10.07.2015 Views

Acs 30 giorni - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria

Acs 30 giorni - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria

Acs 30 giorni - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

PAG 1


SOMMARIOAffari Istituzionali14 CONSIGLIO REGIONALE: STEFANO VINTI CONSIGLIERE REGIONALE DI PRC-FDS ALPOSTO DI ORFEO GORACCI, PER IL PERIODO LEGATO ALLA CUSTODIA CAUTELARE –“ATTO DOVUTO”, VOTATO ALLA UNANIMITÀAgricoltura15 AGRITURISMI: “L'ATTUALE NORMATIVA È INADEGUATA E NON RISPONDENTE ALLEESIGENZE DEL SETTORE” - LA SODDISFAZIONE DI MONACELLI (UDC) PER IL PAREREFAVOREVOLE DEL CAL SULLA SUA PROPOSTA DI MODIFICA DELLA LEGGETABACCO: “CON LE PASSERELLE POLITICHE NON SI SALVA LA FILIERA” - LIGNANIMARCHESANI (PDL) CRITICO VERSO L'INIZIATIVA DI CITTÀ DI CASTELLOAmbiente16 CAVE: “LA REGIONE SI ATTIVI IN TEMPI RAPIDI CON MODIFICHE NORMATIVE E RE-GOLAMENTARI EFFICACI” - NOTA DI ROSI (PDL)CAVE: “REGIONE E ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA CONDIVIDANO GLI INTERVENTI DAMETTERE IN CAMPO PER FRONTEGGIARE LA CRISI DEL SETTORE” - NOTA DI SMACCHI(PD)ACQUA: “RISPETTO DELLA VOLONTA' POPOLARE ESPRESSA NEL REFERENDUM DEL 12E 13 GIUGNO 2011 RELATIVAMENTE AL SERVIZIO IDRICO NELLA REGIONE UMBRIA” -INTERROGAZIONE DI STUFARA (PRC-FDS)17 EX CAVA S.GIUSTINO: “CONTROLLARE TRAMITE L'ARPA LA NATURA DEI RIFIUTI E ILRISPETTO DELLA NORMATIVA NELLE OPERAZIONI DI INTERRAMENTO” - INTERRO-GAZIONE DI CIRIGNONI (LEGA NORD)a curadell’Ufficio stampa del<strong>Consiglio</strong> regionale dell’<strong>Umbria</strong>Direttore responsabile:Tiziano BertiniIn redazione:Giampietro ChiodiniPaolo GiovagnoniMarco PaganiniAlberto ScattoliniEditing:Simona TraversiniGrafica:Mauro GambuliImmagine di copertina:Foto Archivio BibliomediatecaSupplemento al numero 74 del31 marzo 2012 dell’agenzia<strong>Acs</strong>Registrazione tribunale diPerugia n. 27-93 del 22-10-9318 ACQUA: “VIA LA REMUNERAZIONE DEL CAPITALE INVESTITO DALLE TARIFFE PER ILSERVIZIO IDRICO” - STUFARA (PRC-FDS) PLAUDE ALL'ASSESSORE ROMETTI: “HA SE-GUITO LA NOSTRA SOLLECITAZIONE E RISPONDE AL REFERENDUM”ACQUA: “BENE L'ASSESSORE ROMETTI SU RISPETTO ESITO REFERENDUM. ADESSODISCUTERE LA NOSTRA MOZIONE PER ELIMINARE IL BALZELLO DEL 7 PER CENTOSULLE BOLLETTE” - NOTA DI DOTTORINI (IDV)19 “NON BRUCIATECI IL FUTURO”: CONSEGNATA A PALAZZO CESARONI LA PETIZIONEDI 6500 CITTADINI DI TERNI CHE DICE NO ALL’INCENERITORE E CHIEDE MODIFICHEDEL PIANO REGIONALE RIFIUTI E DEL PIANO D’AMBITO N.4UMBRA ACQUE: “RISPETTARE REFEREDUM E SENTENZA SU DEPOSITO CAUZIONALE.APRIRE CONFRONTO CON CONSUMATORI” - DOTTORINI (IDV): “L'AZIENDA DEVE RI-SPONDERE DEI CREDITI INSOLUTI, NON I CITTADINI”20 CONSIGLIO REGIONALE (5) - GESTIONE ACQUA: “APPLICAZIONE PIENA DEL DETTATODEL REFERENDUM SU SISTEMA IDRICO INTEGRATO” - L'AULA APPROVA A MAGGIO-RANZA UNA MOZIONE A FIRMA DOTTORINI E BRUTTI (IDV), STUFARA (PRC-FDS)22 GESTIONE ACQUA: “BENE GLI IMPEGNI PRESI DALL'AULA PER L'ATTUAZIONE DEIREFERENDUM SULL'ACQUA PUBBLICA” - STUFARA (PRC-FDS) “ADESSO SI PASSI DAL-LE PAROLE AI FATTI”22 GESTIONE ACQUA: “APPROVATA NOSTRA MOZIONE SU ACQUA PUBBLICA. VIA BAL-ZELLO 7 PER CENTO, STOP AUMENTI DI COSTI IN BOLLETTA” - NOTA DI DOTTORINI EBRUTTI (IDV)PAG 2


SOMMARIO<strong>30</strong> POLO CHIMICO TERNI: “BENE LE SINERGIE AVVIATE DA SOGGETTI INTERESSATIPUBBLICI E PRIVATI” - LA SODDISFAZIONE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO RE-GIONALE BREGA DOPO L'INCONTRO TRA REGIONE, TERNI RESEARCH E NOVAMONTTHYSSENKRUPP: “BENVENUTO AL NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO MARCO PUC-CI E UN RINGRAZIAMENTO AD HARALD HESPENHAHN” – NOTA DEL PRESIDENTE DELCONSIGLIO REGIONALE BREGAARTICOLO 18: “CONTRARIETÀ DELLA REGIONE UMBRIA ALLE PROPOSTE DI RIFORMADEL MERCATO DEL LAVORO DEL GOVERNO NAZIONALE” - UNA MOZIONE DI STUFARA(PRC-FDS), DOTTORINI E BRUTTI (IDV)31 LAVORO: "CANCELLARE L'ARTICOLO 18 NON RISOLVE ALCUN PROBLEMA. IDV ALFIANCO DI CGIL E LAVORATORI" - DOTTORINI (IDV): "RIFORMA ALL'INCONTRARIOCHE APRE LA STRADA AI LICENZIAMENTI FACILI E SCARICA IL COSTO DELLA CRISISUI PIÙ DEBOLI"VERTENZA M MANIFATTURE DI ORVIETO: “DOMANI SARÒ AL PRESIDIO PER DIRE SÌAI DIRITTI E NO AI RICATTI” - NOTA DI STUFARA (PRC - FDS)32 RIFORMA DEL LAVORO: “UN BUON INIZIO, MA IL PARLAMENTO LA MIGLIORI” - NOTADI BUCONI (PSI)RIFORMA DEL LAVORO: “UNIRE LE FORZE POLITICHE E SOCIALI CONTRO IL DISEGNODEL GOVERNO MONTI E DELLA CONFINDUSTRIA” - STUFARA (PRC-FDS) “DOMANISARÒ ALLA CONFERENZA STAMPA DI FDS”POR FESR 2007-2013: “QUALI SONO I RISCHI DI PERDERE I FINANZIAMENTI EURO-PEI PER L'INNOVAZIONE DOPO LA SENTENZA DEL TAR CHE ANNULLA LA GRADUATO-RIA DEFINITIVA DEL BANDO” - INTERROGAZIONE DI ZAFFINI (FARE ITALIA)33 LAVORO: “ARTICOLO 18: MEGLIO TARDI CHE MAI” - STUFARA (PRC-FDS) SULL'IMPE-GNO DELLA MAGGIORANZA A DISCUTERE LA MOZIONE PER AFFERMARE LA CONTRA-RIETÀ DELLA REGIONE ALLA RIFORMAFinanza34 BILANCIO REGIONALE: PRESENTATA IN PRIMA COMMISSIONE LA MANOVRA FINAN-ZIARIA PREDISPOSTA DALLA GIUNTA, CHE PER IL 2012 AMMONTA A 2MILIARDI133MILIONI DI EURO – IL PROVVEDIMENTO ILLUSTRATO DALL'ASSESSORE ROSSI35 CONSIGLIO REGIONALE: PRESENTATO IN PRIMA COMMISSIONE IL BILANCIO DIPREVISIONE PER IL 2012 – IL FABBISOGNO DELL'ASSEMBLEA LEGISLATIVA,21MILIONI 252MILA EURO, RIDOTTO DI 823MILA EURO RISPETTO AL 2011MANOVRA FINANZIARIA: LA PRIMA COMMISSIONE HA APPROVATO BILANCIO, LEGGEFINANZIARIA, COLLEGATO E BILANCIO DI PREVISIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE36 FONDI EUROPEI: “QUALI AZIONI PER SCONGIURARE IL RISCHIO DI PERDERE L'OP-PORTUNITÀ DEI FINANZIAMENTI?” - UNA INTERROGAZIONE DI MONACELLI (UDC)DOPO LE SENTENZE DI ANNULLAMENTO DEL TARInformatica37 PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: "A IMPRESE E CITTADINI REGALIAMO I DATI DELLAP.A." - DOTTORINI ANNUNCIA LA PRESENTAZIONE DELLA PROPOSTA DI LEGGE SUL-L'OPEN DATAPAG 4


SOMMARIOInformazione38 INFORMAZIONE ISTITUZIONALE: IN ONDA “IL PUNTO”, SETTIMANALE DI APPRO-FONDIMENTO IN FORMATO WEB E TELEVISIVO – IN STUDIO I CONSIGLIERI SMACCHI(PD) E DE SIO (PDL)ONLINE L'EDIZIONE DI FEBBRAIO 2012 DEL MENSILE “ACS <strong>30</strong> GIORNI” - SUWWW.CONSIGLIO.REGIONE.UMBRIA.IT DISPONIBILI I LANCI QUOTIDIANI, L'AR-CHIVIO FOTOGRAFICO, LA RASSEGNA STAMPA E I SETTIMANALI TELEVISIVICORECOM: LA PRIMA COMMISSIONE HA APPROVATO ALL'UNANIMITÀ IL PROGRAMMADI ATTIVITÀ PER IL 2012INFORMAZIONE ISTITUZIONALE: IN ONDA “IL PUNTO”, SETTIMANALE DI APPRO-FONDIMENTO IN FORMATO WEB E TELEVISIVO – IN STUDIO I CONSIGLIERI CARPI-NELLI (MARINI PER L'UMBRIA) E LIGNANI MARCHESANI (PDL)39 INFORMAZIONE ISTITUZIONALE: IN ONDA “IL PUNTO”, SETTIMANALE DI APPRO-FONDIMENTO IN FORMATO WEB E TELEVISIVO – IN STUDIO I CONSIGLIERI BARBE-RINI (PD) E MONNI (PDL)INFORMAZIONE ISTITUZIONALE: IN ONDA SULLE TV LOCALI LA SEDUTA DEL CONSI-GLIO REGIONALE DEL 13 MARZO DEDICATA ALLE INTERROGAZIONI A RISPOSTA IM-MEDIATA (QUESTION TIME)INFORMAZIONE ISTITUZIONALE: IN ONDA IL NUMERO 255 DI “TELECRU” - NOTIZIA-RIO TELEVISIVO DEL CONSIGLIO REGIONALE DELL’UMBRIA40 INFORMAZIONE ISTITUZIONALE: IN ONDA “IL PUNTO”, SETTIMANALE DI APPRO-FONDIMENTO IN FORMATO WEB E TELEVISIVO – IN STUDIO I CONSIGLIERI STUFARA(PRC-FDS) E MANTOVANI (PDL)INFORMAZIONE ISTITUZIONALE: IN ONDA IL NUMERO 256 DI “TELECRU” - NOTIZIA-RIO TELEVISIVO DEL CONSIGLIO REGIONALE DELL’UMBRIAINFORMAZIONE ISTITUZIONALE: IN ONDA “IL PUNTO”, SETTIMANALE DI APPRO-FONDIMENTO IN FORMATO WEB E TELEVISIVO – IN STUDIO I CONSIGLIERI BRUTTI(IDV) E VALENTINO (PDL)41 CONSIGLIO REGIONALE (3) - CORECOM: APPROVATO A MAGGIORANZA IL PROGRAM-MA DI ATTIVITÀ PER IL 2012INFORMAZIONE ISTITUZIONALE: IN ONDA IL NUMERO 257 DI “TELECRU” - NOTIZIA-RIO TELEVISIVO DEL CONSIGLIO REGIONALE DELL’UMBRIAInfrastrutture42 'QUADRILATERO SPA': “NECESSARIO UN CRONO PROGRAMMA DI ULTIMAZIONE DEILAVORI PER L'INTERA OPERA, NON SOLO PER IL TRATTO MARCHIGIANO” - SMACCHI(PD) “INACCETTABILE CHE LA SOCIETÀ SI IMPEGNI SOLO CON UNA REGIONE”“QUALI INIZIATIVE INTENDE ASSUMERE LA REGIONE PER ACCELERARE I TEMPI DIREALIZZAZIONE DEI LAVORI PREVISTI SULLA PERUGIA-ANCONA” - INTERROGAZIO-NE DI MONACELLI (UDC)43 DIGA DI MONTEDOGLIO: “BENE IL DISSEQUESTRO; ORA SI CONTROLLI STABILITÀ ETENUTA DELL'INVASO E SI PREVEDANO SISTEMI DI ALLARME A GARANZIA DELLEPOPOLAZIONI” - NOTA DI CIRIGNONI (LEGA NORD)PIASTRA LOGISTICA FOLIGNO: “SITUAZIONE INACCETTABILE, SI FACCIA CHIAREZ-ZA” - UNA INTERROGAZIONE DI BARBERINI (PD) SUI RITARDI NELLA REALIZZAZIO-NE DELL’OPERAPAG 5


SOMMARIO43 “PER LA PERUGIA-ANCONA FORTI PREOCCUPAZIONI SUL RISPETTO DEI TEMPI DIESECUZIONE DELL'OPERA E PER LA TUTELA DEI DIRITTI E DELLA SALUTE DEI LAVO-RATORI” - NOTA DI SMACCHI (PD)44 “APRIRE AL TRAFFICO LA GALLERIA DELLA GUINZA A PRESCINDERE DAL COMPLETA-MENTO DELLA E78” - NOTA DI CIRIGNONI (LEGA NORD)AEROPORTO SAN FRANCESCO DI ASSISI: “LA BOZZA DI PIANO NAZIONALE TRA-SPORTI LO COLLOCA FRA I 18 SCALI ITALIANI DI SERVIZIO; NECESSARIE SINERGIEPUBBLICO – PRIVATO” - NOTA DI SMACCHI (PD)45 “ENTRO IL 2013 TUTTO L'ALTO CHIASCIO USCIRA' DALL'ISOLAMENTO VIARIO IN CUISI TROVA DA TROPPI ANNI” - SMACCHI (PD) ESPRIME “FORTE SODDISFAZIONE” PERL'INCONTRO CON L'ANASIstruzione/formazione46 PREMIO “ALVIERO MORETTI” ALL'IPC DI GUALDO TADINO: “È IL PRESTIGIOSO RI-CONOSCIMENTO AD UNA COMUNITÀ VITALE, CAPACE DI PROGETTARE IL FUTURO” -SMACCHI (PD) SI CONGRATULA CON STUDENTI E DOCENTIPolitica/attualità47 COMMISSIONI: “VALUTAZIONI OFFENSIVE, FANTASIOSE E STRUMENTALI QUELLEESPRESSE DAL CONSIGLIERE BRUTTI” – NOTA DI BARBERINI (PD)REGIONE: “ANCHE GLI IMPRENDITORI UMBRI CHIEDONO DI CAMBIARE PASSO E FA-RE LE RIFORME” - PER NEVI (PDL) CONFINDUSTRIA CONFERMA LE CRITICHE DEL-L'OPPOSIZIONE, “ORA SI FACCIA SUL SERIO, DISPONIBILI AL CONFRONTO”48 AGENZIA FORESTALE: “IL GOVERNO HA IMPUGNATO UN ARTICOLO DELLA LEGGE RE-GIONALE CHE CONSENTE LA REALIZZAZIONE DIRETTA DI LAVORI FINO A 200MILAEURO” - NEVI (PDL) “NORMA SCANDALOSA CHE VA SUBITO MODIFICATA”PEDAGGIO PERUGIA-BETTOLLE: “AUSPICO APPOGGIO BIPARTISAN ALLA RISOLU-ZIONE DEI PARLAMENTARI BOCCI E LAFFRANCO E ALLA MIA MOZIONE” - SMACCHI(PD): “BALZELLO DISASTROSO E FORTEMENTE INGIUSTO”49 ROGO ECORECUPERI: “QUANTE SONO LE AZIENDE AGRIZOOTECNICHE ANCORA SOT-TOPOSTE A SEQUESTRO?” – CIRIGNONI (LEGA NORD) INTERROGA LA GIUNTA ECHIEDE “VERIFICHE SULL’OPERATO DELLA ASL 4”“MENTRE A ROMA MONTI GOVERNA CON EFFICIENZA E PRONTEZZA IN UMBRIA SI VALA CONTRARIO” - PER MONACELLI (UDC) “L'UNICA STRADA PRATICABILE È QUELLADI CHIEDERE CONDIVISIONE E INTESE” PIÙ AMPIE50 FESTA DELLA DONNA: “LIBERTA’, DIGNITA’, RISPETTO, PARITA’. E NON SOLO L’8MARZO” - NOTA DI BUCONI (PSI)SCIOPERO FIOM: “IL 9 MARZO UNA TAPPA NEL CAMMINO VERSO LA DEMOCRAZIA” -L'ADESIONE DEL GRUPPO REGIONALE DEL PRC-FDS“URGENTE AFFRONTARE LA QUESTIONE MORALE” - ROSI (PDL): “LE ISTITUZIONIUMBRE OCCUPATE DAI PARTITI DI MAGGIORANZA CHE GOVERNANO IN FUNZIONEDEI PROPRI INTERESSI”51 8 MARZO: “GIUSTO DEDICARE GIORNATE ALLA FESTA DELLA DONNA, MA SERVONOANCHE IMPEGNI CONCRETI” - NOTA DI ROSI (PDL)“GIUSTA LA LEGGE SULLA DOPPIA PREFERENZA” - BRUTTI (IDV) SULLA PROPOSTA DIMODIFICA ALLA LEGGE ELETTORALE REGIONALEPAG 6


SOMMARIO51 PREFERENZA DI GENERE: “L’IDV PUO’ ACCELERARE IL PERCORSO DELLA NOSTRAPROPOSTA DI LEGGE” - NOTA DI ZAFFINI (FARE ITALIA)52 “ANCHE IN UMBRIA SI VADA OLTRE VECCHIE LOGICHE E STECCATI IDEOLOGICI” -MONACELLI (UDC): “L'UMBRIA NON PUÒ ANDARE IN DIREZIONE CONTRARIA ALLAINEDITA MAGGIORANZA NAZIONALEAGGRESSIONE GUASTICCHI: “GRAVISSIMO ATTO. PIENA SOLIDARIETÀ ISTITUZIO-NALE E PERSONALE” – NOTA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE BREGA53 AGGRESSIONE GUASTICCHI: “SOLIDARIETÀ AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA PERIL VILE ATTO DI VIOLENZA SUBITO” - NOTA DI STUFARA (PRC - FDS)AGGRESSIONE GUASTICCHI: “FERMA CONDANNA PER L'INQUALIFICABILE EPISODIO”- NOTA DI MONACELLI (UDC)AGGRESSIONE GUASTICCHI: “ATTO SPREGEVOLE E BARBARO” - LA SOLIDARIETÀ DISMACCHI (PD) AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI PERUGIAAGGRESSIONE GUASTICCHI: “ATTO DEPLOREVOLE, ESPRESSIONE DI UNA INQUALI-FICABILE INCIVILTÀ” - LA SOLIDARIETÀ DEL GRUPPO REGIONALE DEL PDLAGGRESSIONE GUASTICCHI: “PIENA SOLIDARIETA' AL PRESIDENTE DELLA PROVIN-CIA DI PERUGIA” - NOTA DEL CAPOGRUPPO IDV DOTTORINI54 AGGRESSIONE GUASTICCHI: “UN GESTO INGIUSTIFICABILE, DA CONDANNARE SENZAESITAZIONI” - LA SOLIDARIETÀ DEL GRUPPO REGIONALE SOCIALISTAAGGRESSIONE GUASTICCHI: “ATTO VILE E DEPLOREVOLE” - LA SOLIDARIETÀ DI CI-RIGNONI (LEGA NORD) AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI PERUGIAMARÒ TRATTENUTI IN INDIA: “IL CONSIGLIO REGIONALE ESPONGA LE LORO FOTOCOME FORMA DI SOLIDARIETÀ E VICINANZA DELLE ISTITUZIONI” - PROPOSTA DIMONNI E LIGNANI MARCHESANI (PDL)“RISPETTARE L'ESITO REFERENDARIO SULL'ACQUA COME BENE COMUNE” - DOTTO-RINI E BRUTTI (IDV) PRESENTANO UNA MOZIONE PER ELIMINARE “IL BALZELLO DEL7 PER CENTO”55 AGGUATO MUSY: “SOLIDARIETÀ E VICINANZA AL CONSIGLIERE COMUNALE DI TORI-NO GRAVEMENTE FERITO” – PRESIDENTE BREGA: “CONDANNA NETTA E NECSSITÀ DIUNITÀ NELLA LOTTA CONTRO LA VIOLENZA”“5 DIVERSE MOZIONI PRESENTATE DALLA MAGGIORANZA: IN CONSIGLIO REGIONA-LE SITUAZIONE IMBARAZZANTE”- PER MONACELLI (UDC) “LA GRAVE SITUAZIONEUMBRA STA PRECIPITANDO IN UNA RIDICOLA FARSA”“FERMARE OGNI MANIFESTAZIONE DI FASCISMO POLITICO NEL TERRITORIO, A PAR-TIRE DAL CORTEO DI FORZA NUOVA DEL 31 MARZO A PERUGIA” - NOTA DI STUFARA(PRC-FDS)COMUNITÀ DI CITTÀ DELLA PIEVE: “INECCEPIBILE IL COMPORTAMENTO DEL COMUNEDI ROMA, VISTI ANCHE I RISULTATI FALLIMENTARI DELLA COOPERATIVA IL CAMMI-NO” - NOTA DI LIGNANI MARCHESANI E ROSI (PDL)56 POLITICA REGIONALE: “TROPPE CONSULENZE, E SOLO PER COSTRUIRE CONSENSOPOLITICO” - I CONSIGLIERI DEL PDL, MONNI, LIGNANI MARCHESANI E NEVI AN-NUNCIANO UNA MOZIONE PER IMPEGNARE LA GIUNTA A RIDURLE56 BILANCIO REGIONALE 2012: “SOLO 50MILA EURO PER LA FAMIGLIA, SINISTRA AR-ROGANTE E NON CREDIBILE SULL'INVITO AL DIALOGO” - MARIA ROSI (PDL) A PRO-POSITO DELLA BOCCIATURA DI UN EMENDAMENTO IN PRIMA COMMISSIONEPAG 7


SOMMARIORiforme58 LEGGE SEMPLIFICAZIONE: “ACCELERARE LE MODIFICHE E MANTENERE GLI IMPEGNIPER DARE RISPOSTE CONCRETE ALLE ATTESE DELLA COMUNITÀ”- NOTA CONGIUNTADI SMACCHI E BARBERINI (PD)Sanità59 OSPEDALE NARNI-AMELIA: “ANCORA TANTI DUBBI SULLA REALIZZAZIONE. IMPOS-SIBILE PER I CONSIGLIERI CONOSCERE I CONTENUTI DELLA DELIBERA” - DE SIO(PDL) SOLLEVA IL PROBLEMA DELL'ACCESSO AGLI ATTI DI GIUNTA“GARANTIRE SPAZI ADEGUATI AL PASSAGGIO DALL'INTRAMOENIA ALLARGATA ALLALIBERA PROFESSIONE INTRAMURARIA” - UNA INTERROGAZIONE DI MONACELLI(UDC)“IL NUMERO DEI TESSERINI RILASCIATI AGLI STRANIERI TEMPORANEAMENTE PRE-SENTI CONFERMANO COME PERUGIA NECESSITI DI INTERVENTI STRAORDINARI” -LA PREOCCUPAZIONE DI CIRIGNONI (LEGA NORD)60 TICKET SU VISITE INTRAMOENIA: “LA GIUNTA DICA SE INTENDE RIPENSARE UNATASSA CHE GRAVA SUI PIÙ DEBOLI, PENALIZZA IL SERVIZIO PUBBLICO ED AVVAN-TAGGIA I LIBERI PROFESSIONISTI” - INTERROGAZIONE DI ROSI (PDL)VISITE INTRAMOENIA: “SOSPENDERE GLI AUMENTI E ATTIVARE IL CONFRONTO” -NOTA DI BARBERINI E SMACCHI (PD) CHE INVITANO LA GIUNTA A RIVEDERE ANCHEIL RIORDINO DEI DIPARTIMENTI DI PREVENZIONE61 SERVIZI SANITARI: “RENDERE LA SANITÀ UMBRA PIÙ ACCOGLIENTE ED EFFICIENTE”- MOZIONE DI BOTTINI (PD) E BUCONI (PSI) SULLE “DIFFICOLTÀ DI ACCESSO PERDISABILI GRAVI”62 DIREZIONE SANITÀ: “INOPPORTUNO IL CONTRATTO DI COLLABORAZIONE DA50MILA EURO PER EUSEBI” - ALL’INTERROGAZIONE DI MONNI (PDL) L’ASSESSORETOMASSONI RISPONDE: “INCARICO CONFERITO CON REGOLARE BANDO”“QUALE IL COSTO COMPLESSIVO DERIVANTE DALLA ISTITUZIONE DEI COORDINATO-RI DI DIPARTIMENTO?” - SULL'INTERROGAZIONE DI LIGNANI (PDL) L'ASSESSORETOMASSONI HA ASSICURATO: “NESSUN AUMENTO DI SPESA”63 TICKET VISITE INTRAMOENIA: CRITICHE E PREOCCUPAZIONI DI MONACELLI (UDC) EROSI (PDL) – TOMASSONI, “SCELTA PER NON GRAVARE SU TUTTI; ANCHE IL GOVER-NO IN QUESTA DIREZIONE”TICKET VISITE INTRAMOENIA: “L’ASSESSORE TOMASSONI HA CONFERMATO LE DIF-FICOLTÀ E NON HA PROPOSTO SOLUZIONI” – PER MONACELLI (UDC) L’AUMENTODELLE TARIFFE “PENALIZZA MEDICI, AZIENDE E FASCE DEBOLI”64 “FARE CHIAREZZA SULLA MOBILITÀ PASSIVA VERSO LA TOSCANA E SUI LIMITI DEL-LE PRESTAZIONI EROGABILI DALL'ISTITUTO ‘CESALPINO’ DI TERONTOLA” - UNA IN-TERROGAZIONE DI ZAFFINI (FARE ITALIA)65 PIANTA ORGANICA FARMACIE UMBRE: NUOVI SERVIZI A OLMO E COLLESTRADA ESPOSTAMENTO DA TODI A PANTALLA – VOTO UNANIME DEL CONSIGLIO, BUCONI,“ATTO INDIPENDENTE DAL DECRETO SULLE LIBERALIZZAZIONI”“NEL ‘BUCO’ DELLA MOBILITA’ PASSIVA UMBRA, BRILLA L’ANOMALIA DEL ‘CESALPI-NO’ DI TERONTOLA: 5 MLN DI EURO PER TAC E RISONANZE MAGNETICHE FUORI RE-GIONE" – ZAFFINI (FARE ITALIA): “OLTRE 100 PRESTAZIONI AL GIORNO IN UN SOLOLABORATORIO DELLA TOSCANA”PAG 8


SOMMARIO66 OSPEDALE NARNI-AMELIA: “BENE LA FIRMA DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA” - PERSTUFARA (PRC-FDS) “UN ESEMPIO DELLE PICCOLE, GRANDI OPERE AL SERVIZIODELLA COMUNITÀ”“LIBERE DI PARTORIRE: NELLE STRUTTURE OSPEDALIERE, NELLE CASE MATERNITÀ EA DOMICILIO” - DOMANI, VENERDÌ 16 MARZO, UNA INIZIATIVA A TERNI IN COLLA-BORAZIONE COL GRUPPO REGIONALE PRC-FDS. II LANCIO67 “IL CENTRO SALUTE E IL NUOVO OSPEDALE DI TODI SI DEVONO ALL'EX AMMINI-STRAZIONE COMUNALE E ALL'ATTUALE GIUNTA REGIONALE” - BUCONI (PSI): "RIDI-COLI I TENTATIVI DI ACCAPARRARSI IL MERITO DELL'OPERAZIONE"68 VISITE INTRAMOENIA: “TUTTO IL SETTORE SARÀ RIFORMATO ENTRO APRILE ATTI-VANDO IL MASSIMO DELLA PARTECIPAZIONE” - L'ASSESSORE TOMASSONI ASCOLTA-TO IN TERZA COMMISSIONE SUL RECENTE TICKET69 “NON RISPETTATA LA LEGGE CHE IMPONE LA PUBBLICAZIONE DEI CURRICULA DEIDIRIGENTI MEDICI DELLE ASL” - CIRIGNONI (LEGA NORD) DENUNCIA L'IRREGOLA-RITÀ E CHIEDE RISPOSTA ALL'INTERROGAZIONE DI 9 MESI FATOSSICODIPENDENZE: “INACCETTABILE LO SMANTELLAMENTO DELLA COMUNITÀ DICITTÀ DELLA PIEVE DA PARTE DEL COMUNE DI ROMA”– PER STUFARA (PRC-FDS)“COSÌ SI DISTRUGGONO PROFESSIONALITÀ E POSTI DI LAVORO”TICKET INTRAMOENIA: “NON ESISTE ALCUN PRECEDENTE IN NESSUN’ALTRA REGIO-NE” – PER ZAFFINI (FARE ITALIA) “E’ FALSO QUANTO DICHIARATO DALL’ASSESSORETOMASSONI”70 COMMISSIONE PARLAMENTARE AFFARI SOCIALI: “CON IL NUOVO TESTO DEL 'GO-VERNO CLINICO' EMERGONO DUBBI SULLA CORRETTEZZA DELLA GESTIONE E DELLENOMINE DELLA SANITÀ UMBRA” - NOTA DI LIGNANI MARCHESANI (PDL)“DAI CONTROLLI DEI NAS SULLE CASE DI RIPOSO EMERGE UN QUADRO PREOCCU-PANTE” - CIRIGNONI (LEGA NORD), CON UNA INTERROGAZIONE, CHIEDE ALL'ESECU-TIVO REGIONALE DI “FARE PIENA LUCE”71 OSPEDALI: “NECESSARIA UNA STRUTTURA UNITARIA DELLA SANITA' NELLA CONCATERNANA, CHE ACCOLGA ANCHE LE ISTANZE DI NARNI E AMELIA” - INTERVENTO DELPRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE, EROS BREGAVISITE SANITARIE INTRAMOENIA “RITIRARE L'AUMENTO DEL 29 PER CENTO E APRI-RE UN TAVOLO CON I MEDICI” - MOZIONE DI ZAFFINI (FARE ITALIA) E MONACELLI(UDC): “SI TRATTA DI UNA TASSA ILLEGITTIMA SUI CITTADINI”72 VISITE INTRAMOENIA “RIVEDERE UN AUMENTO CHE PENALIZZA IL SERVIZIO PUB-BLICO E AVVANTAGGIA I PRIVATI; APRIRE UN CONFRONTO SU TUTTE LE PRESTA-ZIONI PROFESSIONALI” - MOZIONE DI MARIA ROSI E INTERO PDL73 EX OSPEDALE CITTA’ DI CASTELLO: “PRONTA INTERROGAZIONE E MOZIONE PER RE-CUPERO E MESSA IN SICUREZZA” - DOTTORINI (IDV): “I COMUNI DI FOLIGNO, GUB-BIO E PERUGIA HANNO GIÀ RISOLTO IL PROBLEMA”“RIDUZIONE DEI PUNTI NASCITA SENZA NASCONDERSI DIETRO CRITERI NUMERICI EREGISTRAZIONE DEI NUOVI NATI NEL COMUNE DI RESIDENZA” – NOTA DI MONA-CELLI (UDC)74 TICKET INTRAMOENIA: “GRAVI PROFILI DI ILLEGALITA’” - ZAFFINI (FARE ITALIA):“OLTRE AL DANNO DELL’AUMENTO DELLE TARIFFE, LA BEFFA DEI RICORSI DA RI-SARCIRE”75 “QUANTE PRESTAZIONI SPECIALISTICHE AMBULATORIALI E DIAGNOSTICHE SONOSTATE EROGATE DAI MEDICI IN REGIME ISTITUZIONALE E DI INTRAMOENIA NEL2010/2011?” - INTERROGAZIONE DI CIRIGNONI (LEGA NORD)PAG 9


SOMMARIO75 INTRAMOENIA: “L'INTERO SETTORE SARÀ RIORGANIZZATO” - IL CONSIGLIO REGIO-NALE RESPINGE LE DUE MOZIONI SUL RITIRO DELL'AUMENTO DEL 29 PER CENTO EL'ASSESSORE ASSICURA “MASSIMA DISPONIBILITÀ AL CONFRONTO”Sicurezza dei cittadini77 DROGA: “PROBLEMA PREVALENTEMENTE POLITICO, MORALE E MEDICO. I MEZZI DICOMUNICAZIONE, UTILI SOTTO MOLTI ASPETTI, PRODUCONO PIÙ DANNI CHE BENE-FICI” - NOTA DI ROSI (PDL)INFILTRAZIONI MAFIOSE: “SCONCERTO E PREOCCUPAZIONE PER IL NO DEL CONSI-GLIO COMUNALE DI CITTÀ DI CASTELLO AD UNA COMMISSIONE D’INCHIESTA DA NOIPROPOSTA” – NOTA DI CIRIGNONI (LEGA NORD)78 OMICIDIO RAMAZZANO: “PERUGIA ORMAI IN MANO ALLA CRIMINALITÀ. LA CITTÀ SIRIBELLI ALL'INERZIA DELL'AMMINISTRAZIONE” - DA MONNI (PDL) SOLIDARIETÀALLA FAMIGLIA DELLA VITTIMAOMICIDIO RAMAZZANO: “L'IMPOSTAZIONE IDEOLOGICA DELLA SINISTRA HA POR-TATO I NOSTRI CONCITTADINI AD AVERE PAURA DI VIVERE QUI” - NEVI (PDL)CHIEDE CHE NEL BILANCIO VENGANO INCREMENTATI I FONDI PER LA SICUREZZAOMICIDIO RAMAZZANO: “NON BASTA DICHIARARSI SCONVOLTI PER L'ACCADUTO ORIBADIRE CHE NON CI SONO FONDI ADEGUATI PER LA SICUREZZA DEI CITTADINI.LA POLITICA DIA DELLE RISPOSTE” - NOTA DI ROSI (PDL)79 SICUREZZA: “METTERE IN CAMPO I VIGILI URBANI È UNA DECISIONE INELUDIBILE”- LIGNANI MARCHESANI (PDL) CHIEDE ALLA REGIONE MAGGIORI RISORSE PER LAFORMAZIONE DELLE POLIZIE MUNICIPALIOMICIDIO RAMAZZANO: “LA PRESIDENTE MARINI CONVOCHI SUBITO LA CONFEREN-ZA REGIONALE SULLA SICUREZZA E RIFERISCA IN AULA” – NOTA DI CIRIGNONI (LE-GA NORD)80 BULLISMO A NOCERA UMBRA: “MINORENNE DUE VOLTE ALL'OSPEDALE PER LE PER-COSSE DI UN GRUPPO DI STUDENTI STRANIERI” - CIRIGNONI (LEGA NORD) DENUN-CIA L'ACCADUTO E INTERROGA LA GIUNTA“UN PLAUSO ALLE FORZE DELL'ORDINE PER IL GRANDE LAVORO DI QUESTI GIORNI”- BRUTTI (IDV) SUL “SENSO DI RESPONSABILITÀ MOSTRATO DAI TUTORI DELLALEGGE”LOTTA ALLA MAFIA: “BENE L’ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE ANTIMAFIA ALPARLAMENTO EUROPEO” – NOTA DI BRUTTI (IDV)“DAGLI ULTIMI EFFERATI CRIMINI EMERGE CHE L'UMBRIA NON È PIÙ L'ISOLA FELICEDI UN TEMPO” - CIRIGNONI (LEGA NORD): “LA PRESIDENTE MARINI CONVOCHI LACONFERENZA REGIONALE SULLA SICUREZZA INTEGRATA”81 RAPINE IN VILLA: LA SODDISFAZIONE E IL PLAUSO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIOBREGA PER L’ARRESTO DEI PRESUNTI AUTORI82 RAPINE IN VILLA: “I RAPPRESENTANTI DELLA COMUNITÀ RUMENA ESPRIMANO UNACHIARA POSIZIONE DI CONDANNA NEI CONFRONTI DEI CONNAZIONALI CHE HANNOTRADITO L'OSPITALITÀ DEGLI UMBRI” – NOTA DI CIRIGNONI (LEGA NORD)RAPINE IN VILLA: “SODDISFAZIONE E PLAUSO ALL’ARMA DEI CARABINIERI PERL’ARRESTO DELL’ULTIMO RICERCATO PER L’OMICIDIO DI LUCA ROSI” – BREGA:“SEMPRE MAGGIORE IMPEGNO DELLE ISTITUZIONI PER GARANTIRE SICUREZZA DEICITTADINI”PAG 10


SOMMARIO82 “LA COMMISSIONE ANTIMAFIA RIPRENDA I LAVORI AL PIÙ PRESTO” - BRUTTI (IDV):“A PRESCINDERE DALLE VICENDE POLITICHE, LE ISTITUZIONI DEVONO RESTARE INPRIMA FILA NELLA LOTTA ALLE INFILTRAZIONI MAFIOSE”BULLISMO: “IL MIO INTERVENTO E' STATO RICHIESTO DALLA FAMIGLIA DELLO STU-DENTE DELL'IPSIA, CHE HA SPORTO DENUNCIA” - CIRIGNONI (LEGA) SULL'ATTO I-SPETTIVO PER LA VICENDA DI NOCERA UMBRADECESSO PER PROBABILE DROGA IN UN COLLEGIO ADISU: “LA GIUNTA REGIONALEDICA A CHE TITOLO LO STUDENTE ERA OSPITE, E QUALI CONTROLLI SI FANNO” - IN-TERROGAZIONE DI LIGNANI MARCHESANI (PDL)83 “INVECE DI SPARARE SUL PDL, PERCHE' IL SINDACO DI PERUGIA NON TENTA UNCONFRONTO COSTRUTTIVO?” - MONNI (PDL): “LO SCHIAFFO ALLA CITTA' NON SONOI MANIFESTI MA COME LA SINISTRA L'HA RIDOTTA'”BILANCIO: “LA SINISTRA UMBRA HA DETTO NO A UNO STANZIAMENTO DI 100MILAEURO IN PIU' PER LA SICUREZZA” - MONNI, NEVI E LIGNANI (PDL) SULLA BOCCIA-TURA DELL'EMENDAMENTO IN PRIMA COMMISSIONE84 “MA QUALE 'SCHIAFFO ALLA CITTÀ'. NOI ASCOLTIAMO I CITTADINI DI PERUGIA. ILSINDACO BOCCALI LA CITTA' LA VIVE?” - INTERVENTO DI VALENTINO (PDL)Sociale85 BILANCIO DI PREVISIONE 2012: UN MILIONE 200MILA EURO DAGLI UFFICI ALLEMACROAREE SOCIALI – AUDIZIONE DELL'ASSESSORE CASCIARI NELLE COMMISSIONII E III IN SEDUTA CONGIUNTASport86 PREPO: “REQUISITI STRUTTURALI E LOGISTICI DEL NUOVO CAMPO SPORTIVO” -MONNI (PDL) INTERROGA LA GIUNTA REGIONALE SULLA OMOLOGAZIONE DELL'IM-PIANTOTrasporti87 TRASPORTO PUBBLICO LOCALE: “BACINO UNITARIO, SOGGETTO UNICO DI GESTIONEDEL SISTEMA REGIONALE DEI TRASPORTI” - L'ASSESSORE ROMETTI IN SECONDACOMMISSIONE SULLE MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE “37/1998”TRASPORTO PUBBLICO LOCALE: PREOCCUPAZIONE PER IL TAGLIO DELLE RISORSE EPER L'ESPLETAMENTO DELLA GARA ENTRO IL 2012 – AUDIZIONE DEI SOGGETTI IN-TERESSATI IN SECONDA COMMISSIONE89 TRASPORTO PUBBLICO LOCALE: INIZIATO IN SECONDA COMMISSIONE L'ESAME DELNUOVO DISEGNO DI LEGGE DELLA GIUNTA – PRESENTE A PALAZZO CESARONI L'AS-SESSORE ROMETTITRASPORTO PUBBLICO LOCALE: VIA LIBERA DELLA SECONDA COMMISSIONE ALLANUOVA LEGGE DELLA GIUNTA – SULL'ATTO VOTO FAVOREVOLE DELLA MAGGIORAN-ZA, ASTENSIONE DELL'OPPOSIZIONEPAG 11


SOMMARIO91 CONSIGLIO REGIONALE (2) - TRASPORTO PUBBLICO LOCALE: VIA LIBERA DEL CON-SIGLIO ALLA NUOVA LEGGE REGIONALE – SULL'ATTO DELLA GIUNTA VOTO FAVORE-VOLE DELLA MAGGIORANZA E ASTENSIONE DELL'OPPOSIZIONETurismo95 BENI CULTURALI, PAESAGGISTICI, STRUTTURE RICETTIVE: I PARAMETRI PER CUI ICOMUNI POSSONO ISTITUIRE LA TASSA DI SOGGIORNO – L'ASSESSORE BRACCO INSECONDA COMMISSIONECONSIGLIO REGIONALE: NUOVE REGOLE PER LA RISTORAZIONE NELLE ATTIVITÀ A-GRITURISTICHE – APPROVATA ALL'UNANIMITÀ LA PROPOSTA DI LEGGE DE SIO,CHIACCHIERONI, ROSI, MANTOVANICONSIGLIO REGIONALE (2): APPROVATI I PARAMETRI PER I “COMUNI TURISTICI” -ISTITUITO L'ELENCO REGIONALE CHE CONSENTIRÀ L'INTRODUZIONE, FACOLTATIVA,DELLA TASSA DI SOGGIORNOTASSA DI SOGGIORNO A PERUGIA: “LA GIUNTA BOCCALI CHIEDE ALTRI SOLDI INVE-CE DI TAGLIARE GLI SPRECHI” - MONNI (PDL): “NON SUCCEDE NEI COMUNI AMMI-NISTRATI DAL CENTRODESTRA”Urbanistica/edilizia97 PALAZZO VITELLI A SANT’EGIDIO: “L’ACQUISTO STA SLITTANDO PER LOGICHESPARTITORIE DI POTERE” - NOTA DI LIGNANI MARCHESANI (PDL)EDILIZIA: “INTRODURRE IL 'MUTUO SOCIALE' A FAVORE DELLE CATEGORIE SOCIALIPIÙ DEBOLI” - PROPOSTA DI LEGGE DEI CONSIGLIERI PDLPALAZZO VITELLI: “BENE HA FATTO LA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO A EVITA-RE UN AUMENTO DELLE POLTRONE NELL'ORGANO DI GESTIONE” - PER LIGNANI(PDL): “LA CITTADINANZA NON AVREBBE CAPITO”98 CASE POPOLARI: UNA SOTTOCOMMISSIONE DI CINQUE CONSIGLIERI PER ARRIVAREAL PIU' PRESTO ALLA NUOVA LEGGE PER L'EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA – BU-CONI: “IN AULA ENTRO APRILE”URBANISTICA: “IL CENTRO DIREZIONALE DI FONTIVEGGE INCOMPIUTO DA DIECIANNI” - MONNI (PDL) SOLLECITA LA RISPOSTA DEFINITIVA DELLA GIUNTA REGIO-NALE CHE DOVEVA ESSERE DATA NEL LUGLIO SCORSO99 SENTENZA TAR SU PUC 2: "RISORSE UTILIZZATE PER SCOPI POLITICI, ANZICHÉ ES-SERE GESTITE SECONDO I CRITERI DELLA BUONA AMMINISTRAZIONE” - ZAFFINI(FARE ITALIA) INTERROGA LA GIUNTA E AUSPICA LO STANZIAMENTO DI RISORSEAGGIUNTIVEPUC 2: “LA GIUNTA SPIEGHI COME INTENDE ATTIVARSI DOPO LA SENTENZA DELTAR” - UNA INTERROGAZIONE QUESTION TIME DI VALENTINO (PDL)100 CITTÀ DI CASTELLO: “EX OSPEDALE IN STATO DI ABBANDONO, DEPREDATA LA CAP-PELLA DEL '700” - DOTTORINI (IDV) SOLLECITA IL COMUNE A PRESENTARE IN RE-GIONE UN PIANO DI RECUPEROPUC 2: “RICORSO AL CONSIGLIO DI STATO O ACCORDO CON I COMUNI ESCLUSI DALFINANZIAMENTO?” - MONACELLI (UDC) INTERROGA LA GIUNTA REGIONALE DOPO LASENTENZA DEL TARPAG 12


SOMMARIO101 EX OSPEDALE CITTÀ DI CASTELLO: “SINDACO BACCHETTA IMMOBILE E ISOLATO. UR-GENTE UN PIANO DI RECUPERO DA PRESENTARE ALLA REGIONE” – NOTA DI DOTTO-RINI (IDV)102 EDILIZIA: “CONSENTIRE ANCHE NEI PASCOLI E NELLE PRATERIE NATURALI GLI IN-TERVENTI PREVISTI PER I TERRENI AGRICOLI” - PROPOSTA DI LEGGE DI ROSI, NEVI,DE SIO E MANTOVANI (PDL)102 CONSIGLIO REGIONALE (4) - RUPE DI ORVIETO E COLLE DI TODI: IL CONSIGLIO RE-GIONALE APPROVA ALL'UNANIMITÀ LA MOZIONE BUCONI (PSI) - GALANELLO (PD)SUGLI STANZIAMENTI PER I LAVORI DI CONSOLIDAMENTOPAG 13


AFFARI ISTITUZIONALICONSIGLIO REGIONALE: STEFANO VINTICONSIGLIERE REGIONALE DI PRC-FDS ALPOSTO DI ORFEO GORACCI, PER IL PERIO-DO LEGATO ALLA CUSTODIA CAUTELARE –“ATTO DOVUTO”, VOTATO ALLA UNANIMITÀPerugia 29 marzo 2012 – Stefano Vinti, attualeassessore regionale esterno della Giunta presiedutada Catiuscia Marini, da questa mattina èconsigliere regionale a tutti gli effetti, in sostituzionedi Orfeo Goracci. La sua nomina, provvisoriae con funzione di supplenza, è stata deliberataa voti unanimi dalla Assemblea di Palazzo Cesaroniche, su proposta del presidente Eros Brega,ha preso atto di come - a seguito della sospensionedell'ex vicepresidente Orfeo Goraccidel 15 febbraio scorso per la nota vicenda giudiziaria- Stefano Vinti risulta il primo candidatodella stessa lista, con 1.727 preferenze individualiottenute nelle ultime elezioni regionali. Lanomina di Stefano Vinti, “un atto dovuto in basealla legislazione vigente”, ha precisato il presidenteBrega, cesserà in caso di revoca del provvedimentogiudiziario a carico di Orfeo Goracci.Stefano Vinti, 55 anni, attuale assessore regionalecon deleghe alle politiche della casa, programmazionedelle opere pubbliche, infrastrutturetecnologiche immateriali, rischio sismico egeologico, sicurezza stradale e nei cantieri, hagià ricoperto la carica di consigliere regionale ecapogruppo di Prc dal 2000 al 2010, attualmenteè anche segretario regionale di Prc-Fds.PAG 14


AGRICOLTURAAGRITURISMI: “L'ATTUALE NORMATIVA ÈINADEGUATA E NON RISPONDENTE ALLEESIGENZE DEL SETTORE” - LA SODDISFA-ZIONE DI MONACELLI (UDC) PER IL PAREREFAVOREVOLE DEL CAL SULLA SUA PROPO-STA DI MODIFICA DELLA LEGGEPerugia, 9 marzo 2012 - “Esprimo viva soddisfazioneper il parere favorevole espresso, pressochéall'unanimità, dal <strong>Consiglio</strong> per le AutonomieLocali riguardo la mia proposta di legge 'Ulteriorimodificazioni della legge regionale 28/1997' riguardantela disciplina delle attività agrituristiche”.Così, in una nota, il capogruppo regionaledell'Udc, Sandra Monacelli che ribadisce “l'inadeguatezzadell'attuale normativa, non rispondentealle esigenze di una domanda mutata anche nelsettore agrituristico, la cui crescita, nel 2011, haportato a registrare una presenza in <strong>Umbria</strong> diben 1200 unità. L'articolo 3 comma 3 della Leggeregionale “28/1997”, di cui si chiede il cambiamento,impedisce infatti ai titolari di un eserciziodi agriturismo di estendere l'utilizzazione ricettivaai volumi di immobili ampliati, realizzati dopola legge, ma preesistenti alla sua approvazione,sollevando anche questioni di legittimità costituzionale,come evidenziato dal Tar <strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong> conordinanza n. 00037/2011. Tale vincolo normativo– osserva Monacelli - soffoca l'iniziativa imprenditorialedegli agricoltori umbri che, in integrazioneal reddito, potrebbero essere interessati ainvestire nel settore e ciò rappresenterebbe, inun periodo di grave crisi economica come quelloattuale, un ulteriore e immotivato freno allo sviluppo”.“L'accoglimento della mia proposta daparte del CAL, che ha anche ravvisato l'opportunitàdi una riscrittura dell'intera legge, impone al<strong>Consiglio</strong> regionale una profonda riflessione sullamateria, unitamente ad una rapida iniziativalegislativa che modifichi un quadro normativo disettore ormai obsoleto. A distanza di 15 annidalla sua approvazione – conclude Monacelli –tale quadro normativo necessita di essere adeguato,sollevando, anche in questa occasione,l'urgenza di mettere mano e testa alle riforme dicui l'<strong>Umbria</strong> ha bisogno”.hanno trovato una sintesi non certo eclatante daparte del rappresentante del ministero”. Questoil giudizio del consigliere regionale Andrea LignaniMarchesani (Pdl) sul convegno “Tabacco elavoro una risorsa per il Paese”, svoltosi ieri aCittà di Castello. Lignani Marchesani osserva che“invece delle risposte in un mese chieste dai rappresentantidella filiera si è sostanzialmente presotempo e soprattutto per quanto riguarda iprezzi di mercato si è legittimamente negato cheil ministero possa essere il terminale unico ditrattativa con le multinazionali. Dispiace inveceche si sia permesso di rilasciare dichiarazioninegative ed unilaterali di carattere politico neiconfronti di chi non ha avuto diritto di replica eparola e si continuino ad osannare personaggicome l'ex ministro De Castro, di cui è noto ilruolo negativo avuto nella stesura dell'Ocm tabaccoai tempi della presidenza Prodi. Se è verocome è vero che il potere di codecisione del Parlamentoeuropeo rende possibile maggiore capacitàdi intermediazione allora sarebbe opportunoche la filiera organizzasse convegni più equilibratie non consentisse più inutili ed improduttivepasserelle per i soliti noti”.TABACCO: “CON LE PASSERELLE POLITICHENON SI SALVA LA FILIERA” - LIGNANIMARCHESANI (PDL) CRITICO VERSO L'INI-ZIATIVA DI CITTÀ DI CASTELLOPerugia, 24 marzo 2012 - “E' di tutta evidenzache le centinaia di persone presenti al Centroservizi fossero spinte dalla presenza del ministrodelle Politiche agricole e non certo dai soliti pistolottipolitici declamati nel corso di una lunga epoco produttiva riunione con la soglia dell'attenzionecrollata dopo pochi minuti. Un'occasioneperduta trasformatasi in passerella di parte, nonpriva di contraddizioni. In ogni caso i tre argomentiprincipali (nuova Pac, proposta di direttivasui prodotti del tabacco e prezzi di mercato)PAG 15


AMBIENTECAVE: “LA REGIONE SI ATTIVI IN TEMPIRAPIDI CON MODIFICHE NORMATIVE E RE-GOLAMENTARI EFFICACI” - NOTA DI ROSI(PDL)Perugia, 1 marzo 2011 - “È necessario che la<strong>Regione</strong> si attivi quanto prima, intervenendo intempi rapidi, con modifiche normative e regolamentariefficaci che facciano fronte alla crisi cherischia di investire le attività estrattive”. Lo affermail consigliere regionale del Pdl Maria Rosi,dopo aver appreso “con estrema preoccupazionee urgenza i timori espressi dal presidente di AssoCave <strong>Umbria</strong>, Roberto Biagioli, in merito ai rischiincontro ai quali rischia di andare l'intero settoreestrattivo entro la metà di marzo”. L'esponentedel Popolo della Libertà si rivolge “al presidentedella Seconda Commissione, Gianfranco Chiacchieronie all'assessore regionale Silvano Romettiaffinché il problema venga affrontato già dallaprossima settimana. Noi assicuriamo massimacollaborazione perché abbiamo a cuore imprese elavoratori di un settore in profonda crisi”.CAVE: “REGIONE E ASSOCIAZIONI DI CA-TEGORIA CONDIVIDANO GLI INTERVENTIDA METTERE IN CAMPO PER FRONTEGGIA-RE LA CRISI DEL SETTORE” - NOTA DISMACCHI (PD)Il consigliere del Partito democratico AndreaSmacchi sostiene la necessità di un confronto tra<strong>Regione</strong> e associazioni di categoria per condivideregli interventi da poter mettere in campo perfar fronte alla crisi del settore estrattivo. Smacchiinforma che il 2011 fa registrare un calodell’attività che potrebbe attestarsi “fino al 35per cento che, per un comparto già provato daun quadriennio con il segno meno costante sututti gli indicatori, potrebbe significarel’approssimarsi del collasso”.Perugia, 1 marzo 2012 – Il consigliere regionaleAndrea Smacchi (Pd) analizza la situazione relativaalle attività estrattive con le stime più aggiornatesul settore: “L'anno 2011 è stato difficilissimoper il settore estrattivo in <strong>Umbria</strong> – sottolineaSmacchi – con un calo dell’attività che potrebbeattestarsi fino al 35 per cento che, per uncomparto già provato da un quadriennio con ilsegno meno costante su tutti gli indicatori, potrebbesignificare l’approssimarsi del collasso,con relative ricadute negative sul terrenodell’occupazione e dei risvolti economici”. “Infatti– spiega – nel 2011 in <strong>Umbria</strong> le quantità estrattesono state pari a 4 milioni 519mila 352 metricubi, per un volume d’affari da attività estrattivacon prezzi di produzione pari a 3milioni 220mila529 euro e con prezzi di vendita pari a 6milioni838mila 737 euro (fonte Rapporto annuale cavenazionale). “Stante l’entità di tali numeri – continua- ritengo necessaria una sede di confrontoistituzionale che con le associazioni di categoriaal fine di condividere un quadro d’insieme piùrispondente alla attuale fase di forte crisi. Adoggi infatti la materia è regolata dalla legge regionale‘2/2000’ e dai successivi regolamentiregionali ‘3/2005’ (Direttive della Giunta regionalesulle modalità di pagamento) e ‘8/2008’ (regolamentoattuativo dell’articolo 12 della medesimalegge)”. “Alla luce dell’attuale quadro normativodi riferimento – informa Smacchi -, si stannostudiando modifiche del regolamento ‘8/2008’,soprattutto per quanto riguarda il pagamento deicontributi (articolo 3). In particolare si sta ragionandosulla possibile introduzione di un unicoacconto, pari al 50 per cento, da versare ad ottobree la posticipazione del saldo al mese dimarzo dell’anno successivo inoltre, potrebbeessere prevista la possibilità del pagamento rateizzatoper chi non fosse in regola, senza sospensivadell’attività (sospensiva che decorrerebbecomunque in caso di mancato pagamentodelle rate). Il tutto – conclude - dovrà essereaffrontato in un quadro di rispetto delle prerogativetecnico -ambientali previste dalle normativevigenti, in quanto nella nostra <strong>Regione</strong> attualmenteinsistono ben 103 cave attive e 77 dismesse,numeri anche questi che vanno letti edapprofonditi molto attentamente”.ACQUA: “RISPETTO DELLA VOLONTA' PO-POLARE ESPRESSA NEL REFERENDUM DEL12 E 13 GIUGNO 2011 RELATIVAMENTE ALSERVIZIO IDRICO NELLA REGIONE UM-BRIA” - INTERROGAZIONE DI STUFARA(PRC-FDS)Interrogazione a risposta immediata del capogruppodi Rifondazione comunista-Federazionedella sinistra, Damiano Stufara, per sapere “se laGiunta regionale è a conoscenza delle recentidecisioni degli Ati 1, 2 e 4 <strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong>, che comportanoaumenti tariffari e contratti di serviziocon i gestori che non rispettano gli esiti del referendumsull'acqua”. Tali atti, spiega Stufara,sono difformi rispetto a quanto deciso dall'Ati 3di “non riconoscere la remunerazione del capitaletra i costi del gestore”, presentando una tariffainferiore rispetto alle previsioni del Piano d'Ambito.Perugia, 6 marzo 2012 – Il capogruppo regionaledel Partito della Rifondazione comunista-Federazione della sinistra Damiano Stufara hapresentato un'interrogazione a risposta immediata(question time) per “sapere se la Giunta regionaleè a conoscenza delle recenti decisionidegli Ati 1, 2 e 4 <strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong> riguardanti pianitariffari e contratti di servizio con i gestori, e perconoscere le iniziative che si intendono assumerenel rispetto del risultato referendario del 12 e 13giugno 2011 che, anche in <strong>Umbria</strong>, ha visto e-sprimersi favorevolmente la stragrande maggioranzadella popolazione e che finora risulta rispettatonel solo Ambito territoriale n. 3”. Nell'atto,Stufara ricorda che nella deliberazionedell'assemblea d'Ambito dell'ATI 1 e 2 del 15PAG 16


AMBIENTEfebbraio scorso, relativa all'articolazione tariffariaper il 2012 si sostiene che, rispetto agli effettiprodotti dai referendum, la remunerazione delcapitale investito sia da intendersi come “il costodel capitale necessario al finanziamento degliinvestimenti da sostenere per rendere possibilela realizzazione di quelli previsti dal Piano d'Ambito”,per cui “appare ragionevole sostenere che,qualora tale componente di costo dovesse essereespunta dalla tariffa, la relativa copertura finanziariadovrebbe pur sempre essere garantita algestore, rispetto al quale non si ritiene necessariauna “rinegoziazione degli impegni contrattualicon altre forme di finanziamento da porre necessariamentea carico dei Comuni interessati, ameno di non voler rinunciare all'effettuazionedegli investimenti”. Si dispone pertanto la costituzionedi “un apposito fondo nel quale far confluiretutte le somme corrispondenti alla quotatariffaria imputabile all'applicazione del 7% atitolo di remunerazione degli investimenti programmatiper l'anno 2012” o in alternativa laprestazione per il medesimo importo di una fideiussionebancaria o assicurativa da parte delgestore; in ogni caso risulterebbe confermatol'importo delle tariffe precedentemente pianificato.Analogamente, nella deliberazione dell'Assemblead'Ambito dell'ATI 4, si dispone di scorporarela remunerazione del capitale investito daldimensionamento della tariffa e di applicare, agaranzia dell'equilibrio economico-finanziario, la“tariffa media di Piano d'Ambito ante referendumpari a 2,39 euro/mc d'acqua, ottenuta dalla tariffamedia del 2011 incrementata del 5%, limite diprezzo, e del tasso d'inflazione”; la nuova articolazionerisulta dunque mantenere l’originalestruttura, con “l'incremento di tutte le relativecomponenti, dalla quota variabile alla quota fissa,del limite di prezzo pari al 5%, e del tasso diinflazione programmato”. Invece, contrariamentealle deliberazioni delle Autorità d'Ambito sopramenzionate, l'ATI 3 ha confermato la decisionegià assunta negli anni precedenti di non riconoscerela remunerazione del capitale tra i costi delgestore; nella deliberazione del febbraio scorsoha inoltre stabilito, all'interno della nuova articolazionetariffaria 2012, una riduzione del 13,9per cento della quota fissa per le utenze domestichee un incremento del 3,6 per cento riferitoai maggiori investimenti effettuati, che portano afissare per l'anno corrente una tariffa inferiorealle stesse previsioni del Piano d'Ambito. Il capogruppodi Rifondazione comunista sottolineaaltresì che il 12 e 13 giugno 2011 ventisette milionidi italiani si sono espressi votando a favoredei quesiti referendari concernenti le modalità diaffidamento dei servizi pubblici locali di rilevanzaeconomica a partire dall'acqua e la remunerazionegarantita dei capitali investiti. A seguito ditale esito referendario “si è disposta – ricordaStufara - l’abrogazione parziale del comma 1dell'articolo 154 del decreto legislativo numero152 del 2006, in materia di determinazione dellatariffa del servizio idrico integrato in base all'adeguataremunerazione del capitale investito,con l'espunzione, tra i componenti della tariffadel servizio idrico integrato, della 'remunerazionedel capitale investito' determinata ai sensi delcosiddetto metodo normalizzato, per la quotaparte relativa al tasso di remunerazione del capitaleinvestito e conseguente disapplicazione ditale remunerazione per l’articolazione tariffariaimposta all’utenza”. Infine, Stufara sottolineache nell'ultimo Documento Annuale di Programmazione,approvato dal <strong>Consiglio</strong> regionale loscorso 24 febbraio, “viene sancito l'impegno della<strong>Regione</strong> al 'rispetto della volontà popolareespressa col referendum di giugno 2011 perquello che riguarda la gestione dell'acqua pubblica',a cui evidentemente non sembrano finoraconformarsi le scelte operate dalle amministrazionilocali negli Ambiti Territoriali 1, 2 e 4, siarispetto ai piani tariffari, sia rispetto ai contrattidi servizio con i soggetti gestori”.EX CAVA S.GIUSTINO: “CONTROLLARETRAMITE L'ARPA LA NATURA DEI RIFIUTI EIL RISPETTO DELLA NORMATIVA NELLE O-PERAZIONI DI INTERRAMENTO” - INTER-ROGAZIONE DI CIRIGNONI (LEGA NORD)Perugia, 7 marzo 2012 - “Al fine di dar voce allelegittime preoccupazioni dei cittadini di San Giustino,inerenti le problematiche di inquinamentoambientale connesse all'interramento in una excava di rifiuti speciali provenienti anche da fuoriregione”, il capogruppo della Lega nord a PalazzoCesaroni, Gianluca Cirignoni, ha depositato unainterrogazione con cui chiede all'assessore all'ambientedi “conoscere per iscritto se vorràintervenire al fine di controllare tramite l'Arpa lanatura dei rifiuti interrati, il rispetto della normativainerente le operazioni di interramento nonchéi livelli di inquinamento ambientali di unazona densamente abitata in cui le falde acquiferesono state già oggetto di contaminazione”. Cirignonispiega che “a quanto è dato sapere, nellaex cava oggetto di attività di ricomposizione ambientale(ai sensi del decreto legislativo152/2006) sarebbero state smaltite tonnellate dirifiuti speciali quali fanghi di cartiera, provenientianche dal processo di disinchiostrazione nel riciclaggiodella carta. Sono proprio questi rifiuti adestare preoccupazione in quanto nonostantesiano classificati come non pericolosi potrebberocontenere inchiostri che invece sono consideratirifiuti speciali pericolosi. Inoltre – conclude ilconsigliere regionale - l'interramento dei fanghidi cartiera, specie se non eseguito correttamente,ha come effetto secondario quello della produzioneabnorme di biogas quali il metano, chepossono infiltrarsi anche a distanza e dare luogoa deflagrazioni molto pericolose per persone ecose. Un evento già verificatosi e documentatodall'Arpa dell'Emilia Romagna nel dicembre 2005in una abitazione vicina ad un area di ex cavasita nel comune di Imola oggetto di attività diricomposizione ambientale con l'utilizzo di fanghidi cartiera”.PAG 17


AMBIENTEACQUA: “VIA LA REMUNERAZIONE DEL CA-PITALE INVESTITO DALLE TARIFFE PER ILSERVIZIO IDRICO” - STUFARA (PRC-FDS)PLAUDE ALL'ASSESSORE ROMETTI: “HA SE-GUITO LA NOSTRA SOLLECITAZIONE E RI-SPONDE AL REFERENDUM”Il capogruppo regionale di Rifondazione comunistaper la Federazione della sinistra, DamianoStufara esprime soddisfazione per la decisionedell'assessore regionale all'Ambiente, SilvanoRometti di intervenire sugli ATI regionali affinchécancellino dalle tariffe per il servizio idrico la remunerazionedel capitale investito. Stufara, nelrimarcare come tutto ciò risponda alle disposizionidei Referendum dello scorso 13 Giugno erecependo quanto proposto dal suo Partito, ritienenecessario “che si apra una seria riflessione, alivello regionale e locale, sulla stagione dellacompartecipazione dei privati nella gestione delservizio idrico”.Perugia, 19 marzo 2012 - “La decisione dell'assessoreregionale Silvano Rometti di interveniresugli ATI regionali affinché cancellino effettivamentedalle tariffe per il servizio idrico la remunerazionedel capitale investito è un segnale indubbiamentepositivo, che risponde alle disposizionidei Referendum dello scorso 13 Giugno eche va incontro alle stesse richieste del Gruppoconsiliare di Rifondazione comunista per la Federazionedella sinistra, che su questo tema avevainterrogato nei <strong>giorni</strong> scorsi la Giunta regionale”.Lo scrive, in una nota, il capogruppo regionaledel Prc-Fds, Damiano Stufara che rimarca come“i Referendum hanno fatto sì che la tariffa idricadovesse prevedere la sola copertura dei costi delservizio e non altri oneri aggiuntivi. Ma così –sottolinea - non è stato, al punto che nelle deliberazionidegli ATI 1 e 2 dello scorso mese difebbraio veniva surrettiziamente prevista, nellatariffa idrica, una quota di garanzia per il capitaleinvestito, mentre l'ATI 4 aveva già deliberato unaumento del 5 per cento di tutte le componentidella tariffa teso a colmare il 'vuoto' lasciato dalfamoso 7per cento abolito dai Referendum”. PerStufara si tratta di “un quadro inaccettabile, a cuifaceva eccezione il solo ATI 3 dove, non solo laremunerazione del capitale investito non è maistata addebitata ai cittadini, ma che vanta anchela tariffa più bassa <strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong>; non è certo uncaso – fa notare - che la società che in quell'areaha in gestione il servizio idrico, la VUS, sia a totalecapitale pubblico”. “Oltre a procedere intempi rapidi all'adeguamento delle tariffe negliATI 1, 2 e 4 alle vigenti disposizioni legislative,come Gruppo consiliare – scrive Stufara - riteniamonecessario che si apra una seria riflessione,a livello regionale e locale, sulla stagionedella compartecipazione dei privati nella gestionedel servizio idrico, contrassegnata non solo, anostro parere, da gravi inefficienze e ingiustificabilirincari. Il rispetto della volontà popolare sancitadai Referendum – conclude - impone anchequesto passo”.ACQUA: “BENE L'ASSESSORE ROMETTI SURISPETTO ESITO REFERENDUM. ADESSODISCUTERE LA NOSTRA MOZIONE PER ELI-MINARE IL BALZELLO DEL 7 PER CENTOSULLE BOLLETTE” - NOTA DI DOTTORINI(IDV)Il capogruppo regionale dell'Italia dei Valori, OlivieroDottorini definisce “incoraggiante la volontàdell'assessore regionale Rometti di rispettarel'esito referendario e dimostra la correttezza dellenostre battaglie referendarie per mantenerepubblica la gestione dell'acqua eliminando ognispeculazione economica su un bene comune nonprivatizzabile”. Auspicando “l'eliminazione dell'ingiustobalzello del 7 per cento applicato daigestori alla bolletta”, Dottorini invita dunque leistituzioni a farsi “garanti dell'esito referendario,assicurando un uso efficiente e ben distribuito diuna risorsa preziosa come l'acqua”. Per il capogruppoIdV “è giunto il momento di avviare unserio studio di fattibilità al fine di garantire agliumbri una gestione pubblica e partecipatadell’intero servizio idrico”.Perugia, 19 marzo 2012 - “La volontà dell'assessoreregionale Silvano Rometti di rispettare l'esitoreferendario è incoraggiante e dimostra, semai ce ne fosse stato bisogno, la correttezzadelle nostre battaglie referendarie per mantenerepubblica la gestione dell'acqua eliminando ognispeculazione economica su un bene comune nonprivatizzabile”. Così Oliviero Dottorini, capogrupporegionale dell'Italia dei Valori , commenta ledichiarazioni dell'assessore regionale all'Ambientein merito alle tariffe del servizio idrico “a seguitodella mozione presentata in <strong>Consiglio</strong> regionaledal gruppo dell'Italia dei Valori”. “Perdare seguito alla volontà dei cittadini e eliminarel'ingiusto balzello del 7 per cento applicato daigestori alla bolletta – continua Dottorini – occorreche le istituzioni si facciano garanti dell'esitoreferendario, ad iniziare dai Comuni e dagli Atiche sono chiamati a dare seguito al dettato referendario,senza adeguare al rialzo le tariffe difornitura, e a intervenire sui gestori perché elimininoil 7 per cento dalle bollette, anche in applicazionedella sentenza 26 del 2011 della Cortecostituzionale, che assicura un uso efficiente eben distribuito di una risorsa preziosa come l'acqua”.“La nostra mozione – spiega Dottorini -rappresenta il primo atto concreto per dare seguitoall'impegno, fortemente voluto dall'Italiadei Valori e assunto dalla <strong>Regione</strong> nel Documentoannuale di programmazione, di rispettare la volontàpopolare espressa con il referendum digiugno 2011 per quello che riguarda la gestionedell'acqua pubblica". “In attesa di atti concreti edella discussione in Aula della nostra mozione –aggiunge Dottorini - le dichiarazioni di Romettisembrano portarci sulla buona strada e dare ancorapiù forza alle nostre istanze. Per questo –conclude - riteniamo giunto il momento per avviareun serio studio di fattibilità al fine di garantireagli umbri una gestione pubblica e partecipa-PAG 18


