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Acs 30 giorni - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria

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POLITICA/ATTUALITànunciati e messi in galera”. “La questione moralenell'<strong>Umbria</strong> di oggi – secondo Rosi - fatutt’uno con l’occupazione della <strong>Regione</strong> da partedei partiti di maggioranza, che ormai governanoda più di quarant'anni, e delle loro correnti, e fatutt’uno con la guerra per bande e con i metodidi governo di costoro. Partiti che hanno occupatola <strong>Regione</strong> e tutte le sue istituzioni, che hanno lapresunzione di scegliere anche quello che non glicompete. Hanno occupato gli enti locali, gli entidi previdenza, le banche, le aziende pubbliche,gli istituti culturali, gli ospedali, le università.Tutto è lottizzato e spartito tra di loro. Tutte leoperazioni che le diverse istituzioni sono chiamatea compiere sono viste prevalentemente infunzione dell’interesse di partito o di corrente odel clan cui si deve la propria carica, non nell'interessedella collettività umbra. L'<strong>Umbria</strong> è silenziosasu questo. Oggi il cittadino è chiamato adare un segnale di cambiamento, non chiedendopiù al politico il 'favoretto' del posto per il figlio,ma esigendo che gli amministratori lavorino pertrovare regole e soluzioni affinché si creino nuoviposti di lavoro, nuove prospettive per i giovani”.“La questione morale – continua - non può essereridotta soltanto alla riduzione dello stipendiodei politici, sicuramente un segnale di vicinanzaalla gente, ma non la soluzione del problema,visto che ci sono dirigenti pubblici di primo livelloche ne hanno uno maggiore. Andrebbe fatta unariduzione capillare degli enti inutili. Vanno razionalizzatele risorse umane negli enti, come si fanelle aziende private. Va ridotto il diffuso assistenzialismonei confronti delle imprese. Va introdottoil principio di meritocrazia e qualità nelsettore pubblico, oggi totalmente legato a logicheclientelari. Non sono più tollerabili promozionifatte ad hoc solo perché sei l'amico o l'amicadi qualcuno. Il politico deve iniziare a rispettarele regole e avere il senso di responsabilità, soprattuttoavere il coraggio di fare scelte ancheimpopolari, in parole povere di avere onestà intellettuale.Non è più tollerabile solo far 'capolino'nelle varie commissioni per prendere il 'gettone'di presenza. Il compito è difficile, perché dobbiamoandare a intaccare consuetudini e interessipersonali, prassi ormai lontane da trasparenzae legalità, ma è il momento di cominciare a fareuna grande rivoluzione culturale, agire in manieracompletamente diversa, perché la gente èquesto che ci chiede”.8 MARZO: “GIUSTO DEDICARE GIORNATEALLA FESTA DELLA DONNA, MA SERVONOANCHE IMPEGNI CONCRETI” - NOTA DI RO-SI (PDL)Perugia, 7 marzo 2012 - “Giusto dedicare giornatealla festa della donna, ma non è sufficiente. E'importante che si facciano conferenze conoscitiveper sensibilizzare i cittadini sulla tematica ma poiè necessario lavorare in sinergia per fare qualcosadi concreto”. Lo afferma, in occasione dellaricorrenza dell'8 marzo, il consigliere regionaleMaria Rosi (Pdl). “E' vero – evidenzia Rosi - chein questi anni si è lavorato molto per la tuteladella donna: introduzione della legge sullo stalking,disegno di legge sui cda, doppia preferenzae parità di genere. Purtroppo ancora siamo lontanidal raggiungere l'obiettivo. Il quadro normativoè necessario e fondamentale per la nostratutela, ma allo stesso tempo sono le donne chedevono lavorare per cambiare il loro pensiero.Non ci dobbiamo omologare al comportamentomaschile, anzi dobbiamo portare il nostro bagaglioe la nostra differenza all'interno. Siamo noidonne che dobbiamo scardinare i luoghi comunisu di noi, conquistandoci le cose con fatica ededizione. La collaborazione fra noi donne – conclude- deve essere reale e produttiva”.“GIUSTA LA LEGGE SULLA DOPPIA PREFE-RENZA” - BRUTTI (IDV) SULLA PROPOSTADI MODIFICA ALLA LEGGE ELETTORALE RE-GIONALEPerugia, 8 marzo 2012 - “La proposta di unanuova legge elettorale che introduca la doppiapreferenza di genere costituisce uno scatto inavanti rispetto al problema del riequilibrio di poterefra uomini e donne. Sono questi i segnali dadare in giornate celebrative come l'8 marzo”.Paolo Brutti, consigliere regionale dell'Italia deiValori, guarda “con interesse l'iniziativa natadagli organismi regionali di Pari Opportunità, perintrodurre l'obbligo di votare un uomo e unadonna nel caso l'elettore scriva più di un nomesulla scheda”. “Attraverso questa proposta, giàsperimentata con successo in Campania, si attenuanoi limiti da riserva indiana delle quote rosa– afferma Brutti - e si ribadisce un concetto fondantedella carta costituzionale, vale a dire chenon è lecito discriminare gli individui secondo illoro genere. Obbligare, solo nel caso si voglianoscrivere due preferenze, a votare un uomo e unadonna, assicura una pluralità maggiore al nostrosistema, rendendolo più evoluto, più sensibile,più maturo. Ed è ammirevole – conclude - cheuna legge concepita da donne arrivi perfino atutelare gli uomini, se mai esistesse una consultazionecon eccessiva presenza femminile. Questaè parità”.PREFERENZA DI GENERE: “L’IDV PUO’ AC-CELERARE IL PERCORSO DELLA NOSTRAPROPOSTA DI LEGGE” - NOTA DI ZAFFINI(FARE ITALIA)Perugia, 8 marzo 2012 - “Sulla doppia preferenzadi genere confidiamo nella abnegazione delconsigliere Brutti affinché solleciti il collega dipartito Dottorini, nel suo ruolo di presidente dellacommissione competente in materia di modifichelegislative, per portare con urgenza all’ordine delgiorno la proposta di legge elettorale che introducela possibilità di esprimere due preferenzepurché di sesso diverso”. E’ il commento del con-PAG 51

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