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INTERVISTA<br />
Di Iorio, il pioniere a cui manca soltanto la Champions<br />
Lorenzo Di Iorio da San<br />
Benedetto del Tronto, classe<br />
1954, non è semplicemente il<br />
preparatore dei portieri<br />
bianconeri della Prima Squadra,<br />
ma un vero e proprio pioniere<br />
del mestiere. Dalle sue mani<br />
sono passati numeri uno di<br />
valore assoluto come Abbiati,<br />
Toldo, Taibi, Fontana e Roma.<br />
Ha ottenuto quattro promozioni<br />
in Serie A e ha vinto due<br />
campionati di Serie C, ma non<br />
è ancora riuscito a realizzare il<br />
suo sogno sportivo.<br />
/Raccontaci della tua carriera di calciatore.<br />
“Ho sempre calcato i campi di serie C. Ho iniziato <strong>nel</strong> settore giovanile della Spal del<br />
Presidente Mazza e ho concluso vent’anni dopo a Civitanova Marche. In mezzo ci sono<br />
state tante belle esperienze tra cui ricordo Senigallia, Fano, Montevarchi e Arcamo”.<br />
/Qual è la partita di quel periodo che conservi <strong>nel</strong> cuore?<br />
“Lo spareggio per la promozione in Serie C1 a Perugia tra Fano e Civitanova. Vincemmo<br />
1-0 e io parai un rigore all’ultimo minuto”.<br />
/Poi è iniziata la carriera di allenatore.<br />
“Nell’89/90 a Ravenna con Gigi Delneri in C2. Vincemmo il campionato. L’anno successivo<br />
arrivò Guidolin sulla panchina romagnola e con il mister centrammo subito la promozione<br />
in Serie B. Allora Guidolin era considerato l’astro nascente degli allenatori italiani e<br />
venne chiamato a Bergamo dall’Atalanta, mentre io rimasi a Ravenna per altri quattro<br />
anni. Nell’ultima stagione, con Novellino in panchina, sfiorammo la promozione <strong>nel</strong>la<br />
massima serie terminando il campionato al quinto posto. Nel 97 fu la volta dell’avventura<br />
di Venezia. In laguna non vedevano la Serie A da oltre 30 anni, così prima vincemmo il<br />
campionato di B e poi ci confermammo in quello di A con le magie di Recoba e Maniero.<br />
Ho ritrovato mister Guidolin <strong>nel</strong> 2000 a Bologna e da allora non ci siamo più separati”.<br />
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