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Dell'Ovo, Giovanna e gli alunni della II e III del Liceo Classico

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e i genitali dividono la lunghezza totale <strong>del</strong> corpo in tre parti e che il loro rapporto è 3:5:8. Comeabbiamo già accennato prima, questi dati sono riscontrabili anche nelle affermazioni de<strong>gli</strong> antichigreci i quali ritenevano che nell'uomo perfetto la lunghezza complessiva <strong>del</strong> corpo viene divisa daifianchi seguendo le proporzioni <strong><strong>del</strong>la</strong> sezione aurea. La distanza tra la laringe e i genitali vienedivisa dall'ombelico secondo un rapporto aureo, così come quella tra la testa e l'ombelico divisadalla laringe. Questi ultimi sono riscontrabili anche nella distanza tra le spalle e il dito medioquando viene divisa dal polso e anche nella distanza tra il punto <strong><strong>del</strong>la</strong> circonferenza massima <strong><strong>del</strong>la</strong>coscia e la pianta dei piedi quando viene divisa dal ginocchio. Infine il rapporto aureo si ritrovaanche nel capo: la fronte divide l'altezza totale secondo tale rapporto così come la bocca divide laparte inferiore <strong>del</strong> viso.Ne<strong>gli</strong> oggetti quotidiani, possiamo trovare alcuni esempi di sezione aurea:dalle schede telefonichealle carte di credito e bancomat, dalle carte SIM dei cellulari alle musicassette: sono tutti rettangoliaurei con un rapporto tra base ed altezza pari a 1,618. Il Ventesimo Secolo ha determinato unaramificazione capillare su tutto lo scibile umano <strong><strong>del</strong>la</strong> sezione aurea e dei rapporti ad essariconducibili, affermandosi anche nella più blanda quotidianità: la forma totale <strong>del</strong>le barrette dicioccolato Kit Kat, ad esempio, è un rettangolo, così come le carte di credito Visa e Mastercard. Ilsecolo scorso, inoltre, grazie alle nuove tecnologie, ha portato a compiere studi sempre piùcomplessi in merito al numero d‟oro, tra cui il più preciso calcolo <strong>del</strong> valore di φ effettuatodall‟americano David Johnson con il calcolatore Transac S-2000: e<strong>gli</strong> ha calcolato ben 2878 cifredecimali <strong>del</strong> numero d‟oro, notando che tra le prime 500 ricorre l‟insolita sequenza 177111777.A partire dal 1927, Ralph Nelson Elliott, ingegnere americano, si dedicò allo studio de<strong>gli</strong> andamentidei mercati mobiliari dal 1850 in poi, formulando, sulla base <strong><strong>del</strong>la</strong> serie di Fibonacci un possibileschema di andamento aureo de<strong>gli</strong> indici borsistici. Tale teoria trova ancora oggi svariati riscontritangibili in borsa ed avrebbe potuto essere praticamente generalizzabile se Elliott avesse basato levariazioni dei valori non solo sulle reazioni umane a<strong>gli</strong> eventi politici, ma su<strong>gli</strong> eventi stessi. Uncomplesso studio relativo ai videogiochi ha fatto emergere la bizzarra teoria secondo la quale unvideogioco sarebbe tanto più longevo quanto più il rapporto tra il suo coefficiente di ludicità equello di sviluppo tecnico (entrambi assegnati tramite canoni ben definiti) si avvicina a φ .Una recente ricerca anatomica ha invece rivelato la strutturazione a nautilus <strong>del</strong>l‟organo di Corti(coclea) nell‟apparato uditivo umano: da ciò si è dedotto che, come la selezione dei suoni nel nostroorecchio avviene secondo canoni aurei, anche la progettazione di alcuni strumenti musicali e canned‟organo, che si basa sulla nostra anatomia, segue <strong>gli</strong> stessi principi. Anche i megaliti diStonehenge, secondo <strong>gli</strong> attuali sostenitori <strong>del</strong> numero d‟oro come unità <strong>del</strong> mondo, sarebberoespressioni di divina proporzione: i due cerchi di pietre azzurre e sarsen sarebbero tra loro inrapporto molto vicino a φ. Allo stesso modo, alcuni cartografi, probabilmente studiosi di sezioneaurea, ritengono voluta la presenza di un rettangolo aureo unito ad un segmento aureo nellasuperficie <strong><strong>del</strong>la</strong> Centurazione Cesenate Romana. Uno studioso inglese nostro contemporaneo haosservato che il seno <strong>del</strong>l‟angolo di 666°, numero comunemente associato al maligno, è uguale a -0,8090169, che è esattamente la metà <strong>del</strong> negativo di φ , altrimenti detto “antiphi”: considerando ilnumero d‟oro come espressione di una proporzione divina, la matematica confermerebbe la valenzadiabolica di questo numero.La smania di conoscenze relative a quello che Luca Pacioli ed Albrecht Dürer hanno definito“l‟elemento proporzionale analogico tra la figura umana e la natura soggettiva” è ancora oggi moltoforte e <strong>gli</strong> studi che ne conseguono portano ogni giorno a nuove scoperte, ultima <strong>del</strong>le quali,risalente ad alcuni mesi fa, quella relativa alla presenza di φ nei quasi-cristalli, strani materialiindividuati nell‟ultimo ventennio dall‟ingegnere israeliano Dany Schectman. Sicuramente l‟utopia<strong>del</strong> numero d‟oro come unità naturale <strong>del</strong> mondo non avrà mai riscontro matematico, ma è

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