AMBIENTEta dell’intero servizio idrico, affinché la ripubblicizzazionediventi una realtà concreta e non rimangasolo una buona intenzione".“NON BRUCIATECI IL FUTURO”: CONSE-GNATA A PALAZZO CESARONI LA PETIZIO-NE DI 6500 CITTADINI DI TERNI CHE DICENO ALL’INCENERITORE E CHIEDE MODIFI-CHE DEL PIANO REGIONALE RIFIUTI E DELPIANO D’AMBITO N.4Consegnata stamani a Palazzo Cesaroni, nellemani del presidente del <strong>Consiglio</strong> regionale ErosBrega, la petizione (promossa da Prc-Fds, Idv eSel) firmata da 6500 cittadini di Terni che diconono all’ipotesi di riattivazione di un inceneritore echiedono modifiche al Piano regionale rifiuti e aquello dell’Ambito n. 4. Questi i punti centrali deldocumento: un piano operativo per la riduzionedei rifiuti alla fonte; raggiungimento dell’obiettivominimo del 65 per cento di raccolta differenziataentro il 2012; realizzazione di un polo industrialedel recupero e del riciclo; Promozione di un “autenticogoverno pubblico locale del ciclo dei rifiuti”.La petizione è stata acquisita formalmentedagli uffici dell’Assemblea legislativa e inizieràl’iter in seconda Commissione. All’incontro eranopresenti anche il capogruppo regionale Prc-FdsDamiano Stufara e il consigliere regionaledell’Idv Paolo Brutti.Perugia, 19 marzo 2012 - Il presidente del <strong>Consiglio</strong>regionale Eros Brega ha incontrato stamania Palazzo Cesaroni una delegazione di cittadini diTerni che gli hanno consegnato formalmente unapetizione popolare (“Non bruciateci il futuro”),corredata da 6500 firme con cui si chiedeall’Istituzione regionale la modifica del Pianoregionale gestione dei rifiuti e del Piano previstoper l’Ambito territoriale integrato n.4, per scongiurareil rischio della riattivazione di un inceneritore,realizzando azioni volte a ridurre il volumedi rifiuti riciclando, riusando e recuperando ilmateriale: “Verso rifiuti zero”. La petizione èstata promossa da: Rifondazione comunista-Fds,Italia dei Valori e Sinistra ecologia e libertà;all’incontro hanno partecipato anche il capogrupporegionale Prc-Fds, Damiano Stufara e il consigliereregionale dell’Idv Paolo Brutti. I sottoscrittoridel documento esprimono la loro “nettacontrarietà al progettato ritorno all’incenerimentodei rifiuti nella Conca ternana” e chiedono quindila modifica dei relativi Piani (regionale ed’Ambito) in modo da assicurare “in tempi certi” iseguenti obiettivi: un piano operativo per la riduzionedei rifiuti alla fonte sul quale siano impegnatila Provincia di Terni e i Comuni dell’Ambito4; il raggiungimento dell’obiettivo minimo del 65per cento di raccolta differenziata entro il 2012,considerando una base per le azioni successive,per “andare ben oltre i limiti minimi indicati dallalegge”; realizzazione di un polo industriale delrecupero e del riciclo, coinvolgendo aziende econsorzi del settore, puntando sull’innovazioneper sviluppare una filiera completa; Promozionedi un “autentico governo pubblico locale del ciclodei rifiuti” per garantire gli interessi generali,attraverso un trasparente sistema di controllopubblico del ciclo, assicurando informazione epartecipazione. Il presidente Brega, nel prenderein consegna la petizione ha assicurato che“nell’ambito dei ruoli istituzionali assegnatiall’Assemblea legislativa”, garantirà il massimoimpegno affinché “le questioni poste dai firmataripossano trovare occasione di adeguata valutazionee discussione da parte degli organi consiliari”.A questo scopo il documento è stato formalmenteacquisito dagli uffici e inizierà l’iterprevisto in Commissione. Secondo il consigliereStufara, la consegna formale della petizioneall’istituzione regionale, “assume un valore ancorapiù grande dopo la significativa dichiarazionedel sindaco di Terni, Di Girolamo, che nei <strong>giorni</strong>scorsi apriva a scenari della chiusura del ciclo deirifiuti che non comprendevano l’incenerimento.Abbiamo registrato oggi – aggiunge - ampia disponibilitàa discutere nel merito delle proposteda parte dell’istituzione regionale, sia Assemblealegislativa che Esecutivo (la petizione è stataconsegnata anche alla presidente della <strong>Regione</strong> eall’assessore all’Ambiente ndr). Reputo quindiimportante questa attenzione rivolta dall'istituzionead una opinione pubblica che sempre più,come in questo caso, sta assumendo il concettodi ‘salute’ come bene comune da salvaguardaresempre”. Un concetto che è stato ribadito anchedai componenti della delegazione di cittadini chehanno sottolineato il significato delle loro proposteche vengono da un territorio, quello ternano,“che ha vissuto una lunga e pesante ‘stagione diincenerimento’ e vuole ora cambiare decisamentepagina”. Il consigliere Brutti ritiene di fondamentaleimportanza che la <strong>Regione</strong> faccia “undeciso passo in avanti nelle politiche e nelle a-zioni riguardanti il ciclo dei rifiuti, per porsi inlinea con le più avanzate esperienze europee,puntando tutto su riduzione dei volumi, raccoltadifferenziata, riuso e riciclo. Occorre chiuderedefinitivamente il capitolo delle discariche e degliinceneritori, per affermare quello che ormai atutti gli effetti è un diritto fondamentale: garantirela sostenibilità ambientale, sanitaria ed ancheeconomica nel trattamento del ciclo dei rifiuti”.UMBRA ACQUE: “RISPETTARE REFEREDUM ESENTENZA SU DEPOSITO CAUZIONALE. A-PRIRE CONFRONTO CON CONSUMATORI” -DOTTORINI (IDV): “L'AZIENDA DEVE RI-SPONDERE DEI CREDITI INSOLUTI, NON ICITTADINI”“Il deposito cauzionale è illegittimo e la societàUmbra Acque farebbe bene a restituire quantoversato ingiustamente dai cittadini”: lo afferma ilcapogruppo dell'Italia dei Valori in <strong>Consiglio</strong> regionale,Oliviero Dottorini, il quale assicura anchel'impegno del suo partito affinché “la parte-PAG 19


AMBIENTEcipata pubblica rispetti la volontà referendaria eil ricorso delle associazioni dei consumatori”.Perugia, 21 marzo 2012 - “Riteniamo urgenteche Umbra Acque prenda atto della sentenza deltribunale e si adegui alle istanze che le associazionidei consumatori e i cittadini stanno portandoavanti da mesi. Il deposito cauzionale è illegittimoe la società farebbe bene a restituirequanto versato ingiustamente dai cittadini”. Conqueste parole Oliviero Dottorini (IdV), commentala sentenza sul deposito cauzionale di UmbraAcque che ha dato parere favorevole alle richiestedelle associazioni dei consumatori. “Il presidentee il direttore dell'azienda – aggiunge ilcapogruppo Idv - devono mettere in atto tutte leprocedure necessarie a sanare una situazionenon più sostenibile. A seguito dell'esito referendario,con la sentenza della Corte costituzionale,la lettera scritta dall'assessore Rometti agli Ati eadesso la sentenza del tribunale che accoglie ilricorso della Federconsumatori, non è più rinviabileun tavolo di confronto tra l'azienda pubblicae gli enti locali, a cui chiediamo vengano invitateanche le associazioni dei consumatori e i comitaticivici che da anni si battono per la ripubblicizzazionedi un bene primario come l'acqua”. “Sesono presenti crediti insoluti come dice l'azienda– conclude Dottorini – ne dovranno rispondere gliamministratori della stessa e non scaricare i costidi un risanamento sui cittadini che si trovanoogni giorno a dover affrontare una crisi economicasenza precedenti che vede aumenti di tariffeal limite della sostenibilità. Come Italia dei Valorifaremo tutto quanto necessario dentro e fuori leistituzioni perché la partecipata pubblica UmbraAcque rispetti la volontà referendaria e il ricorsodelle associazioni dei consumatori”.CONSIGLIO REGIONALE (5) - GESTIONEACQUA: “APPLICAZIONE PIENA DEL DETTA-TO DEL REFERENDUM SU SISTEMA IDRICOINTEGRATO” - L'AULA APPROVA A MAG-GIORANZA UNA MOZIONE A FIRMA DOTTO-RINI E BRUTTI (IDV), STUFARA (PRC-FDS)Perugia, 29 marzo 2012 – Con i voti favorevoli(19) della maggioranza e del capogruppo dellaLega Nord, Gianluca Cirignoni, l'astensione diAndrea Lignani Marchesani (PdL) ed i voti contrari(5) degli altri esponenti dell'opposizione, l'Assemblearegionale ha approvato una mozionefirmata da: Oliviero Dottorini (primo firmatario) ePaolo Brutti (IdV) e da Damiano Stufara (Prc-Fds) sulla “Attuazione dell'esito del referendumnazionale sulla gestione dell'acqua pubblica svoltosiil 12 e 13 giugno 2011”. In sostanza, conquesto atto di indirizzo, il <strong>Consiglio</strong> regionaleimpegna la Giunta ad “operare con la massimaurgenza per ottenere l'applicazione del dettatodel Referendum sul Sistema idrico integrato relativoalla eliminazione della voce del 7 per centogarantito come remunerazione del capitale investito,chiedendone l'attuazione agli Ati (Ambititerritoriali integrati) cui compete di fissare latariffa, non procedendo ad alcun adeguamentodelle tariffe della fornitura dell'acqua”. Con lostesso atto, viene impegnato l'Esecutivo di PalazzoDonini ad “inserire strumenti partecipativiriconosciuti affinché la gestione del bene comuneavvenga attraverso la partecipazione della rappresentanzacittadina e dei lavoratori, in quantoportatori di interessi diffusi e radicati nel territorio,di saperi e di conoscenze”. OLIVIERO DOT-TORINI (capogruppo IdV), primo firmatario dellamozione, ha illustrato l'atto spiegando che: “Unalarga e prevalente fetta di opinione pubblica italianaè convinta che l’acqua è un bene comune eun diritto umano fondamentale ed è quindi sbagliatoconsiderarla un bene economicamenterilevante, per questo va sottratto al mercato egestito da un soggetto giuridicamente pubblico.Il voto del referendum (12 e 13 giugno 2011) haaffermato la gestione pubblica e partecipatadell’acqua. Oltre 27 milioni di italiani si sono recatialle urne e circa il 95 per cento di questi havotato a favore delle proposte del Comitato referendario.Le stesse persone hanno votato anchela difesa dei servizi pubblici locali dalle strategiedi privatizzazione. Questa mozione mira alla e-sclusione della remunerazione del capitale investitopari al 7 per cento dal calcolo della tariffaidrica. Solo in pochi e limitati casi in Italia si èprovveduto ad attuare quanto previsto dal referendum.Il risultato del referendum è stato riconosciutoanche dal ministro dell’Ambiente CorradoClini chiedendo di dare attuazione a quantostabilito dalla Corte Costituzionale e dall’esito delreferendum. Gli ATI hanno recentemente assuntodeliberazioni che sembrerebbero addiritturaandare contro il dettato referendario rispettato,sembra, soltanto dall’ATI n. 3. Lo stesso assessoreRometti ha recentemente inviato una notaalle Autorità di ambito umbre per dare seguitoall’abrogazione della remunerazione del capitaleinvestito dal gestore privato considerando che latariffa idrica deve prevedere la sola coperturaintegrale dei costi del servizio e non altri oneriaggiuntivi. Con questa mozione intendiamo impegnarela Giunta regionale a operare da subito,in tutte le sedi deputate, per ottenerel’applicazione del dettato del referendum in relazioneall’eliminazione della voce del 7 per centogarantito come remunerazione del capitale investito,chiedendo attuazione agli ATI di fissare latariffa e non procedendo ad alcun adeguamentodelle tariffe alla fornitura dell’acqua. Si vuoleimpegnare inoltre la Giunta a avviare iniziativerivolte a inserire strumenti partecipativi riconosciutiaffinché la gestione del bene comune avvengaattraverso la partecipazione della rappresentanzacittadina e di lavoratori in quanto portatoridi saperi, di conoscenze e di interessi diffusie radicati nel territorio. Su questo tema, comesu tutti quelli che interessano la gestione deibeni comuni e la tutela dei diritti diffusi, la politicadeve mantenere alta l'attenzione e le istituzioniagire per evitare che prevalgano tentazioniPAG 20


AMBIENTEaffaristiche o richiami ultraliberisti che, per giunta,spesso vengono declinati in modo monopolistico”.SILVANO ROMETTI (assessore regionaleAmbiente): “L'<strong>Umbria</strong>, nelle politiche del settoreidrico, ha dimostrato negli anni posizione avanzate,pianificando un Piano regionale degli acquedottie con il Piano di tutela delle acque haprevisto obiettivi di assoluta qualità. Nei fondiFas, che la <strong>Regione</strong> ha ricevuto, la fetta più importantedi risorse è destinata proprio al cicloidrico integrato, soprattutto al versante depurazione.Sul versante della gestione, il messaggiodel referendum risulta chiaro. In <strong>Umbria</strong>, sostanzialmenteci troviamo di fronte a gestioni completamentepubbliche o a gestione a maggioranzapubblica. La <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>, come già specificatonel Dap, intende portare avanti questaconcezione. Abbiamo già comunicato agli ATI ilfatto che nella tariffa debbono essere previstisolo i costi di gestione del servizio. Viene detrattol’utile che poteva essere previsto in tariffa,mantenendo la previsione per gli investimenti.L’attuazione del referendum è legato anche adalcune norme che dovranno essere emanate dalGoverno nazionale. Va ricomposto un quadronormativo coerente e organico, in linea e coerentecon l’impostazione emersa dallo stesso referendum.Voglio ribadire che, nella tariffa, gli investimentie il loro costo possono essere inseriti,non possono essere inseriti gli utili per la gestione”.DICHIARAZIONI DI VOTOGIANLUCA CIRIGNONI (Capogruppo LegaNord): “voteremo favorevolmente a questa mozione,di cui condividiamo il dispositivo, tant'èche abbiamo anche presentato una proposta dilegge per l’inserimento nello Statuto regionaledel riconoscimento dell’acqua come bene pubblico.Bisogna rispettare quello che gli stessi cittadininel referendum hanno chiesto: togliere laparte di utile nelle tariffe relative alla gestionedell’acqua del servizio idrico. Per quanto riguardaUmbra Acque, che è il gestore del servizio idricointegrato più grande, c’è una mia interrogazioneche giace senza risposta da ormai tre mesi in<strong>Consiglio</strong> regionale”. DAMIANO STUFARA (capogruppoPrc-Fds – firmatario della mozione):“Voteremo a favore di questa mozione condividendoneappieno le ragioni, le opportunità e l'interventodi Dottorini. Nel giugno dello scorsoanno 27 milioni di italiani hanno dato un messaggioalla politica e al legislatore di grande nettezzasulla necessità di garantire un bene comunecome l’acqua nella sua natura pubblica. Mirallegro del fatto che il Dap abbia impegnato ilGoverno regionale a operare in difesa dell’esitoreferendario e sono particolarmente lieto delpasso compiuto dall’assessore Rometti nei confrontidegli Ati dell’<strong>Umbria</strong> per sollecitarli ad ottemperarea quello che gli italiani hanno detto erispettare l’abolizione della quota del 7 per centosul capitale investito”. RAFFAELE NEVI (capogruppoPdL): “Basta poco assessore Rometti perconquistarsi la fiducia. È bastato trasmettere unalettera del Ministro, agli Ati per conquistarsi lafiducia di chi invece in teoria dovrebbe badareagli atti concreti. Vorrei ricordare che quella 'letterina'crea un po’ di problemi. Forse qualcunonon si è accorto che si rischia di far saltare investimentimilionari sulle infrastrutture. Così gli Atiti dicono: basta che mi dai i soldi in cambio efacciamo tutto. Quella lettera non produrrà nulla,fin quando non ci sarà un intervento puntuale epreciso, che miri a risolvere i problemi sul tavolo.Per il contenuto manifestamente ideologico dellamozione, che intende consolidare i risultati di unreferendum, avvenuto in un momento particolarissimo,voteremo contro”. MASSIMO BUCONI(Capogruppo Psi): “Questa mozione la ritengototalmente inutile in quanto la Giunta regionaleha già provveduto, con proprio autonomo atto, ascrivere alle società di gestione di attenersi aldettato referendario e di non considerare il 7 percento. È chiaro che non intendiamo andare controla volontà popolare che, tra l’altro, condividiamopienamente. Non crediamo che tutte leesperienze riferite alla gestione delle acque informa associata o in forma mista da parte delleamministrazioni in <strong>Umbria</strong> siano esperienze dabuttare. Nel merito la mozione non produrrà effettiperché l’effetto è già stato prodotto”. LUCABARBERINI (PD): “Ribadiamo con fermezza lavolontà di rispettare l’esito referendario. Apprezziamomolto l’intervento dell’assessore Romettiche ha chiarito la questione e ha toccato i diversiaspetti che vengono evidenziati in questa mozione.Il servizio idrico è indiscutibilmente un benepubblico, deve essere un bene accessibile, unbene fruibile, universale, ma deve anche prestaremolta attenzione alla qualità dei servizi chedevono essere prestati. La qualità necessita dirisorse che possono essere pubbliche, ma chedebbono garantire e tutelare la qualità di un servizioirrinunciabile per i cittadini. Non ci convincela differenza che viene rappresentata tra il contenutodella mozione, condivisibile e le affermazioniutilizzate all’atto della presentazione. Quelloche è scritto nella mozione è troppo diverso rispettoa quanto, invece, affermato nella relazionedi presentazione da parte di Dottorini. A-vremmo preferito modificare alcuni punti, tuttaviavotiamo la mozione perché sostanzialmenteci convince”. SANDRA MONACELLI (UDC):“Non parteciperò alla votazione su questa mozioneche ritengo essere una farsa. Lo si capisceperfettamente dal tenore delle ultime dichiarazioni,ad esempio quando alcuni consiglieri dellamaggioranza (Buconi e Barberini), dicendo e nondicendo, sostanzialmente affermano: siamo divisisu tutto, persino sull’acqua, ma per fare vedereche invece andiamo perfettamente d'accordo lamozione la votiamo. Siccome è imbarazzantequesta forma di unanimismo/immobilismo che sivuole affermare con questo nuovo corso, io nonci sto ed uscirò al momento del voto”. PAOLOBRUTTI (IdV): “I presentatori della mozionehanno diritto di esprimerla e raccontarla comemeglio credono, cercando magari di trovaremaggiori consensi. I presentatori hanno dettoquello che secondo loro sta alla base della moti-PAG 21


AMBIENTEvazione, comunque della mozione si vota il dispositivo.Noi dobbiamo mettere in equilibrio dueesigenze: che il bene pubblico 'acqua' vengaerogato e reso disponibile nella migliore dellecondizioni, cosa che richiede anche l'utilizzazione,la messa a disposizione di risorse finanziarieprovenienti dalla tariffa o da altre fonti, e suquesto siamo d'accordo. Ma, constatata questaesigenza, è giusto rispondere alle aspettative delvoto dei cittadini. La mozione, in sostanza, diceche: fino a quando non avrete fatto le riduzionidel 7 per cento non proseguite a fare ulterioriaumenti. L’assessore Rometti ha già indicato lasua volontà, ma ora è necessario sostenere iltutto con uno strumento di cogenza rispetto alpassato”.GESTIONE ACQUA: “BENE GLI IMPEGNIPRESI DALL'AULA PER L'ATTUAZIONE DEIREFERENDUM SULL'ACQUA PUBBLICA” -STUFARA (PRC-FDS) “ADESSO SI PASSIDALLE PAROLE AI FATTI”Perugia, 29 marzo 2012 - “Il voto favorevole del<strong>Consiglio</strong> regionale alla mozione dei gruppi consiliaridell'IdV e del Prc-FdS per l'attuazione delrisultato referendario dello scorso giugno rafforzae sostanzia l'impegno già preso su questa materiadall'assessore Silvano Rometti, il quale, dopola nostra precedente sollecitazione, aveva investitogli ATI regionali di impedire ai gestori il ricavodi utili, pari al 7 per cento, per la gestionedel servizio idrico”. Così il capogruppo regionaledi Rifondazione comunista-Federazione dellasinistra, Damiano Stufara a margine del votodell'Aula sull'atto di indirizzo di cui egli stesso erauno dei firmatari. “Il colpo di spugna con cui gliATI regionali, ad eccezione del solo ATI 3, avevanorimodulato le rispettive tariffe per il 2012,mantenendo in forme diverse la remunerazionedel capitale investito, viene dunque respinto. Lamozione, infatti – spiega Stufara -, obbliga gliATI a non procedere, prima dell'eliminazionedella voce del 7 per cento garantito come remunerazionedel capitale investito, ad alcun adeguamentodelle tariffe della fornitura dell'acqua”.Per il capogruppo di Prc-FdS, “adesso è necessariooperare con la massima rapidità per dareattuazione a queste disposizioni, che in un Paeseminimamente responsabile verso la volontà popolareespressa tramite referendum, non avrebberodovuto nemmeno rendersi necessarie. ComeGruppo Consiliare del Partito della Rifondazionecomunista per la Federazione della Sinistra– aggiunge - ribadiamo inoltre il sostegno allamobilitazione espressa in questi mesi dai Comitatiper l'Acqua Bene Comune, che per primihanno denunciato le inadempienze degli ATI 1, 2e 4, nella consapevolezza che la cancellazionedalle bollette della remunerazione del capitaleinvestito – conclude - sia una tappa nel percorsoper la ripubblicizzazione del servizio idrico e latutela dell'acqua come bene comune”.GESTIONE ACQUA: “APPROVATA NOSTRAMOZIONE SU ACQUA PUBBLICA. VIA BAL-ZELLO 7 PER CENTO, STOP AUMENTI DI CO-STI IN BOLLETTA” - NOTA DI DOTTORINI EBRUTTI (IDV)In una nota congiunta, i consiglieri regionali dell'Italiadei Valori, Oliviero Dottorini (capogruppo)e Paolo Brutti esprimono la loro soddisfazioneper il voto “a larga maggioranza” del <strong>Consiglio</strong>regionale sulla loro mozione a difesa del referendumdel giugno 2011 che li vede come primifirmatari. In sostanza, l'Aula di Palazzo Cesaroni“ha ribadito la volontà di dare piena attuazione alreferendum che prevede di eliminare l'ingiustobalzello del 7 per cento applicato dai gestori allabolletta”. Per Dottorini e Brutti “ora occorre che iComuni e gli Ati prendano atto di questa determinazionee intervengano sulle aziende di gestioneaffinché eliminino il 7 per cento dalle bolletteed ogni speculazione economica su un benecomune non privatizzabile”.Perugia, 29 marzo 2012 - “Finalmente l'<strong>Umbria</strong>ha detto chiaramente e a gran voce che l'acqua èun bene prezioso indispensabile e che come taledeve rimanere pubblico. Oggi il <strong>Consiglio</strong> regionale,con un voto a larga maggioranza, ha ribaditola volontà di dare piena attuazione al referendumche prevede di eliminare l'ingiusto balzellodel 7 per cento applicato dai gestori allabolletta”. Così, in una nota congiunta OlivieroDottorini (capogruppo) e Paolo Brutti (IdV) amargine dell'approvazione a larga maggioranza(Idv, Prc, Pd, Psi, Lega nord, astensione di LignaniMarchesani - PdL) della mozione a difesadel referendum del giugno 2011 che li vede comeprimi firmatari. Per Dottorini e Brutti “oraoccorre che i Comuni e gli Ati prendano atto diquesta determinazione e intervengano sulle a-ziende di gestione affinché eliminino il 7 per centodalle bollette ed ogni speculazione economicasu un bene comune non privatizzabile”. “Lanostra mozione - spiegano i due consiglieri regionali- rappresenta il primo atto concreto perdare seguito all'impegno, fortemente voluto dall'Italiadei Valori e assunto dalla <strong>Regione</strong> nel Documentoannuale di programmazione, di rispettarela volontà popolare espressa con il referendumdi giugno 2011. I privati gestori del servizioidrico – continuano - non possono pensare difare cassa su un bene prezioso e indispensabilecome l'acqua e non è possibile pensare di aggirareil problema continuando ad innalzare le tariffe.E' bene ricordare – ribadiscono - che in <strong>Umbria</strong> siregistra un grave ritardo nell'applicazione delreferendum. Addirittura gli Ati 1, 2 e 4 hannorecentemente assunto deliberazioni che sembrerebberoandare contro il dettato referendario,senza dare segni di recepimento neppure diquanto richiesto da parte dell'assessore Romettiche con una nota ha affermato che 'la tariffaidrica deve prevedere la sola copertura integraledei costi del servizio e non altri oneri aggiuntivi'.PAG 22


AMBIENTEViceversa – spiegano Dottorini e Brutti - è damettere in evidenza l’esperienza di ripubblicizzazionepromossa dalla Giunta di Napoli e dal sindacoLuigi de Magistris, organizzatore del 'Forumdei Comuni per i beni comuni', dal quale ha presoslancio la mobilitazione per la partecipazionediretta dei cittadini alle scelte di governo del territorio.Per dare la misura delle implicazioni diquesto argomento è opportuno ricordare che letariffe dell'acqua, negli ultimi dieci anni, sonoaumentate a livello nazionale mediamente del 65per cento. Se si prende in considerazione la classificadegli ATO più esosi, si può osservare chetra i primi 25 ben 21 sono a gestione mista(pubblico-privato) o completamente privata”.“Su questo tema – aggiungono Dottorini e Brutti- i cittadini non hanno abbassato la guardia, anzicontinuano a chiedere con forza il rispetto delleregole democratiche e della volontà popolare. IlForum italiano dei movimenti per l'acqua, adesempio, ha lanciato in queste settimane lacampagna di 'obbedienza civile' per l'autoriduzionedella bolletta idrica, applicando una riduzionepari alla componente della remunerazionedel capitale investito e quindi per il pagamento intariffa della sola parte prevista per legge. Difficiledar loro torto. Noi, anzi, consideriamo questacampagna come un valido strumento di sensibilizzazionee pressione per evitare che la volontàdegli elettori venga disattesa e magari calpestatasolo per assecondare gli interessi dei privati”.“Vigileremo sulla Giunta regionale affinché gliimpegni presi oggi in <strong>Consiglio</strong> vengano mantenuti– concludono Dottorini e Brutti -, e ci aspettiamopertanto che la nostra regione si facciacarico di promuovere iniziative per fare in modoche gli Ati prendano atto di questa situazione epretendano dalle aziende di gestione l'eliminazionedel 7 per cento garantito come remunerazionedel capitale investito”.PAG 23


CACCIA/PESCACACCIA: “SOLO UNA GESTIONE COMMISSA-RIALE PUO' RIPORTARE EFFICIENZA NEL-L'ATC3” - CIRIGNONI (LEGA): “URGENTEL'AUDIZIONE DEI RAPPRESENTANTI DELLECENTINAIA DI CITTADINI CHE HANNO DE-POSITATO LA PETIZIONE”Perugia, 28 marzo 2012 – Il capogruppo dellaLega Nord in <strong>Consiglio</strong> regionale, Gianluca Cirignoni,interviene sulla questione riguardante lagestione dell'Ambito territoriale di caccia numero3 ternano-orvietano: “Sulla deficitaria gestionedell'Atc3, per contestare la quale oltre 600 cittadinie cacciatori umbri sottoscrissero e inviaronoin <strong>Regione</strong> una petizione che fu archiviata perincompetenza dalla III Commissione consiliare,auspichiamo che, come deciso, la Commissionestessa voglia provvedere con urgenza ad unaaudizione dei rappresentanti delle centinaia dicittadini e cacciatori delusi dalla gestione dell'ambitoterritoriale di caccia. Lo stesso che, nel2010, chiuse il bilancio con un disavanzo di oltre170mila euro e con l'inopportuna triplicazione deigettoni di presenza dei componenti del Comitatodi gestione e del Collegio sindacale e, nel 2011,raddoppiò, unico in <strong>Umbria</strong>, la quota di iscrizioneper i cacciatori. A nostro avviso solo una gestionecommissariale può riportare efficienza nell'amministrazionedell'Atc3 e serenità e fiduciatra le doppiette ternane”.PAG 24


CULTURA“IN SEGNO DI SUDDITANZA E DI PUDORE”.IL VELO FEMMINILE NELLA TRADIZIONEOCCIDENTALE - VENERDÌ 9 MARZO, ORE 16,UN INCONTRO A PALAZZO CESARONIPerugia, 8 marzo 2012 - “In segno di sudditanzae di pudore”. Il velo femminile nella tradizioneoccidentale. È questo il titolo dell'iniziativa che sisvolgerà domani, venerdì 9 marzo alle ore 16,nella Sala della Biblioteca di Palazzo Cesaroni(Perugia). All'incontro, organizzato dal ServizioDocumentazione e Istituti del <strong>Consiglio</strong> regionale<strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong> con il patrocinio del Centro per lepari opportunità della <strong>Regione</strong>, interverranno:Daniela Albanesi (presidente del Centro) e FerdinandoTreggiari, (professore di Storia del dirittomedievale e moderno, Università degli Studi diPerugia).ISUC: “RICORDARE IL PASSATO, IMMAGI-NARE IL FUTURO - EDUCAZIONE ALLA CIT-TADINANZA ATTRAVERSO LA STORIA” –INIZIATIVA A CAMPELLO SUL CLITUNNODELL’ISTITUTO PER LA STORIADELL’UMBRIA CONTEMPORANEAPerugia, 17 marzo 2012 - Si è svolta questamattina a Campello sul Clitunno la cerimonia concui, ormai da alcuni anni, si ricorda la presenzasul territorio del comune umbro di un campo diprigionia ove furono internati centinaia di prigionieridi guerra, in gran parte provenienti dall'exJugoslavia. L'evento ha visto la partecipazione diPaolo Pacifici, Sindaco di Campello sul Clitunno,del professor Dino Renato Nardelli, dell’Istitutoper la Storia dell’<strong>Umbria</strong> Contemporanea (Isuc),degli studenti dell’Istituto “R. Casimiri” di GualdoTadino e della scuola media di Campello sul Clitunno“D. Alighieri”. Nel corso dell'incontro,tutti i presenti hanno rinnovato l’impegno di “difenderei valori universali della pace, della libertàe del rispetto per l’essere umano, in nome deiprincipi di giustizia e di uguaglianza tra i popoli”.Partire dalla conoscenza della storia del luogo ecercare tracce della memoria: sono stati questi iprimi passi delle attività didattiche avviate immediatamentedopo la cerimonia commemorativa,alla presenza del folto gruppo di studenti estudentesse che hanno preso parte ai “Laboratoridella memoria” organizzati dall’Isuc. Da diversianni, infatti, l’Istituto regioanle dedica alle scuolequesto progetto di “Educazione alla cittadinanza”attraverso la storia, che è diventato ormai unappuntamento annuale fisso. La manifestazione,organizzata in collaborazione con l’Ufficio Scolastico<strong>Regionale</strong> dell’<strong>Umbria</strong>, quest’anno ha ricevutoil patrocinio della Provincia di Perugia, delComune di Campello sul Clitunno e del Comunedi Foligno. “Quello di mantenere viva la memoriadeve essere un impegno primario di cui sidevono fare carico le istituzioni – ha detto PaoloPacifici, Sindaco del Comune di Campello sulClitunno. Tale compito, inoltre, è essenziale peroffrire gli strumenti affinché le nuove generazioniriescano a comprendere le dinamiche del presente.Il lavoro culturale e pedagogico svoltodall’Isuc in collaborazione con la nostra amministrazione– ha aggiunto Pacifici - interpreta inmaniera eccellente la sua funzione educativa.Proporre ogni anno questo appuntamento con lastoria, consente di offrire agli studenti nuovechiavi interpretative del presente, utili anche aprogettare il futuro. I luoghi, anche periferici,che sono stati attraversati dai grandi eventi storici,conservano tracce e testimonianze e sonosegni che non devono essere lasciati muti”.ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE: “LE MINIEREDI FERRO E DI LIGNITE DI MONTELEONE DISPOLETO VANNO INCLUSE NELLA LEGGE” -L'IMPEGNO DI CHIACCHIERONI (PD) CONIL COMUNE DELLA VALNERINAPerugia, 20 marzo 2012 - Le miniere di ferro diMonte Birbone e quelle di lignite di Ruscio potrannoessere ricomprese nella proposta di leggepresentata dal consigliere regionale GianfrancoChiacchieroni (PD) che si propone di valorizzareil patrimonio di archeologia industriale presentesul territorio regionale. L'impegno è stato presodallo stesso presentatore della legge nel corso diun incontro con i vertici dell'Amministrazionecomunale di Monteleone di Spoleto, rappresentatadall'assessore alla Cultura Marisa Angelini.Chiacchieroni, nel rimarcare la validità e l'importanzaurbanistica e culturale della sua iniziativalegislativa, attualmente in discussione in TerzaCommissione, evidenzia come “i siti del Comunedi Monteleone rappresentino un grande patrimoniodi archeologia industriale. Le miniere di ferrodi Monte Birbone – ricorda - sono rimaste attivefino al 1703 (uniche miniere dello Stato Pontificioaperte in <strong>Umbria</strong>). Di più recente attivazione,invece, sono le miniere di lignite situate in localitàla Miniera di Ruscio, rimaste attive fino al dopoguerra”. Chiacchieroni, dando atto al Comunedi Monteleone degli sforzi messi in atto persalvaguardare i due siti archeologici, ha tenuto aribadire come, grazie alla sua proposta di legge,potranno essere “messi a sistema i beni esistentie di pregio presenti sul territorio regionale, aggiungendoal contempo valore ad opere che rappresentanoed esprimono scienza, tecnica, culturamateriale ed immateriale. Si tratta – aggiungeil consigliere regionale - di un importantissimovolano per la conservazione e la tutela dei beni,ma soprattutto per uno sviluppo intelligente. Insostanza, il marketing aziendale va legato aquello territoriale e da qui puntare decisi versouna patrimonializzazione attraverso reti di reindustrializzazionebasata sull'esistente”.PAG 25


ECONOMIA/LAVOROEVASIONE FISCALE: “UNA PRATICA ILLE-GALE CHE DANNEGGIA LE IMPRESE CHERISPETTANO LE REGOLE” - SMACCHI (PD)ELOGIA “L'OTTIMO LAVORO DEL COMANDODI GUBBIO DELLA GUARDIA FINANZAIl consigliere regionale del Partito democraticoAndrea Smacchi plaude al lavoro svolto dallaGuardia di finanza di Gubbio nell'opera di repressionedell'evasione fiscale. Per Smacchi “l'evasionecontributiva nei confronti dei lavoratoridipendenti ed il mancato versamento dei creditiIva” rappresentano una “vera e propria praticaillegale che danneggia non solo l'erario ma anchela maggior parte delle aziende che invece operanonel rispetto delle regole”.Perugia, 20 febbraio 2012 - “Le operazioni dellaGuardia di Finanza di Gubbio, che grazie allaperfetta sinergia con l'autorità giudiziaria inquirente,sfrutta gli strumenti normativi previstidalla legge per combattere il fenomeno dell'evasionefiscale e contributiva, stanno portando allaluce una serie di comportamenti illegali che vannoanalizzati nel profondo”. Lo afferma il consigliereregionale del Partito democratico AndreaSmacchi, rilevando che “i due fenomeni più ricorrentiriguardano l'evasione contributiva nei confrontidei lavoratori dipendenti ed il mancatoversamento dei crediti Iva, questioni ancora circoscrittenel nostro territorio, ma che fanno suonareun campanello d'allarme che non può esserein alcun modo sottovalutato”. Smacchi rimarca“tutta la positività del lavoro che stanno portandoavanti i finanzieri sotto il comando delluogotenete Arcangelo Paris” ed inviata a “prenderecoscienza che troppo spesso vittime di talifenomeni sono gli anelli più deboli della catena,cioè i lavoratori, che oltre a non percepire ilcompenso dovuto per la prestazione d'opera, sitrovano a dover subire l'ulteriore danno del mancatoversamento dei contributi previdenziali. Nonsiamo di fronte all'ennesimo effetto negativodella crisi – prosegue il consigliere regionale -bensì ad una vera e propria pratica illegale chedanneggia non solo l'erario ma anche la maggiorparte delle aziende che invece operano nel rispettodelle regole”. “In questo contesto – concludeSmacchi - i dettami delle vigenti normativeprevedono l'aggressione dei beni dell'evasorefino all'ammontare della somma non versata,pertanto è possibile sottoporre a sequestro i beninon direttamente connessi al reato ma che sianonella disponibilità del trasgressore anche primadella condanna definitiva, in seguito alla quale ibeni sequestrati potranno essere confiscati edacquisiti al patrimonio dello Stato”.AEROPORTO S.FRANCESCO D'ASSISI:“GRANDE INTERESSE PER IL POSSIBILEINSEDIAMENTO DI UN POLO DELLA FOR-MAZIONE” - PER SMACCHI (PD) “L'UMBRIAPOTREBBE ASSUMERE RILIEVO INTERNA-ZIONALE NELL'INDUSTRIA DEL TRASPORTOAEREO”Il consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd)guarda con particolare attenzione alle possibilitàdi sviluppo di un polo della formazione e dellamanutenzione dei velivoli da realizzare nell'areadell'aeroporto di S.Egidio di Perugia. SecondoSmacchi gli obiettivi fissati in tal senso dal Pianoeconomico e finanziario 2012 – 2014, approvatonei <strong>giorni</strong> scorsi dai soci della società Sase, dovrebberotrovare il sostegno di Sviluppumbria,presso cui egli si attiverà per verificare la possibilitàdi attrarre nuovi investimenti.Perugia, 6 marzo 2012 - “Il piano economico efinanziario 2012 – 2014, approvato nei <strong>giorni</strong>scorsi dai soci della Sase spa, punta ad una crescitacomplessiva dello scalo umbro e fissa obiettiviimportanti sia sugli aspetti gestionali chetecnici: una visone strategica sicuramente interessanteche può comunque essere integrata edampliata”. Lo afferma il consigliere regionaleAndrea Smacchi (Pd) secondo cui “la struttura diS. Egidio deve guardare con particolare interesseal possibile sviluppo al suo interno di un vero eproprio polo della formazione, per la creazione diun'offerta a livello internazionale di corsi preparatoriper la gestione e l'impiego all'interno dell'industriadel trasporto aereo”. Per l'esponentedel Partito democratico risulterebbe di particolareinteresse “la formazione di figure professionaliper la gestione aeroportuale sia a livello managerialeche esecutivo, per la gestione del trasportoaereo e degli aspetti manutentivi. Andrebbequindi valutata molto attentamente lapossibilità di creare un centro di formazione peraddetti aeroportuali, operatori di compagnie nella<strong>Regione</strong>, con il coinvolgimento attivo di scuole,università ed industrie locali. Un ulteriore assetinnovativo che potrebbe mettere l'<strong>Umbria</strong> in posizionedi avanguardia riguarda la eco sostenibilitàdel prodotto aeronautico con la conseguentenecessità di sperimentare tecnologie con impattosempre più ridotto a livello ambientale. Infatti –spiga Smacchi - il protocollo che vede l'introduzionein sede europea dell'Ets (emission tradingscheme) comporterà un'accelerazione nella sostituzionedei vecchi aeromobili con quelli più nuovi,da qui la necessità di continuare a mantenereintatto il principio della difesa ambientale anchenell'ambito dello smantellamento”. “In questocontesto – conclude Smacchi - ritengo quantomai opportuno approfondire tematiche così rilevantiattraverso confronti con tutti quei soggettiche hanno già manifestato un potenziale interessamentoad uno sviluppo di queste tematiche, atale scopo mi attiverà personalmente nei confrontidi Sviluppumbria (socio di maggioranzadella Sase), per verificare in maniera stringentel'eventuale possibilità di attrarre nuovi investimentinella nostra <strong>Regione</strong>. L'<strong>Umbria</strong> potrebbeassumere un ruolo di rilievo nel panorama nazionaleed internazionale”.PAG 26


ECONOMIA/LAVOROTASSIDERMIA: “PIÙ CONCORRENZA NEL-L'AUTORIZZARE NUOVE ATTIVITÀ DI IM-BALSAMATORE” - LA TERZA COMMISSIONEDI PALAZZO CESARONI HA LICENZIATOALL'UNANIMITÀ IL REGOLAMENTO MODI-FICATO DALLA GIUNTAPerugia 6 marzo 2012 – Nella Commissione regionalesulla tassidermia, preposta al rilasciodella autorizzazione a poter imbalsamare selvagginaregolarmente cacciata o altri animali mortiaccidentalmente, non ci sarà più un rappresentantedella categoria, ma solo zoologi ed espertiin materia, per favorire il massimo della concorrenza.Lo stabilisce il nuovo Regolamento regionale,licenziato a voti unanimi dalla Terza Commissioneconsiliare di Palazzo Cesaroni presiedutada Massimo Buconi, dopo aver ascoltato inaudizione i dirigenti regionali del settore venatorio,Umberto Sergiacomi e Roberto Beretta. Conla modifica al vecchio regolamento, il numero 14del 23 marzo 1995, hanno spiegato i due responsabilidel settore, la Giunta ha inteso farpropria la Direttiva comunitaria 123 del 2006 chestabilisce il divieto di coinvolgimento, diretto oindiretto, di operatori concorrenti al fine del rilasciodi autorizzazione per l'apertura di una nuovaattività. Un'altra modifica al regolamento introducela “libertà di stabilimento” della propriaattività per chi già pratica professionalmente latassidermia, senza dover chiedere ulteriori autorizzazioni.Fra le specie animali più ambite dacacciatori e collezionisti, è stato detto, ci sonosoprattutto volpi e cinghiali, conservati a mo' ditrofeo. Ai privati cittadini è invece vietato detenereanimali protetti che in caso di morte naturaleo accidentale, possono essere imbalsamati, acondizione che vengano affidati ad istituzionipubbliche per fini scientifici e dimostrativi.VERTENZA “BRUNELLI COSTRUZIONI”:“PROSPETTIVE IMPORTANTI GRAZIE AL-L'ACCORDO CON DUE AZIENDE UMBRE DELSETTORE. CHIARIRE IN FRETTA LA SITUA-ZIONE DEL CANTIERE DELLA SS FLAMINIAG. TADINO-FOSSATO” – NOTA DI SMACCHIE BARBERINI (PD)I consiglieri regionali del Pd Andrea Smacchi eLuca Barberini esprimono soddisfazione per lapositiva conclusione della vertenza “Brunelli costruzioni”le cui attività sono state rilevate dalledue imprese umbre Proter e Seprim. Smacchi eBarberini spiegano che la nuova società sarà cosìin grado di riprendere l'attività, “garantendo continuitàoccupazionale ai circa 70 dipendenti ancorain forza, e impedendo il fermo del cantiere dellotto Zona industriale Gualdo Tadino-Fossato divico della Flaminia, già affidato alla impresa Brunelli”.I due esponenti del Pd sottolineano la necessitàche le istituzioni riescano “ad accompagnarequesta prima fase transitoria senza frapporreparticolari problemi di natura amministrativao burocratica”.Perugia, 7 marzo 2012 – “Le indiscrezioni degliultimi <strong>giorni</strong> sembrano avere trovato un positivoriscontro: la vertenza che ha coinvolto la ‘Brunellicostruzioni’ di Nocera Umbra si avvia verso unaconclusione positiva, che consentirà nell'arco delcorrente mese di riprendere l'attività, dare continuitàoccupazionale ai circa 70 dipendenti ancorain forza, e impedire il fermo del cantiere del lottoZona industriale Gualdo Tadino-Fossato di vicodella Flaminia già affidato alla impresa Brunelli”.Così i consiglieri regionalI del Pd, Andrea Smacchie Luca Barberini che nel riscontrare sulla vicendala permanenza di “alcune situazioni damonitorare attentamente” sottolineano comunqueche “si inizia ad intravvedere la luce fuori daltunnel”. “Dopo mesi di incertezze – rilevano gliesponenti del Pd - il fatto che le due impreseumbre Proter e Seprim siano state in grado diportare a termine la delicata operazione di rilevarel’attività della ‘Brunelli’, rappresenta sicuramenteun buon segnale, che conferma comeanche in <strong>Umbria</strong>, pur in uno quadro di perdurantecrisi, vi siano realtà industriali in grado di e-mergere e farsi valere anche oltre i confini Regionali”.Secondo Smacchi e Barberini, in questa“delicata” fase è assolutamente necessario che leistituzioni in primo luogo riescano “ad accompagnare,per quanto di loro competenza, questaprima fase transitoria senza frapporre particolariproblemi di natura amministrativa o burocratica.Le due imprese umbre che hanno rilevato le attività,la Proter che opererà prevalentemente sulversante delle attività estrattive, e la Seprim cheinvece lavorerà prevalentemente nei cantieri edilie stradali – spiegano -, vanno messe nelle condizionidi potere partire al meglio nell’operazione dirilancio di tutti i settori, visto che rappresentanosicuramente una garanzia sia dal punto di vistadella solidità economica e finanziaria, sia sul versantedel rispetto delle norme e dei contratti”.Smacchi e Barberini aggiungono che è necessariochiarire con Anas la questione inerente la ripresadei lavori di completamento del tratto di SS Flaminiache dallo svincolo della zona industriale diGualdo Tadino dovrebbe ricollegarsi a Fossato diVico, un lotto che era stato affidato alla ‘Brunellicostruzioni’. “L'unica cosa da scongiurare – suggerisconoi due consiglieri regionali - è un fermodel cantiere che comporterebbe l'accumulo diforti ritardi che non sarebbero tollerabili. Vaquindi ricercata una soluzione che possa darecontinuità ai lavori e garantire l'ultimazione dell'operain tempi rapidi. Su questo versante –concludono - crediamo che sia quanto mai necessarioun interessamento diretto della Giuntaregionale”.CRISI TERRITORIO ORVIETANO: “STRU-MENTI STRAORDINARI PER LAVORATORI EFAMIGLIE” - GALANELLO (PD) INTERROGAL'ASSESSORE RIOMMI CHE GARANTISCE LACONVOCAZIONE DI UN TAVOLO TERRITO-RIALEPAG 27


ECONOMIA/LAVOROFausto Galanello (PD) ha chiesto alla Giunta regionalela messa in campo di strumenti straordinariper lavoratori e famiglie del territorio orvietano,alle prese con una profonda crisi economicae occupazionale che sta comportando la perditadi centinaia di posti di lavoro. Nella sua rispostain Aula, l'assessore regionale allo Sviluppoeconomico, Vincenzo Riommi, dopo aver evidenziatodi avere a disposizione “pochi strumenti”,ha assicurato comunque che l'Esecutivo di PalazzoDonini si impegna a convocare un tavolo territorialetra le istituzioni e le forze sociali per “imbastireun ragionamento utile ad operare sullesingole questioni, ma anche per progettare nuoveidee che possano dare impulso all'economia”.Perugia, 13 marzo 2012 – Il consigliere regionaledel PD, Fausto Galanello ha interrogato la Giuntaregionale sulla “pesante crisi economica ed occupazionale”che sta attanagliando anche l'area delcomprensorio orvietano e sta comportando “laperdita di centinaia di posti di lavoro”. “Alla finedel 2011 la cassa integrazione (in deroga, ordinariae straordinaria) ha interessato 1500 lavoratori.Oggi – ha rimarcato Galanello - si rendononecessarie risposte concrete attraverso strumentistraordinari utili e necessari per garantire il rilanciodell'economia locale. Auspico la messa a puntodi uno specifico tavolo istituzionale con Governoe <strong>Regione</strong>”.Nella risposta, l'assessore regionale allo Sviluppoeconomico, Vincenzo Riommi ha evidenziato come“nell’Orvietano, così come in altre parti <strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong>,ma anche dell'Italia e del mondo, glieffetti della crisi economica, sommati a criticitàspecifiche, che non provengono solo da questiultimi due anni, stanno determinando un impattosociale particolarmente rilevante. Oggi è necessarioriprogettare strumenti specifici e una politicache si ponga l’obiettivo di ridefinire il profiloeconomico, sociale e produttivo di quel territorio.Tradizionalmente nell’area dell’Orvietano – haspiegato Riommi - il settore manifatturiero èsempre stato più debole rispetto al tessile che inquesto territorio ha ancora un’incidenza moltoalta. Noi – ha assicurato - siamo chiamati a costruirepercorsi che possano dare risposte concrete,ma di strumenti a disposizione ne abbiamosinceramente pochi. Per le infrastrutture, unavolta definite le scelte, si potrebbe prevederel’utilizzo dei fondi Fas. Il nostro impegno – haconcluso Riommi - sarà comunque quello di convocareun tavolo territoriale tra le istituzioni e leforze sociali ed iniziare ad imbastire un tipo diragionamento utile ad operare sulle singole questioni,ma anche per progettare nuove idee chepossano dare impulso all'economia”. Nella replica,Galanello ha detto di “condividere”l’impostazione dell'assessore come risposta allecriticità del territorio. “È giusto – ha concluso -riportare in una strategia regionale le varie situazioniche riguardano le diverse zone <strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong>.Auspico tuttavia che a breve la Giunta programmiun incontro territoriale nell'area orvietanacon le forze economiche, sociali e del creditoin modo tale da poter approfondire la situazione”.VERTENZA SIRIO ECOLOGICA: “LA REGIONEHA FATTO TUTTO CIÒ CHE DOVEVA. ORA,TUTTI GLI ALTRI SOGGETTI COINVOLTIFACCIANO LA LORO PARTE” - NOTA DISMACCHI (PD)Perugia, 14 marzo 2012 - “La situazione che sitrovano a vivere gli ex dipendenti della Sirio Ecologica(Gubbio), non solo va compresa per lacomplessità del problema, ma soprattutto pertutta una serie di questioni che stentano a trovarele giuste risposte”. Così Andrea Smacchi (PD)che aggiunge: “Per quanto concerne gli ammortizzatoriin deroga della <strong>Regione</strong>, cosa che hopersonalmente sollecitato in più di un'occasione,devo purtroppo constatare che di fronte agli impegniistituzionali puntualmente assunti, non ècorrisposto adeguato interesse e senso di responsabilitàda parte degli altri soggetti interessatialla vicenda”. Smacchi ricorda quindi che“risale infatti al 23 di febbraio e di seguito al 7marzo scorso, la convocazione da parte della<strong>Regione</strong>, per l'esame congiunto che avrebbeconsentito una proroga di sei mesi degli ammortizzatorisociali in deroga per tutti i lavoratori.Purtroppo – rileva - unico assente in entrambe icasi era il curatore fallimentare che, ad oggi, nonè ancora riuscito ad avere dal giudice la documentazionenecessaria per il buon esito dellapratica. Una situazione paradossale – ammoniscel'esponente PD - che il sindacato conosce benissimoe che va sanata al più presto, informandocon dovizia di particolari tutti i lavoratori chedevono conoscere fino in fondo le ragioni deiritardi accumulati”. “Per quanto di mia competenza– assicura Smacchi -, ho più volte sollecitatosia il curatore che il Gruppo interessato all'acquisto,affinché si diano risposte immediatesia rispetto al piano industriale che alla vicendadegli ammortizzatori in deroga. Resta inteso, perchiarezza – conclude Smacchi –, che la <strong>Regione</strong>,per quanto di propria specifica autorità, ha espletatoed in maniera ripetuta i passaggi di suacompetenza. Ora è necessario che tutti gli altrisoggetti coinvolti facciano urgentemente, consenso di responsabilità, la loro parte”.CRISI ESAB DI TERNI: “SCIAGURATA LADECISIONE DELLA PROPRIETÀ DI CHIUDE-RE I BATTENTI. LA REGIONE SI ATTIVI PERSALVAGUARDARE IL SETTORE DELLA MEC-CANICA” – NOTA DI STUFARA (PRC-FDS)Il capogruppo regionale Prc-Fds, Damiano Stufaralancia l’allarme sulla chiusura della Esab diTerni, azienda del settore meccanico la cui proprietàha annunciato la chiusura dello stabilimentoe parla di “evento della massima gravità perl'industria regionale che comporta il licenziamen-PAG 28


ECONOMIA/LAVOROto di 61 lavoratori”. Stufara sollecita l’iniziativadella “comunità politica regionale” ponendo alcentro della discussione l'esigenza non solo dipromuovere il radicamento delle imprese, maanche di sanzionare un “nomadismo imprenditoriale”che ha come unico esito “la precarietà e laricattabilità dei lavoratori”. Per Stufara è necessarioche l’<strong>Umbria</strong> apra con il Governo nazionaleuna vertenza regionale per salvaguardare e rilanciareil manifatturiero.Perugia, 14 marzo 2012 - “La chiusura annunciatada parte della proprietà dell'ESAB, azienda delsettore meccanico di Terni, costituisce un eventodella massima gravità per l'industria regionale,che avviene con modalità assolutamente inaccettabili”.Così il capogruppo regionale Prc-Fds, DamianoStufara che “di fronte al licenziamento dei61 lavoratori, deciso peraltro senza la consultazionedel maggiore sindacato italiano del settore,la Fiom-Cgil” ritiene necessario l’adozione daparte della comunità politica regionale di “urgentimisure di contrasto alla dismissione delle attivitàproduttive, come più volte richiesto dal gruppoconsiliare del partito della Rifondazione comunistaper la Federazione della sinistra”. Stufaraspiega che la condotta “a dir poco equivoca” dimostratadall'azienda rispetto alle rappresentanzesindacali, “insieme alla fugacità della sua presenzanel territorio (meno di 4 anni) pone dinuovo al centro della discussione politica l'esigenza,non solo di promuovere il radicamentodelle imprese, ma anche di sanzionare un ‘nomadismoimprenditoriale’ che ha come unicoesito la precarietà e la ricattabilità dei lavoratori.Il capogruppo regionale di Rifondazione ritienesia un fatto “inaccettabile, come accaduto allaEsab, che una riduzione del volume di venditeporti direttamente alla chiusura. Come gruppoconsiliare regionale – sottolinea - riteniamo chequesto esercizio della libertà d'impresa non abbianulla di diverso dalla tutela della salute del lupoche, da sempre, significa la morte della pecora”.L’esponente di Prc-Fds sostiene, poi, che rappresentiun pessimo segnale la chiusura di un'aziendametallurgica proprio nel momento in cui sigettano le basi per il rilancio del polo siderurgicoternano. Occorre quindi agire con rapidità – aggiungeStufara -: è tempo di aprire una nuovafase per l'industria regionale, che ponga al centroil tema dell'innovazione produttiva e la redistribuzionedella ricchezza. Per tali ragioni – conclude- assume sempre maggiore urgenza l'aperturadi una vertenza complessiva <strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong> neiconfronti del Governo nazionale per salvaguardaree rilanciare il manifatturiero”.CRISI ECONOMICA: “METTERE LE POLITI-CHE GIOVANILI AL CENTRO DELLE RIFORMEREGIONALI” - ROSI (PDL): “RIVALUTARE ILAVORI MANUALI E L'ARTIGIANATO”Perugia, 15 marzo 2012 - “Nell'agenda politicaregionale il mondo giovanile deve essere consideratoun punto centrale. I giovani rappresentanoun patrimonio da valorizzare e senza di lorol'<strong>Umbria</strong> non va da nessuna parte”. Così MariaRosi (PdL) evidenziando la “drammaticità delladisoccupazione giovanile che coinvolge anche esoprattutto moltissime famiglie. Sono centinaia –denuncia Maria Rosi – i giovani tra i 15 e i 34anni che non studiano, non lavorano e che soprattuttonon cercano più un lavoro. Il tasso didisoccupazione – rileva – è arrivato al 9,2 percento”. Per Rosi, tuttavia, ci troviamo di frontead una “svalutazione del lavoro manuale, anchespecializzato. Per questo – osserva – vanno rivalutatii mestieri legati all'artigianato e altre formedi impiego che non possono più essere consideratebuone solo per gli extracomunitari. I giovani– sostiene Rosi – devono imparare ad essereimprenditori di sé stessi e per gli mondo degli'adulti' è un dovere mettere in campo ogni iniziativautile a garantire loro un futuro. La politica –sostiene – ha l'obbligo di individuare gli strumentimigliori per rispondere alle esigenze giovanili,trovando le risorse necessarie”. Nell'auspicare,dunque, “un maggiore ascolto e dialogo con ilmondo giovanile”, Maria Rosi invita tutti i politici“a mettere via i particolarismi e trovare azionisinergiche intelligenti che possano occuparsi realmentee concretamente dei nostri ragazzi. Aloro – conclude -, che hanno una vita davanti,abbiamo l'obbligo di garantire un futuro migliore”.PUC 2: “LA GIUNTA DICA SE DOPO IL RI-CORSO AL TAR VINTO DA ASSISI INTENDECONFERMARE I FINANZIAMENTI A MAR-SCIANO E CITTÀ DI CASTELLO” - LIGNANIMARCHESANI (PDL) INTERROGA SUI “POS-SIBILI RISVOLTI GIUDIZIARI”Perugia 16 marzo 2012 – La Giunta regionalechiarisca se, in conseguenza della sentenza delTar di accoglimento del ricorso presentato dalComune di Assisi, contro i criteri del bando regionaleper la determinazione della graduatoriadei Programmi urbani complessi di seconda generazione(Puc 2), intende confermare l'assegnazionedei fondi ai comuni di Marsciano e Città diCastello, o tenere conto dei “possibili risvolti giudiziari”della sentenza. A porre la questione,con una interrogazione all'esecutivo umbro, è ilconsigliere del Pdl Andrea Lignani Marchesaniche ricostruisce la vicenda dei circa 400 milioni dieuro per l'assegnazione dei quali la <strong>Regione</strong> fissòi criteri di un bando, contro la cui congruità hapresentato ricorso il Comune di Assisi, in quanto“collocatosi fra gli ultimi della graduatoria, nonostantela sua forte vocazione turistica”. LignaniMarchesani ricorda anche la decisione della <strong>Regione</strong>,di riammettere ai finanziamenti dei loroPuc - utilizzando i Fondi per le aree sottosviluppate(Fas) - dei Comuni di Marsciano e Città diCastello, primi esclusi in quanto classificatisi rispettivamenteal decimo ed undicesimo posto. APAG 29


ECONOMIA/LAVOROgiudizio di Lignani Marchesani la sentenza del Tar<strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong> sulla incongruità dei criteri previstidal bando, può comportare il blocco di tutti i finanziamentidel Puc 2, a meno che la <strong>Regione</strong>non presenti ricorso al <strong>Consiglio</strong> di Stato o decidadi determinare nuovi criteri per stilare la graduatoriadi assegnazione.POLO CHIMICO TERNI: “BENE LE SINERGIEAVVIATE DA SOGGETTI INTERESSATI PUB-BLICI E PRIVATI” - LA SODDISFAZIONE DELPRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALEBREGA DOPO L'INCONTRO TRA REGIONE,TERNI RESEARCH E NOVAMONTPerugia, 19 marzo 2012 - “Soddisfazione” per lesinergie avviate da tutti i soggetti interessati,pubblici e privati, e “speranza” per il raggiungimentodi una positiva soluzione in tempi rapididella vertenza sul polo chimico ternano, sonostate espresse dal presidente del <strong>Consiglio</strong> regionale,Eros Brega, in merito all’incontro che si ètenuto oggi tra <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>, Terni Researche Novamont. “La riunione – ha commentato Bregadimostra come la questione del salvataggiodel polo chimico sembra aver imboccato la stradagiusta: quella delle sinergie e del sostegno aiprogetti che, puntando sulle potenzialità del sitoe investendo in innovazione e green economy,prevedono la sopravvivenza e il rilancio del sitoternano e dell’occupazione. Positiva – ha aggiuntoil presidente del <strong>Consiglio</strong> - anche la volontà dichiudere in tempi brevi il negoziato con la Basellper la cessione dell’area di sua proprietà.L’auspicio – ha concluso Brega - è che, entrando,sin dalle prossime settimane, nel merito deitempi e delle iniziative da attuare, il territorioternano possa ricevere quelle risposte sul rilanciodel polo chimico che aspetta da mesi”.THYSSENKRUPP: “BENVENUTO AL NUOVOAMMINISTRATORE DELEGATO MARCO PUC-CI E UN RINGRAZIAMENTO AD HARALD HE-SPENHAHN” – NOTA DEL PRESIDENTE DELCONSIGLIO REGIONALE BREGAPerugia, 21 marzo 2012 - “Un ringraziamentoper il buon lavoro svolto e per l'attività profusa infavore nel territorio ternano” è stato espresso dalpresidente del <strong>Consiglio</strong> regionale, Eros Brega,ad Harald Hespenhahn che lascia la carica diamministratore delegato della ThyssenKrupp aMarco Pucci. “L'impegno di Hespenhahn in questianni per Terni – ha detto Brega – ha consentito ilconsolidamento del sito produttivo di viale Brin inun momento di grave difficoltà internazionale. Unimpegno, il suo, dettato anche dall'attaccamentoverso il territorio ternano che si è tradotto nelladecisione di continuare a risiedere a Terni”. Ilpresidente del <strong>Consiglio</strong> regionale ha espresso“soddisfazione” per la nomina di Marco Pucci anuovo amministratore delegato: “Saluto con entusiasmol'ingresso di un ternano alla guida dellaTk Ast di viale Brin. Nel formulare i più fervidiauguri di buon lavoro, certo che saprà esprimeree far valere al meglio le potenzialità di questosito – ha concluso Brega – confermo la disponibilitàalla collaborazione da parte dell'istituzioneche rappresento, consapevole dell'importanza edel ruolo che la multinazionale riveste non solonel ternano ma all'interno dell'intero panoramaeconomico umbro”.ARTICOLO 18: “CONTRARIETÀ DELLA RE-GIONE UMBRIA ALLE PROPOSTE DI RIFOR-MA DEL MERCATO DEL LAVORO DEL GO-VERNO NAZIONALE” - UNA MOZIONE DISTUFARA (PRC-FDS), DOTTORINI E BRUTTI(IDV)I capigruppo Damiano Stufara (Prc-Fds) e OlivieroDottorini e il consigliere Paolo Brutti (Idv)hanno presentato una mozione urgente incentratasul contrasto alla proposta di riforma del mercatodel lavoro predisposta dal Governo nazionale.Per i tre consiglieri regionali il <strong>Consiglio</strong> regionale<strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong> deve ribadire “l'inderogabilitàdei principi ispiratori dell’articolo 18 dello Statutodei Lavoratori, in quanto fondamento perl’esercizio di tutti i diritti collettivi delle lavoratricie dei lavoratori”.Perugia, 22 marzo 2012 - “Il <strong>Consiglio</strong> regionale<strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong> ribadisce l'inderogabilità dei principiispiratori dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori,in quanto fondamento per l’esercizio di tuttii diritti collettivi delle lavoratrici e dei lavoratori,compresa la contrattazione nazionale”. È questouno dei passi del dispositivo della mozione urgente,firmata dai capigruppo Damiano Stufara(Prc-Fds) e Oliviero Dottorini e dal consiglierePaolo Brutti (Idv), ed incentrata sul contrastoalla proposta di riforma del mercato del lavoropredisposta dal Governo nazionale. Il documentochiede inoltre che l'Assemblea regionale esprima“la propria preoccupazione per le conseguenzeche si verranno a produrre nei luoghi di lavorocon l'applicazione della riforma, il cui effetto rischiadi aggravare processi di frammentazionecontrattuale e sperequazione salariale lesivi deidiritti dei lavoratori e delle lavoratrici”. Vieneinfine ribadito “il diritto dei lavoratori e delle lavoratricia tutelarsi attraverso specifiche organizzazionidemocratiche, a cui va riconosciuta lapiena legittimità nella rappresentanza degli interessidei propri associati, come sancito dalla Costituzione,che all'articolo 1 fonda la RepubblicaItaliana sul lavoro”. I tre consiglieri regionalievidenziano che “la modifica dell'articolo 18,mantenendo in essere la possibilità di reintegroesclusivamente per i licenziamenti di natura discriminatoriae, in via eccezionale, per quelli permotivi disciplinari riconosciuti dall'autorità giudiziariacome infondati, introduce il concetto dimonetizzazione, ovvero la libertà di licenziamentiper motivi economici, causando la sostanzialeerosione dei diritti fondamentali dei lavoratori. IlPAG <strong>30</strong>


