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Colla di fibrina autologa ad uso perioperatorio ... - Blood Transfusion

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<strong>Colla</strong> <strong>di</strong> <strong>fibrina</strong> <strong>autologa</strong> <strong>ad</strong> <strong>uso</strong> <strong>perioperatorio</strong>: un caso<br />

clinico esemplificativo. Considerazioni applicative e<br />

me<strong>di</strong>co legali<br />

Flavio Tarantino (1) , Maurizio Calcagni (2) , Antonio Flores (3) , Aldo Gobbi (4) ,<br />

Anna Maria Porrini (1) , Massimo Signorini (5)<br />

(1)<br />

Servizio <strong>di</strong> Anestesia - Multime<strong>di</strong>ca, Sesto San Giovanni, Milano<br />

(2)<br />

Sezione <strong>di</strong> Chirurgia della mano - Multime<strong>di</strong>ca, Sesto San Giovanni, Milano<br />

(3)<br />

Servizio <strong>di</strong> Immunoematologia e Trasfusionale - AO Fatebenefratelli e Oftalmico, Milano<br />

(4)<br />

Servizio <strong>di</strong> Immunoematologia e Trasfusionale - Ospedale G Fornaroli, Magenta, Milano<br />

(5)<br />

Servizio <strong>di</strong> Chirurgia Plastica - Multime<strong>di</strong>ca, Sesto San Giovanni, Milano<br />

Authors present an interesting and suggestive<br />

clinical case of perioperative use of autologous fibrin<br />

glue in maxillo-facial surgery.<br />

Juri<strong>di</strong>cal and applicative reflexes are also<br />

evaluated.<br />

So, is confirmed and emphasized univocal and<br />

exclusive role of Public <strong>Transfusion</strong>al Service in<br />

separation, conservation and clinical <strong>di</strong>stribution of<br />

autologous fibrin glue.<br />

Parole chiave: colla <strong>di</strong> <strong>fibrina</strong> <strong>autologa</strong>, emoderivati <strong>ad</strong><br />

<strong>uso</strong> locale <strong>perioperatorio</strong>, Me<strong>di</strong>cina Legale<br />

Key words: autologous fibrin glue, local surgical<br />

haemoderivative use, Forensic Me<strong>di</strong>cine<br />

Introduzione<br />

L'utilizzo degli emoderivati a scopo topico chirurgico<br />

<strong>perioperatorio</strong>, <strong>ad</strong> esempio la colla <strong>di</strong> <strong>fibrina</strong>, è <strong>di</strong> recente<br />

acquisizione; a partire dagli anni 80 in avanti si è sviluppato<br />

l'<strong>uso</strong> <strong>di</strong> un emoderivato omologo (Tissucol) nelle seguenti,<br />

svariatissime situazioni chirurgiche.<br />

1) Impermeabilizzante delle suture esofagee 9 , intestinali<br />

(duodenali, ileali, coliche) 9,12,14 , bilio<strong>di</strong>gestive 9 ,<br />

tracheali 9,10 , vascolari 3,9,12,16,25-27 .<br />

2) Riparazione delle lesioni degli organi parenchimatosi:<br />

milza 9,21 , fegato 9,12,22 , pancreas 9 , rene 13 .<br />

3) Azione emostatica: letto biliare 9 , resezioni epatiche 9 ,<br />

osso mascellare 20,23 .<br />

Il preparato veniva e viene ottenuto da pool <strong>di</strong> donatori<br />

con tecniche <strong>di</strong> crioprecipitazione.<br />

Ricevuto: 28 giugno 2002 - Accettato: 2 settembre 2002<br />

Corrispondenza<br />

Dott. Flavio Tarantino<br />

Servizio <strong>di</strong> Anestesia - Multime<strong>di</strong>ca<br />

Via Milanese 300<br />

20090 Sesto San Giovanni (MI)<br />

Solo un po' più recentemente, a partire dal 1990, si sono<br />

sviluppate numerose tecniche tendenti <strong>ad</strong> utilizzare<br />

emocomponenti <strong>di</strong> derivazione <strong>autologa</strong>, sempre con<br />

tecniche <strong>di</strong> crioprecipitazione, separazione chimica (<strong>ad</strong><br />

esempio: etanolica), separazione fisica 12 .<br />

Recentissimamente (anni duemila), si è assistito <strong>ad</strong> un<br />

estremo interesse per i derivati plasmatici arricchiti della<br />

componente piastrinica, che veicola i fattori <strong>di</strong> crescita (gel<br />

piastrinico) 1,2,4,6 .<br />

Materiali e meto<strong>di</strong><br />

Nel caso in esame, siamo partiti da un semplice prelievo<br />

venoso <strong>di</strong> 30 mL <strong>di</strong> sangue e si sono ottenuti, in un intervallo<br />

