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Dell'Ovo, Giovanna e gli alunni della II e III del Liceo Classico

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J. Itten (1888-1967), nel suo corso di “teoria <strong>del</strong> colore”, proponeva accostamenti cromaticidisposti secondo schemi compositivi geometrici. Un esempio in questo senso si ha nello Studio diproprietà cromatiche rosso-bianco-nero, di un suo allievo (Ludwig Hirschfeld-Mack): vi sonopresentate suddivisioni <strong>del</strong>lo spazio secondo la tripartizione (colonna n°1), la progressionearitmetica (colonna n°2), la progressione geometrica (colonna n°3), la sezione aurea (colonna n°4).Ludwig Hirschfeld-Mack, Studio di proprietà cromatiche rosso-bianco-nero.Itten era molto interessato alla matematica e alle scienze naturali. Tra i risultati dei suoi studi spiccala Torre <strong>del</strong> Fuoco, un‟opera dal valore simbolico originariamente collocata di fronte al suo atelier(a Weimar) e, purtroppo, andata distrutta nel 1920: essa consisteva in una spirale logaritmicatridimensionale analoga alla conchi<strong>gli</strong>a <strong>del</strong> Telescoptum (v. figura sottostante, che rende l‟idea dicome dovesse essere) e conciliava arte, matematica e natura.Altra opera significativa di Itten è L’incontro (1916): sulla tela due spirali auree si incontrano e siintrecciano.

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