ECONOMIA/LAVOROcombinato disposto dall'applicazione di questoaccordo e della riforma del sistema pensionisticodel dicembre 2011, rischia di avere un ulterioreeffetto devastante sul piano sociale, aprendo lavia ai licenziamenti facili per tutti quei lavoratoripiù anziani per i quali è stata aumentata l'etàpensionabile, creando un problema socialedrammatico”. Stufara, Dottorini e Brutti rilevanoche “il mantenimento del reintegro per i licenziamentidiscriminatori rappresenta una tutelaeffimera, visto che l'intento discriminatorio nonviene mai nominato ed è di difficile dimostrazionein sede giudiziaria, aprendo di fatto la stradaa licenziamenti individuali per i quali venisseroaddotti, sul piano formale, motivi di tipo economico,aggirando ogni tipo di regolazione, inclusequelle derivate dall'applicazione di normativeEuropee. Così anche nell'ordinamento giuridicoitaliano si rischia di dare vita ad un meccanismoteso alla disarticolazione dei diritti fondamentalidei lavoratori e delle lavoratrici, fino a ledere lastessa dignità del lavoro”. Gli esponenti dellamaggioranza concludono osservando che “la modificadell'articolo18 è dettata solo da motivi ideologicie non ha nessuna connessione con l'aumentodegli investimenti esterni, con l'aumentodella produzione e della produttività e con lacreazione di nuovi posti di lavoro, sopratutto peri giovani. La riforma del mercato del lavoro, cheera stata presentata come necessaria ed urgenteper cancellare la precarietà e per estendere gliammortizzatori sociali a tutti i lavoratori, si èrisolta di fatto nella sola modifica dell'articolo 18:'una proposta totalmente squilibrata', come affermaSusanna Camusso, che non prevede neanchequelle indispensabili risorse finanziarie aggiuntiveper gli ammortizzatori sociali, ma solouna diversa distribuzione di quelle esistenti”.LAVORO: "CANCELLARE L'ARTICOLO 18NON RISOLVE ALCUN PROBLEMA. IDV ALFIANCO DI CGIL E LAVORATORI" - DOTTO-RINI (IDV): "RIFORMA ALL'INCONTRARIOCHE APRE LA STRADA AI LICENZIAMENTIFACILI E SCARICA IL COSTO DELLA CRISISUI PIÙ DEBOLI"Perugia, 22 marzo 2012 - "Quella voluta dal Governoha tutta l'aria di una riforma all'incontrarioche apre la strada ai licenziamenti facili e ancorauna volta scarica il costo della crisi sui più deboli".Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppodell'Italia dei Valori in <strong>Consiglio</strong> regionale,commenta l'ipotesi di riforma del sistema dilavoro che il Governo nazionale sta predisponendo."Quella dell'articolo 18 - continua Dottorini -è una questione squisitamente ideologica: nonrisolve alcun problema del mercato del lavoro esicuramente non porta ad alcun investimento oposto di lavoro in più. Anzi, concede più libertà aidatori di lavoro di licenziare tutte quelle persone,penso ai lavoratori compresi tra i 55 e i 66 anni,che hanno visto innalzarsi l'età pensionabile eche vedranno affievolirsi in modo inesorabile ipropri diritti di lavoratori all'insegna di una precarietàche sembra non trovare argini. L'Italia deiValori aveva proposto di inserire un salario minimoe una copertura contributiva per i periodi dinon lavoro dei precari, ma l'esecutivo Monti inperfetta continuità con il governo Berlusconi nonha voluto sentire ragioni". "Noi dell'Idv - concludeDottorini - ci sentiamo al fianco della Cgil e ditutti quei lavoratori che nei prossimi <strong>giorni</strong> sarannonelle piazze per protestare contro unariforma ingiusta e contro un governo sensibilesoltanto ai diktat europei e alla volontà dei grandiimprenditori alla Marchionne".VERTENZA M MANIFATTURE DI ORVIETO:“DOMANI SARÒ AL PRESIDIO PER DIRE SÌAI DIRITTI E NO AI RICATTI” - NOTA DISTUFARA (PRC - FDS)Il capogruppo regionale di Rifondazione comunista– Federazione della sinistra Damiano Stufara,annuncia che domani, venerdì 23 marzo, si recheràal presidio dei lavoratori della M Manifatturedi Orvieto. Per Stufara serve un impegno istituzionalee politico che porti all'individuazione diuna soluzione che salvaguardi i posti di lavoro, legaranzie di tutela ad esso collegate e la prospettivadi ripresa del sistema produttivo orvietano.Perugia, 22 marzo 2012 - Domani, venerdì 23marzo, il capogruppo regionale di Rifondazionecomunista – Federazione della sinistra DamianoStufara, si recherà, “insieme alle forze della sinistraorvietana (Federazione della Sinistra, Italiadei Valori e Sinistra Ecologia e Libertà) al presidiopermanente delle lavoratrici della M Manifatturedi Orvieto per portare solidarietà e vicinanzae per certificare l'impegno istituzionale e politiconell'individuazione di una soluzione che sappiasalvaguardare tanto i posti di lavoro e le garanziedi tutela ad esso collegate, quanto la prospettivadi ripresa del sistema produttivo orvietano”.Per Stufara “la legittima attenzione suscitatadalla mobilitazione delle lavoratrici della M Manifatture,che garantiscono il presidio permanentecon grande impegno e sacrificio personale e delleloro famiglie, è un evento che richiede la massimaattenzione da parte delle istituzioni locali eregionali, nonché di tutta la nostra comunitàpolitica. È necessario – aggiunge il consigliereregionale - andare oltre il sostegno e la solidarietàverso le rivendicazioni del mondo del lavoro,che si trova a confrontarsi, oltre che con unacronica crisi economica, con un'aggressione senzaprecedenti sul terreno dei diritti e della dignità,come dimostrato dal vergognoso progetto diriforma del mercato del lavoro avanzato dal Governonazionale, teso esclusivamente a cancellarel'articolo 18 e con esso il potere di contrattazionecollettiva dei lavoratori e delle lavoratrici”.Il capogruppo del Prc a Palazzo Cesaroni rilevache “la vicenda della M Manifatture si intrecciaprofondamente con la crisi del comparto tessileregionale, che aveva nell'orvietano il proprioPAG 31


ECONOMIA/LAVOROpunto di riferimento; un comparto altamentespecializzato, che nonostante questo viene investitoin pieno dal duplice effetto della dismissionedelle attività produttive (sempre più correlataalla loro delocalizzazione) e della privazione dellepiù elementari forme di tutela e di garanzia.Questo incontro sarà l'occasione per rilanciareuna azione istituzionale che possa portare a sintesile nuove ipotesi imprenditoriali che si sonosusseguite nel tempo e che ora devono trovareun punto di chiarezza definitivo”.RIFORMA DEL LAVORO: “UN BUON INIZIO,MA IL PARLAMENTO LA MIGLIORI” - NOTADI BUCONI (PSI)Perugia, 22 marzo 2012 - "Il Psi condivide lacornice nella quale si muove la riforma del lavoropromossa dal Governo Monti, soprattutto per laparte relativa alla predisposizione di nuovi ammortizzatorisociali e ai contratti di ingresso per ipiù giovani nel mercato del lavoro". Così Il presidentedel gruppo consiliare socialista, MassimoBuconi, commenta l'esito della trattativa tra Governoe parti sociali. "Queste due proposte –afferma Buconi - si inseriscono tra le priorità chei socialisti avevano segnalato al Governo: ridefinizionee semplificazione dei troppi contratti atipiciesistenti, loro superamento attraversol’assunzione a tempo indeterminato e allargamentodegli strumenti di tutela per i precari. Lamodifica dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratorinella parte relativa ai licenziamenti per motivieconomici va invece corretta, ricorrendo ancheal dibattito parlamentare. La nostra proposta èl’adozione del ‘sistema tedesco’: sceglie il giudicetra reintegro e risarcimento”. “Appare inoltregrave l’assenza di un fondo destinato a sostenereprogetti mirati all’assunzione dei più giovani,fondo che si sarebbe potuto costituire – secondoBuconi - con i proventi attinti dalla patrimonialesulle grandi ricchezze. Se si guardano infine idati riportati nel recente rapporto sulla coesionesociale messo a punto da ministero del Lavoro,Istat e Inps, è necessario che le parti trovinorapidamente una soluzione capace di far ripartireun sistema in difficoltà e di lasciare alle spallemolti degli schemi e delle convinzioni sulle qualisi è retta finora la società italiana. Se l'occasioneverrà mancata – conclude - sarà l'Italia ad esseresconfitta”.RIFORMA DEL LAVORO: “UNIRE LE FORZEPOLITICHE E SOCIALI CONTRO IL DISEGNODEL GOVERNO MONTI E DELLA CONFINDU-STRIA” - STUFARA (PRC-FDS) “DOMANISARÒ ALLA CONFERENZA STAMPA DI FDS”Perugia 23 marzo 2012 – “È indispensabile unirele forze politiche e sociali per contrastare il disegnodel Governo Monti e della Confindustria, checon la sostanziale cancellazione dell'articolo 18 el'introduzione della piena libertà di licenziamentovogliono trasformare definitivamente in merci ilavoratori e le lavoratrici”. Damiano Stufara,capogruppo di Prc-Fds, dopo la mozione presentatainsieme ai colleghi dell'Idv, annuncia la suapartecipazione - domani, sabato 24 marzo 2012- alla conferenza stampa indetta alle 11,00 nellaSala multimedia di Palazzo Cesaroni, dalla Federazionedella Sinistra <strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong>, sulla battagliain difesa dell'Articolo 18 e del lavoro in <strong>Umbria</strong>.“Difendere l'articolo 18 e lo Statuto dei Lavoratori,aggiunge Stufara, significa difendere la libertàdi manifestare le proprie opinioni politiche e sindacali;difendere l'articolo 18 significa difenderela nostra democrazia”.POR FESR 2007-2013: “QUALI SONO I RI-SCHI DI PERDERE I FINANZIAMENTI EURO-PEI PER L'INNOVAZIONE DOPO LA SENTEN-ZA DEL TAR CHE ANNULLA LA GRADUATO-RIA DEFINITIVA DEL BANDO” - INTERRO-GAZIONE DI ZAFFINI (FARE ITALIA)Franco Zaffini (Fare Italia) annuncia una interrogazioneurgente con la quale chiede che l'assessorecompetente riferisca in Commissione qualisono i rischi di perdere i finanziamenti europeiper l'innovazione tecnologica relativi al Por Fesr2007-2013 dopo la sentenza del Tar che ha invalidatola graduatoria redatta dalla <strong>Regione</strong> e se equali provvedimenti si intende prendere nei confrontidei dirigenti che si sono occupati dell'assegnazionedei punteggi.Perugia, 29 marzo 2012 – Il consigliere regionaleFranco Zaffini (Fare Italia) annuncia una interrogazioneurgente con richiesta che l'assessoreregionale al bilancio venga a riferire in Commissioneconsiliare in merito alla sentenza del Tarche ha annullato i provvedimenti della <strong>Regione</strong>riguardo la composizione della graduatoria definitiva“Re.sta Ricerca 2007”, avviso pubblico perla presentazione di progetti relativi all'innovazionetecnologica da parte di network di imprese, inattuazione del Por Fesr 2007-2013, un bando dicirca 10 milioni di euro. Zaffini chiede “qualisono i rischi di perdere le risorse dei fondi comunitariin questione e se si intenda procedere econ quali provvedimenti nei confronti dei dirigentidella <strong>Regione</strong> che si sono occupati dell'assegnazionedei punteggi per la composizione dellagraduatoria, alla luce di quanto emerso da notiziedi stampa locale che riportano quanto eccepitodal Tar: 'omessi criteri di valutazione, illogicitàdell'assegnazione dei punti, verbali da invalidare-'”. “Sono ben due le determinazioni dirigenziali(la 9640 e la 9537 del 2009, ndr) chiamate incausa dal Tribunale amministrativo regionale –sottolinea Zaffini – che ha accolto la violazionedell'avviso pubblico (originata da quanto eccepitoda un gruppo di imprese escluse, ndr) per mancatavalutazione di alcuni elementi qualitativi deiprogetti da parte del nucleo tecnico. Mi sembrapoi gravissimo che i criteri di valutazione perPAG 32


ECONOMIA/LAVOROl'attribuzione del punteggio siano stati specificatisolo dopo aver preso visione delle domande presentate.Infine, non risulta attribuito il punteggiodi valutazione dei requisiti quantitativi. Standocosì le cose si può affermare che sarebbe venutameno anche la trasparenza dell'azione amministrativa,non essendo stati determinati criteri eprocedure di selezione, fatto che invalida la graduatoriadefinitiva”. “E' pertanto necessario –conclude Zaffini - che l'assessore riferisca inCommissione consiliare quali sono i rischi di perderecosì cospicui finanziamenti e quali provvedimentiprendere nei confronti dei dirigenti che sisono occupati del bando”.LAVORO: “ARTICOLO 18: MEGLIO TARDICHE MAI” - STUFARA (PRC-FDS) SULL'IM-PEGNO DELLA MAGGIORANZA A DISCUTERELA MOZIONE PER AFFERMARE LA CONTRA-RIETÀ DELLA REGIONE ALLA RIFORMAPerugia, 29 marzo 2012 - “L'impegno, preso oggidalla maggioranza di centro-sinistra, a discutereentro le prossime settimane la mozione che insiemeall'IdV abbiamo presentato per affermarela contrarietà della <strong>Regione</strong> alla riforma dell'articolo18 proposta dal Governo Monti, è il classicobicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto”. Così ilcapogruppo regionale di Prc-FdS, Damiano Stufarache spiega: “mezzo pieno, perché si avrà unpronunciamento in merito ad un'aggressionesenza precedenti ai diritti e alla dignità dei lavoratori;mezzo vuoto, perché tale pronunciamentosi sarebbe potuto averlo già oggi, con tutti i vantaggiche da ciò sarebbero derivati”. Il Gruppoconsiliare del Partito della Rifondazione comunistaper la Federazione della Sinistra – scrive Stufarain una nota - ribadisce la necessità di unacondanna esplicita, da parte della sinistra umbra,di un processo di riforma delle regole del mercatodel lavoro a uso e consumo della Confindustriae della grande finanza mondiale, la cui manifestaintenzione è quella di negare ai lavoratori la possibilitàdi esprimere i propri interessi di classe edi contrattare, nei luoghi di lavoro, la loro posizione”.“Riteniamo un segnale positivo – commentaStufara - la disponibilità a discutere dellamateria in tempi brevi, quantunque mai cosìbrevi come le circostanze invece richiederebbero;ad ogni modo deve essere chiaro che dell'articolo18 non sono solo i lavoratori a non poter fare ameno per difendersi, ma la stessa sinistra politicaper difenderli. Su questo punto – conclude -,almeno per noi, non ci possono essere equivocidi sorta”.PAG 33


FINANZABILANCIO REGIONALE: PRESENTATA INPRIMA COMMISSIONE LA MANOVRA FI-NANZIARIA PREDISPOSTA DALLA GIUNTA,CHE PER IL 2012 AMMONTA A 2MILIARDI133MILIONI DI EURO – IL PROVVEDIMEN-TO ILLUSTRATO DALL'ASSESSORE ROSSIL'assessore regionale Gianluca Rossi ha presentatoquesta mattina in Prima Commissione laManovra finanziaria predisposta dall'Esecutivo diPalazzo Donini e articolata in Bilancio 2012, Bilanciopluriennale, Legge Finanziaria e Collegato.Il Bilancio 2012 ammonta a 2 miliardi 133milionidi euro, di cui circa 110 milioni non vincolati.Perugia, 14 marzo 2012 - La manovra finanziariapredisposta dall'Esecutivo di Palazzo Donini earticolata in Bilancio 2012 (2 miliardi 133milioni),Bilancio pluriennale, Legge Finanziaria e Collegatoè stata presentata questa mattina alla PrimaCommissione del <strong>Consiglio</strong> regionale. L'assessoreGianluca Rossi ha descritto un bilancio sostanzialmente“ingessato”, con 1miliardo 700milioniimpegnati per la sanità, 143 milioni dedicati aspese obbligatorie e soltanto 110 milioni di euroa libera destinazione, che la Giunta ha potutoimpiegare secondo scelte proprie, destinandoli aistruzione, commercio, turismo e cultura, serviziall'infanzia, difesa del suolo e politiche abitative.Tutto ciò in una manovra caratterizzata da sceltepolitiche quali “invarianza fiscale, lotta all'evasione,aiuti alle imprese, tutela della coesionesociale, ottimizzazione del trasporto pubblico,conti sanitari in equilibrio e interventi a sostegnodelle fasce sociali più deboli e delle famiglie”.Tutti interventi quantitativamente influenzati dalcontesto nazionale e dalle manovre governativeche, è stato spiegato, “avrebbero sensibilmenteridotto e in alcuni casi azzerato le possibilità diintervento della <strong>Regione</strong>. In questo senso le conseguenzepiù significative riguardano: la riduzionedelle risorse per la sanità (- 24 milioni nel2011, - 28 milioni nel 2012, - 38 milioni per il2013, - 83 milioni per il 2014), l'inasprimentodelle regole del patto di stabilità interno, la riduzionee la revoca degli stanziamenti di spesa nelbilancio statale, i tagli ai trasferimenti dello Stato,l'azzeramento della capacità di indebitamento”.L'assessore ha poi evidenziato che sono state“azzerate tutte le risorse dal bilancio delloStato per funzioni conferite e delegate e di altrisettori (ambiente; trasporto pubblico locale suferro; viabilità; incentivi alle imprese; demanioidrico; opere pubbliche; agricoltura; politichesociali; borse di studio; politiche per la famiglia;edilizia residenziale agevolata; non autosufficienza):per l’<strong>Umbria</strong> questo significa minori risorseper circa 104 milioni di euro nel 2011 e circa 117a partire dal 2012”. Per effetto della “legge distabilità 2012 la capacità di indebitamento delleRegioni si riduce dal 25 al 20 per cento, con laconseguente impossibilità di attivare nuovi investimentie il mancato finanziamento di quelli giàprogrammati (che ammontano a circa 46 milionidi euro). Le Regioni e gli Enti Locali possono infattiindebitarsi (tramite mutui e prestiti) solo perfinanziare spese di investimento, cioè interventisulla viabilità, sull’edilizia residenziale, sulle operepubbliche. La <strong>Regione</strong> ha allora scelto di attivarei 9 milioni di euro previsti per gli Enti inregola con il patto di stabilità, di monitorare imutui già contratti e di riflettere sulla politica divalorizzazione del patrimonio non sanitario”. Perfar fronte a questa situazione la <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>“ha reagito ai tagli con una riduzione delle spese,una diversa modalità di formazione delle decisionie un pacchetto di riforme istituzionali (semplificazioneamministrativa e normativa, scioglimentodell’Arusia, riforma del sistema amministrativoregionale e delle autonomie locali e istituzionedell’Agenzia forestale regionale, cancellazionedelle Comunità montane, riconfigurazionedei Consorzi di bonifica e costituzione delle Unionispeciali di Comuni. Aderendo volontariamentealle misure per la riduzione delle spese (legge122/2010): riduzione dei componenti dei consiglidi amministrazione e dei collegi sindacali di entied agenzie regionali; riduzione dei compensi,gettoni e retribuzioni corrisposte ad organi edorganismi di enti e agenzie regionali e societàpartecipate; riduzione dell’80 per cento dellaspesa per consulenze, per relazioni pubbliche,convegni; divieto di effettuare spese per sponsorizzazioni;riduzione del 50 per cento delle speseper missioni e per la formazione; riduzione del20 per cento della spesa per acquisto, manutenzionee noleggio di autovetture”. Dalle economierealizzate dal recupero dell'evasione, dai mutuinon accesi e dai risparmi sul personale (“con lariduzione dei dipendenti la <strong>Regione</strong> non è più ilprimo ente pubblico per numero di addetti, essendostata superata dalla Provincia di Perugia”)la <strong>Regione</strong> ha ricavato circa 36 milioni di eurocon cui sono stati finanziati: la proroga delle misurein favore dei lavoratori che hanno perso illavoro, la facilitazione dell'accesso al credito perle imprese e il potenziamento del fondo rischi deiConsorzi Fidi, la continuità delle politiche sociali eper l'infanzia, gli interventi per sicurezza stradale,protezione civile, riciclaggio e raccolta differenziatadei rifiuti. Agli interventi in favore dellefamiglie andranno 32 milioni di euro, suddivisitra: non autosufficienza (4milioni), fondo socialeregionale (10.5 milioni), asili nido (3.2milioni),istruzione primaria e secondaria (1milione), i-struzione universitaria (9.8milioni), sostegno allelocazioni (2milioni), abbattimento tassa rifiuti(600mila) e rette asili nido (750mila), contributiall'associazionismo familiare (25mila) e oratori(1<strong>30</strong>mila). Circa 85 milioni (per l'anno 2012)proverranno dai fondi comunitari Fas, attribuitiall'<strong>Umbria</strong> grazie alla positiva gestione finanziariadella <strong>Regione</strong> e suddivisi in cinque “assi”: capitaleumano e inclusione sociale, sistema delle imprese,valorizzazione ambientale e culturale,trasporti insediamenti e logistica, assistenza tecnicoamministrativa alle strutture regionali. NelCollegato alla Finanziaria sono previste anchemodifiche alla legge regionale 18/2011 in materiadi affidamento diretto dei lavori all'AgenziaPAG 34


FINANZAper la forestazione e alle legge sulla semplificazioneamministrativa, relativamente alla gerarchiadi emanazione dei testi unici. A marginedella presentazione, Massimo Monni (Pdl) hachiesto spiegazioni all'assessore Rossi circa lareale consistenza del patrimonio regionale e lasua valorizzazione e il completamento dell'edificiodenominato “Steccone” che, a Fontivegge diPerugia, avrebbe dovuto accogliere tutti gli ufficiregionali. Rossi ha replicato spiegando che leprocedure di valorizzazione sono state rallentatedalle poco chiare disposizioni nazionali circa ladestinazione dei fondi da esse risultanti. Mentreper lo Steccone, la <strong>Regione</strong> conterebbe di sfruttarela riduzione del personale per allocare tuttigli uffici nella sede attuale (al Broletto, sempre aFontivegge) dismettendo anche altri sedi ora inuso come i Palazzi Fioroni.CONSIGLIO REGIONALE: PRESENTATO INPRIMA COMMISSIONE IL BILANCIO DIPREVISIONE PER IL 2012 – IL FABBISOGNODELL'ASSEMBLEA LEGISLATIVA, 21MILIONI252MILA EURO, RIDOTTO DI 823MILA EU-RO RISPETTO AL 2011Perugia, 21 marzo 2012 – Il bilancio di previsionedel <strong>Consiglio</strong> regionale per l'anno 2012, predispostodall'Ufficio di presidenza, è stato presentatoquesta mattina in Prima Commissione daldirigente del “Servizio risorse” di Palazzo Cesaroni,Fabio Piergiovanni. Il fabbisogno per il 2012ammonta a 21milioni 252mila euro, con una riduzionedi 823mila euro rispetto all'anno precedente.Nel rispetto delle norme nazionali sullariduzione dei costi della pubblica amministrazione,tutti i capitoli di spesa hanno registrato deitagli, con una ulteriore contrazione delle necessitàdi finanziamento di circa 750mila euro legataad avanzi di amministrazione del 2011. Nel 2012è prevista una riduzione delle spese per gli amministratori,per il funzionamento del <strong>Consiglio</strong>,per convegni, consulenze e ricerche. I costi per ilpersonale, compresa la dirigenza, calerannocomplessivamente di 968mila 375 euro. Dopol'illustrazione dell'atto, il capogruppo del Pd ReatoLocchi ha chiesto di procedere, “come già discussoe condiviso in Commissione”, alla soppressionedel Centro studi giuridici e politici del<strong>Consiglio</strong> regionale. Verrà dunque stilata unaproposta di legge dell'intera Commissione finalizzataall'abolizione del Centro studi, da inserirenel Collegato alla Finanziaria. La Commissione hapoi avviato la discussione sulla manovra finanziariapredisposta dall'Esecutivo di Palazzo Donini:l'iter proseguirà con l'audizione congiunta di Primae Terza Commissione, convocata per domanipomeriggio con gli assessori Franco Tomassoni eCarla Casciari. Il voto sul complesso della manovraè previsto per il 27 marzo.MANOVRA FINANZIARIA: LA PRIMA COM-MISSIONE HA APPROVATO BILANCIO, LEG-GE FINANZIARIA, COLLEGATO E BILANCIODI PREVISIONE DEL CONSIGLIO REGIONA-LELa Prima commissione del <strong>Consiglio</strong> regionale haapprovato a maggioranza il bilancio 2012, il bilanciopluriennale, legge finanziaria e il relativocollegato. Parere favorevole all'unanimità al bilanciodi previsione dell'Assemblea regionale. Lamanovra finanziaria andrà in Aula all'inizio diaprile: relatori Oliviero Dottorini per la maggioranzae Andrea Lignani Marchesani per l'opposizione.Perugia, 27 marzo 2012 – La Prima commissionedel <strong>Consiglio</strong> regionale ha approvato oggi a maggioranzagli atti che compongono la manovrafinanziaria predisposta dalla Giunta: bilancio2012 (2miliardi 133milioni di euro), bilancio pluriennale,legge finanziaria e relativo collegato(http://goo.gl/M5EBm). La Commissione ha ancheespresso parere favorevole all'unanimità albilancio di previsione(http://goo.gl/A2X8Y) dell'Assemblea regionale(21milioni 252mila euro). I provvedimenti approderannoin Aula nella apposita seduta giàconvocata per i primi <strong>giorni</strong> di aprile: i relatorisaranno Oliviero Dottorini e, per l'opposizione,Andrea Lignani Marchesani. Commentando l'esitodella seduta, il presidente Dottorini ha rilevatoche "la Prima commissione ha svolto un ottimolavoro, rispettando una tabella di marcia moltoserrata. Questo è il momento di agire concretamenteper dare una risposta seria ai cittadini ealle imprese che attendono strumenti adeguatiper risollevarsi da una crisi che non ha precedenti".Durante la sessione di lavoro la Commissioneha vagliato numerosi emendamenti che l'Esecutivodi Palazzo Donini e i gruppi consiliari hannopresentato per modificare i documenti in discussione.Su proposta della Giunta aumentano di50mila euro i fondi per il volontariato, l'associazionismoe la cooperazione sociale; crescono di90mila euro i fondi per la cooperazione internazionale,di 70mila quelli per il gruppi di acquistosolidale e popolare, di 40mila i fondi per la tuteladei consumatori e il commercio. Più 27mila europer biblioteche e archivi storici e ulteriori 70milaeuro per i lavoratori emigrati e le loro famiglie.Viene poi stabilito un termine per la ricognizionedegli interventi di ricostruzione del sisma del1984 e per il relativo finanziamento; istituto l'osservatorioregionale sulla condizione delle personecon disabilità; promosse azioni per favorire lapiù ampia partecipazione degli enti pubblici regionalinel processo di diffusione della bandalarga (trasferimento gratuito al Consorzio Sirdello 0,05 per cento delle quote di CentralCom).Bocciata invece la proposta di modifica che mirava,stanziando 1milione di euro, a facilitare l'accessoal credito per le piccole e medie imprese:inizialmente firmata da Chiacchieroni e Barberini(Pd) e dal capogruppo Pdl Nevi, è stata ritiratadopo le rassicurazioni dell'assessore GianlucaRossi “nel triennio 2010/2012 sono stati stanziatioltre 6 milioni di euro (4,5 milioni di fondi regio-PAG 35


FINANZAnali) destinati ai Consorzi fidi. Sono già previstifondi per l'accesso al credito, gestiti da Gepafin,che attiveranno circa <strong>30</strong>0 milioni di euro di garanzie.Inoltre entro la fine del 2012 è previstauna ricapitalizzazione di Gepafin per oltre 10milioni di euro”. Raffaele Nevi ha però preannunciato,non ritenendo adeguate le spiegazioni ricevute,la riproposizione in Aula dell'emendamento:“C'è una richiesta fortissima da partedelle imprese e di Gepafin, formulata anche durantei lavori della II Commissione. È necessarioprevedere questo stanziamento senza attendereil rifinanziamento di Gepafin”. È stato invecegiudicato inammissibile l'emendamento, semprea firma Chiacchieroni, Barberini, Nevi, che proponevala creazione di un fondo di garanzia da1milione di euro per il pagamento dei debiti dellapubblica amministrazione verso le aziende private.Raffaele Nevi, ribadendone la necessità, hachiesto alla Giunta di “rispettare l'accordo del2010 e di attivare il fondo anticrisi previsto, colquale Gepafin potrebbe attivare 100 milioni digaranzie per i crediti. Su questo – ha annunciato– faremo una battaglia senza sconti”. Respintaanche la richiesta di stanziare di 100mila europer la sicurezza urbana (Nevi, Lignani Marchesani,Monni – Pdl) e di aumentare di 150mila eurodel fondo per le famiglie (Rosi, Pdl). Approvate leproposte di modifica avanzate per: consentireagli Ambiti territoriali di caccia di chiedere aicacciatori che esercitano il prelievo venatorio diparticolari specie il rimborso del materiale utilizzatoda (Buconi, Psi); rivedere il termine per laregolarizzazione e sospendere i termini dellademolizione delle strutture realizzate dopo il terremotodel 1997 (Barberini, Pd); modificare leNorme per l'attività edilizia applicando le certificazionisostitutive anche per opere pubbliche e dipubbliche utilità (Barberini, Pd); computare learee boscate, le praterie naturali e i pascoli,compresi tra i 900 e i 1<strong>30</strong>0 metri di altitudine,per l'applicazione della 'densità edilizia' finalizzataall'edificazione di stalle e ricoveri (Barberini,Smacchi – Pd); rivedere il regolamento che definiscei parametri per l'apertura e lo spostamentodi strutture sanitarie (Barberini). Hanno infineottenuto parere favorevole gli emendamenti predispostidalla Giunta regionale per superare l'impugnativadel Governo di fronte alla Corte Costituzionale,relativamente ad alcuni articoli dellalegge regionale sulla semplificazione (n.8/2011).In particolare è stato recepito quanto richiestodall'emendamento Dottorini – Brutti (Idv) e dallaproposta di legge Cirignoni (Lega nord) in meritoall'abrogazione dell'articolo 124 sull'edificazionein aree boschive.FONDI EUROPEI: “QUALI AZIONI PERSCONGIURARE IL RISCHIO DI PERDEREL'OPPORTUNITÀ DEI FINANZIAMENTI?” -UNA INTERROGAZIONE DI MONACELLI(UDC) DOPO LE SENTENZE DI ANNULLA-MENTO DEL TARPerugia, 29 marzo 2012 - “Il presidente dellaGiunta e l'assessore competente chiariscano qualiazioni intendono adottare per scongiurare ilrischio di perdere l'opportunità dei finanziamentieuropei e, al tempo stesso, per garantire condizionidi equità e giustizia per tutti i cittadini e leimprese umbre”. Lo chiede, con una interrogazione,il consigliere regionale Sandra Monacelli(Udc), rimarcando che “i forti rischi di perderefinanziamenti europei relativi al Por Fesr 2007-2013 si associano alla preoccupazione per ladimensione di un malcostume politico diffusoche, come rilevato da due sentenze del Tar,sembra avere ispirato, a ridosso delle elezioni,scelte poco trasparenti sia nei criteri che nelleprocedure di selezione e formazione delle graduatorie”.Monacelli fa riferimento alla sentenzadel Tar <strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong> con cui è stata “annullata ladeterminazione dirigenziale della <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>n. 9640/2009 recante gli esiti delle graduatoriedefinitive relative all’avviso pubblico per la presentazionedi progetti innovativi da parte dinetwork di imprese adottato in attuazione del PorFesr 2007-2013; la determinazione n.9537/2009 di approvazione delle graduatoriedefinitive Re.sta Ricerca 2007 (scadenza 21maggio 2008); le operazioni compiute dal NucleoTecnico di Valutazione di cui ai verbali del 19maggio 2009, 22 maggio 2009 e 29 maggio2009 e le schede di valutazione ad essi allegate,le deliberazioni di Giunta n. 76/09 e n. 846/09 etutti gli atti connessi e/o collegati”. Monacellispiega inoltre che “con sentenza del Tar del 14marzo 2012 è stato poi annullata la determinadirigenziale della <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong> - Direzioneregionale sviluppo economico e attività produttive,formazione e lavoro n. 5819, compresi gliallegati A) e B) contenenti le graduatorie relativeai cinque raggruppamenti di lotti finanziari del'Bando finalizzato al rafforzamento delle competenzedelle risorse umane di imprese che hannoattivato gli ammortizzatori sociali in deroga': inentrambe le sentenze il Tribunale ha condannatol’Amministrazione regionale alla rifusione, in favoredei ricorrenti, delle spese di giudizio”. Ilcapogruppo Udc a Palazzo Cesaroni rileva che “lesentenze, accogliendo i ricorsi, annullano gli effettidi bandi di grande rilevanza economica,invalidando le relative graduatorie. Inoltre lesentenze evidenziano chiaramente come gli attipredisposti dalla <strong>Regione</strong> abbiano sistematicamenteviolato la garanzia della trasparenza dell'azioneamministrativa e dell'oggettività dell'assegnazionedei fondi”. Monacelli osserva infineche “queste sentenze seguono, a distanza dipochissimi <strong>giorni</strong>, un'altra decisione dello stessoTribunale amministrativo che aveva annullato lagraduatoria relativa al PUC2, con grave dannoprocurato a ben 17 Comuni e ponendo in unasituazione di grande incertezza diverse aziendeprivate ove i lavori sono iniziati. Si tratta di pronunciamentiche danno un durissimo colpo allacredibilità della <strong>Regione</strong> e della sua attività nell'assegnazionedi contributi nei confronti sia dienti pubblici che di imprese private”.PAG 36


INFORMATICAPUBBLICA AMMINISTRAZIONE: "A IMPRESEE CITTADINI REGALIAMO I DATI DELLAP.A." - DOTTORINI ANNUNCIA LA PRESEN-TAZIONE DELLA PROPOSTA DI LEGGE SUL-L'OPEN DATAPerugia, 3 marzo 2012 - "Trasformare in oro idati della pubblica amministrazione”. E' questa insostanza la finalità della proposta di legge sull'Opendata che è stata presentata in <strong>Consiglio</strong> regionale.Si tratta di una pratica di cui l'<strong>Umbria</strong> haun enorme bisogno perché porta in sé il potenzialedi generare un ritorno economico per leimprese umbre. Oltre a questo, potrebbe riuscirein quel processo che oggi appare difficilmenterealizzabile: avvicinare la società civile alle istituzioni".Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppodell'Italia dei Valori a Palazzo Cesaroni,annuncia di aver depositato assieme al collegaPaolo Brutti la proposta di legge in materia di“pubblicazione e riutilizzo dei dati e delle informazionidelle pubbliche amministrazioni regionalie locali umbre”. "La nostra proposta sull'Opendata - spiega Dottorini - ha come scopo principalequello di rendere pubblici e mettere a disposizionedi cittadini e imprese la maggior parte deidati in possesso delle pubbliche amministrazioni,da quelli cartografici a quelli sul trasporto pubblicolocale, da quelli sull'ambiente a quelli economicie demografici, e perché no anche quelli suicosti della politica, facendo in modo che chiunquepossa usarli senza alcuna limitazione o costoaggiuntivo. Dalle imprese alle associazioni, daisemplici cittadini ai comitati ambientali, questopermetterà al settore dell'information technologye dei servizi di sviluppare modelli imprenditorialiattorno a questi dati, efficaci e economicamentevantaggiosi, in grado di raggiungere cittadini eimprese e arricchire un settore economico inforte espansione anche nella nostra <strong>Regione</strong>.L'Open data – continua Dottorini - è uno dei punticardine che l'Unione Europea ha inserito all'internodell'Agenda digitale e che prevede un girodi affari annuo pari a 140 miliardi di euro. L'<strong>Umbria</strong>,in questo momento di economia stagnante,non può permettersi di perdere questa occasione"."Nella nostra regione - conclude il capogrupporegionale dell'Idv - sono centinaia i neolaureati pronti a impegnarsi in questo settore elo straordinario successo della legge regionalesul software libero è qui a ricordarci che in materiadi innovazione dobbiamo collaborare conl’Università. Per questo nella proposta è previstauna forte sinergia con il mondo accademico universitario,con progetti caratterizzanti che possanodare il via alla piena applicazione della legge.La nostra proposta sull'Open data vuole fornire aicittadini e alle imprese tutti gli strumenti e i datiin nostro possesso per partecipare alla vita democraticaed economica della nostra <strong>Regione</strong>. Altempo stesso, per non tradire i motivi ispiratoridella proposta, è nostra intenzione renderla il piùpartecipata possibile dai soggetti interessati edalle associazioni di settore. E' per questo cheall’indirizzo www.dottorini.com/wiki è possibileregistrarsi e consultare il testo, proporre modifichee integrazioni. Altre regioni, come il Piemonteper esempio, stanno implementando l'Opendata nelle loro politiche regionali e i primi segnaliche giungono sono positivi e fanno ben sperareanche per l'<strong>Umbria</strong>".PAG 37


INFORMAZIONEINFORMAZIONE ISTITUZIONALE: IN ONDA“IL PUNTO”, SETTIMANALE DI APPROFON-DIMENTO IN FORMATO WEB E TELEVISIVO– IN STUDIO I CONSIGLIERI SMACCHI (PD)E DE SIO (PDL)Perugia, 2 marzo 2012 – In onda la 144esimapuntata de “Il Punto”, settimanale televisivo diapprofondimento curato dall’Ufficio stampa del<strong>Consiglio</strong> regionale dell’<strong>Umbria</strong>, in onda sulletelevisioni locali e sulla rete internet. La situazionepolitico-istituzionale dopo la rielezione deipresidenti e dei vicepresidenti delle Commissioniconsiliari permanenti, riforma sanitaria, crisi occupazionalein <strong>Umbria</strong>: questi i principali argomentisui quali si sono confrontati i consiglieriregionali Andrea Smacchi (PD) e Alfredo De Sio(Pdl). Ospite in studio il giornalista Roberto Conticelli,responsabile della redazione umbra delquotidiano La Nazione. La trasmissione è statacondotta da Paolo Giovagnoni, giornalista dell'Ufficiostampa del <strong>Consiglio</strong>. “Il Punto” va in ondasettimanalmente sulle seguenti emittenti televisiveumbre: RtuAquesio, venerdì 2 marzo ore 20,sabato 3 marzo ore 21; Tef-Channel sabato 3marzo alle ore 19.35, lunedì 5 marzo ore 12.00;Nuova TeleTerni, sabato 3 marzo ore 20.00,martedì 6 marzo ore 12.16; Rete Sole, lunedì 5marzo ore 19.55, giovedì 8 marzo ore 24.00;TRG, lunedì 5 marzo ore 16.15, mercoledì 7marzo ore 12.<strong>30</strong>; TeleGalileo, martedì 6 marzoore 13.<strong>30</strong>, mercoledì 7 marzo ore 17.20; <strong>Umbria</strong>Tv,martedì 6 marzo ore 14.10, mercoledì 7marzo ore 12.00; TevereTv, martedì 6 marzo ore18.00, venerdì 9 marzo ore 17.<strong>30</strong>; Tele <strong>Umbria</strong>Viva, martedì 6 marzo ore 19.50, mercoledì 7marzo ore 13.50 (La trasmissione è stata registratagiovedì 1 marzo 2012).IL PUNTO N. 144: http://goo.gl/Pq3EbINFORMAZIONE: ONLINE L'EDIZIONE DIFEBBRAIO 2012 DEL MENSILE “ACS <strong>30</strong>GIORNI” - SUWWW.CONSIGLIO.REGIONE.UMBRIA.ITDISPONIBILI I LANCI QUOTIDIANI, L'AR-CHIVIO FOTOGRAFICO, LA RASSEGNASTAMPA E I SETTIMANALI TELEVISIVIPerugia, 5 marzo 2012 – Tutta l'attività di informazioneistituzionale prodotta nel mese di febbraio2012 dall'Ufficio stampa dell'Assemblearegionale, attraverso l'Agenzia <strong>Acs</strong>, è disponibilenel mensile online “<strong>Acs</strong> <strong>30</strong> <strong>giorni</strong>”. La pubblicazione,in formato pdf, può essere scaricata estampata oppure sfogliata direttamente sul web,con la possibilità di effettuare ricerche e approfondimentiin modo semplice e immediato grazieal motore di ricerca e al sommario suddiviso perargomenti. Le 107 pagine dell'edizione di “<strong>Acs</strong> <strong>30</strong><strong>giorni</strong>”- febbraio 2012 sono disponibili sul sito del<strong>Consiglio</strong> regionale. All'interno dello spazio “informazionee web tv” è inoltre possibile guardarele trasmissioni televisive realizzate dall'Ufficiostampa e dal Centro video del <strong>Consiglio</strong> regionale<strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong>: il settimanale di approfondimento “IlPunto” e il settimanale “Telecru”. Sfogliare larassegna stampa quotidiana con gli articoli piùimportanti dei quotidiani umbri e le notizie sulla<strong>Regione</strong> pubblicate dai quotidiani nazionali. Sipuò inoltre ascoltare il notiziario radiofonico quotidianoe navigare nell'archivio fotografico del<strong>Consiglio</strong>, dove vengono salvate le immaginirelative agli eventi più rilevanti che si svolgono aPalazzo Cesaroni e all'attività dei consiglieri edell'Ufficio di presidenza.CORECOM: LA PRIMA COMMISSIONE HAAPPROVATO ALL'UNANIMITÀ IL PROGRAM-MA DI ATTIVITÀ PER IL 2012Perugia, 6 marzo 2012 – Con il voto unanime deiconsiglieri di maggioranza e opposizione, la PrimaCommissione consiliare presieduta da OlivieroDottorini ha approvato nella seduta pomeridianadi ieri il programma di attività per il 2012del Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom).L'atto verrà illustrato in Aula dallo stessopresidente della Commissione. Il documento siarticola in tre parti che riassumono le funzionidelegate al Corecom dall'Autorità nazionale perle comunicazioni, le funzioni proprie e le altreattività in programma. Rientrano nel primo ambitoil monitoraggio e la vigilanza sull'emittenzalocale, le procedure di conciliazione, la verificadel diritto di rettifica, la gestione del registrodegli operatori delle comunicazioni. Tra le funzioniproprie ci sono il monitoraggio della messain onda delle trasmissioni prodotte dal <strong>Consiglio</strong>regionale (Telecru e il Punto), la verifica del rispettodella par condicio e del pluralismo dell'informazioneregionale. Viene infine previsto ilmonitoraggio del sistema dell'informazione regionalee sull'impatto del digitale terrestre in<strong>Umbria</strong>, la realizzazione di un canale digitaleterrestre della pubblica amministrazione “un canaledi usabilità sociale che sostenga le televisioniprivate nel passaggio al digitale”, la stipula diprotocolli di intesa con l'ordine degli avvocati(per il praticantato presso il Comitato), con l'ordinedei giornalisti (per dei corsi sul giornalismopartecipativo), con le associazione dei consumatori(sulla conciliazione e sulle controversie congli operatori delle comunicazioni). Si prevede poiuna revisione del sito internet del Corecom, l'organizzazionedi dibattiti e momenti formativi el'indizione di bandi di concorso su temi sociali.INFORMAZIONE ISTITUZIONALE: IN ONDA“IL PUNTO”, SETTIMANALE DI APPROFON-DIMENTO IN FORMATO WEB E TELEVISIVO– IN STUDIO I CONSIGLIERI CARPINELLI(MARINI PER L'UMBRIA) E LIGNANI MAR-CHESANI (PDL)Perugia, 6 marzo 2012 – In onda la 145esimapuntata de “Il Punto”, settimanale televisivo diapprofondimento curato dall’Ufficio stampa delPAG 38


INFORMAZIONE<strong>Consiglio</strong> regionale dell’<strong>Umbria</strong>, in onda sulletelevisioni locali e sulla rete internet. Situazionepolitico-istituzionale regionale, Riforme, Bilancioregionale, Sicurezza dei cittadini: questi i principaliargomenti sui quali si sono confrontati i consiglieriregionali Roberto Carpinelli (Marini perl'<strong>Umbria</strong>) e Andrea Lignani Marchesani (Pdl). Latrasmissione è stata condotta da Alberto Scattolini,giornalista dell'Ufficio stampa del <strong>Consiglio</strong>.IL PUNTO N. 145 http://goo.gl/GlK4QINFORMAZIONE ISTITUZIONALE: IN ONDA“IL PUNTO”, SETTIMANALE DI APPROFON-DIMENTO IN FORMATO WEB E TELEVISIVO– IN STUDIO I CONSIGLIERI BARBERINI(PD) E MONNI (PDL)Perugia, 9 marzo 2012 – In onda la 146esimapuntata de “Il Punto”, settimanale televisivo diapprofondimento curato dall’Ufficio stampa del<strong>Consiglio</strong> regionale dell’<strong>Umbria</strong>, in onda sulletelevisioni locali e sulla rete internet. Situazionepolitica regionale in vista dell'approvazione delBilancio, questioni relative alla sicurezza dei cittadinialla luce dell'intensificarsi degli episodi dicriminalità, problemi della sanità umbra: questi iprincipali argomenti sui quali si sono confrontati iconsiglieri regionali Luca Barberini (PD) e MassimoMonni (Pdl). La trasmissione è stata condottada Paolo Giovagnoni, giornalista dell'Ufficiostampa del <strong>Consiglio</strong>. “Il Punto” va in onda settimanalmentesulle seguenti emittenti televisiveumbre: RtuAquesio, venerdì 9 marzo alle ore 20,sabato 10 marzo alle ore 21; Tef-Channel sabato10 marzo alle ore 19.35, lunedì 12 marzo ore12.00; Nuova TeleTerni, sabato 10 marzo ore20.00, martedì 13 marzo ore 12.16; Rete Sole,lunedì 12 marzo ore 19.55, giovedì 15 marzo ore24.00; TRG, lunedì 12 marzo ore 14.<strong>30</strong>, mercoledì14 marzo ore 12.<strong>30</strong>; TeleGalileo, martedì 13marzo ore 13.<strong>30</strong>, mercoledì 14 marzo ore 17.20;<strong>Umbria</strong>Tv, martedì 13 marzo ore 14.10, mercoledì14 marzo ore 12.00; TevereTv, martedì 13marzo ore 18.00, venerdì 16 marzo ore 17.<strong>30</strong>;Tele <strong>Umbria</strong> Viva, martedì 13 marzo ore 19.50,mercoledì 14 marzo ore 13.50. (La trasmissioneè stata registrata giovedì 8 marzo 2012).INFORMAZIONE ISTITUZIONALE: IN ONDASULLE TV LOCALI LA SEDUTA DEL CONSI-GLIO REGIONALE DEL 13 MARZO DEDICATAALLE INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMME-DIATA (QUESTION TIME)Perugia, 14 marzo 2012 - In onda sulle emittentitelevisive umbre, la registrazione della sedutadel <strong>Consiglio</strong> regionale di martedì 13 marzo2012, dedicata alle interrogazioni a risposta immediata(“Question Time”). Questi gli atti discussinel corso della seduta: “Conferimento incaricoper esperto in metodi matematici e statisticiin sanità pubblica presso il Servizio programmazionesocio-sanitaria dell'assistenza dibase e ospedaliera della Direzione regionale salute– Esigenze di servizio e criteri a base del conferimentomedesimo”, interrogazione del consigliereMassimo Monni (Pdl), risponde l’assessorealla sanità Franco Tomassoni; “Area di crisi delcomprensorio orvietano – attivazione di strumentistraordinari a sostegno dei lavoratori senza piùoccupazione e delle loro famiglie, nonché delleimprese operanti sul territorio”, interrogazionedel consigliere Fausto Galanello (Pd), rispondel’assessore alle attività produttive VincenzoRiommi; “Intervenuta ridefinizione da parte dellaGiunta della gestione di alcuni aspetti della sanitàumbra con l'introduzione, tra l'altro, della previsionedella figura del coordinatore di dipartimento– costo complessivo a carico della regionederivante dall'istituzione di tale nuova figura”,interrogazione del consigliere Andrea LignaniMarchesani (Pdl), risponde l’assessore alla sanitàFranco Tomassoni; “Passaggio a regime ordinariodel sistema dell'attività libero-professionale intramuraria– situazione relativa agli spazi dariservarsi obbligatoriamente all'esercizio dell'attivitàmedesima”, interrogazione del consigliereSandra Monacelli (Udc), risponde l’assessore allasanità Franco Tomassoni; “Applicazione di ticketsulle prestazioni sanitarie rese in regime di liberaprofessione intramoenia – necessità di revisione,previa consultazione dei soggetti interessati,delle determinazioni adottate – intendimenti dellaGiunta al riguardo”, interrogazione di MariaRosi, risponde l’assessore alla sanità Franco Tomassoni.La seduta “Question time” sulle emittentitelevisive umbre: RtuAquesio, giovedì 15marzo ore 17; Nuova Tele Terni, sabato 17 marzoore 20.20, martedì 20 marzo ore 12.36; ReteSole, mercoledì 14 marzo ore 20.00, giovedì 15marzo ore 20.<strong>30</strong>; Tef Channel, mercoledì 14marzo ore 19.35, domenica 18 marzo ore 18.45;Tele Galileo, giovedì 15 marzo ore 13.<strong>30</strong>, venerdì16 marzo ore 17.20; Tele Radio <strong>Umbria</strong> Viva,giovedì 15 marzo ore 20.<strong>30</strong>, venerdì 16 marzoore 16.<strong>30</strong>; Tevere Tv, mercoledì 14 marzo ore18.00, venerdì 16 marzo ore 18.00; <strong>Umbria</strong> Tv,mercoledì 14 marzo ore 20.<strong>30</strong>, giovedì 15 marzoore 14.<strong>30</strong>; Trg mercoledì 14 marzo ore 21.45,venerdì 16 marzo ore 12.15.INFORMAZIONE ISTITUZIONALE: IN ONDAIL NUMERO 255 DI “TELECRU” - NOTIZIA-RIO TELEVISIVO DEL CONSIGLIO REGIO-NALE DELL’UMBRIAPerugia, 16 marzo 2012 – In onda TeleCru, ilnotiziario settimanale del <strong>Consiglio</strong> regionale,ogni settimana sulle televisioni locali e in rete sulsito del <strong>Consiglio</strong> regionale con le principali notiziedell’Assemblea legislativa. I servizi della puntatanumero 255: la manovra finanziaria predispostadalla Giunta regionale; novità per gli agriturismisulla tassa di soggiorno; modifiche allapianta organica delle farmacie; tassidermia: novitàper chi esercita l'attività di imbalsamatore diPAG 39


INFORMAZIONEanimali. TeleCRU è un notiziario settimanalecurato dall’Ufficio stampa, con la collaborazionedel Centro video. Viene messo in onda dalle e-mittenti televisive locali con i seguenti orari:RtuAquesio, venerdì 16 marzo ore 20, sabato 17marzo ore 21; Tef-Channel sabato 17 marzo alleore 19.35, lunedì 19 marzo ore 12.00; NuovaTeleTerni, sabato 17 marzo ore 20.00, martedì20 marzo ore 12.16; Rete Sole, lunedì 19 marzoore 19.55, giovedì 22 marzo ore 24.00; TRG,lunedì 19 marzo ore 14.<strong>30</strong>, mercoledì 21 marzoore 12.<strong>30</strong>; TeleGalileo, martedì 20 marzo ore13.<strong>30</strong>, mercoledì 21 marzo ore 17.20; <strong>Umbria</strong>Tv,martedì 20 marzo ore 14.10, mercoledì 21 marzoore 12.00; TevereTv, martedì 20 marzo ore18.00, venerdì 23 marzo ore 17.<strong>30</strong>; Tele <strong>Umbria</strong>Viva, martedì 20 marzo ore 19.50, mercoledì 21marzo ore 13.50 (La trasmissione è stata registratagiovedì 15 marzo 2012).TELECRU 255 ONLINE: http://goo.gl/b0NnUINFORMAZIONE ISTITUZIONALE: IN ONDA“IL PUNTO”, SETTIMANALE DI APPROFON-DIMENTO IN FORMATO WEB E TELEVISIVO– IN STUDIO I CONSIGLIERI STUFARA(PRC-FDS) E MANTOVANI (PDL)Perugia, 21 marzo 2012 – In onda la 147esimapuntata de “Il Punto”, settimanale televisivo diapprofondimento curato dall’Ufficio stampa del<strong>Consiglio</strong> regionale dell’<strong>Umbria</strong>, in onda sulletelevisioni locali e sulla rete internet. Bilanciodella <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>, risorse per il sociale, riformadella Sanità; situazione politica in <strong>Regione</strong>:questi i principali argomenti sui quali si sonoconfrontati i consiglieri regionali Damiano Stufara(Prc-FdS) e Massimo Mantovani (Pdl). Ospite instudio il giornalista Massimo Sbardella de Il Giornale<strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong>. La trasmissione è stata condottada Paolo Giovagnoni, giornalista dell'Ufficiostampa del <strong>Consiglio</strong>. “Il Punto” va in onda settimanalmentesulle seguenti emittenti televisiveumbre: RtuAquesio, giovedì 22 marzo ore 17;Nuova Tele Terni, sabato 24 marzo ore 20.20,martedì 27 marzo ore 12.36; Rete Sole, mercoledì21 marzo ore 20.00, giovedì 22 marzo ore20.<strong>30</strong>; Tef Channel, mercoledì 21 marzo ore19.35, domenica 25 marzo ore 18.45; Tele Galileo,giovedì 22 marzo ore 13.<strong>30</strong>, venerdì 23marzo ore 17.20; Tele Radio <strong>Umbria</strong> Viva, giovedì22 marzo ore 20.<strong>30</strong>, venerdì 23 marzo ore16.<strong>30</strong>; Tevere Tv, mercoledì 21 marzo ore18.00, venerdì 23 marzo ore 18.00; <strong>Umbria</strong> Tv,mercoledì 21 marzo ore 20.<strong>30</strong>, giovedì 22 marzoore 14.<strong>30</strong>; Trg mercoledì 21 marzo ore 21.45,venerdì 23 marzo ore 12.15. (La trasmissione èstata registrata martedì 20 marzo 2012). WEB:http://goo.gl/Pq3EbINFORMAZIONE ISTITUZIONALE: IN ONDAIL NUMERO 256 DI “TELECRU” - NOTIZIA-RIO TELEVISIVO DEL CONSIGLIO REGIO-NALE DELL’UMBRIAPerugia, 23 marzo 2012 – In onda TeleCru, ilnotiziario settimanale del <strong>Consiglio</strong> regionale,ogni settimana sulle televisioni locali e in rete sulsito del <strong>Consiglio</strong> regionale con le principali notiziedell’Assemblea legislativa. I servizi della puntatanumero 256: trasporto pubblico locale; visiteintramoenia; petizione popolare “no inceneritore”;<strong>Consiglio</strong> regionale bilancio 2012. TeleCRUè un notiziario settimanale curato dall’Ufficiostampa, con la collaborazione del Centro video.Viene messo in onda dalle emittenti televisivelocali con i seguenti orari: RtuAquesio, venerdì23 marzo ore 20, sabato 24 marzo ore 21; Tef-Channel sabato 24 marzo alle ore 19.35, lunedì26 marzo ore 12.00; Nuova TeleTerni, sabato 24marzo ore 20.00, martedì 27 marzo ore 12.16;Rete Sole, lunedì 26 marzo ore 19.55, giovedì 29marzo ore 24.00; TRG, lunedì 26 marzo ore14.<strong>30</strong>, mercoledì 28 marzo ore 12.<strong>30</strong>; TeleGalileo,martedì 27 marzo ore 13.<strong>30</strong>, mercoledì 28marzo ore 17.20; <strong>Umbria</strong>Tv, martedì 27 marzoore 14.10, mercoledì 28 marzo ore 12.00; TevereTv,martedì 27 marzo ore 18.00, venerdì <strong>30</strong>marzo ore 17.<strong>30</strong>; Tele <strong>Umbria</strong> Viva, martedì 27marzo ore 19.50, mercoledì 28 marzo ore 13.50(La trasmissione è stata registrata giovedì 22marzo 2012). TELECRU 256 ONLINE:http://goo.gl/j0ga3INFORMAZIONE ISTITUZIONALE: IN ONDA“IL PUNTO”, SETTIMANALE DI APPROFON-DIMENTO IN FORMATO WEB E TELEVISIVO– IN STUDIO I CONSIGLIERI BRUTTI (IDV)E VALENTINO (PDL)Perugia, 28 marzo 2012 – In onda la 148esimapuntata de “Il Punto”, settimanale televisivo diapprofondimento curato dall’Ufficio stampa del<strong>Consiglio</strong> regionale dell’<strong>Umbria</strong>, in onda sulletelevisioni locali e sulla reteinternet (http://goo.gl/MQcB5). Bilancio della<strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>, lavoro, riforma della Sanità;confronto politico post Bilancio; sicurezza deicittadini: questi i principali argomenti sui quali sisono confrontati i consiglieri regionali Paolo Brutti(IdV) e Rocco Valentino (Pdl), ospite in studioil giornalista Daniele Bovi (<strong>Umbria</strong>24.it). La trasmissioneè stata condotta da Alberto Scattolini,giornalista dell'Ufficio stampa del <strong>Consiglio</strong>. “IlPunto” va in onda settimanalmente sulle seguentiemittenti televisive umbre: RtuAquesio, giovedì29 marzo ore 17; Nuova Tele Terni, sabato 31marzo ore 20.20, martedì 3 aprile ore 12.36;Rete Sole, mercoledì 28 marzo ore 20.00, giovedì29 marzo ore 20.<strong>30</strong>; Tef Channel, mercoledì28 marzo ore 19.35, domenica 1 aprile ore18.45; Tele Galileo, giovedì 29 marzo ore 13.<strong>30</strong>,venerdì <strong>30</strong> marzo ore 17.20; Tele Radio <strong>Umbria</strong>Viva, giovedì 29 marzo ore 20.<strong>30</strong>, venerdì <strong>30</strong>marzo ore 16.<strong>30</strong>; Tevere Tv, mercoledì 28 marzoore 18.00, venerdì <strong>30</strong> marzo ore 18.00; <strong>Umbria</strong>Tv, mercoledì 28 marzo ore 20.<strong>30</strong>, giovedì 29marzo ore 14.<strong>30</strong>; Trg mercoledì 28 marzo orePAG 40


INFORMAZIONE21.45, venerdì <strong>30</strong> marzo ore 12.15. (La trasmissioneè stata registrata martedì 27 marzo 2012).CONSIGLIO REGIONALE (3) - CORECOM:APPROVATO A MAGGIORANZA IL PRO-GRAMMA DI ATTIVITÀ PER IL 2012Perugia, 29 marzo 2012 – Il <strong>Consiglio</strong> regionale<strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong> ha approvato, con 14 voti favorevolie 3 astenuti, il Programma di attività del Comitatoregionale per le comunicazioni per l'anno2012. Il presidente della Prima commissione,Oliviero Dottorini, ha illustrato il provvedimentospiegando che “per le attività e le funzioni conferiteal Corecom dalla legislazione regionale nonchéper le funzioni espressamente delegatedall’autorità per l’espletamento delle attività e ilfunzionamento dell’organo della struttura di supporto,il fabbisogno finanziario previsto ammontaa 418mila euro, tenuto conto anche del contributoaggiuntivo di 102 mila euro attribuito al Comitatocon l’assestamento di bilancio per l’eserciziofinanziario 2011”. Il documento si articola in treparti che riassumono le funzioni delegate al Corecomdall'Autorità nazionale per le comunicazioni,le funzioni proprie e le altre attività in programma.Rientrano nel primo ambito il monitoraggioe la vigilanza sull'emittenza locale, le proceduredi conciliazione, la verifica del diritto direttifica, la gestione del registro degli operatoridelle comunicazioni. Tra le funzioni proprie cisono il monitoraggio della messa in onda delletrasmissioni prodotte dal <strong>Consiglio</strong> regionale (Telecrue il Punto), la verifica del rispetto della parcondicio e del pluralismo dell'informazione regionale.Viene infine previsto il monitoraggio delsistema dell'informazione regionale e sull'impattodel digitale terrestre in <strong>Umbria</strong>, la realizzazionedi un canale digitale terrestre della pubblica amministrazione“un canale di usabilità sociale chesostenga le televisioni private nel passaggio aldigitale”, la stipula di protocolli di intesa con l'ordinedegli avvocati (per il praticantato presso ilComitato), con l'ordine dei giornalisti (per deicorsi sul giornalismo partecipativo), con le associazionedei consumatori (sulla conciliazione esulle controversie con gli operatori delle comunicazioni).Si prevede poi una revisione del sitointernet del Corecom, l'organizzazione di dibattitie momenti formativi e l'indizione di bandi di concorsosu temi sociali.approvato in Prima Commissione; Legge regionalesul Trasporto pubblico locale approvata in<strong>Consiglio</strong>. TeleCRU è un notiziario settimanalecurato dall’Ufficio stampa, con la collaborazionedel Centro video. Viene messo in onda dalle e-mittenti televisive locali con i seguenti orari:RtuAquesio, venerdì <strong>30</strong> marzo ore 20, sabato 31marzo ore 21; Tef-Channel sabato 31 marzo alleore 19.35, lunedì 2 aprile ore 12.00; Nuova TeleTerni,sabato 31 marzo ore 20.00, martedì 3aprile ore 12.16; Rete Sole, lunedì 2 aprile ore19.55, giovedì 5 aprile ore 24.00; TRG, lunedì 2aprile ore 14.<strong>30</strong>, mercoledì 4 aprile ore 12.<strong>30</strong>;TeleGalileo, martedì 3 aprile ore 13.<strong>30</strong>, mercoledì4 aprile ore 17.20; <strong>Umbria</strong>Tv, martedì 3 aprileore 14.10, mercoledì 4 aprile ore 12.00; TevereTv,martedì 3 aprile ore 18.00, venerdì 6 aprileore 17.<strong>30</strong>; Tele <strong>Umbria</strong> Viva, martedì 3 aprileore 19.50, mercoledì 4 aprile ore 13.50 (La trasmissioneè stata registrata giovedì 29 marzo2012). http://goo.gl/j0ga3INFORMAZIONE ISTITUZIONALE: IN ONDAIL NUMERO 257 DI “TELECRU” - NOTIZIA-RIO TELEVISIVO DEL CONSIGLIO REGIO-NALE DELL’UMBRIAPerugia, <strong>30</strong> marzo 2012 – In onda TeleCru, ilnotiziario settimanale del <strong>Consiglio</strong> regionale,ogni settimana sulle televisioni locali e in rete sulsito del <strong>Consiglio</strong> regionale con le principali notiziedell’Assemblea legislativa. I servizi della puntatanumero 257: Bilancio 2012 della <strong>Regione</strong>PAG 41


INFRASTRUTTURE'QUADRILATERO SPA': “NECESSARIO UNCRONO PROGRAMMA DI ULTIMAZIONE DEILAVORI PER L'INTERA OPERA, NON SOLOPER IL TRATTO MARCHIGIANO” - SMACCHI(PD) “INACCETTABILE CHE LA SOCIETÀ SIIMPEGNI SOLO CON UNA REGIONE”Il consigliere regionale del Partito Democratico,Andrea Smacchi punta il dito sulla società Quadrilaterospa che, per l'infrastruttura viaria Perugia-Anconaha “firmato un crono programma peri tratti che insistono sul territorio marchigianosancendo impegni precisi per l'ultimazione deilavori, sia da parte di Quadrilatero spa, che delcontraente generale (DIRPA), che di Impresaspa”. Smacchi, nell'evidenziare che questa infrastrutturaviaria collegherà i due capoluoghi di<strong>Regione</strong> “e non inizia di certo a Fossato di Vico”,sottolinea la necessità di “un crono programmadi ultimazione dei lavori per l'intera opera e nonsolo per il tratto marchigiano. Non è accettabileaffrontare un problema che riguarda due Regionifacendo sempre finta che una non esista”.Perugia, 5 marzo 2012 - “L'ultima novità (sicuramentepositiva), riguardante l'asse viario Perugia– Ancona, è rappresentata dalla firma di uncrono programma per i tratti che insistono sulterritorio marchigiano, fortemente voluto dalpresidente della <strong>Regione</strong>, Gian Mario Spacca,all'interno del quale sono sanciti impegni precisiper l'ultimazione dei lavori, sia da parte di Quadrilaterospa, che del contraente generale (DIR-PA), che di Impresa spa”. È quanto fa sapere ilconsigliere regionale del partito Democratico,Andrea Smacchi per il quale “la cosa che appareevidente è l'ennesima disparità di trattamentofra il tratto umbro e quello marchigiano, quasi avoler dimostrare l'indimostrabile, cioè che in<strong>Umbria</strong> non vi sarebbero particolari problemi oritardi e tutto stia scorrendo via liscio”. “Perquanto mi riguarda – scrive Smacchi in una nota- è inaccettabile che la società Quadrilatero spasi impegni in maniera così stringente solo conuna <strong>Regione</strong>, bene avrebbe fatto il presidente di'Quadrilatero' Gaetano Galia, insieme al generalcontractor ed all'impresa che sta eseguendo ilavori, a siglare un crono programma complessivosull'intera opera e non a pezzi, come del restogià avvenuto per la stipula del protocollo sullasicurezza. Mi preme infatti ricordare – prosegue -come il completamento a quattro corsie del trattoumbro di competenza della Quadrilatero èlungo 8,5 Km , tra le località di Pioltello e Valfabbrica.Il tracciato rappresenta la variante alla SS318 per evitare l'attraversamento dei centri abitatie costituisce il collegamento diretto dei territoridell'eugubino - gualdese con Perugia. Vainoltre precisato – osserva l'esponente PD -, cheil tratto di competenza ANAS da Valfabbrica aSchifanoia, dove sono ripresi i lavori di completamentoda parte della Carena spa dallo scorsomese di Settembre, sono suddivisi in due stralci:il primo dal km 13,640 al 15,454 ed il secondodal km 17,454 al 20,433 che, una volta completatia due corsie, andranno a ricongiungersi con iltratto che da Schifanoia prosegue a quattro corsiefino a Fossato di Vico”. Per Smacchi “daquesti dati emerge chiaramente come, anche in<strong>Umbria</strong>, sia necessario fare il punto della situazionesia con la Quadrilatero spa che con ANAS,al fine di definire anche nella nostra regione, unanalogo crono programma, con impegni e tempidi ultimazione certi come quello siglato nelleMarche. Non è accettabile infatti – conclude -vedere affrontare un problema che riguarda dueRegioni facendo sempre finta che una non esista”.“QUALI INIZIATIVE INTENDE ASSUMERE LAREGIONE PER ACCELERARE I TEMPI DI RE-ALIZZAZIONE DEI LAVORI PREVISTI SULLAPERUGIA-ANCONA” - INTERROGAZIONE DIMONACELLI (UDC)Sandra Monacelli (Udc) interroga la giunta persapere quali iniziative intende assumere l'Esecutivoregionale per definire con la società Quadrilatero<strong>Umbria</strong> Marche un cronoprogramma per ilcompletamento delle opere inerenti la stradastatale 318 Perugia-Ancona, come recentementefatto dalla <strong>Regione</strong> Marche che ha sottoscrittocon la medesima società un'intesa per accelerarele opere sul versante marchigiano.Perugia, 6 marzo 2012 – La capogruppo dell'UdcSandra Monacelli ha presentato un'interrogazionealla Giunta e all'assessore competente per conoscere“quali iniziative intendono assumere, neiconfronti della società pubblica di progetto Quadrilatero<strong>Umbria</strong> Marche Spa e dei soggetti incaricatidell'esecuzione delle opere riguardanti lastrada statale 318 Perugia-Ancona, al fine diaccelerare i tempi e definire ufficialmente con glistessi, alla pari di quanto fatto dalla <strong>Regione</strong>Marche, un cronoprogramma per il completamentodi tale fondamentale infrastruttura viaria”.Monacelli ricorda che “nel corso degli anni, permotivi diversi, si sono accumulati pesantissimi eingiustificabili ritardi nell'esecuzione dei lavorisulla variante alla strada statale 318 Perugia-Ancona, inserita nel progetto Quadrilatero, cherappresenta un asse viario di rilevanza fondamentaleper la <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong> e per il territorioda essa attraversato, che si trova anche a doverfronteggiare una gravissima crisi socioeconomicae vede nel completamento e ammodernamentodelle vie di comunicazione (S.S.318, S.S. 3 Flaminia, S.S. 219 Pian d'Assino eraddoppio della linea ferroviaria Orte-Falconara)uno strumento indispensabile per uscire dallacongiuntura negativa. L'attuale tracciato – continuaMonacelli - risulta essere assolutamenteinadeguato a sostenere l'intenso volume di traffico,di cui larga parte pesante, che lo percorrequotidianamente, creando situazioni di gravepericolo specialmente nei centri abitati”. Lacapogruppo Udc ricorda anche che “la <strong>Regione</strong>Marche, al termine di una serie di iniziative in-PAG 42