<strong>di</strong> tempo <strong>di</strong> circa 40 minuti primi, secondo la metodologia <strong>di</strong><br />

Tarantino et al., precedentemente descritta 24 , 8 mL <strong>di</strong><br />

fibrinogeno concentrato e circa 15 mL <strong>di</strong> colla <strong>di</strong> <strong>fibrina</strong><br />

<strong>autologa</strong>, utilizzati in via estemporanea nel trattamento<br />

chirurgico <strong>di</strong> seguito descritto (Figure 1 e 2).<br />

Il paziente PR, <strong>di</strong> anni 31, era affetto da <strong>di</strong>splasia fibrosa<br />

del massiccio facciale, asimmetrica.<br />

Il paziente aveva sofferto, in passato, <strong>di</strong> crisi epilettiche<br />

e, in occasione <strong>di</strong> una <strong>di</strong> queste, nel 1990 era svenuto ed<br />

era c<strong>ad</strong>uto, malauguratamente, su <strong>di</strong> un braciere acceso,<br />

ustionandosi in maniera <strong>di</strong>struttiva il volto (narici, labbra,<br />

mento ed orecchie) e la porzione anteriore del collo e, inoltre,<br />

buona parte della parete toracica anteriore e porzioni degli<br />

arti superiori (Figura 3, pre- incidente).<br />

Da allora è stato sottoposto a numerosi interventi <strong>di</strong><br />

chirurgia plastica, che hanno consentito <strong>di</strong> ricostruire<br />

completamente il naso, la bocca, il mento, il collo e le<br />

orecchie (Figure 4 e 5).<br />

Nell'intervento eseguito da uno degli Autori (MS) e<br />

dalla sua équipe si è provveduto <strong>ad</strong> asportare buona parte<br />

del tessuto osteo-fibroso patologico per via endorale<br />

478 LA TRASFUSIONE DEL SANGUE vol. 47 - num. 5 settembre-ottobre 2002 (478-482)


<strong>Colla</strong> <strong>di</strong> <strong>fibrina</strong> <strong>autologa</strong> in chirurgia<br />

Figura 1 - Disposable per la produzione della pre colla<br />

con <strong>di</strong>spensatore in doppia siringa<br />

Figura 2 - <strong>Colla</strong> appena formata (pochi secon<strong>di</strong> dall’inizio<br />

della miscelazione)<br />

Figura 3 - Paziente all’età <strong>di</strong> 18 anni (pre incidente)<br />

Figura 4 - Paziente in visione anteriore e <strong>di</strong> profilo dopo<br />

la ricostruzione plastica<br />

Figura 5 - Paziente in visione anteriore e <strong>di</strong> profilo dopo<br />

la ricostruzione plastica<br />

Figura 6 - Breccia operatoria sinusale dopo asportazione<br />

del tessuto patologico<br />

479


F Tarantino et al.<br />

Figura 7 - <strong>Colla</strong> posizionata dopo asportazione<br />

Figura 8 - Tessuto patologico asportato<br />

Figura 9 - Tumore pre asportazione (6 sezioni TAC)<br />

Figura 10 - Particolare ingran<strong>di</strong>to<br />

(apertura <strong>di</strong> una breccia chirurgica nella mucosa vestibolare<br />

superiore destra) (Figura 6).<br />

Per tale via, si è asportata una ampia porzione <strong>di</strong> tessuto<br />

osteo-fibroso ipertrofizzante, ottenendo il rimodellamento<br />

della porzione destra del viso.<br />

La colla <strong>di</strong> <strong>fibrina</strong> <strong>autologa</strong> è stata impiegata per<br />

tamponare l'emorragia a nappo dal tessuto fibroso<br />

asportato e per rimodellare il sito chirurgico, dopo<br />

l'asportazione del tessuto patologico (Figure 7, 8, 9, 10).<br />

Nella previsione <strong>di</strong> una emorragia intra-operatoria<br />

cospicua e <strong>di</strong>fficilmente gestibile, si è utilizzata, oltre alla<br />

colla <strong>autologa</strong> secondo la meto<strong>di</strong>ca sopra in<strong>di</strong>cata,<br />

l'emo<strong>di</strong>luizione perioperatoria, con salasso <strong>di</strong> circa 900 mL<br />

