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possedere una esperienza generale <strong>di</strong> tipo senior e possib<strong>il</strong>mente una specifica preparazione<br />
sul paziente anziano. Le evidenze <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>i non favoriscono una tipologia <strong>di</strong> setting (esempio<br />
reparto de<strong>di</strong>cato <strong>di</strong> ortogeriatria o reparto generale <strong>di</strong> ortope<strong>di</strong>a) ma stab<strong>il</strong>iscono che <strong>il</strong> paziente<br />
anziano con frattura <strong>di</strong> femore da frag<strong>il</strong>ità, a causa <strong>della</strong> complessità clinica e dell’elevato<br />
rischio <strong>di</strong> complicanze, sia gestito fin dall’ingresso in reparto <strong>di</strong> degenza con <strong>il</strong> supporto<br />
quoti<strong>di</strong>ano del geriatra.<br />
• L’assistenza ospedaliera al paziente anziano con frattura <strong>di</strong> femore prevede:<br />
<br />
<br />
<br />
l’implementazione <strong>di</strong> procedure evidence-based quali la prof<strong>il</strong>assi antitrombotica, la<br />
prevenzione delle lesioni da pressione e la prof<strong>il</strong>assi antibiotica;<br />
l’applicazione dell’approccio multi<strong>di</strong>mensionale geriatrico, che comprende la valutazione e<br />
la gestione <strong>di</strong> multimorbi<strong>di</strong>tà e dolore, stato cognitivo, tono dell’umore, stato nutrizionale,<br />
stato funzionale pre-frattura riguardo alle attività <strong>di</strong> base <strong>della</strong> vita quoti<strong>di</strong>ana, alle attività<br />
strumentali e alla mob<strong>il</strong>ità, nonché con<strong>di</strong>zioni sociali ed economiche (appen<strong>di</strong>ce A);<br />
La stesura <strong>di</strong> protocolli e procedure per: <strong>il</strong> controllo del dolore, la prevenzione dei decubiti,<br />
la gestione del catetere vescicale, la funzione intestinale e la prevenzione dell’<strong>il</strong>eo<br />
paralitico, la somministrazione perioperatoria <strong>di</strong> ossigeno e l’idratazione. Altri aspetti più<br />
complessi ed inter<strong>di</strong>sciplinari che richiedono una con<strong>di</strong>visione possib<strong>il</strong>mente formalizzata<br />
da parte del team <strong>di</strong> cura con l’integrazione <strong>di</strong> altri specialisti <strong>di</strong> riferimento è rappresentata<br />
dalla prevenzione <strong>della</strong> malnutrizione e dal supporto nutrizionale, dalla controllo dell’anemia<br />
e gestione delle trasfusioni e dalla prevenzione e trattamento del delirium. La prevenzione<br />
delle più frequenti complicanze riduce la durata <strong>della</strong> degenza e migliora gli outcome <strong>della</strong><br />
fase acuta.<br />
• Dimissione: Occorre elaborare <strong>il</strong> piano <strong>di</strong> <strong>di</strong>missione precoce fin dall’ammissione in ospedale;<br />
garantire adeguati programmi <strong>di</strong> prevenzione secondaria (rischio <strong>di</strong> frattura sia sul versante<br />
osteometabolico che sul rischio <strong>di</strong> caduta) e la continuità assistenziale con i servizi sociosanitari<br />
territoriali, promuovere <strong>il</strong> ripristino delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vita precedenti alla frattura.<br />
• Riab<strong>il</strong>itazione: Occorre garantire un percorso postacuto multi<strong>di</strong>sciplinare che comprende un<br />
adeguato trattamento riab<strong>il</strong>itativo, anche domic<strong>il</strong>iare qualora possib<strong>il</strong>e.<br />
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