INFRASTRUTTUREtraprese dal proprio esecutivo, ha sottoscrittocon la società Quadrilatero Spa, il contraentegenerale e la ditta esecutrice dei lavori un'intesaper accelerare le opere per il raddoppio dellaStatale 76 della Val d'Esino sull'asse Perugia-Ancona secondo un preciso e stringente cronoprogramma,mentre invece le opere che interessanoil versante umbro sembrano procedere arilento, sia nel tratto Pianello-Valfabbrica chenell'appalto relativo alle gallerie Casacastalda ePicchiarella”. In ultimo Sandra Monacelli ricordache “il <strong>Consiglio</strong> regionale, nella seduta del 24febbraio 2012, ha approvato all'unanimità unarisoluzione che impegna la Giunta, nell'ambitodelle iniziative da adottarsi a sostegno di famigliee imprese dei Comuni della Fascia Appenninica edel territorio dell'Alto Chiascio, a proseguire convigore l'attività per il completamento delle infrastrutture,tra cui la S.S. 318 Perugia-Ancona”.DIGA DI MONTEDOGLIO: “BENE IL DISSE-QUESTRO; ORA SI CONTROLLI STABILITÀ ETENUTA DELL'INVASO E SI PREVEDANO SI-STEMI DI ALLARME A GARANZIA DELLE PO-POLAZIONI” - NOTA DI CIRIGNONI (LEGANORD)Perugia 6 marzo 2012 – Voglio augurarmi che ilavori di ripristino della parte danneggiata dellaDiga di Montedoglio, siano eseguiti con materialidi qualità, a regola d'arte, dopo approfonditi controllisulla stabilità e solidità complessiva di uninvaso, costruito con materiali scadenti, che continueràa gravare come una spada di Damoclesulla testa degli abitanti della Valtiberina toscanae dell'alto Tevere umbro. Con questo auspicioGianluca Cirignoni, capogruppo della Lega Nord,prende atto del dissequestro della Diga di Montedogliodisposto dall'autorità giudiziaria, dopol'incidente di fine anno 2010. Prima di spenderealtri denari pubblici per la risistemazione dell'opera,a giudizio di Cirignoni, ”si devono espletarei controlli sulla tenuta della diga, con particolareriferimento alla qualità costruttiva dei conci delcanale di scolo rimasti in piedi, alla tenuta e all'assenzadi infiltrazioni nel terrapieno di sbarramento”.Una importante riflessione, suggerisce inultimo l'esponente della Lega Nord, dovrà esserefatta anche “sull'installazione di sistemi di allarmeper le popolazioni poste subito a valle dell'invasoche proprio per mancanza di appositi segnalatori,in occasione dell'incidente hanno vissutoore di panico, da disastro imminente”.PIASTRA LOGISTICA FOLIGNO: “SITUAZIO-NE INACCETTABILE, SI FACCIA CHIAREZZA”- UNA INTERROGAZIONE DI BARBERINI(PD) SUI RITARDI NELLA REALIZZAZIONEDELL’OPERAIl consigliere regionale del Partito democraticoLuca Barberini ha presentato una interrogazionealla Giunta per fare luce sui “ritardi nella realizzazionedella piastra logistica di Foligno”. PerBarberini si tratta di una infrastruttura strategica,“ideale per il collegamento stradale e ferroviariotra <strong>Umbria</strong>, Lazio e Marche, è particolarmenterilevante soprattutto in vista del completamentodella nuova statale 77 Val di Chienti”.Perugia, 7 marzo 2012 - “I ritardi nella realizzazionedella piastra logistica di Foligno sono inaccettabilie rischiano di avere pesanti ricadutesullo sviluppo economico e produttivo del territoriodella Valle Umbra Sud: la <strong>Regione</strong> faccia chiarezzasul futuro di un’opera programmata daoltre dieci anni e finanziata da tempo e s’impegnia sbloccare la situazione”. Lo chiede il consigliereregionale del Partito democratico Luca Barberini,in un’interrogazione a risposta immediata presentataoggi e rivolta all’Esecutivo di PalazzoDonini “per sapere le ragioni che hanno ostacolato,finora, la costruzione della piattaforma logisticadi Foligno e le iniziative che la Giunta regionaleintende mettere in atto per promuoverel’avvio dei lavori”. “L’idea di costruire questainfrastruttura strategica – spiega Barberini –risale al 2002, mentre nel 2008 la Giunta regionaleha espresso parere favorevole al progetto enel 2010 sono stati aggiudicati i lavori con unagara d’appalto di oltre 23 milioni di euro. Ad oggi,però, non c’è stato alcun intervento concretoe tale ritardo sta generando forte preoccupazionenel territorio interessato, dove sono particolarmentesignificative le produzioni meccaniche,aeronautiche, elettroniche, meccatroniche e tessiliche potrebbero ottenere forte impulso dallapresenza e dalla piena operatività della piastralogistica. Il timore – sottolinea il consigliere delPd – è che il protrarsi di questa condizione possadirottare altrove i soggetti interessatiall’infrastruttura, penalizzandone lo sviluppo futuro.L’opera, ponendosi come struttura baricentricaideale per il collegamento stradale e ferroviariotra <strong>Umbria</strong>, Lazio e Marche, è particolarmenterilevante per il territorio della cosiddettaarea vasta, soprattutto in vista del completamentodella nuova statale 77 Val di Chienti”.Barberini conclude rimarcando che “nell’attualesistema economico, le piastre logistiche sono unostrumento efficace per razionalizzare e organizzareal meglio la catena trasporto-stoccaggiodistribuzione,garantendo una penetrazione efficacedelle merci sui mercati nazionali e internazionalie favorendo così la crescita e la competitivitàdel sistema produttivo umbro. In questocontesto appare paradossale il ritardo accumulatonella realizzazione di quest’opera, che oltre adessere strategica per il futuro dell’<strong>Umbria</strong>, puòrappresentare una risposta concreta alle gravidifficoltà economiche e sociali che stiamo vivendo,creando nuove opportunità di lavoro e disviluppo in un’area fortemente penalizzata daglieffetti della crisi”.“PER LA PERUGIA-ANCONA FORTI PREOC-CUPAZIONI SUL RISPETTO DEI TEMPI DIPAG 43


INFRASTRUTTUREESECUZIONE DELL'OPERA E PER LA TUTELADEI DIRITTI E DELLA SALUTE DEI LAVORA-TORI” - NOTA DI SMACCHI (PD)Il consigliere regionale del Partito Democratico,Andrea Smacchi, torna ad esprimere la sua preoccupazionein merito allo 'stop and go' che stacaratterizzando i lavori del tratto umbro dell'infrastrutturaviaria Perugia-Ancona. Evidenziandola “disparità” con il tratto marchigiano, Smacchiritiene “non più eludibile” un confronto immediatocon Quadrilatero spa, il generale contractor edImpresa spa. L'ennesimo stop dei lavoratori diimprese in subappalto – osserva -, dimostra gliurgenti problemi da affrontare se si voglionorispettare i tempi di ultimazione dell'opera, previstientro la fine dell'anno 2013”.Perugia, 14 marzo 2012 - “Alcuni <strong>giorni</strong> fa hopubblicamente espresso la mia preoccupazioneper l'ennesima disparità di trattamento fra il trattoumbro e quello marchigiano della Perugia –Ancona. Purtroppo le mie preoccupazioni hannotrovato triste conferma. Ora non è più eludibileun confronto immediato con Quadrilatero spa, ilgenerale contractor ed Impresa spa”. Lo scrive,in una nota, il consigliere regionale del PartitoDemocratico, Andrea Smacchi per il quale “l'ennesimostop dei lavoratori di imprese in subappalto,dimostra in maniera chiara ed evidentecome vi siano urgenti problemi da affrontare sesi vogliono rispettare i tempi di ultimazione dell'opera,previsti entro la fine dell'anno 2013”. PerSmacchi, anche per il tratto umbro dell'infrastrutturaviaria “vanno messi in campo tutti glistrumenti necessari per fermare i continui 'stopand go', che oltre a ritardare l'esecuzione deilavori, mettono a repentaglio la sicurezza ed idiritti di chi opera all'interno dei cantieri. A nulla– osserva Smacchi - servono le continue rassicurazionigiunte da più parti. La guardia – conclude- deve restare alta e, soprattutto, la Quadrilaterospa deve siglare un cronoprogramma dei lavoried un accordo per la sicurezza anche sul trattoumbro, che riveste pari importanza di quellomarchigiano”.“APRIRE AL TRAFFICO LA GALLERIA DELLAGUINZA A PRESCINDERE DAL COMPLETA-MENTO DELLA E78” - NOTA DI CIRIGNONI(LEGA NORD)Perugia, 24 marzo 2012 - “Nel 2009 e nel 2011la Lega nord <strong>Umbria</strong> ha organizzato manifestazionicon presidio all'imbocco umbro della galleriadella Guinza per sollecitare il completamentodella E 78, un opera strategica per Toscana, <strong>Umbria</strong>e Marche. A nostro avviso, come richiestonella raccolta firme da depositare presso la <strong>Regione</strong><strong>Umbria</strong> e iniziata durante i tre <strong>giorni</strong> del'Guinza nights' sei mesi fa, è importante che lenostre tre Regioni si diano anche un obiettivo diriserva rispetto ad un completamento dell'infrastrutturaviaria che sembra di la da venire”. Loauspica il capogruppo regionale della Lega nordGianluca Cirignoni. Secondo Cirignoni “per tuttetre le regioni, e per l'<strong>Umbria</strong> in particolare, èstrategico l'utilizzo della galleria della Guinza perla quale, nelle more della realizzazione della E78o in caso di un definitivo abbandono del progetto,si deve seriamente pensare a completamento,messa in sicurezza, ammodernamento e connessionead una viabilità ordinaria adeguata checonsenta di aprire il tunnel al traffico, realizzandoquel collegamento di cui già si parlava e studiavaai tempi dello Stato della Chiesa e del Granducatodi Toscana. Il rischio altrimenti – conclude ilconsigliere regionale - è di vedere definitivamentesprecate le centinaia di milioni di euro servitiper realizzare un tunnel che rappresenta da soloun occasione di collegamento unica tra territoriomogenei socialmente, economicamente e socialmente”.AEROPORTO SAN FRANCESCO DI ASSISI:“LA BOZZA DI PIANO NAZIONALE TRA-SPORTI LO COLLOCA FRA I 18 SCALI ITA-LIANI DI SERVIZIO; NECESSARIE SINERGIEPUBBLICO – PRIVATO” - NOTA DI SMACCHI(PD)Con riferimento al futuro piano nazionale trasportiche ufficiosamente inserisce l'Aeroportointernazionale di San Francesco fra i 18 scaliitaliani di servizio, il consigliere regionale AndreaSmacchi del Pd, suggerisce di “mettere in campotutte le possibili sinergie pubblico - privato al finedi qualificare lo scalo, puntando magari su nicchiedi mercato che potrebbero farne un punto diriferimento su scala nazionale ed europea”. Asuo giudizio è indispensabile anche organizzarecorsi per formare figure professionali legate allagestione aeroportuale, sia a livello managerialeche esecutivo, alla gestione del trasporto aereo edegli aspetti manutentivi.Perugia 26 marzo 2012 – La bozza di piano nazionaledegli aeroporti che il Governo sta peradottare inserisce l'Aeroporto internazionale diSan Francesco fra i 18 scali italiani di servizio,che come tali dovranno essere sostenuti congestioni economiche o con contributi di enti territorialie di privati. Ad evidenziarlo è il consigliereregionale del Pd Andrea Smacchi che fa riferimentoalla presentazione del futuro piano nazionale,“atto fondamentale della politica infrastrutturale”,fatta qualche giorno fa nel corso di unainformativa al <strong>Consiglio</strong> di amministrazione dell'Enac.Per Smacchi in vista di questa scelta,“risulta assolutamente necessario mettere incampo tutte le possibili sinergie pubblico-privatoal fine di qualificare il nostro scalo, puntandomagari su nicchie di mercato che potrebberofarne un punto di riferimento su scala nazionaleed europea”. Smacchi si riferisce in particolarealla possibilità, da lui stesso posta alcune settimanefa, “di creare all'interno dell'Aeroporto SanFrancesco d'Assisi un vero e proprio polo dellaPAG 44


INFRASTRUTTUREformazione e per la creazione di un'offerta a livellointernazionale di corsi preparatori per lagestione e l'impiego all'interno dell'industria deltrasporto aereo. In particolare – precisa – bisognaprevedere la formazione di figure professionaliper la gestione aeroportuale, sia a livellomanageriale che esecutivo, per la gestione deltrasporto aereo e degli aspetti manutentivi. Unasset sicuramente innovativo che potrebbe metterela nostra regione a livelli di avanguardia suscala internazionale, anche per ciò che attiene laeco sostenibilità del prodotto aeronautico, con laconseguente necessità di sperimentare tecnologiecon impatto sempre più ridotto a livello ambientale.Del resto – conclude Smacchi - alla lucedei contenuti della proposta di piano, quella chedobbiamo percorrere è una strada obbligata,visto che nel nostro paese vi saranno, di qui abreve, 24 scali principali e 13 strategici, tutti glialtri, tra i quali quello umbro, dovranno essere ingrado di studiare forme innovative per risponderealle esigenze ed ai fabbisogni delle propriepopolazioni”.ultimato entro l’anno 2013. Per quanto attiene iltratto della statale Flaminia che collega le zoneindustriali di Gualdo Tadino e Fossato di Vico,fermo a causa delle difficoltà che hanno interessatola Brunelli costruzioni, l'Anas anche in questocaso ha confermato che i lavori, per un importoresiduo di 2 milioni di euro, verranno completatiin continuità, dall’impresa che ha rilevatoil ramo d’azienda della Brunelli, anche questientro l’anno 2013”. “Un incontro – concludeSmacchi – dal quale sono emersi impegni concreti,che consentiranno a tutto il comprensoriodell’alto Chiascio, nel giro di poco più di un annoe mezzo, di uscire da un isolamento viario chedura ormai da troppi anni”.“ENTRO IL 2013 TUTTO L'ALTO CHIASCIOUSCIRA' DALL'ISOLAMENTO VIARIO IN CUISI TROVA DA TROPPI ANNI” - SMACCHI(PD) ESPRIME “FORTE SODDISFAZIONE”PER L'INCONTRO CON L'ANASIl consigliere regionale Andrea Smacchi (PD)esprime “forte soddisfazione” per l'esitodell’incontro al quale ha partecipato stamani, nelcantiere base della SS 219 Pian d’Assino, fra ivertici nazionali e regionali dell'Anas, la presidentedella <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>, Catiuscia Marini,l’assessore Silvano Rometti ed il sindaco di GubbioDiego Guerrini. “Entro il mese di maggio2013 – riferisce Smacchi – verrà ultimato il primotratto della SS 219, e sempre entro il 2013 iltratto della Perugia-Ancona e quello della Flaminiache collega le zone industriali di Gualdo eFossato di Vico. In un anno e mezzo tutto ilcomprensorio dell'Alto Chiascio uscirà da un isolamentoviario che dura ormai da troppi anni”.Perugia, 27 marzo 2012 – “E' uscito rafforzatol’impegno di Anas di completare entro il 2013 leopere strategiche di propria diretta competenzariguardanti la città di Gubbio e l’intero comprensoriodell’alto Chiascio”: così il consigliere regionaleAndrea Smacchi (Pd) sull’esito dell’incontroal quale ha partecipato stamani, nel cantierebase della SS 219 Pian d’Assino, fra i vertici nazionalie regionali dell'Anas, la presidente della<strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>, Catiuscia Marini, l’assessoreSilvano Rometti ed il sindaco di Gubbio DiegoGuerrini. “ Per quanto attiene alla Pian d’Assino –spiega Smacchi - è stato confermato il cronoprogramma che porterà alla conclusione dei lavoridel primo tratto entro il mese di maggio delprossimo anno, così come per il tratto della Perugia– Ancona, tra Schifanoia e Casacastalda,preso in carico dall’impresa 'Carena', che verràPAG 45


ISTRUZIONE/FORMAZIONEPREMIO “ALVIERO MORETTI” ALL'IPC DIGUALDO TADINO: “È IL PRESTIGIOSO RI-CONOSCIMENTO AD UNA COMUNITÀ VITA-LE, CAPACE DI PROGETTARE IL FUTURO” -SMACCHI (PD) SI CONGRATULA CON STU-DENTI E DOCENTIPerugia 23 marzo 2012 – Il grande risultato conseguitoda docenti e studenti dell’Istituto professionaleper il commercio di Gualdo Tadino, chehanno vinto la quarta edizione del prestigiosopremio intitolato ad Alviero Moretti, è un segnalemolto incoraggiante che consente a tutto il territoriodi guardare il futuro con maggiore fiducia,nella consapevolezza che le giovani generazionisono pienamente coscienti del loro fondamentaleruolo nella società”. Così Andrea Smacchi, consigliereregionale del Pd si congratula con i ragazzidi Gualdo Tadino, “dimostratisi capaci diprodurre un ottimo lavoro riguardante il rapportofra etica ed economia in un’ottica di federalismofiscale, un elaborato che ha convinto l’Universitàdi etica ed economia di Assisi ad assegnare loro ilprestigioso riconoscimento su base regionale. Inun quadro generale di forte difficoltà – aggiungeSmacchi - con numeri dell'economia che fannotremare i polsi (in tutto l’alto Chiascio quasi 5000persone, tra disoccupati o in regime di ammortizzatorisociali), sapere che ben due classi dellostesso istituto, sono arrivate alle fase finale diun’iniziativa così rilevante, deve stimolare la politicae le istituzioni al massimo dell’impegno edell’inclusione nei confronti di questi giovanisoggetti che rappresentano il futuro delle nostrecomunità”. Smacchi che invita a “leggere attentamentee recepire i contenuti profondi deglielaborati dei ragazzi premiati, perché contengonoimportanti spunti per dare risposte semprepiù puntuali alle loro esigenze ed alle legittimeaspettative di tutti i loro coetanei”, plaude ancheai docenti dell'Ipc di Gualdo “che hanno saputotrarre il meglio dai loro allievi, consegnando atutti noi un ulteriore carico di responsabilità, chedovremo essere in grado di saper trasformare inenergia positiva al servizio di tutta la comunità”.PAG 46


POLITICA/ATTUALITàCOMMISSIONI: “VALUTAZIONI OFFENSIVE,FANTASIOSE E STRUMENTALI QUELLE E-SPRESSE DAL CONSIGLIERE BRUTTI” – NO-TA DI BARBERINI (PD)Il consigliere regionale del Pd Luca Barberini ritiene“offensive, fantasiose e strumentali” alcunevalutazioni del consigliere Brutti (Idv) che avevaparlato di un “tentativo di cacciare l’Idv dallamaggioranza” messo in atto da “alcuni settori delPd e Pdl” nel corso della riunione della I Commissionedi ieri in cui sono stati rieletti il presidentee il vice presidente dell’organismo. Barberini invitaquindi i vertici della maggioranza a chiedere alpiù presto, “un chiarimento in merito a questavicenda e a un atteggiamento che non aiuta affattoil governo di questa regione a uscire daquesto momento difficile, creando continuamentefrizioni e confusione tra le forze politiche e minandola realizzazione stessa di riforme oggi improrogabili”.Perugia, 1 marzo 2012 - “Le fantasiose affermazionie ricostruzioni del consigliere Brutti impedisconoe compromettono una proficua e lealecollaborazione tra le forze di maggioranza. Tuttoil Pd e il sottoscritto non hanno mai provato afare accordi diversi da quelli usciti dalla riunionedei capigruppo, che ha stabilito la riconferma deipresidenti di commissione sino alla chiusura dellasessione di bilancio”. Lo sottolinea, in una nota, ilconsigliere regionale del Partito democratico LucaBarberini, replicando a quanto affermato dalsegretario regionale dell’Idv, Paolo Brutti, in meritoalle nomine nelle commissioni, in particolarenella prima, riportato oggi da alcuni organi diinformazione. “Non c’è alcun accordo sottotraccia con l’opposizione – spiega Barberini – néalcuna volontà, da parte mia, di ricoprire un incaricodiverso nella prima commissione, comeperaltro ho già avuto modo di dichiarare nellesedi opportune, sostenendo la candidatura delconsigliere Dottorini, in precedenza decisa daicapigruppo. Questo atteggiamento è, semmai,da attribuire proprio all’Idv che, per una stranacoincidenza, si è ritrovato a convergere con ilcentrodestra abbandonando l’Aula in occasionedella rielezione dell’Ufficio di presidenza. Perquanto mi riguarda, nella riunione della I Commissionedi ieri, ho soltanto legittimamente chiestose il mio voto (che in questo caso risultavadecisivo) di leale sostegno alle decisioni dellamaggioranza, avrebbe creato imbarazzo e preoccupazionea Dottorini e allo stesso Idv, viste lerecenti dichiarazioni fatte in aula anche nei mieiconfronti. Ritengo, pertanto, offensive, strumentalie totalmente da rigettare – aggiunge - ledichiarazioni del consigliere Brutti e invito i verticidella maggioranza a chiedere, al più presto, unchiarimento in merito a questa vicenda e a unatteggiamento che non aiuta affatto il governo diquesta regione a uscire da questo momento difficile,creando continuamente frizioni e confusionetra le forze politiche e minando la realizzazionestessa di riforme oggi improrogabili, a scapito ditutta la comunità regionale”. “Per quanto miriguarda – conclude Barberini – come ho già fattoin Aula, consiglio di abbassare i toni e di lavorareconcretamente alla soluzione dei problemidei cittadini. In particolare, suggerisco al consigliereBrutti di scendere dal piedistallo su cui si èinerpicato, grazie anche alla scialuppa offerta dallistino, e di contribuire a migliorare la qualità delgoverno della regione con il cosiddetto ‘secondopensiero’ che, dai tempi di Euripide, è inevitabilmentequello più saggio”.REGIONE: “ANCHE GLI IMPRENDITORI UM-BRI CHIEDONO DI CAMBIARE PASSO E FA-RE LE RIFORME” - PER NEVI (PDL) CON-FINDUSTRIA CONFERMA LE CRITICHE DEL-L'OPPOSIZIONE, “ORA SI FACCIA SUL SE-RIO, DISPONIBILI AL CONFRONTO”Raffaele Nevi, capogruppo del Pdl in <strong>Consiglio</strong>regionale, prende spunto dalla necessità di “uncambio di passo per le imprese e le istituzioniumbre”, sollecitato ieri dalla Giunta di Confindustriadi Perugia, per dire che quelle degli imprenditorisono le stesse critiche più volte fatte dalsuo partito. Nevi, che chiama in causa la presidenteMarini, afferma: “fra venti <strong>giorni</strong> si aprirà ilconfronto in Aula; lì si vedrà se la maggioranzaha capito. Come Pdl saremo disponibili ad assumercila responsabilità di contribuire, senza chiederenulla in cambio”.Perugia 1 marzo 2012 – La richiesta di un cambiodi passo per le imprese e per le istituzioniumbre conferma che quello che abbiamo detto inquesti <strong>giorni</strong> di dibattito non sono invenzionidell’opposizione, ma un sentimento profondo cheattraversa la società regionale e che la presidentedella Giunta Catiuscia Marini non può ignorare.Adaffermarlo è Raffaele Nevi, capogruppo delPdl in <strong>Consiglio</strong> regionale, con riferimento all'analisifatta dalla Giunta esecutiva di Confindustriadi Perugia. Ogni volta che la Marini parla,osserva Nevi, “descrive una situazione così fantasticae diversa da quella che gli imprenditoriconoscono ed hanno descritto così bene, che uncollega consigliere, con spiccato senso dell’ironia,commentò l'intervento della presidente sul Dapcon una frase lapidaria: 'sembra di stare in Svizzera'!La realtà umbra - osserva il capogruppodel Pdl - è ben diversa e gli imprenditori si sonoaccorti che c’è una maggioranza paralizzata daproblemi giudiziari e politici e che le riforme in<strong>Umbria</strong> vengono solo annunciate e mai fatte. Èora - prosegue Nevi - di invertire la tendenza: siparli meno nei convegni e sui giornali e si faccianoriforme concrete di cui c’è enorme bisogno. Inquesta ottica anche noi – come abbiamo detto –saremo disponibili ad assumerci la responsabilitàdi contribuire, senza chiedere nulla in cambio”.PerNevi è suonata una sorta di campanelladell’ultimo giro: "tra venti <strong>giorni</strong> si aprirà la discussione,lì si vedrà se la Marini e il centro sinistrahanno capito oppure, ancora una volta, siPAG 47


POLITICA/ATTUALITàrichiudono a riccio. In questo caso, conclude,l’opposizione sarà durissima, perché l’<strong>Umbria</strong>entrerà veramente in pericolo”.AGENZIA FORESTALE: “IL GOVERNO HA IM-PUGNATO UN ARTICOLO DELLA LEGGE RE-GIONALE CHE CONSENTE LA REALIZZAZIO-NE DIRETTA DI LAVORI FINO A 200MILAEURO” - NEVI (PDL) “NORMA SCANDALOSACHE VA SUBITO MODIFICATA”Il capogruppo regionale del Pdl, Raffaele Nevi,ritiene che l'impugnazione da parte del governodi un articolo della legge istitutiva dell'Agenziaforestale che consente a questo ente di realizzarein proprio opere fino ad un importo massimodi 200mila euro, sia “l'esempio lampante di comela sinistra nostrana tenta di evitare le gare pubblichee toglie spazi di concorrenza alle imprese.La Giunta regionale faccia subito la proposta dimodifica, se non lo farà ci penseremo noi”.Perugia, 2 marzo 2012 - “L'impugnazione daparte del Governo della norma prevista dallalegge regionale istitutiva dell'Agenzia forestaleregionale che consente a questo ente di realizzarein proprio opere fino ad un importo massimodi 200mila euro, è l'esempio lampante di come lasinistra nostrana tenta di evitare le gare pubbliche,cercando in tutti i modi di affidare i servizidirettamente agli amici degli amici, con forzaturelegislative e in aperto contrasto con il codice deicontratti pubblici”. Il capogruppo regionale delPdl Raffaele Nevi così commenta l'atto dell'Esecutivonazionale che nella seduta del <strong>Consiglio</strong>dei ministri del 24 febbraio scorso ha impugnatol'articolo 28 comma 1, in combinato disposto conl'articolo19, della legge regionale'18/2011'(Riforma del sistema amministrativoregionale e delle autonomie locali istitutiva dellaAgenzia forestale regionale). Questo articoloprevede appunto che l'Agenzia forestale possarealizzare opere in amministrazione diretta fino a200mila euro. Nevi ricorda che in commissioneil Pdl si era “fortemente” impegnato per evitare“questa scandalosa norma, peraltro aspramentecriticata anche dalle categorie economiche insede di audizione. Una norma che è in apertocontrasto con il codice dei contratti pubblici, creataad hoc dall'assessore regionale Rossi perconsentire alla Agenzia la realizzazioni di affidamentidiretti di lavori fino a 200mila euro inveceche fino a 50mila come invece stabilito dal decretolegislativo '163 /2006'. Con il risultato diandare a togliere spazio alla concorrenza delleimprese. La sinistra – sottolinea l'esponente delPdl -, dopo anche una interruzione dei lavoridella Commissione, ha invece pervicacementevoluto lasciare questo articolo, anche contro ilparere dell'ufficio legislativo del <strong>Consiglio</strong> regionale”.“Queste – aggiunge Nevi - sono praticheche portano poi alla generazione delle clientele eal voto di scambio: anche questa è la dimostrazionedi come la sinistra non sa autoriformarsinel modo di gestire il potere. Ora – conclude ilcapogruppo Pdl - ci aspettiamo che la Giuntapresenti subito la proposta di modifica che risolvail contenzioso con il Governo; se non lo faràci penseremo noi e la iscriveremo all'ordine deilavori della seconda Commissione utilizzando glispazi che il regolamento riserva agli atti delleopposizioni”.PEDAGGIO PERUGIA-BETTOLLE: “AUSPICOAPPOGGIO BIPARTISAN ALLA RISOLUZIO-NE DEI PARLAMENTARI BOCCI E LAFFRAN-CO E ALLA MIA MOZIONE” - SMACCHI (PD):“BALZELLO DISASTROSO E FORTEMENTEINGIUSTO”Il consigliere regionale del Partito Democratico,Andrea Smacchi interviene sulla questione delpedaggiamento della 'Perugia-Bettolle'. Nell'auspicareche la politica assuma “indirizzi chiari evincolanti anche per il Governo nazionale”, ricordadi aver presentato una mozione per scongiuraretale eventualità, chiedendo “a gran voce chetutto il <strong>Consiglio</strong> regionale se ne appropri votandolaall’unanimità”. Nell'augurarsi un voto bipartisananche per l'analoga risoluzione presentataalla Camera dei deputati da Bocci (PD) e Laffranco(PdL), Smacchi evidenzia “l'indisponibilità deicittadini umbri di pagare per una strada che nonha mai finito di essere destinata alla sua verafunzione, vista la incompletezza delle opere asupporto”.Perugia, 2 marzo 2012 - Credo sia giunto il momentodi fare definitivamente chiarezza sullaquestione relativa al pedaggiamento della 'Perugia-Bettolle'che, tra mezze conferme e altrettantesmentite da parte dell’ente gestore, chiama agran voce la politica ad assumere indirizzi chiarie vincolanti anche per il Governo nazionale”. Èquanto scrive il consigliere regionale del PartitoDemocratico, Andrea Smacchi che ricorda di averpresentato una mozione per scongiurare taleeventualità, chiedendo “a gran voce che tutto il<strong>Consiglio</strong> regionale se ne appropri votandolaall’unanimità. Smacchi, dopo aver evidenziatoche analoga iniziativa è stata assunta anche daiparlamentari Gianpiero Bocci (PD) e Pietro Laffranco(PdL), si dice convinto che “l'economiaumbra, i cittadini umbri, di fronte alla vetustacondizione della viabilità secondaria, non consentirannoche, dopo anni di mancati miglioramentiviari, si subisca anche l’applicazione di un balzellodisastroso e fortemente ingiusto. A Roma –osserva Smacchi -, anche a supportodell’iniziativa dei nostri parlamentari Bocci e Laffranco,deve arrivare un messaggio tassativo ecioè che la tassa sul raccordo Perugia – Bettolleè irricevibile per una serie infinita di motivazioni.Ricordo – fa notare il consigliere regionale -, cheil tratto umbro, lungo 58,5 km, risulta il più lungoin Italia a gestione diretta dell’ANAS, che sarebbesoggetto a pedaggiamento. Questo – ag-PAG 48


POLITICA/ATTUALITàgiunge - la dice lunga sulla chiara intenzione difare cassa a scapito dei nostri cittadini e delleaziende umbre. Infatti – spiega -, il tratto umbrorappresenta un sesto dell’intero tragitto nazionalea gestione diretta ANAS che misura circa362,9 km e quindi i cittadini umbri, che rappresentanoun sessantesimo della popolazione, sidovrebbero sobbarcare la spesa di un sesto dellarete nazionale. Questa soluzione – denuncia - èda contrastare con il massimo della fermezza”.L'auspicio di Smacchi è che “quanto prima, siapprovi all’unanimità, la mia mozione. Passaggioutile e necessario – conclude - per mandare unavoce unitaria al Governo nazionale circa la indisponibilitàdei cittadini umbri di pagare per unastrada che non ha mai finito di essere destinataalla sua vera funzione, vista la incompletezzadelle opere a supporto”.ROGO ECORECUPERI: “QUANTE SONO LEAZIENDE AGRIZOOTECNICHE ANCORA SOT-TOPOSTE A SEQUESTRO?” – CIRIGNONI(LEGA NORD) INTERROGA LA GIUNTA ECHIEDE “VERIFICHE SULL’OPERATO DELLAASL 4”Perugia, 3 marzo 2012 – Il capogruppo regionaledella Lega Nord, Gianluca Cirignoni, con una interrogazionealla Giunta regionale chiede di conoscere“quante delle 84 aziende agricole e zootecnicheoperanti nell’area interessatadall’incendio dell’azienda Ecorecuperi di Stronconeche hanno beneficiato dei fondi regionalistanziati a seguito dell’evento hanno avuto eabbiano attualmente capi o prodotti sottoposti asequestro”. Cirignoni chiede inoltre che la Giunta“per quanto di sua competenza faccia verifiche econtrolli sull'operato del servizio veterinario dell'Asl4”.L’esponente del Carroccio spiega che”dopo quasi tre anni dall'incendio, a quanto cirisulta, un'azienda zootecnica sita nel comune diStroncone è ancora oggetto di sequestro e versain gravissime difficoltà economiche e finanziarieconseguenti all'inquinamento ambientale provocatodal rogo, tanto che non è più in grado diapprovvigionarsi di acqua e fieno per il sostentamentodegli oltre 100 bovini allevati. Siccomela situazione in cui versa l'azienda – aggiungeCirignoni - è stata determinata oltre che dall'inquinamentoconseguente all'incendio, anche dall'esitodelle analisi esperite dal servizio veterinariodell'Asl che, recentemente e dopo otto mesidal prelievo, riconosce con un documento ufficialeche il campione è invece nullo; quel campione– spiega - che aveva rivelato la positività alladiossina contestata dalle controanalisi del proprietarioe sulla base del quale era stato negatoil dissequestro”. Secondo Cirignoni, quindi, e-mergono dei dubbi “sulle modalità con le quali laAsl 4 ha eseguito i controlli, le conseguenze deiquali comporterebbero che in tutta questa tristevicenda gli unici a pagare siano una famiglia diallevatori e gli animali da loro allevati, ormaistremati dalle difficoltà di approvvigionamentodovute alla crisi aziendale scaturita dall'incendio".Il capogruppo della Lega, fa sapere inoltreche “proprio per contribuire ad alleviare la situazionedi crisi di quell’azienda, nella giornata diieri, abbiamo provveduto a consegnare ai proprietariun carico di foraggio che è giunto a destinazionedopo aver attraversato da nord a sudtutta l'<strong>Umbria</strong>, un’iniziativa questa organizzatadai volontari umbri della Lega Nord. Il capogrupporegionale della Lega, infine, auspica che“vengano individuati e puniti in tempi rapidi iresponsabili dell'incendio della Ecorecuperi diStroncone e che sia fatta piena luce anche sulpossibile coinvolgimento delle mafie meridionali,tradizionalmente molto attive nel settore dellosmaltimento dei rifiuti”. Immagini per le redazioni:http://goo.gl/QSQ0x“MENTRE A ROMA MONTI GOVERNA CONEFFICIENZA E PRONTEZZA IN UMBRIA SIVA LA CONTRARIO” - PER MONACELLI(UDC) “L'UNICA STRADA PRATICABILE ÈQUELLA DI CHIEDERE CONDIVISIONE E IN-TESE” PIÙ AMPIEPerugia, 3 marzo 2012 - “Mentre il Governo Monti,sostenuto da una maggioranza formata da Pd,Pdl, e Udc, con una efficienza e prontezza che, aprescindere dalla condivisione più o meno pienadei suoi provvedimenti, sta decidendo interventie riforme come mai si erano visti in questi annisul versante dei conti pubblici, del rilancio economicoe produttivo, sulla riforma del mercatodel lavoro, quella del fisco e delle liberalizzazioni,e per questo vede crescere consensi ed apprezzamentonel Paese, l'<strong>Umbria</strong> va al contrario”. Loafferma il capogruppo regionale Udc Sandra Monacelli,osservando che è stata “rigettata, comefosse la più infausta delle ipotesi, l'idea di collaborazioneistituzionale e politica per accelerare ildifficile e confuso cammino delle riforme regionali”.Per Monacelli “sembra di rivivere a parti mutategli ultimi <strong>giorni</strong> del decadente Governo Berlusconi,quando tentò fino all'ultimo voto di resisterealla perdita di credibilità istituzionale e allainarrestabile crisi economica e finanziaria nellaquale il Paese stava sempre più speditamenteprecipitando. Sebbene con toni diversi Pd e Pdl in<strong>Umbria</strong> dicono no alle larghe intese e persinodalle recenti cronache mattutine apprendiamo diun Pd dedito a sedute di politica psicanalitica,nelle quali emergono tanti buoni propositi circaun poco probabile superamento di divisioni dipartito e di coalizione, dove in definitiva ciascunopensa di cavarsela senza mettere in conto che atirare le cuoia possa nel frattempo essere l'<strong>Umbria</strong>,con i suoi problemi economici, imprenditoriali,occupazionali e sociali”. “Sempre più vocipreoccupate ed accorate – aggiunge il capogruppoUdc a Palazzo Cesaroni - chiedono all'istituzioneregionale di cambiare passo e decidere, mala politica, quella dei 'grandi numeri' che condizionanoe frenano, continua a rispondere con leformule elettorali sempre più vuote di contenuti,PAG 49


POLITICA/ATTUALITàdove al grido: di 'la coalizione che ha vinto leelezioni non si cambia' pensa di fare il suo dovere.La politica umbra dovrebbe comprendere cheper recuperare la sua credibilità deve giocarsi lacarta della generosità. Dopo le macerie e i fallimentiregistrati – conclude Sandra Monacelli -non è più applicabile il modello dell'uomo solo alcomando soprattutto se circondato da ricatti piùo meno legittimi e da lacerazioni sistematiche.Spero che la presidente Marini si accorga, primache sia troppo tardi, della necessità di collegarel'<strong>Umbria</strong> al processo di svolta dell'Italia e riconoscache l'unica strada praticabile è quella di chiederecondivisione e intese oltre i recinti che semprepiù facilitano gli assedi e sempre meno frenanole fughe dalle responsabilità”.FESTA DELLA DONNA: “LIBERTA’, DIGNITA’,RISPETTO, PARITA’. E NON SOLO L’8 MAR-ZO” - NOTA DI BUCONI (PSI)Perugia, 7 marzo 2012 – “Penso alla festa delledonne e a tutte coloro che con difficoltà concilianoil lavoro e il ruolo di mamma, alle giovanidonne che dopo anni di studi e sacrifici faticano aentrare nel mondo del lavoro, alle operaie che siritrovano in cassa integrazione e alle precarieche non riescono e non possono far valere i propridiritti. Lavoratrici e madri che vanno ricordate,per il loro impegno e la loro voglia di riuscirea tenere le fila di tutto, non solo l’8 marzo maanche durante il resto dell’anno”. Lo afferma ilcapogruppo del Partito socialista in <strong>Consiglio</strong>regionale, Massimo Buconi. “La politica – aggiungeBuconi - deve ricordare tutte queste donne,che rappresentano il paese reale. Questogiorno non deve rimanere fine a se stesso, maessere un momento di riflessione per avanzareproposte che consentano di mettere in campopolitiche che diano maggiore dignità al loro ruolodi donna, madre e lavoratrice. Inoltre, la festadella donna ci pone anche interrogativi sulla violenzache, ormai troppo spesso, l’uomo esercitasulle donne. In una società più equa e democraticadobbiamo avere il coraggio di fare scelte chesostengano le donne e che diano loro maggioresicurezza sia tra le mura domestiche che al difuori”.SCIOPERO FIOM: “IL 9 MARZO UNA TAPPANEL CAMMINO VERSO LA DEMOCRAZIA” -L'ADESIONE DEL GRUPPO REGIONALE DELPRC-FDSPerugia, 7 marzo 2012 - “Siamo convinti dellanecessità di un'azione comune che, a partire dallavoro, sia in grado di investire alla radice tuttigli ambiti della nostra società; per questo losciopero del 9 marzo è anche una tappa nelcammino verso la democrazia a cui ci sentiamoimpegnati”. Il gruppo consiliare di RifondazioneComunista - Federazione della Sinistra, esprimecosì la propria adesione allo sciopero nazionaleindetto dalla Fiom per venerdì prossimo. Unainiziativa che “ponendo di nuovo al centro delladiscussione politica i diritti e la dignità del lavorosi fa carico della necessità di costruire nel nostroPaese una vasta mobilitazione contro le politicherecessive e antipopolari del Governo Monti”. Peril capogruppo Damiano Stufara “l'aumento delcarico fiscale per le classi popolari deciso con lafinanziaria di dicembre scorso, la riduzione deicontrolli per la sicurezza sui luoghi di lavoro previstanel decreto sulla semplificazione e soprattuttoil permanente attacco all'articolo 18 sonogli atti inequivocabili di un governo solo in apparenzatecnico, che di fatto sta portando a compimentole politiche già espresse dai governiprecedenti. C'è un filo conduttore che collega lescelte di Monti e della Fornero con la legge <strong>30</strong>, lasottrazione del Tfr ai lavoratori, lo svuotamentodei contratti nazionali di lavoro; lo stesso filo cheda anni lega fra loro le immancabili richieste disacrifici a carico dei lavoratori, dei giovani, deipensionati, dei più deboli”. “Questo sciopero –conclude Stufara - cade nel giorno immediatamentesuccessivo alla festa della donna; unacircostanza che impone a tutti coloro che lottanoper la trasformazione dei rapporti sociali di affrontareil tema dell'unificazione delle tante vertenzeespresse ogni giorno da donne e uomininel nostro Paese”.“URGENTE AFFRONTARE LA QUESTIONEMORALE” - ROSI (PDL): “LE ISTITUZIONIUMBRE OCCUPATE DAI PARTITI DI MAG-GIORANZA CHE GOVERNANO IN FUNZIONEDEI PROPRI INTERESSI”Maria Rosi, consigliere regionale del Pdl, intervienesulla questione morale e traccia un quadro<strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong> dove le istituzioni sono “occupate”dai partiti di maggioranza e vengono governate“in funzione dell’interesse di partito o di correnteo del clan cui si deve la propria carica, non nell'interessedella collettività umbra”.Perugia, 7 marzo 2012 – Dopo gli ultimi fatti dicronaca, che hanno portato ad arresti e indagininei confronti di esponenti politici di diverse istituzioniitaliane, il consigliere regionale Maria Rosi(Pdl) interviene sulla questione morale: “Oggi piùche mai è urgente affrontare la questione moralein politica perché è grave e non riguarda solo lesingole persone, ma tutta la società. I 43 indagatia Napoli nella sanità, il presidente del <strong>Consiglio</strong>della Lombardia Davide Boni indagato, gli arrestiin <strong>Umbria</strong>, ci dimostrano che ormai il vecchiosistema politico è imploso. Fino ad oggi la politicaè stata lo specchio dell'arroganza del potere diogni politico, della convinzione di ognuno di lorodi essere invincibile perché poteva fare tuttoquello che voleva della cosa pubblica. Ladri, corrottie concussori delle alte sfere della politica edell’amministrazione devono essere scovati, de-PAG 50


POLITICA/ATTUALITànunciati e messi in galera”. “La questione moralenell'<strong>Umbria</strong> di oggi – secondo Rosi - fatutt’uno con l’occupazione della <strong>Regione</strong> da partedei partiti di maggioranza, che ormai governanoda più di quarant'anni, e delle loro correnti, e fatutt’uno con la guerra per bande e con i metodidi governo di costoro. Partiti che hanno occupatola <strong>Regione</strong> e tutte le sue istituzioni, che hanno lapresunzione di scegliere anche quello che non glicompete. Hanno occupato gli enti locali, gli entidi previdenza, le banche, le aziende pubbliche,gli istituti culturali, gli ospedali, le università.Tutto è lottizzato e spartito tra di loro. Tutte leoperazioni che le diverse istituzioni sono chiamatea compiere sono viste prevalentemente infunzione dell’interesse di partito o di corrente odel clan cui si deve la propria carica, non nell'interessedella collettività umbra. L'<strong>Umbria</strong> è silenziosasu questo. Oggi il cittadino è chiamato adare un segnale di cambiamento, non chiedendopiù al politico il 'favoretto' del posto per il figlio,ma esigendo che gli amministratori lavorino pertrovare regole e soluzioni affinché si creino nuoviposti di lavoro, nuove prospettive per i giovani”.“La questione morale – continua - non può essereridotta soltanto alla riduzione dello stipendiodei politici, sicuramente un segnale di vicinanzaalla gente, ma non la soluzione del problema,visto che ci sono dirigenti pubblici di primo livelloche ne hanno uno maggiore. Andrebbe fatta unariduzione capillare degli enti inutili. Vanno razionalizzatele risorse umane negli enti, come si fanelle aziende private. Va ridotto il diffuso assistenzialismonei confronti delle imprese. Va introdottoil principio di meritocrazia e qualità nelsettore pubblico, oggi totalmente legato a logicheclientelari. Non sono più tollerabili promozionifatte ad hoc solo perché sei l'amico o l'amicadi qualcuno. Il politico deve iniziare a rispettarele regole e avere il senso di responsabilità, soprattuttoavere il coraggio di fare scelte ancheimpopolari, in parole povere di avere onestà intellettuale.Non è più tollerabile solo far 'capolino'nelle varie commissioni per prendere il 'gettone'di presenza. Il compito è difficile, perché dobbiamoandare a intaccare consuetudini e interessipersonali, prassi ormai lontane da trasparenzae legalità, ma è il momento di cominciare a fareuna grande rivoluzione culturale, agire in manieracompletamente diversa, perché la gente èquesto che ci chiede”.8 MARZO: “GIUSTO DEDICARE GIORNATEALLA FESTA DELLA DONNA, MA SERVONOANCHE IMPEGNI CONCRETI” - NOTA DI RO-SI (PDL)Perugia, 7 marzo 2012 - “Giusto dedicare giornatealla festa della donna, ma non è sufficiente. E'importante che si facciano conferenze conoscitiveper sensibilizzare i cittadini sulla tematica ma poiè necessario lavorare in sinergia per fare qualcosadi concreto”. Lo afferma, in occasione dellaricorrenza dell'8 marzo, il consigliere regionaleMaria Rosi (Pdl). “E' vero – evidenzia Rosi - chein questi anni si è lavorato molto per la tuteladella donna: introduzione della legge sullo stalking,disegno di legge sui cda, doppia preferenzae parità di genere. Purtroppo ancora siamo lontanidal raggiungere l'obiettivo. Il quadro normativoè necessario e fondamentale per la nostratutela, ma allo stesso tempo sono le donne chedevono lavorare per cambiare il loro pensiero.Non ci dobbiamo omologare al comportamentomaschile, anzi dobbiamo portare il nostro bagaglioe la nostra differenza all'interno. Siamo noidonne che dobbiamo scardinare i luoghi comunisu di noi, conquistandoci le cose con fatica ededizione. La collaborazione fra noi donne – conclude- deve essere reale e produttiva”.“GIUSTA LA LEGGE SULLA DOPPIA PREFE-RENZA” - BRUTTI (IDV) SULLA PROPOSTADI MODIFICA ALLA LEGGE ELETTORALE RE-GIONALEPerugia, 8 marzo 2012 - “La proposta di unanuova legge elettorale che introduca la doppiapreferenza di genere costituisce uno scatto inavanti rispetto al problema del riequilibrio di poterefra uomini e donne. Sono questi i segnali dadare in giornate celebrative come l'8 marzo”.Paolo Brutti, consigliere regionale dell'Italia deiValori, guarda “con interesse l'iniziativa natadagli organismi regionali di Pari Opportunità, perintrodurre l'obbligo di votare un uomo e unadonna nel caso l'elettore scriva più di un nomesulla scheda”. “Attraverso questa proposta, giàsperimentata con successo in Campania, si attenuanoi limiti da riserva indiana delle quote rosa– afferma Brutti - e si ribadisce un concetto fondantedella carta costituzionale, vale a dire chenon è lecito discriminare gli individui secondo illoro genere. Obbligare, solo nel caso si voglianoscrivere due preferenze, a votare un uomo e unadonna, assicura una pluralità maggiore al nostrosistema, rendendolo più evoluto, più sensibile,più maturo. Ed è ammirevole – conclude - cheuna legge concepita da donne arrivi perfino atutelare gli uomini, se mai esistesse una consultazionecon eccessiva presenza femminile. Questaè parità”.PREFERENZA DI GENERE: “L’IDV PUO’ AC-CELERARE IL PERCORSO DELLA NOSTRAPROPOSTA DI LEGGE” - NOTA DI ZAFFINI(FARE ITALIA)Perugia, 8 marzo 2012 - “Sulla doppia preferenzadi genere confidiamo nella abnegazione delconsigliere Brutti affinché solleciti il collega dipartito Dottorini, nel suo ruolo di presidente dellacommissione competente in materia di modifichelegislative, per portare con urgenza all’ordine delgiorno la proposta di legge elettorale che introducela possibilità di esprimere due preferenzepurché di sesso diverso”. E’ il commento del con-PAG 51


POLITICA/ATTUALITàsigliere Franco Zaffini (Fare Italia), primo firmatariodella proposta di legge sulla cosiddetta“doppia preferenza di genere”, alle dichiarazionidel collega dell'Idv. “Siamo certi – prosegue –che il consigliere Brutti sia perfettamente a conoscenzadel fatto che, da oltre un anno, insiemealle colleghe Rosi e Monacelli, ho portatoall’attenzione del <strong>Consiglio</strong> la questione dellarappresentanza femminile nelle istituzioni, proponendouna modifica sostanziale alla legge elettoraleche prevede un inasprimento delle sanzioniamministrative per chi non rispetta la quota‘cinquanta e cinquanta’ nella composizione delleliste dei candidati e soprattutto che modifichi ilsistema delle preferenze, agevolando l’ingressodelle donne nelle istituzioni, senza ricorrere almeccanismo distorto e poco meritocratico delle‘quote rosa’”. Zaffini ribadisce la propria contrarietàalle “logiche da riserva indiana”, ritenendodi dover mettere le donne “in condizioni paritariedi partenza e non in condizioni privilegiated’arrivo”: “una legge elettorale in tal senso –spiega – consente di allargare la base dei ‘contendenti’senza stravolgere la regola aurea dellademocrazia secondo cui chi ha più voti riceve ilmandato rappresentativo dagli elettori.L’ingresso di un maggior numero di donne nelleistituzioni, dove avvengono i processi decisionalicollettivi – prosegue Zaffini - non è una meraquestione di numeri, né rappresenta un totemideologico, ma attiene alla progettualità politicadi un Paese, di una <strong>Regione</strong>, di una città. Oggi,sta a noi, a questa classe politica, in cui ad unapresidente donna corrisponde una totale mancanzadi rappresentanza femminile nella maggioranzadel <strong>Consiglio</strong> regionale, scegliere se traghettarel’<strong>Umbria</strong> verso un sostanziale equilibriodi genere o lasciare che il nostro assetto socialerimanga claudicante con il peso sbilanciato adanno del genere femminile e quindi di tutti noi”.“ANCHE IN UMBRIA SI VADA OLTRE VEC-CHIE LOGICHE E STECCATI IDEOLOGICI” -MONACELLI (UDC): “L'UMBRIA NON PUÒANDARE IN DIREZIONE CONTRARIA ALLAINEDITA MAGGIORANZA NAZIONALEIl capogruppo regionale dell'Udc, Sandra Monacelliauspica anche in <strong>Umbria</strong> “formule nuove pergestire un’inedita congiuntura storica, superandovecchie logiche e steccati ideologici”. L'esponentecentrista evidenzia la sua soddisfazione per gliinterventi in proposito di Giampiero Bocci e WalterVerini (Pd) e del segretario regionale dellaCisl Ulderico Sbarra”. Monacelli assicura “lo stessoatteggiamento coerentemente assunto dall'Udcsia a livello nazionale che locale, ovvero latotale disponibilità a ragionare con libertà suqualsiasi soluzione che guardi al bene della comunitàumbra, senza pregiudizi né interessi diparte”.Perugia 9 marzo 2012 – “L'<strong>Umbria</strong> non può andarein direzione contraria alla inedita maggioranzanazionale Pd-Pdl-Udc, che pur tra le naturalie sofferte difficoltà, sta confermando la capacitàdi sostenere il Governo Monti nella sua efficienteazione di riforme sul versante dei contipubblici, del rilancio economico e produttivo, delmercato del lavoro, del fisco e delle liberalizzazioni,registrando crescenti consensi e apprezzamenti”.Lo afferma Sandra Monacelli, capogruppoUdc in <strong>Consiglio</strong> regionale, esortando a“trovare formule nuove per gestire un’ineditacongiuntura storica, anche in <strong>Umbria</strong>, superandovecchie logiche e steccati ideologici” così comesollecita “un numero sempre più crescente dipersonaggi della società regionale, accompagnatoda un’autocritica che va anche oltre la classepolitica”. In particolare Monacelli si riferisce, “consoddisfazione agli ultimi interventi, in ordine,degli onorevoli Giampiero Bocci e Walter Verini(Pd) e del segretario regionale della Cisl UldericoSbarra”. A suo giudizio, il loro, “è un coro crescenteche si aggiunge alle voci isolate levatisiall’inizio di questo periodo critico”, che induce lastessa Monacelli ad appellarsi nuovamente, allamaggioranza affinché “non rigetti quale ipotesiinfausta la proposta di collaborazione istituzionalee politica per accelerare il difficile e confusocammino delle riforme regionali”. “Non arroccatevial 'dogma' per cui non si cambia la coalizioneche ha vinto le elezioni – rimarca il capogruppocentrista -, i cittadini umbri si aspettano moltodi più, ovvero una politica che sappia recuperarela sua credibilità con coraggio e generosità,consapevole che è necessario collegare l'<strong>Umbria</strong>al processo di svolta dell'Italia, perseguendocondivisione e intese che vadano saggiamenteoltre i recinti del gioco delle parti. Le opposizioni– osserva - sappiano mettere una pietra suquanto accaduto, riaprendosi alla libertà dellelarghe intese”. Rivolgendosi all'onorevole Verini,Monacelli sottolinea come “a Palazzo Cesaroniil PD c'è e potrebbe agevolmente riproporre in<strong>Umbria</strong> ciò che sta sostenendo a livello nazionale.Abbandoni chiuse riunioni all’insegna dei buonipropositi sul superamento delle divisioni dipartito e di coalizione, aprendosi a nuove soluzioniper i problemi economici, imprenditoriali,occupazionali e sociali dell’<strong>Umbria</strong>, che davveronon possono più attendere. Auspico quindi che siapra una settimana che segni, con atteggiamentidecisivi, il definitivo superamento dell’impassevenutasi a creare in <strong>Consiglio</strong>. Da parte nostra –conclude Monacelli - confermiamo lo stesso atteggiamentocoerentemente assunto sia a livellonazionale che locale, ovvero la totale disponibilitàa ragionare con libertà su qualsiasi soluzioneche guardi al bene della comunità umbra, senzapregiudizi né interessi di parte”.AGGRESSIONE GUASTICCHI: “GRAVISSIMOATTO. PIENA SOLIDARIETÀ ISTITUZIONALEE PERSONALE” – NOTA DEL PRESIDENTEDEL CONSIGLIO REGIONALE BREGAPerugia, 12 marzo 2012 – Il presidente del Con-PAG 52


POLITICA/ATTUALITàsiglio regionale, Eros Brega, esprime piena solidarietà“istituzionale e personale” al presidentedella Provincia di Perugia, Marco Guasticchi chestamani è stato fatto oggetto di un’aggressioneda parte di uno sconosciuto. Brega si augura chele forze dell’ordine individuino e assicurino prestoalla giustizia l’autore del “gravissimo” atto.AGGRESSIONE GUASTICCHI: “SOLIDARIETÀAL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA PER ILVILE ATTO DI VIOLENZA SUBITO” - NOTADI STUFARA (PRC - FDS)Perugia, 12 marzo 2012 - “L'aggressione di cui èstato oggi vittima il presidente della Provincia diPerugia, Marco Vinicio Guasticchi, a cui esprimiamola nostra vicinanza umana insieme all'auguriodi una pronta guarigione, è l'ennesimo segnaledel grave degrado sociale e culturale incorso nel nostro Paese, da cui evidentementel'<strong>Umbria</strong> non è esente”. Lo afferma il capogrupporegionale di Rifondazione comunista – Fds a PalazzoCesaroni, Damiano Stufara, secondi cui“tutte le forze democratiche della comunità regionaledevono unirsi nell'aperta condanna disimili episodi, spesso non esenti da connotatipolitici”.Per Stufara “si impone ormai una seria riflessionesul crescente divario fra politica e società, chearriva a minacciare l'agibilità stessa delle istituzioninel loro ruolo di garanti della civile convivenza;all'escalation di violenza, discriminazionie intimidazioni che condizionano la libera espressionedel pensiero democratico a tutti i livelli incui viene esercitata occorre rispondere in manieraunivoca, nel segno dei principi sanciti dallanostra Costituzione”.AGGRESSIONE GUASTICCHI: “FERMA CON-DANNA PER L'INQUALIFICABILE EPISODIO”- NOTA DI MONACELLI (UDC)Perugia, 12 marzo 2012 - “Esprimo profondapreoccupazione e ferma condanna per l'inqualificabileepisodio di cui è rimasto vittima il presidentedella Provincia di Perugia, Marco VinicioGuasticchi, a cui va la mia totale solidarietà evicinanza”. Questo il commento su quanto avvenutooggi a Perugia di Sandra Monacelli, capogruppoUdc a Palazzo Cesaroni, secondo cui “taligesti, che colpiscono le istituzioni e gli uominiche le rappresentano, non possono essere tollerati.Non conoscendo le cause che hanno portatoa compiere la vile aggressione, auspico che essenon abbiano trovato terreno fertile nel clima diantipolitica che sta montando nel Paese”.Secondo Monacelli “i partiti devono reagire inpositivo a questo rischio di deriva, aprendo unaprofonda riflessione per far recuperare credibilitàalla politica e prestigio alle istituzioni”.AGGRESSIONE GUASTICCHI: “ATTO SPRE-GEVOLE E BARBARO” - LA SOLIDARIETÀ DISMACCHI (PD) AL PRESIDENTE DELLA PRO-VINCIA DI PERUGIAPerugia, 12 marzo 2012 - “Esprimo la mia solidarietàal presidente della Provincia di Perugia MarcoVinicio Guasticchi per la vile aggressione di cuiè stato vittima. Ritengo assolutamente da condannareun gesto barbaro nei confronti di chi,come Guasticchi, intende assolvere al suo ruolorestando tra la gente e confrontarsi con essa”.Così il consigliere regionale del Partito Democratico,Andrea Smacchi. “Auspico - aggiunge il consigliereregionale - che questo inconsulto gestosia opera di uno squilibrato e non il risultato diun sentimento, quello dell’antipolitica, che datroppo tempo viene alimentato. Nell’augurare alpresidente Guasticchi una pronta guarigione –conclude Smacchi - lo esorto a continuare nellasua opera di apertura e cambiamentodell’Istituzione che rappresenta perché è quelloche i cittadini si aspettano da amministratoricapaci e caparbi come lui”.AGGRESSIONE GUASTICCHI: “ATTO DEPLO-REVOLE, ESPRESSIONE DI UNA INQUALIFI-CABILE INCIVILTÀ” - LA SOLIDARIETÀ DELGRUPPO REGIONALE DEL PDLPerugia 12 marzo 2012 - “Siamo sdegnati per unatto più che mai deplorevole, espressione di unainqualificabile inciviltà”. Così i consiglieri regionaledel Pdl esprimono la propria “piena solidarietàal presidente della Provincia Marco Vinicio Guasticchi”,dopo l'aggressione subita oggi a Perugia.Per il Gruppo del Pdl a Palazzo Cesaroni sitratta “di un segnale preoccupante: la politicadeve riappropriarsi del suo ruolo, quello con la 'P'maiuscola, senza lasciare spazio a gesti violenti edeplorevoli, che ci lasciano basiti e attoniti. Speriamoche chi ha commesso questo atto vengaindividuato e punito. Non esiste alcuna motivazioneche giustifichi un gesto di questa gravità”.AGGRESSIONE GUASTICCHI: “PIENA SOLI-DARIETA' AL PRESIDENTE DELLA PROVIN-CIA DI PERUGIA” - NOTA DEL CAPOGRUPPOIDV DOTTORINIPerugia, 12 marzo 2012 - “Esprimiamo sconcertoper l'aggressione subita stamattina da MarcoVinicio Guasticchi, al quale va tutta la nostrasolidarietà ed un sincero augurio di pronta guarigione”.Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppodell'Italia dei Valori in <strong>Consiglio</strong> regionale commentail “vile atto” di cui è stato vittima il Presidentedella Provincia di Perugia. “Confidiamo cheil gesto – prosegue Dottorini - sia l'espressionedel disagio personale di chi lo ha compiuto e nonabbia altri significati. In ogni caso è necessarioche l'autore venga individuato al più presto”.PAG 53


POLITICA/ATTUALITàAGGRESSIONE GUASTICCHI: “UN GESTOINGIUSTIFICABILE, DA CONDANNARE SEN-ZA ESITAZIONI” - LA SOLIDARIETÀ DELGRUPPO REGIONALE SOCIALISTAPerugia, 12 marzo 2012 – Il Gruppo consiliareregionale del Partito socialista esprime “sdegno erammarico” per l'aggressione subita dal presidentedella Provincia di Perugia Marco VinicioGuasticchi. Il capogruppo Massimo Buconi nelcondannare “con fermezza e senza esitazioni lavigliacca manifestazione di violenza” esprimeinoltre “vicinanza e solidarietà a Guasticchi” augurandosiche il responsabile del gesto “vengapresto assicurato alla giustizia”.AGGRESSIONE GUASTICCHI: “ATTO VILE EDEPLOREVOLE” - LA SOLIDARIETÀ DI CIRI-GNONI (LEGA NORD) AL PRESIDENTE DEL-LA PROVINCIA DI PERUGIAPerugia, 12 marzo 2012 - “L'aggressione perpetrataoggi ai danni del presidente della Provinciadi Perugia, Marco Vinicio Guasticchi è un atto vilee deplorevole. Auspichiamo che il responsabile ditale gesto venga individuato e punito”. Così ilcapogruppo regionale della Lega Nord, GianlucaCirignoni che, in una nota, rivolge “i migliori auguridi pronta guarigione al presidente Guasticchi”.MARÒ TRATTENUTI IN INDIA: “IL CONSI-GLIO REGIONALE ESPONGA LE LORO FOTOCOME FORMA DI SOLIDARIETÀ E VICINAN-ZA DELLE ISTITUZIONI” - PROPOSTA DIMONNI E LIGNANI MARCHESANI (PDL)Perugia, 15 marzo 2012 – Esporre all'esterno diPalazzo Cesaroni le foto dei due militari italianitrattenuti dalle autorità indiane, fin quando nonsaranno liberati, per esprimere la solidarietà evicinanza dell'Assemblea regionale ai due maròche stanno subendo un trattamento poco dignitoso.La proposta, già ufficializzata al Presidentedel <strong>Consiglio</strong> Eros Brega, è dei consiglieri regionalidel Popolo della Libertà Massimo Monni eAndrea Lignani Marchesani.I nostri militari all'estero, spiegano Monni e LignaniMarchesani, “rappresentano la Patria edevono essere rispettati dalle istituzioni nazionalie locali, ricordando il loro grande impegno per ladifesa della pace nel mondo: colpisce invece che,per questa brutta vicenda, non sia stata ancorapresa nessuna iniziativa o decisione in tal senso.In altre occasioni, concludono i due consiglieridel Pdl citando il caso della giornalista GiulianaSgrena, “è stata fatta fin troppa opera di sensibilizzazione”.“RISPETTARE L'ESITO REFERENDARIO SUL-L'ACQUA COME BENE COMUNE” - DOTTORI-NI E BRUTTI (IDV) PRESENTANO UNA MO-ZIONE PER ELIMINARE “IL BALZELLO DEL 7PER CENTO”Il capogruppo Oliviero Dottorini e il consigliereregionale dell'Italia dei Valori Paolo Brutti, annuncianola presentazione di una mozione in<strong>Consiglio</strong> regionale per chiedere che “l'<strong>Umbria</strong>dia piena applicazione al referendum dello scorsogiugno che ha visto 27 milioni di cittadini schierarsial fianco dei comitati per la pubblicizzazionedi un bene prezioso come l'acqua”.Perugia, 17 marzo 2012 - “Bisogna subito dareseguito alla volontà dei cittadini e eliminare l'ingiustobalzello del 7 per cento applicato dai gestorialla bolletta. I privati non possono pensaredi fare cassa su un bene prezioso e indispensabilecome l'acqua”. Con queste parole il capogruppoOliviero Dottorini e il consigliere regionaledell'Italia dei Valori Paolo Brutti, annunciano lapresentazione di una mozione in <strong>Consiglio</strong> regionaleper chiedere che “l'<strong>Umbria</strong> dia piena applicazioneal referendum dello scorso giugno che havisto 27 milioni di cittadini schierarsi al fianco deicomitati per la pubblicizzazione di un bene preziosocome l'acqua”. “Con questo atto vogliamoridare voce ai cittadini – continuano Dottorini eBrutti - e inserire strumenti di partecipazioneattiva e riconosciuta per la gestione dell'acqua edel servizio idrico, avvalendosi della partecipazionedei lavoratori e di cittadini portatori di interessi,di saperi e di conoscenze. Il riordino delsistema idrico italiano deve iniziare prima di tuttodall'applicazione della sentenza 26 del 2011 dellaCorte costituzionale, che è il naturale seguitodella decisione assunta con i referendum, perassicurare un uso efficiente e ben distribuito diuna risorsa preziosa come l’acqua”. “Questamozione – spiegano gli esponenti dell'Idv – rappresentail primo atto concreto per dare seguitoall'impegno, fortemente voluto dall'Italia dei Valorie assunto dalla <strong>Regione</strong> nel Documento annualedi programmazione, di rispettare la volontàpopolare espressa con il referendum di giugno2011 per quello che riguarda la gestione dell'acquapubblica. L'attuazione del riordino complessivodella gestione del sistema idrico italiano perassicurare l'uso efficiente e ben distribuito dell'acqua– aggiungono - è espressamente indicatadalla Corte Costituzionale con la sentenza n. 26del 2011 e il ministro Clini appena poche settimanefa, attraverso una lettera inviata al presidentedell'Autorità dell'Energia e ai presidentidelle Regioni, sottolinea l'esigenza di dare concretaattuazione al riordino complessivo dellagestione del sistema idrico italiano, dopo l'esitoreferendario di giugno. Occorre pertanto - concludonoDottorini e Brutti - che la nostra regionesi faccia carico di promuovere iniziative per farein modo che gli Ati prendano atto di questa situazionee pretendano dalle aziende di gestionel'eliminazione del 7 per cento garantito comeremunerazione del capitale investito. Da questopunto di vista la campagna di 'Obbedienza civile'promossa dai comitati al fine di veder rispettatoPAG 54


POLITICA/ATTUALITàl'esito referendario è da considerare come unvalido strumento di sensibilizzazione e pressioneper evitare che la volontà degli elettori vengacalpestata solo per assecondare gli interessi deiprivati".AGGUATO MUSY: “SOLIDARIETÀ E VICI-NANZA AL CONSIGLIERE COMUNALE DI TO-RINO GRAVEMENTE FERITO” – PRESIDENTEBREGA: “CONDANNA NETTA E NECSSITÀ DIUNITÀ NELLA LOTTA CONTRO LA VIOLEN-ZA”Perugia, 21 marzo 2012 - Il presidentedell’Assemblea legislativa dell’<strong>Umbria</strong>, Eros Brega,attraverso il capogruppo regionale dell'Udc,Sandra Monacelli, esprime “solidarietà e vicinanza”alla famiglia di Alberto Musy il consiglierecomunale di Torino, del Terzo Polo, rimasto gravementeferito questa mattina in un agguatosotto la sua abitazione. “A prescindere dalla matricee dalle motivazioni che hanno dettato questograve fatto – dice Brega – la condanna deveessere netta e senza alcuna tolleranza. In unmomento di grande difficoltà per tutta l'Italia, sidevono abbassare i toni della polemica e delladialettica”. Il presidente del <strong>Consiglio</strong> regionalerivolge, quindi, un appello a “lavorare tutti insiemeper cercare di ricreare l'unità nella lottacontro la violenza e per rasserenare il clima sociale,inasprito dalle conseguenze di una crisieconomica che tiene ancora stretta la sua morsa”.“5 DIVERSE MOZIONI PRESENTATE DALLAMAGGIORANZA: IN CONSIGLIO REGIONALESITUAZIONE IMBARAZZANTE”- PER MONA-CELLI (UDC) “LA GRAVE SITUAZIONE UM-BRA STA PRECIPITANDO IN UNA RIDICOLAFARSA”Perugia, 24 marzo 2012 - “Non è bastato nemmenofare il pieno di tutti i posti disponibili sullacarta (e fare a meno nelle regole di funzionamentoistituzionale) per garantire una pace seppurearmata nella maggioranza di centro sinistradella <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>”. Lo rileva il capogruppoUdc a Palazzo Cesaroni Sandra Monacelli, secondocui “con l'occupazione di tutte le cariche siadell'Ufficio di presidenza del <strong>Consiglio</strong> regionaleche delle presidenze e vicepresidenze delleCommissioni consiliari sono stati fatti dei giganteschipassi all'indietro: dal 'muscolarismo bipolare'si è passati al 'muscolarismo e basta' dovenon solo le intese sulle riforme sono ormai unimproponibile miraggio, ma ogni occasione, anchequella più banale è diventata buona per segnaredistinguo e pezzi di territorio”. Per l'esponentecentrista “l'ordine del giorno del <strong>Consiglio</strong>regionale del 29 marzo fotografa l'imbarazzantevicenda politica: ben 5 mozioni proposte dallamaggioranza, che non è riuscita a concordarnenemmeno 2, e 2 delle minoranze, ma su un unicoargomento, riguardante l'introduzione deiticket sanitari sulle prestazioni specialistiche inintramoenia. Di cosa si occupa dunque un Ufficiodi presidenza – si chiede Monacelli - compostosoltanto da esponenti dei partiti di sinistra mache non riesce a risolvere nemmeno l'intrigatissimaquestione delle mozioni presentate da lorostessi?”. “Aver deciso di rinviare, in nome dellaragione politica, sia i nodi riguardanti le riforme,che le questioni connesse alle vicende giudiziarieriferite ad esponenti istituzionali di primo piano,sta facendo precipitare la grave situazione umbrain una ridicola farsa. Se la Marini è in casa, speroche risponda”.“FERMARE OGNI MANIFESTAZIONE DI FA-SCISMO POLITICO NEL TERRITORIO, APARTIRE DAL CORTEO DI FORZA NUOVADEL 31 MARZO A PERUGIA” - NOTA DI STU-FARA (PRC-FDS)Perugia, 27 marzo 2012 - “Il gruppo consiliaredel Partito della Rifondazione comunista per laFederazione della Sinistra si unisce alla richiestadi tante cittadine e cittadini di non autorizzare lamanifestazione indetta da Forza Nuova il prossimo31 marzo a Perugia, che rappresenta un e-splicito oltraggio alla memoria di una città antifascista”.Lo annuncia la nota firmata dal capogruppoin <strong>Consiglio</strong> regionale, Damiano Stufara.“Da troppo tempo – sottolinea Stufara - si assistead una contaminazione degli spazi prepostiall'interlocuzione democratica da parte di organizzazioniche, facendo dell'odio razziale, dell'intimidazionee della violenza una pratica politica,dimostrano di non avere nulla a che vedere conla democrazia; la tolleranza verso l'intolleranza èuna scelta suicida, che le istituzioni pubblichehanno il dovere di rifiutare. Quello che sta succedendo,in <strong>Umbria</strong> come in tutta Italia, è ormaichiaro: l'estrema destra sfrutta il dramma socialegenerato dalla crisi per indirizzarlo contro i piùdeboli, alimentando una guerra tra gli ultimi cheva a tutto vantaggio dei poteri forti (e occulti)del Paese”. “Crediamo fermamente – conclude ilcapogruppo del Prc-Fds - nella necessità di unapresa di posizione forte: quella di non autorizzareil corteo di questi mistificatori, che per rimuoveredalla memoria collettiva i misfatti e il dolorecausati dal fascismo e dalla sua mortale ideologiavogliono attraversare Perugia con in testa RobertoFiore, ex latitante rientrato in patria solo dopola prescrizione del reato di associazione sovversivae banda armata, per il quale era stato condannato”.COMUNITÀ DI CITTÀ DELLA PIEVE: “INEC-CEPIBILE IL COMPORTAMENTO DEL COMU-NE DI ROMA, VISTI ANCHE I RISULTATIFALLIMENTARI DELLA COOPERATIVA ILCAMMINO” - NOTA DI LIGNANI MARCHE-SANI E ROSI (PDL)Perugia, 28 marzo 2012 - “È solo un gran polverone,quello sollevato da alcuni rappresentantiPAG 55


