paghi nel gennaio - Udinese

INTERVISTA
sul piano personale per l’impegno che ci
mettono e per la qualità che esprimono”.
/Se dovessi scegliere un aggettivo per
ognuno di loro quale sceglieresti?
“Handanovic il migliore, Belardi l’esperto e
Koprivec il promettente”.
/Come ti descrivi?
“Sono una persona disponibile, meticolosa e
attenta. Mi piace la compagnia e il dialogo: ho
un’ottima capacità di ascoltare tutti. Sul posto
di lavoro richiedo la massima disponibilità:
spesso i dettagli fanno la differenza tra la
vittoria e la sconfitta”.
/Una tua massima
“Sii te stesso. Se non sei nulla, sii nulla”.
/Il tuo sogno nel cassetto.
“Disputare la Champions League. Il mio
rammarico più grande è quello di non averla
raggiunta col Bologna il 5 maggio del 2002.
Una vittoria col Brescia nell’ultima giornata ci
avrebbe garantito lo spareggio col Milan, ma le
cose andarono diversamente”.
/La tua famiglia
“Sono sposato da 27 anni con Adina, che per la prima volta da vent’anni mi ha seguito
in questa avventura. Abbiamo due figli: Martina di 24 anni, laureata in Scienze giuridiche
e Jacopo di 19 anni che frequenta il primo anno di ingegneria matematica”
/Con quattro vittorie consecutive l’Udinese si è completamente rilanciata in
campionato. Come spieghi questa trasformazione?
“La squadra si sta rendendo conto che i recenti successi sono frutto del lavoro fatto
con il mister. I ragazzi si sono convinti di poter fare grandi cose e si sono messi a
completa disposizione del tecnico, ma voliamo bassi: il primo obiettivo dev’essere
raggiungere la salvezza e mancano ancora 27 punti”.
Gabriele Bruni
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