india speciale le porte della bellezza le porte della bellezza - Faac
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C 95/2 IT Gazzetta Ufficia<strong>le</strong> dell’Unione europea 20.4.2004<br />
IL PUNTO<br />
Comunicazione <strong>della</strong> Commissione nel quadro dell’applicazione <strong>della</strong> direttiva 98/37/CE del<br />
Parlamento europeo e del Consiglio del 22 giugno 1998, relativa al<strong>le</strong> macchine (1) modificata dalla<br />
direttiva 98/79/CE (2)<br />
(2004/C 95/2)<br />
(Testo ri<strong>le</strong>vante ai fini del SEE)<br />
(Pubblicazione dei titoli e dei riferimenti del<strong>le</strong> norme armonizzate europee nell’ambito <strong>della</strong> direttiva)<br />
OEN (1)<br />
Riferimento<br />
Titolo <strong>della</strong> norma armonizzata<br />
Prima pubblicazione<br />
(GU) ( 2 )<br />
CEN EN 12978:2003<br />
Porte e cancelli industriali, commerciali e da autorimessa –<br />
Dispositivi di sicurezza per <strong>porte</strong> motorizzate – Requisiti e<br />
metodi di prova<br />
Questa è la prima<br />
pubblicazione<br />
( 2 ) Data a partire dalla qua<strong>le</strong> l’impiego di ta<strong>le</strong> norma garantisce la presunzione di conformità ai requisiti essenziali di cui essa tratta.<br />
OPENGATE NUMERO 3 OTTOBRE 2005<br />
10<br />
ne devono avere <strong>le</strong> seguenti caratteristiche:<br />
I. devono essere di costruzione<br />
robusta,<br />
II. non devono provocare rischi<br />
supp<strong>le</strong>mentari,<br />
III.non devono essere facilmente<br />
elusi o resi inefficaci,<br />
IV. devono essere situati ad una<br />
distanza sufficiente dalla zona<br />
pericolosa,<br />
V. non devono limitare più del necessario<br />
l'osservazione del ciclo<br />
di lavoro,<br />
VI.devono permettere gli interventi<br />
indispensabili per l'installazione<br />
e/o la sostituzione degli<br />
attrezzi nonché per i lavori di<br />
manutenzione, limitando però<br />
l'accesso soltanto al settore in<br />
cui deve essere effettuato il lavoro<br />
e se possibi<strong>le</strong>, senza<br />
smontare la protezione o il dispositivo<br />
di protezione.<br />
Inoltre, sempre secondo la Direttiva<br />
Macchine devono essere concepiti<br />
ed inseriti nel sistema di<br />
comando in modo che:<br />
1. La messa in moto degli e<strong>le</strong>menti<br />
mobili (<strong>della</strong> macchina)<br />
non sia possibi<strong>le</strong> fintantoché<br />
l'operatore può raggiungerli,<br />
2. La persona esposta non possa<br />
accedere agli e<strong>le</strong>menti mobili<br />
(<strong>della</strong> macchina) in movimento,<br />
3. La loro regolazione richieda un<br />
intervento volontario, ad<br />
esempio l'uso di un attrezzo, di<br />
una chiave, ecc.,<br />
4. La mancanza o il mancato funzionamento<br />
(avaria) di uno dei<br />
loro e<strong>le</strong>menti impedisca l'avviamento<br />
o provochi l'arresto degli<br />
e<strong>le</strong>menti mobili (<strong>della</strong> macchina).<br />
Con la EN 12978:2003 ora esiste<br />
un riferimento certo per la concezione<br />
di dispositivi sensibili di<br />
protezione che godano <strong>della</strong><br />
presunzione del rispetto del<strong>le</strong><br />
caratteristiche richieste dalla Direttiva<br />
Macchine.<br />
In questa norma grande peso viene<br />
dato alla comp<strong>le</strong>tezza del<strong>le</strong><br />
istruzioni che accompagnano il<br />
dispositivo sensibi<strong>le</strong> di protezione.<br />
Oltre al<strong>le</strong> procedure d'installazione,<br />
di uso da parte dell'utente<br />
fina<strong>le</strong> e manutenzione, esse dovranno<br />
dettagliare tutte <strong>le</strong> sue caratteristiche<br />
tecniche, per consentire<br />
al fabbricante <strong>della</strong> macchina<br />
di scegliere il dispositivo giusto.<br />
Per sua espressa previsione, lo<br />
standard in oggetto si applica solo<br />
ai dispositivi di protezione fabbricati<br />
dopo la data di pubblicazione<br />
degli estremi <strong>della</strong> norma.<br />
Lo standard si applica sia ai dispositivi<br />
integrati nella porta motorizzata<br />
che a quelli messi sul<br />
mercato separatamente.<br />
1.1.3. Lo schema funziona<strong>le</strong> di<br />
una fotocellula<br />
Nella Figura A trovate lo schema<br />
a blocchi di una fotocellula (Dispositivo<br />
di Detezione <strong>della</strong> Presenza)<br />
secondo la nuova norma.<br />
Lo schema serve per capire <strong>le</strong> interazioni<br />
tra la fotocellula e i circuiti<br />
dei sistemi di controllo correlati.<br />
Il Sensore è generalmente un<br />
sensore a infrarossi che individua<br />
un oggetto opaco che si interpone<br />
tra un trasmettitore e un ricevitore.<br />
La Funzione di Comando/Controllo<br />
del Dispositivo di Detezione<br />
<strong>della</strong> Presenza:<br />
- monitorizza il Sensore e il Dispositivo<br />
di Commutazione del<br />
Segna<strong>le</strong> in Uscita,<br />
- riceve ed elabora l’informazione<br />
dal Sensore e dà i segnali al<br />
Dispositivo di Commutazione<br />
del Segna<strong>le</strong> in Uscita.<br />
Il Dispositivo di Commutazione<br />
del Segna<strong>le</strong> in Uscita è un contatto<br />
che si apre quando il Sensore<br />
viene attivato. Possono esserci<br />
più di un DCSU.<br />
I Segnali di Controllo sono di solito<br />
utilizzati in un dispositivo di<br />
sicurezza in categoria 2 2 . Normalmente<br />
questi segnali servono al<br />
Dispositivo di Detezione <strong>della</strong><br />
2 Un dispositivo in Categoria 2 secondo <strong>le</strong> EN 12978 aziona l’autocontrollo dei guasti solo quando il<br />
cancello ha raggiunto una del<strong>le</strong> due posizioni terminali del suo movimento, cioè esso è tutto aperto o<br />
tutto chiuso.