POLITICA/ATTUALITàistituzionali umbri per il semplice fatto che, dopoanni di ingiustificato affidamento in proroga dellagestione, il Comune di Roma ha finalmente decisodi pubblicare un avviso pubblico trasparenteper quanto concerne la Comunità di riabilitazioneresidenziale di Città della Pieve”. Lo affermano iconsiglieri regionali Andrea Lignani Marchesani eMaria Rosi (Pdl), ricordando che “la strutturapievese è composta da tre casali ristrutturati eda cinque ettari di terreno agricolo da valorizzareanche ai fini di recupero degli ospiti presenti (finoa un massimo di 45, oltre a 10 esterni). In 11anni di gestione la cooperativa 'Il Cammino' nonha però brillato né in risultati né in trasparenza”.Lignani Marchesani e Rosi evidenziano che “afronte di una retta pagata dal Comune di Romaper ogni residente, la Cooperativa, nonostante isolleciti al riguardo, non ha fornito all’Agenziacapitolina per le tossicodipendenze rendicontazionesufficiente riguardante fatture, buste-pagae ricevute ed appaiono poi sproporzionate voci dispesa per il carburante (1.500 euro mensili) el’indennità di funzione del presidente della cooperativa(circa 1.000 euro mensili). A questo siaggiunga il deperimento delle coltivazioni avviatee la fallimentare gestione del bestiame presenteall’interno della struttura. Dalle statistiche pubblicatesi evince inoltre che ben il 54,5per centodegli ospiti della struttura (campione di 143 u-tenti su un totale di 364) ha continuato a fareabuso di sostanze stupefacenti ed alcool dopo lafine del programma di riabilitazione ed un altro31,5per cento ha continuato comunque a farneuso”. Secondo i consiglieri regionali del Popolodella libertà non deve quindi stupire che “con illegittimo avviso pubblico per la gestione promossodall’Agenzia capitolina per le tossicodipendenze,la Comunità 'Il Cammino' sia stata sostituitacon altro soggetto che subentrerà il 1° aprile. Insostanza, l’inutile polverone poco sopra ricordatoè stato sollevato esclusivamente seguendo lalogica del politicamente corretto. Per quantoconcerne i lavoratori a rischio, poi, solo 5 su 18sono residenti in <strong>Umbria</strong> e c’è la concreta possibilitàche il saldo finale con il nuovo gestore siapositivo con maggiore occupazione residente.Certo è che chi lavorerà in futuro presso la Comunitàdi Città della Pieve dovrà avere requisititecnici e morali che possano portare a risultatimigliori di quelli fallimentari fino ad oggi ottenuti”.che si tratta di una scelta per “creare consensopolitico in vista delle elezioni”, i tre ricordano cheprecisi rilievi sono stati mossi di recente alla <strong>Regione</strong><strong>Umbria</strong> dalla Corte dei Conti, ripresi anchedal quotidiano economico Il Sole 24Ore.Perugia, 29 marzo 2012 – I consiglieri regionalidel Popolo della Libertà, Massimo Monni, AndreaLignani Marchesani e Raffaele Nevi annunciano,per lunedì 2 aprile, la presentazione di una mozioneche dovrà impegnare la Giunta regionale<strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong> a ridurre i limiti di tempo e di spesadegli incarichi per consulenze esterne all'amministrazioneregionale, così come prevedono i principidella massima efficienza e minor costo volutidall'ex Ministro della Funzione pubblica RenatoBrunetta. La legge nazionale, ricordano i treconsiglieri, “regolamenta l'affidamento di incarichiesterni per evitare conferimenti generalizzati,assunzioni di personale senza idonei requisiti el'aggravio di costi inutili per i bilanci pubblici; mala <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong> lo ignora ed a rilevarlo non èsolo il Pdl. La Corte dei Conti nel 2009 ha infatticonstatato all'<strong>Umbria</strong> tre precise responsabilità:esosità della spesa, mancato espletamento delleprocedure comparative e illegittimità degli incarichisistematicamente e puntualmente rinnovati.Anche il Sole 24 Ore, aggiungono i consiglieri diopposizione, ha sottolineato l'anomalia delle consulenzericordando che l'<strong>Umbria</strong> risulta l'unica<strong>Regione</strong> a non aver tagliato sugli incarichi esterni.Solo nel 2009 sono stati spesi più di duemilioni e mezzo di euro per incarichi esterni, unacifra sbalorditiva che - si domandano Monni, LignaniMarchesani e Nevi – serve forse alla sinistraper costruire il consenso necessario per vincerele elezioni che senza prebende e favori, nonpotrebbero essere conquistate? L'uso degli affidamentiesterni, aggiungono, ha assunto in <strong>Umbria</strong>un carattere pervasivo e permanente in luogodella eventualità eccezionale e transitoria, conl'effetto conseguente di rappresentare un fortefreno allo sviluppo delle professionalità del personalepubblico dell'amministrazione regionaleche dovrebbe rappresentare io compito primariodi una buona ed efficiente istituzione pubblica.Distribuire prebende a pochi e per giunta pagateda tutti i contribuenti umbri, concludono, è moltopiù facile che impegnarsi a costruire un consensopolitico che, senza questi ingenti fondi, non sarebbepiù possibile mantenere”.POLITICA REGIONALE: “TROPPE CONSU-LENZE, E SOLO PER COSTRUIRE CONSENSOPOLITICO” - I CONSIGLIERI DEL PDL,MONNI, LIGNANI MARCHESANI E NEVI AN-NUNCIANO UNA MOZIONE PER IMPEGNARELA GIUNTA A RIDURLELunedì 2 aprile i consiglieri regionali del Pdl MassimoMonni, Andrea Lignani Marchesani e RaffaeleNevi presenteranno una mozione per indurrela Giunta a ridurre il continuo ricorso agli incarichidi consulenze esterne. Dopo aver evidenziatoBILANCIO REGIONALE 2012: “SOLO 50MILAEURO PER LA FAMIGLIA, SINISTRA ARRO-GANTE E NON CREDIBILE SULL'INVITO ALDIALOGO” - MARIA ROSI (PDL) A PROPO-SITO DELLA BOCCIATURA DI UN EMENDA-MENTO IN PRIMA COMMISSIONEPerugia 29 marzo 2012 – Con la bocciatura nellaprima Commissione consiliare di Palazzo Cesaronidell'emendamento sulla famiglia, la sinistraumbra ha dimostrato per l'ennesima volta la suaarroganza. Lo afferma in una nota Maria Rosi,PAG 56


POLITICA/ATTUALITàconsigliere regionale del Pdl, a proposito dellaesiguità dei finanziamenti inseriti nel Bilancioregionale per il 2012 ed aggiunge, è impensabilededicare solo cinquanta mila euro all'istituto fondantedella nostra società e di conseguenza è deltutto inutile che la maggioranza si dichiari apertaa un dialogo con l'opposizione se poi di fatto suargomenti così importanti va aventi da sola senzaascoltare nessuno. La difesa della famiglia -afferma ancora Maria Rosi - “non può essere solouno slogan buono per le campagne elettorali:bisogna dare concretezza alle parole, accantonandole logiche politiche e di potere su temicome quello della famiglia. La demagogia non èmai servita come azione di rilancio: bisogna superarei personalismi per evitare che la crisi lasciin ginocchio le famiglie umbre.PAG 57


RIFORMELEGGE SEMPLIFICAZIONE: “ACCELERARE LEMODIFICHE E MANTENERE GLI IMPEGNIPER DARE RISPOSTE CONCRETE ALLE ATTE-SE DELLA COMUNITÀ”- NOTA CONGIUNTADI SMACCHI E BARBERINI (PD)I consiglieri regionali del Partito Democratico,Andrea Smacchi e Luca Barberini, attraverso unanota congiunta, invitano l'assessore regionaleSilvano Rometti a “mantenere l’impegno di utilizzarele norme su perequazione, premialità ecompensazione in materia di governo del territorio,per implementare e modificare, ove necessario,la legge sulla Semplificazione, che sta giàdando risultati e riscontri positivi sul tessuto e-conomico e produttivo regionale”. I due esponentidel PD sottolineano anche “l’impatto positivo”che potrebbe avere sul tessuto economico esociale della regione, l’accoglimento di alcuneloro proposte, tra cui “il sostegno alle attivitàagrituristiche, agli interventi in materia di pianificazioneedilizia e urbanistica e alle modificherelative alla realizzazione di manufatti perl’agricoltura amatoriale”.Perugia, 8 marzo 2012 - “Invitiamo l’assessoreRometti a mantenere l’impegno, più volte annunciatoin seconda Commissione, di utilizzare lenorme su perequazione, premialità e compensazionein materia di governo del territorio, perimplementare e modificare, ove necessario, lalegge sulla Semplificazione, che sta già dandorisultati e riscontri positivi sul tessuto economicoe produttivo regionale”. Lo affermano, in unanota congiunta, i consiglieri regionali del PartitoDemocratico, Andrea Smacchi e Luca Barberini,ricordando che “vi era stato un preciso impegnosu questo fronte, al momento dell’approvazioneda parte del <strong>Consiglio</strong> regionale della legge'8/2011', che aveva portato al ritiro di tutti gliemendamenti presentati, sul presupposto che lequestioni sollevate sarebbero state oggetto di unulteriore e approfondito esame in aula, attraversola predisposizione di un apposito atto normativo”.“In particolar modo – spiegano Smacchi eBarberini – ci preme sottolineare l’impatto positivoche potrebbe avere sul tessuto economico esociale della regione, l’accoglimento di alcunenostre proposte, tra cui, in particolare, quellerelative al sostegno alle attività agrituristiche,agli interventi in materia di pianificazione ediliziae urbanistica e alle modifiche relative alla realizzazionedi manufatti per l’agricoltura amatoriale,ambito nel quale occorre una risposta rapida eincisiva a tutela del territorio e dei tanti possessoridi appezzamenti agricoli. È inoltre necessario– concludono i due consiglieri – accelerare il processoriformatore anche per quanto riguarda lealtre norme di semplificazione in materia di edilizia.Tutto ciò per dare risposte concrete a tutto iltessuto economico e produttivo della comunitàregionale, tenendo sempre ben presentel’aspetto della massima salvaguardia del territorioe delle sue caratteristiche”.PAG 58


SANITàOSPEDALE NARNI-AMELIA: “ANCORA TANTIDUBBI SULLA REALIZZAZIONE. IMPOSSIBI-LE PER I CONSIGLIERI CONOSCERE I CON-TENUTI DELLA DELIBERA” - DE SIO (PDL)SOLLEVA IL PROBLEMA DELL'ACCESSO AGLIATTI DI GIUNTAAlfredo De Sio, consigliere regionale del Pdl, ritieneche l'annunciata realizzazione dell'Ospedaledi Narni Amelia, sia ancora in forse e che nonsiano stati chiariti aspetti essenziali come il bandoper il project financing, la dismissione dellevecchie strutture, i capitali disponibili per la regionee il crono-programma dei lavori. A montedi tutto ciò per De Sio c'è il problema della difficoltàdi accesso alle delibere della Giunta, a partireda quella per Narni Amelia del 28 gennaioscorso che ancora nessun consigliere avrebbepotuto leggere.Perugia 5 marzo 2012 – “Sull'Ospedale di Ameliala delibera della Giunta regionale c’è ma non sivede, e la sua fattibilità rimane ancora una voltasospesa ai tanti se che hanno contraddistintoquesta vicenda negli ultimi anni”. Alfredo De Sio,consigliere regionale del PdL, stigmatizza così ilritardo e il comportamento della Giunta che negherebbedi fatto “agli stessi consiglieri regionali,la consultazione della delibera relativaall’ospedale di Narni-Amelia, aprendo il problema“grave e generalizzato” dell'accesso alle deliberedella Giunta” che, precisa De Sio, “rimangonomisteriosamente ingolfate nella loro stesura definitiva,come dimostra l'atto in questione datato23 gennaio 2012”. Reclamando pieno diritto aconoscere i documenti essenziali sul costruendoospedale, come il bando per il project financing,la dismissione delle vecchie strutture, i capitalidisponibili e il crono-programma dei lavori, DeSio precisa che “nelle settimane scorse, a frontedell’annunciata delibera che nessuno ha avuto ilpiacere di leggere, si è assistito al reiterato teatrinodi annunci sull’argomento, con tanto di dibattitinei Consigli comunali, visite e convegnispecifici che dipingono una realtà fantasiosa tuttada chiarire e piena di incognite. Un copionegià visto che si ripropone ogni volta che ci sonoelezioni alle porte, salvo riscontrare accelerazionie marce indietro che, nel caso specifico, vannoavanti da circa un decennio”.“GARANTIRE SPAZI ADEGUATI AL PASSAG-GIO DALL'INTRAMOENIA ALLARGATA ALLALIBERA PROFESSIONE INTRAMURARIA” -UNA INTERROGAZIONE DI MONACELLI(UDC)Perugia, 5 marzo 2012 – La Giunta regionalechiarisca se “risultano adeguati e sufficienti glispazi che la <strong>Regione</strong> dovrà obbligatoriamenteriservare (a partire dal primo luglio 2012) pergarantire il passaggio dall'intramoenia allargataalla libera professione intramuraria”. Lo chiede,con una interrogazione all'Esecutivo di PalazzoDonini, il capogruppo regionale dell'Udc SandraMonacelli. L'esponente centrista ricorda che “dal<strong>30</strong> giugno 2012 scadrà la proroga per l’eserciziodella libera professione intramuraria al di fuoridelle strutture ospedaliere (cosiddetta intramoeniaallargata) ed entro la stessa data dovrannoessere ultimati dalle Regioni gli spazi da dedicarealla libera professione. In <strong>Umbria</strong> sono stati effettuati9 interventi di ristrutturazione edilizia perconsentire il definitivo passaggio al regime ordinariodel sistema dell’attività liberoprofessionisticaintramuraria”. Per Sandra Monacellil'argomento deve essere chiarito anche perché“l'applicazione dei nuovi ticket sulle prestazionieffettuate dai professionisti in regime intramoeniapotrebbe produrre gravi ripercussionisia sotto il profilo sanitario che economico sullefasce deboli della popolazione oltre che inciderenegativamente sui bilanci delle Aziende sanitarie.Attualmente in <strong>Umbria</strong> – spiega - sono circa150mila le prestazioni annue erogate dai medicidipendenti della sanità pubblica intramoenia:l’aumento di un terzo del costo complessivo delleprestazioni inciderà notevolmente sulla popolazioneumbra, già gravata da una situazione economicamolto pesante, rischiando allo stessotempo di mettere fuori mercato, rispetto al privato,i medici che hanno scelto di svolgere lalibera professione all’interno della struttura sanitariain cui operano, con presumibili conseguenzenegative anche per i bilanci delle Aziende sanitarie”.“IL NUMERO DEI TESSERINI RILASCIATIAGLI STRANIERI TEMPORANEAMENTE PRE-SENTI CONFERMANO COME PERUGIA NE-CESSITI DI INTERVENTI STRAORDINARI” -LA PREOCCUPAZIONE DI CIRIGNONI (LEGANORD)Il capogruppo regionale della Lega Nord, GianlucaCirignoni commenta i dati ricevuti dall'assessoratoregionale alla Sanità (su specifica suainterrogazione) relativi al rilascio dei tesserinisanitari a stranieri temporaneamente presenti(Stp). Sulla base dei risultati, l'esponente delCarroccio evidenzia come Perugia ed il suo territorionecessitino di “un intervento straordinarioal fine di identificare ed espellere coloro checlandestinamente ci vivono, costituendo un serbatoiodi disperati e delinquenti che alimenta lacriminalità nella nostra regione, nel capoluogo enel suo comprensorio”. Cirignoni ribadisce quindil'urgenza di istituire un Centro di identificazioneed espulsione, auspicando che la presidente della<strong>Regione</strong>, Catiuscia Marini convochi al più prestola conferenza regionale sulla sicurezza e aumentigli stanziamenti regionali in questo settore.Perugia, 6 marzo 2012 - “I dati che mi sono statiforniti dall'assessorato regionale alla Sanità inrisposta ad una mia interrogazione relativa alnumero di tesserini Stp (straniero temporaneamentepresente) rilasciati dalle Asl umbre negliPAG 59


SANITàultimi 2 anni ed in corso di validità, confermanoche Perugia ed il suo territorio necessitano di unintervento straordinario al fine di identificare edespellere coloro che clandestinamente ci vivono,costituendo un serbatoio di disperati e delinquentiche alimenta la criminalità nella nostraregione, nel capoluogo e nel suo comprensorio”.Così il capogruppo regionale della Lega Nord,Gianluca Cirignoni che ricorda come “il tesserinoStp viene rilasciato dall'Asl di zona ai clandestiniche necessitino di cure urgenti o essenziali permalattia o infortunio che si rivolgono presso lestrutture ospedaliere pubbliche o private convenzionate”.“Nel 2010 – fa sapere il capogruppodel Carroccio - la Asl perugina, su un totale di959 tesserini rilasciati in <strong>Umbria</strong>, ne ha rilasciati587 (61 per cento), mentre la Asl ternana solamente43 (circa il 5 per cento). Nel 2011 la Aslperugina ne ha rilasciati 690 su un totale di 1033(66 per cento) la Asl ternana solo 57 (5 per cento).Al <strong>30</strong> gennaio di quest'anno su 622 tesseriniStp validi, 410 sono stati rilasciati dalla Asl perugina(65 per cento), mentre solo 43 dalla Aslternana (6,9 per cento). Da questi dati oggettivie incontrovertibili - commenta Cirignoni - si puòdedurre che i clandestini presenti intorno al capoluogoregionale siano attualmente qualchemigliaio; non c'è da stupirsi quindi se la qualitàdella vita degli umbri e dei perugini in particolare,sia minata sempre di più dall'insicurezza ingeneratada atti criminali perpetrati da stranieriche vivono nell'illegalità, sbarcando il lunario conil traffico della droga e le rapine a mano armata”.Nel commentare questi dati, l'esponente leghistasi chiede “dove dormono e vivono questemigliaia di clandestini e chi da loro ospitalità. Noi– sottolinea - continuiamo, nonostante la politicaumbra voglia far finta di non vedere, a chiederel'istituzione di un Centro di identificazione edespulsione e auspichiamo che, per proteggerel'<strong>Umbria</strong> e gli umbri da una criminalità dilagante,la presidente della <strong>Regione</strong>, Catiuscia Marini convochial più presto la conferenza regionale sullasicurezza e aumenti gli stanziamenti regionali inquesto settore. Siamo comunque consapevoli –conclude Cirignoni – che chiedere questo a rappresentantiregionali di forze politiche che a livellonazionale stanno preparando l'ennesimo indultoche rimetterà in circolazione migliaia di delinquentiè paradossale, ma la speranza è l'ultima amorire”.TICKET SU VISITE INTRAMOENIA: “LAGIUNTA DICA SE INTENDE RIPENSARE UNATASSA CHE GRAVA SUI PIÙ DEBOLI, PENA-LIZZA IL SERVIZIO PUBBLICO ED AVVAN-TAGGIA I LIBERI PROFESSIONISTI” - IN-TERROGAZIONE DI ROSI (PDL)Maria Rosi, consigliere regionale del Pdl, interrogala Giunta per sapere se c'è la volontà di eliminareil ticket sanitario sulle visite intramoenia eindividuare strumenti meno iniqui per raggiungeregli obiettivi di stabilità indicati dal Governo. Agiudizio del consigliere di minoranza il nuovoticket, varato senza aver consultato medici eparti sociali, finisce per favorire i medici che e-sercitano la libera professione e le strutture private,a scapito del servizio pubblico e dei colleghiche hanno scelto di lavorare esclusivamente negliospedali pubblici.Perugia 8 marzo 2012 – Il ticket sanitario introdottodalla <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong> sulle visite intramoeniaproduce almeno quattro effetti negativi: gravacome una vera tassa, soprattutto sulle fascepiù deboli della popolazione; penalizza i mediciche hanno scelto di lavorare esclusivamente inospedale; avvantaggia quelli che svolgono lalibera professione; rischia di ridurre le prestazioniin ambito ospedaliero a tutto vantaggio dellestrutture private. Lo afferma Maria Rosi, consigliereregionale del Pdl, in un'interrogazione allaGiunta con la quale chiede se c'è la volontà dell'esecutivodi “ritornare sulle proprie decisioni, alfine di individuare strumenti meno iniqui perraggiungere gli obiettivi di stabilità indicati dalGoverno nella attuale difficile congiuntura economica,ascoltando i soggetti interessati e leparti sociali, non consultate prima del varo delticket”. Per Maria Rosi la decisione ultima diaumentare di “un secco 29 per cento il costodelle visite intramoenia è stata presa a seguitodel giudizio di non idoneità espresso dal ministerosulle misure adottate in precedenza per coprire10 milioni e 900mila euro chiesti dal Governocome compartecipazione. In quel contesto laGiunta ha deciso senza alcuna condivisione conle parti sociali e con le numerose associazioni deimedici e senza valutare altre possibili soluzioni,quali l'aumento di un euro a prestazione per tuttii ticket”. Nel sollecitare un ripensamento delticket Maria Rosi fa infine presente che “quasitutte le organizzazioni sindacali dei sanitari hannoritenuto questa scelta una violazione dellanormativa legislativa e contrattuale che regola laloro attività libero professionale di medici dipendentidel Servizio sanitario nazionale, poiché lalegge 120 del 2007 dispone la determinazione, inaccordo con i professionisti, di un tariffario idoneoad assicurare l'integrale copertura di tutti icosti direttamente e indirettamente correlati allagestione dell'attività libero-professionale intramuraria".VISITE INTRAMOENIA: “SOSPENDERE GLIAUMENTI E ATTIVARE IL CONFRONTO” -NOTA DI BARBERINI E SMACCHI (PD) CHEINVITANO LA GIUNTA A RIVEDERE ANCHEIL RIORDINO DEI DIPARTIMENTI DI PRE-VENZIONEI consiglieri regionali Luca Barberini e AndreaSmacchi (PD) invitano la Giunta regionale a sospendereil provvedimento relativo all’aumentodel 29 per cento dei costi delle visite intramoeniae a procedere ad una ulteriore riflessione “attivandoun confronto con i soggetti interessati, inPAG 60


SANITàparticolare con i medici”. Secondo Barberini eSmacchi, la decisione dell’Esecutivo “pesa in manieraconsistente sulle tasche degli umbri e rischiadi danneggiare la sanità pubblica a vantaggiodi quella privata, con il concreto pericolo dispingere i cittadini verso strutture extraregionali”.Barberini e Smacchi, invitano la Giunta a rivedereil riordino dei dipartimenti di prevenzionedelle aziende sanitarie umbre che appare“superfluo e costoso” in vista anchedell’imminente riforma della sanità umbra.Perugia, 10 marzo 2012 - “L’aumento del 29 percento dei costi delle visite intramoenia è un durocolpo per la sanità umbra, che pesa su cittadini emedici senza garantire gli effetti di gettito sperati:auspichiamo l’immediata sospensione di questoprovvedimento e chiediamo un’ulteriore riflessionein materia”. Così i consiglieri regionalidel Partito democratico Luca Barberini e AndreaSmacchi che, in una nota congiunta, invitanol'Esecutivo regionale a “sospendere l’efficaciadelle delibere assunte di recente in tema di sanità.Occorre avviare un reale e fattivo confrontocon tutti i soggetti interessati – aggiungono - e,in particolare, con i medici che possono apportareun contributo serio e autorevole su questofronte, concorrendo alla soluzione dei problemidettati dal necessario processo di razionalizzazionee riqualificazione della spesa sanitaria”.“L’incremento del ticket – spiegano Barberini eSmacchi – pesa in maniera consistente sulle taschedegli umbri e rischia di danneggiare la sanitàpubblica a vantaggio di quella privata. Comeha sottolineato lo stesso presidente dell’Ordinedei medici, Graziano Conti, così facendo si rischiadi spingere i cittadini verso il privato, di aumentarele liste di attesa con gravi ripercussioni sullaqualità dei servizi offerti e di perdere professionalitàmediche nel comparto pubblico, mettendoin discussione la credibilità stessa della sanitàumbra, senza peraltro alcuna garanziasull’effettivo incremento di risorse per il bilanciopubblico. In questo contesto – sottolineano i dueconsiglieri del Pd - c’è inoltre il concreto pericoloche i cittadini umbri si rivolgano a strutture sanitarieextra regionali e che, al tempo stesso, siriducano le prestazioni richieste dall’esterno.L’autorevole allarme lanciato dai medici umbrinon può essere ignorato: va subito attivato untavolo per costruire insieme una sanità pubblicapiù efficiente e più vicina ai bisogni della comunità”.Barberini e Smacchi invitano, infine, laGiunta regionale a “riflettere meglio anche sulriordino dei dipartimenti di prevenzione delleaziende sanitarie umbre. La decisione di crearequattro macroaree, con altrettanti coordinatoriper ogni azienda sanitaria locale, generando a-spettative, diritti e costi che poi non sarebberoriassorbiti – sottolineano i due consiglieri del Pd– appare in questo momento superflua, visto cheè imminente la riforma della sanità umbra. Cichiediamo, quindi, l’utilità di questo passaggiointermedio, che rischia di sovraccaricare di costiil sistema sanitario regionale, senza apportarealcun concreto beneficio alla qualità dei serviziofferti”.SERVIZI SANITARI: “RENDERE LA SANITÀUMBRA PIÙ ACCOGLIENTE ED EFFICIENTE”- MOZIONE DI BOTTINI (PD) E BUCONI(PSI) SULLE “DIFFICOLTÀ DI ACCESSO PERDISABILI GRAVI”I consiglieri regionali, Lamberto Bottini (PD eMassimo Buconi (Psi) hanno presentato una mozioneda discutere in Aula sulle “difficoltà di accessodella persone con disabilità complessa aiservizi sanitari”. Per i due esponenti della maggioranza,“è necessario introdurre elementi chepossano ulteriormente avvicinare il mondo dellasanità ai bisogni di coloro che convivono conforme invalidanti complesse, a cui spesso si aggiungonodifficoltà nell'esprimere all'esterno ilproprio stato di salute”. All'interno della mozionetrovano spazio anche altre sollecitazioni rispettoad alcune “pratiche gestionali inerenti il rapportotra persona disabile grave e interventi sanitari.Per quanto riguarda invece il Pronto soccorsoospedaliero, nell'atto viene sottolineata l'esigenzadi “introdurre una corsia preferenziale di accesso”.Perugia, 12 marzo 2012 - “L’appropriatezza delleprestazioni sanitarie verso quanti non sono nellacondizione di poter comunicare il loro bisogno disalute è un importante indicatore del livello diciviltà e della capacità di esprimere solidarietà edinclusione della società. Per questo è necessariointrodurre elementi che possano ulteriormenteavvicinare il mondo della sanità ai bisogni di coloroche convivono con forme invalidanti complesse,a cui spesso si aggiungono difficoltà nell'esprimereall'esterno il proprio stato di salute”.I consiglieri regionali Lamberto Bottini (PD) eMassimo Buconi (Psi) hanno presentato una mozioneda discutere in Aula a Palazzo Cesaroni chepone l'accento sulle “difficoltà di accesso dellapersone con disabilità complessa ai servizi sanitari”.Nel testo, i due consiglieri regionali affrontanoalcuni aspetti connessi alle “limitatepossibilità da parte di persone con disabilitàcomplessa di comunicare correttamente con medicie personale sanitario la propria situazione disalute, che può essere o meno connessa al lorostato”. Una problematica rispetto alla quale vieneproposta “l'introduzione di una carta sanitariapersonale da aggiornare periodicamente, in cuisia riassunta la storia naturale della patologia dicui la persona è affetta. La compilazione del supporto,a cura del medico di assistenza primaria edel pediatra di libera scelta in collaborazione coni servizi ed i centri regionali di riferimento, è utile– continua Bottini – a fornire informazioni chefacilitino l’incontro e la conoscenza anche quandoil malato per il suo stato di disabilità non riescaad esprimersi”. All'interno della mozione trovanospazio anche altre sollecitazioni rispetto adalcune “pratiche gestionali inerenti il rapporto traPAG 61


SANITàpersona disabile grave e interventi sanitari. Comela predisposizione – specifica Bottini –, incaso di problematiche non di urgenza, di serviziper l’assistenza specialistica territoriale per personecon disabilità complessa, dando a tale condizionepriorità nell’esecuzione della prestazione”.Per quanto riguarda invece il Pronto soccorsoospedaliero si sottolinea l'esigenza di “introdurreuna corsia preferenziale di accesso,dove il paziente sia valutato in maniera facilitataper la definizione dei codici; prevedere spazi perl’attesa dove consentire la presenza di un familiareo accompagnatore e disporre l’assegnazionedi un medico referente in grado di seguire l'interopercorso del degente in caso di ricovero neireparti di competenza”. In ultimo la mozionefirmata da Bottini e Buconi sottolinea la necessitàdi “inserire percorsi formativi obbligatori per glioperatori sanitari finalizzati alla conoscenza dellemodalità di ascolto e di risposta alle problematichedei pazienti con disabilità complessa”.QUESTION TIME (1)–DIREZIONE SANITÀ:“INOPPORTUNO IL CONTRATTO DI COLLA-BORAZIONE DA 50MILA EURO PER EUSEBI”- ALL’INTERROGAZIONE DI MONNI (PDL)L’ASSESSORE TOMASSONI RISPONDE: “IN-CARICO CONFERITO CON REGOLARE BAN-DO”Il consigliere regionale Massimo Monni (Pdl) haillustrato oggi nell'Aula di Palazzo Cesaroni l'interrogazionea risposta immediata (questiontime) sull'incarico “professionale individuale dicollaborazione presso il Servizio Programmazionesocio-sanitaria dell'assistenza di base e ospedalieraconferito a Paolo Eusebi (che ha ricopertoincarichi nel Pd folignate) dal 2008 e con unaspesa di 50mila euro annui”. Per l'assessore Tomassonisi tratta di un incarico conferito dopo lapubblicazione di un bando, nel rispetto dellenorme e in base alla professionalità e delle capacitàdel soggetto.Perugia, 13 marzo 2012 – Il consigliere regionaleMassimo Monni (Pdl) ha illustrato oggi nell'Auladi Palazzo Cesaroni l'interrogazione a rispostaimmediata (question time) sull'incarico “professionaleindividuale di collaborazione coordinata ecoordinativa presso il Servizio II° Programmazionesocio-sanitaria dell'assistenza di base eospedaliera della Direzione regionale salute conferitoal dottor Paolo Eusebi”. Per Monni il professionistain questione avrebbe un incarico dicollaborazione già dal 2008, ad un costo per lecasse regionali di circa 50mila euro annui. InoltreEusebi avrebbe “recentemente ricoperto incarichidi Partito ed istituzionali nel Comune di Folignonelle fila dei Ds-PD”. L'assessore regionale allasanità, Franco Tomassoni, ha risposto al consigliereregionale dell'opposizione rimarcato l'importanzadella ricerca sui servizi sanitari nellavalutazione degli interventi sanitari, riportandoche “le Regioni sanitariamente più avanzate sisono dotate di adeguate strutture organizzative,capaci di fare analisi complesse sulle realtà sanitarieche non si limitano a semplici questioniragioneristiche. Questo incarico rientra in questoambito. Inoltre la decisione di affidare l'incarico aPaolo Eusebi nasce da un bando pubblico per ilconferimento di una collaborazione che ha tenutoconto del curriculm scientifico dei partecipanti. Ilfatto che il dottor Eusebi abbia già prestato operapresso la <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong> ha costituito unmerito per il candidato, così come previsto dallanormativa. Il professionista ha inoltre ottenutoimportanti riconoscimenti a livello regionale enazionale, effettuando pubblicazioni scientifica inimportanti riviste internazionali. La militanza inun partito – ha concluso Tomassoni - non puòrappresentare motivo di esclusione, dato che siattuerebbe una discriminazione contraria allanostra Costituzione”. Replicando all'esponentedell'Esecutivo di Palazzo Donini, Monni ha lamentatoche “la Giunta come al solito legge le relazioncinedei dirigenti, prive di risposte politiche.Non si mette in dubbio la legittimità quanto l'opportunitàdell'incarico conferito. Da alcune ricercheda me svolte risulta che di professionalitàsimili in <strong>Umbria</strong> ce ne sono a iosa e quando fatequeste scelte seguite logiche clientelari. È veroche chi fa parte di un partito può partecipare atutti i bandi e le selezioni ma sarebbe opportunoche partecipasse a concorsi pubblici e non adassegnazioni dirette. Se continuerete ad utilizzarequesti sistemi i cittadini arriveranno anche quicon i forconi”.QUESTION TIME (3) SANITÀ: “QUALE ILCOSTO COMPLESSIVO DERIVANTE DALLAISTITUZIONE DEI COORDINATORI DI DI-PARTIMENTO?” - SULL'INTERROGAZIONEDI LIGNANI (PDL) L'ASSESSORE TOMAS-SONI HA ASSICURATO: “NESSUN AUMENTODI SPESA”Il consigliere regionale del Popolo della libertàAndrea Lignani Marchesani ha illustrato stamaniin Aula la sua interrogazione incentrata sullaridefinizione della struttura sanitaria umbra esull'introduzione della figura dei coordinatori didipartimento. Lignani, ritenendo la “scelta inopportunaanche in considerazione dell’annunciatariforma del sistema sanitario umbro” ha chiestodi sapere quale è stato “il costo complessivo sostenutodalla <strong>Regione</strong> per l’introduzione di questanuova figura burocratica”. All'atto ispettivo delLignani ha risposto l'assessore regionale allaSanità, Franco Tomassoni assicurando che “nonci saranno assolutamente costi aggiuntivi derivantidalla istituzione delle figure del coordinatoredi macroarea, e non di dipartimento, perchédetta figura verrà scelta tra i dirigenti responsabilidei servizi che costituiscono la macroareastessa”.PAG 62


SANITàPerugia, 13 marzo 2012 – “Qual è il costo complessivoa carico della <strong>Regione</strong> per l'istituzionedei coordinatori dipartimento?”. È questo il quesitocontenuto nell'interrogazione del consigliereregionale del PdL, Andrea Lignani Marchesani eal quale stamani ha risposto in Aula l'assessoreregionale alla Sanità, Franco Tomassoni. Nellapresentazione dell'atto ispettivo Lignani ha ricordatoche “la delibera della Giunta regionale per ilriordino dei dipartimenti di prevenzione prevedel’introduzione di nuove figure giuridiche intermedie,ma di livello alto, figure non previste dallanormativa nazionale e che non si è capito bene –ha detto - come verranno selezionate, se tramiteconcorso o avviso pubblico. In questo momentodi estrema difficoltà, attraverso un’altra deliberasi è deciso l'aumento del 29 per cento del costoper le visite intramoenia, facendo ricadere suicittadini il costo della mancanza di risorse nellasanità umbra. È chiaro che il combinato delle duedelibere – ha osservato - crea una miscela esplosiva,tra l'altro, alla vigilia del riordino della governancesanitaria della <strong>Regione</strong>. Se mancano lerisorse per garantire ai cittadini una sanità pubblicasecondo il 'principio di appropriatezza' – hafatto rilevare Lignani -, non si possono aumentaredel 29 per cento le visite per reperire risorse eal tempo stesso introdurre figure burocraticheche hanno invece tanto di 'clientelare'”. L'assessoreregionale alla Sanità, Franco Tomassoni,ha tenuto subito a sottolineare che “non ci sarannoassolutamente costi aggiuntivi derivantidalla istituzione delle figure del coordinatore dimacroarea, e non di dipartimento, perché questafigura – ha spiegato -, verrà scelta tra i dirigentiresponsabili dei servizi che costituiscono la macroarea.Detta figura avrà funzioni tipicamentegestionali, quali per esempio la definizione deipiani di attività integrata in occasione della predisposizionedella proposta di budget per il dipartimentodi prevenzione, la negoziazione deglistessi piani di attività con l’area professionaledella prevenzione, la valutazione dei risultati deiprocessi integrati al fine di garantire una programmazioneinserita in un percorso virtuoso diqualità. L'obiettivo – ha assicurato l'assessore - èquello di raggiungere un maggior coordinamentotra i servizi di un determinato dipartimento, conun risparmio delle risorse, sia per quanto riguardagli uomini che per quanto riguarda la logistica.Si potrà raggiungere un maggiore livello dicopertura del territorio, soprattutto per quantoattiene i controlli su tutta la filiera dell'alimentare,che è una delle filiere più delicate e, dall’altraparte, un risparmio per le imprese. Avere ununico coordinatore che racchiuda e coordinil’attività dei servizi, dovrebbe portare, quindi,oltre che dei risparmi, anche e soprattutto unmiglioramento qualitativo e organizzativo deiservizi” Nella replica, Lignani si è dichiarato“non soddisfatto” dalla risposta dell'assessore. “Aprescindere dal fatto che queste figure possanoessere direttamente impersonate dal responsabiledel dipartimento – ha osservato Lignani -, cosìcome è stato fino ad oggi, credo che se tutto ilmondo che ruota intorno alla sanità, medici, sindacati,ma anche altre Regioni, non è d'accordosu questa questione, un motivo ci sarà. Questo èil pensiero di una vasta parte della società regionaleche la Giunta regionale conosce benissimo”.Lignani ha anche rimarcato come oggi ci sia l'occasioneper fare “una pausa di riflessione e ripartirecon una nuova governance di sanità. Di fatto– ha concluso - queste riforme devono avere unaspetto condiviso, non tanto con l’opposizione,quanto con la società regionale”.QUESTION TIME (4-5) TICKET VISITE IN-TRAMOENIA: CRITICHE E PREOCCUPAZIONIDI MONACELLI (UDC) E ROSI (PDL) – TO-MASSONI, “SCELTA PER NON GRAVARE SUTUTTI; ANCHE IL GOVERNO IN QUESTA DI-REZIONE”La vicenda del contestato aumento del 29 percento sul costo delle visite intramoenia a caricodei cittadini, è arrivata in <strong>Consiglio</strong> regionale pereffetto di due question time, di Sandra Monacelli(Udc) e di Maria Rosi (Pdl), trattate congiuntamente.Alle obiezioni, circa la inopportunità delprovvedimento che finirebbe per privilegiare glispecialisti privati a scapito di quelli che operanonelle strutture pubbliche, l'assessore regionalealla sanità Franco Tomassoni ha risposto che lascelta, basato su reddito, patologie ed età, “evitaulteriori costi a danno del cittadino comune;grava solo su chi si rivolge a specialisti all'infuoridi quelli assicurati dal sistema pubblico, ed ancheil Governo, nel documento consegnato alle Regioni,appare orientato a rivedere i ticket sanitari,ispirandosi al modello umbro”.Perugia 13 marzo 2012 – La Giunta regionale harisposto alle due interrogazioni di question timesulla recente aumento del 29 per cento del costodelle visite specialistiche intramoenia, presentaterispettivamente da Sandra Monacelli (Udc), sulrischio che la decisione sfavorisca i medici cheoperano esclusivamente all'interno degli ospedalipubblici e da Maria Rosi (Pdl) che ha posto lostesso problema, ipotizzando, in alternativa all'aumentodel ticket, il possibile pagamento di uneuro a ricetta. Alle obiezioni di Monacelli e Rosi- la prima ha chiesto anche se la <strong>Regione</strong> è ingrado di garantire spazi pubblici adeguati pertutti i medici che dal primo luglio dovranno rientraredalla cosiddetta intramoenia allargata, laseconda ha stigmatizzato il mancato coinvolgimentodelle organizzazioni dei medici - l'assessoreFranco Tomassoni ha risposto difendendo conforza la scelta fatta dalla Giunta, argomentandolacon il fatto che lo stesso Governo nazionale,“come si legge nel Patto della salute presentatoalle Regioni, sta operando per rivedere l'interosistema del pagamento dei ticket sanitari nelleRegioni, e lo farà prendendo ad esempio i modellimodulari adottati autonomamente da <strong>Umbria</strong>,PAG 63


SANITàToscana ed Emilia Romagna. Nello specifico,Tomassoni ha ricostruito la vicenda partendodalla decisione politica della <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong> di“contestare il ticket generalizzato di 10 euro,fisso per tutti, introdotto dal precedente Governo,rispettando l'obbligo nazionale di compartecipazionealla spesa sanitaria da parte dei cittadini,ma in modo autonomo, introducendo criterisociali basati sul reddito dei singoli pazienti,sule loro patologie e sulla età degli stessi”. Circala contestata decisione di addossare alle solevisite intramoenia il recupero dei costi, non raggiuntocon l'adozione dei precedenti ticket sulreddito, l'assessore Tomassoni ha precisato che“non si è trattato di un provvedimento volutoanche per ridurre il problema delle liste di attesa,ma frutto di un ragionamento che tiene conto didue considerazioni: le visite intramoenia sonouna scelta autonoma che fa il cittadino - rispettoalla possibilità di rivolgersi alla specialistica pubblica- non giustificata nemmeno dalla urgenza,perché in questi casi specifici il sistema sanitarioumbro è in grado di assolvere entro i previsti 10<strong>giorni</strong>”. Si è quindi scelto, ha ulteriormente precisatoTomassoni, “di risparmiare ulteriori aumential comune cittadino, addossandoli a quanti,per propria scelta decidano di farsi visitare apagamento in regime di intramoenia”. Sulladisponibilità di locali pubblici idonei per far sì chea luglio i medici che oggi esercitano nella cosiddettaintramoenia allargata possano rientrare,Tomassoni ha precisato che, “in base ad assicurazioniavute dagli uffici, se non ci saranno proroghealla data fissata, tutte le esigenze sarannocoperte”. In sede di replica sia Sandra Monacelliche Maria Rosi si sono dichiarate complessivamentenon soddisfatte delle risposte date dall'assessore.In particolare l'esponente Udc ha detto“la Giunta si sta impantanando su questi problemie si capisce che sulla disponibilità dei localipunta chiaramente alla proroga della scadenzafissata per il <strong>30</strong> giugno”. Perplessità espresseanche da Maria Rosi che ha evidenziato come,“dall'assessore non sia venuto alcun impegno, néper rivedere il provvedimento, né per ascoltare lacategoria dei medici sulla possibilità di varareforme alternative di compartecipazione alla spesasanitaria”.TICKET VISITE INTRAMOENIA:“L’ASSESSORE TOMASSONI HA CONFERMA-TO LE DIFFICOLTÀ E NON HA PROPOSTOSOLUZIONI” – PER MONACELLI (UDC)L’AUMENTO DELLE TARIFFE “PENALIZZAMEDICI, AZIENDE E FASCE DEBOLI”Il capogruppo regionale dell’Udc, Sandra Monacelli,spiega i motivi della sua insoddisfazione perla risposta che l’assessore regionale alla sanitàha fornito stamani in Aula alla sua interrogazionerelativa all’aumento del ticket per le visite intramoenia.Secondo Monacelli, sulla questione relativaall’individuazione, obbligatoria da parte della<strong>Regione</strong>, di spazi per la libera professione,l’assessore “non ha proposto soluzioni e ha confermatole difficoltà esistenti”. Per Monacelli,l’aumento del ticket penalizza “i medici che hannoscelto questa opzione, le aziende sanitarieche si vedranno con ogni probabilità diminuire gliintroiti e, soprattutto, le fasce deboli della popolazione,costrette ad un ulteriore esborso”.Perugia, 13 marzo 2012 - “Ritengo assolutamenteinsoddisfacente la risposta fornita dall'assessoreregionale alla sanità Franco Tomassoni nellaseduta odierna del question time relativo aglispazi che la <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>, entro il <strong>30</strong> giugnoprossimo, dovrà mettere obbligatoriamente adisposizione per l'espletamento della libera professioneda parte di medici dipendenti del serviziosanitario pubblico”. Così il capogruppo regionaledell’Udc, Sandra Monacelli che ricorda comeil decreto “Milleproroghe”, a partire dal 1 luglio2012 pone fine alla disciplina transitoria dellacosiddetta “intramoenia allargata”, cioè la possibilitàdi effettuare l'attività al di fuori delle strutturepubbliche, introdotta in attesa della pienarealizzazione della legge “120 del 2007”. Monacellisottolinea che “in vista di tale imminentescadenza, l'assessore ha di fatto confermato ledifficoltà e non ha avanzato soluzioni. I dati fornitidallo stesso assessore Tomassoni – prosegue- evidenziano che, sui circa mille medici che in<strong>Umbria</strong> hanno scelto di svolgere la libera professioneall'interno delle strutture pubbliche, unterzo di essi la espleta in studi privati a causadella carenza di spazi adeguati. La <strong>Regione</strong>, senon interverranno provvedimenti nuovi, dovràquindi dare obbligatoriamente una risposta al <strong>30</strong>per cento di professionisti”. Il capogruppodell’Udc rileva che la percentuale del <strong>30</strong> per cento“è divenuta ormai una sorta di numero sacronegli uffici dell'assessorato alla sanità: rappresentainfatti la stessa quota che l'esecutivo deverecuperare sul fronte della compartecipazionealla spesa sanitaria ed è anche quasi lo stessoaumento (29 per cento) delle tariffe che la Giuntaha deciso di imporre sulle prestazioni effettuatein regime di intramoenia. In questo modo –spiega Monacelli -, si penalizzano sia i medici chehanno scelto questa opzione, sia le aziende sanitarie,le quali vedranno con ogni probabilità diminuiregli introiti, ma, soprattutto, le fasce debolidella popolazione, costrette ad un ulterioreesborso, qualitativamente nemmeno ripagato.Preoccupa non poco dunque – conclude - questaassenza di programmazione regionale che, sin daoggi, dichiara la propria inadeguatezza nel garantirespazi adeguati alle prestazioni specialistichein regime di intramoenia. La politica del rinvionon è ulteriormente sostenibile e la sanitànon può essere gestita con il cosiddetto fattore‘C’”.“FARE CHIAREZZA SULLA MOBILITÀ PASSI-VA VERSO LA TOSCANA E SUI LIMITI DELLEPRESTAZIONI EROGABILI DALL'ISTITUTOPAG 64


SANITà‘CESALPINO’ DI TERONTOLA” - UNA INTER-ROGAZIONE DI ZAFFINI (FARE ITALIA)Il consigliere regionale di Fare Italia, Franco Zaffini,che ha presentato una interrogazione allaGiunta per conoscere “tutte le ragioni che negliultimi tre anni hanno fatto incrementare in manieravertiginosa la mobilità passiva dell’<strong>Umbria</strong>”.Zaffini ritiene urgente “fare chiarezza sui flussitra <strong>Umbria</strong> e Toscana, sui livelli delle prestazionierogate nella regione limitrofa e sul perché, adesempio, negli ultimi tre anni oltre seimila ternanihanno attraversato l’intera regione per eseguireun esame diagnostico a Terontola”.Perugia, 13 marzo 2012 - “Una vera e propriaemorragia di utenza dall’<strong>Umbria</strong> verso la Toscanaè quella che si sta verificando negli ultimi anni inambito sanitario, in particolar modo per le prestazionispecialistiche di diagnostica come Tac eRisonanze magnetiche”. Lo afferma il consigliereregionale di Fare Italia, Franco Zaffini, che hapresentato una interrogazione alla Giunta perconoscere nel dettaglio “tutte le ragioni che negliultimi tre anni hanno fatto incrementare la mobilitàpassiva dell’<strong>Umbria</strong> in maniera vertiginosa,mentre quella attiva (pazienti giunti da altre regioni)è gradualmente diminuita, determinandoun ‘saldo di mobilità’ che è passato da circa 10milioni e mezzo del 2008 a 6 milioni e mezzo del2010”. “Dal quadro generale, già poco felice,dell’incidenza della mobilità passiva in <strong>Umbria</strong> –riferisce Zaffini – emerge un dettaglio anomaloche riguarda la Toscana, l’unica tra le regioni cherichiamano utenza dall’<strong>Umbria</strong> (Lombardia, Veneto,Emilia e appunto Toscana) a far registrareun incremento negativo del saldo di mobilità dioltre il settantacinque per cento. Dal 2008 al2010, infatti – spiega sempre Zaffini – a fronte diun saldo di mobilità rimasto pressoché invariatonelle altre regioni, per quanto riguarda la Toscanasi è registrato un sensibile calo della mobilitàattiva (ossia pazienti che dalla Toscana vengonoa farsi curare in <strong>Umbria</strong>), pari a circa il dodici percento, mentre le prestazioni per utenti chedall’<strong>Umbria</strong> si sono recati in Toscana sono aumentatenotevolmente di numero, con un fatturatoche ha sfiorato i trenta milioni di euro nel2010”. Il consigliere di Fare Italia, ricorda inoltreche “nel 2006 la <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong> e la <strong>Regione</strong>Toscana hanno sottoscritto degli accordi per ilcontenimento della mobilità passiva che sembranoaver funzionato per i confinanti, mentre nonhanno sortito alcun effetto, anzi sono risultatifallimentari, per l’<strong>Umbria</strong>. Andando a verificarenello specifico – afferma ancora l’esponented’opposizione – risulta che un terzo del fatturatodella mobilità passiva diretta in Toscana non èriferibile a prestazioni professionali di particolareeccellenza, ma alla diagnostica strumentale ambulatorialeed è indirizzato nella quasi totalitàalla struttura privata convenzionata, ‘A. Cesalpino’di Terontola, istituto che nel solo 2010 hafatturato oltre cinque milioni di euro sui quasisette della mobilità passiva diretta in Toscanaper la diagnostica. A rendere ancora più graviqueste anomalie – dice ancora il consigliere diFare Italia – c’è la questione dei ‘tetti di spesa’: il‘Cesalpino’, infatti, come tutte le strutture toscane,private o pubbliche, che accolgono utenzadall’<strong>Umbria</strong>, ha un sistema alquanto discutibileper fissare i tetti delle prestazioni erogabili che sitraduce in una sorta di sanatoria a posteriori diquanto speso annualmente dalle Asl e dagli Istitutiprivati. Mentre per le strutture umbre e perle Asl regionali – incalza Zaffini – i tetti finanziarisi fissano all’inizio dell’esercizio annuale, il tettoper il 2010 della mobilità passiva diretta in Toscanaè stato fissato con determinazione dirigenzialeil 23 dicembre dello stesso anno, stabilendoche coincidesse semplicemente con il fatturato2009 e ad oggi non è ancora possibile conoscerequali siano i limiti di spesa per il 2011”. “Ritengo– conclude Zaffini – occorra urgentementefare chiarezza sui flussi tra <strong>Umbria</strong> e Toscana,sui livelli delle prestazioni erogate nella regionelimitrofa e sul perché ad esempio, negli ultimi treanni oltre seimila ternani hanno attraversatol’intera regione per eseguire un esame diagnosticoa Terontola, piuttosto che dirigersi molto piùcomodamente vicino casa”.PIANTA ORGANICA FARMACIE UMBRE:NUOVI SERVIZI A OLMO E COLLESTRADA ESPOSTAMENTO DA TODI A PANTALLA – VO-TO UNANIME DEL CONSIGLIO, BUCONI,“ATTO INDIPENDENTE DAL DECRETO SULLELIBERALIZZAZIONI”Perugia 13 marzo 2012 – Il <strong>Consiglio</strong> regionaleha votato alla unanimità la revisione della Piantaorganica delle farmacie dei comuni umbri per ilbiennio 2009-10 che di fatto, sulla base dell'aumentatonumero degli abitanti, prevede la istituzionedi due nuove farmacie nel Comune di Perugia,una ad Olmo e una a Collestrada, e lo spostamentoda Todi a Pantalla di una già esistente.Illustrando il provvedimento in aula, MassimoBuconi, relatore unico dell'atto, ha tenuto a precisareche questa revisione, il cui iter è formalmenteiniziato nel settembre 2010, “non ha nullaa che vedere con il recente decreto sulle liberalizzazioniche anche in <strong>Umbria</strong> determinerà unulteriore aumento del numero delle farmacie”. Aproposito di questo ultimo atto che dovrà essereconvertito dal Parlamento entro il 24 marzo, Buconiha precisato che “saranno i comuni umbri,sulla base dell'ultimo parametro, di una nuovafarmacia ogni 3.<strong>30</strong>0 abitanti, ad individuare lerispettive sedi; mentre spetterà alla <strong>Regione</strong>assicurare entro un anno la conclusione del previstoconcorso straordinario per l'assegnazionedei nuovi esercizi che risulteranno disponibili sulterritorio umbro”.“NEL ‘BUCO’ DELLA MOBILITA’ PASSIVAUMBRA, BRILLA L’ANOMALIA DEL ‘CESAL-PINO’ DI TERONTOLA: 5 MLN DI EURO PERPAG 65


SANITàTAC E RISONANZE MAGNETICHE FUORI RE-GIONE" – ZAFFINI (FARE ITALIA): “OLTRE100 PRESTAZIONI AL GIORNO IN UN SOLOLABORATORIO DELLA TOSCANA”Perugia, 13 marzo 2012 - “Una vera e propriatransumanza di pazienti dall’<strong>Umbria</strong> verso laToscana è quella che si sta verificando negli ultimianni in ambito sanitario, in particolar modoper le prestazioni specialistiche di diagnosticacome Tac e Risonanze magnetiche”. Lo afferma ilconsigliere regionale Franco Zaffini (Fare Italia),che ha presentato una interrogazione alla Giuntaper “conoscere nel dettaglio tutte le ragioni chenegli ultimi tre anni hanno fatto incrementare lamobilità passiva dell’<strong>Umbria</strong> in maniera vertiginosa,portando la spesa sanitaria extraregionalea quasi ottantasette milioni di euro”. “Dal quadrogenerale, già poco felice, dell’incidenza dellamobilità passiva in <strong>Umbria</strong> – riferisce Zaffini –emerge un dettaglio anomalo che riguarda laToscana, l’unica tra le regioni che richiamanoutenza dall’<strong>Umbria</strong> (Lombardia, Veneto, Emilia eappunto Toscana) a far registrare un incrementonegativo del saldo di mobilità di oltre il settantacinqueper cento. Dal 2008 al 2010, infatti –spiega sempre Zaffini – a fronte di un saldo dimobilità rimasto pressoché invariato nelle altreregioni, per quanto riguarda la Toscana si è registratoun sensibile calo della mobilità attiva (ossiapazienti che dalla Toscana vengono a farsicurare in <strong>Umbria</strong>), pari a circa il 12 percento,mentre le prestazioni per utenti che dall’<strong>Umbria</strong>si sono recati in Toscana sono aumentate notevolmentedi numero, con un fatturato che hasfiorato i <strong>30</strong> milioni di euro nel 2010”. Il rappresentantedell’opposizione ricorda inoltre che “nel2006 la <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong> e la <strong>Regione</strong> Toscanahanno sottoscritto degli accordi per il contenimentodella mobilità passiva che sembrano averfunzionato per i confinanti, mentre non hannosortito alcun effetto, anzi sono risultati fallimentari,per l’<strong>Umbria</strong>. Andando a verificare nellospecifico – afferma ancora Zaffini – risulta che unterzo del fatturato della mobilità passiva direttain Toscana non è riferibile a prestazioni professionalidi particolare eccellenza, ma alla diagnosticastrumentale ambulatoriale ed è indirizzatonella quasi totalità alla struttura privata convenzionata,A. Cesalpino di Terontola, istituto chenel solo 2010 ha fatturato oltre 5 milioni di eurosui quasi 7 della mobilità passiva diretta in Toscanaper la diagnostica. A rendere ancora piùgravi queste anomalie – dice ancora il consiglieredi Fare Italia – c’è la questione dei ‘tetti di spesa’,il Cesalpino, infatti, come tutte le strutturetoscane, private o pubbliche, che accolgono u-tenza dall’<strong>Umbria</strong>, ha un sistema alquanto discutibileper fissare i tetti delle prestazioni erogabiliche si traduce in una sorta di sanatoria a posterioridi quanto speso annualmente dalle Asl edagli Istituti privati. Mentre per le strutture umbree per le Asl regionali – incalza Zaffini – i tettifinanziari si fissano all’inizio dell’esercizio annuale,il tetto per il 2010 della mobilità passiva direttain Toscana è stato fissato con determinazionedirigenziale il 23 dicembre dello stesso anno,stabilendo che coincidesse semplicemente con ilfatturato 2009 e ad oggi non è ancora possibileconoscere quali siano i limiti di spesa per il2011”. “Ritengo – conclude Zaffini – che occorraurgentemente fare chiarezza sui flussi tra <strong>Umbria</strong>e Toscana, sul perché un solo laboratorio toscanoeroghi più di cento prestazioni al giorno per pazientiumbri. Qual è il motivo di tanta appetibilità,tanto far migrare 36 mila pazienti dalla nostraregione fino a Terontola, considerando che persinoda Terni sono stati 6mila quelli disposti a fareoltre 200 chilometri per una tac o una risonanzamagnetica? L’Esecutivo di Palazzo Donini deverispondere di queste stranezze e delle ragioni percui i cittadini vengono ‘spediti’ fuori regione aspese della sanità regionale privilegiando un unicolaboratorio privato”.OSPEDALE NARNI-AMELIA: “BENE LA FIR-MA DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA” - PERSTUFARA (PRC-FDS) “UN ESEMPIO DELLEPICCOLE, GRANDI OPERE AL SERVIZIODELLA COMUNITÀ”Perugia, 13 marzo 2012 - “La solenne firma dell'Accordodi programma per la realizzazione delnuovo ospedale comprensoriale di Narni-Ameliasegna una svolta importante nel quadro del rafforzamentodel servizio sanitario <strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong>, chein questo modo verrà dotato di un'infrastrutturaall'avanguardia, un autentico 'cambio di passo'da parte della Giunta regionale, a cui va il plausodel Gruppo consiliare di Rifondazione Comunistaper la Federazione della Sinistra, rispetto ad unaproblematica di vecchia data”. Lo afferma il capogruppoPrc-Fds a Palazzo Cesaroni DamianoStufara, aggiungendo che “non può essere sottovalutatala portata storica di quest'opera, per laquale ci siamo sempre battuti nel corso di questiultimi anni, anche contro pezzi della stessa maggioranzadi centro-sinistra; una piccola, grandeopera al servizio della comunità, in diretta antitesirispetto allo sciagurato gigantismo di impresecome la Tav”. Per il capogruppo regionale diRifondazione comunista “è innegabile che il nuovoospedale, rispondendo alle esigenze espressedalla cittadinanza locale e alla necessità di riqualificarenel suo complesso l'offerta ospedaliera, sipone in diretta continuità con la qualità e l'efficienzada sempre dimostrata dal servizio sanitarioregionale. Le polemiche politiche montateanche a fini elettorali nei <strong>giorni</strong> scorsi non possonocerto sperare di negare l'evidenza di un sistemasanitario fra i migliori in Italia, che in unafase estremamente problematica riesce a salvaguardareil suo carattere pubblico ed a programmareinvestimenti di grande portata economicae sociale”. “Con la realizzazione dell'opera– osserva il consigliere regionale - si avrà finalmenteuna struttura dedicata in gran partealla riabilitazione, permettendo così di concentraremaggiormente le attività dell'Azienda ospeda-PAG 66


SANITàliera di Terni sugli interventi ad alta specializzazionee di ridurre la mobilità passiva, che tantopesa sul bilancio sanitario della <strong>Regione</strong>; ancheper queste ragioni è ora necessario proseguirespeditamente nei lavori e consegnare nel piùbreve tempo possibile il nuovo ospedale alla cittadinanza.Nell'attesa – conclude Stufara - ècomunque indispensabile che la <strong>Regione</strong> e l'Aslgarantiscano il mantenimento dei servizi già offertidagli ospedali di Narni e di Amelia, in mododa assicurare alla popolazione la dovuta assistenzasanitaria e favorire l'integrazione nellefunzioni tra le diverse strutture”.“IL CENTRO SALUTE E IL NUOVO OSPEDALEDI TODI SI DEVONO ALL'EX AMMINISTRA-ZIONE COMUNALE E ALL'ATTUALE GIUNTAREGIONALE” - BUCONI (PSI): "RIDICOLI ITENTATIVI DI ACCAPARRARSI IL MERITODELL'OPERAZIONE"Il Centro salute ed il nuovo ospedale tuderte, chedomani (sabato 17 marzo) verranno inaugurati,sono il frutto dell'attività della precedente amministrazionecomunale, guidata da Catiuscia Marini,e dell'attuale Giunta regionale, da lei presieduta.Lo afferma il capogruppo socialista di PalazzoCesaroni, Massimo Buconi, definendo un“tentativo ridicolo” quello dell'attuale amministrazionedi Todi di “accaparrarsi i meriti dell'operazione”.Perugia, 16 marzo 2012 - "Le vicende che hannoportato al recupero del vecchio ospedale di Todisono note a tutti i cittadini. Il fatto che l'amministrazionecomunale cerchi di salire su un carrovincente è anche comprensibile, ma addiritturatentare di accaparrarsi il merito dell'operazionemi sembra ridicolo". Lo afferma Massimo Buconi,capogruppo dei Socialisti in <strong>Consiglio</strong> regionale,sottolineando come sia di dominio pubblico chel'attuale giunta comunale di Todi "non abbia minimamentecreduto all'intervento e non abbianeanche dato il proprio contributo alla realizzazionee alla riapertura del nuovo ospedale diPantalla e, men che meno, al riutilizzo dell'exstruttura ospedaliera. Discorso a parte – prosegue- per i sindacati e le associazioni di categoria,che da sempre si sono interessati ed impegnatiper il riutilizzo della struttura". "L'iter cheha portato a queste operazioni - spiega Buconi -risale all'attività della precedente amministrazionecomunale, guidata da Catiuscia Marini. Giànegli atti consiliari di quella giunta risulta evidentecome nell'ex struttura ospedaliera dovesseroessere riallocati tutti i servizi territoriali dell'Asl.Atti confermati poi da quelli della Giunta regionaleattuale, dopo l'insediamento della presidenteMarini e dalle opere che domani inauguriamo". Siriferisce all'inaugurazione, domani, sabato 17marzo, del Centro salute nell'ex struttura ospedaliera,per la quale Buconi esprime “soddisfazioneper un'operazione che darà un contributoimportante al miglioramento dei servizi sanitariofferti sul territorio ed alla rivitalizzazione di unquartiere della città tuderte che, dopo lo spostamentodell'ospedale, rischiava un fortissimo impoverimento"."Non ho invece nessuna notiziadi un'eventuale risposta – aggiunge Buconi - aduna nota formale inviata, mesi fa, al Comune daparte della <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>, nella quale si chiedevadi conoscere gli intendimenti dell'amministrazionecomunale circa la collocazione di servizidi interesse comunale presso l'ex struttura, datoche soltanto il 50 per cento dei metri quadri disponibilisono utilizzati dai servizi sanitari. Tantoè vero che, ancora oggi, la metà circa dell'exospedale, sulla cui destinazione dovrebbe dire lasua il Comune, è inoccupata e non ci sono idee eproposte al riguardo". "Un ringraziamento dovuto– conclude il capogruppo socialista - per illavoro svolto con alacrità va rivolto alla Giuntaregionale, alla direzione dell'Asl e a tutti coloroche hanno collaborato al raggiungimento di questoobiettivo, unitamente ai medici di base chehanno dimostrato sensibilità e andranno a svolgerela loro attività all'interno della struttura".“LIBERE DI PARTORIRE. NEGLI OSPEDALI,NELLE CASE MATERNITÀ E A DOMICILIO” -A TERNI L'INIZIATIVA DELL’ASSOCIAZIONE“NASCERE IN CASA UMBRIA ONLUS” EGRUPPO REGIONALE PRC-FDSPerugia, 16 marzo 2012 – “Dotare anchel’<strong>Umbria</strong> di uno strumento legislativo in grado diriconoscere alle donne la libertà di scelta delluogo del parto, tutelando e difendendo il dirittodi ogni donna con gravidanza fisiologica ad unparto naturale, prestando la massima attenzionealle reali esigenze delle madri che vivonol’esperienza della gravidanza e della nascita nelnostro territorio”. Così il capogruppo regionale diRifondazione comunista–Fds, Damiano Stufara,nell'aprire i lavori del convegno “Libere di partorire.Negli ospedali, nelle case maternità e a domicilio”,in corso a Palazzo Primavera di Terni, haspiegato i motivi per i quali è stata presentata laproposta di legge del gruppo consiliare del Prc-Fds sul “parto naturale”. L’iniziativa è stata organizzatadall’associazione Nascere in casa <strong>Umbria</strong>Onlus, nell’ambito delle iniziative dell’8 marzo delComune di Terni e in collaborazione con il gruppoconsiliare regionale Partito della RifondazioneComunista per la Federazione della Sinistra e larete “Terni Donne”. Stufara, intervenendo insiemealla presidente dell'associazione “Nascerein casa <strong>Umbria</strong>”, Annalisa Tomassucci eall’assessore del Comune di Terni Maria BrunaFabbri, ha evidenziato che “il parto naturale è unevento ricco di implicazioni personali e sociali,pertanto deve essere valorizzata e garantita libertàdi scelta della donna e la qualità dell'esperienzavissuta dalla donna e dal bambino o dallabambina. In quanto processo fisiologico non deveessere trattato come patologia ma assistito inPAG 67


