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Il programma <strong>di</strong> Mandato ren<strong>di</strong>contato per Macro Aree <strong>di</strong> Intervento<br />

135<br />

Progetti <strong>in</strong>trapresi ed obiettivi raggiunti 2004-2008<br />

Assessore Luigi Marrello<br />

Dirigente F. Toscano<br />

Ambiente<br />

e Demanio Idrico<br />

Nome del<br />

Progetto<br />

Descrizione<br />

Progetto<br />

Integrato Strategico”<br />

della<br />

rete Ecologica<br />

regionale –<br />

Misura 1.10<br />

- POR 2000-<br />

2006 “centro<br />

<strong>di</strong> accoglienza<br />

e riproduzione<br />

per animali<br />

<strong>in</strong> pericolo <strong>di</strong><br />

est<strong>in</strong>zione”<br />

Altro <strong>in</strong>tervento con f<strong>in</strong>alità ed obiettivi <strong>di</strong>versi ma con pari importanza è rappresentato dal “centro<br />

<strong>di</strong> accoglienza e riproduzione per animali <strong>in</strong> pericolo <strong>di</strong> est<strong>in</strong>zione” realizzato nell’<strong>in</strong>cantevole<br />

cornice del centro polifunzionale del Parco Nazionale della Sila alla località Cupone <strong>di</strong> Spezzano<br />

Sila. Tale struttura, nata con l’<strong>in</strong>tento <strong>di</strong> raccogliere e curare gli animali feriti o malati della zona,<br />

si compone <strong>di</strong> un ambulatorio veter<strong>in</strong>ario attrezzato <strong>di</strong> tutto punto e <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> strutture <strong>di</strong><br />

accoglienza (gabbie) per ricoverare gli animali nel periodo <strong>di</strong> convalescenza. L’ambulatorio è<br />

allocato <strong>in</strong> una gradevole struttura <strong>in</strong> legno realizzata dalla Prov<strong>in</strong>cia nell’ambito <strong>di</strong> un accordo<br />

con il Corpo Forestale dello Stato che accoglie anche due sale da dest<strong>in</strong>are ad attività <strong>di</strong>vulgative<br />

e <strong>di</strong> promozione. Anche questa struttura vuole de<strong>di</strong>care la sua attenzione all’aspetto educativo<br />

<strong>in</strong>fatti è prevista la possibilità <strong>di</strong> accogliere gruppi <strong>di</strong> persone cui far con<strong>di</strong>videre le esperienze del<br />

centro <strong>di</strong> accoglienza o scolaresche a cui trasferire conoscenze <strong>in</strong> materia <strong>di</strong> tutela e salvaguar<strong>di</strong>a<br />

della fauna selvatica che popola i nostri boschi.<br />

Progetto<br />

Integrato<br />

Strategico”<br />

della rete<br />

Ecologica<br />

regionale –<br />

Misura 1.10 -<br />

POR 2000-2006<br />

“Ecomuseo”<br />

L’Ecomuseo della Presila è un nodo culturale della Rete Ecologica della Prov<strong>in</strong>cia <strong>di</strong> <strong>Cosenza</strong>, orientato<br />

alla valorizzazione del patrimonio naturalistico, storico, culturale <strong>di</strong> un territorio e si prefigge <strong>di</strong><br />

evidenziare come i fattori ambientali, economici e sociali siano stati determ<strong>in</strong>anti alla formazione<br />

dell’identità della popolazione locale. La struttura museale, <strong>di</strong>slocata nel territorio della fascia pedemontana<br />

(presila) e montana dell’altopiano silano ha una specifica caratterizzazione: il mantenimento<br />

e la valorizzazione dell’economia e delle tra<strong>di</strong>zioni legate alla montagna nonché le testimonianze<br />

artistiche esistenti nel territorio. L’Ecomuseo si sviluppa nel territorio dei Comuni della fascia<br />

presilana e dei “Casali Cosent<strong>in</strong>i” e precisamente: Aprigliano (sede dell’Ecomuseo), Celico,<br />

Pedace, Spezzano della Sila, Spezzano Piccolo e Serra Pedace. L’Ecomuseo è strutturato su<br />

