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Madrugada numero 74 - Associazione Macondo

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controCOrrente<<br />

di GIUSEPPE STOPPIGLIA<br />

«La palla che un giorno<br />

lanciai alta in giardino,<br />

non è mai più ricaduta».<br />

[Dylan Thomas]<br />

La misericordia<br />

trionferà sempre<br />

sul giudizio<br />

La buona morte sotto processo<br />

Mancava poco a mezzogiorno. La chiesa era ampia. Passando dal sole esterno<br />

all’interno, più che il salto di temperatura o di luce - le finestre erano ampie e<br />

la tinta chiara - si avvertiva lo sbalzo di umidità. Il pavimento, piuttosto sconnesso,<br />

trasudava. Non c’era da stupirsene, eravamo sulla riva di un lago. Fuori,<br />

sulla facciata in mattoni, un cartello in metallo, corroso dal sole e dal vento,<br />

dichiarava che nella chiesa vi erano opere di grandi pittori veneti, il motivo<br />

della nostra visita.<br />

4<br />

«Tutto vale la pena,<br />

se l’anima non è piccola.<br />

Dio diede al mare il pericolo e l’abisso,<br />

ma è in lui che fece rispecchiare il cielo».<br />

[João Pessoa]<br />

L’omelia del parroco<br />

Entrammo con la sensazione, ambigua, di non sapere se ci dovevamo considerare<br />

intrusi o padroni; di certo non ci sentivamo ospiti. L’interno era dominato da<br />

un grande crocefisso scultoreo, di stile nordico, posto nell’abside, mentre sulla<br />

parete destra c’erano due quadri di ragguardevoli dimensioni, uno del Veronese<br />

e l’altro del Tintoretto. Cominciammo a girare, a guardarci attorno. Stava per<br />

iniziare la messa festiva, così decidemmo di fermarci.<br />

Celebrava il parroco, un austero sessantenne, né alto, né magro, con un fa-

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