SANITàambienti non medicalizzati e idonei ad evitarequalsiasi tipo di intervento e di disturbo che interferiscacon la sua naturale realizzazione”. Stufaraha poi spiegato che la proposta di legge delPrc intende “garantire a tutte le donne, informateo meno, consapevoli o meno, un percorsonascita, un parto e un post partum in cui la qualitàdell’esperienza vissuta e il benessere psicofisicodella madre e del bambino siano i principiispiratori che orientano tutti i soggetti coinvolti,riconoscendo le innate competenze di madre efiglio nell’evento della nascita e riducendo i livellidi medicalizzazione presenti nella nostra regione;assicurare la libertà di scelta di ogni donna rispettoal luogo del parto, garantendo il rimborsodelle spese sostenute per il parto extraospedaliero”.“Una iniziativa legislativa – ha infine osservatoStufara - che acquista importanza anchealla luce della recentissima presentazione (31gennaio 2012) delle 'Linee guida sul taglio cesareo',predisposte dall’Istituto Superiore di Sanità(in occasione della quale il Ministro della saluteha rilevato che in Italia “il ricorso al taglio cesareoha raggiunto livelli estremamente elevati e,nonostante il problema sia da diversi anni al centrodel dibattito politico-sanitario, non si è ancoraregistrata alcuna significativa inversione di tendenza”)e della decisione presa dallo stesso Ministerodella Salute, pochi <strong>giorni</strong> fa, di affidare aicarabinieri del Nas un'indagine nazionale sul ricorsoeccessivo al parto cesareo negli ospedalipubblici e privati convenzionati, appare urgenteuna riflessione in merito alla realtà sanitaria regionale”.L’assessore Fabbri nel suo intervento disaluto ha detto di condividere e sostenere “pienamentela proposta di legge del gruppo regionalePrc-Fds”. E anche l’associazione “Nascere incasa <strong>Umbria</strong> Onlus” ha valutato positivamente laproposta, spiegando che “affronta non solol’esigenza di garantire il diritto di scelta per ognidonna del proprio luogo del parto, come già assicuratoda anni in altre regioni italiane, ma anchela tutela dell’esperienza della nascita e del rispettodelle raccomandazioni dell’Oms all’internodelle strutture ospedaliere”. Nel dibattito sonointervenuti ostetriche, esponenti di associazioniper il parto domiciliare, docenti universitari, ginecologhe,direttori sanitari e donne che hannoriportato la propria esperienza.VISITE INTRAMOENIA: “TUTTO IL SETTORESARÀ RIFORMATO ENTRO APRILE ATTI-VANDO IL MASSIMO DELLA PARTECIPA-ZIONE” - L'ASSESSORE TOMASSONI ASCOL-TATO IN TERZA COMMISSIONE SUL RECEN-TE TICKETChiamato in audizione dalla terza Commissioneconsiliare di Palazzo Cesaroni, presieduta daMassimo Buconi, l'assessore regionale alla sanitàFranco Tomassoni ha assicurato che l'intero settoredelle viste sanitarie a pagamento in intramoenia,che copre meno del cinque per cento ditutte le prestazioni, sarà riformato entro aprilefissando tetti minimi e massimi a carico dei cittadini.Sull'argomento, oggetto di critiche per ilrecente aumento del 29 per cento del ticket acarico dei cittadini che ne usufruiscono, ha ribaditola sua assoluta contrarietà il consigliere diFare Italia Franco Zaffini annunciando la presentazionedi una mozione da discutere in <strong>Consiglio</strong>regionale.Perugia 19 marzo 2012 – E' intenzione dellaGiunta regionale riorganizzare l'intero settoredelle visite sanitarie specialistiche in intramoenia,fissando tariffari minimi e massimi per i cittadiniutenti, riportandole tutte all'interno dellestrutture pubbliche con un provvedimento diriforma, pronto entro aprile che sarà sottopostoal massimo del confronto e della partecipazione,a partire da quello della terza Commissione e alpreventivo ascolto delle varie categorie interessate.Lo ha detto a Palazzo Cesaroni l'assessoreregionale alla sanità Franco Tomassoni, invitatoin audizione a spiegare in terza Commissionegenesi e sviluppi del provvedimento relativo all'aumentodel 29 per cento del costo delle stessevisite private, concordate dalla <strong>Regione</strong> con iprofessionisti che operano negli ospedali pubblici<strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong>. Ricostruendo l'iter seguito, Tomassoniha spiegato che la decisione di agire sullaintramoenia, piuttosto che con un ticket sullecertificazioni relative al lavoro ed alla prevenzione,o sull'aumento di 2-3 euro a ricetta esteso atutti, è maturata dopo i rilievi fatti dal Governosulla mancata copertura di 3milioni e 800milaeuro, come quota dovuta alla compartecipazionedei cittadini, ma non assicurata dal ticket in basea fasce di reddito che l'<strong>Umbria</strong> intese autonomamenteapplicare a luglio, rifiutandosi di colpiretutti con 10 euro a ricetta. Tomassoni ha ancheprecisato che “le visite in intramoenia - circa140mila ogni anno, ma meno del cinque per centodel totale delle prestazioni sanitarie - non favorisconoi professionisti privati anche perchéalcuni hanno già provveduto ad abbassare il tariffarioconvenzionato e non incidono sui flussiverso altre regioni”. Contro il provvedimentospiegato dall'assessore si è di nuovo espressa laminoranza. In particolare il consigliere di FareItalia Franco Zaffini ha annunciato la presentazionedi una mozione per chiederne il ritiro. Agiudizio di Zaffini, che ha sollevato dubbi anchesulla legalità dell'atto, “ricorrono alle visite intramoeniatutti i cittadini e non solo quelli ricchi,per cui sarebbe stato sufficiente un ticket di 2euro a ricetta per raggiungere o stesso risultato”.Con riferimento ad una precedente interrogazionedello stesso Zaffini sull'eccessivo ricorso dipazienti umbri alle prestazioni convenzionate diun Istituto privato, il Cesalpino di Terontola inToscana, Tomassoni ha anticipato che lunedìprossimo 26 marzo verrà firmata fra le due Regioniuna convenzione sulla riduzione dell'attualenumero di prestazioni con la fissazione di untetto massimo da non superare. La necessità dipoter disporre di più dati relativamente al costodei servizi sanitari, dei ticket e delle convenzioniPAG 68


SANITàesterne è stata sollecitata sia da Paolo Brutti(Idv) che dal presidente della Commissione MassimoBuconi che ha chiesto all'assessore di coinvolgerela stessa Commissione sull'intero processodi riforma.“NON RISPETTATA LA LEGGE CHE IMPONELA PUBBLICAZIONE DEI CURRICULA DEIDIRIGENTI MEDICI DELLE ASL” - CIRIGNO-NI (LEGA NORD) DENUNCIA L'IRREGOLA-RITÀ E CHIEDE RISPOSTA ALL'INTERROGA-ZIONE DI 9 MESI FAIl capogruppo della Lega Nord a Palazzo Cesaroni,Gianluca Cirignoni, denuncia la mancata applicazionedi quanto previsto dalle “Norme inmateria di trasparenza della pubblica amministrazione”(legge 69/2009) relativamente all'obbligoper la pubblica amministrazione, Asl comprese,di pubblicare nel proprio sito internet tuttauna serie di dati, compreso il curriculum vitae,riguardanti i dirigenti e le posizioni organizzative.Per Cirignoni si tratta di “una situazione inaccettabileche getta discredito e sfiducia nella sanitàregionale e che legittima il sospetto che tra queglioltre 680 medici per cui non è disponibile ilcurriculum si nascondano millantatori e soggettiche esercitano la professione medica senza avernetitolo”.Perugia, 20 marzo 2012 - “Il sistema sanitarioumbro ha rispettato solo parzialmente quantodisposto dalle Norme in materia di trasparenzadella pubblica amministrazione (articolo 21, legge69/2009) in merito all'obbligo per la pubblicaamministrazione, Asl comprese, di pubblicare nelproprio sito internet tutta una serie di dati, compresoil curriculum vitae, riguardanti i dirigenti ele posizioni organizzative”. Lo denuncia il capogruppodella Lega Nord a Palazzo Cesaroni, GianlucaCirignoni, facendo riferimento alla normativaentrata in vigore 3 anni fa. Cirignoni rileva chel'interrogazione a risposta scritta presentata “novemesi orsono all'assessore alla sanità non haavuto risposta e probabilmente giace dimenticatain qualche cassetto, trascurata come l'applicazionedella legge ‘69/2009’ e come il diritto deicittadini di conoscere dove, come e quando sisono laureati i medici che li hanno in cura. Atutt'oggi – evidenzia il consigliere regionale - nonsono disponibili online i curricula di più di 680degli oltre 2400 medici con qualifica di dirigentidella sanità regionale. Per l'Asl1 non sono disponibili97 curricula, per l'Asl2 135, per l'Asl 3 81,per l'Asl 4 147; per l'azienda ospedaliera di Perugia80 e per quella di Terni 140: una situazioneinaccettabile che getta discredito e sfiducia nellasanità regionale e che legittima il sospetto chetra quegli oltre 660 medici per cui non è disponibileil curriculum si nascondano millantatori esoggetti che esercitano la professione medicasenza averne titolo. Sarà nostra cura – concludeCirignoni - segnalare ufficialmente alla Procuradella repubblica questa strana situazione auspicandoche vengano esperite indagini mirate atutela della salute degli umbri”.TOSSICODIPENDENZE: “INACCETTABILE LOSMANTELLAMENTO DELLA COMUNITÀ DICITTÀ DELLA PIEVE DA PARTE DEL COMUNEDI ROMA”– PER STUFARA (PRC-FDS) “COSÌSI DISTRUGGONO PROFESSIONALITÀ E PO-STI DI LAVORO”Perugia, 20 marzo 2012 - “La decisione del Comunedi Roma di porre fine alla gestione operatadalla Cooperativa sociale ‘Il Cammino’ della Comunitàdi tossicodipendenza di Città della Pieve,costituisce un'ingiustizia senza precedenti, chedanneggia allo stesso tempo i residenti dellacomunità, privati di colpo delle necessarie figuredi riferimento, e gli operatori, che dal 1 aprile siritroveranno senza lavoro”. Così il capogrupporegionale Prc-Fds Damiano Stufara che sottolineacome tale provvedimento, “oltre a caratterizzarsiper l'assoluta assenza di trasparenza, determineràcon tutta evidenza degli effetti negativi sultessuto occupazionale regionale. E ciò – aggiunge- è reso ancora più odioso dal fatto che l'esperienzatrentennale di Città della Pieve rappresentaun'eccellenza che non si può certo improvvisare,ma che richiede una paziente opera dicostruzione sotto il profilo delle relazioni con lecomunità locali”. L’esponente di Rifondazionecomunista si augura che il Comune di Roma rivedale proprie scelte, che “purtroppo appaionodettate da logiche politiche piuttosto che da valutazionisul merito dei servizi. A riprova di questaconsiderazione c’è l'esclusione degli enti ‘storici’che gestiscono i servizi per le dipendenzedall'esito del bando indetto dall'Agenzia Capitolinaper le tossicodipendenze. Invitiamo quindi laGiunta regionale – conclude Stufara - a valutarela possibilità di intraprendere delle azioni neiconfronti del Comune di Roma per la tutela deilavoratori della Comunità di Città della Pieve che,come tutti gli ‘epurati’ dell'amministrazione cittadinadi Roma, meritano qualcosa di più dellasemplice solidarietà”.TICKET INTRAMOENIA: “NON ESISTE AL-CUN PRECEDENTE IN NESSUN’ALTRA RE-GIONE” – PER ZAFFINI (FARE ITALIA) “E’FALSO QUANTO DICHIARATODALL’ASSESSORE TOMASSONI”Il consigliere Franco Zaffini (Fare Italia) critical'assessore regionale alla sanità, Franco Tomassoni,per le dichiarazioni rilasciate in TerzaCommissione in merito all’introduzione del ticketper l’intramoenia. Per Zaffini quanto riferito daTomassoni “è falso”, dato che quanto deliberatoda Toscana ed Emilia Romagna non avrebbeanalogie con le scelte operate dell'Esecutivo diPalazzo Donini.Perugia, 20 marzo 2012 - “E’ falso quanto dichia-PAG 69


SANITàrato dall’assessore Tomassoni riguardo la corrispondenzatra il provvedimento adottatodall’Esecutivo sull’introduzione del ticket perl’intramoenia e quanto deliberato dalle RegioniEmilia Romagna e Toscana sullo stesso argomento”.Lo sostiene il consigliere Franco Zaffini, facendoriferimento alla seduta della Terza Commissione(http://goo.gl/CQZju) in cui il titolaredella sanità ha affermato che l’<strong>Umbria</strong> non è lasola <strong>Regione</strong> ad aver deliberato la tassazionesulle prestazioni professionali in regime di intramoeniaper far quadrare i conti della sanità”.“Se per la Toscana si può parlare di un provvedimentoappena simile ma con importi di granlunga inferiori – spiega Zaffini – quanto deliberatodall’Emilia Romagna è completamente diversoperché riguarda l’adeguamento del tariffario delleprestazioni in intremoenia, peraltro concertatocon le rappresentanze dei medici, che incide sulconseguente incremento della quota fissa trattenutadall’azienda”. Secondo Zaffini “è gravenon solo che l’assessore abbia riferito in Commissionenotizie non veritiere, ma che abbia addiritturaammesso che l’entità della tassazione al29 per cento sia stata stabilita, dopo i rilievi delMinistero, per i colmare i 3,6 milioni di euromancanti all’appello perché i conti sul gettito deiticket, predisposti dalle strutture regionali, nontornavano. A far quadrare i conti così – concludeil consigliere di Fare Italia – siamo tutti bravi,non servono né fior di dirigenti appositamentepagati né assessori votati al martirio come SanSebastiano, se c’è qualcuno ‘martoriato’ sono icittadini che si ritrovano a spendere quasi il trentaper cento in più per una visita specialistica, inuna <strong>Regione</strong> dove le liste d’attesa costringono atrovare soluzioni alternative e troppo spessopersino fuori regione”.COMMISSIONE PARLAMENTARE AFFARI SO-CIALI: “CON IL NUOVO TESTO DEL 'GOVER-NO CLINICO' EMERGONO DUBBI SULLACORRETTEZZA DELLA GESTIONE E DELLENOMINE DELLA SANITÀ UMBRA” - NOTA DILIGNANI MARCHESANI (PDL)Perugia 21 marzo 2012 - “L'iter parlamentare èancora sicuramente lungo, anche alla luce dellenumerose Commissioni che hanno competenzasul testo, ma l’approvazione in CommissioneAffari Sociali del nuovo testo sul 'Governo clinico'fa emergere numerosi interrogativi sulla correttezzadella gestione e delle nomine della Sanitàumbra”. Così il consigliere regionale del PdL,Andrea Lignani Marchesani per il quale “emergonointerrogativi sulla recente delibera n. 101dello scorso 6 febbraio riguardante i 'Dipartimentidi Prevenzione', oltre che sull'annosa questionedegli ormai famosi ‘15 septies’, incarichi meglioretribuiti e conferiti allegramente nella vicenda'sanitopoli' con nomine dirette del Direttore generale.In particolare – precisa Lignani - l’articolo5 del testo licenziato dalla Commissione dellaCamera stabilisce criteri stringenti sulla selezioneper ricoprire il ruolo di struttura complessa e perla nomina del responsabile di struttura semplice,escludendo tassativamente per dette finalità ilricorso a soggetti che ricoprano incarichi ‘ex articolo15 septies’”. “In questo contesto – spiegaLignani – emerge, in tutta evidenza, chel’individuazione contro ogni norma-quadro deicosiddetti coordinatori dei Dipartimenti di Prevenzioneè al limite della normativa (anche senon ancora in vigore) e far procedere le Asl in talsenso entro il 31 marzo rappresenta una forzaturadall’evidente sapore clientelare. La Giuntaregionale - conclude - sospenda pertanto la deliberain oggetto e riapra un confronto serio inAula e con le parti sociali interessate”.“DAI CONTROLLI DEI NAS SULLE CASE DIRIPOSO EMERGE UN QUADRO PREOCCU-PANTE” - CIRIGNONI (LEGA NORD), CONUNA INTERROGAZIONE, CHIEDE ALL'ESE-CUTIVO REGIONALE DI “FARE PIENA LUCE”Il capogruppo regionale della Lega nord, GianlucaCirignoni, annuncia la presentazione di unainterrogazione a risposta scritta mirata a “sollecitarel'intervento della Giunta regionale ed a conoscerese e come l'assessorato regionale si siaattivato per monitorare il rispetto delle normativee la qualità dei servizi offerti agli anziani nellestrutture ricettive umbre”. Facendo riferimento airisultati dei controlli de Nas sulle strutture peranziani, Cirignoni parla di “situazione allarmanteper l'<strong>Umbria</strong>” e chiede che “ai sopralluoghi a sorpresadella commissione parlamentare d'inchiestasi uniscano anche i controlli e le verifichedella <strong>Regione</strong> sulle Residenze sanitarie assistenzialie della Guardia di Finanza sui medici inadempienti”.Perugia, 22 marzo 2012 - “Dai risultati dei controllia livello nazionale esperiti dai Carabinieridel Nas nel biennio 2010/2011 su case di riposoe residenze sanitarie assistenziali emerge unquadro umbro preoccupante e inaccettabile, sulquale auspico che la Giunta vorrà fare piena luce”.Lo afferma il capogruppo regionale dellaLega nord, Gianluca Cirignoni, annunciando lapresentazione di una interrogazione a rispostascritta mirata a “sollecitare l'intervento dellaGiunta regionale ed a conoscere se e come l'assessoratoregionale si sia attivato per monitorareil rispetto delle normative e la qualità dei serviziofferti agli anziani nelle strutture ricettive umbre.In particolare – spiga Cirignoni - chiedo che venganomessi in atto controlli urgenti dell'assessoratoregionale sulle residenze sanitarie assistenzialiche sono sottoposte dalla legge ad un regimedi accreditamento e autorizzazione di competenzadella Giunta la quale, anche per tramite leAsl, deve verificare l'adeguamento e la permanenzadei requisiti di accreditamento e autorizzazione”.Cirignoni mette in evidenza che “anche inpresenza di una sola violazione delle norme chegarantiscono il benessere dei nostri anziani nellePAG 70


SANITàcase di riposo si dovrebbe intervenire con solerziaed efficacia. La situazione in <strong>Umbria</strong> appareallarmante (http://goo.gl/Iy699) perché un terzodei provvedimenti di chiusura delle residenzesanitarie assistenziali comminato a seguito deicontrolli riguarda strutture umbre. Anche il datorelativo alle strutture ricettive per anziani è preoccupanteperché un quinto dei provvedimenti dichiusura riguarda case di riposo della nostra regione”.Il capogruppo leghista a Palazzo Cesaronirimarca infine che “tra i reati contestati dai Carabinieridel Nas nel corso dei controlli vi è anchequello dell'esercizio abusivo della professionemedica sul quale spero vengano attivate indaginispecifiche in <strong>Umbria</strong>, dato che nonostante unalegge dello stato del 2009 lo preveda espressamenteben 660 medici dipendenti delle aziendesanitarie umbre non hanno fornito all'Asl per lapubblicazione online il loro curriculum vitae. Unairregolarità su cui peraltro ho recentemente presentatouna interrogazione(http://goo.gl/EvwYG). Auspico quindi che aisopralluoghi a sorpresa della commissione parlamentared'inchiesta si uniscano anche i controllie le verifiche della <strong>Regione</strong> sulle residenze sanitarieassistenziali e della Guardia di Finanza suimedici inadempienti”.OSPEDALI: “NECESSARIA UNA STRUTTURAUNITARIA DELLA SANITA' NELLA CONCATERNANA, CHE ACCOLGA ANCHE LE ISTAN-ZE DI NARNI E AMELIA” - INTERVENTO DELPRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE,EROS BREGAAlla luce dei risultati del sondaggio promosso etenuto dal Comitato cittadino per la difesa deilivelli ottimali di assistenza e per il rilancio delleattività sanitarie nella comunità ternana, il presidentedel <strong>Consiglio</strong> regionale Eros Brega, affermache “per mantenere e rafforzare gli alti livelli diprofessionalità raggiunti dall'Azienda ospedalieradi Terni è necessario uno sforzo congiunto intutto il territorio, senza aprire tensioni, affinchési realizzi una struttura baricentrica che, raccogliendoanche le istanze di Narni e Amelia, sappiadifendere il buon lavoro svolto fino ad ora,risponda ai bisogni dei cittadini e sia appetibileanche all'utenza di fuori regione”.Perugia, 22 marzo 2012 - “Alla soglia di cambiamentiepocali per l'<strong>Umbria</strong>, anche sul frontedella sanità, è necessario un confronto serio,sereno, obiettivo e rispettoso di tutte le legittimeaspettative in campo, sugli ospedali nel territorioternano”. E' quanto sollecita il presidente del<strong>Consiglio</strong> regionale Eros Brega alla luce dei risultatidel sondaggio promosso e tenuto dal Comitatocittadino per la difesa dei livelli ottimali di assistenzae per il rilancio delle attività sanitarienella comunità ternana. Dalle risposte al questionarioemergono le perplessità rispetto a unpiano di ristrutturazione dell'attuale ospedaleSanta Maria e la richiesta di realizzare una nuovastruttura. “Il comitato – commenta Brega –manifesta una serie di perplessità e di interrogativi(http://goo.gl/Vzmn0) che meritano di essereapprofonditi senza pregiudiziali né strumentalizzazioni.Credo, infatti – aggiunge il presidentedel <strong>Consiglio</strong> - che sia condivisibile e meriti unapprofondimento da parte di tutti i soggetti interessati,la proposta di lavorare intorno a un progettoglobale e coordinato che, superando leposizioni di campanile, e tenendo nella giustaconsiderazione le aspettative dei territori di Narnie Amelia (per troppo tempo illusi) rilanci nelcomplesso la sanità ternana. Se si vogliono manteneree rafforzare gli alti livelli di eccellenza e diprofessionalità che l'azienda ospedaliera di Terniha raggiunto in questi anni – continua Brega – ènecessario uno sforzo congiunto in tutto il territorio,senza aprire tensioni, affinché si realizziuna struttura baricentrica che, raccogliendo anchele istanze di Narni e Amelia, sappia difendereil buon lavoro svolto fino ad ora, sappia rispondereai bisogni dei cittadini e sia appetibile ancheall'utenza di fuori regione”. “Per questo ritengoche sia fondamentale il confronto – aggiunge ilpresidente del <strong>Consiglio</strong> – e che le forze politichee istituzionali si impegnino affinché i 240milaabitanti del Ternano non siano divisi da localismima si lavori tutti in un'unica direzione a favore diun progetto unico e complessivo per il rilanciodella sanità della Conca. Oggi, infatti, si è chiamatia compiere delle scelte importanti che metterannouna seria ipoteca sul futuro: sbagliaresignificherà non poter tornare più indietro. In unmomento di grave difficoltà, dove investire ancheun singolo euro richiede maggiore oculatezza eintelligenza, non ci si possono permettere passifalsi, specie in un settore come quello della sanità.Un settore che per troppo tempo, a torto –sottolinea Brega - è stato considerato da qualcunoun serbatoio di consensi e questo ha compromessola possibilità di definire un progettocomplessivo, unitario ed efficace negli anni. Pertanto,è arrivata l'ora di mettere da parte gliinteressi spiccioli, l'attaccamento a certe nicchieal fine di mantenere determinate posizioni acquisitenel tempo, per perseguire, al contrario, l'interessealto e generale del bene comune e deicittadini. E' con le scelte, infatti, che si deve guadagnareil consenso e la fiducia della gente.L'appello dunque – conclude il presidente del<strong>Consiglio</strong> – è quello a ragionare con serietà eserenità, sgombri da pregiudizi, a un'idea unitariadi sanità nella Conca ternana, credibile e valida,per poi attuare scelte oculate e responsabili”.VISITE SANITARIE INTRAMOENIA “RITI-RARE L'AUMENTO DEL 29 PER CENTO E A-PRIRE UN TAVOLO CON I MEDICI” - MO-ZIONE DI ZAFFINI (FARE ITALIA) E MONA-CELLI (UDC): “SI TRATTA DI UNA TASSAILLEGITTIMA SUI CITTADINI”Con una mozione da discutere in Aula giovedìprossimo Franco Zaffini, consigliere regionale diPAG 71


SANITàFare Italia, propone di ritirare l'aumento del 29per cento disposto dalla Giunta regionale sullevisite Intramoenia. Sul testo della mozione, sottoscrittaanche da Sandra Monacelli (Udc), siafferma che l'atto è illegittimo, perché avrebbedovuto essere deciso con legge e non con unadelibera di Giunta non concordata con le organizzazionidei medici; colpisce i cittadini come unatassa aggiuntiva e potrebbe determinare un esododi pazienti verso i medici privati o nelle regioniconfinanti, proprio per evitare il maggior costodel servizio al quale di norma si rivolgono utentialle prese con seri problemi di salute e con itempi lunghi delle liste di attesa.Perugia, 22 marzo 2012 – “Il provvedimento concui la Giunta ha deciso di tassare del 29 per centole visite specialistiche intramoenia deve essereritirato, perché vessatorio nei confronti dei cittadinied espone la <strong>Regione</strong> e le sue finanze al rischiodi dover soccombere ai già numerosi ricorsipresentati da medici e rappresentanti di categoria”.Così il consigliere regionale di Fare ItaliaFranco Zaffini giustifica spiega la sua articolatamozione, sottoscritta anche da Sandra MonacelliUdc, e che verrà discussa giovedì prossimo inAula. Dopo aver rilevato che da più parti il provvedimentoè stato “criticato aspramente sotto ilprofilo della sua opportunità politica e sociale, edella stessa legittimità”, Zaffini fa la seguenteriflessione: “Posto che in un momento di crisicome quello che stiamo vivendo è giusto che leRegioni compartecipino in maniera adeguata allaspesa sanitaria, l’<strong>Umbria</strong> avrebbe potuto recuperarela cifra, peraltro ragionevole, indicata dalministero in circa dieci milioni di euro”, in diversimodi rispettando comunque i principi di equità”.Nel merito Zaffini fa l'esempio di “un ticket minimosulle ricette degli utenti non esenti – il 25per cento del totale - che si sarebbe tradotto intre euro in più, anziché in una una ‘tassa’ di 50-60 euro sulle visite specialistiche alle quali siricorre, in presenza di possibili patologie gravi oper evitare i tempi biblici delle liste d’attesa”. Agiudizio di Zaffini, il provvedimento varato dallaGiunta presenta due evidenti aspetti di illegittimità:“viola l’art. 23 della Costituzione che imponeche gli atti di regolamentazione delle prestazioniprofessionali debbano avere valore di norma,non di semplice natura provvedimentale”;risulta incongruo in quanto “la Pubblica Amministrazionepuò introdurre legittimamente una tassa,solo sui servizi erogati dal sistema sanitarioregionale (Ssr), ma non sulla prestazione professionaleprivata in regime di intramoenia che, atutti gli effetti, è sanità specialistica privata puressendo convenzionata”. “E’ evidente – aggiungeZaffini – che il balzello sull’intramoenia rischia dicompromettere l’esistenza stessa di questo tipodi prestazioni e che una tassa così incisiva, inprimo luogo, spingerà i cittadini a rivolgersi consempre maggiore frequenza al servizio privatonon convenzionato, o peggio ancora, al serviziofuori regione andando ad incidere sulla mobilitàpassiva, successivamente porterà i medici adoptare per la libera professione in extramoeniache non è sottoposta a questo ulteriore oboloobbligatorio. La cosa, peraltro – osserva il consigliere– sarebbe anche legittima da parte deiprofessionisti, visto l’atteggiamento affatto partecipativodella Giunta che ha notificato ai dirigentimedici la circolare di applicazione dellatassa soltanto il 23 febbraio, con decorrenza 27febbraio, nonostante la delibera fosse esecutivadal 9 gennaio”. “Con questa mozione – concludeZaffini – la partita dell’intramoenia arrivanell’Aula del <strong>Consiglio</strong> regionale come avrebbedovuto fare dall’inizio, trattandosi di un provvedimentoche mette pesantemente le mani nelletasche degli umbri, auspico dunque che il buonsenso prevalga sulle fazioni con un’approvazioneconvinta dell’atto, costituendo così il presuppostoper l’unica mossa saggia che può fare adesso laGiunta: ritirare il provvedimento e riconsiderarecomplessivamente l’intera materia delle prestazionilibero professionali della sanità regionale diconcerto con le rappresentanze dei medici”.VISITE INTRAMOENIA “RIVEDERE UN AU-MENTO CHE PENALIZZA IL SERVIZIO PUB-BLICO E AVVANTAGGIA I PRIVATI; APRIREUN CONFRONTO SU TUTTE LE PRESTAZIONIPROFESSIONALI” - MOZIONE DI MARIAROSI E INTERO PDLPerugia 23 marzo 2012 – La Giunta regionaleriveda il provvedimento con cui ha aumentatodel 29 per cento il costo delle visite medicheintramoenia, per evitare ulteriori oneri sui cittadiniutenti e per non far perdere competitività alservizio sanitario regionale. Subito dopo apra untavolo di confronto con tutti i soggetti interessati,allo scopo di riconsiderare complessivamentel'intera materia delle prestazioni professionalidella sanità regionale. La duplice richiesta è contenutain una mozione urgente, presentata daMaria Rosi, consigliere regionale del Pdl a nomedell'intero gruppo. Nel testo del documento, dasottoporre al dibattito ed al voto dell'Aula, siricostruisce l'intera vicenda che ha avuto originenel luglio scorso, quando il Governo di allorasancì di di fatto “la cessazione del concorso delloStato nella copertura del costo delle prestazionidi assistenza specialistica ambulatoriale per gliassistiti non esenti”. Alla conseguente disposizionealle Regioni di applicare una quota fissa di10 euro a ricetta, per recuperare le somme mancanti,calcolate per l'<strong>Umbria</strong> in una prima fase in3,7 milioni di euro e successivamente in 10,7, la<strong>Regione</strong> – si afferma nel testo – è stata costrettaa tornare sulla decisione, rivelatasi insufficiente,di far pagare solo un ticket, per fasce di redditoai cittadini non esenti, introducendo il nuovoaumento del 29 per cento sulle visite intramoenia.Una scelta, si afferma nel documento, “rivelatasiuna tassa vera e propria che grava sullefasce più deboli; decisa senza valutare possibilisoluzioni alternative e senza alcuna intesa o confrontocon le con le parti sociali e con i medici”.PAG 72


SANITàGli stessi medici che hanno scelto il rapporto dilavoro pubblico esclusivo - si argomenta - “sonoiniquamente penalizzati rispetto ai colleghi chefanno attività privata vera e propria extramoenia,mentre la <strong>Regione</strong> rischia di subire una forteriduzione delle prestazioni in ambito ospedaliero,a tutto vantaggio dei liberi professionisti”.EX OSPEDALE CITTA’ DI CASTELLO: “PRON-TA INTERROGAZIONE E MOZIONE PER RE-CUPERO E MESSA IN SICUREZZA” - DOTTO-RINI (IDV): “I COMUNI DI FOLIGNO, GUB-BIO E PERUGIA HANNO GIÀ RISOLTO ILPROBLEMA”Il capogruppo regionale dell'Italia dei Valori, OlivieroDottorini ha presentato una interrogazionee una mozione relative al recupero e alla messain sicurezza dell'ex ospedale di Città di Castello.“I Comuni di Foligno, Gubbio e Perugia – fa notare- hanno già risolto il problema delle struttureospedaliere dismesse, mentre in 12 anni Città diCastello non ha mai presentato un progetto direcupero”. Nell'auspicare “un impegno corale”,Dottorini dopo aver puntato il dito sul primo cittadinodel Comune tifernate Luciano Bacchetta,per alcune sue affermazioni, chiede, con l'interrogazione,l'impegno concreto della <strong>Regione</strong> ad“evitare il degrado in cui versa l’ex ospedale”,mentre con la mozione impegna la Giunta a “istituireun tavolo tecnico-istituzionale per elaborarele possibili soluzioni per il recupero della vecchiastruttura”.Perugia, 23 marzo 2012 - “La sfrontatezza delsindaco Bacchetta dà la misura dello spessorepolitico e istituzionale del personaggio e spiega imotivi per cui Città di Castello stia vivendo unodei peggiori periodi di decadenza della sua storia.Rimaniamo convinti che solo uno sforzo coraledelle forze sociali, politiche e istituzionali dellacittà potrà tentare di trovare una soluzione per lavicenda dell’ex Ospedale, e non solo per quella”.Il capogruppo regionale di Italia dei Valori, OlivieroDottorini, replica così ad alcune affermazionidel sindaco di Città di Castello, LucianoBacchetta e aggiunge: “Sarebbe interessantecapire come mai i Comuni di Foligno, Gubbio ePerugia sono riusciti a risolvere, seppure nonsempre in maniera soddisfacente, il problemadelle strutture ospedaliere dismesse, avanzandoproposte alla <strong>Regione</strong> e evitando così il degradoe l’abbandono. Non si comprendono i motivi percui l’amministrazione tifernate in 12 anni non siastata in grado di elaborare neppure una propostada sottoporre alla Giunta regionale”. “Avevoprovato – ricorda Dottorini - a stemperare glianimi e a passare sopra le gravi responsabilitàdell’Amministrazione comunale di Città di Castellosullo stato di degrado che vive il vecchio O-spedale. Lo avevo fatto per tentare di spiegareche senza un’azione corale Città di Castello saràcostretta a proseguire in un declino che apparesenza fine e che tutti rischiamo di pagare moltocaro. Ma evidentemente Bacchetta preferiscefare da solo. E’ una scelta, ne prendiamo atto.Non sarà questo atteggiamento – assicura Dottorini- a farci abbandonare la ricerca tenace di unriscatto per la città. Abbiamo già presentato unanuova interrogazione agli assessori regionaleGianluca Rossi (bilancio) e Silvano Rometti (urbanistica),competenti in materia, in cui chiediamoun impegno concreto della <strong>Regione</strong> per evitareil degrado in cui versa l’ex Ospedale. Lo avevamogià fatto a gennaio del 2010 – ricorda Dottorini- e in quella occasione fu l’assessore VincenzoRiommi a ricordarci che il Comune di Cittàdi Castello, al contrario di altri Comuni, non hamai presentato proposte alla <strong>Regione</strong> e non si èavvalso neppure della legge 14 che consente alleamministrazioni locali di acquisire le vecchiestrutture ospedaliere. Adesso – fa sapere il capogrupporegionale IdV - oltre all’interrogazione,abbiamo predisposto una mozione che impegnala Giunta a istituire un tavolo tecnicoistituzionaleper elaborare le possibili soluzioniper il recupero della vecchia struttura”. “Parallelamente– scrive ancora Dottorini - la <strong>Regione</strong>dovrà eseguire una nuova perizia estimativa emettere in atto tutte le misure urgenti che servanoa garantire la sicurezza dell’immobile acontenere i possibili danni provocati da degradoe incuria. Chiederemo la firma della mozione –continua - a tutte le forze politiche, in modo dasgombrare il campo da qualsiasi possibile strumentalizzazione,evitando che qualcuno possacontinuare a sparare sul mucchio, tanto a Perugiail suo partito fa altro. La vicenda è troppoimportante per essere lasciata nelle mani di Bacchetta”.“I fatti, com’è noto, sono argomentitestardi – sottolinea il capogruppo IdV -. La proterviadei sindaci non ci ha impedito in questianni di salvare i corsi alla scuola Bufalini o direalizzare il marchio del mobile in stile. Invitiamodunque il Sindaco Bacchetta a maggiore sobrietàe decoro istituzionale – conclude Dottorini -, tuttedoti e pregi che un amministratore di lungo,anzi lunghissimo, corso come lui dovrebbe conoscere,almeno per sentito dire”.“RIDUZIONE DEI PUNTI NASCITA SENZANASCONDERSI DIETRO CRITERI NUMERICIE REGISTRAZIONE DEI NUOVI NATI NELCOMUNE DI RESIDENZA” – NOTA DI MONA-CELLI (UDC)Il capogruppo regionale dell’Udc, Sandra Monacelli,interviene su due questioni legate fra loro eriguardanti: la riduzione dei punti nascita in <strong>Umbria</strong>(“inevitabile, ma da effettuarsi senza nascondersidietro meri criteri numerici)”, e la facoltàdi poter registrare i nuovi nati nel comunedi residenza dei genitori “a salvaguardia dell'identitàdelle nostre città”. Su questo problemaMonacelli ha presentato una mozione nel 2010 ene sollecita la discussione in Aula.Perugia, 26 marzo 2012 - “La singolare, quantoPAG 73


SANITàeclatante, protesta del sindaco di Assisi sullachiusura del punto nascita del nosocomio dellacittà serafica mette al centro del dibattito politicodue argomenti sui quali la Giunta non può e nondeve fare spallucce, ma aprire finalmente unconfronto serio in sede di <strong>Consiglio</strong> regionale”.Così il capogruppo regionale dell’Udc, SandraMonacelli che nel rilevare come la chiusura dialcuni punti nascita nella regione <strong>Umbria</strong> appaia“inevitabile”, suggerisce che essa dovrà essereeffettuata “senza nascondersi dietro meri criterinumerici”. Secondo l’esponente dell’Udc, la questionedella razionalizzazione dei “punti nascita”dovrà entrare a far parte “a pieno titolo dellariforma complessiva della sanità regionale, tantissimevolte annunciata, ma finora neanche discussa,e tenendo conto delle singole peculiaritàche caratterizzano gli ospedali umbri”. Monacellipone anche il problema riguardante “la facoltàdi poter registrare i nuovi nati nel comune diresidenza dei genitori a salvaguardia dell'identitàdelle nostre città. Una questione strettamentelegata alla chiusura dei diversi punti nascita checomporta la concentrazione dei parti in pochestrutture”. Rispetto a ciò, il capogruppo Udc ricordache, in seguito alla chiusura dei primi repartidi ostetricia, nel luglio 2010, aveva presentatouna mozione con la quale si intendeva impegnarela Giunta regionale ad attivarsi presso ilGoverno nazionale “affinché facesse proprie leiniziative normative utili a ripristinare il naturalecollegamento tra territorio di appartenenza esingole nascite. Si invitava altresì la Camera deiDeputati ed il Senato della Repubblica a darerapido seguito all'iter legislativo concernente leproposte di legge in materia di registrazione dellenascite nel comune di residenza dei genitori”.Monacelli sottolinea, però, che in questi 20 mesi“la Conferenza dei capigruppo non ha ritenutoopportuno portare questa mozione all'attenzionedell’Assemblea. In data odierna, pertanto, hoinviato una lettera di sollecito al presidente del<strong>Consiglio</strong> regionale affinché si affronti quantoprima in Aula questo argomento, particolarmentesentito dai cittadini umbri, così da tutelare il dirittodel nascituro al riconoscimento del luogo diorigine della propria famiglia”. “E' fondamentale– conclude Monacelli - che questi due aspetti(chiusura dei punti nascita e salvaguardia dell'identità)viaggino di pari passo, facendo sì chealla razionalizzazione e all'evoluzione del sistemasanitario regionale si accompagni una richiesta direvisione della normativa nazionale, così da tutelareil diritto della persona al riconoscimento delluogo di origine della propria famiglia”.TICKET INTRAMOENIA: “GRAVI PROFILI DIILLEGALITA’” - ZAFFINI (FARE ITALIA):“OLTRE AL DANNO DELL’AUMENTO DELLETARIFFE, LA BEFFA DEI RICORSI DA RI-SARCIRE”Il consigliere regionale Franco Zaffini (Fare Italia)ravvisa profili di illegalità nell'introduzionedel ticket del 29 per cento sulle visite specialistichein intramoenia: “se la natura del 'balzello' –sostiene – è quella di una vera e propria tassa,allora ce ne sono molti, a cominciare dalla violazionecostituzionale dell’articolo 23”. Per Zaffininel <strong>Consiglio</strong> regionale di giovedì prossimo,quando si discuterà della mozione da lui presentata(con la quale chiede di revocare in autotutelail provvedimento, ndr) e sottoscritta anche daSandra Monacelli, l'Assemblea sarà chiamata adecidere “se lasciare che la <strong>Regione</strong> paghil’impreparazione di chi l’amministra, lasciando invigore un provvedimento palesemente illegale,oppure provvedere alla sua tutela approvandol’atto che impegna la Giunta a ritirare il provvedimentoin via cautelativa”.Perugia, 27 marzo 2012 - “L’introduzione delticket del ventinove per cento sulle visite specialistichein intramoenia è un atto illegale perché èla stessa definizione di ‘ticket sanitario’ a nonessere riferibile a prestazioni professionali di tipoprivato, quali, appunto, quelle in regime di intramoeniache si erogano in convenzione con leaziende, ma mantengono natura privatistica,tant’è vero che tali professionalità vengono esercitatefuori dall’orario di lavoro previstodall’impegno di servizio e in alcuni casi (oltremetà delle prestazioni) addirittura in ambulatoriprivati. Se la natura del balzello, invece, è quelladi una vera a propria tassa, allora di profili diillegittimità ce ne sono molti a cominciare dallaviolazione costituzionale dell’articolo 23, secondocui ogni attività professionale deve essere normatacon legge, non con atti di tipo provvedimentalecome nel caso di una delibera di Giunta<strong>Regionale</strong>”. Lo afferma il consigliere regionaleFranco Zaffini (Fare Italia) in vista del <strong>Consiglio</strong>regionale di giovedì, quando verrà discussa inAula la mozione di cui è primo firmatario, insiemealla collega Sandra Monacelli, che impegnal’esecutivo a revocare in autotutela il provvedimentoe ad aprire di un tavolo di confronto conle rappresentanze dei medici per ripianificaretutta la materia delle prestazioni libero professionalidella sanità. “Gli stessi profili di illegalitàche ho eccepito nel testo della mozione – continuaZaffini – vengono evidenziati anche nei numerosiricorsi al Tar già predisposti e presentatida parte delle rappresentanze dei medici, chegiustamente impugnano il provvedimento dellaGiunta. L’autonomia delle Regioni, infatti – prosegue– non consente alle stesse l’introduzionedi nuove imposte se non hanno come presuppostouna Legge dello Stato, situazione che evidentementenon si è verificata nel caso dell’eserciziodella professione in regime di intramoenia che,come ogni professione privata, è oggetto di imposizionediretta (Irpef) e indiretta, soggetto cioèal pagamento dell’Iva dalla quale è espressamenteesentata con norma statale. Questo ‘balzello’in salsa umbra – aggiunge Zaffini – sembraquindi voler aggirare l’esenzione dell’Iva con unulteriore aggravio, portando i ‘cittadini – pazienti’a dover sopportare una ‘tassa’ del ventinove perPAG 74


SANITàcento su visite private che sopperiscono alle carenzecroniche del sistema sanitario regionale”.“Con la discussione di giovedì in Aula – secondoZaffini - l’Assemblea è chiamata a decidere selasciare che la <strong>Regione</strong> paghi l’impreparazione dichi l’amministra, lasciando in vigore un provvedimentopalesemente illegale, oppure provvederealla sua tutela approvando l’atto che impegna laGiunta a ritirare il provvedimento in via cautelativa.Non vorremmo – conclude – che oltre aldanno del sostanzioso aumento delle tariffe, siaggiungesse la beffa di dover risarcire, a spesedei contribuenti, tutti i medici che hanno presentatoricorso e tutti i cittadini che, ignari, hannogià pagato”.“QUANTE PRESTAZIONI SPECIALISTICHEAMBULATORIALI E DIAGNOSTICHE SONOSTATE EROGATE DAI MEDICI IN REGIMEISTITUZIONALE E DI INTRAMOENIA NEL2010/2011?” - INTERROGAZIONE DI CIRI-GNONI (LEGA NORD)Il capogruppo regionale della Lega Nord, GianlucaCirignoni ha presentato una interrogazione (arisposta scritta) all'esecutivo di Palazzo Doninicon la quale chiede di sapere “il numero, perogni dipartimento sanitario delle sei aziende regionali,delle prestazioni specialistiche ambulatorialie diagnostiche erogate dai medici in regimeistituzionale e di intramoenia nel biennio2010/2011”. Oltre a ciò, l'esponente del Carrocciointende conoscere “le motivazioni per le qualile aziende sanitarie regionali hanno fino ad oggidisatteso le chiare indicazioni contenute nell'ultimoPiano sanitario regionale non pubblicando,nei propri siti web, con cadenza settimanale, ireport periodici delle attività di intramoenia eistituzionali”.Perugia, 28 marzo 2012 - “Quante prestazionispecialistiche ambulatoriali e diagnostiche sonostate erogate dai medici in regime istituzionale edi intramoenia nel biennio 2010/2011, relativamentead ogni dipartimento sanitario delle 6aziende regionali?”. Lo chiede alla Giunta regionale,attraverso una interrogazione, il capogrupporegionale della Lega Nord, Gianluca Cirignoni.L'atto ispettivo, secondo l'esponente umbro delCarroccio, è necessario “per fare piena luce sulfunzionamento del settore dell'intramoenia dellasanità umbra e sui riflessi negativi che determinasulle liste d'attesa e sui tempi d'attesa per i pazienti”.Cirignoni chiede anche di conoscere “lemotivazioni per le quali le aziende sanitarie regionalihanno fino ad oggi disatteso le chiareindicazioni contenute nell'ultimo Piano sanitarioregionale non pubblicando, nei propri siti web,con cadenza settimanale, i report periodici delleattività di intramoenia e istituzionali, ammessoche li abbiano monitorati, rilevati ed organizzaticome stabilito dal Piano per il contenimento deitempi di attesa in sanità approvato oltre un annoe mezzo fa”. Un altro rilievo del capogruppoleghista riguarda il motivo per cui “nella predisposizionedei report delle liste d'attesa pubblicatinei siti delle aziende sanitarie regionali non sisiano applicate le direttive regionali relative all'omogeneitànel trattamento dei dati, che dovrebbeessere garantita dal sistema informativoregionale, tanto che è difficoltoso e quasi impossibileper un cittadino confrontare tra loro i datidelle aziende sanitarie”. Per Cirignoni “non sipuò più rimandare l'applicazione di regole cheportino trasparenza nell'attività di intramoenianella sanità umbra, sia per l'evidente conflitto diinteressi che fa capo al medico, allo stesso tempodipendente pubblico e libero professionista incointeressenza con l'Asl, sia le ombre che questoconflitto d'interessi getta sulle liste d'attesa. Maanche – conclude - sia per gli esiti dei controllieseguiti sull'intramoenia nella sanità umbra daiCarabinieri nel biennio 2010/2011 e riportati allaCommissione d'inchiesta parlamentare sulla Sanità,dove sono state riscontrate numerose irregolarità”.INTRAMOENIA: “L'INTERO SETTORE SARÀRIORGANIZZATO” - IL CONSIGLIO REGIO-NALE RESPINGE LE DUE MOZIONI SUL RI-TIRO DELL'AUMENTO DEL 29 PER CENTO EL'ASSESSORE ASSICURA “MASSIMA DISPO-NIBILITÀ AL CONFRONTO”Con un duplice voto negativo il <strong>Consiglio</strong> regionaleha respinto le due mozioni della minoranza,la prima a firma di Zaffini (Fare Italia) e Monacelli(Udc), la seconda di Maria Rosi e tutto il Pdlche chiedevano di ritirare l'atto per illegittimità edi aprire un confronto con medici e sindacati. Atutti ha risposto la Giunta con l'assessore allaSanità Franco Tomassoni che ha difeso il provvedimento,ma ha anche annunciato l'intenzione dirivedere tutto il sistema delle visite intramoenia,di dotare la regione di un tariffario e di volereaprire un ampio confronto con medici ed associazionidi categoria.Perugia, 29 marzo 2012 – Tutto il sistema dellecompartecipazioni sanitarie, comprese le visiteintramoenia, rientreranno a breve, entro aprile,nel redigendo Patto per la Salute cui sta lavorandoil Governo nazionale assieme alle Regioni, ecomunque è nella nostra volontà di riorganizzareil settore, arrivando a sottoscrivere una convenzioneunica con i medici e un tariffario regionaledelle prestazioni. Lo ha detto a Palazzo Cesaronil'assessore regionale alla sanità Franco Tomassoni,al termine di un lungo dibattito apertosi conla discussione delle due mozioni di minoranza,con le quali si chiedeva il ritiro dell'aumento del29 per cento sulle visite intramoenia, presentate,nell'ordine da Franco Zaffini (Fare Italia) e SandraMonacelli (Udc) e da Maria Rosi, a nome ditutto il gruppo consiliare del Pdl. Prima del duplicevoto dell'Aula che ha respinto le due mozioni– quella di Zaffini con 18 voti contrari e 3 a favore(Fare Italia, Udc, Lega Nord); la secondaPAG 75


SANITàsempre con 18 voti contrari, 6 favorevoli e dueastensioni (Lega Nord ed Udc) - l'assessore Tomassoniha precisato che sul nuovo provvedimento,“per il quale è stato già convocato untavolo di lavoro in data 10 aprile, con tutte leparti sociali e le organizzazioni sindacali c'è lamassima disponibilità ad aprire quella concertazioneche, per esigenze di tempo non è statopossibile attivare al momento del varo dell'attocontestato”. Illustrando per primo la sua mozione,Franco Zaffini ha ricostruito la genesi dell'atto, ricordando che l'<strong>Umbria</strong> ha deciso autonomamentedi ricorrere all'aumento del 29 percento, dopo aver sbagliato per due volte le previsionedi entrata, prima con il ticket sui nonesenti in base al reddito poi “tassando le visite inintramoenia alle quali non ricorrono i ricchi ma icomuni cittadini per ovviare al problema dellelunghe liste di attesa”. Contro quell'atto, ha ricordatoZaffini, “si sono opposti utenti cittadini egli stessi sindacati, particolarmente agguerriti.Per questo, ha aggiunto, l'esecutivo dovrebberitirare l'atto in forma di autotutela, anche perevitare i costi finanziari dei tanti ricorsi presentatiche la Giunta dovrà rimborsare. Si tratta di unatto illegittimo che doveva essere adottato conlegge e che Toscana ed Emilia hanno potuto fareperché a suo tempo si dotarono di un tariffarioconcordato che l'<strong>Umbria</strong> ancora non ha”. Zaffiniche ha definito illegittima anche la cosiddettaintramoenia allargata, ha suggerito la istituzionedi un tavolo ricordando che la cifra di 10,5 milionidi euro mancanti, erroneamente calcolata inuna prima fase in 3,7 milioni, si sarebbe potutareperire con un ticket meno impattante, di solitre euro a ricetta; invece si è voluto agire conspirito di fazione ignorando prima con il ticket diluglio, che non teneva conto che in <strong>Umbria</strong> soloun cittadino su quattro non è esente; poi conquesto contestatissimo del 29 per cento”. Leragioni della seconda mozione sono state illustrateda Maria Rosi, (Pdl) prima firmataria del testosottoscritto dall'intero gruppo Pdl sostenendoche, “oltre alla richiesta di ritiro con le stesseragioni illustrate da Zaffini, la mozione Pdl chiededi impegnare la Giunta su soluzioni alternativeall'aumento del 29 per cento, magari con percentualiridotte fino al 19 per cento spostando l'altraparte dell'introito su ricette singole, con un soloeuro aggiuntivo di ticket”. Anche per Maria Rosi“è stato commesso un errore evidente che laGiunta può rimediare solo ritirando l'atto e convocandointorno ad un tavolo medici e organizzazionisociali”. Nel successivo dibattito sonointervenuti: Gianluca Cirignoni (Lega Nord) cheha apprezzato le due mozioni per chiarezza edha ipotizzato un aumento, solo a carico dei compensispettanti ai medici, ma non sulle spalle deicittadini ed ha sollecitato l'interruzione immediatadelle visite intramoenia allargate, quelle che sifanno fuori dagli ospedali. Successivamente all'interventodell'assessore Tomassoni, Cirignoni,ha definito grave la mancanza di un tariffarioregionale per questo genere di visite ed ha invitatola Giunta a vigilare sul comportamento dialcuni professionisti. Massimo Buconi (Psi) cheha motivato il suo no alle due mozioni sottolineandocome “la scelta umbra sia stata meditataed apprezzabile, perché selettiva e tale da nongravare indistintamente su tutti i cittadini applicandoil ticket di 10 euro a ricetta, magari dandonela colpa al Governo Berlusconi che lo haistituito. Per Buconi forse è mancata una preventivapartecipazione su un provvedimento come levisite intramoenia alle quali si ricorre un po' tuttie sarebbe da studiare bene che effetto hanno neiconfronti delle liste di attesa”. Paolo Brutti (Idv)“l'intento delle opposizioni è sfruttare il disagiodei medici; ma è un dato di fatto che il comunecittadino ha percepito questo provvedimentocome un semplice aumento delle tariffe regionalie non una compartecipazione dovuta per effettodella legge nazionale”. Brutti ha invitato la Giuntaa “riaprire il confronto anche in Commissioneed a mettere mano subito al tariffario regionale”.Replicando agli interventi, l'assessore FrancoTomassoni, oltre ad annunciare la riunione giàconvocata per il 10 aprile e le intenzioni di rimetteremani su tutta la vicenda, anche in linea conl'orientamento del Governo che intende “far tornarele Regioni ad un ticket fisso”, ha ricostruitol'iter del provvedimento, a partire da quello diluglio sulle esenzioni per fasce di reddito, spiegandoche “nel caso dell'intramoenia non si trattadi una tassa, ma di un ticket che trova la suaorigine nella legge del 2006, voluta dal GovernoBerlusconi”. L'assessore ha anche precisato chel'atto è legittimo in quanto concordato in piùtempi con il Ministero e con le altre Regioni, eche comunque le prestazioni erogate in regime diintramoenia “rappresentano appena il 3,5 percento (140mila in tutto) rispetto ai 4 milioni deltotale e non vengono utilizzate per accorciare itempi delle liste di attesa, in quanto in caso dieffettiva urgenza, attestata dal medico, il serviziopubblico assicura la prestazione sanitaria in3, massimo 10 <strong>giorni</strong>”. Prima del voto finale hapreso la parola anche Sandra Monacelli (Udc),cofirmataria della mozione Zaffini, per dire che,“l'aumento del 29 per cento è stato adottatosorprendentemente in poco tempo e che troppospesso negli ultimi tempi si fanno errori passibilidi ricorsi e di stop ripetuti da parte del Tar, anchesu atti di grande importanza”. Ha invecereplicato all'assessore Franco Zaffini contestandoil dato statistico sulle visite intramoenia, “nonrappresentano il 3,7 per cento ma l'80 per centose si considera il valore che assumono rispettoalle esigenze dei cittadini. La illegittimità dell'atto,ha aggiunto, è dovuta proprio alla mancanzadi quel tariffario regionale che solo in <strong>Umbria</strong> nonc'è e che ha permesso ad Emilia Romagna e Toscanadi intervenire, proprio in forza di unostrumento già formalmente adottato”.PAG 76


SICUREZZA DEI CITTADINIDROGA: “PROBLEMA PREVALENTEMENTEPOLITICO, MORALE E MEDICO. I MEZZI DICOMUNICAZIONE, UTILI SOTTO MOLTI A-SPETTI, PRODUCONO PIÙ DANNI CHE BE-NEFICI” - NOTA DI ROSI (PDL)Il consigliere regionale del PdL, Maria Rosi intervienedi nuovo sul fenomeno della droga e delletossicodipendenze. Ringraziando le Forze dell'ordineper la loro opera di contrasto al fenomeno,Rosi punta il dito sulle istituzioni (“vannoriviste le leggi ormai troppo datate”) e sullestrutture mediche (“del tutto inefficienti”). Perl'esponente del centro-destra si tratta di “unproblema politico, morale e medico. Sono necessari– spiega - nuovi metodi di cura e recuperoe non è più rinviabile una grande opera diprevenzione”.Perugia, 1 marzo 2012 - “Quello della droga è unproblema politico, morale e medico. Le tossicodipendenze,ma anche l'assuefazione al fumo eall'alcool hanno radici profonde legate alla societàin genere e allo sfacelo di molte famiglie diogni ceto, che non riescono a trasmettere affettoe comprensione verso i propri figli”. Il consigliereregionale del PdL, Maria Rosi torna a parlare delfenomeno droga puntando il dito anche sui mezzidi comunicazione in genere, compresa la televisione,“utili sotto molti aspetti , ma che produconoin sostanza più danni che benefici”. Per Rosi,l'uso di droghe è da ricercare anche nel “troppocomodo modo di vivere, nelle comodità che produconospesso un notevole benessere materialecomunque mal distribuito all'interno di una stessacomunità e tra i vari popoli. Anche da questo– spiega – può nascere un profondo senso dimalessere che può contribuire ad una infelicitàdiffusa, quindi al suicidio, a malattie in genere o,addirittura, può portare l'individuo a squilibripsicologici che spesso si concludono con atteggiamentidelinquenziali e tossicodipendenza”.Rosi non manca di denunciare “l'insufficiente”lotta alle tossicodipendenze. In <strong>Umbria</strong>, l'azionepiù impegnativa e concreta viene portata avantidalle Forze dell'ordine impegnate nell'individuareed arrestare i seminatori di morte attraversoazioni di controllo e repressione. Si tratta di interventiimportanti e spesso eroici, ma che nonriescono ad arginare il male. Dall'altra parte cisono strutture mediche del tutto inefficienti, comedel resto accade in quasi tutti i campi dellamedicina, che non riescono ad apportare utilirimedi al fenomeno. È pressoché insignificante ilbeneficio dell'uso del metadone, mentre sonoscarsissimi e inefficaci i vari tentativi di prevenzione”.Secondo Rosi, “vanno riviste e correttele varie leggi in vigore, ormai troppo datate. Sononecessari nuovi metodi di cura e recupero. Adoggi – osserva – soltanto le comunità privatehanno dato ottimi risultati, riuscendo, grazie allaloro dedizione, a recuperare un buon numero didrogati. Non bisogna poi dimenticare i molti ipnotistiche si occupano di aiutare quei tossicodipendentiche si rivolgono a loro, ma sono unnumero insufficiente per rispondere concretamenteal fenomeno”. Tra le proposte di MariaRosi, quella di fare “rinascere i centri storici,perché rappresentano importanti luoghi di incontroper i giovani. Del resto, da sempre, i centristorici sono luogo in cui i cittadini ritrovano laloro identità. Purtroppo, invece, oggi rappresentanoil simbolo del fallimento della politica”. Inconclusione, Rosi auspica la messa in campo, daparte delle istituzioni, di “una lotta senza quartierecontro ogni organizzazione criminosa e glistessi spacciatori. È necessaria e non più rinviabileuna grande opera di prevenzione. Ogni comunitàed ogni famiglia hanno il dovere di promuovere,ad ogni costo, la 'cultura della vita' enon dello 'sballo'”.INFILTRAZIONI MAFIOSE: “SCONCERTO EPREOCCUPAZIONE PER IL NO DEL CONSI-GLIO COMUNALE DI CITTÀ DI CASTELLO ADUNA COMMISSIONE D’INCHIESTA DA NOIPROPOSTA” – NOTA DI CIRIGNONI (LEGANORD)Il capogruppo regionale della Lega Nord, GianlucaCirignoni, critica le forze politiche “di maggioranzae anche alcune dell’opposizione” del <strong>Consiglio</strong>comunale di Città di Castello che hanno votatocontro una mozione della Lega Nord in cui sichiedeva l’istituzione di una Commissioned’inchiesta sulle infiltrazioni mafiose nel territoriotifernate. Cirignoni ricorda che la presenzanell’Altotevere di attività illecite legate alle mafieè un problema reale di cui le forze dell’ordine e lamagistratura si stanno occupando. L’istituzionedella commissione, secondo Cirignoni “sarebbestato un segnale molto positivo per i tifernati eper i cittadini di tutto l'Altotevere, che non sonoabituati a far finta di niente, ma vogliono affrontarei problemi e trovarne le soluzioni”.Perugia, 1 marzo 2012 – “Considerando il votounanime con cui fu istituita la commissione antimafiain seno al <strong>Consiglio</strong> regionale, ingenerasconcerto e preoccupazione la bocciatura da partedel <strong>Consiglio</strong> comunale di Città di Castellodella mozione per l'istituzione di una analogacommissione d'inchiesta di ambito locale, presentatadal nostro capogruppo Caselli”. Così ilcapogruppo regionale della Lega Nord, GianlucaCirignoni che rilancia l’allarme sul problema “reale”delle infiltrazioni mafiose nell'Altotevere, “cosìcome pure per il Nord del Paese”. “L’allarmantesituazione – spiega l’esponente del Carroccio – èstata confermata oltre che dalle parole del ministroCancellieri, dai recenti arresti per mafia disoggetti provenienti dal meridione e residentinella città tifernate, dallo smantellamento daparte delle forze dell'ordine di un associazioneper delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacentiche si riforniva degli stessi a Napoli e al cuivertice vi era un pregiudicato campano. Da ultimo– aggiunge -, nell'ambito dell'inchiesta coordinatadalla Procura antimafia di Firenze, il GicoPAG 77


SICUREZZA DEI CITTADINIdella Guardia di Finanza ha effettuato il sequestrodi terreni di proprietà della camorra nel comunealtotiberino”. Secondo Cirignoni è “graveche le forze politiche che governano la città edanche alcune di opposizione, abbiano preferitoscansare il problema dell'infiltrazione mafiosanel territorio tifernate votando contro l'istituzionedi una commissione che avrebbe dovuto monitorareil fenomeno, relazionando in Aula ed individuandoorganicamente le azioni e i provvedimentiamministrativi che, in particolare nell’edilizia,nel commercio e nel rilascio delle residenze, ilComune ha il potere di intraprendere per contrastarel'infiltrazione delle mafie meridionali e straniere”.“In <strong>Umbria</strong> – sottolinea il capogruppodella Lega Nord - la politica e le istituzioni democratichesono chiamate a resistere all’assaltodelle mafie che ‘armate’ di denaro contante voglionocolonizzarci, infiltrando e inquinando lasocietà civile e le istituzioni. L’istituzione dellacommissione – conclude Cirignoni - sarebbe statoun segnale molto positivo per i tifernati e per icittadini di tutto l'Altotevere, che non sono abituatia far finta di niente, ma vogliono affrontarei problemi e trovarne le soluzioni”.OMICIDIO RAMAZZANO: “PERUGIA ORMAIIN MANO ALLA CRIMINALITÀ. LA CITTÀ SIRIBELLI ALL'INERZIA DELL'AMMINISTRA-ZIONE” - DA MONNI (PDL) SOLIDARIETÀALLA FAMIGLIA DELLA VITTIMAPerugia, 3 marzo 2012 – Il consigliere regionaledel Popolo della libertà Massimo Monnicommenta con “allarme e sconcerto” la rapinae l'omicidio avvenuti nella notte di venerdì in unavilla alla periferia di Perugia. Secondo l'esponentedel Pdl “era ormai purtroppo prevedibile che inumerosi assalti alle ville che da troppo tempointeressano la periferia del Capoluogo regionaledegenerassero arrivando all'omicidio”. Per Monni“quello che sta avvenendo è allarmante e il degradodella città ha subito una escalation chedalla microcriminalità allo spaccio è giunta ormaialla criminalità organizzata. I cittadini di Perugiahanno ormai perso ogni sicurezza mentre la politicalassista delle Giunte comunali di centrosinistra,come quelle guidate da Renato Locchi aVladimiro Boccali, ha permesso il dilagare dellacriminalità della nostra città”. “Le promesse delsindaco Boccali – aggiunge il consigliere regionale- sull'intenzione di impiegare il prefetto AchilleSerra come consulente per la sicurezza si sonorivelate parole al vento, a tutto danno dei cittadiniperugini. Sono molto preoccupato per il dilagaredella criminalità nella città e per la presenzacostante di Perugia nelle cronache nazionale comecittà della droga e del crimine organizzato.Sarebbe necessario che i cittadini si ribellasseroall'inerzia della politica che governa la città: nonè tollerabile che quello che fino agli anni '80 erauno dei luoghi più tolleranti e ospitali della Penisolasia diventata la città in cui la criminalitàorganizzata regna indisturbata, arrivando acommettere omicidi come quello di Ramazzano.A quella famiglia, colpita da tanta brutale violenza,va tutta la mia solidarietà”.OMICIDIO RAMAZZANO: “L'IMPOSTAZIONEIDEOLOGICA DELLA SINISTRA HA PORTATOI NOSTRI CONCITTADINI AD AVERE PAURADI VIVERE QUI” - NEVI (PDL) CHIEDE CHENEL BILANCIO VENGANO INCREMENTATI IFONDI PER LA SICUREZZAPerugia 5 marzo 2012 - “I fatti di Ramazzano ela morte di quel giovane ragazzo hanno commossoe colpito tutta la società regionale e lapolitica ha il dovere di rispondere al senso dipaura che si diffonde a seguito di questi fatti”. Loafferma il capogruppo regionale del Pdl RaffaeleNevi, secondo cui “per far questo c'è bisogno diun forte appello al Governo nazionale e di attisimbolici come la fiaccolata. Ma a chi guida leistituzioni competono anche la concretezza e ifatti, non solo le parole di condanna e di vicinanzaalla famiglia colpita”. Per questo motivo Neviritiene necessario che “i Comuni, anche in sinergiacon il privato, facciano di più per far sì che visiano maggiori infrastrutture (telecamere, illuminazione,centrali operative della polizia municipalepiù moderne e collegate con le forze di polizia,ecc.) e un numero maggiore di uomini in mezzoalla gente e meno negli uffici comunali. Ma soprattuttooccorre che la <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong> sia piùvicina ai Comuni e stanzi maggiori risorse peraiutarli a garantire maggiore sicurezza sul territorio”.Secondo il capogruppo Pdl a Palazzo Cesaroni“è indecoroso che il finanziamento dellalegge regionale 12/2002 (Politiche per garantireil diritto alla sicurezza dei cittadini) che dovrebbeservire proprio a queste finalità sia di 150milaeuro all'anno per tutti i Comuni <strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong>,compresa la parte di risorse che è destinata allaprevenzione. In occasione della discussione sulBilancio proporremo che si raddoppino le risorsestanziate: questo certamente non risolverà ilproblema, ma rappresenterebbe un segnale didiscontinuità rispetto ad una impostazione ideologicamenteorientata dalla sinistra che ha portatoi nostri concittadini ad avere paura di viverequi. E questo non è tollerabile”.OMICIDIO RAMAZZANO: “NON BASTA DI-CHIARARSI SCONVOLTI PER L'ACCADUTO ORIBADIRE CHE NON CI SONO FONDI ADE-GUATI PER LA SICUREZZA DEI CITTADINI.LA POLITICA DIA DELLE RISPOSTE” - NOTADI ROSI (PDL)Dopo l'omicidio verificatosi durante una rapina invilla a Ramazzano, Maria Rosi (Pdl) afferma chela politica deve dare risposte ai cittadini ed aumentarele misure di contrasto alla criminalità,unendo “prevenzione e sensibilizzazione” allarepressione efficacemente condotta dalle forzedell'ordine.PAG 78


