinatari Tipologia di partenariato obbligatorioSoggetti accreditati o in via diaccreditamento per laformazione superiore/obbligoformativoSoggetti accreditati o in via diaccreditamento per laformazione superioreSoggetti accreditati o in via diaccreditamento per laformazione superioreex-allievi in uscita dai propripercorso di istruzione e formazioneprofessionalealtri disoccupati (non rientranti nellatipologia di ex-allievi del proponente)soggetti in condizione di svantaggioaziendale con almeno un datore di lavoroprivatoalmeno un Servizio per l’impiego oAgenzia per il Lavoro+aziendale con almeno un datore di lavoroprivatoalmeno una Cooperativa Sociale di tipo A(regolarmente iscritta nell’albo regionaledelle cooperative sociali)+aziendale con almeno un datore di lavoroprivatoL’inserimento, in qualità di partner operativi, di soggetti accreditati o in via di accreditamento per tutti gliambiti della formazione, non potrà avvenire successivamente all’approvazione dei progetti, ma dovrà essereformalizzato esclusivamente sin dalla fase di presentazione del progetto.Si ritiene necessario che ciascun progetto sia il frutto di un’accurata analisi dei fabbisogni occupazionaliattraverso l’indispensabile coinvolgimento delle imprese sin dalla fase di individuazione degli specificifabbisogni professionali e formativi. Si intende, quindi, instaurare una sinergia tra le esigenze produttive e18 Si precisa che l’importo massimo sarà calcolato su tutti i progetti presentati e non soltanto sui progetti effettivamente finanziati.DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione di tirocini di inserimento lavorativoModalità a sportello – Anno <strong>2013</strong>


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 113quelle formative, al fine di realizzare percorsi formativi professionalizzanti e tirocini di inserimento diqualità.In particolare deve essere previsto il partenariato aziendale con almeno un datore di lavoro privato(imprese e/o studi professionali) in qualità di soggetto ospitante del tirocinante.Sono, quindi, esclusi tutti gli Organismi di diritto pubblico quali le amministrazioni dello Stato, le Regioni,le province autonome, gli enti territoriali e locali, gli altri enti pubblici non economici, gli organismi didiritto pubblico comunque denominati e le loro associazioni, cioè qualsiasi organismo istituito per soddisfarespecificamente bisogni di interesse generale aventi carattere non industriale o commerciale, aventepersonalità giuridica, la cui attività è finanziata in modo maggioritario dallo Stato, dagli enti locali o da altriorganismi di diritto pubblico, oppure la cui gestione è soggetta al controllo di quest’ultimi, oppure il cuiorganismo di amministrazione, di direzione o di vigilanza è costituito per più della metà dei membridesignati dallo Stato, dagli enti locali o da altri organismi di diritto pubblico.Sono altresì esclusi dal ruolo di partner aziendale, in qualità di soggetti ospitanti il tirocinante, gli Organismidi Formazione accreditati e le strutture associative a loro collegate. Possono essere attivate, in quantofunzionali agli obiettivi progettuali, partnership qualificate con gli Organismi di seguito elencati: Agenzieper il Lavoro, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, camere di commercio, enti bilaterali,università, istituti di ricerca.Si precisa che lo stesso soggetto partner non potrà accogliere tirocinanti diversi per la stessa figuraprofessionale nell’ambito di più progetti presentati nelle varie aperture di sportello, anche se da soggettidifferenti.I limiti numerici di tirocini sono quelli definiti dall’art. 5 della DGR n. 1324/<strong>2013</strong>.Nel caso in cui il progetto preveda il coinvolgimento di più partecipanti, il partenariato aziendale dovràgarantire un tirocinio professionalizzante di qualità per tutti i partecipanti che sarà oggetto di valutazione aifini dell’inserimento nella graduatoria di merito. Per verificare la coerenza rispetto al progetto approvato èprevisto il reporting assistito delle attività svolte da parte del tirocinante.I limiti numerici di tirocini sono quelli definiti dall’art. 5 della DGR n. 1324/<strong>2013</strong>:Caratteristiche struttura ospitanteNumero tirocinantiLiberi professionisti e piccoli imprenditori senza dipendentiSoggetto ospitante senza dipendenti o con dipendenti a tempoindeterminato fino a 5Soggetti ospitante con dipendenti a tempo indeterminato da 6 a 20Soggetto ospitante con dipendenti a tempo indeterminato da 21 eoltre1 tirocinante1 tirocinanteFino ad un massimo di 2 tirocinantiFino ad un massimo del 10% deidipendenti a tempo indeterminatoNei casi in cui il soggetto ospitante sia una Cooperativa sociale di tipo B si applicano i seguenti limiti:Caratteristiche struttura ospitanteNumero tirocinantiSoggetto ospitante senza dipendenti o con dipendenti a tempoindeterminato fino a 5Soggetti ospitante con dipendenti a tempo indeterminato da 6 a 19Soggetto ospitante con dipendenti a tempo indeterminato da 20 eoltreFino ad un massimo di 2 tirocinantiFino ad un massimo di 4 tirocinantiFino ad un massimo del 20% deidipendenti a tempo indeterminatoPossono essere attivate, in quanto funzionali agli obiettivi progettuali, partnership qualificate con Organismidi seguito elencati: soggetti accreditati o in fase di accreditamento per i servizi al lavoro, ai sensi della DGR2<strong>23</strong>8/11 “Approvazione del sistema di accreditamento allo svolgimento dei Servizi per il lavoro nel territoriodella Regione Veneto” (art. 25 L.R. n. 3/2009), Centri per l’Impiego, associazioni di categoria,organizzazioni sindacali, camere di commercio.DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione di tirocini di inserimento lavorativoModalità a sportello – Anno <strong>2013</strong>


114Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>10. Indice di variazioneL’eventuale sostituzione delle imprese partner successivamente alla presentazione del progetto, è ammessasolo se le imprese proposte in sostituzione sono in grado di offrire un tirocinio di valore analogo o piùqualificante rispetto alle imprese sostituite.Tutte le variazioni di partner aziendali saranno monitorate e porteranno a determinare un “indice divariazione”, utilizzabile per l’accesso ai successivi sportelli, che sarà calcolato percentualmente sulla basedei risultati raggiunti da ciascun soggetto proponente. Non saranno tenute in considerazione le variazioni dipartenariato che determinano la realizzazione di un tirocinio più qualificante rispetto a quanto approvato.Tale indice di variazione sarà applicato a partire dal 6° sportello successivo alla prima approvazionedel progetto di percorsi di inserimento lavorativo.Tenuto conto che nella determinazione dell’indice di variazione non saranno prese in considerazione levariazioni che determinino la realizzazione di un tirocinio più qualificante rispetto a quanto approvato, siprecisa che la sostituzione di partner sarà valutata dalla Direzione Formazione e dovrà essere precedutadall’invio, tramite PEC, da parte dell’azienda rinunciataria di una comunicazione scritta che espliciti lemotivazioni del ritiro dal progetto.Inoltre, è richiesto che l’azienda che subentra invii alla Direzione Formazione una comunicazione, tramitePEC, sulle motivazioni che l’hanno spinta ad inserirsi nel progetto di percorsi di inserimento lavorativoevidenziando quali sono le caratteristiche del tirocinio offerto in relazione alla figura professionale e agliobiettivi progettuali.Il soggetto proponente dovrà garantire il rispetto delle procedure per la sostituzione dei partner aziendalitramite il sistema on-line di gestione dei progetti, provvedendo ad aggiornare la relativa scheda delle attivitàdi tirocinio. Tali schede dovranno essere approvate almeno il giorno prima della vidimazione deiregistri/fogli mobili necessari per l’avvio delle attività. L’Amministrazione regionale si riserva di approvarele schede entro due giorni lavorativi dal ricevimento della corretta e completa compilazione delle schedestesse.L’indice di variazione (rapporto imprese variate/imprese previste) sarà tenuto in considerazionenell’applicazione del punteggio relativo al parametro “Grado di realizzazione delle attività pregresse”, oltread innalzare la soglia prevista per la presentazione dei progetti nei successivi sportelli. In particolare, ilmeccanismo premiante prevede:Indice di variazione 19 Punteggio aggiuntivo relativo alparametro “grado di realizzazionedelle attività pregresse” da assegnare,se applicabile, in occasione deisuccessivi sportelli* oppure in futuribandiValore di variazione relativo aimassimali progettuali previsti, seapplicabile, in occasione deisuccessivi sportelli* oppure in futuribandida 0% (o inferiore) a 10% +1 + € 20.000,00da 11% a 25% 0 € 0da 26% a 50% -1 - € 20.000,00da 51% a 75% -2 - € 40.000,00da 76% a 90% -3 - € 60.000,00da 91% a 100% -4 - € 80.000,00*si intende negli sportelli dal 6° sportello successivo alla prima approvazione del progetto di percorsi di inserimento lavorativo19 Nel caso di numeri decimali superiori o uguali allo 0,5 si effettueranno gli arrotondamenti per eccesso, nel caso di numeri decimaliinferiori allo 0,5 si effettueranno gli arrotondamenti per difetto.DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione di tirocini di inserimento lavorativoModalità a sportello – Anno <strong>2013</strong>


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 115Pertanto, in base ai valori della tabella, ad un indice di variazione (rapporto imprese variate/imprese previste)fino al 10% verrà applicato, in fase di valutazione, 1 punto aggiuntivo rispetto a quanto previsto dalparametro “Grado di realizzazione delle attività pregresse”. Inoltre, potranno essere presentati progetti oltre imassimali previsti (€ 300.000,00) nei successivi sportelli o in futuri bandi, incrementando il massimaleprevisto di € 20.000,00.11. <strong>Del</strong>egaPer le attività di cui al presente avviso la delega è vietata. Di conseguenza, in fase progettuale il soggettoproponente deve prevedere la realizzazione delle attività in proprio o attraverso il ricorso a prestazioniindividuali, partenariati o acquisizioni di beni e servizi.Eventuali richieste di affidamento di attività in delega, limitatamente alle attività previste e supportate darigorosa motivazione, potranno essere presentate solo successivamente all’approvazione del progetto edautorizzate per iscritto dal Dirigente Regionale della Direzione Formazione. L’autorizzazione dovrà essereemanata preventivamente rispetto all’espletamento delle attività oggetto della richiesta, a pena di nonriconoscimento delle attività delegate. Per l’autorizzazione della richiesta di delega è necessario che la stessaabbia per oggetto apporti integrativi specialistici di cui il soggetto proponente non dispone in maniera direttao tramite partenariato e che la richiesta sia dovuta a sopraggiunti eventi imprevedibili per il soggettoproponente. Non è consentita in nessun caso la delega per attività di coordinamento, direzione e segreteriaorganizzativa del progetto.12. Risorse disponibili e vincoli finanziariLe risorse disponibili per la realizzazione dei percorsi di inserimento lavorativo ammontano ad un totale di €3.000.000,00 a valere sull’Asse Occupabilità – POR FSE 2007-<strong>2013</strong> relative al Fondo Sociale Europeo e alFondo di Rotazione secondo la seguente ripartizione:Fonte di finanziamentoAsseCat. spesaAnnualità Risorse FSE Risorse FdR Capitoli di spesaOccupabilità 68 <strong>2013</strong> 1.460.948,73 1.539.051,27 101322 - 1013<strong>23</strong>3.000.000,00Tali risorse saranno ripartite, in base alla finanziabilità dei progetti, all’interno delle 11 aperture di sportelloe, comunque, fino all’esaurimento delle risorse stesse. Qualora se ne ravvisasse la necessità, tale dotazionefinanziaria potrà essere integrata con ulteriori risorse specificatamente individuate. In caso di disponibilità dirisorse oltre le 11 aperture è data facoltà al Dirigente Regionale della Direzione Formazione di prevedereulteriori aperture fino ad esaurimento delle risorse.Per ciascuna apertura di sportello le risorse potranno essere integrate da risorse derivanti da economierisultanti dal mancato utilizzo dell’intero contributo assegnato 20 .All’assunzione dell’impegno provvederà con propri atti il Dirigente Regionale della Direzione Formazione, avalere su iscrizioni in conto competenze relative all’annualità <strong>2013</strong> del POR in oggetto.Le modalità di determinazione del contributo prevedono l’applicazione dei seguenti costi standard, cosìcome meglio specificato nelle successive tabelle:20 Tale mancato utilizzo potrebbe, ad esempio, determinarsi nel caso in cui il progetto presentato preveda l’indennità di frequenza piùalta (soggetti che abbiano ISEE < o = a € 20.000,00: 8,00 € ora/partecipante) rispetto a quella che poi si utilizza in base alle effettivecaratteristiche dei destinatari (soggetti coinvolti under 40 - 3,00 € ora/partecipante)DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione di tirocini di inserimento lavorativoModalità a sportello – Anno <strong>2013</strong>


116Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>• Attività individuali: rif. DGR 808 del 15/03/2010 – Il repertorio dei servizi di politica attiva e lemacrotipologie di attività – attività individuali• Attività di gruppo: rif. DGR 808 del 15/03/2010 – Il repertorio dei servizi di politica attiva e lemacrotipologie di attività – attività di gruppo (minimo 2 – massimo 12 partecipanti)• Attività formativa di gruppo: rif. DGR 2138 del <strong>23</strong>/10/2012 “Attività di formazione per disoccupatifinanziate dalla Regione del Veneto. Approvazione dello studio per l’applicazione delle Unità di CostoStandard”Tabella 4: Attività dei percorsi di inserimento lavorativo e applicazione dei costi standardAttivitàAttività di orientamento e diricerca attiva del lavoroAttività di formazioneValoreUnità di costostandard (UCS)Individuale€ 38,00Di gruppo€ 15,00Individuale€ 38,00Di gruppo€ 93,30 ora/attivitàVoce dispesaE 1.4E 1.5E 1.4E 1.1+4,10 ora/allievo E 1.6Condizioni per il riconoscimentoRealizzazione della singola ora di servizioerogata al destinatarioRealizzazione della singola ora di servizioerogata al destinatarioRealizzazione della singola ora di servizioerogata al destinatarioPer gruppi di utenti – rispetto numero minimodi utenti formatiAttività di accompagnamentoIndividuale€ 38,00E 1.4Realizzazione della singola ora di servizioerogata al destinatarioSi precisa che nell’ambito delle attività di formazione nella determinazione del contributo si terrà conto delnumero di destinatari eventualmente previsto e del numero di destinatari effettivamente formato 21 . Qualora ilnumero di destinatari inizialmente previsto non corrisponda al numero di destinatari effettivamente formatosi provvederà ad una rideterminazione del contributo sulla base del numero di utenti effettivamente formati,secondo i seguenti esempi: Modulo formativo professionalizzante di 100 oreGruppo di destinatari inizialmente previsto: 10 soggetti – costo previsto a budget per gruppo di 10soggetti = € 13.430,00 cioè [(€ 93,30+4,10*10)*100]Gruppo di destinatari formato: 8 soggetti - costo riconoscibile per intervento = € 12.610,00 cioè [(€93,30+4,10*8)*100] Attività formativa professionalizzante di 100 oreGruppo di destinatari inizialmente previsto: 10 soggetti – costo previsto a budget per gruppo € di 10soggetti = 13.430,00 cioè [(€ 93,30+4,10*10)*100]Gruppo di destinatari formato: 5 soggetti - costo riconoscibile per intervento = € 11.380,00 cioè [(€93,30+4,10*5)*100]Qualora il numero di soggetti effettivamente formato scenda al di sotto del numero minimo previsto per leattività formative di gruppo (3 unità), non verrà riconosciuto alcun contributo.21 S’intende per effettivamente formato quel destinatario che oltre il raggiungimento del 70% del monte ore previsto ha raggiunto gliobiettivi formativi (rif. Paragrafo 6).DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione di tirocini di inserimento lavorativoModalità a sportello – Anno <strong>2013</strong>


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 117Ai fini del riconoscimento delle unità di costo previste dalla DGR 808 del 15/03/2010, si considera attivitàrealizzata la singola ora di servizio erogata al destinatario 22 .Tabella 5: Altre spese legate alle attività progettuali e applicazione dei costi standardTipologia di attivitàValoreUnità di costo standard (UCS)Voce dispesaCondizioni per il riconoscimentoAttività di sostegno-tutti i soggetti: fino a 3,00 €ora/partecipante-soggetti che abbiano ISEE < o = a €20.000,00: fino a 6,00 €ora/partecipanteB 2.12Attività di stage € 4,70 /ora <strong>23</strong> E 1.7Spese per lasemiresidenzialitàe/o residenzialitàSpese di vitto massimo di € 7,00 IVAinclusa, per pasto a persona.In caso di residenzialità riconoscibile unsecondo pastoResidenzialità alloggio spesa massimariconoscibile pari ad € 40,00 IVAinclusa, giornalieri a personaB2.13Frequenza del 100% del monte oreIn caso di interruzione per assunzione:ore effettivamente svolte e solo sefrequenza di almeno 30% del monteore di tirocinioFrequenza del 100% del monte oreIn caso di interruzione del tirocinanteper assunzione:ore effettivamente svolte e solo sefrequenza di almeno 30% del monteore di tirocinioEffettiva fruizione del servizio.Il costo per l’alloggio è riconoscibileper i percorsi formativi residenziali oper formazione outdoor.Borsa di mobilitàinterregionale/transnazionaleCosti mobilità(come da Tabelle 2 e 3 in Appendice) 24 D1.1 Effettiva fruizione del servizio 25I soggetti proponenti sono tenuti a garantire la copertura assicurativa dei tirocinanti contro gli infortuni sullavoro presso l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL), nonché,presso idonea compagnia assicuratrice, per la responsabilità civile verso terzi. Le coperture assicurativedevono riguardare anche le attività eventualmente svolte dal tirocinante al di fuori dell’azienda (attività diformazione e orientamento, attività di accompagnamento). I costi sostenuti per tali coperture assicurativerientrano nei costi standard definiti nella tabella soprastante.13. Modalità e termini per la presentazione dei progettiLa presentazione dei progetti deve avvenire, a pena di inammissibilità, secondo queste modalità:22 Ad esempio, ad una attività di orientamento di gruppo, calendarizzata su tre giorni differenti per un’ora al giorno, partecipano illunedì 3 persone, il mercoledì 5 persone e il giovedì 1 persona, il costo standard viene così determinato:(15,00*3)+(15,00*5)+(15,00*1)= € 135,00<strong>23</strong> rif. DGR 2138 del <strong>23</strong>/10/201224 Rif. DGR “Interventi di mobilità transnazionale e interregionale. Approvazione della metodologia per l’applicazione delle sommeforfettarie ai rimborsi spese”25 Ai soli fini della dimostrazione dello svolgimento delle attività, il beneficiario è comunque tenuto alla conservazione delladocumentazione di spesa. La Regione effettuerà verifiche a campione volte ad accertare, anche attraverso l’esame delladocumentazione di spesa, l’effettività delle azioni svolte.DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione di tirocini di inserimento lavorativoModalità a sportello – Anno <strong>2013</strong>


118Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> accesso - tramite l’area riservata del portale regionale(http://www.regione.veneto.it/web/formazione/spazio-operatoriformazione) - all’applicativo diacquisizione on-line dei progetti con nome utente e password assegnati dalla Regione Veneto per gliorganismi di formazione accreditati; verrà assegnata un nome utente e una password per ciascuna sedeaccreditata;per i soggetti non in possesso di credenziali di accesso, richiesta di credenziali di accesso tramitel’applicativo accessibile dall’area riservata del portale regionale(http://www.regione.veneto.it/web/formazione/spazio-operatoriformazione), successivamente accessoall’applicativo di acquisizione on-line dei progetti;imputazione nel sistema di acquisizione dati on-line dei dati di progetto;passaggio del progetto in stato “confermato” attraverso l’apposita funzione dell’applicativo entro lascadenza prevista dal presente provvedimento; il passaggio in stato “confermato” è irreversibile, el’operazione non consente successive modifiche del progetto;presentazione, entro la scadenza prevista dal presente provvedimento, della domanda di ammissione alfinanziamento sottoscritta dal legale rappresentante del Soggetto proponente, in regola con lanormativa sull’imposta di bollo, e accompagnata da:fotocopia del documento di identità in corso di validità del sottoscrittore;moduli di adesione in partnership completi di timbro e firma in originale del legalerappresentante del partner.Non è prevista la presentazione cartacea del progetto. Ai fini della valutazione, faranno fede leinformazioni imputate nel sistema gestionale on-line.La presentazione dei progetti di per la realizzazione di tirocini di inserimento lavorativo avverrà attraversol’applicativo di acquisizione on-line dei progetti secondo una modalità a sportello che prevede le tempisticheriportate nella seguente tabella:Sportello Giorni di apertura Mese di apertura Anno di riferimento1 1-15 settembre <strong>2013</strong>2 16-30 settembre <strong>2013</strong>3 1-15 ottobre <strong>2013</strong>4 16-31 ottobre <strong>2013</strong>5 1-15 novembre <strong>2013</strong>6 16-30 novembre <strong>2013</strong>7 1-15 dicembre <strong>2013</strong>8 16-31 gennaio 20149 1-15 febbraio 201410 16-28 febbraio 201411 1-15 marzo 2014I progetti dovranno essere inviati esclusivamente tramite PEC e dovranno pervenire presso la DirezioneFormazione entro le ore 13 del giorno di scadenza indicato. Qualora il passaggio in “stato confermato”avvenga dopo le ore 13.00 di ciascun giorno di scadenza, pur con l’invio della domanda nei termini, iprogetti saranno ammessi alla valutazione nello sportello successivo. Si precisa che, anche nel caso in cui ladomanda venga inviata dopo le ore 13.00 di ciascun giorno di scadenza, i progetti saranno ammessi allavalutazione nello sportello successivo.Qualora la scadenza coincida con giornata prefestiva o festiva il termine sarà posticipato al primo giornolavorativo successivo.La proroga dei termini di apertura dello sportello potrà essere valutata sulla base delle domande pervenute edelle risorse finanziarie disponibili.La trasmissione della documentazione per via telematica dovrà avvenire inviando una mail all’indirizzo diPosta Elettronica Certificata della Regione del Veneto, protocollo.generale@pec.regione.veneto.it eDIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione di tirocini di inserimento lavorativoModalità a sportello – Anno <strong>2013</strong>


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 119specificando nell’oggetto del messaggio di posta elettronica “POR FSE – Destinazione lavoro - Direttiva perla realizzazione di tirocini di inserimento lavorativo – Anno <strong>2013</strong>” e all’inizio del messaggio, l’ufficiodestinatario competente per materia, nel caso specifico “Direzione Formazione”. Verranno accettate ledomande di ammissione al finanziamento inoltrate tramite e-mail provenienti da caselle di posta elettronicacertificata nelle quali il messaggio o gli allegati siano stati sottoscritti con firma digitale, il cui certificato siarilasciato da un certificatore accreditato.A ciascuna istanza trasmessa alla Regione del Veneto, dovrà corrispondere un unico messaggio PEC ditrasmissione. Le modalità e termini per l’utilizzo della stessa, predisposti dalla Direzione Affari Generali,sono disponibili nel sito web della Regione del Veneto al seguente indirizzo:http://www.regione.veneto.it/web/informatica-e-e-government/pec .La presentazione dei progetti e della relativa documentazione costituisce presunzione di conoscenza e diaccettazione senza riserva delle specifiche indicazioni formulate nella presente direttiva e delle disposizioniregionali riguardanti la materia.Il formulario per la presentazione dei progetti, che sarà successivamente approvato con Decreto del DirigenteRegionale della Direzione Formazione, sarà fornito unicamente a scopo di diffusione.La Direzione Regionale Formazione è a disposizione degli operatori per fornire eventuali informazioninecessarie. Tali informazioni possono essere richieste dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 ai seguentirecapiti telefonici:- per quesiti di carattere contenutistico (tipologie e caratteristiche dei progetti presentabili, degli utentidestinatari, ecc.): 041 279 5068 - 5133;- per quesiti di carattere tecnico, in particolare per quanto riguarda le modalità di accesso e utilizzo delsistema informatico: 041 279 5154 – 5131.14. Procedure e criteri di valutazioneLe procedure ed i criteri di valutazione dei progetti presentati vengono individuati in coerenza con i criteri diselezione già approvati nella seduta del Comitato di Sorveglianza del 22 giugno 2007 del POR FSE2000/2006, aggiornati e specificati con quanto approvato in occasione della seduta del Comitato diSorveglianza del 25 gennaio 2008 del POR FSE 2007/<strong>2013</strong>.In coerenza a quanto disposto anche dalla presente direttiva, i progetti vengono istruiti in ordineall’ammissibilità e successivamente sottoposti a valutazione da parte di un nucleo di valutazioneformalmente individuato.Criteri di ammissibilitàAttengono alla presenza dei requisiti indicati nel bando. La presenza di tali requisiti non dà punteggio, ma laloro assenza determina la non approvabilità del progetto, che non sarà quindi sottoposto alla successivavalutazione.Requisiti di ammissibilità/inammissibilità:1. presentazione delle proposte nei termini temporali fissati dalla Giunta Regionale;2. rispetto delle modalità di presentazione delle proposte previste dalla Direttiva;3. sussistenza nel soggetto proponente dei requisiti giuridici soggettivi previsti dalla normativa vigentee dalle presenti disposizioni per poter attuare le azioni richieste dal bando; i requisiti dovranno essereposseduti alla data di scadenza del presente avviso;4. rispetto dei parametri di costo/finanziari;5. numero e caratteristiche dei destinatari;6. durata e articolazione del progetto (e correlate modalità operative);7. rispetto delle caratteristiche progettuali esposte nella presente Direttiva, tra cui gli importi massimidi contributo richiesto previsto nel paragrafo “Soggetti proponenti”;8. presenza e completezza del conto economico per la realizzazione del progetto;DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione di tirocini di inserimento lavorativoModalità a sportello – Anno <strong>2013</strong>


120Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>9. completezza del formulario (tra cui presenza del partenariato aziendale secondo quanto previsto dalparagrafo 9).I progetti sono ammessi alla valutazione di merito previa verifica dell’esistenza di tutti gli elementi sopraesposti.Griglia di valutazione:Parametro 1Parametro 2Parametro 3Parametro 4Parametro 5Parametro 6Parametro 7RAPPORTO CON LA SITUAZIONE ECONOMICO-TERRITORIALERapporto con la situazione economico – territoriale in termini dicircostanziata descrizione della proposta rispetto al tessuto socio economicodi riferimento. Descrizione della proposta rispetto alle esigenze del territorioe/o delle aziende nel contesto economico del Veneto.OBIETTIVI PROGETTUALICoerenza della proposta con gli obiettivi specifici degli Assi del POR/leazioni alle quali l’avviso si riferisce - coerenza e adeguatezza degli interventiprevisti rispetto alla figura professionale da formare – presenza e coerenzadelle attività interregionali/transnazionali eventualmente previste.QUALITA’ DELLA PROPOSTAQualità della proposta in termini di completezza ed esaustività della stessacon riferimento agli obiettivi esplicati nell’avviso, nonché coerenza internadella proposta. Idonea descrizione della figura professionale/ruolo daformare. Le figure professionali coinvolte nel gruppo di lavoro.QUALIFICAZIONE DELLA STRUTTURA PROPONENTELivelloInsufficienteSufficienteDiscretoBuonoOttimoLivelloInsufficienteSufficienteDiscretoBuonoOttimoLivelloInsufficienteSufficienteDiscretoBuonoOttimoLivello0 punti2 punti4 punti6 punti8 punti0 punti2 punti4 punti6 punti10 punti0 punti2 punti4 punti6 punti8 puntiRapporto esistente tra rappresentatività formativa della struttura stessa e il Insufficiente 0 puntiprogetto proposto - grado di raccordo con i sistemi produttivi locali – qualità Sufficiente 2 puntidel partenariato in riferimento alle priorità del presente Avviso. Grado di Discreto 4 puntiinnalzamento del profilo in uscita. Grado di professionalizzazione Buono6 puntidell’opportunità formativa offerta. Ottimo 8 puntiMETODOLOGIA E ARTICOLAZIONELivelloMetodologie applicate per la realizzazione delle attività con particolare Insufficiente 0 puntiriferimento al grado di coerenza tra l’articolazione del progetto, i contenuti Sufficiente 2 puntiproposti e la figura professionale da formare o il ruolo che questa deve Discreto 4 puntiricoprire in azienda – monitoraggio e valutazione – validazione dei risultati Buono6 puntidi apprendimento. Ottimo 8 puntiGARANZIE OCCUPAZIONALI E AZIONI DI PLACEMENTDescrizione modalità e azioni volte ad agevolare lo sbocco occupazionale -modalità selezione candidati – qualità del percorso di inserimento e deltirocinio. Presenza di aziende che abbiano sottoscritto il Patto di PrimaOccupazione (fino a 6 punti).LivelloInsufficienteSufficienteDiscretoBuonoOttimoGRADO DI REALIZZAZIONE ATTIVITÀ PREGRESSA Livello 26Grado di realizzazione da parte del Soggetto proponente:Fino al 5° sportello successivo alla prima approvazione del progetto ditirocini di inserimento lavorativo: percentuale di realizzazione dei progetticalcolata sulla base dei risultati del bando Direttiva per la realizzazione delleWork Experience anno 2012 - DGR 2141/12.0 punti4 punti8 punti12 punti14 punti0-99 % 0 punti100 % 1 puntoda 0% (o inferiore) a10%+1da 11% a 25% 0da 26% a 50% -126Nel caso di numeri decimali superiori o uguali allo 0,5 si effettueranno gli arrotondamenti per eccesso, nel caso di numeridecimali inferiori allo 0,5 si effettueranno gli arrotondamenti per difetto.DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione di tirocini di inserimento lavorativoModalità a sportello – Anno <strong>2013</strong>


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 121Grado di realizzazione da parte del Soggetto proponente:Dal 6° sportello successivo alla prima approvazione del progetto di tirocini diinserimento lavorativo - indice di variazione (rapporto impresevariate/imprese previste) calcolato sulla base dei risultati degli sportelliprecedenti .da 51% a 75%-2Ai soggetti proponenti che non abbiano presentato progetti in adesione alla DGR n. 2141/12 o abbianopresentato progetti risultati non finanziati, relativamente alla voce “Grado di realizzazione delle attivitàpregresse”, viene assegnato un punteggio pari a 0 punti.Sono finanziati in ordine decrescente i progetti per classi intere di punteggio fino ad esaurimento dellerisorse disponibili. La soglia minima per la finanziabilità è stabilita in 34 punti. I progetti che non superanola soglia minima non potranno più essere ripresentati in nessuna delle successive aperture.In un’ottica di economicità della spesa pubblica, nella stessa apertura di sportello, nonché in quellesuccessive, non potranno essere presentati, sia da parte dello stesso Ente che da Enti diversi, progetti per larealizzazione di percorsi di inserimento lavorativo strutturalmente analoghi sia nell’articolazione che neicontenuti, che risultino differenziarsi esclusivamente per la presenza di partner aziendali diversi. Tuttavia,nel caso in cui il progetto presentato coinvolga un numero di destinatari superiore alle 15 unità, sarà possibileripresentare lo stesso identico progetto per i destinatari in esubero, purché venga esplicitato il riferimento aquello precedentemente presentato. La mancanza di tale riferimento determinerà la non ammissibilità delprogetto.Solo i progetti che hanno ottenuto un punteggio pari ad almeno 40 punti, pur non rientrando nella casisticasopra evidenziata, potranno essere ripresentati nelle successive aperture di sportello con il coinvolgimento dinuovi partner aziendali, esplicitandone, però, le motivazioni che portano alla ripresentazione.15. Tempi ed esiti delle istruttorieI progetti presentati saranno approvati con decreti del Dirigente Regionale della Direzione Formazionesecondo le seguenti tempistiche:DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione di tirocini di inserimento lavorativoModalità a sportello – Anno <strong>2013</strong>


122Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Periodo di presentazioneApertura Giorni di Mese diEsiti dell’istruttoria 27Anno di riferimentosportello apertura apertura1 1-15 settembre <strong>2013</strong> 30 settembre <strong>2013</strong>2 16-30 settembre <strong>2013</strong> 15 ottobre <strong>2013</strong>3 1-15 ottobre <strong>2013</strong> 31 ottobre <strong>2013</strong>4 16-31 ottobre <strong>2013</strong> 15 novembre <strong>2013</strong>5 1-15 novembre <strong>2013</strong> 30 novembre <strong>2013</strong>6 16-30 novembre <strong>2013</strong> 15 dicembre <strong>2013</strong>7 1-15 dicembre <strong>2013</strong> 15 gennaio 20148 16-31 gennaio 2014 15 febbraio 20149 1-15 febbraio 2014 28 febbraio 201410 16-28 febbraio 2014 15 marzo 201411 1-15 marzo 2014 31 marzo 2014Qualora la data prevista per gli esiti dell’istruttoria coincida con il sabato o con giornata festiva il terminesarà posticipato al primo giorno lavorativo successivo.I suddetti decreti saranno pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione e sul sito istituzionaledell’Amministrazione Regionale. Gli esiti della valutazione di merito contenenti i punteggi assegnati aisingoli parametri saranno consultabili presso la Direzione Formazione dai soggetti aventi diritto.Le graduatorie dei progetti presentati, saranno comunicate esclusivamente attraverso il sito istituzionalewww.regione.veneto.it 28 , che pertanto vale quale mezzo di notifica dei risultati dell’istruttoria e degliadempimenti previsti, anche ai fini del rispetto di eventuali termini. Di conseguenza, è fatto obbligo aiSoggetti proponenti di consultare regolarmente il predetto sito per essere informati sugli esiti delle attivitàistruttorie, sugli adempimenti e sulle scadenze da rispettare.16. ComunicazioniTutte le disposizioni di interesse generale in relazione al presente avviso saranno comunicate sul sitoistituzionale www.regione.veneto.it 29 , che pertanto vale quale mezzo di notifica, anche ai fini del rispetto dieventuali termini. E’ fatto obbligo a tutti i soggetti proponenti di consultare regolarmente il predetto sito peresserne informati. Tutte le comunicazioni, compresi eventuali quesiti, di qualsiasi natura, devono esserecomunicati attraverso il suddetto sito. Nel caso venisse evidenziato l’interesse generale del quesito e dellarelativa risposta, si provvederà alla pubblicazione dello stesso nello spazio riservato alle FAQ.17. Termine per l’avvio e la conclusione dei progettiLe azioni proposte a valere sul presente avviso dovranno essere immediatamente cantierabili.I progetti approvati devono essere avviati entro 30 giorni dalla data di comunicazione del finanziamentosalvo eventuale diversa indicazione contenuta nel provvedimento di adozione degli esiti istruttori.27 I termini degli esiti dell’istruttoria sono riportati a titolo indicativo. Il termine del procedimento è di 90 giorni per ciascunaistruttoria.28 La pagina sarà disponibile all’indirizzo: http://www.regione.veneto.it/web/formazione/moduli-fse29 La pagina sarà disponibile all’indirizzo: http://www.regione.veneto.it/web/formazione/moduli-fseDIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione di tirocini di inserimento lavorativoModalità a sportello – Anno <strong>2013</strong>


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 1<strong>23</strong>I termini per la conclusione delle attività sono quelli definiti nel paragrafo 3 della presente Direttiva 30 . Atitolo esemplificativo si riporta di seguito un prospetto riassuntivo delle varie tempistiche:Sportello Periodo di aperturaEsitidell’istruttoriaAvvio delle attività Conclusione delle attività1 1-15 settembre <strong>2013</strong> 30 settembre <strong>2013</strong> 30 ottobre 3013 30 ottobre 20142 16-30 settembre <strong>2013</strong> 15 ottobre <strong>2013</strong> 15 novembre <strong>2013</strong> 15 novembre 20143 1-15 ottobre <strong>2013</strong> 31 ottobre <strong>2013</strong> 30 novembre 3013 30 novembre 30144 16-31 ottobre <strong>2013</strong> 15 novembre <strong>2013</strong> 15 dicembre <strong>2013</strong> 15 dicembre 20145 1-15 novembre <strong>2013</strong> 30 novembre <strong>2013</strong> 31 dicembre <strong>2013</strong> 31 dicembre 20146 16-30 novembre <strong>2013</strong> 15 dicembre <strong>2013</strong> 15 gennaio 2014 15 gennaio 20157 1-15 dicembre <strong>2013</strong> 15 gennaio 2014 15 febbraio 2014 15 febbraio 20158 16-31 gennaio 2014 15 febbraio 2014 15 marzo 2014 15 marzo 20159 1-15 febbraio 2014 28 febbraio 2014 31 marzo 2014 31 marzo 201510 16-28 febbraio 2014 15 marzo 2014 15 aprile 2014 15 aprile 201511 1-15 marzo 2014 31 marzo 2014 30 aprile 2014 30 aprile 201518. Indicazione del foro competentePer tutte le controversie che si dovessero verificare si elegge quale foro competente quello di Venezia.19. Indicazione del responsabile del procedimento ai sensi della legge 241/1990 e s.m.i.Il Responsabile del procedimento ai sensi delle L.241/90 è il dott. Santo Romano – Dirigente Regionale dellaDirezione Formazione.20. Tutela della privacyTutti i dati personali di cui l’Amministrazione venga in possesso in occasione dell’espletamento del presenteprocedimento verranno trattati nel rispetto del D.Lgs. 196/03 “Codice in materia di protezione dei datipersonali”.30 La durata dei percorsi di inserimento lavorativo, ivi comprese le attività di formazione ed orientamento, nonché quelle diaccompagnamento, non potrà essere superiore a 12 mesi.DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione di tirocini di inserimento lavorativoModalità a sportello – Anno <strong>2013</strong>


124Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATO B Dgr n. del pag. 28/31APPENDICETabella 1 - Descrizione figure professionali gruppo di lavoroFigura professionale Descrizione dei compiti minimi richiesti Esperienza minima richiestaDirettore/coordinatoreSupervisione del progetto nel suo insieme; verificadella qualità degli interventi; coordinamento delleattività di microprogettazione; interfaccia con laDirezione Regionale Formazione; relazione sulleattività e gli esiti del progetto.almeno 5 anni in analoghe attivitàDocente/formatoreCo-docenteConsulenteOrientatore/esperto diorientamentoTestimonial aziendaleAttività formativaSupporto all’attività formativaAttività di accompagnamentoAttività di orientamento attraverso la realizzazione dicolloqui individuali o di gruppo a sostegno di scelteformative e professionali; colloqui di accoglienza,consulenza informativa e bilancio di competenze;azioni di formazione orientativa; definizione delprogetto personale-professionale; accompagnamentoalla ricerca attiva del lavoro e all’inserimentolavorativo.Attività formativa attraverso testimonianza direttadella propria esperienza personale/professionale edell’azienda in cui operaa livello progettuale: almeno 40%di fascia senior (almeno 5 anni diesperienza) e massimo 20% difascia junior - richiesta specificaesperienza attinente alle materietrattatea livello progettuale: almeno 40%di fascia senior (almeno 5 anni diesperienza) e massimo 20% difascia junior - richiesta specificaesperienza attinente alle materietrattatea livello progettuale: almeno 40%di fascia senior (almeno 5 anni diesperienza) e massimo 20% difascia junior - richiesta specificaesperienza attinente alle materietrattatealmeno 2 anni in analoghe attivitàimprenditori, altri rappresentanti delmondo aziendaleResponsabile di selezione Attività di selezione dei partecipanti almeno 2 anni in analoghe attivitàAttività di monitoraggio delle competenze ex-ante edResponsabile monitoraggio ex-post; attività di diffusione dei risultati del/diffusioneprogetto; predisposizione di reportistica in itinere ealmeno 2 anni in analoghe attivitàfinaleTutor formativoTutor aziendaleAttività organizzativa d’aula; supporto/assistenzaagli utenti; supporto all’acquisizione e allo sviluppodi nuove conoscenze, abilità; monitoraggiodell’andamento degli apprendimenti; relazionecostante con i docenti/il coordinatore del progetto.Supporto/assistenza agli utenti in relazione allospecifico progetto di stage; supporto all’acquisizionee allo sviluppo di nuove conoscenze, abilità;monitoraggio dell’andamento degli apprendimenti edelle attività di stage; relazione costante con il tutorformativo e/o direttore/coordinatore di progetto.almeno 2 anni in analoghe attivitàfigura individuata dall’aziendaDIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione di tirocini di inserimento lavorativoModalità a sportello – Anno <strong>2013</strong>


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 125Tabella 2 – Parametri mobilità transnazionaleStatoMembro(didestinazione)CostosettimanatipoSussistenza1 settimana 4 settimane12settimane24settimaneCosti diviaggioBE 190 380 950 2470 4750 476BG 134 268 670 1742 3350 336CZ 190 380 950 2470 4750 476DK 269 538 1345 3497 6725 672DE 190 380 950 2470 4750 476EE 168 336 840 2184 4200 420EL 190 380 950 2470 4750 476ES 202 404 1010 2626 5050 504FR 224 448 1120 2912 5600 560IE <strong>23</strong>5 470 1175 3055 5875 588CY 168 336 840 2184 4200 420LV 168 336 840 2184 4200 420LT 146 292 730 1898 3650 364LU 190 380 950 2470 4750 476HU 179 358 895 <strong>23</strong>27 4475 448MT 168 336 840 2184 4200 420NL 213 426 1065 2769 5325 532AT 213 426 1065 2769 5325 532PL 179 358 895 <strong>23</strong>27 4475 448PT 179 358 895 <strong>23</strong>27 4475 448RO 146 292 730 1898 3650 364SI 179 358 895 <strong>23</strong>27 4475 448SK 168 336 840 2184 4200 420FI <strong>23</strong>5 470 1175 3055 5875 588SE 224 448 1120 2912 5600 560UK 246 492 1<strong>23</strong>0 3198 6150 616IS 190 380 950 2470 4750 476LI 246 492 1<strong>23</strong>0 3198 6150 615NO 280 560 1400 3640 7000 700CH 246 492 1<strong>23</strong>0 3198 6150 615HR 181 362 905 <strong>23</strong>53 4525 452TR 157 314 785 2041 3925 392ESEMPIO: Permanenza 3 settimane: costo 1 settimana + costo settimana tipo => 380 € + 190 € +190 € =760 €Permanenza 5 settimane: costo 4 settimane + costo settimana tipo => 950 € + 190 € = 1.140 €DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione di tirocini di inserimento lavorativoModalità a sportello – Anno <strong>2013</strong>


126Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Tabella 3 – Parametri mobilità interregionaleRegione italiana(di destinazione)Sussistenza1 settimana 4 settimane 12 settimane 24 settimaneCosti diviaggioAbruzzo 178,40Basilicata 229,00Calabria 268,80Campania 146,50Emilia Romagna 56,00Friuli Ven. Giulia 33,00Lazio 146,00Liguria 94,00Lombardia 61,00Marche 62,00213 852 2556 5112Molise 171,80PA Bolzano 85,00PA Trento 16,80Piemonte 91,00Puglia 145,50Sardegna 219,58Sicilia 268,00Toscana 84,00Umbria 110,55Valle d'Aosta136,95DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE - Direttiva per la realizzazione di tirocini di inserimento lavorativoModalità a sportello – Anno <strong>2013</strong>


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 127giunta regionale – 9^ legislaturaALLEGATOC alla Dgr n. 1437 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 1/35FONDO SOCIALE EUROPEOPOR 2007/<strong>2013</strong>OB. COMPETITIVITA’ REGIONALE E OCCUPAZIONEADEMPIMENTI PER LA GESTIONEE LA RENDICONTAZIONEDELLE ATTIVITÀTIROCINI DI INSERIMENTO: DESTINAZIONE LAVORODirettiva per la realizzazione di tirocini di inserimento lavorativoModalità a sportelloVALORIZZAZIONE DEL CAPITALE UMANOPOLITICHE PER L’OCCUPAZIONE E L’OCCUPABILITÀANNO <strong>2013</strong>


128Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATOC alla Dgr n. 1437 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 2/35A. DISPOSIZIONI GENERALI .................................................................................................................................... 31. FONTI NORMATIVE DI RIFERIMENTO ...................................................................................................... 32. DEFINIZIONI .................................................................................................................................................... 33. ADEMPIMENTI DEI BENEFICIARI .............................................................................................................. 64. PROCEDURE PER L’AFFIDAMENTO A TERZI .......................................................................................... 7B. GESTIONE DELLE ATTIVITÀ................................................................................................................................ 95. ATTO DI ADESIONE......................................................................................................................................... 96. DESTINATARI ................................................................................................................................................... 97. PUBBLICIZZAZIONE ..................................................................................................................................... 108. ATTIVITA’ DI SELEZIONE ........................................................................................................................... 109. AVVIO DEI PROGETTI E DEGLI INTERVENTI ........................................................................................ 1110. GESTIONE DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE.............................................................................................. 1111. COMUNICAZIONI DI VARIAZIONE ATTIVITA’ ....................................................................................... 1212. ATTIVITA’ FORMATIVE INNOVATIVE...................................................................................................... 1213. GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI STAGE/TIROCINIO ............................................................................. 1314. VARIAZIONI PROGETTUALI E DI BUDGET ............................................................................................. 1315. REGISTRAZIONE DELLE ATTIVITÀ .......................................................................................................... 1416. MONITORAGGIO ............................................................................................................................................ 1517. CUP (CODICE UNICO DI PROGETTO)........................................................................................................ 1518. ADEMPIMENTI CONCLUSIVI...................................................................................................................... 15C. ASPETTI FINANZIARI ........................................................................................................................................... 1619. MODALITÀ DI EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI..................................................................................... 1620. RESTITUZIONI................................................................................................................................................ 18D. RENDICONTAZIONE DELLE ATTIVITÀ .......................................................................................................... 2021. PRESENTAZIONE DEL RENDICONTO....................................................................................................... 2022. ADEMPIMENTI CONTABILI ........................................................................................................................ 21<strong>23</strong>. GIUSTIFICAZIONE DEI COSTI REALI....................................................................................................... 2124. CONDIZIONI PER LA VERIFICA DEL RENDICONTO............................................................................. 2225. MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DEL CONTRIBUTO......................................................................... <strong>23</strong>26. AMMISSIBILITA’ DEI COSTI F.S.E............................................................................................................. 2427. AMMISSIBILITA’ DEI COSTI F.E.S.R. ........................................................................................................ 2528. COFINANZIAMENTO PRIVATO................................................................................................................... 2729. DISPOSIZIONI SPECIFICHE RIFERITE A SINGOLE VOCI DI SPESA................................................. 27E. VIGILANZA E CONTROLLO ................................................................................................................................... 3130. ATTIVITÀ DI VIGILANZA DELLA REGIONE VENETO ........................................................................... 3131. VERIFICHE AMMINISTRATIVE E DOCUMENTALI SULLO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ... 3132. VERIFICHE AMMINISTRATIVE SUGLI ASPETTI FINANZIARI ........................................................... 3133. VERIFICHE IN LOCO SULLA REGOLARITÀ DELLE ATTIVITÀ E SUGLI ASPETTI FINANZIARI . 3<strong>23</strong>4. VERIFICHE RENDICONTALI....................................................................................................................... 3335. DECURTAZIONI, REVOCHE E SOSPENSIONI CAUTELATIVE DEL FINANZIAMENTO.................. 3336. TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI .................................................................................................... 35DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONEAdempimenti per la gestione e la rendicontazione dei tirocini di inserimento lavorativo - Modalità a sportello - Anno<strong>2013</strong>


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 129ALLEGATOC alla Dgr n. 1437 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 3/35A. DISPOSIZIONI GENERALI1. FONTI NORMATIVE DI RIFERIMENTOCon il presente documento vengono sanciti gli obblighi in capo al beneficiario, concernenti la gestione amministrativaed organizzativa per l’avvio, la realizzazione e la rendicontazione degli interventi cofinanziaticon il contributo del F.S.E. 2007-<strong>2013</strong> Obiettivo “Competitività Regionale e Occupazione”.Le disposizioni e fonti normative di riferimento sono: Regolamenti CE nn. 1081/2006, 1083/2006, 1828/2006 e s.m.i. in materia di Fondi Strutturali Regolamenti CE nn. 800/2008, 1857/2006, 1998/2006 e s.m.i. in materia di aiuti di stato il Programma Operativo Regionale approvato con <strong>Del</strong>iberazione della Giunta Regionale n. 422 del27.2.2007 e con Decisione n. C(2007) 5633 del 16.11.2007 della Commissione Europea le specifiche Direttive di riferimento emanate dalla Giunta Regionale in attuazione del POR FSE2007-<strong>2013</strong> Obiettivo CRO D.P.R. n. 196 del 3 Ottobre 2008 (“Norma sull’ammissibilità della spesa”) e s.m.i.;Sono soggetti alle presenti disposizioni gli interventi per i quali la Regione abbia disposto, con formale atto,la concessione di contributi a fondo perduto ai sensi dell’art. 12 della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i..Nella redazione delle presenti disposizioni si è, inoltre, tenuto conto della versione del “Vademecum perl’ammissibilità della spesa al F.S.E.” (P.O. 2007-<strong>2013</strong>) elaborato di concerto da un gruppo di lavorocomposto da rappresentanti delle Regioni e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, così comeapprovato dalla Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 7 luglio 2011.Nel presente documento sono altresì indicati le condizioni e i limiti di erogazione dei contributi usufruibilidal beneficiario nonché i casi di revoca, totale o parziale, dei contributi, le ipotesi di mancato riconoscimentodelle spese e delle attività sostenute e i relativi procedimenti. Il diritto di credito certo, liquido, esigibile,matura in capo al beneficiario solo con l’intervenuta approvazione, con atto della struttura competente e neilimiti di detta approvazione, del rendiconto.Al fine di soddisfare gli obblighi di semplificazione ed economicità delle procedure, si ritiene di adottare lapossibilità di calcolare il contributo anche tramite utilizzo di “costi fissi calcolati applicando tabelle standarddi costi unitari” (in seguito “costi standard”) per la rendicontazione delle attività, secondo quanto previstoall’art. 11 comma 3.b del Regolamento CE 1081/06 come modificato dal Regolamento CE 396/2009 e inaccordo con quanto stabilito con le deliberazioni della Giunta Regionale di approvazione degli studi inmateria.I beneficiari sono tenuti all’osservanza degli atti regionali, di natura integrativa o interpretativa delle presentidisposizioni, che fossero emanati in relazione a fattispecie non espressamente previste ovvero a carattereesplicativo delle medesime disposizioni.In conformità a quanto previsto dal citato “Vademecum per l’ammissibilità della spesa al F.S.E.”, i contributidi cui al presente provvedimento, in quanto finalizzati alla realizzazione di attività di formazioneprofessionale e di aiuti alle persone nell’ambito di un regime di sovvenzione (concessione amministrativa) exart. 12 della legge n. 241/90, si ritengono esclusi dal campo di applicazione dell’IVA.2. DEFINIZIONI Beneficiario: ai sensi dell’art. 2 c. 4 del Regolamento n. 1083/2006, il beneficiario è un operatore,organismo o impresa, pubblico o privato, responsabile dell’avvio o dell’avvio e dell’attuazione delleoperazioni. Ai fini delle presenti disposizioni, il beneficiario è il Soggetto attuatore in capo al quale èassegnato il finanziamento con l’atto di approvazione dei risultati delle istruttorie. Impresa: ai fini delle presenti disposizioni, secondo quanto previsto dal Regolamento CE 800/2008,si considera impresa ogni entità, indipendentemente dalla forma giuridica rivestita, che esercitiun'attività economica. In particolare sono considerate tali le entità che esercitano un'attivitàartigianale o altre attività a titolo individuale o familiare, le società di persone o le associazioni cheDIREZIONE REGIONALE FORMAZIONEAdempimenti per la gestione e la rendicontazione dei tirocini di inserimento lavorativo - Modalità a sportello - Anno<strong>2013</strong>


130Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATOC alla Dgr n. 1437 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 4/35esercitano un'attività economica. La specifica Direttiva di riferimento può definire limitazioni alleimprese che possono essere destinatarie delle attività.PMI (microimpresa, piccola e media impresa): secondo quanto previsto dal Regolamento CE800/2008, alla categoria delle microimprese, delle piccole imprese e delle medie imprese (PMI)appartengono le imprese che occupano meno di 250 persone, il cui fatturato annuo non supera i 50milioni di Euro e/o il cui totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di Euro.Nell’ambito delle PMI si distinguono inoltre:Piccola impresa: si definisce piccola impresa un'impresa che occupa meno di 50 persone e realizzaun fatturato annuo e/o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di Euro.Microimpresa: si definisce microimpresa un'impresa che occupa meno di 10 persone e realizza unfatturato annuo e/o un totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di Euro.Un'impresa non può essere considerata una PMI se almeno il 25 % del suo capitale o dei suoi dirittidi voto è controllato direttamente o indirettamente da uno o più enti pubblici, a titolo individuale ocongiuntamente, fatti salvi i casi previsti dall’art. 3, c. 2, par. 2 del Regolamento CE 800/2008.Grande impresa: ai fini delle presenti disposizioni, si definisce grande impresa ogni entità cheeserciti un’attività economica e che non rientri nella classificazione di PMI sopra riportataOperazione: ai sensi dell’art. 2 c. 3 del regolamento 1083/2006, l’operazione è un progetto o ungruppo di progetti selezionato dall’Autorità di Gestione del Programma Operativo o sotto la suaresponsabilità, secondo criteri stabiliti dal Comitato di Sorveglianza, ed attuato da uno o piùbeneficiari, che consente il conseguimento degli scopi dell’asse prioritario a cui si riferisce. Ai finidelle presenti disposizioni, l’operazione è rappresentata dall’insieme dei progetti approvatinell’ambito di una Direttiva a favore dello stesso beneficiario con il medesimo atto di approvazione.Costo ammissibile: per quanto riguarda le attività “a costi reali” si definisce ammissibile il costo chesoddisfa integralmente i seguenti requisiti:a) è sostenuto nel periodo di vigenza previsto dalla Direttiva di riferimento e comunque nonoltre il 31 dicembre 2015;b) è pertinente e imputabile, direttamente o indirettamente, all’operazione eseguita dalbeneficiario, ovvero si riferisce ad attività previste dal progetto approvato ed ammissibili alfinanziamento secondo quanto previsto dalla Direttiva di riferimento e dalle presentidisposizioni;c) è effettivamente sostenuto e contabilizzato, ovvero le spese devono essere stateeffettivamente pagate dai beneficiari o dai partner nell’attuazione delle operazioni e averdato luogo a registrazioni contabili in conformità con le disposizioni normative, ai principicontabili nonché alle specifiche prescrizioni in materia impartite con le presenti disposizioni;d) è giustificato da documenti contabili, aventi un valore probatorio;e) è conforme alle disposizioni comunitarie, nazionali e regionali;f) è contenuto nei limiti definiti dalla Direttiva di riferimento (parametri di spesa);g) non è espressamente escluso dalle vigenti disposizioni comunitarie, nazionali e regionaliPer quanto riguarda le attività riconosciute “a costi standard”, in accordo con quanto stabilitodall’art. 11.(3)(b)(ii) del Regolamento (CE) N.1081/2006, si definisce costo ammissibile il costocalcolato sulla base delle attività realizzate nei limiti e alle condizioni specificate dal presentedocumento e dalla Direttiva di riferimento.Per quanto riguarda l’applicazione delle “somme forfetarie”, in accordo con quanto stabilito dall’art.11.(3)(b)(iii) del Regolamento (CE) N.1081/2006, si definisce costo ammissibile la sommarimborsata al beneficiario a seguito della realizzazione delle relative attività secondo quanto previstodalla Direttiva di riferimento.Affidamento a terzi: procedura mediante la quale il beneficiario, per realizzare una determinataattività (o parte di essa) acquisisce all’esterno, da soggetti terzi non partner e non persone fisiche,forniture e servizi. L’affidamento a terzi prevede esclusivamente le seguenti ipotesi:1. delega, ossia affidamento di azioni/prestazioni/servizi organizzati, coordinati ed eseguitiaventi relazione sostanziale con le finalità e gli obiettivi preordinati al progetto, e che hannocostituito elemento fondante della valutazione dell’interesse pubblico del progetto stesso;DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONEAdempimenti per la gestione e la rendicontazione dei tirocini di inserimento lavorativo - Modalità a sportello - Anno<strong>2013</strong>


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 131ALLEGATOC alla Dgr n. 1437 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 5/352. acquisizione di forniture e servizi aventi carattere meramente esecutivo o accessorio ostrumentale rispetto alle finalità proprie e caratterizzanti l’operazione; costituiscono, a titoloesemplificativo e non esaustivo, ipotesi di acquisizione di forniture e servizi, la locazionedegli immobili, il noleggio di attrezzature, l’organizzazione di convegni, mostre e altremanifestazioni, l’acquisto di materiale didattico, di cancelleria, di materiale di consumo e leattività di consulenza amministrativa e contabile. Per l’acquisizione di forniture e servizi nonè necessaria la preventiva autorizzazione da parte della Regione.Non costituiscono ipotesi di affidamento a terzi:a) gli incarichi affidati a persone fisiche non titolari di partita IVA attraverso contratti diprestazione o collaborazione individuale;b) gli incarichi professionali a studi associati, se costituiti in conformità alla legge n. 1815 del<strong>23</strong>/11/1939 e pertanto operanti salvaguardando i principi della responsabilità professionale edeontologica in capo al professionista che svolge l’incarico;c) gli incarichi affidati a persone fisiche titolari di partita IVA (anche ditte individuali),solamente nel caso in cui la prestazione venga svolta esclusivamente dal titolare medesimo.Le fattispecie non comprese nell’elenco di cui sopra costituiscono sempre ipotesi di affidamento aterzi.Partner: il partner è un soggetto che aderisce e partecipa attivamente al progetto sin dalla fase dipresentazione. Ai fini dell’ammissibilità della spesa, il partner è assimilato al beneficiario, in quantovengono imputati al progetto i costi effettivamente sostenuti dal partner (c.d. “rendicontazione acosti reali”)Partenariato operativo e di rete: il partenariato è una forma di collaborazione/compartecipazionedi più soggetti che condividono gli obiettivi progettuali e che partecipano attivamente, a diversilivelli, alla realizzazione delle attività; si distinguono tra partner operativi e partner di rete.Il partner operativo si configura a partire da un piano di attività dettagliato e dal relativo budget chegli viene assegnato per la realizzazione dei compiti specifici riferiti all’attuazione dell’intervento e sidistingue dal partner di rete che supporta gli interventi progettuali con i propri servizi radicati sulterritorio di riferimento, fornisce informazioni, raccordo e collegamenti necessari, ma non gestiscerisorse finanziarie. La figura del partner operativo è assimilata a quella del soggetto attuatore e necondivide, per i compiti specifici ad esso affidati, la responsabilità nella gestione e nell’attuazionedegli interventi. Il partner operativo, pertanto, limitatamente alle attività riconosciute “a costi reali”,è assoggettato a rendicontazione delle spese sostenute senza possibilità di ricarichi, a prescindere daeventuali obblighi di fatturazione interna.Il partenariato deve comportare un concreto valore aggiunto al progetto direttamente a livellooperativo ed è oggetto di idonea analisi in sede di valutazione delle proposte. Per garantire unagestione efficace ed efficiente delle risorse progettuali e la partecipazione attiva dell’interacompagine partenariale, devono essere individuati adeguati strumenti e meccanismi volti adassicurare la collaborazione tra i partner nonché il raccordo tra il soggetto proponente el’Amministrazione concedente.Non possono essere oggetto di affidamento a terzi le attività di coordinamento, direzione esegreteria organizzativa dell’intervento formativo o progettuale nel suo complesso.Tali attività dovranno essere pertanto realizzate direttamente dal beneficiario, attraverso propriopersonale dipendente o parasubordinato, oppure mediante ricorso a prestazioni individualioccasionali.Sono assimilate al partenariato, (e quindi soggette al controllo della spesa effettivamentesostenuta nel caso di attività “a costi reali”) anche se non previste a progetto, le attività affidate:a) da parte di associazioni ai propri associati e viceversa;b) da parte di associazioni temporanee di impresa (ATI) o di scopo (ATS) ai propri associati;c) da parte di consorzi o società consortili ai propri consorziati e viceversa;d) da parte di imprese ad altre imprese facenti parte dello stesso gruppo tra loro collegate e/ocontrollate, ai sensi dell’art. <strong>23</strong>59, c.c.;e) da parte di fondazioni ai soggetti facenti parte delle stesse.DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONEAdempimenti per la gestione e la rendicontazione dei tirocini di inserimento lavorativo - Modalità a sportello - Anno<strong>2013</strong>


132Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATOC alla Dgr n. 1437 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 6/353. ADEMPIMENTI DEI BENEFICIARIIl beneficiario del finanziamento è tenuto a:a. realizzare le attività nel rispetto delle disposizioni comunitarie nazionali e regionali e dei progettiapprovati e nei termini previsti dalle disposizioni di riferimento;b. rispettare le disposizioni comunitarie, nazionali e regionali in materia di pubblicizzazione delleiniziative e selezione dei destinatari, quando previstac. attuare gli interventi approvati nel rispetto delle politiche comunitarie in materia di pari opportunità enon discriminazione espresse dall’art. 16 del Reg. CE 1083/2006, nonché di tutela dell’ambiente e dipromozione dello sviluppo sostenibile (art. 17 Reg: CE 1083/2006);d. garantire, nei confronti della Regione Veneto e dei destinatari, la competenza e la professionalitàdegli operatori necessarie alla realizzazione del progetto approvato e il rispetto dei ruoli professionaliprevisti dal progetto;e. garantire, nei confronti della Regione Veneto, il possesso da parte dei destinatari, sia individui cheaziende, dei requisiti di accesso previsti dai progetti, dalle direttive di riferimento e dalle disposizioniregionali, nazionali e comunitarie, mediante acquisizione della documentazione comprovante ilpossesso di tali requisiti, conservandola presso la propria sede. Detta documentazione dovrà essereesibita a richiesta dell’amministrazione regionale, ai sensi degli artt. 71 e seguenti del DPR 445/2000per la verifica, anche a campione, della veridicità delle certificazioni rilasciate dal legalerappresentante del beneficiario in ordine al possesso dei requisiti dei destinatari;f. disporre di locali e attrezzature in regola con le vigenti norme in tema di antinfortunistica, di igiene,di tutela ambientale, di edilizia scolastica, di tutela della salute negli ambienti di lavoro, prevenzioneincendi, accreditamento. Ricade sull’esclusiva responsabilità del beneficiario nei confronti dellaRegione la sussistenza delle predette idoneità della sede comunque oggetto di svolgimento;g. disporre delle attrezzature, apparati e macchinari necessari per la realizzazione delle attività, secondoquanto indicato nei progetti approvati;h. produrre, ai fini della vigilanza, controllo e monitoraggio da parte dell’amministrazione regionale eda semplice richiesta motivata, ogni atto e documento concernente le attività oggetto difinanziamento, nonché a fornire ogni chiarimento o informazione richiesta. Il beneficiario delfinanziamento è altresì tenuto a consentire l’accesso ai propri locali, od in suo possesso o comunquedetenuti, da parte di personale appositamente incaricato dalla Regione Veneto, a fini ispettivi e dicontrollo. Il rifiuto dell’accesso comporta la revoca del finanziamento;i. garantire la conformità delle mansioni effettivamente svolte dagli allievi in stage/tirocinio rispetto aicontenuti e obiettivi del progetto. In difetto non saranno riconosciuti l’attività e il contributoriferibile all’allievo o agli allievi per i quali sia stato accertato il difetto formativo;j. non utilizzare i destinatari degli interventi per attività di produzione aziendale, sotto qualunqueforma e modalità, sia a titolo oneroso che gratuito, a pena di revoca del contributo;k. comunicare tempestivamente alla Regione eventuali modifiche di natura formale che noncomportino mutamenti sostanziali alla struttura e/o all’attività del beneficiario (denominazione oragione sociale, cariche, sede legale, forma giuridica ecc.);l. comunicare tempestivamente alla Regione le modifiche apportate all’atto costitutivo e/o allo statutoe le modifiche alla struttura e/o all’attività del beneficiario, anche per effetto di fusione,incorporazione, trasferimento del ramo aziendale, cessione di quote sociali, cessione dipartecipazioni sociali ecc. La Regione si riserva il potere di revocare la concessione dei contributi,qualora, per effetto di tali modifiche, vengano meno uno o più requisiti o condizioni richiesti dallavigente normativa o dalle disposizioni comunitarie, nazionali o regionali per accedere ai contributistessi o alla disciplina dell’accreditamento;m. adottare una contabilità separata o un sistema di codificazione contabile adeguato per le attivitàoggetto del finanziamento, tale da consentire la tracciabilità delle transazioni, in conformità conquanto previsto dall’art. 60 comma 1 lettera d. del Regolamento CE 1083/06 e con le disposizioni dicui al punto “Adempimenti contabili”;n. registrare le attività oggetto di finanziamento secondo le presenti disposizioni e secondo quantoprevisto dalle Direttive di riferimento. I documenti utilizzati per la registrazione delle attività(registri, fogli mobili, report ecc.) devono essere mantenuti presso la sede delle attività;DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONEAdempimenti per la gestione e la rendicontazione dei tirocini di inserimento lavorativo - Modalità a sportello - Anno<strong>2013</strong>


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 133ALLEGATOC alla Dgr n. 1437 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 7/35o. corrispondere tempestivamente, quando previste, le indennità spettanti ai destinatari delle azioni; inparticolare, le indennità di frequenza dovranno essere integralmente versate ai beneficiari entro ilmomento della presentazione del rendiconto di spesa, salvo autorizzazione della struttura regionalecompetente su richiesta motivata del beneficiario, da presentare in ogni caso prima della scadenzadel termine di cui sopra; in ogni caso, le indennità di frequenza dovranno essere liquidate aidestinatari dal beneficiario anche in caso di mancato riconoscimento del corrispondente contributo;p. corrispondere tempestivamente i gettoni di presenza e i rimborsi spese previsti per i componentidella commissione d’esame secondo le vigenti disposizioni;q. rispettare la normativa in materia fiscale, previdenziale, di sicurezza dei lavoratori;r. conservare in originale, a disposizione dell’Autorità pubblica competente, la documentazione dellespese per cinque anni dalla data dell’ultimo pagamento relativo alle attività finanziate;s. al fine di rispettare il divieto di doppio finanziamento delle spese, contabilizzare a norma di leggetutte le entrate derivanti dai finanziamenti pubblici per le attività, nonché tutte le entrateeventualmente generate dall’intervento finanziato, che riducono il contributo per la parte eccedente idati a preventivo;t. garantire la copertura assicurativa per infortuni e responsabilità civile nei confronti dei partecipanti,esonerando espressamente la Regione da ogni chiamata in causa e/o da ogni responsabilità in caso dimancata e/o irregolare stipulazione delle assicurazioni medesime;u. conservare presso la propria sede legale la documentazione probatoria delle attività svolte, nonché aconservare una copia della documentazione riferita alle assicurazioni stipulate presso la sede disvolgimento dell’attività;v. gestire in proprio le attività progettuali, fatto salvo quanto espressamente previsto dalla specificadirettiva di riferimento;w. utilizzare, per le comunicazioni previste dalla Direttiva di riferimento e dalle presenti disposizioni, ilsistema gestionale informatico messo a disposizione dalla Regione Veneto.La Regione rimane del tutto estranea ai contratti a qualunque titolo che il beneficiario conclude con terzi inrelazione al progetto approvato. Il beneficiario esonera da ogni responsabilità la Regione per qualunquecontroversia che dovesse insorgere con i terzi nell’interpretazione, validità ed esecuzione dei contratti di cuisopra. La Regione è inoltre sollevata da ogni responsabilità verso terzi per inosservanza della vigentenormativa in tema di antinfortunistica, di igiene, di tutela ambientale, di edilizia scolastica, di tutela dellasalute negli ambienti del lavoro, prevenzione incendi, compresa l’attuazione delle prescrizioni tecniche,antinfortunistiche e previdenziali relative alla corretta esecuzione e gestione degli interventi.I rapporti nascenti per effetto dell’approvazione del progetto non possono costituire oggetto di cessione né disubingresso parziale e/o totale a favore di terzi diversi dal beneficiario o dai partner, a pena di revoca delfinanziamento.4. PROCEDURE PER L’AFFIDAMENTO A TERZIQualora il beneficiario, entro i limiti e alle condizioni previsti dalle Direttive di riferimento, abbia necessitàdi affidare parti di attività a soggetti esterni, sia nell’ipotesi di delega che in quella di acquisizione di beni eservizi, dovrà seguire procedure ispirate a criteri di uniformità e trasparenza al fine di garantire i principi dipubblicizzazione e della parità di trattamento. Sono previste procedure diverse in relazione al valorecomplessivo dell’affidamento stesso, calcolato sul totale dell’operazione, ossia del progetto o del gruppo diprogetti approvati a favore del beneficiario relativamente allo stesso atto programmatorio (avviso).Le procedure sono le seguenti:valore affidamento fino a Eur 20.000,00: acquisizione diretta;valore affidamento da Eur 20.000,01 a Eur 50.000,00 (Euro 40.000,00 per i soggetti pubblici):consultazione di almeno tre operatori qualificati e scelta del più conveniente (a secondadell’oggetto dell’affidamento prezzo più basso oppure offerta economicamente più vantaggiosa); valore affidamento da Eur 50.000,01 (Euro 40.000,01 per i soggetti pubblici) a Eur 100.000,00:consultazione di almeno cinque operatori qualificati se sussistono in tale numero soggetti idoneiindividuati sulla base di indagine di mercato oppure tramite elenco di operatori qualificati nelrispetto del principio di rotazione;DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONEAdempimenti per la gestione e la rendicontazione dei tirocini di inserimento lavorativo - Modalità a sportello - Anno<strong>2013</strong>


134Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATOC alla Dgr n. 1437 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 8/35valore affidamento da Eur 100.000,01 a Eur 200.000,00: previsione di un capitolatosemplificato, di norma secondo il modello a procedura aperta contenente anche la griglia divalutazione; la scelta è di norma effettuata con il criterio economicamente più vantaggioso;pubblicazione dell’avviso sul sito del beneficiario e su almeno un quotidiano regionale e aperturadelle offerte in seduta pubblica;valore affidamento da Eur 200.000,01: selezione del soggetto terzo con procedure ispirateconformi ai principi del codice dei contratti pubblici.E’ vietato il frazionamento artificioso delle acquisizioni in quanto finalizzato all’elusione della procedure dicui sopra.E’ sempre fatta salva la possibilità di utilizzare, per ogni soglia di valore, procedure di affidamento previsteper soglie di valore superiori.Nel caso in cui il Beneficiario abbia natura pubblica dovrà, inoltre, rispettare, ove applicabile, il Codice deicontratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture (D. Lgs 163/2006).Tutti i soggetti, che per legge sono tenuti all’osservanza delle procedure del Codice dei contratti pubblici (D.Lgs 163/2006), a prescindere dal valore delle acquisizioni sopra descritte, ed in particolare per le acquisizioniin economia (art. 125 Codice degli appalti), dovranno valutare i requisiti di ordine generale dei fornitoricome previsto all’art. 38.La violazione delle procedure sopra definite che non pregiudichi il corretto svolgimento delle attività, potràessere ricondotta alla fattispecie della irregolare registrazione e controllo delle attività, con le conseguenzepreviste al punto “Decurtazioni, revoche e sospensioni cautelative del finanziamento”.Le procedure sopra indicate non si applicano ai costi riferiti all’utilizzo della struttura complessa delbeneficiario, funzionale all’organizzazione generale dello stesso (ad esempio, affitto di immobili adibitiesclusivamente ad attività amministrativa).Non possono essere oggetto di affidamento a terzi le attività di coordinamento, direzione e segreteriaorganizzativa dell’intervento formativo o progettuale nel suo complesso.Il ricorso all’affidamento ad un unico operatore determinato è consentito qualora si tratti di beni e servizi diparticolare natura tecnica o artistica attinenti alla tutela di diritti esclusivi.DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONEAdempimenti per la gestione e la rendicontazione dei tirocini di inserimento lavorativo - Modalità a sportello - Anno<strong>2013</strong>


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 135ALLEGATOC alla Dgr n. 1437 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 9/35B. GESTIONE DELLE ATTIVITÀ5. ATTO DI ADESIONESuccessivamente all’approvazione dei progetti, e prima dell’avvio dell’operazione, il beneficiario sottoscrivee consegna agli uffici regionali l’Atto di Adesione redatto secondo il modello approvato, accompagnato dadichiarazione sostitutiva di certificazione attestante l’assenza di cause ostative.La sottoscrizione dell’atto di adesione è condizione indispensabile per l’avvio dei progetti.Ai sensi della vigente normativa inerente alle disposizioni per la prevenzione della delinquenza di tipomafioso (D. Lgs. N. 159 del 6/9/2011 e s.m.i.), il beneficiario dovrà tener conto delle indicazioni di seguitoillustrate: per le attività di importo pari o inferiore a euro 150.000,00 i beneficiari non dovranno produrrealcuna documentazione;per le attività di importo superiore a euro 150.000,00 sia i beneficiari iscritti alla C.C.I.A.A. chequelli non iscritti, ad eccezione degli Enti pubblici, dovranno presentare una dichiarazione sostitutivafirmata dal legale rappresentante recante le indicazioni di tutti i componenti che ricoprono caricheall’interno della società, come previsto dall’art. 85 comma 2, nonché dei soggetti membri delcollegio sindacale o, nei casi contemplati dall'articolo 2477 del codice civile, al sindaco, nonché deisoggetti che svolgono i compiti di vigilanza ai sensi dell’art. 85 comma 2bis. Ciascuno dei suindicatisoggetti dovrà inoltre compilare la dichiarazione sostitutiva relativa ai propri famigliari o conviventiprevista dall’art. 85 comma 3. Le suddette dichiarazioni sostitutive devono essere trasmesse dalbeneficiario contestualmente alla consegna o spedizione dell’atto di adesione; in caso di partenariatotra più enti, sarà cura dell’ente capofila raccogliere e trasmettere la documentazione relativa aidiversi componenti del partenariato stesso.Con l’atto di adesione il beneficiario, conosciuta l’avvenuta approvazione e il finanziamento dell’operazione,accetta formalmente il finanziamento e si obbliga ad eseguire l’attività e a conformarsi incondizionatamentea quanto stabilito dalle normative comunitarie, nazionali e regionali, dalle presenti disposizioni e dallespecifiche disposizioni della direttiva di riferimento.In particolare, nell’atto di adesione il beneficiario dichiara la modalità prescelta in ordine al sistema dicontabilità separata o alla codificazione contabile adeguata per tutte le transazioni relative all'operazione,secondo quanto previsto dal Regolamento CE n. 1083/06.Nell’atto di adesione il beneficiario indica il domicilio eletto presso il quale intende che ogni comunicazioneconnessa al progetto approvato, sia in sede amministrativa che in sede contenziosa, venga inoltrata.Eventuali variazioni del domicilio eletto non previamente comunicate alla competente struttura tramite PostaElettronica Certificata (PEC) non saranno opponibili alla Regione anche se diversamente riconosciute.Un originale dell’atto di adesione riferito all’operazione viene inoltrato tramite e-mail provenienti da caselledi posta elettronica certificata nelle quali il messaggio o gli allegati siano stati sottoscritti con firma digitale,il cui certificato sia valido e rilasciato da un certificatore accreditato.L’Amministrazione Regionale verifica, anche a campione, la veridicità delle dichiarazioni sostitutive dicertificazione allegate all’atto di adesione, ai sensi degli articoli 71 e ss del D.P.R. n. 445/00.L’Amministrazione Regionale dichiara decaduto il beneficiario, previo procedimento ex l. n. 241/90 e s.m.i.,qualora, in esito ai predetti controlli, emergano dichiarazioni non conformi.L’atto di adesione è esente da imposta di bollo ai sensi dell’art. 5 della L. 21.12.1978 n. 845.6. DESTINATARIPer l’attuazione dei progetti gli allievi iscritti dovranno essere in possesso dei requisiti specificati nelladirettiva di riferimento.Agli atti dell’Ente va tenuta tutta la documentazione attestante tali requisiti e/o eventuali autocertificazionidegli utenti. Per i minori le predette autocertificazioni sono prodotte dai rispettivi esercenti la potestà deigenitori o dai tutori.Non potranno avvalersi dell’autocertificazione i cittadini stranieri residenti in Italia che debbano dichiararestati, fatti e qualità personali non certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici o privati italiani.DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONEAdempimenti per la gestione e la rendicontazione dei tirocini di inserimento lavorativo - Modalità a sportello - Anno<strong>2013</strong>


136Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATOC alla Dgr n. 1437 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 10/35Detta documentazione dovrà essere esibita a richiesta dell’amministrazione regionale, ai sensi degli artt. 71 eseguenti del D.P.R. n. 445/2000 per la verifica, anche a campione, della veridicità delle certificazionirilasciate dal legale rappresentante del beneficiario in ordine al possesso dei requisiti soggettivi degli allievi.Fatto salvo quanto previsto dall’articolo 76 del D.P.R. n. 445/2000, il difetto accertato dei requisiti soggettiviin capo a uno o più allievi comporterà la non rendicontabilità dell’allievo/i mancante/i dei requisiti e larevoca del finanziamento qualora l’allievo/i non rendicontabile/i abbia/no concorso a formare il numerominimo necessario per ottenere l’autorizzazione all’avvio dell’intervento.7. PUBBLICIZZAZIONEI soggetti attuatori sono tenuti a informare la potenziale utenza degli interventi circa: le modalità e i termini previsti per avere accesso all’intervento; il fatto che il progetto è stato cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo; il fatto che il progetto è stato selezionato nel quadro del Programma Operativo cofinanziato dalFondo Sociale Europeo e sulla base dei criteri di valutazione approvati dal Comitato di sorveglianzadel Programma.Gli interventi informativi e pubblicitari devono rispettare le disposizioni di cui agli artt. 8 e 9 delRegolamento C.E. n. 1828/2006 e devono essere coerenti con il piano di comunicazione della RegioneVeneto approvato con DGR n. 1025 del 06 maggio 2008 1 .Tutti i documenti che riguardano i progetti devono contenere una dichiarazione da cui risulti che ilProgramma è stato cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo.Tutti gli interventi informativi e pubblicitari rivolti ai destinatari, ai potenziali destinatari ed al pubblicodevono inoltre rispettare, per l’utilizzo dei loghi istituzionali, i requisiti definiti dalla “Guida al logotipoistituzionale e alle sue corrette applicazioni – Ottobre 2011” approvata con Decreto del Segretario Regionaleper l’Istruzione, il Lavoro e la Programmazione n. 7 del 17.10.2011 2 .In caso di progetti cofinanziati con utilizzo di altre risorse pubbliche e/o private (ad eccezione delcofinanziamento obbligatorio e delle quote di iscrizione versate dai partecipanti), gli interventi informativi epubblicitari dovranno essere coordinati e contraddistinti con il logo dei soggetti finanziatori.La violazione delle disposizioni sopra definite che non pregiudichi il corretto svolgimento delle attività, potràessere ricondotta alla fattispecie della irregolare registrazione e controllo delle attività, con le conseguenzepreviste al punto “Decurtazioni, revoche e sospensioni cautelative del finanziamento”.Nei casi di grave violazione, debitamente contestata, delle disposizioni riguardanti la pubblicizzazione delprogetto, la Regione si riserva la potestà di procedere alla revoca parziale o integrale del finanziamento.8. ATTIVITA’ DI SELEZIONEQualora la Direttiva di riferimento o il progetto approvato prevedano attività di selezione, il beneficiariocomunica alle strutture regionali competenti, almeno tre giorni prima, la data di apertura del termine per lapresentazione delle domande di ammissione alla selezione e le modalità di pubblicizzazione dell’avvisoadottate.Al fine di consentire un’adeguata informazione all’utenza, la scadenza dei termini per la presentazione delledomande di ammissione deve essere fissata almeno venti giorni dopo la data di apertura.I documenti relativi alla eventuale selezione (domande di ammissione, graduatorie, ecc.) dovranno rimanereagli atti presso ciascun beneficiario.Le selezioni che dovessero rendersi necessarie successivamente potranno essere effettuate entro il limite deicosti preventivati e dei tempi utili per l’inserimento di nuovi partecipanti.Nei casi di grave violazione, debitamente contestata, delle disposizioni riguardanti le modalità di selezione,la Regione si riserva la potestà di procedere alla revoca parziale o integrale del finanziamento.1 http://www.regione.veneto.it/Servizi+alla+Persona/Formazione+e+Lavoro/Fondo+Sociale+Europeo/Piano+di+Comunicazione.htm2 idemDIREZIONE REGIONALE FORMAZIONEAdempimenti per la gestione e la rendicontazione dei tirocini di inserimento lavorativo - Modalità a sportello - Anno<strong>2013</strong>


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 137ALLEGATOC alla Dgr n. 1437 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 11/359. AVVIO DEI PROGETTI E DEGLI INTERVENTIPer l’autorizzazione all’avvio del progetto o degli interventi, il beneficiario inserisce nel portale regionaleprima della data prevista per l’avvio dell’intervento le informazioni (ove richieste) riferite a: data di inizio e di conclusione previste; elenco e caratteristiche degli operatori coinvolti; calendario dell’intervento; elenco e caratteristiche dei destinatari delle attività eventuale elenco dei partecipanti alla selezione eventuali altre informazioni richieste dal sistema gestionale in base alla tipologia di attività.Il beneficiario presenta alla struttura competente prima dell’avvio delle attività i registri presenza redatti sumodello regionale e completi dei nominativi degli allievi.La struttura competente, verificata la completezza e correttezza delle informazioni richieste e il rispetto dellecondizioni previste dalla Direttiva di riferimento, provvede alla vidimazione dei registri presenza e autorizzal’avvio del progetto o dell’intervento.In caso di attività che non prevedono vidimazione preventiva di registri presenza o fogli mobili, ilbeneficiario comunica a mezzo e-mail alla struttura competente, prima della data di inizio prevista,l’attivazione dell’intervento ai fini dell’autorizzazione all’avvio.Il beneficiario conserverà agli atti la documentazione riferita ai destinatari sopra indicati, completa dellefirme autografe degli interessati e dell’autorizzazione al trattamento dei dati personali secondo quantoprevisto dal D. Lgs. 196/03.Dovranno inoltre essere conservati agli atti del beneficiario i curricula debitamente sottoscritti degli operatoricoinvolti nelle attività con indicazione, per il personale docente, delle discipline insegnate.10. GESTIONE DELLE ATTIVITÀ FORMATIVELa durata oraria delle singole lezioni è definita in 60 minuti. La progettazione degli interventi e ognidisposizione riferita alla realizzazione del monte ore va rapportata a tale durata.Qualora per ragioni organizzative il beneficiario ritenga necessario strutturare le ore di docenza su unità ditempo inferiori all’ora, sul registro presenze andrà annotato l’orario preciso di inizio e di termine dellelezioni.Non è possibile effettuare pause durante lo svolgimento delle attività. Di conseguenza, il calendario dovràtener conto di eventuali sospensioni o pause ricreative previste tra la conclusione di una lezione e l’avvio diun’altra.Tutte le disposizioni relative al raggiungimento del monte ore andranno applicate sommando ericomponendo la durata effettiva delle lezioni in unità orarie di 60 minuti.L’orario giornaliero non potrà superare le sei ore di lezione in caso di orario continuato o le otto ore dilezione in caso di orario spezzato.L’attività didattica rivolta a disoccupati/inoccupati non può iniziare prima delle ore 8 e non può terminareoltre le ore <strong>23</strong>.00; non può inoltre svolgersi in giorni festivi e il relativo orario settimanale non potrà superarele 40 ore di lezione calcolate in unità orarie di 60 minuti.La frequenza alle azioni formative è da intendersi obbligatoria.I percorsi formativi sono organizzati in modo da prevedere la frequenza dell'intero gruppo di utenti alleattività formative, salve diverse previsioni contenute nella direttiva di riferimento.È vietata a pena di non riconoscimento delle spese sostenute la sovrapposizione anche parziale di attivitàriferite a progetti diversi o azioni diverse qualora non espressamente prevista nel progetto approvato o nonautorizzata.Durante lo svolgimento degli interventi formativi, non è consentita la presenza in aula di persone i cuinominativi non siano stati comunicati alle strutture regionali.Le visite didattiche sono consentite qualora previste nel progetto approvato o successivamente autorizzate.Eventuali visite didattiche non previste costituiscono variazioni progettuali e come tali devono essereespressamente autorizzate in via preventiva dalla struttura regionale competente.La visita didattica viene annotata nel registro di presenza, unitamente alle firme degli allievi partecipanti edei docenti accompagnatori.DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONEAdempimenti per la gestione e la rendicontazione dei tirocini di inserimento lavorativo - Modalità a sportello - Anno<strong>2013</strong>


138Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATOC alla Dgr n. 1437 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 12/35Gli allievi minorenni partecipanti alla visita devono essere in possesso del consenso scritto dei genitori.11. COMUNICAZIONI DI VARIAZIONE ATTIVITA’Le seguenti variazioni devono essere comunicate in via preventiva (ossia fino al momento previsto dacalendario per l’inizio dell’attività specifica), a pena di inammissibilità, da parte del beneficiario: tutte le variazioni al calendario delle attività, qualora previsto, comprese le variazioni di sede, data eorario dell’attivitàsospensione o annullamento di una lezione o di un’attività prevista dal calendarioinserimento di partecipanti agli interventi, con indicazione della data di inizio fruizione del servizioda parte del partecipante (es. data di inizio frequenza per gli allievi); in particolare, l’inserimento dinuovi allievi negli interventi formativi andrà effettuato nel rispetto dell’ordine dell’eventualegraduatoria di selezione inserimento di nuovi docenti o di nuovi operatori non precedentemente comunicatiDevono inoltre essere comunicate le variazioni riferite al beneficiario, secondo quanto previstoprecedentemente.12. ATTIVITA’ FORMATIVE INNOVATIVELe attività di formazione a distanza, se previste dalla Direttiva di riferimento e dal progetto approvato,dovranno svolgersi presso strutture del soggetto gestore o altra sede, adeguatamente attrezzate, e rispettare iseguenti standard minimi: messa a disposizione da parte dell’Organismo di formazione di strumenti ed attrezzature adeguati perlo svolgimento di attività di formazione a distanza adeguato supporto tecnologico e contenutistico (ad es. tutoraggio on-line, assistenza in caso diutilizzo di tecnologie informatiche, disponibilità di un docente/esperto di contenuti ecc.) sistema di valutazione che preveda almeno una valutazione finale delle competenze acquisite duranteil percorso di formazione a distanza durata massima dell’attività di formazione a distanza non superiore a quanto previsto dalla Direttivadi riferimento sistemi di registrazione su supporto magnetico dei tempi di utilizzo degli strumenti on-line, perl’eventuale messa a disposizione, su richiesta della Regione, dei log-files; corrispondenza dei contenuti progettuali (durata delle attività, obiettivi formativi ecc.).I tempi di apprendimento, misurati con appositi strumenti di verifica, e i tempi necessari per lo svolgimentodelle prove di verifica, concorreranno alla formazione del monte orario effettivo del percorso formativo.Le attività di formazione a distanza dovranno essere registrate su appositi supporti a fogli mobili,preventivamente vidimati dalla struttura regionale competente.Preventivamente all’avvio delle attività di formazione a distanza, il beneficiario dovrà comunicare, tramite ilcalendario delle attività, gli orari di disponibilità del supporto tecnologico e contenutistico on-line sopraindicato, il numero di ore previste per i destinatari e il periodo di svolgimento.La formazione in spazi aperti (c.d. formazione “outdoor”), se prevista dalla Direttiva di riferimento e dalprogetto approvato, può essere svolta nel rispetto delle seguenti condizioni: utilizzo di metodologie finalizzate allo sviluppo individuale e di gruppo, basate sull’apprendimentosperimentale e integrato, con il supporto di situazioni reali e concrete, create in centri opportuni inmezzo alla natura utilizzo di formatori con adeguata preparazione e documentata esperienza nella formazione outdoor utilizzo di tecnologie e attrezzature adeguate e conformi alle disposizioni normative e di leggeassicurazione specifica per i corsisti, ove necessariaistituzione di un momento preparatorio alle attività riservando anche spazi informativi adeguati suirischi e vincoli di tale attività.Le attività di formazione outdoor dovranno essere registrate sul registro d’aula, con indicazione precisa delluogo e degli orari delle attività.DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONEAdempimenti per la gestione e la rendicontazione dei tirocini di inserimento lavorativo - Modalità a sportello - Anno<strong>2013</strong>


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 139ALLEGATOC alla Dgr n. 1437 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 13/35Preventivamente all’avvio delle attività di formazione outdoor, il beneficiario dovrà comunicare, tramite ilcalendario delle attività, date e orari, luogo indicativo di svolgimento, nonché luoghi e modalità di accessoper il controllo ispettivo.13. GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI STAGE/TIROCINIOPer l’autorizzazione all’avvio dello stage/tirocinio, il beneficiario inserisce nel portale regionale prima delladata prevista per l’avvio dell’intervento, le seguenti informazioni: la data di avvio dello stage/tirocinio; il calendario di svolgimento delle attività; gli abbinamenti allievo/azienda.Il beneficiario presenta alla struttura competente, entro lo stesso termine, i fogli mobili da vidimare. Lastruttura competente, verificata la completezza e correttezza delle informazioni richieste, provvede allavidimazione dei fogli mobili.Eventuali autorizzazioni allo svolgimento di stage/tirocinio fuori Regione dovranno essere preventivamenterichieste alla struttura regionale competente e da questa autorizzate.Al fine di verificare il corretto e proficuo svolgimento delle attività, durante il periodo di stage/tirocinio ilbeneficiario organizza visite periodiche dei tutors di stage/tirocinio e/o rientri degli allievi presso la sedeformativa.Gli eventuali rientri degli allievi presso la sede formativa vengono conteggiati nel monte ore teorico.I beneficiari devono in via preliminare: individuare le aziende tenendo conto delle caratteristiche dell’azienda, dell’allievo e del percorsoformativo; stipulare apposita convenzione con le aziende ospitanti, che deve essere trattenuta agli atti delbeneficiario a disposizione della Regione; concordare le date di svolgimento; comunicare lo svolgimento dello stage/tirocinio ed il calendario a:o Sede provinciale I.N.A.I.L., ai fini dell’estensione della copertura assicurativa;o Direzione Provinciale del Lavoro - Servizio Ispezione del Lavoro; acquisire dall’azienda ospitante le schede di valutazione sugli esiti degli stage/tirocini.14. VARIAZIONI PROGETTUALI E DI BUDGETEventuali variazioni al progetto o agli interventi che si rendessero necessarie nell’attuazione dello stessovanno sottoposte preventivamente alla valutazione delle strutture regionali competenti e da questa approvate.Non possono in ogni caso essere modificati gli obiettivi del progetto o degli interventi.Le variazioni che necessitano di preventiva autorizzazione della Direzione Regionale Formazione potrannoessere presentate fino al momento in cui le attività oggetto di rimodulazione possano essere iniziate eultimate garantendo il raggiungimento dell’obiettivo formativo per cui sono state chieste. La richiesta divariazione dovrà in ogni caso essere adeguatamente motivata e dovrà precisare le attività oggetto dirimodulazione e la tempistica prevista per la loro realizzazione.Le variazioni orarie sugli interventi entro i limiti minimi e massimi dell’articolazione didattica definita indirettiva non necessitano di autorizzazione regionale.Fatto salvo quanto diversamente previsto dalle Direttive di riferimento, le variazioni di budget vengonogestite come segue: i trasferimenti di budget da un partner operativo ad un altro, per un importo che non superi il 10% dellaprevisione iniziale, devono essere tempestivamente comunicati alla struttura regionale competente, ancheai fini delle verifiche di capienza sulle richieste di rimborso o sui rendiconti i trasferimenti di budget da un partner operativo ad un altro, per importi che superano il 10% dellaprevisione iniziale, devono essere preventivamente autorizzati dalla struttura regionale competente i trasferimenti di budget da una macrocategoria di spesa ad un'altra, indipendentemente dall’importo,devono essere preventivamente autorizzati dalla struttura regionale competenteDIREZIONE REGIONALE FORMAZIONEAdempimenti per la gestione e la rendicontazione dei tirocini di inserimento lavorativo - Modalità a sportello - Anno<strong>2013</strong>


140Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATOC alla Dgr n. 1437 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 14/35 i trasferimenti di budget all’interno della stessa macrocategoria e per lo stesso soggetto, devono esserecomunicati tempestivamente, anche ai fini delle verifiche di capienza sulle richieste di rimborso o suirendicontiNon sono ammissibili trasferimenti di budget tra spese gestite con modalità diverse (ad es. spostamento dibudget da una voce “a costi standard” ad una voce “a costi reali”).Analogamente non sono consentiti trasferimenti tra differenti voci di spesa gestite “a costi standard”.Qualora sia prevista autorizzazione alla variazione di budget, le variazioni non autorizzate comporteranno ladecurtazione delle voci di spesa rendicontate in eccedenza rispetto al preventivo.15. REGISTRAZIONE DELLE ATTIVITÀPer ogni intervento formativo dovrà essere utilizzato un registro delle presenze preventivamente vidimatopresso la competente Direzione regionale, nel quale dovranno essere elencati, rispettando l’ordine alfabetico,i partecipanti effettivi.Fatta salva la richiesta di autorizzazione all’uso di modelli diversi, il registro delle presenze, previsto a curadell’Ente gestore, deve riprodurre il modello regionale ed essere predisposto con una quantità di pagine,preventivamente numerate, superiore alle giornate previste di attività.Al registro presenze dovranno essere allegate, preventivamente alla vidimazione, le distinte di consegna delmateriale didattico e le distinte di utilizzo dei buoni pasto in caso di semiresidenzialità o residenzialità. Incaso di utilizzo di fogli mobili individuali, le distinte dovranno comunque essere preventivamente vidimatedalla Direzione regionale competente.Per la registrazione delle presenze durante lo stage/tirocinio o durante i percorsi personalizzati devono essereutilizzati fogli mobili individuali conformi al modello regionale, vidimati prima dell’avvio dellostage/tirocinio o del percorso dalla competente Direzione regionale.I registri delle presenze e i registri a fogli mobili vidimati costituiscono l’unico documento valido ai fini delriconoscimento delle attività realizzate in presenza di allievi. Le distinte vidimate di consegna del materialedidattico e di utilizzo dei buoni pasto costituiscono l’unico documento ammesso ai fini della dimostrazionedella consegna/utilizzo ove previsto.Le attività degli operatori coinvolti nel progetto non soggette a registrazione su documenti vidimati (attivitàdi coordinamento, tutoraggio, consulenza, sportello ecc.) dovranno essere registrate giornalmente su appositireport (“diari di bordo”).I riepiloghi delle attività (c.d. timesheets) svolte dagli operatori coinvolti nel progetto dovranno essere messia disposizione della Struttura competente, mediante sistema informatico, entro il termine per la presentazionedel rendiconto. Fanno eccezione le attività degli operatori (docenti, tutor, coordinatori) rilevabili dadocumenti vidimati, per la quali non vanno predisposti i riepiloghi di attività. Ad esempio, quindi, se uncoordinatore svolge 20 ore di attività in aula, firmando il registro presenze, e 30 ore di attività fuori aula, iltimesheet dovrà essere presentato solo per le 30 ore non rilevabili da registro.Per i giorni in cui le lezioni si svolgono il mattino e il pomeriggio, con pausa intermedia, devono esserepredisposte due pagine di registro.I registri e i fogli mobili vidimati vanno compilati giorno per giorno, in tutte le loro parti, anche conriferimento alle assenze degli allievi e alle variazioni didattiche.Le firme degli allievi e del docente dovranno essere apposte contestualmente all’inizio e al termine dellelezioni. In caso di presenza in aula di tutor e/o coordinatore, questi apporranno la propria firma nel registropresenze. Non è necessaria la barratura della relativa casella di firma in caso di mancata presenza del tutore/o coordinatore in aula.Le sezioni relative alle ore svolte e ai relativi progressivi, e il visto del responsabile del progetto devonoessere aggiornati con cadenza al massimo settimanale.Si raccomanda ai destinatari degli interventi e agli operatori coinvolti nel progetto una particolare attenzionenella compilazione dei documenti vidimati che risultano, a tutti gli effetti, dei documenti pubblici sui qualisono da evitare omissioni o alterazioni che potrebbero costituire illeciti penali perseguibili a norma di legge.In caso di smarrimento del registro presenze e/o dei fogli mobili, il beneficiario dovrà darne tempestivacomunicazione mediante formale dichiarazione relativa all’attività svolta (allievi, docenti, ore e giorni),conservando agli atti analoghe dichiarazioni rilasciate dai destinatari - se maggiorenni - e dagli operatoriDIREZIONE REGIONALE FORMAZIONEAdempimenti per la gestione e la rendicontazione dei tirocini di inserimento lavorativo - Modalità a sportello - Anno<strong>2013</strong>


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 141ALLEGATOC alla Dgr n. 1437 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 15/35interessati. Per le attività di stage/tirocinio le dichiarazioni dovranno essere sottoscritte anche dall’aziendaospitante.16. MONITORAGGIOIl beneficiario ha l’obbligo di fornire, secondo i modi e i tempi stabiliti dalla Regione, tutte le informazioninecessarie al corretto espletamento del monitoraggio procedurale, finanziario e fisico di cui alle presentidisposizioni e ai Regolamenti Comunitari in vigore.Il beneficiario è tenuto altresì a garantire l’invio dei dati rilevanti ai fini del monitoraggio qualitativo chesaranno richiesti dalla Regione Veneto secondo le scadenze e alle modalità comunicate di volta in volta.La Regione Veneto si riserva inoltre la potestà di sospendere i pagamenti nella eventualità di ritardi odomissioni ingiustificati, o ripetuti nel tempo, in relazione alla fornitura dei suddetti dati di monitoraggio.In caso di mancata trasmissione delle informazioni di cui sopra la Regione Veneto si riserva inoltre lapotestà, in relazione alla gravità, di applicare decurtazioni per le attività di coordinamento e direzione delprogetto, proporzionali allo stato di avanzamento delle attività, oppure, nei casi più gravi, di procedere allarevoca parziale o integrale del finanziamento.17. CUP (CODICE UNICO DI PROGETTO)L'assegnazione del Codice Unico di Progetto ad ogni progetto d'investimento pubblico è esplicitamenterichiesta dall'art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3 e dalla delibera del CIPE n. 143 del 27 dicembre 2002,pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 14 aprile 2003Per i soggetti privati la Direzione Formazione richiederà direttamente al CIPE (Comitato Interministerialeper la Programmazione Economica) il codice CUP per tutti i progetti approvati e lo comunicheràsuccessivamente all’ente beneficiario.Per i soggetti pubblici la richiesta del CUP può avvenire in due modi:oodirettamente da parte del soggetto pubblico che successivamente lo comunica alla Direzione;da parte di un “concentratore” (Direzione Formazione) sulla base di delega 3 che deve contenerel’indicazione della user.id dell’utente accreditato per il soggetto pubblico delegante. Ottenuto ilcodice, il concentratore lo comunica al soggetto responsabile il cui utente può intervenire, entro 24ore, per modificare i dati del corredo informativo.Si ricorda che il CUP dovrà essere indicato su tutti i documenti che fanno esplicito riferimento allo specificoprogetto cui esso corrisponde e in particolare su documenti amministrativi e contabili.18. ADEMPIMENTI CONCLUSIVIIn caso di attività che prevedono verifiche finali, il beneficiario presenta alla struttura competente entro 30giorni dal termine del progetto la seguente documentazione: originale del verbale delle verifiche finali accompagnato dalla dichiarazione delle frequenze degliallievi, redatto su documento conforme al modello regionale (reperibile sul sito internet dellaRegione Veneto) e stampato secondo le modalità indicate nello stesso;attestati di qualifica professionale per gli allievi risultati idonei alle prove finali, compilati, dasottoporre alla vidimazione e registrazione da parte della competente Direzione regionale.Gli attestati di qualifica professionale rilasciati al termine di un percorso triennale di formazione inizialesono esenti dall’imposta di bollo.3 la delega del CUP può essere scaricata all’indirizzo http://www.regione.veneto.it/NR/rdonlyres/B90D0BEA-AC3A-4D55-8400-2C45667EC85D/0/CONAttiAdesioneFSE_200713.zip e consegnata debitamente compilata insieme all’atto di adesione.DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONEAdempimenti per la gestione e la rendicontazione dei tirocini di inserimento lavorativo - Modalità a sportello - Anno<strong>2013</strong>


142Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATOC alla Dgr n. 1437 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 16/35C. ASPETTI FINANZIARI19. MODALITÀ DI EROGAZIONE DEI CONTRIBUTILa liquidazione delle anticipazioni e delle erogazioni intermedie avviene compatibilmente con le risorse dicassa disponibili.La gestione finanziaria dei progetti prevede l’erogazione di una prima anticipazione per un importo pari al30% del contributo previsto in sede di approvazione del progetto e successive erogazioni legateall’avanzamento delle attività “a costi standard” e/o della spesa per le attività riconosciute “a costi reali”.Le somme forfettarie previste dall’ Articolo 11.(3)(b)(iii) del Regolamento (CE) N.1081/2006 comemodificato dal Regolamento (CE) n. 396/2009 verranno riconosciute in ogni caso a seguito della verificarendicontale.Il beneficiario pertanto presenterà: una prima richiesta di anticipazione successivamente all’avvio del progetto; richieste di erogazione trimestrali con cui il beneficiario comunicherà le attività “a costi standard”realizzate e/o le spese sostenute nel periodo di riferimento.Ai fini dell’anticipazione il beneficiario dovrà produrre:lettera di richiesta di anticipazione in forma di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ai sensidel DPR 445/2000 con cui il legale rappresentante del beneficiario dichiara il corretto avvio delleattività e il rispetto dei requisiti previsti dalle disposizioni; documento fiscale in regime di esclusione dal campo IVA ai sensi dell’art. 2 comma 3 lett. a) delDPR 633/72 e s.m.i.; scheda dati anagrafici; copia fotostatica del documento di identità in corso di validità del sottoscrittore;Le richieste di erogazione intermedia dovranno essere presentate secondo le seguenti scadenze: entro il 10 marzo per le attività realizzate e/o le spese sostenute nel periodo da dicembre dell’annoprecedente a febbraio dell’anno in corso; entro il 10 giugno per le attività realizzate e/o le spese sostenute nel periodo da marzo a maggio; entro il 10 settembre per le attività realizzate e/o le spese sostenute nel periodo da giugno ad agosto; entro il 10 dicembre per le attività realizzate e/o le spese sostenute nel periodo da settembre anovembre;In ogni richiesta di erogazione intermedia potrà comunque essere richiesta la liquidazione anche di attivitàsvolte e/o di spese sostenute in periodi precedenti e non dichiarate nelle precedenti richieste.Le richieste di erogazione intermedia potranno essere presentate fino al giorno prima la data di presentazionedel rendiconto oppure, se precedente, fino al giorno prima della data prevista per la presentazione delrendiconto dalle disposizioni di riferimento.Ai fini della liquidazione delle erogazioni intermedie il beneficiario dovrà produrre:lettera di richiesta di liquidazione in forma di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ai sensi delDPR 445/2000 con cui il legale rappresentante del beneficiario attesta l’attività svolta “a costistandard” e/o l’ammontare delle spese effettivamente sostenute nel periodo di riferimento e dichiara:o che l’attività è stata realizzata nel rispetto degli obblighi previsti dalle disposizionicomunitarie, nazionali e regionali e secondo quanto previsto dal progetto approvato;o che le spese sono state sostenute le rispetto degli obblighi previsti dalla normativacomunitaria, delle presenti disposizioni e della direttiva di riferimentoeventuale scheda contenente il riepilogo delle attività svolte secondo quanto dichiarato nella letteradi richiesta di liquidazione (per le attività “a costi standard”);eventuale scheda contenente l’elenco dei giustificativi di spesa per i costi diretti e indiretti riferiti alcontributo effettivamente sostenuti nel periodo con i relativi dati di quietanza (per le attività “a costireali”)DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONEAdempimenti per la gestione e la rendicontazione dei tirocini di inserimento lavorativo - Modalità a sportello - Anno<strong>2013</strong>


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 143ALLEGATOC alla Dgr n. 1437 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 17/35 copia della pagina del registro, della relativa copertina e degli eventuali fogli mobili vidimatiattestanti la dichiarazione di realizzazione delle attività, per la valutazione di corrispondenza traquanto dichiarato e i documenti di registrazione delle attività.Le spese dichiarate nella richiesta di rimborso sostenute da soggetti diversi dal beneficiario, per i quali èprevista la rendicontazione a costi reali (partner ecc.), dovranno essere pagate dal beneficiario prima dellapresentazione della richiesta di rimborso. Il beneficiario deve essere in grado di dimostrare l’avvenutopagamento attraverso idoneo documento fiscale debitamente quietanzato dal soggetto diverso dalbeneficiario (partner, ecc), che rendiconta a costi reali.La Regione effettuerà la verifica amministrativa volta a valutare la correttezza della richiesta di erogazioneintermedia secondo quanto indicato nella sezione “Vigilanza e controllo”. L’importo erogabile saràcomposto:dal contributo riconoscibile sulla base delle attività “a costi standard” effettivamente realizzate; incaso di avanzamento differenziato per attività riconosciute a costo standard orario (ad es. interventiindividualizzati calcolati con costo ora/attività), il contributo orario riconoscibile sarà rappresentatodalla media delle ore realizzate individualmente; dalla somma degli importi effettivamente pagati e considerati ammissibili sui costi diretti e indiretti.Limitatamente alle attività “a costi standard”, eventuali errori di determinazione del contributo richiestopotranno essere corretti d’ufficio, sulla base della documentazione esaminata, ai fini della validazione dellarichiesta di erogazione intermedia.A seguito della verifica amministrativa, la Regione comunicherà al beneficiario l’esito ai fini dell’emissionedel documento fiscale per la liquidazione. Successivamente alla presentazione del documento fiscale, inregime di esclusione dal campo IVA ai sensi dell’art. 2 comma 3 lett. a) del DPR 633/72 e s.m.i., la Regioneprovvederà alla liquidazione.La somma delle erogazioni a titolo di anticipazione e di richiesta intermedia potrà ammontare al massimo al95% del contributo previsto, con esclusione delle unità di costo standard soggette a condizioni specifiche perla riconoscibilità (quali ad esempio la percentuale di frequenza per le quote ora/allievo di formazione ostage/tirocinio o, sempre ad esempio, la formalizzazione dell’assunzione di un soggetto disoccupato). Taliunità di costo standard pertanto dovranno essere richieste in fase di presentazione del rendiconto e verrannoerogate a seguito di verifica rendicontale.Le somme forfettarie previste dall’ Articolo 11.(3)(b)(iii) del Regolamento (CE) N.1081/2006 comemodificato dal Regolamento (CE) n. 396/2009 verranno riconosciute in ogni caso a seguito della verificarendicontale.L’importo non erogato sull’anticipazione e sulle richieste intermedie verrà erogato a saldo successivamenteall’approvazione del rendiconto.Al momento della presentazione della richiesta di anticipazione, il beneficiario dovrà presentare idoneagaranzia fideiussoria, secondo il modello che verrà definito dalle strutture regionali, a copertura almenodell’importo richiesto a titolo di anticipazione. In ogni caso, tutte le somme complessivamente erogate sia atitolo di anticipazione che sulle richieste intermedie dovranno essere garantite da polizza fideiussoria, cheverrà svincolata successivamente all’approvazione del rendiconto, qualora non siano dovute restituzioni acarico del beneficiario. E’ quindi possibile presentare polizze fideiussorie parziali. E’ possibile inoltrepresentate polizze fideiussorie cumulative per l’intera operazione.La garanzia fideiussoria deve essere rilasciata da Istituto di credito o bancario, Società di assicurazioneregolarmente autorizzata, o da Società finanziarie iscritte nell’albo speciale di cui art. 107 del D. Lgs.385/1993, a favore della Regione Veneto, per la restituzione a favore della Regione degli importi da questaerogati al beneficiario in relazione al finanziamento concesso.Detta garanzia decorre dalla data della richiesta di prima anticipazione ed è valida ed efficace, senza che siain ciò opponibile alcunché alla Regione, fino a diciotto mesi dalla data di presentazione del rendiconto allaRegione stessa.La garanzia è rilasciata esclusivamente senza beneficio d’escussione; l’escussione parziale della garanziafideiussoria non determina estinzione della garanzia stessa nei confronti della Regione Veneto per l’importogarantito residuo, se non per svincolo e restituzione da parte della Regione.L’importo garantito dalla fideiussione comprende altresì gli interessi addebitati dalla Regione al beneficiarioin caso di richiesta, da parte della stessa, di restituzione integrale o parziale degli importi erogati.DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONEAdempimenti per la gestione e la rendicontazione dei tirocini di inserimento lavorativo - Modalità a sportello - Anno<strong>2013</strong>


144Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATOC alla Dgr n. 1437 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 18/35La fideiussione deve essere mantenuta fino alla verifica del rendiconto da parte della Regione. Lafideiussione sarà restituita al beneficiario all’atto dell’approvazione del rendiconto stesso, a condizione chenon sia necessario procedere a reintroito.L’Amministrazione Regionale verifica, anche a campione, la veridicità delle dichiarazioni contenute nelledichiarazioni sostitutive di atto di notorietà allegate alle richieste di anticipazione e di erogazione intermedia,ai sensi degli articoli 71 e ss del DPR 445/00.Ulteriori indicazioni operative sulle modalità di presentazione delle richieste di anticipo ed erogazioneintermedia sono disponibili all’interno dell’area documentale del sistema gestionale regionale 4 .20. RESTITUZIONIAl rendiconto presentato alla Regione, va allegato l’originale della ricevuta di versamento delle sommeeventualmente non utilizzate, intese come differenza negativa tra importo complessivo ricevuto dal soggettobeneficiario, a titolo di anticipo e/o acconto per il progetto approvato, e importo complessivo esposto inrendiconto relativo al progetto stesso (economie di gestione). L’omesso versamento delle somme nonutilizzate all’atto della presentazione del rendiconto, determina l’escussione della fideiussione prestata, per laparte relativa alle somme non restituite, maggiorate degli interessi dalla data di presentazione del rendicontoalla data di effettiva restituzione.Dalla data di notifica formale del Decreto di approvazione del rendiconto presentato, decorre il termine di 60giorni entro il quale il beneficiario deve provvedere alla restituzione di eventuali somme a debito, intesecome differenza negativa tra importo complessivo ricevuto a titolo di anticipo e/o acconto per il progettoapprovato e importo complessivo dello stesso progetto riconosciuto dal Decreto. Tali risultanze sonocomunicate, ai sensi della L. 241/90 e s.m.i., anche al fideiussore. Decorso inutilmente detto termine, laRegione procede all’escussione della fideiussione prestata, per la parte relativa alle somme non restituite,maggiorate degli interessi dalla data di notifica formale del Decreto di approvazione del rendiconto alla datadi effettiva restituzione.A tal fine, è onere del beneficiario fornire alla struttura regionale competente la prova dell’avvenutoversamento delle somme oggetto di restituzione, facendo pervenire, entro il termine predetto, ladocumentazione a comprova dell’avvenuto versamento.E’ facoltà del beneficiario rinunciare al contributo o a parte di esso mediante formale dichiarazionesottoscritta dal legale rappresentante e comunicata alla struttura competente, con espresso impegno aprovvedere alla restituzione degli anticipi/acconti eventualmente già erogati dalla Regione, non oltre 60giorni dalla data di rinuncia, unitamente agli interessi legali calcolati dalla data di effettiva erogazione alladata di effettiva restituzione. Di tali risultanze è avvisato, ai sensi della L. 241/90 e s.m.i., anche ilfideiussore. Decorso inutilmente detto termine, la Regione procede all’escussione della fideiussione prestata.Il provvedimento di revoca del finanziamento è comunicato, per conoscenza, anche al fideiussore, ai sensidella L. 241/90 e s.m.i. In caso di mancata restituzione entro i termini previsti la Regione provvede senz’altroall’escussione della garanzia fidejussoria.Non è consentito rinunciare al finanziamento oltre il termine di deposito del rendiconto ovvero dopo lacomunicazione da parte della Regione di avvio di procedimento di revoca ovvero di sospensione cautelativa.La rinuncia da parte del beneficiario ha carattere definitivo ed irrevocabile.Resta in ogni caso salvo il diritto della Regione di ripetere le somme erogate al beneficiario rinunciante, oltreagli interessi dovuti, non costituendo l’avvenuta erogazione forma alcuna di acquiescenza, neppure implicita,alla situazione determinata dalla predetta rinuncia.In tutti i casi in cui il debitore non adempie alla restituzione entro le scadenze stabilite, verranno calcolati gliinteressi di mora sulla quota capitale, a partire dalla scadenza del termine, in aggiunta agli eventuali interessilegali precedentemente maturati.Ai fini delle presenti disposizioni, viene individuata come data di erogazione il momento dell’ordine diliquidazione materiale (per es. bonifico) dell’importo da parte del Servizio di tesoreria della Regione Veneto.Analogamente, la data di restituzione è individuabile nella data indicata come valuta contabile dell’ordine diliquidazione materiale effettuato dal beneficiario.4 raggiungibile all’indirizzo gafse.regione.veneto.itDIREZIONE REGIONALE FORMAZIONEAdempimenti per la gestione e la rendicontazione dei tirocini di inserimento lavorativo - Modalità a sportello - Anno<strong>2013</strong>


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 145ALLEGATOC alla Dgr n. 1437 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 19/35Il tasso d’interesse da applicare agli importi esigibili non rimborsati alla data di scadenza è quello applicatodalla Banca centrale europea alle sue principali operazioni di rifinanziamento, che è pubblicato nellaGazzetta ufficiale dell’Unione Europea, serie C, in vigore il primo giorno di calendario del mese della data discadenza, maggiorato di tre punti percentuali e mezzo.DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONEAdempimenti per la gestione e la rendicontazione dei tirocini di inserimento lavorativo - Modalità a sportello - Anno<strong>2013</strong>


146Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATOC alla Dgr n. 1437 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 20/35D. RENDICONTAZIONE DELLE ATTIVITÀ21. PRESENTAZIONE DEL RENDICONTOIl rendiconto delle attività realizzate e/o delle spese sostenute, separatamente per ogni singolo progettoapprovato, deve essere presentato dal beneficiario alla Regione, unitamente a tutta la documentazionerichiesta, entro 60 giorni dalla conclusione, risultante dai registri didattici o documenti attestanti losvolgimento delle attività non formative ove previste. Si fa quindi riferimento all’ultimo giorno in cui si èsvolta una qualsiasi attività approvata a progetto in conformità alla specifica Direttiva di riferimento.Il predetto termine finale può essere differito in ogni caso di non oltre 90 giorni e per una sola volta, pereccezionali casi di oggettiva impossibilità di presentazione in termini del rendiconto, non connessi a carenzeorganizzative interne, debitamente comunicati e documentati dal beneficiario alla Regione prima del predettotermine, previa autorizzazione della Regione.Integrazioni e/o modifiche al rendiconto sono riconosciute esclusivamente se pervenute entro il terminefissato per la presentazione.Il ritardo nella presentazione del rendiconto, rispetto ai termini stabiliti, comporta l’applicazione, per ognigiorno di ritardo, di una penalità pari allo 0,1% di quanto complessivamente richiesto dal beneficiario a titolodi contributo.La presentazione del rendiconto dopo 150 giorni dal termine di conclusione del progetto, comporta ladecadenza dal contributo concesso, nel rispetto del procedimento ex lege 241/90 e s.m.i., con conseguenterestituzione degli acconti erogati, maggiorati degli interessi legali dalla data di accredito alla data di effettivarestituzione, secondo quanto previsto dal punto “Restituzioni”.Tutti i documenti di cui sotto, ad eccezione di quelli vidimati, possono essere trasmessi a mezzo PostaElettronica Certificata o, in alternativa, possono essere trasmessi quali documentazione accompagnatoria deidocumenti vidimati (fogli mobili e registri presenze).In ogni caso, il rendiconto si intende presentato al completamento della trasmissione di tutta ladocumentazione sopra indicata.I documenti vidimati originariamente in cartaceo e la relativa documentazione accompagnatoria dovrannoessere trasmessi, alla struttura competente, con modalità tali da garantire la possibilità di determinare ilmomento dell’invio e il momento dell’arrivo, entro i termini sopra indicati.In caso di trasmissione a mezzo PEC, verranno accettati solo documenti sottoscritti con firma digitale, il cuicertificato sia valido e rilasciato da un certificatore accreditato.Il rendiconto si compone dei seguenti documenti, che devono essere tutti presentati entro i termini sopraindicati: dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, resa dal legale rappresentante del beneficiario, ai sensi econ le modalità di cui agli articoli 38 e 47 del D.P.R. n. 445/00, con la quale lo stesso attesta che:- i fatti e i dati esposti in rendiconto e nei relativi allegati sono veritieri ed esatti;- le attività sono state realizzate in conformità alle disposizioni comunitarie, nazionali eregionali e secondo quanto previsto dal progetto approvato;- è stata rispettata la normativa comunitaria inerente l’informazione e la pubblicità;- è stata rispettata la normativa in tema di concorrenza/appalti/ambiente/pari opportunità;- sono state rispettate le procedure di accesso al progetto per gli utenti;- l’Ente utilizza un sistema di contabilità separata per le spese relative al progetto, ovveroun codice contabile associato al progetto;- tutti i documenti relativi al progetto sono conservati in originale o su supporticomunemente accettati a norma dell’art. 90 Reg.(CE) 1083/2006 e art. 19 Reg.(CE)1828/2006 e di essi potrà essere fornita copia in caso di ispezione da parte degli organicompetenti;- la documentazione amministrativa, contabile e tecnica del progetto è archiviata in mododa renderla facilmente consultabile; il beneficiario si impegna a comunicareDIREZIONE REGIONALE FORMAZIONEAdempimenti per la gestione e la rendicontazione dei tirocini di inserimento lavorativo - Modalità a sportello - Anno<strong>2013</strong>


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 147ALLEGATOC alla Dgr n. 1437 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 21/35tempestivamente alla struttura regionale competente eventuali modifiche dell’indirizzopresso il quale sono custoditi i documenti di spesa;- per la realizzazione del progetto oggetto di rendicontazione, non sono stati ottenuti altricontributi o entrate, pubblici o privati, ad eccezione di quelli dichiarati nel rendiconto;e inoltre, per le attività rendicontate “a costi reali”:- i documenti di spesa sono conformi con la normativa civilistica e fiscale e con l'oggettodell’atto di adesione;- le spese dichiarate sono state sostenute nel periodo di ammissibilità previsto, e sonoconformi alle voci di spesa ammissibili contenute nella normativa comunitaria,nazionale, nel Programma Operativo e nell’atto di adesione di finanziamento;- i documenti di spesa non sono stati e non saranno utilizzati per ottenere altrifinanziamenti- l’I.V.A. esposta in rendiconto corrisponde all’importo dell’I.V.A. non detraibile, inquanto realmente e definitivamente sostenuta dal destinatario, dai suoi partner ocomponenti di Associazioni temporaneeriepiloghi di attività (timesheets) degli operatori coinvolti nel progetto, secondo quanto previsto alpunto “Registrazione delle attività”;originali del registro presenze allievi e dei fogli mobili dello stage/tirocinio;per le attività rendicontate “a costi reali” elenco dei giustificativi riferiti ai costi diretti e indirettieffettivamente sostenuti nell’attuazione del progettoeventuale altra documentazione attestante le attività svolte, con particolare riferimento alle attivitàrimborsate sulla base di somme forfetarie, secondo quanto previsto dalle specifiche Direttive diriferimento;dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, resa dal legale rappresentante del beneficiario, ai sensi econ le modalità di cui agli articoli 38 e 47 del D.P.R. n. 445/00, contenente la Lista di autocontrollodel rispetto delle disposizioni comunitarie,nazionali e regionali;originale della ricevuta di versamento delle somme eventualmente non utilizzate, intese comedifferenza tra importo complessivo ricevuto a titolo di acconto e importo complessivo calcolato sullabase delle attività realizzate (economie di gestione).22. ADEMPIMENTI CONTABILILe spese sostenute per la realizzazione delle attività, giustificate da fatture o altri documenti contabili diequivalente valore probatorio in regola con la normativa fiscale e contabile, devono essere debitamenteregistrate nei sistemi di contabilità generale ed analitica del destinatario e/o dei relativi partner e associati. Ilsistema di contabilità analitica dovrà prevedere l’imputazione delle spese sistematica e separata per singoloprogetto secondo una classificazione delle voci di spesa e una identificazione dei flussi finanziari tali daconsentire anche la revisione dei parametri di costo e di contributo secondo quanto previsto dalle<strong>Del</strong>iberazioni della Giunta Regionale nn. 698 del 24.5.2011 e n. 1672 del 18.10.2011. A tal fine potrà essereutilizzata la classificazione delle voci di spesa previste per le attività realizzate nelle annualità precedenti.La documentazione contabile va conservata in originale e tenuta a disposizione per 5 anni successiviall’ultimo pagamento.Per le prestazioni individuali dovrà essere mantenuta agli atti del beneficiario per il medesimo periodoidonea documentazione preventiva (contratto o lettera di incarico) e quella relativa alla regolarità dellaprestazione e degli adempimenti connessi (cedolini paga, modelli per il versamento degli oneri contributivi efiscali ecc.).<strong>23</strong>. GIUSTIFICAZIONE DEI COSTI REALII costi reali devono essere giustificati da fatture o altri documenti contabili di equivalente valore probatorio,in regola con la normativa fiscale e contabile, debitamente registrati nella contabilità del destinatario e/o deirelativi partner e associati e debitamente quietanzati sia da parte del partner che del beneficiario. (Vedi punton. 22 “Adempimenti contabili”).DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONEAdempimenti per la gestione e la rendicontazione dei tirocini di inserimento lavorativo - Modalità a sportello - Anno<strong>2013</strong>


148Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATOC alla Dgr n. 1437 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 22/35I costi relativi a materiali consegnati ai destinatari (materiali didattici e di consumo) e a servizi usufruiti daglistessi (buoni pasto, servizi di residenzialità) dovranno essere giustificati inoltre dalle relative distinte diconsegna/utilizzo debitamente sottoscritte dai destinatari.Relativamente ai costi del personale, in caso di impossibilità di produrre le buste paga in originale a causadella dematerializzazione delle stesse, il beneficiario dovrà presentare la stampa del cedolino pagaaccompagnata da idonea certificazione di conformità sottoscritta da un soggetto iscritto all’albo deiConsulenti del Lavoro, Commercialisti o Revisori dei conti. Tale certificazione dovrà essere mantenuta, acura dell’azienda interessata, allegata solidalmente alla stampa del cedolino paga sul quale è stato apposto ladicitura di imputazione al Fondo Sociale Europeo (F.S.E.) come più avanti specificato.In particolare i documenti probatori debbono contenere la dettagliata indicazione delle tipologie di beni eservizi formanti oggetto dell’operazione, tranne nei casi di forniture a carattere generale (ad esempio energiaelettrica, linee telefoniche, ecc…)La quietanza, attestante il requisito di spesa effettivamente pagata, deve risultare da bonifico bancario,ricevuta di c.c. postale, assegno circolare in copia corredato da estratto di conto bancario, assegno bancariocorredato da estratto di conto corrente.Non sono ammessi pagamenti in contanti, salvo che per spese di immediata e comprovata necessitàdebitamente documentate, fino ad un massimo dell’1% del costo complessivo del progetto e di 150 Euro persingolo pagamento. In ogni caso il documento giustificativo di spesa deve individuare con precisionel’oggetto della fornitura.La documentazione contabile va conservata in originale e tenuta a disposizione per 5 anni successiviall’ultimo pagamento.La giustificazione dei costi sostenuti per collaborazioni individuali deve essere accompagnata dal contratto, olettera di incarico controfirmata con l’indicazione della prestazione, del periodo, della durata in ore, delcorrispettivo orario.La giustificazione dei costi per il personale dipendente deve essere accompagnata da: Libro Unico del lavoro cedolini stipendi con documentazione a comprova del pagamento modelli DM10 ed altri documenti per i versamenti contributivi; ricevute per le ritenute fiscali; polizze INAIL;copia del contratto collettivo di categoria aggiornato;ordine di servizio interno per il conferimento dell’incarico, con specificazione dell’oggetto dellostesso in rapporto al progetto approvato, di data anteriore al suo effettivo inizio, sottoscritto dallegale rappresentante o procuratore del soggetto destinatario.24. CONDIZIONI PER LA VERIFICA DEL RENDICONTOGli originali dei documenti di spesa, saranno custoditi dal beneficiario, a norma di legge, a far data dallapresentazione del rendiconto alla Regione.La Regione, direttamente o a attraverso Società di revisione contabile appositamente incaricata, procedeall’esame del rendiconto presentato dal beneficiario. Il beneficiario è tenuto, su richiesta formulata concongruo anticipo, ad esibire al personale incaricato dalla Regione, tutta la documentazione relativa alprogetto per il quale è stato presentato il rendiconto, comprensiva dei documenti delle spese sostenute deipartner e associati per le attività rendicontate “a costi reali”. Il rifiuto di esibizione comportano la revoca delfinanziamento, nel rispetto del procedimento ex Lege 241/90 e s.m.i..La mancata esibizione del titolo di spesa in originale comporta il non riconoscimento della relativa quota dicosto reale imputata al progetto.Sugli originali dei titoli di spesa, il personale incaricato dalla Regione apporrà la dicitura:“Regione Veneto - Direzione …………. - Titolo di spesa ammesso a contributo con il F.S.E –F.D.R. perEuro_________, ___”, Dgr…………. ,con data e sigla dell’esaminatore,oppure:“Regione Veneto- Direzione …………. - Titolo di spesa non ammesso a contributo con il F.S.E. – F.D.R.per Euro________,___”, Dgr…………,con data e sigla dell’esaminatore.DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONEAdempimenti per la gestione e la rendicontazione dei tirocini di inserimento lavorativo - Modalità a sportello - Anno<strong>2013</strong>


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 149ALLEGATOC alla Dgr n. 1437 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. <strong>23</strong>/35Le risultanze del controllo, riportate in apposita relazione, sono comunicate al destinatario, che, entro 20giorni da tale comunicazione, ha facoltà, ai sensi della L. 241/90 e s.m.i., di formulare per iscritto le proprieosservazioni. La Regione, tenuto conto delle osservazioni presentate, approva con Decreto il rendiconto dispesa, secondo le risultanze del controllo, dandone comunicazione all’interessato.In sede di verifica da parte della Regione, per le attività “a costi reali” verranno prese in considerazione solole spese esposte in rendiconto che alla data della verifica rendicontale risultino debitamente quietanzate.In sede di verifica da parte della Regione, l’importo complessivo dichiarato in rendiconto dal destinatarionon potrà essere oggetto di incremento, salvo che per meri errori materiali comunque rilevabili dal contenutodel rendiconto.La documentazione dei costi reali sostenuti dai soggetti partner e dai soggetti assimilati ai partner secondoquanto indicato al punto 2 (“Definizioni”), costituisce parte integrante del rendiconto presentato e devequindi essere esibita dal titolare del progetto.Per gli interventi formativi, non è ammesso alcun documento sostitutivo dei registri didattici e dei registri afogli mobili a dimostrazione del numero di ore di presenza degli allievi e dei docenti, nonché deicoordinatori e dei tutor qualora sia prevista una presenza minima in aula degli stessi.25. MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DEL CONTRIBUTOIl contributo riconosciuto al beneficiario viene determinato attraverso il seguente procedimento:1. Verifica dell’ammissibilità della spesa per le attività rendicontate “a costi reali”: i giustificativi dispesa presentati in sede di verifica vengono valutati in ordine all’ammissibilità della spesa secondo iprincipi sopra richiamati2. Riparametrazione del contributo previsto per le attività “a costi reali”: il contributo previsto in fasedi preventivo per le attività “a costi reali” viene riparametrato tenendo conto sia degli eventualiscostamenti tra l’attività prevista e quella realizzata che del rispetto dei parametri di spesa previstidalla Direttiva di riferimento e dalle disposizioni comunitarie, nazionali e regionali. Per quantoriguarda i parametri, la verifica viene attuata come segue:a. qualora le disposizioni prevedano parametri massimi di spesa, gli eventuali costi eccedenti ilparametro non verranno riconosciuti;b. qualora le disposizioni prevedano parametri minimi di spesa, il mancato rispetto degli stessicomporta la riduzione proporzionale degli altri costi per ricondurre la ripartizione dei costialle percentuali previste.3. Determinazione del contributo riconoscibile “a costi standard”, calcolato come prodotto tra le attivitàrealizzate e il relativo valore unitario, alle condizioni e secondo le modalità di riconoscimentopreviste dalle Direttive di riferimento e dalle presenti disposizioni; in particolare verranno verificatetutte le condizioni previste dalla Direttiva quali, a titolo indicativo ma non esaustivo, il rispetto deglistandard qualitativi (ad esempio requisiti del gruppo di lavoro), il rispetto dei termini e dellecondizioni di assunzione dei destinatari (come nel caso di Patto di Prima Occupazione), ilraggiungimento del numero minimo di destinatari formati ecc.4. Esame delle attività rimborsate mediante somme forfetarie, e determinazione della rimborsabilitàdegli importi previsti in sede di progetto: l’esame dell’attività può comportare esclusivamente i casidi riconoscimento integrale della somma prevista oppure di nessun riconoscimento della somma perl’attività esaminata5. Determinazione del contributo massimo riconoscibile: il contributo massimo riconoscibile è lasomma tra il contributo riparametrato per le attività “a costi reali” (punto 4), il contributo calcolatosulla base dei “costi standard” (punto 2) e le somme forfetarie riconosciute (punto 3); al risultatoviene sottratto il cofinanziamento privato in denaro eccedente rispetto a quanto indicato a preventivo6. Determinazione del contributo riconosciuto: il contributo riconosciuto è determinato sottraendo alcontributo massimo riconoscibile (punto 5) eventuali decurtazioni dovute ad irregolarità nellagestione (ad esempio, per ritardo nella presentazione del rendiconto o irregolare tenuta dei registri diattività).In ogni caso il contributo riconosciuto non potrà eccedere i limiti previsti dalla Direttiva di riferimentoné gli importi previsti dall’atto di approvazione del progetto e il relativo impegno di spesa.Di seguito è riportato un esempio per il calcolo del contributo riconosciuto:DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONEAdempimenti per la gestione e la rendicontazione dei tirocini di inserimento lavorativo - Modalità a sportello - Anno<strong>2013</strong>


150Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATOC alla Dgr n. 1437 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 24/35FASE 1 - ESAME DELLA SPESA A COSTI REALIFASE 2 - ESAME DELL'ATTIVITA' A COSTI REALI1A. Costo del lavoro (voce B2.24) 30.000,00 2A. Contributo pubblico a preventivo70.000,001B. Altri giustificativi di spesa (costi diretti) 50.000,00 2B. Quota privata a preventivo30.000,001C. Costi indiretti 16.000,00 2C. Costo totale a preventivo (2A+2B)100.000,001D. Aumenti ammissibili1.000,00 2D. Attività prevista100%1E. Totale spesa (1A+1B+1C+1D)97.000,00 2E. Attività realizzata90%1F. Spese non amm. al contributo pubblico -2.000,00 2F. Contributo riparametrato (2A/2D*2E)63.000,001G. Spese non amm. al cofin.privato (B2.24)1H. Spesa ammissibile (1E-1F-1G)1I. Spesa ammiss. al cofin.privato (1A-1G)1L. Quota pubblica (min(1H-1I),1H/2C*2A)095.000,0030.000,0065.000,00FASE 3 - ESAME DELL'ATTIVITA' A COSTI STANDARD3A. Attività realizzate (ad es. ore di formazione)3B. Valore unitario contributo pubblico3C. Cofinanziamento in denaro previsto3D. Cofinanziamento in denaro effettivo3E. Contributo riconoscibile ((3A*3B)+3C-3D)700,00164,0020.000,0022.000,00112.800,00FASE 4 - ESAME DELL'ATTIVITA' A SOMME FORFETARIE4A. Somme previste10.000,004B. Attività realizzata (si/no)VERO4C. Somme riconosciute10.000,00FASE 5 - DETERMINAZIONE DEL CONTRIBUTO5A. Contributo massimo riconoscibile (min(1L,2F)+3E+4C 185.800,005B. Costo rendicontato (1B+1C+(3A*3B)+4A)190.800,005C. Giorni di ritardo presentazione rendiconto55D. Decurtazione per giorni di ritardo (5B*5C*0,1%) 954,005E. Decurtazioni per irregolarità500,005F. Contributo riconosciuto (5A-5D-5E)184.346,0026. AMMISSIBILITA’ DEI COSTI F.S.E.Costituiscono, di regola, costi non ammissibili al cofinanziamento del Fondo Sociale Europeo: gli interessi debitori; le commissioni per operazioni finanziarie; le perdite di cambio; gli altri oneri meramente finanziari; le spese di ammende, penali e per controversie legali; le spese di acquisto relative a beni ammortizzabili; le spese per l’acquisto di terreni; le spese per l’acquisto di immobili; le spese per mutui e capitali di rischio; fondi di garanzia; le spese per consulenze legali, le parcelle notarili, fatto salvo quanto previsto dalla Direttiva diriferimento; le spese relative a perizie tecniche o finanziarie, nonché le spese per contabilità o audit, sedirettamente connesse all’operazione co-finanziata e necessarie per la sua preparazione orealizzazione ovvero, nel caso delle spese di contabilità o audit, se non connesse con i requisitiprescritti dall’Autorità di Gestione; le spese sostenute per il rispetto delle normative in materia di antinfortunistica, igiene, tutelaambientale, tutela della salute negli ambienti di lavoro, prevenzione incendi, accreditamento, fattosalvo quanto previsto dalla Direttiva di riferimento; i costi per il raggiungimento della sede del corso o dello stage/tirocinio da parte degli allievi, fattosalvo quanto previsto dalla Direttiva di riferimento;DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONEAdempimenti per la gestione e la rendicontazione dei tirocini di inserimento lavorativo - Modalità a sportello - Anno<strong>2013</strong>


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 151ALLEGATOC alla Dgr n. 1437 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 25/35spese relative ad un bene rispetto al quale il beneficiario abbia già usufruito , per le spese, di unamisura di sostegno finanziario nazionale o comunitario;i costi non previsti dalla specifica Direttiva di riferimento.Costituiscono costi ammissibili al cofinanziamento del Fondo Sociale Europeo, sempreché ricorrano lespecifiche condizioni stabilite ed esclusivamente in caso di attività rendicontate “a costi reali”: spese per l’apertura di uno o più conti bancari relativi all’operazione finanziata; spese per acquisto di materiale usato se sono soddisfatte le seguenti condizioni ovvero il venditorerilascia una dichiarazione attestante la provenienza esatta del materiale e che lo stesso, nel corsodegli ultimi sette anni, non ha beneficiato di un contributo nazionale o comunitario, il prezzo delmateriale usato non è superiore al suo valore di mercato ed è inferiore al costo di materiale similenuovo, le caratteristiche tecniche del materiale usato acquisito sono adeguate alle esigenzedell’organizzazione e sono conformi alle norme e agli standard pertinenti; spese per consulenza tecnica o finanziaria, se direttamente legate all’operazione e necessarie per lasua preparazione o esecuzione; spese per contabilità o revisione contabile, se connesse ad obblighi prescritti dalla Regione; spese per garanzie, ove previste dalla normativa nazionale o comunitaria o previste dalla decisionedella Commissione che autorizza l’intervento. IVA, se realmente e definitivamente sostenuta dal beneficiario finale, indipendentemente dalla suanatura privata o pubblica. L’IVA comunque recuperabile non è ammissibile, anche se effettivamentenon recuperata dal beneficiario le imposte dirette, tributi, contributi previdenziali e sociali su stipendi e salari, se effettivamente edefinitivamente sostenuti dal beneficiario; Locazione finanziaria (leasing), alle condizioni disciplinate dal presente documento; Ammortamento di immobili o attrezzature, se:a) vi è un nesso diretto con l’intervento finanziato;b) il costo dell’ammortamento è calcolato in conformità alle pertinenti norme contabili;c) il costo si riferisce esclusivamente al periodo di finanziamento del progetto;d) i beni oggetto di ammortamento non abbiano già usufruito di finanziamenti pubblici.I costi ammissibili sopra indicati non possono, in caso di attività “a costi standard”, aumentare il valoredell’unità di costo standard né in alcun caso incrementare il contributo calcolato sulla base delle attivitàrealizzate.27. AMMISSIBILITA’ DEI COSTI F.E.S.R.Si riportano di seguito le tipologie di spese ammissibili e non ammissibili al finanziamento, fermo restandoquanto previsto dalla Direttiva di riferimento in relazione ai costi di competenza del F.E.S.R, e a seconda chesiano ritenute necessarie al corretto svolgimento del progetto e ad esso collegate.Fatto salvo quanto previsto in materia di ammissibilità dei costi (vedi punto 2 del presente documento), ingenerale le spese rendicontate per essere considerate ammissibili dovranno essere: sostenute nel periodo di realizzazione del progetto rientrare nelle tipologie di spesa definite dalla Direttiva di riferimento essere previste dal progetto presentato e dalle sue eventuali variazioni essere congrue con le finalità ed i contenuti del progettoCostituiscono costi non ammissibili al finanziamento: tutte le spese che non rientrano nelle categorie previste dal bando o non sono riconducibili allespecifiche necessità del progetto; le spese relative ad un bene rispetto al quale il beneficiario abbia già usufruito di una misura disostegno finanziario nazionale o comunitario; l’I.V.A. e le altre tasse, imposte e bolli comunque ed a qualunque titolo rimborsabili, compensabiliovvero recuperabili fiscalmente dal beneficiario; tutte le spese che hanno un’attinenza solo indiretta con il progetto e/o sono riconducibili a normaliattività correnti dell’azienda (es. attività amministrativa o di segreteria riferita al progetto,marketing);DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONEAdempimenti per la gestione e la rendicontazione dei tirocini di inserimento lavorativo - Modalità a sportello - Anno<strong>2013</strong>


152Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATOC alla Dgr n. 1437 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 26/35costi fatturati tra imprese partecipanti ad uno stesso R.T.I.. Un’impresa beneficiaria facente parte diun R.T.I. non può fatturare forniture di beni e/o servizi inerenti il progetto finanziato, ad un’altraimpresa appartenente allo stesso R.T.I. e, quindi, co-beneficiaria del contributo regionale;le quote di ammortamento di beni già in possesso del richiedente alla data di inizio del progetto;la valorizzazione di lavori che si configurano come operazioni di leaseback su beni già di proprietào nella disponibilità della impresa richiedente;i pagamenti in contanti o attraverso cessione di beni o compensazione di qualsiasi genere tra ilbeneficiario ed il fornitore;costi sostenuti a qualsiasi titolo riferiti a soggetti con contratti di lavoro dipendente oparasubordinato;le spese effettuate e/o da fatturare all’impresa beneficiaria da società con rapporti di controllo o dicollegamento così come definito ai sensi dell’art. <strong>23</strong>59 c.c. o che abbiano in comune sociamministratori o procuratori con poteri di rappresentanza;costi relativi ad interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, ad eccezione degli interventidirettamente connessi all’acquisto, rinnovo, adeguamento di impianti, macchinari, attrezzature,strumentali alla realizzazione del progetto;spese relative a parti o componenti di macchine ed impianti, ad eccezione degli interventidirettamente connessi all’acquisto, rinnovo, adeguamento di impianti, macchinari, attrezzature,strumentali alla realizzazione del progetto;oneri per concessioni, spese notarili, interessi passivi, collaudi, etc.;hardware e software non specialistici (ad es. programmi di office automation, sistemi operativi,antivirus, etc.) anche se strumentali alla realizzazione del progetto;spese relative al trasporto dei beni;spese inerenti i beni consegnati a qualunque titolo ad imprese diverse dall’impresa beneficiaria;qualsiasi tipo di onere connesso a contratti di assistenza a fronte dei beni oggetto del contributo;spese di trasporto, vitto, alloggio, diarie per il personale e consulenti, ad eccezione per le spese disolo alloggio e trasferta per i docenti e per i destinatari delle attività, entro i limiti e alle condizionipreviste dalla Direttiva di riferimento;materiali di consumo, anche se riferiti agli impianti, macchinari, attrezzature strumentali allarealizzazione del progetto;spese relative alla mera estensione della validità di un brevetto la cui acquisizione sia antecedente ladata di inizio progetto;Costituiscono costi ammissibili, fermo restando quanto previsto dalle specifiche Direttive di riferimento inmateria di azioni FESR, e sempreché ricorrano le condizioni generali e specifiche di seguito stabilite:e) essere chiaramente imputata e sostenuta dal soggetto beneficiario o partner;f) essere strettamente connessa alle attività previste dal progetto;g) soddisfare il principio di buona e sana gestione finanziaria e di economicità in termini dirapporto costi/benefici;h) rientrare in una delle categorie di spesa ammissibile indicate dal bando;i) corrispondere a pagamenti effettivamente e definitivamente sostenuti con modalità dipagamento che permettano di ricondurre inequivocabilmente ed immediatamente la spesa alprogetto;j) essere registrata nella contabilità dei beneficiari ed essere chiaramente identificabile graziead una contabilità separata del progetto o un utilizzo di un codice che permetta diidentificare in maniera chiara la contabilità del progetto;k) essere sostenuta nel rispetto dei criteri civilistici e fiscali in tema di contabilità e deiregolamenti di contabilità del beneficiario; i costi di ammortamento, a condizione che il costo dell’ammortamento sia calcolato conformementealla normativa vigente e che tale costo si riferisca esclusivamente al periodo di cofinanziamento delprogetto in questione; i costi relativi all’acquisizione di beni materiali strumentali, sia nuovi sia usati mediante contratti diacquisto. Il criterio di scelta per le modalità di acquisizione deve tener conto del principio diDIREZIONE REGIONALE FORMAZIONEAdempimenti per la gestione e la rendicontazione dei tirocini di inserimento lavorativo - Modalità a sportello - Anno<strong>2013</strong>


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 153ALLEGATOC alla Dgr n. 1437 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 27/35economicità. Nel caso di acquisto di beni nuovi il costo è ammissibile se strettamente correlato alprogetto. Nel caso di acquisto di beni usati devono inoltre sussistere le seguenti condizioni:a) L’età del bene al momento dell’acquisto non deve superare i 5 anni;b) il venditore deve rilasciare una dichiarazione attestante l’origine e l’età del bene econfermare che lo stesso, nel corso della sua precedente utilizzazione non ha mai beneficiatodi contributi a vario titolo, nonché fornire copia conforme all’originale della fattura diacquisto del bene;c) il prezzo del bene usato non deve essere superiore al suo valore di mercato e deve essereinferiore al costo di un bene similare nuovo;d) le caratteristiche tecniche del bene acquisito devono risultare adeguate alle esigenzedell’operazione ed essere conformi alle norme e agli standard pertinenti. Il costo ammissibileper i beni materiali strumentali è determinato di norma mediante piano di ammortamentoordinario e specificatamente;e) è consentita la deduzione integrale, nel periodo d’imposta in cui sono state sostenute, dellespese il cui costo unitario non sia superiore a euro 516,45;f) i costi concernenti l’ammortamento vengono calcolati conformemente alle aliquote fissatedalla normativa vigente;28. COFINANZIAMENTO PRIVATOQualora la specifica Direttiva di riferimento o le disposizioni comunitarie, nazionali e regionali prevedanouna quota di cofinanziamento a carico del beneficiario o dei destinatari delle attività, la stessa deve esseregarantita anche a consuntivo, almeno nella stessa percentuale rispetto al costo complessivo prevista in sededi approvazione del progetto. In difetto, il contributo verrà ridotto in modo da ricondurre la ripartizione delcosto complessivo fra quota pubblica e quota privata al dato preventivo.Il cofinanziamento privato può essere garantito, nelle attività per occupati svolte in orario di lavoro, equalora la specifica Direttiva di riferimento lo preveda, attraverso dimostrazione del costo sostenutodall’impresa di appartenenza secondo le modalità sopra indicate.Tale costo può essere imputato: esclusivamente per la parte di attività svolta durante l’orario di lavoro e/o in straordinario retribuitoevidenziato in busta paga esclusivamente per i soggetti che abbiano rapporto di lavoro con l’azienda beneficiariadell’intervento; nei limiti della somma complessiva di tutti gli altri costi ammissibili.Per attività svolta al di fuori del normale orario di lavoro non può essere imputato alcun costo del personalecoinvolto in qualità di destinatario.Per il calcolo dei costi del personale coinvolto in qualità di allievo, si configurano esclusivamente i seguenticasi:personale dipendente iscritto a libro matricola: costo orario lordo aziendale;titolari di contratti di collaborazione coordinata e continuativa: costo orario determinato qualedivisione fra la retribuzione lorda ricondotta su base annua, desumibile dal contratto stipulato, e ilmonte orario annuo convenzionale stabilito in 1.840 ore;personale con retribuzione oggettivamente non quantificabile (imprenditori, pescatori, artigiani):costo orario desumibile dalle retribuzioni minime;Per altre categorie non rientranti fra quelle soprarichiamate (ad es. liberi professionisti, soci non lavoratoriecc), non è imputabile alcun costo del personale.29. DISPOSIZIONI SPECIFICHE RIFERITE A SINGOLE VOCI DI SPESAFatto salvo quanto diversamente previsto dalle norme nazionali in materia di ammissibilità della spesa(D.P.R. 196/2008), si forniscono le seguenti indicazioni riferite alle voci di spesa del piano finanziario: Progettazione: i costi concernenti attività preparatorie (progettazione) sono riconosciutiesclusivamente in quanto riferiti direttamente al progetto approvato, purché temporalmentesuccessivi alla data di pubblicazione del avviso. Si tratta di attività quali ideazione, progettazioneDIREZIONE REGIONALE FORMAZIONEAdempimenti per la gestione e la rendicontazione dei tirocini di inserimento lavorativo - Modalità a sportello - Anno<strong>2013</strong>


154Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATOC alla Dgr n. 1437 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 28/35esecutiva dell’intervento, realizzazione di indagini di mercato, elaborazione di materiale didattico edispense. Per contro, la mera stampa di estratti e pubblicazioni e dispense, è esclusa dallaprogettazione. Per tale voce è ammissibile nella categoria B1 solo il costo di riproduzione fotostaticanel rispetto della legge sul diritto d’autore. I costi ammissibili non riferiti alle attività sopra indicatedovranno essere imputati alle specifiche voci di spesa del conto economico, e concorreranno,unitamente alle altre voci di spesa, al raggiungimento di eventuali parametri. L’attività diprogettazione dei corsi deve essere riscontrabile e verificabile ai fini del riconoscimento dellerelative spese. Pertanto la relativa documentazione contabile – fatture, ricevute – deve esseresupportata dall’esistenza di elaborati di progettazione, verbali di riunioni, resoconti, indagini dimercato, ecc.Pubblicità e selezione: le spese di pubblicità e selezione debbono essere cronologicamente riferitead attività poste in essere dopo l’approvazione regionale dell’intervento;Docenza, tutoraggio e coordinamento: in caso di ricorso a prestazioni professionali individuali, ilbeneficiario dovrà determinare il compenso orario secondo principi di sana gestione finanziaria dellerisorse, attraverso una attenta analisi del mercato di riferimento e dei requisiti del soggettoincaricato;Locazione immobili: il leasing per immobili è consentito, al netto degli oneri finanziari e bancariconnessi, esclusa la quota di riscatto. In caso di immobili utilizzati per la realizzazione di attivitàformativa e per le attività organizzative, i canoni di locazione devono essere suffragati da contrattiregistrati aventi data anteriore all’avvio delle attività finanziate. Nell’ipotesi in cui il beneficiariointenda imputare il costo di locazione quale costo diretto, i canoni potranno essere riconosciuti inrelazione alla effettiva necessità progettuale, così come risultante da adeguata documentazione (adesempio, contratti e accordi con il locatore, calendari delle lezioni, registri delle lezioni, etc.comprovante la disponibilità, in capo al beneficiario, dei locali per tutto il tempo occorrente losvolgimento effettivo delle attività formative). Nell’ipotesi in cui l’imputazione del costo dellalocazione dei suddetti immobili avvenga a titolo di costo indiretto, i canoni potranno esserericonosciuti limitatamente all’utilizzo del bene ed in relazione all’effettiva necessità progettuale e,comunque, nei limiti della durata dello stesso per la quota d’uso e di superficie effettivamenteutilizzata. Per i locali presi in locazione, è ammissibile il costo di manutenzione ordinaria, solo senon incluso nel canone di locazione.E’ imputabile al progetto il costo sostenuto entro il valore massimo ottenuto dalla Banca Dati delleQuotazioni Immobiliari dell’Agenzia del Territorio, con riferimento al valore di locazione euro/mq,alla zona ed alla tipologia dei locali e servizi connessi.In alternativa potrà essere esibita una perizia rilasciata dalla stessa Agenzia del Territorio, oppuredovrà essere allegata alla rendicontazione una perizia giurata rilasciata da un tecnico professionistache stabilisca la congruità del valore del contratto di affitto.Acquisto di materiale usato è spesa ammissibile solo se risultano soddisfatti i requisiti di cui all’art.4, comma 1 del D.p.r. n.196 del 3 Ottobre 2008;Utilizzo locali: sono ricompresi in questa voce i costi riferiti a quote condominiali e/o alla pulizia deilocali. Se il servizio di pulizie è espletato da personale interno, è ammissibile il costo delle personeaddette e dei materiali utilizzati. Il servizio affidato ad impresa di pulizie deve risultare da contratto.Ammortamenti: l’ammortamento costituisce spesa ammissibile a condizione che: i beni non abbiano già usufruito di contributi pubblici per la parte di costo storico in base alquale è stata calcolata la quota di ammortamento la quota di ammortamento sia imputata a bilancio di esercizio del beneficiario il costo dell’ammortamento venga calcolato nel rispetto delle disposizioni normative eprincipi contabili e secondo le norme fiscali vigenti (escluso l’ammortamento accelerato) il costo di ammortamento sia riferito all’operazione il bene sia inserito nel libro dei cespiti oppure in altra documentazione equivalenteIn base all’articolo 102 c. 5 (già art. 67 c. 6) del D.p.r. n. 917/86 del Tuir (ammortamento deibeni materiali), per i beni il cui costo unitario non è superiore a 516,46 euro è consentita ladeduzione integrale delle spese di acquisizione nell’esercizio in cui sono state sostenute. PertantoDIREZIONE REGIONALE FORMAZIONEAdempimenti per la gestione e la rendicontazione dei tirocini di inserimento lavorativo - Modalità a sportello - Anno<strong>2013</strong>


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 155ALLEGATOC alla Dgr n. 1437 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 29/35il beneficiario può portare a rendiconto la quota parte del costo riferito al periodo di utilizzo delbene in relazione alla specifica attività cofinanziata.In caso di ammortamento, la formula applicabile è :(valore di acquisto (o quota del valore di acquisto) x aliquota di ammortamento x ore di utilizzo x numero didestinatari dell’intervento)/(ore annue convenzionali x numero di utilizzatori totali). Locazione e manutenzione attrezzature: le spese per attrezzature di proprietà, noleggiate e inleasing (al netto degli oneri finanziari e bancari ed esclusa la quota di riscatto) sono ammissibili allecondizioni seguenti. Nell’ipotesi in cui il beneficiario intenda imputare il costo della locazione qualecosto diretto, i canoni potranno essere riconosciuti in relazione all’effettiva necessità progettualedelle attrezzature effettivamente oggetto delle attività progettuali stesse, così come risultante daadeguata documentazione (ad esempio, contratti e accordi con il locatore, calendari delle lezioni,registri delle lezioni etc. comprovante la disponibilità, in capo al beneficiario, di quelle medesimeattrezzature il tempo occorrente allo svolgimento effettivo delle attività formative). Nell’ipotesi incui l’imputazione del costo della locazione delle suddette attrezzature avvenga a titolo di costoindiretto, i canoni potranno essere riconosciuti limitatamente in rapporto alla durata dell’attività delprogetto, per la quota d’uso materialmente usufruita. L’ammissibilità delle predette spese èsubordinata al rispetto di quanto previsto dall’art. 8 del D.p.r. n. 196 del 3 Ottobre 2008.In nessun caso sono ammissibili i costi relativi ad attrezzature ubicate all’interno di struttureproduttive o comunque pertinenti all’oggetto sociale del destinatario. Illuminazione, forza motrice, riscaldamento e condizionamento: i costi in questione, documentatida fatture di pagamento e dai relativi prospetti, devono essere determinati, in modo proporzionale econgruo. Sono esclusi i costi di allacciamento delle utenze. Materiale didattico e di consumo (cancelleria): il movimento di materiali acquistati o prelevatidalle scorte di magazzino e distribuiti gratuitamente ai partecipanti come materiale didatticoindividuale o utilizzato per le esercitazioni collettive come materiale di consumo deve esseredocumentato. Il prelievo di tali materiali deve essere sottoscritto dal docente. La distribuzione delmateriale didattico individuale (penne, quaderni, testi, dispense, cancelleria ecc) e di indumentiprotettivi (tute, camici, occhiali, guanti, ecc.) sarà attestata dai beneficiari mediante scheda,preventivamente vidimata e allegata al registro presenze, sottoscritta dagli allievi. Ladocumentazione contabile sarà costituita da fatture e sarà integrata da registro di carico e scarico oda bolle di prelievo. Se il materiale consiste in riproduzione di dispense, il costo ammissibile, nelrispetto della legge sul diritto d’autore, è costituito dai costi di fotocopiatura (fattura di terzi o costocommerciale della fotocopia) Postali e telefoniche: Spese postali e telefoniche e fax sono ammesse fino all’importo massimo perciascun partecipante stabilito dalla specifica direttiva di riferimento. Non sono ammissibili, tra lesuddette spese, i canoni relativi a telefonia mobile e fissa. Viaggi e trasferte del personale: le spese relative ai viaggi del personale sono ammesselimitatamente all’espletamento di specifici incarichi strettamente connessi alle esigenze didattiche edorganizzative, nei limiti di 1/5 del costo della benzina verde per chilometro, secondo la disciplinaprevista per i dipendenti pubblici regionali. Non sono ammessi rimborsi per il raggiungimento dellasede del corso o dello stage/tirocinio da parte degli allievi. I viaggi di studio rivestono carattereeccezionale, e pertanto i relativi costi devono essere debitamente motivati e preventivamenteapprovati dall’amministrazione in sede progettuale. Vitto e alloggio degli allievi: il servizio dell’alloggio e vitto degli allievi deve essere attestato daibeneficiari, mediante sottoscrizione dell’apposita scheda, preventivamente vidimata e allegata alregistro presenze. La spesa sarà documentata da convenzioni stipulate con esercizi della ristorazione,mense ed alberghi e fatture attestanti il numero dei pasti e/o pernottamenti. In caso di utilizzo dibuoni pasto, saranno prodotte le ricevute sottoscritte dai destinatari e le fatture dei fornitori. Lasemiresidenzialità (vitto) è riconoscibile solo nel caso in cui le lezioni abbiano durata minimagiornaliera di sei ore, con rientro pomeridiano. Non è riconoscibile il servizio di vitto e/o alloggioper la fase di stage/tirocinio, se non nei casi e limiti stabiliti dalla specifica Direttiva di riferimento. Icosti di semiresidenzialità e residenzialità (vitto e alloggio) sono riconoscibili nei limiti previsti dallaDirettiva di riferimento.DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONEAdempimenti per la gestione e la rendicontazione dei tirocini di inserimento lavorativo - Modalità a sportello - Anno<strong>2013</strong>


156Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATOC alla Dgr n. 1437 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 30/35 Spese per l’esame di efficacia: le spese per lo svolgimento degli esami sono sempre riconosciuteesclusivamente nei limiti del gettone di presenza e dell’eventuale rimborso delle spese di viaggio, dacorrispondere, per ogni giornata di effettiva partecipazione ai lavori della relativa Commissione, aciascun componente esterno della Commissione stessa. Il rimborso delle spese di viaggio è calcolatosecondo la disciplina regionale per i dipendenti pubblici.In caso di errori riscontrati nella documentazione presentata in fase di progettazione, gestione erendicontazione delle attività, le dichiarazioni sottoscritte, nei casi previsti, al fine di fornire la correttainformazione dovranno essere sempre supportate da idonea documentazione.Le indicazioni sopra riportate sono riferite esclusivamente ad attività riconosciute “a costi reali”.DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONEAdempimenti per la gestione e la rendicontazione dei tirocini di inserimento lavorativo - Modalità a sportello - Anno<strong>2013</strong>


