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Alberto

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Turismo<br />

Una svolta per il Circeo<br />

di Alessia Bravo<br />

a pag. 3<br />

Storia<br />

Tiberio al Circeo<br />

di Carlo Gallone<br />

La prima volta al Circeo<br />

di Giulio Andreotti<br />

a pag. 5<br />

Attualità<br />

Lo zio d’America<br />

di E. Dantes<br />

a pag. 7<br />

Territorio<br />

Le torri costiere<br />

di Cinzia Vastarella<br />

a pag. 9<br />

Borgo Montenero<br />

La sala parrocchiale<br />

di Piero Ricci<br />

a pag. 11<br />

CENTROSTORICO<br />

ASSOCIAZIONE CULTURALE “IL CENRO STORICO” SAN FELICE BIMESTRALE CIRCEO GRATUITO - ANNO 2 N. 8 - OTTOBRE 2004<br />

sotto<br />

la notizia<br />

Ante mare, undae<br />

Avanti al mare, le onde<br />

L’effetto viene dopo la causa<br />

E’ finita l’estate 2004. Ora è<br />

tempo di considerazioni e<br />

bilanci sulla stagione<br />

trascorsa. A giugno e a luglio<br />

eravamo preoccupati e<br />

facevamo cattive previsioni,<br />

tutte confermate nel mese di<br />

agosto, solitamente<br />

indicativo dell’andamento<br />

delle presenze di turisti nelle<br />

località di villeggiatura e<br />

quindi anche a San Felice<br />

Circeo. Le presenze sono<br />

state in marcato calo rispetto<br />

agli anni precedenti, i turisti<br />

più fedeli hanno<br />

ulteriormente ridotto le loro<br />

vacanze. Questo è accaduto<br />

in tutta Italia, ma a noi<br />

interessa in particolare San<br />

Felice e, non volendo<br />

condividere la tendenza dei<br />

sanfeliciani a lamentarsi e<br />

piangersi addosso, vorremmo<br />

tentare di pensare e<br />

proporre idee e rimedi, che<br />

evitino il ripetersi in futuro di<br />

stagioni altrettanto<br />

fallimentari, esaminando<br />

anche le possibili cause di<br />

quanto accaduto.<br />

Ci sono Paesi che hanno<br />

puntato sulla quantità dei<br />

turisti creando infrastrutture<br />

numerose e adatte alla loro<br />

accoglienza e al loro<br />

intrattenimento. Non<br />

possiamo pensare di<br />

competere con loro e ciò<br />

perchè il Circeo, per<br />

salvaguardare ambiente e<br />

storia, deve avere una<br />

tipologia diversa di turista,<br />

culturalmente migliore. Si<br />

può puntare a tal fine alla<br />

valorizzazione del paesaggio<br />

e alla cura di accesso e<br />

fruibilità dei luoghi<br />

naturalmente validi o<br />

continua a pag. 6<br />

VUOTI DI MEMORIA<br />

Il personaggio<br />

Un giovane dinamico, con un sorriso pronto ed aperto, pieno di interessi e di entusiasmo<br />

<strong>Alberto</strong> Carlo Blanc<br />

lo ricordano le figlie Maria Cristina, Anna, Estella e Vera<br />

A.C. BLANC al Circeo - anno 1945<br />

<strong>Alberto</strong> Carlo BLANC<br />

nasce a Chambery<br />

(Savoia) il 30 luglio<br />

1906, figlio del Barone Gian<br />

<strong>Alberto</strong> Blanc, Professore di<br />

geochimica all’Università di<br />

Roma. La Savoia è stata italiana<br />

fino al 1860 e poi è diventata<br />

francese. La famiglia<br />

Blanc ha scelto di rimanere<br />

italiana. Era una famiglia influente,<br />

il nonno era stato Segretario<br />

di Cavour, e fu nobilitato<br />

Barone dal Re Vittorio<br />

Emmanuele II per i lavori eseguiti<br />

durante l’unificazione<br />

d’Italia.<br />

Il padre d’<strong>Alberto</strong> Carlo, attivo<br />

anche a 82 anni, aveva studiato<br />

fisica e chimica all’Università<br />

di Roma e fu uno dei primi<br />

in Italia a eseguire ricerche<br />

sulla radioattività. Era molto<br />

interessato alla fisica atomica<br />

e perciò andò a lavorare due<br />

anni nei laboratori Curie di Parigi<br />

su invito di<br />

Marie Curie. Si<br />

concentrò poi su<br />

studi scientifici<br />

naturali, come la<br />

paleontologia e la geologia ed<br />

in particolare sui problemi di<br />

geochimica. Seguendo questi<br />

interessi diventò amico e collega<br />

di molti noti ricercatori di<br />

geologia, paleontologia e<br />

preistoria del pleistocene, e<br />

lavorò con loro in Spagna e in<br />

Francia nel Périgord (regione<br />

della Francia) dove fece le<br />

sue prime esperienze negli<br />

scavi. Nel 1911, facilitò un<br />

gruppo di scienziati assieme<br />

S o m m a r i o<br />

Vuoti di memoria Carlo <strong>Alberto</strong> Blanc 1,2<br />

Turismo Una svolta per il Circeo 3<br />

Territorio L’agricoltura a San Felice Circeo 4<br />

Storia L’Imperatore Tiberio al Circeo 5<br />

Editoriale Ante mare, undae 6<br />

Attualità Lo zio d’America 7<br />

Ambiente L’isola del Circeo 8<br />

Per la serie “vuoti di memoria – i grandi personaggi legati<br />

a San Felice Circeo”, in questo numero parliamo di <strong>Alberto</strong><br />

Carlo Blanc, genero di Luigi Aguet, di cui abbiamo<br />

parlato nel precedente numero di agosto. Dai ricordi delle<br />

figlie emerge un uomo di grande cultura, appassionato<br />

di scavi e per questo particolarmente interessato a San<br />

Felice Circeo, dove ha esplorato numerose grotte facendo<br />

sensazionali scoperte, tra tutte l’”Uomo di Neandertal”,<br />

che ha conferito al Circeo un motivo di attrazione e di notorietà<br />

a livello nazionale e internazionale. Parlando di lui<br />

vogliamo anche evitare che venga trascurato il centenario<br />

della sua nascita, che cadrà nel 2006.<br />

al professore A. Mochi (Firenze)<br />

a fondare il Comitato per<br />

le ricerche di Paleontologia<br />

umana in Italia. Questo fu probabilmente<br />

l’origine dell’Istituto<br />

italiano di paleontologia<br />

umana, che fu fondato nel<br />

1928. Sezioni di quest’Istituto<br />

sono state create a Roma, Firenze,<br />

Pisa, e Napoli, ma poi<br />

la maggior parte delle sue attività<br />

si sono concentrate nella<br />

sezione romana. Suo figlio<br />

diventò Segretario generale<br />

dell’Istituto e direttore scientifico<br />

della sezione di Roma.<br />

continua a pag. 2<br />

Territorio Le torri del Circeo 9<br />

Preistoria La grotta Barbara 10<br />

Territorio Borgo Montenero 11<br />

Dalla città Delibere - Lettere 12<br />

Intrattenimento Personaggi - Oroscopo 13<br />

Sport Calcio - Tempo Libero 14<br />

Tempo libero Cucina - Poesia - Cinema 15<br />

Editore: Associazione culturale “Il centro storico” di San Felice Circeo (LT). Corso Vittorio Emanuele, 23. Tel. 333 1904459, fax 06 51985217. E-mail: centrostorico@sanfelicecirceo.info-www.sanfelicecirceo.info - Reg. Trib. di Latina n.<br />

796 del 12/09/2003 - Direttore responsabile: Gloria Gabrielli - Direttore editoriale: Alessandro Cresti . Redazione Carlo Gallone, Tommaso Di Prospero, Maurizio Paolini, Alessia Bravo - Stampato da CSR, via di Pietralata, Roma


IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG. 2<br />

VUOTI DI MEMORIA<br />

Il personaggio<br />

segue dalla pag. 1<br />

<strong>Alberto</strong><br />

Carlo Blanc<br />

Questo è l’ambiente nel quale <strong>Alberto</strong> Carlo è nato e<br />

cresciuto e tutto ciò ha certamente molto influito sulla<br />

sua crescita intellettuale. Suo padre l’interessò<br />

presto ai suoi lavori e lo fece collaborare già quando<br />

era solo un ragazzo. Andò a Roma nello stesso liceo<br />

“<br />

<strong>Alberto</strong> Carlo Blanc si presenta come neo-professore<br />

universitario di geologia a Pisa e come ricercatore<br />

presso Luigi Aguet<br />

del padre. Poi entrò all’Università di Pisa dove Giuseppe<br />

Stefanini era allora direttore dell’Istituto di<br />

geologia. Stefanini era un rispettato collega di Gian<br />

<strong>Alberto</strong> e suo buon amico, quando conobbe il figlio lo<br />

volle come studente. Pisa era una città universitaria<br />

tranquilla della toscana ed un buon<br />

luogo per studiare, perché vicina alla<br />

casa familiare estiva di Viareggio, e<br />

inoltre si trovava nel litorale toscano<br />

che è un posto molto interessante per<br />

chi si dedica alle ricerche geologiche.<br />

<strong>Alberto</strong> Carlo studiò geologia a Pisa e presentò nel<br />

1934 la sua tesi di laurea intitolata : Contributo alla<br />

conoscenza delle formazioni marine Quaternarie della<br />

Toscana e della Sardegna (293 pagine, con 21 pagine<br />

di appendice).<br />

Dopo la laurea rimase a Pisa nell’ istituto di Geologia,<br />

prima come assistente (1935 – 1936) e poi come assistente<br />

di ricerca (1936 – 1938). Nel 1936 – 1937<br />

studiò nel laboratorio di geografia fisica e geologia<br />

dinamica della Sorbonne a Parigi dove seguì anche<br />

un corso all’Institut de Paléontologie humaine.<br />

Nel 1938 – 1939 diventò Professore nell’Istituto di<br />

Geologia di Pisa, ma in seguito alla morte prematura<br />

di Giuseppe Stefanini si trasferì definitivamente a Roma.<br />

Nel 1939 – 1940, diventò dottore in Etnologia<br />

alla Facoltà di lettere e Filosofia all’Università di Roma,<br />

poi nel 1940 prese la Docenza in Paleontologia<br />

ed insegnò dal 1940 al 1957. Diventò Professore di<br />

Paleontologia e Direttore dell’Istituto di Paleontologia<br />

nel novembre 1957. Nel 1940 - 1941 e poi dal<br />

1955 fu Professore di Paleontologia umana alla facoltà<br />

di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali di<br />

Roma.<br />

<strong>Alberto</strong> Carlo Blanc spese una grande parte della sua<br />

vita nello studio della stratigrafia e della paleoecologia<br />

del Pleistocene, compresa la preistoria umana<br />

della costiera tirrenica dell’Italia, che amava e conosceva<br />

così bene.<br />

“<br />

”<br />

“<br />

nell’antro della grotta Guattari, <strong>Alberto</strong><br />

Carlo Blanc scopre un teschio umano poggiato<br />

sulla fronte e circondato da grosse pietre<br />

Un giovane dinamico, con un sorriso pronto ed aperto,<br />

pieno di interessi e di entusiasmo, <strong>Alberto</strong> Carlo<br />

Blanc si presenta come neo-professore universitario<br />

di geologia a Pisa e come ricercatore presso Luigi<br />

Aguet, nella sua bella villa del Circeo. E’ il 1938.<br />

Chiede il permesso di Aguet, proprietario dell’intera<br />

costiera del monte Circeo, di fare una ricognizione<br />

geologica e paleontologica dei livelli marini (le varie<br />

altezze del mare durante il Quaternario, il periodo<br />

geologico occupato dall’uomo). Chiede anche di accedere<br />

e visitare le numerosissime grotte sul<br />

litorale ed all’interno della montagna. Aguet,<br />

interessato all’argomento, aderisce alla sua<br />

richiesta. La giovane figlia Elena Aguet, anche<br />

lei incuriosita, offre di unirsi alle perlustrazioni<br />

e di fare da guida. Inizia così un’amicizia<br />

che si trasformerà in amore ed in matrimonio<br />

tra i due giovani. Nel febbraio del 1939 si<br />

sposeranno nella chiesetta di Torre Paola.<br />

Proprio in quei giorni erano iniziati ricerche e<br />

scavi in vari punti della costiera; il 25 febbraio<br />

Guattari, nel corso dei lavori di ristrutturazione<br />

del suo albergo, scavando in una collina<br />

scopre l’apertura di una grotta profonda<br />

e oscura. Chiama urgentemente<br />

<strong>Alberto</strong> Carlo Blanc. Il giovane ricercatore<br />

è il primo ad entrare carponi<br />

nella grotta. Il suolo, ricoperto di<br />

ossa a loro volta coperte da concrezione calcaree,<br />

sembra non essere stato toccato da anni (secoli<br />

in effetti). Nell’antro della grotta Guattari, Blanc<br />

scopre un teschio umano poggiato sulla fronte e circondato<br />

da grosse pietre. Non vi è traccia del resto<br />

dell’individuo al quale il teschio appartiene. <strong>Alberto</strong><br />

nel febbraio del 1939 sposa Elena Aguet<br />

nella chiesetta di Torre Paola<br />

”<br />

”<br />

Carlo Blanc<br />

esce, tremante<br />

dall’emozione.<br />

Lo scavo intrapreso<br />

subito<br />

dopo, dato che i lavori dell’albergo<br />

non potevano rimanere<br />

in sospeso, vede impegnati i<br />

due giovani sposi per un lungo<br />

tempo tanto che ad esso finisce<br />

con il “collaborare” la figlioletta<br />

Maria Cristina nata il 10 Maggio<br />

1940, che dormiva tranquilla<br />

tra una poppata e l’altra in<br />

un’amaca fuori dalla grotta, in<br />

modo da permettere alla giovane<br />

sposina di partecipare attivamente<br />

ai lavori. Nel 1940-41<br />

<strong>Alberto</strong> Carlo Blanc consegue la<br />

libera docenza e diventa Professore<br />

Incaricato di Etnologia<br />

e di Paleontologia Umana all’Universita<br />

di Roma.<br />

Poco dopo la famigliola viene<br />

trascinata dal vento tempestoso della Seconda Guerra<br />

Mondiale. Separato dai genitori, che trascorsero il<br />

Abbiamo appreso solo recentemente<br />

che il 17 luglio scorso è deceduta la signora Lucilla<br />

de Fabii Negro, figlia di Lilly Aguet, che avevamo<br />

avuto l’opportunità e il piacere di conoscere<br />

poco tempo prima in occasione di un’intervista,<br />

gentilmente concessaci, sulla storia della sua<br />

famiglia e in particolare sulla vita del nonno James<br />

Aguet, così come pubblicato nel numero di<br />

giugno 2004 del nostro giornale. Di lei ricordiamo<br />

la piacevole conversazione, la fervida memoria,<br />

la cultura (è autrice del libro “Ricordi in un<br />

quaderno”) e la simpatia e ci ripromettiamo di<br />

portare avanti il suo desiderio di vedere sopra il<br />

cancello, che dà sulla piazza del Palazzo Comunale,<br />

semplicemente scritto “In questa casa visse<br />

e morì James Aguet Senior – Firenze 1848 – San<br />

Felice Circeo 1932”.<br />

Ci rimane il rammarico che non abbia avuto il tempo<br />

di incontrare, come aveva programmato, i ragazzi<br />

delle scuole elementari e medie, per trasmettere<br />

loro ricordi di legami forti vissuti in famiglia<br />

a San Felice Circeo.<br />

A.C. Blanc con le figlie - anno 1950<br />

A.C. Blanc - Grotta Guattari anno 1939<br />

durante uno scavo a Natale in Puglia in<br />

un villaggio di pescatori a Leuca alla fine<br />

“<br />

del 1958 cominciò a sentirsi stanco<br />

”<br />

periodo della Guerra prima a Viareggio e poi, in mezzo<br />

a grandi sofferenze, nelle campagne della Maremma,<br />

<strong>Alberto</strong> Carlo e la moglie si stabilirono al Circeo<br />

dove il padre di <strong>Alberto</strong> Carlo aveva comprato a nome<br />

del figlio ad un’asta statale l’ex Villa Richter, oggi Villa<br />

del Pino, tra la grande Villa Aguet ed il paese.<br />

Durante la seconda parte della Guerra, entrambe le<br />

Ville (Richter e Aguet) sono occupate dai tedeschi e<br />

costantemente prese di mira dagli aerei alleati. La vita<br />

è tutt’altro che facile: Blanc, ricercato dai fascisti,<br />

il cibo raro e spesso scadente. Nel 1942 nasce la seconda<br />

figlia Anna e nel 1945, alla fine della Guerra,<br />

quando già erano a Roma, Estella. Vera, la quarta figlia,<br />

nascerà nel 1948. Tra i primissimi ricordi di alcune<br />

di noi, vi sono quelli di papà che si buttava giù<br />

dal carretto per proteggerci con il suo corpo quando<br />

siamo stati presi di mira dalle mitragliatrici di un aereo<br />

su una stradina solitaria di campagna oppure di<br />

papà che guidava un somaro con una figlia nella cesta<br />

di destra ed un’altra nella cesta di sinistra e scendeva<br />

alla Villa Tittoni per procurarsi sale ed altri elementi<br />

essenziali per la sussistenza. Mamma faceva il<br />

sapone con acqua di mare ed altri ingredienti. Ed i<br />

tedeschi mettevano i nostri lettini nel rifugio adiacente<br />

alla Villa del Pino dove si trovavano le trasmittenti,<br />

quando si prevedevano incursioni aeree alleate. La<br />

popolazione locale ci proteggeva e papà faceva del<br />

suo meglio per intercedere presso i tedeschi quando<br />

segue a pag. 16


IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG. 3<br />

IL TERRITORIO<br />

Turismo<br />

Biodiversità e turismo<br />

Una svolta per il Circeo<br />

I risultati di una ricerca sociologica<br />

di Alessia Bravo<br />

LLo splendore ed il fascino di San Felice Circeo<br />

hanno da tempo attratto numerosi turisti.<br />

Tuttavia gli anni d’oro del boom sono<br />

passati ed il Circeo lentamente sta perdendo il lustro<br />

di cui ha sempre goduto.<br />

La passione per il mio paese e la consapevolezza che<br />

“<br />

nelle società postmoderne, il ruolo del<br />

turismo non può essere pensato separatamente<br />

da quello della società ospitante<br />

esso sta andando verso un inarrestabile “declino”, è<br />

stato lo spunto per esaminare, sotto l’aspetto sociologico,<br />

la fisionomia delle popolazioni presenti sul<br />

territorio. Partendo dal presupposto che le relazioni<br />

turistiche non si instaurano fra realtà separate, diverse<br />

sul piano culturale e sociale, ma ospitante e ospitato<br />

devono appartenere a culture e società che hanno<br />

già instaurato fra loro relazioni di comunicazione<br />

e di scambio, ho interrogato gli intervistati su cosa e<br />

quanto piace del Circeo, quali sono le aspettative per<br />

il futuro e soprattutto i rapporti che sussistono tra le<br />

popolazioni che vi convivono.<br />

Ribadisco che, nelle società<br />

postmoderne, il ruolo del<br />

turismo non può essere<br />

pensato separatamente da<br />

quello della società ospitante,<br />

ed è con l’integrazione ed il confronto tra essa e<br />

i turisti che un luogo, una località turistica può reggere<br />

all’impatto del tempo.<br />

Come gli ecologi esaminano le diversità biologiche,<br />

di geni e di specie, così questa stessa diversità, o<br />

meglio biodiversità, può essere applicata alle popolazioni<br />

che vivono o soggiornano al Circeo, diversità<br />

tra ospitanti ed ospitati.<br />

Pertanto il tema della biodiversità è assolutamente<br />

presente al Circeo, in tutte le sue manifestazioni, genetica,<br />

biologica, ecologica, culturale e paesaggistica.<br />

Certo è che fu solo la bellezza del posto a far affluire<br />

turisti della “Roma bene” durante gli anni sessanta,<br />

poiché non è mai stato un segreto l’atteggiamento<br />

poco ospitale della popolazione residente, che in<br />

tanti modi ha cercato di salvaguardare e conservare<br />

le proprie abitudini e il proprio stile di vita tipici di un<br />

paese di origini contadine.<br />

A San Felice Circeo l’affluenza di turisti si ha soprattutto<br />

in estate, periodo in cui la popolazione raddoppia,<br />

facendo registrare in particolare nel mese di<br />

“<br />

“<br />

”<br />

quello che piace di più del luogo è la<br />

qualità dell’ambiente e la bellezza dei paesaggi<br />

naturali<br />

”<br />

a San Felice Circeo l’affluenza di turisti<br />

si ha soprattutto in estate, periodo<br />

in cui la popolazione raddoppia<br />

agosto una presenza pari a cinque volte il numero<br />

dei normali residenti.<br />

In tal modo si vengono a creare problemi di<br />

traffico e di congestione urbana, cui difficilmente<br />

le amministrazioni comunali riescono a<br />

far fronte senza ricadute negative sui villeggianti.<br />

L’unica soluzione finora adottata è stata<br />

quella dei parcheggi a pagamento, per cercare<br />

di scoraggiare l’uso dell’automobile e nello<br />

stesso tempo per incrementare le casse comunali<br />

e rinforzare i viaggi e le tratte del servizio<br />

pubblico, comunque inadeguato.<br />

E’ in crescita, pertanto, sia per la popolazione<br />

ospitante che per gli ospitati, il ricorso a motorini<br />

e biciclette.<br />

La fisionomia del paese nei mesi estivi cambia<br />

totalmente per l’afflusso turistico, è stato<br />

quindi interessante indagare sull’influenza<br />

esercitata dalle differenti popolazioni presenti<br />

sul territorio.<br />

I risultati ottenuti dalla ricerca mostrano che per il turista<br />

l’attrattiva non è rappresentata solo dal paesaggio<br />

vario e lussureggiante, ma anche dalla storia e dall’archeologia<br />

per la presenza sul<br />

”<br />

territorio di numerosi resti risalenti<br />

a vari periodi storici.<br />

Scarso interesse viene mostrato<br />

invece nei confronti<br />

dell’aspetto culturale, intendendo<br />

con questo termine<br />

tradizioni e consuetudini, perché ritenuto non valorizzato.<br />

Da ciò emerge chiaramente che in linea di massima,<br />

quello che piace di più del luogo è la qualità dell’ambiente<br />

e la bellezza dei paesaggi naturali; quello che<br />

invece si ritiene non adeguato è il settore delle attività<br />

di svago e ricreative, che si vogliono incrementate.<br />

San Felice Circeo - Il centro storico<br />

A ssociazione c ulturale “ I l C entro S torico”<br />

Sono ancora in corso le iscrizioni all’Associazione per l’anno 2004-2005<br />

Se vuoi aderire telefona al n. 333 1904459<br />

oppure invia una e-mail a: centrostorico@sanfelicecirceo.info<br />

San Felice Circeo - La spiaggia<br />

I turisti sono concordi nel definire costoso il soggiorno<br />

a San Felice Circeo in rapporto all’offerta dei servizi,<br />

definita di livello medio-basso.<br />

Tra le popolazioni<br />

di ospitanti e ospitati<br />

non sussiste<br />

una netta separazione,<br />

giacchè è<br />

forte il loro legame<br />

“<br />

”<br />

non è adeguato il settore<br />

delle attività di svago<br />

e ricreative<br />

basato sulla stanzialità di entrambi. L’ospitante vive<br />

bene il confronto con il turista che si trattiene per<br />

lunghi periodi ed entra a far parte della comunità,<br />

dimostrando attaccamento e rispetto per il luogo. Il<br />

turista che possiede una seconda abitazione e coloro<br />

che ne affittano una, sono considerati una sorta<br />

di prolungamento della categoria dei residenti, proprio<br />

perchè la stazionarietà crea legami, per lo più<br />

positivi. Il tema della biodiversità si inserisce pertanto<br />

a pieno titolo nel<br />

fenomeno turistico, poiché<br />

è stato dimostrato<br />

che possono sussistere e<br />

convivere nello stesso<br />

luogo tipi di popolazioni<br />

diverse socialmente e<br />

culturalmente.<br />

E’ sulla base di tale biodiversità<br />

che il turismo non<br />

può essere pensato solo<br />

come manifestazione di attrattive<br />

ludico-balneari<br />

(mare, sole, spiaggia), ma<br />

occorre interpretarlo come<br />

un fenomeno complesso<br />

fatto di sovrapposizione di<br />

differenti forme di turismo.<br />

Una gestione sostenibile<br />

delle risorse del territorio dovrà quindi porre in atto<br />

una politica di salvaguardia dei beni naturali che presentano<br />

un valore di livello interrelazionale e nel<br />

contempo dovrà intraprendere iniziative in campo socio-culturale<br />

che possano soddisfare le sempre più<br />

ampie aspettative di “leisure” che caratterizzano il<br />

turista del XXI secolo.


IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG. 4<br />

TERRITORIO<br />

Ambiente<br />

Economia/Agricoltura<br />

L’agricoltura a San Felice Circeo<br />

Brevi cenni storici. La bonifica e la II guerra mondiale – prima parte<br />

di Saverio Zanni<br />

Al termine della I guerra mondiale, l’economia<br />

nazionale si trova in difficoltà a causa<br />

della riconversione dell’industria bellica, del<br />

ritorno a casa di migliaia di soldati, della crisi agricola<br />

del 1926 e di quella economica del 1929, del<br />

sempre più forte potere dei grandi proprietari a danno<br />

dei più piccoli. La disoccupazione e la miseria, soprattutto<br />

nelle regioni agrarie della Val Padana, è la<br />

causa d’importanti lotte sindacali che il governo fascista<br />

di Mussolini cerca di calmare sia con la repressione<br />

violenta sia con una politica rurale e migratoria<br />

verso i territori di bonifica.<br />

Per quanto riguarda la bonifica pontina, nel periodo<br />

1926-1931 giungono le prime unità di operai e tecnici<br />

addetti ai lavori di bonifica. Altri arrivano di propria<br />

iniziativa, trovando impiego spesso solo con imprese<br />

subappaltatrici che impongono un pesante<br />

sfruttamento e non rispettano alcuna legislazione<br />

previdenziale. Molti lavoratori non riescono ad adattarsi<br />

alle condizioni di vita e di lavoro nella zona e<br />

scelgono la via del rimpatrio.<br />

Alla fine del 1932, quando l’opera di bonifica è ancora<br />

in pieno svolgimento, cominciano a giungere<br />

anche i primi coloni soprattutto dalla Val Padana.<br />

Nello stesso periodo si verifica, nelle città di nuova<br />

formazione, un tipo di immigrazione dal meridione.<br />

La maggioranza delle famiglie coloniche sono originarie<br />

del Veneto e dell’Emilia; la popolazione locale<br />

costituisce solo il 10% del totale. Secondo le direttive<br />

e gli obiettivi della politica fascista ciò deve<br />

“<br />

nel periodo 1926-1931 giungono le prime<br />

unità di operai e tecnici addetti ai lavori di<br />

bonifica della palude pontina<br />

”<br />

Pianura pontina, piscina e lestre - anno 1928<br />

significare popolamento e trasformazione agraria<br />

dei territori bonificati, secondo le aspirazioni dei<br />

coloni essenzialmente l’accesso alla terra, cosa che<br />

avverrà solo per alcuni e a partire dagli anni Cinquanta.<br />

La competenza del comprensorio del Circeo spetta all’Opera<br />

Nazionale Combattenti che provvede al coordinamento<br />

ed al controllo delle singole aziende, alla programmazione<br />

delle colture ed alla manutenzione delle<br />

opere di bonifica. I poderi, dai dieci ai venticinque ettari,<br />

comprendono la casa colonica, la stalla, la concimaia,<br />

il pozzo, un abbeveratoio, un forno in muratura ed il<br />

porcile. Una volta sistemati i terreni, le unità poderali<br />

vengono dotate di bestiame, di macchine agricole e delle<br />

necessarie scorte per l’immediato inizio dell’attività.<br />

All’ONC spetta la radicale ripulitura delle superfici coltivabili,<br />

i lavori di dissodamento, la sistemazione delle<br />

reti viarie, la costruzione della casa colonica e dei<br />

fabbricati annessi, la fornitura delle attrezzature, la<br />

direzione tecnica ed amministrativa della colonia. Il<br />

“<br />

”<br />

alla fine del 1932 cominciarono a giungere<br />

anche i primi coloni soprattutto dalla Val<br />

Padana<br />

“<br />

colono ha l’obbligo di residenza stabile nel podere,<br />

di curare la buona conservazione degli edifici, di eseguire<br />

l’espurgo delle scoline poderali in modo che il<br />

deflusso delle acque si mantenga sempre in piena efficienza,<br />

di coltivare il fondo disciplinatamente secondo<br />

le disposizioni impartite dalla stessa ONC, di<br />

mantenere sempre in buono stato le strade poderali.<br />

Al colono è inoltre concesso un appezzamento di circa<br />

mille mq per impiantarvi<br />

un ortofrutteto destinato<br />

all’uso alimentare<br />

familiare e di sua<br />

esclusiva pertinenza.<br />

Le macchine, gli attrezzi,<br />

le scorte morte poderali<br />

(fieno, stramaglie, lettiere, mangimi, letame,<br />

sementi, ecc.), eccezion fatta per le scorte procurate<br />

dal colono, sono sempre integrale proprietà dell’ONC.<br />

Le spese inerenti alla colonia sono divise<br />

equamente tra le parti, così come i prodotti e gli utili<br />

poderali. I coloni devono piantare le colture decise<br />

dall’ONC (grano, cotone, sorgo, ricino) e non<br />

possono piantare la vigna e alberi da frutto, almeno<br />

fino al 1937. Terminato il lavoro nel podere cui sono<br />

assegnati, possono essere mandati a lavorare<br />

nei poderi vicini. In<br />

pratica sono dei<br />

mezzadri e per<br />

questo privi di un<br />

salario; hanno diritto<br />

a delle cosiddette<br />

“anticipazioni”<br />

in grano ed in<br />

denaro.<br />

Alla vigilia del se-<br />

Copertina di libro scolastico - anno 1941<br />

i poderi comprendono la casa colonica, la<br />

stalla, la concimaia, il pozzo, un abbeveratoio,<br />

un forno in muratura ed il porcile<br />

”<br />

condo conflitto<br />

mondiale, buona<br />

parte delle opere ritenute<br />

indispensabili<br />

al risanamento<br />

ed alla valorizzazione<br />

dell’Agro Pontino<br />

sono state tradotte<br />

in realtà. Gli effetti di<br />

tutto questo lavoro vengono<br />

annientati dalla furia degli<br />

scontri bellici. L’invasione<br />

anglo-americana sorprende<br />

la popolazione agricola dell’Agro<br />

Pontino, che subisce<br />

rovine e devastazioni. Inoltre, i coloni si trovano in<br />

una nuova situazione giuridica ed economica data<br />

dalla stipulazione dei contratti per il riscatto dei poderi<br />

dell’ONC.<br />

Poco coinvolti ed interessati dalla bonifica, gli abitanti<br />

dell’ex feudo del Circeo vivono, fino a tutti gli<br />

anni ’50, di un’economia indirizzata unicamente all’autoconsumo.<br />

In una economia agricolo-forestale<br />

basata sul latifondo, il mestiere più usuale è quello<br />

del bracciante; pochi possono permettersi il lusso di<br />

“<br />

alla vigilia del secondo conflitto<br />

mondiale, buona parte delle opere ritenute<br />

indispensabili al risanamento ed alla<br />

valorizzazione dell’agro Pontino sono<br />

state tradotte in realtà<br />

”<br />

coltivare un proprio pezzo di terra, ancora meno<br />

quelli che possono contare su un piccolo stipendio<br />

dal Comune o dal Governo. Quasi tutti si arrangiano e<br />

si specializzano nei mestieri più svariati (ranocchiaro,<br />

mignattaio, tellinaro, concolaro, lavandaie, portatrici<br />

d’acqua). Molti, secondo la stagione, si dedicano alla<br />

raccolta di funghi, nespole, ghiande, legna secca,<br />

lumache. La caccia e la pesca sono pratiche quotidiane<br />

(continua).


IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG. 5<br />

TERRITORIO<br />

Storia<br />

Illustri antichi romani nell’area Pontina<br />

L’Imperatore Tiberio<br />

al Circeo<br />

di Carlo Gallone<br />

L’<br />

imperatore Tiberio (Roma 42 a.C. – Capo<br />

Miseno 37 d.Cr), fu un capace militare e<br />

un abile amministratore, che cercò di rispettare<br />

il più possibile, all’interno del principato, le<br />

tradizioni politiche del governo repubblicano.<br />

Succeduto ad Augusto nel 14 d.C., nel corso del suo<br />

regno consolidò ulteriormente il potere imperiale, impose<br />

una ferrea disciplina all’esercito, amministrò le finanze<br />

con grande abilità e riorganizzò il governo delle<br />

province, senza tuttavia riuscire a evitare che, col<br />

passare del tempo, in Pannonia, in Germania, in Gallia<br />

e in altre parti dell’impero, scoppiassero rivolte.<br />

L’ultimo periodo del suo regno fu dominato da un clima<br />

di cospirazione e terrore. Nel 26 d.C. lasciò Roma<br />

per ritirarsi in Campania. L’anno successivo si trasferì<br />

a Capri, mentre al governo nella capitale rimase Lucio<br />

Elio Seiano, prefetto del pretorio. Resosi conto<br />

che questo aspirava al trono imperiale, Tiberio lo fece<br />

giustiziare insieme ai suoi seguaci nel 31 d.C.<br />

Durante il suo regno venne crocefisso Gesù Cristo<br />

(33 d.C.).<br />

“<br />

Tiberio durante il suo ultimo viaggio verso<br />

Capri assistette ai giochi gladiatori<br />

nell’arena della frazione imperiale di Circei<br />

L’atteggiamento riservato e l’estrema parsimonia<br />

nelle questioni finanziarie dell’impero, che resero Tiberio<br />

impopolare, unite alla sua presunta depravazione<br />

morale, contribuirono a costruire di lui l’immagine<br />

che fu tramandata nella tradizione storiografica<br />

di Tacito e Svetonio. Nelle cronache della maggior<br />

Tiberio<br />

”<br />

parte dei contemporanei, invece, la sua crudeltà e l’ipocrisia,<br />

così come la dissolutezza, di fatto sembrano<br />

inverosimili.<br />

Poco prima della sua morte Tiberio si affrettò a tornare<br />

nella sua villa di Capri per nascondere una malattia<br />

ma quando raggiunse la località di Astura, vicino<br />

Nettuno, la sua malattia si aggravò. Riavutosi un<br />

poco non perse l’occasione di assistere ai giochi gladiatori<br />

che si svolgevano nell’Arena della frazione<br />

imperiale di Circei, più o meno<br />

dove oggi rimane la villa cosiddetta<br />

di Domiziano. Dall’alto<br />

degli spalti, Tiberio, scagliò un<br />

giavellotto contro un cinghiale<br />

dello spettacolo uccidendolo,<br />

ma questo sforzo, alla sua età,<br />

non fece che aggravare ulteriormente<br />

le sue già precarie<br />

condizioni fisiche, tanto che,<br />

proseguendo il suo viaggio,<br />

sbarcato a Capo Miseno fu raggiunto<br />

dalla morte.<br />

Ma questa arena, o anfiteatro,<br />

dove si tenevano sanguinosi<br />

spettacoli gladiatori e bestiari è<br />

esistita davvero al Circeo? Sembrerebbe<br />

di sì. Infatti, poco distante<br />

da Torre Paola, è stata<br />

ritrovata un’iscrizione marmorea<br />

la quale attesta che Montanus<br />

(forse magistrato di Circei)<br />

a sue spese aveva fatto costruire<br />

un anfiteatro dove si potessero<br />

tenere spettacoli venatori<br />

e gladiatori.<br />

Attualmente questa struttura<br />

è scomparsa, forse perché<br />

originariamente costruita in legno, ma sembrerebbe<br />

che durante il recupero dell’antico canale romano<br />

il pavimento circolare di un piccolo anfiteatro<br />

fosse stato casualmente dissotterrato dagli<br />

operai addetti ai lavori e contestualmente sotterrato<br />

perché, in quell’occasione, gli interessi e gli impegni<br />

erano tutt’altro che favorevoli alle scoperte<br />

archeologiche che non avrebbero permesso un immediato<br />

realizzo in termini di “pecunia”. Nefasta<br />

tradizione che si è purtroppo mantenuta fino ai nostri<br />

giorni.<br />

sembrerebbe che un’arena per spettacoli<br />

gladiatori in epoca romana esistesse<br />

“<br />

poco distante da Torre Paola<br />

”<br />

A ssociazione c ulturale “ I l C entro S torico”<br />

Se vuoi aderire all’Associazione<br />

telefona al n. 333 1904459<br />

oppure invia una e-mail a: centrostorico@sanfelicecirceo.info<br />

La prima<br />

volta al Circeo<br />

di Giulio Andreotti<br />

Abbiamo ricevuto dal Presidente Senatore<br />

Giulio Andreotti una breve nota,<br />

che siamo lieti di pubblicare, nella<br />

quale è fatto cenno alle sue prime gite<br />

a San Felice Circeo<br />

Da bambino – anni venti – passavo una parte<br />

dell’estate a Terracina dal nonno, cancelliere<br />

in quella Pretura.<br />

Qualche volta mi conduceva in gita a San Felice Circeo<br />

in un piccolo<br />

carrozzino che<br />

attraversava una<br />

distesa di vigne<br />

lungo il mare,<br />

per arrivare al<br />

porto di Ulisse<br />

dove si faceva<br />

merenda. Non<br />

credo di essere<br />

mai salito fino al<br />

centro del Comune.<br />

Fu negli anni<br />

cinquanta che il<br />

Sindaco Italo Gemini,<br />

che avevo<br />

conosciuto come<br />

Presidente dell’AGIS<br />

(l’Associazione<br />

degli<br />

esercenti di cinema),<br />

mi invitò<br />

a passare qui<br />

una vacanza.<br />

Italo Gemini e Giulio Andreotti - 19 giugno 1954<br />

Inaugurazione della Chiesa dell’Immacolata<br />

Insieme favorimmo<br />

la costruzione<br />

della<br />

Chiesa dell’Immacolata affidata alle Suore Benedettine.<br />

Nella relativa foresteria trascorremmo due stagioni<br />

estive. Successivamente acquistammo una villetta di<br />

tre stanze più garage adattabile ad abitazione, ed il<br />

legame con San Felice è divenuto stabile.<br />

Mia moglie ed io, sconsigliataci la residenza in montagna<br />

(per decenni passavamo parte delle ferie dalle<br />

Suore Orsoline a Cortina d’Ampezzo), trascorriamo<br />

qui al Circeo le nostre ferie.<br />

La città è …. scesa a valle e la nuova parrocchia, dedicata<br />

all’Assunta, contiene anche un suggestivo museo<br />

della Santa Sindone.<br />

Del vecchio parroco don Giacinto morto nell’ultimo<br />

anno conservo grata memoria di una amicizia cinquantennale.<br />

Sono onorato, ora, di presiedere la Giuria del Premio<br />

annuale che sta riscuotendo - attorno alla tematica<br />

del mare – crescente successo.<br />

Vedo però con particolarissimo piacere il giornale<br />

(n.d.r. Centro Storico) che tiene viva la memoria storica<br />

di San Felice Circeo.<br />

Ed è unica la diffusione gratuita.<br />

Spero di riceverlo anche io, a Roma, o con i numeri<br />

arretrati durante le vacanze.


IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG. 6<br />

SOTTO LA NOTIZIA<br />

Editoriale<br />

segue dalla prima<br />

Ante mare, undae<br />

Avanti al mare, le onde<br />

L’effetto viene dopo la causa<br />

storicamente rilevanti.<br />

In qualsiasi azione da intraprendere va<br />

comunque tenuta presente la difficile situazione<br />

economica dell’Italia che dura almeno da due<br />

anni a questa parte, tanto da costringere i turisti<br />

ad accorciare il tempo delle loro vacanze.<br />

Sarebbe quindi opportuno che ristoranti, bar e<br />

stabilimenti rivedessero i loro prezzi, cosa che<br />

non sembra sia accaduta a San Felice Circeo.<br />

Sarebbe anche opportuno che le varie iniziative<br />

avessero un “coordinatore” esperto e<br />

competente. In un Paese come il Circeo dove il<br />

turismo rappresenta gran parte della fonte di<br />

lavoro e reddito, il settore non può essere<br />

trascurato.<br />

E’ necessario ed urgente confrontarsi con altre<br />

realtà, verificare esempi di località con elementi<br />

naturali e storici simili al Circeo, valutare ed<br />

eventualmente imitare quei Paesi che già hanno<br />

raggiunto risultati positivi.<br />

In tanti anni in cui ho trascorso sistematicamente<br />

le vacanze estive a San Felice Circeo, mio Paese<br />

d’origine, ho notato una diffusa tendenza a<br />

scaricare le responsabilità degli accadimenti<br />

negativi, colpevolizzando ora questo ora quello, ora<br />

il cattivo tempo o l’introduzione dell’euro, ora un<br />

provvedimento dell’Amministrazione comunale o<br />

una particolare iniziativa privata. Tutte queste<br />

lamentele, limitate a gruppi ristretti, non sono mai<br />

divenute massa critica, che potesse influenzare le<br />

scelte degli Amministratori. Finita la stagione, poi,<br />

ciascuno riprende i suoi normali ritmi di vita, si<br />

chiudono le case di villeggiatura di proprietà o in<br />

affitto, il Paese cade in letargo e dimentica i grandi<br />

problemi estivi, che inevitabilmente si ripresentano<br />

tali e quali l’anno successivo.<br />

Da ultimo ritengo importantissimo l’uso dei mezzi<br />

di comunicazione, in particolare dell’informatica,<br />

strumento moderno ormai indispensabile per<br />

diffondere la conoscenza del nostro Paese a<br />

livello nazionale e internazionale. Questi strumenti hanno costi contenuti, contribuiscono a fornire<br />

nuovi posti di lavoro, velocizzano ed ottimizzano i risultati di qualsiasi progetto.<br />

L’Associazione culturale “Il Centro Storico”, sia pure con le limitate risorse di cui dispone, ha realizzato<br />

due importanti mezzi di comunicazione, il giornale “Centro Storico” e il sito internet<br />

www.sanfelicecirceo.info, che hanno visto qualche mal riuscito tentativo di imitazione.<br />

Può essere che quanto detto non sia così utile e giusto come penso, ma almeno spero che induca i lettori<br />

a discuterne e semmai a suggerire qualcos’altro.<br />

Anticipo, comunque, che l’Associazione “Il Centro Storico” sarà presente al Circeo anche durante i<br />

prossimi mesi invernali con un’impegnativa iniziativa a grande valenza e rilevanza territoriale.<br />