SICUREZZA DEI CITTADINIPerugia, 5 marzo 2012 – Maria Rosi (Pdl) intervienecon una nota sull'omicidio di Ramazzano,dove un giovane è stato ucciso durante una rapinain villa: “Non è più sufficiente dichiararsisconvolti per quanto accaduto, non basta l'ammissioneche il problema sicurezza esiste ed èmolto forte, che non ci sono fondi adeguati perfarvi fronte. La politica deve riflettere seriamentesul problema sicurezza e dare risposte ai cittadini,ancor più alla luce di quest'ultimo atto criminososfociato in un omicidio di rara ferocia”. “Lemisure messe in campo per contrastare la criminalitàsono inadeguate – continua Rosi – nonostantel'efficacia dell'operato di polizia e carabinieri.Accanto al loro lavoro, va svolta un'operadi prevenzione. Vanno aumentati i controlli neiphone center, internet point, locali pubblici eappartamenti. Va fatta una mappa per individuarei vari quartieri dove si generano le situazionidi pericolo inerenti lo spaccio di droga, episodi diviolenza, in modo da arrivare a poter fare interventi'a tappeto' sulle zone critiche. Agli interventirepressivi vanno uniti quelli di svilupposociale, di sensibilizzazione e di recupero territoriale,che possano offrire una alternativa di vita edi speranza nelle aree più 'calde' della città”.SICUREZZA: “METTERE IN CAMPO I VIGILIURBANI È UNA DECISIONE INELUDIBILE” -LIGNANI MARCHESANI (PDL) CHIEDE ALLAREGIONE MAGGIORI RISORSE PER LA FOR-MAZIONE DELLE POLIZIE MUNICIPALIIl consigliere regionale del PdL Andrea LignaniMarchesani interviene sull'attualissimo tema dellasicurezza dei cittadini e, partendo dall'ultimatragedia di Ramazzano sottolinea come quantoaccaduto “riporta di stringente attualità anche aCittà di Castello il tema della sicurezza. Una tematicaancor più ineludibile – osserva - anchealla luce delle dinamiche demografiche del Comune”.Nel far notare come “in queste ore ed inquesta drammatica situazione tutti fanno appelloalle istituzioni affinché intervengano con fatti'dirimenti', ma di fatto niente emerge di concreto”,Lignani auspica una legislazione nazionaleche inasprisca le pene, più risorse, mezzi e aumentodegli organici delle Forze dell'ordine, oltrea maggiori risorse, da parte della <strong>Regione</strong> per laformazione dei Vigili urbani in materia di repressione.Perugia, 5 marzo 2012 - “La tragedia di Ramazzano,una frazione del Comune di Perugia confinantecon l'Alta Valle del Tevere, riporta di stringenteattualità anche a Città di Castello il temadella sicurezza. Una tematica ancor più ineludibileanche alla luce delle dinamiche demografichedel Comune, aperte a presenze regolari e nonregolari di soggetti extracomunitari, e con l'emergenzadel riciclaggio di denaro sporco e diattività illegali che stanno crescendo esponenzialmentenel territorio tifernate”. Lo scrive ilconsigliere regionale del PdL, Andrea LignaniMarchesani che non manca di evidenziare come“in queste ore ed in questa drammatica situazionetutti fanno appello alle istituzioni affinché intervenganocon fatti 'dirimenti', ma di fatto nienteemerge di concreto”. “Certamente – osservaLignani - ci vuole una legislazione nazionale cheinasprisca le pene per questo genere di reati eoccorre trovare risorse per far uscire da una situazionedi sofferenza di organico e di mezzi leForze dell'ordine, principalmente vocate alla repressionedei fenomeni criminosi, quali Carabinierie Polizia. <strong>Regione</strong> ed Enti locali umbri –spiega - possono però intervenire immediatamente,anche alla luce della nuova 'riforma endoregionale'che prevede Unioni speciali di Comunicon servizi omogenei. Si deve, in sostanza,rendere uguali le Polizie municipali in prestazionie servizi, anche in riferimento ad una vigentenormativa regionale, e destinare le scarse risorsestanziate nel bilancio della <strong>Regione</strong> alla formazionedei Vigili urbani in materia di repressionecoordinando, quindi, i Vigili stessi con le altreForze dell'ordine in modo di avere una coperturaterritoriale per tutte le 24 ore. Il Comune di Cittàdi Castello è in questo senso fortemente in ritardo,a cominciare dall'armamento e dalla formazionein materia del Corpo di Polizia municipale”.Per Lignani, è necessario “in sostanza, menomulte a bilancio, utilizzo dei 'nonni civici' o delleassociazioni di volontariato per coordinare il trafficonegli orari di uscita dal lavoro e dalle scuolee messa in campo delle risorse umane disponibiliin materia di repressione del crimine. Non c’ètempo da perdere, né relazioni sindacali che tengano.Un Vigile urbano – sostiene Lignani - devesentire l'onore ed il dovere di contribuire all'ordinepubblico e alla tutela della sua comunità diriferimento che, fino a prova contraria, gli erogalo stipendio ogni mese. Il 'patto sociale' tra istituzionie comunità – conclude l'esponente delPdL - si sta pericolosamente incrinando e nuoviatti di violenza non adeguatamente prevenutipossono essere la nefasta occasione di una rotturadifficilmente reversibile”.OMICIDIO RAMAZZANO: “LA PRESIDENTEMARINI CONVOCHI SUBITO LA CONFEREN-ZA REGIONALE SULLA SICUREZZA E RIFE-RISCA IN AULA” – NOTA DI CIRIGNONI(LEGA NORD)Perugia, 5 marzo 2012 - “La presidente della<strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>, convochi subito la Conferenzaregionale sulla sicurezza integrata e riferisca poiin Aula, affinché l’Assemblea legislativadell’<strong>Umbria</strong> sia messa in condizione di dare ilproprio contributo alla soluzione del problemadella sicurezza dei cittadini che, dopo il tragicofatto di Ramazzano, diventa drammatico”. Il capogrupporegionale della Lega Nord, GianlucaCirignoni, sollecita la presidente Marini a metterein campo “un’iniziativa forte dell’ente <strong>Regione</strong>,cui la legge regionale ‘13/2008’ assegna deicompiti precisi in materia di prevenzione, infor-PAG 79


SICUREZZA DEI CITTADINImazione e attivazione di politiche integrate inmateria di sicurezza”. Il capogruppo regionaledel Carroccio aggiunge che “se è pur vero che ilcontrasto e la repressione della criminalità spettain primo luogo alle autorità nazionali a ciò preposte,è altrettanto vero che nell’attuale gravissimasituazione la <strong>Regione</strong> deve dare il suo forte contributo,per realizzare una rete istituzionale esociale che soffochi e renda irrealizzabile il disegnocriminoso di chi vuol trasformare la nostrapacifica e laboriosa terra in un ‘Bronx’ senzaregole”. Cirignoni afferma che “il tragico fatto diviolenza e di sangue costato la vita al giovaneLuca Rosi, è l’ultimo di una catena di eventi criminosie di illegalità diffuse, e ripropone in manierabrutale il tema della sicurezza dei cittadininelle città e nei paesi dell’<strong>Umbria</strong>. Le forze dipolizia, l’autorità giudiziaria e le istituzioni pubblichedevono impegnarsi sempre di più nel contrastodella criminalità che in alcune zonedell’<strong>Umbria</strong>, a Perugia in particolare, registraun’escalation preoccupante e intollerabile. Unaprogressione di reati e di illegalità – concludel’esponente della Lega Nord - che è anche legataad un fenomeno immigratorio spesso incontrollatoche le politiche lassiste del centrosinistra hannocontribuito a determinare”.BULLISMO A NOCERA UMBRA: “MINORENNEDUE VOLTE ALL'OSPEDALE PER LE PERCOS-SE DI UN GRUPPO DI STUDENTI STRANIE-RI” - CIRIGNONI (LEGA NORD) DENUNCIAL'ACCADUTO E INTERROGA LA GIUNTAPerugia 9 marzo 2012 – Violenze fisiche e intimidazionisarebbero state ripetutamente compiuteai danni di uno studente umbro minorenne, dell'Istitutoprofessionale di Nocera Umbra, da partedi un gruppetto di studenti stranieri che frequentala stessa scuola. A renderlo noto è il consigliereregionale della Lega Nord, Gianluca Cirignoni,che ha deciso di presentare sul caso, u-n'interrogazione a risposta scritta agli assessoriregionali alla sicurezza e all'istruzione. Cirignoniche definisce certa la notizia da lui avuta, aggiunge:“Da quanto è dato sapere il gruppetto dibulli avrebbe, recentemente ed in tre occasioni,percosso il ragazzino anche con un bastone, tantoda mandarlo all'ospedale per ben due volte. Leaggressioni sarebbero state portate a terminenelle immediate vicinanze dell'istituto, sia in orarioscolastico che subito dopo l'uscita dalle lezioni.Risulta anche, che all'interno della scuolaquesto gruppetto di bulli avrebbe instaurato unclima di terrore e intimidazione tra studenti edocenti”. Cirignoni precisa poi che per chiarireimmediatamente il caso, “si è già attivato a Noceraumbra, l'assessore Virginio Caparvi - delsuo stesso partito, la Lega nord -, al fine di porreall'attenzione della giunta questa grave situazioneper la cui soluzione, oltre che all'interventodelle forze dell'ordine il consigliere reclama “un'iniziativacoordinata di scuola, comune e assessoratiprovinciali e regionali”. Con il mio atto -conclude Cirignoni - “chiedo di conoscere periscritto le iniziative che gli assessori vorrannointraprendere al fine di verificare quanto accadutoe porre fine a questa inaccettabile situazionedi pestaggi e intimidazioni, prima che si accendauna spirale di violenza incontrollata, e sapere sea livello regionale sono state intraprese iniziativeper monitorare e contrastare fenomeni di bullismonelle scuole umbre”.SICUREZZA: “UN PLAUSO ALLE FORZE DEL-L'ORDINE PER IL GRANDE LAVORO DI QUE-STI GIORNI” - BRUTTI (IDV) SUL “SENSODI RESPONSABILITÀ MOSTRATO DAI TU-TORI DELLA LEGGE”Perugia, 13 marzo 2012 - “Vorremmo segnalareil nostro apprezzamento per l'intenso lavoro chele forze dell'ordine, nessuna esclusa, stanno sobbarcandosiin questi <strong>giorni</strong>. Di fronte all'assaltosempre più brutale della malvivenza e a risorseinesistenti, va esteso un sincero ringraziamentoal senso di responsabilità mostrato dai tutoridella legge”. Così il consigliere regionale dell'Italiadei Valori, Paolo Brutti sottolinea “l'ingentenumero di interventi messi a segno nell'ultimasettimana da Polizia, Carabinieri e Guardia diFinanza”. “Il terribile omicidio di Ramazzano –osserva Brutti - sembra aver determinato un'effettivasvolta nel controllo del nostro territorio.La riconoscenza dei cittadini – conclude - servaai tutori dell'ordine per perseverare e continuarein questa difficile azione, compensando le enormidifficoltà dovute ai tagli del Governo con un sostegnocollettivo che attribuisca maggiore serenitàe ulteriore equilibrio a chi è chiamato a difenderci”.LOTTA ALLA MAFIA: “BENE L’ISTITUZIONEDI UNA COMMISSIONE ANTIMAFIA AL PAR-LAMENTO EUROPEO” – NOTA DI BRUTTI(IDV)Perugia, 14 marzo 2012 - “Il fatto che pure ilParlamento europeo abbia sentito l'esigenza dicostituire una Commissione Antimafia non soloesorta tutti a stare in guardia ma attribuisce alfenomeno la giusta dimensione. Il problema delleinfiltrazioni è internazionale e non ha senso delimitareconfini e illudersi di esserne al riparo”. Ilconsigliere regionale dell'Idv Paolo Brutti, presidentedella Commissione regionale antimafia,sottolinea l'importanza della decisione del Parlamentodi Strasburgo, “fortemente sostenuta daPartito democratico e Italia dei Valori. E' fortel'intenzione di recuperare beni alla criminalitàmafiosa - conclude Brutti -, l'Italia intera ha tuttoda guadagnare da un impegno europeo in talsenso”.“DAGLI ULTIMI EFFERATI CRIMINI EMERGECHE L'UMBRIA NON È PIÙ L'ISOLA FELICEPAG 80


SICUREZZA DEI CITTADINIDI UN TEMPO” - CIRIGNONI (LEGA NORD):“LA PRESIDENTE MARINI CONVOCHI LACONFERENZA REGIONALE SULLA SICUREZ-ZA INTEGRATA”Il capogruppo regionale della Lega Nord, GianlucaCirignoni torna a puntare il dito sul tema dellasicurezza in <strong>Umbria</strong>. Evidenziando come “la nostraregione non è più l'isola felice di un tempo”ed esprimendo al contempo la sua soddisfazioneper “la cattura dei presunti co-autori delle rapinein villa e dell'omicidio di Luca Rosi”, l'esponenteumbro del Carroccio chiede alla presidente della<strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>, Catiuscia Marini la convocazione“al più presto” della Conferenza regionale sullasicurezza integrata composta dai presidenti delleProvince e dai sindaci di Perugia e Terni . “Questaconvocazione – rimarca Cirignoni – dimostrerebbeanche che, in materia di sicurezza e contrastoalla criminalità, “le istituzioni non partecipanosolo a fiaccolate e vanno con il cappello inmano da ambasciatori e professori, ma si attivanoprontamente”.Perugia, 16 marzo 2012 - “Gli ultimi efferati criminiperpetrati nella nostra regione testimonianocome, purtroppo, l’<strong>Umbria</strong> non sia più l’isola felicedi un tempo. Per questo è necessario che laPresidente Marini convochi al più presto la Conferenzaregionale sulla sicurezza integrata, da leipresieduta, e della quale fanno parte i presidentidelle Province e i sindaci di Perugia e Terni”. Loscrive, in una nota, il capogruppo regionale dellaLega Nord, Gianluca Cirignoni che rimarca “l'indubbiosegnale positivo che tale convocazionedarebbe agli umbri, dimostrando che in materiadi sicurezza e contrasto alla criminalità le istituzioninon partecipano solo a fiaccolate e vannocon il cappello in mano da ambasciatori e professori,ma si attivano prontamente”. Cirignoninon manca di esprimere la propria “soddisfazione”per la cattura avvenuta stamani dei presuntico-autori delle rapine in villa e dell'omicidio diLuca Rosi: “Nell’esprimere i più vivi complimentialle forze dell’ordine – sottolinea l’esponente delcarroccio - mi auguro ora che una volta accertatele responsabilità dei sospettati, dopo un rapidoprocesso vengano comminate quelle severe, e-semplari pene che meritano episodi di atroce egratuita violenza come quello avvenuto a Ramazzano”.“La convocazione della Conferenzaregionale sulla sicurezza – ribadisce Cirignoni - èimportante per pianificare la lotta al crimine,monitorare la delinquenza sul territorio e razionalizzaree coordinare il sostegno economicodella <strong>Regione</strong> a favore degli interventi degli entilocali, per la loro progettazione, finalizzata amigliorare le condizioni di sicurezza”. Il capogrupporegionale della Lega si riferisce “ad e-sempio, all'installazione di impianti di videosorveglianza,all'aggiornamentodell’equipaggiamento delle polizie locali ed il lorocoordinamento anche con le altre forzedell’ordine. A nostro avviso – continua il consigliereregionale leghista - la Conferenza regionalesulla sicurezza integrata dovrebbe prendereatto che il problema principale da risolvere, perfar tornare l’<strong>Umbria</strong> ad essere quell'isola felice diqualche anno fa, è quello rappresentato da Perugiae dal suo comprensorio che si sono trasformatinel principale supermercato della droga delcentro nord e nel più grande ricettacolo di clandestinidella regione. Tutto ciò – spiega Cirignoni- è provato dai dati forniti dall’Asl 2 in rispostaad una mia interrogazione sugli stranieri senzapermesso di soggiorno curati negli ospedali perugininel corso del 2011 (oltre 600), che corrispondonoper ad oltre il 65 per cento di quellicurati nel resto della regione. Numeri – concludeil capogruppo leghista - che lasciano intuire lapresenza nell’interland perugino di migliaia distranieri irregolari che sbarcano il lunario conrapine e spaccio di droga”.RAPINE IN VILLA: LA SODDISFAZIONE E ILPLAUSO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIOBREGA PER L’ARRESTO DEI PRESUNTI AU-TORIPerugia, 16 marzo 2012 - “Soddisfazione e unsentito ringraziamento, a nome personale edell’Assemblea legislativa, per l’egregio lavoroinvestigativo condotto dai carabinieri dal Comandoprovinciale di Perugia e da tutte le forzedell’ordine, che ha portato all’arresto dei presuntico-autori delle due tragiche rapine nelleville alla periferia di Perugia”. Così il presidentedel <strong>Consiglio</strong> regionale Eros Brega che sottolineacome la risposta delle forze dell’ordine ai due“terribili” fatti di cronaca delle ultime settimanesia stata “puntuale e tempestiva, consentendo diassicurare alla giustizia le due persone sospettatedi aver eseguito la feroce rapina di Ramazzanoin cui è stato assassinato Luca Rosi, e l’altra aResina in cui una donna è stata vittima di violenzasessuale”. “Certamente – prosegue Brega –gli arresti eseguiti dai carabinieri coordinati dalcolonnello Angelo Cuneo, non riusciranno a cancellareil dolore delle famiglie delle vittime, a cuiesprimiamo solidarietà e vicinanza, ma di certorestituiscono fiducia a tutti quei cittadini che inquesti <strong>giorni</strong> avevano manifestato il forte preoccupazioneper la sicurezza pubblica messa a rischiodai tragici eventi di cronaca”. Il presidenteBrega rivolge un “particolare elogioall’impegno, alla professionalità e all’abnegazionedei militari dell’Arma che interpretando i sentimentidi sgomento, rabbia, desiderio di giustiziadelle vittime e della gente, hanno lavorato incessantementeal fine di arrivare in tempi rapidi agliautori di due fatti criminosi. La conoscenza capillaredel territorio ha consentito ai carabinieri dirispondere a un attacco tanto feroce della criminalità,con una reazione dura, tempestiva edefficace. Certo di interpretare anche il pensierodegli umbri – ha concluso Brega - esprimo alcolonnello Cuneo e ai suoi uomini la più sentitariconoscenza dei cittadini e dell’istituzione cherappresento, e confermo la disponibilitàPAG 81


SICUREZZA DEI CITTADINIdell’Assemblea legislativa a collaborare a iniziativeche servano a garantire e rafforza re la sicurezzadel nostro territorio”.RAPINE IN VILLA: “I RAPPRESENTANTIDELLA COMUNITÀ RUMENA ESPRIMANOUNA CHIARA POSIZIONE DI CONDANNANEI CONFRONTI DEI CONNAZIONALI CHEHANNO TRADITO L'OSPITALITÀ DEGLI UM-BRI” – NOTA DI CIRIGNONI (LEGA NORD)Perugia, 17 marzo 2012 - “I rappresentanti dellacomunità rumena presente in <strong>Umbria</strong> farebberobene ad esprimere una chiara posizione di condannanei confronti dei loro connazionali chehanno approfittato, abusato e tradito l'ospitalitàdegli Umbri”. È quanto chiede il capogruppo regionaledella Lega Nord, Gianluca Cirignoni perché,spiega, “dalle indagini che hanno portatoalla cattura dei tre presunti autori delle rapine,dell’uccisione di Luca Rosi e dello stupro di unadonna, emerge uno spaccato sconcertante sul‘mondo’ che gli arrestati e i loro familiari si sarebberocostruiti nella nostra regione. Un mondo‘marcio’ nel quale tornare, dopo un iniziale fuga,per trovare rifugio e favoreggiamento da parte diconnazionali consapevoli e conniventi”.RAPINE IN VILLA: “SODDISFAZIONE EPLAUSO ALL’ARMA DEI CARABINIERI PERL’ARRESTO DELL’ULTIMO RICERCATO PERL’OMICIDIO DI LUCA ROSI” – BREGA:“SEMPRE MAGGIORE IMPEGNO DELLE ISTI-TUZIONI PER GARANTIRE SICUREZZA DEICITTADINI”Perugia, 19 marzo 2012 - “La notizia dell’arrestodel Ros dell’uomo ricercato dai carabinieri perl’omicidio di Luca Rosi ci riempie di soddisfazione.La rapida conclusione della brillante indaginedei Carabinieri del Comando provinciale di Perugiae del Ros ha assicurato alla giustizia tutti ipresunti autori di una delle azioni più efferateeseguite in <strong>Umbria</strong> dalla criminalità comune”.Così Il presidente del <strong>Consiglio</strong> regionaledell’<strong>Umbria</strong>, Eros Brega che rivolge all’Arma deicarabinieri e agli inquirenti “il grato plausodell’Assemblea legislativa” ed esprime ai familiaridelle vittime la “solidarietà e la vicinanzadell’istituzione”. “Il <strong>Consiglio</strong> regionale – assicuraBrega -, per quanto di sua competenza, assicurail proprio impegno per garantire le condizioni dimassima sicurezza e serenità per tutti i cittadini,nella consapevolezza che oltre ad una semprepiù efficace azione di contrasto del crimine occorrerafforzare e qualificare sempre il tessuto socialedell’<strong>Umbria</strong> con leggi, iniziative amministrative,controlli e costante attività di prevenzione”.SICUREZZA: “LA COMMISSIONE ANTIMAFIARIPRENDA I LAVORI AL PIÙ PRESTO” -BRUTTI (IDV): “A PRESCINDERE DALLE VI-CENDE POLITICHE, LE ISTITUZIONI DEVO-NO RESTARE IN PRIMA FILA NELLA LOTTAALLE INFILTRAZIONI MAFIOSE”Perugia, 21 marzo 2012 - “Apprezziamo particolarmentel'iniziativa di intitolare una piazza diFoligno a Rita Atria, la giovane collaboratrice digiustizia morta suicida dopo l'attentato a Borsellino.E' un gesto che fa onore al Comune di Folignoe a Libera <strong>Umbria</strong>, che ha fortemente volutoquesto omaggio”. Così il consigliere regionalePaolo Brutti (IdV) presidente della Commissioneantimafia (attualmente sospesa, al pari dellealtre commissioni speciali del <strong>Consiglio</strong> regionale),interviene nel giorno che la <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>,“prima in Italia”, ha istituito per onorare le vittimedi mafia. “Spiace e non poco - aggiungeBrutti - che la Commissione antimafia sia rimastamomentaneamente sospesa in una circostanzacosì importante e per ragioni che nulla hanno ache vedere con la natura e la missione di questoorgano, legate agli equilibri politici tra maggioranzae minoranza. Sarebbe stato bene superarequesti ostacoli – rimarca - con un'azione lungimirantedella Presidenza del <strong>Consiglio</strong>, evitando ilrischio che la Commissione venga meno ai proprifini istituzionali. A prescindere dalle vicende politiche– conclude Brutti -, le istituzioni debbonoessere sempre e comunque in prima fila nellalotta alle infiltrazioni mafiose”.BULLISMO: “IL MIO INTERVENTO E' STATORICHIESTO DALLA FAMIGLIA DELLO STU-DENTE DELL'IPSIA, CHE HA SPORTO DE-NUNCIA” - CIRIGNONI (LEGA) SULL'ATTOISPETTIVO PER LA VICENDA DI NOCERAUMBRAPerugia, 22 marzo 2012 – Il capogruppo dellaLega Nord in <strong>Consiglio</strong> regionale, Gianluca Cirignoni,interviene nuovamente sugli episodi dibullismo verificatisi a Nocera Umbra nei confrontidi uno studente dell'istituto Ipsia, vicenda per laquale ha predisposto un atto ispettivo: “In meritoalle polemiche scatenate a Nocera Umbra dallamia interrogazione sulle violenze e intimidazioniperpetrate nei confronti di uno studentedell'istituto Ipsia da parte di una banda di bullifrequentanti la stessa scuola, sono a ribadire cheil mio intervento è stato richiesto dalla famigliadello sventurato scolaro, che ha sporto denunciacontro i responsabili e ne ha informato la scuola.Respingo pertanto al mittente le affermazioni delconsigliere comunale Tinti che mi accusa di volergettare discredito sulla città di Nocera Umbra. Daleghista sono abituato ad affrontare i problemi enon a nascondere la testa sotto la sabbia facendofinta che non esistano”.DECESSO PER PROBABILE DROGA IN UNCOLLEGIO ADISU: “LA GIUNTA REGIONALEDICA A CHE TITOLO LO STUDENTE ERA O-SPITE, E QUALI CONTROLLI SI FANNO” -PAG 82


SICUREZZA DEI CITTADINIINTERROGAZIONE DI LIGNANI MARCHESA-NI (PDL)Con un'interrogazione alla Giunta, il consigliereregionale del Pdl Andrea Lignani Marchesanichiede di conoscere a quale titolo era ospite delcollegio universitario di Via Faina a Perugia lostudente morto per probabile overdose e se l'agenziaper lo studio universitario fosse a conoscenzadi eventuali abitudini del giovane a fareassunzione di stupefacenti. Il consigliere chiedeanche informazioni sui controlli di routine che sifanno a garanzia della sicurezza degli altri studentiospiti, in una città come Perugia che lestatistiche sullo spaccio e sul numero dei mortiper overdose collocano ben oltre la media nazionale.Perugia 23 marzo 2012 – A seguito della recentemorte a Perugia per probabile overdose di unostudente extracomunitario all'interno del Collegiouniversitario di Via Zefferino Farina gestito dall'Adisu(Agenzia regionale per il diritto allo studio),il consigliere regionale Andrea Lignani Marchesanidel Pdl interroga la Giunta regionale perconoscere alcuni aspetti relativi alle modalità diassegnazione dell'alloggio ed ai successivi controlli.In particolare Lignani Marchesani chiede dipoter conoscere, “a quale facoltà universitaria eda quale anno di corso fosse iscritto lo studentedeceduto; in base a quale atto o graduatoria; secome assegnatario di una borsa di studio, delsolo alloggio o ospite a pagamento; se lo studentefosse già stato ospite dei collegi Adisu neglianni precedenti ed a quale titolo”. Con richiamoalla dichiarazioni di altri ospiti del collegio, dallequali risulterebbe che la vittima avesse già fattouso di stupefacenti in altre occasioni, il consiglierechiede anche di sapere “se lo studente fossestato o meno già conosciuto come tossicodipendente;se fosse stato eventualmente seguitodalla struttura del Sert; quali controlli vengonoeffettuati per garantire la sicurezza degli ospitidei collegi universitari e quali sulle modalità diaccesso alle strutture e collegi universitari”. Agiudizio di Lignani Marchesani, la gestione deicollegi universitari, proprio per la fascia di etàdegli studenti che li frequentano, dovrebbe richiedere“una particolare attenzione per assicuraremaggior sicurezza agli ospiti e prevenirefenomeni di tossicodipendenza, in una città -osserva il consigliere di minoranza - che le recentistatistiche su traffico di stupefacenti, numerodi assuntori di droghe e soprattutto numerodi morti per overdose, collocano in posizionimolto più alte della media nazionale”.SICUREZZA: “INVECE DI SPARARE SUL PDL,PERCHE' IL SINDACO DI PERUGIA NONTENTA UN CONFRONTO COSTRUTTIVO?” -MONNI (PDL): “LO SCHIAFFO ALLA CITTA'NON SONO I MANIFESTI MA COME LA SINI-STRA L'HA RIDOTTA'”Perugia, 27 marzo 2012 - “Con le ultime dichiarazionisul problema sicurezza il sindaco Boccalidimostra per l'ennesima volta di voler prenderele distanze dai gruppi di opposizione sul confrontoriguardante la reale situazione di Perugia”. Lodice il consigliere regionale Massimo Monni (Pdl),che replica a quanto dichiarato dal primo cittadinodi Perugia. “Invece di sparare a zero sul PDL– afferma Monni - in conferenze stampa che nonservono certo ad alleviare le preoccupazioni deicittadini né tantomeno a migliorare la situazione,perché non prende atto del fallimento di ogni suotentativo di controllo sulla criminalità e concentrale proprie forze su un dibattito costruttivo tra levarie forze politiche per trovare una linea dapoter seguire?”. “Non sono i manifesti o gli slogandel PDL il problema di Perugia – prosegueMonni - pur comprendendo che le immagini possonorisultare crude, ma sono lo specchio esattodi come si vive a Perugia. Solo che il sindaco sen'è accorto veramente troppo tardi. Se Boccalicerte realtà non le riesce a sostenere neancheemotivamente, come può continuare a fare ilsindaco di una città in balia della droga e deldegrado urbano?”. “L'unica cosa – conclude -che il sindaco potrebbe fare per il bene di Perugiaè ammettere di aver fallito e rimettere ilmandato in mano a chi crede che la città ce lapuò ancora fare a ritrovare gli antichi splendori.Lo 'schiaffo alla città', quindi, tanto per usareparole sue, non sono i manifesti affissi, ma annie anni di un governo di sinistra che ha contribuitoa ridurre la città nello stato in cui versa oggi”.BILANCIO: “LA SINISTRA UMBRA HA DETTONO A UNO STANZIAMENTO DI 100MILA EU-RO IN PIU' PER LA SICUREZZA” - MONNI,NEVI E LIGNANI (PDL) SULLA BOCCIATURADELL'EMENDAMENTO IN PRIMA COMMIS-SIONEPerugia, 27 marzo 2012 - “La sinistra umbra hariposto con un secco no alla proposta di stanziare100mila euro in più, rispetto allo scorso anno,per garantire il diritto alla sicurezza dei cittadini”.Così, in una nota congiunta, i consiglieri regionalidel PdL, Massimo Monni, Andrea Lignani Marchesanie Raffaele Nevi a margine della riunioneodierna della Prima Commissione, impegnatanell'esame del Bilancio, dove è stato bocciatodalla maggioranza un emendamento del PDL chevoleva “inserire nelle disposizioni al bilancio diprevisione 2012 più fondi da investire sulla promozionedel sistema integrato di sicurezza urbana”.Per Monni, Lignani Marchesani e Nevi è“quindi è ufficiale che nel 2012 i cittadini <strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong>avranno meno risorse a disposizione perdifendersi da una criminalità che, fra spaccio didroga, rapine e non solo, è balzata alla cronacaquotidiana. Gli ultimi episodi di violenza – aggiungono- confermano che sentirsi sicuri nellapropria casa e nei luoghi dove si vive abitualmentedurante la giornata, è diventata la piùgrande esigenza e priorità degli umbri. La sini-PAG 83


SICUREZZA DEI CITTADINIstra invece – concludono - con la decisione didiminuire gli investimenti sulla sicurezza, confermadi non essere più in sintonia con i cittadinie probabilmente neanche con i suoi stessi elettori”.SICUREZZA: “MA QUALE 'SCHIAFFO ALLACITTÀ'. NOI ASCOLTIAMO I CITTADINI DIPERUGIA. IL SINDACO BOCCALI LA CITTA'LA VIVE?” - INTERVENTO DI VALENTINO(PDL)Perugia, 27 marzo 2012 – Il consigliere regionaleRocco Valentino (Pdl) replica alle dichiarazionidel sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali: “ognitanto mi chiedo se Boccali è veramente sindacodi Perugia o se in questi tre anni di amministrazionenon abbia delegato qualcuno al suo posto.Ma Boccali la città la vive? Forse è arrivata l’orache il sindaco pensi alla sua città e ai Perugini.Forse è arrivata l’ora di pensare ai Perugini noncome vacche grasse da mungere con tasse, tariffee balzelli - che sono le più elevate d’Italia - mapensare ai suoi concittadini come lavoratori, padrie madri che pensano alla famiglia e pensanodi vivere una vita tranquilla e agiata”. “Il sindaco– spiega Valentino - accusa il Pdl di aver datocon i manifesti 'Tolleranza zero' uno 'schiaffo'alla città: sinceramente rimaniamo esterrefattida tali dichiarazioni. Sono anni che lui, primacome assessore all’urbanistica ed oggi come sindaco,prende a schiaffi Perugia, come ha fatto ilsuo predecessore. Non gli è bastata la figurafatta al programma televisivo 'Gli intoccabili'?Oggi pensa di far bene dicendo che il centrodestrastrumentalizza tutto ciò che accade a Perugia.Niente di più sbagliato: sono decenni che ilcentro destra si batte per la sicurezza dei cittadinie propone misure alternative a quelle del centrosinistra. Personalmente non ho ricevuto nessunalamentela né da padri né da madri di famigliaper essere stato autore di manifesti 'shoccantio strumentali', al contrario sono stato subissatovia internet e per telefono da centinaia dipersone che si complimentavano dicendomi cheera ora di dire basta”. “È vero – prosegue Valentino- noi abbiamo considerato e sempre considereremoi Perugini gente per bene, ma è proprioquella gente perbene che si vuole riappropriaredi Perugia, che vuole essere sicura nelleproprie case, nelle strade e nei luoghi pubblici.Sono i Perugini che non vorrebbero vedere ilDuomo quotidianamente pieno di spacciatori cheirridono la città e tutti i suoi abitanti, che oramaisono stufi di assistere a risse continue, a furti, esono gli operatori commerciali e gli imprenditoriche chiedono più sicurezza. Noi non facciamoaltro che ascoltare la città. Forse qualcuno haperso l’abitudine di parlare con la gente e di starefra la gente. Noi questa abitudine non la perderemomai”. Boccali ha il diritto di attaccare ilcentro destra quando e in qualsiasi momentovuole. Noi abbiamo il diritto - dovere di portareall’attenzione dei cittadini qualsiasi tipo di problemache coinvolga la città: è il mandato che cihanno dato i nostri elettori e a questo mandatoterremo fede fino in fondo. <strong>Consiglio</strong> quindi aBoccali e al PD di leggersi il filosofo schiavo Epittetoche diceva “Dio ci ha dato due orecchie, masoltanto una bocca, proprio per ascoltare il doppioe parlare la metà”.PAG 84


SOCIALEBILANCIO DI PREVISIONE 2012: UN MI-LIONE 200MILA EURO DAGLI UFFICI ALLEMACROAREE SOCIALI – AUDIZIONE DEL-L'ASSESSORE CASCIARI NELLE COMMIS-SIONI I E III IN SEDUTA CONGIUNTAPerugia, 23 marzo 2012 – La Terza Commissioneconsiliare di Palazzo Cesaroni ha espresso parerefavorevole al Bilancio di previsione 2012. Il presidenteMassimo Buconi ha espresso particolaresoddisfazione per l'emendamento proposto dall'assessoreRossi che prevede uno stanziamentoper l'associazionismo di protezione sociale, attraversouna modifica alla finanziaria regionale.Nella riunione congiunta delle Commissioni I(Dottorini, Locchi, Barberini, Monni, Lignani, Stufara)e III (Buconi, Smacchi, Bottini, Cirignoni,Monacelli, Zaffini, Valentino), inizialmente previstanel primo pomeriggio con le audizioni degliassessori Casciari (Sociale) e Tomassoni (Sanità),ma posticipata di un'ora e mezza per mancanzadel numero legale, si è proceduto all'audizionedell'assessore Casciari sul capitolo relativoal sociale: a fronte di un calo della quota delFondo nazionale Politiche sociali (FNPS) dai 6milioni 293mila euro del 2011 ai 2 milioni974mila euro del 2012, lo stanziamento complessivoper le politiche sociali consente la confermadei servizi offerti dagli Uffici della cittadinanza,come prevede la legge regionale“26/2009”, con 1 milione 250mila euro (di cui 1milione del Fnps e 250mila euro dal Fondo sanitarioregionale), l'espletamento delle funzioni dicoordinamento intercomunale (con 371mila 848euro del Fsr), mentre 1 milione e 200mila eurodestinati agli Uffici di piano verranno trasferitialle zone sociali per finanziare gli interventi nellemacroaree sociali (famiglie con compiti educativie di cura - minori, disabili, anziani - famiglie vulnerabili,povertà), anche in considerazione diquanto stabilito dalla legge “26/2009” in meritoagli Uffici di piani, prevedendo in capo alle Zonesociali il compito di dotarsi di una apposita strutturapreposta alla pianificazione sociale territoriale.PAG 85


SPORTPREPO: “REQUISITI STRUTTURALI E LOGI-STICI DEL NUOVO CAMPO SPORTIVO” -MONNI (PDL) INTERROGA LA GIUNTA RE-GIONALE SULLA OMOLOGAZIONE DELL'IM-PIANTOMassimo Monni (PdL) torna a chiedere chiarimentialla Giunta regionale in merito alla realizzazionedel campo di calcio di Prepo a Perugia(inaugurato nello scorso mese di gennaio) per ilquale la <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong> ha concesso nell’anno2007 alla FIGC -CRU (Federazione Italiana GiuocoCalcio - Comitato regionale <strong>Umbria</strong>), un contributopubblico pari a <strong>30</strong>0 mila euro a fronte diun intervento stimato di circa 980 mila euro.Attraverso una interrogazione, Monni chiedechiarimenti in merito all'omologazione dell'impiantoe in particolare riguardo alla “congruitàdei requisiti strutturali e logistici (dimensioni digioco, adeguatezza della viabilità, capienza deiparcheggi, distanze utili per i passaggi, reti direcinzione)”. Monni chiede quindi di sapere, “allaluce dei rilevanti costi sostenuti, se corrispondeal vero l’impossibilità tecnica di utilizzare il campoper gare ufficiali di serie C, serie D, Eccellenza,Promozione, 1 e 2 categoria, nonché quelledella divisione femminile”.Perugia, 12 marzo 2012 – Il consigliere regionaledel PdL, Massimo Monni ha presentato una interrogazionealla Giunta regionale in merito all'omologazionedel campo sportivo di Prepo (Perugia)e in particolare riguardo alla “congruità dei requisitistrutturali e logistici (dimensioni di gioco,adeguatezza della viabilità, capienza dei parcheggi,distanze utili per i passaggi, reti di recinzione)”.Ma l'esponente del centrodestra chiedeanche di sapere, “alla luce dei rilevanti costi sostenuti,se corrisponde al vero l’impossibilitàtecnica di utilizzare il campo per gare ufficiali diserie C, serie D, Eccellenza, Promozione, prima eseconda categoria, nonché quelle della divisionefemminile”. Nella premessa all'atto, Monni ricordache “la <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>, al fine di 'restituireprestigio alla zona sportiva di Prepo e rilanciareil ruolo di riferimento sociale per tanti giovaniperugini e non', ha concesso nell’anno 2007 allaFIGC -CRU (Federazione italiana giuoco calcio -Comitato regionale <strong>Umbria</strong>), un contributo pubblicopari a <strong>30</strong>0 mila euro a fronte di un interventostimato di circa 980 mila euro per la realizzazionedi un campo di calcio ad undici, in erbanaturale rinforzata e dotato di spogliatoi per gliatleti ed arbitri, servizi per il pubblico, parcheggied una tribuna capace di accogliere circa 400persone. Trascorsi cinque anni, lo scorso gennaio2012, il campo sportivo di Prepo è stato inaugurato.I campi da gioco – evidenzia Monni - devonoessere rispondenti alle norme di sicurezzastabilite dalla legge e ottenere il visto rilasciatodalla Commissione provinciale di vigilanza (Campionatonazionale serie D). Devono, inoltre, possederele caratteristiche e i requisiti previsti dal'Regolamento impianti sportivi'”. “Secondoquanto riportato dalla stampa locale – fa notareil consigliere regionale -, il campo sportivo inquestione ha una dimensione del terreno di giocodi 50 per 90 metri, e stando allo Statuto dellaLega nazionale dilettanti, queste misure nonpermetterebbero lo svolgimento in tale impiantodi partite ufficiali di serie C, serie D, Eccellenza,Promozione, 1° e 2° categoria, nonché quelledella divisione femminile. Tutte queste gare – fanotare Monni - possono essere, invece, disputatenei campi comunali di S. Sisto e di Pretola, entrambicampi omologati alle norme regolamentari,e la cui realizzazione non ha avuto i rilevanticosti registrati a Prepo”. Il consigliere regionaledel PdL, dopo aver elencato nell'atto le caratteristicheprecise di impianti omologabili, in grado diospitare gare ufficiali di campionati professionisticie dilettantistici fino alla Seconda categoria,osserva come in quello di Prepo, in sostanza,possono disputarsi soltanto gare di campionati diTerza categoria, giovanili e amatoriali. Monnirimarca come “al Comitato <strong>Regionale</strong> <strong>Umbria</strong>siano affiliate circa 3<strong>30</strong> società e che le societàregolarmente iscritte alla Terza categoria sono60. Di queste – conclude -, quelle che oggettivamentepotrebbero usufruire del terreno di giocodi Prepo sono circa trenta, ovvero quelle appartenentiai gironi di Perugia-Lago e di Gubbio-Città di Castello, vale a dire meno del 10 percento delle società”.PAG 86


TRASPORTITRASPORTO PUBBLICO LOCALE: “BACINOUNITARIO, SOGGETTO UNICO DI GESTIONEDEL SISTEMA REGIONALE DEI TRASPORTI”- L'ASSESSORE ROMETTI IN SECONDACOMMISSIONE SULLE MODIFICHE ALLALEGGE REGIONALE “37/1998”Perugia, 9 marzo 2012 - “Bacino unitario, soggettounico di gestione del sistema regionale deitrasporti”. È questo l'obiettivo principale contenutonell'iniziativa legislativa della Giunta regionaleconcernente “ulteriori modificazioni ed integrazionidella legge regionale “37/1998” (Normein materia di trasporto pubblico locale in attuazionedel decreto legislativo 19 novembre 1997,n. 422). È stato l'assessore regionale ai Trasporti,Silvano Rometti, insieme al coordinatoreregionale per il Territorio, Infrastrutture e Mobilità,Luciano Tortoioli ad illustrare il principio fondamentaledell'atto nella seduta odierna dellaSeconda Commissione, presieduta da GianfrancoChiacchieroni. In sostanza, si tratta della razionalizzazionedel sistema dei trasporti. Viene previstoun bacino unico di traffico a livello regionaleche avrà una gestione unitaria. Le due Provincedi Perugia e Terni insieme alla <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>,attraverso un accordo di programma diverrannoun unico soggetto di governance, dando vita, inquesto modo ad un'unica gara di appalto deiservizi. Particolare importanza assume il riordinodei servizi minimi, le non sovrapposizioni tra iservizi su ferro e gomma. “L'obiettivo – ha ricordatol'assessore Rometti – è quello di coniugare,attraverso un sistema tariffario strutturato,le esigenze economiche delle aziende del trasportopubblico, fortemente penalizzate dall'esiguitàdei contributi pubblici destinati a questiservizi, con la necessità di incentivare l'utilizzodei mezzi pubblici di trasporto da parte dell'utenza.La rivisitazione della legge – ha tenuto a precisareRometti – mira quindi a rendere più integratele procedure tra gli enti, chiamati a programmareed amministrare i servizi pubblici ditrasporto. È impensabile – ha osservato l'assessore– che i gestori di servizi siano tra loro scoordinatie che possano essere tollerate sovrapposizionidi servizi. Tutti i sistemi di trasporto devonoessere collegati e opportunamente posti incoincidenza, avvantaggiando, in questa logica, ilsistema definito per il trasporto di massa”. L'iterdell'atto in Commissione prevede per il prossimo19 marzo l'audizione con le associazioni dicategoria, le imprese dei trasporti e altri soggettiinteressati. L'impegno della Commissione è quellodi licenziare il disegno di legge entro la fine diquesto mese.TRASPORTO PUBBLICO LOCALE: PREOCCU-PAZIONE PER IL TAGLIO DELLE RISORSE EPER L'ESPLETAMENTO DELLA GARA ENTROIL 2012 – AUDIZIONE DEI SOGGETTI INTE-RESSATI IN SECONDA COMMISSIONEAudizione, stamani a Palazzo Cesaroni, dei soggettiinteressati al trasporto pubblico locale.Convocati dalla Seconda Commissione per la fasepartecipativa relativa alla discussione sulla nuovalegge regionale sui trasporti, di iniziativa dellaGiunta, che modificherà quella in vigore(37/1998), rappresentanti istituzionali, di categoria,del sindacato e dei consumatori hannosostanzialmente, sia pure con sfumature diverse,giudicato positivamente l'iniziativa legislativa.Preoccupazioni sono state espresse sul tagliodelle risorse da destinare al settore (“le impresehanno bisogno di certezze”), ma anche sul rispettodei tempi (entro il 2012) per l'espletamentodella gara di affidamento dei servizi (“creerebbeproblemi ad <strong>Umbria</strong> Mobilità per le attivitàsvolte anche oltre i confini regionali”). Tuttid'accordo sull'integrazione dei servizi ferrogommae sulla necessità della chiarezza normativaper la tutela dei lavoratori e dei cittadiniutenti.Perugia, 19 marzo 2012 – Sostanzialmente d'accordosulle linee principali tracciate dal disegnodi legge della Giunta regionale che modifica edintegra la precedente legge (37/98) sulle normativain materia di trasporto pubblico locale. Preoccupazioneper il taglio delle risorse da destinarea tutto il settore, ma anche per il rispetto deitempi relativi all'approvazione del Piano regionaledei trasporti e per l'espletamento della gara diaffidamento dei servizi entro il 2012. Sono ipassaggi più significativi dell'audizione convocatadalla Seconda Commissione consiliare, presiedutada Gianfranco Chiacchieroni, e svoltasi oggi aPalazzo Cesaroni, con i rappresentanti istituzionali,di categoria, del sindacato e dei consumatoriquale forma partecipativa e propedeutica alladiscussione dell'iniziativa legislativa della Giuntache dovrebbe essere licenziata già in settimanadalla Commissione ed approdare entro la fine diquesto mese in <strong>Consiglio</strong> regionale per la definitivaapprovazione. In sostanza, la nuova normativain discussione, prevede un bacino unico ditraffico a livello regionale che avrà una gestioneunitaria. Le due Province di Perugia e Terni insiemealla <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>, attraverso un accordodi programma diverranno un unico soggettodi governance, dando vita, in questo modo adun'unica gara di appalto dei servizi. Particolareimportanza assume il riordino dei servizi minimi,le non sovrapposizioni tra i servizi su ferro egomma. Le organizzazioni sindacali, rappresentateda Cristiano Tardioli (Filt-Cgil), Franco Montanari(Uil Trasporti) e Bruno Mancinelli (Fit-Cisl)hanno ribadito, sostanzialmente, le propostecontenute in un documento unitario presentatoalla stessa Commissione qualche settimana fa,basate soprattutto sulla tutela contrattuale deilavoratori, l'integrazione dei servizi ferrogomma;il biglietto unico regionale. I rappresentantidei sindacati chiedono anche che: vengaripristinata la consultazione delle Organizzazionisindacali in caso di sub-affidamento del servizio;la contrattazione collettiva di riferimento sia rappresentatada quella nazionale, regionale e a-PAG 87


TRASPORTIziendale sottoscritta dai sindacati di riferimento,al fine di evitare situazioni di dumping contrattuale;venga inserita una clausola di salvaguardiache obblighi eventuali aggiudicatari a farsicarico dei dipendenti dell'azienda/e che gestivanoil servizio in precedenza, a tutela, soprattutto,degli attuali livelli occupazionali della neo costituitaazienda unica regionale; vengano ripristinatii comitati aziendali di controllo. Tra le proposteanche quella di prevedere una clausola di salvaguardiaper il settore ferroviario con un monitoraggiosul numero dei passeggeri fruitori del treno,soltanto a posteriori dell'entrata in vigoredelle nuove normative. Alessio David Fortuna(Associazione dei consumatori <strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong>) halamentato come nell'atto vengano soppressi “importantiriferimenti al consumerismo, senzaprovvedere a rimodulare la tutela degli utenti. Lamediazione delle associazioni dei consumatori –ha rimarcato – assicura un'opportuna azione dicollegamento tra Enti Locali, gestore del servizioed utente, nell'ottica sia di un mirato e costantemiglioramento che di una maggiore soddisfazionedel consumatore. È importante prevedere unsistema di monitoraggio permanente nel rispettodei parametri previsti nel Contratto di servizio edi quanto stabilito nelle Carte della qualità deiservizi. Prevedere l'istituzione di una sessioneannuale di verifica del funzionamento dei servizitra ente locale, gestori dei servizi ed associazionidei consumatori”. Pasquale Trottolini (Cna-Fita) eMarco Barberini (Confartigianato trasporti) hannoconsegnato ed approfondito un documento firmatoanche da A.r.c.s.t. Lega Coop e da Anav,nel quale, tra l'altro, definiscono l'atto dell'Esecutivo,“un processo indispensabile che deve prevedereun efficientamento e razionalizzazione deiservizi e mettere al centro dell'attenzione le esigenzedi mobilità della collettività, in un quadrodi forte incertezza sull'effettiva disponibilità dirisorse stanziate a favore del settore. L'auspicioè che tutti gli interlocutori istituzionali, a partiredalla <strong>Regione</strong> garantiscano un adeguato ed opportunocoinvolgimento dell'imprenditoria privatadel settore che, in un'ottica di integrazione pubblico-privato,può dare un forte contributo nelprocesso di riorganizzazione generale del trasportopubblico locale, sia in termini di efficientamentodei servizi che in termini di economicità.Si rende assolutamente necessaria la certezzarispetto all'effettiva disponibilità di risorse per glianni futuri. La <strong>Regione</strong> dovrà garantire un adeguatosostegno ad un settore fondamentale perl'economia locale. Nell'atto manca qualsiasi riferimentoalla destinazione delle risorse finanziarieper i servizi su gomma”. Nello Spinelli (Amminstratoreunico Minimetrò spa): “Bene l'inclusionedel minimetrò tra i sistemi di trasporto pubblicoregionale.L'avvento del minimetrò sulla mobilità urbana diPerugia necessita di una sempre maggiore integrazionecon la programmazione di mobilità deglialtri vettori e più in generale con le politiche dellemobilità (parcheggi, aree ztl, ecc.) al fine diridimensionare, almeno nella direttrice servita,l'impegno di altri operatori. Condivisibile il maggiorecoinvolgimento degli Enti locali nella fase diprogrammazione e amministrazione dei servizi ditrasporto pubblico. Come pure positiva è l'individuazionedei servizi minimi tenendo conto dellaeffettiva domanda di mobilità dei cittadini. Purcondividendo, sul piano strategico, la presenza diuna Azienda unica regionale dei trasporti, perMinimetrò spa non sembrano esistere le condizionigiuridiche per poter procedere, almeno almomento, ad una convergenza nell'Azienda unica”.Gianni Moriconi (presidente <strong>Umbria</strong> Mobilità):“Preoccupazione per i tempi della gara. Perarrivare alla nuova gara occorre redigere il Pianoregionale dei trasporti e successivamente il Pianodi bacino unico regionale per avviare, quindi,tutte le procedure di gara. Nutriamo seri dubbisulla possibilità di riuscire entro il 2012 alla nuovagara. Si tratta di un problema particolarmenteserio perché già ora siamo in un anno di prorogaprevista contrattualmente. Andare oltre il 2012creerebbe problemi ad <strong>Umbria</strong> Mobilità per leattività svolte anche oltre i confini regionali. Perquanto attiene alle risorse, abbiamo manifestatoalla Giunta regionale le nostre preoccupazioni.Riteniamo che il trasporto pubblico locale in <strong>Umbria</strong>non abbia avuto tutte le risorse che dovevanoessergli destinate. Dalla lettura del Bilancio invia di approvazione, emerge la mancanza di risorseda destinare a <strong>Umbria</strong> mobilità e al settorein genere. Bene l'obiettivo di integrazione di tuttele modalità di trasporto, con una pianificazioneunitaria a livello regionale per servizi ferroviari,su gomma e di tipo urbano che dovranno esseredefiniti insieme agli Enti locali. Le aziende, perlavorare hanno bisogno di certezze, necessarieper la loro programmazione. Bisogna avere contezzadelle risorse sulle quali il sistema del trasportopubblico locale può contare oggi e nell'immediatofuturo. È difficile investimenti e adorganizzazioni aziendali in assenza di una prospettiva”.Luciano Tortoioli (Coordinatore regionaleTerritorio, Infrastrutture, Mobilità): “Perquanto riguarda chiarimenti sui servizi minimi,essi rappresentano elementi centrali su cui ruotatutto il sistema del trasporto pubblico locale. Lalegge punta sulla loro ridefinizione in modo diversorispetto ad oggi. L'obiettivo è quello diarrivare ad una definizione più articolata tenendoconto sia della situazione che si è consolidata neltempo, sia dell'effettiva e concreta domanda dimobilità, documentata attraverso dati certi acquisitidall'Osservatorio dei trasporti e dall'Azienda.È necessario al contempo valutare le possibilitàdi mettere in relazione gli utenti con luoghiquali: poli scolastici, amministrativi, sanitari,tenendo conto anche della domanda espressa dacategorie sociali deboli. Sulla tariffa unitaria unica,la legge prevede una gradualità su una uniformitàalmeno per ambiti territoriali. La programmazionesi svilupperà nell'ambito del bacinounico regionale, pensare da subito ad una tariffaunica potrebbe essere difficoltoso. Per questoabbiamo previsto una gradualità anche per ambitiomogenei a livelli territoriali”.PAG 88


TRASPORTITRASPORTO PUBBLICO LOCALE: INIZIATOIN SECONDA COMMISSIONE L'ESAME DELNUOVO DISEGNO DI LEGGE DELLA GIUNTA– PRESENTE A PALAZZO CESARONI L'AS-SESSORE ROMETTIPerugia, 22 marzo 2012 – Ha preso il via stamaniin Seconda Commissione l'esame degli articolicontenuti nel disegno di legge della Giunta regionaleche detta nuove norme in materia di trasportopubblico locale, modificando ed integrandola precedente legge, tutt'ora in vigore, n.37/1998. Alla presenza dell'assessore regionaleai Trasporti, Silvano Rometti e del Coordinatoreregionale (Territorio, Infrastrutture e Mobilità)Luciano Tortoioli, il presidente della CommissioneGianfranco Chiacchieroni ha riassunto in aperturadi seduta le indicazioni emerse dall'audizione diinizio settimana con i soggetti interessati al trasportopubblico locale, quali rappresentanti istituzionali,di categoria, del sindacato e dei consumatori.Durante la seduta sono stati esaminatila metà degli articoli della nuova legge, che sipropone prioritariamente un bacino unitario, unsoggetto unico di gestione del sistema regionaledei trasporti e un sistema tariffario integrato. Ilvoto della Commissione, in sede referente (inAula sono ammessi eventuali ulteriori emendamenti)avverrà con ogni probabilità, nella riunioneprogrammata per il lunedì prossimo, 26 marzo.Il disegno di legge di iniziativa dell'Esecutivoregionale ha modificato la quasi totalità degliarticoli contenuti nella precedente legge n.37/98. Mira sostanzialmente a rendere più integratele procedute tra gli enti che sono chiamatia programmare ed amministrare i servizi pubblicidi trasporto, che dovranno essere collegati edopportunamente posti in coincidenza, avvantaggiandoun sistema per il trasporto di massa. Lalegge introduce, tra i sistemi di trasporto pubblicoregionale, anche la mobilità alternativa che sicompone di sistemi che abbiano particolare rilevanzasulla mobilità urbana, quali quelli a funesu sede fissa, scale mobili, ascensori e tappetimobili. Importante rilievo viene riservato all'integrazionetra tutte le modalità di trasporto, prediligendol'uso dei servizi ferroviari per gli spostamenticaratterizzati da medio-lunghe distanze. Iservizi su gomma interferenti con quelli ferroviarinon verranno consentiti. Qualora l'utenza mediaservita in via ordinaria, monitorata per un significativoperiodo, risulti inferiore ai trenta passeggeri,il servizio con autobus può essere preferitorispetto al treno. La legge definisce gli ambiti ditraffico rafforzando il principio dell'unitarietà dellarete integrata dei servizi con la previsione diun ambito di traffico coincidente con il bacinounico regionale in sostituzione degli attuali trebacini. Il Piano di bacino diventa lo strumentoper la programmazione, la pianificazione e l'organizzazionedei servizi di trasporto pubblico, dapredisporsi in collaborazione tra <strong>Regione</strong>, Provincee Anci, in sinergia attraverso la sottoscrizionedi uno o più accordi di programma. La legge prevedela pianificazione e la programmazione deiComuni che, se caratterizzati da una popolazionedi almeno 12 mila abitanti, possono predisporreprogrammi di esercizio per servizi minimi urbanida far rientrare nel fondo regionale dei trasporti.L'obiettivo è quello di realizzare un equilibratosviluppo economico e sociale dell'intero territorioregionale, garantendo ai cittadini pari opportunitàdi spostamento e di accesso ai servizi ed ailuoghi di lavoro e di studio. Tra le finalità dellalegge, quella della promozione dello sviluppo deltrasporto regionale e locale anche attraversol'incentivazione dell'associazionismo tra i soggettipubblici e privati. Sarà l'Osservatorio della mobilità,coinvolgendo direttamente gli Enti locali e leaziende di trasporto, a monitorare la situazione,che verrà costantemente aggiornata relativamentealla gestione dell'offerta e della domanda.Viene definito l'ambito di traffico, corrispondenteall'intero territorio regionale, che coincide con ilbacino unico regionale, nel quale si svolgono iservizi di trasporto che collegano i centri abitatidella regione. La <strong>Regione</strong> promuove l'istituzionedi un sistema tariffario integrato, anche articolatoper ambiti territoriali, che consente all'utentel'utilizzo di tutti i servizi di trasporto pubblicoregionale e locale con il pagamento di un unicotitolo di viaggio.TRASPORTO PUBBLICO LOCALE: VIA LIBE-RA DELLA SECONDA COMMISSIONE ALLANUOVA LEGGE DELLA GIUNTA – SULL'ATTOVOTO FAVOREVOLE DELLA MAGGIORANZA,ASTENSIONE DELL'OPPOSIZIONECon i voti favorevoli dei commissari di maggioranzae l'astensione di quelli della minoranza, laSeconda Commissione ha approvato stamani ildisegno di legge della Giunta regionale che dettanuove norme in materia di trasporto pubblicolocale, modificando ed integrando la precedentelegge, tutt'ora in vigore, “37/'98. Le finalità diquesta iniziativa legislativa, alla quale l'organismodi Palazzo Cesaroni ha apportato alcunesostanziali modifiche rispetto al testo originario,sono relative al riordino trasporto pubblico localeattraverso la creazione di un bacino unitario, unsoggetto unico di gestione del sistema regionaledei trasporti, il biglietto unico regionale. Verràdato inoltre maggiore peso alla mobilità alternativa,oltre alla ridefinizione dei criteri per l'individuazionedei servizi minimi. Verrà istituita laConsulta degli utenti della mobilità.Perugia, 26 marzo 2012 – Ora la nuova legge sulTrasporto pubblico locale, poi, a breve, il Pianoregionale Trasporti e quello di Bacino; entro lafine del 2012 la gara per l'aggiudicazione deiservizi. Sono queste le tappe su cui si è impegnatol'assessore regionale ai Trasporti SilvanoRometti dopo l'approvazione, stamani, in SecondaCommissione, della nuova legge che stabiliscenuove norme in materia di trasporto pubblicolocale, modificando ed integrando la precedentelegge, tutt'ora in vigore, “37/'98”. Dopo un'at-PAG 89


TRASPORTItenta analisi dell'articolato, al contenuto del qualesono state apportate alcune modifiche rispettoal testo originario dell'Esecutivo, la legge è statavotata favorevolmente dai commissari dellamaggioranza, mentre quelli dell'opposizionehanno espresso un voto di astensione. Le finalitàdella legge, che in sostanza riorganizza il trasportopubblico locale, sono rappresentate dalBacino unitario, un soggetto unico di gestione delsistema regionale dei trasporti, lil biglietto unicoregionale, maggiore peso alla mobilità alternativa,ridefinizione dei criteri per l'individuazionedei servizi minimi, istituzione della Consulta degliutenti della mobilità. Per l'assessore Rometti,questa legge rappresenta un “obiettivo importantenell'ambito della legislatura. La riforma e lariorganizzazione del trasporto pubblico in <strong>Umbria</strong>non poteva soltanto limitarsi alla costituzionedella Azienda unica, perché ha bisogno di unanuova organizzazione e di una pianificazione deiservizi. Quindi a questa legge seguirà, in tempibrevissimi, il Piano regionale dei trasporti. Nelsistema della mobilità regionale vengono inseritifattori altamente innovativi, tra i quali, la ridefinizionedei criteri per l'individuazione dei serviziminimi, da sempre un punto debole per quantoriguarda la distribuzione delle risorse verso lesingole realtà del territorio. Vengono mantenute,anzi accresciute le garanzie verso il personale,maggiore coinvolgimento degli utenti e dei pendolarinella gestione e nelle scelte, attraversol'istituzione di una apposita Consulta. In sostanza,si tratta di una normativa che “tiene conto diun punto di avanguardia che già l'<strong>Umbria</strong> rappresentanell'ambito del trasporto a livello nazionale”.Il capogruppo del PdL, Raffaele Nevi, a marginedella riunione ha spiegato che il loro voto diastensione (da approfondire in una apposita riunionedi gruppo) è legato al fatto che, nella legge“ci sono comunque cose positive che, del resto,chiedevamo ormai da anni. Siamo quindi rammaricatiper il troppo ritardo con il quale è arrivatain <strong>Consiglio</strong>. Anche per questo abbiamo favorito,con il nostro comportamento altamente responsabile,un'approvazione veloce dell'atto in Commissione.Ora si rende necessaria, in tempi rapidissimi,la messa a punto del Piano dei Trasportie di quello di Ambito per far sì che si possanoavviare le gare, possibilmente entro il 2012. Neltesto legislativo ci sono tuttavia passaggi che ciconvincono poco, come la questione della comunitàtariffaria sulla quale registriamo troppe 'timidezze'dovute, forse, a questioni di 'campanile',come pure la questione del minimetrò e dell'interamobilità alternativa. Grande importanzariveste la questione relativa ai carichi da prevedereper la Ferrovia Centrale Umbra, una infrastrutturaper la quale è necessario decidere sefarla funzionare in maniera ottimale oppure, addirittura,eliminarla”. Per il capogruppo del PD,Renato Locchi, “si tratta di una legge costruita inmodo rigoroso ed in tempi, apprezzabilmente,brevi. Tiene conto di una situazione positiva propriadi questa <strong>Regione</strong>, che la colloca, in questoambito, tra le primissime realtà regionali italiane.L'<strong>Umbria</strong> è la prima ed unica <strong>Regione</strong> ad averrealizzato l'azienda unica del trasporto pubblicolocale. Questa legge contiene anche alcune importantiinnovazioni: la più importante riguardal'altissima considerazione della mobilità alternativache alcune città hannogià sperimentato,Perugia, ma anche Orvieto, Spoleto, Todi e cisono altri progetti in fase di attuazione. L'auspicioè che dopo l'approvazione di questo atto,criteri di riparto, oltre al Piano di bacino possanofavorire queste forme innovative di mobilità, cosìcome avviene nella 'moderna' Europa. Per starein Europa non basta soltanto rispondere alle richiestedella Bce, ma anche mettere in atto investimentiecologicamente compatibili con l'ambientecosì come già avviene in molte grandi emedie città europee”. L'atto verrà discusso evotato nella prossima riunione del <strong>Consiglio</strong> regionalefissata per il giovedì 29 marzo. Relatori:per la maggioranza Paolo Brutti (IdV), per laminoranza Raffaele Nevi (PdL).SCHEDA. Il disegno di legge di iniziativa dell'Esecutivoregionale ha modificato la quasi totalitàdegli articoli contenuti nella precedente legge n.37/98. Mira sostanzialmente e concretamente arendere più integrate le procedute tra gli enti chesono chiamati a programmare ed amministrare iservizi pubblici di trasporto, che dovranno esserecollegati ed opportunamente posti in coincidenza,avvantaggiando il sistema definito per il trasportodi massa. La legge introduce, tra i sistemidi trasporto pubblico regionale, anche la mobilitàalternativa che si compone di sistemi che abbianoparticolare rilevanza sulla mobilità urbana,quali quelli a fune su sede fissa, scale mobili,ascensori e tappeti mobili. Rilievo viene riservatoall'integrazione tra tutte le modalità di trasporto,prediligendo l'uso dei servizi ferroviari per glispostamenti caratterizzati da medio-lunghe distanze.I servizi su gomma interferenti con quelliferroviari non verranno consentiti. Qualora l'utenzamedia servita in via ordinaria, monitorataper un significativo periodo, risulti inferiore aitrenta passeggeri, il servizio con autobus puòessere preferito rispetto al treno. La legge definiscegli ambiti di traffico rafforzando il principiodell'unitarietà della rete integrata dei servizi conla previsione di un ambito di traffico coincidentecon il bacino unico regionale in sostituzione degliattuali tre bacini. Il Piano di bacino diventa lostrumento per la programmazione, la pianificazionee l'organizzazione dei servizi di trasportopubblico, da predisporsi in collaborazione tra<strong>Regione</strong>, Province e Anci, in sinergia attraversola sottoscrizione di uno o più accordi di programma.La legge prevede la pianificazione e laprogrammazione dei Comuni che, se caratterizzatida una popolazione di almeno 12 mila abitanti,possono predisporre programmi di esercizioper servizi minimi urbani da far rientrare nelfondo regionale dei trasporti. L'obiettivo è quellodi realizzare un equilibrato sviluppo economico esociale dell'intero territorio regionale, garantendoai cittadini pari opportunità di spostamento e diaccesso ai servizi ed ai luoghi di lavoro e di stu-PAG 90


TRASPORTIdio. Tra le finalità della legge, quella della promozionedello sviluppo del trasporto regionale elocale anche attraverso l'incentivazione dell'associazionismotra i soggetti pubblici e privati. Saràl'Osservatorio della mobilità, coinvolgendo direttamentegli Enti locali e le aziende di trasporto, amonitorare la situazione che verrà costantementeaggiornata relativamente alla gestione dell'offertae della domanda. Viene istituita anche laConsulta regioanle degli utenti della mobilità. Ladefinizione di Ambito di traffico, corrisponde all'interoterritorio regionale, che coincide con ilbacino unico regionale, nel quale si svolgono iservizi di trasporto che collegano i centri abitatidella regione. Nell'ambito di traffico viene definitaunitariamente la rete integrata dei servizi ditrasporto pubblico regionale e locale effettuaticon qualsiasi modalità e con qualsiasi mezzo. La<strong>Regione</strong> promuove l'istituzione di un sistematariffario integrato che consente all'utente l'utilizzodi tutti i servizi di trasporto pubblico regionalee locale con il pagamento di un unico titolo diviaggio.CONSIGLIO REGIONALE (2) - TRASPORTOPUBBLICO LOCALE: VIA LIBERA DEL CON-SIGLIO ALLA NUOVA LEGGE REGIONALE –SULL'ATTO DELLA GIUNTA VOTO FAVORE-VOLE DELLA MAGGIORANZA E ASTENSIONEDELL'OPPOSIZIONEPerugia, 29 marzo 2012 – Con i voti favorevoli(19) dei consiglieri della maggioranza e l'astensione(9) di quelli dell'opposizione, l'Assembleadi Palazzo Cesaroni ha approvato il disegno dilegge della Giunta regionale che detta nuovenorme in materia di trasporto pubblico locale,modificando ed integrando la precedente legge37/'98. Al testo originario erano già state apportatemodifiche, alcune sostanziali, nel suo iter inSeconda Commissione. Con questa legge vieneriordinato sostanzialmente il trasporto pubblicolocale attraverso la creazione di un bacino unitario,un soggetto unico di gestione del sistemaregionale dei trasporti, il biglietto unico regionale.Verrà dato inoltre maggiore peso alla mobilitàalternativa, oltre alla ridefinizione dei criteri perl'individuazione dei servizi minimi. In Aula è statopresentato un solo emendamento (approvatocon voto favorevole della maggioranza, contrarial'opposizione), da parte del capogruppo del Prc-Fds, Damiano Stufara relativo alla definizione deicompiti dell'istituenda Consulta degli utenti dellamobilità. In sostanza, Stufara ha voluto delineare“il perimetro delle competenze” dell'organo per laquale viene così previsto un parere consultivo inordine al Piano dei trasporti e di bacino, oltre allapossibilità di avanzare proposte relative al sistemadei trasporti evidenziando eventuali problematichee proponendo soluzioni.LE RELAZIONI.PAOLO BRUTTI (IdV – Relatore di maggioranza)“VA PROMOSSO UN PROCESSO DI INTEGRAZIO-NE TRA LE VARIE MODALITÀ DI TRASPORTOPUBBLICO LOCALE - Le integrazioni e le modifichein questione si sono rese necessarie per gliimportanti cambiamenti intervenuti nel sistemadel trasporto pubblico locale e nazionale e per lecontinue erosioni del numero dei passeggeri trasportatia fronte di un aumento dei costi di gestionee all'incremento costante del traffico automobilisticoche in <strong>Umbria</strong> occupa una posizionedi assoluta prevalenza rispetto al trasporto pubblicosu gomma e su ferro. Va promosso un processodi integrazione tra le varie modalità di trasportopubblico locale, in modo da fornire maggioreservizio in termini di frequenza delle corsecon l'utilizzazione di un unico titolo di viaggio.Tra le modalità da integrare viene introdottadalla legge quella dei sistemi di trasporto in sedefissa a trazione su fune, le scale mobili, i tappetiscorrevoli, gli ascensori. A questo proposito lalegge stabilisce che queste modalità debbanoavere particolare rilevanza sulla mobilità urbanae riducano quindi l'uso degli altri siatemi di mobilità.La legge si propone di assicurare il monitoraggiodella mobilità regionale, coordinando,attraverso l'Osservatorio di nuova istituzione, iflussi di informazione sull'offerta e sulla domanda.La legge demanda alla <strong>Regione</strong> non solo laprogrammazione, ma anche l'amministrazionedei servizi ferroviari regionali, tramite l'affidamentodella gestione con contratti di servizioassegnati mediante gara ad evidenza pubblica. Iservizi di trasporto su ferro costituiscono la modalitàpreferita di trasporto. A tale scopo, oltrel'integrazione con il trasporto su gomma, la leggeprevede il divieto di interferenza dei servizi sugomma rispetto a quelli su ferro. Poiché, però, ilcosto unitario per chilometro del ferro è superiorea quello della gomma, per non andare incontroad una crescita dei costi unitari di gestione, iltrasporto ferroviario deve realizzare coefficientidi occupazione delle carrozze abbastanza elevato.Una novità è costituita dalla definizione dell'ambitodi traffico, che coincide con il bacinounico regionale, luogo dove viene definita la reteintegrata dei servizi di trasporto pubblico regionalee locale. Sono definiti nella legge i nuovicontenuti e gli obiettivi del Piano regionale deitrasporti. Il piano regionale dei trasporti ha validitàdecennale e viene rinnovato alla scadenzadella validità del piano di bacino. Per assicurarela partecipazione alla formazione del Piano, èprevista la Consulta regionale della mobilità, conla partecipazione di rappresentanti delle organizzazionisindacali e delle associazioni di difesadegli utenti”.RAFFAELE NEVI (PdL – Relatore di minoranza):“LA VERA PARTITA È RAPPRESENTATA DALPROSSIMO PIANO DEI TRASPORTI E DA QUELLODI BACINO - Anche oggi abbiamo dimostrato lanostra responsabilità permettendo a quest'Aula,con il nostro voto, di poter trattare e votare questaimportantissima legge che doveva vedere laluce, stando anche agli impegni della maggioranza,da oltre due anni. La nostra convinzione èche le riforme vadano accelerate. Ma la verapartita, nell'ambito del trasporto locale, è rap-PAG 91