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 157ALLEGATOC alla Dgr n. 1437 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 31/35E. VIGILANZA E CONTROLLO30. ATTIVITÀ DI VIGILANZA DELLA REGIONE VENETOLa Regione svolge attività di vigilanza e controllo sulla corretta esecuzione del progetto, nel rispetto delledisposizioni nazionali e regionali e delle attività approvate.In caso di errori sostanziali riscontrati nella documentazione presentata in fase di progettazione, gestione erendicontazione delle attività, le dichiarazioni sottoscritte, nei casi previsti, al fine di fornire la correttainformazione dovranno essere sempre supportate da idonea documentazione.Il controllo sul regolare svolgimento delle attività si realizza attraverso le seguenti modalità:a) verifiche amministrative e documentali sullo svolgimento delle attività e sugli aspetti finanziari;b) verifiche in loco sulla regolarità delle attività e sugli aspetti finanziari;c) verifiche rendicontali.31. VERIFICHE AMMINISTRATIVE E DOCUMENTALI SULLO SVOLGIMENTO DELLEATTIVITÀLe verifiche amministrative e documentali sullo svolgimento delle attività sono volte a verificare, tramitecheck-list e attraverso l’esame della documentazione presentata e delle comunicazioni trasmesse dalbeneficiario, il rispetto degli adempimenti previsti dalle presenti disposizioni in materia di attuazione delprogetto.In particolare, le strutture regionali effettuano verifiche sul rispetto dei termini previsti per l’inoltro deidocumenti e delle comunicazioni riferiti all’avvio, alla gestione e alla rendicontazione delle attività.32. VERIFICHE AMMINISTRATIVE SUGLI ASPETTI FINANZIARILe verifiche amministrative e documentali sugli aspetti finanziari sono volte a verificare, attraverso l’esamedella documentazione presentata, il rispetto dei termini e degli adempimenti previsti dalle presentidisposizioni in materia di monitoraggio dell’avanzamento finanziario.In particolare, le strutture regionali effettuano, tramite check-list, verifiche amministrative delle richieste dianticipo orientate ad accertare la correttezza della richiesta e la presenza della polizza fideiussoria a garanziadelle attività da svolgere.Le strutture effettuano inoltre verifiche amministrative tramite check-list del 100% delle richieste dierogazione intermedia presentate dai beneficiari, volte ad accertare la sussistenza dei seguenti elementi:o correttezza formale della domanda di erogazione intermedia;o correttezza dell’importo richiesto a titolo di rimborso e in particolare che la somma richiestacorrisponda alla somma dei costi effettivamente sostenuti dichiarati nell’apposita scheda edelle attività realizzatee inoltre, per le attività “a costi reali”:o ammissibilità della voce di spesa in relazione alle macrocategorie, alle tipologie di spesa,alle previsioni della Direttiva di riferimento e del progetto ammesso;o ammissibilità della modalità di gestione dell’attività (in proprio, partenariato, acquisizione diforniture e servizi)oooammissibilità della natura del documento in relazione alla voce di spesaammissibilità della natura del documento giustificativo per ogni macrocategoria, voce dispesa e tipologia di attività, rispetto al progetto approvato e della relativa tipologia di atto dipagamentocorrispondenza dell’oggetto dei documenti giustificativi indicati (fatture, documentazionetecnica, ecc.) con l'oggetto dell’atto di adesione, le macrocategorie di costi, le tipologie diattività, le previsioni della Direttiva di riferimento e il progetto approvatoo coerenza dell’importo della spesa rispetto a quanto previsto dal Piano finanziario delprogetto approvatoo esattezza e corrispondenza delle spese dichiarate con i relativi pagamenti indicatio assenza di imputazioni multiple associate al medesimo documento di spesaDIREZIONE REGIONALE FORMAZIONEAdempimenti per la gestione e la rendicontazione dei tirocini di inserimento lavorativo - Modalità a sportello - Anno<strong>2013</strong>


158Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATOC alla Dgr n. 1437 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 32/35oammissibilità della tipologia di atto di pagamento in relazione alla tipologia di attività, allatipologia di spesa e alla macrocategoria.33. VERIFICHE IN LOCO SULLA REGOLARITÀ DELLE ATTIVITÀ E SUGLI ASPETTIFINANZIARIDurante lo svolgimento delle attività progettuali, la Regione, tramite proprio personale o soggettiappositamente incaricati effettua controlli in loco, senza alcun preavviso, sul regolare svolgimento dellestesse, sulla regolarità delle richieste di erogazione intermedia per le attività “a costi standard” e sullaregolarità delle attività di pubblicizzazione degli interventi e selezione dei partecipanti. Tale controllo,realizzato tramite check-list, è svolto d’ufficio, anche sulla base di metodi di selezione a campione, ovvero surichiesta degli uffici competenti o su segnalazioni di terzi.Durante il controllo potrà essere verificato inoltre il rispetto degli adempimenti in materia di contabilitàseparata o codificazione contabile adeguata, e il livello di affidabilità del sistema anche in relazione allaquadratura con la contabilità generale del beneficiario.Il beneficiario è tenuto a consentire l’accesso ai propri locali, od in suo possesso o comunque detenuti, sededi svolgimento dell’attività, e a garantire l’accesso presso le aziende sede di stage/tirocinio da parte dipersonale regionale o di soggetti appositamente incaricati dalla Regione, a fini ispettivi e di controllo.Il rifiuto dell’accesso comporta la revoca del finanziamento.I registri di presenza, i fogli mobili, ogni documentazione attestante lo svolgimento delle attività, le modalitàdi pubblicizzazione delle iniziative e le attività di selezione devono essere mantenuti presso la sede disvolgimento dell’attività stessa, a disposizione per eventuali controlli.In esito al controllo, il personale che lo ha eseguito redige verbale di verifica. Copia della documentazioneconcernente l’attività ispettiva è inserita nel fascicolo di gestione. Su richiesta del legale rappresentante delbeneficiario ai sensi della L. 241/90 e s.m.i., la competente struttura rilascia copia del predetto verbale.Il verbale rappresenta sinteticamente la situazione di fatto al momento del controllo, in ordine allosvolgimento delle attività ed alla compilazione del registro presenze, in rapporto al progetto approvato e alladocumentazione presentata dal beneficiario alla competente struttura regionale.Quanto rilevato in detto verbale forma oggetto di istruttoria da parte della competente struttura.Qualora fossero rilevate, in esito a detta istruttoria, irregolarità concernenti lo svolgimento dell’attivitàprogettuale, le richieste di erogazione intermedia o lo svolgimento delle attività di pubblicizzazione delprogetto o selezione dei partecipanti, le stesse sono formalmente contestate, ai sensi della L. 241/90 e s.m.i.,al beneficiario, e, in quanto necessario, al suo fideiussore, con eventuale richiesta di chiarimenti e con facoltàdi presentare comunque osservazioni e memorie. Tenuto conto dei chiarimenti e/o delle osservazioni omemorie pervenuti, o anche in assenza degli stessi, qualora non fosse pervenuto alcunché entro 20 giornidalla ricezione della contestazione da parte del beneficiario, la competente struttura, se ritiene sussistenti eingiustificate le irregolarità contestate, adotta o propone, entro 90 giorni dalla ricezione o dall’inutile decorsodel termine per la presentazione dei chiarimenti, osservazioni o memorie, i conseguenti provvedimenti,dandone comunicazione al beneficiario e, in quanto necessario, al suo fideiussore.Qualora dal verbale non emergano irregolarità ovvero siano ritenute accoglibili le osservazioni, memorie ochiarimenti del beneficiario, la struttura competente dispone l’archiviazione.Salvo che non si configuri una più grave violazione da parte del beneficiario, le irregolarità od omissionirilevate e debitamente contestate nella tenuta dei registri e/o fogli mobili comportano, in sede direndicontazione, l’applicazione delle decurtazioni successivamente indicate.Stante la sostanziale natura di atto pubblico del registro presenze e dei fogli mobili, in quanto previamentevidimati dalla Regione, si considerano gravi irregolarità le attestazioni contrastanti con quanto accertato insede di controllo.La riscontrata mancanza in sede ispettiva, nel luogo di svolgimento dell’attività, del registro e/o dei foglimobili, comporta, in sede di rendicontazione, le decurtazioni del previste al punto “Decurtazioni, revoche esospensioni cautelative del finanziamento”, ancorché la lezione sia stata riscontrata in atto.Quanto alle verifiche finanziarie, anche in loco, esse sono volte ad accertare la veridicità delle dichiarazionirilasciate dagli enti ai sensi del DPR 445/2000, nonché l’ammissibilità della spesa dichiarata dal beneficiariolimitatamente alle attività “a costi reali”.DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONEAdempimenti per la gestione e la rendicontazione dei tirocini di inserimento lavorativo - Modalità a sportello - Anno<strong>2013</strong>


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 159ALLEGATOC alla Dgr n. 1437 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 33/35Il personale incaricato redige apposito verbale di verifica, debitamente sottoscritto dal personale stesso.Copia della documentazione concernente la verifica finanziaria è inserita nel fascicolo di gestione. Surichiesta del legale rappresentante del beneficiario ai sensi della L. 241/90, la competente struttura rilasciacopia del predetto verbale. Quanto rilevato in detto verbale forma oggetto di istruttoria da parte dellacompetente struttura.Qualora fossero rilevate, in esito a detta istruttoria, spese non ammissibili che siano già state rimborsate albeneficiario, le stesse sono formalmente contestate al beneficiario, e, in quanto necessario, al suo fideiussore,con eventuale richiesta di chiarimenti e con facoltà di presentare comunque osservazioni e memorie entro iltermine di 20 giorni dalla ricezione della contestazione da parte del beneficiario. Tenuto conto deglieventuali chiarimenti e/o delle osservazioni o memorie pervenuti, la competente struttura, se ritienesussistenti e ingiustificate le irregolarità contestate, provvede alla richiesta di restituzione al beneficiario e, inquanto necessario, al suo fideiussore delle somme oggetto di inammissibilità già erogate.La Regione potrà effettuare, qualora sussistano le condizioni, la compensazione delle somme da restituirecon successivi pagamenti intermedi o erogazione di saldo sul medesimo progetto.Qualora dal verbale non emergano irregolarità ovvero siano ritenute accoglibili le osservazioni, memorie ochiarimenti del beneficiario, la struttura competente dispone l’archiviazione.34. VERIFICHE RENDICONTALISecondo quanto descritto nella sezione “Rendicontazione delle attività”, le strutture regionali effettuano,successivamente alla presentazione del rendiconto, un controllo sul 100% dei documenti presentati asupporto del rendiconto.Il controllo del rendiconto è volto ad accertare: la corretta esecuzione delle attività secondo quanto previsto dalla Direttiva di riferimento e dalprogetto approvato; la realtà e l’ammissibilità delle spese sostenute secondo quanto previsto dalla Direttiva di riferimentoe dalle presenti disposizioni, limitatamente alle attività “a costi reali”; il rispetto delle disposizioni comunitarie, nazionali e regionali; la correttezza delle richieste di erogazione intermedia; il rispetto dei parametri finanziari.35. DECURTAZIONI, REVOCHE E SOSPENSIONI CAUTELATIVE DEL FINANZIAMENTOLa Regione si riserva la potestà di revocare i contributi concessi al beneficiario nei seguenti casi: grave violazione della normativa inerente la gestione di una o più attività oggetto del presentedocumento; modifiche introdotte nel progetto, non autorizzate con provvedimento della struttura competente ogravi difformità progettuali debitamente riscontrate e contestate.In caso di violazioni comportanti, secondo le vigenti disposizioni la revoca totale o parziale delfinanziamento, la struttura competente, previa contestazione al beneficiario ai sensi della L. 241/90 e s.m.i. etenuto conto delle controdeduzioni dello stesso, da far pervenire entro il termine perentorio di 20 giorni dalricevimento delle stesse, provvede con proprio atto motivato alla suddetta revoca.Qualora, per effetto dei predetti atti, il beneficiario debba restituire parte o tutto del contributo eventualmentegià erogato, la struttura competente intima al beneficiario ed al fideiussore, di restituire quanto dovuto, oltreagli interessi prescritti, entro 60 giorni dall’intimazione. Decorso inutilmente il termine, si dà luogo alprocedimento di recupero forzoso.Costituiscono fonti per l’accertamento delle violazioni i riscontri ispettivi della competente struttura, nonchéverbali di constatazione della Guardia di Finanza, redatti ai sensi dell’art. 30 della L. 526/99 art. 20 D. L.von. 74/00, art. 51 e 52 DPR 633/72 e 31,32,33 DPR 600/73, i cui rilievi sono autonomamente valutatidall’Amministrazione Regionale, nonché ogni altro atto idoneo allo scopo.Qualora, nei confronti del beneficiario, emergano comunque gravi indizi di irregolarità, riguardanti l’attivitàoggetto del presente documento, la Regione si riserva la potestà di disporre la sospensione cautelativadell’erogazione del finanziamento in relazione alla specifica attività, fino a completo accertamento dellaDIREZIONE REGIONALE FORMAZIONEAdempimenti per la gestione e la rendicontazione dei tirocini di inserimento lavorativo - Modalità a sportello - Anno<strong>2013</strong>


160Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATOC alla Dgr n. 1437 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 34/35sussistenza o meno delle predette irregolarità. La sospensione è disposta con atto motivato della strutturacompetente, comunicato all’interessato.Indipendentemente dalle modalità di accertamento delle irregolarità, sono previste le seguenti decurtazioni acarico del beneficiario:1. Mancato avvio entro i termini previsti dalla Direttiva di riferimento: revoca del finanziamento;2. Attività svolta in assenza dei requisiti previsti (di sede, attrezzature, professionalità degli operatori),rilevata mediante accertamento in contraddittorio, oppure in assenza di autorizzazione quandoprevista (es. stage/tirocinio fuori Regione): mancato riconoscimento del contributo orario per leattività irregolari;3. Variazioni al progetto non autorizzate: mancato riconoscimento del contributo orario per le attivitàdifformi dal progetto;4. Attività svolta in assenza di comunicazione di avvio: mancato riconoscimento delle attività svolteprima della comunicazione di avvio e del relativo contributo orario;5. Attività svolte dopo il termine previsto per la conclusione oppure dopo la comunicazione diconclusione: mancato riconoscimento delle attività svolte dopo il termine di conclusione previsto ocomunicato e del relativo contributo orario;6. Mancata o ritardata comunicazione di annullamento/sospensione attività: decurtazione del contributoorario corrispondente al numero di ore previste dal calendario per l’attività non svolta;7. Mancata o ritardata comunicazione di variazione calendario relativamente a sede, data e orario:mancato riconoscimento del contributo orario per le attività irregolari;8. Mancata apposizione delle firme dell’operatore sui documenti di registrazione delle attività: mancatoriconoscimento del contributo orario per le ore irregolari;9. Irregolare tenuta dei documenti di registrazione delle attività (registro, fogli mobili ecc.):decurtazione della quota di contributo orario riferita alle attività di coordinamento e direzione delprogetto in diretta proporzione con il numero di ore irregolari; ai fini delle presenti disposizioni,secondo quanto risultante dallo studio in materia di “costi standard”, la decurtazione oraria avrà unvalore pari al 7% del parametro orario arrotondato per eccesso all’euro. Per le attività individuali, alfine di garantire il principio di proporzionalità, la decurtazione verrà calcolata in proporzione alnumero di utenti coinvolto 5 ;10. Partecipazione di destinatari privi dei requisiti previsti dalle disposizioni di riferimento: revoca delfinanziamento qualora il destinatario non rendicontabile abbia concorso a formare il numero minimonecessario per il riconoscimento dell’intervento;11. Rifiuto all’accesso per le attività di verifica in loco: revoca integrale del finanziamento;12. Attività svolta da soggetto non autorizzato: mancato riconoscimento del contributo orario per leattività irregolari;13. Mancanza del registro nella sede di attività durante le verifiche in loco: mancato riconoscimento delcontributo orario per le ore previste per la lezione oggetto di ispezione, nonché decurtazione dellaquota di contributo orario riferita alle attività di coordinamento e direzione del progetto (7%dell’unità di costo standard orario) in diretta proporzione con il numero di ore per le quali sia statapresentata richiesta di erogazione intermedia;14. Mancato rispetto delle procedure per l’affidamento a terzi: decurtazione della quota di contributoorario riferita alle attività di coordinamento e direzione del progetto (7% dell’unità di costo standardorario) calcolata rapportando i volumi dell’affidamento e il totale delle unità di costo standard orarioassegnate all’operazione;15. Mancato rispetto delle disposizioni in materia di pubblicizzazione delle attività: decurtazione dellaquota di contributo orario riferita alle attività di coordinamento e direzione del progetto (7%dell’unità di costo standard orario) calcolata rapportando i volumi dell’acquisizione e il totale delleunità di costo standard orario assegnate all’operazione.5 Secondo la formula: X * ore irregolari * n. allievi intervento, doveX (peso del coordinamento e direzione/ora/allievo) = contributo pubblico orario* 0,07 * monte ore intervento/monte ore * utentiavviatiDIREZIONE REGIONALE FORMAZIONEAdempimenti per la gestione e la rendicontazione dei tirocini di inserimento lavorativo - Modalità a sportello - Anno<strong>2013</strong>


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 161ALLEGATOC alla Dgr n. 1437 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 35/35Le irregolarità non contemplate nei punti precedenti, indipendentemente dalle modalità di accertamento,verranno comunque ricondotte, ai fini dell’applicazione delle relative decurtazioni, ad una delle seguenti duecasistiche:- irregolarità nello svolgimento delle attività: decurtazione della quota di contributo orariocorrispondente alle attività irregolari;- irregolarità nella registrazione e controllo delle attività: decurtazione della quota di contributoorario riferita alle attività di coordinamento e direzione del progetto in diretta proporzione con ilnumero di ore irregolari, secondo il valore sopra indicato.Le casistiche sopra indicate verranno applicate secondo un principio di proporzionalità, ossia tenendo contodel rapporto tra la gravità dell’irregolarità e la relativa decurtazione.Di conseguenza, nei casi di cui ai punti 2, 3, 4, 7, 8 e 12 la Regione potrà valutare, secondo il principio soprarichiamato ed in caso di irregolarità ripetuta e sistemica tale da gravare eccessivamente sul beneficiario,l’applicazione di una decurtazione pari al 20% dell’importo del contributo complessivo previsto.Si forniscono di seguito due esempi di applicazione di decurtazione in quota fissa:- centro di formazione che ha comunicato regolarmente l’avvio delle attività e che, per semplicesvista e/o dimenticanza ha caricato il calendario delle attività solo per una parte: in questo caso,se l’attività è stata comunque svolta regolarmente, potrà essere applicata la decurtazione inquota fissa pari al 20% del valore del contributo complessivo previsto per il corso, anziché ladecurtazione prevista al punto 7;- attività di docenza svolta interamente da un partner non comunicato o non approvato: anche inquesto caso, previa verifica del regolare svolgimento delle attività, potrà essere applicata ladecurtazione in quota fissa come sopra riportato, anziché la decurtazione prevista al punto 12.In nessun caso le decurtazioni applicate potranno comportare un incremento della quota di cofinanziamento acarico dei destinatari rispetto a quanto previsto a preventivo, né una riduzione dei compensi o dei rimborsispese dovuti ai componenti della commissione d’esame secondo le vigenti disposizioni.Qualora le irregolarità sopra richiamate pregiudichino l’efficacia dell’intervento o del progetto, la Regione siriserva la potestà di dar luogo alla revoca parziale o integrale del finanziamento.36. TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALITutti i dati personali di cui la Regione Veneto – Direzione Formazione venga in possesso in occasionedell’espletamento delle presenti disposizioni verranno trattati nel rispetto del D.Lgs. 196/03 “Codice inmateria di protezione dei dati personali”. La relativa “Informativa” è disponibile per la consultazione nelportale www.regione.veneto.it.DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONEAdempimenti per la gestione e la rendicontazione dei tirocini di inserimento lavorativo - Modalità a sportello - Anno<strong>2013</strong>


162Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1438 del 6 agosto <strong>2013</strong>Riorganizzazione degli attuali Centri Territoriali Permanenti per l’educazione degli adulti e dei corsi serali funzionantipresso le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado in Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti. Approvazione dellemodalità operative per l’avvio di un progetto assistito e promozione di attività di ricerca legate ai nuovi CPIA. (D.P.R. n.263 del 29/10/2012).[Istruzione scolastica]Note per la trasparenza:Con il presente provvedimento, la Giunta regionale intende promuovere un assetto progettuale pilota assistito dal Ministerodell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca da realizzarsi nell’Anno Scolastico <strong>2013</strong>-2014 e promuovere varie attività adatte afavorire l’entrata a regime dei nuovi CPIA.L’Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.Con il D.Lgs. n. 112 del 1998 sono state devolute alle Regioni funzioni amministrative che nell’ambito dell’istruzione si possonosinteticamente riassumere nella programmazione dell’offerta formativa e della rete scolastica, nella fissazione del calendarioscolastico e nell’erogazione di contributi a scuole non statali.L’art. 1, co. 632, della L. n. 296 del 2006 (Legge finanziaria per il 2007) ha istituito i Centri Provinciali per l’Istruzione degliAdulti (in breve CPIA) riorganizzando i Centri Territoriali Permanenti per l’educazione degli adulti (in breve CTP) ed i corsi serali,esistenti presso le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, in reti territoriali articolate su base provinciale. I CPIA sonostati quindi regolati dal D.M. 25 ottobre 2007. L’art. 64, co. 4 lett. f), della L. n. 133 del 2008 ha demandato ad un regolamento didelegificazione il riordino dell’assetto ordinamentale dei CPIA previsti dall’attuale normativa, compresi i corsi serali.La Giunta regionale con <strong>Del</strong>iberazione n. 1197 del 25 giugno 2012, con riferimento all’organizzazione dei nuovi CPIA, avevaritenuto opportuno, considerata la complessità del passaggio al nuovo ordinamento previsto anche per i corsi serali destinati agliadulti e la necessità di riorganizzare l’intero sistema dei CTP, “avviare una fase di studio approfondito sulle esigenze dei vari territori,al fine di predisporre una struttura dell’offerta formativa per gli adulti articolata sul territorio che sia da un lato pienamenterispondente alle esigenze istituzionali e dall’altro attenta alle esigenze dell’utenza”.Con D.P.R. n. 263 del 29/10/2012 è stato quindi emanato il regolamento di riorganizzazione dei CPIA, il quale prevede tral’altro che i centri, che costituiscono un’istituzione scolastica autonoma, siano articolati in reti territoriali di servizio di norma subase provinciale.A seguito dell’approvazione del succitato regolamento e del mandato della Giunta regionale si è istituito un tavolo tecnico coordinatodalla Direzione Istruzione che ha visto la presenza dei rappresentanti delle Province e dell’Ufficio Scolastico Regionale peril Veneto (in breve USRV) per discutere sul tema (6 dicembre 2012, 22 gennaio <strong>2013</strong> e 27 marzo <strong>2013</strong>).Avendo il succitato regolamento previsto, a conferma della complessità del riassetto complessivo, che il passaggio al nuovo ordinamento(articolo 11, co. 10) venga definito da “linee guida...”, con Decreto Dipartimentale n. 6 del 5 marzo <strong>2013</strong> è stato istituitoil Gruppo Tecnico Nazionale per l’Istruzione Degli Adulti, denominato Gruppo Tecnico Istruzione Degli Adulti (in breve IDA),con il compito di fornire contributi ed approfondimenti per tale passaggio.In considerazione del fatto che lo stesso D.P.R. n. 263/2012 prevede che i CTP e i corsi serali del previgente ordinamento cessinodi funzionare il 31/08/2015 e che all’articolo 11, co. 1, si stabilisce che “l’attuazione del nuovo assetto organizzativo e didattico deiCPIA è graduale e si realizza attraverso progetti assistiti a livello nazionale”, la Regione si è preventivamente attivata e con D.G.R.n. 1012 del 18 giugno <strong>2013</strong> all’Allegato A, “Linee Guida”, si è resa disponibile in funzione esplorativa e di ricerca a promuovere unassetto progettuale pilota assistito dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (in breve MIUR).In data 10 luglio <strong>2013</strong>, nella seduta della IX Commissione della Conferenza Stato-Regioni, é stata approvata l’adesione dellaRegione del Veneto ai previsti progetti sperimentali assistiti, in linea con quanto deciso dal Gruppo Tecnico nazionale, in data 9luglio <strong>2013</strong>, che ha promosso l’attivazione, per l’Anno Scolastico (in breve A.S.) <strong>2013</strong>-2014, di 9 progetti assistiti, distribuiti in altrettanteregioni, fra le quali anche il Veneto, finalizzati all’attivazione di un CPIA di rete che configuri nella sostanza una strutturail più possibile aderente a quello che potrà essere l’assetto futuro dei CPIA stessi.L’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto (in breve USRV), in risposta ad una nota di sollecito in merito alla necessità diottenere riscontri oggettivi per l’avvio dei progetti assistiti (prot. n. 276195/E200.20.00 del 28 giugno <strong>2013</strong>) della Direzione Istruzione,struttura competente per materia, individuava, in data 15 luglio <strong>2013</strong>, come ipotesi percorribile, ma da verificare nella suaattuazione, nei CTP di Asolo e di Montebelluna una delle possibili strutture capofila per l’attivazione del progetto sperimentaleassistito con riferimento alla rete dei CTP presenti su tutto il territorio della Provincia di Treviso.A conferma dell’interesse della Provincia di Treviso, che ha svolto una indagine conoscitiva sullo stato della attuale attivitàdei CTP sotto l’aspetto organizzativo, logistico e dei servizi resi nonché dei costi sostenuti, in data 1 agosto <strong>2013</strong> ha dato la suadisponibilità a farsi promotrice dell’attivazione della sperimentazione in parola, includendo fra i comuni interessati pure VittorioVeneto, oltre che Montebelluna, fermo restando la concreta assunzione degli impegni dei comuni interessati.Solo in data 31 luglio <strong>2013</strong>, con nota prot. n. 4241, inviata alle Strutture periferiche del MIUR e per conoscenza al Coordinamentotecnico della IX Commissione della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, a firma del Direttore Generale delDipartimento per l’Istruzione, è stato trasmesso il Documento contenente i criteri e le modalità per la realizzazione dei “Progettiassistiti a livello nazionale”.In tale nota si raccomanda ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici regionali, d’intesa con le Regioni, di procedere ad individuarela rete CTP alla quale affidare la realizzazione dei progetti in parola, sulla base dei criteri indicati al punto 4 del Documento.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 163Tali criteri prevedono che il futuro CPIA debba:1. essere una rete - già costituita e funzionante da almeno cinque anni - che comprenda il maggior numero di CTP, Corsi serali escuole carcerarie dell’ambito provinciale;2. avere una utenza non inferiore ad almeno 400 adulti “scrutinati”;3. con esperienza pregressa nella gestione amministrativa e metodologica didattica di una rete pluriistituzionale;4. con una documentata esperienza nel settore dell’innovazione dei percorsi di istruzione degli adulti (recente partecipazione aprogetti europei e nazionali);5. con un buon livello di interazione con istituzioni, enti, associazioni presenti nel territorio di riferimento comprovato dalla partecipazionea progetti integrati e dalla stipula di accordi di programma, protocolli d’intesa, convenzioni.Limitatamente alla fase dei progetti assistiti il requisito di cui al punto 2. (utenza non inferiore a 400 adulti) può non essererispettato trattandosi di fase sperimentale pertanto anche legata alla discrezionalità nell’individuazione della sede operativa deiprogetti stessi.Già nel corso degli incontri propedeutici ed informativi per la definizione delle “Linee guida” per il Dimensionamento scolastico,di cui alla citata D.G.R. 1012/<strong>2013</strong>, trattandosi nella sostanza di nuovo assetto organizzativo scolastico regionale, quindi dicompetenza della Giunta regionale, le Organizzazioni Sindacali (in breve OO.SS.) erano state informate della fase sperimentale chesi sarebbe attivata, una volta definiti criteri e modalità; il Documento inviato in data 31/07/<strong>2013</strong> prevede che il progetto assistito,una volta articolato nelle sue azioni, venga “portato a conoscenza” delle OO.SS.Il Progetto de quo, una volta avviato, come prevede il Documento dei Criteri e modalità operative, sarà “oggetto di costantemonitoraggio, a cura della Regione, dell’USR competente… e del Gruppo tecnico Nazionale IDA”, e sarà “accompagnato da appositeazioni di informazione/formazione su tutte le attività introdotte dal DPR 263/2012, promosse dai ‘nuclei di supporto tecnico-amminstrativo’,costituiti da rappresentanti della Regione e dell’USR competente’ in raccordo con il Gruppo Tecnico Nazionale IDA”.Considerata l’urgenza di attivare tutti gli atti necessari per giungere all’individuazione certa della localizzazione provinciale delProgetto assistito, che dovrebbe essere attivato in concomitanza con l’avvio del prossimo anno scolastico, con il presente provvedimentola Giunta regionale dà mandato al Dirigente regionale della competente Direzione per l’Istruzione di avviare ogni azioneutile e adottare i conseguenti provvedimenti per l’individuazione sia del/dei Comuni in rete che della Provincia per l’attivazione, inaccordo con l’USRV, del Progetto Assistito previsto per il Veneto; tutto ciò in relazione alle disponibilità deliberate da parte degliEnti Locali interessati e al personale scolastico che lo stesso USRV potrà disporre.Considerata inoltre l’importanza di tale esperienza e per non relegarla negli stretti confini di una sperimentazione meramentelocale, si propongono di attivare nel territorio varie attività di ricerca e sperimentazione, da concordare, come previsto dal citatodocumento contenente i criteri e le modalità per la realizzazione dei “Progetti assistiti a livello nazionale” al punto 5, con i soggettiinteressati (USRV, Istituti scolastici, Università ed Enti territoriali), idonee a favorire l’entrata a regime dei nuovi CPIA per l’A.S.2014-2015, prevedendo, per questa attività, una cifra massima di € 10.000,00, a valere sul capitolo 100171 del bilancio regionale<strong>2013</strong>, che presenta la necessaria disponibilità, dando mandato al Dirigente regionale della Direzione per l’Istruzione di assumentegli atti di impegno conseguenti in relazione all’eventuale attività promossa.Si evidenzia che, come indicato nell’art. 12 della L.R. 1/2011, la spesa di cui si prevede l’impegno con il presente atto non è soggettaalle limitazioni ivi riportate, non trattandosi di spese per studi ed incarichi di consulenza, di spese per relazioni pubbliche, dispese per convegni, mostre, di spese per pubblicità e rappresentanza, di spese per sponsorizzazioni, per missioni, bensì trattandosidi un intervento finalizzato a permettere attività di ricerca e sperimentazione nell’ambito dell’istruzione.Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.La Giunta regionale- Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’articolo 53, comma 4, dello Statuto, il qualedà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità conla vigente legislazione regionale e statale;- Vista la L. n. 296 del 2006;- Visto il D.M. 25 ottobre 2007;- Visto il D.P.R. 22 giugno 2009, n. 119;- Vista la L. 11 gennaio 1996, n. <strong>23</strong>, art. 7;- Vista la Legge Costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3;- Visto il D.L. 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla Legge 6 agosto 2008, n. 133;- Vista la L.R. 11/2001, “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi alle autonomie locali in attuazione del D.Lgs. 31marzo 1998, n. 112” e, in particolare, gli artt. 137 e 138;- Visto il D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275 “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensidell’art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59”, artt. 5, 6, 7, 8, 11;- Vista la D.G.R. del 25 giugno 2012, n. 1197, “Programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa. Anno scolastico<strong>2013</strong>-2014. Linee-Guida”;- Visto il D.P.R. n. 263 del 29/10/2012;- Vista la D.G.R. del 18 giugno <strong>2013</strong> n. 1012, “Programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa. Anno scolastico2014-2015. Linee-Guida”;- Vista la L. del 15 luglio 2011, n. 111 (conversione in legge, con modificazioni, del D.Lgs. 98 del 6 luglio 2011 art. 19, “Razionalizzazionedella spesa relativa all’organizzazione scolastica”, commi 4 e 5);- Vista la L. 12 novembre 2011, n. 183, art. 4, commi 69 e 70;


164Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>- Vista la L.R. 10 gennaio 1997, n. 1 “Ordinamento delle funzioni e delle strutture della Regione”;- Vista la Sentenza della Corte Costituzionale n. 13/2004 che ha ribadito la primaria competenza delle regioni in materia diprogrammazione del dimensionamento della rete scolastica pubblica;- Vista la Sentenza della Corte Costituzionale n. 200/2009;- Vista la Sentenza della Corte Costituzionale n. 147/2012;- Visto il D.L. 9 febbraio 2012, n. 5 convertito, con modificazioni, dalla L. 4 aprile 2012, n. 35;- Vista la nota dell’USRV del 15 luglio <strong>2013</strong>, prot. n. 10650/E1A;- Vista la comunicazione del Direttore Generale del Dipartimento per l’Istruzione in data 31 luglio <strong>2013</strong>, prot n. 4241 e i Documentocontenente criteri e modalità per la realizzazione dei “Progetti Assistiti a livello Nazionale” (Art. 11, comma 1, D.P.R.263/2012) del 9 luglio <strong>2013</strong>;delibera1. di approvare, quale parte integrante e sostanziale del presente atto, quanto riportato in premessa;2. di dare mandato, considerata l’urgenza di attivare tutti gli atti necessari prima dell’avvio dell’A.S. <strong>2013</strong>-2014, al Dirigenteregionale della Direzione per l’Istruzione, di avviare ogni azione utile ed adottare i conseguenti provvedimenti per l’individuazionesia del/dei Comuni di rete che della Provincia per l’attivazione, in accordo con l’USRV, del Progetto Assistito previsto peril Veneto, in relazione alle disponibilità deliberate degli Enti Locali interessati e al personale scolastico che lo stesso USRV potràdisporre, secondo le linee previste dal Documento contenente criteri e modalità per la realizzazione dei “Progetti assistiti a livellonazionale”;3. di determinare l’eventuale impegno per l’importo massimo di € 10.000,00 delle obbligazioni di spesa per attività di ricercae sperimentazione in previsione dell’entrata a regime delle strutture dei CPIA, alla cui assunzione provvederà con propri atti ilDirigente regionale della Direzione Istruzione, disponendo la copertura finanziaria a carico del capitolo n. 100171 del bilancio perl’esercizio finanziario <strong>2013</strong>;4. di dar mandato al Dirigente della Direzione regionale Istruzione di assumere tutti gli atti conseguenti connessi all’esecuzionedel presente provvedimento sull’offerta formativa regionale che si rendessero necessari;5. di dare atto che l’eventuale spesa di cui si prevede l’impegno non rientra nelle tipologie ai sensi della L.R. n. 1/2011, per lemotivazioni espresse in premessa;6. di incaricare la Direzione regionale Istruzione dell’esecuzione del presente atto;7. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26, comma 2, e 27 del Decretolegislativo 14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33;8. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione nonché sul sito Internet della Regione Veneto.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 165DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1447 del 6 agosto <strong>2013</strong>Regolamento (CE) 22 ottobre 2007, n. 1<strong>23</strong>4 recante organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specificheper taluni prodotti agricoli. Applicazione delle disposizioni di cui alla sezione VI “Disposizioni speciali relative al settoredell’apicoltura”. Programma <strong>2013</strong>/2014. Apertura termini per la presentazione delle domande di contributo.[Agricoltura]Note per la trasparenza:Il provvedimento, nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale, individua e definisce i procedimenti amministrativi relativialla concessione dei contributi, a favore dell’apicoltura, per le azioni previste dal Reg. (CE) 22 ottobre 2007, n. 1<strong>23</strong>4, aprendo,nel contempo, i termini per la presentazione delle domande di contributo.L’Assessore Franco Manzato, riferisce quanto segue.Le attività legate all’apicoltura svolgono un ruolo rilevante per la salvaguardia ambientale, influenzano direttamente le produzionifrutticole in quanto legate all’azione pronuba svolta dalle api, rivestono un’importanza economica per il valore intrinsecodella produzione del miele e degli altri prodotti dell’alveare.La Regione del Veneto ha da sempre riconosciuto l’importanza di tale settore, dotandosi di una propria specifica legislazione eprevedendo l’istituzione, ai sensi della legge regionale n. <strong>23</strong>/1994, del Centro Regionale per l’Apicoltura. A partire dal 1998 e finoall’annualità 2003-2004, la Regione ha inoltre partecipato al Programma nazionale di applicazione del Reg. (CE) n. 1221/1997 esuccessivamente del Reg. (CE) n. 797/2004, ora accorpato nel regolamento unico OCM, n. 1<strong>23</strong>4/2007.A seguito dell’adozione dei sopra citati regolamenti, la Regione del Veneto ha provveduto ad elaborare, di concerto con le associazionidegli apicoltori ed il Centro Regionale per l’Apicoltura, un Programma regionale triennale da inserire nel Programmanazionale da sottoporre all’approvazione della Commissione Europea.Attraverso le risorse finanziarie messe a disposizione, in ragione del 50% ciascuno, dall’Unione Europea e dallo Stato a valeresul fondo di rotazione di cui alla legge n. 183/1987, la Regione ha potuto quindi sostenere le azioni dirette a migliorare la produzionee la commercializzazione del miele, incentivando le attività di prevenzione e lotta contro la varroasi, la razionalizzazionedella transumanza, l’assistenza tecnica rivolta agli apicoltori, la gestione di centri apicoli regionali, la realizzazione di programmidi ricerca finalizzati al miglioramento della qualità del miele.Risulta opportuno ricordare che per il periodo 2014-2016, la Giunta Regionale ha adottato la DGR n. 156/CR del 28 dicembre2012 “Regolamento (CE) n. 1<strong>23</strong>4/2007 del Consiglio del 22 ottobre 2007. Applicazione delle disposizioni di cui alla sezione VI“Disposizioni speciali relative al settore dell’apicoltura”. Approvazione triennio di programmazione 2014/2016. Proposta per ilConsiglio Regionale. Art n. 33, comma 3 lettera b della legge regionale statutaria 17 aprile 2012, n. 1”. Infatti, la succitata leggestatutaria prevede che il Consiglio Regionale approvi gli atti con cui la Regione partecipa alla programmazione interregionale,nazionale ed europea.Il Programma Triennale 2014-2016 è stato pertanto approvato dal Consiglio Regionale con <strong>Del</strong>iberazione Amministrativa n.35 del 9 luglio <strong>2013</strong>.Si precisa che, come previsto dalle procedure nazionali, il medesimo Programma Triennale regionale è stato trasmesso al Ministerodelle Politiche Agricole, Agroalimentari e Forestali (MIPAAF) per l’inserimento nel Programma nazionale che è stato presentatoalla Commissione Europea per l’approvazione. Peraltro, le procedure comunitarie prevedono l’adozione di una Decisionedella Commissione e la ripartizione delle risorse comunitarie tra gli Stati membri sulla base del numero di alveari detenuti a livellonazionale. Solo in seguito alla suddetta Decisione della Commissione, che si prevede possa essere assunta nei primi giorni del mesedi settembre, con Decreto Ministeriale saranno ripartiti i fondi per il programma <strong>2013</strong>/2014 tra le Regioni e gli Enti partecipantial Programma nazionale.Per quanto riguarda il Programma apicolo nazionale, le azioni incluse risultano essere le seguenti:A) Assistenza tecnica e formazione professionale degli apicoltori.B) Lotta alla varroasi.C) Razionalizzazione della transumanza.D) Provvedimenti a sostegno dei laboratori di analisi.E) Misure di sostegno per il ripopolamento del patrimonio apicolo comunitario.F) Collaborazione con organismi specializzati per la realizzazione di programmi di ricerca.Ogni azione si articola poi in sottoazioni coordinate che permettono di rendere coerenti fra loro gli strumenti normativi e finanziari.Peraltro, si ritiene opportuno evidenziare che le particolari caratteristiche del settore hanno portato, non solo a livello regionale,ma anche comunitario, a considerare quali interlocutori principali per la realizzazione degli interventi, le forme associate dei produttoriapistici. Infatti, l’apicoltura si contraddistingue per la diversità delle condizioni di produzione e di resa, per la frammentazionee l’eterogeneità degli operatori economici che intervengono nella filiera produttiva. Queste condizioni rendono difficoltosa la realizzazionedi alcune azioni in assenza di figure catalizzatrici presenti sul territorio, quali appunto le forme associate, che fungonopertanto, per le medesime azioni, quali intermediari del contributo rivolto al beneficiario finale rappresentato dall’apicoltore.Analizzando nello specifico le azioni previste nel Programma Triennale regionale 2014-2016, si ritiene utile riferire che, perquanto concerne l’assistenza tecnica e la formazione degli apicoltori, i positivi risultati raggiunti nei periodi di programmazioneprecedente confermano la validità di tale azione quale strumento per lo sviluppo e la tutela dell’allevamento delle api e delle attivitàad esso connesse, in grado di favorire la collaborazione tra i diversi soggetti che agiscono all’interno del settore.


166Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Per questo motivo la Regione del Veneto, già da diversi anni, sostiene il servizio di assistenza tecnica e sanitaria agli allevamentiapistici, nonché l’organizzazione e la realizzazione di specifici seminari e convegni. Anche per il periodo <strong>2013</strong>-2014, risulta quindiopportuno confermare tali sottoazioni.A riguardo della sottoazione inerente l’acquisto di prodotti antivarroa, si segnala che, come avvenuto per il programma 2012/<strong>2013</strong>anche per quest’anno si riscontra la necessità di attivare l’azione relativa al “Controllo e prevenzione delle malattie dell’alveare”,attraverso i fondi del Reg. CE n. 1<strong>23</strong>4/2007 azione B “lotta alla varroa” sottoazione B4 “Acquisto degli idonei presidi sanitari”,riconducendo la gestione del farmaco al rispetto, da parte delle forme associate, della disciplina di cui al Dlgs n. 193/2006.Per quanto concerne l’altra sottoazione relativa alla lotta alla varroasi, indirizzata a sostenere l’acquisto di arnie antivarroa daparte delle forme associate di apicoltori, anche per il periodo <strong>2013</strong>-2014 si seguiranno i dettagli operativi, opportunamente definitie migliorati, già delineati con il bando 2012-<strong>2013</strong>.In merito alla realizzazione dell’azione D “Provvedimenti a sostegno dei laboratori di analisi”, si evidenzia che la Regione del Venetorivolge una particolare attenzione ai prodotti di qualità, a quelli ottenuti con i metodi della produzione biologica e a basso impattoambientale, ai prodotti certificati dalle autorità competenti, promuovendo altresì la responsabilizzazione degli operatori e l’adozionedi procedure di autocontrollo riservando una Misura specifica del Programma di sviluppo Rurale (PSR) 2007-<strong>2013</strong> (Mis. 132).D’altra parte, si ritiene opportuno rilevare come l’esecuzione di un soddisfacente numero di analisi chimico-fisiche risulti onerosoper gli operatori del settore. Per questi motivi la Regione ha previsto di finalizzare le risorse del regolamento n. 1<strong>23</strong>4/2007 perfavorire la realizzazione, anche tramite convenzioni, di analisi fisico-chimiche, melissopalinologiche e residuali presso laboratorispecializzati pubblici o privati da parte delle forme associate, nonché un monitoraggio realizzato dal CRA e indirizzato all’acquisizionedi informazioni sulla qualità dei prodotti regionali dell’alveare in merito al contenuto residuale di acaricidi di sintesi, di acidiorganici e di oli essenziali. L’intervento pertanto non si sovrappone a quello previsto dal PSR 2007-<strong>2013</strong>.Si evidenzia anche l’importanza del mantenimento della popolazione delle famiglie di api a livello regionale. Diversi sono infattii fattori in grado di determinarne una contrazione, quali ad esempio il manifestarsi di condizioni atmosferiche sfavorevoli checausano la mancanza di fioritura, oppure le diverse malattie dell’alveare. Al fine pertanto di favorire il popolamento del patrimonioapistico regionale e contrastare la riduzione dello stesso verificatasi negli ultimi anni, si prevede quindi di concentrare le risorse diquesta azione sull’acquisto di sciami e api regine selezionate da parte della forme associate.Infine, in considerazione che con il Programma annuale 2012-<strong>2013</strong> è stato finanziato al Centro Regionale per l’Apicoltura istituitopresso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, un progetto di ricerca per verificare la qualità della cera comeindicatore delle buone pratiche apistiche a garanzia delle produzioni, e che la prosecuzione delle attività permetterebbe di acquisireuna maggiore significatività dei risultati, si ritiene opportuno sostenere per un ulteriore anno il suddetto progetto.Si reputa opportuno riferire che le azioni e sottoazioni proposte nel Programma annuale <strong>2013</strong>-2014, nonché le percentuali diripartizione degli importi da destinare alle singole sottoazioni sono state presentate in data 5 luglio <strong>2013</strong> alla Consulta regionaleper l’apicoltura prevista dalla legge regionale n. <strong>23</strong>/1994, che ha espresso parere favorevole.Il presente bando tiene conto delle modifiche degli assetti organizzativi al seguito dei quali la Giunta regionale con deliberazionedel 10 marzo 2003 n. 639, ha attribuito all’Agenzia <strong>Veneta</strong> per i Pagamenti in Agricoltura (AVEPA) la gestione tecnico-finanziariaed amministrativa del Reg. (CE) n. 1221/97, successivamente del Reg. (CE) n. 797/2004, ora regolamento unico OCM, n. 1<strong>23</strong>4/2007,prendendo atto, tra l’altro, che con DGR n. 3430 del 17 dicembre 2001, sono state definite le competenze relativamente alla titolaritàdelle funzioni di programmazione e di intervento.Conseguentemente le procedure e la modulistica specifica, per la presentazione delle istanze sarà approvata da AVEPA conproprio provvedimento.Con riferimento alla già citata tempistica di approvazione da parte dell’esecutivo comunitario del Programma nazionale, si ritieneopportuno segnalare che, al fine di assicurare agli aventi diritto la possibilità di presentare le domande fin dall’avvio di eleggibilitàdel Programma annuale <strong>2013</strong>-2014, il presente bando viene aperto nelle more dell’approvazione da parte della Commissione Europeadel Programma triennale Ministeriale “Reg (CE) n. 1<strong>23</strong>4/2007 del Consiglio Azioni dirette a migliorare la produzione e lacommercializzazione dei prodotti del’apicoltura Stato membro: ITALIA. Programma Nazionale Anno 2014/2016”.Pertanto, è utile prevedere che, qualora il provvedimento proposto dal Ministero alla Comunità Europea non venisse approvato,o fosse oggetto di modifica, gli eventuali beneficiari del presente bando, a seguito di nota informativa da parte di AVEPA, possanorichiedere eventuali modifiche a quanto presentato, anche sulla base di eventuali nuove disposizioni che verranno indicate in successivoprovvedimento della Giunta Regionale.Tutto ciò premesso risulta opportuno aprire i termini per la presentazione delle domande, per l’accesso ai contributi previsti,da parte degli aventi diritto, tenendo presente che il periodo di eleggibilità delle spese decorre, se non specificato diversamentenell’azione, dal 1° settembre <strong>2013</strong> e comunque dopo la data di presentazione della domanda e si conclude il 31 agosto 2014, comeprevisto dal Decreto MIPAAF <strong>23</strong> gennaio 2006.L’Allegato A alla presente delibera, che si propone all’approvazione, individua quindi i criteri di ammissibilità delle spese, itermini di ripartizione delle risorse tra le sottoazioni, le condizioni generali per l’accesso alle opportunità previste dal regolamentounico OCM, n. 1<strong>23</strong>4/2007 e la ripartizione percentuale delle risorse tra sottoazioni, in conformità alle norme contenute, tra l’altro,nel Decreto Ministeriale MIPAAF del <strong>23</strong> gennaio 2006.Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.La Giunta regionaleUdito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale dàatto che la Struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con lavigente legislazione regionale, statale e regionale;


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 167Vista la DGR n. 639 del 14 marzo 2003;Visto il Regolamento (CE) n. 797 del 26 aprile 2004 del Consiglio che stabilisce le regole generali di applicazione delle azionidirette a migliorare la produzione e commercializzazione dei prodotti dell’apicoltura;Visto il Regolamento (CE) n. 917 del 29 aprile 2004 della Commissione che stabilisce le modalità di applicazione del Reg. (CE)n. 797/2004;Visto il Regolamento (CE) n. 811 del 11 luglio 2007 della Commissione che modifica il reg. (CE) n. 917 del 29 aprile 2004;Visto il Regolamento (CE) 22 ottobre 2007, n. 1<strong>23</strong>4/2007, recante organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizionispecifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM), che ha accorpato il Reg. (CE) 797 del 26 aprile 2004 del Consiglioche stabilisce le regole generali di applicazione delle azioni dirette a migliorare la produzione e commercializzazione dei prodottidell’apicoltura;Visto il Decreto MIPAAF <strong>23</strong> gennaio 2006 che detta le linee guida per l’attuazione dei regolamenti comunitari sul miglioramentodella produzione e commercializzazione dei prodotti dell’apicoltura;Viste le modifiche degli assetti organizzativi che la Giunta regionale ha approvato con deliberazione n. 639 del 10 marzo 2003e l’attribuzione all’Agenzia <strong>Veneta</strong> per i Pagamenti in Agricoltura AVEPA dell’istruttoria e dei controlli sulle domande nonché lapredisposizione degli elenchi dei beneficiari del reg. (CE) 1221/97 e successivamente del Reg. (CE) n. 797/2004 sul miglioramentodella produzione e commercializzazione dei prodotti dell’apicoltura, ora Reg. (CE) 22 ottobre 2007. n. 1<strong>23</strong>4/2007;Vista la legge regionale statutaria 17 aprile 2012, n. 1;Vista la DGR n. 156/CR del 28 dicembre 2012 con la quale la Giunta Regionale ha proposto all’approvazione del consiglio regionaleil provvedimento ad oggetto: “Regolamento (CE) n. 1<strong>23</strong>4/2007 del Consiglio del 22 ottobre 2007. Applicazione delle disposizionidi cui alla sezione VI “Disposizioni speciali relative al settore dell’apicoltura”. Approvazione trienni odi programmazione2014/2016. Proposta per il Consiglio regionale. Art n. 33, comma 3 lettera b della legge regionale statutaria 17 aprile 2012, n. 1”;Considerato che entro la data 15 aprile <strong>2013</strong> è stato inviato, da parte del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali,alla Commissione U.E. il programma apistico italiano relativo al triennio 2014-2016;Vista la <strong>Del</strong>iberazione Amministrativa del Consiglio Regionale n. 35 del 9 luglio <strong>2013</strong> di approvazione del Programma Triennaleregionale di cui alla DGR n. 156/CR del 28 dicembre 2012;Considerato che il suddetto programma usufruisce di finanziamenti pubblici di cui il 50% a carico del FEAGA e il restante50% è a carico del fondo di rotazione gestito dal Ministero del Tesoro e che pertanto l’approvazione della proposta di programmaregionale non comporta impegno di spesa sul bilancio regionale;Considerato opportuno aprire i termini per la presentazione della domanda agli aventi diritto, definendo i criteri per la concessionedei contributi;delibera1. di aprire i termini per la presentazione, all’Agenzia <strong>Veneta</strong> per i Pagamenti in Agricoltura (AVEPA), delle domande relativeal Reg. (CE) 22 ottobre 2007, n. 1<strong>23</strong>4, a decorrere dalla data di pubblicazione del presente provvedimento e per i successivi 45(quarantacinque) giorni;2. di approvare l’Allegato A, facente parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, che stabilisce i criteri, le prioritàe gli indirizzi generali per la concessione dei finanziamenti ai sensi del Reg. (CE) 22 ottobre 2007, n. 1<strong>23</strong>4, recante organizzazionecomune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM), Programma<strong>2013</strong>/2014;3. di stabilire che AVEPA, in conformità a quanto previsto nell’Allegato di cui al punto 2, provveda alla definizione delle procedureamministrative e della modulistica necessaria alla presentazione delle istanze e della rendicontazione delle azioni ammessea contributo;4. di prevedere che nel caso in cui il provvedimento proposto dal Ministero alla Comunità europea, non venisse approvato alivello comunitario, o fosse oggetto di modifica, gli eventuali beneficiari del presente bando, a seguito di nota informativa da partedi AVEPA, possano richiedere eventuali modifiche a quanto presentato, anche sulla base di nuove disposizioni che verranno indicatein un successivo provvedimento;5. di prevedere che, AVEPA permetta l’accesso, da parte della struttura regionale competente in materia, dei dati necessariper la programmazione, monitoraggio nonché per la formulazione, da parte delle competenti Strutture regionali, delle propostedi provvedimento da sottoporre all’approvazione degli organi regionali e nel contempo venga assicurato, mediante lo scambio dispecifica corrispondenza e di documenti, il costante reciproco allineamento delle informazioni e dei rapporti con il MIPAAF el’AGEA;6. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;7. di incaricare la Direzione Agroambiente dell’esecuzione del presente atto;8. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 comma 1 del decreto legislativo14.03.<strong>2013</strong>, n. 33;9. di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino ufficiale della Regione.


168Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>giunta regionale – 9^ legislaturaALLEGATOA alla Dgr n. 1447 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 1/25REGOLAMENTO (CE) 22 OTTOBRE 2007, N. 1<strong>23</strong>4/2007 RECANTE ORGANIZZAZIONECOMUNE DEI MERCATI AGRICOLI E DISPOSIZIONI SPECIFICHE PER TALUNI PRODOTTIAGRICOLI.SEZIONE VI “DISPOSIZIONI SPECIALI RELATIVE AL SETTORE DELL’APICOLTURA”PROGRAMMA <strong>2013</strong>/2014.CRITERI PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI1. PREMESSAIn applicazione della legge statutaria della Regione del Veneto del 17 aprile 2012, n. 1, che all’articolo 33prevede che il Consiglio Regionale approvi gli atti con cui la Regione partecipa alla programmazioneinterregionale, nazionale ed europea, con la <strong>Del</strong>iberazione amministrativa n. 53 del 09 luglio <strong>2013</strong> è statoapprovato il Programma triennale regionale per l’applicazione del Regolamento (CE) n. 1<strong>23</strong>4 del Consigliodel 22 ottobre 2007.Il presente documento si connota come “Programma annuale di attuazione della <strong>Del</strong>iberazioneamministrativa del Consiglio Regionale n. 53 del 9 luglio <strong>2013</strong>” e definisce i procedimenti amministrativirelativi alla concessione dei contributi per le azioni di cui al capitolo 3 “Azioni finanziabili”, secondo quantoprevisto dal Decreto MIPAAF del <strong>23</strong> gennaio 2006.Per quanto non espressamente richiamato nel presente allegato, deve essere fatto comunque riferimento aquanto previsto dal suddetto Decreto MIPAAF.Il presente bando viene aperto nelle more dell’approvazione da parte della Commissione Europea delProgramma Ministeriale “ Reg (CE) n. 1<strong>23</strong>4/2007 del Consiglio Azioni dirette a migliorare la produzione ela commercializzazione dei prodotti del’apicoltura Stato membro: ITALIA, Programma Nazionale Anno2014/2016”.Nel caso in cui il provvedimento proposto non venisse approvato a livello comunitario, o fosse oggetto dimodifica, gli eventuali beneficiari del presente bando, a seguito di nota informativa da parte di AVEPA,potranno richiedere eventuali modifiche a quanto presentato, sulla base delle nuove disposizioni cheverranno indicate nel conseguente atto della Giunta Regionale.2. BENEFICIARII beneficiari degli interventi, come specificato in ogni sottoazione, sono:- Le forme associate: le Organizzazioni di produttori del settore apistico e loro Unioni, le Associazioni diapicoltori, le Federazioni, le Società, le Cooperative e i Consorzi di tutela del settore apistico, aventi sedelegale sul territorio regionale.Ai fini della determinazione del rispetto del requisito minimo relativo al numero di soci, indicato per ognisottoazione, devono essere considerati solo quelli in regola con il pagamento della quota associativa perl’anno <strong>2013</strong>, se prevista, e la denuncia degli alveari alle ULSS, della Regione del Veneto, competenti perterritorio, ai sensi della LR n.<strong>23</strong>/1994, al momento della presentazione della domanda.Ai fini del raggiungimento del requisito di cui al punto precedente non verranno conteggiati gli apicoltoriricompresi in elenchi di più forme associate.- Il Centro Regionale per l’apicoltura – Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie.- Gli Enti pubblici che operano sul territorio regionale con almeno una unità operativa.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 169ALLEGATOA alla Dgr n. 1447 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 2/25- Gli Istituti pubblici di ricerca e sperimentazione, presenti sul territorio regionale con almeno una unitàoperativa.Ai sensi di quanto previsto al punto 5 dell’allegato n. 1 della DGR n. 3758 del 26 novembre 2004, tutti isoggetti che intendono presentare domanda dovranno essere preventivamente iscritti all’Anagrafe del SettorePrimario.L’iscrizione all’Anagrafe del Settore avviene secondo le modalità previste dalla DGR n. 3758/2004 e daisuccessi decreti di attuazione del Dirigente dell’Unità Complessa Sistema Informativo Settore primario eControllo.3. AZIONI FINANZIABILIAi fini del presente documento sono finanziabili le seguenti azioni previste dal programma triennaleregionale 2014-2016 (<strong>Del</strong>iberazione amministrativa del Consiglio Regionale n. 53 del 09 luglio <strong>2013</strong>)secondo i dettagli riportati in ogni scheda azione di seguito riportata.A) assistenza tecnica e formazione professionale apicoltori;B) lotta alla varroasi;D) provvedimenti a sostegno dei laboratori di analisi;E) misure di sostegno per il ripopolamento del patrimonio apicolo comunitario;F) collaborazione con organismi specializzati per la realizzazione di programmi di ricerca.


170Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATOA alla Dgr n. 1447 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 3/25SCHEDA AZIONE AASSISTENZA TECNICA E FORMAZIONE PROFESSIONALE APICOLTORIPer il programma <strong>2013</strong>-2014 risultano attivate le sottoazioni a1, a2, a3, a4.SOTTOAZIONE a.1 - INTERVENTI INFORMATIVI DI AGGIORNAMENTOPercentuale di contributoLa percentuale di contributo della presente sottoazione è pari al 90% della spesa ammissibile.BeneficiariLe forme associate con almeno 50 soci.Criteri per l’assegnazione delle risorseIn caso di risorse insufficienti la spesa ammessa verrà ridotta in funzione del numero di interventi informativiammessi.Tipologia di interventoInterventi informativi per l’aggiornamento professionale diretti agli apicoltori.Limiti e condizioniPer tutti i beneficiari potranno essere ammessi al finanziamento solamente gli interventi di durata minima di8 ore e massima di 24 ore, anche suddivise in più giornate.Il numero di partecipanti apicoltori per ciascun intervento non potrà essere inferiore alle 10 e superiore alle30 unità.Al fine di incentivare la pratica apistica, agli interventi informativi di aggiornamento potranno partecipareanche uditori non apicoltori in numero comunque non superiore agli apicoltori. Il numero degli uditori noncontribuisce al rispetto dei requisiti minimi per l'ammissibilità degli interventi.Il programma degli interventi dovrà contenere anche argomenti in merito ai rischi per la salutedell’apicoltore collegati alle operazioni di trattamento.Al termine del periodo informativo dovrà essere rilasciato, dall’ente organizzatore, un attestato di frequenzaa coloro che avranno partecipato ad almeno l’80% delle ore programmate.Gli interventi potranno prevedere visite di istruzione per gli apicoltori che abbiano partecipatoall’aggiornamento, per almeno l'80% delle ore programmate.Le visite di istruzione non concorrono al raggiungimento del monte ore previsto.I beneficiari dovranno comunicare preventivamente ad AVEPA, agli indirizzi di cui al paragrafo 4.2.“Presentazione delle domande ed eventuali comunicazioni”, almeno una settimana prima dell’avvio degliinterventi informativi, la sede, l’orario di svolgimento e l’elenco dei partecipanti.Eventuali variazioni al calendario degli appuntamenti programmati dovranno essere tempestivamente epreventivamente comunicate ad AVEPA agli indirizzi di cui al paragrafo 4.2. “Presentazione delle domandeed eventuali comunicazioni”.Le sedi utilizzate dovranno in qualsiasi caso essere conformi alle vigenti normative in tema di normeigieniche di sicurezza e normativa antinfortunistica (Dlgs n. 81/2008), normativa prevenzione incendi (DM16 febbraio 1982), normativa sicurezza impianti (DL. n. 300/2006 legge di conversione 17/2007).


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 171ALLEGATOA alla Dgr n. 1447 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 4/25Tutti gli interventi organizzati saranno certificati dalla presentazione a rendiconto del registro presenzefirmato dai partecipanti, secondo lo schema approvato da Avepa.Rispetto di quanto riportato al capitolo 4 “Disposizioni generali” ed in particolare al paragrafo 4.8. “Vincolie Prescrizioni” punto c) Materiale informativo o promozionale.Sono casi di esclusione a contributo il non rispetto degli obblighi sopra citati.Sono casi di riduzione del contributo la mancanza del numero minimo di partecipanti (10 partecipantiapicoltori) che abbiano seguito almeno l’80% delle ore.In tal caso la riduzione del contributo avverrà come specificato in tabella:Indicatore Entità (numero partecipanti)Percentuale di riduzione9-8 3%5-7 20%


172Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATOA alla Dgr n. 1447 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 5/25svolgimento, tipo di attività esterne alla sede di normale svolgimento delle lezioni, supporti didattici einformativi previsti, numero previsto di partecipanti, spese preventivate, ecc.).SOTTOAZIONE a.2 SEMINARI E CONVEGNI TEMATICIPercentuale di contributoLa percentuale di contributo della presente sottoazione è pari al 100% della spesa ammissibile.Beneficiari- Le forme associate, o loro aggregazioni, il cui numero di soci non sia inferiore a 200.- Nel caso di aggregazioni tra forme associate, la domanda dovrà essere presentata dalla forma associatapiù numerosa, allegando una lettera di intenti contenente anche la delega alla presentazione delladomanda e alla riscossione del contributo, sottoscritta dai presidenti delle forme associate aggregate.- Il Centro Regionale per l’Apicoltura.- Gli Enti pubblici.- Gli Istituti pubblici di ricerca e sperimentazione.Criteri per l’assegnazione delle risorseIn caso di risorse insufficienti la spesa ammessa verrà ridotta in funzione del numero dei convegni approvati.Tipologia di interventoRealizzazione di convegni e seminari inerenti il settore apicolo.Limiti e condizioniTutti gli incontri relativi a convegni o seminari organizzati saranno certificati dalla presentazione arendiconto del registro presenze firmato dai partecipanti, secondo lo schema approvato da Avepa.I beneficiari dovranno comunicare preventivamente ad AVEPA, agli indirizzi di cui al paragrafo 4.2.“Presentazione delle domande ed eventuali comunicazioni”, almeno una settimana prima della realizzazionedelle attività la sede ed il programma della giornata.Eventuali variazioni alle date previste per la realizzazione delle attività di cui all’azione dovranno esseretempestivamente e preventivamente comunicate ad AVEPA agli indirizzi di cui al paragrafo 4.2.“Presentazione delle domande ed eventuali comunicazioni”.Le sedi utilizzate per le attività organizzate dovranno in qualsiasi caso essere conformi alle vigenti normativein tema di norme igieniche di sicurezza e normativa antinfortunistica (Dlgs n. 81/2008), normativaprevenzione incendi (DM 16 febbraio 1982), normativa sicurezza impianti (DL. n. 300/2006 legge diconversione 17/2007).Rispetto di quanto riportato al capitolo 4 “Disposizioni generali” ed in particolare al paragrafo 4.8. “Vincolie Prescrizioni” punto c) Materiale informativo o promozionale.Sono casi di esclusione a contributo il non rispetto degli obblighi sopra citati.Il contributo massimo concedibile per le forme associate è pari ad euro 4.000,00, fatta salva la possibilità direalizzare più eventi mantenendo inalterata la disponibilità assegnata.Qualora una forma associata o un’aggregazione di più forme associate, realizzi il convegno confinanziamenti provenienti da altre fonti (es. sponsor), dimostrati da idonea documentazione, a seguito dimotivata richiesta da presentare ad Avepa preventivamente alla realizzazione dell’evento, il contributoconcesso per la sottoazione potrà essere destinato alle altre sottoazioni dell'azione A.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 173ALLEGATOA alla Dgr n. 1447 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 6/25Nel caso di attività convegnistiche e seminariali organizzate dal Centro Regionale di Apicoltura, Istitutipubblici di ricerca ed Enti pubblici, è previsto un contributo massimo concedibile per soggetto beneficiariopari ad euro 3.000,00.Tali soggetti possono presentare domanda per la realizzazione di un solo evento convegnistico/seminariale.Spese ammissibilila spesa massima ammissibile per evento convegnistico organizzato dalle forme associate è pari ad euro2.000,00;la spesa massima ammissibile per evento convegnistico/seminariale organizzato dal Centro Regionale diApicoltura, Istituti pubblici di ricerca, Enti pubblici che operano nel comparto apistico ed ULSS, stante ilcarattere di eccellenza e di rilevanza che dovrebbe caratterizzare questi eventi, è pari ad euro 3.000,00.Concorrono alla determinazione della spesa massima le seguenti spese: compenso e rimborso spese per docenti e relatori (vedi riferimenti ai paragrafi 4.6.2. e 4.6.3);affitto dei locali e delle attrezzature necessarie allo svolgimento del convegno/seminario;stampa inviti, manifesti, spese postali;spese sostenute per la realizzazione di supporti informativi a favore dei partecipanti ai convegni e aiseminari;spese generali sostenute per la realizzazione del convegno/seminario (vedi riferimenti al paragrafo4.6.1.).Documentazione principale da allegare alla domandaScheda informativa, secondo lo schema approvato da Avepa, concernente gli argomenti oggetto deiseminari e/o convegni con indicazione delle modalità di svolgimento (data e sede presunta, materiale chesi prevede di distribuire, indicazione delle qualifiche dei relatori, preventivo dei costi, ecc).SOTTOAZIONE a.3 AZIONI DI COMUNICAZIONEPercentuale di contributoLa percentuale di contributo della presente sottoazione è pari al 90% della spesa ammissibile.BeneficiariLe forme associate con almeno 50 soci.Criteri per l’assegnazione delle risorseIn caso di risorse insufficienti rispetto alle richieste pervenute la somma disponibile verrà ripartita in base alnumero di soci in regola con il pagamento della quota associativa per l’anno <strong>2013</strong>, se prevista, e la denunciadegli alveari alle ULSS, della Regione del Veneto, competenti per territorio, ai sensi della LR n.<strong>23</strong>/1994, almomento della presentazione della domanda.Ai fini della determinazione di cui al punto precedente non verranno conteggiati gli apicoltori ricompresi inelenchi di più forme associate.Tipologia di interventoCon il presente provvedimento vengono previsti gli interventi di seguito specificati:notiziario associativo;creazione siti internet;


174Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATOA alla Dgr n. 1447 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 7/25aggiornamento / mantenimento siti internet.Limiti e condizioni notiziario associativoI notiziari associativi dovranno essere realizzati con uno "standard qualitativo minimo" come appressodescritto:a. composizione minima: quattro facciate A4;b. contenuto - presenza di almeno tre delle seguenti tipologie di argomento:- calendario dei trattamenti, con particolare riferimento al Piano di lotta alla varroasi predispostodal Centro Regionale di Apicoltura;- informazioni sulle principali malattie dell'alveare e sui metodi di lotta;- notizie sul mercato del miele;- indicazioni sulla buona pratica apistica;- segnalazioni di articoli di interesse apistico a disposizione presso la sede associativa;- informazioni sulle fioriture;- note legislative e fiscali riguardanti il settore apistico;- informazioni e calendari riferiti alle attività di cui all’azione A “assistenza tecnica e formazioneprofessionale apicoltori”.c. presenza della scritta “finanziato ai sensi del Reg. (CE) n. 1<strong>23</strong>4/2007 – Programma <strong>2013</strong>/2014” edei loghi Unione Europea, Repubblica Italiana con dicitura “Ministero Politiche AgricoleAlimentari e Forestali”, Regione del Veneto.Rispetto di quanto riportato al capitolo 4 “Disposizioni generali” ed in particolare al paragrafo 4.8. “Vincolie Prescrizioni” punto c) Materiale informativo o promozionale.Sono casi di esclusione a contributo il non rispetto degli obblighi sopra citati.Qualora le spese di realizzazione del notiziario associativo fossero coperte in parte da finanziamentiprovenienti da altri Enti pubblici, dimostrati da idonea documentazione, fatto salvo il rispetto dello standardminimo come sopra definito, le economie realizzate potranno essere destinate dal beneficiario alle altresottoazioni dell’azione A, a seguito di motivata richiesta, da presentare ad Avepa preventivamente allarealizzazione del notiziario.Analogamente, nel caso in cui parte della superficie di stampa dei notiziari risulti occupata da insertipubblicitari, il contributo sarà ridotto in proporzione a tale superficie e la riduzione derivante potrà essereutilizzata dal beneficiario per le altre sottoazioni dell’Azione A.Limiti e condizioni realizzazione di siti internetNon possono accedere al contributo, per la realizzazione di un sito internet, le forme associate beneficiarie pertale intervento dei fondi dei programmi 2010/2011, 2011/2012 e 2012/<strong>2013</strong>.Il contributo massimo ammesso per la realizzazione del sito internet della forma associata è pari ad euro5.000,00, non potrà comunque essere superiore al 90% della spesa sostenuta.I siti dovranno essere realizzati con uno "standard qualitativo minimo" come appresso descritto:a. Contenuto - presenza almeno delle seguenti tipologie di argomento -:- calendario dei trattamenti, con particolare riferimento al Piano di lotta alla varroasi predispostodal Centro Regionale di Apicoltura;- informazioni sulle principali malattie dell'alveare e sui metodi di lotta;- notizie sul mercato del miele;


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 175ALLEGATOA alla Dgr n. 1447 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 8/25- indicazioni sulla buona pratica apistica;- segnalazioni di articoli di interesse apistico a disposizione presso la sede associativa;- informazioni sulle fioriture;- note legislative e fiscali riguardanti il settore apistico;- presenza della scritta “realizzazione finanziata ai sensi del Reg. (CE) n. 1<strong>23</strong>4/2007 –Programma <strong>2013</strong>/2014” e dei loghi Unione Europea, Repubblica Italiana con dicitura MinisteroPolitiche Agricole Alimentari e Forestali, Regione del Veneto;- mancanza di pubblicità di ditte fornitrici e prodotti per l’apicoltura fino al 31.08.2014.Rispetto di quanto riportato al capitolo 4 “Disposizioni generali” ed in particolare al paragrafo 4.8. “Vincolie Prescrizioni” punto c) Materiale informativo o promozionale.Sono casi di esclusione a contributo il non rispetto degli obblighi sopra citati.Limiti e condizioni aggiornamento/manutenzione del sito internetPossono accedere al contributo, per l’aggiornamento/manutenzione un sito internet, le forme associate a cui èstata finanziata, negli anni passati, la realizzazione del sito internet con i fondi del Regolamento (CE) n.1<strong>23</strong>4/2007.Rispetto di quanto riportato al capitolo 4 “Disposizioni generali” ed in particolare al paragrafo 4.8. “Vincolie Prescrizioni” punto c) Materiale informativo o promozionale.Sono casi di esclusione a contributo il non rispetto degli obblighi sopra citati.Il contributo massimo ammesso per l’aggiornamento/manutenzione del sito internet della forma associata èpari ad euro 2.000,00, non potrà comunque essere superiore al 90% della spesa sostenuta.Spese ammissibilispese sostenute per la realizzazione e spedizione di notiziari associativi ai soci;spese sostenute per la realizzazione di un sito internet;spese sostenute per la manutenzione/mantenimento del sito internet; spese generali sostenute per la realizzazione delle attività (vedi riferimenti al paragrafo 4.6.1.).Documentazione principale da allegare alla domandascheda informativa, secondo lo schema approvato da Avepa sulle caratteristiche e contenuti delnotiziario associativo, e/o del sito internet che si vuole realizzare, o aggiornare/mantenere; dichiarazione del rappresentante legale di essere in regola con gli adempimenti previsti dalla legge 8febbraio 1948, n. 47 “Disposizioni sulla stampa”;preventivi di spesa.SOTTOAZIONE a.4 ASSISTENZA TECNICA ALLE AZIENDEPercentuale di contributoLa percentuale di contributo della presente sottoazione è pari al 90% della spesa ammissibile.BeneficiariLe forme associate con almeno 50 soci.


176Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATOA alla Dgr n. 1447 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 9/25Destinatari finali dei servizi di assistenza tecnica previsti dalla misura sono gli apicoltori.Criteri per l’assegnazione delle risorseIn caso di risorse insufficienti rispetto alle richieste pervenute la somma disponibile verrà ripartita in base alnumero di soci in regola con il pagamento della quota associativa per l’anno <strong>2013</strong>, se prevista, e la denunciadegli alveari alle ULSS, della Regione del Veneto, competenti per territorio, ai sensi della LR n.<strong>23</strong>/1994, almomento della presentazione della domanda.Ai fini della determinazione di cui al punto precedente non verranno conteggiati gli apicoltori ricompresi inelenchi di più forme associate.Tipologia di interventoRealizzazione di servizi di assistenza tecnica e di consulenza di tipo avanzato agli apicoltori, orientatiprioritariamente all'informazione, da attivare attraverso specifici progetti riguardanti in particolare:- l'utilizzazione di buone norme di tecnica apistica e l'applicazione delle acquisizioni più recenti inmateria di buone pratiche di allevamento delle api e tecnologie di lavorazione del miele;- la legislazione apistica, gli andamenti produttivi, di consumo e di mercato dei diversi prodottiapistici, le norme che regolano la produzione di qualità;- il coordinamento tra apicoltori, veterinari ed ULSS, al fine di garantire una efficace azione diprevenzione e lotta delle patologie dell'alveare, la razionale scelta dei presidi da impiegare e deitempi e delle modalità di somministrazione degli stessi.- Tecniche di riproduzione delle api regine.Limiti e condizioniL’attività di assistenza tecnica potrà essere svolta attraverso incontri tecnici in forma aggregata, in sede orealizzati sul territorio, attività dimostrative in campo, incontri diretti con gli apicoltori in azienda. Le attivitàrealizzate dovranno essere dimostrate attraverso la tenuta di idonea modulistica predisposta da Avepa firmatadagli apicoltori beneficiari dell’attività.Per lo svolgimento delle attività sopra citate, le forme associate dovranno avvalersi di tecnici apistici, sceltitra i propri soci iscritti all’elenco regionale di cui alla LR n. <strong>23</strong>/1994 o fra persone di comprovata esperienzao formazione professionale.Gli incontri tecnici in forma aggregata in sede o realizzati sul territorio dovranno essere comunicati, anchetramite raccomandata, fax o mail, agli indirizzi di cui al paragrafo 4.2. “Presentazione delle domande edeventuali comunicazioni”, almeno 2 giorni prima la loro realizzazione.Spese ammissibili rimborsi spese ai tecnici impiegati dalle forme associate (vedi riferimenti al paragrafo 4.6.2.);compensi per prestazioni occasionali o collaborazioni coordinate da parte di tecnici apistici; fino ad unlimite massimo pari a 25 €/data di presenza in sede;per assistenza tecnica svolta in azienda apistica, compensi per prestazioni occasionali o collaborazionicoordinate da parte dei tecnici apistici; fino ad un limite massimo pari a 25 euro/ora;spese sostenute per personale dipendente assunto a tempo determinato per lo svolgimento di attività diassistenza tecnica, comprensiva degli oneri assistenziali e previdenziali;affitto ad uso locali e attrezzature per la realizzazione di incontri tecnici;spese generali sostenute per la realizzazione delle iniziative di assistenza tecnica (vedi riferimenti alparagrafo 4.6.1.).Documentazione principale da allegare alla domanda


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 177ALLEGATOA alla Dgr n. 1447 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 10/25scheda informativa, secondo lo schema approvato da Avepa, che descriva gli obiettivi e le tipologie diintervento previsti, con indicazione del numero degli apicoltori potenzialmente interessati all’attività diassistenza tecnica, le modalità di esecuzione, ecc;preventivo di spesa articolato nelle varie tipologie di spesa ammissibile;delibera assembleare o del consiglio direttivo, secondo le previsioni statutarie, concernente i criteri diindividuazione del personale, a cui affidare le attività di assistenza tecnica, tra gli iscritti alla formaassociata, aventi i requisiti prescritti al punto “limiti e condizioni”.Riepilogativo sottoazioni attivate dal programma annuale <strong>2013</strong>/2014:AZIONEA)ASSISTENZATECNICA EFORMAZIONEPROFESSIONALEAPICOLTORISOTTOAZIONEa.1DESCRIZIONESOTTOAZIONE1 .Interventi informativi di aggiornamento /2.Corsi di aggiornamento dei Tecniciapistici anno 2014.%CONTRIBUTOa.2 Seminari e convegni tematici 100a.3Azioni di comunicazione: sussidi didattici,abbonamenti, schede ed opuscoli informativia.4 Assistenza tecnica alle aziende 909090


178Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATOA alla Dgr n. 1447 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 11/25SCHEDA AZIONE BLOTTA ALLA VARROASIPer il programma <strong>2013</strong>-2014 risultano attivate le sottomisure b3 e b4.SOTTOAZIONE b.3 ACQUISTO ARNIEPercentuale di contributoLa percentuale di contributo della presente sottoazione b3 è pari al 60% della spesa ammissibile.BeneficiariLe forme associate con almeno 50 soci.Destinatari finali della sottoazione sono gli apicoltori.Criteri per l’assegnazione delle risorse:In caso di risorse insufficienti rispetto alle richieste pervenute la somma disponibile verrà ripartita in base alnumero degli alveari posseduti dai soci della forma associata, in regola con il pagamento della quotaassociativa per l’anno <strong>2013</strong>, se prevista, e la denuncia degli alveari alle ULSS, della Regione del Veneto,competenti per territorio, ai sensi della LR n.<strong>23</strong>/1994, al momento della presentazione della domanda.Ai fini della determinazione di cui al punto precedente non verranno conteggiati gli alveari posseduti daapicoltori ricompresi in elenchi di più forme associate.Tipologia di interventoAcquisto di arnie ed arniette con fondo a rete.Limiti e condizioniRispetto di quanto riportato al capitolo 4 “Disposizioni generali” ed in particolare al paragrafo 4.8. “Vincolie Prescrizioni” punto b) “Arnie/arniette”.Le arnie/arniette acquistate non potranno essere alienate per cinque anni dalla forma associata, con il vincolodi destinazione d’uso e di proprietà, fatte salve le cause di forza maggiore e circostanze eccezionali.La forma associata ha l’obbligo di rendere disponibili le arnie acquistate con il contributo del presente bando atutti gli apicoltori soci che ne fanno richiesta, applicando le modalità di affidamento sotto specificate nonchècriteri di trasparenza e di turnazione tra i soci. I criteri di affidamento delle arnie dovranno quindi essereapprovati con delibera del consiglio direttivo e resi noti ai soci.Le forme associate devono comunque prevedere una priorità assoluta di affidamento delle arnie e arniette confondo antivarroa a coloro che, nel periodo settembre <strong>2013</strong> agosto 2014, sono stati oggetto di un provvedimentodi distruzione, disposto dall’autorità sanitaria competente, di alveari infetti da peste americana o nosemiasi(copia del provvedimento dovrà essere tenuta presso la forma associata beneficiaria).L’affidamento dovrà avvenire attraverso un contratto di comodato d’uso gratuito o a titolo oneroso di durataquinquennale, nel quale dovranno essere esplicitati gli obblighi del comodatario e l’eventuale importo pattuitoo l’indicazione che l’affidamento è a titolo gratuito.In caso di comodato a titolo oneroso l’importo richiesto all’apicoltore non potrà essere superiore alladifferenza tra la spesa sostenuta dalla forma associata per l’acquisto dell’attrezzatura a contributo affidata e ilcontributo ammesso per la medesima (60%).