<strong>di</strong> sangue e reinfusione <strong>di</strong> circa 2.000 mL <strong>di</strong> soluzione<br />

polisalina.<br />

Intra-operatoriamente, si è, inoltre, utilizzata infiltrazione<br />

<strong>di</strong> anestetico locale contenente <strong>ad</strong>renalina; con questi<br />

accorgimenti, durante l'intervento, le per<strong>di</strong>te totali ematiche<br />

sono state veramente molto contenute (circa 300 mL).<br />

Nel post-intervento si è provveduto al contenimento<br />

dell'ematoma post-chirurgico con trattamento locale con<br />

ghiaccio e, inoltre, sono state risomministrate le unità <strong>di</strong><br />

sangue prelevate col salasso iniziale. Il risultato finale è<br />

stato una stabilità quasi assoluta della crasi ematica con<br />

mantenimento dei valori d'ematocrito da un valore <strong>di</strong><br />

partenza <strong>di</strong> 35,7%, Hb 11,3 g/dL, a un valore post-operatorio<br />

<strong>di</strong> Ht 35,5%, Hb 11,2 g/dL, a circa 6 ore dalla fine<br />

dell'intervento. Questi dati sono stati confermati dal<br />

prelievo eseguito la mattina successiva.<br />

Considerazioni me<strong>di</strong>co legali e conclusioni<br />

L'utilizzo imme<strong>di</strong>ato <strong>perioperatorio</strong> della colla <strong>di</strong> <strong>fibrina</strong><br />

<strong>autologa</strong> ottenuta estemporaneamente secondo il semplice<br />

metodo proposto da Tarantino et al. 24 , appare del tutto<br />

conforme e rispondente alle vigenti normative in ambito<br />

trasfusionale.<br />

In particolare, si deve rilevare come essa si assimili, per<br />

evidente ed ovvia analogia, a qualsiasi altro trattamento <strong>di</strong><br />

autoinnesto od autotrapianto <strong>di</strong> vari tessuti.<br />

Appare in tal senso evidente il richiamo agli autoinnesti<br />

<strong>di</strong> cute, <strong>di</strong> segmenti <strong>di</strong> vasi, <strong>di</strong> nervo, <strong>di</strong> osso sino a singole<br />

480


<strong>Colla</strong> <strong>di</strong> <strong>fibrina</strong> <strong>autologa</strong> in chirurgia<br />

componenti tissutali, quali <strong>ad</strong> esempio i condrociti 15 .<br />

L'imme<strong>di</strong>ato utilizzo e la completa preparazione a circuito<br />

chi<strong>uso</strong> e sterile rendono del tutto assimilabile la procedura<br />

a trattamenti più standar<strong>di</strong>zzati ed abituali, quali<br />

l'emo<strong>di</strong>luizione intenzionale perioperatoria o l'emorecupero<br />

<strong>perioperatorio</strong>, del tutto leciti, vali<strong>di</strong> e ben richiamati dal<br />

Decreto Ministeriale 1/9/95.<br />

Trattasi, inoltre, <strong>di</strong> procedura che non determina<br />

stimolazione della proliferazione cellulare, in quanto le<br />

piastrine sono elementi cellulari privi <strong>di</strong> nucleo, ma solo<br />

mo<strong>di</strong>ficazione della forma con liberazione <strong>di</strong> citochine.<br />

E in tal senso, si è espresso l'Istituto Superiore <strong>di</strong> Sanità<br />

in una nota del 27/12/01, precisando anche che si può<br />

ritenere tale procedura una manipolazione minima, così da<br />

non far rientrare tale preparazione tra i prodotti per terapia<br />

cellulare somatica.<br />

L'ISS, sempre nella citata nota, riteneva inoltre che:<br />

1) il prelievo e tutta la procedura <strong>di</strong> preparazione<br />

dell'emocomponente dovevano essere effettuate presso<br />

una struttura trasfusionale;<br />

2) tutto il proce<strong>di</strong>mento doveva avvenire secondo Good<br />

Manufacturing Practices (GMP), garantendo, in modo<br />

particolare, la sterilità del prodotto ed utilizzando<br />

procedure standar<strong>di</strong>zzate e validate;<br />

3) dovesse essere eseguito un controllo <strong>di</strong> qualità <strong>di</strong><br />

processo e <strong>di</strong> prodotto, quest'ultimo da attuarsi <strong>ad</strong><br />

intervalli regolari;<br />

4) dovessero essere assicurate le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />

trasferimento dalla struttura trasfusionale all'utilizzatore,<br />

secondo procedure idonee e che garantissero la sterilità<br />

del prodotto e la conservazione dell'attività.<br />

Tale parere è stato, inoltre, fatto proprio dal Consiglio<br />

Superiore <strong>di</strong> Sanità, che ha istituito all'uopo uno specifico<br />

