094 - Monaco 2011 (original) - Tuttomclaren.it

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SUPPORTO AL GIAPPONE
Jenson Button ha corso il Gran Premio di Monaco
con una nuova livrea sul casco. Una
grafica particolare che ha messo in risalto il
sostegno di Jenson per le vittime del tremendo
tsunami che nel mese di marzo ha colpito il
Giappone. Questa iniziativa ha trovato pieno
supporto da parte dello sponsor della McLaren,
Steinmetz, che come di consuetudine a
Monaco, personalizza i caschi dei due piloti
con tanto di diamanti incastonati. Jenson ha
detto che in effetti il connubio solidarietà diamanti
poteva sembrare un po' strano, ma ha
deciso di adottarla proprio a Montecarlo per
l'alto livello di visibilità offerta dalla gara nel
Principato. Il supporto di Jenson è ancor più
stimolato dalle tante persone nipponiche con
cui Jenson è in contatto da molti anni, a partire
da Jessica, la sua fidanzata. Intervistato durante
la presentazione dei caschi Jenson ha
dichiarato: "Ho tanti amici in Giappone, da
molti anni frequento quei posti e questa è
un'occasione speciale per fargli sentire la mia
vicinanza, una bella iniziativa nata anche grazie
al contributo del Team McLaren, insieme
abbiamo pensato che questa fosse la cosa
giusta da fare". La stessa fidanzata di Jenson,
è originaria proprio di Fukui, tristemente famosa
per il grave incidente nucleare provocato
dal terremoto: "Sono sicuro che la gente capirà
la mia vicinanza e il mio pieno supporto
nonostante il contrasto dei diamanti sul casco.
'Help Japan', questa è la scritta stampata sul
mio casco, queste parole sono li per ricordare
a tutti che resta ancora molto da fare per quel
popolo così duramente colpito.”
fonte: GPUpdate.net
Amministratore: Luca Tuzzolo
Redattore: Giorgio Andreoletti
Articolista: Marina Beccuti
Articolista: Dario Mella
L’angolo de Professor:
Prof. Fabrizio Pasquali
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MONACO PIU’ SICURA
Secondo il giornalista Adam Cooper, la barriera
posta dopo l'uscita del tunnel nel circuito di
Monaco verrà arretrata di circa 20 metri. Il
pilota della Sauber, Sergio Perez, ha impattato
contro questa barriera nel corso delle qualifiche
del sabato, ma anche Nico Rosberg, nel
corso delle prove libere del sabato mattina, ha
corso il serio rischio di sbattere contro questa
barriera. Questa modifica sarà attuata a partire
dalla prossima edizione della gara, il prossimo
anno. Arretrando infatti la barriera si creerà
una via di fuga più ampia, se di 'ampiezza' si
può parlare a Monaco. Certo l'Automobile Club
de Monaco non è molto felice di spostare la
gru presente dietro a questa barriera, ma gli
organizzatori hanno concluso che in ogni caso
un incidente in quel punto chiamerebbe comunque
in causa la Safety-car, quindi l'arretramento
della struttura non viene a creare un
problema insormontabile. La barriera incriminata
ha già subito molti spostamenti nel corso
degli anni, soprattutto dopo gli incidenti di
Wendlinger e Button. fonte: F1Grandprix.it
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PIRELLI: MEGLIO NON CAMBIARE
Per i tre protagonisti del GP di Monaco, Vettel,
Alonso e Button si preannunciava una bella
sfida per la vittoria. Vettel si è infatti ritrovato
uno scatenato Alonso che, con un set di gomme
più "fresche", iniziava ad incalzarlo da
vicino, ma anche il ferrarista ha dovuto guardare
negli specchietti, perché alle sue spalle
un arrembante Button si avvicinava minaccioso
alla Ferrari dello spagnolo. Purtroppo un
incidente che ha coinvolto tre vetture nella
zona delle piscine ha decretato l’interruzione
della gara. Durante la sosta i team sono stati
autorizzati a cambiare gli pneumatici, decisione
ha fatto 'storcere il naso', alla Pirelli, che
avrebbe preferito vedere i piloti affrontare gli
ultimi giri nelle medesime condizioni di gomme
e strategie che avevano prima della bandiera
rossa. In veste di steward a Monaco, l’ex pilota
di F1 Allan McNish ha dichiarato al 'Guardian':
"A Le Mans questi cambi non sono ammessi in
caso d'interruzione momentanea della gara.
Anche gli eventuali danni alla carrozzeria non
possono essere riparati, in questo modo la
gara riparte con le stesse identiche situazioni
registrate prima dell'interruzione, come se
nulla fosse accaduto". Hembery, Direttore
Sportivo della Pirelli Motorsport ha dichiarato
che sarebbe una buona idea adottare questa
regola anche in F1: "Nel corso dell'interruzione
ho sentito molte persone dalle barche che
mi urlavano 'Perché sono stati autorizzati a
cambiare'. Purtroppo non avevo nessuna
risposta da dare, anche noi siamo stati colti in
po' di sorpresa da questa regola. Credo che
questo abbia tolto qualcosa allo spettacolo, io
stesso non riesco a capirne il motivo, so solo
che è stato un vero peccato."
fonte: ESPNf1.com
FIRME CONTRO IL BAHRAIN
Raggiungibile in rete la petizione per raccogliere
firme contro il reinserimento del Gran
Premio del Bahrain nel calendario FIA di
quest'anno. Proprio mentre scriviamo è in
corso una riunione per decidere se disputare o
meno la gara che avrebbe dovuto aprire il
Mondiale 2011 a Marzo. Bernie Ecclestone
vuole recuperare questo Gran Premio a tutti i
costi, ma ci sono ancora alcuni problemi da
risolvere. Se la pista di Sakhir dovesse infatti
essere reintrodotta nel calendario della Formula
Uno, sarebbe necessario spostare la data di
svolgimento del ‘nuovo’ Gran Premio dell'India,
il quale verrebbe sicuramente posticipato
a dicembre, ma alcuni responsabili dei team,
come ad esempio Ross Brawn della Mercedes
GP, hanno già avvisato che questa situazione
potrebbe trascinare la fine del Campionato del
Mondo a metà dicembre e questo creerebbe
un problema, sia per le feste natalizie dei dipendenti
delle varie fatcory, sia per lo sviluppo
delle nuove vetture 2012. Da non dimenticare
inoltre che in Bahrain la situazione civile non è
propriamente positiva, attualmente è infatti in
corso una causa civile e si sono avute notizie
poco confortanti e molto gravi sulle forme di
repressione messe in atto nei confronti di
coloro che si uniscono alla protesa contro
l'attuale regime, che tra l'altro è anche proprietario
del circuito. Anche l’ex pilota e Campione
del Mondo di Formula 1, Damon Hill, ha recentemente
invitato i team a votare contro il reinserimento
della gara in Bahrain, proprio perché
la situazione non è ancora del tutto tranquilla
e sarebbe stupido correre inutilmente il
rischio di trovarsi coinvolti negli eventi civili del
paese. La petizione disponibile on line punta a
raccogliere 300mila firme che verranno inviate
al team Red Bull Racing con la richiesta di non
presentarsi sulla griglia del Bahrain. Se la Red
Bull dovesse accogliere i risultati della petizione,
anche tutti gli altri team appartenenti alla
FOTA si vedranno costretti a fare altrettanto.
Da sottolineare infine che proprio il team Red
Bull Racing rischia di essere accompagnato
alla porta dall'Associazione dei team a causa
del superamento del budget stabilito tra i tutti i
team FOTA. fonte: GPUpdate.net