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 179ALLEGATOA alla Dgr n. 1447 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 12/25Eventuali obblighi eccedenti il vincolo di destinazione d’uso e di inalienabilità, dovranno essere esplicitamenteaccettati ai sensi degli articoli 1341 e 1342 del Codice civile.In sede di rendicontazione dovranno essere consegnati ad AVEPA tutti i documenti comprovanti l’affidamentodelle arnie, compresa la lista degli apicoltori a cui sono assegnate le arnie, con il numero delle stesse, e tutta ladocumentazione eventualmente richiesta da AVEPA.Si ribadisce che ai sensi della normativa comunitaria il responsabile del finanziamento concesso è la formaassociata, proprietaria delle arnie.Nel caso le arnie siano utilizzate direttamente, la spesa ammissibile massima per apicoltore beneficiariofinale e per forma associata, non può essere superiore a 7.500,00 euro.Spese ammissibilispese sostenute per l’acquisto di arnie o arniette nuove con fondo a rete antivarroa; spese generali sostenute per la realizzazione delle attività (vedi riferimenti al paragrafo 4.6.1.).Documentazione principale da allegare alla domandapreventivo di spesa, da parte della ditta fornitrice, per l’acquisto di arnie e arniette con fondo a rete;delibera assembleare o del consiglio direttivo, secondo le previsioni statutarie, concernente i criteri diassegnazione delle arnie/arniette nuove con fondo a rete antivarroa, le modalità di distribuzione e lecaratteristiche del comodato d’uso, nonché gli eventuali obblighi per il comodatario eccedenti il vincolidi destinazione d’uso e di inalienabilità dei beni acquistati.SOTTOAZIONE b.4 ACQUISTO DEGLI IDONEI PRESIDI SANITARIPercentuale di contributoLa percentuale di contributo della presente sottoazione è pari al 50% della spesa ammissibile.BeneficiariLe forme associate con almeno 50 soci.Destinatari finali della sottoazione sono gli apicoltori.Criteri per l’assegnazione delle risorseIn caso di risorse insufficienti rispetto alle richieste pervenute la somma disponibile verrà ripartita in base alnumero degli alveari posseduti dai soci della forma associata, in regola con il pagamento della quotaassociativa per l’anno <strong>2013</strong>, se prevista, e la denuncia degli alveari alle ULSS, della Regione del Veneto,competenti per territorio, ai sensi della LR n.<strong>23</strong>/1994, al momento della presentazione della domanda.Ai fini della determinazione di cui al punto precedente non verranno conteggiati gli alveari posseduti daapicoltori ricompresi in elenchi di più forme associate.Tipologia di interventoSono ammessi a contributo i presidi sanitari registrati, acquistati dalla forma associata per conto dei proprisoci e consegnati agli stessi, per la lotta alla varroasi.Limiti e condizioniRispetto della disciplina di cui al Dlgs n. 193/2006.


180Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATOA alla Dgr n. 1447 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 13/25L’apicoltore, beneficiario della consegna del prodotto, è tenuto ad effettuare le necessarie registrazioni sulregistro dei trattamenti e a conservare la pertinente documentazione così come previsto a norma del Dlgs n.193/2006 (art. 79).In ogni caso la spesa massima ammissibile per la presente sottoazione è pari ad euro 4,00 per alveare che laforma associata dichiara di far trattare, regolarmente denunciato alle ULSS di competenza.Inoltre la consegna del prodotto, da parte della forma associata, dovrà essere tracciata e dimostrata consottoscrizione dell’apicoltore di idoneo documento di ricevuta secondo modello predisposto da Avepa.In fase di rendicontazione oltre alla documentazione attestante la spesa sostenuta, dovrà essere presentata, daparte della forma associata, la lista degli apicoltori che hanno ricevuto i presidi sanitari ed il numero dialveari trattati.Le spese per l’acquisto dei prodotti registrati risultano ammissibili se effettuate in regola con le disposizionidi cui all’articolo 80 del Dlgs n. 193/2006.Spese ammissibilispese relative all’acquisto dei prodotti registrati contro la patologia Varroa per la specie Apis mellifera; spese generali sostenute per la realizzazione delle attività (vedi riferimenti al paragrafo 4.6.1.).Documentazione principale da allegare alla domandascheda informativa, secondo lo schema approvato da Avepa, che descriva gli obiettivi e le tipologie diintervento previsti, con indicazione del numero degli apicoltori potenzialmente interessati al ricevimentodi detti presidi sanitari, ed il numero di alveari che verranno coinvolti dai trattamenti;delibera assembleare o del consiglio direttivo, secondo le previsioni statutarie, concernente i criteri diassegnazione dei prodotti e le modalità di distribuzione.Riepilogativo sottoazioni attivate dal programma annuale <strong>2013</strong>/2014:AZIONESOTTOAZIONEDESCRIZIONESOTTOAZIONE%CONTRIBUTOb.1 Incontri periodici con apicoltori. non attivataB)LOTTA ALLA VARROASIb.2Indagini sul campo finalizzateall’applicazione di strategie di lotta allavarroa caratterizzate da basso impattochimico sugli alvearinon attivatab.3 Acquisto di arnie con fondo a rete 60b.4 Acquisto degli idonei presidi sanitari 50


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 181ALLEGATOA alla Dgr n. 1447 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 14/25AZIONE DPROVVEDIMENTI A SOSTEGNO DEI LABORATORI DI ANALISIPer il programma <strong>2013</strong>-2014 risulta attivata la sottoazione d.3.SOTTOAZIONE d.3 SPESE PER ANALISIPercentuale di contributoLa percentuale di contributo della presente sottoazione è pari al 80% della spesa ammissibile.Beneficiari- Il Centro Regionale per l’Apicoltura.- Le forme associate con almeno 50 soci.Criteri per l’assegnazione delle risorseIl contributo massimo ammissibile di cui potrà usufruire il Centro Regionale per l’Apicoltura non potràsuperare, complessivamente il 50% delle risorse disponibili.Il contributo massimo ammissibile per le forme associate non potrà superare, complessivamente il 50% dellerisorse disponibili. In caso di risorse insufficienti, la somma disponibile verrà ripartita in base al numero dialveari denunciati dalle forme associate alle ULSS della Regione del Veneto per l’anno <strong>2013</strong>, competenti perterritorio, ai sensi della LR n.<strong>23</strong>/1994, al momento della presentazione della domanda.Ai fini della determinazione di cui al punto precedente non verranno conteggiati gli alveari posseduti daapicoltori ricompresi in elenchi di più forme associate.Tipologia dell'intervento e limiti e condizioniper le forme associate: effettuazione di analisi chimico-fisiche, melissopalinologiche e residualifinalizzate al miglioramento della qualità, dell'igiene, della sanità delle produzioni.per il Centro Regionale per l’Apicoltura: effettuazione di analisi di laboratorio dirette all’identificazionenel miele di residui di acaricidi di sintesi, di oli essenziali e di acidi organici, utilizzati nel controllo dellavarroasi, secondo un programma di campionamento elaborato dal Centro Regionale per l’Apicolturastesso e realizzato con la collaborazione delle forme associate. A seguito dell’attivazione di questo pianodi monitoraggio, finalizzato alla verifica della qualità e della salubrità delle produzioni apisticheregionali, verrà predisposto dal CRA un documento descrittivo del quadro regionale relativo a taliaspetti. Tale documento dovrà essere inviato in fase di rendicontazione ad AVEPA e alla DirezioneAgroambiente.Limiti e condizioniSi specifica che sono finanziabili attraverso i fondi del Reg. (CE) n. 1<strong>23</strong>4/2007 le spese per le analisichimico fisiche, melissopalinologiche e residuali, non effettuate per la verifica del rispetto delle condizioniprescritte dal sistema di qualità alimentare finanziabili dalla Misura 132 del PSR 2007/<strong>2013</strong>.Spese ammissibili spese sostenute per le analisi; spese generali sostenute per la realizzazione delle attività (vedi riferimenti al paragrafo 4.6.1.).


182Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATOA alla Dgr n. 1447 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 15/25Documentazione principale da allegare alla domandaper le forme associate: scheda informativa, secondo lo schema approvato da Avepa, sul tipo e numero dianalisi che si intende attuare, numero previsto di apicoltori coinvolti;preventivo di spesa;per il CRA: progetto esecutivo per la “tipologia dell’intervento” previsto.Riepilogativo sottoazioni attivate dal programma annuale <strong>2013</strong>/2014:AZIONED)PROVVEDIMENTI ASOSTEGNO DEILABORATORI DI ANALISISOTTOAZIONEDESCRIZIONE%CONTRIBUTOd.1 Acquisto strumentazione non attivatad.3Presa in carico di spese per le analisichimico - fisiche, melissopalinologiche eresiduali80


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 183ALLEGATOA alla Dgr n. 1447 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 16/25SCHEDA AZIONE EMISURE DI SOSTEGNO PER IL RIPOPOLAMENTO DEL PATRIMONIO APICOLOCOMUNITARIOPer il programma <strong>2013</strong>-2014 risulta attivata la sottoazione e.1.SOTTOAZIONE E.1 ACQUISTO DI API REGINE E SCIAMI(NUCLEI, FAMIGLIE, PACCHI DI API)Percentuale di contributoLa percentuale di contributo della presente sottoazione è pari al 60% della spesa ammissibile.BeneficiariLe forme associate con almeno 50 soci.Criteri per l’assegnazione delle risorseIn caso di risorse insufficienti rispetto alle richieste per il contributo per l’acquisto di api regine e sciami(nuclei, famiglie, pacchi di api), la somma disponibile verrà ripartita tra le forme associate in base al numerodegli alveari posseduti dai soci in regola con il pagamento della quota associativa per l’anno <strong>2013</strong>, seprevista, o dalla forma associata, denunciati alle ULSS, della Regione del Veneto, competenti per territorio,ai sensi della LR n.<strong>23</strong>/1994, al momento della presentazione della domanda.Ai fini della determinazione di cui al punto precedente non verranno conteggiati gli alveari posseduti daapicoltori ricompresi in elenchi di più forme associate.Tipologia dell'interventoAcquisto di api regine, sciami (nuclei, famiglie, pacchi di api) delle razze Apis mellifera ligustica, Apismellifera sicula Apis Mellifera Carnica ed ecotipi locali.Limiti e condizioniGli sciami (nuclei, famiglie, pacchi di api) e le api regine sono ammessi al contributo a condizione che, almomento dell'acquisto, siano corredate da certificazione di idoneità sanitaria, rilasciata dai Servizi veterinaridelle ULSS e da certificazione rilasciata dall'Istituto Nazionale di Apicoltura o dichiarazione rilasciata dasoggetti espressamente autorizzati dallo stesso Istituto, attestanti l'appartenenza delle api regine alle razzeApis mellifera ligustica, Apis mellifera sicula ed ecotipi locali nonché Apis mellifera carnica. Perquest'ultima la certificazione può essere rilasciata anche dall'autorità competente del Paese di provenienzadell'Unione Europea.Il materiale genetico ammesso a contributo non può essere rivenduto ne ceduto gratuitamente nell'arco dei treanni successivi all'acquisto.La forma associata ha l’obbligo di rendere disponibile il materiale genetico acquistato, con il contributo delpresente bando, a tutti gli apicoltori soci che ne fanno richiesta, applicando le modalità di affidamento sottospecificate nonchè criteri di trasparenza e di turnazione tra i soci. I criteri di affidamento del materiale geneticodovranno quindi essere approvati con delibera del consiglio direttivo e resi noti ai soci.


184Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATOA alla Dgr n. 1447 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 17/25Le forme associate devono comunque prevedere una priorità assoluta di affidamento del materiale genetico acoloro che, nel periodo settembre <strong>2013</strong> agosto 2014, sono stati oggetto di un provvedimento di distruzione,disposto dall’autorità sanitaria competente, di alveari infetti da peste americana o nosemiasi (copia delprovvedimento dovrà essere tenuta presso la forma associata beneficiaria).L’affidamento dovrà avvenire attraverso una scrittura privata con un impegno al mantenimento triennale, nelquale dovranno essere esplicitati gli obblighi del affidatario ed eventualmente l’importo pattuito.Eventuali obblighi eccedenti il vincolo di destinazione d’uso e di inalienabilità, dovranno essere esplicitamenteaccettati ai sensi degli articoli 1341 e 1342 del Codice civile.In caso di affidamento a titolo oneroso l’importo richiesto all’apicoltore non potrà essere superiore alladifferenza tra la spesa sostenuta dalla forma associata per l’acquisto del materiale genetico a contributoaffidato e il contributo ammesso per il medesimo (60%).In sede di rendicontazione dovranno essere consegnati ad AVEPA tutti i documenti comprovanti l’affidamentodel materiale genetico, compresa la lista degli apicoltori a cui sono assegnate le api regine e sciami (nuclei,famiglie, pacchi di api), e tutta la documentazione eventualmente richiesta da AVEPA.Si ribadisce che ai sensi della normativa comunitaria il responsabile del finanziamento concesso è la formaassociata, proprietaria del materiale genetico affidato.Spese ammissibilispese sostenute per l’acquisto di api regine, sciami, nuclei, famiglie delle razze Apis mellifera ligustica,Apis mellifera sicula, Apis mellifera carnica ed ecotipi locali; spese generali sostenute per la realizzazione delle attività (vedi riferimenti al paragrafo 4.6.1.).Documentazione principale da allegare alla domandaPreventivi di spesa.delibera assembleare o del consiglio direttivo, secondo le previsioni statutarie, concernente i criteri diassegnazione del materiale genetico, le modalità di distribuzione e le caratteristiche dell’affidamento,nonché gli eventuali obblighi per l’affidatario eccedenti il vincoli di destinazione d’uso e diinalienabilità del materiale acquistato.Riepilogativo sottoazioni attivate dal programma annuale <strong>2013</strong>/2014:AZIONESOTTOAZIONEDESCRIZIONE% CONTRIBUTOE)MISURE DI SOSTEGNOPER IL RIPOPOLAMENTODEL PATRIMONIOAPICOLO COMUNITARIOe.1Acquisto di api regine e sciami (nuclei,famiglie, pacchi di api)60


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 185ALLEGATOA alla Dgr n. 1447 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 18/25SCHEDA AZIONE FCOLLABORAZIONE CON ORGANISMI SPECIALIZZATI PER LA REALIZZAZIONE DIPROGRAMMI DI RICERCAPer il programma <strong>2013</strong>-2014 risulta attivata la sottoazione f.1.SOTTOAZIONE F1Miglioramento qualitativo del mieleIntroduzionePer quanto riguarda l’azione F “Collaborazione con organismi specializzati per la realizzazione diprogrammi di ricerca”, si segnala che la Regione del Veneto con <strong>Del</strong>iberazione amministrativa del ConsiglioRegionale n. 53 del 09 luglio <strong>2013</strong>, ha approvato la sottoazione F1 relativa al Miglioramento qualitativo delmiele, il cui obiettivo è quello di favorire il miglioramento della salubrità dei prodotti dell’alveare, nonché lavalorizzazione e la conoscenza dei mieli prodotti al consumo.Per l’annualità <strong>2013</strong>/2014, considerati i risultati dello studio sulla qualità della cera quale indicatore dellebuone pratiche apistiche a garanzia delle produzioni di miele, finanziato con il precedente programma2012/<strong>2013</strong>, si ritiene opportuno continuare con tale ricerca in modo da avere una banca dati relativa adalmeno un biennio di sperimentazione, incaricando il Centro Regionale per l’Apicoltura (CRA) per lacontinuazione ed il miglioramento del progetto 2012/<strong>2013</strong>.Tale indagine dovrà essere in grado di mettere in evidenza l’importanza della cera, sotto il punto di vistadella cessione di eventuali principi attivi, ai fini della produzione di miele di qualità, anche attraverso uncampionamento delle matrici in esame casuale sul totale degli alveari censiti dalle AULSS.Lo studio sarà un utile riferimento per quanto riguarda la gestione della cera e l’adozione delle buonepratiche apistiche da parte degli apicoltori presenti in regione.Percentuale di contributoLa percentuale di contributo sottoazione è pari al 100% della spesa ammissibile.BeneficiariIl Centro Regionale per l’apicoltura – Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie.Tipologia dell'interventoIndagine sulla qualità della cera come indicatore delle buone pratiche apistiche a garanzia delle produzionidell’alveare (seconda annualità).Il Progetto dovrà essere redatto sulla base della modulistica messa a disposizione da AVEPA.Limiti e condizioniIl progetto potrà in qualsiasi caso prevedere la presenza nella partnership di altri Istituti pubblici di ricerca edovrà coinvolgere le forme associate attraverso l’attivazione di appositi accordi o convenzioni.Le attività previste dovranno essere concordate e realizzate in collaborazione con le forme associate degliapicoltori operanti sul territorio regionale.Il piano di attività dovrà essere, redatto secondo la modulistica approvata da Avepa.Alle riunioni di coordinamento del progetto dovrà essere invitata la Direzione Agroambiente.Sono casi di esclusione a contributo il non rispetto degli obblighi sopra citati.


186Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATOA alla Dgr n. 1447 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 19/25I risultati ottenuti saranno oggetto di una relazione sia tecnica che divulgativa che sarà inviata in fase direndicontazione ad AVEPA e alla Direzione Agroambiente.Spese ammissibiliLe spese ammissibili riguardano i costi aggiuntivi sostenuti per la realizzazione del progetto e comprendono:spese per il personale: ricercatori, tecnici, altro personale comunque non in rapporto di dipendenza,anche temporaneo, per il tempo impegnato nell’attività del progetto e i cui costi non siano già imputati afinanziamenti provenienti dalla Pubblica Amministrazione.Il tempo dedicato specificamente al lavoro previsto dal progetto deve essere indicato in appositi registritenuti dal personale per tutta la durata prevista dal programma; i registri devono essere controfirmati unavolta al mese dal responsabile-coordinatore dei lavori indicato nel progetto.viaggi e trasferte: spese inerenti missioni effettuate in ambito regionale e direttamente imputabili alleiniziative in oggetto;materiale non durevole: beni che esauriscono la loro funzione nell’ambito del loro utilizzo;spese sostenute per i servizi resi dalle forme associate o dagli apicoltori coinvolti;spese per l’acquisizione di servizi direttamente connessi alle attività;spese generali sostenute per la realizzazione delle attività.Documentazione principale da allegare alla domandaprogetto di ricerca e sperimentazione redatto secondo lo schema approvato da Avepa, una copia susupporto cartaceo ed una su supporto informatico (CD-Rom);lettere di intenti con le forme associate coinvolte.Eventuali atti di adesione all’iniziativa sottoscritti da ciascuna delle parti coinvolte nel progetto: es.convenzioni, contratti, o altre forme contrattuali secondo la prassi dell’Ente proponente, ecc.Riepilogativo sottoazioni attivate dal programma annuale <strong>2013</strong>/2014:AZIONEF)COLLABORAZIONE CONORGANISMISPECIALIZZATI PER LAREALIZZAZIONE DIPROGRAMMI DI RICERCASOTTOAZIONEDESCRIZIONEf.1 Miglioramento qualitativo delmiele% CONTRIBUTO100


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 187ALLEGATOA alla Dgr n. 1447 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 20/254. DISPOSIZIONI GENERALI4.1. Disponibilità finanziariaLa disponibilità finanziaria per il programma <strong>2013</strong>/2014 viene definita con successivo DecretoMIPAAF.Nelle more dell’approvazione del medesimo, nella tabella seguente viene indicata la ripartizionepercentuale, per le diverse sottoazioni, delle risorse complessive che verranno assegnate, fatta eccezione perl’azione F per la quale è assegnato l’importo pari a 15.000,00 euro.Gli importi assegnati a ciascuna sottoazione saranno quindi calcolati sull’imponibile determinatodall’importo assegnato dal Ministero detratto dei 15.000,00 necessari per la realizzazione dell’azione F.SottoazioneDescrizioneRipartizionea.1Interventi informativi per l’aggiornamento professionale diretti agliapicoltori6,5 %a.2 Seminari e convegni tematici 5 %a.3Azioni di comunicazione: sussidi didattici, abbonamenti, schede edopuscoli informativi10 %a.4 Assistenza tecnica alle aziende <strong>23</strong>,5 %b.3 Acquisto di arnie con fondo a rete o modifica arnie esistenti 22 %b.4 Acquisto degli idonei presidi sanitari 10 %d.3Presa in carico di spese per le analisi chimico - fisiche,melissopalinologiche e residualie.1 Acquisto di api regine e sciami (nuclei, famiglie, pacchi di api) 16 %f. 1 Miglioramento qualitativo del miele 15.000,007 %Con Decreto del Dirigente della Direzione Agroambiente verrà individuata sulla base delle percentualisopraindicate, la disponibilità finanziaria per le diverse sottoazioni.Nel caso in cui durante la realizzazione del programma venissero rese disponibili dal Ministero altre risorsederivanti da economie da parte di altre Regioni, queste andranno ad incrementare la disponibilità finanziariadella sottoazione per la quale, in fase istruttoria, sia stato rilevato il maggiore differenziale tra il contributorichiesto e quello ammesso, restano inalterati i criteri di assegnazione dei fondi ai singoli beneficiari di cuialle schede azione.Analogo criterio si applica nel caso in cui, la disponibilità finanziaria di una o più sottoazioni superasse lerichieste da parte dei beneficiari.


188Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATOA alla Dgr n. 1447 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 21/254.2. Presentazione delle domande ed eventuali comunicazioniGli interessati dovranno presentare domanda di finanziamento su modelli predisposti dall'Organismopagatore Avepa, entro 45 giorni dalla pubblicazione del presente provvedimento sul bollettino ufficiale dellaRegione del Veneto.La domanda di partecipazione al bando dovrà essere presentata nell’applicativo di Avepa, SOP, all’indirizzoweb http://app.avepa.it/mainapp, e secondo le indicazioni riportate nel manuale di cui al paragrafo 4.11.Le forme associate, aventi diritto, allegato alla domanda dovranno presentare l'elenco dei soci, in regola conil pagamento della quota associativa, relativamente all’anno 2012, con indicato, per ciascuno, il numero diarnie denunciate ai sensi della LR n. <strong>23</strong>/1994 alle ULSS della Regione del Veneto competenti per territorio.Eventuali comunicazioni relative alle Schede azione sopra riportate dovranno pervenire: all’indirizzo mail diposta certificata protocollo@cert.avepa.it, specificando nell’oggetto delle stesse la fonte di finanziamento edil programma operativo: Reg. CE n.1<strong>23</strong>4/2007 settore dell’apicoltura “programma <strong>2013</strong>-2014”.4.3. RicevibilitàViene verificata la ricevibilità nei termini di:- rispetto dei termini e della presentazione della domanda;- presenza del codice fiscale del richiedente ( CUAA );- presenza nella domanda della firma del legale rappresentante del soggetto richiedente, ai sensidell'art. 47 del DPR 28 dicembre 2000, n. 445.Nel caso in cui anche uno solo degli elementi sopraccitati non sia rispettato e/o presente, la domanda èdichiarata irricevibile.La fase di ricevibilità si conclude al più tardi entro i 15 giorni dalla data di scadenza di presentazione delledomande, con la comunicazione di avvio del procedimento ai sensi della legge n. 241/1990.4.4. Istruttoria di ammissibilitàLo scopo della fase istruttoria di ammissibilità è di verificare il rispetto dei requisiti soggettivi e oggettivi deibeneficiari e la conformità del progetto o delle richieste a quanto previsto dalle singole sottoazioni,determinare la spesa ammissibile, nonché, nei casi previsti, procedere alla predisposizione delle graduatorieper l’assegnazione dei contributi.Il richiedente ha il diritto di prendere visione degli atti del procedimento, di presentare memorie scritte eulteriori documenti.La fase istruttoria si conclude al più tardi entro 60 giorni dalla data di approvazione del Decreto del Dirigentedella Direzione Agroambiente, di ripartizione delle risorse tra le sottoazioni.Per quanto riguarda la sottoazione F1 la valutazione della proposta verrà effettuata dalla DirezioneAgroambiente alla quale Avepa trasmetterà il progetto, contestualmente alla comunicazione di ricevibilitàinviata al soggetto proponente (CRA).Nella valutazione la Direzione Agroambiente può coinvolgere le forme associate presenti nella ConsultaRegionale per l’apicoltura per l’espressione del parere.La Direzione Agroambiente, anche a seguito di eventuali approfondimenti, invia gli esiti della valutazione adAvepa entro 30 giorni dalla data di approvazione del decreto del Dirigente della Direzione Agroambiente diripartizione delle risorse tra le sottoazioni.4.5. Ammissibilità e presentazione della documentazione a rendiconto delle spese sostenute


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 189ALLEGATOA alla Dgr n. 1447 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 22/25Risultano ammissibili le spese, effettuate dopo la presentazione della domanda, come descritte nella partespecifica di ogni sottoazione, sostenute dal 1° settembre <strong>2013</strong> al 31 agosto 2014, fatta salva la verifica delrispetto di quanto previsto dal DM MIPAAF <strong>23</strong> gennaio 2006 “Attuazione dei regolamenti comunitari sulmiglioramento della produzione e commercializzazione dell’apicoltura”.I beneficiari dovranno presentare la documentazione delle spese sostenute, secondo le modalità e i terminiindicati da Avepa nel rispetto delle previsioni del presente documento, come specificate nelle Schede azione.In particolare, quest’ultima predispone la modulistica necessaria a garantire la tracciabilità delle attivitàsvolte dai beneficiari e i pagamenti effettuati.È necessario che ogni fattura emessa a fronte delle spese sostenute per l'attuazione del programma inquestione riporti la dicitura "ai sensi del Reg. (CE) n. 1<strong>23</strong>4/2007".Le fatture dovranno essere presentate all'atto della rendicontazione, in copia opportunamente quietanzate;sulla fattura dovrà essere indicato in modo analitico il costo dell’attrezzatura acquistata e di eventuali scontiod abbuoni.Non è ammessa la richiesta per un progetto o altra iniziativa per il quale il soggetto richiedente abbia giàricevuto dei contributi ai sensi di altre norme statali, regionali o comunitarie, o da altri enti o istituzionipubbliche, a meno che non vi abbia formalmente rinunciato al momento della presentazione della domanda.Al fine della verifica dei dati forniti da parte dell’Organismo pagatore regionale, le forme associate dovrannoconservare presso i propri uffici copia della denuncia prodotta alle ULSS, della Regione del Veneto,competenti per territorio, dai loro soci.4.6. Spese ammissibiliDi norma le spese ammissibili sono quelle previste in ogni Scheda azione, si specificano comunque leseguenti tipologie di spese.4.6.1. Spese generaliDi norma, sono ammissibili, se previste dalle singole azioni.Le spese generali fino al 2% non devono essere necessariamente documentate; oltre tale limite le spesegenerali sono ammissibili qualora siano sostenute effettivamente e in relazione diretta all’azione cofinanziata ecertificate sulla base di documenti che permettono l’identificazione dei costi reali sostenuti in relazione agliinterventi.Appartengono a tale categoria le seguenti spese: spese tecniche relative alla progettazione, consulenza esupporto alla rendicontazione delle spese.Le spese generali non possono comunque superare il 5% della spesa ammessa.4.6.2. Spese di viaggio, vitto e alloggio, missioniLe spese di viaggio, vitto e alloggio sono ammissibili a contributo.Nel caso di utilizzo del mezzo proprio, è ammessa una indennità chilometrica pari a 1/5 del costo dellabenzina verde del mese di riferimento.Se la trasferta ha una durata massima compresa fra le 8 e 12 ore è ammessa una spesa massima di euro 22,26a pasto.Se la durata della trasferta supera le 12 ore è ammessa una spesa massima di euro 44,26 per 2 pasti el'eventuale pernottamento in una struttura alberghiera (max 4 stelle).4.6.3. Compenso e rimborso spese ai relatori di cui alle sottoazioni A1 e A2


190Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATOA alla Dgr n. 1447 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. <strong>23</strong>/25L’importo di spesa massima per compenso ai relatori dei convegni ed ai docenti degli interventi informativiper l’aggiornamento è differenziato a seconda della qualifica del docente/relatore come di seguitoevidenziato:- fascia A: docenti di ogni grado del sistema universitario/scolastico e dirigenti dell’AmministrazionePubblica impegnati in attività formative proprie del settore/materia di appartenenza e/o dispecializzazione; funzionari dell’Amministrazione Pubblica impegnati in attività formative propriedel settore/materia di appartenenza e/o di specializzazione con esperienza almeno quinquennale;ricercatori senior (dirigenti di ricerca, primi ricercatori) impegnati in attività proprie delsettore/materia di appartenenza e/o di specializzazione; dirigenti d'azienda o imprenditori impegnatiin attività del settore di appartenenza con esperienza professionale almeno quinquennale nel profilo ocategoria di riferimento; esperti di settore senior e professionisti impegnati in attività di docenza, conesperienza professionale almeno quinquennale nel profilo/materia oggetto della docenza.Massimale di costo = max. € 100,00/ora, al lordo di Irpef, al netto di IVA e della quota contributoprevidenziale obbligatorio.- fascia B: ricercatori universitari di primo livello e funzionari dell’Amministrazione Pubblicaimpegnati in attività proprie del settore/materia di appartenenza e/o di specializzazione; ricercatoriJunior con esperienza almeno triennale di docenza e/o di conduzione/gestione progetti nel settore diinteresse; professionisti o esperti con esperienza almeno triennale di docenza e/o diconduzione/gestione progetti nel settore/materia oggetto della docenza.Massimale di costo = max. € 80,00/ora, al lordo di Irpef, al netto di IVA e della quota contributoprevidenziale obbligatorio.- fascia C: assistenti tecnici (laureati o diplomati) con competenza ed esperienza professionale nelsettore; professionisti od esperti junior impegnati in attività proprie del settore/materia oggetto delladocenza.Massimale di costo = max. € 50,00/ora, al lordo di Irpef, al netto di IVA e della quota contributoprevidenziale obbligatorio.Il rimborso spese avverrà sulla base di quanto stabilito al punto precedente 4.6.2.4.7. Spese non ammissibiliacquisto di elaboratori elettronici;acquisto di automezzi targati;spese per l'immatricolazione di mezzi stradali;spese per la manutenzione e riparazione delle attrezzature;spese di trasporto per la consegna di materiali;IVA;acquisto terreni, edifici ed altri beni immobili;spese generali in misura maggiore del 5% della spesa sostenuta;stipendi per il personale di Amministrazioni pubbliche;oneri sociali sui salari se non sostenuti effettivamente e definitivamente dai beneficiari finali;acquisto di materiale usato o di materiali per la costruzione delle arnie/arniette in modo autonomo daparte dell'apicoltore o delle forme associate, né spese di manutenzione, riparazione e trasporto dellestesse.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 191ALLEGATOA alla Dgr n. 1447 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 24/254.8. Vincoli e PrescrizioniLe attrezzature oggetto di contributo non potranno essere alienate né essere destinate ad uso diverso daquello previsto dal Reg. (CE) n. 1<strong>23</strong>4/2007 per il periodo vincolativo di 5 anni.Tale vincolo è di dieci anni per macchinari, gli impianti e arredi per locali ad uso specifico.Il materiale genetico ammesso a contributo non può essere rivenduto né ceduto gratuitamente nell'arco dei treanni successivi all'acquisto.E’ fatto obbligo ai beneficiari la pubblicità della fonte di finanziamento come di seguito indicato.a) AttrezzatureTutte le attrezzature che beneficeranno del contributo ai sensi del Reg. (CE) n. 1<strong>23</strong>4/2007 dovranno essereidentificate con un contrassegno indelebile e non asportabile che riporti l'anno di approvazione delprogramma e la Provincia di appartenenza del beneficiario.b) Arnie/arnietteAlle arnie/arniette dovrà essere applicata una etichetta della grandezza sufficiente a contenere leinformazioni di cui al punto precedente - con in aggiunta - la ragione sociale del beneficiario.Nel caso di acquisti effettuati dalle forme associate, oltre alla ragione sociale del beneficiario, dovrà essereapposto un numero di riferimento cui corrisponda il nominativo dell’apicoltore assegnatario su appositoregistro in possesso delle medesime forme associate.c) Materiale informativo o promozionaleTutto il materiale informativo o promozionale prodotto nell’ambito dell’azione A, conformemente al dirittocomunitario, deve riportare obbligatoriamente il logo comunitario con sottostante dicitura “Unione Europea”e nello stesso frontespizio, il logo della Repubblica Italiana insieme alla dicitura sottostante “ministero dellePolitiche Agricole Alimentari e Forestali ed il logo della Regione del Veneto.Nei luoghi ove verranno materialmente effettuate le lezioni relativi agli interventi informativi, o gli incontrirelativi ai seminari e convegni di cui all’azione a) dovrà essere esposta una indicazione del corso conindividuate le fonti di finanziamento dello stesso secondo quanto esposto al punto c).Per quanto riguarda vincoli e limitazioni, non espressamente richiamati dal provvedimento regionale, vale inogni caso quanto previsto dal decreto MIPAAF del <strong>23</strong> gennaio 2006.4.9. EconomieLe economie riscontrate a consuntivo potranno essere utilizzate dal beneficiario per incrementare ladisponibilità finanziaria per la realizzazione di altre sottoazioni appartenenti alla stessa azione o di altreazioni, fatta salva in quest’ultimo caso la verifica da parte di Avepa di quanto previsto, nel merito, dallenormative nazionali e comunitarie.4.10. ControlliLa Direzione Agroambiente è responsabile dell’elaborazione del Programma triennale nonché della corretta,efficiente ed efficace gestione e attuazione del medesimo Programma.L’attività di controllo, svolta secondo le modalità contenute nel manuale di cui al paragrafo 4.11, è esercitatada AVEPA, ai sensi dell’articolo 11 del Decreto MIPAAF del <strong>23</strong> gennaio 2006.La Direzione Agroambiente garantisce che le domande pervenute siano finanziate secondo quanto indicatonella presente <strong>Del</strong>iberazione.


192Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATOA alla Dgr n. 1447 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 25/25A questo fine durante la fase istruttoria di valutazione delle domande pervenute potranno essere promossidegli incontri tra la Direzione Agroambiente e AVEPA per verificare le eventuale criticità che gli uffici sitrovassero ad affrontare. Ad ogni incontro verrà stilato un verbale, da parte di AVEPA, che conterrà leindicazioni operative impartite dalla Direzione Agroambiente per il proseguo dell’istruttoria.La Direzione Agroambiente potrà selezionare un campione casuale pari al 1% delle domande ricevutepositivamente, per verificare lo stato di applicazione dei limiti e condizione contenuti nel presente bando. Laverifica sarà svolta dagli uffici della Direzione Agroambiente sulla base di una check list approvata dalDirigente della medesima Direzione. Qualora si verifichino delle difformità di applicazione di quantoprevisto nel presente bando, saranno comunicati da parte della Direzione Agroambiente ad AVEPA i modiper adeguare l’istruttoria.I controlli andranno comunque effettuati nel rispetto dei requisiti minimi previsti dal Decreto MIPAAF del<strong>23</strong> gennaio 2006.La verifica della complementarietà tra i Fondi recati dallo specifico regime di sostegno, dalle misure dellosviluppo rurale e da quelle relative alla Legge Regionale n. <strong>23</strong>/1994 è assicurata dall'Organismo pagatoreregionale, gestore dei relativi procedimenti, mediante il controllo della eventuale approvazione di unadomanda a valere sulle risorse recate dal Regolamento (CE) n. 1<strong>23</strong>4/2007, a favore del richiedente il sostegnoai sensi del Regolamento (CE) n. 1698/2005 e della Legge Regionale n. <strong>23</strong>/1994.4.11. Compiti di pertinenza dell’Organismo Pagatore (AVEPA)AVEPA in qualità di Organismo pagatore competente provvede:1. alla predisposizione della modulistica, nonché di un manuale delle procedure istruttorie e deicontrolli, sulla base dei contenuti degli articoli 10, 11 e 12 del Decreto Ministeriale <strong>23</strong> gennaio 2006,e ne cura l’invio alle Amministrazioni partecipanti;2. alla ricezione delle domande;3. alla comunicazione, in tempo utile, alle parti interessate delle anomalie riscontrate;4. alla comunicazione ad AGEA – Coordinamento delle eventuali economie e ulteriori fabbisogni;5. al controllo della conformità delle domande alle norme comunitarie e nazionali e regionali;6. alla predisposizione dei decreti e dei mandati di pagamento ai fini dell’erogazione contestuale delfinanziamento comunitario e nazionale entro il 15 ottobre di ogni anno;7. alla rendicontazione da presentare all’Unione Europea in relazione alle somme erogate;8. alla predisposizione e all’invio alle Amministrazioni partecipanti dell’elenco dei pagamentieffettuati, entro il 30 novembre di ogni anno;9. all’invio all’AGEA – Coordinamento, per il successivo inoltro al Ministero, di una sintesi dellesomme complessivamente erogate, nonché di quelle andate in economia, entro il 30 novembre diogni anno.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 193DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1448 del 6 agosto <strong>2013</strong>Avversità atmosferiche: proposta di declaratoria e delimitazione aree danneggiate dalle piogge alluvionali nel periodo16-24 maggio <strong>2013</strong> nella provincia di Verona. Decreto legislativo 29 marzo 2004 n. 102.[Protezione civile e calamità naturali]Note per la trasparenza:A seguito delle piogge alluvionali nel periodo 16-24 maggio <strong>2013</strong>, in provincia di Verona, viene proposta la declaratoria di eccezionaleavversità atmosferica per attivare, ai sensi del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, il Fondo di solidarietà nazionalenelle zone territoriali in cui i danni alle strutture ed alle scorte si sono manifestati con entità percentuali superiori al 30% dellaProduzione Lorda Vendibile ordinaria.L’Assessore Franco Manzato riferisce quanto segue.Il Decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102 “Interventi finanziari a sostegno delle imprese agricole, a norma dell’articolo1, comma 2, lettera i) della legge 7 marzo 2003, n. 38” prevede la concessione di benefici contributivi e creditizi, a favore delleaziende agricole e organismi associativi ricadenti in zone interessate da calamità naturali o da avversità atmosferiche di carattereeccezionale.Con decreto legislativo 18 aprile 2008, n. 82 è stata adeguata la normativa del Fondo di solidarietà nazionale, di cui al D. Lgs.102/2004, ai nuovi Orientamenti comunitari per gli aiuti di Stato nel settore agricolo e forestale (2006/C 319/01).Gli articoli 5 e 6 del D. Lgs. 29 marzo 2004, n. 102, così come modificati dal D. Lgs. 82/2008, stabiliscono misure di interventoper favorire la ripresa dell’attività produttiva delle imprese agricole e organismi associativi danneggiati da avversi eventi atmosferici,dichiarati eccezionali con decreto del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, qualora manifestino danni noninferiori al 30% della produzione lorda vendibile.A norma di quanto previsto dall’art. 5, comma 4, del D. Lgs. 102/2004, non possono essere attuati interventi compensativi sudanni alle produzioni e alle strutture ammissibili all’assicurazione agevolata per gli eventi e le colture individuate dal Piano assicurativoper la copertura dei rischi agricoli vigente.Il Regolamento (CE) n. 1857 del 15 dicembre 2006 nell’ambito dell’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato sugli aiuti diStato a favore delle piccole e medie imprese attive nella produzione di prodotti agricoli determina, all’art. 11 le condizioni di interventodegli aiuti per le perdite dovute ad avversità atmosferiche.Con deliberazione della Giunta regionale n. 1118 del 12 giugno 2012, sono state approvate le direttive per la gestione degliinterventi per danni da eccezionali avversità atmosferiche, di cui decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, anche in ordine allecompetenze introdotte dalla DGR n. 301 del 15 marzo 2011, con il subentro di AVEPA (Agenzia <strong>Veneta</strong> per i pagamenti in agricoltura),nella gestione dei procedimenti inerenti tali aiuti.A partire dalla giornata del 15/05/<strong>2013</strong> una profonda saccatura in quota, in estensione dalle isole britanniche verso l’Africasettentrionale, ha determinato un significativo flusso di correnti umide meridionali sempre più instabili che hanno portato sul territorioVeneto precipitazioni diffuse e localmente persistenti, a tratti intense, con rovesci temporali e quantitativi di pioggia anchemolto abbondanti, nonché forti venti meridionali e rinforzi di scirocco sulla costa e pianura limitrofa.I giorni dal 16 al 24 maggio <strong>2013</strong> hanno evidenziato precipitazioni intense che hanno causato, conseguentemente, criticitàidrogeologica e idraulica su molte parti del territorio Veneto con conseguenti ingenti danni alle attività economiche, alle struttureprivate e pubbliche, e notevoli disagi alla popolazione. L’evento è stato oggetto della dichiarazione dello stato di crisi con Decretodel Presidente della Giunta regionale n. 68 del 29 maggio <strong>2013</strong>.Nell’ambito delle competenze attribuite, AVEPA - Sportello Unico Agricolo di Verona - ha eseguito i sopralluoghi nei territoriinteressati dall’evento atmosferico verificando l’esistenza dei presupposti per l’attivazione degli interventi consentiti dal decretolegislativo 29 marzo 2004, n. 102, elaborando la prevista relazione tecnica di stima dei danni causati dalle piogge alluvionali nelperiodo 16-24 maggio <strong>2013</strong> con richiesta della proroga di cui all’art. 6 comma 1 del citato decreto.Tale stima consente di poter proporre la richiesta, al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, ai sensi del Decretolegislativo 29 marzo 2004, n. 102, art. 6, per la dichiarazione di eccezionale avversità atmosferica per i danni determinatidalle piogge alluvionali nel periodo 16-24 maggio <strong>2013</strong>, nei territori dei comuni di: Arcole, Belfiore, Lavagno, Mezzane di Sotto,Montecchia di Crosara, Monteforte d’Alpone, Negrar, Roncà, San Bonifacio, S. Giovanni Ilarione, San Martino Buon Albergo, SanMauro di Saline, Sommacampagna, Soave, Verona, Vestananuova.La richiesta degli interventi consentiti dall’articolo 5, comma 3, del D. Lgs. 102/2004 potrà essere presentata da parte delleimprese agricole danneggiate che ricadono nelle zone dei comuni delimitati allo Sportello Unico Agricolo di Verona di Avepa,entro il termine perentorio di giorni 45 (quarantacinque) dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto ministeriale dideclaratoria dell’esistenza di eccezionale calamità o avversità atmosferica. Fermo restando i requisiti di accesso ai sensi del D. Lgs102/04 su danni a strutture e scorte non ammissibili ad assicurazione agevolata, che devono determinare una necessità di spesa diripristino superiore al 30% della produzione lorda vendibile ordinaria aziendale.Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta il seguente provvedimentoLa Giunta regionaleUdito il relatore incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma dello Statuto, il quale dàatto che la Struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con lavigente legislazione comunitaria, statale e regionale.


194Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Visto il Decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, “Interventi finanziari a sostegno delle imprese agricole, a norma dell’articolo1, comma 2, lettera i) della legge 7 marzo 2003, n. 38” come modificato dal decreto legislativo 18 aprile 2008, n. 82.Visto in particolare l’art. 6, comma 1 del D. Lgs. 102/2004, che dispone che le Regioni interessate deliberino la proposta di declaratoriadell’eccezionalità dell’evento stesso entro il termine perentorio di giorni sessanta dalla cessazione dell’evento, fatta salvala possibilità di prorogare tale termine di trenta giorni in presenza di eccezionali e motivate difficoltà.Visto il decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali n. 1934 del 21 gennaio <strong>2013</strong>, di approvazione delPiano assicurativo agricolo <strong>2013</strong>.Visto il Regolamento (CE) n. 1857/2006.Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 1118 del 12 giugno 2012, direttive per la gestione degli interventi per danni daeccezionali avversità atmosferiche.Vista la relazione dell’Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura - Sportello Unico Agricolo di Verona - di individuazione dellezone e di quantificazione dei danni per l’attivazione degli interventi consentiti dal Decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102.Vista la comunicazione dei servizi della Commissione Europea, Direzione Generale dell’agricoltura e dello sviluppo ruraleXA26/2009, inerente l’esenzione di notifica ,ai sensi dell’art. 88, paragrafo 3 del Trattato, per gli interventi attuati sul Fondo diSolidarietà Nazionale nelle aree agricole colpite da avversità atmosferiche.Visto il Decreto del Presidente della Giunta regionale del Veneto n. 68 del 29 maggio <strong>2013</strong>.delibera1. di richiedere al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, ai sensi del Decreto legislativo 29 marzo 2004, n.102, art. 6, per le provvidenze di cui all’art. 5, comma 3, la dichiarazione di eccezionale avversità atmosferica per le piogge alluvionalinel periodo 16-24 maggio <strong>2013</strong>, nella provincia di Verona per i comuni di: Arcole, Belfiore, Lavagno, Mezzane di Sotto,Montecchia di Crosara, Monteforte d’Alpone, Negrar, Roncà, San Bonifacio, S. Giovanni Ilarione, San Martino Buon Albergo, SanMauro di Saline, Sommacampagna, Soave, Verona, Vestananuova;2. di delimitare, le zone territoriali dei Comuni nella provincia di Verona, di cui al punto 1) nelle quali possono trovare applicazione,a favore delle imprese agricole danneggiate, gli interventi per il ripristino dei danni alle strutture aziendali ed alle scorteai sensi dall’art. 5, comma 3, del Decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102:- comune di Arcole, località: Parte del territorio comunale in destra idrografica al torrente Alpone- comune di Belfiore, località: Parte del territorio comunale in destra alla strada che collega il capoluogo con la strada regionalen. 11 e parte del territorio comunale in sinistra alla strada che collega il capoluogo con Albaro (fraz. di Ronco all’Adige)- comune di Lavagno, località: Boschetto, Ca Nova, Ca Progni, Casale, Fienile, Fontana, Fornace S. Pietro, La Marmuria, Osteria,Progni, Villa Alberti e zone collinari e/o limitrofe ai corsi d’acqua- comune di Mezzane di Sotto, località: C. Spiazzi, Fienile, Lione e/o zone collinari e/o limitrofe ai corsi d’acqua- comune di Montecchia di Crosara, e zone collinari e/o limitrofe ai corsi d’acqua- comune di Monteforte d’Alpone, località: Parte del territorio comunale compresa tra il torrente Alpone, il torrente Aldegà ela strada che collega il capoluogo con la frazione Sarmazza e parte del territorio comunale in sinistra alla strada che collega ilcapoluogo con Soave e/o zone collinari e/o limitrofe ai corsi d’acqua- comune di Negrar, zone collinari e/o limitrofe ai corsi d’acqua- comune di Roncà, zone collinari e/o limitrofe ai corsi d’acqua- comune di San Bonifacio, Parte del territorio comunale in destra idrografica al torrente Alpone e parte del territorio comunalein destra idrografica al torrente Chiampo.- comune di San Giovanni Ilarione, zone collinari e/o limitrofe ai corsi d’acqua- comune di San Mauro di Saline, zone collinari e/o limitrofe ai corsi d’acqua- comune di San Martino Buon Albergo, località: Ferrazze, Mambrotta- comune di Sommacampagna, località: Molino vecchio- comune di Soave, parte del territorio comunale compresa tra il torrente Tramigna e la strada che collega il capoluogo con Monteforted’Alpone e zone collinari e/o limitrofe ai corsi d’acqua- comune di Verona, località: Montorio- comune di Vestenanuova zone collinari e/o limitrofe ai corsi d’acqua;3. le istanze di richiesta degli indennizzi previsti dall’articolo 5, comma 3 del D. Lgs. 102/2004 potranno essere presentate, daparte delle imprese agricole interessate, ricadenti nelle zone delimitate di cui al punto 2), all’AVEPA - Sportello Unico Agricolo diVerona - entro il termine perentorio di giorni 45 (quarantacinque) dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto ministerialedi declaratoria di dichiarazione dell’esistenza di eccezionale calamità o avversità atmosferica. Gli indennizzi riguarderannole imprese agricole che risultano in possesso dei requisiti di accesso previsti dal D. Lgs 102/04 con riferimento a danni su strutturenon ammissibili ad assicurazione agevolata, che determinano una necessità di spesa per il ripristino dei danni superiore al 30%della produzione lorda vendibile ordinaria aziendale;4. di usufruire della proroga prevista dall’art. 6, comma 1, del Decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, ai fini della propostadi declaratoria della eccezionalità per gli eventi verificatisi nel periodo 16 -24 maggio <strong>2013</strong> nella provincia di Verona;5. di subordinare la concessione degli aiuti all’assegnazione delle risorse finanziarie del Fondo di solidarietà nazionale, di cuial D. Lgs. 102/2004, da parte del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali;6. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;7. di incaricare la Direzione Competitività sistemi agroalimentari dell’esecuzione del presente atto;8. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 195DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1452 del 6 agosto <strong>2013</strong>PSR 2007-<strong>2013</strong>. DGR n. 4083/2009. Misura 341- PIAR “02 - Montello e Colli Asolani”. Quarto provvedimento: approvazioneMisura 3<strong>23</strong>/a - Azione 4. Misura 311 - Azione 2: riapertura termini per la presentazione delle domande di aiuto.Misura 3<strong>23</strong>/a - Azione 2 e 3: integrazione delle risorse a bando.[Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)]Note per la trasparenza:In seguito all’attivazione, nell’ambito del Programma di Sviluppo rurale, del Progetto Integrato di Area Rurale “02 - Montello eColli Asolani”, da parte del relativo partenariato rurale rappresentato dal soggetto capofila Comune di Cornuda (TV), già approvatacon DGR n. 2474 del 29.12.2011, DGR n. 2077 del 11.10.2012 e DGR n. 226 del 26.02.<strong>2013</strong>, il presente provvedimento prevede ledisposizioni attuative e le scadenze per l’attuazione della Misura 3<strong>23</strong>/a - Azione 4 Interventi per la valorizzazione culturale dellearee rurali. Il medesimo provvedimento prevede inoltre la riapertura termini per la presentazione delle domande di aiuto per laMisura 311 - Azione 2- Sviluppo dell’ospitalità agrituristica e l’integrazione delle risorse già assegnate alla Misura 3<strong>23</strong>/a - azione2 Recupero, riqualificazione e valorizzazione del patrimonio storico-architettonico e azione 3 Valorizzazione e qualificazione delpaesaggio rurale.L’Assessore Franco Manzato riferisce quanto segue.Con Decisione C(2007) 4682 del 17 ottobre 2007, la Commissione Europea ha formalmente approvato il Programma di svilupporurale per il Veneto 2007-<strong>2013</strong>, confermando il cofinanziamento comunitario del Programma e l’ammissibilità delle spese a valeresulle risorse assegnate.Con deliberazione del 13 novembre 2007, n. 3560 la Giunta regionale ha pertanto confermato il testo del PSR 2007 - <strong>2013</strong> chedefinisce la pianificazione finanziaria per anno, per asse e per misura, la classificazione dei comuni del Veneto ai fini dell’applicazionedegli assi 3 e 4 del Programma e la delimitazione per comune delle aree montane del Veneto, ai sensi dell’articolo 50 delregolamento (CE) n. 1698/2005. Il Programma è stato poi oggetto di successive modifiche, da ultimo con deliberazione della Giuntaregionale 12 marzo <strong>2013</strong>, n. 314.Dal punto di vista attuativo, facendo seguito alle previste consultazioni della Quarta Commissione consiliare e del Comitatodi Sorveglianza sullo sviluppo rurale, e di un ulteriore ampio confronto con il partenariato, la Giunta regionale, con proprie deliberazioni,ha approvato bandi generali e specifici su un gran numero di misure ed azioni, secondo modalità e procedure di attuazionesia singole che integrate, dettagliate negli stessi bandi a valere sulle misure dei quattro assi del Programma di sviluppo rurale2007-<strong>2013</strong>.Con provvedimento del 29 dicembre 2009, n. 4083, la Giunta regionale ha approvato il bando generale di apertura dei terminiper la presentazione delle domande relative a talune misure dell’asse 1 e dell’asse 3. Le procedure generali di applicazione per lapresentazione, l’istruttoria e la selezione delle domande, la realizzazione degli interventi, l’ammissibilità delle spese, le riduzioni ele sanzioni, la sorveglianza e la pubblicità degli interventi sono specificate nell’allegato A al provvedimento medesimo.Per quanto riguarda l’Asse 3 Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia, il bando ha disposto, inparticolare, l’attivazione della misura 341- Animazione e acquisizione di competenze finalizzate a strategie di sviluppo locale, ilcui obiettivo generale è favorire e supportare l’azione di partenariati pubblici privati (PAR) che elaborano, promuovono e dannoattuazione a specifiche strategie di sviluppo locale attraverso appositi Progetti Integrati d’Area (PIA-Rurale). La misura si applicaesclusivamente alle aree non interessate dall’attuazione di Programmi di Sviluppo Locale approvati dalla Regione ai sensi dell’Asse4 - Leader e prevede il sostegno alla definizione ed alla realizzazione di Progetti Integrati d’Area Rurale (PIA-R) attraverso l’attivazionedelle Misure dell’Asse 3 del PSR.Con deliberazione 29 marzo 2011, n. 377, la Giunta regionale ha approvato l’integrazione della dotazione a bando per la misura341 ed i relativi PIA-R, per un importo di euro 8.400.000,00, di cui euro 8.000.000,00 destinati all’attuazione dei PIA-R ed euro400.000,00 al funzionamento dei partenariati rurali, con il conseguente finanziamento di tutte le domande validamente presentatee ritenute ammissibili ai sensi della Misura 341.Con Decreto del Dirigente della Struttura Periferica AVEPA di Venezia n. 38 del 31 marzo 2011, è stata quindi approvata la graduatoriadi finanziabilità delle 8 domande di aiuto ritenute ammissibili e dei relativi PIA-R, per un importo concesso complessivodi euro 769.600,00 a valere sulla Misura 341, cui corrisponde l’ulteriore importo di euro 15.392.000,00 a supporto dell’attuazionedelle strategie definite dai PIA-R.Ciascun PIA-R definisce il quadro delle Misure/Azioni da attivare, il relativo budget disponibile e le formule operative utilizzateper l’attuazione intervento (“a gestione diretta PAR”, “a regia PAR” e “a bando pubblico”). Gli interventi relativi alle singoleMisure/Azioni possono essere realizzati da parte dei soggetti beneficiari previsti, secondo i requisiti di accesso, le condizioni e lemodalità operative stabilite dal PSR per ciascuna Misura/Azione e dalle Linee Guida Misure approvate dall’Autorità di Gestionein applicazione delle disposizioni previste dalla DGR n. 199/2008, Sub Allegato E3.Come previsto dal bando relativo alla Misura 341, l’attivazione dei PIA-R e delle singole Misure/Azioni avviene attraversoappositi provvedimenti della Giunta regionale, che approva:- i bandi pubblici relativi ai singoli PIA-R, nel caso di interventi a bando pubblico, sulla base degli indirizzi previsti dal PIA-Re dal relativo partenariato rurale, per quanto riguarda eventuali condizioni e modalità specifiche di attuazione;- le scadenze e le modalità per la presentazione delle domande da parte dei soggetti richiedenti individuati dal PIA-R, nel casodi interventi “a regia” e “a gestione diretta”.


196Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Con deliberazione n. 2474 del 29.12.2011, n. 2077 del 11.10.2012 e n. 226 del 26.02.<strong>2013</strong>, la Giunta regionale ha approvato l’attivazioneoperativa del PIA-R “02 - Montello e Colli Asolani”, da parte del partenariato “Montello e Colli Asolani”, attraverso ilsoggetto capofila Comune di Cornuda, contestualmente alle disposizioni attuative e alle scadenze relative ai seguenti interventi:- Misura 311 - Diversificazione in attività non agricole, azione 2 Sviluppo dell’ospitalità agrituristica- Misura 313 - Incentivazione delle attività turistiche, azione 2 Accoglienza, Azione 3 Servizi, Azione 4 Informazione e Azione5 Integrazione offerta turistica- Misura 3<strong>23</strong>/a Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale - Sottomisura Patrimonio rurale, Azione 1 Realizzazione di studie censimenti, Azione 2 Recupero, riqualificazione e valorizzazione del patrimonio storico-architettonico, Azione 3 Valorizzazionee qualificazione del paesaggio rurale e Azione 4 Interventi per la valorizzazione culturale delle aree rurali.La deliberazione n. 2077 del 11.10.2012, prevede, in particolare, le disposizioni attuative e le scadenze per l’attuazione con modalità“a bando pubblico” della Misura 311 - Azione 2- Sviluppo dell’ospitalità agrituristica e la deliberazione n. 226 del 26.02.<strong>2013</strong>,prevede, in particolare, le disposizioni attuative e le scadenze per l’attuazione con modalità “a regia” della Misura 3<strong>23</strong>/a - Azione4 Interventi per la valorizzazione culturale delle aree rurali.In relazione all’importo totale richiesto attraverso le domande di aiuto, già pervenute allo Sportello Unico Agricolo di Treviso,per la Misura 311 - Azione 2 e per la Misura 3<strong>23</strong>/a - azione 2 e 3, il partenariato rurale “Montello e Colli Asolani” ha presentato, connota prot. n. 301061 del 15.07.<strong>2013</strong> del comune capofila (Cornuda), una formale richiesta di poter riaprire i termini di presentazionedelle domande di aiuto per la Misura 311 - Azione 2, in quanto nel bando approvato dalla DGR 2077/2012 per la stessa Misura 311- Azione 2 nessuna domanda di aiuto è stata ritenuta ammissibile; inoltre, è stato richiesto di riallocare nell’ambito degli interventia bando previsti dalla Misura 3<strong>23</strong>/a - azione 2 e 3, rispettivamente per euro 75.000,00 ed euro 25.000,00, le risorse già assegnate suun progetto a regia relativo alla Misura 3<strong>23</strong>/a - azione 4 al Comune di Nervesa della Battaglia, pari a 100.000,00 euro e non utilizzateper mancata presentazione della domanda di aiuto.Confermato che, possibili compensazioni tra gli importi a bando, approvati dalla Giunta regionale, devono essere stabilitepreliminarmente dai bandi medesimi, può essere ammessa la riallocazione delle risorse residue e non utilizzate della Misura 311- Azione 2- Sviluppo dell’ospitalità agrituristica e della Misura 3<strong>23</strong>/a - azione 4 Interventi per la valorizzazione culturale delle areerurali, nell’ambito della stessa Misura 311 - Azione 2 e della Misura 3<strong>23</strong>/a - azione 2 e 3.Con il presente provvedimento, si propone quindi l’attivazione, nell’ambito del PIA-R “02 - Montello e Colli Asolani”, degliinterventi a regia e a bando descritti dall’Allegato A e la riapertura dei termini per la presentazione delle domande di aiuto per laMisura 311 - Azione 2- Sviluppo dell’ospitalità agrituristica, per un importo di 150.000,00 euro, secondo le condizioni, i requisiti, lemodalità e le scadenze definite dal bando di cui all’Allegato B; inoltre, nell’ambito degli interventi previsti dalla DGR 226/<strong>2013</strong>, sipropone l’integrazione delle risorse a bando sulla Misura 3<strong>23</strong>/a - azione 2 Recupero, riqualificazione e valorizzazione del patrimoniostorico-architettonico per un importo aggiuntivo di 75.000,00 euro e delle risorse a bando sulla Misura 3<strong>23</strong>/a - Azione 3 Valorizzazionee qualificazione del paesaggio rurale per un importo aggiuntivo di 25.000,00 euro, a valere sulle risorse non utilizzate, perun importo totale di 100.000,00 euro, sulla Misura 3<strong>23</strong>/a - Azione 4 Interventi per la valorizzazione culturale delle aree rurali, giàprevisti con modalità a regia dalla DGR 226/<strong>2013</strong>, e non impegnati a favore del comune di Nervesa della Battaglia.Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.La Giunta regionale- Udito il relatore incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’articolo 53, 4° comma dello Statuto, il qualedà atto che la Struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità conla vigente legislazione regionale e statale;- Vista la legge regionale 10 gennaio 1997, n. 1 “Ordinamento delle funzioni e delle strutture della Regione”;- Visto il regolamento (CE) n. 1698/2005 del 20 settembre 2005 del Consiglio, e successive modifiche ed integrazioni, sul sostegnoallo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR);- Visto il regolamento (CE) n. 1290/2005 del 21 giugno 2005 del Consiglio, e successive modifiche ed integrazioni, relativo alfinanziamento della politica agricola comune;- Visto il regolamento (CE) n. 1974/2006 del 15 dicembre 2006 della Commissione, e successive modifiche ed integrazioni,recante disposizioni di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005;- Visto il regolamento (UE) N. 65/2011 della Commissione del 27 gennaio 2011, che stabilisce modalità di applicazione del regolamento(CE) n. 1698/2005 del Consiglio per quanto riguarda l’attuazione delle procedure di controllo e della condizionalità perle misure di sostegno dello sviluppo rurale- Vista la Decisione C(2007) 4682 del 17 ottobre 2007 con la quale la Commissione Europea ha approvato il Programma diSviluppo Rurale per il Veneto 2007 - <strong>2013</strong>;- Vista la deliberazione del 13 novembre 2007, n. 3560 con la quale la Giunta regionale ha approvato il testo del PSR 2007 - <strong>2013</strong>, lapianificazione finanziaria per anno, per asse e per misura, la classificazione dei comuni del Veneto ai fini dell’applicazione degli assi 3 e4 del Programma, confermando la Direzione Piani e Programmi Settore Primario quale Autorità di gestione del Programma di svilupporurale per il Veneto 2007 - <strong>2013</strong>, con conseguente incarico alla medesima Direzione di procedere alla sorveglianza e agli adempimentiamministrativi, tecnici e procedurali connessi all’attuazione del Programma, nonché alla conseguente gestione finanziaria;- Vista la deliberazione 9 giugno 2009, n. 1616, con la quale la Giunta regionale ha approvato alcune modifiche del Programmadi sviluppo rurale per il Veneto 2007-<strong>2013</strong> ai sensi dell’articolo 6, comma 1, lett. c) del regolamento (CE) n. 1974/2006;- Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 4082 del 29 dicembre 2009 “Approvazione finale della revisione del Programmadi sviluppo rurale per il Veneto 2007-<strong>2013</strong> in relazione alle nuove sfide ed alle infrastrutture a banda larga a seguito dell’HealthCheck e del Recovery Package. Art. 6, comma 1, lett. a) del reg. (CE) n. 1974/2006. Art. 37, comma 2, l.r. 1/91. <strong>Del</strong>iberazione/CRn. 80 del 16 giugno 2009”;


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 197- Vista la deliberazione della Giunta regionale del 18 ottobre 2011, n. 1681 “Programma di sviluppo rurale per il Veneto 2007-<strong>2013</strong>. Approvazione finale delle modifiche del Programma di sviluppo rurale per il Veneto 2007-<strong>2013</strong> ai sensi dell’articolo 6, paragrafo1, lett. c) del regolamento (CE) n. 1974/2006, di cui alle DGR n. 373 del <strong>23</strong> febbraio 2010 e n. 559 del 2 marzo 2010.- Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 1699 del 7 agosto 2012 Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2007-<strong>2013</strong>. Approvazione delle modifiche proposte con deliberazioni del 16 giugno 2011, n. 54/CR, del 13 dicembre 2011, n. 143/CR e del7 maggio 2012, n. 34/CR;- Vista la deliberazione della Giunta regionale del 29 dicembre 2009, n. 4083, che ha approvato il bando e l’apertura dei terminirelativa ad alcune misure degli assi 1 e 3, per la presentazione delle domande a valere sul PSR 2007 - <strong>2013</strong>, in particolare perquanto riguarda la misura 341-Animazione e acquisizione di competenze finalizzate a strategie di sviluppo locale nonché l’allegatoA-Indirizzi procedurali;- Dato atto che il suddetto provvedimento stabilisce gli atti e le modalità per l’attivazione dei Progetti Integrati d’Area - Rurali(PIA-R) nell’ambito della misura 341, prevedendo che la Regione provveda all’approvazione dei bandi pubblici e delle ulterioridisposizioni e scadenze per l’attuazione degli interventi relativi a ciascun PIA-R e previsti secondo le formule “a bando pubblico”,“a regia” e a “gestione diretta”, ai fini della presentazione delle domande da parte dei soggetti richiedenti interessati;- Vista la deliberazione della Giunta regionale del 20 settembre 2011, n. 1499, avente per oggetto “Modifiche ed integrazionirelative al documento “Indirizzi procedurali” di cui all’allegato A alla DGR n. 4083/2009, e successive modifiche e integrazioni;- Vista la deliberazione della Giunta regionale del 29 marzo 2011, n. 377 relativa all’integrazione delle risorse a bando a favoredei progetti di cui alla misura 341- Animazione e acquisizione di competenze finalizzate a strategie di sviluppo locale;- Visto il Decreto del Dirigente della Struttura Periferica AVEPA di Venezia 31 marzo 2011, n. 38 relativo all’approvazionedelle graduatorie di ammissibilità e finanziabilità - Misura 341 “Animazione e acquisizione di competenze finalizzate a strategiedi sviluppo locale, per quanto riguarda in particolare l’approvazione della domanda di aiuto relativa al progetto in questione;- Vista la deliberazione della Giunta regionale del 11 ottobre 2012, n. 2077 e la deliberazione del 26 febbraio <strong>2013</strong>, n. 226 relativeall’approvazione dell’attivazione del Progetto Integrato di Area - Rurale “02 - Montello e Colli Asolani”, da parte del relativopartenariato rurale rappresentato dal soggetto capofila Comune di Cornuda (TV), per quanto riguarda rispettivamente le disposizioniattuative e le scadenze relative alla Misura 311 - Azione 2 Sviluppo dell’ospitalità agrituristica e alla Misura 3<strong>23</strong>/a - azione 4Interventi per la valorizzazione culturale delle aree rurali;- Preso atto della nota prot. n. 301061 del 15.07.<strong>2013</strong>, del comune di Cornuda, capofila del partenariato rurale “02 - Montello eColli Asolani”;- Ravvisata l’opportunità di accogliere la proposta del relatore facendo proprio quanto esposto in premessa;delibera1. di approvare, sulla base delle motivazioni esposte in premessa, parte integrante del presente provvedimento, l’attivazione,nell’ambito del PIA-R “02 - Montello e Colli Asolani”, degli interventi descritti nell’Allegato A e relativi alla misura 311 Azione 2e alla misura 3<strong>23</strong>/a - Azione 4;2. di approvare, sulla base delle motivazioni espresse in premessa, la riapertura dei termini per la presentazione delle domandedi aiuto sulla Misura 311 - Azione 2 - Sviluppo dell’ospitalità agrituristica, per un importo di 150.000,00 euro, secondo le condizioni,i requisiti, le modalità e le scadenze definite dal bando di cui all’Allegato B;3. di approvare l’integrazione delle risorse a bando della Misura 3<strong>23</strong>/a - Azione 2 Recupero, riqualificazione e valorizzazionedel patrimonio storico-architettonico, per un importo aggiuntivo di 75.000,00 euro e della Misura 3<strong>23</strong>/a - Azione 3 Valorizzazionee qualificazione del paesaggio rurale, per un importo aggiuntivo di 25.000,00 euro, a valere sulle risorse non utilizzate, per un importototale di 100.000,00 euro, sulla Misura 3<strong>23</strong>/a - Azione 4 Interventi per la valorizzazione culturale delle aree rurali, già previsticon modalità a regia dalla DGR 226/<strong>2013</strong>, e non impegnati a favore del comune di Nervesa della Battaglia;4. di incaricare la Direzione Regionale Piani e Programmi Settore Primario, autorità di Gestione del Programma di SviluppoRurale, dell’esecuzione del presente atto;5. di dare atto che la presente deliberazione non comporta ulteriore spesa a carico del bilancio regionale;6. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 26 del decreto legislativo 14marzo <strong>2013</strong>, n. 33;7. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.


198Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>giunta regionale – 9^ legislaturaALLEGATOA alla Dgr n. 1452 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 1/1PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE PER IL VENETO 2007-<strong>2013</strong>DGR N. 4083/2009 - MISURA 341ANIMAZIONE E ACQUISIZIONE DI COMPETENZE FINALIZZATE A STRATEGIE DI SVILUPPO LOCALE.ATTIVAZIONE PROGETTI INTEGRATI DI AREA – RURALI (PIA.R).PIA.R (02) - Montello e Colli AsolaniPARTENARIATO (PAR) Montello e Colli AsolaniSOGGETTO CAPOFILA Comune di Cornuda (TV)MISURA PROCEDURAIMPORTOSPESA PUBBLICA(euro)SCADENZA PRESENTAZIONEDOMANDETERMINE ESECUZIONEINTERVENTISOGGETTIRICHIEDENTI311 - Azione 2 a bando 150.000,00 20/09/<strong>2013</strong> 31/12/2014 Descritti dal bando3<strong>23</strong>/a – Azione 4 a regia 100.000,00 20/09/<strong>2013</strong> 31/12/2014 Comune di Cornuda (TV)


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 199giunta regionale – 9^ legislaturaALLEGATO _B_ Dgr n. del pag. 1/8FEASR - Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone ruraliBANDO PUBBLICOProgramma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2007-<strong>2013</strong>PIA-r 02 Progetto Integrato di Area Rurale Montello e Colli Asolani.Misura 311 Diversificazione in attività non agricole.Azione 2 Sviluppo dell’ospitalità agrituristica.1. DESCRIZIONE DELLA MISURA/AZIONEDescrizione generaleLa presente misura/azione si propone di contribuire a dare attuazione alla linea strategica del PIA-Rdiretta a favorire il potenziamento di elementi del sistema turistico locale per favorire l’attrattivitàturistica dell’area appare utile evidenziare che l’obiettivo strategico del bando non è quello di crearenuove strutture ma di ristrutturare e/o adeguare le strutture esistenti per sviluppare un turismo ruralesostenibile valorizzando le produzioni locali tipiche.L’azione è diretta a incentivare le imprese agricole a svolgere un ruolo multifunzionale a supportodello sviluppo socio-economico locale, mediante il sostegno allo sviluppo dell’ospitalitàagrituristica e il miglioramento dei servizi offerti, sulla base di progetti di adeguamento,miglioramento e sviluppo delle strutture, delle dotazioni e dei servizi delle imprese agrituristicheesistenti con l’obiettivo di pervenire alla creazione di nuove aziende agrituristiche che supportino lastrategia del partenariato e di creare un territorio rurale fruibile, accogliente e dall’offerta turistica completa.1.1 – ObiettiviA. favorire lo sviluppo e la qualificazione delle attività agrituristiche in forme compatibili con la tutela e lavalorizzazione del territorio ruraleB. promuovere la diversificazione delle opportunità di lavoro e di reddito per le imprese agricole ampliandoe consolidando le attività connesse all’agricolturaC. promuovere il miglioramento qualitativo dell’ospitalità rurale e la diversificazione dell’offertaagrituristica e di turismo ruraleD. favorire lo sviluppo ed il consolidamento delle attività dell’impresa agricola connesse alla tutela e allamanutenzione del territorio e dell’ambiente1.2- Ambito territoriale di applicazione


200Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATO _B_ Dgr n. del pag. 2/8La Misura 311 - Azione 2 trova applicazione nell’ambito locale del Partenariato rurale (PAR) denominato“Montello e Colli Asolani”, composto dai seguenti Comuni: Asolo, Maser, Cornuda, Crocetta del Montello,Giavera del Montello, Volpago del Montello, Nervesa della Battaglia, Montebelluna, ricadenti in provinciadi Treviso.2. SOGGETTI RICHIEDENTI2.1 - Soggetti richiedentiImprenditori agricoli ai sensi dell’art. 2135 del Codice Civile.2.2 – Criteri di ammissibilitàI soggetti beneficiari devono risultare iscritti nell’elenco degli operatori agrituristici di cui alla vigentenormativa regionale (Legge regionale 10 agosto 2012, n. 28) al momento di presentazione della domanda diaiuto.Rispetto regime de minimis ai sensi del Reg (CE) n. 1998/2006.Ubicazione UTE nell’ambito locale del Progetto Integrato d’Area rurale “Montello e Colli Asolani”.3. INTERVENTI AMMISSIBILI3.1 – Tipo di interventi previsti3.1.1 Interventi ammissibili Investimenti strutturali su fabbricati esistenti e/o acquisto di attrezzature e dotazioni finalizzati a:a. ospitalità in stanze e/o alloggi e/o agricampeggib. adeguamento di locali per attività di presentazione, degustazione e offerta di prodottic. attività ricreative, escursionistiche e culturali da parte degli ospiti. Implementazione dei sistemi di qualità certificata .3.1.2 Condizioni di ammissibilità degli interventi Ubicazione dell’intervento esclusivamente negli ambiti interessati dai Progetto Integrato d’Arearurale “Montello e Colli Asolani”. Sono ammessi esclusivamente gli interventi relativi ad attività già previste, alla data di presentazionedella domanda d’aiuto, dal Piano Agrituristico Aziendale di cui alla Legge Regionale 18/4/1997 n. 9, art. 4,come approvato dall’Amministrazione Provinciale competente, fermi restando i limiti definiti dalle correlateautorizzazioni. Autorizzazione del concedente o parere rilasciato ai sensi dell’articolo 16 della legge n. 203/82 nelcaso di investimenti da realizzare in aziende non nella piena proprietà e/o disponibilità del richiedente. Non sono ammessi ampliamenti, in termini di aumenti di volume, fatti salvi i piccoli ampliamentifinalizzati all’adeguamento a norme di carattere igienico sanitario, a volumi tecnici e all’eliminazione dellebarriere architettoniche.4. SPESE4.1 Spese ammissibili Investimenti strutturali su fabbricati esistenti‣ Opere edili e infrastrutturali su immobili e strutture esistenti già al servizio dell’impresa agricola‣ Realizzazione di piccoli ampliamenti finalizzati all’adeguamento a norme di carattere igienicosanitario, a volumi tecnici e all’eliminazione delle barriere architettoniche‣ Acquisto e installazione impianti generali (idrico-sanitario, termico, elettrico, …)‣ Acquisto e installazione impianti e attrezzature per la produzione di energia da fonti rinnovabili.A tale scopo l’impianto dovrà essere dimensionato con potenza massima non superiore alconsumo medio annuo dell’attività agrituristica (art. 16 bis Reg. (UE) n. 679/2011), dimostrabileattraverso le bollette energetiche degli ultimi due anni.Nel caso di imprese agrituristiche di nuova costituzione dovrà essere presentato una perizia di untecnico abilitato che attesti il consumo medio previsionale riferito all’attività specifica.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 201ALLEGATO _B_ Dgr n. del pag. 3/8‣ Sistemazione delle aree esterne al fine dell’adeguamento agli standard previsti dalle normativespecifiche.Acquisto di attrezzature e dotazioni‣ Attrezzature hardware e software per l'adozione di tecnologie d’informazione e comunicazione(TIC) e la realizzazione di siti web.‣ Attrezzature per lo svolgimento di attività inerenti l’ospitalità.‣ Attrezzature atte alla conservazione, presentazione, degustazione e offerta di prodotti.‣ Arredi e/o attrezzature destinati all’ospitalità in stanze.‣ Arredi e/o attrezzature destinati all’ospitalità in alloggi completi (strutture ricettive autonomedotate di locale cucina e servizi).‣ Arredi e/o attrezzature destinati all’ospitalità in agricampeggi.‣ Arredi e/o attrezzature per attività ricreative, escursionistiche e culturali.Implementazione dei sistemi di qualità certificata‣ Spese connesse alla certificazione- ISO 9001, ISO 14001, nelle versioni attualmente vigenti e certificabili;- ECOLABEL Servizi, ai sensi del Regolamento (CE) n. 1980 del 17/7/2000 e successivemodifiche ed integrazioni.Spese generali‣ Sono ammissibili, nei limiti e condizioni previsti dal documento di Indirizzi procedurali(Allegato A alla DGR 20/09/2011 n. 1499, paragrafo 5.3.2)4.2 Spese non ammissibili1. acquisto e/o restauro di materiali d’occasione;2. acquisto, a qualsiasi scopo, di piante e animali;3. acquisto di strutture prefabbricate tipo bungalow, casette in legno, etc. e la relativaattrezzatura;4. acquisto di attrezzature ad uso degli ospiti difficilmente inventariabili come, ad esempio,stoviglie, biancheria, tendaggi, materassi, lampadari o simili, televisori o simili, attrezzature per bagni -con esclusione di quanto previsto per i portatori di handicap - e quant’altro non indispensabile perl’esercizio delle attività di ricezione ed ospitalità;5. acquisto di attrezzature nei locali di somministrazione, di conservazione e di vendita direttadei prodotti agrituristici difficilmente inventariabili come ad esempio coltelli, bicchieri, stoviglie,tendaggi o simili;6. acquisto di attrezzature per attività di ristorazione;7. acquisto di decoder e di parabole satellitari per l’accesso ad internet;8. interventi relativi a trasformazione di prodotti di cui all’allegato 1 al Trattato CE;9. acquisto di attrezzature e/o mobilia quando, per il loro utilizzo, non risulti, alla data diapprovazione del bando, la disponibilità dei locali aziendali.10. acquisto e installazione impianti e attrezzature per la produzione di energia da fontirinnovabili per il quale non è previsto l’autoconsumo.5 – LIVELLO ED ENTITÀ DELL’AIUTOInvestimenti fissiAltri investimentiAree BAree B30% 25%Il costo degli investimenti strutturali, deve coprire almeno il 60 % della spesa ammessa totale.5.1 Limiti massimi di spesa ammessa relativi a: Arredamento e/o attrezzature per attività di ospitalità per ogni posto letto 1.000,00 euro; per alloggi completi 25.000,00 euro (*);(*) per alloggi completi si intendono strutture ricettive autonome dotate di locale cucina, stanze, ecc..Altre attrezzature per attività di ospitalità


202Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATO _B_ Dgr n. del pag. 4/8strumentazione informatica inclusa la realizzazione di siti web finalizzati alla promozione e allagestione dell’offerta agrituristica dell’azienda 5.000,00 euro;per attività ricreative 15.000 euro;per la preparazione/conservazione di alimenti 15.000,00 euro;per la presentazione, degustazione e offerta di prodotti 10.000,00 euro.Agli aiuti previsti si applicano le condizioni di cui al regime de minimis ai sensi del Regolamento (CE) n.1998/2006.5.2 – Durata degli impegni / Vincoli‣ Il periodo di non alienabilità e il divieto di cambio di destinazione d’uso del bene oggetto diintervento sono stabiliti dai paragrafi 2.6 e 2.7 degli Indirizzi procedurali (Allegato A alla DGR 20/09/2011n. 1499).‣ Tutte le iniziative e gli strumenti informativi attivati nell’ambito e a supporto degli interventifinanziati dalla presente misura, anche in relazione agli eventuali obblighi specifici di informazione a caricodei soggetti beneficiari (cartelloni e targhe informative, materiali e supporti informativi….) o comunque alleattività informative messe in atto con le risorse del PSR, devono essere realizzate secondo le disposizionipreviste dalla apposite “Linee guida per l’informazione e l’utilizzo dei loghi” approvate con Decreto n. 13del 19 giugno 2009 della Direzione Piani e programmi settore primario, disponibili sul sito Internet dellaRegione, nella sezione (Percorsi> Agricoltura-Foreste > Sviluppo Rurale).6. PIANIFICAZIONE FINANZIARIA6.1 - Importo messo a bandoL’importo complessivo messo a bando è di 150.000,00 Euro = (centocinquantamila/00).6.2 – Termini e scadenze per l’esecuzione degli interventiGli interventi ammessi devono essere realizzati e conclusi entro il 31/12/2014.7. CRITERI DI SELEZIONE7.1 – Priorità e punteggiLa selezione delle domande di aiuto farà riferimento ai criteri di priorità di seguito elencati especificati, unitamente ai relativi punteggi utili per la definizione della graduatoria delle domande,fino a un massimo di 100 punti.CRITERIO SPECIFICHE PUNTIConnessione con la lineastrategica di cui al capitolo 5.1del PIA-R “Recuperare evalorizzare il patrimonio rurale,incrementare l’attrattivitàturistica del sistema territorialee mettere in rete alcuneeccellenze per lo svilupponell’area del Montello edei Colli Asolani di un turismorurale sostenibile”.Il punteggio previsto è attribuitoquando l’intervento èfinalizzato all’attivazione diposti letto secondo il PianoAgrituristico di cui all’art 4della L.R. n.9/9. Ciò in quantol’intervento presenta maggioriricadute sul turismo e quindi èdirettamente connesso con lastrategia del PIA-R diaumentare l’attrattività turisticadell’area e allo sviluppo di unturismo rurale “sostenibile”. Siprevede di assegnare punti 12per ogni posto letto attivato finoad un massimo di punti 72.72


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 203ALLEGATO _B_ Dgr n. del pag. 5/8Soggetti richiedenti aderenti aun’<strong>Associazione</strong> delle strade delvino e dei prodotti tipici di cuialla Legge Regionale 7/9/2000n. 17.Soggetti richiedenti donne.Nelle aree B, interventirealizzati nelle aree da aziendeagricole strutturalmente edeconomicamente più deboli.Nelle aree B, interventirealizzati nelle aree B1.Il punteggio previsto è attribuitoquando l’azienda richiedentedimostri, alla data dipresentazione della domanda,l’adesione da almeno un annoad almeno una delle seguentiAssociazioni: “Strada delProsecco e dei Vini dei ColliConegliano-Valdobbiadene”riconosciuta con DGR 2815 del18.09.2003 e/o “Strada del Vinodel Montello e Colli Asolaniriconosciuta con DGR 3662 del20.11.2007.Il criterio è così valutato:- Ditta individuale: titolaredonna- Società di persone:rappresentante legale donna- Società di capitale:rappresentante legale donna- Cooperative e altre formeassociate: maggioranza dei sociformata da donneIl punteggio previsto è attribuitoquando l’intervento è propostoda aziende che hanno unadimensione economicacompresa tra le classi III (da4.000,00 a meno di 8.000,00 €)e V (da 15.000,00 a meno di25.000,00 €), ai sensi del Reg.(CE) n. 1242/2008.Il punteggio previsto è attribuitoquando l’intervento è propostoda aziende situate in tutti iComuni dell’area del PIA-Resclusi i Comuni di Cornuda eMontebelluna.1610117.2 – Condizioni ed elementi di preferenzaCRITERIOEtà del Titolare e/o legale rappresentante piùgiovaneSPECIFICHECon riferimento alle seguenti situazioni:- ditta individuale: età anagrafica del titolare- società di persone: età del socio amministratorepiù giovane- società di capitale: età del socio amministratorepiù giovane- società cooperativa: età del socio amministratorepiù giovane


204Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATO _B_ Dgr n. del pag. 6/88. DISPOSIZIONI E PRESCRIZIONI OPERATIVE SPECIFICHE8.1 – Modalità e termini di presentazione della domanda di aiutoAl fine di accedere al regime di sostegno previsto dalla presente Misura, il richiedente dovrà presentare ladomanda di aiuto entro il 20 settembre <strong>2013</strong>.La domanda di aiuto deve essere presentata mediante la procedura telematica, accessibile via internet, resadisponibile da AVEPA sul sito www.avepa.it.La domanda dovrà quindi essere stampata e successivamente trasmessa con raccomandata A/R (fa fede ladata del timbro postale) in formato cartaceo recante la firma del beneficiario o del legale rappresentante dellasocietà, con allegata copia di un documento di identità in corso di validità, oppure, in alternativa, presentatadirettamente allo Sportello Unico Agricolo (SUA) di Treviso.8.2 – Documentazione da allegare alla domanda di aiutoAlla domanda di aiuto dovrà essere allegata la documentazione di seguito elencata.Per tutti gli interventi1Copia documento d'identità in corso di validità, qualora la sottoscrizione della domanda non avvengacon le altre modalità previste dal comma 3 dell'articolo 38 del DPR n. 445/20002 Scheda richiesta punteggio (contenuta nel modello di domanda)Documentazione comprovante il punteggio richiesto relativa a tutti i criteri di priorità individuati:3 dichiarazione del legale rappresentante della “Strada dei Vini e dei Prodotti tipici” attestantel’inserimento da almeno un anno dell’azienda agricola del soggetto richiedenteDichiarazione specifica di misura (contenuta nel modello di domanda) attestante:a. qualifica di imprenditore agricolo a sensi dell’articolo 2135 del c.c.;b. il riconoscimento all’esercizio di attività turistiche connesse al settore primario ai sensi dell’art. <strong>23</strong>4 della L.R. n. 28 del 10.8.2012;c. il rispetto delle norme applicabili allo specifico investimento oggetto della domanda;d. l’importo dei contributi già percepiti dall’azienda agricola nei tre anni precedenti, ai fini dellelimitazioni previste dal “ de minimis”.Autorizzazione espressa nelle forme previste dalla legge, da parte del legittimo proprietario del5bene/area soggetta all’intervento, ad eseguire l’intervento ed in merito alla conseguente assunzionedegli eventuali impegni derivanti dall’intervento richiesto a finanziamento, per le situazioni diversedalla piena proprietà/proprietà esclusiva e nel caso di possesso.6Nel caso di imprese associate, copia della deliberazione del Consiglio di Amministrazione che approvala presentazione della domanda7Copia della Comunicazione dell’Amministrazione provinciale, di approvazione del Piano agrituristicoai sensi dell’art. 4 della LR 9/978 Relazione tecnico economica relativa agli interventiPer tutti gli interventi inerenti la ristrutturazione, adeguamento di fabbricatiComputo metrico estimativo analitico redatto utilizzando le metodologie ed il prezziario previsti al9 paragrafo 5.2 del documento d’indirizzi procedurali (Allegato A alla DGR 1499/2011 e successivemodifiche e integrazioni), unitamente agli atti progettuali.Permesso di costruire, ove previsto, riportante chiaramente la destinazione a cui sarà adibito ilfabbricato oggetto di permesso.10 Se non presente in allegato alla domanda, può essere entro il 29 novembre <strong>2013</strong>, fatto salvo checomunque, in allegato alla domanda, dovrà essere presentata la richiesta di rilascio del permesso dicostruire riportante la data di presentazione in Comune.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 205ALLEGATO _B_ Dgr n. del pag. 7/8Dichiarazione di inizio attività (DIA) o Segnalazione Certificata di Inizio Attività Edilizia (SCIA), oveprevista, riportante chiaramente la destinazione a cui sarà adibito il fabbricato oggetto di dichiarazionee la data di presentazione in Comune.11Se non presente in allegato alla domanda, può essere integrata entro il 29 novembre <strong>2013</strong>, unitamenteall’elenco della documentazione presentata in Comune ed alla dichiarazione attestante che è trascorsoil periodo per l’eventuale comunicazione di diniego da parte del Comune.Per tutti gli interventi inerenti l’acquisto di nuove attrezzature e/o dotazioni12Tre preventivi analitici per ogni attrezzatura e/o dotazione oggetto di domanda, con quadro diraffronto e relazione, sottoscritta dal tecnico e dal richiedente illustrante la motivazione della scelta delpreventivo ritenuto valido.13 Copia delle bollette energetiche delle ultime due annualità14 Perizia di un tecnico abilitato che attesti il consumo medio previsionale riferito all’attività specificaPer tutti gli interventi inerenti l’implementazione dei sistemi di qualità certificata15Tre preventivi analitici / offerte di servizio.In alternativa, apposita indagine di mercatoI documenti indicati ai numeri 1-15 sono considerati documenti essenziali, se dovuti nell’ambito degliinterventi effettivamente richiesti, e pertanto la loro mancata presentazione, unitamente alla domanda diaiuto, o comunque secondo le ulteriori scadenze previste dal bando, comporta la non ammissibilità dellamedesima. La mancata presentazione della documentazione comprovante il punteggio implicheràunicamente la non attribuzione dei relativi elementi di priorità richiesti in domanda.8.3 – Modalità e termini di presentazione della domanda di pagamentoAi fini del pagamento dei contributi messo a bando, il beneficiario dovrà presentare apposita domanda dipagamento, corredata dalla documentazione specificata nel successivo par. 8.4, AVEPA avrà cura dipredisporre e rendere disponibile la modulistica e comunicare le modalità per l’erogazione dell’aiuto.8.4 – Documentazione da allegare alla domanda di pagamentoAlla domanda di pagamento dovrà essere allegata la documentazione di seguito elencata:Elenco della documentazione a giustificazione della spesa sostenuta (secondo la modulistica contenuta1nel modello di domanda)Copia dei giustificativi di pagamento ( fatture, bonifici, ricevute bancarie, assegni di c/c bancario o2postale non trasferibili estratti conto bancari o postali...)3 Consuntivo dei lavori edili, disegni esecutivi e relazione tecnica sui lavori eseguiti4 Copia delle eventuali autorizzazioni previste per legge (agibilità, autorizzazioni sanitarie,....)5 Dichiarazioni relative ad impegni ed obblighi previsti dalla specifica misura9. RIFERIMENTI E INFORMAZIONI9.1 – Riferimenti normativiIl quadro dei principali riferimenti normativi per l’attivazione della presente Misura è il seguente:- Regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio, del 20 settembre 2005, sul sostegno allo sviluppo rurale daparte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR)- Regolamento (UE) N. 65/2011 della Commissione del 27 gennaio 2011 che stabilisce modalità diapplicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio per quanto riguarda l'attuazione delleprocedure di controllo e della condizionalità per le misure di sostegno dello sviluppo rurale- Regolamento (CE) N. 1974/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006 recante disposizioni diapplicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte delFondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR)- Programma di sviluppo rurale per il Veneto 2007-<strong>2013</strong>, nella versione vigente alla data della pubblicazionedel bando (<strong>Del</strong>iberazione n. 314 del 12.03.<strong>2013</strong> della Giunta regionale)


206Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATO _B_ Dgr n. del pag. 8/8- Documento Indirizzi Procedurali, Allegato A della <strong>Del</strong>iberazione n. 1499 del 20.9.2011, della Giuntaregionale e successive modifiche ed integrazioni- <strong>Del</strong>iberazione della Giunta regionale n. 1659 del 24.6.2008 e s.m.i e relativi Decreti n. 10 del <strong>23</strong>.3.2012, n.51 del 16.11.2012 e n. 54 del 27.12.2012 del Dirigente della Direzione Piani e programmi del settoreprimario recanti disposizioni in materia di riduzioni ed esclusioni per inadempienze dei beneficiariAl PSR e al Documento Indirizzi Procedurali deve essere fatto riferimento, comunque, anche per tutti gliaspetti riguardanti l’attuazione dell’intervento non direttamente previsti dal bando.Tutti i documenti sono disponibili sul sito Internet della Regione, nella sezione:http://www.regione.veneto.it/web/agricoltura-e-foreste/normativa-psr9.2 – InformazioniPer ulteriori informazioni è possibile fare riferimento all’Ufficio PIAR - Segreteria del Comune capofila diCornuda o direttamente alla segreteria del Partenariato Rurale Montello e Colli Asolani, al seguente recapito:Partenariato “Montello e Colli Asolani”:Piazza Giovanni XXIII, n.1 31041 Cornuda (TV)tel. 04<strong>23</strong> 040410 - fax: 04<strong>23</strong> 839522mail: piar@comune-cornuda-tv.it – protocollo.comune.cornuda.tv@pecveneto.itaperta al pubblico il Lun.- Mart.- Giov.- Ven., dalle ore 09.00 alle ore 12.45, ed in orari e giorni diversi suappuntamento.Il bando viene pubblicato sul Bollettino Ufficiale e sul sito internet della Regione del Veneto.Il Partenariato Rurale provvede inoltre alla pubblicazione del bando:sul sito internet del PIA-R (http://www.comune.cornuda.tv.it/it/ATS-PIA_R.html), nella sezioneGARE DI APPALTO (http://www.comune.cornuda.tv.it/it/ATS-PIA_R/Gare.html), insieme a tuttala documentazione inerente il presente progetto;su almeno un quotidiano locale o altro periodico;sui siti internet dei Comuni soci del Partenariato.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 207DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1453 del 6 agosto <strong>2013</strong>PSR 2007-<strong>2013</strong>. DGR n. 4083/2009. Misura 341- PIAR “08 - Strategie di turismo rurale nella terra del Custoza”. Terzoprovvedimento: Misura 313 - Azione 4 e Misura 3<strong>23</strong>/a - Azione 4: apertura termini per la presentazione delle domande diaiuto relative a interventi con modalità a regia. DGR n. 1034/<strong>2013</strong> modifica dei termini per la presentazione della domandadi aiuto Misura 3<strong>23</strong>/a - Azione 1.[Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)]Note per la trasparenza:Il presente provvedimento prevede l’apertura dei termini e le disposizioni attuative per l’attivazione delle Misure 313, Azione4- Informazione e 3<strong>23</strong>/a - Azione 4 Interventi per la valorizzazione culturale delle aree rurali, anche attraverso la parziale riallocazionedelle risorse già assegnate, ma non utilizzate con la Misura 313 - Azione 5 e con la Misura 3<strong>23</strong>/a - Azione 4 di cui alla DGRn. 1968 del 22.11.2011. Il provvedimento prevede inoltre una modifica relativa ai quattro bandi approvati dalla DGR n. 1034/<strong>2013</strong>,relativi alla Misura 3<strong>23</strong>/a, Azione 1, nell’ambito degli interventi attivati dal “PIAR 07 - Amiche Terre del Brenta”. Vengono modificatii termini per la presentazione delle domande di aiuto erroneamente previsti negli allegati A, E (riguardante l’architettura ruraledi pregio e minore), F (riguardante l’architettura sacra minore in ambiente rurale), G (riguardante le caratteristiche dei giardini edelle aree verdi pubbliche realizzate in ambito rurale,) e H (riguardante gli elementi tipici e caratteristici del paesaggio agrario) in45 giorni entro il nuovo termine del 2 settembre <strong>2013</strong>.L’Assessore Franco Manzato riferisce quanto segue.Con Decisione C(2007) 4682 del 17 ottobre 2007, la Commissione Europea ha formalmente approvato il Programma di svilupporurale per il Veneto 2007-<strong>2013</strong>, confermando il cofinanziamento comunitario del Programma e l’ammissibilità delle spese a valeresulle risorse assegnate.Con deliberazione del 13 novembre 2007, n. 3560 la Giunta regionale ha pertanto confermato il testo del PSR 2007 - <strong>2013</strong> chedefinisce la pianificazione finanziaria per anno, per asse e per misura, la classificazione dei comuni del Veneto ai fini dell’applicazionedegli assi 3 e 4 del Programma e la delimitazione per comune delle aree montane del Veneto, ai sensi dell’articolo 50 delregolamento (CE) n. 1698/2005. Il Programma è stato poi oggetto di successive modifiche, da ultimo con deliberazione della Giuntaregionale 12 marzo <strong>2013</strong>, n. 314.Dal punto di vista attuativo, facendo seguito alle previste consultazioni della Quarta Commissione consiliare e del Comitato diSorveglianza sullo sviluppo rurale, e di un ulteriore ampio confronto con il partenariato, la Giunta regionale, con proprie deliberazioni,ha approvato bandi generali e specifici su un gran numero di misure ed azioni, secondo modalità e procedure di attuazione sia singoleche integrate, dettagliate negli stessi bandi a valere sulle misure dei quattro assi del Programma di sviluppo rurale 2007-<strong>2013</strong>.Con provvedimento del 29 dicembre 2009, n. 4083, la Giunta regionale ha approvato il bando generale di apertura dei terminiper la presentazione delle domande relative a talune misure dell’asse 1 e dell’asse 3. Le procedure generali di applicazione per lapresentazione, l’istruttoria e la selezione delle domande, la realizzazione degli interventi, l’ammissibilità delle spese, le riduzioni ele sanzioni, la sorveglianza e la pubblicità degli interventi sono specificate nell’allegato A al provvedimento medesimo.Per quanto riguarda l’Asse 3 Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia, il bando ha disposto, inparticolare, l’attivazione della misura 341- Animazione e acquisizione di competenze finalizzate a strategie di sviluppo locale, ilcui obiettivo generale è favorire e supportare l’azione di partenariati pubblici privati (PAR) che elaborano, promuovono e dannoattuazione a specifiche strategie di sviluppo locale attraverso appositi Progetti Integrati d’Area (PIA-Rurale). La misura si applicaesclusivamente alle aree non interessate dall’attuazione di Programmi di Sviluppo Locale approvati dalla Regione ai sensi dell’Asse4 - Leader e prevede il sostegno alla definizione ed alla realizzazione di Progetti Integrati d’Area Rurale (PIA-R) attraverso l’attivazionedelle Misure dell’Asse 3 del PSR.Con deliberazione 29 marzo 2011, n. 377, la Giunta regionale ha approvato l’integrazione della dotazione a bando per la misura341 ed i relativi PIA-R, per un importo di euro 8.400.000,00, di cui euro 8.000.000,00 destinati all’attuazione dei PIA-R ed euro400.000,00 al funzionamento dei partenariati rurali, con il conseguente finanziamento di tutte le domande validamente presentatee ritenute ammissibili ai sensi della Misura 341.Con Decreto del Dirigente della Struttura Periferica AVEPA di Venezia n. 38 del 31 marzo 2011, è stata quindi approvata la graduatoriadi finanziabilità delle 8 domande di aiuto ritenute ammissibili e dei relativi PIA-R, per un importo concesso complessivodi euro 769.600,00 a valere sulla Misura 341, cui corrisponde l’ulteriore importo di euro 15.392.000,00 a supporto dell’attuazionedelle strategie definite dai PIA-R.Ciascun PIA-R definisce il quadro delle Misure/Azioni da attivare, il relativo budget disponibile e le formule operative utilizzateper l’attuazione intervento (“a gestione diretta PAR”, “a regia PAR” e “a bando pubblico”). Gli interventi relativi alle singoleMisure/Azioni possono essere realizzati da parte dei soggetti beneficiari previsti, secondo i requisiti di accesso, le condizioni e lemodalità operative stabilite dal PSR per ciascuna Misura/Azione e dalle Linee Guida Misure approvate dall’Autorità di Gestionein applicazione delle disposizioni previste dalla DGR n. 199/2008, Sub Allegato E3.Come previsto dal bando relativo alla Misura 341, l’attivazione dei PIA-R e delle singole Misure/Azioni avviene attraversoappositi provvedimenti della Giunta regionale, che approva:- i bandi pubblici relativi ai singoli PIA-R, nel caso di interventi a bando pubblico, sulla base degli indirizzi previsti dal PIA-Re dal relativo partenariato rurale, per quanto riguarda eventuali condizioni e modalità specifiche di attuazione;- le scadenze e le modalità per la presentazione delle domande da parte dei soggetti richiedenti individuati dal PIA-R, nel casodi interventi “a regia” e “a gestione diretta”.


208Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Con deliberazione n. 1968 del 22.11.2011 e n. 550 del 3.04.2012, la Giunta regionale ha approvato l’attivazione operativa delPIA-R “08 - Strategie di turismo rurale nella terra del Custoza”, da parte del partenariato “Terra del Custoza”, attraverso il soggettocapofila Comune di Sommacampagna, contestualmente alle disposizioni attuative e alle scadenze relative ai seguenti interventi:- Misura 313 - Incentivazione delle attività turistiche, Azione 1- Azione 1 Itinerari e certificazione, Azione 4- Informazione eAzione 5- Integrazione offerta turistica.- Misura 3<strong>23</strong>/a - azione 4 Interventi per la valorizzazione culturale delle aree rurali.La deliberazione n. 1968 del 22.11.2011, prevede, in particolare, le disposizioni attuative e le scadenze per l’attuazione conmodalità “a regia” della Misura 313 - Azione 1 Itinerari e certificazione, Azione 4- Informazione e Azione 5- Integrazione offertaturistica e della Misura 3<strong>23</strong>/a - azione 4 Interventi per la valorizzazione culturale delle aree rurali.In relazione a tale bando sono state accertate delle economie che il partenariato rurale “Terra del Custoza”, con nota prot. n.278529 del 1.07.<strong>2013</strong> del comune capofila (Sommacampagna), ha richiesto di poter riallocare nell’ambito degli interventi a regiaprevisti dalla Misura 313 - Azione 4 motivando tale richiesta con la eventuale possibilità di svolgere gli interventi già previsti,ma altrimenti non realizzabili a causa della successiva riduzione della spesa ammissibile, dovuta all’innalzamento della quota dicontributo pubblico dal 50% all’80%. In particolare il comune capofila ha richiesto di riallocare le economie accertate e le altrerisorse ancora disponibili per la Misura 313 Azione 4, rispettivamente a favore dei comuni di Sona per 25.912,46 euro, Bussolengoper 59.840,96 euro, Valeggio sul Mincio per 31.000,00 euro, Villafranca per 42.552,84 euro e Sommacampagna per 68.936,80 euro,per un totale di 228.243,06 euro.Con la stessa nota il comune capofila ha richiesto anche di poter riallocare ulteriori economie nell’ambito degli interventi a regiaprevisti dalla Misura 3<strong>23</strong>/a - Azione 4 motivando in questo caso la richiesta relativa ai comuni di Sona e Villafranca con l’inamissibilitàdecisa dallo Sportello Unico Agricolo di Verona a causa vizi formali e documentazione non sufficiente in sede di presentazionedella domanda di aiuto. In particolare il comune capofila ha richiesto inoltre l’apertura termini per la presentazione delledomande di aiuto a regia per la Misura 3<strong>23</strong>/a Azione 4 a favore dei comuni di Bussolengo per 50.000,00 euro, Sona per 44.596,00euro e Villafranca per 100.000,00 euro per un importo totale di 194.596,00 euro.Con riferimento alla deliberazione 18.06.<strong>2013</strong>, n. 1034, riguardante il Progetto Integrato di Area Rurale “07 - Amiche Terre delBrenta”, gli allegati A, E, F, G e H riguardano i bandi pubblici relativi alla suddetta Azione 1 della Misura 3<strong>23</strong>/A e definiscono requisiti,condizioni, modalità, aiuti e termini per la presentazione delle relative domande di aiuto. Nell’ambito di modalità e terminiper la presentazione della domanda di aiuto, definiti al paragrafo 5.1 dei suddetti Allegati E, F, G e H, viene previsto un termineper la presentazione della domanda di aiuto di 45 giorni.Poiché il partenariato rurale “Terre del Brenta” ha presentato, con nota prot. n. 282110 del 2.07.<strong>2013</strong> del partenariato rurale, unaformale richiesta di proroga dei termini per la presentazione delle domande di aiuto, è opportuno procedere alla relativa modifica,sostituendo i riferimenti ai termini di presentazione delle domande di aiuto negli Allegati A, E, F, G e H.Con il presente provvedimento, si propone quindi l’attivazione, nell’ambito del PIA-R “08 - Strategie di turismo rurale nellaterra del Custoza”, degli interventi descritti dall’Allegato A, comprendente sia la riallocazione delle risorse residue della Misura313 - Azione 4- Informazione e Azione 5- Integrazione offerta turistica, per un importo di 228.243,06 euro, a favore dei comuni diSona, Bussolengo, Valeggio sul Mincio, Villafranca e Sommacampagna, nell’ambito della Misura 313 - Azione 4- Informazione,e sia la riallocazione delle risorse residue della Misura 3<strong>23</strong>/a - azione 4 Interventi per la valorizzazione culturale delle aree rurali,per un importo di 194.596,00 euro, a favore dei comuni di Sona, Bussolengo e Villafranca,Con il medesimo provvedimento, si propone inoltre l’approvazione della modifica agli allegati A, E, F, G e H della DGR n.1034/<strong>2013</strong>, relativi ai bandi attivati nell’ambito degli interventi dal “PIAR 07 - Amiche Terre del Brenta”, per la presentazione delledomande di aiuto a valere sulla Misura 3<strong>23</strong>/a, Azione 1. Vengono sostituiti i termini per la presentazione delle domande di aiuto,ai paragrafi 5.1 degli Allegati E, F, G e H, inizialmente previsti in 45 giorni, con termine ultimo di presentazione il 12 agosto <strong>2013</strong>,con il termine del 2 settembre <strong>2013</strong>.Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.La Giunta regionale- Udito il relatore incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’articolo 53, 4° comma dello Statuto, il qualedà atto che la Struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità conla vigente legislazione regionale e statale;- Vista la legge regionale 10 gennaio 1997, n. 1 “Ordinamento delle funzioni e delle strutture della Regione”;- Visto il regolamento (CE) n. 1698/2005 del 20 settembre 2005 del Consiglio, e successive modifiche ed integrazioni, sul sostegnoallo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR);- Visto il regolamento (CE) n. 1290/2005 del 21 giugno 2005 del Consiglio, e successive modifiche ed integrazioni, relativo alfinanziamento della politica agricola comune;- Visto il regolamento (CE) n. 1974/2006 del 15 dicembre 2006 della Commissione, e successive modifiche ed integrazioni,recante disposizioni di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005;- Visto il regolamento (UE) N. 65/2011 della Commissione del 27 gennaio 2011, che stabilisce modalità di applicazione del regolamento(CE) n. 1698/2005 del Consiglio per quanto riguarda l’attuazione delle procedure di controllo e della condizionalità perle misure di sostegno dello sviluppo rurale- Vista la Decisione C(2007) 4682 del 17 ottobre 2007 con la quale la Commissione Europea ha approvato il Programma diSviluppo Rurale per il Veneto 2007 - <strong>2013</strong>;


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 209- Vista la deliberazione del 13 novembre 2007, n. 3560 con la quale la Giunta regionale ha approvato il testo del PSR 2007 - <strong>2013</strong>,la pianificazione finanziaria per anno, per asse e per misura, la classificazione dei comuni del Veneto ai fini dell’applicazione degliassi 3 e 4 del Programma, confermando la Direzione Piani e Programmi Settore Primario quale Autorità di gestione del Programmadi sviluppo rurale per il Veneto 2007 - <strong>2013</strong>, con conseguente incarico alla medesima Direzione di procedere alla sorveglianza eagli adempimenti amministrativi, tecnici e procedurali connessi all’attuazione del Programma, nonché alla conseguente gestionefinanziaria;- Vista la deliberazione 9 giugno 2009, n. 1616, con la quale la Giunta regionale ha approvato alcune modifiche del Programmadi sviluppo rurale per il Veneto 2007-<strong>2013</strong> ai sensi dell’articolo 6, comma 1, lett. c) del regolamento (CE) n. 1974/2006;- Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 4082 del 29 dicembre 2009 “Approvazione finale della revisione del Programmadi sviluppo rurale per il Veneto 2007-<strong>2013</strong> in relazione alle nuove sfide ed alle infrastrutture a banda larga a seguito dell’HealthCheck e del Recovery Package. Art. 6, comma 1, lett. a) del reg. (CE) n. 1974/2006. Art. 37, comma 2, l.r. 1/91. <strong>Del</strong>iberazione/CRn. 80 del 16 giugno 2009”;- Vista la deliberazione della Giunta regionale del 18 ottobre 2011, n. 1681 “Programma di sviluppo rurale per il Veneto 2007-<strong>2013</strong>. Approvazione finale delle modifiche del Programma di sviluppo rurale per il Veneto 2007-<strong>2013</strong> ai sensi dell’articolo 6, paragrafo1, lett. c) del regolamento (CE) n. 1974/2006, di cui alle DGR n. 373 del <strong>23</strong> febbraio 2010 e n. 559 del 2 marzo 2010.- Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 1699 del 7 agosto 2012 Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2007-<strong>2013</strong>. Approvazione delle modifiche proposte con deliberazioni del 16 giugno 2011, n. 54/CR, del 13 dicembre 2011, n. 143/CR e del7 maggio 2012, n. 34/CR;- Vista la deliberazione della Giunta regionale del 29 dicembre 2009, n. 4083, che ha approvato il bando e l’apertura dei terminirelativa ad alcune misure degli assi 1 e 3, per la presentazione delle domande a valere sul PSR 2007 - <strong>2013</strong>, in particolare perquanto riguarda la misura 341-Animazione e acquisizione di competenze finalizzate a strategie di sviluppo locale nonché l’allegatoA-Indirizzi procedurali;- Dato atto che il suddetto provvedimento stabilisce gli atti e le modalità per l’attivazione dei Progetti Integrati d’Area - Rurali(PIA-R) nell’ambito della misura 341, prevedendo che la Regione provveda all’approvazione dei bandi pubblici e delle ulterioridisposizioni e scadenze per l’attuazione degli interventi relativi a ciascun PIA-R e previsti secondo le formule “a bando pubblico”,“a regia” e a “gestione diretta”, ai fini della presentazione delle domande da parte dei soggetti richiedenti interessati;- Vista la deliberazione della Giunta regionale del 20 settembre 2011, n. 1499, avente per oggetto “Modifiche ed integrazionirelative al documento “Indirizzi procedurali” di cui all’allegato A alla DGR n. 4083/2009, e successive modifiche e integrazioni;- Vista la deliberazione della Giunta regionale del 29 marzo 2011, n. 377 relativa all’integrazione delle risorse a bando a favoredei progetti di cui alla misura 341- Animazione e acquisizione di competenze finalizzate a strategie di sviluppo locale;- Visto il Decreto del Dirigente della Struttura Periferica AVEPA di Venezia 31 marzo 2011, n. 38 relativo all’approvazionedelle graduatorie di ammissibilità e finanziabilità - Misura 341 “Animazione e acquisizione di competenze finalizzate a strategiedi sviluppo locale, per quanto riguarda in particolare l’approvazione della domanda di aiuto relativa al progetto in questione;- Vista la deliberazione della Giunta regionale del 22 novembre 2011, n. 1968 relativa all’approvazione dell’attivazione del ProgettoIntegrato di Area - Rurale “PIAR 08 - Strategie di turismo rurale nella terra del Custoza”, da parte del relativo partenariatorurale rappresentato dal soggetto capofila Comune di Sommacampagna (VR), per quanto riguarda in particolare le disposizioniattuative e le scadenze relative alla Misura 313 - Azione 1 Itinerari e certificazione, Azione 4- Informazione e Azione 5- Integrazioneofferta turistica e alla Misura 3<strong>23</strong>/a - azione 4 Interventi per la valorizzazione culturale delle aree rurali;- Preso atto che, con la nota prot. n. 278529 del 1.07.<strong>2013</strong>, il comune di Sommacampagna, capofila del partenariato rurale “08- Strategie di turismo rurale nella terra del Custoza”, ha presentato una formale richiesta di poter riallocare 228.243,06 euro nell’ambitodegli interventi a regia previsti dalla Misura 313 - Azione 4 a favore dei comuni di Sona per 25.912,46 euro, Bussolengoper 59.840,96 euro, Valeggio sul Mincio per 31.000,00 euro, Villafranca per 42.552,84 euro e Sommacampagna per 68.936,80 euro e194.596,00 euro nell’ambito degli interventi a regia previsti dalla stessa Misura 3<strong>23</strong>/a - azione 4, a favore dei comuni di Bussolengoper 50.000,00 euro, Sona per 44.596,00 euro e Villafranca per 100.000,00 euro;- Considerato che i termini per la presentazione della domanda di aiuto, definiti negli Allegati A, E, F, G e H della deliberazione18.06.2012, n. 1034, relativi ai bandi attivati nell’ambito degli interventi dal “PIAR 07 - Amiche Terre del Brenta”, sono previsti in45 giorni, corrispondenti al termine del 12 agosto <strong>2013</strong>;- Preso atto che si rende necessario procedere alla conseguente modifica, sostituendo i termini per la presentazione della domandadi aiuto, erroneamente previsti in 45 giorni, con il termine del 2 settembre, negli Allegati A, E, F, G e H;- Dato atto che il dirigente responsabile della Struttura competente ha verificato che le modifiche, integrazioni e chiarimentidi cui al presente provvedimento non risultano pregiudizievoli per le posizioni giuridiche dei soggetti a vario titolo coinvolti neiprocedimenti in corso;- Ravvisata l’opportunità di accogliere la proposta del relatore facendo proprio quanto esposto in premessa;delibera1. di approvare, sulla base delle motivazioni esposte in premessa, parte integrante del presente provvedimento, l’attivazione,nell’ambito del PIA-R “08 - Strategie di turismo rurale nella terra del Custoza”, degli interventi descritti dall’Allegato A, comprendentesia la riallocazione delle risorse residue della Misura 313 - Azione 4- Informazione e Azione 5- Integrazione offerta turistica,per un importo di 228.243,06 euro, nell’ambito della Misura 313 - Azione 4- Informazione, e sia la riallocazione delle risorse residuedella Misura 3<strong>23</strong>/a - azione 4 Interventi per la valorizzazione culturale delle aree rurali, per un importo di 194.596,00 euro,nell’ambito della stessa Misura 3<strong>23</strong>/a - azione 4;


210Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>2. di approvare la modifica degli allegati A, E, F, G e H della deliberazione 18.06.2012, n. 1034, relativi ai bandi attivatinell’ambito degli interventi dal “PIAR 07 - Amiche Terre del Brenta”, per la presentazione delle domande di aiuto a valere sullaMisura 3<strong>23</strong>/a Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale - Sottomisura Patrimonio rurale - Azione 1 Realizzazione di studie censimenti, per quanto riguarda in particolare la sostituzione del riferimento ai termini per la presentazione della domanda diaiuto nel paragrafo 5.1, degli Allegati E (riguardante l’architettura rurale di pregio e minore), F (riguardante l’architettura sacraminore in ambiente rurale), G (riguardante le caratteristiche dei giardini e delle aree verdi pubbliche realizzate in ambito rurale,) eH (riguardante gli elementi tipici e caratteristici del paesaggio agrario), relativi al termine di 45 giorni da sostituirsi con il termine2 settembre <strong>2013</strong>;3. di incaricare la Direzione Regionale Piani e Programmi Settore Primario, autorità di Gestione del Programma di SviluppoRurale, dell’esecuzione del presente atto;4. di dare atto che la presente deliberazione non comporta ulteriore spesa a carico del bilancio regionale;5. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 26 del decreto legislativo 14marzo <strong>2013</strong>, n. 33;6. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 211giunta regionale – 9^ legislaturaALLEGATOA alla Dgr n. 1453 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 1/1PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE PER IL VENETO 2007-<strong>2013</strong>DGR N. 4083/2009 - MISURA 341ANIMAZIONE E ACQUISIZIONE DI COMPETENZE FINALIZZATE A STRATEGIE DI SVILUPPO LOCALE.ATTIVAZIONE PROGETTI INTEGRATI DI AREA – RURALI (PIA.R).PIA.R (08) Strategie di turismo rurale nella terra del CustozaPARTENARIATO (PAR) Terre del CustozaSOGGETTO CAPOFILA Comune di Sommacampagna (VR)MISURA PROCEDURAIMPORTOSPESA PUBBLICA(euro)SCADENZA PRESENTAZIONEDOMANDE25.912,46 20/09/<strong>2013</strong>TERMINE ESECUZIONEINTERVENTI31/12/2014SOGGETTI RICHIEDENTIComune di Sona (VR)59.840,96 20/09/<strong>2013</strong>31/12/2014Comune di Bussolengo (VR)313 – Azione 4 a regia31.000,00 20/09/<strong>2013</strong>42.552,84 20/09/<strong>2013</strong>31/12/2014 Comune di Valeggio sul Mincio(VR)31/12/2014Comune di Villafranca (VR)Totale misura 313 – Azione 4 228.243,0668.936,80 20/09/<strong>2013</strong>44.596,00 20/09/<strong>2013</strong>31/12/2014 Comune di Sommacampagna(VR)31/12/2014Comune di Sona (VR)31/12/20143<strong>23</strong>/a – Azione 4 a regia50.000,00 20/09/<strong>2013</strong>Comune di Bussolengo(VR)100.000,00 20/09/<strong>2013</strong>31/12/2014Comune di Villafranca (VR)Totale misura 3<strong>23</strong>/a – Azione 4 194.596,00


212Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1462 del 6 agosto <strong>2013</strong>Progetto sperimentale di housing e co-housing sociale a favore di famiglie in situazione di disagio soprattutto con figli minorie di nuclei famigliari composti da persone anziane sole ed autosufficienti a rischio di isolamento e marginalità sociale.[Servizi sociali]Note per la trasparenza:Lo scopo del presente provvedimento è di definire una specifica sperimentazione di housing e/o co-housing sociale in rispostaai moderni indirizzi di interventi sociali e di individuare i possibili soggetti attuatori. Vengono quindi definiti i criteri richiestidalla sperimentazione e quelli per la valutazione delle progettualità presentate da soggetti no profit che abbiano la forma giuridicadi cooperative sociali e con particolare capacità di realizzazione e di sostenibilità di programmi per un arco di tempo almeno quinquennale.L’Assessore Remo Sernagiotto riferisce quanto segue.La Legge regionale n. 11 del 13 aprile 2001 con l’art.133 ha istituito il “fondo regionale per le politiche sociali” per il conseguimentodegli obiettivi di programmazione regionale in materia di servizi sociali in cui confluiscono risorse statali e regionali.Una quota di tale fondo viene annualmente riservata alle iniziative di interesse regionale nelle aree dei servizi sociali.Si propone di effettuare nella Regione del Veneto una sperimentazione inerente alla esperienza di housing e co-housing sociale.Il termine “housing sociale” designa tutte le politiche e gli interventi finalizzati alla realizzazione e alla gestione, sia da partedello Stato che da parte di organizzazioni private profit o no profit, anche nella forma di reciproca collaborazione,di alloggi economicamenteaccessibili a forte connotazione sociale per coloro che non riescono a soddisfare il proprio bisogno abitativo sul mercatoper ragioni economiche o per assenza di una offerta adeguata.In questo ambito affrontare e superare le criticità rappresenta la chiave per un orientamento non assistenzialistico ma basatosulla valorizzazione delle potenzialità dell’individuo e della famiglia.La finalità è migliorare la condizione individuale, favorendo l’istituzione di un contesto abitativo dignitoso all’interno del quale, inun sistema di rete, sia possibile non solo accedere ad un alloggio adeguato ma anche a relazioni umane ricche, utili e significative.Gli alloggi, assegnati secondo le modalità previste nella scheda progettuale in Allegato A, fanno riferimento alle categorie individuatenella L. 133 del 6 agosto 2008 e tra queste, con tale provvedimento, si intende favorire:1. Nuclei famigliari a basso reddito, con o senza cassa integrazione con precedenza in presenza di figli minori;2. Famiglie unipersonali composte da anziani in condizioni socio-economiche svantaggiate e per questo a rischio di isolamentoe marginalità sociale.Tra le modalità di housing sociale vi è il co-housing inteso come insediamento abitativo composto da alloggi privati corredati daspazi, coperti o scoperti, destinati all’uso comune e alla condivisione tra i “co-housers”. Tale modalità abitativa risulta vantaggiosasia per i nuclei famigliari che per gli anziani soli i quali possono sperimentare la coabitazione anche negli stessi locali.Il “co-housing” è capace di rispondere alle nuove esigenze di abitare relazionandosi con un contesto ricco di risorse: lo spazio,il tempo, il denaro pubblico, le relazioni e un destino comune.Il modello di co-residenza è infatti ricco di soluzioni per recuperare spazi e tempi, si fonda su una sorta di destino comune epropone la creazione di una rete di welfare attivo basato sul coinvolgimento diretto delle persone.Tipicamente le esperienze di co-housing sorte in Europa e anche in Italia, consistono in un insediamento di almeno 30 unitàabitative, per famiglie e persone sole che hanno deciso di vivere come una “comunità di vicinato” per poi dar vita, attraverso unprocesso di programmazione partecipata, alla realizzazione di una comunità dove coesistono spazi privati (la propria abitazione)e spazi comuni.Le motivazioni che portano alla co-residenza sono l’aspirazione a ritrovare dimensioni perdute di socialità, di aiuto reciproco,di buon vicinato e contemporaneamente il desiderio di ridurre la complessità della vita, lo stress e i costi di gestione delle attivitàquotidiane, con particolare riguardo, nello specifico, ai percorsi “educativi” per ricreare le condizioni di autonomia delle famigliein situazioni di difficoltà e per contrastare l’isolamento delle persone anziane rimaste sole, in una logica di sussidiarietà; il tuttoperaltro orientato ad un invecchiamento attivo valorizzando le capacità individuali e favorendo il rapporto intergenerazionale.Con il presente provvedimento si intendono sostenere due progetti innovativi uno per l’area del Veneto orientale (tra le provincedi Venezia, Treviso, Belluno e Rovigo) e uno per l’area del Veneto occidentale (tra le Province di Verona, Padova e Vicenza), a caratteresperimentale e comprendenti entrambe i due destinatari sopra citati e coerenti con le politiche sociali, nel rispetto dei criterimetodologici della progettazione sociale ossia:1. Interventi di aiuto alla famiglia in una situazione di palese disagio economico e sociale che mirino ad attivare il nucleo famigliarerispetto alle sue potenzialità; un approccio, quindi, non assistenzialistico ma di aiuto temporaneo con un programmaindividuale che preveda il far fronte e il superamento della crisi, con l’obiettivo dell’autosufficienza economica e gestionaledopo due anni dall’inizio del programma stesso;2. La famiglia come ambito di tutela del minore;3. L’aiuto all’anziano fragile in un senso anche continuativo, basato sulla attivazione, partecipazione e protagonismo della personaavendo come obiettivo la buona socializzazione e il contrasto alla non autosufficienza.I soggetti titolari dei progetti sono le cooperative sociali iscritte all’albo regionale di competenzaLe suddette potranno inoltrare la proposta di progetto utilizzando l’Allegato A, parte integrante del presente provvedimento,compilato in ogni sua parte allegando fotocopia del documento di riconoscimento del legale rappresentante della organizzazionerichiedente (ai sensi del DPR 445/2000).


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 213Pertanto a partire dalla data di approvazione del presente atto, le domande dovranno essere presentate entro e non oltre il 15ottobre <strong>2013</strong>, esclusivamente tramite posta certificata al seguente indirizzo:protocollo.generale@pec.regione.veneto.itLa valutazione dei progetti sarà effettuata da apposita commissione interna nominata con decreto del dirigente della DirezioneServizi Sociali, e composta dal medesimo o suo delegato, in qualità di Presidente, dal dirigente e un funzionario del Servizio Famiglia,dal dirigente e due funzionari dell’Unità Complessa non autosufficienza e Terzo Settore.Ai fini di una corretta valutazione dei progetti presentati e di un monitoraggio di quelli selezionati, questi dovranno contenereprecisi indicatori di processo e di risultato tali da consentire alla Commissione una valutazione iniziale, una semestrale ed unaannuale.La Commissione esamina e valuta i progetti e predispone la graduatoria. A ciascun criterio verrà assegnato un punteggio chepuò raggiungere al massimo 40 (Criteri A e B) o 10 punti (criteri C e D); saranno ammessi al riparto i progetti che avranno acquisitoun punteggio di almeno 60 punti.La ripartizione del fondo avverrà con decreto dirigenziale della Direzione Servizi Sociali, tenuto conto che il finanziamentomassimo per ognuno dei due progetti sarà di Euro 600.000,00 al netto delle quote di contributi economici previste da parte di altrisoggetti pubblici o privati o dell’autofinanziamento.Saranno ritenuti ammessi i due progetti che dimostreranno la loro sostenibilità nel tempo e risponderanno a criteri di economicità,dettagliando le spese che dovranno essere strettamente funzionali alla realizzazione del progetto.Non saranno ammissibili i costi del personale dipendente (sono invece ammissibili i costi del personale previsto nel progettoper la fornitura di servizi utili al raggiungimento degli obiettivi) e gli acquisti o le ristrutturazioni immobiliari nonché i costi diprogettazione.I beneficiari dovranno presentare alla Direzione Regionale per i Servizi Sociali la comunicazione di avvio del progetto, sottoscrittadal legale rappresentante, sulla base della quale sarà erogato un acconto pari al 60% del contributo assegnato.Allo scopo di documentare lo sviluppo progettuale adeguandolo, se del caso, alle specifiche e funzionali esigenze emerse incorso d’opera, entro sei mesi dall’avvio del progetto, i beneficiari dovranno inviare una relazione sullo stato di avanzamento, riferitaagli indicatori di processo stabiliti nel progetto. In caso di modifiche rilevanti inerenti la parte economica e/o strutturale delprogetto sarà necessario fornire adeguata e documentata motivazione.Trattandosi di progettualità pluriennali, il saldo verrà liquidato su presentazione della rendicontazione delle spese sostenute,resa dal legale rappresentante, accompagnata da esaustiva relazione di valutazione sui risultati raggiunti.La Direzione Regionale potrà verificare in ogni momento lo stato di attuazione del progetto e la veridicità di quanto attestatonelle dichiarazioni sostitutive rese ai sensi del DPR 445/2000, intervenendo con revoca del contributo, se necessario.I soggetti proponenti, per la presentazione dei progetti, dovranno utilizzare la scheda progettuale di cui all’Allegato A che contienegli elementi necessari ad una valutazione oggettiva ed efficace.Per la stesura dei progetti, i proponenti dovranno tener in considerazione i presupposti espressi nell’Allegato B della presentedeliberazione.Ai fini della valutazione delle domande il relatore propone di approvare i criteri generali nonché i relativi punteggi attribuibili,descritti nell’Allegato C della presente deliberazione.Le risorse regionali disponibili sono individuate all’UPB U0148 nel capitolo n. 101141 ”Fondo per le politiche della famiglia”del bilancio <strong>2013</strong>, rispettivamente per Euro 1.200.000,00 eventualmente incrementabili con risorse aggiuntive.Per la realizzazione delle progettualità, che dovranno interessare n. 2 differenti aree/zone geografiche della Regione, comesuddetto, viene destinato un importo non superiore a Euro 600.000,00 per ciascun progetto.Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il presente provvedimento.La Giunta regionale- Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, 4° comma, dello Statuto, il qualedà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con lavigente legislazione regionale e statale;- Vista la L. n. 328/2000;- Vista la L. n. 133/2008;- Vista la L.R. 10.01.1997, n. 1;- Vista la L.R. 29.11.2001, n. 39;- Vista la L.R. 13.04.2001, n. 11;- Vista la L.R. 03.11.2006, n. <strong>23</strong>;- Vista la L.R. del 5.04.<strong>2013</strong>, n. 4.delibera1. di approvare le premesse in parte motiva espresse e di approvare gli Allegati:A= scheda progettuale da utilizzare per l’inoltro della domanda, che dovrà pervenire esclusivamente tramite PEC, entro il 15 ottobre <strong>2013</strong>;B = scheda che riporta i presupposti per la stesura del progetto;C = scheda che riporta i criteri per la valutazione della domanda;


214Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>2. di incaricare il Dirigente della Direzione Servizi Sociali dell’esecuzione del presente provvedimento e di ogni atto conseguente,ivi compresa la nomina della Commissione di valutazione dei progetti;3. di determinare in Euro 1.200.000,00 l’importo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri attiil dirigente regionale della Direzione Servizi Sociali a carico dei fondi stanziati sui capitoli del bilancio regionale <strong>2013</strong>, n. 101141”Fondo per le politiche della famiglia”;4. di informare che avverso al presente provvedimento può essere proposto ricorso giurisdizionale al Tribunale AmministrativoRegionale (T.A.R.) del Veneto o, in alternativa, ricorso straordinario al Capo dello Stato rispettivamente entro 60 e 120 giornidalla data di comunicazione del medesimo;5. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 215giunta regionale – 9^ legislaturaALLEGATOA alla Dgr n. 1462 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 1/3SCHEDA PROGETTUALETITOLO DEL PROGETTOAREE SOCIALI DI RIFERIMENTO (destinatari degli interventi): il riferimento è alle due categorieindicate nel testo della presente delibera:1. Nuclei famigliari a basso reddito transitorio ed emergenziale, soprattutto in presenza di figliminori. I destinatari sono le famiglie non monogenitoriali in quanto per questa fattispecie dibisogno è già previsto un intervento economico nel corso dell’esercizio finanziario corrente2. Famiglie unipersonali composte da anziani in condizioni socio - economiche svantaggiate e perquesto a rischio di isolamento e marginalità socialeINDIVIDUAZIONE: I destinatari del progetti di housing e/o co-housing sociale dovranno essereprioritariamente segnalati dai servizi sociali degli enti locali competenti per residenzaPRESENTAZIONE DEL PROGETTO :Il progetto deve contenere alcuni requisiti essenziali la cui assenza condiziona negativamente la valutazioneda parte della commissione:1. La programmazione deve essere di minimo 5 anni e riguardare le due fattispecie di destinatariassegnando un numero uguale di nuclei abitativi2. Devono essere individuati e ben esplicitati gli indicatori di efficacia e di risultato misurabili etrasmissibili agli uffici competenti della Regione Veneto a cadenza semestraleNucleo famigliare: deve essere definita la formulazione di un piano concordato per fare fronte esuperare le criticità, per cui nel primo anno si prevede la copertura totale delle spese abitative fino a unmassimo di 650,00 euro mensili comprensivi dei servizi erogati utili al raggiungimento dell’obiettivo(quindi anche di eventuale personale di supporto quali psicologi, educatori, etc ). Il contributo non deveessere di natura assistenziale bensì avere carattere di “prestito d’onore”. La quantità e qualità dei servizierogati, oltre a quelli inerenti all’abitazione, costituisce elemento di giudizio discrezionale da parte dellacommissione e deve rientrare nel costo massimale suddetto.Per il primo anno si considera la possibilità di un debito totale rispetto alla spesa prevista ( max 650,00 euromensili).Nel secondo anno deve essere previsto il contributo alle spese da parte della famiglia tale da comportare undebito massimo del 70% rispetto alla spesa prevista che rispetti sempre il massimale suddettoCon il terzo anno la validità del progetto si concretizza se il nucleo risulterà essere autosufficiente cioè adebito zero e se inizierà , dopo il quinto anno, un piano concordato di ammortamento del bebito totale.


216Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATOA alla Dgr n. 1462 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 2/3Anziano autosufficiente ( sopra i 65 anni) a rischio di marginalità per la sua situazione socio – economicaDeve essere prevista la possibilità di concorrere alla spesa sia in contesto di housing che di cohousing socialedifferenziando le situazioni individuali in base al reddito e alla situazione economica della famiglia diorigine. Anche in questo caso la quota mensile, compresa dei servizi erogati non deve essere superiore a650,00 euro per unità .In tale caso il programma individuale non prevede una cadenza pluriennale ma si basa sulla libera sceltaabitativa da parte della persona.La validità della proposta gestionale deve garantire la flessibilità necessaria ad ogni caso considerato e simisura nella possibilità di concretizzare un percorso di vera socializzazione dove al centro vi sia l’attivazionedella persona e la sua autonomia entro una rete di servizi e soprattutto entro una comunitàSOGGETTO GESTORE DEL PROGETTODENOMINAZIONEINDIRIZZOTELEFONO FAX E-MAILCODICE FISCALE:NATURA GIURIDICALEGALE RAPPRESENTANTEPERSONA REFERENTE DEL PROGETTONOME:INDIRIZZOTELEFONO FAX E-MAILAREA TERRITORIALE INTERESSATA DAL PROGETTO IN CUI SI COLLOCA ILCOMPLESSO RESIDENZIALE: da considerare che per la Regione un’area di riferimento ed interesseper le politiche socio-sanitarie è quella di competenza di una azienda sanitaria anche perché è prevedibileche tali programmi si inseriscano nel tempo nella programmazione dei piani di zona.Non acquista, quindi, valore pieno un progetto che, per esempio, interessi solo persone residenti in unsingolo territorio comunale ma che sia flessibile alle richieste provenienti da un vasto territorioSOGGETTI COINVOLTI NELLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: il titolare del progetto puòessere proprietario dell’immobile e gestore del progetto o anche solamente il gestore dello stesso. Nelsecondo caso dovranno essere dettagliate le modalità di accordo con la proprietà pubblica o privata che sia.ANALISI SOCIALE CON EVIDENZIAZIONE DEI BISOGNI E DELLE CRITICITÀ: descrivere sevi sono, rispetto ai contesti di riferimento delle specificità del territorio considerato.INNOVAZIONE: le caratteristiche del progetto si basano su criteri innovativi in ordine agli aspettistrutturali, organizzativi e finanziari: e’ necessario circostanziare perché e in riferimento a quali parametri omodelli anche internazionali, si ritiene innovativo il proprio progetto in ordine agli aspetti suddetti. Inoltreper essere valutato innovativo un progetto non si deve sovrapporre ad altre simili progettualità presenti nelterritorio di competenza.La valutazione finale sulla innovazione spetta alla commissione prevista con la presente <strong>Del</strong>iberazione chesarà istituita con DDR del dirigente della Direzione Regionale per i Servizi Sociali.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 217ALLEGATOA alla Dgr n. 1462 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 3/3OBIETTIVI GENERALI E SPECIFICI DEL PROGETTO: coerenti a quanto esposto relativamente alledue categorie di interesse.RISULTATI ATTESI : descrizione dettagliata della tempistica rispetto ai risultati attesi coerenti con gliobiettivi descritti. La valutazione di efficacia deve avere una cadenza semestrale e valutata in base a precisiindicatori che comprendano anche indicatori di risultato.Gli indicatori sono necessari per il monitoraggio del programma e quindi la sua rendicontazione.DURATA (minimo 5 anni) e fasi monitorabili di realizzazione (start up- semestrali - annuali)RISORSE UMANE, STRUMENTALI ED ECONOMICHE“BUSINESS PLAN”: pianificazione da dimostrarsi sostenibile rispetto alle linee irrinunciabili di cui allavoce “presentazione del progetto”.AZIONI PREVISTE PER LA REALIZZAZIONE : modalità di attuazione, tempistica e impatto sulterritorio.


218Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>giunta regionale – 9^ legislaturaALLEGATOB alla Dgr n. 1462 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 1/2PROGETTO SPERIMENTALE HOUSING E/O CO-HOUSING SOCIALEA FAVORE DI FAMIGLIE IN SITUAZIONE TEMPORANEA DI DISAGIO E DI ANZIANIA RISCHIO DI ISOLAMENTO E MARGINALITA’ SOCIALEPrincipi generali per la stesura del progetto (in grassetto le parole chiave utili per la stesuradel progetto)Con il mutamento socio – economico in corso si assiste all’emergere di nuove forme di marginalità sociale inaggiunta a quelle tradizionalmente intese, basti pensare a chi perde il lavoro con il conseguente crollo delreddito familiare e a volte con l’onere di un credito bancario in corso e con uno o più figli minori daaccudire ed educare.In ogni caso il declino della persona verso la marginalità sociale è anche espressione di una perdita diruolo, una fuoriuscita dal sistema comunitario ed un assopimento delle proprie capacità.Tutte le evidenze dimostrano quanto sia necessario uscire da una logica prevalentemente assistenzialisticabasata sul contributo economico ed innescare, invece, azioni che permettano alla persona di attivarsivalorizzando le proprie potenzialità in una dinamica, quando serve, di ri-socializzazione.Il rapido mutamento socio – economico in corso a cui si collegano le dinamiche frenetiche della quotidianitàe il rischio di isolamento, richiedono azioni territoriali capaci di evitare la dispersione del grande serbatoiodi capitale sociale veneto, avendo la famiglia come principale destinataria dell’attenzione oltre chel’anziano quale componente di una fascia di popolazione in esponenziale incremento numerico.A tale proposito le linee di indirizzo della programmazione socio – sanitaria sia in ambito nazionale cheregionale indicano come obiettivo prioritario quello di prevenire e ritardare l’istituzionalizzazione dellapersona anziana favorendone la permanenza al domicilio o comunque l’inserimento in un contestocomunitario accoglienteÈ importante,quindi, attivare azioni congruenti che facilitino e ottimizzino l’autonomia della persona anzianarimasta sola e ne valorizzino le potenzialità promuovendo azioni che favoriscano l’acquisizione di un ruolopieno di cittadinanza.Con il presente bando si intende selezionare e sostenere due progetti sperimentali, proposti da attori delterzo settore inquadrabili nell’ambito delle cooperative sociali regolarmente iscritte all’Albo Regionaledel Veneto e rispetto ad un definito territorio o area di intervento, che prevedano la costruzione di unsistema di housing e/o co-housing sociale avendo come destinatari dell’intervento, per la metà delle unitàabitative disponibili, le famiglie che versano in una situazione di disagio economico ed abitativo; per larestante metà persone anziane, sopra i 65 anni di età a rischio di marginalità per una situazione socialeod economica di criticità con alto rischio di isolamento. Il finanziamento deve essere tale da garantire ilraggiungimento di tale obiettivo lasciando al gestore del progetto l’autonomia nella ripartizione dellerisorse economiche a disposizioneNell’attuale realtà urbana, sfuggevole e per nulla rassicurante, da una parte l’individuo si trova in unacondizione di assoluto bisogno di senso e di comunità, dall’altra le istituzioni cercano di stimolare nuoveforme di welfare (maggiormente capaci di venire incontro ad esigenze sempre più diversificate, con risorsedecrescenti) e risposte più efficaci ai temi della sicurezza, dell’abitare sostenibile e della crescitacomunitariaL’housing e/o il cohousing sociale sono capaci di rispondere alle diversificate esigenze di abitare in uncontesto ricco di risorse : lo spazio, il tempo, il denaro pubblico, le relazioni e un destino comune.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 219ALLEGATOB alla Dgr n. 1462 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 2/2In particolare il modello di co-residenza è ricco di soluzioni per recuperare spazi e tempi, si fonda su unasorta di destino comune delle comunità e propugna la creazione di una rete di welfare attivo basato sulcoinvolgimento diretto delle persone.Le motivazioni che portano alla co-residenza sono l’aspirazione a ritrovare dimensioni perdute disocialità, di aiuto reciproco e di buon vicinato e contemporaneamente il desiderio di ridurre la complessitàdella vita, dello stress e dei costi di gestione delle attività quotidiane, con particolare riguardo, nellospecifico, ai percorsi “educativi” per ricreare le condizioni di autonomia delle famiglie in situazioni didifficoltà e per contrastare l’isolamento delle persone anziane rimaste sole, in una logica disussidiarietà.I principi guida sono,quindi, gli stessi relativamente alle due categorie di interesse e sono riconducibili a dueassunti principali:1. l’abitare sostenibile nella forma dell’housing e/o co-housing sociale;2. l’esercizio della sussidiarietà orizzontale proprio di una comunità competente e capace di sostenere lafamiglia e i singoli nel fronteggiare le criticità e prevenire la marginalità sociale;Le strategie applicative sono inevitabilmente diverse :- nel caso del disagio espresso dal nucleo famigliare si tratta di programmare un percorso di inizialesostegno ma avendo come principio una opportunità di “prestito d’onore” utile a fronteggiare e superarela crisi in un sistema di rete parte della programmazione stessa al fine di rendere, come obiettivo primario,la famiglia autosufficiente;- nel caso della persona anziana si tratta di una prevenzione della solitudine e del rischio di marginalitàsociale valorizzando le potenzialità del singolo come cittadino attivo. Le risorse vanno finalizzate soprattuttoalla organizzazione e gestione del sistema essendo prevista la partecipazione economica della personainteressata senza escludere la possibilità di sostenere economicamente le persone a basso reddito e senza retefamigliare di riferimento e per questo maggiormente esposte al rischio di marginalità sociale.


220Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>giunta regionale – 9^ legislaturaALLEGATOC alla Dgr n. 1462 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 1/4PROGETTO SPERIMENTALE di CO-HOUSINGA FAVORE DI FAMIGLIE IN SITUAZIONE TEMPORANEADI DISAGIO E DI ANZIANI RIMASTI SOLIpossono partecipare al presente bando regionale i progetti, relativi alle specifiche aree di interesse sottoindicate ed argomentate nell’allegato A .1. Nuclei famigliari a basso reddito anche transitorio ed emergenziale, soprattutto in presenza di figliminori. I destinatari sono le famiglie non monogenitoriali in quanto per questa fattispecie è giàprevisto un intervento economico nel corso dell’esercizio finanziario corrente;2. Unità famigliari composte da anziani soli ed in condizioni socio – economiche svantaggiate e perquesto a rischio di isolamento e marginalità sociale.I destinatari del presente provvedimento sono le Cooperative Sociali iscritte all’albocompetenza.regionale diLe domande dovranno essere presentate entro e non oltre il 15 ottobre <strong>2013</strong>, esclusivamente tramite postacertificata al seguente indirizzo:protocollo.generale@pec.regione.veneto.ite con la dicitura “progetto sperimentale housing e/o co-housing sociale”.Non è ammessa la presentazione di domande plurime da parte dello stesso soggetto.Entro 15 gg. dal termine della scadenza per la presentazione delle domande, in caso di incompletezza dellemedesime, la Direzione Servizi Sociali potrà chiederne l’integrazione, che dovrà essere fornita entro i 10 gg.successivi, pena l’esclusione dell’istanza.Criteri di valutazione dei progetti:1. Disponibilità immediata delle strutture residenziali organizzate per poter realizzare progetto dihousing e/o cohousing sociale a favore di famiglie in situazione di temporaneo disagio, e di anziani arischio di isolamento e marginalità sociale;2. Progetto applicato alla struttura residenziale che si utilizzerà;3. Innovazione: si valuta il grado di novità sul territorio di competenza rispetto al bisogno consideratononché le modalità operative e le metodologie adottate per la realizzazione del progetto.Criteri di valutazioneA. Disponibilità al 31.12.<strong>2013</strong> delle struttureresidenziali e requisiti minimi delle stesse(non è previsto contributo economico per interventistrutturali ciò che invalida il progetto)Max 40PunteggioUnità abitative nelle seguenti zone urbane:- Immobili in centro storico zona A ai sensidel D.M. n° 1444/68 anche con spazi averde privato 20- Immobili in zona di completamento B aisensi del D.M. n° 1444/68 anche con spazia verde privato 12


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 221ALLEGATOC alla Dgr n. 1462 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 2/4NB: si intendono nuclei abitativi preferibilmente con :( dotazioni che condizionano il giudizio di qualità)Nuovi e restaurati o che abbiano effettuatomanuntenzioni straordinarie entro 24 mesiDotati di climatizzazioneTv al plasmaNuovi arrediNB: non è valutabile un progetto in cui siano assentitali requisiti indispensabili :Spazi verdi pari ad almeno 1/3 della superficieutile lorda (SUL)Facilmente accessibile ai mezzi di trasportoBen collegato ai servizi territoriali (sanitari,negozi, farmacia, etc )- Immobili in Zona C ai sensi del D.M. n°1444/68 anche con spazi di verde privato7Complessi di appartamenti :- Da 36 a 45 appartamenti 10- Da 30 a 35 appartamenti 6- Da 25 a 30 appartamenti 3Complessi di appartamenti con le seguentidotazioni:- Impianto fotovoltaico da almeno 18 Kwed impianto illuminazione a led 10- Impianto fotovoltaico da almeno 18 Kwe senza impianto illuminazione a led 7- Senza impianto fotovoltaico da almeno18 Kw e con impianto illuminazione a led5- Senza impianto fotovoltaico da almeno18 Kw e senza impianto illuminazione a led1B. Modalità di gestioneMAX 40Condizione essenziale : il soggetto proponentedeve dimostrare la fattiva applicabilità del progetto,la capacità di condurlo totalmente e responsabilmentecogestione: prassi definita formalmente( comitato, assemblee, rappresentanti ,etc) rispetto alprincipio di partecipazione democratica : il grado dicogestione incide anche sul giudizio di qualità finaleorganizzazione e gestione della struttura( grado di partecipazione da parte degli ospiti)- cogestione nella organizzazione dellastruttura, nelle attività ed ancheamministrativa 6- cogestione organizzativa e delle attività4- cogestione scarsa (giudizio dellacommissione) 2- assente cogestione 0organizzazione e gestione dei servizie spazi comuni- cogestione degli spazi di uso comune 6- scarsa cogestione degli spazi di uso comune( giudizio della commissione) : 4- assente cogestione : 0


222Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATOC alla Dgr n. 1462 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 3/4Programmadiaiutoallafamigliaperilsuperamentodiunasituazioneeconomicaedabitativacritica(valutazione discrezionale dellacommissione)( si intende il programma secondo gli obiettivi e loschema di cui alla voce “nucleo famigliare”nell’allegato C valutando il grado di efficacia efattibilità)NB: la presenza di entrambe le categorie ècondizione essenzialealto grado 4medio grado 3basso grado 2Individuazione dei criteri per la stesuradei programmi per le persone anziane chefavoriscano la socializzazione,l’attivazione e la partecipazione dellapersona (valutazione discrezionale dellacommissione)alto grado 3medio grado 2basso grado 1Presenza e grado di coinvolgimento tra famiglie epersone anziane condiziona il giudizio di qualitàPredisposizione di criteri e modalitàattuative di collegamento e collaborazionetra le famiglie e le persone anziane oltrealla valorizzazione del rapportointergenerazionale e di tutte le iniziativevalide a favorire la crescita della comunitàdei coabitanti ( valutazione a discrezionedella commissione)alto grado 7medio grado 5basso grado 3


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 2<strong>23</strong>ALLEGATOC alla Dgr n. 1462 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 4/4L’entità del lavoro in rete condiziona il giudiziodi qualitàmodalità di attuazione del lavoro di retecon altri soggetti del terzo settore, entipubblici privati profit (partenariatodimostrabile con la documentazione)coinvolgimento di oltre 5 attori : 4coinvolgimento di 3 o 4 attori : 3coinvolgimento di 1 o 2 attori : 2La sostenibilità a lungo termine condiziona ilgiudizio di qualitàstesura del ”business plan” sostenibile abreve, medio e lungo termine orientatoall’autogestione senza fondi pubblici inun arco temporale tra 3 e 6 annifino ai 6 anni : 10fino ai 4 anni : 8fino ai 3 anni : 5C. InnovazioneMAX 10 - Progetto totalmente innovativo nel territoriodi competenza (si intende un territorio dicompetenza di una ulss) 10- Progetto già in atto con programma diimplementazione 6- Altri progetti simili già attuati nel territoriodi competenza ( la similitudine si riferiscesia ai destinatari che al numero dei nucleiabitativi) 3D. Giudizio di qualitàMAX 10Nella valutazione complessiva della qualità delprogetto rientrano le seguenti componenti:A: Dotazioni dei nuclei abitativi, come indicato ,considerando essenziali le caratterstiche strutturali egli arredi nuovi 1/2B: grado della cogestione 1/2D: coinvolgimento tra famiglie e persone anzianedinamica favorevole al rapporto intergenerazionale1/2E: entità del lavoro in rete 1/2F: sostenibilità a lungo termine 1/2…………


224Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1471 del 12 agosto <strong>2013</strong>Progetto “Scuola Sport e Territorio: Più Sport @ Scuola” finalizzato ad incentivare l’avviamento alla pratica sportivanelle scuole. Anno scolastico <strong>2013</strong>/2014. Approvazione bando contributi. Art. 63, comma 1, L.R. n. 1 del 30/01/2004. DGRn. 55/CR del 18/06/<strong>2013</strong>.[Sport e tempo libero]Note per la trasparenza:Il provvedimento approva il progetto SCUOLA SPORT E TERRITORIO: PIÙ SPORT @ SCUOLA per l’anno scolastico<strong>2013</strong>/2014 e il bando relativo stabilendo contestualmente il termine per la presentazione delle relative richieste di contributo.Il Vicepresidente on. Marino Zorzato, di concerto con l’Assessore Elena Donazzan, riferisce quanto segue.L’art. 63, comma 1 della L.R. n. 1 del 30/1/2004 autorizza la Giunta regionale, sentita la competente Commissione consiliare,a predisporre un progetto finalizzato ad incentivare l’avviamento alla pratica sportiva nelle scuole attraverso un incremento delleattività motorio sportive in esse praticate, avvalendosi degli insegnanti ed in sinergia con federazioni sportive, enti di promozionesportiva, società ed associazioni loro affiliate prevedendo, a tale scopo, l’assegnazione di contributi alle istituzioni scolastiche.Per le finalità sopra dette, dall’anno scolastico 2004/2005, a seguito dei contatti con il MIUR - Ufficio Scolastico Regionaleper il Veneto - Direzione Generale, è stato elaborato un progetto denominato “SCUOLA SPORT E TERRITORIO: PIÙ SPORT @SCUOLA” con l’obiettivo di valorizzare l’attività motoria, ludica e sportiva nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondogrado del Veneto, sia statali che paritarie, al fine di favorire negli studenti l’adozione di idonei stili di vita attraverso il potenziamentodella collaborazione tra scuola, mondo dello sport ed istituzioni territoriali.Va inoltre ricordato che il progetto prevede per ciascun istituto la figura del referente scolastico-sportivo, soggetto individuatodai medesimi istituti che intendono aderire all’iniziativa, cui affidare compiti di consulenza e riferimento organizzativo delle attivitàsportivo-motorie in ambito scolastico, nonché di promozione di attive forme di collaborazione con il mondo sportivo presentenel territorio. Tale referente va individuato tra i diplomati ISEF e tra i laureati in Scienze Motorie.Sulla struttura del progetto e con riferimento alle sue varie edizioni, la competente Commissione Consiliare si è già espressafavorevolmente all’unanimità come sotto evidenziato:− in data 17.06.2004, in relazione alla DGR n. 27/CR del 19/03/2004;− in data 08.03.2006, in relazione alla DGR n. 7/CR del 31/01/2006;− in data 18.12.2006, in relazione alla DGR n. 146 /CR del 5/12/2006;− in data 21.02.2008, in relazione alla DGR n. 166/CR del 18/12/2007;− in data 08.04.2009, in relazione alla DGR n. 38/CR del 17/03/2009;− in data 11.03.2010, in relazione alla DGR n. 27/CR del 16/02/2010;− in data 26.05.2011, in relazione alla DGR n. 29/CR del 19/04/2011;− In data 04.07.2012, in relazione alla DGR n. 44/CR del 5/06/2012.Con provvedimento DGR n. 55/CR del 18/06/<strong>2013</strong>, la Giunta regionale ha attivato l’iniziativa adottando il bando per l’anno scolastico<strong>2013</strong>/2014; sul progetto la VI^ Commissione Consiliare ha espresso parere favorevole all’unanimità, nella seduta in data 17/07/<strong>2013</strong>.Per l’attuazione del progetto, il bilancio regionale per il corrente esercizio finanziario, approvato con L.R. 05/04/<strong>2013</strong> n. 4, prevedeuna disponibilità finanziaria di € 400.000,00 a valere sul capitolo di spesa n. 100644 “Iniziative regionali per incentivare la praticasportiva nelle scuole (art. 63, L.R. 30/01/2004, n. 1)” dell’U.P.B. U0168 “Iniziative per lo sviluppo dello sport”. Tali risorse consentirannodi provvedere al finanziamento delle richieste di partecipazione al progetto che perverranno dalle istituzioni scolastiche.Con DGR n. 1050 del 28/06/<strong>2013</strong>, la Giunta regionale ha impartito disposizioni innovative in merito alle modalità di gestionedei flussi di corrispondenza con la Regione del Veneto e, pertanto, si rende necessario adeguare il bando laddove si disciplinano lemodalità di presentazione delle domande.Si propone, pertanto, l’approvazione del progetto e dei seguenti allegati:− Allegato A “Bando per la presentazione delle istanze di contributo relative all’anno scolastico <strong>2013</strong>/2014”;− Allegato B “Modulo per la presentazione delle istanze di contributo relative all’anno scolastico <strong>2013</strong>/2014”;− Allegato C “Modulo per la rendicontazione finale relativa all’anno scolastico <strong>2013</strong>/2014”.Con successivo provvedimento, si procederà alla ripartizione dei fondi tra le istituzioni scolastiche che avranno aderito al progetto;il finanziamento sarà erogato ai beneficiari tramite le “scuole polo”, una per provincia, specificamente individuate dal MIUR- Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto con il quale verrà sottoscritto apposito accordo procedimentale al fine di definire lemodalità di erogazione dei contributi e di rendicontazione delle attività svolte.Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.La Giunta regionaleUdito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53, comma 4, dello Statuto, il quale dàatto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con lavigente legislazione regionale e statale;Vista la L.R. n. 1/2004, art. 63, comma 1;Vista la L.R. n. 4/<strong>2013</strong>;Vista la DGR n. 55/CR/<strong>2013</strong>;Preso atto del parere favorevole espresso all’unanimità dalla VI^ Commissione Consiliare nella seduta in data 17/07/<strong>2013</strong>;


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 225delibera1. di approvare, ai sensi dell’art. 63, comma 1, della L.R. n. 1/2004, il progetto rivolto alle istituzioni scolastiche del Veneto,denominato “SCUOLA SPORT E TERRITORIO: PIÙ SPORT @ SCUOLA” per l’anno scolastico <strong>2013</strong>/2014 e i seguenti allegati:− Allegato A “Bando per la presentazione delle istanze di contributo relative all’anno scolastico <strong>2013</strong>/2014”;− Allegato B “Modulo per la presentazione delle istanze di contributo relative all’anno scolastico <strong>2013</strong>/2014”;− Allegato C “Modulo per la rendicontazione finale relativa all’anno scolastico <strong>2013</strong>/2014”;2. di stabilire che le domande dovranno pervenire, a pena di decadenza, entro il 30° giorno dalla data di pubblicazione delpresente provvedimento nel Bollettino ufficiale della Regione;3. di determinare in € 400.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione si darà corso con successivoprovvedimento, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo n. 100644 del bilancio <strong>2013</strong> “Iniziativeregionali per incentivare la pratica sportiva nelle scuole (art. 63, L.R. 30/01/2004, n. 1)”;4. di dare atto che la spesa di cui si disporrà l’impegno con successivo provvedimento non rientra nelle tipologie soggette alimitazioni ai sensi della L.R. 1/2011;5. di rinviare a successivo provvedimento l’assegnazione dei finanziamenti in relazione al numero di scuole che avranno aderitoall’iniziativa, e l’approvazione dello schema di accordo procedimentale che sarà sottoscritto dalla Regione del Veneto e dal MIUR- Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, al fine di definire le modalità di erogazione dei contributi e di rendicontazione delleattività svolte;6. di incaricare il Dirigente della Direzione regionale Lavori Pubblici dell’esecuzione del presente atto;7. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 26, co. 1, del decreto legislativo14 marzo <strong>2013</strong>, n. 33;8. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.


226Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>giunta regionale – 9^ legislaturaALLEGATOA alla Dgr n. 1471 del 12 agosto <strong>2013</strong> pag. 1/3BANDO PER LA PRESENTAZIONE DELLE ISTANZE DI CONTRIBUTO RELATIVEALL’ANNO SCOLASTICO <strong>2013</strong>/2014.La Regione del Veneto, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, ha attivato fin dal2004, il progetto “Più sport @ scuola” al fine di incrementare le attività motorie e sportive nelle scuoleattraverso il contatto diretto dei giovani con gli organismi sportivi del territorio.Il progetto, che la Regione intende riproporre anche per l’anno scolastico <strong>2013</strong>/2014, si sviluppa avvalendosidegli insegnanti di educazione fisica, dei laureati in scienze motorie e dei diplomati ISEF, in sinergia confederazioni sportive, enti di promozione sportiva, società ed associazioni loro affiliate, AmministrazioniLocali e altri Enti interessati all’educazione dei giovani e alla prevenzione.L’intento è quello di realizzare una concreta azione di avviamento allo sport e di diffusione dei suoi valoripositivi affinché la pratica sportiva diventi stile di vita da iniziare in età scolare e da mantenere lungo l’arcodella vita.Il progetto riguarda le istituzioni scolastiche primarie del Veneto il cui apporto non dovrà esserecaratterizzato dalla episodicità, bensì rientrare in un intervento sistematico finalizzato a:- promuovere un’azione educativa e culturale della pratica motoria perché diventi abitudine di vita;- riscoprire il valore educativo dello sport nei suoi aspetti motorio, socializzante e comportamentale;- favorire l’integrazione dell’educazione motoria e sportiva nell’ambito del curriculum di ciascunstudente;- favorire momenti di confronto per lo sviluppo di un corretto concetto di competizione;- favorire la partecipazione alle attività motorie e sportive degli alunni non praticanti attività sportivefuori dall’ambito scolastico.Nell’ambito del progetto sono coinvolti a pieno titolo le associazioni sportive, incentivate ad offrire leproprie esperienze formative in collaborazione con la scuola e gli Enti Locali, sollecitati a sostenere leassociazioni affinché questa maggior attività sportiva, più diffusamente praticata sul territorio, si sviluppi inmodo coerente.MODALITÀ REALIZZATIVELe istituzioni scolastiche della Scuola Primaria si avvalgono, nell’organizzazione della pratica sportiva, di unreferente individuato tra i diplomati ISEF o laureati in Scienze Motorie. Il referente è tenuto a sostenere ilcoordinamento didattico e fornire assistenza organizzativa alla programmazione delle attività ludiche esportive, nonché fornire sostengo alla formazione degli insegnanti, sollecitare iniziative per la promozionedella cultura dello sport, promuovere e coordinare forme di collaborazione con le associazioni sportivepresenti nel territorio e con gli Enti Locali. Il referente, in fase di definizione delle proposte didattiche daattuarsi in collaborazione con le associazioni sportive, terrà conto delle finalità educative della scuola.Le istituzioni scolastiche aderenti richiederanno al Ministero competente l’autorizzazione a poter svolgere leore di avviamento alla pratica sportiva connesse al progetto.Al referente verrà assegnato un monte-ore da utilizzare per l’attuazione delle attività sopra descritte.CRITERI DI FINANZIAMENTOI progetti saranno finanziati riconoscendo alle Direzioni Didattiche o Scuole Primarie un massimo di n. 40ore, da definirsi in fase di riparto, in relazione al numero delle richieste che perverranno.Il contributo della Regione sarà pari ad € 26,00, al lordo degli oneri di legge, per ciascuna ora attribuita alprogetto.La Regione provvederà all’esame di tutte le istanze che perverranno individuando quelle ammissibili alfinanziamento regionale.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 227ALLEGATOA alla Dgr n. 1471 del 12 agosto <strong>2013</strong> pag. 2/3MODALITA’ OPERATIVEL’attività di coordinamento e gestione amministrativa del progetto sarà gestita dal MIUR - Ufficio ScolasticoRegionale per il Veneto tramite i propri uffici provinciali, è sarà regolamentata da apposito accordoprocedimentale, che le parti dovranno sottoscrivere, al fine di definire le modalità di rendicontazione e dierogazione dei finanziamenti. Per tale attività, a ciascun Ufficio Scolastico Provinciale, sarà riconosciuto unmonte ore da quantificarsi in sede di riparto.Le istituzioni scolastiche ammesse al finanziamento dovranno affidare l’incarico al referente, primadell’inizio dell’attività, tramite contratto d’opera nel caso di referente esterno o con lettera d’incarico qualorasi tratti di docente interno all’istituto.TERMINI E MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DOMANDELe richieste di finanziamento dovranno essere trasmesse, a pena di esclusione, entro il termine perentorio di30 giorni dalla data di pubblicazione del presente bando sul B.U.R. Veneto, utilizzando esclusivamente imoduli di domanda appositamente predisposti che saranno reperibili nell’area bandi del sito della RegioneVeneto, o al seguente indirizzo: http:// www.regione.veneto.it/web/sport.L’ammissibilità al finanziamento non è subordinata all’individuazione del referente scolastico in sede didomanda.L'istanza di contributo dovrà essere presentata tramite una delle seguenti modalità:a) tramite PEC, il cui indirizzo sia stato pubblicato nell’Indice delle Pubbliche Amministrazioni,all’indirizzo protocollo.generale@pec.regione.veneto.it;b) a mezzo del servizio postale, mediante raccomandata con avviso di ricevimento, indirizzata aRegione del Veneto – Direzione Lavori Pubblici - Servizio Sport - Palazzo Sceriman - Cannaregio168 - 30121 Venezia;c) tramite presentazione a mano presso i sopra indicati uffici dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle12.30;d) tramite fax esclusivamente al n. 041-2792610.La data di presentazione, ai fini dell’ammissibilità, sarà rilevata dalla di spedizione della PEC, dalla data deltimbro postale, dalla data del timbro di accettazione, nel caso di consegna a mano, e dalla stampigliaturadella data di ricezione del fax.Nel solo caso di scuole paritarie aventi il requisito di “impresa” e in possesso di propria casella di postaelettronica certificata pubblicata nel Registro Imprese delle Camere di Commercio o nell’Indice nazionaledegli indirizzi di posta elettronica certificata (INI-PEC) delle imprese e dei professionisti, presso il Ministeroper lo sviluppo economico, di cui al D.M. 19/3/<strong>2013</strong>, l’invio della domanda dovrà avvenireobbligatoriamente per via telematica tramite PEC all’indirizzo protocollo.generale@pec.regione.veneto.it;In caso di presentazione dell’istanza tramite PEC dovranno essere rispettate scrupolosamente le specifichedisposizioni reperibili nel sito ufficiale della Regione del Veneto al seguente indirizzo:http://www.regione.veneto.it/web/affari-generali/pec-regione-veneto.Qualora il termine di scadenza dovesse scadere di domenica o in altro giorno festivo, esso si intendeprorogato al primo giorno lavorativo utile immediatamente successivo.Non saranno comunque considerate eventuali domande che perverranno prima della data di pubblicazionesul B.U.R. del presente Bando.Per maggiori informazioni visitare il sito: www.regione.veneto.it/web/sport.LIQUIDAZIONE FINANZIAMENTILa Regione provvederà ad erogare i contributi all’Ufficio Scolastico Regionale tramite apposite “scuolepolo”, una per provincia, dallo stesso individuate.L’erogazione delle somme avverrà secondo le seguenti modalità: un acconto fino al 50% all’avvio dell’attività. Gli Istituti scolastici dovranno far pervenire alrispettivo Ufficio Scolastico Provinciale l’attestazione di avvio dell’attività e copia del contrattod’opera o della lettera d’incarico. Per contro gli Uffici Scolastici Provinciali dovranno comunicare


228Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATOA alla Dgr n. 1471 del 12 agosto <strong>2013</strong> pag. 3/3alla Regione del Veneto, ai fini dell’erogazione dell’acconto, l’elenco dei progetti regolarmenteattivati;il saldo a conclusione dell’attività. Gli Istituti scolastici dovranno far pervenire al rispettivo UfficioScolastico Provinciale l’attestazione di avvenuta realizzazione dei progetti e la rendicontazionefinale utilizzando il modulo appositamente predisposto dalla Regione del Veneto. Gli UfficiScolastici Provinciali dovranno comunicare alla Regione del Veneto, ai fini dell’erogazione delsaldo, l’elenco dei progetti realizzati e delle ore effettivamente svolte.La Regione si riserva la facoltà di effettuare controlli a campione sulla documentazione in possesso degliUffici Scolastici Provinciali.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 229giunta regionale – 9^ legislaturaALLEGATOB alla Dgr n. 1471 del 12 agosto <strong>2013</strong> pag. 1/2MODULO PER LA PRESENTAZIONE DELLE ISTANZE DI CONTRIBUTO RELATIVEALL’ANNO SCOLASTICO <strong>2013</strong>/2014.Progetto “SCUOLA SPORT E TERRITORIO: PIU’ SPORT @ SCUOLA” – a.s. <strong>2013</strong>/2014.Domanda di contributo.Marca da bolloda € 16,00(solo nel caso di inoltrodell’istanza tramite supportocartaceo).REGIONE VENETODirezione Lavori Pubblici – Servizio SportPalazzo ScerimanCannaregio, 16830121 Venezia VEIl sottoscritto …………………………………………………………….. Dirigente dell’Istituto scolasticodenominato…………………….. ………………………………….…….. …………………………………….con sede in via ………………………………..………n. ……….... comune di ………………………..…CAP ………… prov. (………).Telefono ……………………………………….……………. Fax ……….……………………………………E_mail (dell’Istituto) ……………………………………………..CHIEDEdi essere ammesso al piano di ripartizione regionale dei contributi previsti dall’art. 63 della legge regionalen. 1 del 30/01/2004 aderendo al progetto “SCUOLA SPORT E TERRITORIO: PIU’ SPORT @ SCUOLA –a.s. <strong>2013</strong>/2014. A tal proposito allega la scheda informativa dell’attività in programma.Si impegna a richiedere al Ministero competente l’autorizzazione a poter svolgere le ore di avviamento allapratica sportiva connesse al progetto.Dichiara inoltre che l’Istituto scolastico rientra tra una delle seguenti tipologie (barrare l’opzione che interessa):scuola pubblica statalescuola paritaria con requisito di “impresa”scuola paritaria non avente requisito di “impresa”da compilare solo nel caso di inoltro dell’istanza tramite PECSi dichiara che l’imposta di bollo è stata assolta in modo virtuale in virtù di apposita autorizzazione (estremidell’autorizzazione: ________________________) ottenuta dalla Agenzia delle Entrate, ai sensi dell’art. 15D.P.R. 642/1972 e art. 7 del D.M. 13/01/2004 secondo la seguente modalità di pagamento:_____________________________________________________.Si fornisce il consenso al trattamento dei dati relativi alla presente domanda ai sensi del D. Lgs. 196/2003 art. <strong>23</strong> il trattamento delle informazionisarà effettuato dalla Regione del Veneto e dall’Ufficio Scolastico Regionale su supporto cartaceo e informatizzato ai fini della realizzazione delprogetto. Il conferimento dei dati ha natura obbligatoria. L’interessato può esercitare i diritti di cui all’art. 7 del D. Lgs. 196/2003 contattando laRegione del Veneto – Direzione Lavori Pubblici Servizio Sport – Cannaregio, 168 – 30121 Venezia.Data …………………….TimbroScuolaFirma del Dirigente Scolastico


<strong>23</strong>0Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATOB alla Dgr n. 1471 del 12 agosto <strong>2013</strong> pag. 2/2…………………………………………………..SCHEDA INFORMATIVAIstituto Scolastico: ……………………………………………………………………………………………..…………Docente Referente (SCUOLA PRIMARIA) da individuarsi almeno prima dell’inizio delle attività:Cognome e Nome: .…..………………………………………………………………………………………….N. telefono: …………/………………………….………………E-Mail: …………….…………….….…….@..............................................Scuola stataleScuola paritariaSe la scuola è soggetta a variazioni strutturali per l’a.s. <strong>2013</strong>/2014 indicare la nuova struttura……………………………………………………………………………………………………………………………….Informazioni statistiche territoriali:Comuni ove sono ubicati i plessi primari dell’Istituto:Informazioni statistiche sull’Istituzione ScolasticaOBBLIGATORIE ai fini dell’ammissibilità al finanziamento:1)……………………………………….…………..2)……………………………………………………N° alunni: n. ________ della scuola PrimariaN° plessi: _________ di scuola Primaria3)……………………………………………………4)……………………………………………………5)…………………………………………………….6)……………………………………….…………...TimbroFirma del Dirigente ScolasticoScuola……………………..…..……….


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> <strong>23</strong>1giunta regionale – 9^ legislaturaALLEGATOC alla Dgr n. 1471 del 12 agosto <strong>2013</strong> pag. 1/2MODULO PER LA RENDICONTAZIONE FINALERELATIVA ALL’ANNO SCOLASTICO <strong>2013</strong>/2014Progetto “SCUOLA SPORT E TERRITORIO: PIU’ SPORT @ SCUOLA” – a.s. <strong>2013</strong>/2014.Rendicontazione finale. Richiesta di liquidazione del saldo.AL M.I.U.R.UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALEDI _________________Il sottoscritto …………………………………………………………….. Dirigente dell’Istituto scolasticodenominato…………………….. ………………………………….…….. …………………………………….con sede in via ……………………………………n. …….. comune di ……………………… prov. ………..Telefono ……………………………………….……………. Fax ……….……………………………………E-mail (dell’Istituto) ……………………………………………..ATTESTAai fini della liquidazione del saldo del contributo concesso dalla Regione del Veneto per la partecipazione alprogetto “SCUOLA SPORT E TERRITORIO: PIU’ SPORT @ SCUOLA” – a.s. <strong>2013</strong>/2014, che l’attivitàoggetto del finanziamento è stata realizzata secondo il programma e nel rispetto degli obiettivi prefissati.A tal proposito si allega la rendicontazione finale.Si fornisce il consenso al trattamento dei dati relativi alla presente domanda ai sensi del D. Lgs 196/2003 art. <strong>23</strong> il trattamento delleinformazioni sarà effettuato dalla Regione del Veneto e dall’Ufficio Scolastico Regionale su supporto cartaceo e informatizzato aifini della realizzazione del progetto. Il conferimento dei dati ha natura obbligatoria. L’interessato può esercitare i diritti di cuiall’art. 7 del D. Lgs 196/2003 contattando la Regione del Veneto – Direzione Lavori Pubblici Servizio Sport – Cannaregio, 168 –30121 Venezia.Data …………………….Timbro e Firma…………………………………………………..


<strong>23</strong>2Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATOC alla Dgr n. 1471 del 12 agosto <strong>2013</strong> pag. 2/2DATI SCUOLADenominazione Istituto scolasticoIndirizzoComune e ProvinciaTipologia Istituto ScolasticoNominativo del ReferentePROGETTO “PIU' SPORT @ SCUOLA”Anno scolastico <strong>2013</strong>/2014RENDICONTAZIONE FINALEMonte ore assegnato dalla Regione del VenetoNr. pratica assegnato dalla Regione del VenetoNr.Nr.REFERENTE - MODALITA’ DI UTILIZZO DEL MONTE ORE DELLA REGIONE DEL VENTOTipologia attività del referenteCod. Tipologia Breve Descrizione Nr. ore1 Progettazione Organizzazione – Relazioni esterne - Documentazione2 Formazione docenti Incontri formativi – Consulenza docenti3 Affiancamento all’attività d’insegnamento Ore sport con gli studenti4 Altre attività (da specificare)______________________________________________________TOTALE MONTE ORE ASSEWGNATO DALLA REGIONE DEL VENETOOre di attività motorio-sportiva con gli studenti attivate dall’Istituto scolastico, indotte dal Progetto “PiùSport @ Scuola”, aggiuntive rispetto al monte ore.COINVOLGIMENTO STUDENTINr.Presenti nella ScuolaCoinvolti nel progettoIL REFERENTE SCOLASTICO(Firma)IL DIRIGENTE SCOLASTICO(timbro e firma)


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> <strong>23</strong>3DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1480 del 12 agosto <strong>2013</strong>Approvazione Bando per la realizzazione di progetti a favore delle persone con disturbi specifici dell’apprendimento aisensi della L.R. n. 16 del 4 marzo 2010.[Sanità e igiene pubblica]Note per la trasparenza:Il presente provvedimento disciplina le modalità per la presentazione delle domande di finanziamento per la realizzazione diprogetti in applicazione della Legge Regionale n. 16 del 4/03/2010 “Interventi a favore delle persone con disturbi specifici dell’apprendimentoe disposizioni in materia di servizio sanitario regionaleL’Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), ossia la dislessia, la disgrafia o disortografia e la discalculia, rappresentano il20-25% di tutti i problemi di apprendimento che emergono durante i primi anni della frequenza scolastica, che nel loro insiemecoinvolgono il 15-18% della popolazione in età scolare. Molti casi sono “lievi” e non vengono identificati tempestivamente; spessoi casi misconosciuti si complicano con disturbi emozionali e comportamentali, insorti come conseguenza del problema, che in unmondo di istruzione obbligatoria è molto penalizzante. Nel 60% dei casi i DSA non sono isolati e si associano fin dall’inizio a disturbidell’attenzione, della condotta e psicopatologici.La diagnosi richiede quindi una valutazione specialistica multidisciplinare, effettuata da un’equipe sanitaria adeguatamenteformata. D’altra parte, il lavoro con una fetta così consistente della popolazione scolastica non può che prevedere un ruolo centralee fondamentale della Scuola e richiede una formazione specifica degli insegnanti. <strong>Del</strong> resto, un riconoscimento tardivo o mancatoaumenta esponenzialmente il rischio di insuccesso scolastico e di complicazione con altri disturbi psicopatologici.L’impegno della Regione del Veneto nei confronti di queste problematiche è testimoniato dall’istituzione nel 2005 (con D.G.R.n. 4042 del 20 dicembre) del Centro regionale di riferimento per la prevenzione, diagnosi, trattamento e riabilitazione dei disturbidell’apprendimento ed in particolare dei disturbi specifici dell’apprendimento presso l’Azienda ULSS n. 20 di Verona e si è ulteriormenterafforzato a seguito dell’approvazione della Legge Regionale 4 marzo 2010, n. 16 (Interventi a favore delle persone condisturbi specifici dell’apprendimento e disposizioni in materia di servizio sanitario regionale).I principali ambiti di azione della LR 16/2010 includono:• L’adeguamento del sistema socio sanitario regionale attraverso:a) il potenziamento dei servizi distrettuali per l’infanzia e adolescenza in termini di personale qualificato nell’identificazioneprecoce e nel trattamento dei disturbi specifici dell’apprendimento;b) la costituzione di un centro di riferimento regionale per i DSA con il compito di realizzare sperimentazioni clinico-assistenziali,ricerche e studi pilota.• La formazione attraverso la promozione di interventi:a) per la formazione e l’aggiornamento degli operatori socio-sanitari preposti alla diagnosi e alla riabilitazione delle personecon DSA, nell’ambito della programmazione della formazione socio-sanitaria;b) per la formazione del personale docente e dirigente delle scuole di ogni ordine e grado di concerto con l’Ufficio scolasticoregionale, con le Università del Veneto e con le Aziende ULSS.• La realizzazione di campagne informative e di sensibilizzazione aventi per oggetto le problematiche afferenti ai DSA rivolteall’opinione pubblica, ai medici di base e ai pediatri di libera scelta con particolare attenzione, nonché a tutti gli ambienti scolastici.• L’ambito sociale e professionale garantendo pari opportunità nei concorsi pubblici indetti dalla Regione e dai suoi enti strumentaliai soggetti che dimostrino con una certificazione medica di essere affetti da disturbi specifici di apprendimento, mediantel’utilizzo di strumenti compensativi e il prolungamento dei tempi stabiliti per l’espletamento delle prove, adeguati alle necessitàdelle persone con DSA.In tale contesto, con provvedimento DGR 860 del 21 giugno 2011, è stato dato adempimento anche a quanto previsto dall’art. 7della succitata legge regionale, relativamente all’erogazione alle Aziende ULSS e agli enti locali di contributi per la realizzazionedi progetti finalizzati alla diagnosi e al trattamento riabilitativo delle persone con DSA e per favorire lo studio quotidiano a casa,con particolare riferimento alle famiglie più bisognose. I progetti, avviati nel corso dell’anno 2012, si sono conclusi nel mese digiugno <strong>2013</strong>.Considerato che la legge regionale n. 4 del 5 aprile <strong>2013</strong> Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario <strong>2013</strong> e pluriennale<strong>2013</strong>-2015 mette a disposizione sul capitolo di spesa 101586 “Azioni regionali a favore delle persone con disturbi specifici dell’apprendimento(DSA) (LR 4 marzo 2010 n. 16)” la somma di € 100.000,00, si propone di utilizzare la quota suddetta per finanziarela realizzazione di progetti - presentati da Aziende Ulss e dagli Enti Locali della Regione del Veneto - finalizzati a:a. un potenziamento dei Servizi Distrettuali per l’Infanzia e l’Adolescenza in termini di personale qualificato nell’identificazioneprecoce e nel trattamento dei disturbi specifici dell’apprendimento, secondo il modello clinico-scientifico, aderente alle LineeGuida e Raccomandazioni Cliniche Nazionali elaborate dall’Istituto Superiore della Sanità del 2011 e dalla Consensus Conferencedi Montecatini (2006 e 2011);b. una riqualificazione del personale già presente attraverso specifici percorsi formativi o attraverso la costituzione di una specificaequipe di riferimento;c. azioni finalizzate a favorire lo studio dei ragazzi della scuola secondaria di 1° grado.


<strong>23</strong>4Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Si propone, inoltre, di approvare l’Allegato A che contiene:• il bando per la presentazione dei progetti;• l’indicazione degli obiettivi e delle attività cui i progetti devono attenersi;• i requisiti di ammissibilità, i criteri per la valutazione dei progetti e per l’assegnazione del finanziamento;• la scheda progettuale.I progetti dovranno essere inviati con lettera di accompagnamento del Legale Rappresentante dell’Ente al seguente indirizzoe mail: protocollo.generale@pec.regione.veneto.it entro 30 giorni dalla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione delVeneto del presente provvedimento.I progetti presentati saranno valutati dal Comitato Tecnico Scientifico L.R. 16/2010 nominato con Decreto del Segretario Regionaleper la Sanità n. 72 del 11/07/2011 e successive modificazioni.Successivamente, il Dirigente della Direzione Attuazione Programmazione Sanitaria - Servizio Tutela Salute Mentale, provvederàall’approvazione della graduatoria, all’assegnazione dei finanziamenti, alla determinazione delle modalità di erogazione deglistessi e all’assunzione del relativo impegno di spesa.Il relatore conclude la propria relazione e propone all’approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.La Giunta regionale• Udito il relatore, incaricato dell’istruzione dell’argomento in questione ai sensi dell’art. 53 - 4 ° comma dello Statuto - il qualedà atto che la struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità conla vigente legislazione regionale e statale;• Vista la Legge Regionale 4 marzo 2010, n. 16;• Vista la Legge Regionale 5 aprile <strong>2013</strong>, n. 4delibera1. di considerare le premesse parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;2. di promuovere la realizzazione di progetti a favore di persone con disturbi specifici dell’apprendimento secondo le indicazionidella legge regionale 16/2010;3. di approvare l’Allegato A, parte integrante del presente provvedimento, che contiene:• il bando per la presentazione dei progetti;• l’indicazione degli obiettivi e delle attività cui i progetti devono attenersi;• i requisiti di ammissibilità, i criteri per la valutazione dei progetti e per l’assegnazione del finanziamento;• la scheda progettuale.4. di individuare nel Comitato Tecnico Scientifico L.R. 16/2010 nominato con Decreto del Segretario Regionale per la Sanitàn. 72 del 11/07/2011 e successive modificazioni, l’organismo preposto alla valutazione dei progetti presentati ai sensi del presenteprovvedimento;5. di rinviare a successivo provvedimento del Dirigente della Direzione Attuazione Programmazione Sanitaria - Servizio TutelaSalute Mentale, l’approvazione della graduatoria, l’assegnazione dei finanziamenti, la determinazione delle modalità di erogazionedegli stessi e l’assunzione del relativo impegno di spesa a valere sul capitolo 101586 “Azioni regionali a favore delle persone condisturbi specifici dell’apprendimento (DSA) (LR 4 marzo 2010 n. 16)” che presenta una disponibilità di € 100.000,00;6. di incaricare la Direzione Attuazione Programmazione Sanitaria - Servizio Tutela Salute Mentale all’esecuzione del presenteprovvedimento;7. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;8. di disporre la pubblicazione integrale della presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> <strong>23</strong>5giunta regionale – 9^ legislaturaALLEGATOA alla Dgr n. 1480 del 12 agosto <strong>2013</strong> pag. 1/9BANDO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI A FAVORE DELLE PERSONE CONDISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO AI SENSI DELLALEGGE REGIONALE 16/2010PREMESSA:Il presente bando disciplina le modalità per la presentazione delle domande di finanziamento per larealizzazione di progetti in applicazione della Legge Regionale n. 16 del 04/03/2010 “Interventi a favoredelle persone con disturbi specifici dell’apprendimento e disposizioni in materia di servizio sanitarioregionale”.FINALITA’ DEI PROGETTITenuto conto delle realtà locali, i progetti dovranno essere finalizzati a:a. un potenziamento dei Servizi Distrettuali per l’Infanzia e l’Adolescenza in termini di personalequalificato nell’identificazione precoce e nel trattamento dei disturbi specifici dell’apprendimento,secondo il modello clinico-scientifico, aderente alle Linee Guida e Raccomandazioni ClinicheNazionali elaborate dall’Istituto Superiore della Sanità del 2011 e dalla Consensus Conference diMontecatini (2006 e 2011);b. una riqualificazione del personale già presente attraverso specifici percorsi formativi o attraverso lacostituzione di una specifica equipe di riferimento;c. azioni finalizzate a favorire lo studio dei ragazzi della scuola secondaria di 1° grado.SOGGETTI PROPONENTII progetti possono essere presentati dalle Aziende ULSS e dagli Enti Locali della Regione del Veneto.Può essere presentato massimo un progetto per ambito ULSSBENEFICIARI DELLE AZIONI PROGETTUALIPopolazione della Regione Veneto in età scolare compresi studenti Universitari affetti da DSA chenecessitano di diagnosi e trattamento riabilitativo e di supporto per lo studio (come individuati dalla Legge16/2010).PARTNERSHIPSI progetti potranno prevedere l’attivazione di partnership con:- Servizi di NPI o dell’Età Evolutiva di altre aziende sanitarie della Provincia;- Servizi Sociali del Comune o Enti Locali, Scuole in particolare per quanto riguarda azioni di sostegnoper lo studio pomeridiano per i bambini meno abbienti.DURATA DEI PROGETTII progetti devono concludersi necessariamente entro il mese di marzo 2015RISORSE E VINCOLICiascun progetto dovrà essere presentato prevedendo una quota di co-finanziamento pari ad almeno il 20%del costo complessivo.Il finanziamento regionale non potrà essere superiore ad € 10.000,00 e inferiore ad € 4.000,00.Il finanziamento regionale non potrà essere utilizzato per incentivi al personale già dipendente, tale spesapotrà eventualmente rientrare nella quota di co-finanziamento.Non sono, inoltre, ammesse spese per la gestione amministrativo-contabile del progetto effettuata dall’ente cuiviene erogato il finanziamento.


<strong>23</strong>6Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATOA alla Dgr n. 1480 del 12 agosto <strong>2013</strong> pag. 2/9Non sono ammesse spese per l’acquisto di materiale testistico, materiale informatico di base (computer),materiale didattico.Il finanziamento regionale dovrà essere utilizzato fondamentalmente per l’attivazionespecializzate (neuropsichiatri infantili, psicologi, logopedisti).di risorse umaneMODALITÀ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DEI PROGETTII progetti dovranno essere inviati con lettera di accompagnamento del Legale Rappresentante dell’Ente alseguente indirizzo e mail: protocollo.generale@pec.regione.veneto.it entro 30 giorni dalla pubblicazionenel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto del presente provvedimento.I progetti pervenuti oltre i termini sopra indicati, o con diverse modalità di spedizione, non saranno presi inconsiderazione.I moduli della domanda potranno essere scaricati dal sito internet www.regione.veneto.it/salutementaleAd ogni progetto deve essere altresì allegata apposita dichiarazione relativa alla:- coerenza degli interventi proposti con le indicazioni contenute nei relativi Piani di Zona, inattuazione dell’art. 7 della L.R. n. 16/2010;- disponibilità di strutture adeguate alle specifiche attività previste nel progetto per l’attività didiagnosi e trattamento;- disponibilità di strutture necessarie all’assistenza allo studio pomeridiano laddove previsto nelprogetto.Dovrà inoltre essere individuato il responsabile scientifico del progetto e allegato il relativo curriculumprofessionale.VALUTAZIONE DEI PROGETTII progetti presentati saranno valutati dal Comitato Tecnico Scientifico L.R. 16/2010 nominato con Decretodel Segretario Regionale per la Sanità n. 72 del 11/07/2011 e successive modificazioni.Saranno oggetto di particolare considerazione: presentati da soggetti che vedano come partecipanti più Unità Operative delle rete provinciale eregionale, cioè che siano in grado di esprimere collaborazioni per aree professionali, nonché diprogettualità di area NPI o Materno Infantile; la percentuale di cofinanziamento prevista e la dimostrata intenzione di proseguire l’attività del servizio.APPROVAZIONE DEI PROGETTI E FINANZIAMENTOA seguito della valutazione dei progetti da parte del Comitato, il Dirigente della Direzione AttuazioneProgrammazione Sanitaria provvederà all’approvazione della graduatoria, all’assegnazione deifinanziamenti, alla determinazione delle modalità di erogazione degli stessi e all’assunzione del relativoimpegno di spesa.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> <strong>23</strong>7ALLEGATOA alla Dgr n. 1480 del 12 agosto <strong>2013</strong> pag. 3/9SCHEMA PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI AFAVORE DELLE PERSONE CON DISTURBI SPECIFICIDELL’APPRENDIMENTO LEGGE REGIONALE 16/2010._______________________________________________________________________________________________


<strong>23</strong>8Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATOA alla Dgr n. 1480 del 12 agosto <strong>2013</strong> pag. 4/9SEZIONE 1 - INFORMAZIONI SUL SOGGETTO PROPONENTESoggetto proponente (sede legale)Tipologia EnteDenominazioneLegale rappresentanteViaCAP – Città - ProvinciaCodice fiscalePartita IVATelefonoFaxE-mailSoggetto/Servizio proponente (sede operativa)ViaCAP – Città - ProvinciaTelefonoFaxE-mailSito internetResponsabile Scientifico del progetto allegare il Curriculum VitaeCognome e nomeTelefonoTitolo accademicoLaurea in…Specializzazione in …Altro …Presentazione del Soggetto proponente**** in questa sezione va indicata anche l’esperienza pregressa del soggetto proponente


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> <strong>23</strong>9ALLEGATOA alla Dgr n. 1480 del 12 agosto <strong>2013</strong> pag. 5/91.1 - INFORMAZIONI SUL PARTNER(compilare una singola scheda per ogni partner)Partner n. _______Denominazione soggetto partnerTipologia soggetto*Indirizzo sede legaleTelefonoFaxE-mailSito internetLegale rappresentanteReferente soggetto partnerRuolo referenteFunzione partnerPresentazione Partner*** specificare se si tratta di ente di formazione, ente pubblico, scuola, ufficio scolastico ecc.** in questa sezione va indicata anche l’esperienza pregressa del soggetto proponente1.2 - INFORMAZIONI RIASSUNTIVE PARTENARIATO*Denominazione partner Funzioni ricoperte Budget assegnato alpartner* Tabella di sintesi relativa alla/e funzione/i svolte dal/i partner di progetto da compilare anche se singolopartnerL’adesione del partner al progetto deve essere formalizzata con l’apposizione del timbro e firma in originaledel legale rappresentante del partner in calce al formulario.Timbro Firma del Legale Rappresentante Partner____________________________________


240Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATOA alla Dgr n. 1480 del 12 agosto <strong>2013</strong> pag. 6/9SEZIONE 2 - INFORMAZIONI SUL PROGETTO2.1 Caratteristiche generaliTitolo del progettoFinalitàA B CDestinatari dell’interventoN. di destinatari previsto perfinalitàDurata complessiva delprogettoDescrizione generale delprogetto:- Razionale progetto;- Analisi situazione attuale servizio e territorio;- Analisi bisogno emergente;- Contenuti e piano generale di svolgimento del progetto.Obiettivi del progetto- Obiettivi che si prevede di poter conseguire, in riferimento alla diagnosi, trattamento dei DSA oassistenza allo studio.- Tempi di attuazione.Ricadute previste per il progetto:


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 241ALLEGATOA alla Dgr n. 1480 del 12 agosto <strong>2013</strong> pag. 7/92.2 Risorse coinvolte (indicare tutte le risorse umane coinvolte e allegare i curricula)Descrizione ruolo Numero ore Funzioni svolte N. operatoriPersonale esistente già dedicatonella varie strutturePersonale esistente che si intende dadedicarePersonale che ha partecipato aicorsi di formazioneTotaleSEZIONE 3 – AZIONI PREVISTE3.1 Azioni previste (replicare per ciascuna azione)Tipologia azioneDescrizione azioneServizi coinvolti nel progettoDestinatari previsti (tipologia e numero)Operatori coinvoltiModalità di realizzazione (tempi e luoghi)Durata azioneMateriali, metodologie e tecniche opportunamente documentati con riferimenti bibliografici


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 243ALLEGATOA alla Dgr n. 1480 del 12 agosto <strong>2013</strong> pag. 9/9SEZIONE 4 – PIANO FINANZIARIO4.1 Indicare il costo complessivo del progettoTipologia di costo Descrizione Spesa €€€€€€€€€€€€€€Totale €4.2 Indicare la quota di cofinanziamento (almeno il 20% del costo complessivo) specificando latipologia di spesaTotale €Tabella riepilogativaSpesa complessiva €Quota di cofinanziamento €Contributo regionale richiesto €La presentazione del progetto e la sua sottoscrizione da parte del Legale Rappresentante del proponenteimplicano integrale conoscenza ed adesione alle direttive regionali, nazionali, nonché alle indicazioniesplicitate nel presente modulo.Luogo e data,Timbro e Firma del Legale Rappresentante____________________________________


244Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>PARTE TERZACONCORSICOMUNE DI BRENDOLA (VICENZA)Avviso pubblico di mobilità esterna ex art. 30 dlgs 165/2001 n. 1 posto collaboratore professionale/messo comunale Cat.B3 tempo indeterminato part-time 18 ore area affari generali - ufficio segreteria.Avviso pubblico di mobilità esterna ex art. 30 dlgs 165/2001 n. 1 posto collaboratore professionale/messo comunale Cat. B3tempo indeterminato part-time 18 ore area affari generali - ufficio segreteria.Termine presentazione domanda e curriculum: ore 12:00 del 9/10/<strong>2013</strong>.Per informazioni rivolgersi a: comune di Brendola ufficio personale tel. 0444/406959.Resp. Area Servizi FinanziariDott.ssa Elisabeta Billo


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 245COMUNE DI MIRA (VENEZIA)Avviso mobilità, ai sensi dell’art. 30 del D. Lgs. 165/2001, tra Enti soggetti a limitazioni assunzionali, per la coperturan. 1 posto di dirigente (Area Tecnica).È indetta una procedura di mobilità, ai sensi dell’art. 30 del D. Lgs. 165/2001, tra Enti soggetti a limitazioni assunzionali dicui all’art. 1, comma 2, del D. Lgs. n. 165/2001, per la copertura n. 1 posto di “Dirigente” (Area Tecnica) a tempo indeterminato ea tempo pieno.Termine presentazione domande: lunedì 16 settembre <strong>2013</strong>.Il testo integrale dell’avviso con l’indicazione dei requisiti, delle modalità di partecipazione, nonché il modello di domanda,è pubblicato sul sito istituzionale del Comune di Mira (VE): www.comune.mira.ve.it nella Sezione Amministrazione Trasparente- Bandi di Concorso.Per informazioni o chiarimenti rivolgersi al Comune di Mira (VE) Servizio Personale e Organizzazione tel. (041) 5628214 -5628215 - 5628351.Il Segretario Generaledott. Roberto Buson


246Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>IPAB ANTICA SCUOLA DEI BATTUTI, VENEZIAAvviso di selezione per mobilità volontaria per la copertura di un posto di istruttore direttivo - assistente sociale (Cat.g. D) a tempo indeterminato ed a tempo pieno.Il Direttore Segretario GeneraleRENDE NOTOIn esecuzione della deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 67 del 7.8.13, la quale indice un concorso con selezionepubblica per la copertura di un posto di “Istruttore Direttivo - Assistente Sociale” (cat.g. D) a tempo indeterminato ed a tempo pieno,questa Amministrazione intende verificare la disponibilità di personale interessato al trasferimento con mobilità, ai sensi dell’art.30 del D.Lgs. 165/2001, e successive integrazioni e modificazioni, per la copertura del predetto posto, inquadrato con CategoriaGiur. D - C.C.N.L Regioni ed Autonomie Locali.I candidati devono consegnare o far pervenire la domanda e la relativa documentazione entro e non oltre le ore 12.00 del16/9/13.Ulteriori informazioni sono disponibili nel sito www.anticascuoladeibattuti.it sezione concorsi.Il Vice DirettoreDott. M. Favaretto


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 247IPAB CASA DI ASSISTENZA PER ANZIANI “A. TOBLINI”, MALCESINE (VERONA)Avviso di selezione pubblica per esami per la formazione di una graduatoria per l’assunzione di istruttori amministrativia tempo pieno e determinato Categoria C posizione economica C1 del ccnl del comparto regioni-autonomie locali.Requisiti di ammissione: diploma di scuola media di secondo grado (diploma di maturità)Termine di presentazione delle domande: entro e non oltre le ore 12.00 del 30.09.<strong>2013</strong> presso la segreteria dell’entePer informazioni rivolgersi a: segreteria dell’ente telefono 045.6570033 dal lunedì al venerdì dalle ore 09.00 alle ore 13.00Il bando è scaricabile dal sito www.caatoblini.itIl Direttore Dott. Luca De Massari


248Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>IPAB PENSIONATO “PIETRO E SANTA SCARMIGNAN”, MERLARA (PADOVA)Concorso pubblico per esami per 1 posto a tempo pieno e indeterminato di collaboratore/trice capo-cuoco cat. B3 - posizioneeconomica B3.Requisiti di ammissione: titolo di studio di: diploma di maturità professionale di “tecnico delle attività alberghiere” conseguitosuccessivamente al diploma di qualifica professionale triennale di “addetto ai servizi alberghieri di cucina” o “operatore ai servizialberghieri di cucina” o “operatore dei servizi di ristorazione settore cucina”.Termine di presentazione delle domande: ore 12,00 del 30/09/<strong>2013</strong>.Calendario delle prove: le date delle prove saranno comunicate agli ammessi a mezzo raccomandata almeno 15 gg. prima delladata della prima prova.Per informazioni rivolgersi alla segreteria dell’ente tel. 0429/85<strong>073</strong> e via mail all’indirizzo: cadirime@tiscali.itIl Segretario direttoredott. Gianni Pasqualin


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 249APPALTIBandi e avvisi di garaCOMUNE DI CONEGLIANO (TREVISO)Avviso d’asta alienazione immobili comunali.Il Comune di Conegliano rende noto che è indetta un’asta pubblica per la ALIENAZIONE BENI IMMOBILI COMUNALI (1ALLOGGIO ERP E 1 TERRENO EDIFICABILE).Il disciplinare di gara è pubblicato all’Albo Pretorio, nonché sul sito internet dell’Amministrazione all’indirizzo: www.comune.conegliano.tv.it Termine di presentazione delle offerte: 16/09/<strong>2013</strong> ore 12,00. Apertura offerte: 18/09/<strong>2013</strong> ore 09.00,. Indirizzo:Sede Comunale - via Parrilla n. 5 Piano II° - Conegliano - Codice postale: 31015 Paese: Italia. Punti di contatto: Comune di Conegliano- Ufficio Patrimonio Telefono: +39 0438 - 413346 Fax: +39 0438 413558 Posta elettronica: patrimonio@comune.conegliano.tv.it Valore complessivo a base d’asta: €.220.000,00, suddiviso in n. 2 lotti. Criterio di aggiudicazione: migliore offerta in rialzo sulprezzo a base d’asta, per ciascun lotto.PER Il DIRIGENTE DELL’AREA ECONOMICO - FINANZIARIA E DELLE POLITICHE SOCIALI ED EDUCATIVE: f.to(dott. Giovanni Tel)Il Dirigenterag. Gianni Zorzetto


250Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Esiti di garaREGIONE DEL VENETOGenio civile di Verona. Avviso aggiudicazione contratto di appalto lavori. (D. Lgs. 12 aprile 2006 n. 163, art.122 e AllegatoIX A).1. Amministrazione aggiudicatrice Regione Veneto - Giunta Regionale - Ufficio del Genio civile di Verona.2. Procedura aperta, ai sensi dell’articolo n. 55 del d. lgs. n. 163/2006, per l’aggiudicazione di un Accordo Quadro.3. Gara d’appalto per la per la conclusione di un Accordo Quadro con un unico operatore economico ai sensi dell’art. 59 delD. Lgs. n. 163/2006 e s.m.i., avente ad oggetto i lavori di manutenzione ordinaria e di somma urgenza relativi a opere idrauliche dicompetenza dell’Ufficio del Genio civile di Verona.CIG 43 52 44 89 B4.4. Aggiudicazione: decreto del Genio civile di Verona n. 267 del 22 luglio <strong>2013</strong>.5. Appalto aggiudicato con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.6. Offerte ricevute n. 9.7. Impresa aggiudicataria Raggruppamento Temporaneo di Imprese tra C.S.E. Consorzio Stabile Europeo (capogruppo) diS. Martino Buon Albergo (VR) e le imprese mandanti Adige Strade srl di Trevenzuolo (VR), Cavicchini Costruzioni Generalidi Caviccchini Gaetano & C. snc di Bagnolo San Vito (MN), Dossi geom. Claudio di Dossi Riccardo di Mantova, Locapal srl diCampagna Lupia (VE).8. Valore del contratto euro 4.950.000,00= IVA esclusa.9. Subappalto entro il limite del 30 per cento del valore del contratto sopra indicato.10. Imprese partecipanti n. 9: 1) RTI C.S.E. Consorzio Stabile Europeo di S. Martino Buon Albergo (VR) / Adige Strade srl,Cavicchini Costruzioni Generali di Caviccchini Gaetano & C. snc, Dossi geom. Claudio di Dossi Riccardo, Locapal srl - 2) RTIBrunelli Placido Franco srl di Roverè Veronese (VR) / Marconcini Impresa Costruzioni Edili e Stradali spa, Viviani srl Ferro srl,Campostrini srl - 3) RTI Co.Ge.Ter srl di Isola della Scala (VR) / Vipp Lavori spa, GMI General Montaggi Industriali srl, Eco Greensrl, Ballerini srl - 4) RTI Co.R.Ma Consorzio Ruspisti Montani Associati di Castelnuovo nè Monti (RE) / Toscani Dino srl, Fea srl,Verdimpianti - 5) RTI Rossi Costruzioni Generali srl di Conco (VI) / Gelmini Costruzioni srl, S.L.G. srl, C.E.I.A. srl - 6) Co.Ve.Codi Venezia Marghera - 7) S.A.C.A.I.M. spa di Venezia Marghera - 8) Scala Santo srl di Verona - 9) Impresa Tomat spa di Tolmezzo(UD).11. Il presente avviso è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, nel sito Internet della Regione del Veneto,nel sito dell’Osservatorio sui Lavori pubblici e all’Albo di questa Stazione Appaltante per 30 giorni consecutivi.12. Contro i provvedimenti del procedimento di affidamento è ammesso ricorso giurisdizionale al Tribunale amministrativoregionale per il Veneto, con sede in 30121 Venezia, Cannaregio n. 2277, entro sessanta giorni dalla comunicazione (legge 06 dicembre1971 n. 1034 e decreto legislativo 2 luglio 2010 n. 104).In alternativa gli interessati possono presentare ricorso straordinario al Presidente della Repubblica - Ministero delle Infrastrutture,piazzale Porta Pia n. 1, 00198 Roma, entro centoventi giorni dalla comunicazione (DPR 24 novembre 1971 n. 1199).Il Dirigente ResponsabileIng. Mauro Roncada


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 251COMUNE DI PORTOGRUARO (VENEZIA)Estratto avviso appalto aggiudicato servizio di assistenza domiciliare. CIG 5033959A5F.ENTE APPALTANTEComune di Portogruaro, Piazza della Repubblica 1, - Servizi Sociali Tel. 0421 75535 - fax 0421 71217email portogruaro.sociale@adria.it indirizzo internet: www.comune.portogruaro.ve.it.VALORE TOTALE STIMATO euro 913.461,54 (oneri incl.)CPV (vocabolario comune per gli appalti) oggetto principale CPV 85311100TIPO DI PROCEDURA: aperta a sensi artt. 54 e 55 del d.lgs 163/2006criteri di aggiudicazione: offerta economicamente più vantaggiosaNUMERO DI OFFERTE RICEVUTE: 5NOME E INDIRIZZO DELL’OPERATORE ECONOMICO AGGIUDICATARIOCooperativa Sociale ITACA - Vicolo Selvatico n. 16 - 33170 PordenoneIMPORTO DI AGGIUDICAZIONEEuro 906.150,00 (oneri inclusi) per il triennioORGANISMO RESPONSABILE DELLE PROCEDURE DI RICORSO: TAR del VenetoDATA DI INVIO DEL PRESENTE AVVISO ALLA GUCE 30.07.<strong>2013</strong>Lì,30.07.<strong>2013</strong>La Responsabile dell’Area Servizi alla Personadott.ssa Marzia Capitanio


252Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>AVVISIREGIONE DEL VENETODirezione formazione. Avviso pubblico per la presentazione domande attività Fondo Sociale Europeo. (<strong>Del</strong>ibera GiuntaRegionale n. 1437 del 6 agosto <strong>2013</strong>).Con il provvedimento richiamato la Giunta Regionale ha stabilito l’apertura dei termini per la presentazione di progetti a valere sulFondo Sociale Europeo - Programma Operativo Regionale 2007/<strong>2013</strong>, Regolamenti Comunitari CE nn. 1081/2006 e 1083/2006.Tirocini di inserimento: destinazione lavoroDirettiva per la realizzazione di tirocini di inserimento lavorativoModalità a sportello- Le proposte possono essere presentate dai soggetti proponenti individuati nella Direttiva Regionale. I requisiti di ammissibilità,la struttura dei progetti, le modalità di valutazione sono esposti nella Direttiva Regionale, All. B alla DGR di approvazionedell’avviso. La domanda di accompagnamento dei progetti dovrà comunque esplicitare il consenso alla elaborazione dei dati (v.art. <strong>23</strong> D.L.gs n. 196 del 30/06/2003), riservandosi l’Amministrazione regionale di raccogliere, trattare, comunicare e diffondere,per finalità istituzionali, i dati personali nei limiti e secondo le disposizioni di legge, regolamento e atto amministrativo.- Le poste finanziarie stanziate ammontano complessivamente a € 3.000.000,00.- Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi alla Direzione Regionale Formazione dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00ai seguenti recapiti telefonici: per quesiti di carattere contenutistico (tipologie e caratteristiche dei progetti presentabili, degli utentidestinatari ecc.): 041 279 5068 - 5133; per quesiti relativi all’assistenza tecnica, in particolare per quanto riguarda le modalità diaccesso ed utilizzo del sistema informatico, è possibile contattare i numeri 041 279 5154 - 5131.- Le domande di ammissione al finanziamento e relativi allegati dovranno essere inviate alla Regione del Veneto - DirezioneFormazione - Fondamenta Santa Lucia, Cannaregio <strong>23</strong> - 30121 Venezia entro le ore 13.00 di ciascun giorno di scadenza dell’aperturaa sportello così come indicato nella tabella seguente:Sportello Giorni di apertura Mese di apertura Anno di riferimento1 1-15 settembre <strong>2013</strong>2 16-30 settembre <strong>2013</strong>3 1-15 ottobre <strong>2013</strong>4 16-31 ottobre <strong>2013</strong>5 1-15 novembre <strong>2013</strong>6 16-30 novembre <strong>2013</strong>7 1-15 dicembre <strong>2013</strong>8 16-31 gennaio 20149 1-15 febbraio 201410 16-28 febbraio 201411 1-15 marzo 2014Qualora la scadenza dei termini di presentazione dei progetti coincida con il sabato o giornata festiva il termine sarà posticipatoal primo giorno lavorativo successivo.Le risorse finanziarie potranno essere ripartite all’interno delle 11 aperture di sportello e, comunque, fino all’esaurimento dellerisorse stesse. La proroga dei termini di apertura dello sportello potrà essere valutata sulla base delle domande pervenute e dellerisorse finanziarie disponibili.Le domande di ammissione al finanziamento e relativi allegati dovranno essere trasmesse alla Giunta Regionale del Veneto −Direzione Formazione all’indirizzo di Posta Elettronica Certificata della Regione del Veneto, protocollo.generale@pec.regione.veneto.it,con le modalità esplicitate nella Direttiva, Allegato B alla <strong>Del</strong>ibera di approvazione dell’Avviso, specificando nell’oggetto delmessaggio di posta elettronica “POR FSE - Destinazione lavoro - Direttiva per la realizzazione di tirocini di inserimento lavorativo -Anno <strong>2013</strong>” e all’inizio del messaggio, l’ufficio destinatario competente per materia, nel caso specifico “Direzione Formazione”.La presentazione dei progetti e della relativa documentazione costituisce presunzione di conoscenza e di accettazione senzariserva delle specifiche indicazioni formulate nella presente direttiva e delle disposizioni regionali riguardanti la materia.Internet: www.regione.veneto.itIl Dirigente regionale della Direzione FormazioneDott. Santo Romano(Avviso costituente parte integrante della deliberazione della Giunta regionale n. 1437 del 6 agosto <strong>2013</strong>, pubblicata in parte seconda,sezione seconda del presente Bollettino, ndr)


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 253REGIONE DEL VENETODirezione tutela ambiente. Avviso pubblico per la concessione di contributi per la riduzione della produzione e dellanocività dei rifiuti da attività di ristorazione presso feste e sagre (Legge regionale 11 novembre 2011, n. 25).La Regione Veneto con il presente avviso intende promuovere un’azione di sostegno a favore degli organizzatori di feste e sagre incentivandol’adozione di misure dirette alla riduzione della produzione di rifiuti e alla raccolta differenziata. La citata azione di sostegno siconcretizza in un contributo da concedere, mediante partecipazione al presente Avviso secondo le modalità di seguito rappresentate:Art. 1 Soggetti ammissibili a contributo e requisiti di ammissibilitàPossono partecipare al presente Avviso i soggetti singoli o associati organizzatori di sagre e feste pubbliche o aperte al pubblico,che siano promotori, nel territorio regionale, di almeno un evento con cadenza almeno annuale. Si sottolinea che i soggetti richiedentidevono rispettare quanto previsto dalla vigente normativa di settore in ordine ai necessari requisiti di tipo igienico sanitario.I soggetti interessati devono inoltre provvedere a:a) conseguire il contenimento della produzione rifiuti mediante almeno una delle seguenti modalità:1. l’utilizzo di stoviglie riutilizzabili o, qualora non sia possibile, di stoviglie biodegradabili;2. la somministrazione di cibi e bevande sfuse, prive di imballaggio primario, ovvero distribuiti con “vuoti a rendere” o contenitoritipo caraffe riutilizzabili;b) effettuare la raccolta differenziata dei rifiuti prodotti nell’attività di ristorazione, secondo le modalità definite dal comune delterritorio di competenza e per le seguenti frazioni merceologiche:a) organico;b) oli esausti;c) vetro;d) plastica;e) alluminio;f) carta e cartone.c) nominare un responsabile interno incaricato di provvedere all’integrale esecuzione degli adempimenti sopra descritti, di curarela formazione del personale che opera nell’ambito dell’attività di ristorazione fornendo le necessarie indicazioni in ordine allepiù adeguate procedure funzionali al pieno conseguimento delle finalità prefissate dalla norma di riferimento e dal presenteAvviso Pubblico.Art. 2 Misura del contributoIl contributo sarà quantificato entro il limite massimo di € 700,00 da concedersi a ciascun promotore di eventi (feste, sagre)e, comunque, calcolato tra i valori del 35% e 70% della spesa prevista da definirsi sulla base dell’ammontare complessivo delledomande ammesse a contributo per l’acquisto di stoviglie riutilizzabili, che siano piatti, bicchieri e posate in materiale durevole,nonché, ove non fosse possibile, di stoviglie biodegradabili e compostabili in mais o “Mater Bi” o “PLA” o polpa di cellulosa (conesclusione delle spese relative ad attività di noleggio).Il contributo è cumulabile con ulteriori eventuali azioni di sostegno, nel qual caso esso viene tuttavia calcolato sulla quota dispesa rimasta effettivamente a carico del soggetto richiedente.Art. 3 Modalità di presentazione delle domandeLe domande di contributo, predisposte secondo il modello allegato (Allegato B), dovranno essere presentate, a pena di decadenza,entro 60 giorni dalla data di pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto (farà fede il timbro postale di spedizione),alla Regione Veneto - Direzione Tutela Ambiente, Calle Priuli - Cannaregio, 99 - 30121 Venezia, con raccomandata con avvisodi ricevimento, riportando nella busta la dicitura “contiene domanda per contributo ai sensi della L.R. 25/2011”, oppure consegnataa mano (dal lunedì al giovedì dalle ore 10,00 alle ore 13,00 e dalle ore 14,30 alle ore 16,00, il venerdì dalle ore 10,00 alle ore 13,00,sabato e festivi esclusi), oppure tramite posta elettronica certificata (PEC) al seguente indirizzo: protocollo.generale@pec.regione.veneto.it avendo cura di indicare, all’inizio del messaggio di posta elettronica, la Direzione Tutela Ambiente quale struttura destinatariacompetente per materia. In quest’ultimo caso la domanda dovrà essere sotto forma di scansione di originali in formato PDF.All’invio dovrà essere inoltre allegata la scansione di un documento di identità in corso di validità. Non sarà ritenuto valido, conconseguente esclusione della richiesta di contributo, l’invio da casella di posta elettronica semplice/ordinaria, anche se effettuatoall’indirizzo di posta elettronica certificata sopra indicato.La domanda, debitamente compilata in ogni sua parte, dovrà essere sottoscritta, a pena di esclusione, dalla persona fisica cherappresenta il soggetto organizzatore o promotore. Nel caso di domanda presentata da soggetti organizzati in forma associata, lastessa dovrà essere sottoscritta dal legale rappresentante.In funzione degli obiettivi di contenimento della produzione di rifiuti decritti nella tabella rappresentata nell’allegato modellodi richiesta, il soggetto richiedente indica l’importo della spesa che intende sostenere per l’acquisto di stoviglie riutilizzabili, chesiano piatti, bicchieri e posate in materiale durevole, nonché, ove non fosse possibile, di stoviglie biodegradabili e compostabiliin mais o “Mater Bi” o “PLA” o polpa di cellulosa (con esclusione delle spese relative ad attività di noleggio), a fronte della qualechiede il contributo regionale. Le spese ammissibili a contributo sono quelle sostenute dalla data di pubblicazione del presenteBando alla data del 31 ottobre 2014.


254Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Art. 4 Criteri di valutazionePer definire la graduatoria degli interventi oggetto di contributo le candidature presentate saranno valutate in funzione degliobiettivi che si intendono perseguire secondo le valutazioni rappresentate nella seguente tabella:AZIONI DI RIDUZIONE DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTIA - Utilizzo stoviglie riutilizzabili, nella somministrazione dei pasti e bevandePunteggioconcedibiletutti i piatti riutilizzabili 4tutte le posate riutilizzabili 4tutti i bicchieri riutilizzabili 4intero servizio con posate, bicchieri e piatti riutilizzabili (in alternativa ai punti precedenti) 16oppuretutti i piatti in materiale biodegradabile 3tutte le posate in materiale biodegradabile 3tutti i bicchieri in materiale biodegradabile 3B - Utilizzo di vuoto a rendere o caraffe o bevande alla spina (almeno una azione obbligatoria)per tutti i tipi di vino 4per solo una parte dei vini (in alternativa al punto precedente) 2per l’acqua 4altre bevande con vetro a rendere o alla spina 2intero servizio bevande con bottiglia a rendere, con caraffe o alla spina (alternativo ai punti precedenti) 12Art. 5. PreferenzeIn caso di parità di punteggio, sarà tenuto conto dell’ordine cronologico di acquisizione delle richieste pervenute.Art. 6 Istruttoria delle domande e ammissione a contributoNei 30 giorni successivi alla scadenza del termine di presentazione delle domande, la struttura regionale competente, verificai requisiti di ammissibilità a contributo delle domande pervenute, predispone l’elenco dei soggetti ammessi e dei non ammessi edetermina, per ciascun ammesso, il corrispondente contributo.Tale elenco verrà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto e ad ogni soggetto beneficiario sarà trasmessa unacomunicazione in merito preferibilmente per via telematica.Art. 7 Concessione ed erogazione del contributoI soggetti ammessi a contributo, ai fini dell’erogazione dello stesso, devono presentare a conclusione di tutti gli eventi promossie comunque entro il 31/12/2014, pena decadenza contributo concesso, la documentazione giustificativa delle spese effettivamentesostenute, secondo le indicazioni che saranno in seguito trasmesse dagli uffici della struttura regionale competente.La Direzione Tutela Ambiente, sulla base della documentazione presentata, provvederà all’erogazione del contributo.Art. 8 Copertura finanziariaI contributi di cui al presente avviso trovano copertura finanziaria a valere sulle risorse del bilancio regionale, esercizio finanziario<strong>2013</strong>, iscritte al capitolo di spesa 101671 per un ammontare complessivo di € 100.000,00.(Avviso costituente parte integrante della deliberazione della Giunta regionale n. 1431 del 6 agosto <strong>2013</strong>, pubblicata in parte seconda,sezione seconda del presente Bollettino, ndr)


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 255giunta regionale – 9^ legislaturaALLEGATOB alla Dgr n. 1431 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 1/2Legge regionale 11 novembre 2011, n. 25“INTERVENTI REGIONALI PER LA RIDUZIONE DELLA PRODUZIONE E DELLA NOCIVITA’ DEIRIFIUTI DA ATTIVITA’ DI RISTORAZIONE PRESSO FESTE E SAGRE”SCHEMA DOMANDA DI CONTRIBUTOIl sottoscritto …………………………..….……..…… nato a ………………………… il ……………………residente in via …………………………, n. ..……, comune di ……………….…., provincia di ……………,in qualità di Legale rappresentante del ……………………………..……….……..…….……….…..………...,con sede in via ………………………………………….…………….….…..…………… n. ….….............….,comune di ……………………….....…., provincia di ………………………………, C.A.P. ………….…….,codice fiscale dell’associazione/ente ….………………………………………….………….…..……………..,eventuale recapito c/o ……………………………………………………………………….………………….,e-mail ……………………….……………….………., tel. ………………..…..…, fax ………………….…..,chiededi poter accedere al contributo previsto dall’ “Avviso Pubblico per la concessione di contributi per lariduzione della produzione e della nocività dei rifiuti da attività di ristorazione presso mense, feste e sagre(Legge regionale 11 novembre 2011, n. 25)” di cui alla D.G.R. n. …………….…… del …………………….a tal fine dichiara:a) di essere promotore, nel territorio regionale, del/dei seguenti eventi (a cadenza annuale) programmati perl’annualità <strong>2013</strong>/2014:1) …………………………………………… (denominazione), periodo previsto ….......………...………;2) …………………………………………… (denominazione), periodo previsto …...………..………….;3) …………………………………………… (denominazione), periodo previsto ......……………...….…;b) che per la struttura che si rappresenta l’IVA: è un costo o non è un costo;c) di rispettare quanto previsto dalla vigente normativa di settore in ordine ai necessari requisiti di tipoigienico sanitario;d) di contenere la produzione di rifiuti, nell’ambito dell’attività di ristorazione, mediante l’adozione dellemisure previste dall’Avviso Pubblico così come rappresentate nella seguente tabella:


256Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>ALLEGATOB alla Dgr n. 1431 del 06 agosto <strong>2013</strong> pag. 2/2(indicare con X le azioni che si intendono effettuare)AZIONI DI RIDUZIONE DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI X PunteggioA- Utilizzo stoviglie riutilizzabili, nella somministrazione dei pasti e bevandetutti i piatti riutilizzabili 4tutte le posate riutilizzabili 4tutti i bicchieri riutilizzabili 4intero servizio con posate, bicchieri e piatti riutilizzabili (in alternativa ai16punti precedenti)oppure, in alternativa ai punti precedentitutti i piatti in materiale biodegradabile 3tutte le posate in materiale biodegradabile 3tutti i bicchieri in materiale biodegradabile 3B - Utilizzo di vuoto a rendere o caraffe o bevande a spina (almeno unaazione obbligatoria)per tutti i tipi di vino 4per solo una parte dei vini2(in alternativa al punto precedente)per l’acqua 4altre bevande con vetro a rendere o alla spina 2intero servizio bevande con bottiglia a rendere, con caraffe o alla spina12(alternativo ai punti precedenti)Totale puntie) di effettuare la raccolta differenziata dei rifiuti prodotti nell’attività di ristorazione, secondo le modalitàdefinite dal comune del territorio di competenza e per le seguenti frazioni merceologiche:a) organico;b) oli esausti;c) vetro;d) plastica;e) alluminio;f) carta e cartone.f) di provvedere personalmente o nominare un responsabile interno incaricato di provvedere all’integraleesecuzione degli adempimenti sopra descritti, di curare la formazione del personale che operanell’ambito dell’attività di ristorazione fornendo le necessarie indicazioni in ordine alle più adeguateprocedure funzionali al pieno conseguimento delle finalità prefissate dalla norma di riferimento, dalsuccessivo Avviso Pubblico e coerentemente con gli obiettivi rappresentati nella soprastante tabella;g) di prevedere, per l’integrale attuazione delle misure sopra individuate, la spesa complessiva di€ ……………………..…… (IVA compresa), necessaria per l’acquisto di (specificare ciò che si intendeacquistare) ……....…………………………………………………………………………………………..………………………………………………………………………………………………………………Luogo e data,_____________________Il Legale Rappresentante(nome e cognome)(firma leggibile)


258Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>REGIONE DEL VENETOGenio civile di Belluno. Ordinanza d’istruttoria relativa alla domanda della signora Giulia Sacchet per concessione dipiccola derivazione d’acqua da falda sotterranea (Fg. 52 mapp. 546) in località Triva in territorio del comune di Sedico (BL)a uso abbeveraggio bestiame e igienico a rinnovo del Dgc 27.02.1997 n. 28. Pratica n. 1224.Il Dirigente RegionaleVisto il Dgc n. 28 del 27.02.1997 che concedeva alla signora Giulia Sacchet il diritto di derivare da sottosuolo (Fg. 52 mapp.258) in località Triva in territorio del comune di Sedico (BL), moduli massimi 0,0025 (litri al secondo zero/25) di acqua a uso abbeveraggiobestiame e igienico;Vista la domanda in data 12.01.2004, successivamente integrata in data giugno 2011, di rinnovo della concessione di cui al sopraccitatoDgc 27.02.1997 n. 28, presentata dalla signora Giulia Sacchet, intesa a ottenere il diritto di derivare da falda sotterranea(Fg. 52 mapp. 546 (ex mapp. 258)) in località Triva in territorio del comune di Sedico (BL), moduli massimi 0,0025 (litri al secondozero/25) e medi 0,00<strong>23</strong> (litri al secondo zero/<strong>23</strong>) di acqua a uso abbeveraggio bestiame e igienico;Considerato che la domanda sopraindicata è stata ammessa a istruttoria ai sensi dell’art. 44 del regolamento approvato con R.D.14.08.1920 n. 1285;Richiamata la nota datata 11.08.2011, prot. 383370, della Regione Veneto - Direzione Difesa del Suolo che precisa che non èdovuto il parere dell’Autorità di Bacino dei Fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione in quanto si tratta didomanda di rinnovo senza modifiche;Considerato che ai sensi della D.G.R.V. n. 642 del 22.3.2002 la visita locale d’istruttoria viene omessa essendo l’Ufficio a conoscenzadella tipologia dell’opera e della situazione locale complessiva;(omissis)o r d i n ache la domanda di cui sopra, corredata dagli atti progettuali, venga depositata presso lo Sportello Unico Demanio Idrico diBelluno, Via Caffi angolo Via Loreto - 32100 Belluno, per giorni 30 (trenta) consecutivi a decorrere dal <strong>23</strong>.08.<strong>2013</strong> a disposizionedi chiunque intenda prenderne visione nelle ore d’ufficio;che copia della presente ordinanza venga affissa per 30 (trenta) giorni consecutivi, a decorrere dalla data sopraccitata, all’albodel Comune di Sedico;che le opposizioni/osservazioni in merito alla richiesta concessione, potranno essere presentate, allo Sportello Unico DemanioIdrico di Belluno, entro e non oltre 30 (trenta) giorni dalla data del <strong>23</strong>.08.<strong>2013</strong>;La presente Ordinanza verrà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.Il Dirigente Regionaleing. Nicola Salvatore


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 259REGIONE DEL VENETOGenio civile di Vicenza. R.D. 11.12.1933, n. 1775 - “Testo Unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici”.Ordinanza di visita locale di istruttoria relativa all’istanza di concessione di piccola derivazione d’acqua, ad uso idroelettrico,dal torrente Posina (VI) nel Comune di Posina (VI) della Ditta Putin Riccardo e Putin Federico di Santorso. Prat. n. 118/PO.Il Dirigente ResponsabileVista l’istanza datata 20.12.2012, acquisita al protocollo in data 28.12.2012 al n. 584474, con cui la Ditta Putin Riccardo e PutinFederico con sede in Santorso (VI) chiede la concessione a derivare acqua, ad uso idroelettrico, dal torrente Posina nel comune diPosina (VI) per moduli medi 9.11 e massimi 12.50 per produrre sul salto di 30,71 m, la potenza nominale media di 274.28 kW, conscarico dell’acqua in comune di Posina (VI) località Savaria nel torrente Posina;Considerato che la presente istanza è stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto n. 12 del 1.02.<strong>2013</strong> e che,nel termine stabilito di trenta giorni successivi non è stata presentata alcuna domanda in concorrenza;Vista la nota prot. n. 192/B.5.11/2 del 19.03.<strong>2013</strong> con cui l’Autorità di Bacino dei Fiumi dell’Alto Adriatico, esprime parere favorevole,per quanto di competenza, ai sensi dell’art. 96 del D.Lgs. n. 152/2006;Visto il R.D. 11.12.1933, n. 1775 - “Testo Unico delle disposizioni di legge sulle acque ed impianti elettrici” e successive disposizioni;Visto il D.Lgs. 29.12.2003, n. 387 - “Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell’energia elettrica prodottada fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell’elettricità” come modificato dal D. Lgs. 03.3.2011, n. 28;Visto il D.Lgs. 03.04.2006, n. 152 - “Norme in materia ambientale”;Vista la L.R. <strong>23</strong>.10.2003, n. 27 - “Disposizioni generali in materia di lavori pubblici di interesse regionale e per le costruzioniin zone classificate sismiche”;Vista la D.G.R. 14.05.<strong>2013</strong>, n. 694 - “Procedure per il rilascio di concessioni di derivazione d’acqua pubblica e per il rilasciodell’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di impianti idroelettrici” - aggiornamento D.G.R. 2100/2011;ordinache la domanda della Ditta Putin Riccardo e Putin Federico sia depositata, unitamente agli atti di progetto, presso la U.P. Geniocivile di Vicenza per la durata di 30 (trenta) giorni consecutivi a decorrere dal <strong>23</strong> AGOSTO <strong>2013</strong> a disposizione di chiunque intendaprenderne visione, presso l’Ufficio Derivazioni d’Acqua Superficiale durante il seguente orario di apertura al pubblico: martedì/giovedì/venerdìdalle ore 8,30 alle 12,30.Nei termini indicati per il deposito, e quindi entro il <strong>23</strong> SETTEMBRE <strong>2013</strong> compreso, possono essere presentate eventualiopposizioni e/o osservazioni, in merito alla succitata domanda di concessione, al Genio civile di Vicenza, ovvero al Comune diPosina (VI).Copia della presente ordinanza viene inviata al Comune di Posina (VI) affinché venga affissa all’Albo Comunale, nonché all’Albodel Genio civile di Vicenza e al Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto - <strong>Bur</strong>VeT, nello stesso periodo di tempo sopraindicatoai fini della presentazione di eventuali osservazioni/opposizioni e trasmessa per opportuna conoscenza ed eventuale interventoalla visita locale d’istruttoria a:− Regione del Veneto:• Direzione Urbanistica;• Direzione Difesa del Suolo;• Unità di Progetto Energia;• Unità Periferica Servizi Forestali;− Provincia di Vicenza:• Settore Caccia e Pesca;• Settore Risorse Idriche;− Autorità di Bacino dei Fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione;− Prefettura di Vicenza (VI);− Veneto Agricoltura - Legnaro (PD);− A.R.P.A.V. - Area Tecnico Scientifica - Unità Operativa Idrologia e Idrometria - Belluno;− U.L.S.S. n. 4 di Thiene (VI);−−Comune di Posina (VI);Ditta Putin Riccardo e Putin Federico - Santorso (VI).La visita locale di istruttoria, di cui al primo comma, dell’art. 8, del R.D. 11.12.1933 n. 1775 sulle Acque ed Impianti Elettrici,alla quale potrà intervenire chiunque vi abbia interesse, è fissata per il giorno mercoledì 02.10.<strong>2013</strong> con ritrovo alle ore 10,30 pressoil Comune di Posina (VI), sito in Via Sareo, 4.Il Dirigente responsabileIng. Gianni Carlo Silvestrin


260Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>GRUPPO DI AZIONE LOCALE (GAL) DELLA PIANURA VERONESE, CEREA (VERONA)Avviso per la presentazione di domande di aiuto a valere sulla Misura 3<strong>23</strong>/a “Tutela e riqualificazione del patrimoniorurale - Patrimonio rurale” Azione 2 “Recupero, riqualificazione e valorizzazione del patrimonio storico-architettonico” delPSL “Caleidoscopio” del GAL della Pianura Veronese nell’ambito dell’Asse 4 Leader del PSR Veneto 2007-<strong>2013</strong> cofinanziatodal FEASR (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale).Il GAL della Pianura Veronese ha aperto i termini per la presentazione delle domande di aiuto a valere sulla Misura in oggetto.I soggetti richiedenti devono essere imprenditori agricoli (ai sensi dell’art. 2135 del C), altri soggetti privati, enti pubblici eOnlus ai sensi del D.lgs n. 460/1997.L’importo complessivo messo a bando è di € 211.343,91. L’entità dell’aiuto è pari al 50% per imprenditori agricoli, al 40% peraltri soggetti privati, al 75% per Onlus e al 100% per Enti Pubblici.Per accedere agli aiuti, il richiedente dovrà presentare la domanda di aiuto ad Avepa SUA di Verona dalla data di pubblicazionedel presente avviso ed entro il 20 settembre <strong>2013</strong> secondo le modalità previste dagli Indirizzi procedurali del PSR (All. A dellaDGR n. 1499 del 20/09/11 e ss.mm.ii).Il bando può essere scaricato dal sito internet www.galpianuraveronese.itPer informazioni, è possibile contattare il GAL della Pianura Veronese ai seguenti recapiti:Tel. e fax 04421791878 E-mail: info@galpianuraveronese.itIl PresidenteValentino Girlanda


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 261GRUPPO DI AZIONE LOCALE (GAL) DELLA PIANURA VERONESE, CEREA (VERONA)Avviso per la presentazione di domande di aiuto a valere sulla Misura 313 “Incentivazione delle attività turistiche”Azione 4 “Informazione” del PSL “Caleidoscopio” del GAL della Pianura Veronese nell’ambito dell’Asse 4 Leader del PSRVeneto 2007-<strong>2013</strong> cofinanziato dal FEASR (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale).Il GAL della Pianura Veronese ha aperto i termini per la presentazione delle domande di aiuto a valere sulla Misura in oggetto.I soggetti richiedenti devono essere Enti locali territoriali, Associazioni agrituristiche, Associazioni per la gestione delle Stradedel vino e dei prodotti tipici, Consorzi di promozione turistica, Consorzi di associazioni Pro loco ed Enti Parco.L’importo messo a bando è di € 48.612,31. L’entità dell’aiuto è pari al 50% della spesa ammissibile per soggetti di natura privatae l’80% per soggetti di natura pubblica.Al fine di accedere agli aiuti, il richiedente dovrà presentare la domanda di aiuto ad Avepa Struttura Periferica di Verona entroil 20 settembre <strong>2013</strong> dalla data di pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto secondo le modalitàpreviste dagli Indirizzi procedurali del Psr (All. A DGR n. 1499 del 20/09/2011 e ss.mm.ii.).Il bando può essere scaricato dal sito internet www.galpianuraveronese.itPer informazioni, è possibile contattare il GAL della Pianura Veronese ai seguenti recapiti:Tel. e fax 0442 1791878 E-mail: info@galpianuraveronese.itIl PresidenteValentino Girlanda


262Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>GRUPPO DI AZIONE LOCALE (GAL) DELLA PIANURA VERONESE, CEREA (VERONA)Avviso per la presentazione di domande di aiuto a valere sulla Misura 313 “Incentivazione delle attività turistiche”Azione 5 “Integrazione Offerta Turistica” del PSL “Caleidoscopio” del GAL della Pianura Veronese nell’ambito dell’Asse4 Leader del PSR Veneto 2007-<strong>2013</strong> cofinanziato dal FEASR (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale).Il GAL della Pianura Veronese ha aperto i termini per la presentazione delle domande di aiuto a valere sulla Misura in oggetto.I soggetti richiedenti devono essere Enti locali territoriali, Associazioni agrituristiche, Associazioni per la gestione delle Stradedel vino e dei prodotti tipici, Consorzi di promozione turistica, Consorzi di associazioni Pro loco ed Enti Parco.L’importo messo a bando è di € 150.000,00. L’entità dell’aiuto è pari al 50% della spesa ammissibile per soggetti di natura privatae l’80% per soggetti di natura pubblica.Al fine di accedere agli aiuti, il richiedente dovrà presentare la domanda di aiuto ad Avepa SUA di Verona entro il 20 settembre<strong>2013</strong> dalla data di pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto secondo le modalità previste dagliIndirizzi procedurali del PSR (All. A DGR n. 1499 del 20/09/2011 e ss.mm.ii.).Il bando può essere scaricato dal sito internet www.galpianuraveronese.itPer informazioni, è possibile contattare il GAL della Pianura Veronese ai seguenti recapiti:Tel. e fax 0442 1791878 E-mail: info@galpianuraveronese.itIl PresidenteValentino Girlanda


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 263GRUPPO DI AZIONE LOCALE (GAL) DELLA PIANURA VERONESE, CEREA (VERONA)Avviso per la presentazione di domande di aiuto a valere sulla Misura 313 “Incentivazione delle attività turistiche” Azione 1“Itinerari e certificazione”, progetto di Cooperazione Interterritoriale “Percorsi Rurali nelle Terre dei grandi Fiumi” - TURRIVERS” del Programma di Sviluppo Locale (PSL) del Gal della Pianura Veronese “Caleidoscopio”.Si informa che Il GAL della Pianura Veronese ha aperto i termini per la presentazione delle domande di aiuto a valere sullaMisura in oggetto.L’attivazione del presente intervento avviene ai sensi della Mis. 421, Az.1 Cooperazione Interterritoriale del PSR approvatodalla Regione (Decreto di Avepa SUA di Verona n. 261 del <strong>23</strong>.08.2012) e disponibile sul sito internet del GAL www.galpianuraveronese.itsezione COOPERAZIONE.I soggetti richiedenti devono essere enti locali, enti parco, associazioni per la gestione delle Strade del vino e dei prodotti tipici epartenariati tra soggetti pubblici e privati. L’importo complessivo messo a bando è di € 15.000,00. I contributi, calcolati sulla spesaammessa, sono pari al 100%. Gli interventi ammissibili devono riguardare la qualificazione di percorsi e itinerari, la progettazione,identificazione e realizzazione di percorsi non principali, itinerari e la certificazione ambientale EMAS.Per accedere agli aiuti, il richiedente dovrà presentare la domanda di aiuto ad Avepa entro il 20.09.<strong>2013</strong> giorni dalla data dipubblicazione del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto secondo le modalità previste dagli Indirizzi proceduralidel PSR (All. A della DGR n. 1499 del 20/09/2011 e ss.mm.ii).Il bando può essere scaricato dal sito www.galpianuraveronese.itPer informazioni, è possibile contattare il GAL della Pianura Veronese ai seguenti recapiti:Tel. e fax 0442 1791878 E-mail: info@galpianuraveronese.itIl PresidenteValentino Girlanda


264Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>SPORTELLO UNICO DEMANIO IDRICO, BELLUNOIstanze di concessione preferenziale per derivazione di acque superficiali e sotterranee divenute pubbliche ai sensi delD.P.R. n. <strong>23</strong>8/99. Comune di Sappada (BL).Sulle istanze di concessione preferenziale per derivazione di acque superficiali e sotterranee divenute pubbliche ai sensi delD.P.R <strong>23</strong>8/99 (regolamento di attuazione della L. 36/94), elencate di seguito e situate nel Comune di Sappada, è in corso la proceduraper il rilascio dei relativi provvedimenti di concessione. Gli elaborati tecnici sono a disposizione di chiunque intenda prendernevisione nell’orario d’ufficio presso lo Sportello Unico Demanio Idrico di Belluno dal giorno <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> per 20 giorni consecutivi.Eventuali osservazioni e/o opposizioni all’assentimento delle richieste concessioni potranno essere presentate allo SportelloUnico Demanio Idrico di Belluno oppure al Comune di Sappada, entro e non oltre 30 giorni dalla data della presente pubblicazionesul B.U.R.V.N° pratica Bacino Richiedente Uso Portata media l/s Corpo idrico fg-mapp. (opera di presa)R/250 Piave Comune di Sappada Piscicoltura 20 sorgente in loc. Zieghelhitte fg.35-mapp.30-31R/251 Piave Comune di Sappada Potabile 0,1 sorgente in loc. Val Sesis fg.3-mapp.10Il Dirigente Regionaleing. Nicola Salvatore


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 265Procedimenti VIACOMUNE DI BELLUNOVerifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale (art. 20, D.Lgs n. 152/2006 e ss.mm.ii.). Avviso di deposito.Ditta proponente: Comune di BellunoTitolo del progetto: Riqualificazione e Potenziamento della rete ecologica lungo l’asta del fiumePiave presso Belluno _ Misura 4.4 _ II° StralcioLocalizzazione: Fiume Piave, località Lambioi _ sponda orografica sinistra-area golenaleDescrizione sommaria dell’intervento proposto:La misura mira ad un miglioramento del valore ecologico ed alla qualità dell’area golenale. A tal fine verranno realizzati nuoviambienti umidi mediante l’escavazione di due lanche. Una più piccola per creare ambienti adatti agli anfibi ed una più grande pergarantire una migliore attrattività soprattutto per l’avifauna.Le lanche saranno realizzate in un’area dove un tempo si estendeva l’alveo fluviale permettendo, quindi, di ristabilire degliambienti umidi di elevato valore ecologico, in parte persi.Gli atti potranno essere consultati presso i seguenti organi:• Deposito presso Ufficio U.C. VIA - Regione Veneto, Calle Priuli - Cannaregio, 99, 30121 Venezia, dalla data del 17.08.<strong>2013</strong>;• Deposito avvenuto in data 06.08.<strong>2013</strong> presso gli uffici del Comune di Belluno;A partire dalla data di pubblicazione decorrono 45 giorni solari entro i quali è possibile presentare le proprie osservazioni pressola Regione Veneto - Segreteria Regionale per l’Ambiente - U.C. VIA - Calle Priuli, Cannaregio, 99 - 30121 Venezia.Il Dirigenteing. Lucio Lussu


266Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>DITTA GARDALAND SRL, CASTELNUOVO DEL GARDA (VERONA)Verifica di assoggettabilità a Valutazione di Impatto Ambientale (art. 20 D.Lgs n° 152/2006 e ss.mm.ii.).Ai sensi dell’art. 20 del D.Lgs n. 152/2006 e ss. mm. e ii., si comunica il deposito c/o la Provincia di Verona -Ufficio VIA- delladocumentazione per l’attivazione della Verifica di Assoggettabilità alla Procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale del seguenteprogetto:Proponente: GARDALAND S.r.l. sede legale in Castelnuovo del Garda (VR), Via Derna 4 cap 37014Localizzazione: Località Mattarana Comune di Lazise (VR)Descrizione sintetica del progetto: Realizzazione di un centro di stoccaggio dei propri rifiuti prodotti pericolosi e non pericolosi,ai sensi dell’art. 208 D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.Luogo di deposito documentazione:- Provincia di Verona- Servizio Valutazione Impatto Ambientale- Via delle Franceschine, 10, 37121 Verona;- Comune di Lazise, Piazza Vittorio Emanuele II, 20 - 37017 Lazise (VR);- Comune di Peschiera del Garda, P.le Betteloni 3 - 37019 Peschiera <strong>Del</strong> Garda (VR);- Comune di Castelnuovo del Garda, Piazza degli Alpini 4 - 37014 Castelnuovo del Garda (VR);- Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Veneto, Calle del Duca, Cannaregio, 4314, 30121 Venezia;- Soprintendenza per i beni archeologici del Veneto, Piazza San Fermo, 3 - 37121 Verona;- Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le Province di Verona, Rovigo e Vicenza, Piazza San Fermo, 3a -37121 Verona;- A.R.P.A.V. Dipartimento di Verona, via Dominutti Basso Acquar, 37121 Verona;- U.L.S.S. 22 Servizio di Igiene e Sanità Pubblica Via Santa Maria Crocefissa di Rosa, (c/o ospedale) 37067 Valeggio sul MincioTermini per la presentazione delle osservazioni: 45 gg dalla data di pubblicazione del presente avviso.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 267PARTE QUARTAATTI DI ENTI VARIAgricolturaAGENZIA VENETA PER I PAGAMENTI IN AGRICOLTURA (AVEPA), PADOVADecreto del dirigente dell’Area tecnica competitività imprese n. 579 del 1 agosto <strong>2013</strong>Programma di Sviluppo Rurale del Veneto 2007- <strong>2013</strong>. Misura 311 azioni 1 e 2. Approvazione della graduatoria delle domandeammissibili ed individuazione di quelle finanziabili.Il Dirigentedecreta1. di approvare la graduatoria regionale delle domande, della mis. 311 az. 1 (all. A), ritenute ammissibili, per l’importo di spesaammissibile e relativo contributo indicato in corrispondenza dell’allegato che costituisce parte integrante;2. di approvare la graduatoria regionale delle domande, della mis. 311 az. 2 (all. B), ritenute ammissibili, per l’importo di spesaammissibile e relativo contributo indicato in corrispondenza dell’allegato che costituisce parte integrante;3. di individuare, sulla scorta delle disponibilità finanziarie indicate con la deliberazione n. 2660/2012 e di quanto disposto dallasuccessiva deliberazione n. 795/<strong>2013</strong>, la finanziabilità di tutte le domande ricomprese nell’all. A per un importo complessivo di contributopari ad euro 2.183.175,77 a valere sulle risorse delle rispettive misure recati dal PSR e di tutte le domande ricomprese nell’all.B per un importo complessivo di contributo pari ad euro 3.147.355,01 a valere sulle risorse delle rispettive misure recati dal PSR;4. di pubblicare, per estratto, il presente decreto nel Bollettino Ufficiale delle Regione del Veneto e nel sito web dell’Agenzianella sezione Settori di intervento/PSR.Il DirigenteLuca Furegon


268Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>AGENZIA VENETA PER I PAGAMENTI IN AGRICOLTURA (AVEPA), PADOVADecreto del dirigente dell’Area tecnica competitività imprese n. 580 del 1 agosto <strong>2013</strong>Programma di Sviluppo Rurale del Veneto 2007-<strong>2013</strong>. Misure 121 IA AZ, 121 IA M, 121 BO, 121 BS e 121 RO. Approvazionedella graduatoria delle domande ammissibili ed individuazione di quelle finanziabili.Il Dirigentedecreta1. di approvare la graduatoria regionale delle domande, della mis. 121 IA AZ da realizzare in altre zone (all. A), ritenute ammissibili,per l’importo di spesa ammissibile e relativo contributo indicato in corrispondenza dell’allegato che costituisce parteintegrante;2. di approvare la graduatoria regionale delle domande, della mis. 121 IA M da realizzare in zona di montagna (all. B), ritenuteammissibili, per l’importo di spesa ammissibile e relativo contributo indicato in corrispondenza dell’allegato che costituisce parteintegrante;3. di approvare la graduatoria regionale delle domande, della mis. 121 BO (all. C), ritenute ammissibili, per l’importo di spesaammissibile e relativo contributo indicato in corrispondenza dell’allegato che costituisce parte integrante;4. di approvare la graduatoria regionale delle domande, della mis. 121 BS (all. D), ritenute ammissibili, per l’importo di spesaammissibile e relativo contributo indicato in corrispondenza dell’allegato che costituisce parte integrante;5. di approvare la graduatoria regionale delle domande, della mis. 121 RO da realizzare nella provincia di Rovigo (all. E), ritenuteammissibili, per l’importo di spesa ammissibile e relativo contributo indicato in corrispondenza dell’allegato che costituisceparte integrante;6. di individuare, sulla scorta delle disponibilità finanziarie indicate con la deliberazione n. 2660/2012 e di quanto dispostodalla successiva deliberazione n. 795/<strong>2013</strong>, la finanziabilità di tutte le domande ricomprese nell’all. A per un importo complessivodi contributo pari ad euro 22.397.432,42 a valere sulle risorse delle rispettive misure recati dal PSR; di tutte le domande ricompresenell’all. B per un importo complessivo di contributo pari ad euro 3.174.796,60 a valere sulle risorse delle rispettive misure recatidal PSR; di tutte le domande ricomprese nell’all. C per un importo complessivo di contributo pari ad euro 900.396,58 a valere sullerisorse delle rispettive misure recati dal PSR; di tutte le domande ricomprese nell’all. D per un importo complessivo di contributopari ad euro 410.620,39 a valere sulle risorse delle rispettive misure recati dal PSR; di tutte le domande ricomprese nell’all. E perun importo complessivo di contributo pari a euro 18.908.341,95 valere sulla specifica dotazione finanziaria regionale aggiuntivaper la provincia di Rovigo di cui al capitolo 101047 dell’UPB U0049 del Bilancio di Previsione 2012;7. di pubblicare, per estratto, il presente decreto nel Bollettino Ufficiale delle Regione del Veneto e nel sito web dell’Agenzianella sezione Settori di intervento/PSR.Il DirigenteLuca Furegon


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 269AGENZIA VENETA PER I PAGAMENTI IN AGRICOLTURA (AVEPA), PADOVADecreto del dirigente dell’Area tecnica competitività imprese n. 584 del 2 agosto <strong>2013</strong>Programma di Sviluppo Rurale del Veneto 2007-<strong>2013</strong>. Integrazione al precedente decreto n. 483 del 30.05.<strong>2013</strong> Misura 112PG e misure collegate e misura 112 PGB RO e misure collegate. Approvazione della graduatoria delle domande ammissibilied individuazione dei pacchetti finanziabili. Bando DGR 2660/2012.Il Dirigentedecreta1. di integrare, per la domanda ID <strong>23</strong>61010 inerente la misura 112 PGB RO e per le domande delle misure ad essa collegata,presentate dalla ditta SOCIETÀ AGRICOLA LORA ANTONIA E TAVIAN ANNAMARIA S.S. con CUAA (01462930296), lagraduatoria delle domande ammissibili e finanziabili della misura 112 PGB RO precedentemente approvata con decreto n. 483 del30 maggio <strong>2013</strong> (allegato A);2. di approvare il riepilogo delle domande finanziate (allegato B);3. di stabilire che, a seguito delle integrazioni riportate negli allegati di cui ai punti precedenti, l’importo complessivo di contributoimpegnato per la graduatoria della misura 112 PGB - ROVIGO è pari ad euro 4.528.391,24;4. di stabilire per la domanda di cui ai sopra citati allegati nei punti precedenti, che i termini da considerare per la realizzazionedegli investimenti decorrono dalla data del presente provvedimento;5. di pubblicare, per estratto, il presente decreto nel Bollettino Ufficiale delle Regione del Veneto e nel sito web dell’Agenzianella sezione Settori di intervento/PSR.Il DirigenteLuca Furegon


270Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>AGENZIA VENETA PER I PAGAMENTI IN AGRICOLTURA (AVEPA), PADOVADecreto del dirigente dell’Area tecnica competitività imprese n. 585 del 2 agosto <strong>2013</strong>Programma di Sviluppo Rurale del Veneto 2007-<strong>2013</strong>. Misura 1<strong>23</strong> A e 1<strong>23</strong> RO. Approvazione della graduatoria delledomande ammissibili ed individuazione di quelle finanziabili.Il Dirigentedecreta1. di approvare la graduatoria regionale delle domande, della misura 1<strong>23</strong> A (allegato A), ritenute ammissibili, per l’importo dispesa ammissibile e relativo contributo indicato in corrispondenza dell’allegato che costituisce parte integrante;2. di approvare la graduatoria regionale delle domande, della misura 1<strong>23</strong> RO (allegato B), ritenute ammissibili, per l’importodi spesa ammissibile e relativo contributo indicato in corrispondenza dell’allegato che costituisce parte integrante;3. di individuare, sulla scorta delle disponibilità finanziarie indicate con la deliberazione n. 2660 del 18 dicembre 2012 e diquanto disposto dalla successiva deliberazione n. 795 del 31/05/<strong>2013</strong>, la finanziabilità di tutte le domande ricomprese nell’allegato Aper un importo complessivo di contributo pari ad euro 8.887.716,09 e di tutte le domande ricomprese nell’allegato B per un importocomplessivo di contributo pari ad euro 6.036.860,18;4. di pubblicare, per estratto, il presente decreto nel Bollettino Ufficiale delle Regione del Veneto e nel sito web dell’Agenzianella sezione Settori di intervento/PSR.Il DirigenteLuca Furegon


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 271AGENZIA VENETA PER I PAGAMENTI IN AGRICOLTURA (AVEPA), PADOVADecreto del dirigente dello Sportello unico agricolo di Vicenza n. 187 del 24 luglio <strong>2013</strong>Programma di Sviluppo Rurale del Veneto 2007-<strong>2013</strong>. Misura 3<strong>23</strong>/A “Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale”Azione 2 “Recupero, riqualificazione e valorizzazione del patrimonio storico-architettonico” attivata a bando tramite ilProgetto Integrato di Area - Rurale (PIA.R) denominato “06-Media Pianura Vicentina”, Capofila il Comune di CamisanoVicentino, con DGR N. <strong>23</strong>46 del 20 novembre 2012.” Approvazione della graduatoria di ammissibilità e di finanziabilitàdelle domande di aiuto presentate.Il Dirigentedecreta1. di approvare l’ammissibilità delle domande presentate ai sensi del bando pubblico di cui alla DGR n. <strong>23</strong>46 del 20 novembre2012, PIA-R “06 - Media Pianura Vicentina”, misura 3<strong>23</strong>/A, azione 2, “Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale - Recupero,riqualificazione e valorizzazione del patrimonio storico-architettonico”, elencate nell’Allegato A al presente provvedimento;2. di approvare la finanziabilità delle domande presentate ai sensi del bando pubblico di cui alla DGR n. <strong>23</strong>46 del 20 novembre2012, PIA-R “06 - Media Pianura Vicentina”, misura 3<strong>23</strong>/A, azione 2, “Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale - Recupero,riqualificazione e valorizzazione del patrimonio storico-architettonico”, elencate nell’Allegato B al presente provvedimento, progressivon. 4 (Stato lettera F);3. di pubblicare il presente decreto, per estratto, nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto in versione telematica e direnderne disponibili gli allegati nella sezione Pubblicazioni BUR del sito web istituzionale dell’AVEPA (www.avepa.it);4. di trasmettere copia del presente atto alla sede centrale - Area tecnica competitività imprese;5. di trasmettere copia del presente decreto al Partenariato Media Pianura Vicentina c/o Comune di Camisano Vicentino consede in Piazza Umberto I 1 a Camisano Vicentino (VI).Il DirigenteFrancesca Musola


272Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>AGENZIA VENETA PER I PAGAMENTI IN AGRICOLTURA (AVEPA), PADOVADecreto del dirigente dello Sportello unico agricolo di Vicenza n. 188 del 24 luglio <strong>2013</strong>Programma di Sviluppo Rurale del Veneto 2007-<strong>2013</strong>. Misura 3<strong>23</strong>/A “Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale” Azione3 “Valorizzazione e riqualificazione del paesaggio rurale” attivata a bando tramite il Progetto Integrato di Area - Rurale(PIA.R) denominato “06-Media Pianura Vicentina”, Capofila il Comune di Camisano Vicentino, con DGR N. <strong>23</strong>46 del 20novembre 2012. Approvazione della graduatoria di ammissibilità e di finanziabilità delle domande di aiuto presentate.Il Dirigentedecreta1. di approvare l’ammissibilità delle domande presentate ai sensi del bando pubblico di cui alla DGR n. <strong>23</strong>46 del 20 novembre2012, PIA-R “06 - Media Pianura Vicentina”, misura 3<strong>23</strong>/A, azione 3, “Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale - Valorizzazionee riqualificazione del paesaggio rurale”, elencate nell’Allegato A al presente provvedimento;2. di approvare la finanziabilità delle domande presentate ai sensi del bando pubblico di cui alla DGR n. <strong>23</strong>46 del 20 novembre2012, PIA-R “06 - Media Pianura Vicentina”, misura 3<strong>23</strong>/A, azione 3, “Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale - Valorizzazionee riqualificazione del paesaggio rurale”, elencate nell’Allegato B al presente provvedimento, progressivo n. 1 (Stato letteraF);3. di pubblicare il presente decreto, per estratto, nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto in versione telematica e direnderne disponibili gli allegati nella sezione Pubblicazioni BUR del sito web istituzionale dell’AVEPA (www.avepa.it);4. di trasmettere copia del presente atto alla sede centrale - Area tecnica competitività imprese;5. di trasmettere copia del presente decreto al Partenariato Media Pianura Vicentina c/o Comune di Camisano Vicentino consede in Piazza Umberto I 1 a Camisano Vicentino (VI).Il DirigenteFrancesca Musola


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 273AGENZIA VENETA PER I PAGAMENTI IN AGRICOLTURA (AVEPA), PADOVADecreto del dirigente dello Sportello unico agricolo di Vicenza n. 201 del 7 agosto <strong>2013</strong>Programma di Sviluppo Rurale del Veneto 2007-<strong>2013</strong>. Misura 313 “Incentivazione delle attività turistiche”, Azione 3 “Servizi”,attivata con <strong>Del</strong>ibera del Consiglio di Amministrazione del Gal Terra Berica n. 27 del 2/11/2012. Approvazione dellegraduatorie di ammissibilità e di finanziabilità delle domande di aiuto presentate.Il Dirigentedecreta1. di approvare l’ammissibilità delle domande, presentate ai sensi del bando n. 27 del 2/11/2012 del Consiglio di Amministrazionedel GAL Terra Berica, misura 313 azione 3 elencate nell’ Allegato A al presente provvedimento;2. di approvare la finanziabilità delle domande, presentate ai sensi del bando n. 27 del 2/11/2012 del Consiglio di Amministrazionedel GAL Terra Berica, misura 313 azione 3, elencate nell’ Allegato B al presente provvedimento, progressivo 1 (Stato lettera F);3. di pubblicare per estratto il presente decreto nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto in versione telematica e direnderne disponibili gli allegati nella sezione Pubblicazioni BUR del sito web istituzionale dell’AVEPA (www.avepa.it);4. di trasmettere copia del presente atto alla sede centrale di Avepa - Area Tecnica Competitività Imprese;5. di trasmettere copia del presente decreto al GAL Terra Berica con sede in Piazza S. Savina, n. 9, 36045 Alonte (VI) - CodiceFiscale 95097020242.Il DirigenteFrancesca Musola


274Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>AGENZIA VENETA PER I PAGAMENTI IN AGRICOLTURA (AVEPA), PADOVADecreto del dirigente dello Sportello unico agricolo di Vicenza n. 202 del 7 agosto <strong>2013</strong>Programma di Sviluppo Rurale del Veneto 2007-<strong>2013</strong>. Misura 313 “Incentivazione delle attività turistiche”, Azione 5“Integrazione dell’offerta turistica”, attivata con <strong>Del</strong>ibera del Consiglio di Amministrazione del Gal Terra Berica n. 29 del2/11/2012. Approvazione delle graduatorie di ammissibilità e di finanziabilità delle domande di aiuto presentate.Il Dirigentedecreta1. di approvare l’ammissibilità delle domande, presentate ai sensi del bando n. 29 del 2/11/2012 del Consiglio di Amministrazionedel GAL Terra Berica, misura 313 azione 5 elencate nell’ Allegato A al presente provvedimento;2. di approvare la finanziabilità delle domande, presentate ai sensi del bando n. 29 del 2/11/2012 del Consiglio di Amministrazionedel GAL Terra Berica, misura 313 azione 5, elencate nell’ Allegato B al presente provvedimento, progressivo 1 (Stato letteraF);3. di pubblicare per estratto il presente decreto nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto in versione telematica e direnderne disponibili gli allegati nella sezione Pubblicazioni BUR del sito web istituzionale dell’AVEPA (www.avepa.it);4. di trasmettere copia del presente atto alla sede centrale di Avepa - Area Tecnica Competitività Imprese;5. di trasmettere copia del presente decreto al GAL Terra Berica con sede in Piazza S. Savina, n. 9, 36045 Alonte (VI) - CodiceFiscale 95097020242.Il DirigenteFrancesca Musola


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 275AGENZIA VENETA PER I PAGAMENTI IN AGRICOLTURA (AVEPA), PADOVADecreto del dirigente dello Sportello unico agricolo di Vicenza n. 203 del 7 agosto <strong>2013</strong>Programma di Sviluppo Rurale del Veneto 2007-<strong>2013</strong>. Misura 313 “Incentivazione delle attività turistiche”, Azione 4“Informazione”, attivata con <strong>Del</strong>ibera del Consiglio di Amministrazione del Gal Terra Berica n. 28 del 2/11/2012. Approvazionedelle graduatorie di ammissibilità e di finanziabilità delle domande di aiuto presentate.Il Dirigentedecreta1. di approvare l’ammissibilità delle domande, presentate ai sensi del bando n. 28 del 2/11/2012 del Consiglio di Amministrazionedel GAL Terra Berica, misura 313 azione 4 elencate nell’ Allegato A al presente provvedimento;2. di approvare la finanziabilità delle domande, presentate ai sensi del bando n. 28 del 2/11/2012 del Consiglio di Amministrazionedel GAL Terra Berica, misura 313 azione 4, elencate nell’ Allegato B al presente provvedimento, progressivi da 1 a 5 (Statolettera F);3. di pubblicare per estratto il presente decreto nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto in versione telematica e direnderne disponibili gli allegati nella sezione Pubblicazioni BUR del sito web istituzionale dell’AVEPA (www.avepa.it);4. di trasmettere copia del presente atto alla sede centrale di Avepa - Area Tecnica Competitività Imprese;5. di trasmettere copia del presente decreto al GAL Terra Berica con sede in Piazza S. Savina, n. 9, 36045 Alonte (VI) - CodiceFiscale 95097020242.Il DirigenteFrancesca Musola


276Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Espropriazioni, occupazioni d’urgenza e servitùAUTOSTRADA BRESCIA VERONA VICENZA PADOVA S.P.A., VERONADecreto n. 1 del 8 agosto <strong>2013</strong>Nuova autostazione di Montecchio Maggiore. Comune di Brendola (VI). Espropriazione per pubblica utilità. Estratto didecreto di esproprio.Ai sensi e per gli effetti dell’art <strong>23</strong> comma 5 del D.P.R. 327/2001, si rende noto a chi può averne interesse che la ConcessionariaAutostradale Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova S.p.A., in qualità di promotore, beneficiario ed autorità espropriante, invirtù della delega di pieni poteri espropriativi ricevuta, ai sensi dell’art. 3 comma 1 lettera b) e dell’art. 6 commi 1 e 8 del D.P.R.327/2001 e s.m.i., dalla sua Concedente Anas S.p.A. - Ispettorato Vigilanza Concessioni Autostradali - con provvedimento IVCA/avc/uai/Prot. CDG-0029976-P del 27.02.2009 in merito alla realizzazione della Nuova autostazione di Montecchio Maggiore, inestensione e completamento dei poteri già delegati alla medesima Concessionaria con precedente provvedimento DAT/seam/Prot.n. 10434 del 18.01.2005 dell’Anas S.p.A. - Direzione Centrale Autostrade e Trafori -, con provvedimento Decr. Espr./Autos. Montecchio/Prot.n° 001/<strong>2013</strong>-f del 8 agosto <strong>2013</strong> ha pronunciato l’espropriazione degli immobili posti nel territorio del Comune diBrendola (VI), necessari per realizzare la nuova autostazione di Montecchio Maggiore, di proprietà delle ditte riportate di seguitodove pure sono indicate le aree espropriate dalla Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova S.p.A. per realizzare le suddette opere,e le indennità condivise dalle ditte espropriande le quali, ai sensi dell’art. 45 D.P.R. 327/2001 e s.m.i., hanno offerto in cessionevolontaria gli immobili di loro proprietà.P.P. 02 - BESCHIN RENZO nato a Montecchio Maggiore (VI) il 28.07.1969, C.F. BSCRNZ69L28F464H.Gli immobili espropriatisono censiti nel N.C.T. di Brendola Fg 8 con i m. n. 781 - 783 - 785 - 787.La superficie espropriata misura complessivamente m2 33.634.L’indennità concordata a titolo di espropriazione ammonta a €1.321.771,14.P.P. 04 - BESCHIN PIETRO nato a Montecchio Maggiore (VI) il 11.09.1942, C.F. BSCPTR42P11F464J.Gli immobili espropriatisono censiti nel N.C.T. di Brendola Fg 1 con il m. n. 305 e Fg 8 con il m. n 144.La superficie espropriata misura complessivamente m2 29.096.L’indennità concordata a titolo di espropriazione ammonta a €702.525,60.P.P. 05 - SUDIRO CINZIA nata a Brendola (VI) il 25.12.1962, C.F. SDRCNZ62T65B143C.Gli immobili espropriati sono censitinel N.C.T. di Brendola Fg 8 con il m. n. 789.La superficie espropriata misura complessivamente m2 4.814.L’indennità concordata a titolo di espropriazione ammonta a €80.000,00.P.P. 06 - SUDIRO LUCIANA nata a Brendola (VI) il 06.02.1953, C.F. SDRLCN53B46B143V, TOVO PIETRO nato a Brendola(VI) il 28.04.1948, C.F. TVOPTR48D28B143T.Gli immobili espropriati sono censiti nel N.C.T. di Brendola Fg 8 con il m. n. 791.La superficie espropriata misura complessivamente m2 417.L’indennità concordata a titolo di espropriazione ammonta a €52.375,00.P.P. 07 - SUDIRO LUCIANA nata a Brendola (VI) il 06.02.1953, C.F. SDRLCN53B46B143V.Gli immobili espropriati sonocensiti nel N.C.T. di Brendola Fg 8 con il m. n. 793.La superficie espropriata misura complessivamente m2 2.953.L’indennità concordata a titolo di espropriazione ammonta a €32.530,00.P.P. 08 - MARCHESINI VITTORIO nato a Brendola (VI) il <strong>23</strong>.11.1938, C.F. MRCVTR38S<strong>23</strong>B143K.Gli immobili espropriatisono censiti nel N.C.T. di Brendola Fg 8 con il m. n. 795.La superficie espropriata misura complessivamente m2 8.430.L’indennità concordata a titolo di espropriazione ammonta a €92.419,00.P.P. 09 - MARCHESINI SILVANO nato a Brendola (VI) il 15.08.1957, C.F. MRCSVN57M15B143P.Gli immobili espropriatisono censiti nel N.C.T. di Brendola Fg 8 con i m. n. 797 - 799.La superficie espropriata misura complessivamente m2 6.677.L’indennità concordata a titolo di espropriazione ammonta a €78.270,00.Coloro che hanno diritti, ragioni, pretese sulle predette indennità possono proporre opposizione entro trenta giorni successivialla pubblicazione del presente estratto.Decorso tale termine l’indennità resta fissata nella somma suindicata.Il Direttore GeneraleDott. Bruno Chiari


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 277AUTOSTRADA BRESCIA VERONA VICENZA PADOVA S.P.A., VERONADecreto n. 2 del 8 agosto <strong>2013</strong>Nuova autostazione di Montecchio Maggiore. Comune di Montecchio Maggiore (VI). Espropriazione per pubblica utilità.Estratto di decreto di esproprio.Ai sensi e per gli effetti dell’art <strong>23</strong> comma 5 del D.P.R. 327/2001, si rende noto a chi può averne interesse che la ConcessionariaAutostradale Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova S.p.A., in qualità di promotore, beneficiario ed autorità espropriante, invirtù della delega di pieni poteri espropriativi ricevuta, ai sensi dell’art. 3 comma 1 lettera b) e dell’art. 6 commi 1 e 8 del D.P.R.327/2001 e s.m.i., dalla sua Concedente Anas S.p.A. - Ispettorato Vigilanza Concessioni Autostradali - con provvedimento IVCA/avc/uai/Prot. CDG-0029976-P del 27.02.2009 in merito alla realizzazione della Nuova autostazione di Montecchio Maggiore, inestensione e completamento dei poteri già delegati alla medesima Concessionaria con precedente provvedimento DAT/seam/Prot.n. 10434 del 18.01.2005 dell’Anas S.p.A. - Direzione Centrale Autostrade e Trafori -, con provvedimento Decr. Espr./Autos. Montecchio/Prot.n° 002/<strong>2013</strong>-g del 8 agosto <strong>2013</strong> ha pronunciato l’espropriazione degli immobili posti nel territorio del Comune diMontecchio Maggiore (VI), necessari per realizzare la nuova autostazione di Montecchio Maggiore, di proprietà delle ditte riportatedi seguito dove pure sono indicate le aree espropriate dalla Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova S.p.A. per realizzare lesuddette opere, e le indennità condivise dalle ditte espropriande le quali, ai sensi dell’art. 45 D.P.R. 327/2001 e s.m.i., hanno offertoin cessione volontaria gli immobili di loro proprietà.P.P. 02 - RED IMMOBILIARE SRL Società Unipersonale con sede in Arzignano (VI), c.f. 0<strong>23</strong>80430245.Gli immobili espropriatisono censiti nel N.C.T. di Montecchio Maggiore Fg 10 con i mm. nn. 2<strong>073</strong>-2075.La superficie espropriata misura complessivamente m2 31.L’indennità concordata a titolo di espropriazione ammonta a €465,00.P.P. 03 - CAVAZZA CECCATO MARIA TERESA nata a Vicenza il 20.12.1974, C.F. CVZMTR74T60L840N, CAVAZZACECCATO MARIO nato a Vicenza il 20.02.1972, C.F. CVZMRA72B20L840W, DUBOIS MARIA nata a Vicenza il 31.07.1940,C.F. DBSMRA40L71L840R.Gli immobili espropriati sono censiti nel N.C.T. di Montecchio Maggiore Fg. 10 con il m. n. 2089.La superficie espropriata misura complessivamente m2 120.L’indennità concordata a titolo di espropriazione ammonta a €1.000,80.P.P. 11 - BESCHIN RENZO nato a Montecchio Maggiore (VI) il 28.07.1969, C.F. BSCRNZ69L28F464H.Gli immobili espropriatisono censiti nel N.C.T. di Montecchio Maggiore Fg 21 con i mm. nn. 585-592.La superficie espropriata misura complessivamente m2 1.718.L’indennità concordata a titolo di espropriazione ammonta a €31.645,56.P.P. 45 - MEGGIARIN MARIA nata a Vicenza il 29.07.1961, C.F. MGGMRA61L69L840L.Gli immobili espropriati sonocensiti nel N.C.T. di Montecchio Maggiore Fg 10 con i mm. nn. 2085-2087. La superficie espropriata misura complessivamente m2847.L’indennità concordata a titolo di espropriazione ammonta a € 18.176,62.P.P. 49 - COMUNE DI MONTECCHIO MAGGIORE con sede in Montecchio Maggiore (VI), c.f. 00163690241.Gli immobiliespropriati sono censiti nel N.C.T. di Montecchio Maggiore Fg 10 con il m. n. 2054. La superficie espropriata misura complessivamentem2 20.L’indennità concordata a titolo di espropriazione ammonta a € 1.000,00.Coloro che hanno diritti, ragioni, pretese sullepredette indennità possono proporre opposizione entro trenta giorni successivi alla pubblicazione del presente estratto.Decorso tale termine l’indennità resta fissata nella somma suindicata.Il Direttore GeneraleDott. Bruno Chiari


278Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>AUTOSTRADA BRESCIA VERONA VICENZA PADOVA S.P.A., VERONADecreto n. 3 del 8 agosto <strong>2013</strong>Nuova autostazione di Montecchio Maggiore. Comune di Montebello Vicentino (VI). Espropriazione per pubblica utilità.Estratto di decreto di esproprio.Ai sensi e per gli effetti dell’art <strong>23</strong> comma 5 del D.P.R. 327/2001, si rende noto a chi può averne interesse che la ConcessionariaAutostradale Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova S.p.A., in qualità di promotore, beneficiario ed autorità espropriante, invirtù della delega di pieni poteri espropriativi ricevuta, ai sensi dell’art. 3 comma 1 lettera b) e dell’art. 6 commi 1 e 8 del D.P.R.327/2001 e s.m.i., dalla sua Concedente Anas S.p.A. - Ispettorato Vigilanza Concessioni Autostradali - con provvedimento IVCA/avc/uai/Prot. CDG-0029976-P del 27.02.2009 in merito alla realizzazione della Nuova autostazione di Montecchio Maggiore, inestensione e completamento dei poteri già delegati alla medesima Concessionaria con precedente provvedimento DAT/seam/Prot.n. 10434 del 18.01.2005 dell’Anas S.p.A. - Direzione Centrale Autostrade e Trafori -, con provvedimento Decr. Espr./Autos. Montecchio/Prot.n° 003/<strong>2013</strong>-e del 8 agosto <strong>2013</strong> ha pronunciato l’espropriazione degli immobili posti nel territorio del Comune diMontebello Vicentino (VI), necessari per realizzare la nuova autostazione di Montecchio Maggiore, di proprietà delle ditte riportatedi seguito dove pure sono indicate le aree espropriate dalla Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova S.p.A. per realizzarele suddette opere, e le indennità provvisorie di espropriazione determinate dall’autorità espropriante medesima ai sensi dell’art. 22del D.P.R. 327/2001 e s.m.i.P.P. 01 - CENTRO INTERSCAMBIO MERCI E SERVIZI - C.I.S. S.p.A. con sede in Vicenza, c.f. 02026570248.Gli immobiliespropriati sono censiti nel N.C.T. di Montebello Vicentino Fg 9 con i m. n. 439-441-442-444-447.La superficie espropriata misura complessivamente m2 2.483.L’indennità provvisoriamente determinata a titolo di espropriazioneammonta a € 22.347,00.Coloro che hanno diritti, ragioni, pretese sulla predetta indennità possono proporre opposizione entro trenta giorni successivialla pubblicazione del presente estratto.Decorso tale termine l’indennità resta fissata nella somma suindicata.Il Direttore GeneraleDott. Bruno Chiari


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 279AUTOSTRADA BRESCIA VERONA VICENZA PADOVA S.P.A., VERONADecreto n. 4 del 8 agosto <strong>2013</strong>Nuova autostazione di Montecchio Maggiore. Comune di Brendola (VI). Espropriazione per pubblica utilità. Estratto didecreto di esproprio.Ai sensi e per gli effetti dell’art <strong>23</strong> comma 5 del D.P.R. 327/2001, si rende noto a chi può averne interesse che la ConcessionariaAutostradale Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova S.p.A., in qualità di promotore, beneficiario ed autorità espropriante, in virtùdella delega di pieni poteri espropriativi ricevuta, ai sensi dell’art. 3 comma 1 lettera b) e dell’art. 6 commi 1 e 8 del D.P.R. 327/2001e s.m.i., dalla sua Concedente Anas S.p.A. - Ispettorato Vigilanza Concessioni Autostradali - con provvedimento IVCA/avc/uai/Prot.CDG-0029976-P del 27.02.2009 in merito alla realizzazione della Nuova autostazione di Montecchio Maggiore, in estensione ecompletamento dei poteri già delegati alla medesima Concessionaria con precedente provvedimento DAT/seam/Prot. n. 10434 del18.01.2005 dell’Anas S.p.A. - Direzione Centrale Autostrade e Trafori -, con provvedimento Decr. Espr./Autos. Montecchio/Prot.n° 004/<strong>2013</strong>-f del 8 agosto <strong>2013</strong> ha pronunciato l’espropriazione degli immobili posti nel territorio del Comune di Brendola (VI),necessari per realizzare la nuova autostazione di Montecchio Maggiore, di proprietà delle ditte riportate di seguito dove pure sonoindicate le aree espropriate dalla Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova S.p.A. per realizzare le suddette opere, e le indennitàprovvisorie di espropriazione determinate dall’autorità espropriante medesima ai sensi dell’art. 22 del D.P.R. 327/2001 e s.m.i.P.P. 39 - RETE FERROVIARIA ITALIANA S.p.A. con sede in Roma, c.f. 01585570581.Gli immobili espropriati sono censitinel N.C.T. di Brendola Fg 8 con il m. n. 665 (rif. N.C.E.U. di Brendola al Fg 8 con il m. n. 665).La superficie espropriata misura complessivamente m2 320.L’indennità provvisoriamente determinata a titolo di espropriazioneammonta a € 896,00.Coloro che hanno diritti, ragioni, pretese sulla predetta indennità possono proporre opposizione entro trenta giorni successivialla pubblicazione del presente estratto.Decorso tale termine l’indennità resta fissata nella somma suindicata.Il Direttore GeneraleDott. Bruno Chiari


280Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>COMUNE DI ISOLA DELLA SCALA (VERONA)Decreto n. 9 del 9 agosto <strong>2013</strong>Decreto di espropriazione dei terreni occorrenti per la realizzazione dell’opera pubblica denominata “Centro Risi”.Ai sensi dell’art. <strong>23</strong>, comma 5 DPR 327/2001, si rende noto che sono stati emanati i seguenti decreti di esproprio per la realizzazionedei lavori in oggetto:terreni intestati ad: Artegiani Ernesto residente Isola della Scala Via Bastia n. 2Fg Mapp. N. Qualità Sup./mq Indennità €./MQ Indennità aggiuntiva Indennità Complessiva44 19 Semin. Irriguo 11.155 € 10,60 € 5,388 € 178.346,1444 20 Semin. Irriguo 8457 € 10,60 € 5,388 € 135.210,5144 26 Semin. Irriguo 2828 € 10,60 € 5,388 € 45.214,0644 27 Semin. Irriguo 4717 € 10,60 € 5,388 € 75.415,3944 37 Semin. Irriguo 1538 € 10,60 € 5,388 € 24.589,5444 147 Semin. Irriguo 1725 € 10,60 € 5,388 € 27.579,3030.420 €486.354,96Il Responsabile Area EspropriArch. Berto Bertaso


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 281COMUNE DI PIEVE DI CADORE (BELLUNO)Decreto n. 1/<strong>2013</strong> protocollo n. 8174 del 5 agosto <strong>2013</strong>Lavori del progetto “Pieve strade sicure. Messa in sicurezza viabilità stradale e ciclo pedonale”. D.p.r. 8.6.2001, n. 327 ess.mm.ii. espropriazione definitiva.Il Responsabile del Procedimento Espropriativo(omissis)decretaArt. 1 - Le premesse fanno parte integrante e sostanziale del presente decreto.Art. 2 - Sono definitivamente espropriati, ai fini dell’acquisizione delle aree occorrenti per l’esecuzione dei lavori del progetto“Pieve strade sicure. Messa in sicurezza viabilità stradale e ciclo pedonale.”, in Comune di Pieve di Cadore, i sottoelencati beniimmobili:COMUNE DI PIEVE DI CADORE:1. Foglio 35 Mappale 2059 di mq 61,00 proprietà: CAUTIERO Giovanni nato a Pieve di Cadore (BL) il 20.03.1968 c.f. CTR-GNN68C20G642C proprietario per 1/1- indennità di esproprio € 549,00#2. Foglio 35 Mappale 2057 di mq 140,00 proprietà: DA DAMOS Siro nato a Pieve di Cadore (BL) il 28.09.1942 c.f. DDM-SRI42P28G642X proprietario per 1/1 - indennità di esproprio € 1.260,00#3. (omissis)Il Responsabile del procedimentoing. Diego Olivotto


282Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>COMUNE DI PIEVE DI CADORE (BELLUNO)Decreto n. 2/<strong>2013</strong> protocollo n. 8175 del 5 agosto <strong>2013</strong>Lavori del progetto “Pieve strade sicure. Messa in sicurezza viabilità stradale e ciclo pedonale”. D.p.r. 8.6.2001, n. 327 ess.mm.ii. Espropriazione definitiva.Il Responsabile del Procedimento Espropriativo(omissis)decretaArt. 1 - Le premesse fanno parte integrante e sostanziale del presente decreto.Art. 2 - Sono definitivamente espropriati, ai fini dell’acquisizione delle aree occorrenti per l’esecuzione dei lavori del progetto“Pieve strade sicure. Messa in sicurezza viabilità stradale e ciclo pedonale.”, in Comune di Pieve di Cadore, i sottoelencati beni immobili:COMUNE DI PIEVE DI CADORE:1. Foglio 35 Mappale 2069 di mq 5 proprietà: SVALUTO MOREOLO Oreste nato a Perarolo di Cadore (BL) il 08.01.1940c.f. SVLRST40A08G442I proprietario per 6/8; SVALUTO MOREOLO Alessandra nata a Pieve di Cadore (BL) il 05.02.1966 c.f.SVLLSN66B45G642L proprietario per 1/8; SVALUTO MOREOLO Marcello nato a Monaco (Germania) il 26.05.1970 c.f. SVL-MCL70E26Z112J proprietario per 1/8 - indennità di esproprio € 200,00#2. Foglio 35 Mappale 2067 di mq 27,00 proprietà: SVALUTO MOREOLO Oreste nato a Perarolo di Cadore (BL) il 08.01.1940c.f. SVLRST40A08G442I proprietario per 1/1 - indennità di esproprio € 1136,70#3. Foglio 35 Mappale 2066 di mq 7,00 proprietà: DEL MONEGO Nelso nato a Calalzo di Cadore (BL) il 29.01.1935 c.f. DL-MNLS35A29B375F proprietario per 1/2; ABRAMO Renza nata a Calalzo di Cadore (BL) il 02.05.1936 c.f. BRMRNZ36E42B375Aproprietaria per 1/2; - indennità di esproprio € 294,70#4. Foglio 35 Mappale 2064 di mq <strong>23</strong>,00 proprietà: GASPARI Marina nata a Pieve di Cadore (BL) il 19.08.1971 c.f. GSPMR-N71M59G642F; proprietà 153,16/1000; FRISO Livia nata a Albignasego (PD) il 24.02.1949 c.f. FRSLVI63C55A161O; proprietà24,69/1000; CIOTTI Maria Angela nata a Pieve di Cadore (BL) il 01.12.1974 c.f. CTTMNG74T41G642P; proprietà 105,56/1000;BOVO Silvano nato a Padova (PD) il 08.09.1947 c.f. BVOSVN47P08G224D; proprietà 47,495/1000; VECCHIATO Bruna nata a Preganziol(TV) il 26.08.1952 c.f. VCCBRN52M66H022E; proprietà 47,495/1000; ANOÈ Nicodemo nato a Venezia (VE) il 25.04.1957c.f. NAONDM57D25L736V; proprietà 33,07/1000; SCARPA Antonio nato a Treviso (TV) il 29.03.1952 c.f. SCRNTN52C29L407M;proprietà 95,93/1000; CIOTTI Loredana nata a Pieve di Cadore (BL) il 19.09.1947 c.f. CTTLDN47P59G642O; proprietà 150,75/1000;DA COL Costantino nato a Valle di Cadore (BL) il 24.05.1946 c.f. DCLCTN46E24L590H; proprietà 247,56/1000; DA COL Pierinanata a Cibiana di Cadore (BL) il 15.02.1946 c.f. DCLPRN46B55C672H; proprietà 47,145/1000; ZANETTIN Olinto nato a Cibianadi Cadore (BL) il 14.07.1944 c.f. ZNTLNT44L14C672A; proprietà 47,145/1000;- indennità di esproprio € 968,30#5. Foglio 35 Mappale 2063 di mq 4,00 proprietà: DEL FAVERO Luigi nato a Pieve di Cadore (BL) il 26/07/1976 c.f. DLFL-GU76L26G642V proprietario per 1/2; DEL FAVERO Tito nato a Valle di Cadore (BL) il 08/02/1947 c.f. DLFTTI47B08L590Lproprietario per 1/2 - indennità di esproprio € 168,40#6. Foglio 35 Mappale 396 di mq 7,00 proprietà: ASSICURATRICE VAL PIAVE SPA con sede a Via M. D’Oro n. 60 Belluno(BL) p.i. 00075940254; proprietà 60,45/1000 VIELMO Aldo nato a Pieve di Cadore (BL) il 04.10.1967 c.f. VLMLDA67R04G642W;proprietà 151/1000; LEDERBAUER Herta nata a Frankenburg (A) il 10.01.1945 c.f. LDRHRT45A50Z102W proprietaria per 120,41/1000;STEUBE Doris Elise nata a Germania (D) il 15.09.1957 c.f. STBDSL57P55Z112Z; proprietaria per 68,21/1000; TONIOLO Ivanonato a Mogliano Veneto (TV) il 13.09.1951 c.f. TNLVNI51P13F269M; proprietà 48,15/1000; PELLIZZAROLI Alessandra nata aSanto Stefano di Cadore (BL) il <strong>23</strong>.10.1963 c.f. PLLLSN63R63C919I; proprietà 48,15/1000; TEDESCHI Alessandro nato a Carife(AV) il 10.03.1936 c.f. TDSLSN36C10B776V; proprietà 50,67/1000; CRINCOLI Teresa nata a Carife (AV) il 09.03.1937 c.f. CRNTR-S37C49B776P; proprietà 50,67/1000; FRESCURA Valerio nato a Calalzo di Cadore (BL) il 25.10.1939 c.f. FRSVLR39R25B375V;proprietà 76,80/1000; TORMEN Clelia nata a Calalzo di Cadore (BL) il 02.07.1951 c.f. TRMCLL51L42B375R; proprietà 76,80/1000;PIVIROTTO Livio nato a Vodo di Cadore (BL) il 06.02.1953 c.f. PVRLVI53B06M108T; proprietà 60/1000; PETRERA MariaAugusta nata a Pieve di Cadore (BL) il 21.02.1957 c.f. PTRMGS57B61G642B; proprietà 120,87/1000; SARTOR Giannino nato aMareno di Piave (TV) il 06.04.1933 c.f. SRTGNN33D06E940O; usufrutto 67,82/1000; SARTOR Giovanna nata a Vittorio Veneto(TV) il 16.09.1965 c.f. SRTGNN65P56M089L; proprietà 67,82/1000 - indennità di esproprio € 126,30#7. Foglio 35 Mappale 2060 di mq 30,00 proprietà: SKI BAR di SPINA M. & MARCHESE R. Snc con sede a Via Cortina Pievedi Cadore (BL) p.i. 01043890258; proprietà 1/1 - indennità di esproprio € 1.<strong>23</strong>6,00#8. Foglio 35 Mappale 2055 di mq 40,00 proprietà: DM snc di DE MATTIA Guido & C. con sede a Vicolo Marin n. 11 Pieve dicadore (BL) p.i. 00840950257; proprietà ½ LEASINT Spa con sede a Via Montebello n. 18 Milano (MI) p.i. 01682080153; proprietà1/2 - indennità di esproprio € 1.684,00#9. Foglio 35 Mappale 2054 di mq 90,00 proprietà: COLETTI Maria nata in Francia (BL) il 01.12.1936 c.f. CLTMRA36T41Z110E;proprietaria per 1/1- indennità di esproprio € 1.684,00#10. Foglio 35 Mappale 2052 di mq 27,00 proprietà: COLETTI Fulgenzio nato a Pieve di Cadore (BL) il 02.09.1926 c.f. CLTF-GN26P02G642I proprietario per 1/1- indennità di esproprio € 1.136,70#


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 28311. Foglio 34 Mappale 697 di mq 32,00 proprietà: SERAFINI Angelo nato a Pieve di Cadore (BL) il 19.06.1946 c.f. SRFN-GL46H19G642J; proprietà 30/270; DE DONÀ Antonietta nata a Lorenzago di Cadore (BL) il 20.07.1916 c.f. DDNNNT16L60E687N;usufrutto 20/270; SERAFINI Silvia nata a Pieve di Cadore (BL) il 16.11.1989 c.f. SRFSLV89S56G642T; proprietà 105/270; TAR-BELLI Anna Maria nato a Belluno (BL) il 17.12.1956 c.f. TRBNMR56T57A757R; proprietà 105/270; BARTOLOMEI Giorgio natoa Arsiero (VI) il 28.04.1932 c.f. BRTGRG32D28A444G; proprietà 5/270; BARTOLOMEI Renato nato a Vicenza (VI) il 12.05.1936c.f. BRTRNT36E12L840U; proprietà 5/270 - indennità di esproprio € 1.347,20#12. Foglio 34 Mappale 699 di mq <strong>23</strong>,00 proprietà: SERAFINI Angelo nato a Pieve di Cadore (BL) il 19.06.1946 c.f. SRFN-GL46H19G642J; proprietà 1/6; DE DONÀ Antonietta nata a Lorenzago di Cadore (BL) il 20.07.1916 c.f. DDNNNT16L60E687N;usufrutto 1/1; SERAFINI Silvia nata a Pieve di Cadore (BL) il 16.11.1989 c.f. SRFSLV89S56G642T; proprietà 5/12; TARBELLIAnna Maria nato a Belluno (BL) il 17.12.1956 c.f. TRBNMR56T57A757R; proprietà 5/12 - indennità di esproprio € 294,70#13. (omissis)Il responsabile del procedimentoing. Diego Olivotto


284Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>CONSORZIO DI BONIFICA “PIAVE”, MONTEBELLUNA (TREVISO)Estratto decreto n. 3 del 9 agosto <strong>2013</strong>Impianto di riconversione del sistema irriguo nei Comuni di Altivole e Montebelluna - 2° Stralcio - Importo euro 2.600.000,00.Decreto di asservimento.Il Dirigente di AreaIn attuazione della delega concessa ai Consorzi a sensi del comma 2 dell’articolo 20 della legge regionale 8 maggio 2009 n. 12e con Decreto del dirigente della Direzione Difesa del Suolo n. 443 del 1 dicembre 2011 “Interventi per la tutela quantitativa dellerisorse idriche - esercizio 2009.LR n. 1 del 27.02.2008 art. 39, LR n. <strong>23</strong> del 25.09.2009. DGRV n. 4152/2009.(omissis)decretaArticolo 1 - Gli immobili indicati nell’allegato prospetto (A) come evidenziati sulle sette allegate planimetrie (sub.1 condottadel settore R - n. 5; sub.2 condotta adduttrice settore Q - n. 6; sub.3 condotta del settore P - n. 7; sub.4 condotta del settore L - n. 8;sub.5 condotta settore B - n. 9; sub.6 condotta adduttrice settore G - n. 14; sub.7 condotta adduttrice settore S - n. 16), che formanoparte integrante del presente provvedimento, sono definitivamente asserviti a favore del DEMANIO DELLO STATO - Ramo idricocon sede in Roma - Via Pastrengo 22 - 00185 ROMA codice fiscale 80207790587 nella gestione della REGIONE DEL VENETO,con le modalità indicate agli articoli seguenti.Articolo 2 - La servitù di acquedotto viene costituita per una larghezza di m 3,00 (tre) in asse della condotta, secondo il tracciatosegnato con tratto rosso nelle planimetrie allegate al presente decreto. La servitù costituita ha carattere di inamovibilità e comprendeil diritto di eseguire i lavori di manutenzione, ispezione, riparazione e rifacimento della tubazione interrata e dei manufattipresenti lungo la fascia di terreno asservita a complete spese della Regione Veneto o dei suoi concessionari. Ogni ditta proprietariaconserva la piena proprietà dei terreni soggetti a servitù, obbligandosi a non effettuare, entro i limiti dell’area soggetta alla servitù,piantagioni arboree che con il loro apparato radicale possano dissestare la tubazione e a non erigere alcuna costruzione entro lazona soggetta a servitù senza preventivo assenso del Consorzio di Bonifica Piave.Articolo 3 - Eventuali azioni di rivendicazione potranno essere fatte valere sulle indennità citate in premessa.Articolo 4 - Il presente decreto sarà registrato e trascritto nei registri immobiliari presso la competente Conservatoria e notificatoai proprietari interessati ed agli eventuali titolari di diritti reali nelle forme degli atti processuali civili.Articolo 5 - Il presente atto viene registrato e trascritto in esenzione da imposta trattandosi di atto a favore dello Stato (Demaniodello Stato) in forza di quanto dispone rispettivamente l’articolo 57 comma 8 del D.pr 131/1986 e articolo 1 comma 2 delD.lgs 347/1990.Articolo 6 - Il presente decreto sarà comunicato alla Giunta regionale e pubblicato nelle forme previste dal comma 5 dell’articolo<strong>23</strong> del D.P.R. 327/2001.Montebelluna, 09 agosto <strong>2013</strong>Copia integrale del decreto di asservimento e degli allegati sono a disposizione presso il Settore Espropri del Consorzio di BonificaPiave, sede di Montebelluna in Via Santa Maria in Colle n. 2Il Dirigente responsabile del Procedimentoing. Paolo Battagion


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 285CONSORZIO DI BONIFICA “PIAVE”, MONTEBELLUNA (TREVISO)Estratto decreto n. 4 del 9 agosto <strong>2013</strong>Impianto di riconversione del sistema irriguo nei Comuni di Altivole e Montebelluna - 2° Stralcio -Importo euro 2.600.000,00.Decreto di asservimento.Il Dirigente di AreaIn attuazione della delega concessa ai Consorzi a sensi del comma 2 dell’articolo 20 della legge regionale 8 maggio 2009 n. 12e con Decreto del dirigente della Direzione Difesa del Suolo n. 443 del 1 dicembre 2011 “Interventi per la tutela quantitativa dellerisorse idriche - esercizio 2009.LR n. 1 del 27.02.2008 art. 39, LR n. <strong>23</strong> del 25.09.2009. DGRV n. 4152/2009.(omissis)decretaArticolo 1 - Gli immobili indicati nell’allegato prospetto (A) come evidenziati sulle cinque allegate planimetrie (sub.1 condottaadduttrice principale Sud- n. 0; sub.2 condotta adduttrice primaria Est - n. 1; sub.3 condotta di collegamento con impianto Fanzolo-Barconin Comune di Montebelluna n. 2; sub.4 condotta settore M - n. 3; sub.5 condotta adduttrice primaria Ovest - n. 4), cheformano parte integrante del presente provvedimento, sono definitivamente asserviti a favore del DEMANIO DELLO STATO -Ramo idrico con sede in Roma - Via Pastrengo 22 - 00185 ROMA codice fiscale 80207790587 nella gestione della REGIONE DELVENETO, con le modalità indicate agli articoli seguenti.Articolo 2 - La servitù di acquedotto viene costituita per una larghezza di m 3,00 (tre) o di mt. 5,00 (cinque) in asse della condotta,secondo il tracciato segnato con tratto rosso e verde nelle planimetrie allegate al presente decreto. La servitù costituita hacarattere di inamovibilità e comprende il diritto di eseguire i lavori di manutenzione, ispezione, riparazione e rifacimento dellatubazione interrata e dei manufatti presenti lungo la fascia di terreno asservita a complete spese della Regione Veneto o dei suoiconcessionari. Ogni ditta proprietaria conserva la piena proprietà dei terreni soggetti a servitù, obbligandosi a non effettuare, entroi limiti dell’area soggetta alla servitù, piantagioni arboree che con il loro apparato radicale possano dissestare la tubazione e a nonerigere alcuna costruzione entro la zona soggetta a servitù senza preventivo assenso del Consorzio di Bonifica Piave.Articolo 3 - Eventuali azioni di rivendicazione potranno essere fatte valere sulle indennità citate in premessa.Articolo 4 - Il presente decreto sarà registrato e trascritto nei registri immobiliari presso la competente Conservatoria e notificatoai proprietari interessati ed agli eventuali titolari di diritti reali nelle forme degli atti processuali civili.Articolo 5 - Il presente atto viene registrato e trascritto in esenzione da imposta trattandosi di atto a favore dello Stato (Demaniodello Stato) in forza di quanto dispone rispettivamente l’articolo 57 comma 8 del D.pr 131/1986 e articolo 1 comma 2 delD.lgs 347/1990.Articolo 6 - Il presente decreto sarà comunicato alla Giunta regionale e pubblicato nelle forme previste dal comma 5 dell’articolo<strong>23</strong> del D.P.R. 327/2001.Montebelluna, 09 agosto <strong>2013</strong>Copia integrale del decreto di asservimento e degli allegati sono a disposizione presso il Settore Espropri del Consorzio di BonificaPiave, sede di Montebelluna in Via Santa Maria in Colle n. 2Il Dirigente responsabile del Procedimentoing. Paolo Battagion


286Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>PROVINCIA DI ROVIGODecreto n. 47 del 12 agosto <strong>2013</strong>Costruzione delle nuove conche di navigazione di Cavanella d’Adige Sinistra e Cavanella d’Adige Destra sulla linea navigabilePo di Brondolo, nei Comuni di Chioggia (VE) e Loreo (RO). L.R. 27/2003 art. 70 2° comma e T.U. D.P.R. 327 del 8-08-2001e s. m. e i. Integrazione Decreto di Espropriazione rep. N° 037 del 21.11.2011. Ditta: Ballarin Elena.Il Dirigente(omissis)decretaART. 1) È disposta a favore della REGIONE VENETO con sede legale in Dorsoduro Venezia, c. f.: 80007580279 l’espropriazionedelle aree meglio identificate nell’allegato prospetto, formato di n° 1 pagine, che costituisce parte integrante del presenteatto, interessate dalla realizzazione dei lavori di “Costruzione delle nuove conche di navigazione di Cavanella d’Adige Sinistra eCavanella d’Adige Destra sulla linea navigabile Po di Brondolo, nei Comuni di Chioggia (VE) e Loreo (RO)”;ART. 2) Si da atto che per l’espropriazione delle aree, di cui sopra, è stata determinata l’indennità definitiva mediante stimaarbitrale come previsto dall’art. 21 del DPR 327/01 e s.m.e i. ricorrendone i presupposti, come riportato nelle premesse; l’indennitàdefinitiva, così determinata è stata accettata dalla ditta proprietaria BALLARIN Elena ed è stata corrisposta per l’importo e con lemodalità in premessa citate;ART. 3) Si da atto che l’esecuzione del presente decreto è avvenuta alla sottoscrizione del Verbale di accordo in data 18.06.<strong>2013</strong>,che per espressa volontà delle parti, ha costituito Verbale di immissione nel possesso delle aree in esproprio, oggetto del presentedecreto;ART. 4) Il presente decreto di espropriazione, verrà notificato alla proprietà interessata nelle forme previste per gli atti processualicivili e trascritto presso gli uffici dei registri immobiliari, con annotazione dell’avvenuta esecuzione del decreto stesso. Valgonole disposizioni di cui all’art. 54 del DPR 327/01 in materia di opposizione all’indennità come sopra determinata. Un estrattodel decreto stesso dovrà essere trasmesso entro cinque giorni, per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica o nelBollettino Ufficiale della Regione Veneto. Nei successivi 30 giorni i soggetti terzi possono proporre opposizione. Decorso tale termine,in assenza di impugnazioni, l’indennità rimarrà fissata, come sopra indicato, anche nei confronti dei soggetti terzi;ART. 5) Si applicano le disposizioni previste dall’art. 53 del D.P.R. 327/01 e s. m. e i. per quanto concerne la tutela giurisdizionalerelativa ai soggetti e agli atti inerenti, a qualsiasi titolo, il presente Decreto;ART. 6) Contro il presente atto è ammesso ricorso giurisdizionale al T.A.R. nel termine di sessanta giorni dalla notifica dellostesso ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro centoventi giorni dalla medesima notifica;ANNOTAZIONEDi cui all’art. 24 comma 5 DPR 327/01 e s.m.e i.L’immissione in possesso dei beni oggetto di espropriazione, di cui al presente decreto, è stata disposta con Verbale di accordosottoscritto dalle parti, in premessa citato ed è avvenuta in data 18.06.<strong>2013</strong>, come da relativo verbale allegato al presente atto.ALLEGATO PROSPETTODITTA:BALLARIN Elena nata a Chioggia (VE) il 30.05.1914, residente in Rione San Giacomo n° 1214 - 30015 Chioggia (VE) c.f.: BLLLNE 14E70 C638G prop. per 1000/1000 Comune di Loreo, Censuario di Loreo, Foglio 3 Mapp.le 65 sup. are 22, ca 83.VALORE COMPLESSIVO DI ESPROPRIO: €. 12.556,50p. IL DIRIGENTE AREA LAVORI PUBBLICI Il funzionarioP.O. P.I. Ermanno Milani


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 287PROVINCIA DI TREVISODecreto del Presidente della Provincia n. 86762 del 2 agosto <strong>2013</strong>Decreto del Presidente della Provincia di approvazione dell’Accordo di Programma, ai sensi dell’art. 34 DLgs 267/00 e dell’art.7 LR 11/04, tra il Comune di Riese Pio X e la Provincia di Treviso per la realizzazione dell’ecocentro, della sede dellaprotezione civile e del magazzino comunale in via Ermenegildo Minato in Comune di Riese Pio X.Il PresidentePremesso che:- il Comune di Riese Pio X, con prot. n. 14715 del 11/11/2010, ha rappresentato alla Provincia di Treviso l’opportunità di partecipare,ai sensi dell’art. 34 D.Lgs. 267/2000 e art. 7 della L.R. 11/2004, ad un accordo di programma per la realizzazione di un Ecocentro, nuovasede della Protezione Civile e nuovo magazzino Comunale in frazione Vallà via Ermenegildo Minato, in variante al vigente PRG;- la Provincia di Treviso, con DGP n. 135 del 9/05/2011, ha rilevato l’interesse provinciale sotteso alla stipulazione dell’accordodi programma in quanto si consente la realizzazione di un Ecocentro, nuova sede della Protezione Civile e nuovo magazzino Comunalein frazione Vallà via Ermenegildo Minato di interesse Comunale;- il Signor Dalla Rizza Mario in qualità di di proprietario e legale rappresentate della ditta Edil Bessica Srl, con atto unilaterale d’obbligosottoscritto in data 27/07/2012 e pervenuto al protocollo generale del Comune di Riese Pio X al n. 9519 del 27/07/2012 e successivaintegrazione sottoscritta in data 22/04/<strong>2013</strong> e registrata al Repertorio del Comune di Riese Pio X al n. 2498, a fronte della variazione delladestinazione urbanistica dell’area di proprietà degli stessi [fg.25, parte dei mappali n. 518 - 527 - 521 - 525 - 256 (518a, 527a, 521a, 525a,256b)] da Zona Territoriale Omogenea E) - sottozona E2) a Zona Territoriale Omogenea D1) per insediamenti produttivi, con rapportodi copertura (fondiario) 0,6 mq/mq da realizzare secondo il limite indicato nell’allegato sub B), si è impegnato a:1. cedere a titolo gratuito al Comune di Riese Pio X l’area per la costruzione del nuovo CARD, della sede della protezione civilee del magazzino comunale e [mappali n. 256 parte (256a) - 257 - 258 di una superficie complessiva di circa mq. 7.716];2. cedere a titolo gratuito al Comune di Riese Pio X le aree necessarie pew la realizzazione di infrastrutture viarie di raccordo alnuovo asse viario previste PTCP e l’allargamento/adeguamento di quella esistente con la collocazione di una rotatoria in corrispondenzadell’innesto della nuova viabilità [mappali n. 518 parte (518b) - 527 parte (527b) - 521 parte (521b) - 525 parte (525b)- 256 parte (256c) di una superficie complessiva di circa mq. 984];3. realizzare opere pubbliche consistenti nelle infrastrutture previste per un importo di €. 450.000,00, sul terreno oggetto di cessionea titolo gratuito, opere che saranno definite da un progetto esecutivo redatto dal Comune di Riese Pio X;Preso atto che:- il Comune di Riese Pio X, con nota n. 6301/13 del 15/05/<strong>2013</strong> ha depositato gli elaborati definitivi dell’Accordo di programma,in vista della verifica del consenso unanime in sede di Conferenza dei Servizi istruttoria;- la Provincia di Treviso, con DGP n. 188 del 13/05/<strong>2013</strong> ha approvato il contenuto definitivo dell’accordo di programma inoggetto, previo parere del Comitato Tecnico n. 7 del 6/03/<strong>2013</strong>;- in data 12/07/<strong>2013</strong>, a seguito di regolare convocazione di Conferenza dei Servizi da parte del Comune di Riese Pio X, è statasottoscritta la proposta di Accordo di Programma da parte degli Enti interessati, verificando la presenza del consenso unanime dicui all’art. 7 c. 3 della LR 11/04;- la procedura di pubblicazione e deposito della proposta di Accordo di Programma è regolarmente avvenuta ed a seguito diessa è pervenuta n. 1 osservazione;Atteso che la Conferenza di Servizi decisoria, svoltasi il giorno 12/07/2012, ha approvato l’Accordo di Programma e la conseguentevariante urbanistica, respingendo l’osservazione pervenuta;Richiamato che il PTCP è stato approvato con delibera di Giunta Regionale n. 1137 del <strong>23</strong>.3.2010 e che pertanto a far data dal<strong>23</strong>.03.2010 le competenze in materia urbanistica sono attribuite alla Provincia ai sensi dell’art. 48 della L.R. 11/2010;Preso atto altresì che ai sensi dell’art. 34 D.Lgs. 267/2000 e dell’art. 7 della Lr 11/2004 l’approvazione dell’Accordo di Programmacon decreto del Presidente della Giunta Provinciale comporta le conseguenti variazioni dello strumento urbanistico;Visto il D.Lgs. n. 267/2000 e s.m.i;Vista la L.R. n. 11/2004 e s.m.i;decreta1. di approvare, ai sensi dell’art. 34 D.Lgs. 267/2000 e dell’art. 7 L.R. 11/04, l’Accordo di Programma, Allegato “A” al presenteatto di cui costituisce parte integrante e sostanziale, sottoscritto in data 12/07/<strong>2013</strong> dalla Provincia di Treviso e dal Comune di RiesePio X per la realizzazione di un Ecocentro, nuova sede della Protezione Civile e nuovo magazzino Comunale in frazione Vallà viaErmenegildo Minato, in variante al vigente PRG;2. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto in base ai dispostidell’art. 34 c. 4 D.Lgs. 267/2000 e dell’art. 7 c. 6 L.R. 11/2004;Allegato (omissis)Il PresidenteDott. Leonardo MuraroIl testo integrale, comprensivo di allegati, è consultabile nell’Albo Pretorio on-line della Provincia di Treviso: www.provincia.treviso.it


288Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Protezione civile e calamità naturaliCOMMISSARIO DELEGATO PER GLI INTERVENTI URGENTI IN FAVORE DELLE POPOLAZIONI COLPITE DAGLIEVENTI SISMICI CHE HANNO INTERESSATO IL TERRITORIO DELLE PROVINCE DI BOLOGNA, MODENA, FERRA-RA, MANTOVA, REGGIO EMILIA E ROVIGO, IL 20 E IL 29 MAGGIO 2012Ordinanza n. 11 del 31 luglio <strong>2013</strong>Modifiche e integrazioni all’Ordinanza commissariale n. 5 del 17 aprile <strong>2013</strong>, recante “Criteri di ammissibilità e modalitàdi assegnazione e concessione di contributi per la realizzazione di interventi di riparazione, ripristino con miglioramentosismico e ricostruzione di immobili di edilizia abitativa danneggiati a seguito degli eventi sismici del mese di maggio2012”.Il Commissario delegatoPremesso che:• con <strong>Del</strong>ib. CdM del 30 maggio 2012 è stato dichiarato lo stato di emergenza in relazione agli eccezionali eventi sismici chehanno colpito il territorio della Provincia di Rovigo nel mese di maggio 2012;• con D.L. 6 giugno 2012, n. 74 recante “Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hannointeressato il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, il 20 e il 29 maggio 2012”,come convertito con modificazioni nella L. 1° agosto 2012, n. 122, lo stato di emergenza dichiarato è stato prorogato, ai sensi dell’art.1, c. 3 fino al 31 maggio <strong>2013</strong>;• successivamente l’art. 6, c. 1 del D.L. 26 aprile <strong>2013</strong>, n. 43 come convertito con modificazioni nella L. 24 giugno <strong>2013</strong>, n. 71ha disposto la proroga al 31 dicembre 2014 della dichiarazione dello stato di emergenza in questione;• i Comuni delle Province di Bologna, Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Mantova e Rovigo che beneficiano della sospensionedei termini per l’adempimento degli obblighi tributari sono quelli individuati dal Decreto MEF del 1° giugno 2012, come integratidall’art. 67 - septies della L. n. 134/2012 recante “Misure urgenti per la crescita del Paese”;• l’art. 1, c. 2 e 5 del D.L. n. 74/2012 dispone che i Presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto operano inqualità di Commissari delegati, potendo avvalersi, per gli interventi, dei Sindaci dei Comuni e dei Presidenti delle Province interessatedal sisma;• i Commissari delegati sono incaricati della realizzazione degli interventi di cui al citato D.L. n. 74/2012, in particolare delcoordinamento delle attività per la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del mese di maggio 2012 nelle Regioni di rispettivacompetenza, operando con i poteri di cui all’art. 5, c. 2 della L. 24 febbraio 1992, n. 225 e con le deroghe alle disposizioni vigentistabilite con <strong>Del</strong>ib. CdM del 4 luglio 2012, adottata nelle forme di cui all’art. 5, c. 1 della citata legge;• l’art. 11, c. 1, lett. a) del D.L. 10 ottobre 2012, n. 174 convertito, con modificazioni, nella L. 7 dicembre 2012, n. 213 dispone chei Presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, in qualità di Commissari delegati, possono delegare le funzioniloro attribuite ai Sindaci dei Comuni e ai Presidenti delle Province nel cui rispettivo territorio sono da effettuarsi gli interventi oggettodella presente normativa. Nell’atto di delega devono essere richiamate le specifiche normative statali e regionali cui, ai sensidelle vigenti norme, è possibile derogare e gli eventuali limiti al potere di deroga;• l’art. 2, c. 2 del D.L. n. 74/2012 stabilisce che con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di concerto con il Ministrodell’economia e delle finanze, adottato su proposta dei Presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto “sonodeterminati criteri generali idonei ad assicurare, a fini di equità, la parità di trattamento dei soggetti danneggiati, nei limiti dellerisorse allo scopo finalizzate”.Preso atto che:• con Ordinanza commissariale n. 5 del 17 aprile <strong>2013</strong> (registrata in Corte dei Conti - Sezione Regionale di Controllo per ilVeneto in data 19 aprile <strong>2013</strong>, Reg. 1, Foglio 121 e pubblicata nel BUR n. 39 del 3 maggio <strong>2013</strong>) sono stati disciplinati i criteri diammissibilità e le modalità di assegnazione e concessione di contributi per la realizzazione di interventi di riparazione, ripristinocon miglioramento sismico e ricostruzione di immobili di edilizia abitativa danneggiati a seguito degli eventi sismici del mese dimaggio 2012, a valere sulle risorse stanziate dall’art. 3-bis del D.L. 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni dalla L. 7agosto 2012, n. 135, secondo quanto stabilito dal Protocollo d’Intesa sottoscritto il 4 ottobre 2012 tra il Ministro dell’economia edelle Finanze e i Presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto;• con Ordinanza commissariale n. 10 del 22 luglio <strong>2013</strong> (registrata in Corte dei Conti - Sezione Regionale di Controllo per ilVeneto in data 25 luglio <strong>2013</strong>, Reg. 1, Foglio 201) l’originaria scadenza (3 mesi decorrenti dalla pubblicazione dell’Ordinanza n.5/<strong>2013</strong> nel BUR n. 39 del 3 maggio <strong>2013</strong>) per presentare domanda di contributo è stata prorogata al 30 settembre <strong>2013</strong>.Richiamato:• l’art. 5, c. 1 dell’Ordinanza commissariale n. 5/<strong>2013</strong> che prevede una dettagliata modalità di calcolo del costo ammissibileconnesso al danno.Considerato che:• l’art. 3-bis, c. 5 del D.L. n. 95/2012 prevede che con il Protocollo d’Intesa suindicato siano definiti i criteri e le modalità attuativeper l’utilizzo delle risorse stanziate al fine di assicurare uniformità di trattamento e un efficace monitoraggio sull’utilizzo dellerisorse;• il Protocollo d’Intesa citato informa l’azione dei Commissari delegati al rispetto di una diretta proporzionalità tra danni erisorse, all’individuazione di comuni criteri oggettivi ed omogenei, all’equità e alla parità di trattamento tra i soggetti danneggiati,


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 289all’uniformità interpretativa delle disposizioni ivi contenute;• ai sensi dell’art. 3, c. 7 del richiamato Protocollo d’Intesa i Commissari delegati hanno utilizzato una metodologia di calcolodel contributo basata sul costo convenzionale al metro quadrato per le superfici degli alloggi, delle attività produttive e delle particomuni di ciascun edificio e comparati in base a computi metrici estimativi redatti sulla base dei prezzari regionali e del livello deldanno.Preso atto che:• con riferimento alle modalità di calcolo utilizzate per la ricostruzione degli immobili di edilizia abitativa danneggiati dalsisma, i Commissari delegati della Regione Emilia-Romagna prima e della Regione Lombardia dopo, con propri provvedimenti,hanno provveduto a rivedere i coefficienti di calcolo.Valutata:• pertanto l’opportunità di apportare modifiche e integrazioni alla sopra citata Ordinanza commissariale, anche al fine di garantireequità di trattamento dei soggetti danneggiati dal sisma, uniformando i criteri e le modalità di assegnazione dei contributia quelli previsti per gli altri territori colpiti dal terremoto, pur tenendo conto delle specificità del territorio veneto.Preso atto inoltre che:• con <strong>Del</strong>iberazione della Giunta regionale del Veneto n. 1270 del 16 luglio <strong>2013</strong> è stato nel frattempo approvato il Prezzarioregionale dei Lavori pubblici aggiornato a settembre 2012 (in corso di pubblicazione nel BUR).Ritenuto:• quindi di apportare le modifiche e le integrazioni necessarie al’Ordinanza del Commissario delegato n. 5 del 17 aprile <strong>2013</strong>,recante “Criteri di ammissibilità e modalità di assegnazione e concessione di contributi per la realizzazione di interventi di riparazione,ripristino con miglioramento sismico e ricostruzione di immobili di edilizia abitativa danneggiati a seguito degli eventisismici del mese di maggio 2012”, in particolare all’art. 5, c. 1 e 2 aggiornando i valori e i riferimenti posti a fondamento del calcoloconcernente le modalità di determinazione del costo ammissibile connesso al danno.Visto:• la <strong>Del</strong>ib. CdM del 30 maggio 2012;• il Decreto MEF del 1° giugno 2012;• il D.L. 6 giugno 2012, n. 74, convertito con modificazioni nella L. 1° agosto 2012, n. 122;• il D.L. 22 giugno 2012, n. 83, convertito con modificazioni nella L. 7 agosto 2012, n. 134;• il D.P.C.M. del 4 luglio 2012;• il D.L. 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni nella L. 7 agosto 2012, n. 135;• il Protocollo d’Intesa sottoscritto in data 4 ottobre 2012 tra il Ministro dell’economia e delle finanze e i Presidenti delle RegioniEmilia-Romagna, Lombardia e Veneto;• la <strong>Del</strong>iberazione del 15 ottobre 2012 del Ministero dell’Interno - Comitato di Coordinamento per l’Alta Sorveglianza delleGrandi Opere;• le Decisioni della Commissione Europea C(2012) 9853 relativa all’Aiuto di Stato SA.35413 (2012/NN) e C(2012) 9471 relativaall’Aiuto di Stato per il settore agricolo SA.35482 (2012/N);• il D.L. 10 ottobre 2012, n. 174, come convertito nella L. 7 dicembre 2012, n. 213;• la L. 24 dicembre 2012, n. 228;• il D.L. 14 gennaio <strong>2013</strong>, n. 1, convertito con modificazioni nella L. 1° febbraio <strong>2013</strong>, n. 11;• il D.P.C.M. del 8 febbraio <strong>2013</strong>;• il D.L. 26 aprile <strong>2013</strong>, n. 43, convertito con modificazioni nella L. 24 giugno <strong>2013</strong>, n. 71;• la <strong>Del</strong>iberazione di Giunta regionale n. 1270 del 16 luglio <strong>2013</strong>;• le precedenti Ordinanze commissarialidisponeArt. 1(Modifiche e integrazioni all’Ordinanza n. 5 del 17 aprile <strong>2013</strong>)1. L’art. 5, c. 1 dell’Ordinanza del Commissario delegato n. 5 del 17 aprile <strong>2013</strong> è sostituito con il seguente:Il costo ammissibile connesso al danno, sulla base della perizia giurata di cui al successivo art. 7 e del progetto di riparazione,con rafforzamento locale, o ripristino con miglioramento sismico o di ricostruzione, è pari al minore importotra• il costo dell’intervento, come indicato al successivo art. 7, così come risulta dal computo metrico-estimativo, al lordo dellespese tecniche e dell’IVA se non recuperabile, che dovrà essere congruo rispetto al vigente “Elenco regionale dei prezzi delle operepubbliche” approvato con D.G.R.V. n. 1270 del 16 luglio <strong>2013</strong>, integrato, per le voci non contemplate nello stesso, con nuovi prezziragguagliati a quelli del suddetto Prezzario regionalee• l’importo ottenuto moltiplicando il costo convenzionale in Euro/mq al lordo delle spese tecniche e dell’IVA se non recuperabile,come indicato nella seguente tabella:


290Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>(esito verifica inagibilità:temporaneamenteinagibile)B(esito verifica inagibilità:parzialmenteinagibile)C(esito verifica inagibilità:inagibile)E0(esito verifica inagibilità:inagibile- fabbricato da demoliree ricostruire)E1Fino a 120 mq 370 Euro/mq 465 Euro/mq 800 Euro/mq 1450 Euro/mqPer superfici oltre i 120 mq e fino a 200 mq 200 Euro/mq <strong>23</strong>0 Euro/mq 650 Euro/mq 1.200 Euro/mqPer superfici oltre i 200 mq 100 Euro/mq 130 Euro/mq 550 Euro/mq 1.000 Euro/mq2. L’art. 5, c. 2 dell’Ordinanza del Commissario delegato n. 5 del 17 aprile <strong>2013</strong> è sostituito con il seguente:Il costo convenzionale di cui sopra è incrementato:a) del 40% per edifici dichiarati di interesse culturale ai sensi degli artt. 10, 12 e 13 del D.Lgs. n. 42/2004 e s.m.i.;b) del 30% per edifici sottoposti a vincolo di tutela individuati dallo strumento urbanistico di settore assoggettati a tutela storica,culturale, paesaggistica e ambientale;c) del 20% per edifici vincolati ai sensi dell’art. 45 del D.Lgs. n. 42/2004;d) del 10% per edifici sottoposti al vincolo paesaggistico di cui all’art. 136 e 142 del D.Lgs. n. 42/2004.Art. 2(Controllo preventivo di legittimità)La presente Ordinanza commissariale è trasmessa alla Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti ai sensi dell’art. 3,c. 1, lett. c-bis) della L. 14 gennaio 1994, n. 20, successive modificazioni e integrazioni.Art. 3(Pubblicazione)La presente Ordinanza commissariale è pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto e sul sito del Commissariodelegato.Il Commissario delegatoDott. Luca Zaia