TRASPORTIpresentata dal prossimo Piano dei trasporti e daquello di bacino, passaggi necessari per dare vitaalle gare di affidamento dei servizi entro il 2012.Con questa legge si prende atto della reale situazionedel settore trasporti e l'aver dato vita aduna Azienda unica del trasporto ci vede pienamentefavorevoli. È necessario mettere insiemeferro e gomma. Il trasporto pubblico locale deveessere tutt'uno, scisso soltanto nella contabilità.Oggi, in un periodo di crisi come quello che anchel'<strong>Umbria</strong> sta attraversando, si rendono necessarienuove e più incisive scelte. Bisogna farein modo che la Ferrovia Centrale Umbra puntiverso nuovi e ulteriori introiti puntando su collegamentiextraregionali, incrementando al contempoil reddito attraverso un numero superioredi passeggeri. Il nostro auspicio è che nel prossimoPiano regionale dei trasporti vengano fattescelte chiare, eliminando soprattutto ogni doppionerispetto alla ferrovia, puntando particolarmentel'attenzione sull'Alta <strong>Umbria</strong> e sui collegamenticon Terni. L'obiettivo deve essere quellodi un maggiore caricamento dei treni. Per quantoriguarda la mobilità alternativa, non siamo contraria definirla un pezzo reale della mobilità. Lanostra preoccupazione riguarda però l'inserimentodel minimetrò, e qui penso che se questa infrastrutturanon fosse stata a Perugia, difficilmentela <strong>Regione</strong> avrebbe fatto questa scelta diintervento in un contesto dove non è stato raggiunto,come auspicato dal Comune di Perugia, ilpareggio di bilancio. Rimaniamo quindi in attesadi capire cosa succederà quando si passerà alleconcretezza dell'assegnazione delle risorse versoquesta infrastruttura. La nostra astensione, almomento del voto, riguarda proprio questa situazione,per la quale avremmo auspicato maggiorechiarezza. Vogliamo capire se questa operazionesia mirata a salvare il bilancio del Comunedi Perugia o per dare spazio realmente ad unanuova forma di mobilità. Vorremmo anche approfondirele preoccupazioni esternate, in sede diaudizione, dal presidente di <strong>Umbria</strong> Mobilità,Giovanni Moriconi circa i fondi destinati dalla<strong>Regione</strong> al trasporto pubblico. Per quanto riguardale modalità delle gare per l'affidamento deiservizi esprimiamo la nostra soddisfazione perchési è finalmente deciso di scegliere il mercato.È fondamentale competere in un mercato aperto,con l'obiettivo di raggiungere minori sprechi dirisorse, minori costi e più qualità del servizio.Siamo d'accordo, infine, sulla interruzione dellacumulabilità degli incarichi nei consigli di amministrazione(proposta di Brutti in Commissione)che porta spesso a compensi faraonici”.IL DIBATTITOANDREA LIGNANI MARCHESANI (PDL): “BENEINCENTIVARE IL TRASPORTO SU FERRO, MA ILMINIMETRO' E' IN CONTRADDIZIONE CON LAFCU. BASTA CON GLI SPRECHI - Seppure siaapprezzabile l'intento di privilegiare il trasportosu ferro si deve sottolineare come il minimetrò,che nasce non in sinergia con l'esistente ma addiritturain contraddizione con la Ferrovia centraleumbra, non rappresenti affatto un valore aggiuntonella partita del trasporto pubblico locale.Sarebbe opportuno investire, anche con i privati,su un progetto che renda competitiva la Fcu, nonfare solo dei 'rattoppi' come sul tratto MassaMartana - Acquasparta per via degli incidenti. Pernon parlare del raddoppio ferroviario del trattoPonte San Giovanni-stazione di S.Anna, finanziatoma sprecato perché i lavori sono arrivati finoalla Pallotta e sono attualmente un 'ramo secco',inutilizzato. Vorrei anche aggiungere qualcheconsiderazione sui compensi a chi amministra leaziende, e non mi riferisco solo ai trasporti: servonoamministratori unici, selezionati sulla basedelle competenze, che facciano anche damanager, mentre non serve la pletora di consiglieridai compensi eccessivi chiamati solo a fareda contrappeso politico. No agli emolumenti faraonicia soggetti che già usufruiscono di unaricca pensione. Nessuno è indispensabile. Peraprire sul serio una nuova stagione di riformeoccorre creare una nuova classe dirigente politicae tecnico-amministrativa”.FRANCO ZAFFINI (Fare Italia): “IL MINIMETRO'DIVENTERA' MONUMENTO ALLA STUPIDITA' PO-LITICA DEGLI AMMINISTRATORI CHE LO HANNOREALIZZATO - Giusto e condivisibile preferiremobilità alternativa e ferro al trasporto su gomma,ma non deve essere un totem. L'imperativodeve essere il soddisfacimento degli utenti ditutta la regione. E se l'<strong>Umbria</strong> è la regione con ilmaggior numero di automobili in rapporto alladensità della popolazione, la ragione è che moltinon hanno un comodo mezzo pubblico per raggiungereil posto di lavoro o tornare a casa. Nonsi può nemmeno costringere i cittadini del capoluogodi regione a prendere per forza il minimetròperché gli hanno tolto gli autobus, perché iparcheggi sono rincarati e i vigili urbani sonosempre in agguato per fare le multe. E' una logicatutta sbagliata, quella di dire che si vuole incentivarela mobilità alternativa e il trasporto suferro camuffando così la necessità di risolvere iproblemi di bilancio del Comune di Perugia. Perun po' di tempo si riuscirà a tamponare, ma poi ilminimetrò diventerà il monumento alla stupiditàpolitica degli amministratori che lo hanno realizzato.Per queste ragioni mi astengo”.RENATO LOCCHI (Pd): “UMBRIA PRIMA REGIONEAD AVER REALIZZATO L'AZIENDA UNICA. ORARILANCIARE FCU, RIDARE DIGNITÀ ALLA FER-ROVIA E AFFRONTARE IL NODO DI PERUGIA – IlPd condivide e appoggia questa legge, che contienescelte molto importanti. Siamo l'unica <strong>Regione</strong>ad aver realizzato l'azienda unica del trasportopubblico e ad aver espletato le gare. Daquesto punto di vista la legge è perentoria e sarebbeimportante rispettare i tempi previsti. Ilprovvedimento riconosce spazio a coloro cheutilizzano il trasporto pubblico. L'interazione ferro-gommaè fondamentale, così come il ruolo, adoggi non sufficiente, svolto dalla Ferrovia centraleumbra, malgrado i grossi investimenti realizzatifino ad ora. La legge introduce una dignitàper il trasporto ferroviario, il più corretto e compatibile:un punto di grande importanza che do-PAG 92


TRASPORTIvrà avere anche risorse adeguate. Non so se lacittà di Perugia è una 'idrovora' per i fondi deltrasporto pubblico, però Perugia attinge risorseper il 16 per cento del totale pur trasportando il45 per cento degli utenti. Questo in ogni casonon può far venir meno le esigenze di trasportopubblico dei piccoli Comuni. I criteri del Pianotrasporti dovrebbero essere l'occasione per analizzarei fati sull'utenza del Tpl. Il minimetrò èimportante ma non risolve, certamente dovràessere meglio integrato con le altre forme ditrasporto, evitando di sovrapporre il suo percorsocon quello degli autobus. Un tema importanteda affrontare sarebbe quello dell'accesso allacittà e del nodo di Perugia. Il tema ferroviarionon è stato riproposto, dato che nel 1876 è statodeciso che le dorsali ferroviarie dovevano esserealtre. Sarebbe faticoso recuperare queste sceltedopo 140 anni”.MASSIMO BUCONI (PSI): “SUPERARE ALCUNEDISEGUAGLIANZE NEI SERVIZI DI TRASPORTOPUBBLICO E NELLA DISTRIBUZIONE DELLE RI-SORSE. INTRODURRE MECCANISMI DI VALUTA-ZIONE DELLA QUALITÀ DEL SERVIZIO - La leggesui trasporti fa seguito all'altra, egualmente importante,sull'azienda unica regionale. C'è statoun grande lavoro in questo anno e mezzo di legislaturaregionale. Grandi questioni sono stateaffrontate, come la semplificazione, il piano per illavoro, la riforma delle comunità montane. Importantenon mettersi nell'ottica dei gestori deisingoli tratti di trasporto ma dalla parte del singolocittadino che ha bisogno del servizio. Miauguro che nella sua intelligente applicazionepotranno essere superati alcuni gap che esistono,come qualche diseguaglianza nelle possibilitàdi accesso al trasporto pubblico e nella distribuzionedelle risorse. Esistono flussi preferenzialiper le persone, bisogna quindi tenere conto didove l'utenza si muove. Nel momento in cui lerisorse e la capacità progettuali ci permetterannodi dimostrare che il sistema di trasporto pubblicoè più conveniente dell'auto privata il sistemasicuramente funzionerà, altrimenti esso continueràa dover affrontare serie difficoltà. Un a-spetto importante è quello delle maestranze edei lavoratori. La mobilità alternativa urbana èun pezzo importante del ragionamento, con tuttele problematiche che esso porta. Il servizio minimofa parte di un ragionamento sulla 'democraziadel servizio' e deve tenere conto della distribuzionedelle risorse che andrebbe positivamenteriordinato. La questione della partecipazionedegli utenti alla definizione dei piani mipare adeguatamente prevista dalla legge, anchese va chiarito chi ha davvero la potestà di rappresentarli.Non sarebbe male introdurre unasorta di meccanismo efficiente di valutazione,che oltre al confronto con gli utenti possa tenerecostantemente sotto controllo la qualità del servizioerogato”.SILVANO ROMETTI (Assessore regionale Trasporti):“OBIETTIVO IMPORTANTE NELL'AMBITODELLA LEGISLATURA - Nel settore del trasportopubblico locale l'<strong>Umbria</strong> è all’avanguardia rispettoad altre Regioni. Siamo da sempre coscientiche la riorganizzazione e la razionalizzazionedella mobilità regionale non si esaurisce con lacreazione dell’Azienda unica regionale. La <strong>Regione</strong>sta seguendo un percorso assolutamente coerente,legato agli obiettivi fondamentali che cieravamo insieme alle altre Istituzioni umbre. Ilprimo è quello di una pianificazione su base regionale,che è il presupposto per utilizzare meglioi vettori a nostra disposizione e metterliquindi in sinergia fra loro. L’unica possibilità difar vivere la Ferrovia Centrale Umbra è dentroun’impostazione unitaria della pianificazione deiservizi. La Fcu rappresenta un'asse centrale dellaregione, sulla quale sono stati spesi tanti soldiper rielettrificarla, per togliere tutti i passaggi alivello, sono stati fatti, in sostanza, investimentiimportanti ed ora, come è stato fatto perl’aeroporto, dobbiamo far sì che questo vettoreeserciti un ruolo vero ed importante nell’ambitodella mobilità regionale. Le risorse di cui disponiamoper la Fcu (12 milioni da trasferimentistatali) vanno utilizzate al meglio come previstoin questa riprogrammazione legata ad una logicaintegrata. È necessario riequilibrare il sistemacomplessivo dei trasporti. L'obiettivo è che ilnostro sistema di mobilità regionale venga utilizzatoda un numero sempre maggiore di utenti.Per fare questo dobbiamo facilitare l’accesso alservizio, attraverso, ad esempio, la bigliettazioneunica. Di particolare importanza è la valorizzazionedel ruolo dei privati. In <strong>Umbria</strong> è stata creataun'azienda unica perché fosse un soggettocompetitivo. Lo spezzatino di aziende, come a-vevamo prima, probabilmente, alla prova di unacompetizione vera, almeno due su tre non a-vrebbero retto. Nella legge sono previste garanziemolto forti per il personale. Abbiamo specificatochiaramente nella legge che, nel momentoin cui subentra un nuovo gestore, il personaledeve essere garantito sia nel numero che neirapporti di lavoro maturati. Il tema della mobilitàalternativa non può essere visto come una questioneperugina. Una regione come la nostra, cheparla di riqualificazione urbana, di qualità urbana,di accessibilità migliore nelle città, è necessarioaiutare quei Comuni che fanno investimentisulla mobilità alternativa, che non può riguardarecertamente la singola scala mobile. Nella leggevengono garantiti i ruoli dei Comuni e delle Province.L’<strong>Umbria</strong> ha garantito nel 2011 e nel 2012l’intero l’intero importo dei contratti di serviziodel trasporto pubblico locale. L’anno scorso abbiamoavuto <strong>30</strong> milioni di euro in meno sul trasportopubblico locale. Nonostante questo abbiamogarantito l’intero importo dei contratti diservizio. L’<strong>Umbria</strong> è una delle cinque Regioni chestanno lavorando con il Governo per il piano diefficientamento del trasporto nazionale. Conquesto, cerchiamo di seguire anche le dinamichee le scelte che si stanno facendo in ambito nazionale.Sono convinto che la <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>, inquesto settore, sta portando avanti una buonaoperazione, alla quale seguirà il Piano regionaledei trasporti che coinvolgerà il <strong>Consiglio</strong> regiona-PAG 93


TRASPORTIle”. SCHEDA DELLA LEGGE (Estratto dalla relazionedi maggioranza): Il disegno di legge inesame apporta modificazioni e integrazioni allalegge regionale 18 novembre 1998, n. 37 (Normein materia di trasporto pubblico locale in attuazionedel decreto legislativo 19 novembre1997, n. 422) Mira sostanzialmente e concretamentea rendere più integrate le procedute tragli enti che sono chiamati a programmare edamministrare i servizi pubblici di trasporto, chedovranno essere collegati ed opportunamenteposti in coincidenza, avvantaggiando il sistemadefinito per il trasporto di massa. La legge introduce,tra i sistemi di trasporto pubblico regionale,anche la mobilità alternativa che si componedi sistemi che abbiano particolare rilevanza sullamobilità urbana, quali quelli a fune su sede fissa,scale mobili, ascensori e tappeti mobili. Rilievoviene quindi riservato all'integrazione tra tutte lemodalità di trasporto, prediligendo l'uso dei serviziferroviari per gli spostamenti caratterizzatida medio-lunghe distanze. I servizi su gommainterferenti con quelli ferroviari non verrannoconsentiti. Qualora l'utenza media servita in viaordinaria, monitorata per un significativo periodo,risulti inferiore ai trenta passeggeri, il serviziocon autobus può essere preferito rispetto altreno. La legge definisce gli ambiti di trafficorafforzando il principio dell'unitarietà della reteintegrata dei servizi con la previsione di un ambitodi traffico coincidente con il bacino unico regionalein sostituzione degli attuali tre bacini. IlPiano di bacino diventa lo strumento per la programmazione,la pianificazione e l'organizzazionedei servizi di trasporto pubblico, da predisporsi incollaborazione tra <strong>Regione</strong>, Province e Anci, insinergia attraverso la sottoscrizione di uno o piùaccordi di programma. La <strong>Regione</strong> finanzia i serviziminimi inseriti nel piano urbano della mobilitàe in quello del traffico, se sono coerenti colpiano di bacino. I comuni sopra i 12 mila abitantidevono predisporre il piano dei servizi minimiurbani, che possono rientrare nel finanziamentodel fondo regionale trasporti. La <strong>Regione</strong> definiscei criteri di ripartizione delle risorse finanziariedestinate ai servizi minimi di cui sopra ed effettuala ripartizione. Alla <strong>Regione</strong> spetta l'affidamentodei servizi di trasporto anche di dimensioneprovinciale e di dimensione comunale, in accordo,per questi due ultimi, con province e comuni.Analoga procedura è utilizzata per la sottoscrizionedei contratti di servizio. I Comunisono stazioni appaltanti per le procedure concorsualidei servizi aggiuntivi di propria competenza.I criteri per determinare i servizi minimi di trasportopubblico locale, che sono gli unici chepossono rientrare nella ripartizione delle risorseregionali, sono individuati dalla Giunta regionale,con un atto da sottoporre al parere della Commissioneconsiliare competente. I servizi di trasportopubblico regionale sono affidati medianteprocedure di evidenza pubblica che tengano contonon solo del prezzo, ma anche della qualitàdel servizio offerto. La Giunta regionale approvagli schemi dei contratti di servizio al fine di uniformarel'azione amministrativa, almeno fino aquando non entrerà in attività l'Autorità dei trasportiprevista nel decreto legge del Governo perla crescita, l'equità e il consolidamento dei contipubblici. Sono rese più chiare le norme che regolanola disponibilità del materiale rotabile quando,a seguito di gara, c'è un nuovo aggiudicatariodel servizio e questo faciliterà la concorrenzaperché il materiale rotabile è un bene scarso edessenziale. E' detto esplicitamente che l'istituzionedel sistema tariffario integrato, cui la <strong>Regione</strong>è impegnata, la cosiddetta comunità tariffaria, siesprime attraverso la creazione di un unico titolodi viaggio valido in tutto il territorio regionale.Sono regolati i compensi e le indennità degliamministratori delle società di trasporto pubblicolocale il cui capitale sociale sia posseduto, inmodo maggioritario, dalla <strong>Regione</strong>, dalle sueagenzie, dagli enti locali e da società a loro voltacontrollate dalla <strong>Regione</strong> e dagli enti locali, inmodo che le indennità non superino,come compensilordi per il presidente e gli amministratori,l'80 per cento dell'indennità di carica dei consiglieriregionali e il 50 per cento, rispettivamente.A tale limite concorrono tutti i compensi percepitidagli amministratori nelle società partecipate ocontrollate.PAG 94


TURISMOBENI CULTURALI, PAESAGGISTICI, STRUT-TURE RICETTIVE: I PARAMETRI PER CUI ICOMUNI POSSONO ISTITUIRE LA TASSA DISOGGIORNO – L'ASSESSORE BRACCO INSECONDA COMMISSIONEPerugia, 9 marzo 2012 – Sarà necessaria unadelle seguenti caratteristiche: presenza di “beniculturali, ambientali-paesaggistici, strutture ricettive”,per essere definita “località turistica” o“città d'arte” ed avere quindi la possibilità di istituirela tassa di soggiorno. In questo caso sarannocomunque gli stessi Comuni, inclusi in unapposito elenco regionale, a decidere sull'applicazioneo meno della tassa. Si tratta della modificae quindi dell'integrazione alla legge regionale“18/2006” (legislazione turistica regionale), il cuicontenuto è stato illustrato stamani in SecondaCommissione dall'assessore regionale al Turismo,Fabrizio Bracco che ha tenuto tuttavia a precisarecome questa iniziativa legislativa “non deveessere confusa come discussione in merito all'applicazionedella tassa di soggiorno”, una scelta,ha precisato, di esclusiva competenza deiConsigli comunali. I parametri di definizione dilocalità turistica in sostanza danno la possibilità atutti i Comuni umbri di possedere una delle caratteristichenecessarie all'istituzione della tassadi soggiorno. Mentre sulla formulazione dellecaratteristiche per la definizione di località turistica(emendamento) si è registrato il voto unanimedella Commissione, sull'articolato, i commissaridella minoranza si sono astenuti. A marginedella riunione, il consigliere Luca Barberini(PD) ha tenuto a precisare, in una nota, che ilsuo voto favorevole sull'atto è da “ritenersi legatoalla possibilità di trasmettere l'iniziativa legislativaall'Assemblea regionale”, sottolineando alcontempo la sua “non condivisione all'istituzionedella tassa di soggiorno decisa dal precedenteGoverno Berlusconi”. L'atto, su cui ha espressoparere favorevole anche il CAL (<strong>Consiglio</strong> delleAutonomie Locali), verrà illustrato in Aula dallostesso presidente della Commissione, GianfrancoChiacchieroni (PD) per la maggioranza, mentreper la minoranza relatore sarà Alfredo De Sio(PdL).CONSIGLIO REGIONALE: NUOVE REGOLEPER LA RISTORAZIONE NELLE ATTIVITÀAGRITURISTICHE – APPROVATA ALL'UNA-NIMITÀ LA PROPOSTA DI LEGGE DE SIO,CHIACCHIERONI, ROSI, MANTOVANIPerugia, 13 marzo 2012 – Il <strong>Consiglio</strong> regionaleha approvato all'unanimità la proposta di modificaalla legge “28/’97”, “Disciplina delle attivitàagrituristiche". Il provvedimento, firmato daiconsiglieri Alfredo De Sio (Pdl), GianfrancoChiacchieroni (Pd, relatore in Aula), Maria Rosi(Pdl) e Massimo Mantovani (Pdl), prevede modificheed integrazioni mirate “all'eliminazione delleeccezioni previste circa lo spazio minimo dadedicare alle attività di ristoro negli agriturismi(“non più di due posti a sedere per ogni postoletto; una superficie minima di 1,5 metri quadriper ogni posto a sedere”). Il limite in questionepotrà però essere derogato “dalle aziende agrituristichededite alla sola somministrazione deipasti, situate nelle aree individuate nel Programmaregionale agrituristico e di rivitalizzazionedelle aree rurali; nell'ospitalità di scolareschee gruppi di studio in visita all'azienda agrituristica;dalle attività ricettive situate oltre 1.000 metridi altitudine, per le quali il limite viene elevatodi ulteriori due posti a sedere per ogni postoletto” (quindi 4 posti per la ristorazione ogni postoletto disponibile).CONSIGLIO REGIONALE (2): APPROVATI IPARAMETRI PER I “COMUNI TURISTICI” -ISTITUITO L'ELENCO REGIONALE CHE CON-SENTIRÀ L'INTRODUZIONE, FACOLTATIVA,DELLA TASSA DI SOGGIORNOPerugia, 13 marzo 2012 – Il <strong>Consiglio</strong> regionaleha approvato all'unanimità le modifiche alla leggeregionale 18/2006 “Legislazione turistica regionale”sui parametri necessari alla definizionedi “Comune turistico”, propedeutica all'introduzione,facoltativa per le Amministrazioni, di unatassa di soggiorno che potrà arrivare, in relazionealla struttura ricettiva scelta, fino a 5 euro anotte. Per ottenerla sarà necessario, per i Comuni,possedere “beni culturali, ambientalipaesaggisticio strutture ricettive”. Potranno inoltreapplicare la tassa i Comuni capoluogo di Provinciae le Unioni dei Comuni. Dopo la relazionesui contenuti dell'atto del presidente della IICommissione, Gianfranco Chiacchieroni, l'assessoreal turismo Fabrizio Bracco ha puntualizzatoche “questo provvedimento è un atto dovutolegato al cambiamento della legislazione in materia.Noi avevamo una lista dei Comuni ritenutituristici legata alla legge sul commercio (per viadelle aperture straordinarie). Ora quel tipo dielenco non è più in vigore e per avere un elencodei 'Comuni turistici' dobbiamo avere una nuovabase normativa, che affidiamo a questa legge,che consente ai Comuni turistici di poter deciderein modo autonomo sull'introduzione della tassadi soggiorno. Non è compito del <strong>Consiglio</strong> discutereora di una prerogativa (quella dell'introduzionedella tassa di soggiorno) che viene riconosciutaai Comuni dalla legge nazionale. L'Assemblearegionale approvando questa norma mettein chiaro i criteri propri delle realtà turistiche,che riguardano in sostanza tutta l'<strong>Umbria</strong>. Saràcompito della Giunta redigere un regolamento epredisporre la lista dei Comuni a valore turistico”.TASSA DI SOGGIORNO A PERUGIA: “LAGIUNTA BOCCALI CHIEDE ALTRI SOLDI IN-VECE DI TAGLIARE GLI SPRECHI” - MONNI(PDL): “NON SUCCEDE NEI COMUNI AMMI-NISTRATI DAL CENTRODESTRA”PAG 95


TURISMOL'amministrazione comunale di Perugia introducela tassa di soggiorno: secondo il consigliere regionaledel Pdl Massimo Monni “la giunta Boccalivuole solo prelevare soldi per evitare di fare queitagli agli sprechi pubblici tanto attesi da tutti icittadini perugini”, mentre i comuni governati dalcentrodestra “hanno dimostrato che un altromodo di fare politica, è possibile”.Perugia, 26 marzo 2012 - “La sinistra di Palazzodei Priori ha varato un nuovo balzello: la tassa disoggiorno. Questa nuova imposta peserà su ciascuncittadino nei primi dieci <strong>giorni</strong> di permanenzain una struttura ricettiva della città ed il suocosto varierà da uno a quattro euro al giorno apersona. Entro il dieci di ogni mese gli albergatoridovranno versare i proventi ottenuti dall'impostaal Comune. Questa tassa non è obbligatoria equindi il sindaco Boccali e la sua giunta sonopienamente responsabili della loro scelta, chegraverà su un settore già in crisi come quelloricettivo”. E' il giudizio del consigliere regionaleMassimo Monni (Pdl) sulle misure annunciatedall'amministrazione comunale perugina. “Soloqualche dato – aggiunge Monni - per spiegare lasituazione che affrontano gli operatori turisticiumbri: in media, su cento camere esistenti, soloquarantadue sono utilizzate a reddito ed il redditonetto per ciascuna camera non arriva neanchea trenta euro. La tassa di soggiorno è quindidannosa, scoraggerà le presenze turistiche e nonaiuterà il settore ricettivo. Viene da pensare chela giunta Boccali voglia solo prelevare un po' diquattrini per evitare di fare quei tagli agli sprechipubblici tanto attesi da tutti i cittadini perugini.Comuni governati dal Popolo della Libertà comeTodi e Assisi, anche loro con fortissima incidenzaturistica, hanno invece fatto a meno di introdurrequesta nuova tassa. Ruggiano e Ricci hanno dimostratoche un altro modo di fare politica, evitandodi prelevare denaro dalle tasche dei cittadini,è possibile”.PAG 96


URBANISTICA/EDILIZIAPALAZZO VITELLI A SANT’EGIDIO:“L’ACQUISTO STA SLITTANDO PER LOGICHESPARTITORIE DI POTERE” - NOTA DI LI-GNANI MARCHESANI (PDL)Secondo il consigliere regionale del Pdl AndreaLignani Marchesani l'acquisto di Palazzo Vitelli aSant’Egidio di Città di Castello starebbe slittandoa causa di “ritardi, gelosie e veti incrociati cheregnano nella Fondazione Cassa di risparmio che,dopo i proclami trionfalistici, vuole riproporre unnuovo Statuto (non quello celermente approvatodal <strong>Consiglio</strong> comunale) per poter allargare ilnumero di componenti del Comitato direttivo dicompetenza della Fondazione stessa”.Perugia, 1 marzo 2012 – “Da <strong>giorni</strong> i toni trionfalisticisull’acquisto di Palazzo Vitelli a Sant’Egidiodi Città di Castello hanno lasciato il posto ad unsilenzio assordante”. Lo afferma il consigliereregionale del Pdl Andrea Lignani Marchesani,secondo il quale “nonostante gli sforzi del <strong>Consiglio</strong>comunale che ha il merito di aver velocementeapprovato lo Statuto del nuovo organismodi gestione, coinvolgendo anche l'opposizione”, siriscontrano adesso “i ritardi, le gelosie, i vetiincrociati e la inadeguatezza che regnano nellaFondazione Cassa di Risparmio che, dopo i proclamitrionfalistici, vuole riproporre invece unnuovo Statuto per poter allargare il numero dicomponenti del Comitato direttivo di competenzadella Fondazione stessa. Una lotta di potere internache è il motivo del dilatarsi dei tempi e chefa riemergere vecchi interrogativi. Perché delledue l’una: o l’operazione è veramente 'strategica'e quindi non ci si può fermare di fronte alle esigenze,agli interessi e alla vanagloria dei singoli;oppure è solo l’occasione per esercitare potere eclientele e allora sarebbe molto meglio destinarequeste risorse alla funzione strategica di sussidiarietàcui le Fondazioni sono per vocazionedestinate, tanto più in tempi di ristrettezze economichedegli Enti locali”. “A sentire il sindaco edi vertici della Fondazione – ricorda Lignani -sembrava irrinunciabile una celere definizionedella vicenda e chi, come il sottoscritto, invitavaad una pausa di riflessione sull’opportunitàdell’operazione, era additato come il solito guastafeste.I dubbi in proposito non sono certo statidissipati, anche perché la fretta era dettata principalmenteda Banca Intesa, che voleva disfarsidi un onere e mettere a bilancio l’incasso. Vacomunque dato atto al <strong>Consiglio</strong> comunale diaver fatto interamente la sua parte, approvandoin breve tempo lo Statuto del nuovo organismodi gestione che, come noto, si è reso necessarioper le normative vigenti che impediscono alleFondazioni di fare operazioni immobiliari. Va datoatto altresì al sindaco di aver coinvoltol’opposizione nell’operazione, tenendo conto diun quadro strategico in divenire in cui va coinvoltal’intera Città”.EDILIZIA: “INTRODURRE IL 'MUTUO SO-CIALE' A FAVORE DELLE CATEGORIE SOCIA-LI PIÙ DEBOLI” - PROPOSTA DI LEGGE DEICONSIGLIERI PDLI consiglieri regionali del Pdl hanno depositatouna proposta di legge di loro iniziativa riguardantel'introduzione del cosiddetto “mutuo sociale”,consistente nell'agevolazione all'acquisto dellacasa, per i cittadini meno abbienti, con ratemensili che non superino il 20 per cento dellostipendio e con interesse non superiore all'1 percento. “Uno strumento forte e innovativo – spiegail primo firmatario Rocco Valentino – che attribuiscein via immediata il diritto reale di abitazionee successivamente la piena proprietà”.Perugia, 5 marzo 2012 – I consiglieri regionalidel Pdl (Valentino, Nevi, Lignani, Monni, Mantovani,Rosi e Modena) hanno depositato una propostadi legge riguardante l'introduzione del cosiddetto“mutuo sociale” come integrazione allalegge regionale “23/2003” (Norme di riordino inmateria di edilizia residenziale pubblica). “Abbiamovoluto dare un indirizzo certo alla politicaregionale in materia di edilizia residenziale pubblica– spiega il primo firmatario Rocco Valentino– vista la sfavorevole congiuntura economicaattuale e la conseguente inaccessibilità per troppepersone di acquistare casa sul libero mercato,unita agli elevati tassi d'interesse sui mutui praticatidagli istituti di credito. È noto, inoltre, che icittadini meno abbienti non sono neanche ammessiall'accesso al credito, a causa del loro redditolimitato, a volte anche incerto, e dall'assenzadi garanzie”. “L'istituto del mutuo sociale –continua Valentino - si manifesta come unostrumento forte ed innovativo per consentire adeterminate categorie di poter risolvere il problemadella casa. Attraverso questo strumento,ai soggetti in possesso dei prescritti requisiti,viene attribuito in via immediata il diritto reale diabitazione e, successivamente, la piena proprietà,previo pagamento rateale di una somma corrispondenteal costo di costruzione dell'immobileedificato su terreni in disponibilità pubblica. Lerate mensili, fisse, all'1 per cento di interesse,non possono eccedere il 20 per cento del redditomensile del nucleo familiare del beneficiario esono sospese in corrispondenza di eventi negativiche si dovessero manifestare in capo al beneficiariomedesimo”. “Con questa proposta - concludeValentino- riteniamo di aver fornito alla<strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong> uno strumento di facile e immediataapplicazione, dei cui effetti positivi potrannogodere, entro un breve periodo, tutte le classisociali più deboli: ora tocca alla maggioranzadimostrare la propria sensibilità in merito ad unargomento di così grande interesse pubblico”.PALAZZO VITELLI: “BENE HA FATTO LAFONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO A EVI-TARE UN AUMENTO DELLE POLTRONE NEL-L'ORGANO DI GESTIONE” - PER LIGNANI(PDL): “LA CITTADINANZA NON AVREBBECAPITO”PAG 97


URBANISTICA/EDILIZIAPerugia, 8 marzo 2012 – Il consigliere regionaleAndrea Lignani Marchesani (Pdl) plaude alla decisionedella Fondazione Cassa di risparmio di Cittàdi Castello di non aumentare il numero dei proprirappresentanti nell'organo direttivo che dovràcurare l’acquisto e la gestione futura di PalazzoVitelli a Sant’Egidio: “Rimarranno nove – informaLignani - dei quali sei in quota Fondazione e trein quota Comune di Città di Castello. Lo ha stabilitola Fondazione Cassa di Risparmio di Città diCastello, che è tornata sui propri passi riguardola dilatazione del numero dei consiglieri (si pensava,oltre ai tre del Comune, a dieci per contodella Fondazione, invece dei sei previsti dalloStatuto approvato dal <strong>Consiglio</strong> comunale), consentendocosì un’accelerazione nell’insediamentodell’organo e del conseguente acquisto del palazzoda Banca Intesa”. “Un gesto di buon senso –secondo Lignani - sicuramente apprezzabile, cheevita polemiche, ritardi ed interrogativi da partedella Comunità tifernate, che vuole risposte eprogetti per il futuro e non certo deteriori logichedi spartizione di poltrone. L’operazione di acquistoe gestione rimane sicuramente complessa enon priva di dubbi, ma l’opposizione non mancheràdi dare un contributo trasparente e produttivoper aprire nuovi orizzonti e possibilità disviluppo per Città di Castello”.CASE POPOLARI: UNA SOTTOCOMMISSIONEDI CINQUE CONSIGLIERI PER ARRIVARE ALPIU' PRESTO ALLA NUOVA LEGGE PER L'E-DILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA – BUCO-NI: “IN AULA ENTRO APRILE”La Terza commissione consiliare di Palazzo Cesaroniha istituito una sottocommissione ristretta(tre consiglieri di maggioranza e due di opposizione)per elaborare in tempi brevissimi un testoche includa sia quanto deliberato dalla Giuntaper modificare ed integrare la legge “23/2003”(Norme di riordino in materia di edilizia residenzialepubblica) che le proposte presentate daiconsiglieri regionali. L'obiettivo, come spiegatodal presidente Massimo Buconi, è quello di portarein Aula la legge entro il mese di aprile.Perugia, 12 marzo 2012 – Su proposta del consigliereregionale Damiano Stufara (Prc-FdS), laTerza commissione di Palazzo Cesaroni ha deciso,all'unanimità, di istituire una sottocommissioneristretta (tre consiglieri di maggioranza edue di opposizione) con il compito di arrivare nelpiù breve tempo possibile (il presidente MassimoBuconi ha dato un mese di tempo ai commissari)alla composizione di un testo che tenga conto siadegli emendamenti già apportati dalla Giunta allalegge regionale “23/2003” (“Norme di riordino inmateria di edilizia residenziale pubblica) e illustratistamani ai commissari dall'assessore Vinti,sia delle proposte di legge presentate dai consiglieriregionali. “Entro il mese di aprile questalegge deve arrivare in Aula – ha detto Buconi –perché il tema della casa è di primaria importanzaper i cittadini e lo è ancora di più in questomomento di crisi economica. Anzi, l'approvazionedi una legge che possa agevolare i cittadini eridare slancio alle politiche abitative è da considerarsifra le priorità della <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>. Perquesto abbiamo deciso di istituire una sottocommissioneche, lavorando congiuntamenteall'assessore Vinti ed ai dirigenti regionali, possavelocemente arrivare a un testo che includa lediverse proposte dei consiglieri regionali suquanto già elaborato dalla Giunta regionale”.Hanno presentato proprie proposte di modificheo integrazioni alla legge regionale “23/2003”, ilconsigliere Gianluca Cirignoni (Lega Nord), ilconsigliere Franco Zaffini (Fare Italia), i consiglieridel Pdl Valentino, Nevi, Lignani, De Sio,Monni, Mantovani, Rosi e Modena. I consiglieridell'IdV, Dottorini e Brutti, hanno presentato laloro proposta in materia di “autocostruzione edautorecupero a fini abitativi”. La maggioranzaha scelto seduta stante i propri rappresentantinella sottocommissione: si tratta dei consiglieriSmacchi (PD), Brutti (IDV) e Stufara (Prc-FdS).L'opposizione li comunicherà al presidente Buconidopo una riunione alla quale prenderanno partetutte le forze di minoranza.URBANISTICA: “IL CENTRO DIREZIONALEDI FONTIVEGGE INCOMPIUTO DA DIECIANNI” - MONNI (PDL) SOLLECITA LA RI-SPOSTA DEFINITIVA DELLA GIUNTA RE-GIONALE CHE DOVEVA ESSERE DATA NELLUGLIO SCORSOIl consigliere regionale Massimo Monni del Pdlesorta la Giunta regionale a dare una rispostadefinitiva sulla possibilità che la <strong>Regione</strong> completila parte mancante del Centro direzionale di Fontiveggea Perugia, concentrandovi gli uffici della<strong>Regione</strong>. Monni, che ha posto il problema in primaCommissione, in occasione della discussionesul bilancio regionale, osserva che un anno fal'assessore competente si era impegnato a dareuna risposta precisa entro luglio 2011 e che comunquele cose dette oggi sono flebili e di fattoinesistenti.Perugia, 14 marzo 2012 – A Perugia da dieci anniresta incompiuto e privo di una destinazione certail Centro direzionale di Fontivegge, l'operaurbanistica che doveva essere il fiore all'occhiellodella città. Lo afferma il consigliere regionaleMassimo Monni (Pdl) esortando la Giunta regionalea dichiarare apertamente e una volta pertutte, se intende completare o meno il cosiddetto'Steccone', per realizzarvi il polo unico di tutti gliuffici regionali: una scelta che a giudizio di Monnirappresenterebbe anche “una ventata di ossigenoper una zona che, ad oggi, senza chiari indirizzipolitici, invece di snodo e cuore pulsante delcapoluogo umbro, è diventato un quartiere dormitorioin mano alla delinquenza”. A distanza diun anno, in Prima Commissione, durante la discussionedi bilancio - spiega Monni - “ho risollevatola questione sul completamento di Fonti-PAG 98


URBANISTICA/EDILIZIAvegge visto che non esistono risposte nonostantele sollecitazioni passate. Il mitico 'Steccone',fermo ormai dal 2002 e al centro di veleni, polemichee promesse non mantenute, rappresentaancora oggi una fetta di città che non si completae che è terreno fertile per degrado e abbandono”.“Già nella discussione del Programma dipolitica patrimoniale per il triennio 2011/2013,nell'aprile del 2011 - prosegue Monni - l'assessoreregionale competente, come da verbali, avevapreso un impegno ben preciso per dare, entroluglio 2011, risposte definitive e finalmente adeguatesulla questione. Ma le rassicurazioni dell'assessoresono risultate flebili e ad oggi inesistentiperché da Palazzo Donini tutto tace, mentrela città non è più in condizione di sopportaregli effetti di una opera incompiuta di queste dimensioni”.SENTENZA TAR SU PUC 2: "RISORSE UTI-LIZZATE PER SCOPI POLITICI, ANZICHÉESSERE GESTITE SECONDO I CRITERI DEL-LA BUONA AMMINISTRAZIONE” - ZAFFINI(FARE ITALIA) INTERROGA LA GIUNTA EAUSPICA LO STANZIAMENTO DI RISORSEAGGIUNTIVESecondo il consigliere regionale Franco Zaffini(Fare Italia), le risorse del Puc 2, anziché esseregestite secondo i criteri della buona amministrazione,sono state utilizzate “per scopi politici incampagna elettorale, tanto che oggi la <strong>Regione</strong>risulta soccombente nel ricorso presentato delComune di Assisi al Tar dell’<strong>Umbria</strong>”. Zaffini, chericorda di aver denunciato a tempo debito la “gestioneimpropria delle risorse”, auspica che lasoluzione della Giunta sia quella di trovare estanziare risorse aggiuntive per finanziare Comuni“ingiustamente estromessi come Assisi eOrvieto, senza penalizzare quelli che avendoavuto la certezza dell’assegnazione hanno procedutoa cantierare gli interventi”.Perugia, 16 marzo 2012 - “Posto che le risorsedel Puc 2 (Programmi urbani complessi ndr),anziché essere gestite secondo i criteri dellabuona amministrazione, sono state utilizzate perscopi politici in campagna elettorale, tanto cheoggi la <strong>Regione</strong> risulta soccombente nel ricorsopresentato del Comune di Assisi al Tar, comeintende muoversi la Giunta regionale nei confrontidei Comuni non ammessi a finanziamento?”.A chiederlo è il consigliere regionale FrancoZaffini (Fare Italia) con una interrogazione successivaalla sentenza del Tribunale amministrativoregionale dell’<strong>Umbria</strong> con cui è stata, di fatto,invalidata la graduatoria delle Amministrazioniche avevano presentato un piano di riqualificazioneurbana ammissibile al finanziamento.“Dopo aver denunciato a tempo debito la gestioneimpropria delle risorse – spiega Zaffini – ciritroviamo adesso, da un lato con Comuni comeAssisi e Orvieto che reclamano legittimamente larevisione dei criteri di attribuzione del punteggioed i conseguenti finanziamenti, dall’altro Comuniche hanno fatto affidamento sulle risorse assegnate.A questo punto – prosegue l’esponented’opposizione – vogliamo sapere se la Giuntaintende procedere con il reinserimento dei Comuniesclusi, con quali modalità e, soprattutto,cosa comporterà la rimodulazione dei fondi edella graduatoria per quei Comuni risultati assegnatarie che hanno già avviato i lavori, esponendosicon le aziende appaltatrici”. In questoquadro, Zaffini si auspica che “la soluzione dellaGiunta sia quella di trovare e stanziare risorseaggiuntive per finanziare Comuni ingiustamenteestromessi come Assisi e Orvieto, senza penalizzarequelli che avendo avuto la certezzadell’assegnazione hanno proceduto a cantieraregli interventi. Questa ennesima dimostrazionedell’utilizzo ‘fazioso’ delle risorse pubbliche –conclude Zaffni – va a sommarsi a tutte le altrevicende in cui è stato appurato che il colore politicoè la vera discriminante tra i soggetti checompongono le graduatorie dei bandi regionali,anziché scegliere il criterio della qualità dei progetti,come farebbe una buona amministrazione,non questa evidentemente”.PUC 2: “LA GIUNTA SPIEGHI COME INTEN-DE ATTIVARSI DOPO LA SENTENZA DELTAR” - UNA INTERROGAZIONE QUESTIONTIME DI VALENTINO (PDL)Il consigliere regionale del Pdl Rocco Valentinoha presentato una interrogazione a risposta immediata(question time) incentrata sulle conseguenzedella sentenza del Tar <strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong> in meritoal ricorso presentato dal Comune di Assisi sulbando per i finanziamenti del Programma urbanocomplesso (Puc) 2. Per Valentino ci si trova difronte ad una “farsa amministrativa e l'illegittimitàdei criteri adottati per il bando potrebbe portare“l’immediato blocco di tutte le opere in corsoe dei relativi pagamenti”.Perugia, 19 marzo 2012 - “Stante l’immediataesecutività della sentenza del Tar <strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong> sipuò prevedere il blocco di tutte le opere in corsoe dei relativi pagamenti, con conseguenti azionirisarcitorie che verranno presumibilmente propostedalla ditte vincitrici degli appalti ai Comunicommittenti, richieste risarcitorie che, per forzadi cose, verranno scaricate dai Comuni sulla <strong>Regione</strong>.Sarebbe questa una sana e corretta gestionedei denari pubblici? La <strong>Regione</strong> come intendeaffrontare tale situazione?”. Lo chiede,attraverso una interrogazione a risposta immediata(question time), il consigliere regionaleRocco Valentino (Pdl) che punta l’attenzione sullaquestione relativa alle conseguenze della sentenzadel Tar regionale sull’atto approvato dalla<strong>Regione</strong> che definisce le procedure di attuazionedel Programma urbano complesso (Puc) 2. Valentinoritiene che sia “riduttivo”, nel caso dellavicenda del Puc 2, “parlare di farsa amministrativa:il Tar <strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong> ha dichiarato illegittimi icriteri di ammissione dei Comuni di Perugia, Terni,Spoleto, Foligno, Castiglione del Lago, Um-PAG 99


URBANISTICA/EDILIZIAbertide, Todi e Gualdo Tadino ai finanziamentiprevisti per il Piano urbano complesso 2. La sentenzaha inoltre accolto in toto il ricorso propostodal Comune di Assisi, che vedendosi esclusodall’assegnazione di quei finanziamenti destinatialla riqualificazione urbana e dei centri storici, hasegnalato al giudice amministrativo dell’<strong>Umbria</strong>svariate censure di legittimità sottolineando comei criteri adottati dalla <strong>Regione</strong> fossero irritualie del tutto arbitrari”. Il consigliere regionale ricordache il Tar <strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong>, in riferimento al Puc2, ha sentenziato che il bando: ha attribuito unpunteggio svincolato da criteri predeterminati eprivi di motivazioni; non ha adeguatamente definitole procedure ed i criteri per la presentazionee la selezione dei programmi urbani complessi;non prevedeva la possibilità di sindacare la graduazionee l’omogeneità delle valutazioni, mancandoogni genere di misurabilità del voto. “IlComune di Assisi - prosegue Valentino - avevainoltre rilevato l’illegittimità della nomina delpresidente della Commissione che doveva sovraintendereal bando in quanto lo stesso si trovavain stato di quiescenza per raggiunti limiti dietà, mentre il bando richiedeva che la Commissionefosse formata esclusivamente da dipendentiregionali e non da soggetti ormai “esterni”all’amministrazione regionale. Solo questo potrebbefar scattare una indagine della Corte deiConti di Perugia per l'uso improprio di fondi pubblici”.Valentino conclude rilevando che “il Tardell’<strong>Umbria</strong> ha definito il Bando del Puc 2 un tentativodella <strong>Regione</strong> di prefissare i criteri di valutazione,unico motivo per cui ha determinato lacompensazione delle spese di giudizio. Alla lucedella sentenza citata appare logico allora chiedersiche fine faranno le opere in corso di realizzazionee i relativi pagamenti, nonché di quellegià realizzate ma non ancora liquidate”.CITTÀ DI CASTELLO: “EX OSPEDALE INSTATO DI ABBANDONO, DEPREDATA LACAPPELLA DEL '700” - DOTTORINI (IDV)SOLLECITA IL COMUNE A PRESENTARE INREGIONE UN PIANO DI RECUPEROA seguito di un sopralluogo nei locali dell'ex o-spedale di Città di castello, il capogruppo di Italiadei Valori in <strong>Consiglio</strong> regionale, Oliviero Dottorini,denuncia una situazione di totale abbandonodell'ex edificio storico nel suo complesso ed inparticolare ad una cappella del '700, saccheggiatafino a renderla irriconoscibile”. Dottorini, criticocon l'amministrazione comunale, suggeriscealla Giunta tifernate di elaborare un piano di recuperodell'edificio e di presentarlo in <strong>Regione</strong>.Perugia, 19 marzo 2012 – Perugia 19 marzo2012 – È urgente che il Comune di Città di Castelloelabori un progetto di recupero dell’ex o-spedale cittadino e lo proponga alla <strong>Regione</strong>,perché non è più tollerabile che un bene cosìprezioso venga lasciato al degrado e alle razzie,provocando un danno all'immagine e al decorodella città, oltre che alle finanze pubbliche. Ilconsigliere regionale Oliviero Dottorini, capogruppodell'Italia dei Valori, a seguito di un suosopralluogo nell'edificio dismesso lancia l'allarmedescrivendo la seguente situazione. “La strutturadell'ex-ospedale e la chiesa presente al suo internosono in stato di totale abbandono ormai datroppi anni. Ora chiediamo che la Giunta spieghia noi e ai tifernati a chi sono addebitabili le responsabilitàdi questo stato di cose e come siintende utilizzare quella struttura. Ci piacerebbeanche capire come mai l'amministrazione di Cittàdi Castello non è stata in grado in questi lunghi einesorabili anni di elaborare neppure un piano direcupero". Dopo aver precisato che al sopralluogoerano presenti anche Roberto Colombo, capogruppoIdv al comune a Città di Castello, EnzoRossi, direttore del mensile l'Altrapagina, il fotografoEnrico Milanesi e lo storico tifernate AlvaroTacchini, Dottorini aggiunge, “dalla visita emergeuna realtà di seria emergenza che mette alla luceuna situazione di degrado, incuria e carenza dimanutenzione. Nei due anni che ci separano dallanostra precedente visita, l'immobile ha subitoancora contraccolpi pesanti e la sua strutturarisulta parzialmente compromessa. Per questo èurgente che vengano spiegate ai tifernati le causedi questa incapacità progettuale e amministrativa,valutando anche i risvolti economicidella cattiva gestione. Non è semplice trovaresoluzioni e risorse per recuperare alla città unbene così importante, parte integrante del tessutourbanistico della città. E’ giusto tuttavia comprenderecome mai in altri territori della regionesono stati elaborati e avviati progetti di ristrutturazionee riqualificazione delle vecchie struttureospedaliere, mentre l'amministrazione di Città diCastello non è stata in grado di elaborare neppureun piano di recupero”. “La visita – continuaDottorini – ci ha permesso di valutare le condizionicomplessive dell'edifico. In particolare risultagrave lo stato in cui versa la cosiddetta Cappellina,un piccolo gioiello di fine '700, caro allacittadinanza anche perché in quel luogo per decennisono state battezzate generazioni di tifernati.Quella chiesa, in origine pregevolmentedecorata di stucchi, con altare e balaustra dimarmo finissimo e contenente anche i dipinti deipatroni San Florido e Amanzio di Antonio Illuminati,è stata saccheggiata fino a renderla irriconoscibile.Gli stucchi sono stati asportati, la balaustrain parte divelta e il tabernacolo scardinato.Risultano mancanti anche parti di mobilio e idipinti”. “Le istituzioni regionali e locali – concludeDottorini - devono dare delle risposte immediateper garantire un futuro ad uno dei palazzistorici di Città di Castello. Oggi, alla luce di quelloche abbiamo potuto vedere, risulta quanto maiincomprensibile la scelta dell'amministrazionecomunale di non includere l'ex Ospedale nel progettodel Contratto di quartiere che riguardal’area Ex-Fat”. Immagini del sopralluogo disponibiliall'indirizzo: http://goo.gl/p7aSzPUC 2: “RICORSO AL CONSIGLIO DI STATOPAG 100


URBANISTICA/EDILIZIAO ACCORDO CON I COMUNI ESCLUSI DALFINANZIAMENTO?” - MONACELLI (UDC)INTERROGA LA GIUNTA REGIONALE DOPOLA SENTENZA DEL TARIl capogruppo regionale Udc, Sandra Monacelli,ha presentato una interrogazione alla Giunta persapere quali iniziative intende adottare in seguitoalla sentenza del Tar sul Puc 2. Per Monacellil'Esecutivo dovrebbe chiarire se intende ricorrereal <strong>Consiglio</strong> di Stato oppure accordarsi con leAmministrazioni rimaste escluse dal bando contestato.Perugia, 19 marzo 2012 - “A seguito della recentesentenza del Tribunale amministrativo regionaleper l'<strong>Umbria</strong>, la Giunta regionale intendepresentare ricorso al <strong>Consiglio</strong> di Stato oppureproporre un accordo a tutti quei Comuni esclusidal finanziamento, così da evitare situazioni chepotrebbero mettere in gravissima difficoltà Entipubblici e aziende private?”. Lo chiede, con unainterrogazione all'Esecutivo di Palazzo Donini,incentrata sulla vicenda del bando per il “Pianourbano complesso 2”, il capogruppo Udc SandraMonacelli. Il consigliere regionale spiega che “ladeliberazione della Giunta 1076/2009 ha approvatola graduatoria del bando Puc 2, ritenendoammissibili le richieste di finanziamento di 17Comuni, prevedendo il finanziamento di 10 progettie assicurando, una volta autorizzato l'impegnodei fondi Fas da parte del Ministero per losviluppo economico, le risorse per i Piani di Marscianoe Città di Castello: a cui sono stati poieffettivamente destinati 4,7milioni di euro”. Inseguito “il Comune di Assisi, escluso dal finanziamento,ha presentato ricorso al Tar sia controi criteri di valutazione che hanno portato laCommissione tecnica a stilare la graduatoria deiComuni ammessi a finanziamento, che contro lacomposizione della stessa Commissione tecnica.Il Tar ha accolto il ricorso presentato dal Comunedi Assisi annullando la deliberazione della Giuntaregionale n. 1076/2009, evidenziando che 'laprocedura volta all’individuazione dei programmiurbani complessi 2 si sia svolta in assenza diidonei criteri di selezione'”. Monacelli rileva chela sentenza getta “una lunga ombra sulle modalitàcon cui la <strong>Regione</strong> utilizza i fondi pubblici,spesso appannaggio in modo quasi esclusivo diamministrazioni amiche lasciando quasi semprefuori quelle di colore diverso, come accaduto inmaniera lampante in questa circostanza”. A questopunto, spiega il capogruppo Udc, la Giuntapotrebbe “presentare ricorso al <strong>Consiglio</strong> di Stato,ma qualora esso confermasse la sentenza delTar la <strong>Regione</strong> si troverebbe a dover fronteggiareuna situazione gravissima, con l'annullamentodella graduatoria che causerebbe l'immediatoblocco dei lavori arrecando danni enormi a queiComuni e a quelle aziende che hanno già iniziatole opere relative al Puc 2. In forza di tale sentenza– conclude - altri Comuni, esclusi dal finanziamento,potrebbero presentare a loro voltaricorso o, quanto meno, richiedere alla <strong>Regione</strong>un accordo transattivo per non avviare una fasedi contenzioso”.EX OSPEDALE CITTÀ DI CASTELLO: “SINDA-CO BACCHETTA IMMOBILE E ISOLATO. UR-GENTE UN PIANO DI RECUPERO DA PRE-SENTARE ALLA REGIONE” – NOTA DI DOT-TORINI (IDV)Il capogruppo regionale dell’Italia dei Valori, OlivieroDottorini, commenta quelle che definisce“nervose esternazioni” del sindaco di Città diCastello sulla denuncia da lui fatta sulle condizionidi “completo abbandono e degrado” dell’exospedale tifernate. Secondo Dottorini è ora “sbagliatogiocare allo scaricabarile come fa il sindacoBacchetta: le immagini parlano da sole e inchiodanoil Comune. Se c’è un progetto, faremosquadra con chiunque per il bene della città”.Perugia, 20 marzo 2012 - “Le immagini parlanoda sole. Comprendiamo l'imbarazzo e la difficoltàdel sindaco Bacchetta nel vedere come un palazzocosì importante di Città di Castello sia statolasciato al degrado e all'abbandono per tantianni. Altre realtà come Foligno e Gubbio hannoelaborato progetti e piani di recupero che poisono stati sottoposti alla <strong>Regione</strong>, ma le amministrazioniche si sono succedute a Città di Castello,di cui lui ha sempre fatto parte, non sonostate in grado di fare altrettanto”. Oliviero Dottorini,capogruppo dell'Italia dei Valori in <strong>Consiglio</strong>regionale, commenta le “nervose esternazioni”del sindaco di Città di Castello(http://goo.gl/rUWQk) in merito alla vicendadell'ex Ospedale di largo Muzi “lasciato nel piùcompleto abbandono e degrado”. Secondol’esponente dell’Idv adesso il punto non è quellodi “giocare allo scaricabarile, ma di cercare unasoluzione prima che sia troppo tardi. Sappia Bacchettache noi siamo pronti a fare squadra conchiunque, compreso lui, pur di togliere la città, ein particolare il centro storico, dal degrado in cuiè precipitata negli ultimi anni grazie a politicheprive di buon senso e visione strategica”. “Agennaio del 2010 – aggiunge Dottorini - avevamogià denunciato questa grave situazione, manessuno degli amministratori raccolse alloral’invito a un’azione decisa che andasse oltre lapropaganda elettorale. Il nostro timore – spiega- è che la città possa perdere altri pezzi, come ègià avvenuto per i corsi universitari a Villa Montescao per la sede di Equitalia. Ricordo solo chefu un mio emendamento ad evitare che venisseromessi in vendita i beni del lascito ‘Franchetti’,nel completo silenzio dell’Amministrazione comunale.È urgente ora che Città di Castello escada questo immobilismo amministrativo che laporta ad isolarsi dal resto dell’<strong>Umbria</strong> e a subirein silenzio scelte che la vedono subalterna e incapacedi proposta”. “La politica tifernate – suggerisceil capogruppo regionale dell’Italia deiValori - deve reagire e presentare subito alla<strong>Regione</strong> un Piano di recupero per la strutturadell'ex Ospedale, consultando i cittadini e garan-PAG 101


URBANISTICA/EDILIZIAtendo la massima partecipazione possibile. Nonvorremmo che si ripetessero gli stessi errori delcontratto di quartiere nell'area ex Fat o dellascelta del tracciato per la E78; occorre capacitàdi fare squadra, ma prima di tutto occorre unprogetto. Se il sindaco Bacchetta lo ha – concludeDottorini -,ce lo faccia sapere e, se non è indecoroso,noi faremo la nostra parte. Altrimenticontinueremo a chiedere ciò che è giusto e doverosoper il bene e il decoro della nostra città.Come abbiamo sempre fatto”.EDILIZIA: “CONSENTIRE ANCHE NEI PA-SCOLI E NELLE PRATERIE NATURALI GLIINTERVENTI PREVISTI PER I TERRENI A-GRICOLI” - PROPOSTA DI LEGGE DI ROSI,NEVI, DE SIO E MANTOVANI (PDL)I consiglieri del Pdl Maria Rosi, Raffaele Nevi,Alfredo De Sio e Massimo Mantovani hanno presentatouna proposta di legge contenente “Ulteriorimodificazioni alla legge regionale '27/2000'(Norme per la pianificazione urbanistica territoriale)”.Gli esponenti del Pdl chiedono di prevedereche nelle praterie naturali e nei pascolipermanenti classificati come territorio agricolopossano essere effettuati gli interventi già previstidalla legge regionale “11/2005” per i territoriagricoli, eliminando il limite altimetrico di 900metri.Perugia, 26 marzo 2012 – I consiglieri regionalidel Pdl Maria Rosi, Raffaele Nevi, Alfredo De Sioe Massimo Mantovani hanno presentato una propostadi legge contenente “Ulteriori modificazionialla legge regionale '27/2000' (Norme per la pianificazioneurbanistica territoriale)”. Gli esponentidel Pdl chiedono di “eliminare il limite altimetricodi 900 metri e di non inserire, nell'indice di edificabilitàprevisto per le zone agricole, le zoneboscate, le praterie naturali ed i pascoli permanenti”.In sostanza si intende prevedere che nellepraterie naturali e nei pascoli permanenti classificaticome territorio agricolo siano comunqueconsentiti gli interventi previsti dagli articoli 32-35 ter della legge regionale “11/2005”, che dettanonorme per il territorio agricolo. Le disposizioniattualmente in vigore stabiliscono che intutte le aree al di sopra di questa altitudine nonpossano essere realizzati ampliamenti o spostamentidi edifici o rimesse già esistenti. “Si trattadi una condizione – spiegano i consiglieri del Pdl- che non ha una concreta ragione d'essere siasotto il profilo ambientale che economico, poichémette in discussione la possibilità di far frontealle esigenze edilizie nelle aree marginali e montanegarantendo una presenza in grado di contenerneil progressivo spopolamento e di favorire ilrecupero di redditività delle aziende agricole deiterritori rurali e marginali. Ancora, la mancanzadi presidio del territorio delle zone svantaggiatenon aiuta a contenere fattori di rischio ambientalee di dissesto idrogeologico”. La proposta dilegge intende quindi modificare l'articolo 15 dellalegge regionale “27/2000” sostituendo il comma5 con il seguente: “Le aree boscate, le praterienaturali ed i pascoli permanenti non sono computabiliai fini dell'applicazione della densità ediliziaprevista per le zone agricole dall'articolo 34,della legge regionale 22 febbraio 2005, n. 11(Norme in materia di governo del territorio: pianificazioneurbanistica comunale). Nelle praterienaturali e nei pascoli permanenti, classificati cometerritorio agricolo sono comunque consentitigli interventi di cui al Titolo III, Capo II, dellalegge regionale “11/2005”, computando a tal fineanche l'indice di utilizzazione territoriale di altrearee nella disponibilità proprietà fondiaria o dell'impresaagricola”.CONSIGLIO REGIONALE (4) - RUPE DI OR-VIETO E COLLE DI TODI: IL CONSIGLIO RE-GIONALE APPROVA ALL'UNANIMITÀ LAMOZIONE BUCONI (PSI) - GALANELLO (PD)SUGLI STANZIAMENTI PER I LAVORI DICONSOLIDAMENTOIl <strong>Consiglio</strong> regionale ha approvato all'unanimità(21 sì) la mozione Buconi (Psi) - Galanello (Pd)incentrata sulla richiesta di interventi “mitigare ilrischio idrogeologico per la Rupe di Orvieto ed ilColle di Todi e garantire la prosecuzione delleattività di monitoraggio, di manutenzione delleopere realizzate”. Il documento è stato votatoanche dalle opposizioni a seguito della disponibilitàdella <strong>Regione</strong>, manifestata dalla presidenteMarini, a contribuire con risorse proprie aglistanziamenti necessari.Perugia, 29 marzo 2012 - “Aggiornare il quadrodei fabbisogni necessari per il completamentodegli interventi di mitigazione del rischio idrogeologicoper la Rupe di Orvieto ed il Colle di Todi egarantire la prosecuzione delle attività di monitoraggioe di manutenzione delle opere realizzate.Individuare gli interventi necessari per la completasalvaguardia e valorizzazione dei beni culturalipresenti nelle due città. Rappresentare aGoverno e Parlamento l'urgenza di rifinanziare leLeggi 545/87 e 242/97, per consentire il finanziamentodegli interventi”. Sono queste le richiestecontenute nella mozione, firmata dai consiglieriMassimo Buconi (Psi) e Fausto Galanello(Pd) approvata questa mattina all'unanimità dall'Auladi Palazzo Cesaroni. Il documento è statovotato anche dalle opposizioni a seguito delladisponibilità della <strong>Regione</strong>, manifestata dallapresidente Marini, a contribuire con risorse proprieagli stanziamenti necessari agli interventi.Illustrando la mozione al <strong>Consiglio</strong> regionaleMASSIMO BUCONI (Psi) ha spiegato la necessitàdei lavori di consolidamento per la rupe di Orvietoe il colle di Todi: “le leggi nazionali del 1978,1987 e 1997 hanno previsto e finanziato interventiper il consolidamento, impegnano circa 243milioni di euro complessivi. I risultati, che sonostati studiati e valutati da istituti di ricerca nazionali,hanno portato al recupero e al restauroPAG 102


URBANISTICA/EDILIZIAdi beni storici e architettonici e alla realizzazionedi soluzioni per la mobilità alternativa. Moltissimoè stato fatto ma una parte molto innovativa dellalegge del 1987, cioè la questione di mantenereefficienti le opere di consolidamento, rimane dacompletare. Servono dunque una manutenzionecostante un impegno tecnico di risorse e specialitàper non vanificare i lavori fatti e i soldi spesi.Devono quindi essere completati gli interventi diconsolidamento, deve essere fatto la manutenzionee devono essere restaurati alcuni edifici. Lastima della <strong>Regione</strong> ritiene che servano circa15,5 milioni di euro, come minimo, per potercompletare queste operazioni. Chiediamo dunquealla Giunta di impegnarsi per attivare un tavolodi confronto con le amministrazioni locali e ilgoverno nazionale per ottenere con urgenza ilrifinanziamento della legge 545 del 1987. Perresponsabilità dobbiamo evitare di vanificare gliinterventi già realizzati. Devo dare atto dellamanifestazione di sostegno all'iniziativa ricevutadal sindaco di Orvieto, dal solo sindaco di Orvieto”.FAUSTO GALANELLO (Pd) ha rimarcato che“è trascorso un anno dalla presentazione dellamozione per il consolidamento della rupe di argillae del colle di tufo su cui poggiano importanticittà della nostra regione. Per quanto riguarda laRupe di Orvieto, che conosco meglio, si sonoverificati in questo anno piccole frane, ci sonofenomeni di infiltrazione d’acqua, movimenti inprofondità degli strati argillosi. Gli interventi realizzatihanno riguardano il consolidamento dellestrutture portanti delle città, hanno interessatoanche il patrimonio storico, artistico e culturaledelle due città, così come non meno importanteè stata l’attivazione, attraverso gli osservatori, diuna strumentazione di controllo e monitoraggioper un’attenta e costante manutenzione e vigilanzasulle aree e sugli interventi effettuati, ancheper verificare nel tempo l’efficacia degli stessi.Sono trascorsi 35 anni dall'approvazione dellalegge e si rischia di vanificare gli interventi realizzaticon le leggi speciali che si sono succedute.Gli interventi realizzati hanno però lasciato apertealcune questioni su nuove zone o su aree ritenutea rischio minore, come la zona del Croce deltufo, Cannicella e del perimetro orientale dellaRupe. Le città affrontano difficoltà finanziarie chehanno limitato l'attività di controllo e monitoraggiosui lavori effettuati: ad Orvieto solo recentementeè stato ripristinato l'organismo di controllo,dopo alcuni crolli della rupe. La strumentazioneè divenuta dunque obsoleta e talvolta è statatrovata completamente distrutta. Questo impedisceil monitoraggio delle infiltrazioni d'acqua edei crolli: deve dunque essere aggiornato il quadrodei fabbisogni per completare gli interventiper la rupe ed il colle. C'era già un documentodel 2006 dove venivano descritte le necessità pergli interventi: allora si stimò una necessità finanziariadi 26,5 milioni di euro, che oggi sono stateriviste (15,5 milioni) anche alla luce della carenzadi fondi. Ad Orvieto devono essere salvaguardatela fortezza dell'Albornoz, le necropoli etruschee il pozzo di San Patrizio. I Comuni nonpossono affrontare queste emergenze da soli e ilGoverno deve assegnare alla <strong>Regione</strong> i fondinecessari”. RAFFAELE NEVI (Pdl): “Nella passatalegislatura discutemmo già di queste cose e ilprecedente governo regionale, minimizzando,disse che non era il momento per rifinanziareleggi speciali, che si sarebbe dato da fare percertamente impedire il degrado, cedimenti, problemistrutturali, frane e quant’altro, nell’ambitodel più complessivo capitolo di bilancio della protezionecivile e quant’altro. Non mi pare che inquesti anni ci siano stati stanziamenti rilevantiper sanare problemi che pure esistono e la cuientità concreta andrebbe determinata con esattezza.Siamo d'accordo che la <strong>Regione</strong> si facciacarico di chiedere al Governo risorse aggiuntiveper due realtà molto particolari. Prendiamo attoche il cambio del Governo regionale ha modificatol'impostazione della Giunta ma non vorrei chefosse una operazione elettorale, vista la contingenzadelle elezioni comunali a Todi. Se invecenon si tratta di questo, noi siamo favorevoli machiediamo che anche la <strong>Regione</strong> si faccia carico,con modalità da definire, dei finanziamenti chedovrebbero provenire dal Governo nazionale. Inquesto modo la mozione potrà essere condivisada tutti i gruppi e coinvolgeremo da subito i nostriparlamentari per cercare di attivare da subitoquesti interventi”. CATIUSCIA MARINI (presidenteGiunta regionale): “Nel corso del 2011 sonoterminati gli interventi sulla rupe e sul colle percontenere il dissesto idrogeologico e per restaurareedifici storici. In entrambi i casi le leggiquadro hanno permesso di intervenire nella realizzazionedelle opere e negli interventi di risanamentoma anche di mantenere una serie diinterventi gestiti dalla <strong>Regione</strong>, d'intesa con iComuni, per la manutenzione delle opere realizzate.Questo è il cuore del problema, fermo restandoche non è stato possibile terminare gliinterventi di consolidamento. La cosa grave cheoggi emerge è la necessità di mantenere le opererealizzate nel corso degli anni, per evitare che lasituazione si aggravi. Negli anni recenti la Giuntaha realizzato e finanziato piani di manutenzione.Le amministrazioni comunali non hanno nessunarisorsa a disposizione. La Giunta intende fare lasua parte: intanto abbiamo messo a disposizione150 mila euro per la manutenzione minima delleopere di consolidamento a Orvieto (100mila) eTodi (50mila). Va scongiurato il rischio che gliinterventi realizzati non siano vanificati dall'assenzadi risorse per la manutenzione. Condividiamol'opportunità che il <strong>Consiglio</strong> regionale, inmaniera condivisa, affronti questa emergenza.Da parte nostra, sapendo che questa fase delrifinanziamento si inserisce in un momento moltoparticolare per i conti pubblici, nell'accordo diprogramma firmato con il ministero dell'ambiente(un piano complessivo di 48 milioni di euro, metàdella <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong> e metà del Governo nazionale)abbiamo inserito 1 milione di euro per ipiani di manutenzione delle opere già realizzate:per ora i fondi nazionali non sono arrivati”.PAG 103

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!