<strong>21</strong>10 dicembre 2009 <strong>21</strong>Il natale di Babbo NataleQuell’anno era stato particolarmente difficile. C’era crisi dovunque,c’erano molte persone rimaste senza lavoro, ce n’eranotante altre che non riuscivano a trovarlo, e i soldi mancavano.Per un certo periodo le materie prime erano costate unpo’ meno, poi i prezzi avevano ripreso a salire e... e BabboNatale non aveva soldi a sufficienza per comprare quelle occorrentiper fabbricare i giocattoli per tutti i bambini di questaterra. Era un problema che bisognava risolvere, e di corsa.Perciò fece una riunione con i suoi collaboratori,fossero fate, elfi, maghi, gnomi o renne.- Amici, siamo ormai quasi al verde, eppuredobbiamo ancora preparare milionidi giocattoli. Dobbiamo risparmiareil più possibile. Così ho pensatoche potremmo incominciare amangiare di meno. Anziché unpiatto di minestra ne mangeremocinque cucchiai, se nessunoha da obiettare.Nessuno obiettò, naturalmente,perché tutti erano pronti a qualsiasisacrificio pur di venire incontroai desideri dei bambini.Ridussero la quantità di cibo,anche le renne ebbero meno foraggioe meno avena, e continuaronoa lavorare con entusiasmogiorno dopo giorno.I mesi passavano, giunse l’estate,e purtroppo i soldi per le materieprime scarseggiarono ancora.Perciò Babbo Natale feceuna nuova riunione.- Cari amici, voi tutti lo sapete,non abbiamo quasi più un soldo.Perciò dobbiamo risparmiareancora e, per prima cosa, ridurreulteriormente la nostraquantità di cibo quotidiano.Ecco, non più cinque cucchiai diminestra, ma due, o anche solouno.I collaboratori di Babbo Nataleerano pronti a qualsiasi sacrificio. Applaudirono e tornaronoimmediatamente al loro lavoro: preparare, assemblare, collaudare,catalogare, inscatolare, numerare...L’estate passò, le giornate si accorciarono, arrivarono i freddie nelle fabbriche di Babbo Natale si continuò a lavorarecon lena, ma... ma c’era qualcosa di insolito, di mai vistoprima. Maghi, elfi, fate, gnomi sembravano affaticati più <strong>del</strong>solito e rimpiccioliti nei loro abiti diventati a poco a poco piùlarghi e le renne... le renne non si capiva se le loro ossa eranotenute dai muscoli o dalla sola pelle. Erano dimagrite da farpaura e le costole sporgevano segnando piccoli solchi tra l’unae l’altra. Erano allo stremo, eppure continuavano a percorreremilioni di chilometri per trasportare i materiali necessarialla costruzione dei giocattoli. Continuarono tutti a lavoraresenza interruzione, salvo le veloci pause per il boccone quotidiano,e arrivò finalmente dicembre con suo freddo gelido ele giornate sempre più corte. E infine il tanto atteso 24 dicembre.Avevano faticato per mesi senza un momento di riposo, avevanoprodotto una varietà infinita di giocattoli, li avevanoimpacchettati per la consegna e, finalmente, avrebbero potutoriposare un poco. Sì, mancava qualche ora perchè siiniziasse il recapito dei tanto attesi regali, e quello era il momentoper tirare un sospiro di sollievo, per mangiare un bocconein santa pace e per un bicchiere d’acqua in più. Insomma,per rilassarsi. Per festeggiare Babbo Natale disse cheavrebbero potuto tornare a mangiare almeno un mezzo piattodi minestra, non più mezzo boccone, e chele renne, cui ora spettava il compito ditrainare le slitte in lungo e in largoper tutti i continenti, era giusto chesi nutrissero a sufficienza inmodo da recuperare tutte leloro forze.Non saprei come spiegarlo.Successe che i loro corpi,stremati dalla fatica e dalpoco cibo assunto nei mesiprecedenti, cedettero e ilsonno avvolse tutti. Avevanobisogno di riposo e ilsonno era la sola cosa chepotesse dare l’aiuto necessario.Si addormentò per primoBabbo Natale, reclinandoappena il capo sulla sua sedia,e subito dopo si addormentaronomaghi, elfi, fate,gnomi e... e renne. Dormironoprofondamente e il primoa svegliarsi fu BabboNatale, che sbadigliò soddisfattopuntando subito gliocchi sulla sua sveglia-calendario.Come, primo gennaio? Nonera possibile! Forse si eraguastata, forse...disegno di A.PauFu colto dal panico e il cuoregli tremò pensando alla<strong>del</strong>usione data ai bambiniche lo avevano atteso invano. Telefonò immediatamente allaBefana, che confermò che il Natale era trascorso da una settimana.