Apocalisse: Il sogno del popolo di Dio - La Parola nella Vita
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limitato, quasi a darci la speranza che il male non ha un potereassoluto perché <strong>Dio</strong> è sempre più forte.<strong>Dio</strong> ci lascia tempo per la conversione, ci vuole tutti salvi.<strong>La</strong> vegetazione preservata simboleggia forse i fe<strong>del</strong>i in Cristo.<strong>La</strong> speranza <strong>del</strong>la salvezza lenisce i tormenti.Sesta Tromba: Ap 9,13-11,14I quattro angeli sull’Eufrate e la cavalleria: Ap 9,13-21Secondo “GUAI”Giovanni sente una voce che esce dai quattro angoli <strong>del</strong>l’altare che stadavanti a <strong>Dio</strong> che gli <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> sciogliere i quattro angeli legati sul fiumeEufrate. Questi vengono sciolti per sterminare un terzo <strong>del</strong>l’umanità.Col suono <strong>di</strong> questa tromba non c’è più modo <strong>di</strong> sottrarsi alla<strong>di</strong>struzione. Infatti i quattro angeli <strong>del</strong>l’Eufrate non sono fe<strong>del</strong>iservitori <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>, ma spiriti maligni che comandano le schieredemoniache <strong>del</strong>l’abisso sotterraneo. Sciogliendo le loro catene, tutto illoro esercito si getta all’assalto, 200 milioni <strong>di</strong> cavalieri, una forza cosìnumerosa per esprimere una potenza sovrumana lanciata all’attacco<strong>del</strong>l’umanità intera (cfr Gn 14; Sl 68,18; Dn 7,10).I colori <strong>del</strong>le corazze dei cavalieri (fuoco, giacinto e zolfo) ricordanoincen<strong>di</strong> e spargimenti <strong>di</strong> sangue; le teste dei loro cavalli sono simili aquelle <strong>di</strong> leoni, per sottolineare la ferocia e la loro violenza, dalle lorobocche escono i tre flagelli infernali: fuoco, fumo e zolfo.I sopravissuti a questi flagelli avrebbero dovuto capire questi eventicome un invito alla conversione, invece rimangono prigionieri <strong>del</strong>laloro empietà: idolatria, omici<strong>di</strong>o <strong>di</strong>ssolutezza e furto.Castigo finale, l’angelo e il libricino: Ap 10,1-11Interrotta la descrizione degli eventi escatologici Giovanni riferisceuna visione, quella <strong>del</strong>l’angelo con il libricino aperto: l’angelopossente che <strong>di</strong>scende dal cielo, è uno dei sette arcangeli, unmessaggero <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>, perché l’arcobaleno sul capo e il volto luminosocome il sole gli conferiscono una maestà celeste. E’ un angelo che nonincute terrore perché si presenta con i simboli tipici <strong>del</strong>le apparizioni:la nube, il sole, l’arcobaleno, le colonne <strong>di</strong> fuoco e la voce <strong>di</strong> leone chesi unisce a quella dei sette tuoni, cioè la voce stessa <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> checompleta la rivelazione, ma impone a Giovanni <strong>di</strong> non scriverla ma <strong>di</strong>tenerla segreta.- 33 -