Alessandro Cresti<br />

La corrispondenza con l’Amministrazione<br />

Comunale di San Felice Circeo<br />

Ing. Domenico Mattacchioni<br />

Responsabile Settore Urbanistica<br />

Sede<br />

E p.c. Al Presidente dell’Associazione Centro Storico<br />

Corso Vittorio Emanuele III, 23<br />

04017 San Felice Circeo (LT)<br />

Oggetto: Invio nota Associazione Centro Storico prot.<br />

N. 14476 del 10 luglio 2004<br />

Si fa seguito alla precedente comunicazione dello scrivente<br />

prot. N. 9938 del 18 giugno 2004 con la quale<br />

veniva trasmessa per i provvedimenti di competenza la<br />

nota del Centro Storico di cui al prot. N. 9938 del 15<br />

maggio 2004 a Lei assegnata quale responsabile del<br />

procedimento, per verificare e rispondere all’interessato<br />

nei termini di legge, in funzione anche della nuova<br />

nota dell’associazione prot. N. 14476 del 10 luglio<br />

2004 che ad ogni buon fine si allega..<br />

Cordialità<br />

San Felice Circeo, 13 luglio 2004<br />

Il Sindaco<br />

Dott. Giuseppe Schiboni<br />

Spettabile<br />

Associazione “Il Centro Storico”<br />

Corso Vittorio Emanuele III, 23<br />

04017 San Felice Circeo<br />

e p.c. Al Prefetto di Latina<br />

Dott. Salvatore La Rosa<br />

Piazza della Libertà, 48<br />

04100 Latina<br />

e p.c. Soprintendente della Regione Lazio<br />

Arch. Costantino Centroni<br />

Via Cavalletti, 2<br />

00186 Roma<br />

e p.c. ai Capigruppo Consiliari<br />

Vincenzo Cerasoli<br />

Eugenio Saputo<br />

Maria Grazia Colambrosi<br />

Oggetto: Interventi per il recupero architettonico e<br />

cromatico del Centro Storico di San Felice Circeo. Atto<br />

di messa in mora. Risposta nota prot. N. 14476 del<br />

10 luglio 2004<br />

Faccio seguito alla mia del 13 luglio 2004 prot. N.<br />

14636 a Lei inviata per conoscenza per trasmetterLe<br />

la nota a firma dell’ing. Domenico Mattacchioni, unico<br />

responsabile del procedimento amministrativo di<br />

cui all’oggetto della presente.<br />

Cordialità<br />

San Felice Circeo, 09 agosto 2004<br />

Il Sindaco<br />

Dott. Giuseppe Schiboni<br />

Lettera allegata<br />

San Felice Circeo 19 luglio 2004<br />

Spett.le Sig. Sindaco<br />

Dr. Giuseppe Schiboni<br />

SEDE<br />

Oggetto: Risposta note prot. 9938 del 18/06/04 e<br />

prot. N. 14636 del 13/07/04<br />

Con la presente si relaziona in merito alle note prot.<br />

N. 9938 del 18/06/04 e prot. N. 14636 del<br />

13/07/04 di trasmissione da parte del Sindaco rispettivamente<br />

delle note prot. 9938 del 15/05/04 e<br />

prot. N. 14476 del 10/07/04 inviate dall’Associazione<br />

culturale “Il Centro Storico” di San Felice Circeo.<br />

Relativamente alle stesse, si specifica che ad oggi<br />

non è stata convocata alcuna Conferenza dei Servizi<br />

inerente l’esame della progettazione per la redazione<br />

del Piano del Colore e Regolamento per la riqualificazione<br />

del Centro Storico.<br />

Si evidenzia che, il procedimento per l’adozione del<br />

Piano Colore e Regolamento prevede, prioritariamente,<br />

una deliberazione di Consiglio Comunale in merito,<br />

con atto da pubblicarsi all’Albo Pretorio e quindi<br />

visionabile da chiunque e verso il quale possono essere<br />

presentate osservazioni nei termini di legge. Nel<br />

caso in cui, successivamente la procedura preveda<br />

l’indizione di una Conferenza dei Servizi della stessa<br />

sarà data pubblicità mediante avviso pubblico all’Albo<br />

Pretorio.<br />

Comunque, sarà premura di questo Comune inviarne<br />

comunicazione anche all’Associazione culturale “Il<br />

Centro Storico”.<br />

Parimenti, nel caso in cui si procedesse all’acquisizione<br />

dei singoli pareri indipendenti, oltre agli atti<br />

pubblici disposti alla normativa vigente, ne verrà data<br />

comunicazione anche all’Associazione suddetta.<br />

Ad oggi, essendo l’iter ancora nella fase di realizzazione<br />

della documentazione progettuale da parte dei<br />

tecnici incaricati, non è stata trasmessa alcuna documentazione<br />

alla Soprintendenza ai Beni Ambientali e<br />

Architettonici del Lazio, che si provvederà a trasmettere<br />

nei modi e nei tempi previsti.<br />

Relativamente all’avanzamento del procedimento amministrativo,<br />

si ritiene che lo stesso debba essere sviluppato<br />

nelle apposite ed idonee sedi istituzionali<br />

(Commissioni Consiliari tecnico-consultive, Consiglio<br />

Comunale) e quindi con la produzione di atti pubblici<br />

visionabili.<br />

Gli interventi partecipativi previsti dalla legge<br />

241/90, possono pertanto essere esercitati con le<br />

modalità ed i termini di legge previsti.<br />

segue a pagina 7


IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG. 7<br />

TERRITORIO<br />

Attualità<br />

Nicola e ...<br />

Lo zio d’America<br />

note a margine di un Bilancio del Comune di San Felice Circeo<br />

di E. Dantes<br />

Un caro amico di mio padre, il signor Nicola,<br />

aveva un lontano parente emigrato in America<br />

negli anni ‘20 che, non avendo famiglia,<br />

aveva contatti solo con lui: gli scriveva ogni tanto,<br />

gli raccontava dei suoi sacrifici ma anche delle sue<br />

soddisfazioni e gli faceva capire di essere, in qualche<br />

modo, diventato molto ricco. Il signor Nicola gli rispondeva<br />

con premura sia perché gli era affezionato<br />

ma anche perché, in cuor suo, sperava di ricevere prima<br />

o poi l’eredità di questo Zio d’America, il quale<br />

nel frattempo aveva anche raggiunto le ottanta primavere.<br />

Così, ogni anno, faceva progetti ambiziosi su<br />

quello che avrebbe fatto con quei soldi e quindi prevedeva<br />

ora di cambiare la macchina, ora di andare a<br />

vivere in una zona esclusiva della città, ora di andare<br />

in crociera in giro per il mondo. Ma, regolarmente,<br />

tutti i progetti andavano in fumo perchè l’eredità non<br />

arrivava; anzi, per dirla tutta, non arrivò mai; forse lo<br />

Zio d’America aveva trovato famiglia o chissa’...<br />

Questa storia mi è tornata alla mente dando uno<br />

sguardo al Bilancio Consuntivo del nostro Comune.<br />

Bisogna sapere che il Consuntivo è quel Bilancio con<br />

cui chi gestisce dà ragione di come ha utilizzato i<br />

soldi pubblici e, soprattutto, ci dice se le previsioni<br />

fatte l’anno precedente sono state rispettate. Non<br />

voglio assolutamente tediare i cortesi lettori con numeri<br />

e formule matematiche ma vorrei solo sottoporre<br />

alla attenzione di tutti il dato complessivo in<br />

questione. Dunque, con il Bilancio di Previsione era<br />

stata prevista un’entrata di 26.368.605,14 di Euro,<br />

aumentati poi, nel corso dell’anno, a<br />

29.263.665,98; a questi, nel Bilancio Consuntivo,<br />

hanno fatto riscontro solo 6.946.719,35 di Euro riscossi<br />

e 5.374.540,00 di Euro accertati e riportati<br />

nei residui attivi per essere riscossi nel corso dell’anno<br />

2004, per un totale di 12.321.259,35 di Euro,<br />

quindi con un minore introito di 16.942.406,63<br />

di Euro. In pratica l’assessore al Bilancio ha sbagliato<br />

la previsione di entrata per circa 32 Miliardi di Lire!<br />

Un dato così eclatante si commenta da solo e dà<br />

anche la misura delle capacità gestionali di chi ci governa<br />

o, meglio, di chi ci<br />

comanda.<br />

Evidentemente l’assessore<br />

(che, guarda caso si<br />

chiama Nicola anche lui)<br />

doveva aver pensato che<br />

qualche Zio d’America<br />

avrebbe elargito al Comune<br />

un bel pacco di<br />

dollari ma, anche in questa<br />

occasione, siamo rimasti<br />

tutti con un palmo<br />

di naso. Eppure il nostro<br />

eroe, che deve ricevere<br />

abitualmente pochi complimenti,<br />

ha letto, durante<br />

il Consiglio Comunale,<br />

una relazione piena di lodi<br />

per sè stesso e per i<br />

suoi collaboratori ed ha<br />

liquidato l’errore di cui<br />

sopra dicendo che è vero<br />

che quei soldi non sono<br />

entrati ma che questo è successo solo perchè molti<br />

lavori pubblici previsti non sono partiti e, di conseguenza,<br />

non sono arrivati i finanziamenti relativi alle<br />

opere! Anche a volerla cercare, una giustificazione<br />

peggiore non si poteva trovare.<br />

La verità è che una amministrazione poco capace, per<br />

farsi bella agli occhi del popolo, promette la realizzazione<br />

di opere faraoniche e, quindi, prevede un<br />

certo tipo di finanziamento in entrata; poi quelle<br />

stesse opere restano nel libro dei sogni e quando è<br />

l’ora di portare i conti si fanno delle pessime figure,<br />

così come è successo alla premiata Ditta Schiboni &<br />

Co. Però, state tranquilli, l’anno prossimo le promesse<br />

saranno le stesse.<br />

Ma la gente abboccherà ancora? Si farà prendere in<br />

giro nuovamente? Speriamo di no, anche perchè, come<br />

ha potuto constatare il signor Nicola, lo Zio d’America<br />

resta sempre soltanto un miraggio.<br />

segue da pagina 6<br />

La corrispondenza con l’Amministrazione Comunale di San Felice Circeo<br />

Ad ogni buon conto, visto che questo Comune intende dare ampia diffusione e partecipazione agli interventi<br />

urbanistici in fase di progettazione, la documentazione tecnica, una volta redatta, verrà discussa anche con le<br />

associazioni presenti nell’area e con i tecnici locali operanti nella stessa, al fine di addivenire ad un apporto<br />

fattivo di suggerimenti e collaborazione da parte degli stessi per il corretto inquadramento dell’intervento.<br />

Le operazioni di progettazione ad oggi sono nella fase del rilievo della situazione attuale dell’acquisizione dei<br />

caratteri storico-architettonici specifici dell’urbanistica e degli edifici del Centro Storico, a seguito delle deliberazioni<br />

di Giunta Municipale n. 17 del 30/01/04 e n. 61 del 22/04/04, nonché della Determinazione n. 27<br />

del 11/06/04, atti pubblicati all’Albo Pretorio.<br />

In quest’ottica non si comprende il carattere delle note dell’Associazione culturale “Il Centro Storico” richiamate<br />

in oggetto, in quanto la suddetta Associazione potrà partecipare agli atti del procedimento solo nei termini<br />

previsti dalla normativa vigente.<br />

Il Resp. Settore Urbanistico<br />

ing. Domenico Matacchioni<br />

n.d.r. – Tante parole per non dare alcuna risposta.<br />

Riteniamo di conoscere bene quali sono i nostri diritti e quali sono i doveri dell’Amministrazione comunale in<br />

base alla legge definita “legge sulla trasparenza degli atti amministrativi”. Pertanto daremo seguito alla nota<br />

del Responsabile del Settore Urbanistico.<br />

Non dimentichiamo poi che presso la Procura della Repubblica di Latina è pendente un esposto per violazione<br />

degli artt.10/22/24/25 della legge 241/1990, con la richiesta che venga ravvisato il reato previsto e punito<br />

dall’art. 328 c.p. (omissione di atti di ufficio).<br />

Infine, eviterei ogni ironia (“In quest’ottica, non si comprende il carattere delle note dell’Associazione culturale<br />

“Il Centro Storico” richiamate in oggetto, …”) in quanto ritengo che l’attuale Amministrazione non possa<br />

farne uso, considerati i gravi e urgenti problemi, che suo malgrado, sarà costretta ad affrontare.<br />

Alessandro Cresti


IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG. 8<br />

TERRITORIO<br />

Ambiente<br />

Un’illusione ottica<br />

L’isola del Circeo<br />

Osservando il promontorio si ha l’impressione di vedere un’isola<br />

“<br />

per i viaggiatori<br />

antichi l’illusione visiva<br />

di trovarsi di fronte ad<br />

un’isola sarà stata anche<br />

maggiore, quando<br />

le acque della palude<br />

ristagnavano sulle terre<br />

circostanti<br />

”<br />

Chi osservi il promontorio Circeo dalla pianura<br />

Pontina o da qualcuna delle colline più<br />

lontane può avere l’impressione di trovarsi<br />

davanti ad un’isola. Per i viaggiatori antichi l’illusione<br />

visiva sarà stata anche maggiore, quando le acque<br />

della palude ristagnavano sulle terre circostanti. E se<br />

è vero, come scrive Plinio il Vecchio, che «miraculum<br />

a Cerceis palus Pomptina est» (Storia naturale, III<br />

59), è d’altra parte innegabile che, se c’è un’altra<br />

grande meraviglia, quella sia proprio rappresentata<br />

dal promontorio: la sua enigmatica presenza ha attratto<br />

per secoli la curiosità di storici, geografi, poeti,<br />

curiosità anche accresciuta dal racconto omerico<br />

della sosta di Ulisse e dei sortilegi di Circe, che non<br />

pochi autori hanno localizzato, come è noto, proprio<br />

al Circeo.<br />

Poiché le fonti antiche<br />

che toccano il<br />

tema della somiglianza<br />

del Circeo ad un’isola<br />

e le sue connessioni<br />

con il mito omerico<br />

esercitano la loro<br />

suggestione ancora<br />

oggi su noi moderni,<br />

ne riporto qui brevemente<br />

alcune che mi<br />

sono parse particolarmente<br />

interessanti.<br />

Teofrasto (nato tra il 372 e il 370 e morto tra il<br />

288 e il 286 a. C.) – famoso scienziato e filosofo della<br />

scuola peripatetica, allievo di Aristotele (380-322<br />

a. C.) – scrive (Sulla storia delle piante, V 8, 3 ed. S.<br />

Amigues; questa e le seguenti traduzioni italiane di<br />

testi greci qui riportate sono mie): «Si dice che quello<br />

che chiamano Circeo sia un alto promontorio, fittissimo<br />

di boschi e che vi si trovino querce, gran<br />

quantità di lauri, mirti. Quelli del posto raccontano<br />

che qui abitava Circe e viene da loro mostrata la tomba<br />

di Elpenore, dove crescono mirti simili a quelli con<br />

cui si fanno le corone, mentre gli altri sono di dimensioni<br />

maggiori. Dicono che anche questo luogo ha subito<br />

un recente interramento, perché prima il Circeo<br />

Il Circeo e la Palude Pontina<br />

Quadro di Aristite Sartorio<br />

“<br />

”<br />

anche oggi a chi vi si diriga o lo osservi<br />

da qualunque punto della pianura il Circeo<br />

appare come un’isola poco distante dalla<br />

costa<br />

di Stefano Pagliaroli<br />

era un’isola, ma adesso, avendo le alluvioni di alcuni<br />

fiumi provocato l’accumularsi della terra, è diventato<br />

una parte del litorale. Le dimensioni dell’isola sarebbero<br />

di circa ottanta stadi».<br />

La flora mediterranea appena menzionata ci richiama<br />

alla memoria la curiosa testimonianza di uno<br />

scritto intitolato Delle storie incredibili, che l’antichità<br />

ci ha tramandato sotto il nome di Aristotele, ma<br />

che è con ogni probabilità da<br />

ricondurre alla cerchia degli<br />

allievi del filosofo o comunque<br />

alla sua scuola, nel quale<br />

leggiamo (835b-836a ed.<br />

I. Bekker): «Si dice che dalle<br />

parti dell’Italia sul monte Circeo<br />

si produce un farmaco<br />

mortale talmente potente<br />

che, se viene spruzzato addosso<br />

a qualcuno, lo fa crollare<br />

per terra all’istante e gli<br />

fa cadere tutti i peli del corpo,<br />

con la conseguenza che<br />

l’aspetto di quelli che periscono<br />

a causa di quel veleno<br />

suscita davvero compassione».<br />

È chiaro che queste affermazioni<br />

siano esposte al<br />

sospetto di essere state modellate<br />

sul mito omerico di<br />

Ulisse e Circe, celebre, quest’ultima,<br />

proprio per la preparazione<br />

di veleni mortali. Saremmo tuttavia tentati<br />

di supporre che nel riferimento a una pianta dalla<br />

quale si ricava un veleno mortale – perché è assai<br />

probabile che si tratti proprio di una pianta, quella da<br />

cui si ricava il veleno, benché il greco abbia il più generico<br />

pharmakon ti phyesthai thanasimon, cioè «vi si<br />

produce un filtro mortale» – possa essere contenuta<br />

una parte di verità, considerato che sul promontorio<br />

del Circeo ci sono ancora oggi varietà di piante molto<br />

rare, alcune anche velenose.<br />

Più tardi troviamo la testimonianza del geografo<br />

Strabone (nato il 64/63 a. C. e morto dopo il 23 d.<br />

C.), il quale, descrivendo questa parte dell’Italia, viene<br />

in questo modo a discorrere del Circeo (Geografia,<br />

V 3, 6, ed. F. Lasserre) : «Dopo Anzio, a duecento novanta<br />

stadi di distanza, c’è il Circeo, che è come un’isola<br />

in mezzo al mare e alle paludi. Dicono anche che<br />

sia ricco di radici, forse ricollegando il fatto al mito di<br />

Circe. Vi si trova una cittadella, un santuario di Circe<br />

e un altare di Atena. Viene anche mostrata una coppa<br />

che si dice sia appartenuta ad Odisseo».<br />

Ancora dunque un riferimento alla somiglianza ad<br />

un’isola, questione sulla quale torna lo storico Procopio<br />

di Cesarea – vissuto tra la fine del V e dopo la<br />

metà del VI sec. d. C. – in una pagina che merita di<br />

essere riportata (Sulle guerre, V 11, ed. G. Wirth):<br />

«Vicinissimo [alla città di Terracina] si trova il monte<br />

Circeo, dove dicono che Ulisse si unì a Circe. Quello<br />

che raccontano per me non è credibile, perché Omero<br />

sostiene che la dimora di Circe era su un’isola. Una<br />

cosa tuttavia mi sento di farla presente, e cioè che il<br />

Circeo in questione, trovandosi per la gran parte in<br />

mezzo al mare, è simile ad un’isola, e a chi vi naviga<br />

molto da presso o vi si dirige lungo il litorale sembra<br />

appunto un’isola a tutti gli effetti. Ma poi, quando<br />

uno arriva lì, si rende conto che prima era stato vittima<br />

di un’illusione. Forse per la stessa ragione anche<br />

Omero dice che il luogo era un’isola».<br />

Anche oggi a chi vi si diriga o lo osservi da qualunque<br />

punto della pianura il Circeo appare sulle prime come<br />

un’isola poco distante dalla costa. E tale dovette apparire<br />

anche a Giulio Aristide Sartorio (1860-1932), che<br />

lo ritrasse circondato dalle acque, in una luce misteriosa<br />

e quasi di sogno, nel dipinto che qui riproponiamo.


IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG. 9<br />

TERRITORIO<br />

Ambiente<br />

Come ci si difendeva dai pirati<br />

Le torri del Circeo<br />

I Caetani iniziarono la costruzione delle torri nel 1562 – 1° parte<br />

L’<br />

8 gennaio del 1562 il Papa Pio IV inviò<br />

una lettera a Nicolò e Bonifacio Caetani<br />

che così diceva:<br />

«Non senza grave angoscia d’animo, considerando<br />

quanto numerose e quanto frequenti calamità, iattura<br />

e danno i pirati turchi e africani abbiano apportato<br />

non solo ai naviganti e ai mercanti, che trasportano<br />

generi alimentari ed altre merci necessarie all’Alma<br />

i Caetani iniziarono nel 1562 a costruire<br />

“<br />

Torre Paola e Torre Fico alle due estremità<br />

del promontorio<br />

Urbe, ma anche agli altri cristiani che navigano da<br />

ogni parte il nostro mare, i quali, catturati ogni giorno<br />

e depredati delle loro merci, o vengono uccisi e<br />

gettati in mare o vengono condotti, infelici, come<br />

schiavi nelle lontane prigioni della Barbaria e della<br />

Turchia...Per la sicurezza<br />

delle navi che da Napoli e<br />

dalla Sicilia veleggiano<br />

verso Roma e così pure<br />

per quelle che da Roma<br />

vanno verso Napoli e la<br />

Sicilia, vi ordiniamo di costruire<br />

a vostre spese una torre di difesa presso il Lago<br />

di Paola, un’altra sulla rupe del Fico, un’altra alla<br />

Cala Cervia e una quarta alla Cala Moresca o Concolino,<br />

tutte idonee ad accogliere guarnigioni di Soldati».<br />

L’importante documento conservato nell’archivio<br />

Caetani detta altre norme:<br />

“<br />

”<br />

re Paola e Torre Fico, alle due estremità del promontorio.<br />

I lavori erano guidati dal capo mastro Bernardino<br />

da Udine e sorvegliati dall’architetto Bartolomeo<br />

Brecciali, che nulla poterono fare per salvare ciò che<br />

già era stato costruito delle due torri, allorquando furono<br />

attaccati dall’alto da alcuni pirati sbarcati non<br />

lontano. La sventura non capitò invano poiché si capì<br />

di essere vulnerabili anche dagli attacchi provenienti<br />

da terra, così si decise di munire la piazza d’armi<br />

delle torri di uno scudo cioè di un alto parapetto<br />

rivolto verso terra, che proteggesse le armi e i soldati.<br />

I lavori ripresero e le torri furono ultimate entro il<br />

primo semestre del 1563. Per ricavare la somma necessaria<br />

al pagamento delle due guarnigioni, 80 scudi<br />

mensili per 20 soldati e due sergenti, il Pontefice<br />

diede ordine nello stesso anno che si tassassero 53<br />

centri della Campagna e Marittima (attuali provincie<br />

di Frosinone e di Latina).<br />

il nome di Torre Paola deriva dalla chiesetta<br />

dedicata a San Paolo, costruita nel<br />

“<br />

XIII secolo tra lago e mare<br />

la Camera Apostolica si<br />

Torre Moresca, impegnava a fornire alle<br />

chiamata anche torri le armi di cui avevano<br />

bisogno e i soldi ne-<br />

Torre Falconara, era<br />

più adatta all’avvistamento<br />

e alla segnalale<br />

guarnigioni mentre ai<br />

cessari al pagamento delzione<br />

Caetani spettava il diritto<br />

di scegliere e di cambiare<br />

”<br />

i torrieri.<br />

I Caetani iniziarono nello stesso anno a costruire Tor-<br />

Torre Paola. Il nome di Torre Paola deriva dalla chiesetta<br />

dedicata a San Paolo, costruita nel XIII secolo<br />

tra lago e mare. Sorge su uno sperone roccioso a<br />

strapiombo sul mare è di forma circolare ed ha una<br />

base a scarpa non molto alta. Si sviluppa su due piani,<br />

più la piazza d’armi, dotata di uno scudo. L’ingresso<br />

era situato al primo piano e vi si accedeva mediante<br />

una lunga passerella, poggiata sul pendio roccioso<br />

retrostante.<br />

Nel 1569 scoppiò una rissa tra il torriere e alcuni soldati.<br />

Tra questi rimase ferito il soldato Giovannello<br />

delle Fratte che in seguito diventò famoso per le sue<br />

malefatte.<br />

Tra le imprese che videro protagonista Torre Paola<br />

molte furono quelle legate ad azioni di pirateria. Il<br />

promontorio fu teatro di frequenti incursioni già a<br />

partire dai secoli IX e X. Il Grillo, “provveditore generale<br />

della flotta pontificia”, che visitò tutte le torri del<br />

promontorio dal 1618 al 1624, ci informa a proposito<br />

che «dalli pirati il monte era chiamato prima che vi<br />

fossero edificate le torri,<br />

”<br />

Monte dell’Oro per le copiose<br />

prede che in esso<br />

facevano giornalmente».<br />

Alla fine del XVII secolo la<br />

torre fu ispezionata dal<br />

“Visitatore e Revisore<br />

delle fortezze e torri nella spiaggia romana”, Giuseppe<br />

Miselli detto Burattino.<br />

Nel 1701 la custodia della torre era affidata al torriere<br />

Cristoforo Terre a cui spettavano 14,5 scudi al mese<br />

per sè e per i due soldati che lo affiancavano. Nel<br />

1705 una nuova ispezione condotta dal Capitano<br />

Leonardo Forlini.<br />

Nel mese di maggio del 1720 una nave tunisina riuscì<br />

ad approdare sulla costa settentrionale del Circeo. Lo<br />

sbarco fu reso possibile, grazie alla complicità del<br />

guardiano di Torre Paola e del Deputato Sanitario di<br />

San Felice che accompagnò i pirati fin sotto le mura<br />

del paese. Con l’aiuto del traditore i turchi depredarono<br />

il paese delle merci presenti e rapirono donne e<br />

bambini. Senza incontrare alcuna resistenza i pirati e<br />

i due traditori tornarono alla loro nave e ripartirono.<br />

Solo alcuni anni dopo grazie all’interessamento di<br />

Torre Paola<br />

di Cinzia Vastarella*<br />

Papa Innocenzo XIII, i prigionieri riuscirono a tornare<br />

a casa dietro pagamento di un riscatto.<br />

Verso la fine del secolo XVIII la guarnigione della torre<br />

fu rafforzata portando il numero dei soldati a sei<br />

più il torriere che nel 1793 era Nicola Carocci.<br />

Nel 1809 Torre Paola fu attaccata dagli inglesi che dopo<br />

aver preso e distrutto le altre torri del promontorio,<br />

cercarono invano di impossessarsi anche di quest’ultima.<br />

Il preciso e micidiale fuoco della torre ebbe la meglio<br />

sugli assalitori, che furono costretti ad abbandonare<br />

l’impresa e a ritirarsi definitivamente.<br />

Torre Moresca. Chiamata anche Torre Falconara perchè<br />

secondo il Grillo è «...posta nel più aspro luogo<br />

del Monte che per essere...solitario li falconi vi fanno<br />

li nidi et alevano li loro figlioli senza timore...». Fu<br />

costruita successivamente a Torre Paola e Torre Fico<br />

e non fu certamente ultimata prima del 1574. Nel<br />

1623 custode della torre era il Caporale Masino.<br />

Nel 1705 la torre fu visitata dal Capitano Leonardo<br />

Forlini che la trovò scarsamente armata. Per la posizione<br />

arretrata rispetto<br />

alla linea di<br />

costa, Torre Moresca<br />

era più adatta, rispetto<br />

alle altre, all’avvistamento<br />

e alla segnalazione<br />

che alla<br />

difesa effettiva.<br />

Attualmente arroccato<br />

su di una roccia<br />

sotto il picco di Circe,<br />

è conservato solo il<br />

troncone circolare<br />

della torre che fu distrutta<br />

dagli inglesi<br />

nel 1809 e mai più ricostruita<br />

(continua).<br />

Resti di Torre Moresca<br />

* Fondazione M. Zei


IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG. 10<br />

PREISTORIA<br />

Ambiente<br />

Grotta Barbara<br />

Abitata dall’uomo di Neandertal e poi dai primi Homo Sapiens<br />

di Michelangelo La Rosa*<br />

Grotta Barbara si apre<br />

su un tratto di costa<br />

“<br />

molto scosceso<br />

”<br />

Questa piccola cavità si apre su un tratto di<br />

costa molto scosceso poco oltre l’insenatura<br />

della Cava d’Alabastro sulla quale si affaccia<br />

il Riparo Blanc. Non sembra che la grotta, denominata<br />

così, negli anni 70, dal prof. Marcello Zei,<br />

sia compresa in quelle segnalate da A.C. Blanc.<br />

La base della grotta si trova a circa 7 metri sul livello<br />

del mare su cui si affaccia direttamente esponendo il<br />

riempimento interno all’azione delle mareggiate da S<br />

e SW. Il piano interno in leggera ascesa è costituito<br />

da pietrame calcareo a spigoli molto smussati; le pareti<br />

della grotta sono interessate fino all’altezza di<br />

circa 2 metri e mezzo dal piano della grotta stessa da<br />

lembi di breccia e di spiaggia fossili tenacemente cementati,<br />

relitti di un antico sedimento asportato dalle<br />

azioni dinamiche costiere.<br />

Sulle stesse pareti a circa m.<br />

1,20 dalla superficie della grotta<br />

e quindi ad oltre 8 metri dal<br />

livello del mare, si osservano<br />

numerose perforazioni di molluschi<br />

litodomi che appartengono,<br />

come è stato altrove più volte rilevato,<br />

al mare Tirreniano che<br />

nell’interglaciale Riss-Wurm<br />

(OIS 5e) bagnava le nostre coste<br />

alcuni metri sopra l’attuale<br />

livello.<br />

Dal 1982 al 1989 sono stati effettuati<br />

dall’Istituto di Paletnologia<br />

dell’Università di Roma alcuni<br />

saggi nel riempimento della<br />

grotta su di una superficie totale<br />

di circa 12 mq. e ad una profondità<br />

variabile, senza però mai<br />

raggiungere la base del deposito.<br />

Lo scavo ha dimostrato che<br />

grotta Barbara fu dapprima abitata<br />

dall’Uomo di Neandertal<br />

(“cultura” Musteriana) e poi dai<br />

Industria Aurignaziana<br />

primi Homo Sapiens che giunsero<br />

al Circeo (cultura Aurignaziana).<br />

Nei livelli musteriani gli strumenti<br />

rinvenuti in situ sono<br />

circa un centinaio: i raschiatoi<br />

sono rari, molto più numerosi<br />

i denticolati e i coltelli a dorso.<br />

I resti di fauna più frequenti<br />

sono riferibili al Cervo e al Daino,<br />

seguiti da quelli di Stambecco.<br />

Le ossa sono molto<br />

che non i grandi animali) è<br />

composta principalmente dal<br />

topo campagnolo e dall’arvicola<br />

dei prati. Lo studio della<br />

macrofauna e della microfauna,<br />

quindi, indica un ambiente<br />

misto a prateria e bosco<br />

ed un clima non particolarmente<br />

freddo.<br />

L’analisi tipologica degli<br />

strumenti litici e i dati stratigrafici<br />

concordano per un’età<br />

probabilmente avanzata<br />

per il Musteriano di grotta<br />

Barbara, un momento leggermente<br />

antecedente all’Aurignaziano.<br />

L’Aurignaziano è rappresentato<br />

da un centinaio di strumenti<br />

ritoccati e da abbondanti<br />

scarti di lavorazione.<br />

Gli strumenti sono principalmente<br />

rappresentati da grattatoi,<br />

i bulini non sono numerosi<br />

ed accompagnati da<br />

incavi, denticolati, becchi,<br />

troncature, lame ritoccate,<br />

Industria Mosteriana<br />

la grotta fu<br />

frammentate e scagliati. Sono denominata<br />

le strie di macellazione<br />

fre-<br />

nove punte in os-<br />

state ritrovate ““Grotta Barbara”,<br />

negli anni ’70, dal<br />

quenti. La microfauna<br />

a frammentarie.<br />

so, più o meno prof. Marcello Zei<br />

mammiferi (i Nella fauna la scoperta dell’asino idruntino<br />

”(il cosiddetto<br />

asino delle steppe) in questo livello indica un<br />

piccoli roditori<br />

riflettono l’ambiente<br />

immespetto<br />

a quello che aveva accompagnato la deposi-<br />

ambiente più aperto e dunque un clima più arido ridiatamente<br />

circostante<br />

con<br />

zione del livello musteriano.<br />

più precisione<br />

* Fondazione M. Zei<br />

PRINCIPE<br />

Ristorante Caffè<br />

Piazza V. Veneto – S. Felice Circeo<br />

Centro storico<br />

tel. 0773.547962<br />

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CARLETTO<br />

di Lucci Evasio & C. s.a.s.<br />

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Tel. 0773.540497 – Fax 0773.541102<br />

Il Gelatone<br />

Al Circeo<br />

Gelateria Pasticceria Bar<br />

Viale Tittoni, 160<br />

S Felice Circeo<br />

La Cona<br />

tel. 0773.540601<br />

Ristorante<br />

“peperoncino e cioccolata”<br />

Via Terracina Km 11.700 – Golfo<br />

Sereno<br />

Tel. 339.8583110<br />

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Centro Storico tel. 0773.548292<br />

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V.le T. Tittoni, 113 – S. Felice Circeo<br />

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IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG. 11<br />