- Se vorrai – disse – consegneremo insieme i regali il seigennaio.<strong>La</strong> Befana era d’accordo: avrebbero fatto insieme tutte leconsegne. Ma quando Babbo Natale passò da lei, la trovòappoggiata al tavolo che dormiva profondamente. Forse anchela Befana aveva fatto più fatica <strong>del</strong> solito, forse anche alei erano mancati i soldi per comprare le materie prime, forse...Non ebbe il coraggio di svegliarla. Montò nuovamente sullaslitta e le renne volarono per i cieli pronte a iniziare la distribuzionedei regali. Era stato un anno insolito, quello, e airegali fu unito un biglietto con il quale si spiegavano i motivi<strong>del</strong> disguido. Babbo Natale era sicuro che i bambini avrebberocapito. In quanto ai regali <strong>del</strong>la Befana... beh, sicuramentesarebbero stati recapitati, forse a carnevale, o a pasqua,o a ferragosto.MEDIATRE EDITRICE
2<strong>21</strong>0 dicembre 2009VarieL’apicoltore Giorgio Saba mostra i suoi mieliGiorgio Saba apicoltore dal 2003, prima non sapeva nemmenocosa volesse dire stare a contatto con le api e ad un certopunto ha scoperto la passione per la produzione <strong>del</strong> miele. .PABILLONISRimessa a nuovo la piazzetta <strong>del</strong>l’ex municipio<strong>La</strong> piazzetta <strong>del</strong>l’ex municipioDopo il restauro <strong>del</strong>la palazzinaliberty che aveva ospitatonel passato l’ex municipio,anche i lavori <strong>del</strong>lapiazzetta prospiciente l’anticastruttura sono terminati.<strong>La</strong> ditta appaltatrice ha chiusoil cantiere consegnandoalla comunità una piazza piùordinata e rimessa a nuovo.L’aspetto è nell’insiemeidentico a quello precedente,ma con alcune modifiche sostanziali:sono state cambiatele panchine e i lampioni;eliminato lo zampillo, realizzatoalcuni decenni fa, edestirpata una palma che conle sue radici stava danneggiandoil pavimento. Le precedentimattonelle di cemen-to, deteriorate per l’usura <strong>del</strong>tempo, sono state sostituiteda lastre di basalto che siadattano meglio all’anticastruttura. A chiudere il perimetro<strong>del</strong>la piazza è stata rimessala bellissima inferriatain ferro battuto che nelpassato rendeva caratteristical’area davanti all’ex municipio.Con questo maquillagel’antico palazzo stileGONNOSFANADIGAApicoltore per passione con un prodotto di nicchiaDiventare apicoltore non è proprio una decisione, è più unapassione che spinge a conoscere il mistero <strong>del</strong>la natura e <strong>del</strong>lasua capacità di perpetrarsi ed evolversi. Il lavoro in sé hale sue difficoltà . Il lavoro si concentra soprattutto inprimavera. .Ma proteggere le api prende anche un altro significato: preservarele sentinelle <strong>del</strong>l’ecostistema. Nell’apicoltura i risultatieconomici, sono altalenanti perché legati all’andamentoLiberty ha riacquistato i colorie la fisionomia di un tempo.Il nuovo progetto ha restituitol’ex municipio al ruoloche nel paese ha avuto dasempre: un punto di riferimento<strong>del</strong> vecchio centro storicocostituito dalla chiesadedicata alla Beata Vergine<strong>del</strong>la Neve <strong>del</strong> secolo XVII,dalle vecchie case padronaliche la circondano e dal nuovoMuseo-laboratorio <strong>del</strong>laTerra