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inform 5-6 - UIL SGK

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<strong>UIL</strong> <strong>SGK</strong><br />

Editoriale<br />

FINANZIARIA 2005: COSI' NON VA<br />

Ci risiamo, anche questa quarta<br />

Finanziaria del Governo<br />

Berlusconi toglie risorse per gli<br />

interventi sociali, per la sanità,<br />

riduce gli investimenti nella scuola,<br />

non prevede nuove e vitali<br />

risorse per la ricerca e per l'innovazione.<br />

Addirittura, mentre il Governo<br />

parla di svolta epocale con la<br />

nuova manovra fiscale, in realtà la<br />

riduzione della tasse riguarderà<br />

soprattutto i redditi alti, infatti<br />

della riduzione delle tasse beneficeranno<br />

soprattutto i cittadini con<br />

un reddito lordo sopra i 50.000<br />

euro, infatti ben più del 64 % della<br />

monovra verrà assorbito da loro!<br />

Insomma un Finanziaria ingiusta,<br />

sbagliata e inadatta a rispondere<br />

alle reali esigenze del Paese.<br />

Una Finanziaria fatta di tagli indiscriminati,<br />

che rinuncia a orientare<br />

l'economia verso obiettivi di crescita,<br />

particolarmente necessari ed<br />

urgenti alla luce della grave situazione<br />

economica produttiva e<br />

sociale.<br />

Le richieste di CGIL CISL <strong>UIL</strong> sono<br />

già state ampiamente enunciate<br />

nel Documento "Costruire il<br />

Futuro" - un'ampia sintesi è contenuta<br />

nel n. 2/2004 di <strong>UIL</strong>-<strong>SGK</strong><br />

INFORM -, ma vale la pena ricordare<br />

i punti essenziali.<br />

Riforma fiscale ed evasione: in<br />

generale la riduzione delle tasse è<br />

benvenuta, ma solo se ciò comporta<br />

un aumento effettivo della<br />

2<br />

capacità di acquisto dei cittadini e<br />

del loro benessere, ampliando e<br />

qualificando i servizi: sanità, assistenza,<br />

asili nido, scuole materne,<br />

casa… Insomma, detto con chiarezza,<br />

non ha senso ridurre le<br />

tasse e poi tagliare risorse alla<br />

sanità, all'assistenza, alla scuola.<br />

O ridurre inoltre le risorse alle<br />

Regioni e ai Comuni: è chiaro che<br />

questi enti o riducono i servizi o<br />

devono mettere nuove tasse.<br />

Ribadiamo pertanto la necessità di<br />

una politica fiscale fondata sulla<br />

progressività, in cui ciascun cittadino<br />

partecipi allo sviluppo del<br />

Paese in base al reddito e al patrimonio<br />

posseduto.<br />

Di più, oltre che riaffermare la progressività<br />

delle aliquote fiscali,<br />

occorre assumere sul serio la lotta<br />

all'evasione fiscale e al lavoro<br />

nero. Vale la pena ricordare che,<br />

l'evasione fiscale è stimata in 200<br />

miliardi di Euro l'anno - dati del<br />

Ministero dell'Economia - cioè<br />

quasi un quarto del prodotto interno<br />

lordo (PIL).<br />

Potere d'acquisto e controllo dei<br />

prezzi: riteniamo che vada rafforzato<br />

il potere d'acquisto di retribuzioni<br />

e pensioni attraverso misure<br />

di fiscalizzazione a favore delle<br />

basse retribuzioni, la restituzione<br />

integrale del fiscal drag, la parità<br />

tra dipendenti e pensionati nella<br />

soglia della no-tax area, il riconoscimento<br />

di specifiche detrazioni<br />

per gli ultra settantacinquenni, la<br />

previsione di misure economiche<br />

per i redditi incapienti.<br />

Inoltre il crollo della domanda è il<br />

risultato della secca perdita d'acquisto<br />

di retribuzioni e pensioni<br />

dovuto anche all'assenza di politiche<br />

pubbliche di monitoraggio,<br />

controllo e contenimento dei prezzi<br />

e delle tariffe. Occorre, pertanto,<br />

riavviare una più incisiva azione<br />

concordata su riduzione dei prezzi<br />

e contenimento delle tariffe.<br />

Ricerca, innovazione, formazione:<br />

in una situazione economica recessiva<br />

vanno invece rilanciati gli<br />

investimenti nei settori della ricerca,<br />

della innovazione e della formazione<br />

continua dei lavoratori,<br />

per rendere più competitive sul<br />

mercato globalizzato le aziende e<br />

quindi dare più sicurezza ai lavoratori<br />

e alle lavoratrici.<br />

Queste sono per CGIL CISL <strong>UIL</strong> le<br />

cose minime da fare per "Costruire<br />

il Futuro".<br />

Quindi ribadiamo un secco no a<br />

questa Finanziaria che colpisce<br />

ancora una volta i più deboli.<br />

Toni Serafini

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