Madrugada numero 74 - Associazione Macondo
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dal diritto ai diritti<<br />
20<br />
di Fulvio Cortese<br />
Il governo del territorio<br />
Disciplina giuridicamente complessa<br />
Una materia difficile<br />
Governo del territorio è l’espressione che la Costituzione italiana utilizza per<br />
designare uno dei possibili ambiti di competenza legislativa “concorrente” dello<br />
Stato e delle Regioni: allo Stato, in particolare, spetta la potestà di definire<br />
i principi fondamentali di tale materia, mentre alle Regioni è riconosciuto il<br />
potere di sviluppare una disciplina di dettaglio opportunamente differenziata,<br />
a seconda delle peculiarità della<br />
dimensione di riferimento (art. 117,<br />
comma 3, Cost.).<br />
Il fatto che l’ordinamento giuridico<br />
italiano si preoccupi di fornire una<br />
risposta all’esigenza di governare il<br />
territorio non risponde soltanto a una<br />
necessità strutturale e tipica di ogni<br />
“stato”: per la nostra Costituzione, la<br />
proprietà è riconosciuta e garantita<br />
dalla legge, la quale, se è chiamata a<br />
disciplinarne i modi di acquisto e di<br />
godimento, è anche chiamata a stabilirne<br />
i limiti, in modo tale da assicurarne<br />
la più completa accessibilità<br />
e, soprattutto, l’utilità sociale. Tale<br />
profilo impone ai legislatori, statale<br />
e regionale, di osservare un primario<br />
principio di salvaguardia territoriale, alla<br />
stregua del quale non sono ammesse<br />
modificazioni o mutazioni territoriali<br />
che non siano state previamente<br />
disciplinate e pianificate.<br />
L’apparente chiarezza di questa distribuzione<br />
di competenze è, tuttavia,<br />
travolta, sul piano operativo, dalla<br />
sussistenza di intrinseche difficoltà.<br />
In primo luogo, il “governo del territorio”<br />
è materia che ricomprende sia<br />
l’urbanistica sia l’edilizia: le valutazioni<br />
che i legislatori, statale e regionale,<br />
devono compiere sono in tal senso<br />
molteplici e complesse, poiché non<br />
si tratta soltanto di definire quali siano<br />
i tempi, i modi e gli obiettivi dell’ordinata<br />
pianificazione dell’attività di trasformazione<br />
territoriale, bensì anche<br />
di stabilire quali siano i principi cui si<br />
deve conformare l’esercizio, da parte<br />
di ciascun proprietario, del diritto di<br />
costruire che costituisce parte essenziale<br />
del proprio bagaglio giuridico.<br />
In secondo luogo, poi, si tratta di