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Ennio Sanzi TRA PROFESSIONI DI FEDE ... - Chaos e Kosmos

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www.chaosekosmos.it ISSN 1827-0468 28A condurci verso la Siria, invece, è il culto di una dea chiamata appunto DeaSyria, anch'esso privo di una connotazione misterica, eppure a volte “gemellato” conquello di Cibele come ci insegna Apuleio in un noto passo delle Metamorfosi 64 . Ma ilmadaurense ci fornisce una testimonianza rilevante sulle modalità cultuali legate aquesta dea quando descrive i suoi sacerdoti impegnati nella questua rituale. Lasciamoparlare Lucio che non è ancora tornato uomo:«Il giorno seguente, dopo avere indossato delle sopravvesti di vari colori e dopo avereognuno ignominiosamente assunto gli ornamenti del caso grazie alla faccia spalmata con unpigmento fangoso ed agli occhi truccati ad arte, escono in strada con indosso piccole mitre evesti femminili, lussuose, color zafferano e tessute di un cotone finissimo, e vesti di seta;più d'uno indossa una tunica bianca con ricami di porpora a forma di piccola lancia che siripetono da ogni parte, una cintola circonda le loro anche, ai piedi calzano degli stivalettidorati. Mettono sulla mia groppa la dea da portare in giro vestita di un manto di seta edenudate le loro braccia fino alla spalla, brandendo gladi e scuri di grandezza gigantesca,saltano al grido dell'evoè, mentre il suono del flauto eccita sempre di più questo tripudioforsennato. Dopo che non poche casupole sono state visitate raggiungono una villa di unricco proprietario e subito, non appena entrati, strepitando tutti insieme con aspre grida sifanno avanti in preda alla furia e per lungo tempo a testa bassa, contorcendo il collo conmovimenti rapidi, facendo roteare in cerchio i capelli che scendono a penzoloni e prendendoaddirittura a morsi la loro stessa carne, ed alla fine, con una spada a doppio taglio cheportano con loro, ognuno tagliuzza le proprie braccia. Intanto uno di loro si dimena in modoancora più selvaggio, e mentre emette dal profondo dei precordi dei respiri affannati eripetuti come invasato dal divino spirito del nume, simula un furore che porta tormento…Con un vaticinio pieno di strepito, inventata la menzogna, inizia ad accusare e a diffamarese stesso, come se avesse ordito qualcosa contro la norma divina della santa religione edinoltre lui stesso inizia a chiedere con insistenza per sé il giusto castigo di un delitto di cuicolpevole ad opera delle sue stesse mani. E così preso uno staffile, che sempre è ornamentospecifico e abituale di quei mezzi uomini, generosamente fornito di strisce torte di lanosapelle di pecora e intrecciato con numerosi astragali di pecora, con i colpi dei numerosi nodidi quello si malmena in modo incredibilmente forte mostrando un ostinato ardimento difronte al dolore dei colpi. Avresti potuto vedere il suolo bagnarsi della lordura del sangueeffeminato per opera dei tagli inferti con i gladi e dei colpi degli staffili… Ma alla fine, operché stanchi o perché comunque sazi del proprio strazio, posero fine a questa tortura, ementre molti invero offrono a gara piccole monete di bronzo e persino d'argento non soloraccolgono quelle nell'ampia veste ma anche un barile di vino, latte, formaggi e una certaquantità di farro e di farina di prima qualità, e mentre alcuni offrono dell'orzo al portatoredella dea, quelli con animo avido raccogliendo ogni cosa e stipandola in sacchetti preparatia bella posta per una tale questua li ammucchiano sul mio dorso, a tal punto che io continuoad avanzare allo stesso tempo come granaio e come tempio dal momento che sono gravatodal peso di un carico evidentemente raddoppiato. Così vagabondando in questo mododepredavano tutta quella regione. In un certo villaggio rallegrati dall'abbondanza di unprofitto un po' più abbondante organizzano lieti banchetti. Da un tale colono grazie64 Ap., Met., IX, 9-10.

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