<strong>di</strong>verse “tappe”, articolate per siti ed it<strong>in</strong>erari che ripercorrono, ricostruendo nell’immag<strong>in</strong>ario del<br />

visitatore, attraverso i luoghi e le memorie storiche, le relazioni tra ambiente naturale e presenza<br />

umana. Ad Aprigliano, centro urbano della presila cosent<strong>in</strong>a, è situata la sede della struttura museale<br />

che funge da centro <strong>di</strong> raccolta e <strong>di</strong> esposizione dei percorsi e delle testimonianze relative ai mo<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> vivere della popolazione locale oltre ad essere un punto focale della documentazione fotografica<br />

<strong>in</strong>erente il patrimonio naturalistico, culturale, storico ed economico dei luoghi <strong>in</strong>teressati.<br />

Le tappe significative dell’Ecomuseo mettono <strong>in</strong> rilievo i mestieri svolti f<strong>in</strong>o a pochi decenni fa e<br />

correlati con le abitud<strong>in</strong>i ad essi connessi. Altre tappe si soffermano sull’arte e sull’architettura<br />

presente nel territorio attraverso un percorso che vede come protagonisti i centri urbani e rurali e<br />

la loro storia.<br />

Progetto<br />

Integrato<br />

Strategico”<br />

della rete<br />

Ecologica<br />

regionale –<br />

Misura 1.10<br />

- POR 2000-<br />

2006 “Offic<strong>in</strong>e<br />

Ecologiche”<br />

Un ulteriore nodo strategico della “rete ecologica prov<strong>in</strong>ciale” è rappresentato dalle Offic<strong>in</strong>e Ecologiche<br />

<strong>di</strong> Trenta e <strong>di</strong> Pietrafitta: aule e strutture per la <strong>di</strong>dattica ambientale f<strong>in</strong>alizzate alla valorizzazione<br />

della bio<strong>di</strong>versità locale ed alla conoscenza e tutela del patrimonio naturalistico. Strutture<br />

aperte ad una immersione nell’ambiente naturale: una f<strong>in</strong>estra aperta nella natura ed un luogo dove<br />

vengono svelati i “meccanismi”, le <strong>di</strong>versità e le relazioni dell’ambiente <strong>in</strong> cui viviamo. L’Offic<strong>in</strong>a<br />

Ecologica è una struttura orientata prevalentemente alla <strong>di</strong>dattica ed alla <strong>di</strong>vulgazione ambientale.<br />

Ha come scopo pr<strong>in</strong>cipale quello <strong>di</strong> avvic<strong>in</strong>are i “visitatori” ad alcuni aspetti dell’ambiente naturale<br />

che possono essere osservati <strong>in</strong> questo piccolo percorso naturalistico con particolare attenzione.<br />

In dettaglio l’Offic<strong>in</strong>a <strong>di</strong> Trenta è specializzata nelle sezioni che riguardano: 1) le piante utili, le piante<br />

offic<strong>in</strong>ali e quelle che fanno parte <strong>di</strong> cicli economico-produttivi dell’uomo e più genericamente, la<br />

vegetazione rappresentativa della natura silana; 2) gli ambienti naturali delle aree urbane e gli ospiti<br />

(animali selvatici) <strong>di</strong> questi s<strong>in</strong>golari ecosistemi come i muri a secco e le siepi.<br />

Mentre quella <strong>di</strong> Pietrafitta è specializzata nelle sezioni che riguardano la gelsicoltura e l’<strong>in</strong>dustria<br />

serica, <strong>in</strong> relazione agli antichi mestieri e all’uso razionale delle risorse ambientali. Il Percorso Natura<br />

dell’Offic<strong>in</strong>a è un piccolo esempio della ricostruzione <strong>di</strong> un “ecosistema rurale” ancora presente<br />

nei territori limitrofi al centro abitato <strong>di</strong> Pietrafitta ma che le pratiche quoti<strong>di</strong>ane <strong>di</strong> gestione<br />

del territorio portano spesso ad elim<strong>in</strong>are per lasciare spazio ad ambienti urbani artificiali.

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