TERRITORIO<br />

Il Borgo del Circeo<br />

Borgo Montenero<br />

1954 - 2004 dopo cinquant’anni la trasformazione<br />

della Sala Parrocchiale<br />

di Piero Ricci<br />

L’<br />

occasione dell’attuale ristrutturazione della<br />

Sala Parrocchiale ha dato lo spunto per di offrire una struttura valida e moderna non solo alti<br />

e di raduni a larga partecipazione popolare; tempo<br />

delinearne un po’ di storia, inserita pienamente<br />

nella storia di quella “gente semplice” giunta ogni altra iniziativa .<br />

la comunità parrocchiale ma anche disponibile per<br />

re. Quindi un’altra tappa della vita della nostra Sala,<br />

qui dal nord nel lontano 1934.<br />

Con questi presupposti nasce l’idea del “Cinema<br />

il restauro, senza toccarne la struttura, durante le celebrazioni<br />

cinquantenarie. Ciò, dobbiamo ricordarlo,<br />

1934 - 2004 sì, i conti tornano: stiamo entrando nel Montenero” che con l’Asilo e il Campo Sportivo furono<br />

poi realizzati su quei terreni avuti, come ricordato<br />

70° di fondazione di Borgo Montenero (fondato nel<br />

è stato possibile grazie all’interessamento e al grande<br />

contributo dell’Amministrazione Provinciale di La-<br />

‘34 e ufficialmente inaugurato il 4 ottobre 1935); ma prima, in donazione dall’ONC.<br />

non è questo il tema di queste poche righe. Si decise così di realizzare questo<br />

tina; al desiderio del Comitato del<br />

Torniamo allora alla cronistoria della nostra Sala Parrocchiale.<br />

Non avendo avuto, per il poco tempo a dis-<br />

Meneghel, un progetto moderno e<br />

edificio su progetto del Geom. Silvio<br />

oggi diventa necessario<br />

trovare nuove forme<br />

50° che si è prodigato per lasciare<br />

un segno tangibile delle celebrazioni;<br />

al Parroco don Giancarlo che<br />

posizione, l’opportunità di ascoltare i racconti dalla di notevole ampiezza con i suoi ben “<br />

viva voce dei testimoni diretti, ho pensato di trarre 400 posti.<br />

di aggregazione e l’attuale<br />

notizie e spunti da scritti di coloro che hanno realizzato<br />

questa opera, unica nel suo genere tra tutti i stato il prezzo pagato per questa Parrocchiale viene realiz-<br />

, questo è ristrutturazione della Sala è stato l’animatore principale di<br />

questo progetto di restauro.<br />

Mi ritornano alla mente tutte quelle<br />

Borghi dell’Agro Pontino.<br />

opera parrocchiale. Era il 1954 - zata in questa ottica<br />

iniziative svolte in Sala, anche ai<br />

Ci troviamo negli anni cinquanta, agli inizi, quando<br />

la presidenza dell’Opera Naziona-<br />

la buona volontà non è<br />

tempi duri, povertà estrema; quando<br />

tempi di don Giovanni, e tese a far<br />

conoscere<br />

”<br />

problematiche attuali, a dare un contributo<br />

culturale, a far incontrare la gente e a fargli riscole<br />

Combattenti (ONC) decide di<br />

sufficiente a realizzare sogni e<br />

donare alle Parrocchie che<br />

progetti arditi. Eppure! Gran<br />

prire quei valori della fraternità, della socialità, del<br />

operano sul territorio di<br />

giorno fu quello della<br />

sentirsi comunità; valori di cui ancora oggi si sente il<br />

Bonifica un appezzamento<br />

di terre-<br />

popolo ed autorità<br />

inaugurazione con<br />

bisogno.<br />

Oggi diventa necessario trovare nuove forme di aggregazione,<br />

nuovi modi di stare insieme, nuove inino<br />

per le opere<br />

presenti.<br />

parrocchiali;<br />

L’entusiasmo di<br />

ziative affinchè la nostra sala riviva con la gente dentro,<br />

le sue mura devono poter sentire le voci delle<br />

cede gli edifici<br />

sacri al-<br />

belli pian pia-<br />

quei momenti<br />

persone, devono poter pensare che non sono state<br />

la Curia. La<br />

no si attenuò<br />

per far<br />

innalzate per niente.<br />

Curia Vescovile<br />

di<br />

spazio alla<br />

E l’attuale ristrutturazione va, in un certo senso, in<br />

questa ottica.<br />

Terracina<br />

cruda realtà:<br />

il debi-<br />

Questa volta si è voluto toccare la struttura interna<br />

delega il<br />

della sala; tutti ricordano la ex-galleria, uno spazio<br />

parroco<br />

to e i protesti<br />

ban-<br />

sopraelevato da decenni inutilizzato e inutilizzabile,<br />

di B.go<br />

è in questa zona che si è pensato di trarre locali per<br />

Montenero<br />

(don<br />

grazie alla<br />

cari; ma<br />

la Catechesi e per l’aggregazione e la crescita dei nostri<br />

ragazzi (oratorio).<br />

Augusto<br />

tenacia e alla<br />

disponibili-<br />

Almeno la parte alta della sala certamente tornerà<br />

Bonelli) a<br />

presto a rivivere. Quella idea di Oratorio su cui don<br />

firmare l’Atto<br />

tà di alcuni, e<br />

Gianfranco da anni insisteva, credo che inizi a farsi<br />

di donazione<br />

ad una buona<br />

strada concretamente.<br />

per conto della<br />

dose di provvidenza<br />

(on. Giulio An-<br />

E’ stato dato l’incarico all’Arch. Roberto Cicconi di verificare<br />

il modo migliore di intervento nella ex-galle-<br />

Mensa Vescovile il<br />

02 febbraio 1951.<br />

dreotti), anche quei<br />

Sala cinema Montenero<br />

ria. L’architetto ha presentato un progetto che abbiamo<br />

accettato ed è iniziata la trafila burocratica per le<br />

Contestualmente la parrocchia<br />

di Montenero ottenne<br />

e quella Sala è patrimonio del-<br />

momenti brutti passarono<br />

varie autorizzazioni; è stata indetta una gara di appalto<br />

e i lavori sono stati affidati alla Ditta Rapone Co-<br />

dalla Federconsorzi per una somma<br />

modesta il fabbricato aggiunto all’edifi-<br />

Diremmo che la Sala “Cinema Montenero”<br />

la Parrocchia per sempre.<br />

struzioni.<br />

cio del Consorzio Agrario (commissario Dott. Mira è come un sigillo e una bandiera: storia sofferta e<br />

Certo per fare questo tipo di intervento in una sala<br />

1952) e fu la prima Sala cinematografica parrocchiale<br />

di Montenero. Il vecchio magazzino richiese opere Lasciamo gli anni cinquanta-sessanta e facciamo un<br />

gloriosa.<br />

aperta al pubblico, ci si è dovuti attenere alle vigenti<br />

leggi sulla sicurezza e sottoporre al controllo finale<br />

di aggiornamento; fu concessa alla Parrocchia la licenza<br />

cinematografica delle Sale Parrocchiali; fu pralebrazioni<br />

del 50° di fondazione di B.go Montenero,<br />

salto a Domenica 16 giugno 1985: è l’anno delle ce-<br />

dei Vigili del Fuoco che attesteranno ciò che è di loro<br />

competenza.<br />

ticamente la prima opera realizzata nell’ambito della è il giorno in cui si inaugura, perché restaurato, l’ex<br />

Alla riapertura della sala penso che tutti potremo stare<br />

tranquilli sotto l’aspetto “sicurezza”!<br />

pastorale giovanile.<br />

Cinema Montenero, ribattezzandolo come “Sala Parrocchiale”.<br />

Era il tempo delle Sale cinematografiche parrocchiali,<br />

Al momento i lavori stanno continuando per cui non<br />

del cinema come svago serale; tempo delle attività ricreative<br />

culturali della gioventù; tempo di avvenimenficile<br />

capire questo passaggio avvenuto nel corso dei<br />

“Cinema Montenero” - “Sala Parrocchiale” non è dif-<br />

si può dare con precisione una data di inaugurazione,<br />

l’augurio è che in quel momento importante ci saremo<br />

tutti perché non dimentichiamolo: “la sala è pa-<br />

decenni: la trasformazione della società, la<br />

maggiore capacità di spostarsi da un luogo all’altro,<br />

l’arrivo della cosiddetta “civiltà trimonio della comunità parrocchiale per sempre”!<br />

domenica 16 giugno 1985 viene<br />

moderna”,<br />

hanno fatto sì che una Sala Cinematografi-<br />

(Le frasi in corsivo sono di don Augusto Bonelli e<br />

inaugurato “ l’ex Cinema Montenero, ribattezzato come<br />

“Sala Parrocchiale”<br />

ca in un borgo non avesse più motivo di esse-<br />

tratte dal libro “B.go Montenero 50/68”)<br />


IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG. 12<br />

CENTRO STORICO<br />

Lettere - Delibere<br />

✉<br />

Alcune richieste<br />

al Sindaco<br />

Caro Direttore,<br />

comprendo perfettamente<br />

le grandi responsabilità<br />

che ha il nostro Sindaco,<br />

ma so anche che viene<br />

consigliato da diversi<br />

collaboratori i quali<br />

l’aggiornano sui<br />

problemi, bisogni, e<br />

necessità della comunità,<br />

sennò che consiglieri<br />

sono?<br />

Però non avendo ricevuta<br />

risposta alcuna da chi di<br />

dovere, mi rivolgo a Lei<br />

sperando che queste<br />

poche richieste, vengano<br />

esaudite.<br />

Il Centro Anziani molti<br />

mesi fa chiese se si<br />

potevano collocare alcune<br />

pensiline nei tragitti dei<br />

pulmini, onde riparare<br />

dall’acqua e dal sole i<br />

gruppetti di anziani che<br />

aspettano.<br />

Stesso discorso dicasi per<br />

quelle panchine<br />

sderenate in via Tittoni e<br />

al Centro storico che<br />

vedono tante persone<br />

anziane attendere, con i<br />

pacchi della spesa in<br />

mano e in piedi, il bus<br />

che verrà.<br />

Quando ancora il<br />

“belvedere” dell’antica<br />

posta lasciava vedere la<br />

valle sottostante,<br />

scrivemmo al sig. Sindaco<br />

pregandolo di intervenire<br />

presso il privato che<br />

aveva acquistato il<br />

terreno sottostante la<br />

piazzola, affinché<br />

vietasse la copertura del<br />

cancello di delimitazione<br />

con edera ed altro. Il<br />

proprietario in definitiva<br />

ha oscurato quello che<br />

era il punto più bello di<br />

San Felice Circeo,<br />

patrimonio di<br />

scolaresche, turisti, ecc.:<br />

ma simili luoghi non si<br />

dovrebbero tutelare come<br />

il Pincio di Roma?<br />

Saluti cari<br />

Aldo Alessandrelli<br />

Vice Presidente “Centro<br />

Anziani - Centro Storico”<br />

Delibere dell’Amministrazione Comunale di San Felice Circeo<br />

N. Data Oggetto<br />

36/G.C. 01/03/04 Approvazione progetto preliminare lavori completamento e ampliamento struttura sportiva Ballarin. Presentazione domanda per<br />

l’ammissione ai benefici di cui all’art.1 legge 65/87<br />

117/G.C. 30 /06/04 L.R. 29/92. Diritto allo studio: Richiesta contributi<br />

118/G.C. 30 /06/04 Incarico Centro Operativo Circe per sorveglianza e tutela patrimonio boschivo estate 2004 (4.500,00 €).<br />

119/G.C. 01/07/04 Approvazione piano esecutivo di esercizio 2004.<br />

120/G.C. 01/07/04 Patrocinio all Venta Club Events e compartecipazione alle spese di organizzazione della manifestazione – Torneo “beach<br />

soccer” (25.000,00 €).<br />

121/G.C. 10/07/04 Partecipazione organizzazione raduno bandistico (3.215,00 €).<br />

122/G.C. 13/07/04 Variazione n. 2 al bilancio di previsione. Anno 2004<br />

123/G.C. 13/07/04 Assistenza medico turistica ai cittadini non residenti. Prelivo dal fondo di riserva.<br />

124/G.C. 13/07/04 Presa d’atto graduatoria tirocinanti personale e operatori progetto L. 328/2000.<br />

125/G.C. 14/07/04 Progetto c.s.l. anno 2004. Nomina commissione esaminatrice.<br />

126/G.C. 14/07/04 Attivazione servizio raccolta rifiuti da imballaggio e affidamento periodo 10/07/04 – 31/12/04.<br />

127/G.C. 16/07/04 Patrocinio e contributo alla manifestazione “la più bella del mondo” (4.000,00 €)<br />

128/G.C. 17/07/04 Opposizione decreto ing. Soc. Ind.. Eco/Comune San Felice Circeo. Nomina legale (3.638,26 €)<br />

129/G.C. 14/05/04 Istituzione servizio parcheggio a pagamento aree sedime scuole centro storico.<br />

130/G.C. 20/07/04 Patrocinio e contributo alla manifestazione “Circeo Comix” (5.000,00 €)<br />

131/G.C. 21/07/04 Somme non soggette a pignoramento.<br />

132/G.C. 21/07/04 Variazione n. 3 al Bilancio anno 2004.<br />

133/G.C. 21/07/04 Manifestazioni estate 2004. Approvazione di parte del calendario e impegno di spesa per contributi (59.103,00 €)<br />

134/G.C. 21/07/04 Costituzione in giudizio atto di citazione Telecom s.p.a./Comune. Nomina legale (1.819,13 €)<br />

135/G.C. 21/07/04 Concessione in comodato d’uso all’A.S. Montenero di area di pertinenza della Scuola “G. Capitanio”<br />

136/G.C. 28/07/04 Intervento ad adiuvandum Ministero Beni Culturali/N. Tranquilli presso C.d.S. (4.183,60 €)<br />

137/G.C. 28/07/04 Pagamento spese CTU prof. Emanuele Conte causa Pinotti Cinthia c/Comune di San Felice Circeo. Ord.. 1091/2003. Comm.to<br />

Usi Civici Lazio. (1.000,00 €)<br />

138/G.C. 28/07/04 Patrocinio morale ad artisti per esposizione di proprie opere.<br />

139/G.C. 28/07/04 Patrocinio al movimento artistico Logos e Bidoni “Esasperatismo” per collettiva pittori.<br />

140/G.C. 04/08/04 Prelievo dal fondo di riserva per fini sociali. (245,00 €)<br />

141/G.C. 04/08/04 Prelievo dal fondo di riserva per progetto “Centro diurno per minori” (850,00 €)<br />

142/G.C. 04/08/04 Prelievo dal fondo di riserva per incremento capitolo finalità culturali. (5.500,00 €)<br />

143/G.C. 04/08/04 Richiesta finanziamento alla Regione Lazio legge 42/97.<br />

144/G.C. 04/08/04 Presa d’atto dei verbali e della graduatoria finale progetto C.S.L. approvato con delibera G.C. n. 55/04 e 87/04.<br />

145/G.C. 04/08/04 Concessione patrocinio e contributo economico soc. Just Eventi s.r.l. per manifestazioni di mora e spettacolo.(5.500,00 €)<br />

146/G.C. 07/08/04 Variazione n. 4 al bilancio dell’esercizio anno 2004<br />

147/G.C. 07/08/04 Commissione comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo. Fissazione gettone di presenza.<br />

148/G.C. 07/08/04 Istituzione commissione consultiva servizio noleggio con conducente.<br />

149/G.C. 09/08/04 Patrocinio manifestazione di moda P.zza Lanzuisi.<br />

150/G.C. 13/08/04 Contributo per il permesso di costruire – art. 16 DPR n. 380/01 E S.M.I. adeguamento ISTAT costo di costruzione e tabelle<br />

parametriche oneri di urbanizzazione.<br />

151/G.C. 13/08/04 Progetto sorveglianza e vigilanza aree comunale. Contributo Associazione nazionale Carabinieri – Nucleo protezione civile<br />

(6.000,00 €).<br />

152/G.C. 20/08/04 Lavori di recupero palazzo baronale. Approvazione progetto definitivo.<br />

153/G.C. 23/08/04 L.R. n. 30 del 16.7.98. Integrazione servizi minimi trasporto pubblico urbano.<br />

154/G.C. 25/08/04 Approvazione patrocinio e contributo concerto lirico e concerto Napoli a modo mio. (600,00 €)<br />

155/G.C. 25/08/04 Erogazione finanziamento Congresso internazionale sulla Sindone (4.000,00 €).<br />

156/G.C. 25/08/04 Approvazione patrocinio sommerfest e caccia alla lepre meccanica.<br />

