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Acs 30 giorni - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria

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SANITàcento su visite private che sopperiscono alle carenzecroniche del sistema sanitario regionale”.“Con la discussione di giovedì in Aula – secondoZaffini - l’Assemblea è chiamata a decidere selasciare che la <strong>Regione</strong> paghi l’impreparazione dichi l’amministra, lasciando in vigore un provvedimentopalesemente illegale, oppure provvederealla sua tutela approvando l’atto che impegna laGiunta a ritirare il provvedimento in via cautelativa.Non vorremmo – conclude – che oltre aldanno del sostanzioso aumento delle tariffe, siaggiungesse la beffa di dover risarcire, a spesedei contribuenti, tutti i medici che hanno presentatoricorso e tutti i cittadini che, ignari, hannogià pagato”.“QUANTE PRESTAZIONI SPECIALISTICHEAMBULATORIALI E DIAGNOSTICHE SONOSTATE EROGATE DAI MEDICI IN REGIMEISTITUZIONALE E DI INTRAMOENIA NEL2010/2011?” - INTERROGAZIONE DI CIRI-GNONI (LEGA NORD)Il capogruppo regionale della Lega Nord, GianlucaCirignoni ha presentato una interrogazione (arisposta scritta) all'esecutivo di Palazzo Doninicon la quale chiede di sapere “il numero, perogni dipartimento sanitario delle sei aziende regionali,delle prestazioni specialistiche ambulatorialie diagnostiche erogate dai medici in regimeistituzionale e di intramoenia nel biennio2010/2011”. Oltre a ciò, l'esponente del Carrocciointende conoscere “le motivazioni per le qualile aziende sanitarie regionali hanno fino ad oggidisatteso le chiare indicazioni contenute nell'ultimoPiano sanitario regionale non pubblicando,nei propri siti web, con cadenza settimanale, ireport periodici delle attività di intramoenia eistituzionali”.Perugia, 28 marzo 2012 - “Quante prestazionispecialistiche ambulatoriali e diagnostiche sonostate erogate dai medici in regime istituzionale edi intramoenia nel biennio 2010/2011, relativamentead ogni dipartimento sanitario delle 6aziende regionali?”. Lo chiede alla Giunta regionale,attraverso una interrogazione, il capogrupporegionale della Lega Nord, Gianluca Cirignoni.L'atto ispettivo, secondo l'esponente umbro delCarroccio, è necessario “per fare piena luce sulfunzionamento del settore dell'intramoenia dellasanità umbra e sui riflessi negativi che determinasulle liste d'attesa e sui tempi d'attesa per i pazienti”.Cirignoni chiede anche di conoscere “lemotivazioni per le quali le aziende sanitarie regionalihanno fino ad oggi disatteso le chiareindicazioni contenute nell'ultimo Piano sanitarioregionale non pubblicando, nei propri siti web,con cadenza settimanale, i report periodici delleattività di intramoenia e istituzionali, ammessoche li abbiano monitorati, rilevati ed organizzaticome stabilito dal Piano per il contenimento deitempi di attesa in sanità approvato oltre un annoe mezzo fa”. Un altro rilievo del capogruppoleghista riguarda il motivo per cui “nella predisposizionedei report delle liste d'attesa pubblicatinei siti delle aziende sanitarie regionali non sisiano applicate le direttive regionali relative all'omogeneitànel trattamento dei dati, che dovrebbeessere garantita dal sistema informativoregionale, tanto che è difficoltoso e quasi impossibileper un cittadino confrontare tra loro i datidelle aziende sanitarie”. Per Cirignoni “non sipuò più rimandare l'applicazione di regole cheportino trasparenza nell'attività di intramoenianella sanità umbra, sia per l'evidente conflitto diinteressi che fa capo al medico, allo stesso tempodipendente pubblico e libero professionista incointeressenza con l'Asl, sia le ombre che questoconflitto d'interessi getta sulle liste d'attesa. Maanche – conclude - sia per gli esiti dei controllieseguiti sull'intramoenia nella sanità umbra daiCarabinieri nel biennio 2010/2011 e riportati allaCommissione d'inchiesta parlamentare sulla Sanità,dove sono state riscontrate numerose irregolarità”.INTRAMOENIA: “L'INTERO SETTORE SARÀRIORGANIZZATO” - IL CONSIGLIO REGIO-NALE RESPINGE LE DUE MOZIONI SUL RI-TIRO DELL'AUMENTO DEL 29 PER CENTO EL'ASSESSORE ASSICURA “MASSIMA DISPO-NIBILITÀ AL CONFRONTO”Con un duplice voto negativo il <strong>Consiglio</strong> regionaleha respinto le due mozioni della minoranza,la prima a firma di Zaffini (Fare Italia) e Monacelli(Udc), la seconda di Maria Rosi e tutto il Pdlche chiedevano di ritirare l'atto per illegittimità edi aprire un confronto con medici e sindacati. Atutti ha risposto la Giunta con l'assessore allaSanità Franco Tomassoni che ha difeso il provvedimento,ma ha anche annunciato l'intenzione dirivedere tutto il sistema delle visite intramoenia,di dotare la regione di un tariffario e di volereaprire un ampio confronto con medici ed associazionidi categoria.Perugia, 29 marzo 2012 – Tutto il sistema dellecompartecipazioni sanitarie, comprese le visiteintramoenia, rientreranno a breve, entro aprile,nel redigendo Patto per la Salute cui sta lavorandoil Governo nazionale assieme alle Regioni, ecomunque è nella nostra volontà di riorganizzareil settore, arrivando a sottoscrivere una convenzioneunica con i medici e un tariffario regionaledelle prestazioni. Lo ha detto a Palazzo Cesaronil'assessore regionale alla sanità Franco Tomassoni,al termine di un lungo dibattito apertosi conla discussione delle due mozioni di minoranza,con le quali si chiedeva il ritiro dell'aumento del29 per cento sulle visite intramoenia, presentate,nell'ordine da Franco Zaffini (Fare Italia) e SandraMonacelli (Udc) e da Maria Rosi, a nome ditutto il gruppo consiliare del Pdl. Prima del duplicevoto dell'Aula che ha respinto le due mozioni– quella di Zaffini con 18 voti contrari e 3 a favore(Fare Italia, Udc, Lega Nord); la secondaPAG 75

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