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www .pirola.com - Monza Club

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I protagonistiMC n° 66Quando fu eletto per la prima volta, nel 2009,entrò negli annali <strong>com</strong>e il più giovane presidentedi Confindustria <strong>Monza</strong> e Brianza. A distanzadi due anni è stato riconfermato con una percentualebulgara: il 98,5% dei consensi. Ma se il primo mandatoera una sfida, il secondo non sarà da meno. Almenoviste le parole d’ordine: aggiornamento, welfare,formazione, innovazione, ricerca.E soprattutto rete: “Perché non è sempre vero chepiccolo è bello – precisa Renato Cerioli – Se guardiamoall’Europa vediamo che ci sono Paesi, <strong>com</strong>e la Germania,che hanno dimensioni industriali ben diverse. Tuttele imprese sono importanti, ma davanti ad unaconcorrenza spietata <strong>com</strong>e quella attuale, è chiaro chenon fare sistema, affrontando i problemi ognuno perconto proprio, non può che portare al declino”. Unafilosofia che guarda oltre l’orticello, “perché l’Italia –prosegue – può affrontare i nuovi mercati solo <strong>com</strong>e unsistema Paese che si muove unito”.Presidente Cerioli, appena rieletto ha lanciatoun’iniziativa piuttosto originale per le aziende delterritorio, i bond targati <strong>Monza</strong> e Brianza. Da dovenasce questo progetto?Faccio solo una piccola premessa, per me importante.Sono molto onorato di essere stato riconfermatoalla guida di Confindustria e il consenso ottenuto ciconferma sul programma e sulla squadra. Proprio ilgiorno del rinnovo, abbiamo presentato l’iniziativadi Valore Brianza, un prodotto semplice per metterea disposizione delle aziende del territorio ciò di cuihanno bisogno.Come funzionerà esattamente?Si tratta di un prestito obbligazionario con un tassomolto interessante sul fronte della raccolta, il 3 per cento,studiato e lanciato con un partner di rilievo <strong>com</strong>e BancaPopolare di Bergamo e Confidi. Le aziende potrannofinanziare la loro attività ad un tasso fisso massimo neltriennio del 5 per cento - senza prestare garanzie - esolo in caso di prestiti superiori a 100mila euro, saràrichiesta la presentazione di un business plan. I prestitipossono arrivare fino a 500mila euro e si rivolgono nonsolo, quindi, alle piccole imprese, ma anche a quelle dimedie dimensioni.Che risultato vi aspettate?Noi contiamo di riuscire a raccogliere e di impiegarealmeno 10 milioni di euro. Tra l’altro, sempre dal puntodi vista operativo, i partner si sono impegnati sullarapidità dei tempi di risposta alle richieste che nonsupereranno i 10 giorni. Il bond Brianza vuole essere,in altre parole, un prodotto della <strong>com</strong>unità rivolto alleaziende. La verità è che anche in questi anni di crisigli investimenti non sono mai cessati, considerandoinoltre che le aziende brianzole lavorano sull’export, sumercati internazionali ed ora anche sui nuovi mercatiemergenti <strong>com</strong>e Asia, Africa e Sudamerica. E questisforzi vanno sostenuti anche finanziaramente.Appena eletto si è trovato immediatamente adaffrontare il problema della crisi. A distanza di dueanni cos’è cambiato?Senz’altro abbiamo lavorato molto e su molti fronti.Inizialmente si è cercato di capire di cosa esattamenteavessero bisogno i nostri associati. Dopodichè abbiamoelaborato delle strategie per sviluppare nuove strade,creando <strong>com</strong>missioni tecniche e cercando di sfruttareal massimo le attività dell’intera associazione. Unesempio su tutti è stato il lavoro svolto sul tema dellereti d’impresa.Da tempo si parla di reti d’impresa e da tempo si cercadi estendere questo modello. Crede che la Brianzaabbia <strong>com</strong>preso la necessità di fare squadra?Penso che su questo fronte ci sia ancora del lavoro dafare e che il tema delle reti in Brianza sia più indietrorispetto ad altre realtà <strong>com</strong>e il Veneto e l’Emilia. ComeConfindustria <strong>Monza</strong> e Brianza abbiamo recepito e fattonostro il messaggio lanciato da Emma Marcegaglia: piùservizi e meno liturgie. Così abbiamo lavorato su dueversanti: da una parte, promuovendo le reti e i contattifra le imprese e dall’altra facendo a nostra volta retecon le associazioni di categoria confinanti. Che poisono anche fra le realtà più significative, dal punto divista industriale, del Paese.E poi ci sono i rapporti con le Istituzioni…Nei precedenti due anni abbiamo dato vita a numeroseoccasioni di confronto. Penso ai contatti con AntonioTajani che, al di là dei singoli eventi, ci hanno portato a38

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