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 291COMMISSARIO DELEGATO PER GLI INTERVENTI URGENTI IN FAVORE DELLE POPOLAZIONI COLPITE DAGLIEVENTI SISMICI CHE HANNO INTERESSATO IL TERRITORIO DELLE PROVINCE DI BOLOGNA, MODENA, FERRA-RA, MANTOVA, REGGIO EMILIA E ROVIGO, IL 20 E IL 29 MAGGIO 2012Ordinanza n. 13 del 31 luglio <strong>2013</strong>Modifiche e integrazioni all’Ordinanza commissariale n. 6 del 9 maggio <strong>2013</strong>, recante “Criteri di ammissibilità e modalitàdi assegnazione e concessione di contributi per la riparazione, il rafforzamento e il ripristino, la ricostruzione di immobiliad uso produttivo in relazione agli eventi sismici del mese di maggio 2012”.Il Commissario delegatoPremesso che:• con <strong>Del</strong>ib. CdM del 30 maggio 2012 è stato dichiarato lo stato di emergenza in relazione agli eccezionali eventi sismici chehanno colpito il territorio della Provincia di Rovigo nel mese di maggio 2012;• con D.L. 6 giugno 2012, n. 74 recante “Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hannointeressato il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, il 20 e il 29 maggio 2012”,come convertito con modificazioni nella L. 1° agosto 2012, n. 122, lo stato di emergenza dichiarato è stato prorogato, ai sensi dell’art.1, c. 3 fino al 31 maggio <strong>2013</strong>;• successivamente l’art. 6, c. 1 del D.L. 26 aprile <strong>2013</strong>, n. 43 come convertito con modificazioni nella L. 24 giugno <strong>2013</strong>, n. 71ha disposto la proroga al 31 dicembre 2014 della dichiarazione dello stato di emergenza in questione;• i Comuni delle Province di Bologna, Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Mantova e Rovigo che beneficiano della sospensionedei termini per l’adempimento degli obblighi tributari sono quelli individuati dal Decreto MEF del 1° giugno 2012, come integratidall’art. 67 - septies della L. n. 134/2012 recante “Misure urgenti per la crescita del Paese”;• l’art. 1, c. 2 e 5 del D.L. n. 74/2012 dispone che i Presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto operano in qualità diCommissari delegati, potendo avvalersi, per gli interventi, dei Sindaci dei Comuni e dei Presidenti delle Province interessate dal sisma;• i Commissari delegati sono incaricati della realizzazione degli interventi di cui al citato D.L. n. 74/2012, in particolare delcoordinamento delle attività per la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del mese di maggio 2012 nelle Regioni di rispettivacompetenza, operando con i poteri di cui all’art. 5, c. 2 della L. 24 febbraio 1992, n. 225 e con le deroghe alle disposizioni vigentistabilite con <strong>Del</strong>ib. CdM del 4 luglio 2012, adottata nelle forme di cui all’art. 5, c. 1 della citata legge;• l’art. 11, c. 1, lett. a) del D.L. 10 ottobre 2012, n. 174 convertito, con modificazioni, nella L. 7 dicembre 2012, n. 213 dispone chei Presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, in qualità di Commissari delegati, possono delegare le funzioniloro attribuite ai Sindaci dei Comuni e ai Presidenti delle Province nel cui rispettivo territorio sono da effettuarsi gli interventi oggettodella presente normativa. Nell’atto di delega devono essere richiamate le specifiche normative statali e regionali cui, ai sensidelle vigenti norme, è possibile derogare e gli eventuali limiti al potere di deroga;• l’art. 2, c. 2 del D.L. n. 74/2012 stabilisce che con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di concerto con il Ministrodell’economia e delle finanze, adottato su proposta dei Presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto “sonodeterminati criteri generali idonei ad assicurare, a fini di equità, la parità di trattamento dei soggetti danneggiati, nei limiti dellerisorse allo scopo finalizzate”.Preso atto che:• con Ordinanza commissariale n. 6 del 9 maggio <strong>2013</strong> (registrata in Corte dei Conti - Sezione Regionale di Controllo per ilVeneto in data 13 maggio <strong>2013</strong>, Reg. 1, Foglio 169 e pubblicata nel BUR n. 42 del 17 maggio <strong>2013</strong>) sono stati disciplinati i criteri diammissibilità e le modalità di assegnazione e concessione di contributi per la realizzazione di interventi di riparazione, rafforzamento,ripristino e ricostruzione di immobili ad uso produttivo danneggiati a seguito degli eventi sismici del mese di maggio 2012,a valere sulle risorse stanziate dall’art. 3-bis del D.L. 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni dalla L. 7 agosto 2012, n.135, secondo quanto stabilito dal Protocollo d’Intesa sottoscritto il 4 ottobre 2012 tra il Ministro dell’economia e delle Finanze e iPresidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto;• con Ordinanza commissariale n. 10 del 22 luglio <strong>2013</strong> (registrata in Corte dei Conti - Sezione Regionale di Controllo per ilVeneto in data 25 luglio <strong>2013</strong>, Reg. 1, Foglio 201) l’originaria scadenza (3 mesi decorrenti dalla pubblicazione dell’Ordinanza n.6/<strong>2013</strong> nel BUR n. 42 del 17 maggio <strong>2013</strong>) per presentare domanda di contributo è stata prorogata al 30 settembre <strong>2013</strong>.Richiamato:• l’art. 5 dell’Ordinanza commissariale n. 6/<strong>2013</strong> che prevede una dettagliata modalità di calcolo del costo ammissibile connessoal danno.Considerato che:• l’art. 3-bis, c. 5 del D.L. n. 95/2012 prevede che con il Protocollo d’Intesa suindicato siano definiti i criteri e le modalità attuativeper l’utilizzo delle risorse stanziate al fine di assicurare uniformità di trattamento e un efficace monitoraggio sull’utilizzo delle risorse;• il Protocollo d’Intesa citato informa l’azione dei Commissari delegati al rispetto di una diretta proporzionalità tra danni erisorse, all’individuazione di comuni criteri oggettivi ed omogenei, all’equità e alla parità di trattamento tra i soggetti danneggiati,all’uniformità interpretativa delle disposizioni ivi contenute;• ai sensi dell’art. 3, c. 7 del richiamato Protocollo d’Intesa i Commissari delegati hanno utilizzato una metodologia di calcolo delcontributo basata sul costo convenzionale al metro quadrato per le superfici degli alloggi, delle attività produttive e delle parti comunidi ciascun edificio e comparati in base a computi metrici estimativi redatti sulla base dei prezzari regionali e del livello del danno.Considerato inoltre che:• sulla base della normativa sopra citata, l’art. 5 dell’Ordinanza commissariale n. 6/<strong>2013</strong> prevede una modalità di determinazionedei costi ammissibili a contributo basata sul minore importo derivante dal costo dell’intervento determinato dal computo


292Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>metrico estimativo redatto sulla base del Prezzario regionale di riferimento e i costi convenzionali derivanti dall’applicazione deicoefficienti delle Tabelle di cui all’Allegato 1 della citata Ordinanza commissariale;• con <strong>Del</strong>iberazione della Giunta regionale del Veneto n. 1270 del 16 luglio <strong>2013</strong> è stato nel frattempo approvato il Prezzarioregionale dei Lavori pubblici aggiornato a settembre 2012 (in corso di pubblicazione nel BUR).Verificato altresì che:• il riferimento alla D.G.R. n. 4383 del 29 dicembre 2009, come riportato all’art. 5, comma 3, primo punto dell’Ordinanza delCommissario delegato n. 6 in data 9 maggio <strong>2013</strong>, contiene un mero lapsus calami, da rettificare con gli estremi corretti della D.G.R.n. 4083 del 29 dicembre 2009 e dei Decreti dirigenziali di seguito indicati, di approvazione del prezzario regionale agro-forestale,rispettivamente, Decreto del Dirigente della Direzione Piani e Programmi Settore Primario n. 30 del 30/12/2009 e successivamentemodificato con i Decreti n. 10 del 19/04/2010, n. 6 del 18/04/2011 e n. 2 del 8/02/2012.Ritenuto necessario:• modificare l’Ordinanza del Commissario delegato n. 6 del 9 maggio <strong>2013</strong>, recante “Criteri di ammissibilità e modalità di assegnazionee concessione di contributi per la riparazione, il rafforzamento e il ripristino, la ricostruzione di immobili ad uso produttivoin relazione agli eventi sismici del mese di maggio 2012”, in particolare all’art. 5, aggiornando i riferimenti posti a fondamento delcalcolo concernente le modalità di determinazione del costo ammissibile connesso al danno.Visto:• la <strong>Del</strong>ib. CdM del 30 maggio 2012;• il Decreto MEF del 1° giugno 2012;• il D.L. 6 giugno 2012, n. 74, convertito con modificazioni nella L. 1° agosto 2012, n. 122;• il D.L. 22 giugno 2012, n. 83, convertito con modificazioni nella L. 7 agosto 2012, n. 134;• il D.P.C.M. del 4 luglio 2012;• il D.L. 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni nella L. 7 agosto 2012, n. 135;• il Protocollo d’Intesa sottoscritto in data 4 ottobre 2012 tra il Ministro dell’economia e delle finanze e i Presidenti delle RegioniEmilia-Romagna, Lombardia e Veneto;• la <strong>Del</strong>iberazione del 15 ottobre 2012 del Ministero dell’Interno - Comitato di Coordinamento per l’Alta Sorveglianza delleGrandi Opere;• le Decisioni della Commissione Europea C(2012) 9853 relativa all’Aiuto di Stato SA.35413 (2012/NN) e C(2012) 9471 relativaall’Aiuto di Stato per il settore agricolo SA.35482 (2012/N);• il D.L. 10 ottobre 2012, n. 174, come convertito nella L. 7 dicembre 2012 n. 213;• la L. 24 dicembre 2012, n. 228;• il D.L. 14 gennaio <strong>2013</strong>, n. 1, convertito con modificazioni nella L. 1° febbraio <strong>2013</strong>, n. 11;• il D.P.C.M. del 8 febbraio <strong>2013</strong>;• il D.L. 26 aprile <strong>2013</strong>, n. 43, convertito con modificazioni nella L. 24 giugno <strong>2013</strong>, n. 71;• la <strong>Del</strong>iberazione di Giunta regionale n. 1270 del 16 luglio <strong>2013</strong>;• le precedenti Ordinanze commissarialiDISPONEArt. 1(Modifiche all’Ordinanza n. 6 del 9 maggio <strong>2013</strong>)1. L’art. 5, c. 3, primo punto dell’Ordinanza del Commissario delegato n. 6 del 9 maggio <strong>2013</strong> è sostituito con il seguente:• il costo dell’intervento, determinato al lordo delle spese tecniche e dell’I.V.A. se non detraibile, così come risulta dal computo metrico-estimativoredatto sulla base del vigente “Elenco regionale dei prezzi delle opere pubbliche” approvato con D.G.R.V. n. 1270del 16 luglio <strong>2013</strong>, integrato, per le voci non contemplate nello stesso, con nuovi prezzi ragguagliati a quelli del suddetto Prezzarioregionale, integrato per le voci non contemplate nello stesso, nonché per tutte le altre specifiche voci di settore, ove del caso, dallospecifico prezzario regionale agro-forestale approvato con Decreto del Dirigente della Direzione Piani e Programmi Settore Primarion. 30 del 30/12/2009 e successivamente modificato con i Decreti n. 10 del 19/04/2010, n. 6 del 18/04/2011 e n. 2 del 8/02/2012.Art. 2(Controllo preventivo di legittimità)La presente Ordinanza commissariale è trasmessa alla Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti ai sensi dell’art. 3,c. 1, lett. c-bis) della L. 14 gennaio 1994, n. 20, successive modificazioni e integrazioni.Art. 3(Pubblicazione)La presente Ordinanza commissariale è pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto e sul sito del Commissariodelegato.Il Commissario delegatoDott. Luca Zaia


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 293COMMISSARIO DELEGATO PER GLI INTERVENTI URGENTI IN FAVORE DELLE POPOLAZIONI COLPITE DAGLIEVENTI SISMICI CHE HANNO INTERESSATO IL TERRITORIO DELLE PROVINCE DI BOLOGNA, MODENA, FERRA-RA, MANTOVA, REGGIO EMILIA E ROVIGO, IL 20 E IL 29 MAGGIO 2012Ordinanza n. 14 del 31 luglio <strong>2013</strong>Oneri derivanti dalla prosecuzione delle attività emergenziali di accoglienza e assistenza della popolazione.Il Commissario delegatoPremesso che:• con <strong>Del</strong>ib. CdM del 30 maggio 2012 è stato dichiarato lo stato di emergenza in relazione agli eccezionali eventi sismici chehanno colpito il territorio della Provincia di Rovigo nel mese di maggio 2012;• con D.L. 6 giugno 2012, n. 74 recante “Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hannointeressato il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, il 20 e il 29 maggio 2012”,come convertito con modificazioni nella L. 1° agosto 2012, n. 122, lo stato di emergenza dichiarato è stato prorogato, ai sensi dell’art.1, c. 3 fino al 31 maggio <strong>2013</strong>;• successivamente l’art. 6, c. 1 del D.L. 26 aprile <strong>2013</strong>, n. 43, come convertito con modificazioni nella L. 24 giugno <strong>2013</strong>, n. 71ha disposto la proroga al 31 dicembre 2014 della dichiarazione dello stato di emergenza in questione;• i Comuni delle Province di Bologna, Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Mantova e Rovigo che beneficiano della sospensionedei termini per l’adempimento degli obblighi tributari sono quelli individuati dal Decreto MEF del 1° giugno 2012, come integratidall’art. 67 - septies della L. n. 134/2012;• l’art. 1, c. 2 e 5 del D.L. n. 74/2012 dispone che i Presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto operano inqualità di Commissari delegati, potendo avvalersi per gli interventi dei Sindaci dei Comuni e dei Presidenti delle Province interessatedal sisma;• i Commissari delegati sono incaricati della realizzazione degli interventi di cui al citato D.L. n. 74/2012, in particolare delcoordinamento delle attività per la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del mese di maggio 2012 nelle Regioni di rispettivacompetenza, operando con i poteri di cui all’art. 5, c. 2 della L. 24 febbraio 1992, n. 225 e con le deroghe alle disposizioni vigentistabilite con <strong>Del</strong>ib. CdM del 4 luglio 2012, adottata nelle forme di cui all’art. 5, c. 1 della citata legge;• l’art. 2, c. 2 del D.L. n. 74/2012 stabilisce che con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di concerto con il Ministrodell’economia e delle finanze, adottato su proposta dei Presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto “sonodeterminati criteri generali idonei ad assicurare, a fini di equità, la parità di trattamento dei soggetti danneggiati, nei limiti dellerisorse allo scopo finalizzate”.Considerato che:• con O.C.D.P.C. n. 1 del 22 maggio 2012 sono state dettate le disposizioni atte a fronteggiare l’emergenza in rassegna, con lanomina dei responsabili delle Regioni Emilia-Romagna e Lombardia nell’ambito dell’attuazione degli interventi di assistenza allapopolazione e all’esecuzione degli interventi provvisionali urgenti;• con O.C.D.P.C. n. 3 del 2 giugno 2012 è stata istituita la Direzione Comando e Controllo del Dipartimento della Protezionecivile (Di.Coma.C.) presso la sede dell’Agenzia regionale di Protezione civile della Regione Emilia-Romagna;• per quanto concerne la Regione del Veneto, con O.C.D.P.C. n. 3/2012 il Dirigente dell’Unità di Progetto Protezione civile èstato nominato responsabile dell’attuazione degli interventi di cui al punto precedente.Atteso che:• il Dipartimento della Protezione civile, attraverso la Di.Coma.C., ha coordinato le attività di assistenza alla popolazione e inparticolarea) le attività e gli interventi finalizzati all’assistenza alle popolazioni colpite nelle aree e strutture di accoglienza e presso le strutturaalberghiere all’uopo individuate;b) l’adozione delle misure volte al monitoraggio e all’erogazione, per il tramite dei Comuni interessati, dei contributi per l’autonomasistemazione previsti dall’art. 3 dell’O.C.D.P.C. n. 1/2012 e dall’art. 3 dell’O.C.D.P.C. n. 3/2012;c) le attività finalizzate all’allestimento, gestione e dismissione delle aree e delle strutture di accoglienza, nonché al recupero deimateriali e delle attrezzature ivi collocate;d) l’attività di istruttoria delle richieste di opere provvisionali urgenti;e) l’attività istruttoria finalizzata al rilascio dell’autorizzazione alla spesa per le attività di cui all’O.C.D.P.C. n. 1/2012 e all’O.C.D.P.C. n. 3/2012.Preso atto che:• l’art. 1, c. 8 dell’O.C.D.P.C. n. 3/2012 ha previsto che per garantire l’attuazione degli interventi urgenti di protezione civileconseguenti agli eventi sismici del mese di maggio 2012, i soggetti responsabili delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto,in conformità alle indicazioni impartite dal Capo del Dipartimento e dalla Di.Coma.C, sono stati autorizzati all’acquisizionedi beni e servizi necessari, all’occupazione e requisizione di beni mobili e immobili, all’esecuzione dei lavori di allestimento dellearee destinate alla temporanea accoglienza, alla movimentazione di mezzi e materiali, alla stipula di apposite convenzioni per lasistemazione alloggiativa presso strutture pubbliche e private, anche di tipo alberghiero, alla stipula di contratti di locazione provvisorie all’erogazione di contributi per l’autonoma sistemazione;• l’art. 1, c. 9 dell’O.C.D.P.C. n. 3/2012 ha stabilito per i soggetti responsabili la possibilità di provvedere all’esecuzione degliinterventi provvisionali urgenti la cui mancata attuazione avrebbe potuto compromettere la pubblica incolumità ovvero pregiudicarele operazioni di soccorso e di assistenza alla popolazione.


294Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Verificato che:• con O.C.D.P.C. n. 15 del 1° agosto 2012 recante “Ulteriori disposizioni urgenti relative agli eventi sismici che hanno colpito ilterritorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Reggio Emilia, Mantova e Rovigo nel mese di maggio 2012”- all’art. 1, c. 1 è stata disposta la cessazione delle funzioni e delle attività della Di.Coma.C. e, conseguentemente, la conclusionedelle funzioni dei soggetti responsabili per l’assistenza alla popolazione di cui alle O.C.D.P.C. n. 1/2012 e n. 3/2012;- sono state dettate le disposizioni necessarie a disciplinare il passaggio delle attività svolte dal Dipartimento della Protezionecivile ai Presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto;- all’art. 1, c. 2, nel disporre la cessazione delle funzioni e delle attività della Di.Coma.C. e, conseguentemente, la conclusionedelle funzioni dei soggetti responsabili per l’assistenza alla popolazione di cui alle O.C.D.P.C. n. 1/2012 e n. 3/2012, ha previstoche le attività di assistenza alla popolazione, a decorrere dal 3 agosto 2012, fossero trasferite ai Presidenti delle RegioniEmilia-Romagna, Lombardia e Veneto, in qualità di Commissari delegati ai sensi dell’art. 1, c. 2 del D.L. n. 74/2012, i quali siavvalgono, per quanto riguarda la Regione del Veneto, dell’Unità di Progetto Protezione civile;- l’art. 1, c. 7 ha previsto che gli oneri derivanti dalla prosecuzione delle attività emergenziali di accoglienza e assistenza dellapopolazione e provvisionali urgenti da parte dei Commissari delegati gravino sul Fondo di cui all’art. 2 del D.L. n. 74/2012, nellimite delle risorse allo scopo individuate dagli stessi Commissari con propri provvedimenti, nell’ambito della quota del citatoFondo di cui al D.P.C.M. 4 luglio 2012.Considerato, inoltre, che:• con nota prot. n. 56137 del 2 agosto 2012 il Dipartimento di Protezione civile ha trasmesso la “Relazione sintetica della attivitàdella Di.Coma.C. per consentire il proseguimento dell’assistenza alla popolazione ai Presidenti delle Regioni Emilia Romagna, Lombardiae Veneto - Commissario delegati ai sensi dell’art. 1, comma 3 dell’OCDPC n. 15 del 1 agosto 2012” e che in detta relazione- a pag. 9, con riferimento agli interventi provvisionali, si afferma che “la Di.Coma.C., secondo specifica procedura, ha provvedutoad autorizzare la spesa relativa alle richieste di interventi provvisionali urgenti presentate dai Comuni e valutate dai centridi coordinamento provinciali. In particolare l’istruttoria è stata indirizzata a verificare la coerenza degli interventi richiesti congli indirizzi dettati nella OCDPC n. 1/2012 e meglio dettagliati nelle successive indicazioni operative”;- a pag. 9 e 21 è specificato che “le richieste pervenute successivamente al 12 luglio 2012 sono state inoltrate alle Strutture commissarialiper la necessaria valutazione e le eventuali autorizzazioni a valere sui fondi di cui al D.L. n. 74/2012”.Preso atto che:• ai Commissari delegati è stato affidato l’espletamento di quanto disposto dall’O.C.D.P.C. n. 15/2012 senza soluzione di continuitàper il tramite delle rispettive strutture regionali.Verificato che:• il soggetto responsabile - Dirigente dell’Unità di Progetto Protezione civile della Regione del Veneto, nominato ai sensi dellacitata O.C.D.P.C. n. 3/2012, con nota del 2 aprile <strong>2013</strong>, prot. n. 139088 ha provveduto a trasmettere al Commissario delegato la relazionedelle attività svolte nel corso dell’anno 2012;• dalla stessa relazione si evince che, ad oggi, per quanto riguarda la gestione delle attività ascrivibili alla fase operativa dellaDi.Coma.C e al netto di quanto liquidato (con decreti n. 1/2012 - 2/2012 - 3/2012 - 4/2012) dal soggetto responsabile - Dirigentedell’Unità di Progetto Protezione civile della Regione del Veneto, attraverso la contabilità speciale all’uopo dedicata e ammontantea 500.000,00 Euro, risultano ancora da finanziare a carico del Fondo ex art. 2 del D.L. n. 74/2012 i contributi economici per l’autonomasistemazione (stimabili in circa 15.000,00 Euro).Ritenuto per quanto concerne le attività per l’autonoma sistemazione:• di avviare le procedure per la richiesta di accesso degli aventi diritto ai benefici economici relativi all’assegnazione delle risorseai nuclei familiari per l’autonoma sistemazione, sulla base dei criteri individuati con O.C.D.P.C. n. 1/2012 e di seguito elencati- assegnazione fino ad un massimo di Euro 600,00 mensili e, comunque, nel limite di Euro 100,00 per ogni componente del nucleofamiliare abitualmente e stabilmente residente nell’abitazione;- ove si trattasse di un nucleo familiare composto da una sola unità, il contributo medesimo è stabilito in Euro 200,00;- qualora nel nucleo familiare fossero presenti persone di età superiore a 65 anni, portatori di handicap, ovvero disabili con unapercentuale di invalidità non inferiore al 67%, viene concesso un contributo aggiuntivo di Euro 200,00 mensili per ognuno deisoggetti sopra indicati.Considerato che, per quanto concerne le entrate delle risorse finanziarie:• l’art. 2, c. 1 del D.L. n. 74/2012 dispone che nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze è istituito, adecorrere dall’anno 2012, il Fondo per la ricostruzione delle aree colpite dal sisma del maggio 2012;• al predetto Fondo affluiscono, nel limite di 500 milioni di Euro, le risorse derivanti dall’aumento, fino al 31 dicembre 2012,dell’aliquota dell’accisa sulla benzina e sulla benzina con piombo, nonché dell’aliquota dell’accisa sul gasolio usato come carburantedi cui all’allegato I del Testo unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relativesanzioni penali e amministrative, di cui al D.Lgs. n. 504/1995. Con D.P.C.M. del 4 luglio 2012 è stata attribuita alla Regione delVeneto, per l’anno 2012, la percentuale del 1% pari a Euro 5.000.000,00;• il medesimo Fondo viene inoltre alimentato:a) con le risorse eventualmente rivenienti dal Fondo di solidarietà dell’Unione Europea di cui al regolamento (CE) n. 2012/2002del Consiglio del 11 novembre 2002, nei limiti delle finalità per esse stabilite. Il 6 dicembre 2012 è stato sottoscritto tra la Commissioneeuropea e la Repubblica italiana un Accordo che destina Euro 670.000.000,00 e alla Regione del Veneto è stato riconosciutol’importo di Euro 1.610.145,01, già in disponibilità alla contabilità speciale del Commissario delegato. In particolarel’art. 5 dell’Accordo dispone l’utilizzo di tali risorse secondo la seguente destinazione:- “Prima assistenza e misure di soccorso; allestimento e gestione delle strutture temporanee di accoglienza (tendopoli, altrestrutture); sistemazioni alloggiative alternative (alberghi, affitti, residenze sanitarie assistite e strutture protette, autonomasistemazione, ecc.); moduli abitativi urbani e rurali prefabbricati, impiego straordinario di risorse umane, mezzi e materiali;Costo stimato EUR 337 811 828, 18 (importo indicativo)”;


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 295b) con quota parte delle risorse di cui all’art. 16, c. 1 della L. 6 luglio 2012, n. 96, da ripartire con decreto del Presidente del Consigliodei Ministri. Con DPCM 16 ottobre 2012, nell’ambito delle risorse stanziate alla lett. a) del c. 1 dell’art. 2 pari a Euro61.245.955,85, alla Regione del Veneto è stato riconosciuto lo 0,4%, corrispondente a Euro 244.983,82 (non ancora nella disponibilitàdella contabilità speciale del Commissario delegato);• l’art. 7, c. 21 del D.L. 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni nella L. 7 agosto 2012, n. 135 dispone che il Fondo dicui all’art. 2, c. 1 del D.L. n. 74/2012 è alimentato per 550 milioni di Euro per ciascuno degli anni <strong>2013</strong> e 2014 mediante quota partedelle riduzioni di spesa previste dallo stesso decreto (ancora in fase di assegnazione per l’anno in corso);• con Convenzione del 11 luglio 2012 stipulata tra il Capo Dipartimento P.C., i Commissari delle Regioni Emilia-Romagna,Lombardia e Veneto e gli Operatori della comunicazione è stata disciplinata la raccolta fondi promossa attraverso il numero solidale45500. L’importo complessivo di Euro 15.127.898,00 è stato ripartito tra le tre gestioni commissariali e alla Regione del Veneto èstata riconosciuta la percentuale dello 0,5% pari a Euro 75.639,49, già destinata per gli interventi di consolidamento della sede delDistaccamento dei Vigili del Fuoco di Castelmassa (Ro) per l’importo complessivo di Euro 75.000,00. È già stato disposto il trasferimentonella contabilità speciale del Commissario delegato, a titolo di anticipazione, del 30% del suindicato finanziamento pari aEuro 22.691,85.Considerato che, per quanto concerne le uscite delle risorse finanziarie:• con Ordinanza commissariale n. 4 del 19 novembre 2012 è stato assunto un impegno di spesa per complessivi Euro 1.754.962,19,destinati alla copertura economica degli interventi di ripristino urgente degli immobili adibiti ad uso scolastico;• con Ordinanza commissariale n. 12 del 31 luglio <strong>2013</strong> (in corso di registrazione) viene assunto un impegno di spesa per complessivieuro 128.566,35, destinati alla copertura economica di interventi provvisionali urgenti relativi alla fase della gestione dellaprima emergenza del sisma del mese di maggio 2012;• con Decreti commissariali n. 1 del 2 luglio <strong>2013</strong>, n. 2 del 2 luglio <strong>2013</strong>, n. 3 del 10 luglio <strong>2013</strong>, n. 4 del 10 luglio <strong>2013</strong> e n. 5del <strong>23</strong> luglio <strong>2013</strong>, a seguito della realizzazione, rendicontazione e verifica degli interventi ricompresi nella citata Ordinanza commissarialen. 4 del 19 novembre 2012, sono state liquidate risorse finanziarie per complessivi Euro 284.700,36.Rilevato che:• allo stato attuale, sono attribuite al Commissario delegato - Presidente della Regione del Veneto, nell’ambito dell’attuazionedegli interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del mese di maggio 2012 nel territorio della Provinciadi Rovigo, risorse finanziarie pari a Euro 7.645.768,32, di cui Euro 715.000,00 a destinazione vincolata (Euro 400.000,00 ai sensidell’art. 11 del D.L. n. 74/2012 e Euro 315.000,00 ai sensi dell’art. 10, c. 13 del D.L. n. 83/2012);• per quanto concerne la disponibilità di cassa, attualmente nella contabilità speciale n. 5707, aperta presso la Tesoreria delloStato di Venezia, intestata al Commissario delegato - Presidente della Regione del Veneto sono disponibili risorse finanziarie pari aEuro 6.559.136,50, di cui Euro 715.000,00 a destinazione vincolata (Euro 400.000,00 ai sensi dell’art. 11 del D.L. n. 74/2012 e Euro315.000,00 ai sensi dell’art. 10, c. 13 del D.L. n. 83/2012).Dato atto che:• sono state adottate le Ordinanze commissariali, i cui relativi impegni di spesa saranno assunti a completamento delle relativeistruttorie, come di seguito elencate:- n. 3 del 28 marzo <strong>2013</strong> relativa alla concessione di contributi a favore di soggetti che abitano in locali sgomberati dalle competentiautorità per gli oneri sostenuti conseguenti a traslochi e depositi;- n. 7 del 18 giugno <strong>2013</strong> relativa agli interventi di ripristino su edifici municipali, in attuazione del “Piano degli interventi urgentiin favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio della Provincia di Rovigo nel mese dimaggio 2012” di cui all’Ordinanza commissariale n. 1 del 25 gennaio <strong>2013</strong>;- n. 8 del 3 luglio <strong>2013</strong> relativa agli interventi ricompresi nell’Allegato B, lett. c) dell’Ordinanza n. 1/<strong>2013</strong> e finalizzata a “Interventidi ripristino degli immobili adibiti ad uso scolastico, educativo per la prima infanzia e strutture universitarie non rientrantinell’ambito previsto dalla precedente lett. a)”;- n. 9 del 4 luglio <strong>2013</strong> relativa agli “Interventi di ripristino su caserme in uso all’amministrazione della difesa, dell’interno e dialtre forze dello Stato”, in attuazione dell’Ordinanza n. 1/<strong>2013</strong>.Ritenuto:• di determinare - in analogia a quanto previsto dall’art. 3 dell’O.C.D.P.C. n. 1/2012 - i criteri di ammissibilità e modalità di assegnazionee concessione di contributi a favore di soggetti che abitano in locali sgomberati dalle competenti autorità per gli onerisostenuti per l’autonoma sistemazione fino alla cessazione dell’inagibilità dei locali medesimi;• di rinviare a successivo provvedimento commissariale, sulla base degli esiti delle domande di contributo che saranno presentatedai soggetti che risulteranno in possesso dei requisiti previsti e nei limiti della disponibilità economica, il prioritario impegnodelle risorse finanziarie di cui al punto precedente, necessarie alla copertura degli oneri sostenuti da soggetti privati per l’autonomasistemazione;• di incaricare il Dirigente regionale Unità di Progetto Protezione civile a svolgere le attività di istruttoria, valutazione e propostadelle erogazioni dei contributi afferenti l’autonoma sistemazione, in quanto componente della Struttura commissariale perl’attuazione degli interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del mese, ai sensi dell’Ordinanza commissarialen. 1 del 9 agosto 2012 e individuato quale responsabile del settore d’intervento denominato “SETTORE ASSISTENZAALLA POPOLAZIONE”, con funzioni di coordinamento delle attività di cui all’O.C.D.P.C. n. 15/2012.Visto:• il D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, convertito con modificazioni nella L. n. 22 dicembre 2011, n. 214;• l’O.C.D.P.C. n. 1 del 22 maggio 2012;• la <strong>Del</strong>ib. CdM del 30 maggio 2012;• il Decreto MEF del 1° giugno 2012;• l’O.C.D.P.C. n. 3 del 2 giugno 2012;


296Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>• il D.C.D.P.C. n. 2637 del 2 giugno 2012;• il D.L. 6 giugno 2012, n. 74, convertito con modificazioni nella L. 1° agosto 2012, n. 122;• la Convenzione del 11 luglio 2012;• l’O.C.D.P.C. n. 15 del 1° agosto 2012;• la nota del Dipartimento della Protezione civile prot. n. TEREM/0056137 del 2 agosto 2012;• il D.L. 22 giugno 2012, n. 83, come convertito nella L. 7 agosto 2012, n. 134;• il D.P.C.M. del 4 luglio 2012;• il D.L. 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni nella L. 7 agosto 2012, n. 135;• la L. 24 dicembre 2012, n. 228;• il D.L. 14 gennaio <strong>2013</strong>, n. 1, convertito con modificazioni nella L. 1° febbraio <strong>2013</strong>, n. 11;• il D.P.C.M. del 8 febbraio <strong>2013</strong>;• la relazione del 2 aprile <strong>2013</strong>, prot. n. 139088 del Dirigente dell’Unità di Progetto Protezione civile;• il D.L. 26 aprile <strong>2013</strong>, n. 43 convertito con modificazioni nella L. 24 giugno <strong>2013</strong>, n. 71;• le precedenti Ordinanze commissariali e i Decreti commissariali citatiDISPONEArt. 1(Valore delle premesse)Le premesse formano parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.Art. 2(Individuazione dei beneficiari del contributo per l’autonoma sistemazione)1. Ai fini della presente Ordinanza sono considerati beneficiari dei contributi per l’autonoma sistemazione i soggetti la cuiabitazione principale, abituale e continuativa, in conseguenza degli eccezionali eventi sismici del mese di maggio 2012, sia statadistrutta in tutto o in parte, ovvero sia stata sgomberata in esecuzione di provvedimenti delle competenti autorità.2. Gli immobili di cui al precedente c. 1 devono essere ubicati nei Comuni che hanno subito danni a seguito degli eccezionalieventi sismici del mese di maggio 2012, come individuati dal Decreto MEF del 1° giugno 2012 e integrati dall’art. 67- septies dellaL. n. 134/2012.Art. 3(Oggetto, natura e determinazione del contributo per l’autonoma sistemazione)1. I contributi di cui al precedente articolo sono riconosciuti per gli oneri effettivamente sostenuti per l’autonoma sistemazionee fino alla cessazione dell’inagibilità dei locali medesimi.2. I contributi sono concessi esclusivamente a copertura delle spese effettivamente sostenute per l’autonoma sistemazione,nella misura di cui al punto successivo, in relazione agli eventi sismici del mese di maggio 2012.3. La quantificazione del contributo spettante per l’autonoma sistemazione è determinato nella misura massima complessivadi Euro 600,00 mensili per ciascun nucleo familiare, e, comunque, nella misura massima di Euro 100,00 per ogni componente delnucleo familiare abitualmente e stabilmente residente nell’abitazione. Ove si tratti di nucleo familiare composto di una sola unità, ilcontributo è determinato nella misura massima di Euro 200,00. Qualora nel nucleo familiare siano presenti persone di età superiorea 65 anni, portatori di handicap, ovvero disabili con una percentuale di invalidità non inferiore al 67%, il contributo è incrementatodi Euro 200,00 mensili per ognuno dei soggetti sopra indicati.Art. 4(Definizione di abitazione principale)1. Ai sensi dell’art. 13, c. 2, terzo, quarto e quinto periodo del D.L. n. 201/2011, convertito con modificazioni dalla L. n. 214/2011è considerata abitazione principale l’immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nelquale il possessore e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente. Nel caso in cui i componenti delnucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale,le agevolazioni per l’abitazione principale e per le relative pertinenze in relazione al nucleo familiare si applicano per un solo immobile.Per pertinenze dell’abitazione principale si intendono esclusivamente quelle classificate nelle categorie catastali C/2, C/6e C/7, nella misura massima di un’unità pertinenziale per ciascuna delle categorie catastali indicate, anche se iscritte in catastounitamente all’unità ad uso abitativo.Art. 5(Presentazione delle domande per l’autonoma sistemazione)1. Entro il 30 settembre <strong>2013</strong> i soggetti legittimati ad accedere ai contributi per l’autonoma sistemazione, come individuatial precedente art. 3, devono presentare domanda indirizzata al Commissario delegato, corredata dalla documentazione di cui aisuccessivi commi, a pena di esclusione.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 2972. La domanda è redatta e inoltrata esclusivamente con le modalità a tal fine predisposte dal Commissario delegato, reperibilisul sito web www.regione.veneto.it, nell’apposita sezione “Sisma del maggio 2012”. Per stabilire la data di presentazione della domandasi terrà conto della data di ricezione della stessa presso il Commissario delegato.3. I Sindaci dei Comuni interessati provvedono ad un’ampia divulgazione del termine di cui al c. 1, anche mediante appositiavvisi pubblici.4. La domanda, resa ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 e successive modificazioni, oltre a contenere l’indicazionedel possesso dei requisiti necessari per la concessione dei contributi per l’autonoma sistemazione, deve indicare:a) il provvedimento di sgombero (totale, parziale, temporaneo) dell’abitazione principale;b) il numero complessivo dei componenti del nucleo familiare;c) la presenza nel nucleo familiare di componenti oltre i 65 anni di età;d) la presenza nel nucleo familiare di componenti portatori di handicap (invalidità non inferiore al 67%);e) la durata dell’autonoma sistemazione;f) il costo effettivamente sostenuto per l’autonoma sistemazione;g) la presenza di eventuali coperture assicurative per gli oneri ammessi a contributo ai sensi della presente Ordinanza.5. Alla domanda devono essere allegate:a) il provvedimento di sgombero (totale, parziale, temporaneo) dell’abitazione principale;b) le spese sostenute afferenti all’autonoma sistemazione.Art. 6(Istruttoria delle domande e determinazione della misura di contributo riconoscibile)1. L’istruttoria delle domande presentate viene svolta dal Dirigente regionale Unità di Progetto Protezione civile entro 15giorni dalla trasmissione delle stesse. L’istruttoria è finalizzata alla verifica documentale del possesso dei requisiti necessari per laconcessione del contributo.2. Nel corso dell’istruttoria, per una sola volta ed entro 7 giorni dalla trasmissione della domanda di contributo, il Dirigenteregionale Unità di Progetto Protezione civile può richiedere i chiarimenti necessari e l’integrazione della documentazione presentata.La richiesta di integrazione documentale interrompe il termine di cui al c. 1 che riprende a decorrere, per intero, dalla data delricevimento degli atti richiesti.3. Entro 30 giorni dal termine di cui all’art. 6, c. 1 della presente Ordinanza, il Dirigente regionale Unità di Progetto Protezionecivile trasmette al Commissario delegato le risultanze delle verifiche delle domande di contributo di cui alla presente Ordinanza.4. Successivamente il Commissario delegato, sulla base delle risorse finanziare disponibili, provvede alla determinazione dellamisura di contributo riconoscibile e al prioritario impegno delle risorse necessarie alla copertura degli oneri sostenuti da soggettiprivati per l’autonoma sistemazione di cui alla presente Ordinanza, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili che devono risultarecompatibili con quanto già previsto dall’Ordinanza commissariale n. 1/<strong>2013</strong>.Art. 7(Controllo preventivo di legittimità)La presente Ordinanza commissariale è trasmessa alla Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti ai sensi dell’art. 3,c. 1, lett. c-bis) della Legge 14 gennaio 1994, n. 20, successive modificazioni e integrazioni.Art. 8(Pubblicazione)La presente Ordinanza commissariale è pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto e sul sito del Commissariodelegato.Il Commissario delegatoDott. Luca Zaia


298Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>COMMISSARIO DELEGATO PER GLI INTERVENTI URGENTI IN FAVORE DELLE POPOLAZIONI COLPITE DAGLIEVENTI SISMICI CHE HANNO INTERESSATO IL TERRITORIO DELLE PROVINCE DI BOLOGNA, MODENA, FERRA-RA, MANTOVA, REGGIO EMILIA E ROVIGO, IL 20 E IL 29 MAGGIO 2012Ordinanza n. 15 del 31 luglio <strong>2013</strong>Attuazione del “Piano degli interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessatoil territorio della Provincia di Rovigo nel mese di maggio 2012” di cui all’Ordinanza del Commissario delegato n. 1 del 25gennaio <strong>2013</strong>. Interventi di ripristino su chiese e altri immobili di proprietà di enti ecclesiastici civilmente riconosciuti,formalmente dichiarati di interesse storico-artistico ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al D.Lgs.n. 42/2004.Il Commissario delegatoPremesso che:• con <strong>Del</strong>ib. CdM del 30 maggio 2012 è stato dichiarato lo stato di emergenza in relazione agli eccezionali eventi sismici chehanno colpito il territorio della Provincia di Rovigo nel mese di maggio 2012;• con D.L. 6 giugno 2012, n. 74 recante “Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hannointeressato il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, il 20 e il 29 maggio 2012”,come convertito con modificazioni nella L. 1° agosto 2012, n. 122, lo stato di emergenza dichiarato è stato prorogato, ai sensi dell’art.1, c. 3 fino al 31 maggio <strong>2013</strong>;• successivamente l’art. 6, c. 1 del D.L. 26 aprile <strong>2013</strong>, n. 43, come convertito con modificazioni nella L. 24 giugno <strong>2013</strong>, n. 71ha disposto la proroga al 31 dicembre 2014 della dichiarazione dello stato di emergenza in questione;• i Comuni delle Province di Bologna, Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Mantova e Rovigo che beneficiano della sospensionedei termini per l’adempimento degli obblighi tributari sono quelli individuati dal Decreto MEF del 1° giugno 2012, come integratidall’art. 67 - septies della L. n. 134/2012;• l’art. 1, c. 2 e 5 del D.L. n. 74/2012 dispone che i Presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto operano inqualità di Commissari delegati, potendo avvalersi per gli interventi dei Sindaci dei Comuni e dei Presidenti delle Province interessatedal sisma;• i Commissari delegati sono incaricati della realizzazione degli interventi di cui al citato D.L. n. 74/2012, in particolare delcoordinamento delle attività per la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del mese di maggio 2012 nelle Regioni di rispettivacompetenza, operando con i poteri di cui all’art. 5, c. 2 della L. 24 febbraio 1992, n. 225 e con le deroghe alle disposizioni vigentistabilite con <strong>Del</strong>ib. CdM del 4 luglio 2012, adottata nelle forme di cui all’art. 5, c. 1 della citata legge;• l’art. 2, c. 2 del D.L. n. 74/2012 stabilisce che con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di concerto con il Ministrodell’economia e delle finanze, adottato su proposta dei Presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto “sonodeterminati criteri generali idonei ad assicurare, a fini di equità, la parità di trattamento dei soggetti danneggiati, nei limiti dellerisorse allo scopo finalizzate”.Considerato che:• l’art. 4, c. 1, lett. a) e lett. b-bis) del D.L. n. 74/2012 prevede che i Presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto,d’intesa fra loro, sentite le province e i comuni interessati per i profili di competenza, stabiliscono con propri provvedimentiadottati in coerenza con i criteri stabiliti con D.P.C.M. del 4 luglio 2012, sulla base dei danni effettivamente verificatisi e nel limitedelle risorse allo scopo finalizzate a valere sulle disponibilità delle contabilità speciali, le modalità di predisposizione e di attuazionedi un piano di interventi urgenti per il ripristino degli immobili pubblici, danneggiati dagli eventi sismici, con priorità per quelliadibiti all’uso scolastico o educativo per la prima infanzia e delle strutture edilizie universitarie, nonché degli edifici municipali,delle caserme in uso all’amministrazione della difesa e degli immobili demaniali, delle opere di difesa del suolo, delle infrastrutturee degli impianti pubblici di bonifica per la difesa idraulica e per l’irrigazione, degli edifici ad uso pubblico, ivi compresi archivi,musei, biblioteche e chiese;• con Ordinanza commissariale n. 1 del 25 gennaio <strong>2013</strong> (registrata presso la Corte dei Conti - Sezione regionale di controlloper il Veneto, Registro 1, Foglio 47), sulla base di una precisa ricognizione dei danni subiti, il Commissario delegato ha adottatoil “Piano degli interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio dellaProvincia di Rovigo nel mese di maggio 2012”.Dato atto che:• il citato Piano ha approvato il seguente ordine di priorità degli interventi:a) interventi di ripristino urgente degli immobili adibiti ad uso scolastico, educativo per la prima infanzia e strutture universitarie;b) interventi di ripristino su edifici municipali;c) interventi di ripristino degli immobili adibiti ad uso scolastico, educativo per la prima infanzia e strutture universitarie nonrientranti nell’ambito previsto dalla precedente lett. a);d) interventi di ripristino su caserme in uso all’amministrazione della difesa, dell’interno e di altre forze dello Stato;e) interventi di ripristino su chiese e altri immobili di proprietà di enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, formalmente dichiaratidi interesse storico-artistico ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al D.Lgs. n. 42/2004;f) interventi di ripristino su altri edifici ad uso pubblico;g) interventi di ripristino su opere di difesa del suolo e infrastrutture e impianti di bonifica per la difesa idraulica e per l’irrigazione;h) interventi di ripristino su altri immobili demaniali;


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 299• in relazione alle risorse allo scopo finalizzate a valere sulla disponibilità della contabilità speciale, il Piano degli interventi hadeterminato le seguenti percentuali di assegnazione di risorse commissariali:a) fino al 100% del contributo richiesto per gli interventi di ripristino urgente degli immobili adibiti ad uso scolastico, educativoper la prima infanzia e strutture universitarie;b) fino al 90% del contributo richiesto per interventi su edifici municipali;c) fino all’80% del contributo richiesto per interventi di ripristino degli immobili adibiti ad uso scolastico, educativo per la primainfanzia e strutture universitarie non rientranti nell’ambito previsto dalla precedente lett. a);f) fino all’80% del contributo richiesto per gli interventi su caserme in uso all’amministrazione della difesa, dell’interno e di altreforze dello Stato;g) fino all’80% del contributo richiesto per interventi di ripristino su chiese e altri immobili di proprietà di enti ecclesiastici civilmentericonosciuti, formalmente dichiarati di interesse storico-artistico ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio,di cui al D.Lgs. n. 42/2004;h) fino al 60% del contributo richiesto per altri edifici ad uso pubblico;i) fino al 60% del contributo richiesto per interventi su opere di difesa del suolo e infrastrutture e impianti di bonifica per la difesaidraulica e per l’irrigazione;l) fino al 40% del contributo richiesto per interventi su altri immobili demaniali.Preso atto che:• in relazione allo stato di attuazione dell’Ordinanza commissariale n. 1/<strong>2013</strong>, con precedenti Ordinanze commissariali n. 2 del9 agosto 2012, n. 3 del 20 agosto 2012 e n. 4 del 19 novembre 2012 sono stati finanziati gli interventi ricompresi nell’Allegato B,lett. a) della citata Ordinanza e relativi a “Interventi di ripristino urgente degli immobili adibiti ad uso scolastico, educativo per laprima infanzia e strutture universitarie” mediante assunzione di impegno di spesa pari a Euro 1.754.962,19;• in relazione allo stato di attuazione dell’Ordinanza commissariale n. 1/<strong>2013</strong>, con Ordinanza commissariale n. 7 del 18 giugno<strong>2013</strong>, (registrata presso la Corte dei Conti - Sezione regionale di controllo per il Veneto in data 20 giugno <strong>2013</strong>, Registro 1, Foglio194) è stato dato avvio al procedimento per il finanziamento degli interventi ricompresi nell’Allegato B, lett. b) della citata Ordinanzae relativi a “Interventi di ripristino su edifici municipali”;• in relazione allo stato di attuazione dell’Ordinanza commissariale n. 1/<strong>2013</strong>, con Ordinanza commissariale n. 8 del 28 giugno<strong>2013</strong>, (registrata presso la Corte dei Conti - Sezione regionale di controllo per il Veneto in data 4 luglio <strong>2013</strong>, Registro 1, Foglio 197)è stato dato avvio al procedimento per il finanziamento degli interventi ricompresi nell’Allegato B, lett. c) della citata Ordinanza erelativi a “Interventi di ripristino degli immobili adibiti ad uso scolastico, educativo per la prima infanzia e strutture universitarienon rientranti nell’ambito previsto dalla precedente lett. a)”;• in relazione allo stato di attuazione dell’Ordinanza commissariale n. 1/<strong>2013</strong>, con Ordinanza commissariale n. 9 del 4 luglio<strong>2013</strong>, (registrata presso la Corte dei Conti - Sezione regionale di controllo per il Veneto in data 8 luglio <strong>2013</strong>, Registro 1, Foglio 198)è stato dato avvio al procedimento per il finanziamento degli interventi ricompresi nell’Allegato B, lett. d) della citata Ordinanza erelativi a “Interventi di ripristino su caserme in uso all’amministrazione della difesa, dell’interno e di altre forze dello Stato”.Rilevato che:• con riferimento agli interventi di ripristino su chiese e altri immobili di proprietà di enti ecclesiastici civilmente riconosciuti,formalmente dichiarati di interesse storico-artistico di cui all’Allegato B, lett. e) del Piano degli interventi approvato con l’Ordinanzadel Commissario delegato n. 1/<strong>2013</strong>, è stato stimato un fabbisogno di Euro 7.935.981,53 così suddiviso:Comune Numero segnalazioni di danno Importo (Euro)Bagnolo di Po 3 185.718,50Bergantino 1 144.299,87Calto 1 1.046.000,00Canaro 1 50.600,00Canda 2 169.708,33Castelguglielmo 2 159.850,21Castelmassa 8 605.511,52Castelnovo Bariano 3 118.485,30Ceneselli 1 121.252,45Ficarolo 5 2.907.800,00Fiesso Umbertiano 1 67.451,10Gaiba 4 506.638,28Giacciano con Baruchella 3 125.827,90Melara 1 363.957,00Occhiobello 2 533.000,00Salara 1 362.530,02Stienta 2 208.350,00Trecenta 2 259.001,05Totale 43 7.935.981,53


300Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>• per tali interventi l’art. 2, c. 1 dell’Ordinanza del Commissario delegato n. 1/<strong>2013</strong> ha previsto, nei limiti della disponibilitàdelle risorse finanziarie, un’assegnazione nella percentuale massima pari all’80% del contributo richiesto.Considerato che, per quanto concerne le risorse:• l’art. 2, c. 1 del D.L. n. 74/2012 dispone che nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze è istituito, adecorrere dall’anno 2012, il Fondo per la ricostruzione delle aree colpite dal sisma del maggio 2012;• al predetto Fondo affluiscono, nel limite di 500 milioni di Euro, le risorse derivanti dall’aumento, fino al 31 dicembre 2012,dell’aliquota dell’accisa sulla benzina e sulla benzina con piombo, nonché dell’aliquota dell’accisa sul gasolio usato come carburantedi cui all’allegato I del Testo unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relativesanzioni penali e amministrative, di cui al D.Lgs. n. 504/1995. Con D.P.C.M. del 4 luglio 2012 è stata attribuita alla Regione delVeneto, per l’anno 2012, la percentuale del 1% pari a Euro 5.000.000,00;• il medesimo Fondo viene inoltre alimentato:a) con le risorse eventualmente rivenienti dal Fondo di solidarietà dell’Unione Europea di cui al regolamento (CE) n. 2012/2002del Consiglio del 11 novembre 2002, nei limiti delle finalità per esse stabilite. Il 6 dicembre 2012 è stato sottoscritto tra la Commissioneeuropea e la Repubblica italiana un accordo che destina Euro 670.000.000,00 e alla Regione del Veneto è stato riconosciutol’importo di Euro 1.610.145,01, già nelle disponibilità della contabilità speciale del Commissario delegato;b) con quota parte delle risorse di cui all’art. 16, c. 1 della L. 6 luglio 2012, n. 96, da ripartire con decreto del Presidente delConsiglio dei Ministri. Con DPCM 16 ottobre 2012, nell’ambito delle risorse stanziate alla lett. a) del c. 1 dell’art. 2 pari a Euro61.245.955,85, alla Regione del Veneto è stato riconosciuto lo 0,4%, corrispondente a Euro 244.983,82 (non ancora nelle disponibilitàdella contabilità speciale del Commissario delegato);• l’art. 7, c. 21 del D.L. 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni nella L. 7 agosto 2012, n. 135 dispone che il Fondo dicui all’art. 2, c. 1 del D.L. n. 74/2012 è alimentato per 550 milioni di Euro per ciascuno degli anni <strong>2013</strong> e 2014 mediante quota partedelle riduzioni di spesa previste dallo stesso decreto (ancora in fase di assegnazione per l’anno in corso);• con Convenzione del 11 luglio 2012 stipulata tra il Capo Dipartimento P.C., i Commissari delle Regioni Emilia-Romagna,Lombardia e Veneto e gli Operatori della comunicazione è stata disciplinata la raccolta fondi promossa attraverso il numero solidale45500. L’importo complessivo di Euro 15.127.898,00 è stato ripartito tra le tre gestioni commissariali e alla Regione del Veneto èstata riconosciuta la percentuale dello 0,5% pari a Euro 75.639,49, già destinata per gli interventi di consolidamento della sede delDistaccamento dei Vigili del Fuoco di Castelmassa (Ro) per l’importo complessivo di Euro 75.000,00. È già stato disposto il trasferimentonella contabilità speciale del Commissario delegato, a titolo di anticipazione, del 30% del suindicato finanziamento pari aEuro 22.691,85.Rilevato che:• allo stato attuale, sono attribuite al Commissario delegato - Presidente della Regione del Veneto, nell’ambito dell’attuazionedegli interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del mese di maggio 2012 nel territorio della Provinciadi Rovigo, risorse finanziarie pari a Euro 7.645.768,32, di cui Euro 715.000,00 a destinazione vincolata (Euro 400.000,00 ai sensidell’art. 11 del D.L. n. 74/2012 e Euro 315.000,00 ai sensi dell’art. 10, c. 13 del D.L. n. 83/2012);• per quanto concerne la disponibilità di cassa, attualmente nella contabilità speciale n. 5707, aperta presso la Tesoreria delloStato di Venezia, intestata al Commissario delegato - Presidente della Regione del Veneto sono disponibili risorse finanziarie pari aEuro 6.559.136,50, di cui Euro 715.000,00 a destinazione vincolata (Euro 400.000,00 ai sensi dell’art. 11 del D.L. n. 74/2012 e Euro315.000,00 ai sensi dell’art. 10, c. 13 del D.L. n. 83/2012).Ritenuto:• necessario, nei limiti della disponibilità delle risorse finanziarie commissariali, procedere alla celere realizzazione degliinterventi di ripristino delle chiese e degli altri immobili di proprietà di enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, formalmente dichiaratidi interesse storico-artistico danneggiati a seguito degli eccezionali eventi sismici del mese di maggio 2012, richiedendo aiproprietari interessati la presentazione di specifica domanda di accesso alle risorse commissariali con riferimento agli “Interventidi ripristino su chiese e altri immobili di proprietà di enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, formalmente dichiarati di interessestorico-artistico ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al D.Lgs. n. 42/2004” di cui all’Allegato B, lett. e) dell’Ordinanzadel Commissario delegato n. 1/<strong>2013</strong>;• che gli immobili rientranti nell’ambito delle disposizioni di cui al presente provvedimento devono essere ubicati nei Comuniindividuati dal Decreto MEF del 1° giugno 2012, come integrati dall’art. 67 - septies della L. n. 134/2012.Considerato che:• per la maggior parte dei casi si tratta di assicurare la riapertura al pubblico e lo svolgimento dell’esercizio del culto nelle chiesesituate nel territori interessati dal sisma.Atteso che:• trattandosi di immobili di interesse pubblico e ad uso collettivo, al fine di garantire il rispetto dei principi di trasparenza, pubblicità,e imparzialità nelle procedure di affidamento dei lavori, per l’esecuzione degli interventi di ripristino delle chiese e degli altriimmobili di proprietà di enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, formalmente dichiarati di interesse storico-artistico, danneggiatia seguito degli eccezionali eventi sismici del mese di maggio 2012, di importo superiore a un milione di Euro è applicabile l’art. 32,c. 1, lett. d) del D.Lgs. n. 163/2006. Per gli interventi di importo inferiore a un milione di Euro si richiede l’acquisizione di almenodue offerte al fine di garantire valutazioni comparative;• le modalità di attuazione e realizzazione degli interventi su beni sottoposti a tutela ai sensi del D.Lgs. n. 42 del 22 gennaio2004 “Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’art. 10 legge 6 luglio 2002 n. 137”, devono seguire gli indirizzi operatividi cui alla “Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri per la valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonioculturale con riferimento alle norme tecniche per le costruzioni” (D.P.C.M. 9 febbraio 2011), ivi inclusa la richiesta del parere dicompetenza;


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 301• di rinviare a successivo provvedimento, nei limiti della disponibilità finanziaria, l’impegno delle risorse commissariali necessariealla copertura degli interventi di ripristino delle chiese e degli altri immobili di proprietà di enti ecclesiastici civilmentericonosciuti, formalmente dichiarati di interesse storico-artistico di cui alla presente Ordinanza procedendo, qualora si rendessenecessario, alla rimodulazione delle destinazioni finanziarie contenute nell’Ordinanza del Commissario delegato n. 1/<strong>2013</strong>.Visto:• il D.Lgs. 12 aprile 2006, n. 163;• il D.P.C.M. 9 febbraio 2011;• la <strong>Del</strong>ib. CdM del 30 maggio 2012;• il Decreto MEF del 1° giugno 2012;• il D.L. 6 giugno 2012, n. 74, convertito con modificazioni nella L. 1° agosto 2012, n. 122;• il D.L. 22 giugno 2012, n. 83, come convertito nella L. 7 agosto 2012, n. 134;• il D.P.C.M. del 4 luglio 2012;• il D.L. 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni nella L. 7 agosto 2012, n. 135;• la <strong>Del</strong>iberazione del 15 ottobre 2012 del Ministero dell’Interno - Comitato di Coordinamento per l’Alta Sorveglianza delleGrandi Opere;• il D.L. 10 ottobre 2012, n. 174, come convertito nella L. 7 dicembre 2012, n. 213;• la L. 24 dicembre 2012, n. 228;• il D.L. 14 gennaio <strong>2013</strong>, n. 1, convertito con modificazioni nella L. 1° febbraio <strong>2013</strong>, n. 11;• il D.P.C.M. del 8 febbraio <strong>2013</strong>;• il D.L. 26 aprile <strong>2013</strong>, n. 43, convertito con modificazioni nella L. 24 giugno <strong>2013</strong>, n. 71;• le precedenti Ordinanze commissariali e i Decreti commissariali adottatiDISPONEArt. 1(individuazione dei beneficiari dei contributi)Le disposizioni della presente Ordinanza si applicano alle chiese e agli altri immobili di proprietà di enti ecclesiastici civilmentericonosciuti, formalmente dichiarati di interesse storico-artistico ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui alD.Lgs. n. 42/2004, ubicati nei Comuni che hanno subito danni a seguito degli eccezionali eventi sismici del mese di maggio 2012,come individuati dal Decreto MEF del 1° giugno 2012 e integrati dall’art. 67 - septies della L. n. 134/2012.Art. 2(Oggetto, natura e percentuale del contributo)1. I contributi disposti dalla presente Ordinanza sono riconosciuti per la realizzazione di interventi di riparazione, ripristinocon miglioramento sismico e ricostruzione delle chiese e degli altri immobili di proprietà di enti ecclesiastici civilmente riconosciuti,formalmente dichiarati di interesse storico-artistico ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al D.Lgs. n.42/2004, danneggiati a seguito degli eventi sismici del mese di maggio 2012, in ragione dell’entità dei danni subiti.2. I contributi sono concessi esclusivamente a copertura dei costi connessi ai danni che sono una conseguenza diretta deglieventi sismici verificatisi.3. I contributi di cui al predente punto 1, compatibilmente con le previsioni dell’Ordinanza del Commissario delegato n. 1/<strong>2013</strong>,sono concessi nella percentuale massima del 80% del contributo richiesto.4. Gli interventi di ripristino con miglioramento sismico sono finalizzati al raggiungimento di un incremento della capacitàdi resistere al sisma da parte dell’edificio.5. Gli interventi devono essere realizzati successivamente alla data del sisma e conclusi entro il termine di cui all’art. 4 dellapresente Ordinanza.6. Non sono ammessi a contributo gli interventi che sono stati oggetto di completo finanziamento da parte di altre Amministrazionio Enti pubblici.7. Non sono ammissibili a contributo gli interventi su aree esterne non direttamente connesse con l’immobile.8. Sono ammesse eventuali varianti che si rendessero necessarie nel corso dell’esecuzione dei lavori, fermo restando l’importomassimo del contributo ammissibile determinato ai sensi del successivo art. 8 della presente Ordinanza. In caso di varianti in diminuzione,il contributo verrà rideterminato, sulla base delle spese effettivamente sostenute, in sede di liquidazione.9. Al fine di evitare la sovracompensazione, il contributo di cui alla presente Ordinanza sarà concesso tenuto conto dei contributiriconosciuti da altre Amministrazioni e Enti pubblici e di eventuali indennizzi assicurativi corrisposti o da corrispondersida parte di compagnie assicuratrici. Pertanto l’intero ammontare del costo necessario all’esecuzione dell’intervento potrà trovarecopertura per effetto della somma dei suddetti contributi e dell’indennizzo assicurativo.Art. 3(Presentazione e contenuto della domanda)1. Al fine di accedere ai contributi per gli interventi di cui all’art. 2, i proprietari delle chiese e degli altri immobili di proprietàdi enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, formalmente dichiarati di interesse storico-artistico ai sensi del Codice dei beni


302Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>culturali e del paesaggio, di cui al D.Lgs. n. 42/2004, come individuati al precedente art. 1, devono presentare al Commissariodelegato domanda di accesso ai finanziamenti, corredata della documentazione e delle indicazioni sottoindicate, entro il terminedi 60 giorni, salvo proroghe, decorrenti dalla pubblicazione sul BURVET della presente Ordinanza commissariale, a penadi esclusione.2. La domanda di cui al punto precedente deve contenere:- l’individuazione dell’immobile/degli immobili oggetto dell’intervento;- la descrizione dell’intervento/degli interventi;- la descrizione del danno subito dall’immobile a causa degli eccezionali eventi sismici del mese di maggio 2012;- il relativo computo metrico-estimativo dell’intervento/degli interventi, che dovrà essere congruo rispetto al vigente “Elencoregionale dei prezzi delle opere pubbliche” approvato con D.G.R.V. n. 1270 del 16 luglio <strong>2013</strong>, integrato per le voci non contemplatenello stesso con nuovi prezzi ragguagliati a quelli del suddetto Prezzario regionale;- l’indicazione del cronoprogramma di realizzazione dell’intervento/degli interventi;- l’attestazione da parte dei soggetti beneficiari del contributo circa la copertura economica della restante parte percentuale dell’intervento/degliinterventi con risorse proprie;- l’eventuale sussistenza di ordinanza sindacale di inagibilità dell’immobile/degli immobili oggetto dell’intervento;- l’eventuale sussistenza di polizza assicurativa stipulata prima del verificarsi dell’emergenza in questione per il risarcimento deidanni conseguenti ad eventi sismici, documentando l’importo assicurato;- l’eventuale presenza di contributi corrisposti o da corrispondersi da parte di altre Amministrazioni o Enti pubblici;- l’indicazione delle eventuali attività già intraprese.Art. 4(Modalità e termini per la progettazione, realizzazione e rendicontazione degli interventi)1. Salvo motivate proroghe disposte dal Commissario delegato sulla base di precisa e giustificata richiesta dei proprietari dellechiese e degli immobili in questione, è stabilito il termine del 30 ottobre <strong>2013</strong> per la presentazione al Commissario delegato daparte degli stessi del progetto preliminare/definitivo relativo agli interventi di riparazione, ripristino con miglioramento sismico ericostruzione delle chiese e degli altri immobili di proprietà di enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, formalmente dichiarati diinteresse storico-artistico ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al D.Lgs. n. 42/2004.2. Il progetto preliminare/definitivo dei lavori deve evidenziare le caratteristiche dell’intervento e i relativi costi unitari, nonchéper gli interventi di ripristino con miglioramento sismico essere accompagnato da una relazione tecnica attestante l’incrementodella capacità di resistere al sisma da parte dell’edificio.3. Unitamente alla presentazione del progetto preliminare/definitivo di cui al punto precedente, deve essere prodotta periziagiurata, a cura del professionista abilitato incaricato della progettazione degli interventi previsti, contenente esauriente descrizionetecnica e fotografica e attestante il nesso di causalità diretto tra il danno subito e gli eventi calamitosi, la puntuale indicazione deibeni danneggiati, la quantificazione del danno subito e il costo relativo agli interventi di riparazione, ripristino con miglioramentosismico e ricostruzione delle chiese e degli altri immobili di proprietà di enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, formalmentedichiarati di interesse storico-artistico ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al D.Lgs. n. 42/2004.4. I proprietari delle chiese e degli immobili in questione dovranno inoltre allegare idonea documentazione attestante:- il nesso di causalità tra i danni rilevati e l’evento sismico;- l’inagibilità, ai sensi del D.P.C.M. 5 maggio 2011, parziale o totale dell’edificio, come rilevata a seguito della verifica di agibilitàeffettuata dalle squadre operanti sotto il coordinamento tecnico della Di.Coma.C. ovvero, ai sensi dell’art. 11, c. 1, lett. a) delD.L. n. 174/2012, a seguito di una verifica, anche documentale, disposta dal Sindaco ed eseguita da tecnici esperti. L’attestazionedell’inagibilità dell’edificio può risultare, infine, dal progetto redatto dal tecnico incaricato, che ne darà adeguata dimostrazionenei documenti e nei relativi elaborati progettuali;- il raggiungimento, per gli interventi di ripristino con miglioramento sismico, di un incremento della capacità di resistere alsisma da parte dell’edificio;- idonea documentazione fotografica.5. Entro 30 giorni dall’inizio dei lavori, i proprietari degli immobili di cui al presente provvedimento devono trasmettere alCommissario delegato:- titolo abilitativo sotto il profilo edilizio e urbanistico, eventualmente corredato dell’autorizzazione di cui al D.Lgs. n. 42/2004,ovvero la documentazione comprovante l’attivazione delle procedure per il rilascio dei titoli sopraddetti;- documentazione attestante il deposito del progetto strutturale esecutivo.6. Entro 30 giorni dal termine dei lavori, salvo proroghe motivate da parte del Commissario delegato, i proprietari degli immobilidi cui al presente provvedimento devono trasmettere:- eventuale collaudo statico;- certificato di regolare esecuzione o collaudo tecnico amministrativo.7. Salvo motivate proroghe disposte dal Commissario delegato sulla base di precisa e giustificata richiesta dei proprietari, èstabilito il termine del 31 agosto 2014 per la realizzazione e la rendicontazione da parte degli stessi degli interventi di riparazione,ripristino con miglioramento sismico e ricostruzione delle chiese e degli altri immobili di proprietà di enti ecclesiastici civilmentericonosciuti, formalmente dichiarati di interesse storico-artistico ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui alD.Lgs. n. 42/2004.


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 303Art. 5(Istruttoria delle domande di contributo per gli interventi di ripristino di chiese ed altri immobili di proprieta’ di enti ecclesiastici)1. Le domande presentate ai sensi del precedente art. 3 saranno sottoposte, entro 45 giorni dalla trasmissione delle stesse, aspecifica istruttoria, previa assegnazione alla competente struttura regionale da parte del Commissario delegato, finalizzata a verificarela presenza dei requisiti di ammissibilità e la loro completezza. Il Commissario delegato richiede le integrazioni necessarieche dovranno pervenire entro 20 giorni dalla richiesta. Il Commissario delegato rigetta le domande nel caso in cui vengano riscontrategravi incompletezze o carenze dei dati necessari alla valutazione. Il termine di 45 giorni è da considerarsi interrotto qualorail Commissario delegato richieda chiarimenti e/o integrazioni. Tale termine decorre nuovamente dalla data in cui i chiarimenti e leintegrazioni richieste sono pervenute al medesimo Commissario delegato.2. In particolare, la valutazione dei progetti sarà effettuata tenendo conto dei seguenti criteri:a) la pertinenza e congruità dei costi stimati per il ripristino dell’immobile;b) la congruità della quantificazione del danno subito;c) la tempistica prevista per il ripristino della funzionalità dell’immobile;d) la quantificazione del contributo richiesto rispetto alla quantificazione del danno subito;e) la corrispondenza tra la documentazione prodotta e la quantificazione del danno subito.f) il rispetto delle modalità di affidamento ed esecuzione degli interventi di cui al successivo art. 7.3. All’esito delle attività indicate nei precedenti due commi, il Commissario delegato adotta il provvedimento di cui al successivoart. 8.Art. 6(Interventi già realizzati)1. Nei limiti di cui al successivo art. 8, le spese sostenute per l’esecuzione degli interventi ammessi ai sensi del precedente art.5 e iniziati prima dell’entrata in vigore del presente provvedimento possono essere ammesse a contributo, purché siano stati eseguitiper le finalità di riparazione, ripristino con miglioramento sismico e ricostruzione delle chiese e degli altri immobili di proprietà dienti ecclesiastici civilmente riconosciuti, formalmente dichiarati di interesse storico-artistico ai sensi del Codice dei beni culturalie del paesaggio, di cui al D.Lgs. n. 42/2004, e la domanda contenga tutte le informazioni e la documentazione richieste, redatte conle modalità suindicate.2. Nei limiti di cui al successivo art. 8, il Commissario delegato verifica l’ammissibilità al finanziamento degli interventi iniziatiprima della pubblicazione della presente Ordinanza, richiede, qualora si rendesse necessario, l’integrazione della documentazionegià inviata e determina il contributo ammissibile, tenuto conto di quanto disposto dai precedenti artt. 2, 3, 4 e 5.3. Con riferimento agli interventi di cui al presente articolo, i proprietari delle chiese e degli immobili sono tenuti a procederealla rendicontazione degli stessi entro il termine del 15 novembre <strong>2013</strong>.Art. 7(Modalità di affidamento ed esecuzione degli interventi)1. Gli interventi di cui alla presente Ordinanza commissariale dovranno essere realizzati dai proprietari nel rispetto dellavigente normativa di settore, a pena di decadenza.2. Per l’esecuzione degli interventi di ripristino delle chiese e degli altri immobili di proprietà di enti ecclesiastici civilmentericonosciuti, formalmente dichiarati di interesse storico-artistico danneggiati a seguito degli eccezionali eventi sismici del mese dimaggio 2012 di importo superiore a un milione di Euro si applica l’art. 32, c. 1, lett. d) del D.lgs. n. 163/2006, finalizzato a garantireil rispetto dei principi di trasparenza, pubblicità e imparzialità nelle procedure di affidamento dei lavori. Per gli interventi diimporto inferiore a un milione di Euro devono essere acquisite almeno due offerte al fine di garantire valutazioni comparative.3. Le modalità di attuazione e realizzazione degli interventi su beni sottoposti a tutela ai sensi del D.Lgs. n. 42 del 22 gennaio2004 “Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’art. 10 legge 6 luglio 2002 n. 137”, devono seguire gli indirizzi operatividi cui alla “Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri per la valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonioculturale con riferimento alle norme tecniche per le costruzioni” (D.P.C.M. 9 febbraio 2011), ivi inclusa l’acquisizione del parere dicompetenza.4. Per gli interventi di cui al presente provvedimento si applicano le disposizioni di cui all’art. 5-bis del D.L. n. 74/2012.5. Per gli interventi di importo pari o superiore a 150.000,00 Euro l’impresa deve essere in possesso di qualificazione rilasciatada Società di attestazione (SOA) di cui al D.P.R. 25 gennaio 2000, n. 34 e s.m.i.Art. 8(Impegno delle risorse finanziarie)1. Nei limiti della disponibilità delle risorse finanziarie, l’impegno di spesa necessario alla copertura degli interventi di riparazione,ripristino con miglioramento sismico e ricostruzione delle chiese e degli altri immobili di proprietà di enti ecclesiasticicivilmente riconosciuti, formalmente dichiarati di interesse storico-artistico ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio,di cui al D.Lgs. n. 42/2004 è rinviato a successivo provvedimento, sulla base delle risultanze dell’istruttoria come definita al precedenteart. 5.2. Nell’ambito dell’attuazione dell’impegno di cui al precedente punto si procederà, qualora si rendesse necessario, alla rimodulazionedelle destinazioni contenute nell’Ordinanza commissariale n. 1/<strong>2013</strong>.


304Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Art. 9(Verifiche sull’esecuzione dei lavori)1. Fermo restando la responsabilità dei proprietari degli immobili di cui al presente provvedimento per la regolare esecuzionedei lavori, nonché il sopralluogo da parte di personale tecnico dell’Unità di Progetto del Genio civile di Rovigo o di altro personalecompetente regionale, il Commissario delegato può provvedere, attraverso le Strutture regionali competenti, alla vigilanza sull’esecuzionedegli stessi lavori.2. Le predette Strutture hanno la facoltà di ispezionare i cantieri e la documentazione amministrativa, nonché di richiedere aiproprietari degli immobili a cui il presente provvedimento si riferisce di fornire ogni chiarimento.Art. 10(Controllo preventivo di legittimità)La presente Ordinanza commissariale è trasmessa alla Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti ai sensi dell’art. 3,c. 1, lett. c-bis) della Legge 14 gennaio 1994, n. 20, successive modificazioni e integrazioni.Art. 11(Pubblicazione)La presente Ordinanza commissariale è pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto e sul sito del Commissariodelegato.Il Commissario delegatoDott. Luca Zaia


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 305StatutiCOMUNE DI PIOVENE ROCCHETTE (VICENZA)Statuto comunale. Adeguamento statuto comunale all’art. 2 della legge 215/2012 - integrazione al comma 1 art. 35.CAPO III - ORGANI POLITICIArt. 35 - Composizione e prerogative1. La Giunta comunale è composta dal Sindaco e da un numero di Assessori che va da un minimo di 3 (tre) ad un massimo di5 (cinque) nel rispetto del principio di pari opportunità tra uomini e donne.(Si omettono i commi successivi in quanto non modificati)Il Responsabile del Servizio Affari GeneraliGiordani Alberto


306Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>Trasporti e viabilitàCOMUNE DI MONFUMO (TREVISO)<strong>Del</strong>ibera Consiglio Comunale n. 25 del 17 luglio <strong>2013</strong>Sdemanializzazione e declassificazione strade comunali.Si avvisa che, vista la <strong>Del</strong>. C.C. n° 26 del 17/07/13 esecutiva, vengono sdemanializzate e declassificate le aree stradali, ai sensidell’art. 2 del DLGS n. 285/92, cosi descritte:- ex strada ‘Dei Toffoli’, catastalmente localizzata a confine tra i due fogli 8 e 11: da Via Longon a Via Mandre, escluso il trattodi accesso a quest ultima, e da Via Mandre a Via Biss;- aree all’imbocco di Via Biss dalla Via Palazzo Neville, occupate da cortile delle unità immobiliari di cui al fg. 9 mapp. n. 888,559, 553, 522, 521, 585;Ai sensi dell’art. 3 del R.E.A. del “Nuovo Codice della strada” il DPR 495/1992, come modificato dal art. e del DPR 610/1996, la suddettasdemanializzazione avrà effetto dall’inizio del 2° mese successivo a quello della pubblicazione nel B.U.R del presente avviso.Gli atti relativi alla suddetta sdemanializzazione e declassificazione sono consultabili presso l’ufficio tecnico del Comune diMonfumo.Il responsabile del procedimento è l’arch. Paola WeissmüllerArch. Paola. Weissmüller


Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong> 307COMUNE DI VELO D’ASTICO (VICENZA)Decreto n. 4887 del 13 agosto <strong>2013</strong>Declassificazione e sdemanializzazione di porzione di terreno di strada comunale di via dell’Artigianato.Il Responsabile Ufficio TecnicoVisto l’art. 2 del Nuovo Codice della Strada, approvato con D. Lgs. n. 285/1992, così come modificato dall’art. 1 del D. Lgs. N.360/1993 in merito alla disciplina per la classificazione e declassificazione delle strade;Visti gli artt. 2, 3 e 4 del “Regolamento di esecuzione e di attuazione del Nuovo Codice della strada”, approvato con D.P.R. n.610/1996, in merito alle procedure da adottare per la classificazione e declassificazione delle strade;Vista la legge regionale n. 11/2001 riguardante il “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi alle autonomie locali inattuazione del D. Lgs. N. 112/1998”, con la quale vengono trasferite a Provincie e Comuni le funzioni relative alla classificazione edeclassificazione amministrativa della rete viaria di rispettiva competenza;Vista la D.G.R.V. n. 2042 del 3.8.2001 con la quale si approvano le direttive riportate nel documento individuato come “AllegatoA” concernente le funzioni delegate alle Provincie e Comuni di cui all’art. 94 della L.R. 11/2001 e che forma parte integrantedella deliberazione stessa;Vista la deliberazione di C.C. n. 32 del 30.7.<strong>2013</strong> con la quale veniva deliberata la sdemanializzazione di una porzione di areapubblica di Via dell’Artigianato, catastalmente individuata alla sezione U, foglio 3°, mappali n. ri 777 - 779 - 781 aventi una superficiecomplessiva di mq. 77;Considerato che la porzione di area pubblica come sopra individuata non ha più le caratteristiche e l’interesse di pubblica viabilitàe pertanto non corrisponde più agli scopi funzionari richiesti dalla normativa in vigore;Ritenuto di procedere all’emissione del previsto Decreto di declassificazione, ai sensi del citato art. 2 del D. Lgs. 285/1992 edin base a quanto previsto dall’art. 94 della L.R. 11/2001;Visto il D. Lgs. 267 del 18.8.2000;Visto lo Statuto comunale;decreta1 - la porzione di area pubblica sita in Via dell’Artigianato catastalmente individuata alla sezione U, foglio 3°, mappali n. ri 777- 779 - 781 è sdemanializzata e declassificata ad area non più soggetta a pubblico transito;2 - ai sensi dell’art. 3, terzo comma del D.P.R. n. 495/1992, come modificato dall’art. 2 del D.P.R. n. 610/1996, il presente Decretoavrà effetto dall’inizio del secondo mese successivo a quello della sua pubblicazione nel B.U.R. del Veneto.Il Responsabile del Servizio TecnicoLuciano De Rosso


308Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 73 del <strong>23</strong> agosto <strong>2013</strong>COMUNE DI VELO D’ASTICO (VICENZA)Decreto n. 4888 del 13 agosto <strong>2013</strong>Declassificazione e sdemanializzazione di porzione della strada comunale di via L. Forno.Il Responsabile dell’Ufficio TecnicoVisto l’art. 2 del Nuovo Codice della Strada, approvato con D. Lgs. n. 285/1992, così come modificato dall’art. 1 del D. Lgs. N.360/1993 in merito alla disciplina per la classificazione e declassificazione delle strade;Visti gli artt. 2, 3 e 4 del “Regolamento di esecuzione e di attuazione del Nuovo Codice della strada”, approvato con D.P.R. n.610/1996, in merito alle procedure da adottare per la classificazione e declassificazione delle strade;Vista la legge regionale n. 11/2001 riguardante il “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi alle autonomie locali inattuazione del D. Lgs. N. 112/1998”, con la quale vengono trasferite a Provincie e Comuni le funzioni relative alla classificazione edeclassificazione amministrativa della rete viaria di rispettiva competenza;Vista la D.G.R.V. n. 2042 del 3.8.2001 con la quale si approvano le direttive riportate nel documento individuato come “AllegatoA” concernente le funzioni delegate alle Provincie e Comuni di cui all’art. 94 della L.R. 11/2001 e che forma parte integrantedella deliberazione stessa;Vista la deliberazione di C.C. n. 31 del 30.7.<strong>2013</strong> con la quale veniva deliberata la sdemanializzazione di una porzione di areapubblica di Via L. Forno, catastalmente individuata alla sezione U, foglio 1°, mappale n. 779 avente una superficie di mq. 29;Considerato che la porzione di area pubblica come sopra individuata non ha più le caratteristiche e l’interesse di pubblica viabilitàe pertanto non corrisponde più agli scopi funzionari richiesti dalla normativa in vigore;Ritenuto di procedere all’emissione del previsto Decreto di declassificazione, ai sensi del citato art. 2 del D. Lgs. 285/1992 edin base a quanto previsto dall’art. 94 della L.R. 11/2001;Visto il D. Lgs. 267 del 18.8.2000;Visto lo Statuto comunale;decreta1 - la porzione di area pubblica sita in Via L. Forno catastalmente individuata alla sezione U, foglio 1°, mappale n. 779 è sdemanializzatae declassificata ad area non più soggetta a pubblico transito;2 - ai sensi dell’art. 3, terzo comma del D.P.R. n. 495/1992, come modificato dall’art. 2 del D.P.R. n. 610/1996, il presente Decretoavrà effetto dall’inizio del secondo mese successivo a quello della sua pubblicazione nel B.U.R. del Veneto.Il Responsabile del Servizio TecnicoLuciano De Rosso

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!