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Acs 30 giorni - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria

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ECONOMIA/LAVOROcombinato disposto dall'applicazione di questoaccordo e della riforma del sistema pensionisticodel dicembre 2011, rischia di avere un ulterioreeffetto devastante sul piano sociale, aprendo lavia ai licenziamenti facili per tutti quei lavoratoripiù anziani per i quali è stata aumentata l'etàpensionabile, creando un problema socialedrammatico”. Stufara, Dottorini e Brutti rilevanoche “il mantenimento del reintegro per i licenziamentidiscriminatori rappresenta una tutelaeffimera, visto che l'intento discriminatorio nonviene mai nominato ed è di difficile dimostrazionein sede giudiziaria, aprendo di fatto la stradaa licenziamenti individuali per i quali venisseroaddotti, sul piano formale, motivi di tipo economico,aggirando ogni tipo di regolazione, inclusequelle derivate dall'applicazione di normativeEuropee. Così anche nell'ordinamento giuridicoitaliano si rischia di dare vita ad un meccanismoteso alla disarticolazione dei diritti fondamentalidei lavoratori e delle lavoratrici, fino a ledere lastessa dignità del lavoro”. Gli esponenti dellamaggioranza concludono osservando che “la modificadell'articolo18 è dettata solo da motivi ideologicie non ha nessuna connessione con l'aumentodegli investimenti esterni, con l'aumentodella produzione e della produttività e con lacreazione di nuovi posti di lavoro, sopratutto peri giovani. La riforma del mercato del lavoro, cheera stata presentata come necessaria ed urgenteper cancellare la precarietà e per estendere gliammortizzatori sociali a tutti i lavoratori, si èrisolta di fatto nella sola modifica dell'articolo 18:'una proposta totalmente squilibrata', come affermaSusanna Camusso, che non prevede neanchequelle indispensabili risorse finanziarie aggiuntiveper gli ammortizzatori sociali, ma solouna diversa distribuzione di quelle esistenti”.LAVORO: "CANCELLARE L'ARTICOLO 18NON RISOLVE ALCUN PROBLEMA. IDV ALFIANCO DI CGIL E LAVORATORI" - DOTTO-RINI (IDV): "RIFORMA ALL'INCONTRARIOCHE APRE LA STRADA AI LICENZIAMENTIFACILI E SCARICA IL COSTO DELLA CRISISUI PIÙ DEBOLI"Perugia, 22 marzo 2012 - "Quella voluta dal Governoha tutta l'aria di una riforma all'incontrarioche apre la strada ai licenziamenti facili e ancorauna volta scarica il costo della crisi sui più deboli".Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppodell'Italia dei Valori in <strong>Consiglio</strong> regionale,commenta l'ipotesi di riforma del sistema dilavoro che il Governo nazionale sta predisponendo."Quella dell'articolo 18 - continua Dottorini -è una questione squisitamente ideologica: nonrisolve alcun problema del mercato del lavoro esicuramente non porta ad alcun investimento oposto di lavoro in più. Anzi, concede più libertà aidatori di lavoro di licenziare tutte quelle persone,penso ai lavoratori compresi tra i 55 e i 66 anni,che hanno visto innalzarsi l'età pensionabile eche vedranno affievolirsi in modo inesorabile ipropri diritti di lavoratori all'insegna di una precarietàche sembra non trovare argini. L'Italia deiValori aveva proposto di inserire un salario minimoe una copertura contributiva per i periodi dinon lavoro dei precari, ma l'esecutivo Monti inperfetta continuità con il governo Berlusconi nonha voluto sentire ragioni". "Noi dell'Idv - concludeDottorini - ci sentiamo al fianco della Cgil e ditutti quei lavoratori che nei prossimi <strong>giorni</strong> sarannonelle piazze per protestare contro unariforma ingiusta e contro un governo sensibilesoltanto ai diktat europei e alla volontà dei grandiimprenditori alla Marchionne".VERTENZA M MANIFATTURE DI ORVIETO:“DOMANI SARÒ AL PRESIDIO PER DIRE SÌAI DIRITTI E NO AI RICATTI” - NOTA DISTUFARA (PRC - FDS)Il capogruppo regionale di Rifondazione comunista– Federazione della sinistra Damiano Stufara,annuncia che domani, venerdì 23 marzo, si recheràal presidio dei lavoratori della M Manifatturedi Orvieto. Per Stufara serve un impegno istituzionalee politico che porti all'individuazione diuna soluzione che salvaguardi i posti di lavoro, legaranzie di tutela ad esso collegate e la prospettivadi ripresa del sistema produttivo orvietano.Perugia, 22 marzo 2012 - Domani, venerdì 23marzo, il capogruppo regionale di Rifondazionecomunista – Federazione della sinistra DamianoStufara, si recherà, “insieme alle forze della sinistraorvietana (Federazione della Sinistra, Italiadei Valori e Sinistra Ecologia e Libertà) al presidiopermanente delle lavoratrici della M Manifatturedi Orvieto per portare solidarietà e vicinanzae per certificare l'impegno istituzionale e politiconell'individuazione di una soluzione che sappiasalvaguardare tanto i posti di lavoro e le garanziedi tutela ad esso collegate, quanto la prospettivadi ripresa del sistema produttivo orvietano”.Per Stufara “la legittima attenzione suscitatadalla mobilitazione delle lavoratrici della M Manifatture,che garantiscono il presidio permanentecon grande impegno e sacrificio personale e delleloro famiglie, è un evento che richiede la massimaattenzione da parte delle istituzioni locali eregionali, nonché di tutta la nostra comunitàpolitica. È necessario – aggiunge il consigliereregionale - andare oltre il sostegno e la solidarietàverso le rivendicazioni del mondo del lavoro,che si trova a confrontarsi, oltre che con unacronica crisi economica, con un'aggressione senzaprecedenti sul terreno dei diritti e della dignità,come dimostrato dal vergognoso progetto diriforma del mercato del lavoro avanzato dal Governonazionale, teso esclusivamente a cancellarel'articolo 18 e con esso il potere di contrattazionecollettiva dei lavoratori e delle lavoratrici”.Il capogruppo del Prc a Palazzo Cesaroni rilevache “la vicenda della M Manifatture si intrecciaprofondamente con la crisi del comparto tessileregionale, che aveva nell'orvietano il proprioPAG 31

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