48/C.C. 17/06/04 Realizzazione di Parco Pubblico Villa M. E. Lepido. Determinazione e avvio procedimento.<br />

49/C.C. 17/06/04 Servizi Parcheggi a pagamento stagionale. Modifiche aree pubblice e strade adibite alla sosta.<br />

50/C.C. 01/07/04 Risposta ad interrogazioni.<br />

51/C.C. 01/07/04 Ratifica variazione n.1 al bilancio di previsione 2004.<br />

52/C.C. 01/07/04 Comunicazione prelievi dal fondo di riserva.<br />

53/C.C. 01/07/04 Concessione della cittadinanza onoraria al sc. Don Augusto Bonelli.<br />

54/C.C. 01/07/04 Approvazione perizia alienazione sig.ra Piacenti Paola.<br />

55/C.C. 01/07/04 Approvazione perizia di alienazione sigg. Cestra Vincenzo, Roberta Virginia, Daniela e Valeria.<br />

56/C.C. 01/07/04 Approvazione protocollo d’intesa AUSL di Latina per svolgimento attività risocializzanti da parte dei disagiati mentali.<br />

57/C.C. 01/07/04 Regolamento comunale sulla tutela della riservatezza di dati personali.<br />

58/C.C. 01/07/04 Intitolazione largo stradale a Gino Superti.<br />

59/C.C. 01/07/04 Intitolazione strada Giuseppe Ceccarelli.<br />

60/C.C. 01/07/04 Intitolazione largo Enrico Fabrizi.<br />

61/C.C. 01/07/04 Intitolazione strada don Giuseppe Capitanio.<br />

62/C.C. 01/07/04 Intitolazione piazzola Norberto Campioni.<br />

segue a pagina 13


PERSONAGGI TIPICI<br />

Anneddoti<br />

Duméneche, assessore<br />

anziano<br />

Domenico era un contadino un po’ rozzo,<br />

analfabeta, ma benestante. Un tempo,<br />

quando qualcuno possedeva più di un vigneto<br />

era considerato ricco. Domenico era uno di<br />

questi.<br />

La moglie, “Fulumena” era più scaltra di lui. Aveva<br />

frequentato la seconda elementare e pertanto sapeva<br />

scribacchiare e leggicchiare. Essendo anche alquanto<br />

ambiziosa, aveva convinto il marito a presentarsi<br />

candidato alle prossime elezioni comunali e,<br />

poiché per concorrere a qualsiasi elezione il candidato<br />

doveva saper eseguire la propria firma, Filomena<br />

si improvvisò maestra.<br />

La sera, dopo cena, impartiva lezioni al coniuge. Iniziò<br />

con le aste, poi con i quadretti, indi con i cerchietti<br />

e così via. Per Domenico una sofferenza. La<br />

penna gli pesava molto più della zappa.<br />

Comunque, un po’ con le lusinghe, un po’ con le minacce,<br />

Filomena raggiunse lo scopo: suo marito imparò<br />

a fare la propria firma, sia pure approssimativamente<br />

e così fu eletto assessore anziano.<br />

Per i profani precisiamo che l’assessore anziano era<br />

colui che, dopo il sindaco, aveva ricevuto più voti dai<br />

consiglieri; pertanto diventava vice-sindaco di diritto.<br />

Siamo agli inizi degli anni venti e non essendo ancora<br />

in vigore il concordato tra lo Stato italiano ed il Vaticano,<br />

il matrimonio celebrato in Chiesa non aveva<br />

alcun effetto civile.<br />

Era stata fissata una certa data per la celebrazione di<br />

un matrimonio sul Municipio, ma proprio pochi giorni<br />

prima dell’avvenimento il sindaco si ammalò e pertanto<br />

l’incombenza cadde sull’assessore anziano.<br />

Il povero Domenico, essendo analfabeta, non sapeva<br />

come cavarsela. Era imbarazzatissimo e al solo pensiero<br />

del rito, sudava freddo.<br />

segue da pagina 12<br />

IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG. 13<br />

DELIBERE<br />

Intervenne la moglie Filomena, la quale prese accordi<br />

con il segretario comunale. Questi avrebbe pensato<br />

a tutto il rituale, compresa la lettura degli articoli<br />

di legge e l’assessore anziano, ad un cenno, rivolgendosi<br />

agli sposi, doveva soltanto pronunciare la<br />

seguente frase: “In nome della legge, vi dichiaro marito<br />

e moglie”.<br />

Purtroppo, nel momento cruciale, l’assessore anziano,<br />

alquanto emozionato, forse anche a causa della<br />

fascia tricolore a tracolla, s’ingarbugliò, cosicché, invece<br />

di pronunciare la frase fatidica, disse: “A nome<br />

de mogliema, vi dichiaro marito e legge”.<br />

Il matrimonio, ormai nullo, fu rinviato e celebrato a<br />

guarigione avvenuta del sindaco.<br />

da O’KEA’MUS<br />

di Andrea De Sisti<br />

63/C.C. 01/07/04 Intitolazione strada Raffaele Risaliti.<br />

64/C.C. 01/07/04 Intitolazione piazzale Giampaolo Cresci.<br />

65/C.C. 01/07/04 Intitolazione strada don Giacinto Tacconi.<br />

66/C.C. 01/07/04 Intitolazione strada Rocco Capponi.<br />

67/C.C. 01/07/04 Intitolazione strada Edvige Seripa.<br />

68/C.C. 09/08/04 Interrogazioni<br />

69/C.C. 09/08/04 Porto turistico. Determinazioni.<br />

70/C.C. 09/08/04 Piano di lottizzazione “Le Magnolie” soc. Ventidue. Determinazioni.<br />

71/C.C. 09/08/04 Parametri e modalità per la misura dell’indennità risarcitoria del danno ambientale per le opere<br />

abusive realizzate in aree sottoposte a vincolo.<br />

72/C.C. 09/08/04 Ratifica variazione n. 2 di bilancio di previsione anno 2004.<br />

73/C.C. 09/08/04 Comunicazioni prelievi dal fondo di riserva.<br />

Oroscopo di Ottobre 2004<br />

di Aldebaran<br />

Ariete<br />

Le influenze di Mercurio, Marte e Giove sono in opposizione al vostro segno. Se non<br />

fate attenzione questo mese potrebbe rivelarsi pieno di contrarietà di ogni genere.<br />

Prestate un particolare riguardo alle ossa e all’artrosi. (dal 21/3 al 20/4)<br />

Toro<br />

Il mese comincia bene: la Luna è nel vostro segno! Anche l’amore è stabile e le<br />

relazioni personali sono favorite. Ottimo momento per fare progetti di lavoro anche<br />

in campo creativo. I nativi del Toro nascondono quasi sempre un lato artistico.<br />

(dal 21/4 al 21/5)<br />

Gemelli<br />

Le energie sono alte. Vi sentite pieni di voglia di fare e ciò è già positivo. Ottimi<br />

i rapporti d’amore. Buono l’equilibrio che esiste tra i vostri bisogni e quelli della<br />

persona amata. Momento favorevole per le questioni economiche. (dal 22/5<br />

al 21/6)<br />

Cancro<br />

Nell’aria di ottobre è presente qualche difficoltà. Cercate di essere pazienti (so<br />

che ne siete capaci) e fatevi assorbire dal lavoro che state svolgendo e non pensate,<br />

per il momento, a cose nuove. Concentrate bene l’energia, non disperdetela.<br />

(dal 22/6 al 22/7)<br />

Leone<br />

Generalmente voi, così leali, vi fidate degli altri: fate attenzione, in questo periodo,<br />

a non sopravvalutare chi non merita. Desiderio di fare nuove esperienze anche in<br />

campo esoterico. Bene l’amore e ottima la forma fisica. (dal 23/7 al 23/8)<br />

Vergine<br />

Godete ancora del benefico effetto che vi ha lasciato Giove. Siete più sicuri di voi<br />

stessi e potete dirigervi in molte direzioni. La vostra mente vi aiuterà a raggiungere<br />

obiettivi concreti e soddisfacenti. (dal 24/8 al 22/9)<br />

Bilancia<br />

Mese eccellente! Straordinarie energie planetarie vi accompagnano favorevolmente.<br />

Dovete esprimervi al meglio, senza fare confusione; riuscirete a conseguire<br />

ciò che desiderate in armonia con voi stessi e con il mondo esterno. (dal<br />

23/9 al 23/10)<br />

Scorpione<br />

Anche se avete sempre pensato di sapere che cosa fare, in questo periodo potreste<br />

mettere in dubbio la validità delle vostre idee. Siete un po’ sotto tono. Evitate<br />

quindi inutili sforzi. Siate sinceri con voi stessi. (dal 24/10 al 21/11)<br />

Sagittario<br />

Siete molto produttivi e intraprendenti in questo periodo. Avete una speciale capacità<br />

di giudizio che vi fa andare a fondo nelle cose. Portate avanti progetti e<br />

nuovi impegni. Avrete buon esito. (dal 22/11 al 21/12)<br />

Capricorno<br />

Ci sono un po’ di ostacoli, al momento, poiché sono molte le energie celesti in<br />

dissonanza, ma non lasciatevi prendere dalla tristezza: supererete tutto. Prendete<br />

coscienza che gli ostacoli sono necessari per imparare a superarli. (dal 22/12<br />

al 20/1)<br />

Acquario<br />

Buone prospettive di lavoro o di nuova occupazione. In questo mese tutto va alla<br />

grande. Mercurio, Marte e Giove vi sono amici e quindi sappiate cogliere possibili<br />

vantaggi nello studio, nella “carica” energetica e perché no … … in possibili<br />

entrate di denaro. (dal 21/1 al 19/2)<br />

Pesci<br />

Qualche contrasto nella vita sentimentale, ma passeggero. Siete spinti da un rinnovato<br />

senso di libertà. Molto bene, ma che sia un sentimento che vi aiuta a crescere<br />

e non ad evitare le vostre responsabilità. (dal 20/2 al 20/3)


IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG. 14<br />

SPORT<br />

Calcio e Tempo Libero<br />

Inizia il campionato 2004 - 2005<br />

La Nuova Circe è pronta<br />

La Nuova Circe è pronta ai<br />

blocchi di partenza per una<br />

nuova stagione agonistica<br />

nel campionato di Promozione e questa<br />

volta non ha alcuna intenzione di<br />

soffrire, come nella scorsa stagione,<br />

quando la salvezza è arrivata a poche<br />

giornate dal termine. Quest’anno è inserita<br />

nel girone C, nel quale sono<br />

assenti le formazioni della provincia<br />

ciociara, mentre ci sono diverse squadre<br />

del comprensorio romano ed in<br />

particolare dei Castelli Romani. L’inserimento<br />

in questo girone è stato<br />

accolto con grande soddisfazione dalla<br />

dirigenza, presidente Ciampa in testa.<br />

Benché il livello tecnico di questo<br />

campionato sia certamente più alto,<br />

siamo certi che al cospetto di squadre<br />

più preparate tecnicamente, ma dall’agonismo<br />

meno esasperato rispetto<br />

a quelle del comprensorio ciociaro,<br />

una Nuova<br />

Circe potenziata<br />

in tutti i<br />

reparti, possa<br />

fare la sua<br />

bella figura.<br />

Il presidente<br />

Ciampa non<br />

ha badato a<br />

spese prendendo<br />

sul<br />

mercato alcuni<br />

ottimi elementi<br />

che<br />

hanno militato anche nei campionati<br />

di categoria superiore, gettando così<br />

le basi per un campionato di vertice.<br />

Quest’anno sono previsti due soli elementi<br />

in campo in età di lega, un ragazzo<br />

del 1985 ed uno del 1986,<br />

questa nuova regola condivisa dalla<br />

gran parte degli addetti ai lavori dovrebbe<br />

proporre un campionato qualitativamente<br />

migliore rispetto a quello<br />

della scorsa stagione. Le partenze un<br />

po’ a sorpresa di Ruggiero e del bomber<br />

Ezio Vecchio, oltre a quelle di Calisi<br />

e Argentesi, non hanno messo in<br />

crisi la dirigenza sanfeliciana che ha<br />

preso i difensori Macone (ex Gaeta) e<br />

Di Pinto (ex Bassiano), i centrocampisti<br />

Dosio (già alla corte di mister Ceccarelli<br />

nella trionfale cavalcata che<br />

portò la Nuova Circe in Promozione),<br />

Isotton (ex B. Hermada), Pecchia (ex<br />

Priverno) e Reggio (ex Terracina<br />

1925), gli attaccanti Monti (ex Aprilia),<br />

Mancini (elemento locale in età<br />

di lega su cui la Nuova Circe è pronta<br />

a scommettere) e Maragoni (elemento<br />

esperto che ben conosce l’ambiente<br />

sanfeliciano), per concludere con<br />

l’estremo difensore Percolo (ex Vis<br />

Terracina), nella rosa della squadra<br />

di Tommaso Di Prospero<br />

sono altresì integrati alcuni elementi<br />

in età di lega ed altri tornati da vari<br />

prestiti. Si comincia con la Coppa Italia,<br />

però il vero obiettivo resta senz’altro<br />

il campionato che inizia il 3 ottobre<br />

a B. S. Maria contro il Real Latina<br />

per uno dei tanti derby che ci verranno<br />

proposti in questa stagione. Le<br />

squadre maggiormente accreditate alla<br />

vittoria finale sono il Pomezia, già<br />

vicino al salto di categoria nella passata<br />

stagione, la Vis Artena, il Sezze<br />

del presidente Bucciarelli, il Pontinia<br />

di mister Cencia ed ovviamente la<br />

Nuova Circe. L’impegno finora profuso<br />

dal presidente Ciampa e dal direttore<br />

sportivo Senesi, non si è limitato<br />

al rafforzamento della squadra ma è<br />

andato ben oltre visto che in questa<br />

stagione agonistica l’ingresso all’Aldo<br />

Ballarin sarà gratuito per tutti, nella<br />

speranza di vedere finalmente il<br />

pubblico sanfeliciano pronto a sostenere<br />

l’undici di mister Ceccarelli. A<br />

breve scadenza verrà effettuata una<br />

copertura parziale delle gradinate<br />

dell’Aldo Ballarin che metterà al riparo<br />

gli spettatori nelle giornate di cattivo<br />

tempo. Il nostro augurio è che<br />

l’indiscutibile impegno e dedizione<br />

della dirigenza sanfeliciana venga<br />

premiata con un campionato di vertice,<br />

sostenuto da una collettività finalmente<br />

presente e pronta a tifare per<br />

un sodalizio, quello rosso blu della<br />

Nuova Circe, nato nell’ormai lontano<br />

1959, che rappresenta da qualche<br />

anno, una delle realtà calcistiche più<br />

fulgide della nostra provincia.<br />

La rosa della squadra per la stagione<br />

2004/2005<br />

Portieri: Magnanti e Percolo. Difensori:<br />

Macciacchera, Macone, Tulli, Senesi,<br />

D’Andrea, Tramentozzi, Di Pinto,<br />

Capponi R. Centrocampisti: Dosio, Benetti(cap);<br />

Amato, Iannitti, Isotton,<br />

Pecchia, Reggio, Bracciale, Macchiusi,<br />

Capponi A, Palmerio, Martufi, Egidi.<br />

Attaccanti: Rossi, Mancini, Maragoni,<br />

Monti, Percoco M.<br />

Pesca d’altura<br />

Al Circeo una tappa<br />

del circuito<br />

internazionale di drifting<br />

di Ennio Bravo<br />

Era il 1989 quando appena 36<br />

soci, mossi dalla passione per<br />

il mare e per la pesca sportiva<br />

davano vita all’Associazione “Circeo<br />

Fishing Club”, il cui scopo era quello di<br />

promuovere e di sviluppare la pratica di<br />

sport connessi con il mare, la pesca<br />

sportiva, la motonautica e la vela. Ulteriori<br />

motivazioni erano quelle di sensibilizzare<br />

i giovani verso tali attività, impegnarsi<br />

per la tutela della Cultura locale<br />

del Mare, organizzando manifestazioni<br />

ed eventi volti al monitoraggio<br />

delle risorse ambientali e paesaggistiche,<br />

impegnandosi in attività anche di<br />

alto rilievo sociale, come consentire ai<br />

disabili e/o portatori di handicap, quando<br />

possibile, la pratica di sport nautici.<br />

Numerose le competizioni svolte negli<br />

anni e ancor più numerosi i successi ottenuti,<br />

anche in campo nazionale, hanno<br />

attratto sempre più persone all’Associazione,<br />

tanto che il numero dei soci<br />

saliva a 150 già nel 1995.<br />

Le iniziative cui l’Associazione si è dedicata<br />

non si sono limitate all’organizzazione<br />

di eventi puramente sportivi,<br />

ma anche alla raccolta della memoria<br />

storica del primo pescatore del Circeo,<br />

Amedeo Pagliaroli, la cui autobiografia,<br />

curata, documentata ed edita dall’Associazione<br />

è stata donata agli alunni della<br />

scuola media “Leonardo da Vinci.”<br />

I ragazzi, per ben 6 anni consecutivi,<br />

inoltre, sono stati i protagonisti della<br />

manifestazione “ragazzi a pesca” che<br />

ha visto l’entusiasta partecipazione di<br />

giovani dai 6 ai 14 anni.<br />

Con grande rammarico degli organizzatori<br />

e dei partecipanti delle scorse<br />

edizioni, l’estate 2004 vede la mancanza<br />

della settima edizione “ragazzi<br />

a pesca”, poiché l’impegno e le risorse<br />

sono state finalizzate a far entrare<br />

il Circeo Big Game in un circuito internazionale<br />

di pesca d’altura in drifting,<br />

l’Italian Sportfishing Master Circuit.<br />

La presentazione del programma si è<br />

tenuta venerdì 3 settembre alla presenza<br />

della stampa e degli sponsor<br />

presso l’Hotel Maga Circe, mentre il<br />

raduno degli equipaggi, con la consegna<br />

dei materiali e del regolamento, è<br />

avvenuto sabato 11 settembre nel pomeriggio.<br />

Lo svolgimento della gara invece si è<br />

tenuta dalle ore 8.00 alle ore 16.00 di<br />

domenica 12 settembre.<br />

Dopo il rientro, fissato alle ore 16.00, si<br />

è dato inizio alla pesatura del pescato<br />

ed all’immediata stesura della classifica.<br />

Vincitore della gara è risultato il team<br />

“Scarola” dell’Associazione Circeo Fishing<br />

Club con un pescato di 37 Kg – capitano:<br />

Enzo Lanzuisi; equipaggio: Egle<br />

Lanzuisi, Erminio D’Ambrosio, Pino Tartufi.<br />

Il ricavato del pescato è stato devoluto<br />

in beneficenza alla Parrocchia S.<br />

Maria degli Angeli.<br />

Tuttavia le speranze per un prossimo<br />

futuro sono quelle di veder realizzati<br />

entrambi gli eventi, ”Circeo Big Game” e<br />

“Ragazzi a pesca”, nella stessa giornata,<br />

per creare un unico grande evento<br />

che risponda alle esigenze di piccoli e<br />

grandi pescatori.


IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG. 15<br />

TEMPO LIBERO<br />

Lo spazio della città<br />

Polenta con funghi e caccia<br />

I film più visti<br />

Le chiavi di casa<br />

di Alessia Bravo<br />

Incredienti<br />

600 grammi di farina di mais<br />

500 grammi di funghi galletti o lattarini<br />

10 pezzi di piccola caccia (tordi, beccafichi, allodole)<br />

5 salsicce fresche piccanti<br />

50 grammi di pecorino<br />

50 grammi di parmigiano<br />

vino rosso<br />

olio<br />

pomodoro<br />

Fate rosolare la cacciagione e le salsicce con olio e aglio, poi versate mezzo bicchiere di vino rosso<br />

e fatelo evaporare. Aggiungete i funghi interi (precedentemente mondati e lavati) e i pelati, salate<br />

e lasciate cuocere sul fuoco dolce per circa un’ora. Nel frattempo avrete cotto la polenta per<br />

45 minuti. A cottura ultimata, versate la polenta sulla spianatoia, copritela con il sugo e cospargetela<br />

di pecorino e parmigiano.<br />

da la “LA VISCOTTA Ricette di San Felice Circeo”<br />

di Angela Bassani<br />

Piste ciclabili - Raccolta Firme<br />

Sul prossimo numero di Dicembre 2004, verrà dato conto delle firme raccolte per la richiesta<br />

di piste ciclabili a San Felice Circeo.<br />

ORA LEGALE<br />

di Fabio Serrecchia e Antonio di Salvo<br />

Riceviamo da un lettore una lunga lettera che in sintesi pone la seguente domanda: quando si<br />

considera tacitamente accettata dal committente l’opera dell’appaltatore? Riportiamo di seguito<br />

la risposta del legale.<br />

Si segnala all’attenzione del lettore una recentissima sentenza della Corte di Cassazione in materia<br />

di appalto. L’Art. 1655 c.c. definisce l’appalto (cfr. art. rich.). L’art. 1665 c.c. prevede che<br />

(cfr. art. 1665 c.c.) Dalla semplice lettura dell’articolo ult. richiamato, si comprende agevolmente<br />

l’importanza che riveste in materia di appalto, l’accettazione dell’opera da parte del committente;<br />

rappresenta, infatti, un passaggio necessario affinché si producano effetti giuridici ben<br />

determinati tra i quali, il diritto dell’appaltatore al pagamento del prezzo. Va da se che la disciplina<br />

di tale “passaggio” debba essere particolarmente rigida al fine di evitare strumentalizzazioni tese,<br />

ad esempio, a procrastinare nel tempo il pagamento del corrispettivo dovuto. In quest’ottica di<br />

“rigidità” trova il proprio fondamento l’”accettazione tacita”. Il terzo comma dell’art. 1665 c.c. prevede<br />

che in mancanza di accettazione per fatto e colpa imputabile al committente, l’opera si intende<br />

accettata e, conseguentemente, sorge il diritto dell’appaltatore a ricevere il corrispettivo pattuito.<br />

La Corte di Cassazione con la sentenza 17.06.2004 n. 11349 che si segnala, offre un contributo<br />

autorevolissimo in materia di accettazione tacita. La sentenza, infatti, afferma che


IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG. 16<br />

VARIE<br />

Annunci - Numeri Utili<br />

segue dalla pag. 2<br />

A.C. Blanc<br />

vi erano problemi o malintesi, parlando perfettamente<br />

il tedesco.<br />

Dopo la Guerra e la ripresa dell’insegnamento a Roma,<br />

la fama internazionale di <strong>Alberto</strong> Carlo Blanc cresce rapidamente.<br />

Diventa Segretario-Generale dell’Istituto di<br />

Paleontologia Umana di Roma, Presidente della Commissione<br />

per le Linee di Riva del IV e V Congresso Internazionale<br />

del Quaternario (INQUA) 1953-1961, Redattore<br />

della Rivista di fama internazionale multilingue<br />

“Quaternaria. Storia Naturale e Culturale del Quaternario”.<br />

Le sue scoperte sui movimenti delle linee di riva<br />

del Mediterraneo (Lazio, Genova, Versilia, Calabria, Puglie)<br />

e le informazioni sul clima date dalla fauna e dalla<br />

flora dei giacimenti scavati sono diventate storiche. I<br />

suoi lavori sulle abitudini di vita delle più antiche genti<br />

laziali (crani di Neanderthal del Circeo e di Sacco Pastore,<br />

disegni della Basua e di Grotta Romanelli, ricostruzioni<br />

di cerimonie religiose e di riti Neandertaliani)<br />

hanno tutti contribuito a che <strong>Alberto</strong> Carlo Blanc acquistasse<br />

fama internazionale.<br />

Viaggiava spesso, accompagnato quando possibile<br />

dalla famiglia.<br />

Ricordiamo tutte i nostri viaggi con papà in Africa negli<br />

anni cinquanta (Algeria, Tunisia, Libia). Il nostro<br />

percorso verso il Congresso INQUA a Barcelona e Madrid<br />

nel 1953 in una Chevrolet rossa attraverso il Sud<br />

della Francia e la Spagna. Gli intensi periodi di scavo<br />

nelle grotte del Circeo e le ore che tutte noi figlie trascorravamo<br />

pulendo teschi e segnando la posizione<br />

precisa negli strati di scavo di ogni selce o sasso lavorato<br />

od ossa. Un lavoro da certosini che papà ci<br />

pagava con qualche lira da spendere durante la festa<br />

del paese al Circeo, ma che facevamo con gioia, perché<br />

in tal modo sentivamo di far parte del suo mondo.<br />

<strong>Alberto</strong> Carlo Blanc ha avuto diversi incarichi, tra i<br />

quali quello di consigliere della Wenner Gren Foundation<br />

for Anthropological Research di New York e di<br />

Presidente Eletto della Unione Internazionale delle<br />

Scienze Preistoriche e Protostoriche per il quadriennio<br />

1958-1962, che doveva culminare con il VI Congresso<br />

Internazionale delle Scienze Preistoriche e<br />

Protostoriche da lui organizzato a Roma, 29 agosto -<br />

3 settembre 1962.<br />

Il destino non voleva che ciò avvenisse! Durante uno<br />

scavo a Natale in Puglia in un villaggio di pescatori a<br />

Leuca alla fine del 1958 comincia a sentirsi stanco.<br />

Un esame clinico scopre che anni di tensione altissima<br />

non controllata avevano consumato vari organi<br />

essenziali (reni, fegato milza, ecc). Il cuore era forte,<br />

ma i migliori specialisti da noi consultati prevedevano<br />

che non sarebbe durato più di un anno. La moglie<br />

Elena affranta nasconde la verità al marito così<br />

pieno di progetti e di speranze. La figlia Maria Cristina<br />

parte con lui per tre mesi negli Stati Uniti, (primavera<br />

1959) viaggio già programmato, durante il<br />

quale viene visitato alla famosa Mayo Clinic di Rochester<br />

ed all’Ospedale Universitario di Chicago. Il<br />

responso rimane lo stesso! Il 3 luglio 1960 dopo un<br />

lungo periodo di incoscienza dovuta al rallentato<br />

funzionamento dei reni, <strong>Alberto</strong> Carlo Blanc si spegne<br />

a Roma assistito dalla moglie e dalle figlie ancora<br />

giovani, all’età di 54 anni. Gli erano sopravissuti<br />

entrambi i genitori, per i quali questo fu un terribile<br />

dolore.<br />

E’ stato seppellito nel piccolo cimitero del Circeo, dove<br />

aveva trascorso molte delle sue ore più belle e dove<br />

aveva fatto tante delle sue scoperte piu importanti,<br />

di fronte alla pianura pontina da lui tanto amata.<br />

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A n n i v e r s a r i o<br />

• Il 24 settembre è stato l’anniversario del matrimonio dei coniugi Nunzia e Giovanni Aquino. Sono passati<br />

17 anni e sono sempre un esempio d’amore. Auguri dagli amici.<br />

• Il 14 ottobre sono 15 anni di matrimonio di Augusta e Silvano Nicoletti. Auguri dagli amici.<br />

• Il 26 settembre si sono sposati Genni Frascadore e Davide Voncini. Auguri e felice matrimonio da Anna<br />

Rognoni.<br />

C o m p l e a n n i<br />

• Il 19 agosto, Amedeo Calisi ha compiuto 99 anni (è nato il 19 agosto 1905 a San Felice Circeo). Auguri<br />

affettuosi da Antonietta, Dante e Elena.<br />

• Auguri a Fabiola Di Maggio. Il 18 settembre è stato il suo compleanno. Gli amici dall’Associazione “Il Centro<br />

Storico”<br />

• Il 4 settembre Franco Coccia ha compiuto 56 anni. Auguri dagli amici dell’Associazione “Il Centro Storico”<br />

• Le cognate augurano buon compleanno (22 settembre) a Fernando Ciammaruconi.<br />

• Il 23 settembre è stato il compleanno di Antonio Ferraioli. Auguri dalle sorelle.<br />

• I nipoti Chiara e Samuele augurano buon compleanno (27 settembre) ad Anna Rognoni.<br />

• Il 30 settembre è stato il compleanno di Simona Donnarumma. Auguri dalla zia Anna.<br />

• Il 1 ottobre è stato il compleanno di Emiliano Di Maggio. Auguri dalla nonna, dalle zie e dalle cuginette.<br />

• 1° compleanno di Michela Brizzi il 2 ottobre 2004. Tanti auguri alla piccola, ai genitori e ai nonni dai Soci<br />

dell’Associzione “Il Centro Storico”.<br />

• Buon compleanno (8 ottobre) a Floriana Caddeo dalle nonne e dalle zie.<br />

• Rossano Mestrinaro il 27 ottobre compie 8 anni. Auguri dalla sorellina Giulia e dalla cuginetta Giordana.<br />

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continua da pag. 15<br />

Poesie<br />

‘sto mare verde, bello pe ‘rdavero,<br />

che ‘nconosceva l’unto der petroijo.<br />

Che nun ciaveva sparzo sur fondale,<br />

buste, monnezza e scarti ‘durinale.<br />

Perciò pure s’aitaca aspettava<br />

li proci, r’cane, e la paziente moije<br />

lui troppo imbambolato ‘ncè penzava,<br />

preso da stò contorno che distoije.<br />

E ijè ce vorze più de quarche annetto<br />

pe riportà a Penelope l’affetto.<br />

Questo pe divve che r’Circeo d’allora<br />

posato sopra un mare de cristallo<br />

è stato pe millenni la dimora<br />

de gente c’ha lottato pe sarvallo.<br />

Ma ‘nce l’ha fatta cor moderno avvento<br />

de questi proci 3 , maghi der cemento.<br />

Pasquino del Circeo<br />

1 EEA - Circeo<br />

2 Scriba – emanuenze, scrivano<br />

3 Proci moderni – vedi “il sacco del Circeo”<br />

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continua da pag. 15<br />

ORA LEGALE<br />

da parte del committente. Le prime due ipotesi<br />

(commi 1 e 2) ricorrono allorché il committente cui<br />

sia pervenuto l’invito a procedere alla verifica dell’opera,<br />

tralasci di provvedervi senza giusti motivi<br />

oppure, avendo a tanto provveduto, non comunichi<br />

i risultati all’appaltatore entro un breve termine. Il<br />

comma 4 dell’art. 1665 c.c. prevede come presupposto<br />

dell’accettazione la consegna dell’opera parte<br />

al committente e come fatto concludente la ricezione<br />

senza riserve di quest’ultimo anche se non si<br />

è proceduto alla verifica. Mentre la consegna costituisce<br />

un atto puramente materiale che si attua mediante<br />

la messa a disposizione del bene a favore<br />

del committente, l’accettazione esige, al contrario,<br />

che il committente esprima il gradimento dell’opera<br />

stessa, con conseguente manifestazione negoziale<br />

che comporta l’esonero dell’appaltatore da<br />

ogni responsabilità per vizi e difformità dell’opera<br />

ed il conseguente suo diritto al pagamento del<br />

prezzo. …>> (cfr. Cass. 17.6.2004 n. 11349).<br />

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