Dell'Ovo, Giovanna e gli alunni della II e III del Liceo Classico
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IL SURREALISMOIl surrealismo è un movimento nato nel 1924 (anno di pubblicazione <strong>del</strong> primo manifesto ad operadi André Breton): esso si proponeva di esprimere l‟ “io” interiore in piena libertà, senza l‟intervento<strong><strong>del</strong>la</strong> ragione, che, mettendo in atto meccanismi inibitori dovuti all‟insegnamento che riceve findalla nascita, condiziona l‟uomo, obbligandolo a reprimere istinti e sentimenti, a nasconderliseppellendoli nel profondo di se stesso, finendo per apparire proprio come la società costituita vuoleche e<strong>gli</strong> sia. Per raggiungere questa totale libertà, secondo i surrealisti bisognava lasciarsi guidaredall‟inconscio.Tra <strong>gli</strong> esponenti principali ricordiamo Salvador Dalì (1904-1989). La sua arte si caratterizza per ilfatto che e<strong>gli</strong> tendeva a rappresentare con minuzia quasi ossessiva ogni oggetto entro spazi conclusidalla linea <strong>del</strong>l‟orizzonte. Inoltre, invece che inventare forme nuove, il pittore preferiva comporreimmagini reali spesso deformandole in posizioni irreali: e<strong>gli</strong> si poneva, dunque, in netta antitesi conl‟astrattismo, soprattutto con quello geometrico, razionale, neoplatonico di Mondrian, oppostoall‟irrazionalismo esasperato dei surrealisti (anche se i due pittori, pur così diversi, trovano un puntodi contatto nell‟applicazione <strong><strong>del</strong>la</strong> sezione aurea in alcune <strong>del</strong>le loro opere).Tra le opere di Dalì segnaliamo L’ultima cena, in cui la composizione è racchiusa in un rettangoloaureo e sovrastata da un grande dodecaedro che, con le sue facce pentagonali, richiama la sezioneaurea.S. Dalì, L'Ultima cena; Washington, National Gallery of Art.IL FUTURISMO“La composizione poggia su tutte le nozioni geometriche e matematiche <strong>del</strong> pittore ch‟e<strong>gli</strong> puòapplicare con una varietà infinita.”“L‟Arte non è altro che la scienza umanizzata.”“Il numero è come un principio d‟armonia nascosto nelle cose.”Del Futurismo prendiamo in considerazione solo Gino Severini (1883-1966), fra <strong>gli</strong> esponenti piùrilevanti. E<strong>gli</strong> nel 1910 firmò il primo “Manifesto <strong><strong>del</strong>la</strong> cultura futurista” e scrisse molti articoli neiquali rivelava il proprio interesse per lo studio <strong>del</strong>le relazioni esistenti tra musica e arte, entrambearmonizzate da numeri e rapporti.