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Acs 30 giorni - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria

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SANITàOSPEDALE NARNI-AMELIA: “ANCORA TANTIDUBBI SULLA REALIZZAZIONE. IMPOSSIBI-LE PER I CONSIGLIERI CONOSCERE I CON-TENUTI DELLA DELIBERA” - DE SIO (PDL)SOLLEVA IL PROBLEMA DELL'ACCESSO AGLIATTI DI GIUNTAAlfredo De Sio, consigliere regionale del Pdl, ritieneche l'annunciata realizzazione dell'Ospedaledi Narni Amelia, sia ancora in forse e che nonsiano stati chiariti aspetti essenziali come il bandoper il project financing, la dismissione dellevecchie strutture, i capitali disponibili per la regionee il crono-programma dei lavori. A montedi tutto ciò per De Sio c'è il problema della difficoltàdi accesso alle delibere della Giunta, a partireda quella per Narni Amelia del 28 gennaioscorso che ancora nessun consigliere avrebbepotuto leggere.Perugia 5 marzo 2012 – “Sull'Ospedale di Ameliala delibera della Giunta regionale c’è ma non sivede, e la sua fattibilità rimane ancora una voltasospesa ai tanti se che hanno contraddistintoquesta vicenda negli ultimi anni”. Alfredo De Sio,consigliere regionale del PdL, stigmatizza così ilritardo e il comportamento della Giunta che negherebbedi fatto “agli stessi consiglieri regionali,la consultazione della delibera relativaall’ospedale di Narni-Amelia, aprendo il problema“grave e generalizzato” dell'accesso alle deliberedella Giunta” che, precisa De Sio, “rimangonomisteriosamente ingolfate nella loro stesura definitiva,come dimostra l'atto in questione datato23 gennaio 2012”. Reclamando pieno diritto aconoscere i documenti essenziali sul costruendoospedale, come il bando per il project financing,la dismissione delle vecchie strutture, i capitalidisponibili e il crono-programma dei lavori, DeSio precisa che “nelle settimane scorse, a frontedell’annunciata delibera che nessuno ha avuto ilpiacere di leggere, si è assistito al reiterato teatrinodi annunci sull’argomento, con tanto di dibattitinei Consigli comunali, visite e convegnispecifici che dipingono una realtà fantasiosa tuttada chiarire e piena di incognite. Un copionegià visto che si ripropone ogni volta che ci sonoelezioni alle porte, salvo riscontrare accelerazionie marce indietro che, nel caso specifico, vannoavanti da circa un decennio”.“GARANTIRE SPAZI ADEGUATI AL PASSAG-GIO DALL'INTRAMOENIA ALLARGATA ALLALIBERA PROFESSIONE INTRAMURARIA” -UNA INTERROGAZIONE DI MONACELLI(UDC)Perugia, 5 marzo 2012 – La Giunta regionalechiarisca se “risultano adeguati e sufficienti glispazi che la <strong>Regione</strong> dovrà obbligatoriamenteriservare (a partire dal primo luglio 2012) pergarantire il passaggio dall'intramoenia allargataalla libera professione intramuraria”. Lo chiede,con una interrogazione all'Esecutivo di PalazzoDonini, il capogruppo regionale dell'Udc SandraMonacelli. L'esponente centrista ricorda che “dal<strong>30</strong> giugno 2012 scadrà la proroga per l’eserciziodella libera professione intramuraria al di fuoridelle strutture ospedaliere (cosiddetta intramoeniaallargata) ed entro la stessa data dovrannoessere ultimati dalle Regioni gli spazi da dedicarealla libera professione. In <strong>Umbria</strong> sono stati effettuati9 interventi di ristrutturazione edilizia perconsentire il definitivo passaggio al regime ordinariodel sistema dell’attività liberoprofessionisticaintramuraria”. Per Sandra Monacellil'argomento deve essere chiarito anche perché“l'applicazione dei nuovi ticket sulle prestazionieffettuate dai professionisti in regime intramoeniapotrebbe produrre gravi ripercussionisia sotto il profilo sanitario che economico sullefasce deboli della popolazione oltre che inciderenegativamente sui bilanci delle Aziende sanitarie.Attualmente in <strong>Umbria</strong> – spiega - sono circa150mila le prestazioni annue erogate dai medicidipendenti della sanità pubblica intramoenia:l’aumento di un terzo del costo complessivo delleprestazioni inciderà notevolmente sulla popolazioneumbra, già gravata da una situazione economicamolto pesante, rischiando allo stessotempo di mettere fuori mercato, rispetto al privato,i medici che hanno scelto di svolgere lalibera professione all’interno della struttura sanitariain cui operano, con presumibili conseguenzenegative anche per i bilanci delle Aziende sanitarie”.“IL NUMERO DEI TESSERINI RILASCIATIAGLI STRANIERI TEMPORANEAMENTE PRE-SENTI CONFERMANO COME PERUGIA NE-CESSITI DI INTERVENTI STRAORDINARI” -LA PREOCCUPAZIONE DI CIRIGNONI (LEGANORD)Il capogruppo regionale della Lega Nord, GianlucaCirignoni commenta i dati ricevuti dall'assessoratoregionale alla Sanità (su specifica suainterrogazione) relativi al rilascio dei tesserinisanitari a stranieri temporaneamente presenti(Stp). Sulla base dei risultati, l'esponente delCarroccio evidenzia come Perugia ed il suo territorionecessitino di “un intervento straordinarioal fine di identificare ed espellere coloro checlandestinamente ci vivono, costituendo un serbatoiodi disperati e delinquenti che alimenta lacriminalità nella nostra regione, nel capoluogo enel suo comprensorio”. Cirignoni ribadisce quindil'urgenza di istituire un Centro di identificazioneed espulsione, auspicando che la presidente della<strong>Regione</strong>, Catiuscia Marini convochi al più prestola conferenza regionale sulla sicurezza e aumentigli stanziamenti regionali in questo settore.Perugia, 6 marzo 2012 - “I dati che mi sono statiforniti dall'assessorato regionale alla Sanità inrisposta ad una mia interrogazione relativa alnumero di tesserini Stp (straniero temporaneamentepresente) rilasciati dalle Asl umbre negliPAG 59

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