Gruppo <strong>di</strong> lavoro su "Produzione ed utilizzo <strong>di</strong><br />

emocomponenti in terapia topica".<br />

Il Consiglio ha poi, nella seduta plenaria del 22.03.02,<br />

approvato il parere formulato dal Gruppo <strong>di</strong> lavoro e che si<br />

riassume nei seguenti tre punti, ritenendo necessario che:<br />

1) la materia venga regolamentata, a livello regionale, con<br />

apposite convenzioni (che prevedano le modalità <strong>di</strong><br />

preparazione e <strong>di</strong> forniture delle varie tipologie <strong>di</strong><br />

prodotti emocomponenti) fra le aziende sanitarie sede<br />

<strong>di</strong> struttura trasfusionale e le altre strutture sanitarie,<br />

secondo i principi in<strong>di</strong>cati nel DM 1.09.1995 "Disciplina<br />

dei rapporti fra le strutture pubbliche provviste <strong>di</strong><br />

strutture trasfusionali e quelle pubbliche e private<br />

accre<strong>di</strong>tate e non accre<strong>di</strong>tate, dotate <strong>di</strong> frigoemoteche";<br />

tale decreto prescrive che la convenzione regolante i<br />

rapporti tra le strutture pubbliche dotate <strong>di</strong> Servizio<br />

Trasfusionale e le altre debba <strong>di</strong>sciplinare "…tutte le<br />

attività connesse all'assegnazione, conservazione e<br />

<strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> sangue umano e dei suoi componenti,<br />

al sistema urgenza emergenza e all'attività <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina<br />

trasfusionale";<br />

2) i Centri Regionali <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento e Compensazione<br />

raccolgano i dati relativi ai risultati ottenuti con l'utilizzo<br />

<strong>di</strong> questa nuova modalità <strong>di</strong> <strong>uso</strong> dell'emocomponente<br />

(via topica) al fine <strong>di</strong> consentire il necessario<br />

monitoraggio in merito all'efficacia del trattamento;<br />

3) i <strong>di</strong>spositivi me<strong>di</strong>ci utilizzati per produrre il concentrato<br />

piastrinico siano soggetti a quanto previsto dal DL del<br />

24/2/1997 n° 46, "Attuazione della Direttiva 93/42 CEE,<br />

concernente i <strong>di</strong>spositivi me<strong>di</strong>ci", e, quin<strong>di</strong>, abbiano la<br />

marcatura CEE relativa alla specifica destinazione d'<strong>uso</strong>.<br />

Si viene quin<strong>di</strong> delineando, sulla base <strong>di</strong> tutto quanto<br />

sopra riportato e sulla scorta <strong>di</strong> una confermata e riba<strong>di</strong>ta<br />

riserva <strong>di</strong> legge, la esclusiva ed univoca competenza della<br />

struttura trasfusionale ospedaliera pubblica nella<br />

preparazione e fornitura della colla <strong>di</strong> <strong>fibrina</strong> e del gel<br />

piastrinico, anche <strong>di</strong> natura <strong>autologa</strong>, in quanto e comunque<br />

emocomponente ed emoderivato, anche se utilizzato con<br />

modalità nuova ed atipica con <strong>uso</strong> topico <strong>perioperatorio</strong>.<br />

Appare comunque evidente, e in tal senso necessario e<br />

doveroso, che la struttura trasfusionale <strong>di</strong> riferimento si<br />

debba far carico, nella pratica applicazione delle procedure,<br />

<strong>di</strong> acquisire <strong>di</strong>spositivi e presi<strong>di</strong> che permettano la<br />

preparazione, anche <strong>di</strong> ridotti volumi <strong>di</strong> colla <strong>di</strong> <strong>fibrina</strong><br />

