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Ennio Sanzi TRA PROFESSIONI DI FEDE ... - Chaos e Kosmos

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www.chaosekosmos.it ISSN 1827-0468 3divinità cicliche e ritornanti, connotate da una specifica vicenda che in qualche modole accomuna agli esseri umani. Questi dèi “mistici” si rivelano essere sostanzialmentel'elemento instabile di una coppia divina nella quale la componente femminile ricopreun ruolo di assoluta, raggiunta fissità. Mentre la gran dea è l'elemento stabile, il suocompagno vive una vicenda luttuosa di scomparsa e di morte seguita da ricomparsa eritorno alla vita in una prospettiva ciclica, alternante e senza possibilità diconclusione. E questo anche in forza della tematica stagionale connessa strettamentecon la annuale ricomparsa del dio “in vicenda” (ricomparsa che è sempre preludio diuna sua immediata, conseguente ed ineliminabile dipartita): il suo ritorno è garanziadi una perpetuazione della fecondità sulla terra. Ora, il dio mistico, il dio in vicenda, èassoggettato ad una dialettica di presenza-assenza che lo rende destinatario di unculto e di un ethos in cui dolore, lutto e lontananza si coniugano con la gioia di unannuale, cultuale ritrovamento, che a sua volta ciclicamente prelude a una nuovadipartita, durante la quale il dio, assente anche dal punto di vista cultuale, èparadossalmente presente nel sentimento di nostalgia, desiderio e attesa checaratterizza il suo culto e l'atteggiamento dei suoi fedeli. Il dio, soggetto di unavicenda ripetitiva il cui baricentro è lo stato di “morte”, è ben lungi dalle usualiqualità di un defunto trasferito definitivamente nell'Ade, cioè congedato ed affidato alpuro ricordo ed ai comuni rituali della morte. Invece, la rituale, annuale e breveripresentazione del dio mistico è a sua volta annuale sommovimento di vita cheassicura al gruppo dei fedeli ed al mondo stesso della natura il perpetuarsi per annosdi una efficacia vitale che si esprime come fertilità e fecondità, promozione eripetitiva prorogazione dei beni dell'esistenza. È evidente come divinità di questo tipofiniscano coll'essere soggette a vicissitudini e destini di sapore umano ed il fedele chepartecipa misticamente all'esperienza di questi dèi “in vicenda” familiarizzi con essi esu di sé veda riflessi gli effetti, in qualche modo positivi, di questa familiarità.Con l'attributo “misterico”, invece, intendiamo una specificazione del concettodi mistico: laddove quest'ultimo si riferisce al modo di concepire la divinità, il primofa diretto riferimento a un rito particolare, ad una ben individuata struttura rituale; neimisteri un dio subisce una vicenda e gli uomini partecipando attraverso il ritoiniziatico a questa vicenda si assicurano un bel vivere in questa vita ed unaprospettiva beata nell'aldilà 5 .5 Non c'è da preoccuparsi troppo. Nelle pagine che seguono, non si passeranno in rassegna tutte le“delazioni” volontarie o involontarie sui culti orientali e sui misteri o, peggio, le accuse levatecontro di loro, in particolare dai polemisti cristiani; sono state privilegiate soltanto alcune tra letestimonianze più significative, comprese le “soffiate”. Ognuno ha i suoi informatori…

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