che un’altra ditta sta realizzando.L’amministrazionecomunale sta puntando infattialla rivalutazione <strong>del</strong>centro storico e degli elementicostruttivi che caratterizzanol’abitato di Pabillonisin particolare le case inlardiri. Con la sua nuova veste,l’ex palazzo comunalediventerà una sala espositivapermanente dei prodotti <strong>del</strong>l’artigianatotipicopabillonese: ceramica,cestineria, legno intagliato,tappeti e coltelleria e unospazio per eventi culturali.Dario FrauSanluri : corso di graficaIl centro informaticaplus di Sanluri ha aperto le iscrizionial corso di grafica di 30 ore. Le lezioni, ciascuna di dueore, si svolgono due volte alla settimana. Per informazionitelefonare al 345 3280946, oppure visitare il sitowww.informaticaplus.it. (step)Lo scorso <strong>21</strong> novembre laVia Roma si è tinta di nuovicolori: è stato inaugurato “IlBar degli artisti”, un piccololocale gestito da Luca Collu,un ragazzo di San Gavinoche ha deciso di dare unasvolta alla sua vita.Per i sangavinesi è stata unagrande novità, dato che ilpaese, ormai da alcuni anni,è carente di nuove attrattiveche ne illuminino la vitalità.Il locale esisteva già ma, grazieall’aiuto di tanti amici,Collu è riuscito a dargli unanuova veste. Lo spazio nonè grande ma la sua straordinariametamorfosi interna hadato luce ad un clima quasimagico, fiabesco che rende illocale piacevole e soprattuttoaccogliente.L’entusiasmo di Luca hacoinvolto tanti amici che sisono impegnati per coronareil primo dei suoi tantiobiettivi. “Il nome <strong>del</strong> locale-racconta- racchiude ilvero significato di questamia straordinaria avventura.Di idee ne ho avute tante ma,dopo tanto indugiare, ho volutodedicare tutto questo aimiei amici “artisti” che hannodato un valore alle miescelte, sostenendomi fin dall’inizioe prodigandosi affinchéil mio sogno si avverasse.”<strong>La</strong> sua non è stata una scelta<strong>del</strong>la stagione. I problemi più gravi sono i gruccioni, la siccità.,l’avarroa e le avversità climatiche. Ma se c’è passione siva oltre all’aspetto economico confessa Giorgio Saba. Negli anniha portato il numero di famiglie a 150. .I sacrifici poi portano ai risultati, ovvero ad una produzionedi mieli vari che spazia dal millefiori ai monoflora comecardo, sulla, corbezzolo, trifoglio ed eucalipto.Dopo questi anni rifarebbe tutto? .Stefania PuscedduSan Gavino: apre il Bar degli artistiLuca Collu al banco <strong>del</strong> suo localeincosciente, dettata dall’imprudenza,Luca è sempre statoun ragazzo riflessivo maal tempo stesso determinato.Era da tanto che voleva aprireun locale tutto suo e quandosi è presentata l’occasionenon l’ha voluta perdere.Non aveva mai gestito un barma non è stato difficile ambientarsi.Grazie ad un corsodi somministrazione alimentie bevande (Ascom), che termineràa Cagliari a metà dicembre,sta imparando tutti itrucchi <strong>del</strong> mestiere, anche semolti li ha già scoperti dietroil suo bancone. Da subito,infatti, ha preso confidenzacon il nuovo lavoro. Vederlodietro il bancone esprime unsenso di sicurezza e piacereper chi, anche solo di passag-gio, si ferma per un buon caffèe per una gradevole chiacchierata.Luca è ragazzo dalledoti inconfondibili: per lasua generosità e cortesia, dicerto non gli mancano gliamici, che ora hanno l’occasionedi radunarsi e stare insua compagnia.Per chi vuole avere l’occasionedi gustarsi un buon caffè,e non solo, in un clima sereno,“Il Bar degli artisti” diLuca Collu è aperto tutti igiorni, tranne la domenica,dalle sette <strong>del</strong> mattino in poi.Luca vi accoglierà con la suanaturale disponibilità, consapevoleche, chi ha avuto l’occasionedi apprezzare la suagentilezza, tornerà una secondavolta.Marcella Pistis