<strong>autologa</strong>, così da evitare al paziente inutili e defatiganti<br />

procedure <strong>di</strong> predeposito non rapportate (se non <strong>ad</strong><strong>di</strong>rittura<br />

esuberanti ed eccedenti) alle reali necessità cliniche e<br />

tecniche del caso concreto.<br />

In conclusione, alla luce <strong>di</strong> tutto quanto sopra analizzato,<br />

riportato e <strong>di</strong>scusso, si deve confermare che la procedura<br />

descritta nel caso proposto e la sua esecuzione pratica,<br />

come originariamente descritta da Tarantino et al. 24 , possa<br />

trovare piena e congrua applicazione clinica, con l'evidente<br />

vantaggio <strong>di</strong> una procedura semplice, a bassi costi ed a<br />

livello applicativo <strong>di</strong> ogni struttura trasfusionale. Sarà, così,<br />

possibile offrire al curante e al paziente una risposta coerente<br />

e congrua alle attese ed alle aggiornate necessità cliniche e<br />

operatorie.<br />

La preparazione con metodo fisico semplice, in circuito<br />

chi<strong>uso</strong> e sterile, con possibilità <strong>di</strong> preparare anche volumi<br />

ridotti <strong>di</strong> fibrinogeno, da poter conservare ed inviare al<br />

chirurgo unitamente alla siringa a due vie, da attivarsi<br />

nell'imme<strong>di</strong>atezza dell'<strong>uso</strong> <strong>perioperatorio</strong>, rende<br />

estremamente maneggevole e <strong>ad</strong>attabile la procedura più<br />

sopra descritta e utilizzata nel caso proposto.<br />

E ciò senza gravare il paziente <strong>di</strong> ulteriori defatiganti<br />

per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> tempo e senza ulteriori costi sociali aggiunti.<br />

481


F Tarantino et al.<br />

Riassunto<br />

Gli Autori segnalano un interessante caso clinico in<br />

cui l'<strong>uso</strong> <strong>perioperatorio</strong> della colla <strong>di</strong> <strong>fibrina</strong> <strong>autologa</strong>,<br />

ottenuta con metodo rapido, ha permesso <strong>di</strong> affrontare al<br />

meglio tecniche chirurgiche demolitive <strong>ad</strong> alto rischio<br />

emorragico per caratteristiche topografiche e tissutali.<br />

Vengono analizzati anche gli aspetti me<strong>di</strong>co-legali e<br />

normativi dello specifico utilizzo <strong>di</strong> questa nuova tipologia<br />

<strong>di</strong> emoderivati a <strong>uso</strong> trasfusionale. Si conferma, in tal<br />

senso, l'univoca ed esclusiva competenza del Servizio<br />

Trasfusionale pubblico nella preparazione, conservazione<br />

e <strong>di</strong>stribuzione della colla <strong>di</strong> <strong>fibrina</strong> <strong>autologa</strong>, come pure<br />

del gel piastrinico.<br />

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nella terapia delle ulcere croniche e nei <strong>di</strong>fetti <strong>di</strong><br />

cicatrizzazione. Vol Abstract Conv Interreg SIMTI,<br />

Bardolino-Verona 22-24 novembre 2001, pag. 59.<br />

7) Caloprisco G, Borean A, Borzini P, Mele A:<br />

Emocomponenti per <strong>uso</strong> terapeutico non trasfusionale:<br />

presupposti, in<strong>di</strong>cazioni, modalità <strong>di</strong> produzione e<br />

somministrazione. Esperienza preliminare. Abstract Conv<br />

Naz SIMTI, Lecce 1-6 giugno 2002, La Trasf del Sangue,<br />

47, 187, 2002.<br />

8) Caponera M, Pagano MC Pennisi MP et al.: Lisato piastrinico<br />

e crioprecipitato. Utilizzo in tre pazienti affetti da ampie necrosi<br />

tissutali gravati da prognosi infausta con i trattamenti<br />

tra<strong>di</strong>zionali. Abstract Con Naz SIMTI, Lecce 1-6 giugno 2002,<br />

La Trasf del Sangue, 47, 192, 2002.<br />

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23 aprile 1988.<br />

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Conv Interreg SIMTI, Bardolino-Verona 22-24 novembre<br />

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SIMTI, Lecce 1-6 giugno 2002, La Trasf del Sangue, 47, 192,<br />

2002.<br />

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2002, La Trasf del Sangue, 47, 194, 2002.<br />

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Conv Naz SIMTI, Lecce 1-6 giugno 2002, La Trasf del Sangue,<br />

47, 191, 2002.<br />

482

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